Wikibooks itwikibooks https://it.wikibooks.org/wiki/Pagina_principale MediaWiki 1.45.0-wmf.7 first-letter Media Speciale Discussione Utente Discussioni utente Wikibooks Discussioni Wikibooks File Discussioni file MediaWiki Discussioni MediaWiki Template Discussioni template Aiuto Discussioni aiuto Categoria Discussioni categoria Progetto Discussioni progetto Ripiano Discussioni ripiano TimedText TimedText talk Modulo Discussioni modulo Utente:Wamba~itwikibooks/Babel 2 9430 478161 344475 2025-06-26T19:46:58Z 109.54.221.179 478161 wikitext text/x-wiki <div class="toccolours itwiki_template_babelbox rad" style="border:2px solid #BAA68E"> <div class="intestazione" style="background:#F5EDE3; border:2px solid #E1D4C1; margin-bottom:.3em; font-size:150%"> [[Wikipedia:Babel|<span style="color:#f63">Babel</span>]]</div><div style="margin-left:.5em; margin-top:-26px; padding:0 4px 0 4px; float:right; font-size:80%"></div> {{Utente it}} {|class="itwiki_template_babel2" cellspacing="0" |class="sigla"|lb |Deh! vest'utente parla '''[[w:Livorno|livornese]]''' come '''[[:Categoria:Utenti it-M|lingua madre]]'''.<includeonly>[[Categoria:Utenti it-M|{{PAGENAME}}]]</includeonly> |} {{Utente en-2}} </div> quufyagd56t93m5am4iasmdfar1zz3q Wikibooks:Richieste agli amministratori 4 10307 478173 420831 2025-06-27T09:05:16Z Hippias 18281 /* Richieste */ archivio e aggiorno 478173 wikitext text/x-wiki {{Amministratori}} Le '''richieste agli amministratori''' sono uno strumento a disposizione di tutti gli utenti di [[w:Wikibooks|Wikibooks]], registrati e anonimi, per richiedere l'esecuzione di operazioni possibili solo con le funzionalità aggiuntive del software disponibili agli [[Wikibooks:Amministratori|amministratori]]. Esempi di queste operazioni il ripristino di una pagina cancellata e la modifica di [[Wikibooks:Pagina protetta|pagine protette]]. Per alcune sono state definite procedure specifiche (vedere in basso la sezione [[#Quando NON si usa|quando NON si usa]]). Per altre, è possibile servirsi di questa pagina, inserendo le richieste nella [[#{{CURRENTMONTHNAME}} {{CURRENTYEAR}}|sezione mensile]] in fondo. *'''[[/Archivio|Archivio]]''' == Quando si usa == [[Immagine:Vista-clean.png|right]] Ecco alcuni esempi di possibili richieste. === Ripristino di una pagina cancellata === Se ti accorgi che una pagina è stata cancellata per sbaglio, puoi chiedere che venga ripristinata rivolgendoti direttamente all'amministratore che ha effettuato la cancellazione oppure inserendo qui un'apposita richiesta. Per sapere chi ha cancellato una pagina consulta il [[Speciale:Log/delete|log delle cancellazioni]]. '''''[{{fullurl:Wikibooks:Richieste agli amministratori/{{CURRENTMONTHNAME}} {{CURRENTYEAR}}|action=edit}} Aggiungi la tua richiesta]''''' === Scambio di pagine === A volte è desiderabile scambiare due pagine insieme alle relative pagine di discussione e a tutta la [[Aiuto:Cronologia|cronologia]]. Un caso molto comune è l'[[Aiuto:Redirect#Inversione di redirect|inversione di redirect]]. Il software [[w:MediaWiki|MediaWiki]] consente l'inversione di redirect semplicemente spostando una pagina al titolo precedentemente riservato al redirect, purché nella cronologia del redirect non siano presenti altre revisioni. Se lo spostamento diretto non è possibile, si può chiedere a un amministratore di effettuare la procedura completa. '''''[{{fullurl:Wikibooks:Richieste agli amministratori/{{CURRENTMONTHNAME}} {{CURRENTYEAR}}|action=edit}} Aggiungi la tua richiesta]''''' === Modifica dei messaggi di sistema === I messaggi di sistema sono una categoria speciale di pagine protette, e possono essere modificati solo da un amministratore. Se noti un messaggio di sistema con errori di ortografia, o non ancora tradotto in italiano, puoi richiederne qui la modifica. Per altri cambiamenti, che riguardino ad esempio la terminologia in uso nell'interfaccia, è bene discuterne prima in una sede appropriata (''non qui, per favore''). Una volta che la proposta abbia ottenuto consenso, la richiesta di variazione può essere segnalata qui. Per sapere in quale pagina si trova un certo messaggio vedi [[Speciale:Allmessages|tutti i messaggi di sistema]]. '''''[{{fullurl:Wikibooks:Richieste agli amministratori/{{CURRENTMONTHNAME}} {{CURRENTYEAR}}|action=edit}} Aggiungi la tua richiesta]''''' === Modifiche a una pagina protetta === Se una pagina è stata protetta in seguito a una [[Wikibooks:Edit war|edit war]], le modifiche devono essere preventivamente proposte e discusse nella [[Aiuto:Pagina di discussione|pagina di discussione]] associata (''non qui, per favore''), e possono essere richieste soltanto ''dopo'' che è stato raggiunto il [[Wikibooks:Consenso|consenso]]. Fanno eccezione le correzioni minori. Vedere a questo proposito le [[Wikibooks:Politica di protezione delle pagine#Modifica di pagine protette|linee guida]] sulla modifica delle pagine protette. Dopo aver richiesto la modifica di una pagina protetta nella relativa pagina di discussione, puoi aggiungere qui un'apposita segnalazione per maggiore visibilità. '''''[{{fullurl:Wikibooks:Richieste agli amministratori/{{CURRENTMONTHNAME}} {{CURRENTYEAR}}|action=edit}} Aggiungi la tua richiesta]''''' === Cancellazione parziale della cronologia === In caso di inserimenti di dati personali senza autorizzazione, contenuti razzisti, inviti a trasgredire la legge, e così via, per rendere irreperibile un testo in taluni casi non basta effettuare il [[Aiuto:Rollback|rollback]] di una modifica, ma occorre cancellare parte della cronologia. ''Un caso particolare sono le violazioni di [[Aiuto:Copyright|copyright]]'', per le quali sono previste procedure specifiche. Vedere la pagina dedicata alle [[Wikibooks:Sospette violazioni di copyright|sospette violazioni di copyright]]. '''''[{{fullurl:Wikibooks:Richieste agli amministratori/{{CURRENTMONTHNAME}} {{CURRENTYEAR}}|action=edit}} Aggiungi la tua richiesta]''''' === Importazione delle pagine da altre wiki === Copiando semplicemente una pagina da un altro progetto Wikimedia su Wikibooks, violeresti i termini della [[w:GFDL|GFDL]]. Invece, gli amministratori possono importare le pagine da un altro progetto preservando tutta la cronologia, usando la pagina [[Speciale:Import]]. '''''[{{fullurl:Wikibooks:Richieste agli amministratori/{{CURRENTMONTHNAME}} {{CURRENTYEAR}}|action=edit}} Aggiungi la tua richiesta]''''' === …altro? === == Quando NON si usa == [[Immagine:Vista-error.png|right]] ;Protezione e sprotezione di una pagina :Per questo tipo di richieste è attualmente disponibile la pagina di servizio [[Wikibooks:Richieste di protezione pagina|richieste di protezione pagina]]. ;Proposte controverse :Qualora non si possa supporre il generale consenso sull'opportunità di effettuare una certa operazione, è bene discuterne in una sede appropriata, per non appesantire questa pagina. L'eventuale richiesta può essere segnalata qui dopo che la relativa proposta è stata approvata. ;Cancellazione integrale di una pagina :Per la cancellazione delle pagine sono state stabilite procedure molto dettagliate. Leggere le [[Wikibooks:Regole per la cancellazione|regole per la cancellazione]]. ;Cancellazione di un'immagine :Per le immagini doppie ed orfane, non funzionanti, vuote o già presenti su [[w:Wikimedia Commons|Commons]] è possibile richiedere la [[Aiuto:Cancellazioni immediate|cancellazione immediata]] applicando il template <kbd>{{tl|cancella subito}}</kbd> o <kbd>{{tl|NowCommons}}</kbd>. Per le altre immagini vale la stessa procedura utilizzata per le pagine. ;Blocco e sblocco di un utente :Se pensi che un utente debba essere bloccato o bannato, inserisci una segnalazione nella pagina degli [[Wikibooks:Utenti problematici|utenti problematici]]. Se sei stato bloccato puoi scrivere un'e-mail a un amministratore chiedendo lo sblocco. ;Domande :Se hai una domanda o ti interessa semplicemente il parere di un amministratore, vai allo [[Aiuto:Sportello informazioni|sportello informazioni]] o al [[Wikibooks:Bar|bar]], o contatta direttamente un [[Wikibooks:Amministratori#Amministratori_attivi|amministratore]]. == Richieste == {{Wikibooks:Richieste agli amministratori/Istruzioni}} <!-- Anticipo il tag della categoria per evitare modifiche accidentali -->[[Categoria:Amministratori e burocrati]] <div style="border-top:3px solid #D0D0D0; border-bottom:3px solid #D0D0D0; padding:5px; text-align:center;"> <div style="font-size:200%; margin:0.33em;">[{{fullurl:Wikibooks:Richieste agli amministratori/{{CURRENTMONTHNAME}} {{CURRENTYEAR}}|action=edit}} '''Aggiungi la tua richiesta''']</span></div> </div> <!-- QUI SOTTO VANNO INSERITE LE SOTTOPAGINE PER MESE --> {{/giugno 2025}} 5dua6unstfezmpynirpa1hjqqjcocxi Wikibooks:Richieste agli amministratori/Archivio 4 20969 478172 386843 2025-06-27T09:05:08Z Hippias 18281 archivio ottobre 2020 478172 wikitext text/x-wiki Qui di seguito l'archivio di [[Wikibooks:Richieste agli amministratori]]. {{Wikibooks:Richieste agli amministratori/settembre 2007}} {{Wikibooks:Richieste agli amministratori/febbraio 2009}} {{Wikibooks:Richieste agli amministratori/aprile 2010}} {{Wikibooks:Richieste agli amministratori/maggio 2010}} {{Wikibooks:Richieste agli amministratori/giugno 2010}} {{Wikibooks:Richieste agli amministratori/ottobre 2010}} {{Wikibooks:Richieste agli amministratori/novembre 2010}} {{Wikibooks:Richieste agli amministratori/febbraio 2011}} {{Wikibooks:Richieste agli amministratori/aprile 2011}} {{Wikibooks:Richieste agli amministratori/ottobre 2011}} {{Wikibooks:Richieste agli amministratori/novembre 2011}} {{Wikibooks:Richieste agli amministratori/dicembre 2011}} {{Wikibooks:Richieste_agli_amministratori/gennaio 2012}} {{Wikibooks:Richieste_agli_amministratori/febbraio 2012}} {{Wikibooks:Richieste_agli_amministratori/marzo 2012}} {{Wikibooks:Richieste_agli_amministratori/aprile 2012}} {{Wikibooks:Richieste agli amministratori/maggio 2012}} {{Wikibooks:Richieste agli amministratori/agosto 2012}} {{Wikibooks:Richieste agli amministratori/ottobre 2012}} {{Wikibooks:Richieste agli amministratori/marzo 2016}} {{Wikibooks:Richieste agli amministratori/maggio 2016}} {{WB:Richieste agli amministratori/novembre 2018}} {{Wikibooks:Richieste agli amministratori/maggio 2020}} {{Wikibooks:Richieste agli amministratori/ottobre 2020}} bp50yopjht9psykl8ne01pzm0c3g432 Discussioni utente:Pufui PcPifpef 3 25150 478152 478085 2025-06-26T12:46:53Z Pufui PcPifpef 7952 /* Incremento totale 2 */ Risposta 478152 wikitext text/x-wiki <div style="font-size:90%; text-align:right;">For other languages, consider using [[Wikibooks:Babel]] &middot; [[Wikibooks:Ambasciata|Embassy]]</div> {| width="100%" cellspacing="0" cellpadding="6" style="font-size:95%; line-height: 15px; background: #faf6ed; border: 1px solid #faecc8;" |- | colspan="4" style="background: #faecc8;" |<big>'''[[Aiuto:Benvenuto|Benvenuto/a]] {{PAGENAME}}''' in it.Wikibooks </big>, la biblioteca libera. |- | colspan="4" | Ciao, {{PAGENAME}}. Grazie per voler partecipare al progetto. Spero che la tua collaborazione ti risulti gradevole e che continuerai a contribuire. |- | colspan="4" | [[Aiuto:It.wb|Wikibooks]] è una raccolta di '''manuali e libri di testo''' '''[[Aiuto:Copyright|gratuiti ed a contenuto aperto]]'''; questa comunità si è data delle regole per favore usa un po' del tuo tempo per leggere cosa [[Aiuto:Cosa mettere su Wikibooks|puoi]] o [[Aiuto:Cosa Wikibooks non è|non puoi]] mettere su Wikibooks. |- | align="right" | [[Image:BluePillar.svg<!--Crystal Clear app lassist.png-->|30px]] | [[Wikibooks:cinque pilastri|'''I cinque pilastri di Wikibooks'''<br>linee guida generali per capire su cosa si fonda il progetto]] | align="right" |[[Immagine:Cicero.PNG|30px]] | [[Aiuto:NPOV| '''Punto di vista neutrale'''.<br>Apprendi i fondamentali del punto di vista neutrale]] |- | align="right" | [[immagine:Kpdf bookish.svg|30px]] | [[Wikibooks:Tutti_i_libri|'''I ripiani'''<br>Fai un giro tra i ripiani per trovare l'argomento a cui ti interessa contribuire]] | align="right" |[[Immagine:Nuvola_apps_khelpcenter.png‎‎|30px]] | [[Aiuto:Manuale|'''Manuale'''<br>Tutte le pagine di aiuto e le linee guida di Wikibooks]] |- | align="right" | [[Immagine:Nuvola apps important yellow.svg|30px]] | [[Aiuto:Errori comuni nell'uso di Wikibooks|'''Cosa bisognerebbe evitare'''<br>Impara a non commettere gli errori più comuni]] | align="right" | [[Immagine:Nuvola apps ksirc.png|30px]] | [[Aiuto:FAQ|'''Domande frequenti'''<br>Cerca qui le risposte a tutte le domande più frequenti]] |- | width="8%" align="right" | [[Immagine:Crystal_Clear_app_korganizer.png<!--Crystal Clear action apply.png-->|30px]] | [[Aiuto:Modifica|'''Impara a modificare una pagina'''<br>Come scrivere in una pagina wiki]] | align="right" | [[Immagine:Nuvola apps bookcase.svg|30px]] | [[Aiuto:Libro|'''Come scrivere un libro'''<br>Tutte le convenzioni di formattazione e organizzazione dei contenuti]] |- | align="right" | [[immagine:Crystal_128_three.png|30px]] | [[Wikibooks:Portale Comunità|'''Portale Comunità'''<br>Conosci meglio il progetto con le indicazioni del portale comunità]] | align="right" | [[Immagine:Nuvola apps kteatime.png|30px]] | [[Wikibooks:bar|'''Bar'''<br>Incontra e discuti con altri Wikibookiani]] |- | align="right" | [[Immagine:Wikipedia-logo.svg|30px]] | [[Aiuto:Wikibooks per Wikipediani|'''Wikibooks per Wikipediani'''<br/>Per capire le differenze tra Wikibooks e Wikipedia]] | align="right" | [[Image:Exquisite-kcontrol.png|30px]] | [[Utente:{{PAGENAME}}/Sandbox|'''Sandbox'''<br>Ricordati anche che hai una pagina personale per fare tutte le prove che vuoi e salvare le tue bozze]] |- | colspan="4" style="border-top:2px solid #faecc8;" | <br /> [[Immagine:Per_firmare.PNG|right|Per firmare i tuoi post usa il tasto indicato]] Questa è la tua [[Aiuto:Pagina di discussione|'''pagina delle discussioni''']], dove saranno raccolti tutti i messaggi degli altri [[Wikibooks:Wikibookiani|wikibookiani]]. Per lasciare un messaggio ad altri utenti devi scrivergli '''nella loro pagina di discussione''', altrimenti non verrà notificato loro la presenza di un nuovo messaggio. Ogni intervento nelle pagine di discussione deve essere [[Aiuto:Firma|firmato con quattro tilde (<big><nowiki>~~~~</nowiki></big>)]] o premendo il pulsante in figura. '''Saluti da''' [[Utente:Ramac|Ramac]] · [[Discussioni utente:Ramac|«che lungi saetta»]] 21:16, 16 gen 2010 (CET)'''!''' {{Suggerimento casuale}} |} == Indice a dx == Ciao! L'indice a destra va aggiornato?? Magari ci fermiamo alla provincia, sennò diventa abnorme!!! --[[Utente:Ffeeddee|Ffeeddee]] ([[Discussioni utente:Ffeeddee|disc.]]) 20:39, 18 gen 2015 (CET) :Ola, ho avuto un po' di tempo in questi giorni e ho aggiunto qualche df. Sto cercando di metterne una per regione, così da sobbarcarmi il lavoro di creazione delle pagine di regioni, province, ecc..., così che poi diventa tutto più semplice per chi volesse aiutarci (...). Mi chiedo se nel box, ora che inizia ad essere più completo, non sia da fermarci alle regioni: le province/Città metropolitane sono 110, forse un po' troppe! Vedi tu, comunque, sei tu il "babbo" del progetto! Ciao! --[[Utente:Ffeeddee|Ffeeddee]] ([[Discussioni utente:Ffeeddee|disc.]]) 11:41, 24 feb 2015 (CET) == Disposizioni foniche == Sai cosa? Un link diretto dalla pagina della disposizione alla pagina dell'edificio su wiki? Ha senso? --[[Utente:Ffeeddee|Ffeeddee]] ([[Discussioni utente:Ffeeddee|disc.]]) 22:01, 18 gen 2015 (CET) : Ooook. Però ti dico, almeno in fase di trasloco credo farò solo copia-incolla delle disposizioni: il tempo è poco e il lavoro tanto! Finito il trasloco, poi magari correggo secondo gli standard! --[[Utente:Ffeeddee|Ffeeddee]] ([[Discussioni utente:Ffeeddee|disc.]]) 10:22, 19 gen 2015 (CET) == Wiki == Ciao! Spesso non togli la categoria "Disposizioni foniche di organi a canne" dalle pagine Wikipedia quando ormai si è cancellata. E' una scelta consapevole o una dimenticanza? io di solito la tolgo, sbaglio? --[[Utente:Ffeeddee|Ffeeddee]] ([[Discussioni utente:Ffeeddee|disc.]]) 13:53, 28 feb 2015 (CET) == Pagine da rinominare == Ciao, visto che sei il principale contributore del libro ''Disposizioni foniche per organi'', ti segnalo tre pagine da spostare: ''* Brescia - Cattedrale S.Maria Assunta (Duomo Nuovo)‎'' e ''Cattedrale S.Maria Assunta (Duomo Nuovo)'', ''Cattedrale S.Maria Assunta (Duomo Nuovo) (Organo Tonoli-Porro)''. Lo farei io ma non saprei dove inserirle. Buona serata. --[[Utente:Hippias|<span style="font-family:Georgia, serif">Hippias</span>]] <sup>''[[Discussioni utente:Hippias|Dica dica...]]''</sup> 18:14, 11 nov 2015 (CET) :Ho fatto io. Vedi [[Disposizioni foniche di organi a canne/Europa/Italia/Lombardia/Provincia di Brescia/Brescia|qui]] se va bene. --[[Utente:Hippias|<span style="font-family:Georgia, serif">Hippias</span>]] <sup>''[[Discussioni utente:Hippias|Dica dica...]]''</sup> 18:50, 13 nov 2015 (CET) == Provincia di Palermo == Ciao! Ti avviso che esistono due pagine: Provincia di Palermo e Città Metropolitana di Palermo! --[[Utente:Ffeeddee|Ffeeddee]] ([[Discussioni utente:Ffeeddee|disc.]]) 14:12, 23 gen 2016 (CET) :Ciao! Sono incappato proprio ora in quelle due pagine. Possono essere fuse o devo restare separate? Al momento ''Disposizioni foniche di organi a canne/Europa/Italia/Sicilia/Provincia di Palermo/Palermo'' risulta orfana. Buona domenica! --[[Utente:Hippias|<span style="font-family:Georgia, serif">Hippias</span>]] <sup>''[[Discussioni utente:Hippias|Dica dica...]]''</sup> 14:55, 8 mag 2016 (CEST) == Borse Alessio Guidetti per Wikimania 2016 == {|style="width: 100%; border: 2px solid #a3bfb1; padding:10px; margin-bottom:1em; background-color: #cef2e0;" |[[File:Wikimedia Italia-logo.svg|60px|link=]] |<div style="text-align: center;"><span style="font-size: larger;">'''Ciao, un messaggio dalla Commissione Borse Alessio Guidetti'''</span> Ciao, come forse saprai quest'anno Wikimania, il raduno annuale delle comunità Wikimedia, si terrà a Esino Lario (Lecco) dal 22 al 28 giugno. <br /> Come per le scorse edizioni dell'evento, anche per il 2016 l'associazione [http://www.wikimedia.it/ Wikimedia Italia] intende rendere disponibili alcune borse di partecipazione.<br/> Potete trovare il '''bando di partecipazione''' con tutti i dettagli a [http://wiki.wikimedia.it/wiki/Programma_borse_di_partecipazione_%22Alessio_Guidetti%22_per_Wikimania_2016 questo link].<br/> La scadenza è il 30 aprile 2016, ore 23:59 CEST.<br/> Trovate invece tutte le informazioni su Wikimania Esino Lario sul [http://wikimania2016.wikimedia.org sito ufficiale dell'evento] <br /> Grazie, e un sincero augurio di buon lavoro e buon divertimento sull'enciclopedia libera :-) ---- <small>per non ricevere più questa [[:m:MassMessage/it|tipologia di messaggi]] rimuovi il tuo nome da [[:m:User:Alexmar983/MassMessageList|queste liste]]</small> ---- </div> |}--[[Utente:Alexmar983|Alexmar983]] ([[Discussioni utente:Alexmar983|disc.]]) 14:08, 24 apr 2016 (CEST) == Provincia di Faenza == Ciao! Guarda che non esiste la Provincia di Faenza! --[[Utente:Ffeeddee|Ffeeddee]] ([[Discussioni utente:Ffeeddee|disc.]]) 23:29, 19 ott 2016 (CEST) :Mi sa che tocca a te perché non so come si faccia ad eliminare le pagine! Scusa se sono un po' assente da questo progetto (e da wiki in generale) ma non ho più il tempo che avevo prima, purtroppo! --[[Utente:Ffeeddee|Ffeeddee]] ([[Discussioni utente:Ffeeddee|disc.]]) 22:40, 27 ott 2016 (CEST) == Nuovo modulo == Ciao, ti segnalo la pagina [[San Pietro Cesena]] che è stata creata da un anonimo e dovrebbe rientrare nel libro sulle disposizioni foniche per organi. Io però non saprei dove inserirla... meglio che lo lasci fare a te. Grazie e buona domenica! --[[Utente:Hippias|<span style="font-family:Georgia, serif">Hippias</span>]] <sup>''[[Discussioni utente:Hippias|Dica dica...]]''</sup> 13:09, 5 feb 2017 (CET) == Venezia == Ciao. ho visto che continui un cospicuo lavoro sulle disposizioni foniche degli organi (togliendole da wikipedia)… nonostante mi pare che ti abbiano un po' lasciato solo. Se ti può essere utile, volevo segnalarti che per alcune chiese di Venezia (ma non solo in quella città, immagino) è rimasta la descrizione su wikipedia e non c'è invece sul libro: [[w:Chiesa della Madonna dell'Orto|Madonna dell'Orto]], [[w:Basilica di San Pietro di Castello|San Pietro di Castello]], [[w:Chiesa dei Gesuati|Gesuati]], [[w:Basilica di Santa Maria della Salute|Madonna della Salute]], [[w:Chiesa di Santa Maria del Giglio (Venezia)|Santa Maria del Giglio]], [[w:Chiesa di San Cassiano (Venezia)|San Cassiano]], [[w:Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari|Frari]], [[w:Basilica di San Giorgio Maggiore|San Giorgio Maggiore]] oltreché la pagina specifica sull'[[w:Organo della chiesa di San Salvador a Venezia|organo di San Salvador]].--[[Utente:Zanekost|Zanekost]] ([[Discussioni utente:Zanekost|disc.]]) 18:19, 1 dic 2018 (CET) :Buon lavoro allora!…--[[Utente:Zanekost|Zanekost]] ([[Discussioni utente:Zanekost|disc.]]) 12:58, 3 dic 2018 (CET)… == Blocco da parte del filtro == Ciao, scusa per il blocco che ti ha messo il filtro anti abusi, è stato un falso positivo (che ha bloccato pure me oltretutto), ho disttivato il filtro perché non serviva più ed ho fatto la tua modifica al posto tuo. --[[User talk:Wim b|Wim b]] 14:06, 17 mag 2019 (CEST) :{{ping|Wim b}} Grazie mille per avermi sbloccato e per la modifica! --[[Utente:Pufui PcPifpef|Pufui PcPifpef]] ([[Discussioni utente:Pufui PcPifpef#top|disc.]]) 15:28, 17 mag 2019 (CEST) == Pagina sugli organi di Palermo == Ciao, ho visto che hai riorganizzato la pagina sugli organi di Palermo, in cui ho inserito io la maggior parte delle disp.foniche. Due appunti sono necessari, pero': (1) La Basilica della SS.Trinita' del Cancelliere e' la stessa (chiesa e organo) della Chiesa della Magione, quindi c'e' una duplicazione. (2) Casa Professa e' la casa principale dei Gesuiti a Palermo. La chiesa adiacente e' la Chiesa del Gesu', mentre l'attuale voce "Casa Professa" si riferisce alla Cappella del Sabato, interna alla Casa e non accessibile dall'esterno, ma a parte questo e' luogo di Culto e non "altro edificio". Casomai si potrebbe rinominarla "Cappella del Sabato (Casa Professa)". Oppure, si potrebbe considerare come cappella annessa (non visitabile) della Chiesa del Gesu', ed accorpare le due pagine, con le opportune annotazioni. Grazie! Ho capito. Pero' "Cappella Palatina" mi pare molto piu' intelligibile di "Palazzo dei Normanni", lo lascerei cosi'. Poi a proposito di omogeneita' di formato, volevo segnalarti vari casi nelle province Venete (soprattutto Verona) in cui al nome di un dato comune corrisponde direttamente una disp.fonica, saltando la pagina con la lista degli edifici/chiese. In pratica non e' facile capire in quale chiesa si trova l'organo descritto.[[Utente:Contrapunkt64|Contrapunkt64]] ([[Discussioni utente:Contrapunkt64|disc.]]) 09:58, 18 ott 2019 (CEST) Ho visto i riferimenti a wikipedia per la chiesa di S.Michele Arcangelo a Palermo: purtroppo non corrispondono alla chiesa di cui e' riportata la disp.fonica. Ci sono due chiese con lo stesso nome (una moderna e una antica) a Palermo! Per favore togli il riferimento (inluso quello alle foto) che e' ingannevole. --[[Utente:Contrapunkt64|Contrapunkt64]] ([[Discussioni utente:Contrapunkt64|disc.]]) 22:16, 31 ott 2019 (CET) Su S.Michele Arcangelo: In realta' la chiesa moderna e' quella "attuale", perche' l'altra (l'unica esistente su Wikipedia) risulta sconsacrata, quindi dovrebbe essere indicata come Ex-chiesa. Oggi e' inglobata nella Biblioteca Comunale di Palermo.--[[Utente:Contrapunkt64|Contrapunkt64]] ([[Discussioni utente:Contrapunkt64|disc.]]) 09:51, 5 nov 2019 (CET) I dati sull'organo di S.Nicolo' alla Kalsa (quartiere ben diverso dall'Albergheria) sono presi dal censimento di F.V.Gaiezza del 1991. Penso anche io che ci sia un errore, e ho chiesto lumi all'autore del censimento, ma non ho ancora ottenuto risposta. Viene indicato come indirizzo "Via Torremuzza" e se questo e' corretto potrebbe trattarsi della chiesa di S.Mattia, o eventualmente di un precedente strumento nella chiesa di S.Teresa alla Kalsa, che oggi ospita un Ruffatti, gia' su Wikibooks. Ho appena visto che hai inserito nuovi dati su S.Anna la Misericordia: da dove provengono? La disp.fonica proviene da un mio sopralluogo perche' non l'ho mai trovata pubblicata.--[[Utente:Contrapunkt64|Contrapunkt64]] ([[Discussioni utente:Contrapunkt64|disc.]]) 10:00, 5 nov 2019 (CET) Purtroppo c'e' un altro collegamento inappropriato nelle pagine di Palermo: la chiesa del SS.Crocifisso non e' quella (non piu' esistente) riportata nel tuo link a wikipedia ma una parrocchia piu' recente e periferica, cioe' qui: https://www.google.it/maps/place/Parrocchia+del+Santissimo+Crocifisso/@38.0769799,13.4045349,17z/data=!4m13!1m7!3m6!1s0x1319e4e17adbf0ed:0x71c9e9ca5c12dcf6!2sVia+Ciaculli,+365,+90124+Palermo+PA!3b1!8m2!3d38.0766639!4d13.4042913!3m4!1s0x1319e51df6be54bf:0xd46b0c928691b4e3!8m2!3d38.0766639!4d13.4042913 A proposito, hai un MP su musica-classica.it --[[Utente:Contrapunkt64|Contrapunkt64]] ([[Discussioni utente:Contrapunkt64|disc.]]) 15:48, 10 nov 2019 (CET) Ancora un'omonimia tra chiese di Palermo: la chiesa del SS.Salvatore di Wikibooks non e' la stessa di Wikipedia. Quella di wikibooks e' questa: http://www.ss-salvatore.diocesipa.it/cenni_storici.html e forse sarebbe meglio rinominare la relativa pagina wikibooks come "Parrocchia SS.Salvatore a Settecannoli" (quartiere periferico, mentre la piu' antica e famosa chiesa del SS.Salvatore e' in centro). Per inciso, anche quest'ultima ha da pochi anni un piccolo organo positivo, mai recensito e che mi ripropongo di visitare prima o poi. L'ambiguita' non si poneva fino a qualche anno fa, prima che la chiesa SS.Salvatore (in centro) fosse riconsacrata.--[[Utente:Contrapunkt64|Contrapunkt64]] ([[Discussioni utente:Contrapunkt64|disc.]]) 18:04, 14 nov 2019 (CET) == Caricamento dati su disposizioni foniche.. == Caricando i dati, ho sistemato alfabeticamente numerosi edifici, per la Chiesa di Sant'Agnese...la scritta è diventata rossa e non trova più la pagina. [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 14:33, 26 apr 2020 (CEST) == Ordine alfabetico == Vi invito a rivedere l'ordine alfabetico nei caricamenti. Le preposizioni sono corrette( DEI...DELLA...DI)..mentre SAN..SANTA...SANTI...SANTO...seguono il nome. Es.: Santa Marcella, deve venire dopo, San Marcello... [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 11:27, 28 apr 2020 (CEST) == caricamento foto == Salve a Tutti...per caricare delle foto su Wikibooks alla pagina DISPOSIZIONI FONICHE DI ORGANI A CANNE, ci sono sistemi meno restrittivi di WikiCommons, in termini di copyright, visto che la pagina non è altro che una raccolta tematica di informazioni, quasi tutte, già sul web?--[[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 19:18, 15 mag 2020 (CEST) :[[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]]: Rispondo io: Le immagini possono essere caricati su progetti WMF solo se rilasciati con licenza libera o in alternativa l'autore potrebbe dichiarare di rilasciare l'immagine per essere usata nei progetti. Le immagini prese sul web sono considerate protette da copyright se non diversamente specificato, quindi non è possibile caricarle, inoltre la comunità di it.wikibooks ha deciso che dato l'esiguo numero di utenti attivi e la scarsa necesità è possibile caricare in locale solo PDF se frutto di versione stampabile di un libro già presente. --[[User talk:Wim b|Wim b]] 19:47, 15 mag 2020 (CEST) == Aggiornamento numerico su Disposizioni Foniche... == Grazie Pufui PcPifpef per le indicazioni, per le foto mi regolerò di conseguenza in seguito. Per il conteggio, onestamente, credevo fose automatico, scusami...e adesso?! --[[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 14:08, 26 mag 2020 (CEST) Quindi mancano TUTTI i miei caricamenti? --[[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 14:57, 26 mag 2020 (CEST) Per favore, potresti confermarmi che il mio primo contributo su questa pagina, avvenne il 14 marzo di questo anno? Grazie! --[[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 15:21, 26 mag 2020 (CEST) == La Valletta == Ciao, come va? La pagina [[Disposizioni foniche di organi a canne/Europa/Malta/La Valletta/La Valletta]] risulta orfana ma non saprei dove inserire il lin. In più ho l'impressione che [[Disposizioni_foniche_di_organi_a_canne/Europa/Malta/La_Valletta/Concattedrale_di_San_Giovanni_Battista|questo organo]] e [[Disposizioni_foniche_di_organi_a_canne/Europa/Malta/Reġjun_Xlokk/Il-Belt_Valletta_-_Kon-Katidral_ta%27_San_Ġwann|questo]] sia lo stesso organo. Puoi dare un'occhiata tu? --[[Utente:Hippias|<span style="font-family:Georgia, serif">Hippias</span>]] <sup>([[Discussioni utente:Hippias|msg]])</sup> 09:24, 4 dic 2020 (CET) : Lo ho trasformati in redirect, visto che riportano nomi alternativi dello stesso luogo. Quando capitano doppioni puoi tranquillamente chiedere la cancellazione immediata, scrivendo {{tl|cancella subito|clone di etc.}}. Grazie mille e buon lavoro, --[[Utente:Hippias|<span style="font-family:Georgia, serif">Hippias</span>]] <sup>([[Discussioni utente:Hippias|msg]])</sup> 11:33, 4 dic 2020 (CET) == Wikidata == Ciao :-) ti ho lasciato un messaggio su Wikidata. --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 13:56, 5 gen 2021 (CET) == dISCREPANZA == Pufui, Buon Anno, desidererei avere, se possibile, un contatto mail con Te, in quanto non sono molto pratico nello smanettare qui sopra! Volevo portare alla Tua conoscenza una discrepanza. Roma, Chiesa di Gesù Bambino all'Esquilino..ha un reindirizzamento da Acilia...Mi auguro che questo messaggio Ti arrivi! Geazie per ciò che fai! Maurizio. == Pagina ACILIA == Salve Pufui, vedo che è ancora presente la pagina di Città Metropolitana di Roma,Acilia..se Acilia è errata, come lo è, bisogna toglierla...non ho capito se potevo farlo io...riuscendoci..!!!! AHHHAHA!--[[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 17:16, 9 gen 2021 (CET) == Compilazione schede DISPOSIZIONI FONICHE == Buongiorno Pufui, scusami, tra le mille cose, non ho capito come si può evitare di far scendere in seconda riga la dicitura "Grand'Organo", che è più lunga di "Positivo", non riesco ad allargare la cella...: I - Grand'Organo anzichè I - Grand'Organo Grazie!!!--[[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 13:50, 24 gen 2021 (CET) == Nuove foto == Ciao Pufui, ho inserito l'organo Inzoli di Ciciliano (Roma), dove si vede anche tutta la controfacciata della chiesa. Allego altre due foto della chiesa stessa intitolata alla Beata Maria Vergine Assunta in Cielo. Ho scritto a Bonizzi - Inzoli per avere qualche notizia sullo strumento, qualora ancora le avessero. Se Ti và, per favore, dai un' occhiata alla scheda...è la prima volta che mi capita un doppio scompartimento...A Cerreto avevo telefonato ma non ho fatto in tempo, andrò lunedi o martedi pomeriggio, per le foto della chiesa... <gallery> File:Ciciliano - Chiesa Beata Maria Vergine Assunta in Cielo.jpg|Ciciliano - Chiesa Beata Maria Vergine Assunta in Cielo File:Ciciliano - Ciciliano - Chiesa Beata Maria Vergine Assunta in Cielo interno.jpg|Ciciliano - Ciciliano - Chiesa Beata Maria Vergine Assunta in Cielo interno </gallery> Ho anche caricato queste foto di SAMBUCI (Rm): <gallery> File:Sambuci - Buca delle elemosine nel sottopasso.jpg|Sambuci - Buca delle elemosine nel sottopasso File:Sambuci - Chiesa di San Pietro ap. - interno.jpg|Sambuci - Chiesa di San Pietro ap. - interno File:Sambuci - Chiesa di San Pietro ap. - soffitto.jpg|Sambuci - Chiesa di San Pietro ap. - soffitto File:Sambuci - Chiesa di San Pietro ap.jpg|Sambuci - Chiesa di San Pietro ap. File:Sambuci - Il Borgo.jpg|Sambuci - Il Borgo File:Sambuci - sottopasso.jpg|Sambuci - sottopasso </gallery> ...vedo se posso inserire anche l'organo sulla Nostra pagina...--[[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 21:13, 25 feb 2021 (CET) : Mi sono permesso di aggiungere il tag <nowiki><gallery></nowiki> alle immagini, così la pagina di discussione è più leggibile :) --[[Utente:Hippias|<span style="font-family:Georgia, serif">Hippias</span>]] <sup>([[Discussioni utente:Hippias|msg]])</sup> 08:52, 5 mar 2021 (CET) :: {{ping|Hippias}} Grazie mille! Ora è decisamente meglio! --[[Utente:Pufui PcPifpef|Pufui PcPifpef]] ([[Discussioni utente:Pufui PcPifpef#top|disc.]]) 18:35, 5 mar 2021 (CET) == Modifica alla pagina dell'organo di S. Michele degli Scalzi in Pisa == Ciao! Ho notato che in data 6 febbraio 2021 hai modificato la data di costruzione (da 1985 a 1986) e hai aggiunto la nota che informa che l'organo era in una Cattedrale di Monaco ed è stato installato a Pisa nel 2013. Vorrei chiederti come hai avuto tali informazioni. Ti posso assicurare che l'organo non è lì dal 2013 ma da molto prima, perché è dal 2010 che vado lì spesso a studiare sullo strumento e conosco l'organista titolare che suona lì almeno dai primi anni Duemila se non di più. Inoltre ho conosciuto personalmente l'organaro che l'ha costruito e non mi ha minimamente accennato al fatto che provenisse dall'estero, ma mi ha detto di averlo fatto ex novo proprio intorno al 1985 (non ricordo la data esatta) come precedentemente indicato. [[Utente:MaestroPedone|MaestroPedone]] ([[Discussioni utente:MaestroPedone|disc.]]) 00:05, 5 mar 2021 (CET) :Effettivamente la somiglianza tra i due organi è impressionante. Ma certamente si tratta di due strumenti diversi. Lo si nota anche dalla disposizione fonica, che seppure simile è differente. Sono stati costruiti nello stesso periodo dalla stessa ditta, probabilmente hanno usato lo stesso progetto per realizzare i due organi. [[Utente:MaestroPedone|MaestroPedone]] ([[Discussioni utente:MaestroPedone|disc.]]) 00:00, 6 mar 2021 (CET) == Roma, San Rocco all'Augusteo == Ciao Pufui, ho finalmente completato la scheda di San Rocco, non riuscivo ad avere un appuntamento....a presto!--[[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 18:51, 14 mar 2021 (CET) == Basilica abbaziale di San Martino delle Scale, Monreale, Sicilia == Ciao Pufui, ho integrato questa scheda con l'organo La Grassa che è parte del Mascioni. manca la foto della consolle, potrei chiederla a Mascioni se Tu hai pronta la richiesta globale. Una cosa..per favore...inserendo su Wikipedia "Altri progetti" e leggendo "interprogetto", ho sovrapposto il link di Disposizioni su ciò che era già scritto. Purtroppo, riflettendo, ho ricordato che non c'era SOLO scritto interprogetto...ma anche una voce sull'abbazia..temo di aver eliso un collegamento.... Ancora...è possibile leggere la cronologia non solo delle città e regioni, ma nazionale? In modo da poter visualizzare tutte le novità? Grazie! --[[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 17:12, 16 feb 2022 (CET) :Ciao, per le richieste ti mando una mail a breve. Sulla pagina Wikipedia della basilica abbaziale di San Martino alle Scale, ho provveduto a ripristinare il collegamento a Commons. Piuttosto faccio qualche modifica doverosa alla scheda su Wikibooks. Cosa intendi per "cronologia non solo delle città e regioni" e per "cronologia nazionale"? ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 16:45, 18 feb 2022 (CET) == Foto organo Auditorium RAI di Npoli == Ciao Pufui, ho inserito la disposizione come sopra. La foto, di pubblico dominio, è solo su Wikipedia, non so come fare per allegarla alla nostra pagina. Ti và di pensarci Te?! Grazie!--[[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 19:24, 21 mar 2022 (CET) :Ciao, purtroppo non ho grande dimestichezza su immagini e copyright. Potresti sentire [[Utente:Wim b|questo utente]] che già era intervenuto in questa discussione su una tematica simile. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 21:13, 21 mar 2022 (CET) :: [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]]: Mi hanno detto che l'immagine è stata trasferita su Commons, adesso è utilizzabile. --[[User talk:Wim b|Wim b]] 18:17, 22 mar 2022 (CET) :::{{ping|Wim b}} Grazie! ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 09:02, 23 mar 2022 (CET) :::Grazie molte! [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 12:02, 25 mar 2022 (CET) == Eliminazione scheda doppia == Buon pomeriggio Pufui, per errore ho inserito l'organo trasferito dalla Cattedrale di Arezzo ad Anghiari capoluogo, non ricordando come si faccia, ho doppiato la scheda creando la voce Frazioni. Quindi la disposizione, seppur non visibile, è rimasta anche in capoluogo....grazie! Buona Pasqua!--[[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 17:30, 16 apr 2022 (CEST) :{{ping|Momiariani1962}} {{fatto}} --''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 22:06, 18 apr 2022 (CEST) == Pagina non visibile == Ciao Pufui, ho apportato delle correzioni alla disposizione di Jesolo "Lido", S.M. Ausiliatrice. La pagina, in origine, era composta da PAESE, anzichè CAPOLUOGO e LIDO anzichè FRAZIONI. Come già accadutomi, non ricordo come si faccia accidenti anche al Covid, ho creato FRAZIONI duplicando chiaramente la disposizione, ma la disposizione che era agganciata appunto a LIDO, sicuramente, ancora esiste ma non è visibile, quindi và dato il suggerimento di cancellarla...grazie!--[[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 18:54, 24 apr 2022 (CEST) == Utente 176.200.156.166 == Salve Pufui, ho notato questo nuovo Utente particolarmente nella copiatura di disposizioni da Organi bresciani. Non sò come si faccia a contattarlo direttamente. Ho apportato diverse correzioni/implementazioni a S.M. Maggiore a Sirmione, ANCHE per ciò che riguarda la scrittura HTML e noto che non la usa/copia bene. Nella chiesa, invece, non indica DOVE siano collocati i pomelli dei registri della IIa tastiera che ho annotati come puoi vedere in scheda. Grazie!--[[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 19:07, 6 mag 2022 (CEST) :Ciao, per contattare direttamente un utente non registrato basta cliccare sul suo nome dalla cronologia (rimanda non alla pagina utente ma alla discussione); però se ha un indirizzo IP dinamico, può darsi che non leggerà mai il messaggio. Controllo la scheda che hai indicato ed eventualmente apporto delle modifiche. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 14:38, 9 mag 2022 (CEST) == Cattedrale di Avellino == Le nomenclature dei registri, le maiuscole, le file, le altezze, se indicate, erano come da foto fornitami. [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 23:19, 9 lug 2022 (CEST) :Ciao, ho armonizzato la disposizione agli standard del wikilibro, come indicato [[Disposizioni foniche di organi a canne|qui]]. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 23:10, 10 lug 2022 (CEST) == Ecco a cosa servono le convention! == Caro {{PAGENAME}}, Essendo stato il mese scorso a Verbania per [[:m:ItWikiCon/2022|ItWikiCon 2022]] ho approfittato del [[:m:ItWikiCon/2022/Programma|breve ma intenso soggiorno]] per visitare la Basilica di San Vittore, e nel mezzo del materiale di restauro ho trovato un cartellone che illustrava l'opera di restauro, terminata sette anni fa, del Serassi troneggiante in cantoria. Dato che il cartello riportava la disposizione fonica l'ho fotografata per aggiungerla qui su Wikibooks. Sono stato molto letterale con una eccezione: le denominazioni in intestazione delle tastiere nel cartello sono "I tastiera" "II tastiera", "III tastiera" dunque i nomi "espressivo/grand'organo/recitativo" sono mia personale deduzione. Da quello che ti ho scritto capirai che ho citato una fonte di primissima mano presente a Intra ma non pubblicata sul web. Se questo fosse motivo di contestazione o di cancellazione non me la prenderò :-), spero comunque di aver dato un piccolo contributo al tuo bel modulo. P.S. se avessi bisogno di controlli o riscontri autottici per gli organi di Verona e provincia domanda pure. '''[[:s:utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">&epsilon;</span><span style="color:blue;">&Delta;</span>]][[:s:Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">&omega;</span>]]''' 18:40, 11 nov 2022 (CET) :{{ping|OrbiliusMagister}} Ciao! Grazie infinite per la disposizione che hai inserito. Ogni singolo contributo è benvenuto e prezioso. :Come potrai notare, ho apportato qualche piccola modifica, anche approfittando del fatto di avere a mia disposizione una fonte con qualche notizia in più. Qualora ti capitasse in futuro qualche altra disposizione fonica tra le mani, eventualmente anche prendendola dalla consolle stessa dell'organo, non esitare a inserirla in questo wikilibro. Nel frattempo, grazie anche per la tua disponibilità su Verona e dintorni. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 23:44, 11 nov 2022 (CET) == Non uniformità da parte di un Utente == Pufui buongiorno, come stai... ho inviato la stessa anche ad Hippias. Ho invitato l'amico Lorenzo Ferreri a pubblicare le fotografie come già si possono vedere su altre schede (formato, soggetti, posizione sulla scheda ecc.), per tutta risposta ho ritrovato, per due volte, la scheda impostata alla "Sua" maniera ed ho provveduto, una sola volta, ad uniformarla ( Disposizioni foniche di organi a canne/Italia/Piemonte/Città metropolitana di Torino/Verrua Savoia/Verrua Savoia - Chiesa di San Giovanni Battista ). Nella prima correzione, avevo provveduto ad eliminare la fotografia del cartellino dell'organaro costruttore e ad affiancare (Doppia immagine) le foto di corpo e coinsolle che erano molto distanti e con allegata la didascalia. Al momento, l'Utente, ha ripubblicato le foto alla sua maniera. Volessi seguire anche te il nostro Amico, grazie! [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 12:19, 13 apr 2023 (CEST) :{{ping|Momimariani1962}} Ciao, grazie per la segnalazione. Provvedo a seguire la vicenda. Grazie per il tuo contributo! ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 21:33, 14 apr 2023 (CEST) ::A presto Pufui! [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 10:52, 15 apr 2023 (CEST) == Organo Mossini (SO) == Buongiorno, Per quanto riguarda l'organo di Mossini, non avevo aggiunto l'indicazione dei piedi ai manuali in quanto non era stata indicata da Pradella. Inoltre, anche per il Fiffaro è scritto "in unione col principale in eco". L'indicazione dei piedi va sempre inserita? Le informazioni, anche se scritte, vanno messe nelle note? Grazie! [[Utente:Mattia Gusmerini|Mattia Gusmerini]] ([[Discussioni utente:Mattia Gusmerini|disc.]]) [[Utente:Mattia Gusmerini|Mattia Gusmerini]] ([[Discussioni utente:Mattia Gusmerini|disc.]]) 09:17, 18 lug 2023 (CEST) :Buongiorno, l'altezza in piedi è sempre metterla anche se non riportata in consolle (laddove sia comunque certa e non ipotizzata). Informazioni accessorie, come derivazioni o registri che ne azionano anche altri, vanno messe in nota. Per qualsiasi dubbio, sono a disposizione. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 14:50, 19 lug 2023 (CEST) ::Grazie mille! [[Utente:Mattia Gusmerini|Mattia Gusmerini]] ([[Discussioni utente:Mattia Gusmerini|disc.]]) 20:15, 19 lug 2023 (CEST) == Colorno == Carissimo, ho inserito Colorno, provincia di Parma. Organo Serassi molto complesso, anche perchè le denominazioni non riesco a leggerle sullo strumento. Se volessi dare un'occhiata anche te. Cmnq ho scritto una mail alla segreteria che mi ha inviato il materiale chiedendo di supervisionare la bontà dei dati. [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 01:01, 29 ago 2023 (CEST) :Ciao, grazie per l'inserimento, ho provveduto a fare qualche modifica. Effettivamente come disposizione è un po' intricata! ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 18:46, 31 ago 2023 (CEST) == Errore caricamento scheda == Buonasera Pufui, ero un pò stanco...per la scheda Ronciglione ho saltato la pagina "Disposizioni....per edificio", quella di "Capoluogo" e "Frazioni" per intenderci. Potresti correggere per favore, ho provato ma non ho capito....Grazie! [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 21:53, 3 set 2023 (CEST) :Buongiorno, ho provveduto a fare la modifica. Grazie per la disposizione. Prossimamente ne caricherò alcune di quell'area, con le relative foto (San Martino e San Giovanni Decollato a Tuscania, San Clemente a Latera, Santo Sepolcro ad Acquapendente); purtroppo non ho avuto la possibilità di reperire quelle di Santa Maria delle Grazie a Montefiascone e del duomo di Tuscania. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 10:20, 4 set 2023 (CEST) == Ridenominazione == Buon pomeriggio Pufui, ho caricato delle foto in merito a Disposizioni foniche di organi a canne/Italia/Lazio/Provincia di Viterbo/Ronciglione/Ronciglione - Oratorio del Santissimo Rosario , dove si ritraeva la base del somiere, con i resti di un cartiglio dal quale sembrava potesse uscire fuori il nome di Giacomo Alari. Sicuramente ho sbagliato la catalogazione scrivendo, invece di "Organo a canne", "Somiere". Chiaramente andando su Ronciglione, organo a canne tali foto non si vedono e non torna utile la loro presenza. Potresti ridenominarle per favore? La pagina è quella dove si scrive, in genere, "organo a canne" o "consolle"...che forse sarebbe meglio scrivere sempre e solo "Organo a canne"...Grazie! [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 15:07, 9 set 2023 (CEST) :{{ping|Momimariani1962}} Buon pomeriggio, perdonami se solitamente ci metto un po' a rispondere, ma non riesco a collegarmi sempre in tempo reale. Sinceramente non ho capito la tua richiesta, però ho visto che forse Hippias ti ha risolto il problema; è così? Ti posso ancora essere utile per qualcosa? Approfitto per chiederti, visto che hai pubblicato foto dell'organo maggiore, se per caso hai la disposizione del positivo che credo stia nella cantoria-coretto alla sinistra dell'abside: dal basso si vedono delle portelle dipinte, e non si capisce se sia un organo o un armadio. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 18:00, 11 set 2023 (CEST) ::Ciao Pufui..non ho capito di quale chiesa...forse ti riferisci a Sutri? [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 23:02, 14 set 2023 (CEST) :::Sì, scusa, mi riferivo al Duomo di Sutri. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 08:47, 15 set 2023 (CEST) ::::Buongiorno, no è un armadio per reliquie..purtroppo! [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 13:30, 15 set 2023 (CEST) ::::..ho aperto la Tua pagina per scrupolo...infatti non mi arrivano i Tuoi avvisi...neanche per mail... [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 13:31, 15 set 2023 (CEST) :::::{{ping|Momimariani1962}} Meglio che sia un armadio anziché un organo, così c'è una disposizione in meno da prendere. :::::Forse non ti sono arrivate notifiche perché ho dimenticato di mettere il ping. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 13:39, 15 set 2023 (CEST) ::::::Auguri a Noi!!!...ho inserito il 4000!!!!! [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 14:01, 15 set 2023 (CEST) :::::::{{ping|Momimariani1962}} Evviva! ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 16:41, 16 set 2023 (CEST) == Rotazione fotografie == Buongiorno Pufui, noto che nonostante abbia inviato due volte la richiesta, le foto di Ariccia non le hanno ruotate. Sai come segnalare la cosa? [[Speciale:Contributi/5.168.87.221|5.168.87.221]] 13:18, 21 ott 2023 (CEST) :Ciao {{ping|Momimariani1962}} (presumo che m'abbia scritto tu), non ho dimestichezza con le pratiche di rotazione. Ho visto che la rotazione delle immagini è stata affidata al bot dell'utente Steinsplitter, potresti scrivergli direttamente nella sua [[commons:User talk:Steinsplitter|pagina di discussione su Commons]]. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 22:44, 21 ott 2023 (CEST) ::Grazie Pufui, ok...sì, ero io...dal cellulare, una volta che ottengo l'accesso, non riesco a ritrovarti!!! [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 19:16, 22 ott 2023 (CEST) ::Pufui buonasera, ritengo di aver capito che Steinsplitter è un sistema semiautomatico, non totalmente umano e che probabilmente è stato disattivato per malfunzionamento. Se avessi qualche idea sul come provvedere.... [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 20:33, 25 ott 2023 (CEST) :::Buonasera {{ping|Momimariani1962}}, prova a rivolgerti su Wikipedia al ''Progetto:Laboratorio grafico/Immagini da migliorare'', nella descrizione, spiegando il problema e che le immagini sono caricate Commons e destinate principalmente a Wikibooks.su :::''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 22:13, 25 ott 2023 (CEST) == San Girolamo dei Croati == Carissimo Pufui buongiorno! Avevo visitato la chiesa mesi fà, ma la cantoria non era ancora raggiungibile, causa un problema alle scale. Dovrò comunque tornarci perchè, a mio avviso, se non fotografiamo la consolle la scheda perde del 50%..e poi, è una dimostrazione del sopralluogo effettuato! [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 12:22, 20 nov 2023 (CET) :{{ping|Momimariani1962}} Buon pomeriggio! Puoi risparmiarti la gita perché le foto di organo e consolle ce le ho, prima o poi le caricherò. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 16:21, 20 nov 2023 (CET) ::Grande!!! [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 20:17, 22 nov 2023 (CET) == Specificazione == salve Pufui, Hippias mi ha sistemato la nuova scheda di San G.Battista a Magione (PG), ma non sò se è stato incrementato il totale. Ho poi inviato questo messaggio: "Carissimo Hippias non è serata, scusami....ho sbagliato a denominare due foto : DENOMINAZIONE ERRATA : Amelia-S.Fermina-ogano a destra - DENOMINAZIONE ESATTA : Orte-S.M.Assunta-organo transetto destro . Stesso dicasi dell'altra foto errata, stessa chiesa ma transetto opposto, dove chiaramente trovasi "sinistro". Ho confuso le foto di due città. Ho provato a smanettare ma, senza che ti racconti, non sono riuscito. Ho richiesto anche la rotazione ma, se ritieni, chiedila di nuovo. Le inserirò dopo la nuova denominazione, grazie!", ma non è intervenuto, le foto le ho pubblicate lo stesso. [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 20:16, 22 nov 2023 (CET) :{{ping|Momimariani1962}} Ciao, ho provveduto a correggere i nomi. Inoltre ho tolto dalla scheda la foto della cantoria di sinistra, perché c'è una mostra d'organo muta, realizzata solo per simmetria. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 13:29, 24 nov 2023 (CET) ::Buonasera Pufui! Ah ok, grazie mille! Per l'elisione, grazie, credevo fosse una disposizione mancante! [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 19:54, 25 nov 2023 (CET) == Incremento totale == Ciao Pufui, non ho capito e non saprei come accertarmene, se Hippias ha incrementato il totale di una unità, quando mi ha "riesumato" la pagina di Perugia, Magione, San Giovanni Battista che era scomparsa mentre la stavo pubblicando. Ho chiesto anche a lui, tempo fà, ma non risponde. Grazie. [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 20:47, 29 nov 2023 (CET) :È una cosa sulla quale solo lui può risponderti, non saprei come aiutarti. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 22:00, 29 nov 2023 (CET) == Errata collocazione e difformità scheda == Pufui buon pomeriggio, purtroppo, per motivi di lavoro, per diversi giorni non avrò molto tempo libero. Desidero segnalare la scheda della chiesa di N.S. del Sacro Cuore di Gesù, erroneamente collocata a Lucca nella sezione Frazioni, và spostata nel Comune di Camaiore (LU), sempre nelle Frazioni, cioè in CAPEZZANO PIANORE. La stessa è stata compilata in un modo, almeno a mio modesto avviso, non conforme. Se riesco inserisco le fotografie cedutemi dal Maestro Puccini in persona. P.S. sempre per Magione, vedi te se riesci a dedurre se il totale delle disposizioni fu incrementato. [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 14:45, 7 dic 2023 (CET) :{{ping|Momimariani1962}} In questo periodo riesco ad essere poco presente. Ho rivisto e corretto la scheda di Capezzano. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 19:47, 18 dic 2023 (CET) ::Infinite grazie Pufui! Ho notato,da qualche tempo e forse te lo dissi, dei tempi lunghissimi per ottenere la rotazione delle fotografie. [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 14:45, 8 gen 2024 (CET) == Aversa == Ciao Pufui, no non riesco a pubblicare la scheda della chiesa di San Pietro a Maiella...rimane occultata....la descrizione del difetto l'ho lasciata sull'altra pagina... [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 14:34, 21 mag 2024 (CEST) :Ciao, prova a inserire tutto il contenuto qua sotto, poi cerco io di pubblicare la scheda. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 16:41, 21 mag 2024 (CEST) == Schede organi == Pufui buongiorno e ben ritrovato! Innanzitutto grazie mille per le tue supervisioni, desideravo però informarti di una cosa...difficilmente sbaglio le compilazioni anzi, ricontrollo più volte; la mia caratteristica, nel caricare i dati, è quella di copiare pedissequamente ciò che trovo scritto sui registri e sui cartellini senza aggiungere MAI nulla, come fossi gli "occhi" di chi li legge dal vivo. Mi riferisco alle correzioni che hai apportate sullo strumento collocato a Martinsicuro...TUTTO ciò che hai corretto era ciò che era scritto sulla consolle...ma come, le ancie se sono segnate in rosso lo evidenziamo e poi correggiamo ciò che scrive l'organaro? [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 09:44, 19 ago 2024 (CEST) :Ciao, le modifiche che ho fatto sono finalizzate a rendere conforme ad un unico modello comune tutte le disposizioni foniche, motivo per cui ad esempio in nessuna disposizione si usano abbreviazioni (tanto più che ogni organaro potrebbe abbreviare come preferisce, in maniera differente dagli altri). Per lo stesso motivo non ha senso trovare in una disposizione "Primo manuale", in quella dopo "Prima tastiera", in una terza "Primo organo" eccetera: si mette il numero romano in tutte e si ha un risultato ordinato e armonico. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 15:44, 20 ago 2024 (CEST) ::Ciao, con {{ping|Momimariani1962}} ci chiedevamo: come si contano esattamente le schede del libro sulle disposizioni foniche? Perché vedo anonimi aggiungere schede ma non sempre aggiornano il conteggio generale. Hai suggerimenti? &mdash; [[Utente:Hippias|<span style="font-family:Georgia, serif">Hippias</span>]] <sup>([[Discussioni utente:Hippias|msg]])</sup> 18:43, 14 set 2024 (CEST) :::Per il conteggio è semplice...ogni disposizione, quindi ogni organo, si conta per una disposizione. Ossia, se in una chiesa ci sono 3 organi e li censiamo e schediamo tutti e 3, il conteggio aumenta di 3. Sarebbe stato bello un sistema semiautomatico di incremento del totale. Se un giorno riuscissimo a controllare BENE, potremmo anche, con santa pazienza, ricontrollare tutto il wikilibro città per città. [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 09:50, 15 set 2024 (CEST) ::::Ciao {{ping|Hippias}}, come dice {{ping|Momimariani1962}} ogni disposizione vale 1. Quindi se in una pagina (relativa ad un edificio) ci sono 4 disposizioni, il conteggio andrà avanti di quattro unità. Ciò anche nel caso di più disposizioni per un singolo organo (ad esempio perché dotato di più consolle, ciascuna con la propria disposizione, oppure perché riportate anche disposizioni precedenti). ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 17:11, 15 set 2024 (CEST) ::Io mi riferivo alle sole denominazioni dei registri. Per queste, l'uniformità, non è corretta...una pubblicazione "enciclopedica" dovrebbe riportare lo storico non l'interpretazione. Es.: "Dec. V". Perché non riportarla così pedissequamente.. [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 09:54, 15 set 2024 (CEST) :::Ciao {{ping|Momimariani1962}}, sono scelte editoriali. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 17:12, 15 set 2024 (CEST) ::::Và bene Pufui, grazie! [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 15:22, 16 set 2024 (CEST) :::::Grazie a te! ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 17:26, 16 set 2024 (CEST) == Scheda Chiesa Santissimo Nome di Gesù all'Argentina (del Gesù) a Roma == Pufui buon pomeriggio. A parte il fatto, che sappia io, Santissimo non avrebbero dovuto usarlo...un Santissimo non è più santo di un Santo....:). Ho sostituito le foto della scheda, ora sono più definite e ...senza lampadari...ho caricato anche la consolle ma non sò come/dove metterla...Ti và di dare un'occhiata? Grazie! [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 14:55, 24 set 2024 (CEST) :Buon pomeriggio, l'utilizzo dell'aggettivo "Santissimo" è del tutto lecito dal momento che non si parla di un santo "qualunque", ma di Gesù stesso. Invece è improprio dire "Santissimi" quando si tratta di più santi (ad esempio "Santissimi Apostoli", "Santissimi Pietro e Paolo", etc...). Grazie per le foto, le ho inserite tutte in un'unica galleria. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 16:47, 24 set 2024 (CEST) == Eliminazione scheda == Buongiorno Pufui, per errore ho caricato la scheda a Trevi e non a Trevi nel Lazio, avevo capito male dal recensore. Ora ho messo la scheda al posto giusto ma, come sai, non sono stato istruito nell' eliminare correttamente la scheda doppione errata. Grazie! [[Disposizioni foniche di organi a canne/Italia/Umbria/Provincia di Perugia/Trevi/Trevi - Collegiata di Santa Maria Assunta]] [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 14:29, 29 set 2024 (CEST) :Ciao, ho spostato la pagina cambiando il nome con quello della chiesa parrocchiale di Trevi nell'Umbria, del cui organo avevo la disposizione ancora da pubblicare (le foto le caricherò in un secondo momento). ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 17:02, 30 set 2024 (CEST) ::Grazie Pufui, scusami ma non mi ha segnalato l'arrivo di una notifica... [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 15:08, 5 ott 2024 (CEST) == Organi della provincia di Bergamo == Buonasera Pufui, ho provveduto ad inserire nel libro numerosi organi presenti in provincia di Bergamo. Puoi controllare la correttezza del mio operato? Grazie mille e scusa per il disturbo! [[Utente:Cesarecatt|Cesarecatt]] ([[Discussioni utente:Cesarecatt|disc.]]) 18:09, 8 nov 2024 (CET) :Ciao, nessun disturbo assolutamente. Grazie per i caricamenti. Per ora ho fatto alcune correzioni alle ultime due disposizioni che hai caricato. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 16:19, 15 nov 2024 (CET) {{Disposizioni foniche di organi a canne}} * '''Costruttore:''' Giovanni Giudici * '''Anno:''' 1853-1855 * '''Restauri/modifiche:''' Pietro Corna (2012-2013) * '''Canne:''' 2311 + 27 campanelli * '''Trasmissione:''' meccanica * '''Tastiere:''' 2 di 61 note con prima ottava cromatica estesa (''Do<small>1</small>''-''Do<small>6</small>'', divisione Bassi/Soprani ''Do#<small>3</small>''-''Re<small>3</small>'') * '''Pedaliera:''' a leggio di 17 note (''Do<small>1</small>''-''Mi<small>3</small>'') + pedali della ''Terza mano'' e del ''Timballone'' * '''Collocazione:''' in corpo unico, sulla cantoria alla sinistra del presbiterio * '''Accessori:''' ''Tiratutti dell'Organo Eco'', ''Corno Inglese'', ''Trombe'', ''Ottavino'', ''Unione tastiere'', ''Rollo'', ''Gelosia dell'Organo Eco'', ''Combinazione libera alla lombarda del Grand'Organo e del Pedale'' {| border="0" cellspacing="0" cellpadding="20" style="border-collapse:collapse;" | style="vertical-align:top" | {| border="0" | colspan=2 | '''I - Grand'Organo – ''Concerto''''' ---- |- |Campanelli || |- |Cornetto || 3 file Soprani |- |Fagotti || 8' Bassi |- |Clarone || 4' Bassi |- |Trombe || 16' Soprani |- |Trombe || 8' Soprani |- |Corno inglese || 16' Soprani |- |Viola || 4' Bassi |- |Flauto traverso || 8' Soprani |- |Violone || 8' Bassi |- |Ottavino || 2' Soprani |- |Corni dolci || 16' Soprani |- |Flageoletto || 1' Bassi |} | style="vertical-align:top" | {| border="0" | colspan=2 | '''I - Grand'Organo – ''Ripieno''''' ---- |- |Principale || 16' Bassi |- |Principale || 16' Soprani |- |Ottava || 4' Bassi |- |Ottava || 4' Soprani |- |Duodecima || 2.2/3' Bassi |- |Quintadecima || 4' Soprani |- |Due di Ripieno || 2 2/3' Soprani |- |Due di Ripieno || 1 1/3' Soprani |} | style="vertical-align:top" | {| border="0" | colspan=2 | '''II - Organo Eco''' ---- |- |Principale || Bassi |- |Principale || Soprani |- |Ottava || Bassi |- |Ottava || Soprani |- |Duodecima || 5 1/3' |- |Quintadecima || 4' |- |Due di Ripieno || 2 2/3' |- |Due di Ripieno || 1 1/3' |- |Cornetto (3 file) || Soprani |- |Viola || Bassi |- |Flutta in Selva || Soprani 8' |- |Ottavino || 2' Soprani |- |Voce umana || 8' Soprani |- |Violoncello || Bassi 8' |- |Violoncello || Soprani 8' |} | style="vertical-align:top" | {| border="0" | colspan=2 | '''Pedale''' ---- |- |Contrabbassi e Rinforzi || 16' |- |Bassi || 8' |- |Timballi || |- |Bombarde di 12' || |- |Voce Umana || |} |} == Altri progetti == {{ip|w=Chiesa di Santo Stefano (Villa di Serio)|w_preposizione=sulla|w_etichetta=chiesa di Santo Stefano Protomartire a Villa di Serio}} == Collegamenti esterni == * {{cita web|url=https://www.pietrocornaorganaro.it/SchedaOrganoRestaurato/Scheda.html?title=60-Giovanni%20Giudici%201853-54|titolo=Giovanni Giudici 1853/54 - Villa di Serio (BG)|sito=pietrocornaorganaro.it|accesso=19 novembre 2024}} == Inclinazione == Ciao Pufui, ho inserito questa scheda ma, il programma che usavo normalmente, non mi stà più funzionando. Sarebbe preferibile inclinare di 1°, forse 2°, la fotografia del corpo fonico. [[Disposizioni foniche di organi a canne/Italia/Lazio/Città metropolitana di Roma/San Gregorio da Sassola/San Gregorio da Sassola - Chiesa di S. Gregorio Magno]] Grazie! [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 15:18, 12 dic 2024 (CET) :Ciao, non appena ne ho la possibilità provvedo. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 20:34, 12 dic 2024 (CET) ::{{ping|Momimariani1962}} Fatto! ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 17:38, 13 dic 2024 (CET) :::Grazie!!!! [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 20:10, 13 dic 2024 (CET) == Controllo == Pufui Buon Anno! Per gentilezza, un controllo sulla difformità di compilazione ed assegnazione delle pagine che inserisce Mattia Gusmerini. [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 22:09, 3 gen 2025 (CET) :Buon anno a te, ne ho rivista qualcuna, non sono poche. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 17:54, 7 gen 2025 (CET) == San Quirico == Scusate il disturbo (pingo anche {{ping|Momimariani1962}}): sapete dove va la scheda [[San Quirico]]? Da una ricerca basandomi sui pochi dati presenti, sembrerebbe una frazione di [[w:Valdagno|Valdagno]], ma non so quale chiesa sia. Voi potete verificare in qualche modo? &mdash; [[Utente:Hippias|<span style="font-family:Georgia, serif">Hippias</span>]] <sup>([[Discussioni utente:Hippias|msg]])</sup> 12:19, 16 feb 2025 (CET) :Potrebbe essere la [https://www.google.com/maps/place/Chiesa+parrocchiale+di+San+Quirico/@45.6764868,11.2721054,3a,75y,90t/data=!3m8!1e2!3m6!1sAF1QipMKnxyF896PNPGuEtle9NIx1bxz4tz299Couyau!2e10!3e12!6shttps:%2F%2Flh5.googleusercontent.com%2Fp%2FAF1QipMKnxyF896PNPGuEtle9NIx1bxz4tz299Couyau%3Dw239-h100-k-no!7i4032!8i1681!4m7!3m6!1s0x4778b29bc9e5c909:0xe5deb6943a8b6adf!8m2!3d45.676547!4d11.272087!10e5!16s%2Fg%2F11b76fz1pt?entry=ttu&g_ep=EgoyMDI1MDIxMi4wIKXMDSoJLDEwMjExNDU1SAFQAw%3D%3D chiesa parrocchiale], ma dall'unica foto del presbiterio che c'è su Maps, non sembrerebbe esserci un organo a canne (a meno che non sia nascosto dall'altare barocco). ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 17:37, 17 feb 2025 (CET) :Salve ragazzi, scusate la mia assenza..problematiche umane varie...dal web ho trovato questa informazione : "..L'organo a canne presente nella chiesa di San Quirico, frazione di Valdagno, è un organo a canne di medie dimensioni, costruito nel 1963 dalla ditta De Marchi di Thiene (Vicenza). Descrizione: :* L'organo è dotato di due tastiere e pedale, con un totale di 23 registri. :* È caratterizzato da un suono ricco e caldo, tipico degli organi del Veneto. :* Le canne sono prevalentemente in metallo, con alcune in legno. :* La cassa armonica è collocata sopra la porta principale della chiesa. :* Stile: :** L'organo ha un'architettura di tipo romantico. :** Il suo stile è caratterizzato da un'ampia gamma di registri che consentono di esprimere un'ampia gamma di emozioni. Note: :** Il suono dell'organo è stato recentemente restaurato. :** L'organo è un'importante testimonianza della storia musicale della zona." :[[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 19:30, 9 mag 2025 (CEST) ::Nel catalogo Mascioni, è presente l'Op.840, II/P, 24 registri, E, costruito per il seminario di Vicenza e trasferito nella "Parrocchiale di S.Quirico". Tale chiesa è, sicuramente, quella nella frazione San Quirico nel Comune di Valdagno (VI), parroco Don Antonio Zanella, tel. 0445473024, sanquirico@parrocchia.vicenza.it [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 19:44, 9 mag 2025 (CEST) :::Voce spostata e formattata. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 23:09, 10 mag 2025 (CEST) == Foto da aggiungere ad Avellino == Buon pomeriggio Pufui, se per gentilezza potessi aggiungere queste ulteriori 2 foto alle 3 già in rete su: Disposizioni foniche di organi a canne/Italia/Campania/Provincia di Avellino/Avellino/Avellino - Chiesa della Madonna della Salette. Grazie! 1) [[File:Avellino-Madonna_de_la_Salette-organo_corpo_dx.jpg|miniatura|Avellino-Madonna de la Salette-organo corpo dx]] 2) [[File:Avellino-Madonna_de_la_Salette-organo_corpo_sx.jpg|miniatura|Avellino-Madonna de la Salette-organo corpo sx]] [[Speciale:Contributi/2.195.130.234|2.195.130.234]] 14:22, 19 giu 2025 (CEST) :..non capisco, ero già dentro "l'ambiente Wiki" e non mi ha lasciato firmare la discussione... [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 14:24, 19 giu 2025 (CEST) ::{{ping|Momimariani1962}}, Ciao, {{fatto}} e con l'occasione ho anche corretto altre cosette. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 23:37, 19 giu 2025 (CEST) :::Grazie, Inimmaginabile Pufui!!!! [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 16:18, 24 giu 2025 (CEST) == Incremento totale == E' il mio terrore, il fatto che l'incremento non sia automatico. Ho caricato un nuovo organo..ma ho incrementato di due...non avevo, sicuramente, aggiunto l'organo della cattedrale di Isernia... [[Utente:Momimariani1962|Momimariani1962]] ([[Discussioni utente:Momimariani1962|disc.]]) 16:54, 24 giu 2025 (CEST) :Su questo non posso farci niente, il dubbio rimarrà sempre. ''<span style="font-family: Palatino">[[Utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#daa520;">'''Pufui PcPifpef'''</span>]] '''·''' [[Discussioni utente:Pufui PcPifpef|<span style="color:#000000;">l'implacabile gargoyle</span>]]</span>'' 14:46, 26 giu 2025 (CEST) 9zf57iz80pnme1k9bilfl9cvvsriyif Utente:Monozigote/sandbox5 2 43950 478181 477340 2025-06-27T11:46:54Z Monozigote 19063 test1 478181 wikitext text/x-wiki modello di base <!--- solo matrice --- <nowiki> {{Ambox | immagine = [[File:Crystal Savoir-Faire.png|40px]] | immaginedestra= [[File:Wikilibraio.svg|60px|Wikilibraio]] | testo = '''LAVORI IN CORSO! - WORK IN PROGRESS!''' <br/>Testo in preparazione e di prossimo svolgimento — '''[[Utente:Monozigote|Monozigote]]''' ([[Discussioni utente:Monozigote|discussione]]) se ne sta occupando, ma è attualmente impegnato nello studio analitico del relativo materiale; non apportare modifiche, grazie. }}<noinclude>[[Categoria:Template di avviso|WIP]]</noinclude><includeonly>[[Categoria:WIP]]</includeonly> {{-}} <div style="text-align:center"> [[File:Wikibooks-logo.svg|40px|Wikibook]]<br/> ''Benvenuta/o nel wikibook:'' </div> <div style="text-align:center"><span style="font-size: 1.8em;">'''UNA STORIA DELL'EBRAISMO'''</span> <span style="font-size: 1.0em;">'''''Origini & Sviluppi'''''</span> <br/> {{-}} ''[[Serie delle interpretazioni|Nr. 29 della Serie delle interpretazioni]]'' {{-}} <span style="font-size: 1.25em;">''Autore:'' '''[[Utente:Monozigote|Monozigote]] 2025'''</span> {{-}} <br/> [[File:Leningrad Codex Folio 474a.jpg|600px|center|Leningrad Codex Folio 474a]] </div> == Indice == [[File:V08p532001 Mezuzah.jpg|150px|left|Una storia]] [[File:V08p532001 Mezuzah.jpg|150px|right|Una storia]] '''{{Modulo|Connessioni/Copertina|Copertina}}'''<br/> :☆ — {{Modulo|Una storia dell'ebraismo/Introduzione|Introduzione: Chiarire le connessioni}} :☆ — {{Modulo|Una storia dell'ebraismo/Capitolo 1|Capitolo 1: La preistoria dell'ebraismo}} :☆ — {{Modulo|Una storia dell'ebraismo/Capitolo 2|Capitolo 2: Gli inizi del Monoteismo}} :☆ — {{Modulo|Una storia dell'ebraismo/Capitolo 3|Capitolo 3: Il Libro e il Popolo}} :☆ — {{Modulo|Una storia dell'ebraismo/Capitolo 4|Capitolo 4: Crisi e nuovo inizio}} :☆ — {{Modulo|Una storia dell'ebraismo/Capitolo 5|Capitolo 5: Il Primo Regno di Giudea}} :☆ — {{Modulo|Una storia dell'ebraismo/Capitolo 6|Capitolo 6: Diaspora e Patria}} :☆ — {{Modulo|Una storia dell'ebraismo/Capitolo 7|Capitolo 7: Un secolo di disastri}} :☆ — {{Modulo|Una storia dell'ebraismo/Capitolo 8|Capitolo 8: La rinascita dell'ebraismo}} :☆ — {{Modulo|Una storia dell'ebraismo/Capitolo 9|Capitolo 9: I Rabbini e la Torah}} :☆ — {{Modulo|Una storia dell'ebraismo/Capitolo 10|Capitolo 10: Fine della Storia Antica}} :☆ — {{Modulo|Una storia dell'ebraismo/Appendice 1|Appendice 1: Tre stralci dal Talmud Babilonese}} :☆ — {{Modulo|Una storia dell'ebraismo/Appendice 2|Appendice 2: Biografie rabbiniche}} :☆ — {{Modulo|Una storia dell'ebraismo/Appendice 3|Appendice 3: Lo Shabbat}} :☆ — {{Modulo|Una storia dell'ebraismo/Glossario|Glossario}} :☆ — {{Modulo|Una storia dell'ebraismo/Cronologia|Cronologia}} '''{{Modulo|Una storia dell'ebraismo/Bibliografia|Bibliografia scelta & ragionata}}''' {{-}} == PREFAZIONE == {{clear}} {{Vedi anche|Serie delle interpretazioni|Serie misticismo ebraico|Serie maimonidea|Identità e letteratura nell'ebraismo del XX secolo}} {{Nota |allineamento = centro |larghezza = 100% |titolo = [[Image:PD-icon.svg|20px|Public domain]] Sotto lo pseudonimo [[Utente:Monozigote|Monozigote]] rilascia in dominio pubblico tutti i suoi scritti su Wikibooks [[File:Wikibooks-logo-it.svg|20px|Wikibooks]] |contenuto = Si consiglia questo ''wikilibro'' a lettori con buona conoscenza dell'[[w:ebraismo|ebraismo]] e delle lingue {{Lingue|de|el|en|es|fr|he|la|yi}}. Le citazioni estese in queste lingue sono lasciate nell'originale — nel caso di problemi nella visualizzazione dei caratteri nel testo, si consulti la pagina [[Aiuto:Unicode|Unicode]]. }} [[Categoria:Una storia dell'ebraismo]] [[Categoria:Serie delle interpretazioni]] [[Categoria:Serie misticismo ebraico]] [[Categoria:Religione]] [[Categoria:Storia]] [[Categoria:Dewey 120]] [[Categoria:Dewey 188]] [[Categoria:Dewey 296]] [[Categoria:Dewey 390]] {{alfabetico|U}} {{Avanzamento|25%|27 giugno 2025}} {{-}} {{clear}} {{copertina |titolo=Connessioni |sottotitolo=Ebraismo, antisemitismo e Shoah |categoria=Connessioni |autore=Monozigote |immagine=Daina Skadmane 3.png |px=500 |alt= Daina Skadmane art work - "Look", Riga ghetto. 1941. }} {{clear}} {{Sommario V |titolo= Connessioni |immagine= Das allerheiligste.jpg |immaginepx= |contenuto=<div style="text-align:center; padding-left:15px; padding-right:15px; font-size:0.9em;">''([[Serie delle interpretazioni|Nr. 28 della Serie delle interpretazioni]])''</div> * {{Modulo|Connessioni/Introduzione|Introduzione: Chiarire le connessioni}} PARTE I – EBRAISMO * {{Modulo|Connessioni/Capitolo 1|Capitolo 1: Cosa fa dell'ebreo un ebreo?}} * {{Modulo|Connessioni/Capitolo 2|Capitolo 2: Lo straniero, mio ​​fratello}} * {{Modulo|Connessioni/Capitolo 3|Capitolo 3: L'esilio e il movimento del ritorno}} * {{Modulo|Connessioni/Capitolo 4|Capitolo 4: Una riflessione sul Messia}} PARTE II – ANTISEMITISMO * {{Modulo|Connessioni/Capitolo 5|Capitolo 5: Il perché dell'antisemitismo}} * {{Modulo|Connessioni/Capitolo 6|Capitolo 6: Parola, Sangue, Redenzione: l'essenza dell'antisemitismo}} * {{Modulo|Connessioni/Capitolo 7|Capitolo 7: Antisionismo: un antisemitismo moralmente richiesto}} * {{Modulo|Connessioni/Capitolo 8|Capitolo 8: Jihadismo islamico: l'eredità dell'antisemitismo nazista}} PARTE III – SHOAH * {{Modulo|Connessioni/Capitolo 9|Capitolo 9: Il fondamento filosofico dell'Olocausto}} * {{Modulo|Connessioni/Capitolo 10|Capitolo 10: Uccidere Dio}} * {{Modulo|Connessioni/Capitolo 11|Capitolo 11: La rielaborazione nazista dell'immagine e della somiglianza: il ''Muselmann''}} * {{Modulo|Connessioni/Capitolo 12|Capitolo 12: Il recupero di un nome dopo l'aggressione al Nome: la testimonianza di diari e memorie}} }} <noinclude>[[categoria:Template sommario|Connessioni]] [[Categoria:Connessioni| ]]</noinclude> </nowiki> ---> r4ptaj2094i3fu90uof0yhvegr7ca0g Wikibooks:GUS2Wiki 4 51801 478167 477955 2025-06-26T21:37:09Z Alexis Jazz 37143 Updating gadget usage statistics from [[Special:GadgetUsage]] ([[phab:T121049]]) 478167 wikitext text/x-wiki {{#ifexist:Project:GUS2Wiki/top|{{/top}}|This page provides a historical record of [[Special:GadgetUsage]] through its page history. To get the data in CSV format, see wikitext. To customize this message or add categories, create [[/top]].}} I dati che seguono sono estratti da una copia ''cache'' del database, il cui ultimo aggiornamento risale al 2025-06-25T08:06:03Z. Un massimo di {{PLURAL:5000|un risultato è disponibile|5000 risultati è disponibile}} in cache. {| class="sortable wikitable" ! 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Non le aggiungo direttamente perché è possibile che ci sia un motivo per cui non sono state aggiunte: * [[Poesie (Palazzeschi)]] * [[la:Taciti_Annalium_Liber_Primus|Taciti_Annalium_Liber_Primus]] (però appartiene alla Wikibooks latina) * [[Geografia generale ed economica]] * Più alcuni libri che però sembrano abbandonati (e appunto per questo, forse, non sono inclusi nell'elenco): ** [[Gli_d%C3%A8i_della_Grecia | Gli dèi della Grecia]] ** [[Gaio Lucilio]] ** [[Il Principe]] ** [[Italia]] (potrebbe servire, se non fosse abbandonato, come libro di geografia per quegli anni scolastici in cui si studia appunto l'Italia) [[Utente:Ilbuonme|Ilbuonme]] ([[Discussioni utente:Ilbuonme|disc.]]) 17:38, 5 apr 2023 (CEST) == Re: == Aggiungere nuovi argomenti di filosofia [[Speciale:Contributi/2.115.95.49|2.115.95.49]] 11:58, 27 giu 2025 (CEST) 1f1lc1d8sr6ohz7084makpmy4e3ornm 478175 478174 2025-06-27T09:59:18Z 2.115.95.49 /* Re: */ 478175 wikitext text/x-wiki == Proposte di libri da aggiungere == Ciao, vorrei fare delle proposte. Non le aggiungo direttamente perché è possibile che ci sia un motivo per cui non sono state aggiunte: * [[Poesie (Palazzeschi)]] * [[la:Taciti_Annalium_Liber_Primus|Taciti_Annalium_Liber_Primus]] (però appartiene alla Wikibooks latina) * [[Geografia generale ed economica]] * Più alcuni libri che però sembrano abbandonati (e appunto per questo, forse, non sono inclusi nell'elenco): ** [[Gli_d%C3%A8i_della_Grecia | Gli dèi della Grecia]] ** [[Gaio Lucilio]] ** [[Il Principe]] ** [[Italia]] (potrebbe servire, se non fosse abbandonato, come libro di geografia per quegli anni scolastici in cui si studia appunto l'Italia) [[Utente:Ilbuonme|Ilbuonme]] ([[Discussioni utente:Ilbuonme|disc.]]) 17:38, 5 apr 2023 (CEST) == Re: == Come si possono aggiungere nuovi argomenti di filosofia? Vorrei aggiungere piano piano nuovi paragrafi dedicati a tutti i maggiori filosofi [[Speciale:Contributi/2.115.95.49|2.115.95.49]] 11:58, 27 giu 2025 (CEST) 0a8lrovoicsxr6tywb2do9t4cx2lwn5 478176 478175 2025-06-27T09:59:38Z 2.115.95.49 /* Re: */ 478176 wikitext text/x-wiki == Proposte di libri da aggiungere == Ciao, vorrei fare delle proposte. Non le aggiungo direttamente perché è possibile che ci sia un motivo per cui non sono state aggiunte: * [[Poesie (Palazzeschi)]] * [[la:Taciti_Annalium_Liber_Primus|Taciti_Annalium_Liber_Primus]] (però appartiene alla Wikibooks latina) * [[Geografia generale ed economica]] * Più alcuni libri che però sembrano abbandonati (e appunto per questo, forse, non sono inclusi nell'elenco): ** [[Gli_d%C3%A8i_della_Grecia | Gli dèi della Grecia]] ** [[Gaio Lucilio]] ** [[Il Principe]] ** [[Italia]] (potrebbe servire, se non fosse abbandonato, come libro di geografia per quegli anni scolastici in cui si studia appunto l'Italia) [[Utente:Ilbuonme|Ilbuonme]] ([[Discussioni utente:Ilbuonme|disc.]]) 17:38, 5 apr 2023 (CEST) == Nuovi argomenti / pagine di filosofia == Come si possono aggiungere nuovi argomenti di filosofia? Vorrei aggiungere piano piano nuovi paragrafi dedicati a tutti i maggiori filosofi [[Speciale:Contributi/2.115.95.49|2.115.95.49]] 11:58, 27 giu 2025 (CEST) qt0wj0zdhavhj07ykmm574v3png0io2 478178 478176 2025-06-27T10:21:04Z Hippias 18281 /* Nuovi argomenti / pagine di filosofia */ Risposta 478178 wikitext text/x-wiki == Proposte di libri da aggiungere == Ciao, vorrei fare delle proposte. Non le aggiungo direttamente perché è possibile che ci sia un motivo per cui non sono state aggiunte: * [[Poesie (Palazzeschi)]] * [[la:Taciti_Annalium_Liber_Primus|Taciti_Annalium_Liber_Primus]] (però appartiene alla Wikibooks latina) * [[Geografia generale ed economica]] * Più alcuni libri che però sembrano abbandonati (e appunto per questo, forse, non sono inclusi nell'elenco): ** [[Gli_d%C3%A8i_della_Grecia | Gli dèi della Grecia]] ** [[Gaio Lucilio]] ** [[Il Principe]] ** [[Italia]] (potrebbe servire, se non fosse abbandonato, come libro di geografia per quegli anni scolastici in cui si studia appunto l'Italia) [[Utente:Ilbuonme|Ilbuonme]] ([[Discussioni utente:Ilbuonme|disc.]]) 17:38, 5 apr 2023 (CEST) == Nuovi argomenti / pagine di filosofia == Come si possono aggiungere nuovi argomenti di filosofia? Vorrei aggiungere piano piano nuovi paragrafi dedicati a tutti i maggiori filosofi [[Speciale:Contributi/2.115.95.49|2.115.95.49]] 11:58, 27 giu 2025 (CEST) :Dipende, puoi contribuire a [[Storia della filosofia]] oppure puoi creare nuovi libri (v. [[Aiuto:Come scrivere un libro]]). [[Utente:Hippias|<span style="font-family:Georgia, serif">Hippias</span>]] <sup>([[Discussioni utente:Hippias|msg]])</sup> 12:21, 27 giu 2025 (CEST) s1pkvh8tidahi50a88pknmkujq0rd6h Biologia per il liceo/Le biomolecole 0 55285 478168 468459 2025-06-27T08:29:18Z AGeremia 10319 /* Carboidrati */ 478168 wikitext text/x-wiki {{Biologia per il liceo}} {{avanzamento|100%}} Gli esseri viventi sono formati soprattutto da acqua e biomolecole, e piccole quantità di metalli e sali minerali. == L'acqua == L'acqua è una delle molecole più abbondanti e quella più critica per la vita sulla Terra. L'acqua comprende circa il 60-70 percento del corpo umano. Senza di essa, la vita come la conosciamo semplicemente non esisterebbe. L'acqua allo stato liquido dunque è alla base della vita. La polarità della molecola d'acqua e il conseguente legame idrogeno rendono l'acqua una sostanza unica con proprietà speciali che sono intimamente legate ai processi della vita. La vita si è evoluta originariamente in un ambiente acquoso e la maggior parte della chimica cellulare e del metabolismo di un organismo si verificano all'interno del contenuto acquoso del citoplasma della cellula. Le proprietà speciali dell'acqua sono la sua elevata capacità termica e il calore di vaporizzazione, la sua capacità di dissolvere molecole polari, le sue proprietà coesive e adesive e la sua dissociazione in ioni che porta alla generazione di pH. Comprendere queste caratteristiche dell'acqua aiuta a chiarire la sua importanza nel mantenimento della vita. Per approfondire le proprietà dell'acqua vai alla relativa [[Chimica per il liceo/L'acqua|pagina]] su Chimica per il liceo == Il carbonio == Molte molecole complesse chiamate macromolecole, come proteine, acidi nucleici (RNA e DNA), carboidrati e lipidi compongono le cellule. Le macromolecole (biomolecole) sono un sottoinsieme di '''molecole organiche''' (qualsiasi liquido, solido o gas contenente carbonio) che sono particolarmente importanti per la vita. Il componente fondamentale per tutte queste macromolecole è il '''carbonio'''. L'atomo di carbonio ha proprietà uniche che gli consentono di formare legami covalenti con ben quattro atomi diversi, rendendo questo elemento versatile ideale per fungere da componente strutturale di base, o "spina dorsale", delle macromolecole. I singoli atomi di carbonio hanno un guscio elettronico più esterno incompleto. Con un numero atomico di 6 (sei elettroni e sei protoni), i primi due elettroni riempiono il guscio interno, lasciandone quattro nel secondo guscio. Pertanto, '''gli atomi di carbonio in genere formano quattro legami covalenti abbastanza forti e stabili''' con altri atomi per soddisfare la regola dell'ottetto. La molecola di metano fornisce un esempio: ha la formula chimica CH<sub>4</sub> . Ognuno dei suoi quattro atomi di idrogeno forma un singolo legame covalente con l'atomo di carbonio condividendo una coppia di elettroni. Ciò si traduce in un guscio esterno riempito. Grazie a questi legami stabili, esso forma facilmente strutture lineari, ramificate e cicliche(vedi galleria sotto). Carbonio e idrogeno formano gli idrocarburi (come il metano e il pentano) che assieme a gruppi chimici particolari chiamati gruppi funzionali (che contengono altri tipi di elementi come ossigeno, azoto, fosforo, ecc.) formano le biomolecole come il glucosio.<gallery> File:Methane CH4.png|metano File:Pentane-3D-balls.png|pentano lineare File:Neopentane-3D-balls.png|pentano "ramificato" File:D-glucose-chain-3D-balls.png|Glucosio in forma lineare File:Glucosio galattosio epimeri.jpg|glucosio e galattosio File:Alpha-D-Glucopyranose Molekülbaukasten 9509.JPG|glucosio in forma ciclica File:Rasyslami.jpg|acidi grassi, importanti componenti dei lipidi e delle membrane </gallery> == Legami tra molecole == Nei viventi spesso le piccole molecole biologiche si uniscono tra loro per formare molecole più grandi. Oppure grandi molecole vengono demolite in molecole più piccole. === Condensazione (o disidratazione) === La maggior parte delle macromolecole è composta da singole subunità, o blocchi di costruzione, chiamati '''monomeri''' . I monomeri si combinano tra loro tramite legami covalenti per formare molecole più grandi note come '''polimeri''' . Così facendo, i monomeri rilasciano molecole d'acqua come sottoprodotti. Questo tipo di reazione è '''la sintesi per disidratazione''' , che significa "mettere insieme perdendo acqua". [[File:Condensazione.png|centro|senza_cornice|679x679px|Processo di condensazione (o disidratazione)]] In una reazione di sintesi per disidratazione, l'idrogeno di un monomero si combina con il gruppo idrossilico di un altro monomero, rilasciando una molecola d'acqua. Allo stesso tempo, i monomeri condividono elettroni e formano legami covalenti. Quando si uniscono altri monomeri, questa catena di monomeri ripetuti forma un polimero. Diversi tipi di monomeri possono combinarsi in molte configurazioni, dando origine a un gruppo eterogeneo di macromolecole. Anche un solo tipo di monomero può combinarsi in vari modi per formare diversi polimeri. Ad esempio, i monomeri di glucosio sono i costituenti di amido, glicogeno e cellulosa. === Idrolisi === I polimeri si scompongono in monomeri durante l'idrolisi. Si verifica una reazione chimica quando si inserisce una molecola d'acqua attraverso il legame. Durante queste reazioni, il polimero si scompone in due componenti: una parte guadagna un atomo di idrogeno (H+) e l'altra guadagna una molecola di idrossile (OH–) da una molecola d'acqua divisa. [[File:Idrolisi.png|centro|senza_cornice|644x644px|Processo di idrolisi]] Nella reazione di idrolisi qui, il disaccaride maltosio si scompone per formare due monomeri di glucosio aggiungendo una molecola d'acqua. Si noti che questa reazione è l'inverso della reazione di sintesi. Le reazioni di disidratazione e idrolisi sono catalizzate o "accelerate" da '''enzimi specifici'''; le reazioni di disidratazione comportano la formazione di nuovi legami, che richiedono energia, mentre le reazioni di idrolisi rompono i legami e rilasciano energia. Queste reazioni sono simili per la maggior parte delle macromolecole, ma ogni reazione di monomero e polimero è specifica per la sua classe. Ad esempio, gli enzimi catalitici nell'apparato digerente idrolizzano o scompongono il cibo che ingeriamo in molecole più piccole. Ciò consente alle cellule del nostro corpo di assorbire facilmente i nutrienti nell'intestino. Un enzima specifico scompone ogni macromolecola. Ad esempio, amilasi, saccarasi, lattasi o maltasi scompongono i carboidrati. Enzimi chiamati proteasi, come pepsina e peptidasi, e acido cloridrico scompongono le proteine. Le lipasi scompongono i lipidi. Queste macromolecole scomposte forniscono energia per le attività cellulari. == Le biomolecole == '''Le macromolecole biologiche o biomolecole''' sono molecole di grandi dimensioni, necessarie per la vita, che sono costruite da molecole organiche più piccole. Esistono quattro principali classi di macromolecole biologiche: '''carboidrati''', '''lipidi''', '''proteine''' ​​e '''acidi nucleici'''. Queste categorie verranno trattate in apposite pagine. Ognuna è un componente cellulare importante e svolge una vasta gamma di funzioni. Insieme, queste molecole costituiscono la maggior parte della massa secca di una cellula (ricorda che l'acqua costituisce la maggior parte della sua massa completa). Le macromolecole biologiche sono organiche, il che significa che contengono carbonio e sono legate all'idrogeno e possono contenere ossigeno, azoto e altri elementi minori. == Carboidrati == {{avanzamento|100%}}La maggior parte delle persone ha familiarità con i carboidrati, un tipo di macromolecola, soprattutto quando si tratta di ciò che mangiamo. Per perdere peso, alcuni individui aderiscono a diete "low-carb". Gli atleti, al contrario, spesso "caricano di carboidrati" prima di competizioni importanti per assicurarsi di avere abbastanza energia per competere ad alto livello. I carboidrati sono, infatti, una parte essenziale della nostra dieta. Cereali, frutta e verdura sono tutte fonti naturali di carboidrati che forniscono energia al corpo, in particolare attraverso il glucosio, uno zucchero semplice che è un componente dell'amido e un ingrediente in molti alimenti di base. I carboidrati hanno anche altre funzioni importanti negli esseri umani, negli animali e nelle piante. Essi svolgono principalmente due funzioni: * funzione energetica e riserva di energia (glucosio, amido, glicogeno) * funzione strutturale, di sostegno e di rivestimento cellulare (cellulosa, chitina) <gallery> File:Grayson running the 4x100.jpg|Funzione energetica File:Gerstenkorrels Hordeum vulgare.jpg|Funzione di riserva energetica (amido, nei semi delle piante, con cui si fa la farina) File:Проводящий пучок Pteridium aquilinum.JPG|Funzione di sostegno/strutturale (cellulosa, nelle pareti delle cellule vegetali) File:Vespa crabro germana with prey Richard Bartz.jpg|Funzione strutturale (chitina, nell'esoscheletro degli insetti e nei funghi) </gallery> La loro formula di struttura generale è C<sub>n</sub>H<sub>2n</sub>O<sub>n</sub>, dove n varia a seconda della molecola. Infatti il termine ''carbo''-''idrato'' indica che mediamente per ogni carbonio è come se ci fosse una molecola d'acqua. === Strutture molecolari === La formula stechiometrica (CH<sub>2</sub>O)''<sub>n</sub>'' , dove ''n'' è il numero di atomi di carbonio nella molecola, rappresenta '''i carboidrati''' . In altre parole, il rapporto tra carbonio, idrogeno e ossigeno è 1:2:1 nelle molecole di carboidrati. Questa formula spiega anche l'origine del termine "carboidrati": i componenti sono carbonio ("carbo") e i componenti di acqua (da qui, "idrato"). Gli scienziati classificano i carboidrati in tre sottotipi: monosaccaridi, disaccaridi e polisaccaridi. === Monosaccaridi === '''I monosaccaridi''' (mono- = "uno"; sacchar- = "dolce") sono zuccheri semplici, il più comune dei quali è il glucosio. Nei monosaccaridi, il numero di atomi di carbonio varia solitamente da tre a sette. La maggior parte dei nomi dei monosaccaridi termina con il suffisso -osio. Se lo zucchero ha un gruppo aldeidico (il gruppo funzionale con la struttura R-CHO), è un aldoso, e se ha un gruppo chetonico (il gruppo funzionale con la struttura RC(=O)R'), è un chetoso. A seconda del numero di atomi di carbonio nello zucchero, possono essere triosi (tre atomi di carbonio), pentosi (cinque atomi di carbonio) e/o esosi (sei atomi di carbonio). La Figura sotto illustra i monosaccaridi. [[File:Monosaccaridi_-_struttura.png|centro|senza_cornice|662x662px|Monosaccaridi - struttura]] Gli scienziati classificano i monosaccaridi in base alla posizione del loro gruppo carbonilico e al numero di atomi di carbonio nella catena principale. Gli aldosi hanno un gruppo carbonilico (indicato in verde) alla fine della catena di atomi di carbonio, mentre i chetosi hanno un gruppo carbonilico al centro della catena di atomi di carbonio. I triosi, i pentosi e gli esosi hanno rispettivamente catene principali a tre, cinque e sei atomi di carbonio. La formula chimica del glucosio è C<sub>6</sub>H<sub>12</sub>O<sub>6</sub> . Negli esseri umani, il glucosio è un'importante fonte di energia. Durante la respirazione cellulare, l'energia viene rilasciata dal glucosio e quell'energia aiuta a produrre adenosina trifosfato (ATP). Le piante sintetizzano il glucosio usando anidride carbonica e acqua e il glucosio a sua volta fornisce il fabbisogno energetico della pianta. Gli esseri umani e altri animali che si nutrono di piante spesso ottengono il glucosio dall'amido catabolizzato (decomposizione cellulare di molecole più grandi). [[File:Glucosio-galattosio-fruttosio.png|sinistra|miniatura|531x531px|'''Esercizio''': Glucosio, galattosio e fruttosio sono tutti esosi. Sono isomeri strutturali, ovvero hanno la stessa formula chimica (C<sub>6</sub>H<sub>12</sub>O<sub>6</sub>) ma una diversa disposizione degli atomi. Che tipo di zuccheri sono: aldosi o chetosi?]] Il galattosio (parte del lattosio, o zucchero del latte) e il fruttosio (presente nel saccarosio, nella frutta) sono altri monosaccaridi comuni. Sebbene glucosio, galattosio e fruttosio abbiano tutti la stessa formula chimica C<sub>6</sub>H<sub>12</sub>O<sub>6</sub>, differiscono strutturalmente e chimicamente (e sono isomeri) a causa della diversa disposizione dei gruppi funzionali attorno al carbonio asimmetrico. Tutti questi monosaccaridi hanno più di un carbonio asimmetrico ( Figura accanto). Glucosio, galattosio e fruttosio sono monosaccaridi isomerici (esosi), ovvero hanno la stessa formula chimica ma strutture leggermente diverse. Glucosio e galattosio sono aldosi e il fruttosio è un chetoso. I monosaccaridi possono esistere come una catena lineare o come molecole a forma di anello. In soluzioni acquose sono solitamente in forma di anello ( Figura 3.6 ). Il glucosio in forma di anello può avere due diverse disposizioni del gruppo idrossilico (OH) attorno al carbonio anomerico (carbonio 1 che diventa asimmetrico nel processo di formazione dell'anello). Se il gruppo idrossilico è al di sotto del numero di carbonio 1 nello zucchero, è in posizione alfa ( ''α'' ), e se è al di sopra del piano, è in posizione beta ( ''β'' ). I monosaccaridi a cinque e sei atomi di carbonio esistono in equilibrio tra forme lineari e ad anello. Quando si forma l'anello, la catena laterale su cui si chiude si blocca in una posizione ''α'' o ''β'' (vedi la seconda immagine della galleria qui sotto). Anche il fruttosio e il ribosio formano anelli (vedi disegno sotto), sebbene formino anelli a cinque elementi al contrario dell'anello a sei elementi del glucosio.<gallery> File:Ribosio e fruttosio.png|Ribosio e fruttosio nella forma ciclica File:Conversione struttura lineare e ciclica.png|Conversione tra la struttura lineare e ciclica File:Alpha-D-Glucopyranose.svg|alfa-glucosio File:DL-Glucose.svg|Il glucosio D è quello presente in natura File:Fructose Keilstrich-Fischer.svg|Diversi modi di rappresentare il fruttosio File:D-Fructose Keilstrich.svg|D-fruttosio File:Alpha-d-fructose.svg|alfa-D-fruttosio </gallery> === Disaccaridi === '''I disaccaridi''' (di- = "due") si formano quando due monosaccaridi subiscono una reazione di disidratazione (o una reazione di condensazione o sintesi di disidratazione). Durante questo processo, il gruppo idrossilico di un monosaccaride si combina con l'idrogeno di un altro monosaccaride, rilasciando una molecola d'acqua e formando un legame covalente. Un legame covalente si forma tra una molecola di carboidrato e un'altra molecola (in questo caso, tra due monosaccaridi). Gli scienziati chiamano questo '''legame glicosidico''' ( Figura sotto ). I legami glicosidici (o legami glicosidici) possono essere di tipo alfa o beta. Un legame alfa si forma quando il gruppo OH sul carbonio-1 del primo glucosio è al di sotto del piano dell'anello e un legame beta si forma quando il gruppo OH sul carbonio-1 è al di sopra del piano dell'anello. [[File:Disaccaridi_-_formazione_legame_glicosidico.png|centro|senza_cornice|573x573px|Disaccaridi - formazione legame glicosidico]] Il saccarosio (''sucrose'' in inglese) si forma quando un monomero di glucosio e un monomero di fruttosio si uniscono in una reazione di disidratazione per formare un legame glicosidico. Nel processo, si perde una molecola d'acqua. Per convenzione, gli atomi di carbonio in un monosaccaride sono numerati a partire dal carbonio terminale più vicino al gruppo carbonilico. Nel saccarosio, si forma un legame glicosidico tra il carbonio 1 nel glucosio e il carbonio 2 nel fruttosio. [[File:Disaccaridi_esempi.png|miniatura|437x437px|I disaccaridi più comuni includono il maltosio (zucchero dei cereali), il lattosio (zucchero del latte) e il saccarosio (zucchero da tavola)]] I disaccaridi comuni includono lattosio, maltosio e saccarosio (Figura accanto). Il lattosio è un disaccaride costituito dai monomeri glucosio e galattosio. È naturalmente presente nel latte. Il maltosio, o zucchero di malto, è un disaccaride formato da una reazione di disidratazione tra due molecole di glucosio. Il disaccaride più comune è il saccarosio, o zucchero da tavola, che è composto da monomeri di glucosio e fruttosio. === Polisaccaridi === Una lunga catena di monosaccaridi legati da legami glicosidici è un '''polisaccaride''' (poli- = "molti"). La catena può essere ramificata o non ramificata e può contenere diversi tipi di monosaccaridi. Il peso molecolare può essere di 100.000 dalton o più a seconda del numero di monomeri uniti. Amido, glicogeno, cellulosa e chitina sono esempi primari di polisaccaridi. Le piante immagazzinano gli zuccheri sotto forma di amido. Nelle piante, una miscela di amilosio e amilopectina (entrambi polimeri di glucosio) comprende questi zuccheri. Le piante sono in grado di sintetizzare il glucosio e immagazzinano il glucosio in eccesso, oltre al loro immediato fabbisogno energetico, come amido in diverse parti della pianta, tra cui radici e semi. L'amido nei semi fornisce cibo all'embrione mentre germina e può anche fungere da fonte di cibo per esseri umani e animali. Gli enzimi scompongono l'amido che gli esseri umani consumano. Ad esempio, un'amilasi presente nella saliva catalizza o scompone questo amido in molecole più piccole, come maltosio e glucosio. Le cellule possono quindi assorbire il glucosio. '''L'amido''' di glucosio comprende monomeri che sono uniti da legami glicosidici ''α'' 1-4 o ''α'' 1-6. I numeri 1-4 e 1-6 si riferiscono al numero di atomi di carbonio dei due residui che si sono uniti per formare il legame. Come illustrato nella Figura sotto , le catene monomeriche di glucosio non ramificate (solo legami ''α'' 1-4) formano l'amido; mentre l'amilopectina è un polisaccaride ramificato ( legami ''α'' 1-6 nei punti di ramificazione). [[File:Polisaccaridi_-_amilosio_e_amilopectina.png|centro|miniatura|990x990px|Amilosio e amilopectina sono due diverse forme di amido. Le catene monomeriche di glucosio non ramificate comprendono amilosio tramite legami glicosidici ''α 1-4. Le catene monomeriche di glucosio ramificate comprendono amilopectina tramite legami glicosidici α'' 1-4 e ''α'' 1-6. A causa del modo in cui le subunità sono unite, le catene di glucosio hanno una struttura elicoidale. Il glicogeno (non mostrato) ha una struttura simile all'amilopectina ma è più altamente ramificato]] '''Il glicogeno''' è la forma di riserva del glucosio negli esseri umani e in altri vertebrati ed è composto da monomeri di glucosio. Il glicogeno è l'equivalente animale dell'amido ed è una molecola altamente ramificata solitamente immagazzinata nel fegato e nelle cellule muscolari. Ogni volta che i livelli di glucosio nel sangue diminuiscono, il glicogeno si scompone per rilasciare glucosio in un processo che gli scienziati chiamano glicogenolisi. '''La cellulosa''' è il biopolimero naturale più abbondante. La cellulosa è composta principalmente dalla parete cellulare di una pianta. Questa fornisce il supporto strutturale della cellula. Il legno e la carta sono per lo più cellulosici in natura. I monomeri di glucosio comprendono la cellulosa che i legami glicosidici ''β 1-4 collegano ('' Figura sotto ). [[File:Cellulosa_-_struttura.png|centro|miniatura|737x737px|La cellulosa è un composto organico composto da catene lineari di centinaia o migliaia di molecole di glucosio collegate. I monomeri di glucosio formano legami idrogeno, tenendo saldamente unite le catene una accanto all'altra e formando forti microfibrille. Questa rigidità è un'importante componente strutturale delle pareti cellulari presenti nelle piante.]] Come mostra la figura, ogni altro monomero di glucosio nella cellulosa è capovolto e i monomeri sono impacchettati strettamente come lunghe catene estese. Ciò conferisce alla cellulosa la sua rigidità e l'elevata resistenza alla trazione, che è così importante per le cellule vegetali. Mentre gli enzimi digestivi umani non possono scomporre il legame ''β'' 1-4, gli erbivori come mucche, koala e bufali sono in grado, con l'aiuto della flora specializzata nel loro stomaco, di digerire materiale vegetale ricco di cellulosa e di utilizzarlo come fonte di cibo. In alcuni di questi animali, alcune specie di batteri e protisti risiedono nel rumine (parte dell'apparato digerente dell'erbivoro) e secernono l'enzima cellulasi. L'appendice degli animali al pascolo contiene anche batteri che digeriscono la cellulosa, conferendole un ruolo importante nell'apparato digerente dei ruminanti. Le cellulasi possono scomporre la cellulosa in monomeri di glucosio che gli animali utilizzano come fonte di energia. Le termiti sono in grado di scomporre la cellulosa anche grazie alla presenza nel loro corpo di altri organismi che secernono cellulasi. I carboidrati svolgono varie funzioni in diversi animali. Gli artropodi (insetti, crostacei e altri) hanno uno scheletro esterno, l'esoscheletro, che protegge le parti interne del loro corpo. Questo esoscheletro è costituito dalla macromolecola biologica '''chitina''' , che è un polisaccaride contenente azoto. È costituito da unità ripetute di N-acetil- ''β'' -d-glucosamina, che sono uno zucchero modificato. La chitina è anche un componente principale delle pareti cellulari fungine. I funghi non sono né animali né piante e formano un regno a sé stante nel dominio Eukarya.<gallery> File:Amylose2.svg|Struttura dell'amido amilosio File:Amylopektin Haworth.svg|Amilopectina, caratterizzata da una struttura più ramificata File:Cornstarch mixed with water.jpg|Amido in polvere File:Wheat, rye, triticale montage.jpg|L'amido è la riserva di glucosio per le piante File:Glycogen structure.jpg|Struttura altamente ramificata del glicogeno; si accumula nel fegato e nei muscoli come riserva di glucosio negli animali File:Cellulose-Ibeta-from-xtal-2002-3D-balls.png|Cellulosa File:Cellulose structure.jpg|struttura della cellulosa File:Cellulose strand.svg|Filamenti di cellulosa, sono evidenziati i legami idrogeno (tratteggiati) all'interno e tra le molecole di cellulosa. File:Cellulose polymer.jpg|legami a idrogeno (inter e intramolecolari) nella cellulosa File:Bryophyte Leaf Cells.jpg|La cellulosa viene sintetizzata per fare la parete delle cellule vegetali File:Cotton boll nearly ready for harvest.jpg|Il cotone è fatto di cellulosa File:Promeneur en jeans.jpg|Jeans e t-shirt sono fatti di cotone File:Chitin.svg|La chitina ha la stessa formula della cellulosa, con l'aggiunta del gruppo N-acetile File:Copris lunaris. MHNT.jpg|L'esoscheletro degli insetti è fatto di chitina File:Fly Agaric mushroom 04.jpg|Le pareti cellulari dei funghi sono fatte di chitina </gallery> === Benefici dei carboidrati === I carboidrati fanno bene? Alcune persone credono che i carboidrati facciano male e che dovrebbero evitarli. Alcune diete proibiscono completamente il consumo di carboidrati, sostenendo che una dieta a basso contenuto di carboidrati aiuta le persone a perdere peso più velocemente. Tuttavia, i carboidrati sono stati una parte importante della dieta umana per migliaia di anni. Reperti di antiche civiltà mostrano la presenza di grano, riso e mais nelle aree di stoccaggio dei nostri antenati. Come parte di una dieta ben bilanciata, dovremmo integrare i carboidrati con proteine, vitamine e grassi. In termini di calorie, un grammo di carboidrati fornisce 4,3 Kcal. Per fare un confronto, i grassi forniscono 9 Kcal/g, un rapporto meno desiderabile. I carboidrati contengono elementi solubili e insolubili. La parte insolubile, la fibra, è per lo più cellulosa. La fibra ha molti usi. Favorisce il movimento intestinale regolare aggiungendo massa e regola il tasso di consumo di glucosio nel sangue. La fibra aiuta anche a rimuovere il colesterolo in eccesso dal corpo. La fibra si lega al colesterolo nell'intestino tenue, quindi si attacca al colesterolo e impedisce alle particelle di colesterolo di entrare nel flusso sanguigno. Il colesterolo quindi esce dal corpo attraverso le feci. Le diete ricche di fibre hanno anche un ruolo protettivo nel ridurre l'insorgenza del cancro al colon. Inoltre, un pasto contenente cereali integrali e verdure dà una sensazione di pienezza. Come fonte immediata di energia, il glucosio si scompone durante il processo di respirazione cellulare, che produce ATP, la valuta energetica della cellula. Senza consumare carboidrati, riduciamo la disponibilità di “energia istantanea”. Eliminare i carboidrati dalla dieta può essere dunque dannoso se non si viene seguiti da un professionista. == Lipidi == [[File:River Otter (Lontra canadensis).jpg|miniatura|I lipidi idrofobici nella pelliccia dei mammiferi acquatici, come questa lontra di fiume, li proteggono da acqua e freddo.]] '''I lipidi''' includono un gruppo eterogeneo di composti che sono in gran parte di natura non polare. Questo perché sono idrocarburi che includono principalmente legami carbonio-carbonio o carbonio-idrogeno non polari. Le molecole non polari sono idrofobiche ("temono l'acqua") o insolubili in acqua. I lipidi svolgono molte funzioni diverse in una cellula. Le cellule immagazzinano energia per un uso a lungo termine sotto forma di grassi. I lipidi forniscono anche isolamento dall'ambiente per piante e animali. Ad esempio, aiutano a mantenere asciutti uccelli e mammiferi acquatici quando formano uno strato protettivo su pelliccia o piume a causa della loro natura idrofobica idrorepellente. I lipidi sono anche i mattoni di molti ormoni e sono un importante costituente di tutte le membrane cellulari. I lipidi includono grassi, oli, cere, fosfolipidi e steroidi. === Grassi e oli === Una molecola di grasso è composta da due componenti principali: glicerolo e acidi grassi. Il glicerolo è un composto organico (alcol) con tre atomi di carbonio, cinque idrogeni e tre gruppi idrossilici (OH). Gli acidi grassi hanno una lunga catena di idrocarburi a cui è attaccato un gruppo carbossilico, da cui il nome "acido grasso". Il numero di atomi di carbonio nell'acido grasso può variare da 4 a 36. I più comuni sono quelli contenenti 12-18 atomi di carbonio. In una molecola di grasso, gli acidi grassi si legano a ciascuno dei tre atomi di carbonio della molecola di glicerolo con un legame estereo attraverso un atomo di ossigeno ( Figura 3.13 ). [[File:Il_glicerolo_unito_a_tre_acidi_grassi_forma_un_trigliceride.png|centro|miniatura|766x766px|L'unione di tre acidi grassi a una struttura portante di glicerolo in una reazione di disidratazione forma il triacilglicerolo. Nel processo vengono rilasciate tre molecole d'acqua.]] Durante la formazione di questo legame estereo, vengono rilasciate tre molecole d'acqua. I tre acidi grassi nel triacilglicerolo possono essere simili o dissimili. Chiamiamo anche grassi '''triacilgliceroli''' o '''trigliceridi''' a causa della loro struttura chimica. Alcuni acidi grassi hanno nomi comuni che specificano la loro origine. Ad esempio, l'acido palmitico, un '''acido grasso saturo''' , è derivato dalla palma. L'acido arachidico è derivato da ''Arachis hypogea,'' il nome scientifico delle arachidi. Gli acidi grassi possono essere saturi o insaturi. In una catena di acidi grassi, se ci sono solo legami singoli tra atomi di carbonio adiacenti nella catena idrocarburica, l'acido grasso è saturo. Gli acidi grassi saturi sono saturi di idrogeno. In altre parole, il numero di atomi di idrogeno attaccati allo scheletro di carbonio è massimizzato. L'acido stearico è un esempio di acido grasso saturo ( vedi figura ). [[File:Acidi_grassi_saturi_e_insaturi.png|centro|miniatura|639x639px|Acidi grassi saturi e insaturi. L'acido stearico (sopra) è un comune acido grasso saturo. L'acido oleico (sotto) è un comune acido grasso insaturo.]] Quando la catena idrocarburica contiene un doppio legame, l'acido grasso è '''insaturo''' . L'acido oleico è un esempio di acido grasso insaturo ( vedi figura). La maggior parte dei grassi insaturi sono liquidi a temperatura ambiente. Li chiamiamo oli. Se c'è un doppio legame nella molecola, allora è un grasso monoinsaturo (ad esempio, olio d'oliva), e se c'è più di un doppio legame, allora è un grasso polinsaturo (ad esempio, olio di canola). Quando un acido grasso non ha doppi legami, è un acido grasso saturo perché non è possibile aggiungere altro idrogeno agli atomi di carbonio della catena. Un grasso può contenere acidi grassi simili o diversi legati al glicerolo. Gli acidi grassi lunghi e dritti con legami singoli generalmente si compattano strettamente e sono solidi a temperatura ambiente. I grassi animali con acido stearico e acido palmitico (comuni nella carne) e il grasso con acido butirrico (comune nel burro) sono esempi di grassi saturi. I mammiferi immagazzinano i grassi in cellule specializzate, o adipociti, dove i globuli di grasso occupano la maggior parte del volume della cellula. Le piante immagazzinano grassi o oli in molti semi e li usano come fonte di energia durante lo sviluppo delle piantine. I grassi o gli oli insaturi sono solitamente di origine vegetale e contengono acidi grassi insaturi ''cis . Cis'' e ''trans'' indicano la configurazione della molecola attorno al doppio legame. Se gli idrogeni sono presenti sullo stesso piano, è un grasso cis. Se gli atomi di idrogeno sono su due piani diversi, è un '''grasso trans''' . Il doppio legame ''cis'' provoca una curvatura o un "attorcigliamento" che impedisce agli acidi grassi di compattarsi strettamente, mantenendoli liquidi a temperatura ambiente ( Figura sotto ). Olio d'oliva, olio di mais, olio di canola e olio di fegato di merluzzo sono esempi di grassi insaturi. I grassi insaturi aiutano ad abbassare i livelli di colesterolo nel sangue; mentre i grassi saturi potrebbero contribuire alla formazione di placche nelle arterie. [[File:Acidi_grassi_saturi_e_insaturi_-_struttura.png|centro|miniatura|629x629px|Gli acidi grassi saturi hanno catene idrocarburiche collegate solo da legami singoli. Gli acidi grassi insaturi hanno uno o più doppi legami. Ogni doppio legame può essere in configurazione ''cis'' o ''trans'' . Nella configurazione ''cis'' , entrambi gli idrogeni sono sullo stesso lato della catena idrocarburica. Nella configurazione ''trans'' , gli idrogeni sono su lati opposti. Un doppio legame ''cis'' provoca una piega nella catena]] === Grassi trans === L'industria alimentare idrogena artificialmente gli oli per renderli semisolidi e di una consistenza desiderabile per molti prodotti alimentari trasformati. In parole povere, l'idrogeno gassoso viene fatto gorgogliare attraverso gli oli per solidificarli. Durante questo processo di idrogenazione, i doppi legami della conformazione ''cis'' nella catena idrocarburica possono convertirsi in doppi legami nella conformazione ''trans .'' La margarina, alcuni tipi di burro di arachidi e lo strutto sono esempi di grassi trans idrogenati artificialmente. Studi recenti hanno dimostrato che un aumento dei grassi trans nella dieta umana può portare a livelli più elevati di lipoproteine ​​a bassa densità (LDL), o colesterolo "cattivo", che a sua volta può portare alla deposizione di placca nelle arterie, con conseguente malattia cardiaca. Molti ristoranti fast food hanno recentemente vietato l'uso di grassi trans e le etichette alimentari sono tenute a indicare il contenuto di grassi trans. === Acidi grassi omega === [[File:Acido_grasso_omega.png|miniatura|405x405px|L'acido alfa-linolenico è un esempio di acido grasso omega-3. Ha tre doppi legami ''cis'' e, di conseguenza, una forma curva. Per chiarezza, il diagramma non mostra i carboni. Ogni carbonio legato singolarmente ha due idrogeni associati, che il diagramma non mostra.]] Gli acidi grassi essenziali sono quelli di cui il corpo umano ha bisogno ma che non sintetizza. Di conseguenza, devono essere integrati tramite l'ingestione tramite la dieta. Gli acidi grassi '''Omega''' -3 (come quelli nella Figura accanto) rientrano in questa categoria e sono uno dei soli due noti per gli esseri umani (l'altro è l'acido grasso Omega-6). Questi sono acidi grassi polinsaturi e sono Omega-3 perché un doppio legame collega il terzo carbonio dall'estremità della catena idrocarburica al carbonio adiacente. Il carbonio più lontano dal gruppo carbossilico è numerato come carbonio omega ( ''ω'' ) e se il doppio legame è tra il terzo e il quarto carbonio da quell'estremità, è un acido grasso omega-3. Nutrizionalmente importanti perché il corpo non li produce, gli acidi grassi omega-3 includono l'acido alfa-linoleico (ALA), l'acido eicosapentaenoico (EPA) e l'acido docosaesaenoico (DHA), tutti polinsaturi. Salmone, trota e tonno sono buone fonti di acidi grassi omega-3. La ricerca indica che gli acidi grassi omega-3 riducono il rischio di morte improvvisa per infarto, abbassano i trigliceridi nel sangue, diminuiscono la pressione sanguigna e prevengono la trombosi inibendo la coagulazione del sangue. Riducono anche l'infiammazione e possono aiutare ad abbassare il rischio di alcuni tumori negli animali. Come i carboidrati, i grassi hanno ricevuto una pubblicità negativa considerevole. È vero che mangiare troppi cibi fritti e altri cibi "grassi" porta ad aumentare di peso. Tuttavia, i grassi hanno funzioni importanti. Molte vitamine sono liposolubili e i grassi servono come forma di riserva a lungo termine di acidi grassi: una fonte di energia. Forniscono anche isolamento per il corpo. Pertanto, dovremmo consumare grassi "sani" in quantità moderate su base regolare. === Cere === [[File:Waterproof leafs - Foglie idrorepellenti.jpg|miniatura|Le foglie sono idrorepellenti grazie alle cere]] '''La cera''' ricopre le piume di alcuni uccelli acquatici e la superficie delle foglie di alcune piante. Grazie alla natura idrofobica delle cere, esse impediscono all'acqua di attaccarsi alla superficie ( Figura accanto). Le lunghe catene di acidi grassi esterificate in alcoli a catena lunga comprendono le cere. === Fosfolipidi === '''I fosfolipidi''' sono i principali costituenti della membrana plasmatica che compongono lo strato più esterno delle cellule. Come i grassi, sono composti da catene di acidi grassi attaccate a uno scheletro di glicerolo o sfingosina. Tuttavia, invece di tre acidi grassi attaccati come nei trigliceridi, ci sono due acidi grassi che formano il diacilglicerolo e un gruppo fosfato modificato occupa il terzo atomo di carbonio dello scheletro di glicerolo ( Figura sotto). Un gruppo fosfato da solo attaccato a un diacilglicerolo non si qualifica come fosfolipide. È il fosfatidato (diacilglicerolo 3-fosfato), il precursore dei fosfolipidi. Un alcol modifica il gruppo fosfato. La fosfatidilcolina e la fosfatidilserina sono due importanti fosfolipidi che si trovano nelle membrane plasmatiche. [[File:Struttura_dei_fosfolipidi.png|centro|miniatura|815x815px|Un fosfolipide è una molecola con due acidi grassi e un gruppo fosfato modificato attaccato a uno scheletro di glicerolo. L'aggiunta di un gruppo chimico carico o polare può modificare il fosfato]] Un fosfolipide è una molecola anfipatica, ovvero ha una parte idrofobica e una idrofila. Le catene di acidi grassi sono idrofobiche e non possono interagire con l'acqua; mentre il gruppo contenente fosfato è idrofilo e interagisce con l'acqua ( Figura accanto). [[File:Struttura_della_membrana_cellulare.png|miniatura|Struttura della membrana cellulare]] Il doppio strato fosfolipidico è il componente principale di tutte le membrane cellulari. I gruppi di testa idrofilici dei fosfolipidi sono rivolti verso la soluzione acquosa. Le code idrofobiche sono sequestrate al centro del doppio strato. La testa è la parte idrofila, e la coda contiene gli acidi grassi idrofobici. In una membrana, un doppio strato di fosfolipidi forma la matrice della struttura, le code degli acidi grassi dei fosfolipidi sono rivolte verso l'interno, lontano dall'acqua; mentre il gruppo fosfato è rivolto verso l'esterno, lato acquoso. I fosfolipidi sono responsabili della natura dinamica della membrana plasmatica. Se una goccia di fosfolipidi viene messa in acqua, forma spontaneamente una struttura che gli scienziati chiamano micella, dove le teste idrofile dei fosfati sono rivolte verso l'esterno e gli acidi grassi sono rivolti verso l'interno della struttura.[[File:Struttura_degli_steroidi.png|miniatura|Struttura degli steroidi. Quattro anelli idrocarburici fusi comprendono steroidi come il colesterolo e il cortisolo]] === Steroidi === A differenza dei fosfolipidi e dei grassi di cui abbiamo parlato prima, '''gli steroidi''' hanno una struttura ad anello fuso. Sebbene non assomiglino agli altri lipidi, gli scienziati li raggruppano con loro perché sono anche idrofobici e insolubili in acqua. Tutti gli steroidi hanno quattro anelli di carbonio collegati e molti di loro, come il colesterolo, hanno una coda corta ( Figura accanto). Molti steroidi hanno anche il gruppo funzionale –OH, che li colloca nella classificazione degli alcolici (steroli). Il colesterolo è lo steroide più comune. Il fegato sintetizza il colesterolo ed è il precursore di molti ormoni steroidei come il testosterone e l'estradiolo, che le gonadi e le ghiandole endocrine secernono. È anche il precursore della vitamina D. Il colesterolo è anche il precursore dei sali biliari, che aiutano a emulsionare i grassi e il loro successivo assorbimento da parte delle cellule. Sebbene i profani parlino spesso negativamente del colesterolo, è necessario per il corretto funzionamento del corpo. Gli steroli (colesterolo nelle cellule animali, fitosterolo nelle piante) sono componenti della membrana plasmatica delle cellule e si trovano all'interno del doppio strato fosfolipidico. == Proteine == '''Le proteine''' ​​sono una delle molecole organiche più abbondanti nei sistemi viventi e hanno la gamma di funzioni più diversificata di tutte le macromolecole. Le proteine ​​possono essere strutturali, regolatrici, contrattili o protettive. Possono servire per il trasporto, l'immagazzinamento o le membrane; oppure possono essere tossine o enzimi. Ogni cellula in un sistema vivente può contenere migliaia di proteine, ciascuna con una funzione unica. Le loro strutture, come le loro funzioni, variano notevolmente. Sono tutte, tuttavia, polimeri di amminoacidi disposti in una sequenza lineare. In genere non hanno funzioni energetiche (se l'organismo ha a disposizione carboidrati e lipidi). === Tipi e funzioni delle proteine === '''Gli enzimi''', prodotti dalle cellule viventi, sono catalizzatori nelle reazioni biochimiche (come la digestione) e sono solitamente proteine ​​complesse o coniugate. Ogni enzima è specifico per il substrato (un reagente che si lega a un enzima) su cui agisce. L'enzima può aiutare nelle reazioni di degradazione, riarrangiamento o sintesi. Chiamiamo gli enzimi che degradano i loro substrati enzimi catabolici. Quelli che costruiscono molecole più complesse dai loro substrati sono enzimi anabolici e gli enzimi che influenzano la velocità di reazione sono enzimi catalitici. Nota che tutti gli enzimi aumentano la velocità di reazione e, pertanto, sono catalizzatori organici. Un esempio di enzima è l'amilasi salivare, che idrolizza il suo substrato amilosio, un componente dell'amido. '''Gli ormoni''' sono molecole di segnalazione chimica, solitamente piccole proteine ​​o steroidi, secrete dalle cellule endocrine che agiscono per controllare o regolare specifici processi fisiologici, tra cui crescita, sviluppo, metabolismo e riproduzione. Ad esempio, l'insulina è un ormone proteico che aiuta a regolare il livello di glucosio nel sangue. La Tabella sotto elenca i principali tipi e funzioni delle proteine. Tipi e funzioni delle proteine {| class="wikitable" !Tipo !Esempi !Funzioni |- |Enzimi digestivi |Amilasi, lipasi, pepsina, tripsina |Aiutano nel cibo catabolizzando i nutrienti in unità monomeriche |- |Trasporto |Emoglobina, albumina |Trasportano sostanze nel sangue o nella linfa in tutto il corpo |- |Strutturale |Actina, tubulina, cheratina |Costruire diverse strutture, come il citoscheletro |- |Ormoni |Insulina, tiroxina |Coordinare l'attività dei diversi sistemi corporei |- |Difesa |Immunoglobuline |Proteggere il corpo da agenti patogeni estranei |- |Contrattile |Actina, miosina |Effetto contrazione muscolare |- |Riserva |Proteine ​​di riserva dei legumi, albume d'uovo (albumina) |Fornire nutrimento nello sviluppo precoce dell'embrione e della piantina |} Le proteine ​​hanno forme e pesi molecolari diversi. Alcune proteine ​​hanno forma globulare, mentre altre sono di natura fibrosa. Ad esempio, l'emoglobina è una proteina globulare, ma il collagene, presente nella nostra pelle, è una proteina fibrosa. La forma della proteina è fondamentale per la sua funzione e molti tipi diversi di legami chimici mantengono questa forma. Cambiamenti di temperatura, pH ed esposizione a sostanze chimiche possono portare a cambiamenti permanenti nella forma della proteina, con conseguente perdita di funzione o '''denaturazione''' . Diverse disposizioni degli stessi 20 tipi di amminoacidi comprendono tutte le proteine. Due nuovi amminoacidi rari sono stati scoperti di recente (selenocisteina e pirrolisina) e altre nuove scoperte potrebbero essere aggiunte all'elenco. === Aminoacidi === '''Gli amminoacidi''' sono i monomeri che compongono le proteine. Ogni amminoacido ha la stessa struttura fondamentale, che consiste in un atomo di carbonio centrale, o carbonio alfa ( ''α'' ), legato a un gruppo amminico (NH<sub>2</sub> ), un gruppo carbossilico (COOH) e a un atomo di idrogeno. Ogni amminoacido ha anche un altro atomo o gruppo di atomi legato all'atomo centrale noto come gruppo R ( Figura sotto). [[File:Struttura_generale_di_un_amminoacido.png|centro|miniatura|605x605px|Struttura generale di un amminoacido. Gli amminoacidi hanno un carbonio centrale asimmetrico a cui sono legati un gruppo amminico, un gruppo carbossilico, un atomo di idrogeno e una catena laterale (gruppo R).]] Si usa il nome "amminoacido" perché questi acidi contengono sia il gruppo amminico che il gruppo carbossilico-acido nella loro struttura di base. Come abbiamo detto, ci sono 20 amminoacidi comuni presenti nelle proteine. Nove di questi sono amminoacidi essenziali negli esseri umani perché il corpo umano non può produrli e li otteniamo dalla nostra dieta. Per ogni amminoacido, il gruppo R (o catena laterale) è diverso. Esistono 20 amminoacidi comuni comunemente presenti nelle proteine, ognuno con un diverso gruppo R (gruppo variante) che ne determina la natura chimica [[File:Tipi_di_amminoacidi.png|centro|miniatura|835x835px|Quali categorie di amminoacidi ti aspetteresti di trovare sulla superficie di una proteina solubile e quali ti aspetteresti di trovare all'interno? Quale distribuzione di amminoacidi ti aspetteresti di trovare in una proteina incorporata in un doppio strato lipidico?]] La natura chimica della catena laterale determina la natura dell'amminoacido (ovvero, se è acido, basico, polare o apolare). Ad esempio, l'amminoacido glicina ha un atomo di idrogeno come gruppo R. Amminoacidi come valina, metionina e alanina sono di natura apolare o idrofobica, mentre amminoacidi come serina, treonina e cisteina sono polari e hanno catene laterali idrofile. Le catene laterali di lisina e arginina sono caricate positivamente e quindi questi amminoacidi sono anche amminoacidi basici. La prolina ha un gruppo R che è legato al gruppo amminico, formando una struttura ad anello. La prolina è un'eccezione alla struttura standard dell'amminoacido poiché il suo gruppo amminico non è separato dalla catena laterale. Una singola lettera maiuscola o un'abbreviazione di tre lettere rappresentano gli amminoacidi. Ad esempio, la lettera V o il simbolo di tre lettere val rappresentano la valina. Proprio come alcuni acidi grassi sono essenziali per una dieta, anche alcuni amminoacidi sono necessari. Questi amminoacidi essenziali negli esseri umani includono isoleucina, leucina e cisteina. Gli amminoacidi essenziali si riferiscono a quelli necessari per costruire proteine ​​nel corpo, ma non a quelli che il corpo produce. Quali amminoacidi siano essenziali varia da organismo a organismo. La sequenza e il numero di amminoacidi determinano in ultima analisi la forma, la dimensione e la funzione della proteina. Un legame covalente, o '''legame peptidico''' , si lega a ciascun amminoacido, che si forma tramite una reazione di disidratazione. Il gruppo carbossilico di un amminoacido e il gruppo amminico dell'amminoacido in arrivo si combinano, rilasciando una molecola d'acqua. Il legame risultante è il legame peptidico. [[File:Legame_peptidico_-_struttura.png|centro|miniatura|621x621px|La formazione del legame peptidico è una reazione di sintesi per disidratazione. Il gruppo carbossilico di un amminoacido è legato al gruppo amminico dell'amminoacido in arrivo. Nel processo, rilascia una molecola d'acqua.]] I prodotti che tali legami formano sono peptidi. Man mano che più amminoacidi si uniscono a questa catena in crescita, la catena risultante è un polipeptide. Ogni polipeptide ha un gruppo amminico libero a un'estremità. Questa estremità è chiamata terminale N, o terminale amminico, e l'altra estremità ha un gruppo carbossilico libero, chiamato anche terminale C o carbossilico. Mentre i termini polipeptide e proteina sono talvolta usati in modo intercambiabile, un polipeptide è tecnicamente un polimero di amminoacidi, mentre il termine proteina è usato per un polipeptide o polipeptidi che si sono combinati insieme, spesso hanno gruppi prostetici non peptidici legati, hanno una forma distinta e hanno una funzione unica. Dopo la sintesi proteica (traduzione), la maggior parte delle proteine ​​viene modificata. Queste sono note come modifiche post-traduzionali. Possono subire scissione, fosforilazione o possono richiedere l'aggiunta di altri gruppi chimici. Solo dopo queste modifiche la proteina è completamente funzionale. [[File:Cytochrome c.png|miniatura|Citocromo C]] === Il significato evolutivo del citocromo c === Il citocromo c è un componente importante della catena di trasporto degli elettroni, una parte della respirazione cellulare, e si trova normalmente nell'organello cellulare, il mitocondrio. Questa proteina ha un gruppo prostetico eme, e lo ione centrale dell'eme si riduce e si ossida alternativamente durante il trasferimento degli elettroni. Poiché il ruolo di questa proteina essenziale nella produzione di energia cellulare è cruciale, è cambiata molto poco nel corso di milioni di anni. Il sequenziamento delle proteine ​​ha dimostrato che esiste una notevole quantità di omologia di sequenza di amminoacidi del citocromo c tra specie diverse. In altre parole, possiamo valutare la parentela evolutiva misurando le somiglianze o le differenze tra le sequenze di DNA o proteine ​​di varie specie. Gli scienziati hanno determinato che il citocromo c umano contiene 104 amminoacidi. Per ogni molecola di citocromo c di organismi diversi che gli scienziati hanno sequenziato fino ad oggi, 37 di questi amminoacidi appaiono nella stessa posizione in tutti i campioni di citocromo c. Ciò indica che potrebbe esserci stato un antenato comune. Confrontando le sequenze proteiche umane e di scimpanzé, gli scienziati non hanno trovato una differenza di sequenza. Quando i ricercatori hanno confrontato le sequenze umane e di ''Macaco'' ''rhesus'', l'unica differenza era in un amminoacido. In un altro confronto, il sequenziamento da umano a lievito mostra una differenza nella 44<sup>a</sup> posizione. === Struttura proteica === Come abbiamo discusso in precedenza, la forma di una proteina è fondamentale per la sua funzione. Ad esempio, un enzima può legarsi a un substrato specifico in un sito attivo. Se questo sito attivo viene alterato a causa di cambiamenti locali o cambiamenti nella struttura proteica complessiva, l'enzima potrebbe non essere in grado di legarsi al substrato. Per capire come la proteina ottiene la sua forma o conformazione finale, dobbiamo comprendere i quattro livelli della struttura proteica: primaria, secondaria, terziaria e quaternaria. === Struttura primaria === La sequenza unica degli amminoacidi in una catena polipeptidica è la sua '''struttura primaria''' . Ad esempio, l'ormone pancreatico insulina ha due catene polipeptidiche, A e B, e sono collegate tra loro da legami disolfuro. L'amminoacido N terminale della catena A è la glicina; mentre l'amminoacido C terminale è l'asparagina. Le sequenze di amminoacidi nelle catene A e B sono uniche per l'insulina. [[File:Proteine_-_struttura_primaria.png|centro|miniatura|747x747px|Proteine - struttura primaria]] '''Figura sopra.''' L'insulina sierica bovina è un ormone proteico composto da due catene peptidiche, A (lunga 21 aminoacidi) e B (lunga 30 aminoacidi). In ogni catena, le abbreviazioni di tre lettere che rappresentano i nomi degli aminoacidi nell'ordine in cui sono presenti indicano la struttura primaria. L'aminoacido cisteina (cys) ha un gruppo solfidrilico (SH) come catena laterale. Due gruppi solfidrilici possono reagire in presenza di ossigeno per formare un legame disolfuro (SS). Due legami disolfuro collegano le catene A e B insieme e un terzo aiuta la catena A a piegarsi nella forma corretta. Nota che tutti i legami disolfuro hanno la stessa lunghezza, ma li abbiamo disegnati in dimensioni diverse per chiarezza. Il gene che codifica la proteina determina in ultima analisi la sequenza unica per ogni proteina. Un cambiamento nella sequenza nucleotidica della regione codificante del gene può portare all'aggiunta di un diverso amminoacido alla catena polipeptidica in crescita, causando un cambiamento nella struttura e nella funzione della proteina. Nell'anemia falciforme, la catena ''β'' dell'emoglobina (una piccola porzione della quale mostriamo nella Figura 3.26 ) ha una singola sostituzione di amminoacido, causando un cambiamento nella struttura e nella funzione della proteina. Nello specifico, la valina nella catena ''β'' sostituisce l'amminoacido glutammico. Ciò che è più notevole da considerare è che una molecola di emoglobina è composta da due catene alfa e due beta che sono ciascuna composta da circa 150 amminoacidi. La molecola, quindi, ha circa 600 amminoacidi. La differenza strutturale tra una molecola di emoglobina normale e una molecola di anemia falciforme, che riduce drasticamente l'aspettativa di vita, è un singolo amminoacido dei 600. Ciò che è ancora più notevole è che tre nucleotidi codificano ciascuno quei 600 amminoacidi e un singolo cambiamento di base (mutazione puntiforme), 1 su 1800 basi, causa la mutazione. [[File:Proteine_-_livelli_strutturali.png|centro|miniatura|870x870px|<small>A causa di questo cambiamento di un amminoacido nella catena, le molecole di emoglobina formano lunghe fibre che distorcono i globuli rossi biconcavi, o a forma di disco, e fanno sì che assumano una forma a mezzaluna o "a falce", che ostruisce i vasi sanguigni (Figura 3.27). La catena beta (β) dell'emoglobina è lunga 147 amminoacidi, ma una singola sostituzione di un amminoacido nella sequenza primaria porta a cambiamenti nelle strutture secondarie, terziarie e quaternarie e all'anemia falciforme. Nell'emoglobina normale, l'amminoacido in posizione sei è il glutammato. Nell'emoglobina falciforme il glutammato è sostituito dalla valina. (credito: Rao, A., Tag, A. Ryan, K. e Fletcher, S. Department of Biology, Texas A&M University)</small>]] [[File:Sickle cells.jpg|miniatura|277x277px|<small>In questo striscio di sangue, visualizzato con un ingrandimento di 535x utilizzando la microscopia in campo chiaro, le cellule falciformi hanno una forma a mezzaluna, mentre le cellule normali hanno una forma a disco</small>]] A causa di questo cambiamento di un amminoacido nella catena, le molecole di emoglobina formano lunghe fibre che distorcono i globuli rossi biconcavi, o a forma di disco, e fanno sì che assumano una forma a mezzaluna o "a falce", che ostruisce i vasi sanguigni ( Figura sopra). Ciò può portare a una miriade di gravi problemi di salute come mancanza di respiro, vertigini, mal di testa e dolori addominali per coloro che sono affetti da questa malattia. William Warrick Cardozo ha dimostrato che l'anemia falciforme è una malattia ereditaria, il che significa che la differenza nella regione di codifica del gene specifico viene trasmessa dai genitori ai figli. Come imparerai nell'unità di genetica, l'eredità di tali tratti è determinata da una combinazione di geni di entrambi i genitori e queste piccolissime differenze possono avere impatti significativi sugli organismi. Esempio di rappresentazione di una struttura primaria della proteina C-FLIP (un inibitore cellulare). Ogni lettera rappresenta un tipo di amminoacido. La proteina c-FLIP è costituita da tre catene di aminoacidi: {| class="wikitable" |Stringa A |0-KEQRLKEQLGAQQEPVKKSIQESEAFLPQSIPEERYKMKSKPLGICLIIDCIGNETELLRDTFTSLGYEV 70-QKFLHLSMHGISQILGQFACMPEHRDYDSFVCVLVSRGGSQSVYGVDQTHSGLPLHHIRRMFMGDSCPYL 140-AGKPKMFFIQNYVVSEGQLENSSLLEVDGPAMKNVEFKAQKRGLCTVHREADFFWSLCTADMSLLEQSHS 210-SPSLYLQCLSQKLRQERKRPLLDHIELDHYELNGYMYDWNSRVSAKEKYYVWLQHTLRKKLILSYT |- |Catena B |0-SESQTLDKVYQMKSKPRGYCLIINNHNFAKAREKVPKLHSIRDRNGTHLDAGALTTTFEELHFEIKPHDD 70-CTVEQIYEILKIYQLMDHSNMDCFICCILSHGDKGIIYGTDGQEAPIYELTSQFTGLKCPSLAGKPKVFF 140-IQACQGDNYQKGIPVETASEEQPYLEMALSSPQTRYIPDEADFLLGMATVNNCVSYRNPAEGTWYIQSLC 210-QSLRERCPRGDDILTILTEVNYEVSNKDDKKNMGKQMPQPTFTLRKKLVFPSDVEHHHHHH |- |Stringa di C |0-AIETX |} === Struttura secondaria === Il ripiegamento locale del polipeptide in alcune regioni dà origine alla '''struttura secondaria''' della proteina. Le più comuni sono le strutture '''''a α'' -elica''' e '''''a β'' -foglio pieghettato (''' Figura sotto). Entrambe le strutture sono tenute in forma da legami a idrogeno. I legami a idrogeno si formano tra l'atomo di ossigeno nel gruppo carbonilico in un amminoacido e un altro amminoacido che si trova quattro amminoacidi più avanti lungo la catena. [[File:Proteine_-_struttura_secondaria.png|centro|miniatura|715x715px|L' ''α'' -elica e il foglietto ''β'' -pieghettato sono strutture proteiche secondarie formate quando si formano legami idrogeno tra l'ossigeno carbonilico e l'idrogeno amminico nello scheletro peptidico. Alcuni amminoacidi hanno una propensione a formare un'α-elica mentre altri favoriscono la formazione di foglietti β-pieghettati. Nero = carbonio, Bianco = idrogeno, Blu = azoto e Rosso = ossigeno. Credito: Rao, A., Ryan, K. Fletcher, S. e Tag, A. Department of Biology, Texas A&M University.]] Ogni giro elicoidale in un'elica alfa ha 3,6 residui di amminoacidi. I gruppi R del polipeptide (i gruppi varianti) sporgono dalla catena ''α'' -elica. Nel foglietto ''β'' -pieghettato, i legami idrogeno tra gli atomi sullo scheletro della catena polipeptidica formano le "pieghe". I gruppi R sono attaccati ai carboni e si estendono sopra e sotto le pieghe della piega. I segmenti pieghettati si allineano parallelamente o antiparalleli tra loro e si formano legami idrogeno tra l'atomo di idrogeno parzialmente positivo nel gruppo amminico e l'atomo di ossigeno parzialmente negativo nel gruppo carbonilico dello scheletro peptidico. Le strutture ''α'' -elica e ''β-'' pieghettato sono presenti nella maggior parte delle proteine ​​globulari e fibrose e svolgono un importante ruolo strutturale. === Struttura terziaria === La struttura tridimensionale unica del polipeptide è la sua '''struttura terziaria''' ( Figura sotto). Questa struttura è in parte dovuta alle interazioni chimiche che agiscono sulla catena polipeptidica. Principalmente, le interazioni tra i gruppi R creano la complessa struttura terziaria tridimensionale della proteina. La natura dei gruppi R negli amminoacidi coinvolti può contrastare la formazione dei legami idrogeno che abbiamo descritto per le strutture secondarie standard. Ad esempio, i gruppi R con cariche uguali si respingono e quelli con cariche diverse si attraggono (legami ionici). Quando avviene il ripiegamento proteico, i gruppi R idrofobici degli amminoacidi non polari si trovano all'interno della proteina; mentre i gruppi R idrofili si trovano all'esterno. Gli scienziati chiamano anche i primi tipi di interazione interazioni idrofobiche. L'interazione tra le catene laterali della cisteina forma legami disolfuro in presenza di ossigeno, l'unico legame covalente che si forma durante il ripiegamento proteico. [[File:Proteine_-_struttura_terziaria.png|centro|miniatura|732x732px|Una varietà di interazioni chimiche determina la struttura terziaria delle proteine. Queste includono interazioni idrofobiche, legami ionici, legami idrogeno e legami disolfuro]] Tutte queste interazioni, deboli e forti, determinano la forma tridimensionale finale della proteina. Quando una proteina perde la sua forma tridimensionale, potrebbe non essere più funzionale. === Struttura quaternaria === In natura, alcune proteine ​​si formano da diversi polipeptidi, o subunità, e l'interazione di queste subunità forma la '''struttura quaternaria''' . Le interazioni deboli tra le subunità aiutano a stabilizzare la struttura complessiva. Ad esempio, l'insulina (una proteina globulare) ha una combinazione di legami idrogeno e disolfuro che la fanno aggregare principalmente in una forma sferica. L'insulina inizia come un singolo polipeptide e perde alcune sequenze interne in presenza di modificazioni post-traduzionali dopo aver formato i legami disolfuro che tengono insieme le catene rimanenti. La seta (una proteina fibrosa), tuttavia, ha una struttura a foglio ''β'' -pieghettato che è il risultato del legame idrogeno tra diverse catene. [[File:Proteine_-_struttura_quaternaria.png|centro|miniatura|957x957px|Osserva i quattro livelli di struttura proteica in queste illustrazioni. Credito: Rao, A. Ryan, K. e Tag, A. Department of Biology, Texas A&M University.]] La figura sopra illustra i quattro livelli della struttura proteica (primario, secondario, terziario e quaternario). === Denaturazione e ripiegamento delle proteine === Ogni proteina ha la sua sequenza e forma uniche che le interazioni chimiche tengono insieme. Se la proteina è soggetta a cambiamenti di temperatura, pH o esposizione a sostanze chimiche, la struttura proteica può cambiare, perdendo la sua forma senza perdere la sua sequenza primaria in quella che gli scienziati chiamano denaturazione. La denaturazione è spesso reversibile perché la struttura primaria del polipeptide è conservata nel processo se l'agente denaturante viene rimosso, consentendo alla proteina di riprendere la sua funzione. A volte la denaturazione è irreversibile, portando alla perdita di funzione. Un esempio di denaturazione proteica irreversibile è la frittura di un uovo. La proteina albumina nell'albume liquido si denatura quando viene messa in una padella calda. Non tutte le proteine ​​si denaturano ad alte temperature. Ad esempio, i batteri che sopravvivono nelle sorgenti termali hanno proteine ​​che funzionano a temperature prossime all'ebollizione. Anche lo stomaco è molto acido, ha un pH basso e denatura le proteine ​​come parte del processo di digestione; tuttavia, gli enzimi digestivi dello stomaco mantengono la loro attività in queste condizioni. Il ripiegamento delle proteine ​​è fondamentale per la sua funzione. In origine, gli scienziati pensavano che le proteine ​​stesse fossero responsabili del processo di ripiegamento. Solo di recente i ricercatori hanno scoperto che spesso ricevono assistenza nel processo di ripiegamento da aiutanti proteici, o '''chaperoni''' (o chaperonine) che si associano alla proteina bersaglio durante il processo di ripiegamento. Agiscono impedendo l'aggregazione dei polipeptidi che compongono la struttura proteica completa e si dissociano dalla proteina una volta che la proteina bersaglio è ripiegata.<gallery> File:Protein primary structure.svg|Struttura primaria di una proteina File:Protein structure (full)-en.svg|I 4 livelli strutturali delle proteine. In questo caso si tratta della proteina PCNA che è di supporto alla DNA polimerasi. File:Beta sheet bonding antiparallel-color.svg|Diagramma schematico del legame idrogeno antiparallelo del foglietto beta della proteina File:Beta sheet bonding parallel-color.svg|Diagramma schematico del legame idrogeno parallelo del foglietto beta della proteina File:Anthrax toxin protein key motif.svg|Le strutture beta foglietto vengono schematizzate come delle fasce con la punta a freccia File:1GZX Haemoglobin.png|Le strutture ad alfa elica vengono schematizzate come dei "riccioli" File:Tertiary Structure of a Protein.svg|Legami presenti nella struttura terziaria File:C-FLIPl2.png|La proteina C-FLIP, un esempio di proteina quaternaria File:GIC centros activos Lowq.gif|La proteina C-FLIP (inibitore cellulare) File:GIF 2 medQ.gif|vista 3d del complesso proteico c-FLIP con il centro attivo contrassegnato in giallo. File:Glucokinase-1GLK.png|Struttura della proteina terziaria glucokinasi (un enzima) </gallery> == Gli acidi nucleici == '''Gli acidi nucleici''' sono le macromolecole più importanti per la continuità della vita. Portano il progetto genetico della cellula e le istruzioni per il suo funzionamento. === DNA e RNA === I due principali tipi di acidi nucleici sono '''l'acido desossiribonucleico (DNA)''' e '''l'acido ribonucleico (RNA)''' . Il DNA è il materiale genetico di tutti gli organismi viventi, dai batteri unicellulari ai mammiferi multicellulari. Si trova nel nucleo degli eucarioti e negli organelli, nei cloroplasti e nei mitocondri. Nei procarioti, il DNA non è racchiuso in un involucro membranoso. L'intero contenuto genetico della cellula è il suo genoma, e lo studio dei genomi è la genomica. Nelle cellule eucariotiche, ma non nei procarioti, il DNA forma un complesso con le proteine ​​istoniche per formare la cromatina, la sostanza dei cromosomi eucariotici. Un cromosoma può contenere decine di migliaia di geni. Molti geni contengono le informazioni per creare prodotti proteici. Altri geni codificano per prodotti di RNA. Il DNA controlla tutte le attività cellulari attivando o disattivando i geni. L'altro tipo di acido nucleico, l'RNA, è principalmente coinvolto nella sintesi proteica. Le molecole di DNA non lasciano mai il nucleo, ma utilizzano un intermediario per comunicare con il resto della cellula. Questo intermediario è l' '''RNA messaggero (mRNA)''' . Altri tipi di RNA, come rRNA, tRNA e microRNA, sono coinvolti nella sintesi proteica e nella sua regolazione. [[File:Basi_azotate_e_nucletide.png|centro|miniatura|901x901px|<small>Un nucleotide è formato da tre componenti: una base azotata, uno zucchero pentoso e uno o più gruppi fosfato. I residui di carbonio nel pentoso sono numerati da 1′ a 5′ (il numero primo distingue questi residui da quelli nella base, che sono numerati senza usare una notazione prima). La base è attaccata alla posizione 1′ del ribosio e il fosfato è attaccato alla posizione 5′. Quando si forma un polinucleotide, il fosfato 5′ del nucleotide in arrivo si attacca al gruppo idrossilico 3′ alla fine della catena in crescita. Due tipi di pentoso sono nei nucleotidi, il desossiribosio (presente nel DNA) e il ribosio (presente nell'RNA). Il desossiribosio è simile nella struttura al ribosio, ma ha un H invece di un OH nella posizione 2′. Possiamo dividere le basi in due categorie: purine e pirimidine. Le purine hanno una struttura ad anello doppio, mentre le pirimidine hanno un anello singolo</small>]] Il DNA e l'RNA sono composti da monomeri che gli scienziati chiamano '''nucleotidi''' . I nucleotidi si combinano tra loro per formare un '''polinucleotide''' , DNA o RNA. Ogni nucleotide è composto da tre componenti: una base azotata, uno zucchero pentoso (a cinque atomi di carbonio) e un gruppo fosfato. Ogni base azotata in un nucleotide è legata a una molecola di zucchero, che è legata a uno o più gruppi fosfato. Le basi azotate, componenti importanti dei nucleotidi, sono molecole organiche e sono così chiamate perché contengono carbonio e azoto. Sono basi perché contengono un gruppo amminico che ha il potenziale di legare un idrogeno in più, e quindi diminuire la concentrazione di ioni idrogeno nel suo ambiente, rendendolo più basico. Ogni nucleotide nel DNA contiene una delle quattro possibili basi azotate: adenina (A), guanina (G), citosina (C) e timina (T). Gli scienziati classificano l'adenina e la guanina come '''purine''' . La struttura primaria della purina è costituita da due anelli carbonio-azoto. Gli scienziati classificano la citosina, la timina e l'uracile come '''pirimidine''' che hanno un singolo anello carbonio-azoto come struttura primaria. Ognuno di questi anelli base carbonio-azoto ha diversi gruppi funzionali ad esso collegati. In abbreviazione di biologia molecolare, conosciamo le basi azotate tramite i loro simboli A, T, G, C e U. Il DNA contiene A, T, G e C; mentre l'RNA contiene A, U, G e C. Lo zucchero pentoso nel DNA è il desossiribosio, e nell'RNA, lo zucchero è il ribosio. La differenza tra gli zuccheri è la presenza del gruppo idrossile sul secondo carbonio del ribosio e dell'idrogeno sul secondo carbonio del desossiribosio. Gli atomi di carbonio della molecola di zucchero sono numerati come 1′, 2′, 3′, 4′ e 5′ (1′ si legge come "un primo"). Il residuo di fosfato si lega al gruppo idrossile del carbonio 5′ di uno zucchero e al gruppo idrossile del carbonio 3′ dello zucchero del nucleotide successivo, che forma un legame '''fosfodiesterico''' 5′–3′ . Una semplice reazione di disidratazione come gli altri legami che collegano i monomeri nelle macromolecole non forma il legame fosfodiesterico. La sua formazione comporta la rimozione di due gruppi fosfato. Un polinucleotide può avere migliaia di tali legami fosfodiesterici. === Struttura a doppia elica del DNA === Il DNA ha una struttura a doppia elica. Lo zucchero e il fosfato si trovano all'esterno dell'elica, formando la spina dorsale del DNA. Le basi azotate sono impilate all'interno, come una coppia di gradini di una scala. I legami idrogeno legano le coppie tra loro. Ogni coppia di basi nella doppia elica è separata dalla coppia di basi successiva di 0,34 nm. I due filamenti dell'elica corrono in direzioni opposte, il che significa che l'estremità di carbonio 5' di un filamento sarà rivolta verso l'estremità di carbonio 3' del suo filamento corrispondente. (Gli scienziati chiamano questo un orientamento antiparallelo ed è importante per la replicazione del DNA e in molte interazioni degli acidi nucleici.) Sono consentiti solo alcuni tipi di appaiamento di basi. Ad esempio, una certa purina può appaiarsi solo con una certa pirimidina. Ciò significa che A può appaiarsi con T e G può appaiarsi con C, come mostra la Figura sotto. Questa è la regola della complementarietà delle basi. In altre parole, i filamenti di DNA sono complementari tra loro. Se la sequenza di un filamento è AATTGGCC, il filamento complementare avrebbe la sequenza TTAACCGG. Durante la replicazione del DNA, ogni filamento copia se stesso, con conseguente doppia elica del DNA figlio contenente un filamento di DNA parentale e un filamento appena sintetizzato.<gallery> File:DNA chemical structure 2.svg|Struttura del DNA File:DNA simple2 (it).svg|Schema del DNA File:DNA Overview it.png|Lo scheletro fosfatico (indicato dalle linee curve) è all'esterno e le basi sono all'interno. Ogni base di un filamento interagisce tramite legame idrogeno con una base del filamento opposto. File:DNA chemical structure it.svg|DNA, i legami a idrogeno tra i due filamenti </gallery> === RNA === L'acido ribonucleico, o RNA, è principalmente coinvolto nel processo di sintesi proteica sotto la direzione del DNA. L'RNA è solitamente a singolo filamento ed è composto da ribonucleotidi che sono collegati da legami fosfodiesterici. Un ribonucleotide nella catena di RNA contiene ribosio (lo zucchero pentoso), una delle quattro basi azotate (A, U, G e C) e il gruppo fosfato. Esistono quattro tipi principali di RNA: RNA messaggero (mRNA), RNA ribosomiale (rRNA), RNA di trasferimento (tRNA) e microRNA (miRNA). Il primo, l'mRNA, trasporta il messaggio dal DNA, che controlla tutte le attività cellulari in una cellula. Se una cellula richiede la sintesi di una certa proteina, il gene per questo prodotto si "accende" e l'RNA messaggero si sintetizza nel nucleo. La sequenza di basi dell'RNA è complementare alla sequenza codificante del DNA da cui è stata copiata. Tuttavia, nell'RNA, la base T è assente e al suo posto è presente U. Se il filamento di DNA ha una sequenza AATTGCGC, la sequenza dell'RNA complementare è UUAACGCG. Nel citoplasma, l'mRNA interagisce con i ribosomi e altri macchinari cellulari per la sintesi proteica ( vedi disegni nella galleria sotto ).<gallery> File:201904 RNA.svg|Struttura generica del RNA File:Ribonucleotide General.png|Struttura di un generico ribonucleotide File:Ribosome mRNA translation it.svg|L'RNA ha un ruolo importante nella formazione delle proteine (sintesi proteica) File:MRNA-interaction.svg|L'RNA messaggero File:Ribosome shape.png|L'RNA ribosomiale forma, assieme a proteine, la struttura dei ribosomi File:010 large subunit-1FFK.gif|Subunità grande del ribosoma di un archeobatterio. ''In blu le proteine, in giallo e rosa i due RNA'' File:010 small subunit-1FKA.gif|Subunità piccola del ribosoma dell'eubatterio Thermus thermophilus. ''In blu le proteine, in rosa l'RNA'' File:T thermophilus S cerevisiae H sapiens.png|confronto di rRNA di vari organismi File:TRNA-Phe yeast 1ehz.png|L'RNA di trasporto trasporta amminoacidi ai ribosomi File:T-RNA.JPG|Struttura un po' più dettagliata del tRNA File:MiRNA.svg|Il micro-RNA ha una funzione di regolazione </gallery>Un ribosoma ha due parti: una subunità grande (in verde chiaro nella terza figura della galleria) e una subunità piccola (in verde scuro). L'mRNA si infila tra le due subunità. Le molecole di tRNA trasportano il corretto amminoacido da aggiungere alla catena polipeptidica in formazione. L'mRNA viene letto in serie di tre basi note come codoni. Ogni codone codifica per un singolo amminoacido. In questo modo, l'mRNA viene letto e viene prodotto il prodotto proteico. '''L'RNA ribosomiale (rRNA)''' è un costituente principale dei ribosomi su cui si lega l'mRNA. L'rRNA assicura il corretto allineamento dell'mRNA e dei ribosomi. L'rRNA del ribosoma ha anche un'attività enzimatica (peptidil transferasi) e catalizza la formazione del legame peptidico tra due amminoacidi allineati. '''L'RNA di trasferimento (tRNA)''' è uno dei più piccoli dei quattro tipi di RNA, solitamente lungo 70-90 nucleotidi. Trasporta l'amminoacido corretto al sito di sintesi proteica. È l'appaiamento di basi tra tRNA e mRNA che consente all'amminoacido corretto di inserirsi nella catena polipeptidica. I microRNA sono le molecole di RNA più piccole e il loro ruolo comporta la regolazione dell'espressione genica interferendo con l'espressione di determinati messaggi di mRNA. La tabella seguente riassume le caratteristiche del DNA e dell'RNA. Caratteristiche del DNA e dell'RNA {| class="wikitable" ! !Il DNA !RNA |- |Funzione |Trasporta informazioni genetiche |Coinvolto nella sintesi proteica |- |Posizione |Rimane nel nucleo |Lascia il nucleo |- |Struttura |Doppia elica |Solitamente a filamento singolo |- |Zucchero |Deossiribosio |Ribosio |- |Pirimidine |Citosina, '''timina''' |Citosina, '''uracile''' |- |Purine |Adenina, guanina |Adenina, guanina |} Sebbene l'RNA sia a filamento singolo, la maggior parte dei tipi di RNA mostra un esteso appaiamento di basi intramolecolari tra sequenze complementari, creando una struttura tridimensionale prevedibile, essenziale per la loro funzione. Come hai imparato, il flusso di informazioni in un organismo avviene dal DNA all'RNA alle proteine. Il DNA detta la struttura dell'mRNA in un processo che gli scienziati chiamano '''trascrizione''' , e l'RNA detta la struttura della proteina in un processo che gli scienziati chiamano '''traduzione''' . Questo è il dogma centrale della vita, che vale per tutti gli organismi; tuttavia, si verificano eccezioni alla regola in relazione alle infezioni virali. === L'ATP === Un altro tipo di acido nucleico presente nella cellula è l'ATP. [[File:Adenosintriphosphat.svg|centro|senza_cornice|485x485px|Adenosintriphosphat]] '''L'adenosina trifosfato''' ( '''ATP''' ) è una sostanza chimica . Tutti gli esseri viventi producono ATP per immagazzinare energia e trasportarla alle cellule che ne hanno bisogno. Le cellule ricavano tutta la loro energia dall'ATP. Rompono le molecole di ATP, staccando i gruppi fosfati, per utilizzare l'energia immagazzinata. Più duramente lavora una cellula, più ATP ha bisogno. La molecola di ATP è molto versatile: viene utilizzata per molte reazioni chimiche nel corpo. L'energia è immagazzinata nei suoi legami chimici. L'energia immagazzinata può essere utilizzata in seguito. Quando l'ATP rompe un legame con un gruppo fosfato e diventa ADP , l'energia viene rilasciata. Questa è una reazione esotermica. Lo scambio di ATP-fosfato è un ciclo quasi infinito, che si interrompe solo quando la cellula muore. L'ATP è la principale fonte di energia per la maggior parte delle funzioni cellulari. Ciò include la sintesi di macromolecole. È utilizzato nel DNA e nell'RNA . L'ATP aiuta anche le macromolecole ad attraversare le membrane cellulari. Un adulto umano medio ne produce circa 50 chilogrammi al giorno.<gallery> File:ADP ATP cycle.png|Il ciclo di scarica e ricarica dell'ATP </gallery> == Attività == Laboratorioː [[Biologia per il liceo/Le biomolecole/La saponificazione|fare il sapone]] Laboratorioː [[Biologia per il liceo/Le biomolecole/La saponificazione 2|fare il sapone schiumoso]] Laboratorioː [[Biologia per il liceo/Le biomolecole/Estrazione del DNA|Estrazione del DNA]] k1p9spp9zhungbmt4yho1fe7kess94e 478169 478168 2025-06-27T08:39:40Z AGeremia 10319 /* Monosaccaridi */ 478169 wikitext text/x-wiki {{Biologia per il liceo}} {{avanzamento|100%}} Gli esseri viventi sono formati soprattutto da acqua e biomolecole, e piccole quantità di metalli e sali minerali. == L'acqua == L'acqua è una delle molecole più abbondanti e quella più critica per la vita sulla Terra. L'acqua comprende circa il 60-70 percento del corpo umano. Senza di essa, la vita come la conosciamo semplicemente non esisterebbe. L'acqua allo stato liquido dunque è alla base della vita. La polarità della molecola d'acqua e il conseguente legame idrogeno rendono l'acqua una sostanza unica con proprietà speciali che sono intimamente legate ai processi della vita. La vita si è evoluta originariamente in un ambiente acquoso e la maggior parte della chimica cellulare e del metabolismo di un organismo si verificano all'interno del contenuto acquoso del citoplasma della cellula. Le proprietà speciali dell'acqua sono la sua elevata capacità termica e il calore di vaporizzazione, la sua capacità di dissolvere molecole polari, le sue proprietà coesive e adesive e la sua dissociazione in ioni che porta alla generazione di pH. Comprendere queste caratteristiche dell'acqua aiuta a chiarire la sua importanza nel mantenimento della vita. Per approfondire le proprietà dell'acqua vai alla relativa [[Chimica per il liceo/L'acqua|pagina]] su Chimica per il liceo == Il carbonio == Molte molecole complesse chiamate macromolecole, come proteine, acidi nucleici (RNA e DNA), carboidrati e lipidi compongono le cellule. Le macromolecole (biomolecole) sono un sottoinsieme di '''molecole organiche''' (qualsiasi liquido, solido o gas contenente carbonio) che sono particolarmente importanti per la vita. Il componente fondamentale per tutte queste macromolecole è il '''carbonio'''. L'atomo di carbonio ha proprietà uniche che gli consentono di formare legami covalenti con ben quattro atomi diversi, rendendo questo elemento versatile ideale per fungere da componente strutturale di base, o "spina dorsale", delle macromolecole. I singoli atomi di carbonio hanno un guscio elettronico più esterno incompleto. Con un numero atomico di 6 (sei elettroni e sei protoni), i primi due elettroni riempiono il guscio interno, lasciandone quattro nel secondo guscio. Pertanto, '''gli atomi di carbonio in genere formano quattro legami covalenti abbastanza forti e stabili''' con altri atomi per soddisfare la regola dell'ottetto. La molecola di metano fornisce un esempio: ha la formula chimica CH<sub>4</sub> . Ognuno dei suoi quattro atomi di idrogeno forma un singolo legame covalente con l'atomo di carbonio condividendo una coppia di elettroni. Ciò si traduce in un guscio esterno riempito. Grazie a questi legami stabili, esso forma facilmente strutture lineari, ramificate e cicliche(vedi galleria sotto). Carbonio e idrogeno formano gli idrocarburi (come il metano e il pentano) che assieme a gruppi chimici particolari chiamati gruppi funzionali (che contengono altri tipi di elementi come ossigeno, azoto, fosforo, ecc.) formano le biomolecole come il glucosio.<gallery> File:Methane CH4.png|metano File:Pentane-3D-balls.png|pentano lineare File:Neopentane-3D-balls.png|pentano "ramificato" File:D-glucose-chain-3D-balls.png|Glucosio in forma lineare File:Glucosio galattosio epimeri.jpg|glucosio e galattosio File:Alpha-D-Glucopyranose Molekülbaukasten 9509.JPG|glucosio in forma ciclica File:Rasyslami.jpg|acidi grassi, importanti componenti dei lipidi e delle membrane </gallery> == Legami tra molecole == Nei viventi spesso le piccole molecole biologiche si uniscono tra loro per formare molecole più grandi. Oppure grandi molecole vengono demolite in molecole più piccole. === Condensazione (o disidratazione) === La maggior parte delle macromolecole è composta da singole subunità, o blocchi di costruzione, chiamati '''monomeri''' . I monomeri si combinano tra loro tramite legami covalenti per formare molecole più grandi note come '''polimeri''' . Così facendo, i monomeri rilasciano molecole d'acqua come sottoprodotti. Questo tipo di reazione è '''la sintesi per disidratazione''' , che significa "mettere insieme perdendo acqua". [[File:Condensazione.png|centro|senza_cornice|679x679px|Processo di condensazione (o disidratazione)]] In una reazione di sintesi per disidratazione, l'idrogeno di un monomero si combina con il gruppo idrossilico di un altro monomero, rilasciando una molecola d'acqua. Allo stesso tempo, i monomeri condividono elettroni e formano legami covalenti. Quando si uniscono altri monomeri, questa catena di monomeri ripetuti forma un polimero. Diversi tipi di monomeri possono combinarsi in molte configurazioni, dando origine a un gruppo eterogeneo di macromolecole. Anche un solo tipo di monomero può combinarsi in vari modi per formare diversi polimeri. Ad esempio, i monomeri di glucosio sono i costituenti di amido, glicogeno e cellulosa. === Idrolisi === I polimeri si scompongono in monomeri durante l'idrolisi. Si verifica una reazione chimica quando si inserisce una molecola d'acqua attraverso il legame. Durante queste reazioni, il polimero si scompone in due componenti: una parte guadagna un atomo di idrogeno (H+) e l'altra guadagna una molecola di idrossile (OH–) da una molecola d'acqua divisa. [[File:Idrolisi.png|centro|senza_cornice|644x644px|Processo di idrolisi]] Nella reazione di idrolisi qui, il disaccaride maltosio si scompone per formare due monomeri di glucosio aggiungendo una molecola d'acqua. Si noti che questa reazione è l'inverso della reazione di sintesi. Le reazioni di disidratazione e idrolisi sono catalizzate o "accelerate" da '''enzimi specifici'''; le reazioni di disidratazione comportano la formazione di nuovi legami, che richiedono energia, mentre le reazioni di idrolisi rompono i legami e rilasciano energia. Queste reazioni sono simili per la maggior parte delle macromolecole, ma ogni reazione di monomero e polimero è specifica per la sua classe. Ad esempio, gli enzimi catalitici nell'apparato digerente idrolizzano o scompongono il cibo che ingeriamo in molecole più piccole. Ciò consente alle cellule del nostro corpo di assorbire facilmente i nutrienti nell'intestino. Un enzima specifico scompone ogni macromolecola. Ad esempio, amilasi, saccarasi, lattasi o maltasi scompongono i carboidrati. Enzimi chiamati proteasi, come pepsina e peptidasi, e acido cloridrico scompongono le proteine. Le lipasi scompongono i lipidi. Queste macromolecole scomposte forniscono energia per le attività cellulari. == Le biomolecole == '''Le macromolecole biologiche o biomolecole''' sono molecole di grandi dimensioni, necessarie per la vita, che sono costruite da molecole organiche più piccole. Esistono quattro principali classi di macromolecole biologiche: '''carboidrati''', '''lipidi''', '''proteine''' ​​e '''acidi nucleici'''. Queste categorie verranno trattate in apposite pagine. Ognuna è un componente cellulare importante e svolge una vasta gamma di funzioni. Insieme, queste molecole costituiscono la maggior parte della massa secca di una cellula (ricorda che l'acqua costituisce la maggior parte della sua massa completa). Le macromolecole biologiche sono organiche, il che significa che contengono carbonio e sono legate all'idrogeno e possono contenere ossigeno, azoto e altri elementi minori. == Carboidrati == {{avanzamento|100%}}La maggior parte delle persone ha familiarità con i carboidrati, un tipo di macromolecola, soprattutto quando si tratta di ciò che mangiamo. Per perdere peso, alcuni individui aderiscono a diete "low-carb". Gli atleti, al contrario, spesso "caricano di carboidrati" prima di competizioni importanti per assicurarsi di avere abbastanza energia per competere ad alto livello. I carboidrati sono, infatti, una parte essenziale della nostra dieta. Cereali, frutta e verdura sono tutte fonti naturali di carboidrati che forniscono energia al corpo, in particolare attraverso il glucosio, uno zucchero semplice che è un componente dell'amido e un ingrediente in molti alimenti di base. I carboidrati hanno anche altre funzioni importanti negli esseri umani, negli animali e nelle piante. Essi svolgono principalmente due funzioni: * funzione energetica e riserva di energia (glucosio, amido, glicogeno) * funzione strutturale, di sostegno e di rivestimento cellulare (cellulosa, chitina) <gallery> File:Grayson running the 4x100.jpg|Funzione energetica File:Gerstenkorrels Hordeum vulgare.jpg|Funzione di riserva energetica (amido, nei semi delle piante, con cui si fa la farina) File:Проводящий пучок Pteridium aquilinum.JPG|Funzione di sostegno/strutturale (cellulosa, nelle pareti delle cellule vegetali) File:Vespa crabro germana with prey Richard Bartz.jpg|Funzione strutturale (chitina, nell'esoscheletro degli insetti e nei funghi) </gallery> La loro formula di struttura generale è C<sub>n</sub>H<sub>2n</sub>O<sub>n</sub>, dove n varia a seconda della molecola. Infatti il termine ''carbo''-''idrato'' indica che mediamente per ogni carbonio è come se ci fosse una molecola d'acqua. === Strutture molecolari === La formula stechiometrica (CH<sub>2</sub>O)''<sub>n</sub>'' , dove ''n'' è il numero di atomi di carbonio nella molecola, rappresenta '''i carboidrati''' . In altre parole, il rapporto tra carbonio, idrogeno e ossigeno è 1:2:1 nelle molecole di carboidrati. Questa formula spiega anche l'origine del termine "carboidrati": i componenti sono carbonio ("carbo") e i componenti di acqua (da qui, "idrato"). Gli scienziati classificano i carboidrati in tre sottotipi: monosaccaridi, disaccaridi e polisaccaridi. === Monosaccaridi === '''I monosaccaridi''' (mono- = "uno"; sacchar- = "dolce") sono zuccheri semplici, il più comune dei quali è il glucosio. Nei monosaccaridi, il numero di atomi di carbonio varia solitamente da tre a sette. La maggior parte dei nomi dei monosaccaridi termina con il suffisso -osio. Se lo zucchero ha un gruppo aldeidico (il gruppo funzionale con la struttura R-CHO), è un aldoso, e se ha un gruppo chetonico (il gruppo funzionale con la struttura RC(=O)R'), è un chetoso. A seconda del numero di atomi di carbonio nello zucchero, possono essere triosi (tre atomi di carbonio), pentosi (cinque atomi di carbonio) e/o esosi (sei atomi di carbonio). La Figura sotto illustra i monosaccaridi. [[File:Monosaccaridi_-_struttura.png|centro|senza_cornice|662x662px|Monosaccaridi - struttura]] Gli scienziati classificano i monosaccaridi in base alla posizione del loro gruppo carbonilico e al numero di atomi di carbonio nella catena principale. Gli aldosi hanno un gruppo carbonilico (indicato in verde) alla fine della catena di atomi di carbonio, mentre i chetosi hanno un gruppo carbonilico al centro della catena di atomi di carbonio. I triosi, i pentosi e gli esosi hanno rispettivamente catene principali a tre, cinque e sei atomi di carbonio. La formula chimica del glucosio è C<sub>6</sub>H<sub>12</sub>O<sub>6</sub> . Negli esseri umani, il glucosio è un'importante fonte di energia. Durante la respirazione cellulare, l'energia viene rilasciata dal glucosio e quell'energia aiuta a produrre adenosina trifosfato (ATP). Le piante sintetizzano il glucosio usando anidride carbonica e acqua e il glucosio a sua volta fornisce il fabbisogno energetico della pianta. Gli esseri umani e altri animali che si nutrono di piante spesso ottengono il glucosio dall'amido catabolizzato (decomposizione cellulare di molecole più grandi). [[File:Glucosio-galattosio-fruttosio.png|sinistra|miniatura|531x531px|'''Esercizio''': Glucosio, galattosio e fruttosio sono tutti esosi. Sono isomeri strutturali, ovvero hanno la stessa formula chimica (C<sub>6</sub>H<sub>12</sub>O<sub>6</sub>) ma una diversa disposizione degli atomi. Che tipo di zuccheri sono: aldosi o chetosi?]] Il galattosio (parte del lattosio, o zucchero del latte) e il fruttosio (presente nel saccarosio, nella frutta) sono altri monosaccaridi comuni. Sebbene glucosio, galattosio e fruttosio abbiano tutti la stessa formula chimica C<sub>6</sub>H<sub>12</sub>O<sub>6</sub>, differiscono strutturalmente e chimicamente (e sono isomeri) a causa della diversa disposizione dei gruppi funzionali attorno al carbonio asimmetrico. Tutti questi monosaccaridi hanno più di un carbonio asimmetrico ( Figura accanto). Glucosio, galattosio e fruttosio sono monosaccaridi isomerici (esosi), ovvero hanno la stessa formula chimica ma strutture leggermente diverse. Glucosio e galattosio sono aldosi e il fruttosio è un chetoso. I monosaccaridi possono esistere come una catena lineare o come molecole a forma di anello. In soluzioni acquose sono solitamente in forma di anello ( Figura 3.6 ). Il glucosio in forma di anello può avere due diverse disposizioni del gruppo idrossilico (OH) attorno al carbonio anomerico (carbonio 1 che diventa asimmetrico nel processo di formazione dell'anello). Se il gruppo idrossilico è al di sotto del numero di carbonio 1 nello zucchero, è in posizione alfa ( ''α'' ), e se è al di sopra del piano, è in posizione beta ( ''β'' ). I monosaccaridi a cinque e sei atomi di carbonio esistono in equilibrio tra forme lineari e ad anello. Quando si forma l'anello, la catena laterale su cui si chiude si blocca in una posizione ''α'' o ''β'' (vedi la seconda immagine della galleria qui sotto). Anche il fruttosio e il ribosio formano anelli (vedi disegno sotto), sebbene formino anelli a cinque elementi al contrario dell'anello a sei elementi del glucosio.<gallery> File:Ribosio e fruttosio.png|Ribosio e fruttosio nella forma ciclica File:Conversione struttura lineare e ciclica.png|Conversione tra la struttura lineare e ciclica File:Alpha-D-Glucopyranose.svg|alfa-glucosio File:DL-Glucose.svg|Il glucosio D è quello presente in natura File:Fructose Keilstrich-Fischer.svg|Diversi modi di rappresentare il fruttosio File:D-Fructose Keilstrich.svg|D-fruttosio File:Alpha-d-fructose.svg|alfa-D-fruttosio File:Glucose 2.jpg|Glucosio in tavolette File:Table fructose.JPG|Fruttosio </gallery> === Disaccaridi === '''I disaccaridi''' (di- = "due") si formano quando due monosaccaridi subiscono una reazione di disidratazione (o una reazione di condensazione o sintesi di disidratazione). Durante questo processo, il gruppo idrossilico di un monosaccaride si combina con l'idrogeno di un altro monosaccaride, rilasciando una molecola d'acqua e formando un legame covalente. Un legame covalente si forma tra una molecola di carboidrato e un'altra molecola (in questo caso, tra due monosaccaridi). Gli scienziati chiamano questo '''legame glicosidico''' ( Figura sotto ). I legami glicosidici (o legami glicosidici) possono essere di tipo alfa o beta. Un legame alfa si forma quando il gruppo OH sul carbonio-1 del primo glucosio è al di sotto del piano dell'anello e un legame beta si forma quando il gruppo OH sul carbonio-1 è al di sopra del piano dell'anello. [[File:Disaccaridi_-_formazione_legame_glicosidico.png|centro|senza_cornice|573x573px|Disaccaridi - formazione legame glicosidico]] Il saccarosio (''sucrose'' in inglese) si forma quando un monomero di glucosio e un monomero di fruttosio si uniscono in una reazione di disidratazione per formare un legame glicosidico. Nel processo, si perde una molecola d'acqua. Per convenzione, gli atomi di carbonio in un monosaccaride sono numerati a partire dal carbonio terminale più vicino al gruppo carbonilico. Nel saccarosio, si forma un legame glicosidico tra il carbonio 1 nel glucosio e il carbonio 2 nel fruttosio. [[File:Disaccaridi_esempi.png|miniatura|549x549px|I disaccaridi più comuni includono il maltosio (zucchero dei cereali), il lattosio (zucchero del latte) e il saccarosio (zucchero da tavola)|centro]] I disaccaridi comuni includono lattosio, maltosio e saccarosio (Figura sopra). Il lattosio è un disaccaride costituito dai monomeri glucosio e galattosio. È naturalmente presente nel latte. Il maltosio, o zucchero di malto, è un disaccaride formato da una reazione di disidratazione tra due molecole di glucosio. Il disaccaride più comune è il saccarosio, o zucchero da tavola, che è composto da monomeri di glucosio e fruttosio.<gallery> File:Saccharose2.svg|Saccarosio File:Sucre_blanc_cassonade_complet_rapadura.jpg|Dall'alto a sinistra, in senso orario: zucchero di canna bianco raffinato, non raffinato, marrone e non lavorato. File:Beta-isomaltose.svg|Maltosio File:Maltose_syrup.jpg|Sciroppo di malto File:Lactose_Haworth.svg|Lattosio File:Milk_glass.jpg|Un bicchiere di latte </gallery> === Polisaccaridi === Una lunga catena di monosaccaridi legati da legami glicosidici è un '''polisaccaride''' (poli- = "molti"). La catena può essere ramificata o non ramificata e può contenere diversi tipi di monosaccaridi. Il peso molecolare può essere di 100.000 dalton o più a seconda del numero di monomeri uniti. Amido, glicogeno, cellulosa e chitina sono esempi primari di polisaccaridi. Le piante immagazzinano gli zuccheri sotto forma di amido. Nelle piante, una miscela di amilosio e amilopectina (entrambi polimeri di glucosio) comprende questi zuccheri. Le piante sono in grado di sintetizzare il glucosio e immagazzinano il glucosio in eccesso, oltre al loro immediato fabbisogno energetico, come amido in diverse parti della pianta, tra cui radici e semi. L'amido nei semi fornisce cibo all'embrione mentre germina e può anche fungere da fonte di cibo per esseri umani e animali. Gli enzimi scompongono l'amido che gli esseri umani consumano. Ad esempio, un'amilasi presente nella saliva catalizza o scompone questo amido in molecole più piccole, come maltosio e glucosio. Le cellule possono quindi assorbire il glucosio. '''L'amido''' di glucosio comprende monomeri che sono uniti da legami glicosidici ''α'' 1-4 o ''α'' 1-6. I numeri 1-4 e 1-6 si riferiscono al numero di atomi di carbonio dei due residui che si sono uniti per formare il legame. Come illustrato nella Figura sotto , le catene monomeriche di glucosio non ramificate (solo legami ''α'' 1-4) formano l'amido; mentre l'amilopectina è un polisaccaride ramificato ( legami ''α'' 1-6 nei punti di ramificazione). [[File:Polisaccaridi_-_amilosio_e_amilopectina.png|centro|miniatura|990x990px|Amilosio e amilopectina sono due diverse forme di amido. Le catene monomeriche di glucosio non ramificate comprendono amilosio tramite legami glicosidici ''α 1-4. Le catene monomeriche di glucosio ramificate comprendono amilopectina tramite legami glicosidici α'' 1-4 e ''α'' 1-6. A causa del modo in cui le subunità sono unite, le catene di glucosio hanno una struttura elicoidale. Il glicogeno (non mostrato) ha una struttura simile all'amilopectina ma è più altamente ramificato]] '''Il glicogeno''' è la forma di riserva del glucosio negli esseri umani e in altri vertebrati ed è composto da monomeri di glucosio. Il glicogeno è l'equivalente animale dell'amido ed è una molecola altamente ramificata solitamente immagazzinata nel fegato e nelle cellule muscolari. Ogni volta che i livelli di glucosio nel sangue diminuiscono, il glicogeno si scompone per rilasciare glucosio in un processo che gli scienziati chiamano glicogenolisi. '''La cellulosa''' è il biopolimero naturale più abbondante. La cellulosa è composta principalmente dalla parete cellulare di una pianta. Questa fornisce il supporto strutturale della cellula. Il legno e la carta sono per lo più cellulosici in natura. I monomeri di glucosio comprendono la cellulosa che i legami glicosidici ''β 1-4 collegano ('' Figura sotto ). [[File:Cellulosa_-_struttura.png|centro|miniatura|737x737px|La cellulosa è un composto organico composto da catene lineari di centinaia o migliaia di molecole di glucosio collegate. I monomeri di glucosio formano legami idrogeno, tenendo saldamente unite le catene una accanto all'altra e formando forti microfibrille. Questa rigidità è un'importante componente strutturale delle pareti cellulari presenti nelle piante.]] Come mostra la figura, ogni altro monomero di glucosio nella cellulosa è capovolto e i monomeri sono impacchettati strettamente come lunghe catene estese. Ciò conferisce alla cellulosa la sua rigidità e l'elevata resistenza alla trazione, che è così importante per le cellule vegetali. Mentre gli enzimi digestivi umani non possono scomporre il legame ''β'' 1-4, gli erbivori come mucche, koala e bufali sono in grado, con l'aiuto della flora specializzata nel loro stomaco, di digerire materiale vegetale ricco di cellulosa e di utilizzarlo come fonte di cibo. In alcuni di questi animali, alcune specie di batteri e protisti risiedono nel rumine (parte dell'apparato digerente dell'erbivoro) e secernono l'enzima cellulasi. L'appendice degli animali al pascolo contiene anche batteri che digeriscono la cellulosa, conferendole un ruolo importante nell'apparato digerente dei ruminanti. Le cellulasi possono scomporre la cellulosa in monomeri di glucosio che gli animali utilizzano come fonte di energia. Le termiti sono in grado di scomporre la cellulosa anche grazie alla presenza nel loro corpo di altri organismi che secernono cellulasi. I carboidrati svolgono varie funzioni in diversi animali. Gli artropodi (insetti, crostacei e altri) hanno uno scheletro esterno, l'esoscheletro, che protegge le parti interne del loro corpo. Questo esoscheletro è costituito dalla macromolecola biologica '''chitina''' , che è un polisaccaride contenente azoto. È costituito da unità ripetute di N-acetil- ''β'' -d-glucosamina, che sono uno zucchero modificato. La chitina è anche un componente principale delle pareti cellulari fungine. I funghi non sono né animali né piante e formano un regno a sé stante nel dominio Eukarya.<gallery> File:Amylose2.svg|Struttura dell'amido amilosio File:Amylopektin Haworth.svg|Amilopectina, caratterizzata da una struttura più ramificata File:Cornstarch mixed with water.jpg|Amido in polvere File:Wheat, rye, triticale montage.jpg|L'amido è la riserva di glucosio per le piante File:Glycogen structure.jpg|Struttura altamente ramificata del glicogeno; si accumula nel fegato e nei muscoli come riserva di glucosio negli animali File:Cellulose-Ibeta-from-xtal-2002-3D-balls.png|Cellulosa File:Cellulose structure.jpg|struttura della cellulosa File:Cellulose strand.svg|Filamenti di cellulosa, sono evidenziati i legami idrogeno (tratteggiati) all'interno e tra le molecole di cellulosa. File:Cellulose polymer.jpg|legami a idrogeno (inter e intramolecolari) nella cellulosa File:Bryophyte Leaf Cells.jpg|La cellulosa viene sintetizzata per fare la parete delle cellule vegetali File:Cotton boll nearly ready for harvest.jpg|Il cotone è fatto di cellulosa File:Promeneur en jeans.jpg|Jeans e t-shirt sono fatti di cotone File:Chitin.svg|La chitina ha la stessa formula della cellulosa, con l'aggiunta del gruppo N-acetile File:Copris lunaris. MHNT.jpg|L'esoscheletro degli insetti è fatto di chitina File:Fly Agaric mushroom 04.jpg|Le pareti cellulari dei funghi sono fatte di chitina </gallery> === Benefici dei carboidrati === I carboidrati fanno bene? Alcune persone credono che i carboidrati facciano male e che dovrebbero evitarli. Alcune diete proibiscono completamente il consumo di carboidrati, sostenendo che una dieta a basso contenuto di carboidrati aiuta le persone a perdere peso più velocemente. Tuttavia, i carboidrati sono stati una parte importante della dieta umana per migliaia di anni. Reperti di antiche civiltà mostrano la presenza di grano, riso e mais nelle aree di stoccaggio dei nostri antenati. Come parte di una dieta ben bilanciata, dovremmo integrare i carboidrati con proteine, vitamine e grassi. In termini di calorie, un grammo di carboidrati fornisce 4,3 Kcal. Per fare un confronto, i grassi forniscono 9 Kcal/g, un rapporto meno desiderabile. I carboidrati contengono elementi solubili e insolubili. La parte insolubile, la fibra, è per lo più cellulosa. La fibra ha molti usi. Favorisce il movimento intestinale regolare aggiungendo massa e regola il tasso di consumo di glucosio nel sangue. La fibra aiuta anche a rimuovere il colesterolo in eccesso dal corpo. La fibra si lega al colesterolo nell'intestino tenue, quindi si attacca al colesterolo e impedisce alle particelle di colesterolo di entrare nel flusso sanguigno. Il colesterolo quindi esce dal corpo attraverso le feci. Le diete ricche di fibre hanno anche un ruolo protettivo nel ridurre l'insorgenza del cancro al colon. Inoltre, un pasto contenente cereali integrali e verdure dà una sensazione di pienezza. Come fonte immediata di energia, il glucosio si scompone durante il processo di respirazione cellulare, che produce ATP, la valuta energetica della cellula. Senza consumare carboidrati, riduciamo la disponibilità di “energia istantanea”. Eliminare i carboidrati dalla dieta può essere dunque dannoso se non si viene seguiti da un professionista. == Lipidi == [[File:River Otter (Lontra canadensis).jpg|miniatura|I lipidi idrofobici nella pelliccia dei mammiferi acquatici, come questa lontra di fiume, li proteggono da acqua e freddo.]] '''I lipidi''' includono un gruppo eterogeneo di composti che sono in gran parte di natura non polare. Questo perché sono idrocarburi che includono principalmente legami carbonio-carbonio o carbonio-idrogeno non polari. Le molecole non polari sono idrofobiche ("temono l'acqua") o insolubili in acqua. I lipidi svolgono molte funzioni diverse in una cellula. Le cellule immagazzinano energia per un uso a lungo termine sotto forma di grassi. I lipidi forniscono anche isolamento dall'ambiente per piante e animali. Ad esempio, aiutano a mantenere asciutti uccelli e mammiferi acquatici quando formano uno strato protettivo su pelliccia o piume a causa della loro natura idrofobica idrorepellente. I lipidi sono anche i mattoni di molti ormoni e sono un importante costituente di tutte le membrane cellulari. I lipidi includono grassi, oli, cere, fosfolipidi e steroidi. === Grassi e oli === Una molecola di grasso è composta da due componenti principali: glicerolo e acidi grassi. Il glicerolo è un composto organico (alcol) con tre atomi di carbonio, cinque idrogeni e tre gruppi idrossilici (OH). Gli acidi grassi hanno una lunga catena di idrocarburi a cui è attaccato un gruppo carbossilico, da cui il nome "acido grasso". Il numero di atomi di carbonio nell'acido grasso può variare da 4 a 36. I più comuni sono quelli contenenti 12-18 atomi di carbonio. In una molecola di grasso, gli acidi grassi si legano a ciascuno dei tre atomi di carbonio della molecola di glicerolo con un legame estereo attraverso un atomo di ossigeno ( Figura 3.13 ). [[File:Il_glicerolo_unito_a_tre_acidi_grassi_forma_un_trigliceride.png|centro|miniatura|766x766px|L'unione di tre acidi grassi a una struttura portante di glicerolo in una reazione di disidratazione forma il triacilglicerolo. Nel processo vengono rilasciate tre molecole d'acqua.]] Durante la formazione di questo legame estereo, vengono rilasciate tre molecole d'acqua. I tre acidi grassi nel triacilglicerolo possono essere simili o dissimili. Chiamiamo anche grassi '''triacilgliceroli''' o '''trigliceridi''' a causa della loro struttura chimica. Alcuni acidi grassi hanno nomi comuni che specificano la loro origine. Ad esempio, l'acido palmitico, un '''acido grasso saturo''' , è derivato dalla palma. L'acido arachidico è derivato da ''Arachis hypogea,'' il nome scientifico delle arachidi. Gli acidi grassi possono essere saturi o insaturi. In una catena di acidi grassi, se ci sono solo legami singoli tra atomi di carbonio adiacenti nella catena idrocarburica, l'acido grasso è saturo. Gli acidi grassi saturi sono saturi di idrogeno. In altre parole, il numero di atomi di idrogeno attaccati allo scheletro di carbonio è massimizzato. L'acido stearico è un esempio di acido grasso saturo ( vedi figura ). [[File:Acidi_grassi_saturi_e_insaturi.png|centro|miniatura|639x639px|Acidi grassi saturi e insaturi. L'acido stearico (sopra) è un comune acido grasso saturo. L'acido oleico (sotto) è un comune acido grasso insaturo.]] Quando la catena idrocarburica contiene un doppio legame, l'acido grasso è '''insaturo''' . L'acido oleico è un esempio di acido grasso insaturo ( vedi figura). La maggior parte dei grassi insaturi sono liquidi a temperatura ambiente. Li chiamiamo oli. Se c'è un doppio legame nella molecola, allora è un grasso monoinsaturo (ad esempio, olio d'oliva), e se c'è più di un doppio legame, allora è un grasso polinsaturo (ad esempio, olio di canola). Quando un acido grasso non ha doppi legami, è un acido grasso saturo perché non è possibile aggiungere altro idrogeno agli atomi di carbonio della catena. Un grasso può contenere acidi grassi simili o diversi legati al glicerolo. Gli acidi grassi lunghi e dritti con legami singoli generalmente si compattano strettamente e sono solidi a temperatura ambiente. I grassi animali con acido stearico e acido palmitico (comuni nella carne) e il grasso con acido butirrico (comune nel burro) sono esempi di grassi saturi. I mammiferi immagazzinano i grassi in cellule specializzate, o adipociti, dove i globuli di grasso occupano la maggior parte del volume della cellula. Le piante immagazzinano grassi o oli in molti semi e li usano come fonte di energia durante lo sviluppo delle piantine. I grassi o gli oli insaturi sono solitamente di origine vegetale e contengono acidi grassi insaturi ''cis . Cis'' e ''trans'' indicano la configurazione della molecola attorno al doppio legame. Se gli idrogeni sono presenti sullo stesso piano, è un grasso cis. Se gli atomi di idrogeno sono su due piani diversi, è un '''grasso trans''' . Il doppio legame ''cis'' provoca una curvatura o un "attorcigliamento" che impedisce agli acidi grassi di compattarsi strettamente, mantenendoli liquidi a temperatura ambiente ( Figura sotto ). Olio d'oliva, olio di mais, olio di canola e olio di fegato di merluzzo sono esempi di grassi insaturi. I grassi insaturi aiutano ad abbassare i livelli di colesterolo nel sangue; mentre i grassi saturi potrebbero contribuire alla formazione di placche nelle arterie. [[File:Acidi_grassi_saturi_e_insaturi_-_struttura.png|centro|miniatura|629x629px|Gli acidi grassi saturi hanno catene idrocarburiche collegate solo da legami singoli. Gli acidi grassi insaturi hanno uno o più doppi legami. Ogni doppio legame può essere in configurazione ''cis'' o ''trans'' . Nella configurazione ''cis'' , entrambi gli idrogeni sono sullo stesso lato della catena idrocarburica. Nella configurazione ''trans'' , gli idrogeni sono su lati opposti. Un doppio legame ''cis'' provoca una piega nella catena]] === Grassi trans === L'industria alimentare idrogena artificialmente gli oli per renderli semisolidi e di una consistenza desiderabile per molti prodotti alimentari trasformati. In parole povere, l'idrogeno gassoso viene fatto gorgogliare attraverso gli oli per solidificarli. Durante questo processo di idrogenazione, i doppi legami della conformazione ''cis'' nella catena idrocarburica possono convertirsi in doppi legami nella conformazione ''trans .'' La margarina, alcuni tipi di burro di arachidi e lo strutto sono esempi di grassi trans idrogenati artificialmente. Studi recenti hanno dimostrato che un aumento dei grassi trans nella dieta umana può portare a livelli più elevati di lipoproteine ​​a bassa densità (LDL), o colesterolo "cattivo", che a sua volta può portare alla deposizione di placca nelle arterie, con conseguente malattia cardiaca. Molti ristoranti fast food hanno recentemente vietato l'uso di grassi trans e le etichette alimentari sono tenute a indicare il contenuto di grassi trans. === Acidi grassi omega === [[File:Acido_grasso_omega.png|miniatura|405x405px|L'acido alfa-linolenico è un esempio di acido grasso omega-3. Ha tre doppi legami ''cis'' e, di conseguenza, una forma curva. Per chiarezza, il diagramma non mostra i carboni. Ogni carbonio legato singolarmente ha due idrogeni associati, che il diagramma non mostra.]] Gli acidi grassi essenziali sono quelli di cui il corpo umano ha bisogno ma che non sintetizza. Di conseguenza, devono essere integrati tramite l'ingestione tramite la dieta. Gli acidi grassi '''Omega''' -3 (come quelli nella Figura accanto) rientrano in questa categoria e sono uno dei soli due noti per gli esseri umani (l'altro è l'acido grasso Omega-6). Questi sono acidi grassi polinsaturi e sono Omega-3 perché un doppio legame collega il terzo carbonio dall'estremità della catena idrocarburica al carbonio adiacente. Il carbonio più lontano dal gruppo carbossilico è numerato come carbonio omega ( ''ω'' ) e se il doppio legame è tra il terzo e il quarto carbonio da quell'estremità, è un acido grasso omega-3. Nutrizionalmente importanti perché il corpo non li produce, gli acidi grassi omega-3 includono l'acido alfa-linoleico (ALA), l'acido eicosapentaenoico (EPA) e l'acido docosaesaenoico (DHA), tutti polinsaturi. Salmone, trota e tonno sono buone fonti di acidi grassi omega-3. La ricerca indica che gli acidi grassi omega-3 riducono il rischio di morte improvvisa per infarto, abbassano i trigliceridi nel sangue, diminuiscono la pressione sanguigna e prevengono la trombosi inibendo la coagulazione del sangue. Riducono anche l'infiammazione e possono aiutare ad abbassare il rischio di alcuni tumori negli animali. Come i carboidrati, i grassi hanno ricevuto una pubblicità negativa considerevole. È vero che mangiare troppi cibi fritti e altri cibi "grassi" porta ad aumentare di peso. Tuttavia, i grassi hanno funzioni importanti. Molte vitamine sono liposolubili e i grassi servono come forma di riserva a lungo termine di acidi grassi: una fonte di energia. Forniscono anche isolamento per il corpo. Pertanto, dovremmo consumare grassi "sani" in quantità moderate su base regolare. === Cere === [[File:Waterproof leafs - Foglie idrorepellenti.jpg|miniatura|Le foglie sono idrorepellenti grazie alle cere]] '''La cera''' ricopre le piume di alcuni uccelli acquatici e la superficie delle foglie di alcune piante. Grazie alla natura idrofobica delle cere, esse impediscono all'acqua di attaccarsi alla superficie ( Figura accanto). Le lunghe catene di acidi grassi esterificate in alcoli a catena lunga comprendono le cere. === Fosfolipidi === '''I fosfolipidi''' sono i principali costituenti della membrana plasmatica che compongono lo strato più esterno delle cellule. Come i grassi, sono composti da catene di acidi grassi attaccate a uno scheletro di glicerolo o sfingosina. Tuttavia, invece di tre acidi grassi attaccati come nei trigliceridi, ci sono due acidi grassi che formano il diacilglicerolo e un gruppo fosfato modificato occupa il terzo atomo di carbonio dello scheletro di glicerolo ( Figura sotto). Un gruppo fosfato da solo attaccato a un diacilglicerolo non si qualifica come fosfolipide. È il fosfatidato (diacilglicerolo 3-fosfato), il precursore dei fosfolipidi. Un alcol modifica il gruppo fosfato. La fosfatidilcolina e la fosfatidilserina sono due importanti fosfolipidi che si trovano nelle membrane plasmatiche. [[File:Struttura_dei_fosfolipidi.png|centro|miniatura|815x815px|Un fosfolipide è una molecola con due acidi grassi e un gruppo fosfato modificato attaccato a uno scheletro di glicerolo. L'aggiunta di un gruppo chimico carico o polare può modificare il fosfato]] Un fosfolipide è una molecola anfipatica, ovvero ha una parte idrofobica e una idrofila. Le catene di acidi grassi sono idrofobiche e non possono interagire con l'acqua; mentre il gruppo contenente fosfato è idrofilo e interagisce con l'acqua ( Figura accanto). [[File:Struttura_della_membrana_cellulare.png|miniatura|Struttura della membrana cellulare]] Il doppio strato fosfolipidico è il componente principale di tutte le membrane cellulari. I gruppi di testa idrofilici dei fosfolipidi sono rivolti verso la soluzione acquosa. Le code idrofobiche sono sequestrate al centro del doppio strato. La testa è la parte idrofila, e la coda contiene gli acidi grassi idrofobici. In una membrana, un doppio strato di fosfolipidi forma la matrice della struttura, le code degli acidi grassi dei fosfolipidi sono rivolte verso l'interno, lontano dall'acqua; mentre il gruppo fosfato è rivolto verso l'esterno, lato acquoso. I fosfolipidi sono responsabili della natura dinamica della membrana plasmatica. Se una goccia di fosfolipidi viene messa in acqua, forma spontaneamente una struttura che gli scienziati chiamano micella, dove le teste idrofile dei fosfati sono rivolte verso l'esterno e gli acidi grassi sono rivolti verso l'interno della struttura.[[File:Struttura_degli_steroidi.png|miniatura|Struttura degli steroidi. Quattro anelli idrocarburici fusi comprendono steroidi come il colesterolo e il cortisolo]] === Steroidi === A differenza dei fosfolipidi e dei grassi di cui abbiamo parlato prima, '''gli steroidi''' hanno una struttura ad anello fuso. Sebbene non assomiglino agli altri lipidi, gli scienziati li raggruppano con loro perché sono anche idrofobici e insolubili in acqua. Tutti gli steroidi hanno quattro anelli di carbonio collegati e molti di loro, come il colesterolo, hanno una coda corta ( Figura accanto). Molti steroidi hanno anche il gruppo funzionale –OH, che li colloca nella classificazione degli alcolici (steroli). Il colesterolo è lo steroide più comune. Il fegato sintetizza il colesterolo ed è il precursore di molti ormoni steroidei come il testosterone e l'estradiolo, che le gonadi e le ghiandole endocrine secernono. È anche il precursore della vitamina D. Il colesterolo è anche il precursore dei sali biliari, che aiutano a emulsionare i grassi e il loro successivo assorbimento da parte delle cellule. Sebbene i profani parlino spesso negativamente del colesterolo, è necessario per il corretto funzionamento del corpo. Gli steroli (colesterolo nelle cellule animali, fitosterolo nelle piante) sono componenti della membrana plasmatica delle cellule e si trovano all'interno del doppio strato fosfolipidico. == Proteine == '''Le proteine''' ​​sono una delle molecole organiche più abbondanti nei sistemi viventi e hanno la gamma di funzioni più diversificata di tutte le macromolecole. Le proteine ​​possono essere strutturali, regolatrici, contrattili o protettive. Possono servire per il trasporto, l'immagazzinamento o le membrane; oppure possono essere tossine o enzimi. Ogni cellula in un sistema vivente può contenere migliaia di proteine, ciascuna con una funzione unica. Le loro strutture, come le loro funzioni, variano notevolmente. Sono tutte, tuttavia, polimeri di amminoacidi disposti in una sequenza lineare. In genere non hanno funzioni energetiche (se l'organismo ha a disposizione carboidrati e lipidi). === Tipi e funzioni delle proteine === '''Gli enzimi''', prodotti dalle cellule viventi, sono catalizzatori nelle reazioni biochimiche (come la digestione) e sono solitamente proteine ​​complesse o coniugate. Ogni enzima è specifico per il substrato (un reagente che si lega a un enzima) su cui agisce. L'enzima può aiutare nelle reazioni di degradazione, riarrangiamento o sintesi. Chiamiamo gli enzimi che degradano i loro substrati enzimi catabolici. Quelli che costruiscono molecole più complesse dai loro substrati sono enzimi anabolici e gli enzimi che influenzano la velocità di reazione sono enzimi catalitici. Nota che tutti gli enzimi aumentano la velocità di reazione e, pertanto, sono catalizzatori organici. Un esempio di enzima è l'amilasi salivare, che idrolizza il suo substrato amilosio, un componente dell'amido. '''Gli ormoni''' sono molecole di segnalazione chimica, solitamente piccole proteine ​​o steroidi, secrete dalle cellule endocrine che agiscono per controllare o regolare specifici processi fisiologici, tra cui crescita, sviluppo, metabolismo e riproduzione. Ad esempio, l'insulina è un ormone proteico che aiuta a regolare il livello di glucosio nel sangue. La Tabella sotto elenca i principali tipi e funzioni delle proteine. Tipi e funzioni delle proteine {| class="wikitable" !Tipo !Esempi !Funzioni |- |Enzimi digestivi |Amilasi, lipasi, pepsina, tripsina |Aiutano nel cibo catabolizzando i nutrienti in unità monomeriche |- |Trasporto |Emoglobina, albumina |Trasportano sostanze nel sangue o nella linfa in tutto il corpo |- |Strutturale |Actina, tubulina, cheratina |Costruire diverse strutture, come il citoscheletro |- |Ormoni |Insulina, tiroxina |Coordinare l'attività dei diversi sistemi corporei |- |Difesa |Immunoglobuline |Proteggere il corpo da agenti patogeni estranei |- |Contrattile |Actina, miosina |Effetto contrazione muscolare |- |Riserva |Proteine ​​di riserva dei legumi, albume d'uovo (albumina) |Fornire nutrimento nello sviluppo precoce dell'embrione e della piantina |} Le proteine ​​hanno forme e pesi molecolari diversi. Alcune proteine ​​hanno forma globulare, mentre altre sono di natura fibrosa. Ad esempio, l'emoglobina è una proteina globulare, ma il collagene, presente nella nostra pelle, è una proteina fibrosa. La forma della proteina è fondamentale per la sua funzione e molti tipi diversi di legami chimici mantengono questa forma. Cambiamenti di temperatura, pH ed esposizione a sostanze chimiche possono portare a cambiamenti permanenti nella forma della proteina, con conseguente perdita di funzione o '''denaturazione''' . Diverse disposizioni degli stessi 20 tipi di amminoacidi comprendono tutte le proteine. Due nuovi amminoacidi rari sono stati scoperti di recente (selenocisteina e pirrolisina) e altre nuove scoperte potrebbero essere aggiunte all'elenco. === Aminoacidi === '''Gli amminoacidi''' sono i monomeri che compongono le proteine. Ogni amminoacido ha la stessa struttura fondamentale, che consiste in un atomo di carbonio centrale, o carbonio alfa ( ''α'' ), legato a un gruppo amminico (NH<sub>2</sub> ), un gruppo carbossilico (COOH) e a un atomo di idrogeno. Ogni amminoacido ha anche un altro atomo o gruppo di atomi legato all'atomo centrale noto come gruppo R ( Figura sotto). [[File:Struttura_generale_di_un_amminoacido.png|centro|miniatura|605x605px|Struttura generale di un amminoacido. Gli amminoacidi hanno un carbonio centrale asimmetrico a cui sono legati un gruppo amminico, un gruppo carbossilico, un atomo di idrogeno e una catena laterale (gruppo R).]] Si usa il nome "amminoacido" perché questi acidi contengono sia il gruppo amminico che il gruppo carbossilico-acido nella loro struttura di base. Come abbiamo detto, ci sono 20 amminoacidi comuni presenti nelle proteine. Nove di questi sono amminoacidi essenziali negli esseri umani perché il corpo umano non può produrli e li otteniamo dalla nostra dieta. Per ogni amminoacido, il gruppo R (o catena laterale) è diverso. Esistono 20 amminoacidi comuni comunemente presenti nelle proteine, ognuno con un diverso gruppo R (gruppo variante) che ne determina la natura chimica [[File:Tipi_di_amminoacidi.png|centro|miniatura|835x835px|Quali categorie di amminoacidi ti aspetteresti di trovare sulla superficie di una proteina solubile e quali ti aspetteresti di trovare all'interno? Quale distribuzione di amminoacidi ti aspetteresti di trovare in una proteina incorporata in un doppio strato lipidico?]] La natura chimica della catena laterale determina la natura dell'amminoacido (ovvero, se è acido, basico, polare o apolare). Ad esempio, l'amminoacido glicina ha un atomo di idrogeno come gruppo R. Amminoacidi come valina, metionina e alanina sono di natura apolare o idrofobica, mentre amminoacidi come serina, treonina e cisteina sono polari e hanno catene laterali idrofile. Le catene laterali di lisina e arginina sono caricate positivamente e quindi questi amminoacidi sono anche amminoacidi basici. La prolina ha un gruppo R che è legato al gruppo amminico, formando una struttura ad anello. La prolina è un'eccezione alla struttura standard dell'amminoacido poiché il suo gruppo amminico non è separato dalla catena laterale. Una singola lettera maiuscola o un'abbreviazione di tre lettere rappresentano gli amminoacidi. Ad esempio, la lettera V o il simbolo di tre lettere val rappresentano la valina. Proprio come alcuni acidi grassi sono essenziali per una dieta, anche alcuni amminoacidi sono necessari. Questi amminoacidi essenziali negli esseri umani includono isoleucina, leucina e cisteina. Gli amminoacidi essenziali si riferiscono a quelli necessari per costruire proteine ​​nel corpo, ma non a quelli che il corpo produce. Quali amminoacidi siano essenziali varia da organismo a organismo. La sequenza e il numero di amminoacidi determinano in ultima analisi la forma, la dimensione e la funzione della proteina. Un legame covalente, o '''legame peptidico''' , si lega a ciascun amminoacido, che si forma tramite una reazione di disidratazione. Il gruppo carbossilico di un amminoacido e il gruppo amminico dell'amminoacido in arrivo si combinano, rilasciando una molecola d'acqua. Il legame risultante è il legame peptidico. [[File:Legame_peptidico_-_struttura.png|centro|miniatura|621x621px|La formazione del legame peptidico è una reazione di sintesi per disidratazione. Il gruppo carbossilico di un amminoacido è legato al gruppo amminico dell'amminoacido in arrivo. Nel processo, rilascia una molecola d'acqua.]] I prodotti che tali legami formano sono peptidi. Man mano che più amminoacidi si uniscono a questa catena in crescita, la catena risultante è un polipeptide. Ogni polipeptide ha un gruppo amminico libero a un'estremità. Questa estremità è chiamata terminale N, o terminale amminico, e l'altra estremità ha un gruppo carbossilico libero, chiamato anche terminale C o carbossilico. Mentre i termini polipeptide e proteina sono talvolta usati in modo intercambiabile, un polipeptide è tecnicamente un polimero di amminoacidi, mentre il termine proteina è usato per un polipeptide o polipeptidi che si sono combinati insieme, spesso hanno gruppi prostetici non peptidici legati, hanno una forma distinta e hanno una funzione unica. Dopo la sintesi proteica (traduzione), la maggior parte delle proteine ​​viene modificata. Queste sono note come modifiche post-traduzionali. Possono subire scissione, fosforilazione o possono richiedere l'aggiunta di altri gruppi chimici. Solo dopo queste modifiche la proteina è completamente funzionale. [[File:Cytochrome c.png|miniatura|Citocromo C]] === Il significato evolutivo del citocromo c === Il citocromo c è un componente importante della catena di trasporto degli elettroni, una parte della respirazione cellulare, e si trova normalmente nell'organello cellulare, il mitocondrio. Questa proteina ha un gruppo prostetico eme, e lo ione centrale dell'eme si riduce e si ossida alternativamente durante il trasferimento degli elettroni. Poiché il ruolo di questa proteina essenziale nella produzione di energia cellulare è cruciale, è cambiata molto poco nel corso di milioni di anni. Il sequenziamento delle proteine ​​ha dimostrato che esiste una notevole quantità di omologia di sequenza di amminoacidi del citocromo c tra specie diverse. In altre parole, possiamo valutare la parentela evolutiva misurando le somiglianze o le differenze tra le sequenze di DNA o proteine ​​di varie specie. Gli scienziati hanno determinato che il citocromo c umano contiene 104 amminoacidi. Per ogni molecola di citocromo c di organismi diversi che gli scienziati hanno sequenziato fino ad oggi, 37 di questi amminoacidi appaiono nella stessa posizione in tutti i campioni di citocromo c. Ciò indica che potrebbe esserci stato un antenato comune. Confrontando le sequenze proteiche umane e di scimpanzé, gli scienziati non hanno trovato una differenza di sequenza. Quando i ricercatori hanno confrontato le sequenze umane e di ''Macaco'' ''rhesus'', l'unica differenza era in un amminoacido. In un altro confronto, il sequenziamento da umano a lievito mostra una differenza nella 44<sup>a</sup> posizione. === Struttura proteica === Come abbiamo discusso in precedenza, la forma di una proteina è fondamentale per la sua funzione. Ad esempio, un enzima può legarsi a un substrato specifico in un sito attivo. Se questo sito attivo viene alterato a causa di cambiamenti locali o cambiamenti nella struttura proteica complessiva, l'enzima potrebbe non essere in grado di legarsi al substrato. Per capire come la proteina ottiene la sua forma o conformazione finale, dobbiamo comprendere i quattro livelli della struttura proteica: primaria, secondaria, terziaria e quaternaria. === Struttura primaria === La sequenza unica degli amminoacidi in una catena polipeptidica è la sua '''struttura primaria''' . Ad esempio, l'ormone pancreatico insulina ha due catene polipeptidiche, A e B, e sono collegate tra loro da legami disolfuro. L'amminoacido N terminale della catena A è la glicina; mentre l'amminoacido C terminale è l'asparagina. Le sequenze di amminoacidi nelle catene A e B sono uniche per l'insulina. [[File:Proteine_-_struttura_primaria.png|centro|miniatura|747x747px|Proteine - struttura primaria]] '''Figura sopra.''' L'insulina sierica bovina è un ormone proteico composto da due catene peptidiche, A (lunga 21 aminoacidi) e B (lunga 30 aminoacidi). In ogni catena, le abbreviazioni di tre lettere che rappresentano i nomi degli aminoacidi nell'ordine in cui sono presenti indicano la struttura primaria. L'aminoacido cisteina (cys) ha un gruppo solfidrilico (SH) come catena laterale. Due gruppi solfidrilici possono reagire in presenza di ossigeno per formare un legame disolfuro (SS). Due legami disolfuro collegano le catene A e B insieme e un terzo aiuta la catena A a piegarsi nella forma corretta. Nota che tutti i legami disolfuro hanno la stessa lunghezza, ma li abbiamo disegnati in dimensioni diverse per chiarezza. Il gene che codifica la proteina determina in ultima analisi la sequenza unica per ogni proteina. Un cambiamento nella sequenza nucleotidica della regione codificante del gene può portare all'aggiunta di un diverso amminoacido alla catena polipeptidica in crescita, causando un cambiamento nella struttura e nella funzione della proteina. Nell'anemia falciforme, la catena ''β'' dell'emoglobina (una piccola porzione della quale mostriamo nella Figura 3.26 ) ha una singola sostituzione di amminoacido, causando un cambiamento nella struttura e nella funzione della proteina. Nello specifico, la valina nella catena ''β'' sostituisce l'amminoacido glutammico. Ciò che è più notevole da considerare è che una molecola di emoglobina è composta da due catene alfa e due beta che sono ciascuna composta da circa 150 amminoacidi. La molecola, quindi, ha circa 600 amminoacidi. La differenza strutturale tra una molecola di emoglobina normale e una molecola di anemia falciforme, che riduce drasticamente l'aspettativa di vita, è un singolo amminoacido dei 600. Ciò che è ancora più notevole è che tre nucleotidi codificano ciascuno quei 600 amminoacidi e un singolo cambiamento di base (mutazione puntiforme), 1 su 1800 basi, causa la mutazione. [[File:Proteine_-_livelli_strutturali.png|centro|miniatura|870x870px|<small>A causa di questo cambiamento di un amminoacido nella catena, le molecole di emoglobina formano lunghe fibre che distorcono i globuli rossi biconcavi, o a forma di disco, e fanno sì che assumano una forma a mezzaluna o "a falce", che ostruisce i vasi sanguigni (Figura 3.27). La catena beta (β) dell'emoglobina è lunga 147 amminoacidi, ma una singola sostituzione di un amminoacido nella sequenza primaria porta a cambiamenti nelle strutture secondarie, terziarie e quaternarie e all'anemia falciforme. Nell'emoglobina normale, l'amminoacido in posizione sei è il glutammato. Nell'emoglobina falciforme il glutammato è sostituito dalla valina. (credito: Rao, A., Tag, A. Ryan, K. e Fletcher, S. Department of Biology, Texas A&M University)</small>]] [[File:Sickle cells.jpg|miniatura|277x277px|<small>In questo striscio di sangue, visualizzato con un ingrandimento di 535x utilizzando la microscopia in campo chiaro, le cellule falciformi hanno una forma a mezzaluna, mentre le cellule normali hanno una forma a disco</small>]] A causa di questo cambiamento di un amminoacido nella catena, le molecole di emoglobina formano lunghe fibre che distorcono i globuli rossi biconcavi, o a forma di disco, e fanno sì che assumano una forma a mezzaluna o "a falce", che ostruisce i vasi sanguigni ( Figura sopra). Ciò può portare a una miriade di gravi problemi di salute come mancanza di respiro, vertigini, mal di testa e dolori addominali per coloro che sono affetti da questa malattia. William Warrick Cardozo ha dimostrato che l'anemia falciforme è una malattia ereditaria, il che significa che la differenza nella regione di codifica del gene specifico viene trasmessa dai genitori ai figli. Come imparerai nell'unità di genetica, l'eredità di tali tratti è determinata da una combinazione di geni di entrambi i genitori e queste piccolissime differenze possono avere impatti significativi sugli organismi. Esempio di rappresentazione di una struttura primaria della proteina C-FLIP (un inibitore cellulare). Ogni lettera rappresenta un tipo di amminoacido. La proteina c-FLIP è costituita da tre catene di aminoacidi: {| class="wikitable" |Stringa A |0-KEQRLKEQLGAQQEPVKKSIQESEAFLPQSIPEERYKMKSKPLGICLIIDCIGNETELLRDTFTSLGYEV 70-QKFLHLSMHGISQILGQFACMPEHRDYDSFVCVLVSRGGSQSVYGVDQTHSGLPLHHIRRMFMGDSCPYL 140-AGKPKMFFIQNYVVSEGQLENSSLLEVDGPAMKNVEFKAQKRGLCTVHREADFFWSLCTADMSLLEQSHS 210-SPSLYLQCLSQKLRQERKRPLLDHIELDHYELNGYMYDWNSRVSAKEKYYVWLQHTLRKKLILSYT |- |Catena B |0-SESQTLDKVYQMKSKPRGYCLIINNHNFAKAREKVPKLHSIRDRNGTHLDAGALTTTFEELHFEIKPHDD 70-CTVEQIYEILKIYQLMDHSNMDCFICCILSHGDKGIIYGTDGQEAPIYELTSQFTGLKCPSLAGKPKVFF 140-IQACQGDNYQKGIPVETASEEQPYLEMALSSPQTRYIPDEADFLLGMATVNNCVSYRNPAEGTWYIQSLC 210-QSLRERCPRGDDILTILTEVNYEVSNKDDKKNMGKQMPQPTFTLRKKLVFPSDVEHHHHHH |- |Stringa di C |0-AIETX |} === Struttura secondaria === Il ripiegamento locale del polipeptide in alcune regioni dà origine alla '''struttura secondaria''' della proteina. Le più comuni sono le strutture '''''a α'' -elica''' e '''''a β'' -foglio pieghettato (''' Figura sotto). Entrambe le strutture sono tenute in forma da legami a idrogeno. I legami a idrogeno si formano tra l'atomo di ossigeno nel gruppo carbonilico in un amminoacido e un altro amminoacido che si trova quattro amminoacidi più avanti lungo la catena. [[File:Proteine_-_struttura_secondaria.png|centro|miniatura|715x715px|L' ''α'' -elica e il foglietto ''β'' -pieghettato sono strutture proteiche secondarie formate quando si formano legami idrogeno tra l'ossigeno carbonilico e l'idrogeno amminico nello scheletro peptidico. Alcuni amminoacidi hanno una propensione a formare un'α-elica mentre altri favoriscono la formazione di foglietti β-pieghettati. Nero = carbonio, Bianco = idrogeno, Blu = azoto e Rosso = ossigeno. Credito: Rao, A., Ryan, K. Fletcher, S. e Tag, A. Department of Biology, Texas A&M University.]] Ogni giro elicoidale in un'elica alfa ha 3,6 residui di amminoacidi. I gruppi R del polipeptide (i gruppi varianti) sporgono dalla catena ''α'' -elica. Nel foglietto ''β'' -pieghettato, i legami idrogeno tra gli atomi sullo scheletro della catena polipeptidica formano le "pieghe". I gruppi R sono attaccati ai carboni e si estendono sopra e sotto le pieghe della piega. I segmenti pieghettati si allineano parallelamente o antiparalleli tra loro e si formano legami idrogeno tra l'atomo di idrogeno parzialmente positivo nel gruppo amminico e l'atomo di ossigeno parzialmente negativo nel gruppo carbonilico dello scheletro peptidico. Le strutture ''α'' -elica e ''β-'' pieghettato sono presenti nella maggior parte delle proteine ​​globulari e fibrose e svolgono un importante ruolo strutturale. === Struttura terziaria === La struttura tridimensionale unica del polipeptide è la sua '''struttura terziaria''' ( Figura sotto). Questa struttura è in parte dovuta alle interazioni chimiche che agiscono sulla catena polipeptidica. Principalmente, le interazioni tra i gruppi R creano la complessa struttura terziaria tridimensionale della proteina. La natura dei gruppi R negli amminoacidi coinvolti può contrastare la formazione dei legami idrogeno che abbiamo descritto per le strutture secondarie standard. Ad esempio, i gruppi R con cariche uguali si respingono e quelli con cariche diverse si attraggono (legami ionici). Quando avviene il ripiegamento proteico, i gruppi R idrofobici degli amminoacidi non polari si trovano all'interno della proteina; mentre i gruppi R idrofili si trovano all'esterno. Gli scienziati chiamano anche i primi tipi di interazione interazioni idrofobiche. L'interazione tra le catene laterali della cisteina forma legami disolfuro in presenza di ossigeno, l'unico legame covalente che si forma durante il ripiegamento proteico. [[File:Proteine_-_struttura_terziaria.png|centro|miniatura|732x732px|Una varietà di interazioni chimiche determina la struttura terziaria delle proteine. Queste includono interazioni idrofobiche, legami ionici, legami idrogeno e legami disolfuro]] Tutte queste interazioni, deboli e forti, determinano la forma tridimensionale finale della proteina. Quando una proteina perde la sua forma tridimensionale, potrebbe non essere più funzionale. === Struttura quaternaria === In natura, alcune proteine ​​si formano da diversi polipeptidi, o subunità, e l'interazione di queste subunità forma la '''struttura quaternaria''' . Le interazioni deboli tra le subunità aiutano a stabilizzare la struttura complessiva. Ad esempio, l'insulina (una proteina globulare) ha una combinazione di legami idrogeno e disolfuro che la fanno aggregare principalmente in una forma sferica. L'insulina inizia come un singolo polipeptide e perde alcune sequenze interne in presenza di modificazioni post-traduzionali dopo aver formato i legami disolfuro che tengono insieme le catene rimanenti. La seta (una proteina fibrosa), tuttavia, ha una struttura a foglio ''β'' -pieghettato che è il risultato del legame idrogeno tra diverse catene. [[File:Proteine_-_struttura_quaternaria.png|centro|miniatura|957x957px|Osserva i quattro livelli di struttura proteica in queste illustrazioni. Credito: Rao, A. Ryan, K. e Tag, A. Department of Biology, Texas A&M University.]] La figura sopra illustra i quattro livelli della struttura proteica (primario, secondario, terziario e quaternario). === Denaturazione e ripiegamento delle proteine === Ogni proteina ha la sua sequenza e forma uniche che le interazioni chimiche tengono insieme. Se la proteina è soggetta a cambiamenti di temperatura, pH o esposizione a sostanze chimiche, la struttura proteica può cambiare, perdendo la sua forma senza perdere la sua sequenza primaria in quella che gli scienziati chiamano denaturazione. La denaturazione è spesso reversibile perché la struttura primaria del polipeptide è conservata nel processo se l'agente denaturante viene rimosso, consentendo alla proteina di riprendere la sua funzione. A volte la denaturazione è irreversibile, portando alla perdita di funzione. Un esempio di denaturazione proteica irreversibile è la frittura di un uovo. La proteina albumina nell'albume liquido si denatura quando viene messa in una padella calda. Non tutte le proteine ​​si denaturano ad alte temperature. Ad esempio, i batteri che sopravvivono nelle sorgenti termali hanno proteine ​​che funzionano a temperature prossime all'ebollizione. Anche lo stomaco è molto acido, ha un pH basso e denatura le proteine ​​come parte del processo di digestione; tuttavia, gli enzimi digestivi dello stomaco mantengono la loro attività in queste condizioni. Il ripiegamento delle proteine ​​è fondamentale per la sua funzione. In origine, gli scienziati pensavano che le proteine ​​stesse fossero responsabili del processo di ripiegamento. Solo di recente i ricercatori hanno scoperto che spesso ricevono assistenza nel processo di ripiegamento da aiutanti proteici, o '''chaperoni''' (o chaperonine) che si associano alla proteina bersaglio durante il processo di ripiegamento. Agiscono impedendo l'aggregazione dei polipeptidi che compongono la struttura proteica completa e si dissociano dalla proteina una volta che la proteina bersaglio è ripiegata.<gallery> File:Protein primary structure.svg|Struttura primaria di una proteina File:Protein structure (full)-en.svg|I 4 livelli strutturali delle proteine. In questo caso si tratta della proteina PCNA che è di supporto alla DNA polimerasi. File:Beta sheet bonding antiparallel-color.svg|Diagramma schematico del legame idrogeno antiparallelo del foglietto beta della proteina File:Beta sheet bonding parallel-color.svg|Diagramma schematico del legame idrogeno parallelo del foglietto beta della proteina File:Anthrax toxin protein key motif.svg|Le strutture beta foglietto vengono schematizzate come delle fasce con la punta a freccia File:1GZX Haemoglobin.png|Le strutture ad alfa elica vengono schematizzate come dei "riccioli" File:Tertiary Structure of a Protein.svg|Legami presenti nella struttura terziaria File:C-FLIPl2.png|La proteina C-FLIP, un esempio di proteina quaternaria File:GIC centros activos Lowq.gif|La proteina C-FLIP (inibitore cellulare) File:GIF 2 medQ.gif|vista 3d del complesso proteico c-FLIP con il centro attivo contrassegnato in giallo. File:Glucokinase-1GLK.png|Struttura della proteina terziaria glucokinasi (un enzima) </gallery> == Gli acidi nucleici == '''Gli acidi nucleici''' sono le macromolecole più importanti per la continuità della vita. Portano il progetto genetico della cellula e le istruzioni per il suo funzionamento. === DNA e RNA === I due principali tipi di acidi nucleici sono '''l'acido desossiribonucleico (DNA)''' e '''l'acido ribonucleico (RNA)''' . Il DNA è il materiale genetico di tutti gli organismi viventi, dai batteri unicellulari ai mammiferi multicellulari. Si trova nel nucleo degli eucarioti e negli organelli, nei cloroplasti e nei mitocondri. Nei procarioti, il DNA non è racchiuso in un involucro membranoso. L'intero contenuto genetico della cellula è il suo genoma, e lo studio dei genomi è la genomica. Nelle cellule eucariotiche, ma non nei procarioti, il DNA forma un complesso con le proteine ​​istoniche per formare la cromatina, la sostanza dei cromosomi eucariotici. Un cromosoma può contenere decine di migliaia di geni. Molti geni contengono le informazioni per creare prodotti proteici. Altri geni codificano per prodotti di RNA. Il DNA controlla tutte le attività cellulari attivando o disattivando i geni. L'altro tipo di acido nucleico, l'RNA, è principalmente coinvolto nella sintesi proteica. Le molecole di DNA non lasciano mai il nucleo, ma utilizzano un intermediario per comunicare con il resto della cellula. Questo intermediario è l' '''RNA messaggero (mRNA)''' . Altri tipi di RNA, come rRNA, tRNA e microRNA, sono coinvolti nella sintesi proteica e nella sua regolazione. [[File:Basi_azotate_e_nucletide.png|centro|miniatura|901x901px|<small>Un nucleotide è formato da tre componenti: una base azotata, uno zucchero pentoso e uno o più gruppi fosfato. I residui di carbonio nel pentoso sono numerati da 1′ a 5′ (il numero primo distingue questi residui da quelli nella base, che sono numerati senza usare una notazione prima). La base è attaccata alla posizione 1′ del ribosio e il fosfato è attaccato alla posizione 5′. Quando si forma un polinucleotide, il fosfato 5′ del nucleotide in arrivo si attacca al gruppo idrossilico 3′ alla fine della catena in crescita. Due tipi di pentoso sono nei nucleotidi, il desossiribosio (presente nel DNA) e il ribosio (presente nell'RNA). Il desossiribosio è simile nella struttura al ribosio, ma ha un H invece di un OH nella posizione 2′. Possiamo dividere le basi in due categorie: purine e pirimidine. Le purine hanno una struttura ad anello doppio, mentre le pirimidine hanno un anello singolo</small>]] Il DNA e l'RNA sono composti da monomeri che gli scienziati chiamano '''nucleotidi''' . I nucleotidi si combinano tra loro per formare un '''polinucleotide''' , DNA o RNA. Ogni nucleotide è composto da tre componenti: una base azotata, uno zucchero pentoso (a cinque atomi di carbonio) e un gruppo fosfato. Ogni base azotata in un nucleotide è legata a una molecola di zucchero, che è legata a uno o più gruppi fosfato. Le basi azotate, componenti importanti dei nucleotidi, sono molecole organiche e sono così chiamate perché contengono carbonio e azoto. Sono basi perché contengono un gruppo amminico che ha il potenziale di legare un idrogeno in più, e quindi diminuire la concentrazione di ioni idrogeno nel suo ambiente, rendendolo più basico. Ogni nucleotide nel DNA contiene una delle quattro possibili basi azotate: adenina (A), guanina (G), citosina (C) e timina (T). Gli scienziati classificano l'adenina e la guanina come '''purine''' . La struttura primaria della purina è costituita da due anelli carbonio-azoto. Gli scienziati classificano la citosina, la timina e l'uracile come '''pirimidine''' che hanno un singolo anello carbonio-azoto come struttura primaria. Ognuno di questi anelli base carbonio-azoto ha diversi gruppi funzionali ad esso collegati. In abbreviazione di biologia molecolare, conosciamo le basi azotate tramite i loro simboli A, T, G, C e U. Il DNA contiene A, T, G e C; mentre l'RNA contiene A, U, G e C. Lo zucchero pentoso nel DNA è il desossiribosio, e nell'RNA, lo zucchero è il ribosio. La differenza tra gli zuccheri è la presenza del gruppo idrossile sul secondo carbonio del ribosio e dell'idrogeno sul secondo carbonio del desossiribosio. Gli atomi di carbonio della molecola di zucchero sono numerati come 1′, 2′, 3′, 4′ e 5′ (1′ si legge come "un primo"). Il residuo di fosfato si lega al gruppo idrossile del carbonio 5′ di uno zucchero e al gruppo idrossile del carbonio 3′ dello zucchero del nucleotide successivo, che forma un legame '''fosfodiesterico''' 5′–3′ . Una semplice reazione di disidratazione come gli altri legami che collegano i monomeri nelle macromolecole non forma il legame fosfodiesterico. La sua formazione comporta la rimozione di due gruppi fosfato. Un polinucleotide può avere migliaia di tali legami fosfodiesterici. === Struttura a doppia elica del DNA === Il DNA ha una struttura a doppia elica. Lo zucchero e il fosfato si trovano all'esterno dell'elica, formando la spina dorsale del DNA. Le basi azotate sono impilate all'interno, come una coppia di gradini di una scala. I legami idrogeno legano le coppie tra loro. Ogni coppia di basi nella doppia elica è separata dalla coppia di basi successiva di 0,34 nm. I due filamenti dell'elica corrono in direzioni opposte, il che significa che l'estremità di carbonio 5' di un filamento sarà rivolta verso l'estremità di carbonio 3' del suo filamento corrispondente. (Gli scienziati chiamano questo un orientamento antiparallelo ed è importante per la replicazione del DNA e in molte interazioni degli acidi nucleici.) Sono consentiti solo alcuni tipi di appaiamento di basi. Ad esempio, una certa purina può appaiarsi solo con una certa pirimidina. Ciò significa che A può appaiarsi con T e G può appaiarsi con C, come mostra la Figura sotto. Questa è la regola della complementarietà delle basi. In altre parole, i filamenti di DNA sono complementari tra loro. Se la sequenza di un filamento è AATTGGCC, il filamento complementare avrebbe la sequenza TTAACCGG. Durante la replicazione del DNA, ogni filamento copia se stesso, con conseguente doppia elica del DNA figlio contenente un filamento di DNA parentale e un filamento appena sintetizzato.<gallery> File:DNA chemical structure 2.svg|Struttura del DNA File:DNA simple2 (it).svg|Schema del DNA File:DNA Overview it.png|Lo scheletro fosfatico (indicato dalle linee curve) è all'esterno e le basi sono all'interno. Ogni base di un filamento interagisce tramite legame idrogeno con una base del filamento opposto. File:DNA chemical structure it.svg|DNA, i legami a idrogeno tra i due filamenti </gallery> === RNA === L'acido ribonucleico, o RNA, è principalmente coinvolto nel processo di sintesi proteica sotto la direzione del DNA. L'RNA è solitamente a singolo filamento ed è composto da ribonucleotidi che sono collegati da legami fosfodiesterici. Un ribonucleotide nella catena di RNA contiene ribosio (lo zucchero pentoso), una delle quattro basi azotate (A, U, G e C) e il gruppo fosfato. Esistono quattro tipi principali di RNA: RNA messaggero (mRNA), RNA ribosomiale (rRNA), RNA di trasferimento (tRNA) e microRNA (miRNA). Il primo, l'mRNA, trasporta il messaggio dal DNA, che controlla tutte le attività cellulari in una cellula. Se una cellula richiede la sintesi di una certa proteina, il gene per questo prodotto si "accende" e l'RNA messaggero si sintetizza nel nucleo. La sequenza di basi dell'RNA è complementare alla sequenza codificante del DNA da cui è stata copiata. Tuttavia, nell'RNA, la base T è assente e al suo posto è presente U. Se il filamento di DNA ha una sequenza AATTGCGC, la sequenza dell'RNA complementare è UUAACGCG. Nel citoplasma, l'mRNA interagisce con i ribosomi e altri macchinari cellulari per la sintesi proteica ( vedi disegni nella galleria sotto ).<gallery> File:201904 RNA.svg|Struttura generica del RNA File:Ribonucleotide General.png|Struttura di un generico ribonucleotide File:Ribosome mRNA translation it.svg|L'RNA ha un ruolo importante nella formazione delle proteine (sintesi proteica) File:MRNA-interaction.svg|L'RNA messaggero File:Ribosome shape.png|L'RNA ribosomiale forma, assieme a proteine, la struttura dei ribosomi File:010 large subunit-1FFK.gif|Subunità grande del ribosoma di un archeobatterio. ''In blu le proteine, in giallo e rosa i due RNA'' File:010 small subunit-1FKA.gif|Subunità piccola del ribosoma dell'eubatterio Thermus thermophilus. ''In blu le proteine, in rosa l'RNA'' File:T thermophilus S cerevisiae H sapiens.png|confronto di rRNA di vari organismi File:TRNA-Phe yeast 1ehz.png|L'RNA di trasporto trasporta amminoacidi ai ribosomi File:T-RNA.JPG|Struttura un po' più dettagliata del tRNA File:MiRNA.svg|Il micro-RNA ha una funzione di regolazione </gallery>Un ribosoma ha due parti: una subunità grande (in verde chiaro nella terza figura della galleria) e una subunità piccola (in verde scuro). L'mRNA si infila tra le due subunità. Le molecole di tRNA trasportano il corretto amminoacido da aggiungere alla catena polipeptidica in formazione. L'mRNA viene letto in serie di tre basi note come codoni. Ogni codone codifica per un singolo amminoacido. In questo modo, l'mRNA viene letto e viene prodotto il prodotto proteico. '''L'RNA ribosomiale (rRNA)''' è un costituente principale dei ribosomi su cui si lega l'mRNA. L'rRNA assicura il corretto allineamento dell'mRNA e dei ribosomi. L'rRNA del ribosoma ha anche un'attività enzimatica (peptidil transferasi) e catalizza la formazione del legame peptidico tra due amminoacidi allineati. '''L'RNA di trasferimento (tRNA)''' è uno dei più piccoli dei quattro tipi di RNA, solitamente lungo 70-90 nucleotidi. Trasporta l'amminoacido corretto al sito di sintesi proteica. È l'appaiamento di basi tra tRNA e mRNA che consente all'amminoacido corretto di inserirsi nella catena polipeptidica. I microRNA sono le molecole di RNA più piccole e il loro ruolo comporta la regolazione dell'espressione genica interferendo con l'espressione di determinati messaggi di mRNA. La tabella seguente riassume le caratteristiche del DNA e dell'RNA. Caratteristiche del DNA e dell'RNA {| class="wikitable" ! !Il DNA !RNA |- |Funzione |Trasporta informazioni genetiche |Coinvolto nella sintesi proteica |- |Posizione |Rimane nel nucleo |Lascia il nucleo |- |Struttura |Doppia elica |Solitamente a filamento singolo |- |Zucchero |Deossiribosio |Ribosio |- |Pirimidine |Citosina, '''timina''' |Citosina, '''uracile''' |- |Purine |Adenina, guanina |Adenina, guanina |} Sebbene l'RNA sia a filamento singolo, la maggior parte dei tipi di RNA mostra un esteso appaiamento di basi intramolecolari tra sequenze complementari, creando una struttura tridimensionale prevedibile, essenziale per la loro funzione. Come hai imparato, il flusso di informazioni in un organismo avviene dal DNA all'RNA alle proteine. Il DNA detta la struttura dell'mRNA in un processo che gli scienziati chiamano '''trascrizione''' , e l'RNA detta la struttura della proteina in un processo che gli scienziati chiamano '''traduzione''' . Questo è il dogma centrale della vita, che vale per tutti gli organismi; tuttavia, si verificano eccezioni alla regola in relazione alle infezioni virali. === L'ATP === Un altro tipo di acido nucleico presente nella cellula è l'ATP. [[File:Adenosintriphosphat.svg|centro|senza_cornice|485x485px|Adenosintriphosphat]] '''L'adenosina trifosfato''' ( '''ATP''' ) è una sostanza chimica . Tutti gli esseri viventi producono ATP per immagazzinare energia e trasportarla alle cellule che ne hanno bisogno. Le cellule ricavano tutta la loro energia dall'ATP. Rompono le molecole di ATP, staccando i gruppi fosfati, per utilizzare l'energia immagazzinata. Più duramente lavora una cellula, più ATP ha bisogno. La molecola di ATP è molto versatile: viene utilizzata per molte reazioni chimiche nel corpo. L'energia è immagazzinata nei suoi legami chimici. L'energia immagazzinata può essere utilizzata in seguito. Quando l'ATP rompe un legame con un gruppo fosfato e diventa ADP , l'energia viene rilasciata. Questa è una reazione esotermica. Lo scambio di ATP-fosfato è un ciclo quasi infinito, che si interrompe solo quando la cellula muore. L'ATP è la principale fonte di energia per la maggior parte delle funzioni cellulari. Ciò include la sintesi di macromolecole. È utilizzato nel DNA e nell'RNA . L'ATP aiuta anche le macromolecole ad attraversare le membrane cellulari. Un adulto umano medio ne produce circa 50 chilogrammi al giorno.<gallery> File:ADP ATP cycle.png|Il ciclo di scarica e ricarica dell'ATP </gallery> == Attività == Laboratorioː [[Biologia per il liceo/Le biomolecole/La saponificazione|fare il sapone]] Laboratorioː [[Biologia per il liceo/Le biomolecole/La saponificazione 2|fare il sapone schiumoso]] Laboratorioː [[Biologia per il liceo/Le biomolecole/Estrazione del DNA|Estrazione del DNA]] ps6kjl4848rpa4efqb8jx7yllhk7w07 478170 478169 2025-06-27T08:53:39Z AGeremia 10319 /* Polisaccaridi */ 478170 wikitext text/x-wiki {{Biologia per il liceo}} {{avanzamento|100%}} Gli esseri viventi sono formati soprattutto da acqua e biomolecole, e piccole quantità di metalli e sali minerali. == L'acqua == L'acqua è una delle molecole più abbondanti e quella più critica per la vita sulla Terra. L'acqua comprende circa il 60-70 percento del corpo umano. Senza di essa, la vita come la conosciamo semplicemente non esisterebbe. L'acqua allo stato liquido dunque è alla base della vita. La polarità della molecola d'acqua e il conseguente legame idrogeno rendono l'acqua una sostanza unica con proprietà speciali che sono intimamente legate ai processi della vita. La vita si è evoluta originariamente in un ambiente acquoso e la maggior parte della chimica cellulare e del metabolismo di un organismo si verificano all'interno del contenuto acquoso del citoplasma della cellula. Le proprietà speciali dell'acqua sono la sua elevata capacità termica e il calore di vaporizzazione, la sua capacità di dissolvere molecole polari, le sue proprietà coesive e adesive e la sua dissociazione in ioni che porta alla generazione di pH. Comprendere queste caratteristiche dell'acqua aiuta a chiarire la sua importanza nel mantenimento della vita. Per approfondire le proprietà dell'acqua vai alla relativa [[Chimica per il liceo/L'acqua|pagina]] su Chimica per il liceo == Il carbonio == Molte molecole complesse chiamate macromolecole, come proteine, acidi nucleici (RNA e DNA), carboidrati e lipidi compongono le cellule. Le macromolecole (biomolecole) sono un sottoinsieme di '''molecole organiche''' (qualsiasi liquido, solido o gas contenente carbonio) che sono particolarmente importanti per la vita. Il componente fondamentale per tutte queste macromolecole è il '''carbonio'''. L'atomo di carbonio ha proprietà uniche che gli consentono di formare legami covalenti con ben quattro atomi diversi, rendendo questo elemento versatile ideale per fungere da componente strutturale di base, o "spina dorsale", delle macromolecole. I singoli atomi di carbonio hanno un guscio elettronico più esterno incompleto. Con un numero atomico di 6 (sei elettroni e sei protoni), i primi due elettroni riempiono il guscio interno, lasciandone quattro nel secondo guscio. Pertanto, '''gli atomi di carbonio in genere formano quattro legami covalenti abbastanza forti e stabili''' con altri atomi per soddisfare la regola dell'ottetto. La molecola di metano fornisce un esempio: ha la formula chimica CH<sub>4</sub> . Ognuno dei suoi quattro atomi di idrogeno forma un singolo legame covalente con l'atomo di carbonio condividendo una coppia di elettroni. Ciò si traduce in un guscio esterno riempito. Grazie a questi legami stabili, esso forma facilmente strutture lineari, ramificate e cicliche(vedi galleria sotto). Carbonio e idrogeno formano gli idrocarburi (come il metano e il pentano) che assieme a gruppi chimici particolari chiamati gruppi funzionali (che contengono altri tipi di elementi come ossigeno, azoto, fosforo, ecc.) formano le biomolecole come il glucosio.<gallery> File:Methane CH4.png|metano File:Pentane-3D-balls.png|pentano lineare File:Neopentane-3D-balls.png|pentano "ramificato" File:D-glucose-chain-3D-balls.png|Glucosio in forma lineare File:Glucosio galattosio epimeri.jpg|glucosio e galattosio File:Alpha-D-Glucopyranose Molekülbaukasten 9509.JPG|glucosio in forma ciclica File:Rasyslami.jpg|acidi grassi, importanti componenti dei lipidi e delle membrane </gallery> == Legami tra molecole == Nei viventi spesso le piccole molecole biologiche si uniscono tra loro per formare molecole più grandi. Oppure grandi molecole vengono demolite in molecole più piccole. === Condensazione (o disidratazione) === La maggior parte delle macromolecole è composta da singole subunità, o blocchi di costruzione, chiamati '''monomeri''' . I monomeri si combinano tra loro tramite legami covalenti per formare molecole più grandi note come '''polimeri''' . Così facendo, i monomeri rilasciano molecole d'acqua come sottoprodotti. Questo tipo di reazione è '''la sintesi per disidratazione''' , che significa "mettere insieme perdendo acqua". [[File:Condensazione.png|centro|senza_cornice|679x679px|Processo di condensazione (o disidratazione)]] In una reazione di sintesi per disidratazione, l'idrogeno di un monomero si combina con il gruppo idrossilico di un altro monomero, rilasciando una molecola d'acqua. Allo stesso tempo, i monomeri condividono elettroni e formano legami covalenti. Quando si uniscono altri monomeri, questa catena di monomeri ripetuti forma un polimero. Diversi tipi di monomeri possono combinarsi in molte configurazioni, dando origine a un gruppo eterogeneo di macromolecole. Anche un solo tipo di monomero può combinarsi in vari modi per formare diversi polimeri. Ad esempio, i monomeri di glucosio sono i costituenti di amido, glicogeno e cellulosa. === Idrolisi === I polimeri si scompongono in monomeri durante l'idrolisi. Si verifica una reazione chimica quando si inserisce una molecola d'acqua attraverso il legame. Durante queste reazioni, il polimero si scompone in due componenti: una parte guadagna un atomo di idrogeno (H+) e l'altra guadagna una molecola di idrossile (OH–) da una molecola d'acqua divisa. [[File:Idrolisi.png|centro|senza_cornice|644x644px|Processo di idrolisi]] Nella reazione di idrolisi qui, il disaccaride maltosio si scompone per formare due monomeri di glucosio aggiungendo una molecola d'acqua. Si noti che questa reazione è l'inverso della reazione di sintesi. Le reazioni di disidratazione e idrolisi sono catalizzate o "accelerate" da '''enzimi specifici'''; le reazioni di disidratazione comportano la formazione di nuovi legami, che richiedono energia, mentre le reazioni di idrolisi rompono i legami e rilasciano energia. Queste reazioni sono simili per la maggior parte delle macromolecole, ma ogni reazione di monomero e polimero è specifica per la sua classe. Ad esempio, gli enzimi catalitici nell'apparato digerente idrolizzano o scompongono il cibo che ingeriamo in molecole più piccole. Ciò consente alle cellule del nostro corpo di assorbire facilmente i nutrienti nell'intestino. Un enzima specifico scompone ogni macromolecola. Ad esempio, amilasi, saccarasi, lattasi o maltasi scompongono i carboidrati. Enzimi chiamati proteasi, come pepsina e peptidasi, e acido cloridrico scompongono le proteine. Le lipasi scompongono i lipidi. Queste macromolecole scomposte forniscono energia per le attività cellulari. == Le biomolecole == '''Le macromolecole biologiche o biomolecole''' sono molecole di grandi dimensioni, necessarie per la vita, che sono costruite da molecole organiche più piccole. Esistono quattro principali classi di macromolecole biologiche: '''carboidrati''', '''lipidi''', '''proteine''' ​​e '''acidi nucleici'''. Queste categorie verranno trattate in apposite pagine. Ognuna è un componente cellulare importante e svolge una vasta gamma di funzioni. Insieme, queste molecole costituiscono la maggior parte della massa secca di una cellula (ricorda che l'acqua costituisce la maggior parte della sua massa completa). Le macromolecole biologiche sono organiche, il che significa che contengono carbonio e sono legate all'idrogeno e possono contenere ossigeno, azoto e altri elementi minori. == Carboidrati == {{avanzamento|100%}}La maggior parte delle persone ha familiarità con i carboidrati, un tipo di macromolecola, soprattutto quando si tratta di ciò che mangiamo. Per perdere peso, alcuni individui aderiscono a diete "low-carb". Gli atleti, al contrario, spesso "caricano di carboidrati" prima di competizioni importanti per assicurarsi di avere abbastanza energia per competere ad alto livello. I carboidrati sono, infatti, una parte essenziale della nostra dieta. Cereali, frutta e verdura sono tutte fonti naturali di carboidrati che forniscono energia al corpo, in particolare attraverso il glucosio, uno zucchero semplice che è un componente dell'amido e un ingrediente in molti alimenti di base. I carboidrati hanno anche altre funzioni importanti negli esseri umani, negli animali e nelle piante. Essi svolgono principalmente due funzioni: * funzione energetica e riserva di energia (glucosio, amido, glicogeno) * funzione strutturale, di sostegno e di rivestimento cellulare (cellulosa, chitina) <gallery> File:Grayson running the 4x100.jpg|Funzione energetica File:Gerstenkorrels Hordeum vulgare.jpg|Funzione di riserva energetica (amido, nei semi delle piante, con cui si fa la farina) File:Проводящий пучок Pteridium aquilinum.JPG|Funzione di sostegno/strutturale (cellulosa, nelle pareti delle cellule vegetali) File:Vespa crabro germana with prey Richard Bartz.jpg|Funzione strutturale (chitina, nell'esoscheletro degli insetti e nei funghi) </gallery> La loro formula di struttura generale è C<sub>n</sub>H<sub>2n</sub>O<sub>n</sub>, dove n varia a seconda della molecola. Infatti il termine ''carbo''-''idrato'' indica che mediamente per ogni carbonio è come se ci fosse una molecola d'acqua. === Strutture molecolari === La formula stechiometrica (CH<sub>2</sub>O)''<sub>n</sub>'' , dove ''n'' è il numero di atomi di carbonio nella molecola, rappresenta '''i carboidrati''' . In altre parole, il rapporto tra carbonio, idrogeno e ossigeno è 1:2:1 nelle molecole di carboidrati. Questa formula spiega anche l'origine del termine "carboidrati": i componenti sono carbonio ("carbo") e i componenti di acqua (da qui, "idrato"). Gli scienziati classificano i carboidrati in tre sottotipi: monosaccaridi, disaccaridi e polisaccaridi. === Monosaccaridi === '''I monosaccaridi''' (mono- = "uno"; sacchar- = "dolce") sono zuccheri semplici, il più comune dei quali è il glucosio. Nei monosaccaridi, il numero di atomi di carbonio varia solitamente da tre a sette. La maggior parte dei nomi dei monosaccaridi termina con il suffisso -osio. Se lo zucchero ha un gruppo aldeidico (il gruppo funzionale con la struttura R-CHO), è un aldoso, e se ha un gruppo chetonico (il gruppo funzionale con la struttura RC(=O)R'), è un chetoso. A seconda del numero di atomi di carbonio nello zucchero, possono essere triosi (tre atomi di carbonio), pentosi (cinque atomi di carbonio) e/o esosi (sei atomi di carbonio). La Figura sotto illustra i monosaccaridi. [[File:Monosaccaridi_-_struttura.png|centro|senza_cornice|662x662px|Monosaccaridi - struttura]] Gli scienziati classificano i monosaccaridi in base alla posizione del loro gruppo carbonilico e al numero di atomi di carbonio nella catena principale. Gli aldosi hanno un gruppo carbonilico (indicato in verde) alla fine della catena di atomi di carbonio, mentre i chetosi hanno un gruppo carbonilico al centro della catena di atomi di carbonio. I triosi, i pentosi e gli esosi hanno rispettivamente catene principali a tre, cinque e sei atomi di carbonio. La formula chimica del glucosio è C<sub>6</sub>H<sub>12</sub>O<sub>6</sub> . Negli esseri umani, il glucosio è un'importante fonte di energia. Durante la respirazione cellulare, l'energia viene rilasciata dal glucosio e quell'energia aiuta a produrre adenosina trifosfato (ATP). Le piante sintetizzano il glucosio usando anidride carbonica e acqua e il glucosio a sua volta fornisce il fabbisogno energetico della pianta. Gli esseri umani e altri animali che si nutrono di piante spesso ottengono il glucosio dall'amido catabolizzato (decomposizione cellulare di molecole più grandi). [[File:Glucosio-galattosio-fruttosio.png|sinistra|miniatura|531x531px|'''Esercizio''': Glucosio, galattosio e fruttosio sono tutti esosi. Sono isomeri strutturali, ovvero hanno la stessa formula chimica (C<sub>6</sub>H<sub>12</sub>O<sub>6</sub>) ma una diversa disposizione degli atomi. Che tipo di zuccheri sono: aldosi o chetosi?]] Il galattosio (parte del lattosio, o zucchero del latte) e il fruttosio (presente nel saccarosio, nella frutta) sono altri monosaccaridi comuni. Sebbene glucosio, galattosio e fruttosio abbiano tutti la stessa formula chimica C<sub>6</sub>H<sub>12</sub>O<sub>6</sub>, differiscono strutturalmente e chimicamente (e sono isomeri) a causa della diversa disposizione dei gruppi funzionali attorno al carbonio asimmetrico. Tutti questi monosaccaridi hanno più di un carbonio asimmetrico ( Figura accanto). Glucosio, galattosio e fruttosio sono monosaccaridi isomerici (esosi), ovvero hanno la stessa formula chimica ma strutture leggermente diverse. Glucosio e galattosio sono aldosi e il fruttosio è un chetoso. I monosaccaridi possono esistere come una catena lineare o come molecole a forma di anello. In soluzioni acquose sono solitamente in forma di anello ( Figura 3.6 ). Il glucosio in forma di anello può avere due diverse disposizioni del gruppo idrossilico (OH) attorno al carbonio anomerico (carbonio 1 che diventa asimmetrico nel processo di formazione dell'anello). Se il gruppo idrossilico è al di sotto del numero di carbonio 1 nello zucchero, è in posizione alfa ( ''α'' ), e se è al di sopra del piano, è in posizione beta ( ''β'' ). I monosaccaridi a cinque e sei atomi di carbonio esistono in equilibrio tra forme lineari e ad anello. Quando si forma l'anello, la catena laterale su cui si chiude si blocca in una posizione ''α'' o ''β'' (vedi la seconda immagine della galleria qui sotto). Anche il fruttosio e il ribosio formano anelli (vedi disegno sotto), sebbene formino anelli a cinque elementi al contrario dell'anello a sei elementi del glucosio.<gallery> File:Ribosio e fruttosio.png|Ribosio e fruttosio nella forma ciclica File:Conversione struttura lineare e ciclica.png|Conversione tra la struttura lineare e ciclica File:Alpha-D-Glucopyranose.svg|alfa-glucosio File:DL-Glucose.svg|Il glucosio D è quello presente in natura File:Fructose Keilstrich-Fischer.svg|Diversi modi di rappresentare il fruttosio File:D-Fructose Keilstrich.svg|D-fruttosio File:Alpha-d-fructose.svg|alfa-D-fruttosio File:Glucose 2.jpg|Glucosio in tavolette File:Table fructose.JPG|Fruttosio </gallery> === Disaccaridi === '''I disaccaridi''' (di- = "due") si formano quando due monosaccaridi subiscono una reazione di disidratazione (o una reazione di condensazione o sintesi di disidratazione). Durante questo processo, il gruppo idrossilico di un monosaccaride si combina con l'idrogeno di un altro monosaccaride, rilasciando una molecola d'acqua e formando un legame covalente. Un legame covalente si forma tra una molecola di carboidrato e un'altra molecola (in questo caso, tra due monosaccaridi). Gli scienziati chiamano questo '''legame glicosidico''' ( Figura sotto ). I legami glicosidici (o legami glicosidici) possono essere di tipo alfa o beta. Un legame alfa si forma quando il gruppo OH sul carbonio-1 del primo glucosio è al di sotto del piano dell'anello e un legame beta si forma quando il gruppo OH sul carbonio-1 è al di sopra del piano dell'anello. [[File:Disaccaridi_-_formazione_legame_glicosidico.png|centro|senza_cornice|573x573px|Disaccaridi - formazione legame glicosidico]] Il saccarosio (''sucrose'' in inglese) si forma quando un monomero di glucosio e un monomero di fruttosio si uniscono in una reazione di disidratazione per formare un legame glicosidico. Nel processo, si perde una molecola d'acqua. Per convenzione, gli atomi di carbonio in un monosaccaride sono numerati a partire dal carbonio terminale più vicino al gruppo carbonilico. Nel saccarosio, si forma un legame glicosidico tra il carbonio 1 nel glucosio e il carbonio 2 nel fruttosio. [[File:Disaccaridi_esempi.png|miniatura|549x549px|I disaccaridi più comuni includono il maltosio (zucchero dei cereali), il lattosio (zucchero del latte) e il saccarosio (zucchero da tavola)|centro]] I disaccaridi comuni includono lattosio, maltosio e saccarosio (Figura sopra). Il lattosio è un disaccaride costituito dai monomeri glucosio e galattosio. È naturalmente presente nel latte. Il maltosio, o zucchero di malto, è un disaccaride formato da una reazione di disidratazione tra due molecole di glucosio. Il disaccaride più comune è il saccarosio, o zucchero da tavola, che è composto da monomeri di glucosio e fruttosio.<gallery> File:Saccharose2.svg|Saccarosio File:Sucre_blanc_cassonade_complet_rapadura.jpg|Dall'alto a sinistra, in senso orario: zucchero di canna bianco raffinato, non raffinato, marrone e non lavorato. File:Beta-isomaltose.svg|Maltosio File:Maltose_syrup.jpg|Sciroppo di malto File:Lactose_Haworth.svg|Lattosio File:Milk_glass.jpg|Un bicchiere di latte </gallery> === Polisaccaridi === Una lunga catena di monosaccaridi legati da legami glicosidici è un '''polisaccaride''' (poli- = "molti"). La catena può essere ramificata o non ramificata e può contenere diversi tipi di monosaccaridi. Il peso molecolare può essere di 100.000 dalton o più a seconda del numero di monomeri uniti. Amido, glicogeno, cellulosa e chitina sono esempi primari di polisaccaridi. Le piante immagazzinano gli zuccheri sotto forma di amido. Nelle piante, una miscela di amilosio e amilopectina (entrambi polimeri di glucosio) comprende questi zuccheri. Le piante sono in grado di sintetizzare il glucosio e immagazzinano il glucosio in eccesso, oltre al loro immediato fabbisogno energetico, come amido in diverse parti della pianta, tra cui radici e semi. L'amido nei semi fornisce cibo all'embrione mentre germina e può anche fungere da fonte di cibo per esseri umani e animali. Gli enzimi scompongono l'amido che gli esseri umani consumano. Ad esempio, un'amilasi presente nella saliva catalizza o scompone questo amido in molecole più piccole, come maltosio e glucosio. Le cellule possono quindi assorbire il glucosio. '''L'amido''' di glucosio comprende monomeri che sono uniti da legami glicosidici ''α'' 1-4 o ''α'' 1-6. I numeri 1-4 e 1-6 si riferiscono al numero di atomi di carbonio dei due residui che si sono uniti per formare il legame. Come illustrato nella Figura sotto , le catene monomeriche di glucosio non ramificate (solo legami ''α'' 1-4) formano l'amido; mentre l'amilopectina è un polisaccaride ramificato ( legami ''α'' 1-6 nei punti di ramificazione). [[File:Polisaccaridi_-_amilosio_e_amilopectina.png|centro|miniatura|990x990px|Amilosio e amilopectina sono due diverse forme di amido. Le catene monomeriche di glucosio non ramificate comprendono amilosio tramite legami glicosidici ''α 1-4. Le catene monomeriche di glucosio ramificate comprendono amilopectina tramite legami glicosidici α'' 1-4 e ''α'' 1-6. A causa del modo in cui le subunità sono unite, le catene di glucosio hanno una struttura elicoidale. Il glicogeno (non mostrato) ha una struttura simile all'amilopectina ma è più altamente ramificato]] '''Il glicogeno''' è la forma di riserva del glucosio negli esseri umani e in altri vertebrati ed è composto da monomeri di glucosio. Il glicogeno è l'equivalente animale dell'amido ed è una molecola altamente ramificata solitamente immagazzinata nel fegato e nelle cellule muscolari. Ogni volta che i livelli di glucosio nel sangue diminuiscono, il glicogeno si scompone per rilasciare glucosio in un processo che gli scienziati chiamano glicogenolisi. '''La cellulosa''' è il biopolimero naturale più abbondante. La cellulosa è composta principalmente dalla parete cellulare di una pianta. Questa fornisce il supporto strutturale della cellula. Il legno e la carta sono per lo più cellulosici in natura. I monomeri di glucosio comprendono la cellulosa che i legami glicosidici ''β 1-4 collegano ('' Figura sotto ). [[File:Cellulosa_-_struttura.png|centro|miniatura|737x737px|La cellulosa è un composto organico composto da catene lineari di centinaia o migliaia di molecole di glucosio collegate. I monomeri di glucosio formano legami idrogeno, tenendo saldamente unite le catene una accanto all'altra e formando forti microfibrille. Questa rigidità è un'importante componente strutturale delle pareti cellulari presenti nelle piante.]] Come mostra la figura, ogni altro monomero di glucosio nella cellulosa è capovolto e i monomeri sono impacchettati strettamente come lunghe catene estese. Ciò conferisce alla cellulosa la sua rigidità e l'elevata resistenza alla trazione, che è così importante per le cellule vegetali. Mentre gli enzimi digestivi umani non possono scomporre il legame ''β'' 1-4, gli erbivori come mucche, koala e bufali sono in grado, con l'aiuto della flora specializzata nel loro stomaco, di digerire materiale vegetale ricco di cellulosa e di utilizzarlo come fonte di cibo. In alcuni di questi animali, alcune specie di batteri e protisti risiedono nel rumine (parte dell'apparato digerente dell'erbivoro) e secernono l'enzima cellulasi. L'appendice degli animali al pascolo contiene anche batteri che digeriscono la cellulosa, conferendole un ruolo importante nell'apparato digerente dei ruminanti. Le cellulasi possono scomporre la cellulosa in monomeri di glucosio che gli animali utilizzano come fonte di energia. Le termiti sono in grado di scomporre la cellulosa anche grazie alla presenza nel loro corpo di altri organismi che secernono cellulasi. I carboidrati svolgono varie funzioni in diversi animali. Gli artropodi (insetti, crostacei e altri) hanno uno scheletro esterno, l'esoscheletro, che protegge le parti interne del loro corpo. Questo esoscheletro è costituito dalla macromolecola biologica '''chitina''' , che è un polisaccaride contenente azoto. È costituito da unità ripetute di N-acetil- ''β'' -d-glucosamina, che sono uno zucchero modificato. La chitina è anche un componente principale delle pareti cellulari fungine. I funghi non sono né animali né piante e formano un regno a sé stante nel dominio Eukarya.<gallery> File:Amylose2.svg|Struttura dell'amido amilosio File:Amylopektin Haworth.svg|Amilopectina, caratterizzata da una struttura più ramificata File:Cornstarch mixed with water.jpg|Amido in polvere File:Wheat, rye, triticale montage.jpg|L'amido è la riserva di glucosio per le piante File:Glycogen structure.jpg|Struttura altamente ramificata del glicogeno; si accumula nel fegato e nei muscoli come riserva di glucosio negli animali File:Human Hepar.jpg|Fegato umano File:Cellulose-Ibeta-from-xtal-2002-3D-balls.png|Cellulosa File:Cellulose structure.jpg|struttura della cellulosa File:Cellulose strand.svg|Filamenti di cellulosa, sono evidenziati i legami idrogeno (tratteggiati) all'interno e tra le molecole di cellulosa. File:Cellulose polymer.jpg|legami a idrogeno (inter e intramolecolari) nella cellulosa File:Bryophyte Leaf Cells.jpg|La cellulosa viene sintetizzata per fare la parete delle cellule vegetali File:Taxus wood.jpg|Il legno è fatto da cellulosa lignificata File:Paper 450x450.jpg|Carta File:Cotton boll nearly ready for harvest.jpg|Il cotone è fatto di cellulosa File:Promeneur en jeans.jpg|Jeans e t-shirt sono fatti di cotone File:Chitin.svg|La chitina ha la stessa formula della cellulosa, con l'aggiunta del gruppo N-acetile File:Copris lunaris. MHNT.jpg|L'esoscheletro degli insetti è fatto di chitina File:Fly Agaric mushroom 04.jpg|Le pareti cellulari dei funghi sono fatte di chitina </gallery> === Benefici dei carboidrati === I carboidrati fanno bene? Alcune persone credono che i carboidrati facciano male e che dovrebbero evitarli. Alcune diete proibiscono completamente il consumo di carboidrati, sostenendo che una dieta a basso contenuto di carboidrati aiuta le persone a perdere peso più velocemente. Tuttavia, i carboidrati sono stati una parte importante della dieta umana per migliaia di anni. Reperti di antiche civiltà mostrano la presenza di grano, riso e mais nelle aree di stoccaggio dei nostri antenati. Come parte di una dieta ben bilanciata, dovremmo integrare i carboidrati con proteine, vitamine e grassi. In termini di calorie, un grammo di carboidrati fornisce 4,3 Kcal. Per fare un confronto, i grassi forniscono 9 Kcal/g, un rapporto meno desiderabile. I carboidrati contengono elementi solubili e insolubili. La parte insolubile, la fibra, è per lo più cellulosa. La fibra ha molti usi. Favorisce il movimento intestinale regolare aggiungendo massa e regola il tasso di consumo di glucosio nel sangue. La fibra aiuta anche a rimuovere il colesterolo in eccesso dal corpo. La fibra si lega al colesterolo nell'intestino tenue, quindi si attacca al colesterolo e impedisce alle particelle di colesterolo di entrare nel flusso sanguigno. Il colesterolo quindi esce dal corpo attraverso le feci. Le diete ricche di fibre hanno anche un ruolo protettivo nel ridurre l'insorgenza del cancro al colon. Inoltre, un pasto contenente cereali integrali e verdure dà una sensazione di pienezza. Come fonte immediata di energia, il glucosio si scompone durante il processo di respirazione cellulare, che produce ATP, la valuta energetica della cellula. Senza consumare carboidrati, riduciamo la disponibilità di “energia istantanea”. Eliminare i carboidrati dalla dieta può essere dunque dannoso se non si viene seguiti da un professionista. == Lipidi == [[File:River Otter (Lontra canadensis).jpg|miniatura|I lipidi idrofobici nella pelliccia dei mammiferi acquatici, come questa lontra di fiume, li proteggono da acqua e freddo.]] '''I lipidi''' includono un gruppo eterogeneo di composti che sono in gran parte di natura non polare. Questo perché sono idrocarburi che includono principalmente legami carbonio-carbonio o carbonio-idrogeno non polari. Le molecole non polari sono idrofobiche ("temono l'acqua") o insolubili in acqua. I lipidi svolgono molte funzioni diverse in una cellula. Le cellule immagazzinano energia per un uso a lungo termine sotto forma di grassi. I lipidi forniscono anche isolamento dall'ambiente per piante e animali. Ad esempio, aiutano a mantenere asciutti uccelli e mammiferi acquatici quando formano uno strato protettivo su pelliccia o piume a causa della loro natura idrofobica idrorepellente. I lipidi sono anche i mattoni di molti ormoni e sono un importante costituente di tutte le membrane cellulari. I lipidi includono grassi, oli, cere, fosfolipidi e steroidi. === Grassi e oli === Una molecola di grasso è composta da due componenti principali: glicerolo e acidi grassi. Il glicerolo è un composto organico (alcol) con tre atomi di carbonio, cinque idrogeni e tre gruppi idrossilici (OH). Gli acidi grassi hanno una lunga catena di idrocarburi a cui è attaccato un gruppo carbossilico, da cui il nome "acido grasso". Il numero di atomi di carbonio nell'acido grasso può variare da 4 a 36. I più comuni sono quelli contenenti 12-18 atomi di carbonio. In una molecola di grasso, gli acidi grassi si legano a ciascuno dei tre atomi di carbonio della molecola di glicerolo con un legame estereo attraverso un atomo di ossigeno ( Figura 3.13 ). [[File:Il_glicerolo_unito_a_tre_acidi_grassi_forma_un_trigliceride.png|centro|miniatura|766x766px|L'unione di tre acidi grassi a una struttura portante di glicerolo in una reazione di disidratazione forma il triacilglicerolo. Nel processo vengono rilasciate tre molecole d'acqua.]] Durante la formazione di questo legame estereo, vengono rilasciate tre molecole d'acqua. I tre acidi grassi nel triacilglicerolo possono essere simili o dissimili. Chiamiamo anche grassi '''triacilgliceroli''' o '''trigliceridi''' a causa della loro struttura chimica. Alcuni acidi grassi hanno nomi comuni che specificano la loro origine. Ad esempio, l'acido palmitico, un '''acido grasso saturo''' , è derivato dalla palma. L'acido arachidico è derivato da ''Arachis hypogea,'' il nome scientifico delle arachidi. Gli acidi grassi possono essere saturi o insaturi. In una catena di acidi grassi, se ci sono solo legami singoli tra atomi di carbonio adiacenti nella catena idrocarburica, l'acido grasso è saturo. Gli acidi grassi saturi sono saturi di idrogeno. In altre parole, il numero di atomi di idrogeno attaccati allo scheletro di carbonio è massimizzato. L'acido stearico è un esempio di acido grasso saturo ( vedi figura ). [[File:Acidi_grassi_saturi_e_insaturi.png|centro|miniatura|639x639px|Acidi grassi saturi e insaturi. L'acido stearico (sopra) è un comune acido grasso saturo. L'acido oleico (sotto) è un comune acido grasso insaturo.]] Quando la catena idrocarburica contiene un doppio legame, l'acido grasso è '''insaturo''' . L'acido oleico è un esempio di acido grasso insaturo ( vedi figura). La maggior parte dei grassi insaturi sono liquidi a temperatura ambiente. Li chiamiamo oli. Se c'è un doppio legame nella molecola, allora è un grasso monoinsaturo (ad esempio, olio d'oliva), e se c'è più di un doppio legame, allora è un grasso polinsaturo (ad esempio, olio di canola). Quando un acido grasso non ha doppi legami, è un acido grasso saturo perché non è possibile aggiungere altro idrogeno agli atomi di carbonio della catena. Un grasso può contenere acidi grassi simili o diversi legati al glicerolo. Gli acidi grassi lunghi e dritti con legami singoli generalmente si compattano strettamente e sono solidi a temperatura ambiente. I grassi animali con acido stearico e acido palmitico (comuni nella carne) e il grasso con acido butirrico (comune nel burro) sono esempi di grassi saturi. I mammiferi immagazzinano i grassi in cellule specializzate, o adipociti, dove i globuli di grasso occupano la maggior parte del volume della cellula. Le piante immagazzinano grassi o oli in molti semi e li usano come fonte di energia durante lo sviluppo delle piantine. I grassi o gli oli insaturi sono solitamente di origine vegetale e contengono acidi grassi insaturi ''cis . Cis'' e ''trans'' indicano la configurazione della molecola attorno al doppio legame. Se gli idrogeni sono presenti sullo stesso piano, è un grasso cis. Se gli atomi di idrogeno sono su due piani diversi, è un '''grasso trans''' . Il doppio legame ''cis'' provoca una curvatura o un "attorcigliamento" che impedisce agli acidi grassi di compattarsi strettamente, mantenendoli liquidi a temperatura ambiente ( Figura sotto ). Olio d'oliva, olio di mais, olio di canola e olio di fegato di merluzzo sono esempi di grassi insaturi. I grassi insaturi aiutano ad abbassare i livelli di colesterolo nel sangue; mentre i grassi saturi potrebbero contribuire alla formazione di placche nelle arterie. [[File:Acidi_grassi_saturi_e_insaturi_-_struttura.png|centro|miniatura|629x629px|Gli acidi grassi saturi hanno catene idrocarburiche collegate solo da legami singoli. Gli acidi grassi insaturi hanno uno o più doppi legami. Ogni doppio legame può essere in configurazione ''cis'' o ''trans'' . Nella configurazione ''cis'' , entrambi gli idrogeni sono sullo stesso lato della catena idrocarburica. Nella configurazione ''trans'' , gli idrogeni sono su lati opposti. Un doppio legame ''cis'' provoca una piega nella catena]] === Grassi trans === L'industria alimentare idrogena artificialmente gli oli per renderli semisolidi e di una consistenza desiderabile per molti prodotti alimentari trasformati. In parole povere, l'idrogeno gassoso viene fatto gorgogliare attraverso gli oli per solidificarli. Durante questo processo di idrogenazione, i doppi legami della conformazione ''cis'' nella catena idrocarburica possono convertirsi in doppi legami nella conformazione ''trans .'' La margarina, alcuni tipi di burro di arachidi e lo strutto sono esempi di grassi trans idrogenati artificialmente. Studi recenti hanno dimostrato che un aumento dei grassi trans nella dieta umana può portare a livelli più elevati di lipoproteine ​​a bassa densità (LDL), o colesterolo "cattivo", che a sua volta può portare alla deposizione di placca nelle arterie, con conseguente malattia cardiaca. Molti ristoranti fast food hanno recentemente vietato l'uso di grassi trans e le etichette alimentari sono tenute a indicare il contenuto di grassi trans. === Acidi grassi omega === [[File:Acido_grasso_omega.png|miniatura|405x405px|L'acido alfa-linolenico è un esempio di acido grasso omega-3. Ha tre doppi legami ''cis'' e, di conseguenza, una forma curva. Per chiarezza, il diagramma non mostra i carboni. Ogni carbonio legato singolarmente ha due idrogeni associati, che il diagramma non mostra.]] Gli acidi grassi essenziali sono quelli di cui il corpo umano ha bisogno ma che non sintetizza. Di conseguenza, devono essere integrati tramite l'ingestione tramite la dieta. Gli acidi grassi '''Omega''' -3 (come quelli nella Figura accanto) rientrano in questa categoria e sono uno dei soli due noti per gli esseri umani (l'altro è l'acido grasso Omega-6). Questi sono acidi grassi polinsaturi e sono Omega-3 perché un doppio legame collega il terzo carbonio dall'estremità della catena idrocarburica al carbonio adiacente. Il carbonio più lontano dal gruppo carbossilico è numerato come carbonio omega ( ''ω'' ) e se il doppio legame è tra il terzo e il quarto carbonio da quell'estremità, è un acido grasso omega-3. Nutrizionalmente importanti perché il corpo non li produce, gli acidi grassi omega-3 includono l'acido alfa-linoleico (ALA), l'acido eicosapentaenoico (EPA) e l'acido docosaesaenoico (DHA), tutti polinsaturi. Salmone, trota e tonno sono buone fonti di acidi grassi omega-3. La ricerca indica che gli acidi grassi omega-3 riducono il rischio di morte improvvisa per infarto, abbassano i trigliceridi nel sangue, diminuiscono la pressione sanguigna e prevengono la trombosi inibendo la coagulazione del sangue. Riducono anche l'infiammazione e possono aiutare ad abbassare il rischio di alcuni tumori negli animali. Come i carboidrati, i grassi hanno ricevuto una pubblicità negativa considerevole. È vero che mangiare troppi cibi fritti e altri cibi "grassi" porta ad aumentare di peso. Tuttavia, i grassi hanno funzioni importanti. Molte vitamine sono liposolubili e i grassi servono come forma di riserva a lungo termine di acidi grassi: una fonte di energia. Forniscono anche isolamento per il corpo. Pertanto, dovremmo consumare grassi "sani" in quantità moderate su base regolare. === Cere === [[File:Waterproof leafs - Foglie idrorepellenti.jpg|miniatura|Le foglie sono idrorepellenti grazie alle cere]] '''La cera''' ricopre le piume di alcuni uccelli acquatici e la superficie delle foglie di alcune piante. Grazie alla natura idrofobica delle cere, esse impediscono all'acqua di attaccarsi alla superficie ( Figura accanto). Le lunghe catene di acidi grassi esterificate in alcoli a catena lunga comprendono le cere. === Fosfolipidi === '''I fosfolipidi''' sono i principali costituenti della membrana plasmatica che compongono lo strato più esterno delle cellule. Come i grassi, sono composti da catene di acidi grassi attaccate a uno scheletro di glicerolo o sfingosina. Tuttavia, invece di tre acidi grassi attaccati come nei trigliceridi, ci sono due acidi grassi che formano il diacilglicerolo e un gruppo fosfato modificato occupa il terzo atomo di carbonio dello scheletro di glicerolo ( Figura sotto). Un gruppo fosfato da solo attaccato a un diacilglicerolo non si qualifica come fosfolipide. È il fosfatidato (diacilglicerolo 3-fosfato), il precursore dei fosfolipidi. Un alcol modifica il gruppo fosfato. La fosfatidilcolina e la fosfatidilserina sono due importanti fosfolipidi che si trovano nelle membrane plasmatiche. [[File:Struttura_dei_fosfolipidi.png|centro|miniatura|815x815px|Un fosfolipide è una molecola con due acidi grassi e un gruppo fosfato modificato attaccato a uno scheletro di glicerolo. L'aggiunta di un gruppo chimico carico o polare può modificare il fosfato]] Un fosfolipide è una molecola anfipatica, ovvero ha una parte idrofobica e una idrofila. Le catene di acidi grassi sono idrofobiche e non possono interagire con l'acqua; mentre il gruppo contenente fosfato è idrofilo e interagisce con l'acqua ( Figura accanto). [[File:Struttura_della_membrana_cellulare.png|miniatura|Struttura della membrana cellulare]] Il doppio strato fosfolipidico è il componente principale di tutte le membrane cellulari. I gruppi di testa idrofilici dei fosfolipidi sono rivolti verso la soluzione acquosa. Le code idrofobiche sono sequestrate al centro del doppio strato. La testa è la parte idrofila, e la coda contiene gli acidi grassi idrofobici. In una membrana, un doppio strato di fosfolipidi forma la matrice della struttura, le code degli acidi grassi dei fosfolipidi sono rivolte verso l'interno, lontano dall'acqua; mentre il gruppo fosfato è rivolto verso l'esterno, lato acquoso. I fosfolipidi sono responsabili della natura dinamica della membrana plasmatica. Se una goccia di fosfolipidi viene messa in acqua, forma spontaneamente una struttura che gli scienziati chiamano micella, dove le teste idrofile dei fosfati sono rivolte verso l'esterno e gli acidi grassi sono rivolti verso l'interno della struttura.[[File:Struttura_degli_steroidi.png|miniatura|Struttura degli steroidi. Quattro anelli idrocarburici fusi comprendono steroidi come il colesterolo e il cortisolo]] === Steroidi === A differenza dei fosfolipidi e dei grassi di cui abbiamo parlato prima, '''gli steroidi''' hanno una struttura ad anello fuso. Sebbene non assomiglino agli altri lipidi, gli scienziati li raggruppano con loro perché sono anche idrofobici e insolubili in acqua. Tutti gli steroidi hanno quattro anelli di carbonio collegati e molti di loro, come il colesterolo, hanno una coda corta ( Figura accanto). Molti steroidi hanno anche il gruppo funzionale –OH, che li colloca nella classificazione degli alcolici (steroli). Il colesterolo è lo steroide più comune. Il fegato sintetizza il colesterolo ed è il precursore di molti ormoni steroidei come il testosterone e l'estradiolo, che le gonadi e le ghiandole endocrine secernono. È anche il precursore della vitamina D. Il colesterolo è anche il precursore dei sali biliari, che aiutano a emulsionare i grassi e il loro successivo assorbimento da parte delle cellule. Sebbene i profani parlino spesso negativamente del colesterolo, è necessario per il corretto funzionamento del corpo. Gli steroli (colesterolo nelle cellule animali, fitosterolo nelle piante) sono componenti della membrana plasmatica delle cellule e si trovano all'interno del doppio strato fosfolipidico. == Proteine == '''Le proteine''' ​​sono una delle molecole organiche più abbondanti nei sistemi viventi e hanno la gamma di funzioni più diversificata di tutte le macromolecole. Le proteine ​​possono essere strutturali, regolatrici, contrattili o protettive. Possono servire per il trasporto, l'immagazzinamento o le membrane; oppure possono essere tossine o enzimi. Ogni cellula in un sistema vivente può contenere migliaia di proteine, ciascuna con una funzione unica. Le loro strutture, come le loro funzioni, variano notevolmente. Sono tutte, tuttavia, polimeri di amminoacidi disposti in una sequenza lineare. In genere non hanno funzioni energetiche (se l'organismo ha a disposizione carboidrati e lipidi). === Tipi e funzioni delle proteine === '''Gli enzimi''', prodotti dalle cellule viventi, sono catalizzatori nelle reazioni biochimiche (come la digestione) e sono solitamente proteine ​​complesse o coniugate. Ogni enzima è specifico per il substrato (un reagente che si lega a un enzima) su cui agisce. L'enzima può aiutare nelle reazioni di degradazione, riarrangiamento o sintesi. Chiamiamo gli enzimi che degradano i loro substrati enzimi catabolici. Quelli che costruiscono molecole più complesse dai loro substrati sono enzimi anabolici e gli enzimi che influenzano la velocità di reazione sono enzimi catalitici. Nota che tutti gli enzimi aumentano la velocità di reazione e, pertanto, sono catalizzatori organici. Un esempio di enzima è l'amilasi salivare, che idrolizza il suo substrato amilosio, un componente dell'amido. '''Gli ormoni''' sono molecole di segnalazione chimica, solitamente piccole proteine ​​o steroidi, secrete dalle cellule endocrine che agiscono per controllare o regolare specifici processi fisiologici, tra cui crescita, sviluppo, metabolismo e riproduzione. Ad esempio, l'insulina è un ormone proteico che aiuta a regolare il livello di glucosio nel sangue. La Tabella sotto elenca i principali tipi e funzioni delle proteine. Tipi e funzioni delle proteine {| class="wikitable" !Tipo !Esempi !Funzioni |- |Enzimi digestivi |Amilasi, lipasi, pepsina, tripsina |Aiutano nel cibo catabolizzando i nutrienti in unità monomeriche |- |Trasporto |Emoglobina, albumina |Trasportano sostanze nel sangue o nella linfa in tutto il corpo |- |Strutturale |Actina, tubulina, cheratina |Costruire diverse strutture, come il citoscheletro |- |Ormoni |Insulina, tiroxina |Coordinare l'attività dei diversi sistemi corporei |- |Difesa |Immunoglobuline |Proteggere il corpo da agenti patogeni estranei |- |Contrattile |Actina, miosina |Effetto contrazione muscolare |- |Riserva |Proteine ​​di riserva dei legumi, albume d'uovo (albumina) |Fornire nutrimento nello sviluppo precoce dell'embrione e della piantina |} Le proteine ​​hanno forme e pesi molecolari diversi. Alcune proteine ​​hanno forma globulare, mentre altre sono di natura fibrosa. Ad esempio, l'emoglobina è una proteina globulare, ma il collagene, presente nella nostra pelle, è una proteina fibrosa. La forma della proteina è fondamentale per la sua funzione e molti tipi diversi di legami chimici mantengono questa forma. Cambiamenti di temperatura, pH ed esposizione a sostanze chimiche possono portare a cambiamenti permanenti nella forma della proteina, con conseguente perdita di funzione o '''denaturazione''' . Diverse disposizioni degli stessi 20 tipi di amminoacidi comprendono tutte le proteine. Due nuovi amminoacidi rari sono stati scoperti di recente (selenocisteina e pirrolisina) e altre nuove scoperte potrebbero essere aggiunte all'elenco. === Aminoacidi === '''Gli amminoacidi''' sono i monomeri che compongono le proteine. Ogni amminoacido ha la stessa struttura fondamentale, che consiste in un atomo di carbonio centrale, o carbonio alfa ( ''α'' ), legato a un gruppo amminico (NH<sub>2</sub> ), un gruppo carbossilico (COOH) e a un atomo di idrogeno. Ogni amminoacido ha anche un altro atomo o gruppo di atomi legato all'atomo centrale noto come gruppo R ( Figura sotto). [[File:Struttura_generale_di_un_amminoacido.png|centro|miniatura|605x605px|Struttura generale di un amminoacido. Gli amminoacidi hanno un carbonio centrale asimmetrico a cui sono legati un gruppo amminico, un gruppo carbossilico, un atomo di idrogeno e una catena laterale (gruppo R).]] Si usa il nome "amminoacido" perché questi acidi contengono sia il gruppo amminico che il gruppo carbossilico-acido nella loro struttura di base. Come abbiamo detto, ci sono 20 amminoacidi comuni presenti nelle proteine. Nove di questi sono amminoacidi essenziali negli esseri umani perché il corpo umano non può produrli e li otteniamo dalla nostra dieta. Per ogni amminoacido, il gruppo R (o catena laterale) è diverso. Esistono 20 amminoacidi comuni comunemente presenti nelle proteine, ognuno con un diverso gruppo R (gruppo variante) che ne determina la natura chimica [[File:Tipi_di_amminoacidi.png|centro|miniatura|835x835px|Quali categorie di amminoacidi ti aspetteresti di trovare sulla superficie di una proteina solubile e quali ti aspetteresti di trovare all'interno? Quale distribuzione di amminoacidi ti aspetteresti di trovare in una proteina incorporata in un doppio strato lipidico?]] La natura chimica della catena laterale determina la natura dell'amminoacido (ovvero, se è acido, basico, polare o apolare). Ad esempio, l'amminoacido glicina ha un atomo di idrogeno come gruppo R. Amminoacidi come valina, metionina e alanina sono di natura apolare o idrofobica, mentre amminoacidi come serina, treonina e cisteina sono polari e hanno catene laterali idrofile. Le catene laterali di lisina e arginina sono caricate positivamente e quindi questi amminoacidi sono anche amminoacidi basici. La prolina ha un gruppo R che è legato al gruppo amminico, formando una struttura ad anello. La prolina è un'eccezione alla struttura standard dell'amminoacido poiché il suo gruppo amminico non è separato dalla catena laterale. Una singola lettera maiuscola o un'abbreviazione di tre lettere rappresentano gli amminoacidi. Ad esempio, la lettera V o il simbolo di tre lettere val rappresentano la valina. Proprio come alcuni acidi grassi sono essenziali per una dieta, anche alcuni amminoacidi sono necessari. Questi amminoacidi essenziali negli esseri umani includono isoleucina, leucina e cisteina. Gli amminoacidi essenziali si riferiscono a quelli necessari per costruire proteine ​​nel corpo, ma non a quelli che il corpo produce. Quali amminoacidi siano essenziali varia da organismo a organismo. La sequenza e il numero di amminoacidi determinano in ultima analisi la forma, la dimensione e la funzione della proteina. Un legame covalente, o '''legame peptidico''' , si lega a ciascun amminoacido, che si forma tramite una reazione di disidratazione. Il gruppo carbossilico di un amminoacido e il gruppo amminico dell'amminoacido in arrivo si combinano, rilasciando una molecola d'acqua. Il legame risultante è il legame peptidico. [[File:Legame_peptidico_-_struttura.png|centro|miniatura|621x621px|La formazione del legame peptidico è una reazione di sintesi per disidratazione. Il gruppo carbossilico di un amminoacido è legato al gruppo amminico dell'amminoacido in arrivo. Nel processo, rilascia una molecola d'acqua.]] I prodotti che tali legami formano sono peptidi. Man mano che più amminoacidi si uniscono a questa catena in crescita, la catena risultante è un polipeptide. Ogni polipeptide ha un gruppo amminico libero a un'estremità. Questa estremità è chiamata terminale N, o terminale amminico, e l'altra estremità ha un gruppo carbossilico libero, chiamato anche terminale C o carbossilico. Mentre i termini polipeptide e proteina sono talvolta usati in modo intercambiabile, un polipeptide è tecnicamente un polimero di amminoacidi, mentre il termine proteina è usato per un polipeptide o polipeptidi che si sono combinati insieme, spesso hanno gruppi prostetici non peptidici legati, hanno una forma distinta e hanno una funzione unica. Dopo la sintesi proteica (traduzione), la maggior parte delle proteine ​​viene modificata. Queste sono note come modifiche post-traduzionali. Possono subire scissione, fosforilazione o possono richiedere l'aggiunta di altri gruppi chimici. Solo dopo queste modifiche la proteina è completamente funzionale. [[File:Cytochrome c.png|miniatura|Citocromo C]] === Il significato evolutivo del citocromo c === Il citocromo c è un componente importante della catena di trasporto degli elettroni, una parte della respirazione cellulare, e si trova normalmente nell'organello cellulare, il mitocondrio. Questa proteina ha un gruppo prostetico eme, e lo ione centrale dell'eme si riduce e si ossida alternativamente durante il trasferimento degli elettroni. Poiché il ruolo di questa proteina essenziale nella produzione di energia cellulare è cruciale, è cambiata molto poco nel corso di milioni di anni. Il sequenziamento delle proteine ​​ha dimostrato che esiste una notevole quantità di omologia di sequenza di amminoacidi del citocromo c tra specie diverse. In altre parole, possiamo valutare la parentela evolutiva misurando le somiglianze o le differenze tra le sequenze di DNA o proteine ​​di varie specie. Gli scienziati hanno determinato che il citocromo c umano contiene 104 amminoacidi. Per ogni molecola di citocromo c di organismi diversi che gli scienziati hanno sequenziato fino ad oggi, 37 di questi amminoacidi appaiono nella stessa posizione in tutti i campioni di citocromo c. Ciò indica che potrebbe esserci stato un antenato comune. Confrontando le sequenze proteiche umane e di scimpanzé, gli scienziati non hanno trovato una differenza di sequenza. Quando i ricercatori hanno confrontato le sequenze umane e di ''Macaco'' ''rhesus'', l'unica differenza era in un amminoacido. In un altro confronto, il sequenziamento da umano a lievito mostra una differenza nella 44<sup>a</sup> posizione. === Struttura proteica === Come abbiamo discusso in precedenza, la forma di una proteina è fondamentale per la sua funzione. Ad esempio, un enzima può legarsi a un substrato specifico in un sito attivo. Se questo sito attivo viene alterato a causa di cambiamenti locali o cambiamenti nella struttura proteica complessiva, l'enzima potrebbe non essere in grado di legarsi al substrato. Per capire come la proteina ottiene la sua forma o conformazione finale, dobbiamo comprendere i quattro livelli della struttura proteica: primaria, secondaria, terziaria e quaternaria. === Struttura primaria === La sequenza unica degli amminoacidi in una catena polipeptidica è la sua '''struttura primaria''' . Ad esempio, l'ormone pancreatico insulina ha due catene polipeptidiche, A e B, e sono collegate tra loro da legami disolfuro. L'amminoacido N terminale della catena A è la glicina; mentre l'amminoacido C terminale è l'asparagina. Le sequenze di amminoacidi nelle catene A e B sono uniche per l'insulina. [[File:Proteine_-_struttura_primaria.png|centro|miniatura|747x747px|Proteine - struttura primaria]] '''Figura sopra.''' L'insulina sierica bovina è un ormone proteico composto da due catene peptidiche, A (lunga 21 aminoacidi) e B (lunga 30 aminoacidi). In ogni catena, le abbreviazioni di tre lettere che rappresentano i nomi degli aminoacidi nell'ordine in cui sono presenti indicano la struttura primaria. L'aminoacido cisteina (cys) ha un gruppo solfidrilico (SH) come catena laterale. Due gruppi solfidrilici possono reagire in presenza di ossigeno per formare un legame disolfuro (SS). Due legami disolfuro collegano le catene A e B insieme e un terzo aiuta la catena A a piegarsi nella forma corretta. Nota che tutti i legami disolfuro hanno la stessa lunghezza, ma li abbiamo disegnati in dimensioni diverse per chiarezza. Il gene che codifica la proteina determina in ultima analisi la sequenza unica per ogni proteina. Un cambiamento nella sequenza nucleotidica della regione codificante del gene può portare all'aggiunta di un diverso amminoacido alla catena polipeptidica in crescita, causando un cambiamento nella struttura e nella funzione della proteina. Nell'anemia falciforme, la catena ''β'' dell'emoglobina (una piccola porzione della quale mostriamo nella Figura 3.26 ) ha una singola sostituzione di amminoacido, causando un cambiamento nella struttura e nella funzione della proteina. Nello specifico, la valina nella catena ''β'' sostituisce l'amminoacido glutammico. Ciò che è più notevole da considerare è che una molecola di emoglobina è composta da due catene alfa e due beta che sono ciascuna composta da circa 150 amminoacidi. La molecola, quindi, ha circa 600 amminoacidi. La differenza strutturale tra una molecola di emoglobina normale e una molecola di anemia falciforme, che riduce drasticamente l'aspettativa di vita, è un singolo amminoacido dei 600. Ciò che è ancora più notevole è che tre nucleotidi codificano ciascuno quei 600 amminoacidi e un singolo cambiamento di base (mutazione puntiforme), 1 su 1800 basi, causa la mutazione. [[File:Proteine_-_livelli_strutturali.png|centro|miniatura|870x870px|<small>A causa di questo cambiamento di un amminoacido nella catena, le molecole di emoglobina formano lunghe fibre che distorcono i globuli rossi biconcavi, o a forma di disco, e fanno sì che assumano una forma a mezzaluna o "a falce", che ostruisce i vasi sanguigni (Figura 3.27). La catena beta (β) dell'emoglobina è lunga 147 amminoacidi, ma una singola sostituzione di un amminoacido nella sequenza primaria porta a cambiamenti nelle strutture secondarie, terziarie e quaternarie e all'anemia falciforme. Nell'emoglobina normale, l'amminoacido in posizione sei è il glutammato. Nell'emoglobina falciforme il glutammato è sostituito dalla valina. (credito: Rao, A., Tag, A. Ryan, K. e Fletcher, S. Department of Biology, Texas A&M University)</small>]] [[File:Sickle cells.jpg|miniatura|277x277px|<small>In questo striscio di sangue, visualizzato con un ingrandimento di 535x utilizzando la microscopia in campo chiaro, le cellule falciformi hanno una forma a mezzaluna, mentre le cellule normali hanno una forma a disco</small>]] A causa di questo cambiamento di un amminoacido nella catena, le molecole di emoglobina formano lunghe fibre che distorcono i globuli rossi biconcavi, o a forma di disco, e fanno sì che assumano una forma a mezzaluna o "a falce", che ostruisce i vasi sanguigni ( Figura sopra). Ciò può portare a una miriade di gravi problemi di salute come mancanza di respiro, vertigini, mal di testa e dolori addominali per coloro che sono affetti da questa malattia. William Warrick Cardozo ha dimostrato che l'anemia falciforme è una malattia ereditaria, il che significa che la differenza nella regione di codifica del gene specifico viene trasmessa dai genitori ai figli. Come imparerai nell'unità di genetica, l'eredità di tali tratti è determinata da una combinazione di geni di entrambi i genitori e queste piccolissime differenze possono avere impatti significativi sugli organismi. Esempio di rappresentazione di una struttura primaria della proteina C-FLIP (un inibitore cellulare). Ogni lettera rappresenta un tipo di amminoacido. La proteina c-FLIP è costituita da tre catene di aminoacidi: {| class="wikitable" |Stringa A |0-KEQRLKEQLGAQQEPVKKSIQESEAFLPQSIPEERYKMKSKPLGICLIIDCIGNETELLRDTFTSLGYEV 70-QKFLHLSMHGISQILGQFACMPEHRDYDSFVCVLVSRGGSQSVYGVDQTHSGLPLHHIRRMFMGDSCPYL 140-AGKPKMFFIQNYVVSEGQLENSSLLEVDGPAMKNVEFKAQKRGLCTVHREADFFWSLCTADMSLLEQSHS 210-SPSLYLQCLSQKLRQERKRPLLDHIELDHYELNGYMYDWNSRVSAKEKYYVWLQHTLRKKLILSYT |- |Catena B |0-SESQTLDKVYQMKSKPRGYCLIINNHNFAKAREKVPKLHSIRDRNGTHLDAGALTTTFEELHFEIKPHDD 70-CTVEQIYEILKIYQLMDHSNMDCFICCILSHGDKGIIYGTDGQEAPIYELTSQFTGLKCPSLAGKPKVFF 140-IQACQGDNYQKGIPVETASEEQPYLEMALSSPQTRYIPDEADFLLGMATVNNCVSYRNPAEGTWYIQSLC 210-QSLRERCPRGDDILTILTEVNYEVSNKDDKKNMGKQMPQPTFTLRKKLVFPSDVEHHHHHH |- |Stringa di C |0-AIETX |} === Struttura secondaria === Il ripiegamento locale del polipeptide in alcune regioni dà origine alla '''struttura secondaria''' della proteina. Le più comuni sono le strutture '''''a α'' -elica''' e '''''a β'' -foglio pieghettato (''' Figura sotto). Entrambe le strutture sono tenute in forma da legami a idrogeno. I legami a idrogeno si formano tra l'atomo di ossigeno nel gruppo carbonilico in un amminoacido e un altro amminoacido che si trova quattro amminoacidi più avanti lungo la catena. [[File:Proteine_-_struttura_secondaria.png|centro|miniatura|715x715px|L' ''α'' -elica e il foglietto ''β'' -pieghettato sono strutture proteiche secondarie formate quando si formano legami idrogeno tra l'ossigeno carbonilico e l'idrogeno amminico nello scheletro peptidico. Alcuni amminoacidi hanno una propensione a formare un'α-elica mentre altri favoriscono la formazione di foglietti β-pieghettati. Nero = carbonio, Bianco = idrogeno, Blu = azoto e Rosso = ossigeno. Credito: Rao, A., Ryan, K. Fletcher, S. e Tag, A. Department of Biology, Texas A&M University.]] Ogni giro elicoidale in un'elica alfa ha 3,6 residui di amminoacidi. I gruppi R del polipeptide (i gruppi varianti) sporgono dalla catena ''α'' -elica. Nel foglietto ''β'' -pieghettato, i legami idrogeno tra gli atomi sullo scheletro della catena polipeptidica formano le "pieghe". I gruppi R sono attaccati ai carboni e si estendono sopra e sotto le pieghe della piega. I segmenti pieghettati si allineano parallelamente o antiparalleli tra loro e si formano legami idrogeno tra l'atomo di idrogeno parzialmente positivo nel gruppo amminico e l'atomo di ossigeno parzialmente negativo nel gruppo carbonilico dello scheletro peptidico. Le strutture ''α'' -elica e ''β-'' pieghettato sono presenti nella maggior parte delle proteine ​​globulari e fibrose e svolgono un importante ruolo strutturale. === Struttura terziaria === La struttura tridimensionale unica del polipeptide è la sua '''struttura terziaria''' ( Figura sotto). Questa struttura è in parte dovuta alle interazioni chimiche che agiscono sulla catena polipeptidica. Principalmente, le interazioni tra i gruppi R creano la complessa struttura terziaria tridimensionale della proteina. La natura dei gruppi R negli amminoacidi coinvolti può contrastare la formazione dei legami idrogeno che abbiamo descritto per le strutture secondarie standard. Ad esempio, i gruppi R con cariche uguali si respingono e quelli con cariche diverse si attraggono (legami ionici). Quando avviene il ripiegamento proteico, i gruppi R idrofobici degli amminoacidi non polari si trovano all'interno della proteina; mentre i gruppi R idrofili si trovano all'esterno. Gli scienziati chiamano anche i primi tipi di interazione interazioni idrofobiche. L'interazione tra le catene laterali della cisteina forma legami disolfuro in presenza di ossigeno, l'unico legame covalente che si forma durante il ripiegamento proteico. [[File:Proteine_-_struttura_terziaria.png|centro|miniatura|732x732px|Una varietà di interazioni chimiche determina la struttura terziaria delle proteine. Queste includono interazioni idrofobiche, legami ionici, legami idrogeno e legami disolfuro]] Tutte queste interazioni, deboli e forti, determinano la forma tridimensionale finale della proteina. Quando una proteina perde la sua forma tridimensionale, potrebbe non essere più funzionale. === Struttura quaternaria === In natura, alcune proteine ​​si formano da diversi polipeptidi, o subunità, e l'interazione di queste subunità forma la '''struttura quaternaria''' . Le interazioni deboli tra le subunità aiutano a stabilizzare la struttura complessiva. Ad esempio, l'insulina (una proteina globulare) ha una combinazione di legami idrogeno e disolfuro che la fanno aggregare principalmente in una forma sferica. L'insulina inizia come un singolo polipeptide e perde alcune sequenze interne in presenza di modificazioni post-traduzionali dopo aver formato i legami disolfuro che tengono insieme le catene rimanenti. La seta (una proteina fibrosa), tuttavia, ha una struttura a foglio ''β'' -pieghettato che è il risultato del legame idrogeno tra diverse catene. [[File:Proteine_-_struttura_quaternaria.png|centro|miniatura|957x957px|Osserva i quattro livelli di struttura proteica in queste illustrazioni. Credito: Rao, A. Ryan, K. e Tag, A. Department of Biology, Texas A&M University.]] La figura sopra illustra i quattro livelli della struttura proteica (primario, secondario, terziario e quaternario). === Denaturazione e ripiegamento delle proteine === Ogni proteina ha la sua sequenza e forma uniche che le interazioni chimiche tengono insieme. Se la proteina è soggetta a cambiamenti di temperatura, pH o esposizione a sostanze chimiche, la struttura proteica può cambiare, perdendo la sua forma senza perdere la sua sequenza primaria in quella che gli scienziati chiamano denaturazione. La denaturazione è spesso reversibile perché la struttura primaria del polipeptide è conservata nel processo se l'agente denaturante viene rimosso, consentendo alla proteina di riprendere la sua funzione. A volte la denaturazione è irreversibile, portando alla perdita di funzione. Un esempio di denaturazione proteica irreversibile è la frittura di un uovo. La proteina albumina nell'albume liquido si denatura quando viene messa in una padella calda. Non tutte le proteine ​​si denaturano ad alte temperature. Ad esempio, i batteri che sopravvivono nelle sorgenti termali hanno proteine ​​che funzionano a temperature prossime all'ebollizione. Anche lo stomaco è molto acido, ha un pH basso e denatura le proteine ​​come parte del processo di digestione; tuttavia, gli enzimi digestivi dello stomaco mantengono la loro attività in queste condizioni. Il ripiegamento delle proteine ​​è fondamentale per la sua funzione. In origine, gli scienziati pensavano che le proteine ​​stesse fossero responsabili del processo di ripiegamento. Solo di recente i ricercatori hanno scoperto che spesso ricevono assistenza nel processo di ripiegamento da aiutanti proteici, o '''chaperoni''' (o chaperonine) che si associano alla proteina bersaglio durante il processo di ripiegamento. Agiscono impedendo l'aggregazione dei polipeptidi che compongono la struttura proteica completa e si dissociano dalla proteina una volta che la proteina bersaglio è ripiegata.<gallery> File:Protein primary structure.svg|Struttura primaria di una proteina File:Protein structure (full)-en.svg|I 4 livelli strutturali delle proteine. In questo caso si tratta della proteina PCNA che è di supporto alla DNA polimerasi. File:Beta sheet bonding antiparallel-color.svg|Diagramma schematico del legame idrogeno antiparallelo del foglietto beta della proteina File:Beta sheet bonding parallel-color.svg|Diagramma schematico del legame idrogeno parallelo del foglietto beta della proteina File:Anthrax toxin protein key motif.svg|Le strutture beta foglietto vengono schematizzate come delle fasce con la punta a freccia File:1GZX Haemoglobin.png|Le strutture ad alfa elica vengono schematizzate come dei "riccioli" File:Tertiary Structure of a Protein.svg|Legami presenti nella struttura terziaria File:C-FLIPl2.png|La proteina C-FLIP, un esempio di proteina quaternaria File:GIC centros activos Lowq.gif|La proteina C-FLIP (inibitore cellulare) File:GIF 2 medQ.gif|vista 3d del complesso proteico c-FLIP con il centro attivo contrassegnato in giallo. File:Glucokinase-1GLK.png|Struttura della proteina terziaria glucokinasi (un enzima) </gallery> == Gli acidi nucleici == '''Gli acidi nucleici''' sono le macromolecole più importanti per la continuità della vita. Portano il progetto genetico della cellula e le istruzioni per il suo funzionamento. === DNA e RNA === I due principali tipi di acidi nucleici sono '''l'acido desossiribonucleico (DNA)''' e '''l'acido ribonucleico (RNA)''' . Il DNA è il materiale genetico di tutti gli organismi viventi, dai batteri unicellulari ai mammiferi multicellulari. Si trova nel nucleo degli eucarioti e negli organelli, nei cloroplasti e nei mitocondri. Nei procarioti, il DNA non è racchiuso in un involucro membranoso. L'intero contenuto genetico della cellula è il suo genoma, e lo studio dei genomi è la genomica. Nelle cellule eucariotiche, ma non nei procarioti, il DNA forma un complesso con le proteine ​​istoniche per formare la cromatina, la sostanza dei cromosomi eucariotici. Un cromosoma può contenere decine di migliaia di geni. Molti geni contengono le informazioni per creare prodotti proteici. Altri geni codificano per prodotti di RNA. Il DNA controlla tutte le attività cellulari attivando o disattivando i geni. L'altro tipo di acido nucleico, l'RNA, è principalmente coinvolto nella sintesi proteica. Le molecole di DNA non lasciano mai il nucleo, ma utilizzano un intermediario per comunicare con il resto della cellula. Questo intermediario è l' '''RNA messaggero (mRNA)''' . Altri tipi di RNA, come rRNA, tRNA e microRNA, sono coinvolti nella sintesi proteica e nella sua regolazione. [[File:Basi_azotate_e_nucletide.png|centro|miniatura|901x901px|<small>Un nucleotide è formato da tre componenti: una base azotata, uno zucchero pentoso e uno o più gruppi fosfato. I residui di carbonio nel pentoso sono numerati da 1′ a 5′ (il numero primo distingue questi residui da quelli nella base, che sono numerati senza usare una notazione prima). La base è attaccata alla posizione 1′ del ribosio e il fosfato è attaccato alla posizione 5′. Quando si forma un polinucleotide, il fosfato 5′ del nucleotide in arrivo si attacca al gruppo idrossilico 3′ alla fine della catena in crescita. Due tipi di pentoso sono nei nucleotidi, il desossiribosio (presente nel DNA) e il ribosio (presente nell'RNA). Il desossiribosio è simile nella struttura al ribosio, ma ha un H invece di un OH nella posizione 2′. Possiamo dividere le basi in due categorie: purine e pirimidine. Le purine hanno una struttura ad anello doppio, mentre le pirimidine hanno un anello singolo</small>]] Il DNA e l'RNA sono composti da monomeri che gli scienziati chiamano '''nucleotidi''' . I nucleotidi si combinano tra loro per formare un '''polinucleotide''' , DNA o RNA. Ogni nucleotide è composto da tre componenti: una base azotata, uno zucchero pentoso (a cinque atomi di carbonio) e un gruppo fosfato. Ogni base azotata in un nucleotide è legata a una molecola di zucchero, che è legata a uno o più gruppi fosfato. Le basi azotate, componenti importanti dei nucleotidi, sono molecole organiche e sono così chiamate perché contengono carbonio e azoto. Sono basi perché contengono un gruppo amminico che ha il potenziale di legare un idrogeno in più, e quindi diminuire la concentrazione di ioni idrogeno nel suo ambiente, rendendolo più basico. Ogni nucleotide nel DNA contiene una delle quattro possibili basi azotate: adenina (A), guanina (G), citosina (C) e timina (T). Gli scienziati classificano l'adenina e la guanina come '''purine''' . La struttura primaria della purina è costituita da due anelli carbonio-azoto. Gli scienziati classificano la citosina, la timina e l'uracile come '''pirimidine''' che hanno un singolo anello carbonio-azoto come struttura primaria. Ognuno di questi anelli base carbonio-azoto ha diversi gruppi funzionali ad esso collegati. In abbreviazione di biologia molecolare, conosciamo le basi azotate tramite i loro simboli A, T, G, C e U. Il DNA contiene A, T, G e C; mentre l'RNA contiene A, U, G e C. Lo zucchero pentoso nel DNA è il desossiribosio, e nell'RNA, lo zucchero è il ribosio. La differenza tra gli zuccheri è la presenza del gruppo idrossile sul secondo carbonio del ribosio e dell'idrogeno sul secondo carbonio del desossiribosio. Gli atomi di carbonio della molecola di zucchero sono numerati come 1′, 2′, 3′, 4′ e 5′ (1′ si legge come "un primo"). Il residuo di fosfato si lega al gruppo idrossile del carbonio 5′ di uno zucchero e al gruppo idrossile del carbonio 3′ dello zucchero del nucleotide successivo, che forma un legame '''fosfodiesterico''' 5′–3′ . Una semplice reazione di disidratazione come gli altri legami che collegano i monomeri nelle macromolecole non forma il legame fosfodiesterico. La sua formazione comporta la rimozione di due gruppi fosfato. Un polinucleotide può avere migliaia di tali legami fosfodiesterici. === Struttura a doppia elica del DNA === Il DNA ha una struttura a doppia elica. Lo zucchero e il fosfato si trovano all'esterno dell'elica, formando la spina dorsale del DNA. Le basi azotate sono impilate all'interno, come una coppia di gradini di una scala. I legami idrogeno legano le coppie tra loro. Ogni coppia di basi nella doppia elica è separata dalla coppia di basi successiva di 0,34 nm. I due filamenti dell'elica corrono in direzioni opposte, il che significa che l'estremità di carbonio 5' di un filamento sarà rivolta verso l'estremità di carbonio 3' del suo filamento corrispondente. (Gli scienziati chiamano questo un orientamento antiparallelo ed è importante per la replicazione del DNA e in molte interazioni degli acidi nucleici.) Sono consentiti solo alcuni tipi di appaiamento di basi. Ad esempio, una certa purina può appaiarsi solo con una certa pirimidina. Ciò significa che A può appaiarsi con T e G può appaiarsi con C, come mostra la Figura sotto. Questa è la regola della complementarietà delle basi. In altre parole, i filamenti di DNA sono complementari tra loro. Se la sequenza di un filamento è AATTGGCC, il filamento complementare avrebbe la sequenza TTAACCGG. Durante la replicazione del DNA, ogni filamento copia se stesso, con conseguente doppia elica del DNA figlio contenente un filamento di DNA parentale e un filamento appena sintetizzato.<gallery> File:DNA chemical structure 2.svg|Struttura del DNA File:DNA simple2 (it).svg|Schema del DNA File:DNA Overview it.png|Lo scheletro fosfatico (indicato dalle linee curve) è all'esterno e le basi sono all'interno. Ogni base di un filamento interagisce tramite legame idrogeno con una base del filamento opposto. File:DNA chemical structure it.svg|DNA, i legami a idrogeno tra i due filamenti </gallery> === RNA === L'acido ribonucleico, o RNA, è principalmente coinvolto nel processo di sintesi proteica sotto la direzione del DNA. L'RNA è solitamente a singolo filamento ed è composto da ribonucleotidi che sono collegati da legami fosfodiesterici. Un ribonucleotide nella catena di RNA contiene ribosio (lo zucchero pentoso), una delle quattro basi azotate (A, U, G e C) e il gruppo fosfato. Esistono quattro tipi principali di RNA: RNA messaggero (mRNA), RNA ribosomiale (rRNA), RNA di trasferimento (tRNA) e microRNA (miRNA). Il primo, l'mRNA, trasporta il messaggio dal DNA, che controlla tutte le attività cellulari in una cellula. Se una cellula richiede la sintesi di una certa proteina, il gene per questo prodotto si "accende" e l'RNA messaggero si sintetizza nel nucleo. La sequenza di basi dell'RNA è complementare alla sequenza codificante del DNA da cui è stata copiata. Tuttavia, nell'RNA, la base T è assente e al suo posto è presente U. Se il filamento di DNA ha una sequenza AATTGCGC, la sequenza dell'RNA complementare è UUAACGCG. Nel citoplasma, l'mRNA interagisce con i ribosomi e altri macchinari cellulari per la sintesi proteica ( vedi disegni nella galleria sotto ).<gallery> File:201904 RNA.svg|Struttura generica del RNA File:Ribonucleotide General.png|Struttura di un generico ribonucleotide File:Ribosome mRNA translation it.svg|L'RNA ha un ruolo importante nella formazione delle proteine (sintesi proteica) File:MRNA-interaction.svg|L'RNA messaggero File:Ribosome shape.png|L'RNA ribosomiale forma, assieme a proteine, la struttura dei ribosomi File:010 large subunit-1FFK.gif|Subunità grande del ribosoma di un archeobatterio. ''In blu le proteine, in giallo e rosa i due RNA'' File:010 small subunit-1FKA.gif|Subunità piccola del ribosoma dell'eubatterio Thermus thermophilus. ''In blu le proteine, in rosa l'RNA'' File:T thermophilus S cerevisiae H sapiens.png|confronto di rRNA di vari organismi File:TRNA-Phe yeast 1ehz.png|L'RNA di trasporto trasporta amminoacidi ai ribosomi File:T-RNA.JPG|Struttura un po' più dettagliata del tRNA File:MiRNA.svg|Il micro-RNA ha una funzione di regolazione </gallery>Un ribosoma ha due parti: una subunità grande (in verde chiaro nella terza figura della galleria) e una subunità piccola (in verde scuro). L'mRNA si infila tra le due subunità. Le molecole di tRNA trasportano il corretto amminoacido da aggiungere alla catena polipeptidica in formazione. L'mRNA viene letto in serie di tre basi note come codoni. Ogni codone codifica per un singolo amminoacido. In questo modo, l'mRNA viene letto e viene prodotto il prodotto proteico. '''L'RNA ribosomiale (rRNA)''' è un costituente principale dei ribosomi su cui si lega l'mRNA. L'rRNA assicura il corretto allineamento dell'mRNA e dei ribosomi. L'rRNA del ribosoma ha anche un'attività enzimatica (peptidil transferasi) e catalizza la formazione del legame peptidico tra due amminoacidi allineati. '''L'RNA di trasferimento (tRNA)''' è uno dei più piccoli dei quattro tipi di RNA, solitamente lungo 70-90 nucleotidi. Trasporta l'amminoacido corretto al sito di sintesi proteica. È l'appaiamento di basi tra tRNA e mRNA che consente all'amminoacido corretto di inserirsi nella catena polipeptidica. I microRNA sono le molecole di RNA più piccole e il loro ruolo comporta la regolazione dell'espressione genica interferendo con l'espressione di determinati messaggi di mRNA. La tabella seguente riassume le caratteristiche del DNA e dell'RNA. Caratteristiche del DNA e dell'RNA {| class="wikitable" ! !Il DNA !RNA |- |Funzione |Trasporta informazioni genetiche |Coinvolto nella sintesi proteica |- |Posizione |Rimane nel nucleo |Lascia il nucleo |- |Struttura |Doppia elica |Solitamente a filamento singolo |- |Zucchero |Deossiribosio |Ribosio |- |Pirimidine |Citosina, '''timina''' |Citosina, '''uracile''' |- |Purine |Adenina, guanina |Adenina, guanina |} Sebbene l'RNA sia a filamento singolo, la maggior parte dei tipi di RNA mostra un esteso appaiamento di basi intramolecolari tra sequenze complementari, creando una struttura tridimensionale prevedibile, essenziale per la loro funzione. Come hai imparato, il flusso di informazioni in un organismo avviene dal DNA all'RNA alle proteine. Il DNA detta la struttura dell'mRNA in un processo che gli scienziati chiamano '''trascrizione''' , e l'RNA detta la struttura della proteina in un processo che gli scienziati chiamano '''traduzione''' . Questo è il dogma centrale della vita, che vale per tutti gli organismi; tuttavia, si verificano eccezioni alla regola in relazione alle infezioni virali. === L'ATP === Un altro tipo di acido nucleico presente nella cellula è l'ATP. [[File:Adenosintriphosphat.svg|centro|senza_cornice|485x485px|Adenosintriphosphat]] '''L'adenosina trifosfato''' ( '''ATP''' ) è una sostanza chimica . Tutti gli esseri viventi producono ATP per immagazzinare energia e trasportarla alle cellule che ne hanno bisogno. Le cellule ricavano tutta la loro energia dall'ATP. Rompono le molecole di ATP, staccando i gruppi fosfati, per utilizzare l'energia immagazzinata. Più duramente lavora una cellula, più ATP ha bisogno. La molecola di ATP è molto versatile: viene utilizzata per molte reazioni chimiche nel corpo. L'energia è immagazzinata nei suoi legami chimici. L'energia immagazzinata può essere utilizzata in seguito. Quando l'ATP rompe un legame con un gruppo fosfato e diventa ADP , l'energia viene rilasciata. Questa è una reazione esotermica. Lo scambio di ATP-fosfato è un ciclo quasi infinito, che si interrompe solo quando la cellula muore. L'ATP è la principale fonte di energia per la maggior parte delle funzioni cellulari. Ciò include la sintesi di macromolecole. È utilizzato nel DNA e nell'RNA . L'ATP aiuta anche le macromolecole ad attraversare le membrane cellulari. Un adulto umano medio ne produce circa 50 chilogrammi al giorno.<gallery> File:ADP ATP cycle.png|Il ciclo di scarica e ricarica dell'ATP </gallery> == Attività == Laboratorioː [[Biologia per il liceo/Le biomolecole/La saponificazione|fare il sapone]] Laboratorioː [[Biologia per il liceo/Le biomolecole/La saponificazione 2|fare il sapone schiumoso]] Laboratorioː [[Biologia per il liceo/Le biomolecole/Estrazione del DNA|Estrazione del DNA]] bu2b3x4077yb6pozvl0iytudygjxa5d Disposizioni foniche di organi a canne/Italia/Veneto/Città metropolitana di Venezia/Venezia/Mestre - Chiesa di San Pietro Orseolo 0 57152 478160 474393 2025-06-26T18:48:44Z CommonsDelinker 1518 Removing [[:c:File:Immagine_WhatsApp_2025-03-23_ore_15.02.18_52a44c36.jpg|Immagine_WhatsApp_2025-03-23_ore_15.02.18_52a44c36.jpg]], it has been deleted from Commons by [[:c:User:Jameslwoodward|Jameslwoodward]] because: per [[:c:Commons:Deletion requests/F 478160 wikitext text/x-wiki {{w}} {{Disposizioni foniche di organi a canne}} * '''Costruttore:''' Domenico Malvestio * '''Anno:''' Seconda metà dell' '800 * '''Restauri/modifiche:''' È stato restaurato, elettrificato e ampliato nel 2005 a cura della Bottega artigiana di Gastone Leorin, che tutt'ora ne cura la manutenzione * '''Registri:''' 32 * '''Canne:''' 1009 * '''Trasmissione:''' Elettronica * '''Consolle:''' fissa indipendente, davanti al centro del corpo d'organo * '''Tastiere:''' 2 di 57 note * '''Pedaliera:''' Retta di 25 note * '''Collocazione:''' Dal lato destro verso l'altare * '''Accessori:''' ''Tremolo'' * '''Note:''' Nel mese di Aprile del 2024 l'organo è stato completamente smontato e ripulito, provvedendo alla manutenzione necessaria e ad una nuova accordatura. {| class="wikitable" | {| class="wikitable" | colspan="2" |'''I - ''Grand'Organo''''' ---- |- |Tromba |8' |- |Principale |8' |- |Ottava |4' |- |Flauto |4 |- |XV |2' |- |Ripieno 4 file | |- |Unda maris |8' |} | {| class="wikitable" | colspan="2" |'''II - ''Espressivo''''' ---- |- |Principale |8' |- |Bordone |8' |- |Principale |4' |- |Flauto |4' |- |Flauto XII |2' <small>2/3</small> |- |Flautino |2' |- |Terza |1' <small>3/5</small> |- |Tromba |8' |} |} {| class="wikitable" | colspan="2" |'''Pedale''' ---- |- |Subassso |16' |- |Basso |8' |- |Bordone |8' |- |Flauto |4' |- |Tromba |8' |- |Tromba |4' |} [[Categoria:Disposizioni foniche di organi a canne|Mestre - Chiesa di San Pietro Orseolo]] bh0xhrmha4ewm4feocb5hvoo31tm595 Connessioni/Bibliografia 0 57649 478180 477341 2025-06-27T11:38:45Z Monozigote 19063 /* BIBLIOGRAFIA SCELTA */ 478180 wikitext text/x-wiki {{Connessioni}} {{Immagine grande|Torah cover Brooklyn Museum.jpg|740px|}} == BIBLIOGRAFIA SCELTA == Aaron, David. 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È una condizione che siamo fin troppo pronti a sottolineare, poiché siamo fin troppo pronti ad accusare la religione di tutto il male che si è abbattuto sul mondo. Siamo molto meno inclini a esaminare la condizione filosoficamente necessaria per lo sterminio degli ebrei. I grandi filosofi della tradizione occidentale sono sempre stati considerati una fonte di saggezza e illuminazione, il fondamento stesso della civiltà occidentale. Siamo quindi molto più riluttanti a esaminare il fondamento stesso della nostra comprensione, anche se crolla sotto i nostri piedi. [[w:Yehiel De-Nur|Ka-tzetnik 135633]] ribadisce questo punto in una scena del suo romanzo ''Sunrise over Hell (Alba sull'inferno)'', che alcuni ritengono il primo romanzo sull'Olocausto. In questo sconvolgente racconto, Harry Preleshnik, un internato di Auschwitz modellato sull'autore, scopre il cadavere del suo amico Marcel Safran. Scrive Ka-tzetnik: "Prone before his eyes, he saw the value of all humanity’s teachings, ethics and beliefs, from the dawn of mankind to this day... He bent, stretched out his hand and caressed the head of the Twentieth Century".<ref>[[:en:w:Yehiel De-Nur|Ka-tzetnik 135633]], ''Sunrise over Hell'', trad. Nina De-Nur (London: W. H. Allen, 1977), 111. Publ. {{Lingue|it}} ''Alba sull'inferno'', Milano, Rizzoli, 1978. Per una discussione più approfondita di Ka-tzetnik, cfr. il [[Connessioni/Capitolo 3|Capitolo 3]].</ref> "Il valore di tutti gli insegnamenti dell'umanità" è incarnato nella tradizione ontologica della filosofia occidentale, che, a differenza del cristianesimo, cancella ogni principio limitante. Lo stoico del I secolo [[w:Lucio Anneo Seneca|Seneca]] (4 AEV – 65 EV) insegnava che chiunque volesse sottomettere il mondo a sé stesso avrebbe dovuto sottomettersi alla ragione (cfr. ''[[w:Epistulae morales ad Lucilium|Epistulae morales]]'' 37:4). Questo, in effetti, è il progetto ontologico: governare la realtà attraverso la ragione e quindi appropriarsi di tutto ciò che è al di fuori di sé per sé. Come avrebbe affermato [[Baruch Spinoza]] (1632–77) secoli dopo, poiché abbiamo la ragione, "non abbiamo bisogno di alcuna rivelazione privilegiata delle intenzioni di Dio".<ref>Cfr. anche {{en}}Benedict de Spinoza, ''Ethics'', trad. Edwin Curley (New York: Penguin, 2005), viii.</ref> La conoscenza è la chiave per l'appropriazione divina della realtà da parte della ragione. "Conoscere", dice [[Emmanuel Levinas]], "non è semplicemente registrare, ma sempre comprendere",<ref>[[Emmanuel Levinas]], ''Totality and Infinity'', trad. Alphonso Lingis (Pittsburgh: Duquesne University Press, 1969), 82.</ref> dal latino ''prehendere'', "prendere" o "afferrare". In quanto comprensione, il progetto della conoscenza è "acquisizione" o "possesso", i significati del nome ''Kayin'' o Caino, che possedette suo fratello Abele nel modo più assoluto nell'atto dell'omicidio, attraverso il quale l'alterità dell'altro, suo fratello, svanì nel modo più radicale. La conoscenza riduce il bene e il male a ''concetti'', nient'altro che la comprensione e, in ultima analisi, la volontà dell'ego conoscente. La conoscenza, quindi, è potere, e il potere è l'unica realtà. La parola ebraica per "conoscenza" è ''daat'', che significa "unire" in un'identità, cosicché, una volta ridotte le categorie a un concetto umano insito nel sé percettivo, e non a un comandamento divino dall'aldilà, non vi è distinzione tra bene e male. Da qui l'avvertimento biblico: Nel giorno in cui mangerai del frutto dall'albero della conoscenza del bene e del male, certamente morirai ({{passo biblico2|Genesi|2:17}}). Non solo morirai – quel che è peggio, ucciderai, come nel caso di Caino. Con Caino vediamo il primo posizionamento dell'ego pensante al centro di tutte le cose, la prima affermazione di "Sento, penso, io, io, io, dunque io sono", la frase per la quale è famoso [[w:Cartesio|René Descartes]] (1596-1650), il padre della filosofia moderna.<ref>René Descartes, ''Meditations on First Philosophy'', 3a ed., trad. {{en}}Donald A. Cress (Indianapolis, IN: Hackett, 1993), 19–20.</ref> ''Io'' penso, dunque sono. Io penso, dunque ''sono''. E no che sono stato creato, comandato o altrimenti scelto, dunque sono. Moriamo – e uccidiamo – il giorno in cui mangiamo dall'Albero della Conoscenza del Bene e del Male perché in quel giorno trasformiamo il bene e il male in un'identità autodeterminata, in un vano tentativo di diventare "come dio", il dio egocentrico dello Stesso, che, in quanto arbitro speculativo del bene e del male secondo la sua ragione autoproclamata, è al di là di ogni rapporto pattizio, al di là del bene e del male. Ecco perché moriamo – moriamo come morì l’anima di Caino, per omicidio – quando mangiamo il frutto della filosofia ontologica speculativa che per millenni ha plasmato la coscienza dell’Occidente, da cui è nato l’Olocausto. Se "il mondo rimase in silenzio", come afferma il titolo originale del memoir di [[Elie Wiesel]], ''[[w:La notte (romanzo)|Un di velt hot geshvign]]'',<ref>[[Elie Wiesel]], ''Un di velt hot geshvign'' (Buenos Aires: Tsentṛ al-farband fun Poulishe Yidn in Argentina, 1956).</ref> è perché il mondo assunse una silenziosa indifferenza stoica verso il massacro in carne e ossa degli ebrei. Dopotutto, la carne è il nemico e la prigione dell'anima, come insegnava Platone (''Fedone'', 80a-81a). Con la ragione come assoluto del filosofo, la necessità logica è assoluta, e con la necessità logica arriva la necessità naturale, così che tutte le cose sono intrappolate in un'ineluttabile catena di causa ed effetto. Una volta che l'ego pensante si situa al centro della realtà, la sofferenza fisica, sia in sé che nell'altro, diventa una questione di indifferenza ragionata. "Che cosa è nobile?" si chiede Seneca. "Sopportare con soddisfazione le avversità, accettando qualsiasi cosa accada come se l'avessimo voluta per noi stessi" (''Naturalium Quaestionum Libros'' 3:4). Poiché tutto ciò che è, è necessariamente così, diceva [[w:Marco Aurelio|Marco Aurelio]] (121-180), "essere scontenti di qualsiasi cosa accada" degrada l'anima (''Meditazioni'' 2:16). Spinoza, l'ebreo che era un filosofo ma la cui filosofia era tutt'altro che ebraica, diceva: ''non ridere, non lugere, neque detestari, sed intelligere'' - "Non ridere, non piangere, non maledire nulla, ma comprendere".<ref>Benedictus Spinoza, ''Tractatus Politicus'', in ''Opera'', Vol. 2, 3a ed. (The Hague: Martinus Nijhoff, 1914), 4.</ref> Da qui la consolazione della filosofia, che raccomanda, riguardo all'Olocausto, di non piangere, ma comprendere. Non c'è da stupirsi che Yehiel De-Nur una volta mi abbia detto accigliato: "''Philosophy'' – it is a ''shabby'' word". L'indifferenza filosofica verso la sofferenza dell'altro essere umano deriva dall'indifferenza dell'Essere stesso, il cui dio è, nella migliore delle ipotesi, il [[w:Motore immobile|Motore Immobile]]. Il Motore Immobile non è mosso da nulla, né dalla sofferenza né dalla gioia, né dalla giustizia né dalla trasgressione, e men che meno dalla preghiera. Inteso in termini di perfezione, e non di santità, il dio ontologico dei filosofi non ha bisogno di nulla, come afferma Aristotele: non ama né ha bisogno di amore (cfr. ''Etica Eudemia'', VII, 1244b; cfr. anche ''Metafisica'', 1071b-1072b). Né ha un nome: non gridiamo "Padre!" al Primo Principio. Il Logos non è il Creatore che ci chiama alla gioia, che è scosso dalla preghiera, che nel Suo amore per noi ci comanda di amare gli altri, o che soffre per ogni nostro tradimento dell'altro essere umano. Collassando dio, mondo e umanità nelle categorie del pensiero, la tradizione ontologica speculativa colloca dio nel sé e il sé in un isolamento che alla fine si rivelerebbe fonte di puro orrore. Fin dall'inizio, quindi, la filosofia occidentale non solo si è opposta al pensiero ebraico, ma ha anche generato un modo di pensare che avrebbe aperto la strada ad Auschwitz. [[w:Emil Fackenheim|Emil Fackenheim]] spiega: {{citazione|At its apex, the God of Aristotle is... the prime mover of the universe and the ultimate cause of what order there is in it. Even so, however, he is not beyond the universe but only the highest part of it. All this is in sharp contrast to the God of the Tenach, who makes His first appearance as Creator of heaven and earth. He does not create earth alone while dwelling Himself in heaven. He rather creates heaven – heaven fully as much as earth. And yet, though infinitely above the world and the humanity that is part of it, He creates man – him alone – in His very own image! The God of Aristotle does no such thing.|Emil L. Fackenheim, ''What Is Judaism?'' (New York: Macmillan, 1987), 108–109}} Il dio di Aristotele non comanda nulla e non stipula alcun patto o alleanza. Non chiede nulla e non esige nulla, perché non ha bisogno di nulla. Semplicemente "è", senza significato o importanza. La filosofia ellenistica che abbraccia un tale dio è sempre stata ostile al Dio di Abramo, come anche ai figli di Abramo, che sono i Suoi testimoni. Dice Fackenheim: "Having created heaven and earth, the God of Abraham, as it were, ''Himself'' walks in the garden".<ref>Emil L. Fackenheim, ''God’s Presence in History: Jewish Affirmations and Philosophical Reflections'' (New York: Harper & Row, 1970), 40.</ref> Il che significa: Colui che è infinitamente ''aldilà'' di tutto ciò che esiste, è immediatamente presente ''in tutto'' ciò che esiste, rendendo l’''aldilà'' e l’''interiore'' sinonimi. Solo così inteso può Egli essere inteso come il ''Creatore'', che nel costante movimento della creazione entra in relazione, sia come Re che come Padre, con l'essere umano creato a Sua immagine e somiglianza. === L'eclissi di luce dell'Illuminismo === Nelle Scritture sta scritto: "Il comandamento è la lampada e la Torah è la luce" ({{passo biblico2|Proverbi|6:23}}), e l'Illuminismo fu proprio l'eclissi della Luce della Torah. Quando ci sforziamo di identificare gli elementi della civiltà occidentale e della cultura tedesca che hanno contribuito all'Olocausto, l'ultimo posto a cui guardiamo è l'[[w:Illuminismo in Germania|Illuminismo tedesco]]. Dopotutto, da quell'Illuminismo abbiamo i principi del governo democratico, dei diritti civili, della ricerca scientifica, dell'istruzione organizzata, del progresso tecnologico e altro ancora. Come poteva, allora, l'Illuminismo, un movimento che sembra aver glorificato "l'uomo" e portato così tanto di "progressista", avere qualcosa a che fare con l'Olocausto? [[w:Immanuel Kant|Immanuel Kant]] offre questa breve definizione di Illuminismo: "L'Illuminismo è la liberazione dell'uomo dalla tutela che egli stesso si è imposto. La tutela è l'incapacità dell'uomo di usare il proprio intelletto senza la guida di un altro. Questa tutela è imposta a se stesso quando la sua causa non risiede nella mancanza di ragione, ma nella mancanza di risolutezza e coraggio".<ref>Citato in Emil L. Fackenheim, ''Quest for Past and Future: Essays in Jewish Theology'' (Bloomington: Indiana University Press, 1968), 132–133.</ref> Nell'affermazione di Kant troviamo la nozione di coraggio come coraggio di trascendere, attraverso la risolutezza, qualsiasi legge che possa essere imposta dall'alto. Cos'è la tutela nella sua forma peggiore, da un punto di vista kantiano? È proprio ciò che è più essenziale per il pensiero e l'identità ebraica: la [[Torah]]. Pertanto, afferma Fackenheim, "if the belief in the creation of the world, the reality of biblical miracles, the valid law based on revelation at Sinai, is the foundation of Judaism, then one must say that modern Enlightenment has undermined its foundations".<ref>Emil L. Fackenheim, ''Jewish Philosophers and Jewish Philosophy'', ed. Michael L. Morgan (Bloomington: Indiana University Press, 1996), 48.</ref> E qual è la più urgente delle leggi rivelate sul Monte Sinai? È il divieto di omicidio. L'eclissi della Luce della Torah che caratterizza l'Illuminismo porta in ultima analisi all'indebolimento del divieto di omicidio, entrato nel mondo attraverso gli ebrei. I filosofi dell'Illuminismo erano noti per essere i paladini dei diritti umani e della tolleranza, ma raramente riservavano la stessa considerazione agli ebrei e all'ebraismo. Questo atteggiamento non era il risultato di una ricaduta in pregiudizi culturali perenni; no, era una caratteristica distintiva della prospettiva filosofica dell'Illuminismo stesso. Era una visione che giustificava e legittimava il loro antisemitismo filosofico, poiché gli ebrei rappresentavano tutto ciò che riguardava la mentalità non illuminata a cui l'Illuminismo si opponeva. Ricordiamo l'insistenza di Kant sul fatto che "l'eutanasia dell'ebraismo è la pura religione morale".<ref>Immanuel Kant, ''Conflict of the Faculties'', trad. Mary J. Gregor (New York: Abaris, 1979), 95.</ref> L'eutanasia dell'ebraismo richiede l'eliminazione del Dio di Abramo e dei suoi testimoni perenni: gli ebrei. Nel 1834 [[w:Heinrich Heine|Heinrich Heine]], egli stesso figlio dell'Illuminismo, scrisse: {{citazione|The German revolution will not be milder and gentler because it was preceded by Kant’s ''Critique'', by Fichte’s transcendental idealism, and even by the philosophy of nature. These doctrines have developed revolutionary forces that wait only for the day when they can erupt and fill the world with terror and admiration. There will be Kantians forthcoming who will hear nothing of piety in the visible world, and with sword and axe will mercilessly churn the soil of our European life, to exterminate the very last roots of the past. Armed Fichteans will enter the lists, whose fanaticism of will can be curbed neither by fear nor by self-interest... But the most terrible of all would be natural philosophers..., [who] can call up the demoniac energies of ancient Germanic pantheism... A play will be performed in Germany that will make the French Revolution seem like a harmless idyll in comparison.|Heinrich Heine, "The German Revolution" in ''Words of Prose'', trad. E. B. Ashton (New York: L. B. Fischer, 1943), 51–53}} Purtroppo, Heine si dimostrò un profeta. L'Olocausto non avvenne a causa di una rottura con "these doctrines" dell'Illuminismo, come le chiama Heine, ma, in parte, proprio perché i nazisti erano così profondamente versati nella storia intellettuale e culturale tedesca emersa dall'Illuminismo. [[:en:w:Hans Sluga|Hans Sluga]] definisce [[w:Johann Gottlieb Fichte|Johann Gottleib Fichte]] (1762-1814) "the first National Socialist philosopher".<ref>Hans Sluga, ''Heidegger’s Crisis: Philosophy and Politics in Nazi Germany'' (Cambridge, MA: Harvard University Press, 1993), 29.</ref> I fichtiani a cui Heine si riferisce sono armati della nozione fichtiana secondo cui "the real destiny of the human race... is ''in freedom to make itself'' what it really is originally".<ref>Johann Gottlieb Fichte, ''Addresses to the German Nation'', cur. George Armstrong Kelly (New York: Harper & Row, 1968), 40; corsivo aggiunto.</ref> Qui non si tratta di una creazione dell'essere umano a immagine divina. Ciò che abbiamo, in una parola, è idolatria. Afferma Fackenheim: "The new idolator of Nazi Germany is not enlightened, but he is most decidedly... a bastard child of the Age of Enlightenment".<ref>Emil L. Fackenheim, ''Encounters Between Judaism and Modern Philosophy'' (New York: Basic Books, 1993), 187.</ref> L’idolatra nazista può essere un figlio illegittimo dell’Età dell’Illuminismo, ma ne è la conseguenza logica. La critica kantiana deduce tutto dall'io pensante e quindi, come comprese [[Franz Rosenzweig]], "riduce il mondo al sé percettivo".<ref>Si veda l'introduzione di Nahum Glatzer a Franz Rosenzweig, ''Understanding the Sick and the Healthy'', trad. Nahum Glatzer (Cambridge, MA: Harvard University Press, 1999), 24.</ref> Lungi dal glorificare l'essere umano, tuttavia, la riduzione del mondo al sé percettivo è radicalmente disumanizzante. "Alla svolta copernicana di Copernico, che fece dell'uomo un granello di polvere nel tutto", afferma Rosenzweig, "corrisponde la svolta copernicana di Kant, che, a titolo di compensazione, lo pose sul trono del mondo, molto più precisamente di quanto Kant pensasse. A quella mostruosa degradazione dell'uomo, che gli costò la sua umanità, questa correzione senza misura andò, parimenti, a costo della sua umanità".<ref>[[Franz Rosenzweig]], ''Franz Rosenzweig’s “The New Thinking”'' trad. & cur. Alan Udoff e Barbara E. Galli (Syracuse, NY: Syracuse University Press, 1999), 96.</ref> Insistendo sulla creazione di se stesso a propria immagine, l'essere umano perde la sua immagine umana. Alla fine tenta di rimodellare e quindi disumanizza l’''altro'' essere umano assolvendosi da ogni legge tranne quella che ha origine dal sé. Contrariamente a quanto definito dal comandamento divino, l'essere umano è "determinabile", dice Kant, "solo attraverso leggi che egli stesso si dà attraverso la ragione".<ref>Immanuel Kant, ''The Critique of Practical Reason'', trad. Lewis White Beck (New York: Macmillan, 1985), 101.</ref> Dio perde significato non solo come Legislatore e Redentore, ma anche come Maestro e Padre. Una volta che Dio è superfluo, lo è altrettanto ogni essere umano. Dopo Kant, abbiamo Hegel. I suoi scritti, come ha osservato [[:en:w:Paul Lawrence Rose|Paul Lawrence Rose]], "conform to the basic Kantian idealist and moralist critique of Judaism. Judaism is seen as the epitome of an unfree psyche".<ref>Paul Lawrence Rose, ''German Question/Jewish Question: Revolutionary Antisemitism from Kant to Wagner'' (Princeton, NJ: Princeton University Press, 1990), 109.</ref> Similmente a Kant, Hegel sostiene che la religione rivelata sia in ultima analisi soppiantata dalla conoscenza assoluta della ragione. Con Hegel, il sé percettivo che si è appropriato del mondo si appropria della divinità. E così, la sequenza di pensiero che colloca il sé al centro marginalizza sia Dio che il prossimo. L'altro essere umano non interpella chi sono nella mia responsabilità per un altro, ma piuttosto minaccia chi sono nel mio essere-per-me stesso: l'altro essere umano diventa una minaccia alla mia libertà e autonomia. Per gli hegeliani di sinistra come Feuerbach e Marx, afferma Fackenheim, "‘l'identità della natura divina e dell'umano’ diventa l'appropriazione della natura divina da parte dell'umano" attraverso lo spirito.<ref>Fackenheim, ''Encounters Between Judaism and Modern Philosophy'', 135 - mia trad.</ref> Poi, con l'avvento di Nietzsche, Dio è ciò a cui si aspira in un'auto-apoteosi nell’''Übermensch'',<ref>Questo è il significato dell’affermazione di Nietzsche secondo cui “nell’uomo creatura e creatore sono uniti”; cfr. Friedrich Nietzsche, ''Beyond Good and Evil'', trad. Walter Kaufmann (New York: Vintage Books, 1966), 154.</ref> e gli altri esseri umani sono meri ''Untermenschen''. Con questa svolta nella storia della filosofia speculativa, con l'identificazione del pensiero con l'essere, la divinità viene interiorizzata e infine sostituita, nelle parole di Fackenheim, "da un'umanità potenzialmente infinita nella sua moderna ‘libertà’".<ref>Fackenheim, ''Encounters Between Judaism and Modern Philosophy'', 191.</ref> Infinita nella sua "libertà moderna", l'"umanità" è libera da ogni principio limitante e quindi elimina l'Uno Infinito, cosicché gli esseri umani sono liberi di fare tutto ciò che desiderano e immaginano, perdendo quindi la loro umanità. Il Dio di Abramo è morto, come dichiarò Nietzsche.<ref>La famosa dichiarazione di Nietzsche sulla morte di Dio appare nella sezione 125 de ''[[w:La gaia scienza|La gaia scienza]]''; cfr. [[w:Friedrich Nietzsche|Friedrich Nietzsche]], ''The Gay Science'', trad. {{en}}Walter Kaufmann (New York: Vintage Books, 1974).</ref> E nasce il dio del nazionalsocialismo. Alla riunione del giugno 1939 dell'Associazione Nazionalsocialista dei Docenti Universitari, il suo presidente [[:en:w:Walter Schultze|Walter Schultze]] (1894–1979) dichiarò davanti all'assemblea: "Ciò che i grandi pensatori dell'idealismo tedesco sognavano, e ciò che in definitiva era il nocciolo del loro desiderio di libertà, finalmente prende vita, assume realtà... Mai l'idea tedesca di libertà è stata concepita con maggiore vita e maggior vigore che ai nostri giorni".<ref>Citato in George L. Mosse, ''Nazi Culture'' (New York: Grosset & Dunlop, 1966), 316.</ref> Schultze comprese il legame tra la tradizione filosofica tedesca e il nazionalsocialismo. Infatti, nel 1940, quasi la metà dei filosofi tedeschi erano membri del Partito Nazista.<ref>Sluga, ''Heidegger’s Crisis'', 7.</ref> Nel 1923, Hermann Schwarz si distinse diventando il primo filosofo a sostenere pubblicamente i nazisti. Era accompagnato da [[w:Bruno Bauch|Bruno Bauch]] (1877–1942), Max Wundt, Hans Heyse (1891–1976) e [[w:Nicolai Hartmann|Nicolai Hartmann]] (1882–1950), tutti idealisti kantiani; poi c'erano il noto hegeliano [[:en:w:Theodor Haering|Theodor Haering]] (1884-1964) e i nietzschiani [[w:Alfred Baeumler|Alfred Bäumler]] (1887-1968) ed [[:en:w:Ernst Krieck|Ernst Krieck]] (1882-1947). Il più rinomato di tutti, naturalmente, fu [[Martin Heidegger]]. Il pensiero che iniziò con l'idealismo kantiano e culminò nei campi di concentramento deve mirare all'eliminazione del pensiero ebraico eteronomo e dell'ebraismo da cui esso scaturisce, poiché entrambi abbracciano l'autorità assoluta del Santo. La testimonianza ebraica al cuore dell'ebraismo è ciò di cui Heidegger si lamentava quando si lamentava della "ebraicizzazione" della mente tedesca.<ref>Riportato in ''Die Zeit'', 29 dicembre 1989; cfr. Theodore Kisiel, "Heidegger’s Apology: Biography and Philosophy and Ideology", in Tom Rockmore e Joseph Margolis, eds., ''The Heidegger Case: On Philosophy and Politics'' (Philadelphia: Temple University Press, 1992), 12.</ref> E così, il filosofo si unì al Partito che avrebbe provveduto a una soluzione finale al problema dell'ebraicizzazione. === Il filosofo nazista === Nel suo studio ''Heidegger: The Introduction of Nazism into Philosophy'', [[:en:w:Emmanuel Faye|Emmanuel Faye]] dimostra che "la questione del rapporto tra Heidegger e il nazionalsocialismo non è quella del rapporto tra l'impegno personale di un uomo temporaneamente smarrito e un'opera filosofica che rimane quasi inalterata, ma piuttosto quella di un'introduzione deliberata dei fondamenti del nazismo e dell'hitlerismo nella filosofia e nei suoi insegnamenti".<ref>Emmanuel Faye, ''Heidegger: The Introduction of Nazism into Philosophy'', trad. {{en}}Michael B. Smith (New Haven, CT: Yale University Press, 2009), xv - mia trad.</ref> Mentre il nazionalsocialismo estendeva la sua portata in ogni ambito della politica, della cultura, dell'istruzione e dell'impegno intellettuale, la filosofia è "l'area in cui il pericolo si è dimostrato maggiore, perché affrontando la filosofia, il nazismo ha tentato di sovvertire le basi del pensiero e dello spirito".<ref>''Ibid.'', 3.</ref> Il filosofo più influente e ''più pericoloso'' del ventesimo secolo, [[Martin Heidegger]], ha stabilito il legame tra l'identificazione del pensiero con l'essere e della determinazione con l'autenticità. Con Heidegger la speculazione interna del soggetto pensante assume la forma di una volontà di potenza interiore. "L'espressione ‘volontà di potenza’", afferma, "designa il carattere fondamentale dell'ente; ogni ente che è, in quanto è, è volontà di potenza".<ref>Martin Heidegger, ''Nietzsche'', Vol. 1, trad. {{en}}D. Krell (San Francisco: Harper & Row, 1979), 18 - mia trad.</ref> Pertanto Heidegger considera l’''Entschlossenheit'', ovvero la "determinazione" che alimenta la volontà, come la caratteristica distintiva dell’''autenticità'' dell'ente (ma senza elaborare ''perché'' si dovrebbe voler essere autentici, qualunque cosa ciò significhi). E la determinazione è qualcosa che riguarda solo il sé. "Il Dasein ''è il suo stesso sé''", insiste Heidegger, "nell'isolamento originario della determinazione silenziosa".<ref>Martin Heidegger, ''Sein und Zeit'' (Tübingen: Max Niemeyer, 1963), 322.</ref> E la determinazione è ''silenziosa'': nulla qui del pensiero relazionale orientato verso "il bisogno di un altro", come Rosenzweig descrive il "pensiero parlante" che è il pensiero ebraico.<ref>Rosenzweig, ''Franz Rosenzweig’s “The New Thinking”'', 87.</ref> È ''silenziosa'', separata da qualsiasi relazione con l'altro, dal divieto di omicidio rivelato e ''pronunciato'' attraverso il volto dell'altro. Cieca al volto e al suo divieto, la risolutezza di Heidegger fa il gioco dei suoi compatrioti nazisti nel progetto di sterminio degli ebrei in quanto testimoni millenari dell'ebraismo. E lo sapeva. Nel 1922, Heidegger proclamò che ciò che lo aveva attratto alla filosofia era "the full-blown antireligious attitude of the German ''Geist'' ripened from German Idealism".<ref>Cfr. Kisiel, "Heidegger’s Apology", 34.</ref> L'atteggiamento antireligioso è necessariamente un atteggiamento antisemita, anti-Dio di Abramo, anti-rivelazione, anti-comandamento divino – in definitiva, anti-proibizione dello sterminio. Nell’''[[w:Introduzione alla metafisica|Einführung in die Metaphysik]]'' sostiene che "it was not German Idealism that collapsed; it was the era that was not strong enough to match the stature, the breadth, and the originality of that spiritual world".<ref>Citato in {{en}}Victor Farías, ''Heidegger and Nazism'', trad. Paul Burrell (Philadelphia: Temple University Press, 1989), 219.</ref> Nel nazionalsocialismo e ''nel suo progetto di sterminio'', Heidegger vide la realizzazione storica dell'idea originaria, che era un passaggio verso l'autenticità definita dalla determinazione interiore del pensatore speculativo. Fervente sostenitore della legislazione antiebraica dell'aprile 1933,<ref>Faye, ''Heidegger'', 42.</ref> si iscrisse al Partito Nazista il 1° maggio 1933. Come Rettore dell'Università di Friburgo, dove il 10 maggio 1933 gli studenti dell'Università bruciarono i libri "ebraici",<ref>''Ibid.'', 52.</ref> Heidegger abbracciò con tutto il cuore il Partito Nazista. Nel suo famigerato "Discorso del Rettore", pronunciato il 27 maggio 1933, esaltò la "magnificence and greatness of the new movement"<ref>{{en}}Martin Heidegger, "The Self-Assertion of the German University", in Guenther Neske e Emil Kettering, eds., ''Martin Heidegger and National Socialism'', trad. Lisa Harries (New York: Paragon, 1990), 13.</ref> e dichiarò che "all abilities of will and thought, all strengths of the heart, and all capabilities of the body must unfold ''through'' battle, heightened ''in'' battle, and presented ''as'' battle",<ref>''Ibid.'', 12.</ref> dove qualsiasi ascoltatore tedesco contemporaneo avrebbe immediatamente associato la parola ''battaglia'', o ''Kampf'', al ''Mein Kampf'', il "testo sacro" che fornì il fondamento ideologico dell'Olocausto. Solo tre settimane prima del famigerato discorso, il giornale nazista ''Der Alamanne'' affermò: {{citazione|We know that Martin Heidegger, with his lofty consciousness and responsibility, his care for the destiny and the future of the German man, was at the very core of our magnificent movement. We also know that he never made any mystery about his German convictions and that for many years he has supported in the most effective way the party of Adolf Hitler and his struggle for being and power, that he has constantly proved ready for sacrifice for the holy cause of Germany, and that no National Socialist has ever knocked at his door in vain.|Citato in Faye, ''Heidegger'', 31}} Faye sottolinea che "if the rectoral address is the best known of those given by Heidegger, it is far from being the only one. From May 1933 to the end of November 1934 – that is, in the course of four academic semesters – Heidegger gave more than twenty lectures and speeches in which ‘philosophy’ was radically put at the service of Nazism".<ref>''Ibid.'', 64–65.</ref> In effetti, il nazismo dipese dalla filosofia per il suo successo. Nel 1936 [[w:Karl Löwith|Karl Löwith]], allievo ebreo di Heidegger, espresse al suo maestro la preoccupazione che ci fosse una "partnership" essenziale tra il nazionalsocialismo e la filosofia di Heidegger. "Heidegger fu d'accordo con me [su questo]", dice Löwith, "senza riserve e chiariva che il suo concetto di ‘storicità’ era la base del suo ‘impegno’ politico. Inoltre, non lasciò dubbi sulla sua fede in Hitler".<ref>Karl Löwith, "Last Meeting with Heidegger", in Neske e Kettering, ''Martin Heidegger and National Socialism'', 158.</ref> Heidegger stesso comprese che il suo nazismo era un tratto centrale del suo pensiero ontologico. Fu un modo di pensare che lo condusse alla nozione di ''Seinsverlassenheit'',<ref>Cfr. per esempio, Martin Heidegger, ''Beiträge zur Philosophie'', in ''Gesamtausgabe'', Vol. 65 (Frankfurt am Main: Vittorio Klostermann, 2003), 110.</ref> che è un "abbandono dell'essere", sordo "alle urla dei bambini e al silenzio dei ''[[w:Muselmann|Muselmänner]]''".<ref>Emil L. Fackenheim, ''To Mend the World: Foundations of Post-Holocaust Jewish Thought'' (New York: Schocken Books, 1989), 190.</ref> Una caratteristica centrale del pensiero heideggeriano che caratterizza l'ideologia nazista è l'eliminazione dell'altro essere umano dalla sua preoccupazione. "''Das Dasein existiert umwillen seiner''", dichiara Heidegger: "Il ''Dasein'' esiste per se stesso".<ref>Martin Heidegger, ''Vom Wesen des Grundes'', 5th ed. (Frankfurt am Main: Klostermann, 1965), 38.</ref> Mentre l'insegnamento ebraico sostiene che gli altri sono figli di Dio affidati alle mie cure, per l'Heidegger nazista, gli altri sono ''das Man'' o "il Loro", che minaccia la mia autenticità.<ref>Cfr. per esempio, Heidegger, ''Sein und Zeit'', 254.</ref> Questa esistenza per il solo bene di sé diventa un'esistenza per il bene del proprio Volk e del proprio Führer. Heidegger comprese che l'"uomo nuovo" nato dalla rivoluzione antisemita nazista sarebbe emerso solo attraverso la volontà di potenza esaltata dal Volk e dal Führer. Egli vide nel nazismo la “nuova svelatezza dell’Essere” che finalmente si libera dai comandamenti divini sposati dagli ebrei, da ogni rivelazione di valori, da ogni residuo di “onto-teologia”.<ref>“Onto-teologia” si riferisce a un appello inautentico a un dio esterno all’essere per giustificare l’essere, quando il nostro stesso essere, il nostro Dasein, può essere giustificato solo dalla nostra volontà di potenza, e non dalla volontà di alcun dio.</ref> Di fronte all’onto-teologia "inautentica" si erge l’autentica "ontologia esistenziale". "L’ontologia esistenziale", spiega Heidegger, "ha come unico obiettivo l’esplicitazione della struttura trascendentale primordiale del ''Dasein'' nell’uomo", che, a sua volta, "si manifesta come bisogno di comprensione dell’Essere",<ref>Martin Heidegger, ''Kant and the Problem of Metaphysics'', trad. {{en}}J. S. Churchill (Bloomington: Indiana University Press, 1962), 244.</ref> e non, per esempio, come bisogno di responsabilità per l’altra persona o per Dio. ''Comprensione'' va intesa alla lettera: è l'"afferrare" o "catturare" l'Essere, esemplificato nella nozione nazista di ''Lebensraum'', che costituiva il programma di espansione della Germania. Qui il Volk si appropria dell'altro, sia fisicamente che filosoficamente. E l'"altro" include Dio. Nel 1936 Julius Streicher affermò che "chi combatte gli ebrei combatte il diavolo" e "chi domina il diavolo conquista il cielo".<ref>Citato in Fackenheim, ''Jewish Philosophers and Jewish Philosophy'', 122 - mia trad.</ref> Qui abbiamo l'oggetto metafisico di conquista dei nazisti, al di là di Parigi o Mosca: è la conquista del cielo. Il "bene" che Heidegger e i suoi seguaci nazisti cercavano non ha nulla a che fare con un bene morale. No, è un bene ontologico, una buona condizione per il futuro del Reich millenario, al di là del bene e del male, con il suo corollario di bene ''sociale'', ''politico'' e ''culturale''. La preoccupazione etica per l'altro essere umano, così come professata dagli ebrei, diventa non solo superflua, ma anche dannosa. Afferma Heidegger: "If one takes the expression ‘concern’... in the sense of an ethical and ideological evaluation of ‘human life’ rather than as the designation of the structural unity of the inherently finite transcendence of ''Dasein'', then everything falls into confusion and no comprehension of the problematic which guides the analytic of ''Dasein'' is possible".<ref>Heidegger, ''Kant and the Problem of Metaphysics'', 245.</ref> La "valutazione etica della ‘vita umana’" richiede la capacità di lasciarsi turbare il pensiero dalla preoccupazione per l'altro, la capacità di ascoltare il grido della vittima. L'"analitica del ''Dasein''" è possibile solo quando diventiamo sordi a quel grido. Qui sta l'orrore della filosofia di Heidegger. Qui sta il contributo della filosofia all'Olocausto. Diametralmente opposto all'essere-per-sé che caratterizza l'ontologia heideggeriana è l'essere-per-l'altro al centro dell'insegnamento ebraico – ciò che Heidegger deprecava come pensiero "ebraizzato". Il ''Sein-zum-Tod'', o "essere-per-la-morte", che Heidegger considera così centrale per l'esistenza autentica è una preoccupazione per la ''mia'' morte.<ref>Heidegger, ''Sein und Zeit'', 118.</ref> La morte che riguarda l'ebreo è la morte dell’''altro'' essere umano, la vedova, l'orfano e lo straniero, che non interessano a Heidegger. Ciò che deve essere opposto al male dell'ontologia di Heidegger non è l'autonomia del sé, ma la santità dell'altro, non le massime universali della ragione, ma gli intransigenti comandamenti di Dio – ''dall’alto''. La tradizione speculativa occidentale che culmina nell'ontologia di Heidegger realizza il suo obiettivo ultimo nella cancellazione delle categorie verticali e "logocentriche" che ci permetterebbero di parlare di qualcosa di sacro o di malvagio, cosicché ciò che è "lì" è ''semplicemente'' "lì". Una volta persa la dimensione dell'altezza, ci rimangono solo le lotte di potere della cultura e della politica che sono arrivate a determinare chi e cosa siamo e che hanno lasciato l'anima completamente alienata. Nella misura in cui l'ebraismo insiste su una dimensione di altezza e santità, il pensiero speculativo ontologico ''non può che essere'' antisemita, antigiudaico e antisionista. Alla cancellazione ontologica degli assoluti si contrappone l'insistenza ebraica su assoluti che non sono né culturalmente né politicamente determinati, ma sono comandati dall'Altissimo. Questa altezza, e non la nostra determinazione o la nostra volontà di potenza, è ciò che apre la verità, il significato e il bene nella vita. "Sotto lo sguardo livellatore del filosofo dell’Essere", scrive [[w:Jürgen Habermas|Jürgen Habermas]] (n. 1929), "anche lo sterminio degli ebrei appare come un evento, in cui tutto può essere sostituito a piacere con qualsiasi altra cosa".<ref>Citato in Neske e Kettering, ''Martin Heidegger and National Socialism'', xxxi.</ref> Con la perdita della dimensione dell’altezza, perdiamo il carattere ''assoluto'' del divieto di omicidio. === Speculazione e sterminio === {{clear}} == Note == {{Vedi anche|Serie delle interpretazioni|Serie misticismo ebraico|Serie maimonidea|Serie letteratura moderna|Serie dei sentimenti}} <div style="height: 180px; overflow: auto; padding: 3px; border:1px solid #AAAAAA; reflist4"><references/></div> {{Avanzamento|50%|25 giugno 2025}} [[Categoria:Connessioni|Capitolo 9]] e1nt2z8qs33zng90lccsv4vqd4hcbu0 478155 478154 2025-06-26T14:19:26Z Monozigote 19063 /* Note */ avanz. 478155 wikitext text/x-wiki {{Connessioni}} {{Immagine grande|KZ Neuengamme Gedenk Skulptur.jpg|750px|La scultura ''Der sterbende Häftling'' ("Il prigioniero morente") di Françoise Salmon al memoriale del [[w:Campo di concentramento di Neuengamme|Campo di concentramento di Neuengamme]]}} == Il fondamento filosofico dell'Olocausto == Tra le spiegazioni su ciò che ha portato all'Olocausto, si trova in primo piano, e a ragione, la storia dell'antisemitismo cristiano. Tale storia è una condizione necessaria per lo sterminio degli ebrei d'Europa. È una condizione che siamo fin troppo pronti a sottolineare, poiché siamo fin troppo pronti ad accusare la religione di tutto il male che si è abbattuto sul mondo. Siamo molto meno inclini a esaminare la condizione filosoficamente necessaria per lo sterminio degli ebrei. I grandi filosofi della tradizione occidentale sono sempre stati considerati una fonte di saggezza e illuminazione, il fondamento stesso della civiltà occidentale. Siamo quindi molto più riluttanti a esaminare il fondamento stesso della nostra comprensione, anche se crolla sotto i nostri piedi. [[w:Yehiel De-Nur|Ka-tzetnik 135633]] ribadisce questo punto in una scena del suo romanzo ''Sunrise over Hell (Alba sull'inferno)'', che alcuni ritengono il primo romanzo sull'Olocausto. In questo sconvolgente racconto, Harry Preleshnik, un internato di Auschwitz modellato sull'autore, scopre il cadavere del suo amico Marcel Safran. Scrive Ka-tzetnik: "Prone before his eyes, he saw the value of all humanity’s teachings, ethics and beliefs, from the dawn of mankind to this day... He bent, stretched out his hand and caressed the head of the Twentieth Century".<ref>[[:en:w:Yehiel De-Nur|Ka-tzetnik 135633]], ''Sunrise over Hell'', trad. Nina De-Nur (London: W. H. Allen, 1977), 111. Publ. {{Lingue|it}} ''Alba sull'inferno'', Milano, Rizzoli, 1978. Per una discussione più approfondita di Ka-tzetnik, cfr. il [[Connessioni/Capitolo 3|Capitolo 3]].</ref> "Il valore di tutti gli insegnamenti dell'umanità" è incarnato nella tradizione ontologica della filosofia occidentale, che, a differenza del cristianesimo, cancella ogni principio limitante. Lo stoico del I secolo [[w:Lucio Anneo Seneca|Seneca]] (4 AEV – 65 EV) insegnava che chiunque volesse sottomettere il mondo a sé stesso avrebbe dovuto sottomettersi alla ragione (cfr. ''[[w:Epistulae morales ad Lucilium|Epistulae morales]]'' 37:4). Questo, in effetti, è il progetto ontologico: governare la realtà attraverso la ragione e quindi appropriarsi di tutto ciò che è al di fuori di sé per sé. Come avrebbe affermato [[Baruch Spinoza]] (1632–77) secoli dopo, poiché abbiamo la ragione, "non abbiamo bisogno di alcuna rivelazione privilegiata delle intenzioni di Dio".<ref>Cfr. anche {{en}}Benedict de Spinoza, ''Ethics'', trad. Edwin Curley (New York: Penguin, 2005), viii.</ref> La conoscenza è la chiave per l'appropriazione divina della realtà da parte della ragione. "Conoscere", dice [[Emmanuel Levinas]], "non è semplicemente registrare, ma sempre comprendere",<ref>[[Emmanuel Levinas]], ''Totality and Infinity'', trad. Alphonso Lingis (Pittsburgh: Duquesne University Press, 1969), 82.</ref> dal latino ''prehendere'', "prendere" o "afferrare". In quanto comprensione, il progetto della conoscenza è "acquisizione" o "possesso", i significati del nome ''Kayin'' o Caino, che possedette suo fratello Abele nel modo più assoluto nell'atto dell'omicidio, attraverso il quale l'alterità dell'altro, suo fratello, svanì nel modo più radicale. La conoscenza riduce il bene e il male a ''concetti'', nient'altro che la comprensione e, in ultima analisi, la volontà dell'ego conoscente. La conoscenza, quindi, è potere, e il potere è l'unica realtà. La parola ebraica per "conoscenza" è ''daat'', che significa "unire" in un'identità, cosicché, una volta ridotte le categorie a un concetto umano insito nel sé percettivo, e non a un comandamento divino dall'aldilà, non vi è distinzione tra bene e male. Da qui l'avvertimento biblico: Nel giorno in cui mangerai del frutto dall'albero della conoscenza del bene e del male, certamente morirai ({{passo biblico2|Genesi|2:17}}). Non solo morirai – quel che è peggio, ucciderai, come nel caso di Caino. Con Caino vediamo il primo posizionamento dell'ego pensante al centro di tutte le cose, la prima affermazione di "Sento, penso, io, io, io, dunque io sono", la frase per la quale è famoso [[w:Cartesio|René Descartes]] (1596-1650), il padre della filosofia moderna.<ref>René Descartes, ''Meditations on First Philosophy'', 3a ed., trad. {{en}}Donald A. Cress (Indianapolis, IN: Hackett, 1993), 19–20.</ref> ''Io'' penso, dunque sono. Io penso, dunque ''sono''. E no che sono stato creato, comandato o altrimenti scelto, dunque sono. Moriamo – e uccidiamo – il giorno in cui mangiamo dall'Albero della Conoscenza del Bene e del Male perché in quel giorno trasformiamo il bene e il male in un'identità autodeterminata, in un vano tentativo di diventare "come dio", il dio egocentrico dello Stesso, che, in quanto arbitro speculativo del bene e del male secondo la sua ragione autoproclamata, è al di là di ogni rapporto pattizio, al di là del bene e del male. Ecco perché moriamo – moriamo come morì l’anima di Caino, per omicidio – quando mangiamo il frutto della filosofia ontologica speculativa che per millenni ha plasmato la coscienza dell’Occidente, da cui è nato l’Olocausto. Se "il mondo rimase in silenzio", come afferma il titolo originale del memoir di [[Elie Wiesel]], ''[[w:La notte (romanzo)|Un di velt hot geshvign]]'',<ref>[[Elie Wiesel]], ''Un di velt hot geshvign'' (Buenos Aires: Tsentṛ al-farband fun Poulishe Yidn in Argentina, 1956).</ref> è perché il mondo assunse una silenziosa indifferenza stoica verso il massacro in carne e ossa degli ebrei. Dopotutto, la carne è il nemico e la prigione dell'anima, come insegnava Platone (''Fedone'', 80a-81a). Con la ragione come assoluto del filosofo, la necessità logica è assoluta, e con la necessità logica arriva la necessità naturale, così che tutte le cose sono intrappolate in un'ineluttabile catena di causa ed effetto. Una volta che l'ego pensante si situa al centro della realtà, la sofferenza fisica, sia in sé che nell'altro, diventa una questione di indifferenza ragionata. "Che cosa è nobile?" si chiede Seneca. "Sopportare con soddisfazione le avversità, accettando qualsiasi cosa accada come se l'avessimo voluta per noi stessi" (''Naturalium Quaestionum Libros'' 3:4). Poiché tutto ciò che è, è necessariamente così, diceva [[w:Marco Aurelio|Marco Aurelio]] (121-180), "essere scontenti di qualsiasi cosa accada" degrada l'anima (''Meditazioni'' 2:16). Spinoza, l'ebreo che era un filosofo ma la cui filosofia era tutt'altro che ebraica, diceva: ''non ridere, non lugere, neque detestari, sed intelligere'' - "Non ridere, non piangere, non maledire nulla, ma comprendere".<ref>Benedictus Spinoza, ''Tractatus Politicus'', in ''Opera'', Vol. 2, 3a ed. (The Hague: Martinus Nijhoff, 1914), 4.</ref> Da qui la consolazione della filosofia, che raccomanda, riguardo all'Olocausto, di non piangere, ma comprendere. Non c'è da stupirsi che Yehiel De-Nur una volta mi abbia detto accigliato: "''Philosophy'' – it is a ''shabby'' word". L'indifferenza filosofica verso la sofferenza dell'altro essere umano deriva dall'indifferenza dell'Essere stesso, il cui dio è, nella migliore delle ipotesi, il [[w:Motore immobile|Motore Immobile]]. Il Motore Immobile non è mosso da nulla, né dalla sofferenza né dalla gioia, né dalla giustizia né dalla trasgressione, e men che meno dalla preghiera. Inteso in termini di perfezione, e non di santità, il dio ontologico dei filosofi non ha bisogno di nulla, come afferma Aristotele: non ama né ha bisogno di amore (cfr. ''Etica Eudemia'', VII, 1244b; cfr. anche ''Metafisica'', 1071b-1072b). Né ha un nome: non gridiamo "Padre!" al Primo Principio. Il Logos non è il Creatore che ci chiama alla gioia, che è scosso dalla preghiera, che nel Suo amore per noi ci comanda di amare gli altri, o che soffre per ogni nostro tradimento dell'altro essere umano. Collassando dio, mondo e umanità nelle categorie del pensiero, la tradizione ontologica speculativa colloca dio nel sé e il sé in un isolamento che alla fine si rivelerebbe fonte di puro orrore. Fin dall'inizio, quindi, la filosofia occidentale non solo si è opposta al pensiero ebraico, ma ha anche generato un modo di pensare che avrebbe aperto la strada ad Auschwitz. [[w:Emil Fackenheim|Emil Fackenheim]] spiega: {{citazione|At its apex, the God of Aristotle is... the prime mover of the universe and the ultimate cause of what order there is in it. Even so, however, he is not beyond the universe but only the highest part of it. All this is in sharp contrast to the God of the Tenach, who makes His first appearance as Creator of heaven and earth. He does not create earth alone while dwelling Himself in heaven. He rather creates heaven – heaven fully as much as earth. And yet, though infinitely above the world and the humanity that is part of it, He creates man – him alone – in His very own image! The God of Aristotle does no such thing.|Emil L. Fackenheim, ''What Is Judaism?'' (New York: Macmillan, 1987), 108–109}} Il dio di Aristotele non comanda nulla e non stipula alcun patto o alleanza. Non chiede nulla e non esige nulla, perché non ha bisogno di nulla. Semplicemente "è", senza significato o importanza. La filosofia ellenistica che abbraccia un tale dio è sempre stata ostile al Dio di Abramo, come anche ai figli di Abramo, che sono i Suoi testimoni. Dice Fackenheim: "Having created heaven and earth, the God of Abraham, as it were, ''Himself'' walks in the garden".<ref>Emil L. Fackenheim, ''God’s Presence in History: Jewish Affirmations and Philosophical Reflections'' (New York: Harper & Row, 1970), 40.</ref> Il che significa: Colui che è infinitamente ''aldilà'' di tutto ciò che esiste, è immediatamente presente ''in tutto'' ciò che esiste, rendendo l’''aldilà'' e l’''interiore'' sinonimi. Solo così inteso può Egli essere inteso come il ''Creatore'', che nel costante movimento della creazione entra in relazione, sia come Re che come Padre, con l'essere umano creato a Sua immagine e somiglianza. === L'eclissi di luce dell'Illuminismo === Nelle Scritture sta scritto: "Il comandamento è la lampada e la Torah è la luce" ({{passo biblico2|Proverbi|6:23}}), e l'Illuminismo fu proprio l'eclissi della Luce della Torah. Quando ci sforziamo di identificare gli elementi della civiltà occidentale e della cultura tedesca che hanno contribuito all'Olocausto, l'ultimo posto a cui guardiamo è l'[[w:Illuminismo in Germania|Illuminismo tedesco]]. Dopotutto, da quell'Illuminismo abbiamo i principi del governo democratico, dei diritti civili, della ricerca scientifica, dell'istruzione organizzata, del progresso tecnologico e altro ancora. Come poteva, allora, l'Illuminismo, un movimento che sembra aver glorificato "l'uomo" e portato così tanto di "progressista", avere qualcosa a che fare con l'Olocausto? [[w:Immanuel Kant|Immanuel Kant]] offre questa breve definizione di Illuminismo: "L'Illuminismo è la liberazione dell'uomo dalla tutela che egli stesso si è imposto. La tutela è l'incapacità dell'uomo di usare il proprio intelletto senza la guida di un altro. Questa tutela è imposta a se stesso quando la sua causa non risiede nella mancanza di ragione, ma nella mancanza di risolutezza e coraggio".<ref>Citato in Emil L. Fackenheim, ''Quest for Past and Future: Essays in Jewish Theology'' (Bloomington: Indiana University Press, 1968), 132–133.</ref> Nell'affermazione di Kant troviamo la nozione di coraggio come coraggio di trascendere, attraverso la risolutezza, qualsiasi legge che possa essere imposta dall'alto. Cos'è la tutela nella sua forma peggiore, da un punto di vista kantiano? È proprio ciò che è più essenziale per il pensiero e l'identità ebraica: la [[Torah]]. Pertanto, afferma Fackenheim, "if the belief in the creation of the world, the reality of biblical miracles, the valid law based on revelation at Sinai, is the foundation of Judaism, then one must say that modern Enlightenment has undermined its foundations".<ref>Emil L. Fackenheim, ''Jewish Philosophers and Jewish Philosophy'', ed. Michael L. Morgan (Bloomington: Indiana University Press, 1996), 48.</ref> E qual è la più urgente delle leggi rivelate sul Monte Sinai? È il divieto di omicidio. L'eclissi della Luce della Torah che caratterizza l'Illuminismo porta in ultima analisi all'indebolimento del divieto di omicidio, entrato nel mondo attraverso gli ebrei. I filosofi dell'Illuminismo erano noti per essere i paladini dei diritti umani e della tolleranza, ma raramente riservavano la stessa considerazione agli ebrei e all'ebraismo. Questo atteggiamento non era il risultato di una ricaduta in pregiudizi culturali perenni; no, era una caratteristica distintiva della prospettiva filosofica dell'Illuminismo stesso. Era una visione che giustificava e legittimava il loro antisemitismo filosofico, poiché gli ebrei rappresentavano tutto ciò che riguardava la mentalità non illuminata a cui l'Illuminismo si opponeva. Ricordiamo l'insistenza di Kant sul fatto che "l'eutanasia dell'ebraismo è la pura religione morale".<ref>Immanuel Kant, ''Conflict of the Faculties'', trad. Mary J. Gregor (New York: Abaris, 1979), 95.</ref> L'eutanasia dell'ebraismo richiede l'eliminazione del Dio di Abramo e dei suoi testimoni perenni: gli ebrei. Nel 1834 [[w:Heinrich Heine|Heinrich Heine]], egli stesso figlio dell'Illuminismo, scrisse: {{citazione|The German revolution will not be milder and gentler because it was preceded by Kant’s ''Critique'', by Fichte’s transcendental idealism, and even by the philosophy of nature. These doctrines have developed revolutionary forces that wait only for the day when they can erupt and fill the world with terror and admiration. There will be Kantians forthcoming who will hear nothing of piety in the visible world, and with sword and axe will mercilessly churn the soil of our European life, to exterminate the very last roots of the past. Armed Fichteans will enter the lists, whose fanaticism of will can be curbed neither by fear nor by self-interest... But the most terrible of all would be natural philosophers..., [who] can call up the demoniac energies of ancient Germanic pantheism... A play will be performed in Germany that will make the French Revolution seem like a harmless idyll in comparison.|Heinrich Heine, "The German Revolution" in ''Words of Prose'', trad. E. B. Ashton (New York: L. B. Fischer, 1943), 51–53}} Purtroppo, Heine si dimostrò un profeta. L'Olocausto non avvenne a causa di una rottura con "these doctrines" dell'Illuminismo, come le chiama Heine, ma, in parte, proprio perché i nazisti erano così profondamente versati nella storia intellettuale e culturale tedesca emersa dall'Illuminismo. [[:en:w:Hans Sluga|Hans Sluga]] definisce [[w:Johann Gottlieb Fichte|Johann Gottleib Fichte]] (1762-1814) "the first National Socialist philosopher".<ref>Hans Sluga, ''Heidegger’s Crisis: Philosophy and Politics in Nazi Germany'' (Cambridge, MA: Harvard University Press, 1993), 29.</ref> I fichtiani a cui Heine si riferisce sono armati della nozione fichtiana secondo cui "the real destiny of the human race... is ''in freedom to make itself'' what it really is originally".<ref>Johann Gottlieb Fichte, ''Addresses to the German Nation'', cur. George Armstrong Kelly (New York: Harper & Row, 1968), 40; corsivo aggiunto.</ref> Qui non si tratta di una creazione dell'essere umano a immagine divina. Ciò che abbiamo, in una parola, è idolatria. Afferma Fackenheim: "The new idolator of Nazi Germany is not enlightened, but he is most decidedly... a bastard child of the Age of Enlightenment".<ref>Emil L. Fackenheim, ''Encounters Between Judaism and Modern Philosophy'' (New York: Basic Books, 1993), 187.</ref> L’idolatra nazista può essere un figlio illegittimo dell’Età dell’Illuminismo, ma ne è la conseguenza logica. La critica kantiana deduce tutto dall'io pensante e quindi, come comprese [[Franz Rosenzweig]], "riduce il mondo al sé percettivo".<ref>Si veda l'introduzione di Nahum Glatzer a Franz Rosenzweig, ''Understanding the Sick and the Healthy'', trad. Nahum Glatzer (Cambridge, MA: Harvard University Press, 1999), 24.</ref> Lungi dal glorificare l'essere umano, tuttavia, la riduzione del mondo al sé percettivo è radicalmente disumanizzante. "Alla svolta copernicana di Copernico, che fece dell'uomo un granello di polvere nel tutto", afferma Rosenzweig, "corrisponde la svolta copernicana di Kant, che, a titolo di compensazione, lo pose sul trono del mondo, molto più precisamente di quanto Kant pensasse. A quella mostruosa degradazione dell'uomo, che gli costò la sua umanità, questa correzione senza misura andò, parimenti, a costo della sua umanità".<ref>[[Franz Rosenzweig]], ''Franz Rosenzweig’s “The New Thinking”'' trad. & cur. Alan Udoff e Barbara E. Galli (Syracuse, NY: Syracuse University Press, 1999), 96.</ref> Insistendo sulla creazione di se stesso a propria immagine, l'essere umano perde la sua immagine umana. Alla fine tenta di rimodellare e quindi disumanizza l’''altro'' essere umano assolvendosi da ogni legge tranne quella che ha origine dal sé. Contrariamente a quanto definito dal comandamento divino, l'essere umano è "determinabile", dice Kant, "solo attraverso leggi che egli stesso si dà attraverso la ragione".<ref>Immanuel Kant, ''The Critique of Practical Reason'', trad. Lewis White Beck (New York: Macmillan, 1985), 101.</ref> Dio perde significato non solo come Legislatore e Redentore, ma anche come Maestro e Padre. Una volta che Dio è superfluo, lo è altrettanto ogni essere umano. Dopo Kant, abbiamo Hegel. I suoi scritti, come ha osservato [[:en:w:Paul Lawrence Rose|Paul Lawrence Rose]], "conform to the basic Kantian idealist and moralist critique of Judaism. Judaism is seen as the epitome of an unfree psyche".<ref>Paul Lawrence Rose, ''German Question/Jewish Question: Revolutionary Antisemitism from Kant to Wagner'' (Princeton, NJ: Princeton University Press, 1990), 109.</ref> Similmente a Kant, Hegel sostiene che la religione rivelata sia in ultima analisi soppiantata dalla conoscenza assoluta della ragione. Con Hegel, il sé percettivo che si è appropriato del mondo si appropria della divinità. E così, la sequenza di pensiero che colloca il sé al centro marginalizza sia Dio che il prossimo. L'altro essere umano non interpella chi sono nella mia responsabilità per un altro, ma piuttosto minaccia chi sono nel mio essere-per-me stesso: l'altro essere umano diventa una minaccia alla mia libertà e autonomia. Per gli hegeliani di sinistra come Feuerbach e Marx, afferma Fackenheim, "‘l'identità della natura divina e dell'umano’ diventa l'appropriazione della natura divina da parte dell'umano" attraverso lo spirito.<ref>Fackenheim, ''Encounters Between Judaism and Modern Philosophy'', 135 - mia trad.</ref> Poi, con l'avvento di Nietzsche, Dio è ciò a cui si aspira in un'auto-apoteosi nell’''Übermensch'',<ref>Questo è il significato dell’affermazione di Nietzsche secondo cui “nell’uomo creatura e creatore sono uniti”; cfr. Friedrich Nietzsche, ''Beyond Good and Evil'', trad. Walter Kaufmann (New York: Vintage Books, 1966), 154.</ref> e gli altri esseri umani sono meri ''Untermenschen''. Con questa svolta nella storia della filosofia speculativa, con l'identificazione del pensiero con l'essere, la divinità viene interiorizzata e infine sostituita, nelle parole di Fackenheim, "da un'umanità potenzialmente infinita nella sua moderna ‘libertà’".<ref>Fackenheim, ''Encounters Between Judaism and Modern Philosophy'', 191.</ref> Infinita nella sua "libertà moderna", l'"umanità" è libera da ogni principio limitante e quindi elimina l'Uno Infinito, cosicché gli esseri umani sono liberi di fare tutto ciò che desiderano e immaginano, perdendo quindi la loro umanità. Il Dio di Abramo è morto, come dichiarò Nietzsche.<ref>La famosa dichiarazione di Nietzsche sulla morte di Dio appare nella sezione 125 de ''[[w:La gaia scienza|La gaia scienza]]''; cfr. [[w:Friedrich Nietzsche|Friedrich Nietzsche]], ''The Gay Science'', trad. {{en}}Walter Kaufmann (New York: Vintage Books, 1974).</ref> E nasce il dio del nazionalsocialismo. Alla riunione del giugno 1939 dell'Associazione Nazionalsocialista dei Docenti Universitari, il suo presidente [[:en:w:Walter Schultze|Walter Schultze]] (1894–1979) dichiarò davanti all'assemblea: "Ciò che i grandi pensatori dell'idealismo tedesco sognavano, e ciò che in definitiva era il nocciolo del loro desiderio di libertà, finalmente prende vita, assume realtà... Mai l'idea tedesca di libertà è stata concepita con maggiore vita e maggior vigore che ai nostri giorni".<ref>Citato in George L. Mosse, ''Nazi Culture'' (New York: Grosset & Dunlop, 1966), 316.</ref> Schultze comprese il legame tra la tradizione filosofica tedesca e il nazionalsocialismo. Infatti, nel 1940, quasi la metà dei filosofi tedeschi erano membri del Partito Nazista.<ref>Sluga, ''Heidegger’s Crisis'', 7.</ref> Nel 1923, Hermann Schwarz si distinse diventando il primo filosofo a sostenere pubblicamente i nazisti. Era accompagnato da [[w:Bruno Bauch|Bruno Bauch]] (1877–1942), Max Wundt, Hans Heyse (1891–1976) e [[w:Nicolai Hartmann|Nicolai Hartmann]] (1882–1950), tutti idealisti kantiani; poi c'erano il noto hegeliano [[:en:w:Theodor Haering|Theodor Haering]] (1884-1964) e i nietzschiani [[w:Alfred Baeumler|Alfred Bäumler]] (1887-1968) ed [[:en:w:Ernst Krieck|Ernst Krieck]] (1882-1947). Il più rinomato di tutti, naturalmente, fu [[Martin Heidegger]]. Il pensiero che iniziò con l'idealismo kantiano e culminò nei campi di concentramento deve mirare all'eliminazione del pensiero ebraico eteronomo e dell'ebraismo da cui esso scaturisce, poiché entrambi abbracciano l'autorità assoluta del Santo. La testimonianza ebraica al cuore dell'ebraismo è ciò di cui Heidegger si lamentava quando si lamentava della "ebraicizzazione" della mente tedesca.<ref>Riportato in ''Die Zeit'', 29 dicembre 1989; cfr. Theodore Kisiel, "Heidegger’s Apology: Biography and Philosophy and Ideology", in Tom Rockmore e Joseph Margolis, eds., ''The Heidegger Case: On Philosophy and Politics'' (Philadelphia: Temple University Press, 1992), 12.</ref> E così, il filosofo si unì al Partito che avrebbe provveduto a una soluzione finale al problema dell'ebraicizzazione. === Il filosofo nazista === Nel suo studio ''Heidegger: The Introduction of Nazism into Philosophy'', [[:en:w:Emmanuel Faye|Emmanuel Faye]] dimostra che "la questione del rapporto tra Heidegger e il nazionalsocialismo non è quella del rapporto tra l'impegno personale di un uomo temporaneamente smarrito e un'opera filosofica che rimane quasi inalterata, ma piuttosto quella di un'introduzione deliberata dei fondamenti del nazismo e dell'hitlerismo nella filosofia e nei suoi insegnamenti".<ref>Emmanuel Faye, ''Heidegger: The Introduction of Nazism into Philosophy'', trad. {{en}}Michael B. Smith (New Haven, CT: Yale University Press, 2009), xv - mia trad.</ref> Mentre il nazionalsocialismo estendeva la sua portata in ogni ambito della politica, della cultura, dell'istruzione e dell'impegno intellettuale, la filosofia è "l'area in cui il pericolo si è dimostrato maggiore, perché affrontando la filosofia, il nazismo ha tentato di sovvertire le basi del pensiero e dello spirito".<ref>''Ibid.'', 3.</ref> Il filosofo più influente e ''più pericoloso'' del ventesimo secolo, [[Martin Heidegger]], ha stabilito il legame tra l'identificazione del pensiero con l'essere e della determinazione con l'autenticità. Con Heidegger la speculazione interna del soggetto pensante assume la forma di una volontà di potenza interiore. "L'espressione ‘volontà di potenza’", afferma, "designa il carattere fondamentale dell'ente; ogni ente che è, in quanto è, è volontà di potenza".<ref>Martin Heidegger, ''Nietzsche'', Vol. 1, trad. {{en}}D. Krell (San Francisco: Harper & Row, 1979), 18 - mia trad.</ref> Pertanto Heidegger considera l’''Entschlossenheit'', ovvero la "determinazione" che alimenta la volontà, come la caratteristica distintiva dell’''autenticità'' dell'ente (ma senza elaborare ''perché'' si dovrebbe voler essere autentici, qualunque cosa ciò significhi). E la determinazione è qualcosa che riguarda solo il sé. "Il Dasein ''è il suo stesso sé''", insiste Heidegger, "nell'isolamento originario della determinazione silenziosa".<ref>Martin Heidegger, ''Sein und Zeit'' (Tübingen: Max Niemeyer, 1963), 322.</ref> E la determinazione è ''silenziosa'': nulla qui del pensiero relazionale orientato verso "il bisogno di un altro", come Rosenzweig descrive il "pensiero parlante" che è il pensiero ebraico.<ref>Rosenzweig, ''Franz Rosenzweig’s “The New Thinking”'', 87.</ref> È ''silenziosa'', separata da qualsiasi relazione con l'altro, dal divieto di omicidio rivelato e ''pronunciato'' attraverso il volto dell'altro. Cieca al volto e al suo divieto, la risolutezza di Heidegger fa il gioco dei suoi compatrioti nazisti nel progetto di sterminio degli ebrei in quanto testimoni millenari dell'ebraismo. E lo sapeva. Nel 1922, Heidegger proclamò che ciò che lo aveva attratto alla filosofia era "the full-blown antireligious attitude of the German ''Geist'' ripened from German Idealism".<ref>Cfr. Kisiel, "Heidegger’s Apology", 34.</ref> L'atteggiamento antireligioso è necessariamente un atteggiamento antisemita, anti-Dio di Abramo, anti-rivelazione, anti-comandamento divino – in definitiva, anti-proibizione dello sterminio. Nell’''[[w:Introduzione alla metafisica|Einführung in die Metaphysik]]'' sostiene che "it was not German Idealism that collapsed; it was the era that was not strong enough to match the stature, the breadth, and the originality of that spiritual world".<ref>Citato in {{en}}Victor Farías, ''Heidegger and Nazism'', trad. Paul Burrell (Philadelphia: Temple University Press, 1989), 219.</ref> Nel nazionalsocialismo e ''nel suo progetto di sterminio'', Heidegger vide la realizzazione storica dell'idea originaria, che era un passaggio verso l'autenticità definita dalla determinazione interiore del pensatore speculativo. Fervente sostenitore della legislazione antiebraica dell'aprile 1933,<ref>Faye, ''Heidegger'', 42.</ref> si iscrisse al Partito Nazista il 1° maggio 1933. Come Rettore dell'Università di Friburgo, dove il 10 maggio 1933 gli studenti dell'Università bruciarono i libri "ebraici",<ref>''Ibid.'', 52.</ref> Heidegger abbracciò con tutto il cuore il Partito Nazista. Nel suo famigerato "Discorso del Rettore", pronunciato il 27 maggio 1933, esaltò la "magnificence and greatness of the new movement"<ref>{{en}}Martin Heidegger, "The Self-Assertion of the German University", in Guenther Neske e Emil Kettering, eds., ''Martin Heidegger and National Socialism'', trad. Lisa Harries (New York: Paragon, 1990), 13.</ref> e dichiarò che "all abilities of will and thought, all strengths of the heart, and all capabilities of the body must unfold ''through'' battle, heightened ''in'' battle, and presented ''as'' battle",<ref>''Ibid.'', 12.</ref> dove qualsiasi ascoltatore tedesco contemporaneo avrebbe immediatamente associato la parola ''battaglia'', o ''Kampf'', al ''Mein Kampf'', il "testo sacro" che fornì il fondamento ideologico dell'Olocausto. Solo tre settimane prima del famigerato discorso, il giornale nazista ''Der Alamanne'' affermò: {{citazione|We know that Martin Heidegger, with his lofty consciousness and responsibility, his care for the destiny and the future of the German man, was at the very core of our magnificent movement. We also know that he never made any mystery about his German convictions and that for many years he has supported in the most effective way the party of Adolf Hitler and his struggle for being and power, that he has constantly proved ready for sacrifice for the holy cause of Germany, and that no National Socialist has ever knocked at his door in vain.|Citato in Faye, ''Heidegger'', 31}} Faye sottolinea che "if the rectoral address is the best known of those given by Heidegger, it is far from being the only one. From May 1933 to the end of November 1934 – that is, in the course of four academic semesters – Heidegger gave more than twenty lectures and speeches in which ‘philosophy’ was radically put at the service of Nazism".<ref>''Ibid.'', 64–65.</ref> In effetti, il nazismo dipese dalla filosofia per il suo successo. Nel 1936 [[w:Karl Löwith|Karl Löwith]], allievo ebreo di Heidegger, espresse al suo maestro la preoccupazione che ci fosse una "partnership" essenziale tra il nazionalsocialismo e la filosofia di Heidegger. "Heidegger fu d'accordo con me [su questo]", dice Löwith, "senza riserve e chiariva che il suo concetto di ‘storicità’ era la base del suo ‘impegno’ politico. Inoltre, non lasciò dubbi sulla sua fede in Hitler".<ref>Karl Löwith, "Last Meeting with Heidegger", in Neske e Kettering, ''Martin Heidegger and National Socialism'', 158.</ref> Heidegger stesso comprese che il suo nazismo era un tratto centrale del suo pensiero ontologico. Fu un modo di pensare che lo condusse alla nozione di ''Seinsverlassenheit'',<ref>Cfr. per esempio, Martin Heidegger, ''Beiträge zur Philosophie'', in ''Gesamtausgabe'', Vol. 65 (Frankfurt am Main: Vittorio Klostermann, 2003), 110.</ref> che è un "abbandono dell'essere", sordo "alle urla dei bambini e al silenzio dei ''[[w:Muselmann|Muselmänner]]''".<ref>Emil L. Fackenheim, ''To Mend the World: Foundations of Post-Holocaust Jewish Thought'' (New York: Schocken Books, 1989), 190.</ref> Una caratteristica centrale del pensiero heideggeriano che caratterizza l'ideologia nazista è l'eliminazione dell'altro essere umano dalla sua preoccupazione. "''Das Dasein existiert umwillen seiner''", dichiara Heidegger: "Il ''Dasein'' esiste per se stesso".<ref>Martin Heidegger, ''Vom Wesen des Grundes'', 5th ed. (Frankfurt am Main: Klostermann, 1965), 38.</ref> Mentre l'insegnamento ebraico sostiene che gli altri sono figli di Dio affidati alle mie cure, per l'Heidegger nazista, gli altri sono ''das Man'' o "il Loro", che minaccia la mia autenticità.<ref>Cfr. per esempio, Heidegger, ''Sein und Zeit'', 254.</ref> Questa esistenza per il solo bene di sé diventa un'esistenza per il bene del proprio Volk e del proprio Führer. Heidegger comprese che l'"uomo nuovo" nato dalla rivoluzione antisemita nazista sarebbe emerso solo attraverso la volontà di potenza esaltata dal Volk e dal Führer. Egli vide nel nazismo la “nuova svelatezza dell’Essere” che finalmente si libera dai comandamenti divini sposati dagli ebrei, da ogni rivelazione di valori, da ogni residuo di “onto-teologia”.<ref>“Onto-teologia” si riferisce a un appello inautentico a un dio esterno all’essere per giustificare l’essere, quando il nostro stesso essere, il nostro Dasein, può essere giustificato solo dalla nostra volontà di potenza, e non dalla volontà di alcun dio.</ref> Di fronte all’onto-teologia "inautentica" si erge l’autentica "ontologia esistenziale". "L’ontologia esistenziale", spiega Heidegger, "ha come unico obiettivo l’esplicitazione della struttura trascendentale primordiale del ''Dasein'' nell’uomo", che, a sua volta, "si manifesta come bisogno di comprensione dell’Essere",<ref>Martin Heidegger, ''Kant and the Problem of Metaphysics'', trad. {{en}}J. S. Churchill (Bloomington: Indiana University Press, 1962), 244.</ref> e non, per esempio, come bisogno di responsabilità per l’altra persona o per Dio. ''Comprensione'' va intesa alla lettera: è l'"afferrare" o "catturare" l'Essere, esemplificato nella nozione nazista di ''Lebensraum'', che costituiva il programma di espansione della Germania. Qui il Volk si appropria dell'altro, sia fisicamente che filosoficamente. E l'"altro" include Dio. Nel 1936 Julius Streicher affermò che "chi combatte gli ebrei combatte il diavolo" e "chi domina il diavolo conquista il cielo".<ref>Citato in Fackenheim, ''Jewish Philosophers and Jewish Philosophy'', 122 - mia trad.</ref> Qui abbiamo l'oggetto metafisico di conquista dei nazisti, al di là di Parigi o Mosca: è la conquista del cielo. Il "bene" che Heidegger e i suoi seguaci nazisti cercavano non ha nulla a che fare con un bene morale. No, è un bene ontologico, una buona condizione per il futuro del Reich millenario, al di là del bene e del male, con il suo corollario di bene ''sociale'', ''politico'' e ''culturale''. La preoccupazione etica per l'altro essere umano, così come professata dagli ebrei, diventa non solo superflua, ma anche dannosa. Afferma Heidegger: "If one takes the expression ‘concern’... in the sense of an ethical and ideological evaluation of ‘human life’ rather than as the designation of the structural unity of the inherently finite transcendence of ''Dasein'', then everything falls into confusion and no comprehension of the problematic which guides the analytic of ''Dasein'' is possible".<ref>Heidegger, ''Kant and the Problem of Metaphysics'', 245.</ref> La "valutazione etica della ‘vita umana’" richiede la capacità di lasciarsi turbare il pensiero dalla preoccupazione per l'altro, la capacità di ascoltare il grido della vittima. L'"analitica del ''Dasein''" è possibile solo quando diventiamo sordi a quel grido. Qui sta l'orrore della filosofia di Heidegger. Qui sta il contributo della filosofia all'Olocausto. Diametralmente opposto all'essere-per-sé che caratterizza l'ontologia heideggeriana è l'essere-per-l'altro al centro dell'insegnamento ebraico – ciò che Heidegger deprecava come pensiero "ebraizzato". Il ''Sein-zum-Tod'', o "essere-per-la-morte", che Heidegger considera così centrale per l'esistenza autentica è una preoccupazione per la ''mia'' morte.<ref>Heidegger, ''Sein und Zeit'', 118.</ref> La morte che riguarda l'ebreo è la morte dell’''altro'' essere umano, la vedova, l'orfano e lo straniero, che non interessano a Heidegger. Ciò che deve essere opposto al male dell'ontologia di Heidegger non è l'autonomia del sé, ma la santità dell'altro, non le massime universali della ragione, ma gli intransigenti comandamenti di Dio – ''dall’alto''. La tradizione speculativa occidentale che culmina nell'ontologia di Heidegger realizza il suo obiettivo ultimo nella cancellazione delle categorie verticali e "logocentriche" che ci permetterebbero di parlare di qualcosa di sacro o di malvagio, cosicché ciò che è "lì" è ''semplicemente'' "lì". Una volta persa la dimensione dell'altezza, ci rimangono solo le lotte di potere della cultura e della politica che sono arrivate a determinare chi e cosa siamo e che hanno lasciato l'anima completamente alienata. Nella misura in cui l'ebraismo insiste su una dimensione di altezza e santità, il pensiero speculativo ontologico ''non può che essere'' antisemita, antigiudaico e antisionista. Alla cancellazione ontologica degli assoluti si contrappone l'insistenza ebraica su assoluti che non sono né culturalmente né politicamente determinati, ma sono comandati dall'Altissimo. Questa altezza, e non la nostra determinazione o la nostra volontà di potenza, è ciò che apre la verità, il significato e il bene nella vita. "Sotto lo sguardo livellatore del filosofo dell’Essere", scrive [[w:Jürgen Habermas|Jürgen Habermas]] (n. 1929), "anche lo sterminio degli ebrei appare come un evento, in cui tutto può essere sostituito a piacere con qualsiasi altra cosa".<ref>Citato in Neske e Kettering, ''Martin Heidegger and National Socialism'', xxxi.</ref> Con la perdita della dimensione dell’altezza, perdiamo il carattere ''assoluto'' del divieto di omicidio. === Speculazione e sterminio === {{clear}} == Note == {{Vedi anche|Serie delle interpretazioni|Serie misticismo ebraico|Serie maimonidea|Serie letteratura moderna|Serie dei sentimenti}} <div style="height: 180px; overflow: auto; padding: 3px; border:1px solid #AAAAAA; reflist4"><references/></div> {{Avanzamento|75%|26 giugno 2025}} [[Categoria:Connessioni|Capitolo 9]] bm14j76es241qnu7b4y6c6dwgscpdxt 478156 478155 2025-06-26T14:41:25Z Monozigote 19063 /* Speculazione e sterminio */ testo 478156 wikitext text/x-wiki {{Connessioni}} {{Immagine grande|KZ Neuengamme Gedenk Skulptur.jpg|750px|La scultura ''Der sterbende Häftling'' ("Il prigioniero morente") di Françoise Salmon al memoriale del [[w:Campo di concentramento di Neuengamme|Campo di concentramento di Neuengamme]]}} == Il fondamento filosofico dell'Olocausto == Tra le spiegazioni su ciò che ha portato all'Olocausto, si trova in primo piano, e a ragione, la storia dell'antisemitismo cristiano. Tale storia è una condizione necessaria per lo sterminio degli ebrei d'Europa. È una condizione che siamo fin troppo pronti a sottolineare, poiché siamo fin troppo pronti ad accusare la religione di tutto il male che si è abbattuto sul mondo. Siamo molto meno inclini a esaminare la condizione filosoficamente necessaria per lo sterminio degli ebrei. I grandi filosofi della tradizione occidentale sono sempre stati considerati una fonte di saggezza e illuminazione, il fondamento stesso della civiltà occidentale. Siamo quindi molto più riluttanti a esaminare il fondamento stesso della nostra comprensione, anche se crolla sotto i nostri piedi. [[w:Yehiel De-Nur|Ka-tzetnik 135633]] ribadisce questo punto in una scena del suo romanzo ''Sunrise over Hell (Alba sull'inferno)'', che alcuni ritengono il primo romanzo sull'Olocausto. In questo sconvolgente racconto, Harry Preleshnik, un internato di Auschwitz modellato sull'autore, scopre il cadavere del suo amico Marcel Safran. Scrive Ka-tzetnik: "Prone before his eyes, he saw the value of all humanity’s teachings, ethics and beliefs, from the dawn of mankind to this day... He bent, stretched out his hand and caressed the head of the Twentieth Century".<ref>[[:en:w:Yehiel De-Nur|Ka-tzetnik 135633]], ''Sunrise over Hell'', trad. Nina De-Nur (London: W. H. Allen, 1977), 111. Publ. {{Lingue|it}} ''Alba sull'inferno'', Milano, Rizzoli, 1978. Per una discussione più approfondita di Ka-tzetnik, cfr. il [[Connessioni/Capitolo 3|Capitolo 3]].</ref> "Il valore di tutti gli insegnamenti dell'umanità" è incarnato nella tradizione ontologica della filosofia occidentale, che, a differenza del cristianesimo, cancella ogni principio limitante. Lo stoico del I secolo [[w:Lucio Anneo Seneca|Seneca]] (4 AEV – 65 EV) insegnava che chiunque volesse sottomettere il mondo a sé stesso avrebbe dovuto sottomettersi alla ragione (cfr. ''[[w:Epistulae morales ad Lucilium|Epistulae morales]]'' 37:4). Questo, in effetti, è il progetto ontologico: governare la realtà attraverso la ragione e quindi appropriarsi di tutto ciò che è al di fuori di sé per sé. Come avrebbe affermato [[Baruch Spinoza]] (1632–77) secoli dopo, poiché abbiamo la ragione, "non abbiamo bisogno di alcuna rivelazione privilegiata delle intenzioni di Dio".<ref>Cfr. anche {{en}}Benedict de Spinoza, ''Ethics'', trad. Edwin Curley (New York: Penguin, 2005), viii.</ref> La conoscenza è la chiave per l'appropriazione divina della realtà da parte della ragione. "Conoscere", dice [[Emmanuel Levinas]], "non è semplicemente registrare, ma sempre comprendere",<ref>[[Emmanuel Levinas]], ''Totality and Infinity'', trad. Alphonso Lingis (Pittsburgh: Duquesne University Press, 1969), 82.</ref> dal latino ''prehendere'', "prendere" o "afferrare". In quanto comprensione, il progetto della conoscenza è "acquisizione" o "possesso", i significati del nome ''Kayin'' o Caino, che possedette suo fratello Abele nel modo più assoluto nell'atto dell'omicidio, attraverso il quale l'alterità dell'altro, suo fratello, svanì nel modo più radicale. La conoscenza riduce il bene e il male a ''concetti'', nient'altro che la comprensione e, in ultima analisi, la volontà dell'ego conoscente. La conoscenza, quindi, è potere, e il potere è l'unica realtà. La parola ebraica per "conoscenza" è ''daat'', che significa "unire" in un'identità, cosicché, una volta ridotte le categorie a un concetto umano insito nel sé percettivo, e non a un comandamento divino dall'aldilà, non vi è distinzione tra bene e male. Da qui l'avvertimento biblico: Nel giorno in cui mangerai del frutto dall'albero della conoscenza del bene e del male, certamente morirai ({{passo biblico2|Genesi|2:17}}). Non solo morirai – quel che è peggio, ucciderai, come nel caso di Caino. Con Caino vediamo il primo posizionamento dell'ego pensante al centro di tutte le cose, la prima affermazione di "Sento, penso, io, io, io, dunque io sono", la frase per la quale è famoso [[w:Cartesio|René Descartes]] (1596-1650), il padre della filosofia moderna.<ref>René Descartes, ''Meditations on First Philosophy'', 3a ed., trad. {{en}}Donald A. Cress (Indianapolis, IN: Hackett, 1993), 19–20.</ref> ''Io'' penso, dunque sono. Io penso, dunque ''sono''. E no che sono stato creato, comandato o altrimenti scelto, dunque sono. Moriamo – e uccidiamo – il giorno in cui mangiamo dall'Albero della Conoscenza del Bene e del Male perché in quel giorno trasformiamo il bene e il male in un'identità autodeterminata, in un vano tentativo di diventare "come dio", il dio egocentrico dello Stesso, che, in quanto arbitro speculativo del bene e del male secondo la sua ragione autoproclamata, è al di là di ogni rapporto pattizio, al di là del bene e del male. Ecco perché moriamo – moriamo come morì l’anima di Caino, per omicidio – quando mangiamo il frutto della filosofia ontologica speculativa che per millenni ha plasmato la coscienza dell’Occidente, da cui è nato l’Olocausto. Se "il mondo rimase in silenzio", come afferma il titolo originale del memoir di [[Elie Wiesel]], ''[[w:La notte (romanzo)|Un di velt hot geshvign]]'',<ref>[[Elie Wiesel]], ''Un di velt hot geshvign'' (Buenos Aires: Tsentṛ al-farband fun Poulishe Yidn in Argentina, 1956).</ref> è perché il mondo assunse una silenziosa indifferenza stoica verso il massacro in carne e ossa degli ebrei. Dopotutto, la carne è il nemico e la prigione dell'anima, come insegnava Platone (''Fedone'', 80a-81a). Con la ragione come assoluto del filosofo, la necessità logica è assoluta, e con la necessità logica arriva la necessità naturale, così che tutte le cose sono intrappolate in un'ineluttabile catena di causa ed effetto. Una volta che l'ego pensante si situa al centro della realtà, la sofferenza fisica, sia in sé che nell'altro, diventa una questione di indifferenza ragionata. "Che cosa è nobile?" si chiede Seneca. "Sopportare con soddisfazione le avversità, accettando qualsiasi cosa accada come se l'avessimo voluta per noi stessi" (''Naturalium Quaestionum Libros'' 3:4). Poiché tutto ciò che è, è necessariamente così, diceva [[w:Marco Aurelio|Marco Aurelio]] (121-180), "essere scontenti di qualsiasi cosa accada" degrada l'anima (''Meditazioni'' 2:16). Spinoza, l'ebreo che era un filosofo ma la cui filosofia era tutt'altro che ebraica, diceva: ''non ridere, non lugere, neque detestari, sed intelligere'' - "Non ridere, non piangere, non maledire nulla, ma comprendere".<ref>Benedictus Spinoza, ''Tractatus Politicus'', in ''Opera'', Vol. 2, 3a ed. (The Hague: Martinus Nijhoff, 1914), 4.</ref> Da qui la consolazione della filosofia, che raccomanda, riguardo all'Olocausto, di non piangere, ma comprendere. Non c'è da stupirsi che Yehiel De-Nur una volta mi abbia detto accigliato: "''Philosophy'' – it is a ''shabby'' word". L'indifferenza filosofica verso la sofferenza dell'altro essere umano deriva dall'indifferenza dell'Essere stesso, il cui dio è, nella migliore delle ipotesi, il [[w:Motore immobile|Motore Immobile]]. Il Motore Immobile non è mosso da nulla, né dalla sofferenza né dalla gioia, né dalla giustizia né dalla trasgressione, e men che meno dalla preghiera. Inteso in termini di perfezione, e non di santità, il dio ontologico dei filosofi non ha bisogno di nulla, come afferma Aristotele: non ama né ha bisogno di amore (cfr. ''Etica Eudemia'', VII, 1244b; cfr. anche ''Metafisica'', 1071b-1072b). Né ha un nome: non gridiamo "Padre!" al Primo Principio. Il Logos non è il Creatore che ci chiama alla gioia, che è scosso dalla preghiera, che nel Suo amore per noi ci comanda di amare gli altri, o che soffre per ogni nostro tradimento dell'altro essere umano. Collassando dio, mondo e umanità nelle categorie del pensiero, la tradizione ontologica speculativa colloca dio nel sé e il sé in un isolamento che alla fine si rivelerebbe fonte di puro orrore. Fin dall'inizio, quindi, la filosofia occidentale non solo si è opposta al pensiero ebraico, ma ha anche generato un modo di pensare che avrebbe aperto la strada ad Auschwitz. [[w:Emil Fackenheim|Emil Fackenheim]] spiega: {{citazione|At its apex, the God of Aristotle is... the prime mover of the universe and the ultimate cause of what order there is in it. Even so, however, he is not beyond the universe but only the highest part of it. All this is in sharp contrast to the God of the Tenach, who makes His first appearance as Creator of heaven and earth. He does not create earth alone while dwelling Himself in heaven. He rather creates heaven – heaven fully as much as earth. And yet, though infinitely above the world and the humanity that is part of it, He creates man – him alone – in His very own image! The God of Aristotle does no such thing.|Emil L. Fackenheim, ''What Is Judaism?'' (New York: Macmillan, 1987), 108–109}} Il dio di Aristotele non comanda nulla e non stipula alcun patto o alleanza. Non chiede nulla e non esige nulla, perché non ha bisogno di nulla. Semplicemente "è", senza significato o importanza. La filosofia ellenistica che abbraccia un tale dio è sempre stata ostile al Dio di Abramo, come anche ai figli di Abramo, che sono i Suoi testimoni. Dice Fackenheim: "Having created heaven and earth, the God of Abraham, as it were, ''Himself'' walks in the garden".<ref>Emil L. Fackenheim, ''God’s Presence in History: Jewish Affirmations and Philosophical Reflections'' (New York: Harper & Row, 1970), 40.</ref> Il che significa: Colui che è infinitamente ''aldilà'' di tutto ciò che esiste, è immediatamente presente ''in tutto'' ciò che esiste, rendendo l’''aldilà'' e l’''interiore'' sinonimi. Solo così inteso può Egli essere inteso come il ''Creatore'', che nel costante movimento della creazione entra in relazione, sia come Re che come Padre, con l'essere umano creato a Sua immagine e somiglianza. === L'eclissi di luce dell'Illuminismo === Nelle Scritture sta scritto: "Il comandamento è la lampada e la Torah è la luce" ({{passo biblico2|Proverbi|6:23}}), e l'Illuminismo fu proprio l'eclissi della Luce della Torah. Quando ci sforziamo di identificare gli elementi della civiltà occidentale e della cultura tedesca che hanno contribuito all'Olocausto, l'ultimo posto a cui guardiamo è l'[[w:Illuminismo in Germania|Illuminismo tedesco]]. Dopotutto, da quell'Illuminismo abbiamo i principi del governo democratico, dei diritti civili, della ricerca scientifica, dell'istruzione organizzata, del progresso tecnologico e altro ancora. Come poteva, allora, l'Illuminismo, un movimento che sembra aver glorificato "l'uomo" e portato così tanto di "progressista", avere qualcosa a che fare con l'Olocausto? [[w:Immanuel Kant|Immanuel Kant]] offre questa breve definizione di Illuminismo: "L'Illuminismo è la liberazione dell'uomo dalla tutela che egli stesso si è imposto. La tutela è l'incapacità dell'uomo di usare il proprio intelletto senza la guida di un altro. Questa tutela è imposta a se stesso quando la sua causa non risiede nella mancanza di ragione, ma nella mancanza di risolutezza e coraggio".<ref>Citato in Emil L. Fackenheim, ''Quest for Past and Future: Essays in Jewish Theology'' (Bloomington: Indiana University Press, 1968), 132–133.</ref> Nell'affermazione di Kant troviamo la nozione di coraggio come coraggio di trascendere, attraverso la risolutezza, qualsiasi legge che possa essere imposta dall'alto. Cos'è la tutela nella sua forma peggiore, da un punto di vista kantiano? È proprio ciò che è più essenziale per il pensiero e l'identità ebraica: la [[Torah]]. Pertanto, afferma Fackenheim, "if the belief in the creation of the world, the reality of biblical miracles, the valid law based on revelation at Sinai, is the foundation of Judaism, then one must say that modern Enlightenment has undermined its foundations".<ref>Emil L. Fackenheim, ''Jewish Philosophers and Jewish Philosophy'', ed. Michael L. Morgan (Bloomington: Indiana University Press, 1996), 48.</ref> E qual è la più urgente delle leggi rivelate sul Monte Sinai? È il divieto di omicidio. L'eclissi della Luce della Torah che caratterizza l'Illuminismo porta in ultima analisi all'indebolimento del divieto di omicidio, entrato nel mondo attraverso gli ebrei. I filosofi dell'Illuminismo erano noti per essere i paladini dei diritti umani e della tolleranza, ma raramente riservavano la stessa considerazione agli ebrei e all'ebraismo. Questo atteggiamento non era il risultato di una ricaduta in pregiudizi culturali perenni; no, era una caratteristica distintiva della prospettiva filosofica dell'Illuminismo stesso. Era una visione che giustificava e legittimava il loro antisemitismo filosofico, poiché gli ebrei rappresentavano tutto ciò che riguardava la mentalità non illuminata a cui l'Illuminismo si opponeva. Ricordiamo l'insistenza di Kant sul fatto che "l'eutanasia dell'ebraismo è la pura religione morale".<ref>Immanuel Kant, ''Conflict of the Faculties'', trad. Mary J. Gregor (New York: Abaris, 1979), 95.</ref> L'eutanasia dell'ebraismo richiede l'eliminazione del Dio di Abramo e dei suoi testimoni perenni: gli ebrei. Nel 1834 [[w:Heinrich Heine|Heinrich Heine]], egli stesso figlio dell'Illuminismo, scrisse: {{citazione|The German revolution will not be milder and gentler because it was preceded by Kant’s ''Critique'', by Fichte’s transcendental idealism, and even by the philosophy of nature. These doctrines have developed revolutionary forces that wait only for the day when they can erupt and fill the world with terror and admiration. There will be Kantians forthcoming who will hear nothing of piety in the visible world, and with sword and axe will mercilessly churn the soil of our European life, to exterminate the very last roots of the past. Armed Fichteans will enter the lists, whose fanaticism of will can be curbed neither by fear nor by self-interest... But the most terrible of all would be natural philosophers..., [who] can call up the demoniac energies of ancient Germanic pantheism... A play will be performed in Germany that will make the French Revolution seem like a harmless idyll in comparison.|Heinrich Heine, "The German Revolution" in ''Words of Prose'', trad. E. B. Ashton (New York: L. B. Fischer, 1943), 51–53}} Purtroppo, Heine si dimostrò un profeta. L'Olocausto non avvenne a causa di una rottura con "these doctrines" dell'Illuminismo, come le chiama Heine, ma, in parte, proprio perché i nazisti erano così profondamente versati nella storia intellettuale e culturale tedesca emersa dall'Illuminismo. [[:en:w:Hans Sluga|Hans Sluga]] definisce [[w:Johann Gottlieb Fichte|Johann Gottleib Fichte]] (1762-1814) "the first National Socialist philosopher".<ref>Hans Sluga, ''Heidegger’s Crisis: Philosophy and Politics in Nazi Germany'' (Cambridge, MA: Harvard University Press, 1993), 29.</ref> I fichtiani a cui Heine si riferisce sono armati della nozione fichtiana secondo cui "the real destiny of the human race... is ''in freedom to make itself'' what it really is originally".<ref>Johann Gottlieb Fichte, ''Addresses to the German Nation'', cur. George Armstrong Kelly (New York: Harper & Row, 1968), 40; corsivo aggiunto.</ref> Qui non si tratta di una creazione dell'essere umano a immagine divina. Ciò che abbiamo, in una parola, è idolatria. Afferma Fackenheim: "The new idolator of Nazi Germany is not enlightened, but he is most decidedly... a bastard child of the Age of Enlightenment".<ref>Emil L. Fackenheim, ''Encounters Between Judaism and Modern Philosophy'' (New York: Basic Books, 1993), 187.</ref> L’idolatra nazista può essere un figlio illegittimo dell’Età dell’Illuminismo, ma ne è la conseguenza logica. La critica kantiana deduce tutto dall'io pensante e quindi, come comprese [[Franz Rosenzweig]], "riduce il mondo al sé percettivo".<ref>Si veda l'introduzione di Nahum Glatzer a Franz Rosenzweig, ''Understanding the Sick and the Healthy'', trad. Nahum Glatzer (Cambridge, MA: Harvard University Press, 1999), 24.</ref> Lungi dal glorificare l'essere umano, tuttavia, la riduzione del mondo al sé percettivo è radicalmente disumanizzante. "Alla svolta copernicana di Copernico, che fece dell'uomo un granello di polvere nel tutto", afferma Rosenzweig, "corrisponde la svolta copernicana di Kant, che, a titolo di compensazione, lo pose sul trono del mondo, molto più precisamente di quanto Kant pensasse. A quella mostruosa degradazione dell'uomo, che gli costò la sua umanità, questa correzione senza misura andò, parimenti, a costo della sua umanità".<ref>[[Franz Rosenzweig]], ''Franz Rosenzweig’s “The New Thinking”'' trad. & cur. Alan Udoff e Barbara E. Galli (Syracuse, NY: Syracuse University Press, 1999), 96.</ref> Insistendo sulla creazione di se stesso a propria immagine, l'essere umano perde la sua immagine umana. Alla fine tenta di rimodellare e quindi disumanizza l’''altro'' essere umano assolvendosi da ogni legge tranne quella che ha origine dal sé. Contrariamente a quanto definito dal comandamento divino, l'essere umano è "determinabile", dice Kant, "solo attraverso leggi che egli stesso si dà attraverso la ragione".<ref>Immanuel Kant, ''The Critique of Practical Reason'', trad. Lewis White Beck (New York: Macmillan, 1985), 101.</ref> Dio perde significato non solo come Legislatore e Redentore, ma anche come Maestro e Padre. Una volta che Dio è superfluo, lo è altrettanto ogni essere umano. Dopo Kant, abbiamo Hegel. I suoi scritti, come ha osservato [[:en:w:Paul Lawrence Rose|Paul Lawrence Rose]], "conform to the basic Kantian idealist and moralist critique of Judaism. Judaism is seen as the epitome of an unfree psyche".<ref>Paul Lawrence Rose, ''German Question/Jewish Question: Revolutionary Antisemitism from Kant to Wagner'' (Princeton, NJ: Princeton University Press, 1990), 109.</ref> Similmente a Kant, Hegel sostiene che la religione rivelata sia in ultima analisi soppiantata dalla conoscenza assoluta della ragione. Con Hegel, il sé percettivo che si è appropriato del mondo si appropria della divinità. E così, la sequenza di pensiero che colloca il sé al centro marginalizza sia Dio che il prossimo. L'altro essere umano non interpella chi sono nella mia responsabilità per un altro, ma piuttosto minaccia chi sono nel mio essere-per-me stesso: l'altro essere umano diventa una minaccia alla mia libertà e autonomia. Per gli hegeliani di sinistra come Feuerbach e Marx, afferma Fackenheim, "‘l'identità della natura divina e dell'umano’ diventa l'appropriazione della natura divina da parte dell'umano" attraverso lo spirito.<ref>Fackenheim, ''Encounters Between Judaism and Modern Philosophy'', 135 - mia trad.</ref> Poi, con l'avvento di Nietzsche, Dio è ciò a cui si aspira in un'auto-apoteosi nell’''Übermensch'',<ref>Questo è il significato dell’affermazione di Nietzsche secondo cui “nell’uomo creatura e creatore sono uniti”; cfr. Friedrich Nietzsche, ''Beyond Good and Evil'', trad. Walter Kaufmann (New York: Vintage Books, 1966), 154.</ref> e gli altri esseri umani sono meri ''Untermenschen''. Con questa svolta nella storia della filosofia speculativa, con l'identificazione del pensiero con l'essere, la divinità viene interiorizzata e infine sostituita, nelle parole di Fackenheim, "da un'umanità potenzialmente infinita nella sua moderna ‘libertà’".<ref>Fackenheim, ''Encounters Between Judaism and Modern Philosophy'', 191.</ref> Infinita nella sua "libertà moderna", l'"umanità" è libera da ogni principio limitante e quindi elimina l'Uno Infinito, cosicché gli esseri umani sono liberi di fare tutto ciò che desiderano e immaginano, perdendo quindi la loro umanità. Il Dio di Abramo è morto, come dichiarò Nietzsche.<ref>La famosa dichiarazione di Nietzsche sulla morte di Dio appare nella sezione 125 de ''[[w:La gaia scienza|La gaia scienza]]''; cfr. [[w:Friedrich Nietzsche|Friedrich Nietzsche]], ''The Gay Science'', trad. {{en}}Walter Kaufmann (New York: Vintage Books, 1974).</ref> E nasce il dio del nazionalsocialismo. Alla riunione del giugno 1939 dell'Associazione Nazionalsocialista dei Docenti Universitari, il suo presidente [[:en:w:Walter Schultze|Walter Schultze]] (1894–1979) dichiarò davanti all'assemblea: "Ciò che i grandi pensatori dell'idealismo tedesco sognavano, e ciò che in definitiva era il nocciolo del loro desiderio di libertà, finalmente prende vita, assume realtà... Mai l'idea tedesca di libertà è stata concepita con maggiore vita e maggior vigore che ai nostri giorni".<ref>Citato in George L. Mosse, ''Nazi Culture'' (New York: Grosset & Dunlop, 1966), 316.</ref> Schultze comprese il legame tra la tradizione filosofica tedesca e il nazionalsocialismo. Infatti, nel 1940, quasi la metà dei filosofi tedeschi erano membri del Partito Nazista.<ref>Sluga, ''Heidegger’s Crisis'', 7.</ref> Nel 1923, Hermann Schwarz si distinse diventando il primo filosofo a sostenere pubblicamente i nazisti. Era accompagnato da [[w:Bruno Bauch|Bruno Bauch]] (1877–1942), Max Wundt, Hans Heyse (1891–1976) e [[w:Nicolai Hartmann|Nicolai Hartmann]] (1882–1950), tutti idealisti kantiani; poi c'erano il noto hegeliano [[:en:w:Theodor Haering|Theodor Haering]] (1884-1964) e i nietzschiani [[w:Alfred Baeumler|Alfred Bäumler]] (1887-1968) ed [[:en:w:Ernst Krieck|Ernst Krieck]] (1882-1947). Il più rinomato di tutti, naturalmente, fu [[Martin Heidegger]]. Il pensiero che iniziò con l'idealismo kantiano e culminò nei campi di concentramento deve mirare all'eliminazione del pensiero ebraico eteronomo e dell'ebraismo da cui esso scaturisce, poiché entrambi abbracciano l'autorità assoluta del Santo. La testimonianza ebraica al cuore dell'ebraismo è ciò di cui Heidegger si lamentava quando si lamentava della "ebraicizzazione" della mente tedesca.<ref>Riportato in ''Die Zeit'', 29 dicembre 1989; cfr. Theodore Kisiel, "Heidegger’s Apology: Biography and Philosophy and Ideology", in Tom Rockmore e Joseph Margolis, eds., ''The Heidegger Case: On Philosophy and Politics'' (Philadelphia: Temple University Press, 1992), 12.</ref> E così, il filosofo si unì al Partito che avrebbe provveduto a una soluzione finale al problema dell'ebraicizzazione. === Il filosofo nazista === Nel suo studio ''Heidegger: The Introduction of Nazism into Philosophy'', [[:en:w:Emmanuel Faye|Emmanuel Faye]] dimostra che "la questione del rapporto tra Heidegger e il nazionalsocialismo non è quella del rapporto tra l'impegno personale di un uomo temporaneamente smarrito e un'opera filosofica che rimane quasi inalterata, ma piuttosto quella di un'introduzione deliberata dei fondamenti del nazismo e dell'hitlerismo nella filosofia e nei suoi insegnamenti".<ref>Emmanuel Faye, ''Heidegger: The Introduction of Nazism into Philosophy'', trad. {{en}}Michael B. Smith (New Haven, CT: Yale University Press, 2009), xv - mia trad.</ref> Mentre il nazionalsocialismo estendeva la sua portata in ogni ambito della politica, della cultura, dell'istruzione e dell'impegno intellettuale, la filosofia è "l'area in cui il pericolo si è dimostrato maggiore, perché affrontando la filosofia, il nazismo ha tentato di sovvertire le basi del pensiero e dello spirito".<ref>''Ibid.'', 3.</ref> Il filosofo più influente e ''più pericoloso'' del ventesimo secolo, [[Martin Heidegger]], ha stabilito il legame tra l'identificazione del pensiero con l'essere e della determinazione con l'autenticità. Con Heidegger la speculazione interna del soggetto pensante assume la forma di una volontà di potenza interiore. "L'espressione ‘volontà di potenza’", afferma, "designa il carattere fondamentale dell'ente; ogni ente che è, in quanto è, è volontà di potenza".<ref>Martin Heidegger, ''Nietzsche'', Vol. 1, trad. {{en}}D. Krell (San Francisco: Harper & Row, 1979), 18 - mia trad.</ref> Pertanto Heidegger considera l’''Entschlossenheit'', ovvero la "determinazione" che alimenta la volontà, come la caratteristica distintiva dell’''autenticità'' dell'ente (ma senza elaborare ''perché'' si dovrebbe voler essere autentici, qualunque cosa ciò significhi). E la determinazione è qualcosa che riguarda solo il sé. "Il Dasein ''è il suo stesso sé''", insiste Heidegger, "nell'isolamento originario della determinazione silenziosa".<ref>Martin Heidegger, ''Sein und Zeit'' (Tübingen: Max Niemeyer, 1963), 322.</ref> E la determinazione è ''silenziosa'': nulla qui del pensiero relazionale orientato verso "il bisogno di un altro", come Rosenzweig descrive il "pensiero parlante" che è il pensiero ebraico.<ref>Rosenzweig, ''Franz Rosenzweig’s “The New Thinking”'', 87.</ref> È ''silenziosa'', separata da qualsiasi relazione con l'altro, dal divieto di omicidio rivelato e ''pronunciato'' attraverso il volto dell'altro. Cieca al volto e al suo divieto, la risolutezza di Heidegger fa il gioco dei suoi compatrioti nazisti nel progetto di sterminio degli ebrei in quanto testimoni millenari dell'ebraismo. E lo sapeva. Nel 1922, Heidegger proclamò che ciò che lo aveva attratto alla filosofia era "the full-blown antireligious attitude of the German ''Geist'' ripened from German Idealism".<ref>Cfr. Kisiel, "Heidegger’s Apology", 34.</ref> L'atteggiamento antireligioso è necessariamente un atteggiamento antisemita, anti-Dio di Abramo, anti-rivelazione, anti-comandamento divino – in definitiva, anti-proibizione dello sterminio. Nell’''[[w:Introduzione alla metafisica|Einführung in die Metaphysik]]'' sostiene che "it was not German Idealism that collapsed; it was the era that was not strong enough to match the stature, the breadth, and the originality of that spiritual world".<ref>Citato in {{en}}Victor Farías, ''Heidegger and Nazism'', trad. Paul Burrell (Philadelphia: Temple University Press, 1989), 219.</ref> Nel nazionalsocialismo e ''nel suo progetto di sterminio'', Heidegger vide la realizzazione storica dell'idea originaria, che era un passaggio verso l'autenticità definita dalla determinazione interiore del pensatore speculativo. Fervente sostenitore della legislazione antiebraica dell'aprile 1933,<ref>Faye, ''Heidegger'', 42.</ref> si iscrisse al Partito Nazista il 1° maggio 1933. Come Rettore dell'Università di Friburgo, dove il 10 maggio 1933 gli studenti dell'Università bruciarono i libri "ebraici",<ref>''Ibid.'', 52.</ref> Heidegger abbracciò con tutto il cuore il Partito Nazista. Nel suo famigerato "Discorso del Rettore", pronunciato il 27 maggio 1933, esaltò la "magnificence and greatness of the new movement"<ref>{{en}}Martin Heidegger, "The Self-Assertion of the German University", in Guenther Neske e Emil Kettering, eds., ''Martin Heidegger and National Socialism'', trad. Lisa Harries (New York: Paragon, 1990), 13.</ref> e dichiarò che "all abilities of will and thought, all strengths of the heart, and all capabilities of the body must unfold ''through'' battle, heightened ''in'' battle, and presented ''as'' battle",<ref>''Ibid.'', 12.</ref> dove qualsiasi ascoltatore tedesco contemporaneo avrebbe immediatamente associato la parola ''battaglia'', o ''Kampf'', al ''Mein Kampf'', il "testo sacro" che fornì il fondamento ideologico dell'Olocausto. Solo tre settimane prima del famigerato discorso, il giornale nazista ''Der Alamanne'' affermò: {{citazione|We know that Martin Heidegger, with his lofty consciousness and responsibility, his care for the destiny and the future of the German man, was at the very core of our magnificent movement. We also know that he never made any mystery about his German convictions and that for many years he has supported in the most effective way the party of Adolf Hitler and his struggle for being and power, that he has constantly proved ready for sacrifice for the holy cause of Germany, and that no National Socialist has ever knocked at his door in vain.|Citato in Faye, ''Heidegger'', 31}} Faye sottolinea che "if the rectoral address is the best known of those given by Heidegger, it is far from being the only one. From May 1933 to the end of November 1934 – that is, in the course of four academic semesters – Heidegger gave more than twenty lectures and speeches in which ‘philosophy’ was radically put at the service of Nazism".<ref>''Ibid.'', 64–65.</ref> In effetti, il nazismo dipese dalla filosofia per il suo successo. Nel 1936 [[w:Karl Löwith|Karl Löwith]], allievo ebreo di Heidegger, espresse al suo maestro la preoccupazione che ci fosse una "partnership" essenziale tra il nazionalsocialismo e la filosofia di Heidegger. "Heidegger fu d'accordo con me [su questo]", dice Löwith, "senza riserve e chiariva che il suo concetto di ‘storicità’ era la base del suo ‘impegno’ politico. Inoltre, non lasciò dubbi sulla sua fede in Hitler".<ref>Karl Löwith, "Last Meeting with Heidegger", in Neske e Kettering, ''Martin Heidegger and National Socialism'', 158.</ref> Heidegger stesso comprese che il suo nazismo era un tratto centrale del suo pensiero ontologico. Fu un modo di pensare che lo condusse alla nozione di ''Seinsverlassenheit'',<ref>Cfr. per esempio, Martin Heidegger, ''Beiträge zur Philosophie'', in ''Gesamtausgabe'', Vol. 65 (Frankfurt am Main: Vittorio Klostermann, 2003), 110.</ref> che è un "abbandono dell'essere", sordo "alle urla dei bambini e al silenzio dei ''[[w:Muselmann|Muselmänner]]''".<ref>Emil L. Fackenheim, ''To Mend the World: Foundations of Post-Holocaust Jewish Thought'' (New York: Schocken Books, 1989), 190.</ref> Una caratteristica centrale del pensiero heideggeriano che caratterizza l'ideologia nazista è l'eliminazione dell'altro essere umano dalla sua preoccupazione. "''Das Dasein existiert umwillen seiner''", dichiara Heidegger: "Il ''Dasein'' esiste per se stesso".<ref>Martin Heidegger, ''Vom Wesen des Grundes'', 5th ed. (Frankfurt am Main: Klostermann, 1965), 38.</ref> Mentre l'insegnamento ebraico sostiene che gli altri sono figli di Dio affidati alle mie cure, per l'Heidegger nazista, gli altri sono ''das Man'' o "il Loro", che minaccia la mia autenticità.<ref>Cfr. per esempio, Heidegger, ''Sein und Zeit'', 254.</ref> Questa esistenza per il solo bene di sé diventa un'esistenza per il bene del proprio Volk e del proprio Führer. Heidegger comprese che l'"uomo nuovo" nato dalla rivoluzione antisemita nazista sarebbe emerso solo attraverso la volontà di potenza esaltata dal Volk e dal Führer. Egli vide nel nazismo la “nuova svelatezza dell’Essere” che finalmente si libera dai comandamenti divini sposati dagli ebrei, da ogni rivelazione di valori, da ogni residuo di “onto-teologia”.<ref>“Onto-teologia” si riferisce a un appello inautentico a un dio esterno all’essere per giustificare l’essere, quando il nostro stesso essere, il nostro Dasein, può essere giustificato solo dalla nostra volontà di potenza, e non dalla volontà di alcun dio.</ref> Di fronte all’onto-teologia "inautentica" si erge l’autentica "ontologia esistenziale". "L’ontologia esistenziale", spiega Heidegger, "ha come unico obiettivo l’esplicitazione della struttura trascendentale primordiale del ''Dasein'' nell’uomo", che, a sua volta, "si manifesta come bisogno di comprensione dell’Essere",<ref>Martin Heidegger, ''Kant and the Problem of Metaphysics'', trad. {{en}}J. S. Churchill (Bloomington: Indiana University Press, 1962), 244.</ref> e non, per esempio, come bisogno di responsabilità per l’altra persona o per Dio. ''Comprensione'' va intesa alla lettera: è l'"afferrare" o "catturare" l'Essere, esemplificato nella nozione nazista di ''Lebensraum'', che costituiva il programma di espansione della Germania. Qui il Volk si appropria dell'altro, sia fisicamente che filosoficamente. E l'"altro" include Dio. Nel 1936 Julius Streicher affermò che "chi combatte gli ebrei combatte il diavolo" e "chi domina il diavolo conquista il cielo".<ref>Citato in Fackenheim, ''Jewish Philosophers and Jewish Philosophy'', 122 - mia trad.</ref> Qui abbiamo l'oggetto metafisico di conquista dei nazisti, al di là di Parigi o Mosca: è la conquista del cielo. Il "bene" che Heidegger e i suoi seguaci nazisti cercavano non ha nulla a che fare con un bene morale. No, è un bene ontologico, una buona condizione per il futuro del Reich millenario, al di là del bene e del male, con il suo corollario di bene ''sociale'', ''politico'' e ''culturale''. La preoccupazione etica per l'altro essere umano, così come professata dagli ebrei, diventa non solo superflua, ma anche dannosa. Afferma Heidegger: "If one takes the expression ‘concern’... in the sense of an ethical and ideological evaluation of ‘human life’ rather than as the designation of the structural unity of the inherently finite transcendence of ''Dasein'', then everything falls into confusion and no comprehension of the problematic which guides the analytic of ''Dasein'' is possible".<ref>Heidegger, ''Kant and the Problem of Metaphysics'', 245.</ref> La "valutazione etica della ‘vita umana’" richiede la capacità di lasciarsi turbare il pensiero dalla preoccupazione per l'altro, la capacità di ascoltare il grido della vittima. L'"analitica del ''Dasein''" è possibile solo quando diventiamo sordi a quel grido. Qui sta l'orrore della filosofia di Heidegger. Qui sta il contributo della filosofia all'Olocausto. Diametralmente opposto all'essere-per-sé che caratterizza l'ontologia heideggeriana è l'essere-per-l'altro al centro dell'insegnamento ebraico – ciò che Heidegger deprecava come pensiero "ebraizzato". Il ''Sein-zum-Tod'', o "essere-per-la-morte", che Heidegger considera così centrale per l'esistenza autentica è una preoccupazione per la ''mia'' morte.<ref>Heidegger, ''Sein und Zeit'', 118.</ref> La morte che riguarda l'ebreo è la morte dell’''altro'' essere umano, la vedova, l'orfano e lo straniero, che non interessano a Heidegger. Ciò che deve essere opposto al male dell'ontologia di Heidegger non è l'autonomia del sé, ma la santità dell'altro, non le massime universali della ragione, ma gli intransigenti comandamenti di Dio – ''dall’alto''. La tradizione speculativa occidentale che culmina nell'ontologia di Heidegger realizza il suo obiettivo ultimo nella cancellazione delle categorie verticali e "logocentriche" che ci permetterebbero di parlare di qualcosa di sacro o di malvagio, cosicché ciò che è "lì" è ''semplicemente'' "lì". Una volta persa la dimensione dell'altezza, ci rimangono solo le lotte di potere della cultura e della politica che sono arrivate a determinare chi e cosa siamo e che hanno lasciato l'anima completamente alienata. Nella misura in cui l'ebraismo insiste su una dimensione di altezza e santità, il pensiero speculativo ontologico ''non può che essere'' antisemita, antigiudaico e antisionista. Alla cancellazione ontologica degli assoluti si contrappone l'insistenza ebraica su assoluti che non sono né culturalmente né politicamente determinati, ma sono comandati dall'Altissimo. Questa altezza, e non la nostra determinazione o la nostra volontà di potenza, è ciò che apre la verità, il significato e il bene nella vita. "Sotto lo sguardo livellatore del filosofo dell’Essere", scrive [[w:Jürgen Habermas|Jürgen Habermas]] (n. 1929), "anche lo sterminio degli ebrei appare come un evento, in cui tutto può essere sostituito a piacere con qualsiasi altra cosa".<ref>Citato in Neske e Kettering, ''Martin Heidegger and National Socialism'', xxxi.</ref> Con la perdita della dimensione dell’altezza, perdiamo il carattere ''assoluto'' del divieto di omicidio. === Speculazione e sterminio === Mentre le categorie che definiscono il pensiero ebraico sono creazione, rivelazione e redenzione, le categorie di pensiero che plasmano la tradizione ontologica occidentale sono causalità, deduzione e perfezione. Le categorie di creazione e rivelazione richiedono la realizzazione di una relazione con qualcosa – o ''qualcuno'' – che è ''più'' di tutto ciò che esiste, una nozione totalmente estranea al pensiero speculativo per il quale la ragione è l'alta corte della verità e l'arbitro della realtà. La ragione, come abbiamo visto, è la categoria chiave nella determinazione dell'autonomia del soggetto pensante; inteso in termini di autorità della ragione, l'essere autonomo è un essere autolegislatore, come ha sostenuto Kant.<ref>Cfr. Immanuel Kant, ''Grounding for the Metaphysics of Morals'', trad. James W. Ellington, 3a ed. (Indianapolis, IN: Hackett, 1993), 52.</ref> Con l'essere autonomo, non c'è "esserci" per il bene di un altro, perché non c'è un altro; infatti, Michael Mack ha dimostrato che per Kant e Hegel "l’''autonomia'' qui denota il rifiuto del sé di impegnarsi con l'altro"<ref>Michael Mack, ''German Idealism and the Jew: The Inner Anti-Semitism of Philosophy and German Jewish Responses'' (Chicago: University of Chicago Press, 2003), 16.</ref> attraverso la riduzione di ogni cosa all'ego pensante. Con l'avanzare della tradizione filosofica speculativa nell'era moderna, la radicale alterità di Dio svanisce. Con questa scomparsa dell'alterità radicale del divino avviene anche la scomparsa della connessione radicale con l'altro essere umano, e quindi l'anima viene abbandonata a un isolamento radicale, in cui soffoca. L'apice della tradizione speculativa lo vediamo quarant'anni prima dell'inizio di Auschwitz nelle celebri parole di Kurtz in punto di morte nel romanzo ''[[w:Cuore di tenebra|Heart of Darkness]]'' di [[w:Joseph Conrad|Joseph Conrad]] (1857-1924): "L'orrore! L'orrore!"<ref>Joseph Conrad, ''Heart of Darkness'' (New York: Penguin Books, 1983), 111.</ref> L'orrore non sta nel fatto che ci sia così tanto male nel mondo, ma piuttosto nel fatto che non ci sia alcun male, alcun bene, alcun significato: esiste semplicemente ciò che è, neutrale, privo di valore e indifferente. Riflettendo su questo orrore che accompagna la moderna desolazione dell'anima, [[w:Martin Buber|Martin Buber]] scrive: {{citazione|When man is for once overcome by the horror of alienation and the world fills him with anxiety, he looks up and sees a picture. Then he sees that the I is contained in the world, and that there really is no I, and thus the world cannot harm the I, and he calms down; or he sees that the world is contained in the I, and that there really is no world, and thus the world cannot harm the I, and he calms down. And when man is overcome again by the horror of alienation and the I fills him with anxiety, he looks up and sees a picture; and whichever he sees, it does not matter, either the empty I is stuffed full of world or it is submerged in the flood of the world, and he calms down. But the moment will come, and it is near, when man, overcome by horror, looks up and in a flash sees both pictures at once. And he is seized by a deeper horror.|[[:en:w:Martin Buber|Martin Buber]], ''I and Thou'', trad. {{en}}Walter Kaufmann ''cit.'' 1970, 121–122}} Questa è l'eredità del pensiero speculativo. Il tempo di cui parla Buber, in cui sia la sostanza del mondo sia la sacralità dell'anima svaniscono con la cancellazione del bene e del male – il tempo dell'orrore più profondo – non è mai stato più profondo che nel tempo dell'Olocausto. Solo la luce del volto del nostro prossimo può penetrare nel cuore delle tenebre e liberarci dall'orrore di ciò che Levinas chiama il "c'è (''there is'')", dall'Es dell'"essere impersonale",<ref>Emmanuel Levinas, ''Ethics and Infinity'', trad. Richard A. Cohen (Pittsburgh, PA: Duquesne University Press, 1985), 85.</ref> in cui nulla è vero e tutto è permesso, un mondo di indifferenza, dominio e sfruttamento, che si trasforma in un anti-mondo di sterminio, che inizia ma non finisce mai con gli ebrei. Chiusi nel nostro isolamento, ci allontaniamo dal divieto di omicidio che è fondamentale per le relazioni umane, e con questo allontanamento perdiamo la relazione con l'Altissimo. Perché l'anima non può vivere senza il divieto divino. Al tempo dell'assalto sistematico all'anima da parte dei nazisti, scopriamo uno sforzo calcolato per cancellare il divieto attraverso l'eradicazione degli ebrei, la cui testimonianza al mondo significa il divieto. Il divieto divino contro l'omicidio è la manifestazione più fondamentale dell'incursione dell'eterno nel tempo. == Note == {{Vedi anche|Serie delle interpretazioni|Serie misticismo ebraico|Serie maimonidea|Serie letteratura moderna|Serie dei sentimenti}} <div style="height: 180px; overflow: auto; padding: 3px; border:1px solid #AAAAAA; reflist4"><references/></div> {{Avanzamento|75%|26 giugno 2025}} [[Categoria:Connessioni|Capitolo 9]] 2nq3hx4d8hz8iljc2je2y63rlxhvmeq 478157 478156 2025-06-26T17:36:07Z Monozigote 19063 /* Speculazione e sterminio */ testo+compl. 478157 wikitext text/x-wiki {{Connessioni}} {{Immagine grande|KZ Neuengamme Gedenk Skulptur.jpg|750px|La scultura ''Der sterbende Häftling'' ("Il prigioniero morente") di Françoise Salmon al memoriale del [[w:Campo di concentramento di Neuengamme|Campo di concentramento di Neuengamme]]}} == Il fondamento filosofico dell'Olocausto == Tra le spiegazioni su ciò che ha portato all'Olocausto, si trova in primo piano, e a ragione, la storia dell'antisemitismo cristiano. Tale storia è una condizione necessaria per lo sterminio degli ebrei d'Europa. È una condizione che siamo fin troppo pronti a sottolineare, poiché siamo fin troppo pronti ad accusare la religione di tutto il male che si è abbattuto sul mondo. Siamo molto meno inclini a esaminare la condizione filosoficamente necessaria per lo sterminio degli ebrei. I grandi filosofi della tradizione occidentale sono sempre stati considerati una fonte di saggezza e illuminazione, il fondamento stesso della civiltà occidentale. Siamo quindi molto più riluttanti a esaminare il fondamento stesso della nostra comprensione, anche se crolla sotto i nostri piedi. [[w:Yehiel De-Nur|Ka-tzetnik 135633]] ribadisce questo punto in una scena del suo romanzo ''Sunrise over Hell (Alba sull'inferno)'', che alcuni ritengono il primo romanzo sull'Olocausto. In questo sconvolgente racconto, Harry Preleshnik, un internato di Auschwitz modellato sull'autore, scopre il cadavere del suo amico Marcel Safran. Scrive Ka-tzetnik: "Prone before his eyes, he saw the value of all humanity’s teachings, ethics and beliefs, from the dawn of mankind to this day... He bent, stretched out his hand and caressed the head of the Twentieth Century".<ref>[[:en:w:Yehiel De-Nur|Ka-tzetnik 135633]], ''Sunrise over Hell'', trad. Nina De-Nur (London: W. H. Allen, 1977), 111. Publ. {{Lingue|it}} ''Alba sull'inferno'', Milano, Rizzoli, 1978. Per una discussione più approfondita di Ka-tzetnik, cfr. il [[Connessioni/Capitolo 3|Capitolo 3]].</ref> "Il valore di tutti gli insegnamenti dell'umanità" è incarnato nella tradizione ontologica della filosofia occidentale, che, a differenza del cristianesimo, cancella ogni principio limitante. Lo stoico del I secolo [[w:Lucio Anneo Seneca|Seneca]] (4 AEV – 65 EV) insegnava che chiunque volesse sottomettere il mondo a sé stesso avrebbe dovuto sottomettersi alla ragione (cfr. ''[[w:Epistulae morales ad Lucilium|Epistulae morales]]'' 37:4). Questo, in effetti, è il progetto ontologico: governare la realtà attraverso la ragione e quindi appropriarsi di tutto ciò che è al di fuori di sé per sé. Come avrebbe affermato [[Baruch Spinoza]] (1632–77) secoli dopo, poiché abbiamo la ragione, "non abbiamo bisogno di alcuna rivelazione privilegiata delle intenzioni di Dio".<ref>Cfr. anche {{en}}Benedict de Spinoza, ''Ethics'', trad. Edwin Curley (New York: Penguin, 2005), viii.</ref> La conoscenza è la chiave per l'appropriazione divina della realtà da parte della ragione. "Conoscere", dice [[Emmanuel Levinas]], "non è semplicemente registrare, ma sempre comprendere",<ref>[[Emmanuel Levinas]], ''Totality and Infinity'', trad. Alphonso Lingis (Pittsburgh: Duquesne University Press, 1969), 82.</ref> dal latino ''prehendere'', "prendere" o "afferrare". In quanto comprensione, il progetto della conoscenza è "acquisizione" o "possesso", i significati del nome ''Kayin'' o Caino, che possedette suo fratello Abele nel modo più assoluto nell'atto dell'omicidio, attraverso il quale l'alterità dell'altro, suo fratello, svanì nel modo più radicale. La conoscenza riduce il bene e il male a ''concetti'', nient'altro che la comprensione e, in ultima analisi, la volontà dell'ego conoscente. La conoscenza, quindi, è potere, e il potere è l'unica realtà. La parola ebraica per "conoscenza" è ''daat'', che significa "unire" in un'identità, cosicché, una volta ridotte le categorie a un concetto umano insito nel sé percettivo, e non a un comandamento divino dall'aldilà, non vi è distinzione tra bene e male. Da qui l'avvertimento biblico: Nel giorno in cui mangerai del frutto dall'albero della conoscenza del bene e del male, certamente morirai ({{passo biblico2|Genesi|2:17}}). Non solo morirai – quel che è peggio, ucciderai, come nel caso di Caino. Con Caino vediamo il primo posizionamento dell'ego pensante al centro di tutte le cose, la prima affermazione di "Sento, penso, io, io, io, dunque io sono", la frase per la quale è famoso [[w:Cartesio|René Descartes]] (1596-1650), il padre della filosofia moderna.<ref>René Descartes, ''Meditations on First Philosophy'', 3a ed., trad. {{en}}Donald A. Cress (Indianapolis, IN: Hackett, 1993), 19–20.</ref> ''Io'' penso, dunque sono. Io penso, dunque ''sono''. E no che sono stato creato, comandato o altrimenti scelto, dunque sono. Moriamo – e uccidiamo – il giorno in cui mangiamo dall'Albero della Conoscenza del Bene e del Male perché in quel giorno trasformiamo il bene e il male in un'identità autodeterminata, in un vano tentativo di diventare "come dio", il dio egocentrico dello Stesso, che, in quanto arbitro speculativo del bene e del male secondo la sua ragione autoproclamata, è al di là di ogni rapporto pattizio, al di là del bene e del male. Ecco perché moriamo – moriamo come morì l’anima di Caino, per omicidio – quando mangiamo il frutto della filosofia ontologica speculativa che per millenni ha plasmato la coscienza dell’Occidente, da cui è nato l’Olocausto. Se "il mondo rimase in silenzio", come afferma il titolo originale del memoir di [[Elie Wiesel]], ''[[w:La notte (romanzo)|Un di velt hot geshvign]]'',<ref>[[Elie Wiesel]], ''Un di velt hot geshvign'' (Buenos Aires: Tsentṛ al-farband fun Poulishe Yidn in Argentina, 1956).</ref> è perché il mondo assunse una silenziosa indifferenza stoica verso il massacro in carne e ossa degli ebrei. Dopotutto, la carne è il nemico e la prigione dell'anima, come insegnava Platone (''Fedone'', 80a-81a). Con la ragione come assoluto del filosofo, la necessità logica è assoluta, e con la necessità logica arriva la necessità naturale, così che tutte le cose sono intrappolate in un'ineluttabile catena di causa ed effetto. Una volta che l'ego pensante si situa al centro della realtà, la sofferenza fisica, sia in sé che nell'altro, diventa una questione di indifferenza ragionata. "Che cosa è nobile?" si chiede Seneca. "Sopportare con soddisfazione le avversità, accettando qualsiasi cosa accada come se l'avessimo voluta per noi stessi" (''Naturalium Quaestionum Libros'' 3:4). Poiché tutto ciò che è, è necessariamente così, diceva [[w:Marco Aurelio|Marco Aurelio]] (121-180), "essere scontenti di qualsiasi cosa accada" degrada l'anima (''Meditazioni'' 2:16). Spinoza, l'ebreo che era un filosofo ma la cui filosofia era tutt'altro che ebraica, diceva: ''non ridere, non lugere, neque detestari, sed intelligere'' - "Non ridere, non piangere, non maledire nulla, ma comprendere".<ref>Benedictus Spinoza, ''Tractatus Politicus'', in ''Opera'', Vol. 2, 3a ed. (The Hague: Martinus Nijhoff, 1914), 4.</ref> Da qui la consolazione della filosofia, che raccomanda, riguardo all'Olocausto, di non piangere, ma comprendere. Non c'è da stupirsi che Yehiel De-Nur una volta mi abbia detto accigliato: "''Philosophy'' – it is a ''shabby'' word". L'indifferenza filosofica verso la sofferenza dell'altro essere umano deriva dall'indifferenza dell'Essere stesso, il cui dio è, nella migliore delle ipotesi, il [[w:Motore immobile|Motore Immobile]]. Il Motore Immobile non è mosso da nulla, né dalla sofferenza né dalla gioia, né dalla giustizia né dalla trasgressione, e men che meno dalla preghiera. Inteso in termini di perfezione, e non di santità, il dio ontologico dei filosofi non ha bisogno di nulla, come afferma Aristotele: non ama né ha bisogno di amore (cfr. ''Etica Eudemia'', VII, 1244b; cfr. anche ''Metafisica'', 1071b-1072b). Né ha un nome: non gridiamo "Padre!" al Primo Principio. Il Logos non è il Creatore che ci chiama alla gioia, che è scosso dalla preghiera, che nel Suo amore per noi ci comanda di amare gli altri, o che soffre per ogni nostro tradimento dell'altro essere umano. Collassando dio, mondo e umanità nelle categorie del pensiero, la tradizione ontologica speculativa colloca dio nel sé e il sé in un isolamento che alla fine si rivelerebbe fonte di puro orrore. Fin dall'inizio, quindi, la filosofia occidentale non solo si è opposta al pensiero ebraico, ma ha anche generato un modo di pensare che avrebbe aperto la strada ad Auschwitz. [[w:Emil Fackenheim|Emil Fackenheim]] spiega: {{citazione|At its apex, the God of Aristotle is... the prime mover of the universe and the ultimate cause of what order there is in it. Even so, however, he is not beyond the universe but only the highest part of it. All this is in sharp contrast to the God of the Tenach, who makes His first appearance as Creator of heaven and earth. He does not create earth alone while dwelling Himself in heaven. He rather creates heaven – heaven fully as much as earth. And yet, though infinitely above the world and the humanity that is part of it, He creates man – him alone – in His very own image! The God of Aristotle does no such thing.|Emil L. Fackenheim, ''What Is Judaism?'' (New York: Macmillan, 1987), 108–109}} Il dio di Aristotele non comanda nulla e non stipula alcun patto o alleanza. Non chiede nulla e non esige nulla, perché non ha bisogno di nulla. Semplicemente "è", senza significato o importanza. La filosofia ellenistica che abbraccia un tale dio è sempre stata ostile al Dio di Abramo, come anche ai figli di Abramo, che sono i Suoi testimoni. Dice Fackenheim: "Having created heaven and earth, the God of Abraham, as it were, ''Himself'' walks in the garden".<ref>Emil L. Fackenheim, ''God’s Presence in History: Jewish Affirmations and Philosophical Reflections'' (New York: Harper & Row, 1970), 40.</ref> Il che significa: Colui che è infinitamente ''aldilà'' di tutto ciò che esiste, è immediatamente presente ''in tutto'' ciò che esiste, rendendo l’''aldilà'' e l’''interiore'' sinonimi. Solo così inteso può Egli essere inteso come il ''Creatore'', che nel costante movimento della creazione entra in relazione, sia come Re che come Padre, con l'essere umano creato a Sua immagine e somiglianza. === L'eclissi di luce dell'Illuminismo === Nelle Scritture sta scritto: "Il comandamento è la lampada e la Torah è la luce" ({{passo biblico2|Proverbi|6:23}}), e l'Illuminismo fu proprio l'eclissi della Luce della Torah. Quando ci sforziamo di identificare gli elementi della civiltà occidentale e della cultura tedesca che hanno contribuito all'Olocausto, l'ultimo posto a cui guardiamo è l'[[w:Illuminismo in Germania|Illuminismo tedesco]]. Dopotutto, da quell'Illuminismo abbiamo i principi del governo democratico, dei diritti civili, della ricerca scientifica, dell'istruzione organizzata, del progresso tecnologico e altro ancora. Come poteva, allora, l'Illuminismo, un movimento che sembra aver glorificato "l'uomo" e portato così tanto di "progressista", avere qualcosa a che fare con l'Olocausto? [[w:Immanuel Kant|Immanuel Kant]] offre questa breve definizione di Illuminismo: "L'Illuminismo è la liberazione dell'uomo dalla tutela che egli stesso si è imposto. La tutela è l'incapacità dell'uomo di usare il proprio intelletto senza la guida di un altro. Questa tutela è imposta a se stesso quando la sua causa non risiede nella mancanza di ragione, ma nella mancanza di risolutezza e coraggio".<ref>Citato in Emil L. Fackenheim, ''Quest for Past and Future: Essays in Jewish Theology'' (Bloomington: Indiana University Press, 1968), 132–133.</ref> Nell'affermazione di Kant troviamo la nozione di coraggio come coraggio di trascendere, attraverso la risolutezza, qualsiasi legge che possa essere imposta dall'alto. Cos'è la tutela nella sua forma peggiore, da un punto di vista kantiano? È proprio ciò che è più essenziale per il pensiero e l'identità ebraica: la [[Torah]]. Pertanto, afferma Fackenheim, "if the belief in the creation of the world, the reality of biblical miracles, the valid law based on revelation at Sinai, is the foundation of Judaism, then one must say that modern Enlightenment has undermined its foundations".<ref>Emil L. Fackenheim, ''Jewish Philosophers and Jewish Philosophy'', ed. Michael L. Morgan (Bloomington: Indiana University Press, 1996), 48.</ref> E qual è la più urgente delle leggi rivelate sul Monte Sinai? È il divieto di omicidio. L'eclissi della Luce della Torah che caratterizza l'Illuminismo porta in ultima analisi all'indebolimento del divieto di omicidio, entrato nel mondo attraverso gli ebrei. I filosofi dell'Illuminismo erano noti per essere i paladini dei diritti umani e della tolleranza, ma raramente riservavano la stessa considerazione agli ebrei e all'ebraismo. Questo atteggiamento non era il risultato di una ricaduta in pregiudizi culturali perenni; no, era una caratteristica distintiva della prospettiva filosofica dell'Illuminismo stesso. Era una visione che giustificava e legittimava il loro antisemitismo filosofico, poiché gli ebrei rappresentavano tutto ciò che riguardava la mentalità non illuminata a cui l'Illuminismo si opponeva. Ricordiamo l'insistenza di Kant sul fatto che "l'eutanasia dell'ebraismo è la pura religione morale".<ref>Immanuel Kant, ''Conflict of the Faculties'', trad. Mary J. Gregor (New York: Abaris, 1979), 95.</ref> L'eutanasia dell'ebraismo richiede l'eliminazione del Dio di Abramo e dei suoi testimoni perenni: gli ebrei. Nel 1834 [[w:Heinrich Heine|Heinrich Heine]], egli stesso figlio dell'Illuminismo, scrisse: {{citazione|The German revolution will not be milder and gentler because it was preceded by Kant’s ''Critique'', by Fichte’s transcendental idealism, and even by the philosophy of nature. These doctrines have developed revolutionary forces that wait only for the day when they can erupt and fill the world with terror and admiration. There will be Kantians forthcoming who will hear nothing of piety in the visible world, and with sword and axe will mercilessly churn the soil of our European life, to exterminate the very last roots of the past. Armed Fichteans will enter the lists, whose fanaticism of will can be curbed neither by fear nor by self-interest... But the most terrible of all would be natural philosophers..., [who] can call up the demoniac energies of ancient Germanic pantheism... A play will be performed in Germany that will make the French Revolution seem like a harmless idyll in comparison.|Heinrich Heine, "The German Revolution" in ''Words of Prose'', trad. E. B. Ashton (New York: L. B. Fischer, 1943), 51–53}} Purtroppo, Heine si dimostrò un profeta. L'Olocausto non avvenne a causa di una rottura con "these doctrines" dell'Illuminismo, come le chiama Heine, ma, in parte, proprio perché i nazisti erano così profondamente versati nella storia intellettuale e culturale tedesca emersa dall'Illuminismo. [[:en:w:Hans Sluga|Hans Sluga]] definisce [[w:Johann Gottlieb Fichte|Johann Gottleib Fichte]] (1762-1814) "the first National Socialist philosopher".<ref>Hans Sluga, ''Heidegger’s Crisis: Philosophy and Politics in Nazi Germany'' (Cambridge, MA: Harvard University Press, 1993), 29.</ref> I fichtiani a cui Heine si riferisce sono armati della nozione fichtiana secondo cui "the real destiny of the human race... is ''in freedom to make itself'' what it really is originally".<ref>Johann Gottlieb Fichte, ''Addresses to the German Nation'', cur. George Armstrong Kelly (New York: Harper & Row, 1968), 40; corsivo aggiunto.</ref> Qui non si tratta di una creazione dell'essere umano a immagine divina. Ciò che abbiamo, in una parola, è idolatria. Afferma Fackenheim: "The new idolator of Nazi Germany is not enlightened, but he is most decidedly... a bastard child of the Age of Enlightenment".<ref>Emil L. Fackenheim, ''Encounters Between Judaism and Modern Philosophy'' (New York: Basic Books, 1993), 187.</ref> L’idolatra nazista può essere un figlio illegittimo dell’Età dell’Illuminismo, ma ne è la conseguenza logica. La critica kantiana deduce tutto dall'io pensante e quindi, come comprese [[Franz Rosenzweig]], "riduce il mondo al sé percettivo".<ref>Si veda l'introduzione di Nahum Glatzer a Franz Rosenzweig, ''Understanding the Sick and the Healthy'', trad. Nahum Glatzer (Cambridge, MA: Harvard University Press, 1999), 24.</ref> Lungi dal glorificare l'essere umano, tuttavia, la riduzione del mondo al sé percettivo è radicalmente disumanizzante. "Alla svolta copernicana di Copernico, che fece dell'uomo un granello di polvere nel tutto", afferma Rosenzweig, "corrisponde la svolta copernicana di Kant, che, a titolo di compensazione, lo pose sul trono del mondo, molto più precisamente di quanto Kant pensasse. A quella mostruosa degradazione dell'uomo, che gli costò la sua umanità, questa correzione senza misura andò, parimenti, a costo della sua umanità".<ref>[[Franz Rosenzweig]], ''Franz Rosenzweig’s “The New Thinking”'' trad. & cur. Alan Udoff e Barbara E. Galli (Syracuse, NY: Syracuse University Press, 1999), 96.</ref> Insistendo sulla creazione di se stesso a propria immagine, l'essere umano perde la sua immagine umana. Alla fine tenta di rimodellare e quindi disumanizza l’''altro'' essere umano assolvendosi da ogni legge tranne quella che ha origine dal sé. Contrariamente a quanto definito dal comandamento divino, l'essere umano è "determinabile", dice Kant, "solo attraverso leggi che egli stesso si dà attraverso la ragione".<ref>Immanuel Kant, ''The Critique of Practical Reason'', trad. Lewis White Beck (New York: Macmillan, 1985), 101.</ref> Dio perde significato non solo come Legislatore e Redentore, ma anche come Maestro e Padre. Una volta che Dio è superfluo, lo è altrettanto ogni essere umano. Dopo Kant, abbiamo Hegel. I suoi scritti, come ha osservato [[:en:w:Paul Lawrence Rose|Paul Lawrence Rose]], "conform to the basic Kantian idealist and moralist critique of Judaism. Judaism is seen as the epitome of an unfree psyche".<ref>Paul Lawrence Rose, ''German Question/Jewish Question: Revolutionary Antisemitism from Kant to Wagner'' (Princeton, NJ: Princeton University Press, 1990), 109.</ref> Similmente a Kant, Hegel sostiene che la religione rivelata sia in ultima analisi soppiantata dalla conoscenza assoluta della ragione. Con Hegel, il sé percettivo che si è appropriato del mondo si appropria della divinità. E così, la sequenza di pensiero che colloca il sé al centro marginalizza sia Dio che il prossimo. L'altro essere umano non interpella chi sono nella mia responsabilità per un altro, ma piuttosto minaccia chi sono nel mio essere-per-me stesso: l'altro essere umano diventa una minaccia alla mia libertà e autonomia. Per gli hegeliani di sinistra come Feuerbach e Marx, afferma Fackenheim, "‘l'identità della natura divina e dell'umano’ diventa l'appropriazione della natura divina da parte dell'umano" attraverso lo spirito.<ref>Fackenheim, ''Encounters Between Judaism and Modern Philosophy'', 135 - mia trad.</ref> Poi, con l'avvento di Nietzsche, Dio è ciò a cui si aspira in un'auto-apoteosi nell’''Übermensch'',<ref>Questo è il significato dell’affermazione di Nietzsche secondo cui “nell’uomo creatura e creatore sono uniti”; cfr. Friedrich Nietzsche, ''Beyond Good and Evil'', trad. Walter Kaufmann (New York: Vintage Books, 1966), 154.</ref> e gli altri esseri umani sono meri ''Untermenschen''. Con questa svolta nella storia della filosofia speculativa, con l'identificazione del pensiero con l'essere, la divinità viene interiorizzata e infine sostituita, nelle parole di Fackenheim, "da un'umanità potenzialmente infinita nella sua moderna ‘libertà’".<ref>Fackenheim, ''Encounters Between Judaism and Modern Philosophy'', 191.</ref> Infinita nella sua "libertà moderna", l'"umanità" è libera da ogni principio limitante e quindi elimina l'Uno Infinito, cosicché gli esseri umani sono liberi di fare tutto ciò che desiderano e immaginano, perdendo quindi la loro umanità. Il Dio di Abramo è morto, come dichiarò Nietzsche.<ref>La famosa dichiarazione di Nietzsche sulla morte di Dio appare nella sezione 125 de ''[[w:La gaia scienza|La gaia scienza]]''; cfr. [[w:Friedrich Nietzsche|Friedrich Nietzsche]], ''The Gay Science'', trad. {{en}}Walter Kaufmann (New York: Vintage Books, 1974).</ref> E nasce il dio del nazionalsocialismo. Alla riunione del giugno 1939 dell'Associazione Nazionalsocialista dei Docenti Universitari, il suo presidente [[:en:w:Walter Schultze|Walter Schultze]] (1894–1979) dichiarò davanti all'assemblea: "Ciò che i grandi pensatori dell'idealismo tedesco sognavano, e ciò che in definitiva era il nocciolo del loro desiderio di libertà, finalmente prende vita, assume realtà... Mai l'idea tedesca di libertà è stata concepita con maggiore vita e maggior vigore che ai nostri giorni".<ref>Citato in George L. Mosse, ''Nazi Culture'' (New York: Grosset & Dunlop, 1966), 316.</ref> Schultze comprese il legame tra la tradizione filosofica tedesca e il nazionalsocialismo. Infatti, nel 1940, quasi la metà dei filosofi tedeschi erano membri del Partito Nazista.<ref>Sluga, ''Heidegger’s Crisis'', 7.</ref> Nel 1923, Hermann Schwarz si distinse diventando il primo filosofo a sostenere pubblicamente i nazisti. Era accompagnato da [[w:Bruno Bauch|Bruno Bauch]] (1877–1942), Max Wundt, Hans Heyse (1891–1976) e [[w:Nicolai Hartmann|Nicolai Hartmann]] (1882–1950), tutti idealisti kantiani; poi c'erano il noto hegeliano [[:en:w:Theodor Haering|Theodor Haering]] (1884-1964) e i nietzschiani [[w:Alfred Baeumler|Alfred Bäumler]] (1887-1968) ed [[:en:w:Ernst Krieck|Ernst Krieck]] (1882-1947). Il più rinomato di tutti, naturalmente, fu [[Martin Heidegger]]. Il pensiero che iniziò con l'idealismo kantiano e culminò nei campi di concentramento deve mirare all'eliminazione del pensiero ebraico eteronomo e dell'ebraismo da cui esso scaturisce, poiché entrambi abbracciano l'autorità assoluta del Santo. La testimonianza ebraica al cuore dell'ebraismo è ciò di cui Heidegger si lamentava quando si lamentava della "ebraicizzazione" della mente tedesca.<ref>Riportato in ''Die Zeit'', 29 dicembre 1989; cfr. Theodore Kisiel, "Heidegger’s Apology: Biography and Philosophy and Ideology", in Tom Rockmore e Joseph Margolis, eds., ''The Heidegger Case: On Philosophy and Politics'' (Philadelphia: Temple University Press, 1992), 12.</ref> E così, il filosofo si unì al Partito che avrebbe provveduto a una soluzione finale al problema dell'ebraicizzazione. === Il filosofo nazista === Nel suo studio ''Heidegger: The Introduction of Nazism into Philosophy'', [[:en:w:Emmanuel Faye|Emmanuel Faye]] dimostra che "la questione del rapporto tra Heidegger e il nazionalsocialismo non è quella del rapporto tra l'impegno personale di un uomo temporaneamente smarrito e un'opera filosofica che rimane quasi inalterata, ma piuttosto quella di un'introduzione deliberata dei fondamenti del nazismo e dell'hitlerismo nella filosofia e nei suoi insegnamenti".<ref>Emmanuel Faye, ''Heidegger: The Introduction of Nazism into Philosophy'', trad. {{en}}Michael B. Smith (New Haven, CT: Yale University Press, 2009), xv - mia trad.</ref> Mentre il nazionalsocialismo estendeva la sua portata in ogni ambito della politica, della cultura, dell'istruzione e dell'impegno intellettuale, la filosofia è "l'area in cui il pericolo si è dimostrato maggiore, perché affrontando la filosofia, il nazismo ha tentato di sovvertire le basi del pensiero e dello spirito".<ref>''Ibid.'', 3.</ref> Il filosofo più influente e ''più pericoloso'' del ventesimo secolo, [[Martin Heidegger]], ha stabilito il legame tra l'identificazione del pensiero con l'essere e della determinazione con l'autenticità. Con Heidegger la speculazione interna del soggetto pensante assume la forma di una volontà di potenza interiore. "L'espressione ‘volontà di potenza’", afferma, "designa il carattere fondamentale dell'ente; ogni ente che è, in quanto è, è volontà di potenza".<ref>Martin Heidegger, ''Nietzsche'', Vol. 1, trad. {{en}}D. Krell (San Francisco: Harper & Row, 1979), 18 - mia trad.</ref> Pertanto Heidegger considera l’''Entschlossenheit'', ovvero la "determinazione" che alimenta la volontà, come la caratteristica distintiva dell’''autenticità'' dell'ente (ma senza elaborare ''perché'' si dovrebbe voler essere autentici, qualunque cosa ciò significhi). E la determinazione è qualcosa che riguarda solo il sé. "Il Dasein ''è il suo stesso sé''", insiste Heidegger, "nell'isolamento originario della determinazione silenziosa".<ref>Martin Heidegger, ''Sein und Zeit'' (Tübingen: Max Niemeyer, 1963), 322.</ref> E la determinazione è ''silenziosa'': nulla qui del pensiero relazionale orientato verso "il bisogno di un altro", come Rosenzweig descrive il "pensiero parlante" che è il pensiero ebraico.<ref>Rosenzweig, ''Franz Rosenzweig’s “The New Thinking”'', 87.</ref> È ''silenziosa'', separata da qualsiasi relazione con l'altro, dal divieto di omicidio rivelato e ''pronunciato'' attraverso il volto dell'altro. Cieca al volto e al suo divieto, la risolutezza di Heidegger fa il gioco dei suoi compatrioti nazisti nel progetto di sterminio degli ebrei in quanto testimoni millenari dell'ebraismo. E lo sapeva. Nel 1922, Heidegger proclamò che ciò che lo aveva attratto alla filosofia era "the full-blown antireligious attitude of the German ''Geist'' ripened from German Idealism".<ref>Cfr. Kisiel, "Heidegger’s Apology", 34.</ref> L'atteggiamento antireligioso è necessariamente un atteggiamento antisemita, anti-Dio di Abramo, anti-rivelazione, anti-comandamento divino – in definitiva, anti-proibizione dello sterminio. Nell’''[[w:Introduzione alla metafisica|Einführung in die Metaphysik]]'' sostiene che "it was not German Idealism that collapsed; it was the era that was not strong enough to match the stature, the breadth, and the originality of that spiritual world".<ref>Citato in {{en}}Victor Farías, ''Heidegger and Nazism'', trad. Paul Burrell (Philadelphia: Temple University Press, 1989), 219.</ref> Nel nazionalsocialismo e ''nel suo progetto di sterminio'', Heidegger vide la realizzazione storica dell'idea originaria, che era un passaggio verso l'autenticità definita dalla determinazione interiore del pensatore speculativo. Fervente sostenitore della legislazione antiebraica dell'aprile 1933,<ref>Faye, ''Heidegger'', 42.</ref> si iscrisse al Partito Nazista il 1° maggio 1933. Come Rettore dell'Università di Friburgo, dove il 10 maggio 1933 gli studenti dell'Università bruciarono i libri "ebraici",<ref>''Ibid.'', 52.</ref> Heidegger abbracciò con tutto il cuore il Partito Nazista. Nel suo famigerato "Discorso del Rettore", pronunciato il 27 maggio 1933, esaltò la "magnificence and greatness of the new movement"<ref>{{en}}Martin Heidegger, "The Self-Assertion of the German University", in Guenther Neske e Emil Kettering, eds., ''Martin Heidegger and National Socialism'', trad. Lisa Harries (New York: Paragon, 1990), 13.</ref> e dichiarò che "all abilities of will and thought, all strengths of the heart, and all capabilities of the body must unfold ''through'' battle, heightened ''in'' battle, and presented ''as'' battle",<ref>''Ibid.'', 12.</ref> dove qualsiasi ascoltatore tedesco contemporaneo avrebbe immediatamente associato la parola ''battaglia'', o ''Kampf'', al ''Mein Kampf'', il "testo sacro" che fornì il fondamento ideologico dell'Olocausto. Solo tre settimane prima del famigerato discorso, il giornale nazista ''Der Alamanne'' affermò: {{citazione|We know that Martin Heidegger, with his lofty consciousness and responsibility, his care for the destiny and the future of the German man, was at the very core of our magnificent movement. We also know that he never made any mystery about his German convictions and that for many years he has supported in the most effective way the party of Adolf Hitler and his struggle for being and power, that he has constantly proved ready for sacrifice for the holy cause of Germany, and that no National Socialist has ever knocked at his door in vain.|Citato in Faye, ''Heidegger'', 31}} Faye sottolinea che "if the rectoral address is the best known of those given by Heidegger, it is far from being the only one. From May 1933 to the end of November 1934 – that is, in the course of four academic semesters – Heidegger gave more than twenty lectures and speeches in which ‘philosophy’ was radically put at the service of Nazism".<ref>''Ibid.'', 64–65.</ref> In effetti, il nazismo dipese dalla filosofia per il suo successo. Nel 1936 [[w:Karl Löwith|Karl Löwith]], allievo ebreo di Heidegger, espresse al suo maestro la preoccupazione che ci fosse una "partnership" essenziale tra il nazionalsocialismo e la filosofia di Heidegger. "Heidegger fu d'accordo con me [su questo]", dice Löwith, "senza riserve e chiariva che il suo concetto di ‘storicità’ era la base del suo ‘impegno’ politico. Inoltre, non lasciò dubbi sulla sua fede in Hitler".<ref>Karl Löwith, "Last Meeting with Heidegger", in Neske e Kettering, ''Martin Heidegger and National Socialism'', 158.</ref> Heidegger stesso comprese che il suo nazismo era un tratto centrale del suo pensiero ontologico. Fu un modo di pensare che lo condusse alla nozione di ''Seinsverlassenheit'',<ref>Cfr. per esempio, Martin Heidegger, ''Beiträge zur Philosophie'', in ''Gesamtausgabe'', Vol. 65 (Frankfurt am Main: Vittorio Klostermann, 2003), 110.</ref> che è un "abbandono dell'essere", sordo "alle urla dei bambini e al silenzio dei ''[[w:Muselmann|Muselmänner]]''".<ref>Emil L. Fackenheim, ''To Mend the World: Foundations of Post-Holocaust Jewish Thought'' (New York: Schocken Books, 1989), 190.</ref> Una caratteristica centrale del pensiero heideggeriano che caratterizza l'ideologia nazista è l'eliminazione dell'altro essere umano dalla sua preoccupazione. "''Das Dasein existiert umwillen seiner''", dichiara Heidegger: "Il ''Dasein'' esiste per se stesso".<ref>Martin Heidegger, ''Vom Wesen des Grundes'', 5th ed. (Frankfurt am Main: Klostermann, 1965), 38.</ref> Mentre l'insegnamento ebraico sostiene che gli altri sono figli di Dio affidati alle mie cure, per l'Heidegger nazista, gli altri sono ''das Man'' o "il Loro", che minaccia la mia autenticità.<ref>Cfr. per esempio, Heidegger, ''Sein und Zeit'', 254.</ref> Questa esistenza per il solo bene di sé diventa un'esistenza per il bene del proprio Volk e del proprio Führer. Heidegger comprese che l'"uomo nuovo" nato dalla rivoluzione antisemita nazista sarebbe emerso solo attraverso la volontà di potenza esaltata dal Volk e dal Führer. Egli vide nel nazismo la “nuova svelatezza dell’Essere” che finalmente si libera dai comandamenti divini sposati dagli ebrei, da ogni rivelazione di valori, da ogni residuo di “onto-teologia”.<ref>“Onto-teologia” si riferisce a un appello inautentico a un dio esterno all’essere per giustificare l’essere, quando il nostro stesso essere, il nostro Dasein, può essere giustificato solo dalla nostra volontà di potenza, e non dalla volontà di alcun dio.</ref> Di fronte all’onto-teologia "inautentica" si erge l’autentica "ontologia esistenziale". "L’ontologia esistenziale", spiega Heidegger, "ha come unico obiettivo l’esplicitazione della struttura trascendentale primordiale del ''Dasein'' nell’uomo", che, a sua volta, "si manifesta come bisogno di comprensione dell’Essere",<ref>Martin Heidegger, ''Kant and the Problem of Metaphysics'', trad. {{en}}J. S. Churchill (Bloomington: Indiana University Press, 1962), 244.</ref> e non, per esempio, come bisogno di responsabilità per l’altra persona o per Dio. ''Comprensione'' va intesa alla lettera: è l'"afferrare" o "catturare" l'Essere, esemplificato nella nozione nazista di ''Lebensraum'', che costituiva il programma di espansione della Germania. Qui il Volk si appropria dell'altro, sia fisicamente che filosoficamente. E l'"altro" include Dio. Nel 1936 Julius Streicher affermò che "chi combatte gli ebrei combatte il diavolo" e "chi domina il diavolo conquista il cielo".<ref>Citato in Fackenheim, ''Jewish Philosophers and Jewish Philosophy'', 122 - mia trad.</ref> Qui abbiamo l'oggetto metafisico di conquista dei nazisti, al di là di Parigi o Mosca: è la conquista del cielo. Il "bene" che Heidegger e i suoi seguaci nazisti cercavano non ha nulla a che fare con un bene morale. No, è un bene ontologico, una buona condizione per il futuro del Reich millenario, al di là del bene e del male, con il suo corollario di bene ''sociale'', ''politico'' e ''culturale''. La preoccupazione etica per l'altro essere umano, così come professata dagli ebrei, diventa non solo superflua, ma anche dannosa. Afferma Heidegger: "If one takes the expression ‘concern’... in the sense of an ethical and ideological evaluation of ‘human life’ rather than as the designation of the structural unity of the inherently finite transcendence of ''Dasein'', then everything falls into confusion and no comprehension of the problematic which guides the analytic of ''Dasein'' is possible".<ref>Heidegger, ''Kant and the Problem of Metaphysics'', 245.</ref> La "valutazione etica della ‘vita umana’" richiede la capacità di lasciarsi turbare il pensiero dalla preoccupazione per l'altro, la capacità di ascoltare il grido della vittima. L'"analitica del ''Dasein''" è possibile solo quando diventiamo sordi a quel grido. Qui sta l'orrore della filosofia di Heidegger. Qui sta il contributo della filosofia all'Olocausto. Diametralmente opposto all'essere-per-sé che caratterizza l'ontologia heideggeriana è l'essere-per-l'altro al centro dell'insegnamento ebraico – ciò che Heidegger deprecava come pensiero "ebraizzato". Il ''Sein-zum-Tod'', o "essere-per-la-morte", che Heidegger considera così centrale per l'esistenza autentica è una preoccupazione per la ''mia'' morte.<ref>Heidegger, ''Sein und Zeit'', 118.</ref> La morte che riguarda l'ebreo è la morte dell’''altro'' essere umano, la vedova, l'orfano e lo straniero, che non interessano a Heidegger. Ciò che deve essere opposto al male dell'ontologia di Heidegger non è l'autonomia del sé, ma la santità dell'altro, non le massime universali della ragione, ma gli intransigenti comandamenti di Dio – ''dall’alto''. La tradizione speculativa occidentale che culmina nell'ontologia di Heidegger realizza il suo obiettivo ultimo nella cancellazione delle categorie verticali e "logocentriche" che ci permetterebbero di parlare di qualcosa di sacro o di malvagio, cosicché ciò che è "lì" è ''semplicemente'' "lì". Una volta persa la dimensione dell'altezza, ci rimangono solo le lotte di potere della cultura e della politica che sono arrivate a determinare chi e cosa siamo e che hanno lasciato l'anima completamente alienata. Nella misura in cui l'ebraismo insiste su una dimensione di altezza e santità, il pensiero speculativo ontologico ''non può che essere'' antisemita, antigiudaico e antisionista. Alla cancellazione ontologica degli assoluti si contrappone l'insistenza ebraica su assoluti che non sono né culturalmente né politicamente determinati, ma sono comandati dall'Altissimo. Questa altezza, e non la nostra determinazione o la nostra volontà di potenza, è ciò che apre la verità, il significato e il bene nella vita. "Sotto lo sguardo livellatore del filosofo dell’Essere", scrive [[w:Jürgen Habermas|Jürgen Habermas]] (n. 1929), "anche lo sterminio degli ebrei appare come un evento, in cui tutto può essere sostituito a piacere con qualsiasi altra cosa".<ref>Citato in Neske e Kettering, ''Martin Heidegger and National Socialism'', xxxi.</ref> Con la perdita della dimensione dell’altezza, perdiamo il carattere ''assoluto'' del divieto di omicidio. === Speculazione e sterminio === Mentre le categorie che definiscono il pensiero ebraico sono creazione, rivelazione e redenzione, le categorie di pensiero che plasmano la tradizione ontologica occidentale sono causalità, deduzione e perfezione. Le categorie di creazione e rivelazione richiedono la realizzazione di una relazione con qualcosa – o ''qualcuno'' – che è ''più'' di tutto ciò che esiste, una nozione totalmente estranea al pensiero speculativo per il quale la ragione è l'alta corte della verità e l'arbitro della realtà. La ragione, come abbiamo visto, è la categoria chiave nella determinazione dell'autonomia del soggetto pensante; inteso in termini di autorità della ragione, l'essere autonomo è un essere autolegislatore, come ha sostenuto Kant.<ref>Cfr. Immanuel Kant, ''Grounding for the Metaphysics of Morals'', trad. James W. Ellington, 3a ed. (Indianapolis, IN: Hackett, 1993), 52.</ref> Con l'essere autonomo, non c'è "esserci" per il bene di un altro, perché non c'è un altro; infatti, Michael Mack ha dimostrato che per Kant e Hegel "l’''autonomia'' qui denota il rifiuto del sé di impegnarsi con l'altro"<ref>Michael Mack, ''German Idealism and the Jew: The Inner Anti-Semitism of Philosophy and German Jewish Responses'' (Chicago: University of Chicago Press, 2003), 16.</ref> attraverso la riduzione di ogni cosa all'ego pensante. Con l'avanzare della tradizione filosofica speculativa nell'era moderna, la radicale alterità di Dio svanisce. Con questa scomparsa dell'alterità radicale del divino avviene anche la scomparsa della connessione radicale con l'altro essere umano, e quindi l'anima viene abbandonata a un isolamento radicale, in cui soffoca. L'apice della tradizione speculativa lo vediamo quarant'anni prima dell'inizio di Auschwitz nelle celebri parole di Kurtz in punto di morte nel romanzo ''[[w:Cuore di tenebra|Heart of Darkness]]'' di [[w:Joseph Conrad|Joseph Conrad]] (1857-1924): "L'orrore! L'orrore!"<ref>Joseph Conrad, ''Heart of Darkness'' (New York: Penguin Books, 1983), 111.</ref> L'orrore non sta nel fatto che ci sia così tanto male nel mondo, ma piuttosto nel fatto che non ci sia alcun male, alcun bene, alcun significato: esiste semplicemente ciò che è, neutrale, privo di valore e indifferente. Riflettendo su questo orrore che accompagna la moderna desolazione dell'anima, [[w:Martin Buber|Martin Buber]] scrive: {{citazione|When man is for once overcome by the horror of alienation and the world fills him with anxiety, he looks up and sees a picture. Then he sees that the I is contained in the world, and that there really is no I, and thus the world cannot harm the I, and he calms down; or he sees that the world is contained in the I, and that there really is no world, and thus the world cannot harm the I, and he calms down. And when man is overcome again by the horror of alienation and the I fills him with anxiety, he looks up and sees a picture; and whichever he sees, it does not matter, either the empty I is stuffed full of world or it is submerged in the flood of the world, and he calms down. But the moment will come, and it is near, when man, overcome by horror, looks up and in a flash sees both pictures at once. And he is seized by a deeper horror.|[[:en:w:Martin Buber|Martin Buber]], ''I and Thou'', trad. {{en}}Walter Kaufmann ''cit.'' 1970, 121–122}} Questa è l'eredità del pensiero speculativo. Il tempo di cui parla Buber, in cui sia la sostanza del mondo sia la sacralità dell'anima svaniscono con la cancellazione del bene e del male – il tempo dell'orrore più profondo – non è mai stato più profondo che nel tempo dell'Olocausto. Solo la luce del volto del nostro prossimo può penetrare nel cuore delle tenebre e liberarci dall'orrore di ciò che Levinas chiama il "c'è (''there is'')", dall'Es dell'"essere impersonale",<ref>Emmanuel Levinas, ''Ethics and Infinity'', trad. Richard A. Cohen (Pittsburgh, PA: Duquesne University Press, 1985), 85.</ref> in cui nulla è vero e tutto è permesso, un mondo di indifferenza, dominio e sfruttamento, che si trasforma in un anti-mondo di sterminio, che inizia ma non finisce mai con gli ebrei. Chiusi nel nostro isolamento, ci allontaniamo dal divieto di omicidio che è fondamentale per le relazioni umane, e con questo allontanamento perdiamo la relazione con l'Altissimo. Perché l'anima non può vivere senza il divieto divino. Al tempo dell'assalto sistematico all'anima da parte dei nazisti, scopriamo uno sforzo calcolato per cancellare il divieto attraverso l'eradicazione degli ebrei, la cui testimonianza al mondo significa il divieto. Il divieto divino contro l'omicidio è la manifestazione più fondamentale dell'incursione dell'eterno nel tempo. Il tempo accade dove accade la responsabilità. Poiché la nostra responsabilità verso l'altro essere umano è infinita, il tempo dischiude l'eterno. Solo nella nostra relazione con l'altro essere umano – che trascende le coordinate dello spazio e del tempo – abbiamo tempo, perché solo nella relazione con l'altra persona l'eterno prende forma. Misurato a partire dal sesto giorno della Creazione, [[w:Rosh haShana|Rosh HaShanah]] {{lang|he|ראש השנה}} è l'anniversario non della Creazione, ma dell'avvento della relazione umana, quando la dimensione del tempo è entrata in questo reame. Quel giorno il mostro e infanticida nazista [[w:Josef Mengele|Josef Mengele]] (1911-1969) – prodotto concreto delle astrazioni ontologiche della tradizione speculativa – avrebbe condotto massicce selezioni ad Auschwitz. Mengele, osserva Fackenheim, "era solito vantarsi di essere lui, e non Dio, a decidere quale ebreo dovesse vivere e quale dovesse morire. Ad Auschwitz un ebreo non poteva essere al di fuori del tempo",<ref>Fackenheim, ''Jewish Philosophers and Jewish Philosophy'', 95.</ref> perché l'Angelo della Morte nazista aveva usurpato l'eterno. Questa usurpazione umana del Trono Divino del Giudizio è proprio ciò che sta alla base del progetto della tradizione speculativa occidentale che ha contribuito ad aprire la strada allo sterminio del popolo ebraico. Avendo escluso Dio dalla questione, la filosofia speculativa si spinge fino all'omicidio e/o al suicidio. Rosenzweig sostiene che, in definitiva, la tradizione speculativa occidentale può raccomandare solo il suicidio.<ref>Cfr. Franz Rosenzweig, ''La stella della redenzione'', 4. Schopenhauer, naturalmente, è famoso per aver offerto questa raccomandazione; cfr. Arthur Schopenhauer, ''Parerga and Paralipomena: Short Philosophical Essays'', Vol. 2, a cura di E. F. J. Payne (Oxford, OH: Oxford Press, 2001), 306–311. E ne ''I demoni'' il personaggio di Dostoevskij, Kirilov, lo capì molto bene: "Dio è indispensabile e quindi deve esistere... Ma so che Dio non esiste e non può esistere... Non riesci davvero a capire che questa da sola è una ragione sufficiente per spararsi?" Cfr. F. M. Dostoevskij, ''I demoni'', 634.</ref> Certo, dopo Auschwitz, il suicidio sembra essere l'unica opzione che la filosofia potesse raccomandare a [[w:Tadeusz Borowski|Tadeusz Borowski]] (1922-1951), Piotr Rawicz (1919-1982), [[w:Paul Celan|Paul Célan]] (1920-1970), [[w:Jean Améry|Jean Améry]] (1912-1978), [[Primo Levi]] (1919-1987), [[w:Jerzy Kozinski|Jerzy Kozinski]] (1933-1991) e altri sopravvissuti che non riuscirono a sopravvivere alle implicazioni filosofiche dell'Evento. Nelle parole di [[Primo Levi]], si arriva a questo: "Vorrei essere [credente], ma non ci riesco... C'è Auschwitz, e quindi non può esserci Dio. Non trovo una soluzione a questo dilemma. Continuo a cercare, ma non la trovo".<ref>[https://books.google.it/books?id=RyeXAgAAQBAJ&printsec=frontcover&dq=Ferdinando+Camon,+Conversazione+con+Primo+Levi&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjLo4eeluDjAhXL0aQKHTEYCAAQ6AEIKTAA#v=onepage&q=Ferdinando%20Camon%2C%20Conversazione%20con%20Primo%20Levi&f=false Ferdinando Camon, Conversazione con Primo Levi].</ref> Il "non ridere, non piangere, non maledire nulla, ma comprendere..." di Spinoza non fu di alcun aiuto a Levi. Questo movimento omicida è il risultato dell'identificazione ontologica del pensiero con l'essere da parte della filosofia speculativa. Nel Talmud è scritto che il cuore non può contenere contemporaneamente l'ego e la ''[[w:Shekhinah|Shekhinah]]'', poiché i due sono antitetici (''Pesachim'' 66b). Di fronte al ''cogito'' moderno, l'"io penso", abbiamo la nozione ebraica di ''bitul hayesh'', che è l'"annullamento del sé", un movimento che produce un "‘vaso’ in cui la verità può entrare", come dice Rabbi Yitzchak Ginsburgh.<ref>Yitzchak Ginsburgh, ''The Alef-Beit: Jewish Thought Revealed Through the Hebrew Letters'' (Northvale, NJ: Jason Aronson, 1991), 72.</ref> In questo movimento il male viene smascherato: è l'ego. Fackenheim riconosce la menzogna di questo male, lamentandosi che "il riduzionismo soggettivista è diventato un moderno – forse ''il'' moderno – stile di vita",<ref>Fackenheim, ''Quest for Past and Future'', 236.</ref> aggiungendo che questo riduzionismo "scambia l'allontanamento da Dio per la naturale e inevitabile condizione umana".<ref>''Ibid.'', 242.</ref> Si tratta di più di un errore, tuttavia: è una mossa che conduce al male radicale dello sterminio, incomprensibile alla filosofia che lo genera: il male di Auschwitz. [[w:Hannah Arendt|Hannah Arendt]] (1906-1975) sostiene che "è insito in tutta la nostra tradizione filosofica il fatto che non possiamo concepire un ‘male radicale’". Incapace di ''pensare'' il male radicale dello sterminio, scrive Arendt, l'unica cosa che il pensiero speculativo può dire è che "il male radicale è emerso in connessione con un sistema in cui tutti gli uomini sono diventati ugualmente superflui".<ref>Hannah Arendt, ''The Origins of Totalitarianism'' (New York: Harcourt Brace & Company, 1979), 459.</ref> Arendt ci apre gli occhi non solo sull'inadeguatezza e il conseguente fallimento dell'eredità della filosofia speculativa, ma ci conduce anche alla consapevolezza di un certo male insito in tale pensiero. Con lo sviluppo della tradizione filosofica speculativa, coloro che furono i testimoni millenari della rivelazione sul Monte Sinai divennero oggetto di un odio filosofico radicale, ben prima dell'avvento di Heidegger. Heidegger, tuttavia, fa chiarezza, non solo nel suo pensiero ontologico, ma in quella che Fackenheim definisce la sua "decisione ontica di grande conseguenza",<ref>Fackenheim, ''To Mend the World'', 166.</ref> ovvero nella sua decisione di allinearsi al nazionalsocialismo. E così, la parola del Führer materiale diventa il principio ontologico ultimo, come affermò lo stesso Heidegger, dichiarando: "Il Führer stesso e lui solo è la realtà tedesca presente e futura e la sua legge".<ref>Dal ''Freiburger Studentenzeitung'', 3 novembre 1933; cfr. Neske e Kettering, ''Martin Heidegger and National Socialism'', 45.</ref> Afferma Fackenheim: {{citazione|The scandal would be minor, if at issue were merely Heidegger’s personal behavior. The indisputable and undisputed fact is, however, that when he endorsed in advance the Führer’s actions as German “reality” and “law,” he did so not, like countless others, impelled by personal fear, opportunism, or the hysteria of the time, but rather deliberately and ''with the weight of his philosophy behind it''.|Fackenheim, ''To Mend the World'', 169}} Il peso della filosofia di Heidegger dietro il suo pensiero sterminazionista nei confronti degli ebrei non risiede nel suo specifico appello a quello sterminio, ma nella sua adozione delle categorie di pensiero necessarie per quello sterminio. Nella loro condizione di eletti, gli ebrei devono essere eliminati come un popolo "testimone" a parte. Più che un compito spiacevole, è una necessità logica. La filosofia speculativa e l'Illuminismo offrirono agli ebrei questa non-scelta: assimilarsi o morire, che, giunti a una ''soluzione finale'', i nazisti ridussero semplicemente a ''morire''. Ed ''è'' una soluzione ''filosofica'', come osserva correttamente Fackenheim quando afferma: {{citazione|If ''der Nationalsozialismus'' was the acting out of a ''Weltanschauung'', and if antisemitism was the “granite-like” core of it, then neither the Führer nor his “decent” followers could be satisfied with a ''Halbheit'' that would have ''Geschlossenheit'' but stop short of confirming its truth. The “solution” of the “problem” posed by the Jewish “poisoners” of the world, in that case, had to have ''Ganzheit'', i.e. be “final,” and remain so to the end.|Emil L. Fackenheim, "Holocaust and Weltanschauung: Philosophical Reflections on Why They Did It", ''Holocaust and Genocide Studies'' 3 (1988): 206}} Il sistema filosofico esige una risoluzione sistematica e una conclusione logica. E deve essere ''totale''. La filosofia moderna richiede la QED della finalità; non possono esserci ''Halbheit'' o mezze misure. Pertanto, la determinazione dei nazisti era senza misura, infinita come l'Infinito che cercavano di eliminare con lo sterminio degli ebrei. Ciò che iniziò come un attacco filosofico alla [[Torah]] portò all'attacco ideologico non solo al corpo di Israele, ma all'anima stessa dell'ebreo: perseguendo questa logica fino in fondo, i nazisti ''dovettero'' uccidere le anime ebraiche prima di uccidere i corpi ebrei. Era l'unico modo per essere filosoficamente coerenti. Nella misura in cui la testimonianza ebraica è radicata nella Torah, essa afferma l'eteronomia umana che risiede nella dipendenza umana dal Santo. Considerando la scintilla divina in ogni essere umano derivante da un unico Dio, l'ebraismo rappresenta una visione di Dio, del mondo e dell'umanità diametralmente opposta alla ''Weltanschauung'' nazista. Né la ''Weltanschauung'' nazista è riducibile a mero razzismo, come abbiamo visto. "Il razzista", afferma Fackenheim, "vuole mantenere le sue vittime in uno stato permanente di soggezione. L'antisemita, proiettando il ''suo'' odio sull'ebreo, mira all'omicidio".<ref>Fackenheim, ''Encounters Between Judaism and Modern Philosophy'', 205.</ref> Sia per gli ideologi nazisti che per i filosofi moderni, l'ebreo rappresenta la minaccia definitiva alla libertà autonoma, insistendo come fa sul fatto che la libertà non risiede nella ragione e nella determinazione autonome, ma nell'adesione eteronoma alla Torah. O l'ebreo è malvagio o la tradizione ontologica è malvagia. E coloro che hanno la volontà e il potere di agire in base alle implicazioni filosofiche lo faranno. In effetti, lo hanno fatto. I nazisti sono spesso paragonati ad [[:en:w:Amalek|Amalek]]. Fackenheim ne suggerisce il motivo: "Qual è la criminalità dell'Amalek rabbinico? Attacca i più deboli perché sono i più deboli... Prende di mira Israele perché Israele è stato scelto da Dio per un'alleanza, e il suo obiettivo è distruggere l'alleanza mentre distrugge Israele".<ref>Fackenheim, ''What Is Judaism?'', 178.</ref> E, al centro dell'Alleanza della Torah, c'è un insegnamento fondamentale sul valore dell'altro essere umano, a cominciare dai più deboli, da coloro che non hanno nessuno a cui rivolgersi, dalla vedova e dall'orfano, dal mendicante e dallo straniero. Presentandoci davanti a loro, ci troviamo di fronte a un giudizio. E Amalek aborrisce di essere giudicato, al punto da ergersi a giudice supremo – e carnefice. Questa usurpazione di Dio richiede l'uccisione di Dio. == Note == {{Vedi anche|Serie delle interpretazioni|Serie misticismo ebraico|Serie maimonidea|Serie letteratura moderna|Serie dei sentimenti}} <div style="height: 180px; overflow: auto; padding: 3px; border:1px solid #AAAAAA; reflist4"><references/></div> {{Avanzamento|75%|26 giugno 2025}} [[Categoria:Connessioni|Capitolo 9]] bbv2ttfb7eb8xy8dnasb55it62ea459 478158 478157 2025-06-26T17:48:16Z Monozigote 19063 /* Note */ avanz. 478158 wikitext text/x-wiki {{Connessioni}} {{Immagine grande|KZ Neuengamme Gedenk Skulptur.jpg|750px|La scultura ''Der sterbende Häftling'' ("Il prigioniero morente") di Françoise Salmon al memoriale del [[w:Campo di concentramento di Neuengamme|Campo di concentramento di Neuengamme]]}} == Il fondamento filosofico dell'Olocausto == Tra le spiegazioni su ciò che ha portato all'Olocausto, si trova in primo piano, e a ragione, la storia dell'antisemitismo cristiano. Tale storia è una condizione necessaria per lo sterminio degli ebrei d'Europa. È una condizione che siamo fin troppo pronti a sottolineare, poiché siamo fin troppo pronti ad accusare la religione di tutto il male che si è abbattuto sul mondo. Siamo molto meno inclini a esaminare la condizione filosoficamente necessaria per lo sterminio degli ebrei. I grandi filosofi della tradizione occidentale sono sempre stati considerati una fonte di saggezza e illuminazione, il fondamento stesso della civiltà occidentale. Siamo quindi molto più riluttanti a esaminare il fondamento stesso della nostra comprensione, anche se crolla sotto i nostri piedi. [[w:Yehiel De-Nur|Ka-tzetnik 135633]] ribadisce questo punto in una scena del suo romanzo ''Sunrise over Hell (Alba sull'inferno)'', che alcuni ritengono il primo romanzo sull'Olocausto. In questo sconvolgente racconto, Harry Preleshnik, un internato di Auschwitz modellato sull'autore, scopre il cadavere del suo amico Marcel Safran. Scrive Ka-tzetnik: "Prone before his eyes, he saw the value of all humanity’s teachings, ethics and beliefs, from the dawn of mankind to this day... He bent, stretched out his hand and caressed the head of the Twentieth Century".<ref>[[:en:w:Yehiel De-Nur|Ka-tzetnik 135633]], ''Sunrise over Hell'', trad. Nina De-Nur (London: W. H. Allen, 1977), 111. Publ. {{Lingue|it}} ''Alba sull'inferno'', Milano, Rizzoli, 1978. Per una discussione più approfondita di Ka-tzetnik, cfr. il [[Connessioni/Capitolo 3|Capitolo 3]].</ref> "Il valore di tutti gli insegnamenti dell'umanità" è incarnato nella tradizione ontologica della filosofia occidentale, che, a differenza del cristianesimo, cancella ogni principio limitante. Lo stoico del I secolo [[w:Lucio Anneo Seneca|Seneca]] (4 AEV – 65 EV) insegnava che chiunque volesse sottomettere il mondo a sé stesso avrebbe dovuto sottomettersi alla ragione (cfr. ''[[w:Epistulae morales ad Lucilium|Epistulae morales]]'' 37:4). Questo, in effetti, è il progetto ontologico: governare la realtà attraverso la ragione e quindi appropriarsi di tutto ciò che è al di fuori di sé per sé. Come avrebbe affermato [[Baruch Spinoza]] (1632–77) secoli dopo, poiché abbiamo la ragione, "non abbiamo bisogno di alcuna rivelazione privilegiata delle intenzioni di Dio".<ref>Cfr. anche {{en}}Benedict de Spinoza, ''Ethics'', trad. Edwin Curley (New York: Penguin, 2005), viii.</ref> La conoscenza è la chiave per l'appropriazione divina della realtà da parte della ragione. "Conoscere", dice [[Emmanuel Levinas]], "non è semplicemente registrare, ma sempre comprendere",<ref>[[Emmanuel Levinas]], ''Totality and Infinity'', trad. Alphonso Lingis (Pittsburgh: Duquesne University Press, 1969), 82.</ref> dal latino ''prehendere'', "prendere" o "afferrare". In quanto comprensione, il progetto della conoscenza è "acquisizione" o "possesso", i significati del nome ''Kayin'' o Caino, che possedette suo fratello Abele nel modo più assoluto nell'atto dell'omicidio, attraverso il quale l'alterità dell'altro, suo fratello, svanì nel modo più radicale. La conoscenza riduce il bene e il male a ''concetti'', nient'altro che la comprensione e, in ultima analisi, la volontà dell'ego conoscente. La conoscenza, quindi, è potere, e il potere è l'unica realtà. La parola ebraica per "conoscenza" è ''daat'', che significa "unire" in un'identità, cosicché, una volta ridotte le categorie a un concetto umano insito nel sé percettivo, e non a un comandamento divino dall'aldilà, non vi è distinzione tra bene e male. Da qui l'avvertimento biblico: Nel giorno in cui mangerai del frutto dall'albero della conoscenza del bene e del male, certamente morirai ({{passo biblico2|Genesi|2:17}}). Non solo morirai – quel che è peggio, ucciderai, come nel caso di Caino. Con Caino vediamo il primo posizionamento dell'ego pensante al centro di tutte le cose, la prima affermazione di "Sento, penso, io, io, io, dunque io sono", la frase per la quale è famoso [[w:Cartesio|René Descartes]] (1596-1650), il padre della filosofia moderna.<ref>René Descartes, ''Meditations on First Philosophy'', 3a ed., trad. {{en}}Donald A. Cress (Indianapolis, IN: Hackett, 1993), 19–20.</ref> ''Io'' penso, dunque sono. Io penso, dunque ''sono''. E no che sono stato creato, comandato o altrimenti scelto, dunque sono. Moriamo – e uccidiamo – il giorno in cui mangiamo dall'Albero della Conoscenza del Bene e del Male perché in quel giorno trasformiamo il bene e il male in un'identità autodeterminata, in un vano tentativo di diventare "come dio", il dio egocentrico dello Stesso, che, in quanto arbitro speculativo del bene e del male secondo la sua ragione autoproclamata, è al di là di ogni rapporto pattizio, al di là del bene e del male. Ecco perché moriamo – moriamo come morì l’anima di Caino, per omicidio – quando mangiamo il frutto della filosofia ontologica speculativa che per millenni ha plasmato la coscienza dell’Occidente, da cui è nato l’Olocausto. Se "il mondo rimase in silenzio", come afferma il titolo originale del memoir di [[Elie Wiesel]], ''[[w:La notte (romanzo)|Un di velt hot geshvign]]'',<ref>[[Elie Wiesel]], ''Un di velt hot geshvign'' (Buenos Aires: Tsentṛ al-farband fun Poulishe Yidn in Argentina, 1956).</ref> è perché il mondo assunse una silenziosa indifferenza stoica verso il massacro in carne e ossa degli ebrei. Dopotutto, la carne è il nemico e la prigione dell'anima, come insegnava Platone (''Fedone'', 80a-81a). Con la ragione come assoluto del filosofo, la necessità logica è assoluta, e con la necessità logica arriva la necessità naturale, così che tutte le cose sono intrappolate in un'ineluttabile catena di causa ed effetto. Una volta che l'ego pensante si situa al centro della realtà, la sofferenza fisica, sia in sé che nell'altro, diventa una questione di indifferenza ragionata. "Che cosa è nobile?" si chiede Seneca. "Sopportare con soddisfazione le avversità, accettando qualsiasi cosa accada come se l'avessimo voluta per noi stessi" (''Naturalium Quaestionum Libros'' 3:4). Poiché tutto ciò che è, è necessariamente così, diceva [[w:Marco Aurelio|Marco Aurelio]] (121-180), "essere scontenti di qualsiasi cosa accada" degrada l'anima (''Meditazioni'' 2:16). Spinoza, l'ebreo che era un filosofo ma la cui filosofia era tutt'altro che ebraica, diceva: ''non ridere, non lugere, neque detestari, sed intelligere'' - "Non ridere, non piangere, non maledire nulla, ma comprendere".<ref>Benedictus Spinoza, ''Tractatus Politicus'', in ''Opera'', Vol. 2, 3a ed. (The Hague: Martinus Nijhoff, 1914), 4.</ref> Da qui la consolazione della filosofia, che raccomanda, riguardo all'Olocausto, di non piangere, ma comprendere. Non c'è da stupirsi che Yehiel De-Nur una volta mi abbia detto accigliato: "''Philosophy'' – it is a ''shabby'' word". L'indifferenza filosofica verso la sofferenza dell'altro essere umano deriva dall'indifferenza dell'Essere stesso, il cui dio è, nella migliore delle ipotesi, il [[w:Motore immobile|Motore Immobile]]. Il Motore Immobile non è mosso da nulla, né dalla sofferenza né dalla gioia, né dalla giustizia né dalla trasgressione, e men che meno dalla preghiera. Inteso in termini di perfezione, e non di santità, il dio ontologico dei filosofi non ha bisogno di nulla, come afferma Aristotele: non ama né ha bisogno di amore (cfr. ''Etica Eudemia'', VII, 1244b; cfr. anche ''Metafisica'', 1071b-1072b). Né ha un nome: non gridiamo "Padre!" al Primo Principio. Il Logos non è il Creatore che ci chiama alla gioia, che è scosso dalla preghiera, che nel Suo amore per noi ci comanda di amare gli altri, o che soffre per ogni nostro tradimento dell'altro essere umano. Collassando dio, mondo e umanità nelle categorie del pensiero, la tradizione ontologica speculativa colloca dio nel sé e il sé in un isolamento che alla fine si rivelerebbe fonte di puro orrore. Fin dall'inizio, quindi, la filosofia occidentale non solo si è opposta al pensiero ebraico, ma ha anche generato un modo di pensare che avrebbe aperto la strada ad Auschwitz. [[w:Emil Fackenheim|Emil Fackenheim]] spiega: {{citazione|At its apex, the God of Aristotle is... the prime mover of the universe and the ultimate cause of what order there is in it. Even so, however, he is not beyond the universe but only the highest part of it. All this is in sharp contrast to the God of the Tenach, who makes His first appearance as Creator of heaven and earth. He does not create earth alone while dwelling Himself in heaven. He rather creates heaven – heaven fully as much as earth. And yet, though infinitely above the world and the humanity that is part of it, He creates man – him alone – in His very own image! The God of Aristotle does no such thing.|Emil L. Fackenheim, ''What Is Judaism?'' (New York: Macmillan, 1987), 108–109}} Il dio di Aristotele non comanda nulla e non stipula alcun patto o alleanza. Non chiede nulla e non esige nulla, perché non ha bisogno di nulla. Semplicemente "è", senza significato o importanza. La filosofia ellenistica che abbraccia un tale dio è sempre stata ostile al Dio di Abramo, come anche ai figli di Abramo, che sono i Suoi testimoni. Dice Fackenheim: "Having created heaven and earth, the God of Abraham, as it were, ''Himself'' walks in the garden".<ref>Emil L. Fackenheim, ''God’s Presence in History: Jewish Affirmations and Philosophical Reflections'' (New York: Harper & Row, 1970), 40.</ref> Il che significa: Colui che è infinitamente ''aldilà'' di tutto ciò che esiste, è immediatamente presente ''in tutto'' ciò che esiste, rendendo l’''aldilà'' e l’''interiore'' sinonimi. Solo così inteso può Egli essere inteso come il ''Creatore'', che nel costante movimento della creazione entra in relazione, sia come Re che come Padre, con l'essere umano creato a Sua immagine e somiglianza. === L'eclissi di luce dell'Illuminismo === Nelle Scritture sta scritto: "Il comandamento è la lampada e la Torah è la luce" ({{passo biblico2|Proverbi|6:23}}), e l'Illuminismo fu proprio l'eclissi della Luce della Torah. Quando ci sforziamo di identificare gli elementi della civiltà occidentale e della cultura tedesca che hanno contribuito all'Olocausto, l'ultimo posto a cui guardiamo è l'[[w:Illuminismo in Germania|Illuminismo tedesco]]. Dopotutto, da quell'Illuminismo abbiamo i principi del governo democratico, dei diritti civili, della ricerca scientifica, dell'istruzione organizzata, del progresso tecnologico e altro ancora. Come poteva, allora, l'Illuminismo, un movimento che sembra aver glorificato "l'uomo" e portato così tanto di "progressista", avere qualcosa a che fare con l'Olocausto? [[w:Immanuel Kant|Immanuel Kant]] offre questa breve definizione di Illuminismo: "L'Illuminismo è la liberazione dell'uomo dalla tutela che egli stesso si è imposto. La tutela è l'incapacità dell'uomo di usare il proprio intelletto senza la guida di un altro. Questa tutela è imposta a se stesso quando la sua causa non risiede nella mancanza di ragione, ma nella mancanza di risolutezza e coraggio".<ref>Citato in Emil L. Fackenheim, ''Quest for Past and Future: Essays in Jewish Theology'' (Bloomington: Indiana University Press, 1968), 132–133.</ref> Nell'affermazione di Kant troviamo la nozione di coraggio come coraggio di trascendere, attraverso la risolutezza, qualsiasi legge che possa essere imposta dall'alto. Cos'è la tutela nella sua forma peggiore, da un punto di vista kantiano? È proprio ciò che è più essenziale per il pensiero e l'identità ebraica: la [[Torah]]. Pertanto, afferma Fackenheim, "if the belief in the creation of the world, the reality of biblical miracles, the valid law based on revelation at Sinai, is the foundation of Judaism, then one must say that modern Enlightenment has undermined its foundations".<ref>Emil L. Fackenheim, ''Jewish Philosophers and Jewish Philosophy'', ed. Michael L. Morgan (Bloomington: Indiana University Press, 1996), 48.</ref> E qual è la più urgente delle leggi rivelate sul Monte Sinai? È il divieto di omicidio. L'eclissi della Luce della Torah che caratterizza l'Illuminismo porta in ultima analisi all'indebolimento del divieto di omicidio, entrato nel mondo attraverso gli ebrei. I filosofi dell'Illuminismo erano noti per essere i paladini dei diritti umani e della tolleranza, ma raramente riservavano la stessa considerazione agli ebrei e all'ebraismo. Questo atteggiamento non era il risultato di una ricaduta in pregiudizi culturali perenni; no, era una caratteristica distintiva della prospettiva filosofica dell'Illuminismo stesso. Era una visione che giustificava e legittimava il loro antisemitismo filosofico, poiché gli ebrei rappresentavano tutto ciò che riguardava la mentalità non illuminata a cui l'Illuminismo si opponeva. Ricordiamo l'insistenza di Kant sul fatto che "l'eutanasia dell'ebraismo è la pura religione morale".<ref>Immanuel Kant, ''Conflict of the Faculties'', trad. Mary J. Gregor (New York: Abaris, 1979), 95.</ref> L'eutanasia dell'ebraismo richiede l'eliminazione del Dio di Abramo e dei suoi testimoni perenni: gli ebrei. Nel 1834 [[w:Heinrich Heine|Heinrich Heine]], egli stesso figlio dell'Illuminismo, scrisse: {{citazione|The German revolution will not be milder and gentler because it was preceded by Kant’s ''Critique'', by Fichte’s transcendental idealism, and even by the philosophy of nature. These doctrines have developed revolutionary forces that wait only for the day when they can erupt and fill the world with terror and admiration. There will be Kantians forthcoming who will hear nothing of piety in the visible world, and with sword and axe will mercilessly churn the soil of our European life, to exterminate the very last roots of the past. Armed Fichteans will enter the lists, whose fanaticism of will can be curbed neither by fear nor by self-interest... But the most terrible of all would be natural philosophers..., [who] can call up the demoniac energies of ancient Germanic pantheism... A play will be performed in Germany that will make the French Revolution seem like a harmless idyll in comparison.|Heinrich Heine, "The German Revolution" in ''Words of Prose'', trad. E. B. Ashton (New York: L. B. Fischer, 1943), 51–53}} Purtroppo, Heine si dimostrò un profeta. L'Olocausto non avvenne a causa di una rottura con "these doctrines" dell'Illuminismo, come le chiama Heine, ma, in parte, proprio perché i nazisti erano così profondamente versati nella storia intellettuale e culturale tedesca emersa dall'Illuminismo. [[:en:w:Hans Sluga|Hans Sluga]] definisce [[w:Johann Gottlieb Fichte|Johann Gottleib Fichte]] (1762-1814) "the first National Socialist philosopher".<ref>Hans Sluga, ''Heidegger’s Crisis: Philosophy and Politics in Nazi Germany'' (Cambridge, MA: Harvard University Press, 1993), 29.</ref> I fichtiani a cui Heine si riferisce sono armati della nozione fichtiana secondo cui "the real destiny of the human race... is ''in freedom to make itself'' what it really is originally".<ref>Johann Gottlieb Fichte, ''Addresses to the German Nation'', cur. George Armstrong Kelly (New York: Harper & Row, 1968), 40; corsivo aggiunto.</ref> Qui non si tratta di una creazione dell'essere umano a immagine divina. Ciò che abbiamo, in una parola, è idolatria. Afferma Fackenheim: "The new idolator of Nazi Germany is not enlightened, but he is most decidedly... a bastard child of the Age of Enlightenment".<ref>Emil L. Fackenheim, ''Encounters Between Judaism and Modern Philosophy'' (New York: Basic Books, 1993), 187.</ref> L’idolatra nazista può essere un figlio illegittimo dell’Età dell’Illuminismo, ma ne è la conseguenza logica. La critica kantiana deduce tutto dall'io pensante e quindi, come comprese [[Franz Rosenzweig]], "riduce il mondo al sé percettivo".<ref>Si veda l'introduzione di Nahum Glatzer a Franz Rosenzweig, ''Understanding the Sick and the Healthy'', trad. Nahum Glatzer (Cambridge, MA: Harvard University Press, 1999), 24.</ref> Lungi dal glorificare l'essere umano, tuttavia, la riduzione del mondo al sé percettivo è radicalmente disumanizzante. "Alla svolta copernicana di Copernico, che fece dell'uomo un granello di polvere nel tutto", afferma Rosenzweig, "corrisponde la svolta copernicana di Kant, che, a titolo di compensazione, lo pose sul trono del mondo, molto più precisamente di quanto Kant pensasse. A quella mostruosa degradazione dell'uomo, che gli costò la sua umanità, questa correzione senza misura andò, parimenti, a costo della sua umanità".<ref>[[Franz Rosenzweig]], ''Franz Rosenzweig’s “The New Thinking”'' trad. & cur. Alan Udoff e Barbara E. Galli (Syracuse, NY: Syracuse University Press, 1999), 96.</ref> Insistendo sulla creazione di se stesso a propria immagine, l'essere umano perde la sua immagine umana. Alla fine tenta di rimodellare e quindi disumanizza l’''altro'' essere umano assolvendosi da ogni legge tranne quella che ha origine dal sé. Contrariamente a quanto definito dal comandamento divino, l'essere umano è "determinabile", dice Kant, "solo attraverso leggi che egli stesso si dà attraverso la ragione".<ref>Immanuel Kant, ''The Critique of Practical Reason'', trad. Lewis White Beck (New York: Macmillan, 1985), 101.</ref> Dio perde significato non solo come Legislatore e Redentore, ma anche come Maestro e Padre. Una volta che Dio è superfluo, lo è altrettanto ogni essere umano. Dopo Kant, abbiamo Hegel. I suoi scritti, come ha osservato [[:en:w:Paul Lawrence Rose|Paul Lawrence Rose]], "conform to the basic Kantian idealist and moralist critique of Judaism. Judaism is seen as the epitome of an unfree psyche".<ref>Paul Lawrence Rose, ''German Question/Jewish Question: Revolutionary Antisemitism from Kant to Wagner'' (Princeton, NJ: Princeton University Press, 1990), 109.</ref> Similmente a Kant, Hegel sostiene che la religione rivelata sia in ultima analisi soppiantata dalla conoscenza assoluta della ragione. Con Hegel, il sé percettivo che si è appropriato del mondo si appropria della divinità. E così, la sequenza di pensiero che colloca il sé al centro marginalizza sia Dio che il prossimo. L'altro essere umano non interpella chi sono nella mia responsabilità per un altro, ma piuttosto minaccia chi sono nel mio essere-per-me stesso: l'altro essere umano diventa una minaccia alla mia libertà e autonomia. Per gli hegeliani di sinistra come Feuerbach e Marx, afferma Fackenheim, "‘l'identità della natura divina e dell'umano’ diventa l'appropriazione della natura divina da parte dell'umano" attraverso lo spirito.<ref>Fackenheim, ''Encounters Between Judaism and Modern Philosophy'', 135 - mia trad.</ref> Poi, con l'avvento di Nietzsche, Dio è ciò a cui si aspira in un'auto-apoteosi nell’''Übermensch'',<ref>Questo è il significato dell’affermazione di Nietzsche secondo cui “nell’uomo creatura e creatore sono uniti”; cfr. Friedrich Nietzsche, ''Beyond Good and Evil'', trad. Walter Kaufmann (New York: Vintage Books, 1966), 154.</ref> e gli altri esseri umani sono meri ''Untermenschen''. Con questa svolta nella storia della filosofia speculativa, con l'identificazione del pensiero con l'essere, la divinità viene interiorizzata e infine sostituita, nelle parole di Fackenheim, "da un'umanità potenzialmente infinita nella sua moderna ‘libertà’".<ref>Fackenheim, ''Encounters Between Judaism and Modern Philosophy'', 191.</ref> Infinita nella sua "libertà moderna", l'"umanità" è libera da ogni principio limitante e quindi elimina l'Uno Infinito, cosicché gli esseri umani sono liberi di fare tutto ciò che desiderano e immaginano, perdendo quindi la loro umanità. Il Dio di Abramo è morto, come dichiarò Nietzsche.<ref>La famosa dichiarazione di Nietzsche sulla morte di Dio appare nella sezione 125 de ''[[w:La gaia scienza|La gaia scienza]]''; cfr. [[w:Friedrich Nietzsche|Friedrich Nietzsche]], ''The Gay Science'', trad. {{en}}Walter Kaufmann (New York: Vintage Books, 1974).</ref> E nasce il dio del nazionalsocialismo. Alla riunione del giugno 1939 dell'Associazione Nazionalsocialista dei Docenti Universitari, il suo presidente [[:en:w:Walter Schultze|Walter Schultze]] (1894–1979) dichiarò davanti all'assemblea: "Ciò che i grandi pensatori dell'idealismo tedesco sognavano, e ciò che in definitiva era il nocciolo del loro desiderio di libertà, finalmente prende vita, assume realtà... Mai l'idea tedesca di libertà è stata concepita con maggiore vita e maggior vigore che ai nostri giorni".<ref>Citato in George L. Mosse, ''Nazi Culture'' (New York: Grosset & Dunlop, 1966), 316.</ref> Schultze comprese il legame tra la tradizione filosofica tedesca e il nazionalsocialismo. Infatti, nel 1940, quasi la metà dei filosofi tedeschi erano membri del Partito Nazista.<ref>Sluga, ''Heidegger’s Crisis'', 7.</ref> Nel 1923, Hermann Schwarz si distinse diventando il primo filosofo a sostenere pubblicamente i nazisti. Era accompagnato da [[w:Bruno Bauch|Bruno Bauch]] (1877–1942), Max Wundt, Hans Heyse (1891–1976) e [[w:Nicolai Hartmann|Nicolai Hartmann]] (1882–1950), tutti idealisti kantiani; poi c'erano il noto hegeliano [[:en:w:Theodor Haering|Theodor Haering]] (1884-1964) e i nietzschiani [[w:Alfred Baeumler|Alfred Bäumler]] (1887-1968) ed [[:en:w:Ernst Krieck|Ernst Krieck]] (1882-1947). Il più rinomato di tutti, naturalmente, fu [[Martin Heidegger]]. Il pensiero che iniziò con l'idealismo kantiano e culminò nei campi di concentramento deve mirare all'eliminazione del pensiero ebraico eteronomo e dell'ebraismo da cui esso scaturisce, poiché entrambi abbracciano l'autorità assoluta del Santo. La testimonianza ebraica al cuore dell'ebraismo è ciò di cui Heidegger si lamentava quando si lamentava della "ebraicizzazione" della mente tedesca.<ref>Riportato in ''Die Zeit'', 29 dicembre 1989; cfr. Theodore Kisiel, "Heidegger’s Apology: Biography and Philosophy and Ideology", in Tom Rockmore e Joseph Margolis, eds., ''The Heidegger Case: On Philosophy and Politics'' (Philadelphia: Temple University Press, 1992), 12.</ref> E così, il filosofo si unì al Partito che avrebbe provveduto a una soluzione finale al problema dell'ebraicizzazione. === Il filosofo nazista === Nel suo studio ''Heidegger: The Introduction of Nazism into Philosophy'', [[:en:w:Emmanuel Faye|Emmanuel Faye]] dimostra che "la questione del rapporto tra Heidegger e il nazionalsocialismo non è quella del rapporto tra l'impegno personale di un uomo temporaneamente smarrito e un'opera filosofica che rimane quasi inalterata, ma piuttosto quella di un'introduzione deliberata dei fondamenti del nazismo e dell'hitlerismo nella filosofia e nei suoi insegnamenti".<ref>Emmanuel Faye, ''Heidegger: The Introduction of Nazism into Philosophy'', trad. {{en}}Michael B. Smith (New Haven, CT: Yale University Press, 2009), xv - mia trad.</ref> Mentre il nazionalsocialismo estendeva la sua portata in ogni ambito della politica, della cultura, dell'istruzione e dell'impegno intellettuale, la filosofia è "l'area in cui il pericolo si è dimostrato maggiore, perché affrontando la filosofia, il nazismo ha tentato di sovvertire le basi del pensiero e dello spirito".<ref>''Ibid.'', 3.</ref> Il filosofo più influente e ''più pericoloso'' del ventesimo secolo, [[Martin Heidegger]], ha stabilito il legame tra l'identificazione del pensiero con l'essere e della determinazione con l'autenticità. Con Heidegger la speculazione interna del soggetto pensante assume la forma di una volontà di potenza interiore. "L'espressione ‘volontà di potenza’", afferma, "designa il carattere fondamentale dell'ente; ogni ente che è, in quanto è, è volontà di potenza".<ref>Martin Heidegger, ''Nietzsche'', Vol. 1, trad. {{en}}D. Krell (San Francisco: Harper & Row, 1979), 18 - mia trad.</ref> Pertanto Heidegger considera l’''Entschlossenheit'', ovvero la "determinazione" che alimenta la volontà, come la caratteristica distintiva dell’''autenticità'' dell'ente (ma senza elaborare ''perché'' si dovrebbe voler essere autentici, qualunque cosa ciò significhi). E la determinazione è qualcosa che riguarda solo il sé. "Il Dasein ''è il suo stesso sé''", insiste Heidegger, "nell'isolamento originario della determinazione silenziosa".<ref>Martin Heidegger, ''Sein und Zeit'' (Tübingen: Max Niemeyer, 1963), 322.</ref> E la determinazione è ''silenziosa'': nulla qui del pensiero relazionale orientato verso "il bisogno di un altro", come Rosenzweig descrive il "pensiero parlante" che è il pensiero ebraico.<ref>Rosenzweig, ''Franz Rosenzweig’s “The New Thinking”'', 87.</ref> È ''silenziosa'', separata da qualsiasi relazione con l'altro, dal divieto di omicidio rivelato e ''pronunciato'' attraverso il volto dell'altro. Cieca al volto e al suo divieto, la risolutezza di Heidegger fa il gioco dei suoi compatrioti nazisti nel progetto di sterminio degli ebrei in quanto testimoni millenari dell'ebraismo. E lo sapeva. Nel 1922, Heidegger proclamò che ciò che lo aveva attratto alla filosofia era "the full-blown antireligious attitude of the German ''Geist'' ripened from German Idealism".<ref>Cfr. Kisiel, "Heidegger’s Apology", 34.</ref> L'atteggiamento antireligioso è necessariamente un atteggiamento antisemita, anti-Dio di Abramo, anti-rivelazione, anti-comandamento divino – in definitiva, anti-proibizione dello sterminio. Nell’''[[w:Introduzione alla metafisica|Einführung in die Metaphysik]]'' sostiene che "it was not German Idealism that collapsed; it was the era that was not strong enough to match the stature, the breadth, and the originality of that spiritual world".<ref>Citato in {{en}}Victor Farías, ''Heidegger and Nazism'', trad. Paul Burrell (Philadelphia: Temple University Press, 1989), 219.</ref> Nel nazionalsocialismo e ''nel suo progetto di sterminio'', Heidegger vide la realizzazione storica dell'idea originaria, che era un passaggio verso l'autenticità definita dalla determinazione interiore del pensatore speculativo. Fervente sostenitore della legislazione antiebraica dell'aprile 1933,<ref>Faye, ''Heidegger'', 42.</ref> si iscrisse al Partito Nazista il 1° maggio 1933. Come Rettore dell'Università di Friburgo, dove il 10 maggio 1933 gli studenti dell'Università bruciarono i libri "ebraici",<ref>''Ibid.'', 52.</ref> Heidegger abbracciò con tutto il cuore il Partito Nazista. Nel suo famigerato "Discorso del Rettore", pronunciato il 27 maggio 1933, esaltò la "magnificence and greatness of the new movement"<ref>{{en}}Martin Heidegger, "The Self-Assertion of the German University", in Guenther Neske e Emil Kettering, eds., ''Martin Heidegger and National Socialism'', trad. Lisa Harries (New York: Paragon, 1990), 13.</ref> e dichiarò che "all abilities of will and thought, all strengths of the heart, and all capabilities of the body must unfold ''through'' battle, heightened ''in'' battle, and presented ''as'' battle",<ref>''Ibid.'', 12.</ref> dove qualsiasi ascoltatore tedesco contemporaneo avrebbe immediatamente associato la parola ''battaglia'', o ''Kampf'', al ''Mein Kampf'', il "testo sacro" che fornì il fondamento ideologico dell'Olocausto. Solo tre settimane prima del famigerato discorso, il giornale nazista ''Der Alamanne'' affermò: {{citazione|We know that Martin Heidegger, with his lofty consciousness and responsibility, his care for the destiny and the future of the German man, was at the very core of our magnificent movement. We also know that he never made any mystery about his German convictions and that for many years he has supported in the most effective way the party of Adolf Hitler and his struggle for being and power, that he has constantly proved ready for sacrifice for the holy cause of Germany, and that no National Socialist has ever knocked at his door in vain.|Citato in Faye, ''Heidegger'', 31}} Faye sottolinea che "if the rectoral address is the best known of those given by Heidegger, it is far from being the only one. From May 1933 to the end of November 1934 – that is, in the course of four academic semesters – Heidegger gave more than twenty lectures and speeches in which ‘philosophy’ was radically put at the service of Nazism".<ref>''Ibid.'', 64–65.</ref> In effetti, il nazismo dipese dalla filosofia per il suo successo. Nel 1936 [[w:Karl Löwith|Karl Löwith]], allievo ebreo di Heidegger, espresse al suo maestro la preoccupazione che ci fosse una "partnership" essenziale tra il nazionalsocialismo e la filosofia di Heidegger. "Heidegger fu d'accordo con me [su questo]", dice Löwith, "senza riserve e chiariva che il suo concetto di ‘storicità’ era la base del suo ‘impegno’ politico. Inoltre, non lasciò dubbi sulla sua fede in Hitler".<ref>Karl Löwith, "Last Meeting with Heidegger", in Neske e Kettering, ''Martin Heidegger and National Socialism'', 158.</ref> Heidegger stesso comprese che il suo nazismo era un tratto centrale del suo pensiero ontologico. Fu un modo di pensare che lo condusse alla nozione di ''Seinsverlassenheit'',<ref>Cfr. per esempio, Martin Heidegger, ''Beiträge zur Philosophie'', in ''Gesamtausgabe'', Vol. 65 (Frankfurt am Main: Vittorio Klostermann, 2003), 110.</ref> che è un "abbandono dell'essere", sordo "alle urla dei bambini e al silenzio dei ''[[w:Muselmann|Muselmänner]]''".<ref>Emil L. Fackenheim, ''To Mend the World: Foundations of Post-Holocaust Jewish Thought'' (New York: Schocken Books, 1989), 190.</ref> Una caratteristica centrale del pensiero heideggeriano che caratterizza l'ideologia nazista è l'eliminazione dell'altro essere umano dalla sua preoccupazione. "''Das Dasein existiert umwillen seiner''", dichiara Heidegger: "Il ''Dasein'' esiste per se stesso".<ref>Martin Heidegger, ''Vom Wesen des Grundes'', 5th ed. (Frankfurt am Main: Klostermann, 1965), 38.</ref> Mentre l'insegnamento ebraico sostiene che gli altri sono figli di Dio affidati alle mie cure, per l'Heidegger nazista, gli altri sono ''das Man'' o "il Loro", che minaccia la mia autenticità.<ref>Cfr. per esempio, Heidegger, ''Sein und Zeit'', 254.</ref> Questa esistenza per il solo bene di sé diventa un'esistenza per il bene del proprio Volk e del proprio Führer. Heidegger comprese che l'"uomo nuovo" nato dalla rivoluzione antisemita nazista sarebbe emerso solo attraverso la volontà di potenza esaltata dal Volk e dal Führer. Egli vide nel nazismo la “nuova svelatezza dell’Essere” che finalmente si libera dai comandamenti divini sposati dagli ebrei, da ogni rivelazione di valori, da ogni residuo di “onto-teologia”.<ref>“Onto-teologia” si riferisce a un appello inautentico a un dio esterno all’essere per giustificare l’essere, quando il nostro stesso essere, il nostro Dasein, può essere giustificato solo dalla nostra volontà di potenza, e non dalla volontà di alcun dio.</ref> Di fronte all’onto-teologia "inautentica" si erge l’autentica "ontologia esistenziale". "L’ontologia esistenziale", spiega Heidegger, "ha come unico obiettivo l’esplicitazione della struttura trascendentale primordiale del ''Dasein'' nell’uomo", che, a sua volta, "si manifesta come bisogno di comprensione dell’Essere",<ref>Martin Heidegger, ''Kant and the Problem of Metaphysics'', trad. {{en}}J. S. Churchill (Bloomington: Indiana University Press, 1962), 244.</ref> e non, per esempio, come bisogno di responsabilità per l’altra persona o per Dio. ''Comprensione'' va intesa alla lettera: è l'"afferrare" o "catturare" l'Essere, esemplificato nella nozione nazista di ''Lebensraum'', che costituiva il programma di espansione della Germania. Qui il Volk si appropria dell'altro, sia fisicamente che filosoficamente. E l'"altro" include Dio. Nel 1936 Julius Streicher affermò che "chi combatte gli ebrei combatte il diavolo" e "chi domina il diavolo conquista il cielo".<ref>Citato in Fackenheim, ''Jewish Philosophers and Jewish Philosophy'', 122 - mia trad.</ref> Qui abbiamo l'oggetto metafisico di conquista dei nazisti, al di là di Parigi o Mosca: è la conquista del cielo. Il "bene" che Heidegger e i suoi seguaci nazisti cercavano non ha nulla a che fare con un bene morale. No, è un bene ontologico, una buona condizione per il futuro del Reich millenario, al di là del bene e del male, con il suo corollario di bene ''sociale'', ''politico'' e ''culturale''. La preoccupazione etica per l'altro essere umano, così come professata dagli ebrei, diventa non solo superflua, ma anche dannosa. Afferma Heidegger: "If one takes the expression ‘concern’... in the sense of an ethical and ideological evaluation of ‘human life’ rather than as the designation of the structural unity of the inherently finite transcendence of ''Dasein'', then everything falls into confusion and no comprehension of the problematic which guides the analytic of ''Dasein'' is possible".<ref>Heidegger, ''Kant and the Problem of Metaphysics'', 245.</ref> La "valutazione etica della ‘vita umana’" richiede la capacità di lasciarsi turbare il pensiero dalla preoccupazione per l'altro, la capacità di ascoltare il grido della vittima. L'"analitica del ''Dasein''" è possibile solo quando diventiamo sordi a quel grido. Qui sta l'orrore della filosofia di Heidegger. Qui sta il contributo della filosofia all'Olocausto. Diametralmente opposto all'essere-per-sé che caratterizza l'ontologia heideggeriana è l'essere-per-l'altro al centro dell'insegnamento ebraico – ciò che Heidegger deprecava come pensiero "ebraizzato". Il ''Sein-zum-Tod'', o "essere-per-la-morte", che Heidegger considera così centrale per l'esistenza autentica è una preoccupazione per la ''mia'' morte.<ref>Heidegger, ''Sein und Zeit'', 118.</ref> La morte che riguarda l'ebreo è la morte dell’''altro'' essere umano, la vedova, l'orfano e lo straniero, che non interessano a Heidegger. Ciò che deve essere opposto al male dell'ontologia di Heidegger non è l'autonomia del sé, ma la santità dell'altro, non le massime universali della ragione, ma gli intransigenti comandamenti di Dio – ''dall’alto''. La tradizione speculativa occidentale che culmina nell'ontologia di Heidegger realizza il suo obiettivo ultimo nella cancellazione delle categorie verticali e "logocentriche" che ci permetterebbero di parlare di qualcosa di sacro o di malvagio, cosicché ciò che è "lì" è ''semplicemente'' "lì". Una volta persa la dimensione dell'altezza, ci rimangono solo le lotte di potere della cultura e della politica che sono arrivate a determinare chi e cosa siamo e che hanno lasciato l'anima completamente alienata. Nella misura in cui l'ebraismo insiste su una dimensione di altezza e santità, il pensiero speculativo ontologico ''non può che essere'' antisemita, antigiudaico e antisionista. Alla cancellazione ontologica degli assoluti si contrappone l'insistenza ebraica su assoluti che non sono né culturalmente né politicamente determinati, ma sono comandati dall'Altissimo. Questa altezza, e non la nostra determinazione o la nostra volontà di potenza, è ciò che apre la verità, il significato e il bene nella vita. "Sotto lo sguardo livellatore del filosofo dell’Essere", scrive [[w:Jürgen Habermas|Jürgen Habermas]] (n. 1929), "anche lo sterminio degli ebrei appare come un evento, in cui tutto può essere sostituito a piacere con qualsiasi altra cosa".<ref>Citato in Neske e Kettering, ''Martin Heidegger and National Socialism'', xxxi.</ref> Con la perdita della dimensione dell’altezza, perdiamo il carattere ''assoluto'' del divieto di omicidio. === Speculazione e sterminio === Mentre le categorie che definiscono il pensiero ebraico sono creazione, rivelazione e redenzione, le categorie di pensiero che plasmano la tradizione ontologica occidentale sono causalità, deduzione e perfezione. Le categorie di creazione e rivelazione richiedono la realizzazione di una relazione con qualcosa – o ''qualcuno'' – che è ''più'' di tutto ciò che esiste, una nozione totalmente estranea al pensiero speculativo per il quale la ragione è l'alta corte della verità e l'arbitro della realtà. La ragione, come abbiamo visto, è la categoria chiave nella determinazione dell'autonomia del soggetto pensante; inteso in termini di autorità della ragione, l'essere autonomo è un essere autolegislatore, come ha sostenuto Kant.<ref>Cfr. Immanuel Kant, ''Grounding for the Metaphysics of Morals'', trad. James W. Ellington, 3a ed. (Indianapolis, IN: Hackett, 1993), 52.</ref> Con l'essere autonomo, non c'è "esserci" per il bene di un altro, perché non c'è un altro; infatti, Michael Mack ha dimostrato che per Kant e Hegel "l’''autonomia'' qui denota il rifiuto del sé di impegnarsi con l'altro"<ref>Michael Mack, ''German Idealism and the Jew: The Inner Anti-Semitism of Philosophy and German Jewish Responses'' (Chicago: University of Chicago Press, 2003), 16.</ref> attraverso la riduzione di ogni cosa all'ego pensante. Con l'avanzare della tradizione filosofica speculativa nell'era moderna, la radicale alterità di Dio svanisce. Con questa scomparsa dell'alterità radicale del divino avviene anche la scomparsa della connessione radicale con l'altro essere umano, e quindi l'anima viene abbandonata a un isolamento radicale, in cui soffoca. L'apice della tradizione speculativa lo vediamo quarant'anni prima dell'inizio di Auschwitz nelle celebri parole di Kurtz in punto di morte nel romanzo ''[[w:Cuore di tenebra|Heart of Darkness]]'' di [[w:Joseph Conrad|Joseph Conrad]] (1857-1924): "L'orrore! L'orrore!"<ref>Joseph Conrad, ''Heart of Darkness'' (New York: Penguin Books, 1983), 111.</ref> L'orrore non sta nel fatto che ci sia così tanto male nel mondo, ma piuttosto nel fatto che non ci sia alcun male, alcun bene, alcun significato: esiste semplicemente ciò che è, neutrale, privo di valore e indifferente. Riflettendo su questo orrore che accompagna la moderna desolazione dell'anima, [[w:Martin Buber|Martin Buber]] scrive: {{citazione|When man is for once overcome by the horror of alienation and the world fills him with anxiety, he looks up and sees a picture. Then he sees that the I is contained in the world, and that there really is no I, and thus the world cannot harm the I, and he calms down; or he sees that the world is contained in the I, and that there really is no world, and thus the world cannot harm the I, and he calms down. And when man is overcome again by the horror of alienation and the I fills him with anxiety, he looks up and sees a picture; and whichever he sees, it does not matter, either the empty I is stuffed full of world or it is submerged in the flood of the world, and he calms down. But the moment will come, and it is near, when man, overcome by horror, looks up and in a flash sees both pictures at once. And he is seized by a deeper horror.|[[:en:w:Martin Buber|Martin Buber]], ''I and Thou'', trad. {{en}}Walter Kaufmann ''cit.'' 1970, 121–122}} Questa è l'eredità del pensiero speculativo. Il tempo di cui parla Buber, in cui sia la sostanza del mondo sia la sacralità dell'anima svaniscono con la cancellazione del bene e del male – il tempo dell'orrore più profondo – non è mai stato più profondo che nel tempo dell'Olocausto. Solo la luce del volto del nostro prossimo può penetrare nel cuore delle tenebre e liberarci dall'orrore di ciò che Levinas chiama il "c'è (''there is'')", dall'Es dell'"essere impersonale",<ref>Emmanuel Levinas, ''Ethics and Infinity'', trad. Richard A. Cohen (Pittsburgh, PA: Duquesne University Press, 1985), 85.</ref> in cui nulla è vero e tutto è permesso, un mondo di indifferenza, dominio e sfruttamento, che si trasforma in un anti-mondo di sterminio, che inizia ma non finisce mai con gli ebrei. Chiusi nel nostro isolamento, ci allontaniamo dal divieto di omicidio che è fondamentale per le relazioni umane, e con questo allontanamento perdiamo la relazione con l'Altissimo. Perché l'anima non può vivere senza il divieto divino. Al tempo dell'assalto sistematico all'anima da parte dei nazisti, scopriamo uno sforzo calcolato per cancellare il divieto attraverso l'eradicazione degli ebrei, la cui testimonianza al mondo significa il divieto. Il divieto divino contro l'omicidio è la manifestazione più fondamentale dell'incursione dell'eterno nel tempo. Il tempo accade dove accade la responsabilità. Poiché la nostra responsabilità verso l'altro essere umano è infinita, il tempo dischiude l'eterno. Solo nella nostra relazione con l'altro essere umano – che trascende le coordinate dello spazio e del tempo – abbiamo tempo, perché solo nella relazione con l'altra persona l'eterno prende forma. Misurato a partire dal sesto giorno della Creazione, [[w:Rosh haShana|Rosh HaShanah]] {{lang|he|ראש השנה}} è l'anniversario non della Creazione, ma dell'avvento della relazione umana, quando la dimensione del tempo è entrata in questo reame. Quel giorno il mostro e infanticida nazista [[w:Josef Mengele|Josef Mengele]] (1911-1969) – prodotto concreto delle astrazioni ontologiche della tradizione speculativa – avrebbe condotto massicce selezioni ad Auschwitz. Mengele, osserva Fackenheim, "era solito vantarsi di essere lui, e non Dio, a decidere quale ebreo dovesse vivere e quale dovesse morire. Ad Auschwitz un ebreo non poteva essere al di fuori del tempo",<ref>Fackenheim, ''Jewish Philosophers and Jewish Philosophy'', 95.</ref> perché l'Angelo della Morte nazista aveva usurpato l'eterno. Questa usurpazione umana del Trono Divino del Giudizio è proprio ciò che sta alla base del progetto della tradizione speculativa occidentale che ha contribuito ad aprire la strada allo sterminio del popolo ebraico. Avendo escluso Dio dalla questione, la filosofia speculativa si spinge fino all'omicidio e/o al suicidio. Rosenzweig sostiene che, in definitiva, la tradizione speculativa occidentale può raccomandare solo il suicidio.<ref>Cfr. Franz Rosenzweig, ''La stella della redenzione'', 4. Schopenhauer, naturalmente, è famoso per aver offerto questa raccomandazione; cfr. Arthur Schopenhauer, ''Parerga and Paralipomena: Short Philosophical Essays'', Vol. 2, a cura di E. F. J. Payne (Oxford, OH: Oxford Press, 2001), 306–311. E ne ''I demoni'' il personaggio di Dostoevskij, Kirilov, lo capì molto bene: "Dio è indispensabile e quindi deve esistere... Ma so che Dio non esiste e non può esistere... Non riesci davvero a capire che questa da sola è una ragione sufficiente per spararsi?" Cfr. F. M. Dostoevskij, ''I demoni'', 634.</ref> Certo, dopo Auschwitz, il suicidio sembra essere l'unica opzione che la filosofia potesse raccomandare a [[w:Tadeusz Borowski|Tadeusz Borowski]] (1922-1951), Piotr Rawicz (1919-1982), [[w:Paul Celan|Paul Célan]] (1920-1970), [[w:Jean Améry|Jean Améry]] (1912-1978), [[Primo Levi]] (1919-1987), [[w:Jerzy Kozinski|Jerzy Kozinski]] (1933-1991) e altri sopravvissuti che non riuscirono a sopravvivere alle implicazioni filosofiche dell'Evento. Nelle parole di [[Primo Levi]], si arriva a questo: "Vorrei essere [credente], ma non ci riesco... C'è Auschwitz, e quindi non può esserci Dio. Non trovo una soluzione a questo dilemma. Continuo a cercare, ma non la trovo".<ref>[https://books.google.it/books?id=RyeXAgAAQBAJ&printsec=frontcover&dq=Ferdinando+Camon,+Conversazione+con+Primo+Levi&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjLo4eeluDjAhXL0aQKHTEYCAAQ6AEIKTAA#v=onepage&q=Ferdinando%20Camon%2C%20Conversazione%20con%20Primo%20Levi&f=false Ferdinando Camon, Conversazione con Primo Levi].</ref> Il "non ridere, non piangere, non maledire nulla, ma comprendere..." di Spinoza non fu di alcun aiuto a Levi. Questo movimento omicida è il risultato dell'identificazione ontologica del pensiero con l'essere da parte della filosofia speculativa. Nel Talmud è scritto che il cuore non può contenere contemporaneamente l'ego e la ''[[w:Shekhinah|Shekhinah]]'', poiché i due sono antitetici (''Pesachim'' 66b). Di fronte al ''cogito'' moderno, l'"io penso", abbiamo la nozione ebraica di ''bitul hayesh'', che è l'"annullamento del sé", un movimento che produce un "‘vaso’ in cui la verità può entrare", come dice Rabbi Yitzchak Ginsburgh.<ref>Yitzchak Ginsburgh, ''The Alef-Beit: Jewish Thought Revealed Through the Hebrew Letters'' (Northvale, NJ: Jason Aronson, 1991), 72.</ref> In questo movimento il male viene smascherato: è l'ego. Fackenheim riconosce la menzogna di questo male, lamentandosi che "il riduzionismo soggettivista è diventato un moderno – forse ''il'' moderno – stile di vita",<ref>Fackenheim, ''Quest for Past and Future'', 236.</ref> aggiungendo che questo riduzionismo "scambia l'allontanamento da Dio per la naturale e inevitabile condizione umana".<ref>''Ibid.'', 242.</ref> Si tratta di più di un errore, tuttavia: è una mossa che conduce al male radicale dello sterminio, incomprensibile alla filosofia che lo genera: il male di Auschwitz. [[w:Hannah Arendt|Hannah Arendt]] (1906-1975) sostiene che "è insito in tutta la nostra tradizione filosofica il fatto che non possiamo concepire un ‘male radicale’". Incapace di ''pensare'' il male radicale dello sterminio, scrive Arendt, l'unica cosa che il pensiero speculativo può dire è che "il male radicale è emerso in connessione con un sistema in cui tutti gli uomini sono diventati ugualmente superflui".<ref>Hannah Arendt, ''The Origins of Totalitarianism'' (New York: Harcourt Brace & Company, 1979), 459.</ref> Arendt ci apre gli occhi non solo sull'inadeguatezza e il conseguente fallimento dell'eredità della filosofia speculativa, ma ci conduce anche alla consapevolezza di un certo male insito in tale pensiero. Con lo sviluppo della tradizione filosofica speculativa, coloro che furono i testimoni millenari della rivelazione sul Monte Sinai divennero oggetto di un odio filosofico radicale, ben prima dell'avvento di Heidegger. Heidegger, tuttavia, fa chiarezza, non solo nel suo pensiero ontologico, ma in quella che Fackenheim definisce la sua "decisione ontica di grande conseguenza",<ref>Fackenheim, ''To Mend the World'', 166.</ref> ovvero nella sua decisione di allinearsi al nazionalsocialismo. E così, la parola del Führer materiale diventa il principio ontologico ultimo, come affermò lo stesso Heidegger, dichiarando: "Il Führer stesso e lui solo è la realtà tedesca presente e futura e la sua legge".<ref>Dal ''Freiburger Studentenzeitung'', 3 novembre 1933; cfr. Neske e Kettering, ''Martin Heidegger and National Socialism'', 45.</ref> Afferma Fackenheim: {{citazione|The scandal would be minor, if at issue were merely Heidegger’s personal behavior. The indisputable and undisputed fact is, however, that when he endorsed in advance the Führer’s actions as German “reality” and “law,” he did so not, like countless others, impelled by personal fear, opportunism, or the hysteria of the time, but rather deliberately and ''with the weight of his philosophy behind it''.|Fackenheim, ''To Mend the World'', 169}} Il peso della filosofia di Heidegger dietro il suo pensiero sterminazionista nei confronti degli ebrei non risiede nel suo specifico appello a quello sterminio, ma nella sua adozione delle categorie di pensiero necessarie per quello sterminio. Nella loro condizione di eletti, gli ebrei devono essere eliminati come un popolo "testimone" a parte. Più che un compito spiacevole, è una necessità logica. La filosofia speculativa e l'Illuminismo offrirono agli ebrei questa non-scelta: assimilarsi o morire, che, giunti a una ''soluzione finale'', i nazisti ridussero semplicemente a ''morire''. Ed ''è'' una soluzione ''filosofica'', come osserva correttamente Fackenheim quando afferma: {{citazione|If ''der Nationalsozialismus'' was the acting out of a ''Weltanschauung'', and if antisemitism was the “granite-like” core of it, then neither the Führer nor his “decent” followers could be satisfied with a ''Halbheit'' that would have ''Geschlossenheit'' but stop short of confirming its truth. The “solution” of the “problem” posed by the Jewish “poisoners” of the world, in that case, had to have ''Ganzheit'', i.e. be “final,” and remain so to the end.|Emil L. Fackenheim, "Holocaust and Weltanschauung: Philosophical Reflections on Why They Did It", ''Holocaust and Genocide Studies'' 3 (1988): 206}} Il sistema filosofico esige una risoluzione sistematica e una conclusione logica. E deve essere ''totale''. La filosofia moderna richiede la QED della finalità; non possono esserci ''Halbheit'' o mezze misure. Pertanto, la determinazione dei nazisti era senza misura, infinita come l'Infinito che cercavano di eliminare con lo sterminio degli ebrei. Ciò che iniziò come un attacco filosofico alla [[Torah]] portò all'attacco ideologico non solo al corpo di Israele, ma all'anima stessa dell'ebreo: perseguendo questa logica fino in fondo, i nazisti ''dovettero'' uccidere le anime ebraiche prima di uccidere i corpi ebrei. Era l'unico modo per essere filosoficamente coerenti. Nella misura in cui la testimonianza ebraica è radicata nella Torah, essa afferma l'eteronomia umana che risiede nella dipendenza umana dal Santo. Considerando la scintilla divina in ogni essere umano derivante da un unico Dio, l'ebraismo rappresenta una visione di Dio, del mondo e dell'umanità diametralmente opposta alla ''Weltanschauung'' nazista. Né la ''Weltanschauung'' nazista è riducibile a mero razzismo, come abbiamo visto. "Il razzista", afferma Fackenheim, "vuole mantenere le sue vittime in uno stato permanente di soggezione. L'antisemita, proiettando il ''suo'' odio sull'ebreo, mira all'omicidio".<ref>Fackenheim, ''Encounters Between Judaism and Modern Philosophy'', 205.</ref> Sia per gli ideologi nazisti che per i filosofi moderni, l'ebreo rappresenta la minaccia definitiva alla libertà autonoma, insistendo come fa sul fatto che la libertà non risiede nella ragione e nella determinazione autonome, ma nell'adesione eteronoma alla Torah. O l'ebreo è malvagio o la tradizione ontologica è malvagia. E coloro che hanno la volontà e il potere di agire in base alle implicazioni filosofiche lo faranno. In effetti, lo hanno fatto. I nazisti sono spesso paragonati ad [[:en:w:Amalek|Amalek]]. Fackenheim ne suggerisce il motivo: "Qual è la criminalità dell'Amalek rabbinico? Attacca i più deboli perché sono i più deboli... Prende di mira Israele perché Israele è stato scelto da Dio per un'alleanza, e il suo obiettivo è distruggere l'alleanza mentre distrugge Israele".<ref>Fackenheim, ''What Is Judaism?'', 178.</ref> E, al centro dell'Alleanza della Torah, c'è un insegnamento fondamentale sul valore dell'altro essere umano, a cominciare dai più deboli, da coloro che non hanno nessuno a cui rivolgersi, dalla vedova e dall'orfano, dal mendicante e dallo straniero. Presentandoci davanti a loro, ci troviamo di fronte a un giudizio. E Amalek aborrisce di essere giudicato, al punto da ergersi a giudice supremo – e carnefice. Questa usurpazione di Dio richiede l'uccisione di Dio. == Note == [[File:Paul Celan 1945.jpg|168px|left|Paul Celan, 1945]] [[File:Jean Améry par Félix De Boeck 1951.jpg|225px|right|Jean Améry, 1951]] {{Vedi anche|Serie delle interpretazioni|Serie misticismo ebraico|Serie maimonidea|Serie letteratura moderna|Serie dei sentimenti}} <div style="height: 180px; overflow: auto; padding: 3px; border:1px solid #AAAAAA; reflist4"><references/></div> {{Avanzamento|100%|26 giugno 2025}} [[Categoria:Connessioni|Capitolo 9]] 3agpn6pai6vm50m4ngf8u8dqhcg1q9l 478159 478158 2025-06-26T17:49:58Z Monozigote 19063 /* Speculazione e sterminio */ testo 478159 wikitext text/x-wiki {{Connessioni}} {{Immagine grande|KZ Neuengamme Gedenk Skulptur.jpg|750px|La scultura ''Der sterbende Häftling'' ("Il prigioniero morente") di Françoise Salmon al memoriale del [[w:Campo di concentramento di Neuengamme|Campo di concentramento di Neuengamme]]}} == Il fondamento filosofico dell'Olocausto == Tra le spiegazioni su ciò che ha portato all'Olocausto, si trova in primo piano, e a ragione, la storia dell'antisemitismo cristiano. Tale storia è una condizione necessaria per lo sterminio degli ebrei d'Europa. È una condizione che siamo fin troppo pronti a sottolineare, poiché siamo fin troppo pronti ad accusare la religione di tutto il male che si è abbattuto sul mondo. Siamo molto meno inclini a esaminare la condizione filosoficamente necessaria per lo sterminio degli ebrei. I grandi filosofi della tradizione occidentale sono sempre stati considerati una fonte di saggezza e illuminazione, il fondamento stesso della civiltà occidentale. Siamo quindi molto più riluttanti a esaminare il fondamento stesso della nostra comprensione, anche se crolla sotto i nostri piedi. [[w:Yehiel De-Nur|Ka-tzetnik 135633]] ribadisce questo punto in una scena del suo romanzo ''Sunrise over Hell (Alba sull'inferno)'', che alcuni ritengono il primo romanzo sull'Olocausto. In questo sconvolgente racconto, Harry Preleshnik, un internato di Auschwitz modellato sull'autore, scopre il cadavere del suo amico Marcel Safran. Scrive Ka-tzetnik: "Prone before his eyes, he saw the value of all humanity’s teachings, ethics and beliefs, from the dawn of mankind to this day... He bent, stretched out his hand and caressed the head of the Twentieth Century".<ref>[[:en:w:Yehiel De-Nur|Ka-tzetnik 135633]], ''Sunrise over Hell'', trad. Nina De-Nur (London: W. H. Allen, 1977), 111. Publ. {{Lingue|it}} ''Alba sull'inferno'', Milano, Rizzoli, 1978. Per una discussione più approfondita di Ka-tzetnik, cfr. il [[Connessioni/Capitolo 3|Capitolo 3]].</ref> "Il valore di tutti gli insegnamenti dell'umanità" è incarnato nella tradizione ontologica della filosofia occidentale, che, a differenza del cristianesimo, cancella ogni principio limitante. Lo stoico del I secolo [[w:Lucio Anneo Seneca|Seneca]] (4 AEV – 65 EV) insegnava che chiunque volesse sottomettere il mondo a sé stesso avrebbe dovuto sottomettersi alla ragione (cfr. ''[[w:Epistulae morales ad Lucilium|Epistulae morales]]'' 37:4). Questo, in effetti, è il progetto ontologico: governare la realtà attraverso la ragione e quindi appropriarsi di tutto ciò che è al di fuori di sé per sé. Come avrebbe affermato [[Baruch Spinoza]] (1632–77) secoli dopo, poiché abbiamo la ragione, "non abbiamo bisogno di alcuna rivelazione privilegiata delle intenzioni di Dio".<ref>Cfr. anche {{en}}Benedict de Spinoza, ''Ethics'', trad. Edwin Curley (New York: Penguin, 2005), viii.</ref> La conoscenza è la chiave per l'appropriazione divina della realtà da parte della ragione. "Conoscere", dice [[Emmanuel Levinas]], "non è semplicemente registrare, ma sempre comprendere",<ref>[[Emmanuel Levinas]], ''Totality and Infinity'', trad. Alphonso Lingis (Pittsburgh: Duquesne University Press, 1969), 82.</ref> dal latino ''prehendere'', "prendere" o "afferrare". In quanto comprensione, il progetto della conoscenza è "acquisizione" o "possesso", i significati del nome ''Kayin'' o Caino, che possedette suo fratello Abele nel modo più assoluto nell'atto dell'omicidio, attraverso il quale l'alterità dell'altro, suo fratello, svanì nel modo più radicale. La conoscenza riduce il bene e il male a ''concetti'', nient'altro che la comprensione e, in ultima analisi, la volontà dell'ego conoscente. La conoscenza, quindi, è potere, e il potere è l'unica realtà. La parola ebraica per "conoscenza" è ''daat'', che significa "unire" in un'identità, cosicché, una volta ridotte le categorie a un concetto umano insito nel sé percettivo, e non a un comandamento divino dall'aldilà, non vi è distinzione tra bene e male. Da qui l'avvertimento biblico: Nel giorno in cui mangerai del frutto dall'albero della conoscenza del bene e del male, certamente morirai ({{passo biblico2|Genesi|2:17}}). Non solo morirai – quel che è peggio, ucciderai, come nel caso di Caino. Con Caino vediamo il primo posizionamento dell'ego pensante al centro di tutte le cose, la prima affermazione di "Sento, penso, io, io, io, dunque io sono", la frase per la quale è famoso [[w:Cartesio|René Descartes]] (1596-1650), il padre della filosofia moderna.<ref>René Descartes, ''Meditations on First Philosophy'', 3a ed., trad. {{en}}Donald A. Cress (Indianapolis, IN: Hackett, 1993), 19–20.</ref> ''Io'' penso, dunque sono. Io penso, dunque ''sono''. E no che sono stato creato, comandato o altrimenti scelto, dunque sono. Moriamo – e uccidiamo – il giorno in cui mangiamo dall'Albero della Conoscenza del Bene e del Male perché in quel giorno trasformiamo il bene e il male in un'identità autodeterminata, in un vano tentativo di diventare "come dio", il dio egocentrico dello Stesso, che, in quanto arbitro speculativo del bene e del male secondo la sua ragione autoproclamata, è al di là di ogni rapporto pattizio, al di là del bene e del male. Ecco perché moriamo – moriamo come morì l’anima di Caino, per omicidio – quando mangiamo il frutto della filosofia ontologica speculativa che per millenni ha plasmato la coscienza dell’Occidente, da cui è nato l’Olocausto. Se "il mondo rimase in silenzio", come afferma il titolo originale del memoir di [[Elie Wiesel]], ''[[w:La notte (romanzo)|Un di velt hot geshvign]]'',<ref>[[Elie Wiesel]], ''Un di velt hot geshvign'' (Buenos Aires: Tsentṛ al-farband fun Poulishe Yidn in Argentina, 1956).</ref> è perché il mondo assunse una silenziosa indifferenza stoica verso il massacro in carne e ossa degli ebrei. Dopotutto, la carne è il nemico e la prigione dell'anima, come insegnava Platone (''Fedone'', 80a-81a). Con la ragione come assoluto del filosofo, la necessità logica è assoluta, e con la necessità logica arriva la necessità naturale, così che tutte le cose sono intrappolate in un'ineluttabile catena di causa ed effetto. Una volta che l'ego pensante si situa al centro della realtà, la sofferenza fisica, sia in sé che nell'altro, diventa una questione di indifferenza ragionata. "Che cosa è nobile?" si chiede Seneca. "Sopportare con soddisfazione le avversità, accettando qualsiasi cosa accada come se l'avessimo voluta per noi stessi" (''Naturalium Quaestionum Libros'' 3:4). Poiché tutto ciò che è, è necessariamente così, diceva [[w:Marco Aurelio|Marco Aurelio]] (121-180), "essere scontenti di qualsiasi cosa accada" degrada l'anima (''Meditazioni'' 2:16). Spinoza, l'ebreo che era un filosofo ma la cui filosofia era tutt'altro che ebraica, diceva: ''non ridere, non lugere, neque detestari, sed intelligere'' - "Non ridere, non piangere, non maledire nulla, ma comprendere".<ref>Benedictus Spinoza, ''Tractatus Politicus'', in ''Opera'', Vol. 2, 3a ed. (The Hague: Martinus Nijhoff, 1914), 4.</ref> Da qui la consolazione della filosofia, che raccomanda, riguardo all'Olocausto, di non piangere, ma comprendere. Non c'è da stupirsi che Yehiel De-Nur una volta mi abbia detto accigliato: "''Philosophy'' – it is a ''shabby'' word". L'indifferenza filosofica verso la sofferenza dell'altro essere umano deriva dall'indifferenza dell'Essere stesso, il cui dio è, nella migliore delle ipotesi, il [[w:Motore immobile|Motore Immobile]]. Il Motore Immobile non è mosso da nulla, né dalla sofferenza né dalla gioia, né dalla giustizia né dalla trasgressione, e men che meno dalla preghiera. Inteso in termini di perfezione, e non di santità, il dio ontologico dei filosofi non ha bisogno di nulla, come afferma Aristotele: non ama né ha bisogno di amore (cfr. ''Etica Eudemia'', VII, 1244b; cfr. anche ''Metafisica'', 1071b-1072b). Né ha un nome: non gridiamo "Padre!" al Primo Principio. Il Logos non è il Creatore che ci chiama alla gioia, che è scosso dalla preghiera, che nel Suo amore per noi ci comanda di amare gli altri, o che soffre per ogni nostro tradimento dell'altro essere umano. Collassando dio, mondo e umanità nelle categorie del pensiero, la tradizione ontologica speculativa colloca dio nel sé e il sé in un isolamento che alla fine si rivelerebbe fonte di puro orrore. Fin dall'inizio, quindi, la filosofia occidentale non solo si è opposta al pensiero ebraico, ma ha anche generato un modo di pensare che avrebbe aperto la strada ad Auschwitz. [[w:Emil Fackenheim|Emil Fackenheim]] spiega: {{citazione|At its apex, the God of Aristotle is... the prime mover of the universe and the ultimate cause of what order there is in it. Even so, however, he is not beyond the universe but only the highest part of it. All this is in sharp contrast to the God of the Tenach, who makes His first appearance as Creator of heaven and earth. He does not create earth alone while dwelling Himself in heaven. He rather creates heaven – heaven fully as much as earth. And yet, though infinitely above the world and the humanity that is part of it, He creates man – him alone – in His very own image! The God of Aristotle does no such thing.|Emil L. Fackenheim, ''What Is Judaism?'' (New York: Macmillan, 1987), 108–109}} Il dio di Aristotele non comanda nulla e non stipula alcun patto o alleanza. Non chiede nulla e non esige nulla, perché non ha bisogno di nulla. Semplicemente "è", senza significato o importanza. La filosofia ellenistica che abbraccia un tale dio è sempre stata ostile al Dio di Abramo, come anche ai figli di Abramo, che sono i Suoi testimoni. Dice Fackenheim: "Having created heaven and earth, the God of Abraham, as it were, ''Himself'' walks in the garden".<ref>Emil L. Fackenheim, ''God’s Presence in History: Jewish Affirmations and Philosophical Reflections'' (New York: Harper & Row, 1970), 40.</ref> Il che significa: Colui che è infinitamente ''aldilà'' di tutto ciò che esiste, è immediatamente presente ''in tutto'' ciò che esiste, rendendo l’''aldilà'' e l’''interiore'' sinonimi. Solo così inteso può Egli essere inteso come il ''Creatore'', che nel costante movimento della creazione entra in relazione, sia come Re che come Padre, con l'essere umano creato a Sua immagine e somiglianza. === L'eclissi di luce dell'Illuminismo === Nelle Scritture sta scritto: "Il comandamento è la lampada e la Torah è la luce" ({{passo biblico2|Proverbi|6:23}}), e l'Illuminismo fu proprio l'eclissi della Luce della Torah. Quando ci sforziamo di identificare gli elementi della civiltà occidentale e della cultura tedesca che hanno contribuito all'Olocausto, l'ultimo posto a cui guardiamo è l'[[w:Illuminismo in Germania|Illuminismo tedesco]]. Dopotutto, da quell'Illuminismo abbiamo i principi del governo democratico, dei diritti civili, della ricerca scientifica, dell'istruzione organizzata, del progresso tecnologico e altro ancora. Come poteva, allora, l'Illuminismo, un movimento che sembra aver glorificato "l'uomo" e portato così tanto di "progressista", avere qualcosa a che fare con l'Olocausto? [[w:Immanuel Kant|Immanuel Kant]] offre questa breve definizione di Illuminismo: "L'Illuminismo è la liberazione dell'uomo dalla tutela che egli stesso si è imposto. La tutela è l'incapacità dell'uomo di usare il proprio intelletto senza la guida di un altro. Questa tutela è imposta a se stesso quando la sua causa non risiede nella mancanza di ragione, ma nella mancanza di risolutezza e coraggio".<ref>Citato in Emil L. Fackenheim, ''Quest for Past and Future: Essays in Jewish Theology'' (Bloomington: Indiana University Press, 1968), 132–133.</ref> Nell'affermazione di Kant troviamo la nozione di coraggio come coraggio di trascendere, attraverso la risolutezza, qualsiasi legge che possa essere imposta dall'alto. Cos'è la tutela nella sua forma peggiore, da un punto di vista kantiano? È proprio ciò che è più essenziale per il pensiero e l'identità ebraica: la [[Torah]]. Pertanto, afferma Fackenheim, "if the belief in the creation of the world, the reality of biblical miracles, the valid law based on revelation at Sinai, is the foundation of Judaism, then one must say that modern Enlightenment has undermined its foundations".<ref>Emil L. Fackenheim, ''Jewish Philosophers and Jewish Philosophy'', ed. Michael L. Morgan (Bloomington: Indiana University Press, 1996), 48.</ref> E qual è la più urgente delle leggi rivelate sul Monte Sinai? È il divieto di omicidio. L'eclissi della Luce della Torah che caratterizza l'Illuminismo porta in ultima analisi all'indebolimento del divieto di omicidio, entrato nel mondo attraverso gli ebrei. I filosofi dell'Illuminismo erano noti per essere i paladini dei diritti umani e della tolleranza, ma raramente riservavano la stessa considerazione agli ebrei e all'ebraismo. Questo atteggiamento non era il risultato di una ricaduta in pregiudizi culturali perenni; no, era una caratteristica distintiva della prospettiva filosofica dell'Illuminismo stesso. Era una visione che giustificava e legittimava il loro antisemitismo filosofico, poiché gli ebrei rappresentavano tutto ciò che riguardava la mentalità non illuminata a cui l'Illuminismo si opponeva. Ricordiamo l'insistenza di Kant sul fatto che "l'eutanasia dell'ebraismo è la pura religione morale".<ref>Immanuel Kant, ''Conflict of the Faculties'', trad. Mary J. Gregor (New York: Abaris, 1979), 95.</ref> L'eutanasia dell'ebraismo richiede l'eliminazione del Dio di Abramo e dei suoi testimoni perenni: gli ebrei. Nel 1834 [[w:Heinrich Heine|Heinrich Heine]], egli stesso figlio dell'Illuminismo, scrisse: {{citazione|The German revolution will not be milder and gentler because it was preceded by Kant’s ''Critique'', by Fichte’s transcendental idealism, and even by the philosophy of nature. These doctrines have developed revolutionary forces that wait only for the day when they can erupt and fill the world with terror and admiration. There will be Kantians forthcoming who will hear nothing of piety in the visible world, and with sword and axe will mercilessly churn the soil of our European life, to exterminate the very last roots of the past. Armed Fichteans will enter the lists, whose fanaticism of will can be curbed neither by fear nor by self-interest... But the most terrible of all would be natural philosophers..., [who] can call up the demoniac energies of ancient Germanic pantheism... A play will be performed in Germany that will make the French Revolution seem like a harmless idyll in comparison.|Heinrich Heine, "The German Revolution" in ''Words of Prose'', trad. E. B. Ashton (New York: L. B. Fischer, 1943), 51–53}} Purtroppo, Heine si dimostrò un profeta. L'Olocausto non avvenne a causa di una rottura con "these doctrines" dell'Illuminismo, come le chiama Heine, ma, in parte, proprio perché i nazisti erano così profondamente versati nella storia intellettuale e culturale tedesca emersa dall'Illuminismo. [[:en:w:Hans Sluga|Hans Sluga]] definisce [[w:Johann Gottlieb Fichte|Johann Gottleib Fichte]] (1762-1814) "the first National Socialist philosopher".<ref>Hans Sluga, ''Heidegger’s Crisis: Philosophy and Politics in Nazi Germany'' (Cambridge, MA: Harvard University Press, 1993), 29.</ref> I fichtiani a cui Heine si riferisce sono armati della nozione fichtiana secondo cui "the real destiny of the human race... is ''in freedom to make itself'' what it really is originally".<ref>Johann Gottlieb Fichte, ''Addresses to the German Nation'', cur. George Armstrong Kelly (New York: Harper & Row, 1968), 40; corsivo aggiunto.</ref> Qui non si tratta di una creazione dell'essere umano a immagine divina. Ciò che abbiamo, in una parola, è idolatria. Afferma Fackenheim: "The new idolator of Nazi Germany is not enlightened, but he is most decidedly... a bastard child of the Age of Enlightenment".<ref>Emil L. Fackenheim, ''Encounters Between Judaism and Modern Philosophy'' (New York: Basic Books, 1993), 187.</ref> L’idolatra nazista può essere un figlio illegittimo dell’Età dell’Illuminismo, ma ne è la conseguenza logica. La critica kantiana deduce tutto dall'io pensante e quindi, come comprese [[Franz Rosenzweig]], "riduce il mondo al sé percettivo".<ref>Si veda l'introduzione di Nahum Glatzer a Franz Rosenzweig, ''Understanding the Sick and the Healthy'', trad. Nahum Glatzer (Cambridge, MA: Harvard University Press, 1999), 24.</ref> Lungi dal glorificare l'essere umano, tuttavia, la riduzione del mondo al sé percettivo è radicalmente disumanizzante. "Alla svolta copernicana di Copernico, che fece dell'uomo un granello di polvere nel tutto", afferma Rosenzweig, "corrisponde la svolta copernicana di Kant, che, a titolo di compensazione, lo pose sul trono del mondo, molto più precisamente di quanto Kant pensasse. A quella mostruosa degradazione dell'uomo, che gli costò la sua umanità, questa correzione senza misura andò, parimenti, a costo della sua umanità".<ref>[[Franz Rosenzweig]], ''Franz Rosenzweig’s “The New Thinking”'' trad. & cur. Alan Udoff e Barbara E. Galli (Syracuse, NY: Syracuse University Press, 1999), 96.</ref> Insistendo sulla creazione di se stesso a propria immagine, l'essere umano perde la sua immagine umana. Alla fine tenta di rimodellare e quindi disumanizza l’''altro'' essere umano assolvendosi da ogni legge tranne quella che ha origine dal sé. Contrariamente a quanto definito dal comandamento divino, l'essere umano è "determinabile", dice Kant, "solo attraverso leggi che egli stesso si dà attraverso la ragione".<ref>Immanuel Kant, ''The Critique of Practical Reason'', trad. Lewis White Beck (New York: Macmillan, 1985), 101.</ref> Dio perde significato non solo come Legislatore e Redentore, ma anche come Maestro e Padre. Una volta che Dio è superfluo, lo è altrettanto ogni essere umano. Dopo Kant, abbiamo Hegel. I suoi scritti, come ha osservato [[:en:w:Paul Lawrence Rose|Paul Lawrence Rose]], "conform to the basic Kantian idealist and moralist critique of Judaism. Judaism is seen as the epitome of an unfree psyche".<ref>Paul Lawrence Rose, ''German Question/Jewish Question: Revolutionary Antisemitism from Kant to Wagner'' (Princeton, NJ: Princeton University Press, 1990), 109.</ref> Similmente a Kant, Hegel sostiene che la religione rivelata sia in ultima analisi soppiantata dalla conoscenza assoluta della ragione. Con Hegel, il sé percettivo che si è appropriato del mondo si appropria della divinità. E così, la sequenza di pensiero che colloca il sé al centro marginalizza sia Dio che il prossimo. L'altro essere umano non interpella chi sono nella mia responsabilità per un altro, ma piuttosto minaccia chi sono nel mio essere-per-me stesso: l'altro essere umano diventa una minaccia alla mia libertà e autonomia. Per gli hegeliani di sinistra come Feuerbach e Marx, afferma Fackenheim, "‘l'identità della natura divina e dell'umano’ diventa l'appropriazione della natura divina da parte dell'umano" attraverso lo spirito.<ref>Fackenheim, ''Encounters Between Judaism and Modern Philosophy'', 135 - mia trad.</ref> Poi, con l'avvento di Nietzsche, Dio è ciò a cui si aspira in un'auto-apoteosi nell’''Übermensch'',<ref>Questo è il significato dell’affermazione di Nietzsche secondo cui “nell’uomo creatura e creatore sono uniti”; cfr. Friedrich Nietzsche, ''Beyond Good and Evil'', trad. Walter Kaufmann (New York: Vintage Books, 1966), 154.</ref> e gli altri esseri umani sono meri ''Untermenschen''. Con questa svolta nella storia della filosofia speculativa, con l'identificazione del pensiero con l'essere, la divinità viene interiorizzata e infine sostituita, nelle parole di Fackenheim, "da un'umanità potenzialmente infinita nella sua moderna ‘libertà’".<ref>Fackenheim, ''Encounters Between Judaism and Modern Philosophy'', 191.</ref> Infinita nella sua "libertà moderna", l'"umanità" è libera da ogni principio limitante e quindi elimina l'Uno Infinito, cosicché gli esseri umani sono liberi di fare tutto ciò che desiderano e immaginano, perdendo quindi la loro umanità. Il Dio di Abramo è morto, come dichiarò Nietzsche.<ref>La famosa dichiarazione di Nietzsche sulla morte di Dio appare nella sezione 125 de ''[[w:La gaia scienza|La gaia scienza]]''; cfr. [[w:Friedrich Nietzsche|Friedrich Nietzsche]], ''The Gay Science'', trad. {{en}}Walter Kaufmann (New York: Vintage Books, 1974).</ref> E nasce il dio del nazionalsocialismo. Alla riunione del giugno 1939 dell'Associazione Nazionalsocialista dei Docenti Universitari, il suo presidente [[:en:w:Walter Schultze|Walter Schultze]] (1894–1979) dichiarò davanti all'assemblea: "Ciò che i grandi pensatori dell'idealismo tedesco sognavano, e ciò che in definitiva era il nocciolo del loro desiderio di libertà, finalmente prende vita, assume realtà... Mai l'idea tedesca di libertà è stata concepita con maggiore vita e maggior vigore che ai nostri giorni".<ref>Citato in George L. Mosse, ''Nazi Culture'' (New York: Grosset & Dunlop, 1966), 316.</ref> Schultze comprese il legame tra la tradizione filosofica tedesca e il nazionalsocialismo. Infatti, nel 1940, quasi la metà dei filosofi tedeschi erano membri del Partito Nazista.<ref>Sluga, ''Heidegger’s Crisis'', 7.</ref> Nel 1923, Hermann Schwarz si distinse diventando il primo filosofo a sostenere pubblicamente i nazisti. Era accompagnato da [[w:Bruno Bauch|Bruno Bauch]] (1877–1942), Max Wundt, Hans Heyse (1891–1976) e [[w:Nicolai Hartmann|Nicolai Hartmann]] (1882–1950), tutti idealisti kantiani; poi c'erano il noto hegeliano [[:en:w:Theodor Haering|Theodor Haering]] (1884-1964) e i nietzschiani [[w:Alfred Baeumler|Alfred Bäumler]] (1887-1968) ed [[:en:w:Ernst Krieck|Ernst Krieck]] (1882-1947). Il più rinomato di tutti, naturalmente, fu [[Martin Heidegger]]. Il pensiero che iniziò con l'idealismo kantiano e culminò nei campi di concentramento deve mirare all'eliminazione del pensiero ebraico eteronomo e dell'ebraismo da cui esso scaturisce, poiché entrambi abbracciano l'autorità assoluta del Santo. La testimonianza ebraica al cuore dell'ebraismo è ciò di cui Heidegger si lamentava quando si lamentava della "ebraicizzazione" della mente tedesca.<ref>Riportato in ''Die Zeit'', 29 dicembre 1989; cfr. Theodore Kisiel, "Heidegger’s Apology: Biography and Philosophy and Ideology", in Tom Rockmore e Joseph Margolis, eds., ''The Heidegger Case: On Philosophy and Politics'' (Philadelphia: Temple University Press, 1992), 12.</ref> E così, il filosofo si unì al Partito che avrebbe provveduto a una soluzione finale al problema dell'ebraicizzazione. === Il filosofo nazista === Nel suo studio ''Heidegger: The Introduction of Nazism into Philosophy'', [[:en:w:Emmanuel Faye|Emmanuel Faye]] dimostra che "la questione del rapporto tra Heidegger e il nazionalsocialismo non è quella del rapporto tra l'impegno personale di un uomo temporaneamente smarrito e un'opera filosofica che rimane quasi inalterata, ma piuttosto quella di un'introduzione deliberata dei fondamenti del nazismo e dell'hitlerismo nella filosofia e nei suoi insegnamenti".<ref>Emmanuel Faye, ''Heidegger: The Introduction of Nazism into Philosophy'', trad. {{en}}Michael B. Smith (New Haven, CT: Yale University Press, 2009), xv - mia trad.</ref> Mentre il nazionalsocialismo estendeva la sua portata in ogni ambito della politica, della cultura, dell'istruzione e dell'impegno intellettuale, la filosofia è "l'area in cui il pericolo si è dimostrato maggiore, perché affrontando la filosofia, il nazismo ha tentato di sovvertire le basi del pensiero e dello spirito".<ref>''Ibid.'', 3.</ref> Il filosofo più influente e ''più pericoloso'' del ventesimo secolo, [[Martin Heidegger]], ha stabilito il legame tra l'identificazione del pensiero con l'essere e della determinazione con l'autenticità. Con Heidegger la speculazione interna del soggetto pensante assume la forma di una volontà di potenza interiore. "L'espressione ‘volontà di potenza’", afferma, "designa il carattere fondamentale dell'ente; ogni ente che è, in quanto è, è volontà di potenza".<ref>Martin Heidegger, ''Nietzsche'', Vol. 1, trad. {{en}}D. Krell (San Francisco: Harper & Row, 1979), 18 - mia trad.</ref> Pertanto Heidegger considera l’''Entschlossenheit'', ovvero la "determinazione" che alimenta la volontà, come la caratteristica distintiva dell’''autenticità'' dell'ente (ma senza elaborare ''perché'' si dovrebbe voler essere autentici, qualunque cosa ciò significhi). E la determinazione è qualcosa che riguarda solo il sé. "Il Dasein ''è il suo stesso sé''", insiste Heidegger, "nell'isolamento originario della determinazione silenziosa".<ref>Martin Heidegger, ''Sein und Zeit'' (Tübingen: Max Niemeyer, 1963), 322.</ref> E la determinazione è ''silenziosa'': nulla qui del pensiero relazionale orientato verso "il bisogno di un altro", come Rosenzweig descrive il "pensiero parlante" che è il pensiero ebraico.<ref>Rosenzweig, ''Franz Rosenzweig’s “The New Thinking”'', 87.</ref> È ''silenziosa'', separata da qualsiasi relazione con l'altro, dal divieto di omicidio rivelato e ''pronunciato'' attraverso il volto dell'altro. Cieca al volto e al suo divieto, la risolutezza di Heidegger fa il gioco dei suoi compatrioti nazisti nel progetto di sterminio degli ebrei in quanto testimoni millenari dell'ebraismo. E lo sapeva. Nel 1922, Heidegger proclamò che ciò che lo aveva attratto alla filosofia era "the full-blown antireligious attitude of the German ''Geist'' ripened from German Idealism".<ref>Cfr. Kisiel, "Heidegger’s Apology", 34.</ref> L'atteggiamento antireligioso è necessariamente un atteggiamento antisemita, anti-Dio di Abramo, anti-rivelazione, anti-comandamento divino – in definitiva, anti-proibizione dello sterminio. Nell’''[[w:Introduzione alla metafisica|Einführung in die Metaphysik]]'' sostiene che "it was not German Idealism that collapsed; it was the era that was not strong enough to match the stature, the breadth, and the originality of that spiritual world".<ref>Citato in {{en}}Victor Farías, ''Heidegger and Nazism'', trad. Paul Burrell (Philadelphia: Temple University Press, 1989), 219.</ref> Nel nazionalsocialismo e ''nel suo progetto di sterminio'', Heidegger vide la realizzazione storica dell'idea originaria, che era un passaggio verso l'autenticità definita dalla determinazione interiore del pensatore speculativo. Fervente sostenitore della legislazione antiebraica dell'aprile 1933,<ref>Faye, ''Heidegger'', 42.</ref> si iscrisse al Partito Nazista il 1° maggio 1933. Come Rettore dell'Università di Friburgo, dove il 10 maggio 1933 gli studenti dell'Università bruciarono i libri "ebraici",<ref>''Ibid.'', 52.</ref> Heidegger abbracciò con tutto il cuore il Partito Nazista. Nel suo famigerato "Discorso del Rettore", pronunciato il 27 maggio 1933, esaltò la "magnificence and greatness of the new movement"<ref>{{en}}Martin Heidegger, "The Self-Assertion of the German University", in Guenther Neske e Emil Kettering, eds., ''Martin Heidegger and National Socialism'', trad. Lisa Harries (New York: Paragon, 1990), 13.</ref> e dichiarò che "all abilities of will and thought, all strengths of the heart, and all capabilities of the body must unfold ''through'' battle, heightened ''in'' battle, and presented ''as'' battle",<ref>''Ibid.'', 12.</ref> dove qualsiasi ascoltatore tedesco contemporaneo avrebbe immediatamente associato la parola ''battaglia'', o ''Kampf'', al ''Mein Kampf'', il "testo sacro" che fornì il fondamento ideologico dell'Olocausto. Solo tre settimane prima del famigerato discorso, il giornale nazista ''Der Alamanne'' affermò: {{citazione|We know that Martin Heidegger, with his lofty consciousness and responsibility, his care for the destiny and the future of the German man, was at the very core of our magnificent movement. We also know that he never made any mystery about his German convictions and that for many years he has supported in the most effective way the party of Adolf Hitler and his struggle for being and power, that he has constantly proved ready for sacrifice for the holy cause of Germany, and that no National Socialist has ever knocked at his door in vain.|Citato in Faye, ''Heidegger'', 31}} Faye sottolinea che "if the rectoral address is the best known of those given by Heidegger, it is far from being the only one. From May 1933 to the end of November 1934 – that is, in the course of four academic semesters – Heidegger gave more than twenty lectures and speeches in which ‘philosophy’ was radically put at the service of Nazism".<ref>''Ibid.'', 64–65.</ref> In effetti, il nazismo dipese dalla filosofia per il suo successo. Nel 1936 [[w:Karl Löwith|Karl Löwith]], allievo ebreo di Heidegger, espresse al suo maestro la preoccupazione che ci fosse una "partnership" essenziale tra il nazionalsocialismo e la filosofia di Heidegger. "Heidegger fu d'accordo con me [su questo]", dice Löwith, "senza riserve e chiariva che il suo concetto di ‘storicità’ era la base del suo ‘impegno’ politico. Inoltre, non lasciò dubbi sulla sua fede in Hitler".<ref>Karl Löwith, "Last Meeting with Heidegger", in Neske e Kettering, ''Martin Heidegger and National Socialism'', 158.</ref> Heidegger stesso comprese che il suo nazismo era un tratto centrale del suo pensiero ontologico. Fu un modo di pensare che lo condusse alla nozione di ''Seinsverlassenheit'',<ref>Cfr. per esempio, Martin Heidegger, ''Beiträge zur Philosophie'', in ''Gesamtausgabe'', Vol. 65 (Frankfurt am Main: Vittorio Klostermann, 2003), 110.</ref> che è un "abbandono dell'essere", sordo "alle urla dei bambini e al silenzio dei ''[[w:Muselmann|Muselmänner]]''".<ref>Emil L. Fackenheim, ''To Mend the World: Foundations of Post-Holocaust Jewish Thought'' (New York: Schocken Books, 1989), 190.</ref> Una caratteristica centrale del pensiero heideggeriano che caratterizza l'ideologia nazista è l'eliminazione dell'altro essere umano dalla sua preoccupazione. "''Das Dasein existiert umwillen seiner''", dichiara Heidegger: "Il ''Dasein'' esiste per se stesso".<ref>Martin Heidegger, ''Vom Wesen des Grundes'', 5th ed. (Frankfurt am Main: Klostermann, 1965), 38.</ref> Mentre l'insegnamento ebraico sostiene che gli altri sono figli di Dio affidati alle mie cure, per l'Heidegger nazista, gli altri sono ''das Man'' o "il Loro", che minaccia la mia autenticità.<ref>Cfr. per esempio, Heidegger, ''Sein und Zeit'', 254.</ref> Questa esistenza per il solo bene di sé diventa un'esistenza per il bene del proprio Volk e del proprio Führer. Heidegger comprese che l'"uomo nuovo" nato dalla rivoluzione antisemita nazista sarebbe emerso solo attraverso la volontà di potenza esaltata dal Volk e dal Führer. Egli vide nel nazismo la “nuova svelatezza dell’Essere” che finalmente si libera dai comandamenti divini sposati dagli ebrei, da ogni rivelazione di valori, da ogni residuo di “onto-teologia”.<ref>“Onto-teologia” si riferisce a un appello inautentico a un dio esterno all’essere per giustificare l’essere, quando il nostro stesso essere, il nostro Dasein, può essere giustificato solo dalla nostra volontà di potenza, e non dalla volontà di alcun dio.</ref> Di fronte all’onto-teologia "inautentica" si erge l’autentica "ontologia esistenziale". "L’ontologia esistenziale", spiega Heidegger, "ha come unico obiettivo l’esplicitazione della struttura trascendentale primordiale del ''Dasein'' nell’uomo", che, a sua volta, "si manifesta come bisogno di comprensione dell’Essere",<ref>Martin Heidegger, ''Kant and the Problem of Metaphysics'', trad. {{en}}J. S. Churchill (Bloomington: Indiana University Press, 1962), 244.</ref> e non, per esempio, come bisogno di responsabilità per l’altra persona o per Dio. ''Comprensione'' va intesa alla lettera: è l'"afferrare" o "catturare" l'Essere, esemplificato nella nozione nazista di ''Lebensraum'', che costituiva il programma di espansione della Germania. Qui il Volk si appropria dell'altro, sia fisicamente che filosoficamente. E l'"altro" include Dio. Nel 1936 Julius Streicher affermò che "chi combatte gli ebrei combatte il diavolo" e "chi domina il diavolo conquista il cielo".<ref>Citato in Fackenheim, ''Jewish Philosophers and Jewish Philosophy'', 122 - mia trad.</ref> Qui abbiamo l'oggetto metafisico di conquista dei nazisti, al di là di Parigi o Mosca: è la conquista del cielo. Il "bene" che Heidegger e i suoi seguaci nazisti cercavano non ha nulla a che fare con un bene morale. No, è un bene ontologico, una buona condizione per il futuro del Reich millenario, al di là del bene e del male, con il suo corollario di bene ''sociale'', ''politico'' e ''culturale''. La preoccupazione etica per l'altro essere umano, così come professata dagli ebrei, diventa non solo superflua, ma anche dannosa. Afferma Heidegger: "If one takes the expression ‘concern’... in the sense of an ethical and ideological evaluation of ‘human life’ rather than as the designation of the structural unity of the inherently finite transcendence of ''Dasein'', then everything falls into confusion and no comprehension of the problematic which guides the analytic of ''Dasein'' is possible".<ref>Heidegger, ''Kant and the Problem of Metaphysics'', 245.</ref> La "valutazione etica della ‘vita umana’" richiede la capacità di lasciarsi turbare il pensiero dalla preoccupazione per l'altro, la capacità di ascoltare il grido della vittima. L'"analitica del ''Dasein''" è possibile solo quando diventiamo sordi a quel grido. Qui sta l'orrore della filosofia di Heidegger. Qui sta il contributo della filosofia all'Olocausto. Diametralmente opposto all'essere-per-sé che caratterizza l'ontologia heideggeriana è l'essere-per-l'altro al centro dell'insegnamento ebraico – ciò che Heidegger deprecava come pensiero "ebraizzato". Il ''Sein-zum-Tod'', o "essere-per-la-morte", che Heidegger considera così centrale per l'esistenza autentica è una preoccupazione per la ''mia'' morte.<ref>Heidegger, ''Sein und Zeit'', 118.</ref> La morte che riguarda l'ebreo è la morte dell’''altro'' essere umano, la vedova, l'orfano e lo straniero, che non interessano a Heidegger. Ciò che deve essere opposto al male dell'ontologia di Heidegger non è l'autonomia del sé, ma la santità dell'altro, non le massime universali della ragione, ma gli intransigenti comandamenti di Dio – ''dall’alto''. La tradizione speculativa occidentale che culmina nell'ontologia di Heidegger realizza il suo obiettivo ultimo nella cancellazione delle categorie verticali e "logocentriche" che ci permetterebbero di parlare di qualcosa di sacro o di malvagio, cosicché ciò che è "lì" è ''semplicemente'' "lì". Una volta persa la dimensione dell'altezza, ci rimangono solo le lotte di potere della cultura e della politica che sono arrivate a determinare chi e cosa siamo e che hanno lasciato l'anima completamente alienata. Nella misura in cui l'ebraismo insiste su una dimensione di altezza e santità, il pensiero speculativo ontologico ''non può che essere'' antisemita, antigiudaico e antisionista. Alla cancellazione ontologica degli assoluti si contrappone l'insistenza ebraica su assoluti che non sono né culturalmente né politicamente determinati, ma sono comandati dall'Altissimo. Questa altezza, e non la nostra determinazione o la nostra volontà di potenza, è ciò che apre la verità, il significato e il bene nella vita. "Sotto lo sguardo livellatore del filosofo dell’Essere", scrive [[w:Jürgen Habermas|Jürgen Habermas]] (n. 1929), "anche lo sterminio degli ebrei appare come un evento, in cui tutto può essere sostituito a piacere con qualsiasi altra cosa".<ref>Citato in Neske e Kettering, ''Martin Heidegger and National Socialism'', xxxi.</ref> Con la perdita della dimensione dell’altezza, perdiamo il carattere ''assoluto'' del divieto di omicidio. === Speculazione e sterminio === Mentre le categorie che definiscono il pensiero ebraico sono creazione, rivelazione e redenzione, le categorie di pensiero che plasmano la tradizione ontologica occidentale sono causalità, deduzione e perfezione. Le categorie di creazione e rivelazione richiedono la realizzazione di una relazione con qualcosa – o ''qualcuno'' – che è ''più'' di tutto ciò che esiste, una nozione totalmente estranea al pensiero speculativo per il quale la ragione è l'alta corte della verità e l'arbitro della realtà. La ragione, come abbiamo visto, è la categoria chiave nella determinazione dell'autonomia del soggetto pensante; inteso in termini di autorità della ragione, l'essere autonomo è un essere autolegislatore, come ha sostenuto Kant.<ref>Cfr. Immanuel Kant, ''Grounding for the Metaphysics of Morals'', trad. James W. Ellington, 3a ed. (Indianapolis, IN: Hackett, 1993), 52.</ref> Con l'essere autonomo, non c'è "esserci" per il bene di un altro, perché non c'è un altro; infatti, Michael Mack ha dimostrato che per Kant e Hegel "l’''autonomia'' qui denota il rifiuto del sé di impegnarsi con l'altro"<ref>Michael Mack, ''German Idealism and the Jew: The Inner Anti-Semitism of Philosophy and German Jewish Responses'' (Chicago: University of Chicago Press, 2003), 16.</ref> attraverso la riduzione di ogni cosa all'ego pensante. Con l'avanzare della tradizione filosofica speculativa nell'era moderna, la radicale alterità di Dio svanisce. Con questa scomparsa dell'alterità radicale del divino avviene anche la scomparsa della connessione radicale con l'altro essere umano, e quindi l'anima viene abbandonata a un isolamento radicale, in cui soffoca. L'apice della tradizione speculativa lo vediamo quarant'anni prima dell'inizio di Auschwitz nelle celebri parole di Kurtz in punto di morte nel romanzo ''[[w:Cuore di tenebra|Heart of Darkness]]'' di [[w:Joseph Conrad|Joseph Conrad]] (1857-1924): "L'orrore! L'orrore!"<ref>Joseph Conrad, ''Heart of Darkness'' (New York: Penguin Books, 1983), 111.</ref> L'orrore non sta nel fatto che ci sia così tanto male nel mondo, ma piuttosto nel fatto che non ci sia alcun male, alcun bene, alcun significato: esiste semplicemente ciò che è, neutrale, privo di valore e indifferente. Riflettendo su questo orrore che accompagna la moderna desolazione dell'anima, [[w:Martin Buber|Martin Buber]] scrive: {{citazione|When man is for once overcome by the horror of alienation and the world fills him with anxiety, he looks up and sees a picture. Then he sees that the I is contained in the world, and that there really is no I, and thus the world cannot harm the I, and he calms down; or he sees that the world is contained in the I, and that there really is no world, and thus the world cannot harm the I, and he calms down. And when man is overcome again by the horror of alienation and the I fills him with anxiety, he looks up and sees a picture; and whichever he sees, it does not matter, either the empty I is stuffed full of world or it is submerged in the flood of the world, and he calms down. But the moment will come, and it is near, when man, overcome by horror, looks up and in a flash sees both pictures at once. And he is seized by a deeper horror.|[[:en:w:Martin Buber|Martin Buber]], ''I and Thou'', trad. {{en}}Walter Kaufmann ''cit.'' 1970, 121–122}} Questa è l'eredità del pensiero speculativo. Il tempo di cui parla Buber, in cui sia la sostanza del mondo sia la sacralità dell'anima svaniscono con la cancellazione del bene e del male – il tempo dell'orrore più profondo – non è mai stato più profondo che nel tempo dell'Olocausto. Solo la luce del volto del nostro prossimo può penetrare nel cuore delle tenebre e liberarci dall'orrore di ciò che Levinas chiama il "c'è (''there is'')", dall'Es dell'"essere impersonale",<ref>Emmanuel Levinas, ''Ethics and Infinity'', trad. Richard A. Cohen (Pittsburgh, PA: Duquesne University Press, 1985), 85.</ref> in cui nulla è vero e tutto è permesso, un mondo di indifferenza, dominio e sfruttamento, che si trasforma in un anti-mondo di sterminio, che inizia ma non finisce mai con gli ebrei. Chiusi nel nostro isolamento, ci allontaniamo dal divieto di omicidio che è fondamentale per le relazioni umane, e con questo allontanamento perdiamo la relazione con l'Altissimo. Perché l'anima non può vivere senza il divieto divino. Al tempo dell'assalto sistematico all'anima da parte dei nazisti, scopriamo uno sforzo calcolato per cancellare il divieto attraverso l'eradicazione degli ebrei, la cui testimonianza al mondo significa il divieto. Il divieto divino contro l'omicidio è la manifestazione più fondamentale dell'incursione dell'eterno nel tempo. Il tempo accade dove accade la responsabilità. Poiché la nostra responsabilità verso l'altro essere umano è infinita, il tempo dischiude l'eterno. Solo nella nostra relazione con l'altro essere umano – che trascende le coordinate dello spazio e del tempo – abbiamo tempo, perché solo nella relazione con l'altra persona l'eterno prende forma. Misurato a partire dal sesto giorno della Creazione, [[w:Rosh haShana|Rosh HaShanah]] {{lang|he|ראש השנה}} è l'anniversario non della Creazione, ma dell'avvento della relazione umana, quando la dimensione del tempo è entrata in questo reame. Quel giorno il mostro e infanticida nazista [[w:Josef Mengele|Josef Mengele]] (1911-1969) – prodotto concreto delle astrazioni ontologiche della tradizione speculativa – avrebbe condotto massicce selezioni ad Auschwitz. Mengele, osserva Fackenheim, "era solito vantarsi di essere lui, e non Dio, a decidere quale ebreo dovesse vivere e quale dovesse morire. Ad Auschwitz un ebreo non poteva essere al di fuori del tempo",<ref>Fackenheim, ''Jewish Philosophers and Jewish Philosophy'', 95.</ref> perché l'Angelo della Morte nazista aveva usurpato l'eterno. Questa usurpazione umana del Trono Divino del Giudizio è proprio ciò che sta alla base del progetto della tradizione speculativa occidentale che ha contribuito ad aprire la strada allo sterminio del popolo ebraico. Avendo escluso Dio dalla questione, la filosofia speculativa si spinge fino all'omicidio e/o al suicidio. Rosenzweig sostiene che, in definitiva, la tradizione speculativa occidentale può raccomandare solo il suicidio.<ref>Cfr. Franz Rosenzweig, ''La stella della redenzione'', 4. Schopenhauer, naturalmente, è famoso per aver offerto questa raccomandazione; cfr. Arthur Schopenhauer, ''Parerga and Paralipomena: Short Philosophical Essays'', Vol. 2, a cura di E. F. J. Payne (Oxford, OH: Oxford Press, 2001), 306–311. E ne ''I demoni'' il personaggio di Dostoevskij, Kirilov, lo capì molto bene: "Dio è indispensabile e quindi deve esistere... Ma so che Dio non esiste e non può esistere... Non riesci davvero a capire che questa da sola è una ragione sufficiente per spararsi?" Cfr. F. M. Dostoevskij, ''I demoni'', 634.</ref> Certo, dopo Auschwitz, il suicidio sembra essere l'unica opzione che la filosofia potesse raccomandare a [[w:Tadeusz Borowski|Tadeusz Borowski]] (1922-1951), Piotr Rawicz (1919-1982), [[w:Paul Celan|Paul Célan]] (1920-1970), [[w:Jean Améry|Jean Améry]] (1912-1978), [[Primo Levi]] (1919-1987), [[w:Jerzy Kozinski|Jerzy Kozinski]] (1933-1991) e altri sopravvissuti che non riuscirono a sopravvivere alle implicazioni filosofiche dell'Evento. Nelle parole di [[Primo Levi]], si arriva a questo: "Vorrei essere [credente], ma non ci riesco... C'è Auschwitz, e quindi non può esserci Dio. Non trovo una soluzione a questo dilemma. Continuo a cercare, ma non la trovo".<ref>[https://books.google.it/books?id=RyeXAgAAQBAJ&printsec=frontcover&dq=Ferdinando+Camon,+Conversazione+con+Primo+Levi&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjLo4eeluDjAhXL0aQKHTEYCAAQ6AEIKTAA#v=onepage&q=Ferdinando%20Camon%2C%20Conversazione%20con%20Primo%20Levi&f=false Ferdinando Camon, Conversazione con Primo Levi].</ref> Il "non ridere, non piangere, non maledire nulla, ma comprendere..." di Spinoza non fu di alcun aiuto a Levi. Questo movimento omicida è il risultato dell'identificazione ontologica del pensiero con l'essere da parte della filosofia speculativa. Nel Talmud è scritto che il cuore non può contenere contemporaneamente l'ego e la ''[[w:Shekhinah|Shekhinah]]'', poiché i due sono antitetici (''Pesachim'' 66b). Di fronte al ''cogito'' moderno, l'"io penso", abbiamo la nozione ebraica di ''bitul hayesh'', che è l'"annullamento del sé", un movimento che produce un "‘vaso’ in cui la verità può entrare", come dice Rabbi Yitzchak Ginsburgh.<ref>Yitzchak Ginsburgh, ''The Alef-Beit: Jewish Thought Revealed Through the Hebrew Letters'' (Northvale, NJ: Jason Aronson, 1991), 72.</ref> In questo movimento il male viene smascherato: è l'ego. Fackenheim riconosce la menzogna di questo male, lamentandosi che "il riduzionismo soggettivista è diventato un moderno – forse ''il'' moderno – stile di vita",<ref>Fackenheim, ''Quest for Past and Future'', 236.</ref> aggiungendo che questo riduzionismo "scambia l'allontanamento da Dio per la naturale e inevitabile condizione umana".<ref>''Ibid.'', 242.</ref> Si tratta di più di un errore, tuttavia: è una mossa che conduce al male radicale dello sterminio, incomprensibile alla filosofia che lo genera: il male di Auschwitz. [[w:Hannah Arendt|Hannah Arendt]] (1906-1975) sostiene che "è insito in tutta la nostra tradizione filosofica il fatto che non possiamo concepire un ‘male radicale’". Incapace di ''pensare'' il male radicale dello sterminio, scrive Arendt, l'unica cosa che il pensiero speculativo può dire è che "il male radicale è emerso in connessione con un sistema in cui tutti gli uomini sono diventati ugualmente superflui".<ref>Hannah Arendt, ''The Origins of Totalitarianism'' (New York: Harcourt Brace & Company, 1979), 459.</ref> Arendt ci apre gli occhi non solo sull'inadeguatezza e il conseguente fallimento dell'eredità della filosofia speculativa, ma ci conduce anche alla consapevolezza di un certo male insito in tale pensiero. Con lo sviluppo della tradizione filosofica speculativa, coloro che furono i testimoni millenari della rivelazione sul Monte Sinai divennero oggetto di un odio filosofico radicale, ben prima dell'avvento di Heidegger. Heidegger, tuttavia, fa chiarezza, non solo nel suo pensiero ontologico, ma in quella che Fackenheim definisce la sua "decisione ontica di grande conseguenza",<ref>Fackenheim, ''To Mend the World'', 166.</ref> ovvero nella sua decisione di allinearsi al nazionalsocialismo. E così, la parola del Führer materiale diventa il principio ontologico ultimo, come affermò lo stesso Heidegger, dichiarando: "Il Führer stesso e lui solo è la realtà tedesca presente e futura e la sua legge".<ref>Dal ''Freiburger Studentenzeitung'', 3 novembre 1933; cfr. Neske e Kettering, ''Martin Heidegger and National Socialism'', 45.</ref> Afferma Fackenheim: {{citazione|The scandal would be minor, if at issue were merely Heidegger’s personal behavior. The indisputable and undisputed fact is, however, that when he endorsed in advance the Führer’s actions as German “reality” and “law,” he did so not, like countless others, impelled by personal fear, opportunism, or the hysteria of the time, but rather deliberately and ''with the weight of his philosophy behind it''.|Fackenheim, ''To Mend the World'', 169}} Il peso della filosofia di Heidegger dietro il suo pensiero sterminazionista nei confronti degli ebrei non risiede nel suo specifico appello a quello sterminio, ma nella sua adozione delle categorie di pensiero necessarie per quello sterminio. Nella loro condizione di eletti, gli ebrei devono essere eliminati come un popolo "testimone" a parte. Più che un compito spiacevole, è una necessità logica. La filosofia speculativa e l'Illuminismo offrirono agli ebrei questa non-scelta: assimilarsi o morire, che, giunti a una ''soluzione finale'', i nazisti ridussero semplicemente a ''morire''. Ed ''è'' una soluzione ''filosofica'', come osserva correttamente Fackenheim quando afferma: {{citazione|If ''der Nationalsozialismus'' was the acting out of a ''Weltanschauung'', and if antisemitism was the “granite-like” core of it, then neither the Führer nor his “decent” followers could be satisfied with a ''Halbheit'' that would have ''Geschlossenheit'' but stop short of confirming its truth. The “solution” of the “problem” posed by the Jewish “poisoners” of the world, in that case, had to have ''Ganzheit'', i.e. be “final,” and remain so to the end.|Emil L. Fackenheim, "Holocaust and Weltanschauung: Philosophical Reflections on Why They Did It", ''Holocaust and Genocide Studies'' 3 (1988): 206}} Il sistema filosofico esige una risoluzione sistematica e una conclusione logica. E deve essere ''totale''. La filosofia moderna richiede la QED della finalità; non possono esserci ''Halbheit'' o mezze misure. Pertanto, la determinazione dei nazisti era senza misura, infinita come l'Infinito che cercavano di eliminare con lo sterminio degli ebrei. Ciò che iniziò come un attacco filosofico alla [[Torah]] portò all'attacco ideologico non solo al corpo di Israele, ma all'anima stessa dell'ebreo: perseguendo questa logica fino in fondo, i nazisti ''dovettero'' uccidere le anime ebraiche prima di uccidere i corpi ebrei. Era l'unico modo per essere filosoficamente coerenti. Nella misura in cui la testimonianza ebraica è radicata nella Torah, essa afferma l'eteronomia umana che risiede nella dipendenza umana dal Santo. Considerando la scintilla divina in ogni essere umano derivante da un unico Dio, l'ebraismo rappresenta una visione di Dio, del mondo e dell'umanità diametralmente opposta alla ''Weltanschauung'' nazista. Né la ''Weltanschauung'' nazista è riducibile a mero razzismo, come abbiamo visto. "Il razzista", afferma Fackenheim, "vuole mantenere le sue vittime in uno stato permanente di soggezione. L'antisemita, proiettando il ''suo'' odio sull'ebreo, mira all'omicidio".<ref>Fackenheim, ''Encounters Between Judaism and Modern Philosophy'', 205.</ref> Sia per gli ideologi nazisti che per i filosofi moderni, l'ebreo rappresenta la minaccia definitiva alla libertà autonoma, insistendo come fa sul fatto che la libertà non risiede nella ragione e nella determinazione autonome, ma nell'adesione eteronoma alla Torah. O l'ebreo è malvagio o la tradizione ontologica è malvagia. E coloro che hanno la volontà e il potere di agire in base alle implicazioni filosofiche lo faranno. In effetti, lo hanno fatto. I nazisti sono spesso paragonati ad [[:en:w:Amalek|Amalek]]. Fackenheim ne suggerisce il motivo: "Qual è la criminalità dell'Amalek rabbinico? Attacca i più deboli perché sono i più deboli... Prende di mira Israele ''perché'' Israele è stato scelto da Dio per un'alleanza, e il suo obiettivo è distruggere l'alleanza mentre distrugge Israele".<ref>Fackenheim, ''What Is Judaism?'', 178.</ref> E, al centro dell'Alleanza della Torah, c'è un insegnamento fondamentale sul valore dell'altro essere umano, a cominciare dai più deboli, da coloro che non hanno nessuno a cui rivolgersi, dalla vedova e dall'orfano, dal mendicante e dallo straniero. Presentandoci davanti a loro, ci troviamo di fronte a un giudizio. E Amalek aborrisce di essere giudicato, al punto da ergersi a giudice supremo – e carnefice. Questa usurpazione di Dio richiede l'uccisione di Dio. == Note == [[File:Paul Celan 1945.jpg|168px|left|Paul Celan, 1945]] [[File:Jean Améry par Félix De Boeck 1951.jpg|225px|right|Jean Améry, 1951]] {{Vedi anche|Serie delle interpretazioni|Serie misticismo ebraico|Serie maimonidea|Serie letteratura moderna|Serie dei sentimenti}} <div style="height: 180px; overflow: auto; padding: 3px; border:1px solid #AAAAAA; reflist4"><references/></div> {{Avanzamento|100%|26 giugno 2025}} [[Categoria:Connessioni|Capitolo 9]] fqrq7d8hvkvmgnyvi15i2oo0yc7h8eu Connessioni/Capitolo 10 0 57697 478162 478151 2025-06-26T19:47:39Z Monozigote 19063 /* Uccidere Dio */ testo 478162 wikitext text/x-wiki {{Immagine grande|Auschwitz gate.jpg|1010px|}} {{Connessioni}} == Uccidere Dio == {{Vedi anche|Interpretazione e scrittura dell'Olocausto|etichetta1=Interpretazione e scrittura dell'Olocausto: Narrazioni drammatiche e storiche di una catastrofe}} "Quando voi siete Miei testimoni", ricordiamo l'insegnamento della tradizione ebraica, "Io sono Dio, ma quando voi non siete Miei testimoni, Io – se si osa parlare così – non sono Dio" (''Pesikta de-Rab Kahana'' 12:6; cfr. anche ''Sifre'' su {{passo biblico2|Deuteronomio|33:5}}). Come si uccide Dio? Si uccidono i Suoi testimoni, la Sua [[Torah]], i Suoi amati. Si uccide l'insegnamento, la testimonianza, la tradizione degli ebrei e dell'ebraismo. Si combatte una guerra contro la memoria, come sia [[Elie Wiesel]] che [[Primo Levi]] hanno descritto l'Olocausto,<ref>Cfr. [[Elie Wiesel]], ''Evil and Exile'', trad. Jon Rothschild (Notre Dame, IN: University of Notre Dame Press, 1990), 155, e [[Primo Levi]], ''[[w:I sommersi e i salvati|I sommersi e i salvati]]'', ''ad loc.''</ref> una guerra contro la memoria di Dio dell'umanità e la memoria dell'umanità di Dio, contro la memoria della Torah e di Israele. Se la presenza di Dio in questo reame si basa sulla testimonianza dei Suoi testimoni, è perché i Suoi testimoni sono creati a Sua santa immagine e somiglianza. Una visione così distintamente ebraica è, ovviamente, ben diversa da quella nazista, così come da quella che si ritrova nella tradizione speculativa occidentale. Una volta che si stabilisce che Dio è una Causa Prima o un concetto astratto, e non il Dio vivente che infonde un'anima vivente nell'essere umano, ogni santità viene prosciugata dall'umanità. Il punto non è che la vita sia santa, ma che una vita sia ''santità'', come rivelato attraverso una testimonianza vivente. Un simile pensiero è tanto estraneo alla filosofia speculativa quanto all'ideologia nazista. Nella migliore delle ipotesi, la filosofia considera l'essere umano un animale "altamente evoluto" tra molti altri animali del mondo naturale. L'ebraismo vede l'essere umano non come un animale, ma come portatore dell'immagine e somiglianza del Santo, ciò che ho definito nel [[Connessioni/Capitolo 1|Capitolo 1]] come una "frattura dell'essere". Ecco perché la testimonianza di colui che è stato creato a immagine del Santo è necessaria per l'ingresso del Santo in questo reame. Ecco perché uccidere Dio richiede l'uccisione dei Suoi testimoni. Ciò che è ''kadosh'' o "sacro" è distinto da tutto il resto nel panorama ontologico; è separato, non come una "cosa speciale" tra le altre cose del mondo, ma come un veicolo, un'emanazione, di ciò che è al di là del mondo. Solo il Santo, che è altro dall'essere, può operare questa separazione. Il verbo ''kidesh'', inoltre, significa "santificare" o "glorificare"; significa anche "promettere", come nell'espressione ''kidesh ishah'', "promettere una donna", che è anch'esso un separare, per la consacrazione della vita che può nascere da quell'unione. Quindi la parola per "matrimonio", ''kidushin'', è affine a ''kadosh'' o "santità". L'attacco sistematico a tutte queste dimensioni del ''kadosh'' definisce l'Olocausto ''come'' Olocausto. In quanto testimoni chiamati da Dio a testimoniare, gli ebrei sono conosciuti come ''am kedoshim'', la "nazione dei santi", che Dio ha separato da tutte le altre nazioni, in un atto di promessa. Nel loro attacco a Dio, anche i nazisti separarono gli ebrei – non solo da ogni categoria dell'umanità e da ogni memoria umana, ma anche da ogni simile separazione. Così crearono ghetti, campi e cimiteri come Auschwitz, cimiteri senza una sola tomba. Così trasformarono il cielo stesso, la stessa dimensione dell'altezza che santifica ogni vita umana, in un cimitero. Nel suo diario del [[w:Ghetto di Vilnius|Ghetto di Vilnius]], lo studioso e archivista [[:en:w:Herman Kruk|Herman Kruk]] (1897-1944) non lascia dubbi sulla conoscenza da parte dei nazisti di questi insegnamenti della tradizione ebraica. Lì fa riferimento agli "specialisti ebrei" della Gestapo, come il famigerato Dr. Johannes Pohl, direttore di un dipartimento noto come ''Judenforschung ohne Juden'', ovvero "Ricerca sugli ebrei senza ebrei".<ref>Cfr. Herman Kruk, ''The Last Days of the Jerusalem of Lithuania: Chronicles from the Vilna Ghetto and the Camps, 1939–1944'', trad. Barbara Harshav, ed. Benjamin Harshav (New Haven, CT: Yale University Press, 2002), 311.</ref> Era compito di questa "Divisione ebraica" della Gestapo familiarizzare a fondo con i testi e gli insegnamenti ebraici e utilizzare le informazioni nel loro attacco al Dio di Abramo e ai Suoi testimoni. Egli sottolinea che durante l'occupazione nazista la stampa polacca e tedesca si riferivano alla guerra come alla "Judenkrieg" o alla "Guerra contro gli ebrei", dimostrando che l'annientamento ''completo'' del popolo ebraico e della testimonianza ebraica non era un semplice obiettivo secondario della guerra, ma era la direttiva principale della Germania nel condurre la sua guerra contro gli Eletti di Dio, coloro che erano stati scelti per attestare la santità dell'intera umanità. === Uccidere il Santo, uccidere l'anima === === Uccidere Dio, generare follia === === Uccidere il tempo, uccidere Dio === === Uccidere Dio ammutolendo la preghiera === === Ammutolire la preghiera e cancellare la ''mitzvah'' === === Uccidere Dio uccidendo i bambini === {{clear}} == Note == {{Vedi anche|Serie delle interpretazioni|Serie misticismo ebraico|Serie maimonidea|Serie letteratura moderna|Serie dei sentimenti}} <div style="height: 180px; overflow: auto; padding: 3px; border:1px solid #AAAAAA; reflist4"><references/></div> {{Avanzamento|25%|26 giugno 2025}} [[Categoria:Connessioni|Capitolo 10]] jp9egvvkaap5ye3rdevc0l4on4iizpz 478163 478162 2025-06-26T19:58:52Z Monozigote 19063 /* Uccidere il Santo, uccidere l'anima */ testo 478163 wikitext text/x-wiki {{Immagine grande|Auschwitz gate.jpg|1010px|}} {{Connessioni}} == Uccidere Dio == {{Vedi anche|Interpretazione e scrittura dell'Olocausto|etichetta1=Interpretazione e scrittura dell'Olocausto: Narrazioni drammatiche e storiche di una catastrofe}} "Quando voi siete Miei testimoni", ricordiamo l'insegnamento della tradizione ebraica, "Io sono Dio, ma quando voi non siete Miei testimoni, Io – se si osa parlare così – non sono Dio" (''Pesikta de-Rab Kahana'' 12:6; cfr. anche ''Sifre'' su {{passo biblico2|Deuteronomio|33:5}}). Come si uccide Dio? Si uccidono i Suoi testimoni, la Sua [[Torah]], i Suoi amati. Si uccide l'insegnamento, la testimonianza, la tradizione degli ebrei e dell'ebraismo. Si combatte una guerra contro la memoria, come sia [[Elie Wiesel]] che [[Primo Levi]] hanno descritto l'Olocausto,<ref>Cfr. [[Elie Wiesel]], ''Evil and Exile'', trad. Jon Rothschild (Notre Dame, IN: University of Notre Dame Press, 1990), 155, e [[Primo Levi]], ''[[w:I sommersi e i salvati|I sommersi e i salvati]]'', ''ad loc.''</ref> una guerra contro la memoria di Dio dell'umanità e la memoria dell'umanità di Dio, contro la memoria della Torah e di Israele. Se la presenza di Dio in questo reame si basa sulla testimonianza dei Suoi testimoni, è perché i Suoi testimoni sono creati a Sua santa immagine e somiglianza. Una visione così distintamente ebraica è, ovviamente, ben diversa da quella nazista, così come da quella che si ritrova nella tradizione speculativa occidentale. Una volta che si stabilisce che Dio è una Causa Prima o un concetto astratto, e non il Dio vivente che infonde un'anima vivente nell'essere umano, ogni santità viene prosciugata dall'umanità. Il punto non è che la vita sia santa, ma che una vita sia ''santità'', come rivelato attraverso una testimonianza vivente. Un simile pensiero è tanto estraneo alla filosofia speculativa quanto all'ideologia nazista. Nella migliore delle ipotesi, la filosofia considera l'essere umano un animale "altamente evoluto" tra molti altri animali del mondo naturale. L'ebraismo vede l'essere umano non come un animale, ma come portatore dell'immagine e somiglianza del Santo, ciò che ho definito nel [[Connessioni/Capitolo 1|Capitolo 1]] come una "frattura dell'essere". Ecco perché la testimonianza di colui che è stato creato a immagine del Santo è necessaria per l'ingresso del Santo in questo reame. Ecco perché uccidere Dio richiede l'uccisione dei Suoi testimoni. Ciò che è ''kadosh'' o "sacro" è distinto da tutto il resto nel panorama ontologico; è separato, non come una "cosa speciale" tra le altre cose del mondo, ma come un veicolo, un'emanazione, di ciò che è al di là del mondo. Solo il Santo, che è altro dall'essere, può operare questa separazione. Il verbo ''kidesh'', inoltre, significa "santificare" o "glorificare"; significa anche "promettere", come nell'espressione ''kidesh ishah'', "promettere una donna", che è anch'esso un separare, per la consacrazione della vita che può nascere da quell'unione. Quindi la parola per "matrimonio", ''kidushin'', è affine a ''kadosh'' o "santità". L'attacco sistematico a tutte queste dimensioni del ''kadosh'' definisce l'Olocausto ''come'' Olocausto. In quanto testimoni chiamati da Dio a testimoniare, gli ebrei sono conosciuti come ''am kedoshim'', la "nazione dei santi", che Dio ha separato da tutte le altre nazioni, in un atto di promessa. Nel loro attacco a Dio, anche i nazisti separarono gli ebrei – non solo da ogni categoria dell'umanità e da ogni memoria umana, ma anche da ogni simile separazione. Così crearono ghetti, campi e cimiteri come Auschwitz, cimiteri senza una sola tomba. Così trasformarono il cielo stesso, la stessa dimensione dell'altezza che santifica ogni vita umana, in un cimitero. Nel suo diario del [[w:Ghetto di Vilnius|Ghetto di Vilnius]], lo studioso e archivista [[:en:w:Herman Kruk|Herman Kruk]] (1897-1944) non lascia dubbi sulla conoscenza da parte dei nazisti di questi insegnamenti della tradizione ebraica. Lì fa riferimento agli "specialisti ebrei" della Gestapo, come il famigerato Dr. Johannes Pohl, direttore di un dipartimento noto come ''Judenforschung ohne Juden'', ovvero "Ricerca sugli ebrei senza ebrei".<ref>Cfr. Herman Kruk, ''The Last Days of the Jerusalem of Lithuania: Chronicles from the Vilna Ghetto and the Camps, 1939–1944'', trad. Barbara Harshav, ed. Benjamin Harshav (New Haven, CT: Yale University Press, 2002), 311.</ref> Era compito di questa "Divisione ebraica" della Gestapo familiarizzare a fondo con i testi e gli insegnamenti ebraici e utilizzare le informazioni nel loro attacco al Dio di Abramo e ai Suoi testimoni. Egli sottolinea che durante l'occupazione nazista la stampa polacca e tedesca si riferivano alla guerra come alla "Judenkrieg" o alla "Guerra contro gli ebrei", dimostrando che l'annientamento ''completo'' del popolo ebraico e della testimonianza ebraica non era un semplice obiettivo secondario della guerra, ma era la direttiva principale della Germania nel condurre la sua guerra contro gli Eletti di Dio, coloro che erano stati scelti per attestare la santità dell'intera umanità. === Uccidere il Santo, uccidere l'anima === Dal punto di vista dell'ebraismo, la santità non è un'astrazione, poiché non ha realtà al di fuori della realtà in carne e ossa dell'altro essere umano – da qui il bisogno che il Santo ha dei Suoi testimoni in carne e ossa. Quando parliamo di uccidere Dio come obiettivo definitivo dell'Olocausto, quindi, stiamo parlando degli esseri umani in carne e ossa che furono presi di mira per la distruzione. Un modo per avvicinarsi a questa realtà concreta è esaminare i diari degli ebrei che ebbero il coraggio di registrare gli eventi di quel giorno ai margini del loro annientamento. In quei testi scopriamo la domanda che appartiene sia alla singolarità che all'universalità dell'Olocausto: cos'è un essere umano? "Ad Auschwitz, non è morto solo l'uomo, ma anche l'idea di uomo", ha detto Elie Wiesel.<ref>Elie Wiesel, ''Legends of Our Time'' (New York: Avon, 1968), 230.</ref> Ma cos'è esattamente l'idea di uomo? E come muore? O meglio: come viene assassinata nell'assassinio di Dio? Fondamentale per "l'idea di uomo" è l'idea della sacralità dell'essere umano. Ecco perché l'essere umano può essere non solo assassinato, ma anche disumanizzato, degradato e ''profanato''. Questa profanazione dei testimoni di Dio è necessaria per uccidere Dio nella profanazione calcolata della scintilla divina nell'essere umano; è un aspetto distintivo del singolare attacco nazista alle anime degli ebrei e al significato dell'ebraismo. [[w:Emil Fackenheim|Emil Fackenheim]] rende il collegamento tra l'annientamento dell'ebreo e l'attacco all'idea di umanità tanto chiaro quanto incontrovertibile. "Mai fu concepita una visione dell'uomo più elevata di quella dell'immagine divina, e mai una più radicalmente antirazzista", scrive. "Era quindi cupamente logico – seppur a dire il vero singolarmente orribile – che i razzisti più radicali di tutti i tempi decretassero un destino unico per il popolo ebraico".<ref>Emil L. Fackenheim, ''What Is Judaism?'' (New York: Macmillan, 1987), 109.</ref> Ospitare l'immagine del divino che è l'anima significa ricercare la presenza del divino attraverso una relazione con il prossimo che esprima una relazione superiore. Perché la Presenza Divina dimora in quella ricerca incarnata nei Suoi testimoni. Pertanto, secondo la loro logica cupa e orribile, i nazisti compresero che sia la Fonte sia i suoi cercatori, sia Dio sia i Suoi testimoni, dovevano essere distrutti. === Uccidere Dio, generare follia === === Uccidere il tempo, uccidere Dio === === Uccidere Dio ammutolendo la preghiera === === Ammutolire la preghiera e cancellare la ''mitzvah'' === === Uccidere Dio uccidendo i bambini === {{clear}} == Note == {{Vedi anche|Serie delle interpretazioni|Serie misticismo ebraico|Serie maimonidea|Serie letteratura moderna|Serie dei sentimenti}} <div style="height: 180px; overflow: auto; padding: 3px; border:1px solid #AAAAAA; reflist4"><references/></div> {{Avanzamento|25%|26 giugno 2025}} [[Categoria:Connessioni|Capitolo 10]] 4hvai16hizyop4w65ln1eeadwhmtftc 478164 478163 2025-06-26T19:59:27Z Monozigote 19063 /* Note */ avanz. 478164 wikitext text/x-wiki {{Immagine grande|Auschwitz gate.jpg|1010px|}} {{Connessioni}} == Uccidere Dio == {{Vedi anche|Interpretazione e scrittura dell'Olocausto|etichetta1=Interpretazione e scrittura dell'Olocausto: Narrazioni drammatiche e storiche di una catastrofe}} "Quando voi siete Miei testimoni", ricordiamo l'insegnamento della tradizione ebraica, "Io sono Dio, ma quando voi non siete Miei testimoni, Io – se si osa parlare così – non sono Dio" (''Pesikta de-Rab Kahana'' 12:6; cfr. anche ''Sifre'' su {{passo biblico2|Deuteronomio|33:5}}). 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Ciò che è ''kadosh'' o "sacro" è distinto da tutto il resto nel panorama ontologico; è separato, non come una "cosa speciale" tra le altre cose del mondo, ma come un veicolo, un'emanazione, di ciò che è al di là del mondo. Solo il Santo, che è altro dall'essere, può operare questa separazione. Il verbo ''kidesh'', inoltre, significa "santificare" o "glorificare"; significa anche "promettere", come nell'espressione ''kidesh ishah'', "promettere una donna", che è anch'esso un separare, per la consacrazione della vita che può nascere da quell'unione. Quindi la parola per "matrimonio", ''kidushin'', è affine a ''kadosh'' o "santità". L'attacco sistematico a tutte queste dimensioni del ''kadosh'' definisce l'Olocausto ''come'' Olocausto. In quanto testimoni chiamati da Dio a testimoniare, gli ebrei sono conosciuti come ''am kedoshim'', la "nazione dei santi", che Dio ha separato da tutte le altre nazioni, in un atto di promessa. Nel loro attacco a Dio, anche i nazisti separarono gli ebrei – non solo da ogni categoria dell'umanità e da ogni memoria umana, ma anche da ogni simile separazione. Così crearono ghetti, campi e cimiteri come Auschwitz, cimiteri senza una sola tomba. Così trasformarono il cielo stesso, la stessa dimensione dell'altezza che santifica ogni vita umana, in un cimitero. Nel suo diario del [[w:Ghetto di Vilnius|Ghetto di Vilnius]], lo studioso e archivista [[:en:w:Herman Kruk|Herman Kruk]] (1897-1944) non lascia dubbi sulla conoscenza da parte dei nazisti di questi insegnamenti della tradizione ebraica. Lì fa riferimento agli "specialisti ebrei" della Gestapo, come il famigerato Dr. Johannes Pohl, direttore di un dipartimento noto come ''Judenforschung ohne Juden'', ovvero "Ricerca sugli ebrei senza ebrei".<ref>Cfr. Herman Kruk, ''The Last Days of the Jerusalem of Lithuania: Chronicles from the Vilna Ghetto and the Camps, 1939–1944'', trad. Barbara Harshav, ed. Benjamin Harshav (New Haven, CT: Yale University Press, 2002), 311.</ref> Era compito di questa "Divisione ebraica" della Gestapo familiarizzare a fondo con i testi e gli insegnamenti ebraici e utilizzare le informazioni nel loro attacco al Dio di Abramo e ai Suoi testimoni. Egli sottolinea che durante l'occupazione nazista la stampa polacca e tedesca si riferivano alla guerra come alla "Judenkrieg" o alla "Guerra contro gli ebrei", dimostrando che l'annientamento ''completo'' del popolo ebraico e della testimonianza ebraica non era un semplice obiettivo secondario della guerra, ma era la direttiva principale della Germania nel condurre la sua guerra contro gli Eletti di Dio, coloro che erano stati scelti per attestare la santità dell'intera umanità. === Uccidere il Santo, uccidere l'anima === Dal punto di vista dell'ebraismo, la santità non è un'astrazione, poiché non ha realtà al di fuori della realtà in carne e ossa dell'altro essere umano – da qui il bisogno che il Santo ha dei Suoi testimoni in carne e ossa. Quando parliamo di uccidere Dio come obiettivo definitivo dell'Olocausto, quindi, stiamo parlando degli esseri umani in carne e ossa che furono presi di mira per la distruzione. Un modo per avvicinarsi a questa realtà concreta è esaminare i diari degli ebrei che ebbero il coraggio di registrare gli eventi di quel giorno ai margini del loro annientamento. In quei testi scopriamo la domanda che appartiene sia alla singolarità che all'universalità dell'Olocausto: cos'è un essere umano? "Ad Auschwitz, non è morto solo l'uomo, ma anche l'idea di uomo", ha detto Elie Wiesel.<ref>Elie Wiesel, ''Legends of Our Time'' (New York: Avon, 1968), 230.</ref> Ma cos'è esattamente l'idea di uomo? E come muore? O meglio: come viene assassinata nell'assassinio di Dio? Fondamentale per "l'idea di uomo" è l'idea della sacralità dell'essere umano. Ecco perché l'essere umano può essere non solo assassinato, ma anche disumanizzato, degradato e ''profanato''. Questa profanazione dei testimoni di Dio è necessaria per uccidere Dio nella profanazione calcolata della scintilla divina nell'essere umano; è un aspetto distintivo del singolare attacco nazista alle anime degli ebrei e al significato dell'ebraismo. [[w:Emil Fackenheim|Emil Fackenheim]] rende il collegamento tra l'annientamento dell'ebreo e l'attacco all'idea di umanità tanto chiaro quanto incontrovertibile. "Mai fu concepita una visione dell'uomo più elevata di quella dell'immagine divina, e mai una più radicalmente antirazzista", scrive. "Era quindi cupamente logico – seppur a dire il vero singolarmente orribile – che i razzisti più radicali di tutti i tempi decretassero un destino unico per il popolo ebraico".<ref>Emil L. Fackenheim, ''What Is Judaism?'' (New York: Macmillan, 1987), 109.</ref> Ospitare l'immagine del divino che è l'anima significa ricercare la presenza del divino attraverso una relazione con il prossimo che esprima una relazione superiore. 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Una volta che si stabilisce che Dio è una Causa Prima o un concetto astratto, e non il Dio vivente che infonde un'anima vivente nell'essere umano, ogni santità viene prosciugata dall'umanità. Il punto non è che la vita sia santa, ma che una vita sia ''santità'', come rivelato attraverso una testimonianza vivente. Un simile pensiero è tanto estraneo alla filosofia speculativa quanto all'ideologia nazista. Nella migliore delle ipotesi, la filosofia considera l'essere umano un animale "altamente evoluto" tra molti altri animali del mondo naturale. L'ebraismo vede l'essere umano non come un animale, ma come portatore dell'immagine e somiglianza del Santo, ciò che ho definito nel [[Connessioni/Capitolo 1|Capitolo 1]] come una "frattura dell'essere". Ecco perché la testimonianza di colui che è stato creato a immagine del Santo è necessaria per l'ingresso del Santo in questo reame. Ecco perché uccidere Dio richiede l'uccisione dei Suoi testimoni. Ciò che è ''kadosh'' o "sacro" è distinto da tutto il resto nel panorama ontologico; è separato, non come una "cosa speciale" tra le altre cose del mondo, ma come un veicolo, un'emanazione, di ciò che è al di là del mondo. Solo il Santo, che è altro dall'essere, può operare questa separazione. Il verbo ''kidesh'', inoltre, significa "santificare" o "glorificare"; significa anche "promettere", come nell'espressione ''kidesh ishah'', "promettere una donna", che è anch'esso un separare, per la consacrazione della vita che può nascere da quell'unione. Quindi la parola per "matrimonio", ''kidushin'', è affine a ''kadosh'' o "santità". L'attacco sistematico a tutte queste dimensioni del ''kadosh'' definisce l'Olocausto ''come'' Olocausto. In quanto testimoni chiamati da Dio a testimoniare, gli ebrei sono conosciuti come ''am kedoshim'', la "nazione dei santi", che Dio ha separato da tutte le altre nazioni, in un atto di promessa. 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Benjamin Harshav (New Haven, CT: Yale University Press, 2002), 311.</ref> Era compito di questa "Divisione ebraica" della Gestapo familiarizzare a fondo con i testi e gli insegnamenti ebraici e utilizzare le informazioni nel loro attacco al Dio di Abramo e ai Suoi testimoni. Egli sottolinea che durante l'occupazione nazista la stampa polacca e tedesca si riferivano alla guerra come alla "Judenkrieg" o alla "Guerra contro gli ebrei", dimostrando che l'annientamento ''completo'' del popolo ebraico e della testimonianza ebraica non era un semplice obiettivo secondario della guerra, ma era la direttiva principale della Germania nel condurre la sua guerra contro gli Eletti di Dio, coloro che erano stati scelti per attestare la santità dell'intera umanità. === Uccidere il Santo, uccidere l'anima === Dal punto di vista dell'ebraismo, la santità non è un'astrazione, poiché non ha realtà al di fuori della realtà in carne e ossa dell'altro essere umano – da qui il bisogno che il Santo ha dei Suoi testimoni in carne e ossa. Quando parliamo di uccidere Dio come obiettivo definitivo dell'Olocausto, quindi, stiamo parlando degli esseri umani in carne e ossa che furono presi di mira per la distruzione. Un modo per avvicinarsi a questa realtà concreta è esaminare i diari degli ebrei che ebbero il coraggio di registrare gli eventi di quel giorno ai margini del loro annientamento. In quei testi scopriamo la domanda che appartiene sia alla singolarità che all'universalità dell'Olocausto: cos'è un essere umano? "Ad Auschwitz, non è morto solo l'uomo, ma anche l'idea di uomo", ha detto Elie Wiesel.<ref>Elie Wiesel, ''Legends of Our Time'' (New York: Avon, 1968), 230.</ref> Ma cos'è esattamente l'idea di uomo? E come muore? O meglio: come viene assassinata nell'assassinio di Dio? Fondamentale per "l'idea di uomo" è l'idea della sacralità dell'essere umano. Ecco perché l'essere umano può essere non solo assassinato, ma anche disumanizzato, degradato e ''profanato''. Questa profanazione dei testimoni di Dio è necessaria per uccidere Dio nella profanazione calcolata della scintilla divina nell'essere umano; è un aspetto distintivo del singolare attacco nazista alle anime degli ebrei e al significato dell'ebraismo. [[w:Emil Fackenheim|Emil Fackenheim]] rende il collegamento tra l'annientamento dell'ebreo e l'attacco all'idea di umanità tanto chiaro quanto incontrovertibile. "Mai fu concepita una visione dell'uomo più elevata di quella dell'immagine divina, e mai una più radicalmente antirazzista", scrive. "Era quindi cupamente logico – seppur a dire il vero singolarmente orribile – che i razzisti più radicali di tutti i tempi decretassero un destino unico per il popolo ebraico".<ref>Emil L. Fackenheim, ''What Is Judaism?'' (New York: Macmillan, 1987), 109.</ref> Ospitare l'immagine del divino che è l'anima significa ricercare la presenza del divino attraverso una relazione con il prossimo che esprima una relazione superiore. Perché la Presenza Divina dimora in quella ricerca incarnata nei Suoi testimoni. Pertanto, secondo la loro logica cupa e orribile, i nazisti compresero che sia la Fonte sia i suoi cercatori, sia Dio sia i Suoi testimoni, dovevano essere distrutti. Forse ancora più orribile della logica nazista fu il loro sfruttamento dell'umanità degli ebrei come arma contro di loro; questo punto emerge nei resoconti dei diaristi sull'incredulità che affliggeva le comunità ebraiche. Hillel Seidman (1907-1995), ad esempio, chiarisce che l'incredulità delle vittime non poteva essere attribuita a testardaggine, cecità, stupidità o ingenuo ottimismo. No, non credevano negli orrori nazisti perché continuavano a credere nell'idea dell'essere umano donata al mondo attraverso la [[Torah]].<ref>Cfr. [https://jewishaction.com/holocaust/the-warsaw-ghetto-an-eyewitness-account/ Hillel Seidman, Tog-bukh fon Warshever geto (New York: Avraham Mitlberg, 1947), 67].</ref> "Beati noi che non abbiamo potuto crederci!" grida [[w:Itzhak Katzenelson|Yitzhak Katznelson]] (1886-1944) dalle pagine del suo ''Vittel Diary''. "Non potevamo crederci a causa dell'Immagine di Dio che è in noi... Non credevamo che potesse accadere perché siamo esseri umani".<ref>Yitzhak Katznelson, ''Vittel Diary'', trad. Myer Cohn, 2nd ed. (Tel Aviv: Hakibbutz Hameuchad, 1972), 83–84.</ref> Essere umani significa infatti affermare la santità e l'umanità dei nostri simili. Nel grido di Katznelson vediamo la lotta dell'anima per sostenere l'idea dell'essere umano nel mezzo del massacro dell'umanità e dell'assalto al sacro insito nell'umano. Vale a dire: il diarista lotta per sostenere la vita della sua anima nel mezzo di un assalto radicale all'anima che emana dal volto. Nel suo diario dal [[w:Ghetto di Varsavia|Ghetto di Varsavia]], lo storico [[w:Emanuel Ringelblum|Emmanuel Ringelblum]] (1900-1944) riporta un'affermazione di un nazista rivolta al suo amico Rabbi Velvele: "Non sei umano, non sei animale, sei ebreo",<ref>Emmanuel Ringelblum, ''Notes from the Warsaw Ghetto'', trad. e cur. Jacob Sloan (New York: Schocken Books, 1974), 24.</ref> qualcosa di estraneo alla creazione stessa. Come si trasforma l'ebreo in qualcosa di diverso dall'umano? Attraverso l'obliterazione del volto umano. Annunciando una differenza fondamentale ''tra'' gli uni e gli altri, il volto rivela un legame fondamentale ''tra'' loro, che è una responsabilità fondamentale ''per'' gli altri. Essere un individuo significa avere un proprio volto unico, e questo significa essere insostituibili: solo io posso assumermi questa responsabilità qui e ora per questo essere umano. Incontrare il volto significa incontrare l'Unità imponente del Santo nell'anima. Nelle parole di [[Emmanuel Levinas]], nel volto abbiamo "la concezione di Dio in cui Egli è accolto nel faccia-a-faccia con l'altro, nell'obbligo verso l'altro".<ref>Emmanuel Levinas, "Revelation in the Jewish Tradition", trad. Sarah Richmond, in ''The Levinas Reader'', ed. Sean Hand (Oxford, UK: Basil Blackwell, 1989), 204.</ref> Come è scritto nella ''Mekilta de-Rabbi Ishmael'', "quando si accoglie il prossimo, è considerato come se si fosse accolta la Presenza Divina" (''Mekilta de-Rabbi Ishmael, Amalek'' 3). Perché accogliere un altro significa proprio salutare il volto con un volto e l'anima con un'anima, in un dire: "Eccomi per te". Qualsiasi cosa che non sia un'accoglienza, qualsiasi cosa che non sia gentilezza mostrata verso l'altro, significa che siamo sordi alla Voce autorevole della santità che il volto significa. Levinas vede giustamente che il comandamento più fondamentale che emerge dal volto è il divieto di omicidio, che proviene sia dall’interno del volto sia da oltre il volto, ''dall’alto''.<ref>Cfr. Emmanuel Levinas, ''Ethics and Infinity'', trad. Richard A. Cohen (Pittsburgh, PA: Duquesne University Press, 1985), 86.</ref> Poiché l’obiettivo del nazista è quello di eliminare la natura ''assoluta'' del divieto di omicidio, egli deve distorcere, torturare e altrimenti cancellare il volto dell’ebreo nel suo progetto di uccidere Dio. Un modo per ottenere questa distorsione che distrugge l'anima era quello di rendere l'ebreo ''vergognoso'', sia agli occhi degli altri che ai propri occhi. Si consideri un'osservazione del diarista del ''[[w:Sonderkommando (lager)|Sonderkommando]]'', Salmen Lewental (m. 1944): "Ci vergognavamo l'uno dell'altro e non osavamo guardarci in faccia. Con gli occhi gonfi di dolore, vergogna, lacrime e lamenti, ognuno di noi si rintanava in una buca per evitare di incontrarsi".<ref>Salmen Lewental, "Manuscript of Sonderkommando Member", trad. Krystyna Michalik, in Jadwiga Bezwinska, ed., ''Amidst a Nightmare of Crime: Manuscripts of Members of Sonderkommando'' (Oswiecim: State Museum, 1973), 136.</ref> E così vediamo un'ulteriore dimensione della perversione nazista del Bene nell'assalto all'anima: non è il carnefice, non l'assassino, a vergognarsi, ma la sua vittima. La buca in cui questi ebrei si rintanano inghiotte la loro umanità, perché ciò che è sepolto in questa buca che assomiglia a una tomba è il volto umano. Questa distanza tra un essere umano e l'altro, tra un'anima e l'altra, crea un vuoto in cui ogni traccia di umanità scompare. E come l'umanità viene inghiottita in questa oscurità, così lo è Dio Stesso. Insieme alla vergogna ci sono le lacrime e i lamenti, il dolore e il terrore, che diventano non solo le emozioni transitorie che possono attraversare qualsiasi volto, ma i tratti ''distintivi'' del volto ebraico. Man mano che gli ebrei sprofondano sempre più nella disperazione e nello sconforto, sono sempre meno in grado di conservare una traccia dell'immagine divina che è l'anima. Così è successo che gli ebrei potessero essere riconosciuti non solo dalle insegne sulle loro maniche, come sottolinea Chaim Kaplan, ma "dal dolore impresso sui loro volti".<ref>Chaim A. Kaplan, ''Scroll of Agony: The Warsaw Diary of Chaim A. Kaplan'', trad. e cur. Abraham I. Katsh (Bloomington: Indiana University Press, 1999), 129.</ref> Il volto umano è segnato dalla vita che l'essere umano ha vissuto; il volto ebraico è straziato dalla cancellazione dell'immagine divina che potrebbe distinguere una vita umana. Man mano che l'assalto al volto dell'ebreo fa il suo corso, il suo volto viene gradualmente svuotato di ogni espressione di vita che lo animasse. Commentando gli ebrei in attesa di deportazione dal [[w:Ghetto di Leopoli|Ghetto di Leopoli]], ad esempio, [[:en:w:David Kahane|David Kahane]] (1903-1998) li descrive così: "I loro volti esprimevano una rassegnazione silenziosa e meditativa, priva di paura e teatralità. Erano giunti alla semplice conclusione: ‘Siamo ebrei e quindi dobbiamo morire. Non c'è alternativa’".<ref>David Kahane, ''Lvov Ghetto Diary'', trad. Jerzy Michalowicz (Amherst: University of Massachusetts Press, 1990), 67.</ref> Privi di vita, questi volti perdono la loro animazione a causa di una morte che li ha sfigurati prima ancora di morire, rendendo il volto ebraico nient'altro che una maschera mortuaria che respira. E così iniziamo a vedere una progressione in questa mutilazione del volto, dalla vergogna al dolore, al terrore, al vuoto. E da lì l'ebreo spesso sprofondava nell'odio per se stesso. L'odio di sé è, in effetti, il fine ultimo dell'attacco all'anima dell'umanità e alla Presenza di Dio. Come ha osservato Fackenheim, "Il nazismo non può pretendere nulla di più elevato dal nemico di razza ‘non-ariana’ che l'autodistruzione, preceduta dall'autotrasformazione nella creatura ripugnante che, secondo la dottrina nazista, è stata fin dalla nascita".<ref>Emil L. Fackenheim, ''To Mend the World: Foundations of Post-Holocaust Jewish Thought'' (New York: Schocken Books, 1989), 209.</ref> Un passaggio del diario di Katznelson illustra il punto di vista di Fackenheim: "Invece di detestare e disprezzare quella feccia più immonda dell'umanità, la maledetta nazione tedesca", scrive, "abbiamo iniziato a odiare noi stessi".<ref>Katznelson, ''Vittel Diary'', 94.</ref> Questo odio è odio verso se stessi in quanto ebreo scelto da Dio per l'Alleanza della Torah. È un odio verso Dio e Torah. È l'odio dell'anima verso se stessa. È l'apice dello sterminio nazista contro l'immagine divina nell'ebreo: generano tra gli Eletti il ​​desiderio di non essere più eletti, il che significherebbe abbandonare il sacro compito di attestare la santità di ogni essere umano. Qui l'ebreo desidera liberarsi della sua anima ebraica. E così, follemente, desidera assomigliare al suo assassino, come indica Ringelblum. "Moltissimi casi di conversione", lamenta: "Al tempo di [[:en:w:Hoshana Rabbah|Hoshana Raba]] più di cinquanta ebrei si convertirono (dati del Consiglio). Il motivo è che i cattolici si prendono cura dei loro convertiti... Questo è un fenomeno patologico".<ref>Ringelblum, ''Notes from the Warsaw Ghetto'', 225–226.</ref> Sì: ''un fenomeno patologico''. La patologia? È la follia che insorge con l'annullamento di Dio. === Uccidere Dio, generare follia === === Uccidere il tempo, uccidere Dio === === Uccidere Dio ammutolendo la preghiera === === Ammutolire la preghiera e cancellare la ''mitzvah'' === === Uccidere Dio uccidendo i bambini === {{clear}} == Note == {{Vedi anche|Serie delle interpretazioni|Serie misticismo ebraico|Serie maimonidea|Serie letteratura moderna|Serie dei sentimenti}} <div style="height: 180px; overflow: auto; padding: 3px; border:1px solid #AAAAAA; reflist4"><references/></div> {{Avanzamento|50%|26 giugno 2025}} [[Categoria:Connessioni|Capitolo 10]] dgnw9wlloa2s207jfmxrc22z1fzbzxo 478166 478165 2025-06-26T21:23:50Z Monozigote 19063 pic 478166 wikitext text/x-wiki {{Immagine grande|Auschwitz gate.jpg|1010px|}} {{Connessioni}} == Uccidere Dio == {{Vedi anche|Interpretazione e scrittura dell'Olocausto|etichetta1=Interpretazione e scrittura dell'Olocausto: Narrazioni drammatiche e storiche di una catastrofe}} "Quando voi siete Miei testimoni", ricordiamo l'insegnamento della tradizione ebraica, "Io sono Dio, ma quando voi non siete Miei testimoni, Io – se si osa parlare così – non sono Dio" (''Pesikta de-Rab Kahana'' 12:6; cfr. anche ''Sifre'' su {{passo biblico2|Deuteronomio|33:5}}). Come si uccide Dio? Si uccidono i Suoi testimoni, la Sua [[Torah]], i Suoi amati. Si uccide l'insegnamento, la testimonianza, la tradizione degli ebrei e dell'ebraismo. Si combatte una guerra contro la memoria, come sia [[Elie Wiesel]] che [[Primo Levi]] hanno descritto l'Olocausto,<ref>Cfr. [[Elie Wiesel]], ''Evil and Exile'', trad. Jon Rothschild (Notre Dame, IN: University of Notre Dame Press, 1990), 155, e [[Primo Levi]], ''[[w:I sommersi e i salvati|I sommersi e i salvati]]'', ''ad loc.''</ref> una guerra contro la memoria di Dio dell'umanità e la memoria dell'umanità di Dio, contro la memoria della Torah e di Israele. Se la presenza di Dio in questo reame si basa sulla testimonianza dei Suoi testimoni, è perché i Suoi testimoni sono creati a Sua santa immagine e somiglianza. Una visione così distintamente ebraica è, ovviamente, ben diversa da quella nazista, così come da quella che si ritrova nella tradizione speculativa occidentale. Una volta che si stabilisce che Dio è una Causa Prima o un concetto astratto, e non il Dio vivente che infonde un'anima vivente nell'essere umano, ogni santità viene prosciugata dall'umanità. Il punto non è che la vita sia santa, ma che una vita sia ''santità'', come rivelato attraverso una testimonianza vivente. Un simile pensiero è tanto estraneo alla filosofia speculativa quanto all'ideologia nazista. Nella migliore delle ipotesi, la filosofia considera l'essere umano un animale "altamente evoluto" tra molti altri animali del mondo naturale. L'ebraismo vede l'essere umano non come un animale, ma come portatore dell'immagine e somiglianza del Santo, ciò che ho definito nel [[Connessioni/Capitolo 1|Capitolo 1]] come una "frattura dell'essere". Ecco perché la testimonianza di colui che è stato creato a immagine del Santo è necessaria per l'ingresso del Santo in questo reame. Ecco perché uccidere Dio richiede l'uccisione dei Suoi testimoni. Ciò che è ''kadosh'' o "sacro" è distinto da tutto il resto nel panorama ontologico; è separato, non come una "cosa speciale" tra le altre cose del mondo, ma come un veicolo, un'emanazione, di ciò che è al di là del mondo. Solo il Santo, che è altro dall'essere, può operare questa separazione. Il verbo ''kidesh'', inoltre, significa "santificare" o "glorificare"; significa anche "promettere", come nell'espressione ''kidesh ishah'', "promettere una donna", che è anch'esso un separare, per la consacrazione della vita che può nascere da quell'unione. Quindi la parola per "matrimonio", ''kidushin'', è affine a ''kadosh'' o "santità". L'attacco sistematico a tutte queste dimensioni del ''kadosh'' definisce l'Olocausto ''come'' Olocausto. In quanto testimoni chiamati da Dio a testimoniare, gli ebrei sono conosciuti come ''am kedoshim'', la "nazione dei santi", che Dio ha separato da tutte le altre nazioni, in un atto di promessa. Nel loro attacco a Dio, anche i nazisti separarono gli ebrei – non solo da ogni categoria dell'umanità e da ogni memoria umana, ma anche da ogni simile separazione. Così crearono ghetti, campi e cimiteri come Auschwitz, cimiteri senza una sola tomba. Così trasformarono il cielo stesso, la stessa dimensione dell'altezza che santifica ogni vita umana, in un cimitero. Nel suo diario del [[w:Ghetto di Vilnius|Ghetto di Vilnius]], lo studioso e archivista [[:en:w:Herman Kruk|Herman Kruk]] (1897-1944) non lascia dubbi sulla conoscenza da parte dei nazisti di questi insegnamenti della tradizione ebraica. Lì fa riferimento agli "specialisti ebrei" della Gestapo, come il famigerato Dr. Johannes Pohl, direttore di un dipartimento noto come ''Judenforschung ohne Juden'', ovvero "Ricerca sugli ebrei senza ebrei".<ref>Cfr. Herman Kruk, ''The Last Days of the Jerusalem of Lithuania: Chronicles from the Vilna Ghetto and the Camps, 1939–1944'', trad. Barbara Harshav, ed. Benjamin Harshav (New Haven, CT: Yale University Press, 2002), 311.</ref> Era compito di questa "Divisione ebraica" della Gestapo familiarizzare a fondo con i testi e gli insegnamenti ebraici e utilizzare le informazioni nel loro attacco al Dio di Abramo e ai Suoi testimoni. Egli sottolinea che durante l'occupazione nazista la stampa polacca e tedesca si riferivano alla guerra come alla "Judenkrieg" o alla "Guerra contro gli ebrei", dimostrando che l'annientamento ''completo'' del popolo ebraico e della testimonianza ebraica non era un semplice obiettivo secondario della guerra, ma era la direttiva principale della Germania nel condurre la sua guerra contro gli Eletti di Dio, coloro che erano stati scelti per attestare la santità dell'intera umanità. === Uccidere il Santo, uccidere l'anima === Dal punto di vista dell'ebraismo, la santità non è un'astrazione, poiché non ha realtà al di fuori della realtà in carne e ossa dell'altro essere umano – da qui il bisogno che il Santo ha dei Suoi testimoni in carne e ossa. Quando parliamo di uccidere Dio come obiettivo definitivo dell'Olocausto, quindi, stiamo parlando degli esseri umani in carne e ossa che furono presi di mira per la distruzione. Un modo per avvicinarsi a questa realtà concreta è esaminare i diari degli ebrei che ebbero il coraggio di registrare gli eventi di quel giorno ai margini del loro annientamento. In quei testi scopriamo la domanda che appartiene sia alla singolarità che all'universalità dell'Olocausto: cos'è un essere umano? "Ad Auschwitz, non è morto solo l'uomo, ma anche l'idea di uomo", ha detto Elie Wiesel.<ref>Elie Wiesel, ''Legends of Our Time'' (New York: Avon, 1968), 230.</ref> Ma cos'è esattamente l'idea di uomo? E come muore? O meglio: come viene assassinata nell'assassinio di Dio? Fondamentale per "l'idea di uomo" è l'idea della sacralità dell'essere umano. Ecco perché l'essere umano può essere non solo assassinato, ma anche disumanizzato, degradato e ''profanato''. Questa profanazione dei testimoni di Dio è necessaria per uccidere Dio nella profanazione calcolata della scintilla divina nell'essere umano; è un aspetto distintivo del singolare attacco nazista alle anime degli ebrei e al significato dell'ebraismo. [[w:Emil Fackenheim|Emil Fackenheim]] rende il collegamento tra l'annientamento dell'ebreo e l'attacco all'idea di umanità tanto chiaro quanto incontrovertibile. "Mai fu concepita una visione dell'uomo più elevata di quella dell'immagine divina, e mai una più radicalmente antirazzista", scrive. "Era quindi cupamente logico – seppur a dire il vero singolarmente orribile – che i razzisti più radicali di tutti i tempi decretassero un destino unico per il popolo ebraico".<ref>Emil L. Fackenheim, ''What Is Judaism?'' (New York: Macmillan, 1987), 109.</ref> Ospitare l'immagine del divino che è l'anima significa ricercare la presenza del divino attraverso una relazione con il prossimo che esprima una relazione superiore. Perché la Presenza Divina dimora in quella ricerca incarnata nei Suoi testimoni. Pertanto, secondo la loro logica cupa e orribile, i nazisti compresero che sia la Fonte sia i suoi cercatori, sia Dio sia i Suoi testimoni, dovevano essere distrutti. Forse ancora più orribile della logica nazista fu il loro sfruttamento dell'umanità degli ebrei come arma contro di loro; questo punto emerge nei resoconti dei diaristi sull'incredulità che affliggeva le comunità ebraiche. Hillel Seidman (1907-1995), ad esempio, chiarisce che l'incredulità delle vittime non poteva essere attribuita a testardaggine, cecità, stupidità o ingenuo ottimismo. No, non credevano negli orrori nazisti perché continuavano a credere nell'idea dell'essere umano donata al mondo attraverso la [[Torah]].<ref>Cfr. [https://jewishaction.com/holocaust/the-warsaw-ghetto-an-eyewitness-account/ Hillel Seidman, Tog-bukh fon Warshever geto (New York: Avraham Mitlberg, 1947), 67].</ref> "Beati noi che non abbiamo potuto crederci!" grida [[w:Itzhak Katzenelson|Yitzhak Katznelson]] (1886-1944) dalle pagine del suo ''Vittel Diary''. "Non potevamo crederci a causa dell'Immagine di Dio che è in noi... Non credevamo che potesse accadere perché siamo esseri umani".<ref>Yitzhak Katznelson, ''Vittel Diary'', trad. Myer Cohn, 2nd ed. (Tel Aviv: Hakibbutz Hameuchad, 1972), 83–84.</ref> Essere umani significa infatti affermare la santità e l'umanità dei nostri simili. Nel grido di Katznelson vediamo la lotta dell'anima per sostenere l'idea dell'essere umano nel mezzo del massacro dell'umanità e dell'assalto al sacro insito nell'umano. Vale a dire: il diarista lotta per sostenere la vita della sua anima nel mezzo di un assalto radicale all'anima che emana dal volto. Nel suo diario dal [[w:Ghetto di Varsavia|Ghetto di Varsavia]], lo storico [[w:Emanuel Ringelblum|Emmanuel Ringelblum]] (1900-1944) riporta un'affermazione di un nazista rivolta al suo amico Rabbi Velvele: "Non sei umano, non sei animale, sei ebreo",<ref>Emmanuel Ringelblum, ''Notes from the Warsaw Ghetto'', trad. e cur. Jacob Sloan (New York: Schocken Books, 1974), 24.</ref> qualcosa di estraneo alla creazione stessa. Come si trasforma l'ebreo in qualcosa di diverso dall'umano? Attraverso l'obliterazione del volto umano. Annunciando una differenza fondamentale ''tra'' gli uni e gli altri, il volto rivela un legame fondamentale ''tra'' loro, che è una responsabilità fondamentale ''per'' gli altri. Essere un individuo significa avere un proprio volto unico, e questo significa essere insostituibili: solo io posso assumermi questa responsabilità qui e ora per questo essere umano. Incontrare il volto significa incontrare l'Unità imponente del Santo nell'anima. Nelle parole di [[Emmanuel Levinas]], nel volto abbiamo "la concezione di Dio in cui Egli è accolto nel faccia-a-faccia con l'altro, nell'obbligo verso l'altro".<ref>Emmanuel Levinas, "Revelation in the Jewish Tradition", trad. Sarah Richmond, in ''The Levinas Reader'', ed. Sean Hand (Oxford, UK: Basil Blackwell, 1989), 204.</ref> Come è scritto nella ''Mekilta de-Rabbi Ishmael'', "quando si accoglie il prossimo, è considerato come se si fosse accolta la Presenza Divina" (''Mekilta de-Rabbi Ishmael, Amalek'' 3). Perché accogliere un altro significa proprio salutare il volto con un volto e l'anima con un'anima, in un dire: "Eccomi per te". Qualsiasi cosa che non sia un'accoglienza, qualsiasi cosa che non sia gentilezza mostrata verso l'altro, significa che siamo sordi alla Voce autorevole della santità che il volto significa. Levinas vede giustamente che il comandamento più fondamentale che emerge dal volto è il divieto di omicidio, che proviene sia dall’interno del volto sia da oltre il volto, ''dall’alto''.<ref>Cfr. Emmanuel Levinas, ''Ethics and Infinity'', trad. Richard A. Cohen (Pittsburgh, PA: Duquesne University Press, 1985), 86.</ref> Poiché l’obiettivo del nazista è quello di eliminare la natura ''assoluta'' del divieto di omicidio, egli deve distorcere, torturare e altrimenti cancellare il volto dell’ebreo nel suo progetto di uccidere Dio. Un modo per ottenere questa distorsione che distrugge l'anima era quello di rendere l'ebreo ''vergognoso'', sia agli occhi degli altri che ai propri occhi. Si consideri un'osservazione del diarista del ''[[w:Sonderkommando (lager)|Sonderkommando]]'', Salmen Lewental (m. 1944): "Ci vergognavamo l'uno dell'altro e non osavamo guardarci in faccia. Con gli occhi gonfi di dolore, vergogna, lacrime e lamenti, ognuno di noi si rintanava in una buca per evitare di incontrarsi".<ref>Salmen Lewental, "Manuscript of Sonderkommando Member", trad. Krystyna Michalik, in Jadwiga Bezwinska, ed., ''Amidst a Nightmare of Crime: Manuscripts of Members of Sonderkommando'' (Oswiecim: State Museum, 1973), 136.</ref> E così vediamo un'ulteriore dimensione della perversione nazista del Bene nell'assalto all'anima: non è il carnefice, non l'assassino, a vergognarsi, ma la sua vittima. La buca in cui questi ebrei si rintanano inghiotte la loro umanità, perché ciò che è sepolto in questa buca che assomiglia a una tomba è il volto umano. Questa distanza tra un essere umano e l'altro, tra un'anima e l'altra, crea un vuoto in cui ogni traccia di umanità scompare. E come l'umanità viene inghiottita in questa oscurità, così lo è Dio Stesso. Insieme alla vergogna ci sono le lacrime e i lamenti, il dolore e il terrore, che diventano non solo le emozioni transitorie che possono attraversare qualsiasi volto, ma i tratti ''distintivi'' del volto ebraico. Man mano che gli ebrei sprofondano sempre più nella disperazione e nello sconforto, sono sempre meno in grado di conservare una traccia dell'immagine divina che è l'anima. Così è successo che gli ebrei potessero essere riconosciuti non solo dalle insegne sulle loro maniche, come sottolinea Chaim Kaplan, ma "dal dolore impresso sui loro volti".<ref>Chaim A. Kaplan, ''Scroll of Agony: The Warsaw Diary of Chaim A. Kaplan'', trad. e cur. Abraham I. Katsh (Bloomington: Indiana University Press, 1999), 129.</ref> Il volto umano è segnato dalla vita che l'essere umano ha vissuto; il volto ebraico è straziato dalla cancellazione dell'immagine divina che potrebbe distinguere una vita umana. Man mano che l'assalto al volto dell'ebreo fa il suo corso, il suo volto viene gradualmente svuotato di ogni espressione di vita che lo animasse. Commentando gli ebrei in attesa di deportazione dal [[w:Ghetto di Leopoli|Ghetto di Leopoli]], ad esempio, [[:en:w:David Kahane|David Kahane]] (1903-1998) li descrive così: "I loro volti esprimevano una rassegnazione silenziosa e meditativa, priva di paura e teatralità. Erano giunti alla semplice conclusione: ‘Siamo ebrei e quindi dobbiamo morire. Non c'è alternativa’".<ref>David Kahane, ''Lvov Ghetto Diary'', trad. Jerzy Michalowicz (Amherst: University of Massachusetts Press, 1990), 67.</ref> Privi di vita, questi volti perdono la loro animazione a causa di una morte che li ha sfigurati prima ancora di morire, rendendo il volto ebraico nient'altro che una maschera mortuaria che respira. E così iniziamo a vedere una progressione in questa mutilazione del volto, dalla vergogna al dolore, al terrore, al vuoto. E da lì l'ebreo spesso sprofondava nell'odio per se stesso. L'odio di sé è, in effetti, il fine ultimo dell'attacco all'anima dell'umanità e alla Presenza di Dio. Come ha osservato Fackenheim, "Il nazismo non può pretendere nulla di più elevato dal nemico di razza ‘non-ariana’ che l'autodistruzione, preceduta dall'autotrasformazione nella creatura ripugnante che, secondo la dottrina nazista, è stata fin dalla nascita".<ref>Emil L. Fackenheim, ''To Mend the World: Foundations of Post-Holocaust Jewish Thought'' (New York: Schocken Books, 1989), 209.</ref> Un passaggio del diario di Katznelson illustra il punto di vista di Fackenheim: "Invece di detestare e disprezzare quella feccia più immonda dell'umanità, la maledetta nazione tedesca", scrive, "abbiamo iniziato a odiare noi stessi".<ref>Katznelson, ''Vittel Diary'', 94.</ref> Questo odio è odio verso se stessi in quanto ebreo scelto da Dio per l'Alleanza della Torah. È un odio verso Dio e Torah. È l'odio dell'anima verso se stessa. È l'apice dello sterminio nazista contro l'immagine divina nell'ebreo: generano tra gli Eletti il ​​desiderio di non essere più eletti, il che significherebbe abbandonare il sacro compito di attestare la santità di ogni essere umano. Qui l'ebreo desidera liberarsi della sua anima ebraica. E così, follemente, desidera assomigliare al suo assassino, come indica Ringelblum. "Moltissimi casi di conversione", lamenta: "Al tempo di [[:en:w:Hoshana Rabbah|Hoshana Raba]] più di cinquanta ebrei si convertirono (dati del Consiglio). Il motivo è che i cattolici si prendono cura dei loro convertiti... Questo è un fenomeno patologico".<ref>Ringelblum, ''Notes from the Warsaw Ghetto'', 225–226.</ref> Sì: ''un fenomeno patologico''. La patologia? È la follia che insorge con l'annullamento di Dio. === Uccidere Dio, generare follia === === Uccidere il tempo, uccidere Dio === === Uccidere Dio ammutolendo la preghiera === === Ammutolire la preghiera e cancellare la ''mitzvah'' === === Uccidere Dio uccidendo i bambini === {{clear}} {{Immagine grande|Child survivors of Auschwitz.jpeg|1010px|Bambini ebrei tenuti in vita ad [[w:Campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]] per essere utilizzati nelle ricerche di [[w:Josef Mengele|Mengele]]. Furono liberati nel gennaio del 1945.}} == Note == {{Vedi anche|Serie delle interpretazioni|Serie misticismo ebraico|Serie maimonidea|Serie letteratura moderna|Serie dei sentimenti}} <div style="height: 180px; overflow: auto; padding: 3px; border:1px solid #AAAAAA; reflist4"><references/></div> {{Avanzamento|50%|26 giugno 2025}} [[Categoria:Connessioni|Capitolo 10]] 43f3w778dui7wokb5vd2truha9rmsla Wikibooks:Richieste agli amministratori/giugno 2025 4 57703 478153 2025-06-26T12:49:15Z Ruthven 21018 Filtro forse obsoleto 478153 wikitext text/x-wiki == Filtro forse obsoleto == Buongiorno, abbiamo ricevuto una richiesta via VRT ([[ticket:2025020210004594]]) a proposito di edit bloccati sulla pagina [[https://it.wikibooks.org/wiki/GAS_ed_Economia_solidale/Gruppo_d'Acquisto_Solidale]] a causa di un filtro. Si tratta di <code>Polpe #3</code>, che dovrebbe essere ormai obsoleto. Vedete voi si aggiornarlo o cancellarlo, a seconda. Grazie e a presto! --[[Utente:Ruthven|Ruthven]] ([[Discussioni utente:Ruthven|disc.]]) 14:49, 26 giu 2025 (CEST) 0b68dcdxeeg0g6t0tvv68qxyo85ewqo 478171 478153 2025-06-27T09:00:02Z Hippias 18281 /* Filtro forse obsoleto */ Risposta 478171 wikitext text/x-wiki == Filtro forse obsoleto == Buongiorno, abbiamo ricevuto una richiesta via VRT ([[ticket:2025020210004594]]) a proposito di edit bloccati sulla pagina [[https://it.wikibooks.org/wiki/GAS_ed_Economia_solidale/Gruppo_d'Acquisto_Solidale]] a causa di un filtro. Si tratta di <code>Polpe #3</code>, che dovrebbe essere ormai obsoleto. Vedete voi si aggiornarlo o cancellarlo, a seconda. Grazie e a presto! --[[Utente:Ruthven|Ruthven]] ([[Discussioni utente:Ruthven|disc.]]) 14:49, 26 giu 2025 (CEST) :@[[Utente:Ruthven|Ruthven]] È strano, quel filtro è disattivato da febbraio 2025 (vedi anche [[Discussione:GAS ed Economia solidale/Gruppo d'Acquisto Solidale#Aggiornamenti bloccati|qui]]) e dai registri non risulta abbia più effettuato blocchi dopo il 6 febbraio (pingo @[[Utente:Wim b|Wim b]] per conoscenza). &mdash; [[Utente:Hippias|<span style="font-family:Georgia, serif">Hippias</span>]] <sup>([[Discussioni utente:Hippias|msg]])</sup> 11:00, 27 giu 2025 (CEST) j76v50uecidsfj1pvvvina75by2s3ox 478177 478171 2025-06-27T10:19:01Z Wim b 832 /* Filtro forse obsoleto */ RE 478177 wikitext text/x-wiki == Filtro forse obsoleto == Buongiorno, abbiamo ricevuto una richiesta via VRT ([[ticket:2025020210004594]]) a proposito di edit bloccati sulla pagina [[https://it.wikibooks.org/wiki/GAS_ed_Economia_solidale/Gruppo_d'Acquisto_Solidale]] a causa di un filtro. Si tratta di <code>Polpe #3</code>, che dovrebbe essere ormai obsoleto. Vedete voi si aggiornarlo o cancellarlo, a seconda. Grazie e a presto! --[[Utente:Ruthven|Ruthven]] ([[Discussioni utente:Ruthven|disc.]]) 14:49, 26 giu 2025 (CEST) :@[[Utente:Ruthven|Ruthven]] È strano, quel filtro è disattivato da febbraio 2025 (vedi anche [[Discussione:GAS ed Economia solidale/Gruppo d'Acquisto Solidale#Aggiornamenti bloccati|qui]]) e dai registri non risulta abbia più effettuato blocchi dopo il 6 febbraio (pingo @[[Utente:Wim b|Wim b]] per conoscenza). &mdash; [[Utente:Hippias|<span style="font-family:Georgia, serif">Hippias</span>]] <sup>([[Discussioni utente:Hippias|msg]])</sup> 11:00, 27 giu 2025 (CEST) :: {{Ping|Ruthven|Hippias}}: Il filtro è disattivato dalle 18:27 del 6 febbraio 2025 e l'ultima modifica bloccata dell'utente è proprio di quel filtro 6 febbraio 2025 alle 09:57. Non so perché abbia aspettato 4 mesi per fare richiesta, ma adesso dovrebbe essere abilitato a quella modifica. --[[User talk:Wim b|Wim b]] 12:18, 27 giu 2025 (CEST) emz0xd8icmk1gvznyzcv7fm4kaa2fab 478179 478177 2025-06-27T10:28:51Z Wim b 832 /* Filtro forse obsoleto */ fix 478179 wikitext text/x-wiki == Filtro forse obsoleto == Buongiorno, abbiamo ricevuto una richiesta via VRT ([[ticket:2025020210004594]]) a proposito di edit bloccati sulla pagina [[https://it.wikibooks.org/wiki/GAS_ed_Economia_solidale/Gruppo_d'Acquisto_Solidale]] a causa di un filtro. Si tratta di <code>Polpe #3</code>, che dovrebbe essere ormai obsoleto. Vedete voi si aggiornarlo o cancellarlo, a seconda. Grazie e a presto! --[[Utente:Ruthven|Ruthven]] ([[Discussioni utente:Ruthven|disc.]]) 14:49, 26 giu 2025 (CEST) :@[[Utente:Ruthven|Ruthven]] È strano, quel filtro è disattivato da febbraio 2025 (vedi anche [[Discussione:GAS ed Economia solidale/Gruppo d'Acquisto Solidale#Aggiornamenti bloccati|qui]]) e dai registri non risulta abbia più effettuato blocchi dopo il 6 febbraio (pingo @[[Utente:Wim b|Wim b]] per conoscenza). &mdash; [[Utente:Hippias|<span style="font-family:Georgia, serif">Hippias</span>]] <sup>([[Discussioni utente:Hippias|msg]])</sup> 11:00, 27 giu 2025 (CEST) :: {{Ping|Ruthven|Hippias}}: Il filtro è disattivato dalle 18:27 del 6 febbraio 2025 e l'ultima modifica bloccata dell'utente è proprio di quel filtro 6 febbraio 2025 alle 09:57. <del>Non so perché abbia aspettato 4 mesi per fare richiesta</del> <small>(visto adesso la data di primo invio, avevo letto la data sbagliata io)</small>, ma adesso dovrebbe essere abilitato a quella modifica. --[[User talk:Wim b|Wim b]] 12:18, 27 giu 2025 (CEST) p6x04mdjz7ocxcb5hlnmu82ylq66isk