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Micro e nanotecnologia
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Pasquale.Carelli
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*[[Micro e nanotecnologia/Microtecnologia/Introduzione alla microtecnologia/La legge di Moore|La legge di Moore]]
*[[Micro e nanotecnologia/Microtecnologia/Introduzione alla microtecnologia/Concetti di base|Microtecnologia: concetti di base]]
*[[Micro e nanotecnologia/Microtecnologia/Introduzione alla microtecnologia/L'ambiente: la camera pulita|L'ambiente: la camera pulita]]
===[[Micro e nanotecnologia/Microtecnologia/Crescita dei cristalli|Crescita dei cristalli]]===
===[[Micro e nanotecnologia/Microtecnologia/Il vuoto|Il vuoto]]===
*[[Micro e nanotecnologia/Microtecnologia/Il vuoto/Le leggi del vuoto|Le leggi del vuoto]]
*[[Micro e nanotecnologia/Microtecnologia/Il vuoto/Pompe da vuoto|Pompe da vuoto]]
*[[Micro e nanotecnologia/Microtecnologia/Il vuoto/Strumenti di misura per il vuoto|Strumenti di misura per il vuoto]]
===[[Micro e nanotecnologia/Microtecnologia/Il plasma|Il plasma]]===
*[[Micro e nanotecnologia/Microtecnologia/Il plasma/Proprietà generali|Proprietà generali]]
*[[Micro e nanotecnologia/Microtecnologia/Il plasma/Fisica del plasma|Fisica del plasma]]
*[[Micro e nanotecnologia/Microtecnologia/Il plasma/Scarica nei gas|Scarica in dc]]
*[[Micro e nanotecnologia/Microtecnologia/Il plasma/Scarica a rf|Scarica a rf]]
===[[Micro e nanotecnologia/Microtecnologia/Tecniche litografiche|Tecniche litografiche]]===
*[[Micro e nanotecnologia/Microtecnologia/Tecniche litografiche/Litografia ottica|Litografia ottica]]
*[[Micro e nanotecnologia/Microtecnologia/Tecniche litografiche/Litografia elettronica|Litografia elettronica]]
*[[Micro e nanotecnologia/Microtecnologia/Tecniche litografiche/Litografia a raggi X|Litografia a raggi X]]
*[[Micro e nanotecnologia/Microtecnologia/Tecniche litografiche/Litografia a fascio ionico|Litografia a fascio ionico]]
===[[Micro e nanotecnologia/Microtecnologia/Film sottili|Film sottili]]===
*[[Micro e nanotecnologia/Microtecnologia/Film sottili/Chemical Vapor Deposition (CVD)|Chemical Vapor Deposition (CVD)]]
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*[[Micro e nanotecnologia/Microtecnologia/Film sottili/Evaporazione|Evaporazione]]
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===[[Micro e nanotecnologia/Microtecnologia/Processi successivi|Processi successivi]]===
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===[[Micro e nanotecnologia/Microtecnologia/Esempi|Esempi]]===
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===[[Micro e nanotecnologia/Microtecnologia/Tecniche diagnostiche|Tecniche diagnostiche]]===
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Pasquale.Carelli
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Micro e nanotecnologia/Microtecnologia/Il vuoto/Le leggi del vuoto
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Pasquale.Carelli
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{{Micro e nanotecnologia}}
==Le leggi del vuoto==
Per un gas rarefatto, a temperatura ambiente, l'equazione che descrive il sistema all'equilibrio termodinamico è la [[w:Equazione_di_stato_dei_gas_perfetti|equazione dei gas perfetti]]:
{{Equazione|eq=<math>P \cdot V = n \cdot R \cdot T</math>|id=1}}
dove <math>P\ </math> è la pressione, <math>V\ </math> il volume occupato dal gas, <math>n\ </math> il numero di moli del gas, <math>R\ </math> la [[w:Costante_universale_dei_gas|costante universale dei gas perfetti]] che nel sistema internazionale vale <math>8,3145\ \frac{J}{mol K} \ </math> e infine <math>T\ </math> è la temperatura assoluta.
La base microscopica della equazione di stato dei gas perfetti è [[w:Teoria_cinetica_dei_gas|la teoria cinetica dei gas]]. Tale teoria, nel caso dei gas rarefatti in equilibrio termodinamico, è una buona approssimazione. Il vuoto è sicuramente un gas rarefatto, mentre la condizione di equilibrio termodinamico rappresenta, a volte, una ipotesi non realistica, come vedremo nel seguito. Vi è da aggiungere che, tra le ipotesi alla
base della teoria cinetica dei gas, vi è che l'urto delle molecole con le pareti sia elastico, cosa che non è vera, in quanto le molecole quando urtano con le pareti, nella maggior parte dei casi, vengono intrappolate e rilasciate in una direzione casuale, con nessuna relazione con la direzione di provenienza.
Si ricorda che il legame tra la grandezza microscopica <math>k_B\ </math> ( [[w:Costante_di_Boltzmann|costante di Boltzmann]]) e quella macroscopica <math>R\ </math> è dato dalla [[w:Numero_di_Avogadro|costante di Avogadro]] <math>N_A=6,022\cdot 10^{23}\ mol^{-1}\ </math>, mediante la relazione:
<math>R=k_BN_A\ </math>
=== Composizione del vuoto ===
L’aria, escludendo l’acqua, ha una composizione per il 78% di [[w:Azoto|Azoto]] (<math>N_2\ </math>), il 21% di [[w:Ossigeno|Ossigeno]] (<math>O_2\ </math>) e lo 0,9% di [[w:Argon|Argon]] (Ar). La quantità di acqua dipende dalle condizioni di umidità e temperatura, tipicamente varia tra lo 0,6% (aria secca) al 6,5% (aria molto umida e alta temperatura) al variare dell'acqua le altre componenti si riducono percentualmente. Il vuoto non è altro che un gas più o meno rarefatto, ma in genere, a causa delle pompe da vuoto utilizzate e delle linee da vuoto, ha una composizione molto diversa da quella dell’aria. Se analizziamo la composizione del vuoto, mediante un analizzatore di gas residuo (ad esempio uno [[w:Spettrometro di massa|spettrometro di massa]]), ci si accorge come di norma il gas dominante è l’acqua. Mentre dopo avere evaporato materiali che assorbono i gas residui ([[w:Getter_(tecnologia_del_vuoto)|''getter'']]), quali il titanio, la composizione appare dominata dall’idrogeno, la causa è la decomposizione dell’acqua da parte del getter. In genere seppure la grandezza fondamentale è la densità si preferisce usare la pressione che è direttamente misurabile. Le due grandezze seppure correlate non rappresentano la stessa informazione. Solo se si è in equilibrio termodinamico la pressione e la densità sono direttamente proporzionali. Infatti, potendosi sfruttare l'equazione dei gas rarefatti scritta all'inizio, si ha che:
:<math>PV=Nk_BT\ </math>
Dove <math>N</math> è il numero di molecole nel volume <math>V</math>:
{{Equazione|eq=<math>P=\frac NVk_BT=\rho k_BT </math>|id=2}}
Avendo indicato la densità (numero di molecole su volume) con <math>\rho</math>.
Quindi la pressione è proporzionale alla densità se la temperatura è una costante.
===Il cammino libero medio===
La distanza media tra urti successivi viene detta anche cammino libero medio e ha una importanza fondamentale per la caratterizzazione delle proprietà del vuoto.
Per introdurre il concetto consideriamo un caso semplificato: un gas con una densità <math>\rho </math> posto in un volume in cui sono contenute molecole identiche. Ipotizziamo che le molecole siano approssimabili a delle sfere di diametro <math>d\ </math>.
Consideriamo un cilindro di lunghezza <math>l\ </math> e raggio <math>d\ </math> (eguale al diametro delle molecole) in cui sia contenuta una sola molecola. Imponiamo che la densità di molecole in tale cilindro sia pari a <math>\rho\ </math> :
:<math>\rho=\frac 1{l \pi d^2}\ </math>
A causa della scelta del raggio del cilindro una molecola, eguale alle altre, che percorra il cilindro sicuramente incontrerà un'altra molecola. Ma la molecola da urtare si potrebbe trovare anche prima della fine del percorso, aggiungendo tali considerazioni e facendo una analisi statistica, risulta che il cammino che mediamente dovrà compiere una molecola per scontrarsi con un'altra è <math>\lambda=l/\sqrt(2)\ </math>; quindi sostituendo:
:<math>\frac 1{\sqrt {2}\lambda \pi d^2}=\rho\ </math>
Segue quindi che il cammino libero medio vale:
{{Equazione|eq=<math>\lambda =\frac 1{\sqrt{2} \pi d^2 \rho}\ </math>|id=3}}
La teoria più precisa introduce una grandezza diversa la [[w:sezione_d'urto|sezione d'urto]] tra le molecole interagenti al posto di <math>\pi d^2\ </math>. La sezione d'urto ha egualmente la dimensione di una superficie, ma esprime meglio la probabilità di interazione tra le molecole (che potrebbero essere di dimensione diversa) e tiene conto dell'eventualità del fatto che le particelle interagenti non siano delle semplici sfere, ma oggetti con una struttura complessa. Ma mentre quando si parla dei plasmi tale concetto è necessario, approfondirlo qui rappresenta una curiosità accademica.
Utilizzando la relazione tra pressione e densità (eq.2). Il cammino libero medio in funzione della pressione vale:
{{equazione|eq=<math>\lambda =\frac {k_B T}{\sqrt 2 P \pi d^2}</math>|id=4}}
''Esempio: La molecola di azoto ha un diametro di circa 0,3 nm, a temperatura ambiente, alla pressione di <math>1\ Pa=10^{-2}\ mbar</math> il cammino libero medio vale 7.3 mm.''
===Numero Di Knudsen===
Se le dimensioni del recipiente, in cui si fa il vuoto, sono molto maggiori del cammino libero medio il vuoto è detto viscoso, in quanto, nella dinamica delle molecole, gli urti delle molecole tra di loro sono il meccanismo dominante, mentre gli urti con le pareti sono poco frequenti. Per dare un ordine di grandezza per pressioni superiori a qualche centinaio di Pascal si è in genere in regime viscoso (per recipienti di dimensioni macroscopiche di qualche cm). Infatti a temperatura ambiente, per le molecole presenti nell'aria il cammino libero medio a tali pressione è minore di centinaia di µm.
Al contrario al diminuire della pressione il cammino libero medio aumenta fino a raggiungere le dimensioni del contenitore qualsiasi esso sia, in tali condizioni gli urti tra le molecole diventano altamente improbabili, mentre gli urti con le pareti del contenitore diventano il meccanismo dinamico dominante. Tale regime in cui le molecole si comportano come particelle isolate viene chiamato regime molecolare: a pressioni basse si è sempre in tale regime.
Si introduce per quantificare i due diversi regimi di vuoto il cosiddetto ''[[w:numero_di_Knudsen|numero di Knudsen]]'', simbolo <math>Kn\ </math> definito come rapporto tra il cammino libero medio e la dimensione <math>D\ </math> del recipiente in cui è contenuto il gas, tale dimensione, se si tratta di una conduttura di sezione circolare, coincide con il suo diametro:
:<math>Kn=\frac {\lambda}D\ </math>
Se tale grandezza adimensionale è maggiore di 1 si è in regime molecolare, mentre al contrario se <math>Kn< 0.01\ </math> si è in regime viscoso. Esiste anche un regime di transizione in cui
<math>0.01 < Kn < 1\ </math>.
Il comportamento del vuoto nel regime viscoso è molto simile al comportamento dei [[w:fluido|fluidi]] che si osservano nella vita di tutti i giorni (acqua, aria eccetera), anche se al contrario dei liquidi si tratta di un fluido compressibile. Nel regime viscoso si possono utilizzare le leggi della meccanica dei fluidi (ben sviluppata e studiata da più di 100 anni). Al contrario nel regime molecolare il comportamento del vuoto si discosta di molto dal comportamento dei fluidi normali, ricorda molto di più il comportamento di punti materiali isolati che urtano in maniera più o meno casuale con le pareti del recipiente in cui sono contenuti. La dinamica dell'urto con le pareti gioca in questo caso un ruolo essenziale. Infatti l'urto con le pareti da parte degli atomi o molecole che compongono il gas non è un urto elastico, ma in genere la molecola urta e rimane attaccata alla parete da forze di natura atomica più o meno intense, quindi viene rilasciata in una direzione che non è correlata con la direzione di arrivo (vedi in seguito il [[Micro_e_nanotecnologia/Microtecnologia/Il_vuoto#Degassamento|degassamento]]).
=== Viscosità e conducibilità termica===
Dalla teoria cinetica dei gas la [[w:viscosità|viscosità]] fino a quando il numero di Knudsen è piccolo vale:
{{equazione|eq=<math>\eta=\sqrt{\frac {mk_BT}6} \frac {1}{\pi d^2 }</math>|id=5}}
cioè è indipendente dalla pressione. Tale formula vale in regime viscoso, mentre in regime molecolare la viscosità si annulla
in quanto gli urti con le pareti diventano il meccanismo dominante.
Nel regime intermedio la viscosità diminuisce quasi linearmente con la temperatura. La conducibilità termica ha un comportamento simile alla viscosità, infatti, si dimostra che la conducibilità termica dei gas nel regime viscoso è pari alla viscosità per il calore specifico a volume costante. Nel caso di un filamento riscaldato sotto vuoto il numero di Knudsen è dato dal rapporto tra il diametro del filo e il cammino libero medio. Quindi per un filo di diametro di <math>70 \mu m</math> per una pressione di 100 Pa si è in regime intermedio e quindi la conducibilità termica varia quasi linearmente con la pressione.
===Impianti da vuoto===
[[Immagine:Schema_di_un_sistema_da_vuoto.png|thumb|300px|Schema di un impianto da vuoto]]
Un sistema da vuoto, in maniera schematica, viene rappresentato nella figura a fianco.
Il recipiente che viene mantenuto sotto vuoto è caratterizzato dal suo volume, la pressione e la temperatura. Attraverso un condotto il gas viene portato via da una pompa da vuoto.
Per quantizzare la quantità di materia che viene prodotta nel sistema nell'unità di tempo si utilizza il carico (traduzione poco efficace dall'inglese ''load'') rappresentato dal simbolo <math>Q\ </math>. Tale grandezza rappresenta la quantità di materia che deve essere portata via dal condotto nell'unità di tempo, se si vuole mantenere la pressione bassa. Tale grandezza ha le dimensioni di una pressione per un volume diviso un tempo.
{{equazione|eq=<math>Q=P\dot V</math>}}
Con maggiore rigore la quantità di materia da portare via nell'unità di tempo dovrebbe essere il numero di molecole trascinate diviso il tempo in cui avviene il fenomeno. Quindi dall'[[w:Equazione_di_stato_dei_gas_perfetti|equazione dei gas perfetti]], dovrebbe essere pari alla derivata rispetto al tempo di <math>\frac {PV}T\ </math>. Se però le temperature del sistema da vuoto sono costanti nel tempo, come spesso accade, risulta più semplice definire <math>Q\ </math> nella maniera anzidetta.
La grandezza <math>\dot V\ </math>, la derivata temporale del volume che nel linguaggio del vuoto viene spesso denominata velocità di aspirazione, viene spesso indicata con il simbolo <math>S\ </math> (dall'inglese speed).
In un sistema da vuoto vari processi concorrono alla creazione del carico <math>Q\ </math>. Se il sistema si trova a una pressione prossima a quella atmosferica per portarlo sotto vuoto è proprio il gas aspirato che concorre al carico. In genere fino a pressioni dell'ordine del pascal questa è la causa principale di carico, cioè il gas contenuto nella camera da vuoto che viene rimosso via via. Al diminuire della pressione vi sono altre cause che aumentano il carico, principalmente il degassamento delle pareti e l'evaporazione dei materiali ad elevata tensione di vapore. Il carico dovuto alla tensione di vapore viene spiegato dal principio dell'equilibrio mobile di [[w:Principio_di_Le_Châtelier|Le Chatelier-Braun]], che stabilisce che variando uno dei parametri che caratterizzano un sistema all'equilibrio, il sistema reagisce nella direzione che si oppone al disturbo. Nel caso trattato del sistema da vuoto, si ha che aspirando con la pompa si provoca diminuzione di pressione nella camera da vuoto, il sistema si oppone al disturbo facendo evaporare i materiali che sono presenti sulle superfici di quest'ultima, e quindi tenta di riportare la pressione al valore precedente il disturbo (causato dalla pompa). Il degassamento che rappresenta un problema molto importante è trattato a parte nel seguito. Tra le concause che concorrono al carico vi sono anche i processi tecnologici che avvengono nella camera da vuoto ad esempio per la crescita di film termico viene fuso un materiale e portato a una temperatura tale che la sua tensione di vapore sia un valore sufficientemente elevato.
Se nel sistema da vuoto vi sono perdite verso la pressione esterna, tali perdite rappresentano una ulteriore componente del carico che deve essere aspirato dal sistema per mantenerlo sotto vuoto. La localizzazione di eventuali perdite verso l'esterno è un problema importante negli impianti da vuoto. Esistono degli strumenti opportuni chiamati ''cercafughe'' (in inglese ''leak detectors'') che utilizzano la combinazione della [[w:Spettrometria_di_massa|spettrometria di massa]] e un gas raro nell'atmosfera, ma con elevata [[w:Permeabilità|permeabilità]] quali l'[[w:Elio|Elio]] per trovare le perdite presenti, se molte piccole. Perdite grandi si trovano sia mettendo sotto lieve pressione il sistema e utilizzando acqua saponata (una tecnica simile a quella usata per la riparazione delle camere d'aria) o utilizzando gli strumenti da vuoto che variano la loro risposta con la composizione dei gas, in genere si usano sostanze organiche quali [[w:Acetone|acetone]] e [[w:Alcool_isopropilico|alcol isopropilico]].
===Degassamento===
In questa sezione vengono descritti vari fenomeni che rappresentano spesso il collo di bottiglia nel raggiungimento di condizioni di alto vuoto e a maggior ragione la vera ragione per cui è difficile ottenere vuoti più spinti. Il processo di degassamento è un fenomeno particolare che avviene sotto vuoto; è caratterizzato dal rilascio di gas da parte delle superfici che sono stati o [[w:adsorbimento|adsorbiti]] o [[w:absorbimento|absorbiti]]: i due fenomeni che danno origine si chiamano in maniera simile, ma non vanno confusi.
L'adsorbimento è un fenomeno solo superficiale può essere fisico, con poca energia di legame (determinato dalle cosiddette [[w:Forze_di_Van_der_Waals|forze di Van der Waals]]), o chimico con maggiore energia di legame. Ossidi o nitruri sulle superfici rappresentano un tipico esempio di legami chimici. In genere a ogni temperatura e pressione esiste sulle parti solide della camera da vuoto un equilibrio dinamico tra il processo di adsorbimento dei gas presenti nel sistema (che contribuisce alla diminuzione di pressione del sistema) e il processo opposto il desorbimento che contribuisce al degassamento e quindi al carico. In genere se portiamo un sistema da vuoto a pressione atmosferica le pareti a livello superficiale adsorbono i gas presenti (in maniera diversa a seconda delle loro proprietà fisico chimiche) e questi vengono rilasciati nel processo successivo di desorbimento quando il sistema viene riportato sotto vuoto. Bisogna aggiungere che durante i processi tecnologici il materiale trattato viene esposto a diversi processi e viene bombardato da particelle (ad esempio [[w:Argon|Argon]]). In questo caso se il gas è non reattivo, come l'Argon, il legame è sicuramente fisico e il gas adsorbito viene rilasciato completamente in tempi molto brevi, anche di pochi secondi, .
Alcune molecole hanno una energia di legame molto piccola (< 0.3 eV) e quindi facilmente vengono rimosse dal sistema da vuoto (a causa anche della agitazione termica). Altre molecole hanno un legame più forte e quindi richiedono tempi molto lunghi per essere rimosse dalla superficie, tra le varie molecole ricordiamo l'acqua che in genere ha un legame molto forte con tutte le superfici. Quando un sistema da vuoto viene portato a pressione atmosferica le molecole di gas formano una fase adsorbita su tutte le superfici. Per questa ragione invece di portare il sistema a pressione atmosferica con l'aria, si preferisce usare Azoto secco, privo di acqua, che avendo una energia di legame con l'acciaio inossidabile di 0.12 eV, permette un rapido degassamento. L'acciaio inossidabile è in genere il principale componente degli impianti da vuoto. Quando si passa da pressione atmosferica a <math>10^{-2}\ mbar</math>, operazione che richiede in genere pochi minuti, il degassamento non rappresenta un problema. Al di sotto di questo vuoto il degassamento diventa il fenomeno principale che rallenta il raggiungimento del vuoto limite. In regime molecolare si ha la complicazione ulteriore che le molecole desorbite da una parete nel loro moto casuale sbattono con altre pareti e possono staccarsi e attaccarsi più volte rallentando il loro processo di rimozione.
Un altro fenomeno con caratteristiche diverse è l' [[w:absorbimento|absorbimento]], che è la ritenzione fisica nel ''bulk'' dei gas. La frase italiana ''interno del solido in profondità'' si identifica con un'unica parola inglese ''bulk''. L'absorbimento riguarda solo alcuni gas, quelli in cui le molecole che li costituiscono hanno dimensioni molto piccole, come l'elio, l'idrogeno e l'ossido di carbonio, tali gas possono entrare nella struttura solida e diffondersi all'interno. Il solido si comporta per questi gas come una spugna. La quantità di gas absorbita può raggiungere valori considerevoli, fino a un atomo absorbito per ogni atomo di solido. Un centimetro cubo di acciaio inossidabile, materiale considerato poco absorbente, può contenere un volume di gas paragonabile a quello che occuperebbe il gas stesso a pressione atmosferica. Quando il sistema viene messo in condizioni di vuoto, lentamente questi atomi absorbiti diffondono fino alla superficie e da qui nel sistema da vuoto e rappresentano materiale che deve essere asportato da sistemi di pompaggio. Nel caso di materiali absorbiti la loro rimozione può richiedere tempi molto lunghi, anche di anni!
Il degassamento è prodotto dal processo inverso dell'absorbimento e adsorbimento. In pratica durante il tempo di raggiungimento del vuoto limite, che è dell'ordine di varie ore, la principale sorgente di carico sono i gas che vengono desorbiti dalle superfici della camera o adsorbiti nel bulk. La quantità di gas prodotto nel degassamento può essere quantizzato mediante la quantità <math>Q_G\ </math> per unità di superficie, dopo poche ore di pompaggio, un valore tra <math>10^{-8}\ </math> e <math>10^{-9}\ </math> mbar l/s per <math>cm^2\ </math> (superficie della camera da vuoto) è un valore tipico. Tale quantità può scendere di 2 ordini di grandezza se viene fatto un riscaldamento a <math>200\ ^oC</math> per alcune ore, pratica comune nei sistemi di UHV.
=== Conduttanza ===
[[Immagine:Schema_di_una_linea_da_vuoto.png|thumb|250px|Schema di una tubazione tra un sistema da vuoto e una pompa ]]
La pressione nel sistema <math>p_1\ </math> è sempre maggiore della pressione all'imboccatura della pompa da vuoto <math>p_2\ </math>. Questo garantisce che ''Q'' fluisca dal sistema tenuto sotto vuoto alla pompa. Tra il sistema e la pompa da vuoto vi è sempre una tubazione, più o meno complicata (in genere con valvole e raccordi), che permette la aspirazione da parte della pompa da vuoto del carico che entra nel sistema a cui si aggiunge quello delle tubazioni. Viene quindi definita una quantità che permette di caratterizzare la limitazione alla velocità di aspirazione della pompa da vuoto sul sistema da vuoto da tale connessione, la conduttanza ''C''.
Maggiore è la conduttanza maggiore è la quantità di materia che fluisce in una conduttura nell'unità di tempo. Quindi la conoscenza della conduttanza è di fondamentale importanza nel calcolo dei tempi caratteristici di svuotamento degli impianti da vuoto. Il nome conduttanza è preso a prestito dall'elettrodinamica nei conduttori. Infatti la definizione di conduttanza
segue dalla formula:
{{equazione|eq=<math>Q=C (p_1-p_2)\ </math>|id=6}}
che è simile alla [[w:Legge_di_Ohm|legge di Ohm]], se viene fatta l'equivalenza tra <math>p_1-p_2\ </math> e la differenza di potenziale e tra <math>Q\ </math> e la corrente.
In genere la conduttanza è una proprietà essenzialmente geometrica del condotto in regime viscoso, mentre dipende anche dalla composizione chimica del gas trasportato in regime molecolare. Infatti nel regime viscoso vale semplicemente la legge dei gas perfetti che è insensibile alla composizione chimica, nel regime molecolare vale ancora la legge dei gas perfetti, ma le molecole si comportano come particelle indipendenti con la loro dinamica che dipende dalla massa e inoltre l'interazione con le pareti ha un ruolo essenziale.
Analogamente alla conduttanza della legge di Ohm, la conduttanza di una serie di tubazioni di conduttanza <math>C_i\ </math> vale:
{{equazione|eq=<math>1/C_{serie}=\sum_i 1/C_i\ </math>|id=7}}
Notare che tale regola abbia un valore non sempre preciso, in quanto se il passaggio tra un
condotto e un altro avviene con tubazioni di diametro differente, in maniera brusca, la conduttanza equivalente risulta inferiore a quella ricavabile dalla equazione (7).
Mentre la conduttanza di condotti in parallelo vale:
{{equazione|eq=<math>C_{parallelo}=\sum_i C_i\ </math>|id=8}}
Un caso semplice da trattare è quello di un tubo di sezione circolare costante e di lunghezza finita. In tale caso definiamo con D il Diametro del tubo e con L la sua lunghezza. Nel '''regime viscoso''' bisogna distinguere due comportamenti diversi. Nel caso in cui il rapporto tra il carico e il diametro D sia maggiore di un valore semiempirico:
:<math>\frac QD>244\ mbar\ ls^{-1} </math>
In cui il gas è in regime [[w:Turbolenza|turbolento]] (in quanto il [[w:Numero_di_Reynolds|numero di Reynolds]] è grande). In tale regime non esiste una formula semplice per calcolare la conduttanza, la quale è in ogni caso grande a causa della pressione media elevata. In tale situazione la conduttanza non rappresenta una limitazione reale al trasporto di materia.
[[Immagine:Poiseuille_abstraction.svg|thumb|250px|Schematizzazione di un tubo in regime laminare ]]
In condizioni di vuoto viscoso [[w:Regime_laminare|laminare]] (cioè non turbolento) in un tubo di diametro <math>D\ </math> e lunghezza <math>l\ </math>, imponendo che la forza di trascinamento dovuta alla differenza di pressione <math>p_1-p_2\ </math> sia pari alla forza di attrito dovuta alla viscosità <math>\eta\ </math>, si determina il profilo della velocità in funzione della distanza r dal centro:>
:<math>v(r)=\frac 1{4\eta } \frac {p_1-p_2}l (D^2/4-r^2)\ </math>
Il profilo del velocità del gas ha una distribuzione parabolica, come mostrato in figura. La [[w:Legge_di_Poiseuille|legge di Poiseuille]] ricavata da questa espressione, determina la portata <math>\dot V\ </math> (il volume di fluido trasportato nell'unità di tempo):
:<math>\dot V=\int_0^{D/2}v(r)2\pi rdr=\frac {\pi D^4}{128\eta } \frac {p_1-p_2}l \ </math>
Il carico è eguale alla portata moltiplicato la pressione media:
:<math>Q=\dot V\frac {p_1+p_2}2=\int_0^{D/2}v(r)2\pi rdr=\frac {\pi D^4}{128\eta } \frac {p_1-p_2}l \frac {p_1+p_2}2\ </math>
Quindi la conduttanza è eguale al carico diviso la differenza di pressione. Quindi usando la viscosità dell'aria si può ricavare che la conduttanza in regime viscoso vale approssimativamente:
{{equazione|eq=<math>C_L=135 \frac {D^4}L\left( \frac {p_1+p_2}2 \right)\ l/s\qquad L\gg D</math>|id=9}}
Con <math>p_1\ </math> e <math>p_2\ </math> le pressioni agli estremi in mbar, mentre D e L sono in cm. La viscosità dei gas dipende poco dalla massa dei gas in gioco, mentre ha una marcata dipendenza dalla temperatura (cresce con la radice quadrata della temperatura assoluta).
La conduttanza è tanto maggiore quindi, quanto maggiore è la pressione media nel condotto. Si noti come la conduttanza non dipende dal tipo di gas presente, in quanto essendo grande il numero di Knudsen la viscosità del gas ha un ruolo essenziale nella dinamica e dipende in maniera semplice dalla teoria cinetica dei gas.
Il moto delle molecole è prevalentemente lungo il condotto e quindi il controflusso è trascurabile, si nota che invece è un fenomeno vistoso in regime molecolare. In realtà la legge di Poiseuille dipende con l'inverso della viscosità del gas e nella formula è stato usato il valore numerico di quello dell'aria, se il gas ha una diversa composizione rispetto all'aria va fatta una correzione.
''Esempio: un condotto lungo 1 m=100 cm, di diametro 1 cm, in cui la pressione inferiore (vicino alla pompa) vale 10 mbar mentre l'altro estremo sta a 20 mbar. Il cammino libero medio è inferiore a 0.1 mm, quindi si è in regime viscoso in quanto a costante di Knudsen vale meno di 0.01. Quindi sostituendo tali valori nell'equazione (9) si ha una conduttanza di 34 l/s''
Nel regime molecolare la traiettoria delle particelle ha un comportamento dettato dagli urti con il condotto e sono comuni anche urti che riportano indietro le particelle, specialmente se la lunghezza del condotto è breve. Infatti le molecole vengono adsorbite sulla superficie e rilasciate lentamente e casualmente in una direzione che non dipende dalla traiettoria iniziale. La velocità quadratica media (proporzionale alla temperatura assoluta e inversamente alla massa delle molecole che compongono il gas) gioca un ruolo non trascurabile.
Nel '''regime molecolare''', la conduttanza ha un valore indipendente dalla pressione, ma sempre minore che nel regime viscoso. Questo implica che via via che diminuisce il vuoto sia sempre più difficile raggiungere vuoti elevati in quanto le conduttanze dei condotti limitano la velocità di pompaggio. Una formula semiempirica può essere ricavata dalla [[w:Teoria_cinetica_dei_gas| teoria cinetica dei gas]]:
{{equazione|eq=<math>C_L=D^2\sqrt {\frac {\pi R T}{32 M}}\frac 1{1+3L/4D}\ l/s </math>|id=10}}
Dove <math>M\ </math> è la massa delle molecole che compongono il gas in g/mole (cioè l'Idrogeno molecolare ha una massa di 2 g). L è la lunghezza del condotto e D il suo diametro. Si nota che in questo caso la conduttanza dipende dalla massa delle specie gassose presenti, la dipendenza dalla temperatura è l'opposto di quello che si aveva nel regime viscoso. In cui crescendo la viscosità con la radice quadrata della temperatura, e figurando la viscosità al denominatore, la conduttanza diminuiva al crescere della temperatura. In regime molecolare più veloci sono le molecole più elevata è la conduttanza: la conduttanza cresce con la temperatura.
Il caso limite si ha quando la lunghezza tende a zero e quindi si tratta di un foro su una parete di area <math>A\ </math> in questo caso la equazione 10 si riduce a:
{{equazione|eq=<math>C_A=\sqrt{\frac {RT}{2\pi M}}A\ l/s </math>|id=11}}
''DIMOSTRAZIONE della conduttanza in regime molecolare (caso limite)''.
[[Immagine:Foro_vuoto.jpg|thumb|300px|Un foro in regime molecolare]]
Supponiamo di avere un foro su di una parete e questo foro abbia una superficie pari ad <math>A\ </math>. Siano <math>J_1\ </math> e <math>J_2\ </math> i flussi di materia a differenti pressioni <math>p_1\ </math> e <math>p_2\ </math> con <math>p_1>p_2\ </math>.
In regime molecolare la molecola non segue un particolare percorso durante il suo cammino, mentre questo non succede in regime viscoso dove più o meno tutte le particelle si muovono dalla stessa parte. Considerando il numero di particelle che nell' unità di tempo attraversano il foro:
:<math>\dot N =(J_1-J_2)A\ </math>
la quantità di materia <math>Q</math> si scrive:
:<math>Q=k_BT \dot N=\sqrt{\frac {RT}{2\pi M}}A(p_1-p_2)\ </math>
Quindi la conduttanza si scrive come la (11).
In regime molecolare per poter aspirare tanta materia ci vogliono dei fori molto grandi.
Non basta avere dei condotti di breve lunghezza.
Quindi all'aumentare della velocità di aspirazione delle pompe da vuoto in regime molecolare, l'imboccatura della pompa deve crescere in maniera da rendere trascurabile la conduttanza del foro di uscita rispetto alla velocità di aspirazione della pompa stessa
=== Velocità di aspirazione ===
[[Immagine:Typical_vacuum_speed_root.png|thumb|300px|Andamento tipico della velocità di pompaggio di una pompa root in funzione della pressione, la velocità è espressa in litri al secondo ]]
Le pompe da vuoto sono dei sistemi attivi che riducono il vuoto, nel seguito verranno descritti i vari tipi. Qui ci interessa la legge che governa il loro comportamento da un punto di vista fisico generale. Quindi è importante sapere la quantità di gas in volume asportata nell'unità di tempo dalla pompa stessa quando sulla sua imboccatura sia presente una pressione <math>P\ </math>.
Tale grandezza che ha le dimensioni di un volume nell'unità di tempo viene chiamata velocità di aspirazione della pompa e in genere indicata con <math>S\ </math>. Tale grandezza fisica ha le stesse dimensioni della conduttanza, ma rappresenta fisicamente un qualcosa di diverso, infatti la conduttanza determina la perdita di carico in un condotto ed è quindi un elemento passivo, la velocità di aspirazione è la misura di un processo attivo. <math>S\ </math> è sempre maggiore di 0, dipende da <math>P\ </math> e si definisce come range di utilizzo l'intervallo di pressioni per cui il valore <math>S\ </math> sia significativamente maggiore di 0. Ad esempio nella figura accanto si ha che il range di funzionamento della pompa è tra <math>0.001\ Pa </math> e <math>10^5\ Pa </math>, in tale intervallo di pressioni la velocità di pompaggio si mantiene ben al di sopra dello 0.
===Velocità effettiva di pompaggio di una pompa da vuoto===
Immaginiamo di avere una pompa con velocità di aspirazione <math>S^*\ </math> e pressione alla bocca di <math>p^*\ </math>. Attraverso un condotto di conduttanza C viene connesso a una camera da vuoto a pressione p.
Vogliamo sapere quale sia l'effettiva velocità di pompaggio della pompa. Cioè la qualtità di gas che viene aspirata alla bocca della camera da vuoto. Facciamo il ragionamento in maniera pedante.
A causa della conservazione della materia avremo che:
<math>Q=S^*p^*=S_ep\ </math>
ma anche:
<math>Q=S^*p^*=C(p-p^*)\ </math>
dalla prima:
<math>p=p^*\frac {S^*}{S_e}\ </math>
Sostituita nella seconda.
<math>S^*p^*=Cp^*\left(\frac {S^*}{S_e}-1\right)\ </math>
da cui:
{{equazione|eq=<math>S_e=\frac {S^*C}{S^*+C} </math>|id=12}}
Da tale equazione appare evidente che il valore della conduttanza vada dimensionato in maniera opportuna a seconda della velocità di aspirazione della pompa stessa.
===Sistema da vuoto complessivo===
Gli elementi di un sistema da vuoto sono sintetizzati da quello che avviene tra il tempo
<math>t\ </math> e <math>t+dt\ </math>. In tale intervallo di tempo entra una quantità di materia pari <math>Q_Tdt\ </math>, contemporaneamente la pompa da vuoto con una velocità effettiva di aspirazione <math>S_e\ </math> sottrae alla pressione <math>P\ </math> in cui è il sistema una quantità di materia pari a <math>S_ePdt\ </math>. Di conseguenza se è prevalente l'aspirazione rispetto all'ingresso di materia la pressione diminuisce di
<math>dP\ </math>. Imponendo la conservazione della materia segue la seguente equazione:
<math>-VdP=S_ePdt-Q_Tdt\ </math>
Tale equazione può facilmente trasformarsi in una equazione differenziale:
{{equazione|eq=<math>Q_T=S_eP+V\frac {dP}{dt} </math>|id=13}}
Da tale equazione si ricava che il vuoto limite in condizioni stazionarie <math>dP/dt=0\ </math> vale <math>P_l=Q_T/S_e\ </math>, che viene raggiunto in maniera asintotica con una costante di tempo pari a <math>V/S_e\ </math>. Tale ragionamento è molto grossolano in quanto considera <math>S_e\ </math> costante, mentre come si è detto essa è una funzione della pressione. Inoltre <math>Q_T\ </math> è una funzione del tempo in quanto il degassamento delle pareti diminuisce in maniera sensibile con il tempo. In ogni caso tale equazione, anche se con approssimazioni grossolane, permette di individuare in maniera approssimativa il tempo di pompaggio, il vuoto limite e dimensionare le parti del sistema da vuoto.
== Bibliografia ==
* {{cita libro| A. Chambers| R. K. Fitch| B. S. Halliday| Basic Vacuum Technology | 1998 | IOP |ed= 2 |id=ISBN 0 7503 0495 2}}
* {{cita libro| J. F. O'Hanlon| A User's Guide to Vacuum Technology| 2003| Wiley| ed=3|id=ISBN 978 0 471 27052 2}}
[[Micro_e_nanotecnologia/Microtecnologia/Il_vuoto|indietro]] | [[Micro_e_nanotecnologia/Microtecnologia/Il_vuoto/Pompe_da_vuoto | avanti]]
[[Categoria:Micro e nanotecnologia|Le leggi del vuoto]]
{{Avanzamento|100%|25 giugno 2025}}
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Micro e nanotecnologia/Microtecnologia/Introduzione alla microtecnologia/L'ambiente: la camera pulita
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5369
478116
468025
2025-06-25T10:50:18Z
Pasquale.Carelli
528
ortografia
478116
wikitext
text/x-wiki
{{Micro e nanotecnologia}}
==L'ambiente: la camera pulita==
I processi di micro e nanofabbricazione avvengono in ambienti dalle caratteristiche particolari, detti "camere pulite", che contengono gli impianti per la fabbricazione e la diagnostica dei dispositivi in fase di lavorazione, e in cui gli operatori entrano per controllare e avviare i processi. Nella camera pulita la temperatura e l’umidità sono accuratamente regolate in modo che i processi siano ben controllabili e riproducibili, ma la caratteristica più importante è il controllo sul numero e sulla dimensione delle particelle di polvere presenti nell'atmosfera, da cui viene appunto il nome "camera pulita".
{| class="wikitable"
! oggetto || dimensioni approssimative
|-
| granelli di [[:w:Sabbia|sabbia]]|| 2 mm ÷ 60 μm
|-
| diametro capelli umani||100 ÷ 60 μm
|-
| batteri||30 ÷ 0.3 μm
|-
| globulo rosso||7.5 μm
|-
| fumo di tabacco|| 1μm ÷10 nm
|-
| virus|| 40 ÷ 3 nm
|-
| fullerene (C60)|| 1 nm
|-
| atomo|| 0.4 ÷ 0.1 nm
|}
Nell'aria normale sono presenti in media un milione di particelle con diametro superiore a 100 nm in un volume pari a un piede cubo (33x33x33 cm<sup>3</sup>; si usano per tradizione le unità di misura americane). Queste particelle possono facilmente interferire con processi di fabbricazione in cui la risoluzione tipica è dello stesso ordine di grandezza, quindi bisogna ridurne il numero filtrando opportunamente l'aria.
[[Image:Operator at microscope.JPG|thumb|right|300px|Un operatore in camera pulita, al microscopio]]
Altre precauzioni vanno prese per evitare che gli operatori stessi inquinino l'atmosfera: una persona ferma genera 10<sup>5</sup> particelle per piede cubo, 10<sup>7</sup> se cammina. Gli operatori quindi entrano nella camera pulita solo se vestiti appropriatamente con tute di fibre speciali che non producono particelle, copriscarpe, cuffia per coprire i capelli, maschere sulla bocca, guanti e a volte occhiali di protezione. Questa tenuta è detta "bunny suit" (vestito da coniglio) e la procedura di vestizione va rispettata scrupolosamente, tanto più quanto più è pulita la camera. Data l'estrema sensibilità del prodotto in fase di fabbricazione alle scariche elettrostatiche prodotte dagli operatori, tra le fibre della tuta sono immerse delle fibre di carbonio che conducono tali scariche elettrostatiche a terra mediante una particolare gomma conduttrice che realizza i copriscarpe (il pavimento di una camera pulita è formato da piastrelle di materiale conduttore che permettono appunto la dissipazione di tali scariche evitando quindi il danneggiamento del prodotto in fase di produzione).
{| class="wikitable"
! termine italiano || termine inglese
|-
| vestizione || gown up
|-
| tuta || coverall garment
|-
| copriscarpe|| boots
|-
| cuffia|| hairnet
|-
| guanti|| gloves
|-
| maschera|| face mask
|-
| occhiali di sicurezza|| safety glasses
|}
Una volta vestiti, si entra nella camera attraverso una cabina con due porte stagne in cui si aziona una doccia d’aria, per rimuovere particelle superficiali. Anche i materiali all'interno della camera sono speciali: la carta è una specie di panno-carta che produce poche fibre e lo stesso vale per i panni usati per pulire le superfici, le matite sono proibite (producono polvere di grafite), gli inchiostri delle penne sono speciali.
== Filtri assoluti==
Per ottenere una riduzione del numero di particelle presenti, l'aria nella camera pulita è immessa solo dopo averla fatta passare attraverso filtri appositi, detti filtri assoluti, che intrappolano i granelli di polvere. La filtrazione deve trattare un volume di aria pari al volume della camera pulita (tipicamente un ambiente di centinaia di metri quadri), garantendo ricambi d'aria frequenti.
I filtri HEPA (High Efficiency Air Particulate) sono fatti con strati alternati di materiale cartaceo e fibre di vetro e sono in grado di trattenere il 99.97% delle particelle di dimensione maggiore di 0.3 μm.
Un'ulteriore filtrazione si ha con gli ULPA (Ultra Low Particle Air), che trattengono il 99.9995% di particelle con diametro maggiore di 0.12 μ m. Le particelle ancora più piccole si eliminano individualmente con scariche elettrostatiche. Infine, ambienti estremamente puliti possono essere creati in una zona limitata usando delle cappe a flusso laminare.
== Classificazione delle camere pulite ==
Le camere pulite sono classificate a seconda del numero di particelle di diametro prestabilito, presenti in un volume predeterminato.
Uno degli standard più usati è quello degli Stati Uniti (Federal Standard 209 E), in cui si conta il numero di particelle di diametro maggiore di 0.5 μ m in un volume di un piede cubo.
{| class="wikitable"
! classe || n. particelle per ft<sup>3</sup><br/> con diametro>0.5 μm ||n. particelle per ft<sup>3</sup><br/> con diametro>5 μm||costo per ft<sup>2</sup> <br/> in US$ (anno 2000)
|-
| 100000|| <100000||650|| 50
|-
| 10000|| <10000||65|| 200
|-
| 1000|| <1000||6.5|| 400
|-
| 100|| <100||0.65|| 1200
|-
| 10|| <10||0.065|| 3500
|-
| 1|| <1||0.0065|| 10000
|}
Altri sistemi di classificazione sono il Metrico, in cui il volume di riferimento è un metro cubo, e il nuovo standard [http://www.particle.com/whitepapers_met/Cleanroom%20Standards.htm ISO 14644-1], che dà un maggiore dettaglio sulla distribuzione delle particelle riguardo al diametro.
{| border="2" cellpadding="4" cellspacing="0" style="margin: 1em 1em 1em 0; background: #f9f9f9; color: #000; border: 1px #aaa solid; border-collapse: collapse; font-size: 95%;"
|+ '''Classificazione ISO 14644-1'''</br> Numero di particelle per metro cubo elencate secondo il diametro.
!
! 0.1 μ m
! 0.2 μ m
! 0.3 μ m
! 0.5 μ m
! 1 μ m
! 5 μ m
! Classe equivalente
|-
! ISO 1
| 10
| 2
|
|
|
|
|
|-
! ISO 2
|100
|24
|10
|4
|
|
|
|-
! ISO 3
|1,000
|237
|102
|35
|8
|
|1
|-
! ISO 4
|10,000
|2,370
|1,020
|352
|83
|
|10
|-
! ISO 5
|100,000
|23,700
|10,200
|3,520
|832
|29
|100
|-
! ISO 6
|1,000,000
|237,000
|102,000
|35,200
|8,320
|293
|1000
|-
! ISO 7
|
|
|
|352,000
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Per le camere pulite sterili usate nella fabbricazione di farmaci, la classificazione è ancora diversa e si parla di grado A,B,C,D.
== Altri servizi in camera pulita ==
Oltre al trattamento dell'aria, la camera pulita fornisce vari altri servizi necessari al funzionamento degli impianti e all'esecuzione dei processi:
* acqua o liquidi di raffreddamento per pompe da vuoto, forni, impianti per film sottili. Generalmente il fluido refrigerante scorre in un circuito chiuso.
* cappe chimiche in cui eseguire i vari processi. Le cappe aspirano i vapori prodotti dai vari reagenti chimici in cui vengono immersi i campioni e permettono di lavorare in sicurezza. Inoltre sono provviste di sistemi per il corretto smaltimento dei rifiuti chimici (chemical disposal).
* acqua deionizzata, ovvero privata di sali e ioni in modo che raggiunga un resistività maggiore di 18 MΩ cm, ovvero vicina a quella dell'acqua pura. Viene usata per il risciacquo e la pulizia dei campioni nel corso del processo, ed è prodotta a partire da acqua corrente con stadi di filtraggio successivi: l'ultimo stadio elimina le particelle di diametro maggiore di 0.2 μm.
*aria compressa per far funzionare valvole pneumatiche. L'aria deve essere abbastanza secca e priva di residui oleosi per non danneggiare gli impianti, cosa che viene ottenuta con filtri speciali.
*azoto secco a pressione, quando i sistemi pneumatici hanno bisogno di un gas compresso particolarmente "pulito" ed economico. Inoltre si usa azoto per raffreddare parti di impianti con un flusso continuo di gas pulito.
*energia elettrica per alimentare i vari impianti.
*gas speciali per i vari processi. Si utilizzano molte specie diverse di gas, come argon, ossigeno, azoto, elio, composti del cloro e del fluoro, metano, silano, fosfina etc., ad elevato grado di purezza. I gas sono compressi a circa 200 Atm in bombole, contenute in appositi armadi di sicurezza. Le linee che collegano le bombole agli impianti devono essere di tipo particolare, tipicamente acciaio inox con interno elettrolucidato, per non inquinare i gas che vi passano attraverso.
*vuoto, generalmente a livello di vuoto di rotativa (10<sup>-2</sup> - 10<sup>-3</sup> mBar), utilizzato per compiti accessori, ad esempio per fissare un substrato al piatto dello spinner durante la stesura del resist.
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| [[Micro_e_nanotecnologia|Indice del libro]]
[[Categoria:Micro e nanotecnologia|L’ambiente - la camera pulita]]
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Micro e nanotecnologia/Microtecnologia/Tecniche litografiche/Litografia ottica
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Pasquale.Carelli
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{{Micro e nanotecnologia}}
==Litografia ottica==
La '''litografia ottica''' è un processo usato per rimuovere selettivamente parti di un film sottile o parti del substrato. Viene usata luce per trasferire un disegno geometrico da una foto-maschera ad un sostanza chimica sensibile alla luce ([[w:Photoresit|fotoresist]]) steso sopra il substrato. La fotomaschera è una lastra, generalmente di quarzo, con zone di trasparenza e di opacità in corrispondenza del disegno geometrico da riprodurre,
Successivi trattamenti chimici o fisici modellano il disegno esposto sul materiale sotto il ''resist''. In un ciclo completo per circuiti integrati un fetta (''wafer'') nella maggior parte dei casi di [[w:Silicio|silicio]] subisce fino a 50 volte i processi fotolitografici.
La fotolitografia ha molte similitudini con la fotografia analogica, infatti il ''photoresist'' è molto simile alle sostanze fotosensibili usate nelle pellicole fotografiche. La differenza sostanziale è che mentre la fotografia tradizionale difficilmente necessita di una precisione dei dettagli minore di qualche decina di <math>\mu m\ </math>, la fotolitografia necessita di una risoluzione molto maggiore.
Il processo fotolitografico prevede molte fasi, alcune specifiche per alcuni processi, qui vengono riassunte le principali.
==Passi del processo di fotolitografia==
# La superficie del wafer viene riscaldata in maniera che il vapor acqueo che è presente sulla superficie possa evaporare. Tale stadio spesso è seguito da una preparazione (non indicato nella figura schematica), che consiste nella ricopertura della superficie di un materiale idrofobico chiamato ''primer'' che aumenta l'adesione tra strato inferiore e resist.
# Una piccola quantità di resist (un [[w:Polimero|polimero]] o un suo precursore) viene depositato sul wafer. Mettendo il wafer in rotazione se ne ottiene la totale copertura con ottima uniformità (tranne i bordi), grazie alla elevata viscosità del resist.
# Il processo successivo consiste nella evaporazione dei solventi ponendo il wafer per un tempo di circa 5' su un piatto riscaldato (''hotplate'') a temperatura controllata. Questo processo viene chiamato preriscaldamento (''prebaking'')
# Viene allineato il wafer al reticolo disegnato precedentemente (una maschera di quarzo con incisioni di cromo) ed esposto alla sorgente [[w:Radiazione_ultravioletta|ultravioletta]] (UV).
# Spesso si effettua un altro riscaldamento a temperatura maggiore del primo (''postbake'') per migliorare l' adesione del resist, per fare avvenire delle reazioni chimiche nel resist o per eliminare le onde stazionarie provocate dai fenomeni di interferenza.
# Il resist viene sviluppato o mediante immersione in una soluzione opportuna o spruzzando lo sviluppo in processo simile alla deposizione del resist.
# Vengono effettuate misure ottiche sulla qualità del resist per controllare l'affidabilità del processo.
[[File:Step Fotolitografia.jpg|thumb|510px|left|Passi del processo di fotolitografia]]
Se il controllo da esito positivo la fetta (''wafer'') può continuare i processi successivi che potrebbe essere quello di impiantazione ionica, attacco, diffusione eccetera; a volte se il processo litografico viene giudicato non adeguato, dopo l'eliminazione del resist, il processo può essere ricominciato dall'inizio.
=== Pulizia ===
Nel caso in cui dei contaminanti siano presenti sulla superficie del wafer, essi vengono preventivamente rimossi mediante un trattamento chimico in fase liquida. L'immersione in una soluzione al 50% di [[w:Perossido_di_idrogeno|acqua ossigenata]] (ad alta concentrazione) e [[w:Acido_solforico|acido solforico]] è in genere la procedura più usata per rimuovere sia tracce organiche che normali contaminanti.
Questo tipo di pulizia è applicabile in genere solo come primo step su wafer di silicio, in quanto la soluzione è fortemente corrosiva e danneggerebbe facilmente la maggior parte delle strutture dei materiali utilizzati nei processi successivi.
{{cn|Il passo successivo è un risciacquo in acqua deionizzata, cioè con una presenza trascurabile di ioni e quindi con elevata resistività. L'acqua deionizzata viene utilizzata in molte fasi dei processi di microtecnologia; in genere per evitare contaminazioni viene prodotta in loco con un apparecchio di deionizzazione quasi sempre presente nelle camere pulite usate per microtecnologie}}.
=== Preparazione ===
Successivamente il wafer viene riscaldato ad una temperatura sufficientemente elevata per rimuovere ogni traccia di acqua presente. In genere il trattamento di pulizia è maggiormente necessario per wafer che sono stati conservati a lungo, in quanto è più facile l'accumulo di contaminanti. Per aumentare l'adesione del resist al substrato, vengono spesso utilizzate delle sostanze che aumentano l'adesione; la più comune di queste sostanze è l'esametilsilazano ('''HDMS'''). Uno strato monomolecolare di tale sostanza è una ottima interfaccia tra wafer e resist. L'applicazione di tale sostanza può avvenire per immersione e successiva asciugatura, o meglio lasciando il wafer in una camera satura di vapori di HDMS per una durata di qualche minuto.
=== Applicazione del fotoresist===
[[Image:Spinner.jpg|thumb|200px|right|Un esempio di ''spin coater'']]
Il fotoresist è una particolare sostanza chimica usata nei processi di fotoincisione. Questa sostanza è sensibile alle radiazioni luminose (in particolar modo ai raggi UV) e altera le sue proprietà chimiche se sottoposto a tali radiazioni. Per l'applicazione sui wafer, il fotoresist viene versato in poche gocce sulla superficie del wafer stesso che successivamente viene fatto ruotare con una elevata velocità angolare attorno al suo centro, affinché tutto il fotoresist copra tutta la superficie in maniera omogenea. La tecnica viene chiamata
[[w:Spin_coating|spin coating]], di cui non esiste una efficace traduzione in italiano. Le velocità angolari tipiche vanno da 1000 giri al minuto fino a 6000 giri al minuto. La durata caratteristica di tale rotazione è dell'ordine del minuto. La diluizione del resist, come la velocità angolare, influenzano lo spessore del resist; tale spessore può andare da frazioni di [[w:Micron|micron]] a qualche micron. Aumentare la velocità di rotazione diminisce lo spessore del resist. L'espressione semiempirica per lo spessore <math>T\ </math> del resist è:
<math>T=\frac {KC^{\beta}\eta^{\gamma}}{\omega^{\alpha}}\ </math>
dove <math>K\ </math> è una costante da determinare empiricamente come anche <math>\alpha\ </math>, <math>\beta\ </math> e <math>\gamma\ </math>, mentre <math>C\ </math> è la concentrazione del polimero nella soluzione, <math>\eta\ </math> la [[w:Viscosità|viscosità]]
del polimero alla massima concentrazione e <math>\omega\ </math> la velocità angolare.
Nel processo di ricopertura mediante spinning, naturalmente uno spessore maggiore di resist si forma sul bordo esterno del wafer. Tale spessore viene quindi rimosso dalla geometria della centrifuga o in una fase successiva.
La rimozione del solvente in eccesso viene fatta mantenendo il wafer sopra una piastra riscaldata (pre-bake) a temperatura di circa <math>100\ ^oC</math>, per un tempo di circa 5 minuti. In alcuni casi si preferisce effettuare il processo in un forno in atmosfera di azoto; in questo caso il processo di essiccatura ha una durata maggiore (circa 30 minuti).
=== Esposizione e sviluppo ===
Nel processo successivo viene allineata la maschera al wafer, ponendoli o a contatto o nel cono d'ombra l'uno dell'altro. L'apparecchio che opera tale operazione, chiamato allineatore di maschere, è in genere di elevato costo e complessità, specialmente se opera in proiezione.
Tali processi devono necessariamente svolgersi in una camera pulita. La necessità di tale ambiente deriva dal fatto che le particelle di polvere sospese nell’aria possono posarsi sulle fette di silicio e sulle maschere fotolitografiche, causando così nei dispositivi difetti tali da provocare il mancato funzionamento dell’intero circuito integrato. Per esempio nell’area di fotolitografia, una particella di polvere aderita ad una maschera fotolitografica si comporta come una sagoma opaca sulla maschera stessa e come tale viene trasferita agli strati sottostanti assieme al tracciato del circuito. Di solito questa è la fase più delicata e richiede una camera pulita con grado di pulizia
molto elevato: classe 1 per il livello di integrazione attualmente raggiunto dall'industria elettronica (corrispondente a 35 particelle di polvere per <math>m^3</math> di diametro maggiore o uguale a 2 <math>\mu m\ </math>).
====Metodi di esposizione====
Come detto, il processo di trasferimento dei tracciati (pattern transfer) è condotto usando uno strumento di esposizione fotolitografica.
Esistono due tecniche fondamentali di esposizione ottica: la '''stampa per trasparenza''' e la '''stampa per proiezione'''.
;Stampa per trasparenza
:Nel primo caso la maschera e la fetta possono essere a diretto contatto o molto vicine, ma comunque separate.
:Il primo metodo ottiene una risoluzione migliore (circa <math>1 \mu m\ </math>) ma è soggetta all’inconveniente provocato dalla possibile presenza delle particelle di polvere, che se presenti sulla fetta, possono essere inclusi nella maschera quando viene posta a contatto danneggiandola in maniera permanente.
:Per eliminare il problema delle particelle si utilizza il metodo di esposizione per prossimità, in cui la maschera viene distanziata dalla fetta di una spaziatura di <math>10-50\mu m\ </math>. Questo metodo ottiene una risoluzione inferiore (<math>1-5\mu m\ </math>) per effetto del fenomeno della [[w:Diffrazione_(fisica)|diffrazione]] ai bordi delle sagome presenti sulla maschera. Si nota infatti che quando la luce passa in vicinanza dei bordi delle sagome opache, subisce una deviazione dalla direzione rettilinea (diffrazione), e parte della luce invade anche le zone d’ombra. Tuttavia anche questo metodo non garantisce di evitare completamente il danneggiamento della maschera, poiché, per una data distanza di separazione tra la maschera e la fetta, ogni particella di polvere avente un diametro superiore può potenzialmente danneggiare la maschera.
;Stampa per proiezione
[[Image:EVG-620 & MA-150 steppers at LAAS (FDLS 2007) 0438.jpg|thumb|250px|Due diversi stepper'']]
Per i problemi legati al danneggiamento della maschera, tipici della stampa per trasparenza, sono stati sviluppati particolari strumenti di esposizione per la stampa per proiezione. Tali apparati sono in grado di proiettare l’immagine delle sagome presenti sulla maschera sulla fetta ricoperta di resist, da una distanza di parecchi cm dalla maschera stessa. Il dispositivo in grado di proiettare l'immagine della maschera sul wafer viene chiamato ''stepper'' il suo funzionamento
è simile a quello di proiettore di diapositive (tranne che invece di ingrandire l'immagine in questo caso viene rimpiccolita). Quando un wafer è processato in uno stepper, il disegno sul reticolo è esposto ripetutamente sulla superficie del wafer seguendo una griglia. Questo viene
effettuato muovendo il wafer avanti e indietro e sinistra e a destra sotto la lente dello stepper. Uno stepper esponendo una area limitata è capace di una più elevata risoluzione di dispositivi che stampano per trasparenza. Attualmente (2009) vi stata una ulteriore miglioramento tecnologico che permette la movimentazione del wafer come della maschera (questi stepper vengono detti scanner) questo permette un aumento delle dimensioni dell'area esposta ed un aumento della qualità dell'immagine proiettata dalla lente.
====Sviluppo====
La fase di sviluppo permette di rimuovere il resist indesiderato mediante l'utilizzo di una soluzione opportuna, in genere fortemente [[w:Base_(chimica)|basica]]. Spesso nel caso di litografia ad alta risoluzione per eliminare le frange di interferenza sul bordo delle strutture viene effettuato un ulteriore cottura ''(post-bake'').
Lo sviluppo in laboratorio viene effettuato per immersione nella soluzione, mentre nei processi industriali viene effettuato su uno spinner. Il materiale basico più utilizzato è l'[[w:Idrossido_di_sodio|idrossido di sodio]] in soluzione di acqua. Nei processi di fabbricazione dei [[w:MOSFET|MOSFET]] il sodio rappresenta un contaminante indesiderato per l'ossido tra il gate ed il canale, per cui si preferisco usare sviluppo privi di ioni metallici tipo l'idrossido di tetrametilammonio (TMAH).
In seguito il wafer viene sottoposto ad un trattamento termico ad una temperatura superiore ai precedenti trattamenti tra 120 e 180 °C, per qualche decina di minuti. Questo trattamento rende molto più resistente il resist per i processi successivi, ma non è necessario in alcuni processi.
== Risoluzione ==
La possibilità di proiettare un'immagine precisa di un piccolo particolare è limitata dalla lunghezza d'onda della luce usata e dalla capacità del sistema di lenti (che riducono l'immagine della fotomaschera) di avere pochi problemi di diffrazione. La lampada al mercurio (lunghezza d'onda 365 nm), è oggigiorno largamente utilizzata nei sistemi di proiezione a causa della sua elevata intensità ed affidabilità. Questo tipo di litografia che utilizza la lampada a mercurio è denominata I-Line e può offrire una risoluzione di 0.3 nm. I sistemi di esposizione più avanzati usano invece dispositivi DUV (''deep ultraviolet''), ovvero dei laser ad eccimeri (KrF o ArF, con lunghezze d'onda rispettivamente di 248 nm e 193 nm) attraverso i quali si raggiungono risoluzione di 0.18 e 0.10 μm rispettivamente.
Infatti illuminando un reticolo periodico con luce incidente parallelamente alla normale del reticolo, la luce uscente dal reticolo, a causa della diffrazione, non avrà le stesse componenti della luce incidente bensì ci saranno anche componenti di ordine superiore. Per poter riprodurre una immagine si dimostra che devono essere raccolti dalla lente almeno gli ordini numero 0, 1, -1.
Il minimo particolare che il sistema di proiezione può scrivere è dato approssimativamente da:
:<math>CD = k_1 \cdot\frac{\lambda}{NA}</math>
::dove <math>\,CD</math> è la minima dimensione del particolare (anche chiamata la ''dimensione critica''). Spesso indicata con ''2'' volte la mezza spaziatura.
::<math>\,k_1</math> (comunemente detto ''fattore k1'') è un coefficiente che contiene tutti fattori dovuti al processo tecnologico e nei processi industriali vale tipicamente 0.4.
::<math>\,\lambda</math> è la lunghezza d'onda della luce usata.
::<math>\,NA</math> è l'[[w:Apertura_numerica|apertura numerica]] della lente finale del sistema di proiezione sul wafer. L'apertura numerica è una grandezza adimensionale che indica il massimo angolo utile del sistema.
Secondo questa equazione, un particolare minimo può essere diminuito diminuendo la lunghezza d'onda ed aumentando l'apertura numerica: cioè facendo lenti più grandi e portandole il più vicino possibile al wafer. Purtroppo non si può avvicinare troppo al wafer a causa del problema della [[w:Profondità_di_fuoco|profondità di fuoco]] ('''DF'''). Infatti in un sistema di proiezione
:<math>D_F = k_2 \cdot\frac{\lambda}{{NA}^2}</math>
Dove, <math>\,k_2</math> è un altro coefficiente adimensionale legato al processo. La profondità di fuoco pone delle restrizioni sullo spessore del photoresist e la profondità della topografia sul wafer. La tecnica di Chemical mechanical polishing descritta nel seguito è spesso usata per spianare la topografia prima di passaggi ad alta risoluzione di litografia.
Maggiore è NA, maggiore sarà la risoluzione perché maggiore è il passo reticolare (pitch) risolvibile. La risoluzione può essere migliorata sia riducendo la lunghezza d’onda che aumentando NA. Inoltre il DF peggiora molto più rapidamente aumentando NA che diminuendo <math>\lambda</math>.
Si cerca quindi di ottimizzare la sorgente di luce piuttosto che NA. Questo fatto spiega la tendenza della litografia ottica verso l’uso di lunghezze d’onda sempre più piccole.
== Sorgenti ==
La litografia usa luce ultravioletta, la cui frequenza si sta spostando sempre di più verso le piccole lunghezze d'onda, infatti più piccola è la lunghezza d'onda più elevato è il potere risolutivo raggiungibile. Le sorgenti più usate tradizionalmente sono le [[w:Lampada_a_scarica|lampade scarica]] al [[w:Mercurio|Mercurio]], a volte mescolato ad un gas nobile. Queste lampade producono un largo spettro di radiazione con parecchi picchi di emissione nell'ultravioletto. Usualmemte lo spettro viene filtrato per selezionare una stretta banda: la ''g-line'' (436 nm) o la ''i-line'' (365 nm).
La litografia punta sempre più al profondo ultravioletto che viene prodotto da [[w:Laser|Laser]] ad eccimeri. Nella litografia, lunghezze d'onda al di sotto dei 300 nm sono chiamate profondo ultravioletto (DUV). Il fluoruro di Kripton ad esempio produce una linea spettale di 248 nm, il fluoruoro
di Argon una linea a 193 nm. Generalmente, il cambiare la lunghezza d'onda comporta notevoli difficoltà tecnologiche sia per la generazione di nuove lunghezze d'onda che per l'assorbimento dei materiali. L'aria comincia ad assorbire in maniera significativa attorno a 193 nm; quindi diminuire la lunghezza d'onda comporta che il processo deve essere effettuato sotto vuoto. Inoltre i materiali isolanti, ad esempio il biossido di silicio, quando sono esposti a fotoni con energia maggiori della loro gap, liberano elettroni e buche che causano effetti di carica locale.
==Resist==
I resist sono classificati in due gruppi: resist positivi e negativi:
* Un resist positivo è un tipo di resist per il quale la parte del resist che viene esposta alla luce diventa solubile nello sviluppo, mentre la porzione non esposta rimane insolubile allo sviluppo.
* Un resist negativo (in genere meno usati) invece è un tipo di resist in cui la porzione di resist che viene esposta alla luce polimerizza e diventa insolubile allo sviluppo. Mentre la parte non esposta rimane solubile allo sviluppo.
A seconda del tipo di radiazione usata cambia la composizione del resist. Esso è in genere composto da tre parti:
-Resina (10%): costituita da vari polimeri organici, solitamente novalac.
-Componente Fotosensibile (5%) : che viene denominato con l'acronimo PAC:Photo Active Compound
-Solvente (85%)
Nel caso di esposizione con i-line il componente fotosensibile, esposto alla luce, si trasforma in acido carbossilico indenico. Questo presenta una elevata capacità di divenire solubile, in particolare viene rimosso tramite una soluzione basica di (CH<sub>3</sub>)<sub>4</sub>NOH) (idrossido di tetrametilammonio).
Vi è da aggiungere che nel caso di DUV non è sufficiente che ogni fotone produca una singola reazione chimica, in quanto l'intensità delle sorgenti luminose è bassa e quindi si allungherebbe eccessivamente il tempo di esposizione. Per questa ragione si usano tecniche di amplificazione chimica. In questo caso vengono aggiunti al resist delle sostanze che generano ioni idrogeno in presenza di radiazione DUV (Photo Acid Generator: acronimo PAG). Quindi un fotone genera un ione idrogeno, tale ione mediante amplificazione termica provoca una reazione chimica, in maniera tale che da un singolo fotone si producono molte reazioni chimiche, amplificando quindi l'effetto
di ogni singolo fotone.
== Lastre ==
Le maschere o lastre della litografia moderna consistono di una lastra di quarzo fuso (un vetro ricavato da [[w:silice|biossido di silicio]] di elevata purezza). La ragione di usare vetri particolari risiede nel fatto che solo il quarzo di elevata purezza ha un assorbimento trascurabile nelle frequenza dell'ultravioletto. Le lastre vengono ricoperte da uno strato di poche decine di nm di
[[w:Cromo|Cromo]]. Nel passato nella litografia a contatto si sono usati anche degli ossidi, come il biossido di ferro, che essendo trasparente nel visibile ed opaco nell'ultravioletto permette di allineare facilmente le maschere con il substrato.
Il Cromo ha soppiantato tale materiale a causa della sua durezza e resistenza alla corrosione. Le maschere vengono in genere fabbricate applicando sopra il quarzo ricoperto di cromo un resist elettronico e sono esposte mediante litografia a fascio
di elettroni.
Il disegno sulla maschera rappresenta solo un livello nel disegno di un circuito integrato. Per produrre un circuito integrato ci vogliono all' incirca una quarantina di processi. Per fare questo quasi ogni processo ha la sua maschera.
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[[Categoria:Micro e nanotecnologia|Litografia ottica]]
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{{Micro e nanotecnologia}}
==Litografia ottica==
La '''litografia ottica''' è un processo usato per rimuovere selettivamente parti di un film sottile o parti del substrato. Viene usata luce per trasferire un disegno geometrico da una foto-maschera ad un sostanza chimica sensibile alla luce ([[w:Photoresit|fotoresist]]) steso sopra il substrato. La fotomaschera è una lastra, generalmente di quarzo, con zone di trasparenza e di opacità in corrispondenza del disegno geometrico da riprodurre,
Successivi trattamenti chimici o fisici modellano il disegno esposto sul materiale sotto il ''resist''. In un ciclo completo per circuiti integrati un fetta (''wafer'') nella maggior parte dei casi di [[w:Silicio|silicio]] subisce fino a 50 volte i processi fotolitografici.
La fotolitografia ha molte similitudini con la fotografia analogica, infatti il ''photoresist'' è molto simile alle sostanze fotosensibili usate nelle pellicole fotografiche. La differenza sostanziale è che mentre la fotografia tradizionale difficilmente necessita di una precisione dei dettagli minore di qualche decina di <math>\mu m\ </math>, la fotolitografia necessita di una risoluzione molto maggiore.
Il processo fotolitografico prevede molte fasi, alcune specifiche per alcuni processi, qui vengono riassunte le principali.
==Passi del processo di fotolitografia==
# La superficie del wafer viene riscaldata in maniera che il vapor acqueo che è presente sulla superficie possa evaporare. Tale stadio spesso è seguito da una preparazione (non indicato nella figura schematica), che consiste nella ricopertura della superficie di un materiale idrofobico chiamato ''primer'' che aumenta l'adesione tra strato inferiore e resist.
# Una piccola quantità di resist (un [[w:Polimero|polimero]] o un suo precursore) viene depositato sul wafer. Mettendo il wafer in rotazione se ne ottiene la totale copertura con ottima uniformità (tranne i bordi), grazie alla elevata viscosità del resist.
# Il processo successivo consiste nella evaporazione dei solventi ponendo il wafer per un tempo di circa 5' su un piatto riscaldato (''hotplate'') a temperatura controllata. Questo processo viene chiamato preriscaldamento (''prebaking'')
# Viene allineato il wafer al reticolo disegnato precedentemente (una maschera di quarzo con incisioni di cromo) ed esposto alla sorgente [[w:Radiazione_ultravioletta|ultravioletta]] (UV).
# Spesso si effettua un altro riscaldamento a temperatura maggiore del primo (''postbake'') per migliorare l' adesione del resist, per fare avvenire delle reazioni chimiche nel resist o per eliminare le onde stazionarie provocate dai fenomeni di interferenza.
# Il resist viene sviluppato o mediante immersione in una soluzione opportuna o spruzzando lo sviluppo in processo simile alla deposizione del resist.
# Vengono effettuate misure ottiche sulla qualità del resist per controllare l'affidabilità del processo.
[[File:Step Fotolitografia.jpg|thumb|510px|left|Passi del processo di fotolitografia]]
Se il controllo da esito positivo la fetta (''wafer'') può continuare i processi successivi che potrebbe essere quello di impiantazione ionica, attacco, diffusione eccetera; a volte se il processo litografico viene giudicato non adeguato, dopo l'eliminazione del resist, il processo può essere ricominciato dall'inizio.
=== Pulizia ===
Nel caso in cui dei contaminanti siano presenti sulla superficie del wafer, essi vengono preventivamente rimossi mediante un trattamento chimico in fase liquida. L'immersione in una soluzione al 50% di [[w:Perossido_di_idrogeno|acqua ossigenata]] (ad alta concentrazione) e [[w:Acido_solforico|acido solforico]] è in genere la procedura più usata per rimuovere sia tracce organiche che normali contaminanti.
Questo tipo di pulizia è applicabile in genere solo come primo step su wafer di silicio, in quanto la soluzione è fortemente corrosiva e danneggerebbe facilmente la maggior parte delle strutture dei materiali utilizzati nei processi successivi.
{{cn|Il passo successivo è un risciacquo in acqua deionizzata, cioè con una presenza trascurabile di ioni e quindi con elevata resistività. L'acqua deionizzata viene utilizzata in molte fasi dei processi di microtecnologia; in genere per evitare contaminazioni viene prodotta in loco con un apparecchio di deionizzazione quasi sempre presente nelle camere pulite usate per microtecnologie}}.
=== Preparazione ===
Successivamente il wafer viene riscaldato ad una temperatura sufficientemente elevata per rimuovere ogni traccia di acqua presente. In genere il trattamento di pulizia è maggiormente necessario per wafer che sono stati conservati a lungo, in quanto è più facile l'accumulo di contaminanti. Per aumentare l'adesione del resist al substrato, vengono spesso utilizzate delle sostanze che aumentano l'adesione; la più comune di queste sostanze è l'esametilsilazano ('''HDMS'''). Uno strato monomolecolare di tale sostanza è una ottima interfaccia tra wafer e resist. L'applicazione di tale sostanza può avvenire per immersione e successiva asciugatura, o meglio lasciando il wafer in una camera satura di vapori di HDMS per una durata di qualche minuto.
=== Applicazione del fotoresist===
[[Image:Spinner.jpg|thumb|200px|right|Un esempio di ''spin coater'']]
Il fotoresist è una particolare sostanza chimica usata nei processi di fotoincisione. Questa sostanza è sensibile alle radiazioni luminose (in particolar modo ai raggi UV) e altera le sue proprietà chimiche se sottoposto a tali radiazioni. Per l'applicazione sui wafer, il fotoresist viene versato in poche gocce sulla superficie del wafer stesso che successivamente viene fatto ruotare con una elevata velocità angolare attorno al suo centro, affinché tutto il fotoresist copra tutta la superficie in maniera omogenea. La tecnica viene chiamata
[[w:Spin_coating|spin coating]], di cui non esiste una efficace traduzione in italiano. Le velocità angolari tipiche vanno da 1000 giri al minuto fino a 6000 giri al minuto. La durata caratteristica di tale rotazione è dell'ordine del minuto. La diluizione del resist, come la velocità angolare, influenzano lo spessore del resist; tale spessore può andare da frazioni di [[w:Micron|micron]] a qualche micron. Aumentare la velocità di rotazione diminisce lo spessore del resist. L'espressione semiempirica per lo spessore <math>T\ </math> del resist è:
<math>T=\frac {KC^{\beta}\eta^{\gamma}}{\omega^{\alpha}}\ </math>
dove <math>K\ </math> è una costante da determinare empiricamente come anche <math>\alpha\ </math>, <math>\beta\ </math> e <math>\gamma\ </math>, mentre <math>C\ </math> è la concentrazione del polimero nella soluzione, <math>\eta\ </math> la [[w:Viscosità|viscosità]]
del polimero alla massima concentrazione e <math>\omega\ </math> la velocità angolare.
Nel processo di ricopertura mediante spinning, naturalmente uno spessore maggiore di resist si forma sul bordo esterno del wafer. Tale spessore viene quindi rimosso dalla geometria della centrifuga o in una fase successiva.
La rimozione del solvente in eccesso viene fatta mantenendo il wafer sopra una piastra riscaldata (pre-bake) a temperatura di circa <math>100\ ^oC</math>, per un tempo di circa 5 minuti. In alcuni casi si preferisce effettuare il processo in un forno in atmosfera di azoto; in questo caso il processo di essiccatura ha una durata maggiore (circa 30 minuti).
=== Esposizione e sviluppo ===
Nel processo successivo viene allineata la maschera al wafer, ponendoli o a contatto o nel cono d'ombra l'uno dell'altro. L'apparecchio che opera tale operazione, chiamato allineatore di maschere, è in genere di elevato costo e complessità, specialmente se opera in proiezione.
Tali processi devono necessariamente svolgersi in una camera pulita. La necessità di tale ambiente deriva dal fatto che le particelle di polvere sospese nell’aria possono posarsi sulle fette di silicio e sulle maschere fotolitografiche, causando così nei dispositivi difetti tali da provocare il mancato funzionamento dell’intero circuito integrato. Per esempio nell’area di fotolitografia, una particella di polvere aderita ad una maschera fotolitografica si comporta come una sagoma opaca sulla maschera stessa e come tale viene trasferita agli strati sottostanti assieme al tracciato del circuito. Di solito questa è la fase più delicata e richiede una camera pulita con grado di pulizia
molto elevato: classe 1 per il livello di integrazione attualmente raggiunto dall'industria elettronica (corrispondente a 35 particelle di polvere per <math>m^3</math> di diametro maggiore o uguale a 2 <math>\mu m\ </math>).
====Metodi di esposizione====
Come detto, il processo di trasferimento dei tracciati (pattern transfer) è condotto usando uno strumento di esposizione fotolitografica.
Esistono due tecniche fondamentali di esposizione ottica: la '''stampa per trasparenza''' e la '''stampa per proiezione'''.
;Stampa per trasparenza
:Nel primo caso la maschera e la fetta possono essere a diretto contatto o molto vicine, ma comunque separate.
:Il primo metodo ottiene una risoluzione migliore (circa <math>1 \mu m\ </math>) ma è soggetta all’inconveniente provocato dalla possibile presenza delle particelle di polvere, che se presenti sulla fetta, possono essere inclusi nella maschera quando viene posta a contatto danneggiandola in maniera permanente.
:Per eliminare il problema delle particelle si utilizza il metodo di esposizione per prossimità, in cui la maschera viene distanziata dalla fetta di una spaziatura di <math>10-50\mu m\ </math>. Questo metodo ottiene una risoluzione inferiore (<math>1-5\mu m\ </math>) per effetto del fenomeno della [[w:Diffrazione_(fisica)|diffrazione]] ai bordi delle sagome presenti sulla maschera. Si nota infatti che quando la luce passa in vicinanza dei bordi delle sagome opache, subisce una deviazione dalla direzione rettilinea (diffrazione), e parte della luce invade anche le zone d’ombra. Tuttavia anche questo metodo non garantisce di evitare completamente il danneggiamento della maschera, poiché, per una data distanza di separazione tra la maschera e la fetta, ogni particella di polvere avente un diametro superiore può potenzialmente danneggiare la maschera.
;Stampa per proiezione
[[Image:EVG-620 & MA-150 steppers at LAAS (FDLS 2007) 0438.jpg|thumb|250px|Due diversi stepper'']]
Per i problemi legati al danneggiamento della maschera, tipici della stampa per trasparenza, sono stati sviluppati particolari strumenti di esposizione per la stampa per proiezione. Tali apparati sono in grado di proiettare l’immagine delle sagome presenti sulla maschera sulla fetta ricoperta di resist, da una distanza di parecchi cm dalla maschera stessa. Il dispositivo in grado di proiettare l'immagine della maschera sul wafer viene chiamato ''stepper'' il suo funzionamento
è simile a quello di proiettore di diapositive (tranne che invece di ingrandire l'immagine in questo caso viene rimpiccolita). Quando un wafer è processato in uno stepper, il disegno sul reticolo è esposto ripetutamente sulla superficie del wafer seguendo una griglia. Questo viene
effettuato muovendo il wafer avanti e indietro e sinistra e a destra sotto la lente dello stepper. Uno stepper esponendo una area limitata è capace di una più elevata risoluzione di dispositivi che stampano per trasparenza. Attualmente (2009) vi stata una ulteriore miglioramento tecnologico che permette la movimentazione del wafer come della maschera (questi stepper vengono detti scanner) questo permette un aumento delle dimensioni dell'area esposta ed un aumento della qualità dell'immagine proiettata dalla lente.
====Sviluppo====
La fase di sviluppo permette di rimuovere il resist indesiderato mediante l'utilizzo di una soluzione opportuna, in genere fortemente [[w:Base_(chimica)|basica]]. Spesso nel caso di litografia ad alta risoluzione per eliminare le frange di interferenza sul bordo delle strutture viene effettuato un ulteriore cottura ''(post-bake'').
Lo sviluppo in laboratorio viene effettuato per immersione nella soluzione, mentre nei processi industriali viene effettuato su uno spinner. Il materiale basico più utilizzato è l'[[w:Idrossido_di_sodio|idrossido di sodio]] in soluzione di acqua. Nei processi di fabbricazione dei [[w:MOSFET|MOSFET]] il sodio rappresenta un contaminante indesiderato per l'ossido tra il gate ed il canale, per cui si preferisco usare sviluppo privi di ioni metallici tipo l'idrossido di tetrametilammonio (TMAH).
In seguito il wafer viene sottoposto ad un trattamento termico ad una temperatura superiore ai precedenti trattamenti tra 120 e 180 °C, per qualche decina di minuti. Questo trattamento rende molto più resistente il resist per i processi successivi, ma non è necessario in alcuni processi.
== Risoluzione ==
La possibilità di proiettare un'immagine precisa di un piccolo particolare è limitata dalla lunghezza d'onda della luce usata e dalla capacità del sistema di lenti (che riducono l'immagine della fotomaschera) di avere pochi problemi di diffrazione. La lampada al mercurio (lunghezza d'onda 365 nm), è oggigiorno largamente utilizzata nei sistemi di proiezione a causa della sua elevata intensità ed affidabilità. Questo tipo di litografia che utilizza la lampada a mercurio è denominata I-Line e può offrire una risoluzione di 0.3 nm. I sistemi di esposizione più avanzati usano invece dispositivi DUV (''deep ultraviolet''), ovvero dei laser ad eccimeri (KrF o ArF, con lunghezze d'onda rispettivamente di 248 nm e 193 nm) attraverso i quali si raggiungono risoluzione di 0.18 e 0.10 μm rispettivamente.
Infatti illuminando un reticolo periodico con luce incidente parallelamente alla normale del reticolo, la luce uscente dal reticolo, a causa della diffrazione, non avrà le stesse componenti della luce incidente bensì ci saranno anche componenti di ordine superiore. Per poter riprodurre una immagine si dimostra che devono essere raccolti dalla lente almeno gli ordini numero 0, 1, -1.
Il minimo particolare che il sistema di proiezione può scrivere è dato approssimativamente da:
:<math>CD = k_1 \cdot\frac{\lambda}{NA}</math>
::dove <math>\,CD</math> è la minima dimensione del particolare (anche chiamata la ''dimensione critica''). Spesso indicata con ''2'' volte la mezza spaziatura.
::<math>\,k_1</math> (comunemente detto ''fattore k1'') è un coefficiente che contiene tutti fattori dovuti al processo tecnologico e nei processi industriali vale tipicamente 0.4.
::<math>\,\lambda</math> è la lunghezza d'onda della luce usata.
::<math>\,NA</math> è l'[[w:Apertura_numerica|apertura numerica]] della lente finale del sistema di proiezione sul wafer. L'apertura numerica è una grandezza adimensionale che indica il massimo angolo utile del sistema.
Secondo questa equazione, un particolare minimo può essere diminuito diminuendo la lunghezza d'onda ed aumentando l'apertura numerica: cioè facendo lenti più grandi e portandole il più vicino possibile al wafer. Purtroppo non si può avvicinare troppo al wafer a causa del problema della [[w:Profondità_di_fuoco|profondità di fuoco]] ('''DF'''). Infatti in un sistema di proiezione
:<math>D_F = k_2 \cdot\frac{\lambda}{{NA}^2}</math>
Dove, <math>\,k_2</math> è un altro coefficiente adimensionale legato al processo. La profondità di fuoco pone delle restrizioni sullo spessore del photoresist e la profondità della topografia sul wafer. La tecnica di Chemical mechanical polishing descritta nel seguito è spesso usata per spianare la topografia prima di passaggi ad alta risoluzione di litografia.
Maggiore è NA, maggiore sarà la risoluzione perché maggiore è il passo reticolare (pitch) risolvibile. La risoluzione può essere migliorata sia riducendo la lunghezza d’onda che aumentando NA. Inoltre il DF peggiora molto più rapidamente aumentando NA che diminuendo <math>\lambda</math>.
Si cerca quindi di ottimizzare la sorgente di luce piuttosto che NA. Questo fatto spiega la tendenza della litografia ottica verso l’uso di lunghezze d’onda sempre più piccole.
== Sorgenti ==
La litografia usa luce ultravioletta, la cui frequenza si sta spostando sempre di più verso le piccole lunghezze d'onda, infatti più piccola è la lunghezza d'onda più elevato è il potere risolutivo raggiungibile. Le sorgenti più usate tradizionalmente sono le [[w:Lampada_a_scarica|lampade scarica]] al [[w:Mercurio|Mercurio]], a volte mescolato ad un gas nobile. Queste lampade producono un largo spettro di radiazione con parecchi picchi di emissione nell'ultravioletto. Usualmemte lo spettro viene filtrato per selezionare una stretta banda: la ''g-line'' (436 nm) o la ''i-line'' (365 nm).
La litografia punta sempre più al profondo ultravioletto che viene prodotto da [[w:Laser|Laser]] ad eccimeri. Nella litografia, lunghezze d'onda al di sotto dei 300 nm sono chiamate profondo ultravioletto (DUV). Il fluoruro di Kripton ad esempio produce una linea spettale di 248 nm, il fluoruoro
di Argon una linea a 193 nm. Generalmente, il cambiare la lunghezza d'onda comporta notevoli difficoltà tecnologiche sia per la generazione di nuove lunghezze d'onda che per l'assorbimento dei materiali. L'aria comincia ad assorbire in maniera significativa attorno a 193 nm; quindi diminuire la lunghezza d'onda comporta che il processo deve essere effettuato sotto vuoto. Inoltre i materiali isolanti, ad esempio il biossido di silicio, quando sono esposti a fotoni con energia maggiori della loro gap, liberano elettroni e buche che causano effetti di carica locale.
==Resist==
I resist sono classificati in due gruppi: resist positivi e negativi:
* Un resist positivo è un tipo di resist per il quale la parte del resist che viene esposta alla luce diventa solubile nello sviluppo, mentre la porzione non esposta rimane insolubile allo sviluppo.
* Un resist negativo (in genere meno usati) invece è un tipo di resist in cui la porzione di resist che viene esposta alla luce polimerizza e diventa insolubile allo sviluppo. Mentre la parte non esposta rimane solubile allo sviluppo.
A seconda del tipo di radiazione usata cambia la composizione del resist. Esso è in genere composto da tre parti:
-Resina (10%): costituita da vari polimeri organici, solitamente novalac.
-Componente Fotosensibile (5%) : che viene denominato con l'acronimo PAC:Photo Active Compound
-Solvente (85%)
Nel caso di esposizione con i-line il componente fotosensibile, esposto alla luce, si trasforma in acido carbossilico indenico. Questo presenta una elevata capacità di divenire solubile, in particolare viene rimosso tramite una soluzione basica di (CH<sub>3</sub>)<sub>4</sub>NOH) (idrossido di tetrametilammonio).
Vi è da aggiungere che nel caso di DUV non è sufficiente che ogni fotone produca una singola reazione chimica, in quanto l'intensità delle sorgenti luminose è bassa e quindi si allungherebbe eccessivamente il tempo di esposizione. Per questa ragione si usano tecniche di amplificazione chimica. In questo caso vengono aggiunti al resist delle sostanze che generano ioni idrogeno in presenza di radiazione DUV (Photo Acid Generator: acronimo PAG). Quindi un fotone genera un ione idrogeno, tale ione mediante amplificazione termica provoca una reazione chimica, in maniera tale che da un singolo fotone si producono molte reazioni chimiche, amplificando quindi l'effetto
di ogni singolo fotone.
== Lastre ==
Le maschere o lastre della litografia moderna consistono di una lastra di quarzo fuso (un vetro ricavato da [[w:silice|biossido di silicio]] di elevata purezza). La ragione di usare vetri particolari risiede nel fatto che solo il quarzo di elevata purezza ha un assorbimento trascurabile nelle frequenza dell'ultravioletto. Le lastre vengono ricoperte da uno strato di poche decine di nm di
[[w:Cromo|Cromo]]. Nel passato nella litografia a contatto si sono usati anche degli ossidi, come il biossido di ferro, che essendo trasparente nel visibile ed opaco nell'ultravioletto permette di allineare facilmente le maschere con il substrato.
Il Cromo ha soppiantato tale materiale a causa della sua durezza e resistenza alla corrosione. Le maschere vengono in genere fabbricate applicando sopra il quarzo ricoperto di cromo un resist elettronico e sono esposte mediante litografia a fascio
di elettroni.
Il disegno sulla maschera rappresenta solo un livello nel disegno di un circuito integrato. Per produrre un circuito integrato ci vogliono all' incirca una quarantina di processi. Per fare questo quasi ogni processo ha la sua maschera.
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{{Micro e nanotecnologia}}
== Plasma ==
Assieme ai tre stati della materia ben noti sulla terra: solido, liquido, aeriforme, esiste un quarto stato: il plasma.
Con il termine "'''plasma'''" si intende quello stato della materia caratterizzato dalla presenza di atomi o molecole che hanno subito un processo di parziale o totale ionizzazione. Il Plasma, quindi, è un gas rarefatto, in cui gli atomi sono ionizzati. Consiste di particelle neutre, di ioni positivi (atomi o molecole che hanno perso uno o più elettroni) e di elettroni liberi. A livello microscopico, le particelle cariche del plasma reagiscono a una perturbazione esterna, come, ad esempio, un campo elettrico o un campo magnetico. Se il plasma è rarefatto tale azione riguarda solo le particelle cariche, mentre se la sua densità è elevata, piccolo [[w:Numero_di_Knudsen|numero di Knudsen]], l'azione esterna coinvolge collettivamente anche
le particelle non cariche.
Il termine "plasma" fu introdotto da Langmuir <ref name="langmuir1928">I. Langmuir, "[http://adsabs.harvard.edu/abs/1928PNAS...14..627L Oscillations in ionized gases]," ''Proc. Nat. Acad. Sci. U.S.'', vol. 14, p. 628, 1928</ref> in un articolo relativo allo studio delle scariche elettriche ad arco nei gas rarefatti. Il risultato era che una qualsiasi sostanza, portata a temperatura molto elevata rispetto a quella dell'ambiente, passava ad un nuovo stato della materia, a causa delle elevata energia che veniva scambiata negli urti. Questa miscela di cariche elettriche negative, positive e neutre a Langmuir ricordava il [[w:Plasma_(biologia)|plasma]] del sangue che è un miscuglio di molti componenti.
[[Image:Ioniz.gif|525px|thumb|left|Energia di prima ionizzazione (in [[w:elettronvolt|elettronvolt]]) come funzione del [[w:Numero_atomico|numero atomico]]. Come si vede, essa è compresa fra 4.1 e 25 eV.]]
Il modo più comune di formare un plasma è la ionizzazione termica. In questo processo se un numero significativo delle particelle che si urtano ha una energia cinetica media superiore all'energia di legame dell'elettrone meno legato degli atomi presenti, si ha che un numero elevato di atomi vengono ionizzati. La temperatura di formazione di un plasma termico dipende dalla energia di prima ionizzazione degli atomi presenti nel gas. Ad esempio, per ottenere un plasma di cesio a pressione atmosferica, è necessario elevarne la temperatura fino a circa 3000 K, mentre per l' elio, la cui energia di ionizzazione è circa 6 volte più grande, bisogna raggiungere temperature dell'ordine di 20000 K. Va fatta una precisazione sui numeri dati, l'energia di legame degli elettroni più esterni negli atomi vanno da 4.1 eV (47500 K) per il Cs a 24 eV (278000 K) per l'He. Non è necessario avere energie cinetiche medie del gas così elevate (le temperature date tra parentesi) per avere un gas ionizzato. Infatti statisticamnete ad esempio nel caso del Cs per la [[w:Distribuzione_di_Maxwell-Boltzmann|distribuzione di Maxwell-Boltzmann]] a temperatura ad esempio di 3000 K un numero considerevole di atomi ha una energia cinetica superiore all'energia di legame di 4.1 eV, anche se tali atomi rappresentano la coda della distribuzione statistica, .
== Caratteristiche fondamentali ==
La presenza di particelle cariche libere cambia drasticamente il comportamento della materia: intervengono le forze coulombiane a lungo raggio in aggiunta alle forze di interazione a corto raggio. A differenza dei gas, che sono tutti dei buoni isolanti, i plasmi a causa della presenza di cariche libere sono in genere dei buoni conduttori elettrici.
Tutti i fenomeni fondamentali della fisica del plasma sono da ricondursi al fatto che le particelle cariche presenti interagiscono tra loro attraverso forze coulombiane a lungo raggio e queste sono dominanti nella dinamica del sistema. Infatti, quando il sistema materiale sia sufficientemente grande perché siano molte le particelle interagenti a lungo raggio, la materia tende ad una configurazione di equilibrio di quasi-neutralità sviluppando un comportamento collettivo che sovrasta l’agitazione termica e il [[w:Moto_browniano|moto browniano]]. Così le particelle ”sentono” il campo elettromagnetico medio e seguono moti mediamente ordinati.
Per comprendere meglio questi aspetti e giungere ad una definizione quantitativa, consideriamo il moto di una particella test carica in un plasma. La carica, quando non si trova nelle immediate vicinanze di altre cariche così da sentirne la diretta influenza coulombiana, si muove sotto l’azione del campo elettromagnetico medio regolare dovuto alla somma dell’effetto di tutte le altre cariche del sistema; è questa una delle principali differenze con il caso dei fluidi neutri, in cui le particelle si muovono inerzialmente tra un urto e quello successivo. Inoltre, quando la carica incontra a distanza ravvicinata un’altra carica, la collisione causerà una deflessione discontinua. Nel caso della materia neutra sono questi urti che determinano il comportamento continuo dei fluidi; anche per i plasmi questi urti vanno considerati, ma la loro trattazione risulta più complicata che nel caso dei fluidi neutri. Quando si ha a che fare con un plasma debolmente ionizzato in effetti le collisioni delle cariche avvengono soprattutto con particelle neutre e quindi si possono applicare i principi dei fluidi neutri. Quando invece la densità di cariche libere diventa elevata, i processi collisionali coulombiani sono più difficili da trattare.
La traiettoria di una particella del tipo precedentemente descritto, che, pur presentando deflessioni discontinue dovute alle collisioni a corto raggio, si sviluppa sotto l’azione della forza coulombiana media a lungo raggio: per elevata ionizzazione quest’ultimo effetto di carattere collettivo è dominante.
== La materia allo stato di plasma ==
Quanto detto precedentemente sembra un qualcosa di assolutamente innaturale, ma in realtà il 99.9% della materia nell'universo si trova nello stato di plasma: ad esempio, è noto che la materia di cui sono costituite le stelle e le galassie sono plasmi termici, il gas interstellare ed i gas diffusi cosmici sono anch'essi dei plasmi.
Raramente sulla Terra la materia si presenta sotto forma di plasma; ciò accade ad esempio lungo il percorso dei fulmini, nei quali le molecole dell’aria sono ionizzate per il 20% circa, e in alcune zone delle fiamme. Nella maggior parte dell’universo, invece, la materia è ionizzata per effetto sia delle alte temperature, come nel Sole e nelle stelle, sia della radiazione, come avviene per i gas interstellari o per gli strati alti dell’atmosfera. Quest'ultima infatti diventa gradualmente ionizzata salendo in quota ad opera del flusso di radiazione X e UV del Sole: la [[w:ionosfera|ionosfera]] è un plasma a tutti gli effetti. Fu proprio la scoperta delle proprietà elettriche dell'alta atmosfera che permise di spiegare la trasmissione delle onde radio da una parte all'altra del mondo.
==Note==
<div class="references-small" style="-moz-column-count: 2; column-count: 2;">
<references/>
</div>
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[[Categoria:Micro e nanotecnologia|Plasma]]{{Avanzamento|75%|9 marzo 2023}}
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**#[[Micro e nanotecnologia/Nanotecnologia/Approccio bottom-up/Strutture molecolari con carbonio/Nanofili (nanowire)|Nanofili (nanowire)]]
*#[[Micro e nanotecnologia/Microtecnologia/Tecniche diagnostiche/Scanning probe/AFM|AFM]]
*#[[Micro e nanotecnologia/Microtecnologia/Tecniche diagnostiche/Scanning probe/SNOM|SNOM]]
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Micro e nanotecnologia/Microtecnologia/Film sottili
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{{Micro e nanotecnologia}}
==Film sottili==
Si definiscono '''film sottili''' strati di materiali spessi tra frazioni di nanometri (monostrati) a pochi [[w:micron|micron]] di spessore. Tra le applicazioni principali da un punto di vista tecnologico vi sono i [[w:Dispositivo_elettronico|Dispositivi elettronici]] e la ricopertura di sistemi ottici, anche se lo studio e l'uso dei film sottili è molto importante in molti rami della scienza. Un'applicazione attualmente molto diffusa è anche la deposizione di film [[w:Ferromagnetismo|ferromagnetici]] per la realizzazione di [[w:Disco_rigido|dischi rigidi]] usati per l'immagazzinamento dei dati nel [[w:Computer|computer]]. Vi sono applicazioni anche in campo medico, biologico e farmacologico.
La prima applicazione più comune è stata nella fabbricazione degli [[w:Specchio|specchi]] in cui un film sottile di metallo sul retro di uno strato di vetro forma una interfaccia riflettente. Nel passato era pratica comune formare tale strato metallico in argento, a partire dal suo [[w:Amalgama|amalgama]]. Tale metodo fu inventato nel XVI secolo dai vetrai veneziani nell'isola di [[w:Murano|Murano]]. Per circa cento anni gli specchi veneziani erano un segreto industriale e gli specchi, molto costosi, erano un lusso per pochi in Europa. Nel XVII secolo, mediante spionaggio tecnologico, la tecnica divenne nota sia a Londra sia a Parigi. Gli artigiani parigini resero la tecnica industriale, riuscendo a fabbricare specchi molto più economici. Attualmente gli specchi vengono fabbricati depositando uno strato sottile di metallo.
Film sottili [[w:Ceramica|ceramici]] sono molto utilizzati. Infatti la relativamente alta durezza e resistenza chimica rende questo tipo di film sottile utile per la protezione dei materiali sottostanti dalla corrosione, ossidazione e abrasione. In particolare vengono utilizzati strati di protezione ceramica per ricoprire utensili da taglio; tale trattamento estende di molto la durata di tali strumenti.
Si chiama deposizione il processo di applicazione su una superficie di un film sottile. In genere nelle tecniche di deposizione lo spessore del film viene controllato con una precisione di qualche [[w:nanometro|nanometro]], anche se esistono tecniche di deposizione come la [[w:Epitassia da fasci molecolari|epitassia da fasci molecolari]] che permette il controllo durante la deposizione di ogni singolo strato di atomi.
Le tecniche di deposizione si dividono in due grandi categorie: chimica e fisica, a seconda se il processo è essenzialmente chimico o fisico.
==Deposizione chimica==
In questo caso un fluido precursore subisce un cambiamento chimico quando viene in contatto con la superficie di un solido. Un esempio dalla vita di tutti i giorni è la formazione di [[w:fuliggine|fuliggine]] su un oggetto freddo posto dentro una fiamma. Poiché il fluido circonda il solido, la deposizione avviene su tutte le superfici, con una dipendenza trascurabile dalla direzione del solido. Quindi i film sottili prodotti mediante tale tecnica tendono a ricoprire uniformemente le superfici: si parla in genere di deposizione conforme che quindi tende a ricoprire anche gli spigoli vivi presenti nel solido sottostante, il contrario della deposizione conforme è quella direzionale che difficilmente si riesce a ottenere nella deposizione chimica.
La deposizione chimica viene classifica sulla base della fase del precursore, le più comuni sono:
*'''[[Micro_e_nanotecnologia/Microtecnologia/Film_sottili/Chemical_Vapor_Deposition_(CVD)|Chemical vapor deposition]]''' (la traduzione italiana ''deposizione chimica da fase vapore'' è poco usata) il precursore è in genere un gas, spesso un [[w:alogenuro|alogenuro]] o un [[w:idruro|idruro]] dell'elemento da depositare. Nel caso di epitassia in fase vapore metallorganica viene usato un gas [[w:Chimica_metallorganica|metallorganico]]. In genere quando il processo avviene a pressioni molto basse del gas precursore si ha un migliore controllo della qualità dei film prodotti.
*'''Placcatura''' si basa su un precursore liquido, spesso una soluzione di acqua con un [[w:Sale|sale]] del metallo che deve essere depositato. In alcuni processi di placcatura, in genere quelli con [[w:Metalli_nobili|metalli nobili]], la reazione chimica avviene direttamente al contatto della soluzione con la superficie da placcare. Un migliore controllo della deposizione viene fatto mediante [[w:Galvanostegia|elettrodeposizione]]. In questo caso nella soluzione viene immerso non solo il solido (primo elettrodo) su cui si vuole depositare il film, ma anche un secondo elettrodo, applicando una differenza di potenziale opportuna, controllando la corrente che scorre si riesce ad avere un buon controllo sul film da depositare. La corrente elettrica fornisce l'energia necessaria a scindere il sale e a liberare il metallo da depositare. Nei processi utilizzati in microelettronica la tecnica di elettrodeposizione è tornata a essere utilizzata con l'uso della lucidatura meccanica-chimica (''chemical-mechanical polishing'').
*'''[[w:Sol-gel|Deposizione da soluzioni chimiche]]''' in questo caso si usa un liquido precursore composto da una polvere [[w:Chimica_metallorganica|metallorganica]] sciolta in un solvente organico. Questa è una tecnica relativamente economica e semplice che permette di produrre fasi cristalline con elevata stechiometria.
== Deposizione fisica==
La deposizione fisica utilizza la meccanica o la termodinamica per produrre film sottili di solidi.
Un esempio dalla vita di tutti i giorni è la formazione di [[w:brina|brina]], in cui il vapore d'acqua sovrasaturo si deposita sulle superfici più fredde. I sistemi commerciali utilizzati per questo genere di tecniche richiedono un ambiente a bassa pressione per garantire una elevata purezza e controllo del film da evaporare; viene in genere chiamata (Physical vapor deposition, abbreviata con '''PVD''') (la traduzione italiana ''deposizione fisica da fase vapore'' è poco usata).
Il materiale che deve essere depositato è posto in una regione della camera da vuoto (sorgente) e a causa dell'elevata energia acquistata le particelle fuoriescono dalla superficie della sorgente. Di fronte alla sorgente vi è il substrato che raffredda le particelle che la bombardano, permettendo la formazione di uno strato solido. Il sistema è mantenuto all'interno di una camera da vuoto per non contaminare il film da depositare e permettere alle particelle da depositare di viaggiare liberamente dalla sorgente al substrato. Poiché la traiettoria delle particelle è in genere una linea retta, il film depositato tende a essere non conforme, cioè le zone in ombra non vengono ricoperte: questa è una differenza sostanziale dalla deposizione chimica.
Gli esempi più comuni sono:
*'''[[Micro_e_nanotecnologia/Microtecnologia/Film_sottili/Evaporazione|Evaporazione termica]]''' in questo caso il materiale da evaporare è posto in un crogiolo di un metallo a elevata temperatura di fusione che viene riscaldato elettricamente. Se la temperatura del materiale da evaporare è tale che la sua pressione di vapore diventa dell'ordine di frazioni di pascal, il materiale si deposita in tutte le superfici a temperatura più fredda della camera da vuoto. Solo i materiali con bassa temperatura di fusione possone essere depositati con questa tecnica. La qualità del vuoto è un parametro essenziale in quanto, se il vuoto è scadente, le impurità del vuoto vengono inglobate nel film evaporato.
*'''[[Micro_e_nanotecnologia/Microtecnologia/Film_sottili/Deposizione con cannone elettronico|Deposizione con cannone elettronico]]''' in questo caso un fascio di elettroni altamente energetici con energie dell'ordine di qualche keV vengono inviate su una piccola porzione del materiale da evaporare. Le potenze del fascio di elettroni sono di qualche kW. Il fascio di elettroni viene solitamente deviato, mediante un opportuno campo magnetico, di 270° in maniera da evitare che il filamento che emette gli elettroni sia esposto al materiale da evaporare. Il crogiolo in cui è contenuto il materiale da evaporare è in genere di [[w:Grafite|grafite]], che è il materiale conosciuto con la più alta temperatura di fusione. A sua volta il crogiolo di grafite è contenuto in un dissipatore di calore di rame. Mediante questa tecnica si riescono a evaporare anche materiali con elevata temperatura di evaporazione. Facilmente si hanno velocità di deposizione tra 0,1 e 10 nm al secondo.
*'''[[Micro_e_nanotecnologia/Microtecnologia/Film_sottili/Sputtering|Sputtering]]''' in questo caso viene creato un plasma in un [[w:gas nobile|gas nobile]], quale l'[[w:Argon|argon]]. Gli ioni positivi del plasma accelerati dai campi elettrici presenti localmente nel plasma bombardano la superficie del materiale da evaporare, che è per la fisica interna del plasma a un potenziale negativo (catodo) ed estraggono meccanicamente gli atomi presenti su tale elettrodo. Il bersaglio (''target'') può essere mantenuto a bassa temperatura e mediante questa tecnica fisica si possono evaporare non solo materiali semplici, ma anche materiali composti complessi, che a causa della differente tensione di evaporazione non potrebbero essere evaporati termicamente o con cannone elettronico se non creando film poco riproducibili. La scarica del plasma avviene in un [[Micro_e_nanotecnologia/Microtecnologia/Il_vuoto|vuoto medio]] <math>10^{2}\ </math>-<math>10^{-1}\ Pa</math>, questo fa sì che la deposizione può essere sia conforme (vuoto peggiore) sia direzionale (vuoto migliore). Tale tecnica è molto usata a livello industriale, ad esempio nella fabbricazione di [[w:CD|CD]], [[w:DVD|DVD]] e [[w:Blu-ray_Disc|BD]]. È una tecnica molto semplice e permette un ottimo controllo dello spessore.
*'''Deposizione mediante laser impulsato''' funziona mediante un processo di [[w:ablazione|ablazione]]. Un [[w:laser|laser]] di alta potenza impulsato vaporizza la superficie del materiale sul bersaglio e lo converte rapidamente in un plasma; tale plasma diventa un gas quando raggiunge la superficie del substrato.
===Caratteristiche della deposizione PVD===
'''Vantaggi'''
*''Velocità'' di deposizione
*Ottima ''qualità'' dei materiali deposti. Film con assenza di contaminati che invece sono presenti nei film CVD
*''Uniformità'' della deposizione
*''Costi'' contenuti
'''Svantaggi'''
*Impossibilità di depositare materiali polimerici, con qualche eccezione
*Alto grado di sofisticazione dell'apparecchiatura e, perciò, alto costo iniziale
*Tecnologia che richiede una preparazione adeguata del personale
== Deposizione chimico fisica==
*'''Sputtering reattivo''' è un tipo di sputtering che avviene in una miscela di un gas nobile e altri gas quali l'ossigeno o l'azoto. Il materiale viene estratto dal catodo a causa del bombardamento degli ioni di gas nobile, e nel percorso fino al bersaglio reagisce chimicamente con il gas nella camera formando nel caso dell'ossigeno ossidi e nel caso dell'azoto nitruri.
*'''[[Micro_e_nanotecnologia/Microtecnologia/Film_sottili/Molecular_Beam_Epitaxy_(MBE)|Molecular beam epitaxy]]''' (''MBE'') in questo caso un getto di un elemento è diretto verso il substrato, in maniera tale che la deposizione del metallo avviene lentamente depositando uno strato atomico alla volta. Con tale tecnica si riescono a fabbricare materiali speciali e composti, ad esempio, l'[[w:Arseniuro_di_gallio|arseniuro di gallio]] può essere depositato applicando uno strato di [[w:Gallio|gallio]], poi uno di [[w:Arsenico|arsenico]] e così via, il processo è contemporaneamente chimico e fisico. Il getto di materiale può provenire da un forno o da un reazione chimica (viene in questo caso chiamata epitassia chimica). Questa tecnica è condotta in vuoto molto spinto (tipicamentee 10<sup>-8</sup> Pa).
=Caratteristiche dei film=
==Spessore==
Lo spessore dei film sottili viene misurato sia durante il processo di crescita sia a posteriori.
Durante il processo di crescita le bilance al quarzo sono da sempre il metodo più facilmente utilizzato. Un sottile quarzo metallizzato ha una frequenza caratteristica ben facilmente misurabile avendo un elevato fattore di merito, se un film di densità nota si deposita sulla sua superficie cambia in maniera apprezzabile la frequenza di risonanza (diminuisce) quindi durante il processo di evaporazione è possibile misurare la velocità di deposizione del materiale e lo spessore finale: la precisione di misura è di 0,1 nm (quindi si riesce ad apprezzare anche la deposizione di uno strato monoatomico. In presenza nella camera da vuoto di segnali di grande intensità a radio frequenza la misura della frequenza del quarzo non è in genere possibile: quindi la misura viene effettuata prima e dopo il processo, non durante il processo.
Dopo la deposizione lo spessore del film se è uniforme può essere misurato mediante elissometria (nel caso di film in genere isolanti). L'elissometria è basata sulla misura del cambiamento dello stato di polarizzazione della luce riflessa da un substrato in funzione dell'angolo di incidenza; è una tecnica molto precisa ma richiede buone conoscenze dei fenomeni.
Se il film depositato ha delle parti rimosse (o mascherate dai processi) la tecnica della punta è molto usata. In questo caso una punta estremamente appuntita con carico estremamente piccolo (per evitare di graffiare il film) viene fatta scorrere sopra il film e il suo spostamento verticale viene trasformato in un segnale misurabile. La tecnica è semplice e largamente diffusa.
==Adesione==
L'adesione è una proprietà molto importante nei film sottili. Un film con buona adesione non viene rimosso se applichiamo su di esso un nastro adesivo e lo rimuoviamo (vi sono diversi nastri adesivi più o meno forti). In ogni caso i metalli che si ossidano in presenza di ossigeno e formano con il substrato dei legami chimici hanno una ottima adesione (titanio, cromo), i metalli con adesione solo fisica (oro, argento) hanno una scarsa adesione.
==''Stress''==
Quasi tutti i film, prodotti in qualsiasi maniera sono in uno strato di stress interno. Lo stress può essere compressivo (cioè il film tende a espandersi parallelamente alla superficie: nei casi estremi si rigonfia in alto. Oppure può avere uno stress tensile (cioè il film si contrae) in questo caso se lo sforzo eccede il limite elastico del film s'interrompe in alcune zone. I metalli refrattari sono quelli che hanno in genere il più alto stress, mentre i metalli morbidi (rame, alluminio, oro, argento) hanno in genere piccolo stress. Aggiustando la temperatura del substrato permette di controllare lo stress, ma un grande ruolo lo riveste il tipo di substrato usato. Nel caso dello sputtering variando i parametri di deposizione si riesce a controllare lo stress in maniera riproducibile. La misura dello stress viene fatta con precisione con la diffrazione ai raggi X ma anche depositando i film su substrati molto sottili e misurandone la deformazione.
=Ulteriori letture=
*L. I. Maissel, R. Glang (eds.) "Handbook of Thin Film Technology" (1970) McGraw Hill, New York.
*R. A. Levy (ed.) "Microelectronic Materials and Processes" (1986) Kluwer Academic Publisher.
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Micro e nanotecnologia/Microtecnologia/Etching/Ion milling
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{{Micro e nanotecnologia}}
==Ion milling==
'''Ion milling''' è una tecnica di rimozione fisica che è considerata un passo cruciale nella
preparazione dei materiali da analizzare. Dopo che il campione è stato sottoposto a ion milling, la superficie diventa più liscia e quindi può essere studiata più facilmente. L'apparato di ion milling genera particelle di alta energia allo scopo di rimuovere materiale dalla superficie del campione, in maniera simile a come la sabbia porta via le asperità nei canyon creando delle superfici lisce. Relativamente ad altre tecniche, l'operazione di ion milling crea meno danneggiamenti delle superfici, quindi tale tecnica è considerata ottimale per eseguire analisi superficiali.
Gli apparati di ion milling contemporaneamente agiscono mediante [[Micro_e_nanotecnologia/Microtecnologia/Film_sottili/Sputtering|sputtering]] ed erosione.
Lo sputtering interviene in quanto ioni di alta energia bombardano la superficie. Gli ioni urtano gli atomi e le molecole superficiale e li scalzano. Gli ioni bombardano la superficie del campione e l'energia è trasferita dagli ioni agli atomi superficiali. Se l'energia traserita supera l'[[w:energia di legame|energia di legame]] dell'atomo colpito, esso viene rimosso dalla superficie. Materiale che spunta ha minore energia di legame ed è preferibilmnte espulso mediante sputtering. Come il processo di ion milling procede, la superfice del campione è lentamente erosa, diventando una superficie sottile e piatta, senza dannegiamenti. Si possono ottimizzare i processi cambiando l'angolo di incidenza degli ioni, la loro energia e il tipo di ioni usato.
Le sorgenti ioniche hanno un ruolo fondamentale nell'ion milling. Il loro design e operatività sono cruciali per produrre i risultati corretti. La sorgente ionica più comunemente usata è coctituita da una antenna a Radio Frequenza e un campo elettrico in [[w:corrente continua|corrente continua]] allo scopo di generare e accelerare ioni da un gas, tipicamente un gas nobile quale argon o xenon.
Il campo a RF è usato per ionizzare in maniera controllata e molto efficiente. Una sorgente ionica a RF può efficientemente produrre ioni creando un campo elettrico alternato in una [[w:risuonatore|cavità risonante]]. La frequenza usata è di parecchi megahertz, in quanto funziona bene per molti gas usati. Il campo a RF provoca molti cicli di ionizzazione che creano un plasma. Il campo elettrico alternato ionizza il gas strappando gli elettroni e lasciando gli ioni positivi. Gli ioni sono in seguito accelerati fuori dal plasma dal campo elettrico in continua. Un elettrodo estrattore con un campo elettrico in corrente continua accelera gli ioni verso il campione a causa della differenza di potenziale tra il plasma e l'elettrodo.
La sinergia tra campo RF e DC è cruciale per ottimizzare il funzionamento della sorgente ionica. La precisa combinazione tra questi campi fornisce al fascio ionico le specifiche caratteristiche necessarie, come energia e corrente.
Per garantire che la superficie sia erosa in maniera uniforme, il campione deve essere mantenuto sul posto mentre agisce l'ion milling. Il campione di per se ha bisogno di avere una superficie piana e pulita. Prima dell'ion milling la superficie dovrebbe essere abbastanza piatta poichè il processo non rimuove molto materiale. Se la superficie del campione è sporca o ha particelle su di se, l'ion milling agirà sullo strato superficiale piuttosto che sulla superficie del campione.
Il campione dovrebbe essere in un ambiente di alto vuoto per avere un risulatato ottimale. Il vuoto è la condizione che vi siano poche particelle di aria che interferiscono con il fascio ionico. In maniera tale che tutta l'energia del fascio viene trasferita al campione senza perdite.
==Uso con microscopio elettronico a trasmissione (TEM)==
Per ottenere lamelle sottili (tipicamente <100 nm) necessarie al TEM, l’ion milling si inserisce nella catena di preparazione dopo taglio, incollaggio e lucidatura meccanica. Sistemi come il Duo-Mill Ion Milling System di Gatan o il Precision Ion Polishing System (PIPS) vengono utilizzati per:
#Assottigliamento grossolano a energie intermedie (5–10 keV) per asportare rapidamente materiale.
#Finitura a basse energie (≤2 keV) per rimuovere lo strato amorfo superficiale e ridurre i danni da bombardamento. Questi passaggi assicurano una lamella con danneggiamenti minimi, essenziale per HRTEM e STEM ad alta risoluzione.
==Uso con Spettroscopia fotoelettronica a raggi X (XPS)==
La tecnica di [[w:Spettroscopia fotoelettronica a raggi X|XPS]] è utilizzata per analizzare la composizione chimica della superficie. Il campione viene irradiato con raggi X e viene misurata l'energia degli elettroni fotoemessi. E' una tecnica di spettroscopia fotoelettronica che analizza gli atomi presenti nei primi 1–10 nm di superficie, determinandone la composizione elementare e lo stato chimico tramite misure di energia di legame degli elettroni espulsi dai fotoni X. Tuttavia, contaminazioni, ossidi superficiali non voluti o strati danneggiati durante le lavorazioni meccaniche degradano il segnale; per questo si ricorre all’ion milling (tipicamente con Ar⁺) per: - Rimuovere layer organici, ossidi o residui di polimeri. – Ottenere superfici piane e ''fresche'', libere da artefatti indotti da processi preliminari. – Consentire analisi XPS rappresentative della vera chimica di interfaccia.
Ion milling di pulizia: Energia 1–3 keV, angolo di incidenza 30°–45° per minimizzare la distruzione della struttura di superficie. Rimozione controllata di 1–5 nm per ciascun step, seguita da scansione XPS.
Appiattimento: Milling a basso angolo (<10°) per livellare microscopici rilievi senza eccessivo roughening. Utile su materiali eterogenei (leghe, film multistrato) per ridurre la dipendenza del segnale dall’angolo di emissione.
===Profilometria di profondità===
Alternando cicli di ion milling e scansioni XPS si ricava la concentrazione degli elementi in funzione della profondità. Si usa una modalità ciclica cioè milling→XPS→milling→XPS… ottenendo la concentrazione con risoluzione in profondità di 5–10 nm a seconda dell’energia degli ioni e dell’angolo di sputtering. Viene usata anche nell'analisi di strati sottili (semiconduttori, strati protettivi), interfacce in dispositivi 3D, diffusione di droganti.
===Analisi XPS dopo ion milling===
La tecnica XPS determina la chimica superficiale ed è in grado di misurare ogni cambio di composizione chimica indotta dall'ion milling. Questa analisi può chiarire quanto danneggiamento della superficie è stato causato dal bobardamento mediante ion milling.
==Analisi==
Analizzare e monitorare il processo di ion milling è cruciale per ottenere i risultati sperati e la loro qualità. Ci sono molte tecniche e strumentazione che vengono utlizzati per analizzare il processo.
=== Microscopio elettronico a scansione (SEM)===
Il [[w:Microscopio elettronico a scansione|SEM]] è usato per analizzare la morfologia della superficie dei campioni dopo l'ion milling. La immagini SEM certificano la rimozione del materiale e la rugosità della superficie. Elimina contaminanti organici e strati di ossido, migliorando la conducibilità superficiale e riducendo la carica elettrica. Livella superfici non uniformi (es. ceramici, polimeri, materiali compositi), consentendo una mappatura chimica (EDS/EDX) e cristallografica (EBSD) più accurata. Molti centri attrezzati dispongono di sistemi ion milling affiancati al SEM-FEG.
===Spettrometria di massa di ioni secondari (SIMS)===
SIMS (Secondary Ion Mass Spectrometry) usa un fascio ionico primario – lo stesso principio dell’ion milling – per sputterare atomi dalla superficie di un campione. Gli ioni secondari emessi (positivi e/o negativi) vengono raccolti e separati in base al rapporto massa/carica, fornendo un’impronta composizionale estremamente sensibile per gli elementi e gli isotopi presenti negli strati più superficiali. Per ottenere profili in profondità, l’ion milling asporta progressivamente materiale, mentre la spettrometria SIMS misura in tempo reale la composizione di ogni “strato” rimosso. La risoluzione in profondità può scendere a pochi nanometri, dipendente dall'energia del fascio e dall'angolo di incidenza, consentendo indagini precise di interfacce e difetti critici nei dispositivi microelettronici.
Nella spettrometria di massa a ioni secondari (SIMS), la scelta del fascio ionico primario è cruciale per massimizzare la resa di ioni secondari dalle superfici campione. I fasci di ioni ossigeno (O₂⁺) e Cesio (Cs⁺) sono i più comunemente utilizzati per ottenere, rispettivamente, un incremento degli ioni positivi e negativi. In particolare:
# O₂⁺: Migliora l’ionizzazione di ossidi e metalli. Meccanismo: Il bombardamento con O₂⁺ crea in superficie specie ossidanti che favoriscono la formazione di ioni positivi, potenziando il segnale per elementi metallici e composti ossidici.
#Cs⁺ : Potenzia la produzione di ioni negativi da elementi elettronegativi. Meccanismo: Il Cesio depositato sulla superficie abbassa la soglia di ionizzazione negativa, aumentando l’efficienza di rilevazione di S, Cl, P e altri non‐metalli.
Questa selezione mirata del fascio primario ottimizza la ionizzazione chimica in superficie, garantendo segnali più intensi e riproducibili sui materiali semiconduttori e metallici.
==Tecniche di misura in situ==
Le tecniche di misura in situ osservano il processo di ion milling in tempo reale. Tra le varie tecniche mensioniamo la [[w:Spettro di emissione|spettroscopia di emissione ottica]]. L'analisi spettrale della luce emessa durante il processo fornisce informazioni sulla composizione del plasma.
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==Litografia elettronica==
La litografia elettronica è una tecnica di scrittura che utilizza un pennello di elettroni per disegnare una superficie coperta con un resist. Il resist elettronico ha proprietà simili ai resist ottici, in quanto le zone esposte agli elettroni o vengono dissolte dallo sviluppo (resist positivo) o risultano insolubili nello sviluppo (resist negativo). Alcuni resist ottici possono essere usati come resist elettronici.
Il vantaggio della litografia elettronica rispetto a quella ottica, consiste nel poter aggirare il limite imposto dalla [[w:Diffrazione|diffrazione]] della luce, permettendo di fabbricare dispositivi di dimensioni nanometriche. Questo tipo di litografia senza maschera viene utilizzato per la fabbricazione di fotomaschere, prototipi di componenti elettronici e nel campo della ricerca e sviluppo.
Lo svantaggio principale di questa tecnica, è rappresentato dal lungo tempo necessario per esporre una grande area, come ad esempio un grande wafer con un grande numero di dispositivi. Questo lungo tempo di esposizione rende il processo costoso e delicato, in quanto durante l'esposizione deve essere garantita una elevata stabilità del fascio elettronico.
== Sistemi di litografia elettronica==
La litografia elettronica nasce dalla modifica di un [[w:Microscopio_elettronico#Microscopio_elettronico_a_scansione_SEM|microscopio elettronico a scansione]]. Tuttora nei laboratori di ricerca, utilizzando una semplice elettronica di controllo del costo commerciale di poche decine di migliaia di Euro, si riesce a realizzare litografia elettronica su una piccola area di esposizione. Tali sistemi sono utilizzati per piccoli campioni, sono molto lenti e difficilmente raggiungono risoluzione migliori di qualche decina di nm.
Sistemi commerciali, dedicati, con sofisticati sistemi di controllo della posizione sia orizzontale che della planarità, con elevata velocità di scansione del fascio (decine di MHz), in grado di esporre grandi aree fino a 25x 25 cm, sono utilizzati sia nelle industrie che producono maschere che in laboratori avanzati di ricerca. Il costo di tali apparecchiature può arrivare fino a una decina di milioni di Euro, anche se esistono macchine commerciali di prestazioni inferiori
(meno veloci, aree esposte più piccole) che possono essere acquistate per importi di circa un milione di Euro. I sistemi commerciali attualmente raggiungono un potere risolutivo di 10 nm.
I sistemi commerciali di litografia elettronica possono essere classificati in base alla strategia di scrittura. I sistemi utilizzati per ricerca e sviluppo, che debbono esporre piccole parti della superficie utilizzano una tecnica vettoriale di esposizione: il fascio, in genere di piccole dimensioni con profilo gaussiano, viene diretto nelle sole aree da esporre, bloccando il fascio tra una esposizione e l'altra.
[[Immagine:Variable_shaped_beam.JPG|thumb|520px|left|Schema di un sistema a fascio di dimensioni variabili]]
Invece i sistemi utilizzati per la produzione di maschere, che richiedono l'esposizione di gran parte dell'area, usano la scansione (raster) linea per linea con fasci di forma controllata, la scansione è simile a quella di un tubo catodico di un televisore. Quindi i sistemi commerciali si classificano in vettoriali o raster (in genere quest'ultimi sono più sofisticati e quindi più costosi).
===Sorgenti===
I sistemi a bassa risoluzione possono usare sorgenti termoioniche che sono fatte o da filamenti di Tungsteno o preferibilmente LaB<sub>6</sub> (esaboruro di Lantanio). I sistemi con alta risoluzione
usano sorgenti di elettroni ad emissione di campo, come un filamento riscaldato di W/ZrO<sub>2</sub>. Queste sorgenti producono elettroni con valori di energia in un piccolo intervallo di valori ed elevata intensità. Le sorgenti riscaldate sono preferibili rispetto a quelle fredde, (malgrado la dimensione del fascio sia più grande) in quanto garantiscono una maggiore stabilità nel tempo: tale proprietà è un fattore chiave dato il lungo tempo di scrittura.
===Lenti===
Sia lenti magnetiche che elettrostatiche sono utilizzate per focalizzare il fascio. Tuttavia le lenti elettrostatiche hanno una maggiore aberrazione e quindi vengono usate nella focalizzazione più grossolana, mentre la focalizzazione più spinta viene ottenuta con lenti magnetiche (cioè quadripoli magnetici che focalizzano gli elettroni grazie alla forza di Lorentz). La deflessione dipende dall'energia degli elettroni e quindi non è possibile fare delle lenti per elettroni acromatiche. Per evitare tale aberrazione, che compromette la risoluzione, l'accuratezza di scrittura e la focalizzazione, l'energia degli elettroni deve avere un dispersione molto stretta.
===Area esposta e accuratezza ===
La scansione del fascio viene ottenuta mediante la deflessione con l'uso delle lenti elettrostatiche. Per evitare fenomeni di aberrazione e a causa del numero limitato di passi nella griglia di scrittura tale deflessione viene limitata a poche centinania di micron. Per scrivere su aree maggiori bisogna che il wafer venga mosso meccanicamente con un accurato controllo della posizione, in maniera che aree contigue si sovrappongano perfettamente. In genere degli interferometri laser misurano con elevata precisione la posizione del campione da esporre. Il riallineamento di strati successivi raggiunge elevati valori di accuratezza spesso migliori di 100 nm.
===Tempo di scrittura===
Il tempo minimo per esporre una data area dipende dalla sensibilità del resist. La sensibilità del resist elettronico ha le dimensioni di una carica per unità di superficie. Un resist positivo molto comune il [[w:Polimetilmetacrilato|PMMA]] ha sensibilità di circa 10<sup>-3</sup> C/cm<sup>2</sup>. Questo significa che se ho una superficie di 1 cm<sup>2</sup> da esporre sarà necessaria una carica totale 10<sup>-3</sup> C per esporre tale area; se la corrente usata è di 10 nA, occorreranno 10<sup>5</sup> s per esporre tale area. Tale tempo non include il tempo necessario per muovere la superficie da esporre, interrompere il fascio tra posizioni non contigue e per le calibrazioni intermedie interrompendo l'esposizione. Per ricoprire l'area di un wafer da 12" sarebbe necessario un tempo di 7*10<sup>7</sup> s, circa 2.2 anni!. Tale tempo è un milione di volte maggiore del tempo di esposizione mediante litografia ottica.
Il conto è stato esagerato volutamente, in quanto difficilmente è necessario su tutta l'area una risoluzione spinta come quella permessa usando una piccola corrente. Usando correnti più elevate nelle zone meno importanti si può ridurre sensibilmente il tempo di scrittura.
Vi è da aggiungere che per la fabbricazione di maschere i resist usati sono negativi è hanno sensibilità così basse come 10<sup>-6</sup> C/cm<sup>2</sup>.
Attualmente tale tecnologia non pare sia utilizzabile per la produzione su larga scala di aree con elevata densità di area esposta. Il procedimento di scrittura essendo seriale rende la generazione delle strutture estremamente lenta; la litografia ottica è invece una tecnica parallela, anche se gli stepper riducenti sono parzialmente seriali e ogni area sequenziale esposta è di molti mm<sup>2</sup>. Quindi uno stepper con riduzione 5X impiega pochi minuti per esporre un wafer di 300 mm, mentre per ottenere la stessa esposizione con la litografia elettronica con una risoluzionde di 100 nm, sono necessari giorni di esposizione.
Sono stati previsti sistemi innovativi a fasci multipli che permetterebbero di raggiungere velocità di scrittura molto più elevate.
===Difetti nella litografia elettronica ===
Nonostante la alta risoluzione della litografia basata su fasci di elettroni, vi sono dei difetti che nascono nel processo di scrittura classificabili come difetti di scrittura e difetti fisici.
I difetti di scrittura possono essere dovuti alla non corretta deflessione del fascio e nel caso di fasci con forma variabile la forma può risultare deformata in maniera non propria: tali difetti dipendono sia dall'elettronica di controllo degli elettroni, come dalla trasmissione dei dati digitali. Spesso i file che contengono le informazioni di scrittura sono molto grandi e quindi suscettibili statisticamente di errori.
Altri difetti possibili hanno una origine da effetti fisici. Il caso più facile da comprendere è un difetto causato localmente dall'accumulo di cariche, gli elettroni a differenza dei fotoni hanno una carica elettrica, per evitare questo tipo di difetto un leggero strato metallico che ricopre tutta la superficie da esporre evita problemi. Lo spessore dello strato metallico deve essere abbastanza sottile da non assorbire in maniera significativa il fascio di elettroni, e d'altro canto essere facilmente rimovibile dopo l'esposizione. La tecnica di ricoprire campioni isolanti con un leggero strato metallico è in realtà mutuata dalle tecniche dei microscopi elettronici a scansione. Il fenomeno dello [[w:Scattering|scattering]] degli elettroni che dipende dall'energia degli elettroni e dal materiale è un'altra causa di difetti, il fenomeno comune a tutte le particelle energetiche è causa dalla causalità dell'urto. A causa di tale fenomeno un elettrone viene deviato nel suo cammino perdendo via via energia e causando un allargamento effettivo dell'area esposta. Quando bisogna disegnare dispositivi nanometrici di tale effetto indesiderato che viene chiamato effetto di prossimità: in quanto aree prossime al fascio anche se non attraversate ricevono una dose di elettroni, mediante simulazione numerica è possibile correggere tale difetti. Gli effetti di degassamento e di contaminazione dovuti al fascio sono in genere meno importanti. Mentre se la durata dell'esposizione è eccessiva le dilatazioni termiche dovute alla non stabilità della temperatura possono causare difetti.
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[[Categoria:Micro e nanotecnologia|Litografia]]
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Micro e nanotecnologia/Microtecnologia/Statistica per tecnologia
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Nei processi tecnologici di produzione, la '''statistica''' riveste un ruolo importante e molto utile. Analizzando il processo produttivo da un punto di vista statistico è, ad esempio, possibile stimare quanti pezzi (quanti wafer) saranno difettosi in un determinato lotto e, se il pezzo da produrre viene processato da più macchine, si potrà anche individuare, con una certa precisione, la macchina che ha prodotto l'errore. Le tecniche statistiche utilizzate nell'analisi dei processi produttivi sono diverse, tra queste troviamo le ''mappe di controllo'', le tecnoche ''DoE'', ''Run to Run (R2R)'' ecc.
Prima di parlare più nel dettaglio delle tecniche appena menzionate, si ritiene opportuno proporre alcuni richiami di calcolo delle probabilità.
==Elementi di calcolo delle probabilità==
===Variabile casuale normale===
[[File:Normal_Distribution_NIST.gif|left|thumb|300px|Funzione distribuzione normale]]
La funzione di distribuzione normale ha un ruolo centrale in [[w:Statistica|statistica]]. Tale funzione rappresentata in figura come una campana attorno al suo valore medio <math>\mu\ </math>
e con una varianza <math>\sigma\ </math>
La rappresentazione analitica di tale funzione è:
<math>f_x(x)=\frac 1{\sqrt{2\pi \sigma}} e^{-(x-\mu )/(2\sigma^2)}\qquad -\infty<x<\infty\ </math>
La '''funzione di ripartizione''' (l'integrale da <math>-\infty\ </math> a <math>0\ </math> della
funzione normale) viene qui di lato mostrata:
[[File:Funzioneripartizione.jpg|left|thumb|300px|Funzione di ripartizione]]
Sia la densità di probabilità che la funzione di ripartizione sono due modi differenti di esprimere una probabilità. Si vede dalla figura A che la funzione normale è simmetrica rispetto alla media. La '''media''' rappresenta il valore atteso della variabile casuale, mentre la '''varianza''' mi dice come sono distribuiti i valori attorno alla media.
La '''deviazione standard''' o '''scarto quadratico medio''' è un [[w:indice di dispersione|indice di dispersione]] (vale a dire una misura di una variabile casuale) derivato direttamente dalla [[w:varianza|varianza]], ha la stessa unità di misura dei valori osservati. La deviazione standard misura la dispersione dei dati intorno al valore atteso.
===Modello statistico===
La costruzione di un modello statistico avviene per descrivere, comprendere, prevedere, simulare
e controllare un fenomeno reale. Si utilizza ad esempio per fare previsioni, per determinare una certa teoria e così via. Un modello statistico è una rappresentazione semplificata della realtà.
Un modello si propone di trovare un legame tra una certa variabile di ingresso X ed una determinata variabile in uscita Y e verifica che tra queste due variabili vi sia un legame causa-effetto. Dimenticando per un attimo i processi produttivi si potrebbe porre, ad esempio, X=reddito e Y=consumo. In effetti il ragionamento da seguire, nell’analisi statistica di un qualsiasi processo, è indipendente dalla natura delle variabili in questione e segue lo schema in figura:
[[File:SCHEMA_STATISTICA.jpg|left|thumb|300px|Schema di un processo statistico]]
In primo luogo devono essere fissati gli obiettivi che si vogliono raggiungere: quali variabili devono essere legate tra loro, quale tipo di errore i vuole evitare (tale errore andrà minimizzato) ecc…
Si devono poi raccogliere delle informazioni. Le informazioni sono costituite da un campione rappresentativo della grandezza da analizzare; se, ad esempio, si vuole conoscere quanti wafer sono difettosi su un numero di lotti prodotti, si dovranno prendere in esame un certo numero di wafer presi a campione sui wafer totali.
Fatto ciò si sceglie il metodo statistico più ideoneo da utilizzare. Si otterranno dei risultati che andranno confrontati con gli obiettivi che ci si era prefissati. L’esito del confronto permette di capire se le richieste di produzione vengono o meno rispettate (ad esempio si potrebbe richiedere che non vi siano più di 2 wafer difettosi per ogni lotto).
===Modello di regressione===
Il modello di regressione è un modello molto utilizzato nell’analisi statistica dei dati relativi a processi produttivi. Esso rappresenta il più semplice modello statistico che permette di studiare la relazione tra due variabili X e Y. Serve quindi per determinare una relazione di causa effetto tra una variabile esplicativa X e una variabile dipendente Y.
====Esempio====
Supponiamo di voler depositare 10 nanometri di ossido di silicio perché dobbiamo fare l' isolamento di una certa regione di un dispositvo. I 10 nanometri rappresentano il nostro target e tramite il modello di regressione, in particolare tramite la retta di regressione, riusciamo a capire cosa devo andare a modificare per portare il processo di deposizione di ossido di silicio in target.
====Retta di regressione====
La retta di regressione presenta la seguente equazione:
:<math>y = a + b x + e</math>
Dove indichiamo con '''Y''' la variabile dipendente (es. consumo), '''X''' la variabile indipendente (reddito), '''e''' il termine di errore che non posso eliminare (va ridotto) mentre con '''a''' e '''b''' coefficienti costanti. In particolare b rappresenta il coefficiente angolare della retta.
Per costruire la retta si considera un campione di n osservazioni (ad esempio un gruppo di persone), si mettono su un asse cartesiano tutti i punti (X,Y) trovati dall' analisi delle n osservazioni e si vanno a stimare i coefficienti a e b.
La retta di regressione è la retta che minimizza la somma dei quadrati degli errori. In figura si mostra un esempio di retta di regressione:
[[File:retta di regressione.jpg|left|thumb|400px|Retta di regressione]]
==Costruzione della retta di regressione ==
Vediamo come avviene la scelta di una determinata retta di regressione (tra le infinite possibili passanti per un punto del piano), in relazione ai coefficienti a e b, precedentemente definiti.
Come detto, la retta di regressione ottima è quella che minimizza la somma dei quadrati degli errori (si considerano i quadrati degli errori per eliminare il segno degli errori), e quindi:
:<math>\min S=\sum_{i=1}^{n}\ e_i^2</math>
dove
:<math>e_i=Y_i-Y'_i</math>
:<math>Y'_i=a+bX_i</math>
La stima dei coefficienti a e b avviene quindi attraverso la soluzione del seguente problema di minimo:
:<math>\min(a,b); S=\sum_{i=1}^{n}\ e_i^2 = \sum_{i=1}^{n}\ (Y_i-Y'_i)^2 = \sum_{i=1}^{n}\ (Y_i-a-bX_i)^2 </math>
Il valore di minimo si ottiene annullando le due derivate parziali, che costituiscono un sistema di due equazioni in due incognite:
:<math>\frac{\partial S}{\partial a} = -2\sum_{i=1}^{n}\ (Y_i-a-bX_i)=0</math>
:<math>\frac{\partial S}{\partial b} = -2X_i\sum_{i=1}^{n}\ (Y_i-a-bX_i)=0</math>
la risoluzione di tale sistema fornisce i seguenti valori calcolabili a partire dai dati iniziali:
:<math>b=\frac{\sum_{i=1}^{n}\ (Y_i-\bar{Y})(X_i-\bar{X})}{\sum_{i=1}^{n}\ (X_i-\bar{X})^2}</math>
:<math>a=\bar{Y}-b\bar{X}</math>
dove <math>\bar{X}</math> e <math>\bar{Y}</math> stanno ad indicare rispettivamente la media delle <math>X_i</math> e delle <math>Y_i</math>.
dividendo numeratore e denominatore di b per n-1, otteniamo:
:<math>b=\frac{\frac{\sum_{i=1}^{n}\ (Y_i-\bar{Y})(X_i-\bar{X})}{n-1}}{\frac{\sum_{i=1}^{n}\ (X_i-\bar{X})^2}{n-1}}=\frac{cov(X,Y)}{var(X)}</math>
Dai risultati ottenuti si ha quindi che il coefficiente a (<math>a=\bar{Y}-b\bar{X}</math>) può essere interpretato come costante, mentre per il coefficiente b, che corrisponde al coefficiente angolare della retta di regressione, può essere interpretato come la misura della variazione di Y rispetto ad una variazione unitaria dell X data dal rapporto <math>\frac{\Delta Y}{\Delta X} </math>.
Una volta calcolati i coefficienti a e b secondo il metodo appena illustrato, risulta individuata univocamente la retta di regressione ottimale.
==Le carte di controllo==
Nei processi produttivi è di primaria importanza mantenere un'alta qualità dei prodotti riducendo i costi di produzione. I metodi statistici sono strumenti utili proprio per raggiungere questo obiettivo, essi infatti, consentono di monitorare i processi ed analizzare le possibili variazioni che si presentano. Ciò che interessa, in linea di massima, è ridurre la variabilità del processo in modo che i prodotti risultino conformi ad un certo standard. Se si vede il processo in termini di una funzione normale, quanto detto equivale a ridurre la varianza della gaussiana accentrando i valori intorno alla media, che rappresenta il target produttivo.
Le carte (o mappe) di controllo sono una rappresentazione grafica dell'andamento del processo nel tempo e consentono di valutare in maniera immediata se i pezzi prodotti rispettano le specifiche richieste. Il metodo statistico alla base delle carte di controllo è il ''test delle ipotesi'' di cui si parlerà in seguito.
Nella mappa di processo viene riportato il target da raggiungere (valore centrale) ed i limiti entro i quali è accettata una certa variabilità del processo. I pezzi prodotti vengono rappresentati con dei punti più o meno vicini al target.
[[File:Carta_di_controllo.jpg|left|thumb|300px|Carta di controllo]]
L'UCL (upper control limit) e il LCL (lower control limit) sono i limiti di controllo e vengono settati in termini statistici, un punto al di fuori di tali limiti indica che il processo è uscito fuori controllo. All'interno della mappa possono essere inseriti anche i limiti di specifica (USP e LSP) che rappresentano, invece, i limiti superiore ed inferiore relativi ai parametri di progetto e vengono quindi fissati in termini ingegneristici, un punto che si trovi al di fuori di tali limiti rappresenta un lotto non utilizzabile in quanto non funzionante in modo corretto.
Supponiamo che si voglia controllare una certa variabile, ad esempio lo spessore del resist depositato. Si effettuano delle misure e si riportano i dati ottenuti nella mappa di controllo. Se il risultato è come quello della figura sopra, allora il processo è controllato e lo spessore ottenuto è quello corretto. Se invece si ha una situazione del tipo:
[[File:Carta_di_controllo_fuori_contr.jpg|left|thumb|300px|Processo fuori controllo]]
allora il processo è fuori controllo. Ciò vuol dire che non si sta depositando il giusto spessore di resist. Sarà necessario innescare un meccanismo correttivo che riporti il processo sotto controllo eliminando le cause dell'errore (ci sono vari motivi per cui un processo può uscire fuori controllo, ad esempio l'usura di una delle macchine impiegate).
L'azione di controllo su un processo produttivo deve essere continuata nel tempo, infatti, una volta controllato, il processo, se lasciato a se stesso, tenderebbe a derivare.
===Test delle ipotesi===
Il test delle ipotesi è uno strumento di statistica inferenziale che, come precedentemente accennato, sta alla base delle carte di controllo. Tale test mette a confronto due diverse ipotesi e nel caso si parli di '''controllo di processo''' le due ipotesi sono:
* H0 (ipotesi nulla): ''m'' = target ossia la media del processo è in target dunque il processo è in controllo.
* H1 (ipotesi alternativa) : ''m'' ≠ target ossia la media del processo non è in target dunque il processo è fuori controllo.
Tramite questo test si vuole determinare, da un punto di vista statistico, se il processo è in controllo oppure fuori controllo.
Il modo in cui si opera è il seguente:
si osserva un campione della popolazione da analizzare e, in base ai dati raccolti, si calcola una funzione statistica che descriva il processo in esame (può essere una gaussiana, una binomiale e così via). A partire dalla statistica scelta si calcola la probabilità che l'ipotesi H0 sia vera o falsa. In base al risultato ottenuto si sceglie se accettare o rifiutare l'ipotesi H0, questo comporta delle decisioni pratiche sulla gestione del processo produttivo.
Essendo il ''test delle ipotesi'' un metodo statistico, le decisioni sono prese in condizioni di incertezza, questo può portare a commettere degli errori.
Si distinguono due tipi di errore:
* ''errore di primo tipo'': si accetta l'ipotesi H0 come vera mentre in realtà era falsa
* ''errore di secondo tipo'': si rifiuta l'ipotesi H0 quando in realtà l'ipotesi era vera
Un errore di primo tipo viene detto '''rischio del produttore''', infatti, tale errore indica la probabilità che un lotto di prodotti che rispettano le specifiche richieste venga scartato (con conseguente perdita economica del produttore). Un errore del secondo tipo è detto '''rischio dell'acquirente''' ed indica la probabilità di accettare (e quindi immettere sul mercato) un lotto con caratteristiche di bassa qualità. Ovviamente per un produttore, un errore del secondo tipo è più accettabile di uno del primo tipo.
[[Micro_e_nanotecnologia/Microtecnologia/Tecniche_diagnostiche/Scanning_probe/STM|indietro]]
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Micro e nanotecnologia/Microtecnologia/Tecniche litografiche/Litografia a raggi X
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{{Micro e nanotecnologia}}
==Litografia a raggi X==
La '''litografia a raggi X''' è una tecnica litografica di prossima generazione, che è candidata a succedere alla litografia ottica per la fabbricazione dei dispositivi elettrici con dimensioni inferiori ai 45 nm; è una tecnica ancora in via di perfezionamento anche se alcuni prototipi di microprocessori sono già stati prodotti facendo uso di tale tecnica. Resta tuttavia una tecnica litografica che difficilmente verrà adottata con successo nei processi di produzione industriale, in quanto complessivamente presenta dei costi di realizzazione troppo elevati.
Il punto di forza della litografia a raggi X è quello di utilizzare raggi con lunghezza d’onda fino a 0.5 nm, permettendo di superare i limiti dovuti alla diffrazione della luce presenti nella litografia ottica. Per poter collimare il raggio, non si possono adoperare lenti in quanto qualsiasi materiale ha indice di diffrazione unitario rispetto ai raggi X; si utilizza quindi un sistema di specchi speciali, specifico per questa tecnica.
----
'''''Sorgenti di raggi X'''''
I raggi X utilizzati in questa tecnica litografica, possono essere prodotti da diverse sorgenti; quelle maggiormente usate sono:
* ''sorgente a bombardamento elettronico''
* ''Sincrotoni''
'''[[w:Tubo_radiogeno|Sorgente a bombardamento elettronico]]'''
[[File:Sorg_impatto_elettronico.jpg|thumb|400px|left| schema di una sorgente a bombardamento elettronico]]
Questa è la tecnica più tradizionale per produrre raggi X. In un tubo sotto vuoto un catodo emette elettroni ed un anodo li riceve. Una grande differenza di potenziale (per dare un ordine di grandezza tra 40 e 120 KV) tra i due elettrodi accelera gli elettroni che bombardono il catodo.
La radiazione X viene prodotta sia nel processo di [[w:Radiazione_di_frenamento|frenamento degli elettroni]] che produce uno spettro continuo e sia dalla [[w:Spettrofotometria_XRF|florescenza X]]
che produce uno spettro discreto fortemente dipendente dal materiale dell'anodo.
Vi è da aggiungere che i raggi X prodotti in questa maniera hanno una intensità considerata troppo bassa per potere essere utilizata nei processi industriali di microelettronica.
'''Sincrotone'''
Il [[w:Sincrotone|Sincrotrone]] è un tipo di [[w:acceleratore di particelle| acceleratore di particelle]] circolare e ciclico, in cui opportuni elettromagneti disposti lungo la traiettoria curvano in maniera opportuna la traiettoria degli elettroni. Gli elettroni vengono inseriti nell'anello in a pacchetti (''bunches''). La accelerazione viene fornita da un campo elettrico, che non ha una frequenza costante, ma sincronizzata con la massa variabile degli elettroni. Infatti a causa delle elevate energie cinetiche raggiunte, gli effetti [[w:Massa_relativistica|relativistici]] sulla massa degli elettroni sono molto marcati ed quindi è necessaria una sincronizzazione per avere una elevata efficienza di accelerazione.
L'effetto che qui viene sfruttato è il fatto che una particella carica accelerata genera onde elettromagnetiche. Per aumentare l'efficienza di produzione di raggi X, degli opportuni magneti rendono il cammino degli elettroni molto tortuoso in maniera da aumentare l'efficienza di emissione.
Si sta studiando la possibilità di costruire sincrotroni compatti per uso industriale.
Normalmente i sincrotroni sono delle apparecchiature complesse che si estendono su superfici di centinaia di metri quadrati.
Le potenzialità del litografia a raggi X mediante luce di sincrotrone sono:
* grande larghezza di banda, che si estende a fotoni UV e X
* accordabilità
* elevata intensità
* elevata polarizzazione
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'''Descrizione del processo'''
La litografia a raggi X usa un metodo di incisione simile alla litografia a prossimità. Immaginando di avere dei raggi X di lunghezza d'onda di frazioni di nm e che la stampa avvenga attraverso una maschera (eguale al disegno da stampare 1X) molto vicina (tipicamente 10-40<math>\mu\ </math> ) al wafer. Poiché l'assorbimento dei raggi X dipende essenzialmente dal [[w:Numero_atomico|numero atomico]] del materiale, il supporto del materiale deve essere fatto da una sottile membrana di basso numero atomico (il più comune materiale usato è il nitruro di silicio). Mentre il disegno viene realizzato con materiali con alto numero atomico: oro, tantalio, tungsteno o loro leghe.
Fabbricare maschere per la litografia a raggi X è molto più complicato che fabbricare quelle per la litografia ottica. Inoltre i raggi X sono assorbiti dai gas e in genere nel cammino a pressione atmosferica dei raggi X usati, va usato Elio, che presenta il minimo assorbimento ai raggi X. Una finestra di Berillio (il metallo rigido con il più basso numero atomico) separa la regione di vuoto in cui sono prodotti i raggi X dal cammino in Elio.
Le maschere vanno termalizzate, in quanto una gran parte dei raggi X, molto energetici, viene assorbita semplicemente dalla maschera e trasformata in calore. Al contrario della litografia ottica la riflessione dei raggi X è sempre trascurabile, a praticamente qualsiasi angolo di incidenza essendo in tutti i materiali l'[[w:Indice_di_rifrazione|indice di rifrazione]]
eguale ad uno: non è necessario quindi nessuno stato antiriflettente.
I resist usati sono gli stessi della litografia elettronica, infatti i raggi X quando sono assorbiti producono elettroni secondari energetici che quindi impressionano il resist nella stessa maniera degli elettroni usati nella litografia elettronica. Anzi un singolo raggio X può produrre una cascata di un numero elevato di elettroni secondari, per cui in genere è sufficiente una dose di raggi X bassa per impressionare in maniera significativa il resist elettronico.
[[Micro_e_nanotecnologia/Microtecnologia/Tecniche_litografiche/Litografia_elettronica| indietro]] | [[Micro_e_nanotecnologia/Microtecnologia/Tecniche_litografiche/Litografia_a_fascio_ionico| avanti]]
[[Categoria:Micro e nanotecnologia|Litografia a raggi X]]
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Micro e nanotecnologia/Microtecnologia/Tecniche litografiche/Litografia a fascio ionico
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==Litografia a fascio ionico==
La '''litografia a fascio ionico''' è simile alla litografia elettronica, ma utilizza ioni invece che elettroni. Un grande vantaggio presentato dalla tecnica IPL (''ions photolitography'') rispetto alla litografia a fascio di elettroni, è dovuto al fatto che gli ioni presentano massa maggiore rispetto agli elettroni, questo consente di evitare fenomeni di scattering e quindi di ottenere una migliore risoluzione; gli ioni, inoltre, non subiscono diffrazione ed il ''resist'' risulta più sensibile agli ioni che agli elettroni (gli ioni presentano una maggiore energia rispetto agli elettroni), di conseguenza, la IPL è una tecnica più veloce rispetto alla litografia elettronica.
La IPL, tuttavia, presenta anche alcuni svantaggi:
* le sorgenti di ioni non sono facilmente reperibili. Di solito si ricorre al gallio (fonde circa a 30°) che viene fatto evaporare ed, in seguito, ionizzato
* risulta difficile ottenere delle buone lenti magnetiche per gli ioni. Il fascio di ioni è difficile da deviare in quanto essi presentano una grande massa, quindi, sono molto pesanti.
* le maschere da utilizzare per la IPL sono molto complesse e quindi di difficile realizzazione (in particolare tali maschere vengono fatte attraverso EBL)
* è una tecnica molto lenta rispetto alla litografia ottica
I motivi sopra elencati portano a scartare la IPL per i processi di produzione su larga scala, questa tecnica però, trova la sua applicazione nella riparazione delle maschere per la litografia ottica o a raggi-X.
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2025-06-24T14:18:29Z
Momimariani1962
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{{Suggerimento casuale}}
|}
== Indice a dx ==
Ciao! L'indice a destra va aggiornato?? Magari ci fermiamo alla provincia, sennò diventa abnorme!!! --[[Utente:Ffeeddee|Ffeeddee]] ([[Discussioni utente:Ffeeddee|disc.]]) 20:39, 18 gen 2015 (CET)
:Ola, ho avuto un po' di tempo in questi giorni e ho aggiunto qualche df. Sto cercando di metterne una per regione, così da sobbarcarmi il lavoro di creazione delle pagine di regioni, province, ecc..., così che poi diventa tutto più semplice per chi volesse aiutarci (...). Mi chiedo se nel box, ora che inizia ad essere più completo, non sia da fermarci alle regioni: le province/Città metropolitane sono 110, forse un po' troppe! Vedi tu, comunque, sei tu il "babbo" del progetto! Ciao! --[[Utente:Ffeeddee|Ffeeddee]] ([[Discussioni utente:Ffeeddee|disc.]]) 11:41, 24 feb 2015 (CET)
== Disposizioni foniche ==
Sai cosa? Un link diretto dalla pagina della disposizione alla pagina dell'edificio su wiki? Ha senso? --[[Utente:Ffeeddee|Ffeeddee]] ([[Discussioni utente:Ffeeddee|disc.]]) 22:01, 18 gen 2015 (CET)
: Ooook. Però ti dico, almeno in fase di trasloco credo farò solo copia-incolla delle disposizioni: il tempo è poco e il lavoro tanto! Finito il trasloco, poi magari correggo secondo gli standard! --[[Utente:Ffeeddee|Ffeeddee]] ([[Discussioni utente:Ffeeddee|disc.]]) 10:22, 19 gen 2015 (CET)
== Wiki ==
Ciao! Spesso non togli la categoria "Disposizioni foniche di organi a canne" dalle pagine Wikipedia quando ormai si è cancellata. E' una scelta consapevole o una dimenticanza? io di solito la tolgo, sbaglio? --[[Utente:Ffeeddee|Ffeeddee]] ([[Discussioni utente:Ffeeddee|disc.]]) 13:53, 28 feb 2015 (CET)
== Pagine da rinominare ==
Ciao, visto che sei il principale contributore del libro ''Disposizioni foniche per organi'', ti segnalo tre pagine da spostare: ''* Brescia - Cattedrale S.Maria Assunta (Duomo Nuovo)'' e ''Cattedrale S.Maria Assunta (Duomo Nuovo)'', ''Cattedrale S.Maria Assunta (Duomo Nuovo) (Organo Tonoli-Porro)''. Lo farei io ma non saprei dove inserirle. Buona serata. --[[Utente:Hippias|<span style="font-family:Georgia, serif">Hippias</span>]] <sup>''[[Discussioni utente:Hippias|Dica dica...]]''</sup> 18:14, 11 nov 2015 (CET)
:Ho fatto io. Vedi [[Disposizioni foniche di organi a canne/Europa/Italia/Lombardia/Provincia di Brescia/Brescia|qui]] se va bene. --[[Utente:Hippias|<span style="font-family:Georgia, serif">Hippias</span>]] <sup>''[[Discussioni utente:Hippias|Dica dica...]]''</sup> 18:50, 13 nov 2015 (CET)
== Provincia di Palermo ==
Ciao! Ti avviso che esistono due pagine: Provincia di Palermo e Città Metropolitana di Palermo! --[[Utente:Ffeeddee|Ffeeddee]] ([[Discussioni utente:Ffeeddee|disc.]]) 14:12, 23 gen 2016 (CET)
:Ciao! Sono incappato proprio ora in quelle due pagine. Possono essere fuse o devo restare separate? Al momento ''Disposizioni foniche di organi a canne/Europa/Italia/Sicilia/Provincia di Palermo/Palermo'' risulta orfana. Buona domenica! --[[Utente:Hippias|<span style="font-family:Georgia, serif">Hippias</span>]] <sup>''[[Discussioni utente:Hippias|Dica dica...]]''</sup> 14:55, 8 mag 2016 (CEST)
== Borse Alessio Guidetti per Wikimania 2016 ==
{|style="width: 100%; border: 2px solid #a3bfb1; padding:10px; margin-bottom:1em; background-color: #cef2e0;"
|[[File:Wikimedia Italia-logo.svg|60px|link=]]
|<div style="text-align: center;"><span style="font-size: larger;">'''Ciao, un messaggio dalla Commissione Borse Alessio Guidetti'''</span>
Ciao, come forse saprai quest'anno Wikimania, il raduno annuale delle comunità Wikimedia, si terrà a Esino Lario (Lecco) dal 22 al 28 giugno. <br />
Come per le scorse edizioni dell'evento, anche per il 2016 l'associazione [http://www.wikimedia.it/ Wikimedia Italia] intende rendere disponibili alcune borse di partecipazione.<br/>
Potete trovare il '''bando di partecipazione''' con tutti i dettagli a [http://wiki.wikimedia.it/wiki/Programma_borse_di_partecipazione_%22Alessio_Guidetti%22_per_Wikimania_2016 questo link].<br/>
La scadenza è il 30 aprile 2016, ore 23:59 CEST.<br/>
Trovate invece tutte le informazioni su Wikimania Esino Lario sul [http://wikimania2016.wikimedia.org sito ufficiale dell'evento] <br />
Grazie, e un sincero augurio di buon lavoro e buon divertimento sull'enciclopedia libera :-)
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<small>per non ricevere più questa [[:m:MassMessage/it|tipologia di messaggi]] rimuovi il tuo nome da [[:m:User:Alexmar983/MassMessageList|queste liste]]</small>
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</div>
|}--[[Utente:Alexmar983|Alexmar983]] ([[Discussioni utente:Alexmar983|disc.]]) 14:08, 24 apr 2016 (CEST)
== Provincia di Faenza ==
Ciao! Guarda che non esiste la Provincia di Faenza! --[[Utente:Ffeeddee|Ffeeddee]] ([[Discussioni utente:Ffeeddee|disc.]]) 23:29, 19 ott 2016 (CEST)
:Mi sa che tocca a te perché non so come si faccia ad eliminare le pagine! Scusa se sono un po' assente da questo progetto (e da wiki in generale) ma non ho più il tempo che avevo prima, purtroppo! --[[Utente:Ffeeddee|Ffeeddee]] ([[Discussioni utente:Ffeeddee|disc.]]) 22:40, 27 ott 2016 (CEST)
== Nuovo modulo ==
Ciao, ti segnalo la pagina [[San Pietro Cesena]] che è stata creata da un anonimo e dovrebbe rientrare nel libro sulle disposizioni foniche per organi. Io però non saprei dove inserirla... meglio che lo lasci fare a te. Grazie e buona domenica! --[[Utente:Hippias|<span style="font-family:Georgia, serif">Hippias</span>]] <sup>''[[Discussioni utente:Hippias|Dica dica...]]''</sup> 13:09, 5 feb 2017 (CET)
== Venezia ==
Ciao. ho visto che continui un cospicuo lavoro sulle disposizioni foniche degli organi (togliendole da wikipedia)… nonostante mi pare che ti abbiano un po' lasciato solo. Se ti può essere utile, volevo segnalarti che per alcune chiese di Venezia (ma non solo in quella città, immagino) è rimasta la descrizione su wikipedia e non c'è invece sul libro: [[w:Chiesa della Madonna dell'Orto|Madonna dell'Orto]], [[w:Basilica di San Pietro di Castello|San Pietro di Castello]], [[w:Chiesa dei Gesuati|Gesuati]], [[w:Basilica di Santa Maria della Salute|Madonna della Salute]], [[w:Chiesa di Santa Maria del Giglio (Venezia)|Santa Maria del Giglio]], [[w:Chiesa di San Cassiano (Venezia)|San Cassiano]], [[w:Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari|Frari]], [[w:Basilica di San Giorgio Maggiore|San Giorgio Maggiore]] oltreché la pagina specifica sull'[[w:Organo della chiesa di San Salvador a Venezia|organo di San Salvador]].--[[Utente:Zanekost|Zanekost]] ([[Discussioni utente:Zanekost|disc.]]) 18:19, 1 dic 2018 (CET)
:Buon lavoro allora!…--[[Utente:Zanekost|Zanekost]] ([[Discussioni utente:Zanekost|disc.]]) 12:58, 3 dic 2018 (CET)…
== Blocco da parte del filtro ==
Ciao, scusa per il blocco che ti ha messo il filtro anti abusi, è stato un falso positivo (che ha bloccato pure me oltretutto), ho disttivato il filtro perché non serviva più ed ho fatto la tua modifica al posto tuo. --[[User talk:Wim b|Wim b]] 14:06, 17 mag 2019 (CEST)
:{{ping|Wim b}} Grazie mille per avermi sbloccato e per la modifica! --[[Utente:Pufui PcPifpef|Pufui PcPifpef]] ([[Discussioni utente:Pufui PcPifpef#top|disc.]]) 15:28, 17 mag 2019 (CEST)
== Pagina sugli organi di Palermo ==
Ciao, ho visto che hai riorganizzato la pagina sugli organi di Palermo, in cui ho inserito io la maggior parte delle disp.foniche. Due appunti sono necessari, pero': (1) La Basilica della SS.Trinita' del Cancelliere e' la stessa (chiesa e organo) della Chiesa della Magione, quindi c'e' una duplicazione. (2) Casa Professa e' la casa principale dei Gesuiti a Palermo. La chiesa adiacente e' la Chiesa del Gesu', mentre l'attuale voce "Casa Professa" si riferisce alla Cappella del Sabato, interna alla Casa e non accessibile dall'esterno, ma a parte questo e' luogo di Culto e non "altro edificio". Casomai si potrebbe rinominarla "Cappella del Sabato (Casa Professa)". Oppure, si potrebbe considerare come cappella annessa (non visitabile) della Chiesa del Gesu', ed accorpare le due pagine, con le opportune annotazioni. Grazie!
Ho capito. Pero' "Cappella Palatina" mi pare molto piu' intelligibile di "Palazzo dei Normanni", lo lascerei cosi'. Poi a proposito di omogeneita' di formato, volevo segnalarti vari casi nelle province Venete (soprattutto Verona) in cui al nome di un dato comune corrisponde direttamente una disp.fonica, saltando la pagina con la lista degli edifici/chiese. In pratica non e' facile capire in quale chiesa si trova l'organo descritto.[[Utente:Contrapunkt64|Contrapunkt64]] ([[Discussioni utente:Contrapunkt64|disc.]]) 09:58, 18 ott 2019 (CEST)
Ho visto i riferimenti a wikipedia per la chiesa di S.Michele Arcangelo a Palermo: purtroppo non corrispondono alla chiesa di cui e' riportata la disp.fonica. Ci sono due chiese con lo stesso nome (una moderna e una antica) a Palermo! Per favore togli il riferimento (inluso quello alle foto) che e' ingannevole. --[[Utente:Contrapunkt64|Contrapunkt64]] ([[Discussioni utente:Contrapunkt64|disc.]]) 22:16, 31 ott 2019 (CET)
Su S.Michele Arcangelo: In realta' la chiesa moderna e' quella "attuale", perche' l'altra (l'unica esistente su Wikipedia) risulta sconsacrata, quindi dovrebbe essere indicata come Ex-chiesa. Oggi e' inglobata nella Biblioteca Comunale di Palermo.--[[Utente:Contrapunkt64|Contrapunkt64]] ([[Discussioni utente:Contrapunkt64|disc.]]) 09:51, 5 nov 2019 (CET)
I dati sull'organo di S.Nicolo' alla Kalsa (quartiere ben diverso dall'Albergheria) sono presi dal censimento di F.V.Gaiezza del 1991. Penso anche io che ci sia un errore, e ho chiesto lumi all'autore del censimento, ma non ho ancora ottenuto risposta. Viene indicato come indirizzo "Via Torremuzza" e se questo e' corretto potrebbe trattarsi della chiesa di S.Mattia, o eventualmente di un precedente strumento nella chiesa di S.Teresa alla Kalsa, che oggi ospita un Ruffatti, gia' su Wikibooks. Ho appena visto che hai inserito nuovi dati su S.Anna la Misericordia: da dove provengono? La disp.fonica proviene da un mio sopralluogo perche' non l'ho mai trovata pubblicata.--[[Utente:Contrapunkt64|Contrapunkt64]] ([[Discussioni utente:Contrapunkt64|disc.]]) 10:00, 5 nov 2019 (CET)
Purtroppo c'e' un altro collegamento inappropriato nelle pagine di Palermo: la chiesa del SS.Crocifisso non e' quella (non piu' esistente) riportata nel tuo link a wikipedia ma una parrocchia piu' recente e periferica, cioe' qui: https://www.google.it/maps/place/Parrocchia+del+Santissimo+Crocifisso/@38.0769799,13.4045349,17z/data=!4m13!1m7!3m6!1s0x1319e4e17adbf0ed:0x71c9e9ca5c12dcf6!2sVia+Ciaculli,+365,+90124+Palermo+PA!3b1!8m2!3d38.0766639!4d13.4042913!3m4!1s0x1319e51df6be54bf:0xd46b0c928691b4e3!8m2!3d38.0766639!4d13.4042913
A proposito, hai un MP su musica-classica.it --[[Utente:Contrapunkt64|Contrapunkt64]] ([[Discussioni utente:Contrapunkt64|disc.]]) 15:48, 10 nov 2019 (CET)
Ancora un'omonimia tra chiese di Palermo: la chiesa del SS.Salvatore di Wikibooks non e' la stessa di Wikipedia. Quella di wikibooks e' questa: http://www.ss-salvatore.diocesipa.it/cenni_storici.html e forse sarebbe meglio rinominare la relativa pagina wikibooks come "Parrocchia SS.Salvatore a Settecannoli" (quartiere periferico, mentre la piu' antica e famosa chiesa del SS.Salvatore e' in centro). Per inciso, anche quest'ultima ha da pochi anni un piccolo organo positivo, mai recensito e che mi ripropongo di visitare prima o poi. L'ambiguita' non si poneva fino a qualche anno fa, prima che la chiesa SS.Salvatore (in centro) fosse riconsacrata.--[[Utente:Contrapunkt64|Contrapunkt64]] ([[Discussioni utente:Contrapunkt64|disc.]]) 18:04, 14 nov 2019 (CET)
== Caricamento dati su disposizioni foniche.. ==
Caricando i dati, ho sistemato alfabeticamente numerosi edifici, per la Chiesa di Sant'Agnese...la scritta è diventata rossa e non trova più la pagina. [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 14:33, 26 apr 2020 (CEST)
== Ordine alfabetico ==
Vi invito a rivedere l'ordine alfabetico nei caricamenti. Le preposizioni sono corrette( DEI...DELLA...DI)..mentre SAN..SANTA...SANTI...SANTO...seguono il nome. Es.: Santa Marcella, deve venire dopo, San Marcello... [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 11:27, 28 apr 2020 (CEST)
== caricamento foto ==
Salve a Tutti...per caricare delle foto su Wikibooks alla pagina DISPOSIZIONI FONICHE DI ORGANI A CANNE, ci sono sistemi meno restrittivi di WikiCommons, in termini di copyright, visto che la pagina non è altro che una raccolta tematica di informazioni, quasi tutte, già sul web?--[[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 19:18, 15 mag 2020 (CEST)
:[[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]]: Rispondo io: Le immagini possono essere caricati su progetti WMF solo se rilasciati con licenza libera o in alternativa l'autore potrebbe dichiarare di rilasciare l'immagine per essere usata nei progetti. Le immagini prese sul web sono considerate protette da copyright se non diversamente specificato, quindi non è possibile caricarle, inoltre la comunità di it.wikibooks ha deciso che dato l'esiguo numero di utenti attivi e la scarsa necesità è possibile caricare in locale solo PDF se frutto di versione stampabile di un libro già presente. --[[User talk:Wim b|Wim b]] 19:47, 15 mag 2020 (CEST)
== Aggiornamento numerico su Disposizioni Foniche... ==
Grazie Pufui PcPifpef per le indicazioni, per le foto mi regolerò di conseguenza in seguito. Per il conteggio, onestamente, credevo fose automatico, scusami...e adesso?! --[[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 14:08, 26 mag 2020 (CEST)
Quindi mancano TUTTI i miei caricamenti? --[[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 14:57, 26 mag 2020 (CEST)
Per favore, potresti confermarmi che il mio primo contributo su questa pagina, avvenne il 14 marzo di questo anno? Grazie! --[[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 15:21, 26 mag 2020 (CEST)
== La Valletta ==
Ciao, come va? La pagina [[Disposizioni foniche di organi a canne/Europa/Malta/La Valletta/La Valletta]] risulta orfana ma non saprei dove inserire il lin. In più ho l'impressione che [[Disposizioni_foniche_di_organi_a_canne/Europa/Malta/La_Valletta/Concattedrale_di_San_Giovanni_Battista|questo organo]] e [[Disposizioni_foniche_di_organi_a_canne/Europa/Malta/Reġjun_Xlokk/Il-Belt_Valletta_-_Kon-Katidral_ta%27_San_Ġwann|questo]] sia lo stesso organo. Puoi dare un'occhiata tu? --[[Utente:Hippias|<span style="font-family:Georgia, serif">Hippias</span>]] <sup>([[Discussioni utente:Hippias|msg]])</sup> 09:24, 4 dic 2020 (CET)
: Lo ho trasformati in redirect, visto che riportano nomi alternativi dello stesso luogo. Quando capitano doppioni puoi tranquillamente chiedere la cancellazione immediata, scrivendo {{tl|cancella subito|clone di etc.}}. Grazie mille e buon lavoro, --[[Utente:Hippias|<span style="font-family:Georgia, serif">Hippias</span>]] <sup>([[Discussioni utente:Hippias|msg]])</sup> 11:33, 4 dic 2020 (CET)
== Wikidata ==
Ciao :-) ti ho lasciato un messaggio su Wikidata. --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 13:56, 5 gen 2021 (CET)
== dISCREPANZA ==
Pufui, Buon Anno, desidererei avere, se possibile, un contatto mail con Te, in quanto non sono molto pratico nello smanettare qui sopra! Volevo portare alla Tua conoscenza una discrepanza. Roma, Chiesa di Gesù Bambino all'Esquilino..ha un reindirizzamento da Acilia...Mi auguro che questo messaggio Ti arrivi! Geazie per ciò che fai! Maurizio.
== Pagina ACILIA ==
Salve Pufui, vedo che è ancora presente la pagina di Città Metropolitana di Roma,Acilia..se Acilia è errata, come lo è, bisogna toglierla...non ho capito se potevo farlo io...riuscendoci..!!!! AHHHAHA!--[[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 17:16, 9 gen 2021 (CET)
== Compilazione schede DISPOSIZIONI FONICHE ==
Buongiorno Pufui, scusami, tra le mille cose, non ho capito come si può evitare di far scendere in seconda riga la dicitura "Grand'Organo", che è più lunga di "Positivo", non riesco ad allargare la cella...:
I - Grand'Organo
anzichè
I -
Grand'Organo
Grazie!!!--[[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 13:50, 24 gen 2021 (CET)
== Nuove foto ==
Ciao Pufui, ho inserito l'organo Inzoli di Ciciliano (Roma), dove si vede anche tutta la controfacciata della chiesa. Allego altre due foto della chiesa stessa intitolata alla Beata Maria Vergine Assunta in Cielo. Ho scritto a Bonizzi - Inzoli per avere qualche notizia sullo strumento, qualora ancora le avessero. Se Ti và, per favore, dai un' occhiata alla scheda...è la prima volta che mi capita un doppio scompartimento...A Cerreto avevo telefonato ma non ho fatto in tempo, andrò lunedi o martedi pomeriggio, per le foto della chiesa...
<gallery>
File:Ciciliano - Chiesa Beata Maria Vergine Assunta in Cielo.jpg|Ciciliano - Chiesa Beata Maria Vergine Assunta in Cielo
File:Ciciliano - Ciciliano - Chiesa Beata Maria Vergine Assunta in Cielo interno.jpg|Ciciliano - Ciciliano - Chiesa Beata Maria Vergine Assunta in Cielo interno
</gallery>
Ho anche caricato queste foto di SAMBUCI (Rm):
<gallery>
File:Sambuci - Buca delle elemosine nel sottopasso.jpg|Sambuci - Buca delle elemosine nel sottopasso
File:Sambuci - Chiesa di San Pietro ap. - interno.jpg|Sambuci - Chiesa di San Pietro ap. - interno
File:Sambuci - Chiesa di San Pietro ap. - soffitto.jpg|Sambuci - Chiesa di San Pietro ap. - soffitto
File:Sambuci - Chiesa di San Pietro ap.jpg|Sambuci - Chiesa di San Pietro ap.
File:Sambuci - Il Borgo.jpg|Sambuci - Il Borgo
File:Sambuci - sottopasso.jpg|Sambuci - sottopasso
</gallery>
...vedo se posso inserire anche l'organo sulla Nostra pagina...--[[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 21:13, 25 feb 2021 (CET)
: Mi sono permesso di aggiungere il tag <nowiki><gallery></nowiki> alle immagini, così la pagina di discussione è più leggibile :) --[[Utente:Hippias|<span style="font-family:Georgia, serif">Hippias</span>]] <sup>([[Discussioni utente:Hippias|msg]])</sup> 08:52, 5 mar 2021 (CET)
:: {{ping|Hippias}} Grazie mille! Ora è decisamente meglio! --[[Utente:Pufui PcPifpef|Pufui PcPifpef]] ([[Discussioni utente:Pufui PcPifpef#top|disc.]]) 18:35, 5 mar 2021 (CET)
== Modifica alla pagina dell'organo di S. Michele degli Scalzi in Pisa ==
Ciao!
Ho notato che in data 6 febbraio 2021 hai modificato la data di costruzione (da 1985 a 1986) e hai aggiunto la nota che informa che l'organo era in una Cattedrale di Monaco ed è stato installato a Pisa nel 2013. Vorrei chiederti come hai avuto tali informazioni. Ti posso assicurare che l'organo non è lì dal 2013 ma da molto prima, perché è dal 2010 che vado lì spesso a studiare sullo strumento e conosco l'organista titolare che suona lì almeno dai primi anni Duemila se non di più. Inoltre ho conosciuto personalmente l'organaro che l'ha costruito e non mi ha minimamente accennato al fatto che provenisse dall'estero, ma mi ha detto di averlo fatto ex novo proprio intorno al 1985 (non ricordo la data esatta) come precedentemente indicato. [[Utente:MaestroPedone|MaestroPedone]] ([[Discussioni utente:MaestroPedone|disc.]]) 00:05, 5 mar 2021 (CET)
:Effettivamente la somiglianza tra i due organi è impressionante. Ma certamente si tratta di due strumenti diversi. Lo si nota anche dalla disposizione fonica, che seppure simile è differente. Sono stati costruiti nello stesso periodo dalla stessa ditta, probabilmente hanno usato lo stesso progetto per realizzare i due organi. [[Utente:MaestroPedone|MaestroPedone]] ([[Discussioni utente:MaestroPedone|disc.]]) 00:00, 6 mar 2021 (CET)
== Roma, San Rocco all'Augusteo ==
Ciao Pufui, ho finalmente completato la scheda di San Rocco, non riuscivo ad avere un appuntamento....a presto!--[[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 18:51, 14 mar 2021 (CET)
== Basilica abbaziale di San Martino delle Scale, Monreale, Sicilia ==
Ciao Pufui, ho integrato questa scheda con l'organo La Grassa che è parte del Mascioni. manca la foto della consolle, potrei chiederla a Mascioni se Tu hai pronta la richiesta globale. Una cosa..per favore...inserendo su Wikipedia "Altri progetti" e leggendo "interprogetto", ho sovrapposto il link di Disposizioni su ciò che era già scritto. Purtroppo, riflettendo, ho ricordato che non c'era SOLO scritto interprogetto...ma anche una voce sull'abbazia..temo di aver eliso un collegamento.... Ancora...è possibile leggere la cronologia non solo delle città e regioni, ma nazionale? In modo da poter visualizzare tutte le novità? Grazie! --[[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 17:12, 16 feb 2022 (CET)
:Ciao, per le richieste ti mando una mail a breve. Sulla pagina Wikipedia della basilica abbaziale di San Martino alle Scale, ho provveduto a ripristinare il collegamento a Commons. Piuttosto faccio qualche modifica doverosa alla scheda su Wikibooks. Cosa intendi per "cronologia non solo delle città e regioni" e per "cronologia nazionale"? ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 16:45, 18 feb 2022 (CET)
== Foto organo Auditorium RAI di Npoli ==
Ciao Pufui, ho inserito la disposizione come sopra. La foto, di pubblico dominio, è solo su Wikipedia, non so come fare per allegarla alla nostra pagina. Ti và di pensarci Te?! Grazie!--[[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 19:24, 21 mar 2022 (CET)
:Ciao, purtroppo non ho grande dimestichezza su immagini e copyright. Potresti sentire [[Utente:Wim b|questo utente]] che già era intervenuto in questa discussione su una tematica simile. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 21:13, 21 mar 2022 (CET)
:: [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]]: Mi hanno detto che l'immagine è stata trasferita su Commons, adesso è utilizzabile. --[[User talk:Wim b|Wim b]] 18:17, 22 mar 2022 (CET)
:::{{ping|Wim b}} Grazie! ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 09:02, 23 mar 2022 (CET)
:::Grazie molte! [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 12:02, 25 mar 2022 (CET)
== Eliminazione scheda doppia ==
Buon pomeriggio Pufui, per errore ho inserito l'organo trasferito dalla Cattedrale di Arezzo ad Anghiari capoluogo, non ricordando come si faccia, ho doppiato la scheda creando la voce Frazioni. Quindi la disposizione, seppur non visibile, è rimasta anche in capoluogo....grazie! Buona Pasqua!--[[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 17:30, 16 apr 2022 (CEST)
:{{ping|Momiariani1962}} {{fatto}} --''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 22:06, 18 apr 2022 (CEST)
== Pagina non visibile ==
Ciao Pufui, ho apportato delle correzioni alla disposizione di Jesolo "Lido", S.M. Ausiliatrice. La pagina, in origine, era composta da PAESE, anzichè CAPOLUOGO e LIDO anzichè FRAZIONI. Come già accadutomi, non ricordo come si faccia accidenti anche al Covid, ho creato FRAZIONI duplicando chiaramente la disposizione, ma la disposizione che era agganciata appunto a LIDO, sicuramente, ancora esiste ma non è visibile, quindi và dato il suggerimento di cancellarla...grazie!--[[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 18:54, 24 apr 2022 (CEST)
== Utente 176.200.156.166 ==
Salve Pufui, ho notato questo nuovo Utente particolarmente nella copiatura di disposizioni da Organi bresciani. Non sò come si faccia a contattarlo direttamente. Ho apportato diverse correzioni/implementazioni a S.M. Maggiore a Sirmione, ANCHE per ciò che riguarda la scrittura HTML e noto che non la usa/copia bene. Nella chiesa, invece, non indica DOVE siano collocati i pomelli dei registri della IIa tastiera che ho annotati come puoi vedere in scheda. Grazie!--[[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 19:07, 6 mag 2022 (CEST)
:Ciao, per contattare direttamente un utente non registrato basta cliccare sul suo nome dalla cronologia (rimanda non alla pagina utente ma alla discussione); però se ha un indirizzo IP dinamico, può darsi che non leggerà mai il messaggio. Controllo la scheda che hai indicato ed eventualmente apporto delle modifiche. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 14:38, 9 mag 2022 (CEST)
== Cattedrale di Avellino ==
Le nomenclature dei registri, le maiuscole, le file, le altezze, se indicate, erano come da foto fornitami. [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 23:19, 9 lug 2022 (CEST)
:Ciao, ho armonizzato la disposizione agli standard del wikilibro, come indicato [[Disposizioni foniche di organi a canne|qui]]. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 23:10, 10 lug 2022 (CEST)
== Ecco a cosa servono le convention! ==
Caro {{PAGENAME}},
Essendo stato il mese scorso a Verbania per [[:m:ItWikiCon/2022|ItWikiCon 2022]] ho approfittato del [[:m:ItWikiCon/2022/Programma|breve ma intenso soggiorno]] per visitare la Basilica di San Vittore, e nel mezzo del materiale di restauro ho trovato un cartellone che illustrava l'opera di restauro, terminata sette anni fa, del Serassi troneggiante in cantoria. Dato che il cartello riportava la disposizione fonica l'ho fotografata per aggiungerla qui su Wikibooks. Sono stato molto letterale con una eccezione: le denominazioni in intestazione delle tastiere nel cartello sono "I tastiera" "II tastiera", "III tastiera" dunque i nomi "espressivo/grand'organo/recitativo" sono mia personale deduzione. Da quello che ti ho scritto capirai che ho citato una fonte di primissima mano presente a Intra ma non pubblicata sul web. Se questo fosse motivo di contestazione o di cancellazione non me la prenderò :-), spero comunque di aver dato un piccolo contributo al tuo bel modulo.
P.S. se avessi bisogno di controlli o riscontri autottici per gli organi di Verona e provincia domanda pure. '''[[:s:utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[:s:Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 18:40, 11 nov 2022 (CET)
:{{ping|OrbiliusMagister}} Ciao! Grazie infinite per la disposizione che hai inserito. Ogni singolo contributo è benvenuto e prezioso.
:Come potrai notare, ho apportato qualche piccola modifica, anche approfittando del fatto di avere a mia disposizione una fonte con qualche notizia in più. Qualora ti capitasse in futuro qualche altra disposizione fonica tra le mani, eventualmente anche prendendola dalla consolle stessa dell'organo, non esitare a inserirla in questo wikilibro. Nel frattempo, grazie anche per la tua disponibilità su Verona e dintorni. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 23:44, 11 nov 2022 (CET)
== Non uniformità da parte di un Utente ==
Pufui buongiorno, come stai... ho inviato la stessa anche ad Hippias. Ho invitato l'amico Lorenzo Ferreri a pubblicare le fotografie come già si possono vedere su altre schede (formato, soggetti, posizione sulla scheda ecc.), per tutta risposta ho ritrovato, per due volte, la scheda impostata alla "Sua" maniera ed ho provveduto, una sola volta, ad uniformarla ( Disposizioni foniche di organi a canne/Italia/Piemonte/Città metropolitana di Torino/Verrua Savoia/Verrua Savoia - Chiesa di San Giovanni Battista ). Nella prima correzione, avevo provveduto ad eliminare la fotografia del cartellino dell'organaro costruttore e ad affiancare (Doppia immagine) le foto di corpo e coinsolle che erano molto distanti e con allegata la didascalia. Al momento, l'Utente, ha ripubblicato le foto alla sua maniera. Volessi seguire anche te il nostro Amico, grazie! [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 12:19, 13 apr 2023 (CEST)
:{{ping|Momimariani1962}} Ciao, grazie per la segnalazione. Provvedo a seguire la vicenda. Grazie per il tuo contributo! ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 21:33, 14 apr 2023 (CEST)
::A presto Pufui! [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 10:52, 15 apr 2023 (CEST)
== Organo Mossini (SO) ==
Buongiorno,
Per quanto riguarda l'organo di Mossini, non avevo aggiunto l'indicazione dei piedi ai manuali in quanto non era stata indicata da Pradella.
Inoltre, anche per il Fiffaro è scritto "in unione col principale in eco".
L'indicazione dei piedi va sempre inserita?
Le informazioni, anche se scritte, vanno messe nelle note?
Grazie! [[Utente:Mattia Gusmerini|Mattia Gusmerini]] ([[Discussioni utente:Mattia Gusmerini|disc.]]) [[Utente:Mattia Gusmerini|Mattia Gusmerini]] ([[Discussioni utente:Mattia Gusmerini|disc.]]) 09:17, 18 lug 2023 (CEST)
:Buongiorno, l'altezza in piedi è sempre metterla anche se non riportata in consolle (laddove sia comunque certa e non ipotizzata). Informazioni accessorie, come derivazioni o registri che ne azionano anche altri, vanno messe in nota. Per qualsiasi dubbio, sono a disposizione. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 14:50, 19 lug 2023 (CEST)
::Grazie mille! [[Utente:Mattia Gusmerini|Mattia Gusmerini]] ([[Discussioni utente:Mattia Gusmerini|disc.]]) 20:15, 19 lug 2023 (CEST)
== Colorno ==
Carissimo, ho inserito Colorno, provincia di Parma. Organo Serassi molto complesso, anche perchè le denominazioni non riesco a leggerle sullo strumento. Se volessi dare un'occhiata anche te. Cmnq ho scritto una mail alla segreteria che mi ha inviato il materiale chiedendo di supervisionare la bontà dei dati. [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 01:01, 29 ago 2023 (CEST)
:Ciao, grazie per l'inserimento, ho provveduto a fare qualche modifica. Effettivamente come disposizione è un po' intricata! ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 18:46, 31 ago 2023 (CEST)
== Errore caricamento scheda ==
Buonasera Pufui, ero un pò stanco...per la scheda Ronciglione ho saltato la pagina "Disposizioni....per edificio", quella di "Capoluogo" e "Frazioni" per intenderci. Potresti correggere per favore, ho provato ma non ho capito....Grazie! [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 21:53, 3 set 2023 (CEST)
:Buongiorno, ho provveduto a fare la modifica. Grazie per la disposizione. Prossimamente ne caricherò alcune di quell'area, con le relative foto (San Martino e San Giovanni Decollato a Tuscania, San Clemente a Latera, Santo Sepolcro ad Acquapendente); purtroppo non ho avuto la possibilità di reperire quelle di Santa Maria delle Grazie a Montefiascone e del duomo di Tuscania. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 10:20, 4 set 2023 (CEST)
== Ridenominazione ==
Buon pomeriggio Pufui, ho caricato delle foto in merito a Disposizioni foniche di organi a canne/Italia/Lazio/Provincia di Viterbo/Ronciglione/Ronciglione - Oratorio del Santissimo Rosario , dove si ritraeva la base del somiere, con i resti di un cartiglio dal quale sembrava potesse uscire fuori il nome di Giacomo Alari. Sicuramente ho sbagliato la catalogazione scrivendo, invece di "Organo a canne", "Somiere". Chiaramente andando su Ronciglione, organo a canne tali foto non si vedono e non torna utile la loro presenza. Potresti ridenominarle per favore? La pagina è quella dove si scrive, in genere, "organo a canne" o "consolle"...che forse sarebbe meglio scrivere sempre e solo "Organo a canne"...Grazie! [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 15:07, 9 set 2023 (CEST)
:{{ping|Momimariani1962}} Buon pomeriggio, perdonami se solitamente ci metto un po' a rispondere, ma non riesco a collegarmi sempre in tempo reale. Sinceramente non ho capito la tua richiesta, però ho visto che forse Hippias ti ha risolto il problema; è così? Ti posso ancora essere utile per qualcosa? Approfitto per chiederti, visto che hai pubblicato foto dell'organo maggiore, se per caso hai la disposizione del positivo che credo stia nella cantoria-coretto alla sinistra dell'abside: dal basso si vedono delle portelle dipinte, e non si capisce se sia un organo o un armadio. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 18:00, 11 set 2023 (CEST)
::Ciao Pufui..non ho capito di quale chiesa...forse ti riferisci a Sutri? [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 23:02, 14 set 2023 (CEST)
:::Sì, scusa, mi riferivo al Duomo di Sutri. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 08:47, 15 set 2023 (CEST)
::::Buongiorno, no è un armadio per reliquie..purtroppo! [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 13:30, 15 set 2023 (CEST)
::::..ho aperto la Tua pagina per scrupolo...infatti non mi arrivano i Tuoi avvisi...neanche per mail... [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 13:31, 15 set 2023 (CEST)
:::::{{ping|Momimariani1962}} Meglio che sia un armadio anziché un organo, così c'è una disposizione in meno da prendere.
:::::Forse non ti sono arrivate notifiche perché ho dimenticato di mettere il ping. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 13:39, 15 set 2023 (CEST)
::::::Auguri a Noi!!!...ho inserito il 4000!!!!! [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 14:01, 15 set 2023 (CEST)
:::::::{{ping|Momimariani1962}} Evviva! ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 16:41, 16 set 2023 (CEST)
== Rotazione fotografie ==
Buongiorno Pufui, noto che nonostante abbia inviato due volte la richiesta, le foto di Ariccia non le hanno ruotate. Sai come segnalare la cosa? [[Speciale:Contributi/5.168.87.221|5.168.87.221]] 13:18, 21 ott 2023 (CEST)
:Ciao {{ping|Momimariani1962}} (presumo che m'abbia scritto tu), non ho dimestichezza con le pratiche di rotazione. Ho visto che la rotazione delle immagini è stata affidata al bot dell'utente Steinsplitter, potresti scrivergli direttamente nella sua [[commons:User talk:Steinsplitter|pagina di discussione su Commons]]. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 22:44, 21 ott 2023 (CEST)
::Grazie Pufui, ok...sì, ero io...dal cellulare, una volta che ottengo l'accesso, non riesco a ritrovarti!!! [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 19:16, 22 ott 2023 (CEST)
::Pufui buonasera, ritengo di aver capito che Steinsplitter è un sistema semiautomatico, non totalmente umano e che probabilmente è stato disattivato per malfunzionamento. Se avessi qualche idea sul come provvedere.... [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 20:33, 25 ott 2023 (CEST)
:::Buonasera {{ping|Momimariani1962}}, prova a rivolgerti su Wikipedia al ''Progetto:Laboratorio grafico/Immagini da migliorare'', nella descrizione, spiegando il problema e che le immagini sono caricate Commons e destinate principalmente a Wikibooks.su
:::''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 22:13, 25 ott 2023 (CEST)
== San Girolamo dei Croati ==
Carissimo Pufui buongiorno! Avevo visitato la chiesa mesi fà, ma la cantoria non era ancora raggiungibile, causa un problema alle scale. Dovrò comunque tornarci perchè, a mio avviso, se non fotografiamo la consolle la scheda perde del 50%..e poi, è una dimostrazione del sopralluogo effettuato! [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 12:22, 20 nov 2023 (CET)
:{{ping|Momimariani1962}} Buon pomeriggio! Puoi risparmiarti la gita perché le foto di organo e consolle ce le ho, prima o poi le caricherò. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 16:21, 20 nov 2023 (CET)
::Grande!!! [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 20:17, 22 nov 2023 (CET)
== Specificazione ==
salve Pufui, Hippias mi ha sistemato la nuova scheda di San G.Battista a Magione (PG), ma non sò se è stato incrementato il totale. Ho poi inviato questo messaggio: "Carissimo Hippias non è serata, scusami....ho sbagliato a denominare due foto : DENOMINAZIONE ERRATA : Amelia-S.Fermina-ogano a destra - DENOMINAZIONE ESATTA : Orte-S.M.Assunta-organo transetto destro . Stesso dicasi dell'altra foto errata, stessa chiesa ma transetto opposto, dove chiaramente trovasi "sinistro". Ho confuso le foto di due città. Ho provato a smanettare ma, senza che ti racconti, non sono riuscito. Ho richiesto anche la rotazione ma, se ritieni, chiedila di nuovo. Le inserirò dopo la nuova denominazione, grazie!", ma non è intervenuto, le foto le ho pubblicate lo stesso. [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 20:16, 22 nov 2023 (CET)
:{{ping|Momimariani1962}} Ciao, ho provveduto a correggere i nomi. Inoltre ho tolto dalla scheda la foto della cantoria di sinistra, perché c'è una mostra d'organo muta, realizzata solo per simmetria. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 13:29, 24 nov 2023 (CET)
::Buonasera Pufui! Ah ok, grazie mille! Per l'elisione, grazie, credevo fosse una disposizione mancante! [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 19:54, 25 nov 2023 (CET)
== Incremento totale ==
Ciao Pufui, non ho capito e non saprei come accertarmene, se Hippias ha incrementato il totale di una unità, quando mi ha "riesumato" la pagina di Perugia, Magione, San Giovanni Battista che era scomparsa mentre la stavo pubblicando. Ho chiesto anche a lui, tempo fà, ma non risponde. Grazie. [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 20:47, 29 nov 2023 (CET)
:È una cosa sulla quale solo lui può risponderti, non saprei come aiutarti. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 22:00, 29 nov 2023 (CET)
== Errata collocazione e difformità scheda ==
Pufui buon pomeriggio, purtroppo, per motivi di lavoro, per diversi giorni non avrò molto tempo libero. Desidero segnalare la scheda della chiesa di N.S. del Sacro Cuore di Gesù, erroneamente collocata a Lucca nella sezione Frazioni, và spostata nel Comune di Camaiore (LU), sempre nelle Frazioni, cioè in CAPEZZANO PIANORE. La stessa è stata compilata in un modo, almeno a mio modesto avviso, non conforme. Se riesco inserisco le fotografie cedutemi dal Maestro Puccini in persona.
P.S. sempre per Magione, vedi te se riesci a dedurre se il totale delle disposizioni fu incrementato. [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 14:45, 7 dic 2023 (CET)
:{{ping|Momimariani1962}} In questo periodo riesco ad essere poco presente. Ho rivisto e corretto la scheda di Capezzano. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 19:47, 18 dic 2023 (CET)
::Infinite grazie Pufui! Ho notato,da qualche tempo e forse te lo dissi, dei tempi lunghissimi per ottenere la rotazione delle fotografie. [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 14:45, 8 gen 2024 (CET)
== Aversa ==
Ciao Pufui, no non riesco a pubblicare la scheda della chiesa di San Pietro a Maiella...rimane occultata....la descrizione del difetto l'ho lasciata sull'altra pagina... [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 14:34, 21 mag 2024 (CEST)
:Ciao, prova a inserire tutto il contenuto qua sotto, poi cerco io di pubblicare la scheda. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 16:41, 21 mag 2024 (CEST)
== Schede organi ==
Pufui buongiorno e ben ritrovato! Innanzitutto grazie mille per le tue supervisioni, desideravo però informarti di una cosa...difficilmente sbaglio le compilazioni anzi, ricontrollo più volte; la mia caratteristica, nel caricare i dati, è quella di copiare pedissequamente ciò che trovo scritto sui registri e sui cartellini senza aggiungere MAI nulla, come fossi gli "occhi" di chi li legge dal vivo. Mi riferisco alle correzioni che hai apportate sullo strumento collocato a Martinsicuro...TUTTO ciò che hai corretto era ciò che era scritto sulla consolle...ma come, le ancie se sono segnate in rosso lo evidenziamo e poi correggiamo ciò che scrive l'organaro? [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 09:44, 19 ago 2024 (CEST)
:Ciao, le modifiche che ho fatto sono finalizzate a rendere conforme ad un unico modello comune tutte le disposizioni foniche, motivo per cui ad esempio in nessuna disposizione si usano abbreviazioni (tanto più che ogni organaro potrebbe abbreviare come preferisce, in maniera differente dagli altri). Per lo stesso motivo non ha senso trovare in una disposizione "Primo manuale", in quella dopo "Prima tastiera", in una terza "Primo organo" eccetera: si mette il numero romano in tutte e si ha un risultato ordinato e armonico. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 15:44, 20 ago 2024 (CEST)
::Ciao, con {{ping|Momimariani1962}} ci chiedevamo: come si contano esattamente le schede del libro sulle disposizioni foniche? Perché vedo anonimi aggiungere schede ma non sempre aggiornano il conteggio generale. Hai suggerimenti? — [[Utente:Hippias|<span style="font-family:Georgia, serif">Hippias</span>]] <sup>([[Discussioni utente:Hippias|msg]])</sup> 18:43, 14 set 2024 (CEST)
:::Per il conteggio è semplice...ogni disposizione, quindi ogni organo, si conta per una disposizione. Ossia, se in una chiesa ci sono 3 organi e li censiamo e schediamo tutti e 3, il conteggio aumenta di 3. Sarebbe stato bello un sistema semiautomatico di incremento del totale. Se un giorno riuscissimo a controllare BENE, potremmo anche, con santa pazienza, ricontrollare tutto il wikilibro città per città. [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 09:50, 15 set 2024 (CEST)
::::Ciao {{ping|Hippias}}, come dice {{ping|Momimariani1962}} ogni disposizione vale 1. Quindi se in una pagina (relativa ad un edificio) ci sono 4 disposizioni, il conteggio andrà avanti di quattro unità. Ciò anche nel caso di più disposizioni per un singolo organo (ad esempio perché dotato di più consolle, ciascuna con la propria disposizione, oppure perché riportate anche disposizioni precedenti). ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 17:11, 15 set 2024 (CEST)
::Io mi riferivo alle sole denominazioni dei registri. Per queste, l'uniformità, non è corretta...una pubblicazione "enciclopedica" dovrebbe riportare lo storico non l'interpretazione. Es.: "Dec. V". Perché non riportarla così pedissequamente.. [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 09:54, 15 set 2024 (CEST)
:::Ciao {{ping|Momimariani1962}}, sono scelte editoriali. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 17:12, 15 set 2024 (CEST)
::::Và bene Pufui, grazie! [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 15:22, 16 set 2024 (CEST)
:::::Grazie a te! ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 17:26, 16 set 2024 (CEST)
== Scheda Chiesa Santissimo Nome di Gesù all'Argentina (del Gesù) a Roma ==
Pufui buon pomeriggio. A parte il fatto, che sappia io, Santissimo non avrebbero dovuto usarlo...un Santissimo non è più santo di un Santo....:). Ho sostituito le foto della scheda, ora sono più definite e ...senza lampadari...ho caricato anche la consolle ma non sò come/dove metterla...Ti và di dare un'occhiata? Grazie! [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 14:55, 24 set 2024 (CEST)
:Buon pomeriggio, l'utilizzo dell'aggettivo "Santissimo" è del tutto lecito dal momento che non si parla di un santo "qualunque", ma di Gesù stesso. Invece è improprio dire "Santissimi" quando si tratta di più santi (ad esempio "Santissimi Apostoli", "Santissimi Pietro e Paolo", etc...). Grazie per le foto, le ho inserite tutte in un'unica galleria. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 16:47, 24 set 2024 (CEST)
== Eliminazione scheda ==
Buongiorno Pufui, per errore ho caricato la scheda a Trevi e non a Trevi nel Lazio, avevo capito male dal recensore. Ora ho messo la scheda al posto giusto ma, come sai, non sono stato istruito nell' eliminare correttamente la scheda doppione errata. Grazie!
[[Disposizioni foniche di organi a canne/Italia/Umbria/Provincia di Perugia/Trevi/Trevi - Collegiata di Santa Maria Assunta]] [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 14:29, 29 set 2024 (CEST)
:Ciao, ho spostato la pagina cambiando il nome con quello della chiesa parrocchiale di Trevi nell'Umbria, del cui organo avevo la disposizione ancora da pubblicare (le foto le caricherò in un secondo momento). ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 17:02, 30 set 2024 (CEST)
::Grazie Pufui, scusami ma non mi ha segnalato l'arrivo di una notifica... [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 15:08, 5 ott 2024 (CEST)
== Organi della provincia di Bergamo ==
Buonasera Pufui, ho provveduto ad inserire nel libro numerosi organi presenti in provincia di Bergamo. Puoi controllare la correttezza del mio operato? Grazie mille e scusa per il disturbo! [[Utente:Cesarecatt|Cesarecatt]] ([[Discussioni utente:Cesarecatt|disc.]]) 18:09, 8 nov 2024 (CET)
:Ciao, nessun disturbo assolutamente. Grazie per i caricamenti. Per ora ho fatto alcune correzioni alle ultime due disposizioni che hai caricato. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 16:19, 15 nov 2024 (CET)
{{Disposizioni foniche di organi a canne}}
* '''Costruttore:''' Giovanni Giudici
* '''Anno:''' 1853-1855
* '''Restauri/modifiche:''' Pietro Corna (2012-2013)
* '''Canne:''' 2311 + 27 campanelli
* '''Trasmissione:''' meccanica
* '''Tastiere:''' 2 di 61 note con prima ottava cromatica estesa (''Do<small>1</small>''-''Do<small>6</small>'', divisione Bassi/Soprani ''Do#<small>3</small>''-''Re<small>3</small>'')
* '''Pedaliera:''' a leggio di 17 note (''Do<small>1</small>''-''Mi<small>3</small>'') + pedali della ''Terza mano'' e del ''Timballone''
* '''Collocazione:''' in corpo unico, sulla cantoria alla sinistra del presbiterio
* '''Accessori:''' ''Tiratutti dell'Organo Eco'', ''Corno Inglese'', ''Trombe'', ''Ottavino'', ''Unione tastiere'', ''Rollo'', ''Gelosia dell'Organo Eco'', ''Combinazione libera alla lombarda del Grand'Organo e del Pedale''
{| border="0" cellspacing="0" cellpadding="20" style="border-collapse:collapse;"
| style="vertical-align:top" |
{| border="0"
| colspan=2 | '''I - Grand'Organo – ''Concerto'''''
----
|-
|Campanelli ||
|-
|Cornetto || 3 file Soprani
|-
|Fagotti || 8' Bassi
|-
|Clarone || 4' Bassi
|-
|Trombe || 16' Soprani
|-
|Trombe || 8' Soprani
|-
|Corno inglese || 16' Soprani
|-
|Viola || 4' Bassi
|-
|Flauto traverso || 8' Soprani
|-
|Violone || 8' Bassi
|-
|Ottavino || 2' Soprani
|-
|Corni dolci || 16' Soprani
|-
|Flageoletto || 1' Bassi
|}
| style="vertical-align:top" |
{| border="0"
| colspan=2 | '''I - Grand'Organo – ''Ripieno'''''
----
|-
|Principale || 16' Bassi
|-
|Principale || 16' Soprani
|-
|Ottava || 4' Bassi
|-
|Ottava || 4' Soprani
|-
|Duodecima || 2.2/3' Bassi
|-
|Quintadecima || 4' Soprani
|-
|Due di Ripieno || 2 2/3' Soprani
|-
|Due di Ripieno || 1 1/3' Soprani
|}
| style="vertical-align:top" |
{| border="0"
| colspan=2 | '''II - Organo Eco'''
----
|-
|Principale || Bassi
|-
|Principale || Soprani
|-
|Ottava || Bassi
|-
|Ottava || Soprani
|-
|Duodecima || 5 1/3'
|-
|Quintadecima || 4'
|-
|Due di Ripieno || 2 2/3'
|-
|Due di Ripieno || 1 1/3'
|-
|Cornetto (3 file) || Soprani
|-
|Viola || Bassi
|-
|Flutta in Selva || Soprani 8'
|-
|Ottavino || 2' Soprani
|-
|Voce umana || 8' Soprani
|-
|Violoncello || Bassi 8'
|-
|Violoncello || Soprani 8'
|}
| style="vertical-align:top" |
{| border="0"
| colspan=2 | '''Pedale'''
----
|-
|Contrabbassi e Rinforzi || 16'
|-
|Bassi || 8'
|-
|Timballi ||
|-
|Bombarde di 12' ||
|-
|Voce Umana ||
|}
|}
== Altri progetti ==
{{ip|w=Chiesa di Santo Stefano (Villa di Serio)|w_preposizione=sulla|w_etichetta=chiesa di Santo Stefano Protomartire a Villa di Serio}}
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|url=https://www.pietrocornaorganaro.it/SchedaOrganoRestaurato/Scheda.html?title=60-Giovanni%20Giudici%201853-54|titolo=Giovanni Giudici 1853/54 - Villa di Serio (BG)|sito=pietrocornaorganaro.it|accesso=19 novembre 2024}}
== Inclinazione ==
Ciao Pufui, ho inserito questa scheda ma, il programma che usavo normalmente, non mi stà più funzionando. Sarebbe preferibile inclinare di 1°, forse 2°, la fotografia del corpo fonico. [[Disposizioni foniche di organi a canne/Italia/Lazio/Città metropolitana di Roma/San Gregorio da Sassola/San Gregorio da Sassola - Chiesa di S. Gregorio Magno]] Grazie! [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 15:18, 12 dic 2024 (CET)
:Ciao, non appena ne ho la possibilità provvedo. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 20:34, 12 dic 2024 (CET)
::{{ping|Momimariani1962}} Fatto! ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 17:38, 13 dic 2024 (CET)
:::Grazie!!!! [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 20:10, 13 dic 2024 (CET)
== Controllo ==
Pufui Buon Anno! Per gentilezza, un controllo sulla difformità di compilazione ed assegnazione delle pagine che inserisce Mattia Gusmerini. [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 22:09, 3 gen 2025 (CET)
:Buon anno a te, ne ho rivista qualcuna, non sono poche. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 17:54, 7 gen 2025 (CET)
== San Quirico ==
Scusate il disturbo (pingo anche {{ping|Momimariani1962}}): sapete dove va la scheda [[San Quirico]]? Da una ricerca basandomi sui pochi dati presenti, sembrerebbe una frazione di [[w:Valdagno|Valdagno]], ma non so quale chiesa sia. Voi potete verificare in qualche modo? — [[Utente:Hippias|<span style="font-family:Georgia, serif">Hippias</span>]] <sup>([[Discussioni utente:Hippias|msg]])</sup> 12:19, 16 feb 2025 (CET)
:Potrebbe essere la [https://www.google.com/maps/place/Chiesa+parrocchiale+di+San+Quirico/@45.6764868,11.2721054,3a,75y,90t/data=!3m8!1e2!3m6!1sAF1QipMKnxyF896PNPGuEtle9NIx1bxz4tz299Couyau!2e10!3e12!6shttps:%2F%2Flh5.googleusercontent.com%2Fp%2FAF1QipMKnxyF896PNPGuEtle9NIx1bxz4tz299Couyau%3Dw239-h100-k-no!7i4032!8i1681!4m7!3m6!1s0x4778b29bc9e5c909:0xe5deb6943a8b6adf!8m2!3d45.676547!4d11.272087!10e5!16s%2Fg%2F11b76fz1pt?entry=ttu&g_ep=EgoyMDI1MDIxMi4wIKXMDSoJLDEwMjExNDU1SAFQAw%3D%3D chiesa parrocchiale], ma dall'unica foto del presbiterio che c'è su Maps, non sembrerebbe esserci un organo a canne (a meno che non sia nascosto dall'altare barocco). ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 17:37, 17 feb 2025 (CET)
:Salve ragazzi, scusate la mia assenza..problematiche umane varie...dal web ho trovato questa informazione : "..L'organo a canne presente nella chiesa di San Quirico, frazione di Valdagno, è un organo a canne di medie dimensioni, costruito nel 1963 dalla ditta De Marchi di Thiene (Vicenza). Descrizione:
:* L'organo è dotato di due tastiere e pedale, con un totale di 23 registri.
:* È caratterizzato da un suono ricco e caldo, tipico degli organi del Veneto.
:* Le canne sono prevalentemente in metallo, con alcune in legno.
:* La cassa armonica è collocata sopra la porta principale della chiesa.
:* Stile:
:** L'organo ha un'architettura di tipo romantico.
:** Il suo stile è caratterizzato da un'ampia gamma di registri che consentono di esprimere un'ampia gamma di emozioni. Note:
:** Il suono dell'organo è stato recentemente restaurato.
:** L'organo è un'importante testimonianza della storia musicale della zona."
:[[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 19:30, 9 mag 2025 (CEST)
::Nel catalogo Mascioni, è presente l'Op.840, II/P, 24 registri, E, costruito per il seminario di Vicenza e trasferito nella "Parrocchiale di S.Quirico". Tale chiesa è, sicuramente, quella nella frazione San Quirico nel Comune di Valdagno (VI), parroco Don Antonio Zanella, tel. 0445473024, sanquirico@parrocchia.vicenza.it [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 19:44, 9 mag 2025 (CEST)
:::Voce spostata e formattata. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 23:09, 10 mag 2025 (CEST)
== Foto da aggiungere ad Avellino ==
Buon pomeriggio Pufui, se per gentilezza potessi aggiungere queste ulteriori 2 foto alle 3 già in rete su: Disposizioni foniche di organi a canne/Italia/Campania/Provincia di Avellino/Avellino/Avellino - Chiesa della Madonna della Salette. Grazie!
1)
[[File:Avellino-Madonna_de_la_Salette-organo_corpo_dx.jpg|miniatura|Avellino-Madonna de la Salette-organo corpo dx]]
2)
[[File:Avellino-Madonna_de_la_Salette-organo_corpo_sx.jpg|miniatura|Avellino-Madonna de la Salette-organo corpo sx]]
[[Speciale:Contributi/2.195.130.234|2.195.130.234]] 14:22, 19 giu 2025 (CEST)
:..non capisco, ero già dentro "l'ambiente Wiki" e non mi ha lasciato firmare la discussione... [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 14:24, 19 giu 2025 (CEST)
::{{ping|Momimariani1962}}, Ciao, {{fatto}} e con l'occasione ho anche corretto altre cosette. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 23:37, 19 giu 2025 (CEST)
:::Grazie, Inimmaginabile Pufui!!!! [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 16:18, 24 giu 2025 (CEST)
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478085
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2025-06-24T14:54:55Z
Momimariani1962
41308
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{| width="100%" cellspacing="0" cellpadding="6" style="font-size:95%; line-height: 15px; background: #faf6ed; border: 1px solid #faecc8;"
|-
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{{Suggerimento casuale}}
|}
== Indice a dx ==
Ciao! L'indice a destra va aggiornato?? Magari ci fermiamo alla provincia, sennò diventa abnorme!!! --[[Utente:Ffeeddee|Ffeeddee]] ([[Discussioni utente:Ffeeddee|disc.]]) 20:39, 18 gen 2015 (CET)
:Ola, ho avuto un po' di tempo in questi giorni e ho aggiunto qualche df. Sto cercando di metterne una per regione, così da sobbarcarmi il lavoro di creazione delle pagine di regioni, province, ecc..., così che poi diventa tutto più semplice per chi volesse aiutarci (...). Mi chiedo se nel box, ora che inizia ad essere più completo, non sia da fermarci alle regioni: le province/Città metropolitane sono 110, forse un po' troppe! Vedi tu, comunque, sei tu il "babbo" del progetto! Ciao! --[[Utente:Ffeeddee|Ffeeddee]] ([[Discussioni utente:Ffeeddee|disc.]]) 11:41, 24 feb 2015 (CET)
== Disposizioni foniche ==
Sai cosa? Un link diretto dalla pagina della disposizione alla pagina dell'edificio su wiki? Ha senso? --[[Utente:Ffeeddee|Ffeeddee]] ([[Discussioni utente:Ffeeddee|disc.]]) 22:01, 18 gen 2015 (CET)
: Ooook. Però ti dico, almeno in fase di trasloco credo farò solo copia-incolla delle disposizioni: il tempo è poco e il lavoro tanto! Finito il trasloco, poi magari correggo secondo gli standard! --[[Utente:Ffeeddee|Ffeeddee]] ([[Discussioni utente:Ffeeddee|disc.]]) 10:22, 19 gen 2015 (CET)
== Wiki ==
Ciao! Spesso non togli la categoria "Disposizioni foniche di organi a canne" dalle pagine Wikipedia quando ormai si è cancellata. E' una scelta consapevole o una dimenticanza? io di solito la tolgo, sbaglio? --[[Utente:Ffeeddee|Ffeeddee]] ([[Discussioni utente:Ffeeddee|disc.]]) 13:53, 28 feb 2015 (CET)
== Pagine da rinominare ==
Ciao, visto che sei il principale contributore del libro ''Disposizioni foniche per organi'', ti segnalo tre pagine da spostare: ''* Brescia - Cattedrale S.Maria Assunta (Duomo Nuovo)'' e ''Cattedrale S.Maria Assunta (Duomo Nuovo)'', ''Cattedrale S.Maria Assunta (Duomo Nuovo) (Organo Tonoli-Porro)''. Lo farei io ma non saprei dove inserirle. Buona serata. --[[Utente:Hippias|<span style="font-family:Georgia, serif">Hippias</span>]] <sup>''[[Discussioni utente:Hippias|Dica dica...]]''</sup> 18:14, 11 nov 2015 (CET)
:Ho fatto io. Vedi [[Disposizioni foniche di organi a canne/Europa/Italia/Lombardia/Provincia di Brescia/Brescia|qui]] se va bene. --[[Utente:Hippias|<span style="font-family:Georgia, serif">Hippias</span>]] <sup>''[[Discussioni utente:Hippias|Dica dica...]]''</sup> 18:50, 13 nov 2015 (CET)
== Provincia di Palermo ==
Ciao! Ti avviso che esistono due pagine: Provincia di Palermo e Città Metropolitana di Palermo! --[[Utente:Ffeeddee|Ffeeddee]] ([[Discussioni utente:Ffeeddee|disc.]]) 14:12, 23 gen 2016 (CET)
:Ciao! Sono incappato proprio ora in quelle due pagine. Possono essere fuse o devo restare separate? Al momento ''Disposizioni foniche di organi a canne/Europa/Italia/Sicilia/Provincia di Palermo/Palermo'' risulta orfana. Buona domenica! --[[Utente:Hippias|<span style="font-family:Georgia, serif">Hippias</span>]] <sup>''[[Discussioni utente:Hippias|Dica dica...]]''</sup> 14:55, 8 mag 2016 (CEST)
== Borse Alessio Guidetti per Wikimania 2016 ==
{|style="width: 100%; border: 2px solid #a3bfb1; padding:10px; margin-bottom:1em; background-color: #cef2e0;"
|[[File:Wikimedia Italia-logo.svg|60px|link=]]
|<div style="text-align: center;"><span style="font-size: larger;">'''Ciao, un messaggio dalla Commissione Borse Alessio Guidetti'''</span>
Ciao, come forse saprai quest'anno Wikimania, il raduno annuale delle comunità Wikimedia, si terrà a Esino Lario (Lecco) dal 22 al 28 giugno. <br />
Come per le scorse edizioni dell'evento, anche per il 2016 l'associazione [http://www.wikimedia.it/ Wikimedia Italia] intende rendere disponibili alcune borse di partecipazione.<br/>
Potete trovare il '''bando di partecipazione''' con tutti i dettagli a [http://wiki.wikimedia.it/wiki/Programma_borse_di_partecipazione_%22Alessio_Guidetti%22_per_Wikimania_2016 questo link].<br/>
La scadenza è il 30 aprile 2016, ore 23:59 CEST.<br/>
Trovate invece tutte le informazioni su Wikimania Esino Lario sul [http://wikimania2016.wikimedia.org sito ufficiale dell'evento] <br />
Grazie, e un sincero augurio di buon lavoro e buon divertimento sull'enciclopedia libera :-)
----
<small>per non ricevere più questa [[:m:MassMessage/it|tipologia di messaggi]] rimuovi il tuo nome da [[:m:User:Alexmar983/MassMessageList|queste liste]]</small>
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</div>
|}--[[Utente:Alexmar983|Alexmar983]] ([[Discussioni utente:Alexmar983|disc.]]) 14:08, 24 apr 2016 (CEST)
== Provincia di Faenza ==
Ciao! Guarda che non esiste la Provincia di Faenza! --[[Utente:Ffeeddee|Ffeeddee]] ([[Discussioni utente:Ffeeddee|disc.]]) 23:29, 19 ott 2016 (CEST)
:Mi sa che tocca a te perché non so come si faccia ad eliminare le pagine! Scusa se sono un po' assente da questo progetto (e da wiki in generale) ma non ho più il tempo che avevo prima, purtroppo! --[[Utente:Ffeeddee|Ffeeddee]] ([[Discussioni utente:Ffeeddee|disc.]]) 22:40, 27 ott 2016 (CEST)
== Nuovo modulo ==
Ciao, ti segnalo la pagina [[San Pietro Cesena]] che è stata creata da un anonimo e dovrebbe rientrare nel libro sulle disposizioni foniche per organi. Io però non saprei dove inserirla... meglio che lo lasci fare a te. Grazie e buona domenica! --[[Utente:Hippias|<span style="font-family:Georgia, serif">Hippias</span>]] <sup>''[[Discussioni utente:Hippias|Dica dica...]]''</sup> 13:09, 5 feb 2017 (CET)
== Venezia ==
Ciao. ho visto che continui un cospicuo lavoro sulle disposizioni foniche degli organi (togliendole da wikipedia)… nonostante mi pare che ti abbiano un po' lasciato solo. Se ti può essere utile, volevo segnalarti che per alcune chiese di Venezia (ma non solo in quella città, immagino) è rimasta la descrizione su wikipedia e non c'è invece sul libro: [[w:Chiesa della Madonna dell'Orto|Madonna dell'Orto]], [[w:Basilica di San Pietro di Castello|San Pietro di Castello]], [[w:Chiesa dei Gesuati|Gesuati]], [[w:Basilica di Santa Maria della Salute|Madonna della Salute]], [[w:Chiesa di Santa Maria del Giglio (Venezia)|Santa Maria del Giglio]], [[w:Chiesa di San Cassiano (Venezia)|San Cassiano]], [[w:Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari|Frari]], [[w:Basilica di San Giorgio Maggiore|San Giorgio Maggiore]] oltreché la pagina specifica sull'[[w:Organo della chiesa di San Salvador a Venezia|organo di San Salvador]].--[[Utente:Zanekost|Zanekost]] ([[Discussioni utente:Zanekost|disc.]]) 18:19, 1 dic 2018 (CET)
:Buon lavoro allora!…--[[Utente:Zanekost|Zanekost]] ([[Discussioni utente:Zanekost|disc.]]) 12:58, 3 dic 2018 (CET)…
== Blocco da parte del filtro ==
Ciao, scusa per il blocco che ti ha messo il filtro anti abusi, è stato un falso positivo (che ha bloccato pure me oltretutto), ho disttivato il filtro perché non serviva più ed ho fatto la tua modifica al posto tuo. --[[User talk:Wim b|Wim b]] 14:06, 17 mag 2019 (CEST)
:{{ping|Wim b}} Grazie mille per avermi sbloccato e per la modifica! --[[Utente:Pufui PcPifpef|Pufui PcPifpef]] ([[Discussioni utente:Pufui PcPifpef#top|disc.]]) 15:28, 17 mag 2019 (CEST)
== Pagina sugli organi di Palermo ==
Ciao, ho visto che hai riorganizzato la pagina sugli organi di Palermo, in cui ho inserito io la maggior parte delle disp.foniche. Due appunti sono necessari, pero': (1) La Basilica della SS.Trinita' del Cancelliere e' la stessa (chiesa e organo) della Chiesa della Magione, quindi c'e' una duplicazione. (2) Casa Professa e' la casa principale dei Gesuiti a Palermo. La chiesa adiacente e' la Chiesa del Gesu', mentre l'attuale voce "Casa Professa" si riferisce alla Cappella del Sabato, interna alla Casa e non accessibile dall'esterno, ma a parte questo e' luogo di Culto e non "altro edificio". Casomai si potrebbe rinominarla "Cappella del Sabato (Casa Professa)". Oppure, si potrebbe considerare come cappella annessa (non visitabile) della Chiesa del Gesu', ed accorpare le due pagine, con le opportune annotazioni. Grazie!
Ho capito. Pero' "Cappella Palatina" mi pare molto piu' intelligibile di "Palazzo dei Normanni", lo lascerei cosi'. Poi a proposito di omogeneita' di formato, volevo segnalarti vari casi nelle province Venete (soprattutto Verona) in cui al nome di un dato comune corrisponde direttamente una disp.fonica, saltando la pagina con la lista degli edifici/chiese. In pratica non e' facile capire in quale chiesa si trova l'organo descritto.[[Utente:Contrapunkt64|Contrapunkt64]] ([[Discussioni utente:Contrapunkt64|disc.]]) 09:58, 18 ott 2019 (CEST)
Ho visto i riferimenti a wikipedia per la chiesa di S.Michele Arcangelo a Palermo: purtroppo non corrispondono alla chiesa di cui e' riportata la disp.fonica. Ci sono due chiese con lo stesso nome (una moderna e una antica) a Palermo! Per favore togli il riferimento (inluso quello alle foto) che e' ingannevole. --[[Utente:Contrapunkt64|Contrapunkt64]] ([[Discussioni utente:Contrapunkt64|disc.]]) 22:16, 31 ott 2019 (CET)
Su S.Michele Arcangelo: In realta' la chiesa moderna e' quella "attuale", perche' l'altra (l'unica esistente su Wikipedia) risulta sconsacrata, quindi dovrebbe essere indicata come Ex-chiesa. Oggi e' inglobata nella Biblioteca Comunale di Palermo.--[[Utente:Contrapunkt64|Contrapunkt64]] ([[Discussioni utente:Contrapunkt64|disc.]]) 09:51, 5 nov 2019 (CET)
I dati sull'organo di S.Nicolo' alla Kalsa (quartiere ben diverso dall'Albergheria) sono presi dal censimento di F.V.Gaiezza del 1991. Penso anche io che ci sia un errore, e ho chiesto lumi all'autore del censimento, ma non ho ancora ottenuto risposta. Viene indicato come indirizzo "Via Torremuzza" e se questo e' corretto potrebbe trattarsi della chiesa di S.Mattia, o eventualmente di un precedente strumento nella chiesa di S.Teresa alla Kalsa, che oggi ospita un Ruffatti, gia' su Wikibooks. Ho appena visto che hai inserito nuovi dati su S.Anna la Misericordia: da dove provengono? La disp.fonica proviene da un mio sopralluogo perche' non l'ho mai trovata pubblicata.--[[Utente:Contrapunkt64|Contrapunkt64]] ([[Discussioni utente:Contrapunkt64|disc.]]) 10:00, 5 nov 2019 (CET)
Purtroppo c'e' un altro collegamento inappropriato nelle pagine di Palermo: la chiesa del SS.Crocifisso non e' quella (non piu' esistente) riportata nel tuo link a wikipedia ma una parrocchia piu' recente e periferica, cioe' qui: https://www.google.it/maps/place/Parrocchia+del+Santissimo+Crocifisso/@38.0769799,13.4045349,17z/data=!4m13!1m7!3m6!1s0x1319e4e17adbf0ed:0x71c9e9ca5c12dcf6!2sVia+Ciaculli,+365,+90124+Palermo+PA!3b1!8m2!3d38.0766639!4d13.4042913!3m4!1s0x1319e51df6be54bf:0xd46b0c928691b4e3!8m2!3d38.0766639!4d13.4042913
A proposito, hai un MP su musica-classica.it --[[Utente:Contrapunkt64|Contrapunkt64]] ([[Discussioni utente:Contrapunkt64|disc.]]) 15:48, 10 nov 2019 (CET)
Ancora un'omonimia tra chiese di Palermo: la chiesa del SS.Salvatore di Wikibooks non e' la stessa di Wikipedia. Quella di wikibooks e' questa: http://www.ss-salvatore.diocesipa.it/cenni_storici.html e forse sarebbe meglio rinominare la relativa pagina wikibooks come "Parrocchia SS.Salvatore a Settecannoli" (quartiere periferico, mentre la piu' antica e famosa chiesa del SS.Salvatore e' in centro). Per inciso, anche quest'ultima ha da pochi anni un piccolo organo positivo, mai recensito e che mi ripropongo di visitare prima o poi. L'ambiguita' non si poneva fino a qualche anno fa, prima che la chiesa SS.Salvatore (in centro) fosse riconsacrata.--[[Utente:Contrapunkt64|Contrapunkt64]] ([[Discussioni utente:Contrapunkt64|disc.]]) 18:04, 14 nov 2019 (CET)
== Caricamento dati su disposizioni foniche.. ==
Caricando i dati, ho sistemato alfabeticamente numerosi edifici, per la Chiesa di Sant'Agnese...la scritta è diventata rossa e non trova più la pagina. [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 14:33, 26 apr 2020 (CEST)
== Ordine alfabetico ==
Vi invito a rivedere l'ordine alfabetico nei caricamenti. Le preposizioni sono corrette( DEI...DELLA...DI)..mentre SAN..SANTA...SANTI...SANTO...seguono il nome. Es.: Santa Marcella, deve venire dopo, San Marcello... [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 11:27, 28 apr 2020 (CEST)
== caricamento foto ==
Salve a Tutti...per caricare delle foto su Wikibooks alla pagina DISPOSIZIONI FONICHE DI ORGANI A CANNE, ci sono sistemi meno restrittivi di WikiCommons, in termini di copyright, visto che la pagina non è altro che una raccolta tematica di informazioni, quasi tutte, già sul web?--[[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 19:18, 15 mag 2020 (CEST)
:[[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]]: Rispondo io: Le immagini possono essere caricati su progetti WMF solo se rilasciati con licenza libera o in alternativa l'autore potrebbe dichiarare di rilasciare l'immagine per essere usata nei progetti. Le immagini prese sul web sono considerate protette da copyright se non diversamente specificato, quindi non è possibile caricarle, inoltre la comunità di it.wikibooks ha deciso che dato l'esiguo numero di utenti attivi e la scarsa necesità è possibile caricare in locale solo PDF se frutto di versione stampabile di un libro già presente. --[[User talk:Wim b|Wim b]] 19:47, 15 mag 2020 (CEST)
== Aggiornamento numerico su Disposizioni Foniche... ==
Grazie Pufui PcPifpef per le indicazioni, per le foto mi regolerò di conseguenza in seguito. Per il conteggio, onestamente, credevo fose automatico, scusami...e adesso?! --[[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 14:08, 26 mag 2020 (CEST)
Quindi mancano TUTTI i miei caricamenti? --[[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 14:57, 26 mag 2020 (CEST)
Per favore, potresti confermarmi che il mio primo contributo su questa pagina, avvenne il 14 marzo di questo anno? Grazie! --[[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 15:21, 26 mag 2020 (CEST)
== La Valletta ==
Ciao, come va? La pagina [[Disposizioni foniche di organi a canne/Europa/Malta/La Valletta/La Valletta]] risulta orfana ma non saprei dove inserire il lin. In più ho l'impressione che [[Disposizioni_foniche_di_organi_a_canne/Europa/Malta/La_Valletta/Concattedrale_di_San_Giovanni_Battista|questo organo]] e [[Disposizioni_foniche_di_organi_a_canne/Europa/Malta/Reġjun_Xlokk/Il-Belt_Valletta_-_Kon-Katidral_ta%27_San_Ġwann|questo]] sia lo stesso organo. Puoi dare un'occhiata tu? --[[Utente:Hippias|<span style="font-family:Georgia, serif">Hippias</span>]] <sup>([[Discussioni utente:Hippias|msg]])</sup> 09:24, 4 dic 2020 (CET)
: Lo ho trasformati in redirect, visto che riportano nomi alternativi dello stesso luogo. Quando capitano doppioni puoi tranquillamente chiedere la cancellazione immediata, scrivendo {{tl|cancella subito|clone di etc.}}. Grazie mille e buon lavoro, --[[Utente:Hippias|<span style="font-family:Georgia, serif">Hippias</span>]] <sup>([[Discussioni utente:Hippias|msg]])</sup> 11:33, 4 dic 2020 (CET)
== Wikidata ==
Ciao :-) ti ho lasciato un messaggio su Wikidata. --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 13:56, 5 gen 2021 (CET)
== dISCREPANZA ==
Pufui, Buon Anno, desidererei avere, se possibile, un contatto mail con Te, in quanto non sono molto pratico nello smanettare qui sopra! Volevo portare alla Tua conoscenza una discrepanza. Roma, Chiesa di Gesù Bambino all'Esquilino..ha un reindirizzamento da Acilia...Mi auguro che questo messaggio Ti arrivi! Geazie per ciò che fai! Maurizio.
== Pagina ACILIA ==
Salve Pufui, vedo che è ancora presente la pagina di Città Metropolitana di Roma,Acilia..se Acilia è errata, come lo è, bisogna toglierla...non ho capito se potevo farlo io...riuscendoci..!!!! AHHHAHA!--[[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 17:16, 9 gen 2021 (CET)
== Compilazione schede DISPOSIZIONI FONICHE ==
Buongiorno Pufui, scusami, tra le mille cose, non ho capito come si può evitare di far scendere in seconda riga la dicitura "Grand'Organo", che è più lunga di "Positivo", non riesco ad allargare la cella...:
I - Grand'Organo
anzichè
I -
Grand'Organo
Grazie!!!--[[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 13:50, 24 gen 2021 (CET)
== Nuove foto ==
Ciao Pufui, ho inserito l'organo Inzoli di Ciciliano (Roma), dove si vede anche tutta la controfacciata della chiesa. Allego altre due foto della chiesa stessa intitolata alla Beata Maria Vergine Assunta in Cielo. Ho scritto a Bonizzi - Inzoli per avere qualche notizia sullo strumento, qualora ancora le avessero. Se Ti và, per favore, dai un' occhiata alla scheda...è la prima volta che mi capita un doppio scompartimento...A Cerreto avevo telefonato ma non ho fatto in tempo, andrò lunedi o martedi pomeriggio, per le foto della chiesa...
<gallery>
File:Ciciliano - Chiesa Beata Maria Vergine Assunta in Cielo.jpg|Ciciliano - Chiesa Beata Maria Vergine Assunta in Cielo
File:Ciciliano - Ciciliano - Chiesa Beata Maria Vergine Assunta in Cielo interno.jpg|Ciciliano - Ciciliano - Chiesa Beata Maria Vergine Assunta in Cielo interno
</gallery>
Ho anche caricato queste foto di SAMBUCI (Rm):
<gallery>
File:Sambuci - Buca delle elemosine nel sottopasso.jpg|Sambuci - Buca delle elemosine nel sottopasso
File:Sambuci - Chiesa di San Pietro ap. - interno.jpg|Sambuci - Chiesa di San Pietro ap. - interno
File:Sambuci - Chiesa di San Pietro ap. - soffitto.jpg|Sambuci - Chiesa di San Pietro ap. - soffitto
File:Sambuci - Chiesa di San Pietro ap.jpg|Sambuci - Chiesa di San Pietro ap.
File:Sambuci - Il Borgo.jpg|Sambuci - Il Borgo
File:Sambuci - sottopasso.jpg|Sambuci - sottopasso
</gallery>
...vedo se posso inserire anche l'organo sulla Nostra pagina...--[[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 21:13, 25 feb 2021 (CET)
: Mi sono permesso di aggiungere il tag <nowiki><gallery></nowiki> alle immagini, così la pagina di discussione è più leggibile :) --[[Utente:Hippias|<span style="font-family:Georgia, serif">Hippias</span>]] <sup>([[Discussioni utente:Hippias|msg]])</sup> 08:52, 5 mar 2021 (CET)
:: {{ping|Hippias}} Grazie mille! Ora è decisamente meglio! --[[Utente:Pufui PcPifpef|Pufui PcPifpef]] ([[Discussioni utente:Pufui PcPifpef#top|disc.]]) 18:35, 5 mar 2021 (CET)
== Modifica alla pagina dell'organo di S. Michele degli Scalzi in Pisa ==
Ciao!
Ho notato che in data 6 febbraio 2021 hai modificato la data di costruzione (da 1985 a 1986) e hai aggiunto la nota che informa che l'organo era in una Cattedrale di Monaco ed è stato installato a Pisa nel 2013. Vorrei chiederti come hai avuto tali informazioni. Ti posso assicurare che l'organo non è lì dal 2013 ma da molto prima, perché è dal 2010 che vado lì spesso a studiare sullo strumento e conosco l'organista titolare che suona lì almeno dai primi anni Duemila se non di più. Inoltre ho conosciuto personalmente l'organaro che l'ha costruito e non mi ha minimamente accennato al fatto che provenisse dall'estero, ma mi ha detto di averlo fatto ex novo proprio intorno al 1985 (non ricordo la data esatta) come precedentemente indicato. [[Utente:MaestroPedone|MaestroPedone]] ([[Discussioni utente:MaestroPedone|disc.]]) 00:05, 5 mar 2021 (CET)
:Effettivamente la somiglianza tra i due organi è impressionante. Ma certamente si tratta di due strumenti diversi. Lo si nota anche dalla disposizione fonica, che seppure simile è differente. Sono stati costruiti nello stesso periodo dalla stessa ditta, probabilmente hanno usato lo stesso progetto per realizzare i due organi. [[Utente:MaestroPedone|MaestroPedone]] ([[Discussioni utente:MaestroPedone|disc.]]) 00:00, 6 mar 2021 (CET)
== Roma, San Rocco all'Augusteo ==
Ciao Pufui, ho finalmente completato la scheda di San Rocco, non riuscivo ad avere un appuntamento....a presto!--[[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 18:51, 14 mar 2021 (CET)
== Basilica abbaziale di San Martino delle Scale, Monreale, Sicilia ==
Ciao Pufui, ho integrato questa scheda con l'organo La Grassa che è parte del Mascioni. manca la foto della consolle, potrei chiederla a Mascioni se Tu hai pronta la richiesta globale. Una cosa..per favore...inserendo su Wikipedia "Altri progetti" e leggendo "interprogetto", ho sovrapposto il link di Disposizioni su ciò che era già scritto. Purtroppo, riflettendo, ho ricordato che non c'era SOLO scritto interprogetto...ma anche una voce sull'abbazia..temo di aver eliso un collegamento.... Ancora...è possibile leggere la cronologia non solo delle città e regioni, ma nazionale? In modo da poter visualizzare tutte le novità? Grazie! --[[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 17:12, 16 feb 2022 (CET)
:Ciao, per le richieste ti mando una mail a breve. Sulla pagina Wikipedia della basilica abbaziale di San Martino alle Scale, ho provveduto a ripristinare il collegamento a Commons. Piuttosto faccio qualche modifica doverosa alla scheda su Wikibooks. Cosa intendi per "cronologia non solo delle città e regioni" e per "cronologia nazionale"? ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 16:45, 18 feb 2022 (CET)
== Foto organo Auditorium RAI di Npoli ==
Ciao Pufui, ho inserito la disposizione come sopra. La foto, di pubblico dominio, è solo su Wikipedia, non so come fare per allegarla alla nostra pagina. Ti và di pensarci Te?! Grazie!--[[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 19:24, 21 mar 2022 (CET)
:Ciao, purtroppo non ho grande dimestichezza su immagini e copyright. Potresti sentire [[Utente:Wim b|questo utente]] che già era intervenuto in questa discussione su una tematica simile. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 21:13, 21 mar 2022 (CET)
:: [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]]: Mi hanno detto che l'immagine è stata trasferita su Commons, adesso è utilizzabile. --[[User talk:Wim b|Wim b]] 18:17, 22 mar 2022 (CET)
:::{{ping|Wim b}} Grazie! ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 09:02, 23 mar 2022 (CET)
:::Grazie molte! [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 12:02, 25 mar 2022 (CET)
== Eliminazione scheda doppia ==
Buon pomeriggio Pufui, per errore ho inserito l'organo trasferito dalla Cattedrale di Arezzo ad Anghiari capoluogo, non ricordando come si faccia, ho doppiato la scheda creando la voce Frazioni. Quindi la disposizione, seppur non visibile, è rimasta anche in capoluogo....grazie! Buona Pasqua!--[[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 17:30, 16 apr 2022 (CEST)
:{{ping|Momiariani1962}} {{fatto}} --''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 22:06, 18 apr 2022 (CEST)
== Pagina non visibile ==
Ciao Pufui, ho apportato delle correzioni alla disposizione di Jesolo "Lido", S.M. Ausiliatrice. La pagina, in origine, era composta da PAESE, anzichè CAPOLUOGO e LIDO anzichè FRAZIONI. Come già accadutomi, non ricordo come si faccia accidenti anche al Covid, ho creato FRAZIONI duplicando chiaramente la disposizione, ma la disposizione che era agganciata appunto a LIDO, sicuramente, ancora esiste ma non è visibile, quindi và dato il suggerimento di cancellarla...grazie!--[[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 18:54, 24 apr 2022 (CEST)
== Utente 176.200.156.166 ==
Salve Pufui, ho notato questo nuovo Utente particolarmente nella copiatura di disposizioni da Organi bresciani. Non sò come si faccia a contattarlo direttamente. Ho apportato diverse correzioni/implementazioni a S.M. Maggiore a Sirmione, ANCHE per ciò che riguarda la scrittura HTML e noto che non la usa/copia bene. Nella chiesa, invece, non indica DOVE siano collocati i pomelli dei registri della IIa tastiera che ho annotati come puoi vedere in scheda. Grazie!--[[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 19:07, 6 mag 2022 (CEST)
:Ciao, per contattare direttamente un utente non registrato basta cliccare sul suo nome dalla cronologia (rimanda non alla pagina utente ma alla discussione); però se ha un indirizzo IP dinamico, può darsi che non leggerà mai il messaggio. Controllo la scheda che hai indicato ed eventualmente apporto delle modifiche. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 14:38, 9 mag 2022 (CEST)
== Cattedrale di Avellino ==
Le nomenclature dei registri, le maiuscole, le file, le altezze, se indicate, erano come da foto fornitami. [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 23:19, 9 lug 2022 (CEST)
:Ciao, ho armonizzato la disposizione agli standard del wikilibro, come indicato [[Disposizioni foniche di organi a canne|qui]]. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 23:10, 10 lug 2022 (CEST)
== Ecco a cosa servono le convention! ==
Caro {{PAGENAME}},
Essendo stato il mese scorso a Verbania per [[:m:ItWikiCon/2022|ItWikiCon 2022]] ho approfittato del [[:m:ItWikiCon/2022/Programma|breve ma intenso soggiorno]] per visitare la Basilica di San Vittore, e nel mezzo del materiale di restauro ho trovato un cartellone che illustrava l'opera di restauro, terminata sette anni fa, del Serassi troneggiante in cantoria. Dato che il cartello riportava la disposizione fonica l'ho fotografata per aggiungerla qui su Wikibooks. Sono stato molto letterale con una eccezione: le denominazioni in intestazione delle tastiere nel cartello sono "I tastiera" "II tastiera", "III tastiera" dunque i nomi "espressivo/grand'organo/recitativo" sono mia personale deduzione. Da quello che ti ho scritto capirai che ho citato una fonte di primissima mano presente a Intra ma non pubblicata sul web. Se questo fosse motivo di contestazione o di cancellazione non me la prenderò :-), spero comunque di aver dato un piccolo contributo al tuo bel modulo.
P.S. se avessi bisogno di controlli o riscontri autottici per gli organi di Verona e provincia domanda pure. '''[[:s:utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[:s:Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 18:40, 11 nov 2022 (CET)
:{{ping|OrbiliusMagister}} Ciao! Grazie infinite per la disposizione che hai inserito. Ogni singolo contributo è benvenuto e prezioso.
:Come potrai notare, ho apportato qualche piccola modifica, anche approfittando del fatto di avere a mia disposizione una fonte con qualche notizia in più. Qualora ti capitasse in futuro qualche altra disposizione fonica tra le mani, eventualmente anche prendendola dalla consolle stessa dell'organo, non esitare a inserirla in questo wikilibro. Nel frattempo, grazie anche per la tua disponibilità su Verona e dintorni. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 23:44, 11 nov 2022 (CET)
== Non uniformità da parte di un Utente ==
Pufui buongiorno, come stai... ho inviato la stessa anche ad Hippias. Ho invitato l'amico Lorenzo Ferreri a pubblicare le fotografie come già si possono vedere su altre schede (formato, soggetti, posizione sulla scheda ecc.), per tutta risposta ho ritrovato, per due volte, la scheda impostata alla "Sua" maniera ed ho provveduto, una sola volta, ad uniformarla ( Disposizioni foniche di organi a canne/Italia/Piemonte/Città metropolitana di Torino/Verrua Savoia/Verrua Savoia - Chiesa di San Giovanni Battista ). Nella prima correzione, avevo provveduto ad eliminare la fotografia del cartellino dell'organaro costruttore e ad affiancare (Doppia immagine) le foto di corpo e coinsolle che erano molto distanti e con allegata la didascalia. Al momento, l'Utente, ha ripubblicato le foto alla sua maniera. Volessi seguire anche te il nostro Amico, grazie! [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 12:19, 13 apr 2023 (CEST)
:{{ping|Momimariani1962}} Ciao, grazie per la segnalazione. Provvedo a seguire la vicenda. Grazie per il tuo contributo! ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 21:33, 14 apr 2023 (CEST)
::A presto Pufui! [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 10:52, 15 apr 2023 (CEST)
== Organo Mossini (SO) ==
Buongiorno,
Per quanto riguarda l'organo di Mossini, non avevo aggiunto l'indicazione dei piedi ai manuali in quanto non era stata indicata da Pradella.
Inoltre, anche per il Fiffaro è scritto "in unione col principale in eco".
L'indicazione dei piedi va sempre inserita?
Le informazioni, anche se scritte, vanno messe nelle note?
Grazie! [[Utente:Mattia Gusmerini|Mattia Gusmerini]] ([[Discussioni utente:Mattia Gusmerini|disc.]]) [[Utente:Mattia Gusmerini|Mattia Gusmerini]] ([[Discussioni utente:Mattia Gusmerini|disc.]]) 09:17, 18 lug 2023 (CEST)
:Buongiorno, l'altezza in piedi è sempre metterla anche se non riportata in consolle (laddove sia comunque certa e non ipotizzata). Informazioni accessorie, come derivazioni o registri che ne azionano anche altri, vanno messe in nota. Per qualsiasi dubbio, sono a disposizione. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 14:50, 19 lug 2023 (CEST)
::Grazie mille! [[Utente:Mattia Gusmerini|Mattia Gusmerini]] ([[Discussioni utente:Mattia Gusmerini|disc.]]) 20:15, 19 lug 2023 (CEST)
== Colorno ==
Carissimo, ho inserito Colorno, provincia di Parma. Organo Serassi molto complesso, anche perchè le denominazioni non riesco a leggerle sullo strumento. Se volessi dare un'occhiata anche te. Cmnq ho scritto una mail alla segreteria che mi ha inviato il materiale chiedendo di supervisionare la bontà dei dati. [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 01:01, 29 ago 2023 (CEST)
:Ciao, grazie per l'inserimento, ho provveduto a fare qualche modifica. Effettivamente come disposizione è un po' intricata! ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 18:46, 31 ago 2023 (CEST)
== Errore caricamento scheda ==
Buonasera Pufui, ero un pò stanco...per la scheda Ronciglione ho saltato la pagina "Disposizioni....per edificio", quella di "Capoluogo" e "Frazioni" per intenderci. Potresti correggere per favore, ho provato ma non ho capito....Grazie! [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 21:53, 3 set 2023 (CEST)
:Buongiorno, ho provveduto a fare la modifica. Grazie per la disposizione. Prossimamente ne caricherò alcune di quell'area, con le relative foto (San Martino e San Giovanni Decollato a Tuscania, San Clemente a Latera, Santo Sepolcro ad Acquapendente); purtroppo non ho avuto la possibilità di reperire quelle di Santa Maria delle Grazie a Montefiascone e del duomo di Tuscania. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 10:20, 4 set 2023 (CEST)
== Ridenominazione ==
Buon pomeriggio Pufui, ho caricato delle foto in merito a Disposizioni foniche di organi a canne/Italia/Lazio/Provincia di Viterbo/Ronciglione/Ronciglione - Oratorio del Santissimo Rosario , dove si ritraeva la base del somiere, con i resti di un cartiglio dal quale sembrava potesse uscire fuori il nome di Giacomo Alari. Sicuramente ho sbagliato la catalogazione scrivendo, invece di "Organo a canne", "Somiere". Chiaramente andando su Ronciglione, organo a canne tali foto non si vedono e non torna utile la loro presenza. Potresti ridenominarle per favore? La pagina è quella dove si scrive, in genere, "organo a canne" o "consolle"...che forse sarebbe meglio scrivere sempre e solo "Organo a canne"...Grazie! [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 15:07, 9 set 2023 (CEST)
:{{ping|Momimariani1962}} Buon pomeriggio, perdonami se solitamente ci metto un po' a rispondere, ma non riesco a collegarmi sempre in tempo reale. Sinceramente non ho capito la tua richiesta, però ho visto che forse Hippias ti ha risolto il problema; è così? Ti posso ancora essere utile per qualcosa? Approfitto per chiederti, visto che hai pubblicato foto dell'organo maggiore, se per caso hai la disposizione del positivo che credo stia nella cantoria-coretto alla sinistra dell'abside: dal basso si vedono delle portelle dipinte, e non si capisce se sia un organo o un armadio. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 18:00, 11 set 2023 (CEST)
::Ciao Pufui..non ho capito di quale chiesa...forse ti riferisci a Sutri? [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 23:02, 14 set 2023 (CEST)
:::Sì, scusa, mi riferivo al Duomo di Sutri. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 08:47, 15 set 2023 (CEST)
::::Buongiorno, no è un armadio per reliquie..purtroppo! [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 13:30, 15 set 2023 (CEST)
::::..ho aperto la Tua pagina per scrupolo...infatti non mi arrivano i Tuoi avvisi...neanche per mail... [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 13:31, 15 set 2023 (CEST)
:::::{{ping|Momimariani1962}} Meglio che sia un armadio anziché un organo, così c'è una disposizione in meno da prendere.
:::::Forse non ti sono arrivate notifiche perché ho dimenticato di mettere il ping. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 13:39, 15 set 2023 (CEST)
::::::Auguri a Noi!!!...ho inserito il 4000!!!!! [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 14:01, 15 set 2023 (CEST)
:::::::{{ping|Momimariani1962}} Evviva! ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 16:41, 16 set 2023 (CEST)
== Rotazione fotografie ==
Buongiorno Pufui, noto che nonostante abbia inviato due volte la richiesta, le foto di Ariccia non le hanno ruotate. Sai come segnalare la cosa? [[Speciale:Contributi/5.168.87.221|5.168.87.221]] 13:18, 21 ott 2023 (CEST)
:Ciao {{ping|Momimariani1962}} (presumo che m'abbia scritto tu), non ho dimestichezza con le pratiche di rotazione. Ho visto che la rotazione delle immagini è stata affidata al bot dell'utente Steinsplitter, potresti scrivergli direttamente nella sua [[commons:User talk:Steinsplitter|pagina di discussione su Commons]]. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 22:44, 21 ott 2023 (CEST)
::Grazie Pufui, ok...sì, ero io...dal cellulare, una volta che ottengo l'accesso, non riesco a ritrovarti!!! [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 19:16, 22 ott 2023 (CEST)
::Pufui buonasera, ritengo di aver capito che Steinsplitter è un sistema semiautomatico, non totalmente umano e che probabilmente è stato disattivato per malfunzionamento. Se avessi qualche idea sul come provvedere.... [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 20:33, 25 ott 2023 (CEST)
:::Buonasera {{ping|Momimariani1962}}, prova a rivolgerti su Wikipedia al ''Progetto:Laboratorio grafico/Immagini da migliorare'', nella descrizione, spiegando il problema e che le immagini sono caricate Commons e destinate principalmente a Wikibooks.su
:::''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 22:13, 25 ott 2023 (CEST)
== San Girolamo dei Croati ==
Carissimo Pufui buongiorno! Avevo visitato la chiesa mesi fà, ma la cantoria non era ancora raggiungibile, causa un problema alle scale. Dovrò comunque tornarci perchè, a mio avviso, se non fotografiamo la consolle la scheda perde del 50%..e poi, è una dimostrazione del sopralluogo effettuato! [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 12:22, 20 nov 2023 (CET)
:{{ping|Momimariani1962}} Buon pomeriggio! Puoi risparmiarti la gita perché le foto di organo e consolle ce le ho, prima o poi le caricherò. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 16:21, 20 nov 2023 (CET)
::Grande!!! [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 20:17, 22 nov 2023 (CET)
== Specificazione ==
salve Pufui, Hippias mi ha sistemato la nuova scheda di San G.Battista a Magione (PG), ma non sò se è stato incrementato il totale. Ho poi inviato questo messaggio: "Carissimo Hippias non è serata, scusami....ho sbagliato a denominare due foto : DENOMINAZIONE ERRATA : Amelia-S.Fermina-ogano a destra - DENOMINAZIONE ESATTA : Orte-S.M.Assunta-organo transetto destro . Stesso dicasi dell'altra foto errata, stessa chiesa ma transetto opposto, dove chiaramente trovasi "sinistro". Ho confuso le foto di due città. Ho provato a smanettare ma, senza che ti racconti, non sono riuscito. Ho richiesto anche la rotazione ma, se ritieni, chiedila di nuovo. Le inserirò dopo la nuova denominazione, grazie!", ma non è intervenuto, le foto le ho pubblicate lo stesso. [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 20:16, 22 nov 2023 (CET)
:{{ping|Momimariani1962}} Ciao, ho provveduto a correggere i nomi. Inoltre ho tolto dalla scheda la foto della cantoria di sinistra, perché c'è una mostra d'organo muta, realizzata solo per simmetria. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 13:29, 24 nov 2023 (CET)
::Buonasera Pufui! Ah ok, grazie mille! Per l'elisione, grazie, credevo fosse una disposizione mancante! [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 19:54, 25 nov 2023 (CET)
== Incremento totale ==
Ciao Pufui, non ho capito e non saprei come accertarmene, se Hippias ha incrementato il totale di una unità, quando mi ha "riesumato" la pagina di Perugia, Magione, San Giovanni Battista che era scomparsa mentre la stavo pubblicando. Ho chiesto anche a lui, tempo fà, ma non risponde. Grazie. [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 20:47, 29 nov 2023 (CET)
:È una cosa sulla quale solo lui può risponderti, non saprei come aiutarti. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 22:00, 29 nov 2023 (CET)
== Errata collocazione e difformità scheda ==
Pufui buon pomeriggio, purtroppo, per motivi di lavoro, per diversi giorni non avrò molto tempo libero. Desidero segnalare la scheda della chiesa di N.S. del Sacro Cuore di Gesù, erroneamente collocata a Lucca nella sezione Frazioni, và spostata nel Comune di Camaiore (LU), sempre nelle Frazioni, cioè in CAPEZZANO PIANORE. La stessa è stata compilata in un modo, almeno a mio modesto avviso, non conforme. Se riesco inserisco le fotografie cedutemi dal Maestro Puccini in persona.
P.S. sempre per Magione, vedi te se riesci a dedurre se il totale delle disposizioni fu incrementato. [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 14:45, 7 dic 2023 (CET)
:{{ping|Momimariani1962}} In questo periodo riesco ad essere poco presente. Ho rivisto e corretto la scheda di Capezzano. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 19:47, 18 dic 2023 (CET)
::Infinite grazie Pufui! Ho notato,da qualche tempo e forse te lo dissi, dei tempi lunghissimi per ottenere la rotazione delle fotografie. [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 14:45, 8 gen 2024 (CET)
== Aversa ==
Ciao Pufui, no non riesco a pubblicare la scheda della chiesa di San Pietro a Maiella...rimane occultata....la descrizione del difetto l'ho lasciata sull'altra pagina... [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 14:34, 21 mag 2024 (CEST)
:Ciao, prova a inserire tutto il contenuto qua sotto, poi cerco io di pubblicare la scheda. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 16:41, 21 mag 2024 (CEST)
== Schede organi ==
Pufui buongiorno e ben ritrovato! Innanzitutto grazie mille per le tue supervisioni, desideravo però informarti di una cosa...difficilmente sbaglio le compilazioni anzi, ricontrollo più volte; la mia caratteristica, nel caricare i dati, è quella di copiare pedissequamente ciò che trovo scritto sui registri e sui cartellini senza aggiungere MAI nulla, come fossi gli "occhi" di chi li legge dal vivo. Mi riferisco alle correzioni che hai apportate sullo strumento collocato a Martinsicuro...TUTTO ciò che hai corretto era ciò che era scritto sulla consolle...ma come, le ancie se sono segnate in rosso lo evidenziamo e poi correggiamo ciò che scrive l'organaro? [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 09:44, 19 ago 2024 (CEST)
:Ciao, le modifiche che ho fatto sono finalizzate a rendere conforme ad un unico modello comune tutte le disposizioni foniche, motivo per cui ad esempio in nessuna disposizione si usano abbreviazioni (tanto più che ogni organaro potrebbe abbreviare come preferisce, in maniera differente dagli altri). Per lo stesso motivo non ha senso trovare in una disposizione "Primo manuale", in quella dopo "Prima tastiera", in una terza "Primo organo" eccetera: si mette il numero romano in tutte e si ha un risultato ordinato e armonico. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 15:44, 20 ago 2024 (CEST)
::Ciao, con {{ping|Momimariani1962}} ci chiedevamo: come si contano esattamente le schede del libro sulle disposizioni foniche? Perché vedo anonimi aggiungere schede ma non sempre aggiornano il conteggio generale. Hai suggerimenti? — [[Utente:Hippias|<span style="font-family:Georgia, serif">Hippias</span>]] <sup>([[Discussioni utente:Hippias|msg]])</sup> 18:43, 14 set 2024 (CEST)
:::Per il conteggio è semplice...ogni disposizione, quindi ogni organo, si conta per una disposizione. Ossia, se in una chiesa ci sono 3 organi e li censiamo e schediamo tutti e 3, il conteggio aumenta di 3. Sarebbe stato bello un sistema semiautomatico di incremento del totale. Se un giorno riuscissimo a controllare BENE, potremmo anche, con santa pazienza, ricontrollare tutto il wikilibro città per città. [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 09:50, 15 set 2024 (CEST)
::::Ciao {{ping|Hippias}}, come dice {{ping|Momimariani1962}} ogni disposizione vale 1. Quindi se in una pagina (relativa ad un edificio) ci sono 4 disposizioni, il conteggio andrà avanti di quattro unità. Ciò anche nel caso di più disposizioni per un singolo organo (ad esempio perché dotato di più consolle, ciascuna con la propria disposizione, oppure perché riportate anche disposizioni precedenti). ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 17:11, 15 set 2024 (CEST)
::Io mi riferivo alle sole denominazioni dei registri. Per queste, l'uniformità, non è corretta...una pubblicazione "enciclopedica" dovrebbe riportare lo storico non l'interpretazione. Es.: "Dec. V". Perché non riportarla così pedissequamente.. [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 09:54, 15 set 2024 (CEST)
:::Ciao {{ping|Momimariani1962}}, sono scelte editoriali. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 17:12, 15 set 2024 (CEST)
::::Và bene Pufui, grazie! [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 15:22, 16 set 2024 (CEST)
:::::Grazie a te! ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 17:26, 16 set 2024 (CEST)
== Scheda Chiesa Santissimo Nome di Gesù all'Argentina (del Gesù) a Roma ==
Pufui buon pomeriggio. A parte il fatto, che sappia io, Santissimo non avrebbero dovuto usarlo...un Santissimo non è più santo di un Santo....:). Ho sostituito le foto della scheda, ora sono più definite e ...senza lampadari...ho caricato anche la consolle ma non sò come/dove metterla...Ti và di dare un'occhiata? Grazie! [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 14:55, 24 set 2024 (CEST)
:Buon pomeriggio, l'utilizzo dell'aggettivo "Santissimo" è del tutto lecito dal momento che non si parla di un santo "qualunque", ma di Gesù stesso. Invece è improprio dire "Santissimi" quando si tratta di più santi (ad esempio "Santissimi Apostoli", "Santissimi Pietro e Paolo", etc...). Grazie per le foto, le ho inserite tutte in un'unica galleria. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 16:47, 24 set 2024 (CEST)
== Eliminazione scheda ==
Buongiorno Pufui, per errore ho caricato la scheda a Trevi e non a Trevi nel Lazio, avevo capito male dal recensore. Ora ho messo la scheda al posto giusto ma, come sai, non sono stato istruito nell' eliminare correttamente la scheda doppione errata. Grazie!
[[Disposizioni foniche di organi a canne/Italia/Umbria/Provincia di Perugia/Trevi/Trevi - Collegiata di Santa Maria Assunta]] [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 14:29, 29 set 2024 (CEST)
:Ciao, ho spostato la pagina cambiando il nome con quello della chiesa parrocchiale di Trevi nell'Umbria, del cui organo avevo la disposizione ancora da pubblicare (le foto le caricherò in un secondo momento). ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 17:02, 30 set 2024 (CEST)
::Grazie Pufui, scusami ma non mi ha segnalato l'arrivo di una notifica... [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 15:08, 5 ott 2024 (CEST)
== Organi della provincia di Bergamo ==
Buonasera Pufui, ho provveduto ad inserire nel libro numerosi organi presenti in provincia di Bergamo. Puoi controllare la correttezza del mio operato? Grazie mille e scusa per il disturbo! [[Utente:Cesarecatt|Cesarecatt]] ([[Discussioni utente:Cesarecatt|disc.]]) 18:09, 8 nov 2024 (CET)
:Ciao, nessun disturbo assolutamente. Grazie per i caricamenti. Per ora ho fatto alcune correzioni alle ultime due disposizioni che hai caricato. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 16:19, 15 nov 2024 (CET)
{{Disposizioni foniche di organi a canne}}
* '''Costruttore:''' Giovanni Giudici
* '''Anno:''' 1853-1855
* '''Restauri/modifiche:''' Pietro Corna (2012-2013)
* '''Canne:''' 2311 + 27 campanelli
* '''Trasmissione:''' meccanica
* '''Tastiere:''' 2 di 61 note con prima ottava cromatica estesa (''Do<small>1</small>''-''Do<small>6</small>'', divisione Bassi/Soprani ''Do#<small>3</small>''-''Re<small>3</small>'')
* '''Pedaliera:''' a leggio di 17 note (''Do<small>1</small>''-''Mi<small>3</small>'') + pedali della ''Terza mano'' e del ''Timballone''
* '''Collocazione:''' in corpo unico, sulla cantoria alla sinistra del presbiterio
* '''Accessori:''' ''Tiratutti dell'Organo Eco'', ''Corno Inglese'', ''Trombe'', ''Ottavino'', ''Unione tastiere'', ''Rollo'', ''Gelosia dell'Organo Eco'', ''Combinazione libera alla lombarda del Grand'Organo e del Pedale''
{| border="0" cellspacing="0" cellpadding="20" style="border-collapse:collapse;"
| style="vertical-align:top" |
{| border="0"
| colspan=2 | '''I - Grand'Organo – ''Concerto'''''
----
|-
|Campanelli ||
|-
|Cornetto || 3 file Soprani
|-
|Fagotti || 8' Bassi
|-
|Clarone || 4' Bassi
|-
|Trombe || 16' Soprani
|-
|Trombe || 8' Soprani
|-
|Corno inglese || 16' Soprani
|-
|Viola || 4' Bassi
|-
|Flauto traverso || 8' Soprani
|-
|Violone || 8' Bassi
|-
|Ottavino || 2' Soprani
|-
|Corni dolci || 16' Soprani
|-
|Flageoletto || 1' Bassi
|}
| style="vertical-align:top" |
{| border="0"
| colspan=2 | '''I - Grand'Organo – ''Ripieno'''''
----
|-
|Principale || 16' Bassi
|-
|Principale || 16' Soprani
|-
|Ottava || 4' Bassi
|-
|Ottava || 4' Soprani
|-
|Duodecima || 2.2/3' Bassi
|-
|Quintadecima || 4' Soprani
|-
|Due di Ripieno || 2 2/3' Soprani
|-
|Due di Ripieno || 1 1/3' Soprani
|}
| style="vertical-align:top" |
{| border="0"
| colspan=2 | '''II - Organo Eco'''
----
|-
|Principale || Bassi
|-
|Principale || Soprani
|-
|Ottava || Bassi
|-
|Ottava || Soprani
|-
|Duodecima || 5 1/3'
|-
|Quintadecima || 4'
|-
|Due di Ripieno || 2 2/3'
|-
|Due di Ripieno || 1 1/3'
|-
|Cornetto (3 file) || Soprani
|-
|Viola || Bassi
|-
|Flutta in Selva || Soprani 8'
|-
|Ottavino || 2' Soprani
|-
|Voce umana || 8' Soprani
|-
|Violoncello || Bassi 8'
|-
|Violoncello || Soprani 8'
|}
| style="vertical-align:top" |
{| border="0"
| colspan=2 | '''Pedale'''
----
|-
|Contrabbassi e Rinforzi || 16'
|-
|Bassi || 8'
|-
|Timballi ||
|-
|Bombarde di 12' ||
|-
|Voce Umana ||
|}
|}
== Altri progetti ==
{{ip|w=Chiesa di Santo Stefano (Villa di Serio)|w_preposizione=sulla|w_etichetta=chiesa di Santo Stefano Protomartire a Villa di Serio}}
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|url=https://www.pietrocornaorganaro.it/SchedaOrganoRestaurato/Scheda.html?title=60-Giovanni%20Giudici%201853-54|titolo=Giovanni Giudici 1853/54 - Villa di Serio (BG)|sito=pietrocornaorganaro.it|accesso=19 novembre 2024}}
== Inclinazione ==
Ciao Pufui, ho inserito questa scheda ma, il programma che usavo normalmente, non mi stà più funzionando. Sarebbe preferibile inclinare di 1°, forse 2°, la fotografia del corpo fonico. [[Disposizioni foniche di organi a canne/Italia/Lazio/Città metropolitana di Roma/San Gregorio da Sassola/San Gregorio da Sassola - Chiesa di S. Gregorio Magno]] Grazie! [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 15:18, 12 dic 2024 (CET)
:Ciao, non appena ne ho la possibilità provvedo. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 20:34, 12 dic 2024 (CET)
::{{ping|Momimariani1962}} Fatto! ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 17:38, 13 dic 2024 (CET)
:::Grazie!!!! [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 20:10, 13 dic 2024 (CET)
== Controllo ==
Pufui Buon Anno! Per gentilezza, un controllo sulla difformità di compilazione ed assegnazione delle pagine che inserisce Mattia Gusmerini. [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 22:09, 3 gen 2025 (CET)
:Buon anno a te, ne ho rivista qualcuna, non sono poche. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 17:54, 7 gen 2025 (CET)
== San Quirico ==
Scusate il disturbo (pingo anche {{ping|Momimariani1962}}): sapete dove va la scheda [[San Quirico]]? Da una ricerca basandomi sui pochi dati presenti, sembrerebbe una frazione di [[w:Valdagno|Valdagno]], ma non so quale chiesa sia. Voi potete verificare in qualche modo? — [[Utente:Hippias|<span style="font-family:Georgia, serif">Hippias</span>]] <sup>([[Discussioni utente:Hippias|msg]])</sup> 12:19, 16 feb 2025 (CET)
:Potrebbe essere la [https://www.google.com/maps/place/Chiesa+parrocchiale+di+San+Quirico/@45.6764868,11.2721054,3a,75y,90t/data=!3m8!1e2!3m6!1sAF1QipMKnxyF896PNPGuEtle9NIx1bxz4tz299Couyau!2e10!3e12!6shttps:%2F%2Flh5.googleusercontent.com%2Fp%2FAF1QipMKnxyF896PNPGuEtle9NIx1bxz4tz299Couyau%3Dw239-h100-k-no!7i4032!8i1681!4m7!3m6!1s0x4778b29bc9e5c909:0xe5deb6943a8b6adf!8m2!3d45.676547!4d11.272087!10e5!16s%2Fg%2F11b76fz1pt?entry=ttu&g_ep=EgoyMDI1MDIxMi4wIKXMDSoJLDEwMjExNDU1SAFQAw%3D%3D chiesa parrocchiale], ma dall'unica foto del presbiterio che c'è su Maps, non sembrerebbe esserci un organo a canne (a meno che non sia nascosto dall'altare barocco). ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 17:37, 17 feb 2025 (CET)
:Salve ragazzi, scusate la mia assenza..problematiche umane varie...dal web ho trovato questa informazione : "..L'organo a canne presente nella chiesa di San Quirico, frazione di Valdagno, è un organo a canne di medie dimensioni, costruito nel 1963 dalla ditta De Marchi di Thiene (Vicenza). Descrizione:
:* L'organo è dotato di due tastiere e pedale, con un totale di 23 registri.
:* È caratterizzato da un suono ricco e caldo, tipico degli organi del Veneto.
:* Le canne sono prevalentemente in metallo, con alcune in legno.
:* La cassa armonica è collocata sopra la porta principale della chiesa.
:* Stile:
:** L'organo ha un'architettura di tipo romantico.
:** Il suo stile è caratterizzato da un'ampia gamma di registri che consentono di esprimere un'ampia gamma di emozioni. Note:
:** Il suono dell'organo è stato recentemente restaurato.
:** L'organo è un'importante testimonianza della storia musicale della zona."
:[[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 19:30, 9 mag 2025 (CEST)
::Nel catalogo Mascioni, è presente l'Op.840, II/P, 24 registri, E, costruito per il seminario di Vicenza e trasferito nella "Parrocchiale di S.Quirico". Tale chiesa è, sicuramente, quella nella frazione San Quirico nel Comune di Valdagno (VI), parroco Don Antonio Zanella, tel. 0445473024, sanquirico@parrocchia.vicenza.it [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 19:44, 9 mag 2025 (CEST)
:::Voce spostata e formattata. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 23:09, 10 mag 2025 (CEST)
== Foto da aggiungere ad Avellino ==
Buon pomeriggio Pufui, se per gentilezza potessi aggiungere queste ulteriori 2 foto alle 3 già in rete su: Disposizioni foniche di organi a canne/Italia/Campania/Provincia di Avellino/Avellino/Avellino - Chiesa della Madonna della Salette. Grazie!
1)
[[File:Avellino-Madonna_de_la_Salette-organo_corpo_dx.jpg|miniatura|Avellino-Madonna de la Salette-organo corpo dx]]
2)
[[File:Avellino-Madonna_de_la_Salette-organo_corpo_sx.jpg|miniatura|Avellino-Madonna de la Salette-organo corpo sx]]
[[Speciale:Contributi/2.195.130.234|2.195.130.234]] 14:22, 19 giu 2025 (CEST)
:..non capisco, ero già dentro "l'ambiente Wiki" e non mi ha lasciato firmare la discussione... [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 14:24, 19 giu 2025 (CEST)
::{{ping|Momimariani1962}}, Ciao, {{fatto}} e con l'occasione ho anche corretto altre cosette. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 23:37, 19 giu 2025 (CEST)
:::Grazie, Inimmaginabile Pufui!!!! [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 16:18, 24 giu 2025 (CEST)
== Incremento totale ==
E' il mio terrore, il fatto che l'incremento non sia automatico. Ho caricato un nuovo organo..ma ho incrementato di due...non avevo, sicuramente, aggiunto l'organo della cattedrale di Isernia... [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 16:54, 24 giu 2025 (CEST)
eoy6kmdauzutoj5tyenh2d210i5um7j
Micro e nanotecnologia/Microtecnologia/Il plasma/Scarica a rf
0
25538
478107
287580
2025-06-25T10:11:15Z
Pasquale.Carelli
528
aggiunti riferimenti indietro e avanti
478107
wikitext
text/x-wiki
{{Micro e nanotecnologia}}
===Scarica a rf===
In genere i processi di scarica a plasma sono ottenuti sempre da alimentazione ad alta frequenza, di solito nel range del MHz. Mentre per frequenze inferiori alla frequenza di plasma degli ioni (centinaia di kHz) non vi è differenza tra anodo o catodo poiché essi si alternano con l’alternarsi del verso della corrente, per frequenze più elevate si ha che, a causa della diversa frequenza di plasma degli ioni e degli elettroni, l'elettrodo isolato si carica negativamente diventando di fatto un catodo.
L'uso della rf nei processi tecnologici diventa una necessità quando gli elettrodi sono ricoperti di materiale isolante, in quanto in questo caso la scarica nel gas viene inibita dall'elevato campo di breakdown del dielettrico.
[[Image:circuito di scarica hf.jpg|350px|thumb|left|schema di un circuito di scarica ad alta frequenza]]
Ora si consideri il circuito mostrato in figura, dove <math>C\ </math> è una capacità di isolamento, <math>V_a\ </math> è l’alimentazione alternata e <math>V_b\ </math> la tensione sulla superficie del ''target'', poniamoci nel caso di ''target'' conduttore. Per semplicità consideriamo il potenziale del plasma zero e forniamo una onda quadra di <math>2\ kV</math> pp come si vede in figura.
[[Image:forme d'onda di tensione e corrente.jpg|370px|thumb|left|Forme d'onda di tensione e corrente con circuito eccitato da un'onda quadra]]
[[Image:Sinusoidi di scarica.jpg|370px|thumb|left|caratteristiche tensione e corrente con eccitazione sinusoidale]]
<math>V_b\ </math> tenderà a seguire <math>V_a\ </math>, ma non istantaneamente, e quando quest’ultimo arriva a <math>-1\ kV</math> comincia la scarica e il bombardamento degli ioni, il condensatore comincia a caricarsi positivamente così che <math>V_b\ </math> risale verso lo zero, ma se la frequenza è sufficientemente elevata <math>V_b\ </math> non sarà cambiato di molto dopo mezzo ciclo rimanendo a circa <math>-800\ V</math>. In questo istante <math>V_a\ </math> risale di <math>2\ kV</math> e così <math>V_b\ </math> che sale fino a <math>1200\ V</math>. Il target, adesso positivo, attrae una grande quantità di elettroni e quindi <math>V_b\ </math> scende verso lo zero molto più rapidamente di quanto avevano fatto gli ioni nel precedente mezzo ciclo. Ciò mostra che a parità di differenza di potenziale la corrente di elettroni è molto maggiore di quella degli ioni.
Sempre nell'esempio supponiamo che <math>V_b\ </math> alla fine del primo ciclo abbia raggiunto i <math>100\ V</math> e che <math>V_a\ </math> di nuovo cambi stato così che <math>V_b\ </math> arriverà a <math>1900\ V</math> ricominciando a salire, ma di poco, poiché la corrente degli ioni è piccola; questo processo diventerà poi ripetitivo e manifesta come sia più piccolo il potenziale da dare agli elettroni per trasportare una corrente data.
L’onda quadra è stata utilizzata solo per spiegare il meccanismo, un’onda sinusoidale porta a risultati analoghi.
<math>V_b\ </math> ha forma sinusoidale spostata verso il basso di un valore conosciuto come dc offset voltage. Il target ha acquisito una self-bias, in contrasto con l'eccitazione ad onda quadra, <math>V_b\ </math> ora è positivo solo per una frazione molto breve di ogni ciclo, e il bombardamento di ioni del target è quasi continuo.
[[Micro_e_nanotecnologia/Microtecnologia/Il_plasma/Scarica_nei_gas| indietro]] | [[Micro_e_nanotecnologia/Microtecnologia/Tecniche_litografiche| avanti]]
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Disposizioni foniche di organi a canne
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2025-06-24T14:52:43Z
Momimariani1962
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wikitext
text/x-wiki
{{Disposizioni foniche di organi a canne}}
Le disposizioni foniche attualmente presenti in questo libro sono '''4239'''.
== Per il lettore ==
Ciascun organo a canne è uno strumento a sé, con una propria dignità indissolubilmente legata alla sua unicità. Non troveremo mai un organo uguale ad un altro, neppure nei rarissimi casi di strumenti costruiti in serie: avranno sempre qualcosa che li distinguerà fra di loro.
Come poter, dunque, descrivere uno strumento unico, in maniera tale che, senza suonarlo o ascoltarlo, sia possibile capire come è fatto? Grazie alla sua disposizione fonica: essa è l'elenco dei registri che compongono lo strumento, riportati in base alla loro appartenenza alle varie "divisioni" (manuale/i ed eventualmente pedale). Pertanto si tratta di un elemento fondamentale, l'unica vera grande ed esaustiva descrizione dello strumento, dal momento che un organo si differenzia da un altro fondamentalmente per i registri che ha.
Questo wikilibro si prefigge il compito di racchiudere al suo interno le disposizioni foniche di organi del presente e del passato, raggruppate in base alla loro collocazione all'interno di edifici che, per sviluppi culturali ed esigenze liturgiche, sono per la maggior parte destinati al culto.
La presente opera si rivolge, dunque, non solo allo studioso di organaria ed organologia, ma anche al curioso che vuol sapere come è fatto l'organo della chiesa tot, all'appassionato, all'organista che ha l'esigenza di conoscere le caratteristiche di un tal organo, a chiunque, in poche parole, sia interessato all'argomento.
== Per il contributore ==
Chiunque voglia contribuire all'edificazione del presente wikilibro, è il benvenuto, ed è pregato di seguire, per amor di uniformità, lo schema che può vedere nelle pagine già presenti.
Sono tuttavia doverose alcune raccomandazioni tecniche.
Una volta inserite una o più disposizioni foniche, il contributore è pregato di aggiornare il numero all'inizio di questa pagina.
=== Dei titoli ===
I titoli delle singole pagine seguono sempre questo schema:
Stato/Regione (o altra divisione amministrativa analoga)/Provincia (o altra divisione amministrativa analoga)/Comune/Località (che può essere anche il comune stesso, comunque si ripete) - Edificio
Ad esempio:
Italia/Lombardia/Città metropolitana di Milano/Milano/Milano - Cattedrale di Santa Maria Nascente
Nei nomi delle chiese, si scrive solo: ''Chiesa di...'', oppure ''Santuario di...'', oppure ''Basilica di...'', ''Cattedrale di...'' o ''Cattedrale metropolitana di...'', non ''Basilica Cattedrale Primaziale Metropolitana Santuario Protoecclesia di...''. Sono altresì bandite le abbreviazioni (come ad esempio ''S.'' al posto di ''Santo/Santa/Sacro'').
Se in un edificio ci sono più organi, vanno tutti nella stessa pagina. Le singole pagine non sono per organo, ma per edificio.
=== Delle tabelle riassuntive ===
Le tabelle riassuntive a inizio pagina, seguono questo schema:
* '''Costruttore:''' [nome e] cognome del costruttore/ditta costruttrice con, in caso, tra parentesi e in corsivo, il numero d'opera
* '''Anno:''' anno di costruzione (in caso, in nota, data dell'inaugurazione)
* '''Restauri/modifiche:''' elenco: nome di chi ha fatto il restauro e, tra parentesi, anno e tipologia di intervento
* '''Registri:''' numero dei registri (in caso di registri spezzati, ciascuno vale 1 e non 1/2)
* '''Canne:''' numero di canne
* '''Trasmissione:''' meccanica/pneumatico-tubolare/elettrica/elettronica/ecc. nel caso di mista, si scrive mista e poi si specifica tra parentesi
* '''Consolle:''' tipologia della consolle (a finestra, mobile/fissa indipendente, appoggiata, rivolta, ecc.) e posizione (al centro del coro, al centro della parete anteriore della cassa, su apposita cantoria, ecc.)
* '''Tastiere:''' n° di tastiere e di note ed estensione tra parentesi
* '''Pedaliera:''' tipologia di pedaliera (a leggio, dritta, concava, concavo-radiale), n° di note ed estensione tra parentesi
* '''Collocazione:''' n° dei corpi, posizione dei corpi.
Esempio:
* '''Costruttore:''' Pinco Pallino (''Opus 100'')
* '''Anno:''' 2019-2020
* '''Restauri/modifiche:''' Tizio Caio (2102, restauro conservativo), Sempronio (2156, modifiche e ampliamento)
* '''Registri:''' 36
* '''Canne:''' 3.562
* '''Trasmissione:''' mista (meccanica per i manuali e il pedale, elettronica per i registri)
* '''Consolle:''' a finestra, al centro della parete anteriore della cassa
* '''Tastiere:''' 3 di 56 note (''Do<small>1</small>''-''Sol<small>5</small>'')
* '''Pedaliera:''' concavo-radiale di 30 note (''Do<small>1</small>''-''Fa<small>3</small>'')
* '''Collocazione:''' in due corpi contrapposti, sulla cantoria in controfacciata
Nel caso di ottave scavezze:
* '''Tastiera:''' 1 di 50 note con prima ottava scavezza (''Do<small>1</small>''-''Fa<small>5</small>'', Bassi/Soprani ''Do#<small>3</small>''/''Re<small>3</small>'')
* '''Pedaliera:''' a leggio di 18 note con prima ottava scavezza (''Do<small>1</small>''-''Sol#<small>2</small>''), priva di registri propri e costantemente unita al manuale
Non sono ammesse abbreviazioni, come ad esempio i nomi degli organari.
=== Delle disposizioni foniche ===
* I nomi delle divisioni vengono scritti nel seguente modo: '''I - ''Grand'Organo'''''; quello del pedale così: '''Pedale''';
* il nome della seconda o terza tastiera si riporta semplicemente, dopo il numero ordinale romano, come '''''Espressivo''''' e non come Recitativo, essendo un'impropria italianizzazione del francese ''Récit'';
* nel caso di aggettivi dopo il nome del manuale, essi sono riportati con la prima lettera minuscola (ad esempio: '''VI - ''Organo antico aperto''''');
* qualora i registri, sulla consolle, siano raggruppati per Concerto e Ripieno (ad esempio come avviene per la maggior parte degli organi ottocenteschi italiani), si segua questo schema ([[Disposizioni foniche di organi a canne/Italia/Toscana/Provincia di Siena/Montalcino/Montisi - Chiesa delle Sante Flora e Lucilla|qui un esempio]]) e, nel caso di più manuali, si premetta sempre il numero e il nome (ad esempio: '''I - Organo eco ''Concerto''''');
* all'interno di ogni divisione vi sono due colonne, divise da doppia stanghetta verticale (<code><nowiki>||</nowiki></code>), che rispettivamente, da sinistra a destra, sono: 1) nome del registro con eventualmente indicato il numero di file, 2) altezza del registro in piedi con eventualmente specificata l'appartenenza ai soli Bassi o ai soli Soprani (esempio: <code><nowiki>Ripieno 5 file || 2' Soprani</nowiki></code>);
* tutti i nomi registri sono scritti con la prima lettera maiuscola, mentre le parole seguenti devono iniziare con la minuscola (ad esempio: ''Ripieno acuto 5 file'' e '''non''' ''Ripieno Acuto 5 File''), ad eccezione delle disposizioni in tedesco o nelle lingue che richiedono la maiuscola anche per tutti i sostantivi - nel caso non sia possibile reperire l'altezza in piedi delle mutazioni composte, si sposta il numero di file nel campo dell'altezza in piedi (esempio: <code><nowiki>Ripieno || 5 file</nowiki></code>);
* le mutazioni sono scritte con il numero intero separato da quello frazionario tramite un punto, così: ''5.1/3<nowiki>'</nowiki>''; qualora l'altezza sia solo frazionaria, si omette lo ''0.'' iniziale, così: ''1/4<nowiki>'</nowiki>'' e '''non''' ''0.1/4<nowiki>'</nowiki>'';
* nel caso di mutazioni composte, l'altezza in piedi è riportata solo relativamente alla prima fila, ad eccezione di quelle a due file (per non occupare troppo spazio) - qualora le altezze delle file successive presentino delle anomalie, si inseriscono in nota.
* i registri ad ancia sono scritti in rosso quando sono riportati così sulla consolle;
* non si inserisce il numero ordinale davanti a ciascun registro;
* non si riportano le unioni e gli accoppiamenti, né gli annullatori;
* il Tremolo si riporta all'interno di ciascuna divisione;
* gli accessori (ad esempio: Uccelliera, Zampogna ecc.) si riportano nel seguente modo prima della disposizione fonica: '''Accessori''': ''Uccelliera''; ''Zampogna'';
* non sono ammesse abbreviazioni.
Quindi, in poche parole, questa disposizione '''non''' va bene (mettiamo che sulla consolle i registri ad ancia siano scritti '''in nero'''):
{| border="0" cellspacing="0" cellpadding="20" style="border-collapse:collapse;"
| style="vertical-align:top" |
{| border="0"
| colspan=2 | '''Prima tastiera - ''Grand'Organo'''''
----
|-
|Principale || 8'
|-
|Ottava || 4'
|-
|XV || 2'
|-
|XIX || 1.1/3'
|-
|XXII || 1'
|-
|Ripieno Acuto 3 File || 0.1/2'
|-
|Flauto a Camino || 8'
|-
|Sesquialtera 2 File || 2.2/3'-1.3/5'
|-
|<span style="color:#8b0000;">Tromba</span> || <span style="color:#8b0000;">8' bassi</span>
|-
|<span style="color:#8b0000;">Tromba</span> || <span style="color:#8b0000;">8' soprani</span>
|-
|Tremolo
|-
|}
| style="vertical-align:top" |
{| border="0"
| colspan=2 | '''Seconda tastiera - ''Espressivo'''''
----
|-
|Bordone || 8'
|-
|Viola di Gamba || 8'
|-
|Flauto a Cuspide || 4'
|-
|Nazardo || 2.2/3'
|-
|Ottavino || 2'
|-
|Decimino || 1.1/3'
|-
|Pienino 3 File || 1'-0.2/3'-0.1/2'
|-
|Voce Celeste 2 File || 8'
|-
|<span style="color:#8b0000;">Tromba Armonica</span> ||<span style="color:#8b0000;">8'</span>
|-
|Tremolo
|-
|}
| style="vertical-align:top" |
{| border="0"
| colspan=2 | '''Pedale'''
----
|-
|Contrabbasso || 16'
|-
|Bordone || 16'
|-
|Basso || 8'
|-
|Ottava || 4'
|-
|<span style="color:#8b0000;">Trombone</span> || <span style="color:#8b0000;">16'</span>
|-
|<span style="color:#8b0000;">Tromba Bassa</span> || <span style="color:#8b0000;">8'</span>
|-
|}
|}
Questa, invece, va bene:
{| border="0" cellspacing="0" cellpadding="20" style="border-collapse:collapse;"
| style="vertical-align:top" |
{| border="0"
| colspan=2 | '''I - ''Grand'Organo'''''
----
|-
|Principale || 8'
|-
|Ottava || 4'
|-
|XV || 2'
|-
|XIX || 1.1/3'
|-
|XXII || 1'
|-
|Ripieno acuto 3 file || 1/2'
|-
|Flauto a camino || 8'
|-
|Sesquialtera 2 file || 2.2/3'-1.3/5'
|-
|Tromba || 8' Bassi
|-
|Tromba || 8' Soprani
|-
|Tremolo
|-
|}
| style="vertical-align:top" |
{| border="0"
| colspan=2 | '''II - ''Espressivo'''''
----
|-
|Bordone || 8'
|-
|Viola di gamba || 8'
|-
|Flauto a cuspide || 4'
|-
|Nazardo || 2.2/3'
|-
|Ottavino || 2'
|-
|Decimino || 1.3/5'
|-
|Pienino 3 file || 1'
|-
|Voce celeste 2 file || 8'
|-
|Tromba armonica || 8'
|-
|Tremolo
|-
|}
| style="vertical-align:top" |
{| border="0"
| colspan=2 | '''Pedale'''
----
|-
|Contrabbasso || 16'
|-
|Bordone || 16'
|-
|Basso || 8'
|-
|Ottava || 4'
|-
|Trombone || 16'
|-
|Tromba bassa || 8'
|-
|}
|}
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Scienze della Terra per le superiori/I fenomeni endogeni: Vulcani e Plutoni
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I '''vulcani''' rappresentano una delle più cospicue manifestazioni delle '''forze endogene''' che agiscono entro la crosta terrestre e la sottopongono a continua trasformazione. Si tratta di strutture geologiche determinate dall'azione del '''vulcanesimo''' (o ''vulcanismo''). Con questo termine si intende l'emissione sulla superficie terrestre, attraverso condotti e fenditure, di fluidi (''lave''), solidi (''materiali piroclastici'') derivanti da masse di roccia fusa (''magmi'') presenti entro la crosta terrestre (''litosfera''), e infine di ''gas e vapori vulcanici'' provenienti sia dal ''degassamento'' del magma stesso durante la risalita, sia dalle falde acquifere attraversate e surriscaldate dai magmi. I magmi raffreddati in superficie, a contatto con l'atmosfera o l'idrosfera terrestre e privati della maggior parte dei fluidi originari per degassamento, danno origine alle '''rocce magmatiche effusive'''. L'attività vulcanica è stata ed è ancora attualmente il principale processo attraverso il quale viene formata di continuo nuova crosta terrestre. Le emissioni vulcaniche hanno anche, nel corso del tempo, determinato modificazioni significative nella composizione dell'atmosfera terrestre e dell'idrosfera terrestre, soprattutto nelle prime fasi della loro formazione, e continuano ad avere un'influenza significativa sul clima sia a scala locale che globale.<br>
Non sempre i magmi prodotti entro il mantello o la litosfera terrestre riescono a raggiungere la superficie: spesso solidificano in profondità formando '''corpi magmatici intrusivi''' di varia forma ed estensione, denominati '''plutoni'''. I magmi raffreddati e solidificati in profondità danno origine alle '''rocce magmatiche intrusive'''.<br>
L'attività vulcanica e plutonica con le sue caratteristiche di distribuzione, fenomenologia e composizione, si inquadra in un modello globale fornito dalla '''teoria della tettonica delle placche''' che permette di spiegare in maniera soddisfacente (anche se ancora non esaustiva) i '''fenomeni geodinamici''' connessi alle forze endogene, cioè i processi con cui queste forze si manifestano e modellano la crosta terrestre.
== La struttura dei vulcani ==
[[File:Structure volcano-it.svg|thumb|right|400x400px|Schema strutturale di un vulcano]]
Un vulcano consiste di tre elementi principali:
* '''Camera magmatica''' (o bacino magmatico), posta entro la litosfera a profondità variabile da alcuni chilometri ad alcune decine di chilometri, in cui si raccoglie il magma in risalita. Può esservi più di una camera magmatica, anche a profondità diverse.
* '''Condotto vulcanico''' (o camino vulcanico), che permette la comunicazione tra la camera magmatica e la superficie terrestre. Possono esservi più condotti vulcanici.
* '''Cratere''', che costituisce lo sbocco del condotto vulcanico sulla superficie. Anche in questo caso vi possono essere più crateri in un unico edificio vulcanico, in posizione centrale e/o eccentrica a seconda della disposizione dei condotti vulcanici che li hanno generati.
Nell'accezione comune, per vulcano si intende ciò che appare sulla superficie (ad esempio, in gran parte dei casi, una montagna conica caratterizzata da uno o più crateri vulcanici). In realtà, il vulcano vero e proprio come abbiamo visto è qualcosa di molto più complesso e in gran parte non visibile direttamente: la morfologia che si coglie in superficie è il risultato dell'accumulo dei prodotti derivati dall'attività eruttiva (lave e prodotti piroclastici). Questi accumuli costituiscono gli '''edifici vulcanici''', che possono assumere diverse forme e variare considerevolmente anche nella struttura interna, a seconda del tipo e della quantità delle emissioni vulcaniche che li hanno prodotti, dalla loro composizione (''chimismo'') e anche dalle diverse '''fasi eruttive''' che si sono succedute nel tempo. Gli edifici vulcanici sono in generale composti da strati sovrapposti e giustapposti di prodotti dell'attività eruttiva (coltri di materiali piroclastici e colate di lava), disposti secondo superfici di forma conica più o meno ripide (a seconda della loro composizione).
Possono essere di tre tipi fondamentali:<br>
* '''Apparati centrali'''. Derivati da '''attività centrale''' prevalente (in cui prevale un condotto principale). Rilievi di forma più o meno conica, con un ''cratere centrale'' corrispondente al flusso principale di magma, ed eventualmente ''crateri avventizi'' eccentrici derivati da condotti secondari. Talvolta, anche nel corso di un singolo episodio eruttivo, la posizione del cratere principale può variare per deviazione del flusso magmatico principale, in seguito all'ostruzione della parte terminale del condotto principale.
* '''Apparati lineari'''. Derivati da '''attività fissurale''', lungo fratture nella crosta terrestre che possono estendersi per chilometri. In questo caso non si ha un cratere centrale (anche se talora possono formarsi allineamenti di coni di scorie vulcaniche, generalmente di piccole dimensioni, lungo la frattura attiva), ma si hanno accumuli in forma di rilievi irregolari o ellittici ai due lati della frattura. Questo tipo di apparati dà però origine prevalentemente ad accumuli di lave e prodotti piroclastici in forma tabulare ('''plateaux'''), anche di notevole estensione (fino a migliaia di chilometri quadrati).
* '''Caldere'''. Si tratta di grandi '''strutture di collasso''' (con ampiezze fino a decine di chilometri), spesso poco rilevate e con morfologia molto articolata, che contengono diversi centri eruttivi corrispondenti a fasi successive di attività. Sono derivate dallo sprofondamento di grandi edifici vulcanici in seguito allo svuotamento parziale della camera magmatica, oppure da attività esplosiva catastrofica che ha smantellato in parte l'edificio originario. I più grandi tra questi apparati sono considerati l'espressione di '''supervulcani''' (vulcani con fasi parossistiche di grande magnitudine e generalmente molto distanziate nel tempo).<br>
I '''duomi di lava''' sono particolari strutture a forma di cupola prodotte da accumuli di lava estremamente viscosa, che non dà luogo a vere e proprie colate per la propria scarsa mobilità e si raffredda in loco, rimanendo all'uscita del condotto magmatico, entro il cratere. Simili strutture, "tappando" il condotto, possono favorire l'accumulo di gas nella zona sottostante e dare luogo ad attività esplosiva per l'aumento della pressione.
Le '''protrusioni solide''' (in Inglese: '''spine''', ovvero ''spina'') sono corpi magmatici cilindrici di lava estremamente viscosa (quasi solida) che non dà luogo a colate ma fuoriesce in questo modo, molto lentamente, dal camino vulcanico che la genera. Sovente si raffredda in quella posizione formando un pinnacolo (''guglia vulcanica'') che gradualmente viene eroso. Sovente questi corpi, come i duomi di lava, tappano il condotto vulcanico dando luogo ad attività esplosiva.
L'attività vulcanica si manifesta sovente in ambiente marino (anche profondo, oceanico), e dà luogo in questo caso a '''vulcani sottomarini''' e ad '''isole vulcaniche'''. L'edificio vulcanico visibile è solo la parte emersa dello stesso, che si estende in realtà al di sotto del livello marino fino al fondale.
<gallery>
File:Arenal-Volcano.jpg|Vulcano Arenal (Costa Rica). Un classico edificio vulcanico a cono, con cratere centrale.
File:Cumbres..Borrascosas... - panoramio.jpg|Vulcano Arenal (Costa Rica). Il cratere principale.
File:Gareloi-Island.JPG|Vulcano Gareloi (Isole Aleutine). Un'isola vulcanica con cratere centrale.
File:Row of Craters on Laki Fissure in Iceland.jpg|Apparato vulcanico lineare, lungo una frattura regionale. In questo caso non si ha la formazione di un singolo cratere ma di accumuli irregolari ai due lati della frattura e di coltri di lava. Complesso vulcanico del Laki (Islanda).
File:Laki fissure (2).jpg|Ancora una veduta del Laki.
File:NASA Makushin 2.JPG|caldera del vulcano Makushin (Alaska, USA). Nota i diversi centri eruttivi all'interno.
File:Dendi Caldera.jpg|Caldera Dendi (Etiopia), dovuta al collasso di un edificio vulcanico, con due laghi craterici all'interno.
File:Reunion Piton de la Fournaise 21.25S 55.66E.png|Caldera formata dal collasso di un apparato centrale. Piton de la Fournaise, Isola di Reunion (Oceano Indiano).
File:Santorini ASTER.jpg|Caldera del vulcano dell'isola di Santorini (Mare Egeo, Grecia), originata da attività esplosiva catastrofica avvenuta tra il 1627 a.C. e il 1600 a.C. L'isolotto centrale (Nea Kameni) è un duomo di lava formatosi in seguito all'attività successiva.
File:Pozzuoli NASA ISS004-E-5376 added names.jpg|L'area vulcanica dei Campi Flegrei (Pozzuoli, NA). E' un complesso calderico molto articolato e di non facile lettura, che si estende in parte nel Golfo di Pozzuoli. Si tratta di un apparato distinto rispetto al Vesuvio, con una propria camera magmatica e vari condotti che hanno dato origine in epoca preistorica ad eruzioni esplosive catastrofiche con enormi emissioni di prodotti piroclastici.
File:Zavaritskogo ISS cut.jpg|Caldera del vulcano Zavaritskogo (Isole Kurili, Russia).
File:Volcán Chaitén-Sam Beebe-Ecotrust.jpg|Duomo di lava. Vulcano Chaitén (Cile).
File:Novarupta.jpg|Duomo di lava. Vulcano Novarupta (Alaska, USA).
File:Bárcena tuff cone.jpg|Vulcano Barcena (Messico). L'edificio vulcanico è composto da un cono di cenere. Il cratere centrale è parzialmente riempito da un duomo di lava. La fessura alla base del versante visibile del cono (espressione di un camino secondario o di un dicco) ha generato la colata di lava scura che si espande a conoide ai piedi dell'edificio.
File:Lehua 2.jpg| Isola di Lehua (Hawaii), un cono di cenere parzialmente smantellato dall'azione erosiva dell'oceano. E' visibile entro la parte interna del cratere la stratificazione dei livelli cineritici che compongono l'edificio vulcanico.
File:Cabo Miseno 13.JPG|Capo Miseno (Italia). Parte di un cono cineritico in sezione. Ben visibile la stratificazione obliqua dei livelli di cineriti.
File:Kanaga Volcano (22432739869).jpg|Vulcano Kanaga (Isole Aleutine). Il cono centrale e colate laviche recenti.
File:Kanaga iss.jpg|Vulcano Kanaga (Isole Aleutine). E' ben visibile l'edificio vulcanico più recente, un apparato centrale.
</gallery>
<br>
[https://www.youtube.com/watch?v=zFIWWM0Iv-U Video dentro il cratere]{{Clear}}
== Le strutture dei corpi intrusivi (plutoni)==
[[File:Intrusion types.svg|right|thumb|300x300px|Legenda: 1-laccolite; 2-dicco; 3-batolite; 4-dicco; 5-sill; 6-condotto vulcanico; 7-lopolite.]]
I '''corpi magmatici intrusivi (plutoni)''' sono interamente contenuti entro rocce di differente origine (generalmente sedimentarie o metamorfiche), le '''rocce incassanti'''. La classificazione dei plutoni si basa sulla forma dei corpi intrusivi, sulle loro dimensioni e sui rapporti geometrici con le rocce incassanti.<br>
* '''Batoliti'''. Sono i plutoni di maggiori dimensioni. Si trovano generalmente al nucleo di catene montuose, spesso affioranti in seguito all'erosione. In affioramento, la loro estensione può arrivare a decine e centinaia di chilometri quadrati di superficie.
* '''Filoni'''. Sono corpi tabulari di spessore variabile da alcuni centimetri a diversi metri. A seconda dei rapporti con le rocce incassanti possono essere:
** '''Dicchi''': corpi discordanti rispetto alla stratificazione delle rocce incassanti. A bassa profondità si producono di solito quando il magma risale lungo fratture o faglie tettoniche preesistenti che tagliano la stratificazione, allargandole. Ad alta profondità invece è il magma ad alta pressione ad aprirsi la strada fratturando le rocce in risalita.
** '''Filoni-strato''' (o '''sill'''), concordanti rispetto alla stratificazione delle rocce incassanti (o alla scistosità, se si tratta di rocce metamorfiche). Questi corpi intrusivi sono prodotti dall'intrusione di magma fluido tra i piani di stratificazione o scistosità (che rappresentano superfici di minore resistenza).
* '''Laccoliti'''. Sono corpi concordanti non tabulari, ma con una convessità verso l'alto prodotta dall'inarcamento degli strati soprastanti in seguito alla pressione del magma intruso.
* '''Lopoliti'''. Corpi concordanti che presentano invece convessità a imbuto verso il basso, in corrispondenza dei condotti di alimentazione del corpo intrusivo.
[[File:Filoni.jpg|thumb|right|280x280px|Tipi di filoni in un edificio vulcanico: 1. filone radiale; 2. filone conico; 3. filone anulare; 4. filone periferico; 5. filone-strato o sill]]
I corpi intrusivi sono in realtà spesso composti, cioè uno stesso episodio di intrusione magmatica può dare luogo in sequenza a diversi tipi di corpi: ad esempio inizialmente può determinarsi un dicco, come propaggine di una massa magmatica più grande (un batolite). Successivamente, il magma in risalita può trovare a profondità inferiore uno strato di roccia più resistente e procede quindi lungo la stratificazione, formando un filone-strato oppure un laccolite.<br>
Possono esservi anche più fasi successive di intrusione lungo una stessa direttrice (una frattura per esempio), che generano riempimenti con composizione diversa, oppure generazioni successive di filoni che si intersecano lungo diverse direttrici.
In generale, dal punto di vista dello sviluppo tridimensionale, possiamo avere diverse morfologie:
* Filoni radiali
* Filoni circolari o anulari
* Filoni conici
* Filoni-strato tabulari
* Filoni obliqui o periferici
Tutti questi tipi possono trovarsi entro un edificio vulcanico o entro le rocce incassanti al di sopra e intorno a un batolite. I corpi magmatici intrusivi di bassa profondità (minore di 2 Km) sono denominati '''subvulcanici''' o '''ipoabissali'''. Corpi intrusivi di questo tipo sono comuni all'interno di edifici vulcanici, con andamento prevalentemente concentrico o radiale. I '''cripto-duomi''' (dal greco κρυπτός, kryptos, celato, nascosto) sono accumuli subvulcanici di magma molto viscoso a bassissima profondità che a causa della loro scarsa mobilità e della rapida depressurizzazione non riescono a fendere le rocce di copertura, raffreddandosi sul posto, ma deformano la copertura stessa in strutture a cupola simili a laccoliti.<br>
<gallery>
File:Half Dome Trek 05 (4245047861).jpg|Batolite granitico (Yellowstone, USA).
File:Dykes at Garthna Geo, Yesnaby - geograph.org.uk - 490020.jpg|Dicchi intrusi in una serie sedimentaria.
File:Maug islands dike.jpg|Dicco verticale intruso in una serie vulcanica di lave e prodotti piroclastici.
File:La Palma - Garafía - LP-4 13 ies.jpg|Dicco intruso in una serie vulcanica (prodotti piroclastici).
File:La Chaume Croix de Saint André filons pegmatite.jpg|Dicchi messi in posto successivamente che si incrociano. Qual è il più recente?
File:Black Canyon Painted Wall.JPG|Dicchi di roccia intrusiva (pegmatite) bianca intrusi in rocce metamorfiche più scure (gneiss).
File:White granite intruding black basalt.jpg|Filoni di roccia chiara di composizione granitica intrusi in rocce effusive basaltiche scure.
File:Caldera de Taburiente on La Palma - 2007-01-05 I.jpg|Dicchi che si intersecano, in una caldera vulcanica (Isola di La Palma, Canarie, Spagna).
File:Mount Etna on Sicily in Italy - 2016-10-07 E.jpg|Dicchi magmatici messi in luce dall'erosione. Etna, Sicilia.
File:Multiple Igneous Intrusion Phases Kosterhavet Sweden.jpg|Intrusioni filoniane multiple.
File:Horton Bluff mid-Carboniferous sill.JPG|Filone-strato (sill) intruso in strati di argilliti e arenarie del Carbonifero (Canada).
File:Iceberg Lake Ridge (4158171784).jpg|Rocce sedimentarie con stratificazione sub-orizzontale intruse da un filone-strato (sill) più scuro.
File:An Igneous Sill Intrusion in Yellowstone National Park Wyoming USA.jpg|Sill sub-orizzontale di roccia basaltica con tipica fessurazione colonnare (Yellowstone, USA).
File:Limestone Butte Montana Laccolith.jpg|Laccolite esposto dall'erosione degli strati di roccia soprastanti.
File:2008-05-21 09 48 23 Iceland-Reykjahlíð.jpg|Piccolo cripto-duomo. Islanda.
File:MSH80 bulge on north side 04-27-80.jpg|Cripto-duomo sviluppatosi sul versante nord del vulcano St. Helens (USA, Stato di Washington).
</gallery>
== Composizione dei magmi e delle rocce magmatiche ==
I magmi (e di conseguenza le rocce magmatiche) si dividono, in base al loro contenuto mineralogico in:
* '''sialici''' o '''felsici''': vi prevalgono minerali contenenti silicio e alluminio, sono più ricchi di SiO<sub>2</sub> (silice), e sono per lo più di colore chiaro.
* '''femici''' o '''mafici''': vi prevalgono ferro e magnesio, sono per lo più di colore scuro (bruno, verde o nero).
In base alla quantità di silice, attraverso l'analisi chimica, si suddividono in:
* ''acidi'' (o ''persilicici''): magmi e rocce con SiO<sub>2</sub> ≥ 65%
* ''intermedi'' (o ''mesosilicici''): magmi e rocce con 52% ≤ SiO<sub>2</sub> ≤ 65%
* ''basici'' (o ''iposilicici''): magmi e rocce con 45% ≤ SiO<sub>2</sub> ≤ 52%
* ''ultrabasici'': magmi e rocce con SiO<sub>2</sub> ≤ 45%
I magmi e le rocce acide sono più ricchi di SiO<sub>2</sub> e quindi sono di colore più chiaro di quelli basici e ultrabasici, di colore sempre più scuro.<br>
Attenzione: in questo caso ''acido'' e ''basico'' si riferiscono semplicemente al contenuto in silice (non hanno quindi nulla a che vedere con le ''reazioni acido-base'', in cui sono in gioco ioni idrogeno H<sup>+</sup> e idrossido OH<sup>-</sup>). Si tratta in realtà di una terminologia ormai obsoleta ma invalsa per lungo tempo nella letteratura geologica, che deriva dalla classificazione dei silicati come sali (teorici) dell'acido ortosilicico (H<sub>4</sub>SiO<sub>4</sub>). La terminologia tradizionale acido-basico, anche se è ancora molto utilizzata, dovrebbe essere sostituita con quella, più moderna, sialico-femico o felsico-mafico (quindi, per quanto si riferisce al contenuto in silice, si dovrebbero preferire i termini per-, meso-, iposilicico). <br>
[[File:Serie di Bowen.svg|thumb|right|300x300px|Sequenza di cristallizzazione dei minerali più comuni delle rocce magmatiche al diminuire della temperatura. A sinistra la serie dall'olivina al quarzo; a destra la serie dei plagioclasi (in funzione del contenuto in calcio o in sodio). Vedi testo. E' nota come ''serie di Bowen''.]]
In natura, i magmi costituiscono dei sistemi eterogenei composti da una '''fase liquida''', da una '''fase solida''' (cristalli in corso di formazione e frammenti delle rocce incassanti o ''xenoliti'') e da una '''fase gassosa'''.
I liquidi magmatici sono delle complesse miscele silicatiche ad alta temperatura i cui componenti hanno temperature di fusione diverse. Questo significa che, quando il magma si raffredda, si separano gradualmente minerali diversi che vanno a costituire la fase solida.<br>
* I minerali femici sono quelli che fondono a temperatura più elevata, e quindi anche quelli che cristallizzano per primi. Perciò, i loro cristalli sono liberi di espandersi entro la massa fusa e di assumere la loro forma tipica (il cosiddetto ''habitus cristallino''), e sono definiti ''idiomorfi''. Minerali di questo tipo sono olivine, pirosseni, anfiboli, biotite (mica nera) e i feldspati ricchi di calcio (plagioclasi).<br>
* I minerali sialici fondono a temperatura più bassa, e cristallizzano quindi più tardi: perciò i loro cristalli in corso di formazione devono adattarsi agli spazi lasciati loro dai cristalli già formati. Quindi raramente nelle rocce magmatiche questi minerali conservano la loro forma cristallina tipica, e si presentano come "plaghe" che non hanno forma propria, ma sono delimitate dalle pareti dei cristalli già formatisi nelle prime fasi di cristallizzazione: questi cristalli si definiscono ''allotriomorfi'' (questa terminologia si riferisce solo alla forma esterna: si tratta comunque di cristalli, perché la loro struttura molecolare interna è ordinata secondo il reticolo cristallino caratteristico della loro specie mineralogica). A questa tipologia di minerali appartengono le miche chiare (muscovite), i feldspati sodici e potassici, il quarzo. Ovviamente, anche questi minerali possono avere habitus cristallino tipico, però generalmente cristalli ben formati si rinvengono non all'interno di plutoni granitici bensì nelle loro parti periferiche e soprattutto nei loro ultimi differenziati filoniani ipoabissali in cui prevalgono fluidi magmatici a bassa viscosità e ricchi di componenti volatili, ove i cristalli hanno modo di crescere e svilupparsi.
La fase gassosa è costituita prevalentemente da acqua allo stato di vapore, anidride carbonica (CO<sub>2</sub>) e, in misura minore, da acido cloridrico (HCl), acido fluoridrico (HF), acido solfidrico (o idrogeno solforato: H<sub>2</sub>S), zolfo allo stato nativo, anidride solforosa (SO<sub>2</sub>), anidride solforica (SO<sub>3</sub>, che reagendo con l'acqua dà origine ad acido solforico H<sub>2</sub>SO<sub>4</sub>), ossigeno ed elementi rari. La fase gassosa può essere più o meno abbondante, ma è comunque subordinata (in genere, minore del 5%). Sebbene i componenti volatili che la compongono rappresentino una piccola parte della composizione finale delle rocce magmatiche, essi hanno tuttavia, come vedremo a breve, un'importanza fondamentale nei processi magmatici, nella mobilità dei magmi e nei meccanismi eruttivi.
== Genesi e comportamento dei magmi ==
[[File:Earth-cutaway-schematic-numbered.svg|thumb|right|Struttura della Terra: 1a-crosta oceanica; 1b-crosta continentale; 2-mantello; 3-nucleo; 3a-nucleo esterno; 3b-nucleo interno; 4-litosfera (mantello litosferico + crosta); 5-astenosfera.]]
Il processo di fusione delle rocce nel sottosuolo che dà origine ai magmi non è generalizzato: si tratta di una fusione parziale che avviene in punti limitati situati entro la fascia compresa tra la parte superiore del mantello e la parte più profonda della crosta terrestre. Le rocce della crosta inferiore e del mantello terrestre sono in realtà per la maggior parte allo stato solido (nonostante l'elevata temperatura) a causa dell'enorme pressione (''pressione litostatica'') cui sono sottoposte dal carico di roccia soprastante. Questo poiché la temperatura alla quale inizia la fusione aumenta con l'aumentare della pressione.<br>
Il '''mantello superiore''', immediatamente sotto la crosta terrestre, viene definito ''mantello litosferico'' ed insieme alla crosta costituisce la '''litosfera''' (dal greco λίθος [líthos], roccia), solida e rigida. A maggiore profondità, che varia da circa 80 km sotto gli oceani a circa 200 km sotto i continenti, c'è uno strato meno rigido e più caldo, comunemente definito '''astenosfera''' (dal greco ἀσθενός [asthenos], letteralmente: privo di forza). La parte superiore dell'astenosfera è caratterizzata da una zona in cui la velocità di propagazione delle onde sismiche rallenta, definita ''zona a bassa velocità'' o LVZ (dall'Inglese: Low Velocity Zone), che si estende in profondità fino a circa 300-400 chilometri. Alla sua base la velocità delle onde sismiche aumenta di nuovo gradualmente, indicando un aumento di viscosità del materiale del mantello superiore, fino a circa 700 chilometri, dove inizia il mantello inferiore. Questa caratteristica di bassa velocità sismica è associata ad uno stato di fusione parziale del mantello, poiché le onde sismiche si propagano più velocemente nei solidi che nei fluidi.<br>
L'astenosfera è comunque prevalentemente solida, ma è sufficiente una frazione minima di materiale fuso (si ipotizza meno dell' 1% della roccia) per determinare una maggiore debolezza meccanica e una minore rigidità di questo strato rispetto agli strati adiacenti. Questo strato ha caratteristiche di duttilità maggiore rispetto alla litosfera: alle sollecitazioni meccaniche su tempi molto lunghi (come quelli geologici) si comporta quindi di fatto come un fluido estremamente viscoso. Come vedremo nel capitolo dedicato alla Tettonica delle Placche, l'involucro esterno della Terra (la litosfera) è composto di placche rigide che poggiano su questo strato di materiale fluido muovendosi per galleggiamento in senso sia verticale che orizzontale e interagendo tra loro con varie modalità. Qui ci interessa approfondire il fatto che il mantello superiore astenosferico, grazie alla parziale fusione del materiale roccioso che lo compone, è la maggiore sorgente dei magmi fluidi che risalgono verso la superficie terrestre e determinano il vulcanesimo e il plutonismo.<br>
[[File:Convection.gif|thumb|right|'''Convezione''' di un fluido all'interno di un recipiente scaldato dal basso.]]
La fusione delle rocce nell'astenosfera può derivare da:
* Aumento della temperatura. Il mantello superiore è sottoposto ad un forte '''flusso di calore''' dal basso, dovuto alle altissime temperature che si raggiungono nel nucleo terrestre (da 3000 °C a 6000 °C). In esso, a causa della fluidità del materiale roccioso che lo compone, si creano '''correnti convettive''' con colonne di materiale molto caldo a bassa densità che risale e, tra di esse, correnti discendenti di materiale più freddo e denso (un po' come in una pentola d'acqua in ebollizione). La distribuzione della temperatura non è quindi uniforme nel mantello superiore, ma questa può aumentare localmente fino a superare il punto di fusione della roccia (o di alcuni componenti minerali della roccia), nonostante l'alta pressione.
* Riduzione della pressione. Come si intuisce da quanto già detto, alla diminuzione della pressione la temperatura di fusione delle rocce si abbassa. Questo può avvenire presso il limite tra astenosfera e litosfera a causa dei movimenti relativi delle placche litosferiche cui si è accennato, ad esempio lungo fratture di estensione crostale che costituiscono i confini tra le placche stesse (come vedremo nel capitolo dedicato alla Tettonica delle Placche).
* Aumento del contenuto in sostanze volatili come acqua o anidride carbonica (CO<sub>2</sub>), la cui presenza abbassa la temperatura di fusione delle rocce. Queste sostanze volatili sono presenti in piccola quantità anche a grandi profondità, sia nella crosta che nel mantello terrestre, e tendono a concentrarsi nella parte più alta di quest'ultimo (la zona a bassa velocità), a causa della bassa permeabilità delle rocce rigide della litosfera soprastanti. Un aumento locale del loro contenuto può inoltre derivare dallo sprofondamento di placche litosferiche che ne sono ricche per il contatto con l'atmosfera e l'idrosfera terrestre (vedremo più avanti che questo meccanismo, chiamato ''subduzione'', è tra le modalità più comuni di interazione tra le placche). Si può avere un arricchimento d'acqua anche per l'instabilità di alcuni minerali (ad esempio i solfati e alcuni tipi di silicati), che ad alta temperatura e pressione rilasciano molecole d'acqua presenti all'interno del proprio reticolo cristallino.
Si può avere anche una combinazione di queste tre cause causata dalla dinamica delle placche litosferiche e del mantello sottostante.
Vi sono due tipi fondamentali di magma:
* '''Magma primario''', che si origina nel mantello superiore con le modalità viste sopra. Questo tipo di magma si genera a temperature molto elevate, dell'ordine del migliaio di gradi Celsius e più, ed è povero di silice (SiO<sub>2</sub> < 50%), essendo composto prevalentemente da minerali femici (o mafici), cioè ad alto contenuto di ferro e magnesio, che sono prevalenti nel mantello terrestre. Esempi di questo tipo di minerali sono olivine, pirosseni, anfiboli e miche (si tratta di silicati, ma a basso contenuto di silice). '''Rocce femiche''' effusive tipiche sono i basalti, mentre i loro corrispettivi intrusivi sono i gabbri. Si tratta di magmi molto densi perché ricchi in elementi ad alta densità (oltre 3 g/cm<sup>3</sup>), e fluidi (a bassa viscosità). Sono anche poveri in composti volatili (acqua e anidride carbonica)
[[File:Diff gravitativa.svg|thumb|right|350x350px|Schema che illustra la differenziazione gravitativa a partire da un magma iniziale, con variazione della composizione del magma residuo]]
* '''Magma secondario''', che si forma entro la crosta terrestre a temperatura inferiore (a partire da 650 °C). Sono magmi decisamente più ricchi in silice, composti da minerali sialici (o felsici), vale a dire ricchi in silicio e alluminio. Minerali di questo tipo sono ad esempio il quarzo e i felspati. Sono inoltre meno densi dei magmi primari e ricchi in acqua, oltre che molto più viscosi. Tipici esempi di '''rocce sialiche''' effusive sono le rioliti (meglio note come ''porfidi''), i cui corrispettivi intrusivi sono i graniti. I magmi secondari si generano per vari tipi di processi di '''differenziazione magmatica''':
** ''assimilazione'' parziale delle rocce crostali incassanti da parte di magmi femici in risalita, che cambiano quindi composizione per "contaminazione": il magma in questi casi può "inglobare" frammenti delle rocce incassanti (''xenoliti'') che non riesce a fondere ed assimilare perché questo richiederebbe una temperatura superiore a quella del magma stesso;
** differenziazione per ''cristallizzazione frazionata'', a partire da magmi primari in corso di raffreddamento, quando la frazione cristallizzata si segrega per gravità rimanendo in basso e la frazione fluida che resta, impoverita dei minerali che cristallizzano a temperatura mano a mano più elevata, viene allontanata risalendo verso la superficie. Ad ogni fase successiva di cristallizzazione, il magma residuo cambia composizione. Gli ultimi differenziati normalmente corrispondono alle intrusioni filoniane. In conseguenza di questo fenomeno, spesso i plutoni mostrano una stratificazione verticale (più comune nei plutoni femici, in cui i magmi sono più fluidi). In altri casi la cristallizzazione procede a partire dalle pareti del batolite verso le parti più interne, determinando una zonazione concentrica (più frequente nei plutoni sialici, in cui i magmi sono più viscosi, con minore mobilità verticale).
** ''mescolanza'' di magmi di origine e composizione diversa.
** ''anatessi'' (da un termine greco che significa liquefazione), ovvero fusione parziale delle rocce metamorfiche quando queste vengono seppellite a grande profondità dalla progressiva subsidenza o dai movimenti delle placche litosferiche. In questo caso la temperatura può aumentare fino a superare il limite di fusione (650 °C), e queste rocce escono gradualmente dal campo delle rocce metamorfiche per entrare in quello delle rocce magmatiche. Se la fusione prosegue, si producono nuovi magmi che possono mobilizzarsi e risalire verso la superficie. Se la frazione liquida non riesce a muoversi e la temperatura diminuisce, si solidifica di nuovo in loco dando origine a rocce con tipico aspetto a bande alternate costituite da roccia magmatica e da quanto resta della roccia metamorfica originale, le ''migmatiti''.
[[File:Différenciation magmatique.png|thumb|left|550x550px|I principali processi di differenziazione magmatica]]
Si tratta di fenomeni molto complessi e tuttora solo in parte compresi, ma di grande importanza per la comprensione della dinamica crostale terrestre e della storia geologica delle aree continentali.
Come si è detto, i magmi hanno proprietà fisiche differenti a seconda della composizione: le proprietà che determinano principalmente le ''caratteristiche reologiche'' (cioè di scorrimento) dei magmi sono '''viscosità''' e '''contenuto in composti volatili''' (acqua soprattutto). I magmi femici sono più fluidi, con minore contenuto d'acqua, mentre i magmi sialici sono più viscosi e contengono più acqua.<br>
La '''viscosità''' è una proprietà che descrive la resistenza di un fluido allo scorrimento. Nei magmi è dovuta principalmente al contenuto di silice, che è presente in forma di ioni silicato (SiO<sub>4</sub>)<sup>4-</sup> con struttura teraedrica composta da quattro atomi di ossigeno intorno ad un atomo di silicio: questi ioni tendono facilmente a ''polimerizzare'', cioè a formare lunghe catene che ostacolano lo scorrimento del magma. Questo per la capacità degli ioni silicato di mettere in comune uno o più atomi di ossigeno (legame di tipo covalente). [[File:Silicate-double-tetrahedra-2D.png|thumb|right|150x150px|Negli ioni silicato gli atomi di ossigeno possono essere comuni a più ioni, dando origine a catene polimeriche.]] I magmi sialici sono più viscosi in funzione del loro contenuto in silice più elevato. Nei magmi femici abbiamo più cationi metallici, come Fe<sup>+</sup> e Mg<sup>+</sup>, che si legano agli atomi di ossigeno e tendono a interrompere le catene silicatiche, rendendo il magma più fluido.<br>
Il '''contenuto in acqua''' determina la presenza di bolle gassose quando la pressione diminuisce nel corso della risalita del magma (''degassamento''), che ugualmente tendono a ostacolare lo scorrimento del magma. Questo perché la comparsa di bolle di vapore interrompe la continuità di fase (con la comparsa di una fase gassosa nel liquido) e ciò riduce la stabilità del flusso aumentandone la turbolenza e causando maggiore dissipazione di energia. Inoltre, come si è visto, la presenza di acqua abbassa la temperatura di fusione dei silicati: quindi la temperatura di fusione dei magmi sialici ricchi di acqua è piuttosto bassa e questi rimangono fluidi fintanto che l'acqua contenuta è in soluzione. Quando però la pressione diminuisce e l'acqua si libera in forma di vapore, la temperatura di fusione dei magmi sialici si alza e questi magmi, relativamente freddi, tendono a solidificare. [[File:Magmatism and volcanism EN.svg|thumb|left|350x350px|Rappresentazione schematica dei principali processi magmatici.]]
Quindi (come si comprende da quanto detto sopra), i magmi femici tendono più facilmente a risalire entro la crosta terrestre e raggiungono più facilmente la superficie, dando origine a lave basaltiche; i magmi sialici al contrario solidificano più facilmente in profondità, dando origine a plutoni con composizione granitica. <br>
Questa tuttavia non è una regola universale e ha importanti eccezioni, perché la maggiore o minore facilità di risalita dei magmi dipende anche da fattori di tipo geodinamico, derivanti dal maggiore o minore spessore della litosfera e dalle modalità di interazione delle placche litosferiche, oltre che dalla presenza di faglie e fratture che possono favorirla. In effetti, abbiamo vulcani con prodotti prevalentemente basaltici e vulcani con lave a composizione sialica (corrispondenti effusivi delle rocce intrusive granitoidi), mentre abbiamo sia plutoni sialici a composizione granitica che (più rari) plutoni femici a composizione gabbrica. Talvolta inoltre i due tipi di composizione si riscontrano associati nella stessa area, o si succedono in sequenza temporale.
Quando si verifica la genesi di magmi entro il mantello superiore o la crosta inferiore, il materiale fuso è più caldo e meno denso delle rocce incassanti, e tende quindi a risalire attraverso gli interstizi di queste ultime. Il magma fluido in profondità risale aprendosi la strada nelle rocce incassanti, assimilandole grazie alla temperatura superiore e fratturandole per la pressione conferitagli dai composti volatili. In tal modo i fluidi magmatici si aggregano progressivamente formando così grandi "gocce" di materiale ad alta temperatura con comportamento plastico: i '''diapiri magmatici''' (dal greco διαπείρειν [diapéirein]: penetrare). I diapiri magmatici, nel corso della risalita, possono dare luogo a tutti i fenomeni di mescolanza, differenziazione e assimilazione visti sopra. Raffreddandosi progressivamente danno origine ai corpi magmatici intrusivi. Quelli che riescono a risalire fino alla superficie terrestre danno origine alle camere magmatiche degli apparati vulcanici e alle intrusioni filoniane.
== Consolidazione dei magmi e tessitura delle rocce magmatiche ==
[[File:Granodiorite pmg ss 2006.jpg|thumb|right|220x220px|Tessitura olocristallina granulare in una granodiorite (una roccia granitoide), in sezione sottile al microscopio.]]
Le condizioni ambientali in cui avviene il raffreddamento e la solidificazione dei magmi hanno una influenza determinante sulle caratteristiche del prodotto finale: le rocce magmatiche. Come ormai sappiamo, queste condizioni dipendono soprattutto da pressione, temperatura e presenza di componenti volatili. Questi fattori determinano la '''tessitura''' delle rocce che, insieme alla composizione chimica e mineralogica, costituisce un elemento diagnostico fondamentale per il loro riconoscimento e la loro interpretazione. Per tessitura si intende '''l'insieme delle dimensioni, forme, disposizione e relazioni reciproche dei diversi elementi che costituiscono la roccia'''.
'''Rocce intrusive'''. In questo caso la solidificazione avviene, come abbiamo visto, in zone più o meno profonde della crosta terrestre, quindi a temperatura e pressione elevate. Queste condizioni ambientali implicano una lenta dispersione del calore attraverso le rocce incassanti (che sono comunque a loro volta calde ad elevata profondità), un ambiente relativamente "tranquillo" (non soggetto a improvvise variazioni di pressione e temperatura) e un degassamento molto lento attraverso le fratture delle rocce incassanti, cosa che permette agli elementi volatili di restare per lungo tempo in soluzione nel magma, mantenendone la fluidità. In queste condizioni la cristallizzazione dei vari minerali che si formano gradualmente avviene in maniera completa, secondo le modalità già viste (i primi minerali differenziatisi, con cristalli ben formati, mentre gli ultimi tendono a riempire gli interstizi rimasti). Abbiamo in questo caso una '''tessitura olocristallina''' (ovvero: completamente cristallina), che sulle superfici e nelle sezioni di queste rocce appare come un "mosaico" di cristalli ben visibili a occhio nudo, con aspetto granulare e grana più o meno grossolana. E' ad esempio la tessitura tipica delle rocce granitoidi, come graniti, granodioriti, tonaliti, ma anche delle rocce intrusive femiche, come i gabbri (corrispondenti intrusivi delle lave basaltiche) e intermedie (sieniti, monzoniti).<br>[[File:Tessitura porfirica.jpg|thumb|left|220x220px|Tessitura porfirica, costituita da una pasta di fondo microcristallina con fenocristalli di feldspato. Sezione sottile al microscopio.]]
'''Rocce effusive'''. Vediamo ora cosa succede quando un magma arriva in superficie ed esce da condotti vulcanici: si ha una rapida diminuzione di temperatura e pressione, movimento della massa magmatica, rapidissima perdita per degassamento dei componenti volatili, talvolta con manifestazioni esplosive per l'espansione improvvisa dei gas. Il magma quindi (già da quando è prossimo alla superficie) perde parte delle proprie caratteristiche originali di composizione e subisce anche delle variazioni significative di proprietà fisiche (densità e viscosità soprattutto), trasformandosi in una '''lava''', che più o meno rapidamente, a seconda della composizione e delle caratteristiche ambientali, si raffredda e solidifica dando origine alle rocce effusive. Queste rocce hanno caratteristiche tessiturali decisamente differenti rispetto alle rocce intrusive, perché le condizioni ambientali di solidificazione effusiva sono ben diverse, come abbiamo visto sopra. In tali condizioni (movimento, degassamento rapido e raffreddamento rapido per contatto con l'atmosfera e l'idrosfera), la cristallizzazione non può avvenire in maniera regolare né completa: il risultato è che si hanno cristalli molto piccoli, che formano una "pasta di fondo" a grana finissima (''microcristallina''). Questa massa di fondo può risultare anche ''vetrosa'' (costituita cioè da una massa amorfa, simile appunto a vetro) quando, per la solidificazione improvvisa, i cristalli non hanno il tempo di formarsi e il materiale lavico si solidifica in uno stato caotico. Entro questa massa microcristallina/vetrosa si possono trovare cristalli isolati anche di dimensioni centimetriche e oltre, con habitus tipico, di minerali già differenziatisi in condizioni ambientali intrusive o ipoabissali e portati a giorno dall'eruzione insieme al magma (i cosiddetti ''fenocristalli'', da φαίνω [phàino]: apparire). Questa è la tipica '''tessitura porfirica''' (così chiamata perché caratteristica dei porfidi), comune nelle rocce magmatiche effusive. Le lave femiche, più fluide, danno tendenzialmente origine a rocce effusive microcristalline come, ad esempio, i basalti (in cui la sostanza vetrosa è in generale molto scarsa o assente), in quanto la loro fluidità permette più facilmente la cristallizzazione anche nelle condizioni ambientali estreme effusive. Le rocce effusive (ad esempio le ''rioliti'', meglio conosciute come ''porfidi'') derivate da lave sialiche, più viscose, sono caratterizzate da una componente vetrosa di fondo che può anche essere prevalente ('''tessitura vetrofirica''' o ''vitrofirica'', caratterizzata da fenocristalli immersi in una matrice vetrosa amorfa). Vi sono anche rocce effusive costituite quasi esclusivamente da materiale vetroso ('''tessitura vetrosa'''): le ''ossidiane'' (vetro vulcanico), derivate da lave particolarmente ricche in silice, che si presentano come masse di aspetto vitreo e tipica frattura ''concoide'' (cioè per superfici concave, come appunto il vetro).
<gallery>
File:Bianco Sardo Granit mit polierter Oberfläche.jpg|Granito in sezione levigata. Si apprezza la tessitura olocristallina. I minerali principali sono quarzo (grigio translucido) e feldspato (bianco); in quantità minore sono presenti minerali scuri femici: anfiboli e mica scura (biotite). Sardegna.
File:Rocks - Pink granite Baveno.JPG|Ciottolo di granito rosa di Baveno (Verbano-Cusio-Ossola). Evidente la tessitura olocristallina granulare a grana grossolana. Feldspati (rosa per inclusioni di ossidi di ferro) in cristalli prismatici allungati, plagioclasi (biancastri) e plaghe di quarzo (grigio traslucido, di aspetto vetroso), con biotite (scura).
File:Rocks - Tonalite.JPG|Tonalite, roccia intrusiva granitoide, sialica. I minerali scuri sono anfiboli (orneblenda, in grandi cristalli prismatici poligonali di un nero opaco) e biotite (cristalli lamellari nero-lucenti). I minerali chiari sono quarzo (grigio) e plagioclasio (biancastro).
File:Monzonite (Early Eocene, 50-54 Ma; Bearpaw Mountains, Montana, USA) 4 (49061261087).jpg|Monzonite (Montana, USA). Roccia intrusiva di composizione intermedia (tra sialica e femica); tessitura olocristallina a grana medio-fine. Composta prevalentemente di feldspati e plagioclasi con subordinati minerali femici (anfiboli, pirosseni e biotite), e pochissimo quarzo.
File:Diorite MA.JPG|Diorite. Roccia intrusiva intermedia (al limite con le rocce basiche) con abbondanti minerali femici (principalmente anfiboli e biotite) e plagioclasio (Massachusetts, USA).
File:Olivine gabbro (Pigeon Point Sill, Mesoproterozoic, ~1.1 Ga; Pigeon Point, Minnesota, USA) (40770721514).jpg|Gabbro (Minnesota, USA). Roccia intrusiva femica a feldspati, plagioclasi, pirosseno e olivina (quarzo rarissimo o assente).
File:Loebejuener porphyr poliert.jpg|Riolite (porfido), roccia effusiva corrispondente ai graniti. Permiano della Germania centro-orientale (Sassonia). Tipica tessitura porfirica con fenocristalli di quarzo (biancastro-traslucido) e feldspato potassico (rosa) in pasta di fondo microcristallina-vetrosa.
File:Graniteporphyry pmg ss 2006.jpg|Riolite in sezione sottile al microscopio. Evidente la massa di fondo microcristallina e i fenocristalli di quarzo (di colore latteo) e feldspato (grigio, con lineazioni parallele e con habitus prismatico).
File:Hornblende, Biotit und Andesit - Bor, Serbien.jpg|Andesite. Roccia effusiva intermedia a plagioclasio (i cristalli biancastri), biotite e anfibolo orneblenda (i cristalli scuri). I fenocristalli, abbondanti, sono immersi in una pasta di fondo microcristallina.
File:Apollo 15 sample 15485 S71-44232.jpg|Basalto lunare (campione preso dalla missione Apollo 15) a plagioclasi e pirosseni.
File:Basalt 9 (48674616896).jpg|Basalto tipico microcristallino (a grana molto fine) a plagioclasi e pirosseni.
File:Dacite-ThinSection-USGS.jpg|Fenocristalli in una dacite con pasta di fondo (nera) composta essenzialmente da vetro (tessitura vetrofirica].
File:Gray obsidian 4.jpg|Ossidiana (vetro vulcanico), con bande di tonalità diverse determinate dal flusso della lava. Visibile la tipica frattura concoide (con superfici lisce e concave, caratteristica del vetro).
File:Gray obsidian 3.jpg|Ossidiana.
File:Obsidienne de Lipari.JPG|Affioramento di ossidiana (Lipari, Isole Eolie).
File:Obsidian artifact from the Riley (Oregon, USA) site (1287124990).jpg|Lama in ossidiana (Oregon, USA).
</gallery>
== Principali rocce magmatiche intrusive e corrispondenti rocce effusive ==
Di seguito un quadro delle principali rogge magmatiche intrusive, con un riepilogo dei loro caratteri distintivi e il relativo contesto geodinamico.
{| class="wikitable"
! width="90" | Tipo
! width="250" |Intrusive
! width="250" |Effusive
|-
! Sialiche o Acide (''persiliciche'')
| <small>'''Graniti''': hanno tipica tessitura olocristallina a grana medio-mediofine; contengono quarzo traslucido e incolore e feldspati, minerali femici molto meno frequenti, come la biotite (mica nera). Possono contenere muscovite (mica bianca) apatite, zircone, solfuri (soprattutto pirite). Il colore va dal bianco al rosso passando per il rosa. Le masse fuse di tipo granitico, consolidando danno origine a batoliti che si estendono anche per centinaia di chilometri. Le rocce granitiche <u>sono le rocce intrusive più comuni nella crosta continentale, e costituiscono spesso il "nucleo" delle catene montuose.</u>. Rocce granitoidi simili ai graniti per tessitura sono le '''Granodioriti''' e '''Tonaliti''', con grana da medio-fine a grossolana e minerali femici (anfiboli e biotite) progressivamente più abbondanti.</small>
| <small>'''Rioliti''' (o ''lipariti''): sono conosciute meglio con il nome di “porfidi”. Presentano struttura porfirica, con abbondanti quarzo e feldspati. Sono i corrispondenti effusivi dei graniti. Le '''Daciti''' sono termini leggermente più femici, con anfiboli e biotite.</small>
|-
! Intermedie o Neutre (''mesosiliciche'')
| <small>Sono rocce povere o prive di quarzo, con abbondanti feldspati e con minerali femici progressivamente crescenti. Il colore è generalmente più scuro rispetto alle rocce granitoidi sialiche. Tra le più diffuse vi sono le '''Dioriti''', con quarzo molto subordinato o assente e una miscela equilibrata di minerali femici (pirosseni e anfiboli) e sialici (feldspati); struttura olocristallina.</small>
| <small>Rocce effusive con quarzo scarso o assente e tipica tessitura porfirica o vetrofirica. Molto diffuse sono le '''Andesiti''', con prevalenti feldspati, anfiboli e pirosseni; il nome di queste rocce deriva dalla catena delle Ande, in quanto come vedremo queste rocce <u>sono il caratteristico prodotto dell'attività degli archi vulcanici e delle catene montuose in contesti di collisione tra placche tettoniche</u>.</small>
|-
! Femiche o Basiche (''iposiliciche'')
| <small>'''Gabbri''': sono rocce con struttura olocristalline, molto scure, con feldspati, pirosseni, anfiboli.</small>
| <small>'''Basalti''': sono tra le rocce più dure e dense esistenti, di colore scuro o verde, molto femiche (o basiche) e quindi povere di silice e sostanzialmente prive di quarzo, con plagioclasio calcico, anfiboli, pirosseni e olivina. <u>Sono le rocce effusive più diffuse, e costituiscono la maggior parte della crosta oceanica</u>.</small>
|-
! Ultrabasiche
| <small>'''Peridotiti''': sono rocce molto scure e pesanti, formate in prevalenza da componenti ferro-magnesiaci (pirosseni e olivina) e, quindi, molto povere di silicio. <u>Costituiscono probabilmente la roccia dominante nel mantello superiore terrestre</u>. Poco frequenti nella crosta e presenti soprattutto come xenoliti in rocce vulcaniche femiche o lembi portati in affioramento dai movimenti delle placche tettoniche (''ofioliti'').</small>
| <small>Rocce effusive assai poco comuni, costituite prevalentemente da olivina con piccole percentuali di feldspati e in subordine da pirosseni, anfiboli e biotite.</small>
|}
In realtà la classificazione delle rocce ignee è molto più articolata di quanto appare sopra, e richiederebbe una trattazione di dettaglio sulla ''paragenesi mineralogica'' (ovvero sull'associazione di minerali contenuti in una roccia magmatica e formatisi durante il processo genetico della roccia stessa), cosa che esula dagli scopi di questo libro .
Per un approfondimento ulteriore su questo aspetto, apri il cassetto che segue.
{{Cassetto|Approfondimento: La classificazione delle rocce magmatiche. <small>click sul collegamento</small> |colore=#08e600|coloresfondo=#f9ffe0|<ref group=A>
'''Approfondimento: La paragenesi mineralogica e la classificazione delle rocce ignee'''<br>
La classificazione delle rocce ignee più comuni è in base ai tre principali componenti mineralogici, cioè:
* Quarzo (SiO<sub>2</sub>)
* Feldspati alcalini (o Alcalifeldspati), rappresentati da feldspato potassico (ortoclasio: KAlSi<sub>3</sub>O<sub>8</sub>) e feldspato sodico (albite: NaAlSi<sub>3</sub>O<sub>8</sub>) e termini intermedi tra questi due estremi (cioè Na,KAlSi<sub>3</sub>O<sub>8</sub> con K e Na in diverse proporzioni).
* Plagioclasi, termini di transizione tra feldspato (plagioclasio) sodico (albite: NaAlSi<sub>3</sub>O<sub>8</sub>) e calcico (anortite: CaAl<sub>2</sub>Si<sub>2</sub>O<sub>8</sub>).
Feldspati e plagioclasi raramente sono termini "puri" ma costituiscono miscele allo stato solido.<br>
Generalmente, maggiore è il contenuto di quarzo, più le rocce sono sialiche; i termini neutri contengono poco quarzo e più feldspati alcalini, mentre i termini femici sono caratterizzati da un contenuto maggiore di feldspati (plagioclasi) calcici (questi ultimi contengono meno silice, in quanto il silicio è in parte sostituito dall'alluminio).<br>
Le rocce ignee vengono caratterizzate in base alla loro composizione mineralogica, utilizzando diagrammi come quelli rappresentati sotto. Questo è il classico ''diagramma QAP'' (Quarzo-Alcalifeldspati-Plagioclasi): si tratta di un diagramma ternario (triangolare) i cui vertici rappresentano il 100% del termine puro a cui si riferiscono. Quindi procedendo lungo uno dei lati a partire da un vertice (ad esempio il Quarzo) verso un altro vertice (ad esempio i Plagioclasi), la percentuale di Q diminuisce e parallelamente aumenta quella di P in modo che la somma dia il 100%. Per punti situati all'interno del diagramma abbiamo tre componenti. <br>
In questo tipo di diagramma le linee parallele al lato AP rappresentano uguali percentuali relative di quarzo e alcalifeldspati + plagioclasi, mentre le diverse percentuali relative di plagioclasi e alcalifeldspati sono rappresentate da linee convergenti sul vertice Q. Quindi, avendo determinato le % di alcalifeldspati e plagioclasi (ad esempio: 70% di ortoclasio e 30% di plagioclasio calcico), si riporta dal punto rappresentativo della composizione sul lato AP la linea congiungente il vertice Q, fino ad incrociare la linea parallela al lato AP che rappresenta la % di quarzo (ad esempio: Q=15%). L'incrocio delle due linee dà il punto rappresentativo della composizione della roccia e permetterà di definirla a seconda del campo in cui cade. Nel caso dell'esempio avremo una quarzo-sienite, con 15% di quarzo e 85% di feldspato + plagioclasio; tra i feldspati avremo ortoclasio dominante (70% di ortoclasio rispetto al 30% di plagioclasio).<br>
Sono riportati il diagramma QAP per le rocce intrusive e quello per le rocce effusive più comuni. Per le rocce intermedie intrusive (sieniti, monzoniti) e le loro corrispondenti effusive (trachiti, latiti) sono previsti dei termini transizionali alle rocce sialiche (ad esempio: quarzo-sieniti e quarzo-trachiti).
Il campo più prossimo al vertice Q (Q>60%) non è caratterizzato per le rocce effusive (ed è lasciato in bianco) perché i termini corrispondenti in realtà sono assai poco frequenti in natura.<br>
<gallery caption="Diagramma ternario QAP per le rocce intrusive ed effusive contenenti quarzo e feldspati" mode="packed" heights="340">
File:Streckeisen for intrusive quartz igneous rocks.svg|Rocce intrusive.
File:Streckeisen for volcanic quartz igneous rocks.svg|Rocce effusive (vulcaniche).
</gallery>
Nota che in questi diagrammi i termini intermedi basali meno sialici (dioriti, andesiti) sono indistinguibili dai termini femici veri e propri (gabbri e basalti), in quanto occupano lo stesso campo prossimo al vertice P (plagioclasio calcico). Questo perché nelle rocce femiche il quarzo è pochissimo o assente e in compenso risultano abbondanti i minerali femici come anfiboli, pirosseni e olivine, che in questo diagramma non vengono considerati. Quindi il contenuto in quarzo e plagioclasi non basta a caratterizzare queste rocce e occorre fare riferimento ad altri tipi di diagrammi che includono i minerali femici citati.
Di seguito viene proposta una versione più dettagliata della tabella delle rocce magmatiche, che tiene conto della classificazione vista sopra.
{| class="wikitable"
! width="90" |
! width="250" |Intrusive
! width="250" |Effusive
|-
! rowspan="2" | Sialiche o Acide (''persiliciche'')
| <small>'''Graniti''': hanno tipica tessitura olocristallina a grana medio-mediofine; contengono quarzo traslucido e incolore, feldspato potassico (ortoclasio), meno frequenti plagioclasi e biotite (mica nera). Possono contenere muscovite (mica bianca) se si è in presenza di graniti a due miche, apatite, zircone, solfuri (soprattutto pirite). Il colore va dal bianco al rosso passando per il rosa. Le masse fuse di tipo granitico, consolidando danno origine a batoliti che si estendono anche per centinaia di chilometri. Le rocce granitiche <u>sono le rocce intrusive più comuni nella crosta continentale, e costituiscono spesso il "nucleo" delle catene montuose.</u>.
'''Granodioriti''' e '''Tonaliti''': grana da medio-fine a grossolana, simili ai graniti ma in cui il feldspato potassico-sodico è sostituito da plagioclasi calcici con tenore crescente; sono anche mediamente più abbondanti i minerali femici (anfiboli e biotite).</small>
| <small>'''Rioliti''' (o ''lipariti''): sono conosciute meglio con il nome di “porfidi”. Presentano struttura porfirica, quarzo e feldspati.
'''Daciti''': rispetto alle rioliti, il feldspato potassico è sostituito in massima parte da plagioclasi calcici, accompagnati da anfiboli e biotite.
</small>
|-
|
| <small>'''Trachiti''': sono povere o prive di quarzo ma con abbondante feldspato sodico-potassico. Il colore è tendente allo scuro.</small>
|-
! Intermedie o Neutre (''mesosiliciche'')
| <small>
'''Sieniti''': sono rocce che contengono prevalenti feldspati potassici e sodici, la cui struttura e composizione sono simili ai graniti ma sono povere o prive di quarzo. Colore grigio o violaceo
'''Monzoniti''': rocce intermedie, sempre di aspetto simile ai graniti, con prevalenti plagioclasi calcici e prive di quarzo o con quantità di quarzo relativamente piccole. Colore tendenzialmente bruno o violaceo.
'''Dioriti''': quarzo molto subordinato o assente; hanno una miscela equilibrata di composti femici o basici (pirosseni e anfiboli) e sialici (plagioclasi calcici); struttura olocristallina. Il quarzo è presente nelle quarzo-dioriti.
</small>
| <small>'''Latiti''': tessitura porfirica, con fenocristalli di feldspato e plagioclasi sodico-calcici, anfiboli, pirosseni e miche. Il nome deriva dal Lazio, dove sono state studiate in origine.</small>
<small>'''Andesiti''': tessitura porfirica o vetrofirica, con prevalenti plagioclasi calcici, anfiboli e pirosseni; il nome di queste rocce deriva dalla catena delle Ande, in quanto come vedremo queste rocce <u>sono il prodotto dell'attività degli archi vulcanici e delle catene montuose in contesti di collisione tra placche tettoniche</u>.</small>
|-
! Femiche o Basiche (''iposiliciche'')
| <small>'''Gabbri''': sono rocce molto scure, con plagioclasi calcici, pirosseni, anfiboli.</small>
| <small>'''Basalti''': sono tra le rocce più dure e dense esistenti, di colore scuro o verde, molto femiche (o basiche) e quindi povere di silice e sostanzialmente prive di quarzo, con plagioclasio calcico, anfiboli, pirosseni e olivina. <u>Sono le rocce effusive più diffuse, e costituiscono la maggior parte della crosta oceanica</u>.</small>
|-
! Ultrabasiche
| <small>'''Peridotiti''': sono rocce ultrabasiche, scure e pesanti, formate in prevalenza da componenti ferro-magnesiaci (pirosseni e olivina) e, quindi, molto povere di silicio. <u>Costituiscono probabilmente la roccia dominante nel mantello superiore terrestre</u>. Poco frequenti nella crosta e presenti soprattutto come xenoliti in rocce vulcaniche femiche o lembi portati in affioramento dai movimenti delle placche tettoniche.</small>
| <small>Sono rocce effusive assai poco comuni ('''Picriti'''), costituite prevalentemente da olivina con piccole percentuali di feldspati e in subordine da pirosseni, anfiboli e biotite. Si ritiene derivino da differenziati femici per cristallizzazione frazionata, non da magmi primari.</small>
|}
</ref>
}}
== Prodotti vulcanici ==
I prodotti liquidi e solidi dell'attività vulcanica (della fase gassosa si è già parlato), sono suddivisibili in due grandi categorie:
{| class="wikitable"
|+ PRODOTTI VULCANICI
|-
! TIPO !! CARATTERISTICHE
|-
| LAVA || magma degassificato consolidato
|-
| rowspan="5" | TEFRA || CENERE VULCANICA (piroclasti < 2 mm)
|-
| LAPILLI (piroclasti tra 2 mm e 64 mm)
|-
| BOMBE VULCANICHE (piroclasti > 64 mm)
|-
| SCORIE (piroclasti vescicolari con peso specifico >1 g/cm<sup>3</sup>)
|-
| POMICI (piroclasti vescicolari con peso specifico < 1 g/cm<sup>3</sup>)
|}
* '''Lava'''. La lava allo stato liquido viene emessa durante '''eruzioni effusive''' (delle quali è il principale prodotto) e solidifica dopo un tragitto più o meno lungo dal centro eruttivo, a seconda del proprio chimismo.
* '''Tefra''' (dal greco τέφρα [tephra]: cenere). Si tratta di frammenti di lava ('''piroclasti''') eruttati durante '''eruzioni esplosive''' (per l'estrema viscosità del magma e il suo elevato contenuto in acqua). Sono definiti anche '''prodotti piroclastici'''. Si distinguono ulteriormente, in base alle dimensioni dei piroclasti, in '''cenere''', '''lapilli''' e '''bombe vulcaniche'''. Le '''scorie''' e le '''pomici''' sono prodotti delle dimensioni di lapilli e bombe vulcaniche, ma sono ulteriormente caratterizzati da una particolare '''struttura vescicolare''' (cioè: "a bolle") che dipende soprattutto dalle modalità di consolidamento: si tratta di frammenti di roccia vetrosa di vario diametro caratterizzati da estrema bollosità prodotta da degassamento rapidissimo seguito da raffreddamento altrettanto rapido, per cui si formano numerose bolle che rimangono "congelate" nella lava per il raffreddamento improvviso. Il Tefra può essere composto da un elemento dominante (più frequentemente cenere vulcanica o lapilli), oppure da una mescolanza dei tre termini (cenere e lapilli, con presenza più o meno frequente di bombe): proporzione fra i tre elementi dipende dalla composizione della lava di origine, dalle modalità dell'evento eruttivo, dalla presenza o meno di vento (in grado di allontanare le particelle di cenere più fini), oppure di pioggia (che viceversa tende ad appesantire la cenere e a farne aggregare le particelle).
=== Lava ===
[[File:Flusso laminare blu.gif|thumb|right|200x200px|Schematizzazione di un flusso laminare contenuto in un canale o in un tubo.]]
La '''lava''' è, come già riportato, magma dal quale vengono separate le componenti volatili per degassamento, in seguito ad una eruzione in atmosfera (o sott'acqua). La lava fluida, ad alta temperatura, è comunque un liquido molto più viscoso dell'acqua e il suo moto si può definire come ''laminare''. Si ha un moto laminare quando le molecole di un fluido si muovono parallelamente l'una all'altra e rispetto alla direzione del flusso: in queste condizioni la velocità dipende dalla viscosità della lava (cioè dall'attrito tra le molecole) e dall'attrito tra la lava e il substrato (le rocce o il terreno)<ref group=N>Il flusso laminare si contrappone al flusso turbolento. Si ha un flusso in regime turbolento quando le forze viscose non sono sufficienti a contrastare la forza d'inerzia delle molecole di un fluido. Nel regime turbolento le traiettorie delle molecole di un fluido sono caotiche e non ordinate come nel moto laminare e si ha lapresenza di vortici, con rimescolamento della massa fluida in movimento. In generale, nei fluidi a bassa viscosità si innesca più facilmente un moto di tipo turbolento: ad esempio nei corsi d'acqua, soprattutto a regime torrentizio. Flussi d'acqua laminari possono sussistere, ma solo in condizioni particolari e non sono stabili (per lo meno, alle condizioni della superficie terrestre).</ref>. La velocità massima del flusso si ha quindi al centro della massa in movimento e nella parte più superficiale della stessa, e la velocità sarà minima nelle parti periferiche e a contatto con il substrato, con una variazione più o meno graduale tra le due nelle parti intermedie. <br>
Le lave si presentano generalmente in affioramento come '''colate''' in forma di lingua o di coltri amorfe, che tendono a riempire le irregolarità del terreno su cui si muovono. Spesso, soprattutto nelle lave ad alta viscosità, in sezione vi si notano strutture a bande parallele (prodotte dal moto laminare, per il quale non si ha rimescolamento all'interno della massa fluida), che indicano la direzione di movimento del flusso.<br>
Le lave molto fluide però possono formare anche dei veri e propri '''canali di lava''', perché la lava, molto rallentata ai margini della colata, tende ivi a solidificare più in fretta formando dei veri e propri argini naturali che si innalzano rapidamente contenendo sempre più il flusso. Questo fenomeno può progredire fino a formare una volta solida sopra il flusso stesso: in tal caso si forma un '''tunnel di lava'''. Il flusso così contenuto risulta termicamente isolato rispetto all'esterno (la lava solidificata è un ottimo isolante termico), e la lava che scorre all'interno può mantenersi fluida e continuare a scorrere fino alla fine dell'evento effusivo, svuotando il tunnel parzialmente o completamente. Una volta che il flusso cessa, però, la volta, non più sostenuta dalla massa fusa e soggetta all'erosione da parte degli agenti atmosferici, può collassare in tutto o in parte.<br>
Si possono formare '''laghi di lava''', costituiti da lava fluida (prevalentemente basaltica, fino ad andesitico-basaltica). Nella maggior parte dei casi si tratta di ristagni di lava prodottisi in depressioni del substrato in seguito ad un'eruzione, e hanno vita generalmente effimera per il rapido consolidamento della lava. In diversi casi si hanno veri e propri laghi in crateri vulcanici, nei quali la lava si mantiene fluida per il continuo flusso di calore dal condotto vulcanico. In alcuni casi la lava si trova in uno stato apparentemente stazionario, in altri si osservano cicli di attività in cui il livello sale gradualmente per la pressione dei composti volatili del magma sottostante fino a che interviene una fase di degassamento con lo sviluppo di bolle e rapida discesa del livello della lava nel cratere. I più famosi e studiati sono quelli del vulcano Kilauea (Hawaii), e quello del vulcano Erta Ale (Etiopia).<br>
Quando la lava fuoriesce violentemente da un condotto vulcanico, da un cratere o da una frattura si hanno '''fontane di lava'''. Queste si presentano in caso di eruzioni effusive (non esplosive, nelle quali si hanno prodotti piroclastici e non lava fluida). Tali fenomeni hanno carattere spesso ciclico o intermittente (ad esempio le continue eruzioni a fontana di lava dello Stromboli, nelle Isole Eolie, Sicilia). In altri casi si presentano durante le fasi di attività parossistica e si esauriscono con queste.
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File:Pāhoehoe Lava flow.JPG|upright=1.5|Lingua di lava emessa da una fessura vulcanica (Isola di Hawaii, USA).
File:Islande Landmannalaugar Laugarhaun fin.jpg|Colata di lava consolidata. Islanda.
File:Aa channel flow from Mauna Loa.jpg|Canale di lava del vulcano Mauna Loa (Hawaii, USA).
File:Etna 2006.jpg|Canale di lava. Etna (Sicilia, Italia).
File:Image-Lava channel with overflows edit 3.jpg|Canale di lava (Kilauea, Hawaii). Sono visibili tracimazioni di lava dalle sponde.
File:Franco Zanghi Etna 10.JPG|Tunnel di lava attivo sull'Etna (Sicilia, Italia).
File:Mauna Ulu lava tube october 1970.jpg|Tunnel di lava attivo. Mauna Ulu (Hawaii, USA).
File:Petunia skylight.jpg|Fenestratura sul tetto di un tunnel di lava attivo. Kilauea (Hawaii, USA).
File:Valentine Cave.JPG|Tunnel di Lava (california, USA).
File:Eldborg-Drottning-Bláfjöll 32.jpg|Volta collassata di un tunnel di lava (Islanda).
File:Réunion PitonChisny LavaTube.JPG|Tunnel di Lava con volta parzialmente collassata. Isola di Reunion (Francia).
File:Lava Tubes 3285.jpg|Tunnel di lava completamente collassato.
File:Shark tooth stalactites.jpg|Stalattiti di lava in un tunnel di lava (Hawaii).
File:Lava Lake Kupaianaha.jpg|Lago di lava (Kilauea, Hawaii). La superficie del lago è ricoperta da una crosta parzialmente solidificata; dal lago si diparte un canale di lava che conduce a un tunnel di lava.
File:Halema'uma'u Crater in Kilauea volcano, Hawaii..jpg|Lago craterico di lava (Kilauea, Hawaii).
File:Erta-ale lac-de-lave 2001.jpg|Lago di lava sul vulcano Erta Ale (Etiopia).
File:Pahoeoe fountain original.jpg|Fontana di lava basaltica (Kilauea, Hawaii).
File:Stromboli animiert 800x600.gif|Fontana di lava (Stromboli, Italia).
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====Morfologia delle lave====
* '''Lava a corde'''. Le lave molto fluide (ad esempio quelle basaltiche), rapprendendosi in superficie per il contatto con l'atmosfera danno spesso origine a ''strutture a corde'' o '''pāhoehoe''', da un termine in lingua hawaiana che significa "liscio, ininterrotto"; queste strutture derivano dal fatto che uno strato superficiale sottile tende a rapprendersi a contatto con l'atmosfera pur restando plastico, e viene deformato dalla massa fusa sottostante che scorre più velocemente in forma di archi che presentano la convessità nel verso del flusso (quindi gli archi sono perpendicolari alle linee di flusso e osservandoli si può ricavare sia la direzione che il verso del flusso stesso). Le colate di lave basaltiche, per la loro fluidità, possono percorrere anche lunghe distanze (fino a decine di chilometri) dal centro eruttivo.<br>
* '''Lava tipo "Aa"'''. Lave sempre basaltiche o transizionali più viscose solidificano più rapidamente e formano in superficie una crosta che si frantuma in blocchi (definiti ''clinker'') per il movimento continuo della massa fusa sottostante. La colata assume quindi un aspetto a "tappeto" di blocchi lavici avanzanti e, una volta raffreddata, come una distesa di blocchi bollosi con aspetto spugnoso e rugoso. Sotto questo strato di pietrame lavico si ha lava solidificata massiva (spesso bollosa per il degassamento). Poiché il clinker viene scaricato anche dal fronte della colata, quest'ultima avanza sui propri stessi detriti (quindi il detrito composto dal clinker si trova anche a contatto col terreno, sotto lo strato di lava massiva). Questo tipo di struttura, sempre con un termine hawaiano, si dice '''Aa''' (translitterato correttamente come '''ʻAʻā'''; col significato di "infuocato, ardente"). Le colate di lave di questo tipo sono più lente e percorrono distanze generalmente più brevi rispetto a quelle tipo pāhoehoe.
* '''Lava a blocchi'''. Lave generalmente di composizione intermedia, decisamente più viscose, di tipo andesitico. Questo tipo di colate hanno comportamento e struttura molto simili al tipo Aa, ma i blocchi sono di maggiori dimensioni e a spigoli vivi, con facce tendenzialmente piane, perché prodotte dalla fessurazione in profondità di una crosta esterna più spessa. Colate di questo tipo si muovono ancora più lentamente rispetto alle precedenti e risultano di spessore maggiore, e tendono a fermarsi in prossimità dei centri eruttivi che le hanno generate.
* Le lave molto sialiche (riolitiche) danno luogo raramente a colate vere e proprie (o si tratta di colate molto brevi): più facilmente a '''duomi''' o '''cripto-duomi''' di lava, o '''protrusioni solide''' da camini vulcanici. In questo caso i centri eruttivi, per l'estrema viscosità della lava e la forte pressione di gas e vapori, danno luogo il più delle volte a eruzioni di tipo esplosivo: quindi questo tipo di lave si trovano generalmente frammentate tra i '''prodotti piroclastici'''.
* '''Lava a fessurazione colonnare'''. Si tratta di strutture tipiche delle lave molto fluide, in particolare dei basalti. Vista dall'alto, questo tipo di struttura si presenta a "celle" poligonali (per la maggior parte pentagonali o esagonali) quasi perfette (a "nido d'ape"); lateralmente, su superfici erose però si vede che in altezza queste celle hanno uno sviluppo prismatico colonnare, a volte diritto a volte variamente incurvato. Queste strutture sono prodotte dalla contrazione della lava durante il raffreddamento. In un materiale omogeneo a grana molto fine (come appunto la lava basaltica), la contrazione indotta dal raffreddamento induce fratture molto continue che si dispongono in un pattern di questo tipo in quanto questa è la disposizione che riempie lo spazio nel modo più funzionale e uniforme possibile, senza lasciare vuoti. In realtà strutture simili si notano anche in altri contesti, come nel fango disseccato ("suoli poligonali"), e hanno un'origine analoga (contrazione, in questo caso per disseccamento).
* '''Lava a cuscini''' ('''pillows''', cioè cuscini in Inglese). Anche queste strutture son tipiche delle lave basaltiche e si riscontrano nelle eruzioni sottomarine. In questo caso la lava esce a getto da condotti vulcanici sul fondale marino e per il raffreddamento dovuto al contatto con l'acqua si forma molto rapidamente una crosta esterna che racchiude una massa lavica con forma "a goccia". La lava fluida, che continua a premere, fende la crosta solidificata generando in successione un'altra "goccia". Si ha quindi la sovrapposizione di successive generazioni di queste strutture il cui aspetto, una volta solidificate, ricorda un ammasso di cuscini variamente giustapposti. In sezione questi "cuscini" presentano una crosta esterna e talora una zonazione concentrica (perché il raffreddamento procede dall'esterno). La lava a cuscini è in realtà molto comune, visto che gli oceani coprono la maggior parte della superficie della Terra. In particolare, questo tipo di lava forma la parte superficiale della crosta oceanica, di composizione basaltica.
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File:Pele - panoramio (40).jpg|Lava a corde (pāhoehoe) in corso di formazione.
File:Ropy pahoehoe.jpg|Lava a corde quasi solidificata.
File:Lava encordoada na Paisagem Protegida de Interesse Regional da Cultura da Vinha da ilha do Pico, 3, Santa Luzia, Concelho de São Roque, Açores, Portugal.JPG|Lava a corde solidificata. Isole Azzorre (Portogallo).
File:Pahoehoe Lava at Kilauea volcano in Hawaii - 2004-06-06 A.jpg|Lava a corde solidificata del vulcano Kilauea (Hawaii, USA).
File:Aa large.jpg|Lava tipo Aa del Kilauea (Hawaii) in una colata attiva che avanza su un substrato formato da lava a corde.
File:Aa flow from Mauna Loa.jpg| Colata di lava tipo Aa del vulcano Mauna Loa (Hawaii, Usa).
File:Aa flow Hawaii.jpg|Aspetto di una colata di lava Aa solidificata, sul vulcano Hualalai (Hawaii, USA).
File:Aa volcanic rock.jpg| un frammento (clinker) di lava Aa.
File:Cinder Cone from the Fantastic Lava Beds in Lassen VNP-750px.jpg|Lava a blocchi (California, USA).
File:Block lava in Lassen Volcanic National Park.jpg|Lava a blocchi (california, USA).
File:Fantastic Lava Beds from Cinder Cone in Lassen VNP.jpg|Colata di lava a blocchi (California, USA).
File:Mount Pelee YORYM-TA0152.jpg|Protrusione solida del vulcano Mont Pelée (Martinica, Francia).
File:MSH06 new spine from NE 05-04-06.jpg|Protrusione solida entro il cratere del Mount St. Helens (Stato di Washington, USA).
File:Whaleback, Mount St Helens volcanic crater (February 22 2005).jpg| Duomo di lava nel cratere del St. Helens.
File:Giant's Causeway 2006 08.jpg|Basalto colonnare, dalla "Strada del Gigante" in Irlanda del Nord.
File:Devils Postpile National Monument, California (9bba9777-9053-4b67-a462-a6caa9a1171d).jpg|Basalto colonnare (California, USA).
File:Basalt Columns at Rochester Falls in Mauritius.jpg|Basalto colonnare. Mauritius.
File:Columnar basalt Breiðafjörður 2012-07 C.JPG|Basalto colonnare in Islanda. In questo caso si distingue anche una pseudo-stratificazione orizzontale derivata dal flusso laminare della colata.
File:Nur05018-Pillow lavas off Hawaii.jpg| Lava a cuscini (pillows) su un fondale oceanico delle Hawaii.
File:Expl1541 - pillow lava near American Samoa.jpg|Lava a pillows. Samoa Americane (USA).
File:Expl2305 - Flickr - NOAA Photo Library.jpg| Pillow appena formato e prossimo a fendersi.
File:Awi-Pillowlava hg.jpg|Strutture a pillows.
File:Expl6426 - broken pillow lava.jpg|Una struttura a pillow conservata nel momento della rottura, con un flusso in uscita.
File:ItalyPillowBasalt.jpg|Basalto a pillows in Appennino settentrionale (Italia). Fa parte di un complesso ofiolitico, cioè di un lembo di crosta oceanica portato in affioramento dall'orogenesi appenninica.
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=== Tefra ===
==== Cenere vulcanica ====
La '''cenere vulcanica''' consiste di piroclasti di diametro inferiore a 2 millimetri espulse da centri vulcanici nel corso di eruzioni esplosive, quando i gas disciolti nel magma si liberano violentemente espandendosi nell'atmosfera. Sono composte di frammenti di rocce, cristalli di minerali e vetro vulcanico in varie proporzioni, a seconda della composizione originaria del magma. L'espulsione di grandi quantità di cenere vulcanica è tipica di magmi sialici, a forte contenuto di silice, che danno eruzioni di tipo esplosivo. Le ceneri vulcaniche che possono essere trasportate dai venti anche in alta quota e sedimentare poi per decantazione, anche a centinaia e migliaia di chilometri dai centri eruttivi che li hanno emessi. Nelle eruzioni esplosive, nuvole di ceneri coprono il cielo nei pressi del vulcano fino all'oscurità totale. Le nubi di cenere sono spesso caratterizzate da fulmini.<br>
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File:Ash Plume and Ash Fall of May 1994 Eruption of Mount Pagan volcano in Northern Mariana Islands.jpg|Pennacchio (''plume'') di cenere del vulcano Pagan (Isole Marianne). E' visibile la ricaduta (''fallout'') della cenere sulle pendici dell'edificio vulcanico.
File:Eyjafjallajokull-April-17.JPG|Pennacchio di cenere del vulcano Eyjafjallajokull (Islanda), durante l'eruzione del 2010.
File:MtCleveland ISS013-E-24184.jpg|Pennacchio di ceneri nell'eruzione del vulcano Cleveland (Alaska)
File:MountRedoubtEruption.jpg|Grande colonna di ceneri nell'eruzione del M. Redoubt (Alaska- 1990)
File:Ashsem small.jpg|Particella di cenere vulcanica (del Mount St. Helens; Washington, USA) al microscopio elettronico a scansione.
File:MtStHelensAsh1980eruption.jpg|Campione di cenere vulcanica dael Mount St. Helens (Washington, USA). Nota la spigolosità dei frammenti.
File:Volcanic ash (April 2009 eruption of Mt. Redoubt, Aleutian Volcanic Arc, Alaska, USA).jpg|Cenere vulcanica di composizione andesitica del Mount redoubt (Alaska, USA).
File:Pinatubo91 ash deposits 06-26-91.jpg|Strato di cenere vulcanica del Monte Pinatubo (Filippine). Eruzione del 1991.
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Le ceneri vulcaniche possono costituire per accumulo presso un centro eruttivo dei veri e propri edifici vulcanici, denominati appunto '''coni di cenere''', di solito di piccole dimensioni (da poche decine a poche centinaia di metri), costituiti da strati cineritici conici sovrapposti. Gli accumuli di cenere, dopo la deposizione, per compattazione e per precipitazione di cementi minerali dalle acque di percolazione, danno luogo a depositi di '''tufo''' (cenere compattata e in parte cementata) e di '''tufiti''': queste ultime sono depositi tufacei contenenti materiale prevalentemente piroclastico (dal 50% al 90%) insieme a materiale detritico (frammenti litici non vulcanici, argilla, fossili), che si formano sovente in ambiente subacqueo (marino o continentale). Questi depositi formano coltri con stratificazione prevalentemente orizzontale, che tendono a colmare le irregolarità topografiche del substrato preesistente e possono estendersi anche per centinaia di chilometri quadrati. Possono essere incisi facilmente dai corsi d'acqua che danno luogo a profonde forre, fino a veri e propri canyon che delimitano altipiani con morfologia tabulare (a "''mesa''"). <br>
Per la facilità di lavorazione e le buone caratteristiche meccaniche, nelle aree in cui sono diffusi questi depositi sono stati sovente utilizzati come materiale da costruzione, o sono stati cavati per la realizzazione di abitazioni, tombe o altre strutture rupestri.<br>
La cenere vulcanica particolarmente pura (composta soprattutto da silice o alluminosilicati), è stata storicamente ed è tuttora utilizzata come ''legante idraulico'' per miscele cementizie sotto il nome di '''pozzolana'''. La pozzolana (il termine deriva da Pozzuoli, presso Napoli, dove si trovavano le principali cave di questo materiale) è la componente essenziale del calcestruzzo (''opus caementicium'') utilizzato dagli antichi Romani (e prima di loro da altre popolazioni italiche) per l'edilizia (soprattutto per fondazioni e infrastrutture come cisterne, edifici termali, ponti e acquedotti): Vitruvio, celebre architetto e urbanista romano del I sec. a.c. (80-15 a.c.), ne descrive le ottime proprietà statiche e di durevolezza. Attualmente è una componente essenziale di diverse categorie di cemento per edilizia.
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File:Cinder cone diagram.gif|Schema di un cono di cenere, che mostra la tipica sovrapposizione di strati cineritici.
File:SP Crater.jpg|Cono di cenere (Arizona, USA).
File:Silvestri-etna.JPG|Coni di cenere (Monti Silvestri), sull'Etna (Sicilia, Italia).
File:Aeolian Islands (7).jpg|Livelli alternati di cenere e lapilli (Isole Eolie, Italia).
File:ViewFromLoveValleyGöreme.jpg|Tipico paesaggio della Cappadocia (Turchia), regione caratterizzata da massivi depositi di tufo vulcanico.
File:00188 IMG 0633 tuff.jpg|livelli di tufiti finemente stratificati (Francia, massiccio Centrale).
File:Volcanic Ash from Montserrat 2 - Smithsonian Rock Sample NMNH-EO 045901.jpg|blocco di tufo vulcanico del Montserrat (Piccole Antille inglesi, Mar dei Caraibi).
File:Muro di tufo (Italy) 01.jpg|Muro di blocchi di tufo.
File:Tomba Ildebranda Sovana.jpg|Tombe etrusche scavate nel tufo (Necropoli d Sovana, Italia).
File:Via Cava Necropoli Sovana.jpg|"Tagliata" etrusca (strada scavata nel tufo). Sovana (Italia).
File:Roemerkanal buschhoven.jpg|Segmento di acquedotto romano in ''opus caementicium'' (calcestruzzo pozzolanico). Germania.
File:2015-Heerlen, Thermenmuseum, Romeins beton.jpg|Frammenti di ''opus caementicium'' (calcestruzzo pozzolanico), Olanda.
File:OpusCaementiciumViaAppiaAntica.jpg|Fondazione di tomba romana sulla Via Appia antica in ''opus caementicium'' (Roma).
File:Energetically Modified Cement (EMC) Luleå Sweden 08 2020.jpg|Cemento EMC (Energetically Modified Cement), costituito da pozzolana di origine vulcanica.
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Le ceneri vulcaniche possono avere un impatto significativo sull'ambiente e sulla salute umana, come anche sulle attività umane. Esse possono ricoprire il territorio in strati spessi da pochi millimetri fino a diversi metri, inibendo la fotosintesi e causando il deperimento e la morte della vegetazione e delle coltivazioni. Posandosi sui pascoli, possono impedire il brucamento da parte di greggi e mandrie e causare danni allo stesso per ingestione. Possono inoltre accumularsi sulle strutture abitative fino a causare lo sfondamento dei tetti o comunque arrecare danni ingenti, soprattutto se imbevute di acqua per pioggia. Essendo composte di particelle a spigoli taglienti (per l'assenza di rielaborazione da parte delle acque correnti), possono causare irritazione agli occhi e alla pelle; per inalazione diretta inoltre possono danneggiare le mucose delle vie respiratorie e i polmoni, risultando particolarmente pericolose per persone il cui apparato respiratorio è in parte compromesso (ad esempio in caso di asma o enfisema polmonare). Una elevata concentrazione nell'aria di cenere vulcanica, fortemente abrasiva, può causare gravi danni alla struttura esterna degli aerei (cabina e piani di volo) e provocare l'abrasione dei vetri della cabina di pilotaggio fino a limitare fortemente la visibilità; inoltre le particelle di polvere, se entrano nei motori dei jet (con una temperatura di esercizio superiore ai 1000 °C), fondono e, ri-solidificando, si accumulano sulle parti mobili delle turbine provocandone il blocco. In generale, la cenere vulcanica può causare danni ingenti alle parti mobili di qualunque motore o meccanismo e causarne il grippaggio; può inoltre contaminare e rendere inservibili gli impianti di filtraggio e condizionamento dell'aria.<br>
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File:340th Bombardment Group B-25 Mitchell covered with ash from Mount Vesuvius.jpg|Bombardiere alleato ricoperto di cenere del Vesuvio durante l'eruzione del 1944.
File:Collapsed hangars at Clark Air Base.jpg|Hangar della base aerea di Clark (Filippine) sfondati dagli accumuli di cenere del vulcano Pinatubo (eruzione del 1991).
File:Airmen and Filipino workers clear volcanic ash off the roof of the Civil Engineering Administration Facility following the eruption of Mount Pinatubo - DPLA - 2dc9138386eb9684e6adfe03f57294ed.jpeg|accumulo di cenere vulcanica sui tetti. Eruzione 1991 del vulcano Pinatubo (Filippine).
File:DC-10-30 resting on its tail due to Pinatubo ashfall.jpg|Aereo (DC-10) ricoperto di cenere vulcanica durante l'eruzione del Pinatubo (1991). La cenere ha appesantito la coda del velivolo fino a causarne il parziale ribaltamento.
File:DA Sec. Dar inspecting pineapples covered in ash due to the 2020 Taal Volcano eruption.jpg|Piantagione di ananas ricoperta da cenere vulcanica (vulcano Taal, Filippine, 2020).
File:Plymouth Montserrat 2003 b.jpg|Panorama della città di Plymouth, capitale dell'isola di Montserrat (UK, Piccole Antille, Caraibi), sepolta dalla cenere del vulcano Soufriére durante una serie di eruzioni dal 1995 al 1997 e abbandonata.
File:Montserrat eruption.JPG|Immagine di Plymouth durante l'eruzione del 1997.
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==== Lapilli ====
I prodotti piroclastici vengono classificati come '''lapilli''' quando hanno dimensioni comprese fra i 2 e i 64 mm di diametro. Si tratta anche in questo caso di frammenti di lava, minerali o vetro vulcanico. Possono essere anche "grumi" di particelle di cenere che si aggregano dopo l'espulsione da un centro eruttivo (''lapilli accrezionali'').<br>
Quando sono consolidati e cementati danno luogo a depositi specifici chiamati nella letteratura geologica '''lapillistone''' (letteralmente, in Inglese: pietra a lapilli, composta di lapilli), o anche '''tefra a lapilli'''.
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File:PuuPuaiLapilli large.jpg|Lapilli del Kilauea (Hawaii, USA).
File:Lapilli 850.jpg|Lapilli a vari stadi di erosione (Fuerteventura, Canarie, Spagna)
File:Accretionary Lapilli - geograph.org.uk - 831925.jpg|Cenere e lapilli accrezionali (sferoidali e granulosi, composti da particelle di cenere).
File:Calverbühl Lapilli.jpg|Roccia composta da lapilli consolidati e cementati (lapillistone).
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==== Bombe vulcaniche ====
Una '''bomba vulcanica''' è un piroclasto avente un diametro superiore ai 64 millimetri, che si forma durante un'eruzione vulcanica. Durante questo evento, frammenti di lava dotati di una specifica viscosità vengono espulsi dal vulcano, e prima di raggiungere il suolo si raffreddano fino a solidificarsi in tutto o in parte. Le bombe di lava possono essere scagliate a molti chilometri di distanza dal luogo dell'eruzione, e spesso acquistano forme aerodinamiche durante il loro volo. Una bomba vulcanica può raffreddarsi esternamente, mentre la sua parte interna è ancora ad alta temperatura e semifluida: si sviluppa quindi una crosta esterna solida nella quale si creano fenditure dovute alle rapide variazioni di forma della parte interna sotto le sollecitazioni del volo. Questo tipo di bomba è conosciuto come '''bomba a crosta di pane'''. Se un frammento di lava si mantiene ad elevata temperatura e semiliquido o allo stato plastico fino a terra, in seguito alla collisione con il substrato si forma una '''bomba a sterco di vacca''' (con ovvie implicazioni morfologiche...). Depositi composti prevalentemente da elementi delle dimensioni delle bombe vulcaniche si dicono '''tefra a bombe''' o anche '''brecce piroclastiche'''.<br>
Le bombe vulcaniche arrivano a dimensioni rilevanti (fino a metri di diametro e svariate tonnellate di peso), e, anche per l'elevata temperatura, costituiscono un notevole pericolo durante le eruzioni. Come è intuibile, questi fenomeni sono frequenti nelle eruzioni vulcaniche a chimismo acido, con lave fortemente sialiche.
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File:Eolie stromboli 10.jpg|Eruzione dello Stromboli (Isole Eolie, Sicilia, Italia): visibili le traiettorie balistiche delle bombe vulcaniche espulse dai crateri.
File:Morgengrauen am Yasur Vulkan.webm|Video di un'eruzione del vulcano Yasur (Vanuatu). Visibile l'espulsione di bombe vulcaniche.
File:Puu Oo - boulder Royal Gardens 1983.jpg|Bomba vulcanica appena caduta, ancora incandescente.
File:Etna-Bombe volcanique en fuseau (3).jpg|Bomba vulcanica (Etna), su letto di lapilli.
File:Crmo volcanic bomb 20070516123632.jpg|Bomba a "crosta di pane" Idaho (USA).
File:VolcanicBombMojaveDesert.JPG|Bomba vulcanica a "sterco di vacca".
File:Vulkanbombe strohn 20080722.jpg|Bomba di lava, Strohn, Renania-Palatinato, Germania, con un diametro di 5 metri e un peso di 120 tonnellate. È stato causato da un'eruzione vulcanica nell'8300 a.C.
File:The drop in the wall of Mount Avital Volcanic Park.JPG|Bomba vulcanica inclusa in uno strato di cenere e lapilli.
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==== Scorie e pomici ====
Si tratta di prodotti tipici di eruzioni esplosive, in cui si ha degassamento e raffreddamento rapidissimi dei brandelli di lava proiettati fuori dei condotti magmatici. Si possono però formare anche presso alla superficie di colate laviche, con modalità simili, e costituiscono in tal caso frammenti di lava a blocchi.<br>
La '''pomice''' si origina da lave che possono andare da molto sialiche a intermedie (raramente femiche) e si caratterizza per una struttura tridimensionale simile a schiuma, con piccole bolle sferoidali numerosissime (quindi una sorta di "camere d'aria"): è l'unica roccia con peso specifico inferiore a quello dell'acqua, e che quindi galleggia. Questo prodotto può formare coltri anche molto spesse quando è il prodotto di ''eruzioni di tipo pliniano'', come vedremo più avanti. La pomice è utilizzata nell'industria e nell'edilizia per le sue proprietà coibenti e termo-isolanti unite all'estrema leggerezza. Trova tradizionalmente utilizzo anche nell'industria cosmetica per la cura della pelle e le unghie, per le sue proprietà abrasive.<br>
Le '''scorie''' derivano generalmente da lave intermedio-femiche (basaltiche e andesitiche) e sono caratterizzate da bolle piuttosto grandi e di forma ellissoidale. Per quanto decisamente più leggere rispetto alle normali bombe vulcaniche, il loro peso specifico è superiore a quello dell'acqua e quindi affondano. L'accumulo di questi prodotti può dare origine a piccoli edifici vulcanici, detti appunto '''coni di scorie'''. Occasionalmente, le scorie sono usate nell'edilizia (soprattutto rurale).
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File:Pomice di veglia.jpg|Tipico frammento di pomice (arrotondato dall'azione delle correnti marine in questo caso).
File:Teidepumice.jpg|Pomice.
File:Rhyolitic pumice (Bishop Tuff, Pleistocene, 760 ka; Sherwin Summit, Owens Valley, California, USA) 2.jpg|Deposito di pomice.
File:ETH-BIB-Friedlaender-Bimsstein von Lipari-Hs 0625a-0002-044.tif|Blocco di pomice da una colata di Lipari (Isole Eolie).
File:Island Stromboli - Itlay - July 18th 2013 - 11.jpg|pomici su una spiaggia di Stromboli (Isole Eolie)
File:Etna - pumice.jpg|Pomice dell'Etna.
File:The eruption of Fukutoku-Oka-no-Ba 05.jpg|Pomice galleggiante sul mare, dopo un'eruzione (Giappone).
File:Yiali pumice mining.jpg|Cava di pomice (Yali, Grecia).
File:Scoria Macro Digon3.jpg|Campione di scoria delle dimensioni di circa 10 cm.
File:Scoria AmsterdamIsland.jpg|Scoria basaltica. L'iridescenza è prodotta da patine di ematite (un ossido di ferro).
File:Scoria closeup.jpg|Particolare della struttura vescicolare sulla superficie di una scoria.
File:Spatter and scoria particles from Lanzarote, June 2013.jpg|Scorie associate a bombe vulcaniche a "sterco di vacca".
File:VeyoVolcano.jpg|Cono di scorie.
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== Tipi di vulcani in base alla forma ==
I vulcani si possono classificare in base alla forma e alla struttura interna dell'edificio vulcanico, che dipende a sua volta dal chimismo, dalla tipologia di prodotti vulcanici e dalle modalità eruttive.
=== Vulcani a scudo ===
[[File:SHIELD VOLCANO SKETCH IT.png|thumb|right|450x450px|Schema generale di un vulcano a scudo, in sezione e in pianta (riquadro in alto a sinistra).]]
Le provincie magmatiche basaltiche (femiche) sono caratterizzate dall'effusione di grandi quantità di lava fluida e poco viscosa. Quando i flussi di magma sono convogliati in condotti individuali, in seguito ad eventi eruttivi ripetuti si possono formare edifici vulcanici con caratteristiche morfologiche peculiari: i cosiddetti '''vulcani a scudo''' (''shield volcano'', nella terminologia anglosassone). Questi edifici sono caratterizzati, proprio per la fluidità delle lave, che possono arrivare a distanze considerevoli dal cratere e sono libere di espandersi nelle aree periferiche dell'edificio stesso, da basse pendenze dei versanti e morfologia piuttosto regolare (come appunto uno scudo rotondo appoggiato a terra con la convessità verso l'alto). Con queste caratteristiche di attività, tali apparati possono raggiungere diametri considerevoli, anche fino a svariate decine di chilometri. <br>
L'edificio in questo caso è costituito prevalentemente dalla sovrapposizione e dalla giustapposizione laterale delle colate che si sono succedute nel tempo, mentre i livelli cineritici sono in genere molto subordinati e di spessore ridotto. Questi vulcani presentano anche una attività effusiva abbastanza continua durante la loro vita (a meno che, a un certo punto, non cambi il chimismo), quindi i volumi di lava emessi possono essere assai cospicui e permettere a questi edifici vulcanici di raggiungere altezze considerevoli (fino a oltre 4000 m). <br>
E' la tipica morfologia dei vulcani hawaiani, dei quali il più notevole è il Mauna Loa, sull'isola di Hawaii (la più grande e l'unica attualmente attiva dell'arcipelago). Questo vulcano è considerato il più grande vulcano attivo della Terra per volume, e raggiunge un'altitudine di 4169 m s.l.m. (ma bisogna considerare che sorge da un fondale oceanico profondo circa 5000 m, quindi raggiunge in realtà un'altezza complessiva di oltre 9000 m, più del Monte Everest).<br>
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File:Mauna Loa.jpg|Il Mauna Loa, il vulcano a scudo più grande della Terra.
File:Puu Oo looking up Kilauea - edit.jpg|Uno dei crateri del Kilauea (Hawaii). Sullo sfondo, il Mauna Loa.
File:Mauna Kea from the ocean.jpg|Il Mauna Kea (Hawaii)
File:Mauna Kea from Mauna Loa Observatory, Hawaii - 20100913.jpg| Il Mauna Kea dall'osservatorio vulcanologico sul Mauna Loa.
File:Skjaldbreidur Herbst 2004.jpg| Vulcano Skjaldbreiður, Islanda.
File:Tristan da Cunha ASTER.jpg|Queen Mary's Peak, il vulcano a scudo che costituisce l'isola di Tristan da Cunha (Atlantico meridionale, Regno Unito).
File:SIR-C-X-SAR Galapagos Alcedo NW.jpg|Vulcano Alcedo, Isla Isabela (Galapagos, Pacifico meridionale, Ecuador).
File:Olympus Mons alt.jpg|Olympus Mons (Marte), il vulcano più grande conosciuto nel Sistema Solare. Si tratta di un vulcano a scudo, con un'altezza di 21.9 Km sulla superficie del pianeta e un diametro di 600 Km.
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=== Stratovulcani ===
[[File:Stratovolcano cross-section.svg|thumb|right|300x300px|Diagramma che mostra la sezione ideale di uno stratovulcano. A) afflusso di lava; B) condotto centrale; C) cono avventizio sul fianco dell'edificio vulcanico; D) colata di lava; E) filone-strato; F) depositi piroclastici; G) cratere centrale (con riempimento); H) condotto abbandonato.]]
Le provincie magmatiche intermedie e sialiche (lave andesitiche e riolitiche) sono caratterizzate da centri eruttivi con attività mista (effusiva ed esplosiva o prevalentemente esplosiva per i vulcani a chimismo più acido). In questo caso, gli edifici vulcanici sono costituiti in parte da colate laviche e in parte di prodotti piroclastici (cenere, lapilli e bombe vulcaniche), ovvero da tufi. Le eruzioni di questo tipo producono grandi quantità di cenere e lapilli ma colate laviche di volume relativamente più ridotto rispetto ai vulcani a scudo. Tutto questo materiale (a parte le frazioni più fini della cenere vulcanica, che possono essere trasportate dal vento ad una certa distanza), tende a depositarsi poco lontano del centro eruttivo: le colate di lava infatti come abbiamo visto sono piuttosto brevi (perché il magma è molto viscoso), mentre le frazioni grossolane di cenere e lapilli ricadono nelle immediate vicinanze del cratere. Inoltre, il materiale piroclastico ad elevata temperatura che ricade lungo i versanti tende ad accrezionarsi rapidamente (cioè le particelle di cenere e lapilli tendono a "saldarsi" insieme). Questo dà origine ad un edificio con versanti piuttosto ripidi, costituito da "coni" concentrici sovrapposti di materiale piroclastico e lavico.<br>
Questi edifici, in sezione, hanno quindi un tipico aspetto stratificato, dato dall'alternanza di prodotti piroclastici con caratteristiche diverse tra loro (prevalenza di cenere o lapilli e bombe), e di colate laviche: sono chiamati perciò '''stratovulcani'''. L'elevata viscosità della lava inoltre causa sovente ostruzioni del condotto centrale: in questi casi il magma, deviando, può formare filoni di vario tipo e, arrivando alla superficie sui versanti dell'edificio vulcanico principale, dare origine a ''coni avventizi'' (o anche ''coni parassiti'').<br>
Questo tipo di edifici vulcanici può raggiungere in tempi relativamente brevi dal punto di vista geologico (cioè centinaia o migliaia di anni) notevoli altezze (fino ad alcune migliaia di metri), grazie ai grandi volumi di materiali piroclastici emessi. Tuttavia, durante episodi eruttivi particolarmente violenti (''parossistici''), la loro stessa attività esplosiva può smantellarli in tempi brevissimi (ore, giorni, settimane). La loro struttura interna è spesso caratterizzata dal sovrapporsi di edifici (edifici compositi) derivati dai diversi episodi parossistici che si sono susseguiti nella loro storia, ciascuno cresciuto al di sopra dei resti smantellati degli edifici precedenti.<br>
Si tratta dei vulcani con i fattori di rischio vulcanico più elevato, per il territorio circostante e la popolazione.
Un esempio notevole è l'evoluzione recente del vulcano insulare Krakatoa (Pacifico meridionale, tra le isole di Giava e Sumatra, nell'arcipelago della Sonda). Questo vulcano è stato protagonista di una eruzione catastrofica nel maggio del 1883, che distrusse i due terzi del territorio che allora era l'isola di Krakatoa (9 km di lunghezza e 5 km di larghezza), causando la morte, secondo le stime, di circa 36000 persone in tutta l'area indonesiana e malese, soprattutto a causa dell'onda di maremoto (''tsunami'') che ne seguì. Nuove ripetute eruzioni del vulcano, a partire dal 1927 fino ai giorni nostri, hanno fatto emergere gradualmente una nuova isola, chiamata Anak Krakatau (figlio di Krakatoa). Dagli anni cinquanta l'isola ha aumentato la sua altezza ad un ritmo medio di 13 centimetri alla settimana.<br>
Un esempio più vicino a noi è costituito dal complesso vulcanico del Somma-Vesuvio. Il Monte Somma è l'edificio più antico, formatosi antecedentemente alla celebre eruzione catastrofica del 79 D.C., e ora forma l'orlo di una caldera che borda l'attuale edificio a cono del Vesuvio nella parte settentrionale. Il Monte Somma costituisce i resti semi-smantellati dell'edificio "preistorico" del Vesuvio, costruito a partire da circa 18300 anni fa, e fino all'eruzione pliniana del 79 D.C. costituiva un edificio a cono con un picco terminale. Questo edificio fu smantellato in tutta la sua parte meridionale dall'attività esplosiva parossistica conseguente all'eruzione pliniana, e i prodotti piroclastici di tale episodio costituiscono le coltri che hanno seppellito le città di Pompei, Ercolano e Stabia (oltre a centri minori, ville e fattorie isolate). L'edificio attuale del Vesuvio è stato costruito durante le ripetute eruzioni di magnitudine inferiore a quella pliniana succedutesi in epoca recente (l'ultima delle quali nel 1944).
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File:FujiSunriseKawaguchiko2025WP.jpg|Il Monte Fuji, Giappone.
File:DenglerSW-Stromboli-20040928-1230x800.jpg|Stromboli (Isole Eolie, Italia).
File:Cono de Arita, Salta. (Argentina).jpg|Cono de Arita, Ande (Argentina)
File:PicoIsland-Azores.jpg|Vulcano dell'isola di Pico (Azzorre, Portogallo). Il picco sulla cima del vulcano è una protrusione solida di lava.
File:New eruption at Krakatoa Volcano ESA23939618.jpeg|L'arcipelago del Krakatoa (Indonesia). Sono visibili i resti dell'isola originaria (anteriore all'eruzione catastrofica del 1883) e, in posizione centrale, il nuovo edificio di Anak Krakatau ("figlio di Krakatau") in eruzione.
File:Krakatoa evolution map-en.gif|Evoluzione del Krakatoa da 1883 ad oggi.
File:Vesuvius volcano in Italy 20110808 aerial view 1.jpg|Il complesso vulcanico Somma-Vesuvio in foto aerea. Ben visibile l'orlo della caldera di collasso del Monte Somma, a nord dell'attuale cono del Vesuvio.
File:PSM V19 D060 Cone of eruption over time of vesuvius.jpg|Sezione schematica dell'edificio vulcanico del Somma-Vesuvio. Il Monte Somma rappresenta l'edificio semi-smantellato e in parte collassato antecedente l'eruzione pliniana del 79 D.C.; l'edificio del Vesuvio propriamente detto è stato costruito successivamente, fino ai giorni nostri.
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== Tipi di vulcani in base alla tipologia di eruzione ==
I meccanismi e le modalità delle eruzioni determinano sia la morfologia degli edifici, sia gli effetti sul territorio (e quindi, come vedremo, i fattori di rischio vulcanico).
I tipi principali di eruzione sono tre:
* Eruzioni magmatiche. Sono il tipo più comune e meglio osservato e studiato: in queste eruzioni si ha la produzione di lave da magma degassato (in forma di colate o prodotti piroclastici a seconda del chimismo basico o acido).
* Eruzioni freatiche. In questo caso l'eruzione è causata dallo sviluppo di vapore acqueo surriscaldato, in seguito al contatto tra il magma e acque di falda o superficiali: l'espansione improvvisa del vapore acqueo causa una eruzione esplosiva con emissione di vapore, gas e materiale piroclastico. In questo tipo di eruzione non si osserva fuoriuscita di lave, mentre i materiali piroclastici derivano dalla frammentazione di rocce vulcaniche preesistenti.
* Eruzioni freato-magmatiche. Derivano sempre dall'interazione di magma con acqua, ma in questo caso si osservano anche emissioni di lava fusa e/o materiali piroclastici derivati dal degassamento violento del magma (si tratta quindi di prodotti ''juvenili'', cioè di nuova formazione).
===Eruzioni magmatiche ===
Come abbiamo visto, il chimismo del magma determina in gran parte sia le modalità delle eruzioni che, conseguentemente, la struttura e la morfologia degli edifici vulcanici: a seconda della composizione chimica della lava i vulcani hanno eruzioni da effusive (lava molto fluida, povera di silice) a esplosive (lava poco fluida, ricca di silice), con apparati vulcanici che vanno di conseguenza da fessurali, a vulcani a scudo, a stratovulcani.<br>
[[File:Vulcani eruzioni tipologia.svg|thumb|center|1000x1000px|Tipologia di eruzione in relazione ai tipi di edificio vulcanico.]]
Tuttavia, questo schema non va considerato in modo rigido, né generalizzato eccessivamente: vi possono essere eruzioni esplosive anche in sistemi vulcanici di tipo basaltico ed episodi effusivi estesi in vulcani a chimismo acido. Inoltre, le modalità eruttive possono variare anche notevolmente nel corso di una singola eruzione, per varie ragioni (episodi di attività esplosiva freatica o freato-magmatica, ostruzione del condotto principale, venute di magma con diverso chimismo nello stesso episodio eruttivo, fasi di degassamento più o meno spinto, apertura di fratture e faglie nell'edificio vulcanico, collasso dello stesso, etc.). Ogni eruzione ha una propria storia, e sono rari i vulcani in cui le eruzioni si succedono con caratteristiche abbastanza costanti. <br>
Come già accennato, il chimismo può variare notevolmente anche nel corso della vita di un vulcano; in base alla storia geologica dell'apparato vulcanico, si distinguono quindi:
[[File:Etna storia geologica.png|thumb|right|600x600px|Schema geologico semplificato del complesso vulcanico dell'Etna.]]
* '''Edifici monogenici'''. Generati dall'accumulo di prodotti di una singola eruzione o da una singola fase eruttiva. Si tratta in genere (ma non necessariamente) di edifici di estensione limitata, come ad esempio i coni di scorie.
* '''Edifici poligenici'''. Generati dal succedersi di diverse fasi eruttive separate da periodi di quiete, anche con variazioni significative del chimismo delle lave e delle emissioni piroclastiche, e del tipo di attività. Sono decisamente la maggioranza, soprattutto dei più significativi.
Un notevole esempio di edificio vulcanico poligenico e composito (cioè formato dalla sovrapposizione di più edifici) è L''''Etna'''. Il primo complesso vulcanico dell'Etna (da 700000 a 200000 anni fa) fu caratterizzato da attività fessurale sottomarina con lave basaltiche molto fluide a pillows, in un vasto golfo marino (golfo pre-etneo); l'attività poi passò gradualmente da fessurale a centrale, con il sorgere di un apparato vulcanico a scudo (che costituisce parte del basamento dell'edificio attuale). Da 150000 anni fa, si ha attività sia esplosiva che effusiva con centri eruttivi che migrano da sud-est verso nord-ovest: il risultato è la costruzione di vari edifici successivi (stratovulcani), intervallati da diversi collassi calderici, il maggiore dei quali diede origine alla grande depressione della Valle del Bove. Nell'edificio attuale (il ''Mongibello'', uno stratovulcano formatosi negli ultimi 15000 anni in due fasi successive), il chimismo è variato nel corso del tempo da relativamente acido fino a basaltico. Le eruzioni storiche hanno avuto carattere fondamentalmente effusivo, anche se accompagnate da discrete quantità di ceneri e altri prodotti piroclastici (che spesso nell'epoca più recente rendono necessaria la deviazione o l'interruzione del traffico aereo da e per l'aeroporto di Catania), alternate a fasi eruttive a fontane di lava di tipo stromboliano. Non sono mancati episodi esplosivi, come nel 1987 una esplosione improvvisa presso il cratere sommitale che costò la vita a due turisti, o nel 2017 con 10 feriti tra cui una troupe della BBC. Non è infrequente nemmeno attività fessurale, spesso sotto forma di allineamenti di bocche eruttive, determinata dall'aprirsi di fratture sui versanti del vulcano sotto la pressione della lava.
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File:Etna 3d version2.gif|Modello in 3D dell'Etna. Notare l'enorme struttura di collasso della Valle del Bove (che permette di vedere in affioramento i resti degli apparati vulcanici sepolti sotto l'edificio attuale).
File:Etna 2006.jpg|Etna. Colata di lava.
File:Etna (45485281975).jpg|Fontane di lava e colate di lava (dicembre 2018).
File:Etna Volcano Paroxysmal Eruption October 26 2013 - Creative Commons by gnuckx (10492099543).jpg|Colonna di cenere dal cratere sommitale dell'Etna. Eruzione dell'ottobre 2013.
File:Etna 2021.jpg|Eruzione esplosiva del 2021.
File:Addio Torre del Flosofo - Aftermath Etna Volcano Paroxysmal Eruption October 26 2013 - Creative Commons by gnuckx (10577663725).jpg|Attività fessurale evidenziata da una serie di bocche eruttive allineate.
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==== Eruzioni di tipo islandese ====
Sono eruzioni tipiche di provincie magmatiche basaltiche, con lave particolarmente fluide. Come abbiamo visto, se le venute di lava non sono da emissioni centralizzate ma da fenditure, non si ha la formazione di edifici vulcanici significativi, bensì enormi coltri laviche (pari a milioni di chilometri cubici) che tendono a riempire e "livellare" la topografia preesistente. Questo avviene ad esempio in diverse aree dell'Islanda, dove il fenomeno è attualmente molto attivo ed è stato particolarmente studiato, ma vi sono (e vi sono stati in passato) stili eruttivi del tutto similari in varie parti del mondo (ad esempio in Etiopia, nella Fossa Dancalica). <br>
Le emissioni fissurali di lava non danno luogo ad edifici localizzati (come i vulcani a scudo), a parte limitati accumuli locali ai lati delle fenditure e occasionalmente piccoli coni di materiale piroclastico (''coni di scorie'') nelle fasi finali delle eruzioni, ove le fenditure sono ormai in gran parte ostruite e si formano bocche multiple in serie. Queste emissioni formano prevalentemente delle ampie aree pianeggianti di lava, definite ''plateaux'', a prevalente composizione basaltica, spesse fino a centinaia di metri e su aree di migliaia di chilometri quadrati.<br>
Eruzioni di tipo fissurale di minore entità possono verificarsi localmente anche entro edifici vulcanici, in cui la pressione interna del magma riesce ad aprire nell'edificio stesso fratture da cui fuoriesce la lava, ad esempio nei grandi vulcani a scudo dell'isola di Hawaii (segnatamente il Kilawea).
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File:Iceland-Eruption-Fimmvorduhals-2010-03-26-02.jpg|Eruzione fessurale in Islanda. Complesso del Fimmvörðuháls (2010).
File:Kamoamoa 2011-03-05 close fountains.jpg|Eruzione lineare da una fenditura del vulcano a scudo Kilauea (Hawaii).
File:Kamoamoa 2011-03-05 fissure.jpg|Propagazione di una frattura attiva con emissione di lava fluida basaltica. Kilauea (Hawaii).
File:Western-Ghats-Matheran.jpg|altopiano basaltico del Deccan (India), deriva da eruzioni di tipo islandese, di grande magnitudine, di età cretacea.
File:Flood Basalt Map.jpg|Aree che sono state interessate da grandi effusioni di lava da eruzioni di tipo islandese, formando plateaux basaltici.
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L'esempio forse più eclatante di questo tipo di eruzione in epoca storica è costituito dal sistema del Laki, in Islanda meridionale, parte del più grande complesso vulcanico del Grímsvötn. Si tratta di una fenditura di circ 25 Km di lunghezza. Il sistema del Laki è celebre per una eruzione, avvenuta tra il 1783 e il 1784, in cui venne coinvolto anche il Grímsvötn. Il flusso basaltico generato, secondo alcune stime, ammontò a 14 chilometri cubi di lava; il volume totale del tefra emesso fu pari a 0,91 chilometri cubi; le nubi di diossido di zolfo e di fluoro emesse nel corso dell'evento uccisero più del 50% del bestiame dell'isola, causando una carestia che a sua volta sterminò circa il 25% della popolazione islandese. <br>
L'eruzione ebbe inizio l'8 giugno 1783 con l'apertura di una fenditura che collegava almeno 130 bocche eruttive in sequenza, accompagnata da esplosioni freatomagmatiche provocate dal contatto tra il magma e l'acqua del sottosuolo. Iniziata con carattere esplosivo (come vedremo, di tipo ''pliniano''), l'eruzione si fece meno violenta nei giorni successivi, assumendo la modalità di fontane di lava (di tipo ''stromboliano'') e poi di effusioni di lava più fluida (tipo ''islandese'' in senso stretto). Altissime fontane di lava cominciarono ad espellere enormi quantità di basalto. Secondo le stime basate sulle testimonianze dell'epoca, le fontane di lava raggiunsero un'altezza compresa tra 800 e 1.400 metri. Le emissioni di aerosol di acido solforico avvenute negli otto mesi successivi provocarono notevoli effetti sul clima e nella società dell'intero emisfero boreale. La colonna di gas, polveri e cenere raggiunse un'altitudine di circa 15 chilometri, oltrepassando dunque il limite della troposfera, e gli aerosol solforici furono dispersi nell'atmosfera di tutto l'emisfero settentrionale. La foschia e la ricaduta di polveri sulla Gran Bretagna valsero all'estate del 1783 il nome di sand-summer (estate della sabbia). L'eruzione ebbe pesanti ripercussioni sul clima in Europa e sull'agricoltura per tutto il decennio successivo.
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File:Laki.png|Locazione del sistema del Laki.
File:Laki summit dissected by Lakagígar, Eldhraun, Vatnajökull.JPG|Veduta panoramica di un tratto della fenditura di Lakagígar, la principale del sistema del Laki.
File:Row of Craters on Laki Fissure in Iceland.jpg|Sequenza di bocche eruttive del Laki
File:Laki seen from Lakagígar.JPG|Un tratto del Laki.
File:Is07023-Widok na szczelinę Lakagigar.jpg|Altro tratto del Laki.
File:Is07077-Jaskińka lawowa.jpg|Tunnel di lava, parte del complesso del Laki.
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==== Eruzioni hawaiiane ====
[[File:Hawaiian Eruption-numbers.svg|left|thumb|300x300px|Eruzione hawaiana: 1: pennacchio di cenere, 2: fontana di lava, 3: cratere, 4: lago di lava, 5: fumarole, 6: colata di lava, 7 strati di lava e cineriti, 8: substrato, 9: filone-strato, 10: condotto magmatico, 11: camera magmatica, 12: dicco]]
Questo tipo di eruzione vulcanica è caratterizzato da colate di lava molto fluida (a composizione basaltica per lo più), povera di silice e di vapore, che fuoriescono dai condotti in modo continuo, con attività esplosiva assente o molto ridotta, e ridotte emissioni di prodotti piroclastici. È chiamata così perché è caratteristica dei vulcani hawaiiani. Tipicamente si tratta di eruzioni effusive, con lave ad alta temperatura (da un migliaio fino a 1400 °C). La lava, essendo molto fluida, è in grado di percorrere lunghe distanze e di espandersi nelle regioni periferiche dell'edificio (nelle Hawaii ad esempio spesso il magma arriva fino al mare, espandendo il territorio emerso dell'isola), formando veri e propri fiumi di lava (con argini naturali) e tunnel di lava. Gli edifici costruiti da questo tipo di attività sono caratteristici vulcani a scudo.<br>
Un'altra caratteristica di questo tipo di vulcani sono i laghi di lava, che possono essere sia effimeri (temporanei, tendenti a solidificare in tempi brevi) che perenni (presenti con continuità, con variazioni più o meno accentuate del livello della lava). Anche in questo caso però, come abbiamo visto, non mancano manifestazioni eruttive di diverso tipo, come episodi esplosivi (che possono essere causati da attività freato-magmatica o fasi di degassamento), emissioni più accentuate di materiale piroclastico, attività fessurale per fratture indotte nell'edificio dalla pressione della lava.
Possono esservi coni avventizi, prodotti dalla molteplicità dei condotti lavici e da fenomeni di diversione degli stessi.
[https://www.youtube.com/watch?v=90XFpu-65JY Filmato di una eruzione del Kilauea (]Hawai).<gallery>
File:Pahoeoe fountain original.jpg|Fontana di lava in una eruzione hawuaiiana
File:Eruption 1954 Kilauea Volcano.jpg|Lago di lava all'interno del cratere del Kialuea
File:Puu Oo - Aerial Kupaianaha 1987.jpg|Lago e tunnel di lava (Kupaianaha)
File:Limu o Pele.jpg|La lava arriva al mare (Hawaii)
File:Lave touriste hawaii.jpg|Turisti osservano una colata lavica (Hawaii)
File:Kalapana house destroyed by lava.jpg|La colata lavica ha raggiunto una casa (Hawaii)
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==== Eruzioni stromboliane ====
[[File:Strombolian Eruption-numbers.svg|thumb|left|300px|Schema di una eruzione stromboliana e dell'edificio vulcanico prodotto da questo tipo di eruzioni; <small>1: pennacchio di cenere, 2: lapilli, 3: fallout di cenere, 4: fontana di lava, 5: bombe vulcaniche, 6: colate di lava, 7 strati di lava e cineriti, 8: substrato, 9: dicco, 10: condotto magmatico, 11: camera magmatica, 12: filone-strato</small>.]]
Le '''eruzioni stromboliane''' sono eruzioni vulcaniche con caratteristiche intermedie rispetto ad eruzioni esplosive ed effusive. Il vulcano erutta sia piroclasti (ceneri, lapilli, bombe) sia lava, formando un tipico stratovulcano. Il nome deriva dal vulcano Stromboli, facente parte delle Isole Eolie, in Sicilia, dove tali eruzioni consistono nell'espulsione di scorie incandescenti, lapilli e bombe di lava ad altitudini da decine fino a centinaia di metri. Le eruzioni dell'Etna sono spesso stromboliane. <br>
Le eruzioni stromboliane sono innescate dallo scoppio di bolle di gas all'interno del magma, ricco di composti volatili. Queste bolle di gas e vapore acqueo si formano all'interno del magma, con il degassamento che avviene a bassa profondità e durante l'effusione in superficie; si accumulano e si aggregano in bolle di grandi dimensioni. Quando raggiungono la superficie, la differenza di pressione rispetto all'atmosfera fa sì che le bolle scoppino con un forte schiocco, lanciando il magma in aria come '''fontane di lava''', in brandelli fusi che solidificano rapidamente in forma di prodotti piroclastici (cenere grossolana, lapilli, bombe). A causa delle elevate pressioni gassose associate alle lave, l'attività continuativa è generalmente sotto forma di eruzioni esplosive episodiche accompagnate da caratteristici forti scoppi. Durante le eruzioni, queste esplosioni si verificano anche ogni pochi minuti, ma senza una periodicità definita.<br>
Le eruzioni stromboliane in senso stretto sono quindi brevi e ripetute eruzioni esplosive di lave a composizione basaltica ma relativamente più viscose rispetto ai vulcani hawaiani, che producono tipicamente delle colate a blocchi e materiali piroclastici tipo lapilli e bombe. Rispetto alle eruzioni di tipo hawaiano, producono volumi di lava fluida molto minori e in colate di entità ridotta.
La pericolosità delle eruzioni stromboliane, di per sé è generalmente piuttosto bassa, a meno di non avvicinarsi eccessivamente ai centri eruttivi o alle colate laviche (anche se nessuna eruzione vulcanica deve essere sottovalutata): infatti l'isola di Stromboli ad esempio è stata abitata fin dall'antichità (e lo è tuttora), nonostante l'attività continua del vulcano omonimo.
Filmati di eruzioni dell'Etna: [https://www.youtube.com/watch?v=caGhy7UAd-M 17 novembre 2013-1]; [https://www.youtube.com/watch?v=zLbuQCUqldI 17 novembre-2]; [https://www.youtube.com/watch?v=K8jjkD6dddo 2015]; <gallery>
File:Strombolielicottero.jpg|Eruzione di piroclasti (ceneri, lapilli, bombe vulcaniche) dello Stromboli
File:Stromboli Eruption.jpg|Eruzione a lava e piroclasti dello Stromboli
File:Stromboli sciara del fuoco in september 2014.jpg|La sciara del fuoco, Stromboli. Si tratta di un solco nel quale tendono a incanalarsi le colate recenti e attuali di lava.
File:Stromboli animiert 800x600.gif|Eruzione a fontana di lava dello Stromboli
File:04Sep2007 Etna from SE Crater.jpg|Eruzione stromboliana dell'Etna
File:Paroxysm at Etna, 16-17 November 2013.webm|Eruzione dell'Etna, settembre 2007
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==== Eruzioni vulcaniane ====
[[File:Vulcanian Eruption-numbers.svg|thumb|left|300x300px|Schema di una eruzione vulcaniana e del relativo edificio vulcanico. <small>1: pennacchio di cenere; 2: lapilli; 3: fontana di lava; 4: fallout di cenere vulcanica; 5: bombe vulcaniche; 6: colate di lava; 7: strati di lave e prodotti piroclastici; 8: substrato; 9: filone-strato; 10: condotto magmatico; 11: dicco; 12: camera magmatica.</small>]]
Le '''eruzioni vulcaniane''' prendono il nome dall'isola di Vulcano (Isole Eolie, Sicilia). Questa definizione si deve alle osservazioni del sismologo e vulcanologo Giuseppe Mercalli sulle eruzioni di questo apparato del 1888-1890. Nelle eruzioni vulcaniane, il magma è di tipo intermedio (andesitico-dacitico), più viscoso rispetto a quello che dà origine alle eruzioni stromboliane. La viscosità del magma in questo caso ostacola la fuoriuscita dei gas dalle bolle che si formano con il degassamento nella parte terminale del condotto magmatico e nel cratere, ove la lava inizia quindi a solidificare formando un "tappo". Questo processo porta all'accumulo di un'elevata pressione dei gas imprigionati che alla fine fa saltare il tappo che trattiene la lava dando luogo a un'eruzione esplosiva tipo fontana di lava. Tuttavia, a differenza delle eruzioni stromboliane, i frammenti di lava espulsi non sono aerodinamici; ciò è dovuto alla maggiore viscosità del magma vulcaniano e alla maggiore presenza nella lava di materiale solido derivato dalla frammentazione del "tappo" di lava. Perciò questi apparati sono generalmente più esplosivi dei loro omologhi stromboliani, con pennacchi di cenere e materiali piroclastici decisamente più cospicui, che spesso raggiungono un'altezza compresa tra 5 e 10 km.
L'attività vulcaniana tipica è in due fasi: la fase iniziale è caratterizzata da una serie di esplosioni di breve durata, che durano da pochi minuti a poche ore e sono caratterizzate dall'espulsione di lapilli e bombe vulcaniche. Queste esplosioni gradualmente distruggono il duomo di lava che trattiene il magma e portano alla seconda fase, costituita da eruzioni effusive molto più continue (anche se sempre brevi e di volume ridotto rispetto ai vulcani hawaiani).<br>
Gli apparati vulcanici di tipo vulcaniano sono tendenzialmente più pericolosi di quelli stromboliani, per la loro maggiore esplosività e la presenza di piogge di materiale piroclastico più abbondanti e di maggiore diametro, che giungono anche più lontano.
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File:Sarychev Peak eruption on 12 June 2009, oblique satellite view.ogv
File:Mt Vesuvius Erupting.jpg|Eruzione del Vesuvio del 1944
File:Vesuv Merian 1631.png|Eruzione del Vesuvio del 1631
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==== Eruzioni peleane ====
[[File:Pelean Eruption-numbers.svg|thumb|left|300x300px|Schema di una eruzione peleana e del tipo di apparato relativo. <small>1: colonna di prodotti piroclastici; 2: fallout di ceneri; 3) duomo/protrusione solida di lava estremamente viscosa; 4) bombe vulcaniche; 5: flussi piroclastici (nubi ardenti); 6: strati di prodotti piroclastici e lave; 7: substrato; 8: condotto magmatico; 9: camera magmatica.</small>]]
Le '''eruzioni peleane''' prendono il nome dal vulcano Mont Pelée in Martinica, sede di un'eruzione di questo tipo nel 1902 che costituisce uno dei peggiori disastri naturali della storia. Nelle eruzioni Peleane il magma è ancora più viscoso rispetto ai tipi precedenti (rioliti, daciti e andesiti), innescando la formazione di duomi lavici e protrusioni solide, con accumulo di forte pressione dei gas al di sotto. Si producono quindi forti esplosioni nelle quali una grande quantità di gas, polvere, cenere e frammenti di lava vengono espulsi dal cratere del vulcano e formano spesso vere e proprie '''colonne eruttive'''. La crescita di una protrusione solida o di un duomo lavico costituisce quindi l'indicazione della prossimità di un'eruzione esplosiva. Il materiale spinto in alto come colonna eruttiva tende rapidamente a collassare su se stesso, formando '''flussi piroclastici''' in rapido movimento fatti di materiale ad alta temperatura (fino a 300-400 °C), le cosiddette '''nubi ardenti'''. Questi flussi, che scorrono lungo il fianco della montagna ad alta velocità, spesso oltre 150 km/ora, rendono le eruzioni di tipo peleano tra le più pericolose al mondo, in grado di distruggere aree popolate e causare gravi perdite di vite umane. L'eruzione del Mont Pelée del 1902 ha causato enormi distruzioni, uccidendo più di 30.000 persone (con soli tre sopravvissuti documentati) e distruggendo completamente Saint-Pierre, costituendo così il peggior evento vulcanico del XX secolo.<br>
Le eruzioni peleane sono abbastanza simili a quelle vulcaniane, ma ne differiscono per la tendenza a dare un'unica esplosione catastrofica piuttosto che una serie di eventi esplosivi minori. Si osservano anche colate di lava ma generalmente molto ridotte.
* [https://www.youtube.com/watch?v=-H_HZVY1tT4 Documentario sull'eruzione del vulcano St. Helens] (falso HD).
* Video di nubi ardenti (colate piroclastiche). [https://www.youtube.com/watch?v=Cvjwt9nnwXY Vulcano Unzen]. [https://www.youtube.com/watch?v=WxlRpuTed6g Vari flussi piroclastici]. [https://www.youtube.com/watch?v=-iSFM-T-F_0 Vulcano Sinabung (HD)].
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File:Pinatubo ash plume 910612.jpg|Eruzione del 1992 del Vulcano Pinatubo, Filippine
File:Mount St. Helens, one day before the devastating eruption.jpg|Il vulcano S.Helens il giorno prima dell'eruzione
File:MSH82 st helens plume from harrys ridge 05-19-82.jpg|Il Mt. S.Helens dopo l'eruzione
File:MtStHelens Mushroom Cloud.jpg|Il fungo di ceneri dell'eruzione del Mt. S.Helens
File:Whaleback, Mount St Helens volcanic crater (February 22 2005).jpg|Formazione di una cupola di lava
File:MSH06 aerial crater from north high angle 09-12-06.jpg|Duomo lavico del Mt. S.Helens
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==== Eruzioni pliniane ====
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File:Plinian Eruption-numbers.svg|Schema di una eruzione pliniana. Fase iniziale esplosiva. formazione di una colonna eruttiva sostenuta composta prodotti piroclastici ad elevata temperatura. <small>1: colonna eruttiva e pino vulcanico; 2: condotto magmatico; 3: fallout di cenere; 4: strati di prodotti piroclastici prevalenti e lave; 5:substrato.</small>
File:Pelean Eruption-numbers.svg|Schema di eruzione pliniana. Fase finale: collasso della colonna eruttiva e formazione di flussi piroclastici (o lahar). <small>1: colonna di cenere in fase di collasso; 2: fallout di ceneri vulcaniche; 3: fuoriuscita di lava ad alta viscosità; 4: bombe vulcaniche; 5: flussi piroclastici; 6: strati di prodotti piroclastici prevalenti e lave; 7: substrato; 8: condotto magmatico.</small>
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Le '''eruzioni pliniane''' prendono questo nome dalla storica eruzione del Vesuvio del 79 d.C. che seppellì le città romane di Pompei ed Ercolano e Stabia insieme ad un vasto territorio e i cui effetti furono descritti da Plinio il Giovane. Il processo che alimenta le eruzioni pliniane inizia nella camera magmatica, dove i gas volatili disciolti sono immagazzinati nel magma. I gas si liberano formando bolle che si accumulano durante la risalita attraverso il condotto magmatico. Queste bolle tendono a fondersi formando bolle più grandi di forma allungata ("slug": letteralmente ''lumache'' nella terminologia anglosassone), e una volta che i gas accumulati raggiungono una determinata proporzione (circa il 75% del volume totale del condotto magmatico), si ha un'eruzione altamente esplosiva. I gas e il magma associato vengono spinti violentemente verso l'alto fuori dal condotto, formando una colonna eruttiva di grandi proporzioni.<br>
Queste imponenti colonne eruttive sono la caratteristica distintiva di un'eruzione pliniana e raggiungono fino a 45 km di altezza nell'atmosfera. La parte più densa della colonna, direttamente sopra il vulcano, è guidata internamente dall'espansione del gas. Man mano che si spinge più in alto nell'aria, il pennacchio si espande e diventa meno denso; in questa fase la risalita del materiale vulcanico è guidata dalla convezione e dall'espansione termica della cenere vulcanica, che forma una nube convettiva a forma di pino ('''pino vulcanico'''), che si sviluppa fino a raggiungere in molti casi la stratosfera. Nella parte superiore del pennacchio, i venti in quota tendono però a spingere il materiale più fine lontano dal centro eruttivo.<br>
Gli apparati vulcanici che danno origine a eruzioni pliniane sono generalmente caratterizzati da lave molto sialiche (riolitiche o dacitiche) ed estremamente viscose. Tuttavia, come abbiamo visto, anche vulcani basaltici in certe condizioni possono dare origine a eventi eruttivi pliniani, quando si ha differenziazione di magmi sialici nella parte superiore della camera magmatica, o quando la risalita del magma è molto veloce. <br>
Le eruzioni pliniane sono molto simili a quelle peleane, ma sono caratterizzate dal fatto che invece di dare luogo a fenomeni esplosivi episodici, formano '''colonne eruttive sostenute''' e molto sviluppate in altezza, prodotte dall'abbondanza di bolle di gas che si muovono verso l'alto alla stessa velocità della lava e del materiale piroclastico che le circonda.
Le regioni colpite da eruzioni pliniane sono soggette a una forte caduta di cenere e pomice che interessa aree di dimensioni fino a decine e centinaia di chilometri quadrati. Il materiale contenuto nel pennacchio di cenere alla fine torna al suolo, ricoprendo il paesaggio con uno spesso strato di molti chilometri cubi di cenere.<br>
La colonna eruttiva, finché la pressione del gas permane, si autosostiene; successivamente, con il degassamento e il raffreddamento del materiale piroclastico, si ha il collasso della colonna su se stessa e poi lungo i versanti del vulcano. Proprio in questa fase si ha la caratteristica più pericolosa di questo tipo di eruzione: si tratta dei '''flussi piroclastici''' generati dal collasso finale della colonna eruttiva, i cui materiali si muovono lungo il fianco della montagna a velocità estreme, fino a 700 chilometri all'ora e con la capacità di percorrere decine, fino a centinaia di chilometri. Quando i materiali piroclastici ad alta temperatura si mescolano a quantità di acqua significative (da laghi in quota ad esempio, o da piogge torrenziali), ovvero sciolgono depositi di neve o di ghiaccio sul vulcano, si formano i '''lahar''', colate di fango in rapido movimento con la consistenza del cemento bagnato che si muovono alla velocità di un fiume in piena travolgendo tutto sul loro percorso.<br>
Eruzioni con caratteristiche pliniane ma di magnitudine inferiore sono dette '''sub-pliniane''', mentre eruzioni con esplosività molto elevata (tale da distruggere anche completamente lo stesso edificio vulcanico), sono dette '''ultra-pliniane'''.
==== Supervulcani ====
Supervulcano non è un termine scientifico, ma è stato coniato dalla BBC nel 2000. Si ipotizza l'esistenza di supervulcani dall'analisi di 10-12 caldere presenti sulla crosta terrestre. Sono caldere di enormi dimensioni (decine di chilometri di diametro) e si presume che abbiano dato origine o possano dare origine a gigantesche eruzioni vulcaniche, con conseguenze catastrofiche anche per l'ambiente e il clima. Sono considerati supervulcani la caldera dello Yellostone, i campi Flegrei (Napoli), ed altri.
"Supervulcani" possono essere creati anche da eruzioni freatomagmatiche, ovverosia dall'interazione del magma con la falda acquifera che determina una esplosione particolarmente distruttiva, come ad esempio pare sia successo nell'isola di Santorini attorno al 1600 a.c. ([[w:Eruzione_minoica|eruzione minoica]]), che determinò la fine della civiltà minoica.<gallery>
File:Norris Geyser Basin in Yellowstone.JPG|Caldera dello Yellowstone
File:Pozzuoli NASA ISS004-E-5376 modified names.jpg|Campi Flegrei (Napoli)
File:Aniakchak-caldera alaska.jpg|La caldera dell'Aniakchak, Alaska
File:Lake taupo landsat.jpg|La caldera del lago Taupo, Nuova Zelanda
File:Toba overview.jpg|Lago Toba, Sumatra
File:Lake Toba Aerial View.JPG|Lago Toba
File:Aso Caldera 3D 2012.jpg|La caldera di Aso, Giappone
File:Mt.Aso and caldera01.jpg|Caldera di Aso
File:Santorini ASTER.jpg|Isola di Santorini. La grande caldera che ora si osserva è quello che rimane di una grande eruzione esplosiva avvenuta attorno al 1600 a.c.
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=== Eruzioni freatiche ===
[[File:Phreatic Eruption-numbers.svg|thumb|left|300x300px|Schema di una eruzione freatica; <small>1: nubi di vapore acqueo; 2: condotto magmatico; 3: strati di lava e cenere; 4: substrato; 5: falda acquifera; 6: esplosione freatica e fratturazione della roccia incassante; 7: camera magmatica.</small>]]
Le '''eruzioni freatiche''' sono causate dall'espansione subitanea del vapore acqueo. Se le acque superficiali (acque di falda tipicamente, ma in territori a clima rigido si può trattare anche di suolo gelato o ''permafrost'') entrano in contatto con la roccia surriscaldata o direttamente con il magma, a loro volta si surriscaldano ed sviluppano improvvisamente una grande quantità di vapore, che si espande fratturando la roccia circostante e facendo fuoriuscire a giorno una miscela di vapore, acqua e prodotti piroclastici (cenere, lapilli, bombe vulcaniche) derivati dalla frammentazione delle rocce preesistenti che costituivano parte dell'edificio vulcanico. La caratteristica distintiva delle esplosioni freatiche è che fuoriescono dal condotto vulcanico solo frammenti di roccia solida preesistente; non viene eruttato nuovo magma. Il materiale piroclastico può quindi anche essere (almeno in parte) relativamente "freddo" (variabile da circa 80 °C fino ad alcune centinaia di gradi Celsius), ma comunque sempre allo stato solido.<br>
Poiché è provocata dalla fratturazione degli strati rocciosi sotto pressione, l'attività freatica non sempre si traduce in un'eruzione. Se la roccia di copertura è abbastanza resistente da non frammentarsi, possono anche non verificarsi eruzioni vere e proprie in superficie, ma a causa dell'espansione del vapore si propaga nella massa rocciosa un reticolo di fratture che la indebolisce, favorendo eruzioni successive. Le esplosioni freatiche possono anche manifestarsi lungo linee di frattura o filoni preesistenti.
Spesso le eruzioni freatiche rientrano tra i fenomeni precursori di eruzioni magmatiche, segnalando la prossimità alla superficie di magma in risalita e il realizzarsi di un'eruzione freato-magmatica o magmatica in tempi brevi. Esplosioni freatiche possono anche essere innescate dalla microfratturazione indotta da attività sismica (terremoti), con conseguente afflusso di acque sotterranee nella zona microfratturata intorno al magma (ad esempio intorno a un corpo magmatico ipoabissale). Un fenomeno tipico è il '''base surge''' (letteralmente: "onda di base"), termine anglosassone che indica la proiezione di gas e materiale frammentario alla base di un'esplosione in forma di una nube ad anello (simile all'anello di gas e polvere che si vede svilupparsi alla base di un "fungo atomico"). Questo fenomeno è simile ai flussi piroclastici in senso stretto, ma è molto meno denso (con rapporto molto inferiore tra materiale solido e gas), e molto più turbolento. Può anche propagarsi senza seguire le superfici di massima pendenza e persino oltrepassare ostacoli naturali viaggiando anche a oltre 300 chilometri all'ora, quindi costituisce un notevole pericolo.
Le eruzioni freatiche possono dare origine a flussi piroclastici, lahar (colate di materiale piroclastico imbevuto d'acqua), innescare frane e determinare "piogge" di materiale piroclastico. Possono anche rilasciare gas vulcanici tossici come idrogeno solforato, anidride carbonica o anidride solforosa che essendo più pesanti dell'aria, tendono a viaggiare negli strati dell'atmosfera a contatto con il suolo lungo le pendici dell'edificio vulcanico e costituiscono un pericolo mortale per chi dovesse esserne investito.
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File:MSH80 spirit lake pumice plain phreatic explosions 05-29-80.jpg|Esplosioni freatiche sul vulcano Mount St. Helens (Washington, USA). Il materiale solido rilasciato è soprattutto pomice.
File:Taal Volcano - PHIVOLCS - 12 January 2020.JPG|Esplosioni freatiche dal crtere centrale del vulcano Taal (Filippine).
File:Tour group in front of giant steam plume from main crater of White Island.jpg|Eruzione freatica del cratere centrale del vulcano di White Island (Nuova Zelanda).
File:Phreatic St. Helens.jpg|Esplosione freatica sulla sommità del Mount St. Helens (USA), 1980, prima manifestazioe dell'eruzione catastrofica di tipo pliniano di quell'anno.
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=== Eruzioni freato-magmatiche ===
Anche le eruzioni freato-magmatiche sono innescate dall'interazione del magma in risalita con le acque presenti negli strati superficiali e sulla superficie della crosta terrestre, che causa lo sviluppo e l'espansione violenta di vapore. In questo caso però, differentemente dalle eruzioni freatiche, si ha l'espulsione, oltre che di vapore e materiale preesistente, anche di materiale cosiddetto ''juvenile'', cioè di lave e materiali piroclastici neoformati.
==== Eruzioni subacquee di bassa profondità (surtseiane) ====
[[File:Surtseyan Eruption-numbers.svg|thumb|left|300x300px|Schema di un'eruzione surtseiana; <small>1: nubi di vapore acqueo; 2: cenere vulcanica; 3: base surge; 4: acqua (mare o lago); 5: strati di lava e cenere; 6: substrato; 7: condotto magmatico; 8: camera magmatica; 9: dicco</small>]]
Queste eruzioni, definite '''eruzioni surtseiane''' (o anche '''eruzioni idrovulcaniche'''), derivano il nome dall'Isola di Surtsey, presso la costa meridionale dell'Islanda, affiorata dal mare in conseguenza di un'eruzione vulcanica durata dal 1963 al 1967, in acque relativamente basse (130 m di profondità). Si tratta di eruzioni prodotte dall'interazione in acque poco profonde tra lava e acqua.<br>
Quando l'acqua viene surriscaldata dalla lava, si trasforma in vapore. In acque basse, la pressione dello strato d'acqua soprastante non è sufficiente a contrastare quella del vapore, che si espande violentemente frammentando il magma con cui entra in contatto in materiale piroclastico a grana fine (cenere soprattutto). Le eruzioni surtseiane sono tipiche delle isole marine e oceaniche vulcaniche a bassa profondità, ma possono verificarsi anche sulla terraferma, dove il magma in risalita entra in contatto con una falda acquifera oppure con un lago (ad esempio un lago craterico o calderico).<br>
Queste eruzioni sono simili a quelle di tipo stromboliano, cioè abbastanza continue e "ritmiche", costituite da serie di esplosioni intervallate da periodi di relativa quiescenza con sviluppo di vapore. In questo caso, però l'esplosività dell'eruzione è decisamente maggiore. I prodotti sono generalmente basaltici. la colonna eruttiva che si sviluppa in questo caso è relativamente poco densa, essendo costituita principalmente di vapore acqueo.<br>
Una caratteristica distintiva di queste eruzioni è lo sviluppo di un '''base surge''' (o ''surge piroclastico''), una nube anulare che si sviluppa alla base della colonna eruttiva per il collasso della stessa.
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File:Surtsey eruption 2.jpg|L'eruzione che determinò l'affioramento dell'Isola di Surtsey (Islanda).
File:Surtsey eruption 1963.jpg|Isola di Surtsey (Islanda) appena sorta dal mare, con l'eruzione ancora in corso.
File:Surtsey from plane, 1999.jpg|Surtsey nel 1999.
File:HMS Melville and Graham Island.jpg|Dipinto d'epoca dell'Isola Ferdinandea (o Isola di Graham), sorta nel 1831 in seguito a un'eruzione surtseiana nel Canale di Sicilia (al largo di Sciacca) e contesa tra Regno di Napoli e Regno Unito, ma presto demolita dall'azione del mare. Ora costituisce una secca ad alcuni metri di profondità.
File:Taal volcano 2021 eruption captured using IP camera.webm|Video dell'eruzione del vulcano Taal (Filippine). Luglio 2021. Ben visibile l'espansione del ''base surge''.
File:Tonga Volcano Eruption 2022-01-15 0320Z to 0610Z Himawari-8 visible.gif|Video che propone una sequenza di immagini satellitari dell'eruzione del vulcano Hunga Tonga-Hunga Haʻapai (Arcipelago di Tonga, Pacifico meridionale); dicembre 2021-gennio 2022.
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==== Eruzioni subacquee di alta profondità ====
[[File:Submarine Eruption-numbers.svg|thumb|left|300x300px|Schema di una eruzione sottomarina di elevata profondità; <small>1: pennacchio di vapore; 2: acqua; 3: substrato; 4: colate di lava; 5: condotto magmatico; 6: camera magmatica; 7: dicco; 8: lave a pillow.</small>]]
Sono eruzioni caratteristiche di apparati vulcanici su fondali oceanici profondi (generalmente sotto i 500 m, fino ad alcune migliaia di metri di profondità). A tali profondità, la pressione dell'acqua è tale da contrastare efficacemente lo sviluppo e l'espansione del vapore nello strato d'acqua a contatto con la lava, e quindi inibire l'esplosività delle eruzioni. Si tratta quindi di eruzioni prevalentemente effusive, con scarsa attività esplosiva, anche se occorre precisare che lo stile dell'attività dipende sempre in una certa misura anche dal chimismo e dal contenuto in acqua e composti volatili del magma. La maggior parte dei vulcani sottomarini oceanici di alta profondità sono comunque basaltici (con scarso contenuto in composti volatili delle lave).<br>
La nota caratteristica di queste eruzioni sono le colate di '''lava a pillow''', già descritta in precedenza. Nella maggior parte dei casi, sulla superficie oceanica non si hanno evidenze di un'eruzione di questo tipo in corso; nel caso di eruzioni meno profonde e/o di grande magnitudine si vedono sulla superficie aree sub-circolari lattiginose caratterizzate da venute di bolle di vapore, in corrispondenza delle quali si innalza una tenue nube di vapore e gas vulcanici, e talora chiazze e distese di cenere e particelle di pomice galleggianti.
Le eruzioni di questo tipo sono state a lungo poco conosciute (fino agli anni '80 del secolo scorso), ovviamente per la scarsa accessibilità dei fondali oceanici; nell'ultimo quarantennio però hanno potuto essere osservate diffusamente e anche riprese da sommergibili, batiscafi, sonde sottomarine robotizzate. Si tratta in realtà dei vulcani più diffusi al mondo (costituendo i fondali oceanici la maggior parte della superficie terrestre), e sono localizzati prevalentemente (come vedremo più in dettaglio nel capitolo dedicato alla Tettonica delle Placche) in corrispondenza delle dorsali medio-oceaniche, nelle quali si forma sempre nuova crosta oceanica. Queste eruzioni sono quindi tra i maggiori agenti della creazione e del modellamento della crosta terrestre. Una quota consistente di questo tipo di vulcani si ha anche nel vulcanismo intra-placca oceanica, cioè lontano dalle dorsali, in corrispondenza della risalita di colonne di magma molto caldo e fluido dal mantello terrestre (il vulcanismo hawaiano sottomarino è di quest'ultimo tipo).
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File:Expl2309 - Flickr - NOAA Photo Library.jpg|Rilievo del vulcano sottomarino West Mata (Fiji), la cui sommità è a 1165 m sotto il livello del mare e la cui base scende oltre i 3000 m
File:Expl2298 - Flickr - NOAA Photo Library.jpg|Eruzione sottomarina del vulcano West mata (isole Fiji - pacifico meridionale)
File:Bands of glowing magma from submarine volcano.jpg|Effusione di lava del vulcano West Mata.
File:Craterplume2 hirez.jpg|Pennacchio sottomarino di vapore.
File:Fukutoku-Oka-no-Ba 20071017.jpg|Manifestazioni superficiali di un'eruzione sottomarina profonda (Giappone).
File:Fukutoku-Oka-no-Ba 20050704-2.jpg|Cenere pomicea galleggiante prodotta da un'eruzione sottomarina profonda (Giappone).
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==== Eruzioni subglaciali ====
[[File:Subglacial Eruption-numbers.svg|thumb|left|300x300px|Schema di una eruzione subglaciale; 1: nube di vapore acqueo; 2: cratere e lago craterico; 3: ghiaccio; 4: strati di lava e cenere; 5: substrato; 6: lave a pillow; 7: condotto magmatico; 8: camera magmatica; 9: dicco]]
Si tratta di eruzioni le cui modalità sono determinate dall'interazione tra lava e ghiaccio. Sono tipiche di apparati vulcanici situati in aree di elevata latitudine o ad alta quota, sopra i quali si trovano depositi consistenti di ghiaccio o ghiacciai veri e propri. L'osservazione e il monitoraggio di queste eruzioni non è facile, per ovvie ragioni di accessibilità, e il loro studio è piuttosto recente: le manifestazioni più significative (e meglio studiate) di questo tipo sono state osservate in Islanda, su apparati vulcanici ricoperti dalla calotta glaciale del Vatnajökull (la più estesa in Europa). Le aree attualmente più interessate da questo tipo di eruzioni sono soprattutto l'Islanda, l'Alaska (USA) e la British Columbia (Canada), l'Antartide e le Ande.<br>
Il processo eruttivo che costruisce i vulcani subglaciali inizia con manifestazioni che assomigliano a quelle che avvengono nelle profondità oceaniche, formando cumuli di lava a pillow alla base della struttura vulcanica. La parte della lava che giunge a contatto con il ghiaccio, però, si frammenta contraendosi per la forte differenza di temperatura e formando una breccia composta da frammenti vetrosi chiamata ''ialoclastite''. Con l'aumento della temperatura il ghiaccio si scioglie formando un lago sulla superficie del ghiacciaio. Quindi, quando l'acqua di fusione entra in contatto con la lava iniziano eruzioni più esplosive di tipo surtseiano. In questa fase i prodotti piroclastici sono ancora prevalentemente da ialoclastiti (strati di frammenti vetrosi). Alla fine, il lago evapora completamente per l'elevato flusso di calore, e il carattere dell'eruzione diviene più effusivo, formando spesso colate con struttura interna colonnare.<br>
Gli edifici vulcanici di origine subglaciale assumono una forma particolare definita '''tuya''' (termine che deriva da una località in British Columbia, Canada, dove queste strutture sono state studiate per la prima volta). Si tratta di vulcani tronco-conici dai versanti molto ripidi con la sommità quasi piatta. Assumono questa forma perché la lava, a causa del raffreddamento molto rapido, non riesce ad espandersi formando i consueti edifici conici e quindi l'edificio cresce attraverso il ghiaccio con pareti molto ripide. Se l'eruzione dura abbastanza da permettere all'edificio di raggiungere la superficie del ghiacciaio, questo assume infine una forma più "normale", a cono maggiormente appiattito. La quota alla quale cambia bruscamente la pendenza della struttura indica il livello raggiunto dal ghiacciaio.
Le eruzioni subglaciali possono dare origine a fenomeni molto pericolosi:
* lahar: colate di materiale piroclastico mescolato all'acqua di fusione del ghiacciaio, che possono assumere notevole velocità e potenza;
* Jökulhlaup: termine islandese che definisce una inondazione catastrofica di acqua e frammenti di ghiaccio (letteralmente: "discesa o venuta di ghiaccio"). Queste inondazioni derivano dall'accumulo di acqua di fusione sotto forma di laghi supraglaciali in quota, delimitati da dighe naturali di ghiaccio: se l'eruzione prosegue, la diga di ghiaccio prima o poi cede sotto la pressione dell'acqua a monte e determina una improvvisa alluvione di grandi proporzioni, velocità e potenza del territorio a valle.
Fortunatamente, le aree soggette a questi fenomeni sono generalmente disabitate o scarsamente popolate, ma i danni ad eventuali infrastrutture (come strade o ponti) possono essere disastrosi. È il caso abbastanza recente dell'eruzione del 1996 del vulcano sotto il lago Grímsvötn, situato nel ghiacciaio del Vatnajökull (Islanda orientale). Durante l'eruzione, il ghiaccio si fuse e il fiume Skeiðará inondò il territorio del Parco nazionale Skaftafell. Si fusero 45.000 m³/s di ghiaccio, distruggendo parte della Hringvegur (la strada che corre intorno alla costa islandese, o strada n. 1). Dopo l'alluvione furono osservati, presso le rive del fiume, iceberg alti fino a 10 m.
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File:Hyaloclastite00004.jpg|Lava a pillow; le strutture a pillow sono immerse in una matrice di ialoclastite (breccia di frammenti vetrosi).
File:Hyaloclastite in petrographic microscope.JPG|Sezione sottile di ialoclastite al microscopio ottico.
File:Reunion geologie hyaloclastite Pointe de Vincendo dsc09339.jpg|blocco di ialoclastite.
File:Herðubreið-Iceland-2.jpg|Struttura a tuya (antico vulcano subglaciale) in Islanda.
File:The Table1.jpg|Struttura a tuya in British Columbia (Canada).
File:Myrdalsjökull Katla August 2011.jpg|Doline (ovvero depressioni) glaciali, che indicano la presenza di attività vulcanica subglaciale. Sistema del Katla (Islanda).
File:Mt Redoubt 2009-03-21 1237756418 ak231.JPG|Eruzione subglaciale (Mount Redoubt, Alaska, USA).
File:Skeidara.jpg|L'inondazione catastrofica (jökulhlaup) del 1996 (Skaftafell, Islanda).
File:Twisted bridge Skaftafell due to Glacial lake outburst flood.JPG|Travi deformate di un ponte durante lo jökulhlaup del 1996 (Skaftafell, Islanda).
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== Vulcanesimo secondario ==
Quando i fenomeni eruttivi in superficie vengono meno, rimane in profondità la camera magmatica (spesso anche diverse camere magmatiche), nelle quali il magma lentamente si consolida cristallizzando. Ugualmente, quando in profondità un corpo plutonico cessa di risalire attraverso le rocce incassanti, i processi di consolidamento del magma proseguono fino a produrre un corpo completamente solido. Questi processi avvengono generalmente su tempi molto lunghi (milioni di anni): in questo lasso di tempo, i corpi intrusivi ad alta temperatura continuano a interagire con le rocce incassanti e con i fluidi in esse contenuti (le falde acquifere), e a rilasciare nel contempo fluidi ''juvenili'', di provenienza magmatica, (acqua e gas). Tutti questi fluidi, a temperatura relativamente più elevata rispetto alle acque superficiali (e quindi meno densi), risalgono facilmente attraverso le fratture della crosta terrestre e attraverso la porosità delle rocce, arrivando a giorno con vari tipi di manifestazioni ('''manifestazioni tardive''') che fanno parte del '''vulcanesimo secondario'''. Le acque ad alta temperatura (fino a oltre 300 °C), salendo si depressurizzano, trasformandosi in vapore acqueo.<br>
Le manifestazioni più diffuse del vulcanesimo secondario sono le '''fumarole''':
* '''''Fumarole calde''''' (da 90° a 300°C). Sono esempi di fumarole calde le '''solfatare''', getti di vapore surriscaldato (130-165°C) contenente acido solfidrico. L'acido solfidrico viene ossidato dall'ossigeno atmosferico ad acido solforico e zolfo elementare che cristallizza incrostando le superfici circostanti. Famosa è la solfatara di Pozzuoli (nel complesso dei Campi Flegrei, in Campania). Ad attività fumarolica vanno associati anche i '''soffioni boraciferi''' di Larderello in Toscana. Si tratta di getti di vapore con acido borico ad alta temperatura (120° - 210°C) che, sospinti da pressioni elevate (1 - 6 atm), possono innalzarsi fino a 15-20 metri dal suolo.
* '''''Fumarole fredde''''' (sotto i 90°C). Producono solo vapore d'acqua e anidride carbonica, la cui temperatura raramente si avvicina ai 100°C. Fumarole fredde particolarmente ricche di anidride carbonica sono le '''mofete''', di cui si hanno esempi nei Campi Flegrei.
Altri due fenomeni associati in prevalenza alle manifestazioni del vulcanismo secondario sono le ''sorgenti termali'' ed i ''geyser''.
* '''''Le sorgenti termali''''' possono prodursi semplicemente per contatto dell'acqua con rocce profonde, più calde di quelle superficiali per il normale gradiente geotermico. Il fenomeno è però particolarmente accentuato in aree vulcaniche. Si tratta di acque particolarmente ricche di minerali in soluzione e con temperature che possono andare dai 20° ai 70°C. Le acque riscaldate da una sorgente di calore costituita da una massa magmatica sono meno dense di quelle superficiali e tendono a risalire per convezione.
* '''''I Geyser''''' sono getti intermittenti di acqua calda che possono innalzarsi per decine di metri. Provengono da serbatoi sotterranei, posti a profondità variabili da qualche centinaio di metri a circa 2000 m di profondità, situati in prossimità di masse magmatiche ad alta temperatura e collegati alla superficie da condotti molto stretti e complessi . In questi serbatoi l'acqua, sottoposta alla pressione della colonna d'acqua sovrastante, raggiunge temperature superiori ai 100° senza entrare in ebollizione. L'acqua entro i condotti è più fredda e densa, ma a causa della strettezza del condotto non si hanno fenomeni convettivi. Quando infine viene raggiunta una temperatura sufficientemente elevata da causare l'ebollizione nonostante la pressione idrostatica, il geyser entra in attività, espellendo bruscamente un getto di acqua bollente. Uno dei geyser più famosi al mondo è l'Old Faithful nel parco nazionale di Yellowstone in U.S.A., ma se ne trovano in diverse aree con attività magmatica in tutto il mondo, ad esempio in Islanda, nella Nuova Zelanda, nelle isole Azzorre. La parola geyser deriva da ''Geysir'' che è il nome del più noto geyser islandese.
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File:Grande fumarola.jpg|Solfatara di Pozzuoli (Campi flegrei) con le fumarole
File:SOOS mofeta (2).jpg|Mofeta con manifestazioni di gas (Repubblica Ceca).
File:MudPot 8334.jpg|Salse (fanghi bollenti)
File:Grand Prismatic Spring and Midway Geyser Basin from above.jpg|Sorgente termale nel parco dello Yellowstone
File:Strokkur geyser eruption, close-up view.jpg|Il geyser Strokkur in Islanda.
File:Geyser animation.gif|Animazione che illustra il meccanismo di un tipico geyser: il serbatoio del geyser viene periodicamente svuotato dall'attività eruttiva quando la temperatura dell'acqua la fa entrare in ebollizione nonostante la pressione elevata, e continuamente ricaricato dalle acque meteoriche.
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=== Geotermia ===
[[File:Circuito idrotermale.png|thumb|right|600x600px|Schema generale di un sistema idrotermale.]]
Le venute di acqua calda e gas che costituiscono le manifestazioni del vulcanesimo secondario, formano colonne di fluidi in risalita che innescano '''correnti convettive''': le acque calde si raffreddano salendo verso la superficie e si mescolano con le acque di falda e con le acque meteoriche più fredde, divenendo in tal modo più dense, e quindi ridiscendono fino alle masse intrusive, riscaldandosi e risalendo di nuovo, creando quindi un '''circuito idrotermale'''. <br>
Questi circuiti sono alimentati e "ricaricati" soprattutto dalle acque meteoriche (dalle precipitazioni atmosferiche), le cui acque non sempre possono penetrare nel sottosuolo entro l'area stessa in cui sono presenti le sorgenti di calore nel sottosuolo, per la presenza eventuale di '''rocce di copertura''', cioè rocce impermeabili o a bassa permeabilità (ad esempio delle argille). Anzi: spesso le aree di ricarica dei sistemi idrotermali sono più o meno lontane dai siti idrotermali veri e propri, e il tragitto delle acque sotterranee dalle aree di ricarica alle aree soprastanti le masse intrusive può essere anche molto complesso (a seconda dell'assetto geologico) e richiedere anni o decine di anni. <br>
Questo tipo di circuito costituisce la fonte di '''energia geotermica''', cioè di energia generata per mezzo di fonti di calore presenti nel sottosuolo, più diffusa e utilizzata. Per un sistema geotermico efficiente occorrono quindi quattro elementi fondamentali:
* una '''sorgente di calore''', di solito un'intrusione magmatica.
* un '''serbatoio geotermico''', costituito da rocce porose e permeabili, in cui i fluidi (acqua e/o vapore) possono muoversi.
* una '''copertura''', cioè una sequenza di rocce impermeabili soprastanti il serbatoio, che lo sigillano impedendo la dispersione dei fluidi in superficie.
* un''''area di ricarica''', dove le acque meteoriche possono almeno in parte infiltrarsi nel sottosuolo e alimentare il serbatoio; ovviamente, tra l'area di ricarica in superficie e il serbatoio che si trova in profondità le formazioni rocciose permeabili devono essere in continuità o comunque a contatto.<br>
[[File:Geothermal Power Station.tif|thumb|right|320x320px|Schema generale di una centrale geotermica: si tratta di un circuito chiuso, in cui i fluidi geotermici vengono estratti mediante i pozzi produttori, vengono utilizzati nell'impianto per produrre energia elettrica e infine iniettati di nuovo nel sottosuolo.]]
La '''geotermia''' consiste nello '''sfruttamento dell'energia geotermica accumulata nel sottosuolo sotto forma di calore'''. Per la captazione del vapore e dei fluidi ad alta temperatura si ricorre alla perforazione di '''pozzi geotermici''': questi possono essere ''pozzi esplorativi'', con lo scopo iniziale di accertare la presenza e l'entità del serbatoio geotermico, e successivamente ''pozzi di produzione'' (o ''pozzi di sviluppo''), che producono effettivamente fluidi geotermici. Il vapore proveniente dai pozzi viene convogliato verso una '''centrale geotermica''' tramite tubature apposite (''vapordotti''). Nella centrale, la pressione del vapore induce la rotazione di apposite ''turbine'' munite di un ''alternatore'' che trasforma l'energia meccanica in energia elettrica: questa viene portata alla tensione di rete da un ''trasformatore'' e rilasciata nella rete elettrica di distribuzione esterna. Il vapore acqueo e le acque calde possono anche essere utilizzati per il riscaldamento urbano, le coltivazioni in serra e il termalismo. Dopo l'utilizzo il vapore rimanente viene condensato e l'acqua viene iniettata di nuovo nel serbatoio. Infatti, per incrementare la produzione del vapore acqueo si ricorre generalmente all'immissione di acqua fredda in profondità mediante ''pozzi iniettori'': in questo modo, si ottiene il duplice scopo di mantenere elevata la pressione del serbatoio e nello stesso tempo alimentare il fenomeno convettivo, riuscendo così a rendere costante la produzione dei pozzi, producendo calore con maggiore continuità, e a far lavorare a pieno regime le turbine<ref group=N>Uno scopo non secondario del mantenimento della pressione del serbatoio geotermico è di non innescare fenomeni di ''subsidenza'' dovuti alla riduzione del volume poroso della roccia serbatoio sotto il peso delle rocce soprastanti, non più contrastato efficacemente dalla pressione interna. il fenomeno può propagarsi a tutta la colonna di roccia soprastante il serbatoio e arrivare in superficie, provocando un abbassamento del suolo che può arrivare ad un ordine di grandezza di decimetri o addirittura di metri in poche decine di anni. Ovviamente la subsidenza ha ripercussioni negative sulle costruzioni e può provocare modificazioni all'idrografia di superficie (ai corsi d'acqua), provocando ristagno di acque e, nelle aree costiere, arretramenti della linea costiera e invasione da parte di acque marine o salmastre.</ref>.<br>
L'energia geotermica è sostanzialmente una '''fonte di energia pulita e rinnovabile'''. Questa forma di energia ha il vantaggio di essere generalmente a '''basso inquinamento''' (rispetto ai combustibili fossili come petrolio e gas), e inoltre non richiede opere di ingegneria civile di grande impegno e notevole impatto ambientale (come ad esempio le dighe per la creazione di bacini idroelettrici). Una fonte secondaria di inquinamento però possono essere sostanze presenti nelle acque provenienti dal sottosuolo, che talora includono elementi tossici come zolfo, mercurio e arsenico, oltre a composti gassosi fortemente tossici come idrogeno solforato, anidride solforosa e anidride carbonica. Queste emissioni devono essere gestite in modo che non si disperdano nell'ambiente (generalmente, reimmettendole nel sottosuolo con le acque di iniezione oppure abbattendole chimicamente fino a trasformarle in composti meno pericolosi o inerti che possono essere smaltiti). Per questo motivo comunque le aree geotermiche sono sottoposte ad analisi ambientali periodiche di controllo. Inoltre si ha un '''limitato impatto ambientale''' per la necessità di strutture di captazione ai pozzi e di condotte esterne (acquedotti e vapordotti) per il trasporto del vapore e delle acque calde alle centrali. <br>
L'energia geotermiche richiede investimenti iniziali piuttosto cospicui (prospezioni geologiche e geofisiche, perforazione di pozzi, opere di captazione, costruzione di centrali di trasformazione e distribuzione dell'energia), a fronte di successivi costi di esercizio complessivamente bassi per tempi (in termini economici) piuttosto lunghi (fino a decine di anni e oltre). Si tratta perciò anche di una sorgente di energia conveniente: tuttavia le aree con buona potenzialità di sviluppo non sono particolarmente frequenti, vista la necessità di più fattori favorevoli concomitanti che non è facile trovare in una stessa area.<br>
L'Italia è uno dei paesi nel mondo in cui questa fonte di energia è più e meglio sfruttata (e da più tempo), anche se le aree di sviluppo non sono distribuite uniformemente sul territorio nazionale: la produzione di energia elettrica dalla geotermia è infatti fortemente concentrata in Toscana (provincie di Pisa, Siena e Grosseto), in corrispondenza di diversi corpi magmatici di sottosuolo (sia di origine intrusiva che vulcanica) che fanno parte della cosiddetta ''provincia magmatica toscano-laziale'', derivante in massima parte da attività magmatica che dal Miocene Medio (circa 14 milioni di anni fa) arriva fino al Pleistocene (le ultime manifestazioni eruttive risalgono ad alcune decine di migliaia di anni fa).
L'energia geotermica può essere sfruttata con tre diverse modalità:
* '''Geotermia ad alta entalpia'''<ref group=N>La parola entalpia ha origine dal greco enthalpos (ἔνθαλπος), che significa letteralmente "portare calore dentro". L'entalpia di un sistema termodinamico è definita come la somma dell'energia interna '''''U''''' e del prodotto della pressione '''''p''''' per il volume '''''V''''' del sistema stesso, cioè: '''''H = U + pV'''''</ref>: da sistemi geotermici ad elevata temperatura (> 150 °C). Si tratta della geotermia più "classica", che come abbiamo visto impiega la pressione del vapore per la generazione di energia elettrica tramite turbine.
* '''Geotermia a media entalpia''': da sistemi geotermici con temperatura compresa tra 90 °C e 150 °C. Questo tipo di geotermia si presta bene all'uso diretto dell'energia termica per ''teleriscaldamento'', con l'utilizzo di uno ''scambiatore di calore''<ref group=N>Per questo tipo di uso, il vapore e le acque di sottosuolo sono utilizzate per riscaldare acque provenienti dalla rete di distribuzione, tramite uno ''scambiatore di calore'' (un dispositivo che permette lo scambio di energia termica tra fluidi aventi temperature diverse). Infatti i fluidi di sottosuolo non possono venire immessi direttamente in una rete di distribuzione esterna, sia perché spesso contengono sostanze tossiche o corrosive, sia perché il circuito geotermico dovrebbe mantenersi per quanto possibile chiuso, per poter iniettare nel serbatoio la stessa quantità di acqua che gli viene sottratta, in modo da mantenerne la pressione, e anche perché in tal modo si ha maggiore controllo sulla temperatura delle acque entro la rete di distribuzione.</ref> per riscaldare abitazioni e infrastrutture collegate in una rete di distribuzione. E' ancora possibile la produzione di energia elettrica utilizzando ''centrali a ciclo binario'': i fluidi geotermici (vapore o acqua calda) permettono di vaporizzare attraverso uno scambiatore di calore un secondo fluido caratterizzato da temperatura di ebollizione decisamente inferiore a quella dell'acqua. Questo fluido vaporizzando si espande e la pressione risultante fa girare una turbina che produce energia elettrica. Il fluido secondario viene poi condensato (portato di nuovo allo stato liquido), in un ciclo chiuso e privo di contatti con l'esterno. I fluidi geotermici vengono di nuovo iniettati nel sottosuolo per mantenere la produzione (secondo le modalità già viste).
* '''Geotermia a bassa entalpia''' (<90 °C): questa forma di energia geotermica non permette di produrre energia elettrica, ma viene utilizzata per il riscaldamento (o il raffrescamento) di abitazioni. Infatti non ha a che fare con sorgenti di calore di tipo magmatico (quindi in questa sede non viene trattata in dettaglio), ma nella maggior parte dei casi sfrutta la proprietà del terreno di mantenere una temperatura costante durante l'anno (oltre una certa profondità)<ref group=N>Rispetto all'aria atmosferica, la temperatura del suolo ad una certa profondità subisce variazioni annuali molto più contenute: a profondità di 5–10 m la temperatura del suolo è pressoché costante tutto l'anno ed è equivalente all'incirca alla temperatura media annuale dell'aria, ovvero circa 10-16 °C (a seconda della latitudine e dell'altitudine).</ref>, e si basa sullo scambio di energia termica tra il terreno e la struttura di cui si vuole modificare la temperatura. In inverno, il calore viene trasferito dal terreno all'ambiente da riscaldare, mentre in estate il calore viene estratto dall'ambiente per essere immesso nel terreno<ref group=N>Per ottenere questo trasferimento di energia termica, viene utilizzata una macchina termica chiamata ''pompa di calore'', che è una applicazione della [[Termodinamica/Seconda legge|Seconda legge della Termodinamica]]. </ref>.
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File:Diagram VaporDominatedGeothermal inturperated version.svg|Schema generale di una centrale geotermica a vapore dominante (ad alta entalpia): <small>il vapore viene utilizzato direttamente per la generazione di energia elettrica tramite una turbina. Il vapore viene in parte riconvertito in acqua per raffreddamento tramite un condensatore e l'acqua viene iniettata di nuovo nel serbatoio</small>.
File:Geothermal Binary System (alt version).svg|Centrale geotermica a ciclo binario (ad alta o media entalpia). <small>L'acqua calda geotermica viene usata per vaporizzare un secondo fluido con temperatura di ebollizione inferiore a quella dell'acqua (ad esempio isopentano, con temperatura di ebollizione di 28 °C): il vapore del fluido secondario si espande aumentando di pressione e fa girare una turbina che genera energia elettrica. Il fluido secondario viene poi raffreddato e riportato allo stato liquido. Il circuito secondario è rigorosamente chiuso (anche perché questi fluidi sono tossici). Anche qui l'acqua di origine geotermica è iniettata di nuovo in serbatoio</small>.
File:Centrale geotermica di Ferrara.svg|Centrale geotermica di Ferrara (a media entalpia). <small>Le acque calde vengono prelevate a circa 2000 m di profondità, a 100 °C. In questo caso le acque calde di sottosuolo vengono impiegate per il teleriscaldamento di abitazioni e infrastrutture (tramite uno scambiatore di calore), e le acque ormai raffreddatesi vengono iniettate di nuovo in profondità nel serbatoio per mantenere la pressione e la produzione</small>.
File:Larderello, Italy. Picture shows a steam geyser which has been opened at the mouth of the well in order to repair... - NARA - 541745.tif|La storica centrale geotermica di Larderello (Pisa), costruita a partire dal 1931. Il vapore veniva utilizzato dal 1905 per la produzione di energia elettrica.
File:Larderello 001.JPG|L'attuale centrale ENEL di Larderello, con le tipiche torri di raffreddamento, in cui il vapore viene in parte riconvertito in acqua per essere iniettato di nuovo nel serbatoio geotermico.
File:NesjavellirPowerPlant edit2.jpg|Centrale geotermica in Islanda.
File:Altbach Power Plant Turbine on display.JPG|Rotore di una turbina a vapore.
File:Hellisheiði Geothermal Plant 22.06.2004 15-54-41.jpg|Impianto di perforazione per geotermia in Islanda.
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==Conseguenze dell'attività vulcanica==
I vulcani hanno un ruolo primario nella e formazione nel modellamento della crosta terrestre e hanno avuto anche un ruolo importante nell'evoluzione dell'atmosfera terrestre. La loro attività rappresenta però un importante fattore di rischio per l'uomo nelle aree da essa interessate.
=== Atmosfera terrestre ===
[[File:Greenland sulfate.png|thumb|right|400x400px|Diagramma che mostra le variazioni nella concentrazione di ione solfato (SO<sub>4</sub><sup>-</sup>) in una carota di ghiaccio dalla Groenlandia. Ben visibile il picco successivo al 1815, corrispondente alla diffusione nell'atmosfera dei prodotti dell'eruzione del Tambora. L'evento del 1810 non è stato identificato.]]
I vulcani hanno avuto un ruolo molto importante nell'evoluzione dell'atmosfera terrestre, immettendo nell'atmosfera della Terra primitiva grandi quantità di CO<sub>2</sub>, vapore acqueo, azoto (N<sub>2</sub>). L'atmosfera primordiale era probabilmente in prevalenza di origine vulcanica. Solo successivamente, a partire da circa 2.45 miliardi di anni fa (alla base del Proterozoico), gli organismi vegetali autotrofi (dapprima batteri e alghe unicellulari, poi le piante vere e proprie), mediante la fotosintesi, hanno diminuito gradualmente la concentrazione di CO<sub>2</sub> e immesso grandi quantità di ossigeno. Le tracce di questo evento che è definito come la "rivoluzione dell'ossigeno" si riscontrano nella sempre maggiore diffusione di ossidi di ferro nelle rocce sedimentarie a partire da questa datazione.<br>
Ancora oggi le emissioni di gas e vapore dai vulcani attivi possono modificare la composizione atmosferica su scala locale. In caso di eruzioni di grande magnitudine possono essere immesse nell'atmosfera grandi quantità di gas serra, principalmente vapore acqueo e anidride carbonica (CO<sub>2</sub>), modificando significativamente il clima su vaste aree continentali, anche per diversi anni. Altre emissioni, come le ceneri e le polveri di origine eruttiva e l'anidride solforosa (SO<sub>2</sub>), possono al contrario diminuire la quantità di luce solare che arriva alla superficie terrestre determinando un raffreddamento del clima a breve termine. <br>
Un buon esempio delle conseguenze di un'eruzione catastrofica sull'atmosfera e conseguentemente sul clima è, oltre ai già citati eventi del Laki in Islanda (1784) e del Krakatoa in Indonesia (1885), l'eruzione del vulcano Tambora (1815), situato nell'isola di Sumbawa, sempre in Indonesia. Oltre alle vittime dirette dell'evento eruttivo causate dalle emissioni piroclastiche e dalle tsunami (onde di maremoto) conseguenti che, secondo le stime, ammonterebbero a circa 117000 unità, si ebbero conseguenze globali rilevanti causate dalle emissioni di gas e prodotti solidi (ceneri e polveri). L'eruzione del 1815 rilasciò da 10 a 120 milioni di tonnellate di zolfo nella stratosfera, provocando sconvolgimenti climatici a livello globale. Nell'emisfero settentrionale vi furono condizioni climatiche estreme, tanto che il 1816 fu denominato "anno senza estate". Le temperature globali decrebbero di un valore compreso tra 0,4 e 0,7 °C. Altre stime parlando di raffreddamento globale tra 1 °C e 2,5 °C con punte di 10 °C in alcune zone. Ne seguirono fenomeni meteorologici estremi, con gelate intense e diffuse in contesti dove non avrebbero dovuto manifestarsi. A luglio e agosto, che sono i mesi generalmente più caldi, la temperatura non superava i 10 gradi: ciò causò moltissimi problemi al raccolto e all'allevamento; vi furono nevicate e gelate a Giugno in diverse località dell'emisfero settentrionale, registrate sia in nord America che in Europa. Nella primavera-estate del 1816, negli Stati Uniti nordorientali fu osservato un fenomeno non ordinario: un velo persistente di polvere descritto come "nebbia secca". Erano visibili perfino le macchie solari a occhio nudo (a causa dell'oscuramento determinato dalle polveri). Tutto questo fu accompagnato da carestie e, come ulteriore conseguenza, da epidemie.
Modificazioni di questo tipo si sono verificate più volte in epoca storica, e nel passato geologico vi sono alcuni eventi di estinzione di massa che si ipotizzano come dovuti almeno in parte ad attività vulcanica di grande magnitudine che avrebbe indotto mutamenti climatici catastrofici, acidificazione delle piogge e delle acque oceaniche e diffusione di composti tossici come idrogeno solforato e anidride solforosa. Il più noto di questi eventi di estinzione è anche quello di maggiore entità conosciuto: l'estinzione di massa collocata tra Permiano e Triassico (cioè tra l'Era Paleozoica e l'Era Mesozoica) e datato a circa 251 milioni di anni fa. Questo evento corrisponde ad almeno due grandi picchi di attività vulcanica: uno situato in Cina (allora in posizione equatoriale e non ancora unita all'Eurasia) e l'altro, più cospicuo, in corrispondenza della Siberia attuale (anche allora vicina al Circolo Polare Artico), durati circa 250000 anni. Questi due eventi avrebbero dato luogo da un lato a emissioni massicce di gas serra con innesco di un riscaldamento estremo dell'atmosfera e alla diffusione di composti tossici, e dall'altra parte ad un'interruzione della fotosintesi causata dalle emissioni piroclastiche che avrebbe sterminato il ''fitoplancton''<ref group=N>Si tratta della parte di organismi planctonici fotosintetici composta di batteri e alghe unicellulari, che costituisce la base della catena alimentare: il nutrimento di gran parte dello ''zooplancton'' e quindi degli animali marini pluricellulari (invertebrati, pesci, rettili etc.).</ref> minando alla base la catena alimentare, oltre che determinare una riduzione estrema dell'ossigeno disciolto nelle acque marine. Si calcola che almeno l'81% delle specie marine e il 70% delle specie di vertebrati continentali si siano estinte come conseguenza di questo evento. La vita sul nostro pianeta subì un duro colpo, tanto che ci vollero circa 10 milioni di anni nel corso del Triassico inferiore-medio per recuperare una ''biodiversità''<ref group=N>la varietà e variabilità degli organismi viventi e dei sistemi ecologici in cui essi interagiscono
#RINVIA [[Geografia generale ed economica/Ambiente e sviluppo sostenibile#La biodiversità]]
</ref> confrontabile con quella precedente l'estinzione di massa.
=== Modellamento della crosta terrestre ===
[[File:Spreading ridges volcanoes map-en.svg|miniatura|570x570px|La distribuzione dei vulcani nel mondo]]
Non tutte le regioni della terra sono interessate in egual misura dai fenomeni vulcanici e sismici. Tuttavia la loro distribuzione non è casuale. Inoltre molto spesso le aree interessate da fenomeni sismici sono anche sede di attività vulcanica. Il motivo di tale coincidenza e della loro particolare distribuzione va ricercato nella dinamica crostale, descritta dalla teoria della '''tettonica delle placche''', di cui avremo in seguito modo di parlare in dettaglio. Per ora ci limiteremo ad indicare le zone in cui si trovano concentrati la maggior parte dei fenomeni vulcanici e sismici, le quali coincidono con i confini delle placche crostali.
* ''Dorsali medio-oceaniche'' Si tratta di aree rilevate, strette e allungate, presenti sui fondali oceanici e caratterizzate da attività basaltica effusiva. In queste fasce si ha continuamente la formazione di nuova crosta oceanica, processo che causa l'espansione del fondale oceanico esternamente alla dorsale e l'allontanamento dei margini continentali.
* ''Cintura di fuoco circumpacifica'' con tale nome si fa riferimento alla fascia che borda le coste orientali e occidentali dell'oceano pacifico, dove sono concentrati il 60% dei vulcani attivi ed il 70% dei terremoti verificatisi nel nostro secolo. Questa fascia corrisponde a situazioni in cui abbiamo collisione tra due placche tettoniche, con formazione di catene montuose caratterizzate da intensa attività vulcanica (come ad esempio le Ande) oppure di archi vulcanici insulari (come l'Indonesia o le Isole Aleutine). Vi sono molti esempi di archi insulari e catene montuose collisionali anche fuori della "Cintura di fuoco"; le Alpi sono un esempio di catena collisionale, ormai per la maggior parte inattiva e in fase di smantellamento, perché la fase più attiva della collisione continentale (in questo caso tra la placca africana e quella euroasiatica) è avvenuta nel passato geologico (all'incirca da 50 a 30 milioni di anni fa), in seguito alla chiusura di un oceano (la Tetide) la cui ampiezza è stimata in un migliaio di chilometri.
IL vulcanismo è quindi un agente primario sia della formazione che del modellamento della crosta terrestre.
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File:South_America_satellite_orthographic.jpg|La Cordigliera delle Ande, che si sviluppa al margine occidentale del continente sudamericano, è caratterizzata da una intensa attività vulcanica provocata dall'interazione di tipo collisionale di una placca crostale oceanica del Pacifico con la placca continentale sudamericana.
File:Cordillera_de_los_Andes.jpg|Il settore intermedio della Cordigliera delle Ande.
File:Japan_topo_en.jpg|Il Giappone è caratterizzato da intensa attività vulcanica e sismica, connesse alla collisione tra due placche tettoniche che si verifica al largo della sponda verso il Pacifico.
File:Pacific Ocean laea relief location map.jpg|Gli archi insulari sono arcipelaghi disposti in strette fasce allungate ad arco, comuni nel Pacifico occidentale. Sono di origine vulcanica e connesse alla collisione tra placche di crosta basaltica oceanica.
File:NASA_Hawaiian_Islands_main_islands.png|Le Hawai sono isole vulcaniche. In questo caso però si tratta di vulcanismo "intraplacca" (cioè all'interno di una placca tettonica e non connesso con i fenomeni tettonici che caratterizzano i margini delle placche).
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=== Previsione dell'attività vulcanica ===
La previsione degli eventi di natura vulcanica richiede un approccio integrato che prende in considerazione vari tipi di dati.
'''Fenomeni precursori'''. Fenomeni di tipo fisico e chimico che precedono una eruzione: sono indotti dal magma in risalita che causa dilatazione e fratturazione delle rocce, e nel contempo immette nuovi composti ed elementi chimici nelle acque di falda e di superficie.
* fenomeni sismici: vi è generalmente una variazione nel numero, nella tipologia e nei meccanismi dei terremoti (spesso un incremento ma non necessariamente continuo);
* fenomeni deformativi: si hanno deformazioni "lente" del terreno per l'accumulo di pressione entro l'edificio vulcanico;
* variazioni nella composizione dei gas e dei fluidi idrotermali e variazioni di flusso;
* variazioni locali di gravità, per la presenza di corpi a maggiore densità nel sottosuolo (ad esempio, magmi in risalita più densi delle rocce incassanti);
* fenomeni elettrici e magnetici (variazioni della conducibilità elettrica nei fluidi di sottosuolo, variazioni locali del campo magnetico);
* variazioni delle proprietà meccaniche delle rocce (ad esempio, modificazione delle proprietà elastiche delle rocce per riscaldamento, dilatazione e micro-fratturazione indotta dal magma in risalita).
Generalmente, i principali precursori di un'eruzione sono quelli sismici (terremoti a bassa intensità e "tremore", cioè attività sismica continua a bassa energia), seguiti dalle deformazioni del suolo (sollevamento in seguito alla dilatazione dell'edificio vulcanico) e dai segnali di tipo geochimico (variazioni dei gas emessi dal suolo e dalle fumarole). La coincidenza di più fenomeni diversi in uno stesso periodo di tempo è un'indicazione abbastanza attendibile di un'eruzione imminente.
Come vedremo tra breve, nel capitolo dedicato al rischio sismico, tutti questi fenomeni possono essere registrati mediante '''reti di monitoraggio''' estese all'edificio vulcanico e al territorio circostante. Se però il monitoraggio dei fenomeni precursori può indicare la presenza di un comportamento anomalo del vulcano, è comunque molto difficile determinare l'intervallo di tempo tra la manifestazione dei precursori e l'eruzione vera e propria, così come è difficile prevedere l'entità e la tipologia dell'eruzione stessa. Per stabilire se vi sono effettive anomalie nel comportamento del vulcano è indispensabile conoscere il livello di attività basale (cioè "normale") dello stesso, con l'analisi dei dati storici delle reti di monitoraggio.
L'esperienza mostra che vulcani attivi ben monitorati hanno sempre mostrato dei fenomeni precursori significativi prima di una eruzione documentata. Sfortunatamente, non è sempre vero il contrario: cioè talvolta, pur essendosi verificati fenomeni precursori, l'eruzione non è avvenuta, causando '''falsi allarmi'''. Un esempio in Italia è lo sgombero del Rione Terra (Pozzuoli) avvenuto il 2 Marzo 1970 per un allarme vulcanologico diramato in seguito all'aumentata attività sismica e deformativa dell'area, con sollevamento massimo di circa 1 metro e danni significativi agli immobili. Lo sgombero interessò circa 65000 persone, tuttavia (fortunatamente) non vi fu alcuna eruzione.<br>
Questa eventualità costituisce uno dei problemi più seri nella gestione delle emergenze vulcaniche: ad esempio per quanto riguarda i vulcani italiani dell'area campana (Vesuvio, Campi Flegrei, Ischia), l'elevata densità di popolazione e le complesse problematiche legate all'evacuazione renderebbero oggi un eventuale falso allarme molto oneroso in termini economici e molto difficile da gestire in termini sociali e politici. D'altro canto, ovviamente, un mancato allarme seguito da un'eruzione di elevata magnitudine avrebbe conseguenze potenzialmente molto peggiori.
L'incertezza in questione non è mai completamente eliminabile, ma può essere ridotta con un'attenta valutazione di vari tipi di dati pregressi.
'''Dati geologici'''. La ricostruzione della storia eruttiva del vulcano dalle sue prime manifestazioni è attuata mediante '''prospezioni geologiche e geofisiche''', che permettono di evidenziare i tipi di prodotti dell'attività eruttiva (colate laviche, flussi piroclastici, coltri di cenere e lapilli, bombe vulcaniche etc.) e la loro distribuzione nel territorio. Questi prodotti possono anche essere datati in termini assoluti, con '''tecniche di datazione''' basate si tempi di decadimento dei radioisotopi di vari elementi (ad esempio uranio, torio, potassio). In questo modo è possibile determinare la "cadenza" e i '''tempi di ritorno degli eventi eruttivi'''. I prodotti vulcanici possono essere intervallati da sedimenti "normali" di vario tipo (alluvionali, di versante, marini, lacustri...), che possono contenere elementi indicativi dell'età (fossili e microfossili, manufatti).
'''Dati storici'''. L'analisi delle fonti storiche e letterarie permette spesso la '''ricostruzione dei fenomeni precursori e degli effetti di un'eruzione storica''' attraverso la percezione degli abitanti del territorio. Un esempio eclatante è quello dell'area vesuviana, per la quale si ha una ricca e dettagliata produzione letteraria e storica riguardante non solo l'eruzione pliniana del 79 D.C., ma anche i decenni precedenti (a partire dal 37 D.C.). La documentazione di buona qualità per altro si estende per tutto il periodo successivo fino ai nostri giorni (fino alle prime annotazioni e registrazioni scientifiche vere e proprie dei fenomeni vulcanici).
'''Dati archeologici'''. Si tratta di un campo di ricerca tra i più affascinanti, che permette un alto livello di integrazione con il dato storico e geologico. In particolare, la '''biogeoarcheologia''' è un campo di studi multidisciplinare che permette di integrare dati archeologici in senso stretto (costruzioni, manufatti ed altri elementi di cultura materiale, resti umani e animali) con dati che riguardano le condizioni di vita (''bioantropologia''), le modalità di morte e seppellimento (''tafonomia'') e con dati vulcanologici e geofisici. Questo tipo di approccio consente la ricostruzione accurata attraverso il tempo delle condizioni demografiche del territorio, della mortalità indotta dagli eventi vulcanici, e degli effetti termici e meccanici indotti sulle vittime umane e animali dalla deposizione dei prodotti vulcanici.
Quindi, è necessario integrare i dati provenienti dal monitoraggio del vulcano con dati di tipo statistico.<br>
Spesso occorre integrare tutti questi dati con dati provenienti da altri vulcani aventi caratteristiche simili da utilizzare come '''analoghi''', per avere maggiori informazioni sulle relazioni tra i parametri di monitoraggio e il probabile comportamento del vulcano; non sempre infatti i dati provenienti da un unico sito sono esaustivi.
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File:UsuZan2007Ryuki.JPG|Effetti del sollevamento del suolo in un'area vulcanica (Giappone).
File:Sgombero.jpg|Sgombero dell'area centrale di Pozzuoli (Rione Terra) nel 1970 per l'incremento improvviso del ''bradisismo'' (sollevamento del suolo). Nonostante importanti fenomeni precursori, non si ebbe alcuna eruzione: fu un clamoroso esempio di "falso allarme".
File:Herculaneum - Ercolano - Campania - Italy - July 9th 2013 - 32.jpg|I ricoveri per barche di Ercolano, con le vittime di un flusso piroclastico.
File:Calco di maiale (Boscoreale).jpg|Calco del corpo di un maiale, da un allevamento nell'area di Boscoreale (79 D.C.).
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=== Rischio vulcanico ===
[[File:ECDM 20210409 Soufriere Volcano(1).jpg|right|thumb|450x450px|Carta del rischio vulcanico relativa al vulcano La Soufrière (Isola di Saint Vincent, Caraibi). E' visibile la zonazione del rischio vulcanico (a sinistra); sono riportate le infrastrutture significative. Nella carta a destra è riportato più specificatamente il rischio relativo a flussi piroclastici e fenomeni di ''surge'' ("ondate" di materiale piroclastico che si manifestano alla base della colonna eruttiva). Sono indicati anche i percorsi delle colate di fango tipo ''lahar''.]]
Con "rischio" si intende la probabilità che un fenomeno potenzialmente dannoso (un evento di origine vulcanica in questo caso) possa avvenire in un determinato luogo e in un certo tempo, provocando un danno di valore stimato.
La determinazione del rischio vulcanico è quindi la valutazione dei danni che potrebbero verificarsi nel territorio in caso di evento di origine vulcanica, in un periodo di tempo determinabile statisticamente.
Il rischio è un valore quantificabile mediante la formula:
'''''Rischio = Pericolosità * Esposizione * Vulnerabilità'''''
* la '''pericolosità''' è la probabilità che l'evento si verifichi in un certo intervallo di tempo nell'area in esame. Per l'intervallo temporale si considera il '''periodo di ritorno''' di un evento di origine vulcanica di data intensità. E' espressa in una scala probabilistica da 0 (evento nullo) a 1 (evento certo).
* l' '''esposizione''' (valore esposto al rischio), è il valore dell'insieme degli elementi esposti al rischio all'interno dell'area esposta (persone, beni, attività). L'esposizione dipende sostanzialmente dal valore economico delle strutture e dalla concentrazione di persone in esse. Ad esempio, un evento vulcanico in una regione spopolata e priva di costruzioni e infrastrutture (come un deserto) avrebbe una esposizione e un rischio praticamente nulli. Al contrario, se l'area è particolarmente affollata e vi sono strutture la cui distruzione causerebbe gravi perdite umane, economiche e interruzioni di servizi primari, l'esposizione è molto elevata. L'esposizione si quantifica in termini relativi (valore monetario di proprietà, attività economiche, servizi pubblici) oppure assoluti (numero di abitanti, di edifici etc.). Questo parametro serve soprattutto per la stima dei costi che un evento vulcanico può avere e per la valutazione degli interventi di recupero e ricostruzione.
* la '''vulnerabilità''' è il grado di perdita potenziale prodotto sugli elementi esposti al rischio che l'evento si verifichi (numero di persone e coinvolte, numero delle abitazioni e infrastrutture presenti sul territorio, terreni agricoli etc.). Questo fattore è espresso in scala da 0 (nessuna perdita) a 1 (perdita totale).
La valutazione del rischio vulcanico è complicata dal fatto che non vi è, come invece per i terremoti, un valore di magnitudine o una scala di intensità che possano fornire un riferimento univoco. Questo perché, come abbiamo visto, i fenomeni cui può dare origine un vulcano sono molteplici e di tipo diverso. Tali fenomeni possono non verificarsi tutti in un singolo episodio di attività del vulcano, e inoltre possono avere un impatto anche molto differente (ad esempio, nuvole di gas tossici possono avere un impatto pesante sugli abitanti e su animali domestici e nessun impatto su abitazioni e infrastrutture). Il rischio vulcanico quindi non può essere espresso da un singolo valore o da una singola carta ma va calcolato separatamente per tutti i tipi di fenomeni cui il vulcano può dare origine. Ricapitolando quanto visto finora, i fenomeni che dovrebbero essere considerati sono i seguenti:
[[File:Predicative map of Mt.Fuji volcanic-ash-fall.jpg|thumb|right|450x450px|Carta predittiva degli spessori di cenere in seguito ad una ipotetica eruzione del Monte Fuji (Giappone).]]
* ''flussi piroclastici (nubi ardenti)''. Sono di gran lunga gli eventi più pericolosi, tipici di eruzioni esplosive di tipo peleano o pliniano. Vanno valutate attentamente le probabilità e i tempi di ritorno di eruzioni di questo tipo e individuati i possibili percorsi e di questi flussi, oltre che la distanza dal centro eruttivo che potrebbero percorrere.
* ''colate di fango (lahar) e alluvionamenti (jökulhlaup)''. Sono eventi pericolosissimi: vanno individuati i possibili siti di origine (accumuli instabili di materiale piroclastico, laghi e acquitrini, nevai e ghiacciai), i percorsi più probabili e le distanze di percorrenza delle colate e delle ondate di piena alluvionale.
* ''ricaduta di bombe vulcaniche''. Come riportato più sopra, questi proiettili vulcanici possono essere incandescenti e anche di dimensioni cospicue (fino ad alcune tonnellate e metri di diametro), e possono essere scagliate a centinaia di metri (fino a chilometri) di distanza.
* ''dispersione e ricaduta di cenere e lapilli''. La cenere come già riportato può dare irritazione e problemi respiratori alle persone e al bestiame, e causare problemi di stabilità agli edifici se si accumula in strati spessi sui tetti. Inoltre le coltri di cenere possono costituire un serio impedimento alla viabilità e ostacolare l'evacuazione e i soccorsi. Per la determinazione delle aree potenzialmente interessate dalla ricaduta occorre considerare i venti dominanti nell'area del vulcano.
* ''colate di lava''. Sono nella maggioranza dei casi non controllabili, e possono travolgere abitazioni, infrastrutture, strade e ferrovie, ostacolando o impedendo le comunicazioni tra settori del territorio. Per la loro velocità ridotta, difficilmente costituiscono un pericolo diretto per le persone, a meno che non siano sorprese all'interno di abitazioni o non si avvicinino troppo alla colata stessa.
* ''formazione ed esplosione di duomi di lava e protrusioni solide''. Come abbiamo visto, questi eventi tipici di vulcani esplosivi sono all'origine dell'espulsione di grandi quantità di materiale piroclastico. La stessa esplosione se vicina ad insediamenti umani può avere conseguenze devastanti.
* ''deformazione del suolo (anche pre-eruttiva)''. La deformazione dell'edificio vulcanico è molto frequente durante gli episodi eruttivi, e costituisce anche un tipico evento precursore che segnala la prossimità di un'eruzione (essendo provocata dall'accumulo di pressione entro l'edificio stesso). Può avere conseguenze gravi sulla stabilità di eventuali edifici coinvolti e sull'incolumità delle persone, anche con l'apertura di fenditure (crepacci, fratture o faglie) nel suolo. [[File:Nevado del Ruiz hazard map, from Wright and Pierson.png|thumb|right|450x450px|carta del rischio vulcanico per il vulcano Nevado del Ruiz (Colombia). Legenda (dall'alto in basso e da sinistra a destra): rischio elevato per colate di lava; rischio moderato per colate di lava; rischio elevato per flussi piroclastici; rischio moderato per flussi piroclastici; rischio elevato per colate di fango (lahar); colate di fango verificatesi nell'eruzione del Nevado del Ruiz del Novembre 1985. Sono riportati anche i limiti delle aree di moderato ed elevato rischio di ricaduta di cenere e l'estensione attuale della ricaduta.]]
* ''terremoti di origine vulcanica'' (anche in fase pre-eruttiva). Terremoti di magnitudo variabile sono la norma durante eventi eruttivi e costituiscono anche tipici eventi precursori.
* ''emissione di gas vulcanici'' (anche nelle fasi pre-eruttive). Alcuni vulcani sono pericolosi perché possono emettere grandi quantità di gas tossico, come la CO<sub>2</sub> (pericolosa in grande quantità). Il vulcano Nyos (Camerun) è noto per questa caratteristica: nel 1986 il vulcano emise una grande nube di anidride carbonica che uccise 1.700 persone e 3.500 capi di bestiame.
* ''collassi strutturali e di versante''. Fenomeni franosi di vaste proporzioni possono verificarsi come conseguenza di eruzioni vulcaniche, per l'aumento della pressione interna all'edificio nelle fasi iniziali dell'evento eruttivo o al contrario per collasso dell'edificio nelle fasi finali, con il venir meno della pressione. Possono anche verificarsi durante un'eruzione fortemente esplosiva. Tuttavia possono esservi frane per instabilità dei versanti dell'edificio vulcanico anche senza fenomeni eruttivi (ad esempio a causa di piogge prolungate), o possono essere provocati dalla deformazione del suolo o da terremoti non concomitanti con un evento eruttivo. Tuttavia, essendo connaturati all'edificio vulcanico, devono essere considerati comunque nel calcolo del rischio.
* ''incendi''. La lava e le bombe vulcaniche possono causare incendi nella vegetazione e negli edifici coinvolti.
* ''maremoti (tsunami)'' di origine vulcanica. L'evento eruttivo stesso in caso di una eruzione subacquea di bassa profondità può originare onde di maremoto (tsunami). Queste possono verificarsi anche per collasso di un edificio vulcanico o per eventi franosi a carico dei versanti, se l'edificio stesso è adiacente al mare. Le tsunami sono particolarmente pericolose in quanto possono colpire e devastare aree costiere anche molto distanti dal centro eruttivo. Perciò il rischio tsunami deve essere considerato anche sulle coste prospicenti un edificio vulcanico (oltre che nelle aree circostanti l'edificio stesso).
Come riportato al capitolo precedente, per il calcolo del rischio non vanno considerate solamente le condizioni attuali o recenti ma anche dati storici (comprese le cronache locali) e archeologici, oltre che la storia erutiva del vulcano, che va ricostruita attentamente mediante prospezioni geologiche e geofisiche. In base alle carte del rischio calcolato per ogni singolo fenomeno rilevato, vengono poi redatte carte del rischio sintetiche, allo scopo ricavare una '''zonazione del rischio''' da applicare per fini di organizzazione degli interventi sul territorio.
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File:Kalapana house destroyed by lava.jpg|Una colata lavica che inghiotte una casa (Hawaii)
File:EtnaHaus.JPG|Una colata di lava a blocchi ha sepolto una casa nei pressi dell'Etna
File:Pyroclastic_flows_at_Mayon_Volcano.jpg|Colata piroclastica (nube ardente) del Vulcano Mayon (Filippine).
File:Pyroclastic_Flow_St._Helens.jpg|Deposito di una colata piroclastica nel Mt. St. Helens (1982, USA)
File:Merapi pyroclastic flows.jpg|Flussi piroclastici del vulcano Merapi (Indonesia).
File:MSH82_lahar_from_march_82_eruption_03-21-82.jpg|Lahar formatosi nell'eruzione del 1982 del Mt St Helens
File:Galunggung_lahar.jpg|Lahar del vulcano Galunggung (Giava, Indonesia)
File:Armero_aftermath_Marso.jpg|Il lahar del Nevado de Ruiz (Colombia) che ha investito nel 1985 la cittadina di Armero, causando circa 24000 vittime.
File:Armero Mudflow and ruins.jpg|Rovine di Armero, sepolte dalla colata di fango.
File:A lahar on the east side of Pinatubo volcano.jpg|Lahar causato dal vulcano Pinatubo (Filippine).
File:Cow_killed_by_Lake_Nyos_gasses.jpg|Una mucca uccisa dalla nube di CO2 del vulcano Nyos (Camerun).
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Le carte del rischio sono indispensabili per la pianificazione degli '''interventi di mitigazione del rischio vulcanico'''. Questi comprendono:
* '''zonazione del rischio''' (definizione di aree con diversi livelli e tipologie di rischio); questa fase è fondamentale per scopi di prevenzione, per indicare le aree più esposte nelle quali non è possibile costruire nuove abitazioni o infrastrutture e dalle quali evacuare la popolazione con massima priorità, e individuare le possibili vie di fuga. La vicinanza di vulcani a centri abitati può determinare un aumento notevole del rischio vulcanico, legato alla pericolosità del vulcano (più il vulcano è pericoloso, ad esempio perché è esplosivo, maggiore sarà il rischio) e alla vulnerabilità e all'esposizione del territorio, cioè dalla presenza di abitazioni e infrastrutture nell'area intorno al vulcano potenzialmente coinvolta da fenomeni eruttivi. L'area attorno al Vesuvio, ad esempio, è molto esposta e molto vulnerabile perché si è costruito, anche abusivamente, moltissimo e anche in aree potenzialmente interessate da colate laviche o flussi piroclastici.
* '''monitoraggio del vulcano''' (sistemi di rilevazione delle manifestazioni vulcaniche e dei terremoti) e sistemi di allarme, volti alla rilevazione tempestiva e alla segnalazione di anomalie ed eventi significativi che possono indicare un processo in atto. La sorveglianza attiva dei vulcani viene effettuata con ''reti strumentali multiparametriche'' (cioè che misurano diversi parametri fisici):
** telecamere (webcam), per la sorveglianza diretta, condotta anche con ricognizioni sul terreno e mediante droni aerei;
** reti di sismometri, per la registrazione di eventi sismici (terremoti);
** reti geodetiche, che consentono di misurare le deformazioni del suolo pre-eruttive;
** reti di rilevatori geochimici, che mettono in atto una serie di misure di temperatura, composizione e flusso di fluidi (gas, vapore e liquidi), e per la segnalazione di variazioni e anomalie significative;
** vi possono essere anche dispositivi di altro tipo, come ad esempio ''rilevatori a raggi infrarossi'', per monitorare le sorgenti di calore e visualizzare aree soggette a ''flussi di calore anomali''. Sono utilizzate anche ''stazioni gravimetriche e magnetometriche'', per la rilevazione di anomalie locali di gravità e del campo magnetico terrestre che possono indicare espansioni o contrazioni della camera magmatica e la presenza di corpi magmatici intrusivi o masse di magma in risalita.
* definizione di '''livelli di allerta''' che dipendono dall'entità delle anomalie rilevate dalle reti di monitoraggio.
* messa a punto di un '''piano di evacuazione''' della popolazione.
Di seguito la definizione dei quattro livelli di allerta utilizzati in Italia dalla Protezione Civile.
{|class="wikitable"
! LIVELLO DI ALLERTA !! STATO DEL VULCANO
|-
|style="background-color:green; color: #000;"| '''<small>VERDE</small>''' || <small>Vulcano in stato di equilibrio (parametri nella norma)</small>
|-
|style="background-color:yellow; color: #000;"| '''<small>GIALLO</small>''' || <small>Vulcano in stato di potenziale disequilibrio (parametri su valori anomali protratti nel tempo)</small>
|-
|style="background-color:orange; color: #000;"| '''<small>ARANCIONE</small>''' || <small>Vulcano in stato di disequilibrio (parametri su valori elevati protratti nel tempo)</small>
|-
|style="background-color:red; color: #000;"| '''<small>ROSSO</small>''' || <small>Vulcano in stato di forte disequilibrio (parametri in rapida evoluzione su valori costantemente molto elevati)</small>
|}
In Italia il servizio di sorveglianza dei vulcani attivi è condotto dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), in collaborazione con il Dipartimento di Protezione Civile (DPC). L'attività di sorveglianza viene effettuata sulle tre aree del territorio nazionale con vulcani attivi.
* Per i vulcani campani (Vesuvio, Campi Flegrei, Ischia) la sorveglianza è condotta dalla sezione INGV di Napoli - Osservatorio Vulcanologico Vesuviano;
* per i vulcani laziali (Colli Albani), dalla sezione INGV di Roma;
* per i vulcani siciliani (Etna, Stromboli, Vulcano, Pantelleria), dalla sezione INGV di Catania - Osservatorio Vulcanologico Etneo (mentre alla sezione di Palermo compete la sorveglianza geochimica).
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File:ReunionFournaise GPSMonitoringStation.JPG|Stazione GPS per il monitoraggio delle deformazioni del suolo sul vulcano Piton de la Fournaise (Isola di Réunion, Oceano Indiano, Francia).
File:Tiltmeter on Mauna Loa.jpg|Un ''tiltmetro'', cioè uno strumento che misura le variazioni di inclinazione del suolo, sul Mauna Loa (Hawaii).
File:Sismographe Vésuve.jpg|Sismometro sul Vesuvio (Campania, Italia).
File:MSH80 Seismographic Activity March 1980.png|Registrazione degli eventi sismici sul vulcano Mt. St. Helens (USA) nel Marzo 1980, nel periodo immediatamente precedente l'eruzione catastrofica di quell'anno.
File:Comparing surface deformation data ESA341141.jpg|Immagini radar da satellite che mostrano la velocità di deformazione del suolo nell'area flegrea-vesuviana. Nell'immagine in alto la deformazione calcolata negli anni dal 2002 al 2010; nell'immagine in basso è rappresentata la deformazione del suolo nel 2015-2015. Dalla scala colore è evidente l'aumento della velocità di deformazione negli anni più recenti.
File:Collecting Gas Sample at a Fumarole (17932082790).jpg|Campionamento di gas da fumarole. Lassen Volcanic National Park, California (USA)
File:CO2 data mlo.svg|Grafico che mostra l'aumento della concentrazione di CO<sub>2</sub> nell'aria atmosferica sopra il Mauna Loa (Hawaii) dal 1958 al 2006.
File:Chaleur974.jpg|Carta gravimetrica dell'Isola di Réunion: le aree in colore rosso sono anomalie che evidenziano la presenza di rocce ad alta densità nel sottosuolo: si tratta con ogni probabilità di corpi magmatici in via di raffreddamento (che quindi costituiscono fonti di calore, potenzialmente utili per lo sviluppo della geotermia nell'isola).
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== Vulcanesimo in Italia ==
[[File:Province magmatiche Italia.png|thumb|right|650x650px|Le principali province magmatiche in Italia.]]
Nel territorio italiano l'attività vulcanica e plutonica ha lasciato importanti testimonianze in tutte le ere geologiche rappresentate: dal Paleozoico antico (in Sardegna) fino alle manifestazioni più recenti e tuttora attive del Quaternario dell'Italia peninsulare, nel Canale di Sicilia e nel Tirreno meridionale.<br>
Qui diamo una panoramica sintetica dell'attività vulcanica secondaria tuttora presente e dei vulcani attivi. Per un migliore inquadramento è opportuno fare riferimento a settori che vengono definiti tradizionalmente come '''province magmatiche'''. Una provincia magmatica è definita come ''un'area relativamente ristretta entro la quale rocce ignee (intrusive e/o effusive) si sono messe in posto in un periodo di tempo relativamente ristretto e definito''. Una provincia magmatica quindi costituisce l'espressione di processi geologici abbastanza simili e riflette determinate affinità di composizione. Le principali province magmatiche italiane sono cinque:
=== Provincia toscana ===
Questa provincia comprende la Toscana occidentale, dalla zona di Montecatini Terme a quella del Monte Amiata e l'area tirrenica dell'Arcipelago Toscano (isole di Capraia e Gorgona, Elba, Giglio e Montecristo). L'attività vulcanica inizia nel Miocene e ha la sua massima espressione nel Pliocene (4-5 milioni di anni fa); il centro eruttivo più recente è l'Amiata (20000-300000 anni fa). Abbiamo fenomeni sia intrusivi, con batoliti granitici come quello dell'Elba, sia effusivi, con rocce sia femiche che sialiche; '''l'attività è stata prevalentemente effusiva''', a colate laviche e duomi, ma non mancano i prodotti piroclastici. Al presente '''tutti i vulcani sono estinti''' e resta solamente '''attività idrotermale''', ancora piuttosto intensa intorno al settore del '''Monte Amiata''', con acque calde, soffioni e fumarole. Celebri i Soffioni di Larderello (Pisa). Qui è concentrata la maggior parte della geotermia italiana.
=== Provincia laziale ===
Va dai Monti Vulsini e Cimini ai Colli albani. Si tratta di grandi centri eruttivi la cui attività va da circa 800000 anni fa a meno di 20000 anni fa per i Colli Albani. L''''attività''' è stata '''prevalentemente esplosiva''', con abbondanza di prodotti piroclastici e colate laviche decisamente subordinate.
Il '''Lago di Bolsena''' è una grande caldera derivata dal collasso di un centro eruttivo caratterizzato da estesi depositi piroclastici da eruzioni di tipo pliniano e stromboliano, e colate laviche. Il vulcano è considerato estinto: permane una sporadica attività sismica e attività idrotermale con sorgenti di acque calde e venute di vapore e gas vulcanici, in alcuni casi sfruttata geotermicamente per la produzione di energia elettrica (Latera e Torre Alfina);
I '''Colli Albani''' sono quanto resta di un grande stratovulcano collassato: si tratta in realtà di una caldera composita, le cui maggiori depressioni sono colmate dai laghi Albano e di Nemi. I prodotti sono prevalentemente piroclastici, inizialmente da ricaduta di cenere e lapilli e poi di origine freato-magmatica, con attività fortemente esplosiva, e colate laviche subordinate. Questo centro eruttivo ha eruttato a partire da 600000 anni fa fino a meno di 20000 anni fa, con manifestazioni tardive fino all'epoca romana e oltre. Anche attualmente i dati del monitoraggio relativi all'attività sismica, alla deformazione del suolo e alle emissioni gassose indicano che il vulcano '''non può dirsi con sicurezza estinto''', ma viene considerato in prevalenza dalla comunità scientifica come in una fase di lunga quiescenza.
Attualmente è monitorato dalla sede romana di INGV dal 2000, soprattutto per il forte '''rischio di rilascio di gas tossici''' (soprattutto anidride carbonica, idrogeno solforato e radon), in conseguenza di morie di bovini e di pecore (oltre che di animali selvatici) per asfissia verificatesi nel settore di quest'area più prossimo a Roma (Cava dei Selci).
=== Provincia campana ===
Fanno parte di questa provincia i tre centri eruttivi principali del '''Vesuvio''', dei '''Campi Flegrei''' e dell'isola di '''Ischia''', considerati attualmente quiescenti, ma che hanno eruttato varie volte in epoca storica o recente, insieme con altri vulcani considerati estinti, come il vulcano di Roccamonfina (a nord di Caserta) e l'isola di Procida (la cui ultima eruzione risale a circa 18000 anni fa).<br>
Tutti questi vulcani si sono formati all'interno di un'area, la Piana Campana, ribassata da faglie. L'attività di queste faglie (''faglie normali'' o dirette, come vedremo nel capitolo dedicato ai terremoti) è causata da una "distensione" della crosta terrestre in questo settore (che ha favorito la risalita del magma).<br>
Vengono aggregate a questa provincia anche le Isole Pontine (Ponza e Ventotene le principali), il cui vulcanismo si è estinto in età pleistocenica (poco più di un milione di anni fa). [[File:Vesuvius from Pompeii.jpg|right|thumb]]
'''Vesuvio'''. È un vulcano attivo esplosivo, di tipi vulcaniano. Attualmente è quiescente. Le sue eruzioni sono caratterizzate da grandi pennacchi di ceneri e lapilli e colate laviche (non sempre presenti). Il territorio attorno al vulcano è molto antropizzato, un fatto che creerà molti problemi nel momento in cui si risveglierà.
Famosa è la sua '''eruzione del 79 d.c'''. che distrusse Pompei, Ercolano, Stabia ed altre città. Il vucano emise grandi quantità di piroclasti (<u>ceneri e pomici) che seppellirono abitazioni ed abitanti</u>. In base alla testimonianza riportata da Plinio il Giovane il pennacchio di ceneri assomigliava ad un fungo atomico e raggiunse una altezza di 26 chilometri. <u>Ercolano fu investito e sepolto da una nube ardente</u>
=== Arco Eoliano ===
[[File:Aeolian Arc.jpg|thumb|right|500x500px|L'arco eoliano; carta delle isobate (curve di isoprofondità); le isole emerse sono riportate in grigio e la costa siciliana in marrone. Sono indicati gli apparati vulcanici sommersi (nomi in rosso).]]
Questa provincia magmatica viene in genere distinta in letteratura per le sue peculiarità genetiche e morfologiche. Si tratta di un vero e proprio '''arco vulcanico''', che mostra spiccate affinità con strutture similari della "cintura di fuoco" del Pacifico occidentale (come ad esempio le Isole Marianne, o le Aleutine), sia pure su scala più ridotta. <br>
Questo comprensorio è costituito non solo dalla parte insulare emersa, rappresentata dalle sette '''Isole Eolie''' (da oves: Alicudi, Filicudi, il gruppo Salina-Lipari-Vulcano, Panarea, Stromboli): queste ultime sono solo la parte centrale emersa di una "catena" di apparati vulcanici per lo più subacquei. Guardando una carta del fondale marino nell'area si scopre che questa catena costituisce un arco a forma di "ferro di cavallo". Tutti questi edifici vulcanici sono impostati sulla scarpata continentale siciliana e calabra. <br>
Altri vulcani che non fanno parte strettamente dell'arco delle Eolie ma con genesi e attività correlate sono il grande '''vulcano Marsili''' (attivo), più o meno al centro dell'arco eoliano, e gli apparati vulcanici Vavilov e Magnaghi (estinti), più a ovest, tutti impostati sulla crosta tirrenica, di tipo oceanico.
Tutti questi centri eruttivi sono relazionati alla collisione della placca tettonica ionica (di pertinenza africana) che muovendosi verso nord-ovest si "incunea" sotto la Calabria e sotto la placca tirrenica, generando attività sismica e risalita di magma.
Attualmente gli apparati considerati sede di attività vulcanica significativa sono:
* '''Stromboli'''. Attivo da circa 200000 anni, nel periodo storico con con attività continua di tipo stromboliano. È moderatamente esplosivo, caratterizzato da frequenti ma deboli esplosioni (a intervalli che vanno da pochi minuti ad alcune ore) durante le quali vengono emesse modeste quantità di ceneri, lapilli e bombe. Talvolta si verifica una attività parossistica, con esplosioni più violente che generano colonne eruttive alte fino a una decina di chilometri e maggiori quantità di piroclasti, la cui ricaduta può interessare le aree abitate dell'isola. Le emissioni laviche significative (che danno origine a colate) sono poco frequenti e in genere si incanalano nella Sciara del Fuoco, una grande depressione a solco situata sul versante settentrionale del cono vulcanico, dove non costituiscono un pericolo diretto per gli abitati dell'isola (anche se negli episodi parossistici del 1919 e 1930 colate di lava si riversarono anche fuori della Sciara del Fuoco, arrivando a lambire i centri abitati). L'ultimo periodo parossistico è avvenuto nel luglio-agosto del 2019, con innalzamento di una colonna eruttiva e la generazione di colate laviche e flussi piroclastici nella Sciara del Fuoco; l'evento eruttivo ha fatto anche una vittima. Lo Stromboli costituisce un rischio reale anche per la generazione di tsunami da flussi piroclastici o per il franamento di materiale instabile dalla Sciara del Fuoco: un evento di tsunami di quest'ultimo tipo ha interessato la costa dell'isola nel dicembre del 2002, in conseguenza di un crollo dovuto ad un altro episodio parossistico.
* '''Vulcano''', attivo; le eruzioni di età storica sono state di tipo vulcaniano, con forte attività esplosiva. L'ultima eruzione si è verificata tra il 1888 ed il 1890. A partire dall'estate 2021, e in particolare da settembre, si è osservato un aumento dell'attività delle fumarole, della temperatura dei gas e della quantità di CO<sub>2</sub> e SO<sub>2</sub> in essi, nonché un incremento dell'attività microsismica. Per questo motivo la Protezione civile ha innalzato il livello di allerta vulcanica da verde a giallo.
*'''Lipari''', attualmente quiescente ma attivo in epoca storica (fino intorno al 1200 D.C.).
* '''Panarea'''. Attualmente quiescente ma con attività idrotermale fumarolica intensa e venute di gas vulcanici di origine magmatica (monitorato dalla Protezione Civile).
* '''Palinuro'''. Situato al largo della costa del Cilento, all'estremità nord-est dell'arco eoliano, questo grande vulcano sottomarino (in realtà un edificio composito con diversi centri eruttivi) ha la sua sommità circa 70 m sotto il livello del mare. E' considerato attivo, e nel maggio del 2012 ha manifestato attività sismica, destando qualche allarme. E' tra i vulcani sottomarini che sono monitorati per la possibilità che un'eventuale eruzione possa innescare un maremoto (tsunami).
* '''Marsili'''. Con 70 km di lunghezza e 30 km di larghezza (pari a 2100 chilometri quadrati di superficie) il Marsili rappresenta uno dei vulcani più estesi d'Europa. L'edificio vulcanico è in realtà composito (composto da vari edifici) e si eleva per circa 3000 metri sul fondo marino, raggiungendo con la sommità la quota di circa 450 metri al di sotto della superficie del mar Tirreno. Da studi condotti dal CNR in collaborazione con INGV l'attività di Marsili sembra a basso indice di esplosività. E' considerato attualmente attivo e monitorato soprattutto per la possibilità che un'eventuale eruzione possa innescare un collasso di grandi proporzioni dell'edificio vulcanico, generando un'onda di maremoto (tsunami) che investirebbe le coste dell'Italia meridionale e della Sicilia, potenzialmente con gravi danni.
* '''Vavilov''' e '''Magnaghi'''. Due apparati vulcanici di grandi dimensioni nella parte centro-occidentale del Tirreno, probabilmente ormai inattivi da tempo ma attenzionati ugualmente per la possibilità di collasso, e il conseguente rischio tsunami.
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File:Stromboli-pan.jpg|Veduta di Stromboli.
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Video di eruzioni dello stromboli: [https://www.youtube.com/watch?v=UqIz8f7EcMk giugno 2013]. [https://www.youtube.com/watch?v=0zTIl47fEaw Giugno 2014]. [https://www.youtube.com/watch?v=M3lSA2kC0To Giugno 2013 in volo attorno al vulcano]. [https://www.youtube.com/watch?v=wJC3Eab3HBE Volo sopra il vulcano, estate 2014].
=== Provincia siciliana ===
La provincia magmatica siciliana comprende il grande apparato vulcanico dell'Etna (attivo), oltre a vari altri centri eruttivi localizzati nell'Altopiano Ibleo (estinti), nel Tirreno meridionale (Ustica, estinto) e nel Canale di Sicilia (attualmente quiescenti).<br>
L'isola di '''Ustica''' è la parte emersa di un vasto apparato vulcanico sottomarino composito che si estende verso sud con una ulteriore culminazione sommersa a sud-est (denominata Prometeo). L'attività vulcanica va da 740000 a 130000 anni fa, ed è quasi sicuramente estinto (a parte tardive manifestazioni di attività idrotermale). Si tratta di un vulcanismo di tipo anomalo per quest'area, riconducibile ad una risalita diretta di marmi dal mantello terrestre (vulcanismo di ''hot spot'', come vedremo nel capitolo dedicato alla Tettonica delle Placche).<br>
Nell''''Altopiano Ibleo''' (Sicilia sud-occidentale), il vulcanismo più recente ha un'età plio-pleistocenica, compresa tra 3 milioni e circa 1.5 milioni di anni fa, con caratteristiche eruttive prevalentemente effusive sia subaeree che sottomarine di acque poco profonde, ed è sicuramente estinto.<br>
Nel Canale di Sicilia, l'isola di '''Pantelleria''' è caratterizzata da un vulcanismo di tipo sia effusivo che esplosivo, con prodotti che vanno da 324000 anni fa a tempi moto recenti. La maggior parte dell'isola emersa è formata dai prodotti piroclastici di una eruzione pliniana di grande magnitudine avvenuta circa 50000 anni fa. Le ultime manifestazioni eruttive sono del 1831 e del 1891, di tipo esplosivo freato-magmatico e si sono verificate nella parte sommersa del versante nord-est dell'isola. Attualmente, sulla terraferma vi è una attività fumarolica piuttosto intensa, con rischio di emissioni di gas vulcanici tossici. Il vulcano è monitorato da INGV e Protezione Civile in quanto sicuramente ancora '''attivo'''.
[[File:Etna 2006.jpg|thumb]]
* Etna. È il più grande e importante vulcano d'Europa e si trova in Sicilia. È quasi sempre sovrastato da un pennacchio di fumo. Erutta abbastanza frequentemente, con attività da stromboliana a vulcaniana. Le sue eruzioni talvolta hanno creato danni ai paesi circostanti, talvolta sono spettacolari attrazioni turistiche. La più lunga eruzione del XX secolo avvenne nel 1991 e durò 473 giorni. In [[w:Eruzioni_dell'Etna|questa pagina]] di wikipedia sono elencate tutte le sue eruzioni.
Filmati di eruzioni dell'Etna: [https://www.youtube.com/watch?v=caGhy7UAd-M 17 novembre 2013-1]; [https://www.youtube.com/watch?v=zLbuQCUqldI 17 novembre-2]; [https://www.youtube.com/watch?v=K8jjkD6dddo 2015];
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File:Vesuvius_from_plane.jpg|Il cratere del Vesuvio
File:Mt Vesuvius Erupting.jpg|Eruzione del Vesuvio del 1944
File:Pompeii%26Vesuvius.JPG|Il foro di Pompei con il Vesuvio sullo sfondo
File:Karl_Brullov_-_The_Last_Day_of_Pompeii_-_Google_Art_Project.jpg|Il Vesuvio visto da Pompei in un'antica stampa di Karl Brullov
File:Vesuvius_79_AD_eruption_Latina.svg|L'area interessata dall'eruzione del 79 dc
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== Approfondimenti ==
<references group=A/>
== Note ==
<references group=N/>
== Bibliografia ==
Le informazioni contenute in questo capitolo derivano dai testi seguenti:
* {{cita libro|autore= Bianchi A. |titolo= Corso di Mineralogia con elementi di petrologia | pp= 714 |anno= 1970 |editore=CEDAM |città= Padova|cid= Bianchi (1970)}}
* {{cita libro|autore1= Desio A. |titolo= Geologia dell'Italia, 1081 p. |editore= Unione Tipografico-Editrice Torinese|anno= 1978|cid= Desio}}
* {{cita pubblicazione|autore1=Gasperini P. et al.| curatore= Gasperini P.|titolo=I vulcani|rivista=Le Scienze|anno=1983|numero=Quaderni, n. 4|pp=96|cid=Gasperini et al. (1983)}}
* {{cita pubblicazione|autore1=Gola G.|titolo=L’esplorazione del sottosuolo alla ricerca di correnti convettive|rivista=Ithaca: Viaggio nella Scienza VIII|anno=2016||cid=Gola (2016)}}
* {{cita libro| curatore= Ippolito F.|titolo=La dinamica della Terra - Letture da Le Scienze|anno=1983|pp=302|editore= Le Scienze S.p.A.|cid=Ippolito (1983)}}
* {{cita libro| curatore=Mastrolorenzo G. (coordinatore); De Natale G., Pappalardo L., Petrone P.P., Ricciardi I., Rossano S., Troise C. |titolo=Ricerca Scientifica e Mitigazione del Rischio Vulcanico. Vol. I - Vesuvio: dentro il vulcano. Parte I |anno=2004|pp=31|editore=Osservatorio Vesuviano - Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia |cid=Mastrolorenzo et al. (2004)}}
* {{cita libro|autore= Nichols G.|titolo= Sedimentology and stratigraphy - 2nd ed.|anno= 2009 |editore= Wiley-Blackwell|città= Oxford, UK|lingua=en|cid=Nichols (2009)}}
* {{cita pubblicazione|autore1=Viti M.|titolo=Geotermia in Italia. Aspetti geologici, tecnologici ed ambientali|rivista=GEOLOGIA DELL'AMBIENTE, 2, 25-32|anno=2021|cid=Viti (2021)}}
Per gli aspetti didattici sono stati tenuti presenti i testi seguenti:
* {{cita libro|autore1= Pignocchino Feyles C. |titolo= Geoscienze. Corso di scienze della terra per il secondo biennio e il quinto anno. |editore= Società Editrice Internazionale |anno= 2021 |cid= Pignocchino Feyles (2021)}}
[[Categoria:Scienze della Terra per le superiori|Vulcani]]
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Disposizioni foniche di organi a canne/Italia/Toscana/Provincia di Arezzo/Civitella in Val di Chiana
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{{Disposizioni foniche di organi a canne}}
Disposizioni foniche del comune di [[w:Civitella in Val di Chiana|Civitella in Val di Chiana]] raggruppate per edificio.
== Capoluogo ==
== Frazioni ==
* [[Disposizioni foniche di organi a canne/Italia/Toscana/Provincia di Arezzo/Civitella in Val di Chiana/Badia al Pino - Chiesa di San Bartolomeo|Badia al Pino - Chiesa di San Bartolomeo]]
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{{Disposizioni foniche di organi a canne}}
Disposizioni foniche del comune di [[w:Civitella in Val di Chiana|Civitella in Val di Chiana]] raggruppate per edificio.
== Capoluogo ==
* [[Disposizioni foniche di organi a canne/Italia/Toscana/Provincia di Arezzo/Civitella in Val di Chiana - Chiesa di Santa Maria Assunta|Chiesa di Santa Maria Assunta]]
== Frazioni ==
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Meccanica analitica/Vincoli, virtualismi, variabili lagrangiane
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{{Meccanica analitica}}
== Vincoli olonomi ==
Come abbiamo già detto nell'introduzione, la meccanica lagrangiana ha come scopo aggirare i vincoli nello studio del sistema; andiamo adesso a elencare due tipi di vincoli.
I '''vincoli olonomi bilaterali''' sono le funzioni che descrivono insiemi di bordo; la loro espressione generale è:
<math>f(x,y,z)=0</math>
Un esempio è la guida circolare, la cui espressione è <math>x^{2}+y^{2}-R^{2}=0</math>
I '''vincoli olonomi unilaterali''', invece, sono relazioni che riguardano una sola variabile (unilaterale non a caso); la loro espressione generale è:
<math>f(x_{1},\cdots ,x_{n})>0</math>
Un esempio è una pallina che sbatte contro un muro: può muoversi dove vuole da una parte, ma non può superare il muro; l'espressione di un vincolo simile può essere <math>x>0</math> dove il muro è considerato come l'asse delle ordinate.
Vincoli particolari, ad esempio delle guide dalla forma strana attraverso cui passa un anello, possono essere descritti in entrambi i modi, o da composizioni di vincoli unilaterali e bilaterali.
== Variabili lagrangiane e virtualismi ==
Le variabili lagrangiane sono delle variabili che servono a descrivere al meglio l'evoluzione temporale di un sistema fisico. La loro caratteristica principale è quella di essere non vincolate e di inglobare i vincoli nelle loro stesse definizioni. Esse sono tante quanti sono i gradi di libertà del sistema; a seconda dei vincoli, poi, possono essere anche di meno. La fondamentale importanza dell'utilizzo delle variabili lagrangiane è dovuto al fatto che queste sono indipendenti tra loro.
In meccanica newtoniana si usavano coordinate spaziali, indicate come una certa distanza dall'origine del sistema di riferimento considerato, indicabili con <math>OP_{i}</math>. Queste variabili possono essere trasformate nelle variabili lagrangiane attraverso opportune trasformazioni, e diventeranno funzione di quelle, ovvero si potrà scrivere <math>OP(q_{1},\cdots ,q_{n})</math>. Le variabili lagrangiane le indicheremo da ora in poi con il simboli <math>q_i</math>, dove l'indice indica semplicemente l'ordine di numerazione delle variabili.
Posta la trasformazione dalle variabili newtoniane alle lagrangiane, è possibile anche calcolare lo spostamento infinitesimo <math>dOP</math> compiuto da un sistema vincolato in cui sia il sistema che i vincoli evolvono nel tempo:
<math>dOP=\sum _{h=1}^{n}{\frac {\partial OP}{\partial q_{h}}}\,dq_{h}+{\frac {\partial OP}{\partial t}}dt</math>
Ora, il termine <math>dOP</math> indica lo spostamento reale del sistema secondo le variabili newtoniane. A volte, però, è più comodo parlare di spostamento virtuale di un sistema vincolato. Facciamo un esempio per chiarire di cosa parliamo.
Prendiamo un punto materiale costretto a muoversi lungo una guida. Il percorso che il punto può fare lungo la guida è determinato e non può cambiare; il moto generale del punto nello spazio, però, può essere qualsiasi. Se infatti si fa muovere la guida nello spazio, è vero che il punto, lungo essa, può solo percorrere quel determinato tragitto, ma esso si muove assieme alla guida, e quindi lo spostamento reale sarà somma di due contributi: lo spostamento del punto lungo la guida e lo spostamento della guida stessa. Chiameremo lo spostamento del punto lungo la guida spostamento virtuale. La sua definizione generale è la seguente.
{{Definizione|Si definisce '''spostamento virtuale''' di un sistema lo spostamento permesso dal vincolo se questo fosse fermo. Si indica lo spostamento virtuale con <math>\delta OP</math>.}}
Il modo migliore per visualizzare lo spostamento virtuale è fissare il tempo <math>t</math> e vedere quali movimenti sono permessi al nostro sistema vincolato. Poiché il tempo è fisso e consideriamo, nello spostamento virtuale, i vincoli totalmente indipendenti dal tempo (perché studiamo solo i movimenti permessi da questi, senza indagare l'evoluzione del vincolo nel tempo), l'espressione di funzione delle variabili lagrangiane deriva direttamente da quella di <math>dOP</math>, basta considerare il tempo ininfluente. Avremo quindi
<math>\delta OP=\sum _{h=1}^{n}{\frac {\partial OP}{\partial q_{h}}}\delta q_{h}</math>
Indicheremo con il simbolo <math>dOP</math> le quantità reali, con il simbolo <math>\delta OP</math> quelle virtuali. In meccanica newtoniana l'equazione differenziale che descriveva l'evolversi dello stato di un sistema è data dalla seconda legge della dinamica
<math>m{\ddot {OP}}={\vec {F}}+{\vec {r}}</math>
<math>\vec{r}</math> indica le forze vincolari, che non sempre è facile o possibile calcolare. Il nostro primo obiettivo sarà quello di scrivere questa formula in funzione delle variabili lagrangiane, indipendenti dai vincoli, per le quali non valgono quindi le reazioni <math>\vec{r}</math>. Prima di poter giungere a quel risultato, però, c'è ancora un po' di strada da fare.
Terminiamo il modulo parlando di lavoro virtuale, che ci permette di definire anche un altro vincolo:
{{Definizione|Data la definizione di lavoro meccanico <math>dL={\vec {F}}\cdot ds</math>, si definisce '''lavoro virtuale'''
<math>\delta L=\sum _{i=1}^{n}{\vec {f_{i}}}\cdot \delta OP</math>}}
Lo spostamento virtuale, ovviamente, rientra nella definizione di lavoro virtuale. La somma delle forze agenti sul sistema vincolato permettono a questo di muoversi solo lungo il vincolo, ed è quindi necessario che si parli di spostamento virtuale. Questo ci permette quindi di definire:
{{Definizione|Si definisce '''vincolo perfetto bilaterale''' un vincolo tale che
<math>\delta L=\sum _{i=1}^{n}{\vec {r_{i}}}\cdot \delta OP=0</math>}}
Un vincolo perfetto bilaterale rende quindi il lavoro virtuale delle forze vincolari nullo per ogni infinitesimo spostamento virtuale <math>\delta OP</math>.
[[Categoria:Meccanica analitica|Vincoli, virtualismi, variabili lagrangiane]]
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Connessioni/Capitolo 8
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Monozigote
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/* Fratellanza Musulmana: il canale chiave */ testo
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{{Connessioni}}
{{Immagine grande|Yellow Badge.jpg|750px|Questa immagine contiene i nomi di {{FORMATNUM:1692}} vittime della [[Shoah]], dal database centrale dello [[w:Yad Vashem|Yad Vashem]]. Il ragazzo nell'immagine è tratto dalla famosa fotografia del [[c:File:Stroop Report - Warsaw Ghetto Uprising 06.jpg|Ghetto di Varsavia]]}}
== Jihadismo islamico: l'eredità dell'antisemitismo nazista ==
La Prima guerra mondiale fu una catastrofe globale. Lasciò l'umanità inondata da un mare di sangue, disperazione, vuoto e caos. La devastazione non risiedeva solo nel numero senza precedenti di vittime – fino a 22 milioni di morti e 23 milioni di feriti – ma anche nel radicale capovolgimento della realtà stessa. L'umanità aveva assunto una capacità di uccidere mai vista prima, i preconcetti sulla decenza umana crollarono e ogni nozione di progresso razionale e morale fu mandata completamente in bancarotta. La sofferenza diffusa, sia fisica che spirituale, era percepita non solo come orribile, ma anche come priva di significato. Come spiegare un così profondo e universale sconvolgimento di verità, comprensione e valori? Ma con gli ebrei, ovviamente! È tutto qui, ne ''I Protocolli dei Savi di Sion'', la cui diffusione divenne virale all'indomani della Prima guerra mondiale, con l'edizione in lingua tedesca pubblicata nel 1919, l'edizione in lingua inglese negli Stati Uniti e in Gran Bretagna nel 1920,<ref>[[w:Yehuda Bauer|Yehuda Bauer]], ''A History of the Holocaust'', ediz. riv. (New York: Franklin Watts, 2002), 53.</ref> e la traduzione in lingua araba nel 1921.<ref>Cfr. [[:en:w:Binjamin W. Segel|Binjamin W. Segel]], ''A Lie and a Libel: The History of The Protocols of the Elders of Zion'', trad. & cur. [[:en:w:Richard S. Levy|Richard S. Levy]] (Lincoln: University of Nebraska Press, 1995), xii.</ref> Poiché la devastazione e l'orrore erano globali, l'antisemitismo assunse una portata globale. Non solo gli ebrei erano odiati localmente, ma ora erano visti come una minaccia autenticamente universale, cosmica. E il rimedio doveva essere altrettanto universale.
Assumendo dimensioni globali, l'odio millenario verso gli ebrei assunse presto un aspetto sterminazionista che divenne un principio fondamentale del nazionalsocialismo: non si poteva essere nazisti senza abbracciare questa direttiva fondamentale dello sterminio. Non poteva esserci altra soluzione alla minaccia cosmica rappresentata dagli ebrei e dall'ebraismo se non questa Soluzione Finale. Già nel 1922 Adolf Hitler dichiarò a un giornalista tedesco di nome Josef Hell: "Una volta al potere, il mio primo e principale compito sarà l'annientamento degli ebrei".<ref>Citato in Stephen E. Atkins, ''Holocaust Denial as an International Movement'' (Westport, CT: Praeger, 2009), 29.</ref> Dieci anni dopo, disse a Hermann Rauschning (1887-1982) che la sua missione nella vita come Führer era quella di distruggere il "Dio tirannico degli ebrei" e i Suoi "Dieci Comandamenti che negano la vita".<ref>Citato in Dennis Prager e Joseph Telushkin, ''Why the Jews? The Reason for Antisemitism'' (New York: Simon & Schuster, 2003), 16.</ref> L'oggetto dello sterminio nazista, quindi, non erano solo gli ebrei, ma anche l'insegnamento e la testimonianza dell'ebraismo – il Santo Stesso – che gli ebrei portano nel mondo. Qui ci rendiamo conto di cosa è ''anti-'' nell'antisemita nazista, e anche di cosa l'antisemita sterminazionista, nazista o jihadista, cerca di sterminare nello sterminio degli ebrei.
Abbiamo notato che al centro della tradizione ebraica che i nazisti si proponevano di sradicare c'è una certa comprensione dell'essere umano; in effetti, l'attacco a Dio assume sempre la forma di un attacco alla nozione stessa di essere umano. Al centro dell'ebraismo c'è la visione che l'essere umano sia l'inserimento di qualcosa di più grande di tutto ciò che esiste nel mezzo di tutto ciò che esiste. Pertanto, un essere umano non è riducibile alle casualità di razza, genere, cultura o etnia; né l'essere umano è giustificato dalla ragione, dalla determinazione o dal potere. Creato a immagine e somiglianza del Santo, ''ogni'' essere umano ospita la presenza del Santo, che santifica tutto l'essere da oltre l'essere. Egli o Ella santifica ciascuno e tutti attraverso il comandamento assoluto di amare l’''altro'' essere umano, il prossimo e lo straniero allo stesso modo. ''Ogni'' essere umano, inoltre, è mio simile: tutta l'umanità è interrelata, fisicamente attraverso Adamo e metafisicamente attraverso il Creatore. Né un caso naturale né un credo ideologico possono determinare la sacralità di tale relazione, e nessun insegnamento potrebbe essere più ostile al nazionalsocialismo o al jihadismo islamico. Il primo afferma che non vi è alcun legame tra ariano e non-ariano, e il secondo insiste sul fatto che non vi è alcun legame tra credente e noncredente, men che meno tra i credenti e i "figli di maiali e scimmie", come il Profeta descrive gli ebrei (cfr. [https://sufi.it/il-sacro-corano/5-surat-al-maida/ Corano 5:60]). L'ariano è l'essere umano perfetto, separato da tutta l'umanità, giustificato da una volontà di potenza che trascende i comandamenti "che negano la vita" venuti nel mondo attraverso gli ebrei. Allo stesso modo, al credente jihadista è garantito un posto in paradiso, e tutti coloro che rifiutano la vera fede dell'Islam vengono consegnati al Fuoco ([https://sufi.it/il-sacro-corano/3-surat-al-imran/ Corano 3:131]).
Più che una categoria biologica o antropologica, la "razza" per i nazisti è una categoria ''metafisica''. Nell'ideologia nazista la nozione di razza non è riducibile al colore della pelle o alla fisionomia; piuttosto, è una categoria ideologica in cui corpo e anima, biologia ed essere, si fondono in un tutt'uno. La categoria ha un nome: ''Rassenseele''. Spiegando il concetto nazista di ''Rassenseele'' o "razza-anima", [[w:Alfred Rosenberg|Alfred Rosenberg]] scrive: "Anima significa razza vista dall'interno. E, viceversa, razza è l'esteriorizzazione dell'anima".<ref>Alfred Rosenberg, ''Race and Race History and Other Essays'', ed. Robert Pais (New York: Harper & Row, 1974), 34.</ref> Se la razza può essere vista dall'interno, allora non è riducibile a nessuna manifestazione esteriore come il colore della pelle o la consistenza dei capelli; è ''concettuale'' e quindi un'astrazione. "Questo atteggiamento eroico [del nazionalsocialismo]", afferma Rosenberg, "si discosta dalla ''singola'' ma ''assolutamente'' decisiva ammissione, ''vale a dire dall'ammissione che sangue e carattere, razza e anima sono semplicemente designazioni diverse per la stessa entità''".<ref>Citato in Max Weinreich, ''Hitler’s Professors: The Part of Scholarship in Germany’s Crimes Against the Jewish People'' (New Haven, CT: Yale University Press, 1999), 26.</ref> Se il carattere e l'anima degli ebrei sono nel loro sangue, allora lo è anche l'ebraismo, o almeno l'inclinazione verso l'ebraismo. Pertanto, la minaccia ebraica all'umanità "non cambierebbe", spiega Rosenberg, "se l'ebreo negasse il Talmud, perché il carattere nazionale, che rimane lo stesso, continuerebbe a rappresentare un punto di vista altrettanto inflessibile e dogmatico in altri ambiti".<ref>Rosenberg, ''Race and Race History'', 183.</ref> Con il carattere nel sangue e il sangue nell'anima, l'ebreo rappresenta una minaccia ''essenziale'' all’''essenza'' ariana.
L'ebreo è, come dichiararono i nazisti, la malattia che minaccia il corpo dell'umanità dall'interno, il che rende l'ebreo una minaccia ''patologica''. Nel 1935 la rivista dell'Associazione dei Medici Tedeschi affermava: "Proprio come il corpo umano non assorbe i germi della tubercolosi nel suo organismo generale, così una società naturale e omogenea non può assorbire gli ebrei nella sua associazione organica".<ref>Citato in H. H. Ben-Sasson, ed., ''A History of the Jewish People'' (Cambridge: Harvard University Press, 1976), 1019.</ref> Allo stesso modo, il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, prese in prestito la metafora di Hitler sugli ebrei e l'ebraismo come malattia,<ref>Adolf Hitler, ''Mein Kampf'', trad. Ralph Manheim (Boston, MA: Houghton Mifflin, 1971),233.</ref> affermando che gli ebrei sono una "crescita cancerosa e un microbo dannoso, un'entità senza confini".<ref>Hassan Nasrallah, ''Voice of Hezbollah: The Statements of Sayyed Hassan Nasrallah'', trad. Ellen Khouri, ed. Nicholas Noe (London: Verso, 2007), 189.</ref> Ogni ebreo è portatore del contagio dell'ebraismo, quindi lo sterminio degli ebrei deve essere totale, il che conferisce una dimensione apocalittica alla lotta: se "l'ebreo è vittorioso sugli altri popoli del mondo", dichiarò Hitler, "la sua corona sarà la corona funebre dell'umanità".<ref>Hitler, ''Mein Kampf'', 65.</ref> Nella lotta dei nazisti contro gli ebrei e l'ebraismo, Hitler, come i jihadisti, è il salvatore dell'umanità, che muove guerra a un male satanico. Si tratta, infatti, di una guerra santa condotta contro il Dio satanico degli ebrei.
La natura metafisica della nozione nazista di razza-anima rende la categoria di ''Rassenseele'' molto meno estranea e persino gradita all'Islam. Mentre l'Islam rifiuta il razzismo basato sul colore, predica una certa segregazione basata sul credo: secondo la ''Sharia'', o legge islamica, ai non-musulmani di ogni livello viene negata la considerazione concessa ai musulmani, poiché "Dio non ama i miscredenti" ([https://sufi.it/il-sacro-corano/3-surat-al-imran/ Corano 3:32]). Naturalmente, contrariamente alla visione nazista secondo cui un non-ariano non può diventare ariano, l'Islam insegna che, in linea di principio, qualsiasi non-musulmano può diventare musulmano. Quando si tratta di odio verso gli ebrei, tuttavia, il moderno jihadismo islamico ha più in comune con l'ideologia nazista che con l'insegnamento musulmano tradizionale. "Proprio come il [[w:Partito del Giovane Egitto|movimento del Giovane Egitto]] prese a prestito dal ''Nationalsozialistische Deutsche Arbeiterpartei (NSDAP)''", osserva [[:en:w:Laurent Murawiec|Laurent Murawiec]], "così il movimento islamista radicale nel suo complesso [prese a prestito] il suo razzismo e antisemitismo. Questo includeva il sostegno alla filosofia nazista [e] la propaganda ferocemente antiebraica nella stampa di partito. [Così] gli estremisti islamici acquisirono la perversa forma moderna di razzismo, razzismo biologico e teoria razziale".<ref>Laurent Murawiec, ''The Mind of Jihad'' (Cambridge, UK: Cambridge University Press, 2008), 255 – mia trad.</ref> In questa forma specificamente razzista di odio verso gli ebrei, in cui la razza non è solo una categoria biologica ma anche metafisica, i jihadisti non solo sono paralleli ai nazisti, ma li imitano.
Sayyid Qutb, l'ideologo più influente dei Fratelli Musulmani e del jihadismo islamico, sosteneva che "gli ebrei erano ''per natura'' determinati a combattere la Verità di Allah e a seminare corruzione e confusione",<ref>Citato in Ronald L. Nettler, ''Past Trials and Present Tribulations: A Muslim Fundamentalist’s View of the Jews'' (Oxford, UK: Pergamon, 1987), 35; corsivo aggiunto.</ref> che la "passione degli ebrei di controllare gli altri" era una "forza trainante del loro ''carattere nazionale''"<ref>''Ibid.'', 37–38; corsivo aggiunto.</ref> e che "la causa più profonda dell'odio ebraico per l'Islam era la ''malevola natura ebraica''".<ref>''Ibid.'', 44; corsivo aggiunto.</ref> Come i nazisti, che comprendevano che il male ebraico risiedeva nell'essenza ebraica, l'obiettivo dei jihadisti "is not simply to morally delegitimize Israel as a Jewish State and a national entity in the Middle East, but to dehumanize Judaism and the Jewish people as such".<ref>Kenneth R. Timmerman, ''Preachers of Hate: Islam and the War on America'' (New York: Three Rivers Press, 2004), 63.</ref> Una volta disumanizzato, l'ebreo è facilmente considerato malvagio. Una volta considerati malvagi, agli ebrei non può essere concessa la stessa possibilità di conversione che è aperta al resto dell'umanità. In quanto fonte di ogni male, gli ebrei possono solo essere sradicati.
Mentre il Führer si nascondeva nel suo bunker e si preparava al suicidio, scrisse il suo ultimo testamento politico. Concluse le sue ultime parole scritte con un appello al mondo affinché continuasse a "resistere senza pietà all'avvelenatore di tutte le nazioni, l'ebraismo internazionale",<ref>Citato in David Welch, ''Hitler'' (London: UCL Press, 1998), 97.</ref> un appello ascoltato con la massima attenzione e sistematicità dai jihadisti islamici. Ai nostri fini, ci concentreremo su uno dei gruppi jihadisti più noti al mondo, il [[w:Hamas|Movimento Islamico di Resistenza (Harakat al-Muqawama al-Islamiya)]], più comunemente noto con l'acronimo [[w:Hamas|Hamas]]. Prima di passare ad Hamas, tuttavia, è necessario spendere qualche parola sulla [[w:Fratelli Musulmani|Fratellanza Musulmana]] da cui Hamas ha origine e su [[w:Amin al-Husseini|Haj Amin al-Husseini]], la chiave dei legami che uniscono Hitler ad Hamas.
=== Fratellanza Musulmana: il canale chiave ===
Fondamentale per l'adesione jihadista all'antisemitismo nazista è la Fratellanza Musulmana. Nel marzo del 1928 Hasan al-Banna e altri cinque fondarono la Fratellanza e ne redassero il credo: "Allah è il nostro obiettivo. Il Profeta è la nostra guida. Il Corano è la nostra legge. Jihad è la nostra via. La morte al servizio di Allah è il nostro desiderio più alto". Ispirato da Hitler, al-Banna affermò di aver imparato dal Führer il potere della propaganda nella lotta contro gli ebrei,<ref>Hasan al-Banna, ''Five Tracts of Hasan al-Banna: A Selection from the Majmuat Rasail al-Imam al-Shahid Hasan al-Banna'', trad. Charles Wendell (Berkeley: University of California Press, 1978), 45–46.</ref> come mezzo non di persuasione ma di incitamento, l'istigazione all'odio contro gli ebrei.<ref>Hitler, ''Mein Kampf'', 632.</ref> Con l'ascesa della Fratellanza, [[w:Bernard Lewis|Bernard Lewis]] (1916-2018) osserva:
{{citazione|To an astonishing degree the ideas, literature, even the crudest inventions of the Nazis and their predecessors have, so to speak, been internalized and Islamicized. The major themes – the ''Protocols'', the invented Talmud quotations, ritual murder, the hatred of mankind, the Masonic and the rest of the conspiracy theories, poisoning the wells and taking over the world – remain; but they are given an Islamic, even a Quranic twist.|Bernard Lewis, ''Semites and Anti-Semites: An Inquiry into Conflict and Prejudice'' (New York: W. W. Norton, 1986), 267}}
Un'opera che dimostra la precoce influenza dei nazisti sui jihadisti è ''Escape from Baghdad'' (1938) di [[:en:w:Carl Raswan|Carl Raswan]]. Viaggiatore tedesco celebre ai suoi tempi, Raswan riferì di aver incontrato intensi sentimenti filo-nazisti tra gli arabi, che gli dissero: "Stiamo imparando da Mussolini e Hitler".<ref>Carl Raswan, ''Escape from Baghdad'', ediz. facsimile (New York: George Olms, 1978), 137.</ref> E così fecero. Ispirati dai nazisti, i jihadisti di tutta la regione non solo imitarono la forma tedesca di odio verso gli ebrei, ma la amplificarono.
[[:en:w:Łukasz Hirszowicz|Łukasz Hirszowicz]] sottolinea che la collaborazione arabo-nazista non avvenne solo a livello politico e militare, ma soprattutto a livello ideologico: più che a un processo di imitazione, osserviamo un processo di inculcazione ed elaborazione. In una visita a Berlino nel 1937, "Dr. Said Abdel-Fattah Iman of the Damascus Arab Club proposed, inter alia, to promote National Socialist ideology among the Arabs and Muslims generally".<ref>Lukasz Hirszowicz, ''The Third Reich and the Arab East'' (London: Routledge & Kegan Paul, 1966), 35–36.</ref> Nel maggio 1937, "on the occasion of the observance of Mohammed’s birth, German and Italian flags were displayed [in Palestine] as well as portraits of Hitler and Mussolini".<ref>''Ibid.'', 27.</ref> Assistendo a una tale dimostrazione di sostegno musulmano all’agenda nazista, il 1° giugno 1937, il ministro degli Esteri tedesco, [[w:Konstantin von Neurath|Konstantin von Neurath]] (1873–1956), dichiarò che la Germania "ha interesse a rafforzare il mondo arabo come contrappeso contro un possibile aumento di potere dell’ebraismo mondiale".<ref>''Ibid.'', 30.</ref> Confermando che l’odio per gli ebrei costituiva il legame comune tra tedeschi e musulmani, l’edizione del 9 gennaio 1938 del quotidiano arabo ''Al-Jamia al-Islamiyya'' commentò: "Molti arabi considerano la Germania un'amica degli arabi. Questa amicizia è forse il risultato dell'odio tedesco per gli ebrei".<ref>''Ibid.'', 42.</ref> Più tardi quello stesso anno, il 16 ottobre, il ''New York Times'' pubblicò un articolo di Harold Callender, il quale riportava: "the Nazi press this week gave vent to an outburst of sympathy for the Arabs in Palestine who were reported to be forming a ‘free corps’ on the Sudeten German model, in order to ‘fight against Judaism.’".<ref>Joseph B. Schechtman, ''The Mufti and the Fuehrer: The Rise and Fall of Haj Amin el-Husseini'' (New York: Thomas Yoseloff, 1965), 81.</ref> L'uso del termine ''free corps'' è un ovvio riferimento ai ''Freikorps'', un gruppo di tedeschi disillusi del dopoguerra da cui emerse il Partito Nazista nel 1920. Qui vediamo il passaggio dal parallelismo all'influenza: ancora una volta, non solo i Fratelli e gli altri musulmani imitavano i tedeschi, ma stavano anche imparando da loro.
=== Il jihadista nazista ===
=== Il PLO jihadista nazista ===
=== L’eredità nazista dell’antisemitismo jihadista ===
=== Cosa significa? ===
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== Note ==
{{Vedi anche|Serie delle interpretazioni|Serie misticismo ebraico|Serie maimonidea|Serie letteratura moderna|Serie dei sentimenti}}
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[[Categoria:Connessioni|Capitolo 8]]
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{{Immagine grande|Yellow Badge.jpg|750px|Questa immagine contiene i nomi di {{FORMATNUM:1692}} vittime della [[Shoah]], dal database centrale dello [[w:Yad Vashem|Yad Vashem]]. Il ragazzo nell'immagine è tratto dalla famosa fotografia del [[c:File:Stroop Report - Warsaw Ghetto Uprising 06.jpg|Ghetto di Varsavia]]}}
== Jihadismo islamico: l'eredità dell'antisemitismo nazista ==
La Prima guerra mondiale fu una catastrofe globale. Lasciò l'umanità inondata da un mare di sangue, disperazione, vuoto e caos. La devastazione non risiedeva solo nel numero senza precedenti di vittime – fino a 22 milioni di morti e 23 milioni di feriti – ma anche nel radicale capovolgimento della realtà stessa. L'umanità aveva assunto una capacità di uccidere mai vista prima, i preconcetti sulla decenza umana crollarono e ogni nozione di progresso razionale e morale fu mandata completamente in bancarotta. La sofferenza diffusa, sia fisica che spirituale, era percepita non solo come orribile, ma anche come priva di significato. Come spiegare un così profondo e universale sconvolgimento di verità, comprensione e valori? Ma con gli ebrei, ovviamente! È tutto qui, ne ''I Protocolli dei Savi di Sion'', la cui diffusione divenne virale all'indomani della Prima guerra mondiale, con l'edizione in lingua tedesca pubblicata nel 1919, l'edizione in lingua inglese negli Stati Uniti e in Gran Bretagna nel 1920,<ref>[[w:Yehuda Bauer|Yehuda Bauer]], ''A History of the Holocaust'', ediz. riv. (New York: Franklin Watts, 2002), 53.</ref> e la traduzione in lingua araba nel 1921.<ref>Cfr. [[:en:w:Binjamin W. Segel|Binjamin W. Segel]], ''A Lie and a Libel: The History of The Protocols of the Elders of Zion'', trad. & cur. [[:en:w:Richard S. Levy|Richard S. Levy]] (Lincoln: University of Nebraska Press, 1995), xii.</ref> Poiché la devastazione e l'orrore erano globali, l'antisemitismo assunse una portata globale. Non solo gli ebrei erano odiati localmente, ma ora erano visti come una minaccia autenticamente universale, cosmica. E il rimedio doveva essere altrettanto universale.
Assumendo dimensioni globali, l'odio millenario verso gli ebrei assunse presto un aspetto sterminazionista che divenne un principio fondamentale del nazionalsocialismo: non si poteva essere nazisti senza abbracciare questa direttiva fondamentale dello sterminio. Non poteva esserci altra soluzione alla minaccia cosmica rappresentata dagli ebrei e dall'ebraismo se non questa Soluzione Finale. Già nel 1922 Adolf Hitler dichiarò a un giornalista tedesco di nome Josef Hell: "Una volta al potere, il mio primo e principale compito sarà l'annientamento degli ebrei".<ref>Citato in Stephen E. Atkins, ''Holocaust Denial as an International Movement'' (Westport, CT: Praeger, 2009), 29.</ref> Dieci anni dopo, disse a Hermann Rauschning (1887-1982) che la sua missione nella vita come Führer era quella di distruggere il "Dio tirannico degli ebrei" e i Suoi "Dieci Comandamenti che negano la vita".<ref>Citato in Dennis Prager e Joseph Telushkin, ''Why the Jews? The Reason for Antisemitism'' (New York: Simon & Schuster, 2003), 16.</ref> L'oggetto dello sterminio nazista, quindi, non erano solo gli ebrei, ma anche l'insegnamento e la testimonianza dell'ebraismo – il Santo Stesso – che gli ebrei portano nel mondo. Qui ci rendiamo conto di cosa è ''anti-'' nell'antisemita nazista, e anche di cosa l'antisemita sterminazionista, nazista o jihadista, cerca di sterminare nello sterminio degli ebrei.
Abbiamo notato che al centro della tradizione ebraica che i nazisti si proponevano di sradicare c'è una certa comprensione dell'essere umano; in effetti, l'attacco a Dio assume sempre la forma di un attacco alla nozione stessa di essere umano. Al centro dell'ebraismo c'è la visione che l'essere umano sia l'inserimento di qualcosa di più grande di tutto ciò che esiste nel mezzo di tutto ciò che esiste. Pertanto, un essere umano non è riducibile alle casualità di razza, genere, cultura o etnia; né l'essere umano è giustificato dalla ragione, dalla determinazione o dal potere. Creato a immagine e somiglianza del Santo, ''ogni'' essere umano ospita la presenza del Santo, che santifica tutto l'essere da oltre l'essere. Egli o Ella santifica ciascuno e tutti attraverso il comandamento assoluto di amare l’''altro'' essere umano, il prossimo e lo straniero allo stesso modo. ''Ogni'' essere umano, inoltre, è mio simile: tutta l'umanità è interrelata, fisicamente attraverso Adamo e metafisicamente attraverso il Creatore. Né un caso naturale né un credo ideologico possono determinare la sacralità di tale relazione, e nessun insegnamento potrebbe essere più ostile al nazionalsocialismo o al jihadismo islamico. Il primo afferma che non vi è alcun legame tra ariano e non-ariano, e il secondo insiste sul fatto che non vi è alcun legame tra credente e noncredente, men che meno tra i credenti e i "figli di maiali e scimmie", come il Profeta descrive gli ebrei (cfr. [https://sufi.it/il-sacro-corano/5-surat-al-maida/ Corano 5:60]). L'ariano è l'essere umano perfetto, separato da tutta l'umanità, giustificato da una volontà di potenza che trascende i comandamenti "che negano la vita" venuti nel mondo attraverso gli ebrei. Allo stesso modo, al credente jihadista è garantito un posto in paradiso, e tutti coloro che rifiutano la vera fede dell'Islam vengono consegnati al Fuoco ([https://sufi.it/il-sacro-corano/3-surat-al-imran/ Corano 3:131]).
Più che una categoria biologica o antropologica, la "razza" per i nazisti è una categoria ''metafisica''. Nell'ideologia nazista la nozione di razza non è riducibile al colore della pelle o alla fisionomia; piuttosto, è una categoria ideologica in cui corpo e anima, biologia ed essere, si fondono in un tutt'uno. La categoria ha un nome: ''Rassenseele''. Spiegando il concetto nazista di ''Rassenseele'' o "razza-anima", [[w:Alfred Rosenberg|Alfred Rosenberg]] scrive: "Anima significa razza vista dall'interno. E, viceversa, razza è l'esteriorizzazione dell'anima".<ref>Alfred Rosenberg, ''Race and Race History and Other Essays'', ed. Robert Pais (New York: Harper & Row, 1974), 34.</ref> Se la razza può essere vista dall'interno, allora non è riducibile a nessuna manifestazione esteriore come il colore della pelle o la consistenza dei capelli; è ''concettuale'' e quindi un'astrazione. "Questo atteggiamento eroico [del nazionalsocialismo]", afferma Rosenberg, "si discosta dalla ''singola'' ma ''assolutamente'' decisiva ammissione, ''vale a dire dall'ammissione che sangue e carattere, razza e anima sono semplicemente designazioni diverse per la stessa entità''".<ref>Citato in Max Weinreich, ''Hitler’s Professors: The Part of Scholarship in Germany’s Crimes Against the Jewish People'' (New Haven, CT: Yale University Press, 1999), 26.</ref> Se il carattere e l'anima degli ebrei sono nel loro sangue, allora lo è anche l'ebraismo, o almeno l'inclinazione verso l'ebraismo. Pertanto, la minaccia ebraica all'umanità "non cambierebbe", spiega Rosenberg, "se l'ebreo negasse il Talmud, perché il carattere nazionale, che rimane lo stesso, continuerebbe a rappresentare un punto di vista altrettanto inflessibile e dogmatico in altri ambiti".<ref>Rosenberg, ''Race and Race History'', 183.</ref> Con il carattere nel sangue e il sangue nell'anima, l'ebreo rappresenta una minaccia ''essenziale'' all’''essenza'' ariana.
L'ebreo è, come dichiararono i nazisti, la malattia che minaccia il corpo dell'umanità dall'interno, il che rende l'ebreo una minaccia ''patologica''. Nel 1935 la rivista dell'Associazione dei Medici Tedeschi affermava: "Proprio come il corpo umano non assorbe i germi della tubercolosi nel suo organismo generale, così una società naturale e omogenea non può assorbire gli ebrei nella sua associazione organica".<ref>Citato in H. H. Ben-Sasson, ed., ''A History of the Jewish People'' (Cambridge: Harvard University Press, 1976), 1019.</ref> Allo stesso modo, il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, prese in prestito la metafora di Hitler sugli ebrei e l'ebraismo come malattia,<ref>Adolf Hitler, ''Mein Kampf'', trad. Ralph Manheim (Boston, MA: Houghton Mifflin, 1971),233.</ref> affermando che gli ebrei sono una "crescita cancerosa e un microbo dannoso, un'entità senza confini".<ref>Hassan Nasrallah, ''Voice of Hezbollah: The Statements of Sayyed Hassan Nasrallah'', trad. Ellen Khouri, ed. Nicholas Noe (London: Verso, 2007), 189.</ref> Ogni ebreo è portatore del contagio dell'ebraismo, quindi lo sterminio degli ebrei deve essere totale, il che conferisce una dimensione apocalittica alla lotta: se "l'ebreo è vittorioso sugli altri popoli del mondo", dichiarò Hitler, "la sua corona sarà la corona funebre dell'umanità".<ref>Hitler, ''Mein Kampf'', 65.</ref> Nella lotta dei nazisti contro gli ebrei e l'ebraismo, Hitler, come i jihadisti, è il salvatore dell'umanità, che muove guerra a un male satanico. Si tratta, infatti, di una guerra santa condotta contro il Dio satanico degli ebrei.
La natura metafisica della nozione nazista di razza-anima rende la categoria di ''Rassenseele'' molto meno estranea e persino gradita all'Islam. Mentre l'Islam rifiuta il razzismo basato sul colore, predica una certa segregazione basata sul credo: secondo la ''Sharia'', o legge islamica, ai non-musulmani di ogni livello viene negata la considerazione concessa ai musulmani, poiché "Dio non ama i miscredenti" ([https://sufi.it/il-sacro-corano/3-surat-al-imran/ Corano 3:32]). Naturalmente, contrariamente alla visione nazista secondo cui un non-ariano non può diventare ariano, l'Islam insegna che, in linea di principio, qualsiasi non-musulmano può diventare musulmano. Quando si tratta di odio verso gli ebrei, tuttavia, il moderno jihadismo islamico ha più in comune con l'ideologia nazista che con l'insegnamento musulmano tradizionale. "Proprio come il [[w:Partito del Giovane Egitto|movimento del Giovane Egitto]] prese a prestito dal ''Nationalsozialistische Deutsche Arbeiterpartei (NSDAP)''", osserva [[:en:w:Laurent Murawiec|Laurent Murawiec]], "così il movimento islamista radicale nel suo complesso [prese a prestito] il suo razzismo e antisemitismo. Questo includeva il sostegno alla filosofia nazista [e] la propaganda ferocemente antiebraica nella stampa di partito. [Così] gli estremisti islamici acquisirono la perversa forma moderna di razzismo, razzismo biologico e teoria razziale".<ref>Laurent Murawiec, ''The Mind of Jihad'' (Cambridge, UK: Cambridge University Press, 2008), 255 – mia trad.</ref> In questa forma specificamente razzista di odio verso gli ebrei, in cui la razza non è solo una categoria biologica ma anche metafisica, i jihadisti non solo sono paralleli ai nazisti, ma li imitano.
Sayyid Qutb, l'ideologo più influente dei Fratelli Musulmani e del jihadismo islamico, sosteneva che "gli ebrei erano ''per natura'' determinati a combattere la Verità di Allah e a seminare corruzione e confusione",<ref>Citato in Ronald L. Nettler, ''Past Trials and Present Tribulations: A Muslim Fundamentalist’s View of the Jews'' (Oxford, UK: Pergamon, 1987), 35; corsivo aggiunto.</ref> che la "passione degli ebrei di controllare gli altri" era una "forza trainante del loro ''carattere nazionale''"<ref>''Ibid.'', 37–38; corsivo aggiunto.</ref> e che "la causa più profonda dell'odio ebraico per l'Islam era la ''malevola natura ebraica''".<ref>''Ibid.'', 44; corsivo aggiunto.</ref> Come i nazisti, che comprendevano che il male ebraico risiedeva nell'essenza ebraica, l'obiettivo dei jihadisti "is not simply to morally delegitimize Israel as a Jewish State and a national entity in the Middle East, but to dehumanize Judaism and the Jewish people as such".<ref>Kenneth R. Timmerman, ''Preachers of Hate: Islam and the War on America'' (New York: Three Rivers Press, 2004), 63.</ref> Una volta disumanizzato, l'ebreo è facilmente considerato malvagio. Una volta considerati malvagi, agli ebrei non può essere concessa la stessa possibilità di conversione che è aperta al resto dell'umanità. In quanto fonte di ogni male, gli ebrei possono solo essere sradicati.
Mentre il Führer si nascondeva nel suo bunker e si preparava al suicidio, scrisse il suo ultimo testamento politico. Concluse le sue ultime parole scritte con un appello al mondo affinché continuasse a "resistere senza pietà all'avvelenatore di tutte le nazioni, l'ebraismo internazionale",<ref>Citato in David Welch, ''Hitler'' (London: UCL Press, 1998), 97.</ref> un appello ascoltato con la massima attenzione e sistematicità dai jihadisti islamici. Ai nostri fini, ci concentreremo su uno dei gruppi jihadisti più noti al mondo, il [[w:Hamas|Movimento Islamico di Resistenza (Harakat al-Muqawama al-Islamiya)]], più comunemente noto con l'acronimo [[w:Hamas|Hamas]]. Prima di passare ad Hamas, tuttavia, è necessario spendere qualche parola sulla [[w:Fratelli Musulmani|Fratellanza Musulmana]] da cui Hamas ha origine e su [[w:Amin al-Husseini|Haj Amin al-Husseini]], la chiave dei legami che uniscono Hitler ad Hamas.
=== Fratellanza Musulmana: il canale chiave ===
Fondamentale per l'adesione jihadista all'antisemitismo nazista è la Fratellanza Musulmana. Nel marzo del 1928 Hasan al-Banna e altri cinque fondarono la Fratellanza e ne redassero il credo: "Allah è il nostro obiettivo. Il Profeta è la nostra guida. Il Corano è la nostra legge. Jihad è la nostra via. La morte al servizio di Allah è il nostro desiderio più alto". Ispirato da Hitler, al-Banna affermò di aver imparato dal Führer il potere della propaganda nella lotta contro gli ebrei,<ref>Hasan al-Banna, ''Five Tracts of Hasan al-Banna: A Selection from the Majmuat Rasail al-Imam al-Shahid Hasan al-Banna'', trad. Charles Wendell (Berkeley: University of California Press, 1978), 45–46.</ref> come mezzo non di persuasione ma di incitamento, l'istigazione all'odio contro gli ebrei.<ref>Hitler, ''Mein Kampf'', 632.</ref> Con l'ascesa della Fratellanza, [[w:Bernard Lewis|Bernard Lewis]] (1916-2018) osserva:
{{citazione|To an astonishing degree the ideas, literature, even the crudest inventions of the Nazis and their predecessors have, so to speak, been internalized and Islamicized. The major themes – the ''Protocols'', the invented Talmud quotations, ritual murder, the hatred of mankind, the Masonic and the rest of the conspiracy theories, poisoning the wells and taking over the world – remain; but they are given an Islamic, even a Quranic twist.|Bernard Lewis, ''Semites and Anti-Semites: An Inquiry into Conflict and Prejudice'' (New York: W. W. Norton, 1986), 267}}
Un'opera che dimostra la precoce influenza dei nazisti sui jihadisti è ''Escape from Baghdad'' (1938) di [[:en:w:Carl Raswan|Carl Raswan]]. Viaggiatore tedesco celebre ai suoi tempi, Raswan riferì di aver incontrato intensi sentimenti filo-nazisti tra gli arabi, che gli dissero: "Stiamo imparando da Mussolini e Hitler".<ref>Carl Raswan, ''Escape from Baghdad'', ediz. facsimile (New York: George Olms, 1978), 137.</ref> E così fecero. Ispirati dai nazisti, i jihadisti di tutta la regione non solo imitarono la forma tedesca di odio verso gli ebrei, ma la amplificarono.
[[:en:w:Łukasz Hirszowicz|Łukasz Hirszowicz]] sottolinea che la collaborazione arabo-nazista non avvenne solo a livello politico e militare, ma soprattutto a livello ideologico: più che a un processo di imitazione, osserviamo un processo di inculcazione ed elaborazione. In una visita a Berlino nel 1937, "Dr. Said Abdel-Fattah Iman of the Damascus Arab Club proposed, inter alia, to promote National Socialist ideology among the Arabs and Muslims generally".<ref>Lukasz Hirszowicz, ''The Third Reich and the Arab East'' (London: Routledge & Kegan Paul, 1966), 35–36.</ref> Nel maggio 1937, "on the occasion of the observance of Mohammed’s birth, German and Italian flags were displayed [in Palestine] as well as portraits of Hitler and Mussolini".<ref>''Ibid.'', 27.</ref> Assistendo a una tale dimostrazione di sostegno musulmano all’agenda nazista, il 1° giugno 1937, il ministro degli Esteri tedesco, [[w:Konstantin von Neurath|Konstantin von Neurath]] (1873–1956), dichiarò che la Germania "ha interesse a rafforzare il mondo arabo come contrappeso contro un possibile aumento di potere dell’ebraismo mondiale".<ref>''Ibid.'', 30.</ref> Confermando che l’odio per gli ebrei costituiva il legame comune tra tedeschi e musulmani, l’edizione del 9 gennaio 1938 del quotidiano arabo ''Al-Jamia al-Islamiyya'' commentò: "Molti arabi considerano la Germania un'amica degli arabi. Questa amicizia è forse il risultato dell'odio tedesco per gli ebrei".<ref>''Ibid.'', 42.</ref> Più tardi quello stesso anno, il 16 ottobre, il ''New York Times'' pubblicò un articolo di Harold Callender, il quale riportava: "the Nazi press this week gave vent to an outburst of sympathy for the Arabs in Palestine who were reported to be forming a ‘free corps’ on the Sudeten German model, in order to ‘fight against Judaism.’".<ref>Joseph B. Schechtman, ''The Mufti and the Fuehrer: The Rise and Fall of Haj Amin el-Husseini'' (New York: Thomas Yoseloff, 1965), 81.</ref> L'uso del termine ''free corps'' è un ovvio riferimento ai ''Freikorps'', un gruppo di tedeschi disillusi del dopoguerra da cui emerse il Partito Nazista nel 1920. Qui vediamo il passaggio dal parallelismo all'influenza: ancora una volta, non solo i Fratelli e gli altri musulmani imitavano i tedeschi, ma stavano anche imparando da loro.
"The close and at times active relationship that developed between Nazi Germany and sections of the Arab leadership, in the years from 1933 to 1945", scrive Lewis, "was due not to a German attempt to win over the Arabs but rather to a series of Arab approaches to the Germans".<ref>Lewis, ''Semites and Anti-Semites'', 140.</ref> Le unità militari jihadiste adottarono la marcia a passo d'oca, come anche il saluto nazista, e continuano a usarli ancora oggi, come testimoniano le scene dei raduni di Hezbollah e delle parate militari iraniane. I primi telegrammi di congratulazioni a Hitler per la sua nomina a Cancelliere, il 30 gennaio 1933, provenivano da arabi musulmani. Quando le Leggi di Norimberga furono approvate il 15 settembre 1935 e i nazisti iniziarono a confiscare le proprietà ebraiche, ricevettero altri telegrammi simili da tutto il mondo arabo islamico. Se i nazisti continuarono a consentire e persino a incoraggiare l'emigrazione ebraica in Palestina, fu perché erano convinti che gli arabi li avrebbero sterminati.<ref>Cfr. Timmerman, ''Preachers of Hate'', 104.</ref>
Con l'avvento della [[w:Grande rivolta araba|Rivolta Araba in Palestina]] nel 1936-39, la Fratellanza inviò le proprie unità militari in Palestina e il numero dei suoi membri aumentò da 800 a oltre 2000. Dal 1935 in poi, inviarono delegazioni ai raduni nazisti a Norimberga. Nel 1938 guidarono manifestazioni contro gli ebrei egiziani e tennero la Conferenza Parlamentare per i Paesi Arabi e Musulmani al Cairo, dove distribuirono traduzioni in arabo del ''Mein Kampf'' e dei ''Protocolli dei Savi di Sion''. Nel 1939 la Fratellanza bombardò una sinagoga del Cairo e alcune case di ebrei. Con lo scoppio della guerra, i nazisti godettero del loro pieno appoggio. Nel 1941 [[w:Anwar al-Sadat|Anwar Sadat]] si unì all'organizzazione militare della Fratellanza e nel 1943 fu arrestato come spia nazista. Quando [[w:Fārūq I d'Egitto|re Farouk]] concesse asilo al criminale di guerra nazista Haj Amin al-Husseini il 20 giugno 1946, al-Banna e la Fratellanza acclamarono l'ex Mufti di Gerusalemme come un eroe e un grande jihadista. Infatti, al-Banna dichiarò che "in Berlin he [al-Husseini] had been carrying out jihad [just as the Nazis had done]".<ref>Citato in Matthias Küntzel, ''Jihad and Jew-Hatred: Islamism, Nazism and the Roots of 9/11'', trad. Colin Meade (New York: Telos Press, 2007), 46.</ref> Al-Husseini incontrò anche Sayyid Qutb, l'uomo che sarebbe diventato il più influente ideologo jihadista della Fratellanza. In al-Husseini, quindi, abbiamo una chiave importante per trasmettere l'eredità dell'antisemitismo nazista al jihadismo islamico.
=== Il jihadista nazista ===
=== Il PLO jihadista nazista ===
=== L’eredità nazista dell’antisemitismo jihadista ===
=== Cosa significa? ===
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== Note ==
{{Vedi anche|Serie delle interpretazioni|Serie misticismo ebraico|Serie maimonidea|Serie letteratura moderna|Serie dei sentimenti}}
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[[Categoria:Connessioni|Capitolo 8]]
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{{Immagine grande|Yellow Badge.jpg|750px|Questa immagine contiene i nomi di {{FORMATNUM:1692}} vittime della [[Shoah]], dal database centrale dello [[w:Yad Vashem|Yad Vashem]]. Il ragazzo nell'immagine è tratto dalla famosa fotografia del [[c:File:Stroop Report - Warsaw Ghetto Uprising 06.jpg|Ghetto di Varsavia]]}}
== Jihadismo islamico: l'eredità dell'antisemitismo nazista ==
La Prima guerra mondiale fu una catastrofe globale. Lasciò l'umanità inondata da un mare di sangue, disperazione, vuoto e caos. La devastazione non risiedeva solo nel numero senza precedenti di vittime – fino a 22 milioni di morti e 23 milioni di feriti – ma anche nel radicale capovolgimento della realtà stessa. L'umanità aveva assunto una capacità di uccidere mai vista prima, i preconcetti sulla decenza umana crollarono e ogni nozione di progresso razionale e morale fu mandata completamente in bancarotta. La sofferenza diffusa, sia fisica che spirituale, era percepita non solo come orribile, ma anche come priva di significato. Come spiegare un così profondo e universale sconvolgimento di verità, comprensione e valori? Ma con gli ebrei, ovviamente! È tutto qui, ne ''I Protocolli dei Savi di Sion'', la cui diffusione divenne virale all'indomani della Prima guerra mondiale, con l'edizione in lingua tedesca pubblicata nel 1919, l'edizione in lingua inglese negli Stati Uniti e in Gran Bretagna nel 1920,<ref>[[w:Yehuda Bauer|Yehuda Bauer]], ''A History of the Holocaust'', ediz. riv. (New York: Franklin Watts, 2002), 53.</ref> e la traduzione in lingua araba nel 1921.<ref>Cfr. [[:en:w:Binjamin W. Segel|Binjamin W. Segel]], ''A Lie and a Libel: The History of The Protocols of the Elders of Zion'', trad. & cur. [[:en:w:Richard S. Levy|Richard S. Levy]] (Lincoln: University of Nebraska Press, 1995), xii.</ref> Poiché la devastazione e l'orrore erano globali, l'antisemitismo assunse una portata globale. Non solo gli ebrei erano odiati localmente, ma ora erano visti come una minaccia autenticamente universale, cosmica. E il rimedio doveva essere altrettanto universale.
Assumendo dimensioni globali, l'odio millenario verso gli ebrei assunse presto un aspetto sterminazionista che divenne un principio fondamentale del nazionalsocialismo: non si poteva essere nazisti senza abbracciare questa direttiva fondamentale dello sterminio. Non poteva esserci altra soluzione alla minaccia cosmica rappresentata dagli ebrei e dall'ebraismo se non questa Soluzione Finale. Già nel 1922 Adolf Hitler dichiarò a un giornalista tedesco di nome Josef Hell: "Una volta al potere, il mio primo e principale compito sarà l'annientamento degli ebrei".<ref>Citato in Stephen E. Atkins, ''Holocaust Denial as an International Movement'' (Westport, CT: Praeger, 2009), 29.</ref> Dieci anni dopo, disse a Hermann Rauschning (1887-1982) che la sua missione nella vita come Führer era quella di distruggere il "Dio tirannico degli ebrei" e i Suoi "Dieci Comandamenti che negano la vita".<ref>Citato in Dennis Prager e Joseph Telushkin, ''Why the Jews? The Reason for Antisemitism'' (New York: Simon & Schuster, 2003), 16.</ref> L'oggetto dello sterminio nazista, quindi, non erano solo gli ebrei, ma anche l'insegnamento e la testimonianza dell'ebraismo – il Santo Stesso – che gli ebrei portano nel mondo. Qui ci rendiamo conto di cosa è ''anti-'' nell'antisemita nazista, e anche di cosa l'antisemita sterminazionista, nazista o jihadista, cerca di sterminare nello sterminio degli ebrei.
Abbiamo notato che al centro della tradizione ebraica che i nazisti si proponevano di sradicare c'è una certa comprensione dell'essere umano; in effetti, l'attacco a Dio assume sempre la forma di un attacco alla nozione stessa di essere umano. Al centro dell'ebraismo c'è la visione che l'essere umano sia l'inserimento di qualcosa di più grande di tutto ciò che esiste nel mezzo di tutto ciò che esiste. Pertanto, un essere umano non è riducibile alle casualità di razza, genere, cultura o etnia; né l'essere umano è giustificato dalla ragione, dalla determinazione o dal potere. Creato a immagine e somiglianza del Santo, ''ogni'' essere umano ospita la presenza del Santo, che santifica tutto l'essere da oltre l'essere. Egli o Ella santifica ciascuno e tutti attraverso il comandamento assoluto di amare l’''altro'' essere umano, il prossimo e lo straniero allo stesso modo. ''Ogni'' essere umano, inoltre, è mio simile: tutta l'umanità è interrelata, fisicamente attraverso Adamo e metafisicamente attraverso il Creatore. Né un caso naturale né un credo ideologico possono determinare la sacralità di tale relazione, e nessun insegnamento potrebbe essere più ostile al nazionalsocialismo o al jihadismo islamico. Il primo afferma che non vi è alcun legame tra ariano e non-ariano, e il secondo insiste sul fatto che non vi è alcun legame tra credente e noncredente, men che meno tra i credenti e i "figli di maiali e scimmie", come il Profeta descrive gli ebrei (cfr. [https://sufi.it/il-sacro-corano/5-surat-al-maida/ Corano 5:60]). L'ariano è l'essere umano perfetto, separato da tutta l'umanità, giustificato da una volontà di potenza che trascende i comandamenti "che negano la vita" venuti nel mondo attraverso gli ebrei. Allo stesso modo, al credente jihadista è garantito un posto in paradiso, e tutti coloro che rifiutano la vera fede dell'Islam vengono consegnati al Fuoco ([https://sufi.it/il-sacro-corano/3-surat-al-imran/ Corano 3:131]).
Più che una categoria biologica o antropologica, la "razza" per i nazisti è una categoria ''metafisica''. Nell'ideologia nazista la nozione di razza non è riducibile al colore della pelle o alla fisionomia; piuttosto, è una categoria ideologica in cui corpo e anima, biologia ed essere, si fondono in un tutt'uno. La categoria ha un nome: ''Rassenseele''. Spiegando il concetto nazista di ''Rassenseele'' o "razza-anima", [[w:Alfred Rosenberg|Alfred Rosenberg]] scrive: "Anima significa razza vista dall'interno. E, viceversa, razza è l'esteriorizzazione dell'anima".<ref>Alfred Rosenberg, ''Race and Race History and Other Essays'', ed. Robert Pais (New York: Harper & Row, 1974), 34.</ref> Se la razza può essere vista dall'interno, allora non è riducibile a nessuna manifestazione esteriore come il colore della pelle o la consistenza dei capelli; è ''concettuale'' e quindi un'astrazione. "Questo atteggiamento eroico [del nazionalsocialismo]", afferma Rosenberg, "si discosta dalla ''singola'' ma ''assolutamente'' decisiva ammissione, ''vale a dire dall'ammissione che sangue e carattere, razza e anima sono semplicemente designazioni diverse per la stessa entità''".<ref>Citato in Max Weinreich, ''Hitler’s Professors: The Part of Scholarship in Germany’s Crimes Against the Jewish People'' (New Haven, CT: Yale University Press, 1999), 26.</ref> Se il carattere e l'anima degli ebrei sono nel loro sangue, allora lo è anche l'ebraismo, o almeno l'inclinazione verso l'ebraismo. Pertanto, la minaccia ebraica all'umanità "non cambierebbe", spiega Rosenberg, "se l'ebreo negasse il Talmud, perché il carattere nazionale, che rimane lo stesso, continuerebbe a rappresentare un punto di vista altrettanto inflessibile e dogmatico in altri ambiti".<ref>Rosenberg, ''Race and Race History'', 183.</ref> Con il carattere nel sangue e il sangue nell'anima, l'ebreo rappresenta una minaccia ''essenziale'' all’''essenza'' ariana.
L'ebreo è, come dichiararono i nazisti, la malattia che minaccia il corpo dell'umanità dall'interno, il che rende l'ebreo una minaccia ''patologica''. Nel 1935 la rivista dell'Associazione dei Medici Tedeschi affermava: "Proprio come il corpo umano non assorbe i germi della tubercolosi nel suo organismo generale, così una società naturale e omogenea non può assorbire gli ebrei nella sua associazione organica".<ref>Citato in H. H. Ben-Sasson, ed., ''A History of the Jewish People'' (Cambridge: Harvard University Press, 1976), 1019.</ref> Allo stesso modo, il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, prese in prestito la metafora di Hitler sugli ebrei e l'ebraismo come malattia,<ref>Adolf Hitler, ''Mein Kampf'', trad. Ralph Manheim (Boston, MA: Houghton Mifflin, 1971),233.</ref> affermando che gli ebrei sono una "crescita cancerosa e un microbo dannoso, un'entità senza confini".<ref>Hassan Nasrallah, ''Voice of Hezbollah: The Statements of Sayyed Hassan Nasrallah'', trad. Ellen Khouri, ed. Nicholas Noe (London: Verso, 2007), 189.</ref> Ogni ebreo è portatore del contagio dell'ebraismo, quindi lo sterminio degli ebrei deve essere totale, il che conferisce una dimensione apocalittica alla lotta: se "l'ebreo è vittorioso sugli altri popoli del mondo", dichiarò Hitler, "la sua corona sarà la corona funebre dell'umanità".<ref>Hitler, ''Mein Kampf'', 65.</ref> Nella lotta dei nazisti contro gli ebrei e l'ebraismo, Hitler, come i jihadisti, è il salvatore dell'umanità, che muove guerra a un male satanico. Si tratta, infatti, di una guerra santa condotta contro il Dio satanico degli ebrei.
La natura metafisica della nozione nazista di razza-anima rende la categoria di ''Rassenseele'' molto meno estranea e persino gradita all'Islam. Mentre l'Islam rifiuta il razzismo basato sul colore, predica una certa segregazione basata sul credo: secondo la ''Sharia'', o legge islamica, ai non-musulmani di ogni livello viene negata la considerazione concessa ai musulmani, poiché "Dio non ama i miscredenti" ([https://sufi.it/il-sacro-corano/3-surat-al-imran/ Corano 3:32]). Naturalmente, contrariamente alla visione nazista secondo cui un non-ariano non può diventare ariano, l'Islam insegna che, in linea di principio, qualsiasi non-musulmano può diventare musulmano. Quando si tratta di odio verso gli ebrei, tuttavia, il moderno jihadismo islamico ha più in comune con l'ideologia nazista che con l'insegnamento musulmano tradizionale. "Proprio come il [[w:Partito del Giovane Egitto|movimento del Giovane Egitto]] prese a prestito dal ''Nationalsozialistische Deutsche Arbeiterpartei (NSDAP)''", osserva [[:en:w:Laurent Murawiec|Laurent Murawiec]], "così il movimento islamista radicale nel suo complesso [prese a prestito] il suo razzismo e antisemitismo. Questo includeva il sostegno alla filosofia nazista [e] la propaganda ferocemente antiebraica nella stampa di partito. [Così] gli estremisti islamici acquisirono la perversa forma moderna di razzismo, razzismo biologico e teoria razziale".<ref>Laurent Murawiec, ''The Mind of Jihad'' (Cambridge, UK: Cambridge University Press, 2008), 255 – mia trad.</ref> In questa forma specificamente razzista di odio verso gli ebrei, in cui la razza non è solo una categoria biologica ma anche metafisica, i jihadisti non solo sono paralleli ai nazisti, ma li imitano.
Sayyid Qutb, l'ideologo più influente dei Fratelli Musulmani e del jihadismo islamico, sosteneva che "gli ebrei erano ''per natura'' determinati a combattere la Verità di Allah e a seminare corruzione e confusione",<ref>Citato in Ronald L. Nettler, ''Past Trials and Present Tribulations: A Muslim Fundamentalist’s View of the Jews'' (Oxford, UK: Pergamon, 1987), 35; corsivo aggiunto.</ref> che la "passione degli ebrei di controllare gli altri" era una "forza trainante del loro ''carattere nazionale''"<ref>''Ibid.'', 37–38; corsivo aggiunto.</ref> e che "la causa più profonda dell'odio ebraico per l'Islam era la ''malevola natura ebraica''".<ref>''Ibid.'', 44; corsivo aggiunto.</ref> Come i nazisti, che comprendevano che il male ebraico risiedeva nell'essenza ebraica, l'obiettivo dei jihadisti "is not simply to morally delegitimize Israel as a Jewish State and a national entity in the Middle East, but to dehumanize Judaism and the Jewish people as such".<ref>Kenneth R. Timmerman, ''Preachers of Hate: Islam and the War on America'' (New York: Three Rivers Press, 2004), 63.</ref> Una volta disumanizzato, l'ebreo è facilmente considerato malvagio. Una volta considerati malvagi, agli ebrei non può essere concessa la stessa possibilità di conversione che è aperta al resto dell'umanità. In quanto fonte di ogni male, gli ebrei possono solo essere sradicati.
Mentre il Führer si nascondeva nel suo bunker e si preparava al suicidio, scrisse il suo ultimo testamento politico. Concluse le sue ultime parole scritte con un appello al mondo affinché continuasse a "resistere senza pietà all'avvelenatore di tutte le nazioni, l'ebraismo internazionale",<ref>Citato in David Welch, ''Hitler'' (London: UCL Press, 1998), 97.</ref> un appello ascoltato con la massima attenzione e sistematicità dai jihadisti islamici. Ai nostri fini, ci concentreremo su uno dei gruppi jihadisti più noti al mondo, il [[w:Hamas|Movimento Islamico di Resistenza (Harakat al-Muqawama al-Islamiya)]], più comunemente noto con l'acronimo [[w:Hamas|Hamas]]. Prima di passare ad Hamas, tuttavia, è necessario spendere qualche parola sulla [[w:Fratelli Musulmani|Fratellanza Musulmana]] da cui Hamas ha origine e su [[w:Amin al-Husseini|Haj Amin al-Husseini]], la chiave dei legami che uniscono Hitler ad Hamas.
=== Fratellanza Musulmana: il canale chiave ===
Fondamentale per l'adesione jihadista all'antisemitismo nazista è la Fratellanza Musulmana. Nel marzo del 1928 Hasan al-Banna e altri cinque fondarono la Fratellanza e ne redassero il credo: "Allah è il nostro obiettivo. Il Profeta è la nostra guida. Il Corano è la nostra legge. Jihad è la nostra via. La morte al servizio di Allah è il nostro desiderio più alto". Ispirato da Hitler, al-Banna affermò di aver imparato dal Führer il potere della propaganda nella lotta contro gli ebrei,<ref>Hasan al-Banna, ''Five Tracts of Hasan al-Banna: A Selection from the Majmuat Rasail al-Imam al-Shahid Hasan al-Banna'', trad. Charles Wendell (Berkeley: University of California Press, 1978), 45–46.</ref> come mezzo non di persuasione ma di incitamento, l'istigazione all'odio contro gli ebrei.<ref>Hitler, ''Mein Kampf'', 632.</ref> Con l'ascesa della Fratellanza, [[w:Bernard Lewis|Bernard Lewis]] (1916-2018) osserva:
{{citazione|To an astonishing degree the ideas, literature, even the crudest inventions of the Nazis and their predecessors have, so to speak, been internalized and Islamicized. The major themes – the ''Protocols'', the invented Talmud quotations, ritual murder, the hatred of mankind, the Masonic and the rest of the conspiracy theories, poisoning the wells and taking over the world – remain; but they are given an Islamic, even a Quranic twist.|Bernard Lewis, ''Semites and Anti-Semites: An Inquiry into Conflict and Prejudice'' (New York: W. W. Norton, 1986), 267}}
Un'opera che dimostra la precoce influenza dei nazisti sui jihadisti è ''Escape from Baghdad'' (1938) di [[:en:w:Carl Raswan|Carl Raswan]]. Viaggiatore tedesco celebre ai suoi tempi, Raswan riferì di aver incontrato intensi sentimenti filo-nazisti tra gli arabi, che gli dissero: "Stiamo imparando da Mussolini e Hitler".<ref>Carl Raswan, ''Escape from Baghdad'', ediz. facsimile (New York: George Olms, 1978), 137.</ref> E così fecero. Ispirati dai nazisti, i jihadisti di tutta la regione non solo imitarono la forma tedesca di odio verso gli ebrei, ma la amplificarono.
[[:en:w:Łukasz Hirszowicz|Łukasz Hirszowicz]] sottolinea che la collaborazione arabo-nazista non avvenne solo a livello politico e militare, ma soprattutto a livello ideologico: più che a un processo di imitazione, osserviamo un processo di inculcazione ed elaborazione. In una visita a Berlino nel 1937, "Dr. Said Abdel-Fattah Iman of the Damascus Arab Club proposed, inter alia, to promote National Socialist ideology among the Arabs and Muslims generally".<ref>Lukasz Hirszowicz, ''The Third Reich and the Arab East'' (London: Routledge & Kegan Paul, 1966), 35–36.</ref> Nel maggio 1937, "on the occasion of the observance of Mohammed’s birth, German and Italian flags were displayed [in Palestine] as well as portraits of Hitler and Mussolini".<ref>''Ibid.'', 27.</ref> Assistendo a una tale dimostrazione di sostegno musulmano all’agenda nazista, il 1° giugno 1937, il ministro degli Esteri tedesco, [[w:Konstantin von Neurath|Konstantin von Neurath]] (1873–1956), dichiarò che la Germania "ha interesse a rafforzare il mondo arabo come contrappeso contro un possibile aumento di potere dell’ebraismo mondiale".<ref>''Ibid.'', 30.</ref> Confermando che l’odio per gli ebrei costituiva il legame comune tra tedeschi e musulmani, l’edizione del 9 gennaio 1938 del quotidiano arabo ''Al-Jamia al-Islamiyya'' commentò: "Molti arabi considerano la Germania un'amica degli arabi. Questa amicizia è forse il risultato dell'odio tedesco per gli ebrei".<ref>''Ibid.'', 42.</ref> Più tardi quello stesso anno, il 16 ottobre, il ''New York Times'' pubblicò un articolo di Harold Callender, il quale riportava: "the Nazi press this week gave vent to an outburst of sympathy for the Arabs in Palestine who were reported to be forming a ‘free corps’ on the Sudeten German model, in order to ‘fight against Judaism.’".<ref>Joseph B. Schechtman, ''The Mufti and the Fuehrer: The Rise and Fall of Haj Amin el-Husseini'' (New York: Thomas Yoseloff, 1965), 81.</ref> L'uso del termine ''free corps'' è un ovvio riferimento ai ''Freikorps'', un gruppo di tedeschi disillusi del dopoguerra da cui emerse il Partito Nazista nel 1920. Qui vediamo il passaggio dal parallelismo all'influenza: ancora una volta, non solo i Fratelli e gli altri musulmani imitavano i tedeschi, ma stavano anche imparando da loro.
"The close and at times active relationship that developed between Nazi Germany and sections of the Arab leadership, in the years from 1933 to 1945", scrive Lewis, "was due not to a German attempt to win over the Arabs but rather to a series of Arab approaches to the Germans".<ref>Lewis, ''Semites and Anti-Semites'', 140.</ref> Le unità militari jihadiste adottarono la marcia a passo d'oca, come anche il saluto nazista, e continuano a usarli ancora oggi, come testimoniano le scene dei raduni di Hezbollah e delle parate militari iraniane. I primi telegrammi di congratulazioni a Hitler per la sua nomina a Cancelliere, il 30 gennaio 1933, provenivano da arabi musulmani. Quando le Leggi di Norimberga furono approvate il 15 settembre 1935 e i nazisti iniziarono a confiscare le proprietà ebraiche, ricevettero altri telegrammi simili da tutto il mondo arabo islamico. Se i nazisti continuarono a consentire e persino a incoraggiare l'emigrazione ebraica in Palestina, fu perché erano convinti che gli arabi li avrebbero sterminati.<ref>Cfr. Timmerman, ''Preachers of Hate'', 104.</ref>
Con l'avvento della [[w:Grande rivolta araba|Rivolta Araba in Palestina]] nel 1936-39, la Fratellanza inviò le proprie unità militari in Palestina e il numero dei suoi membri aumentò da 800 a oltre 2000. Dal 1935 in poi, inviarono delegazioni ai raduni nazisti a Norimberga. Nel 1938 guidarono manifestazioni contro gli ebrei egiziani e tennero la Conferenza Parlamentare per i Paesi Arabi e Musulmani al Cairo, dove distribuirono traduzioni in arabo del ''Mein Kampf'' e dei ''Protocolli dei Savi di Sion''. Nel 1939 la Fratellanza bombardò una sinagoga del Cairo e alcune case di ebrei. Con lo scoppio della guerra, i nazisti godettero del loro pieno appoggio. Nel 1941 [[w:Anwar al-Sadat|Anwar Sadat]] si unì all'organizzazione militare della Fratellanza e nel 1943 fu arrestato come spia nazista. Quando [[w:Fārūq I d'Egitto|re Farouk]] concesse asilo al criminale di guerra nazista Haj Amin al-Husseini il 20 giugno 1946, al-Banna e la Fratellanza acclamarono l'ex Mufti di Gerusalemme come un eroe e un grande jihadista. Infatti, al-Banna dichiarò che "in Berlin he [al-Husseini] had been carrying out jihad [just as the Nazis had done]".<ref>Citato in Matthias Küntzel, ''Jihad and Jew-Hatred: Islamism, Nazism and the Roots of 9/11'', trad. Colin Meade (New York: Telos Press, 2007), 46.</ref> Al-Husseini incontrò anche Sayyid Qutb, l'uomo che sarebbe diventato il più influente ideologo jihadista della Fratellanza. In al-Husseini, quindi, abbiamo una chiave importante per trasmettere l'eredità dell'antisemitismo nazista al jihadismo islamico.
=== Il jihadista nazista ===
Haj Amin al-Husseini salì al potere grazie a un atto di pacificazione britannico, dopo essere stato processato in contumacia e riconosciuto colpevole di aver incitato alle rivolte in Palestina nel 1920; nel tentativo di calmare la popolazione araba, il governatore del mandato britannico [[w:Herbert Samuel|Herbert Samuel]] (1870-1963) lo nominò Mufti di Gerusalemme l'8 maggio 1921. Tra le prime azioni del neo-nominato Mufti ci fu una dichiarazione di jihad contro gli inglesi e gli ebrei.<ref>David G. Dalin e John F. Rothman, ''Icon of Evil: Hitler’s Mufti and the Rise of Radical Islam'' (New York: Random House, 2008), 131.</ref> Il 31 marzo 1933, effettuò la sua prima visita ufficiale al nuovo console generale nazista tedesco Heinrich Wolff a Gerusalemme. Nel 1935 incontrò per la prima volta Abdul Rahman al-Banna, fratello di Hasan al-Banna; iniziò così una relazione a lungo termine tra il Mufti e la Fratellanza Musulmana. Hirszowicz sostiene che l'ideologia dei Fratelli Musulmani "svolse un ruolo importante nella rivolta palestinese del 1936-39".<ref>Hirszowicz, ''The Third Reich and the Arab East'', 13.</ref> Il Mufti aveva un rapporto così stretto con i nazisti che questi gli fornirono fondi per scatenare la rivolta araba del 1936-39. [[:en:w:Matthias Küntzel|Matthias Küntzel]] osserva che la rivolta "si svolse sullo sfondo della svastica; le organizzazioni giovanili... sfilavano come ‘naziscout’ e i bambini arabi si salutavano con il saluto nazista".<ref>Matthias Küntzel, "National Socialism and Anti-Semitism in the Arab World", ''Jewish Political Studies Review 17 (Spring 2005)''.</ref> Per scongiurare l'idea che l'antisemitismo, fondamento del nazionalsocialismo, potesse includere gli arabi, il Ministero degli Esteri tedesco dichiarò nel 1936 che "le leggi razziali di Norimberga sono rivolte solo agli ebrei"<ref>Jeffrey Herf, ''Nazi Propaganda for the Arab World'' (New Haven, CT: Yale University Press, 2009), 19.</ref> e non agli arabi. Il 2 ottobre 1937, al-Husseini incontrò il vice di Adolf Eichmann, Herbert Hagen, per discutere di ulteriori modi in cui il Mufti avrebbe potuto contribuire agli obiettivi nazisti contro gli ebrei in Medio Oriente. Il 13 ottobre, nuovamente ricercato dagli inglesi per aver incitato alla rivolta araba, al-Husseini fuggì dalla Palestina.
Due anni dopo, ormai ufficialmente al soldo dei nazisti, al-Husseini stabilì una base operativa a Baghdad, dove il 3 aprile 1941 guidò un colpo di stato contro il governo iracheno sostenuto dagli inglesi. Il 9 maggio, in un discorso radiofonico, annunciò una jihad contro gli inglesi e gli ebrei.<ref>Schechtman, ''The Mufti and the Fuehrer'', 110.</ref> Entro la fine di maggio, tuttavia, gli inglesi avevano represso il colpo di stato. Al-Husseini fuggì a Teheran, ma non prima di aver organizzato il massacro di 600 ebrei a Baghdad il 1° giugno 1941, in un'azione nota come Farhud.<ref>Lewis, ''Semites and Anti-Semites'', 158.</ref> Da Teheran il Mufti si recò a Roma, e da Roma a Berlino, dove ebbe il suo primo incontro con il Führer il 28 novembre 1941. E scrisse nelle sue memorie:
{{citazione|Our fundamental condition for cooperating with Germany was a free hand to eradicate every last Jew from Palestine and the Arab world. I asked Hitler for an explicit undertaking to allow us to solve the Jewish problem in a manner befitting our national and racial aspirations and according to the scientific methods innovated by Germany in the handling of its Jews. The answer I got was: “The Jews are yours.”|Citato in Ami Isseroff e Peter Fitzgerald-Morris, "The Iraq Coup Attempt of 1941, the Mufti, and the Farhud", ''Mideast Web''}}
Ancora una volta scopriamo il legame tra nazionalsocialismo e jihadismo islamico, sia come influenza che come affinità.
Poco dopo il suo incontro con Hitler, al-Husseini incontrò Eichmann, che gli comunicò il piano per la "Soluzione Finale della Questione Ebraica in Europa",<ref>Klaus Gensicke, ''Der Mufti von Jerusalem, Amin el-Husseini, und die Nationalsozialisten'' (Frankfurt am Main: Peter Lang, 1988), 165; mia trad.</ref> un piano che ben si adattava non solo al desiderio di al-Husseini di annientare gli ebrei, ma anche al suo obiettivo di Mufti di portare la salvezza a tutti i veri credenti dell'Islam, poiché aveva sempre predicato che uccidere gli ebrei compiace Allah ed è essenziale per la salvezza. Se compiace Allah, allora per Hamas e altri jihadisti islamici, uccidere gli ebrei non significa "liberare la Palestina", cacciare un "oppressore" o persino vendicarsi. Si tratta di servire Dio, ed è inevitabile. Proprio come un nazista non può essere un vero nazista senza assassinare ebrei, così un jihadista islamico non può essere un vero jihadista senza assassinare ebrei. Il biglietto per il paradiso del jihadista è un ebreo morto. Perché un ebreo morto compiace Allah.
=== Il PLO jihadista nazista ===
=== L’eredità nazista dell’antisemitismo jihadista ===
=== Cosa significa? ===
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== Note ==
{{Vedi anche|Serie delle interpretazioni|Serie misticismo ebraico|Serie maimonidea|Serie letteratura moderna|Serie dei sentimenti}}
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[[Categoria:Connessioni|Capitolo 8]]
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{{Immagine grande|Yellow Badge.jpg|750px|Questa immagine contiene i nomi di {{FORMATNUM:1692}} vittime della [[Shoah]], dal database centrale dello [[w:Yad Vashem|Yad Vashem]]. Il ragazzo nell'immagine è tratto dalla famosa fotografia del [[c:File:Stroop Report - Warsaw Ghetto Uprising 06.jpg|Ghetto di Varsavia]]}}
== Jihadismo islamico: l'eredità dell'antisemitismo nazista ==
La Prima guerra mondiale fu una catastrofe globale. Lasciò l'umanità inondata da un mare di sangue, disperazione, vuoto e caos. La devastazione non risiedeva solo nel numero senza precedenti di vittime – fino a 22 milioni di morti e 23 milioni di feriti – ma anche nel radicale capovolgimento della realtà stessa. L'umanità aveva assunto una capacità di uccidere mai vista prima, i preconcetti sulla decenza umana crollarono e ogni nozione di progresso razionale e morale fu mandata completamente in bancarotta. La sofferenza diffusa, sia fisica che spirituale, era percepita non solo come orribile, ma anche come priva di significato. Come spiegare un così profondo e universale sconvolgimento di verità, comprensione e valori? Ma con gli ebrei, ovviamente! È tutto qui, ne ''I Protocolli dei Savi di Sion'', la cui diffusione divenne virale all'indomani della Prima guerra mondiale, con l'edizione in lingua tedesca pubblicata nel 1919, l'edizione in lingua inglese negli Stati Uniti e in Gran Bretagna nel 1920,<ref>[[w:Yehuda Bauer|Yehuda Bauer]], ''A History of the Holocaust'', ediz. riv. (New York: Franklin Watts, 2002), 53.</ref> e la traduzione in lingua araba nel 1921.<ref>Cfr. [[:en:w:Binjamin W. Segel|Binjamin W. Segel]], ''A Lie and a Libel: The History of The Protocols of the Elders of Zion'', trad. & cur. [[:en:w:Richard S. Levy|Richard S. Levy]] (Lincoln: University of Nebraska Press, 1995), xii.</ref> Poiché la devastazione e l'orrore erano globali, l'antisemitismo assunse una portata globale. Non solo gli ebrei erano odiati localmente, ma ora erano visti come una minaccia autenticamente universale, cosmica. E il rimedio doveva essere altrettanto universale.
Assumendo dimensioni globali, l'odio millenario verso gli ebrei assunse presto un aspetto sterminazionista che divenne un principio fondamentale del nazionalsocialismo: non si poteva essere nazisti senza abbracciare questa direttiva fondamentale dello sterminio. Non poteva esserci altra soluzione alla minaccia cosmica rappresentata dagli ebrei e dall'ebraismo se non questa Soluzione Finale. Già nel 1922 Adolf Hitler dichiarò a un giornalista tedesco di nome Josef Hell: "Una volta al potere, il mio primo e principale compito sarà l'annientamento degli ebrei".<ref>Citato in Stephen E. Atkins, ''Holocaust Denial as an International Movement'' (Westport, CT: Praeger, 2009), 29.</ref> Dieci anni dopo, disse a Hermann Rauschning (1887-1982) che la sua missione nella vita come Führer era quella di distruggere il "Dio tirannico degli ebrei" e i Suoi "Dieci Comandamenti che negano la vita".<ref>Citato in Dennis Prager e Joseph Telushkin, ''Why the Jews? The Reason for Antisemitism'' (New York: Simon & Schuster, 2003), 16.</ref> L'oggetto dello sterminio nazista, quindi, non erano solo gli ebrei, ma anche l'insegnamento e la testimonianza dell'ebraismo – il Santo Stesso – che gli ebrei portano nel mondo. Qui ci rendiamo conto di cosa è ''anti-'' nell'antisemita nazista, e anche di cosa l'antisemita sterminazionista, nazista o jihadista, cerca di sterminare nello sterminio degli ebrei.
Abbiamo notato che al centro della tradizione ebraica che i nazisti si proponevano di sradicare c'è una certa comprensione dell'essere umano; in effetti, l'attacco a Dio assume sempre la forma di un attacco alla nozione stessa di essere umano. Al centro dell'ebraismo c'è la visione che l'essere umano sia l'inserimento di qualcosa di più grande di tutto ciò che esiste nel mezzo di tutto ciò che esiste. Pertanto, un essere umano non è riducibile alle casualità di razza, genere, cultura o etnia; né l'essere umano è giustificato dalla ragione, dalla determinazione o dal potere. Creato a immagine e somiglianza del Santo, ''ogni'' essere umano ospita la presenza del Santo, che santifica tutto l'essere da oltre l'essere. Egli o Ella santifica ciascuno e tutti attraverso il comandamento assoluto di amare l’''altro'' essere umano, il prossimo e lo straniero allo stesso modo. ''Ogni'' essere umano, inoltre, è mio simile: tutta l'umanità è interrelata, fisicamente attraverso Adamo e metafisicamente attraverso il Creatore. Né un caso naturale né un credo ideologico possono determinare la sacralità di tale relazione, e nessun insegnamento potrebbe essere più ostile al nazionalsocialismo o al jihadismo islamico. Il primo afferma che non vi è alcun legame tra ariano e non-ariano, e il secondo insiste sul fatto che non vi è alcun legame tra credente e noncredente, men che meno tra i credenti e i "figli di maiali e scimmie", come il Profeta descrive gli ebrei (cfr. [https://sufi.it/il-sacro-corano/5-surat-al-maida/ Corano 5:60]). L'ariano è l'essere umano perfetto, separato da tutta l'umanità, giustificato da una volontà di potenza che trascende i comandamenti "che negano la vita" venuti nel mondo attraverso gli ebrei. Allo stesso modo, al credente jihadista è garantito un posto in paradiso, e tutti coloro che rifiutano la vera fede dell'Islam vengono consegnati al Fuoco ([https://sufi.it/il-sacro-corano/3-surat-al-imran/ Corano 3:131]).
Più che una categoria biologica o antropologica, la "razza" per i nazisti è una categoria ''metafisica''. Nell'ideologia nazista la nozione di razza non è riducibile al colore della pelle o alla fisionomia; piuttosto, è una categoria ideologica in cui corpo e anima, biologia ed essere, si fondono in un tutt'uno. La categoria ha un nome: ''Rassenseele''. Spiegando il concetto nazista di ''Rassenseele'' o "razza-anima", [[w:Alfred Rosenberg|Alfred Rosenberg]] scrive: "Anima significa razza vista dall'interno. E, viceversa, razza è l'esteriorizzazione dell'anima".<ref>Alfred Rosenberg, ''Race and Race History and Other Essays'', ed. Robert Pais (New York: Harper & Row, 1974), 34.</ref> Se la razza può essere vista dall'interno, allora non è riducibile a nessuna manifestazione esteriore come il colore della pelle o la consistenza dei capelli; è ''concettuale'' e quindi un'astrazione. "Questo atteggiamento eroico [del nazionalsocialismo]", afferma Rosenberg, "si discosta dalla ''singola'' ma ''assolutamente'' decisiva ammissione, ''vale a dire dall'ammissione che sangue e carattere, razza e anima sono semplicemente designazioni diverse per la stessa entità''".<ref>Citato in Max Weinreich, ''Hitler’s Professors: The Part of Scholarship in Germany’s Crimes Against the Jewish People'' (New Haven, CT: Yale University Press, 1999), 26.</ref> Se il carattere e l'anima degli ebrei sono nel loro sangue, allora lo è anche l'ebraismo, o almeno l'inclinazione verso l'ebraismo. Pertanto, la minaccia ebraica all'umanità "non cambierebbe", spiega Rosenberg, "se l'ebreo negasse il Talmud, perché il carattere nazionale, che rimane lo stesso, continuerebbe a rappresentare un punto di vista altrettanto inflessibile e dogmatico in altri ambiti".<ref>Rosenberg, ''Race and Race History'', 183.</ref> Con il carattere nel sangue e il sangue nell'anima, l'ebreo rappresenta una minaccia ''essenziale'' all’''essenza'' ariana.
L'ebreo è, come dichiararono i nazisti, la malattia che minaccia il corpo dell'umanità dall'interno, il che rende l'ebreo una minaccia ''patologica''. Nel 1935 la rivista dell'Associazione dei Medici Tedeschi affermava: "Proprio come il corpo umano non assorbe i germi della tubercolosi nel suo organismo generale, così una società naturale e omogenea non può assorbire gli ebrei nella sua associazione organica".<ref>Citato in H. H. Ben-Sasson, ed., ''A History of the Jewish People'' (Cambridge: Harvard University Press, 1976), 1019.</ref> Allo stesso modo, il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, prese in prestito la metafora di Hitler sugli ebrei e l'ebraismo come malattia,<ref>Adolf Hitler, ''Mein Kampf'', trad. Ralph Manheim (Boston, MA: Houghton Mifflin, 1971),233.</ref> affermando che gli ebrei sono una "crescita cancerosa e un microbo dannoso, un'entità senza confini".<ref>Hassan Nasrallah, ''Voice of Hezbollah: The Statements of Sayyed Hassan Nasrallah'', trad. Ellen Khouri, ed. Nicholas Noe (London: Verso, 2007), 189.</ref> Ogni ebreo è portatore del contagio dell'ebraismo, quindi lo sterminio degli ebrei deve essere totale, il che conferisce una dimensione apocalittica alla lotta: se "l'ebreo è vittorioso sugli altri popoli del mondo", dichiarò Hitler, "la sua corona sarà la corona funebre dell'umanità".<ref>Hitler, ''Mein Kampf'', 65.</ref> Nella lotta dei nazisti contro gli ebrei e l'ebraismo, Hitler, come i jihadisti, è il salvatore dell'umanità, che muove guerra a un male satanico. Si tratta, infatti, di una guerra santa condotta contro il Dio satanico degli ebrei.
La natura metafisica della nozione nazista di razza-anima rende la categoria di ''Rassenseele'' molto meno estranea e persino gradita all'Islam. Mentre l'Islam rifiuta il razzismo basato sul colore, predica una certa segregazione basata sul credo: secondo la ''Sharia'', o legge islamica, ai non-musulmani di ogni livello viene negata la considerazione concessa ai musulmani, poiché "Dio non ama i miscredenti" ([https://sufi.it/il-sacro-corano/3-surat-al-imran/ Corano 3:32]). Naturalmente, contrariamente alla visione nazista secondo cui un non-ariano non può diventare ariano, l'Islam insegna che, in linea di principio, qualsiasi non-musulmano può diventare musulmano. Quando si tratta di odio verso gli ebrei, tuttavia, il moderno jihadismo islamico ha più in comune con l'ideologia nazista che con l'insegnamento musulmano tradizionale. "Proprio come il [[w:Partito del Giovane Egitto|movimento del Giovane Egitto]] prese a prestito dal ''Nationalsozialistische Deutsche Arbeiterpartei (NSDAP)''", osserva [[:en:w:Laurent Murawiec|Laurent Murawiec]], "così il movimento islamista radicale nel suo complesso [prese a prestito] il suo razzismo e antisemitismo. Questo includeva il sostegno alla filosofia nazista [e] la propaganda ferocemente antiebraica nella stampa di partito. [Così] gli estremisti islamici acquisirono la perversa forma moderna di razzismo, razzismo biologico e teoria razziale".<ref>Laurent Murawiec, ''The Mind of Jihad'' (Cambridge, UK: Cambridge University Press, 2008), 255 – mia trad.</ref> In questa forma specificamente razzista di odio verso gli ebrei, in cui la razza non è solo una categoria biologica ma anche metafisica, i jihadisti non solo sono paralleli ai nazisti, ma li imitano.
Sayyid Qutb, l'ideologo più influente dei Fratelli Musulmani e del jihadismo islamico, sosteneva che "gli ebrei erano ''per natura'' determinati a combattere la Verità di Allah e a seminare corruzione e confusione",<ref>Citato in Ronald L. Nettler, ''Past Trials and Present Tribulations: A Muslim Fundamentalist’s View of the Jews'' (Oxford, UK: Pergamon, 1987), 35; corsivo aggiunto.</ref> che la "passione degli ebrei di controllare gli altri" era una "forza trainante del loro ''carattere nazionale''"<ref>''Ibid.'', 37–38; corsivo aggiunto.</ref> e che "la causa più profonda dell'odio ebraico per l'Islam era la ''malevola natura ebraica''".<ref>''Ibid.'', 44; corsivo aggiunto.</ref> Come i nazisti, che comprendevano che il male ebraico risiedeva nell'essenza ebraica, l'obiettivo dei jihadisti "is not simply to morally delegitimize Israel as a Jewish State and a national entity in the Middle East, but to dehumanize Judaism and the Jewish people as such".<ref>Kenneth R. Timmerman, ''Preachers of Hate: Islam and the War on America'' (New York: Three Rivers Press, 2004), 63.</ref> Una volta disumanizzato, l'ebreo è facilmente considerato malvagio. Una volta considerati malvagi, agli ebrei non può essere concessa la stessa possibilità di conversione che è aperta al resto dell'umanità. In quanto fonte di ogni male, gli ebrei possono solo essere sradicati.
Mentre il Führer si nascondeva nel suo bunker e si preparava al suicidio, scrisse il suo ultimo testamento politico. Concluse le sue ultime parole scritte con un appello al mondo affinché continuasse a "resistere senza pietà all'avvelenatore di tutte le nazioni, l'ebraismo internazionale",<ref>Citato in David Welch, ''Hitler'' (London: UCL Press, 1998), 97.</ref> un appello ascoltato con la massima attenzione e sistematicità dai jihadisti islamici. Ai nostri fini, ci concentreremo su uno dei gruppi jihadisti più noti al mondo, il [[w:Hamas|Movimento Islamico di Resistenza (Harakat al-Muqawama al-Islamiya)]], più comunemente noto con l'acronimo [[w:Hamas|Hamas]]. Prima di passare ad Hamas, tuttavia, è necessario spendere qualche parola sulla [[w:Fratelli Musulmani|Fratellanza Musulmana]] da cui Hamas ha origine e su [[w:Amin al-Husseini|Haj Amin al-Husseini]], la chiave dei legami che uniscono Hitler ad Hamas.
=== Fratellanza Musulmana: il canale chiave ===
Fondamentale per l'adesione jihadista all'antisemitismo nazista è la Fratellanza Musulmana. Nel marzo del 1928 Hasan al-Banna e altri cinque fondarono la Fratellanza e ne redassero il credo: "Allah è il nostro obiettivo. Il Profeta è la nostra guida. Il Corano è la nostra legge. Jihad è la nostra via. La morte al servizio di Allah è il nostro desiderio più alto". Ispirato da Hitler, al-Banna affermò di aver imparato dal Führer il potere della propaganda nella lotta contro gli ebrei,<ref>Hasan al-Banna, ''Five Tracts of Hasan al-Banna: A Selection from the Majmuat Rasail al-Imam al-Shahid Hasan al-Banna'', trad. Charles Wendell (Berkeley: University of California Press, 1978), 45–46.</ref> come mezzo non di persuasione ma di incitamento, l'istigazione all'odio contro gli ebrei.<ref>Hitler, ''Mein Kampf'', 632.</ref> Con l'ascesa della Fratellanza, [[w:Bernard Lewis|Bernard Lewis]] (1916-2018) osserva:
{{citazione|To an astonishing degree the ideas, literature, even the crudest inventions of the Nazis and their predecessors have, so to speak, been internalized and Islamicized. The major themes – the ''Protocols'', the invented Talmud quotations, ritual murder, the hatred of mankind, the Masonic and the rest of the conspiracy theories, poisoning the wells and taking over the world – remain; but they are given an Islamic, even a Quranic twist.|Bernard Lewis, ''Semites and Anti-Semites: An Inquiry into Conflict and Prejudice'' (New York: W. W. Norton, 1986), 267}}
Un'opera che dimostra la precoce influenza dei nazisti sui jihadisti è ''Escape from Baghdad'' (1938) di [[:en:w:Carl Raswan|Carl Raswan]]. Viaggiatore tedesco celebre ai suoi tempi, Raswan riferì di aver incontrato intensi sentimenti filo-nazisti tra gli arabi, che gli dissero: "Stiamo imparando da Mussolini e Hitler".<ref>Carl Raswan, ''Escape from Baghdad'', ediz. facsimile (New York: George Olms, 1978), 137.</ref> E così fecero. Ispirati dai nazisti, i jihadisti di tutta la regione non solo imitarono la forma tedesca di odio verso gli ebrei, ma la amplificarono.
[[:en:w:Łukasz Hirszowicz|Łukasz Hirszowicz]] sottolinea che la collaborazione arabo-nazista non avvenne solo a livello politico e militare, ma soprattutto a livello ideologico: più che a un processo di imitazione, osserviamo un processo di inculcazione ed elaborazione. In una visita a Berlino nel 1937, "Dr. Said Abdel-Fattah Iman of the Damascus Arab Club proposed, inter alia, to promote National Socialist ideology among the Arabs and Muslims generally".<ref>Lukasz Hirszowicz, ''The Third Reich and the Arab East'' (London: Routledge & Kegan Paul, 1966), 35–36.</ref> Nel maggio 1937, "on the occasion of the observance of Mohammed’s birth, German and Italian flags were displayed [in Palestine] as well as portraits of Hitler and Mussolini".<ref>''Ibid.'', 27.</ref> Assistendo a una tale dimostrazione di sostegno musulmano all’agenda nazista, il 1° giugno 1937, il ministro degli Esteri tedesco, [[w:Konstantin von Neurath|Konstantin von Neurath]] (1873–1956), dichiarò che la Germania "ha interesse a rafforzare il mondo arabo come contrappeso contro un possibile aumento di potere dell’ebraismo mondiale".<ref>''Ibid.'', 30.</ref> Confermando che l’odio per gli ebrei costituiva il legame comune tra tedeschi e musulmani, l’edizione del 9 gennaio 1938 del quotidiano arabo ''Al-Jamia al-Islamiyya'' commentò: "Molti arabi considerano la Germania un'amica degli arabi. Questa amicizia è forse il risultato dell'odio tedesco per gli ebrei".<ref>''Ibid.'', 42.</ref> Più tardi quello stesso anno, il 16 ottobre, il ''New York Times'' pubblicò un articolo di Harold Callender, il quale riportava: "the Nazi press this week gave vent to an outburst of sympathy for the Arabs in Palestine who were reported to be forming a ‘free corps’ on the Sudeten German model, in order to ‘fight against Judaism.’".<ref>Joseph B. Schechtman, ''The Mufti and the Fuehrer: The Rise and Fall of Haj Amin el-Husseini'' (New York: Thomas Yoseloff, 1965), 81.</ref> L'uso del termine ''free corps'' è un ovvio riferimento ai ''Freikorps'', un gruppo di tedeschi disillusi del dopoguerra da cui emerse il Partito Nazista nel 1920. Qui vediamo il passaggio dal parallelismo all'influenza: ancora una volta, non solo i Fratelli e gli altri musulmani imitavano i tedeschi, ma stavano anche imparando da loro.
"The close and at times active relationship that developed between Nazi Germany and sections of the Arab leadership, in the years from 1933 to 1945", scrive Lewis, "was due not to a German attempt to win over the Arabs but rather to a series of Arab approaches to the Germans".<ref>Lewis, ''Semites and Anti-Semites'', 140.</ref> Le unità militari jihadiste adottarono la marcia a passo d'oca, come anche il saluto nazista, e continuano a usarli ancora oggi, come testimoniano le scene dei raduni di Hezbollah e delle parate militari iraniane. I primi telegrammi di congratulazioni a Hitler per la sua nomina a Cancelliere, il 30 gennaio 1933, provenivano da arabi musulmani. Quando le Leggi di Norimberga furono approvate il 15 settembre 1935 e i nazisti iniziarono a confiscare le proprietà ebraiche, ricevettero altri telegrammi simili da tutto il mondo arabo islamico. Se i nazisti continuarono a consentire e persino a incoraggiare l'emigrazione ebraica in Palestina, fu perché erano convinti che gli arabi li avrebbero sterminati.<ref>Cfr. Timmerman, ''Preachers of Hate'', 104.</ref>
Con l'avvento della [[w:Grande rivolta araba|Rivolta Araba in Palestina]] nel 1936-39, la Fratellanza inviò le proprie unità militari in Palestina e il numero dei suoi membri aumentò da 800 a oltre 2000. Dal 1935 in poi, inviarono delegazioni ai raduni nazisti a Norimberga. Nel 1938 guidarono manifestazioni contro gli ebrei egiziani e tennero la Conferenza Parlamentare per i Paesi Arabi e Musulmani al Cairo, dove distribuirono traduzioni in arabo del ''Mein Kampf'' e dei ''Protocolli dei Savi di Sion''. Nel 1939 la Fratellanza bombardò una sinagoga del Cairo e alcune case di ebrei. Con lo scoppio della guerra, i nazisti godettero del loro pieno appoggio. Nel 1941 [[w:Anwar al-Sadat|Anwar Sadat]] si unì all'organizzazione militare della Fratellanza e nel 1943 fu arrestato come spia nazista. Quando [[w:Fārūq I d'Egitto|re Farouk]] concesse asilo al criminale di guerra nazista Haj Amin al-Husseini il 20 giugno 1946, al-Banna e la Fratellanza acclamarono l'ex Mufti di Gerusalemme come un eroe e un grande jihadista. Infatti, al-Banna dichiarò che "in Berlin he [al-Husseini] had been carrying out jihad [just as the Nazis had done]".<ref>Citato in Matthias Küntzel, ''Jihad and Jew-Hatred: Islamism, Nazism and the Roots of 9/11'', trad. Colin Meade (New York: Telos Press, 2007), 46.</ref> Al-Husseini incontrò anche Sayyid Qutb, l'uomo che sarebbe diventato il più influente ideologo jihadista della Fratellanza. In al-Husseini, quindi, abbiamo una chiave importante per trasmettere l'eredità dell'antisemitismo nazista al jihadismo islamico.
=== Il jihadista nazista ===
Haj Amin al-Husseini salì al potere grazie a un atto di pacificazione britannico, dopo essere stato processato in contumacia e riconosciuto colpevole di aver incitato alle rivolte in Palestina nel 1920; nel tentativo di calmare la popolazione araba, il governatore del mandato britannico [[w:Herbert Samuel|Herbert Samuel]] (1870-1963) lo nominò Mufti di Gerusalemme l'8 maggio 1921. Tra le prime azioni del neo-nominato Mufti ci fu una dichiarazione di jihad contro gli inglesi e gli ebrei.<ref>David G. Dalin e John F. Rothman, ''Icon of Evil: Hitler’s Mufti and the Rise of Radical Islam'' (New York: Random House, 2008), 131.</ref> Il 31 marzo 1933, effettuò la sua prima visita ufficiale al nuovo console generale nazista tedesco Heinrich Wolff a Gerusalemme. Nel 1935 incontrò per la prima volta Abdul Rahman al-Banna, fratello di Hasan al-Banna; iniziò così una relazione a lungo termine tra il Mufti e la Fratellanza Musulmana. Hirszowicz sostiene che l'ideologia dei Fratelli Musulmani "svolse un ruolo importante nella rivolta palestinese del 1936-39".<ref>Hirszowicz, ''The Third Reich and the Arab East'', 13.</ref> Il Mufti aveva un rapporto così stretto con i nazisti che questi gli fornirono fondi per scatenare la rivolta araba del 1936-39. [[:en:w:Matthias Küntzel|Matthias Küntzel]] osserva che la rivolta "si svolse sullo sfondo della svastica; le organizzazioni giovanili... sfilavano come ‘naziscout’ e i bambini arabi si salutavano con il saluto nazista".<ref>Matthias Küntzel, "National Socialism and Anti-Semitism in the Arab World", ''Jewish Political Studies Review 17 (Spring 2005)''.</ref> Per scongiurare l'idea che l'antisemitismo, fondamento del nazionalsocialismo, potesse includere gli arabi, il Ministero degli Esteri tedesco dichiarò nel 1936 che "le leggi razziali di Norimberga sono rivolte solo agli ebrei"<ref>Jeffrey Herf, ''Nazi Propaganda for the Arab World'' (New Haven, CT: Yale University Press, 2009), 19.</ref> e non agli arabi. Il 2 ottobre 1937, al-Husseini incontrò il vice di Adolf Eichmann, Herbert Hagen, per discutere di ulteriori modi in cui il Mufti avrebbe potuto contribuire agli obiettivi nazisti contro gli ebrei in Medio Oriente. Il 13 ottobre, nuovamente ricercato dagli inglesi per aver incitato alla rivolta araba, al-Husseini fuggì dalla Palestina.
Due anni dopo, ormai ufficialmente al soldo dei nazisti, al-Husseini stabilì una base operativa a Baghdad, dove il 3 aprile 1941 guidò un colpo di stato contro il governo iracheno sostenuto dagli inglesi. Il 9 maggio, in un discorso radiofonico, annunciò una jihad contro gli inglesi e gli ebrei.<ref>Schechtman, ''The Mufti and the Fuehrer'', 110.</ref> Entro la fine di maggio, tuttavia, gli inglesi avevano represso il colpo di stato. Al-Husseini fuggì a Teheran, ma non prima di aver organizzato il massacro di 600 ebrei a Baghdad il 1° giugno 1941, in un'azione nota come Farhud.<ref>Lewis, ''Semites and Anti-Semites'', 158.</ref> Da Teheran il Mufti si recò a Roma, e da Roma a Berlino, dove ebbe il suo primo incontro con il Führer il 28 novembre 1941. E scrisse nelle sue memorie:
{{citazione|Our fundamental condition for cooperating with Germany was a free hand to eradicate every last Jew from Palestine and the Arab world. I asked Hitler for an explicit undertaking to allow us to solve the Jewish problem in a manner befitting our national and racial aspirations and according to the scientific methods innovated by Germany in the handling of its Jews. The answer I got was: “The Jews are yours.”|Citato in Ami Isseroff e Peter Fitzgerald-Morris, "The Iraq Coup Attempt of 1941, the Mufti, and the Farhud", ''Mideast Web''}}
Ancora una volta scopriamo il legame tra nazionalsocialismo e jihadismo islamico, sia come influenza che come affinità.
Poco dopo il suo incontro con Hitler, al-Husseini incontrò Eichmann, che gli comunicò il piano per la "Soluzione Finale della Questione Ebraica in Europa",<ref>Klaus Gensicke, ''Der Mufti von Jerusalem, Amin el-Husseini, und die Nationalsozialisten'' (Frankfurt am Main: Peter Lang, 1988), 165; mia trad.</ref> un piano che ben si adattava non solo al desiderio di al-Husseini di annientare gli ebrei, ma anche al suo obiettivo di Mufti di portare la salvezza a tutti i veri credenti dell'Islam, poiché aveva sempre predicato che uccidere gli ebrei compiace Allah ed è essenziale per la salvezza. Se compiace Allah, allora per Hamas e altri jihadisti islamici, uccidere gli ebrei non significa "liberare la Palestina", cacciare un "oppressore" o persino vendicarsi. Si tratta di servire Dio, ed è inevitabile. Proprio come un nazista non può essere un vero nazista senza assassinare ebrei, così un jihadista islamico non può essere un vero jihadista senza assassinare ebrei. Il biglietto per il paradiso del jihadista è un ebreo morto. Perché un ebreo morto compiace Allah.
Già nel gennaio del 1941, il ''Grossmufti'', come lo chiamavano i tedeschi, si era recato in Bosnia per convincere i leader musulmani che una divisione SS musulmana avrebbe portato onore e gloria ai seguaci dell'Islam. [[w:David Gil Dalin|David Dalin]] e [[:en:w:John Rothmann|John Rothmann]] stimano che al-Husseini abbia reclutato fino a {{FORMATNUM:100000}} musulmani per le unità di morte delle SS naziste.<ref>Dalin e Rothman, ''[[:en:w:Icon of Evil|Icon of Evil]]'', 55.</ref> Ogni battaglione di musulmani aveva il suo [[w:imam|imam]] e ogni reggimento il suo [[w:mullā|mullā]]. Il Mufti istituì una scuola per i mullā con sede a Dresda e li indottrinava sui legami essenziali tra nazisti e jihadisti, assicurando loro che "esistono notevoli somiglianze tra i principi islamici e quelli del nazionalsocialismo".<ref>Citato in Chuck Morse, ''The Nazi Connection to Islamic Terrorism'' (New York: iUniverse, 2003), 77.</ref> Il reclutamento del Mufti per la 13a Divisione Handschar delle Waffen-SS iniziò nel febbraio del 1943; con {{FORMATNUM:21065}} uomini, era la più grande delle unità di morte delle SS musulmane bosniache. In un discorso alle SS pronunciato l'11 gennaio 1944, "Himmler sostenne che il legame tra nazismo e Islam si fondava su valori comuni duraturi e sulla condivisione di nemici in guerra. Presentò inoltre Hitler come un dono inviato da Dio – e da Allah".<ref>Herf, ''Nazi Propaganda for the Arab World'', 200.</ref> Il comandante della Divisione Handschar, Karl-Gustav Sauberzweig, "riferì che le reclute musulmane adottavano volentieri la dottrina nazista e persino che ‘i musulmani, gli uomini delle SS nella Divisione e i civili stanno iniziando a vedere nel nostro Führer la missione di un secondo profeta’, cioè uno che segue Maometto".<ref>''Ibid.'', 201.</ref> Un'altra unità di sterminio delle SS di al-Husseini era la Divisione Skanderberg proveniente dall'Albania, con il suo Arabisches Freiheitskorps o "Corpo Arabo della Libertà" operativo in Macedonia. I musulmani che al-Husseini reclutò per le SS avrebbero svolto un ruolo fondamentale nel rendere i Balcani ''Judenrein'' nell'inverno 1943-4.<ref>Cfr. anche ''[[:en:w:Relations between Nazi Germany and the Arab world|Relations between Nazi Germany and the Arab world]]'' su en.wiki.</ref>
A seguito delle sue azioni omicide al servizio dei nazisti, al-Husseini si distinse per essere annoverato tra i criminali di guerra nazisti. Dopo aver trovato rifugio in Francia per un certo periodo, il 20 giugno 1946 si recò in Egitto, dove entrò a far parte della Fratellanza Musulmana. Nello stesso anno il Mufti prese sotto la sua ala protettrice il suo parente Yasser Arafat e chiamò un ex ufficiale di commando nazista per insegnare al suo protetto "i dettagli della guerriglia".<ref>David N. Bossie, “Yasser Arafat: Nazi Trained,” ''Washington Times'', 9 agosto 2002.</ref> Verso la fine della sua vita, nel 2002, Arafat affermò l'impatto decisivo che al-Husseini aveva sempre avuto su di lui.<ref>Cfr. Shlomo Ben-Ami, ''Scars of War, Wounds of Peace: The Israeli-Arab Tragedy'' (Oxford, UK: Oxford University Press, 2007), 214.</ref> Chuck Morse presenta una convincente argomentazione secondo cui "al- Husseini was himself most likely the true founder of the al-Fatah, . . . Arafat’s terror cell, . . . the nucleus of the PLO".<ref>Morse, ''The Nazi Connection to Islamic Terrorism'', 90.</ref> E così vediamo gli intricati legami che uniscono i nazisti alla Fratellanza Musulmana e all'Organizzazione per la Liberazione della Palestina. Poiché l'OLP e Hamas sarebbero diventati i nemici più immediati dello Stato ebraico, è opportuno spendere una parola sull'OLP.
=== Il PLO jihadista nazista ===
=== L’eredità nazista dell’antisemitismo jihadista ===
=== Cosa significa? ===
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== Note ==
{{Vedi anche|Serie delle interpretazioni|Serie misticismo ebraico|Serie maimonidea|Serie letteratura moderna|Serie dei sentimenti}}
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[[Categoria:Connessioni|Capitolo 8]]
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{{Immagine grande|Yellow Badge.jpg|750px|Questa immagine contiene i nomi di {{FORMATNUM:1692}} vittime della [[Shoah]], dal database centrale dello [[w:Yad Vashem|Yad Vashem]]. Il ragazzo nell'immagine è tratto dalla famosa fotografia del [[c:File:Stroop Report - Warsaw Ghetto Uprising 06.jpg|Ghetto di Varsavia]]}}
== Jihadismo islamico: l'eredità dell'antisemitismo nazista ==
La Prima guerra mondiale fu una catastrofe globale. Lasciò l'umanità inondata da un mare di sangue, disperazione, vuoto e caos. La devastazione non risiedeva solo nel numero senza precedenti di vittime – fino a 22 milioni di morti e 23 milioni di feriti – ma anche nel radicale capovolgimento della realtà stessa. L'umanità aveva assunto una capacità di uccidere mai vista prima, i preconcetti sulla decenza umana crollarono e ogni nozione di progresso razionale e morale fu mandata completamente in bancarotta. La sofferenza diffusa, sia fisica che spirituale, era percepita non solo come orribile, ma anche come priva di significato. Come spiegare un così profondo e universale sconvolgimento di verità, comprensione e valori? Ma con gli ebrei, ovviamente! È tutto qui, ne ''I Protocolli dei Savi di Sion'', la cui diffusione divenne virale all'indomani della Prima guerra mondiale, con l'edizione in lingua tedesca pubblicata nel 1919, l'edizione in lingua inglese negli Stati Uniti e in Gran Bretagna nel 1920,<ref>[[w:Yehuda Bauer|Yehuda Bauer]], ''A History of the Holocaust'', ediz. riv. (New York: Franklin Watts, 2002), 53.</ref> e la traduzione in lingua araba nel 1921.<ref>Cfr. [[:en:w:Binjamin W. Segel|Binjamin W. Segel]], ''A Lie and a Libel: The History of The Protocols of the Elders of Zion'', trad. & cur. [[:en:w:Richard S. Levy|Richard S. Levy]] (Lincoln: University of Nebraska Press, 1995), xii.</ref> Poiché la devastazione e l'orrore erano globali, l'antisemitismo assunse una portata globale. Non solo gli ebrei erano odiati localmente, ma ora erano visti come una minaccia autenticamente universale, cosmica. E il rimedio doveva essere altrettanto universale.
Assumendo dimensioni globali, l'odio millenario verso gli ebrei assunse presto un aspetto sterminazionista che divenne un principio fondamentale del nazionalsocialismo: non si poteva essere nazisti senza abbracciare questa direttiva fondamentale dello sterminio. Non poteva esserci altra soluzione alla minaccia cosmica rappresentata dagli ebrei e dall'ebraismo se non questa Soluzione Finale. Già nel 1922 Adolf Hitler dichiarò a un giornalista tedesco di nome Josef Hell: "Una volta al potere, il mio primo e principale compito sarà l'annientamento degli ebrei".<ref>Citato in Stephen E. Atkins, ''Holocaust Denial as an International Movement'' (Westport, CT: Praeger, 2009), 29.</ref> Dieci anni dopo, disse a Hermann Rauschning (1887-1982) che la sua missione nella vita come Führer era quella di distruggere il "Dio tirannico degli ebrei" e i Suoi "Dieci Comandamenti che negano la vita".<ref>Citato in Dennis Prager e Joseph Telushkin, ''Why the Jews? The Reason for Antisemitism'' (New York: Simon & Schuster, 2003), 16.</ref> L'oggetto dello sterminio nazista, quindi, non erano solo gli ebrei, ma anche l'insegnamento e la testimonianza dell'ebraismo – il Santo Stesso – che gli ebrei portano nel mondo. Qui ci rendiamo conto di cosa è ''anti-'' nell'antisemita nazista, e anche di cosa l'antisemita sterminazionista, nazista o jihadista, cerca di sterminare nello sterminio degli ebrei.
Abbiamo notato che al centro della tradizione ebraica che i nazisti si proponevano di sradicare c'è una certa comprensione dell'essere umano; in effetti, l'attacco a Dio assume sempre la forma di un attacco alla nozione stessa di essere umano. Al centro dell'ebraismo c'è la visione che l'essere umano sia l'inserimento di qualcosa di più grande di tutto ciò che esiste nel mezzo di tutto ciò che esiste. Pertanto, un essere umano non è riducibile alle casualità di razza, genere, cultura o etnia; né l'essere umano è giustificato dalla ragione, dalla determinazione o dal potere. Creato a immagine e somiglianza del Santo, ''ogni'' essere umano ospita la presenza del Santo, che santifica tutto l'essere da oltre l'essere. Egli o Ella santifica ciascuno e tutti attraverso il comandamento assoluto di amare l’''altro'' essere umano, il prossimo e lo straniero allo stesso modo. ''Ogni'' essere umano, inoltre, è mio simile: tutta l'umanità è interrelata, fisicamente attraverso Adamo e metafisicamente attraverso il Creatore. Né un caso naturale né un credo ideologico possono determinare la sacralità di tale relazione, e nessun insegnamento potrebbe essere più ostile al nazionalsocialismo o al jihadismo islamico. Il primo afferma che non vi è alcun legame tra ariano e non-ariano, e il secondo insiste sul fatto che non vi è alcun legame tra credente e noncredente, men che meno tra i credenti e i "figli di maiali e scimmie", come il Profeta descrive gli ebrei (cfr. [https://sufi.it/il-sacro-corano/5-surat-al-maida/ Corano 5:60]). L'ariano è l'essere umano perfetto, separato da tutta l'umanità, giustificato da una volontà di potenza che trascende i comandamenti "che negano la vita" venuti nel mondo attraverso gli ebrei. Allo stesso modo, al credente jihadista è garantito un posto in paradiso, e tutti coloro che rifiutano la vera fede dell'Islam vengono consegnati al Fuoco ([https://sufi.it/il-sacro-corano/3-surat-al-imran/ Corano 3:131]).
Più che una categoria biologica o antropologica, la "razza" per i nazisti è una categoria ''metafisica''. Nell'ideologia nazista la nozione di razza non è riducibile al colore della pelle o alla fisionomia; piuttosto, è una categoria ideologica in cui corpo e anima, biologia ed essere, si fondono in un tutt'uno. La categoria ha un nome: ''Rassenseele''. Spiegando il concetto nazista di ''Rassenseele'' o "razza-anima", [[w:Alfred Rosenberg|Alfred Rosenberg]] scrive: "Anima significa razza vista dall'interno. E, viceversa, razza è l'esteriorizzazione dell'anima".<ref>Alfred Rosenberg, ''Race and Race History and Other Essays'', ed. Robert Pais (New York: Harper & Row, 1974), 34.</ref> Se la razza può essere vista dall'interno, allora non è riducibile a nessuna manifestazione esteriore come il colore della pelle o la consistenza dei capelli; è ''concettuale'' e quindi un'astrazione. "Questo atteggiamento eroico [del nazionalsocialismo]", afferma Rosenberg, "si discosta dalla ''singola'' ma ''assolutamente'' decisiva ammissione, ''vale a dire dall'ammissione che sangue e carattere, razza e anima sono semplicemente designazioni diverse per la stessa entità''".<ref>Citato in Max Weinreich, ''Hitler’s Professors: The Part of Scholarship in Germany’s Crimes Against the Jewish People'' (New Haven, CT: Yale University Press, 1999), 26.</ref> Se il carattere e l'anima degli ebrei sono nel loro sangue, allora lo è anche l'ebraismo, o almeno l'inclinazione verso l'ebraismo. Pertanto, la minaccia ebraica all'umanità "non cambierebbe", spiega Rosenberg, "se l'ebreo negasse il Talmud, perché il carattere nazionale, che rimane lo stesso, continuerebbe a rappresentare un punto di vista altrettanto inflessibile e dogmatico in altri ambiti".<ref>Rosenberg, ''Race and Race History'', 183.</ref> Con il carattere nel sangue e il sangue nell'anima, l'ebreo rappresenta una minaccia ''essenziale'' all’''essenza'' ariana.
L'ebreo è, come dichiararono i nazisti, la malattia che minaccia il corpo dell'umanità dall'interno, il che rende l'ebreo una minaccia ''patologica''. Nel 1935 la rivista dell'Associazione dei Medici Tedeschi affermava: "Proprio come il corpo umano non assorbe i germi della tubercolosi nel suo organismo generale, così una società naturale e omogenea non può assorbire gli ebrei nella sua associazione organica".<ref>Citato in H. H. Ben-Sasson, ed., ''A History of the Jewish People'' (Cambridge: Harvard University Press, 1976), 1019.</ref> Allo stesso modo, il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, prese in prestito la metafora di Hitler sugli ebrei e l'ebraismo come malattia,<ref>Adolf Hitler, ''Mein Kampf'', trad. Ralph Manheim (Boston, MA: Houghton Mifflin, 1971),233.</ref> affermando che gli ebrei sono una "crescita cancerosa e un microbo dannoso, un'entità senza confini".<ref>Hassan Nasrallah, ''Voice of Hezbollah: The Statements of Sayyed Hassan Nasrallah'', trad. Ellen Khouri, ed. Nicholas Noe (London: Verso, 2007), 189.</ref> Ogni ebreo è portatore del contagio dell'ebraismo, quindi lo sterminio degli ebrei deve essere totale, il che conferisce una dimensione apocalittica alla lotta: se "l'ebreo è vittorioso sugli altri popoli del mondo", dichiarò Hitler, "la sua corona sarà la corona funebre dell'umanità".<ref>Hitler, ''Mein Kampf'', 65.</ref> Nella lotta dei nazisti contro gli ebrei e l'ebraismo, Hitler, come i jihadisti, è il salvatore dell'umanità, che muove guerra a un male satanico. Si tratta, infatti, di una guerra santa condotta contro il Dio satanico degli ebrei.
La natura metafisica della nozione nazista di razza-anima rende la categoria di ''Rassenseele'' molto meno estranea e persino gradita all'Islam. Mentre l'Islam rifiuta il razzismo basato sul colore, predica una certa segregazione basata sul credo: secondo la ''Sharia'', o legge islamica, ai non-musulmani di ogni livello viene negata la considerazione concessa ai musulmani, poiché "Dio non ama i miscredenti" ([https://sufi.it/il-sacro-corano/3-surat-al-imran/ Corano 3:32]). Naturalmente, contrariamente alla visione nazista secondo cui un non-ariano non può diventare ariano, l'Islam insegna che, in linea di principio, qualsiasi non-musulmano può diventare musulmano. Quando si tratta di odio verso gli ebrei, tuttavia, il moderno jihadismo islamico ha più in comune con l'ideologia nazista che con l'insegnamento musulmano tradizionale. "Proprio come il [[w:Partito del Giovane Egitto|movimento del Giovane Egitto]] prese a prestito dal ''Nationalsozialistische Deutsche Arbeiterpartei (NSDAP)''", osserva [[:en:w:Laurent Murawiec|Laurent Murawiec]], "così il movimento islamista radicale nel suo complesso [prese a prestito] il suo razzismo e antisemitismo. Questo includeva il sostegno alla filosofia nazista [e] la propaganda ferocemente antiebraica nella stampa di partito. [Così] gli estremisti islamici acquisirono la perversa forma moderna di razzismo, razzismo biologico e teoria razziale".<ref>Laurent Murawiec, ''The Mind of Jihad'' (Cambridge, UK: Cambridge University Press, 2008), 255 – mia trad.</ref> In questa forma specificamente razzista di odio verso gli ebrei, in cui la razza non è solo una categoria biologica ma anche metafisica, i jihadisti non solo sono paralleli ai nazisti, ma li imitano.
Sayyid Qutb, l'ideologo più influente dei Fratelli Musulmani e del jihadismo islamico, sosteneva che "gli ebrei erano ''per natura'' determinati a combattere la Verità di Allah e a seminare corruzione e confusione",<ref>Citato in Ronald L. Nettler, ''Past Trials and Present Tribulations: A Muslim Fundamentalist’s View of the Jews'' (Oxford, UK: Pergamon, 1987), 35; corsivo aggiunto.</ref> che la "passione degli ebrei di controllare gli altri" era una "forza trainante del loro ''carattere nazionale''"<ref>''Ibid.'', 37–38; corsivo aggiunto.</ref> e che "la causa più profonda dell'odio ebraico per l'Islam era la ''malevola natura ebraica''".<ref>''Ibid.'', 44; corsivo aggiunto.</ref> Come i nazisti, che comprendevano che il male ebraico risiedeva nell'essenza ebraica, l'obiettivo dei jihadisti "is not simply to morally delegitimize Israel as a Jewish State and a national entity in the Middle East, but to dehumanize Judaism and the Jewish people as such".<ref>Kenneth R. Timmerman, ''Preachers of Hate: Islam and the War on America'' (New York: Three Rivers Press, 2004), 63.</ref> Una volta disumanizzato, l'ebreo è facilmente considerato malvagio. Una volta considerati malvagi, agli ebrei non può essere concessa la stessa possibilità di conversione che è aperta al resto dell'umanità. In quanto fonte di ogni male, gli ebrei possono solo essere sradicati.
Mentre il Führer si nascondeva nel suo bunker e si preparava al suicidio, scrisse il suo ultimo testamento politico. Concluse le sue ultime parole scritte con un appello al mondo affinché continuasse a "resistere senza pietà all'avvelenatore di tutte le nazioni, l'ebraismo internazionale",<ref>Citato in David Welch, ''Hitler'' (London: UCL Press, 1998), 97.</ref> un appello ascoltato con la massima attenzione e sistematicità dai jihadisti islamici. Ai nostri fini, ci concentreremo su uno dei gruppi jihadisti più noti al mondo, il [[w:Hamas|Movimento Islamico di Resistenza (Harakat al-Muqawama al-Islamiya)]], più comunemente noto con l'acronimo [[w:Hamas|Hamas]]. Prima di passare ad Hamas, tuttavia, è necessario spendere qualche parola sulla [[w:Fratelli Musulmani|Fratellanza Musulmana]] da cui Hamas ha origine e su [[w:Amin al-Husseini|Haj Amin al-Husseini]], la chiave dei legami che uniscono Hitler ad Hamas.
=== Fratellanza Musulmana: il canale chiave ===
Fondamentale per l'adesione jihadista all'antisemitismo nazista è la Fratellanza Musulmana. Nel marzo del 1928 Hasan al-Banna e altri cinque fondarono la Fratellanza e ne redassero il credo: "Allah è il nostro obiettivo. Il Profeta è la nostra guida. Il Corano è la nostra legge. Jihad è la nostra via. La morte al servizio di Allah è il nostro desiderio più alto". Ispirato da Hitler, al-Banna affermò di aver imparato dal Führer il potere della propaganda nella lotta contro gli ebrei,<ref>Hasan al-Banna, ''Five Tracts of Hasan al-Banna: A Selection from the Majmuat Rasail al-Imam al-Shahid Hasan al-Banna'', trad. Charles Wendell (Berkeley: University of California Press, 1978), 45–46.</ref> come mezzo non di persuasione ma di incitamento, l'istigazione all'odio contro gli ebrei.<ref>Hitler, ''Mein Kampf'', 632.</ref> Con l'ascesa della Fratellanza, [[w:Bernard Lewis|Bernard Lewis]] (1916-2018) osserva:
{{citazione|To an astonishing degree the ideas, literature, even the crudest inventions of the Nazis and their predecessors have, so to speak, been internalized and Islamicized. The major themes – the ''Protocols'', the invented Talmud quotations, ritual murder, the hatred of mankind, the Masonic and the rest of the conspiracy theories, poisoning the wells and taking over the world – remain; but they are given an Islamic, even a Quranic twist.|Bernard Lewis, ''Semites and Anti-Semites: An Inquiry into Conflict and Prejudice'' (New York: W. W. Norton, 1986), 267}}
Un'opera che dimostra la precoce influenza dei nazisti sui jihadisti è ''Escape from Baghdad'' (1938) di [[:en:w:Carl Raswan|Carl Raswan]]. Viaggiatore tedesco celebre ai suoi tempi, Raswan riferì di aver incontrato intensi sentimenti filo-nazisti tra gli arabi, che gli dissero: "Stiamo imparando da Mussolini e Hitler".<ref>Carl Raswan, ''Escape from Baghdad'', ediz. facsimile (New York: George Olms, 1978), 137.</ref> E così fecero. Ispirati dai nazisti, i jihadisti di tutta la regione non solo imitarono la forma tedesca di odio verso gli ebrei, ma la amplificarono.
[[:en:w:Łukasz Hirszowicz|Łukasz Hirszowicz]] sottolinea che la collaborazione arabo-nazista non avvenne solo a livello politico e militare, ma soprattutto a livello ideologico: più che a un processo di imitazione, osserviamo un processo di inculcazione ed elaborazione. In una visita a Berlino nel 1937, "Dr. Said Abdel-Fattah Iman of the Damascus Arab Club proposed, inter alia, to promote National Socialist ideology among the Arabs and Muslims generally".<ref>Lukasz Hirszowicz, ''The Third Reich and the Arab East'' (London: Routledge & Kegan Paul, 1966), 35–36.</ref> Nel maggio 1937, "on the occasion of the observance of Mohammed’s birth, German and Italian flags were displayed [in Palestine] as well as portraits of Hitler and Mussolini".<ref>''Ibid.'', 27.</ref> Assistendo a una tale dimostrazione di sostegno musulmano all’agenda nazista, il 1° giugno 1937, il ministro degli Esteri tedesco, [[w:Konstantin von Neurath|Konstantin von Neurath]] (1873–1956), dichiarò che la Germania "ha interesse a rafforzare il mondo arabo come contrappeso contro un possibile aumento di potere dell’ebraismo mondiale".<ref>''Ibid.'', 30.</ref> Confermando che l’odio per gli ebrei costituiva il legame comune tra tedeschi e musulmani, l’edizione del 9 gennaio 1938 del quotidiano arabo ''Al-Jamia al-Islamiyya'' commentò: "Molti arabi considerano la Germania un'amica degli arabi. Questa amicizia è forse il risultato dell'odio tedesco per gli ebrei".<ref>''Ibid.'', 42.</ref> Più tardi quello stesso anno, il 16 ottobre, il ''New York Times'' pubblicò un articolo di Harold Callender, il quale riportava: "the Nazi press this week gave vent to an outburst of sympathy for the Arabs in Palestine who were reported to be forming a ‘free corps’ on the Sudeten German model, in order to ‘fight against Judaism.’".<ref>Joseph B. Schechtman, ''The Mufti and the Fuehrer: The Rise and Fall of Haj Amin el-Husseini'' (New York: Thomas Yoseloff, 1965), 81.</ref> L'uso del termine ''free corps'' è un ovvio riferimento ai ''Freikorps'', un gruppo di tedeschi disillusi del dopoguerra da cui emerse il Partito Nazista nel 1920. Qui vediamo il passaggio dal parallelismo all'influenza: ancora una volta, non solo i Fratelli e gli altri musulmani imitavano i tedeschi, ma stavano anche imparando da loro.
"The close and at times active relationship that developed between Nazi Germany and sections of the Arab leadership, in the years from 1933 to 1945", scrive Lewis, "was due not to a German attempt to win over the Arabs but rather to a series of Arab approaches to the Germans".<ref>Lewis, ''Semites and Anti-Semites'', 140.</ref> Le unità militari jihadiste adottarono la marcia a passo d'oca, come anche il saluto nazista, e continuano a usarli ancora oggi, come testimoniano le scene dei raduni di Hezbollah e delle parate militari iraniane. I primi telegrammi di congratulazioni a Hitler per la sua nomina a Cancelliere, il 30 gennaio 1933, provenivano da arabi musulmani. Quando le Leggi di Norimberga furono approvate il 15 settembre 1935 e i nazisti iniziarono a confiscare le proprietà ebraiche, ricevettero altri telegrammi simili da tutto il mondo arabo islamico. Se i nazisti continuarono a consentire e persino a incoraggiare l'emigrazione ebraica in Palestina, fu perché erano convinti che gli arabi li avrebbero sterminati.<ref>Cfr. Timmerman, ''Preachers of Hate'', 104.</ref>
Con l'avvento della [[w:Grande rivolta araba|Rivolta Araba in Palestina]] nel 1936-39, la Fratellanza inviò le proprie unità militari in Palestina e il numero dei suoi membri aumentò da 800 a oltre 2000. Dal 1935 in poi, inviarono delegazioni ai raduni nazisti a Norimberga. Nel 1938 guidarono manifestazioni contro gli ebrei egiziani e tennero la Conferenza Parlamentare per i Paesi Arabi e Musulmani al Cairo, dove distribuirono traduzioni in arabo del ''Mein Kampf'' e dei ''Protocolli dei Savi di Sion''. Nel 1939 la Fratellanza bombardò una sinagoga del Cairo e alcune case di ebrei. Con lo scoppio della guerra, i nazisti godettero del loro pieno appoggio. Nel 1941 [[w:Anwar al-Sadat|Anwar Sadat]] si unì all'organizzazione militare della Fratellanza e nel 1943 fu arrestato come spia nazista. Quando [[w:Fārūq I d'Egitto|re Farouk]] concesse asilo al criminale di guerra nazista Haj Amin al-Husseini il 20 giugno 1946, al-Banna e la Fratellanza acclamarono l'ex Mufti di Gerusalemme come un eroe e un grande jihadista. Infatti, al-Banna dichiarò che "in Berlin he [al-Husseini] had been carrying out jihad [just as the Nazis had done]".<ref>Citato in Matthias Küntzel, ''Jihad and Jew-Hatred: Islamism, Nazism and the Roots of 9/11'', trad. Colin Meade (New York: Telos Press, 2007), 46.</ref> Al-Husseini incontrò anche Sayyid Qutb, l'uomo che sarebbe diventato il più influente ideologo jihadista della Fratellanza. In al-Husseini, quindi, abbiamo una chiave importante per trasmettere l'eredità dell'antisemitismo nazista al jihadismo islamico.
=== Il jihadista nazista ===
Haj Amin al-Husseini salì al potere grazie a un atto di pacificazione britannico, dopo essere stato processato in contumacia e riconosciuto colpevole di aver incitato alle rivolte in Palestina nel 1920; nel tentativo di calmare la popolazione araba, il governatore del mandato britannico [[w:Herbert Samuel|Herbert Samuel]] (1870-1963) lo nominò Mufti di Gerusalemme l'8 maggio 1921. Tra le prime azioni del neo-nominato Mufti ci fu una dichiarazione di jihad contro gli inglesi e gli ebrei.<ref>David G. Dalin e John F. Rothman, ''Icon of Evil: Hitler’s Mufti and the Rise of Radical Islam'' (New York: Random House, 2008), 131.</ref> Il 31 marzo 1933, effettuò la sua prima visita ufficiale al nuovo console generale nazista tedesco Heinrich Wolff a Gerusalemme. Nel 1935 incontrò per la prima volta Abdul Rahman al-Banna, fratello di Hasan al-Banna; iniziò così una relazione a lungo termine tra il Mufti e la Fratellanza Musulmana. Hirszowicz sostiene che l'ideologia dei Fratelli Musulmani "svolse un ruolo importante nella rivolta palestinese del 1936-39".<ref>Hirszowicz, ''The Third Reich and the Arab East'', 13.</ref> Il Mufti aveva un rapporto così stretto con i nazisti che questi gli fornirono fondi per scatenare la rivolta araba del 1936-39. [[:en:w:Matthias Küntzel|Matthias Küntzel]] osserva che la rivolta "si svolse sullo sfondo della svastica; le organizzazioni giovanili... sfilavano come ‘naziscout’ e i bambini arabi si salutavano con il saluto nazista".<ref>Matthias Küntzel, "National Socialism and Anti-Semitism in the Arab World", ''Jewish Political Studies Review 17 (Spring 2005)''.</ref> Per scongiurare l'idea che l'antisemitismo, fondamento del nazionalsocialismo, potesse includere gli arabi, il Ministero degli Esteri tedesco dichiarò nel 1936 che "le leggi razziali di Norimberga sono rivolte solo agli ebrei"<ref>Jeffrey Herf, ''Nazi Propaganda for the Arab World'' (New Haven, CT: Yale University Press, 2009), 19.</ref> e non agli arabi. Il 2 ottobre 1937, al-Husseini incontrò il vice di Adolf Eichmann, Herbert Hagen, per discutere di ulteriori modi in cui il Mufti avrebbe potuto contribuire agli obiettivi nazisti contro gli ebrei in Medio Oriente. Il 13 ottobre, nuovamente ricercato dagli inglesi per aver incitato alla rivolta araba, al-Husseini fuggì dalla Palestina.
Due anni dopo, ormai ufficialmente al soldo dei nazisti, al-Husseini stabilì una base operativa a Baghdad, dove il 3 aprile 1941 guidò un colpo di stato contro il governo iracheno sostenuto dagli inglesi. Il 9 maggio, in un discorso radiofonico, annunciò una jihad contro gli inglesi e gli ebrei.<ref>Schechtman, ''The Mufti and the Fuehrer'', 110.</ref> Entro la fine di maggio, tuttavia, gli inglesi avevano represso il colpo di stato. Al-Husseini fuggì a Teheran, ma non prima di aver organizzato il massacro di 600 ebrei a Baghdad il 1° giugno 1941, in un'azione nota come Farhud.<ref>Lewis, ''Semites and Anti-Semites'', 158.</ref> Da Teheran il Mufti si recò a Roma, e da Roma a Berlino, dove ebbe il suo primo incontro con il Führer il 28 novembre 1941. E scrisse nelle sue memorie:
{{citazione|Our fundamental condition for cooperating with Germany was a free hand to eradicate every last Jew from Palestine and the Arab world. I asked Hitler for an explicit undertaking to allow us to solve the Jewish problem in a manner befitting our national and racial aspirations and according to the scientific methods innovated by Germany in the handling of its Jews. The answer I got was: “The Jews are yours.”|Citato in Ami Isseroff e Peter Fitzgerald-Morris, "The Iraq Coup Attempt of 1941, the Mufti, and the Farhud", ''Mideast Web''}}
Ancora una volta scopriamo il legame tra nazionalsocialismo e jihadismo islamico, sia come influenza che come affinità.
Poco dopo il suo incontro con Hitler, al-Husseini incontrò Eichmann, che gli comunicò il piano per la "Soluzione Finale della Questione Ebraica in Europa",<ref>Klaus Gensicke, ''Der Mufti von Jerusalem, Amin el-Husseini, und die Nationalsozialisten'' (Frankfurt am Main: Peter Lang, 1988), 165; mia trad.</ref> un piano che ben si adattava non solo al desiderio di al-Husseini di annientare gli ebrei, ma anche al suo obiettivo di Mufti di portare la salvezza a tutti i veri credenti dell'Islam, poiché aveva sempre predicato che uccidere gli ebrei compiace Allah ed è essenziale per la salvezza. Se compiace Allah, allora per Hamas e altri jihadisti islamici, uccidere gli ebrei non significa "liberare la Palestina", cacciare un "oppressore" o persino vendicarsi. Si tratta di servire Dio, ed è inevitabile. Proprio come un nazista non può essere un vero nazista senza assassinare ebrei, così un jihadista islamico non può essere un vero jihadista senza assassinare ebrei. Il biglietto per il paradiso del jihadista è un ebreo morto. Perché un ebreo morto compiace Allah.
Già nel gennaio del 1941, il ''Grossmufti'', come lo chiamavano i tedeschi, si era recato in Bosnia per convincere i leader musulmani che una divisione SS musulmana avrebbe portato onore e gloria ai seguaci dell'Islam. [[w:David Gil Dalin|David Dalin]] e [[:en:w:John Rothmann|John Rothmann]] stimano che al-Husseini abbia reclutato fino a {{FORMATNUM:100000}} musulmani per le unità di morte delle SS naziste.<ref>Dalin e Rothman, ''[[:en:w:Icon of Evil|Icon of Evil]]'', 55.</ref> Ogni battaglione di musulmani aveva il suo [[w:imam|imam]] e ogni reggimento il suo [[w:mullā|mullā]]. Il Mufti istituì una scuola per i mullā con sede a Dresda e li indottrinava sui legami essenziali tra nazisti e jihadisti, assicurando loro che "esistono notevoli somiglianze tra i principi islamici e quelli del nazionalsocialismo".<ref>Citato in Chuck Morse, ''The Nazi Connection to Islamic Terrorism'' (New York: iUniverse, 2003), 77.</ref> Il reclutamento del Mufti per la 13a Divisione Handschar delle Waffen-SS iniziò nel febbraio del 1943; con {{FORMATNUM:21065}} uomini, era la più grande delle unità di morte delle SS musulmane bosniache. In un discorso alle SS pronunciato l'11 gennaio 1944, "Himmler sostenne che il legame tra nazismo e Islam si fondava su valori comuni duraturi e sulla condivisione di nemici in guerra. Presentò inoltre Hitler come un dono inviato da Dio – e da Allah".<ref>Herf, ''Nazi Propaganda for the Arab World'', 200.</ref> Il comandante della Divisione Handschar, Karl-Gustav Sauberzweig, "riferì che le reclute musulmane adottavano volentieri la dottrina nazista e persino che ‘i musulmani, gli uomini delle SS nella Divisione e i civili stanno iniziando a vedere nel nostro Führer la missione di un secondo profeta’, cioè uno che segue Maometto".<ref>''Ibid.'', 201.</ref> Un'altra unità di sterminio delle SS di al-Husseini era la Divisione Skanderberg proveniente dall'Albania, con il suo Arabisches Freiheitskorps o "Corpo Arabo della Libertà" operativo in Macedonia. I musulmani che al-Husseini reclutò per le SS avrebbero svolto un ruolo fondamentale nel rendere i Balcani ''Judenrein'' nell'inverno 1943-4.<ref>Cfr. anche ''[[:en:w:Relations between Nazi Germany and the Arab world|Relations between Nazi Germany and the Arab world]]'' su en.wiki.</ref>
A seguito delle sue azioni omicide al servizio dei nazisti, al-Husseini si distinse per essere annoverato tra i criminali di guerra nazisti. Dopo aver trovato rifugio in Francia per un certo periodo, il 20 giugno 1946 si recò in Egitto, dove entrò a far parte della Fratellanza Musulmana. Nello stesso anno il Mufti prese sotto la sua ala protettrice il suo parente Yasser Arafat e chiamò un ex ufficiale di commando nazista per insegnare al suo protetto "i dettagli della guerriglia".<ref>David N. Bossie, “Yasser Arafat: Nazi Trained,” ''Washington Times'', 9 agosto 2002.</ref> Verso la fine della sua vita, nel 2002, Arafat affermò l'impatto decisivo che al-Husseini aveva sempre avuto su di lui.<ref>Cfr. Shlomo Ben-Ami, ''Scars of War, Wounds of Peace: The Israeli-Arab Tragedy'' (Oxford, UK: Oxford University Press, 2007), 214.</ref> Chuck Morse presenta una convincente argomentazione secondo cui "al- Husseini was himself most likely the true founder of the al-Fatah, . . . Arafat’s terror cell, . . . the nucleus of the PLO".<ref>Morse, ''The Nazi Connection to Islamic Terrorism'', 90.</ref> E così vediamo gli intricati legami che uniscono i nazisti alla Fratellanza Musulmana e all'Organizzazione per la Liberazione della Palestina. Poiché l'OLP e Hamas sarebbero diventati i nemici più immediati dello Stato ebraico, è opportuno spendere una parola sull'OLP.
=== Il PLO jihadista nazista ===
Nell'ottobre del 1959 Yasser Arafat, Salah Khalaf, Khalil al-Wazir, Farouq Qaddoumi e Khaled al-Hassan fondarono l'organizzazione jihadista [[w:Fatah|Fatah]], parola che significa "conquista" ed è l'acronimo inverso di Harakat al-Tahirir al-Watani al-Filastini, "Movimento di liberazione nazionale palestinese".<ref>Efraim Karsh, ''Arafat’s War: The Man and His Battle for Israeli Conquest'' (New York: Grove Press, 2003), 23.</ref> Due anni dopo Arafat entrò in contatto per la prima volta con Mahmoud Abbas, il revisionista dell'Olocausto che gli sarebbe poi succeduto alla guida dell'OLP. Il 29 maggio 1964, il Consiglio nazionale palestinese redasse il Patto nazionale palestinese per diventare l'Organizzazione per la liberazione della Palestina.<ref>''Ibid.'', 36.</ref> Il 2 febbraio 1969, Arafat divenne presidente dell'OLP. Con l'obiettivo dichiarato di distruggere l'ebreo "per prendere il suo posto",<ref>Barry Rubin, ''Revolution Until Victory? The Politics and History of the PLO'' (Cambridge, MA: Harvard University Press, 1994), 27.</ref> l'ideologia jihadista dell'OLP, come l'ideologia nazista, non lasciava spazio a negoziati; anche loro, come i nazisti, erano disposti a dare l’impressione di negoziare per raggiungere l’obiettivo più alto dell’annientamento, adottando quella che chiamavano una "strategia a fasi".<ref>Karsh, ''Arafat’s War'', 4.</ref> L’Autorità Nazionale Palestinese continua ad aggrapparsi a questa strategia.
Nel luglio 1968 l'OLP produsse la bozza finale del suo statuto.<ref>Per una copia dello Statuto, cfr. Leila S. Kadi, ed., ''Basic Political Documents of the Armed Palestinian Resistance Movement'' (Beirut: Palestine Research Centre, 1969), 137–141.</ref> Il loro obiettivo finale, come affermato nello statuto, è "l'annientamento dell'entità sionista in tutte le sue manifestazioni economiche, politiche, militari e culturali".<ref>Rubin, ''Revolution Until Victory?'', 22.</ref> Ricordando i nazisti, l'articolo quattro dello statuto stabilisce un tono razzista, affermando che "l'identità palestinese è una caratteristica genuina, essenziale e intrinseca; si trasmette dai genitori ai figli". Poiché "il destino della nazione araba e, in effetti, l'esistenza araba stessa dipendono dal destino della causa palestinese" (articolo quattordici), l'eliminazione degli ebrei è una questione esistenziale: proprio come gli ebrei minacciavano l'esistenza e l'essenza della nazione ariana, così minacciano l'esistenza e l'essenza della nazione araba.
Tutto ciò che possa legittimare l'esistenza ebraica, quindi, deve essere smentito, ed è questo il punto dell'articolo venti: "Le affermazioni di legami storici o religiosi degli ebrei con la Palestina sono incompatibili con i fatti storici". Gli ebrei non hanno posto in Palestina. O meglio: ''non hanno posto''. Punto. Questa è l'implicazione dell'articolo ventidue, che riecheggia il ''Mein Kampf'' di Hitler: Israele è la "base geografica dell'imperialismo mondiale... Israele è una fonte costante di minaccia per la pace in Medio Oriente e nel mondo intero". Sì, ''il mondo intero'': proprio come i nazisti avrebbero liberato l'umanità dal male ebraico, così l'OLP avrebbe salvato l'umanità. Nel 1972, Arafat dichiarò che nella lotta per salvare l'umanità dalla minaccia sionista, ogni ebreo è un bersaglio.<ref>Murawiec, ''The Mind of Jihad'', 34.</ref> Il 22 novembre 1974, l'ONU dichiarò l'OLP rappresentante dei palestinesi (Risoluzione 3236) e le concesse lo status di osservatore (Risoluzione 3237). In seguito a tale riconoscimento, il capo dell'OLP Salah Khalaf, noto anche come Abu Iyad (1933-1991), affermò: "An independent state on the West Bank and Gaza is the beginning of the final solution",<ref>Citato in Rubin, ''Revolution Until Victory?'', 47.</ref> un'evidente allusione al discorso nazista che aveva influenzato la prospettiva jihadista dell'OLP.
Nel febbraio del 1979, pochi giorni dopo la Rivoluzione islamica in Iran, Arafat fu il primo "diplomatico" ad essere accolto a Teheran,<ref>Said K. Aburish, ''Arafat: From Defender to Dictator'' (London: Bloomsbury, 1999), 164.</ref> dove dichiarò a Khomeini, il qutbista dichiarato che aveva ricevuto la sua formazione ideologica dalla Fratellanza: "La via [jihadista] che abbiamo scelto è identica",<ref>Murawiec, ''The Mind of Jihad'', 318.</ref> una via che ha come obiettivo finale lo sterminio degli ebrei. Questa adesione alla Rivoluzione islamica, come anche le radici di Arafat nella Fratellanza, dimostrano che l'OLP non è così "laica" come molti suppongono. Nel 1987 Arafat affermò che "la tendenza religiosa è parte integrante dell’OLP"<ref>Citato Rubin, ''Revolution Until Victory?'', 66.</ref> e Salah Khalaf affermò: "The beginning of the Islamic awakening lay in sanctified jihad, which was started by Fatah".<ref>Citato in ''ibid.''</ref> Quando Hamas fu fondata nel 1987, subito dopo lo scoppio della Prima Intifada, Arafat diede ai leader la sua benedizione: "My brother Sheik Yassin, my holy brother Hadi Hunam, I cherish your participation in the struggle for the liberation of Palestine".<ref>Citato in Karsh, ''Arafat’s War'', 116.</ref> L’articolo ventisette della carta di Hamas afferma: "the PLO is the closest to the heart of the Islamic Resistance Movement".<ref>Yonah Alexander, ''Palestinian Religious Terrorism: Hamas and Islamic Jihad'' (Ardsley, NY: Transnational Publishers, 2002), 64.</ref> Così il capo politico dell’OLP Farouq Qaddoumi (n. 1931) dichiarò: "We were never different from Hamas".<ref>Citato in Karsh, ''Arafat’s War'', 120.</ref>
Una differenza tra le tattiche impiegate da Hamas e dall'OLP, tuttavia, risiede nella strategia a fasi di quest'ultima, esemplificata in modo più drammatico con la firma degli [[w:Accordi di Oslo|Accordi di Oslo]] il 13 settembre 1993. Appena un anno prima di apporre la sua firma al documento, Arafat aveva nuovamente vilipeso gli ebrei – non gli israeliani, ma gli ''ebrei'' – dicendo: "Damn their [the Jews’] fathers. The dogs. Filth and dirt... Treachery flows in their blood, as the Quran testifies".<ref>Citato in Rubin, ''Revolution Until Victory?'', 180.</ref> Per instillare nei bambini palestinesi un tale rabbioso odio per gli ebrei, Arafat fece in modo che l'accordo consentisse ai palestinesi di mantenere il controllo sui programmi scolastici. In effetti, Efraim Karsh sostiene: "Arafat’s indoctrination of hatred among Palestinian children was unparalleled since Nazi Germany".<ref>Karsh, ''Arafat’s War'', 247.</ref> Continuando a incorporare il discorso nazista nel discorso dell’OLP, il leader di Fatah, [[:en:w:Sakher Habash|Sakhr Habash]] (1939-2009), commentò l’accordo di Oslo dicendo che una volta che i palestinesi avessero avuto il controllo di Gaza e della Cisgiordania, avrebbero proceduto verso la “soluzione finale”,<ref>''Ibid.'', 62.</ref> incorporando ancora una volta il discorso nazista nel discorso del jihadismo islamico. Nell'ottobre 1994 Arafat nominò Mufti di Gerusalemme [[:en:w:Ekrima Sa'id Sabri|Ikrima Sabri]] (n. 1939), che nei suoi sermoni denunciò gli ebrei come "discendenti di maiali e scimmie" e come cospiratori di una "cospirazione sionista mondiale".<ref>Cfr. ''ibid.'', 103–104 - mia trad.</ref> Un altro religioso jihadista, Ahmad Abu Halabiya, gridò il 13 ottobre 2000: "Non abbiate pietà degli ebrei, non importa dove si trovino, in qualunque paese".<ref>''Ibid.'', 104–105 - mia trad.</ref> Secondo questa visione, il male da sconfiggere non è lo Stato ebraico, ma la presenza degli ebrei e dell'ebraismo nel mondo. Così il male generato dai nazisti trovò la strada fino alle porte di Israele, prima attraverso l'OLP e poi attraverso Hamas.
=== L’eredità nazista dell’antisemitismo jihadista ===
=== Cosa significa? ===
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== Note ==
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== Jihadismo islamico: l'eredità dell'antisemitismo nazista ==
La Prima guerra mondiale fu una catastrofe globale. Lasciò l'umanità inondata da un mare di sangue, disperazione, vuoto e caos. La devastazione non risiedeva solo nel numero senza precedenti di vittime – fino a 22 milioni di morti e 23 milioni di feriti – ma anche nel radicale capovolgimento della realtà stessa. L'umanità aveva assunto una capacità di uccidere mai vista prima, i preconcetti sulla decenza umana crollarono e ogni nozione di progresso razionale e morale fu mandata completamente in bancarotta. La sofferenza diffusa, sia fisica che spirituale, era percepita non solo come orribile, ma anche come priva di significato. Come spiegare un così profondo e universale sconvolgimento di verità, comprensione e valori? Ma con gli ebrei, ovviamente! È tutto qui, ne ''I Protocolli dei Savi di Sion'', la cui diffusione divenne virale all'indomani della Prima guerra mondiale, con l'edizione in lingua tedesca pubblicata nel 1919, l'edizione in lingua inglese negli Stati Uniti e in Gran Bretagna nel 1920,<ref>[[w:Yehuda Bauer|Yehuda Bauer]], ''A History of the Holocaust'', ediz. riv. (New York: Franklin Watts, 2002), 53.</ref> e la traduzione in lingua araba nel 1921.<ref>Cfr. [[:en:w:Binjamin W. Segel|Binjamin W. Segel]], ''A Lie and a Libel: The History of The Protocols of the Elders of Zion'', trad. & cur. [[:en:w:Richard S. Levy|Richard S. Levy]] (Lincoln: University of Nebraska Press, 1995), xii.</ref> Poiché la devastazione e l'orrore erano globali, l'antisemitismo assunse una portata globale. Non solo gli ebrei erano odiati localmente, ma ora erano visti come una minaccia autenticamente universale, cosmica. E il rimedio doveva essere altrettanto universale.
Assumendo dimensioni globali, l'odio millenario verso gli ebrei assunse presto un aspetto sterminazionista che divenne un principio fondamentale del nazionalsocialismo: non si poteva essere nazisti senza abbracciare questa direttiva fondamentale dello sterminio. Non poteva esserci altra soluzione alla minaccia cosmica rappresentata dagli ebrei e dall'ebraismo se non questa Soluzione Finale. Già nel 1922 Adolf Hitler dichiarò a un giornalista tedesco di nome Josef Hell: "Una volta al potere, il mio primo e principale compito sarà l'annientamento degli ebrei".<ref>Citato in Stephen E. Atkins, ''Holocaust Denial as an International Movement'' (Westport, CT: Praeger, 2009), 29.</ref> Dieci anni dopo, disse a Hermann Rauschning (1887-1982) che la sua missione nella vita come Führer era quella di distruggere il "Dio tirannico degli ebrei" e i Suoi "Dieci Comandamenti che negano la vita".<ref>Citato in Dennis Prager e Joseph Telushkin, ''Why the Jews? The Reason for Antisemitism'' (New York: Simon & Schuster, 2003), 16.</ref> L'oggetto dello sterminio nazista, quindi, non erano solo gli ebrei, ma anche l'insegnamento e la testimonianza dell'ebraismo – il Santo Stesso – che gli ebrei portano nel mondo. Qui ci rendiamo conto di cosa è ''anti-'' nell'antisemita nazista, e anche di cosa l'antisemita sterminazionista, nazista o jihadista, cerca di sterminare nello sterminio degli ebrei.
Abbiamo notato che al centro della tradizione ebraica che i nazisti si proponevano di sradicare c'è una certa comprensione dell'essere umano; in effetti, l'attacco a Dio assume sempre la forma di un attacco alla nozione stessa di essere umano. Al centro dell'ebraismo c'è la visione che l'essere umano sia l'inserimento di qualcosa di più grande di tutto ciò che esiste nel mezzo di tutto ciò che esiste. Pertanto, un essere umano non è riducibile alle casualità di razza, genere, cultura o etnia; né l'essere umano è giustificato dalla ragione, dalla determinazione o dal potere. Creato a immagine e somiglianza del Santo, ''ogni'' essere umano ospita la presenza del Santo, che santifica tutto l'essere da oltre l'essere. Egli o Ella santifica ciascuno e tutti attraverso il comandamento assoluto di amare l’''altro'' essere umano, il prossimo e lo straniero allo stesso modo. ''Ogni'' essere umano, inoltre, è mio simile: tutta l'umanità è interrelata, fisicamente attraverso Adamo e metafisicamente attraverso il Creatore. Né un caso naturale né un credo ideologico possono determinare la sacralità di tale relazione, e nessun insegnamento potrebbe essere più ostile al nazionalsocialismo o al jihadismo islamico. Il primo afferma che non vi è alcun legame tra ariano e non-ariano, e il secondo insiste sul fatto che non vi è alcun legame tra credente e noncredente, men che meno tra i credenti e i "figli di maiali e scimmie", come il Profeta descrive gli ebrei (cfr. [https://sufi.it/il-sacro-corano/5-surat-al-maida/ Corano 5:60]). L'ariano è l'essere umano perfetto, separato da tutta l'umanità, giustificato da una volontà di potenza che trascende i comandamenti "che negano la vita" venuti nel mondo attraverso gli ebrei. Allo stesso modo, al credente jihadista è garantito un posto in paradiso, e tutti coloro che rifiutano la vera fede dell'Islam vengono consegnati al Fuoco ([https://sufi.it/il-sacro-corano/3-surat-al-imran/ Corano 3:131]).
Più che una categoria biologica o antropologica, la "razza" per i nazisti è una categoria ''metafisica''. Nell'ideologia nazista la nozione di razza non è riducibile al colore della pelle o alla fisionomia; piuttosto, è una categoria ideologica in cui corpo e anima, biologia ed essere, si fondono in un tutt'uno. La categoria ha un nome: ''Rassenseele''. Spiegando il concetto nazista di ''Rassenseele'' o "razza-anima", [[w:Alfred Rosenberg|Alfred Rosenberg]] scrive: "Anima significa razza vista dall'interno. E, viceversa, razza è l'esteriorizzazione dell'anima".<ref>Alfred Rosenberg, ''Race and Race History and Other Essays'', ed. Robert Pais (New York: Harper & Row, 1974), 34.</ref> Se la razza può essere vista dall'interno, allora non è riducibile a nessuna manifestazione esteriore come il colore della pelle o la consistenza dei capelli; è ''concettuale'' e quindi un'astrazione. "Questo atteggiamento eroico [del nazionalsocialismo]", afferma Rosenberg, "si discosta dalla ''singola'' ma ''assolutamente'' decisiva ammissione, ''vale a dire dall'ammissione che sangue e carattere, razza e anima sono semplicemente designazioni diverse per la stessa entità''".<ref>Citato in Max Weinreich, ''Hitler’s Professors: The Part of Scholarship in Germany’s Crimes Against the Jewish People'' (New Haven, CT: Yale University Press, 1999), 26.</ref> Se il carattere e l'anima degli ebrei sono nel loro sangue, allora lo è anche l'ebraismo, o almeno l'inclinazione verso l'ebraismo. Pertanto, la minaccia ebraica all'umanità "non cambierebbe", spiega Rosenberg, "se l'ebreo negasse il Talmud, perché il carattere nazionale, che rimane lo stesso, continuerebbe a rappresentare un punto di vista altrettanto inflessibile e dogmatico in altri ambiti".<ref>Rosenberg, ''Race and Race History'', 183.</ref> Con il carattere nel sangue e il sangue nell'anima, l'ebreo rappresenta una minaccia ''essenziale'' all’''essenza'' ariana.
L'ebreo è, come dichiararono i nazisti, la malattia che minaccia il corpo dell'umanità dall'interno, il che rende l'ebreo una minaccia ''patologica''. Nel 1935 la rivista dell'Associazione dei Medici Tedeschi affermava: "Proprio come il corpo umano non assorbe i germi della tubercolosi nel suo organismo generale, così una società naturale e omogenea non può assorbire gli ebrei nella sua associazione organica".<ref>Citato in H. H. Ben-Sasson, ed., ''A History of the Jewish People'' (Cambridge: Harvard University Press, 1976), 1019.</ref> Allo stesso modo, il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, prese in prestito la metafora di Hitler sugli ebrei e l'ebraismo come malattia,<ref>Adolf Hitler, ''Mein Kampf'', trad. Ralph Manheim (Boston, MA: Houghton Mifflin, 1971),233.</ref> affermando che gli ebrei sono una "crescita cancerosa e un microbo dannoso, un'entità senza confini".<ref>Hassan Nasrallah, ''Voice of Hezbollah: The Statements of Sayyed Hassan Nasrallah'', trad. Ellen Khouri, ed. Nicholas Noe (London: Verso, 2007), 189.</ref> Ogni ebreo è portatore del contagio dell'ebraismo, quindi lo sterminio degli ebrei deve essere totale, il che conferisce una dimensione apocalittica alla lotta: se "l'ebreo è vittorioso sugli altri popoli del mondo", dichiarò Hitler, "la sua corona sarà la corona funebre dell'umanità".<ref>Hitler, ''Mein Kampf'', 65.</ref> Nella lotta dei nazisti contro gli ebrei e l'ebraismo, Hitler, come i jihadisti, è il salvatore dell'umanità, che muove guerra a un male satanico. Si tratta, infatti, di una guerra santa condotta contro il Dio satanico degli ebrei.
La natura metafisica della nozione nazista di razza-anima rende la categoria di ''Rassenseele'' molto meno estranea e persino gradita all'Islam. Mentre l'Islam rifiuta il razzismo basato sul colore, predica una certa segregazione basata sul credo: secondo la ''Sharia'', o legge islamica, ai non-musulmani di ogni livello viene negata la considerazione concessa ai musulmani, poiché "Dio non ama i miscredenti" ([https://sufi.it/il-sacro-corano/3-surat-al-imran/ Corano 3:32]). Naturalmente, contrariamente alla visione nazista secondo cui un non-ariano non può diventare ariano, l'Islam insegna che, in linea di principio, qualsiasi non-musulmano può diventare musulmano. Quando si tratta di odio verso gli ebrei, tuttavia, il moderno jihadismo islamico ha più in comune con l'ideologia nazista che con l'insegnamento musulmano tradizionale. "Proprio come il [[w:Partito del Giovane Egitto|movimento del Giovane Egitto]] prese a prestito dal ''Nationalsozialistische Deutsche Arbeiterpartei (NSDAP)''", osserva [[:en:w:Laurent Murawiec|Laurent Murawiec]], "così il movimento islamista radicale nel suo complesso [prese a prestito] il suo razzismo e antisemitismo. Questo includeva il sostegno alla filosofia nazista [e] la propaganda ferocemente antiebraica nella stampa di partito. [Così] gli estremisti islamici acquisirono la perversa forma moderna di razzismo, razzismo biologico e teoria razziale".<ref>Laurent Murawiec, ''The Mind of Jihad'' (Cambridge, UK: Cambridge University Press, 2008), 255 – mia trad.</ref> In questa forma specificamente razzista di odio verso gli ebrei, in cui la razza non è solo una categoria biologica ma anche metafisica, i jihadisti non solo sono paralleli ai nazisti, ma li imitano.
Sayyid Qutb, l'ideologo più influente dei Fratelli Musulmani e del jihadismo islamico, sosteneva che "gli ebrei erano ''per natura'' determinati a combattere la Verità di Allah e a seminare corruzione e confusione",<ref>Citato in Ronald L. Nettler, ''Past Trials and Present Tribulations: A Muslim Fundamentalist’s View of the Jews'' (Oxford, UK: Pergamon, 1987), 35; corsivo aggiunto.</ref> che la "passione degli ebrei di controllare gli altri" era una "forza trainante del loro ''carattere nazionale''"<ref>''Ibid.'', 37–38; corsivo aggiunto.</ref> e che "la causa più profonda dell'odio ebraico per l'Islam era la ''malevola natura ebraica''".<ref>''Ibid.'', 44; corsivo aggiunto.</ref> Come i nazisti, che comprendevano che il male ebraico risiedeva nell'essenza ebraica, l'obiettivo dei jihadisti "is not simply to morally delegitimize Israel as a Jewish State and a national entity in the Middle East, but to dehumanize Judaism and the Jewish people as such".<ref>Kenneth R. Timmerman, ''Preachers of Hate: Islam and the War on America'' (New York: Three Rivers Press, 2004), 63.</ref> Una volta disumanizzato, l'ebreo è facilmente considerato malvagio. Una volta considerati malvagi, agli ebrei non può essere concessa la stessa possibilità di conversione che è aperta al resto dell'umanità. In quanto fonte di ogni male, gli ebrei possono solo essere sradicati.
Mentre il Führer si nascondeva nel suo bunker e si preparava al suicidio, scrisse il suo ultimo testamento politico. Concluse le sue ultime parole scritte con un appello al mondo affinché continuasse a "resistere senza pietà all'avvelenatore di tutte le nazioni, l'ebraismo internazionale",<ref>Citato in David Welch, ''Hitler'' (London: UCL Press, 1998), 97.</ref> un appello ascoltato con la massima attenzione e sistematicità dai jihadisti islamici. Ai nostri fini, ci concentreremo su uno dei gruppi jihadisti più noti al mondo, il [[w:Hamas|Movimento Islamico di Resistenza (Harakat al-Muqawama al-Islamiya)]], più comunemente noto con l'acronimo [[w:Hamas|Hamas]]. Prima di passare ad Hamas, tuttavia, è necessario spendere qualche parola sulla [[w:Fratelli Musulmani|Fratellanza Musulmana]] da cui Hamas ha origine e su [[w:Amin al-Husseini|Haj Amin al-Husseini]], la chiave dei legami che uniscono Hitler ad Hamas.
=== Fratellanza Musulmana: il canale chiave ===
Fondamentale per l'adesione jihadista all'antisemitismo nazista è la Fratellanza Musulmana. Nel marzo del 1928 Hasan al-Banna e altri cinque fondarono la Fratellanza e ne redassero il credo: "Allah è il nostro obiettivo. Il Profeta è la nostra guida. Il Corano è la nostra legge. Jihad è la nostra via. La morte al servizio di Allah è il nostro desiderio più alto". Ispirato da Hitler, al-Banna affermò di aver imparato dal Führer il potere della propaganda nella lotta contro gli ebrei,<ref>Hasan al-Banna, ''Five Tracts of Hasan al-Banna: A Selection from the Majmuat Rasail al-Imam al-Shahid Hasan al-Banna'', trad. Charles Wendell (Berkeley: University of California Press, 1978), 45–46.</ref> come mezzo non di persuasione ma di incitamento, l'istigazione all'odio contro gli ebrei.<ref>Hitler, ''Mein Kampf'', 632.</ref> Con l'ascesa della Fratellanza, [[w:Bernard Lewis|Bernard Lewis]] (1916-2018) osserva:
{{citazione|To an astonishing degree the ideas, literature, even the crudest inventions of the Nazis and their predecessors have, so to speak, been internalized and Islamicized. The major themes – the ''Protocols'', the invented Talmud quotations, ritual murder, the hatred of mankind, the Masonic and the rest of the conspiracy theories, poisoning the wells and taking over the world – remain; but they are given an Islamic, even a Quranic twist.|Bernard Lewis, ''Semites and Anti-Semites: An Inquiry into Conflict and Prejudice'' (New York: W. W. Norton, 1986), 267}}
Un'opera che dimostra la precoce influenza dei nazisti sui jihadisti è ''Escape from Baghdad'' (1938) di [[:en:w:Carl Raswan|Carl Raswan]]. Viaggiatore tedesco celebre ai suoi tempi, Raswan riferì di aver incontrato intensi sentimenti filo-nazisti tra gli arabi, che gli dissero: "Stiamo imparando da Mussolini e Hitler".<ref>Carl Raswan, ''Escape from Baghdad'', ediz. facsimile (New York: George Olms, 1978), 137.</ref> E così fecero. Ispirati dai nazisti, i jihadisti di tutta la regione non solo imitarono la forma tedesca di odio verso gli ebrei, ma la amplificarono.
[[:en:w:Łukasz Hirszowicz|Łukasz Hirszowicz]] sottolinea che la collaborazione arabo-nazista non avvenne solo a livello politico e militare, ma soprattutto a livello ideologico: più che a un processo di imitazione, osserviamo un processo di inculcazione ed elaborazione. In una visita a Berlino nel 1937, "Dr. Said Abdel-Fattah Iman of the Damascus Arab Club proposed, inter alia, to promote National Socialist ideology among the Arabs and Muslims generally".<ref>Lukasz Hirszowicz, ''The Third Reich and the Arab East'' (London: Routledge & Kegan Paul, 1966), 35–36.</ref> Nel maggio 1937, "on the occasion of the observance of Mohammed’s birth, German and Italian flags were displayed [in Palestine] as well as portraits of Hitler and Mussolini".<ref>''Ibid.'', 27.</ref> Assistendo a una tale dimostrazione di sostegno musulmano all’agenda nazista, il 1° giugno 1937, il ministro degli Esteri tedesco, [[w:Konstantin von Neurath|Konstantin von Neurath]] (1873–1956), dichiarò che la Germania "ha interesse a rafforzare il mondo arabo come contrappeso contro un possibile aumento di potere dell’ebraismo mondiale".<ref>''Ibid.'', 30.</ref> Confermando che l’odio per gli ebrei costituiva il legame comune tra tedeschi e musulmani, l’edizione del 9 gennaio 1938 del quotidiano arabo ''Al-Jamia al-Islamiyya'' commentò: "Molti arabi considerano la Germania un'amica degli arabi. Questa amicizia è forse il risultato dell'odio tedesco per gli ebrei".<ref>''Ibid.'', 42.</ref> Più tardi quello stesso anno, il 16 ottobre, il ''New York Times'' pubblicò un articolo di Harold Callender, il quale riportava: "the Nazi press this week gave vent to an outburst of sympathy for the Arabs in Palestine who were reported to be forming a ‘free corps’ on the Sudeten German model, in order to ‘fight against Judaism.’".<ref>Joseph B. Schechtman, ''The Mufti and the Fuehrer: The Rise and Fall of Haj Amin el-Husseini'' (New York: Thomas Yoseloff, 1965), 81.</ref> L'uso del termine ''free corps'' è un ovvio riferimento ai ''Freikorps'', un gruppo di tedeschi disillusi del dopoguerra da cui emerse il Partito Nazista nel 1920. Qui vediamo il passaggio dal parallelismo all'influenza: ancora una volta, non solo i Fratelli e gli altri musulmani imitavano i tedeschi, ma stavano anche imparando da loro.
"The close and at times active relationship that developed between Nazi Germany and sections of the Arab leadership, in the years from 1933 to 1945", scrive Lewis, "was due not to a German attempt to win over the Arabs but rather to a series of Arab approaches to the Germans".<ref>Lewis, ''Semites and Anti-Semites'', 140.</ref> Le unità militari jihadiste adottarono la marcia a passo d'oca, come anche il saluto nazista, e continuano a usarli ancora oggi, come testimoniano le scene dei raduni di Hezbollah e delle parate militari iraniane. I primi telegrammi di congratulazioni a Hitler per la sua nomina a Cancelliere, il 30 gennaio 1933, provenivano da arabi musulmani. Quando le Leggi di Norimberga furono approvate il 15 settembre 1935 e i nazisti iniziarono a confiscare le proprietà ebraiche, ricevettero altri telegrammi simili da tutto il mondo arabo islamico. Se i nazisti continuarono a consentire e persino a incoraggiare l'emigrazione ebraica in Palestina, fu perché erano convinti che gli arabi li avrebbero sterminati.<ref>Cfr. Timmerman, ''Preachers of Hate'', 104.</ref>
Con l'avvento della [[w:Grande rivolta araba|Rivolta Araba in Palestina]] nel 1936-39, la Fratellanza inviò le proprie unità militari in Palestina e il numero dei suoi membri aumentò da 800 a oltre 2000. Dal 1935 in poi, inviarono delegazioni ai raduni nazisti a Norimberga. Nel 1938 guidarono manifestazioni contro gli ebrei egiziani e tennero la Conferenza Parlamentare per i Paesi Arabi e Musulmani al Cairo, dove distribuirono traduzioni in arabo del ''Mein Kampf'' e dei ''Protocolli dei Savi di Sion''. Nel 1939 la Fratellanza bombardò una sinagoga del Cairo e alcune case di ebrei. Con lo scoppio della guerra, i nazisti godettero del loro pieno appoggio. Nel 1941 [[w:Anwar al-Sadat|Anwar Sadat]] si unì all'organizzazione militare della Fratellanza e nel 1943 fu arrestato come spia nazista. Quando [[w:Fārūq I d'Egitto|re Farouk]] concesse asilo al criminale di guerra nazista Haj Amin al-Husseini il 20 giugno 1946, al-Banna e la Fratellanza acclamarono l'ex Mufti di Gerusalemme come un eroe e un grande jihadista. Infatti, al-Banna dichiarò che "in Berlin he [al-Husseini] had been carrying out jihad [just as the Nazis had done]".<ref>Citato in Matthias Küntzel, ''Jihad and Jew-Hatred: Islamism, Nazism and the Roots of 9/11'', trad. Colin Meade (New York: Telos Press, 2007), 46.</ref> Al-Husseini incontrò anche Sayyid Qutb, l'uomo che sarebbe diventato il più influente ideologo jihadista della Fratellanza. In al-Husseini, quindi, abbiamo una chiave importante per trasmettere l'eredità dell'antisemitismo nazista al jihadismo islamico.
=== Il jihadista nazista ===
Haj Amin al-Husseini salì al potere grazie a un atto di pacificazione britannico, dopo essere stato processato in contumacia e riconosciuto colpevole di aver incitato alle rivolte in Palestina nel 1920; nel tentativo di calmare la popolazione araba, il governatore del mandato britannico [[w:Herbert Samuel|Herbert Samuel]] (1870-1963) lo nominò Mufti di Gerusalemme l'8 maggio 1921. Tra le prime azioni del neo-nominato Mufti ci fu una dichiarazione di jihad contro gli inglesi e gli ebrei.<ref>David G. Dalin e John F. Rothman, ''Icon of Evil: Hitler’s Mufti and the Rise of Radical Islam'' (New York: Random House, 2008), 131.</ref> Il 31 marzo 1933, effettuò la sua prima visita ufficiale al nuovo console generale nazista tedesco Heinrich Wolff a Gerusalemme. Nel 1935 incontrò per la prima volta Abdul Rahman al-Banna, fratello di Hasan al-Banna; iniziò così una relazione a lungo termine tra il Mufti e la Fratellanza Musulmana. Hirszowicz sostiene che l'ideologia dei Fratelli Musulmani "svolse un ruolo importante nella rivolta palestinese del 1936-39".<ref>Hirszowicz, ''The Third Reich and the Arab East'', 13.</ref> Il Mufti aveva un rapporto così stretto con i nazisti che questi gli fornirono fondi per scatenare la rivolta araba del 1936-39. [[:en:w:Matthias Küntzel|Matthias Küntzel]] osserva che la rivolta "si svolse sullo sfondo della svastica; le organizzazioni giovanili... sfilavano come ‘naziscout’ e i bambini arabi si salutavano con il saluto nazista".<ref>Matthias Küntzel, "National Socialism and Anti-Semitism in the Arab World", ''Jewish Political Studies Review 17 (Spring 2005)''.</ref> Per scongiurare l'idea che l'antisemitismo, fondamento del nazionalsocialismo, potesse includere gli arabi, il Ministero degli Esteri tedesco dichiarò nel 1936 che "le leggi razziali di Norimberga sono rivolte solo agli ebrei"<ref>Jeffrey Herf, ''Nazi Propaganda for the Arab World'' (New Haven, CT: Yale University Press, 2009), 19.</ref> e non agli arabi. Il 2 ottobre 1937, al-Husseini incontrò il vice di Adolf Eichmann, Herbert Hagen, per discutere di ulteriori modi in cui il Mufti avrebbe potuto contribuire agli obiettivi nazisti contro gli ebrei in Medio Oriente. Il 13 ottobre, nuovamente ricercato dagli inglesi per aver incitato alla rivolta araba, al-Husseini fuggì dalla Palestina.
Due anni dopo, ormai ufficialmente al soldo dei nazisti, al-Husseini stabilì una base operativa a Baghdad, dove il 3 aprile 1941 guidò un colpo di stato contro il governo iracheno sostenuto dagli inglesi. Il 9 maggio, in un discorso radiofonico, annunciò una jihad contro gli inglesi e gli ebrei.<ref>Schechtman, ''The Mufti and the Fuehrer'', 110.</ref> Entro la fine di maggio, tuttavia, gli inglesi avevano represso il colpo di stato. Al-Husseini fuggì a Teheran, ma non prima di aver organizzato il massacro di 600 ebrei a Baghdad il 1° giugno 1941, in un'azione nota come Farhud.<ref>Lewis, ''Semites and Anti-Semites'', 158.</ref> Da Teheran il Mufti si recò a Roma, e da Roma a Berlino, dove ebbe il suo primo incontro con il Führer il 28 novembre 1941. E scrisse nelle sue memorie:
{{citazione|Our fundamental condition for cooperating with Germany was a free hand to eradicate every last Jew from Palestine and the Arab world. I asked Hitler for an explicit undertaking to allow us to solve the Jewish problem in a manner befitting our national and racial aspirations and according to the scientific methods innovated by Germany in the handling of its Jews. The answer I got was: “The Jews are yours.”|Citato in Ami Isseroff e Peter Fitzgerald-Morris, "The Iraq Coup Attempt of 1941, the Mufti, and the Farhud", ''Mideast Web''}}
Ancora una volta scopriamo il legame tra nazionalsocialismo e jihadismo islamico, sia come influenza che come affinità.
Poco dopo il suo incontro con Hitler, al-Husseini incontrò Eichmann, che gli comunicò il piano per la "Soluzione Finale della Questione Ebraica in Europa",<ref>Klaus Gensicke, ''Der Mufti von Jerusalem, Amin el-Husseini, und die Nationalsozialisten'' (Frankfurt am Main: Peter Lang, 1988), 165; mia trad.</ref> un piano che ben si adattava non solo al desiderio di al-Husseini di annientare gli ebrei, ma anche al suo obiettivo di Mufti di portare la salvezza a tutti i veri credenti dell'Islam, poiché aveva sempre predicato che uccidere gli ebrei compiace Allah ed è essenziale per la salvezza. Se compiace Allah, allora per Hamas e altri jihadisti islamici, uccidere gli ebrei non significa "liberare la Palestina", cacciare un "oppressore" o persino vendicarsi. Si tratta di servire Dio, ed è inevitabile. Proprio come un nazista non può essere un vero nazista senza assassinare ebrei, così un jihadista islamico non può essere un vero jihadista senza assassinare ebrei. Il biglietto per il paradiso del jihadista è un ebreo morto. Perché un ebreo morto compiace Allah.
Già nel gennaio del 1941, il ''Grossmufti'', come lo chiamavano i tedeschi, si era recato in Bosnia per convincere i leader musulmani che una divisione SS musulmana avrebbe portato onore e gloria ai seguaci dell'Islam. [[w:David Gil Dalin|David Dalin]] e [[:en:w:John Rothmann|John Rothmann]] stimano che al-Husseini abbia reclutato fino a {{FORMATNUM:100000}} musulmani per le unità di morte delle SS naziste.<ref>Dalin e Rothman, ''[[:en:w:Icon of Evil|Icon of Evil]]'', 55.</ref> Ogni battaglione di musulmani aveva il suo [[w:imam|imam]] e ogni reggimento il suo [[w:mullā|mullā]]. Il Mufti istituì una scuola per i mullā con sede a Dresda e li indottrinava sui legami essenziali tra nazisti e jihadisti, assicurando loro che "esistono notevoli somiglianze tra i principi islamici e quelli del nazionalsocialismo".<ref>Citato in Chuck Morse, ''The Nazi Connection to Islamic Terrorism'' (New York: iUniverse, 2003), 77.</ref> Il reclutamento del Mufti per la 13a Divisione Handschar delle Waffen-SS iniziò nel febbraio del 1943; con {{FORMATNUM:21065}} uomini, era la più grande delle unità di morte delle SS musulmane bosniache. In un discorso alle SS pronunciato l'11 gennaio 1944, "Himmler sostenne che il legame tra nazismo e Islam si fondava su valori comuni duraturi e sulla condivisione di nemici in guerra. Presentò inoltre Hitler come un dono inviato da Dio – e da Allah".<ref>Herf, ''Nazi Propaganda for the Arab World'', 200.</ref> Il comandante della Divisione Handschar, Karl-Gustav Sauberzweig, "riferì che le reclute musulmane adottavano volentieri la dottrina nazista e persino che ‘i musulmani, gli uomini delle SS nella Divisione e i civili stanno iniziando a vedere nel nostro Führer la missione di un secondo profeta’, cioè uno che segue Maometto".<ref>''Ibid.'', 201.</ref> Un'altra unità di sterminio delle SS di al-Husseini era la Divisione Skanderberg proveniente dall'Albania, con il suo Arabisches Freiheitskorps o "Corpo Arabo della Libertà" operativo in Macedonia. I musulmani che al-Husseini reclutò per le SS avrebbero svolto un ruolo fondamentale nel rendere i Balcani ''Judenrein'' nell'inverno 1943-4.<ref>Cfr. anche ''[[:en:w:Relations between Nazi Germany and the Arab world|Relations between Nazi Germany and the Arab world]]'' su en.wiki.</ref>
A seguito delle sue azioni omicide al servizio dei nazisti, al-Husseini si distinse per essere annoverato tra i criminali di guerra nazisti. Dopo aver trovato rifugio in Francia per un certo periodo, il 20 giugno 1946 si recò in Egitto, dove entrò a far parte della Fratellanza Musulmana. Nello stesso anno il Mufti prese sotto la sua ala protettrice il suo parente Yasser Arafat e chiamò un ex ufficiale di commando nazista per insegnare al suo protetto "i dettagli della guerriglia".<ref>David N. Bossie, “Yasser Arafat: Nazi Trained,” ''Washington Times'', 9 agosto 2002.</ref> Verso la fine della sua vita, nel 2002, Arafat affermò l'impatto decisivo che al-Husseini aveva sempre avuto su di lui.<ref>Cfr. Shlomo Ben-Ami, ''Scars of War, Wounds of Peace: The Israeli-Arab Tragedy'' (Oxford, UK: Oxford University Press, 2007), 214.</ref> Chuck Morse presenta una convincente argomentazione secondo cui "al- Husseini was himself most likely the true founder of the al-Fatah, . . . Arafat’s terror cell, . . . the nucleus of the PLO".<ref>Morse, ''The Nazi Connection to Islamic Terrorism'', 90.</ref> E così vediamo gli intricati legami che uniscono i nazisti alla Fratellanza Musulmana e all'Organizzazione per la Liberazione della Palestina. Poiché l'OLP e Hamas sarebbero diventati i nemici più immediati dello Stato ebraico, è opportuno spendere una parola sull'OLP.
=== Il PLO jihadista nazista ===
Nell'ottobre del 1959 Yasser Arafat, Salah Khalaf, Khalil al-Wazir, Farouq Qaddoumi e Khaled al-Hassan fondarono l'organizzazione jihadista [[w:Fatah|Fatah]], parola che significa "conquista" ed è l'acronimo inverso di Harakat al-Tahirir al-Watani al-Filastini, "Movimento di liberazione nazionale palestinese".<ref>Efraim Karsh, ''Arafat’s War: The Man and His Battle for Israeli Conquest'' (New York: Grove Press, 2003), 23.</ref> Due anni dopo Arafat entrò in contatto per la prima volta con Mahmoud Abbas, il revisionista dell'Olocausto che gli sarebbe poi succeduto alla guida dell'OLP. Il 29 maggio 1964, il Consiglio nazionale palestinese redasse il Patto nazionale palestinese per diventare l'Organizzazione per la liberazione della Palestina.<ref>''Ibid.'', 36.</ref> Il 2 febbraio 1969, Arafat divenne presidente dell'OLP. Con l'obiettivo dichiarato di distruggere l'ebreo "per prendere il suo posto",<ref>Barry Rubin, ''Revolution Until Victory? The Politics and History of the PLO'' (Cambridge, MA: Harvard University Press, 1994), 27.</ref> l'ideologia jihadista dell'OLP, come l'ideologia nazista, non lasciava spazio a negoziati; anche loro, come i nazisti, erano disposti a dare l’impressione di negoziare per raggiungere l’obiettivo più alto dell’annientamento, adottando quella che chiamavano una "strategia a fasi".<ref>Karsh, ''Arafat’s War'', 4.</ref> L’Autorità Nazionale Palestinese continua ad aggrapparsi a questa strategia.
Nel luglio 1968 l'OLP produsse la bozza finale del suo statuto.<ref>Per una copia dello Statuto, cfr. Leila S. Kadi, ed., ''Basic Political Documents of the Armed Palestinian Resistance Movement'' (Beirut: Palestine Research Centre, 1969), 137–141.</ref> Il loro obiettivo finale, come affermato nello statuto, è "l'annientamento dell'entità sionista in tutte le sue manifestazioni economiche, politiche, militari e culturali".<ref>Rubin, ''Revolution Until Victory?'', 22.</ref> Ricordando i nazisti, l'articolo quattro dello statuto stabilisce un tono razzista, affermando che "l'identità palestinese è una caratteristica genuina, essenziale e intrinseca; si trasmette dai genitori ai figli". Poiché "il destino della nazione araba e, in effetti, l'esistenza araba stessa dipendono dal destino della causa palestinese" (articolo quattordici), l'eliminazione degli ebrei è una questione esistenziale: proprio come gli ebrei minacciavano l'esistenza e l'essenza della nazione ariana, così minacciano l'esistenza e l'essenza della nazione araba.
Tutto ciò che possa legittimare l'esistenza ebraica, quindi, deve essere smentito, ed è questo il punto dell'articolo venti: "Le affermazioni di legami storici o religiosi degli ebrei con la Palestina sono incompatibili con i fatti storici". Gli ebrei non hanno posto in Palestina. O meglio: ''non hanno posto''. Punto. Questa è l'implicazione dell'articolo ventidue, che riecheggia il ''Mein Kampf'' di Hitler: Israele è la "base geografica dell'imperialismo mondiale... Israele è una fonte costante di minaccia per la pace in Medio Oriente e nel mondo intero". Sì, ''il mondo intero'': proprio come i nazisti avrebbero liberato l'umanità dal male ebraico, così l'OLP avrebbe salvato l'umanità. Nel 1972, Arafat dichiarò che nella lotta per salvare l'umanità dalla minaccia sionista, ogni ebreo è un bersaglio.<ref>Murawiec, ''The Mind of Jihad'', 34.</ref> Il 22 novembre 1974, l'ONU dichiarò l'OLP rappresentante dei palestinesi (Risoluzione 3236) e le concesse lo status di osservatore (Risoluzione 3237). In seguito a tale riconoscimento, il capo dell'OLP Salah Khalaf, noto anche come Abu Iyad (1933-1991), affermò: "An independent state on the West Bank and Gaza is the beginning of the final solution",<ref>Citato in Rubin, ''Revolution Until Victory?'', 47.</ref> un'evidente allusione al discorso nazista che aveva influenzato la prospettiva jihadista dell'OLP.
Nel febbraio del 1979, pochi giorni dopo la Rivoluzione islamica in Iran, Arafat fu il primo "diplomatico" ad essere accolto a Teheran,<ref>Said K. Aburish, ''Arafat: From Defender to Dictator'' (London: Bloomsbury, 1999), 164.</ref> dove dichiarò a Khomeini, il qutbista dichiarato che aveva ricevuto la sua formazione ideologica dalla Fratellanza: "La via [jihadista] che abbiamo scelto è identica",<ref>Murawiec, ''The Mind of Jihad'', 318.</ref> una via che ha come obiettivo finale lo sterminio degli ebrei. Questa adesione alla Rivoluzione islamica, come anche le radici di Arafat nella Fratellanza, dimostrano che l'OLP non è così "laica" come molti suppongono. Nel 1987 Arafat affermò che "la tendenza religiosa è parte integrante dell’OLP"<ref>Citato Rubin, ''Revolution Until Victory?'', 66.</ref> e Salah Khalaf affermò: "The beginning of the Islamic awakening lay in sanctified jihad, which was started by Fatah".<ref>Citato in ''ibid.''</ref> Quando Hamas fu fondata nel 1987, subito dopo lo scoppio della Prima Intifada, Arafat diede ai leader la sua benedizione: "My brother Sheik Yassin, my holy brother Hadi Hunam, I cherish your participation in the struggle for the liberation of Palestine".<ref>Citato in Karsh, ''Arafat’s War'', 116.</ref> L’articolo ventisette della carta di Hamas afferma: "the PLO is the closest to the heart of the Islamic Resistance Movement".<ref>Yonah Alexander, ''Palestinian Religious Terrorism: Hamas and Islamic Jihad'' (Ardsley, NY: Transnational Publishers, 2002), 64.</ref> Così il capo politico dell’OLP Farouq Qaddoumi (n. 1931) dichiarò: "We were never different from Hamas".<ref>Citato in Karsh, ''Arafat’s War'', 120.</ref>
Una differenza tra le tattiche impiegate da Hamas e dall'OLP, tuttavia, risiede nella strategia a fasi di quest'ultima, esemplificata in modo più drammatico con la firma degli [[w:Accordi di Oslo|Accordi di Oslo]] il 13 settembre 1993. Appena un anno prima di apporre la sua firma al documento, Arafat aveva nuovamente vilipeso gli ebrei – non gli israeliani, ma gli ''ebrei'' – dicendo: "Damn their [the Jews’] fathers. The dogs. Filth and dirt... Treachery flows in their blood, as the Quran testifies".<ref>Citato in Rubin, ''Revolution Until Victory?'', 180.</ref> Per instillare nei bambini palestinesi un tale rabbioso odio per gli ebrei, Arafat fece in modo che l'accordo consentisse ai palestinesi di mantenere il controllo sui programmi scolastici. In effetti, Efraim Karsh sostiene: "Arafat’s indoctrination of hatred among Palestinian children was unparalleled since Nazi Germany".<ref>Karsh, ''Arafat’s War'', 247.</ref> Continuando a incorporare il discorso nazista nel discorso dell’OLP, il leader di Fatah, [[:en:w:Sakher Habash|Sakhr Habash]] (1939-2009), commentò l’accordo di Oslo dicendo che una volta che i palestinesi avessero avuto il controllo di Gaza e della Cisgiordania, avrebbero proceduto verso la “soluzione finale”,<ref>''Ibid.'', 62.</ref> incorporando ancora una volta il discorso nazista nel discorso del jihadismo islamico. Nell'ottobre 1994 Arafat nominò Mufti di Gerusalemme [[:en:w:Ekrima Sa'id Sabri|Ikrima Sabri]] (n. 1939), che nei suoi sermoni denunciò gli ebrei come "discendenti di maiali e scimmie" e come cospiratori di una "cospirazione sionista mondiale".<ref>Cfr. ''ibid.'', 103–104 - mia trad.</ref> Un altro religioso jihadista, Ahmad Abu Halabiya, gridò il 13 ottobre 2000: "Non abbiate pietà degli ebrei, non importa dove si trovino, in qualunque paese".<ref>''Ibid.'', 104–105 - mia trad.</ref> Secondo questa visione, il male da sconfiggere non è lo Stato ebraico, ma la presenza degli ebrei e dell'ebraismo nel mondo. Così il male generato dai nazisti trovò la strada fino alle porte di Israele, prima attraverso l'OLP e poi attraverso Hamas.
=== L’eredità nazista dell’antisemitismo jihadista ===
=== Cosa significa? ===
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== Note ==
{{Vedi anche|Serie delle interpretazioni|Serie misticismo ebraico|Serie maimonidea|Serie letteratura moderna|Serie dei sentimenti}}
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{{Immagine grande|Yellow Badge.jpg|750px|Questa immagine contiene i nomi di {{FORMATNUM:1692}} vittime della [[Shoah]], dal database centrale dello [[w:Yad Vashem|Yad Vashem]]. Il ragazzo nell'immagine è tratto dalla famosa fotografia del [[c:File:Stroop Report - Warsaw Ghetto Uprising 06.jpg|Ghetto di Varsavia]]}}
== Jihadismo islamico: l'eredità dell'antisemitismo nazista ==
La Prima guerra mondiale fu una catastrofe globale. Lasciò l'umanità inondata da un mare di sangue, disperazione, vuoto e caos. La devastazione non risiedeva solo nel numero senza precedenti di vittime – fino a 22 milioni di morti e 23 milioni di feriti – ma anche nel radicale capovolgimento della realtà stessa. L'umanità aveva assunto una capacità di uccidere mai vista prima, i preconcetti sulla decenza umana crollarono e ogni nozione di progresso razionale e morale fu mandata completamente in bancarotta. La sofferenza diffusa, sia fisica che spirituale, era percepita non solo come orribile, ma anche come priva di significato. Come spiegare un così profondo e universale sconvolgimento di verità, comprensione e valori? Ma con gli ebrei, ovviamente! È tutto qui, ne ''I Protocolli dei Savi di Sion'', la cui diffusione divenne virale all'indomani della Prima guerra mondiale, con l'edizione in lingua tedesca pubblicata nel 1919, l'edizione in lingua inglese negli Stati Uniti e in Gran Bretagna nel 1920,<ref>[[w:Yehuda Bauer|Yehuda Bauer]], ''A History of the Holocaust'', ediz. riv. (New York: Franklin Watts, 2002), 53.</ref> e la traduzione in lingua araba nel 1921.<ref>Cfr. [[:en:w:Binjamin W. Segel|Binjamin W. Segel]], ''A Lie and a Libel: The History of The Protocols of the Elders of Zion'', trad. & cur. [[:en:w:Richard S. Levy|Richard S. Levy]] (Lincoln: University of Nebraska Press, 1995), xii.</ref> Poiché la devastazione e l'orrore erano globali, l'antisemitismo assunse una portata globale. Non solo gli ebrei erano odiati localmente, ma ora erano visti come una minaccia autenticamente universale, cosmica. E il rimedio doveva essere altrettanto universale.
Assumendo dimensioni globali, l'odio millenario verso gli ebrei assunse presto un aspetto sterminazionista che divenne un principio fondamentale del nazionalsocialismo: non si poteva essere nazisti senza abbracciare questa direttiva fondamentale dello sterminio. Non poteva esserci altra soluzione alla minaccia cosmica rappresentata dagli ebrei e dall'ebraismo se non questa Soluzione Finale. Già nel 1922 Adolf Hitler dichiarò a un giornalista tedesco di nome Josef Hell: "Una volta al potere, il mio primo e principale compito sarà l'annientamento degli ebrei".<ref>Citato in Stephen E. Atkins, ''Holocaust Denial as an International Movement'' (Westport, CT: Praeger, 2009), 29.</ref> Dieci anni dopo, disse a Hermann Rauschning (1887-1982) che la sua missione nella vita come Führer era quella di distruggere il "Dio tirannico degli ebrei" e i Suoi "Dieci Comandamenti che negano la vita".<ref>Citato in Dennis Prager e Joseph Telushkin, ''Why the Jews? The Reason for Antisemitism'' (New York: Simon & Schuster, 2003), 16.</ref> L'oggetto dello sterminio nazista, quindi, non erano solo gli ebrei, ma anche l'insegnamento e la testimonianza dell'ebraismo – il Santo Stesso – che gli ebrei portano nel mondo. Qui ci rendiamo conto di cosa è ''anti-'' nell'antisemita nazista, e anche di cosa l'antisemita sterminazionista, nazista o jihadista, cerca di sterminare nello sterminio degli ebrei.
Abbiamo notato che al centro della tradizione ebraica che i nazisti si proponevano di sradicare c'è una certa comprensione dell'essere umano; in effetti, l'attacco a Dio assume sempre la forma di un attacco alla nozione stessa di essere umano. Al centro dell'ebraismo c'è la visione che l'essere umano sia l'inserimento di qualcosa di più grande di tutto ciò che esiste nel mezzo di tutto ciò che esiste. Pertanto, un essere umano non è riducibile alle casualità di razza, genere, cultura o etnia; né l'essere umano è giustificato dalla ragione, dalla determinazione o dal potere. Creato a immagine e somiglianza del Santo, ''ogni'' essere umano ospita la presenza del Santo, che santifica tutto l'essere da oltre l'essere. Egli o Ella santifica ciascuno e tutti attraverso il comandamento assoluto di amare l’''altro'' essere umano, il prossimo e lo straniero allo stesso modo. ''Ogni'' essere umano, inoltre, è mio simile: tutta l'umanità è interrelata, fisicamente attraverso Adamo e metafisicamente attraverso il Creatore. Né un caso naturale né un credo ideologico possono determinare la sacralità di tale relazione, e nessun insegnamento potrebbe essere più ostile al nazionalsocialismo o al jihadismo islamico. Il primo afferma che non vi è alcun legame tra ariano e non-ariano, e il secondo insiste sul fatto che non vi è alcun legame tra credente e noncredente, men che meno tra i credenti e i "figli di maiali e scimmie", come il Profeta descrive gli ebrei (cfr. [https://sufi.it/il-sacro-corano/5-surat-al-maida/ Corano 5:60]). L'ariano è l'essere umano perfetto, separato da tutta l'umanità, giustificato da una volontà di potenza che trascende i comandamenti "che negano la vita" venuti nel mondo attraverso gli ebrei. Allo stesso modo, al credente jihadista è garantito un posto in paradiso, e tutti coloro che rifiutano la vera fede dell'Islam vengono consegnati al Fuoco ([https://sufi.it/il-sacro-corano/3-surat-al-imran/ Corano 3:131]).
Più che una categoria biologica o antropologica, la "razza" per i nazisti è una categoria ''metafisica''. Nell'ideologia nazista la nozione di razza non è riducibile al colore della pelle o alla fisionomia; piuttosto, è una categoria ideologica in cui corpo e anima, biologia ed essere, si fondono in un tutt'uno. La categoria ha un nome: ''Rassenseele''. Spiegando il concetto nazista di ''Rassenseele'' o "razza-anima", [[w:Alfred Rosenberg|Alfred Rosenberg]] scrive: "Anima significa razza vista dall'interno. E, viceversa, razza è l'esteriorizzazione dell'anima".<ref>Alfred Rosenberg, ''Race and Race History and Other Essays'', ed. Robert Pais (New York: Harper & Row, 1974), 34.</ref> Se la razza può essere vista dall'interno, allora non è riducibile a nessuna manifestazione esteriore come il colore della pelle o la consistenza dei capelli; è ''concettuale'' e quindi un'astrazione. "Questo atteggiamento eroico [del nazionalsocialismo]", afferma Rosenberg, "si discosta dalla ''singola'' ma ''assolutamente'' decisiva ammissione, ''vale a dire dall'ammissione che sangue e carattere, razza e anima sono semplicemente designazioni diverse per la stessa entità''".<ref>Citato in Max Weinreich, ''Hitler’s Professors: The Part of Scholarship in Germany’s Crimes Against the Jewish People'' (New Haven, CT: Yale University Press, 1999), 26.</ref> Se il carattere e l'anima degli ebrei sono nel loro sangue, allora lo è anche l'ebraismo, o almeno l'inclinazione verso l'ebraismo. Pertanto, la minaccia ebraica all'umanità "non cambierebbe", spiega Rosenberg, "se l'ebreo negasse il Talmud, perché il carattere nazionale, che rimane lo stesso, continuerebbe a rappresentare un punto di vista altrettanto inflessibile e dogmatico in altri ambiti".<ref>Rosenberg, ''Race and Race History'', 183.</ref> Con il carattere nel sangue e il sangue nell'anima, l'ebreo rappresenta una minaccia ''essenziale'' all’''essenza'' ariana.
L'ebreo è, come dichiararono i nazisti, la malattia che minaccia il corpo dell'umanità dall'interno, il che rende l'ebreo una minaccia ''patologica''. Nel 1935 la rivista dell'Associazione dei Medici Tedeschi affermava: "Proprio come il corpo umano non assorbe i germi della tubercolosi nel suo organismo generale, così una società naturale e omogenea non può assorbire gli ebrei nella sua associazione organica".<ref>Citato in H. H. Ben-Sasson, ed., ''A History of the Jewish People'' (Cambridge: Harvard University Press, 1976), 1019.</ref> Allo stesso modo, il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, prese in prestito la metafora di Hitler sugli ebrei e l'ebraismo come malattia,<ref>Adolf Hitler, ''Mein Kampf'', trad. Ralph Manheim (Boston, MA: Houghton Mifflin, 1971),233.</ref> affermando che gli ebrei sono una "crescita cancerosa e un microbo dannoso, un'entità senza confini".<ref>Hassan Nasrallah, ''Voice of Hezbollah: The Statements of Sayyed Hassan Nasrallah'', trad. Ellen Khouri, ed. Nicholas Noe (London: Verso, 2007), 189.</ref> Ogni ebreo è portatore del contagio dell'ebraismo, quindi lo sterminio degli ebrei deve essere totale, il che conferisce una dimensione apocalittica alla lotta: se "l'ebreo è vittorioso sugli altri popoli del mondo", dichiarò Hitler, "la sua corona sarà la corona funebre dell'umanità".<ref>Hitler, ''Mein Kampf'', 65.</ref> Nella lotta dei nazisti contro gli ebrei e l'ebraismo, Hitler, come i jihadisti, è il salvatore dell'umanità, che muove guerra a un male satanico. Si tratta, infatti, di una guerra santa condotta contro il Dio satanico degli ebrei.
La natura metafisica della nozione nazista di razza-anima rende la categoria di ''Rassenseele'' molto meno estranea e persino gradita all'Islam. Mentre l'Islam rifiuta il razzismo basato sul colore, predica una certa segregazione basata sul credo: secondo la ''Sharia'', o legge islamica, ai non-musulmani di ogni livello viene negata la considerazione concessa ai musulmani, poiché "Dio non ama i miscredenti" ([https://sufi.it/il-sacro-corano/3-surat-al-imran/ Corano 3:32]). Naturalmente, contrariamente alla visione nazista secondo cui un non-ariano non può diventare ariano, l'Islam insegna che, in linea di principio, qualsiasi non-musulmano può diventare musulmano. Quando si tratta di odio verso gli ebrei, tuttavia, il moderno jihadismo islamico ha più in comune con l'ideologia nazista che con l'insegnamento musulmano tradizionale. "Proprio come il [[w:Partito del Giovane Egitto|movimento del Giovane Egitto]] prese a prestito dal ''Nationalsozialistische Deutsche Arbeiterpartei (NSDAP)''", osserva [[:en:w:Laurent Murawiec|Laurent Murawiec]], "così il movimento islamista radicale nel suo complesso [prese a prestito] il suo razzismo e antisemitismo. Questo includeva il sostegno alla filosofia nazista [e] la propaganda ferocemente antiebraica nella stampa di partito. [Così] gli estremisti islamici acquisirono la perversa forma moderna di razzismo, razzismo biologico e teoria razziale".<ref>Laurent Murawiec, ''The Mind of Jihad'' (Cambridge, UK: Cambridge University Press, 2008), 255 – mia trad.</ref> In questa forma specificamente razzista di odio verso gli ebrei, in cui la razza non è solo una categoria biologica ma anche metafisica, i jihadisti non solo sono paralleli ai nazisti, ma li imitano.
Sayyid Qutb, l'ideologo più influente dei Fratelli Musulmani e del jihadismo islamico, sosteneva che "gli ebrei erano ''per natura'' determinati a combattere la Verità di Allah e a seminare corruzione e confusione",<ref>Citato in Ronald L. Nettler, ''Past Trials and Present Tribulations: A Muslim Fundamentalist’s View of the Jews'' (Oxford, UK: Pergamon, 1987), 35; corsivo aggiunto.</ref> che la "passione degli ebrei di controllare gli altri" era una "forza trainante del loro ''carattere nazionale''"<ref>''Ibid.'', 37–38; corsivo aggiunto.</ref> e che "la causa più profonda dell'odio ebraico per l'Islam era la ''malevola natura ebraica''".<ref>''Ibid.'', 44; corsivo aggiunto.</ref> Come i nazisti, che comprendevano che il male ebraico risiedeva nell'essenza ebraica, l'obiettivo dei jihadisti "is not simply to morally delegitimize Israel as a Jewish State and a national entity in the Middle East, but to dehumanize Judaism and the Jewish people as such".<ref>Kenneth R. Timmerman, ''Preachers of Hate: Islam and the War on America'' (New York: Three Rivers Press, 2004), 63.</ref> Una volta disumanizzato, l'ebreo è facilmente considerato malvagio. Una volta considerati malvagi, agli ebrei non può essere concessa la stessa possibilità di conversione che è aperta al resto dell'umanità. In quanto fonte di ogni male, gli ebrei possono solo essere sradicati.
Mentre il Führer si nascondeva nel suo bunker e si preparava al suicidio, scrisse il suo ultimo testamento politico. Concluse le sue ultime parole scritte con un appello al mondo affinché continuasse a "resistere senza pietà all'avvelenatore di tutte le nazioni, l'ebraismo internazionale",<ref>Citato in David Welch, ''Hitler'' (London: UCL Press, 1998), 97.</ref> un appello ascoltato con la massima attenzione e sistematicità dai jihadisti islamici. Ai nostri fini, ci concentreremo su uno dei gruppi jihadisti più noti al mondo, il [[w:Hamas|Movimento Islamico di Resistenza (Harakat al-Muqawama al-Islamiya)]], più comunemente noto con l'acronimo [[w:Hamas|Hamas]]. Prima di passare ad Hamas, tuttavia, è necessario spendere qualche parola sulla [[w:Fratelli Musulmani|Fratellanza Musulmana]] da cui Hamas ha origine e su [[w:Amin al-Husseini|Haj Amin al-Husseini]], la chiave dei legami che uniscono Hitler ad Hamas.
=== Fratellanza Musulmana: il canale chiave ===
Fondamentale per l'adesione jihadista all'antisemitismo nazista è la Fratellanza Musulmana. Nel marzo del 1928 Hasan al-Banna e altri cinque fondarono la Fratellanza e ne redassero il credo: "Allah è il nostro obiettivo. Il Profeta è la nostra guida. Il Corano è la nostra legge. Jihad è la nostra via. La morte al servizio di Allah è il nostro desiderio più alto". Ispirato da Hitler, al-Banna affermò di aver imparato dal Führer il potere della propaganda nella lotta contro gli ebrei,<ref>Hasan al-Banna, ''Five Tracts of Hasan al-Banna: A Selection from the Majmuat Rasail al-Imam al-Shahid Hasan al-Banna'', trad. Charles Wendell (Berkeley: University of California Press, 1978), 45–46.</ref> come mezzo non di persuasione ma di incitamento, l'istigazione all'odio contro gli ebrei.<ref>Hitler, ''Mein Kampf'', 632.</ref> Con l'ascesa della Fratellanza, [[w:Bernard Lewis|Bernard Lewis]] (1916-2018) osserva:
{{citazione|To an astonishing degree the ideas, literature, even the crudest inventions of the Nazis and their predecessors have, so to speak, been internalized and Islamicized. The major themes – the ''Protocols'', the invented Talmud quotations, ritual murder, the hatred of mankind, the Masonic and the rest of the conspiracy theories, poisoning the wells and taking over the world – remain; but they are given an Islamic, even a Quranic twist.|Bernard Lewis, ''Semites and Anti-Semites: An Inquiry into Conflict and Prejudice'' (New York: W. W. Norton, 1986), 267}}
Un'opera che dimostra la precoce influenza dei nazisti sui jihadisti è ''Escape from Baghdad'' (1938) di [[:en:w:Carl Raswan|Carl Raswan]]. Viaggiatore tedesco celebre ai suoi tempi, Raswan riferì di aver incontrato intensi sentimenti filo-nazisti tra gli arabi, che gli dissero: "Stiamo imparando da Mussolini e Hitler".<ref>Carl Raswan, ''Escape from Baghdad'', ediz. facsimile (New York: George Olms, 1978), 137.</ref> E così fecero. Ispirati dai nazisti, i jihadisti di tutta la regione non solo imitarono la forma tedesca di odio verso gli ebrei, ma la amplificarono.
[[:en:w:Łukasz Hirszowicz|Łukasz Hirszowicz]] sottolinea che la collaborazione arabo-nazista non avvenne solo a livello politico e militare, ma soprattutto a livello ideologico: più che a un processo di imitazione, osserviamo un processo di inculcazione ed elaborazione. In una visita a Berlino nel 1937, "Dr. Said Abdel-Fattah Iman of the Damascus Arab Club proposed, inter alia, to promote National Socialist ideology among the Arabs and Muslims generally".<ref>Lukasz Hirszowicz, ''The Third Reich and the Arab East'' (London: Routledge & Kegan Paul, 1966), 35–36.</ref> Nel maggio 1937, "on the occasion of the observance of Mohammed’s birth, German and Italian flags were displayed [in Palestine] as well as portraits of Hitler and Mussolini".<ref>''Ibid.'', 27.</ref> Assistendo a una tale dimostrazione di sostegno musulmano all’agenda nazista, il 1° giugno 1937, il ministro degli Esteri tedesco, [[w:Konstantin von Neurath|Konstantin von Neurath]] (1873–1956), dichiarò che la Germania "ha interesse a rafforzare il mondo arabo come contrappeso contro un possibile aumento di potere dell’ebraismo mondiale".<ref>''Ibid.'', 30.</ref> Confermando che l’odio per gli ebrei costituiva il legame comune tra tedeschi e musulmani, l’edizione del 9 gennaio 1938 del quotidiano arabo ''Al-Jamia al-Islamiyya'' commentò: "Molti arabi considerano la Germania un'amica degli arabi. Questa amicizia è forse il risultato dell'odio tedesco per gli ebrei".<ref>''Ibid.'', 42.</ref> Più tardi quello stesso anno, il 16 ottobre, il ''New York Times'' pubblicò un articolo di Harold Callender, il quale riportava: "the Nazi press this week gave vent to an outburst of sympathy for the Arabs in Palestine who were reported to be forming a ‘free corps’ on the Sudeten German model, in order to ‘fight against Judaism.’".<ref>Joseph B. Schechtman, ''The Mufti and the Fuehrer: The Rise and Fall of Haj Amin el-Husseini'' (New York: Thomas Yoseloff, 1965), 81.</ref> L'uso del termine ''free corps'' è un ovvio riferimento ai ''Freikorps'', un gruppo di tedeschi disillusi del dopoguerra da cui emerse il Partito Nazista nel 1920. Qui vediamo il passaggio dal parallelismo all'influenza: ancora una volta, non solo i Fratelli e gli altri musulmani imitavano i tedeschi, ma stavano anche imparando da loro.
"The close and at times active relationship that developed between Nazi Germany and sections of the Arab leadership, in the years from 1933 to 1945", scrive Lewis, "was due not to a German attempt to win over the Arabs but rather to a series of Arab approaches to the Germans".<ref>Lewis, ''Semites and Anti-Semites'', 140.</ref> Le unità militari jihadiste adottarono la marcia a passo d'oca, come anche il saluto nazista, e continuano a usarli ancora oggi, come testimoniano le scene dei raduni di Hezbollah e delle parate militari iraniane. I primi telegrammi di congratulazioni a Hitler per la sua nomina a Cancelliere, il 30 gennaio 1933, provenivano da arabi musulmani. Quando le Leggi di Norimberga furono approvate il 15 settembre 1935 e i nazisti iniziarono a confiscare le proprietà ebraiche, ricevettero altri telegrammi simili da tutto il mondo arabo islamico. Se i nazisti continuarono a consentire e persino a incoraggiare l'emigrazione ebraica in Palestina, fu perché erano convinti che gli arabi li avrebbero sterminati.<ref>Cfr. Timmerman, ''Preachers of Hate'', 104.</ref>
Con l'avvento della [[w:Grande rivolta araba|Rivolta Araba in Palestina]] nel 1936-39, la Fratellanza inviò le proprie unità militari in Palestina e il numero dei suoi membri aumentò da 800 a oltre 2000. Dal 1935 in poi, inviarono delegazioni ai raduni nazisti a Norimberga. Nel 1938 guidarono manifestazioni contro gli ebrei egiziani e tennero la Conferenza Parlamentare per i Paesi Arabi e Musulmani al Cairo, dove distribuirono traduzioni in arabo del ''Mein Kampf'' e dei ''Protocolli dei Savi di Sion''. Nel 1939 la Fratellanza bombardò una sinagoga del Cairo e alcune case di ebrei. Con lo scoppio della guerra, i nazisti godettero del loro pieno appoggio. Nel 1941 [[w:Anwar al-Sadat|Anwar Sadat]] si unì all'organizzazione militare della Fratellanza e nel 1943 fu arrestato come spia nazista. Quando [[w:Fārūq I d'Egitto|re Farouk]] concesse asilo al criminale di guerra nazista Haj Amin al-Husseini il 20 giugno 1946, al-Banna e la Fratellanza acclamarono l'ex Mufti di Gerusalemme come un eroe e un grande jihadista. Infatti, al-Banna dichiarò che "in Berlin he [al-Husseini] had been carrying out jihad [just as the Nazis had done]".<ref>Citato in Matthias Küntzel, ''Jihad and Jew-Hatred: Islamism, Nazism and the Roots of 9/11'', trad. Colin Meade (New York: Telos Press, 2007), 46.</ref> Al-Husseini incontrò anche Sayyid Qutb, l'uomo che sarebbe diventato il più influente ideologo jihadista della Fratellanza. In al-Husseini, quindi, abbiamo una chiave importante per trasmettere l'eredità dell'antisemitismo nazista al jihadismo islamico.
=== Il jihadista nazista ===
Haj Amin al-Husseini salì al potere grazie a un atto di pacificazione britannico, dopo essere stato processato in contumacia e riconosciuto colpevole di aver incitato alle rivolte in Palestina nel 1920; nel tentativo di calmare la popolazione araba, il governatore del mandato britannico [[w:Herbert Samuel|Herbert Samuel]] (1870-1963) lo nominò Mufti di Gerusalemme l'8 maggio 1921. Tra le prime azioni del neo-nominato Mufti ci fu una dichiarazione di jihad contro gli inglesi e gli ebrei.<ref>David G. Dalin e John F. Rothman, ''Icon of Evil: Hitler’s Mufti and the Rise of Radical Islam'' (New York: Random House, 2008), 131.</ref> Il 31 marzo 1933, effettuò la sua prima visita ufficiale al nuovo console generale nazista tedesco Heinrich Wolff a Gerusalemme. Nel 1935 incontrò per la prima volta Abdul Rahman al-Banna, fratello di Hasan al-Banna; iniziò così una relazione a lungo termine tra il Mufti e la Fratellanza Musulmana. Hirszowicz sostiene che l'ideologia dei Fratelli Musulmani "svolse un ruolo importante nella rivolta palestinese del 1936-39".<ref>Hirszowicz, ''The Third Reich and the Arab East'', 13.</ref> Il Mufti aveva un rapporto così stretto con i nazisti che questi gli fornirono fondi per scatenare la rivolta araba del 1936-39. [[:en:w:Matthias Küntzel|Matthias Küntzel]] osserva che la rivolta "si svolse sullo sfondo della svastica; le organizzazioni giovanili... sfilavano come ‘naziscout’ e i bambini arabi si salutavano con il saluto nazista".<ref>Matthias Küntzel, "National Socialism and Anti-Semitism in the Arab World", ''Jewish Political Studies Review 17 (Spring 2005)''.</ref> Per scongiurare l'idea che l'antisemitismo, fondamento del nazionalsocialismo, potesse includere gli arabi, il Ministero degli Esteri tedesco dichiarò nel 1936 che "le leggi razziali di Norimberga sono rivolte solo agli ebrei"<ref>Jeffrey Herf, ''Nazi Propaganda for the Arab World'' (New Haven, CT: Yale University Press, 2009), 19.</ref> e non agli arabi. Il 2 ottobre 1937, al-Husseini incontrò il vice di Adolf Eichmann, Herbert Hagen, per discutere di ulteriori modi in cui il Mufti avrebbe potuto contribuire agli obiettivi nazisti contro gli ebrei in Medio Oriente. Il 13 ottobre, nuovamente ricercato dagli inglesi per aver incitato alla rivolta araba, al-Husseini fuggì dalla Palestina.
Due anni dopo, ormai ufficialmente al soldo dei nazisti, al-Husseini stabilì una base operativa a Baghdad, dove il 3 aprile 1941 guidò un colpo di stato contro il governo iracheno sostenuto dagli inglesi. Il 9 maggio, in un discorso radiofonico, annunciò una jihad contro gli inglesi e gli ebrei.<ref>Schechtman, ''The Mufti and the Fuehrer'', 110.</ref> Entro la fine di maggio, tuttavia, gli inglesi avevano represso il colpo di stato. Al-Husseini fuggì a Teheran, ma non prima di aver organizzato il massacro di 600 ebrei a Baghdad il 1° giugno 1941, in un'azione nota come Farhud.<ref>Lewis, ''Semites and Anti-Semites'', 158.</ref> Da Teheran il Mufti si recò a Roma, e da Roma a Berlino, dove ebbe il suo primo incontro con il Führer il 28 novembre 1941. E scrisse nelle sue memorie:
{{citazione|Our fundamental condition for cooperating with Germany was a free hand to eradicate every last Jew from Palestine and the Arab world. I asked Hitler for an explicit undertaking to allow us to solve the Jewish problem in a manner befitting our national and racial aspirations and according to the scientific methods innovated by Germany in the handling of its Jews. The answer I got was: “The Jews are yours.”|Citato in Ami Isseroff e Peter Fitzgerald-Morris, "The Iraq Coup Attempt of 1941, the Mufti, and the Farhud", ''Mideast Web''}}
Ancora una volta scopriamo il legame tra nazionalsocialismo e jihadismo islamico, sia come influenza che come affinità.
Poco dopo il suo incontro con Hitler, al-Husseini incontrò Eichmann, che gli comunicò il piano per la "Soluzione Finale della Questione Ebraica in Europa",<ref>Klaus Gensicke, ''Der Mufti von Jerusalem, Amin el-Husseini, und die Nationalsozialisten'' (Frankfurt am Main: Peter Lang, 1988), 165; mia trad.</ref> un piano che ben si adattava non solo al desiderio di al-Husseini di annientare gli ebrei, ma anche al suo obiettivo di Mufti di portare la salvezza a tutti i veri credenti dell'Islam, poiché aveva sempre predicato che uccidere gli ebrei compiace Allah ed è essenziale per la salvezza. Se compiace Allah, allora per Hamas e altri jihadisti islamici, uccidere gli ebrei non significa "liberare la Palestina", cacciare un "oppressore" o persino vendicarsi. Si tratta di servire Dio, ed è inevitabile. Proprio come un nazista non può essere un vero nazista senza assassinare ebrei, così un jihadista islamico non può essere un vero jihadista senza assassinare ebrei. Il biglietto per il paradiso del jihadista è un ebreo morto. Perché un ebreo morto compiace Allah.
Già nel gennaio del 1941, il ''Grossmufti'', come lo chiamavano i tedeschi, si era recato in Bosnia per convincere i leader musulmani che una divisione SS musulmana avrebbe portato onore e gloria ai seguaci dell'Islam. [[w:David Gil Dalin|David Dalin]] e [[:en:w:John Rothmann|John Rothmann]] stimano che al-Husseini abbia reclutato fino a {{FORMATNUM:100000}} musulmani per le unità di morte delle SS naziste.<ref>Dalin e Rothman, ''[[:en:w:Icon of Evil|Icon of Evil]]'', 55.</ref> Ogni battaglione di musulmani aveva il suo [[w:imam|imam]] e ogni reggimento il suo [[w:mullā|mullā]]. Il Mufti istituì una scuola per i mullā con sede a Dresda e li indottrinava sui legami essenziali tra nazisti e jihadisti, assicurando loro che "esistono notevoli somiglianze tra i principi islamici e quelli del nazionalsocialismo".<ref>Citato in Chuck Morse, ''The Nazi Connection to Islamic Terrorism'' (New York: iUniverse, 2003), 77.</ref> Il reclutamento del Mufti per la 13a Divisione Handschar delle Waffen-SS iniziò nel febbraio del 1943; con {{FORMATNUM:21065}} uomini, era la più grande delle unità di morte delle SS musulmane bosniache. In un discorso alle SS pronunciato l'11 gennaio 1944, "Himmler sostenne che il legame tra nazismo e Islam si fondava su valori comuni duraturi e sulla condivisione di nemici in guerra. Presentò inoltre Hitler come un dono inviato da Dio – e da Allah".<ref>Herf, ''Nazi Propaganda for the Arab World'', 200.</ref> Il comandante della Divisione Handschar, Karl-Gustav Sauberzweig, "riferì che le reclute musulmane adottavano volentieri la dottrina nazista e persino che ‘i musulmani, gli uomini delle SS nella Divisione e i civili stanno iniziando a vedere nel nostro Führer la missione di un secondo profeta’, cioè uno che segue Maometto".<ref>''Ibid.'', 201.</ref> Un'altra unità di sterminio delle SS di al-Husseini era la Divisione Skanderberg proveniente dall'Albania, con il suo Arabisches Freiheitskorps o "Corpo Arabo della Libertà" operativo in Macedonia. I musulmani che al-Husseini reclutò per le SS avrebbero svolto un ruolo fondamentale nel rendere i Balcani ''Judenrein'' nell'inverno 1943-4.<ref>Cfr. anche ''[[:en:w:Relations between Nazi Germany and the Arab world|Relations between Nazi Germany and the Arab world]]'' su en.wiki.</ref>
A seguito delle sue azioni omicide al servizio dei nazisti, al-Husseini si distinse per essere annoverato tra i criminali di guerra nazisti. Dopo aver trovato rifugio in Francia per un certo periodo, il 20 giugno 1946 si recò in Egitto, dove entrò a far parte della Fratellanza Musulmana. Nello stesso anno il Mufti prese sotto la sua ala protettrice il suo parente Yasser Arafat e chiamò un ex ufficiale di commando nazista per insegnare al suo protetto "i dettagli della guerriglia".<ref>David N. Bossie, “Yasser Arafat: Nazi Trained,” ''Washington Times'', 9 agosto 2002.</ref> Verso la fine della sua vita, nel 2002, Arafat affermò l'impatto decisivo che al-Husseini aveva sempre avuto su di lui.<ref>Cfr. Shlomo Ben-Ami, ''Scars of War, Wounds of Peace: The Israeli-Arab Tragedy'' (Oxford, UK: Oxford University Press, 2007), 214.</ref> Chuck Morse presenta una convincente argomentazione secondo cui "al- Husseini was himself most likely the true founder of the al-Fatah, . . . Arafat’s terror cell, . . . the nucleus of the PLO".<ref>Morse, ''The Nazi Connection to Islamic Terrorism'', 90.</ref> E così vediamo gli intricati legami che uniscono i nazisti alla Fratellanza Musulmana e all'Organizzazione per la Liberazione della Palestina. Poiché l'OLP e Hamas sarebbero diventati i nemici più immediati dello Stato ebraico, è opportuno spendere una parola sull'OLP.
=== Il PLO jihadista nazista ===
Nell'ottobre del 1959 Yasser Arafat, Salah Khalaf, Khalil al-Wazir, Farouq Qaddoumi e Khaled al-Hassan fondarono l'organizzazione jihadista [[w:Fatah|Fatah]], parola che significa "conquista" ed è l'acronimo inverso di Harakat al-Tahirir al-Watani al-Filastini, "Movimento di liberazione nazionale palestinese".<ref>Efraim Karsh, ''Arafat’s War: The Man and His Battle for Israeli Conquest'' (New York: Grove Press, 2003), 23.</ref> Due anni dopo Arafat entrò in contatto per la prima volta con Mahmoud Abbas, il revisionista dell'Olocausto che gli sarebbe poi succeduto alla guida dell'OLP. Il 29 maggio 1964, il Consiglio nazionale palestinese redasse il Patto nazionale palestinese per diventare l'Organizzazione per la liberazione della Palestina.<ref>''Ibid.'', 36.</ref> Il 2 febbraio 1969, Arafat divenne presidente dell'OLP. Con l'obiettivo dichiarato di distruggere l'ebreo "per prendere il suo posto",<ref>Barry Rubin, ''Revolution Until Victory? The Politics and History of the PLO'' (Cambridge, MA: Harvard University Press, 1994), 27.</ref> l'ideologia jihadista dell'OLP, come l'ideologia nazista, non lasciava spazio a negoziati; anche loro, come i nazisti, erano disposti a dare l’impressione di negoziare per raggiungere l’obiettivo più alto dell’annientamento, adottando quella che chiamavano una "strategia a fasi".<ref>Karsh, ''Arafat’s War'', 4.</ref> L’Autorità Nazionale Palestinese continua ad aggrapparsi a questa strategia.
Nel luglio 1968 l'OLP produsse la bozza finale del suo statuto.<ref>Per una copia dello Statuto, cfr. Leila S. Kadi, ed., ''Basic Political Documents of the Armed Palestinian Resistance Movement'' (Beirut: Palestine Research Centre, 1969), 137–141.</ref> Il loro obiettivo finale, come affermato nello statuto, è "l'annientamento dell'entità sionista in tutte le sue manifestazioni economiche, politiche, militari e culturali".<ref>Rubin, ''Revolution Until Victory?'', 22.</ref> Ricordando i nazisti, l'articolo quattro dello statuto stabilisce un tono razzista, affermando che "l'identità palestinese è una caratteristica genuina, essenziale e intrinseca; si trasmette dai genitori ai figli". Poiché "il destino della nazione araba e, in effetti, l'esistenza araba stessa dipendono dal destino della causa palestinese" (articolo quattordici), l'eliminazione degli ebrei è una questione esistenziale: proprio come gli ebrei minacciavano l'esistenza e l'essenza della nazione ariana, così minacciano l'esistenza e l'essenza della nazione araba.
Tutto ciò che possa legittimare l'esistenza ebraica, quindi, deve essere smentito, ed è questo il punto dell'articolo venti: "Le affermazioni di legami storici o religiosi degli ebrei con la Palestina sono incompatibili con i fatti storici". Gli ebrei non hanno posto in Palestina. O meglio: ''non hanno posto''. Punto. Questa è l'implicazione dell'articolo ventidue, che riecheggia il ''Mein Kampf'' di Hitler: Israele è la "base geografica dell'imperialismo mondiale... Israele è una fonte costante di minaccia per la pace in Medio Oriente e nel mondo intero". Sì, ''il mondo intero'': proprio come i nazisti avrebbero liberato l'umanità dal male ebraico, così l'OLP avrebbe salvato l'umanità. Nel 1972, Arafat dichiarò che nella lotta per salvare l'umanità dalla minaccia sionista, ogni ebreo è un bersaglio.<ref>Murawiec, ''The Mind of Jihad'', 34.</ref> Il 22 novembre 1974, l'ONU dichiarò l'OLP rappresentante dei palestinesi (Risoluzione 3236) e le concesse lo status di osservatore (Risoluzione 3237). In seguito a tale riconoscimento, il capo dell'OLP Salah Khalaf, noto anche come Abu Iyad (1933-1991), affermò: "An independent state on the West Bank and Gaza is the beginning of the final solution",<ref>Citato in Rubin, ''Revolution Until Victory?'', 47.</ref> un'evidente allusione al discorso nazista che aveva influenzato la prospettiva jihadista dell'OLP.
Nel febbraio del 1979, pochi giorni dopo la Rivoluzione islamica in Iran, Arafat fu il primo "diplomatico" ad essere accolto a Teheran,<ref>Said K. Aburish, ''Arafat: From Defender to Dictator'' (London: Bloomsbury, 1999), 164.</ref> dove dichiarò a Khomeini, il qutbista dichiarato che aveva ricevuto la sua formazione ideologica dalla Fratellanza: "La via [jihadista] che abbiamo scelto è identica",<ref>Murawiec, ''The Mind of Jihad'', 318.</ref> una via che ha come obiettivo finale lo sterminio degli ebrei. Questa adesione alla Rivoluzione islamica, come anche le radici di Arafat nella Fratellanza, dimostrano che l'OLP non è così "laica" come molti suppongono. Nel 1987 Arafat affermò che "la tendenza religiosa è parte integrante dell’OLP"<ref>Citato Rubin, ''Revolution Until Victory?'', 66.</ref> e Salah Khalaf affermò: "The beginning of the Islamic awakening lay in sanctified jihad, which was started by Fatah".<ref>Citato in ''ibid.''</ref> Quando Hamas fu fondata nel 1987, subito dopo lo scoppio della Prima Intifada, Arafat diede ai leader la sua benedizione: "My brother Sheik Yassin, my holy brother Hadi Hunam, I cherish your participation in the struggle for the liberation of Palestine".<ref>Citato in Karsh, ''Arafat’s War'', 116.</ref> L’articolo ventisette della carta di Hamas afferma: "the PLO is the closest to the heart of the Islamic Resistance Movement".<ref>Yonah Alexander, ''Palestinian Religious Terrorism: Hamas and Islamic Jihad'' (Ardsley, NY: Transnational Publishers, 2002), 64.</ref> Così il capo politico dell’OLP Farouq Qaddoumi (n. 1931) dichiarò: "We were never different from Hamas".<ref>Citato in Karsh, ''Arafat’s War'', 120.</ref>
Una differenza tra le tattiche impiegate da Hamas e dall'OLP, tuttavia, risiede nella strategia a fasi di quest'ultima, esemplificata in modo più drammatico con la firma degli [[w:Accordi di Oslo|Accordi di Oslo]] il 13 settembre 1993. Appena un anno prima di apporre la sua firma al documento, Arafat aveva nuovamente vilipeso gli ebrei – non gli israeliani, ma gli ''ebrei'' – dicendo: "Damn their [the Jews’] fathers. The dogs. Filth and dirt... Treachery flows in their blood, as the Quran testifies".<ref>Citato in Rubin, ''Revolution Until Victory?'', 180.</ref> Per instillare nei bambini palestinesi un tale rabbioso odio per gli ebrei, Arafat fece in modo che l'accordo consentisse ai palestinesi di mantenere il controllo sui programmi scolastici. In effetti, Efraim Karsh sostiene: "Arafat’s indoctrination of hatred among Palestinian children was unparalleled since Nazi Germany".<ref>Karsh, ''Arafat’s War'', 247.</ref> Continuando a incorporare il discorso nazista nel discorso dell’OLP, il leader di Fatah, [[:en:w:Sakher Habash|Sakhr Habash]] (1939-2009), commentò l’accordo di Oslo dicendo che una volta che i palestinesi avessero avuto il controllo di Gaza e della Cisgiordania, avrebbero proceduto verso la “soluzione finale”,<ref>''Ibid.'', 62.</ref> incorporando ancora una volta il discorso nazista nel discorso del jihadismo islamico. Nell'ottobre 1994 Arafat nominò Mufti di Gerusalemme [[:en:w:Ekrima Sa'id Sabri|Ikrima Sabri]] (n. 1939), che nei suoi sermoni denunciò gli ebrei come "discendenti di maiali e scimmie" e come cospiratori di una "cospirazione sionista mondiale".<ref>Cfr. ''ibid.'', 103–104 - mia trad.</ref> Un altro religioso jihadista, Ahmad Abu Halabiya, gridò il 13 ottobre 2000: "Non abbiate pietà degli ebrei, non importa dove si trovino, in qualunque paese".<ref>''Ibid.'', 104–105 - mia trad.</ref> Secondo questa visione, il male da sconfiggere non è lo Stato ebraico, ma la presenza degli ebrei e dell'ebraismo nel mondo. Così il male generato dai nazisti trovò la strada fino alle porte di Israele, prima attraverso l'OLP e poi attraverso Hamas.
=== L’eredità nazista dell’antisemitismo jihadista ===
Il 9 dicembre 1987, Hamas emerse come ala militante palestinese dei Fratelli Musulmani. L'autoproclamata organizzazione jihadista fu fondata dallo sceicco [[w:Ahmed Yassin|Ahmed Yassin]] (1937-2004) e dai suoi compagni, i dottori [[w:Abd al-Aziz al-Rantissi|Abdel Aziz al-Rantisi]] (1947-2004) e [[w:Mahmoud al-Zahar|Mahmoud al-Zahar]] (n. 1945).<ref>Zaki Chehab, ''Inside Hamas: The Untold Story of the Militant Islamic Movement'' (New York: Nation Books, 2007), 25.</ref> Come nel caso dei nazisti, questi ideologi, per i quali l'odio sterminazionista verso gli ebrei era fondamentale, non provenivano dalle vittime ignoranti ed emarginate della società – ma esattamente il contrario: provenivano dai più alti ranghi sociali e culturali del mondo arabo musulmano, come lo stesso Mahmoud al-Zahar si vantava.<ref>Cfr. Küntzel, Jihad and Jew-Hatred, 105.</ref>
Nato ad Ashkelon nel 1938, Yassin crebbe ammirando Haj Amin al-Husseini.<ref>Dalin e Rothman, ''Icon of Evil'', 139.</ref> Entrò a far parte della Fratellanza Musulmana nel 1957 e nel 1973 fondò il Congresso Islamico a Gaza; nel 1978 guidò la fondazione dell'Università Islamica di Gaza, il cui rettore, il dottor Ahmad Abu Halabiya, come abbiamo visto, è noto per aver pubblicamente incitato al massacro degli ebrei ovunque. Yassin e i suoi complici, nota lo studioso [[:en:w:Ziad Abu Amr|Ziad Abu-Amr]], abbracciarono la visione dei nazisti secondo cui gli ebrei sono "the dirtiest and meanest of all races, making no distinctions between Jews, Zionists, and Israelis".<ref>Ziad Abu-Amr, ''Islamic Fundamentalism in the West Bank and Gaza: Muslim Brotherhood and Islamic Jihad'' (Bloomington: Indiana University Press, 1994), 26.</ref> Lo studio di Esther Webman sulla propaganda di Hamas conferma le scoperte di Abu-Amr: "The anti-Semitic rhetoric in Hamas leaflets is frequent and intense... Generally no differentiation is made in the leaflets between Jew and Zionist, inasmuch as Judaism was perceived as embracing Zionism".<ref>Esther Webman, ''Anti-Semitic Motifs in the Ideology of Hizballah and Hamas'' (Tel Aviv: Tel Aviv University, 1994), 22.</ref> Come in tutte le ideologie guidate dall'odio per gli ebrei, dai nazionalsocialisti ai jihadisti islamici, dove l'ebreo è il nemico ― l'ebraismo è il nemico.
=== Cosa significa? ===
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== Note ==
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== Jihadismo islamico: l'eredità dell'antisemitismo nazista ==
La Prima guerra mondiale fu una catastrofe globale. Lasciò l'umanità inondata da un mare di sangue, disperazione, vuoto e caos. La devastazione non risiedeva solo nel numero senza precedenti di vittime – fino a 22 milioni di morti e 23 milioni di feriti – ma anche nel radicale capovolgimento della realtà stessa. L'umanità aveva assunto una capacità di uccidere mai vista prima, i preconcetti sulla decenza umana crollarono e ogni nozione di progresso razionale e morale fu mandata completamente in bancarotta. La sofferenza diffusa, sia fisica che spirituale, era percepita non solo come orribile, ma anche come priva di significato. Come spiegare un così profondo e universale sconvolgimento di verità, comprensione e valori? Ma con gli ebrei, ovviamente! È tutto qui, ne ''I Protocolli dei Savi di Sion'', la cui diffusione divenne virale all'indomani della Prima guerra mondiale, con l'edizione in lingua tedesca pubblicata nel 1919, l'edizione in lingua inglese negli Stati Uniti e in Gran Bretagna nel 1920,<ref>[[w:Yehuda Bauer|Yehuda Bauer]], ''A History of the Holocaust'', ediz. riv. (New York: Franklin Watts, 2002), 53.</ref> e la traduzione in lingua araba nel 1921.<ref>Cfr. [[:en:w:Binjamin W. Segel|Binjamin W. Segel]], ''A Lie and a Libel: The History of The Protocols of the Elders of Zion'', trad. & cur. [[:en:w:Richard S. Levy|Richard S. Levy]] (Lincoln: University of Nebraska Press, 1995), xii.</ref> Poiché la devastazione e l'orrore erano globali, l'antisemitismo assunse una portata globale. Non solo gli ebrei erano odiati localmente, ma ora erano visti come una minaccia autenticamente universale, cosmica. E il rimedio doveva essere altrettanto universale.
Assumendo dimensioni globali, l'odio millenario verso gli ebrei assunse presto un aspetto sterminazionista che divenne un principio fondamentale del nazionalsocialismo: non si poteva essere nazisti senza abbracciare questa direttiva fondamentale dello sterminio. Non poteva esserci altra soluzione alla minaccia cosmica rappresentata dagli ebrei e dall'ebraismo se non questa Soluzione Finale. Già nel 1922 Adolf Hitler dichiarò a un giornalista tedesco di nome Josef Hell: "Una volta al potere, il mio primo e principale compito sarà l'annientamento degli ebrei".<ref>Citato in Stephen E. Atkins, ''Holocaust Denial as an International Movement'' (Westport, CT: Praeger, 2009), 29.</ref> Dieci anni dopo, disse a Hermann Rauschning (1887-1982) che la sua missione nella vita come Führer era quella di distruggere il "Dio tirannico degli ebrei" e i Suoi "Dieci Comandamenti che negano la vita".<ref>Citato in Dennis Prager e Joseph Telushkin, ''Why the Jews? The Reason for Antisemitism'' (New York: Simon & Schuster, 2003), 16.</ref> L'oggetto dello sterminio nazista, quindi, non erano solo gli ebrei, ma anche l'insegnamento e la testimonianza dell'ebraismo – il Santo Stesso – che gli ebrei portano nel mondo. Qui ci rendiamo conto di cosa è ''anti-'' nell'antisemita nazista, e anche di cosa l'antisemita sterminazionista, nazista o jihadista, cerca di sterminare nello sterminio degli ebrei.
Abbiamo notato che al centro della tradizione ebraica che i nazisti si proponevano di sradicare c'è una certa comprensione dell'essere umano; in effetti, l'attacco a Dio assume sempre la forma di un attacco alla nozione stessa di essere umano. Al centro dell'ebraismo c'è la visione che l'essere umano sia l'inserimento di qualcosa di più grande di tutto ciò che esiste nel mezzo di tutto ciò che esiste. Pertanto, un essere umano non è riducibile alle casualità di razza, genere, cultura o etnia; né l'essere umano è giustificato dalla ragione, dalla determinazione o dal potere. Creato a immagine e somiglianza del Santo, ''ogni'' essere umano ospita la presenza del Santo, che santifica tutto l'essere da oltre l'essere. Egli o Ella santifica ciascuno e tutti attraverso il comandamento assoluto di amare l’''altro'' essere umano, il prossimo e lo straniero allo stesso modo. ''Ogni'' essere umano, inoltre, è mio simile: tutta l'umanità è interrelata, fisicamente attraverso Adamo e metafisicamente attraverso il Creatore. Né un caso naturale né un credo ideologico possono determinare la sacralità di tale relazione, e nessun insegnamento potrebbe essere più ostile al nazionalsocialismo o al jihadismo islamico. Il primo afferma che non vi è alcun legame tra ariano e non-ariano, e il secondo insiste sul fatto che non vi è alcun legame tra credente e noncredente, men che meno tra i credenti e i "figli di maiali e scimmie", come il Profeta descrive gli ebrei (cfr. [https://sufi.it/il-sacro-corano/5-surat-al-maida/ Corano 5:60]). L'ariano è l'essere umano perfetto, separato da tutta l'umanità, giustificato da una volontà di potenza che trascende i comandamenti "che negano la vita" venuti nel mondo attraverso gli ebrei. Allo stesso modo, al credente jihadista è garantito un posto in paradiso, e tutti coloro che rifiutano la vera fede dell'Islam vengono consegnati al Fuoco ([https://sufi.it/il-sacro-corano/3-surat-al-imran/ Corano 3:131]).
Più che una categoria biologica o antropologica, la "razza" per i nazisti è una categoria ''metafisica''. Nell'ideologia nazista la nozione di razza non è riducibile al colore della pelle o alla fisionomia; piuttosto, è una categoria ideologica in cui corpo e anima, biologia ed essere, si fondono in un tutt'uno. La categoria ha un nome: ''Rassenseele''. Spiegando il concetto nazista di ''Rassenseele'' o "razza-anima", [[w:Alfred Rosenberg|Alfred Rosenberg]] scrive: "Anima significa razza vista dall'interno. E, viceversa, razza è l'esteriorizzazione dell'anima".<ref>Alfred Rosenberg, ''Race and Race History and Other Essays'', ed. Robert Pais (New York: Harper & Row, 1974), 34.</ref> Se la razza può essere vista dall'interno, allora non è riducibile a nessuna manifestazione esteriore come il colore della pelle o la consistenza dei capelli; è ''concettuale'' e quindi un'astrazione. "Questo atteggiamento eroico [del nazionalsocialismo]", afferma Rosenberg, "si discosta dalla ''singola'' ma ''assolutamente'' decisiva ammissione, ''vale a dire dall'ammissione che sangue e carattere, razza e anima sono semplicemente designazioni diverse per la stessa entità''".<ref>Citato in Max Weinreich, ''Hitler’s Professors: The Part of Scholarship in Germany’s Crimes Against the Jewish People'' (New Haven, CT: Yale University Press, 1999), 26.</ref> Se il carattere e l'anima degli ebrei sono nel loro sangue, allora lo è anche l'ebraismo, o almeno l'inclinazione verso l'ebraismo. Pertanto, la minaccia ebraica all'umanità "non cambierebbe", spiega Rosenberg, "se l'ebreo negasse il Talmud, perché il carattere nazionale, che rimane lo stesso, continuerebbe a rappresentare un punto di vista altrettanto inflessibile e dogmatico in altri ambiti".<ref>Rosenberg, ''Race and Race History'', 183.</ref> Con il carattere nel sangue e il sangue nell'anima, l'ebreo rappresenta una minaccia ''essenziale'' all’''essenza'' ariana.
L'ebreo è, come dichiararono i nazisti, la malattia che minaccia il corpo dell'umanità dall'interno, il che rende l'ebreo una minaccia ''patologica''. Nel 1935 la rivista dell'Associazione dei Medici Tedeschi affermava: "Proprio come il corpo umano non assorbe i germi della tubercolosi nel suo organismo generale, così una società naturale e omogenea non può assorbire gli ebrei nella sua associazione organica".<ref>Citato in H. H. Ben-Sasson, ed., ''A History of the Jewish People'' (Cambridge: Harvard University Press, 1976), 1019.</ref> Allo stesso modo, il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, prese in prestito la metafora di Hitler sugli ebrei e l'ebraismo come malattia,<ref>Adolf Hitler, ''Mein Kampf'', trad. Ralph Manheim (Boston, MA: Houghton Mifflin, 1971),233.</ref> affermando che gli ebrei sono una "crescita cancerosa e un microbo dannoso, un'entità senza confini".<ref>Hassan Nasrallah, ''Voice of Hezbollah: The Statements of Sayyed Hassan Nasrallah'', trad. Ellen Khouri, ed. Nicholas Noe (London: Verso, 2007), 189.</ref> Ogni ebreo è portatore del contagio dell'ebraismo, quindi lo sterminio degli ebrei deve essere totale, il che conferisce una dimensione apocalittica alla lotta: se "l'ebreo è vittorioso sugli altri popoli del mondo", dichiarò Hitler, "la sua corona sarà la corona funebre dell'umanità".<ref>Hitler, ''Mein Kampf'', 65.</ref> Nella lotta dei nazisti contro gli ebrei e l'ebraismo, Hitler, come i jihadisti, è il salvatore dell'umanità, che muove guerra a un male satanico. Si tratta, infatti, di una guerra santa condotta contro il Dio satanico degli ebrei.
La natura metafisica della nozione nazista di razza-anima rende la categoria di ''Rassenseele'' molto meno estranea e persino gradita all'Islam. Mentre l'Islam rifiuta il razzismo basato sul colore, predica una certa segregazione basata sul credo: secondo la ''Sharia'', o legge islamica, ai non-musulmani di ogni livello viene negata la considerazione concessa ai musulmani, poiché "Dio non ama i miscredenti" ([https://sufi.it/il-sacro-corano/3-surat-al-imran/ Corano 3:32]). Naturalmente, contrariamente alla visione nazista secondo cui un non-ariano non può diventare ariano, l'Islam insegna che, in linea di principio, qualsiasi non-musulmano può diventare musulmano. Quando si tratta di odio verso gli ebrei, tuttavia, il moderno jihadismo islamico ha più in comune con l'ideologia nazista che con l'insegnamento musulmano tradizionale. "Proprio come il [[w:Partito del Giovane Egitto|movimento del Giovane Egitto]] prese a prestito dal ''Nationalsozialistische Deutsche Arbeiterpartei (NSDAP)''", osserva [[:en:w:Laurent Murawiec|Laurent Murawiec]], "così il movimento islamista radicale nel suo complesso [prese a prestito] il suo razzismo e antisemitismo. Questo includeva il sostegno alla filosofia nazista [e] la propaganda ferocemente antiebraica nella stampa di partito. [Così] gli estremisti islamici acquisirono la perversa forma moderna di razzismo, razzismo biologico e teoria razziale".<ref>Laurent Murawiec, ''The Mind of Jihad'' (Cambridge, UK: Cambridge University Press, 2008), 255 – mia trad.</ref> In questa forma specificamente razzista di odio verso gli ebrei, in cui la razza non è solo una categoria biologica ma anche metafisica, i jihadisti non solo sono paralleli ai nazisti, ma li imitano.
Sayyid Qutb, l'ideologo più influente dei Fratelli Musulmani e del jihadismo islamico, sosteneva che "gli ebrei erano ''per natura'' determinati a combattere la Verità di Allah e a seminare corruzione e confusione",<ref>Citato in Ronald L. Nettler, ''Past Trials and Present Tribulations: A Muslim Fundamentalist’s View of the Jews'' (Oxford, UK: Pergamon, 1987), 35; corsivo aggiunto.</ref> che la "passione degli ebrei di controllare gli altri" era una "forza trainante del loro ''carattere nazionale''"<ref>''Ibid.'', 37–38; corsivo aggiunto.</ref> e che "la causa più profonda dell'odio ebraico per l'Islam era la ''malevola natura ebraica''".<ref>''Ibid.'', 44; corsivo aggiunto.</ref> Come i nazisti, che comprendevano che il male ebraico risiedeva nell'essenza ebraica, l'obiettivo dei jihadisti "is not simply to morally delegitimize Israel as a Jewish State and a national entity in the Middle East, but to dehumanize Judaism and the Jewish people as such".<ref>Kenneth R. Timmerman, ''Preachers of Hate: Islam and the War on America'' (New York: Three Rivers Press, 2004), 63.</ref> Una volta disumanizzato, l'ebreo è facilmente considerato malvagio. Una volta considerati malvagi, agli ebrei non può essere concessa la stessa possibilità di conversione che è aperta al resto dell'umanità. In quanto fonte di ogni male, gli ebrei possono solo essere sradicati.
Mentre il Führer si nascondeva nel suo bunker e si preparava al suicidio, scrisse il suo ultimo testamento politico. Concluse le sue ultime parole scritte con un appello al mondo affinché continuasse a "resistere senza pietà all'avvelenatore di tutte le nazioni, l'ebraismo internazionale",<ref>Citato in David Welch, ''Hitler'' (London: UCL Press, 1998), 97.</ref> un appello ascoltato con la massima attenzione e sistematicità dai jihadisti islamici. Ai nostri fini, ci concentreremo su uno dei gruppi jihadisti più noti al mondo, il [[w:Hamas|Movimento Islamico di Resistenza (Harakat al-Muqawama al-Islamiya)]], più comunemente noto con l'acronimo [[w:Hamas|Hamas]]. Prima di passare ad Hamas, tuttavia, è necessario spendere qualche parola sulla [[w:Fratelli Musulmani|Fratellanza Musulmana]] da cui Hamas ha origine e su [[w:Amin al-Husseini|Haj Amin al-Husseini]], la chiave dei legami che uniscono Hitler ad Hamas.
=== Fratellanza Musulmana: il canale chiave ===
Fondamentale per l'adesione jihadista all'antisemitismo nazista è la Fratellanza Musulmana. Nel marzo del 1928 Hasan al-Banna e altri cinque fondarono la Fratellanza e ne redassero il credo: "Allah è il nostro obiettivo. Il Profeta è la nostra guida. Il Corano è la nostra legge. Jihad è la nostra via. La morte al servizio di Allah è il nostro desiderio più alto". Ispirato da Hitler, al-Banna affermò di aver imparato dal Führer il potere della propaganda nella lotta contro gli ebrei,<ref>Hasan al-Banna, ''Five Tracts of Hasan al-Banna: A Selection from the Majmuat Rasail al-Imam al-Shahid Hasan al-Banna'', trad. Charles Wendell (Berkeley: University of California Press, 1978), 45–46.</ref> come mezzo non di persuasione ma di incitamento, l'istigazione all'odio contro gli ebrei.<ref>Hitler, ''Mein Kampf'', 632.</ref> Con l'ascesa della Fratellanza, [[w:Bernard Lewis|Bernard Lewis]] (1916-2018) osserva:
{{citazione|To an astonishing degree the ideas, literature, even the crudest inventions of the Nazis and their predecessors have, so to speak, been internalized and Islamicized. The major themes – the ''Protocols'', the invented Talmud quotations, ritual murder, the hatred of mankind, the Masonic and the rest of the conspiracy theories, poisoning the wells and taking over the world – remain; but they are given an Islamic, even a Quranic twist.|Bernard Lewis, ''Semites and Anti-Semites: An Inquiry into Conflict and Prejudice'' (New York: W. W. Norton, 1986), 267}}
Un'opera che dimostra la precoce influenza dei nazisti sui jihadisti è ''Escape from Baghdad'' (1938) di [[:en:w:Carl Raswan|Carl Raswan]]. Viaggiatore tedesco celebre ai suoi tempi, Raswan riferì di aver incontrato intensi sentimenti filo-nazisti tra gli arabi, che gli dissero: "Stiamo imparando da Mussolini e Hitler".<ref>Carl Raswan, ''Escape from Baghdad'', ediz. facsimile (New York: George Olms, 1978), 137.</ref> E così fecero. Ispirati dai nazisti, i jihadisti di tutta la regione non solo imitarono la forma tedesca di odio verso gli ebrei, ma la amplificarono.
[[:en:w:Łukasz Hirszowicz|Łukasz Hirszowicz]] sottolinea che la collaborazione arabo-nazista non avvenne solo a livello politico e militare, ma soprattutto a livello ideologico: più che a un processo di imitazione, osserviamo un processo di inculcazione ed elaborazione. In una visita a Berlino nel 1937, "Dr. Said Abdel-Fattah Iman of the Damascus Arab Club proposed, inter alia, to promote National Socialist ideology among the Arabs and Muslims generally".<ref>Lukasz Hirszowicz, ''The Third Reich and the Arab East'' (London: Routledge & Kegan Paul, 1966), 35–36.</ref> Nel maggio 1937, "on the occasion of the observance of Mohammed’s birth, German and Italian flags were displayed [in Palestine] as well as portraits of Hitler and Mussolini".<ref>''Ibid.'', 27.</ref> Assistendo a una tale dimostrazione di sostegno musulmano all’agenda nazista, il 1° giugno 1937, il ministro degli Esteri tedesco, [[w:Konstantin von Neurath|Konstantin von Neurath]] (1873–1956), dichiarò che la Germania "ha interesse a rafforzare il mondo arabo come contrappeso contro un possibile aumento di potere dell’ebraismo mondiale".<ref>''Ibid.'', 30.</ref> Confermando che l’odio per gli ebrei costituiva il legame comune tra tedeschi e musulmani, l’edizione del 9 gennaio 1938 del quotidiano arabo ''Al-Jamia al-Islamiyya'' commentò: "Molti arabi considerano la Germania un'amica degli arabi. Questa amicizia è forse il risultato dell'odio tedesco per gli ebrei".<ref>''Ibid.'', 42.</ref> Più tardi quello stesso anno, il 16 ottobre, il ''New York Times'' pubblicò un articolo di Harold Callender, il quale riportava: "the Nazi press this week gave vent to an outburst of sympathy for the Arabs in Palestine who were reported to be forming a ‘free corps’ on the Sudeten German model, in order to ‘fight against Judaism.’".<ref>Joseph B. Schechtman, ''The Mufti and the Fuehrer: The Rise and Fall of Haj Amin el-Husseini'' (New York: Thomas Yoseloff, 1965), 81.</ref> L'uso del termine ''free corps'' è un ovvio riferimento ai ''Freikorps'', un gruppo di tedeschi disillusi del dopoguerra da cui emerse il Partito Nazista nel 1920. Qui vediamo il passaggio dal parallelismo all'influenza: ancora una volta, non solo i Fratelli e gli altri musulmani imitavano i tedeschi, ma stavano anche imparando da loro.
"The close and at times active relationship that developed between Nazi Germany and sections of the Arab leadership, in the years from 1933 to 1945", scrive Lewis, "was due not to a German attempt to win over the Arabs but rather to a series of Arab approaches to the Germans".<ref>Lewis, ''Semites and Anti-Semites'', 140.</ref> Le unità militari jihadiste adottarono la marcia a passo d'oca, come anche il saluto nazista, e continuano a usarli ancora oggi, come testimoniano le scene dei raduni di Hezbollah e delle parate militari iraniane. I primi telegrammi di congratulazioni a Hitler per la sua nomina a Cancelliere, il 30 gennaio 1933, provenivano da arabi musulmani. Quando le Leggi di Norimberga furono approvate il 15 settembre 1935 e i nazisti iniziarono a confiscare le proprietà ebraiche, ricevettero altri telegrammi simili da tutto il mondo arabo islamico. Se i nazisti continuarono a consentire e persino a incoraggiare l'emigrazione ebraica in Palestina, fu perché erano convinti che gli arabi li avrebbero sterminati.<ref>Cfr. Timmerman, ''Preachers of Hate'', 104.</ref>
Con l'avvento della [[w:Grande rivolta araba|Rivolta Araba in Palestina]] nel 1936-39, la Fratellanza inviò le proprie unità militari in Palestina e il numero dei suoi membri aumentò da 800 a oltre 2000. Dal 1935 in poi, inviarono delegazioni ai raduni nazisti a Norimberga. Nel 1938 guidarono manifestazioni contro gli ebrei egiziani e tennero la Conferenza Parlamentare per i Paesi Arabi e Musulmani al Cairo, dove distribuirono traduzioni in arabo del ''Mein Kampf'' e dei ''Protocolli dei Savi di Sion''. Nel 1939 la Fratellanza bombardò una sinagoga del Cairo e alcune case di ebrei. Con lo scoppio della guerra, i nazisti godettero del loro pieno appoggio. Nel 1941 [[w:Anwar al-Sadat|Anwar Sadat]] si unì all'organizzazione militare della Fratellanza e nel 1943 fu arrestato come spia nazista. Quando [[w:Fārūq I d'Egitto|re Farouk]] concesse asilo al criminale di guerra nazista Haj Amin al-Husseini il 20 giugno 1946, al-Banna e la Fratellanza acclamarono l'ex Mufti di Gerusalemme come un eroe e un grande jihadista. Infatti, al-Banna dichiarò che "in Berlin he [al-Husseini] had been carrying out jihad [just as the Nazis had done]".<ref>Citato in Matthias Küntzel, ''Jihad and Jew-Hatred: Islamism, Nazism and the Roots of 9/11'', trad. Colin Meade (New York: Telos Press, 2007), 46.</ref> Al-Husseini incontrò anche Sayyid Qutb, l'uomo che sarebbe diventato il più influente ideologo jihadista della Fratellanza. In al-Husseini, quindi, abbiamo una chiave importante per trasmettere l'eredità dell'antisemitismo nazista al jihadismo islamico.
=== Il jihadista nazista ===
Haj Amin al-Husseini salì al potere grazie a un atto di pacificazione britannico, dopo essere stato processato in contumacia e riconosciuto colpevole di aver incitato alle rivolte in Palestina nel 1920; nel tentativo di calmare la popolazione araba, il governatore del mandato britannico [[w:Herbert Samuel|Herbert Samuel]] (1870-1963) lo nominò Mufti di Gerusalemme l'8 maggio 1921. Tra le prime azioni del neo-nominato Mufti ci fu una dichiarazione di jihad contro gli inglesi e gli ebrei.<ref>David G. Dalin e John F. Rothman, ''Icon of Evil: Hitler’s Mufti and the Rise of Radical Islam'' (New York: Random House, 2008), 131.</ref> Il 31 marzo 1933, effettuò la sua prima visita ufficiale al nuovo console generale nazista tedesco Heinrich Wolff a Gerusalemme. Nel 1935 incontrò per la prima volta Abdul Rahman al-Banna, fratello di Hasan al-Banna; iniziò così una relazione a lungo termine tra il Mufti e la Fratellanza Musulmana. Hirszowicz sostiene che l'ideologia dei Fratelli Musulmani "svolse un ruolo importante nella rivolta palestinese del 1936-39".<ref>Hirszowicz, ''The Third Reich and the Arab East'', 13.</ref> Il Mufti aveva un rapporto così stretto con i nazisti che questi gli fornirono fondi per scatenare la rivolta araba del 1936-39. [[:en:w:Matthias Küntzel|Matthias Küntzel]] osserva che la rivolta "si svolse sullo sfondo della svastica; le organizzazioni giovanili... sfilavano come ‘naziscout’ e i bambini arabi si salutavano con il saluto nazista".<ref>Matthias Küntzel, "National Socialism and Anti-Semitism in the Arab World", ''Jewish Political Studies Review 17 (Spring 2005)''.</ref> Per scongiurare l'idea che l'antisemitismo, fondamento del nazionalsocialismo, potesse includere gli arabi, il Ministero degli Esteri tedesco dichiarò nel 1936 che "le leggi razziali di Norimberga sono rivolte solo agli ebrei"<ref>Jeffrey Herf, ''Nazi Propaganda for the Arab World'' (New Haven, CT: Yale University Press, 2009), 19.</ref> e non agli arabi. Il 2 ottobre 1937, al-Husseini incontrò il vice di Adolf Eichmann, Herbert Hagen, per discutere di ulteriori modi in cui il Mufti avrebbe potuto contribuire agli obiettivi nazisti contro gli ebrei in Medio Oriente. Il 13 ottobre, nuovamente ricercato dagli inglesi per aver incitato alla rivolta araba, al-Husseini fuggì dalla Palestina.
Due anni dopo, ormai ufficialmente al soldo dei nazisti, al-Husseini stabilì una base operativa a Baghdad, dove il 3 aprile 1941 guidò un colpo di stato contro il governo iracheno sostenuto dagli inglesi. Il 9 maggio, in un discorso radiofonico, annunciò una jihad contro gli inglesi e gli ebrei.<ref>Schechtman, ''The Mufti and the Fuehrer'', 110.</ref> Entro la fine di maggio, tuttavia, gli inglesi avevano represso il colpo di stato. Al-Husseini fuggì a Teheran, ma non prima di aver organizzato il massacro di 600 ebrei a Baghdad il 1° giugno 1941, in un'azione nota come Farhud.<ref>Lewis, ''Semites and Anti-Semites'', 158.</ref> Da Teheran il Mufti si recò a Roma, e da Roma a Berlino, dove ebbe il suo primo incontro con il Führer il 28 novembre 1941. E scrisse nelle sue memorie:
{{citazione|Our fundamental condition for cooperating with Germany was a free hand to eradicate every last Jew from Palestine and the Arab world. I asked Hitler for an explicit undertaking to allow us to solve the Jewish problem in a manner befitting our national and racial aspirations and according to the scientific methods innovated by Germany in the handling of its Jews. The answer I got was: “The Jews are yours.”|Citato in Ami Isseroff e Peter Fitzgerald-Morris, "The Iraq Coup Attempt of 1941, the Mufti, and the Farhud", ''Mideast Web''}}
Ancora una volta scopriamo il legame tra nazionalsocialismo e jihadismo islamico, sia come influenza che come affinità.
Poco dopo il suo incontro con Hitler, al-Husseini incontrò Eichmann, che gli comunicò il piano per la "Soluzione Finale della Questione Ebraica in Europa",<ref>Klaus Gensicke, ''Der Mufti von Jerusalem, Amin el-Husseini, und die Nationalsozialisten'' (Frankfurt am Main: Peter Lang, 1988), 165; mia trad.</ref> un piano che ben si adattava non solo al desiderio di al-Husseini di annientare gli ebrei, ma anche al suo obiettivo di Mufti di portare la salvezza a tutti i veri credenti dell'Islam, poiché aveva sempre predicato che uccidere gli ebrei compiace Allah ed è essenziale per la salvezza. Se compiace Allah, allora per Hamas e altri jihadisti islamici, uccidere gli ebrei non significa "liberare la Palestina", cacciare un "oppressore" o persino vendicarsi. Si tratta di servire Dio, ed è inevitabile. Proprio come un nazista non può essere un vero nazista senza assassinare ebrei, così un jihadista islamico non può essere un vero jihadista senza assassinare ebrei. Il biglietto per il paradiso del jihadista è un ebreo morto. Perché un ebreo morto compiace Allah.
Già nel gennaio del 1941, il ''Grossmufti'', come lo chiamavano i tedeschi, si era recato in Bosnia per convincere i leader musulmani che una divisione SS musulmana avrebbe portato onore e gloria ai seguaci dell'Islam. [[w:David Gil Dalin|David Dalin]] e [[:en:w:John Rothmann|John Rothmann]] stimano che al-Husseini abbia reclutato fino a {{FORMATNUM:100000}} musulmani per le unità di morte delle SS naziste.<ref>Dalin e Rothman, ''[[:en:w:Icon of Evil|Icon of Evil]]'', 55.</ref> Ogni battaglione di musulmani aveva il suo [[w:imam|imam]] e ogni reggimento il suo [[w:mullā|mullā]]. Il Mufti istituì una scuola per i mullā con sede a Dresda e li indottrinava sui legami essenziali tra nazisti e jihadisti, assicurando loro che "esistono notevoli somiglianze tra i principi islamici e quelli del nazionalsocialismo".<ref>Citato in Chuck Morse, ''The Nazi Connection to Islamic Terrorism'' (New York: iUniverse, 2003), 77.</ref> Il reclutamento del Mufti per la 13a Divisione Handschar delle Waffen-SS iniziò nel febbraio del 1943; con {{FORMATNUM:21065}} uomini, era la più grande delle unità di morte delle SS musulmane bosniache. In un discorso alle SS pronunciato l'11 gennaio 1944, "Himmler sostenne che il legame tra nazismo e Islam si fondava su valori comuni duraturi e sulla condivisione di nemici in guerra. Presentò inoltre Hitler come un dono inviato da Dio – e da Allah".<ref>Herf, ''Nazi Propaganda for the Arab World'', 200.</ref> Il comandante della Divisione Handschar, Karl-Gustav Sauberzweig, "riferì che le reclute musulmane adottavano volentieri la dottrina nazista e persino che ‘i musulmani, gli uomini delle SS nella Divisione e i civili stanno iniziando a vedere nel nostro Führer la missione di un secondo profeta’, cioè uno che segue Maometto".<ref>''Ibid.'', 201.</ref> Un'altra unità di sterminio delle SS di al-Husseini era la Divisione Skanderberg proveniente dall'Albania, con il suo Arabisches Freiheitskorps o "Corpo Arabo della Libertà" operativo in Macedonia. I musulmani che al-Husseini reclutò per le SS avrebbero svolto un ruolo fondamentale nel rendere i Balcani ''Judenrein'' nell'inverno 1943-4.<ref>Cfr. anche ''[[:en:w:Relations between Nazi Germany and the Arab world|Relations between Nazi Germany and the Arab world]]'' su en.wiki.</ref>
A seguito delle sue azioni omicide al servizio dei nazisti, al-Husseini si distinse per essere annoverato tra i criminali di guerra nazisti. Dopo aver trovato rifugio in Francia per un certo periodo, il 20 giugno 1946 si recò in Egitto, dove entrò a far parte della Fratellanza Musulmana. Nello stesso anno il Mufti prese sotto la sua ala protettrice il suo parente Yasser Arafat e chiamò un ex ufficiale di commando nazista per insegnare al suo protetto "i dettagli della guerriglia".<ref>David N. Bossie, “Yasser Arafat: Nazi Trained,” ''Washington Times'', 9 agosto 2002.</ref> Verso la fine della sua vita, nel 2002, Arafat affermò l'impatto decisivo che al-Husseini aveva sempre avuto su di lui.<ref>Cfr. Shlomo Ben-Ami, ''Scars of War, Wounds of Peace: The Israeli-Arab Tragedy'' (Oxford, UK: Oxford University Press, 2007), 214.</ref> Chuck Morse presenta una convincente argomentazione secondo cui "al- Husseini was himself most likely the true founder of the al-Fatah, . . . Arafat’s terror cell, . . . the nucleus of the PLO".<ref>Morse, ''The Nazi Connection to Islamic Terrorism'', 90.</ref> E così vediamo gli intricati legami che uniscono i nazisti alla Fratellanza Musulmana e all'Organizzazione per la Liberazione della Palestina. Poiché l'OLP e Hamas sarebbero diventati i nemici più immediati dello Stato ebraico, è opportuno spendere una parola sull'OLP.
=== Il PLO jihadista nazista ===
Nell'ottobre del 1959 Yasser Arafat, Salah Khalaf, Khalil al-Wazir, Farouq Qaddoumi e Khaled al-Hassan fondarono l'organizzazione jihadista [[w:Fatah|Fatah]], parola che significa "conquista" ed è l'acronimo inverso di Harakat al-Tahirir al-Watani al-Filastini, "Movimento di liberazione nazionale palestinese".<ref>Efraim Karsh, ''Arafat’s War: The Man and His Battle for Israeli Conquest'' (New York: Grove Press, 2003), 23.</ref> Due anni dopo Arafat entrò in contatto per la prima volta con Mahmoud Abbas, il revisionista dell'Olocausto che gli sarebbe poi succeduto alla guida dell'OLP. Il 29 maggio 1964, il Consiglio nazionale palestinese redasse il Patto nazionale palestinese per diventare l'Organizzazione per la liberazione della Palestina.<ref>''Ibid.'', 36.</ref> Il 2 febbraio 1969, Arafat divenne presidente dell'OLP. Con l'obiettivo dichiarato di distruggere l'ebreo "per prendere il suo posto",<ref>Barry Rubin, ''Revolution Until Victory? The Politics and History of the PLO'' (Cambridge, MA: Harvard University Press, 1994), 27.</ref> l'ideologia jihadista dell'OLP, come l'ideologia nazista, non lasciava spazio a negoziati; anche loro, come i nazisti, erano disposti a dare l’impressione di negoziare per raggiungere l’obiettivo più alto dell’annientamento, adottando quella che chiamavano una "strategia a fasi".<ref>Karsh, ''Arafat’s War'', 4.</ref> L’Autorità Nazionale Palestinese continua ad aggrapparsi a questa strategia.
Nel luglio 1968 l'OLP produsse la bozza finale del suo statuto.<ref>Per una copia dello Statuto, cfr. Leila S. Kadi, ed., ''Basic Political Documents of the Armed Palestinian Resistance Movement'' (Beirut: Palestine Research Centre, 1969), 137–141.</ref> Il loro obiettivo finale, come affermato nello statuto, è "l'annientamento dell'entità sionista in tutte le sue manifestazioni economiche, politiche, militari e culturali".<ref>Rubin, ''Revolution Until Victory?'', 22.</ref> Ricordando i nazisti, l'articolo quattro dello statuto stabilisce un tono razzista, affermando che "l'identità palestinese è una caratteristica genuina, essenziale e intrinseca; si trasmette dai genitori ai figli". Poiché "il destino della nazione araba e, in effetti, l'esistenza araba stessa dipendono dal destino della causa palestinese" (articolo quattordici), l'eliminazione degli ebrei è una questione esistenziale: proprio come gli ebrei minacciavano l'esistenza e l'essenza della nazione ariana, così minacciano l'esistenza e l'essenza della nazione araba.
Tutto ciò che possa legittimare l'esistenza ebraica, quindi, deve essere smentito, ed è questo il punto dell'articolo venti: "Le affermazioni di legami storici o religiosi degli ebrei con la Palestina sono incompatibili con i fatti storici". Gli ebrei non hanno posto in Palestina. O meglio: ''non hanno posto''. Punto. Questa è l'implicazione dell'articolo ventidue, che riecheggia il ''Mein Kampf'' di Hitler: Israele è la "base geografica dell'imperialismo mondiale... Israele è una fonte costante di minaccia per la pace in Medio Oriente e nel mondo intero". Sì, ''il mondo intero'': proprio come i nazisti avrebbero liberato l'umanità dal male ebraico, così l'OLP avrebbe salvato l'umanità. Nel 1972, Arafat dichiarò che nella lotta per salvare l'umanità dalla minaccia sionista, ogni ebreo è un bersaglio.<ref>Murawiec, ''The Mind of Jihad'', 34.</ref> Il 22 novembre 1974, l'ONU dichiarò l'OLP rappresentante dei palestinesi (Risoluzione 3236) e le concesse lo status di osservatore (Risoluzione 3237). In seguito a tale riconoscimento, il capo dell'OLP Salah Khalaf, noto anche come Abu Iyad (1933-1991), affermò: "An independent state on the West Bank and Gaza is the beginning of the final solution",<ref>Citato in Rubin, ''Revolution Until Victory?'', 47.</ref> un'evidente allusione al discorso nazista che aveva influenzato la prospettiva jihadista dell'OLP.
Nel febbraio del 1979, pochi giorni dopo la Rivoluzione islamica in Iran, Arafat fu il primo "diplomatico" ad essere accolto a Teheran,<ref>Said K. Aburish, ''Arafat: From Defender to Dictator'' (London: Bloomsbury, 1999), 164.</ref> dove dichiarò a Khomeini, il qutbista dichiarato che aveva ricevuto la sua formazione ideologica dalla Fratellanza: "La via [jihadista] che abbiamo scelto è identica",<ref>Murawiec, ''The Mind of Jihad'', 318.</ref> una via che ha come obiettivo finale lo sterminio degli ebrei. Questa adesione alla Rivoluzione islamica, come anche le radici di Arafat nella Fratellanza, dimostrano che l'OLP non è così "laica" come molti suppongono. Nel 1987 Arafat affermò che "la tendenza religiosa è parte integrante dell’OLP"<ref>Citato Rubin, ''Revolution Until Victory?'', 66.</ref> e Salah Khalaf affermò: "The beginning of the Islamic awakening lay in sanctified jihad, which was started by Fatah".<ref>Citato in ''ibid.''</ref> Quando Hamas fu fondata nel 1987, subito dopo lo scoppio della Prima Intifada, Arafat diede ai leader la sua benedizione: "My brother Sheik Yassin, my holy brother Hadi Hunam, I cherish your participation in the struggle for the liberation of Palestine".<ref>Citato in Karsh, ''Arafat’s War'', 116.</ref> L’articolo ventisette della carta di Hamas afferma: "the PLO is the closest to the heart of the Islamic Resistance Movement".<ref>Yonah Alexander, ''Palestinian Religious Terrorism: Hamas and Islamic Jihad'' (Ardsley, NY: Transnational Publishers, 2002), 64.</ref> Così il capo politico dell’OLP Farouq Qaddoumi (n. 1931) dichiarò: "We were never different from Hamas".<ref>Citato in Karsh, ''Arafat’s War'', 120.</ref>
Una differenza tra le tattiche impiegate da Hamas e dall'OLP, tuttavia, risiede nella strategia a fasi di quest'ultima, esemplificata in modo più drammatico con la firma degli [[w:Accordi di Oslo|Accordi di Oslo]] il 13 settembre 1993. Appena un anno prima di apporre la sua firma al documento, Arafat aveva nuovamente vilipeso gli ebrei – non gli israeliani, ma gli ''ebrei'' – dicendo: "Damn their [the Jews’] fathers. The dogs. Filth and dirt... Treachery flows in their blood, as the Quran testifies".<ref>Citato in Rubin, ''Revolution Until Victory?'', 180.</ref> Per instillare nei bambini palestinesi un tale rabbioso odio per gli ebrei, Arafat fece in modo che l'accordo consentisse ai palestinesi di mantenere il controllo sui programmi scolastici. In effetti, Efraim Karsh sostiene: "Arafat’s indoctrination of hatred among Palestinian children was unparalleled since Nazi Germany".<ref>Karsh, ''Arafat’s War'', 247.</ref> Continuando a incorporare il discorso nazista nel discorso dell’OLP, il leader di Fatah, [[:en:w:Sakher Habash|Sakhr Habash]] (1939-2009), commentò l’accordo di Oslo dicendo che una volta che i palestinesi avessero avuto il controllo di Gaza e della Cisgiordania, avrebbero proceduto verso la “soluzione finale”,<ref>''Ibid.'', 62.</ref> incorporando ancora una volta il discorso nazista nel discorso del jihadismo islamico. Nell'ottobre 1994 Arafat nominò Mufti di Gerusalemme [[:en:w:Ekrima Sa'id Sabri|Ikrima Sabri]] (n. 1939), che nei suoi sermoni denunciò gli ebrei come "discendenti di maiali e scimmie" e come cospiratori di una "cospirazione sionista mondiale".<ref>Cfr. ''ibid.'', 103–104 - mia trad.</ref> Un altro religioso jihadista, Ahmad Abu Halabiya, gridò il 13 ottobre 2000: "Non abbiate pietà degli ebrei, non importa dove si trovino, in qualunque paese".<ref>''Ibid.'', 104–105 - mia trad.</ref> Secondo questa visione, il male da sconfiggere non è lo Stato ebraico, ma la presenza degli ebrei e dell'ebraismo nel mondo. Così il male generato dai nazisti trovò la strada fino alle porte di Israele, prima attraverso l'OLP e poi attraverso Hamas.
=== L’eredità nazista dell’antisemitismo jihadista ===
Il 9 dicembre 1987, Hamas emerse come ala militante palestinese dei Fratelli Musulmani. L'autoproclamata organizzazione jihadista fu fondata dallo sceicco [[w:Ahmed Yassin|Ahmed Yassin]] (1937-2004) e dai suoi compagni, i dottori [[w:Abd al-Aziz al-Rantissi|Abdel Aziz al-Rantisi]] (1947-2004) e [[w:Mahmoud al-Zahar|Mahmoud al-Zahar]] (n. 1945).<ref>Zaki Chehab, ''Inside Hamas: The Untold Story of the Militant Islamic Movement'' (New York: Nation Books, 2007), 25.</ref> Come nel caso dei nazisti, questi ideologi, per i quali l'odio sterminazionista verso gli ebrei era fondamentale, non provenivano dalle vittime ignoranti ed emarginate della società – ma esattamente il contrario: provenivano dai più alti ranghi sociali e culturali del mondo arabo musulmano, come lo stesso Mahmoud al-Zahar si vantava.<ref>Cfr. Küntzel, Jihad and Jew-Hatred, 105.</ref>
Nato ad Ashkelon nel 1938, Yassin crebbe ammirando Haj Amin al-Husseini.<ref>Dalin e Rothman, ''Icon of Evil'', 139.</ref> Entrò a far parte della Fratellanza Musulmana nel 1957 e nel 1973 fondò il Congresso Islamico a Gaza; nel 1978 guidò la fondazione dell'Università Islamica di Gaza, il cui rettore, il dottor Ahmad Abu Halabiya, come abbiamo visto, è noto per aver pubblicamente incitato al massacro degli ebrei ovunque. Yassin e i suoi complici, nota lo studioso [[:en:w:Ziad Abu Amr|Ziad Abu-Amr]], abbracciarono la visione dei nazisti secondo cui gli ebrei sono "the dirtiest and meanest of all races, making no distinctions between Jews, Zionists, and Israelis".<ref>Ziad Abu-Amr, ''Islamic Fundamentalism in the West Bank and Gaza: Muslim Brotherhood and Islamic Jihad'' (Bloomington: Indiana University Press, 1994), 26.</ref> Lo studio di Esther Webman sulla propaganda di Hamas conferma le scoperte di Abu-Amr: "The anti-Semitic rhetoric in Hamas leaflets is frequent and intense... Generally no differentiation is made in the leaflets between Jew and Zionist, inasmuch as Judaism was perceived as embracing Zionism".<ref>Esther Webman, ''Anti-Semitic Motifs in the Ideology of Hizballah and Hamas'' (Tel Aviv: Tel Aviv University, 1994), 22.</ref> Come in tutte le ideologie guidate dall'odio per gli ebrei, dai nazionalsocialisti ai jihadisti islamici, dove l'ebreo è il nemico ― l'ebraismo è il nemico.
Notando le influenze europee su Hamas, Beverley Milton-Edwards osserva: "While Hamas, like other modern-day Islamic Jihadists, has developed its argument on the Jewish question by relying on Qur’anic and other Islamic sources, it also... [borrows] from such classical Western anti-Semitic sources as ''The Protocols of the Elders of Zion''".<ref>Beverley Milton-Edwards, ''Islamic Politics in Palestine'' (London: I. B. Tauris, 1999), 188.</ref> Pertanto, come altri movimenti jihadisti islamici, Hamas non rappresenta un ritorno a una "mentalità medievale", ma una moderna mutazione ''sterminazionista'' dell'odio per gli ebrei, fomentata in gran parte dall'ideologia nazista. Come nel caso di altri movimenti jihadisti islamici, per Hamas, l'odio sterminazionista per gli ebrei è una base ''definitiva'' e ''fondamentale'' per l'intera visione del mondo. Nel 1983 Yassin formò l'ala militare del suo Congresso Islamico, che chiamò Mujaheddin Palestinesi; ispirato dalle SS naziste, sarebbe servito da modello per l'ala militare di Hamas formata nel 1992, l'[[:en:w:Al-Qassam Brigades|Izz ad-Din al-Qassam]]. Questo gruppo di jihadisti d'élite porta il nome di un uomo che combatté gli inglesi in Palestina e fu ucciso nel 1935. Il loro slogan è "Uccidere gli israeliani è ''ibada'' [un atto di devozione]".<ref>Chehab, ''Inside Hamas'', 50.</ref> La formazione dell'Izz ad-Din al-Qassam portò all'arresto di Yassin da parte degli israeliani nel 1984 per possesso di armi e per aver gestito un'organizzazione dedita alla distruzione dello Stato ebraico; fu rilasciato nel maggio 1985 in uno degli scambi di prigionieri israeliani. Fu nuovamente arrestato nel 1989 per rapimento e rilasciato in un altro scambio di prigionieri nel 1997.
Yassin rimase al potere fino al 22 marzo 2004, quando gli israeliani lo assassinarono. Rantisi gli succedette, per poi subire la stessa sorte il 18 aprile 2004. Dopo Rantisi, l'ex fisico [[w:Khaled Mesh'al|Khaled Mashal]] (n. 1956) entrò a far parte della Fratellanza nel 1971 e fu al fianco di Hamas fin dalla sua nascita. Dopo aver aperto un ufficio a Damasco a seguito della scomparsa di Rantisi, Mashal incontrò la Guida Suprema iraniana [[w:Ali Khamenei|Ali Khamenei]] a Teheran il 27 maggio 2008, per consolidare l'alleanza tra Hamas e Hezbollah, l'organizzazione jihadista islamica che sostiene la Repubblica Islamica dell'Iran. Hamas aveva intrattenuto rapporti diplomatici con il regime islamico iraniano fin da quando i suoi delegati avevano partecipato al Congresso Islamico, riunitosi a Teheran dal 14 al 22 ottobre 1991. Nel 2006 [[w:Ismāʿīl Haniyeh|Ismail Haniyeh]] (1963-2024) fu eletto leader di Hamas a Gaza; a lui succedette [[w:Yahya Sinwar|Yahya Sinwar]] (1962-2024) nel febbraio 2017. Come i loro predecessori, Haniyeh e Sinwar applicarono le lezioni apprese dai nazisti sull'uso della propaganda per incitare quello che Hitler definì un "odio furioso" verso gli ebrei.<ref>Hitler, ''Mein Kampf'', 632.</ref> In tutto ciò, vediamo il filo conduttore che va dal nazionalsocialismo al jihadismo islamico e ad Hamas, passando attraverso i Fratelli Musulmani, Haj Amin al-Husseini, e arrivando all'OLP e ad Hamas.
Da nessuna parte il collegamento è più evidente che nella carta di Hamas, attraverso la quale, sostiene Küntzel, "Hamas segue fedelmente le orme di Amin el-Husseini".<ref>Küntzel, ''Jihad and Jew-Hatred'', 111.</ref> Redatto il 18 agosto 1988, questo documento che definisce l'essenza di Hamas è considerato "La Carta di Allah", con la chiara implicazione che la parola di Hamas è la parola di Allah.<ref>Cfr. "The Covenant of the Islamic Resistance Movement (HAMAS)", ''Jewish Virtual Library'' (s.d.); cfr. anche Dmitry Kapustyan e Matt Nelson, ''The Soul of Terror: The Worldwide Conflict Between Islamic Terrorism and the Modern World'' (Washington, DC: International Affairs Press, 2007), 122–151.</ref> In un linguaggio che ricorda il discorso sulla razza padrona, la carta si apre dichiarando che i musulmani sono "la nazione migliore che sia mai stata suscitata all'umanità", mentre le altre nazioni sono "colpite da turpitudine ovunque si trovino". Citando Hasan al-Banna, il preambolo prosegue dichiarando gli obiettivi sterminatori di Hamas: "Israele esisterà e continuerà a esistere finché l'Islam non lo cancellerà", dove Israele è un riferimento al popolo ebraico, non allo Stato ebraico, poiché ''al-Banna fece la sua affermazione prima che lo Stato ebraico esistesse''.
=== Cosa significa? ===
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== Note ==
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== Jihadismo islamico: l'eredità dell'antisemitismo nazista ==
La Prima guerra mondiale fu una catastrofe globale. Lasciò l'umanità inondata da un mare di sangue, disperazione, vuoto e caos. La devastazione non risiedeva solo nel numero senza precedenti di vittime – fino a 22 milioni di morti e 23 milioni di feriti – ma anche nel radicale capovolgimento della realtà stessa. L'umanità aveva assunto una capacità di uccidere mai vista prima, i preconcetti sulla decenza umana crollarono e ogni nozione di progresso razionale e morale fu mandata completamente in bancarotta. La sofferenza diffusa, sia fisica che spirituale, era percepita non solo come orribile, ma anche come priva di significato. Come spiegare un così profondo e universale sconvolgimento di verità, comprensione e valori? Ma con gli ebrei, ovviamente! È tutto qui, ne ''I Protocolli dei Savi di Sion'', la cui diffusione divenne virale all'indomani della Prima guerra mondiale, con l'edizione in lingua tedesca pubblicata nel 1919, l'edizione in lingua inglese negli Stati Uniti e in Gran Bretagna nel 1920,<ref>[[w:Yehuda Bauer|Yehuda Bauer]], ''A History of the Holocaust'', ediz. riv. (New York: Franklin Watts, 2002), 53.</ref> e la traduzione in lingua araba nel 1921.<ref>Cfr. [[:en:w:Binjamin W. Segel|Binjamin W. Segel]], ''A Lie and a Libel: The History of The Protocols of the Elders of Zion'', trad. & cur. [[:en:w:Richard S. Levy|Richard S. Levy]] (Lincoln: University of Nebraska Press, 1995), xii.</ref> Poiché la devastazione e l'orrore erano globali, l'antisemitismo assunse una portata globale. Non solo gli ebrei erano odiati localmente, ma ora erano visti come una minaccia autenticamente universale, cosmica. E il rimedio doveva essere altrettanto universale.
Assumendo dimensioni globali, l'odio millenario verso gli ebrei assunse presto un aspetto sterminazionista che divenne un principio fondamentale del nazionalsocialismo: non si poteva essere nazisti senza abbracciare questa direttiva fondamentale dello sterminio. Non poteva esserci altra soluzione alla minaccia cosmica rappresentata dagli ebrei e dall'ebraismo se non questa Soluzione Finale. Già nel 1922 Adolf Hitler dichiarò a un giornalista tedesco di nome Josef Hell: "Una volta al potere, il mio primo e principale compito sarà l'annientamento degli ebrei".<ref>Citato in Stephen E. Atkins, ''Holocaust Denial as an International Movement'' (Westport, CT: Praeger, 2009), 29.</ref> Dieci anni dopo, disse a Hermann Rauschning (1887-1982) che la sua missione nella vita come Führer era quella di distruggere il "Dio tirannico degli ebrei" e i Suoi "Dieci Comandamenti che negano la vita".<ref>Citato in Dennis Prager e Joseph Telushkin, ''Why the Jews? The Reason for Antisemitism'' (New York: Simon & Schuster, 2003), 16.</ref> L'oggetto dello sterminio nazista, quindi, non erano solo gli ebrei, ma anche l'insegnamento e la testimonianza dell'ebraismo – il Santo Stesso – che gli ebrei portano nel mondo. Qui ci rendiamo conto di cosa è ''anti-'' nell'antisemita nazista, e anche di cosa l'antisemita sterminazionista, nazista o jihadista, cerca di sterminare nello sterminio degli ebrei.
Abbiamo notato che al centro della tradizione ebraica che i nazisti si proponevano di sradicare c'è una certa comprensione dell'essere umano; in effetti, l'attacco a Dio assume sempre la forma di un attacco alla nozione stessa di essere umano. Al centro dell'ebraismo c'è la visione che l'essere umano sia l'inserimento di qualcosa di più grande di tutto ciò che esiste nel mezzo di tutto ciò che esiste. Pertanto, un essere umano non è riducibile alle casualità di razza, genere, cultura o etnia; né l'essere umano è giustificato dalla ragione, dalla determinazione o dal potere. Creato a immagine e somiglianza del Santo, ''ogni'' essere umano ospita la presenza del Santo, che santifica tutto l'essere da oltre l'essere. Egli o Ella santifica ciascuno e tutti attraverso il comandamento assoluto di amare l’''altro'' essere umano, il prossimo e lo straniero allo stesso modo. ''Ogni'' essere umano, inoltre, è mio simile: tutta l'umanità è interrelata, fisicamente attraverso Adamo e metafisicamente attraverso il Creatore. Né un caso naturale né un credo ideologico possono determinare la sacralità di tale relazione, e nessun insegnamento potrebbe essere più ostile al nazionalsocialismo o al jihadismo islamico. Il primo afferma che non vi è alcun legame tra ariano e non-ariano, e il secondo insiste sul fatto che non vi è alcun legame tra credente e noncredente, men che meno tra i credenti e i "figli di maiali e scimmie", come il Profeta descrive gli ebrei (cfr. [https://sufi.it/il-sacro-corano/5-surat-al-maida/ Corano 5:60]). L'ariano è l'essere umano perfetto, separato da tutta l'umanità, giustificato da una volontà di potenza che trascende i comandamenti "che negano la vita" venuti nel mondo attraverso gli ebrei. Allo stesso modo, al credente jihadista è garantito un posto in paradiso, e tutti coloro che rifiutano la vera fede dell'Islam vengono consegnati al Fuoco ([https://sufi.it/il-sacro-corano/3-surat-al-imran/ Corano 3:131]).
Più che una categoria biologica o antropologica, la "razza" per i nazisti è una categoria ''metafisica''. Nell'ideologia nazista la nozione di razza non è riducibile al colore della pelle o alla fisionomia; piuttosto, è una categoria ideologica in cui corpo e anima, biologia ed essere, si fondono in un tutt'uno. La categoria ha un nome: ''Rassenseele''. Spiegando il concetto nazista di ''Rassenseele'' o "razza-anima", [[w:Alfred Rosenberg|Alfred Rosenberg]] scrive: "Anima significa razza vista dall'interno. E, viceversa, razza è l'esteriorizzazione dell'anima".<ref>Alfred Rosenberg, ''Race and Race History and Other Essays'', ed. Robert Pais (New York: Harper & Row, 1974), 34.</ref> Se la razza può essere vista dall'interno, allora non è riducibile a nessuna manifestazione esteriore come il colore della pelle o la consistenza dei capelli; è ''concettuale'' e quindi un'astrazione. "Questo atteggiamento eroico [del nazionalsocialismo]", afferma Rosenberg, "si discosta dalla ''singola'' ma ''assolutamente'' decisiva ammissione, ''vale a dire dall'ammissione che sangue e carattere, razza e anima sono semplicemente designazioni diverse per la stessa entità''".<ref>Citato in Max Weinreich, ''Hitler’s Professors: The Part of Scholarship in Germany’s Crimes Against the Jewish People'' (New Haven, CT: Yale University Press, 1999), 26.</ref> Se il carattere e l'anima degli ebrei sono nel loro sangue, allora lo è anche l'ebraismo, o almeno l'inclinazione verso l'ebraismo. Pertanto, la minaccia ebraica all'umanità "non cambierebbe", spiega Rosenberg, "se l'ebreo negasse il Talmud, perché il carattere nazionale, che rimane lo stesso, continuerebbe a rappresentare un punto di vista altrettanto inflessibile e dogmatico in altri ambiti".<ref>Rosenberg, ''Race and Race History'', 183.</ref> Con il carattere nel sangue e il sangue nell'anima, l'ebreo rappresenta una minaccia ''essenziale'' all’''essenza'' ariana.
L'ebreo è, come dichiararono i nazisti, la malattia che minaccia il corpo dell'umanità dall'interno, il che rende l'ebreo una minaccia ''patologica''. Nel 1935 la rivista dell'Associazione dei Medici Tedeschi affermava: "Proprio come il corpo umano non assorbe i germi della tubercolosi nel suo organismo generale, così una società naturale e omogenea non può assorbire gli ebrei nella sua associazione organica".<ref>Citato in H. H. Ben-Sasson, ed., ''A History of the Jewish People'' (Cambridge: Harvard University Press, 1976), 1019.</ref> Allo stesso modo, il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, prese in prestito la metafora di Hitler sugli ebrei e l'ebraismo come malattia,<ref>Adolf Hitler, ''Mein Kampf'', trad. Ralph Manheim (Boston, MA: Houghton Mifflin, 1971),233.</ref> affermando che gli ebrei sono una "crescita cancerosa e un microbo dannoso, un'entità senza confini".<ref>Hassan Nasrallah, ''Voice of Hezbollah: The Statements of Sayyed Hassan Nasrallah'', trad. Ellen Khouri, ed. Nicholas Noe (London: Verso, 2007), 189.</ref> Ogni ebreo è portatore del contagio dell'ebraismo, quindi lo sterminio degli ebrei deve essere totale, il che conferisce una dimensione apocalittica alla lotta: se "l'ebreo è vittorioso sugli altri popoli del mondo", dichiarò Hitler, "la sua corona sarà la corona funebre dell'umanità".<ref>Hitler, ''Mein Kampf'', 65.</ref> Nella lotta dei nazisti contro gli ebrei e l'ebraismo, Hitler, come i jihadisti, è il salvatore dell'umanità, che muove guerra a un male satanico. Si tratta, infatti, di una guerra santa condotta contro il Dio satanico degli ebrei.
La natura metafisica della nozione nazista di razza-anima rende la categoria di ''Rassenseele'' molto meno estranea e persino gradita all'Islam. Mentre l'Islam rifiuta il razzismo basato sul colore, predica una certa segregazione basata sul credo: secondo la ''Sharia'', o legge islamica, ai non-musulmani di ogni livello viene negata la considerazione concessa ai musulmani, poiché "Dio non ama i miscredenti" ([https://sufi.it/il-sacro-corano/3-surat-al-imran/ Corano 3:32]). Naturalmente, contrariamente alla visione nazista secondo cui un non-ariano non può diventare ariano, l'Islam insegna che, in linea di principio, qualsiasi non-musulmano può diventare musulmano. Quando si tratta di odio verso gli ebrei, tuttavia, il moderno jihadismo islamico ha più in comune con l'ideologia nazista che con l'insegnamento musulmano tradizionale. "Proprio come il [[w:Partito del Giovane Egitto|movimento del Giovane Egitto]] prese a prestito dal ''Nationalsozialistische Deutsche Arbeiterpartei (NSDAP)''", osserva [[:en:w:Laurent Murawiec|Laurent Murawiec]], "così il movimento islamista radicale nel suo complesso [prese a prestito] il suo razzismo e antisemitismo. Questo includeva il sostegno alla filosofia nazista [e] la propaganda ferocemente antiebraica nella stampa di partito. [Così] gli estremisti islamici acquisirono la perversa forma moderna di razzismo, razzismo biologico e teoria razziale".<ref>Laurent Murawiec, ''The Mind of Jihad'' (Cambridge, UK: Cambridge University Press, 2008), 255 – mia trad.</ref> In questa forma specificamente razzista di odio verso gli ebrei, in cui la razza non è solo una categoria biologica ma anche metafisica, i jihadisti non solo sono paralleli ai nazisti, ma li imitano.
Sayyid Qutb, l'ideologo più influente dei Fratelli Musulmani e del jihadismo islamico, sosteneva che "gli ebrei erano ''per natura'' determinati a combattere la Verità di Allah e a seminare corruzione e confusione",<ref>Citato in Ronald L. Nettler, ''Past Trials and Present Tribulations: A Muslim Fundamentalist’s View of the Jews'' (Oxford, UK: Pergamon, 1987), 35; corsivo aggiunto.</ref> che la "passione degli ebrei di controllare gli altri" era una "forza trainante del loro ''carattere nazionale''"<ref>''Ibid.'', 37–38; corsivo aggiunto.</ref> e che "la causa più profonda dell'odio ebraico per l'Islam era la ''malevola natura ebraica''".<ref>''Ibid.'', 44; corsivo aggiunto.</ref> Come i nazisti, che comprendevano che il male ebraico risiedeva nell'essenza ebraica, l'obiettivo dei jihadisti "is not simply to morally delegitimize Israel as a Jewish State and a national entity in the Middle East, but to dehumanize Judaism and the Jewish people as such".<ref>Kenneth R. Timmerman, ''Preachers of Hate: Islam and the War on America'' (New York: Three Rivers Press, 2004), 63.</ref> Una volta disumanizzato, l'ebreo è facilmente considerato malvagio. Una volta considerati malvagi, agli ebrei non può essere concessa la stessa possibilità di conversione che è aperta al resto dell'umanità. In quanto fonte di ogni male, gli ebrei possono solo essere sradicati.
Mentre il Führer si nascondeva nel suo bunker e si preparava al suicidio, scrisse il suo ultimo testamento politico. Concluse le sue ultime parole scritte con un appello al mondo affinché continuasse a "resistere senza pietà all'avvelenatore di tutte le nazioni, l'ebraismo internazionale",<ref>Citato in David Welch, ''Hitler'' (London: UCL Press, 1998), 97.</ref> un appello ascoltato con la massima attenzione e sistematicità dai jihadisti islamici. Ai nostri fini, ci concentreremo su uno dei gruppi jihadisti più noti al mondo, il [[w:Hamas|Movimento Islamico di Resistenza (Harakat al-Muqawama al-Islamiya)]], più comunemente noto con l'acronimo [[w:Hamas|Hamas]]. Prima di passare ad Hamas, tuttavia, è necessario spendere qualche parola sulla [[w:Fratelli Musulmani|Fratellanza Musulmana]] da cui Hamas ha origine e su [[w:Amin al-Husseini|Haj Amin al-Husseini]], la chiave dei legami che uniscono Hitler ad Hamas.
=== Fratellanza Musulmana: il canale chiave ===
Fondamentale per l'adesione jihadista all'antisemitismo nazista è la Fratellanza Musulmana. Nel marzo del 1928 Hasan al-Banna e altri cinque fondarono la Fratellanza e ne redassero il credo: "Allah è il nostro obiettivo. Il Profeta è la nostra guida. Il Corano è la nostra legge. Jihad è la nostra via. La morte al servizio di Allah è il nostro desiderio più alto". Ispirato da Hitler, al-Banna affermò di aver imparato dal Führer il potere della propaganda nella lotta contro gli ebrei,<ref>Hasan al-Banna, ''Five Tracts of Hasan al-Banna: A Selection from the Majmuat Rasail al-Imam al-Shahid Hasan al-Banna'', trad. Charles Wendell (Berkeley: University of California Press, 1978), 45–46.</ref> come mezzo non di persuasione ma di incitamento, l'istigazione all'odio contro gli ebrei.<ref>Hitler, ''Mein Kampf'', 632.</ref> Con l'ascesa della Fratellanza, [[w:Bernard Lewis|Bernard Lewis]] (1916-2018) osserva:
{{citazione|To an astonishing degree the ideas, literature, even the crudest inventions of the Nazis and their predecessors have, so to speak, been internalized and Islamicized. The major themes – the ''Protocols'', the invented Talmud quotations, ritual murder, the hatred of mankind, the Masonic and the rest of the conspiracy theories, poisoning the wells and taking over the world – remain; but they are given an Islamic, even a Quranic twist.|Bernard Lewis, ''Semites and Anti-Semites: An Inquiry into Conflict and Prejudice'' (New York: W. W. Norton, 1986), 267}}
Un'opera che dimostra la precoce influenza dei nazisti sui jihadisti è ''Escape from Baghdad'' (1938) di [[:en:w:Carl Raswan|Carl Raswan]]. Viaggiatore tedesco celebre ai suoi tempi, Raswan riferì di aver incontrato intensi sentimenti filo-nazisti tra gli arabi, che gli dissero: "Stiamo imparando da Mussolini e Hitler".<ref>Carl Raswan, ''Escape from Baghdad'', ediz. facsimile (New York: George Olms, 1978), 137.</ref> E così fecero. Ispirati dai nazisti, i jihadisti di tutta la regione non solo imitarono la forma tedesca di odio verso gli ebrei, ma la amplificarono.
[[:en:w:Łukasz Hirszowicz|Łukasz Hirszowicz]] sottolinea che la collaborazione arabo-nazista non avvenne solo a livello politico e militare, ma soprattutto a livello ideologico: più che a un processo di imitazione, osserviamo un processo di inculcazione ed elaborazione. In una visita a Berlino nel 1937, "Dr. Said Abdel-Fattah Iman of the Damascus Arab Club proposed, inter alia, to promote National Socialist ideology among the Arabs and Muslims generally".<ref>Lukasz Hirszowicz, ''The Third Reich and the Arab East'' (London: Routledge & Kegan Paul, 1966), 35–36.</ref> Nel maggio 1937, "on the occasion of the observance of Mohammed’s birth, German and Italian flags were displayed [in Palestine] as well as portraits of Hitler and Mussolini".<ref>''Ibid.'', 27.</ref> Assistendo a una tale dimostrazione di sostegno musulmano all’agenda nazista, il 1° giugno 1937, il ministro degli Esteri tedesco, [[w:Konstantin von Neurath|Konstantin von Neurath]] (1873–1956), dichiarò che la Germania "ha interesse a rafforzare il mondo arabo come contrappeso contro un possibile aumento di potere dell’ebraismo mondiale".<ref>''Ibid.'', 30.</ref> Confermando che l’odio per gli ebrei costituiva il legame comune tra tedeschi e musulmani, l’edizione del 9 gennaio 1938 del quotidiano arabo ''Al-Jamia al-Islamiyya'' commentò: "Molti arabi considerano la Germania un'amica degli arabi. Questa amicizia è forse il risultato dell'odio tedesco per gli ebrei".<ref>''Ibid.'', 42.</ref> Più tardi quello stesso anno, il 16 ottobre, il ''New York Times'' pubblicò un articolo di Harold Callender, il quale riportava: "the Nazi press this week gave vent to an outburst of sympathy for the Arabs in Palestine who were reported to be forming a ‘free corps’ on the Sudeten German model, in order to ‘fight against Judaism.’".<ref>Joseph B. Schechtman, ''The Mufti and the Fuehrer: The Rise and Fall of Haj Amin el-Husseini'' (New York: Thomas Yoseloff, 1965), 81.</ref> L'uso del termine ''free corps'' è un ovvio riferimento ai ''Freikorps'', un gruppo di tedeschi disillusi del dopoguerra da cui emerse il Partito Nazista nel 1920. Qui vediamo il passaggio dal parallelismo all'influenza: ancora una volta, non solo i Fratelli e gli altri musulmani imitavano i tedeschi, ma stavano anche imparando da loro.
"The close and at times active relationship that developed between Nazi Germany and sections of the Arab leadership, in the years from 1933 to 1945", scrive Lewis, "was due not to a German attempt to win over the Arabs but rather to a series of Arab approaches to the Germans".<ref>Lewis, ''Semites and Anti-Semites'', 140.</ref> Le unità militari jihadiste adottarono la marcia a passo d'oca, come anche il saluto nazista, e continuano a usarli ancora oggi, come testimoniano le scene dei raduni di Hezbollah e delle parate militari iraniane. I primi telegrammi di congratulazioni a Hitler per la sua nomina a Cancelliere, il 30 gennaio 1933, provenivano da arabi musulmani. Quando le Leggi di Norimberga furono approvate il 15 settembre 1935 e i nazisti iniziarono a confiscare le proprietà ebraiche, ricevettero altri telegrammi simili da tutto il mondo arabo islamico. Se i nazisti continuarono a consentire e persino a incoraggiare l'emigrazione ebraica in Palestina, fu perché erano convinti che gli arabi li avrebbero sterminati.<ref>Cfr. Timmerman, ''Preachers of Hate'', 104.</ref>
Con l'avvento della [[w:Grande rivolta araba|Rivolta Araba in Palestina]] nel 1936-39, la Fratellanza inviò le proprie unità militari in Palestina e il numero dei suoi membri aumentò da 800 a oltre 2000. Dal 1935 in poi, inviarono delegazioni ai raduni nazisti a Norimberga. Nel 1938 guidarono manifestazioni contro gli ebrei egiziani e tennero la Conferenza Parlamentare per i Paesi Arabi e Musulmani al Cairo, dove distribuirono traduzioni in arabo del ''Mein Kampf'' e dei ''Protocolli dei Savi di Sion''. Nel 1939 la Fratellanza bombardò una sinagoga del Cairo e alcune case di ebrei. Con lo scoppio della guerra, i nazisti godettero del loro pieno appoggio. Nel 1941 [[w:Anwar al-Sadat|Anwar Sadat]] si unì all'organizzazione militare della Fratellanza e nel 1943 fu arrestato come spia nazista. Quando [[w:Fārūq I d'Egitto|re Farouk]] concesse asilo al criminale di guerra nazista Haj Amin al-Husseini il 20 giugno 1946, al-Banna e la Fratellanza acclamarono l'ex Mufti di Gerusalemme come un eroe e un grande jihadista. Infatti, al-Banna dichiarò che "in Berlin he [al-Husseini] had been carrying out jihad [just as the Nazis had done]".<ref>Citato in Matthias Küntzel, ''Jihad and Jew-Hatred: Islamism, Nazism and the Roots of 9/11'', trad. Colin Meade (New York: Telos Press, 2007), 46.</ref> Al-Husseini incontrò anche Sayyid Qutb, l'uomo che sarebbe diventato il più influente ideologo jihadista della Fratellanza. In al-Husseini, quindi, abbiamo una chiave importante per trasmettere l'eredità dell'antisemitismo nazista al jihadismo islamico.
=== Il jihadista nazista ===
Haj Amin al-Husseini salì al potere grazie a un atto di pacificazione britannico, dopo essere stato processato in contumacia e riconosciuto colpevole di aver incitato alle rivolte in Palestina nel 1920; nel tentativo di calmare la popolazione araba, il governatore del mandato britannico [[w:Herbert Samuel|Herbert Samuel]] (1870-1963) lo nominò Mufti di Gerusalemme l'8 maggio 1921. Tra le prime azioni del neo-nominato Mufti ci fu una dichiarazione di jihad contro gli inglesi e gli ebrei.<ref>David G. Dalin e John F. Rothman, ''Icon of Evil: Hitler’s Mufti and the Rise of Radical Islam'' (New York: Random House, 2008), 131.</ref> Il 31 marzo 1933, effettuò la sua prima visita ufficiale al nuovo console generale nazista tedesco Heinrich Wolff a Gerusalemme. Nel 1935 incontrò per la prima volta Abdul Rahman al-Banna, fratello di Hasan al-Banna; iniziò così una relazione a lungo termine tra il Mufti e la Fratellanza Musulmana. Hirszowicz sostiene che l'ideologia dei Fratelli Musulmani "svolse un ruolo importante nella rivolta palestinese del 1936-39".<ref>Hirszowicz, ''The Third Reich and the Arab East'', 13.</ref> Il Mufti aveva un rapporto così stretto con i nazisti che questi gli fornirono fondi per scatenare la rivolta araba del 1936-39. [[:en:w:Matthias Küntzel|Matthias Küntzel]] osserva che la rivolta "si svolse sullo sfondo della svastica; le organizzazioni giovanili... sfilavano come ‘naziscout’ e i bambini arabi si salutavano con il saluto nazista".<ref>Matthias Küntzel, "National Socialism and Anti-Semitism in the Arab World", ''Jewish Political Studies Review 17 (Spring 2005)''.</ref> Per scongiurare l'idea che l'antisemitismo, fondamento del nazionalsocialismo, potesse includere gli arabi, il Ministero degli Esteri tedesco dichiarò nel 1936 che "le leggi razziali di Norimberga sono rivolte solo agli ebrei"<ref>Jeffrey Herf, ''Nazi Propaganda for the Arab World'' (New Haven, CT: Yale University Press, 2009), 19.</ref> e non agli arabi. Il 2 ottobre 1937, al-Husseini incontrò il vice di Adolf Eichmann, Herbert Hagen, per discutere di ulteriori modi in cui il Mufti avrebbe potuto contribuire agli obiettivi nazisti contro gli ebrei in Medio Oriente. Il 13 ottobre, nuovamente ricercato dagli inglesi per aver incitato alla rivolta araba, al-Husseini fuggì dalla Palestina.
Due anni dopo, ormai ufficialmente al soldo dei nazisti, al-Husseini stabilì una base operativa a Baghdad, dove il 3 aprile 1941 guidò un colpo di stato contro il governo iracheno sostenuto dagli inglesi. Il 9 maggio, in un discorso radiofonico, annunciò una jihad contro gli inglesi e gli ebrei.<ref>Schechtman, ''The Mufti and the Fuehrer'', 110.</ref> Entro la fine di maggio, tuttavia, gli inglesi avevano represso il colpo di stato. Al-Husseini fuggì a Teheran, ma non prima di aver organizzato il massacro di 600 ebrei a Baghdad il 1° giugno 1941, in un'azione nota come Farhud.<ref>Lewis, ''Semites and Anti-Semites'', 158.</ref> Da Teheran il Mufti si recò a Roma, e da Roma a Berlino, dove ebbe il suo primo incontro con il Führer il 28 novembre 1941. E scrisse nelle sue memorie:
{{citazione|Our fundamental condition for cooperating with Germany was a free hand to eradicate every last Jew from Palestine and the Arab world. I asked Hitler for an explicit undertaking to allow us to solve the Jewish problem in a manner befitting our national and racial aspirations and according to the scientific methods innovated by Germany in the handling of its Jews. The answer I got was: “The Jews are yours.”|Citato in Ami Isseroff e Peter Fitzgerald-Morris, "The Iraq Coup Attempt of 1941, the Mufti, and the Farhud", ''Mideast Web''}}
Ancora una volta scopriamo il legame tra nazionalsocialismo e jihadismo islamico, sia come influenza che come affinità.
Poco dopo il suo incontro con Hitler, al-Husseini incontrò Eichmann, che gli comunicò il piano per la "Soluzione Finale della Questione Ebraica in Europa",<ref>Klaus Gensicke, ''Der Mufti von Jerusalem, Amin el-Husseini, und die Nationalsozialisten'' (Frankfurt am Main: Peter Lang, 1988), 165; mia trad.</ref> un piano che ben si adattava non solo al desiderio di al-Husseini di annientare gli ebrei, ma anche al suo obiettivo di Mufti di portare la salvezza a tutti i veri credenti dell'Islam, poiché aveva sempre predicato che uccidere gli ebrei compiace Allah ed è essenziale per la salvezza. Se compiace Allah, allora per Hamas e altri jihadisti islamici, uccidere gli ebrei non significa "liberare la Palestina", cacciare un "oppressore" o persino vendicarsi. Si tratta di servire Dio, ed è inevitabile. Proprio come un nazista non può essere un vero nazista senza assassinare ebrei, così un jihadista islamico non può essere un vero jihadista senza assassinare ebrei. Il biglietto per il paradiso del jihadista è un ebreo morto. Perché un ebreo morto compiace Allah.
Già nel gennaio del 1941, il ''Grossmufti'', come lo chiamavano i tedeschi, si era recato in Bosnia per convincere i leader musulmani che una divisione SS musulmana avrebbe portato onore e gloria ai seguaci dell'Islam. [[w:David Gil Dalin|David Dalin]] e [[:en:w:John Rothmann|John Rothmann]] stimano che al-Husseini abbia reclutato fino a {{FORMATNUM:100000}} musulmani per le unità di morte delle SS naziste.<ref>Dalin e Rothman, ''[[:en:w:Icon of Evil|Icon of Evil]]'', 55.</ref> Ogni battaglione di musulmani aveva il suo [[w:imam|imam]] e ogni reggimento il suo [[w:mullā|mullā]]. Il Mufti istituì una scuola per i mullā con sede a Dresda e li indottrinava sui legami essenziali tra nazisti e jihadisti, assicurando loro che "esistono notevoli somiglianze tra i principi islamici e quelli del nazionalsocialismo".<ref>Citato in Chuck Morse, ''The Nazi Connection to Islamic Terrorism'' (New York: iUniverse, 2003), 77.</ref> Il reclutamento del Mufti per la 13a Divisione Handschar delle Waffen-SS iniziò nel febbraio del 1943; con {{FORMATNUM:21065}} uomini, era la più grande delle unità di morte delle SS musulmane bosniache. In un discorso alle SS pronunciato l'11 gennaio 1944, "Himmler sostenne che il legame tra nazismo e Islam si fondava su valori comuni duraturi e sulla condivisione di nemici in guerra. Presentò inoltre Hitler come un dono inviato da Dio – e da Allah".<ref>Herf, ''Nazi Propaganda for the Arab World'', 200.</ref> Il comandante della Divisione Handschar, Karl-Gustav Sauberzweig, "riferì che le reclute musulmane adottavano volentieri la dottrina nazista e persino che ‘i musulmani, gli uomini delle SS nella Divisione e i civili stanno iniziando a vedere nel nostro Führer la missione di un secondo profeta’, cioè uno che segue Maometto".<ref>''Ibid.'', 201.</ref> Un'altra unità di sterminio delle SS di al-Husseini era la Divisione Skanderberg proveniente dall'Albania, con il suo Arabisches Freiheitskorps o "Corpo Arabo della Libertà" operativo in Macedonia. I musulmani che al-Husseini reclutò per le SS avrebbero svolto un ruolo fondamentale nel rendere i Balcani ''Judenrein'' nell'inverno 1943-4.<ref>Cfr. anche ''[[:en:w:Relations between Nazi Germany and the Arab world|Relations between Nazi Germany and the Arab world]]'' su en.wiki.</ref>
A seguito delle sue azioni omicide al servizio dei nazisti, al-Husseini si distinse per essere annoverato tra i criminali di guerra nazisti. Dopo aver trovato rifugio in Francia per un certo periodo, il 20 giugno 1946 si recò in Egitto, dove entrò a far parte della Fratellanza Musulmana. Nello stesso anno il Mufti prese sotto la sua ala protettrice il suo parente Yasser Arafat e chiamò un ex ufficiale di commando nazista per insegnare al suo protetto "i dettagli della guerriglia".<ref>David N. Bossie, “Yasser Arafat: Nazi Trained,” ''Washington Times'', 9 agosto 2002.</ref> Verso la fine della sua vita, nel 2002, Arafat affermò l'impatto decisivo che al-Husseini aveva sempre avuto su di lui.<ref>Cfr. Shlomo Ben-Ami, ''Scars of War, Wounds of Peace: The Israeli-Arab Tragedy'' (Oxford, UK: Oxford University Press, 2007), 214.</ref> Chuck Morse presenta una convincente argomentazione secondo cui "al- Husseini was himself most likely the true founder of the al-Fatah, . . . Arafat’s terror cell, . . . the nucleus of the PLO".<ref>Morse, ''The Nazi Connection to Islamic Terrorism'', 90.</ref> E così vediamo gli intricati legami che uniscono i nazisti alla Fratellanza Musulmana e all'Organizzazione per la Liberazione della Palestina. Poiché l'OLP e Hamas sarebbero diventati i nemici più immediati dello Stato ebraico, è opportuno spendere una parola sull'OLP.
=== Il PLO jihadista nazista ===
Nell'ottobre del 1959 Yasser Arafat, Salah Khalaf, Khalil al-Wazir, Farouq Qaddoumi e Khaled al-Hassan fondarono l'organizzazione jihadista [[w:Fatah|Fatah]], parola che significa "conquista" ed è l'acronimo inverso di Harakat al-Tahirir al-Watani al-Filastini, "Movimento di liberazione nazionale palestinese".<ref>Efraim Karsh, ''Arafat’s War: The Man and His Battle for Israeli Conquest'' (New York: Grove Press, 2003), 23.</ref> Due anni dopo Arafat entrò in contatto per la prima volta con Mahmoud Abbas, il revisionista dell'Olocausto che gli sarebbe poi succeduto alla guida dell'OLP. Il 29 maggio 1964, il Consiglio nazionale palestinese redasse il Patto nazionale palestinese per diventare l'Organizzazione per la liberazione della Palestina.<ref>''Ibid.'', 36.</ref> Il 2 febbraio 1969, Arafat divenne presidente dell'OLP. Con l'obiettivo dichiarato di distruggere l'ebreo "per prendere il suo posto",<ref>Barry Rubin, ''Revolution Until Victory? The Politics and History of the PLO'' (Cambridge, MA: Harvard University Press, 1994), 27.</ref> l'ideologia jihadista dell'OLP, come l'ideologia nazista, non lasciava spazio a negoziati; anche loro, come i nazisti, erano disposti a dare l’impressione di negoziare per raggiungere l’obiettivo più alto dell’annientamento, adottando quella che chiamavano una "strategia a fasi".<ref>Karsh, ''Arafat’s War'', 4.</ref> L’Autorità Nazionale Palestinese continua ad aggrapparsi a questa strategia.
Nel luglio 1968 l'OLP produsse la bozza finale del suo statuto.<ref>Per una copia dello Statuto, cfr. Leila S. Kadi, ed., ''Basic Political Documents of the Armed Palestinian Resistance Movement'' (Beirut: Palestine Research Centre, 1969), 137–141.</ref> Il loro obiettivo finale, come affermato nello statuto, è "l'annientamento dell'entità sionista in tutte le sue manifestazioni economiche, politiche, militari e culturali".<ref>Rubin, ''Revolution Until Victory?'', 22.</ref> Ricordando i nazisti, l'articolo quattro dello statuto stabilisce un tono razzista, affermando che "l'identità palestinese è una caratteristica genuina, essenziale e intrinseca; si trasmette dai genitori ai figli". Poiché "il destino della nazione araba e, in effetti, l'esistenza araba stessa dipendono dal destino della causa palestinese" (articolo quattordici), l'eliminazione degli ebrei è una questione esistenziale: proprio come gli ebrei minacciavano l'esistenza e l'essenza della nazione ariana, così minacciano l'esistenza e l'essenza della nazione araba.
Tutto ciò che possa legittimare l'esistenza ebraica, quindi, deve essere smentito, ed è questo il punto dell'articolo venti: "Le affermazioni di legami storici o religiosi degli ebrei con la Palestina sono incompatibili con i fatti storici". Gli ebrei non hanno posto in Palestina. O meglio: ''non hanno posto''. Punto. Questa è l'implicazione dell'articolo ventidue, che riecheggia il ''Mein Kampf'' di Hitler: Israele è la "base geografica dell'imperialismo mondiale... Israele è una fonte costante di minaccia per la pace in Medio Oriente e nel mondo intero". Sì, ''il mondo intero'': proprio come i nazisti avrebbero liberato l'umanità dal male ebraico, così l'OLP avrebbe salvato l'umanità. Nel 1972, Arafat dichiarò che nella lotta per salvare l'umanità dalla minaccia sionista, ogni ebreo è un bersaglio.<ref>Murawiec, ''The Mind of Jihad'', 34.</ref> Il 22 novembre 1974, l'ONU dichiarò l'OLP rappresentante dei palestinesi (Risoluzione 3236) e le concesse lo status di osservatore (Risoluzione 3237). In seguito a tale riconoscimento, il capo dell'OLP Salah Khalaf, noto anche come Abu Iyad (1933-1991), affermò: "An independent state on the West Bank and Gaza is the beginning of the final solution",<ref>Citato in Rubin, ''Revolution Until Victory?'', 47.</ref> un'evidente allusione al discorso nazista che aveva influenzato la prospettiva jihadista dell'OLP.
Nel febbraio del 1979, pochi giorni dopo la Rivoluzione islamica in Iran, Arafat fu il primo "diplomatico" ad essere accolto a Teheran,<ref>Said K. Aburish, ''Arafat: From Defender to Dictator'' (London: Bloomsbury, 1999), 164.</ref> dove dichiarò a Khomeini, il qutbista dichiarato che aveva ricevuto la sua formazione ideologica dalla Fratellanza: "La via [jihadista] che abbiamo scelto è identica",<ref>Murawiec, ''The Mind of Jihad'', 318.</ref> una via che ha come obiettivo finale lo sterminio degli ebrei. Questa adesione alla Rivoluzione islamica, come anche le radici di Arafat nella Fratellanza, dimostrano che l'OLP non è così "laica" come molti suppongono. Nel 1987 Arafat affermò che "la tendenza religiosa è parte integrante dell’OLP"<ref>Citato Rubin, ''Revolution Until Victory?'', 66.</ref> e Salah Khalaf affermò: "The beginning of the Islamic awakening lay in sanctified jihad, which was started by Fatah".<ref>Citato in ''ibid.''</ref> Quando Hamas fu fondata nel 1987, subito dopo lo scoppio della Prima Intifada, Arafat diede ai leader la sua benedizione: "My brother Sheik Yassin, my holy brother Hadi Hunam, I cherish your participation in the struggle for the liberation of Palestine".<ref>Citato in Karsh, ''Arafat’s War'', 116.</ref> L’articolo ventisette della carta di Hamas afferma: "the PLO is the closest to the heart of the Islamic Resistance Movement".<ref>Yonah Alexander, ''Palestinian Religious Terrorism: Hamas and Islamic Jihad'' (Ardsley, NY: Transnational Publishers, 2002), 64.</ref> Così il capo politico dell’OLP Farouq Qaddoumi (n. 1931) dichiarò: "We were never different from Hamas".<ref>Citato in Karsh, ''Arafat’s War'', 120.</ref>
Una differenza tra le tattiche impiegate da Hamas e dall'OLP, tuttavia, risiede nella strategia a fasi di quest'ultima, esemplificata in modo più drammatico con la firma degli [[w:Accordi di Oslo|Accordi di Oslo]] il 13 settembre 1993. Appena un anno prima di apporre la sua firma al documento, Arafat aveva nuovamente vilipeso gli ebrei – non gli israeliani, ma gli ''ebrei'' – dicendo: "Damn their [the Jews’] fathers. The dogs. Filth and dirt... Treachery flows in their blood, as the Quran testifies".<ref>Citato in Rubin, ''Revolution Until Victory?'', 180.</ref> Per instillare nei bambini palestinesi un tale rabbioso odio per gli ebrei, Arafat fece in modo che l'accordo consentisse ai palestinesi di mantenere il controllo sui programmi scolastici. In effetti, Efraim Karsh sostiene: "Arafat’s indoctrination of hatred among Palestinian children was unparalleled since Nazi Germany".<ref>Karsh, ''Arafat’s War'', 247.</ref> Continuando a incorporare il discorso nazista nel discorso dell’OLP, il leader di Fatah, [[:en:w:Sakher Habash|Sakhr Habash]] (1939-2009), commentò l’accordo di Oslo dicendo che una volta che i palestinesi avessero avuto il controllo di Gaza e della Cisgiordania, avrebbero proceduto verso la “soluzione finale”,<ref>''Ibid.'', 62.</ref> incorporando ancora una volta il discorso nazista nel discorso del jihadismo islamico. Nell'ottobre 1994 Arafat nominò Mufti di Gerusalemme [[:en:w:Ekrima Sa'id Sabri|Ikrima Sabri]] (n. 1939), che nei suoi sermoni denunciò gli ebrei come "discendenti di maiali e scimmie" e come cospiratori di una "cospirazione sionista mondiale".<ref>Cfr. ''ibid.'', 103–104 - mia trad.</ref> Un altro religioso jihadista, Ahmad Abu Halabiya, gridò il 13 ottobre 2000: "Non abbiate pietà degli ebrei, non importa dove si trovino, in qualunque paese".<ref>''Ibid.'', 104–105 - mia trad.</ref> Secondo questa visione, il male da sconfiggere non è lo Stato ebraico, ma la presenza degli ebrei e dell'ebraismo nel mondo. Così il male generato dai nazisti trovò la strada fino alle porte di Israele, prima attraverso l'OLP e poi attraverso Hamas.
=== L’eredità nazista dell’antisemitismo jihadista ===
Il 9 dicembre 1987, Hamas emerse come ala militante palestinese dei Fratelli Musulmani. L'autoproclamata organizzazione jihadista fu fondata dallo sceicco [[w:Ahmed Yassin|Ahmed Yassin]] (1937-2004) e dai suoi compagni, i dottori [[w:Abd al-Aziz al-Rantissi|Abdel Aziz al-Rantisi]] (1947-2004) e [[w:Mahmoud al-Zahar|Mahmoud al-Zahar]] (n. 1945).<ref>Zaki Chehab, ''Inside Hamas: The Untold Story of the Militant Islamic Movement'' (New York: Nation Books, 2007), 25.</ref> Come nel caso dei nazisti, questi ideologi, per i quali l'odio sterminazionista verso gli ebrei era fondamentale, non provenivano dalle vittime ignoranti ed emarginate della società – ma esattamente il contrario: provenivano dai più alti ranghi sociali e culturali del mondo arabo musulmano, come lo stesso Mahmoud al-Zahar si vantava.<ref>Cfr. Küntzel, Jihad and Jew-Hatred, 105.</ref>
Nato ad Ashkelon nel 1938, Yassin crebbe ammirando Haj Amin al-Husseini.<ref>Dalin e Rothman, ''Icon of Evil'', 139.</ref> Entrò a far parte della Fratellanza Musulmana nel 1957 e nel 1973 fondò il Congresso Islamico a Gaza; nel 1978 guidò la fondazione dell'Università Islamica di Gaza, il cui rettore, il dottor Ahmad Abu Halabiya, come abbiamo visto, è noto per aver pubblicamente incitato al massacro degli ebrei ovunque. Yassin e i suoi complici, nota lo studioso [[:en:w:Ziad Abu Amr|Ziad Abu-Amr]], abbracciarono la visione dei nazisti secondo cui gli ebrei sono "the dirtiest and meanest of all races, making no distinctions between Jews, Zionists, and Israelis".<ref>Ziad Abu-Amr, ''Islamic Fundamentalism in the West Bank and Gaza: Muslim Brotherhood and Islamic Jihad'' (Bloomington: Indiana University Press, 1994), 26.</ref> Lo studio di Esther Webman sulla propaganda di Hamas conferma le scoperte di Abu-Amr: "The anti-Semitic rhetoric in Hamas leaflets is frequent and intense... Generally no differentiation is made in the leaflets between Jew and Zionist, inasmuch as Judaism was perceived as embracing Zionism".<ref>Esther Webman, ''Anti-Semitic Motifs in the Ideology of Hizballah and Hamas'' (Tel Aviv: Tel Aviv University, 1994), 22.</ref> Come in tutte le ideologie guidate dall'odio per gli ebrei, dai nazionalsocialisti ai jihadisti islamici, dove l'ebreo è il nemico ― l'ebraismo è il nemico.
Notando le influenze europee su Hamas, Beverley Milton-Edwards osserva: "While Hamas, like other modern-day Islamic Jihadists, has developed its argument on the Jewish question by relying on Qur’anic and other Islamic sources, it also... [borrows] from such classical Western anti-Semitic sources as ''The Protocols of the Elders of Zion''".<ref>Beverley Milton-Edwards, ''Islamic Politics in Palestine'' (London: I. B. Tauris, 1999), 188.</ref> Pertanto, come altri movimenti jihadisti islamici, Hamas non rappresenta un ritorno a una "mentalità medievale", ma una moderna mutazione ''sterminazionista'' dell'odio per gli ebrei, fomentata in gran parte dall'ideologia nazista. Come nel caso di altri movimenti jihadisti islamici, per Hamas, l'odio sterminazionista per gli ebrei è una base ''definitiva'' e ''fondamentale'' per l'intera visione del mondo. Nel 1983 Yassin formò l'ala militare del suo Congresso Islamico, che chiamò Mujaheddin Palestinesi; ispirato dalle SS naziste, sarebbe servito da modello per l'ala militare di Hamas formata nel 1992, l'[[:en:w:Al-Qassam Brigades|Izz ad-Din al-Qassam]]. Questo gruppo di jihadisti d'élite porta il nome di un uomo che combatté gli inglesi in Palestina e fu ucciso nel 1935. Il loro slogan è "Uccidere gli israeliani è ''ibada'' [un atto di devozione]".<ref>Chehab, ''Inside Hamas'', 50.</ref> La formazione dell'Izz ad-Din al-Qassam portò all'arresto di Yassin da parte degli israeliani nel 1984 per possesso di armi e per aver gestito un'organizzazione dedita alla distruzione dello Stato ebraico; fu rilasciato nel maggio 1985 in uno degli scambi di prigionieri israeliani. Fu nuovamente arrestato nel 1989 per rapimento e rilasciato in un altro scambio di prigionieri nel 1997.
Yassin rimase al potere fino al 22 marzo 2004, quando gli israeliani lo assassinarono. Rantisi gli succedette, per poi subire la stessa sorte il 18 aprile 2004. Dopo Rantisi, l'ex fisico [[w:Khaled Mesh'al|Khaled Mashal]] (n. 1956) entrò a far parte della Fratellanza nel 1971 e fu al fianco di Hamas fin dalla sua nascita. Dopo aver aperto un ufficio a Damasco a seguito della scomparsa di Rantisi, Mashal incontrò la Guida Suprema iraniana [[w:Ali Khamenei|Ali Khamenei]] a Teheran il 27 maggio 2008, per consolidare l'alleanza tra Hamas e Hezbollah, l'organizzazione jihadista islamica che sostiene la Repubblica Islamica dell'Iran. Hamas aveva intrattenuto rapporti diplomatici con il regime islamico iraniano fin da quando i suoi delegati avevano partecipato al Congresso Islamico, riunitosi a Teheran dal 14 al 22 ottobre 1991. Nel 2006 [[w:Ismāʿīl Haniyeh|Ismail Haniyeh]] (1963-2024) fu eletto leader di Hamas a Gaza; a lui succedette [[w:Yahya Sinwar|Yahya Sinwar]] (1962-2024) nel febbraio 2017. Come i loro predecessori, Haniyeh e Sinwar applicarono le lezioni apprese dai nazisti sull'uso della propaganda per incitare quello che Hitler definì un "odio furioso" verso gli ebrei.<ref>Hitler, ''Mein Kampf'', 632.</ref> In tutto ciò, vediamo il filo conduttore che va dal nazionalsocialismo al jihadismo islamico e ad Hamas, passando attraverso i Fratelli Musulmani, Haj Amin al-Husseini, e arrivando all'OLP e ad Hamas.
Da nessuna parte il collegamento è più evidente che nella carta di Hamas, attraverso la quale, sostiene Küntzel, "Hamas segue fedelmente le orme di Amin el-Husseini".<ref>Küntzel, ''Jihad and Jew-Hatred'', 111.</ref> Redatto il 18 agosto 1988, questo documento che definisce l'essenza di Hamas è considerato "La Carta di Allah", con la chiara implicazione che la parola di Hamas è la parola di Allah.<ref>Cfr. "The Covenant of the Islamic Resistance Movement (HAMAS)", ''Jewish Virtual Library'' (s.d.); cfr. anche Dmitry Kapustyan e Matt Nelson, ''The Soul of Terror: The Worldwide Conflict Between Islamic Terrorism and the Modern World'' (Washington, DC: International Affairs Press, 2007), 122–151.</ref> In un linguaggio che ricorda il discorso sulla razza padrona, la carta si apre dichiarando che i musulmani sono "la nazione migliore che sia mai stata suscitata all'umanità", mentre le altre nazioni sono "colpite da turpitudine ovunque si trovino". Citando Hasan al-Banna, il preambolo prosegue dichiarando gli obiettivi sterminatori di Hamas: "Israele esisterà e continuerà a esistere finché l'Islam non lo cancellerà", dove Israele è un riferimento al popolo ebraico, non allo Stato ebraico, poiché ''al-Banna fece la sua affermazione prima che lo Stato ebraico esistesse''.
L'articolo uno afferma (e l'articolo trentatré ribadisce) che Hamas è "basata sulle concezioni comuni, coordinate e interdipendenti delle leggi dell'universo" e che scorre "nel flusso del destino". Pertanto, secondo ''le leggi dell'universo'' e l'ordine del ''destino'', che è la volontà di Allah, gli ebrei devono essere sterminati. In linea con questa visione del mondo, la carta afferma che l'obiettivo totalitario di Hamas è quello di comprendere "tutti gli aspetti della vita, della cultura, del credo, della politica, dell'economia, dell'istruzione, della società, della giustizia e del giudizio" (articolo due), poiché tali aspetti si estendono "fino alle profondità della terra e raggiungono i cieli" (articolo cinque), una portata a cui nemmeno i nazisti aspiravano. Una chiave per il dominio universale dell'Islam è lo sterminio universale degli ebrei, una posizione affermata nell'articolo sette, che invoca un insegnamento del Profeta riportato nell'Hadith di al-Bukhari, n.3593, che assomiglia molto all'Hadith 6985, che abbiamo visto nel [[Connessioni/Capitolo 6|Capitolo 6]]: "Il Profeta, Allah lo benedica e gli conceda la salvezza, ha detto: ‘Il Giorno del Giudizio non arriverà finché i musulmani non combatteranno gli ebrei (uccidendoli), quando gli ebrei si nasconderanno dietro pietre e alberi. Le pietre e gli alberi diranno: «O musulmani, o Abdullah, c'è un ebreo dietro di me, venite e uccidetelo»". La natura stessa si ribella all'esistenza degli ebrei; la natura stessa vomita gli ebrei.
Hamas non può accettare compromessi sullo status della Palestina, poiché la presenza degli ebrei, come affermato nell'articolo undici, non è solo innaturale, ma anche empia: "La Palestina è una terra consacrata dal Waqf islamico per le generazioni musulmane fino al Giorno del Giudizio". In quanto "terra consacrata dal Waqf islamico", la Palestina è un territorio consacrato riservato esclusivamente ai musulmani. La questione della Palestina, quindi, non riguarda la politica o l'economia, ma la santità, qualcosa su cui nessun governo o governante può scendere a compromessi. Chiedere a un musulmano di negoziare la pace con gli ebrei equivale a chiedergli di rinunciare all'Islam. Pertanto, "le iniziative, le cosiddette soluzioni pacifiche e le conferenze internazionali sono in contraddizione con i principi del Movimento di Resistenza Islamico. Abusare di qualsiasi parte della Palestina è un abuso diretto contro una parte della religione" (articolo tredici).
Affermando la lezione che al-Banna apprese dai nazisti sull'importanza della propaganda, l'articolo quindici afferma: "È necessario che scienziati, educatori e insegnanti, addetti all'informazione e ai media, così come le masse istruite, in particolare i giovani e gli sceicchi dei movimenti islamici, prendano parte all'operazione di risveglio". Risveglio a cosa? A un "odio furioso" verso gli ebrei. Pertanto, l'articolo quindici si conclude con il ritornello "Aggredirò e ucciderò, aggredirò e ucciderò, aggredirò e ucciderò" – aggredirò e ucciderò gli ebrei. Proprio come i nazisti plasmarono con cura le menti dei giovani, così l'articolo sedici sottolinea l'importanza di "formare i pensieri e la fede dello studente musulmano"; proprio come i nazisti si servirono di una conoscenza approfondita degli ebrei nel loro assalto all'anima di Israele, così l'articolo sedici richiede "uno studio completo del nemico [gli ebrei]". Poiché la jihad non è solo una guerra tattica ma una guerra santa, questo invito a conoscere gli ebrei ha lo scopo di distruggere l'insegnamento, la tradizione e la testimonianza che gli ebrei rappresentano con la loro stessa presenza nel mondo.
Proseguendo nella "Carta di Allah", si nota che i jihadisti hanno preso a cuore l'affermazione di Hitler nel ''Mein Kampf'': "Solo la grandezza dei sacrifici", disse il Führer, “conquisterà nuovi combattenti per la causa".<ref>Hitler, ''Mein Kampf'', 103.</ref> Quale sacrificio è più grande del sacrificio di bambini, compiuto dalle madri che li hanno messi al mondo? Se i nazisti corrompono le anime dei loro figli, i jihadisti li distruggono addestrandoli non solo al sacrificio, ma anche all'omicidio. Perché il dovere di una buona madre musulmana verso i propri figli è "insegnare loro a compiere i doveri religiosi in preparazione al ruolo di combattimento che li attende" (articolo diciottesimo). Come gli antichi idolatri contro i quali Dio mise in guardia gli Israeliti ({{passo biblico2|Deuteronomio|18:10}}), passano i loro figli attraverso il fuoco trasformandoli in offerte sacrificali consumate dalle fiamme delle loro bombe.
Ripetendo l’insistenza di Hitler sul fatto che l’ebreo è un "invisibile manipolatore" che cospira furtivamente per governare il mondo,<ref>''Ibid.'', 493. </ref> l’articolo ventidue afferma:
{{citazione|[The Jews] took control of the world media, news agencies, the press, publishing houses, broadcasting stations, and others. With their money they stirred revolutions in various parts of the world . . . . They were behind the French Revolution, the Communist revolution and most of the revolutions we heard and hear about, here and there. With their money they formed secret societies, such as Freemasons, Rotary Clubs, the Lions and others in different parts of the world for the purpose of sabotaging societies and achieving Zionist interests. With their money they were able to control imperialistic countries and instigate them to colonize many countries in order to enable them to exploit their resources and spread corruption there... They were behind World War I, when they were able to destroy the Islamic Caliphate... They obtained the Balfour Declaration, formed the League of Nations through which they could rule the world. They were behind World War II, through which they made huge financial gains by trading in armaments, and paved the way for the establishment of their state. It was they who instigated the replacement of the League of Nations with the United Nations and the Security Council to enable them to rule the world through them. There is no war going on anywhere, without having their finger in it.}}
In una parola, gli ebrei sono la radice nascosta di ogni male che affligge l'umanità, e Hamas è la salvezza dell'umanità dall'invasione sionista non della Palestina ma del mondo.
Secondo l'articolo ventotto:
{{citazione|The Zionist invasion [of the world] is a vicious invasion. It does not refrain from resorting to all methods, using ''all evil'' and contemptible ways to achieve its end... They aim at undermining societies, ''destroying values'', corrupting consciences, ''deteriorating character'' and annihilating Islam. It is behind the drug trade and alcoholism in all its kinds so as to facilitate its control and expansion... ''Israel, Judaism and Jews'' challenge Islam and the Moslem people.<ref>Tutti i testi in {{Lingue|en}} di cui sopra sono dalla relativa versione. Corsivi aggiunti.</ref>}}
Abbiamo quindi l’associazione di Hamas tra ebrei ed ebraismo e il male ''in quanto tale'': in linea con l’ideologia nazionalsocialista, i jihadisti islamici insistono sul fatto che, a differenza del resto dell’umanità, gli ebrei ''non possono essere riabilitati''.
{{citazione|In Article Thirty-Two we have yet another borrowing from Nazi Jew hatred:<br/>After Palestine, the Zionists aspire to expand from the Nile to the Euphrates. When they will have digested the region they overtook, they will aspire to further expansion, and so on. Their plan is embodied in the Protocols of the Elders of Zion, and their present conduct is the best proof of what we are saying. Leaving the circle of struggle with Zionism is high treason, and cursed be he who does that.}}
"''High treason''/Alto tradimento" qui significa tradire Allah, poiché il jihadismo islamico fonde in un tutt'uno la sfera religiosa, nazionalista e politica. Qui ci rendiamo conto ancora una volta che la Carta di Allah cita tre testi di prova per dimostrare la veridicità delle sue diatribe: il Corano, gli Hadith e i ''[[w:Protocolli dei Savi di Sion|Protocolli dei Savi di Sion]]''.
Proseguendo sul tema del tradimento di Allah, l'articolo trentaquattro invoca le parole di Allah: "Di' a coloro che non credono: Sarete sconfitti e gettati insieme all'Inferno" ([https://sufi.it/il-sacro-corano/3-surat-al-imran/ Corano 3:12]), aggiungendo: "Questo è l'unico modo per liberare la Palestina". In effetti, secondo Hamas, gettare gli ebrei all'Inferno, dove appartengono, è l'unico modo per liberare l'umanità. In questa mossa scopriamo le ramificazioni del legame tra l'antisemitismo nazionalsocialista e l'antisemitismo jihadista islamico, ma con una differenza: i nazisti non hanno mai voluto gettare gli ebrei all'Inferno nell'aldilà per guadagnarsi un posto in paradiso. Si accontentavano di trasformare questa vita in un inferno per gli ebrei.
=== Cosa significa? ===
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== Note ==
{{Vedi anche|Serie delle interpretazioni|Serie misticismo ebraico|Serie maimonidea|Serie letteratura moderna|Serie dei sentimenti}}
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{{Avanzamento|75%|24 giugno 2025}}
[[Categoria:Connessioni|Capitolo 8]]
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Micro e nanotecnologia/Microtecnologia/Processi successivi
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{{Micro e nanotecnologia}}
Dopo aver descritto i metodi di crescita e deposito dei '''film sottili''', passiamo ora ad analizzare alcune delle principali tecniche utilizzate nella microfabbricazione per modificare selettivamente le proprietà fisiche e chimiche dei materiali. Queste tecniche svolgono un ruolo cruciale nella definizione delle caratteristiche elettriche e strutturali dei dispositivi a micro e nanoscala.
A differenza dei processi di deposito, le tecnologie che seguono hanno lo scopo di alterare il materiale già esistente su un wafer o su una struttura multilivello, spesso con risoluzione spaziale elevata e controllo preciso dei parametri.
In questa sezione introdurremo quattro processi fondamentali:
* '''Ossidazione termica''', utilizzata per crescere uno strato di ossido (tipicamente SiO₂) direttamente sul silicio, essenziale come isolante, maschera o dielettrico di gate nei MOSFET.
* '''Impiantazione ionica''', una tecnica a fascio diretto che permette di inserire specie dopanti nel reticolo cristallino con alta precisione, modulando la conducibilità del semiconduttore.
* '''Diffusione''', un metodo termico per la distribuzione controllata di atomi nel materiale, spesso usata in combinazione con l’impiantazione per attivare elettricamente i dopanti.
* '''Planarizzazione'' (in particolare CMP – ''Chemical Mechanical Planarization''), fondamentale per ripristinare superfici lisce e uniformi dopo step multipli di crescita, incisione e deposito, garantendo la compatibilità con le successive litografie.
Questi processi sono centrali nel ciclo di fabbricazione dei dispositivi microelettronici e optoelettronici, e rappresentano il collegamento tra la struttura fisica dei materiali e le funzionalità elettriche desiderate. La loro comprensione è essenziale per progettare dispositivi affidabili, scalabili e ad alte prestazioni.
Nei paragrafi successivi, ciascuna tecnica sarà descritta nel dettaglio, con attenzione agli aspetti fisici, tecnologici e applicativi.
[[Micro_e_nanotecnologia/Microtecnologia/Film_sottili/Film_metallici| indietro]] | [[Micro_e_nanotecnologia/Microtecnologia/Processi_successivi/Ossidazione|avanti]]
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{{Micro e nanotecnologia}}
Dopo aver descritto i metodi di crescita e deposito dei '''film sottili''', passiamo ora ad analizzare alcune delle principali tecniche utilizzate nella microfabbricazione per modificare selettivamente le proprietà fisiche e chimiche dei materiali. Queste tecniche svolgono un ruolo cruciale nella definizione delle caratteristiche elettriche e strutturali dei dispositivi a micro e nanoscala.
A differenza dei processi di deposito, le tecnologie che seguono hanno lo scopo di alterare il materiale già esistente su un wafer o su una struttura multilivello, spesso con risoluzione spaziale elevata e controllo preciso dei parametri.
In questa sezione introdurremo quattro processi fondamentali:
* '''Ossidazione termica''', utilizzata per crescere uno strato di ossido (tipicamente SiO₂) direttamente sul silicio, essenziale come isolante, maschera o dielettrico di gate nei MOSFET.
* '''Impiantazione ionica''', una tecnica a fascio diretto che permette di inserire specie droganti nel reticolo cristallino con alta precisione, modulando la conducibilità del semiconduttore.
* '''Diffusione''', un metodo termico per la distribuzione controllata di atomi nel materiale, spesso usata in combinazione con l’impiantazione per attivare elettricamente i droganti.
* '''Planarizzazione''' (in particolare CMP – ''Chemical Mechanical Planarization''), fondamentale per ripristinare superfici lisce e uniformi dopo step multipli di crescita, incisione e deposito, garantendo la compatibilità con le successive litografie.
Questi processi sono centrali nel ciclo di fabbricazione dei dispositivi microelettronici e optoelettronici, e rappresentano il collegamento tra la struttura fisica dei materiali e le funzionalità elettriche desiderate. La loro comprensione è essenziale per progettare dispositivi affidabili, scalabili e ad alte prestazioni.
Nei paragrafi successivi, ciascuna tecnica sarà descritta nel dettaglio, con attenzione agli aspetti fisici, tecnologici e applicativi.
[[Micro_e_nanotecnologia/Microtecnologia/Film_sottili/Film_metallici| indietro]] | [[Micro_e_nanotecnologia/Microtecnologia/Processi_successivi/Ossidazione|avanti]]
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Disposizioni foniche di organi a canne/Italia/Toscana/Provincia di Arezzo/Civitella in Val di Chiana - Chiesa di Santa Maria Assunta
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Nuova pagina: {{Disposizioni foniche di organi a canne}} * '''Costruttore:''' Oberlinger * '''Anno:''' 2000 ca. * '''Restauri/modifiche:''' A.Girotto (ampliamento, modifica consolle, ricostruz. cassa, 2019), P. Ciabatti (ricollocamento<ref>da privato</ref>, revisione, riverniciatura, reintonazione, 2025) * '''Registri:''' 12 * '''Canne:''' 708 * '''Trasmissione:''' meccanica * '''Consolle:''' a finestra, al centro del corpo fonico * '''Tastiere:''' 2 di 56 note (''Do<small>1</small>''-''...
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{{Disposizioni foniche di organi a canne}}
* '''Costruttore:''' Oberlinger
* '''Anno:''' 2000 ca.
* '''Restauri/modifiche:''' A.Girotto (ampliamento, modifica consolle, ricostruz. cassa, 2019), P. Ciabatti (ricollocamento<ref>da privato</ref>, revisione, riverniciatura, reintonazione, 2025)
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* '''Tastiere:''' 2 di 56 note (''Do<small>1</small>''-''Sol<small>5</small>'')
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== Note ==
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== Altri progetti ==
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{{Avanzamento|100%|24 giugno 2025}}
[[Categoria:Disposizioni foniche di organi a canne]]
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{{Disposizioni foniche di organi a canne}}
* '''Costruttore:''' Oberlinger
* '''Anno:''' 2000 ca.
* '''Restauri/modifiche:''' A.Girotto (ampliamento, modifica consolle, ricostruz. cassa, 2019), P. Ciabatti (ricollocamento<ref>da privato</ref>, revisione, riverniciatura, reintonazione, 2025)
* '''Registri:''' 12
* '''Canne:''' 708
* '''Trasmissione:''' meccanica
* '''Consolle:''' a finestra, al centro del corpo fonico
* '''Tastiere:''' 2 di 56 note (''Do<small>1</small>''-''Sol<small>5</small>''), a colori invertiti
* '''Pedaliera:''' parallela piana di 30 note (''Do<small>1</small>''-''Fa<small>3</small>'')
* '''Collocazione:''' in corpo unico, a terra, nella seconda arcata della navata sinistra
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| colspan=2 | '''II - ''Positivo'''''
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|-
|Bordone || 8'
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|Flauto || 4'
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|Ripieno 3 file ||
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|Flautino || 2'
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|Flauto in XIX ||
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----
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|Subbasso || 16'
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|Basso || 4'
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== Note ==
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== Altri progetti ==
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[[Categoria:Disposizioni foniche di organi a canne]]
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Micro e nanotecnologia/Microtecnologia/Tecniche diagnostiche/Scanning probe/STM
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{{Micro e nanotecnologia}}
La [[w:Microscopio_a_effetto_tunnel|microscopia a effetto tunnel]] (in inglese Scanning Tunneling Microscopy, STM) è una tecnica di indagine microscopica che consente l’osservazione diretta della topografia e della densità elettronica superficiale dei materiali con risoluzione atomica. È stata sviluppata nel 1981 da Gerd Binnig e Heinrich Rohrer, che per questa invenzione hanno ricevuto il Premio Nobel per la Fisica nel 1986.
==Principio fisico di funzionamento==
Il funzionamento della STM si basa sull’effetto tunnel quantistico, un fenomeno per cui un elettrone ha una probabilità finita di attraversare una barriera di potenziale anche se, secondo la fisica classica, non avrebbe abbastanza energia per farlo.
Nel caso della STM, una punta metallica molto affilata viene avvicinata a una distanza dell’ordine di 0,5–1 nanometro dalla superficie del campione da esaminare. Applicando una differenza di potenziale tra la punta e il campione, si genera una corrente di tunnel: una piccola corrente elettrica che dipende in maniera esponenziale dalla distanza tra la punta e la superficie.
==Modalità operative==
Le modalità operative principali della STM sono due:
*Modalità a corrente costante:
La punta si muove lungo la superficie mantenendo costante la corrente di tunnel.
Per fare ciò, un sistema di feedback regola la distanza verticale (asse z) della punta in modo continuo.
Il profilo della superficie viene ricavato proprio dalle variazioni verticali della punta.
*Modalità ad altezza costante:
La punta si muove a distanza costante dalla superficie, e si registra la variazione della corrente di tunnel.
È più veloce, ma più rischiosa se la superficie è troppo irregolare (rischio di collisione).
==Componenti principali==
*Punta metallica: spesso realizzata in tungsteno o platino-iridio, affilata fino a ottenere una punta atomica.
*Sistema piezoelettrico: consente movimenti della punta con precisione subnanometrica lungo gli assi x, y, z.
*Sensore di corrente: misura la corrente di tunnel, tipicamente dell’ordine dei picoampere.
*Sistema di feedback: regola la distanza punta-superficie per mantenere costante la corrente (modalità topografica).
==Risoluzione e capacità==
La STM può ottenere una risoluzione laterale di circa 0,1 nm e verticale inferiore a 0,01 nm, sufficiente per risolvere singoli atomi sulla superficie.
Permette di studiare conduttori e semiconduttori, ma non materiali isolanti (poiché richiede passaggio di corrente).
È possibile anche manipolare singoli atomi sulla superficie, aprendo la strada alla nanofabbricazione atomica.
==Applicazioni==
*Studio della struttura atomica superficiale di metalli, semiconduttori e materiali complessi.
*Analisi di difetti cristallini, adsorbimento di molecole, ricostruzioni superficiali.
*Manipolazione controllata di atomi singoli (es. la celebre scritta IBM realizzata con 35 atomi di xenon).
*Sviluppo di nanoelettronica, spintronic, e quantum computing.
==Vantaggi==
*Risoluzione atomica.
*Capacità di imaging e manipolazione atomica.
*Applicabile a condizioni di ultra-alto vuoto (UHV), basse temperature o anche in ambienti liquidi.
==Limiti==
*Richiede materiali conduttivi o semiconduttivi.
*Apparato complesso e costoso.
*Sensibilità alle vibrazioni e al rumore elettrico.
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Connessioni/Capitolo 9
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{{Connessioni}}
{{Immagine grande|KZ Neuengamme Gedenk Skulptur.jpg|750px|La scultura ''Der sterbende Häftling'' ("Il prigioniero morente") di Françoise Salmon al memoriale del [[w:Campo di concentramento di Neuengamme|Campo di concentramento di Neuengamme]]}}
== Il fondamento filosofico dell'Olocausto ==
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== Note ==
{{Vedi anche|Serie delle interpretazioni|Serie misticismo ebraico|Serie maimonidea|Serie letteratura moderna|Serie dei sentimenti}}
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{{Avanzamento|25%|24 giugno 2025}}
[[Categoria:Connessioni|Capitolo 9]]
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Discussione:Connessioni/Capitolo 9
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