Wikibooks itwikibooks https://it.wikibooks.org/wiki/Pagina_principale MediaWiki 1.45.0-wmf.8 first-letter Media Speciale Discussione Utente Discussioni utente Wikibooks Discussioni Wikibooks File Discussioni file MediaWiki Discussioni MediaWiki Template Discussioni template Aiuto Discussioni aiuto Categoria Discussioni categoria Progetto Discussioni progetto Ripiano Discussioni ripiano TimedText TimedText talk Modulo Discussioni modulo Chimica per il liceo/I legami 0 12793 478523 455964 2025-07-08T08:31:26Z Tabbix 52735 Correzioni varie 478523 wikitext text/x-wiki {{Chimica per il liceo 2}} == La formazione dei legami chimici == [[File:H2O (water molecule).jpg|thumb|217x217px|'''Figura 1.''' La molecola dell'acqua (H<sub>2</sub>O) si forma grazie a legami chimici tra atomi di ossigeno e atomi di idrogeno.|sinistra]] L’enorme varietà di sostanze chimiche che formano non solo il mondo in cui viviamo, ma l’intero Universo, deriva dalla combinazione degli atomi che costituiscono gli elementi classificati nella Tavola periodica. [[File:Formazione legame chimico.png|thumb|367x367px|'''Figura 2.''' La formazione di un legame chimico tra due atomi, come ad esempio due atomi di idrogeno (H) che si uniscono per formare una molecola biatomica (H<sub>2</sub>).]]Mentre i gas nobili esistono come atomi isolati, gli atomi di tutti gli altri elementi tendono a combinarsi, sia con atomi dello stesso tipo (sostanze elementari), sia con atomi di elementi differenti (composti), mediante la formazione di '''legami chimici''', ossia interazioni di natura elettrica in cui sono coinvolti gli elettroni più esterni che possono essere scambiati o messi in condivisione; ne è un esempio la molecola d'acqua (H<sub>2</sub>O) rappresentata in figura 1, che si forma grazie ai legami chimici tra ossigeno (O) e idrogeno (H). La formazione dei legami chimici è un processo complesso che, per essere studiato appieno, richiederebbe conoscenze più approfondite della struttura atomica e della meccanica quantistica, ma che è in ogni caso fondamentale comprendere almeno nelle sue linee essenziali, in quanto le reazioni chimiche comportano normalmente la rottura e la formazione di legami chimici. Per quanto il numero di possibili combinazioni fra gli atomi sia virtualmente infinito, non sempre è possibile che si instaurino legami fra essi: condizione essenziale è che l’energia potenziale dell’associazione atomica che si viene a formare sia minore di quella dei singoli atomi separati, come mostrato in figura 2. {{Colore di sfondo|#feffaa|''Il composto che si ottiene, in seguito all'instaurarsi di legami chimici, ha pertanto una maggior stabilità rispetto ai singoli atomi che lo costituiscono''}}, proprio perché il suo contenuto energetico è minore rispetto a quello degli atomi separati. Con il termine '''energia di legame''' si indica la quantità di energia che deve essere fornita per rompere un legame chimico. La distanza tra i nuclei dei due atomi coinvolti in un legame chimico è invece definita '''lunghezza di legame'''. === Gli elettroni di legame === Come precedentemente osservato, alla formazione dei legami chimici prendono normalmente parte solo gli elettroni più esterni (una parte o tutti, a seconda dell'elemento) che pertanto vengono chiamati '''elettroni di legame''' o '''elettroni di valenza''', in quanto il livello energetico più esterno di un atomo, dove sono localizzati tali elettroni, è definito ''strato di valenza''. Il numero di elettroni di valenza può essere agevolmente determinato facendo riferimento alla Tavola periodica rappresentata in figura 3, in particolare:[[File:Periodic_table_large-it.svg|thumb|611x611px|'''Figura 3.''' La tavola periodica degli elementi.|centro]] * i '''metalli alcalini''' (gruppo 1, in arancione) e '''alcalino-terrosi''' (gruppo 2, in giallo) hanno rispettivamente uno e due elettroni di legame; * gli elementi dei gruppi dal 13 al 18 (in azzurro e viola) hanno un numero di elettroni di legame pari al numero del gruppo diminuito di dieci (tre elettroni per gli elementi del gruppo 13, quattro elettroni per gli elementi del gruppo 14 e così via), con l’eccezione dell’elio che pur appartenendo al gruppo 18 ha in totale solo due elettroni. Per quanto riguarda gli elementi appartenenti ai gruppi dal 3 al 12 ('''metalli di transizione''', in rosa) la determinazione degli elettroni di valenza è più complessa, a causa della loro peculiare struttura atomica, e non è possibile enunciare regole semplici per stabilire quanti siano tali elettroni. Facendo riferimento alla classificazione tradizionale dei gruppi, tuttora riportata sulla maggior parte delle Tavole periodiche, e senza considerare i metalli di transizione, è ancora più agevole la determinazione degli elettroni di valenza, poiché il loro quantitativo corrisponde al numero romano che indica il gruppo: un elettrone per gli elementi del gruppo I (metalli alcalini), due elettroni per gli elementi del gruppo II (metalli alcalino-terrosi), tre elettroni per gli elementi del gruppo III (boro, alluminio, gallio, ecc.), e così via fino ad arrivare ai gas nobili (gruppo VIII), che hanno tutti 8 elettroni di legame nello strato più esterno (con l’eccezione, già ricordata dell’elio). === I simboli di Lewis e la regola dell’ottetto === [[File:Strutture di Lewis dei primi tre periodi.png|sinistra|thumb|548x548px|'''Figura 4.''' Strutture di Lewis (elettroni di valenza) degli elementi dei primi tre periodi.]] Gli elettroni di valenza possono essere facilmente rappresentati mediante pratiche notazioni introdotte dal chimico statunitense Gilbert N. Lewis e per questo note come '''simboli di Lewis''', in cui tali elettroni sono indicati come puntini o come coppie di puntini disegnati ai quattro lati del simbolo chimico dell'elemento. Come regola generale, si colloca un puntino su ciascun lato del simbolo chimico (è indifferente il lato da cui partire e l’ordine da seguire) per i primi quattro elettroni di legame, dopodiché si accoppiano i puntini su ciascun lato: l'importante è collocare i primi quattro puntini su ciascun lato, dopodiché accoppiarli. Nella figura 4 sono rappresentate le strutture di Lewis per gli elementi appartenenti ai primi tre periodi. Come è possibile notare, gli elementi appartenenti al medesimo gruppo presentano la stessa stessa struttura di Lewis, in quanto dotati della stessa '''configurazione elettronica''' più esterna, ossia la stessa distribuzione degli elettroni di valenza. Nel 1916, Lewis ha inoltre formulato la cosiddetta '''regola dell'ottetto''', una regola empirica che tenta di spiegare, anche se in modo approssimato, la formazione dei legami chimici tra gli atomi. Secondo tale regola ''{{Colore di sfondo|#feffaa|quando '''un atomo possiede il livello elettronico esterno''' (ossia lo strato di valenza), che in genere è costituito da otto elettroni, '''completo, esso è in una condizione di particolare stabilità energetica e tende a non formare ulteriori legami'''}}''. In altre parole, ''{{Colore di sfondo|#feffaa|'''un atomo è particolarmente stabile quando ha otto elettroni nello strato di valenza'''}}''. I '''gas nobili''', in natura, risultano sostanzialmente inerti (salvo alcune reazioni particolari che danno origine però origine a composti rari e poco stabili) ed esistono come atomi singoli, proprio in virtù del fatto che '''presentano un ottetto completo nello strato di valenza''' (si ricorda sempre la peculiarità dell’elio che risulta stabile con soli due elettroni). Al contrario, '''tutti gli altri elementi, che non possiedono l’ottetto completo, tendono''', a seconda dei casi, '''a cedere, ad acquistare o a mettere in comune i propri elettroni di legame, al fine di completare il proprio strato di valenza'''. Ogni elemento pertanto ha la tendenza a raggiungere l’ottetto e ad assumere lo stesso assetto di elettroni del gas nobile ad esso più vicino. Questa regola empirica, con cui si giustifica la tendenza degli atomi a legarsi fra loro, mediante la formazione di legami chimici, è normalmente ben rispettata dagli elementi dei primi due gruppi (metalli alcalini e alcalino-terrosi) e da quelli dei gruppi dal 13 al 18 (sono comunque note delle eccezioni), mentre i metalli di transizione, i lantanidi e gli attinidi hanno comportamenti complessi e non sempre riconducibili a tale regola. In linea generale, gli atomi degli elementi dei primi gruppi, che si trovano nella parte sinistra della Tavola periodica, tendono a cedere elettroni per raggiungere la stessa configurazione elettronica del gas nobile che li precede, mentre gli atomi degli elementi dei gruppi più a destra della Tavola periodica sono portati ad acquistare elettroni per raggiungere la stessa configurazione elettronica del gas nobile che li segue. In alternativa, gli atomi di molti elementi possono raggiungere l’ottetto condividendo i propri elettroni con atomi uguali o di altri elementi. Per l’idrogeno (con un solo elettrone), il litio (con tre elettroni) e il berillio (con quattro elettroni) la stabilità viene raggiunta quando assumono la configurazione elettronica dell’elio, quindi quando hanno due elettroni nello strato più esterno. == Il legame covalente == {{Colore di sfondo|#feffaa|'''Il legame covalente si basa sulla condivisione degli elettroni: due atomi mettono in comune una o più coppie di elettroni. Il raggiungimento dell’ottetto è possibile poiché gli elettroni condivisi appartengono contemporaneamente a entrambi gli atomi.}}''' [[File:Legame covalente.gif|thumb|239x239px|'''Figura 5.''' Formazione del legame covalente nella molecola di cloro (Cl<sub>2</sub>).]] Il cloro, un gas tossico di colore verde-giallastro (il nome di tale elemento deriva proprio dal termine greco χλωρός, chlōros, che significa “verde”), in natura esiste sotto forma di molecole biatomiche Cl<sub>2</sub>. Ciascuno dei due atomi di cloro che formano la molecola possiede 7 elettroni di valenza (il cloro appartiene infatti al gruppo 17, quello degli alogeni) e pertanto per raggiungere l’ottetto (corrispondente alla stessa configurazione elettronica del gas nobile più vicino, l’argon) necessitano entrambi di un elettrone: ciò è possibile mediante la formazione di un legame covalente in cui ciascun atomo mette in compartecipazione un proprio elettrone. In figura 5 è mostrata con un'animazione la formazione della molecola biatomica di cloro grazie al legame covalente che si instaura fra due atomi, mediante la condivisione di una coppia di elettroni: si può notare che la coppia di elettroni condivisi, evidenziata in rosso, appartiene contemporaneamente a entrambi gli atomi, che pertanto si trovano ad avere ciascuno otto elettroni di valenza. La presenza di un legame covalente fra i due atomi, senza esplicitare tutti gli elettroni di valenza come nelle strutture di Lewis, viene normalmente indicata utilizzando un trattino che ne unisce i simboli: Cl-Cl. Il trattino rappresenta quindi la coppia di elettroni condivisi. Il legame covalente può formarsi tra atomi uguali, come nel caso precedentemente analizzato, ma anche tra atomi di elementi differenti. Per esempio, nella molecola del metano (CH<sub>4</sub>), un gas incolore, inodore e altamente infiammabile, utilizzato per il riscaldamento domestico e come combustibile per le automobili, l’atomo di carbonio mette in condivisione tutti i suoi quattro elettroni con altrettanti atomi di idrogeno, formando quattro distinti legami covalenti. Ciò permette al carbonio di completare l’ottetto e contemporaneamente a ciascun atomo di idrogeno di raggiungere la configurazione elettronica stabile dell’elio. La figura 6 rappresentata la molecola del metano. [[File:Metano, formule di vario tipo.png|thumb|658x658px|'''Figura 6.''' Metano (CH<sub>4</sub>): varie rappresentazioni della sua struttura molecolare.|centro]] === Legami covalenti semplici, doppi e tripli === In base al numero di coppie di elettroni che vengono condivise tra due atomi per raggiungere l’ottetto si possono distinguere tre tipologie di legami covalenti. # Nel '''legame covalente semplice''' (o '''singolo''') viene condivisa una sola coppia di elettroni tra due atomi, come nei casi precedentemente analizzati del cloro molecolare e del metano (in cui sono presenti quattro distinti legami semplici), o nel caso della molecola di idrogeno (H<sub>2</sub>), in cui ciascun atomo mette in condivisione il suo unico elettrone, al fine di raggiungere la stabilità (rappresentata in questo caso dalla configurazione elettronica dell’elio), come mostrato in figura 7 (immagine di sinistra). Anche in questo caso è possibile rappresentare la struttura della molecola, in forma semplificata, mediante un trattino che unisce i simboli dei due atomi legati: H-H. # Nel '''legame covalente doppio''' vengono condivise due coppie di elettroni tra gli stessi due atomi. Un esempio è dato dal gas ossigeno (O<sub>2</sub>) in cui ciascuno dei due atomi che formano la molecola possiede 6 elettroni di valenza (gruppo 16). Per raggiungere l’ottetto (raggiungendo la stessa configurazione elettronica del gas nobile neon) sono necessari a ciascun atomo due elettroni: si formano pertanto due coppie di elettroni condivise tra gli stessi atomi, ossia un legame covalente doppio. La figura 7 (immagine centrale) rappresenta la molecola di ossigeno. In questo caso, il legame doppio può essere rappresentato da due trattini tra i simboli degli atomi: O=O. # Nel '''legame covalente triplo''' vengono invece condivise tre coppie di elettroni tra gli stessi due atomi. Un esempio è dato dal gas azoto (N<sub>2</sub>) in cui ciascuno dei due atomi che formano la molecola possiede 5 elettroni di valenza (gruppo 15): la formazione di tre coppie di elettroni condivise tra gli stessi atomi permette a entrambi di raggiungere l’ottetto e quindi la stabilità. La figura 7 (immagine di destra) rappresenta la formazione della molecola di azoto. In questo caso, il legame triplo può essere rappresentato da tre trattini tra i simboli degli atomi: N≡N. I legami doppi e tripli possono essere complessivamente indicati anche come legami covalenti multipli.[[File:Legami covalenti singoli doppi tripli.png|thumb|719x719px|'''Figura 7.''' Legami covalenti ''singoli'' (molecola di idrogeno, H<sub>2</sub>), ''doppi'' (molecola di ossigeno, O<sub>2</sub>) e ''tripli'' (molecola di azoto, N<sub>2</sub>).|centro]]L’energia e la lunghezza dei legami dipende ovviamente dal tipo di atomi coinvolti, in generale, si può comunque osservare che, passando dal legame semplice a quello doppio e da questo a quello triplo, la lunghezza di legame diminuisce (i nuclei atomici sono pertanto più vicini), mentre l’energia aumenta (è pertanto necessario fornire un quantitativo maggiore di energia per spezzare il legame). Nella seguente tabella, sono indicati i differenti valori di lunghezza ed energia per i legami semplici, doppi e tripli tra atomi di carbonio: {| class="wikitable" |'''Legame''' |'''Esempio''' |'''Lunghezza (pm)''' |'''Energia (kJ/mol)''' |- |Semplice  (C-C) |Etano: H<sub>3</sub>C-CH<sub>3</sub> |154 |348 |- |Doppio (C=C) |Etilene: H<sub>2</sub>C=CH<sub>2</sub> |134 |614 |- |Triplo  (C≡C) |Acetilene: HC≡CH |120 |839 |} === Il legame covalente dativo === [[File:Acido perclorico.png|thumb|364x364px|'''Figura 8.''' Legame dativo nell'acido perclorico (HClO<sub>4</sub>): il cloro può donare tre doppietti ad altrettanti atomi di ossigeno.]] Un particolare tipo di legame covalente, presente in numerosi composti chimici, prevede che la coppia di elettroni di legame sia fornita da uno solo dei due atomi: è il legame '''covalente dativo'''. L’atomo che dona i due elettroni che ha già completato l’ottetto, mediante la formazione di legami con altri atomi, e che dispone di '''uno o più doppietti elettronici''' (coppie di elettroni) non condivisi (per indicarli si può utilizzare anche il termine “coppie solitarie” o l'inglese "lone pairs") prende il nome di '''datore''', mentre quello che li riceve viene definito '''accettore'''. Il legame dativo una volta che si instaura è indistinguibile da un normale legame covalente e, per convenzione, viene indicato con una freccia (→) che va dall’atomo datore verso quello accettore. Prendendo, ad esempio, in considerazione il cloro, che appartiene al gruppo 17, si può osservare che sono presenti tre coppie solitarie, utilizzabili per la formazione di altrettanti legami covalenti dativi: nell’acido cloroso (HClO<sub>2</sub>), nell’acido clorico (HClO<sub>3</sub>) e nell’acido perclorico (HClO<sub>4</sub>), sono infatti presenti rispettivamente uno, due e tre legami dativi tra il cloro e l’ossigeno; in figura 8 è mostrata la molecola di acido perclorico in cui sono presenti tre legami dativi. === L’elettronegatività e i legami covalenti puri e polarizzati === Un parametro di fondamentale importanza per determinare le caratteristiche di un legame chimico è '''l’elettronegatività''' (indicata con la lettera greca χ, “chi”). Come già studiato nel capitolo [[Chimica per il liceo/La tavola periodica|La tavola periodica]], si tratta di una proprietà che dà un’indicazione della tendenza con cui un atomo attrae gli elettroni di legame ed è definita mediante una scala arbitraria proposta dal fisico e chimico americano Linus Pauling. In linea generale e tralasciando i gas nobili, come mostrato nella figura 9, l’elettronegatività aumenta spostandosi da sinistra verso destra lungo un periodo, mentre diminuisce scendendo lungo un gruppo: l’elemento più elettronegativo è infatti il fluoro. [[File:Variazione di elettronegatività nella tavola periodica.png|thumb|633x633px|'''Figura 9.''' Variazione dell'elettronegatività negli elementi della Tavola periodica.|centro]]Per determinare le caratteristiche di un legame chimico è necessario fare riferimento alla '''differenza di elettronegatività''' fra gli atomi coinvolti: se tale differenza è minima, gli elettroni coinvolti nel legame risultano distribuiti in modo perfettamente uniforme attorno ai due nuclei atomici; al contrario, se tale differenza è significativa, la distribuzione degli elettroni coinvolti nel legame non è omogenea e gli elettroni sono attratti con maggior forza dal nucleo dell’atomo più elettronegativo. Più nel dettaglio, si possono distinguere i tre seguenti casi:[[File:Butano modello.png|thumb|'''Figura 10.''' Modello tridimensionale della molecola di butano (gli atomi di C sono rappresentati in grigio, mentre quelli di H in bianco).|240x240px]] # Se la differenza di elettronegatività è inferiore a 0,4, si ha un '''legame covalente puro''' (anche detto omopolare o apolare), in cui gli elettroni di legame sono condivisi in modo perfettamente equilibrato. Ciò si verifica quando il legame si instaura tra due atomi dello stesso elemento, come nelle molecole di cloro (Cl<sub>2</sub>), rappresentata in figura 5, idrogeno (H<sub>2</sub>), ossigeno (O<sub>2</sub>) e azoto (N<sub>2</sub>), rappresentate in figura 7 e precedentemente analizzate, o nelle molecole organiche in cui è normalmente presente il legame tra atomi di carbonio, C-C, come ad esempio nel butano (H<sub>3</sub>C-CH<sub>2</sub>-CH<sub>2</sub>-CH<sub>3</sub>) rappresentato in figura 10, oppure quando il legame si instaura tra due elementi diversi che hanno però valori di elettronegatività simili, come ad esempio, tra l’idrogeno (H, elettronegatività = 2,20) e il fosforo (P, elettronegatività = 2,19), nel gas fosfina (PH<sub>3</sub>), o tra il carbonio (C, elettronegatività = 2,50) e l'idrogeno (H, elettronegatività = 2,20), nel caso degli idrocarburi (di cui sono esempi il metano, rappresentato in figura 6, e il butano rappresentato in figura 10). #Se la differenza di elettronegatività è compresa tra 0,4 e 1,9 (alcuni autori pongono il limite a 1,7), si ha un '''legame covalente polarizzato''' (anche detto '''eteropolare''' o '''polare'''), in cui gli elettroni di legame sono distribuiti in maniera non simmetrica, essendo attratti maggiormente dall'atomo con il più elevato valore di elettronegatività. Poiché gli elettroni sono particelle cariche negativamente, questa loro distribuzione asimmetrica fa sì che l’atomo più elettronegativo manifesti una parziale carica negativa (indicata con il simbolo δ−, “delta meno”), comunque inferiore al valore della carica dell’elettrone stesso (carica elettrica elementare), mentre l’atomo meno elettronegativo manifesti una parziale carica positiva (indicata con il simbolo δ+, “delta più”), anche in questo caso comunque inferiore al valore assoluto della carica dell’elettrone: si genera in questo modo un '''dipolo elettrico'''. Un esempio di legame covalente polarizzato è quello tra idrogeno (elettronegatività = 2,20) e cloro (elettronegatività = 3,16), nella molecola dell’acido cloridrico (HCl), rappresentata in figura 11. Un’altra importante molecola in cui sono presenti legami covalenti polarizzati è l’acqua (H<sub>2</sub>O): l’atomo di ossigeno (elettronegatività = 3,44) presenta una parziale carica negativa (δ−), mentre gli atomi di idrogeno (elettronegatività = 2,20) presentano entrambi una parziale carica positiva (δ+), come mostrato in figura 12.[[File:H-Cl.svg|thumb|244x244px|'''Figura 11.''' Nell'acido cloridrico il legame covalente è fortemente polarizzato: la molecola è un dipolo.]][[File:Watermolecule.svg|thumb|204x204px|'''Figura 12.''' Nella molecola d'acqua i legami covalenti tra O e H sono eteropolari.]]3. Se la differenza di elettronegatività è maggiore di 1,9, si ha un legame ionico, che comporta uno scambio di elettroni tra gli atomi coinvolti e di cui tratteremo più dettagliatamente in un successivo paragrafo. Nella seguente tabella viene ricapitolata la classificazione delle differenti tipologie di legame (covalente puro, covalente polarizzato e ionico), a seconda della differenza di elettronegatività: {| class="wikitable" |'''Differenza di elettronegatività (Δχ)''' |'''Tipo di legame''' |- |0 ≤ Δχ < 0,4 |Legame covalente puro |- |0,4 ≤ Δχ< 1,9 |Legame covalente polarizzato |- |Δχ ≥ 1,9 |Legame ionico |} === Le sostanze covalenti === Sono definite {{Colore di sfondo|#feffaa|'''sostanze covalenti''' quelle in cui sono presenti esclusivamente legami covalenti}}. In alcuni casi queste sostanze sono formate da molecole semplici, derivanti dall'unione di un limitato numero di atomi tutti legati covalentemente tra loro, come nel caso di tutte le molecole precedentemente citate, in altri casi sono formate da molecole complesse costituite da decine, centinaia o migliaia di atomi uniti covalentemente tra loro, come si osserva spesso nelle molecole organiche e biologiche. Esistono inoltre solidi covalenti che, anziché essere formati da molecole semplici o complesse, sono formati da un numero molto elevato e variabile di atomi legati covalentemente tra loro che danno origine, nello spazio, a strutture geometriche regolari: ne è un classico esempio il diamante, una particolare forma del carbonio in cui ogni atomo è legato covalentemente ad altri quattro, dando origine ad un reticolo tridimensionale virtualmente infinito. Le sostanze covalenti generalmente hanno una conducibilità termica piuttosto bassa e non sono nemmeno buoni conduttori di corrente elettrica né allo stato solido (a differenza dei metalli), né allo stato liquido (a differenza dei composti ionici), poiché le molecole sono complessivamente neutre e gli elettroni coinvolti nei legami covalenti non sono liberi di muoversi, ma sono localizzati tra i nuclei degli atomi che li condividono. Nelle immagini seguenti (figura 13) sono rappresentati numerosi esempi di sostanze covalenti: <gallery> File:DNA animation.gif|'''Figura 13/a.''' Il DNA è una molecola covalente complessa. File:Protein Structure Gif.gif|'''Figura 13/b.''' Le proteine sono molecole covalenti complesse. File:L-glucose.png|'''Figura 13/c.''' Il glucosio è una molecola covalente semplice. File:Diamond Cubic-F lattice animation.gif|'''Figura 13/d.''' Il diamante è un solido covalente. File:Diamond.jpg|'''Figura 13/e.''' Un diamante intagliato File:Amorphous Carbon.png|'''Figura 13/f.''' La struttura molecolare del carbonio amorfo. </gallery> === Molecole polari e apolari === Nei precedenti paragrafi sono stati introdotti i concetti di legame covalente puro e polarizzato e di dipolo elettrico. Anche le molecole possono essere distinte in '''molecole polari''' e '''molecole apolari.''' La presenza di legami covalenti polari è condizione necessaria ma non sufficiente da sola a determinare {{Colore di sfondo|#feffaa|la '''polarità delle molecole'''}}. Questa infatti {{Colore di sfondo|#feffaa|dipende non solo dalla presenza di legami polarizzati al loro interno, ma anche dalla geometria tridimensionale}} (argomento che verrà soltanto accennato, in quanto sarà più correttamente e approfonditamente affrontato nel secondo biennio). Una molecola viene definita '''polare''' quando, a causa di una distribuzione complessiva non simmetrica degli elettroni, presenta due distinti poli -uno positivo e uno negativo- e costituisce pertanto un dipolo elettrico. A loro volta, {{Colore di sfondo|#feffaa|''le sostanze che sono costituite da molecole polari sono definite sostanze polari''}}. Un esempio significativo di molecola polare è rappresentato dall'acqua (H<sub>2</sub>O): come già osservato, il legame tra ossigeno e idrogeno è polarizzato. Inoltre, tale molecola ha la forma di una V, con un angolo di legame di 104,5°. Da ciò deriva una distribuzione asimmetrica della carica elettrica che porta a distinguere due poli, come già mostrato nella Figura 12. [[File:Carbon dioxide structure.png|thumb|191x191px|'''Figura 14.''' La simmetria della molecola di anidride carbonica (CO<sub>2</sub>) fa sì che questo composto sia apolare, nonostante che il legame C-O sia polarizzato. ]] Una molecola viene invece definita '''apolare''' quando, a causa di una distribuzione complessiva simmetrica degli elettroni, non presenta due distinti poli. A loro volta, {{Colore di sfondo|#feffaa|''le sostanze che sono costituite da molecole apolari sono definite sostanze apolari''}}. Le sostanze elementari sono tutte apolari, poiché tra atomi uguali, la cui differenza di elettronegatività è nulla, si formano sempre legami covalenti puri. Nel caso dei composti, che per definizione sono costituiti da almeno due elementi differenti, invece, la geometria molecolare gioca un ruolo fondamentale: molecole simmetriche risultano apolari anche se sono presenti legami polarizzati. Ne è un esempio la molecola di anidride carbonica (CO<sub>2</sub>), più correttamente chiamata diossido di carbonio, in cui, pur essendo presenti due doppi legami polarizzati (la differenza di elettronegatività tra carbonio e ossigeno è pari a 0,9), non si osserva alcuna polarità complessiva, a causa della sua simmetria: gli atomi che formano tale molecola sono allineati e il carbonio si trova in posizione centrale, facendo sì che le polarizzazioni di ciascun legame si annullino, come mostrato in figura 14. Esistono, infine, molecole complesse formate da un elevato numero di atomi in cui si possono distinguere porzioni polari e porzioni apolari, come ad esempio l'1-pentanolo (CH<sub>3</sub>-CH<sub>2</sub>-CH<sub>2</sub>-CH<sub>2</sub>-CH<sub>2</sub>-OH), mostrato in figura 15. [[File:Penthanol 3d lines.png|centro|thumb|'''Figura 15.''' La molecola dell'1-pentanolo (C<sub>5</sub>H<sub>11</sub>-OH) presenta una porzione polare in corrispondenza del legame tra O (in rosso) e H (in bianco), mentre il resto della molecola formata da C (in nero) e H è apolare.|427x427px]] == Il legame ionico == Come introdotto nel paragrafo precedente, quando la differenza di elettronegatività fra due atomi è superiore a 1,9 si instaura una differente tipologia di legame: il {{Colore di sfondo|#feffaa|'''legame ionico'''}}. Questo si basa sul trasferimento di elettroni tra atomi, che porta quindi alla formazione di ioni di carica opposta, tra i quali si instaura un’interazione elettrostatica di tipo attrattivo. Il legame ionico può dunque essere definito come {{Colore di sfondo|#feffaa|'''l’insieme delle interazioni elettrostatiche che tengono assieme ioni di carica opposta, generatisi in seguito al trasferimento di elettroni fra atomi di elementi differenti'''}}. === Gli ioni e l’instaurarsi del legame ionico === [[File:Speisesalz.jpg|sinistra|thumb|180x180px|'''Figura 16.''' Sale da cucina.]] Nel capitolo [[Chimica per il liceo/Modelli atomici|Modelli atomici]], gli '''ioni''' sono stati definiti come atomi (o molecole) elettricamente carichi. Poiché soltanto gli elettroni (particelle subatomiche aventi carica elettrica elementare negativa −1) possono essere scambiati (acquisiti o ceduti), uno ione è negativo quando possiede almeno un elettrone in eccesso, al contrario uno ione è positivo quando è deficitario di almeno un elettrone. Gli ioni sono rappresentati mediante il simbolo dell’elemento chimico (o la formula della molecola), con l’indicazione, in alto (apice) a destra del tipo e del quantitativo di cariche elettriche possedute, mediante i simboli matematici − o +, ad esempio lo ione alluminio, che è dotato di tre cariche elettriche positive, si rappresenta come Al<sup>3+</sup>, mentre lo ione solfuro, che è dotato di due cariche elettriche negative, si rappresenta come S<sup>2−</sup>. Gli ioni negativi, come ad esempio lo ione solfuro ( S<sup>2−</sup>) o lo ione cloruro (Cl<sup>−</sup>), sono anche detti '''anioni'''; gli ioni positivi, come ad esempio lo ione alluminio (Al<sup>3+</sup>) o lo ione sodio (Na<sup>+</sup>), sono invece detti '''cationi'''.   Quando si forma il legame ionico, l’elettrone (o gli elettroni) passano dall'atomo dell’elemento meno elettronegativo, che diventa pertanto un catione, a quello più elettronegativo, che diventa pertanto un anione. [[File:NaF.gif|thumb|431x431px|'''Figura 17.''' Il trasferimento di elettroni tra sodio (Na) e fluoro (F) come esempio di formazione del legame ionico.]]Il comune sale da cucina (figura 16), chiamato più propriamente dai chimici cloruro di sodio, è formato da ioni sodio (Na<sup>+</sup>) e cloruro (Cl<sup>−</sup>) tenuti assieme da legami ionici. Al cloro (elettronegatività = 3,16) manca un solo elettrone per completare l’ottetto (si trova infatti nel gruppo 17 e ha pertanto sette elettroni di valenza), mentre il sodio (elettronegatività = 0,93), che si trova nel gruppo 1, possiede un solo elettrone nel livello elettronico più esterno, pertanto quest'ultimo cede il suo unico elettrone di valenza al cloro: in questo modo il sodio diventa lo ione positivo (catione) Na<sup>+</sup> e raggiunge la configurazione elettronica stabile del gas nobile che lo precede nella tavola periodica, il neon, mentre il cloro diventa lo ione negativo (anione) Cl<sup>−</sup> e raggiunge la configurazione elettronica stabile del gas nobile che lo segue nella tavola periodica, l’argon. L'animazione in figura 17 mostra la formazione del fluoruro di sodio (NaF), un sale simile al precedente, in cui al posto del cloro è presente il fluoro, che appartiene sempre al gruppo 17 (alogeni). Lo scambio di elettroni avviene con la stessa modalità precedentemente descritta. Fra gli ioni di carica opposta che si sono così formati si instaura una reciproca attrazione elettrostatica, che è alla base del legame ionico. === I composti ionici === [[File:Sodium-chloride-3D-ionic.png|sinistra|thumb|286x286px|'''Figura 18.''' Struttura cristallina del cloruro di sodio (NaCl).]] L’interazione elettrostatica tra gli ioni non è localizzata e direzionale, come nel caso del legame covalente, ma si esercita in tutte le direzioni dello spazio. Questo fa sì che ogni ione si circondi di più ioni di carica elettrica opposta: ogni anione si circonda di più cationi e contemporaneamente ogni catione si circonda di più anioni, dando in questo modo origine a una struttura tridimensionale altamente ordinata detta '''reticolo cristallino''', che caratterizza i '''composti ionici'''. Riprendendo l’esempio del cloruro di sodio, ogni ione sodio, Na<sup>+</sup>, è circondato da sei ioni cloruro, Cl<sup>−</sup>, e, a sua volta, ogni ione Cl<sup>−</sup> è circondato da sei ioni Na<sup>+</sup>. In pratica, ogni ione di una determinata carica si trova idealmente al centro di un cubo circondato dagli ioni di carica opposta, con cui interagisce direttamente, che si trovano al centro di ciascuna delle sei facce del cubo, come mostrato in figura 18. Tutti i composti ionici sono caratterizzati da un reticolo cristallino, ma la sua struttura geometrica non è necessariamente sempre la stessa: il numero e la disposizione spaziale degli ioni che costituiscono il reticolo cristallino dipende dalle loro caratteristiche chimiche e fisiche, come, ad esempio, le loro dimensioni e la loro carica. {{Colore di sfondo|#feffaa|'''I composti ionici'''}}, a differenza di quelli covalenti,{{Colore di sfondo|#feffaa|''' non sono costituiti da molecole ben definite ma da un insieme di ioni di cariche opposte distribuiti in modo ordinato nello spazio'''}}, in una struttura geometrica che, almeno potenzialmente, potrebbe svilupparsi illimitatamente. Ne deriva che '''la formula dei composti ionici non indica la composizione di una molecola, ma il ''rapporto di combinazione minimo'' tra gli ioni di segno opposto''', in modo tale che il composto risulti nel complesso elettricamente neutro. Ad esempio, nel cloruro di sodio il rapporto tra cationi Na<sup>+</sup> e anioni Cl<sup>−</sup> è pari a 1: 1, in quanto ogni carica positiva del sodio è neutralizzata da una carica negativa del cloro. Analogamente nel solfuro di calcio (CaS) il rapporto tra cationi e anioni è sempre 1: 1 in quanto entrambi gli ioni hanno due cariche elettriche ciascuno (Ca<sup>2+</sup> e S<sup>2−</sup>). Prendendo invece in considerazione il cloruro di calcio (CaCl<sub>2</sub>) il rapporto di combinazione tra i cationi Ca<sup>2+</sup> e gli anioni Cl<sup>−</sup> è 1: 2, poiché per neutralizzare le due cariche positive del calcio sono necessari due ioni cloruro, avendo ciascuno una sola carica positiva; nel caso del solfuro di sodio (Na<sub>2</sub>S) invece il rapporto di combinazione tra i cationi Na<sup>+</sup> e gli anioni S<sup>2−</sup> è 2 : 1, poiché sono necessari due ioni sodio per neutralizzare le due cariche negative dello ione solfuro. Dall'analisi degli esempi precedenti si può infine osservare che: - i metalli, che hanno bassi valori di elettronegatività, cedono i propri elettroni di valenza (uno i metalli alcalini, due quelli alcalino-terrosi, ecc.), raggiungendo la configurazione elettronica stabile del gas nobile che li precede; - i non metalli, che hanno valori di elettronegatività più elevati, acquistano il numero di elettroni necessari a raggiungere la configurazione elettronica stabile del gas nobile che li segue (ad esempio, gli alogeni acquistano un elettrone, mentre gli elementi del gruppo 16 ne acquistano due); - nella formula di un composto ionico si indica prima il catione, ossia la specie metallica, e dopo l'anione, ossia il non metallo. Per quanto riguarda le proprietà chimiche e fisiche, i composti ionici hanno un'elevata conducibilità termica e sono buoni conduttori di corrente elettrica allo stato liquido, ma non a quello solido; poiché, inoltre, i composti ionici si disgregano quando sciolti acqua, liberando gli ioni da cui sono costituiti, risultano buoni conduttori di corrente anche in soluzione acquosa. === Legami e composti ionici e covalenti a confronto === È importante osservare che, consultando la tavola periodica, è possibile prevedere, con una certa facilità, il tipo di legame che si potrà formare tra gli atomi dei diversi elementi, in particolare: * gli atomi dei non metalli formano tra loro legami covalenti; * quando gli atomi di non metallo sono uguali (o con differenze di elettronegatività minime), si forma un legame covalente puro; * quando invece gli atomi di non metallo sono diversi e hanno valori di elettronegatività abbastanza differenti, si forma un legame covalente polare; * i metalli e i non metalli normalmente formano tra loro legami ionici. La differente natura dei legami ionico e covalente comporta inoltre significative differenze nelle  proprietà sia microscopiche sia macroscopiche dei rispettivi composti, come riepilogato nella seguente tabella: {| class="wikitable" | |'''Sostanze covalenti''' |'''Composti ionici''' |- |'''Elementi coinvolti''' |Non metalli |Metalli e non metalli |- |'''Struttura''' |Molecole |Reticolo cristallino |- |'''Solubilità in acqua''' |Variabile, ma generalmente inferiore rispetto ai composti ionici |Elevata |- |'''Conducibilità elettrica''' |Assente |Elevata allo stato liquido o in soluzione acquosa Assente allo stato solido |- |'''Conducibilità termica''' |Bassa |Elevata |- |'''Stato di aggregazione''' |Variabile (alcune sono solide, altre liquide, altre aeriformi) |Solido |- |'''Temperatura di fusione''' |Variabile, ma generalmente inferiore rispetto ai composti ionici |Elevata |- |'''Temperatura di ebollizione''' |Variabile, ma generalmente inferiore rispetto ai composti ionici |Elevata |} == Il legame metallico == I '''metalli''', come si può facilmente constatare analizzando la Tavola periodica, comprendono il  maggior numero degli elementi chimici (circa il 75%). Nel capitolo [[Chimica per il liceo/La tavola periodica|La tavola periodica]], sono state descritte le più importanti caratteristiche e proprietà dei metalli, che in sintesi sono: * l’essere tutti solidi a temperatura ambiente (con l’eccezione del mercurio, Hg); * la tipica lucentezza; * la buona conducibilità sia termica, sia elettrica; * l’elevata flessibilità e lavorabilità (in particolare la duttilità e la malleabilità). Le caratteristiche dei metalli (figura 19) dipendono dal peculiare legame chimico che li caratterizza e che è differente sia da quello covalente, infatti non comporta la condivisione degli elettroni, che devono invece essere liberi di muoversi, per giustificarne la buona conducibilità termica, sia da quello ionico, infatti non coinvolge atomi di elementi differenti che si scambiano elettroni, ma atomi tutti dello stesso tipo.<gallery> File:Iron electrolytic and 1cm3 cube.jpg|'''Figura 19/a.''' Il ferro e la sua tipica lucentezza. File:Kupferlitze.jpg|'''Figura 19/b.''' Filo di rame per i collegamenti elettrici. File:Alufolie2.jpg|'''Figura 19/c.''' Fogli di alluminio, che possono essere ottenuti sfruttando la malleabilità dei metalli. File:Hot metalwork.jpg|'''Figura 19/d.''' I metalli si lavorano meglio se sono riscaldati. File:Copper Pot.jpg|'''Figura 19/e.''' I metalli trasmettono bene il calore. </gallery> In prima approssimazione, il '''legame metallico''' può essere descritto mediante il  "''modello a nube elettronica''" proposto dal fisico tedesco Paul Drude, nel 1900, integrato con le scoperte successive sulla struttura degli atomi e della materia. Quando interagiscono fra loro per dare origine a un corpo metallico, gli atomi di un metallo perdono i propri elettroni di valenza, diventando pertanto ioni positivi (cationi metallici) e si “impacchettano” nel miglior modo possibile, in modo da dare origine a strutture geometriche ben definite e ordinate (un reticolo di cationi); a loro volta gli elettroni di valenza che non appartengono più ai singoli atomi, ma sono liberi di muoversi tra i vari cationi (si parla di ''elettroni'' ''delocalizzati''), costituiscono una sorta di “mare” di cariche negative che funge da collante e tiene saldamente uniti i cationi. In sintesi, {{Colore di sfondo|#feffaa|un solido metallico è costituito da un reticolo di cationi immersi in un mare di elettroni, che li mantiene aggregati}}. La struttura precedentemente descritta è rappresentata in figura 19.[[File:Nuvola di elettroni.svg|thumb|578x578px|'''Figura 20.''' Il legame metallico, secondo il  "''modello a nube elettronica''".|centro]]Il legame metallico può giustificare le proprietà che caratterizzano i metalli: * La ''lucentezza'' dipende dall'interazione tra la luce che colpisce la superficie di un metallo e il mare di elettroni mobili, che a loro volta generano luce della stessa lunghezza d’onda. * La ''conducibilità termica ed elettrica'' dipendono dalla mobilità degli elettroni di valenza; ciò differenzia i metalli dai composti ionici che possono condurre corrente solo quando si trovano allo stato liquido o in soluzione acquosa, perché gli ioni, non più organizzati nel reticolo cristallino, sono liberi di muoversi e trasportare cariche elettriche. * La ''flessibilità'' e la ''lavorabilità'' dei metalli dipende dal fatto che una deformazione del reticolo cationico non genera forze repulsive, in quanto ogni singolo catione si trova sempre immerso nel mare elettronico che ne controbilancia la carica; anche in questo caso i metalli si differenziano dai composti ionici che invece sono fragili e si rompono facilmente se si tenta di deformarli, in quanto lo slittamento di uno strato di ioni fa sì che cariche dello stesso segno si vengano a trovare più vicine, respingendosi e così provocando la rottura del cristallo, come potrebbe accadere nel solido cristallino dell'idrossido di potassio (vedi immagine in galleria qui sotto). Si ricorda, infine, che il legame metallico caratterizza non soltanto i metalli puri ma anche le leghe come l’acciaio, il bronzo, l’ottone, ecc. == I legami intermolecolari == Con il termine generico di {{Colore di sfondo|#feffaa|'''legami intermolecolari'''}} (o ''secondari'') si indicano differenti tipologie di interazioni di natura elettrostatica che si stabiliscono fra le molecole (siano esse neutre o polari) e non fra i singoli atomi, come nel caso dei legami covalente e ionico (che per contrapposizione sono talvolta definiti intramolecolari o primari o interatomici). Queste interazioni, che {{Colore di sfondo|#feffaa|sono fondamentali per comprendere gli stati di aggregazione della materia, sono generalmente più deboli}} (hanno cioè una minor energia di legame) {{Colore di sfondo|#feffaa|di quelle intramolecolari, hanno un breve raggio d’azione e diminuiscono rapidamente di intensità all’aumentare della distanza tra le molecole}}. Si possono individuare diverse tipologie di legami intermolecolari, che sono strettamente legati alla maggiore o minore polarità dello molecole coinvolte, fra cui: #Il '''legame ione-dipolo''' si instaura fra molecole polari e ioni e giustifica la solubilità solitamente elevata delle sostanze saline nei liquidi polari. Un classico esempio è dato dalla dissoluzione del sale da cucina (il cloruro di sodio) in acqua: le numerose molecole dipolari di acqua esercitano un’intensa attrazione sugli ioni sodio Na<sup>+</sup> e cloro Cl<sup>−</sup>, di conseguenza il reticolo cristallino si disgrega e gli ioni si ritrovano in soluzione circondati da molecole di acqua (si parla propriamente di ioni idratati), come mostrato figura 21/a. #Il '''legame a idrogeno''' si forma tra l'idrogeno, parzialmente positivo, e un atomo parzialmente negativo di un'altra molecola; è talmente peculiare e importante per la Chimica e la Biologia che merita una trattazione a sé stante. # Il '''legame dipolo-dipolo''' si instaura fra molecole polari che si attraggono reciprocamente: le molecole polari generano deboli campi elettrici che possono esercitare la propria attrazione nei confronti di altre molecole polari vicine; in questo modo, le molecole si avvicinano e dispongono i poli opposti l’uno di fronte all'altro, creando dei legami secondari fra loro (figura 21/b). La forza di questa attrazione dipende dal valore delle cariche parziali delle molecole e dalla distanza fra esse, pertanto i legami dipolo-dipolo risultano deboli e trascurabili allo stato aeriforme, ma incrementano la propria intensità al diminuire della temperatura e/o all'aumentare della pressione: in questo modo la coesione tra le molecole aumenta e possono avvenire i passaggi di stato prima a liquido e quindi a solido. Figura 8.20 [figura 8.20 - legame dipolo-dipolo] #Il '''legame dipolo permanente-dipolo indotto''', noto anche come '''forza di Debye''', si instaura fra molecole polari e molecole apolari: la molecola polare è in grado di indurre in quella apolare una temporanea separazione di cariche, generando così un dipolo indotto; in seguito a ciò si genera un’interazione elettrostatica tra tali molecole, come mostrato in figura 21/c. #Il '''legame dipolo istantaneo-dipolo indotto''', noto anche come '''forza di dispersione di London''', si instaura fra molecole apolari: una molecola apolare, a causa del continuo movimento degli elettroni, ha la possibilità di polarizzarsi, sebbene per brevissimi intervalli di tempo, diventando pertanto un dipolo istantaneo; a sua volta, un dipolo istantaneo può indurre una temporanea separazione di cariche nelle molecole apolari con cui viene a contatto, generando così un dipolo indotto; in questo modo si genera un’interazione elettrostatica tra tali molecole, come mostrato in figura. La probabilità che si generino dei dipoli istantanei è direttamente proporzionale al numero di elettroni e quindi alla massa delle molecole (aumentando il numero di protoni, aumenta infatti anche il numero di elettroni), questo spiega, ad esempio, perché mentre il fluoro (F<sub>2</sub>) e il cloro (Cl<sub>2</sub>), a temperatura ambiente, sono gas, il bromo (Br<sub>2</sub>) è liquido e lo iodio (I<sub>2</sub>) è solido. I legami elettrostatici tra dipoli permanenti, istantanei e indotti (casi 3, 4 e 5) sono complessivamente noti come '''forze di van der Waals''', in onore del fisico olandese Johannes Diderik van der Waals, che formulò le leggi matematiche fondamentali per descriverne il comportamento.<gallery> File:Na+H2O.svg|'''Figura 21/a.''' Legame ione-dipolo (dissoluzione di un sale in acqua). File:Dipolo-dipolo.svg|'''Figura 21/b.''' Formazione del legame dipolo-dipolo. File:Dipolo permanente-dipolo indotto.svg|'''Figura 21/c.''' Formazione del legame dipolo permanente-dipolo indotto. File:Dipolo istantaneo-dipolo indotto.svg|'''Figura 21/d.''' Formazione del legame dipolo istantaneo-dipolo indotto. </gallery> ===Il legame a idrogeno=== Il '''legame a idrogeno''' (anche detto '''ponte a idrogeno''') è una particolare forma di legame che {{Colore di sfondo|#feffaa|si instaura tra molecole polari nelle quali ''un atomo d'idrogeno (H) si viene a trovare tra due atomi entrambi piccoli e molto elettronegativi, essendo legato covalentemente a uno di essi''}}. Tale legame si instaura quando l'idrogeno è legato ad uno dei i tre elementi più elettronegativi: azoto (N), ossigeno (O) e fluoro (F)''.'' Poiché l'atomo di idrogeno ha le dimensioni più piccole e possiede un solo elettrone, quando forma un legame covalente con un atomo ad elevata elettronegatività, si genera un dipolo, in cui l'idrogeno acquista una parziale carica positiva (δ<sup>+</sup>), generando un intenso campo elettrico, mentre sull'altro atomo si genera una parziale carica negativa (δ<sup>-</sup>). In queste condizioni si possono instaurare dei legami intermolecolari (o intramolecolari, come nel caso di alcune grandi biomolecole) tra poli opposti, in cui l'idrogeno fa da "ponte". Per distinguerlo da un legame covalente, il legame a idrogeno viene normalmente rappresentato mediante una linea tratteggiata (---) o dei puntini (···) che uniscono l'idrogeno di una molecola all'atomo fortemente elettronegativo dell'altra molecola. Il legame a idrogeno influenza in modo significativo le proprietà fisiche (punto di fusione/ebollizione, solubilità, viscosità, ecc.) delle sostanze in cui è presente. Il valore dell'energia di legame determinato sperimentalmente per questo tipo di legame è nettamente superiore a quello dei legami dipolo-dipolo. Osservando il grafico in figura 22 è possibile constatare che l'acido fluoridrico (HF) ha una temperatura di ebollizione notevolmente superiore a quella degli altri idracidi degli elementi del 17° gruppo (ossia i composti binari formati dall'idrogeno e da un alogeno): acido cloridrico (HCl), acido bromidrico (HBr) e acido iodidrico (HI). Questo "anomalo" comportamento dell'acido fluoridrico è proprio dovuto alla capacità di questo composto di formare legami a idrogeno, che sono molto più forti dei "semplici" legami dipolo-dipolo formati gli altri idracidi. [[File:Temperature di ebollizione e legame a idrogeno.svg|thumb|'''Figura 22.''' Confronto fra le temperature di ebollizione degli idracidi del 17° gruppo (HF, HCl, HBr, HI).|centro|609x609px]]Un analogo comportamento si può osservare anche per i composti binari che l'idrogeno forma con gli elementi del 16° (acqua H<sub>2</sub>O; acido solfidrico H<sub>2</sub>S; acido selenidrico H<sub>2</sub>Se e acido telluridrico H<sub>2</sub>Te) e del 15° gruppo (ammoniaca, NH<sub>3</sub>; fosfina, PH<sub>3</sub>; arsina, AsH<sub>3</sub> e stibina, SbH<sub>3</sub>): l'acqua e l'ammoniaca, che possono formare legami a idrogeno, hanno punti di ebollizione molto maggiori degli analoghi composti dello stesso gruppo; non si osserva invece lo stesso andamento nel caso dei composti binari che l'idrogeno forma con gli elementi del 14° gruppo (metano, CH<sub>4</sub>; silano, SiH<sub>4</sub>; germano, GeH<sub>4</sub> e stannano, SnH<sub>4</sub>), nessuno dei quali può formare legami a idrogeno: le loro temperature di ebollizione crescono via via, al aumentare della massa molecolare. Nel grafico in figura 23 è possibile constatare quanto descritto. [[File:Temperature di ebollizione dei composti binari dell'idrogeno.svg|bordo|centro|thumb|954x954px|'''Figura 23.''' Confronto fra le temperature di ebollizione dei composti binari dell'idrogeno con gli elementi dei gruppi 17, 16, 15 e 14.]] Le differenze nelle temperature di ebollizione precedentemente descritte dipendono dalla presenza dei legami a idrogeno che per essere spezzati richiedono un'elevata quantità di energia: questo legame è infatti la più intensa forza attrattiva intermolecolare, dopo il legame ione-dipolo. Il legame a idrogeno giustifica inoltre l'anomalo comportamento dell'acqua solida (ghiaccio), la cui densità è inferiore a quella dell'acqua liquida, come meglio descritto nel capitolo [[Chimica per il liceo/L'acqua|Chimica per il liceo/L'acqua.]] L'importanza del legame a idrogeno non si limita alla chimica pura: tale legame è infatti molto diffuso anche nelle molecole biologiche, dove spesso si instaura fra porzioni distinte di una stessa macromolecola. Ne è un esempio la molecola del DNA che è costituita da due filamenti avvolti ad elica tenuti assieme da legami a idrogeno fra basi azotate complementari (figura 24); altrettanto importante è il ruolo strutturale del legame a idrogeno nelle proteine, in particolare nella stabilizzazione delle strutture secondarie (α elica e β-foglietti). [[File:DNA orbit animated.gif|centro|thumb|477x477px|'''Figura 24.''' Struttura 3D animata della doppia elica del DNA: i due filamenti avvolti l'uno attorno all'altro sono tenuti assieme da legami a idrogeno tra le basi azotate rivolte verso l'interno.]] == Attività == Esercizi: in [[Chimica per il liceo/I legami/Esercizi|questa pagina]] si trovano esercizi su questi argomenti {{avanzamento|100%|data}} [[Categoria:Chimica per il liceo|legami]] 5zwjzvw1rbd1d4emts80tdexruucfxc Disposizioni foniche di organi a canne/Italia/Veneto/Provincia di Treviso/Altivole/Caselle - Chiesa di San Michele Arcangelo 0 39037 478529 398396 2025-07-08T11:35:47Z Momimariani1962 41308 478529 wikitext text/x-wiki {{Disposizioni foniche di organi a canne}} {{Doppia immagine|center|Prospetto Organo Barbini1.jpg|400|Consolle Barbini.jpg|400}} * '''Costruttore:''' Antonio Barbini * '''Anno:''' 1758<ref>costruito per la chiesa di Santa Maria dei Servi a Venezia.</ref> * '''Restauri/modifiche:''' Giacomo Bazzani (1812, trasferimento nella chiesa), Giovanni Battista Ferrari (1846), Giuseppe Maggiotto e Luigi Giacobbi (1880), Giovanni e Luigi Giacobbi (1883), Luigi Giacobbi (1896), Luigi Giacobbi (1899, rifacimento di tastiera e pedaliera, installazione della ''Terza mano'', rifacimento della manticeria), Luigi Piccolo (1905), Mario Perin (1929), Alfredo Piccinelli (1965, restauro conservativo) * '''Registri:''' 21 * '''Canne:''' ? * '''Trasmissione:''' meccanica * '''Consolle:''' a finestra, al centro della parte anteriore della cassa * '''Tastiere:''' 1 di 59 note (''Fa<small>-1</small>''-''Do<small>5</small>'') * '''Pedaliera:''' dritta di 24 note (''Fa<small>-1</small>''-''Do<small>2</small>'') * '''Collocazione:''' in corpo unico, al centro della cantoria in controfacciata {| border="0" cellspacing="0" cellpadding="20" style="border-collapse:collapse;" | style="vertical-align:top" | {| border="0" | colspan=2 | '''Colonna di sinistra - ''Ripieno''''' ---- |- |Principale || 12' Bassi |- |Principale || 12' Soprani |- |Ottava || 4' |- |Duodecima || 2.2/3' |- |Decimaquinta || 2' |- |Decimanona || 1.1/3' |- |Vigesimaseconda || 1' |- |Vigesimasesta || 2/3' |- |Vigesimanona || 1/2' |- |Trigesimaterza || 1/3' |- |Trigesimasesta || 1/6' |- |Contrabbassi || 16' <small>(al Pedale)</small> |- |Ottava di contrabbassi || 8' <small>(al Pedale)</small> |- |Duodecima di contrabbassi || 5.1/3' <small>(al Pedale)</small> |- |} | style="vertical-align:top" | {| border="0" | colspan=2 | '''Colonna di destra - ''Concerto''''' ---- |- |Voce umana || 8' |- |Flauto in VIII || 4' |- |Flauto in XII || 2.2/3' Bassi |- |Flauto in XII || 2.2/3' Soprani |- |Flauto in XV || 2' |- |Cornetta in XVII || 1.3/5' Soprani |- |Tromboncini || 8' Bassi |- |Trombe || 8' Soprani |- |Fagotto || 12' Bassi |- |Trombe reali || 8' <small>(al Pedale)</small> |- |} |} ;Disposizione fonica originaria (dal contratto di costruzione) {| border="0" cellspacing="0" cellpadding="20" style="border-collapse:collapse;" | style="vertical-align:top" | {| border="0" | colspan=2 | '''Colonna di sinistra - ''Ripieno''''' ---- |- |Principale || 12' Bassi |- |Principale || 12' Soprani |- |Ottava || 4' |- |Duodecima || 2.2/3' |- |Decimaquinta || 2' |- |Decimanona || 1.1/3' |- |Vigesimaseconda || 1' |- |Vigesimasesta || 2/3' |- |Vigesimanona || 1/2' |- |Trigesimaterza || 1/3' |- |Trigesimasesta || 1/6' |- |Contrabbassi || 16' <small>(al Pedale)</small> |- |Ottava di contrabbassi || 8' <small>(al Pedale)</small> |- |Duodecima di contrabbassi || 5.1/3' <small>(al Pedale)</small> |- |} | style="vertical-align:top" | {| border="0" | colspan=2 | '''Colonna di destra - ''Concerto''''' ---- |- |Voce umana || 8' |- |Flauto in VIII || 4' Bassi |- |Flauto in VIII || 4' Soprani |- |Flauto in XII || 2.2/3' |- |Flauto in XV || 2' |- |Cornetta || 1.3/5' Soprani |- |Tromboncini || 8' Bassi |- |Tromboncini || 8' Soprani |- |Violoncello || Bassi |- |Tromboni || 8' <small>(al Pedale)</small> |- |} |} == Note == <references/> == Altri progetti == {{interprogetto|commons=Category:San Michele Arcangelo (Caselle d'Altivole) - Pipe organ|commons_preposizione=sull'|commons_etichetta=organo a canne|w=Chiesa di San Michele Arcangelo (Caselle di Altivole)|w_preposizione=sulla|etichetta=chiesa di San Michele Arcangelo a Caselle}} {{Avanzamento|100%|14 dicembre 2016}} [[Categoria:Disposizioni foniche di organi a canne]] h71p8md63it8wpiago2b00hnh5tfchs Disposizioni foniche di organi a canne/Italia/Emilia-Romagna/Provincia di Piacenza/Farini/Mareto - Chiesa di San Martino Vescovo 0 51929 478524 431407 2025-07-08T09:03:10Z 78.208.195.183 478524 wikitext text/x-wiki {{Disposizioni foniche di organi a canne}} * '''Costruttore:''' Gianfranco Torri * '''Anno:''' 2018<ref>installato nel 2022.</ref> * '''Restauri/modifiche:''' no * '''Registri:''' 11 * '''Canne:''' ? * '''Trasmissione:''' meccanica * '''Consolle:''' a finestra, al centro della parete anteriore della cassa * '''Tastiere:''' 1 di 45 note con prima ottava scavezza (''Do<small>1</small>''-''Do<small>5</small>'', divisione Bassi/Soprani ''Si<small>3</small>''/''Do<small>3</small>'') * '''Pedaliera:''' a leggio di 14 note con prima ottava scavezza (''Do<small>1</small>''-''Fa<small>5</small>''), priva di registri propri e costantemente unita al manuale * '''Collocazione:''' in corpo unico, a pavimento nel presbiterio * Ricollocazione a cura di Sergio Castegnaro {| border="0" cellspacing="0" cellpadding="20" style="border-collapse:collapse;" | style="vertical-align:top" | {| border="0" | colspan=2 | '''Colonna di sinistra''' ---- |- |Principale || 8' Bassi |- |Ottava || 4' Bassi |- |Decimaquinta || 2' Bassi |- |Flauto in VIII || 4' Soprani |- |Flauto in XII || 2.2/3' Soprani |- |} | style="vertical-align:top" | {| border="0" | colspan=2 | '''Colonna di destra ''' ---- |- |Principale || 8' Soprani |- |Ottava || 4' Soprani |- |Decimaquinta || 2' Soprani |- |Decimanona || 1.1/3' |- |Vigesimaseconda || 1' |- |Voce umana || 8' Soprani |- |} |} == Note == <references/> {{Avanzamento|100%|27 febbraio 2021}} [[Categoria:Disposizioni foniche di organi a canne]] 0u8gro7z8pdk62hhyqykth9pfbk2j7q Chimica per il liceo/L'atomo 0 54892 478504 477937 2025-07-07T13:34:45Z Tabbix 52735 Correzioni varie 478504 wikitext text/x-wiki {{Chimica per il liceo 2}} {{avanzamento|100%}} == Le prime teorie atomiche == [[File:Democritus2.jpg|miniatura|220x220px|Democrito]] Il primo sostenitore conosciuto di qualcosa che somigliasse alla moderna teoria atomica fu l'antico pensatore greco '''Democrito''' (V sec. a.c.) . Propose l'esistenza degli atomi indivisibili come risposta alle argomentazioni di Parmenide e ai paradossi di Zenone. '''Democrito''' infatti postulò l'esistenza di atomi indistruttibili che esistono nel vuoto. Propose 5 punti per la sua teoria degli atomi''':''' # <u>Tutta la materia è composta da atomi</u>, che sono pezzetti di materia troppo piccoli per essere visti. Questi atomi <u>non possono</u> essere ulteriormente suddivisi in porzioni più piccole. # C'è un <u>vuoto</u>, che è lo spazio vuoto tra gli atomi. # Gli atomi sono completamente <u>solidi</u>. # Gli atomi sono <u>omogenei</u>, senza struttura interna. # Gli atomi sono <u>diversi per dimensione, forma e peso</u>. == L'alchimia == [[File:Jacques-Louis David - Portrait of Antoine-Laurent and Marie-Anne Lavoisier (detail) - WGA06060.jpg|sinistra|miniatura|Lavoisier con la moglie|189x189px]] '''Empedocle''' (V sec. a.c.) propose che esistessero quattro elementi, <u>aria, terra, acqua e fuoco</u> e che tutto il resto fosse una miscela di questi. Questa credenza era molto popolare nel Medioevo e introdusse la scienza dell'alchimia. L'alchimia si basava sulla convinzione che, poiché ogni cosa era composta da soli quattro elementi, si potesse trasmutare una miscela in un'altra miscela dello stesso tipo. Ad esempio, si credeva che il piombo potesse essere trasformato in oro. La teoria dell'alchimia fu confutata, con diversi esperimenti chimici, da Antoine '''Lavoisier.''' Lavoisier affermò anche che la combustione non era un elemento, ma era invece una reazione chimica tra un carburante e l'ossigeno. == La moderna teoria atomica (John Dalton) == [[File:Dalton John desk.jpg|miniatura|251x251px|John Dalton]] La '''moderna teoria atomica nacque con Dalton quando pubblicò le sue teorie nel 1803'''. La sua teoria si compone di cinque punti importanti, che sono considerati per lo più veri oggi: * Gli elementi sono composti da minuscole particelle chiamate '''atomi'''. * Tutti gli '''atomi di un dato elemento sono identici'''. * Gli atomi di un dato elemento sono diversi da quelli di qualunque altro elemento; gli atomi di '''elementi diversi''' possono essere '''distinti''' l'uno dall'altro in base ai rispettivi '''pesi''' relativi. * Gli atomi di un elemento '''possono combinarsi''' con atomi di altri elementi per formare composti chimici; un dato composto ha sempre lo stesso numero relativo di tipi di atomi. * Gli atomi '''non possono essere creati''', '''divisi''' in particelle più piccole, né '''distrutti''' nel processo chimico; una reazione chimica cambia semplicemente il modo in cui gli atomi sono raggruppati insieme. Ora sappiamo che gli elementi hanno <u>isotopi</u> diversi, che hanno pesi leggermente diversi. Inoltre, le reazioni nucleari possono dividere gli atomi in parti più piccole (ma le reazioni nucleari non sono realmente considerate reazioni chimiche). Altrimenti, la sua teoria è valida ancora oggi. == La classificazione degli atomi (Dmitri Mendeleev) == Alla fine del 1800, allo scienziato russo Dmitri Mendeleev fu attribuita la creazione di una delle prime '''tavole periodiche''' organizzate. Organizzando ogni elemento '''in base al peso atomico''', '''catalogò ciascuno dei 56 elementi''' scoperti all'epoca. Oltre al peso atomico, organizzò la sua tabella anche per raggruppare gli elementi in base alle proprietà conosciute. Mentre scriveva una serie di libri di testo, Mendeleev si rese conto che non aveva più spazio per trattare ogni elemento individualmente. Iniziò a "riportare" regolarmente gli elementi sulla riga successiva e a creare quella che oggi viene chiamata la tavola periodica degli elementi. Utilizzando la sua tabella, <u>predisse l'esistenza di elementi scoperti successivamente</u>, come il gallio e il germanio secondo modelli trovati in precedenza. Le sue previsioni furono un successo, dimostrando che la sua tabella era eccezionalmente accurata. Teorie successive, quelle degli elettroni attorno all'atomo, spiegano perché gli elementi dello stesso periodo, o gruppo, hanno proprietà chimiche simili. I chimici avrebbero successivamente organizzato ogni elemento in base al numero atomico, non al peso atomico, dando origine alla moderna tavola periodica degli elementi .<gallery> File:Periodensystem Mendelejews.jpg|La prima tavola periodica di Mendeleev File:DIMendeleevCab.jpg|Mendeleev </gallery> == Il primo modello atomico (JJ Thomson) == === Scoperta dell'elettrone === Nel 1889 il fisico britannico JJ Thomson scoprì l'elettrone. Thomson ha condotto una serie di esperimenti utilizzando ''il tubo a raggi catodici'' . I raggi catodici sono costruiti sigillando due elettrodi in un tubo di vetro collegato ad un alimentatore e ad una pompa a vuoto che rimuove l'aria da esso. Quando gli elettrodi sono collegati ad un'alta tensione di circa 15.000 V e a una bassa pressione, un raggio di radiazione viene emesso dall'elettrodo negativo (catodo) che si muove verso l'elettrodo positivo (anodo). Questi raggi sono chiamati raggi catodici. Da esperimenti fatti si osservò che sono in grado di far girare una ruota a pale che si muove liberamente e che vengono deviati da un campo magnetico ed elettrico. Thomson concluse che questi raggi sono costituiti da particelle caricate negativamente; oggi li chiamiamo '''elettroni'''. === Il modello atomico "Plum Pudding" === Subito dopo la scoperta dell'elettrone, Thomson iniziò a speculare sulla natura dell'atomo. Ha suggerito un modello a "panettone" (letteralmente un "tortino di prugne"). In questo modello i pezzetti di "uvetta" erano gli elettroni che fluttuavano in una pasta di carica positiva per corrispondere a quella degli elettroni e formare un atomo elettricamente neutro. Un esempio moderno di questa idea sarebbe un biscotto con gocce di cioccolato, con i frammenti che rappresentano gli elettroni caricati negativamente e l’impasto che rappresenta la carica positiva.<gallery> File:Cathode ray tube diagram-en.svg|Schema di un tubo catodico File:JJ Thomson (Nobel).jpg|J.J. Thomson File:Plum pudding atom.svg|Il modello atomico di Thomson File:Panettone - Nicolettone 2017 - IMG 7092 (31752504105).jpg|Nel modello a "panettone" l'uvetta rappresenterebbe gli elettroni File:Plum pudding.jpg|plum pudding File:Crookes tube two views.jpg|Il tubo catodico di Crooks File:Ampola de Crookes.gif|I raggi catadici vengono deviati da un campo magnetico File:Crookes paddlewheel tube.png|II raggi catodici posso far girare un mulinello </gallery> == Il modello di Rutherford == === Scoperta del protone === Scoperto da Ernest Rutherford nel 1919 il nome "protone" venne introdotto nel 1920 dallo stesso Rutherford come "proton" (in inglese), basandosi sul termine πρῶτον (pròton) del greco antico, un superlativo di genere neutro che significa "che è dinanzi a tutti, il primo". Grazie a questa nuova conoscenza e ai suoi esperimenti sulla lamina d'oro formulò un nuovo modello atomico a "planetario". Ernest Rutherford è noto inaftti per il suo famoso '''esperimento sulla lamina d'oro''' nel 1911. Le particelle alfa, che sono pesanti e caricate positivamente (in realtà, nuclei di elio, ma non è questo il punto), furono sparate su uno strato molto sottile d'oro. La maggior parte delle particelle alfa sono passate direttamente attraverso, come previsto. Secondo il modello del budino di prugne ''tutte'' le particelle avrebbero dovuto rallentare mentre passavano attraverso il "budino", ma nessuna avrebbe dovuto essere deviata. Sorprendentemente, alcune particelle alfa furono deviate indietro nel modo in cui erano arrivate. Ha affermato che era "come se avessi sparato un proiettile da 15 pollici contro un pezzo di carta velina e questo fosse tornato indietro e ti avesse colpito".<gallery> File:Sir Ernest Rutherford LCCN2014716719 - restoration1.jpg|Sir Rutherford File:Scatteringrutherford.jpg|L'esperimento di Rutherford File:Geiger-Marsden experiment expectation and result.svg|''Sinistra'': ipotizzata. ''Destra'': osservata. File:Rutherford gold foil experiment results.svg|Sopra: risultati ipotizzati. Sotto: osservati File:Rutherford atomic planetary model.svg|Il modello planetario di Rutherford </gallery> === Il modello planetario === Il risultato dell'esperimento permise a Rutherford di concludere che il modello del budino di prugne è sbagliato. * Gli atomi hanno un '''nucleo''', molto piccolo e denso, contenente la carica positiva e gran parte della massa dell'atomo. * L'atomo è costituito principalmente da spazio vuoto. * Gli elettroni sono attratti dal nucleo, ma rimangono molto al di fuori di esso. Questo modello è chiamato anche '''Modello Planetario'''. Il modello però non spiegava perché gli elettroni non collassassero nel nucleo perdendo energia man mano che ruotavano attorno ad esso. == La doppia natura corpuscolare e ondulatoria della luce e dell'elettrone == Tra l'800 e '900 emersero sempre più evidenti la doppia natura corpuscolare e ondulatoria della luce e dell'elettrone. Si scoprì anche che gli atomi potevano assorbire ed emettere fotoni con precisa lunghezza d'onda, c'era quindi un collegamento anche tra luce ed elettrone. Il modello di Bohr afferma anche questo. L'attuale modello quantomeccanico si basa su una funzione d'onda formulata da Schrodinger (vedi sotto). === Doppia natura della luce === <u>'''Natura ondulatoria'''</u>: la luce è formata da onde elettromagnetiche (con una certa frequenza e lunghezza d'onda), e più in generale si parla di spettro elettromagnetico, di cui fa parte la luce visibile (vedi schema). Un'onda elettromagnetica è descritta da una lunghezza d'onda (λ), una frequenza (ν) e dalla relazione '''<math>v = \lambda \cdot \nu</math>''' dove v è la velocità della luce nel vuoto ed è costante. Fenomeni che dimostrano la sua natura ondulatoria sono: la <u>riflessione</u>, la <u>rifrazione</u>, la <u>diffrazione</u> (tipici di qualsiasi fenomeno ondulatorio, anche delle onde del mare). A proposito della natura ondulatoria della luce, le onde elettromagnetiche possono essere classificate in base alla lunghezza d'onda o alla frequenza (è la stessa cosa, i due parametri sono legati dalla formula λ • ν = c , dove c = velocità della luce). [[File:EM Spectrum Properties it.svg|centro|miniatura|647x647px|Lo spettro elettromagnetico]] * <u>Onde radioː</u> hanno una lunghezza d'onda molto grande (da m a km), molto usate per le trasmissioni radio * Microonde (λ mm-cm)ː sono famose poiché usate nei forni a microonde per cucinare. Vengono anche usate per le comunicazioni telefoniche e WiFi. Sono sospettate di essere pericolose per la salute umana, per cui i forni sono schermati e i cellulari hanno dei limiti di legge. * <u>Infrarossoː</u> si chiamano così poiché si trovano subito dopo le radiazioni che danno il colore rosso. I raggi infrarossi corrispondono al calore radiante, infatti tutti i corpi caldi li emettono in significativa quantità. I dispositivi a infrarossi (es. occhiali, visori, binocoli...) sono in grado di percepirli (i nostri occhi no). Esistono lampade a infrarossi usate per riscaldare porzioni di ambienti (senza riscaldare tutto l'ambiente). * <u>Visibileː</u> (λ 0,4-0,7 micrometri)ː è l'intervallo di frequenze percepito dall'occhio umano, con tutti i colori dell'arcobaleno. * <u>Ultraviolettoː</u> si chiamano così perché si trovano dopo il viola del visibile. Si tratta di raggi pericolosi, in buona parte schermati dall'atmosfera (ne arriva l'1 per cento); sono responsabili dell'abbronzatura della pelle che si pigmenta per bloccarli in quanto sono mutageni. * <u>Raggi</u> <u>Xː</u> sono famosi perché usati in medicina per fare le radiografie (in piccolissime dosi non pericolose) e osservare problematiche alle ossa. Sono pericolosi per la salute umana in quanto mutageni. * <u>Raggi</u> <u>gammaː</u> molto pericolosi per la salute umana (mutageni) ma sono prodotti da reazioni nucleari e normalmente non ne abbiamo a che fare.<br /> <u>'''Natura corpuscolare'''</u>: la luce si può considerare come formata da "pacchetti" di energia chiamati fotoni, aventi energia <math>E = h \cdot \nu</math> (costante di Planck h = 6,626 * 10<sup>-34</sup>). La sua natura corpuscolare può essere dimostrata dall'effetto fotoelettrico. L'effetto fotoelettrico è quel fenomeno per cui una superficie, solitamente metallica, emette elettroni quando questa viene colpita da una radiazione elettromagnetica. === Doppia natura dell'elettrone === <u>Natura corpuscolare</u>: l'elettrone fin dall'inizio, dalla scoperta di Thomson, fu considerato come formato da particelle cariche negativamente, tant'è che si calcolò anche la sua massa. <u>Natura ondulatoria</u>: successivamente si capì che anche l'elettrone, come la luce, aveva una doppia natura. Le figure di diffrazione ottenute con i fotoni confermarono questa ipotesi. Schrodinger formulò la sua famosa funzione d'onda (vedi sotto) pensando proprio agli elettroni come onde.<gallery> File:Refraction-with-soda-straw-cropped.jpg|La rifrazione della luce dimostra la sua natura ondulatoria File:EM Spectrum Properties it.svg|Lo spettro elettromagnetico della luce File:Photoelectric effect in a solid - diagram.svg|L'effetto fotoelettrico dimostra la natura corpuscolare della luce (fotone) File:Solar panels in Brussels - P060781-269644.jpg|I pannelli fotovoltaici sfruttano l'effetto fotoelettrico File:Lichtintensität hinter Doppelspalt.png|Figura di interferenza della luce File:Double-slit experiment results Tanamura four.jpg|Esperimento di diffrazione degli elettroni, dimostra la sua natura ondulatoria </gallery> == Il modello di Bohr e lo spettro di emissione/assorbimento == Niels Bohr creò il proprio modello dell'atomo, migliorando quello di Rutherford. Bohr usò un'equazione sviluppata da Rydberg che forniva una relazione matematica tra le linee spettrali visibili dell'atomo di idrogeno. L'equazione richiede che le lunghezze d'onda emesse dall'atomo di idrogeno siano correlate alla differenza di due numeri interi. Bohr teorizzò che questi numeri interi rappresentassero "gusci" o "orbite" in cui gli elettroni viaggiano attorno al nucleo, ciascuno con un certo livello di energia. Le orbite sono stazionarie e non perdono energia. L'energia di un'orbita è proporzionale alla sua distanza dal nucleo. Un atomo assorbirà e rilascerà fotoni che hanno una quantità specifica di energia. L'energia è il risultato del salto di un elettrone in un livello diverso. Partendo dall'equazione di Rydberg, insieme al lavoro di Planck e Einstein sulla relazione tra luce ed energia, Bohr riuscì a derivare un'equazione per calcolare l'energia di ciascuna orbita nell'atomo di idrogeno. Il modello di Bohr descrive l'atomo come un nucleo con gli elettroni che orbitano attorno ad esso a distanze specifiche. L'assorbimento di un fotone da parte di un elettrone determina (se l'energia del fotone è adeguata) un salto dell'elettrone ad un'"orbita" più esterna. Successivamente l'elettrone ritornerà alla sua "orbita" originaria emettendo lo stesso fotone che aveva assorbito. In pratica l'atomo di un certo elemento assorbe ed emette fotoni della stessa frequenza (o lunghezza d'onda). Gli atomi di un elemento (es. idrogeno) quindi si possono riconoscere in base allo spettro di assorbimento o di emissione. Un elemento allo stato gassoso ma relativamente "freddo" è in grado di assorbire determinate lunghezze d'onda determinando uno spettro di assorbimento (per ottenere lo spettro di assorbimento serve ovviamente un corpo ad alta temperatura solido, liquido o gassoso ad alta densità che fornisca lo spettro continuo). Se invece l'elemento allo stato gassoso si trova ad alte temperature o viene eccitato tende ad fornire uno spettro di emissione. Le righe di assorbimento e di emissione sono le stesse. Vedi in galleria esempi di spettri di emissione o di assorbimento. Il modello di Bohr però spiegava solo l'idrogeno e non gli altri elementi.<gallery> File:Niels Bohr.jpg|Niels Bohr File:Bohr atom model (mul).svg|Modello atomico di Bohr File:Electrons-standing-waves-orbits.svg|Le onde stazionarie non perdono energia File:Bohr atom model.svg|Modello atomico di Bohr File:Emission spectrum-H labeled.svg|Spettro dell'idrogeno (serie di Balmer) File:Emission spectrum-Fe.svg|Spettro di emissione del Ferroː avendo molti elettroni, il ferro può emettere o assorbire moltissime lunghezze d'onda File:Fraunhofer lines.svg|Le linee di Fraunhofer è lo spettro di assorbimento che si osserva nella luce solare. (C = H; D1 e D2 = Na; E = Fe; F = H; G = Ca/Fe) File:Spectral lines.png|Spettro di emissione e di assorbimento dello stesso elemento File:Cumulative-absorption-spectrum-hubble-telescope.jpg|Gli spettri di assorbimento servono per capire la composizione chimica di corpi celesti File:Sodium in atmosphere of exoplanet HD 209458.jpg|L'atmosfera di un esopianeta contiene sodio </gallery> === Robert Millikan === Robert Millikan determinò il valore della carica dell'elettrone per cui vinse il Premio Nobel nel 1923. == La moderna struttura atomica == [[File:Atomo di carbonio.svg|miniatura|319x319px|La struttura moderna di un atomo]] L’atomo è l’unità fondamentale della materia e tutti gli atomi sono formati dalle stesse particelle subatomiche. Quindi un atomo è formato da: * una zona centrale detta '''nucleo''': costituito da '''protoni''' (particelle dotate di massa e carica positiva) e '''neutroni''' (particelle neutre dotate di una massa paragonabile a quella dei protoni); la carica positiva vale per convenzione '''+1'''. Particolarmente importante è il '''numero di protoni''' (le uniche particelle ad avere sia massa che carica) poiché definisce il tipo di atomo, ovverosia l'elemento, e viene indicato come '''numero atomico'''. In genere il numero di neutroni è simile (a volte uguale) al numero di protoni. Protoni e neutroni, avendo una massa significativa, definiscono la massa dell'atomo. La loro somma si chiama '''numero di massa'''. * spazio attorno dove si muovono gli '''elettroni''' (particelle con carica negativa e massa trascurabile rispetto a quella di un protone o di un neutrone). La carica di un elettrone è uguale e opposta a quella di un protone e vale '''-1'''. Se Il numero di elettroni eguaglia il numero di protoni l’atomo è neutro, in quanto le cariche opposte si annullano a vicenda. Un atomo è in grado di perdere o prendere elettroni e quindi di variare la sua carica elettrica. Il nucleo è molto piccolo rispetto alle dimensioni dell'atomo: se un nucleo fosse grande come una biglia in mezzo ad un campo da calcio, gli elettroni si muoverebbero negli spalti. Le varie specie atomiche differiscono, in primo luogo, per il numero atomico e sono ordinate in tavola periodica (vedi figura) secondo il numero atomico crescente. E’ intuibile che all’aumentare del numero dei protoni cresce in misura pressoché proporzionale anche il numero dei neutroni: se, però, il numero dei protoni è esclusivo di una determinata specie atomica, il numero dei neutroni può variare nell’ambito della stessa specie atomica. '''Atomi della stessa specie con diverso numero di massa vengono denominati isotopi''' (dal greco ίσος τόπος, stesso luogo). Vediamo degli esempi: * '''l'idrogeno'''. Il nucleo dell’idrogeno è, di fatto, un protone e, quindi, nella sua costituzione non dovrebbe rientrare alcun neutrone: in natura, tuttavia, esiste una piccola percentuale di deuterio e in laboratorio si può sintetizzare il trizio che presentano rispettivamente un neutrone e due neutroni. '''<sup>1</sup><big>H</big>''' idrogeno propriamente detto, quello più comune '''<sup>2</sup><big>H</big>''' deuterio    '''<sup>3</sup><big>H</big>''' trizio Il numero in alto a sinistra rispetto al simbolo rappresenta il numero di massa, comprensivo, come si è detto, del numero atomico, che per l’idrogeno è uno: possiamo, quindi, verificare che l'isotopo dell’idrogeno più comune (99,9%) non presenta alcun neutrone a costituire il proprio nucleo, il deuterio (0,01%) ne presenta uno e il trizio (sintetico) due. * '''il carbonio''' '''<sup>12</sup><big>C</big>'''    '''<sup>13</sup><big>C</big>'''    '''<sup>14</sup><big>C.</big>''' Il carbonio - 12 (98,9%) ha un nucleo costituito da sei protoni e sei neutroni, il carbonio – 13 (1,1%) ha sette neutroni mentre il carbonio - 14 (tracce) presenta otto neutroni: quest’ultimo è l’isotopo più pesante del carbonio ed è radioattivo. == Il modello quantistico == La scoperta della doppia natura corpuscolare e ondulatoria dell'elettrone permisero a Schrödinger di formulare una teoria atomica basata proprio su questo. Gli elettroni possono essere pensati come onde di una certa lunghezza, quindi sarebbero in grado di formare un cerchio attorno al nucleo solo a determinate distanze multiple della lunghezza d'onda. Naturalmente, questo solleva un problema: gli elettroni sono particelle in una posizione specifica o le onde in un'area generale? Werner Heisenberg tentò di utilizzare i fotoni per localizzare gli elettroni. Naturalmente, quando i fotoni raggiungono gli elettroni, gli elettroni cambiano velocità e si spostano in uno stato eccitato. Di conseguenza, è impossibile misurare con precisione la velocità e la posizione di un elettrone allo stesso tempo. Questo è noto come '''effetto osservatore''' . Questo viene spesso confuso con il '''Principio di Indeterminazione di Heisenberg''', che va ancora oltre, affermando che ci sono limiti al grado in cui sia la posizione che la quantità di moto di una particella possono essere conosciute. Ciò è dovuto al fatto che gli elettroni non possono mostrare contemporaneamente le loro proprietà ondulatorie e corpuscolari quando vengono osservati mentre interagiscono con l'ambiente circostante. La quantità di moto di un elettrone è proporzionale alla sua velocità, ma basata sulle sue proprietà ondulatorie; la sua posizione è basata sulla posizione delle sue particelle nello spazio. Il principio di indeterminazione di Heisenberg è una sorta di dilemma scientifico: più conosci la velocità di qualcosa, meno conosci la sua posizione; e più sai della sua posizione, meno sai della sua velocità. Il significato di questa incertezza è che non si può mai sapere esattamente dove si trovano gli elettroni di un atomo, ma solo dove è più '''probabile''' che si trovino. === La funzione d'onda === Se non possiamo mai sapere esattamente dove si trova un elettrone, allora come facciamo a sapere il modo in cui orbitano attorno agli atomi? Erwin '''Schrödinger''' ha sviluppato il modello quantomeccanico, che descrive il comportamento dell'elettrone come un'onda in un dato sistema. Può essere utilizzato per calcolare la '''probabilità''' che un elettrone venga trovato in una determinata posizione. Non sai esattamente dove si trova l'elettrone, ma sai dove è più probabile e dove meno probabile trovarlo. In un atomo, la funzione d'onda può essere utilizzata per modellare una forma, chiamata '''orbitale''', che contiene l'area all'interno della quale è più probabile che si trovi un elettrone. Si riporta, per curiosità, l'equazione di Schrödinger. Nel caso più generale l'equazione è scritta come: :<math>i\hbar\frac{\partial \Psi}{\partial t} (\mathbf{r},t) = \hat H \Psi(\mathbf{r},t)</math> dove: * <math>i</math> è l'unità immaginaria; * <math>\mathbf{r} = (x,y,z) </math> è un punto nello spazio tridimensionale; * <math>\Psi(\mathbf{r},\,t)</math> è la funzione d'onda, cioè l'ampiezza di probabilità per differenti configurazioni del sistema; * <math>\hbar</math> è la costante di Planck ridotta, cioè divisa per <math>2\pi</math>; * <math>\hat H</math> è l'operatore hamiltoniano, che ha la proprietà di essere Matrice hermitiana. == Gli orbitali atomici == Impareremo ora a conoscere i gusci, i sottogusci e gli orbitali in cui si trovano gli elettroni. Ogni elettrone in '''orbita''' in un atomo ha una serie di '''quattro numeri''' che lo descrivono. Questi numeri in qualche modo derivano dall'equazione di Schrödinger. Questi sono chiamati '''''numeri quantici''','' descrivono l'orbita dell'elettrone attorno al nucleo. Ogni elettrone in un atomo ha un insieme unico di numeri e i numeri cambieranno se l'orbita dell'elettrone viene alterata. Gli esempi sono se si verifica un legame o se un elettrone viene energizzato in un'orbita ad alta energia. Questi quattro numeri sono usati per descrivere la posizione di un elettrone in un atomo. <div style="text-align: center;"> {| border="1px" |- ! Number ! Symbol ! Possible Values !cosa definisce dell'orbitale |- | Numero quantico principale ! <math>n \,</math> | <math>\displaystyle 1, 2, 3, 4, \ldots </math> |dimensione (livello energetico) |- | Numero quantico secondario ! <math>\ell \,</math> | <math>\displaystyle 0, 1, 2, 3, \ldots, (n - 1)</math> |forma |- | Numero quantico magnetico ! <math>m_\text{l} \,</math> | <math>\displaystyle -\ell, \ldots, -1, 0, 1, \ldots ,\ell \,</math> |numero di orbitali e orientamento |- | Numero quantico di spin ! <math>m_\text{s} \,</math> | <math>\displaystyle +1/2, -1/2</math> |spin dell'elettrone |} </div> === Numero Quantico Principale ( ''n'' ) === Determina il '''guscio (livello energetico)''' in cui si trova l'elettrone. Il guscio è il componente principale che determina l'energia dell'elettrone ( ''n'' più alto corrisponde a un'energia più elevata), nonché la '''dimensione dell'orbitale''', corrispondente alla massima distanza nucleare ( ''n'' più alto significa ulteriore distanza possibile dal nucleo). La riga in cui è posizionato un elemento nella tavola periodica indica quanti "gusci" ci saranno. Elio ( ''n'' = 1), neon ( ''n'' = 2), argon ( ''n'' = 3), ecc. Nota che i gusci avranno numeri diversi, come descritto dalla tabella sopra; ad esempio, l'argon conterrà un totale di 3 gusci. === Numero quantico secondario (o del momento angolare) ( ''l'' ) === Conosciuto anche come numero quantico azimutale. Determina il '''sottoguscio''' in cui si trova l'elettrone. Ogni sottoguscio ha una '''forma unica''' e un '''nome di lettera'''. L' ''orbitale'' s ha la forma di una '''sfera''' e si verifica quando ''l'' = 0. Gli ''orbitali p'' (ce ne sono tre) hanno la forma di '''doppio lobo''' e si verificano quando ''l'' = 1. Gli ''orbitali d'' (ce ne sono cinque, per lo più '''quadrilobati''') si verificano quando ''l'' = 2. ''Gli orbitali f'' (ce ne sono sette, '''multilobati''') si verificano quando ''l'' = 3. (A proposito, quando ''l'' = 4, gli orbitali sono "orbitali g", ma essi (e gli orbitali ''l'' = 5 "h") possono essere tranquillamente ignorati in chimica generale. I numeri dei sottogusci di ciascun guscio possono essere calcolati utilizzando il numero quantico principale (vedi tabella sopra).<gallery> File:S5M0.png|orbitale s File:P2x.png|Orbitale p File:D3xz.png|Orbitale d File:F4xyz.png|Orbitale f File:Hydrogen Density Plots-it.png|orbitali dell'idrogeno </gallery>Ecco le immagini degli orbitali. Tieni presente che non mostrano il percorso effettivo degli elettroni, a causa del principio di indeterminazione di Heisenberg. Invece, mostrano il volume in cui è più probabile che si trovi l'elettrone, cioè l'ampiezza della probabilità è maggiore. I due colori rappresentano due segni (fasi) della funzione d'onda (la scelta è arbitraria). Ciascuno degli orbitali rappresentati è una sovrapposizione di due ''m'' numeri quantici opposti (vedi sotto). <div style="text-align: center;"> {| border="1px" |- !l ! forma ! m = 0 ! m = -1 and 1 ! m = -2 and 2 ! m = -3 and 3 |- |0 |s → |[[Image:Hydrogen eigenstate n1 l0 m0.png|50px]] | | | |- |1 |p → |[[Image:P2M0.png|50px]] |[[Image:Px orbital.png|50px]][[Image:Py orbital.png|50px]] | | |- |2 |d → |[[Image:D3M0.png|50px]] |[[Image:Dxz orbital.png|50px]][[Image:Dyz orbital.png|50px]] |[[Image:Dx2-y2 orbital.png|50px]][[Image:Dxy orbital.png|50px]] | |- |3 |f → |[[Image:F4M0.png|50px]] |[[Image:Fyz2 orbital.png|50px]][[Image:Fxz2 orbital.png|50px]] |[[Image:Fz(x2-y2) orbital.png|50px]][[Image:Fxyz orbital.png|50px]] |[[Image:Fy(3x2-y2) orbital.png|50px]][[Image:Fx(x2-3y2) orbital.png|50px]] |} </div> === Numero quantico magnetico (''ml)'' === Il numero quantico magnetico determina '''quanti sono gli orbitali''' di un certo sottoguscio (es. gli orbitali p) e '''come sono orientati''' (es. i tre orbitali p sono orientati secondo i tre assi x, y, z). Gli orbitali in ciascuna sottozona hanno tutti lo stesso livello energetico. La tabella sottostante riassume i vari tipi di orbitali a seconda dei valori di n, l e ml. {| class="wikitable" |- ! ! <math>s</math> <math>(l=0)</math> ! colspan="3" |<math>p</math> <math>(l=1)</math> ! colspan="5" |<math>d</math> <math>(l=2)</math> ! colspan="7" |<math>f</math> <math>(l=3)</math> |- ! ! <math>m_l=0</math> ! <math>m_l=0</math> ! <math>m_l=-1</math> ! <math>m_l=+1</math> ! <math>m_l=0</math> ! <math>m_l=-1</math> ! <math>m_l=+1</math> ! <math>m_l=-2</math> ! <math>m_l=+2</math> ! <math>m_l=0</math> ! <math>m_l=-1</math> ! <math>m_l=+1</math> ! <math>m_l=-2</math> ! <math>m_l=+2</math> ! <math>m_l=-3</math> ! <math>m_l=+3</math> |- ! ! <math>s</math> ! <math>p_z</math> ! <math>p_x</math> ! <math>p_y</math> ! <math>d_{z^2}</math> ! <math>d_{xz}</math> ! <math>d_{yz}</math> ! <math>d_{xy}</math> ! <math>d_{x^2-y^2}</math> ! <math>f_{z^3}</math> ! <math>f_{xz^2}</math> ! <math>f_{yz^2}</math> ! <math>f_{xyz}</math> ! <math>f_{z(x^2-y^2)}</math> ! <math>f_{x(x^2-3y^2)}</math> ! <math>f_{y(3x^2-y^2)}</math> |- !<math>n=1</math> | [[File:S1M0.png|50px]] | | | | | | | | | | | | | | | |- !<math>n=2</math> | [[File:S2M0.png|50px]] | [[File:P2M0.png|50px]] | [[File:P2x.png|50px]] | [[File:P2y.png|50px]] | | | | | | | | | | | | |- !<math>n=3</math> | [[File:S3M0.png|50px]] | [[File:P3M0.png|50px]] | [[File:P3x.png|50px]] | [[File:P3y.png|50px]] | [[File:D3M0.png|50px]] | [[File:D3xz.png|50px]] | [[File:D3yz.png|50px]] | [[File:D3xy.png|50px]] | [[File:D3x2-y2.png|50px]] | | | | | | | |- !<math>n=4</math> | [[File:S4M0.png|50px]] | [[File:P4M0.png|50px]] | [[File:P4x.png|50px]] | [[File:P4y.png|50px]] | [[File:D4M0.png|50px]] | [[File:D4xz.png|50px]] | [[File:D4yz2.png|50px]] | [[File:D4xy.png|50px]] | [[File:D4x2-y2.png|50px]] | [[File:F4M0.png|40px]] | [[File:F4xz2.png|40px]] | [[File:F4yz2.png|40px]] | [[File:F4xyz.png|40px]] | [[File:F4z(x2-y2).png|40px]] | [[File:F4x(x2-3y2).png|40px]] | [[File:F4y(3x2-y2).png|40px]] |- !<math>n=5</math> | [[File:S5M0.png|50px]] | [[File:P5M0.png|50px]] | [[File:P5M1.png|50px]] | [[File:P5M-1.png|50px]] | [[File:D5M0.png|50px]] | [[File:D5xz.png|50px]] | [[File:D5yz.png|50px]] | [[File:D5xy.png|50px]] | [[File:D5x2-y2.png|50px]] | - | - | - | - | - | - | - |- !<math>n=6</math> | [[File:S6M0.png|50px]] | [[File:P6M0.png|50px]] | [[File:P6x.png|50px]] | [[File:P6y.png|50px]] | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |- !<math>n=7</math> | [[File:S7M0.png|50px]] | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |- |} === Numero quantico di spin ( ''ms'' ) === Determina lo '''spin (rotazione)''' dell'elettrone. +½ corrisponde alla freccia su in una casella di configurazione elettronica. Se nell'orbitale è presente un solo elettrone (una freccia in un riquadro), allora viene sempre considerato +½. La seconda freccia, o freccia verso il basso, è considerata -½. Ogni orbitale può contenere un elettrone con "spin up" e un elettrone con "spin down". === Alcuni esempi === Esaminiamo i numeri quantici degli elettroni di un atomo di magnesio, <sup>12</sup> Mg. Ricorda che ogni lista di numeri corrisponde a ( ''n'', ''l'', ''ml'' <sub>,</sub> m ''s'' <sub>)</sub> . {| class="wikitable" |Due elettroni s: |(1, 0, 0, +½) |(1, 0, 0, -½) |- |Due elettroni s: |(2, 0, 0, +½) |(2, 0, 0, -½) |- |Sei elettroni p: |(2, 1, -1, +½) |(2, 1, -1, -½) |(2, 1, 0, +½) |(2, 1, 0, -½) |(2, 1, 1, +½) |(2, 1, 1, -½) |- |Due elettroni s: |(3, 0, 0, +½) |(3, 0, 0, -½) |} === La tavola periodica === [[File:Periodic Table 2.svg|miniatura|559x559px|I blocchi di riempimento della tavola periodica]] Osservare uno schema della tavola periodica. Aree diverse, o blocchi, hanno diversi tipi di elettroni. Le due colonne a sinistra formano il blocco s (corrispondono al riempimento degli orbitali s). Le sei colonne a destra costituiscono il blocco p (corrispondono al riempimento degli orbitali p). L'ampia area al centro (metalli di transizione) costituisce il blocco d (corrispondono al riempimento degli orbitali d). La porzione inferiore costituisce il blocco f (Lantanidi e Attinidi). Ogni riga introduce un nuovo guscio (ovvero il livello di energia). <div style="overflow-x: auto;"></div> == Riempimento dei gusci elettronici (configurazione elettronica) == Quando un atomo o uno ione riceve elettroni nei suoi orbitali, gli orbitali e i gusci si riempiono in un modo particolare. === Principio di Aufbau (di "costruzione") === Si può considerare un atomo come "costruito" a partire da un nucleo nudo aggiungendovi gradualmente un protone e un elettrone dopo l'altro, finché non saranno stati aggiunti tutti gli elettroni che conterrà. Proprio come si riempie un contenitore di liquido dal basso verso l'alto, gli orbitali di un atomo vengono riempiti dagli orbitali a energia più bassa fino a quelli a energia più alta. Orbitali con il numero quantico principale più basso (n) hanno l'energia più bassa e si riempiranno per primi, in atomi più piccoli. Gli atomi più grandi con più sottogusci sembreranno riempirsi "fuori ordine", poiché gli altri fattori che influenzano l'energia orbitale diventano importanti. All'interno di un guscio possono esserci più orbitali con lo stesso numero quantico principale. In tal caso dovranno essere applicate norme più specifiche. Ad esempio, i tre orbitali p di un dato guscio si trovano tutti allo stesso livello energetico. Allora, come vengono riempiti? Risposta: tutti e tre gli orbitali p hanno la stessa energia, quindi mentre riempiamo gli orbitali p possiamo riempire per primo uno qualsiasi dei Px, Py o Pz. È una convenzione che abbiamo scelto di riempire prima Px, poi Py e poi Pz per semplicità. Quindi puoi optare per riempire questi tre orbitali anche da destra a sinistra. Il '''principio''' dell’'''Aufbau''' afferma <u>genericamente</u> che “'''gli orbitali atomici sono riempiti di elettroni in ordine crescente di livello energetico'''” (NBː il termine "''principio di Aufbau''" può essere anche riferito alla regola della diagonale, vedo più sotto). === Regola di Hund === Secondo la regola di Hund, gli orbitali della stessa energia '''vengono riempiti ciascuno con un elettrone prima di riempirne uno qualsiasi con un secondo'''. Inoltre, questi primi elettroni hanno lo stesso spin. Questa regola è talvolta chiamata "regola dei posti a sedere sull'autobus". Mentre le persone salgono sull'autobus, ognuno prende il proprio posto, seduto da solo. Solo dopo che tutti i posti saranno stati occupati, le persone inizieranno a raddoppiare. === Principio di esclusione di Pauli === [[File:Electronic levels.svg|miniatura|Ordine di riempimento degli orbitali atomici]] Non possono esistere due elettroni che abbiano tutti e quattro i numeri quantici uguali. Ciò che questo si traduce in termini della nostra immagine degli orbitali è che ciascun orbitale può contenere solo due elettroni, uno con "'''spin verso l'alto" (+½) e uno con "spin verso il basso'''" (-½). === Ordine di riempimento dell'orbitale === Questo è l'ordine di riempimento degli orbitali: 1s, 2s, 2p, 3s, 3p, 4s, 3d, 4p, 5s, 4d, 5p, 6s, 4f, 5d, 6p, 7s, 5f, 6d, 7p, 8s. Se ci mettiamo gli elettroni (che vengono scritti come esponente, ma la matematica non c'entra, è solo una convenzione per rappresentare gli elettroni) l'ordine viene scritto in questo modo: 1s<sup>2</sup>, 2s<sup>2</sup>, 2p<sup>6</sup>, 3s<sup>2</sup>, 3p<sup>6</sup>, 4s<sup>2</sup>, 3d<sup>10</sup>, 4p<sup>6</sup>, 5s<sup>2</sup>, 4d<sup>10</sup>, 5p<sup>6</sup>, 6s<sup>2</sup>, 4f<sup>14</sup>, 5d<sup>10</sup>, 6p<sup>6</sup>, 7s<sup>2</sup>, 5f<sup>14</sup>, 6d<sup>10</sup>, 7p<sup>6</sup>, 8s<sup>2</sup>. Si legge "''uno esse due, due esse due, due pi sei ...''", ecc.) === Attenzioneǃ === Alcuni autori (ad es. in alcuni testi scolastici, o ad es. nella [[w:de:Elektronenkonfiguration#Notation|pagina dedicata]] di wikipedia in tedesco e in [[wikipedia:Aufbau_principle#Madelung_energy_ordering_rule|inglese]]) viene indicato, una volta trovato gli orbitali e gli elettroni coinvolti, di scrivere gli orbitali in ordine di numero quantico principale (quantomeno gli orbitali del guscio esterno), quindi, ad un certo punto, non si seguirebbe più il principio di Aufbau. Questa modalità enfatizzerebbe gli elettroni più esterni e quindi quelli che più sono coinvolti nei legami chimici. === Come ricordare l'ordine di riempimento === Le tavole periodiche più complete riportano anche la configurazione elettronica. Altrimenti ci sono due modi per ricordare l'ordine: [[File:Aufbau Principle-en.svg|sinistra|miniatura|Regola della diagonale per trovare il corretto ordine di riempimento degli orbitali]] * '''Regola della diagonale''' (detto anche '''Principio di Aufbau''' o '''regola di Madelung'''): basta costruire il diagramma a lato e procedere in diagonale, in ordine delle righe dall'alto al basso, dall'estremità superiore destra all'estremità inferiore sinistra di ciascuna riga. Per essere più precisi gli orbitali con un valore ''n'' + ''l'' inferiore vengono riempiti prima di quelli con valori ''n''  +  ''l'' superiori (nei casi di valori ''n'' + ''l uguali,'' l'orbitale con un valore ''n'' inferiore viene riempito per primo). * '''Con la tavola periodica''': se si ha a disposizione una tavola periodica (ovviamente senza la configurazione elettronica), l'ordine di riempimento si può ricavare, partendo dall'idrogeno, seguendo il numero atomico fino ad arrivare all'elemento considerato, e osservando i blocchi (s, p, d, f) che vengono attraversati, tenendo presente che quando si arriva al blocco d si scala di uno e al blocco f si scala di due. Questi metodi si comprendono meglio se si guarda un video che spiega operativamente come funzionano, basta cercare "configurazione elettronica" su Youtube. == Come scrivere la configurazione elettronica di un atomo isolato == La notazione della configurazione elettronica è relativamente semplice. Un atomo di calcio isolato <sup>20</sup>Ca, ad esempio, avrebbe la configurazione di 1s<sup>2</sup>, 2s<sup>2</sup>, 2p<sup>6</sup>, 3s<sup>2</sup>, 3p<sup>6</sup>, 4s<sup>2</sup> nel suo ''stato fondamentale'' . Sono possibili altre configurazioni come 1s<sup>2</sup>, 2s<sup>2</sup>, 2p<sup>6</sup>, 3s<sup>2</sup>, 3p<sup>6</sup>, 4s<sup>1</sup>, 4p<sup>1</sup> ma questi stati eccitati hanno un'energia più elevata. Non sono stabili e generalmente esistono solo per un breve momento. La configurazione dello stato fondamentale del Ca potrebbe essere abbreviata utilizzando il ''gas nobile'' precedente (gli elementi che si trovano all'estrema destra della tavola periodica) come [Ar]4s<sup>2</sup>, dove Ar è argon. I gas nobili hanno configurazioni molto stabili e sono estremamente riluttanti a perdere o acquistare elettroni. Gli atomi di gas nobili sono anche gli unici che si trovano regolarmente come atomi isolati nello stato fondamentale. Gli atomi di altri elementi sono coinvolti tutti in legami nelle condizioni in cui viviamo e questo influenza gli orbitali in cui si trovano gli elettroni più esterni. In questo senso le configurazioni elettroniche per gli altri elementi sono in qualche modo ipotetiche: incontrare un atomo isolato di, ad esempio, tungsteno (W), dovremmo prima vaporizzare un metallo che bolle a 5800K. Tuttavia, conoscere le configurazioni atomiche è utile perché ci aiuta a capire come e perché si legano, cioè perché e come cambiano la configurazione dei loro elettroni ''di valenza'' esterna . == Configurazione elettronica rappresentata con quadratini e freccette == [[File:Kaestchen mod.gif|destra|senza_cornice]] Un altro modo di rappresentare la configurazione elettronica è quello di usare quadratini e freccetteː il quadratino rappresenta un orbitale, la freccia un elettrone, il verso della freccia lo spin dell'elettrone. == Regola di stabilità == Un sottoguscio è particolarmente stabile se è pieno o mezza pieno. Date due configurazioni, l'atomo "sceglierebbe" quella più stabile. Esempio: Nella seguente configurazione, Cu: [Ar]4s<sup>2</sup>, 3d<sup>9</sup>, il guscio d del rame è a solo un punto dalla stabilità, e quindi un elettrone dal guscio s salta nel guscio d: [Ar]4s<sup>1</sup>3d<sup>10</sup> . In questo modo, il guscio d è pieno, ed è quindi stabile, e il guscio s è pieno per metà, ed è anche stabile. Un altro esempio: il cromo ha una configurazione di [Ar]4s<sup>1</sup>, 3d<sup>5</sup>, anche se ti aspetteresti di vedere quattro elettroni d invece di cinque. Questo perché un elettrone s è saltato nell'orbitale d, dando all'atomo due gusci semipieni, molto più stabili dell'orbitale ad con solo quattro elettroni. La regola di stabilità si applica agli atomi dello stesso gruppo del cromo e del rame. Se uno di questi atomi è stato ionizzato, cioè perde un elettrone, uscirà dall'orbitale s anziché dall'orbitale d. Ad esempio, la configurazione di Cu <sup>+</sup> è [Ar]4s <sup>0</sup> 3d <sup>10</sup> . Se vengono rimossi più elettroni, proverranno dall'orbitale d. == Magnetismo == Il magnetismo è un effetto ben noto. È probabile che tu abbia dei magneti in casa. Come già sai, solo alcuni elementi sono magnetici. Le configurazioni elettroniche del guscio esterno aiutano a spiegare il perché. '''Il diamagnetismo''' è una debole repulsione ai campi magnetici. Tutti gli elementi hanno un certo grado di diamagnetismo. Si verifica quando ci sono <u>elettroni accoppiati</u>. '''Il paramagnetismo''' è una debole attrazione ai campi magnetici esterni. Si verifica ogni volta che in un <u>orbitale</u> è presente un <u>elettrone spaiato</u>. Sia il diamagnetismo che il paramagnetismo sono risposte di spin che agiscono ''indipendentemente'' l'uno dall'altro. Ciò porta rispettivamente a repulsione e attrazione piuttosto deboli. Tuttavia, quando si trovano in un solido, possono anche interagire tra loro e rispondere ''collettivamente'' e ciò può portare a proprietà piuttosto diverse: '''Il ferromagnetismo''' è il magnetismo permanente che incontriamo nella nostra vita quotidiana. Si verifica quando tutti gli elettroni spaiati hanno lo stesso spin, poiché tendono ad allinearsi nella stessa direzione, provocando una forte attrazione quando esposti a un campo magnetico. Ciò si verifica solo a temperatura ambiente con tre elementi: ferro (Fe), nichel (Ni) e cobalto (Co). Il gadolinio (Gd) è un caso limite, perde il ferromagnetismo a 20 <sup>°</sup> C; al di sopra di tale temperatura gli spin cominciano ad agire da soli. Tuttavia, esistono molte leghe e composti che presentano un forte accoppiamento ferromagnetico. Il più forte è il magnete a neodimio con composizione Nd<sub>2</sub>Fe<sub>14</sub>B. == Attività == [[Chimica per il liceo/La struttura atomica, da Bohr al modello quantomeccanico/Esercizi|Esercizi]] [[Chimica per il liceo/La struttura atomica, da Bohr al modello quantomeccanico/P|Versione stampabile]]. [[:File:La struttura atomica.pdf|Pdf]] della pagina. [https://openstax.org/books/chemistry-2e/pages/6-exercises Esercizi in inglese] su OpenStax.org [https://chem.libretexts.org/Courses/Oregon_Institute_of_Technology/OIT%3A_CHE_202_-_General_Chemistry_II/Unit_3%3A_Periodic_Patterns/3.1%3A_Electron_Configurations/3.1%3A_Electron_Configurations_(Problems) Esercizi in inglese] su Libretexts.org [[Categoria:Chimica per il liceo|Struttura atomica, da Bohr al modello quantomeccanico]] kmv8ve0pjlt6panl5ewv7c8v1g6ypa3 Chimica per il liceo/lo stato solido 0 54929 478527 469002 2025-07-08T10:33:32Z Tabbix 52735 Correzioni varie 478527 wikitext text/x-wiki {{Chimica per il liceo 2}} {{avanzamento|100%}} == Solidi amorfi e cristallini == Quando la maggior parte dei liquidi viene raffreddata, alla fine si congela e formano '''solidi cristallini''' , solidi in cui gli atomi, gli ioni o le molecole sono disposti secondo uno <u>schema geometrico ripetitivo definito</u>. È anche possibile che un liquido congeli prima che le sue molecole si dispongano in uno schema ordinato. I materiali risultanti sono chiamati '''solidi amorfi''' o solidi non cristallini (o, talvolta, vetri). Le particelle di tali solidi mancano di una struttura interna ordinata e sono <u>disposte in modo casuale</u> [[File:Crystalline_vs._Amorphous_solid.png|centro|miniatura|503x503px|Le entità di una fase solida possono essere disposte secondo uno schema regolare e ripetuto (solidi cristallini) o in modo casuale (amorfo)]] I metalli e i composti ionici formano tipicamente solidi cristallini ordinati. Le sostanze costituite da grandi molecole, o da una miscela di molecole i cui movimenti sono più limitati, spesso formano solidi amorfi. Ad esempio, le cere delle candele sono solidi amorfi composti da grandi molecole di idrocarburi. Alcune sostanze, come il biossido di silicio (mostrato nella Figura 10.38), possono formare solidi cristallini o amorfi, a seconda delle condizioni in cui vengono prodotte. Inoltre, i solidi amorfi possono subire una transizione allo stato cristallino in condizioni appropriate. {| class="wikitable" |+ !Silice cristallina !silice amorfa |- |[[File:SiO²_Quartz.svg|alt=SiO² Quartz|centro|senza_cornice|336x336px]] |[[File:Silica.svg|alt=Silica|centro|senza_cornice|264x264px]] |- |Il biossido di silicio, SiO<sub>2</sub>, nella forma cristallina |Il raffreddamento rapido della SiO<sub>2</sub> fusa produce un solido amorfo |} I solidi cristallini sono generalmente classificati in base alla natura delle forze che tengono insieme le sue particelle. Queste forze sono le principali responsabili delle proprietà fisiche esibite dai solidi sfusi. Le sezioni seguenti forniscono descrizioni dei principali tipi di solidi cristallini: ionici, metallici, reti covalenti e molecolari. == Solidi ionici == '''I solidi ionici''' , come il cloruro di sodio e l'ossido di nichel, sono composti da ioni positivi e negativi tenuti insieme da attrazioni elettrostatiche, che possono essere piuttosto forti (Figura 10.39). Molti cristalli ionici hanno anche punti di fusione elevati. Ciò è dovuto alle fortissime attrazioni tra gli ioni: nei composti ionici, le attrazioni tra le cariche complete sono (molto) maggiori di quelle tra le cariche parziali nei composti molecolari polari. Questo verrà esaminato più dettagliatamente in una discussione successiva sulle energie reticolari. Sebbene siano duri, tendono anche ad essere fragili e si frantumano anziché piegarsi. I solidi ionici non conducono elettricità; tuttavia, conducono quando sono fusi o disciolti perché i loro ioni sono liberi di muoversi. Molti composti semplici formati dalla reazione di un elemento metallico con un elemento non metallico sono ionici. [[File:Sodium-chloride-3D-ionic.png|centro|miniatura|359x359px|Il cloruro di sodio è un solido ionico]] == Solidi metallici == '''I solidi metallici''' come i cristalli di rame, alluminio e ferro sono formati da atomi di metallo (Figura 10.40). La struttura dei cristalli metallici viene spesso descritta come una distribuzione uniforme di nuclei atomici all'interno di un “mare” di elettroni delocalizzati. Gli atomi all'interno di un solido metallico di questo tipo sono tenuti insieme da una forza unica nota come ''legame metallico'' che dà origine a molte proprietà utili e varie. Tutti presentano un'elevata conduttività termica ed elettrica, lucentezza metallica e malleabilità. Molti sono molto duri e piuttosto forti. A causa della loro malleabilità (la capacità di deformarsi sotto pressione o martellamento), non si frantumano e, quindi, costituiscono utili materiali da costruzione. I punti di fusione dei metalli variano ampiamente. Il mercurio è un liquido a temperatura ambiente e i metalli alcalini fondono al di sotto dei 200 °C. Anche diversi metalli post-transizione hanno punti di fusione bassi, mentre i metalli di transizione fondono a temperature superiori a 1000 °C. Queste differenze riflettono le differenze nella forza del legame metallico tra i metalli. [[File:Nuvola di elettroni.svg|centro|miniatura|Il rame è un solido metallico]] == Solidi covalenti == '''I solidi covalenti''' includono cristalli di diamante, silicio, alcuni altri non metalli e alcuni composti covalenti come il biossido di silicio (sabbia) e il carburo di silicio (carborundum, l'abrasivo sulla carta vetrata). Molti minerali hanno reti di legami covalenti. Gli atomi di questi solidi sono tenuti insieme da una rete di legami covalenti, come mostrato nella galleria sotto. Per rompere o fondere una rete covalente solida, i legami covalenti devono essere rotti. Poiché i legami covalenti sono relativamente forti, i solidi della rete covalente sono tipicamente caratterizzati da durezza, resistenza e punti di fusione elevati. Il diamante, ad esempio, è una delle sostanze più dure conosciute e fonde a temperature superiori a 3.500 °C.<gallery> File:Diamond Cubic-F lattice animation.gif|diamante File:Coesite.png|quarzo (SiO<sub>2</sub>) File:Silicon-carbide-3D-balls.png|carburo di silicio File:Graphite-layers-side-3D-balls.png|grafite </gallery>Un cristallo covalente contiene una rete tridimensionale di legami covalenti, come illustrato dalle strutture del diamante, del biossido di silicio, del carburo di silicio e della grafite. La grafite è un esempio eccezionale, composto da fogli planari di cristalli covalenti tenuti insieme in strati da forze non covalenti. A differenza dei tipici solidi covalenti, la grafite è molto morbida ed elettricamente conduttiva. == Solido molecolare == '''I solidi molecolari''', come ghiaccio, saccarosio (zucchero da tavola) e iodio, come mostrato nella galleria sotto, sono composti da molecole neutre. L'intensità delle forze di attrazione tra le unità presenti nei diversi cristalli varia ampiamente, come indicato dai punti di fusione dei cristalli. Piccole molecole simmetriche (molecole non polari), come H<sub>2</sub>, N<sub>2</sub>, O<sub>2</sub> e F<sub>2</sub>, hanno deboli forze attrattive e formano solidi molecolari con punti di fusione molto bassi (sotto −200 °C). Le sostanze costituite da molecole più grandi e non polari hanno forze attrattive maggiori e fondono a temperature più elevate. I solidi molecolari composti da molecole con momenti di dipolo permanenti (molecole polari) fondono a temperature ancora più elevate. Gli esempi includono il ghiaccio (punto di fusione, 0 °C) e lo zucchero da tavola (punto di fusione, 185 °C).<gallery> File:Sucre blanc cassonade complet rapadura.jpg|Il saccarosio File:Cloudy ice cubes.jpg|Il ghiaccio File:Dry Ice 1.jpg|Ghiaccio secco (CO<sub>2</sub> allo stato solido) File:Carbon-dioxide-crystal-3D-vdW.png|Ghiaccio secco (CO<sub>2</sub>), struttura cristallina File:Iodine sample.jpg|Iodio solido (I<sub>2</sub>) File:Iodine-unit-cell-3D-balls-B.png|Iodio solido, struttura cristallina </gallery>'''Figura 10.42''' L'anidride carbonica (CO<sub>2</sub>) è costituita da piccole molecole non polari e forma un solido molecolare con un punto di fusione di −78 °C. Lo iodio (I<sub>2</sub> ) è costituito da molecole più grandi, non polari e forma un solido molecolare che fonde a 114 °C. == Proprietà dei solidi == Un solido cristallino, come quelli elencati nella Tabella 10.4, ha una temperatura di fusione precisa perché ogni atomo o molecola dello stesso tipo è tenuto in posizione con le stesse forze o energia. Pertanto, le attrazioni tra le unità che compongono il cristallo hanno tutte la stessa forza e richiedono tutte la stessa quantità di energia per essere spezzate. Il graduale rammollimento di un materiale amorfo differisce notevolmente dalla netta fusione di un solido cristallino. Ciò risulta dalla non equivalenza strutturale delle molecole nel solido amorfo. Alcune forze sono più deboli di altre e quando un materiale amorfo viene riscaldato, le attrazioni intermolecolari più deboli si rompono per prime. Quando la temperatura aumenta ulteriormente, le attrazioni più forti vengono interrotte. Pertanto i materiali amorfi si ammorbidiscono in un intervallo di temperature. Tipi di solidi cristallini e loro proprietà {| class="wikitable" !Tipo di solido !Tipo di particelle !Tipo di attrazioni !Proprietà !Esempi |- |ionico |ioni |legami ionici |duro, fragile, conduce l'elettricità come un liquido ma non come un solido, con punti di fusione da alti a molto alti |NaCl, Al<sub>2</sub>O<sub>3</sub> |- |metallico |atomi di elementi elettropositivi |legami metallici |lucido, malleabile, duttile, conduce bene calore ed elettricità, durezza e temperatura di fusione variabili |Cu, Fe, Ti, Pb, U |- |rete covalente |atomi di elementi elettronegativi |legami covalenti |molto duro, non conduttivo, punti di fusione molto alti |C (diamante), SiO<sub>2</sub>, SiC |- |molecolare |molecole (o atomi) |FMI |durezza variabile, fragilità variabile, non conduttivo, basso punto di fusione |H<sub>2</sub>O, CO<sub>2</sub>, I<sub>2</sub>, C<sub>12</sub>H<sub>22</sub>O<sub>11</sub>​​​​​ |} === Grafene: materiale del futuro === Il carbonio è un elemento essenziale nel nostro mondo. Le proprietà uniche degli atomi di carbonio consentono l’esistenza di forme di vita basate sul carbonio come noi. Il carbonio forma un'enorme varietà di sostanze che utilizziamo quotidianamente, comprese quelle mostrate nella Figura 10.43. Potresti avere familiarità con il diamante e la grafite, i due ''allotropi'' più comuni del carbonio. (Gli allotropi sono forme strutturali diverse dello stesso elemento). Il diamante è una delle sostanze più dure conosciute, mentre la grafite è abbastanza morbida da poter essere utilizzata come mina per matite. Queste proprietà molto diverse derivano dalla diversa disposizione degli atomi di carbonio nei diversi allotropi.<gallery> File:Brillanten.jpg|Diamante File:Diamonds gitter.svg|Struttura del diamante File:Pencils hb.jpg|La mina della matita contiene grafite File:Graphit gitter.svg|Struttura della grafite </gallery>Nella galleria''':''' Il diamante è estremamente duro a causa del forte legame tra gli atomi di carbonio in tutte le direzioni. La grafite (nella mina della matita) si stacca dalla carta a causa delle deboli attrazioni tra gli strati di carbonio. Un'immagine di una superficie di grafite mostra la distanza tra i centri degli atomi di carbonio adiacenti. Potresti avere meno familiarità con una forma di carbonio scoperta di recente: il grafene. Il grafene è stato isolato per la prima volta nel 2004 utilizzando nastro adesivo per staccare strati sempre più sottili dalla grafite.''' È essenzialmente un singolo foglio (spesso un atomo) di grafite'''. Il grafene, illustrato nella galleria qui sotto, non solo è resistente e leggero, ma è anche un eccellente conduttore di elettricità e calore. Queste proprietà potrebbero rivelarsi molto utili in una vasta gamma di applicazioni, come chip e circuiti di computer notevolmente migliorati, batterie e celle solari migliori e materiali strutturali più resistenti e leggeri. Il Premio Nobel per la Fisica 2010 è stato assegnato ad Andre Geim e Konstantin Novoselov per il loro lavoro pionieristico con il grafene.<gallery> File:Types of Carbon Nanotubes.png|Nanotubi di carbonio File:Graphen.jpg|Grafene File:Carbon nanotube zigzag povray cropped.PNG|Nanotubo File:Fullerene-C60.png|Nanosfera di carbonio </gallery>I fogli di grafene possono essere formati in nanosfere, nanotubi e strati impilati. == Difetti del cristallo == In un solido cristallino, gli atomi, gli ioni o le molecole sono disposti secondo uno schema ripetitivo definito, ma nello schema possono verificarsi difetti occasionali. Sono noti diversi tipi di difetti. '''I posti vacanti''' sono difetti che si verificano quando le posizioni che dovrebbero contenere atomi o ioni sono vacanti. Meno comunemente, alcuni atomi o ioni in un cristallo possono occupare posizioni, chiamate '''siti interstiziali''', situate tra le posizioni regolari degli atomi. Altre distorsioni si trovano nei cristalli impuri, come, ad esempio, quando i cationi, gli anioni o le molecole dell'impurità sono troppo grandi per adattarsi alle posizioni regolari senza distorcere la struttura. Tracce di impurità vengono talvolta aggiunte a un cristallo (un processo noto come '''drogaggio''') per creare difetti nella struttura che producono cambiamenti desiderabili nelle sue proprietà. Ad esempio, i <u>cristalli di silicio vengono drogati con quantità variabili di elementi diversi per ottenere proprietà elettriche adatte al loro utilizzo nella produzione di semiconduttori e chip di computer</u> (vedi galleria qui sotto).<gallery> File:Schema - n-dotiertes Silicium.svg|Drogaggio con fosforo File:Schema - p-dotiertes Silicium.svg|Drogaggio con alluminio File:Silicon doping - Type P and N - it.svg|Drogaggio con boro o antimonio </gallery> == Esercizi == [[Chimica per il liceo/lo stato solido/Esercizi|Esercizi]] [https://openstax.org/books/chemistry-atoms-first-2e/pages/10-exercises Esercizi su OpenStax] == Fonti == https://openstax.org/books/chemistry-atoms-first-2e/pages/10-5-the-solid-state-of-matter https://openstax.org/books/chemistry-atoms-first-2e/pages/10-6-lattice-structures-in-crystalline-solids [[Categoria:Chimica per il liceo|stato solido]] 1azurv4bv348j8qkw32xfxz6biqxu6b Chimica per il liceo/La teoria VB e gli orbitali ibridi 0 56258 478525 470193 2025-07-08T10:10:20Z Tabbix 52735 Correzioni varie 478525 wikitext text/x-wiki {{Chimica per il liceo 2}} == La teoria VB del legame di valenza (Valence Bond) == Come sappiamo, una teoria scientifica è una spiegazione fortemente supportata per leggi naturali osservate o grandi quantità di dati sperimentali. Affinché una teoria venga accettata, deve spiegare i dati sperimentali ed essere in grado di prevedere il comportamento. Ad esempio, la teoria VSEPR ha ottenuto un'ampia accettazione perché prevede forme molecolari tridimensionali che sono coerenti con i dati sperimentali raccolti per migliaia di molecole diverse. Tuttavia, la teoria VSEPR non fornisce una spiegazione del legame chimico. Esistono teorie comprovate che descrivono la struttura elettronica degli atomi. Possiamo usare la meccanica quantistica per predire le regioni specifiche attorno a un atomo in cui è probabile che si trovino gli elettroni: una forma sferica per un orbitale ''s'', una forma a clessidra per un orbitale ''p'' e così via. Tuttavia, queste previsioni <u>descrivono solo gli orbitali attorno agli atomi liberi</u>. Quando gli atomi si legano per formare molecole, gli orbitali atomici non sono sufficienti per descrivere le regioni in cui si troveranno gli elettroni nella molecola. Una comprensione più completa delle distribuzioni degli elettroni richiede un modello che possa spiegare la struttura elettronica delle molecole. Una importante teoria sostiene che <u>un legame covalente si forma quando una coppia di elettroni è condivisa da due atomi ed è simultaneamente attratta dai nuclei di entrambi gli atomi</u>. Nelle sezioni seguenti, discuteremo di come tali legami sono descritti dalla teoria del legame di valenza e dall'ibridazione. '''La teoria del legame di valenza (VB - Valence bond)''' <u>descrive un legame covalente come la sovrapposizione di orbitali atomici semi-riempiti (ciascuno contenente un singolo elettrone) che producono una coppia di elettroni condivisi tra i due atomi legati.</u> Diciamo che gli orbitali su due atomi diversi '''si sovrappongono''' quando una porzione di un orbitale e una porzione di un secondo orbitale occupano la stessa regione di spazio. Secondo la teoria del legame di valenza, <u>un legame covalente si verifica quando sono soddisfatte '''due condizioni''': (1) un orbitale su un atomo si '''sovrappone''' a un orbitale su un secondo atomo e (2) i singoli elettroni in ogni orbitale si combinano per formare una '''coppia''' di elettroni.</u> L'attrazione reciproca tra questa coppia di elettroni caricati negativamente e i nuclei caricati positivamente dei due atomi serve a collegare fisicamente i due atomi attraverso una forza che definiamo legame covalente. <u>La forza di un legame covalente dipende dall'entità della sovrapposizione degli orbitali coinvolti</u>. Gli orbitali che si sovrappongono ampiamente formano legami più forti di quelli che hanno una sovrapposizione minore. L'energia del sistema dipende da quanto si sovrappongono gli orbitali. La figura sotto illustra come la somma delle energie di due atomi di idrogeno (la curva colorata) cambia quando si avvicinano. Quando gli atomi sono molto distanti non c'è sovrapposizione e per convenzione impostiamo la somma delle energie a zero. Quando gli atomi si muovono insieme, i loro orbitali iniziano a sovrapporsi. Ogni elettrone inizia a sentire l'attrazione del nucleo nell'altro atomo. Inoltre, gli elettroni iniziano a respingersi, così come i nuclei. Mentre gli atomi sono ancora ampiamente separati, le attrazioni sono leggermente più forti delle repulsioni e l'energia del sistema diminuisce. (Inizia a formarsi un legame.) Quando gli atomi si avvicinano, la sovrapposizione aumenta, quindi l'attrazione dei nuclei per gli elettroni continua ad aumentare (così come le repulsioni tra gli elettroni e tra i nuclei). A una certa distanza specifica tra gli atomi, che varia a seconda degli atomi coinvolti, l'energia raggiunge il suo valore più basso (più stabile). Questa distanza ottimale tra i due nuclei legati è la distanza di legame tra i due atomi. Il legame è stabile perché a questo punto le forze attrattive e repulsive si combinano per creare la configurazione di energia più bassa possibile. Se la distanza tra i nuclei dovesse diminuire ulteriormente, le repulsioni tra i nuclei e le repulsioni quando gli elettroni sono confinati in una maggiore prossimità tra loro diventerebbero più forti delle forze attrattive. L'energia del sistema aumenterebbe quindi (rendendo il sistema destabilizzato), come mostrato all'estrema sinistra della figura sotto [[File:Legame_covalente_nella_molecola_idrogeno_H-H.png|centro|miniatura|565x565px|L'interazione di due atomi di idrogeno cambia in funzione della distanza. L'energia del sistema cambia quando gli atomi interagiscono. L'energia più bassa (più stabile) si verifica a una distanza di 74 pm, che è la lunghezza di legame osservata per la molecola di H2 .]] L'energia di legame è la differenza tra il minimo di energia (che si verifica alla distanza di legame) e l'energia dei due atomi separati. Questa è la quantità di energia rilasciata quando si forma il legame. Al contrario, la stessa quantità di energia è richiesta per rompere il legame. Per la molecola di H<sub>2</sub> mostrata nella figura sopra, alla distanza di legame di 74 pm il sistema è 7,2410<sup>−19</sup> J in meno di energia rispetto ai due atomi di idrogeno separati. Questo potrebbe sembrare un numero piccolo. Tuttavia, sappiamo dalla nostra precedente descrizione della termochimica che le energie di legame sono spesso discusse su una base per mole. Ad esempio, ne servono 4,36105 J per rompere 1 mole di legami H–H. Un confronto di alcune lunghezze di legame ed energie è mostrato nella Tabella sotto. Possiamo trovare molti di questi legami in una varietà di molecole e questa tabella fornisce valori medi. Ad esempio, rompere il primo legame C–H in CH<sub>4</sub> richiede 439,3 kJ/mol, mentre rompere il primo legame C–H in H–CH<sub>2</sub>C<sub>6</sub>H<sub>5</sub> (toluene, un comune diluente per vernici) richiede 375,5 kJ/mol. Energie e lunghezze dei legami rappresentativi {| class="wikitable" !Legame !Lunghezza (pm) !Energia (kJ/mol) !Legame !Lunghezza (pm) !Energia (kJ/mol) |- |H–H |74 |436 |C–O |140.1 |358 |- |H–C |106.8 |413 |C=O |119.7 |745 |- |H–N |101.5 |391 |CΞO |113.7 |1072 |- |H–O |97.5 |467 |H–Cl |127.5 |431 |- |C–C |150,6 |347 |H–Br |141.4 |366 |- |C=C |133.5 |614 |H–I |160,9 |298 |- |CΞC |120,8 |839 |O–O |148 |146 |- |C–N |142.1 |305 |O=O |120,8 |498 |- |C=N |130.0 |615 |F–F |141.2 |159 |- |CΞN |116.1 |891 |Cl–Cl |198,8 |243 |} Oltre alla distanza tra due orbitali, anche l'orientamento degli orbitali influenza la loro sovrapposizione (tranne che per due orbitali ''s ,'' che sono sfericamente simmetrici)''. Una sovrapposizione maggiore è possibile quando gli orbitali sono orientati in modo tale da sovrapporsi su una linea retta tra i due nuclei.'' La figura sotto illustra questo per due orbitali ''p'' di atomi diversi; la sovrapposizione è maggiore quando gli orbitali si sovrappongono da un'estremità all'altra anziché ad angolo.[[File:Sovrapposizione_di_orbitali_p_-_teoria_VB.png|centro|miniatura|526x526px|(a) La sovrapposizione di due orbitali ''p'' è maggiore quando gli orbitali sono diretti da un'estremità all'altra. (b) Qualsiasi altra disposizione comporta una sovrapposizione minore. I punti indicano le posizioni dei nuclei.]] La sovrapposizione di due orbitali ''s'' (come in H<sub>2</sub> ), la sovrapposizione di un orbitale ''s'' e di un orbitale ''p'' (come in HCl) e la sovrapposizione end-to-end di due orbitali ''p'' (come in Cl<sub>2</sub> ) producono tutti '''legami sigma (legami σ)''' , come illustrato nella figura sotto. Un legame σ è un legame covalente in cui la densità elettronica è concentrata nella regione lungo l'asse internucleare; ovvero, una linea tra i nuclei passerebbe attraverso il centro della regione di sovrapposizione. I legami singoli nelle strutture di Lewis sono descritti come legami σ nella teoria del legame di valenza. [[File:Teoria_VB_-_legame_covalente_sigma.png|centro|miniatura|640x640px|I legami sigma (σ) si formano dalla sovrapposizione di quanto segue: (a) due orbitali ''s'' , (b) un orbitale ''s'' e un orbitale ''p , e (c) due orbitali p'' . I punti indicano le posizioni dei nuclei.]] Un '''legame pi greco (legame π)''' è un tipo di legame covalente che deriva dalla sovrapposizione affiancata di due orbitali ''p'' , come illustrato nella figura sotto. In un legame π, le regioni di sovrapposizione orbitale giacciono su lati opposti dell'asse internucleare. Lungo l'asse stesso, c'è un '''nodo''', ovvero un piano senza probabilità di trovare un elettrone. [[File:Teoria_VB_-_legame_covalente_pigreco.png|centro|miniatura|Teoria VB: legame covalente π]] figura sopra. I legami Pi (π) si formano dalla sovrapposizione affiancata di due orbitali ''p''. I punti indicano la posizione dei nuclei. Mentre tutti i legami singoli sono legami σ, i legami multipli sono costituiti sia da legami σ che π. Come suggeriscono le strutture di Lewis sottostanti, O<sub>2</sub> contiene un doppio legame e N<sub>2</sub> contiene un triplo legame. Il doppio legame è costituito da un legame σ e un legame π, e il triplo legame è costituito da un legame σ e due legami π. Tra due atomi qualsiasi, il primo legame formato sarà sempre un legame σ, ma può esserci solo un legame σ in una qualsiasi posizione. In qualsiasi legame multiplo, ci sarà un legame σ e i rimanenti uno o due legami saranno legami π. Questi legami sono descritti più dettagliatamente più avanti in questo capitolo. [[File:Teoria_VB_-_esempi_di_legami_sigma_e_pigreco.png|centro|miniatura|655x655px|Teoria VB - esempi di legami sigma e pigreco]] Come si vede nella Tabella di cui sopra, un legame singolo carbonio-carbonio medio è di 347 kJ/mol, mentre in un legame doppio carbonio-carbonio, il legame π aumenta la forza del legame di 267 kJ/mol. L'aggiunta di un ulteriore legame π causa un ulteriore aumento di 225 kJ/mol. Possiamo vedere un modello simile quando confrontiamo altri legami σ e π. Quindi, ogni singolo legame π è generalmente più debole di un corrispondente legame σ tra gli stessi due atomi. In un legame σ, c'è un grado maggiore di sovrapposizione orbitale rispetto a un legame π. ==== Esempio 8.1 ==== ==== Conteggio dei legami σ e π ==== Il butadiene, C<sub>4</sub>H<sub>6</sub> , è utilizzato per produrre gomma sintetica. Identifica il numero di legami σ e π contenuti in questa molecola. ==== Soluzione ==== Ci sono sei legami σ C–H e un legame σ C–C, per un totale di sette dai legami singoli. Ci sono due legami doppi che hanno ciascuno un legame π oltre al legame σ. Questo dà un totale di nove legami σ e due legami π in totale. === Controlla il tuo apprendimento === Identifica ogni illustrazione come raffigurante un legame σ o π:[[File:Legami_covalenti_-_pigreco_4p_con_2p_-_sigma_4p_con_4p_-_sigma_4p_con_2p.png|centro|miniatura|393x393px]](a) sovrapposizione affiancata di un orbitale 4 ''p'' e di uno 2 ''p'' (b) sovrapposizione end-to-end di un orbitale 4 ''p'' e 4 ''p'' (c) sovrapposizione end-to-end di un orbitale 4 ''p'' e di uno 2 ''p'' ==== Risposta: ==== (a) è un legame π con un nodo lungo l'asse che collega i nuclei mentre (b) e (c) sono legami σ che si sovrappongono lungo l'asse. == Orbitali atomici ibridi == Pensare in termini di orbitali atomici sovrapposti è un modo per spiegare come si formano i legami chimici nelle molecole biatomiche. Tuttavia, per capire come le molecole con più di due atomi formino legami stabili, abbiamo bisogno di un modello più dettagliato. Come esempio, consideriamo la molecola d'acqua, in cui abbiamo un atomo di ossigeno legato a due atomi di idrogeno. L'ossigeno ha la configurazione elettronica 1''s''<sup>2</sup> 2''s''<sup>2</sup> 2''p''<sup>4</sup> , con due elettroni spaiati (uno in ciascuno dei due orbitali 2''p'' ). La teoria del legame di valenza prevedrebbe che i due legami O–H si formino dalla sovrapposizione di questi due orbitali 2''p'' con gli orbitali 1''s'' degli atomi di idrogeno. Se così fosse, l'angolo di legame sarebbe di 90°, come mostrato nella figura sotto, perché gli orbitali ''p'' sono perpendicolari tra loro. Le prove sperimentali mostrano che l'angolo di legame è di 104,5°, non di 90°. La previsione del modello della teoria del legame di valenza non corrisponde alle osservazioni reali di una molecola d'acqua; è necessario un modello diverso. [[File:Teoria_VB_-_ipotesi_con_acqua_con_ossigeno_non_ibridato.png|centro|miniatura|259x259px|La sovrapposizione ipotetica di due dei 2 orbitali ''p'' su un atomo di ossigeno (rosso) con gli orbitali 1''s'' di due atomi di idrogeno (blu) produrrebbe un angolo di legame di 90°. Ciò non è coerente con le prove sperimentali.]] I calcoli della meccanica quantistica suggeriscono perché gli angoli di legame osservati in H<sub>2</sub>O differiscono da quelli previsti dalla sovrapposizione dell'orbitale 1''s'' degli atomi di idrogeno con i 2 orbitali ''p'' dell'atomo di ossigeno. L'espressione matematica nota come funzione d'onda, ''ψ'' , contiene informazioni su ciascun orbitale e sulle proprietà ondulatorie degli elettroni in un atomo isolato. Quando gli atomi sono legati insieme in una molecola, le funzioni d'onda si combinano per produrre nuove descrizioni matematiche che hanno forme diverse. Questo processo di combinazione delle funzioni d'onda per gli orbitali atomici è chiamato '''ibridazione''' ed è matematicamente realizzato dalla ''combinazione lineare di orbitali atomici'' (LCAO). I nuovi orbitali che ne risultano sono chiamati '''orbitali ibridi''' . Gli orbitali di valenza in un atomo di ossigeno ''isolato'' sono un orbitale 2''s'' e tre orbitali 2''p''. Gli orbitali di valenza in un atomo di ossigeno in una molecola d'acqua differiscono; sono costituiti da quattro orbitali ibridi equivalenti che puntano approssimativamente verso gli angoli di un tetraedro (figura sotto). Di conseguenza, la sovrapposizione degli orbitali O e H dovrebbe dare origine a un angolo di legame tetraedrico (109,5°). L'angolo osservato di 104,5° è una prova sperimentale per la quale i calcoli della meccanica quantistica forniscono una spiegazione utile: la teoria del legame di valenza deve includere una componente di ibridazione per fornire previsioni accurate. [[File:Teoria_VSEPR_-_struttura_dell'acqua.png|centro|miniatura|655x655px|(a) Una molecola d'acqua ha quattro regioni di densità elettronica, quindi la teoria VSEPR prevede una disposizione tetraedrica di orbitali ibridi. (b) Due degli orbitali ibridi sull'ossigeno contengono coppie solitarie e gli altri due si sovrappongono agli orbitali 1''s'' degli atomi di idrogeno per formare i legami O–H in H<sub>2</sub>O. Questa descrizione è più coerente con la struttura sperimentale.]] Per comprendere l'ibridazione sono importanti i seguenti concetti: # Gli orbitali ibridi non esistono negli atomi isolati. Si formano solo negli atomi legati covalentemente. # Gli orbitali ibridi hanno forme e orientamenti molto diversi da quelli degli orbitali atomici negli atomi isolati. # Un set di orbitali ibridi viene generato combinando orbitali atomici. Il numero di orbitali ibridi in un set è uguale al numero di orbitali atomici che sono stati combinati per produrre il set. # Tutti gli orbitali in un insieme di orbitali ibridi sono equivalenti per forma ed energia. # Il tipo di orbitali ibridi formati in un atomo legato dipende dalla geometria della sua coppia di elettroni, come previsto dalla teoria VSEPR. # Gli orbitali ibridi si sovrappongono per formare legami σ. Gli orbitali non ibridati si sovrappongono per formare legami π. Nelle sezioni seguenti discuteremo i tipi più comuni di orbitali ibridi. === ''Ibridazione sp'' === L'atomo di berillio in una molecola di BeCl<sub>2</sub> gassosa è un esempio di atomo centrale senza coppie solitarie di elettroni in una disposizione lineare di tre atomi. Ci sono due regioni di densità di elettroni di valenza nella molecola di BeCl<sub>2</sub> che corrispondono ai due legami covalenti Be–Cl. Per ospitare questi due domini elettronici, due dei quattro orbitali di valenza dell'atomo di Be si mescoleranno per produrre due orbitali ibridi. Questo processo di ibridazione comporta la miscelazione dell'orbitale di valenza ''s'' con uno degli orbitali di valenza ''p per produrre due'' '''orbitali ibridi ''sp''''' equivalenti che sono orientati in una geometria lineare ( figura sotto). In questa figura, l'insieme di orbitali ''sp'' sembra simile nella forma all'orbitale ''p'' originale, ma c'è un'importante differenza. Il numero di orbitali atomici combinati è sempre uguale al numero di orbitali ibridi formati. L'orbitale ''p'' è un orbitale che può contenere fino a due elettroni. L'insieme ''sp'' è costituito da due orbitali equivalenti che puntano a 180° l'uno dall'altro. I due elettroni che erano originariamente nell'orbitale ''s'' sono ora distribuiti nei due orbitali ''sp'', che sono riempiti a metà. Nel BeCl<sub>2</sub> gassoso, questi orbitali ibridi riempiti a metà si sovrapporranno agli orbitali degli atomi di cloro per formare due legami σ identici. [[File:Teoria_VB_-_ibridazione_sp.png|centro|miniatura|949x949px|L'ibridazione di un orbitale ''s'' (blu) e di un orbitale ''p'' (rosso) dello stesso atomo produce due orbitali ibridi ''sp'' (gialli). Ogni orbitale ibrido è orientato principalmente in una sola direzione. Si noti che ogni orbitale ''sp'' contiene un lobo che è significativamente più grande dell'altro. L'insieme dei due orbitali ''sp'' è orientato a 180°, il che è coerente con la geometria per due domini.]] Illustriamo le differenze elettroniche in un atomo di Be isolato e nell'atomo di Be legato nel diagramma del livello energetico orbitale nella figura sotto. Questi diagrammi rappresentano ogni orbitale con una linea orizzontale (che indica la sua energia) e ogni elettrone con una freccia. L'energia aumenta verso la parte superiore del diagramma. Utilizziamo una freccia verso l'alto per indicare un elettrone in un orbitale e due frecce (su e giù) per indicare due elettroni di spin opposto. [[File:BeCl2_-_diagramma_dei_livelli_energetici_degli_orbitali_ibridi_e_non_ibridi_del_berillio.png|centro|miniatura|927x927px|Questo diagramma del livello energetico orbitale mostra gli orbitali ibridati ''sp'' su Be nella molecola lineare BeCl<sub>2</sub>. Ognuno dei due orbitali ibridi ''sp'' contiene un elettrone ed è quindi riempito per metà e disponibile per il legame tramite sovrapposizione con un orbitale 3''p'' del cloro.]] Quando gli orbitali atomici si ibridano, gli elettroni di valenza occupano gli orbitali appena creati. L'atomo di Be aveva due elettroni di valenza, quindi ciascuno degli orbitali ''sp'' ottiene uno di questi elettroni. Ognuno di questi elettroni si accoppia con l'elettrone spaiato su un atomo di cloro quando un orbitale ibrido e un orbitale di cloro si sovrappongono durante la formazione dei legami Be–Cl. Ogni atomo centrale circondato da sole due regioni di densità di elettroni di valenza in una molecola esibirà ibridazione ''sp''. Altri esempi includono l'atomo di mercurio nella molecola lineare HgCl<sub>2</sub>, l'atomo di zinco in Zn(CH<sub>3</sub>)<sub>2</sub>, che contiene una disposizione lineare C–Zn–C, e gli atomi di carbonio in HCCH e CO<sub>2</sub>. ==== Collegamento all'apprendimento ==== Per saperne di più sulla visualizzazione degli orbitali ibridi in tre dimensioni, visita il [https://cms.gutow.uwosh.edu/gutow/Orbitals/N/What_are_hybrid_orbitals.shtml sito web] dell'Università del Wisconsin-Oshkosh. === ''Ibridazione sp''<sup>2</sup> === Gli orbitali di valenza di un atomo centrale circondato da tre regioni di densità elettronica sono costituiti da un set di tre '''orbitali ibridi ''sp''<sup>2</sup>''' e un orbitale ''p'' non ibridato. Questa disposizione deriva dall'ibridazione ''sp''<sup>2</sup>, la miscelazione di un orbitale ''s e due orbitali p'' per produrre tre orbitali ibridi identici orientati in una geometria planare trigonale (figura sotto). [[File:Schema_della_ibridazione_sp2.png|centro|miniatura|958x958px|L'ibridazione di un orbitale ''s'' (blu) e di due orbitali ''p'' (rossi) produce tre orbitali ibridati ''sp''<sup>2</sup> equivalenti (gialli) orientati a 120° l'uno rispetto all'altro. L'orbitale ''p'' non ibridato rimanente non è mostrato qui, ma è situato lungo l'asse z.]] Sebbene la meccanica quantistica produca i lobi orbitali "paffuti" come raffigurati nella figura sopra, a volte per chiarezza questi orbitali sono disegnati più sottili e senza i lobi minori, come nella figura sotto, per evitare di oscurare altre caratteristiche di una data illustrazione. Utilizzeremo queste rappresentazioni "più sottili" ogni volta che la vera vista è troppo affollata per essere visualizzata facilmente. [[File:Geometria_degli_orbitali_ibridi_sp2.png|centro|miniatura|293x293px|Questo modo alternativo di disegnare gli orbitali ibridi planari trigonali sp2 è talvolta utilizzato in figure più affollate.]] La struttura osservata della molecola di borano, BH<sub>3</sub>, suggerisce un'ibridazione ''sp''<sup>2</sup> per il boro in questo composto. La molecola è trigonale planare e l'atomo di boro è coinvolto in tre legami con atomi di idrogeno (figura sotto). Possiamo illustrare il confronto degli orbitali e della distribuzione degli elettroni in un atomo di boro isolato e nell'atomo legato in BH<sub>3</sub> come mostrato nel diagramma del livello energetico orbitale nella figura più sotto. Ridistribuiamo i tre elettroni di valenza dell'atomo di boro nei tre orbitali ibridi ''sp''<sup>2</sup> e ogni elettrone di boro si accoppia con un elettrone di idrogeno quando si formano legami B–H. [[File:BH3_geometria_molecolare.png|centro|miniatura|BH<sub>3</sub> è una molecola carente di elettroni con una struttura planare trigonale.]] [[File:BH3_-_diagramma_dei_livelli_energetici_degli_orbitali_ibridi_e_non_ibridi_del_boro.png|centro|miniatura|838x838px|In un atomo di B isolato, ci sono un orbitale di valenza 2''s'' e tre orbitali di valenza 2''p''. Quando il boro è in una molecola con tre regioni di densità elettronica, tre degli orbitali si ibridano e creano un set di tre orbitali ''sp''<sup>2</sup> e un orbitale 2''p'' non ibridato. I tre orbitali ibridi semi-riempiti si sovrappongono ciascuno a un orbitale di un atomo di idrogeno per formare tre legami σ in BH<sub>3</sub>.]] Ogni atomo centrale circondato da tre regioni di densità elettronica mostrerà ibridazione ''sp''<sup>2</sup>. Ciò include molecole con una coppia solitaria sull'atomo centrale, come ClNO (figura sotto), o molecole con due legami singoli e un doppio legame connesso all'atomo centrale, come nella formaldeide, CH<sub>2</sub>O, e nell'etilene, H<sub>2</sub>CCH<sub>2</sub> . [[File:Esempi_di_ibridazione_sp2.png|centro|miniatura|645x645px|L'atomo/gli atomi centrali in ciascuna delle strutture mostrate contengono tre regioni di densità elettronica e sono ibridati ''sp''<sup>2</sup>. Come sappiamo dalla discussione della teoria VSEPR, una regione di densità elettronica contiene tutti gli elettroni che puntano in una direzione. Una coppia solitaria, un elettrone spaiato, un legame singolo o un legame multiplo conterebbero ciascuno come una regione di densità elettronica.]] === ''Ibridazione sp''<sup>3</sup> === Gli orbitali di valenza di un atomo circondato da una disposizione tetraedrica di coppie di legame e coppie solitarie sono costituiti da un set di quattro '''orbitali ibridi ''sp''<sup>3</sup>'''. Gli ibridi derivano dalla miscelazione di un orbitale ''s e di tutti e tre gli orbitali p'' che produce quattro orbitali ibridi ''sp''<sup>3</sup> identici (figura sotto). Ognuno di questi orbitali ibridi punta verso un angolo diverso di un tetraedro. [[File:Schema_della_ibridazione_sp3.png|centro|miniatura|883x883px|L'ibridazione di un orbitale ''s'' (blu) e di tre orbitali ''p'' (rossi) produce quattro orbitali ibridati ''sp''<sup>3</sup> equivalenti (gialli) orientati a 109,5° l'uno rispetto all'altro]] Una molecola di metano, CH<sub>4</sub>, è costituita da un atomo di carbonio circondato da quattro atomi di idrogeno agli angoli di un tetraedro. L'atomo di carbonio nel metano presenta ibridazione ''sp''<sup>3</sup>. Illustriamo gli orbitali e la distribuzione degli elettroni in un atomo di carbonio isolato e nell'atomo legato in CH<sub>4</sub> nella figura sotto. I quattro elettroni di valenza dell'atomo di carbonio sono distribuiti equamente negli orbitali ibridi e ogni elettrone di carbonio si accoppia con un elettrone di idrogeno quando si formano i legami C–H. [[File:CH4_-_diagramma_dei_livelli_energetici_degli_orbitali_ibridi_e_non_ibridi_del_carbonio.png|centro|miniatura|915x915px|I quattro orbitali atomici di valenza di un atomo di carbonio isolato si ibridano tutti quando i legami del carbonio in una molecola come CH<sub>4</sub> con quattro regioni di densità elettronica. Ciò crea quattro orbitali ibridati ''sp<sup>3</sup>'' equivalenti. La sovrapposizione di ciascuno degli orbitali ibridi con un orbitale di idrogeno crea un legame C–H σ.]] In una molecola di metano, l'orbitale 1''s'' di ciascuno dei quattro atomi di idrogeno si sovrappone a uno dei quattro orbitali ''sp''<sup>3</sup> dell'atomo di carbonio per formare un legame sigma (σ). Ciò determina la formazione di quattro forti legami covalenti equivalenti tra l'atomo di carbonio e ciascuno degli atomi di idrogeno per produrre la molecola di metano, CH<sub>4</sub> . La struttura dell'etano, C<sub>2</sub>H<sub>6</sub>, è simile a quella del metano in quanto ogni atomo di carbonio nell'etano ha quattro atomi adiacenti disposti agli angoli di un tetraedro: tre atomi di idrogeno e un atomo di carbonio (figura sotto). Tuttavia, nell'etano un orbitale sp3 di un atomo di carbonio si sovrappone da un'estremità all'altra con un orbitale ''sp''3 di un secondo atomo di carbonio per formare un legame σ tra i due atomi di carbonio. Ognuno dei restanti orbitali ibridi ''sp''3 si sovrappone a un orbitale ''s'' di un atomo di idrogeno per formare legami σ carbonio-idrogeno. La struttura e il profilo generale degli orbitali di legame dell'etano sono mostrati nella figura sotto. L'orientamento dei due gruppi CH<sub>3</sub> non è fisso l'uno rispetto all'altro. Le prove sperimentali mostrano che la rotazione attorno ai legami σ avviene facilmente. [[File:Formazione_della_molecola_di_etano.png|centro|miniatura|870x870px|(a) Nella molecola di etano, C<sub>2</sub>H<sub>6</sub> , ogni atomo di carbonio ha quattro orbitali sp<sup>3</sup>. (b) Questi quattro orbitali si sovrappongono per formare sette legami σ.]] Un orbitale ibrido sp<sup>3</sup> può anche contenere una coppia solitaria di elettroni. Ad esempio, l'atomo di azoto nell'ammoniaca è circondato da tre coppie di legame e da una coppia solitaria di elettroni diretti ai quattro angoli di un tetraedro. L'atomo di azoto è ibridato sp<sup>3</sup> con un orbitale ibrido occupato dalla coppia solitaria. La struttura molecolare dell'acqua è coerente con una disposizione tetraedrica di due coppie solitarie e due coppie leganti di elettroni. Quindi diciamo che l'atomo di ossigeno è ibridato sp<sup>3</sup>, con due degli orbitali ibridi occupati da coppie solitarie e due da coppie leganti. Poiché le coppie solitarie occupano più spazio delle coppie leganti, le strutture che contengono coppie solitarie hanno angoli di legame leggermente distorti rispetto all'ideale. I tetraedri perfetti hanno angoli di 109,5°, ma gli angoli osservati nell'ammoniaca (107,3°) e nell'acqua (104,5°) sono leggermente più piccoli. Altri esempi di ibridazione sp<sup>3</sup> includono CCl<sub>4</sub>, PCl<sub>3</sub> e NCl<sub>3</sub>. === ''Ibridazione sp''<sup>3</sup>''d'' e ''sp''<sup>3</sup>''d''<sup>2</sup> === Per descrivere i cinque orbitali leganti in una disposizione bipiramidale trigonale, dobbiamo usare cinque degli orbitali atomici del guscio di valenza (l' orbitale ''s'', i tre orbitali ''p'' e uno degli orbitali ''d''), che danno cinque '''orbitali ibridi sp<sup>3</sup>''d''''' . Con una disposizione ottaedrica di sei orbitali ibridi, dobbiamo usare sei orbitali atomici del guscio di valenza (l'orbitale ''s'', i tre orbitali ''p'' e due degli orbitali ''d'' nel suo guscio di valenza), che danno sei '''orbitali ibridi sp<sup>3</sup>d<sup>2</sup>'''. Queste ibridazioni sono possibili solo per gli atomi che hanno orbitali ''d'' nei loro sottolivelli di valenza (cioè, non quelli nel primo o nel secondo periodo). In una molecola di pentacloruro di fosforo, PCl<sub>5</sub> , ci sono cinque legami P–Cl (quindi cinque coppie di elettroni di valenza attorno all'atomo di fosforo) diretti verso gli angoli di una bipiramide trigonale. Utilizziamo l'orbitale 3''s'', i tre orbitali 3''p'' e uno degli orbitali 3''d'' per formare il set di cinque orbitali ibridi sp<sup>3</sup>''d'' (figura sotto) che sono coinvolti nei legami P–Cl. Altri atomi che presentano ibridazione sp<sup>3</sup>''d'' includono l'atomo di zolfo in SF<sub>4</sub> e gli atomi di cloro in ClF<sub>3</sub> e in ClF<sub>4</sub><sup>+</sup> (per maggiore chiarezza, gli elettroni sugli atomi di fluoro sono stati omessi). [[File:Ibridazione_sp3d_esempi.png|centro|miniatura|705x705px|I tre composti raffigurati presentano ibridazione sp<sup>3</sup>''d'' nell'atomo centrale e una forma bipiramide trigonale. SF<sub>4</sub> e ClF<sub>4</sub>⁺ hanno una coppia solitaria di elettroni sull'atomo centrale, mentre ClF<sub>3</sub> ne ha due che gli conferiscono la forma a T mostrata in figura.]] [[File:Ibridazione_sp3d_geometria.png|centro|miniatura|545x545px|(a) Le cinque regioni di densità elettronica attorno al fosforo in PCl<sub>5</sub> richiedono cinque orbitali ibridi sp<sup>3</sup>''d''. (b) Questi orbitali si combinano per formare una struttura bipiramidale trigonale con ogni grande lobo dell'orbitale ibrido che punta a un vertice. Come prima, ci sono anche piccoli lobi che puntano nella direzione opposta per ogni orbitale (non mostrati per chiarezza).]] L'atomo di zolfo nell'esafluoruro di zolfo, SF<sub>6</sub>, presenta ibridazione sp<sup>3</sup>''d''<sup>2</sup>. Una molecola di esafluoruro di zolfo ha sei coppie di elettroni leganti che collegano sei atomi di fluoro a un singolo atomo di zolfo. Non ci sono coppie solitarie di elettroni sull'atomo centrale. Per legare sei atomi di fluoro, l'orbitale 3''s'', i tre orbitali 3''p'' e due degli orbitali 3''d formano sei orbitali ibridi'' sp<sup>3</sup>''d''<sup>2</sup> equivalenti, ciascuno diretto verso un angolo diverso di un ottaedro. Altri atomi che presentano ibridazione sp<sup>3</sup>''d''<sup>2</sup> includono l'atomo di fosforo in PCl<sub>6</sub><sup>-</sup>, l'atomo di iodio negli interalogeni IF<sub>6</sub><sup>+</sup>,IF<sub>5</sub>, ICl<sub>4</sub><sup>−</sup>, IF<sub>4</sub><sup>−</sup> e l'atomo di xeno in XeF<sub>4</sub>. [[File:Ibridazione_sp3d2_geometria.png|centro|miniatura|601x601px|(a) L'esafluoruro di zolfo, SF<sub>6</sub> , ha una struttura ottaedrica che richiede l'ibridazione sp<sup>3</sup>d<sup>2</sup>. (b) I sei orbitali sp<sup>3</sup>d<sup>2</sup> formano una struttura ottaedrica attorno allo zolfo. Di nuovo, il lobo più piccolo non è mostrato con chiarezza. ]] === Assegnazione degli orbitali ibridi agli atomi centrali === L'ibridazione di un atomo è determinata in base al numero di regioni di densità elettronica che lo circondano. Le disposizioni geometriche caratteristiche dei vari set di orbitali ibridi sono illustrate nella tabella sotto. Queste disposizioni sono identiche a quelle delle geometrie delle coppie di elettroni previste dalla teoria VSEPR. La teoria VSEPR prevede le forme delle molecole e la teoria degli orbitali ibridi fornisce una spiegazione di come si formano tali forme. Per trovare l'ibridazione di un atomo centrale, possiamo utilizzare le seguenti linee guida: # Determinare la struttura di Lewis della molecola. # Determinare il numero di regioni di densità elettronica attorno a un atomo utilizzando la teoria VSEPR, in cui legami singoli, legami multipli, radicali e coppie solitarie contano ciascuno come una regione. # Assegnare l'insieme degli orbitali ibridi dalla tabella sotto che corrisponde a questa geometria. [[File:Tabella_con_le_geometrie_degli_orbitali_ibridi.png|centro|miniatura|747x747px|Le forme dei set di orbitali ibridati sono coerenti con le geometrie delle coppie di elettroni. Ad esempio, un atomo circondato da tre regioni di densità elettronica è ibridato sp<sup>2</sup> e i tre orbitali sp<sup>2</sup> sono disposti in modo planare trigonale.]]È importante ricordare che l'ibridazione è stata ideata per razionalizzare le geometrie molecolari osservate sperimentalmente. Il modello funziona bene per molecole contenenti piccoli atomi centrali, in cui le coppie di elettroni di valenza sono vicine nello spazio. Tuttavia, per atomi centrali più grandi, le coppie di elettroni del guscio di valenza sono più lontane dal nucleo e ci sono meno repulsioni. I loro composti mostrano strutture che spesso non sono coerenti con la teoria VSEPR e gli orbitali ibridati non sono necessari per spiegare i dati osservati. Ad esempio, abbiamo discusso l'angolo di legame H–O–H in H<sub>2</sub>O, 104,5°, che è più coerente con gli orbitali ibridi sp<sup>3</sup> (109,5°) sull'atomo centrale che con 2 orbitali ''p'' (90°). Lo zolfo è nello stesso gruppo dell'ossigeno e H<sub>2</sub>S ha una struttura di Lewis simile. Tuttavia, ha un angolo di legame molto più piccolo (92,1°), il che indica molta meno ibridazione sullo zolfo rispetto all'ossigeno. Proseguendo lungo il gruppo, il tellurio è persino più grande dello zolfo e, per H<sub>2</sub>Te, l'angolo di legame osservato (90°) è coerente con la sovrapposizione dei 5 orbitali ''p'', senza invocare l'ibridazione. Invochiamo l'ibridazione laddove è necessario spiegare le strutture osservate. [[File:Angoli_di_legame_H2O_-_H2S_-_H2Te.png|centro|miniatura|672x672px|Angoli di legame H<sub>2</sub>O - H<sub>2</sub>S - H<sub>2</sub>Te]] ==== Esempio ==== ==== Assegnazione dell'ibridazione ==== Il solfato di ammonio è importante come fertilizzante. Qual è l'ibridazione dell'atomo di zolfo nello ione solfato, SO<sub>4</sub><sup>2-</sup>? ==== Soluzione ==== La struttura di Lewis del solfato mostra che ci sono quattro regioni di densità elettronica. L'ibridazione è sp<sup>3</sup>. [[File:Struttura_dello_ione_solfato.png|centro|miniatura|299x299px|Struttura dello ione solfato]] ==== Controlla il tuo apprendimento ==== Qual è l'ibridazione dell'atomo di selenio in SeF<sub>4</sub>? ==== Risposta: ==== L'atomo di selenio ''è'' ibridizzato ''sp<sup>3</sup>d''. ==== Esempio 8.3 ==== ==== Assegnazione dell'ibridazione ==== L'urea, NH<sub>2</sub>C(O)NH<sub>2</sub>, è talvolta utilizzata come fonte di azoto nei fertilizzanti. Qual è l'ibridazione dell'atomo di carbonio nell'urea? ==== Soluzione ==== La struttura di Lewis dell'urea è [[File:Urea_con_coppie_elettroniche_libere.png|centro|miniatura]] L'atomo di carbonio è circondato da tre regioni di densità elettronica, posizionate in una disposizione planare trigonale. L'ibridazione in una geometria di coppia di elettroni planare trigonale è sp<sup>2</sup> (tabella sopra), che è l'ibridazione dell'atomo di carbonio nell'urea. ==== Controlla il tuo apprendimento ==== L'acido acetico, H<sub>3</sub>CC(O)OH, è la molecola che conferisce all'aceto il suo odore e sapore aspro. [[File:Acido_acetico_con_coppieelettroniche_libere.png|centro|miniatura|242x242px]] Qual è l'ibridazione dei due atomi di carbonio nell'acido acetico? ==== Risposta: ==== H<sub>3</sub>C , ''sp<sup>3</sup>''; C(O)OH, ''sp<sup>2</sup>'' === Note a piè di pagina === * 1 Si noti che a volte gli orbitali possono essere disegnati in una forma allungata a “palloncino” anziché in una forma più realistica a “paffutello” per rendere la geometria più facile da visualizzare. == Legami multipli == Il modello orbitale ibrido sembra spiegare bene la geometria delle molecole che coinvolgono legami covalenti singoli. È anche in grado di descrivere molecole contenenti doppi e tripli legami? Abbiamo già discusso del fatto che i legami multipli sono costituiti da legami σ e π. Ora possiamo considerare come visualizziamo questi componenti e come si relazionano agli orbitali ibridi. La struttura di Lewis dell'etilene, C<sub>2</sub>H<sub>4</sub>, ci mostra che ogni atomo di carbonio è circondato da un altro atomo di carbonio e due atomi di idrogeno. [[File:Etene.png|centro|miniatura|347x347px|Etilene]] Le tre regioni di legame formano una geometria di coppia di elettroni planare trigonale. Pertanto ci aspettiamo che i legami σ da ciascun atomo di carbonio siano formati utilizzando un set di orbitali ibridi sp<sup>2</sup> che risultano dall'ibridazione di due dei 2 orbitali ''p'' e dei 2 orbitali ''s'' (figura sotto). Questi orbitali formano i legami singoli C–H e il legame σ nel doppio legame (figura più sotto)''.'' Il legame π nel il doppio legame deriva dalla sovrapposizione del terzo (rimanente) orbitale 2''p'' su ciascun atomo di carbonio che non è coinvolto nell'ibridazione. Questo orbitale ''p'' non ibridato (lobi mostrati in rosso e blu nella figura più sotto) è perpendicolare al piano degli orbitali ibridi sp<sup>2</sup>. Quindi gli orbitali 2''p'' non ibridati si sovrappongono in modo affiancato, sopra e sotto l'asse internucleare (figura sotto) e formano un legame π ''.'' [[File:Etene_-_diagramma_dei_livelli_energetici_degli_orbitali_ibridi_e_non_ibridi_del_carbonio.png|centro|miniatura|936x936px|Nell'etilene, ogni atomo di carbonio è ibridato sp<sup>2</sup> e gli orbitali sp<sup>2</sup> e l' orbitale ''p'' sono occupati singolarmente. Gli orbitali ibridi si sovrappongono per formare legami σ, mentre gli orbitali ''p'' su ogni atomo di carbonio si sovrappongono per formare un legame π.]] [[File:Etene_-_legami_sigma_e_pigreco.png|centro|miniatura|887x887px|Nella molecola di etilene, C<sub>2</sub>H<sub>4</sub>, ci sono (a) cinque legami σ. Un legame C–C σ risulta dalla sovrapposizione di orbitali ibridi sp<sup>2</sup> sull'atomo di carbonio con un orbitale ibrido sp<sup>2</sup> sull'altro atomo di carbonio. Quattro legami C–H risultano dalla sovrapposizione tra gli orbitali sp<sup>2</sup> degli atomi di C con gli orbitali ''s'' sugli atomi di idrogeno. (b) Il legame π è formato dalla sovrapposizione affiancata dei due orbitali ''p'' non ibridati nei due atomi di carbonio. I due lobi del legame π sono sopra e sotto il piano del sistema σ.]] In una molecola di etilene, i quattro atomi di idrogeno e i due atomi di carbonio sono tutti sullo stesso piano. Se i due piani degli orbitali ibridi sp<sup>2</sup> fossero inclinati l'uno rispetto all'altro, gli orbitali ''p'' non sarebbero orientati per sovrapporsi in modo efficiente per creare il legame π. La configurazione planare per la molecola di etene si verifica perché è la disposizione di legame più stabile. Questa è una differenza significativa tra legami σ e π; la rotazione attorno a legami singoli (σ) si verifica facilmente perché la sovrapposizione orbitale end-to-end non dipende dall'orientamento relativo degli orbitali su ciascun atomo nel legame. In altre parole, la rotazione attorno all'asse internucleare non cambia la misura in cui gli orbitali di legame σ si sovrappongono perché la densità degli elettroni di legame è simmetrica rispetto all'asse. La rotazione attorno all'asse internucleare è molto più difficile per legami multipli; tuttavia, ciò altererebbe drasticamente la sovrapposizione fuori asse degli orbitali di legame π, rompendo essenzialmente il legame π. Nelle molecole con orbitali ibridi ''sp'', sull'atomo rimangono due orbitali ''p non ibridati'' (figura sotto). Questa situazione la troviamo nell'acetilene, che è una molecola lineare. Gli orbitali ibridi ''sp'' dei due atomi di carbonio si sovrappongono da un'estremità all'altra per formare un legame σ tra gli atomi di carbonio (figura più sotto). Gli orbitali ''sp'' rimanenti formano legami σ con gli atomi di idrogeno. I due orbitali ''p'' non ibridati per carbonio sono posizionati in modo tale da sovrapporsi uno accanto all'altro e, quindi, formare due legami π. I due atomi di carbonio dell'acetilene sono quindi legati insieme da un legame σ e due legami π, dando un triplo legame. [[File:Carbonio_ibridato_sp.png|centro|miniatura|509x509px|Diagramma dei due orbitali ibridi ''sp'' lineari di un atomo di carbonio, che giacciono su una linea retta, e dei due orbitali ''p'' non ibridati ad angoli perpendicolari]] [[File:Acetilene_-_legami_sigma_e_pigreco.png|centro|miniatura|897x897px|(a) Nella molecola di acetilene, C<sub>2</sub>H<sub>2</sub>, ci sono due legami C–H σ e un triplo legame che coinvolge un legame C–C σ e due legami C–C π. Le linee tratteggiate, ciascuna delle quali collega due lobi, indicano la sovrapposizione affiancata dei quattro orbitali ''p'' non ibridati. (b) Questo mostra il contorno complessivo dei legami in C<sub>2</sub>H<sub>2</sub>. I due lobi di ciascuno dei legami π sono posizionati uno di fronte all'altro attorno alla linea del legame C–C σ.]] L'ibridazione coinvolge solo legami σ, coppie solitarie di elettroni e singoli elettroni spaiati (radicali). Le strutture che tengono conto di queste caratteristiche descrivono la corretta ibridazione degli atomi. Tuttavia, molte strutture includono anche forme di risonanza. Ricorda che le forme di risonanza si verificano quando sono possibili varie disposizioni di legami π. Poiché la disposizione dei legami π coinvolge solo gli orbitali non ibridati, la risonanza non influenza l'assegnazione dell'ibridazione. Ad esempio, la molecola benzene ha due forme di risonanza (figura sotto). Possiamo usare una qualsiasi di queste forme per determinare che ciascuno degli atomi di carbonio è legato ad altri tre atomi senza coppie solitarie, quindi la corretta ibridazione è sp<sup>2</sup>. Gli elettroni negli orbitali ''p'' non ibridati formano legami π. Nessuna delle due strutture di risonanza descrive completamente gli elettroni nei legami π. Non si trovano in una posizione o nell'altra, ma in realtà sono delocalizzati in tutto l'anello. La teoria del legame di valenza non affronta facilmente la delocalizzazione. Il legame nelle molecole con forme di risonanza è meglio descritto dalla teoria degli orbitali molecolari. (Vedi il modulo successivo.) [[File:Benzene_-_strutture_di_risonanza.png|centro|miniatura|580x580px]]Ogni atomo di carbonio nel benzene, C<sub>6</sub>H<sub>6</sub>, è ibridato sp<sup>2</sup>, indipendentemente dalla forma di risonanza considerata. Gli elettroni nei legami π non sono localizzati in un set di orbitali ''p'' o nell'altro, ma piuttosto delocalizzati in tutta la molecola. ==== Esempio ==== ==== Assegnazione dell'ibridazione che coinvolge la risonanza ==== Alcune piogge acide derivano dalla reazione dell'anidride solforosa con il vapore acqueo atmosferico, seguita dalla formazione di acido solforico. L'anidride solforosa, SO<sub>2</sub>, è un componente principale dei gas vulcanici nonché un prodotto della combustione di carbone contenente zolfo. Qual è l'ibridazione dell'atomo di S in SO<sub>2</sub>? ==== Soluzione ==== Le strutture di risonanza di SO<sub>2</sub> sono [[File:SO2_anidride_solforosa_-_strutture_di_risonanza.png|centro|miniatura|381x381px]] L'atomo di zolfo è circondato da due legami e da una coppia solitaria di elettroni in entrambe le strutture di risonanza. Pertanto, la geometria della coppia di elettroni è planare trigonale e l'ibridazione dell'atomo di zolfo è sp<sup>2</sup>. === Controlla il tuo apprendimento === Un altro acido presente nella pioggia acida è l'acido nitrico, HNO<sub>3</sub> , che viene prodotto dalla reazione del biossido di azoto, NO<sub>2</sub>, con il vapore acqueo atmosferico. Qual è l'ibridazione dell'atomo di azoto in NO<sub>2</sub>? (Nota: l'elettrone solitario sull'azoto occupa un orbitale ibridato proprio come farebbe una coppia solitaria.) ==== Risposta: ==== sp<sup>2</sup> == Teoria degli orbitali molecolari == Per quasi ogni molecola covalente esistente, ora possiamo disegnare la struttura di Lewis, prevedere la geometria della coppia di elettroni, prevedere la geometria molecolare e avvicinarci alla previsione degli angoli di legame. Tuttavia, una delle molecole più importanti che conosciamo, la molecola di ossigeno O<sub>2</sub>, presenta un problema rispetto alla sua struttura di Lewis. Scriveremmo la seguente struttura di Lewis per O<sub>2</sub>: [[File:Ossigeno_molecolare_con_elettroni_liberi.png|centro|miniatura]] Questa struttura elettronica aderisce a tutte le regole che governano la teoria di Lewis. C'è un doppio legame O=O e ogni atomo di ossigeno ha otto elettroni attorno a sé. Tuttavia, questa immagine è in contrasto con il comportamento magnetico dell'ossigeno. Di per sé, O<sub>2</sub> non è magnetico, ma è attratto dai campi magnetici. Quindi, quando versiamo ossigeno liquido oltre un forte magnete, si raccoglie tra i poli del magnete e sfida la gravità, come nella figura sotto. Tale attrazione verso un campo magnetico è chiamata '''paramagnetismo''' e si verifica in molecole che hanno elettroni spaiati. E tuttavia, la struttura di Lewis di O<sub>2</sub> indica che tutti gli elettroni sono accoppiati. Come spieghiamo questa discrepanza? La suscettività magnetica misura la forza sperimentata da una sostanza in un campo magnetico. Quando confrontiamo il peso di un campione con il peso misurato in un campo magnetico (figura sotto), i campioni paramagnetici che sono attratti dal magnete appariranno più pesanti a causa della forza esercitata dal campo magnetico. Possiamo calcolare il numero di elettroni spaiati in base all'aumento di peso. [[File:Bilancia_di_Gouy.png|centro|miniatura|558x558px|Una bilancia di Gouy confronta la massa di un campione in presenza di un campo magnetico con la massa con l'elettromagnete spento per determinare il numero di elettroni spaiati in un campione.]] Gli esperimenti mostrano che ogni molecola di O<sub>2</sub> ha due elettroni spaiati. Il modello di struttura di Lewis non prevede la presenza di questi due elettroni spaiati. A differenza dell'ossigeno, il peso apparente della maggior parte delle molecole diminuisce leggermente in presenza di un campo magnetico non omogeneo. I materiali in cui tutti gli elettroni sono accoppiati sono '''diamagnetici''' e respingono debolmente un campo magnetico. I materiali paramagnetici e diamagnetici non agiscono come magneti permanenti. Solo in presenza di un campo magnetico applicato dimostrano attrazione o repulsione. ==== Collegamento all'apprendimento ==== L'acqua, come la maggior parte delle molecole, contiene tutti gli elettroni accoppiati. Gli esseri viventi contengono una grande percentuale di acqua, quindi dimostrano un comportamento diamagnetico. Se metti una [https://www.youtube.com/watch?v=A1vyB-O5i6E rana] vicino a un magnete sufficientemente grande, leviterà (cerca su YT "levitating frog"). Puoi vedere video di rane galleggianti diamagnetiche, fragole e altro ancora (ad es. cerca su YT: "Diamagnetic Grapes"). La teoria degli orbitali molecolari (teoria MO) fornisce una spiegazione del legame chimico che tiene conto del paramagnetismo della molecola di ossigeno. Spiega anche il legame in un certo numero di altre molecole, come le violazioni della regola dell'ottetto e altre molecole con legami più complicati (oltre lo scopo di questo testo) che sono difficili da descrivere con le strutture di Lewis. Inoltre, fornisce un modello per descrivere le energie degli elettroni in una molecola e la probabile posizione di questi elettroni. A differenza della teoria del legame di valenza, che utilizza orbitali ibridi assegnati a un atomo specifico, la teoria MO utilizza la combinazione di orbitali atomici per produrre orbitali molecolari che sono ''delocalizzati'' sull'intera molecola anziché essere localizzati sui suoi atomi costituenti. La teoria MO ci aiuta anche a capire perché alcune sostanze sono conduttori elettrici, altre sono semiconduttori e altre ancora sono isolanti. La Tabella 8.2 riassume i punti principali delle due teorie complementari del legame. Entrambe le teorie forniscono modi diversi e utili per descrivere la struttura molecolare. Confronto delle teorie del legame {| class="wikitable" !Teoria del legame di valenza !Teoria degli orbitali molecolari |- |considera i legami come localizzati tra una coppia di atomi |considera gli elettroni delocalizzati in tutta la molecola |- |crea legami dalla sovrapposizione di orbitali atomici ( ''s, p, d'' …) e orbitali ibridi ( ''sp,'' sp<sup>2</sup> , sp<sup>3</sup> …) |combina gli orbitali atomici per formare orbitali molecolari (σ, σ*, π, π*) |- |forma legami σ o π |crea interazioni di legame e antilegame in base agli orbitali riempiti |- |predice la forma molecolare in base al numero di regioni di densità elettronica |predice la disposizione degli elettroni nelle molecole |- |necessita di strutture multiple per descrivere la risonanza | |} '''La teoria degli orbitali molecolari''' descrive la distribuzione degli elettroni nelle molecole più o meno nello stesso modo in cui la distribuzione degli elettroni negli atomi viene descritta utilizzando orbitali atomici. Utilizzando la meccanica quantistica, il comportamento di un elettrone in una molecola è ancora descritto da una funzione d'onda, ''Ψ'', analoga al comportamento in un atomo. Proprio come gli elettroni attorno agli atomi isolati, gli elettroni attorno agli atomi nelle molecole sono limitati a energie discrete (quantizzate). La regione dello spazio in cui è probabile che si trovi un elettrone di valenza in una molecola è chiamata '''orbitale molecolare (''Ψ'' <sup>2</sup>)'''. Come un orbitale atomico, un orbitale molecolare è pieno quando contiene due elettroni con spin opposto. Considereremo gli orbitali molecolari nelle molecole composte da due atomi identici (ad esempio H<sub>2</sub> o Cl<sub>2</sub>). Tali molecole sono chiamate '''molecole biatomiche omonucleari'''. In queste molecole biatomiche si verificano diversi tipi di orbitali molecolari. Il processo matematico di combinazione degli orbitali atomici per generare orbitali molecolari è chiamato '''combinazione lineare degli orbitali atomici (LCAO)'''. La funzione d'onda descrive le proprietà ondulatorie di un elettrone. Gli orbitali molecolari sono combinazioni di funzioni d'onda degli orbitali atomici. La combinazione delle onde può portare a interferenza costruttiva, in cui i picchi si allineano con i picchi, o interferenza distruttiva, in cui i picchi si allineano con i solchi (figura sotto). Negli orbitali, le onde sono tridimensionali e si combinano con onde in fase producendo regioni con una maggiore probabilità di densità elettronica e onde fuori fase producendo nodi, o regioni senza densità elettronica. [[File:Interferenza_tra_onde_in_fase_e_fuori_fase.png|centro|miniatura|974x974px|(a) Quando le onde in fase si combinano, l'interferenza costruttiva produce un'onda con ampiezza maggiore. (b) Quando le onde fuori fase si combinano, l'interferenza distruttiva produce un'onda con ampiezza minore (o nulla).]] Esistono due tipi di orbitali molecolari che possono formarsi dalla sovrapposizione di due orbitali atomici ''s'' su atomi adiacenti. I due tipi sono illustrati nella figura sotto. La combinazione in fase produce un '''orbitale molecolare σ<sub>''s''</sub>''' a energia inferiore (leggi "sigma-s") in cui la maggior parte della densità elettronica è direttamente tra i nuclei. L'addizione fuori fase (che può anche essere pensata come sottrazione delle funzioni d'onda) produce un orbitale molecolare a energia superiore '''orbitale molecolare σ*<sub>''s''</sub>''' (leggi "sigma-s-star") orbitale molecolare in cui c'è un nodo tra i nuclei. L'asterisco indica che l'orbitale è un orbitale antilegante. Gli elettroni in un orbitale σ''<sub>s</sub>'' sono attratti da entrambi i nuclei contemporaneamente e sono più stabili (di energia inferiore) di quanto non lo sarebbero negli atomi isolati. L'aggiunta di elettroni a questi orbitali crea una forza che tiene insieme i due nuclei, quindi chiamiamo questi orbitali '''orbitali leganti'''. Gli elettroni nelorbitali sono situati ben lontano dalla regione tra i due nuclei. La forza attrattiva tra i nuclei e questi elettroni allontana i due nuclei. Quindi, questi orbitali sono chiamati '''orbitali antileganti'''. Gli elettroni riempiono l'orbitale di legame a energia inferiore prima dell'orbitale antilegante a energia superiore, proprio come riempiono gli orbitali atomici a energia inferiore prima di riempire gli orbitali atomici a energia superiore. [[File:Orbitali_molecolari_di_legame_e_antilegame_-_schema_energetico.png|centro|miniatura|863x863px|Gli orbitali molecolari sigma (σ) e sigma-star (σ*) sono formati dalla combinazione di due orbitali atomici ''s. I punti (·) indicano le posizioni dei nuclei.'']]Negli orbitali ''p'', la funzione d'onda dà origine a due lobi con fasi opposte, analogamente a come un'onda bidimensionale ha entrambe le parti sopra e sotto la media. Indichiamo le fasi ombreggiando i lobi orbitali con colori diversi. Quando i lobi orbitali della stessa fase si sovrappongono, l'interferenza costruttiva delle onde aumenta la densità elettronica. Quando le regioni di fase opposta si sovrappongono, l'interferenza distruttiva delle onde diminuisce la densità elettronica e crea nodi. Quando gli orbitali ''p'' si sovrappongono da un'estremità all'altra, creano orbitali σ e σ* ( figura sotto). Se due atomi si trovano lungo l' asse ''x'' in un sistema di coordinate cartesiane, i due orbitali ''p<sub>x</sub>'' si sovrappongono da un'estremità all'altra e formano σ''<sub>px</sub>'' (legame) e σ*''<sub>px</sub>'' (antilegante) (leggi rispettivamente come "sigma-px" e "sigma-px star"). Proprio come con la sovrapposizione degli orbitali ''s'', l'asterisco indica l'orbitale con un nodo tra i nuclei, che è un orbitale antilegante ad alta energia.[[File:Orbitali_sigma_di_legame_e_antilegame.png|centro|miniatura|821x821px|La combinazione delle funzioni d'onda di due orbitali atomici ''p'' lungo l'asse internucleare crea due orbitali molecolari, σ''<sub>p</sub>'' e σ*''<sub>p</sub>'']] La sovrapposizione affiancata di due orbitali ''p'' dà origine a un '''orbitale molecolare legante pi (π)''' e a un '''orbitale molecolare antilegante π*''', come mostrato nella figura sotto. Nella teoria del legame di valenza, descriviamo i legami π come contenenti un piano nodale contenente l'asse internucleare e perpendicolare ai lobi degli orbitali ''p'', con densità elettronica su entrambi i lati del nodo. Nella teoria degli orbitali molecolari, descriviamo l'orbitale π con questa stessa forma e un legame π esiste quando questo orbitale contiene elettroni. Gli elettroni in questo orbitale interagiscono con entrambi i nuclei e aiutano a tenere insieme i due atomi, rendendolo un orbitale legante. Per la combinazione fuori fase, vengono creati due piani nodali, uno lungo l'asse internucleare e uno perpendicolare tra i nuclei. [[File:Orbitali_pigreco_di_legame_e_antilegame.png|centro|miniatura|797x797px|La sovrapposizione affiancata di ogni due orbitali ''p'' determina la formazione di due orbitali molecolari π. La combinazione degli orbitali fuori fase determina un orbitale molecolare antilegante con due nodi. Uno contiene l'asse internucleare e uno è perpendicolare all'asse. La combinazione degli orbitali in fase determina un orbitale legante. C'è un nodo (blu) che contiene l'asse internucleare con i due lobi dell'orbitale situati sopra e sotto questo nodo.]] Negli orbitali molecolari delle molecole biatomiche, ogni atomo ha anche due serie di orbitali ''p'' orientati uno accanto all'altro (''p<sub>y</sub>'' e ''p<sub>z</sub>''), quindi questi quattro orbitali atomici si combinano a coppie per creare due orbitali π e due orbitali π*. Gli orbitali π''<sub>py</sub>'' egli orbitali sono orientati ad angolo retto rispetto al π''<sub>pz</sub>'' e orbitali. Fatta eccezione per il loro orientamento, gli orbitali π''<sub>py</sub>'' e π''<sub>pz</sub>'' sono identici e hanno la stessa energia; sono '''orbitali degeneri'''. Gli orbitali antileganti sono anch'essi degeneri e identici, eccetto che per il loro orientamento. Un totale di sei orbitali molecolari risulta dalla combinazione dei sei orbitali atomici ''p'' in due atomi: σ''<sub>px</sub>'' e σ*''<sub>px,</sub>'' π''<sub>py</sub>'' e π*''<sub>py,</sub> π<sub>pz</sub>'' e ''π*<sub>pz.</sub>'' === Diagrammi di energia orbitale molecolare === I livelli energetici relativi degli orbitali atomici e molecolari sono in genere mostrati in un '''diagramma degli orbitali molecolari''' (figura sotto). Per una molecola biatomica, gli orbitali atomici di un atomo sono mostrati a sinistra e quelli dell'altro atomo sono mostrati a destra. Ogni linea orizzontale rappresenta un orbitale che può contenere due elettroni. Gli orbitali molecolari formati dalla combinazione degli orbitali atomici sono mostrati al centro. Le linee tratteggiate mostrano quali degli orbitali atomici si combinano per formare gli orbitali molecolari. Per ogni coppia di orbitali atomici che si combinano, risultano un orbitale molecolare a energia inferiore (legante) e un orbitale a energia superiore (antilegante). Quindi possiamo vedere che la combinazione dei sei orbitali atomici 2''p'' produce tre orbitali leganti (uno σ e due π) e tre orbitali antileganti (uno σ* e due π*). Prevediamo la distribuzione degli elettroni in questi orbitali molecolari riempiendo gli orbitali nello stesso modo in cui riempiamo gli orbitali atomici, tramite il principio di Aufbau. Gli orbitali a bassa energia si riempiono per primi, gli elettroni si distribuiscono tra gli orbitali degeneri prima di accoppiarsi e ogni orbitale può contenere un massimo di due elettroni con spin opposti (figura sotto). Proprio come scriviamo le configurazioni elettroniche per gli atomi, possiamo scrivere la configurazione elettronica molecolare elencando gli orbitali con apici che indicano il numero di elettroni presenti. Per chiarezza, mettiamo delle parentesi attorno agli orbitali molecolari con la stessa energia. In questo caso, ogni orbitale è a un'energia diversa, quindi le parentesi separano ogni orbitale. Quindi ci aspetteremmo una molecola o uno ione biatomico contenente sette elettroni (come avrebbe la configurazione elettronica molecolare. È comune omettere gli elettroni centrali dai diagrammi e dalle configurazioni degli orbitali molecolari e includere solo gli elettroni di valenza. [[File:Orbitali_molecolari_-_diagramma_energetico_in_Be2+.png|centro|miniatura|939x939px|Questo è il diagramma orbitale molecolare per l'atomo diatomico omonucleare che mostra solo gli orbitali molecolari del guscio di valenza. Gli orbitali molecolari sono riempiti nello stesso modo degli orbitali atomici, usando il principio di Aufbau e la regola di Hund.]] === Ordine di legame === Il diagramma degli orbitali molecolari riempiti mostra il numero di elettroni negli orbitali molecolari sia leganti che antileganti. Il contributo netto degli elettroni alla forza di legame di una molecola viene identificato determinando l''''ordine di legame''' che risulta dal riempimento degli orbitali molecolari da parte degli elettroni. Quando si usano le strutture di Lewis per descrivere la distribuzione degli elettroni nelle molecole, definiamo l'ordine di legame come il numero di coppie di elettroni leganti tra due atomi. Quindi un legame singolo ha un ordine di legame di 1, un legame doppio ha un ordine di legame di 2 e un legame triplo ha un ordine di legame di 3. Definiamo l'ordine di legame in modo diverso quando utilizziamo la descrizione dell'orbitale molecolare della distribuzione degli elettroni, ma l'ordine di legame risultante è solitamente lo stesso. La tecnica MO è più accurata e può gestire i casi in cui il metodo della struttura di Lewis fallisce, ma entrambi i metodi descrivono lo stesso fenomeno. Nel modello degli orbitali molecolari, un elettrone contribuisce a un'interazione di legame se occupa un orbitale di legame e contribuisce a un'interazione di antilegame se occupa un orbitale di antilegame. L'ordine di legame viene calcolato sottraendo gli elettroni destabilizzanti (antilegame) dagli elettroni stabilizzanti (legame). Poiché un legame è costituito da due elettroni, dividiamo per due per ottenere l'ordine di legame. Possiamo determinare l'ordine di legame con la seguente equazione: Ordine di legame = [(numero di elettroni di legame) - (numero di elettroni di antilegame)] / 2 L'ordine di un legame covalente è una guida alla sua forza; un legame tra due atomi dati diventa più forte all'aumentare dell'ordine di legame (Tabella sopra). Se la distribuzione degli elettroni negli orbitali molecolari tra due atomi è tale che il legame risultante avrebbe un ordine di legame pari a zero, non si forma un legame stabile. Di seguito esamineremo alcuni esempi specifici di diagrammi MO e ordini di legame. === Legame nelle molecole biatomiche === Una molecola di diidrogeno (H<sub>2</sub> ) si forma da due atomi di idrogeno. Quando gli orbitali atomici dei due atomi si combinano, gli elettroni occupano l'orbitale molecolare di energia più bassa, l' orbitale di legame σ<sub>1''s''</sub>. Una molecola di diidrogeno, H<sub>2</sub> , si forma facilmente perché l'energia di una molecola di H<sub>2</sub> è inferiore a quella di due atomi di H. L'orbitale σ<sub>1''s''</sub> che contiene entrambi gli elettroni ha un'energia inferiore a quella di uno qualsiasi dei due orbitali atomici 1''s .'' Un orbitale molecolare può contenere due elettroni, quindi entrambi gli elettroni nella molecola di H<sub>2</sub> si trovano nell'orbitale di legame σ<sub>1s</sub> <sub>;</sub> la configurazione elettronica è (σ<sub>1s</sub>)<sup>2</sup>. Rappresentiamo questa configurazione con un diagramma energetico orbitale molecolare (figura sotto) in cui una singola freccia rivolta verso l'alto indica un elettrone in un orbitale e due frecce (una rivolta verso l'alto e una verso il basso) indicano due elettroni di spin opposto. [[File:Orbitali_molecolari_-_diagramma_energetico_in_H2.png|centro|miniatura|904x904px|Il diagramma dell'energia orbitale molecolare prevede che H<sub>2</sub> sarà una molecola stabile con energia inferiore rispetto agli atomi separati.]] Una molecola di diidrogeno contiene due elettroni leganti e nessun elettrone antilegante, quindi abbiamo: ordine di legame in H<sub>2</sub> = (2 - 0) /2 = 1 Poiché l'ordine di legame per il legame H–H è uguale a 1, il legame è un legame singolo. Un atomo di elio ha due elettroni, entrambi nel suo orbitale 1''s'' . Due atomi di elio non si combinano per formare una molecola di dielio, He <sub>2</sub> , con quattro elettroni, perché l'effetto stabilizzante dei due elettroni nell'orbitale di legame a bassa energia sarebbe compensato dall'effetto destabilizzante dei due elettroni nell'orbitale molecolare antilegante a più alta energia. Scriveremmo la configurazione elettronica ipotetica di He<sub>2</sub> come nella figura 8.36 . La variazione netta di energia sarebbe zero, quindi non c'è forza motrice per gli atomi di elio per formare la molecola biatomica. Infatti, l'elio esiste come atomi discreti piuttosto che come molecole biatomiche. L'ordine di legame in una molecola ipotetica di di elio sarebbe zero. ordine di legame in He<sub>2</sub> = (2 - 2) /2 = 0 Un ordine di legame pari a zero indica che non si forma alcun legame tra due atomi. [[File:Orbitali_molecolari_-_diagramma_energetico_in_He2.png|centro|miniatura|909x909px|Il diagramma dell'energia orbitale molecolare prevede che He<sub>2</sub> non sarà una molecola stabile, poiché ha lo stesso numero di elettroni leganti e antileganti.]] === Le molecole biatomiche del secondo periodo === Otto possibili molecole diatomiche omonucleari potrebbero essere formate dagli atomi del secondo periodo della tavola periodica: Li<sub>2</sub> , Be<sub>2</sub> , B<sub>2</sub> , C<sub>2</sub> , N<sub>2</sub> , O<sub>2</sub> , F<sub>2</sub> e Ne<sub>2</sub> . Tuttavia, possiamo prevedere che la molecola di Be<sub>2</sub> e la molecola di Ne<sub>2</sub> non sarebbero stabili. Possiamo vederlo considerando le configurazioni elettroniche molecolari (Tabella sotto). Prevediamo le configurazioni elettroniche degli orbitali molecolari di valenza proprio come prevediamo le configurazioni elettroniche degli atomi. Gli elettroni di valenza sono assegnati agli orbitali molecolari di valenza con le energie più basse possibili. In linea con la regola di Hund, ogni volta che ci sono due o più orbitali molecolari degeneri, gli elettroni riempiono ogni orbitale di quel tipo singolarmente prima che si verifichi qualsiasi accoppiamento di elettroni. Come abbiamo visto nella teoria del legame di valenza, i legami σ sono generalmente più stabili dei legami π formati da orbitali atomici degeneri. Analogamente, nella teoria degli orbitali molecolari, gli orbitali σ sono solitamente più stabili degli orbitali π. Tuttavia, non è sempre così. Gli MO per gli orbitali di valenza del secondo periodo sono mostrati nella figura sotto. Osservando gli orbitali molecolari Ne<sub>2</sub>, vediamo che l'ordine è coerente con il diagramma generico mostrato nella sezione precedente. Tuttavia, per gli atomi con tre o meno elettroni negli orbitali ''p'' (da Li a N) osserviamo uno schema diverso, in cui l'orbitale σ ''<sub>p</sub>'' ha un'energia maggiore rispetto al set π''<sub>p</sub>'' . Si può ottenere il diagramma degli orbitali molecolari per uno ione diatomico omonucleare aggiungendo o sottraendo elettroni dal diagramma per la molecola neutra. [[File:Orbitali_molecolari_-_diagramma_energetico_degli_orbitali_molecolari_di_molecole_biatomiche_nel_secondo_periodo.png|centro|miniatura|897x897px|Questa mostra i diagrammi MO per ogni molecola biatomica omonucleare nel secondo periodo. Le energie orbitali diminuiscono nel corso del periodo man mano che la carica nucleare effettiva aumenta e il raggio atomico diminuisce. Tra N<sub>2</sub> e O<sub>2</sub> , l'ordine degli orbitali cambia.]] Questo cambiamento nell'ordinamento orbitale avviene a causa di un fenomeno chiamato '''sp mixing''' . Il sp mixing non crea nuovi orbitali; influenza semplicemente le energie degli orbitali molecolari esistenti. La funzione d'onda σ<sub>s</sub> si combina matematicamente con la funzione d'onda σ<sub>p</sub> , con il risultato che l'orbitale σ<sub>s</sub> diventa più stabile e l' orbitale σ<sub>p</sub> diventa meno stabile (figura sotto). Analogamente, anche gli orbitali antileganti subiscono sp mixing, con σ<sub>s*</sub> che diventa più stabile e σ<sub>p*</sub> che diventa meno stabile. [[File:Orbitali_molecolari_-_s-p_mixing.png|centro|miniatura|668x668px|Senza miscelazione, il pattern MO si verifica come previsto, con l'orbitale σ<sub>p</sub> più basso in energia rispetto agli orbitali π<sub>p</sub> . Quando si verifica la miscelazione sp, gli orbitali si spostano come mostrato, con l'orbitale σ<sub>p</sub> più alto in energia rispetto agli orbitali π<sub>p</sub>.]] La miscelazione sp si verifica quando gli orbitali ''s'' e ''p'' hanno energie simili. La differenza di energia tra 2 orbitali ''s'' e 2 orbitali ''p'' in O, F e Ne è maggiore di quella in Li, Be, B, C e N. Per questo motivo, O<sub>2</sub> , F<sub>2</sub> e Ne<sub>2</sub> presentano una miscelazione sp trascurabile (non sufficiente a modificare l'ordinamento energetico) e i loro diagrammi MO seguono il modello normale, come mostrato nella figura più sopra. Tutte le altre molecole biatomiche di periodo 2 hanno una miscelazione sp, che porta al modello in cui l'orbitale σ<sub>p</sub> è sollevato sopra l'insieme π<sub>p</sub> . Utilizzando i diagrammi MO mostrati nella figura più sopra, possiamo aggiungere gli elettroni e determinare la configurazione elettronica molecolare e l'ordine di legame per ciascuna delle molecole biatomiche. Come mostrato nella Tabella sotto , le molecole di Be<sub>2</sub> e Ne<sub>2</sub> avrebbero un ordine di legame pari a 0 e queste molecole non esistono. Configurazione elettronica e ordine di legame per orbitali molecolari in molecole diatomiche omonucleari di elementi del periodo due [[File:Orbitali_molecolari_-_configurazioni_elettroniche_e_ordine_di_legame_in_alcune_molecole.png|centro|miniatura|949x949px|Tabella]] La combinazione di due atomi di litio per formare una molecola di litio, Li<sub>2</sub> , è analoga alla formazione di H<sub>2</sub>, ma gli orbitali atomici coinvolti sono gli orbitali di valenza 2''s'' . Ognuno dei due atomi di litio ha un elettrone di valenza. Quindi, abbiamo due elettroni di valenza disponibili per l'orbitale molecolare di legame σ<sub>2''s''</sub>. Poiché entrambi gli elettroni di valenza sarebbero in un orbitale di legame, prevediamo che la molecola di Li<sub>2</sub> sia stabile. La molecola è, infatti, presente in concentrazione apprezzabile nel vapore di litio a temperature prossime al punto di ebollizione dell'elemento. Sono note anche tutte le altre molecole nella Tabella sopra con un ordine di legame maggiore di zero. La molecola di O<sub>2</sub> ha abbastanza elettroni per riempire a metà l'livello. Ci aspettiamo che i due elettroni che occupano questi due orbitali degeneri siano spaiati, e questa configurazione elettronica molecolare per O<sub>2</sub> è in accordo con il fatto che la molecola di ossigeno ha due elettroni spaiati (figura sotto dell'ossigeno). La presenza di due elettroni spaiati si è dimostrata difficile da spiegare usando le strutture di Lewis, ma la teoria degli orbitali molecolari la spiega piuttosto bene. Infatti, gli elettroni spaiati della molecola di ossigeno forniscono un forte supporto alla teoria degli orbitali molecolari. === Come le scienze si interconnettono === === Teoria delle bande === Quando due orbitali atomici identici su atomi diversi si combinano, si formano due orbitali molecolari. L'orbitale legante ha un'energia inferiore rispetto agli orbitali atomici originali perché gli orbitali atomici sono in fase nell'orbitale molecolare. L'orbitale antilegante ha un'energia superiore rispetto agli orbitali atomici originali perché gli orbitali atomici sono fuori fase. In un solido accadono cose simili, ma su scala molto più ampia. Ricorda che anche in un piccolo campione c'è un numero enorme di atomi (tipicamente > 10 <sup>23</sup> atomi) e quindi un numero enorme di orbitali atomici che possono essere combinati in orbitali molecolari. Quando ''N'' orbitali atomici di valenza, tutti della stessa energia e ciascuno contenente un (1) elettrone, vengono combinati, si otterranno orbitali leganti ''N'' /2 (pieni) e orbitali antileganti ''N'' /2 (vuoti). Ogni orbitale legante mostrerà un abbassamento di energia poiché gli orbitali atomici sono ''per lo più'' in fase, ma ciascuno degli orbitali leganti sarà leggermente diverso e avrà energie leggermente diverse. Gli orbitali antileganti mostreranno un aumento di energia poiché gli orbitali atomici sono ''per lo più'' fuori fase, ma ciascuno degli orbitali antileganti sarà anche leggermente diverso e avrà energie leggermente diverse. I livelli di energia consentiti per tutti gli orbitali leganti sono così vicini tra loro che formano una banda, chiamata banda di valenza. Allo stesso modo, '''tutti gli orbitali antileganti sono molto vicini tra loro e formano una banda, chiamata banda di conduzione'''. La figura sotto mostra le bande per tre importanti classi di materiali: isolanti, semiconduttori e conduttori. [[File:Orbitali_molecolari_-_solidi.png|centro|miniatura|802x802px|Gli orbitali molecolari nei solidi sono così ravvicinati che sono descritti come bande. La banda di valenza ha un'energia inferiore e la banda di conduzione ha un'energia superiore. Il tipo di solido è determinato dalla dimensione del "gap di banda" tra le bande di valenza e di conduzione. È richiesta solo una piccolissima quantità di energia per spostare gli elettroni dalla banda di valenza alla banda di conduzione in un conduttore, e quindi conducono bene l'elettricità. In un isolante, il gap di banda è ampio, quindi si muovono pochissimi elettroni, e sono cattivi conduttori di elettricità. I ​​semiconduttori sono nel mezzo: conducono l'elettricità meglio degli isolanti, ma non così bene come i conduttori.]] Per condurre l'elettricità, gli elettroni devono muoversi dalla banda di valenza piena alla banda di conduzione vuota, dove possono muoversi attraverso il solido. La dimensione del gap di banda, o la differenza di energia tra la parte superiore della banda di valenza e la parte inferiore della banda di conduzione, determina la facilità con cui gli elettroni possono muoversi tra le bande. In un conduttore è richiesta solo una piccola quantità di energia perché il gap di banda è molto piccolo. Questa piccola differenza di energia è "facile" da superare, quindi sono buoni conduttori di elettricità. In un isolante, il gap di banda è così "ampio" che pochissimi elettroni si muovono nella banda di conduzione; di conseguenza, gli isolanti sono cattivi conduttori di elettricità. I ​​semiconduttori conducono elettricità quando vengono fornite quantità "moderate" di energia per spostare gli elettroni fuori dalla banda di valenza e nella banda di conduzione. I semiconduttori, come il silicio, si trovano in molti dispositivi elettronici. I semiconduttori sono utilizzati in dispositivi come computer, smartphone e celle solari. Le celle solari producono elettricità quando la luce fornisce l'energia per spostare gli elettroni fuori dalla banda di valenza. L'elettricità generata può quindi essere utilizzata per alimentare una luce o uno strumento, oppure può essere immagazzinata per un uso successivo caricando una batteria. A dicembre 2014, fino al 46% dell'energia della luce solare poteva essere convertita in elettricità utilizzando celle solari. ==== Esempio 8.6 ==== ==== Diagrammi degli orbitali molecolari, ordine di legame e numero di elettroni spaiati ==== Disegna il diagramma dell'orbitale molecolare per la molecola di ossigeno, O<sub>2</sub>. Da questo diagramma, calcola l'ordine di legame per O<sub>2</sub>. In che modo questo diagramma tiene conto del paramagnetismo di O<sub>2</sub>? ==== Soluzione ==== Disegniamo un diagramma energetico orbitale molecolare simile a quello mostrato negli esempi precedenti. Ogni atomo di ossigeno contribuisce con sei elettroni, quindi il diagramma appare come mostrato nella figura sotto. [[File:Orbitali_molecolari_-_diagramma_energetico_in_O2.png|centro|miniatura|690x690px|Il diagramma dell'energia orbitale molecolare per O<sub>2</sub> prevede due elettroni spaiati.]] Calcoliamo l'ordine del legame come O2 = (8 - 4)/2 = 2. Il paramagnetismo dell'ossigeno è spiegato dalla presenza di due elettroni spaiati negli orbitali molecolari (π<sub>2''py''</sub> , π<sub>2''pz''</sub> )*. ==== Controlla il tuo apprendimento ==== Il componente principale dell'aria è N<sub>2</sub> . Dal diagramma orbitale molecolare di N<sub>2</sub> , prevedi il suo ordine di legame e se è diamagnetico o paramagnetico. ==== Risposta: ==== N<sub>2</sub> ha un ordine di legame pari a 3 ed è diamagnetico. ==== Esempio ==== ==== Previsioni di ioni con diagrammi MO ==== Fornire la configurazione orbitale molecolare per gli elettroni di valenza in C<sub>2</sub><sup>2-</sup>. Questo ione sarà stabile? ==== Soluzione ==== Osservando il diagramma MO appropriato, vediamo che gli orbitali π hanno un'energia inferiore rispetto all'orbitale σ''<sub>p</sub>''. The valence electron configuration for C<sub>2</sub> is  (σ<sub>2s</sub>)<sup>2</sup>(σ∗<sub>2s</sub>)<sup>2</sup>(π<sub>2py</sub>,π<sub>2pz</sub>)<sup>4</sup>.  Adding two more electrons to generate the  C<sub>2</sub><sup>2−</sup> anion will give a valence electron configuration of  (σ<sub>2s</sub>)<sup>2</sup>(σ∗<sub>2s</sub>)<sup>2</sup>(π<sub>2py</sub>,π<sub>2pz</sub>)<sup>4</sup>(σ<sub>2px</sub>)<sup>2</sup>. Poiché questo ha sei elettroni di legame in più rispetto all'antilegame, l'ordine di legame sarà 3 e lo ione dovrebbe essere stabile. ==== Controlla il tuo apprendimento ==== Quanti elettroni spaiati sarebbero presenti su uno ione Be<sub>2</sub><sup>2−</sup>? Sarebbe paramagnetico o diamagnetico? ==== Risposta: ==== due, paramagnetico ==== Collegamento all'apprendimento ==== La creazione di diagrammi di orbitali molecolari per molecole con più di due atomi si basa sulle stesse idee di base degli esempi diatomici presentati qui. Tuttavia, con più atomi, sono necessari computer per calcolare come si combinano gli orbitali atomici. Vedere [https://mw.concord.org/modeler/showcase/simulation.html?s=http://mw2.concord.org/public/student/quantumchemistry/benzene.html disegni tridimensionali] degli orbitali molecolari per C<sub>6</sub>H<sub>6</sub>. == Attività == [[Chimica per il liceo/La teoria VB e gli orbitali ibridi/Esercizi|Esercizi]] (sono quelli di OpenStax tradotti in italiano) [https://openstax.org/books/chemistry-2e/pages/8-exercises Esercizi] su OpenStax [[Categoria:Chimica per il liceo|Teoria VB e orbitali ibridi]] r8dek7olkkasdj1923669yjgevy6he2 Wikibooks:Wikibookiano/Notizie tecniche 4 56554 478521 478327 2025-07-08T00:05:36Z MediaWiki message delivery 19950 /* Tech News: 2025-28 */ nuova sezione 478521 wikitext text/x-wiki == <span lang="en" dir="ltr">Tech News: 2025-03</span> == <div lang="en" dir="ltr"> <section begin="technews-2025-W03"/><div class="plainlinks"> Latest '''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|tech news]]''' from the Wikimedia technical community. Please tell other users about these changes. Not all changes will affect you. [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2025/03|Translations]] are available. '''Weekly highlight''' * The Single User Login system is being updated over the next few months. This is the system which allows users to fill out the login form on one Wikimedia site and get logged in on all others at the same time. It needs to be updated because of the ways that browsers are increasingly restricting cross-domain cookies. To accommodate these restrictions, login and account creation pages will move to a central domain, but it will still appear to the user as if they are on the originating wiki. The updated code will be enabled this week for users on test wikis. This change is planned to roll out to all users during February and March. See [[mw:Special:MyLanguage/MediaWiki Platform Team/SUL3#Deployment|the SUL3 project page]] for more details and a timeline. 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For example, there was a bug with updating a user's edit-count after making a rollback edit, which is now fixed. [https://phabricator.wikimedia.org/T382592] '''Updates for technical contributors''' * [[File:Octicons-tools.svg|12px|link=|class=skin-invert|Advanced item]] Wikimedia REST API users, such as bot operators and tool maintainers, may be affected by ongoing upgrades. Starting the week of January 13, we will begin rerouting [[phab:T374683|some page content endpoints]] from RESTbase to the newer MediaWiki REST API endpoints for all wiki projects. This change was previously available on testwiki and should not affect existing functionality, but active users of the impacted endpoints may raise issues directly to the [[phab:project/view/6931/|MediaWiki Interfaces Team]] in Phabricator if they arise. * Toolforge tool maintainers can now share their feedback on Toolforge UI, an initiative to provide a web platform that allows creating and managing Toolforge tools through a graphic interface, in addition to existing command-line workflows. This project aims to streamline active maintainers’ tasks, as well as make registration and deployment processes more accessible for new tool creators. The initiative is still at a very early stage, and the Cloud Services team is in the process of collecting feedback from the Toolforge community to help shape the solution to their needs. [[wikitech:Wikimedia Cloud Services team/EnhancementProposals/Toolforge UI|Read more and share your thoughts about Toolforge UI]]. * [[File:Octicons-tools.svg|12px|link=|class=skin-invert|Advanced item]] For tool and library developers who use the OAuth system: The identity endpoint used for [[mw:Special:MyLanguage/OAuth/For Developers#Identifying the user|OAuth 1]] and [[mw:Special:MyLanguage/OAuth/For Developers#Identifying the user 2|OAuth 2]] returned a JSON object with an integer in its <code>sub</code> field, which was incorrect (the field must always be a string). This has been fixed; the fix will be deployed to Wikimedia wikis on the week of January 13. [https://phabricator.wikimedia.org/T382139] * Many wikis currently use [[:mw:Parsoid/Parser Unification/Cite CSS|Cite CSS]] to render custom footnote markers in Parsoid output. Starting January 20 these rules will be disabled, but the developers ask you to ''not'' clean up your <bdi lang="en" dir="ltr">[[MediaWiki:Common.css]]</bdi> until February 20 to avoid issues during the migration. Your wikis might experience some small changes to footnote markers in Visual Editor and when using experimental Parsoid read mode, but if there are changes these are expected to bring the rendering in line with the legacy parser output. [https://phabricator.wikimedia.org/T370027] '''Meetings and events''' * The next meeting in the series of [[c:Special:MyLanguage/Commons:WMF support for Commons/Commons community calls|Wikimedia Foundation Community Conversations with the Wikimedia Commons community]] will take place on [[m:Special:MyLanguage/Event:Commons community discussion - 15 January 2025 08:00 UTC|January 15 at 8:00 UTC]] and [[m:Special:MyLanguage/Event:Commons community discussion - 15 January 2025 16:00 UTC|at 16:00 UTC]]. The topic of this call is defining the priorities in tool investment for Commons. Contributors from all wikis, especially users who are maintaining tools for Commons, are welcome to attend. '''''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|Tech news]]''' prepared by [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Writers|Tech News writers]] and posted by [[m:Special:MyLanguage/User:MediaWiki message delivery|bot]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News#contribute|Contribute]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2025/03|Translate]]&nbsp;• [[m:Tech|Get help]]&nbsp;• [[m:Talk:Tech/News|Give feedback]]&nbsp;• [[m:Global message delivery/Targets/Tech ambassadors|Subscribe or unsubscribe]].'' </div><section end="technews-2025-W03"/> </div> <bdi lang="en" dir="ltr">[[User:MediaWiki message delivery|MediaWiki message delivery]]</bdi> 02:42, 14 gen 2025 (CET) <!-- Messaggio inviato da User:Quiddity (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Global_message_delivery/Targets/Tech_ambassadors&oldid=28048614 --> == <span lang="en" dir="ltr">Tech News: 2025-04</span> == <div lang="en" dir="ltr"> <section begin="technews-2025-W04"/><div class="plainlinks"> Latest '''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|tech news]]''' from the Wikimedia technical community. Please tell other users about these changes. Not all changes will affect you. [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2025/04|Translations]] are available. '''Updates for editors''' * Administrators can mass-delete multiple pages created by a user or IP address using [[mw:Special:MyLanguage/Extension:Nuke|Extension:Nuke]]. It previously only allowed deletion of pages created in the last 30 days. It can now delete pages from the last 90 days, provided it is targeting a specific user or IP address. [https://phabricator.wikimedia.org/T380846] * On [[phab:P72148|wikis that use]] the [[mw:Special:MyLanguage/Help:Patrolled edits|Patrolled edits]] feature, when the rollback feature is used to revert an unpatrolled page revision, that revision will now be marked as "manually patrolled" instead of "autopatrolled", which is more accurate. Some editors that use [[mw:Special:MyLanguage/Help:New filters for edit review/Filtering|filters]] on Recent Changes may need to update their filter settings. [https://phabricator.wikimedia.org/T302140] * [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|class=skin-invert|Recurrent item]] View all {{formatnum:31}} community-submitted {{PLURAL:31|task|tasks}} that were [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Recently resolved community tasks|resolved last week]]. For example, the Visual Editor's "Insert link" feature did not always suggest existing pages properly when an editor started typing, which has now been [[phab:T383497|fixed]]. '''Updates for technical contributors''' * The Structured Discussion extension (also known as Flow) is being progressively removed from the wikis. This extension is unmaintained and causes issues. It will be replaced by [[mw:Special:MyLanguage/Help:DiscussionTools|DiscussionTools]], which is used on any regular talk page. [[mw:Special:MyLanguage/Structured Discussions/Deprecation#Deprecation timeline|The last group of wikis]] ({{int:project-localized-name-cawikiquote/en}}{{int:comma-separator/en}}{{int:project-localized-name-fiwikimedia/en}}{{int:comma-separator/en}}{{int:project-localized-name-gomwiki/en}}{{int:comma-separator/en}}{{int:project-localized-name-kabwiki/en}}{{int:comma-separator/en}}{{int:project-localized-name-ptwikibooks/en}}{{int:comma-separator/en}}{{int:project-localized-name-sewikimedia/en}}) will soon be contacted. If you have questions about this process, please ping [[m:User:Trizek (WMF)|Trizek (WMF)]] at your wiki. [https://phabricator.wikimedia.org/T380912] * The latest quarterly [[mw:Technical_Community_Newsletter/2025/January|Technical Community Newsletter]] is now available. This edition includes: updates about services from the Data Platform Engineering teams, information about Codex from the Design System team, and more. '''''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|Tech news]]''' prepared by [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Writers|Tech News writers]] and posted by [[m:Special:MyLanguage/User:MediaWiki message delivery|bot]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News#contribute|Contribute]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2025/04|Translate]]&nbsp;• [[m:Tech|Get help]]&nbsp;• [[m:Talk:Tech/News|Give feedback]]&nbsp;• [[m:Global message delivery/Targets/Tech ambassadors|Subscribe or unsubscribe]].'' </div><section end="technews-2025-W04"/> </div> <bdi lang="en" dir="ltr">[[User:MediaWiki message delivery|MediaWiki message delivery]]</bdi> 02:36, 21 gen 2025 (CET) <!-- Messaggio inviato da User:Quiddity (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Global_message_delivery/Targets/Tech_ambassadors&oldid=28129769 --> == <span lang="en" dir="ltr">Tech News: 2025-05</span> == <div lang="en" dir="ltr"> <section begin="technews-2025-W05"/><div class="plainlinks"> Latest '''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|tech news]]''' from the Wikimedia technical community. Please tell other users about these changes. Not all changes will affect you. [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2025/05|Translations]] are available. '''Weekly highlight''' * Patrollers and admins - what information or context about edits or users could help you to make patroller or admin decisions more quickly or easily? The Wikimedia Foundation wants to hear from you to help guide its upcoming annual plan. Please consider sharing your thoughts on this and [[m:Special:MyLanguage/Wikimedia Foundation Annual Plan/2025-2026/Product & Technology OKRs|13 other questions]] to shape the technical direction for next year. '''Updates for editors''' * iOS Wikipedia App users worldwide can now access a [[mw:Special:MyLanguage/Wikimedia Apps/Team/iOS/Personalized Wikipedia Year in Review/How your data is used|personalized Year in Review]] feature, which provides insights based on their reading and editing history on Wikipedia. This project is part of a broader effort to help welcome new readers as they discover and interact with encyclopedic content. * [[File:Octicons-gift.svg|12px|link=|class=skin-invert|Wishlist item]] Edit patrollers now have a new feature available that can highlight potentially problematic new pages. When a page is created with the same title as a page which was previously deleted, a tag ('Recreated') will now be added, which users can filter for in [[{{#special:RecentChanges}}]] and [[{{#special:NewPages}}]]. [https://phabricator.wikimedia.org/T56145] * Later this week, there will be a new warning for editors if they attempt to create a redirect that links to another redirect (a [[mw:Special:MyLanguage/Help:Redirects#Double redirects|double redirect]]). The feature will recommend that they link directly to the second redirect's target page. Thanks to the user SomeRandomDeveloper for this improvement. [https://phabricator.wikimedia.org/T326056] * [[File:Octicons-tools.svg|12px|link=|class=skin-invert|Advanced item]] Wikimedia wikis allow [[w:en:WebAuthn|WebAuthn]]-based second factor checks (such as hardware tokens) during login, but the feature is [[m:Community Wishlist Survey 2023/Miscellaneous/Fix security key (WebAuthn) support|fragile]] and has very few users. The MediaWiki Platform team is temporarily disabling adding new WebAuthn keys, to avoid interfering with the rollout of [[mw:MediaWiki Platform Team/SUL3|SUL3]] (single user login version 3). Existing keys are unaffected. [https://phabricator.wikimedia.org/T378402] * [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|class=skin-invert|Recurrent item]] View all {{formatnum:30}} community-submitted {{PLURAL:30|task|tasks}} that were [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Recently resolved community tasks|resolved last week]]. '''Updates for technical contributors''' * For developers that use the [[wikitech:Data Platform/Data Lake/Edits/MediaWiki history dumps|MediaWiki History dumps]]: The Data Platform Engineering team has added a couple of new fields to these dumps, to support the [[mw:Special:MyLanguage/Trust and Safety Product/Temporary Accounts|Temporary Accounts]] initiative. If you maintain software that reads those dumps, please review your code and the updated documentation, since the order of the fields in the row will change. There will also be one field rename: in the <bdi lang="zxx" dir="ltr"><code>mediawiki_user_history</code></bdi> dump, the <bdi lang="zxx" dir="ltr"><code>anonymous</code></bdi> field will be renamed to <bdi lang="zxx" dir="ltr"><code>is_anonymous</code></bdi>. The changes will take effect with the next release of the dumps in February. [https://lists.wikimedia.org/hyperkitty/list/wikitech-l@lists.wikimedia.org/thread/LKMFDS62TXGDN6L56F4ABXYLN7CSCQDI/] '''''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|Tech news]]''' prepared by [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Writers|Tech News writers]] and posted by [[m:Special:MyLanguage/User:MediaWiki message delivery|bot]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News#contribute|Contribute]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2025/05|Translate]]&nbsp;• [[m:Tech|Get help]]&nbsp;• [[m:Talk:Tech/News|Give feedback]]&nbsp;• [[m:Global message delivery/Targets/Tech ambassadors|Subscribe or unsubscribe]].'' </div><section end="technews-2025-W05"/> </div> <bdi lang="en" dir="ltr">[[User:MediaWiki message delivery|MediaWiki message delivery]]</bdi> 23:14, 27 gen 2025 (CET) <!-- Messaggio inviato da User:Quiddity (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Global_message_delivery/Targets/Tech_ambassadors&oldid=28149374 --> == <span lang="en" dir="ltr">Tech News: 2025-06</span> == <div lang="en" dir="ltr"> <section begin="technews-2025-W06"/><div class="plainlinks"> Latest '''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|tech news]]''' from the Wikimedia technical community. Please tell other users about these changes. Not all changes will affect you. [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2025/06|Translations]] are available. '''Updates for editors''' * Editors who use the "Special characters" editing-toolbar menu can now see the 32 special characters you have used most recently, across editing sessions on that wiki. This change should help make it easier to find the characters you use most often. The feature is in both the 2010 wikitext editor and VisualEditor. [https://phabricator.wikimedia.org/T110722] * Editors using the 2010 wikitext editor can now create sublists with correct indentation by selecting the line(s) you want to indent and then clicking the toolbar buttons.[https://phabricator.wikimedia.org/T380438] You can now also insert <code><nowiki><code></nowiki></code> tags using a new toolbar button.[https://phabricator.wikimedia.org/T383010] Thanks to user stjn for these improvements. * Help is needed to ensure the [[mw:Special:MyLanguage/Citoid/Enabling Citoid on your wiki|citation generator]] works properly on each wiki. ** (1) Administrators should update the local versions of the page <code dir=ltr>MediaWiki:Citoid-template-type-map.json</code> to include entries for <code dir=ltr>preprint</code>, <code dir=ltr>standard</code>, and <code dir=ltr>dataset</code>; Here are example diffs to replicate [https://en.wikipedia.org/w/index.php?title=MediaWiki%3ACitoid-template-type-map.json&diff=1189164774&oldid=1165783565 for 'preprint'] and [https://en.wikipedia.org/w/index.php?title=MediaWiki%3ACitoid-template-type-map.json&diff=1270832208&oldid=1270828390 for 'standard' and 'dataset']. ** (2.1) If the citoid map in the citation template used for these types of references is missing, [[mediawikiwiki:Citoid/Enabling Citoid on your wiki#Step 2.a: Create a 'citoid' maps value for each citation template|one will need to be added]]. (2.2) If the citoid map does exist, the TemplateData will need to be updated to include new field names. Here are example updates [https://en.wikipedia.org/w/index.php?title=Template%3ACitation%2Fdoc&diff=1270829051&oldid=1262470053 for 'preprint'] and [https://en.wikipedia.org/w/index.php?title=Template%3ACitation%2Fdoc&diff=1270831369&oldid=1270829480 for 'standard' and 'dataset']. The new fields that may need to be supported are <code dir=ltr>archiveID</code>, <code dir=ltr>identifier</code>, <code dir=ltr>repository</code>, <code dir=ltr>organization</code>, <code dir=ltr>repositoryLocation</code>, <code dir=ltr>committee</code>, and <code dir=ltr>versionNumber</code>. [https://phabricator.wikimedia.org/T383666] * One new wiki has been created: a {{int:project-localized-name-group-wikipedia/en}} in [[d:Q15637215|Central Kanuri]] ([[w:knc:|<code>w:knc:</code>]]) [https://phabricator.wikimedia.org/T385181] * [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|class=skin-invert|Recurrent item]] View all {{formatnum:27}} community-submitted {{PLURAL:27|task|tasks}} that were [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Recently resolved community tasks|resolved last week]]. For example, the [[mediawikiwiki:Special:MyLanguage/Help:Extension:Wikisource/Wikimedia OCR|OCR (optical character recognition) tool]] used for Wikisource now supports a new language, Church Slavonic. [https://phabricator.wikimedia.org/T384782] '''''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|Tech news]]''' prepared by [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Writers|Tech News writers]] and posted by [[m:Special:MyLanguage/User:MediaWiki message delivery|bot]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News#contribute|Contribute]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2025/06|Translate]]&nbsp;• [[m:Tech|Get help]]&nbsp;• [[m:Talk:Tech/News|Give feedback]]&nbsp;• [[m:Global message delivery/Targets/Tech ambassadors|Subscribe or unsubscribe]].'' </div><section end="technews-2025-W06"/> </div> <bdi lang="en" dir="ltr">[[User:MediaWiki message delivery|MediaWiki message delivery]]</bdi> 01:08, 4 feb 2025 (CET) <!-- Messaggio inviato da User:Quiddity (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Global_message_delivery/Targets/Tech_ambassadors&oldid=28203495 --> == <span lang="en" dir="ltr">Tech News: 2025-07</span> == <div lang="en" dir="ltr"> <section begin="technews-2025-W07"/><div class="plainlinks"> Latest '''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|tech news]]''' from the Wikimedia technical community. Please tell other users about these changes. Not all changes will affect you. [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2025/07|Translations]] are available. '''Weekly highlight''' * The Product and Technology Advisory Council (PTAC) has published [[m:Special:MyLanguage/Product and Technology Advisory Council/February 2025 draft PTAC recommendation for feedback|a draft of their recommendations]] for the Wikimedia Foundation's Product and Technology department. They have recommended focusing on [[m:Special:MyLanguage/Product and Technology Advisory Council/February 2025 draft PTAC recommendation for feedback/Mobile experiences|mobile experiences]], particularly contributions. They request community [[m:Talk:Product and Technology Advisory Council/February 2025 draft PTAC recommendation for feedback|feedback at the talk page]] by 21 February. '''Updates for editors''' * The "Special pages" portlet link will be moved from the "Toolbox" into the "Navigation" section of the main menu's sidebar by default. This change is because the Toolbox is intended for tools relating to the current page, not tools relating to the site, so the link will be more logically and consistently located. To modify this behavior and update CSS styling, administrators can follow the instructions at [[phab:T385346|T385346]]. [https://phabricator.wikimedia.org/T333211] * As part of this year's work around improving the ways readers discover content on the wikis, the Web team will be running an experiment with a small number of readers that displays some suggestions for related or interesting articles within the search bar. Please check out [[mw:Special:MyLanguage/Reading/Web/Content Discovery Experiments#Experiment 1: Display article recommendations in more prominent locations, search|the project page]] for more information. * [[File:Octicons-tools.svg|12px|link=|class=skin-invert|Advanced item]] Template editors who use TemplateStyles can now customize output for users with specific accessibility needs by using accessibility related media queries (<code dir=ltr>[https://developer.mozilla.org/en-US/docs/Web/CSS/@media/prefers-reduced-motion prefers-reduced-motion]</code>, <code dir=ltr>[https://developer.mozilla.org/en-US/docs/Web/CSS/@media/prefers-reduced-transparency prefers-reduced-transparency]</code>, <code dir=ltr>[https://developer.mozilla.org/en-US/docs/Web/CSS/@media/prefers-contrast prefers-contrast]</code>, and <code dir=ltr>[https://developer.mozilla.org/en-US/docs/Web/CSS/@media/forced-colors forced-colors]</code>). Thanks to user Bawolff for these improvements. [https://phabricator.wikimedia.org/T384175] * [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|class=skin-invert|Recurrent item]] View all {{formatnum:22}} community-submitted {{PLURAL:22|task|tasks}} that were [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Recently resolved community tasks|resolved last week]]. For example, the global blocks log will now be shown directly on the {{#special:CentralAuth}} page, similarly to global locks, to simplify the workflows for stewards. [https://phabricator.wikimedia.org/T377024] '''Updates for technical contributors''' * Wikidata [[d:Special:MyLanguage/Help:Default values for labels and aliases|now supports a special language as a "default for all languages"]] for labels and aliases. This is to avoid excessive duplication of the same information across many languages. If your Wikidata queries use labels, you may need to update them as some existing labels are getting removed. [https://phabricator.wikimedia.org/T312511] * The function <code dir="ltr">getDescription</code> was invoked on every Wiki page read and accounts for ~2.5% of a page's total load time. The calculated value will now be cached, reducing load on Wikimedia servers. [https://phabricator.wikimedia.org/T383660] * As part of the RESTBase deprecation [[mw:RESTBase/deprecation|effort]], the <code dir="ltr">/page/related</code> endpoint has been blocked as of February 6, 2025, and will be removed soon. This timeline was chosen to align with the deprecation schedules for older Android and iOS versions. The stable alternative is the "<code dir="ltr">morelike</code>" action API in MediaWiki, and [[gerrit:c/mediawiki/services/mobileapps/+/982154/13/pagelib/src/transform/FooterReadMore.js|a migration example]] is available. The MediaWiki Interfaces team [[phab:T376297|can be contacted]] for any questions. [https://lists.wikimedia.org/hyperkitty/list/wikitech-l@lists.wikimedia.org/thread/GFC2IJO7L4BWO3YTM7C5HF4MCCBE2RJ2/] '''In depth''' * The latest quarterly [[mw:Special:MyLanguage/Wikimedia Language and Product Localization/Newsletter/2025/January|Language and Internationalization newsletter]] is available. It includes: Updates about the "Contribute" menu; details on some of the newest language editions of Wikipedia; details on new languages supported by the MediaWiki interface; updates on the Community-defined lists feature; and more. * The latest [[mw:Extension:Chart/Project/Updates#January 2025: Better visibility into charts and tabular data usage|Chart Project newsletter]] is available. It includes updates on the progress towards bringing better visibility into global charts usage and support for categorizing pages in the Data namespace on Commons. '''''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|Tech news]]''' prepared by [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Writers|Tech News writers]] and posted by [[m:Special:MyLanguage/User:MediaWiki message delivery|bot]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News#contribute|Contribute]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2025/07|Translate]]&nbsp;• [[m:Tech|Get help]]&nbsp;• [[m:Talk:Tech/News|Give feedback]]&nbsp;• [[m:Global message delivery/Targets/Tech ambassadors|Subscribe or unsubscribe]].'' </div><section end="technews-2025-W07"/> </div> <bdi lang="en" dir="ltr">[[User:MediaWiki message delivery|MediaWiki message delivery]]</bdi> 01:11, 11 feb 2025 (CET) <!-- Messaggio inviato da User:Quiddity (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Global_message_delivery/Targets/Tech_ambassadors&oldid=28231022 --> == <span lang="en" dir="ltr">Tech News: 2025-08</span> == <div lang="en" dir="ltr"> <section begin="technews-2025-W08"/><div class="plainlinks"> Latest '''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|tech news]]''' from the Wikimedia technical community. Please tell other users about these changes. Not all changes will affect you. [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2025/08|Translations]] are available. '''Weekly highlight''' * Communities using growth tools can now showcase one event on the <code>{{#special:Homepage}}</code> for newcomers. This feature will help newcomers to be informed about editing activities they can participate in. Administrators can create a new event to showcase at <code>{{#special:CommunityConfiguration}}</code>. To learn more about this feature, please read [[diffblog:2025/02/12/community-updates-module-connecting-newcomers-to-your-initiatives/|the Diff post]], have a look [[mw:Special:MyLanguage/Help:Growth/Tools/Community updates module|at the documentation]], or contact [[mw:Talk:Growth|the Growth team]]. '''Updates for editors''' [[File:Page Frame Features on desktop.png|thumb|Highlighted talk pages improvements]] * Starting next week, talk pages at these wikis – {{int:project-localized-name-eswiki/en}}{{int:comma-separator/en}}{{int:project-localized-name-frwiki/en}}{{int:comma-separator/en}}{{int:project-localized-name-itwiki/en}}{{int:comma-separator/en}}{{int:project-localized-name-jawiki/en}} – will get [[diffblog:2024/05/02/making-talk-pages-better-for-everyone/|a new design]]. This change was extensively tested as a Beta feature and is the last step of [[mw:Special:MyLanguage/Talk pages project/Feature summary|talk pages improvements]]. [https://phabricator.wikimedia.org/T379102] * You can now navigate to view a redirect page directly from its action pages, such as the history page. Previously, you were forced to first go to the redirect target. This change should help editors who work with redirects a lot. Thanks to user stjn for this improvement. [https://phabricator.wikimedia.org/T5324] * When a Cite reference is reused many times, wikis currently show either numbers like "1.23" or localized alphabetic markers like "a b c" in the reference list. Previously, if there were so many reuses that the alphabetic markers were all used, [[MediaWiki:Cite error references no backlink label|an error message]] was displayed. As part of the work to [[phab:T383036|modernize Cite customization]], these errors will no longer be shown and instead the backlinks will fall back to showing numeric markers like "1.23" once the alphabetic markers are all used. * The log entries for each change to an editor's user-groups are now clearer by specifying exactly what has changed, instead of the plain before and after listings. Translators can [[phab:T369466|help to update the localized versions]]. Thanks to user Msz2001 for these improvements. * A new filter has been added to the [[{{#special:Nuke}}]] tool, which allows administrators to mass delete pages, to enable users to filter for pages in a range of page sizes (in bytes). This allows, for example, deleting pages only of a certain size or below. [https://phabricator.wikimedia.org/T378488] * Non-administrators can now check which pages are able to be deleted using the [[{{#special:Nuke}}]] tool. Thanks to user MolecularPilot for this and the previous improvements. [https://phabricator.wikimedia.org/T376378] * [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|class=skin-invert|Recurrent item]] View all {{formatnum:25}} community-submitted {{PLURAL:25|task|tasks}} that were [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Recently resolved community tasks|resolved last week]]. For example, a bug was fixed in the configuration for the AV1 video file format, which enables these files to play again. [https://phabricator.wikimedia.org/T382193] '''Updates for technical contributors''' * Parsoid Read Views is going to be rolling out to most Wiktionaries over the next few weeks, following the successful transition of Wikivoyage to Parsoid Read Views last year. For more information, see the [[mw:Special:MyLanguage/Parsoid/Parser Unification|Parsoid/Parser Unification]] project page. [https://phabricator.wikimedia.org/T385923][https://phabricator.wikimedia.org/T371640] * Developers of tools that run on-wiki should note that <code dir=ltr>mw.Uri</code> is deprecated. Tools requiring <code dir=ltr>mw.Uri</code> must explicitly declare <code dir=ltr>mediawiki.Uri</code> as a ResourceLoader dependency, and should migrate to the browser native <code dir=ltr>URL</code> API soon. [https://phabricator.wikimedia.org/T384515] '''''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|Tech news]]''' prepared by [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Writers|Tech News writers]] and posted by [[m:Special:MyLanguage/User:MediaWiki message delivery|bot]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News#contribute|Contribute]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2025/08|Translate]]&nbsp;• [[m:Tech|Get help]]&nbsp;• [[m:Talk:Tech/News|Give feedback]]&nbsp;• [[m:Global message delivery/Targets/Tech ambassadors|Subscribe or unsubscribe]].'' </div><section end="technews-2025-W08"/> </div> <bdi lang="en" dir="ltr">[[User:MediaWiki message delivery|MediaWiki message delivery]]</bdi> 22:16, 17 feb 2025 (CET) <!-- Messaggio inviato da User:Quiddity (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Global_message_delivery/Targets/Tech_ambassadors&oldid=28275610 --> == <span lang="en" dir="ltr">Tech News: 2025-09</span> == <div lang="en" dir="ltr"> <section begin="technews-2025-W09"/><div class="plainlinks"> Latest '''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|tech news]]''' from the Wikimedia technical community. Please tell other users about these changes. Not all changes will affect you. [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2025/09|Translations]] are available. '''Updates for editors''' * Administrators can now customize how the [[m:Special:MyLanguage/User language|Babel feature]] creates categories using [[{{#special:CommunityConfiguration/Babel}}]]. They can rename language categories, choose whether they should be auto-created, and adjust other settings. [https://phabricator.wikimedia.org/T374348] * The <bdi lang="en" dir="ltr">[https://www.wikimedia.org/ wikimedia.org]</bdi> portal has been updated – and is receiving some ongoing improvements – to modernize and improve the accessibility of our portal pages. It now has better support for mobile layouts, updated wording and links, and better language support. Additionally, all of the Wikimedia project portals, such as <bdi lang="en" dir="ltr">[https://wikibooks.org wikibooks.org]</bdi>, now support dark mode when a reader is using that system setting. [https://phabricator.wikimedia.org/T373204][https://phabricator.wikimedia.org/T368221][https://meta.wikimedia.org/wiki/Project_portals] * One new wiki has been created: a {{int:project-localized-name-group-wiktionary/en}} in [[d:Q33965|Santali]] ([[wikt:sat:|<code>wikt:sat:</code>]]) [https://phabricator.wikimedia.org/T386619] * [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|class=skin-invert|Recurrent item]] View all {{formatnum:30}} community-submitted {{PLURAL:30|task|tasks}} that were [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Recently resolved community tasks|resolved last week]]. For example, a bug was fixed that prevented clicking on search results in the web-interface for some Firefox for Android phone configurations. [https://phabricator.wikimedia.org/T381289] '''Meetings and events''' * The next Language Community Meeting is happening soon, February 28th at [https://zonestamp.toolforge.org/1740751200 14:00 UTC]. This week's meeting will cover: highlights and technical updates on keyboard and tools for the Sámi languages, Translatewiki.net contributions from the Bahasa Lampung community in Indonesia, and technical Q&A. If you'd like to join, simply [[mw:Wikimedia Language and Product Localization/Community meetings#28 February 2025|sign up on the wiki page]]. '''''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|Tech news]]''' prepared by [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Writers|Tech News writers]] and posted by [[m:Special:MyLanguage/User:MediaWiki message delivery|bot]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News#contribute|Contribute]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2025/09|Translate]]&nbsp;• [[m:Tech|Get help]]&nbsp;• [[m:Talk:Tech/News|Give feedback]]&nbsp;• [[m:Global message delivery/Targets/Tech ambassadors|Subscribe or unsubscribe]].'' </div><section end="technews-2025-W09"/> </div> <bdi lang="en" dir="ltr">[[User:MediaWiki message delivery|MediaWiki message delivery]]</bdi> 01:41, 25 feb 2025 (CET) <!-- Messaggio inviato da User:Quiddity (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Global_message_delivery/Targets/Tech_ambassadors&oldid=28296129 --> == <span lang="en" dir="ltr">Tech News: 2025-10</span> == <div lang="en" dir="ltr"> <section begin="technews-2025-W10"/><div class="plainlinks"> Latest '''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|tech news]]''' from the Wikimedia technical community. Please tell other users about these changes. Not all changes will affect you. [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2025/10|Translations]] are available. '''Updates for editors''' * All logged-in editors using the mobile view can now edit a full page. The "{{int:Minerva-page-actions-editfull}}" link is accessible from the "{{int:minerva-page-actions-overflow}}" menu in the toolbar. This was previously only available to editors using the [[mw:Special:MyLanguage/Reading/Web/Advanced mobile contributions|Advanced mobile contributions]] setting. [https://phabricator.wikimedia.org/T387180] * Interface administrators can now help to remove the deprecated Cite CSS code matching "<code dir="ltr">mw-ref</code>" from their local <bdi lang="en" dir="ltr">[[MediaWiki:Common.css]]</bdi>. The list of wikis in need of cleanup, and the code to remove, [https://global-search.toolforge.org/?q=mw-ref%5B%5E-a-z%5D&regex=1&namespaces=8&title=.*css can be found with this global search] and in [https://ace.wikipedia.org/w/index.php?title=MediaWiki:Common.css&oldid=145662#L-139--L-144 this example], and you can learn more about how to help on the [[mw:Parsoid/Parser Unification/Cite CSS|CSS migration project page]]. The Cite footnote markers ("<code dir="ltr">[1]</code>") are now rendered by [[mw:Special:MyLanguage/Parsoid|Parsoid]], and the deprecated CSS is no longer needed. The CSS for backlinks ("<code dir="ltr">mw:referencedBy</code>") should remain in place for now. This cleanup is expected to cause no visible changes for readers. Please help to remove this code before March 20, after which the development team will do it for you. * When editors embed a file (e.g. <code><nowiki>[[File:MediaWiki.png]]</nowiki></code>) on a page that is protected with cascading protection, the software will no longer restrict edits to the file description page, only to new file uploads.[https://phabricator.wikimedia.org/T24521] In contrast, transcluding a file description page (e.g. <code><nowiki>{{:File:MediaWiki.png}}</nowiki></code>) will now restrict edits to the page.[https://phabricator.wikimedia.org/T62109] * When editors revert a file to an earlier version it will now require the same permissions as ordinarily uploading a new version of the file. The software now checks for 'reupload' or 'reupload-own' rights,[https://phabricator.wikimedia.org/T304474] and respects cascading protection.[https://phabricator.wikimedia.org/T140010] * When administrators are listing pages for deletion with the Nuke tool, they can now also list associated talk pages and redirects for deletion, alongside pages created by the target, rather than needing to manually delete these pages afterwards. [https://phabricator.wikimedia.org/T95797] * The [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2025/03|previously noted]] update to Single User Login, which will accommodate browser restrictions on cross-domain cookies by moving login and account creation to a central domain, will now roll out to all users during March and April. The team plans to enable it for all new account creation on [[wikitech:Deployments/Train#Tuesday|Group0]] wikis this week. See [[mw:Special:MyLanguage/MediaWiki Platform Team/SUL3#Deployment|the SUL3 project page]] for more details and an updated timeline. * Since last week there has been a bug that shows some interface icons as black squares until the page has fully loaded. It will be fixed this week. [https://phabricator.wikimedia.org/T387351] * One new wiki has been created: a {{int:project-localized-name-group-wikipedia/en}} in [[d:Q2044560|Sylheti]] ([[w:syl:|<code>w:syl:</code>]]) [https://phabricator.wikimedia.org/T386441] * [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|class=skin-invert|Recurrent item]] View all {{formatnum:23}} community-submitted {{PLURAL:23|task|tasks}} that were [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Recently resolved community tasks|resolved last week]]. For example, a bug was fixed with loading images in very old versions of the Firefox browser on mobile. [https://phabricator.wikimedia.org/T386400] '''Updates for technical contributors''' * [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|class=skin-invert|Recurrent item]] Detailed code updates later this week: [[mw:MediaWiki 1.44/wmf.19|MediaWiki]] '''''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|Tech news]]''' prepared by [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Writers|Tech News writers]] and posted by [[m:Special:MyLanguage/User:MediaWiki message delivery|bot]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News#contribute|Contribute]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2025/10|Translate]]&nbsp;• [[m:Tech|Get help]]&nbsp;• [[m:Talk:Tech/News|Give feedback]]&nbsp;• [[m:Global message delivery/Targets/Tech ambassadors|Subscribe or unsubscribe]].'' </div><section end="technews-2025-W10"/> </div> <bdi lang="en" dir="ltr">[[User:MediaWiki message delivery|MediaWiki message delivery]]</bdi> 03:30, 4 mar 2025 (CET) <!-- Messaggio inviato da User:Quiddity (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Global_message_delivery/Targets/Tech_ambassadors&oldid=28334563 --> == <span lang="en" dir="ltr">Tech News: 2025-11</span> == <div lang="en" dir="ltr"> <section begin="technews-2025-W11"/><div class="plainlinks"> Latest '''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|tech news]]''' from the Wikimedia technical community. Please tell other users about these changes. Not all changes will affect you. [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2025/11|Translations]] are available. '''Updates for editors''' * Editors who use password managers at multiple wikis may notice changes in the future. The way that our wikis provide information to password managers about reusing passwords across domains has recently been updated, so some password managers might now offer you login credentials that you saved for a different Wikimedia site. Some password managers already did this, and are now doing it for more Wikimedia domains. This is part of the [[mw:Special:MyLanguage/MediaWiki Platform Team/SUL3|SUL3 project]] which aims to improve how our unified login works, and to keep it compatible with ongoing changes to the web-browsers we use. [https://phabricator.wikimedia.org/T385520][https://phabricator.wikimedia.org/T384844] * The Wikipedia Apps Team is inviting interested users to help improve Wikipedia’s offline and limited internet use. After discussions in [[m:Afrika Baraza|Afrika Baraza]] and the last [[m:Special:MyLanguage/ESEAP Hub/Meetings|ESEAP call]], key challenges like search, editing, and offline access are being explored, with upcoming focus groups to dive deeper into these topics. All languages are welcome, and interpretation will be available. Want to share your thoughts? [[mw:Special:MyLanguage/Wikimedia Apps/Improving Wikipedia Mobile Apps for Offline & Limited Internet Use|Join the discussion]] or email <bdi lang="en" dir="ltr">aramadan@wikimedia.org</bdi>! * All wikis will be read-only for a few minutes on March 19. This is planned at [https://zonestamp.toolforge.org/1742392800 14:00 UTC]. More information will be published in Tech News and will also be posted on individual wikis in the coming weeks. * [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|class=skin-invert|Recurrent item]] View all {{formatnum:27}} community-submitted {{PLURAL:27|task|tasks}} that were [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Recently resolved community tasks|resolved last week]]. '''Updates for technical contributors''' * [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|class=skin-invert|Recurrent item]] Detailed code updates later this week: [[mw:MediaWiki 1.44/wmf.20|MediaWiki]] '''In depth''' * The latest quarterly [[mw:Special:MyLanguage/Growth/Newsletters/33|Growth newsletter]] is available. It includes: the launch of the Community Updates module, the most recent changes in Community Configuration, and the upcoming test of in-article suggestions for first-time editors. * An old API that was previously used in the Android Wikipedia app is being removed at the end of March. There are no current software uses, but users of the app with a version that is older than 6 months by the time of removal (2025-03-31), will no longer have access to the Suggested Edits feature, until they update their app. You can [[diffblog:2025/02/24/sunset-of-wikimedia-recommendation-api/|read more details about this change]]. '''''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|Tech news]]''' prepared by [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Writers|Tech News writers]] and posted by [[m:Special:MyLanguage/User:MediaWiki message delivery|bot]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News#contribute|Contribute]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2025/11|Translate]]&nbsp;• [[m:Tech|Get help]]&nbsp;• [[m:Talk:Tech/News|Give feedback]]&nbsp;• [[m:Global message delivery/Targets/Tech ambassadors|Subscribe or unsubscribe]].'' </div><section end="technews-2025-W11"/> </div> <bdi lang="en" dir="ltr">[[User:MediaWiki message delivery|MediaWiki message delivery]]</bdi> 00:09, 11 mar 2025 (CET) <!-- Messaggio inviato da User:Quiddity (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Global_message_delivery/Targets/Tech_ambassadors&oldid=28372257 --> == <span lang="en" dir="ltr">Tech News: 2025-12</span> == <div lang="en" dir="ltr"> <section begin="technews-2025-W12"/><div class="plainlinks"> Latest '''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|tech news]]''' from the Wikimedia technical community. Please tell other users about these changes. Not all changes will affect you. [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2025/12|Translations]] are available. '''Weekly highlight''' * Twice a year, around the equinoxes, the Wikimedia Foundation's Site Reliability Engineering (SRE) team performs [[m:Special:MyLanguage/Tech/Server switch|a datacenter server switchover]], redirecting all traffic from one primary server to its backup. This provides reliability in case of a crisis, as we can always fall back on the other datacenter. [http://listen.hatnote.com/ Thanks to the Listen to Wikipedia] tool, you can hear the switchover take place: Before it begins, you'll hear the steady stream of edits; Then, as the system enters a brief read-only phase, the sound stops for a couple of minutes, before resuming after the switchover. You can [[diffblog:2025/03/12/hear-that-the-wikis-go-silent-twice-a-year/|read more about the background and details of this process on the Diff blog]]. If you want to keep an ear out for the next server switchover, listen to the wikis on [https://zonestamp.toolforge.org/1742392800 March 19 at 14:00 UTC]. '''Updates for editors''' * The [https://test.wikipedia.org/w/index.php?title=Special:ContentTranslation&filter-type=automatic&filter-id=previous-edits&active-list=suggestions&from=en&to=es improved Content Translation tool dashboard] is now available in [[phab:T387820|10 Wikipedias]] and will be available for all Wikipedias [[phab:T387821|soon]]. With [[mw:Special:MyLanguage/Content translation#Improved translation experience|the unified dashboard]], desktop users can now: Translate new sections of an article; Discover and access topic-based [https://ig.m.wikipedia.org/w/index.php?title=Special:ContentTranslation&active-list=suggestions&from=en&to=ig&filter-type=automatic&filter-id=previous-edits article suggestion filters] (initially available only for mobile device users); Discover and access the [[mw:Special:MyLanguage/Translation suggestions: Topic-based & Community-defined lists|Community-defined lists]] filter, also known as "Collections", from wiki-projects and campaigns. * On Wikimedia Commons, a [[c:Commons:WMF support for Commons/Upload Wizard Improvements#Improve category selection|new system to select the appropriate file categories]] has been introduced: if a category has one or more subcategories, users will be able to click on an arrow that will open the subcategories directly within the form, and choose the correct one. The parent category name will always be shown on top, and it will always be possible to come back to it. This should decrease the amount of work for volunteers in fixing/creating new categories. The change is also available on mobile. These changes are part of planned improvements to the UploadWizard. * The Community Tech team is seeking wikis to join a pilot for the [[m:Special:MyLanguage/Community Wishlist Survey 2023/Multiblocks|Multiblocks]] feature and a refreshed Special:Block page in late March. Multiblocks enables administrators to impose multiple different types of blocks on the same user at the same time. If you are an admin or steward and would like us to discuss joining the pilot with your community, please leave a message on the [[m:Talk:Community Wishlist Survey 2023/Multiblocks|project talk page]]. * Starting March 25, the Editing team will test a new feature for Edit Check at [[phab:T384372|12 Wikipedias]]: [[mw:Special:MyLanguage/Help:Edit check#Multi-check|Multi-Check]]. Half of the newcomers on these wikis will see all [[mw:Special:MyLanguage/Help:Edit check#ref|Reference Checks]] during their edit session, while the other half will continue seeing only one. The goal of this test is to see if users are confused or discouraged when shown multiple Reference Checks (when relevant) within a single editing session. At these wikis, the tags used on edits that show References Check will be simplified, as multiple tags could be shown within a single edit. Changes to the tags are documented [[phab:T373949|on Phabricator]]. [https://phabricator.wikimedia.org/T379131] * The [[m:Special:MyLanguage/Global reminder bot|Global reminder bot]], which is a service for notifying users that their temporary user-rights are about to expire, now supports using the localized name of the user-rights group in the message heading. Translators can see the [[m:Global reminder bot/Translation|listing of existing translations and documentation]] to check if their language needs updating or creation. * The [[Special:GlobalPreferences|GlobalPreferences]] gender setting, which is used for how the software should refer to you in interface messages, now works as expected by overriding the local defaults. [https://phabricator.wikimedia.org/T386584] * [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|class=skin-invert|Recurrent item]] View all {{formatnum:26}} community-submitted {{PLURAL:26|task|tasks}} that were [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Recently resolved community tasks|resolved last week]]. For example, the Wikipedia App for Android had a bug fixed for when a user is browsing and searching in multiple languages. [https://phabricator.wikimedia.org/T379777] '''Updates for technical contributors''' * Later this week, the way that Codex styles are loaded will be changing. There is a small risk that this may result in unstyled interface message boxes on certain pages. User generated content (e.g. templates) is not impacted. Gadgets may be impacted. If you see any issues [[phab:T388847|please report them]]. See the linked task for details, screenshots, and documentation on how to fix any affected gadgets. * [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|class=skin-invert|Recurrent item]] Detailed code updates later this week: [[mw:MediaWiki 1.44/wmf.21|MediaWiki]] '''''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|Tech news]]''' prepared by [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Writers|Tech News writers]] and posted by [[m:Special:MyLanguage/User:MediaWiki message delivery|bot]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News#contribute|Contribute]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2025/12|Translate]]&nbsp;• [[m:Tech|Get help]]&nbsp;• [[m:Talk:Tech/News|Give feedback]]&nbsp;• [[m:Global message delivery/Targets/Tech ambassadors|Subscribe or unsubscribe]].'' </div><section end="technews-2025-W12"/> </div> <bdi lang="en" dir="ltr">[[User:MediaWiki message delivery|MediaWiki message delivery]]</bdi> 00:48, 18 mar 2025 (CET) <!-- Messaggio inviato da User:Quiddity (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Global_message_delivery/Targets/Tech_ambassadors&oldid=28412594 --> == <span lang="en" dir="ltr">Tech News: 2025-13</span> == <div lang="en" dir="ltr"> <section begin="technews-2025-W13"/><div class="plainlinks"> Latest '''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|tech news]]''' from the Wikimedia technical community. Please tell other users about these changes. Not all changes will affect you. [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2025/13|Translations]] are available. '''Weekly highlight''' * The Wikimedia Foundation is seeking your feedback on the [[m:Special:MyLanguage/Wikimedia Foundation Annual Plan/2025-2026/Product & Technology OKRs|drafts of the objectives and key results that will shape the Foundation's Product and Technology priorities]] for the next fiscal year (starting in July). The objectives are broad high-level areas, and the key-results are measurable ways to track the success of their objectives. Please share your feedback on the talkpage, in any language, ideally before the end of April. '''Updates for editors''' * The [[mw:Special:MyLanguage/Help:Extension:CampaignEvents|CampaignEvents extension]] will be released to multiple wikis (see [[m:Special:MyLanguage/CampaignEvents/Deployment status#Global Deployment Plan|deployment plan]] for details) in April 2025, and the team has begun the process of engaging communities on the identified wikis. The extension provides tools to organize, manage, and promote collaborative activities (like events, edit-a-thons, and WikiProjects) on the wikis. The extension has three tools: [[m:Special:MyLanguage/Event Center/Registration|Event Registration]], [[m:Special:MyLanguage/CampaignEvents/Collaboration list|Collaboration List]], and [[m:Special:MyLanguage/Campaigns/Foundation Product Team/Invitation list|Invitation Lists]]. It is currently on 13 Wikipedias, including English Wikipedia, French Wikipedia, and Spanish Wikipedia, as well as Wikidata. Questions or requests can be directed to the [[mw:Help talk:Extension:CampaignEvents|extension talk page]] or in Phabricator (with <bdi lang="en" dir="ltr" style="white-space: nowrap;">#campaigns-product-team</bdi> tag). * Starting the week of March 31st, wikis will be able to set which user groups can view private registrants in [[m:Special:MyLanguage/Event Center/Registration|Event Registration]], as part of the [[mw:Special:MyLanguage/Help:Extension:CampaignEvents|CampaignEvents]] extension. By default, event organizers and the local wiki admins will be able to see private registrants. This is a change from the current behavior, in which only event organizers can see private registrants. Wikis can change the default setup by [[m:Special:MyLanguage/Requesting wiki configuration changes|requesting a configuration change]] in Phabricator (and adding the <bdi lang="en" dir="ltr" style="white-space: nowrap;">#campaigns-product-team</bdi> tag). Participants of past events can cancel their registration at any time. * Administrators at wikis that have a customized <bdi lang="en" dir="ltr">[[MediaWiki:Sidebar]]</bdi> should check that it contains an entry for the {{int:specialpages}} listing. If it does not, they should add it using <code dir=ltr style="white-space: nowrap;">* specialpages-url|specialpages</code>. Wikis with a default sidebar will see the link moved from the page toolbox into the sidebar menu in April. [https://phabricator.wikimedia.org/T388927] * The Minerva skin (mobile web) combines both Notice and Alert notifications within the bell icon ([[File:OOjs UI icon bell.svg|16px|link=|class=skin-invert]]). There was a long-standing bug where an indication for new notifications was only shown if you had unseen Alerts. This bug is now fixed. In the future, Minerva users will notice a counter atop the bell icon when you have 1 or more unseen Notices and/or Alerts. [https://phabricator.wikimedia.org/T344029] * [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|class=skin-invert|Recurrent item]] View all {{formatnum:23}} community-submitted {{PLURAL:23|task|tasks}} that were [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Recently resolved community tasks|resolved last week]]. '''Updates for technical contributors''' * VisualEditor has introduced a [[mw:VisualEditor/Hooks|new client-side hook]] for developers to use when integrating with the VisualEditor target lifecycle. This hook should replace the existing lifecycle-related hooks, and be more consistent between different platforms. In addition, the new hook will apply to uses of VisualEditor outside of just full article editing, allowing gadgets to interact with the editor in DiscussionTools as well. The Editing Team intends to deprecate and eventually remove the old lifecycle hooks, so any use cases that this new hook does not cover would be of interest to them and can be [[phab:T355555|shared in the task]]. * Developers who use the <code dir=ltr>mw.Api</code> JavaScript library, can now identify the tool using it with the <code dir=ltr>userAgent</code> parameter: <code dir=ltr>var api = new mw.Api( { userAgent: 'GadgetNameHere/1.0.1' } );</code>. If you maintain a gadget or user script, please set a user agent, because it helps with library and server maintenance and with differentiating between legitimate and illegitimate traffic. [https://phabricator.wikimedia.org/T373874][https://foundation.wikimedia.org/wiki/Policy:Wikimedia_Foundation_User-Agent_Policy] * [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|class=skin-invert|Recurrent item]] Detailed code updates later this week: [[mw:MediaWiki 1.44/wmf.22|MediaWiki]] '''''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|Tech news]]''' prepared by [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Writers|Tech News writers]] and posted by [[m:Special:MyLanguage/User:MediaWiki message delivery|bot]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News#contribute|Contribute]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2025/13|Translate]]&nbsp;• [[m:Tech|Get help]]&nbsp;• [[m:Talk:Tech/News|Give feedback]]&nbsp;• [[m:Global message delivery/Targets/Tech ambassadors|Subscribe or unsubscribe]].'' </div><section end="technews-2025-W13"/> </div> <bdi lang="en" dir="ltr">[[User:MediaWiki message delivery|MediaWiki message delivery]]</bdi> 23:42, 24 mar 2025 (CET) <!-- Messaggio inviato da User:Quiddity (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Global_message_delivery/Targets/Tech_ambassadors&oldid=28443127 --> == <span lang="en" dir="ltr">Tech News: 2025-14</span> == <div lang="en" dir="ltr"> <section begin="technews-2025-W14"/><div class="plainlinks"> Latest '''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|tech news]]''' from the Wikimedia technical community. Please tell other users about these changes. Not all changes will affect you. [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2025/14|Translations]] are available. '''Updates for editors''' * The Editing team is working on a new [[mw:Special:MyLanguage/Edit Check|Edit check]]: [[mw:Special:MyLanguage/Edit check#26 March 2025|Peacock check]]. This check's goal is to identify non-neutral terms while a user is editing a wikipage, so that they can be informed that their edit should perhaps be changed before they publish it. This project is at the early stages, and the team is looking for communities' input: [[phab:T389445|in this Phabricator task]], they are gathering on-wiki policies, templates used to tag non-neutral articles, and the terms (jargon and keywords) used in edit summaries for the languages they are currently researching. You can participate by editing the table on Phabricator, commenting on the task, or directly messaging [[m:user:Trizek (WMF)|Trizek (WMF)]]. * [[mw:Special:MyLanguage/MediaWiki Platform Team/SUL3|Single User Login]] has now been updated on all wikis to move login and account creation to a central domain. This makes user login compatible with browser restrictions on cross-domain cookies, which have prevented users of some browsers from staying logged in. * [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|class=skin-invert|Recurrent item]] View all {{formatnum:35}} community-submitted {{PLURAL:35|task|tasks}} that were [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Recently resolved community tasks|resolved last week]]. '''Updates for technical contributors''' * Starting on March 31st, the MediaWiki Interfaces team will begin a limited release of generated OpenAPI specs and a SwaggerUI-based sandbox experience for [[mw:Special:MyLanguage/API:REST API|MediaWiki REST APIs]]. They invite developers from a limited group of non-English Wikipedia communities (Arabic, German, French, Hebrew, Interlingua, Dutch, Chinese) to review the documentation and experiment with the sandbox in their preferred language. In addition to these specific Wikipedia projects, the sandbox and OpenAPI spec will be available on the [[testwiki:Special:RestSandbox|on the test wiki REST Sandbox special page]] for developers with English as their preferred language. During the preview period, the MediaWiki Interfaces Team also invites developers to [[mw:MediaWiki Interfaces Team/Feature Feedback/REST Sandbox|share feedback about your experience]]. The preview will last for approximately 2 weeks, after which the sandbox and OpenAPI specs will be made available across all wiki projects. * [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|class=skin-invert|Recurrent item]] Detailed code updates later this week: [[mw:MediaWiki 1.44/wmf.23|MediaWiki]] '''In depth''' * Sometimes a small, [[gerrit:c/operations/cookbooks/+/1129184|one line code change]] can have great significance: in this case, it means that for the first time in years we're able to run all of the stack serving <bdi lang="en" dir="ltr">[http://maps.wikimedia.org/ maps.wikimedia.org]</bdi> - a host dedicated to serving our wikis and their multi-lingual maps needs - from a single core datacenter, something we test every time we perform a [[m:Special:MyLanguage/Tech/Server switch|datacenter switchover]]. This is important because it means that in case one of our datacenters is affected by a catastrophe, we'll still be able to serve the site. This change is the result of [[phab:T216826|extensive work]] by two developers on porting the last component of the maps stack over to [[w:en:Kubernetes|kubernetes]], where we can allocate resources more efficiently than before, thus we're able to withstand more traffic in a single datacenter. This work involved a lot of complicated steps because this software, and the software libraries it uses, required many long overdue upgrades. This type of work makes the Wikimedia infrastructure more sustainable. '''Meetings and events''' * [[mw:Special:MyLanguage/MediaWiki Users and Developers Workshop Spring 2025|MediaWiki Users and Developers Workshop Spring 2025]] is happening in Sandusky, USA, and online, from 14–16 May 2025. The workshop will feature discussions around the usage of MediaWiki software by and within companies in different industries and will inspire and onboard new users. Registration and presentation signup is now available at the workshop's website. '''''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|Tech news]]''' prepared by [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Writers|Tech News writers]] and posted by [[m:Special:MyLanguage/User:MediaWiki message delivery|bot]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News#contribute|Contribute]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2025/14|Translate]]&nbsp;• [[m:Tech|Get help]]&nbsp;• [[m:Talk:Tech/News|Give feedback]]&nbsp;• [[m:Global message delivery/Targets/Tech ambassadors|Subscribe or unsubscribe]].'' </div><section end="technews-2025-W14"/> </div> <bdi lang="en" dir="ltr">[[User:MediaWiki message delivery|MediaWiki message delivery]]</bdi> 02:05, 1 apr 2025 (CEST) <!-- Messaggio inviato da User:Quiddity (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Global_message_delivery/Targets/Tech_ambassadors&oldid=28473566 --> == <span lang="en" dir="ltr">Tech News: 2025-15</span> == <div lang="en" dir="ltr"> <section begin="technews-2025-W15"/><div class="plainlinks"> Latest '''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|tech news]]''' from the Wikimedia technical community. Please tell other users about these changes. Not all changes will affect you. [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2025/15|Translations]] are available. '''Updates for editors''' * From now on, [[m:Special:MyLanguage/Interface administrators|interface admins]] and [[m:Special:MyLanguage/Central notice administrators|centralnotice admins]] are technically required to enable [[m:Special:MyLanguage/Help:Two-factor authentication|two-factor authentication]] before they can use their privileges. In the future this might be expanded to more groups with advanced user-rights. [https://phabricator.wikimedia.org/T150898] * [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|class=skin-invert|Recurrent item]] View all {{formatnum:20}} community-submitted {{PLURAL:20|task|tasks}} that were [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Recently resolved community tasks|resolved last week]]. '''Updates for technical contributors''' * The Design System Team is preparing to release the next major version of Codex (v2.0.0) on April 29. Editors and developers who use CSS from Codex should see the [[mw:Codex/Release Timeline/2.0|2.0 overview documentation]], which includes guidance related to a few of the breaking changes such as <code dir=ltr style="white-space: nowrap;">font-size</code>, <code dir=ltr style="white-space: nowrap;">line-height</code>, and <code dir=ltr style="white-space: nowrap;">size-icon</code>. * The results of the [[mw:Developer Satisfaction Survey/2025|Developer Satisfaction Survey (2025)]]  are now available. Thank you to all participants. These results help the Foundation decide what to work on next and to review what they recently worked on. * [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|class=skin-invert|Recurrent item]] Detailed code updates later this week: [[mw:MediaWiki 1.44/wmf.24|MediaWiki]] '''Meetings and events''' * The [[mw:Special:MyLanguage/Wikimedia Hackathon 2025|2025 Wikimedia Hackathon]] will take place in Istanbul, Turkey, between 2–4 May. Registration for attending the in-person event will close on 13 April. Before registering, please note the potential need for a [https://www.mfa.gov.tr/turkish-representations.en.mfa visa] or [https://www.mfa.gov.tr/visa-information-for-foreigners.en.mfa e-visa] to enter the country. '''''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|Tech news]]''' prepared by [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Writers|Tech News writers]] and posted by [[m:Special:MyLanguage/User:MediaWiki message delivery|bot]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News#contribute|Contribute]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2025/15|Translate]]&nbsp;• [[m:Tech|Get help]]&nbsp;• [[m:Talk:Tech/News|Give feedback]]&nbsp;• [[m:Global message delivery/Targets/Tech ambassadors|Subscribe or unsubscribe]].'' </div><section end="technews-2025-W15"/> </div> <bdi lang="en" dir="ltr">[[User:MediaWiki message delivery|MediaWiki message delivery]]</bdi> 20:52, 7 apr 2025 (CEST) <!-- Messaggio inviato da User:UOzurumba (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Global_message_delivery/Targets/Tech_ambassadors&oldid=28507470 --> == Notizie tecniche: 2025-16 == <section begin="technews-2025-W16"/><div class="plainlinks"> Ultimo '''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|bollettino tecnico]]''' della comunità tecnica di Wikimedia. Per favore informa gli altri utenti di queste modifiche. Non tutte le modifiche produrranno effetti per te. [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2025/16|Traduzioni]] disponibili. '''Rilevamento settimanale''' * Entro la fine della settimana la dimensione predefinita delle miniature verrà aumentata da 220px a 250px. Ciò modificherà il modo in cui le pagine vengono visualizzate in tutti i progetti, come richiesto per molti anni da alcune community, ma, a causa di limitazioni tecniche, non era stato possibile farlo precedentemente. [https://phabricator.wikimedia.org/T355914] * <span lang="en" dir="ltr" class="mw-content-ltr">File thumbnails are now stored in discrete sizes. If a page specifies a thumbnail size that's not among the standard sizes (20, 40, 60, 120, 250, 330, 500, 960), then MediaWiki will pick the closest larger thumbnail size but will tell the browser to downscale it to the requested size. In these cases, nothing will change visually but users might load slightly larger images. If it doesn't matter which thumbnail size is used in a page, please pick one of the standard sizes to avoid the extra in-browser down-scaling step.</span> [https://www.mediawiki.org/wiki/Special:MyLanguage/Help:Images#Thumbnail_sizes][https://phabricator.wikimedia.org/T355914] '''Aggiornamenti per gli editori''' * <span lang="en" dir="ltr" class="mw-content-ltr">The Wikimedia Foundation are working on a system called [[m:Edge Uniques|Edge Uniques]] which will enable [[:w:en:A/B testing|A/B testing]], help protect against [[:w:en:Denial-of-service attack|Distributed denial-of-service attacks]] (DDoS attacks), and make it easier to understand how many visitors the Wikimedia sites have. This is so that they can more efficiently build tools which help readers, and make it easier for readers to find what they are looking for.</span> * Per migliorare la sicurezza degli utenti, una piccola percentuale di login adesso richiede l'inserimento da parte del possessore dell'account di un codice usa e getta [[mw:Special:MyLanguage/Help:Extension:EmailAuth|inviato all'indirizzo e-mail]] collegato al proprio account. Si raccomanda di [[Special:Preferences#mw-prefsection-personal-email|verificare]] che l'indirizzo e-mail del proprio account sia configurato correttamente, che sia stato confermato, e che sia stato impostato un indirizzo e-mail per tale scopo. [https://phabricator.wikimedia.org/T390662] * <span lang="en" dir="ltr" class="mw-content-ltr">"Are you interested in taking a short survey to improve tools used for reviewing or reverting edits on your Wiki?" This question will be [[phab:T389401|asked at 7 wikis starting next week]], on Recent Changes and Watchlist pages. The [[mw:Special:MyLanguage/Moderator Tools|Moderator Tools team]] wants to know more about activities that involve looking at new edits made to your Wikimedia project, and determining whether they adhere to your project's policies.</span> * <span lang="en" dir="ltr" class="mw-content-ltr">On April 15, the full Wikidata graph will no longer be supported on <bdi lang="zxx" dir="ltr">[https://query.wikidata.org/ query.wikidata.org]</bdi>. After this date, scholarly articles will be available through <bdi lang="zxx" dir="ltr" style="white-space:nowrap;">[https://query-scholarly.wikidata.org/ query-scholarly.wikidata.org]</bdi>, while the rest of the data hosted on Wikidata will be available through the <bdi lang="zxx" dir="ltr">[https://query.wikidata.org/ query.wikidata.org]</bdi> endpoint. This is part of the scheduled split of the Wikidata Graph, which was [[d:Special:MyLanguage/Wikidata:SPARQL query service/WDQS backend update/September 2024 scaling update|announced in September 2024]]. More information is [[d:Wikidata:SPARQL query service/WDQS graph split|available on Wikidata]].</span> * <span lang="en" dir="ltr" class="mw-content-ltr">The latest quarterly [[m:Special:MyLanguage/Wikimedia Apps/Newsletter/First quarter of 2025|Wikimedia Apps Newsletter]] is now available. It covers updates, experiments, and improvements made to the Wikipedia mobile apps.</span> * [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|class=skin-invert|Elemento ricorrente]] Vedi tutta {{formatnum:30}} community-submitted {{PLURAL:30|task|tasks}} che era [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Recently resolved community tasks|risolta la settimana scorsa]]. '''Aggiornamenti per i contribuenti tecnici''' * <span lang="en" dir="ltr" class="mw-content-ltr">The latest quarterly [[mw:Technical Community Newsletter/2025/April|Technical Community Newsletter]] is now available.</span> <span lang="en" dir="ltr" class="mw-content-ltr">This edition includes: an invitation for tool maintainers to attend the Toolforge UI Community Feedback Session on April 15th; recent community metrics; and recent technical blog posts.</span> * [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|class=skin-invert|Elemento ricorrente]] Aggiornamenti dettagliati del codice entro la fine di questa settimana: [[mw:MediaWiki 1.44/wmf.25|MediaWiki]] '''''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|Tech news]]''' preparata dai [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Writers|redattori Tech News]] e pubblicata da [[m:Special:MyLanguage/User:MediaWiki message delivery|bot]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News#contribute|Contribuisci]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2025/16|Traduci]]&nbsp;• [[m:Tech|Chiedi aiuto]]&nbsp;• [[m:Talk:Tech/News|Commenta]]&nbsp;• [[m:Global message delivery/Targets/Tech ambassadors|Sottoscrivi o cancella la sottoscrizione]].'' </div><section end="technews-2025-W16"/> <bdi lang="en" dir="ltr">[[User:MediaWiki message delivery|MediaWiki message delivery]]</bdi> 02:24, 15 apr 2025 (CEST) <!-- Messaggio inviato da User:Quiddity (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Global_message_delivery/Targets/Tech_ambassadors&oldid=28540654 --> == <span lang="en" dir="ltr">Tech News: 2025-17</span> == <div lang="en" dir="ltr"> <section begin="technews-2025-W17"/><div class="plainlinks"> Latest '''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|tech news]]''' from the Wikimedia technical community. Please tell other users about these changes. Not all changes will affect you. [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2025/17|Translations]] are available. '''Updates for editors''' * [[f:Special:MyLanguage/Wikifunctions:Main Page|Wikifunctions]] is now integrated with [[w:dag:Solɔɣu|Dagbani Wikipedia]] since April 15. It is the first project that will be able to call [[f:Special:MyLanguage/Wikifunctions:Introduction|functions from Wikifunctions]] and integrate them in articles. A function is something that takes one or more inputs and transforms them into a desired output, such as adding up two numbers, converting miles into metres, calculating how much time has passed since an event, or declining a word into a case. Wikifunctions will allow users to do that through a simple call of [[f:Special:MyLanguage/Wikifunctions:Catalogue|a stable and global function]], rather than via a local template. [https://www.wikifunctions.org/wiki/Special:MyLanguage/Wikifunctions:Status_updates/2025-04-16] * A new type of lint error has been created: [[Special:LintErrors/empty-heading|{{int:linter-category-empty-heading}}]] ([[mw:Special:MyLanguage/Help:Lint errors/empty-heading|documentation]]). The [[mw:Special:MyLanguage/Help:Extension:Linter|Linter extension]]'s purpose is to identify wikitext patterns that must or can be fixed in pages and provide some guidance about what the problems are with those patterns and how to fix them. [https://phabricator.wikimedia.org/T368722] * [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|class=skin-invert|Recurrent item]] View all {{formatnum:37}} community-submitted {{PLURAL:37|task|tasks}} that were [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Recently resolved community tasks|resolved last week]]. '''Updates for technical contributors''' * Following its publication on HuggingFace, the "Structured Contents" dataset, developed by Wikimedia Enterprise, is [https://enterprise.wikimedia.com/blog/kaggle-dataset/ now also available on Kaggle]. This Beta initiative is focused on making Wikimedia data more machine-readable for high-volume reusers. They are releasing this beta version in a location that open dataset communities already use, in order to seek feedback, to help improve the product for a future wider release. You can read more about the overall [https://enterprise.wikimedia.com/blog/structured-contents-snapshot-api/#open-datasets Structured Contents project], and about the [https://enterprise.wikimedia.com/blog/structured-contents-wikipedia-infobox/ first release that's freely usable]. * There is no new MediaWiki version this week. '''Meetings and events''' * The Editing and Machine Learning Teams invite interested volunteers to a video meeting to discuss [[mw:Special:MyLanguage/Edit check/Peacock check|Peacock check]], which is the latest [[mw:Special:MyLanguage/Edit check|Edit check]] that will detect "peacock" or "overly-promotional" or "non-neutral" language whilst an editor is typing. Editors who work with newcomers, or help to fix this kind of writing, or are interested in how we use artificial intelligence in our projects are encouraged to attend. The [[mw:Special:MyLanguage/Editing team/Community Conversations#Next Conversation|meeting will be on April 28, 2025]] at [https://zonestamp.toolforge.org/1745863200 18:00–19:00 UTC] and hosted on Zoom. '''''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|Tech news]]''' prepared by [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Writers|Tech News writers]] and posted by [[m:Special:MyLanguage/User:MediaWiki message delivery|bot]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News#contribute|Contribute]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2025/17|Translate]]&nbsp;• [[m:Tech|Get help]]&nbsp;• [[m:Talk:Tech/News|Give feedback]]&nbsp;• [[m:Global message delivery/Targets/Tech ambassadors|Subscribe or unsubscribe]].'' </div><section end="technews-2025-W17"/> </div> <bdi lang="en" dir="ltr">[[User:MediaWiki message delivery|MediaWiki message delivery]]</bdi> 23:00, 21 apr 2025 (CEST) <!-- Messaggio inviato da User:Quiddity (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Global_message_delivery/Targets/Tech_ambassadors&oldid=28578245 --> == <span lang="en" dir="ltr">Tech News: 2025-18</span> == <div lang="en" dir="ltr"> <section begin="technews-2025-W18"/><div class="plainlinks"> Latest '''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|tech news]]''' from the Wikimedia technical community. Please tell other users about these changes. Not all changes will affect you. [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2025/18|Translations]] are available. '''Updates for editors''' * Event organizers who host collaborative activities on [[m:Special:MyLanguage/CampaignEvents/Deployment status#Global Deployment Plan|multiple wikis]], including Bengali, Japanese, and Korean Wikipedias, will have access to the [[mw:Special:MyLanguage/Extension:CampaignEvents|CampaignEvents extension]] this week. Also, admins in the Wikipedia where the extension is enabled will automatically be granted the event organizer right soon. They won't have to manually grant themselves the right before they can manage events as [[phab:T386861|requested by a community]]. * [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|class=skin-invert|Recurrent item]] View all {{formatnum:19}} community-submitted {{PLURAL:19|task|tasks}} that were [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Recently resolved community tasks|resolved last week]]. '''Updates for technical contributors''' * The release of the next major version of [[mw:Special:MyLanguage/Codex|Codex]], the design system for Wikimedia, is scheduled for 29 April 2025. Technical editors will have access to the release by the week of 5 May 2025. This update will include a number of [[mw:Special:MyLanguage/Codex/Release_Timeline/2.0#Breaking_changes|breaking changes]] and minor [[mw:Special:MyLanguage/Codex/Release_Timeline/2.0#Visual_changes|visual changes]]. Instructions on handling the breaking and visual changes are documented on [[mw:Special:MyLanguage/Codex/Release Timeline/2.0#|this page]]. Pre-release testing is reported in [[phab:T386298|T386298]], with post-release issues tracked in [[phab:T392379|T392379]] and [[phab:T392390|T392390]]. * Users of [[wikitech:Special:MyLanguage/Help:Wiki_Replicas|Wiki Replicas]] will notice that the database views of <code dir="ltr">ipblocks</code>, <code dir="ltr">ipblocks_ipindex</code>, and <code dir="ltr">ipblocks_compat</code> are [[phab:T390767|now deprecated]]. Users can query the <code dir="ltr">[[mw:Special:MyLanguage/Manual:Block_table|block]]</code> and <code dir="ltr">[[mw:Special:MyLanguage/Manual:Block_target_table|block_target]]</code> new views that mirror the new tables in the production database instead. The deprecated views will be removed entirely from Wiki Replicas in June, 2025. * [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|class=skin-invert|Recurrent item]] Detailed code updates later this week: [[mw:MediaWiki 1.44/wmf.27|MediaWiki]] '''In depth''' * The latest quarterly [[mw:Special:MyLanguage/Wikimedia Language and Product Localization/Newsletter/2025/April|Language and Internationalization Newsletter]] is now available. This edition includes an overview of the improved [https://test.wikipedia.org/w/index.php?title=Special:ContentTranslation&campaign=contributionsmenu&to=es&filter-type=automatic&filter-id=previous-edits&active-list=suggestions&from=en#/ Content Translation Dashboard Tool], [[mw:Special:MyLanguage/Wikimedia Language and Product Localization/Newsletter/2025/April#Language Support for New and Existing Languages|support for new languages]], [[mw:Special:MyLanguage/Wikimedia Language and Product Localization/Newsletter/2025/April#Wiki Loves Ramadan Articles Made In Content Translation Mobile Workflow|highlights from the Wiki Loves Ramadan campaign]], [[m:Special:MyLanguage/Research:Languages Onboarding Experiment 2024 - Executive Summary|results from the Language Onboarding Experiment]], an analysis of topic diversity in articles, and information on upcoming community meetings and events. '''Meetings and events''' * The [[Special:MyLanguage/Grants:Knowledge_Sharing/Connect/Calendar|Let's Connect Learning Clinic]] will take place on [https://zonestamp.toolforge.org/1745937000 April 29 at 14:30 UTC]. This edition will focus on "Understanding and Navigating Conflict in Wikimedia Projects". You can [[m:Special:MyLanguage/Event:Learning Clinic %E2%80%93 Understanding and Navigating Conflict in Wikimedia Projects (Part_1)|register now]] to attend. * The [[mw:Special:MyLanguage/Wikimedia Hackathon 2025|2025 Wikimedia Hackathon]], which brings the global technical community together to connect, brainstorm, and hack existing projects, will take place from May 2 to 4th, 2025, at Istanbul, Turkey. '''''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|Tech news]]''' prepared by [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Writers|Tech News writers]] and posted by [[m:Special:MyLanguage/User:MediaWiki message delivery|bot]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News#contribute|Contribute]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2025/18|Translate]]&nbsp;• [[m:Tech|Get help]]&nbsp;• [[m:Talk:Tech/News|Give feedback]]&nbsp;• [[m:Global message delivery/Targets/Tech ambassadors|Subscribe or unsubscribe]].'' </div><section end="technews-2025-W18"/> </div> <bdi lang="en" dir="ltr">[[User:MediaWiki message delivery|MediaWiki message delivery]]</bdi> 21:31, 28 apr 2025 (CEST) <!-- Messaggio inviato da User:UOzurumba (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Global_message_delivery/Targets/Tech_ambassadors&oldid=28585685 --> == <span lang="en" dir="ltr">Tech News: 2025-19</span> == <div lang="en" dir="ltr"> <section begin="technews-2025-W19"/><div class="plainlinks"> Latest '''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|tech news]]''' from the Wikimedia technical community. Please tell other users about these changes. Not all changes will affect you. [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2025/19|Translations]] are available. '''Weekly highlight''' * The Wikimedia Foundation has shared the latest draft update to their [[m:Special:MyLanguage/Wikimedia Foundation Annual Plan/2025-2026|annual plan]] for next year (July 2025–June 2026). This includes an [[m:Special:MyLanguage/Wikimedia Foundation Annual Plan/2025-2026|executive summary]] (also on [[diffblog:2025/04/25/sharing-the-wikimedia-foundations-2025-2026-draft-annual-plan/|Diff]]), details about the three main [[m:Special:MyLanguage/Wikimedia Foundation Annual Plan/2025-2026/Goals|goals]] ([[m:Special:MyLanguage/Wikimedia Foundation Annual Plan/2025-2026/Product & Technology OKRs|Infrastructure]], [[m:Special:MyLanguage/Wikimedia Foundation Annual Plan/2025-2026/Goals/Volunteer Support|Volunteer Support]], and [[m:Special:MyLanguage/Wikimedia Foundation Annual Plan/2025-2026/Goals/Effectiveness|Effectiveness]]), [[m:Special:MyLanguage/Wikimedia Foundation Annual Plan/2025-2026/Global Trends|global trends]], and the [[m:Special:MyLanguage/Wikimedia Foundation Annual Plan/2025-2026/Budget Overview|budget]] and [[m:Special:MyLanguage/Wikimedia Foundation Annual Plan/2025-2026/Financial Model|financial model]]. Feedback and questions are welcome on the [[m:Talk:Wikimedia Foundation Annual Plan/2025-2026|talk page]] until the end of May. '''Updates for editors''' * For wikis that have the [[m:Special:MyLanguage/CampaignEvents/Deployment status|CampaignEvents extension enabled]], two new feature improvements have been released: ** Admins can now choose which namespaces are permitted for [[m:Special:MyLanguage/Event Center/Registration|Event Registration]] via [[mw:Special:MyLanguage/Community Configuration|Community Configuration]] ([[mw:Special:MyLanguage/Help:Extension:CampaignEvents/Registration/Permitted namespaces|documentation]]). The default setup is for event registration to be permitted in the Event namespace, but other namespaces (such as the project namespace or WikiProject namespace) can now be added. With this change, communities like WikiProjects can now more easily use Event Registration for their collaborative activities. ** Editors can now [[mw:Special:MyLanguage/Transclusion|transclude]] the Collaboration List on a wiki page ([[mw:Special:MyLanguage/Help:Extension:CampaignEvents/Collaboration list/Transclusion|documentation]]). The Collaboration List is an automated list of events and WikiProjects on the wikis, accessed via {{#special:AllEvents}} ([[w:en:Special:AllEvents|example]]). Now, the Collaboration List can be added to all sorts of wiki pages, such as: a wiki mainpage, a WikiProject page, an affiliate page, an event page, or even a user page. * [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|class=skin-invert|Recurrent item]] View all {{formatnum:27}} community-submitted {{PLURAL:27|task|tasks}} that were [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Recently resolved community tasks|resolved last week]]. '''Updates for technical contributors''' * Developers who use the <code dir=ltr>moment</code> library in gadgets and user scripts should revise their code to use alternatives like the <code dir=ltr>Intl</code> library or the new <code dir=ltr>mediawiki.DateFormatter</code> library. The <code dir=ltr>moment</code> library has been deprecated and will begin to log messages in the developer console. You can see a global search for current uses, and [[phab:T392532|ask related questions in this Phabricator task]]. * Developers who maintain a tool that queries the Wikidata term store tables (<code dir=ltr style="white-space: nowrap;">wbt_*</code>) need to update their code to connect to a separate database cluster. These tables are being split into a separate database cluster. Tools that query those tables via the wiki replicas must be adapted to connect to the new cluster instead. [[wikitech:News/2025 Wikidata term store database split|Documentation and related links are available]]. [https://phabricator.wikimedia.org/T390954] * [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|class=skin-invert|Recurrent item]] Detailed code updates later this week: [[mw:MediaWiki 1.44/wmf.28|MediaWiki]] '''In depth''' * The latest [[mw:Special:MyLanguage/Extension:Chart/Project/Updates|Chart Project newsletter]] is available. It includes updates on preparing to expand the deployment to additional wikis as soon as this week (starting May 6) and scaling up over the following weeks, plus exploring filtering and transforming source data. '''''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|Tech news]]''' prepared by [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Writers|Tech News writers]] and posted by [[m:Special:MyLanguage/User:MediaWiki message delivery|bot]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News#contribute|Contribute]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2025/19|Translate]]&nbsp;• [[m:Tech|Get help]]&nbsp;• [[m:Talk:Tech/News|Give feedback]]&nbsp;• [[m:Global message delivery/Targets/Tech ambassadors|Subscribe or unsubscribe]].'' </div><section end="technews-2025-W19"/> </div> <bdi lang="en" dir="ltr">[[User:MediaWiki message delivery|MediaWiki message delivery]]</bdi> 02:14, 6 mag 2025 (CEST) <!-- Messaggio inviato da User:Quiddity (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Global_message_delivery/Targets/Tech_ambassadors&oldid=28665011 --> == <span lang="en" dir="ltr">Tech News: 2025-20</span> == <div lang="en" dir="ltr"> <section begin="technews-2025-W20"/><div class="plainlinks"> Latest '''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|tech news]]''' from the Wikimedia technical community. Please tell other users about these changes. Not all changes will affect you. [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2025/20|Translations]] are available. '''Weekly highlight''' * The [[m:Special:MyLanguage/Wikimedia URL Shortener|"Get shortened URL"]] link on the sidebar now includes a [[phab:T393309|QR code]]. Wikimedia site users can now use it by scanning or downloading it to quickly share and access shared content from Wikimedia sites, conveniently. '''Updates for editors''' * The Wikimedia Foundation is working on a system called [[m:Edge Uniques|Edge Uniques]], which will enable [[w:en:A/B testing|A/B testing]], help protect against [[w:en:Denial-of-service attack|distributed denial-of-service attacks]] (DDoS attacks), and make it easier to understand how many visitors the Wikimedia sites have. This is to help more efficiently build tools which help readers, and make it easier for readers to find what they are looking for. Tech News has [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2025/16|previously written about this]]. The deployment will be gradual. Some might see the Edge Uniques cookie the week of 19 May. You can discuss this on the [[m:Talk:Edge Uniques|talk page]]. * Starting May 19, 2025, Event organisers in wikis with the [[mw:Special:MyLanguage/Help:Extension:CampaignEvents|CampaignEvents extension]] enabled can use [[m:Special:MyLanguage/Event Center/Registration|Event Registration]] in the project namespace (e.g., Wikipedia namespace, Wikidata namespace). With this change, communities don't need admins to use the feature. However, wikis that don't want this change can remove and add the permitted namespaces at [[Special:CommunityConfiguration/CampaignEvents]]. * The Wikipedia project now has a {{int:project-localized-name-group-wikipedia/en}} in [[d:Q36720|Nupe]] ([[w:nup:|<code>w:nup:</code>]]). This is a language primarily spoken in the North Central region of Nigeria. Speakers of this language are invited to contribute to [[w:nup:Tatacin feregi|new Wikipedia]]. * [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|class=skin-invert|Recurrent item]] View all {{formatnum:27}} community-submitted {{PLURAL:27|task|tasks}} that were [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Recently resolved community tasks|resolved last week]]. '''Updates for technical contributors''' * Developers can now access pre-parsed Dutch Wikipedia, amongst others (English, German, French, Spanish, Italian, and Portuguese) through the [https://enterprise.wikimedia.com/docs/snapshot/#structured-contents-snapshot-bundle-info-beta Structured Contents snapshots (beta)]. The content includes parsed Wikipedia abstracts, descriptions, main images, infoboxes, article sections, and references. * The <code dir="ltr">/page/data-parsoid</code> REST API endpoint is no longer in use and will be deprecated. It is [[phab:T393557|scheduled to be turned off]] on June 7, 2025. * [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|class=skin-invert|Recurrent item]] Detailed code updates later this week: [[mw:MediaWiki 1.45/wmf.1|MediaWiki]] '''In depth''' * The [https://wikitech.wikimedia.org/wiki/News/2025_Cloud_VPS_VXLAN_IPv6_migration IPv6 support] is a newly introduced Cloud virtual network that significantly boosts Wikimedia platforms' scalability, security, and readiness for the future. If you are a technical contributor eager to learn more, check out [https://techblog.wikimedia.org/2025/05/06/wikimedia-cloud-vps-ipv6-support/ this blog post] for an in-depth look at the journey to IPv6. '''Meetings and events''' * The 2nd edition of 2025 of [[m:Special:MyLanguage/Afrika Baraza|Afrika Baraza]], a virtual platform for African Wikimedians to connect, will take place on [https://zonestamp.toolforge.org/1747328400 May 15 at 17:00 UTC]. This edition will focus on discussions regarding [[m:Special:MyLanguage/Wikimedia Foundation Annual Plan/2025-2026|Wikimedia Annual planning and progress]]. * The [[m:Special:MyLanguage/MENA Connect Community Call|MENA Connect Community Call]], a virtual meeting for [[w:en:Middle East and North Africa|MENA]] Wikimedians to connect, will take place on [https://zonestamp.toolforge.org/1747501200 May 17 at 17:00 UTC]. You can [[m:Event:MENA Connect (Wiki_Diwan) APP Call|register now]] to attend. '''''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|Tech news]]''' prepared by [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Writers|Tech News writers]] and posted by [[m:Special:MyLanguage/User:MediaWiki message delivery|bot]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News#contribute|Contribute]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2025/20|Translate]]&nbsp;• [[m:Tech|Get help]]&nbsp;• [[m:Talk:Tech/News|Give feedback]]&nbsp;• [[m:Global message delivery/Targets/Tech ambassadors|Subscribe or unsubscribe]].'' </div><section end="technews-2025-W20"/> </div> <bdi lang="en" dir="ltr">[[User:MediaWiki message delivery|MediaWiki message delivery]]</bdi> 00:37, 13 mag 2025 (CEST) <!-- Messaggio inviato da User:UOzurumba (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Global_message_delivery/Targets/Tech_ambassadors&oldid=28714188 --> == <span lang="en" dir="ltr">Tech News: 2025-21</span> == <div lang="en" dir="ltr"> <section begin="technews-2025-W21"/><div class="plainlinks"> Latest '''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|tech news]]''' from the Wikimedia technical community. Please tell other users about these changes. Not all changes will affect you. [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2025/21|Translations]] are available. '''Weekly highlight''' * The Editing Team and the Machine Learning Team are working on a new check for newcomers: [[mw:Edit check/Peacock check|Peacock check]]. Using a prediction model, this check will encourage editors to improve the tone of their edits, using artificial intelligence. We invite volunteers to review the first version of the Peacock language model for the following languages: Arabic, Spanish, Portuguese, English, and Japanese. Users from these wikis interested in reviewing this model are [[mw:Edit check/Peacock check/model test|invited to sign up at MediaWiki.org]]. The deadline to sign up is on May 23, which will be the start date of the test. '''Updates for editors''' * From May 20, 2025, [[m:Special:MyLanguage/Oversight policy|oversighters]] and [[m:Special:MyLanguage/Meta:CheckUsers|checkusers]] will need to have their accounts secured with two-factor authentication (2FA) to be able to use their advanced rights. All users who belong to these two groups and do not have 2FA enabled have been informed. In the future, this requirement may be extended to other users with advanced rights. [[m:Special:MyLanguage/Mandatory two-factor authentication for users with some extended rights|Learn more]]. * [[File:Octicons-gift.svg|12px|link=|class=skin-invert|Wishlist item]] [[m:Special:MyLanguage/Community Wishlist Survey 2023/Multiblocks|Multiblocks]] will begin mass deployment by the end of the month: all non-Wikipedia projects plus Catalan Wikipedia will adopt Multiblocks in the week of May 26, while all other Wikipedias will adopt it in the week of June 2. Please [[m:Talk:Community Wishlist Survey 2023/Multiblocks|contact the team]] if you have concerns. Administrators can test the new user interface now on your own wiki by browsing to [{{fullurl:Special:Block|usecodex=1}} {{#special:Block}}?usecodex=1], and can test the full multiblocks functionality [[testwiki:Special:Block|on testwiki]]. Multiblocks is the feature that makes it possible for administrators to impose different types of blocks on the same user at the same time. See the [[mw:Special:MyLanguage/Help:Manage blocks|help page]] for more information. [https://phabricator.wikimedia.org/T377121] * Later this week, the [[{{#special:SpecialPages}}]] listing of almost all special pages will be updated with a new design. This page has been [[phab:T219543|redesigned]] to improve the user experience in a few ways, including: The ability to search for names and aliases of the special pages, sorting, more visible marking of restricted special pages, and a more mobile-friendly look. The new version can be [https://meta.wikimedia.beta.wmflabs.org/wiki/Special:SpecialPages previewed] at Beta Cluster now, and feedback shared in the task. [https://phabricator.wikimedia.org/T219543] * The [[mw:Special:MyLanguage/Extension:Chart|Chart extension]] is being enabled on more wikis. For a detailed list of when the extension will be enabled on your wiki, please read the [[mw:Special:MyLanguage/Extension:Chart/Project#Deployment Timeline|deployment timeline]]. * [[f:Special:MyLanguage/Wikifunctions:Main Page|Wikifunctions]] will be deployed on May 27 on five Wiktionaries: [[wikt:ha:|Hausa]], [[wikt:ig:|Igbo]], [[wikt:bn:|Bengali]], [[wikt:ml:|Malayalam]], and [[wikt:dv:|Dhivehi/Maldivian]]. This is the second batch of deployment planned for the project. After deployment, the projects will be able to call [[f:Special:MyLanguage/Wikifunctions:Introduction|functions from Wikifunctions]] and integrate them in their pages. A function is something that takes one or more inputs and transforms them into a desired output, such as adding up two numbers, converting miles into metres, calculating how much time has passed since an event, or declining a word into a case. Wikifunctions will allow users to do that through a simple call of [[f:Special:MyLanguage/Wikifunctions:Catalogue|a stable and global function]], rather than via a local template. * Later this week, the Wikimedia Foundation will publish a hub for [[diffblog:2024/07/09/on-the-value-of-experimentation/|experiments]]. This is to showcase and get user feedback on product experiments. The experiments help the Wikimedia movement [[diffblog:2023/07/13/exploring-paths-for-the-future-of-free-knowledge-new-wikipedia-chatgpt-plugin-leveraging-rich-media-social-apps-and-other-experiments/|understand new users]], how they interact with the internet and how it could affect the Wikimedia movement. Some examples are [[m:Special:MyLanguage/Future Audiences/Generated Video|generated video]], the [[m:Special:MyLanguage/Future Audiences/Roblox game|Wikipedia Roblox speedrun game]] and [[m:Special:MyLanguage/Future Audiences/Discord bot|the Discord bot]]. * [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|class=skin-invert|Recurrent item]] View all {{formatnum:29}} community-submitted {{PLURAL:29|task|tasks}} that were [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Recently resolved community tasks|resolved last week]]. For example, there was a bug with creating an account using the API, which has now been fixed. [https://phabricator.wikimedia.org/T390751] '''Updates for technical contributors''' * Gadgets and user scripts that interact with [[{{#special:Block}}]] may need to be updated to work with the new [[mw:Special:MyLanguage/Help:Manage blocks|manage blocks interface]]. Please review the [[mw:Help:Manage blocks/Developers|developer guide]] for more information. If you need help or are unable to adapt your script to the new interface, please let the team know on the [[mw:Help talk:Manage blocks/Developers|talk page]]. [https://phabricator.wikimedia.org/T377121] * The <code dir=ltr>mw.title</code> object allows you to get information about a specific wiki page in the [[w:en:Wikipedia:Lua|Lua]] programming language. Starting this week, a new property will be added to the object, named <code dir=ltr>isDisambiguationPage</code>. This property allows you to check if a page is a disambiguation page, without the need to write a custom function. [https://phabricator.wikimedia.org/T71441] * [[File:Octicons-tools.svg|15px|link=|class=skin-invert|Advanced item]] User script developers can use a [[toolforge:gitlab-content|new reverse proxy tool]] to load javascript and css from [[gitlab:|gitlab.wikimedia.org]] with <code dir=ltr>mw.loader.load</code>. The tool's author hopes this will enable collaborative development workflows for user scripts including linting, unit tests, code generation, and code review on <bdi lang="zxx" dir="ltr">gitlab.wikimedia.org</bdi> without a separate copy-and-paste step to publish scripts to a Wikimedia wiki for integration and acceptance testing. See [[wikitech:Tool:Gitlab-content|Tool:Gitlab-content on Wikitech]] for more information. * [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|class=skin-invert|Recurrent item]] Detailed code updates later this week: [[mw:MediaWiki 1.45/wmf.2|MediaWiki]] '''Meetings and events''' * The 12th edition of [[m:Special:MyLanguage/Wiki Workshop 2025|Wiki Workshop 2025]], a forum that brings together researchers that explore all aspects of Wikimedia projects, will be held virtually on 21-22 May. Researchers can [https://pretix.eu/wikimedia/wikiworkshop2025/ register now]. '''''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|Tech news]]''' prepared by [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Writers|Tech News writers]] and posted by [[m:Special:MyLanguage/User:MediaWiki message delivery|bot]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News#contribute|Contribute]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2025/21|Translate]]&nbsp;• [[m:Tech|Get help]]&nbsp;• [[m:Talk:Tech/News|Give feedback]]&nbsp;• [[m:Global message delivery/Targets/Tech ambassadors|Subscribe or unsubscribe]].'' </div><section end="technews-2025-W21"/> </div> <bdi lang="en" dir="ltr">[[User:MediaWiki message delivery|MediaWiki message delivery]]</bdi> 01:12, 20 mag 2025 (CEST) <!-- Messaggio inviato da User:Quiddity (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Global_message_delivery/Targets/Tech_ambassadors&oldid=28724712 --> == <span lang="en" dir="ltr">Tech News: 2025-22</span> == <div lang="en" dir="ltr"> <section begin="technews-2025-W22"/><div class="plainlinks"> Latest '''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|tech news]]''' from the Wikimedia technical community. Please tell other users about these changes. Not all changes will affect you. [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2025/22|Translations]] are available. '''Weekly highlight''' * A community-wide discussion about a very delicate issue for the development of [[m:Special:MyLanguage/Abstract Wikipedia|Abstract Wikipedia]] is now open on Meta: where to store the abstract content that will be developed through functions from Wikifunctions and data from Wikidata. The discussion is open until June 12 at [[m:Special:MyLanguage/Abstract Wikipedia/Location of Abstract Content|Abstract Wikipedia/Location of Abstract Content]], and every opinion is welcomed. The decision will be made and communicated after the consultation period by the Foundation. '''Updates for editors''' * Since last week, on all wikis except [[phab:T388604|the largest 20]], people using the mobile visual editor will have [[phab:T385851|additional tools in the menu bar]], accessed using the new <code>+</code> toolbar button. To start, the new menu will include options to add: citations, hieroglyphs, and code blocks. Deployment to the remaining wikis is [[phab:T388605|scheduled]] to happen in June. * [[File:Octicons-tools.svg|12px|link=|class=skin-invert|Advanced item]] The <code dir=ltr>[[mw:Special:MyLanguage/Help:Extension:ParserFunctions##ifexist|#ifexist]]</code> parser function will no longer register a link to its target page. This will improve the usefulness of [[{{#special:WantedPages}}]], which will eventually only list pages that are the target of an actual red link. This change will happen gradually as the source pages are updated. [https://phabricator.wikimedia.org/T14019] * This week, the Moderator Tools team will launch [[mw:Special:MyLanguage/2025 RecentChanges Language Agnostic Revert Risk Filtering|a new filter to Recent Changes]], starting at Indonesian Wikipedia. This new filter highlights edits that are likely to be reverted. The goal is to help Recent Changes patrollers identify potentially problematic edits. Other wikis will benefit from this filter in the future. * Upon clicking an empty search bar, logged-out users will see suggestions of articles for further reading. The feature will be available on both desktop and mobile. Readers of Catalan, Hebrew, and Italian Wikipedias and some sister projects will receive the change between May 21 and mid-June. Readers of other wikis will receive the change later. The goal is to encourage users to read the wikis more. [[mw:Special:MyLanguage/Reading/Web/Content Discovery Experiments/Search Suggestions|Learn more]]. * Some users of the Wikipedia Android app can use a new feature for readers, [[mw:Special:MyLanguage/Wikimedia Apps/Team/Android/TrivaGame|WikiGames]], a daily trivia game based on real historical events. The release has started as an A/B test, available to 50% of users in the following languages: English, French, Portuguese, Russian, Spanish, Arabic, Chinese, and Turkish. * The [[mw:Special:MyLanguage/Extension:Newsletter|Newsletter extension]] that is available on MediaWiki.org allows the creation of [[mw:Special:Newsletters|various newsletters]] for global users. The extension can now publish new issues as section links on an existing page, instead of requiring a new page for each issue. [https://phabricator.wikimedia.org/T393844] * [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|class=skin-invert|Recurrent item]] View all {{formatnum:32}} community-submitted {{PLURAL:32|task|tasks}} that were [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Recently resolved community tasks|resolved last week]]. '''Updates for technical contributors''' * The previously deprecated <code dir=ltr>[[mw:Special:MyLanguage/Manual:Ipblocks table|ipblocks]]</code> views in [[wikitech:Help:Wiki Replicas|Wiki Replicas]] will be removed in the beginning of June. Users are encouraged to query the new <code dir=ltr>[[mw:Special:MyLanguage/Manual:Block table|block]]</code> and <code dir=ltr>[[mw:Special:MyLanguage/Manual:Block target table|block_target]]</code> views instead. * [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|class=skin-invert|Recurrent item]] Detailed code updates later this week: [[mw:MediaWiki 1.45/wmf.3|MediaWiki]] '''Meetings and events''' * [[d:Special:MyLanguage/Event:Wikidata and Sister Projects|Wikidata and Sister Projects]] is a multi-day online event that will focus on how Wikidata is integrated to Wikipedia and the other Wikimedia projects. The event runs from May 29 – June 1. You can [[d:Special:MyLanguage/Event:Wikidata and Sister Projects#Sessions|read the Program schedule]] and [[d:Special:RegisterForEvent/1291|register]]. '''''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|Tech news]]''' prepared by [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Writers|Tech News writers]] and posted by [[m:Special:MyLanguage/User:MediaWiki message delivery|bot]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News#contribute|Contribute]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2025/22|Translate]]&nbsp;• [[m:Tech|Get help]]&nbsp;• [[m:Talk:Tech/News|Give feedback]]&nbsp;• [[m:Global message delivery/Targets/Tech ambassadors|Subscribe or unsubscribe]].'' </div><section end="technews-2025-W22"/> </div> <bdi lang="en" dir="ltr">[[User:MediaWiki message delivery|MediaWiki message delivery]]</bdi> 22:04, 26 mag 2025 (CEST) <!-- Messaggio inviato da User:UOzurumba (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Global_message_delivery/Targets/Tech_ambassadors&oldid=28788673 --> == <span lang="en" dir="ltr">Tech News: 2025-23</span> == <div lang="en" dir="ltr"> <section begin="technews-2025-W23"/><div class="plainlinks"> Latest '''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|tech news]]''' from the Wikimedia technical community. Please tell other users about these changes. Not all changes will affect you. [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2025/23|Translations]] are available. '''Weekly highlight''' * The [[mw:Special:MyLanguage/Extension:Chart|Chart extension]] is now available on all Wikimedia wikis. Editors can use this new extension to create interactive data visualizations like bar, line, area, and pie charts. Charts are designed to replace many of the uses of the legacy [[mw:Special:MyLanguage/Extension:Graph|Graph extension]]. '''Updates for editors''' * It is now easier to configure automatic citations for your wiki within the visual editor's [[mw:Special:MyLanguage/Citoid/Enabling Citoid on your wiki|citation generator]]. Administrators can now set a default template by using the <code dir=ltr>_default</code> key in the local <bdi lang="en" dir="ltr">[[MediaWiki:Citoid-template-type-map.json]]</bdi> page ([[mw:Special:Diff/6969653/7646386|example diff]]). Setting this default will also help to future-proof your existing configurations when [[phab:T347823|new item types]] are added in the future. You can still set templates for individual item types as they will be preferred to the default template. [https://phabricator.wikimedia.org/T384709] * [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|class=skin-invert|Recurrent item]] View all {{formatnum:20}} community-submitted {{PLURAL:20|task|tasks}} that were [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Recently resolved community tasks|resolved last week]]. '''Updates for technical contributors''' * Starting the week of June 2, bots logging in using <code dir=ltr>action=login</code> or <code dir=ltr>action=clientlogin</code> will fail more often. This is because of stronger protections against suspicious logins. Bots using [[mw:Special:MyLanguage/Manual:Bot passwords|bot passwords]] or using a loginless authentication method such as [[mw:Special:MyLanguage/OAuth/Owner-only consumers|OAuth]] are not affected. If your bot is not using one of those, you should update it; using <code dir=ltr>action=login</code> without a bot password was deprecated [[listarchive:list/wikitech-l@lists.wikimedia.org/message/3EEMN7VQX5G7WMQI5K2GP5JC2336DPTD/|in 2016]]. For most bots, this only requires changing what password the bot uses. [https://phabricator.wikimedia.org/T395205] * From this week, Wikimedia wikis will allow ES2017 features in JavaScript code for official code, gadgets, and user scripts. The most visible feature of ES2017 is <bdi lang="zxx" dir="ltr"><code>async</code>/<code>await</code></bdi> syntax, allowing for easier-to-read code. Until this week, the platform only allowed up to ES2016, and a few months before that, up to ES2015. [https://phabricator.wikimedia.org/T381537] * [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|class=skin-invert|Recurrent item]] Detailed code updates later this week: [[mw:MediaWiki 1.45/wmf.4|MediaWiki]] '''Meetings and events''' * Scholarship applications to participate in the [[m:Special:MyLanguage/GLAM Wiki 2025|GLAM Wiki Conference 2025]] are now open. The conference will take place from 30 October to 1 November, in Lisbon, Portugal. GLAM contributors who lack the means to support their participation can [[m:Special:MyLanguage/GLAM Wiki 2025/Scholarships|apply here]]. Scholarship applications close on June 7th. '''''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|Tech news]]''' prepared by [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Writers|Tech News writers]] and posted by [[m:Special:MyLanguage/User:MediaWiki message delivery|bot]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News#contribute|Contribute]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2025/23|Translate]]&nbsp;• [[m:Tech|Get help]]&nbsp;• [[m:Talk:Tech/News|Give feedback]]&nbsp;• [[m:Global message delivery/Targets/Tech ambassadors|Subscribe or unsubscribe]].'' </div><section end="technews-2025-W23"/> </div> <bdi lang="en" dir="ltr">[[User:MediaWiki message delivery|MediaWiki message delivery]]</bdi> 01:54, 3 giu 2025 (CEST) <!-- Messaggio inviato da User:Quiddity (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Global_message_delivery/Targets/Tech_ambassadors&oldid=28819186 --> == <span lang="en" dir="ltr">Tech News: 2025-24</span> == <div lang="en" dir="ltr"> <section begin="technews-2025-W24"/><div class="plainlinks"> Latest '''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|tech news]]''' from the Wikimedia technical community. Please tell other users about these changes. Not all changes will affect you. [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2025/24|Translations]] are available. '''Weekly highlight''' * The [[mw:Special:MyLanguage/Trust and Safety Product|Trust and Safety Product team]] is finalizing work needed to roll out [[mw:Special:MyLanguage/Trust and Safety Product/Temporary Accounts|temporary accounts]] on large Wikipedias later this month. The team has worked with stewards and other users with extended rights to predict and address many use cases that may arise on larger wikis, so that community members can continue to effectively moderate and patrol temporary accounts. This will be the second of three phases of deployment – the last one will take place in September at the earliest. For more information about the recent developments on the project, [[mw:Special:MyLanguage/Trust and Safety Product/Temporary Accounts/Updates|see this update]]. If you have any comments or questions, write on the [[mw:Talk:Trust and Safety Product/Temporary Accounts|talk page]], and [[m:Event:CEE Catch up Nr. 10 (June 2025)|join a CEE Catch Up]] this Tuesday. '''Updates for editors''' * [[File:Octicons-gift.svg|12px|link=|class=skin-invert|Wishlist item]] The [[mw:Special:MyLanguage/Help:Watchlist expiry|watchlist expiry]] feature allows editors to watch pages for a limited period of time. After that period, the page is automatically removed from your watchlist. Starting this week, you can set a preference for the default period of time to watch pages. The [[Special:Preferences#mw-prefsection-watchlist-pageswatchlist|preferences]] also allow you to set different default watch periods for editing existing pages, pages you create, and when using rollback. [https://phabricator.wikimedia.org/T265716] [[File:Talk pages default look (April 2023).jpg|thumb|alt=Screenshot of the visual improvements made on talk pages|Example of a talk page with the new design, in French.]] * The appearance of talk pages will change at almost all Wikipedias ([[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2024/19|some]] have already received this design change, [[phab:T379264|a few]] will get these changes later). You can read details about the changes [[diffblog:2024/05/02/making-talk-pages-better-for-everyone/|on ''Diff'']]. It is possible to opt out of these changes [[Special:Preferences#mw-prefsection-editing-discussion|in user preferences]] ("{{int:discussiontools-preference-visualenhancements}}"). [https://phabricator.wikimedia.org/T319146][https://phabricator.wikimedia.org/T392121] * Users with specific extended rights (including administrators, bureaucrats, checkusers, oversighters, and stewards) can now have IP addresses of all temporary accounts [[phab:T358853|revealed automatically]] during time-limited periods where they need to combat high-speed account-hopping vandalism. This feature was requested by stewards. [https://phabricator.wikimedia.org/T386492] * This week, the Moderator Tools and Machine Learning teams will continue the rollout of [[mw:Special:MyLanguage/2025 RecentChanges Language Agnostic Revert Risk Filtering|a new filter to Recent Changes]], releasing it to several more Wikipedias. This filter utilizes the Revert Risk model, which was created by the Research team, to highlight edits that are likely to be reverted and help Recent Changes patrollers identify potentially problematic contributions. The feature will be rolled out to the following Wikipedias: {{int:project-localized-name-afwiki/en}}{{int:comma-separator/en}}{{int:project-localized-name-bewiki/en}}{{int:comma-separator/en}}{{int:project-localized-name-bnwiki/en}}{{int:comma-separator/en}}{{int:project-localized-name-cywiki/en}}{{int:comma-separator/en}}{{int:project-localized-name-hawwiki/en}}{{int:comma-separator/en}}{{int:project-localized-name-iswiki/en}}{{int:comma-separator/en}}{{int:project-localized-name-kkwiki/en}}{{int:comma-separator/en}}{{int:project-localized-name-simplewiki/en}}{{int:comma-separator/en}}{{int:project-localized-name-trwiki/en}}. The rollout will continue in the coming weeks to include [[mw:Special:MyLanguage/2025 RecentChanges Language Agnostic Revert Risk Filtering|the rest of the Wikipedias in this project]]. [https://phabricator.wikimedia.org/T391964] * [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|class=skin-invert|Recurrent item]] View all {{formatnum:27}} community-submitted {{PLURAL:27|task|tasks}} that were [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Recently resolved community tasks|resolved last week]]. '''Updates for technical contributors''' * AbuseFilter editors active on Meta-Wiki and large Wikipedias are kindly asked to update AbuseFilter to make it compatible with temporary accounts. A link to the instructions and the private lists of filters needing verification are [[phab:T369611|available on Phabricator]]. * Lua modules now have access to the name of a page's associated thumbnail image, and on [https://gerrit.wikimedia.org/g/operations/mediawiki-config/+/2e4ab14aa15bb95568f9c07dd777065901eb2126/wmf-config/InitialiseSettings.php#10849 some wikis] to the WikiProject assessment information. This is possible using two new properties on [[mw:Special:MyLanguage/Extension:Scribunto/Lua reference manual#added-by-extensions|mw.title objects]], named <code dir=ltr>pageImage</code> and <code dir=ltr>pageAssessments</code>. [https://phabricator.wikimedia.org/T131911][https://phabricator.wikimedia.org/T380122] * [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|class=skin-invert|Recurrent item]] Detailed code updates later this week: [[mw:MediaWiki 1.45/wmf.5|MediaWiki]] '''''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|Tech news]]''' prepared by [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Writers|Tech News writers]] and posted by [[m:Special:MyLanguage/User:MediaWiki message delivery|bot]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News#contribute|Contribute]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2025/24|Translate]]&nbsp;• [[m:Tech|Get help]]&nbsp;• [[m:Talk:Tech/News|Give feedback]]&nbsp;• [[m:Global message delivery/Targets/Tech ambassadors|Subscribe or unsubscribe]].'' </div><section end="technews-2025-W24"/> </div> <bdi lang="en" dir="ltr">[[User:MediaWiki message delivery|MediaWiki message delivery]]</bdi> 03:16, 10 giu 2025 (CEST) <!-- Messaggio inviato da User:Quiddity (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Global_message_delivery/Targets/Tech_ambassadors&oldid=28846858 --> == <span lang="en" dir="ltr">Tech News: 2025-25</span> == <div lang="en" dir="ltr"> <section begin="technews-2025-W25"/><div class="plainlinks"> Latest '''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|tech news]]''' from the Wikimedia technical community. Please tell other users about these changes. Not all changes will affect you. [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2025/25|Translations]] are available. '''Updates for editors''' * You can [https://wikimediafoundation.limesurvey.net/359761?lang=en nominate your favorite tools] for the sixth edition of the [[m:Special:MyLanguage/Coolest Tool Award|Coolest Tool Award]]. Nominations are anonymous and will be open until June 25. You can re-use the survey to nominate multiple tools. * [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|class=skin-invert|Recurrent item]] View all {{formatnum:33}} community-submitted {{PLURAL:33|task|tasks}} that were [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Recently resolved community tasks|resolved last week]]. '''Updates for technical contributors''' * [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|class=skin-invert|Recurrent item]] Detailed code updates later this week: [[mw:MediaWiki 1.45/wmf.6|MediaWiki]] '''In depth''' * Foundation staff and technical volunteers use Wikimedia APIs to build the tools, applications, features, and integrations that enhance user experiences. Over the coming years, the MediaWiki Interfaces team will be investing in Wikimedia web (HTTP) APIs to better serve technical volunteer needs and protect Wikimedia infrastructure from potential abuse. You can [https://techblog.wikimedia.org/2025/06/12/apis-as-a-product-investing-in-the-current-and-next-generation-of-technical-contributors/ read more about their plans to evolve the APIs in this Techblog post]. '''''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|Tech news]]''' prepared by [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Writers|Tech News writers]] and posted by [[m:Special:MyLanguage/User:MediaWiki message delivery|bot]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News#contribute|Contribute]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2025/25|Translate]]&nbsp;• [[m:Tech|Get help]]&nbsp;• [[m:Talk:Tech/News|Give feedback]]&nbsp;• [[m:Global message delivery/Targets/Tech ambassadors|Subscribe or unsubscribe]].'' </div><section end="technews-2025-W25"/> </div> <bdi lang="en" dir="ltr">[[User:MediaWiki message delivery|MediaWiki message delivery]]</bdi> 01:38, 17 giu 2025 (CEST) <!-- Messaggio inviato da User:Quiddity (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Global_message_delivery/Targets/Tech_ambassadors&oldid=28870688 --> == <span lang="en" dir="ltr">Tech News: 2025-26</span> == <div lang="en" dir="ltr"> <section begin="technews-2025-W26"/><div class="plainlinks"> Latest '''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|tech news]]''' from the Wikimedia technical community. Please tell other users about these changes. Not all changes will affect you. [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2025/26|Translations]] are available. '''Weekly highlight''' * This week, the Moderator Tools and Machine Learning teams will continue the rollout of [[mw:Special:MyLanguage/2025 RecentChanges Language Agnostic Revert Risk Filtering|a new filter to Recent Changes]], releasing it to the third and last batch of Wikipedias. This filter utilizes the Revert Risk model, which was created by the Research team, to highlight edits that are likely to be reverted and help Recent Changes patrollers identify potentially problematic contributions. The feature will be rolled out to the following Wikipedias: {{int:project-localized-name-azwiki/en}}{{int:comma-separator/en}}{{int:project-localized-name-lawiki/en}}{{int:comma-separator/en}}{{int:project-localized-name-mkwiki/en}}{{int:comma-separator/en}}{{int:project-localized-name-mlwiki/en}}{{int:comma-separator/en}}{{int:project-localized-name-mrwiki/en}}{{int:comma-separator/en}}{{int:project-localized-name-nnwiki/en}}{{int:comma-separator/en}}{{int:project-localized-name-pawiki/en}}{{int:comma-separator/en}}{{int:project-localized-name-swwiki/en}}{{int:comma-separator/en}}{{int:project-localized-name-tewiki/en}}{{int:comma-separator/en}}{{int:project-localized-name-tlwiki/en}}. The rollout will continue in the coming weeks to include [[mw:Special:MyLanguage/2025 RecentChanges Language Agnostic Revert Risk Filtering|the rest of the Wikipedias in this project]]. [https://phabricator.wikimedia.org/T391964] '''Updates for editors''' * Last week, [[mw:Special:MyLanguage/Trust and Safety Product/Temporary Accounts|temporary accounts]] were rolled out on Czech, Korean, and Turkish Wikipedias. This and next week, deployments on larger Wikipedias will follow. [[mw:Talk:Trust and Safety Product/Temporary Accounts|Share your thoughts]] about the project. [https://phabricator.wikimedia.org/T340001] * Later this week, the Editing team will release [[mw:Special:MyLanguage/Help:Edit check#Multi check|Multi Check]] to all Wikipedias (except English Wikipedia). This feature shows multiple [[mw:Special:MyLanguage/Help:Edit check#Reference check|Reference checks]] within the editing experience. This encourages users to add citations when they add multiple new paragraphs to a Wikipedia article. This feature was previously available as an A/B test. [https://analytics.wikimedia.org/published/reports/editing/multi_check_ab_test_report_final.html#summary-of-results The test shows] that users who are shown multiple checks are 1.3 times more likely to add a reference to their edit, and their edit is less likely to be reverted (-34.7%). [https://phabricator.wikimedia.org/T395519] * A few pages need to be renamed due to software updates and to match more recent Unicode standards. All of these changes are related to title-casing changes. Approximately 71 pages and 3 files will be renamed, across 15 wikis; the complete list is in [[phab:T396903|the task]]. The developers will rename these pages next week, and they will fix redirects and embedded file links a few minutes later via a system settings update. * [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|class=skin-invert|Recurrent item]] View all {{formatnum:24}} community-submitted {{PLURAL:24|task|tasks}} that were [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Recently resolved community tasks|resolved last week]]. For example, a bug was fixed that had caused pages to scroll upwards when text near the top was selected. [https://phabricator.wikimedia.org/T364023] '''Updates for technical contributors''' * Editors can now use Lua modules to filter and transform tabular data for use with [[mw:Special:MyLanguage/Extension:Chart|Extension:Chart]]. This can be used for things like selecting a subset of rows or columns from the source data, converting between units, statistical processing, and many other useful transformations. [[mw:Special:MyLanguage/Extension:Chart/Transforms|Information on how to use transforms is available]]. [https://www.mediawiki.org/wiki/Special:MyLanguage/Extension:Chart/Project/Updates] * The <code dir=ltr>all_links</code> variable in [[Special:AbuseFilter|AbuseFilter]] is now renamed to <code dir=ltr>new_links</code> for consistency with other variables. Old usages will still continue to work. [https://phabricator.wikimedia.org/T391811] * [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|class=skin-invert|Recurrent item]] Detailed code updates later this week: [[mw:MediaWiki 1.45/wmf.7|MediaWiki]] '''In depth''' * The latest quarterly [[mw:Special:MyLanguage/Growth/Newsletters/34|Growth newsletter]] is available. It includes: the recent updates for the "Add a Link" Task, two new Newcomer Engagement Features, and updates to Community Configuration. '''''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|Tech news]]''' prepared by [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Writers|Tech News writers]] and posted by [[m:Special:MyLanguage/User:MediaWiki message delivery|bot]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News#contribute|Contribute]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2025/26|Translate]]&nbsp;• [[m:Tech|Get help]]&nbsp;• [[m:Talk:Tech/News|Give feedback]]&nbsp;• [[m:Global message delivery/Targets/Tech ambassadors|Subscribe or unsubscribe]].'' </div><section end="technews-2025-W26"/> </div> <bdi lang="en" dir="ltr">[[User:MediaWiki message delivery|MediaWiki message delivery]]</bdi> 01:20, 24 giu 2025 (CEST) <!-- Messaggio inviato da User:Quiddity (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Global_message_delivery/Targets/Tech_ambassadors&oldid=28870688 --> == Notizie tecniche: 2025-27 == <section begin="technews-2025-W27"/><div class="plainlinks"> Ultimo '''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|bollettino tecnico]]''' della comunità tecnica di Wikimedia. Per favore informa gli altri utenti di queste modifiche. Non tutte le modifiche produrranno effetti per te. [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2025/27|Traduzioni]] disponibili. '''Rilevamento settimanale''' * <span lang="en" dir="ltr" class="mw-content-ltr">The [[mw:Special:MyLanguage/Help:Extension:CampaignEvents|CampaignEvents extension]] has been enabled on all Wikipedias. The extension makes it easier to organize and participate in collaborative activities, like edit-a-thons and WikiProjects, on the wikis. The extension has three features: [[m:Special:MyLanguage/Event Center/Registration|Event Registration]], [[m:Special:MyLanguage/CampaignEvents/Collaboration list|Collaboration List]], and [[m:Campaigns/Foundation Product Team/Invitation list|Invitation List]]. To request the extension for your wiki, visit the [[m:Special:MyLanguage/CampaignEvents/Deployment status#How to Request the CampaignEvents Extension for your wiki|Deployment information page]].</span> '''Aggiornamenti per gli editori''' * <span lang="en" dir="ltr" class="mw-content-ltr">AbuseFilter maintainers can now [[mw:Special:MyLanguage/Extension:IPReputation/AbuseFilter variables|match against IP reputation data]] in [[mw:Special:MyLanguage/Extension:AbuseFilter|AbuseFilters]]. IP reputation data is information about the proxies and VPNs associated with the user's IP address. This data is not shown publicly and is not generated for actions performed by registered accounts.</span> [https://phabricator.wikimedia.org/T354599] * <span lang="en" dir="ltr" class="mw-content-ltr">Hidden content that is within [[mw:Special:MyLanguage/Manual:Collapsible elements|collapsible parts of wikipages]] will now be revealed when someone searches the page using the web browser's "Find in page" function (Ctrl+F or ⌘F) in supporting browsers.</span> [https://phabricator.wikimedia.org/T327893][https://developer.mozilla.org/en-US/docs/Web/HTML/Reference/Global_attributes/hidden#browser_compatibility] * [[File:Octicons-gift.svg|12px|link=|class=skin-invert|Elemento della lista dei desideri]] <span lang="en" dir="ltr" class="mw-content-ltr">A new feature, called [[mw:Special:MyLanguage/Help:TemplateData/Template discovery|Favourite Templates]], will be deployed later this week on all projects (except English Wikipedia, which will receive the feature next week), following a piloting phase on Polish and Arabic Wikipedia, and Italian and English Wikisource. The feature will provide a better way for new and experienced contributors to recall and discover templates via the template dialog, by allowing users to put templates on a special "favourite list". The feature works with both the visual editor and the wikitext editor. The feature is a [[m:Special:MyLanguage/Community Wishlist/Focus areas/Template recall and discovery|community wishlist focus area]].</span> * [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|class=skin-invert|Elemento ricorrente]] Vedi tutta {{formatnum:31}} community-submitted {{PLURAL:31|task|tasks}} che era [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Recently resolved community tasks|risolta la settimana scorsa]]. <span lang="en" dir="ltr" class="mw-content-ltr">For example, a bug was fixed that had caused some Notifications to be sent multiple times.</span> [https://phabricator.wikimedia.org/T397103] '''Aggiornamenti per i contribuenti tecnici''' * [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|class=skin-invert|Elemento ricorrente]] Aggiornamenti dettagliati del codice entro la fine di questa settimana: [[mw:MediaWiki 1.45/wmf.8|MediaWiki]] '''''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|Tech news]]''' preparata dai [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Writers|redattori Tech News]] e pubblicata da [[m:Special:MyLanguage/User:MediaWiki message delivery|bot]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News#contribute|Contribuisci]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2025/27|Traduci]]&nbsp;• [[m:Tech|Chiedi aiuto]]&nbsp;• [[m:Talk:Tech/News|Commenta]]&nbsp;• [[m:Global message delivery/Targets/Tech ambassadors|Sottoscrivi o cancella la sottoscrizione]].'' </div><section end="technews-2025-W27"/> <bdi lang="en" dir="ltr">[[User:MediaWiki message delivery|MediaWiki message delivery]]</bdi> 01:40, 1 lug 2025 (CEST) <!-- Messaggio inviato da User:Quiddity (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Global_message_delivery/Targets/Tech_ambassadors&oldid=28917415 --> == <span lang="en" dir="ltr">Tech News: 2025-28</span> == <div lang="en" dir="ltr"> <section begin="technews-2025-W28"/><div class="plainlinks"> Latest '''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|tech news]]''' from the Wikimedia technical community. Please tell other users about these changes. Not all changes will affect you. [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2025/28|Translations]] are available. '''Weekly highlight''' * [[mw:Special:MyLanguage/Help:Temporary accounts|Temporary accounts]] have been rolled out on 18 large and medium-sized Wikipedias, including German, Japanese, French, and Chinese. Now, about 1/3 of all logged-out activity across wikis is coming from temporary accounts. Users involved in patrolling may be interested in two new documentation pages: [[mw:Special:MyLanguage/Trust and Safety Product/Temporary Accounts/Access to IP|Access to IP]], explaining everything related to access to temporary account IP addresses, and [[mw:Special:MyLanguage/Trust and Safety Product/Temporary Accounts/Repository|Repository]] with a list of new gadgets and user scripts. '''Updates for editors''' * Anyone can play an experimental new game, [[mw:Special:MyLanguage/New Engagement Experiments/WikiRun|WikiRun]], that lets you race through Wikipedia by clicking from one article to another, aiming to reach a target page in as few steps and in as little time as possible. The project's goal is to explore new ways of engaging readers. [https://wikirun-game.toolforge.org/ Try playing the game] and let the team know what you think [[mw:Talk:New Engagement Experiments/WikiRun|on the talk page]]. * Users of the Wikipedia Android app in some languages can now play the new [[mw:Special:MyLanguage/Wikimedia Apps/Team/Android/TrivaGame|trivia game]]. ''Which came first?'' is a simple history game where you guess which of two events happened earlier on today's date. It was previously available as an A/B test. It is now available to all users in English, German, French, Spanish, Portuguese, Russian, Arabic, Turkish, and Chinese. The goal of the feature is to help engage with new generations of readers. [https://meta.wikimedia.org/wiki/Special:MyLanguage/Tech/News/2025/22] * Users of the iOS Wikipedia App in some languages may see a new tabbed browsing feature that enables you to open multiple tabs while reading. This feature makes it easier to explore related topics and switch between articles. The A/B test is currently running in Arabic, English, and Japanese in selected regions. More details are available on the [[mw:Special:MyLanguage/Wikimedia Apps/Team/iOS/Tabbed Browsing (Tabs)|Tabbed Browsing project page]]. * Bureaucrats on Wikimedia wikis can now use [[{{#special:VerifyOATHForUser}}]] to check if users have enabled [[mw:Special:MyLanguage/Help:Two-factor authentication|two-factor authentication]]. [https://phabricator.wikimedia.org/T265726] * [[File:Octicons-gift.svg|12px|link=|class=skin-invert|Wishlist item]] A new feature related to [[m:Special:MyLanguage/Community Wishlist/Focus areas/Template recall and discovery|Template Recall and Discovery]] will be deployed later this week to all Wikimedia projects: a [[mw:Special:MyLanguage/Help:TemplateData/Template discovery#Template categories|template category browser]] will be introduced to assist users in finding templates to put in their “favourite” list. The browser will allow users to browse a list of templates which have been organised into a given category tree. The feature has been requested by the community [[m:Special:MyLanguage/Community Wishlist/Wishes/Select templates by categories|through the Community Wishlist]]. * It is now possible to access watchlist preferences from the watchlist page. Also the redundant button to edit the watchlist has been removed. [https://www.mediawiki.org/wiki/Moderator_Tools/Watchlist] * [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|class=skin-invert|Recurrent item]] View all {{formatnum:27}} community-submitted {{PLURAL:27|task|tasks}} that were [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Recently resolved community tasks|resolved last week]]. '''Updates for technical contributors''' * As part of [[mw:MediaWiki_1.44|MediaWiki 1.44]] there is now a unified built-in Notifications system that makes it easier for developers to send, manage, and customize notifications. Check out the updated documentation at [[mw:Manual:Notifications|Manual:Notifications]], information about migration in [[phab:T388663|T388663]] and details on deprecated hooks in [[phab:T389624|T389624]]. * [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|class=skin-invert|Recurrent item]] Detailed code updates later this week: [[mw:MediaWiki 1.45/wmf.9|MediaWiki]] '''Meetings and events''' * [[d:Special:MyLanguage/Event:WikidataCon 2025|WikidataCon 2025]], the conference dedicated to Wikidata is now open for [https://pretalx.com/wikidatacon-2025/cfp session proposals] and for [[d:Special:RegisterForEvent/1340|registration]]. This year's event will be held online from October 31 – November 02 and will explore on the theme of "Connecting People through Linked Open Data". '''''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|Tech news]]''' prepared by [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Writers|Tech News writers]] and posted by [[m:Special:MyLanguage/User:MediaWiki message delivery|bot]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News#contribute|Contribute]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2025/28|Translate]]&nbsp;• [[m:Tech|Get help]]&nbsp;• [[m:Talk:Tech/News|Give feedback]]&nbsp;• [[m:Global message delivery/Targets/Tech ambassadors|Subscribe or unsubscribe]].'' </div><section end="technews-2025-W28"/> </div> <bdi lang="en" dir="ltr">[[User:MediaWiki message delivery|MediaWiki message delivery]]</bdi> 02:05, 8 lug 2025 (CEST) <!-- Messaggio inviato da User:Quiddity (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Global_message_delivery/Targets/Tech_ambassadors&oldid=28930584 --> j429dq8osg2mrohkwu3rmer6fafmy9w Chimica organica per il liceo/Introduzione 0 57299 478507 478266 2025-07-07T15:23:10Z Chiara Zalunardo 52484 478507 wikitext text/x-wiki FATTO: 1.0, <s>1.1, 1.2, 1.3, metà 1.4, 1.5</s>, 1.6, 1.7, 1.8, 1.10, 1.12, 2.7, 2.10, 2.11 NO IMMAGINI: 2.9 = Struttura e legami = Questo capitolo fornisce una revisione del materiale trattato in un corso standard di chimica generale per matricole attraverso la discussione dei seguenti argomenti: * le differenze tra chimica organica e inorganica. * forme e significato degli orbitali atomici. * le configurazioni degli elettroni * legame ionico e covalente. * teoria degli orbitali molecolari * ibridazione. * struttura e geometria dei composti metano, etano, etilene e acetilene. == Introduzione alla chimica organica == Tutti gli esseri viventi sulla Terra sono formati principalmente da '''composti del carbonio'''. La prevalenza di composti del carbonio negli esseri viventi ha portato all'epiteto di vita "a base di carbonio". La verità è che non conosciamo nessun altro tipo di vita. I primi chimici consideravano le sostanze isolate dagli ''organismi'' (piante e animali) come un tipo diverso di materia che non poteva essere sintetizzata artificialmente, e queste sostanze erano quindi note come ''composti organici''. [[File:Chimica organica 1.0.1.jpg|centro|miniatura|Figura 1.0.1: Tutti i composti organici contengono carbonio e la maggior parte di essi è formata da esseri viventi, anche se si formano anche attraverso processi geologici e artificiali. (credito a sinistra: modifica del lavoro di Jon Sullivan; credito a sinistra al centro: modifica del lavoro di Deb Tremper; credito a destra al centro: modifica del lavoro di “annszyp”/Wikimedia Commons; credito a destra: modifica del lavoro di George Shuklin)]] '''Jöns Jacob Berzelius''', medico di professione, '''coniò per primo il termine "chimica organica"''' nel 1806 per indicare lo studio dei composti derivati ​​da fonti biologiche. Fino all'inizio del XIX secolo, naturalisti e scienziati osservarono differenze cruciali tra i composti derivati ​​da organismi viventi e quelli non derivati ​​da organismi viventi. [[File:Chimica organica 1.0.2.png|centro|senza_cornice]] Nel 1828, Friedrich Wöhler (considerato un pioniere della chimica organica) completò con successo una sintesi organica riscaldando il cianato di ammonio e sintetizzando il composto biologico urea (un componente dell'urina di molti animali) in quella che oggi viene chiamata "sintesi di Wöhler". Fino a questa scoperta, i chimici credevano ampiamente che le sostanze organiche potessero formarsi solo sotto l'influenza della "forza vitale" presente nell'organismo di animali e piante. La sintesi di Wöhler dimostrò drammaticamente la falsità di tale teoria. [[File:Chimica_organica_1.0.11.svg|centro|senza_cornice|chimica organica 1.0.11]] La sintesi dell'urea fu una scoperta cruciale per i biochimici perché dimostrò che un composto noto per essere prodotto in natura solo da organismi biologici poteva essere prodotto in laboratorio in condizioni controllate a partire da materia inanimata. Questa sintesi "in vitro" di materia organica smentiva la teoria comune (vitalismo) sulla ''vis vitalis'' , una "forza vitale" trascendente necessaria per la produzione di composti organici. La capacità di manipolare i composti organici include la fermentazione per creare il vino e la produzione di sapone, entrambe attività che hanno fatto parte della società per così tanto tempo che la loro scoperta è andata perduta nell'antichità. Prove dimostrano che i Babilonesi, già nel 2800 a.C., producevano sapone mescolando grasso animale con cenere di legno. Solo nel XIX secolo, Eugène Chevreul scoprì la natura chimica della produzione del sapone. In una reazione ora chiamata saponificazione, i grassi vengono riscaldati in presenza di una base forte (KOH o NaOH) per produrre sali di acidi grassi e glicerolo. I sali di acidi grassi sono il sapone che migliora la capacità dell'acqua di sciogliere i grassi. [[File:Chimica_organica_1.0.12.svg|centro|senza_cornice|chimica organica 1.0.12]] Sebbene originariamente definita come la chimica delle molecole biologiche, la '''chimica organica''' è stata successivamente ridefinita per riferirsi specificamente ai composti del carbonio, anche quelli di origine non biologica. Alcune molecole di carbonio non sono considerate organiche, con l'anidride carbonica come composto inorganico del carbonio più noto e più comune, ma tali molecole rappresentano l'eccezione e non la regola. La chimica organica si concentra sui composti del carbonio e sul movimento degli elettroni nelle catene e negli anelli del carbonio, nonché su come gli elettroni vengono condivisi con altri atomi di carbonio ed eteroatomi e si occupa principalmente delle proprietà dei legami covalenti e degli elementi non metallici, sebbene gli ioni e i metalli svolgano ruoli critici in alcune reazioni. Perché il carbonio è così speciale? La risposta a questa domanda riguarda la speciale capacità del carbonio di legarsi a se stesso, che verrà discussa in questo capitolo. Il carbonio è unico nella sua capacità di formare un'ampia varietà di composti, da quelli semplici a quelli complessi. Esistono letteralmente milioni di composti organici noti alla scienza, dal metano, che contiene un atomo di carbonio, al DNA, che contiene milioni di atomi di carbonio. Ancora più importante, la chimica organica ci dà la capacità di creare e modificare la struttura dei composti organici, che è l'argomento principale di questo libro. Le applicazioni della chimica organica sono innumerevoli e includono ogni sorta di plastica, coloranti, aromi, profumi, detergenti, esplosivi, carburanti e molti, molti altri prodotti. Leggi l'elenco degli ingredienti di quasi tutti i tipi di alimenti che mangi – o persino del tuo flacone di shampoo – e troverai il frutto del lavoro di chimici organici. [[File:Chimica organica 1.0.5.png|centro|senza_cornice]] Il valore che i composti organici rivestono per noi fa sì che la chimica organica sia una disciplina importante all'interno del campo generale della chimica. In questo capitolo, discuteremo perché l'elemento carbonio dà origine a un vasto numero e varietà di composti, come questi composti vengono classificati e il ruolo dei composti organici in contesti biologici e industriali rappresentativi. La chimica organica è probabilmente il campo più attivo e importante della chimica al momento, grazie alla sua estrema applicabilità sia alla biochimica (soprattutto nell'industria farmaceutica) che alla petrolchimica (soprattutto nell'industria energetica). La chimica organica ha una storia relativamente recente, ma avrà un futuro di enorme importanza, influenzando la vita di tutti in tutto il mondo per molti, molti anni a venire. == Struttura atomica: I nuclei == Gli atomi sono composti da protoni, neutroni ed elettroni. I protoni e i neutroni si trovano nel nucleo dell'atomo, mentre gli elettroni si trovano nella nube di elettroni intorno al nucleo. La carica elettrica relativa di un protone è +1, quella di un neutrone è nulla e la carica relativa di un elettrone è -1. Il numero di protoni nel nucleo di un atomo è chiamato numero atomico, Z. Il numero di massa, A, è la somma del numero di protoni e del numero di neutroni in un nucleo. === Termini chiave === * numero atomico * peso atomico * elettrone * numero di massa * neutrone * protone === L'atomo nucleare === La precisa natura fisica degli atomi emerse finalmente da una serie di eleganti esperimenti condotti tra il 1895 e il 1915. Il più importante di questi risultati fu il famoso esperimento di Ernest Rutherford del 1911 sulla diffusione dei raggi alfa, che stabilì che: * La quasi totalità della ''massa'' di un atomo è contenuta in un nucleo minuscolo (e quindi estremamente denso) che porta una carica elettrica positiva il cui valore identifica ogni elemento ed è noto come ''numero atomico'' dell'elemento. * Quasi tutto il ''volume'' di un atomo è costituito da spazio vuoto in cui risiedono gli ''elettroni'', i portatori fondamentali di carica elettrica negativa. La massa estremamente piccola dell'elettrone (1/1840<sup>th</sup> della massa del nucleo dell'idrogeno) fa sì che si comporti come una particella quantistica, il che significa che la sua posizione in qualsiasi momento non può essere specificata; il meglio che possiamo fare è descrivere il suo comportamento in termini di probabilità che si manifesti in qualsiasi punto dello spazio. È comune (ma un po' fuorviante) descrivere il volume di spazio in cui gli elettroni di un atomo hanno una probabilità significativa di trovarsi come la ''nube di elettroni''. Quest'ultima non ha un confine esterno definito, quindi nemmeno l'atomo. Il raggio di un atomo deve essere definito in modo arbitrario, come il confine in cui l'elettrone può essere trovato con il 95% di probabilità. I raggi atomici sono in genere 30-300 pm. [[File:Il_nucleo_atomico.png|centro|miniatura|il nucleo atomico]] Il nucleo stesso è composto da due tipi di particelle. I ''protoni'' sono i portatori di carica elettrica positiva nel nucleo; la carica dei protoni è esattamente uguale a quella degli elettroni, ma di segno opposto. Ciò significa che in qualsiasi atomo [elettricamente neutro], il numero di protoni nel nucleo (spesso indicato come ''carica nucleare'') è bilanciato dallo stesso numero di elettroni fuori dal nucleo. L'altra particella nucleare è il ''neutrone''. Come dice il nome, questa particella non ha carica elettrica. La sua massa è quasi uguale a quella del protone. La maggior parte dei nuclei contiene un numero approssimativamente uguale di neutroni e protoni, quindi possiamo dire che queste due particelle insieme rappresentano quasi tutta la massa dell'atomo. ''Poiché gli elettroni di un atomo sono in contatto con il mondo esterno, è possibile che uno o più elettroni vengano persi o che ne vengano aggiunti di nuovi. L'atomo elettricamente carico che ne risulta è chiamato ione.'' === Numero atomico (Z) === Quale singolo parametro caratterizza in modo univoco l'atomo di un dato elemento? Non è la massa relativa dell'atomo, come vedremo nella sezione sugli isotopi. Si tratta piuttosto del numero di protoni nel nucleo, che chiamiamo ''numero atomico'' e indichiamo con il simbolo Z. Ogni protone porta una carica elettrica di +1, quindi il numero atomico specifica anche la carica elettrica del nucleo. Nell'atomo neutro, i ''protoni Z'' all'interno del nucleo sono bilanciati dagli ''elettroni'' ''Z'' all'esterno. [[File:Henry_Moseley.jpg|miniatura|I numeri atomici furono elaborati per la prima volta nel 1913 da Henry Moseley, un giovane membro del gruppo di ricerca di Rutherford a Manchester.|centro]] Moseley cercò una proprietà misurabile di ogni elemento che aumentasse linearmente con il numero atomico. La trovò in una classe di raggi X emessi da un elemento quando viene bombardato da elettroni. Le frequenze di questi raggi X sono uniche per ogni elemento e aumentano uniformemente negli elementi successivi. Moseley scoprì che le radici quadrate di queste frequenze danno una linea retta se tracciate rispetto a Z; questo gli permise di ordinare gli elementi in ordine crescente di numero atomico. Si può pensare al numero atomico come a una sorta di numero di serie di un elemento, che inizia con 1 per l'idrogeno e aumenta di uno per ogni elemento successivo. Il nome chimico dell'elemento e il suo simbolo sono legati in modo univoco al numero atomico; così il simbolo “Sr” sta per lo stronzio, i cui atomi hanno tutti Z = 38. === Numero di massa (A) === Il ''numero di massa'' è uguale alla somma del numero di protoni e del numero di neutroni presenti nel nucleo. A volte viene rappresentato con il simbolo A, quindi ''A = Z + N'' in cui Z è il numero atomico e N è il ''numero'' ''neutronico''. === Elementi === Ad oggi sono stati scoperti circa 115 elementi diversi; per definizione, ognuno di essi è chimicamente unico. Per capire perché sono unici, è necessario comprendere la struttura dell'atomo (la particella fondamentale e individuale di un elemento) e le caratteristiche dei suoi componenti. Gli atomi sono costituiti da elettroni, protoni e neutroni. Sebbene questa sia una semplificazione eccessiva che ignora le altre particelle subatomiche che sono state scoperte, è sufficiente per la discussione dei principi chimici. Alcune proprietà di queste particelle subatomiche sono riassunte nella Tabella 1.1.1, che illustra tre punti importanti: # Gli elettroni e i protoni hanno cariche elettriche identiche in grandezza ma di segno opposto. All'elettrone e al protone sono assegnate cariche relative di -1 e +1, rispettivamente. # I neutroni hanno all'incirca la stessa massa dei protoni, ma non hanno carica. Sono elettricamente neutri. # La massa di un protone o di un neutrone è circa 1836 volte superiore a quella di un elettrone. I protoni e i neutroni costituiscono la maggior parte della massa degli atomi. La scoperta dell'elettrone e del protone è stata fondamentale per lo sviluppo del modello moderno dell'atomo e costituisce un eccellente caso di applicazione del metodo scientifico. In effetti, l'elucidazione della struttura dell'atomo è uno dei più grandi gialli della storia della scienza. {| class="wikitable" |+Tabella 1.1.1: Proprietà delle particelle subatomiche !'''Particella''' !'''Massa (g)''' !'''Massa atomica (amu)''' !'''Carica elettrica (coulombs)''' !'''Carica relativa''' |- |electron |9.109×10<sup>−28</sup> |0.0005486 |−1.602 × 10<sup>−19</sup> |−1 |- |proton |1.673×10<sup>−24</sup> |1.007276 | +1.602 × 10<sup>−19</sup> | +1 |- |neutron |1.675×10<sup>−24</sup> |1.008665 |0 |0 |} Nella maggior parte dei casi, i simboli degli elementi derivano direttamente dal nome di ciascun elemento, come C per il carbonio, U per l'uranio, Ca per il calcio e Po per il polonio. Gli elementi sono stati anche chiamati per le loro proprietà [come il radio (Ra) per la sua radioattività], per il paese natale dello scienziato o degli scienziati che li hanno scoperti [il polonio (Po) per la Polonia], per eminenti scienziati [il curio (Cm) per i Curie], per dei e dee [il selenio (Se) per la dea greca della luna, Selene] e per altre ragioni poetiche o storiche. Alcuni dei simboli utilizzati per gli elementi noti fin dall'antichità derivano da nomi storici non più in uso; rimangono solo i simboli a indicarne l'origine. Ne sono un esempio Fe per ferro, dal latino ''ferrum''; Na per sodio, dal latino ''natrium''; W per tungsteno, dal tedesco ''wolfram''. Gli esempi sono riportati nella Tabella 1.1.2. {| class="wikitable" |+Tabella 1.1.2: Simboli degli elementi basati su nomi non più in uso !'''Elemento''' !'''Simbolo''' !'''Derivazione''' !'''Significato''' |- |antimonio |Sb |stibium |dal latino "marchio” |- |rame |Cu |cuprum |da Cyprium, nome latino dell'isola di Cipro, la principale fonte di minerali di rame nell'Impero Romano |- |oro |Au |aurum |dal latino "oro" |- |ferro |Fe |ferrum |dal latino "ferro" |- |piombo |Pb |plumbum |dal latino "pesante" |- |mercurio |Hg |hydrargyrum |dal latino "argento liquido" |- |potassio |K |kalium |dall'arabo al-qili "alcali" |- |argento |Ag |argentum |dal latino "argento" |- |sodio |Na |natrium |dal latino "sodio" |- |stagno |Sn |stannum |dal latino "stagno" |- |tungsteno |W |wolfram |dal tedesco “pietra del lupo” perché interferiva con la fusione dello stagno e si pensava che lo divorasse |} Ricordiamo che i nuclei della maggior parte degli atomi contengono neutroni e protoni. A differenza dei protoni, il numero di neutroni non è assolutamente fisso per la maggior parte degli elementi. Gli atomi che hanno lo stesso numero di protoni, e quindi lo stesso numero atomico, ma un numero diverso di neutroni sono chiamati isotopi. Tutti gli isotopi di un elemento hanno lo stesso numero di protoni e di elettroni, il che significa che presentano la stessa chimica. Gli isotopi di un elemento differiscono solo per la loro massa atomica, che è data dal numero di massa (A), la somma dei numeri di protoni e neutroni. === Isotopi del carbonio === L'elemento carbonio (C) ha un numero atomico di 6, il che significa che tutti gli atomi di carbonio neutri contengono 6 protoni e 6 elettroni. In un tipico campione di materiale contenente carbonio, il 98,89% degli atomi di carbonio contiene anche 6 neutroni, per cui ognuno di essi ha un numero di massa pari a 12. Un isotopo di un qualsiasi elemento può essere rappresentato in modo univoco come A/Z X, dove X è il simbolo atomico dell'elemento. L'isotopo del carbonio che ha 6 neutroni è quindi 12/6 C. Il pedice che indica il numero atomico è in realtà superfluo perché il simbolo atomico specifica già in modo univoco Z. Di conseguenza, 12/6 C è più spesso scritto come <sup>12</sup>C, che si legge come “carbonio-12”. Ciononostante, il valore di Z è comunemente incluso nella notazione delle reazioni nucleari, perché queste reazioni comportano variazioni di Z. [[File:Formalismo_utilizzato.jpg|centro|miniatura|Formalismo utilizzato per identificare un nuclide specifico (qualsiasi tipo particolare di nucleo)]] Oltre a <sup>12</sup>C, un tipico campione di carbonio contiene l'1,11% di 13/6 C (<sup>13</sup>C), con 7 neutroni e 6 protoni, e una traccia di 14/6 C (<sup>14</sup>C), con 8 neutroni e 6 protoni. Il nucleo del <sup>14</sup>C non è tuttavia stabile, ma subisce un lento decadimento radioattivo che è alla base della tecnica di datazione al carbonio-14 utilizzata in archeologia. Molti elementi diversi dal carbonio hanno più di un isotopo stabile; lo stagno, ad esempio, ha 10 isotopi. Le proprietà di alcuni isotopi comuni sono riportate nella Tabella 1.1.3. {| class="wikitable" |+Tabella 1.1.3: Proprietà degli isotopi selezionati !'''Elemento''' !'''Simbolo''' ! '''Massa atomica (amu)''' !'''Numero di massa isotopica''' !'''Masse isotopiche (amu)''' !'''Abbondanze percentuali (%)''' |- | rowspan="2" |idrogeno | rowspan="2" |H | rowspan="2" |1.0079 |1 |1.007825 |99.9855 |- |2 |2.014102 |0.0115 |- | rowspan="2" |boro | rowspan="2" |B | rowspan="2" |10.81 |10 |10.012937 |19.91 |- |11 |11.009305 |80.09 |- | rowspan="2" |carbonio | rowspan="2" |C | rowspan="2" |12.011 |12 |12 (definito) |99.89 |- |13 |13.003355 |1.11 |- | rowspan="3" |ossigeno | rowspan="3" |O | rowspan="3" |15.9994 |16 |15.994915 |99.757 |- |17 |16.999132 |0.0378 |- |18 |17.999161 |0.205 |- | rowspan="4" |ferro | rowspan="4" |Fe | rowspan="4" |55.845 |54 |53.939611 |5.82 |- |56 |55.934938 |91.66 |- |57 |56.935394 |2.19 |- |58 |57.933276 |0.33 |- | rowspan="3" |uranio | rowspan="3" |U | rowspan="3" |238.03 |234 |234.040952 |0.0054 |- |235 |235.043930 |0.7204 |- |238 |238.050788 |99.274 |} === Esempio === Un elemento con tre isotopi stabili ha 82 protoni. Gli isotopi separati contengono 124, 125 e 126 neutroni. Identifica l'elemento e scrivi i simboli degli isotopi. '''Dato:''' numero di protoni e neutroni '''Richiesto:''' elemento e simbolo atomico '''Strategia:''' # Fai riferimento alla tavola periodica e utilizza il numero di protoni per identificare l'elemento. # Calcola il numero di massa di ciascun isotopo sommando i numeri di protoni e neutroni. # Indica il simbolo di ciascun isotopo con il numero di massa come apice e il numero di protoni come pedice, entrambi scritti a sinistra del simbolo dell'elemento. '''Soluzione:''' # L'elemento con 82 protoni (numero atomico 82) è il piombo: Pb. # Per il primo isotopo, A = 82 protoni + 124 neutroni = 206. Analogamente, A = 82 + 125 = 207 e A = 82 + 126 = 208 per il secondo e il terzo isotopo, rispettivamente. I simboli per questi isotopi sono 206/82 Pb, 207/82 Pb e 208/82 Pb che di solito vengono abbreviati in <sup>206</sup>Pb, <sup>207</sup>Pb e <sup>208</sup>Pb. === Esercizio === Identifica l'elemento con 35 protoni e scrivi i simboli dei suoi isotopi con 44 e 46 neutroni. '''Soluzione:''' 79/35 Br e 81/35 Br o, più comunemente, <sup>79</sup>Br e <sup>81</sup>Br. === Sintesi === L'atomo è costituito da particelle discrete che ne regolano il comportamento chimico e fisico. Ogni atomo di un elemento contiene lo stesso numero di protoni, che è il '''numero atomico''' (Z). Gli atomi neutri hanno lo stesso numero di elettroni e protoni. Gli atomi di un elemento che contengono un numero diverso di neutroni sono chiamati '''isotopi'''. Ogni isotopo di un dato elemento ha lo stesso numero atomico ma un diverso '''numero di massa''' (A), che è la somma dei numeri di protoni e neutroni. Le masse relative degli atomi sono riportate utilizzando l''''unità di massa atomica''' ('''amu'''), definita come un dodicesimo della massa di un atomo di carbonio-12, con 6 protoni, 6 neutroni e 6 elettroni. == Struttura atomica: Orbitali == Un orbitale è il perfezionamento meccanico quantistico dell'orbita di Bohr. In contrasto con il suo concetto di orbita circolare semplice con un raggio fisso, gli orbitali sono regioni di spazio matematicamente derivate con diverse probabilità di avere un elettrone. Un modo per rappresentare le distribuzioni di probabilità degli elettroni è \(Ψ^2\). Poiché \(Ψ^2\) indica la probabilità di trovare un elettrone in un determinato volume di spazio (ad esempio un picometro cubo), un grafico di \(Ψ^2\) rispetto alla distanza dal nucleo (\(r\)) è un grafico della densità di probabilità. Ad esempio, l'orbitale 1s è sfericamente simmetrico, quindi la probabilità di trovare un elettrone 1s in un determinato punto dipende solo dalla sua distanza dal nucleo. La densità di probabilità è massima a \(r = 0\) (in corrispondenza del nucleo) e diminuisce costantemente con l'aumentare della distanza. A valori molto grandi di r, la densità di probabilità dell'elettrone è molto piccola ma non nulla. Possiamo calcolare la probabilità radiale (la probabilità di trovare un elettrone 1s a una distanza r dal nucleo) sommando le probabilità che un elettrone si trovi in tutti i punti di una serie di x gusci sferici di raggio r1, r2, r3,..., rx - 1, rx. In effetti, stiamo dividendo l'atomo in gusci concentrici molto sottili, come gli strati di una cipolla (parte (a) della Figura \(\PageIndex{1}\)), e calcolando la probabilità di trovare un elettrone su ogni guscio sferico. Ricordiamo che la densità di probabilità degli elettroni è massima a r = 0 (parte (b) nella Figura \PageIndex{1}\)), quindi la densità di punti è massima per i gusci sferici più piccoli nella parte (a) della Figura \PageIndex{1}\). Al contrario, l'area superficiale di ogni guscio sferico è pari a 4πr2, che aumenta molto rapidamente all'aumentare di r (parte (c) della Figura \PageIndex{1}\)). Poiché la superficie dei gusci sferici aumenta più rapidamente con l'aumentare di r rispetto alla diminuzione della densità di probabilità degli elettroni, il grafico della probabilità radiale presenta un massimo a una particolare distanza (parte (d) della Figura \PageIndex{1}\). Soprattutto, quando r è molto piccolo, la superficie di un guscio sferico è così piccola che la probabilità totale di trovare un elettrone vicino al nucleo è molto bassa; in corrispondenza del nucleo, la probabilità dell'elettrone svanisce (parte (d) nella Figura \PageIndex{1}\)). [[File:Orbitali_atomici.jpg|alt=Orbitali atomici|centro|miniatura|Figura 1.2.1: Raggio più probabile per l'elettrone allo stato fondamentale dell'atomo di idrogeno. (a) Immaginate di dividere il volume totale dell'atomo in gusci concentrici molto sottili, come mostrato nel disegno a cipolla. (b) Un grafico della densità di probabilità degli elettroni Ψ2 rispetto a r mostra che la densità di probabilità degli elettroni è massima a r = 0 e diminuisce dolcemente all'aumentare di r. La densità dei punti è quindi massima nei gusci più interni della cipolla. (c) La superficie di ogni guscio, data da 4πr2 , aumenta rapidamente con l'aumentare di r. (d) Se contiamo il numero di punti in ogni guscio sferico, otteniamo la probabilità totale di trovare l'elettrone a un dato valore di r. Poiché la superficie di ogni guscio aumenta più rapidamente con l'aumentare di r di quanto diminuisca la densità di probabilità dell'elettrone, il grafico della probabilità dell'elettrone rispetto a r (la probabilità radiale) mostra un picco. Questo picco corrisponde al raggio più probabile per l'elettrone, 52,9 pm, che è esattamente il raggio previsto dal modello di Bohr dell'atomo di idrogeno.]] Per l'atomo di idrogeno, il picco nel grafico delle probabilità radiali si verifica a r = 0,529 Å (52,9 pm), che è esattamente il raggio calcolato da Bohr per l'orbita n = 1. Quindi il raggio più probabile ottenuto dalla meccanica quantistica è identico a quello calcolato dalla meccanica classica. Pertanto, il raggio più probabile ottenuto dalla meccanica quantistica è identico a quello calcolato dalla meccanica classica. Nel modello di Bohr, tuttavia, si presumeva che l'elettrone si trovasse a questa distanza il 100% del tempo, mentre nel modello di Schrödinger della meccanica quantistica si trova a questa distanza solo per una parte del tempo. La differenza tra i due modelli è attribuibile al comportamento ondulatorio dell'elettrone e al principio di indeterminazione di Heisenberg. [[File:Orbitali_atomici_2.jpg|alt=Orbitali atomici 2|centro|miniatura|Figura 1.2.2: Densità di probabilità per gli orbitali 1s, 2s e 3s dell'atomo di idrogeno. (a) È mostrata la densità di probabilità degli elettroni in qualsiasi piano che contenga il nucleo. Si noti la presenza di regioni circolari, o nodi, in cui la densità di probabilità è nulla. (b) Le superfici di contorno racchiudono il 90% della probabilità degli elettroni, il che illustra le diverse dimensioni degli orbitali 1s, 2s e 3s. I disegni in sezione forniscono viste parziali dei nodi sferici interni. Il colore arancione corrisponde alle regioni dello spazio in cui la fase della funzione d'onda è positiva, mentre il colore blu corrisponde alle regioni dello spazio in cui la fase della funzione d'onda è negativa. (c) In questi grafici della probabilità degli elettroni in funzione della distanza dal nucleo (r) in tutte le direzioni (probabilità radiale), il raggio più probabile aumenta all'aumentare di n, ma gli orbitali 2s e 3s hanno regioni di probabilità significativa degli elettroni a piccoli valori di r.La figura 1.2.2 confronta le densità di probabilità elettronica degli orbitali 1s, 2s e 3s dell'idrogeno. Si noti che tutti e tre sono a simmetria sferica. Per gli orbitali 2s e 3s, tuttavia (e anche per tutti gli altri orbitali s), la densità di probabilità degli elettroni non diminuisce in modo uniforme con l'aumento di r. Al contrario, si osserva una serie di minimi e massimi nei grafici di probabilità radiali (parte (c) nella Figura 1.2.2 ). I minimi corrispondono a nodi sferici (regioni di probabilità elettronica nulla), che si alternano a regioni sferiche di nonzero]] === Orbitali s === All'aumentare di n, gli orbitali s subiscono tre variazioni (Figura 1.2.2). * Diventano più grandi, estendendosi più lontano dal nucleo. * Contengono più nodi. Questo è simile a un'onda stazionaria che ha regioni di ampiezza significativa separate da nodi, punti con ampiezza zero. * Per un dato atomo, anche gli orbitali s diventano più energetici all'aumentare di n, a causa della loro maggiore distanza dal nucleo. Gli orbitali sono generalmente disegnati come superfici tridimensionali che racchiudono il 90% della densità di elettroni, come è stato mostrato per gli orbitali 1s, 2s e 3s dell'idrogeno nella parte (b) della Figura 1.2.2. e 3s perché i nodi sferici si trovano all'interno della superficie del 90%. Fortunatamente, la posizione dei nodi sferici non è importante per il legame chimico. === Orbitali p === Solo gli orbitali s sono a simmetria sferica. All'aumentare del valore di l, aumenta il numero di orbitali in un determinato sottoguscio e le forme degli orbitali diventano più complesse. Poiché il sottoguscio 2p ha l = 1, con tre valori di ml (-1, 0 e +1), ci sono tre orbitali 2p. [[File:P_orbitals.jpg|alt=P orbitals|centro|miniatura|Figura 1.2.2: I colori corrispondono alle regioni dello spazio in cui la fase della funzione d'onda è positiva (arancione) e negativa (blu)]] La distribuzione di probabilità degli elettroni per uno degli orbitali 2p dell'idrogeno è mostrata nella Figura 1.2.3 Se l'orbitale 2p è un orbitale 2p, con una densità di elettroni pari a zero nel piano xy (cioè il piano xy è un piano nodale), si tratta di un orbitale 2pz. Come mostrato nella Figura 1.2.4 gli orbitali p hanno forme identiche, ma si trovano rispettivamente lungo l'asse x (2px) e l'asse y (2py). Si noti che ogni orbitale p ha un solo piano nodale. In ogni caso, la fase della funzione d'onda per ciascuno degli orbitali 2p è positiva per il lobo che punta lungo l'asse positivo e negativa per il lobo che punta lungo l'asse negativo. È importante sottolineare che questi segni corrispondono alla fase dell'onda che descrive il moto dell'elettrone, non alle cariche positive o negative. [[File:Chemorg_1.2.4.jpg|centro|miniatura|Figura 1.2.4: I tre orbitali 2p equivalenti dell'atomo di idrogeno]] Le superfici mostrate racchiudono il 90% della probabilità totale di elettroni per gli orbitali 2px, 2py e 2pz. Ogni orbitale è orientato lungo l'asse indicato dal pedice e un piano nodale perpendicolare a tale asse biseca ogni orbitale 2p. La fase della funzione d'onda è positiva (arancione) nella regione dello spazio dove x, y o z sono positivi e negativa (blu) dove x, y o z sono negativi. Come nel caso degli orbitali s, la dimensione e la complessità degli orbitali p per qualsiasi atomo aumentano all'aumentare del numero quantico principale n. Le forme delle superfici di probabilità al 90% degli orbitali 3p, 4p e degli orbitali p a più alta energia sono tuttavia essenzialmente le stesse di quelle mostrate nella Figura \(\PageIndex{4}\). La configurazione elettronica di un atomo è la rappresentazione della disposizione degli elettroni distribuiti tra gli orbitali e i sottogusci. Comunemente, la configurazione elettronica viene utilizzata per descrivere gli orbitali di un atomo allo stato fondamentale, ma può anche essere usata per rappresentare un atomo che si è ionizzato in un catione o in un anione, compensando la perdita o l'aumento di elettroni negli orbitali successivi. Molte delle proprietà fisiche e chimiche degli elementi possono essere correlate alle loro configurazioni elettroniche uniche. Gli elettroni di valenza, ovvero gli elettroni del guscio più esterno, sono il fattore determinante per la chimica unica dell'elemento. == Struttura atomica: Configurazioni degli elettroni == Il testo si propone di insegnare a scrivere le configurazioni degli elettroni allo stato fondamentale per gli elementi fino al numero atomico 36, concentrandosi sulla disposizione degli elettroni negli orbitali atomici. Vengono spiegati concetti chiave come le configurazioni degli elettroni, la regola di Hund, il principio di esclusione di Pauli e il principio di Aufbau. La tavola periodica è fondamentale per determinare queste configurazioni e vengono evidenziate le regole per l'assegnazione degli orbitali degli elettroni. === Termini chiave === * configurazione elettronica allo stato fondamentale * Regola di Hund * Principio di esclusione di Pauli * principio di aufbau La configurazione elettronica di un atomo è la rappresentazione della disposizione degli elettroni distribuiti tra gli orbitali e i sottogusci. Comunemente, la configurazione elettronica viene utilizzata per descrivere gli orbitali di un atomo allo stato fondamentale, ma può anche essere usata per rappresentare un atomo che si è ionizzato in un catione o in un anione, compensando la perdita o l'aumento di elettroni negli orbitali successivi. Molte delle proprietà fisiche e chimiche degli elementi possono essere correlate alle loro configurazioni elettroniche uniche. Gli elettroni di valenza, ovvero gli elettroni del guscio più esterno, sono il fattore determinante per la chimica unica dell'elemento. [[File:Formula_8.jpg|centro|miniatura|la tavola periodica]] === Configurazioni di elettroni === La configurazione elettronica di un atomo è la rappresentazione della disposizione degli elettroni distribuiti tra gli orbitali e i sottogusci. Comunemente, la configurazione elettronica viene utilizzata per descrivere gli orbitali di un atomo allo stato fondamentale, ma può anche essere usata per rappresentare un atomo che si è ionizzato in un catione o in un anione, compensando la perdita o l'aumento di elettroni negli orbitali successivi. Molte delle proprietà fisiche e chimiche degli elementi possono essere correlate alle loro configurazioni elettroniche uniche. Gli elettroni di valenza, ovvero gli elettroni del guscio più esterno, sono il fattore determinante per la chimica unica dell'elemento. Prima di assegnare gli elettroni di un atomo agli orbitali, è necessario conoscere i concetti di base delle configurazioni degli elettroni. Ogni elemento della tavola periodica è costituito da atomi, che sono composti da protoni, neutroni ed elettroni. Gli elettroni hanno una carica negativa e si trovano intorno al nucleo dell'atomo in orbitali elettronici, definiti come il volume di spazio in cui l'elettrone può trovarsi con una probabilità del 95%. I quattro tipi di orbitali (s, p, d e f) hanno forme diverse e un orbitale può contenere al massimo due elettroni. Gli orbitali p, d e f hanno diversi sottolivelli e quindi possono contenere più elettroni. Come detto, la configurazione elettronica di ogni elemento è unica per la sua posizione nella tavola periodica. Il livello energetico è determinato dal periodo e il numero di elettroni è dato dal numero atomico dell'elemento. Gli orbitali dei diversi livelli energetici sono simili tra loro, ma occupano aree diverse dello spazio. L'orbitale 1s e l'orbitale 2s hanno entrambi le caratteristiche di un orbitale s (nodi radiali, probabilità di volume sferico, possono contenere solo due elettroni, ecc.) ma, poiché si trovano in livelli energetici diversi, occupano spazi diversi intorno al nucleo. Ogni orbitale può essere rappresentato da blocchi specifici sulla tavola periodica. Il blocco s è la regione dei metalli alcalini compreso l'elio (gruppi 1 e 2), il blocco d sono i metalli di transizione (gruppi da 3 a 12), il blocco p sono gli elementi dei gruppi principali da 13 a 18 e il blocco f sono le serie dei lantanoidi e degli attinidi. L'uso della tavola periodica per determinare le configurazioni elettroniche degli atomi è fondamentale, ma bisogna anche tenere presente che ci sono alcune regole da seguire quando si assegnano gli elettroni ai diversi orbitali. La tavola periodica è uno strumento incredibilmente utile per scrivere le configurazioni elettroniche. Per ulteriori informazioni sul collegamento tra le configurazioni degli elettroni e la tavola periodica, visitate il modulo Collegare gli elettroni alla tavola periodica. === Regole per l'assegnazione degli orbitali degli elettroni === ==== Il principio di esclusione di Pauli ==== Il principio di esclusione di Pauli stabilisce che due elettroni non possono avere gli stessi quattro numeri quantici. I primi tre (n, l e m<sub>l</sub>) possono essere uguali, ma il quarto numero quantico deve essere diverso. Un singolo orbitale può contenere al massimo due elettroni, che '''devono''' avere spin opposti; altrimenti avrebbero gli stessi quattro numeri quantici, il che è proibito. Un elettrone ha spin up (m<sub>s</sub> = +1/2) e l'altro ha spin down (m<sub>s</sub> = -1/2). Questo ci dice che ogni sottoguscio ha il doppio degli elettroni per orbitale. Il sottoguscio s ha 1 orbitale che può contenere fino a 2 elettroni, il sottoguscio p ha 3 orbitali che possono contenere fino a 6 elettroni, il sottoguscio d ha 5 orbitali che possono contenere fino a 10 elettroni e il sottoguscio f ha 7 orbitali con 14 elettroni. ====== Esempio: Idrogeno e elio ====== I primi tre numeri quantici di un elettrone sono n=1, l=0, m<sub>l</sub>=0. A questi possono corrispondere solo due elettroni, che sarebbero o m<sub>s</sub> = -1/2 o m<sub>s</sub> = +1/2. Come già sappiamo dallo studio dei numeri quantici e degli orbitali degli elettroni, possiamo concludere che questi quattro numeri quantici si riferiscono al sottoguscio 1s. Se viene indicato solo uno dei valori di m<sub>s</sub>, avremo 1s<sup>1</sup> (che indica l'idrogeno), se vengono indicati entrambi avremo 1s<sup>2</sup> (che indica l'elio). Visivamente, questo viene rappresentato come:[[File:Formula_9.png|centro|senza_cornice]]Come mostrato, il sottoguscio 1s può contenere solo due elettroni e, quando è pieno, gli elettroni hanno spin opposti. ==== La regola di Hund ==== Quando si assegnano gli elettroni negli orbitali, ogni elettrone riempirà prima tutti gli orbitali con energia simile (detti anche degenerati) prima di accoppiarsi con un altro elettrone in un orbitale riempito a metà. Gli atomi allo stato fondamentale tendono ad avere il maggior numero possibile di elettroni spaiati. Quando si visualizzano questi processi, si pensi che gli elettroni hanno lo stesso comportamento che avrebbero i poli di una calamita se venissero a contatto; quando gli elettroni carichi negativamente riempiono gli orbitali, cercano di allontanarsi il più possibile l'uno dall'altro prima di accoppiarsi. ====== Esempio: Ossigeno e azoto ====== Se osserviamo la corretta configurazione elettronica dell'atomo di azoto (Z = 7), un elemento molto importante per la biologia delle piante: 1s<sup>2</sup> 2s<sup>2</sup> 2p<sup>3</sup>[[File:Formula_5.png|centro|senza_cornice]]Si vede chiaramente che gli orbitali p sono riempiti a metà, dato che ci sono tre elettroni e tre orbitali p. Questo perché la regola di Hund stabilisce che i tre elettroni del sottoguscio 2p riempiranno tutti gli orbitali vuoti prima di riempire gli orbitali con gli elettroni al loro interno. Se consideriamo l'elemento successivo all'azoto nello stesso periodo, l'ossigeno (Z = 8), la sua configurazione elettronica è: 1s<sup>2</sup> 2s<sup>2</sup> 2p<sup>4</sup> (per un atomo).[[File:Formula_7.png|centro|senza_cornice]]L'ossigeno ha un elettrone in più dell'azoto e poiché gli orbitali sono tutti riempiti a metà, l'elettrone deve accoppiarsi. ==== Occupazione degli orbitali ==== Gli elettroni riempiono gli orbitali in modo da minimizzare l'energia dell'atomo. Pertanto, gli elettroni di un atomo riempiono i principali livelli energetici in ordine crescente di energia (gli elettroni si allontanano dal nucleo). L'energia relativa degli orbitali è mostrata nella figura di seguito.[[File:Formula_6.jpg|centro|miniatura|l'energia potenziale relativa degli orbitali atomici.]]L'ordine dei livelli riempiti è quindi: '''''1s, 2s, 2p, 3s, 3p, 4s, 3d, 4p, 5s, 4d, 5p, 6s, 4f, 5d, 6p, 7s, 5f, 6d e 7p.''''' L'ordine generale di riempimento degli orbitali è illustrato nella figura di seguito. I sottogusci corrispondenti a ciascun valore di ''n'' sono scritti da sinistra a destra su linee orizzontali successive, dove ogni riga rappresenta una riga della tavola periodica. L'ordine di riempimento degli orbitali è indicato dalle linee diagonali che vanno dall'alto a destra al basso a sinistra. Di conseguenza, l'orbitale 4s viene riempito prima dell'orbitale 3d a causa degli effetti di schermatura e penetrazione. Di conseguenza, la configurazione elettronica del potassio, che inizia il quarto periodo, è [Ar]4s<sup>1</sup>, mentre quella del calcio è [Ar]4s<sup>2</sup>. Cinque orbitali 3d sono riempiti dai successivi 10 elementi, i metalli di transizione, seguiti da tre orbitali 4p. Si noti che l'ultimo membro di questa fila è il gas nobile kripton (Z = 36), [Ar]4s<sup>2</sup>3d<sup>10</sup>4p<sup>6</sup> = [Kr], che ha orbitali 4s, 3d e 4p pieni. La quinta fila della tavola periodica è essenzialmente uguale alla quarta, tranne che per il fatto che gli orbitali 5s, 4d e 5p sono riempiti in sequenza.[[File:Formula_4.jpg|centro|miniatura|Previsione dell'ordine di riempimento degli orbitali negli atomi multielettronici. Se si scrivono i sottogusci per ogni valore del numero quantico principale su righe successive, l'ordine osservato di riempimento degli orbitali è indicato da una serie di linee diagonali che vanno dall'alto a destra al basso a sinistra.]] ==== Il processo di Aufbau ==== Aufbau deriva dalla parola tedesca “aufbauen” che significa “costruire”. Quando si scrivono le configurazioni degli elettroni, gli orbitali vengono costruiti da atomo ad atomo. Quando si scrive la configurazione elettronica di un atomo, gli orbitali vengono riempiti in ordine crescente di numero atomico. Tuttavia, esistono alcune eccezioni a questa regola. ====== Esempio: Elementi della 3° fila ====== Seguendo lo schema attraverso un periodo da B (Z=5) a Ne (Z=10), il numero di elettroni aumenta e i sottogusci si riempiono. Questo esempio si concentra sul sottoguscio p, che si riempie dal boro al neon. * B (Z=5) configurazione: 1s<sup>2</sup> 2s<sup>2</sup> 2p<sup>1</sup> * C (Z=6) configurazione: 1s<sup>2</sup> 2s<sup>2</sup> 2p<sup>2</sup> * N (Z=7) configurazione:1s<sup>2</sup> 2s<sup>2</sup> 2p<sup>3</sup> * O (Z=8) configurazione:1s<sup>2</sup> 2s<sup>2</sup> 2p<sup>4</sup> * F (Z=9) configurazione:1s<sup>2</sup> 2s<sup>2</sup> 2p<sup>5</sup> * Ne (Z=10) configurazione:1s<sup>2</sup> 2s<sup>2</sup> 2p<sup>6</sup> ==== Il numero degli elettroni di valenza ==== Il numero di elettroni di valenza di un elemento può essere determinato dal gruppo della tavola periodica (colonna verticale) in cui l'elemento è classificato. Con l'eccezione dei gruppi 3-12 (i metalli di transizione), la cifra delle unità del numero del gruppo identifica quanti elettroni di valenza sono associati a un atomo neutro di un elemento elencato in quella particolare colonna. Ad esempio, nel gruppo 16, la cifra delle unità è 6 e gli elementi di questo gruppo hanno 6 elettroni di valenza. {| class="wikitable" |+Tabella 1.3.1: Elettroni di valenza derivati dal gruppo della tavola periodica !Gruppo della tavola periodica !Elettroni di valenza |- |Gruppo 1: metalli alcalini |1 |- |Gruppo 2: metalli alcalino-terrosi |2 |- |Gruppi 3-12: metalli di transizione |2* (il guscio 4s è completo e non può contenere altri elettroni) |- |Gruppo 13: boro gruppo |3 |- |Gruppo 14: carbonio gruppo |4 |- |Gruppo 15: picntogeni |5 |- |Gruppo 16: calcogeni |6 |- |Gruppo 17: alogeni |7 |- |Gruppo 18: gas nobili |8** |} <nowiki>*</nowiki> Il metodo generale di conteggio degli elettroni di valenza non è generalmente utile per i metalli di transizione. Si utilizza invece il '''metodo di conteggio degli elettroni d''' modificato. <nowiki>**</nowiki> Ad eccezione dell'elio, che ha solo due elettroni di valenza. La configurazione elettronica di un elemento è la disposizione degli elettroni nei suoi orbitali atomici. Conoscendo la configurazione elettronica di un elemento, possiamo prevedere e spiegare gran parte della sua chimica. === Esempio === Disegna un diagramma degli orbitali e utilizzalo per ricavare la configurazione elettronica del fosforo, Z=15. Qual è la sua configurazione elettronica di valenza? '''Dato:''' numero atomico '''Richiesto:''' diagramma orbitale e configurazione degli elettroni di valenza del fosforo '''Strategia:''' # Individua il gas nobile più vicino al fosforo nella tavola periodica. Quindi sottrai il suo numero di elettroni da quelli del fosforo per ottenere il numero di elettroni di valenza del fosforo. # Facendo riferimento alla figura della tavola periodica, disegna un diagramma degli orbitali per rappresentare questi orbitali di valenza. Seguendo la regola di Hund, colloca gli elettroni di valenza negli orbitali disponibili, iniziando dall'orbitale con energia più bassa. Scrivi la configurazione degli elettroni dal tuo diagramma orbitale. # Ignora gli orbitali interni (quelli che corrispondono alla configurazione elettronica del gas nobile più vicino) e scrivi la configurazione degli elettroni di valenza del fosforo. '''Soluzione:''' # Poiché il fosforo si trova nella terza fila della tavola periodica, sappiamo che ha un guscio chiuso [Ne] con 10 elettroni. Cominciamo sottraendo 10 elettroni dai 15 del fosforo. # I cinque elettroni aggiuntivi vengono collocati nei successivi orbitali disponibili, che sono gli orbitali 3s e 3p:[[File:Formula_1_prima.jpg|centro|senza_cornice]]Poiché l'orbitale 3s ha un'energia inferiore a quella degli orbitali 3p, lo riempiamo per primo:[[File:Formula_2.jpg|centro|formula|senza_cornice]]La regola di Hund ci dice che i tre elettroni rimanenti occuperanno gli orbitali degenerati 3p separatamente, ma con gli spin allineati:[[File:Formula_3.jpg|centro|senza_cornice]] La configurazione elettronica è [Ne]3s<sup>2</sup>3p<sup>3</sup>. # Otteniamo la configurazione degli elettroni di valenza ignorando gli orbitali interni, il che per il fosforo significa ignorare il guscio chiuso [Ne]. Si ottiene così una configurazione degli elettroni di valenza pari a 3s<sup>2</sup>3p<sup>3</sup>. === Esercizio === Disegna un diagramma degli orbitali e usalo per ricavare la configurazione elettronica del cloro, Z=17. Qual è la sua configurazione elettronica di valenza? '''Soluzione:''' [Ne]3''s''<sup>2</sup>3''p''<sup>5</sup>; 3''s''<sup>2</sup>3''p''<sup>5</sup> La sesta riga della tavola periodica sarà diversa dalle due precedenti perché gli orbitali 4f, che possono contenere 14 elettroni, sono riempiti tra gli orbitali 6s e 5d. Gli elementi che contengono orbitali 4f nel loro guscio di valenza sono i lantanidi. Quando gli orbitali 6p sono finalmente riempiti, abbiamo raggiunto il prossimo (e ultimo) gas nobile conosciuto, il radon (Z = 86), [Xe]6s<sup>2</sup>4f<sup>14</sup>5d<sup>10</sup>6p<sup>6</sup> = [Rn]. Nell'ultima riga, gli orbitali 5f sono riempiti tra gli orbitali 7s e 6d, il che dà i 14 elementi attinidi. Poiché l'elevato numero di protoni rende i loro nuclei instabili, tutti gli attinidi sono radioattivi. === Esempio === Scrivi la configurazione elettronica del mercurio (Z = 80), mostrando tutti gli orbitali interni. '''Dato:''' numero atomico '''Richiesta:''' configurazione elettronica completa '''Strategia:''' Utilizzando il diagramma degli orbitali nella figura sopra e la tavola periodica come guida, riempi gli orbitali fino a posizionare tutti gli 80 elettroni. '''Soluzione:''' Colloca gli elettroni negli orbitali seguendo l'ordine indicato nella figura sopra, e utilizzando la tavola periodica come guida, si ottiene {| class="wikitable" |1''s''<sup>2</sup> |riga 1 |2 elettroni |- |2''s''<sup>2</sup>2''p''<sup>6</sup> |riga 2 |8 elettroni |- |3''s''<sup>2</sup>3''p''<sup>6</sup> |riga 3 |8 elettroni |- |4''s''<sup>2</sup>3''d''<sup>10</sup>4''p''<sup>6</sup> |riga 4 |18 elettroni |- |5''s''<sup>2</sup>4''d''<sup>10</sup>5''p''<sup>6</sup> |riga 5 |18 elettroni |- | |riga 1–5 |54 elettroni |} Dopo aver riempito le prime cinque file, abbiamo ancora 80 - 54 = 26 elettroni da ospitare. Secondo la tavola periodica, dobbiamo riempire gli orbitali 6s (2 elettroni), 4f (14 elettroni) e 5d (10 elettroni). Il risultato è la configurazione elettronica del mercurio: 1s<sup>2</sup>2s<sup>2</sup>2p<sup>6</sup>3s<sup>2</sup>3p<sup>6</sup>4s<sup>2</sup>3d<sup>10</sup>4p<sup>6</sup>5s<sup>2</sup>4d<sup>10</sup>5p<sup>6</sup>6s<sup>2</sup>4f<sup>14</sup>5d<sup>10</sup> = Hg = [Xe]6s<sup>2</sup>4f<sup>14</sup>5d<sup>10</sup> con un sottoguscio 5d pieno, una configurazione del guscio di valenza 6s<sup>2</sup>4f<sup>14</sup>5d<sup>10</sup> e un totale di 80 elettroni. (È necessario verificare sempre che il numero totale di elettroni sia uguale al numero atomico). === Sintesi === Sulla base del principio di Pauli e della conoscenza delle energie orbitali ottenute con orbitali simili a quelli dell'idrogeno, è possibile costruire la tavola periodica riempiendo gli orbitali disponibili a partire da quelli a più bassa energia ('''principio di aufbau'''), il che dà origine a una particolare disposizione degli elettroni per ogni elemento (la sua '''configurazione elettronica'''). La '''regola di Hund''' dice che la disposizione degli elettroni a più bassa energia è quella che li colloca in orbitali degenerati con gli spin paralleli. Ai fini chimici, gli elettroni più importanti sono quelli del guscio principale più esterno, gli '''elettroni di valenza'''. == Sviluppo della teoria dei legami chimici == I simboli dei punti di Lewis sono un modo per indicare il numero di elettroni di valenza di un atomo. Sono utili per prevedere il numero e i tipi di legami covalenti nelle molecole organiche. La forma molecolare delle molecole è prevista dalla teoria della repulsione di coppia degli elettroni di valenza (VSEPR). Le forme delle molecole organiche comuni si basano su disposizioni tetraedriche, trigonali planari o lineari dei gruppi di elettroni. === Termini chiave === * forza del legame * legame covalente * legame ionico * Struttura di Lewis * elettrone a coppia solitaria * elettrone non legante === Note di studio === Per disegnare con successo le strutture di Lewis, è necessario conoscere il numero di elettroni di valenza presenti in ciascuno degli atomi coinvolti. Memorizzare il numero di elettroni di valenza posseduti da ciascuno degli elementi comunemente incontrati nella chimica organica: C, H, O, N, S, P e gli alogeni. Quando si disegna una struttura organica, è necessario ricordare che un atomo di carbonio neutro ha quasi sempre quattro legami. Allo stesso modo, l'idrogeno ha sempre un legame, gli atomi di ossigeno neutri hanno due legami e gli atomi di azoto neutri hanno tre legami. Memorizzando queste semplici regole, si può evitare di commettere errori inutili nel corso del corso. Nel corso del corso si utilizzerà la rappresentazione a “cuneo e linea spezzata”, che aiuta a trasmettere la natura tridimensionale dei composti organici. === Panoramica sul legame === Perché alcune sostanze sono molecole chimicamente legate e altre sono un'associazione di ioni? La risposta a questa domanda dipende dalle strutture elettroniche degli atomi e dalla natura delle forze chimiche all'interno dei composti. Sebbene non esistano confini ben definiti, i legami chimici sono tipicamente classificati in tre tipi principali: legami ionici, legami covalenti e legami metallici. In questo capitolo verranno discussi ciascun tipo di legame e le proprietà generali riscontrate nelle sostanze tipiche in cui si verifica il tipo di legame. # I legami ionici derivano dalle '''forze elettrostatiche che esistono tra ioni di carica opposta'''. Questi legami coinvolgono tipicamente un metallo con un non metallo. # I legami covalenti '''derivano dalla condivisione di elettroni tra due atomi'''. Questi legami coinvolgono tipicamente un elemento non metallico con un altro. # I legami metallici si trovano nei metalli solidi (rame, ferro, alluminio) con ogni atomo metallico legato a diversi atomi metallici vicini e gli elettroni di legame sono liberi di muoversi nella struttura tridimensionale. Ogni classificazione dei legami viene discussa in dettaglio nelle sezioni successive del capitolo. Vediamo le disposizioni preferite degli elettroni negli atomi quando formano composti chimici. IMMAGINE (Figura 1.4.1: G. N. Lewis e la regola dell'ottetto. (a) Lewis sta lavorando in laboratorio. (b) Nello schizzo originale di Lewis per la regola dell'ottetto, inizialmente aveva collocato gli elettroni agli angoli di un cubo, invece di disporli come facciamo oggi.) === Simboli di Lewis === All'inizio del XX secolo, il chimico americano G. N. Lewis (1875-1946) ideò un sistema di simboli - oggi chiamato simboli dei punti elettronici di Lewis, spesso abbreviati in ''simboli dei punti di Lewis'' - che possono essere utilizzati per prevedere il numero di legami formati dalla maggior parte degli elementi nei loro composti. Ogni simbolo di Lewis è costituito dal simbolo chimico di un elemento circondato da punti che rappresentano i suoi elettroni di valenza. Simboli dei punti di Lewis: * forniscono una comoda rappresentazione degli elettroni di valenza * permettono di tenere traccia degli elettroni di valenza durante la formazione dei legami * è costituito dal simbolo chimico dell'elemento più un punto per ogni elettrone di valenza Per scrivere il simbolo dei punti di Lewis di un elemento, si posizionano i punti che rappresentano gli elettroni di valenza, uno alla volta, intorno al simbolo chimico dell'elemento. Si mettono fino a quattro punti sopra, sotto, a sinistra e a destra del simbolo (in qualsiasi ordine, purché gli elementi con quattro o meno elettroni di valenza non abbiano più di un punto in ogni posizione). I punti successivi, per gli elementi con più di quattro elettroni di valenza, sono di nuovo distribuiti uno alla volta, ciascuno abbinato a uno dei primi quattro. Il fluoro, ad esempio, con configurazione elettronica [He]2s<sup>2</sup>2p<sup>5</sup>, ha sette elettroni di valenza, quindi il suo simbolo di Lewis è costruito come segue: IMMAGINE Figura 1.4.2: Simboli dei punti di Lewis per gli elementi del periodo 2 Lewis ha utilizzato i punti non appaiati per prevedere il numero di legami che un elemento formerà in un composto. Consideriamo il simbolo dell'azoto nella Figura 1.4.2. Il simbolo dei punti di Lewis spiega perché l'azoto, con tre elettroni di valenza spaiati, tende a formare composti in cui condivide gli elettroni spaiati per formare tre legami. Anche il boro, che ha tre elettroni di valenza spaiati nel simbolo del punto di Lewis, tende a formare composti con tre legami, mentre il carbonio, con quattro elettroni di valenza spaiati nel simbolo del punto di Lewis, tende a condividere tutti i suoi elettroni di valenza spaiati formando composti con quattro legami. I simboli di Lewis sono uno strumento che aiuta a disegnare le strutture. Nella prossima sezione vedremo perché i legami nei composti molecolari seguono la teoria di Lewis. Gli elementi dello stesso gruppo hanno lo stesso numero di elettroni di valenza e simboli di Lewis simili. Ad esempio, la configurazione elettronica dello zolfo atomico è [Ne]3s<sup>2</sup>3p<sup>4</sup>, quindi ci sono '''sei''' elettroni di valenza. Il suo simbolo di Lewis sarà quindi simile a quello dell'ossigeno e avrà l'aspetto di: IMMAGINE === La regola dell'ottetto === Il principale contributo di Lewis alla teoria del legame è stato quello di riconoscere che gli atomi tendono a perdere, guadagnare o condividere elettroni per raggiungere un totale di otto elettroni di valenza, chiamato ottetto. Questa cosiddetta regola dell'ottetto spiega la stechiometria della maggior parte dei composti dei blocchi s e p della tavola periodica. Oggi sappiamo dalla meccanica quantistica che il numero otto corrisponde a un orbitale di valenza ns e tre np, che insieme possono ospitare un totale di otto elettroni. Tuttavia, è notevole che l'intuizione di Lewis sia stata fatta quasi un decennio prima che Rutherford proponesse il modello nucleare dell'atomo. Le eccezioni più comuni alla regola dell'ottetto sono l'elio, la cui configurazione elettronica 1s<sup>2</sup> gli conferisce un guscio completo n = 1, e l'idrogeno, che tende a guadagnare o condividere il suo unico elettrone per ottenere la configurazione elettronica dell'elio. L'idea di Lewis di un ottetto spiega perché i gas nobili raramente formano composti. Hanno la configurazione stabile s<sup>2</sup>p<sup>6</sup> (ottetto completo, nessuna carica), quindi non hanno motivo di reagire e cambiare la loro configurazione. Tutti gli altri elementi cercano di guadagnare, perdere o condividere elettroni per raggiungere la configurazione dei gas nobili. Questo spiega perché gli atomi si combinano tra loro per formare composti. La formazione di legami rende gli atomi più stabili e a bassa energia. La creazione di legami libera energia e rappresenta una forza trainante per la formazione dei composti. Gli atomi spesso guadagnano, perdono o condividono elettroni per ottenere lo stesso numero di elettroni del gas nobile più vicino a loro nella tavola periodica. === Strutture di Lewis === Le strutture di Lewis rappresentano come i simboli di Lewis guadagnano, perdono o condividono elettroni per ottenere un ottetto formando composti. === Strutture di Lewis dei composti ionici === Quando nella struttura di un composto organico è presente un metallo, è molto probabile che sia presente almeno un legame ionico. I legami ionici sono rappresentati nelle strutture di Lewis in modo diverso rispetto ai legami covalenti. Occorre prestare molta attenzione quando si disegna la struttura di Lewis di un composto organico che contiene un legame ionico. I legami ionici si formano tipicamente quando un metallo e un non metallo fanno parte di un composto. Alcuni atomi ottengono un ottetto guadagnando o perdendo completamente elettroni per formare ioni. I legami ionici si formano grazie all'attrazione eletrostatica degli ioni creati. La formula del sale da cucina è NaCl. È il risultato del legame tra ioni Na<sup>+</sup> e ioni Cl<sup>-</sup>. Se il sodio metallico e il cloro gassoso si mescolano nelle giuste condizioni, formano il sale. Il sodio perde un elettrone e il cloro ne guadagna uno. Nel processo, viene rilasciata una grande quantità di luce e calore. Il sale risultante è per lo più non reattivo, è stabile. Non subisce reazioni esplosive, a differenza del sodio e del cloro di cui è composto. Perché? In base alla regola dell'ottetto, gli atomi cercano di ottenere una configurazione elettronica da gas nobile, ovvero otto elettroni di valenza. Il sodio (1s<sup>2</sup>2s<sup>2</sup>2p<sup>6</sup>3s<sup>1</sup>) ha un solo elettrone di valenza, quindi rinunciandovi si otterrebbe la stessa configurazione elettronica del neon (1s<sup>2</sup>2s<sup>2</sup>2p<sup>6</sup>). Il cloro (1s<sup>2</sup>2s<sup>2</sup>2p<sup>6</sup>3s<sup>2</sup>3p<sup>7</sup>) ha sette elettroni di valenza, quindi, se ne prende uno, ne avrà otto (un ottetto). Il cloro ha la configurazione elettronica dell'argon (1s<sup>2</sup>2s<sup>2</sup>2p<sup>6</sup>3s<sup>2</sup>3p<sup>8</sup>) quando guadagna un elettrone. La struttura di Lewis di un composto ionico mostra il movimento degli elettroni. Per NaCl, il sodio è nel gruppo 1 e ha un elettrone di valenza e il cloro è nel gruppo 17 e ha sette elettroni di valenza. Il sodio perde il suo unico elettrone di valenza e si carica positivamente. Il cloro guadagna questo elettrone, ottenendo un ottetto completo e una carica negativa. Dopo il guadagno/perdita di un elettrone, le nuove strutture di Lewis di Na<sup>+</sup> e Cl<sup>-</sup> sono scritte una accanto all'altra e rappresentano il legame ionico in NaCl. IMMAGINE (Esempi di strutture di Lewis di composti ionici) === Legami covalenti e strutture di Lewis dei composti molecolari === Mentre i metalli alcalini (come il sodio e il potassio), i metalli alcalino-terrosi (come il magnesio e il calcio) e gli alogeni (come il fluoro e il cloro) spesso formano ioni per ottenere un ottetto completo, gli elementi principali della chimica organica - carbonio, idrogeno, azoto e ossigeno - tendono invece a riempire il loro ottetto ''condividendo'' elettroni con altri atomi, formando legami covalenti. Consideriamo il caso più semplice dell'idrogeno gassoso. Un atomo di idrogeno isolato ha un solo elettrone, situato nell'orbitale 1s. Se due atomi di idrogeno si avvicinano abbastanza da far sovrapporre i rispettivi orbitali 1s, i due elettroni possono essere condivisi tra i due nuclei e si forma una molecola di H<sub>2</sub> con legame covalente. Nella struttura di Lewis dell'H<sub>2</sub>, ogni coppia di elettroni condivisa tra due atomi è disegnata come una singola linea, a indicare un singolo legame covalente. IMMAGINE L'idrogeno rappresenta un caso particolare, perché un atomo di idrogeno non può soddisfare la regola dell'ottetto; ha bisogno di due soli elettroni per avere un guscio completo. Questa è spesso chiamata “regola del doppietto” per l'idrogeno. Una delle molecole organiche più semplici è il metano, con formula molecolare CH<sub>4</sub>. Il metano è il “gas naturale” bruciato nei forni di casa e negli scaldabagni, oltre che nelle centrali elettriche. Per illustrare il legame covalente nel metano utilizzando una struttura di Lewis, dobbiamo innanzitutto riconoscere che, sebbene un atomo di carbonio abbia un totale di sei elettroni, il suo simbolo di Lewis ha quattro elettroni spaiati. Secondo la teoria di Lewis, l'atomo di carbonio vuole formare quattro legami covalenti per riempire il suo ottetto. In una molecola di metano, l'atomo di carbonio centrale condivide i suoi quattro elettroni di valenza con quattro atomi di idrogeno, formando così quattro legami e soddisfacendo la regola dell'ottetto (per il carbonio) e la “regola del doppietto” (per ciascuno degli idrogeni). IMMAGINE La prossima molecola organica relativamente semplice da considerare è l'etano, la cui formula molecolare è C<sub>2</sub>H<sub>6</sub>. Se disegniamo separatamente il simbolo di Lewis di ogni atomo, possiamo vedere che la regola dell'ottetto/doppio può essere soddisfatta per tutti formando un legame carbonio-carbonio e sei legami carbonio-idrogeno. IMMAGINE Lo stesso approccio può essere utilizzato per le molecole in cui non è presente un atomo di carbonio. In una molecola d'acqua, il simbolo di Lewis dell'atomo di ossigeno ha due elettroni spaiati. Questi sono accoppiati con il singolo elettrone nei simboli di Lewis dei due legami covalenti O-H degli idrogeni. I restanti quattro elettroni non legati dell'ossigeno sono chiamati “coppie solitarie”. IMMAGINE Poiché gli elettroni solitari spesso NON sono mostrati nelle strutture chimiche, è importante vedere come aggiungere mentalmente le coppie solitarie. All'inizio può essere utile aggiungere fisicamente gli elettroni solitari. {| class="wikitable" |IMMAGINE |IMMAGINE |IMMAGINE |- |metilamina |etanolo |clorometano |} === Esercizio === Per la seguente struttura, inserisci tutti gli elettroni solitari mancanti. IMMAGINE ==== Soluzione ==== IMMAGINE Quando due o più elettroni vengono condivisi tra gli atomi, si forma un legame covalente multiplo. La formula molecolare dell'etene (noto anche come etilene, un composto presente nella frutta, come le mele, che ne segnala la maturazione) è C<sub>2</sub>H<sub>4</sub>. Disponendo i simboli di Lewis degli atomi, si può notare che la regola dell'ottetto/doppio può essere soddisfatta per tutti gli atomi solo se i due carboni condividono ''due'' coppie di elettroni tra loro. L'etene contiene un doppio legame carbonio/carbonio. IMMAGINE Seguendo questo schema, il triplo legame nell'etilene di formula molecolare C<sub>2</sub>H<sub>2</sub> (noto anche come acetilene, il combustibile utilizzato nelle torce per saldatura) si forma quando i due atomi di carbonio condividono ''tre'' coppie di elettroni tra loro. IMMAGINE === Esercizio === Disegna la struttura di Lewis dell'ammoniaca, NH<sub>3</sub>. ==== Soluzione ==== IMMAGINE === Forma molecolare === Il disegno di un bastone e di un cuneo di metano mostra gli angoli tetraedrici... (Il cuneo esce dalla carta e la linea tratteggiata va dietro la carta. Le linee solide sono nel piano del foglio). IMMAGINE Gli esempi che seguono fanno uso di questa notazione e illustrano anche l'importanza di includere le coppie di elettroni del guscio di valenza non leganti quando si visualizzano tali configurazioni. {| class="wikitable" |IMMAGINE |IMMAGINE |IMMAGINE |- |metano |ammoniaca |acqua |} Le configurazioni di legame sono prontamente previste dalla teoria della repulsione delle coppie di elettroni di valenza, comunemente indicata come VSEPR nella maggior parte dei testi di chimica introduttivi. Questo semplice modello si basa sul fatto che gli elettroni si respingono l'un l'altro e che è ragionevole aspettarsi che i legami e le coppie di elettroni di valenza non leganti associati a un dato atomo preferiscano essere il più distanti possibile. Le configurazioni di legame del carbonio sono facili da ricordare, poiché ne esistono solo tre categorie. {| class="wikitable" |} {| class="wikitable" !Configurazione !Partner di legame !Angoli di legame !Esempio |- align="CENTER" |Tetraedrico |4 |109.5º |IMMAGINE |- align="CENTER" |Trigonale Planare |3 |120º |IMMAGINE |- align="CENTER" |Lineare |2 |180º |IMMAGINE |} Nei tre esempi illustrati sopra, l'atomo centrale (carbonio) non ha elettroni di valenza non leganti; di conseguenza, la configurazione può essere stimata dal solo numero di partner di legame. Tuttavia, per le molecole di acqua e ammoniaca, gli elettroni non leganti devono essere inclusi nel calcolo. In ogni caso, ci sono quattro regioni di densità elettronica associate al guscio di valenza, per cui ci si aspetta un angolo di legame tetraedrico. Gli angoli di legame misurati di questi composti (H<sub>2</sub>O 104,5º e NH<sub>3</sub> 107,3º) mostrano che sono più vicini alla configurazione tetraedrica che a quella trigonale planare o lineare. Naturalmente, è la configurazione degli atomi (non gli elettroni) a definire la forma di una molecola, e in questo senso l'ammoniaca è detta piramidale (non tetraedrica). Il composto trifluoruro di boro, BF<sub>3</sub>, non ha elettroni di valenza non legati e la configurazione dei suoi atomi è trigonale. La teoria VSEPR è stata trattata in modo esauriente da Oxford e Purdue. Il modo migliore per studiare le forme tridimensionali delle molecole è utilizzare modelli molecolari. Molti tipi di kit di modelli sono disponibili per studenti e chimici professionisti. == Descrizione dei legami chimici - Teoria del legame di valenza == === Termini chiave === Assicurati di saper definire e utilizzare nel contesto i termini chiave riportati di seguito. * forza di legame * legame covalente * lunghezza del legame * legame sigma (σ) * legame pi (π) * teoria del legame di valenza === Teoria del legame di valenza === Mentre discutevamo su come utilizzare le strutture di Lewis per descrivere il legame nei composti organici, siamo stati finora molto vaghi nel nostro linguaggio riguardo alla natura effettiva dei legami chimici stessi. Sappiamo che un legame covalente implica la "condivisione" di una coppia di elettroni tra due atomi, ma come avviene questo e come porta alla formazione di un legame che tiene insieme i due atomi? Sono stati sviluppati due modelli principali per descrivere come si formano i legami covalenti: la teoria del legame di valenza e la teoria degli orbitali molecolari. La teoria del legame di valenza è utilizzata più spesso per descrivere i legami nelle molecole organiche. In questo modello, i legami covalenti si formano dalla sovrapposizione di due orbitali atomici su atomi diversi, ciascuno contenente un singolo elettrone. Gli elettroni si accoppiano nella sovrapposizione orbitale, legando insieme gli atomi. L'esempio più semplice di teoria del legame di valenza può essere dimostrato dalla molecola di H₂ . Dalla tavola periodica possiamo vedere che ogni atomo di idrogeno ha un singolo elettrone di valenza. Se due atomi di idrogeno si uniscono per formare un legame, allora ogni atomo di idrogeno condivide effettivamente entrambi gli elettroni e quindi ognuno assomiglia al gas nobile elio ed è più stabile. I due elettroni condivisi nella sovrapposizione orbitale sono rappresentati da un singolo trattino tra gli atomi. [[File:Teoria_del_legame_di_valenza.png|alt=Teoria del legame di valenza|centro]] La teoria del legame di valenza descrive un legame chimico come la sovrapposizione di orbitali atomici. Nel caso della molecola di idrogeno, l'orbitale 1s di un atomo di idrogeno si sovrappone all'orbitale 1s del secondo atomo di idrogeno per formare un orbitale molecolare chiamato legame sigma, che contiene due elettroni di spin opposto. L'attrazione reciproca tra questa coppia di elettroni caricati negativamente e i nuclei dei due atomi caricati positivamente serve a collegare fisicamente i due atomi attraverso una forza che definiamo legame covalente. La forza di un legame covalente dipende dall'entità della sovrapposizione degli orbitali coinvolti. Gli orbitali che si sovrappongono ampiamente formano legami più forti di quelli che hanno una sovrapposizione minore. [[File:Electron-pair bond.png|centro|senza_cornice]] Un'altra caratteristica importante del legame covalente in H₂ è importante da considerare a questo punto. I due orbitali 1s sovrapposti possono essere visualizzati come due palloncini sferici premuti l'uno contro l'altro. Ciò significa che il legame ha ''simmetria'' '''cilindrica:''' se prendessimo un piano di sezione trasversale del legame in un punto qualsiasi, formerebbe un cerchio. Questo tipo di legame è chiamato legame '''σ (sigma)'''. [[File:Sigma_bonds.png|alt=Sigma bonds|centro]] L'energia del sistema dipende da quanto si sovrappongono gli orbitali. Il diagramma energetico sottostante illustra come la somma delle energie di due atomi di idrogeno (la curva colorata) cambia man mano che si avvicinano. Quando gli atomi sono molto distanti non c'è sovrapposizione e, per convenzione, fissiamo la somma delle energie a zero. Quando gli atomi si avvicinano, i loro orbitali iniziano a sovrapporsi. Ogni elettrone inizia a sentire l'attrazione del nucleo dell'altro atomo. Inoltre, gli elettroni iniziano a respingersi, così come i nuclei. Finché gli atomi sono ancora ampiamente separati, le attrazioni sono leggermente più forti delle repulsioni e l'energia del sistema diminuisce. (Inizia a formarsi un legame.) Man mano che gli atomi si avvicinano, la sovrapposizione aumenta, quindi l'attrazione dei nuclei per gli elettroni continua ad aumentare (così come le repulsioni tra gli elettroni e tra i nuclei). A una certa distanza tra gli atomi, che varia a seconda degli atomi coinvolti, l'energia raggiunge il suo valore più basso (il più stabile). Questa distanza ottimale tra i due nuclei legati è chiamata lunghezza di legame tra i due atomi. Il legame è stabile perché a questo punto le forze attrattive e repulsive si combinano per creare la configurazione a più bassa energia possibile. [[File:Internuclear_distance.png|alt=Internuclear distance|centro|miniatura|Figura 1.5.2​  : Un grafico dell'energia potenziale in funzione della distanza internucleare per l'interazione tra due atomi di idrogeno gassoso]] Questa distanza internucleare ottimale è la '''lunghezza del legame''' . Per la molecola di H<sub>2</sub>, la distanza è di 74 µm (picometri, 10-12 metri ). Allo stesso modo, la differenza di energia potenziale tra lo stato energetico più basso (alla distanza internucleare ottimale) e lo stato in cui i due atomi sono completamente separati è chiamata '''energia di dissociazione del legame,''' o, più semplicemente ''', forza del legame'''. Per la molecola di idrogeno, la forza del legame HH è pari a circa 435 kJ/mol. Ciò significa che ci vorrebbero 435 kJ per rompere una mole di legami HH. Ogni legame covalente in una data molecola ha una lunghezza e una forza caratteristiche. In generale, la lunghezza di un tipico legame singolo carbonio-carbonio in una molecola organica è di circa 150 µm, mentre i doppi legami carbonio-carbonio sono di circa 130 µm, i doppi legami carbonio-ossigeno sono di circa 120 µm e i legami carbonio-idrogeno sono compresi tra 100 e 110 µm. La forza dei legami covalenti nelle molecole organiche varia da circa 234 kJ/mole per un legame carbonio-iodio (nell'ormone tiroideo, ad esempio), a circa 410 kJ/mole per un tipico legame carbonio-idrogeno e fino a oltre 800 kJ/mole per un triplo legame carbonio-carbonio. {| class="wikitable" |+Tabella: Energie e lunghezze di legame rappresentative !Legame !Lunghezza (pm) !Energia (kJ/mol) ! !Legame !Lunghezza (pm) !Energia (kJ/mol) |- |HH |74 |436 | |CO |140.1 |358 |- |HC |106.8 |413 | |C=O |119.7 |745 |- |HN |101.5 |391 | |C≡O |113.7 |1072 |- |HO |97,5 |467 | |H-Cl |127,5 |431 |- |CC |150,6 |347 | |H-Br |141.4 |366 |- |C=C |133,5 |614 | |CIAO |160.9 |298 |- |C≡C |120,8 |839 | |OO |148 |146 |- |CN |142.1 |305 | |O=O |120,8 |498 |- |C=N |130.0 |615 | |FF |141.2 |159 |- |C≡N |116.1 |891 | |Cl-Cl |198,8 |243 |} === Esercizi === 1) Il seguente diagramma energetico, energia vs. distanza intermolecolare, si riferisce a una molecola di fluoro (F<sub>2</sub>) . Descrivi l'importanza dei punti A, B e C sul grafico. === Soluzioni === A - Sono presenti forze repulsive, i nuclei sono troppo vicini tra loro . B - Distanza ottimale tra i due orbitali per avere un legame (la lunghezza del legame) C - Non è possibile formare un legame, gli orbitali sono troppo distanti. == Orbitali ibridi sp<sup>3</sup> e la struttura del metano == === Termini chiave === Assicuratevi di saper definire e utilizzare nel contesto i termini chiave riportati di seguito. * angolo di legame * ibridazione * ibrido sp<sup>3</sup> === Teoria del legame di valenza === La teoria del legame di valenza, che utilizza orbitali atomici sovrapposti per spiegare come si formano i legami chimici, funziona bene in molecole biatomiche semplici come l'H<sub>2</sub>. Tuttavia, quando le molecole con più di due atomi formano legami stabili, è necessario un modello più dettagliato. Un buon esempio è il metano (CH<sub>4</sub>). Secondo la teoria dei legami di valenza, la struttura di una specie covalente può essere rappresentata con una struttura di Lewis. [[File:Chemorg_1.6.1.svg|centro|senza_cornice|Chemorg 1.6]] Sperimentalmente, è stato dimostrato che i quattro legami carbonio-idrogeno nella molecola del metano sono identici, cioè hanno la stessa energia di legame e la stessa lunghezza di legame. Inoltre, la teoria VSEPR suggerisce che la geometria dell'atomo di carbonio nella molecola del metano è tetraedrica (2), ed esistono numerose prove teoriche e sperimentali a sostegno di questa previsione. [[File:Chemorg_1.6.2.svg|centro|senza_cornice|Chemorg 1.6]] Secondo la teoria dei legami di valenza, un legame covalente si forma quando un elettrone spaiato di un atomo si sovrappone a un elettrone spaiato di un altro atomo. Consideriamo ora la configurazione elettronica dei quattro elettroni di valenza del carbonio. [[File:Chemorg_1.6.3.svg|centro|senza_cornice|Chemorg 1.6]] Esiste una grave discrepanza tra la configurazione elettronica del carbonio (angolo di legame 1 previsto dal VSEPR e i dati sperimentali. Infine, esistono due orbitali diversi, 2, che creerebbero legami C-H di tipo diverso. Come già detto, sperimentalmente i quattro legami carbonio-idrogeno nella molecola del metano sono identici. === Orbitali ibridi === Una risposta ai problemi sopra esposti fu offerta nel 1931 da Linus Pauling. Egli dimostrò matematicamente che un orbitale s e tre orbitali. ==== Ideali importanti per comprendere l'ibridazione ==== # Gli orbitali ibridi non esistono negli atomi isolati. Si formano solo negli atomi legati covalentemente. # Gli orbitali ibridi hanno forme e orientamenti molto diversi da quelli degli orbitali atomici degli atomi isolati. # Un insieme di orbitali ibridi è generato dalla combinazione di orbitali atomici. Il numero di orbitali ibridi in un insieme è uguale al numero di orbitali atomici che sono stati combinati per produrre l'insieme. # Tutti gli orbitali di un insieme di orbitali ibridi sono equivalenti per forma ed energia. # Il tipo di orbitali ibridi formati in un atomo legato crea la geometria molecolare prevista dalla teoria VSEPR. # Gli orbitali ibridi si sovrappongono per formare legami σ. # Gli elettroni a coppia solitaria sono spesso contenuti in orbitali ibridi. === Ibridazione sp<sup>3</sup> nel metano === Per spiegare questa osservazione, la teoria del legame di valenza si basa su un concetto chiamato '''ibridazione orbitale'''. In questa figura, i quattro orbitali di valenza del carbonio (un orbitale 2s e tre orbitali 2p) si combinano matematicamente (ricordate: gli orbitali sono descritti da equazioni) per formare quattro '''orbitali ibridi''' equivalenti, che vengono chiamati '''orbitali sp<sup>3</sup>''' perché si formano mescolando un orbitale s e tre orbitali p. Nella nuova configurazione elettronica, ciascuno dei quattro elettroni di valenza del carbonio occupa un singolo orbitale sp<sup>3</sup>, creando quattro elettroni spaiati. [[File:Chemorg_1.6.4.svg|centro|senza_cornice|Chemorg 1.6]] La forma di un orbitale ibridato sp<sup>3</sup> è una combinazione di orbitali atomici s e p. [[File:Chemorg_1.6.5.png|centro|senza_cornice|Chemorg 1.6]] Ogni orbitale ibrido sp<sup>3</sup> contiene un elettrone e gli elettroni si respingono. Per ridurre al minimo la repulsione tra gli elettroni, i quattro orbitali sp<sup>3</sup>-ibridati si dispongono intorno al nucleo del carbonio in modo da essere il più lontano possibile l'uno dall'altro, dando luogo alla disposizione tetraedrica prevista da VSPER. L'atomo di carbonio nel metano è chiamato “atomo di carbonio ibridizzato sp<sup>3</sup>”. I lobi più grandi degli ibridi sp<sup>3</sup> sono diretti verso i quattro angoli di un tetraedro, il che significa che l'angolo tra due orbitali qualsiasi è 109,5°. [[File:Chemorg_1.6.6.png|centro|senza_cornice|Chemorg 1.6]] === Legami nel metano === Ogni legame C-H nel metano, quindi, può essere descritto come una sovrapposizione tra un orbitale 1s riempito a metà in quattro atomi di idrogeno e il lobo più grande di uno dei quattro orbitali ibridi sp<sup>3</sup> riempiti a metà formano un legame sigma (σ) equivalente. Questa sovrapposizione di orbitali è spesso descritta con la notazione: sp<sup>3</sup>(C)-1s(H). La formazione di orbitali ibridi sp<sup>3</sup> spiega con successo la struttura tetraedrica del metano e l'equivalenza dei quattro legami C-H. Resta da spiegare perché si formano gli orbitali ibridi sp<sup>3</sup>. Quando gli orbitali s e 3 p del carbonio si ibridano, l'orbitale ibrido sp<sup>3</sup> risultante è asimmetrico, con un lobo più grande dell'altro. Ciò significa che il lobo più grande può sovrapporsi più efficacemente agli orbitali di altri legami, rendendoli più forti. L'ibridazione consente al carbonio di formare legami più forti di quelli che avrebbe con orbitali s o p non ibridati. [[File:Chemorg_1.6.7.png|centro|senza_cornice|Chemorg 1.6]] I quattro legami carbonio-idrogeno nel metano sono equivalenti e hanno tutti una lunghezza di legame di 109 pm (1,09 x 10-10 m), una forza di legame di 429 kJ/mol. Tutti gli angoli di legame H-C-H sono 109,5°. [[File:Chemorg_1.6.8.svg|centro|senza_cornice|Chemorg 1.6]] [[File:Chemorg_1.6.9.png|centro|senza_cornice|Chemorg 1.6]] === Guarda da vicino: Linus Pauling === Probabilmente il chimico più influente del XX secolo, Linus Pauling (1901-1994) è l'unica persona ad aver vinto due premi Nobel individuali (cioè non condivisi). Negli anni '30, Pauling utilizzò nuove teorie matematiche per enunciare alcuni principi fondamentali del legame chimico. Il suo libro del 1939, ''The Nature of the Chemical Bond'', è uno dei libri più significativi mai pubblicati in chimica. Il grande contributo di Pauling alla chimica fu la teoria del legame di valenza, che combinava la sua conoscenza della teoria meccanica quantistica con la conoscenza di fatti chimici fondamentali, come la lunghezza e la forza dei legami e la forma delle molecole. La teoria del legame di valenza, come la teoria del legame di Lewis, fornisce un modello semplice che è utile per prevedere e comprendere le strutture delle molecole, soprattutto per la chimica organica. . Nel 1935, l'interesse di Pauling si rivolse alle molecole biologiche e gli fu assegnato il Premio Nobel per la Chimica 1954 per il suo lavoro sulla struttura delle proteine. (Era molto vicino a scoprire la struttura a doppia elica del DNA quando James Watson e James Crick annunciarono la loro scoperta della sua struttura nel 1953). In seguito gli è stato assegnato il Premio Nobel per la Pace 1962 per i suoi sforzi volti a vietare i test sulle armi nucleari. [[File:Chemorg_1.6.10.jpg|centro|miniatura|Linus Pauling è stato uno dei chimici più influenti del XX secolo.]] Negli ultimi anni, Pauling si convinse che grandi dosi di vitamina C avrebbero prevenuto le malattie, compreso il comune raffreddore. La maggior parte delle ricerche cliniche non riuscì a dimostrare l'esistenza di un legame, ma Pauling continuò ad assumere grandi dosi quotidiane. Morì nel 1994, dopo aver trascorso una vita intera a creare un'eredità scientifica che pochi potranno mai eguagliare. == Orbitali ibridi sp³ e struttura dell'etano == === Legame di etano === La molecola più semplice con un legame carbonio-carbonio è l'etano, C<sub>2</sub>H<sub>6</sub>. [[File:Rappresentrazioni_di_etano.svg|alt=Rappresentrazioni di etano|centro|miniatura|'''Rappresentazioni dell'Etano''']] Nell'etano (CH<sub>3</sub>CH<sub>3</sub>) , entrambi gli atomi di carbonio sono ibridati sp<sup>3</sup>'', il che'' significa che entrambi hanno quattro legami con geometria tetraedrica. Un orbitale ''sp<sup>3</sup> di un atomo'' di carbonio si sovrappone, uno all'altro, a un orbitale sp<sup>3</sup> ''del'' secondo atomo di carbonio per formare un legame ''σ'' carbonio-carbonio. Questa sovrapposizione orbitale è spesso descritta usando la notazione: ''sp<sup>3</sup>'' (C)-sp<sup>3</sup> (C). Ciascuno dei rimanenti orbitali ibridi ''sp<sup>3</sup>'' si sovrappone all'orbitale ''s'' di un atomo di idrogeno per formare legami σ carbonio-idrogeno. [[File:Legame_di_etano_1.svg|alt=Legame di etano 1|centro]] Il legame carbonio-carbonio σ ha una lunghezza di legame di 154 µm e una forza di legame di 377 kJ/mol. I legami carbonio-idrogeno σ sono leggermente più deboli, 421 kJ/mol, rispetto a quelli del metano. Gli angoli di legame CCH nell'etano sono di 111,2°, un valore prossimo a quello previsto per le molecole tetraedriche. [[File:Legame_di_etano_2.svg|alt=Legame di etano 2|centro]] L'orientamento dei due gruppi CH<sub>2</sub> non è fisso l'uno rispetto all'altro. Poiché si formano dalla sovrapposizione di due orbitali, i legami ''sigma sono liberi di ruotare.'' Ciò significa, nel caso della molecola di etano, che i due gruppi metilici (CH<sub>2</sub>) possono essere rappresentati come due ruote su un mozzo, ciascuna in grado di ruotare liberamente rispetto all'altra. [[File:Legame_di_etano_3.svg|alt=Legame di etano 3|centro]] ===== '''Come lo sapevano?''' ===== La geometria tetraedrica del carbonio fu prevista già nel 1874. Ma come lo sapevano? Un interrogativo emerse analizzando l'etano con un sostituente bromo (C<sub>2</sub>H<sub>5</sub>Br ). Esaminando le possibili strutture del composto C<sub>2</sub>H<sub>5</sub>Br, si individuano diverse possibili formule strutturali. Un serio problema era se queste formule rappresentassero gli stessi composti o composti diversi. Tutto ciò che si sapeva all'inizio era che ogni campione purificato di C<sub>2</sub>H<sub>5</sub>Br , indipendentemente dal modo in cui era stato preparato, aveva un punto di ebollizione di 38 ° C e una densità di 1,460 gml<sup>−1</sup>. Inoltre, tutti avevano lo stesso aspetto , lo stesso odore e subivano le stesse reazioni chimiche. Non c'erano prove che C<sub>2</sub>H<sub>5</sub>Br fosse una miscela o che si potesse preparare più di un composto con questa formula. Si potrebbe quindi concludere che tutte le formule strutturali sopra riportate rappresentano una singola sostanza , ma come? Una brillante soluzione al problema arrivò quando JH van't Hoff propose che tutti e quattro i legami del carbonio fossero equivalenti e diretti verso i vertici di un tetraedro regolare. Se ridisegnamo le strutture di C₂H₂Br con entrambi gli atomi di carbonio a geometria tetraedrica, vediamo che esiste una sola disposizione possibile. Questa teoria allude all'idea di libera rotazione attorno ai legami sigma, che sarà discussa più avanti. [[File:Legame_di_etano_4.png|alt=Legame di etano 4|centro]] [[File:Chemorg_1.7.6.png|centro|chemorg]] == Orbitali ibridi sp² e struttura dell'etilene == === Termini chiave === Assicuratevi di saper definire e utilizzare nel contesto i termini chiave riportati di seguito. * legame pi greco (π) * ibrido sp<sup>2</sup> === Legami nell'etilene === Finora la teoria dei legami di valenza è stata in grado di descrivere il legame nelle molecole contenenti solo legami singoli. Tuttavia, quando le molecole contengono legami doppi o tripli, il modello richiede maggiori dettagli. L'etilene (comunemente noto come etene), CH<sub>2</sub>CH<sub>2</sub>, è la molecola più semplice che contiene un doppio legame carbonio-carbonio. La struttura di Lewis dell'etilene indica la presenza di un doppio legame carbonio-carbonio e di quattro legami singoli carbonio-idrogeno. Sperimentalmente, è stato dimostrato che i quattro legami carbonio-idrogeno nella molecola di etilene sono identici. Poiché ogni carbonio è circondato da tre gruppi di elettroni, secondo la teoria VSEPR la molecola dovrebbe avere una geometria trigonale planare. Sebbene ogni carbonio abbia soddisfatto il requisito di tetravalenza, un legame appare diverso. È evidente che si tratta di un altro tipo di sovrapposizione di orbitali. [[File:Chemorg_1.8.1.svg|centro|chemorg 1.8]] I legami sigma che si formano nell'etene sono dovuti alla partecipazione di un diverso tipo di orbitale ibrido. Tre orbitali atomici su ciascun carbonio - 2s, 2p<sub>x</sub> e 2p<sub>y</sub> - si combinano per formare tre orbitali ibridi sp<sub>2</sub>, lasciando l'orbitale 2p<sub>z</sub> non ibridato. Tre dei quattro elettroni di valenza di ciascun carbonio sono distribuiti nei tre orbitali ibridi sp<sup>2</sup>, mentre l'elettrone rimanente va nell'orbitale p<sub>z</sub> non ibridato. Ogni carbonio dell'etene è detto “carbonio ibrido sp<sup>2</sup>”. La configurazione elettronica del carbonio ibridato sp<sup>2</sup> mostra che ci sono quattro elettroni spaiati per formare legami. Tuttavia, gli elettroni spaiati sono contenuti in due tipi diversi di orbitali, quindi è prevedibile che si formino due tipi diversi di legami. [[File:Chemorg_1.8.2.svg|centro]] È stato dimostrato matematicamente che la forma dell'orbitale sp<sup>2</sup> ibridato è all'incirca uguale a quella dell'orbitale sp<sup>3</sup> ibridato. Per minimizzare la repulsione tra gli elettroni, i tre orbitali sp<sup>2</sup> ibridati sono disposti con una geometria trigonale planare. Ogni lobo orbitale punta ai tre angoli di un triangolo equilatero, con angoli di 120° tra loro. Anche in questo caso, geometria e ibridazione possono essere collegate. Si può dire che gli atomi circondati da tre gruppi di elettroni hanno una geometria planare trigonale e un'ibridazione sp<sup>2</sup>. [[File:Chemorg_1.8.3.png|centro|chemorg 1.8]] L'orbitale 2p<sub>z</sub> non ibrido è ''perpendicolare'' al piano degli orbitali ibridi sp<sup>2</sup> trigonali planari. [[File:Chemorg_1.8.4.png|centro|chemorg 1.8]] Nella molecola di etilene, ogni atomo di carbonio è legato a due atomi di idrogeno. Pertanto, per i legami sigma C-H nell'etilene si sovrappongono due orbitali ibridi sp<sup>2</sup> con gli orbitali 1s di due atomi di idrogeno (sp<sup>2</sup>(C)-1s(H)). Di conseguenza, coerentemente con le osservazioni, i quattro legami carbonio-idrogeno nell'etilene sono identici. [[File:Chemorg_1.8.5.png|centro|chemorg 1.8]] Il legame sigma C-C nell'etilene è formato dalla sovrapposizione di un orbitale ibrido sp<sup>2</sup> di ciascun carbonio. [[File:Chemorg_1.8.6.png|centro|chemorg 1.8]] La sovrapposizione di orbitali ibridi o di un orbitale ibrido e di un orbitale 1s dell'idrogeno crea la struttura del legame sigma della molecola di etilene. Tuttavia, l'orbitale p<sub>z</sub> non ibrido su ciascun carbonio rimane. [[File:Chemorg_1.8.7.png|centro|chemorg 1.8]] Gli orbitali p<sub>z</sub> non ibridati su ciascun carbonio si sovrappongono a un legame π (pi greco). La sovrapposizione degli orbitali è comunemente scritta come pz(C)-1p<sub>z</sub>(C). In generale, i legami multipli nei composti molecolari sono formati dalla sovrapposizione di orbitali p non ibridati. Va notato che il doppio legame carbonio-carbonio nell'etilene è costituito da due diversi tipi di legame, uno sigma e uno pi greco. [[File:Chemorg_1.8.8.png|centro|chemorg 1.8]] Nel complesso, si dice che l'etilene contenga cinque legami sigma e un legame pi greco. I legami pi greco tendono a essere più deboli dei legami sigma perché la sovrapposizione laterale degli orbitali p determina una sovrapposizione orbitale meno efficace rispetto alla sovrapposizione orbitale end-to-end di un legame sigma. Questo rende il legame pi greco molto più facile da rompere, il che è una delle idee più importanti nelle reazioni di chimica organica. [[File:Chemorg_1.8.9.svg|centro|chemorg 1.8]] Si dice che una molecola di etilene sia costituita da cinque legami sigma e un legame pi greco. I tre orbitali ibridi sp<sup>2</sup> su ciascun carbonio si orientano per creare la geometria trigonale planare di base. L'angolo di legame H-C-C nell'etilene è di 121,3<sup>o</sup>, molto vicino ai 120<sup>o</sup> previsti dal VSEPR. I quattro legami C-H sigma nell'etilene. Il doppio legame carbonio-carbonio nell'etilene è più corto (133,9 pm) e quasi due volte più forte (728 kJ/mol) del legame singolo carbonio-carbonio (154 pm e 377 kJ/mol). Ciascuno dei quattro legami carbonio-idrogeno nell'etilene sono equivalenti e hanno una lunghezza di 108,7 pm. [[File:Chemorg_1.8.10.svg|centro|chemorg 1.8]] === Rigidità nell'etene === Essendo il risultato di una sovrapposizione side-by-side (anziché end-to-end come nel caso del legame sigma), '''i legami pi greco non sono liberi di ruotare'''. Se si verificasse una rotazione intorno a questo legame, si dovrebbe interrompere la sovrapposizione laterale tra i due orbitali 2p<sup>z</sup> che costituiscono il legame pi. Se si verificasse una rotazione libera, gli orbitali p dovrebbero attraversare una fase in cui si trovano a 90° l'uno dall'altro, il che romperebbe il legame pi greco perché non ci sarebbe più sovrapposizione. Poiché il legame pi greco è essenziale per la struttura dell'etene, non deve rompersi, quindi non ci può essere rotazione libera intorno al legame sigma carbonio-carbonio. La presenza del legame pi greco “blocca” i sei atomi dell'etene nello stesso piano. [[File:Chemorg_1.8.11.jpg|centro|chemorg 1.8]] === Esercizio === 1) a: Descrivi gli orbitali che si sovrappongono al legame sigma carbonio-azoto e al legame pie nella molecola sottostante: [[File:Chemorg_1.8.13.png|centro|chemorg 1.8]] b: Quale tipo di orbitale contiene la coppia solitaria dell'azoto? 2) Per la seguente molecola, indica quali atomi sono tenuti sullo stesso piano dal doppio legame carbonio-carbonio: [[File:Chemorg_1.8.14.png|centro|chemorg 1.8]] ==== Soluzioni ==== 1) a) Gli atomi di carbonio e azoto sono entrambi ibridati sp<sup>2</sup>. Il doppio legame carbonio-azoto è composto da un legame sigma formato da due orbitali sp<sup>2</sup> e da un legame pi greco formato dalla sovrapposizione di due orbitali 2p non ibridati. [[File:Chemorg_1.8.15.png|centro|chemorg 1.8]] b) Come mostrato nella figura precedente, gli elettroni solitari dell'azoto occupano uno dei tre orbitali ibridi sp<sup>2</sup>. 2) [[File:Chemorg_1.8.16.png|centro|chemorg 1.8]] == Ibridazione di azoto, ossigeno, fosforo e zolfo == === Termini chiave === Assicuratevi di saper definire e utilizzare nel contesto i termini chiave riportati di seguito. * elettroni a coppia solitaria === Note di studio === L'azoto si trova spesso nei composti organici. Come gli atomi di carbonio, gli atomi di azoto possono essere sp<sup>3</sup>-, sp<sup>2</sup>- o sp-ibridati. In questo corso, il termine “coppia solitaria” viene utilizzato per descrivere una coppia di elettroni non condivisa. Il concetto di legame di valenza dell'ibridazione orbitale può essere estrapolato ad altri atomi, tra cui azoto, ossigeno, fosforo e zolfo. In altri composti, i legami covalenti che si formano possono essere descritti utilizzando orbitali ibridi. === L'azoto === ==== Legami in NH<sub>3</sub> ==== L'azoto in NH<sub>3</sub> ha cinque elettroni di valenza. Dopo l'ibridazione, questi cinque elettroni sono collocati nei quattro orbitali ibridi sp<sup>3</sup> equivalenti. La configurazione elettronica dell'azoto presenta ora un orbitale ibrido sp<sup>3</sup> completamente riempito con due elettroni e tre orbitali ibridi sp<sup>3</sup> con un elettrone spaiato ciascuno. I due elettroni nell'orbitale ibrido sp<sup>3</sup> pieno sono considerati non leganti perché già appaiati. Questi elettroni saranno rappresentati come una coppia solitaria nella struttura dell'NH<sub>3</sub>. I tre elettroni non appaiati negli orbitali ibridi sono considerati leganti e si sovrapporranno agli orbitali s dell'idrogeno per formare legami sigma N-H. Nota! Questa configurazione di legame è stata prevista dalla struttura di Lewis dell'NH<sub>3</sub>. [[File:Chemorg_1.10.1.svg|centro|chemorg 1.10]] I quattro orbitali ibridi sp<sup>3</sup> dell'azoto si orientano a formare una geometria tetraedrica. I tre legami sigma N-H dell'NH<sub>3</sub> sono formati dalla sovrapposizione degli orbitali sp<sup>3</sup>(N)-1s(H). Il quarto orbitale ibrido sp<sup>3</sup> contiene i due elettroni della coppia solitaria e non è direttamente coinvolto nel legame. [[File:Chemorg_1.10.2.png|centro|chemorg 1.10]] ==== Ammina metilica ==== L'azoto è ibridato sp<sup>3</sup>, il che significa che possiede quattro orbitali ibridi sp<sup>3</sup>. Due degli orbitali ibridati sp<sup>3</sup> si sovrappongono agli orbitali s degli idrogeni per formare i due legami sigma N-H. Uno degli orbitali ibridi sp<sup>3</sup> si sovrappone a un orbitale ibrido sp<sup>3</sup> del carbonio per formare il legame sigma C-N. Gli elettroni solitari dell'azoto sono contenuti nell'ultimo orbitale ibridato sp<sup>3</sup>. A causa dell'ibridazione sp<sup>3</sup>, l'azoto ha una geometria tetraedrica. Tuttavia, gli angoli dei legami H-N-H e H-N-C sono inferiori ai tipici 109,5° a causa della compressione operata dagli elettroni solitari. [[File:Chemorg_1.10.3.svg|centro|chemorg 1.10]] === L'ossigeno === ==== Legami in H<sub>2</sub>O ==== L'ossigeno in H<sub>2</sub>O ha sei elettroni di valenza. Dopo l'ibridazione, questi sei elettroni sono collocati nei quattro orbitali ibridi sp<sup>3</sup> equivalenti. La configurazione elettronica dell'ossigeno presenta ora due orbitali ibridi sp<sup>3</sup> completamente riempiti con due elettroni e due orbitali ibridi sp<sup>3</sup> con un elettrone spaiato ciascuno. Gli orbitali ibridi sp<sup>3</sup> riempiti sono considerati non leganti perché già appaiati. Questi elettroni saranno rappresentati come due serie di coppie solitarie sulla struttura di H<sub>2</sub>O. I due elettroni spaiati negli orbitali ibridi sono considerati leganti e si sovrapporranno agli orbitali s dell'idrogeno per formare legami O-H sigma. Nota! Questa configurazione di legame è stata prevista dalla struttura di Lewis di H<sub>2</sub>O. [[File:Chemorg_1.10.4.svg|centro|chemorg 1.10]] I quattro orbitali ibridi sp<sup>3</sup> dell'ossigeno si orientano a formare una geometria tetraedrica. I due legami sigma O-H di H<sub>2</sub>O sono formati dalla sovrapposizione degli orbitali sp<sup>3</sup>(O)-1s(H). I due orbitali ibridi sp<sup>3</sup> rimanenti contengono ciascuno due elettroni sotto forma di coppia solitaria. [[File:Chemorg_1.6.9.png|alt=Chemorg 1.6.9|centro]] === Metanolo === L'ossigeno è ibridato sp<sup>3</sup>, il che significa che ha quattro orbitali ibridi sp<sup>3</sup>. Uno degli orbitali ibridi sp<sup>3</sup> si sovrappone agli orbitali s di un idrogeno per formare i legami sigma O-H. Uno degli orbitali ibridi sp<sup>3</sup> si sovrappone a un orbitale ibrido sp<sup>3</sup> del carbonio per formare il legame sigma C-O. Entrambe le serie di elettroni solitari sull'ossigeno sono contenute nel restante orbitale ibridato sp<sup>3</sup>. A causa dell'ibridazione sp<sup>3</sup>, l'ossigeno ha una geometria tetraedrica. Tuttavia, gli angoli di legame H-O-C sono inferiori ai tipici 109,5° a causa della compressione da parte degli elettroni solitari. [[File:Chemorg_1.10.5.svg|centro|chemorg 1.10]] === Fosforo === ==== Fosfato di metile ==== Lo schema di legame del fosforo è analogo a quello dell'azoto, poiché entrambi si trovano nel periodo 15. Tuttavia, il fosforo può avere ottetti espansi perché si trova nella riga n = 3. Tuttavia, il fosforo può avere degli ottetti espansi perché si trova nella riga n = 3. In genere, il fosforo forma cinque legami covalenti. Nelle molecole biologiche, il fosforo si trova solitamente negli organofosfati. Gli organofosfati sono costituiti da un atomo di fosforo legato a quattro ossigeni, con uno degli ossigeni legato anche a un carbonio. Nel metilfosfato, il fosforo è ibridato sp<sup>3</sup> e l'angolo di legame O-P-O varia da 110° a 112°. [[File:Chemorg_1.10.6.svg|centro|chemorg 1.10]] === Zolfo === ==== Metanolo e solfuro di dimetile ==== Lo zolfo ha uno schema di legame simile a quello dell'ossigeno perché entrambi si trovano nel periodo 16 della tavola periodica. Poiché lo zolfo si trova nella terza fila della tavola periodica, ha la capacità di formare un ottetto espanso e la capacità di formare un numero di legami covalenti superiore a quello tipico. Nei sistemi biologici, lo zolfo si trova tipicamente in molecole chiamate tioli o solfuri. In un tiolo, l'atomo di zolfo è legato a un idrogeno e a un carbonio ed è analogo al legame O-H di un alcol. In un solfuro, lo zolfo è legato a due carboni. Il più semplice esempio di tiolo è il tiolo del metano (CH<sub>3</sub>SH) e il più semplice esempio di solfuro è il dimetilsolfuro [(CH<sub>3</sub>)<sub>3</sub>S]. In entrambi i casi lo zolfo è ibridato sp<sup>3</sup>, ma gli angoli di legame dello zolfo sono molto inferiori ai tipici 109,5° tetraedrici, essendo rispettivamente 96,6° e 99,1°. [[File:Chemorg_1.10.7.svg|centro|miniatura|metanolo]] [[File:Chemorg_1.10.8.svg|centro|miniatura|solfuro di dimetile]] === Esercizi === 1) Inserisci le coppie di elettroni solitari mancanti nelle seguenti molecole e scrivi quale ibridazione ti aspetti per ciascuno degli atomi indicati. a) L'ossigeno è dimetiletere: [[File:Chemorg_1.10.9.svg|centro|chemorg 1.10]] b) L'azoto nella dimetil amina: [[File:Chemorg_1.10.10.png|centro|chemorg 1.10]] c) Il fosforo nella fosfina: [[File:Chemorg_1.10.11.png|centro|chemorg 1.10]] d) Lo zolfo nell'idrogeno solforato: [[File:Chemorg_1.10.12.png|centro|chemorg 1.10]] ==== Soluzioni ==== 1) a) ibridazione sp<sup>3</sup> [[File:Chemorg_1.10.13.png|centro|chemorg 1.10]] b) ibridazione sp<sup>3</sup> [[File:Chemorg_1.10.14.png|centro|chemorg 1.10]] c) ibridazione sp<sup>3</sup> [[File:Chemorg_1.10.15.png|centro|chemorg 1.10]] d) ibridazione sp<sup>3</sup> [[File:Chemorg_1.10.16.png|centro|chemorg 1.10]] == Rappresentare le strutture chimiche == === Note di studio === Quando si disegna la struttura di un composto organico neutro, è utile ricordare che * ogni atomo di carbonio ha quattro legami. * ogni atomo di azoto ha tre legami * ogni atomo di ossigeno ha due legami * ogni atomo di idrogeno ha un legame. Attraverso la chimica generale, potreste aver già avuto modo di osservare le strutture molecolari utilizzando le strutture di Lewis. Poiché la chimica organica può coinvolgere molecole di grandi dimensioni, sarebbe utile che le strutture di Lewis potessero essere abbreviate. I tre diversi modi di disegnare le molecole organiche comprendono le '''formule di Kekulé''', le '''formule condensate''' e le '''strutture scheletriche''' (chiamate anche strutture a legami lineari o formule lineari). Durante questo corso, si vedranno molecole scritte in tutte e tre le forme. Sarà più utile se vi sentirete a vostro agio nel passare da uno stile di disegno all'altro, osservando i disegni e capendo cosa rappresentano. Sviluppare la capacità di convertire tra i diversi tipi di formule richiede pratica e, nella maggior parte dei casi, l'aiuto di modelli molecolari. Molti tipi di kit di modelli sono disponibili per gli studenti e i chimici professionisti, e lo studente principiante è incoraggiato a procurarsene uno. La semplificazione delle formule strutturali può essere ottenuta senza alcuna perdita di informazioni. Le formule di Kekule sono solo il termine della chimica organica per le strutture di Lewis già incontrate in precedenza. Nelle '''formule strutturali condensate''', i legami con ogni carbonio sono omessi, ma ogni unità strutturale distinta (gruppo) è scritta con numeri di pedice che designano più sostituenti, compresi gli idrogeni. Le '''formule lineari''' omettono completamente i simboli del carbonio e dell'idrogeno (a meno che l'idrogeno non sia legato a un atomo diverso dal carbonio). Ogni segmento di linea retta rappresenta un legame, le estremità e le intersezioni delle linee sono atomi di carbonio e il numero corretto di idrogeni è calcolato dalla tetravalenza del carbonio. Gli elettroni del guscio di valenza non legati sono omessi in queste formule. === Kekulé (alias strutture di Lewis) === Una formula di Kekulé o formula strutturale mostra gli atomi della molecola nell'ordine in cui sono legati. Inoltre, mostra il modo in cui gli atomi sono legati l'uno all'altro, ad esempio il legame covalente singolo, doppio e triplo. I legami covalenti sono rappresentati da linee. Il numero di trattini indica se il legame è singolo, doppio o triplo. Vengono mostrate tutte le etichette degli atomi e tutte le coppie solitarie. {| class="wikitable" |[[File:Chemorg_1.12.1.svg|centro|chemorg 1.12]] |[[File:Chemorg_1.12.2.svg|centro|chemorg 1.12]] |[[File:Chemorg_1.12.3.svg|centro|chemorg 1.12]] |- |'''A''' |'''B''' |'''C''' |} === Formula condensata === Una formula condensata è costituita dai simboli degli elementi. Le formule strutturali condensate mostrano l'ordine degli atomi come una formula strutturale, ma sono scritte in un'unica riga per risparmiare spazio e renderne più comoda e veloce la scrittura. L'ordine degli atomi suggerisce la connettività della molecola. Le formule strutturali condensate sono utili anche per mostrare che un gruppo di atomi è collegato a un singolo atomo in un composto. In questo caso, si usano le parentesi intorno al gruppo di atomi per indicare che sono insieme. Inoltre, se a un dato atomo è collegato più di un sostituente, questo viene indicato con un numero di pedice. Un esempio è CH<sub>4</sub>, che rappresenta quattro idrogeni attaccati allo stesso carbonio. Le formule condensate possono essere lette in entrambi i sensi e H<sub>3</sub>C è uguale a CH<sub>3</sub>, anche se quest'ultimo è più comune. Guardate gli esempi qui sotto e abbinateli alla loro molecola identica sotto le strutture di Kekulé e le formule lineari. {| class="wikitable" |CH<sub>3</sub>CH<sub>2</sub>OH |ClCH<sub>2</sub>CH<sub>2</sub>CH(OCH<sub>3</sub>)CH<sub>3</sub> |CH<sub>3</sub>NHCH<sub>2</sub>COOH |- |'''A''' |'''B''' |'''C''' |} Osserviamo da vicino l'esempio B. Quando si esamina una formula condensata, è bene concentrarsi sui carboni e sugli altri elementi che non sono idrogeno. Gli idrogeni sono importanti, ma di solito sono presenti per completare gli ottetti. Inoltre, si noti che l'elemento -OCH<sub>3</sub> è scritto tra parentesi, il che indica che non fa parte della catena principale di carboni. Quando si legge una formula condensata, se si raggiunge un atomo che non ha un ottetto completo quand3o si arriva all'idrogeno successivo, è possibile che ci siano doppi o tripli legami. Nell'esempio C, il carbonio è legato a doppio filo con l'ossigeno e a singolo filo con un altro ossigeno. Si noti che COOH significa C(=O)-O-H invece di CH<sub>3</sub>-C-O-O-H perché il carbonio non ha un ottetto completo e ossigeni. === Formula lineare === Poiché i composti organici possono essere talvolta complessi, le formule ad angolo retto vengono utilizzate per scrivere in modo più efficiente gli atomi di carbonio e idrogeno, sostituendo la lettera “C” con le linee. Un atomo di carbonio è presente ovunque una linea intersechi un'altra linea. Gli atomi di idrogeno sono omessi, ma si presume che siano presenti per completare ciascuno dei quattro legami del carbonio. Gli idrogeni legati a elementi diversi dal carbonio sono indicati. Sono riportate le etichette degli atomi di tutti gli altri elementi. Gli elettroni a coppia solitaria sono solitamente omessi. Si presume che siano presenti per completare l'ottetto di atomi non di carbonio. Le formule lineari aiutano a mostrare la struttura e l'ordine degli atomi in un composto. {| class="wikitable" |[[File:Chemorg_1.12.4.svg|centro|chemorg 1.12]] |[[File:Chemorg_1.12.5.svg|centro|chemorg 1.12]] |[[File:Chemorg_1.12.6.svg|centro|chemorg 1.12]] |- |'''A''' |'''B''' |'''C''' |} Queste molecole corrispondono esattamente alle stesse molecole rappresentate per le strutture di Kekulé e le formule condensate. Si noti che i carboni non sono più disegnati e sono sostituiti dalle estremità e dalle curve di una linea. Inoltre, gli idrogeni sono stati omessi, ma potrebbero essere facilmente inseriti (vedi problemi pratici). Anche se di solito non disegniamo gli H legati al carbonio, li disegniamo se sono collegati ad altri atomi oltre al carbonio (ad esempio il gruppo OH nell'esempio A). Questo viene fatto perché non è sempre chiaro se l'atomo non di carbonio è circondato da coppie solitarie o idrogeni. Sempre nell'esempio A, si noti come l'OH sia disegnato con un legame al secondo carbonio, ma ciò non significa che ci sia un terzo carbonio alla fine di quel legame/linea. {| class="wikitable" |+Tabella: Formule strutturali degli isomeri !Formula Kekulé !Formula condensata !Formula delle linee |- |[[File:Chemorg_1.12.7.svg|centro|chemorg 1.12]] |CH<sub>3</sub>(CH<sub>2</sub>)<sub>3</sub>OH |[[File:Chemorg_1.12.12.svg|centro|chemorg 1.12]] |- |[[File:Chemorg_1.12.8.svg|centro|chemorg 1.12]] |CH<sub>3</sub>CH<sub>2</sub>CH(OH)CH<sub>3</sub> |[[File:Chemorg_1.12.13.svg|centro|chemorg 1.12]] |- |[[File:Chemorg_1.12.9.svg|centro|chemorg 1.12]] |(CH<sub>3</sub>)<sub>2</sub>CHCH<sub>2</sub>OH |[[File:Chemorg_1.12.14.svg|centro|chemorg 1.12]] |- |[[File:Chemorg_1.12.10.svg|centro|chemorg 1.12]] |(CH<sub>3</sub>)<sub>3</sub>COH |[[File:Chemorg_1.12.15.svg|centro|chemorg 1.12]] |- |[[File:Chemorg_1.12.11.svg|centro|chemorg 1.12]] |CH<sub>3</sub>CH<sub>2</sub>OCH<sub>2</sub>CH<sub>3</sub> |[[File:Chemorg_1.12.16.svg|centro|chemorg 1.12]] |} === Esempio: Conversione tra formule strutturali === È utile convertire i composti in diverse formule strutturali (Kekule, Retta e Condensata) a seconda del tipo di domanda che viene posta. Gli esami standardizzati includono spesso un'alta percentuale di formule condensate perché è più facile ed economico digitare lettere e numeri piuttosto che importare cifre. Inizialmente, può essere difficile scrivere una struttura di riga direttamente da una formula condensata. Prima si scrive la struttura di Kekule dalla formula condensata e poi si disegna la struttura a linee da Kekule. a) La formula condensata del propanale è CH<sub>3</sub>CH<sub>2</sub>CHO. Disegnare la struttura di Kekule. La struttura di Kekule per il propanale è mostrata di seguito. Ricordate che ogni carbonio ha quattro legami e l'ottetto degli ossigeni è pieno di coppie solitarie. [[File:Chemorg_1.12.17.svg|centro|chemorg 1.12]] La struttura di legame del propanale è mostrata di seguito. Per prima cosa, si rimuovono gli idrogeni. L'idrogeno attaccato al gruppo aldeidico rimane perché fa parte di un gruppo funzionale. Rimuovere le etichette “C” dalla struttura e mantenere le linee al loro posto. Infine, rimuovere le coppie solitarie. [[File:Chemorg_1.12.18.svg|centro|chemorg 1.12]] Tutte e tre le strutture rappresentano lo stesso composto, il propanale. [[File:Chemorg_1.12.19.svg|centro|chemorg 1.12]] b) Di seguito è riportata la struttura ad angolo retto della molecola trimetilammina. [[File:Chemorg_1.12.20.svg|centro|chemorg 1.12]] Per convertirla in una struttura di Kekule, identificare innanzitutto i carboni della molecola. Essi si trovano agli angoli e alle estremità della linea senza etichetta dell'atomo. La trimetilammina ha tre carboni. Successivamente, si aggiungono idrogeni ai carboni fino a ottenere quattro legami. Ogni carbonio della trimetil amina è legato singolarmente all'azoto. Ciò significa che ogni carbonio avrà bisogno di altri tre legami C-H per creare il suo ottetto. Infine, aggiungere coppie solitarie ad altri elementi per riempire i loro ottetti. L'azoto della trimetil amina è legato a tre carboni. Ciò significa che avrà bisogno di una coppia di elettroni solitari per completare il suo ottetto. [[File:Chemorg_1.12.21.svg|centro|chemorg 1.12]] === Esercizio 1 === Quanti carboni ci sono nel seguente disegno? Quanti idrogeni? [[File:Chemorg_1.12.22.png|centro|chemorg 1.12]] ==== Soluzione ==== Ricorda la regola dell'ottetto e quante volte i carboni e gli idrogeni possono legarsi ad altri atomi. [[File:Chemorgsol_1.12.1.png|centro|chemorgsol 1.12]] === Esercizio 2 === Quanti carboni ci sono nel seguente disegno? Quanti idrogeni? [[File:Chemorg_1.12.23.png|centro|chemorg 1.12]] ==== Soluzione ==== [[File:Chemorgsol_1.12.2.png|centro|chemorgsol 1.12]] === Esercizio 3 === Quanti carboni ci sono nel seguente disegno? Quanti idrogeni? [[File:Chemorg_1.12.24.png|centro|chemorg 1.12]] ==== Soluzione ==== [[File:Chemorgsol_1.12.3.png|centro|chemorgsol 1.12]] === Esercizio 4 === Osserva la seguente molecola di vitamina A e disegna gli idrogeni e le coppie di elettroni nascosti. [[File:Chemorg_1.12.25.png|centro|chemorg 1.12]] Suggerimento: Tutti i carboni hanno 4 legami? Tutti gli ossigeni hanno un ottetto completo? ==== Soluzione ==== Le coppie di elettroni sono disegnate in blu e gli idrogeni in rosso. [[File:Chemorgsol_1.12.4.png|centro|chemorgsol 1.12]] === Esercizio 5 === Disegna ClCH<sub>2</sub>CH<sub>2</sub>CH(OCH<sub>3</sub>)CH<sub>3</sub> in forma di Kekulé e di linea. ==== Soluzione ==== [[File:Chemorgsol_1.12.5.png|centro|chemorgsol 1.12]] e [[File:Chemorgsol_1.12.6.png|centro|chemorgsol 1.12]] === Esercizio 6 === Scrivi la formula molecolare di ciascuno dei composti qui illustrati. [[File:Chemorg_1.12.26.png|centro|chemorg 1.12]] ==== Soluzione ==== a. C<sub>7</sub>H<sub>7</sub>N b. C<sub>5</sub>H<sub>10</sub> c. C<sub>5</sub>H<sub>4</sub>O d. C<sub>5</sub>H<sub>6</sub>Br<sub>2</sub> == Forza di acidi e basi == === Termini chiave === Assicuratevi di saper definire e utilizzare nel contesto i termini chiave riportati di seguito * costante di acidità, K<sub>a</sub> * costante di equilibrio, K<sub>eq</sub> === Note di studio === I calcoli e le espressioni che coinvolgono K<sub>a</sub> e pK<sub>a</sub> sono stati trattati in dettaglio nel corso di chimica generale del primo anno. Si noti che la costante di acidità è nota anche come costante di dissociazione acida. Sicuramente saprete che alcuni acidi sono più forti di altri. L'acido solforico è abbastanza forte da poter essere utilizzato come detergente per scarichi, in quanto scioglie rapidamente gli intasamenti di capelli e altro materiale organico. IMMAGINE 2.7.1 Non sorprende che l'acido solforico concentrato provochi ustioni dolorose se tocca la pelle e danni permanenti se entra negli occhi (c'è una buona ragione per gli occhiali di sicurezza che si indossano in laboratorio!). Anche l'acido acetico (aceto) provoca ustioni alla pelle e agli occhi, ma non è abbastanza forte per essere un efficace pulitore di scarichi. L'acqua, che come sappiamo può agire come donatore di protoni, non è ovviamente un acido molto forte. Anche lo ione idrossido potrebbe teoricamente agire come un acido - dopo tutto ha un protone da donare - ma questa non è una reazione che normalmente considereremmo rilevante se non nelle condizioni più estreme. L'acidità relativa di diversi composti o gruppi funzionali - in altre parole, la loro capacità relativa di donare un protone a una base comune in condizioni identiche - è quantificata da un numero chiamato '''costante di dissociazione acida''', abbreviato '''K<sub>a</sub>'''. La base comune scelta per il confronto è l'acqua. Consideriamo l'acido acetico come primo esempio. Quando una piccola quantità di acido acetico viene aggiunta all'acqua, si verifica un evento di trasferimento di protoni (reazione acido-base). IMMAGINE 2.7.2 Notate la frase "in qualche misura": questa reazione non arriva al completamento, con tutto l'acido acetico convertito in acetato, la sua base coniugata. Piuttosto, viene raggiunto un equilibrio dinamico, con il trasferimento di protoni che avviene in entrambe le direzioni (quindi le frecce bidirezionali) e concentrazioni finite di tutte e quattro le specie in gioco. La natura di questa situazione di equilibrio, come ricorderete dalla Chimica generale, è espressa da una costante di equilibrio, la K. La costante di equilibrio è in realtà un rapporto di attività (rappresentato dal simbolo ), ma le attività sono raramente utilizzate in corsi diversi dalla chimica analitica o fisica. Per semplificare la discussione per i corsi di chimica generale e di chimica organica, le attività di tutti i soluti vengono sostituite con le molarità e l'attività del solvente (di solito l'acqua) è definita come avente valore 1. Nel nostro esempio, abbiamo aggiunto una piccola quantità di acido acetico a una grande quantità di acqua: l'acqua è il solvente di questa reazione. Pertanto, nel corso della reazione, la concentrazione dell'acqua cambia pochissimo e l'acqua può essere trattata come un solvente puro, a cui viene sempre assegnata un'attività pari a 1. L'acido acetico, lo ione acetato e lo ione idronio sono tutti soluti e quindi le loro attività vengono approssimate con le molarità. La costante di dissociazione acida, o K<sub>a</sub>, per l'acido acetico è quindi definita come: IMMAGINE 2.7.3 Poiché la divisione per 1 non cambia il valore della costante, l'“1” di solito non viene scritto e K<sub>a</sub> viene scritto come: IMMAGINE 2.7.4 In termini più generali, la costante di dissociazione di un dato acido è espressa come: IMMAGINE 2.7.5 o IMMAGINE 2.7.6 L'equazione 2.7.1 si applica a un acido neutro come l'HCl o l'acido acetico, mentre l'equazione 2.7.2 si applica a un acido cationico come l'ammonio (NH<sub>4</sub><sup>+</sup>). Il valore di K<sub>a</sub> = 1,75 x 10<sup>-5</sup> per l'acido acetico è molto piccolo: ciò significa che la dissociazione avviene molto poco e che all'equilibrio c'è molto più acido acetico in soluzione che ione acetato. L'acido acetico è un acido relativamente debole, almeno se paragonato all'acido solforico (K<sub>a</sub> = 109) o all'acido cloridrico (K<sub>a</sub> = 107), che subiscono entrambi una dissociazione essenzialmente completa in acqua. Un numero come 1,75 x 10<sup>-5</sup> non è molto facile da dire o da ricordare. I chimici usano spesso i valori di pK<sub>a</sub> come termine più conveniente per esprimere l'acidità relativa. pK<sub>a</sub> è correlato a K<sub>a</sub> dalla seguente equazione IMMAGINE 2.7.7 Facendo i calcoli, scopriamo che il pK<sub>a</sub> dell'acido acetico è 4,8. L'uso dei valori di pK<sub>a</sub> ci permette di esprimere l'acidità di composti e gruppi funzionali comuni su una scala numerica che va da -10 (acido molto forte) a 50 (per niente acido). La Tabella 2.7.1 alla fine del testo elenca i valori pK<sub>a</sub> esatti o approssimativi per diversi tipi di protoni che è probabile incontrare nello studio della chimica organica e biologica. Osservando la Tabella 2.7.1, si nota che la pK<sub>a</sub> degli acidi carbossilici è compresa tra 4-5, la pK<sub>a</sub> dell'acido solforico è -10 e la pK<sub>a</sub> dell'acqua è 14. Gli alcheni e gli alcani, che non sono affatto acidi, hanno valori di pK<sub>a</sub> superiori a 30. Più basso è il valore di pK<sub>a</sub>, più forte è l'acido. {| class="wikitable" |+Tabella: costanti acide rappresentative |IMMAGINE 2.7.8 acido solforico pK<sub>a</sub> −10 |IMMAGINE 2.7.9 acido cloridrico pK<sub>a</sub> −7 |IMMAGINE 2.7.10 idronio pK<sub>a</sub> 0.00 |IMMAGINE 2.7.11 chetone protonato pK<sub>a</sub> ~ −7 |IMMAGINE 2.7.12 alcol protonato pK<sub>a</sub> ~ −3 |- |IMMAGINE 2.7.13 monoestere fosfato pK<sub>a</sub> ~ 1 |IMMAGINE 2.7.14 diestero fosfato pK<sub>a</sub> ~ 1.5 |IMMAGINE 2.7.15 acido fosforico pK<sub>a</sub> 2.2 |IMMAGINE 2.7.16 anilina protonata pK<sub>a</sub> ~ 4.6 |IMMAGINE 2.7.17 acido carbossilico pK<sub>a</sub> ~ 4-5 |- |IMMAGINE 2.7.18 piridinio pK<sub>a</sub> 5.3 |IMMAGINE 2.7.19 acido carbonico pK<sub>a</sub> 6.4 |IMMAGINE 2.7.20 cianuro di idrogeno pK<sub>a</sub> ~ 9.2 |IMMAGINE 2.7.21 ammonio pK<sub>a</sub> 9.2 |IMMAGINE 2.7.22 fenolo pK<sub>a</sub> 9.9 |- |IMMAGINE 2.7.23 tiolo pK<sub>a</sub> ~ 10-11 |IMMAGINE 2.7.24 acqua pK<sub>a</sub> 14.00 |IMMAGINE 2.7.25 ammide pK<sub>a</sub> ~ 17 |IMMAGINE 2.7.26 alcool pK<sub>a</sub> ~ 16-18 |IMMAGINE 2.7.27 alfa-protone pK<sub>a</sub> ~ 18-20 |- | |IMMAGINE 2.7.28 alchene terminale pK<sub>a</sub> ~ 25 |IMMAGINE 2.7.29 alchene terminale pK<sub>a</sub> ~ 35 |IMMAGINE 2.7.30 ammoniaca pK<sub>a</sub> ~ 35 | |} È importante capire che il pK<sub>a</sub> non è la stessa cosa del pH: il pK<sub>a</sub> è una proprietà intrinseca di un composto o di un gruppo funzionale, mentre il pH è la misura della concentrazione di ioni idronio in una particolare soluzione acquosa: IMMAGINE 2.7.31 È importante capire che il pK<sub>a</sub> non è la stessa cosa del pH: il pK<sub>a</sub> è una proprietà intrinseca di un composto o di un gruppo funzionale, mentre il pH è la misura della concentrazione di ioni idronio in una particolare soluzione acquosa: un particolare acido avrà sempre lo stesso pK<sub>a</sub> (assumendo che stiamo parlando di una soluzione acquosa a temperatura ambiente), ma diverse soluzioni acquose dell'acido potrebbero avere valori di pH diversi, a seconda di quanto acido viene aggiunto a quanta acqua. La nostra tabella dei valori di pK<sub>a</sub> ci permetterà anche di confrontare la forza di diverse basi confrontando i valori di pK<sub>a</sub> dei loro acidi coniugati. L'idea chiave da ricordare è la seguente: più forte è l'acido coniugato, più debole è la base coniugata. L'acido solforico è l'acido più forte del nostro elenco, con un valore pK<sub>a</sub> di -10, quindi HSO<sub>4</sub><sup>-</sup> è la base coniugata più debole. Si può notare che lo ione idrossido è una base più forte dell'ammoniaca (NH<sub>3</sub>), perché l'ammonio (NH<sub>4</sub><sup>+</sup>, pK<sub>a</sub> = 9,2) è un acido più forte dell'acqua (pK<sub>a</sub> = 14,00). '''Più forte è l'acido coniugato, più debole è la base coniugata.''' Sebbene la Tabella 2.7.1 fornisca i valori di pK<sub>a</sub> solo di un numero limitato di composti, può essere molto utile come punto di partenza per stimare l'acidità o la basicità di qualsiasi molecola organica. È qui che la vostra familiarità con i gruppi funzionali organici vi sarà molto utile. Qual è, ad esempio, il pK<sub>a</sub> del cicloesanolo? Non è riportato nella tabella, ma trattandosi di un alcol, probabilmente è vicino a quello dell'etanolo (pK<sub>a</sub> = 16). Allo stesso modo, possiamo usare la Tabella 2.7.1 per prevedere che la para-idrossifenil acetaldeide, un composto intermedio nella biosintesi della morfina, ha un pK<sub>a</sub> vicino a 10, vicino a quello del nostro composto di riferimento, il fenolo. IMMAGINE 2.7.32 In questo esempio, è necessario valutare l'acidità potenziale in quattro punti diversi della molecola. IMMAGINE 2.7.33 pK<sub>a</sub> H<sup>a</sup> ~ 10 pK<sub>a</sub> H<sup>b</sup> = non in tavola (non è acido) pK<sub>a</sub> H<sup>c</sup> ~ 19 pK<sub>a</sub> H<sup>d</sup> = non in tavola (non è acido) I protoni aldeidici e aromatici non sono affatto acidi (i valori di pK<sub>a</sub> sono superiori a 40 - non nella nostra tabella). I due protoni sul carbonio vicino al carbonile sono leggermente acidi, con valori di pK<sub>a</sub> intorno a 19-20 secondo la tabella. Il protone più acido si trova sul gruppo fenolico, quindi se il composto venisse fatto reagire con un singolo equivalente molare di base forte, questo è il protone che verrebbe donato per primo. Nel prosieguo dello studio della chimica organica, sarà opportuno memorizzare gli intervalli di pK<sub>a</sub> approssimativi di alcuni importanti gruppi funzionali, tra cui l'acqua, gli alcoli, i fenoli, l'ammonio, i tioli, i fosfati, gli acidi carbossilici e i carboni vicini ai gruppi carbonilici (i cosiddetti a-carboni). Sono questi i gruppi che più facilmente si vedono agire come acidi o basi nelle reazioni organiche biologiche. Un'avvertenza: quando si usa la tabella pK<sub>a</sub>, bisogna essere assolutamente sicuri di considerare la coppia coniugata acido/base corretta. Se vi viene chiesto di dire qualcosa sulla basicità dell'ammoniaca (NH<sub>3</sub>) rispetto a quella dello ione etossido (CH<sub>3</sub>CH<sub>2</sub>O-), per esempio, i valori di pK<sub>a</sub> da considerare sono 9,2 (la pK<sub>a</sub> dello ione ammonio) e 16 (la pK<sub>a</sub> dell'etanolo). Da questi numeri si evince che l'etossido è la base più forte. Non commettete l'errore di utilizzare il valore di pK<sub>a</sub> di 38: questo è il pK<sub>a</sub> dell'ammoniaca che agisce come un acido e indica quanto è basico lo ione NH<sub>2</sub><sup>-</sup> (molto basico!). === Esempio 2.7.1: Gruppi acidi === Utilizzando la tabella dei pK<sub>a</sub>, stimare i valori di pK<sub>a</sub> per il gruppo più acido dei composti sottostanti e disegnare la struttura della base coniugata che risulta quando questo gruppo dona un protone. Utilizzare la tabella dei pK<sub>a</sub> di cui sopra e/o le tabelle di riferimento. ==== Soluzione ==== : a. The most acidic group is the protonated amine, pK<sub>a</sub> ~ 5-9 : b. Alpha proton by the C=O group, pK<sub>a</sub> ~ 18-20 : c. Thiol, pK<sub>a</sub> ~ 10 : d. Carboxylic acid, pK<sub>a</sub> ~ 5 : e. Carboxylic acid, pK<sub>a</sub> ~ 5 === Esempio 2.7.2 === L'acido acetico (CH<sub>3</sub>COOH) ha una pK<sub>a</sub> di 4,76. Determinare la K<sub>a</sub> dell'acido acetico. ==== Soluzione ==== Risolvendo algebricamente la K<sub>a</sub> si ottiene quanto segue: pK<sub>a</sub> = -Log(K<sub>a</sub>) -pK<sub>a</sub> = Log(K<sub>a</sub>) 10-pK<sub>a</sub> = K<sub>a</sub> Utilizzando una calcolatrice, inserire prima il valore della pK<sub>a</sub> (4,76). Il numero diventa negativo (-4,76). Quindi, utilizzare la funzione log inversa. Tutte le calcolatrici sono leggermente diverse, quindi questa funzione può apparire come: ANTILOG, INV LOG o 10X. Spesso è la seconda funzione del pulsante LOG. K<sub>a</sub> per l'acido acetico = 10-pK<sub>a</sub> = 1,74 x 10<sup>-5</sup> === Esercizi === # Scrivere un'espressione per la costante di acidità dell'acido acetico, CH<sub>3</sub>COOH. # La pK<sub>a</sub> dell'acido acetico è 4,72; calcolare la sua K<sub>a</sub>. # La K<sub>a</sub> dell'acido benzoico è 6,5 × 10-5; determinare la sua pK<sub>a</sub>. # In base alle risposte date alle domande precedenti, stabilire se l'acido acetico o l'acido benzoico sono più forti. ==== Soluzione ==== # K<sub>a</sub>=[CH<sub>3</sub>CO<sub>2</sub><sup>−</sup>][H<sup>+</sup>]/[CH<sub>3</sub>CO<sub>2</sub>H] o K<sub>a</sub>=[CH<sub>3</sub>CO<sup>-2</sup>][H<sub>3</sub>O<sup>+</sup>]/[CH<sub>3</sub>CO<sub>2</sub>H] # pK<sub>a</sub>=-log10K<sub>a</sub>=4.74 quindi, log10 K<sub>a</sub>=-4.72 e K<sub>a</sub>= anti-log(-4.72)= 1.9×10<sup>-5</sup> # pK<sub>a</sub>=−log10 K<sub>a</sub>=−log106.5×10<sup>−5</sup>=−(−4.19)=4.19 # L'acido benzoico è più forte dell'acido acetico. [L'acido benzoico ha una K<sub>a</sub> più alta e una pK<sub>a</sub> più bassa]. == Acidi organici e basi organiche == ===== Obiettivo ===== Dopo aver completato questa sezione, dovresti essere in grado di * predire l'acidità relativa di due molecole organiche in base alla loro struttura. * predire la basicità relativa di due molecole organiche in base alla loro struttura. Questa pagina spiega l'acidità degli acidi organici semplici e analizza i fattori che influenzano la loro forza relativa. === Acidi organici come acidi deboli === Ai fini di questo argomento, considereremo la definizione di acido come "una sostanza che dona ioni idrogeno (protoni) ad altre cose". Ne avremo una misura osservando la facilità con cui gli acidi rilasciano ioni idrogeno alle molecole d'acqua quando sono in soluzione. Un acido in soluzione stabilisce questo equilibrio: Uno ione idronio si forma insieme all'anione (ione negativo) dell'acido. Questo equilibrio viene talvolta semplificato omettendo l'acqua per enfatizzare la ionizzazione dell'acido. Se lo scrivi in ​​questo modo, devi includere i simboli di stato - "(aq)". Scrivere H<sup>+</sup> (aq) implica che lo ione idrogeno sia legato a una molecola d'acqua come H<sub>3</sub>O<sup>+</sup>. Gli ioni idrogeno sono sempre legati a qualcosa durante le reazioni chimiche. Gli acidi organici sono deboli nel senso che questa ionizzazione è molto incompleta. In qualsiasi momento, la maggior parte dell'acido sarà presente nella soluzione sotto forma di molecole non ionizzate. Ad esempio, nel caso dell'acido etanoico diluito, la soluzione contiene circa il 99% delle molecole di acido etanoico: in qualsiasi istante, solo circa l'1% si è effettivamente ionizzato. La posizione di equilibrio si trova quindi molto a sinistra. === Polarizzazione acida debole === Gli acidi organici possono solitamente essere caratterizzati nelle mappe del potenziale elettrostatico dalla presenza di un atomo di idrogeno polarizzato positivamente, mostrato in blu. Osservando le mappe sottostanti, il metanolo ha un legame OH leggermente polarizzato ed è considerato molto debolmente acido. Il legame OH nella metilammina è meno polarizzato, come mostrato dal colore blu più chiaro attorno all'idrogeno, rendendolo meno acido del metanolo. Tuttavia, il legame CH nell'etano è praticamente privo di polarità, come mostrato dall'assenza di colore blu, rendendolo non acido. La discussione seguente spiegherà la differenza di acidità di queste e di altre molecole organiche. === Confronto delle forze degli acidi deboli === La forza acida è strettamente correlata alla stabilità della base coniugata che si formerà rimuovendo un protone. Per analizzare la probabilità che una molecola sia acida, è necessario stimare la stabilità della sua base coniugata. ==== Stabilizzazione della base coniugata - Quattro considerazioni principali: ==== # Dimensioni ed elettronegatività dell'atomo che detiene la carica # La carica può essere delocalizzata per risonanza? # Ci sono effetti induttivi? # Ibridazione dell'orbitale che mantiene la carica Queste considerazioni sono elencate in ordine di importanza e spiegate singolarmente, ma devono essere considerate nel loro insieme. ==== 1. Effetti di dimensione ed elettronegatività nell'acidità ==== Confrontando gli elementi, il confronto dipende dalla loro posizione nella tavola periodica. Spostando un periodo (ovvero lungo una riga) degli elementi del gruppo principale, gli elettroni di valenza occupano tutti orbitali nello stesso livello. Questi elettroni hanno energia comparabile, quindi questo fattore non ci aiuta a discernere le differenze di stabilità relativa. Le differenze di elettronegatività sono ora il fattore dominante. Questa tendenza è evidente confrontando i valori di pK<sub>a</sub> di etano, metilammina e metanolo, che riflettono le elettronegatività relative di C < N < O. La chiave per comprendere questa tendenza è considerare l'ipotetica base coniugata in ciascun caso'': più stabile è la base coniugata, più forte è l'acido''. In generale, più un atomo è elettronegativo, maggiore è la sua capacità di sopportare una carica negativa. Nell'anione etile, la carica negativa è portata dal carbonio, nell'anione metilammina dall'azoto e nell'anione metossido da un ossigeno. Ricordate l'andamento periodico dell'elettronegatività: aumenta anche spostandosi da sinistra a destra lungo una riga, il che significa che l'ossigeno è il più elettronegativo dei tre elementi considerati. Questo rende la carica negativa dell'anione metossido la più stabile delle tre basi coniugate e il metanolo il più forte dei tre acidi. Allo stesso modo, il carbonio è il meno elettronegativo, rendendo l'etano il più debole dei tre acidi. All'interno di un gruppo (ovvero lungo una colonna). Man mano che ci si sposta lungo la tavola periodica, gli elettroni occupano sottolivelli energetici più elevati, creando dimensioni e volumi atomici maggiori. All'aumentare del volume di un elemento, qualsiasi carica negativa presente tende a diffondersi, riducendo la densità elettronica e aumentando la stabilità. La figura seguente mostra delle sfere che rappresentano gli atomi dei blocchi ''s'' e ''p'' dalla tavola periodica in scala, mostrando i due andamenti del raggio atomico. DIDASCALIA IMMAGINE: Figura 2.9.1:Tendenze dei raggi atomici nella tavola periodica. Sebbene ci siano alcune inversioni di tendenza (ad esempio, vedi Po nella riga inferiore), gli atomi generalmente diventano più piccoli procedendo lungo la tavola periodica e più grandi procedendo lungo una colonna. I numeri indicano i raggi in pm. Questa relazione tra dimensione atomica e densità elettronica è illustrata quando si confrontano le acidità relative del metanolo, CH<sub>3</sub>OH, e del metanetiolo, CH<sub>3</sub>SH. Il valore di pK<sub>a</sub> più basso, pari a 10,4, del metanethiolo indica che si tratta di un acido più forte del metanolo, che ha un valore di pK<sub>a</sub> pari a 15,5. È importante ricordare che nessuno dei due composti è considerato un acido. Queste relazioni sono utili quando si cerca di deprotonare i composti per aumentarne la reattività chimica in condizioni di reazione non acquosa. La differenza di dimensioni si nota facilmente osservando le mappe di potenziale elettrostatico del metanolo (a sinistra) e del metanetiolo (a destra). L'atomo di zolfo del metanetiolo è più grande dell'atomo di ossigeno del metanolo. Le dimensioni maggiori dello zolfo sono in grado di delocalizzare e stabilizzare meglio la carica negativa nella sua base coniugata, il metanetiolato. ==== 2. Effetti di risonanza nell'acidità ==== Questa sezione si concentra su come le strutture di risonanza di diversi gruppi organici contribuiscano alla loro acidità relativa, anche se lo stesso elemento agisce come donatore di protoni. Quando si valutano le basi coniugate per verificare la presenza di contributori di risonanza, bisogna cercare gli elettroni mobili (coppie solitarie ed elettroni di legame pi greco). La delocalizzazione degli elettroni su due o più atomi distribuisce la densità di elettroni, aumentando la stabilità della base coniugata e aumentando l'acidità dell'acido corrispondente. Un esempio classico è il confronto tra l'acidità relativa dell'etanolo e dell'acido acetico, ma le conclusioni a cui giungeremo saranno ugualmente valide per tutti i gruppi alcolici e gli acidi carbossilici. Nonostante siano entrambi acidi ossigenati, il pK In entrambe le specie, la carica negativa sulla base coniugata è detenuta da un ossigeno, quindi non è possibile invocare tendenze periodiche. Per l'acido acetico, tuttavia, c'è una differenza fondamentale: è possibile disegnare un collaboratore di risonanza in cui la carica negativa è attratta dal secondo ossigeno del gruppo. Le due forme di risonanza per la base coniugata sono uguali in energia, secondo le nostre “regole di risonanza”. Ciò significa che la carica negativa dello ione acetato non si trova su un ossigeno o sull'altro, ma è condivisa tra i due. I chimici usano il termine “delocalizzazione della carica” per descrivere questa situazione. Nello ione etossido, invece, la carica negativa è “bloccata” sul singolo ossigeno. Questa stabilizzazione porta a una marcata acidità. La delocalizzazione della carica per risonanza ha un effetto molto potente sulla reattività delle molecole organiche, tanto da spiegare la differenza di quasi 12 pK tra le costanti di acidità delle due molecole). Lo ione acetato è molto più stabile dello ione etossido, a causa degli effetti della delocalizzazione di risonanza. Gli effetti della coniugazione si possono notare confrontando le mappe di potenziale elettrostatico dell'etanolo e dell'acido acetico. La coniugazione crea una maggiore polarizzazione nel legame O-H dell'acido acetico, come dimostra il colore blu più scuro. === Perché il fenolo è acido? === I composti come gli alcoli e il fenolo che contengono un gruppo -OH collegato a un idrocarburo sono acidi molto deboli. Gli alcoli sono così debolmente acidi che, per i normali scopi di laboratorio, la loro acidità può essere praticamente ignorata. Tuttavia, il fenolo è sufficientemente acido da avere proprietà riconoscibili come acide, anche se è ancora un acido molto debole. Uno ione idrogeno può staccarsi dal gruppo -OH e trasferirsi a una base. Ad esempio, in soluzione acquosa: Poiché il fenolo è un acido molto debole, la posizione di equilibrio si trova ben a sinistra. Tuttavia, il fenolo può perdere uno ione idrogeno perché lo ione fenossido (o ione fenolato - i due termini possono essere usati in modo intercambiabile) che si forma è stabilizzato grazie alla risonanza. La carica negativa dell'atomo di ossigeno è delocalizzata intorno all'anello, poiché una delle coppie solitarie dell'atomo di ossigeno può trovarsi in un orbitale p e sovrapporsi agli elettroni pi greco dell'anello benzenico. Questa sovrapposizione porta a una delocalizzazione che si estende dall'anello all'atomo di ossigeno. Di conseguenza, la carica negativa non è più interamente localizzata sull'ossigeno, ma è distribuita intorno all'intero ione. La diffusione della carica rende lo ione più stabile di quanto sarebbe se tutta la carica rimanesse sull'ossigeno. Tuttavia, l'ossigeno è l'elemento più elettronegativo dello ione e gli elettroni delocalizzati saranno attratti verso di esso. Ciò significa che ci sarà ancora molta carica intorno all'ossigeno che tenderà ad attrarre nuovamente lo ione idrogeno. Ecco perché il fenolo è solo un acido molto debole. Questo spiega perché il fenolo è un acido molto più forte del cicloesanolo. Come si può vedere nel seguente diagramma energetico, la stabilizzazione della risonanza aumenta per la base coniugata del fenolo rispetto al cicloesanolo dopo la rimozione di un protone. La stabilizzazione della risonanza in questi due casi è molto diversa. Un principio importante della risonanza è che la separazione di carica diminuisce l'importanza di chi contribuisce all'ibrido di risonanza. Le strutture che contribuiscono all'ibrido di fenolo subiscono tutte una separazione di carica, con conseguente stabilizzazione molto modesta di questo composto. D'altra parte, l'anione fenolato è già carico e i contributori canonici agiscono per disperdere la carica, determinando una sostanziale stabilizzazione di questa specie. Le basi coniugate degli alcoli semplici non sono stabilizzate dalla delocalizzazione della carica, quindi l'acidità di questi composti è simile a quella dell'acqua. A destra è riportato un diagramma energetico che mostra l'effetto della risonanza sulle acidità del cicloesanolo e del fenolo. Poiché la stabilizzazione per risonanza della base coniugata del fenolato è molto maggiore della stabilizzazione del fenolo stesso, l'acidità del fenolo rispetto al cicloesanolo aumenta. La prova che la carica negativa del fenolato è delocalizzata sui carboni orto e para dell'anello benzenico deriva dall'influenza dei sostituenti che sottraggono elettroni in quei siti. ==== Acidità dell'idrogeno α (alfa) al carbonile ==== Gli atomi di idrogeno alchilici legati a un atomo di carbonio in posizione α (alfa) (direttamente adiacente) rispetto a un gruppo C=O mostrano un'acidità insolita. Mentre i valori di pK<sub>a</sub> per i legami C-H alchilici sono tipicamente dell'ordine di 40-50, i valori di pK<sub>a</sub> per questi idrogeni alfa sono più dell'ordine di 19-20. Questo è dovuto quasi esclusivamente alla risonanza dei legami con il gruppo C=O. Ciò è dovuto quasi esclusivamente alla stabilizzazione per risonanza del carbanione prodotto, chiamato enolato, come illustrato nel diagramma seguente. L'effetto del C=O stabilizzante si nota confrontando i pKa degli idrogeni α delle aldeidi (~16-18), dei chetoni (~19-21) e degli esteri (~23-25). ==== 3. Effetti induttivi ==== L'effetto induttivo è un effetto sperimentalmente osservato della trasmissione di carica attraverso una catena di atomi in una molecola, con conseguente dipolo permanente in un legame. Ad esempio, in un gruppo acido carbossilico la presenza di cloro su carboni adiacenti aumenta l'acidità del gruppo acido carbossilico. L'atomo di cloro è più elettronegativo dell'idrogeno e quindi è in grado di “indurre” o “tirare” la densità di elettroni verso di sé, allontanandola dal gruppo carbossilico. In questo modo la densità di elettroni della base coniugata si distribuisce ulteriormente, con un effetto stabilizzante. In questo contesto, il sostituente del cloro è chiamato '''gruppo che sottrae elettroni'''. Si noti che l'effetto di abbassamento del pK<sub>a</sub> di ciascun atomo di cloro, pur essendo significativo, non è così drammatico come l'effetto di risonanza delocalizzante illustrato dalla differenza dei valori di pK<sub>a</sub> tra un alcol e un acido carbossilico. In generale, gli effetti di risonanza sono più potenti di quelli induttivi. Confrontare i valori di pK<sub>a</sub> dell'acido acetico e dei suoi derivati mono-, di- e triclorurati: Gli effetti induttivi del cloro sono chiaramente visibili osservando le mappe di potenziale elettrostatico dell'acido acetico (a sinistra) e dell'acido tricloroacetico (a destra). Il legame O-H dell'acido tricloracetico è altamente polarizzato, come mostra il colore blu scuro. Ciò dimostra che l'acido tricoloracetico è un acido molto più forte dell'acido acetico. Poiché l'effetto induttivo dipende dall'elettronegatività, i sostituenti del fluoro hanno un effetto di abbassamento del pK<sub>a</sub> più pronunciato rispetto ai sostituenti del cloro. Inoltre, l'induzione avviene attraverso legami covalenti e la sua influenza diminuisce sensibilmente con la distanza: quindi un cloro a due carboni di distanza da un gruppo acido carbossilico ha un effetto minore rispetto a un cloro a un solo carbonio di distanza. L'acido 2-cloropropanoico ha un pK<sub>a</sub> di 2,8, mentre per l'acido 3-cloropropanoico il pK<sub>a</sub> è di 4,0. I gruppi alchilici (idrocarburi) sono deboli donatori di elettroni induttivi. In questo caso, l'effetto induttivo spinge la densità di elettroni sulla base coniugata, causando una maggiore concentrazione di elettroni e producendo un effetto destabilizzante. L'effetto induttivo dei gruppi alchilici provoca una variazione significativa nelle acidità dei diversi acidi carbossilici. Si noti che l'effetto induttivo diminuisce dopo che la catena alchilica è lunga circa tre carboni. {| class="wikitable" | |'''pK<sub>a</sub>''' |- |HCOOH (Methanoic Acid or Formic Acid) |3.75 |- |CH<sub>3</sub>COOH (Ethanoic Acid or Acetic Acid) |4.76 |- |CH<sub>3</sub>CH<sub>2</sub>COOH (Propanoic Acid) |4.87 |- |CH<sub>3</sub>CH<sub>2</sub>CH<sub>2</sub>COOH (Butanoic Acid) |4.82 |} ==== 4. Ibridazione degli orbitali ==== L'ibridazione di un orbitale influisce sulla sua elettronegatività. All'interno di un guscio, gli orbitali s occupano la regione più vicina al nucleo rispetto agli orbitali p. Pertanto, gli orbitali s sferici sono più elettronegativi degli orbitali p lobati. Pertanto, gli orbitali s sferici sono più elettronegativi degli orbitali p lobati. L'elettronegatività relativa degli orbitali ibridati è sp > sp<sup>2</sup> > sp<sup>3</sup>, poiché la percentuale del carattere s diminuisce con l'aggiunta di orbitali p agli ibridi. Questa tendenza indica che gli orbitali ibridati sp sono più stabili con una carica negativa rispetto agli orbitali ibridati sp<sup>3</sup>. La tabella seguente mostra come l'ibridazione degli orbitali influenzi l'acidità relativa. {| class="wikitable" |'''compound''' | |'''hybridization''' |'''''s'' character''' |'''pK<sub>a</sub>''' | |- | | |sp<sup>3</sup> |25% |50 |weakest acid |- | | |sp<sup>2</sup> |33% |44 |↓ |- | | | | |36 |↓ |- | | |sp |50% |25 |↓ |- | | | | |16 |strongest acid |} === Confronto tra le forze delle basi deboli === Tecnicamente, le basi organiche sono caratterizzate dalla presenza di un atomo con una coppia di elettroni solitari. Queste coppie di elettroni solitari contengono un'alta densità di elettroni, mostrata in rosso nelle mappe di potenziale elettrostatico, e possono legarsi a H<sup>+</sup>. Di seguito sono riportate le mappe del metanolo, dell'ammina metilica e dell'acetone. Tutti e tre i composti possono essere protonati con un acido sufficientemente forte. Si noti che tutti e tre questi composti hanno anche la capacità di donare un protone quando reagiscono con una base sufficientemente forte. Il fatto che questi composti agiscano come acidi o basi dipende dalle condizioni. È comune confrontare quantitativamente le basi utilizzando i pK<sub>a</sub> dei loro acidi coniugati piuttosto che i loro pK<sub>b</sub>. Poiché pK<sub>a</sub> + pK<sub>b</sub> = 14, più alto è il pK<sub>a</sub> e più forte è la base, in contrasto con la consueta relazione inversa tra pK<sub>a</sub> e acidità. Ricordiamo che l'ammoniaca (NH<sub>3</sub>) agisce come base perché l'atomo di azoto ha una coppia solitaria di elettroni che può accettare un protone. L'acido coniugato della maggior parte delle ammine alchiliche semplici ha un pK<sub>a</sub> compreso tra 9,5 e 11,0 e le loro soluzioni acquose sono basiche (hanno un pH compreso tra 11 e 12, a seconda della concentrazione). Ciò può essere illustrato dalla reazione seguente, in cui un'ammina rimuove un protone dall'acqua per formare ioni ammonio sostituiti (ad esempio NH<sub>4</sub><sup>+</sup>) e ioni idrossido (OH<sup>-</sup>): Le ammine sono uno degli unici gruppi funzionali neutri considerati basici. Ciò è una conseguenza diretta della presenza di una coppia di elettroni non condivisi sull'azoto. La coppia di elettroni non condivisi è meno stretta dall'azoto di un'ammina rispetto all'ossigeno corrispondente di un alcol, il che la rende più disponibile ad agire come base. Come esempio specifico, la metilammina reagisce con l'acqua per formare lo ione metilammonio e lo ione OH<sup>-</sup>. ==== Esempio: Ammoniaca ==== Tutte le basi hanno delle somiglianze con l'ammoniaca e quindi inizieremo a vedere il motivo delle sue proprietà di base. Ai fini di questo argomento, prenderemo la definizione di base come “una sostanza che si combina con ioni idrogeno (protoni)”. Per avere una misura di ciò, osserviamo la facilità con cui le basi sottraggono ioni idrogeno alle molecole d'acqua quando sono in soluzione nell'acqua. L'ammoniaca in soluzione stabilisce questo equilibrio: NH<sub>3</sub>+H<sub>2</sub>O⇌NH+4+OH<sup>−</sup>(2.10.1) Si forma uno ione ammonio insieme a ioni idrossido. Poiché l'ammoniaca è solo una base debole, non si aggrappa allo ione idrogeno in più in modo molto efficace e quindi la reazione è reversibile. In qualsiasi momento, circa il 99% dell'ammoniaca è presente come molecola non reagita. La posizione di equilibrio si trova ben a sinistra. L'ammoniaca reagisce come base a causa della coppia solitaria attiva sull'azoto. L'azoto è più elettronegativo dell'idrogeno e quindi attrae verso di sé gli elettroni di legame della molecola di ammoniaca. Ciò significa che, oltre alla coppia solitaria, c'è un accumulo di carica negativa intorno all'atomo di azoto. Questa combinazione di negatività extra e di coppia solitaria attiva attira il nuovo idrogeno dall'acqua. Osservando la tabella seguente, è chiaro che la basicità dei composti contenenti azoto è fortemente influenzata dalla loro struttura. La variazione della basicità di questi composti può essere spiegata principalmente dagli effetti della delocalizzazione degli elettroni discussi in precedenza. Tabella 2.9.1: pK<sub>a</sub> degli acidi coniugati di una serie di ammine. {| class="wikitable" !Compound | | | | | | | | | | |- align="center" !pK<sub>a</sub> |11.0 |10.7 |10.7 |9.3 |5.2 |4.6 |1.0 |0.0 | -1.0 | -10.0 |} === Effetti induttivi nella basicità dell'azoto === Le alchilammine sono più basiche dell'ammoniaca poiché i gruppi alchilici donano elettroni all'azoto più elettronegativo. Questo effetto induttivo fa sì che la densità di elettroni sull'azoto dell'alchilammina sia maggiore di quella dell'azoto dell'ammonio. Ciò significa che sull'atomo di azoto si accumulerà una piccola quantità di carica negativa supplementare. Questa negatività extra intorno all'azoto rende la coppia solitaria ancora più attraente per gli ioni idrogeno. Di conseguenza, le ammine alchiliche primarie, secondarie e terziarie sono più basiche dell'ammoniaca. Il gruppo metilico spinge la densità di elettroni verso l'azoto, rendendolo più basico. Il fatto di rendere l'azoto più negativo aiuta la coppia solitaria a raccogliere uno ione idrogeno. Che effetto ha lo ione metilammonio positivo che si forma? È più stabile di uno ione ammonio semplice? Confrontate lo ione metilammonio con uno ione ammonio: Nello ione metilammonio, la carica positiva viene diffusa intorno allo ione grazie all'effetto di “spinta elettronica” del gruppo metilico. Quanto più è possibile diffondere la carica intorno allo ione, tanto più stabile diventa uno ione. Nello ione ammonio non c'è modo di diffondere la carica. Riassumendo: * L'azoto è più negativo nella metilammina che nell'ammoniaca e quindi raccoglie più facilmente uno ione idrogeno. * Lo ione formato dalla metilammina è più stabile di quello formato dall'ammoniaca e quindi ha meno probabilità di liberarsi nuovamente dello ione idrogeno. L'insieme di queste caratteristiche fa sì che la metilammina sia una base più forte dell'ammoniaca. === Effetti di risonanza nella basicità dell'azoto === L'effetto di risonanza spiega anche perché un atomo di azoto è basico quando si trova in un'ammina, ma non è significativamente basico quando fa parte di un gruppo ammidico. Mentre la coppia di elettroni solitari di un azoto amminico è localizzata in un punto, la coppia solitaria di un azoto ammidico è delocalizzata per risonanza. La coppia solitaria è stabilizzata dalla delocalizzazione per risonanza. Ecco un altro modo di pensare: la coppia solitaria di un azoto ammidico non è disponibile per il legame con un protone - questi due elettroni sono troppo stabili perché fanno parte del sistema di legame pi greco delocalizzato. La mappa del potenziale elettrostatico mostra l'effetto della risonanza sulla basicità di un'ammide. La mappa mostra che la densità elettronica, indicata in rosso, è quasi completamente spostata verso l'ossigeno. Ciò diminuisce notevolmente la basicità degli elettroni della coppia solitaria sull'azoto in un'ammide. L'anilina, l'analogo amminico del fenolo, è sostanzialmente meno basica di un'ammina (come evidenziato dal pK<sub>a</sub> degli acidi coniugati). Possiamo utilizzare lo stesso ragionamento che abbiamo fatto per confrontare l'acidità di un fenolo con quella di un alcol. Nell'anilina, la coppia solitaria sull'atomo di azoto è stabilizzata dalla risonanza con il sistema pi greco aromatico, rendendolo meno disponibile per il legame e quindi meno basico. In questi casi, sembra che ogni volta si rompa lo stesso legame ossigeno-idrogeno e quindi ci si potrebbe aspettare che le forze siano simili. Il fattore più importante nel determinare le forze acide relative di queste molecole è la natura degli ioni formati. Si ottiene sempre uno ione idronio, che è costante, ma la natura dell'anione (lo ione negativo) varia notevolmente da caso a caso. == Acidi e Basi - La definizione di Lewis == === Termini chiave === # Acido di Lewis # Base di Lewis # Elettrofilo # Nucleofilo<br /> === Appunti di studio === Il concetto di acidità e basicità di Lewis vi sarà molto utile quando studierete i meccanismi di reazione. La consapevolezza che uno ione come [[File:Immagine_wikibooks_1.svg|centro|senza_cornice|95x95px]] è carente di elettroni ed è quindi un acido di Lewis, dovrebbe aiutarvi a capire perché questo ione reagisce con sostanze che sono basi di Lewis (ad esempio, H<sub>2</sub>O). === Introduzione alla teoria acido-base di Lewis === La teoria acido-base di Brønsted è stata utilizzata in tutta la storia della chimica degli acidi e delle basi. Tuttavia, questa teoria è molto restrittiva e si concentra principalmente su acidi e basi che agiscono come donatori e accettori di protoni. A volte si verificano condizioni in cui la teoria non si adatta necessariamente, come ad esempio nei solidi e nei gas. Nel 1923, G.N. Lewis della UC Berkeley propose una teoria alternativa per descrivere gli acidi e le basi. La sua teoria forniva una spiegazione generalizzata di acidi e basi basata sulla struttura e sul legame. Grazie all'uso della definizione di Lewis di acidi e basi, i chimici sono ora in grado di prevedere una più ampia varietà di reazioni acido-base. La teoria di Lewis utilizzava gli elettroni invece del trasferimento di protoni e affermava specificamente che un acido è una specie che accetta una coppia di elettroni mentre una base dona una coppia di elettroni. [[File:Immagine_wikibooks_2.svg|centro|senza_cornice|Immagine wikibooks 2|283x283px]] Esempio di base di Lewis (atomo di ossigeno del carbonile) che reagisce con l'acido di Lewis (ione Mg<sub>2</sub><sup>+</sup>). La reazione tra un acido e una base di Lewis produce un legame covalente coordinato. Un legame covalente coordinato è solo un tipo di legame covalente in cui un reagente dona entrambi gli elettroni per formare il legame. In questo caso, la base di Lewis dona i suoi elettroni per formare un legame con l'acido di Lewis. Il prodotto risultante è chiamato composto di addizione, o più comunemente complesso. Il flusso di coppie di elettroni dalla base di Lewis all'acido di Lewis è rappresentato da frecce curve, come quelle utilizzate per le strutture di risonanza. Le frecce curve significano sempre che una coppia di elettroni si sposta dall'atomo in coda alla freccia all'atomo in testa alla freccia. In questo caso la coppia di elettroni solitari della base di Lewis attacca l'acido di Lewis formando un legame. Questo nuovo tipo di movimento della coppia di elettroni verrà utilizzato in tutto il testo per descrivere il flusso di elettroni durante le reazioni. * Acido di Lewis: specie che accetta una coppia di elettroni e che in genere ha orbitali liberi o un legame polare che coinvolge l'idrogeno tale da poter donare H<sup>+</sup> (che ha un orbitale 1s vuoto). * Base di Lewis: una specie che dona una coppia di elettroni e avrà elettroni solitari di legame <math>\pi</math> <br /> === Acidi di Lewis === I composti neutri del boro, dell'alluminio e degli altri elementi del Gruppo 13 (BF<sub>3</sub>, AlCl<sub>3</sub>), che possiedono solo sei elettroni di valenza, hanno una forte tendenza a guadagnare una coppia di elettroni aggiuntiva. Poiché questi composti sono circondati solo da tre gruppi di elettroni, sono ibridati sp<sup>2</sup>, contengono un orbitale p libero e sono potenti acidi di Lewis. La coppia di elettroni solitari della trimetilammina è contenuta in un orbitale ibrido sp<sup>3</sup> che la rende una base di Lewis. Questi due orbitali si sovrappongono, creando un legame covalente in un complesso trifluoruro di boro-trimetilammina. Il movimento degli elettroni durante questa interazione è indicato da una freccia. [[File:Immagine_wikibooks_3.svg|centro|senza_cornice|423x423px|Immagine wikibooks 3]] Gli ioni positivi sono spesso acidi di Lewis perché hanno un'attrazione elettrostatica per i donatori di elettroni. Ne sono un esempio i metalli alcalini e alcalino-terrosi nelle colonne del gruppo IA e IIA. K+, Mg2+ e Ca2+ sono talvolta considerati acidi di Lewis in biologia, ad esempio. Questi ioni sono forme molto stabili di questi elementi grazie ai loro bassi potenziali di ionizzazione degli elettroni. L'interazione tra un catione di magnesio (Mg+2) e un ossigeno carbonilico è un esempio comune di reazione acido-base di Lewis. L'ossigeno carbonilico (la base di Lewis) dona una coppia di elettroni al catione di magnesio (l'acido di Lewis). Come vedremo nel Capitolo 19, quando inizieremo lo studio delle reazioni che coinvolgono i gruppi carbonilici, questa interazione ha l'effetto molto importante di aumentare la polarità del doppio legame carbonio-ossigeno. [[File:Immagine wikibooks 2.svg|centro|senza_cornice|293x293px|Immagine wikibooks 4]] La regola degli otto elettroni non vale per tutta la tavola periodica. Per ottenere le configurazioni dei gas nobili, alcuni atomi possono avere bisogno di diciotto elettroni nel loro guscio di valenza. I metalli di transizione come il titanio, il ferro e il nichel possono avere fino a diciotto elettroni e possono spesso accettare coppie di elettroni dalle basi di Lewis. I metalli di transizione sono spesso acidi di Lewis. Ad esempio, il titanio ha quattro elettroni di valenza e può formare quattro legami in composti come il tetrachide di titanio (isopropossido), qui sotto, o il tetracloruro di titanio, TiCl4. Tuttavia, l'atomo di titanio in questo composto ha solo otto elettroni di valenza, non diciotto. Può facilmente accettare elettroni da donatori. [[File:Immagine wikibooks 5.svg|centro|senza_cornice|160x160px]] [[File:Lewis_structure_of_cerium_tris(dimethylamide).svg|centro|senza_cornice|187x187px|Lewis structure of cerium tris(dimethylamide)]] ''Figura 2.10.1: Sebbene il titanio abbia otto elettroni in questa molecola, il tetrakis(isopropossido) di titanio, può ospitarne fino a diciotto. È un acido di Lewis. L'atomo di cerio nel tris(dimetilammide) di cerio proviene da una parte simile della tavola periodica ed è anch'esso un acido di Lewis.'' === Il protone come comune acido di Lewis === Forse l'esempio più comune di acido di Lewis è anche il più semplice. È il catione idrogeno (H+) o protone. Si chiama protone perché, nella maggior parte degli atomi di idrogeno, l'unica particella del nucleo è un protone. Se un elettrone viene rimosso per creare un catione, rimane solo un protone. Il protone è un acido di Lewis per una serie di motivi. Ha una carica positiva e quindi attira gli elettroni, che sono negativi. Inoltre, non ha la configurazione elettronica del suo vicino di gas nobile, l'elio. L'elio ha due elettroni. Se una base di Lewis o un nucleofilo dona una coppia di elettroni a un protone, quest'ultimo otterrà la configurazione di gas nobile dell'elio. [[File:Immagine_wikibooks_7.svg|centro|senza_cornice|Immagine wikibooks 7]] ''Figura 2.10.3: Protone che reagisce come un acido di Lewis'' Tuttavia, i cationi idrogeno non sono così semplici. In realtà non sono così comuni. Al contrario, i protoni sono generalmente sempre legati a una base di Lewis. L'idrogeno è quasi sempre legato covalentemente (o coordinatamente) a un altro atomo. Molti degli altri elementi che si trovano comunemente nei composti con l'idrogeno sono più elettronegativi dell'idrogeno. Di conseguenza, l'idrogeno ha spesso una carica positiva parziale che lo fa agire ancora come un acido di Lewis. Una reazione acido-base che coinvolge i protoni può essere meglio espressa come: [[File:Immagine_wikibooks_8.svg|centro|senza_cornice|492x492px|Immagine wikibooks 8]] ''Figura 2.10.4 : Trasferimento di protoni da un sito all'altro.'' Le interazioni acido-base di Lewis che abbiamo visto finora sono leggermente diverse. Invece di due composti che si uniscono e formano un legame, abbiamo una base di Lewis che sostituisce un'altra a un protone. Nella reazione si verificano due movimenti specifici di elettroni, entrambi indicati dalle frecce. Gli elettroni della coppia solitaria sull'ossigeno attaccano l'idrogeno per formare un legame O-H nel prodotto. Inoltre, gli elettroni del legame H-Cl si spostano per diventare una coppia solitaria sul cloro quando il legame H-Cl si rompe. Queste due frecce insieme rappresentano il meccanismo di questa reazione acido-base. === '''Basi di Lewis''' === Cosa rende una molecola (o un atomo o uno ione) una base di Lewis? Deve avere una coppia di elettroni disponibili da condividere con un altro atomo per formare un legame. Gli elettroni più facilmente disponibili sono quelli che non sono già in legami. Gli elettroni di legame hanno una bassa energia. Gli elettroni non di legame hanno un'energia più alta e possono essere stabilizzati quando vengono delocalizzati in un nuovo legame. Le basi di Lewis hanno solitamente elettroni non leganti o coppie solitarie, il che rende i composti di ossigeno e azoto delle comuni basi di Lewis. Le basi di Lewis possono essere anioniche o neutre. Il requisito fondamentale è che abbiano una coppia di elettroni da donare. [[File:Immagine_wikibooks_9.svg|centro|senza_cornice|385x385px|Immagine wikibooks 9]]''Figura 2.10.5: Alcuni comuni esempi organici di basi di Lewis. La maggior parte dei composti contenenti ossigeno, azoto e zolfo può agire come basi di Lewis.'' ==== Nota 1: Ammoniaca ==== L'ammoniaca, NH3, ha una coppia solitaria ed è una base di Lewis. Può donare a composti che accettano elettroni. [[File:Immagine_wikibooks_10.svg|centro|senza_cornice|313x313px|Immagine wikibooks 10]] ''Ammoniaca che dona a un accettore di elettroni o a un acido di Lewis.'' Non tutti i composti possono agire come basi di Lewis. Ad esempio, il metano, CH4, ha tutti gli elettroni di valenza in coppie di legame. Queste coppie di legame sono troppo stabili per essere donate in condizioni normali, quindi il metano non è una base di Lewis. Anche i composti neutri del boro hanno tutti gli elettroni in coppie di legame. Ad esempio, il borano, BH3, non ha coppie solitarie; tutti i suoi elettroni di valenza sono in legami. I composti del boro non sono tipicamente basi di Lewis. [[File:Immagine_wikibooks_11.svg|centro|senza_cornice|Immagine wikibooks 11]]''Figura 2.10.6 : I composti di carbonio e boro con tutti i legami sigma non hanno coppie solitarie e non agiscono come basi di Lewis.'' ==== Esercizio 2.10.1 ==== Quali dei seguenti composti vi aspettereste siano basi di Lewis? a) SiH4 b) AlH3 c) PH3 d) SH2 e) -SH === Complessi acido-base di Lewis === Cosa succede quando una base di Lewis dona una coppia di elettroni a un acido di Lewis? Il formalismo di spinta degli elettroni (frecce) che abbiamo utilizzato per illustrare il comportamento degli acidi e delle basi di Lewis ha lo scopo di mostrare la direzione del movimento degli elettroni dal donatore all'accettore. Tuttavia, poiché un legame può essere considerato come una coppia di elettroni condivisi tra due atomi (in questo caso, tra il donatore e l'accettore), queste frecce mostrano anche dove si formano i legami. [[File:Immagine_wikibooks_12.svg|centro|senza_cornice|335x335px|Immagine wikibooks 12]] ''Figura 2.10.7: Donazione di elettroni da una base di Lewis a un acido di Lewis.'' Gli elettroni donati da una base di Lewis a un acido di Lewis formano un nuovo legame. Dall'acido e dalla base di Lewis più piccoli si forma un nuovo composto più grande. Questo composto è chiamato complesso acido-base di Lewis. Un semplice esempio di complessazione acido-base di Lewis riguarda l'ammoniaca e il trifluoruro di boro. L'atomo di azoto ha una coppia solitaria ed è un donatore di elettroni. Il boro non ha un ottetto ed è un accettore di elettroni. I due composti possono formare un complesso acido-base di Lewis o un complesso di coordinazione. [[File:Immagine_wikibooks_13.svg|centro|senza_cornice|416x416px|Immagine wikibooks 13]] ''Figura 2.10.8: Formazione di un complesso acido-base di Lewis da ammoniaca e trifluoruro di boro.'' Quando l'azoto dona una coppia di elettroni da condividere con il boro, il legame che si forma è talvolta chiamato legame di coordinazione. Un legame di coordinazione è qualsiasi legame covalente che si forma quando un atomo porta una coppia dei suoi elettroni e li dona a un altro. Nella terminologia della chimica organica, il donatore di elettroni è chiamato '''nucleofilo''' e l'accettore di elettroni è chiamato '''elettrofilo''' . L'ammoniaca è un nucleofilo e il trifluoruro di boro è un elettrofilo. * Poiché le basi di Lewis sono attratte dagli atomi con carenza di elettroni e poiché la carica positiva è generalmente associata al nucleo di un atomo, le basi di Lewis sono talvolta chiamate "nucleofili". Nucleofilo significa amante del nucleo. * Poiché gli acidi di Lewis attraggono le coppie di elettroni, a volte vengono chiamati "elettrofili". Elettrofilo significa che ama gli elettroni. ===== Esercizio ===== Per la seguente reazione, aggiungere frecce curve (formalismo di spinta degli elettroni) per indicare il flusso di elettroni. [[File:Immagine_wikibooks_14.png|centro|senza_cornice|451x451px|Immagine wikibooks 14]] ===== Esercizio ===== Si forma un complesso acido-base di Lewis tra THF (tetraidrofurano) e borano, BH 3 . a) Quale composto è l'acido di Lewis? Quale è la base di Lewis? b) Quale atomo nell'acido di Lewis è il sito acido? Perché? c) Quale atomo nella base di Lewis è il sito basico? Perché? d) Quanti donatori sarebbero necessari per soddisfare il sito acido? e) Mostrare, utilizzando la notazione a freccia, la reazione per formare un complesso acido-base di Lewis. f) Il borano è altamente piroforico; reagisce violentemente con l'aria, incendiandosi. Mostra, usando la notazione a freccia, cosa potrebbe accadere quando il borano entra in contatto con l'aria. g) Il complesso borano-THF è molto meno piroforico del borano. Perché, secondo te, è così? Aggiungi qui il testo degli esercizi. == Interazioni non covalenti tra molecole == ==== Obiettivi ==== Dopo aver completato questa sezione, dovresti essere in grado di # identificare le varie forze intermolecolari che possono essere in gioco in un dato composto organico. # descrivere come le forze intermolecolari influenzano le proprietà fisiche, la forma tridimensionale e la struttura dei composti. ==== Termini chiave ==== Assicurati di saper definire e utilizzare nel contesto i termini chiave riportati di seguito. * forze dipolo-dipolo * Forze di dispersione di Londra * legame idrogeno * forze intermolecolari * interazione non covalente * forze di van der Waals === Introduzione === Le proprietà dei liquidi sono intermedie tra quelle dei gas e dei solidi, ma sono più simili a quelle dei solidi. A differenza delle forze ''intramolecolari'' , come i legami covalenti che tengono insieme gli atomi nelle molecole e negli ioni poliatomici, le forze ''intermolecolari'' tengono insieme le molecole in un liquido o in un solido. Le forze intermolecolari sono generalmente molto più deboli dei legami covalenti. Ad esempio, sono necessari 927 kJ per vincere le forze intramolecolari e rompere entrambi i legami O–H in 1 mole di acqua, ma ne bastano solo circa 41 kJ per vincere le attrazioni intermolecolari e convertire 1 mole di acqua liquida in vapore acqueo a 100 °C. (Nonostante questo valore apparentemente basso, le forze intermolecolari nell'acqua liquida sono tra le più intense conosciute!) Data la grande differenza nell'intensità delle forze intra- e intermolecolari, i cambiamenti tra lo stato solido, liquido e gassoso si verificano quasi invariabilmente per le sostanze molecolari ''senza rompere i legami covalenti'' . ==== Nota ==== ''Le proprietà dei liquidi sono intermedie tra quelle dei gas e dei solidi, ma sono più simili a quelle dei solid''i. Le forze intermolecolari determinano le proprietà della massa, come i punti di fusione dei solidi e i punti di ebollizione dei liquidi. I liquidi bollono quando le molecole hanno abbastanza energia termica per superare le forze attrattive intermolecolari che le tengono insieme, formando così bolle di vapore all'interno del liquido. Allo stesso modo, i solidi si sciolgono quando le molecole acquisiscono sufficiente energia termica per superare le forze intermolecolari che le bloccano nel solido. Una reazione che avviene all'interno della stessa molecola è intramolecolare; una reazione che avviene tra due molecole è intermolecolare. Le forze intermolecolari sono di natura elettrostatica, cioè derivano dall'interazione tra specie con carica positiva e negativa. Come i legami covalenti e ionici, le interazioni intermolecolari sono la somma di componenti attrattive e repulsive. Poiché le interazioni elettrostatiche diminuiscono rapidamente con l'aumentare della distanza tra le molecole, le interazioni intermolecolari sono più importanti per i solidi e i liquidi, dove le molecole sono vicine. Queste interazioni diventano importanti per i gas solo a pressioni molto elevate, dove sono responsabili delle deviazioni osservate dalla legge dei gas ideali. In questa sezione consideriamo esplicitamente tre tipi di interazioni intermolecolari: forze dipolo-dipolo, forze di dispersione e legami a idrogeno. Queste interazioni intermolecolari sono chiamate anche forze di van der Waals o interazioni non covalenti. === Interazioni dipolo-dipolo === I legami covalenti polari si comportano come se gli atomi legati avessero cariche frazionali localizzate uguali ma opposte (cioè, i due atomi legati generano un dipolo). Se la struttura di una molecola è tale che i singoli dipoli di legame non si annullano a vicenda, allora la molecola ha un momento di dipolo netto. Le molecole con momento di dipolo netto tendono ad allinearsi in modo che l'estremità positiva di un dipolo sia vicina all'estremità negativa di un altro e viceversa, come mostrato nella Figura 2.12.1 parti (a e b). Le disposizioni in cui due estremità positive o due negative sono adiacenti (parti (c e d) della Figura 2.12.1) sono a più alta energia, poiché le cariche simili si respingono. Quindi le interazioni dipolo-dipolo, come quelle nelle parti (a e b) della Figura 2.12.1, sono interazioni intermolecolari attrattive interazioni intermolecolari repulsive. [[File:Figura2.12.1.jpg|centro|miniatura|Figura 2.12.1 Interazioni dipolo-dipolo attrattive e repulsive. (a e b) Gli orientamenti molecolari in cui l'estremità positiva di un dipolo (δ + ) è vicina all'estremità negativa di un altro (δ − ) (e viceversa) producono interazioni attrattive. (c e d) Gli orientamenti molecolari che giustappongono le estremità positive o negative dei dipoli su molecole adiacenti producono interazioni repulsive.]] Poiché le molecole in un liquido si muovono liberamente e continuamente, le molecole sperimentano sempre simultaneamente interazioni dipolo-dipolo sia attrattive che repulsive, come mostrato nella Figura 2.12.2. In media, tuttavia, dominano le interazioni attrattive. [[File:Figura2.12.2.jpg|centro|miniatura|Figura 2.12.2 Sia le interazioni dipolo-dipolo attrattive che quelle repulsive si verificano in un campione liquido con molte molecole]] Il clorometano è un esempio di molecola polare. Una mappa del potenziale elettrostatico mostra un'alta densità di elettroni (in rosso) intorno al cloro elettronegativo, che gli conferisce una parziale carica negativa. L'altra estremità della molecola ha una densità di elettroni che la allontana, conferendole una carica positiva parziale, visibile in blu. Le estremità positive e negative di diverse molecole di clorometano sono attratte l'una dall'altra attraverso questa interazione elettrostatica. [[File:Clorometano.svg|centro|miniatura|clorometano]] Poiché ogni estremità di un dipolo possiede solo una frazione della carica di un elettrone, le interazioni dipolo-dipolo sono sostanzialmente più deboli delle interazioni tra due ioni, ciascuno dei quali ha una carica di almeno ±1, o tra un dipolo e uno ione, in cui una delle specie ha almeno una carica positiva o negativa completa. Inoltre, l'interazione attrattiva tra dipoli diminuisce molto più rapidamente con l'aumentare della distanza rispetto alle interazioni ione-ione. Ricordiamo che l'energia attrattiva tra due ioni è proporzionale a 1/rrrrr, ovvero 64 volte. Pertanto, una sostanza come l'HCl, che è parzialmente tenuta insieme da interazioni dipolo-dipolo, è un gas a temperatura ambiente e a 1 atm di pressione, mentre il NaCl, che è tenuto insieme da interazioni ioniche, è un solido ad alto punto di fusione. All'interno di una serie di composti di massa molare simile, la forza delle interazioni intermolecolari aumenta con l'aumentare del momento di dipolo delle molecole, come mostrato nella Tabella 2.12.1. Utilizzando quanto appreso sulla previsione delle polarità relative dei legami a partire dalle elettronegatività degli atomi legati, si possono fare delle ipotesi istruttive sui punti di ebollizione relativi di molecole simili. {| class="wikitable" |+Tabella 2.12.1: Relazioni tra Momento di dipolo e il punto di ebollizione per composti organici di massa molare simile !Composto !Massa molare (g/mol) !Momento di dipolo (D) !Punto di ebollizione (K) |- |C 3 H 6 (ciclopropano) |42 |0 |240 |- |CH 3 OCH 3 (dimetil etere) |46 |1.30 |248 |- |CH 3 CN (acetonitrile) |41 |3.9 |355 |} ==== Nota ==== L'energia attrattiva tra due ioni è proporzionale a 1/r, mentre l'energia attrattiva tra due dipoli è proporzionale a 1/r6. ==== Esempio 2.12.1 ==== [[File:Figura esempio.jpg|centro|miniatura]] Disporre l'etil metil etere (CH3OCH2CH3), il 2-metilpropano [isobutano, (CH3)2CHCH3] e l'acetone (CH3COCH3) in ordine crescente di punto di ebollizione. Le loro strutture sono le seguenti: ===== Strategia: ===== Confrontate le masse molari e le polarità dei composti. I composti con masse molari più elevate e che sono polari avranno i punti di ebollizione più alti. ===== Soluzione: ===== I tre composti hanno essenzialmente la stessa massa molare (58-60 g/mol), quindi dobbiamo considerare le differenze di polarità per prevedere la forza delle interazioni intermolecolari dipolo-dipolo e quindi i punti di ebollizione dei composti. Il primo composto, il 2-metilpropano, contiene solo legami C-H, che non sono molto polari perché C e H hanno valori di elettronegatività simili. Dovrebbe quindi avere un momento di dipolo molto piccolo (ma non nullo) e un punto di ebollizione molto basso. L'etere etilico metilico ha una struttura simile a quella dell'H2O; contiene due legami singoli polari C-O orientati con un angolo di circa 109° l'uno rispetto all'altro, oltre a legami C-H relativamente non polari. Di conseguenza, i dipoli dei legami C-O si rafforzano parzialmente l'un l'altro e generano un momento di dipolo significativo che dovrebbe dare un punto di ebollizione moderatamente alto. L'acetone contiene un doppio legame C=O polare orientato a circa 120° rispetto a due gruppi metilici con legami C-H non polari. Il dipolo del legame C-O corrisponde quindi al dipolo molecolare, il che dovrebbe comportare un momento di dipolo piuttosto grande e un punto di ebollizione elevato. Si prevede quindi il seguente ordine di punti di ebollizione: 2-metilpropano < etil-metil-etere < acetone. Questo risultato è in buon accordo con i dati reali: 2-metilpropano, punto di ebollizione = -11,7°C, e momento di dipolo (μ) = 0,13 D; metiletere, punto di ebollizione = 7,4°C e μ = 1,17 D; acetone, punto di ebollizione = 56,1°C e μ = 2,88 D. ===== Esercizio 2.11.1 ===== Disporre il tetrafluoruro di carbonio (CF4), il solfuro di etile e metile (CH3SC2H5), il dimetilsolfossido [(CH3)2S=O] e il 2-metilbutano [isopentano, (CH3)2CHCH2CH3] in ordine decrescente di punto di ebollizione. === Forze di Dispersione di London === Finora abbiamo considerato solo le interazioni tra molecole polari, ma è necessario considerare altri fattori per spiegare perché molte molecole non polari, come il bromo, il benzene e l'esano, sono liquide a temperatura ambiente e altre, come lo iodio e il naftalene, sono solide. Anche i gas nobili possono essere liquefatti o solidificati a basse temperature, ad alte pressioni o in entrambi i casi. Che tipo di forze attrattive possono esistere tra molecole o atomi non polari? A questa domanda ha risposto Fritz London (1900-1954), un fisico tedesco che in seguito ha lavorato negli Stati Uniti. Nel 1930, London propose che le fluttuazioni temporanee nella distribuzione degli elettroni all'interno degli atomi e delle molecole non polari possono portare alla formazione di momenti di dipolo istantanei di breve durata, che producono forze attrattive chiamate forze di dispersione di London tra sostanze altrimenti non polari. {| class="wikitable" |+Tabella 2.12.2: Punti di fusione e di ebollizione normali di alcuni elementi e composti non polari !Sostanza !Massa molare (g/mol) !Punto di fusione (°C) !Punto di ebollizione (°C) |- |Ar |40 | -189,4 | -185,9 |- |Xe |131 | -111,8 | -108,1 |- |Numero 2 |28 | -210 | -195,8 |- |O 2 |32 | -218,8 | -183,0 |- |F 2 |38 | -219,7 | -188,1 |- |Io 2 |254 |113.7 |184,4 |- |Capitolo 4 |16 | -182,5 | -161,5 |} Consideriamo ad esempio una coppia di atomi di He adiacenti. In media, i due elettroni di ciascun atomo di He sono distribuiti uniformemente intorno al nucleo. Tuttavia, poiché gli elettroni sono in costante movimento, è probabile che la loro distribuzione in un atomo sia asimmetrica in un dato istante, dando luogo a un momento di dipolo istantaneo. Come mostrato nella parte (a) della Figura 2.12.3, il momento di dipolo istantaneo di un atomo può interagire con gli elettroni di un atomo adiacente, attirandoli verso l'estremità positiva del dipolo istantaneo o respingendoli dall'estremità negativa. L'effetto netto è che il primo atomo causa la formazione temporanea di un dipolo, detto indotto, nel secondo. Le interazioni tra questi dipoli temporanei fanno sì che gli atomi siano attratti l'uno dall'altro. Queste interazioni attrattive sono deboli e diminuiscono rapidamente con l'aumentare della distanza. London è riuscito a dimostrare con la meccanica quantistica che l'energia attrattiva tra le molecole dovuta alle interazioni tra dipoli temporanei e dipoli indotti diminuisce come 1/r6. Raddoppiando la distanza, quindi, l'energia attrattiva diminuisce di 26 volte, ovvero di 64 volte. [[File:Fig_2.12.3.jpg|centro|miniatura|Figura 2.12.3 Momenti di dipolo istantanei. La formazione di un momento di dipolo istantaneo su un atomo di He (a) o su una molecola di H2 (b) provoca la formazione di un dipolo indotto su un atomo o una molecola adiacente.]] Le interazioni dipolo-dipolo istantanee indotte tra molecole non polari possono produrre attrazioni intermolecolari così come producono attrazioni interatomiche in sostanze monoatomiche come lo Xe. Questo effetto, illustrato per due molecole di H2 nella parte (b) della Figura 2.12.3, tende a diventare più pronunciato all'aumentare delle masse atomiche e molecolari (Tabella 2.12.3). Per esempio, lo Xe bolle a -108,1°C, mentre l'He bolle a -269°C. La ragione di questa tendenza è che la forza di dispersione di Londra è legata alla facilità con cui la distribuzione degli elettroni in un dato atomo può essere perturbata. In atomi piccoli come l'He, i due elettroni 1s sono tenuti vicino al nucleo in un volume molto piccolo e le repulsioni elettrone-elettrone sono abbastanza forti da impedire una significativa asimmetria nella loro distribuzione. Negli atomi più grandi, come lo Xe, invece, gli elettroni esterni sono attratti molto meno fortemente dal nucleo a causa dei gusci intermedi pieni. Di conseguenza, è relativamente facile deformare temporaneamente la distribuzione degli elettroni per generare un dipolo istantaneo o indotto. La facilità di deformazione della distribuzione degli elettroni in un atomo o in una molecola è chiamata polarizzabilità. Poiché la distribuzione degli elettroni è più facilmente perturbabile nelle specie grandi e pesanti che in quelle piccole e leggere, si dice che le sostanze più pesanti tendono a essere molto più polarizzabili di quelle più leggere. La polarizzabilità di una sostanza determina anche il modo in cui interagisce con ioni e specie che possiedono dipoli permanenti. Le forze di dispersione di London sono quindi responsabili della tendenza generale verso punti di ebollizione più elevati con l'aumento della massa molecolare e della superficie in una serie omologa di composti, come gli alcani (parte (a) della Figura 2.12.4). L'intensità delle forze di dispersione di Londra dipende anche in modo significativo dalla forma molecolare, perché la forma determina la quantità di una molecola che può interagire con le molecole vicine in qualsiasi momento. Ad esempio, la parte (b) della Figura 2.12.4 mostra il 2,2-dimetilpropano (neopentano) e l'n-pentano, entrambi con formula empirica C5H12. Il neopentano è quasi sferico, con una piccola superficie per le interazioni intermolecolari, mentre l'n-pentano ha una conformazione allungata che gli consente di entrare in stretto contatto con altre molecole di n-pentano. Di conseguenza, il punto di ebollizione del neopentano (9,5°C) è inferiore di oltre 25°C rispetto a quello del n-pentano (36,1°C). (immagine 2.12.4) Tutte le molecole, polari o non polari, sono attratte l'una dall'altra dalle forze di dispersione di London, oltre che da altre forze attrattive eventualmente presenti. In generale, tuttavia, le interazioni dipolo-dipolo nelle piccole molecole polari sono significativamente più forti delle forze di dispersione di London, per cui le prime predominano. ==== Esempio 2.12.2 ==== Disporre n-butano, propano, 2-metilpropano [isobutano] e n-pentano in ordine crescente di punto di ebollizione. ===== Strategia: ===== Determinare le forze intermolecolari nei composti e quindi disporre i composti in base alla forza di tali forze. La sostanza con le forze più deboli avrà il punto di ebollizione più basso. ===== Soluzione: ===== I quattro composti sono alcani e non polari, quindi le forze di dispersione di Londra sono le uniche forze intermolecolari importanti. Queste forze sono generalmente più forti con l'aumentare della massa molecolare, quindi il propano dovrebbe avere il punto di ebollizione più basso e il n-pentano quello più alto, con i due isomeri del butano che si collocano nel mezzo. Dei due isomeri del butano, il 2-metilpropano è più compatto, mentre il n-butano ha una forma più allungata. Di conseguenza, ci aspettiamo che le interazioni intermolecolari per il n-butano siano più forti a causa della sua maggiore area superficiale, con un conseguente punto di ebollizione più alto. L'ordine complessivo è quindi il seguente, con i punti di ebollizione effettivi tra parentesi: propano (-42,1°C) < 2-metilpropano (-11,7°C) < n-butano (-0,5°C) < n-pentano (36,1°C). ==== Esercizio 2.11.2 ==== Disporre GeH4, SiCl4, SiH4, CH4 e GeCl4 in ordine decrescente di punto di ebollizione. === Legami a idrogeno === Le molecole con atomi di idrogeno legati ad atomi elettronegativi come O, N e F (e in misura molto minore Cl e S) tendono a presentare interazioni intermolecolari insolitamente forti. Queste determinano punti di ebollizione molto più elevati rispetto a quelli osservati per le sostanze in cui dominano le forze di dispersione di Londra, come illustrato per gli idruri covalenti degli elementi dei gruppi 14-17 nella Figura 2.12.5. Il metano e i suoi congeneri più pesanti del gruppo 14 formano una serie i cui punti di ebollizione aumentano dolcemente all'aumentare della massa molare. Questa è la tendenza prevista per le molecole non polari, per le quali le forze di dispersione di Londra sono le forze intermolecolari esclusive. Al contrario, gli idruri dei membri più leggeri dei gruppi 15-17 hanno punti di ebollizione superiori di oltre 100°C rispetto a quanto previsto sulla base delle loro masse molari. L'effetto è più drammatico per l'acqua: se estendiamo la retta che collega i punti per H2Te e H2Se alla retta per il periodo 2, otteniamo un punto di ebollizione stimato di -130°C per l'acqua! Immaginate le implicazioni per la vita sulla Terra se l'acqua bollisse a -130°C anziché a 100°C. [[File:Fig_2.12.5.jpg|centro|miniatura|Grafici dei punti di ebollizione degli idruri covalenti]] Perché le forti forze intermolecolari producono punti di ebollizione così anomali e altre proprietà insolite, come alte entalpie di vaporizzazione e alti punti di fusione? La risposta risiede nella natura altamente polare dei legami tra l'idrogeno e gli elementi molto elettronegativi come O, N e F. La grande differenza di elettronegatività si traduce in una grande carica parziale positiva sull'idrogeno e in una corrispondente grande carica parziale negativa sull'atomo di O, N o F. Di conseguenza, i legami H-O, H-N e H-F hanno dipoli di legame molto grandi che possono interagire fortemente tra loro. Poiché l'atomo di idrogeno è così piccolo, questi dipoli possono anche avvicinarsi l'uno all'altro più della maggior parte degli altri dipoli. La combinazione di grandi dipoli di legame e di brevi distanze dipolo-dipolo dà luogo a interazioni dipolo-dipolo molto forti, chiamate legami a idrogeno, come mostrato nella Figura 2.12.6 per il ghiaccio. Un legame a idrogeno è solitamente indicato da una linea tratteggiata tra l'atomo di idrogeno attaccato a O, N o F (il donatore del legame a idrogeno) e l'atomo che possiede la coppia solitaria di elettroni (l'accettore del legame a idrogeno). Poiché ogni molecola d'acqua contiene due atomi di idrogeno e due coppie solitarie, una disposizione tetraedrica massimizza il numero di legami idrogeno che si possono formare. Nella struttura del ghiaccio, ogni atomo di ossigeno è circondato da un tetraedro distorto di atomi di idrogeno che formano ponti con gli atomi di ossigeno delle molecole d'acqua adiacenti. Tuttavia, gli atomi di idrogeno a ponte non sono equidistanti dai due atomi di ossigeno che collegano. Al contrario, ogni atomo di idrogeno dista 101 pm da un ossigeno e 174 pm dall'altro. Al contrario, ogni atomo di ossigeno è legato a due atomi di H alla distanza minore e a due alla distanza maggiore, corrispondenti rispettivamente a due legami covalenti O-H e a due legami idrogeno O⋅⋅⋅H da molecole d'acqua adiacenti. La risultante struttura aperta e simile a una gabbia del ghiaccio significa che il solido è in realtà leggermente meno denso del liquido, il che spiega perché il ghiaccio galleggia sull'acqua anziché affondare. [[File:Fig_2.12.6.jpg|centro|miniatura|La struttura del ghiaccio legata all'idrogeno]] Ogni molecola d'acqua accetta due legami idrogeno da altre due molecole d'acqua e dona due atomi di idrogeno per formare legami idrogeno con altre due molecole d'acqua, producendo una struttura aperta, simile a una gabbia. La struttura dell'acqua liquida è molto simile, ma nel liquido i legami idrogeno vengono continuamente spezzati e formati a causa del rapido movimento molecolare. Poiché il ghiaccio è meno denso dell'acqua liquida, i fiumi, i laghi e gli oceani si congelano dall'alto verso il basso. Infatti, il ghiaccio forma uno strato superficiale protettivo che isola il resto dell'acqua, permettendo a pesci e altri organismi di sopravvivere nei livelli inferiori di un lago o di un mare ghiacciato. Se il ghiaccio fosse più denso del liquido, il ghiaccio che si forma in superficie con il freddo affonderebbe con la stessa velocità con cui si è formato. I corpi idrici si congelerebbero dal basso verso l'alto, il che sarebbe letale per la maggior parte delle creature acquatiche. L'espansione dell'acqua quando si congela spiega anche perché i motori delle automobili o delle imbarcazioni devono essere protetti da “antigelo” e perché le tubature non protette delle case si rompono se si lasciano congelare. Sebbene i legami a idrogeno siano molto più deboli dei legami covalenti, con energie di dissociazione tipiche di soli 15-25 kJ/mol, hanno un'influenza significativa sulle proprietà fisiche di un composto. Composti come l'HF possono formare solo due legami idrogeno alla volta, così come, in media, l'NH3 liquido puro. Di conseguenza, anche se le loro masse molecolari sono simili a quelle dell'acqua, i loro punti di ebollizione sono significativamente inferiori a quello dell'acqua, che forma quattro legami idrogeno alla volta. ==== Esempio 2.12.3 ==== Considerando CH3OH, C2H6, Xe e (CH3)3N, quali possono formare legami idrogeno con se stessi? Disegnate le strutture con legami a idrogeno. ===== Strategia: ===== Identificare i composti con un atomo di idrogeno attaccato a O, N o F. È probabile che questi siano in grado di agire come donatori di legami a idrogeno. Tra i composti che possono agire come donatori di legami a idrogeno, identificare quelli che contengono anche coppie di elettroni solitari, che consentono loro di essere accettori di legami a idrogeno. Se una sostanza è sia un donatore di idrogeno che un accettore di legami a idrogeno, disegnate una struttura che mostri il legame a idrogeno. ===== Soluzione: ===== A Tra le specie elencate, lo xeno (Xe), l'etano (C2H6) e la trimetilammina [(CH3)3N] non contengono un atomo di idrogeno legato a O, N o F; pertanto non possono agire come donatori di legami a idrogeno. B L'unico composto che può agire come donatore di legami a idrogeno, il metanolo (CH3OH), contiene sia un atomo di idrogeno attaccato all'O (che lo rende un donatore di legami a idrogeno) sia due coppie di elettroni solitari sull'O (che lo rendono un accettore di legami a idrogeno); il metanolo può quindi formare legami a idrogeno agendo sia come donatore che come accettore di legami a idrogeno. La struttura a legami idrogeno del metanolo è la seguente: (immagine) ==== Esercizio 2.12.3 ==== Considerando CH3CO2H, (CH3)3N, NH3 e CH3F, quali possono formare legami a idrogeno con se stessi? Disegnare le strutture con legami a idrogeno. ===== Risposta: CH3CO2H e NH3; ===== Legami a idrogeno nell'acido acetico.  Legami a idrogeno nell'ammoniaca. ==== Esempio 2.12.4 ==== Disporre C60 (buckminsterfullerene, che ha una struttura a gabbia), NaCl, He, Ar e N2O in ordine crescente di punto di ebollizione. Dato: composti Richiesto: ordine dei punti di ebollizione crescenti ===== Strategia: ===== Individuare le forze intermolecolari in ciascun composto e quindi disporre i composti in base alla forza di tali forze. La sostanza con le forze più deboli avrà il punto di ebollizione più basso. ===== Soluzione: ===== Le interazioni elettrostatiche sono più forti per un composto ionico, quindi ci aspettiamo che NaCl abbia il punto di ebollizione più alto. Per prevedere i punti di ebollizione relativi degli altri composti, dobbiamo considerare la loro polarità (per le interazioni dipolo-dipolo), la loro capacità di formare legami a idrogeno e la loro massa molare (per le forze di dispersione di Londra). L'elio non è polare ed è di gran lunga il più leggero, quindi dovrebbe avere il punto di ebollizione più basso. L'argon e l'N2O hanno masse molari molto simili (rispettivamente 40 e 44 g/mol), ma l'N2O è polare mentre l'Ar no. Di conseguenza, N2O dovrebbe avere un punto di ebollizione più alto. Una molecola di C60 non è polare, ma la sua massa molare è di 720 g/mol, molto più grande di quella di Ar o N2O. Poiché i punti di ebollizione delle sostanze non polari aumentano rapidamente con la massa molecolare, il C60 dovrebbe bollire a una temperatura più alta rispetto alle altre sostanze non ioniche. L'ordine previsto è quindi il seguente, con i punti di ebollizione effettivi tra parentesi: He (-269°C) < Ar (-185,7°C) < N2O (-88,5°C) < C60 (>280°C) < NaCl (1465°C). ==== Esercizio 2.12.4 ==== Disporre 2,4-dimetileptano, Ne, CS2, Cl2 e KBr in ordine decrescente di punto di ebollizione. ===== Risposta: ===== KBr (1435°C) > 2,4-dimetileptano (132,9°C) > CS2 (46,6°C) > Cl2 (-34,6°C) > Ne (-246°C) === Sintesi === Le molecole nei liquidi sono legate ad altre molecole da interazioni intermolecolari, che sono più deboli delle interazioni intramolecolari che tengono uniti gli atomi all'interno delle molecole e degli ioni poliatomici. Le transizioni tra le fasi solida e liquida o liquida e gassosa sono dovute a cambiamenti nelle interazioni intermolecolari, ma non riguardano le interazioni intramolecolari. I tre tipi principali di interazioni intermolecolari sono le interazioni dipolo-dipolo, le forze di dispersione di Londra (queste due sono spesso indicate collettivamente come forze di van der Waals) e i legami idrogeno. Le interazioni dipolo-dipolo derivano dalle interazioni elettrostatiche delle estremità positive e negative delle molecole con momenti di dipolo permanenti; la loro forza è proporzionale alla grandezza del momento di dipolo e a 1/r6, dove r è la distanza tra i dipoli. Le forze di dispersione di London sono dovute alla formazione di momenti di dipolo istantanei in molecole polari o non polari come risultato di fluttuazioni di breve durata della distribuzione della carica elettronica, che a loro volta causano la formazione temporanea di un dipolo indotto nelle molecole adiacenti. Come le interazioni dipolo-dipolo, la loro energia diminuisce con 1/r6. Gli atomi più grandi tendono a essere più polarizzabili di quelli più piccoli perché i loro elettroni esterni sono meno legati e quindi più facilmente perturbabili. I legami a idrogeno sono interazioni dipolo-dipolo particolarmente forti tra molecole che hanno legato l'idrogeno a un atomo altamente elettronegativo, come l'O, l'N o l'F. L'atomo H parzialmente carico di una molecola (donatore di legami a idrogeno) può interagire fortemente con una coppia di elettroni solitari di un atomo di O, N o F parzialmente carico negativamente su molecole adiacenti (accettore di legami a idrogeno). A causa del forte legame O⋅⋅⋅Hidrogeno tra le molecole d'acqua, l'acqua ha un punto di ebollizione insolitamente alto e il ghiaccio ha una struttura aperta, simile a una gabbia, meno densa dell'acqua liquida. === Key Takeaway === Le forze intermolecolari sono di natura elettrostatica e comprendono le forze di van der Waals e i legami a idrogeno. === Problemi === Quali sono più forti le interazioni dipolo-dipolo o le forze di dispersione di Londra? Quali sono più importanti in una molecola con atomi pesanti? Spiegate le vostre risposte. L'acqua liquida è essenziale per la vita come la conosciamo, ma in base alla sua massa molecolare, l'acqua dovrebbe essere un gas in condizioni standard. Perché l'acqua è un liquido e non un gas in condizioni standard? Perché le interazioni intermolecolari sono più importanti per i liquidi e i solidi che per i gas? In quali condizioni bisogna considerare queste interazioni per i gas? Nel gruppo 17, il fluoro e il cloro elementari sono gas, mentre il bromo è un liquido e lo iodio è un solido. Perché? Identificare l'interazione intermolecolare più importante in ciascuno dei seguenti elementi. a) SO2 b) HF c) CO2 d) CCl4 e) CH2Cl2 Sia l'acqua che il metanolo hanno punti di ebollizione anomalamente elevati a causa del legame a idrogeno, ma il punto di ebollizione dell'acqua è maggiore di quello del metanolo nonostante la sua massa molecolare inferiore. Perché? Disegnate le strutture di questi due composti, includendo eventuali coppie solitarie e indicando i potenziali legami a idrogeno. Vi aspettate che il punto di ebollizione dell'H2S sia più alto o più basso di quello dell'H2O? Giustificate la vostra risposta. Alcune ricette prevedono un'ebollizione vigorosa, mentre altre prevedono una cottura a fuoco lento. Qual è la differenza di temperatura del liquido di cottura tra l'ebollizione e la cottura a fuoco lento? Qual è la differenza di energia assorbita? [[Categoria:Chimica organica per il liceo|Introduzione]] rrvs54aad4g9kfqtrcpji7mff1w1c48 478508 478507 2025-07-07T15:24:36Z Chiara Zalunardo 52484 478508 wikitext text/x-wiki FATTO: 1.0, <s>1.1, 1.2, 1.3, metà 1.4, 1.5</s>, 1.6, 1.7, 1.8, 1.10, 1.12, 2.7, 2.10, 2.11 NO IMMAGINI: 2.9 = Struttura e legami = Questo capitolo fornisce una revisione del materiale trattato in un corso standard di chimica generale per matricole attraverso la discussione dei seguenti argomenti: * le differenze tra chimica organica e inorganica. * forme e significato degli orbitali atomici. * le configurazioni degli elettroni * legame ionico e covalente. * teoria degli orbitali molecolari * ibridazione. * struttura e geometria dei composti metano, etano, etilene e acetilene. == Introduzione alla chimica organica == Tutti gli esseri viventi sulla Terra sono formati principalmente da '''composti del carbonio'''. La prevalenza di composti del carbonio negli esseri viventi ha portato all'epiteto di vita "a base di carbonio". La verità è che non conosciamo nessun altro tipo di vita. I primi chimici consideravano le sostanze isolate dagli ''organismi'' (piante e animali) come un tipo diverso di materia che non poteva essere sintetizzata artificialmente, e queste sostanze erano quindi note come ''composti organici''. [[File:Chimica organica 1.0.1.jpg|centro|miniatura|Figura 1.0.1: Tutti i composti organici contengono carbonio e la maggior parte di essi è formata da esseri viventi, anche se si formano anche attraverso processi geologici e artificiali. (credito a sinistra: modifica del lavoro di Jon Sullivan; credito a sinistra al centro: modifica del lavoro di Deb Tremper; credito a destra al centro: modifica del lavoro di “annszyp”/Wikimedia Commons; credito a destra: modifica del lavoro di George Shuklin)]] '''Jöns Jacob Berzelius''', medico di professione, '''coniò per primo il termine "chimica organica"''' nel 1806 per indicare lo studio dei composti derivati ​​da fonti biologiche. Fino all'inizio del XIX secolo, naturalisti e scienziati osservarono differenze cruciali tra i composti derivati ​​da organismi viventi e quelli non derivati ​​da organismi viventi. [[File:Chimica organica 1.0.2.png|centro|senza_cornice]] Nel 1828, Friedrich Wöhler (considerato un pioniere della chimica organica) completò con successo una sintesi organica riscaldando il cianato di ammonio e sintetizzando il composto biologico urea (un componente dell'urina di molti animali) in quella che oggi viene chiamata "sintesi di Wöhler". Fino a questa scoperta, i chimici credevano ampiamente che le sostanze organiche potessero formarsi solo sotto l'influenza della "forza vitale" presente nell'organismo di animali e piante. La sintesi di Wöhler dimostrò drammaticamente la falsità di tale teoria. [[File:Chimica_organica_1.0.11.svg|centro|senza_cornice|chimica organica 1.0.11]] La sintesi dell'urea fu una scoperta cruciale per i biochimici perché dimostrò che un composto noto per essere prodotto in natura solo da organismi biologici poteva essere prodotto in laboratorio in condizioni controllate a partire da materia inanimata. Questa sintesi "in vitro" di materia organica smentiva la teoria comune (vitalismo) sulla ''vis vitalis'' , una "forza vitale" trascendente necessaria per la produzione di composti organici. La capacità di manipolare i composti organici include la fermentazione per creare il vino e la produzione di sapone, entrambe attività che hanno fatto parte della società per così tanto tempo che la loro scoperta è andata perduta nell'antichità. Prove dimostrano che i Babilonesi, già nel 2800 a.C., producevano sapone mescolando grasso animale con cenere di legno. Solo nel XIX secolo, Eugène Chevreul scoprì la natura chimica della produzione del sapone. In una reazione ora chiamata saponificazione, i grassi vengono riscaldati in presenza di una base forte (KOH o NaOH) per produrre sali di acidi grassi e glicerolo. I sali di acidi grassi sono il sapone che migliora la capacità dell'acqua di sciogliere i grassi. [[File:Chimica_organica_1.0.12.svg|centro|senza_cornice|chimica organica 1.0.12]] Sebbene originariamente definita come la chimica delle molecole biologiche, la '''chimica organica''' è stata successivamente ridefinita per riferirsi specificamente ai composti del carbonio, anche quelli di origine non biologica. Alcune molecole di carbonio non sono considerate organiche, con l'anidride carbonica come composto inorganico del carbonio più noto e più comune, ma tali molecole rappresentano l'eccezione e non la regola. La chimica organica si concentra sui composti del carbonio e sul movimento degli elettroni nelle catene e negli anelli del carbonio, nonché su come gli elettroni vengono condivisi con altri atomi di carbonio ed eteroatomi e si occupa principalmente delle proprietà dei legami covalenti e degli elementi non metallici, sebbene gli ioni e i metalli svolgano ruoli critici in alcune reazioni. Perché il carbonio è così speciale? La risposta a questa domanda riguarda la speciale capacità del carbonio di legarsi a se stesso, che verrà discussa in questo capitolo. Il carbonio è unico nella sua capacità di formare un'ampia varietà di composti, da quelli semplici a quelli complessi. Esistono letteralmente milioni di composti organici noti alla scienza, dal metano, che contiene un atomo di carbonio, al DNA, che contiene milioni di atomi di carbonio. Ancora più importante, la chimica organica ci dà la capacità di creare e modificare la struttura dei composti organici, che è l'argomento principale di questo libro. Le applicazioni della chimica organica sono innumerevoli e includono ogni sorta di plastica, coloranti, aromi, profumi, detergenti, esplosivi, carburanti e molti, molti altri prodotti. Leggi l'elenco degli ingredienti di quasi tutti i tipi di alimenti che mangi – o persino del tuo flacone di shampoo – e troverai il frutto del lavoro di chimici organici. [[File:Chimica organica 1.0.5.png|centro|senza_cornice]] Il valore che i composti organici rivestono per noi fa sì che la chimica organica sia una disciplina importante all'interno del campo generale della chimica. In questo capitolo, discuteremo perché l'elemento carbonio dà origine a un vasto numero e varietà di composti, come questi composti vengono classificati e il ruolo dei composti organici in contesti biologici e industriali rappresentativi. La chimica organica è probabilmente il campo più attivo e importante della chimica al momento, grazie alla sua estrema applicabilità sia alla biochimica (soprattutto nell'industria farmaceutica) che alla petrolchimica (soprattutto nell'industria energetica). La chimica organica ha una storia relativamente recente, ma avrà un futuro di enorme importanza, influenzando la vita di tutti in tutto il mondo per molti, molti anni a venire. == Struttura atomica: I nuclei == Gli atomi sono composti da protoni, neutroni ed elettroni. I protoni e i neutroni si trovano nel nucleo dell'atomo, mentre gli elettroni si trovano nella nube di elettroni intorno al nucleo. La carica elettrica relativa di un protone è +1, quella di un neutrone è nulla e la carica relativa di un elettrone è -1. Il numero di protoni nel nucleo di un atomo è chiamato numero atomico, Z. Il numero di massa, A, è la somma del numero di protoni e del numero di neutroni in un nucleo. === Termini chiave === * numero atomico * peso atomico * elettrone * numero di massa * neutrone * protone === L'atomo nucleare === La precisa natura fisica degli atomi emerse finalmente da una serie di eleganti esperimenti condotti tra il 1895 e il 1915. Il più importante di questi risultati fu il famoso esperimento di Ernest Rutherford del 1911 sulla diffusione dei raggi alfa, che stabilì che: * La quasi totalità della ''massa'' di un atomo è contenuta in un nucleo minuscolo (e quindi estremamente denso) che porta una carica elettrica positiva il cui valore identifica ogni elemento ed è noto come ''numero atomico'' dell'elemento. * Quasi tutto il ''volume'' di un atomo è costituito da spazio vuoto in cui risiedono gli ''elettroni'', i portatori fondamentali di carica elettrica negativa. La massa estremamente piccola dell'elettrone (1/1840<sup>th</sup> della massa del nucleo dell'idrogeno) fa sì che si comporti come una particella quantistica, il che significa che la sua posizione in qualsiasi momento non può essere specificata; il meglio che possiamo fare è descrivere il suo comportamento in termini di probabilità che si manifesti in qualsiasi punto dello spazio. È comune (ma un po' fuorviante) descrivere il volume di spazio in cui gli elettroni di un atomo hanno una probabilità significativa di trovarsi come la ''nube di elettroni''. Quest'ultima non ha un confine esterno definito, quindi nemmeno l'atomo. Il raggio di un atomo deve essere definito in modo arbitrario, come il confine in cui l'elettrone può essere trovato con il 95% di probabilità. I raggi atomici sono in genere 30-300 pm. [[File:Il_nucleo_atomico.png|centro|miniatura|il nucleo atomico]] Il nucleo stesso è composto da due tipi di particelle. I ''protoni'' sono i portatori di carica elettrica positiva nel nucleo; la carica dei protoni è esattamente uguale a quella degli elettroni, ma di segno opposto. Ciò significa che in qualsiasi atomo [elettricamente neutro], il numero di protoni nel nucleo (spesso indicato come ''carica nucleare'') è bilanciato dallo stesso numero di elettroni fuori dal nucleo. L'altra particella nucleare è il ''neutrone''. Come dice il nome, questa particella non ha carica elettrica. La sua massa è quasi uguale a quella del protone. La maggior parte dei nuclei contiene un numero approssimativamente uguale di neutroni e protoni, quindi possiamo dire che queste due particelle insieme rappresentano quasi tutta la massa dell'atomo. ''Poiché gli elettroni di un atomo sono in contatto con il mondo esterno, è possibile che uno o più elettroni vengano persi o che ne vengano aggiunti di nuovi. L'atomo elettricamente carico che ne risulta è chiamato ione.'' === Numero atomico (Z) === Quale singolo parametro caratterizza in modo univoco l'atomo di un dato elemento? Non è la massa relativa dell'atomo, come vedremo nella sezione sugli isotopi. Si tratta piuttosto del numero di protoni nel nucleo, che chiamiamo ''numero atomico'' e indichiamo con il simbolo Z. Ogni protone porta una carica elettrica di +1, quindi il numero atomico specifica anche la carica elettrica del nucleo. Nell'atomo neutro, i ''protoni Z'' all'interno del nucleo sono bilanciati dagli ''elettroni'' ''Z'' all'esterno. [[File:Henry_Moseley.jpg|miniatura|I numeri atomici furono elaborati per la prima volta nel 1913 da Henry Moseley, un giovane membro del gruppo di ricerca di Rutherford a Manchester.|centro]] Moseley cercò una proprietà misurabile di ogni elemento che aumentasse linearmente con il numero atomico. La trovò in una classe di raggi X emessi da un elemento quando viene bombardato da elettroni. Le frequenze di questi raggi X sono uniche per ogni elemento e aumentano uniformemente negli elementi successivi. Moseley scoprì che le radici quadrate di queste frequenze danno una linea retta se tracciate rispetto a Z; questo gli permise di ordinare gli elementi in ordine crescente di numero atomico. Si può pensare al numero atomico come a una sorta di numero di serie di un elemento, che inizia con 1 per l'idrogeno e aumenta di uno per ogni elemento successivo. Il nome chimico dell'elemento e il suo simbolo sono legati in modo univoco al numero atomico; così il simbolo “Sr” sta per lo stronzio, i cui atomi hanno tutti Z = 38. === Numero di massa (A) === Il ''numero di massa'' è uguale alla somma del numero di protoni e del numero di neutroni presenti nel nucleo. A volte viene rappresentato con il simbolo A, quindi ''A = Z + N'' in cui Z è il numero atomico e N è il ''numero'' ''neutronico''. === Elementi === Ad oggi sono stati scoperti circa 115 elementi diversi; per definizione, ognuno di essi è chimicamente unico. Per capire perché sono unici, è necessario comprendere la struttura dell'atomo (la particella fondamentale e individuale di un elemento) e le caratteristiche dei suoi componenti. Gli atomi sono costituiti da elettroni, protoni e neutroni. Sebbene questa sia una semplificazione eccessiva che ignora le altre particelle subatomiche che sono state scoperte, è sufficiente per la discussione dei principi chimici. Alcune proprietà di queste particelle subatomiche sono riassunte nella Tabella 1.1.1, che illustra tre punti importanti: # Gli elettroni e i protoni hanno cariche elettriche identiche in grandezza ma di segno opposto. All'elettrone e al protone sono assegnate cariche relative di -1 e +1, rispettivamente. # I neutroni hanno all'incirca la stessa massa dei protoni, ma non hanno carica. Sono elettricamente neutri. # La massa di un protone o di un neutrone è circa 1836 volte superiore a quella di un elettrone. I protoni e i neutroni costituiscono la maggior parte della massa degli atomi. La scoperta dell'elettrone e del protone è stata fondamentale per lo sviluppo del modello moderno dell'atomo e costituisce un eccellente caso di applicazione del metodo scientifico. In effetti, l'elucidazione della struttura dell'atomo è uno dei più grandi gialli della storia della scienza. {| class="wikitable" |+Tabella 1.1.1: Proprietà delle particelle subatomiche !'''Particella''' !'''Massa (g)''' !'''Massa atomica (amu)''' !'''Carica elettrica (coulombs)''' !'''Carica relativa''' |- |electron |9.109×10<sup>−28</sup> |0.0005486 |−1.602 × 10<sup>−19</sup> |−1 |- |proton |1.673×10<sup>−24</sup> |1.007276 | +1.602 × 10<sup>−19</sup> | +1 |- |neutron |1.675×10<sup>−24</sup> |1.008665 |0 |0 |} Nella maggior parte dei casi, i simboli degli elementi derivano direttamente dal nome di ciascun elemento, come C per il carbonio, U per l'uranio, Ca per il calcio e Po per il polonio. Gli elementi sono stati anche chiamati per le loro proprietà [come il radio (Ra) per la sua radioattività], per il paese natale dello scienziato o degli scienziati che li hanno scoperti [il polonio (Po) per la Polonia], per eminenti scienziati [il curio (Cm) per i Curie], per dei e dee [il selenio (Se) per la dea greca della luna, Selene] e per altre ragioni poetiche o storiche. Alcuni dei simboli utilizzati per gli elementi noti fin dall'antichità derivano da nomi storici non più in uso; rimangono solo i simboli a indicarne l'origine. Ne sono un esempio Fe per ferro, dal latino ''ferrum''; Na per sodio, dal latino ''natrium''; W per tungsteno, dal tedesco ''wolfram''. Gli esempi sono riportati nella Tabella 1.1.2. {| class="wikitable" |+Tabella 1.1.2: Simboli degli elementi basati su nomi non più in uso !'''Elemento''' !'''Simbolo''' !'''Derivazione''' !'''Significato''' |- |antimonio |Sb |stibium |dal latino "marchio” |- |rame |Cu |cuprum |da Cyprium, nome latino dell'isola di Cipro, la principale fonte di minerali di rame nell'Impero Romano |- |oro |Au |aurum |dal latino "oro" |- |ferro |Fe |ferrum |dal latino "ferro" |- |piombo |Pb |plumbum |dal latino "pesante" |- |mercurio |Hg |hydrargyrum |dal latino "argento liquido" |- |potassio |K |kalium |dall'arabo al-qili "alcali" |- |argento |Ag |argentum |dal latino "argento" |- |sodio |Na |natrium |dal latino "sodio" |- |stagno |Sn |stannum |dal latino "stagno" |- |tungsteno |W |wolfram |dal tedesco “pietra del lupo” perché interferiva con la fusione dello stagno e si pensava che lo divorasse |} Ricordiamo che i nuclei della maggior parte degli atomi contengono neutroni e protoni. A differenza dei protoni, il numero di neutroni non è assolutamente fisso per la maggior parte degli elementi. Gli atomi che hanno lo stesso numero di protoni, e quindi lo stesso numero atomico, ma un numero diverso di neutroni sono chiamati isotopi. Tutti gli isotopi di un elemento hanno lo stesso numero di protoni e di elettroni, il che significa che presentano la stessa chimica. Gli isotopi di un elemento differiscono solo per la loro massa atomica, che è data dal numero di massa (A), la somma dei numeri di protoni e neutroni. === Isotopi del carbonio === L'elemento carbonio (C) ha un numero atomico di 6, il che significa che tutti gli atomi di carbonio neutri contengono 6 protoni e 6 elettroni. In un tipico campione di materiale contenente carbonio, il 98,89% degli atomi di carbonio contiene anche 6 neutroni, per cui ognuno di essi ha un numero di massa pari a 12. Un isotopo di un qualsiasi elemento può essere rappresentato in modo univoco come A/Z X, dove X è il simbolo atomico dell'elemento. L'isotopo del carbonio che ha 6 neutroni è quindi 12/6 C. Il pedice che indica il numero atomico è in realtà superfluo perché il simbolo atomico specifica già in modo univoco Z. Di conseguenza, 12/6 C è più spesso scritto come <sup>12</sup>C, che si legge come “carbonio-12”. Ciononostante, il valore di Z è comunemente incluso nella notazione delle reazioni nucleari, perché queste reazioni comportano variazioni di Z. [[File:Formalismo_utilizzato.jpg|centro|miniatura|Formalismo utilizzato per identificare un nuclide specifico (qualsiasi tipo particolare di nucleo)]] Oltre a <sup>12</sup>C, un tipico campione di carbonio contiene l'1,11% di 13/6 C (<sup>13</sup>C), con 7 neutroni e 6 protoni, e una traccia di 14/6 C (<sup>14</sup>C), con 8 neutroni e 6 protoni. Il nucleo del <sup>14</sup>C non è tuttavia stabile, ma subisce un lento decadimento radioattivo che è alla base della tecnica di datazione al carbonio-14 utilizzata in archeologia. Molti elementi diversi dal carbonio hanno più di un isotopo stabile; lo stagno, ad esempio, ha 10 isotopi. Le proprietà di alcuni isotopi comuni sono riportate nella Tabella 1.1.3. {| class="wikitable" |+Tabella 1.1.3: Proprietà degli isotopi selezionati !'''Elemento''' !'''Simbolo''' ! '''Massa atomica (amu)''' !'''Numero di massa isotopica''' !'''Masse isotopiche (amu)''' !'''Abbondanze percentuali (%)''' |- | rowspan="2" |idrogeno | rowspan="2" |H | rowspan="2" |1.0079 |1 |1.007825 |99.9855 |- |2 |2.014102 |0.0115 |- | rowspan="2" |boro | rowspan="2" |B | rowspan="2" |10.81 |10 |10.012937 |19.91 |- |11 |11.009305 |80.09 |- | rowspan="2" |carbonio | rowspan="2" |C | rowspan="2" |12.011 |12 |12 (definito) |99.89 |- |13 |13.003355 |1.11 |- | rowspan="3" |ossigeno | rowspan="3" |O | rowspan="3" |15.9994 |16 |15.994915 |99.757 |- |17 |16.999132 |0.0378 |- |18 |17.999161 |0.205 |- | rowspan="4" |ferro | rowspan="4" |Fe | rowspan="4" |55.845 |54 |53.939611 |5.82 |- |56 |55.934938 |91.66 |- |57 |56.935394 |2.19 |- |58 |57.933276 |0.33 |- | rowspan="3" |uranio | rowspan="3" |U | rowspan="3" |238.03 |234 |234.040952 |0.0054 |- |235 |235.043930 |0.7204 |- |238 |238.050788 |99.274 |} === Esempio === Un elemento con tre isotopi stabili ha 82 protoni. Gli isotopi separati contengono 124, 125 e 126 neutroni. Identifica l'elemento e scrivi i simboli degli isotopi. '''Dato:''' numero di protoni e neutroni '''Richiesto:''' elemento e simbolo atomico '''Strategia:''' # Fai riferimento alla tavola periodica e utilizza il numero di protoni per identificare l'elemento. # Calcola il numero di massa di ciascun isotopo sommando i numeri di protoni e neutroni. # Indica il simbolo di ciascun isotopo con il numero di massa come apice e il numero di protoni come pedice, entrambi scritti a sinistra del simbolo dell'elemento. '''Soluzione:''' # L'elemento con 82 protoni (numero atomico 82) è il piombo: Pb. # Per il primo isotopo, A = 82 protoni + 124 neutroni = 206. Analogamente, A = 82 + 125 = 207 e A = 82 + 126 = 208 per il secondo e il terzo isotopo, rispettivamente. I simboli per questi isotopi sono 206/82 Pb, 207/82 Pb e 208/82 Pb che di solito vengono abbreviati in <sup>206</sup>Pb, <sup>207</sup>Pb e <sup>208</sup>Pb. === Esercizio === Identifica l'elemento con 35 protoni e scrivi i simboli dei suoi isotopi con 44 e 46 neutroni. '''Soluzione:''' 79/35 Br e 81/35 Br o, più comunemente, <sup>79</sup>Br e <sup>81</sup>Br. === Sintesi === L'atomo è costituito da particelle discrete che ne regolano il comportamento chimico e fisico. Ogni atomo di un elemento contiene lo stesso numero di protoni, che è il '''numero atomico''' (Z). Gli atomi neutri hanno lo stesso numero di elettroni e protoni. Gli atomi di un elemento che contengono un numero diverso di neutroni sono chiamati '''isotopi'''. Ogni isotopo di un dato elemento ha lo stesso numero atomico ma un diverso '''numero di massa''' (A), che è la somma dei numeri di protoni e neutroni. Le masse relative degli atomi sono riportate utilizzando l''''unità di massa atomica''' ('''amu'''), definita come un dodicesimo della massa di un atomo di carbonio-12, con 6 protoni, 6 neutroni e 6 elettroni. == Struttura atomica: Orbitali == Un orbitale è il perfezionamento meccanico quantistico dell'orbita di Bohr. In contrasto con il suo concetto di orbita circolare semplice con un raggio fisso, gli orbitali sono regioni di spazio matematicamente derivate con diverse probabilità di avere un elettrone. Un modo per rappresentare le distribuzioni di probabilità degli elettroni è \(Ψ^2\). Poiché \(Ψ^2\) indica la probabilità di trovare un elettrone in un determinato volume di spazio (ad esempio un picometro cubo), un grafico di \(Ψ^2\) rispetto alla distanza dal nucleo (\(r\)) è un grafico della densità di probabilità. Ad esempio, l'orbitale 1s è sfericamente simmetrico, quindi la probabilità di trovare un elettrone 1s in un determinato punto dipende solo dalla sua distanza dal nucleo. La densità di probabilità è massima a \(r = 0\) (in corrispondenza del nucleo) e diminuisce costantemente con l'aumentare della distanza. A valori molto grandi di r, la densità di probabilità dell'elettrone è molto piccola ma non nulla. Possiamo calcolare la probabilità radiale (la probabilità di trovare un elettrone 1s a una distanza r dal nucleo) sommando le probabilità che un elettrone si trovi in tutti i punti di una serie di x gusci sferici di raggio r1, r2, r3,..., rx - 1, rx. In effetti, stiamo dividendo l'atomo in gusci concentrici molto sottili, come gli strati di una cipolla (parte (a) della Figura \(\PageIndex{1}\)), e calcolando la probabilità di trovare un elettrone su ogni guscio sferico. Ricordiamo che la densità di probabilità degli elettroni è massima a r = 0 (parte (b) nella Figura \PageIndex{1}\)), quindi la densità di punti è massima per i gusci sferici più piccoli nella parte (a) della Figura \PageIndex{1}\). Al contrario, l'area superficiale di ogni guscio sferico è pari a 4πr2, che aumenta molto rapidamente all'aumentare di r (parte (c) della Figura \PageIndex{1}\)). Poiché la superficie dei gusci sferici aumenta più rapidamente con l'aumentare di r rispetto alla diminuzione della densità di probabilità degli elettroni, il grafico della probabilità radiale presenta un massimo a una particolare distanza (parte (d) della Figura \PageIndex{1}\). Soprattutto, quando r è molto piccolo, la superficie di un guscio sferico è così piccola che la probabilità totale di trovare un elettrone vicino al nucleo è molto bassa; in corrispondenza del nucleo, la probabilità dell'elettrone svanisce (parte (d) nella Figura \PageIndex{1}\)). [[File:Orbitali_atomici.jpg|alt=Orbitali atomici|centro|miniatura|Figura 1.2.1: Raggio più probabile per l'elettrone allo stato fondamentale dell'atomo di idrogeno. (a) Immaginate di dividere il volume totale dell'atomo in gusci concentrici molto sottili, come mostrato nel disegno a cipolla. (b) Un grafico della densità di probabilità degli elettroni Ψ2 rispetto a r mostra che la densità di probabilità degli elettroni è massima a r = 0 e diminuisce dolcemente all'aumentare di r. La densità dei punti è quindi massima nei gusci più interni della cipolla. (c) La superficie di ogni guscio, data da 4πr2 , aumenta rapidamente con l'aumentare di r. (d) Se contiamo il numero di punti in ogni guscio sferico, otteniamo la probabilità totale di trovare l'elettrone a un dato valore di r. Poiché la superficie di ogni guscio aumenta più rapidamente con l'aumentare di r di quanto diminuisca la densità di probabilità dell'elettrone, il grafico della probabilità dell'elettrone rispetto a r (la probabilità radiale) mostra un picco. Questo picco corrisponde al raggio più probabile per l'elettrone, 52,9 pm, che è esattamente il raggio previsto dal modello di Bohr dell'atomo di idrogeno.]] Per l'atomo di idrogeno, il picco nel grafico delle probabilità radiali si verifica a r = 0,529 Å (52,9 pm), che è esattamente il raggio calcolato da Bohr per l'orbita n = 1. Quindi il raggio più probabile ottenuto dalla meccanica quantistica è identico a quello calcolato dalla meccanica classica. Pertanto, il raggio più probabile ottenuto dalla meccanica quantistica è identico a quello calcolato dalla meccanica classica. Nel modello di Bohr, tuttavia, si presumeva che l'elettrone si trovasse a questa distanza il 100% del tempo, mentre nel modello di Schrödinger della meccanica quantistica si trova a questa distanza solo per una parte del tempo. La differenza tra i due modelli è attribuibile al comportamento ondulatorio dell'elettrone e al principio di indeterminazione di Heisenberg. [[File:Orbitali_atomici_2.jpg|alt=Orbitali atomici 2|centro|miniatura|Figura 1.2.2: Densità di probabilità per gli orbitali 1s, 2s e 3s dell'atomo di idrogeno. (a) È mostrata la densità di probabilità degli elettroni in qualsiasi piano che contenga il nucleo. Si noti la presenza di regioni circolari, o nodi, in cui la densità di probabilità è nulla. (b) Le superfici di contorno racchiudono il 90% della probabilità degli elettroni, il che illustra le diverse dimensioni degli orbitali 1s, 2s e 3s. I disegni in sezione forniscono viste parziali dei nodi sferici interni. Il colore arancione corrisponde alle regioni dello spazio in cui la fase della funzione d'onda è positiva, mentre il colore blu corrisponde alle regioni dello spazio in cui la fase della funzione d'onda è negativa. (c) In questi grafici della probabilità degli elettroni in funzione della distanza dal nucleo (r) in tutte le direzioni (probabilità radiale), il raggio più probabile aumenta all'aumentare di n, ma gli orbitali 2s e 3s hanno regioni di probabilità significativa degli elettroni a piccoli valori di r.La figura 1.2.2 confronta le densità di probabilità elettronica degli orbitali 1s, 2s e 3s dell'idrogeno. Si noti che tutti e tre sono a simmetria sferica. Per gli orbitali 2s e 3s, tuttavia (e anche per tutti gli altri orbitali s), la densità di probabilità degli elettroni non diminuisce in modo uniforme con l'aumento di r. Al contrario, si osserva una serie di minimi e massimi nei grafici di probabilità radiali (parte (c) nella Figura 1.2.2 ). I minimi corrispondono a nodi sferici (regioni di probabilità elettronica nulla), che si alternano a regioni sferiche di nonzero]] === Orbitali s === All'aumentare di n, gli orbitali s subiscono tre variazioni (Figura 1.2.2). * Diventano più grandi, estendendosi più lontano dal nucleo. * Contengono più nodi. Questo è simile a un'onda stazionaria che ha regioni di ampiezza significativa separate da nodi, punti con ampiezza zero. * Per un dato atomo, anche gli orbitali s diventano più energetici all'aumentare di n, a causa della loro maggiore distanza dal nucleo. Gli orbitali sono generalmente disegnati come superfici tridimensionali che racchiudono il 90% della densità di elettroni, come è stato mostrato per gli orbitali 1s, 2s e 3s dell'idrogeno nella parte (b) della Figura 1.2.2. e 3s perché i nodi sferici si trovano all'interno della superficie del 90%. Fortunatamente, la posizione dei nodi sferici non è importante per il legame chimico. === Orbitali p === Solo gli orbitali s sono a simmetria sferica. All'aumentare del valore di l, aumenta il numero di orbitali in un determinato sottoguscio e le forme degli orbitali diventano più complesse. Poiché il sottoguscio 2p ha l = 1, con tre valori di ml (-1, 0 e +1), ci sono tre orbitali 2p. [[File:P_orbitals.jpg|alt=P orbitals|centro|miniatura|Figura 1.2.2: I colori corrispondono alle regioni dello spazio in cui la fase della funzione d'onda è positiva (arancione) e negativa (blu)]] La distribuzione di probabilità degli elettroni per uno degli orbitali 2p dell'idrogeno è mostrata nella Figura 1.2.3 Se l'orbitale 2p è un orbitale 2p, con una densità di elettroni pari a zero nel piano xy (cioè il piano xy è un piano nodale), si tratta di un orbitale 2pz. Come mostrato nella Figura 1.2.4 gli orbitali p hanno forme identiche, ma si trovano rispettivamente lungo l'asse x (2px) e l'asse y (2py). Si noti che ogni orbitale p ha un solo piano nodale. In ogni caso, la fase della funzione d'onda per ciascuno degli orbitali 2p è positiva per il lobo che punta lungo l'asse positivo e negativa per il lobo che punta lungo l'asse negativo. È importante sottolineare che questi segni corrispondono alla fase dell'onda che descrive il moto dell'elettrone, non alle cariche positive o negative. [[File:Chemorg_1.2.4.jpg|centro|miniatura|Figura 1.2.4: I tre orbitali 2p equivalenti dell'atomo di idrogeno]] Le superfici mostrate racchiudono il 90% della probabilità totale di elettroni per gli orbitali 2px, 2py e 2pz. Ogni orbitale è orientato lungo l'asse indicato dal pedice e un piano nodale perpendicolare a tale asse biseca ogni orbitale 2p. La fase della funzione d'onda è positiva (arancione) nella regione dello spazio dove x, y o z sono positivi e negativa (blu) dove x, y o z sono negativi. Come nel caso degli orbitali s, la dimensione e la complessità degli orbitali p per qualsiasi atomo aumentano all'aumentare del numero quantico principale n. Le forme delle superfici di probabilità al 90% degli orbitali 3p, 4p e degli orbitali p a più alta energia sono tuttavia essenzialmente le stesse di quelle mostrate nella Figura \(\PageIndex{4}\). La configurazione elettronica di un atomo è la rappresentazione della disposizione degli elettroni distribuiti tra gli orbitali e i sottogusci. Comunemente, la configurazione elettronica viene utilizzata per descrivere gli orbitali di un atomo allo stato fondamentale, ma può anche essere usata per rappresentare un atomo che si è ionizzato in un catione o in un anione, compensando la perdita o l'aumento di elettroni negli orbitali successivi. Molte delle proprietà fisiche e chimiche degli elementi possono essere correlate alle loro configurazioni elettroniche uniche. Gli elettroni di valenza, ovvero gli elettroni del guscio più esterno, sono il fattore determinante per la chimica unica dell'elemento. == Struttura atomica: Configurazioni degli elettroni == Il testo si propone di insegnare a scrivere le configurazioni degli elettroni allo stato fondamentale per gli elementi fino al numero atomico 36, concentrandosi sulla disposizione degli elettroni negli orbitali atomici. Vengono spiegati concetti chiave come le configurazioni degli elettroni, la regola di Hund, il principio di esclusione di Pauli e il principio di Aufbau. La tavola periodica è fondamentale per determinare queste configurazioni e vengono evidenziate le regole per l'assegnazione degli orbitali degli elettroni. === Termini chiave === * configurazione elettronica allo stato fondamentale * Regola di Hund * Principio di esclusione di Pauli * principio di aufbau La configurazione elettronica di un atomo è la rappresentazione della disposizione degli elettroni distribuiti tra gli orbitali e i sottogusci. Comunemente, la configurazione elettronica viene utilizzata per descrivere gli orbitali di un atomo allo stato fondamentale, ma può anche essere usata per rappresentare un atomo che si è ionizzato in un catione o in un anione, compensando la perdita o l'aumento di elettroni negli orbitali successivi. Molte delle proprietà fisiche e chimiche degli elementi possono essere correlate alle loro configurazioni elettroniche uniche. Gli elettroni di valenza, ovvero gli elettroni del guscio più esterno, sono il fattore determinante per la chimica unica dell'elemento. [[File:Formula_8.jpg|centro|miniatura|la tavola periodica]] === Configurazioni di elettroni === La configurazione elettronica di un atomo è la rappresentazione della disposizione degli elettroni distribuiti tra gli orbitali e i sottogusci. Comunemente, la configurazione elettronica viene utilizzata per descrivere gli orbitali di un atomo allo stato fondamentale, ma può anche essere usata per rappresentare un atomo che si è ionizzato in un catione o in un anione, compensando la perdita o l'aumento di elettroni negli orbitali successivi. Molte delle proprietà fisiche e chimiche degli elementi possono essere correlate alle loro configurazioni elettroniche uniche. Gli elettroni di valenza, ovvero gli elettroni del guscio più esterno, sono il fattore determinante per la chimica unica dell'elemento. Prima di assegnare gli elettroni di un atomo agli orbitali, è necessario conoscere i concetti di base delle configurazioni degli elettroni. Ogni elemento della tavola periodica è costituito da atomi, che sono composti da protoni, neutroni ed elettroni. Gli elettroni hanno una carica negativa e si trovano intorno al nucleo dell'atomo in orbitali elettronici, definiti come il volume di spazio in cui l'elettrone può trovarsi con una probabilità del 95%. I quattro tipi di orbitali (s, p, d e f) hanno forme diverse e un orbitale può contenere al massimo due elettroni. Gli orbitali p, d e f hanno diversi sottolivelli e quindi possono contenere più elettroni. Come detto, la configurazione elettronica di ogni elemento è unica per la sua posizione nella tavola periodica. Il livello energetico è determinato dal periodo e il numero di elettroni è dato dal numero atomico dell'elemento. Gli orbitali dei diversi livelli energetici sono simili tra loro, ma occupano aree diverse dello spazio. L'orbitale 1s e l'orbitale 2s hanno entrambi le caratteristiche di un orbitale s (nodi radiali, probabilità di volume sferico, possono contenere solo due elettroni, ecc.) ma, poiché si trovano in livelli energetici diversi, occupano spazi diversi intorno al nucleo. Ogni orbitale può essere rappresentato da blocchi specifici sulla tavola periodica. Il blocco s è la regione dei metalli alcalini compreso l'elio (gruppi 1 e 2), il blocco d sono i metalli di transizione (gruppi da 3 a 12), il blocco p sono gli elementi dei gruppi principali da 13 a 18 e il blocco f sono le serie dei lantanoidi e degli attinidi. L'uso della tavola periodica per determinare le configurazioni elettroniche degli atomi è fondamentale, ma bisogna anche tenere presente che ci sono alcune regole da seguire quando si assegnano gli elettroni ai diversi orbitali. La tavola periodica è uno strumento incredibilmente utile per scrivere le configurazioni elettroniche. Per ulteriori informazioni sul collegamento tra le configurazioni degli elettroni e la tavola periodica, visitate il modulo Collegare gli elettroni alla tavola periodica. === Regole per l'assegnazione degli orbitali degli elettroni === ==== Il principio di esclusione di Pauli ==== Il principio di esclusione di Pauli stabilisce che due elettroni non possono avere gli stessi quattro numeri quantici. I primi tre (n, l e m<sub>l</sub>) possono essere uguali, ma il quarto numero quantico deve essere diverso. Un singolo orbitale può contenere al massimo due elettroni, che '''devono''' avere spin opposti; altrimenti avrebbero gli stessi quattro numeri quantici, il che è proibito. Un elettrone ha spin up (m<sub>s</sub> = +1/2) e l'altro ha spin down (m<sub>s</sub> = -1/2). Questo ci dice che ogni sottoguscio ha il doppio degli elettroni per orbitale. Il sottoguscio s ha 1 orbitale che può contenere fino a 2 elettroni, il sottoguscio p ha 3 orbitali che possono contenere fino a 6 elettroni, il sottoguscio d ha 5 orbitali che possono contenere fino a 10 elettroni e il sottoguscio f ha 7 orbitali con 14 elettroni. ====== Esempio: Idrogeno e elio ====== I primi tre numeri quantici di un elettrone sono n=1, l=0, m<sub>l</sub>=0. A questi possono corrispondere solo due elettroni, che sarebbero o m<sub>s</sub> = -1/2 o m<sub>s</sub> = +1/2. Come già sappiamo dallo studio dei numeri quantici e degli orbitali degli elettroni, possiamo concludere che questi quattro numeri quantici si riferiscono al sottoguscio 1s. Se viene indicato solo uno dei valori di m<sub>s</sub>, avremo 1s<sup>1</sup> (che indica l'idrogeno), se vengono indicati entrambi avremo 1s<sup>2</sup> (che indica l'elio). Visivamente, questo viene rappresentato come:[[File:Formula_9.png|centro|senza_cornice]]Come mostrato, il sottoguscio 1s può contenere solo due elettroni e, quando è pieno, gli elettroni hanno spin opposti. ==== La regola di Hund ==== Quando si assegnano gli elettroni negli orbitali, ogni elettrone riempirà prima tutti gli orbitali con energia simile (detti anche degenerati) prima di accoppiarsi con un altro elettrone in un orbitale riempito a metà. Gli atomi allo stato fondamentale tendono ad avere il maggior numero possibile di elettroni spaiati. Quando si visualizzano questi processi, si pensi che gli elettroni hanno lo stesso comportamento che avrebbero i poli di una calamita se venissero a contatto; quando gli elettroni carichi negativamente riempiono gli orbitali, cercano di allontanarsi il più possibile l'uno dall'altro prima di accoppiarsi. ====== Esempio: Ossigeno e azoto ====== Se osserviamo la corretta configurazione elettronica dell'atomo di azoto (Z = 7), un elemento molto importante per la biologia delle piante: 1s<sup>2</sup> 2s<sup>2</sup> 2p<sup>3</sup>[[File:Formula_5.png|centro|senza_cornice]]Si vede chiaramente che gli orbitali p sono riempiti a metà, dato che ci sono tre elettroni e tre orbitali p. Questo perché la regola di Hund stabilisce che i tre elettroni del sottoguscio 2p riempiranno tutti gli orbitali vuoti prima di riempire gli orbitali con gli elettroni al loro interno. Se consideriamo l'elemento successivo all'azoto nello stesso periodo, l'ossigeno (Z = 8), la sua configurazione elettronica è: 1s<sup>2</sup> 2s<sup>2</sup> 2p<sup>4</sup> (per un atomo).[[File:Formula_7.png|centro|senza_cornice]]L'ossigeno ha un elettrone in più dell'azoto e poiché gli orbitali sono tutti riempiti a metà, l'elettrone deve accoppiarsi. ==== Occupazione degli orbitali ==== Gli elettroni riempiono gli orbitali in modo da minimizzare l'energia dell'atomo. Pertanto, gli elettroni di un atomo riempiono i principali livelli energetici in ordine crescente di energia (gli elettroni si allontanano dal nucleo). L'energia relativa degli orbitali è mostrata nella figura di seguito.[[File:Formula_6.jpg|centro|miniatura|l'energia potenziale relativa degli orbitali atomici.]]L'ordine dei livelli riempiti è quindi: '''''1s, 2s, 2p, 3s, 3p, 4s, 3d, 4p, 5s, 4d, 5p, 6s, 4f, 5d, 6p, 7s, 5f, 6d e 7p.''''' L'ordine generale di riempimento degli orbitali è illustrato nella figura di seguito. I sottogusci corrispondenti a ciascun valore di ''n'' sono scritti da sinistra a destra su linee orizzontali successive, dove ogni riga rappresenta una riga della tavola periodica. L'ordine di riempimento degli orbitali è indicato dalle linee diagonali che vanno dall'alto a destra al basso a sinistra. Di conseguenza, l'orbitale 4s viene riempito prima dell'orbitale 3d a causa degli effetti di schermatura e penetrazione. Di conseguenza, la configurazione elettronica del potassio, che inizia il quarto periodo, è [Ar]4s<sup>1</sup>, mentre quella del calcio è [Ar]4s<sup>2</sup>. Cinque orbitali 3d sono riempiti dai successivi 10 elementi, i metalli di transizione, seguiti da tre orbitali 4p. Si noti che l'ultimo membro di questa fila è il gas nobile kripton (Z = 36), [Ar]4s<sup>2</sup>3d<sup>10</sup>4p<sup>6</sup> = [Kr], che ha orbitali 4s, 3d e 4p pieni. La quinta fila della tavola periodica è essenzialmente uguale alla quarta, tranne che per il fatto che gli orbitali 5s, 4d e 5p sono riempiti in sequenza.[[File:Formula_4.jpg|centro|miniatura|Previsione dell'ordine di riempimento degli orbitali negli atomi multielettronici. Se si scrivono i sottogusci per ogni valore del numero quantico principale su righe successive, l'ordine osservato di riempimento degli orbitali è indicato da una serie di linee diagonali che vanno dall'alto a destra al basso a sinistra.]] ==== Il processo di Aufbau ==== Aufbau deriva dalla parola tedesca “aufbauen” che significa “costruire”. Quando si scrivono le configurazioni degli elettroni, gli orbitali vengono costruiti da atomo ad atomo. Quando si scrive la configurazione elettronica di un atomo, gli orbitali vengono riempiti in ordine crescente di numero atomico. Tuttavia, esistono alcune eccezioni a questa regola. ====== Esempio: Elementi della 3° fila ====== Seguendo lo schema attraverso un periodo da B (Z=5) a Ne (Z=10), il numero di elettroni aumenta e i sottogusci si riempiono. Questo esempio si concentra sul sottoguscio p, che si riempie dal boro al neon. * B (Z=5) configurazione: 1s<sup>2</sup> 2s<sup>2</sup> 2p<sup>1</sup> * C (Z=6) configurazione: 1s<sup>2</sup> 2s<sup>2</sup> 2p<sup>2</sup> * N (Z=7) configurazione:1s<sup>2</sup> 2s<sup>2</sup> 2p<sup>3</sup> * O (Z=8) configurazione:1s<sup>2</sup> 2s<sup>2</sup> 2p<sup>4</sup> * F (Z=9) configurazione:1s<sup>2</sup> 2s<sup>2</sup> 2p<sup>5</sup> * Ne (Z=10) configurazione:1s<sup>2</sup> 2s<sup>2</sup> 2p<sup>6</sup> ==== Il numero degli elettroni di valenza ==== Il numero di elettroni di valenza di un elemento può essere determinato dal gruppo della tavola periodica (colonna verticale) in cui l'elemento è classificato. Con l'eccezione dei gruppi 3-12 (i metalli di transizione), la cifra delle unità del numero del gruppo identifica quanti elettroni di valenza sono associati a un atomo neutro di un elemento elencato in quella particolare colonna. Ad esempio, nel gruppo 16, la cifra delle unità è 6 e gli elementi di questo gruppo hanno 6 elettroni di valenza. {| class="wikitable" |+Tabella 1.3.1: Elettroni di valenza derivati dal gruppo della tavola periodica !Gruppo della tavola periodica !Elettroni di valenza |- |Gruppo 1: metalli alcalini |1 |- |Gruppo 2: metalli alcalino-terrosi |2 |- |Gruppi 3-12: metalli di transizione |2* (il guscio 4s è completo e non può contenere altri elettroni) |- |Gruppo 13: boro gruppo |3 |- |Gruppo 14: carbonio gruppo |4 |- |Gruppo 15: picntogeni |5 |- |Gruppo 16: calcogeni |6 |- |Gruppo 17: alogeni |7 |- |Gruppo 18: gas nobili |8** |} <nowiki>*</nowiki> Il metodo generale di conteggio degli elettroni di valenza non è generalmente utile per i metalli di transizione. Si utilizza invece il '''metodo di conteggio degli elettroni d''' modificato. <nowiki>**</nowiki> Ad eccezione dell'elio, che ha solo due elettroni di valenza. La configurazione elettronica di un elemento è la disposizione degli elettroni nei suoi orbitali atomici. Conoscendo la configurazione elettronica di un elemento, possiamo prevedere e spiegare gran parte della sua chimica. === Esempio === Disegna un diagramma degli orbitali e utilizzalo per ricavare la configurazione elettronica del fosforo, Z=15. Qual è la sua configurazione elettronica di valenza? '''Dato:''' numero atomico '''Richiesto:''' diagramma orbitale e configurazione degli elettroni di valenza del fosforo '''Strategia:''' # Individua il gas nobile più vicino al fosforo nella tavola periodica. Quindi sottrai il suo numero di elettroni da quelli del fosforo per ottenere il numero di elettroni di valenza del fosforo. # Facendo riferimento alla figura della tavola periodica, disegna un diagramma degli orbitali per rappresentare questi orbitali di valenza. Seguendo la regola di Hund, colloca gli elettroni di valenza negli orbitali disponibili, iniziando dall'orbitale con energia più bassa. Scrivi la configurazione degli elettroni dal tuo diagramma orbitale. # Ignora gli orbitali interni (quelli che corrispondono alla configurazione elettronica del gas nobile più vicino) e scrivi la configurazione degli elettroni di valenza del fosforo. '''Soluzione:''' # Poiché il fosforo si trova nella terza fila della tavola periodica, sappiamo che ha un guscio chiuso [Ne] con 10 elettroni. Cominciamo sottraendo 10 elettroni dai 15 del fosforo. # I cinque elettroni aggiuntivi vengono collocati nei successivi orbitali disponibili, che sono gli orbitali 3s e 3p:[[File:Formula_1_prima.jpg|centro|senza_cornice]]Poiché l'orbitale 3s ha un'energia inferiore a quella degli orbitali 3p, lo riempiamo per primo:[[File:Formula_2.jpg|centro|formula|senza_cornice]]La regola di Hund ci dice che i tre elettroni rimanenti occuperanno gli orbitali degenerati 3p separatamente, ma con gli spin allineati:[[File:Formula_3.jpg|centro|senza_cornice]] La configurazione elettronica è [Ne]3s<sup>2</sup>3p<sup>3</sup>. # Otteniamo la configurazione degli elettroni di valenza ignorando gli orbitali interni, il che per il fosforo significa ignorare il guscio chiuso [Ne]. Si ottiene così una configurazione degli elettroni di valenza pari a 3s<sup>2</sup>3p<sup>3</sup>. === Esercizio === Disegna un diagramma degli orbitali e usalo per ricavare la configurazione elettronica del cloro, Z=17. Qual è la sua configurazione elettronica di valenza? '''Soluzione:''' [Ne]3''s''<sup>2</sup>3''p''<sup>5</sup>; 3''s''<sup>2</sup>3''p''<sup>5</sup> La sesta riga della tavola periodica sarà diversa dalle due precedenti perché gli orbitali 4f, che possono contenere 14 elettroni, sono riempiti tra gli orbitali 6s e 5d. Gli elementi che contengono orbitali 4f nel loro guscio di valenza sono i lantanidi. Quando gli orbitali 6p sono finalmente riempiti, abbiamo raggiunto il prossimo (e ultimo) gas nobile conosciuto, il radon (Z = 86), [Xe]6s<sup>2</sup>4f<sup>14</sup>5d<sup>10</sup>6p<sup>6</sup> = [Rn]. Nell'ultima riga, gli orbitali 5f sono riempiti tra gli orbitali 7s e 6d, il che dà i 14 elementi attinidi. Poiché l'elevato numero di protoni rende i loro nuclei instabili, tutti gli attinidi sono radioattivi. === Esempio === Scrivi la configurazione elettronica del mercurio (Z = 80), mostrando tutti gli orbitali interni. '''Dato:''' numero atomico '''Richiesta:''' configurazione elettronica completa '''Strategia:''' Utilizzando il diagramma degli orbitali nella figura sopra e la tavola periodica come guida, riempi gli orbitali fino a posizionare tutti gli 80 elettroni. '''Soluzione:''' Colloca gli elettroni negli orbitali seguendo l'ordine indicato nella figura sopra, e utilizzando la tavola periodica come guida, si ottiene {| class="wikitable" |1''s''<sup>2</sup> |riga 1 |2 elettroni |- |2''s''<sup>2</sup>2''p''<sup>6</sup> |riga 2 |8 elettroni |- |3''s''<sup>2</sup>3''p''<sup>6</sup> |riga 3 |8 elettroni |- |4''s''<sup>2</sup>3''d''<sup>10</sup>4''p''<sup>6</sup> |riga 4 |18 elettroni |- |5''s''<sup>2</sup>4''d''<sup>10</sup>5''p''<sup>6</sup> |riga 5 |18 elettroni |- | |riga 1–5 |54 elettroni |} Dopo aver riempito le prime cinque file, abbiamo ancora 80 - 54 = 26 elettroni da ospitare. Secondo la tavola periodica, dobbiamo riempire gli orbitali 6s (2 elettroni), 4f (14 elettroni) e 5d (10 elettroni). Il risultato è la configurazione elettronica del mercurio: 1s<sup>2</sup>2s<sup>2</sup>2p<sup>6</sup>3s<sup>2</sup>3p<sup>6</sup>4s<sup>2</sup>3d<sup>10</sup>4p<sup>6</sup>5s<sup>2</sup>4d<sup>10</sup>5p<sup>6</sup>6s<sup>2</sup>4f<sup>14</sup>5d<sup>10</sup> = Hg = [Xe]6s<sup>2</sup>4f<sup>14</sup>5d<sup>10</sup> con un sottoguscio 5d pieno, una configurazione del guscio di valenza 6s<sup>2</sup>4f<sup>14</sup>5d<sup>10</sup> e un totale di 80 elettroni. (È necessario verificare sempre che il numero totale di elettroni sia uguale al numero atomico). === Sintesi === Sulla base del principio di Pauli e della conoscenza delle energie orbitali ottenute con orbitali simili a quelli dell'idrogeno, è possibile costruire la tavola periodica riempiendo gli orbitali disponibili a partire da quelli a più bassa energia ('''principio di aufbau'''), il che dà origine a una particolare disposizione degli elettroni per ogni elemento (la sua '''configurazione elettronica'''). La '''regola di Hund''' dice che la disposizione degli elettroni a più bassa energia è quella che li colloca in orbitali degenerati con gli spin paralleli. Ai fini chimici, gli elettroni più importanti sono quelli del guscio principale più esterno, gli '''elettroni di valenza'''. == Sviluppo della teoria dei legami chimici == I simboli dei punti di Lewis sono un modo per indicare il numero di elettroni di valenza di un atomo. Sono utili per prevedere il numero e i tipi di legami covalenti nelle molecole organiche. La forma molecolare delle molecole è prevista dalla teoria della repulsione di coppia degli elettroni di valenza (VSEPR). Le forme delle molecole organiche comuni si basano su disposizioni tetraedriche, trigonali planari o lineari dei gruppi di elettroni. === Termini chiave === * forza del legame * legame covalente * legame ionico * Struttura di Lewis * elettrone a coppia solitaria * elettrone non legante === Note di studio === Per disegnare con successo le strutture di Lewis, è necessario conoscere il numero di elettroni di valenza presenti in ciascuno degli atomi coinvolti. Memorizzare il numero di elettroni di valenza posseduti da ciascuno degli elementi comunemente incontrati nella chimica organica: C, H, O, N, S, P e gli alogeni. Quando si disegna una struttura organica, è necessario ricordare che un atomo di carbonio neutro ha quasi sempre quattro legami. Allo stesso modo, l'idrogeno ha sempre un legame, gli atomi di ossigeno neutri hanno due legami e gli atomi di azoto neutri hanno tre legami. Memorizzando queste semplici regole, si può evitare di commettere errori inutili nel corso del corso. Nel corso del corso si utilizzerà la rappresentazione a “cuneo e linea spezzata”, che aiuta a trasmettere la natura tridimensionale dei composti organici. === Panoramica sul legame === Perché alcune sostanze sono molecole chimicamente legate e altre sono un'associazione di ioni? La risposta a questa domanda dipende dalle strutture elettroniche degli atomi e dalla natura delle forze chimiche all'interno dei composti. Sebbene non esistano confini ben definiti, i legami chimici sono tipicamente classificati in tre tipi principali: legami ionici, legami covalenti e legami metallici. In questo capitolo verranno discussi ciascun tipo di legame e le proprietà generali riscontrate nelle sostanze tipiche in cui si verifica il tipo di legame. # I legami ionici derivano dalle '''forze elettrostatiche che esistono tra ioni di carica opposta'''. Questi legami coinvolgono tipicamente un metallo con un non metallo. # I legami covalenti '''derivano dalla condivisione di elettroni tra due atomi'''. Questi legami coinvolgono tipicamente un elemento non metallico con un altro. # I legami metallici si trovano nei metalli solidi (rame, ferro, alluminio) con ogni atomo metallico legato a diversi atomi metallici vicini e gli elettroni di legame sono liberi di muoversi nella struttura tridimensionale. Ogni classificazione dei legami viene discussa in dettaglio nelle sezioni successive del capitolo. Vediamo le disposizioni preferite degli elettroni negli atomi quando formano composti chimici. IMMAGINE (Figura 1.4.1: G. N. Lewis e la regola dell'ottetto. (a) Lewis sta lavorando in laboratorio. (b) Nello schizzo originale di Lewis per la regola dell'ottetto, inizialmente aveva collocato gli elettroni agli angoli di un cubo, invece di disporli come facciamo oggi.) === Simboli di Lewis === All'inizio del XX secolo, il chimico americano G. N. Lewis (1875-1946) ideò un sistema di simboli - oggi chiamato simboli dei punti elettronici di Lewis, spesso abbreviati in ''simboli dei punti di Lewis'' - che possono essere utilizzati per prevedere il numero di legami formati dalla maggior parte degli elementi nei loro composti. Ogni simbolo di Lewis è costituito dal simbolo chimico di un elemento circondato da punti che rappresentano i suoi elettroni di valenza. Simboli dei punti di Lewis: * forniscono una comoda rappresentazione degli elettroni di valenza * permettono di tenere traccia degli elettroni di valenza durante la formazione dei legami * è costituito dal simbolo chimico dell'elemento più un punto per ogni elettrone di valenza Per scrivere il simbolo dei punti di Lewis di un elemento, si posizionano i punti che rappresentano gli elettroni di valenza, uno alla volta, intorno al simbolo chimico dell'elemento. Si mettono fino a quattro punti sopra, sotto, a sinistra e a destra del simbolo (in qualsiasi ordine, purché gli elementi con quattro o meno elettroni di valenza non abbiano più di un punto in ogni posizione). I punti successivi, per gli elementi con più di quattro elettroni di valenza, sono di nuovo distribuiti uno alla volta, ciascuno abbinato a uno dei primi quattro. Il fluoro, ad esempio, con configurazione elettronica [He]2s<sup>2</sup>2p<sup>5</sup>, ha sette elettroni di valenza, quindi il suo simbolo di Lewis è costruito come segue: IMMAGINE Figura 1.4.2: Simboli dei punti di Lewis per gli elementi del periodo 2 Lewis ha utilizzato i punti non appaiati per prevedere il numero di legami che un elemento formerà in un composto. Consideriamo il simbolo dell'azoto nella Figura 1.4.2. Il simbolo dei punti di Lewis spiega perché l'azoto, con tre elettroni di valenza spaiati, tende a formare composti in cui condivide gli elettroni spaiati per formare tre legami. Anche il boro, che ha tre elettroni di valenza spaiati nel simbolo del punto di Lewis, tende a formare composti con tre legami, mentre il carbonio, con quattro elettroni di valenza spaiati nel simbolo del punto di Lewis, tende a condividere tutti i suoi elettroni di valenza spaiati formando composti con quattro legami. I simboli di Lewis sono uno strumento che aiuta a disegnare le strutture. Nella prossima sezione vedremo perché i legami nei composti molecolari seguono la teoria di Lewis. Gli elementi dello stesso gruppo hanno lo stesso numero di elettroni di valenza e simboli di Lewis simili. Ad esempio, la configurazione elettronica dello zolfo atomico è [Ne]3s<sup>2</sup>3p<sup>4</sup>, quindi ci sono '''sei''' elettroni di valenza. Il suo simbolo di Lewis sarà quindi simile a quello dell'ossigeno e avrà l'aspetto di: IMMAGINE === La regola dell'ottetto === Il principale contributo di Lewis alla teoria del legame è stato quello di riconoscere che gli atomi tendono a perdere, guadagnare o condividere elettroni per raggiungere un totale di otto elettroni di valenza, chiamato ottetto. Questa cosiddetta regola dell'ottetto spiega la stechiometria della maggior parte dei composti dei blocchi s e p della tavola periodica. Oggi sappiamo dalla meccanica quantistica che il numero otto corrisponde a un orbitale di valenza ns e tre np, che insieme possono ospitare un totale di otto elettroni. Tuttavia, è notevole che l'intuizione di Lewis sia stata fatta quasi un decennio prima che Rutherford proponesse il modello nucleare dell'atomo. Le eccezioni più comuni alla regola dell'ottetto sono l'elio, la cui configurazione elettronica 1s<sup>2</sup> gli conferisce un guscio completo n = 1, e l'idrogeno, che tende a guadagnare o condividere il suo unico elettrone per ottenere la configurazione elettronica dell'elio. L'idea di Lewis di un ottetto spiega perché i gas nobili raramente formano composti. Hanno la configurazione stabile s<sup>2</sup>p<sup>6</sup> (ottetto completo, nessuna carica), quindi non hanno motivo di reagire e cambiare la loro configurazione. Tutti gli altri elementi cercano di guadagnare, perdere o condividere elettroni per raggiungere la configurazione dei gas nobili. Questo spiega perché gli atomi si combinano tra loro per formare composti. La formazione di legami rende gli atomi più stabili e a bassa energia. La creazione di legami libera energia e rappresenta una forza trainante per la formazione dei composti. Gli atomi spesso guadagnano, perdono o condividono elettroni per ottenere lo stesso numero di elettroni del gas nobile più vicino a loro nella tavola periodica. === Strutture di Lewis === Le strutture di Lewis rappresentano come i simboli di Lewis guadagnano, perdono o condividono elettroni per ottenere un ottetto formando composti. === Strutture di Lewis dei composti ionici === Quando nella struttura di un composto organico è presente un metallo, è molto probabile che sia presente almeno un legame ionico. I legami ionici sono rappresentati nelle strutture di Lewis in modo diverso rispetto ai legami covalenti. Occorre prestare molta attenzione quando si disegna la struttura di Lewis di un composto organico che contiene un legame ionico. I legami ionici si formano tipicamente quando un metallo e un non metallo fanno parte di un composto. Alcuni atomi ottengono un ottetto guadagnando o perdendo completamente elettroni per formare ioni. I legami ionici si formano grazie all'attrazione eletrostatica degli ioni creati. La formula del sale da cucina è NaCl. È il risultato del legame tra ioni Na<sup>+</sup> e ioni Cl<sup>-</sup>. Se il sodio metallico e il cloro gassoso si mescolano nelle giuste condizioni, formano il sale. Il sodio perde un elettrone e il cloro ne guadagna uno. Nel processo, viene rilasciata una grande quantità di luce e calore. Il sale risultante è per lo più non reattivo, è stabile. Non subisce reazioni esplosive, a differenza del sodio e del cloro di cui è composto. Perché? In base alla regola dell'ottetto, gli atomi cercano di ottenere una configurazione elettronica da gas nobile, ovvero otto elettroni di valenza. Il sodio (1s<sup>2</sup>2s<sup>2</sup>2p<sup>6</sup>3s<sup>1</sup>) ha un solo elettrone di valenza, quindi rinunciandovi si otterrebbe la stessa configurazione elettronica del neon (1s<sup>2</sup>2s<sup>2</sup>2p<sup>6</sup>). Il cloro (1s<sup>2</sup>2s<sup>2</sup>2p<sup>6</sup>3s<sup>2</sup>3p<sup>7</sup>) ha sette elettroni di valenza, quindi, se ne prende uno, ne avrà otto (un ottetto). Il cloro ha la configurazione elettronica dell'argon (1s<sup>2</sup>2s<sup>2</sup>2p<sup>6</sup>3s<sup>2</sup>3p<sup>8</sup>) quando guadagna un elettrone. La struttura di Lewis di un composto ionico mostra il movimento degli elettroni. Per NaCl, il sodio è nel gruppo 1 e ha un elettrone di valenza e il cloro è nel gruppo 17 e ha sette elettroni di valenza. Il sodio perde il suo unico elettrone di valenza e si carica positivamente. Il cloro guadagna questo elettrone, ottenendo un ottetto completo e una carica negativa. Dopo il guadagno/perdita di un elettrone, le nuove strutture di Lewis di Na<sup>+</sup> e Cl<sup>-</sup> sono scritte una accanto all'altra e rappresentano il legame ionico in NaCl. IMMAGINE (Esempi di strutture di Lewis di composti ionici) === Legami covalenti e strutture di Lewis dei composti molecolari === Mentre i metalli alcalini (come il sodio e il potassio), i metalli alcalino-terrosi (come il magnesio e il calcio) e gli alogeni (come il fluoro e il cloro) spesso formano ioni per ottenere un ottetto completo, gli elementi principali della chimica organica - carbonio, idrogeno, azoto e ossigeno - tendono invece a riempire il loro ottetto ''condividendo'' elettroni con altri atomi, formando legami covalenti. Consideriamo il caso più semplice dell'idrogeno gassoso. Un atomo di idrogeno isolato ha un solo elettrone, situato nell'orbitale 1s. Se due atomi di idrogeno si avvicinano abbastanza da far sovrapporre i rispettivi orbitali 1s, i due elettroni possono essere condivisi tra i due nuclei e si forma una molecola di H<sub>2</sub> con legame covalente. Nella struttura di Lewis dell'H<sub>2</sub>, ogni coppia di elettroni condivisa tra due atomi è disegnata come una singola linea, a indicare un singolo legame covalente. IMMAGINE L'idrogeno rappresenta un caso particolare, perché un atomo di idrogeno non può soddisfare la regola dell'ottetto; ha bisogno di due soli elettroni per avere un guscio completo. Questa è spesso chiamata “regola del doppietto” per l'idrogeno. Una delle molecole organiche più semplici è il metano, con formula molecolare CH<sub>4</sub>. Il metano è il “gas naturale” bruciato nei forni di casa e negli scaldabagni, oltre che nelle centrali elettriche. Per illustrare il legame covalente nel metano utilizzando una struttura di Lewis, dobbiamo innanzitutto riconoscere che, sebbene un atomo di carbonio abbia un totale di sei elettroni, il suo simbolo di Lewis ha quattro elettroni spaiati. Secondo la teoria di Lewis, l'atomo di carbonio vuole formare quattro legami covalenti per riempire il suo ottetto. In una molecola di metano, l'atomo di carbonio centrale condivide i suoi quattro elettroni di valenza con quattro atomi di idrogeno, formando così quattro legami e soddisfacendo la regola dell'ottetto (per il carbonio) e la “regola del doppietto” (per ciascuno degli idrogeni). IMMAGINE La prossima molecola organica relativamente semplice da considerare è l'etano, la cui formula molecolare è C<sub>2</sub>H<sub>6</sub>. Se disegniamo separatamente il simbolo di Lewis di ogni atomo, possiamo vedere che la regola dell'ottetto/doppio può essere soddisfatta per tutti formando un legame carbonio-carbonio e sei legami carbonio-idrogeno. IMMAGINE Lo stesso approccio può essere utilizzato per le molecole in cui non è presente un atomo di carbonio. In una molecola d'acqua, il simbolo di Lewis dell'atomo di ossigeno ha due elettroni spaiati. Questi sono accoppiati con il singolo elettrone nei simboli di Lewis dei due legami covalenti O-H degli idrogeni. I restanti quattro elettroni non legati dell'ossigeno sono chiamati “coppie solitarie”. IMMAGINE Poiché gli elettroni solitari spesso NON sono mostrati nelle strutture chimiche, è importante vedere come aggiungere mentalmente le coppie solitarie. All'inizio può essere utile aggiungere fisicamente gli elettroni solitari. {| class="wikitable" |IMMAGINE |IMMAGINE |IMMAGINE |- |metilamina |etanolo |clorometano |} === Esercizio === Per la seguente struttura, inserisci tutti gli elettroni solitari mancanti. IMMAGINE ==== Soluzione ==== IMMAGINE Quando due o più elettroni vengono condivisi tra gli atomi, si forma un legame covalente multiplo. La formula molecolare dell'etene (noto anche come etilene, un composto presente nella frutta, come le mele, che ne segnala la maturazione) è C<sub>2</sub>H<sub>4</sub>. Disponendo i simboli di Lewis degli atomi, si può notare che la regola dell'ottetto/doppio può essere soddisfatta per tutti gli atomi solo se i due carboni condividono ''due'' coppie di elettroni tra loro. L'etene contiene un doppio legame carbonio/carbonio. IMMAGINE Seguendo questo schema, il triplo legame nell'etilene di formula molecolare C<sub>2</sub>H<sub>2</sub> (noto anche come acetilene, il combustibile utilizzato nelle torce per saldatura) si forma quando i due atomi di carbonio condividono ''tre'' coppie di elettroni tra loro. IMMAGINE === Esercizio === Disegna la struttura di Lewis dell'ammoniaca, NH<sub>3</sub>. ==== Soluzione ==== IMMAGINE === Forma molecolare === Il disegno di un bastone e di un cuneo di metano mostra gli angoli tetraedrici... (Il cuneo esce dalla carta e la linea tratteggiata va dietro la carta. Le linee solide sono nel piano del foglio). IMMAGINE Gli esempi che seguono fanno uso di questa notazione e illustrano anche l'importanza di includere le coppie di elettroni del guscio di valenza non leganti quando si visualizzano tali configurazioni. {| class="wikitable" |IMMAGINE |IMMAGINE |IMMAGINE |- |metano |ammoniaca |acqua |} Le configurazioni di legame sono prontamente previste dalla teoria della repulsione delle coppie di elettroni di valenza, comunemente indicata come VSEPR nella maggior parte dei testi di chimica introduttivi. Questo semplice modello si basa sul fatto che gli elettroni si respingono l'un l'altro e che è ragionevole aspettarsi che i legami e le coppie di elettroni di valenza non leganti associati a un dato atomo preferiscano essere il più distanti possibile. Le configurazioni di legame del carbonio sono facili da ricordare, poiché ne esistono solo tre categorie. {| class="wikitable" |} {| class="wikitable" !Configurazione !Partner di legame !Angoli di legame !Esempio |- align="CENTER" |Tetraedrico |4 |109.5º |IMMAGINE |- align="CENTER" |Trigonale Planare |3 |120º |IMMAGINE |- align="CENTER" |Lineare |2 |180º |IMMAGINE |} Nei tre esempi illustrati sopra, l'atomo centrale (carbonio) non ha elettroni di valenza non leganti; di conseguenza, la configurazione può essere stimata dal solo numero di partner di legame. Tuttavia, per le molecole di acqua e ammoniaca, gli elettroni non leganti devono essere inclusi nel calcolo. In ogni caso, ci sono quattro regioni di densità elettronica associate al guscio di valenza, per cui ci si aspetta un angolo di legame tetraedrico. Gli angoli di legame misurati di questi composti (H<sub>2</sub>O 104,5º e NH<sub>3</sub> 107,3º) mostrano che sono più vicini alla configurazione tetraedrica che a quella trigonale planare o lineare. Naturalmente, è la configurazione degli atomi (non gli elettroni) a definire la forma di una molecola, e in questo senso l'ammoniaca è detta piramidale (non tetraedrica). Il composto trifluoruro di boro, BF<sub>3</sub>, non ha elettroni di valenza non legati e la configurazione dei suoi atomi è trigonale. La teoria VSEPR è stata trattata in modo esauriente da Oxford e Purdue. Il modo migliore per studiare le forme tridimensionali delle molecole è utilizzare modelli molecolari. Molti tipi di kit di modelli sono disponibili per studenti e chimici professionisti. == Descrizione dei legami chimici - Teoria del legame di valenza == === Termini chiave === Assicurati di saper definire e utilizzare nel contesto i termini chiave riportati di seguito. * forza di legame * legame covalente * lunghezza del legame * legame sigma (σ) * legame pi (π) * teoria del legame di valenza === Teoria del legame di valenza === Mentre discutevamo su come utilizzare le strutture di Lewis per descrivere il legame nei composti organici, siamo stati finora molto vaghi nel nostro linguaggio riguardo alla natura effettiva dei legami chimici stessi. Sappiamo che un legame covalente implica la "condivisione" di una coppia di elettroni tra due atomi, ma come avviene questo e come porta alla formazione di un legame che tiene insieme i due atomi? Sono stati sviluppati due modelli principali per descrivere come si formano i legami covalenti: la teoria del legame di valenza e la teoria degli orbitali molecolari. La teoria del legame di valenza è utilizzata più spesso per descrivere i legami nelle molecole organiche. In questo modello, i legami covalenti si formano dalla sovrapposizione di due orbitali atomici su atomi diversi, ciascuno contenente un singolo elettrone. Gli elettroni si accoppiano nella sovrapposizione orbitale, legando insieme gli atomi. L'esempio più semplice di teoria del legame di valenza può essere dimostrato dalla molecola di H₂ . Dalla tavola periodica possiamo vedere che ogni atomo di idrogeno ha un singolo elettrone di valenza. Se due atomi di idrogeno si uniscono per formare un legame, allora ogni atomo di idrogeno condivide effettivamente entrambi gli elettroni e quindi ognuno assomiglia al gas nobile elio ed è più stabile. I due elettroni condivisi nella sovrapposizione orbitale sono rappresentati da un singolo trattino tra gli atomi. [[File:Teoria_del_legame_di_valenza.png|alt=Teoria del legame di valenza|centro]] La teoria del legame di valenza descrive un legame chimico come la sovrapposizione di orbitali atomici. Nel caso della molecola di idrogeno, l'orbitale 1s di un atomo di idrogeno si sovrappone all'orbitale 1s del secondo atomo di idrogeno per formare un orbitale molecolare chiamato legame sigma, che contiene due elettroni di spin opposto. L'attrazione reciproca tra questa coppia di elettroni caricati negativamente e i nuclei dei due atomi caricati positivamente serve a collegare fisicamente i due atomi attraverso una forza che definiamo legame covalente. La forza di un legame covalente dipende dall'entità della sovrapposizione degli orbitali coinvolti. Gli orbitali che si sovrappongono ampiamente formano legami più forti di quelli che hanno una sovrapposizione minore. [[File:Electron-pair bond.png|centro|senza_cornice]] Un'altra caratteristica importante del legame covalente in H₂ è importante da considerare a questo punto. I due orbitali 1s sovrapposti possono essere visualizzati come due palloncini sferici premuti l'uno contro l'altro. Ciò significa che il legame ha ''simmetria'' '''cilindrica:''' se prendessimo un piano di sezione trasversale del legame in un punto qualsiasi, formerebbe un cerchio. Questo tipo di legame è chiamato legame '''σ (sigma)'''. [[File:Sigma_bonds.png|alt=Sigma bonds|centro]] L'energia del sistema dipende da quanto si sovrappongono gli orbitali. Il diagramma energetico sottostante illustra come la somma delle energie di due atomi di idrogeno (la curva colorata) cambia man mano che si avvicinano. Quando gli atomi sono molto distanti non c'è sovrapposizione e, per convenzione, fissiamo la somma delle energie a zero. Quando gli atomi si avvicinano, i loro orbitali iniziano a sovrapporsi. Ogni elettrone inizia a sentire l'attrazione del nucleo dell'altro atomo. Inoltre, gli elettroni iniziano a respingersi, così come i nuclei. Finché gli atomi sono ancora ampiamente separati, le attrazioni sono leggermente più forti delle repulsioni e l'energia del sistema diminuisce. (Inizia a formarsi un legame.) Man mano che gli atomi si avvicinano, la sovrapposizione aumenta, quindi l'attrazione dei nuclei per gli elettroni continua ad aumentare (così come le repulsioni tra gli elettroni e tra i nuclei). A una certa distanza tra gli atomi, che varia a seconda degli atomi coinvolti, l'energia raggiunge il suo valore più basso (il più stabile). Questa distanza ottimale tra i due nuclei legati è chiamata lunghezza di legame tra i due atomi. Il legame è stabile perché a questo punto le forze attrattive e repulsive si combinano per creare la configurazione a più bassa energia possibile. [[File:Internuclear_distance.png|alt=Internuclear distance|centro|miniatura|Figura 1.5.2​  : Un grafico dell'energia potenziale in funzione della distanza internucleare per l'interazione tra due atomi di idrogeno gassoso]] Questa distanza internucleare ottimale è la '''lunghezza del legame''' . Per la molecola di H<sub>2</sub>, la distanza è di 74 µm (picometri, 10-12 metri ). Allo stesso modo, la differenza di energia potenziale tra lo stato energetico più basso (alla distanza internucleare ottimale) e lo stato in cui i due atomi sono completamente separati è chiamata '''energia di dissociazione del legame,''' o, più semplicemente ''', forza del legame'''. Per la molecola di idrogeno, la forza del legame HH è pari a circa 435 kJ/mol. Ciò significa che ci vorrebbero 435 kJ per rompere una mole di legami HH. Ogni legame covalente in una data molecola ha una lunghezza e una forza caratteristiche. In generale, la lunghezza di un tipico legame singolo carbonio-carbonio in una molecola organica è di circa 150 µm, mentre i doppi legami carbonio-carbonio sono di circa 130 µm, i doppi legami carbonio-ossigeno sono di circa 120 µm e i legami carbonio-idrogeno sono compresi tra 100 e 110 µm. La forza dei legami covalenti nelle molecole organiche varia da circa 234 kJ/mole per un legame carbonio-iodio (nell'ormone tiroideo, ad esempio), a circa 410 kJ/mole per un tipico legame carbonio-idrogeno e fino a oltre 800 kJ/mole per un triplo legame carbonio-carbonio. {| class="wikitable" |+Tabella: Energie e lunghezze di legame rappresentative !Legame !Lunghezza (pm) !Energia (kJ/mol) ! !Legame !Lunghezza (pm) !Energia (kJ/mol) |- |HH |74 |436 | |CO |140.1 |358 |- |HC |106.8 |413 | |C=O |119.7 |745 |- |HN |101.5 |391 | |C≡O |113.7 |1072 |- |HO |97,5 |467 | |H-Cl |127,5 |431 |- |CC |150,6 |347 | |H-Br |141.4 |366 |- |C=C |133,5 |614 | |CIAO |160.9 |298 |- |C≡C |120,8 |839 | |OO |148 |146 |- |CN |142.1 |305 | |O=O |120,8 |498 |- |C=N |130.0 |615 | |FF |141.2 |159 |- |C≡N |116.1 |891 | |Cl-Cl |198,8 |243 |} === Esercizi === 1) Il seguente diagramma energetico, energia vs. distanza intermolecolare, si riferisce a una molecola di fluoro (F<sub>2</sub>) . Descrivi l'importanza dei punti A, B e C sul grafico. === Soluzioni === A - Sono presenti forze repulsive, i nuclei sono troppo vicini tra loro . B - Distanza ottimale tra i due orbitali per avere un legame (la lunghezza del legame) C - Non è possibile formare un legame, gli orbitali sono troppo distanti. == Orbitali ibridi sp<sup>3</sup> e la struttura del metano == === Termini chiave === Assicuratevi di saper definire e utilizzare nel contesto i termini chiave riportati di seguito. * angolo di legame * ibridazione * ibrido sp<sup>3</sup> === Teoria del legame di valenza === La teoria del legame di valenza, che utilizza orbitali atomici sovrapposti per spiegare come si formano i legami chimici, funziona bene in molecole biatomiche semplici come l'H<sub>2</sub>. Tuttavia, quando le molecole con più di due atomi formano legami stabili, è necessario un modello più dettagliato. Un buon esempio è il metano (CH<sub>4</sub>). Secondo la teoria dei legami di valenza, la struttura di una specie covalente può essere rappresentata con una struttura di Lewis. [[File:Chemorg_1.6.1.svg|centro|senza_cornice|Chemorg 1.6]] Sperimentalmente, è stato dimostrato che i quattro legami carbonio-idrogeno nella molecola del metano sono identici, cioè hanno la stessa energia di legame e la stessa lunghezza di legame. Inoltre, la teoria VSEPR suggerisce che la geometria dell'atomo di carbonio nella molecola del metano è tetraedrica (2), ed esistono numerose prove teoriche e sperimentali a sostegno di questa previsione. [[File:Chemorg_1.6.2.svg|centro|senza_cornice|Chemorg 1.6]] Secondo la teoria dei legami di valenza, un legame covalente si forma quando un elettrone spaiato di un atomo si sovrappone a un elettrone spaiato di un altro atomo. Consideriamo ora la configurazione elettronica dei quattro elettroni di valenza del carbonio. [[File:Chemorg_1.6.3.svg|centro|senza_cornice|Chemorg 1.6]] Esiste una grave discrepanza tra la configurazione elettronica del carbonio (angolo di legame 1 previsto dal VSEPR e i dati sperimentali. Infine, esistono due orbitali diversi, 2, che creerebbero legami C-H di tipo diverso. Come già detto, sperimentalmente i quattro legami carbonio-idrogeno nella molecola del metano sono identici. === Orbitali ibridi === Una risposta ai problemi sopra esposti fu offerta nel 1931 da Linus Pauling. Egli dimostrò matematicamente che un orbitale s e tre orbitali. ==== Ideali importanti per comprendere l'ibridazione ==== # Gli orbitali ibridi non esistono negli atomi isolati. Si formano solo negli atomi legati covalentemente. # Gli orbitali ibridi hanno forme e orientamenti molto diversi da quelli degli orbitali atomici degli atomi isolati. # Un insieme di orbitali ibridi è generato dalla combinazione di orbitali atomici. Il numero di orbitali ibridi in un insieme è uguale al numero di orbitali atomici che sono stati combinati per produrre l'insieme. # Tutti gli orbitali di un insieme di orbitali ibridi sono equivalenti per forma ed energia. # Il tipo di orbitali ibridi formati in un atomo legato crea la geometria molecolare prevista dalla teoria VSEPR. # Gli orbitali ibridi si sovrappongono per formare legami σ. # Gli elettroni a coppia solitaria sono spesso contenuti in orbitali ibridi. === Ibridazione sp<sup>3</sup> nel metano === Per spiegare questa osservazione, la teoria del legame di valenza si basa su un concetto chiamato '''ibridazione orbitale'''. In questa figura, i quattro orbitali di valenza del carbonio (un orbitale 2s e tre orbitali 2p) si combinano matematicamente (ricordate: gli orbitali sono descritti da equazioni) per formare quattro '''orbitali ibridi''' equivalenti, che vengono chiamati '''orbitali sp<sup>3</sup>''' perché si formano mescolando un orbitale s e tre orbitali p. Nella nuova configurazione elettronica, ciascuno dei quattro elettroni di valenza del carbonio occupa un singolo orbitale sp<sup>3</sup>, creando quattro elettroni spaiati. [[File:Chemorg_1.6.4.svg|centro|senza_cornice|Chemorg 1.6]] La forma di un orbitale ibridato sp<sup>3</sup> è una combinazione di orbitali atomici s e p. [[File:Chemorg_1.6.5.png|centro|senza_cornice|Chemorg 1.6]] Ogni orbitale ibrido sp<sup>3</sup> contiene un elettrone e gli elettroni si respingono. Per ridurre al minimo la repulsione tra gli elettroni, i quattro orbitali sp<sup>3</sup>-ibridati si dispongono intorno al nucleo del carbonio in modo da essere il più lontano possibile l'uno dall'altro, dando luogo alla disposizione tetraedrica prevista da VSPER. L'atomo di carbonio nel metano è chiamato “atomo di carbonio ibridizzato sp<sup>3</sup>”. I lobi più grandi degli ibridi sp<sup>3</sup> sono diretti verso i quattro angoli di un tetraedro, il che significa che l'angolo tra due orbitali qualsiasi è 109,5°. [[File:Chemorg_1.6.6.png|centro|senza_cornice|Chemorg 1.6]] === Legami nel metano === Ogni legame C-H nel metano, quindi, può essere descritto come una sovrapposizione tra un orbitale 1s riempito a metà in quattro atomi di idrogeno e il lobo più grande di uno dei quattro orbitali ibridi sp<sup>3</sup> riempiti a metà formano un legame sigma (σ) equivalente. Questa sovrapposizione di orbitali è spesso descritta con la notazione: sp<sup>3</sup>(C)-1s(H). La formazione di orbitali ibridi sp<sup>3</sup> spiega con successo la struttura tetraedrica del metano e l'equivalenza dei quattro legami C-H. Resta da spiegare perché si formano gli orbitali ibridi sp<sup>3</sup>. Quando gli orbitali s e 3 p del carbonio si ibridano, l'orbitale ibrido sp<sup>3</sup> risultante è asimmetrico, con un lobo più grande dell'altro. Ciò significa che il lobo più grande può sovrapporsi più efficacemente agli orbitali di altri legami, rendendoli più forti. L'ibridazione consente al carbonio di formare legami più forti di quelli che avrebbe con orbitali s o p non ibridati. [[File:Chemorg_1.6.7.png|centro|senza_cornice|Chemorg 1.6]] I quattro legami carbonio-idrogeno nel metano sono equivalenti e hanno tutti una lunghezza di legame di 109 pm (1,09 x 10-10 m), una forza di legame di 429 kJ/mol. Tutti gli angoli di legame H-C-H sono 109,5°. [[File:Chemorg_1.6.8.svg|centro|senza_cornice|Chemorg 1.6]] [[File:Chemorg_1.6.9.png|centro|senza_cornice|Chemorg 1.6]] === Guarda da vicino: Linus Pauling === Probabilmente il chimico più influente del XX secolo, Linus Pauling (1901-1994) è l'unica persona ad aver vinto due premi Nobel individuali (cioè non condivisi). Negli anni '30, Pauling utilizzò nuove teorie matematiche per enunciare alcuni principi fondamentali del legame chimico. Il suo libro del 1939, ''The Nature of the Chemical Bond'', è uno dei libri più significativi mai pubblicati in chimica. Il grande contributo di Pauling alla chimica fu la teoria del legame di valenza, che combinava la sua conoscenza della teoria meccanica quantistica con la conoscenza di fatti chimici fondamentali, come la lunghezza e la forza dei legami e la forma delle molecole. La teoria del legame di valenza, come la teoria del legame di Lewis, fornisce un modello semplice che è utile per prevedere e comprendere le strutture delle molecole, soprattutto per la chimica organica. . Nel 1935, l'interesse di Pauling si rivolse alle molecole biologiche e gli fu assegnato il Premio Nobel per la Chimica 1954 per il suo lavoro sulla struttura delle proteine. (Era molto vicino a scoprire la struttura a doppia elica del DNA quando James Watson e James Crick annunciarono la loro scoperta della sua struttura nel 1953). In seguito gli è stato assegnato il Premio Nobel per la Pace 1962 per i suoi sforzi volti a vietare i test sulle armi nucleari. [[File:Chemorg_1.6.10.jpg|centro|miniatura|Linus Pauling è stato uno dei chimici più influenti del XX secolo.]] Negli ultimi anni, Pauling si convinse che grandi dosi di vitamina C avrebbero prevenuto le malattie, compreso il comune raffreddore. La maggior parte delle ricerche cliniche non riuscì a dimostrare l'esistenza di un legame, ma Pauling continuò ad assumere grandi dosi quotidiane. Morì nel 1994, dopo aver trascorso una vita intera a creare un'eredità scientifica che pochi potranno mai eguagliare. == Orbitali ibridi sp³ e struttura dell'etano == === Legame di etano === La molecola più semplice con un legame carbonio-carbonio è l'etano, C<sub>2</sub>H<sub>6</sub>. [[File:Rappresentrazioni_di_etano.svg|alt=Rappresentrazioni di etano|centro|miniatura|'''Rappresentazioni dell'Etano''']] Nell'etano (CH<sub>3</sub>CH<sub>3</sub>) , entrambi gli atomi di carbonio sono ibridati sp<sup>3</sup>'', il che'' significa che entrambi hanno quattro legami con geometria tetraedrica. Un orbitale ''sp<sup>3</sup> di un atomo'' di carbonio si sovrappone, uno all'altro, a un orbitale sp<sup>3</sup> ''del'' secondo atomo di carbonio per formare un legame ''σ'' carbonio-carbonio. Questa sovrapposizione orbitale è spesso descritta usando la notazione: ''sp<sup>3</sup>'' (C)-sp<sup>3</sup> (C). Ciascuno dei rimanenti orbitali ibridi ''sp<sup>3</sup>'' si sovrappone all'orbitale ''s'' di un atomo di idrogeno per formare legami σ carbonio-idrogeno. [[File:Legame_di_etano_1.svg|alt=Legame di etano 1|centro]] Il legame carbonio-carbonio σ ha una lunghezza di legame di 154 µm e una forza di legame di 377 kJ/mol. I legami carbonio-idrogeno σ sono leggermente più deboli, 421 kJ/mol, rispetto a quelli del metano. Gli angoli di legame CCH nell'etano sono di 111,2°, un valore prossimo a quello previsto per le molecole tetraedriche. [[File:Legame_di_etano_2.svg|alt=Legame di etano 2|centro]] L'orientamento dei due gruppi CH<sub>2</sub> non è fisso l'uno rispetto all'altro. Poiché si formano dalla sovrapposizione di due orbitali, i legami ''sigma sono liberi di ruotare.'' Ciò significa, nel caso della molecola di etano, che i due gruppi metilici (CH<sub>2</sub>) possono essere rappresentati come due ruote su un mozzo, ciascuna in grado di ruotare liberamente rispetto all'altra. [[File:Legame_di_etano_3.svg|alt=Legame di etano 3|centro]] ===== '''Come lo sapevano?''' ===== La geometria tetraedrica del carbonio fu prevista già nel 1874. Ma come lo sapevano? Un interrogativo emerse analizzando l'etano con un sostituente bromo (C<sub>2</sub>H<sub>5</sub>Br ). Esaminando le possibili strutture del composto C<sub>2</sub>H<sub>5</sub>Br, si individuano diverse possibili formule strutturali. Un serio problema era se queste formule rappresentassero gli stessi composti o composti diversi. Tutto ciò che si sapeva all'inizio era che ogni campione purificato di C<sub>2</sub>H<sub>5</sub>Br , indipendentemente dal modo in cui era stato preparato, aveva un punto di ebollizione di 38 ° C e una densità di 1,460 gml<sup>−1</sup>. Inoltre, tutti avevano lo stesso aspetto , lo stesso odore e subivano le stesse reazioni chimiche. Non c'erano prove che C<sub>2</sub>H<sub>5</sub>Br fosse una miscela o che si potesse preparare più di un composto con questa formula. Si potrebbe quindi concludere che tutte le formule strutturali sopra riportate rappresentano una singola sostanza , ma come? Una brillante soluzione al problema arrivò quando JH van't Hoff propose che tutti e quattro i legami del carbonio fossero equivalenti e diretti verso i vertici di un tetraedro regolare. Se ridisegnamo le strutture di C₂H₂Br con entrambi gli atomi di carbonio a geometria tetraedrica, vediamo che esiste una sola disposizione possibile. Questa teoria allude all'idea di libera rotazione attorno ai legami sigma, che sarà discussa più avanti. [[File:Legame_di_etano_4.png|alt=Legame di etano 4|centro]] [[File:Chemorg_1.7.6.png|centro|chemorg]] == Orbitali ibridi sp² e struttura dell'etilene == === Termini chiave === Assicuratevi di saper definire e utilizzare nel contesto i termini chiave riportati di seguito. * legame pi greco (π) * ibrido sp<sup>2</sup> === Legami nell'etilene === Finora la teoria dei legami di valenza è stata in grado di descrivere il legame nelle molecole contenenti solo legami singoli. Tuttavia, quando le molecole contengono legami doppi o tripli, il modello richiede maggiori dettagli. L'etilene (comunemente noto come etene), CH<sub>2</sub>CH<sub>2</sub>, è la molecola più semplice che contiene un doppio legame carbonio-carbonio. La struttura di Lewis dell'etilene indica la presenza di un doppio legame carbonio-carbonio e di quattro legami singoli carbonio-idrogeno. Sperimentalmente, è stato dimostrato che i quattro legami carbonio-idrogeno nella molecola di etilene sono identici. Poiché ogni carbonio è circondato da tre gruppi di elettroni, secondo la teoria VSEPR la molecola dovrebbe avere una geometria trigonale planare. Sebbene ogni carbonio abbia soddisfatto il requisito di tetravalenza, un legame appare diverso. È evidente che si tratta di un altro tipo di sovrapposizione di orbitali. [[File:Chemorg_1.8.1.svg|centro|chemorg 1.8]] I legami sigma che si formano nell'etene sono dovuti alla partecipazione di un diverso tipo di orbitale ibrido. Tre orbitali atomici su ciascun carbonio - 2s, 2p<sub>x</sub> e 2p<sub>y</sub> - si combinano per formare tre orbitali ibridi sp<sub>2</sub>, lasciando l'orbitale 2p<sub>z</sub> non ibridato. Tre dei quattro elettroni di valenza di ciascun carbonio sono distribuiti nei tre orbitali ibridi sp<sup>2</sup>, mentre l'elettrone rimanente va nell'orbitale p<sub>z</sub> non ibridato. Ogni carbonio dell'etene è detto “carbonio ibrido sp<sup>2</sup>”. La configurazione elettronica del carbonio ibridato sp<sup>2</sup> mostra che ci sono quattro elettroni spaiati per formare legami. Tuttavia, gli elettroni spaiati sono contenuti in due tipi diversi di orbitali, quindi è prevedibile che si formino due tipi diversi di legami. [[File:Chemorg_1.8.2.svg|centro]] È stato dimostrato matematicamente che la forma dell'orbitale sp<sup>2</sup> ibridato è all'incirca uguale a quella dell'orbitale sp<sup>3</sup> ibridato. Per minimizzare la repulsione tra gli elettroni, i tre orbitali sp<sup>2</sup> ibridati sono disposti con una geometria trigonale planare. Ogni lobo orbitale punta ai tre angoli di un triangolo equilatero, con angoli di 120° tra loro. Anche in questo caso, geometria e ibridazione possono essere collegate. Si può dire che gli atomi circondati da tre gruppi di elettroni hanno una geometria planare trigonale e un'ibridazione sp<sup>2</sup>. [[File:Chemorg_1.8.3.png|centro|chemorg 1.8]] L'orbitale 2p<sub>z</sub> non ibrido è ''perpendicolare'' al piano degli orbitali ibridi sp<sup>2</sup> trigonali planari. [[File:Chemorg_1.8.4.png|centro|chemorg 1.8]] Nella molecola di etilene, ogni atomo di carbonio è legato a due atomi di idrogeno. Pertanto, per i legami sigma C-H nell'etilene si sovrappongono due orbitali ibridi sp<sup>2</sup> con gli orbitali 1s di due atomi di idrogeno (sp<sup>2</sup>(C)-1s(H)). Di conseguenza, coerentemente con le osservazioni, i quattro legami carbonio-idrogeno nell'etilene sono identici. [[File:Chemorg_1.8.5.png|centro|chemorg 1.8]] Il legame sigma C-C nell'etilene è formato dalla sovrapposizione di un orbitale ibrido sp<sup>2</sup> di ciascun carbonio. [[File:Chemorg_1.8.6.png|centro|chemorg 1.8]] La sovrapposizione di orbitali ibridi o di un orbitale ibrido e di un orbitale 1s dell'idrogeno crea la struttura del legame sigma della molecola di etilene. Tuttavia, l'orbitale p<sub>z</sub> non ibrido su ciascun carbonio rimane. [[File:Chemorg_1.8.7.png|centro|chemorg 1.8]] Gli orbitali p<sub>z</sub> non ibridati su ciascun carbonio si sovrappongono a un legame π (pi greco). La sovrapposizione degli orbitali è comunemente scritta come pz(C)-1p<sub>z</sub>(C). In generale, i legami multipli nei composti molecolari sono formati dalla sovrapposizione di orbitali p non ibridati. Va notato che il doppio legame carbonio-carbonio nell'etilene è costituito da due diversi tipi di legame, uno sigma e uno pi greco. [[File:Chemorg_1.8.8.png|centro|chemorg 1.8]] Nel complesso, si dice che l'etilene contenga cinque legami sigma e un legame pi greco. I legami pi greco tendono a essere più deboli dei legami sigma perché la sovrapposizione laterale degli orbitali p determina una sovrapposizione orbitale meno efficace rispetto alla sovrapposizione orbitale end-to-end di un legame sigma. Questo rende il legame pi greco molto più facile da rompere, il che è una delle idee più importanti nelle reazioni di chimica organica. [[File:Chemorg_1.8.9.svg|centro|chemorg 1.8]] Si dice che una molecola di etilene sia costituita da cinque legami sigma e un legame pi greco. I tre orbitali ibridi sp<sup>2</sup> su ciascun carbonio si orientano per creare la geometria trigonale planare di base. L'angolo di legame H-C-C nell'etilene è di 121,3<sup>o</sup>, molto vicino ai 120<sup>o</sup> previsti dal VSEPR. I quattro legami C-H sigma nell'etilene. Il doppio legame carbonio-carbonio nell'etilene è più corto (133,9 pm) e quasi due volte più forte (728 kJ/mol) del legame singolo carbonio-carbonio (154 pm e 377 kJ/mol). Ciascuno dei quattro legami carbonio-idrogeno nell'etilene sono equivalenti e hanno una lunghezza di 108,7 pm. [[File:Chemorg_1.8.10.svg|centro|chemorg 1.8]] === Rigidità nell'etene === Essendo il risultato di una sovrapposizione side-by-side (anziché end-to-end come nel caso del legame sigma), '''i legami pi greco non sono liberi di ruotare'''. Se si verificasse una rotazione intorno a questo legame, si dovrebbe interrompere la sovrapposizione laterale tra i due orbitali 2p<sup>z</sup> che costituiscono il legame pi. Se si verificasse una rotazione libera, gli orbitali p dovrebbero attraversare una fase in cui si trovano a 90° l'uno dall'altro, il che romperebbe il legame pi greco perché non ci sarebbe più sovrapposizione. Poiché il legame pi greco è essenziale per la struttura dell'etene, non deve rompersi, quindi non ci può essere rotazione libera intorno al legame sigma carbonio-carbonio. La presenza del legame pi greco “blocca” i sei atomi dell'etene nello stesso piano. [[File:Chemorg_1.8.11.jpg|centro|chemorg 1.8]] === Esercizio === 1) a: Descrivi gli orbitali che si sovrappongono al legame sigma carbonio-azoto e al legame pie nella molecola sottostante: [[File:Chemorg_1.8.13.png|centro|chemorg 1.8]] b: Quale tipo di orbitale contiene la coppia solitaria dell'azoto? 2) Per la seguente molecola, indica quali atomi sono tenuti sullo stesso piano dal doppio legame carbonio-carbonio: [[File:Chemorg_1.8.14.png|centro|chemorg 1.8]] ==== Soluzioni ==== 1) a) Gli atomi di carbonio e azoto sono entrambi ibridati sp<sup>2</sup>. Il doppio legame carbonio-azoto è composto da un legame sigma formato da due orbitali sp<sup>2</sup> e da un legame pi greco formato dalla sovrapposizione di due orbitali 2p non ibridati. [[File:Chemorg_1.8.15.png|centro|chemorg 1.8]] b) Come mostrato nella figura precedente, gli elettroni solitari dell'azoto occupano uno dei tre orbitali ibridi sp<sup>2</sup>. 2) [[File:Chemorg_1.8.16.png|centro|chemorg 1.8]] == Ibridazione di azoto, ossigeno, fosforo e zolfo == === Termini chiave === Assicuratevi di saper definire e utilizzare nel contesto i termini chiave riportati di seguito. * elettroni a coppia solitaria === Note di studio === L'azoto si trova spesso nei composti organici. Come gli atomi di carbonio, gli atomi di azoto possono essere sp<sup>3</sup>-, sp<sup>2</sup>- o sp-ibridati. In questo corso, il termine “coppia solitaria” viene utilizzato per descrivere una coppia di elettroni non condivisa. Il concetto di legame di valenza dell'ibridazione orbitale può essere estrapolato ad altri atomi, tra cui azoto, ossigeno, fosforo e zolfo. In altri composti, i legami covalenti che si formano possono essere descritti utilizzando orbitali ibridi. === L'azoto === ==== Legami in NH<sub>3</sub> ==== L'azoto in NH<sub>3</sub> ha cinque elettroni di valenza. Dopo l'ibridazione, questi cinque elettroni sono collocati nei quattro orbitali ibridi sp<sup>3</sup> equivalenti. La configurazione elettronica dell'azoto presenta ora un orbitale ibrido sp<sup>3</sup> completamente riempito con due elettroni e tre orbitali ibridi sp<sup>3</sup> con un elettrone spaiato ciascuno. I due elettroni nell'orbitale ibrido sp<sup>3</sup> pieno sono considerati non leganti perché già appaiati. Questi elettroni saranno rappresentati come una coppia solitaria nella struttura dell'NH<sub>3</sub>. I tre elettroni non appaiati negli orbitali ibridi sono considerati leganti e si sovrapporranno agli orbitali s dell'idrogeno per formare legami sigma N-H. Nota! Questa configurazione di legame è stata prevista dalla struttura di Lewis dell'NH<sub>3</sub>. [[File:Chemorg_1.10.1.svg|centro|chemorg 1.10]] I quattro orbitali ibridi sp<sup>3</sup> dell'azoto si orientano a formare una geometria tetraedrica. I tre legami sigma N-H dell'NH<sub>3</sub> sono formati dalla sovrapposizione degli orbitali sp<sup>3</sup>(N)-1s(H). Il quarto orbitale ibrido sp<sup>3</sup> contiene i due elettroni della coppia solitaria e non è direttamente coinvolto nel legame. [[File:Chemorg_1.10.2.png|centro|chemorg 1.10]] ==== Ammina metilica ==== L'azoto è ibridato sp<sup>3</sup>, il che significa che possiede quattro orbitali ibridi sp<sup>3</sup>. Due degli orbitali ibridati sp<sup>3</sup> si sovrappongono agli orbitali s degli idrogeni per formare i due legami sigma N-H. Uno degli orbitali ibridi sp<sup>3</sup> si sovrappone a un orbitale ibrido sp<sup>3</sup> del carbonio per formare il legame sigma C-N. Gli elettroni solitari dell'azoto sono contenuti nell'ultimo orbitale ibridato sp<sup>3</sup>. A causa dell'ibridazione sp<sup>3</sup>, l'azoto ha una geometria tetraedrica. Tuttavia, gli angoli dei legami H-N-H e H-N-C sono inferiori ai tipici 109,5° a causa della compressione operata dagli elettroni solitari. [[File:Chemorg_1.10.3.svg|centro|chemorg 1.10]] === L'ossigeno === ==== Legami in H<sub>2</sub>O ==== L'ossigeno in H<sub>2</sub>O ha sei elettroni di valenza. Dopo l'ibridazione, questi sei elettroni sono collocati nei quattro orbitali ibridi sp<sup>3</sup> equivalenti. La configurazione elettronica dell'ossigeno presenta ora due orbitali ibridi sp<sup>3</sup> completamente riempiti con due elettroni e due orbitali ibridi sp<sup>3</sup> con un elettrone spaiato ciascuno. Gli orbitali ibridi sp<sup>3</sup> riempiti sono considerati non leganti perché già appaiati. Questi elettroni saranno rappresentati come due serie di coppie solitarie sulla struttura di H<sub>2</sub>O. I due elettroni spaiati negli orbitali ibridi sono considerati leganti e si sovrapporranno agli orbitali s dell'idrogeno per formare legami O-H sigma. Nota! Questa configurazione di legame è stata prevista dalla struttura di Lewis di H<sub>2</sub>O. [[File:Chemorg_1.10.4.svg|centro|chemorg 1.10]] I quattro orbitali ibridi sp<sup>3</sup> dell'ossigeno si orientano a formare una geometria tetraedrica. I due legami sigma O-H di H<sub>2</sub>O sono formati dalla sovrapposizione degli orbitali sp<sup>3</sup>(O)-1s(H). I due orbitali ibridi sp<sup>3</sup> rimanenti contengono ciascuno due elettroni sotto forma di coppia solitaria. [[File:Chemorg_1.6.9.png|alt=Chemorg 1.6.9|centro]] === Metanolo === L'ossigeno è ibridato sp<sup>3</sup>, il che significa che ha quattro orbitali ibridi sp<sup>3</sup>. Uno degli orbitali ibridi sp<sup>3</sup> si sovrappone agli orbitali s di un idrogeno per formare i legami sigma O-H. Uno degli orbitali ibridi sp<sup>3</sup> si sovrappone a un orbitale ibrido sp<sup>3</sup> del carbonio per formare il legame sigma C-O. Entrambe le serie di elettroni solitari sull'ossigeno sono contenute nel restante orbitale ibridato sp<sup>3</sup>. A causa dell'ibridazione sp<sup>3</sup>, l'ossigeno ha una geometria tetraedrica. Tuttavia, gli angoli di legame H-O-C sono inferiori ai tipici 109,5° a causa della compressione da parte degli elettroni solitari. [[File:Chemorg_1.10.5.svg|centro|chemorg 1.10]] === Fosforo === ==== Fosfato di metile ==== Lo schema di legame del fosforo è analogo a quello dell'azoto, poiché entrambi si trovano nel periodo 15. Tuttavia, il fosforo può avere ottetti espansi perché si trova nella riga n = 3. Tuttavia, il fosforo può avere degli ottetti espansi perché si trova nella riga n = 3. In genere, il fosforo forma cinque legami covalenti. Nelle molecole biologiche, il fosforo si trova solitamente negli organofosfati. Gli organofosfati sono costituiti da un atomo di fosforo legato a quattro ossigeni, con uno degli ossigeni legato anche a un carbonio. Nel metilfosfato, il fosforo è ibridato sp<sup>3</sup> e l'angolo di legame O-P-O varia da 110° a 112°. [[File:Chemorg_1.10.6.svg|centro|chemorg 1.10]] === Zolfo === ==== Metanolo e solfuro di dimetile ==== Lo zolfo ha uno schema di legame simile a quello dell'ossigeno perché entrambi si trovano nel periodo 16 della tavola periodica. Poiché lo zolfo si trova nella terza fila della tavola periodica, ha la capacità di formare un ottetto espanso e la capacità di formare un numero di legami covalenti superiore a quello tipico. Nei sistemi biologici, lo zolfo si trova tipicamente in molecole chiamate tioli o solfuri. In un tiolo, l'atomo di zolfo è legato a un idrogeno e a un carbonio ed è analogo al legame O-H di un alcol. In un solfuro, lo zolfo è legato a due carboni. Il più semplice esempio di tiolo è il tiolo del metano (CH<sub>3</sub>SH) e il più semplice esempio di solfuro è il dimetilsolfuro [(CH<sub>3</sub>)<sub>3</sub>S]. In entrambi i casi lo zolfo è ibridato sp<sup>3</sup>, ma gli angoli di legame dello zolfo sono molto inferiori ai tipici 109,5° tetraedrici, essendo rispettivamente 96,6° e 99,1°. [[File:Chemorg_1.10.7.svg|centro|miniatura|metanolo]] [[File:Chemorg_1.10.8.svg|centro|miniatura|solfuro di dimetile]] === Esercizi === 1) Inserisci le coppie di elettroni solitari mancanti nelle seguenti molecole e scrivi quale ibridazione ti aspetti per ciascuno degli atomi indicati. a) L'ossigeno è dimetiletere: [[File:Chemorg_1.10.9.svg|centro|chemorg 1.10]] b) L'azoto nella dimetil amina: [[File:Chemorg_1.10.10.png|centro|chemorg 1.10]] c) Il fosforo nella fosfina: [[File:Chemorg_1.10.11.png|centro|chemorg 1.10]] d) Lo zolfo nell'idrogeno solforato: [[File:Chemorg_1.10.12.png|centro|chemorg 1.10]] ==== Soluzioni ==== 1) a) ibridazione sp<sup>3</sup> [[File:Chemorg_1.10.13.png|centro|chemorg 1.10]] b) ibridazione sp<sup>3</sup> [[File:Chemorg_1.10.14.png|centro|chemorg 1.10]] c) ibridazione sp<sup>3</sup> [[File:Chemorg_1.10.15.png|centro|chemorg 1.10]] d) ibridazione sp<sup>3</sup> [[File:Chemorg_1.10.16.png|centro|chemorg 1.10]] == Rappresentare le strutture chimiche == === Note di studio === Quando si disegna la struttura di un composto organico neutro, è utile ricordare che * ogni atomo di carbonio ha quattro legami. * ogni atomo di azoto ha tre legami * ogni atomo di ossigeno ha due legami * ogni atomo di idrogeno ha un legame. Attraverso la chimica generale, potreste aver già avuto modo di osservare le strutture molecolari utilizzando le strutture di Lewis. Poiché la chimica organica può coinvolgere molecole di grandi dimensioni, sarebbe utile che le strutture di Lewis potessero essere abbreviate. I tre diversi modi di disegnare le molecole organiche comprendono le '''formule di Kekulé''', le '''formule condensate''' e le '''strutture scheletriche''' (chiamate anche strutture a legami lineari o formule lineari). Durante questo corso, si vedranno molecole scritte in tutte e tre le forme. Sarà più utile se vi sentirete a vostro agio nel passare da uno stile di disegno all'altro, osservando i disegni e capendo cosa rappresentano. Sviluppare la capacità di convertire tra i diversi tipi di formule richiede pratica e, nella maggior parte dei casi, l'aiuto di modelli molecolari. Molti tipi di kit di modelli sono disponibili per gli studenti e i chimici professionisti, e lo studente principiante è incoraggiato a procurarsene uno. La semplificazione delle formule strutturali può essere ottenuta senza alcuna perdita di informazioni. Le formule di Kekule sono solo il termine della chimica organica per le strutture di Lewis già incontrate in precedenza. Nelle '''formule strutturali condensate''', i legami con ogni carbonio sono omessi, ma ogni unità strutturale distinta (gruppo) è scritta con numeri di pedice che designano più sostituenti, compresi gli idrogeni. Le '''formule lineari''' omettono completamente i simboli del carbonio e dell'idrogeno (a meno che l'idrogeno non sia legato a un atomo diverso dal carbonio). Ogni segmento di linea retta rappresenta un legame, le estremità e le intersezioni delle linee sono atomi di carbonio e il numero corretto di idrogeni è calcolato dalla tetravalenza del carbonio. Gli elettroni del guscio di valenza non legati sono omessi in queste formule. === Kekulé (alias strutture di Lewis) === Una formula di Kekulé o formula strutturale mostra gli atomi della molecola nell'ordine in cui sono legati. Inoltre, mostra il modo in cui gli atomi sono legati l'uno all'altro, ad esempio il legame covalente singolo, doppio e triplo. I legami covalenti sono rappresentati da linee. Il numero di trattini indica se il legame è singolo, doppio o triplo. Vengono mostrate tutte le etichette degli atomi e tutte le coppie solitarie. {| class="wikitable" |[[File:Chemorg_1.12.1.svg|centro|chemorg 1.12]] |[[File:Chemorg_1.12.2.svg|centro|chemorg 1.12]] |[[File:Chemorg_1.12.3.svg|centro|chemorg 1.12]] |- |'''A''' |'''B''' |'''C''' |} === Formula condensata === Una formula condensata è costituita dai simboli degli elementi. Le formule strutturali condensate mostrano l'ordine degli atomi come una formula strutturale, ma sono scritte in un'unica riga per risparmiare spazio e renderne più comoda e veloce la scrittura. L'ordine degli atomi suggerisce la connettività della molecola. Le formule strutturali condensate sono utili anche per mostrare che un gruppo di atomi è collegato a un singolo atomo in un composto. In questo caso, si usano le parentesi intorno al gruppo di atomi per indicare che sono insieme. Inoltre, se a un dato atomo è collegato più di un sostituente, questo viene indicato con un numero di pedice. Un esempio è CH<sub>4</sub>, che rappresenta quattro idrogeni attaccati allo stesso carbonio. Le formule condensate possono essere lette in entrambi i sensi e H<sub>3</sub>C è uguale a CH<sub>3</sub>, anche se quest'ultimo è più comune. Guardate gli esempi qui sotto e abbinateli alla loro molecola identica sotto le strutture di Kekulé e le formule lineari. {| class="wikitable" |CH<sub>3</sub>CH<sub>2</sub>OH |ClCH<sub>2</sub>CH<sub>2</sub>CH(OCH<sub>3</sub>)CH<sub>3</sub> |CH<sub>3</sub>NHCH<sub>2</sub>COOH |- |'''A''' |'''B''' |'''C''' |} Osserviamo da vicino l'esempio B. Quando si esamina una formula condensata, è bene concentrarsi sui carboni e sugli altri elementi che non sono idrogeno. Gli idrogeni sono importanti, ma di solito sono presenti per completare gli ottetti. Inoltre, si noti che l'elemento -OCH<sub>3</sub> è scritto tra parentesi, il che indica che non fa parte della catena principale di carboni. Quando si legge una formula condensata, se si raggiunge un atomo che non ha un ottetto completo quand3o si arriva all'idrogeno successivo, è possibile che ci siano doppi o tripli legami. Nell'esempio C, il carbonio è legato a doppio filo con l'ossigeno e a singolo filo con un altro ossigeno. Si noti che COOH significa C(=O)-O-H invece di CH<sub>3</sub>-C-O-O-H perché il carbonio non ha un ottetto completo e ossigeni. === Formula lineare === Poiché i composti organici possono essere talvolta complessi, le formule ad angolo retto vengono utilizzate per scrivere in modo più efficiente gli atomi di carbonio e idrogeno, sostituendo la lettera “C” con le linee. Un atomo di carbonio è presente ovunque una linea intersechi un'altra linea. Gli atomi di idrogeno sono omessi, ma si presume che siano presenti per completare ciascuno dei quattro legami del carbonio. Gli idrogeni legati a elementi diversi dal carbonio sono indicati. Sono riportate le etichette degli atomi di tutti gli altri elementi. Gli elettroni a coppia solitaria sono solitamente omessi. Si presume che siano presenti per completare l'ottetto di atomi non di carbonio. Le formule lineari aiutano a mostrare la struttura e l'ordine degli atomi in un composto. {| class="wikitable" |[[File:Chemorg_1.12.4.svg|centro|chemorg 1.12]] |[[File:Chemorg_1.12.5.svg|centro|chemorg 1.12]] |[[File:Chemorg_1.12.6.svg|centro|chemorg 1.12]] |- |'''A''' |'''B''' |'''C''' |} Queste molecole corrispondono esattamente alle stesse molecole rappresentate per le strutture di Kekulé e le formule condensate. Si noti che i carboni non sono più disegnati e sono sostituiti dalle estremità e dalle curve di una linea. Inoltre, gli idrogeni sono stati omessi, ma potrebbero essere facilmente inseriti (vedi problemi pratici). Anche se di solito non disegniamo gli H legati al carbonio, li disegniamo se sono collegati ad altri atomi oltre al carbonio (ad esempio il gruppo OH nell'esempio A). Questo viene fatto perché non è sempre chiaro se l'atomo non di carbonio è circondato da coppie solitarie o idrogeni. Sempre nell'esempio A, si noti come l'OH sia disegnato con un legame al secondo carbonio, ma ciò non significa che ci sia un terzo carbonio alla fine di quel legame/linea. {| class="wikitable" |+Tabella: Formule strutturali degli isomeri !Formula Kekulé !Formula condensata !Formula delle linee |- |[[File:Chemorg_1.12.7.svg|centro|chemorg 1.12]] |CH<sub>3</sub>(CH<sub>2</sub>)<sub>3</sub>OH |[[File:Chemorg_1.12.12.svg|centro|chemorg 1.12]] |- |[[File:Chemorg_1.12.8.svg|centro|chemorg 1.12]] |CH<sub>3</sub>CH<sub>2</sub>CH(OH)CH<sub>3</sub> |[[File:Chemorg_1.12.13.svg|centro|chemorg 1.12]] |- |[[File:Chemorg_1.12.9.svg|centro|chemorg 1.12]] |(CH<sub>3</sub>)<sub>2</sub>CHCH<sub>2</sub>OH |[[File:Chemorg_1.12.14.svg|centro|chemorg 1.12]] |- |[[File:Chemorg_1.12.10.svg|centro|chemorg 1.12]] |(CH<sub>3</sub>)<sub>3</sub>COH |[[File:Chemorg_1.12.15.svg|centro|chemorg 1.12]] |- |[[File:Chemorg_1.12.11.svg|centro|chemorg 1.12]] |CH<sub>3</sub>CH<sub>2</sub>OCH<sub>2</sub>CH<sub>3</sub> |[[File:Chemorg_1.12.16.svg|centro|chemorg 1.12]] |} === Esempio: Conversione tra formule strutturali === È utile convertire i composti in diverse formule strutturali (Kekule, Retta e Condensata) a seconda del tipo di domanda che viene posta. Gli esami standardizzati includono spesso un'alta percentuale di formule condensate perché è più facile ed economico digitare lettere e numeri piuttosto che importare cifre. Inizialmente, può essere difficile scrivere una struttura di riga direttamente da una formula condensata. Prima si scrive la struttura di Kekule dalla formula condensata e poi si disegna la struttura a linee da Kekule. a) La formula condensata del propanale è CH<sub>3</sub>CH<sub>2</sub>CHO. Disegnare la struttura di Kekule. La struttura di Kekule per il propanale è mostrata di seguito. Ricordate che ogni carbonio ha quattro legami e l'ottetto degli ossigeni è pieno di coppie solitarie. [[File:Chemorg_1.12.17.svg|centro|chemorg 1.12]] La struttura di legame del propanale è mostrata di seguito. Per prima cosa, si rimuovono gli idrogeni. L'idrogeno attaccato al gruppo aldeidico rimane perché fa parte di un gruppo funzionale. Rimuovere le etichette “C” dalla struttura e mantenere le linee al loro posto. Infine, rimuovere le coppie solitarie. [[File:Chemorg_1.12.18.svg|centro|chemorg 1.12]] Tutte e tre le strutture rappresentano lo stesso composto, il propanale. [[File:Chemorg_1.12.19.svg|centro|chemorg 1.12]] b) Di seguito è riportata la struttura ad angolo retto della molecola trimetilammina. [[File:Chemorg_1.12.20.svg|centro|chemorg 1.12]] Per convertirla in una struttura di Kekule, identificare innanzitutto i carboni della molecola. Essi si trovano agli angoli e alle estremità della linea senza etichetta dell'atomo. La trimetilammina ha tre carboni. Successivamente, si aggiungono idrogeni ai carboni fino a ottenere quattro legami. Ogni carbonio della trimetil amina è legato singolarmente all'azoto. Ciò significa che ogni carbonio avrà bisogno di altri tre legami C-H per creare il suo ottetto. Infine, aggiungere coppie solitarie ad altri elementi per riempire i loro ottetti. L'azoto della trimetil amina è legato a tre carboni. Ciò significa che avrà bisogno di una coppia di elettroni solitari per completare il suo ottetto. [[File:Chemorg_1.12.21.svg|centro|chemorg 1.12]] === Esercizio 1 === Quanti carboni ci sono nel seguente disegno? Quanti idrogeni? [[File:Chemorg_1.12.22.png|centro|chemorg 1.12]] ==== Soluzione ==== Ricorda la regola dell'ottetto e quante volte i carboni e gli idrogeni possono legarsi ad altri atomi. [[File:Chemorgsol_1.12.1.png|centro|chemorgsol 1.12]] === Esercizio 2 === Quanti carboni ci sono nel seguente disegno? Quanti idrogeni? [[File:Chemorg_1.12.23.png|centro|chemorg 1.12]] ==== Soluzione ==== [[File:Chemorgsol_1.12.2.png|centro|chemorgsol 1.12]] === Esercizio 3 === Quanti carboni ci sono nel seguente disegno? Quanti idrogeni? [[File:Chemorg_1.12.24.png|centro|chemorg 1.12]] ==== Soluzione ==== [[File:Chemorgsol_1.12.3.png|centro|chemorgsol 1.12]] === Esercizio 4 === Osserva la seguente molecola di vitamina A e disegna gli idrogeni e le coppie di elettroni nascosti. [[File:Chemorg_1.12.25.png|centro|chemorg 1.12]] Suggerimento: Tutti i carboni hanno 4 legami? Tutti gli ossigeni hanno un ottetto completo? ==== Soluzione ==== Le coppie di elettroni sono disegnate in blu e gli idrogeni in rosso. [[File:Chemorgsol_1.12.4.png|centro|chemorgsol 1.12]] === Esercizio 5 === Disegna ClCH<sub>2</sub>CH<sub>2</sub>CH(OCH<sub>3</sub>)CH<sub>3</sub> in forma di Kekulé e di linea. ==== Soluzione ==== [[File:Chemorgsol_1.12.5.png|centro|chemorgsol 1.12]] e [[File:Chemorgsol_1.12.6.png|centro|chemorgsol 1.12]] === Esercizio 6 === Scrivi la formula molecolare di ciascuno dei composti qui illustrati. [[File:Chemorg_1.12.26.png|centro|chemorg 1.12]] ==== Soluzione ==== a. C<sub>7</sub>H<sub>7</sub>N b. C<sub>5</sub>H<sub>10</sub> c. C<sub>5</sub>H<sub>4</sub>O d. C<sub>5</sub>H<sub>6</sub>Br<sub>2</sub> == Forza di acidi e basi == === Termini chiave === Assicuratevi di saper definire e utilizzare nel contesto i termini chiave riportati di seguito * costante di acidità, K<sub>a</sub> * costante di equilibrio, K<sub>eq</sub> === Note di studio === I calcoli e le espressioni che coinvolgono K<sub>a</sub> e pK<sub>a</sub> sono stati trattati in dettaglio nel corso di chimica generale del primo anno. Si noti che la costante di acidità è nota anche come costante di dissociazione acida. Sicuramente saprete che alcuni acidi sono più forti di altri. L'acido solforico è abbastanza forte da poter essere utilizzato come detergente per scarichi, in quanto scioglie rapidamente gli intasamenti di capelli e altro materiale organico. IMMAGINE 2.7.1 Non sorprende che l'acido solforico concentrato provochi ustioni dolorose se tocca la pelle e danni permanenti se entra negli occhi (c'è una buona ragione per gli occhiali di sicurezza che si indossano in laboratorio!). Anche l'acido acetico (aceto) provoca ustioni alla pelle e agli occhi, ma non è abbastanza forte per essere un efficace pulitore di scarichi. L'acqua, che come sappiamo può agire come donatore di protoni, non è ovviamente un acido molto forte. Anche lo ione idrossido potrebbe teoricamente agire come un acido - dopo tutto ha un protone da donare - ma questa non è una reazione che normalmente considereremmo rilevante se non nelle condizioni più estreme. L'acidità relativa di diversi composti o gruppi funzionali - in altre parole, la loro capacità relativa di donare un protone a una base comune in condizioni identiche - è quantificata da un numero chiamato '''costante di dissociazione acida''', abbreviato '''K<sub>a</sub>'''. La base comune scelta per il confronto è l'acqua. Consideriamo l'acido acetico come primo esempio. Quando una piccola quantità di acido acetico viene aggiunta all'acqua, si verifica un evento di trasferimento di protoni (reazione acido-base). IMMAGINE 2.7.2 Notate la frase "in qualche misura": questa reazione non arriva al completamento, con tutto l'acido acetico convertito in acetato, la sua base coniugata. Piuttosto, viene raggiunto un equilibrio dinamico, con il trasferimento di protoni che avviene in entrambe le direzioni (quindi le frecce bidirezionali) e concentrazioni finite di tutte e quattro le specie in gioco. La natura di questa situazione di equilibrio, come ricorderete dalla Chimica generale, è espressa da una costante di equilibrio, la K. La costante di equilibrio è in realtà un rapporto di attività (rappresentato dal simbolo ), ma le attività sono raramente utilizzate in corsi diversi dalla chimica analitica o fisica. Per semplificare la discussione per i corsi di chimica generale e di chimica organica, le attività di tutti i soluti vengono sostituite con le molarità e l'attività del solvente (di solito l'acqua) è definita come avente valore 1. Nel nostro esempio, abbiamo aggiunto una piccola quantità di acido acetico a una grande quantità di acqua: l'acqua è il solvente di questa reazione. Pertanto, nel corso della reazione, la concentrazione dell'acqua cambia pochissimo e l'acqua può essere trattata come un solvente puro, a cui viene sempre assegnata un'attività pari a 1. L'acido acetico, lo ione acetato e lo ione idronio sono tutti soluti e quindi le loro attività vengono approssimate con le molarità. La costante di dissociazione acida, o K<sub>a</sub>, per l'acido acetico è quindi definita come: <nowiki>K_{eq} = \dfrac{a_{CH_3COO^-}·a_{H_3O^+}}{a_{CH_3COOH}·a_{H_2O}} ≈ \dfrac{[CH_3COO^-][H_3O^+]}{[CH_3COOH][1]} \nonumber</nowiki> Poiché la divisione per 1 non cambia il valore della costante, l'“1” di solito non viene scritto e K<sub>a</sub> viene scritto come: IMMAGINE 2.7.4 In termini più generali, la costante di dissociazione di un dato acido è espressa come: IMMAGINE 2.7.5 o IMMAGINE 2.7.6 L'equazione 2.7.1 si applica a un acido neutro come l'HCl o l'acido acetico, mentre l'equazione 2.7.2 si applica a un acido cationico come l'ammonio (NH<sub>4</sub><sup>+</sup>). Il valore di K<sub>a</sub> = 1,75 x 10<sup>-5</sup> per l'acido acetico è molto piccolo: ciò significa che la dissociazione avviene molto poco e che all'equilibrio c'è molto più acido acetico in soluzione che ione acetato. L'acido acetico è un acido relativamente debole, almeno se paragonato all'acido solforico (K<sub>a</sub> = 109) o all'acido cloridrico (K<sub>a</sub> = 107), che subiscono entrambi una dissociazione essenzialmente completa in acqua. Un numero come 1,75 x 10<sup>-5</sup> non è molto facile da dire o da ricordare. I chimici usano spesso i valori di pK<sub>a</sub> come termine più conveniente per esprimere l'acidità relativa. pK<sub>a</sub> è correlato a K<sub>a</sub> dalla seguente equazione IMMAGINE 2.7.7 Facendo i calcoli, scopriamo che il pK<sub>a</sub> dell'acido acetico è 4,8. L'uso dei valori di pK<sub>a</sub> ci permette di esprimere l'acidità di composti e gruppi funzionali comuni su una scala numerica che va da -10 (acido molto forte) a 50 (per niente acido). La Tabella 2.7.1 alla fine del testo elenca i valori pK<sub>a</sub> esatti o approssimativi per diversi tipi di protoni che è probabile incontrare nello studio della chimica organica e biologica. Osservando la Tabella 2.7.1, si nota che la pK<sub>a</sub> degli acidi carbossilici è compresa tra 4-5, la pK<sub>a</sub> dell'acido solforico è -10 e la pK<sub>a</sub> dell'acqua è 14. Gli alcheni e gli alcani, che non sono affatto acidi, hanno valori di pK<sub>a</sub> superiori a 30. Più basso è il valore di pK<sub>a</sub>, più forte è l'acido. {| class="wikitable" |+Tabella: costanti acide rappresentative |IMMAGINE 2.7.8 acido solforico pK<sub>a</sub> −10 |IMMAGINE 2.7.9 acido cloridrico pK<sub>a</sub> −7 |IMMAGINE 2.7.10 idronio pK<sub>a</sub> 0.00 |IMMAGINE 2.7.11 chetone protonato pK<sub>a</sub> ~ −7 |IMMAGINE 2.7.12 alcol protonato pK<sub>a</sub> ~ −3 |- |IMMAGINE 2.7.13 monoestere fosfato pK<sub>a</sub> ~ 1 |IMMAGINE 2.7.14 diestero fosfato pK<sub>a</sub> ~ 1.5 |IMMAGINE 2.7.15 acido fosforico pK<sub>a</sub> 2.2 |IMMAGINE 2.7.16 anilina protonata pK<sub>a</sub> ~ 4.6 |IMMAGINE 2.7.17 acido carbossilico pK<sub>a</sub> ~ 4-5 |- |IMMAGINE 2.7.18 piridinio pK<sub>a</sub> 5.3 |IMMAGINE 2.7.19 acido carbonico pK<sub>a</sub> 6.4 |IMMAGINE 2.7.20 cianuro di idrogeno pK<sub>a</sub> ~ 9.2 |IMMAGINE 2.7.21 ammonio pK<sub>a</sub> 9.2 |IMMAGINE 2.7.22 fenolo pK<sub>a</sub> 9.9 |- |IMMAGINE 2.7.23 tiolo pK<sub>a</sub> ~ 10-11 |IMMAGINE 2.7.24 acqua pK<sub>a</sub> 14.00 |IMMAGINE 2.7.25 ammide pK<sub>a</sub> ~ 17 |IMMAGINE 2.7.26 alcool pK<sub>a</sub> ~ 16-18 |IMMAGINE 2.7.27 alfa-protone pK<sub>a</sub> ~ 18-20 |- | |IMMAGINE 2.7.28 alchene terminale pK<sub>a</sub> ~ 25 |IMMAGINE 2.7.29 alchene terminale pK<sub>a</sub> ~ 35 |IMMAGINE 2.7.30 ammoniaca pK<sub>a</sub> ~ 35 | |} È importante capire che il pK<sub>a</sub> non è la stessa cosa del pH: il pK<sub>a</sub> è una proprietà intrinseca di un composto o di un gruppo funzionale, mentre il pH è la misura della concentrazione di ioni idronio in una particolare soluzione acquosa: IMMAGINE 2.7.31 È importante capire che il pK<sub>a</sub> non è la stessa cosa del pH: il pK<sub>a</sub> è una proprietà intrinseca di un composto o di un gruppo funzionale, mentre il pH è la misura della concentrazione di ioni idronio in una particolare soluzione acquosa: un particolare acido avrà sempre lo stesso pK<sub>a</sub> (assumendo che stiamo parlando di una soluzione acquosa a temperatura ambiente), ma diverse soluzioni acquose dell'acido potrebbero avere valori di pH diversi, a seconda di quanto acido viene aggiunto a quanta acqua. La nostra tabella dei valori di pK<sub>a</sub> ci permetterà anche di confrontare la forza di diverse basi confrontando i valori di pK<sub>a</sub> dei loro acidi coniugati. L'idea chiave da ricordare è la seguente: più forte è l'acido coniugato, più debole è la base coniugata. L'acido solforico è l'acido più forte del nostro elenco, con un valore pK<sub>a</sub> di -10, quindi HSO<sub>4</sub><sup>-</sup> è la base coniugata più debole. Si può notare che lo ione idrossido è una base più forte dell'ammoniaca (NH<sub>3</sub>), perché l'ammonio (NH<sub>4</sub><sup>+</sup>, pK<sub>a</sub> = 9,2) è un acido più forte dell'acqua (pK<sub>a</sub> = 14,00). '''Più forte è l'acido coniugato, più debole è la base coniugata.''' Sebbene la Tabella 2.7.1 fornisca i valori di pK<sub>a</sub> solo di un numero limitato di composti, può essere molto utile come punto di partenza per stimare l'acidità o la basicità di qualsiasi molecola organica. È qui che la vostra familiarità con i gruppi funzionali organici vi sarà molto utile. Qual è, ad esempio, il pK<sub>a</sub> del cicloesanolo? Non è riportato nella tabella, ma trattandosi di un alcol, probabilmente è vicino a quello dell'etanolo (pK<sub>a</sub> = 16). Allo stesso modo, possiamo usare la Tabella 2.7.1 per prevedere che la para-idrossifenil acetaldeide, un composto intermedio nella biosintesi della morfina, ha un pK<sub>a</sub> vicino a 10, vicino a quello del nostro composto di riferimento, il fenolo. IMMAGINE 2.7.32 In questo esempio, è necessario valutare l'acidità potenziale in quattro punti diversi della molecola. IMMAGINE 2.7.33 pK<sub>a</sub> H<sup>a</sup> ~ 10 pK<sub>a</sub> H<sup>b</sup> = non in tavola (non è acido) pK<sub>a</sub> H<sup>c</sup> ~ 19 pK<sub>a</sub> H<sup>d</sup> = non in tavola (non è acido) I protoni aldeidici e aromatici non sono affatto acidi (i valori di pK<sub>a</sub> sono superiori a 40 - non nella nostra tabella). I due protoni sul carbonio vicino al carbonile sono leggermente acidi, con valori di pK<sub>a</sub> intorno a 19-20 secondo la tabella. Il protone più acido si trova sul gruppo fenolico, quindi se il composto venisse fatto reagire con un singolo equivalente molare di base forte, questo è il protone che verrebbe donato per primo. Nel prosieguo dello studio della chimica organica, sarà opportuno memorizzare gli intervalli di pK<sub>a</sub> approssimativi di alcuni importanti gruppi funzionali, tra cui l'acqua, gli alcoli, i fenoli, l'ammonio, i tioli, i fosfati, gli acidi carbossilici e i carboni vicini ai gruppi carbonilici (i cosiddetti a-carboni). Sono questi i gruppi che più facilmente si vedono agire come acidi o basi nelle reazioni organiche biologiche. Un'avvertenza: quando si usa la tabella pK<sub>a</sub>, bisogna essere assolutamente sicuri di considerare la coppia coniugata acido/base corretta. Se vi viene chiesto di dire qualcosa sulla basicità dell'ammoniaca (NH<sub>3</sub>) rispetto a quella dello ione etossido (CH<sub>3</sub>CH<sub>2</sub>O-), per esempio, i valori di pK<sub>a</sub> da considerare sono 9,2 (la pK<sub>a</sub> dello ione ammonio) e 16 (la pK<sub>a</sub> dell'etanolo). Da questi numeri si evince che l'etossido è la base più forte. Non commettete l'errore di utilizzare il valore di pK<sub>a</sub> di 38: questo è il pK<sub>a</sub> dell'ammoniaca che agisce come un acido e indica quanto è basico lo ione NH<sub>2</sub><sup>-</sup> (molto basico!). === Esempio 2.7.1: Gruppi acidi === Utilizzando la tabella dei pK<sub>a</sub>, stimare i valori di pK<sub>a</sub> per il gruppo più acido dei composti sottostanti e disegnare la struttura della base coniugata che risulta quando questo gruppo dona un protone. Utilizzare la tabella dei pK<sub>a</sub> di cui sopra e/o le tabelle di riferimento. ==== Soluzione ==== : a. The most acidic group is the protonated amine, pK<sub>a</sub> ~ 5-9 : b. Alpha proton by the C=O group, pK<sub>a</sub> ~ 18-20 : c. Thiol, pK<sub>a</sub> ~ 10 : d. Carboxylic acid, pK<sub>a</sub> ~ 5 : e. Carboxylic acid, pK<sub>a</sub> ~ 5 === Esempio 2.7.2 === L'acido acetico (CH<sub>3</sub>COOH) ha una pK<sub>a</sub> di 4,76. Determinare la K<sub>a</sub> dell'acido acetico. ==== Soluzione ==== Risolvendo algebricamente la K<sub>a</sub> si ottiene quanto segue: pK<sub>a</sub> = -Log(K<sub>a</sub>) -pK<sub>a</sub> = Log(K<sub>a</sub>) 10-pK<sub>a</sub> = K<sub>a</sub> Utilizzando una calcolatrice, inserire prima il valore della pK<sub>a</sub> (4,76). Il numero diventa negativo (-4,76). Quindi, utilizzare la funzione log inversa. Tutte le calcolatrici sono leggermente diverse, quindi questa funzione può apparire come: ANTILOG, INV LOG o 10X. Spesso è la seconda funzione del pulsante LOG. K<sub>a</sub> per l'acido acetico = 10-pK<sub>a</sub> = 1,74 x 10<sup>-5</sup> === Esercizi === # Scrivere un'espressione per la costante di acidità dell'acido acetico, CH<sub>3</sub>COOH. # La pK<sub>a</sub> dell'acido acetico è 4,72; calcolare la sua K<sub>a</sub>. # La K<sub>a</sub> dell'acido benzoico è 6,5 × 10-5; determinare la sua pK<sub>a</sub>. # In base alle risposte date alle domande precedenti, stabilire se l'acido acetico o l'acido benzoico sono più forti. ==== Soluzione ==== # K<sub>a</sub>=[CH<sub>3</sub>CO<sub>2</sub><sup>−</sup>][H<sup>+</sup>]/[CH<sub>3</sub>CO<sub>2</sub>H] o K<sub>a</sub>=[CH<sub>3</sub>CO<sup>-2</sup>][H<sub>3</sub>O<sup>+</sup>]/[CH<sub>3</sub>CO<sub>2</sub>H] # pK<sub>a</sub>=-log10K<sub>a</sub>=4.74 quindi, log10 K<sub>a</sub>=-4.72 e K<sub>a</sub>= anti-log(-4.72)= 1.9×10<sup>-5</sup> # pK<sub>a</sub>=−log10 K<sub>a</sub>=−log106.5×10<sup>−5</sup>=−(−4.19)=4.19 # L'acido benzoico è più forte dell'acido acetico. [L'acido benzoico ha una K<sub>a</sub> più alta e una pK<sub>a</sub> più bassa]. == Acidi organici e basi organiche == ===== Obiettivo ===== Dopo aver completato questa sezione, dovresti essere in grado di * predire l'acidità relativa di due molecole organiche in base alla loro struttura. * predire la basicità relativa di due molecole organiche in base alla loro struttura. Questa pagina spiega l'acidità degli acidi organici semplici e analizza i fattori che influenzano la loro forza relativa. === Acidi organici come acidi deboli === Ai fini di questo argomento, considereremo la definizione di acido come "una sostanza che dona ioni idrogeno (protoni) ad altre cose". Ne avremo una misura osservando la facilità con cui gli acidi rilasciano ioni idrogeno alle molecole d'acqua quando sono in soluzione. Un acido in soluzione stabilisce questo equilibrio: Uno ione idronio si forma insieme all'anione (ione negativo) dell'acido. Questo equilibrio viene talvolta semplificato omettendo l'acqua per enfatizzare la ionizzazione dell'acido. Se lo scrivi in ​​questo modo, devi includere i simboli di stato - "(aq)". Scrivere H<sup>+</sup> (aq) implica che lo ione idrogeno sia legato a una molecola d'acqua come H<sub>3</sub>O<sup>+</sup>. Gli ioni idrogeno sono sempre legati a qualcosa durante le reazioni chimiche. Gli acidi organici sono deboli nel senso che questa ionizzazione è molto incompleta. In qualsiasi momento, la maggior parte dell'acido sarà presente nella soluzione sotto forma di molecole non ionizzate. Ad esempio, nel caso dell'acido etanoico diluito, la soluzione contiene circa il 99% delle molecole di acido etanoico: in qualsiasi istante, solo circa l'1% si è effettivamente ionizzato. La posizione di equilibrio si trova quindi molto a sinistra. === Polarizzazione acida debole === Gli acidi organici possono solitamente essere caratterizzati nelle mappe del potenziale elettrostatico dalla presenza di un atomo di idrogeno polarizzato positivamente, mostrato in blu. Osservando le mappe sottostanti, il metanolo ha un legame OH leggermente polarizzato ed è considerato molto debolmente acido. Il legame OH nella metilammina è meno polarizzato, come mostrato dal colore blu più chiaro attorno all'idrogeno, rendendolo meno acido del metanolo. Tuttavia, il legame CH nell'etano è praticamente privo di polarità, come mostrato dall'assenza di colore blu, rendendolo non acido. La discussione seguente spiegherà la differenza di acidità di queste e di altre molecole organiche. === Confronto delle forze degli acidi deboli === La forza acida è strettamente correlata alla stabilità della base coniugata che si formerà rimuovendo un protone. Per analizzare la probabilità che una molecola sia acida, è necessario stimare la stabilità della sua base coniugata. ==== Stabilizzazione della base coniugata - Quattro considerazioni principali: ==== # Dimensioni ed elettronegatività dell'atomo che detiene la carica # La carica può essere delocalizzata per risonanza? # Ci sono effetti induttivi? # Ibridazione dell'orbitale che mantiene la carica Queste considerazioni sono elencate in ordine di importanza e spiegate singolarmente, ma devono essere considerate nel loro insieme. ==== 1. Effetti di dimensione ed elettronegatività nell'acidità ==== Confrontando gli elementi, il confronto dipende dalla loro posizione nella tavola periodica. Spostando un periodo (ovvero lungo una riga) degli elementi del gruppo principale, gli elettroni di valenza occupano tutti orbitali nello stesso livello. Questi elettroni hanno energia comparabile, quindi questo fattore non ci aiuta a discernere le differenze di stabilità relativa. Le differenze di elettronegatività sono ora il fattore dominante. Questa tendenza è evidente confrontando i valori di pK<sub>a</sub> di etano, metilammina e metanolo, che riflettono le elettronegatività relative di C < N < O. La chiave per comprendere questa tendenza è considerare l'ipotetica base coniugata in ciascun caso'': più stabile è la base coniugata, più forte è l'acido''. In generale, più un atomo è elettronegativo, maggiore è la sua capacità di sopportare una carica negativa. Nell'anione etile, la carica negativa è portata dal carbonio, nell'anione metilammina dall'azoto e nell'anione metossido da un ossigeno. Ricordate l'andamento periodico dell'elettronegatività: aumenta anche spostandosi da sinistra a destra lungo una riga, il che significa che l'ossigeno è il più elettronegativo dei tre elementi considerati. Questo rende la carica negativa dell'anione metossido la più stabile delle tre basi coniugate e il metanolo il più forte dei tre acidi. Allo stesso modo, il carbonio è il meno elettronegativo, rendendo l'etano il più debole dei tre acidi. All'interno di un gruppo (ovvero lungo una colonna). Man mano che ci si sposta lungo la tavola periodica, gli elettroni occupano sottolivelli energetici più elevati, creando dimensioni e volumi atomici maggiori. All'aumentare del volume di un elemento, qualsiasi carica negativa presente tende a diffondersi, riducendo la densità elettronica e aumentando la stabilità. La figura seguente mostra delle sfere che rappresentano gli atomi dei blocchi ''s'' e ''p'' dalla tavola periodica in scala, mostrando i due andamenti del raggio atomico. DIDASCALIA IMMAGINE: Figura 2.9.1:Tendenze dei raggi atomici nella tavola periodica. Sebbene ci siano alcune inversioni di tendenza (ad esempio, vedi Po nella riga inferiore), gli atomi generalmente diventano più piccoli procedendo lungo la tavola periodica e più grandi procedendo lungo una colonna. I numeri indicano i raggi in pm. Questa relazione tra dimensione atomica e densità elettronica è illustrata quando si confrontano le acidità relative del metanolo, CH<sub>3</sub>OH, e del metanetiolo, CH<sub>3</sub>SH. Il valore di pK<sub>a</sub> più basso, pari a 10,4, del metanethiolo indica che si tratta di un acido più forte del metanolo, che ha un valore di pK<sub>a</sub> pari a 15,5. È importante ricordare che nessuno dei due composti è considerato un acido. Queste relazioni sono utili quando si cerca di deprotonare i composti per aumentarne la reattività chimica in condizioni di reazione non acquosa. La differenza di dimensioni si nota facilmente osservando le mappe di potenziale elettrostatico del metanolo (a sinistra) e del metanetiolo (a destra). L'atomo di zolfo del metanetiolo è più grande dell'atomo di ossigeno del metanolo. Le dimensioni maggiori dello zolfo sono in grado di delocalizzare e stabilizzare meglio la carica negativa nella sua base coniugata, il metanetiolato. ==== 2. Effetti di risonanza nell'acidità ==== Questa sezione si concentra su come le strutture di risonanza di diversi gruppi organici contribuiscano alla loro acidità relativa, anche se lo stesso elemento agisce come donatore di protoni. Quando si valutano le basi coniugate per verificare la presenza di contributori di risonanza, bisogna cercare gli elettroni mobili (coppie solitarie ed elettroni di legame pi greco). La delocalizzazione degli elettroni su due o più atomi distribuisce la densità di elettroni, aumentando la stabilità della base coniugata e aumentando l'acidità dell'acido corrispondente. Un esempio classico è il confronto tra l'acidità relativa dell'etanolo e dell'acido acetico, ma le conclusioni a cui giungeremo saranno ugualmente valide per tutti i gruppi alcolici e gli acidi carbossilici. Nonostante siano entrambi acidi ossigenati, il pK In entrambe le specie, la carica negativa sulla base coniugata è detenuta da un ossigeno, quindi non è possibile invocare tendenze periodiche. Per l'acido acetico, tuttavia, c'è una differenza fondamentale: è possibile disegnare un collaboratore di risonanza in cui la carica negativa è attratta dal secondo ossigeno del gruppo. Le due forme di risonanza per la base coniugata sono uguali in energia, secondo le nostre “regole di risonanza”. Ciò significa che la carica negativa dello ione acetato non si trova su un ossigeno o sull'altro, ma è condivisa tra i due. I chimici usano il termine “delocalizzazione della carica” per descrivere questa situazione. Nello ione etossido, invece, la carica negativa è “bloccata” sul singolo ossigeno. Questa stabilizzazione porta a una marcata acidità. La delocalizzazione della carica per risonanza ha un effetto molto potente sulla reattività delle molecole organiche, tanto da spiegare la differenza di quasi 12 pK tra le costanti di acidità delle due molecole). Lo ione acetato è molto più stabile dello ione etossido, a causa degli effetti della delocalizzazione di risonanza. Gli effetti della coniugazione si possono notare confrontando le mappe di potenziale elettrostatico dell'etanolo e dell'acido acetico. La coniugazione crea una maggiore polarizzazione nel legame O-H dell'acido acetico, come dimostra il colore blu più scuro. === Perché il fenolo è acido? === I composti come gli alcoli e il fenolo che contengono un gruppo -OH collegato a un idrocarburo sono acidi molto deboli. Gli alcoli sono così debolmente acidi che, per i normali scopi di laboratorio, la loro acidità può essere praticamente ignorata. Tuttavia, il fenolo è sufficientemente acido da avere proprietà riconoscibili come acide, anche se è ancora un acido molto debole. Uno ione idrogeno può staccarsi dal gruppo -OH e trasferirsi a una base. Ad esempio, in soluzione acquosa: Poiché il fenolo è un acido molto debole, la posizione di equilibrio si trova ben a sinistra. Tuttavia, il fenolo può perdere uno ione idrogeno perché lo ione fenossido (o ione fenolato - i due termini possono essere usati in modo intercambiabile) che si forma è stabilizzato grazie alla risonanza. La carica negativa dell'atomo di ossigeno è delocalizzata intorno all'anello, poiché una delle coppie solitarie dell'atomo di ossigeno può trovarsi in un orbitale p e sovrapporsi agli elettroni pi greco dell'anello benzenico. Questa sovrapposizione porta a una delocalizzazione che si estende dall'anello all'atomo di ossigeno. Di conseguenza, la carica negativa non è più interamente localizzata sull'ossigeno, ma è distribuita intorno all'intero ione. La diffusione della carica rende lo ione più stabile di quanto sarebbe se tutta la carica rimanesse sull'ossigeno. Tuttavia, l'ossigeno è l'elemento più elettronegativo dello ione e gli elettroni delocalizzati saranno attratti verso di esso. Ciò significa che ci sarà ancora molta carica intorno all'ossigeno che tenderà ad attrarre nuovamente lo ione idrogeno. Ecco perché il fenolo è solo un acido molto debole. Questo spiega perché il fenolo è un acido molto più forte del cicloesanolo. Come si può vedere nel seguente diagramma energetico, la stabilizzazione della risonanza aumenta per la base coniugata del fenolo rispetto al cicloesanolo dopo la rimozione di un protone. La stabilizzazione della risonanza in questi due casi è molto diversa. Un principio importante della risonanza è che la separazione di carica diminuisce l'importanza di chi contribuisce all'ibrido di risonanza. Le strutture che contribuiscono all'ibrido di fenolo subiscono tutte una separazione di carica, con conseguente stabilizzazione molto modesta di questo composto. D'altra parte, l'anione fenolato è già carico e i contributori canonici agiscono per disperdere la carica, determinando una sostanziale stabilizzazione di questa specie. Le basi coniugate degli alcoli semplici non sono stabilizzate dalla delocalizzazione della carica, quindi l'acidità di questi composti è simile a quella dell'acqua. A destra è riportato un diagramma energetico che mostra l'effetto della risonanza sulle acidità del cicloesanolo e del fenolo. Poiché la stabilizzazione per risonanza della base coniugata del fenolato è molto maggiore della stabilizzazione del fenolo stesso, l'acidità del fenolo rispetto al cicloesanolo aumenta. La prova che la carica negativa del fenolato è delocalizzata sui carboni orto e para dell'anello benzenico deriva dall'influenza dei sostituenti che sottraggono elettroni in quei siti. ==== Acidità dell'idrogeno α (alfa) al carbonile ==== Gli atomi di idrogeno alchilici legati a un atomo di carbonio in posizione α (alfa) (direttamente adiacente) rispetto a un gruppo C=O mostrano un'acidità insolita. Mentre i valori di pK<sub>a</sub> per i legami C-H alchilici sono tipicamente dell'ordine di 40-50, i valori di pK<sub>a</sub> per questi idrogeni alfa sono più dell'ordine di 19-20. Questo è dovuto quasi esclusivamente alla risonanza dei legami con il gruppo C=O. Ciò è dovuto quasi esclusivamente alla stabilizzazione per risonanza del carbanione prodotto, chiamato enolato, come illustrato nel diagramma seguente. L'effetto del C=O stabilizzante si nota confrontando i pKa degli idrogeni α delle aldeidi (~16-18), dei chetoni (~19-21) e degli esteri (~23-25). ==== 3. Effetti induttivi ==== L'effetto induttivo è un effetto sperimentalmente osservato della trasmissione di carica attraverso una catena di atomi in una molecola, con conseguente dipolo permanente in un legame. Ad esempio, in un gruppo acido carbossilico la presenza di cloro su carboni adiacenti aumenta l'acidità del gruppo acido carbossilico. L'atomo di cloro è più elettronegativo dell'idrogeno e quindi è in grado di “indurre” o “tirare” la densità di elettroni verso di sé, allontanandola dal gruppo carbossilico. In questo modo la densità di elettroni della base coniugata si distribuisce ulteriormente, con un effetto stabilizzante. In questo contesto, il sostituente del cloro è chiamato '''gruppo che sottrae elettroni'''. Si noti che l'effetto di abbassamento del pK<sub>a</sub> di ciascun atomo di cloro, pur essendo significativo, non è così drammatico come l'effetto di risonanza delocalizzante illustrato dalla differenza dei valori di pK<sub>a</sub> tra un alcol e un acido carbossilico. In generale, gli effetti di risonanza sono più potenti di quelli induttivi. Confrontare i valori di pK<sub>a</sub> dell'acido acetico e dei suoi derivati mono-, di- e triclorurati: Gli effetti induttivi del cloro sono chiaramente visibili osservando le mappe di potenziale elettrostatico dell'acido acetico (a sinistra) e dell'acido tricloroacetico (a destra). Il legame O-H dell'acido tricloracetico è altamente polarizzato, come mostra il colore blu scuro. Ciò dimostra che l'acido tricoloracetico è un acido molto più forte dell'acido acetico. Poiché l'effetto induttivo dipende dall'elettronegatività, i sostituenti del fluoro hanno un effetto di abbassamento del pK<sub>a</sub> più pronunciato rispetto ai sostituenti del cloro. Inoltre, l'induzione avviene attraverso legami covalenti e la sua influenza diminuisce sensibilmente con la distanza: quindi un cloro a due carboni di distanza da un gruppo acido carbossilico ha un effetto minore rispetto a un cloro a un solo carbonio di distanza. L'acido 2-cloropropanoico ha un pK<sub>a</sub> di 2,8, mentre per l'acido 3-cloropropanoico il pK<sub>a</sub> è di 4,0. I gruppi alchilici (idrocarburi) sono deboli donatori di elettroni induttivi. In questo caso, l'effetto induttivo spinge la densità di elettroni sulla base coniugata, causando una maggiore concentrazione di elettroni e producendo un effetto destabilizzante. L'effetto induttivo dei gruppi alchilici provoca una variazione significativa nelle acidità dei diversi acidi carbossilici. Si noti che l'effetto induttivo diminuisce dopo che la catena alchilica è lunga circa tre carboni. {| class="wikitable" | |'''pK<sub>a</sub>''' |- |HCOOH (Methanoic Acid or Formic Acid) |3.75 |- |CH<sub>3</sub>COOH (Ethanoic Acid or Acetic Acid) |4.76 |- |CH<sub>3</sub>CH<sub>2</sub>COOH (Propanoic Acid) |4.87 |- |CH<sub>3</sub>CH<sub>2</sub>CH<sub>2</sub>COOH (Butanoic Acid) |4.82 |} ==== 4. Ibridazione degli orbitali ==== L'ibridazione di un orbitale influisce sulla sua elettronegatività. All'interno di un guscio, gli orbitali s occupano la regione più vicina al nucleo rispetto agli orbitali p. Pertanto, gli orbitali s sferici sono più elettronegativi degli orbitali p lobati. Pertanto, gli orbitali s sferici sono più elettronegativi degli orbitali p lobati. L'elettronegatività relativa degli orbitali ibridati è sp > sp<sup>2</sup> > sp<sup>3</sup>, poiché la percentuale del carattere s diminuisce con l'aggiunta di orbitali p agli ibridi. Questa tendenza indica che gli orbitali ibridati sp sono più stabili con una carica negativa rispetto agli orbitali ibridati sp<sup>3</sup>. La tabella seguente mostra come l'ibridazione degli orbitali influenzi l'acidità relativa. {| class="wikitable" |'''compound''' | |'''hybridization''' |'''''s'' character''' |'''pK<sub>a</sub>''' | |- | | |sp<sup>3</sup> |25% |50 |weakest acid |- | | |sp<sup>2</sup> |33% |44 |↓ |- | | | | |36 |↓ |- | | |sp |50% |25 |↓ |- | | | | |16 |strongest acid |} === Confronto tra le forze delle basi deboli === Tecnicamente, le basi organiche sono caratterizzate dalla presenza di un atomo con una coppia di elettroni solitari. Queste coppie di elettroni solitari contengono un'alta densità di elettroni, mostrata in rosso nelle mappe di potenziale elettrostatico, e possono legarsi a H<sup>+</sup>. Di seguito sono riportate le mappe del metanolo, dell'ammina metilica e dell'acetone. Tutti e tre i composti possono essere protonati con un acido sufficientemente forte. Si noti che tutti e tre questi composti hanno anche la capacità di donare un protone quando reagiscono con una base sufficientemente forte. Il fatto che questi composti agiscano come acidi o basi dipende dalle condizioni. È comune confrontare quantitativamente le basi utilizzando i pK<sub>a</sub> dei loro acidi coniugati piuttosto che i loro pK<sub>b</sub>. Poiché pK<sub>a</sub> + pK<sub>b</sub> = 14, più alto è il pK<sub>a</sub> e più forte è la base, in contrasto con la consueta relazione inversa tra pK<sub>a</sub> e acidità. Ricordiamo che l'ammoniaca (NH<sub>3</sub>) agisce come base perché l'atomo di azoto ha una coppia solitaria di elettroni che può accettare un protone. L'acido coniugato della maggior parte delle ammine alchiliche semplici ha un pK<sub>a</sub> compreso tra 9,5 e 11,0 e le loro soluzioni acquose sono basiche (hanno un pH compreso tra 11 e 12, a seconda della concentrazione). Ciò può essere illustrato dalla reazione seguente, in cui un'ammina rimuove un protone dall'acqua per formare ioni ammonio sostituiti (ad esempio NH<sub>4</sub><sup>+</sup>) e ioni idrossido (OH<sup>-</sup>): Le ammine sono uno degli unici gruppi funzionali neutri considerati basici. Ciò è una conseguenza diretta della presenza di una coppia di elettroni non condivisi sull'azoto. La coppia di elettroni non condivisi è meno stretta dall'azoto di un'ammina rispetto all'ossigeno corrispondente di un alcol, il che la rende più disponibile ad agire come base. Come esempio specifico, la metilammina reagisce con l'acqua per formare lo ione metilammonio e lo ione OH<sup>-</sup>. ==== Esempio: Ammoniaca ==== Tutte le basi hanno delle somiglianze con l'ammoniaca e quindi inizieremo a vedere il motivo delle sue proprietà di base. Ai fini di questo argomento, prenderemo la definizione di base come “una sostanza che si combina con ioni idrogeno (protoni)”. Per avere una misura di ciò, osserviamo la facilità con cui le basi sottraggono ioni idrogeno alle molecole d'acqua quando sono in soluzione nell'acqua. L'ammoniaca in soluzione stabilisce questo equilibrio: NH<sub>3</sub>+H<sub>2</sub>O⇌NH+4+OH<sup>−</sup>(2.10.1) Si forma uno ione ammonio insieme a ioni idrossido. Poiché l'ammoniaca è solo una base debole, non si aggrappa allo ione idrogeno in più in modo molto efficace e quindi la reazione è reversibile. In qualsiasi momento, circa il 99% dell'ammoniaca è presente come molecola non reagita. La posizione di equilibrio si trova ben a sinistra. L'ammoniaca reagisce come base a causa della coppia solitaria attiva sull'azoto. L'azoto è più elettronegativo dell'idrogeno e quindi attrae verso di sé gli elettroni di legame della molecola di ammoniaca. Ciò significa che, oltre alla coppia solitaria, c'è un accumulo di carica negativa intorno all'atomo di azoto. Questa combinazione di negatività extra e di coppia solitaria attiva attira il nuovo idrogeno dall'acqua. Osservando la tabella seguente, è chiaro che la basicità dei composti contenenti azoto è fortemente influenzata dalla loro struttura. La variazione della basicità di questi composti può essere spiegata principalmente dagli effetti della delocalizzazione degli elettroni discussi in precedenza. Tabella 2.9.1: pK<sub>a</sub> degli acidi coniugati di una serie di ammine. {| class="wikitable" !Compound | | | | | | | | | | |- align="center" !pK<sub>a</sub> |11.0 |10.7 |10.7 |9.3 |5.2 |4.6 |1.0 |0.0 | -1.0 | -10.0 |} === Effetti induttivi nella basicità dell'azoto === Le alchilammine sono più basiche dell'ammoniaca poiché i gruppi alchilici donano elettroni all'azoto più elettronegativo. Questo effetto induttivo fa sì che la densità di elettroni sull'azoto dell'alchilammina sia maggiore di quella dell'azoto dell'ammonio. Ciò significa che sull'atomo di azoto si accumulerà una piccola quantità di carica negativa supplementare. Questa negatività extra intorno all'azoto rende la coppia solitaria ancora più attraente per gli ioni idrogeno. Di conseguenza, le ammine alchiliche primarie, secondarie e terziarie sono più basiche dell'ammoniaca. Il gruppo metilico spinge la densità di elettroni verso l'azoto, rendendolo più basico. Il fatto di rendere l'azoto più negativo aiuta la coppia solitaria a raccogliere uno ione idrogeno. Che effetto ha lo ione metilammonio positivo che si forma? È più stabile di uno ione ammonio semplice? Confrontate lo ione metilammonio con uno ione ammonio: Nello ione metilammonio, la carica positiva viene diffusa intorno allo ione grazie all'effetto di “spinta elettronica” del gruppo metilico. Quanto più è possibile diffondere la carica intorno allo ione, tanto più stabile diventa uno ione. Nello ione ammonio non c'è modo di diffondere la carica. Riassumendo: * L'azoto è più negativo nella metilammina che nell'ammoniaca e quindi raccoglie più facilmente uno ione idrogeno. * Lo ione formato dalla metilammina è più stabile di quello formato dall'ammoniaca e quindi ha meno probabilità di liberarsi nuovamente dello ione idrogeno. L'insieme di queste caratteristiche fa sì che la metilammina sia una base più forte dell'ammoniaca. === Effetti di risonanza nella basicità dell'azoto === L'effetto di risonanza spiega anche perché un atomo di azoto è basico quando si trova in un'ammina, ma non è significativamente basico quando fa parte di un gruppo ammidico. Mentre la coppia di elettroni solitari di un azoto amminico è localizzata in un punto, la coppia solitaria di un azoto ammidico è delocalizzata per risonanza. La coppia solitaria è stabilizzata dalla delocalizzazione per risonanza. Ecco un altro modo di pensare: la coppia solitaria di un azoto ammidico non è disponibile per il legame con un protone - questi due elettroni sono troppo stabili perché fanno parte del sistema di legame pi greco delocalizzato. La mappa del potenziale elettrostatico mostra l'effetto della risonanza sulla basicità di un'ammide. La mappa mostra che la densità elettronica, indicata in rosso, è quasi completamente spostata verso l'ossigeno. Ciò diminuisce notevolmente la basicità degli elettroni della coppia solitaria sull'azoto in un'ammide. L'anilina, l'analogo amminico del fenolo, è sostanzialmente meno basica di un'ammina (come evidenziato dal pK<sub>a</sub> degli acidi coniugati). Possiamo utilizzare lo stesso ragionamento che abbiamo fatto per confrontare l'acidità di un fenolo con quella di un alcol. Nell'anilina, la coppia solitaria sull'atomo di azoto è stabilizzata dalla risonanza con il sistema pi greco aromatico, rendendolo meno disponibile per il legame e quindi meno basico. In questi casi, sembra che ogni volta si rompa lo stesso legame ossigeno-idrogeno e quindi ci si potrebbe aspettare che le forze siano simili. Il fattore più importante nel determinare le forze acide relative di queste molecole è la natura degli ioni formati. Si ottiene sempre uno ione idronio, che è costante, ma la natura dell'anione (lo ione negativo) varia notevolmente da caso a caso. == Acidi e Basi - La definizione di Lewis == === Termini chiave === # Acido di Lewis # Base di Lewis # Elettrofilo # Nucleofilo<br /> === Appunti di studio === Il concetto di acidità e basicità di Lewis vi sarà molto utile quando studierete i meccanismi di reazione. La consapevolezza che uno ione come [[File:Immagine_wikibooks_1.svg|centro|senza_cornice|95x95px]] è carente di elettroni ed è quindi un acido di Lewis, dovrebbe aiutarvi a capire perché questo ione reagisce con sostanze che sono basi di Lewis (ad esempio, H<sub>2</sub>O). === Introduzione alla teoria acido-base di Lewis === La teoria acido-base di Brønsted è stata utilizzata in tutta la storia della chimica degli acidi e delle basi. Tuttavia, questa teoria è molto restrittiva e si concentra principalmente su acidi e basi che agiscono come donatori e accettori di protoni. A volte si verificano condizioni in cui la teoria non si adatta necessariamente, come ad esempio nei solidi e nei gas. Nel 1923, G.N. Lewis della UC Berkeley propose una teoria alternativa per descrivere gli acidi e le basi. La sua teoria forniva una spiegazione generalizzata di acidi e basi basata sulla struttura e sul legame. Grazie all'uso della definizione di Lewis di acidi e basi, i chimici sono ora in grado di prevedere una più ampia varietà di reazioni acido-base. La teoria di Lewis utilizzava gli elettroni invece del trasferimento di protoni e affermava specificamente che un acido è una specie che accetta una coppia di elettroni mentre una base dona una coppia di elettroni. [[File:Immagine_wikibooks_2.svg|centro|senza_cornice|Immagine wikibooks 2|283x283px]] Esempio di base di Lewis (atomo di ossigeno del carbonile) che reagisce con l'acido di Lewis (ione Mg<sub>2</sub><sup>+</sup>). La reazione tra un acido e una base di Lewis produce un legame covalente coordinato. Un legame covalente coordinato è solo un tipo di legame covalente in cui un reagente dona entrambi gli elettroni per formare il legame. In questo caso, la base di Lewis dona i suoi elettroni per formare un legame con l'acido di Lewis. Il prodotto risultante è chiamato composto di addizione, o più comunemente complesso. Il flusso di coppie di elettroni dalla base di Lewis all'acido di Lewis è rappresentato da frecce curve, come quelle utilizzate per le strutture di risonanza. Le frecce curve significano sempre che una coppia di elettroni si sposta dall'atomo in coda alla freccia all'atomo in testa alla freccia. In questo caso la coppia di elettroni solitari della base di Lewis attacca l'acido di Lewis formando un legame. Questo nuovo tipo di movimento della coppia di elettroni verrà utilizzato in tutto il testo per descrivere il flusso di elettroni durante le reazioni. * Acido di Lewis: specie che accetta una coppia di elettroni e che in genere ha orbitali liberi o un legame polare che coinvolge l'idrogeno tale da poter donare H<sup>+</sup> (che ha un orbitale 1s vuoto). * Base di Lewis: una specie che dona una coppia di elettroni e avrà elettroni solitari di legame <math>\pi</math> <br /> === Acidi di Lewis === I composti neutri del boro, dell'alluminio e degli altri elementi del Gruppo 13 (BF<sub>3</sub>, AlCl<sub>3</sub>), che possiedono solo sei elettroni di valenza, hanno una forte tendenza a guadagnare una coppia di elettroni aggiuntiva. Poiché questi composti sono circondati solo da tre gruppi di elettroni, sono ibridati sp<sup>2</sup>, contengono un orbitale p libero e sono potenti acidi di Lewis. La coppia di elettroni solitari della trimetilammina è contenuta in un orbitale ibrido sp<sup>3</sup> che la rende una base di Lewis. Questi due orbitali si sovrappongono, creando un legame covalente in un complesso trifluoruro di boro-trimetilammina. Il movimento degli elettroni durante questa interazione è indicato da una freccia. [[File:Immagine_wikibooks_3.svg|centro|senza_cornice|423x423px|Immagine wikibooks 3]] Gli ioni positivi sono spesso acidi di Lewis perché hanno un'attrazione elettrostatica per i donatori di elettroni. Ne sono un esempio i metalli alcalini e alcalino-terrosi nelle colonne del gruppo IA e IIA. K+, Mg2+ e Ca2+ sono talvolta considerati acidi di Lewis in biologia, ad esempio. Questi ioni sono forme molto stabili di questi elementi grazie ai loro bassi potenziali di ionizzazione degli elettroni. L'interazione tra un catione di magnesio (Mg+2) e un ossigeno carbonilico è un esempio comune di reazione acido-base di Lewis. L'ossigeno carbonilico (la base di Lewis) dona una coppia di elettroni al catione di magnesio (l'acido di Lewis). Come vedremo nel Capitolo 19, quando inizieremo lo studio delle reazioni che coinvolgono i gruppi carbonilici, questa interazione ha l'effetto molto importante di aumentare la polarità del doppio legame carbonio-ossigeno. [[File:Immagine wikibooks 2.svg|centro|senza_cornice|293x293px|Immagine wikibooks 4]] La regola degli otto elettroni non vale per tutta la tavola periodica. Per ottenere le configurazioni dei gas nobili, alcuni atomi possono avere bisogno di diciotto elettroni nel loro guscio di valenza. I metalli di transizione come il titanio, il ferro e il nichel possono avere fino a diciotto elettroni e possono spesso accettare coppie di elettroni dalle basi di Lewis. I metalli di transizione sono spesso acidi di Lewis. Ad esempio, il titanio ha quattro elettroni di valenza e può formare quattro legami in composti come il tetrachide di titanio (isopropossido), qui sotto, o il tetracloruro di titanio, TiCl4. Tuttavia, l'atomo di titanio in questo composto ha solo otto elettroni di valenza, non diciotto. Può facilmente accettare elettroni da donatori. [[File:Immagine wikibooks 5.svg|centro|senza_cornice|160x160px]] [[File:Lewis_structure_of_cerium_tris(dimethylamide).svg|centro|senza_cornice|187x187px|Lewis structure of cerium tris(dimethylamide)]] ''Figura 2.10.1: Sebbene il titanio abbia otto elettroni in questa molecola, il tetrakis(isopropossido) di titanio, può ospitarne fino a diciotto. È un acido di Lewis. L'atomo di cerio nel tris(dimetilammide) di cerio proviene da una parte simile della tavola periodica ed è anch'esso un acido di Lewis.'' === Il protone come comune acido di Lewis === Forse l'esempio più comune di acido di Lewis è anche il più semplice. È il catione idrogeno (H+) o protone. Si chiama protone perché, nella maggior parte degli atomi di idrogeno, l'unica particella del nucleo è un protone. Se un elettrone viene rimosso per creare un catione, rimane solo un protone. Il protone è un acido di Lewis per una serie di motivi. Ha una carica positiva e quindi attira gli elettroni, che sono negativi. Inoltre, non ha la configurazione elettronica del suo vicino di gas nobile, l'elio. L'elio ha due elettroni. Se una base di Lewis o un nucleofilo dona una coppia di elettroni a un protone, quest'ultimo otterrà la configurazione di gas nobile dell'elio. [[File:Immagine_wikibooks_7.svg|centro|senza_cornice|Immagine wikibooks 7]] ''Figura 2.10.3: Protone che reagisce come un acido di Lewis'' Tuttavia, i cationi idrogeno non sono così semplici. In realtà non sono così comuni. Al contrario, i protoni sono generalmente sempre legati a una base di Lewis. L'idrogeno è quasi sempre legato covalentemente (o coordinatamente) a un altro atomo. Molti degli altri elementi che si trovano comunemente nei composti con l'idrogeno sono più elettronegativi dell'idrogeno. Di conseguenza, l'idrogeno ha spesso una carica positiva parziale che lo fa agire ancora come un acido di Lewis. Una reazione acido-base che coinvolge i protoni può essere meglio espressa come: [[File:Immagine_wikibooks_8.svg|centro|senza_cornice|492x492px|Immagine wikibooks 8]] ''Figura 2.10.4 : Trasferimento di protoni da un sito all'altro.'' Le interazioni acido-base di Lewis che abbiamo visto finora sono leggermente diverse. Invece di due composti che si uniscono e formano un legame, abbiamo una base di Lewis che sostituisce un'altra a un protone. Nella reazione si verificano due movimenti specifici di elettroni, entrambi indicati dalle frecce. Gli elettroni della coppia solitaria sull'ossigeno attaccano l'idrogeno per formare un legame O-H nel prodotto. Inoltre, gli elettroni del legame H-Cl si spostano per diventare una coppia solitaria sul cloro quando il legame H-Cl si rompe. Queste due frecce insieme rappresentano il meccanismo di questa reazione acido-base. === '''Basi di Lewis''' === Cosa rende una molecola (o un atomo o uno ione) una base di Lewis? Deve avere una coppia di elettroni disponibili da condividere con un altro atomo per formare un legame. Gli elettroni più facilmente disponibili sono quelli che non sono già in legami. Gli elettroni di legame hanno una bassa energia. Gli elettroni non di legame hanno un'energia più alta e possono essere stabilizzati quando vengono delocalizzati in un nuovo legame. Le basi di Lewis hanno solitamente elettroni non leganti o coppie solitarie, il che rende i composti di ossigeno e azoto delle comuni basi di Lewis. Le basi di Lewis possono essere anioniche o neutre. Il requisito fondamentale è che abbiano una coppia di elettroni da donare. [[File:Immagine_wikibooks_9.svg|centro|senza_cornice|385x385px|Immagine wikibooks 9]]''Figura 2.10.5: Alcuni comuni esempi organici di basi di Lewis. La maggior parte dei composti contenenti ossigeno, azoto e zolfo può agire come basi di Lewis.'' ==== Nota 1: Ammoniaca ==== L'ammoniaca, NH3, ha una coppia solitaria ed è una base di Lewis. Può donare a composti che accettano elettroni. [[File:Immagine_wikibooks_10.svg|centro|senza_cornice|313x313px|Immagine wikibooks 10]] ''Ammoniaca che dona a un accettore di elettroni o a un acido di Lewis.'' Non tutti i composti possono agire come basi di Lewis. Ad esempio, il metano, CH4, ha tutti gli elettroni di valenza in coppie di legame. Queste coppie di legame sono troppo stabili per essere donate in condizioni normali, quindi il metano non è una base di Lewis. Anche i composti neutri del boro hanno tutti gli elettroni in coppie di legame. Ad esempio, il borano, BH3, non ha coppie solitarie; tutti i suoi elettroni di valenza sono in legami. I composti del boro non sono tipicamente basi di Lewis. [[File:Immagine_wikibooks_11.svg|centro|senza_cornice|Immagine wikibooks 11]]''Figura 2.10.6 : I composti di carbonio e boro con tutti i legami sigma non hanno coppie solitarie e non agiscono come basi di Lewis.'' ==== Esercizio 2.10.1 ==== Quali dei seguenti composti vi aspettereste siano basi di Lewis? a) SiH4 b) AlH3 c) PH3 d) SH2 e) -SH === Complessi acido-base di Lewis === Cosa succede quando una base di Lewis dona una coppia di elettroni a un acido di Lewis? Il formalismo di spinta degli elettroni (frecce) che abbiamo utilizzato per illustrare il comportamento degli acidi e delle basi di Lewis ha lo scopo di mostrare la direzione del movimento degli elettroni dal donatore all'accettore. Tuttavia, poiché un legame può essere considerato come una coppia di elettroni condivisi tra due atomi (in questo caso, tra il donatore e l'accettore), queste frecce mostrano anche dove si formano i legami. [[File:Immagine_wikibooks_12.svg|centro|senza_cornice|335x335px|Immagine wikibooks 12]] ''Figura 2.10.7: Donazione di elettroni da una base di Lewis a un acido di Lewis.'' Gli elettroni donati da una base di Lewis a un acido di Lewis formano un nuovo legame. Dall'acido e dalla base di Lewis più piccoli si forma un nuovo composto più grande. Questo composto è chiamato complesso acido-base di Lewis. Un semplice esempio di complessazione acido-base di Lewis riguarda l'ammoniaca e il trifluoruro di boro. L'atomo di azoto ha una coppia solitaria ed è un donatore di elettroni. Il boro non ha un ottetto ed è un accettore di elettroni. I due composti possono formare un complesso acido-base di Lewis o un complesso di coordinazione. [[File:Immagine_wikibooks_13.svg|centro|senza_cornice|416x416px|Immagine wikibooks 13]] ''Figura 2.10.8: Formazione di un complesso acido-base di Lewis da ammoniaca e trifluoruro di boro.'' Quando l'azoto dona una coppia di elettroni da condividere con il boro, il legame che si forma è talvolta chiamato legame di coordinazione. Un legame di coordinazione è qualsiasi legame covalente che si forma quando un atomo porta una coppia dei suoi elettroni e li dona a un altro. Nella terminologia della chimica organica, il donatore di elettroni è chiamato '''nucleofilo''' e l'accettore di elettroni è chiamato '''elettrofilo''' . L'ammoniaca è un nucleofilo e il trifluoruro di boro è un elettrofilo. * Poiché le basi di Lewis sono attratte dagli atomi con carenza di elettroni e poiché la carica positiva è generalmente associata al nucleo di un atomo, le basi di Lewis sono talvolta chiamate "nucleofili". Nucleofilo significa amante del nucleo. * Poiché gli acidi di Lewis attraggono le coppie di elettroni, a volte vengono chiamati "elettrofili". Elettrofilo significa che ama gli elettroni. ===== Esercizio ===== Per la seguente reazione, aggiungere frecce curve (formalismo di spinta degli elettroni) per indicare il flusso di elettroni. [[File:Immagine_wikibooks_14.png|centro|senza_cornice|451x451px|Immagine wikibooks 14]] ===== Esercizio ===== Si forma un complesso acido-base di Lewis tra THF (tetraidrofurano) e borano, BH 3 . a) Quale composto è l'acido di Lewis? Quale è la base di Lewis? b) Quale atomo nell'acido di Lewis è il sito acido? Perché? c) Quale atomo nella base di Lewis è il sito basico? Perché? d) Quanti donatori sarebbero necessari per soddisfare il sito acido? e) Mostrare, utilizzando la notazione a freccia, la reazione per formare un complesso acido-base di Lewis. f) Il borano è altamente piroforico; reagisce violentemente con l'aria, incendiandosi. Mostra, usando la notazione a freccia, cosa potrebbe accadere quando il borano entra in contatto con l'aria. g) Il complesso borano-THF è molto meno piroforico del borano. Perché, secondo te, è così? Aggiungi qui il testo degli esercizi. == Interazioni non covalenti tra molecole == ==== Obiettivi ==== Dopo aver completato questa sezione, dovresti essere in grado di # identificare le varie forze intermolecolari che possono essere in gioco in un dato composto organico. # descrivere come le forze intermolecolari influenzano le proprietà fisiche, la forma tridimensionale e la struttura dei composti. ==== Termini chiave ==== Assicurati di saper definire e utilizzare nel contesto i termini chiave riportati di seguito. * forze dipolo-dipolo * Forze di dispersione di Londra * legame idrogeno * forze intermolecolari * interazione non covalente * forze di van der Waals === Introduzione === Le proprietà dei liquidi sono intermedie tra quelle dei gas e dei solidi, ma sono più simili a quelle dei solidi. A differenza delle forze ''intramolecolari'' , come i legami covalenti che tengono insieme gli atomi nelle molecole e negli ioni poliatomici, le forze ''intermolecolari'' tengono insieme le molecole in un liquido o in un solido. Le forze intermolecolari sono generalmente molto più deboli dei legami covalenti. Ad esempio, sono necessari 927 kJ per vincere le forze intramolecolari e rompere entrambi i legami O–H in 1 mole di acqua, ma ne bastano solo circa 41 kJ per vincere le attrazioni intermolecolari e convertire 1 mole di acqua liquida in vapore acqueo a 100 °C. (Nonostante questo valore apparentemente basso, le forze intermolecolari nell'acqua liquida sono tra le più intense conosciute!) Data la grande differenza nell'intensità delle forze intra- e intermolecolari, i cambiamenti tra lo stato solido, liquido e gassoso si verificano quasi invariabilmente per le sostanze molecolari ''senza rompere i legami covalenti'' . ==== Nota ==== ''Le proprietà dei liquidi sono intermedie tra quelle dei gas e dei solidi, ma sono più simili a quelle dei solid''i. Le forze intermolecolari determinano le proprietà della massa, come i punti di fusione dei solidi e i punti di ebollizione dei liquidi. I liquidi bollono quando le molecole hanno abbastanza energia termica per superare le forze attrattive intermolecolari che le tengono insieme, formando così bolle di vapore all'interno del liquido. Allo stesso modo, i solidi si sciolgono quando le molecole acquisiscono sufficiente energia termica per superare le forze intermolecolari che le bloccano nel solido. Una reazione che avviene all'interno della stessa molecola è intramolecolare; una reazione che avviene tra due molecole è intermolecolare. Le forze intermolecolari sono di natura elettrostatica, cioè derivano dall'interazione tra specie con carica positiva e negativa. Come i legami covalenti e ionici, le interazioni intermolecolari sono la somma di componenti attrattive e repulsive. Poiché le interazioni elettrostatiche diminuiscono rapidamente con l'aumentare della distanza tra le molecole, le interazioni intermolecolari sono più importanti per i solidi e i liquidi, dove le molecole sono vicine. Queste interazioni diventano importanti per i gas solo a pressioni molto elevate, dove sono responsabili delle deviazioni osservate dalla legge dei gas ideali. In questa sezione consideriamo esplicitamente tre tipi di interazioni intermolecolari: forze dipolo-dipolo, forze di dispersione e legami a idrogeno. Queste interazioni intermolecolari sono chiamate anche forze di van der Waals o interazioni non covalenti. === Interazioni dipolo-dipolo === I legami covalenti polari si comportano come se gli atomi legati avessero cariche frazionali localizzate uguali ma opposte (cioè, i due atomi legati generano un dipolo). Se la struttura di una molecola è tale che i singoli dipoli di legame non si annullano a vicenda, allora la molecola ha un momento di dipolo netto. Le molecole con momento di dipolo netto tendono ad allinearsi in modo che l'estremità positiva di un dipolo sia vicina all'estremità negativa di un altro e viceversa, come mostrato nella Figura 2.12.1 parti (a e b). Le disposizioni in cui due estremità positive o due negative sono adiacenti (parti (c e d) della Figura 2.12.1) sono a più alta energia, poiché le cariche simili si respingono. Quindi le interazioni dipolo-dipolo, come quelle nelle parti (a e b) della Figura 2.12.1, sono interazioni intermolecolari attrattive interazioni intermolecolari repulsive. [[File:Figura2.12.1.jpg|centro|miniatura|Figura 2.12.1 Interazioni dipolo-dipolo attrattive e repulsive. (a e b) Gli orientamenti molecolari in cui l'estremità positiva di un dipolo (δ + ) è vicina all'estremità negativa di un altro (δ − ) (e viceversa) producono interazioni attrattive. (c e d) Gli orientamenti molecolari che giustappongono le estremità positive o negative dei dipoli su molecole adiacenti producono interazioni repulsive.]] Poiché le molecole in un liquido si muovono liberamente e continuamente, le molecole sperimentano sempre simultaneamente interazioni dipolo-dipolo sia attrattive che repulsive, come mostrato nella Figura 2.12.2. In media, tuttavia, dominano le interazioni attrattive. [[File:Figura2.12.2.jpg|centro|miniatura|Figura 2.12.2 Sia le interazioni dipolo-dipolo attrattive che quelle repulsive si verificano in un campione liquido con molte molecole]] Il clorometano è un esempio di molecola polare. Una mappa del potenziale elettrostatico mostra un'alta densità di elettroni (in rosso) intorno al cloro elettronegativo, che gli conferisce una parziale carica negativa. L'altra estremità della molecola ha una densità di elettroni che la allontana, conferendole una carica positiva parziale, visibile in blu. Le estremità positive e negative di diverse molecole di clorometano sono attratte l'una dall'altra attraverso questa interazione elettrostatica. [[File:Clorometano.svg|centro|miniatura|clorometano]] Poiché ogni estremità di un dipolo possiede solo una frazione della carica di un elettrone, le interazioni dipolo-dipolo sono sostanzialmente più deboli delle interazioni tra due ioni, ciascuno dei quali ha una carica di almeno ±1, o tra un dipolo e uno ione, in cui una delle specie ha almeno una carica positiva o negativa completa. Inoltre, l'interazione attrattiva tra dipoli diminuisce molto più rapidamente con l'aumentare della distanza rispetto alle interazioni ione-ione. Ricordiamo che l'energia attrattiva tra due ioni è proporzionale a 1/rrrrr, ovvero 64 volte. Pertanto, una sostanza come l'HCl, che è parzialmente tenuta insieme da interazioni dipolo-dipolo, è un gas a temperatura ambiente e a 1 atm di pressione, mentre il NaCl, che è tenuto insieme da interazioni ioniche, è un solido ad alto punto di fusione. All'interno di una serie di composti di massa molare simile, la forza delle interazioni intermolecolari aumenta con l'aumentare del momento di dipolo delle molecole, come mostrato nella Tabella 2.12.1. Utilizzando quanto appreso sulla previsione delle polarità relative dei legami a partire dalle elettronegatività degli atomi legati, si possono fare delle ipotesi istruttive sui punti di ebollizione relativi di molecole simili. {| class="wikitable" |+Tabella 2.12.1: Relazioni tra Momento di dipolo e il punto di ebollizione per composti organici di massa molare simile !Composto !Massa molare (g/mol) !Momento di dipolo (D) !Punto di ebollizione (K) |- |C 3 H 6 (ciclopropano) |42 |0 |240 |- |CH 3 OCH 3 (dimetil etere) |46 |1.30 |248 |- |CH 3 CN (acetonitrile) |41 |3.9 |355 |} ==== Nota ==== L'energia attrattiva tra due ioni è proporzionale a 1/r, mentre l'energia attrattiva tra due dipoli è proporzionale a 1/r6. ==== Esempio 2.12.1 ==== [[File:Figura esempio.jpg|centro|miniatura]] Disporre l'etil metil etere (CH3OCH2CH3), il 2-metilpropano [isobutano, (CH3)2CHCH3] e l'acetone (CH3COCH3) in ordine crescente di punto di ebollizione. Le loro strutture sono le seguenti: ===== Strategia: ===== Confrontate le masse molari e le polarità dei composti. I composti con masse molari più elevate e che sono polari avranno i punti di ebollizione più alti. ===== Soluzione: ===== I tre composti hanno essenzialmente la stessa massa molare (58-60 g/mol), quindi dobbiamo considerare le differenze di polarità per prevedere la forza delle interazioni intermolecolari dipolo-dipolo e quindi i punti di ebollizione dei composti. Il primo composto, il 2-metilpropano, contiene solo legami C-H, che non sono molto polari perché C e H hanno valori di elettronegatività simili. Dovrebbe quindi avere un momento di dipolo molto piccolo (ma non nullo) e un punto di ebollizione molto basso. L'etere etilico metilico ha una struttura simile a quella dell'H2O; contiene due legami singoli polari C-O orientati con un angolo di circa 109° l'uno rispetto all'altro, oltre a legami C-H relativamente non polari. Di conseguenza, i dipoli dei legami C-O si rafforzano parzialmente l'un l'altro e generano un momento di dipolo significativo che dovrebbe dare un punto di ebollizione moderatamente alto. L'acetone contiene un doppio legame C=O polare orientato a circa 120° rispetto a due gruppi metilici con legami C-H non polari. Il dipolo del legame C-O corrisponde quindi al dipolo molecolare, il che dovrebbe comportare un momento di dipolo piuttosto grande e un punto di ebollizione elevato. Si prevede quindi il seguente ordine di punti di ebollizione: 2-metilpropano < etil-metil-etere < acetone. Questo risultato è in buon accordo con i dati reali: 2-metilpropano, punto di ebollizione = -11,7°C, e momento di dipolo (μ) = 0,13 D; metiletere, punto di ebollizione = 7,4°C e μ = 1,17 D; acetone, punto di ebollizione = 56,1°C e μ = 2,88 D. ===== Esercizio 2.11.1 ===== Disporre il tetrafluoruro di carbonio (CF4), il solfuro di etile e metile (CH3SC2H5), il dimetilsolfossido [(CH3)2S=O] e il 2-metilbutano [isopentano, (CH3)2CHCH2CH3] in ordine decrescente di punto di ebollizione. === Forze di Dispersione di London === Finora abbiamo considerato solo le interazioni tra molecole polari, ma è necessario considerare altri fattori per spiegare perché molte molecole non polari, come il bromo, il benzene e l'esano, sono liquide a temperatura ambiente e altre, come lo iodio e il naftalene, sono solide. Anche i gas nobili possono essere liquefatti o solidificati a basse temperature, ad alte pressioni o in entrambi i casi. Che tipo di forze attrattive possono esistere tra molecole o atomi non polari? A questa domanda ha risposto Fritz London (1900-1954), un fisico tedesco che in seguito ha lavorato negli Stati Uniti. Nel 1930, London propose che le fluttuazioni temporanee nella distribuzione degli elettroni all'interno degli atomi e delle molecole non polari possono portare alla formazione di momenti di dipolo istantanei di breve durata, che producono forze attrattive chiamate forze di dispersione di London tra sostanze altrimenti non polari. {| class="wikitable" |+Tabella 2.12.2: Punti di fusione e di ebollizione normali di alcuni elementi e composti non polari !Sostanza !Massa molare (g/mol) !Punto di fusione (°C) !Punto di ebollizione (°C) |- |Ar |40 | -189,4 | -185,9 |- |Xe |131 | -111,8 | -108,1 |- |Numero 2 |28 | -210 | -195,8 |- |O 2 |32 | -218,8 | -183,0 |- |F 2 |38 | -219,7 | -188,1 |- |Io 2 |254 |113.7 |184,4 |- |Capitolo 4 |16 | -182,5 | -161,5 |} Consideriamo ad esempio una coppia di atomi di He adiacenti. In media, i due elettroni di ciascun atomo di He sono distribuiti uniformemente intorno al nucleo. Tuttavia, poiché gli elettroni sono in costante movimento, è probabile che la loro distribuzione in un atomo sia asimmetrica in un dato istante, dando luogo a un momento di dipolo istantaneo. Come mostrato nella parte (a) della Figura 2.12.3, il momento di dipolo istantaneo di un atomo può interagire con gli elettroni di un atomo adiacente, attirandoli verso l'estremità positiva del dipolo istantaneo o respingendoli dall'estremità negativa. L'effetto netto è che il primo atomo causa la formazione temporanea di un dipolo, detto indotto, nel secondo. Le interazioni tra questi dipoli temporanei fanno sì che gli atomi siano attratti l'uno dall'altro. Queste interazioni attrattive sono deboli e diminuiscono rapidamente con l'aumentare della distanza. London è riuscito a dimostrare con la meccanica quantistica che l'energia attrattiva tra le molecole dovuta alle interazioni tra dipoli temporanei e dipoli indotti diminuisce come 1/r6. Raddoppiando la distanza, quindi, l'energia attrattiva diminuisce di 26 volte, ovvero di 64 volte. [[File:Fig_2.12.3.jpg|centro|miniatura|Figura 2.12.3 Momenti di dipolo istantanei. La formazione di un momento di dipolo istantaneo su un atomo di He (a) o su una molecola di H2 (b) provoca la formazione di un dipolo indotto su un atomo o una molecola adiacente.]] Le interazioni dipolo-dipolo istantanee indotte tra molecole non polari possono produrre attrazioni intermolecolari così come producono attrazioni interatomiche in sostanze monoatomiche come lo Xe. Questo effetto, illustrato per due molecole di H2 nella parte (b) della Figura 2.12.3, tende a diventare più pronunciato all'aumentare delle masse atomiche e molecolari (Tabella 2.12.3). Per esempio, lo Xe bolle a -108,1°C, mentre l'He bolle a -269°C. La ragione di questa tendenza è che la forza di dispersione di Londra è legata alla facilità con cui la distribuzione degli elettroni in un dato atomo può essere perturbata. In atomi piccoli come l'He, i due elettroni 1s sono tenuti vicino al nucleo in un volume molto piccolo e le repulsioni elettrone-elettrone sono abbastanza forti da impedire una significativa asimmetria nella loro distribuzione. Negli atomi più grandi, come lo Xe, invece, gli elettroni esterni sono attratti molto meno fortemente dal nucleo a causa dei gusci intermedi pieni. Di conseguenza, è relativamente facile deformare temporaneamente la distribuzione degli elettroni per generare un dipolo istantaneo o indotto. La facilità di deformazione della distribuzione degli elettroni in un atomo o in una molecola è chiamata polarizzabilità. Poiché la distribuzione degli elettroni è più facilmente perturbabile nelle specie grandi e pesanti che in quelle piccole e leggere, si dice che le sostanze più pesanti tendono a essere molto più polarizzabili di quelle più leggere. La polarizzabilità di una sostanza determina anche il modo in cui interagisce con ioni e specie che possiedono dipoli permanenti. Le forze di dispersione di London sono quindi responsabili della tendenza generale verso punti di ebollizione più elevati con l'aumento della massa molecolare e della superficie in una serie omologa di composti, come gli alcani (parte (a) della Figura 2.12.4). L'intensità delle forze di dispersione di Londra dipende anche in modo significativo dalla forma molecolare, perché la forma determina la quantità di una molecola che può interagire con le molecole vicine in qualsiasi momento. Ad esempio, la parte (b) della Figura 2.12.4 mostra il 2,2-dimetilpropano (neopentano) e l'n-pentano, entrambi con formula empirica C5H12. Il neopentano è quasi sferico, con una piccola superficie per le interazioni intermolecolari, mentre l'n-pentano ha una conformazione allungata che gli consente di entrare in stretto contatto con altre molecole di n-pentano. Di conseguenza, il punto di ebollizione del neopentano (9,5°C) è inferiore di oltre 25°C rispetto a quello del n-pentano (36,1°C). (immagine 2.12.4) Tutte le molecole, polari o non polari, sono attratte l'una dall'altra dalle forze di dispersione di London, oltre che da altre forze attrattive eventualmente presenti. In generale, tuttavia, le interazioni dipolo-dipolo nelle piccole molecole polari sono significativamente più forti delle forze di dispersione di London, per cui le prime predominano. ==== Esempio 2.12.2 ==== Disporre n-butano, propano, 2-metilpropano [isobutano] e n-pentano in ordine crescente di punto di ebollizione. ===== Strategia: ===== Determinare le forze intermolecolari nei composti e quindi disporre i composti in base alla forza di tali forze. La sostanza con le forze più deboli avrà il punto di ebollizione più basso. ===== Soluzione: ===== I quattro composti sono alcani e non polari, quindi le forze di dispersione di Londra sono le uniche forze intermolecolari importanti. Queste forze sono generalmente più forti con l'aumentare della massa molecolare, quindi il propano dovrebbe avere il punto di ebollizione più basso e il n-pentano quello più alto, con i due isomeri del butano che si collocano nel mezzo. Dei due isomeri del butano, il 2-metilpropano è più compatto, mentre il n-butano ha una forma più allungata. Di conseguenza, ci aspettiamo che le interazioni intermolecolari per il n-butano siano più forti a causa della sua maggiore area superficiale, con un conseguente punto di ebollizione più alto. L'ordine complessivo è quindi il seguente, con i punti di ebollizione effettivi tra parentesi: propano (-42,1°C) < 2-metilpropano (-11,7°C) < n-butano (-0,5°C) < n-pentano (36,1°C). ==== Esercizio 2.11.2 ==== Disporre GeH4, SiCl4, SiH4, CH4 e GeCl4 in ordine decrescente di punto di ebollizione. === Legami a idrogeno === Le molecole con atomi di idrogeno legati ad atomi elettronegativi come O, N e F (e in misura molto minore Cl e S) tendono a presentare interazioni intermolecolari insolitamente forti. Queste determinano punti di ebollizione molto più elevati rispetto a quelli osservati per le sostanze in cui dominano le forze di dispersione di Londra, come illustrato per gli idruri covalenti degli elementi dei gruppi 14-17 nella Figura 2.12.5. Il metano e i suoi congeneri più pesanti del gruppo 14 formano una serie i cui punti di ebollizione aumentano dolcemente all'aumentare della massa molare. Questa è la tendenza prevista per le molecole non polari, per le quali le forze di dispersione di Londra sono le forze intermolecolari esclusive. Al contrario, gli idruri dei membri più leggeri dei gruppi 15-17 hanno punti di ebollizione superiori di oltre 100°C rispetto a quanto previsto sulla base delle loro masse molari. L'effetto è più drammatico per l'acqua: se estendiamo la retta che collega i punti per H2Te e H2Se alla retta per il periodo 2, otteniamo un punto di ebollizione stimato di -130°C per l'acqua! Immaginate le implicazioni per la vita sulla Terra se l'acqua bollisse a -130°C anziché a 100°C. [[File:Fig_2.12.5.jpg|centro|miniatura|Grafici dei punti di ebollizione degli idruri covalenti]] Perché le forti forze intermolecolari producono punti di ebollizione così anomali e altre proprietà insolite, come alte entalpie di vaporizzazione e alti punti di fusione? La risposta risiede nella natura altamente polare dei legami tra l'idrogeno e gli elementi molto elettronegativi come O, N e F. La grande differenza di elettronegatività si traduce in una grande carica parziale positiva sull'idrogeno e in una corrispondente grande carica parziale negativa sull'atomo di O, N o F. Di conseguenza, i legami H-O, H-N e H-F hanno dipoli di legame molto grandi che possono interagire fortemente tra loro. Poiché l'atomo di idrogeno è così piccolo, questi dipoli possono anche avvicinarsi l'uno all'altro più della maggior parte degli altri dipoli. La combinazione di grandi dipoli di legame e di brevi distanze dipolo-dipolo dà luogo a interazioni dipolo-dipolo molto forti, chiamate legami a idrogeno, come mostrato nella Figura 2.12.6 per il ghiaccio. Un legame a idrogeno è solitamente indicato da una linea tratteggiata tra l'atomo di idrogeno attaccato a O, N o F (il donatore del legame a idrogeno) e l'atomo che possiede la coppia solitaria di elettroni (l'accettore del legame a idrogeno). Poiché ogni molecola d'acqua contiene due atomi di idrogeno e due coppie solitarie, una disposizione tetraedrica massimizza il numero di legami idrogeno che si possono formare. Nella struttura del ghiaccio, ogni atomo di ossigeno è circondato da un tetraedro distorto di atomi di idrogeno che formano ponti con gli atomi di ossigeno delle molecole d'acqua adiacenti. Tuttavia, gli atomi di idrogeno a ponte non sono equidistanti dai due atomi di ossigeno che collegano. Al contrario, ogni atomo di idrogeno dista 101 pm da un ossigeno e 174 pm dall'altro. Al contrario, ogni atomo di ossigeno è legato a due atomi di H alla distanza minore e a due alla distanza maggiore, corrispondenti rispettivamente a due legami covalenti O-H e a due legami idrogeno O⋅⋅⋅H da molecole d'acqua adiacenti. La risultante struttura aperta e simile a una gabbia del ghiaccio significa che il solido è in realtà leggermente meno denso del liquido, il che spiega perché il ghiaccio galleggia sull'acqua anziché affondare. [[File:Fig_2.12.6.jpg|centro|miniatura|La struttura del ghiaccio legata all'idrogeno]] Ogni molecola d'acqua accetta due legami idrogeno da altre due molecole d'acqua e dona due atomi di idrogeno per formare legami idrogeno con altre due molecole d'acqua, producendo una struttura aperta, simile a una gabbia. La struttura dell'acqua liquida è molto simile, ma nel liquido i legami idrogeno vengono continuamente spezzati e formati a causa del rapido movimento molecolare. Poiché il ghiaccio è meno denso dell'acqua liquida, i fiumi, i laghi e gli oceani si congelano dall'alto verso il basso. Infatti, il ghiaccio forma uno strato superficiale protettivo che isola il resto dell'acqua, permettendo a pesci e altri organismi di sopravvivere nei livelli inferiori di un lago o di un mare ghiacciato. Se il ghiaccio fosse più denso del liquido, il ghiaccio che si forma in superficie con il freddo affonderebbe con la stessa velocità con cui si è formato. I corpi idrici si congelerebbero dal basso verso l'alto, il che sarebbe letale per la maggior parte delle creature acquatiche. L'espansione dell'acqua quando si congela spiega anche perché i motori delle automobili o delle imbarcazioni devono essere protetti da “antigelo” e perché le tubature non protette delle case si rompono se si lasciano congelare. Sebbene i legami a idrogeno siano molto più deboli dei legami covalenti, con energie di dissociazione tipiche di soli 15-25 kJ/mol, hanno un'influenza significativa sulle proprietà fisiche di un composto. Composti come l'HF possono formare solo due legami idrogeno alla volta, così come, in media, l'NH3 liquido puro. Di conseguenza, anche se le loro masse molecolari sono simili a quelle dell'acqua, i loro punti di ebollizione sono significativamente inferiori a quello dell'acqua, che forma quattro legami idrogeno alla volta. ==== Esempio 2.12.3 ==== Considerando CH3OH, C2H6, Xe e (CH3)3N, quali possono formare legami idrogeno con se stessi? Disegnate le strutture con legami a idrogeno. ===== Strategia: ===== Identificare i composti con un atomo di idrogeno attaccato a O, N o F. È probabile che questi siano in grado di agire come donatori di legami a idrogeno. Tra i composti che possono agire come donatori di legami a idrogeno, identificare quelli che contengono anche coppie di elettroni solitari, che consentono loro di essere accettori di legami a idrogeno. Se una sostanza è sia un donatore di idrogeno che un accettore di legami a idrogeno, disegnate una struttura che mostri il legame a idrogeno. ===== Soluzione: ===== A Tra le specie elencate, lo xeno (Xe), l'etano (C2H6) e la trimetilammina [(CH3)3N] non contengono un atomo di idrogeno legato a O, N o F; pertanto non possono agire come donatori di legami a idrogeno. B L'unico composto che può agire come donatore di legami a idrogeno, il metanolo (CH3OH), contiene sia un atomo di idrogeno attaccato all'O (che lo rende un donatore di legami a idrogeno) sia due coppie di elettroni solitari sull'O (che lo rendono un accettore di legami a idrogeno); il metanolo può quindi formare legami a idrogeno agendo sia come donatore che come accettore di legami a idrogeno. La struttura a legami idrogeno del metanolo è la seguente: (immagine) ==== Esercizio 2.12.3 ==== Considerando CH3CO2H, (CH3)3N, NH3 e CH3F, quali possono formare legami a idrogeno con se stessi? Disegnare le strutture con legami a idrogeno. ===== Risposta: CH3CO2H e NH3; ===== Legami a idrogeno nell'acido acetico.  Legami a idrogeno nell'ammoniaca. ==== Esempio 2.12.4 ==== Disporre C60 (buckminsterfullerene, che ha una struttura a gabbia), NaCl, He, Ar e N2O in ordine crescente di punto di ebollizione. Dato: composti Richiesto: ordine dei punti di ebollizione crescenti ===== Strategia: ===== Individuare le forze intermolecolari in ciascun composto e quindi disporre i composti in base alla forza di tali forze. La sostanza con le forze più deboli avrà il punto di ebollizione più basso. ===== Soluzione: ===== Le interazioni elettrostatiche sono più forti per un composto ionico, quindi ci aspettiamo che NaCl abbia il punto di ebollizione più alto. Per prevedere i punti di ebollizione relativi degli altri composti, dobbiamo considerare la loro polarità (per le interazioni dipolo-dipolo), la loro capacità di formare legami a idrogeno e la loro massa molare (per le forze di dispersione di Londra). L'elio non è polare ed è di gran lunga il più leggero, quindi dovrebbe avere il punto di ebollizione più basso. L'argon e l'N2O hanno masse molari molto simili (rispettivamente 40 e 44 g/mol), ma l'N2O è polare mentre l'Ar no. Di conseguenza, N2O dovrebbe avere un punto di ebollizione più alto. Una molecola di C60 non è polare, ma la sua massa molare è di 720 g/mol, molto più grande di quella di Ar o N2O. Poiché i punti di ebollizione delle sostanze non polari aumentano rapidamente con la massa molecolare, il C60 dovrebbe bollire a una temperatura più alta rispetto alle altre sostanze non ioniche. L'ordine previsto è quindi il seguente, con i punti di ebollizione effettivi tra parentesi: He (-269°C) < Ar (-185,7°C) < N2O (-88,5°C) < C60 (>280°C) < NaCl (1465°C). ==== Esercizio 2.12.4 ==== Disporre 2,4-dimetileptano, Ne, CS2, Cl2 e KBr in ordine decrescente di punto di ebollizione. ===== Risposta: ===== KBr (1435°C) > 2,4-dimetileptano (132,9°C) > CS2 (46,6°C) > Cl2 (-34,6°C) > Ne (-246°C) === Sintesi === Le molecole nei liquidi sono legate ad altre molecole da interazioni intermolecolari, che sono più deboli delle interazioni intramolecolari che tengono uniti gli atomi all'interno delle molecole e degli ioni poliatomici. Le transizioni tra le fasi solida e liquida o liquida e gassosa sono dovute a cambiamenti nelle interazioni intermolecolari, ma non riguardano le interazioni intramolecolari. I tre tipi principali di interazioni intermolecolari sono le interazioni dipolo-dipolo, le forze di dispersione di Londra (queste due sono spesso indicate collettivamente come forze di van der Waals) e i legami idrogeno. Le interazioni dipolo-dipolo derivano dalle interazioni elettrostatiche delle estremità positive e negative delle molecole con momenti di dipolo permanenti; la loro forza è proporzionale alla grandezza del momento di dipolo e a 1/r6, dove r è la distanza tra i dipoli. Le forze di dispersione di London sono dovute alla formazione di momenti di dipolo istantanei in molecole polari o non polari come risultato di fluttuazioni di breve durata della distribuzione della carica elettronica, che a loro volta causano la formazione temporanea di un dipolo indotto nelle molecole adiacenti. Come le interazioni dipolo-dipolo, la loro energia diminuisce con 1/r6. Gli atomi più grandi tendono a essere più polarizzabili di quelli più piccoli perché i loro elettroni esterni sono meno legati e quindi più facilmente perturbabili. I legami a idrogeno sono interazioni dipolo-dipolo particolarmente forti tra molecole che hanno legato l'idrogeno a un atomo altamente elettronegativo, come l'O, l'N o l'F. L'atomo H parzialmente carico di una molecola (donatore di legami a idrogeno) può interagire fortemente con una coppia di elettroni solitari di un atomo di O, N o F parzialmente carico negativamente su molecole adiacenti (accettore di legami a idrogeno). A causa del forte legame O⋅⋅⋅Hidrogeno tra le molecole d'acqua, l'acqua ha un punto di ebollizione insolitamente alto e il ghiaccio ha una struttura aperta, simile a una gabbia, meno densa dell'acqua liquida. === Key Takeaway === Le forze intermolecolari sono di natura elettrostatica e comprendono le forze di van der Waals e i legami a idrogeno. === Problemi === Quali sono più forti le interazioni dipolo-dipolo o le forze di dispersione di Londra? Quali sono più importanti in una molecola con atomi pesanti? Spiegate le vostre risposte. L'acqua liquida è essenziale per la vita come la conosciamo, ma in base alla sua massa molecolare, l'acqua dovrebbe essere un gas in condizioni standard. Perché l'acqua è un liquido e non un gas in condizioni standard? Perché le interazioni intermolecolari sono più importanti per i liquidi e i solidi che per i gas? In quali condizioni bisogna considerare queste interazioni per i gas? Nel gruppo 17, il fluoro e il cloro elementari sono gas, mentre il bromo è un liquido e lo iodio è un solido. Perché? Identificare l'interazione intermolecolare più importante in ciascuno dei seguenti elementi. a) SO2 b) HF c) CO2 d) CCl4 e) CH2Cl2 Sia l'acqua che il metanolo hanno punti di ebollizione anomalamente elevati a causa del legame a idrogeno, ma il punto di ebollizione dell'acqua è maggiore di quello del metanolo nonostante la sua massa molecolare inferiore. Perché? Disegnate le strutture di questi due composti, includendo eventuali coppie solitarie e indicando i potenziali legami a idrogeno. Vi aspettate che il punto di ebollizione dell'H2S sia più alto o più basso di quello dell'H2O? Giustificate la vostra risposta. Alcune ricette prevedono un'ebollizione vigorosa, mentre altre prevedono una cottura a fuoco lento. Qual è la differenza di temperatura del liquido di cottura tra l'ebollizione e la cottura a fuoco lento? Qual è la differenza di energia assorbita? [[Categoria:Chimica organica per il liceo|Introduzione]] hvxbtpadzibb5nx9v41pfepd4zy75nj 478509 478508 2025-07-07T15:28:31Z Chiara Zalunardo 52484 478509 wikitext text/x-wiki FATTO: 1.0, <s>1.1, 1.2, 1.3, metà 1.4, 1.5</s>, 1.6, 1.7, 1.8, 1.10, 1.12, 2.7, 2.10, 2.11 NO IMMAGINI: 2.9 = Struttura e legami = Questo capitolo fornisce una revisione del materiale trattato in un corso standard di chimica generale per matricole attraverso la discussione dei seguenti argomenti: * le differenze tra chimica organica e inorganica. * forme e significato degli orbitali atomici. * le configurazioni degli elettroni * legame ionico e covalente. * teoria degli orbitali molecolari * ibridazione. * struttura e geometria dei composti metano, etano, etilene e acetilene. == Introduzione alla chimica organica == Tutti gli esseri viventi sulla Terra sono formati principalmente da '''composti del carbonio'''. La prevalenza di composti del carbonio negli esseri viventi ha portato all'epiteto di vita "a base di carbonio". La verità è che non conosciamo nessun altro tipo di vita. I primi chimici consideravano le sostanze isolate dagli ''organismi'' (piante e animali) come un tipo diverso di materia che non poteva essere sintetizzata artificialmente, e queste sostanze erano quindi note come ''composti organici''. [[File:Chimica organica 1.0.1.jpg|centro|miniatura|Figura 1.0.1: Tutti i composti organici contengono carbonio e la maggior parte di essi è formata da esseri viventi, anche se si formano anche attraverso processi geologici e artificiali. (credito a sinistra: modifica del lavoro di Jon Sullivan; credito a sinistra al centro: modifica del lavoro di Deb Tremper; credito a destra al centro: modifica del lavoro di “annszyp”/Wikimedia Commons; credito a destra: modifica del lavoro di George Shuklin)]] '''Jöns Jacob Berzelius''', medico di professione, '''coniò per primo il termine "chimica organica"''' nel 1806 per indicare lo studio dei composti derivati ​​da fonti biologiche. Fino all'inizio del XIX secolo, naturalisti e scienziati osservarono differenze cruciali tra i composti derivati ​​da organismi viventi e quelli non derivati ​​da organismi viventi. [[File:Chimica organica 1.0.2.png|centro|senza_cornice]] Nel 1828, Friedrich Wöhler (considerato un pioniere della chimica organica) completò con successo una sintesi organica riscaldando il cianato di ammonio e sintetizzando il composto biologico urea (un componente dell'urina di molti animali) in quella che oggi viene chiamata "sintesi di Wöhler". Fino a questa scoperta, i chimici credevano ampiamente che le sostanze organiche potessero formarsi solo sotto l'influenza della "forza vitale" presente nell'organismo di animali e piante. La sintesi di Wöhler dimostrò drammaticamente la falsità di tale teoria. [[File:Chimica_organica_1.0.11.svg|centro|senza_cornice|chimica organica 1.0.11]] La sintesi dell'urea fu una scoperta cruciale per i biochimici perché dimostrò che un composto noto per essere prodotto in natura solo da organismi biologici poteva essere prodotto in laboratorio in condizioni controllate a partire da materia inanimata. Questa sintesi "in vitro" di materia organica smentiva la teoria comune (vitalismo) sulla ''vis vitalis'' , una "forza vitale" trascendente necessaria per la produzione di composti organici. La capacità di manipolare i composti organici include la fermentazione per creare il vino e la produzione di sapone, entrambe attività che hanno fatto parte della società per così tanto tempo che la loro scoperta è andata perduta nell'antichità. Prove dimostrano che i Babilonesi, già nel 2800 a.C., producevano sapone mescolando grasso animale con cenere di legno. Solo nel XIX secolo, Eugène Chevreul scoprì la natura chimica della produzione del sapone. In una reazione ora chiamata saponificazione, i grassi vengono riscaldati in presenza di una base forte (KOH o NaOH) per produrre sali di acidi grassi e glicerolo. I sali di acidi grassi sono il sapone che migliora la capacità dell'acqua di sciogliere i grassi. [[File:Chimica_organica_1.0.12.svg|centro|senza_cornice|chimica organica 1.0.12]] Sebbene originariamente definita come la chimica delle molecole biologiche, la '''chimica organica''' è stata successivamente ridefinita per riferirsi specificamente ai composti del carbonio, anche quelli di origine non biologica. Alcune molecole di carbonio non sono considerate organiche, con l'anidride carbonica come composto inorganico del carbonio più noto e più comune, ma tali molecole rappresentano l'eccezione e non la regola. La chimica organica si concentra sui composti del carbonio e sul movimento degli elettroni nelle catene e negli anelli del carbonio, nonché su come gli elettroni vengono condivisi con altri atomi di carbonio ed eteroatomi e si occupa principalmente delle proprietà dei legami covalenti e degli elementi non metallici, sebbene gli ioni e i metalli svolgano ruoli critici in alcune reazioni. Perché il carbonio è così speciale? La risposta a questa domanda riguarda la speciale capacità del carbonio di legarsi a se stesso, che verrà discussa in questo capitolo. Il carbonio è unico nella sua capacità di formare un'ampia varietà di composti, da quelli semplici a quelli complessi. Esistono letteralmente milioni di composti organici noti alla scienza, dal metano, che contiene un atomo di carbonio, al DNA, che contiene milioni di atomi di carbonio. Ancora più importante, la chimica organica ci dà la capacità di creare e modificare la struttura dei composti organici, che è l'argomento principale di questo libro. Le applicazioni della chimica organica sono innumerevoli e includono ogni sorta di plastica, coloranti, aromi, profumi, detergenti, esplosivi, carburanti e molti, molti altri prodotti. Leggi l'elenco degli ingredienti di quasi tutti i tipi di alimenti che mangi – o persino del tuo flacone di shampoo – e troverai il frutto del lavoro di chimici organici. [[File:Chimica organica 1.0.5.png|centro|senza_cornice]] Il valore che i composti organici rivestono per noi fa sì che la chimica organica sia una disciplina importante all'interno del campo generale della chimica. In questo capitolo, discuteremo perché l'elemento carbonio dà origine a un vasto numero e varietà di composti, come questi composti vengono classificati e il ruolo dei composti organici in contesti biologici e industriali rappresentativi. La chimica organica è probabilmente il campo più attivo e importante della chimica al momento, grazie alla sua estrema applicabilità sia alla biochimica (soprattutto nell'industria farmaceutica) che alla petrolchimica (soprattutto nell'industria energetica). La chimica organica ha una storia relativamente recente, ma avrà un futuro di enorme importanza, influenzando la vita di tutti in tutto il mondo per molti, molti anni a venire. == Struttura atomica: I nuclei == Gli atomi sono composti da protoni, neutroni ed elettroni. I protoni e i neutroni si trovano nel nucleo dell'atomo, mentre gli elettroni si trovano nella nube di elettroni intorno al nucleo. La carica elettrica relativa di un protone è +1, quella di un neutrone è nulla e la carica relativa di un elettrone è -1. Il numero di protoni nel nucleo di un atomo è chiamato numero atomico, Z. Il numero di massa, A, è la somma del numero di protoni e del numero di neutroni in un nucleo. === Termini chiave === * numero atomico * peso atomico * elettrone * numero di massa * neutrone * protone === L'atomo nucleare === La precisa natura fisica degli atomi emerse finalmente da una serie di eleganti esperimenti condotti tra il 1895 e il 1915. Il più importante di questi risultati fu il famoso esperimento di Ernest Rutherford del 1911 sulla diffusione dei raggi alfa, che stabilì che: * La quasi totalità della ''massa'' di un atomo è contenuta in un nucleo minuscolo (e quindi estremamente denso) che porta una carica elettrica positiva il cui valore identifica ogni elemento ed è noto come ''numero atomico'' dell'elemento. * Quasi tutto il ''volume'' di un atomo è costituito da spazio vuoto in cui risiedono gli ''elettroni'', i portatori fondamentali di carica elettrica negativa. La massa estremamente piccola dell'elettrone (1/1840<sup>th</sup> della massa del nucleo dell'idrogeno) fa sì che si comporti come una particella quantistica, il che significa che la sua posizione in qualsiasi momento non può essere specificata; il meglio che possiamo fare è descrivere il suo comportamento in termini di probabilità che si manifesti in qualsiasi punto dello spazio. È comune (ma un po' fuorviante) descrivere il volume di spazio in cui gli elettroni di un atomo hanno una probabilità significativa di trovarsi come la ''nube di elettroni''. Quest'ultima non ha un confine esterno definito, quindi nemmeno l'atomo. Il raggio di un atomo deve essere definito in modo arbitrario, come il confine in cui l'elettrone può essere trovato con il 95% di probabilità. I raggi atomici sono in genere 30-300 pm. [[File:Il_nucleo_atomico.png|centro|miniatura|il nucleo atomico]] Il nucleo stesso è composto da due tipi di particelle. I ''protoni'' sono i portatori di carica elettrica positiva nel nucleo; la carica dei protoni è esattamente uguale a quella degli elettroni, ma di segno opposto. Ciò significa che in qualsiasi atomo [elettricamente neutro], il numero di protoni nel nucleo (spesso indicato come ''carica nucleare'') è bilanciato dallo stesso numero di elettroni fuori dal nucleo. L'altra particella nucleare è il ''neutrone''. Come dice il nome, questa particella non ha carica elettrica. La sua massa è quasi uguale a quella del protone. La maggior parte dei nuclei contiene un numero approssimativamente uguale di neutroni e protoni, quindi possiamo dire che queste due particelle insieme rappresentano quasi tutta la massa dell'atomo. ''Poiché gli elettroni di un atomo sono in contatto con il mondo esterno, è possibile che uno o più elettroni vengano persi o che ne vengano aggiunti di nuovi. L'atomo elettricamente carico che ne risulta è chiamato ione.'' === Numero atomico (Z) === Quale singolo parametro caratterizza in modo univoco l'atomo di un dato elemento? Non è la massa relativa dell'atomo, come vedremo nella sezione sugli isotopi. Si tratta piuttosto del numero di protoni nel nucleo, che chiamiamo ''numero atomico'' e indichiamo con il simbolo Z. Ogni protone porta una carica elettrica di +1, quindi il numero atomico specifica anche la carica elettrica del nucleo. Nell'atomo neutro, i ''protoni Z'' all'interno del nucleo sono bilanciati dagli ''elettroni'' ''Z'' all'esterno. [[File:Henry_Moseley.jpg|miniatura|I numeri atomici furono elaborati per la prima volta nel 1913 da Henry Moseley, un giovane membro del gruppo di ricerca di Rutherford a Manchester.|centro]] Moseley cercò una proprietà misurabile di ogni elemento che aumentasse linearmente con il numero atomico. La trovò in una classe di raggi X emessi da un elemento quando viene bombardato da elettroni. Le frequenze di questi raggi X sono uniche per ogni elemento e aumentano uniformemente negli elementi successivi. Moseley scoprì che le radici quadrate di queste frequenze danno una linea retta se tracciate rispetto a Z; questo gli permise di ordinare gli elementi in ordine crescente di numero atomico. Si può pensare al numero atomico come a una sorta di numero di serie di un elemento, che inizia con 1 per l'idrogeno e aumenta di uno per ogni elemento successivo. Il nome chimico dell'elemento e il suo simbolo sono legati in modo univoco al numero atomico; così il simbolo “Sr” sta per lo stronzio, i cui atomi hanno tutti Z = 38. === Numero di massa (A) === Il ''numero di massa'' è uguale alla somma del numero di protoni e del numero di neutroni presenti nel nucleo. A volte viene rappresentato con il simbolo A, quindi ''A = Z + N'' in cui Z è il numero atomico e N è il ''numero'' ''neutronico''. === Elementi === Ad oggi sono stati scoperti circa 115 elementi diversi; per definizione, ognuno di essi è chimicamente unico. Per capire perché sono unici, è necessario comprendere la struttura dell'atomo (la particella fondamentale e individuale di un elemento) e le caratteristiche dei suoi componenti. Gli atomi sono costituiti da elettroni, protoni e neutroni. Sebbene questa sia una semplificazione eccessiva che ignora le altre particelle subatomiche che sono state scoperte, è sufficiente per la discussione dei principi chimici. Alcune proprietà di queste particelle subatomiche sono riassunte nella Tabella 1.1.1, che illustra tre punti importanti: # Gli elettroni e i protoni hanno cariche elettriche identiche in grandezza ma di segno opposto. All'elettrone e al protone sono assegnate cariche relative di -1 e +1, rispettivamente. # I neutroni hanno all'incirca la stessa massa dei protoni, ma non hanno carica. Sono elettricamente neutri. # La massa di un protone o di un neutrone è circa 1836 volte superiore a quella di un elettrone. I protoni e i neutroni costituiscono la maggior parte della massa degli atomi. La scoperta dell'elettrone e del protone è stata fondamentale per lo sviluppo del modello moderno dell'atomo e costituisce un eccellente caso di applicazione del metodo scientifico. In effetti, l'elucidazione della struttura dell'atomo è uno dei più grandi gialli della storia della scienza. {| class="wikitable" |+Tabella 1.1.1: Proprietà delle particelle subatomiche !'''Particella''' !'''Massa (g)''' !'''Massa atomica (amu)''' !'''Carica elettrica (coulombs)''' !'''Carica relativa''' |- |electron |9.109×10<sup>−28</sup> |0.0005486 |−1.602 × 10<sup>−19</sup> |−1 |- |proton |1.673×10<sup>−24</sup> |1.007276 | +1.602 × 10<sup>−19</sup> | +1 |- |neutron |1.675×10<sup>−24</sup> |1.008665 |0 |0 |} Nella maggior parte dei casi, i simboli degli elementi derivano direttamente dal nome di ciascun elemento, come C per il carbonio, U per l'uranio, Ca per il calcio e Po per il polonio. Gli elementi sono stati anche chiamati per le loro proprietà [come il radio (Ra) per la sua radioattività], per il paese natale dello scienziato o degli scienziati che li hanno scoperti [il polonio (Po) per la Polonia], per eminenti scienziati [il curio (Cm) per i Curie], per dei e dee [il selenio (Se) per la dea greca della luna, Selene] e per altre ragioni poetiche o storiche. Alcuni dei simboli utilizzati per gli elementi noti fin dall'antichità derivano da nomi storici non più in uso; rimangono solo i simboli a indicarne l'origine. Ne sono un esempio Fe per ferro, dal latino ''ferrum''; Na per sodio, dal latino ''natrium''; W per tungsteno, dal tedesco ''wolfram''. Gli esempi sono riportati nella Tabella 1.1.2. {| class="wikitable" |+Tabella 1.1.2: Simboli degli elementi basati su nomi non più in uso !'''Elemento''' !'''Simbolo''' !'''Derivazione''' !'''Significato''' |- |antimonio |Sb |stibium |dal latino "marchio” |- |rame |Cu |cuprum |da Cyprium, nome latino dell'isola di Cipro, la principale fonte di minerali di rame nell'Impero Romano |- |oro |Au |aurum |dal latino "oro" |- |ferro |Fe |ferrum |dal latino "ferro" |- |piombo |Pb |plumbum |dal latino "pesante" |- |mercurio |Hg |hydrargyrum |dal latino "argento liquido" |- |potassio |K |kalium |dall'arabo al-qili "alcali" |- |argento |Ag |argentum |dal latino "argento" |- |sodio |Na |natrium |dal latino "sodio" |- |stagno |Sn |stannum |dal latino "stagno" |- |tungsteno |W |wolfram |dal tedesco “pietra del lupo” perché interferiva con la fusione dello stagno e si pensava che lo divorasse |} Ricordiamo che i nuclei della maggior parte degli atomi contengono neutroni e protoni. A differenza dei protoni, il numero di neutroni non è assolutamente fisso per la maggior parte degli elementi. Gli atomi che hanno lo stesso numero di protoni, e quindi lo stesso numero atomico, ma un numero diverso di neutroni sono chiamati isotopi. Tutti gli isotopi di un elemento hanno lo stesso numero di protoni e di elettroni, il che significa che presentano la stessa chimica. Gli isotopi di un elemento differiscono solo per la loro massa atomica, che è data dal numero di massa (A), la somma dei numeri di protoni e neutroni. === Isotopi del carbonio === L'elemento carbonio (C) ha un numero atomico di 6, il che significa che tutti gli atomi di carbonio neutri contengono 6 protoni e 6 elettroni. In un tipico campione di materiale contenente carbonio, il 98,89% degli atomi di carbonio contiene anche 6 neutroni, per cui ognuno di essi ha un numero di massa pari a 12. Un isotopo di un qualsiasi elemento può essere rappresentato in modo univoco come A/Z X, dove X è il simbolo atomico dell'elemento. L'isotopo del carbonio che ha 6 neutroni è quindi 12/6 C. Il pedice che indica il numero atomico è in realtà superfluo perché il simbolo atomico specifica già in modo univoco Z. Di conseguenza, 12/6 C è più spesso scritto come <sup>12</sup>C, che si legge come “carbonio-12”. Ciononostante, il valore di Z è comunemente incluso nella notazione delle reazioni nucleari, perché queste reazioni comportano variazioni di Z. [[File:Formalismo_utilizzato.jpg|centro|miniatura|Formalismo utilizzato per identificare un nuclide specifico (qualsiasi tipo particolare di nucleo)]] Oltre a <sup>12</sup>C, un tipico campione di carbonio contiene l'1,11% di 13/6 C (<sup>13</sup>C), con 7 neutroni e 6 protoni, e una traccia di 14/6 C (<sup>14</sup>C), con 8 neutroni e 6 protoni. Il nucleo del <sup>14</sup>C non è tuttavia stabile, ma subisce un lento decadimento radioattivo che è alla base della tecnica di datazione al carbonio-14 utilizzata in archeologia. Molti elementi diversi dal carbonio hanno più di un isotopo stabile; lo stagno, ad esempio, ha 10 isotopi. Le proprietà di alcuni isotopi comuni sono riportate nella Tabella 1.1.3. {| class="wikitable" |+Tabella 1.1.3: Proprietà degli isotopi selezionati !'''Elemento''' !'''Simbolo''' ! '''Massa atomica (amu)''' !'''Numero di massa isotopica''' !'''Masse isotopiche (amu)''' !'''Abbondanze percentuali (%)''' |- | rowspan="2" |idrogeno | rowspan="2" |H | rowspan="2" |1.0079 |1 |1.007825 |99.9855 |- |2 |2.014102 |0.0115 |- | rowspan="2" |boro | rowspan="2" |B | rowspan="2" |10.81 |10 |10.012937 |19.91 |- |11 |11.009305 |80.09 |- | rowspan="2" |carbonio | rowspan="2" |C | rowspan="2" |12.011 |12 |12 (definito) |99.89 |- |13 |13.003355 |1.11 |- | rowspan="3" |ossigeno | rowspan="3" |O | rowspan="3" |15.9994 |16 |15.994915 |99.757 |- |17 |16.999132 |0.0378 |- |18 |17.999161 |0.205 |- | rowspan="4" |ferro | rowspan="4" |Fe | rowspan="4" |55.845 |54 |53.939611 |5.82 |- |56 |55.934938 |91.66 |- |57 |56.935394 |2.19 |- |58 |57.933276 |0.33 |- | rowspan="3" |uranio | rowspan="3" |U | rowspan="3" |238.03 |234 |234.040952 |0.0054 |- |235 |235.043930 |0.7204 |- |238 |238.050788 |99.274 |} === Esempio === Un elemento con tre isotopi stabili ha 82 protoni. Gli isotopi separati contengono 124, 125 e 126 neutroni. Identifica l'elemento e scrivi i simboli degli isotopi. '''Dato:''' numero di protoni e neutroni '''Richiesto:''' elemento e simbolo atomico '''Strategia:''' # Fai riferimento alla tavola periodica e utilizza il numero di protoni per identificare l'elemento. # Calcola il numero di massa di ciascun isotopo sommando i numeri di protoni e neutroni. # Indica il simbolo di ciascun isotopo con il numero di massa come apice e il numero di protoni come pedice, entrambi scritti a sinistra del simbolo dell'elemento. '''Soluzione:''' # L'elemento con 82 protoni (numero atomico 82) è il piombo: Pb. # Per il primo isotopo, A = 82 protoni + 124 neutroni = 206. Analogamente, A = 82 + 125 = 207 e A = 82 + 126 = 208 per il secondo e il terzo isotopo, rispettivamente. I simboli per questi isotopi sono 206/82 Pb, 207/82 Pb e 208/82 Pb che di solito vengono abbreviati in <sup>206</sup>Pb, <sup>207</sup>Pb e <sup>208</sup>Pb. === Esercizio === Identifica l'elemento con 35 protoni e scrivi i simboli dei suoi isotopi con 44 e 46 neutroni. '''Soluzione:''' 79/35 Br e 81/35 Br o, più comunemente, <sup>79</sup>Br e <sup>81</sup>Br. === Sintesi === L'atomo è costituito da particelle discrete che ne regolano il comportamento chimico e fisico. Ogni atomo di un elemento contiene lo stesso numero di protoni, che è il '''numero atomico''' (Z). Gli atomi neutri hanno lo stesso numero di elettroni e protoni. Gli atomi di un elemento che contengono un numero diverso di neutroni sono chiamati '''isotopi'''. Ogni isotopo di un dato elemento ha lo stesso numero atomico ma un diverso '''numero di massa''' (A), che è la somma dei numeri di protoni e neutroni. Le masse relative degli atomi sono riportate utilizzando l''''unità di massa atomica''' ('''amu'''), definita come un dodicesimo della massa di un atomo di carbonio-12, con 6 protoni, 6 neutroni e 6 elettroni. == Struttura atomica: Orbitali == Un orbitale è il perfezionamento meccanico quantistico dell'orbita di Bohr. In contrasto con il suo concetto di orbita circolare semplice con un raggio fisso, gli orbitali sono regioni di spazio matematicamente derivate con diverse probabilità di avere un elettrone. Un modo per rappresentare le distribuzioni di probabilità degli elettroni è \(Ψ^2\). Poiché \(Ψ^2\) indica la probabilità di trovare un elettrone in un determinato volume di spazio (ad esempio un picometro cubo), un grafico di \(Ψ^2\) rispetto alla distanza dal nucleo (\(r\)) è un grafico della densità di probabilità. Ad esempio, l'orbitale 1s è sfericamente simmetrico, quindi la probabilità di trovare un elettrone 1s in un determinato punto dipende solo dalla sua distanza dal nucleo. La densità di probabilità è massima a \(r = 0\) (in corrispondenza del nucleo) e diminuisce costantemente con l'aumentare della distanza. A valori molto grandi di r, la densità di probabilità dell'elettrone è molto piccola ma non nulla. Possiamo calcolare la probabilità radiale (la probabilità di trovare un elettrone 1s a una distanza r dal nucleo) sommando le probabilità che un elettrone si trovi in tutti i punti di una serie di x gusci sferici di raggio r1, r2, r3,..., rx - 1, rx. In effetti, stiamo dividendo l'atomo in gusci concentrici molto sottili, come gli strati di una cipolla (parte (a) della Figura \(\PageIndex{1}\)), e calcolando la probabilità di trovare un elettrone su ogni guscio sferico. Ricordiamo che la densità di probabilità degli elettroni è massima a r = 0 (parte (b) nella Figura \PageIndex{1}\)), quindi la densità di punti è massima per i gusci sferici più piccoli nella parte (a) della Figura \PageIndex{1}\). Al contrario, l'area superficiale di ogni guscio sferico è pari a 4πr2, che aumenta molto rapidamente all'aumentare di r (parte (c) della Figura \PageIndex{1}\)). Poiché la superficie dei gusci sferici aumenta più rapidamente con l'aumentare di r rispetto alla diminuzione della densità di probabilità degli elettroni, il grafico della probabilità radiale presenta un massimo a una particolare distanza (parte (d) della Figura \PageIndex{1}\). Soprattutto, quando r è molto piccolo, la superficie di un guscio sferico è così piccola che la probabilità totale di trovare un elettrone vicino al nucleo è molto bassa; in corrispondenza del nucleo, la probabilità dell'elettrone svanisce (parte (d) nella Figura \PageIndex{1}\)). [[File:Orbitali_atomici.jpg|alt=Orbitali atomici|centro|miniatura|Figura 1.2.1: Raggio più probabile per l'elettrone allo stato fondamentale dell'atomo di idrogeno. (a) Immaginate di dividere il volume totale dell'atomo in gusci concentrici molto sottili, come mostrato nel disegno a cipolla. (b) Un grafico della densità di probabilità degli elettroni Ψ2 rispetto a r mostra che la densità di probabilità degli elettroni è massima a r = 0 e diminuisce dolcemente all'aumentare di r. La densità dei punti è quindi massima nei gusci più interni della cipolla. (c) La superficie di ogni guscio, data da 4πr2 , aumenta rapidamente con l'aumentare di r. (d) Se contiamo il numero di punti in ogni guscio sferico, otteniamo la probabilità totale di trovare l'elettrone a un dato valore di r. Poiché la superficie di ogni guscio aumenta più rapidamente con l'aumentare di r di quanto diminuisca la densità di probabilità dell'elettrone, il grafico della probabilità dell'elettrone rispetto a r (la probabilità radiale) mostra un picco. Questo picco corrisponde al raggio più probabile per l'elettrone, 52,9 pm, che è esattamente il raggio previsto dal modello di Bohr dell'atomo di idrogeno.]] Per l'atomo di idrogeno, il picco nel grafico delle probabilità radiali si verifica a r = 0,529 Å (52,9 pm), che è esattamente il raggio calcolato da Bohr per l'orbita n = 1. Quindi il raggio più probabile ottenuto dalla meccanica quantistica è identico a quello calcolato dalla meccanica classica. Pertanto, il raggio più probabile ottenuto dalla meccanica quantistica è identico a quello calcolato dalla meccanica classica. Nel modello di Bohr, tuttavia, si presumeva che l'elettrone si trovasse a questa distanza il 100% del tempo, mentre nel modello di Schrödinger della meccanica quantistica si trova a questa distanza solo per una parte del tempo. La differenza tra i due modelli è attribuibile al comportamento ondulatorio dell'elettrone e al principio di indeterminazione di Heisenberg. [[File:Orbitali_atomici_2.jpg|alt=Orbitali atomici 2|centro|miniatura|Figura 1.2.2: Densità di probabilità per gli orbitali 1s, 2s e 3s dell'atomo di idrogeno. (a) È mostrata la densità di probabilità degli elettroni in qualsiasi piano che contenga il nucleo. Si noti la presenza di regioni circolari, o nodi, in cui la densità di probabilità è nulla. (b) Le superfici di contorno racchiudono il 90% della probabilità degli elettroni, il che illustra le diverse dimensioni degli orbitali 1s, 2s e 3s. I disegni in sezione forniscono viste parziali dei nodi sferici interni. Il colore arancione corrisponde alle regioni dello spazio in cui la fase della funzione d'onda è positiva, mentre il colore blu corrisponde alle regioni dello spazio in cui la fase della funzione d'onda è negativa. (c) In questi grafici della probabilità degli elettroni in funzione della distanza dal nucleo (r) in tutte le direzioni (probabilità radiale), il raggio più probabile aumenta all'aumentare di n, ma gli orbitali 2s e 3s hanno regioni di probabilità significativa degli elettroni a piccoli valori di r.La figura 1.2.2 confronta le densità di probabilità elettronica degli orbitali 1s, 2s e 3s dell'idrogeno. Si noti che tutti e tre sono a simmetria sferica. Per gli orbitali 2s e 3s, tuttavia (e anche per tutti gli altri orbitali s), la densità di probabilità degli elettroni non diminuisce in modo uniforme con l'aumento di r. Al contrario, si osserva una serie di minimi e massimi nei grafici di probabilità radiali (parte (c) nella Figura 1.2.2 ). I minimi corrispondono a nodi sferici (regioni di probabilità elettronica nulla), che si alternano a regioni sferiche di nonzero]] === Orbitali s === All'aumentare di n, gli orbitali s subiscono tre variazioni (Figura 1.2.2). * Diventano più grandi, estendendosi più lontano dal nucleo. * Contengono più nodi. Questo è simile a un'onda stazionaria che ha regioni di ampiezza significativa separate da nodi, punti con ampiezza zero. * Per un dato atomo, anche gli orbitali s diventano più energetici all'aumentare di n, a causa della loro maggiore distanza dal nucleo. Gli orbitali sono generalmente disegnati come superfici tridimensionali che racchiudono il 90% della densità di elettroni, come è stato mostrato per gli orbitali 1s, 2s e 3s dell'idrogeno nella parte (b) della Figura 1.2.2. e 3s perché i nodi sferici si trovano all'interno della superficie del 90%. Fortunatamente, la posizione dei nodi sferici non è importante per il legame chimico. === Orbitali p === Solo gli orbitali s sono a simmetria sferica. All'aumentare del valore di l, aumenta il numero di orbitali in un determinato sottoguscio e le forme degli orbitali diventano più complesse. Poiché il sottoguscio 2p ha l = 1, con tre valori di ml (-1, 0 e +1), ci sono tre orbitali 2p. [[File:P_orbitals.jpg|alt=P orbitals|centro|miniatura|Figura 1.2.2: I colori corrispondono alle regioni dello spazio in cui la fase della funzione d'onda è positiva (arancione) e negativa (blu)]] La distribuzione di probabilità degli elettroni per uno degli orbitali 2p dell'idrogeno è mostrata nella Figura 1.2.3 Se l'orbitale 2p è un orbitale 2p, con una densità di elettroni pari a zero nel piano xy (cioè il piano xy è un piano nodale), si tratta di un orbitale 2pz. Come mostrato nella Figura 1.2.4 gli orbitali p hanno forme identiche, ma si trovano rispettivamente lungo l'asse x (2px) e l'asse y (2py). Si noti che ogni orbitale p ha un solo piano nodale. In ogni caso, la fase della funzione d'onda per ciascuno degli orbitali 2p è positiva per il lobo che punta lungo l'asse positivo e negativa per il lobo che punta lungo l'asse negativo. È importante sottolineare che questi segni corrispondono alla fase dell'onda che descrive il moto dell'elettrone, non alle cariche positive o negative. [[File:Chemorg_1.2.4.jpg|centro|miniatura|Figura 1.2.4: I tre orbitali 2p equivalenti dell'atomo di idrogeno]] Le superfici mostrate racchiudono il 90% della probabilità totale di elettroni per gli orbitali 2px, 2py e 2pz. Ogni orbitale è orientato lungo l'asse indicato dal pedice e un piano nodale perpendicolare a tale asse biseca ogni orbitale 2p. La fase della funzione d'onda è positiva (arancione) nella regione dello spazio dove x, y o z sono positivi e negativa (blu) dove x, y o z sono negativi. Come nel caso degli orbitali s, la dimensione e la complessità degli orbitali p per qualsiasi atomo aumentano all'aumentare del numero quantico principale n. Le forme delle superfici di probabilità al 90% degli orbitali 3p, 4p e degli orbitali p a più alta energia sono tuttavia essenzialmente le stesse di quelle mostrate nella Figura \(\PageIndex{4}\). La configurazione elettronica di un atomo è la rappresentazione della disposizione degli elettroni distribuiti tra gli orbitali e i sottogusci. Comunemente, la configurazione elettronica viene utilizzata per descrivere gli orbitali di un atomo allo stato fondamentale, ma può anche essere usata per rappresentare un atomo che si è ionizzato in un catione o in un anione, compensando la perdita o l'aumento di elettroni negli orbitali successivi. Molte delle proprietà fisiche e chimiche degli elementi possono essere correlate alle loro configurazioni elettroniche uniche. Gli elettroni di valenza, ovvero gli elettroni del guscio più esterno, sono il fattore determinante per la chimica unica dell'elemento. == Struttura atomica: Configurazioni degli elettroni == Il testo si propone di insegnare a scrivere le configurazioni degli elettroni allo stato fondamentale per gli elementi fino al numero atomico 36, concentrandosi sulla disposizione degli elettroni negli orbitali atomici. Vengono spiegati concetti chiave come le configurazioni degli elettroni, la regola di Hund, il principio di esclusione di Pauli e il principio di Aufbau. La tavola periodica è fondamentale per determinare queste configurazioni e vengono evidenziate le regole per l'assegnazione degli orbitali degli elettroni. === Termini chiave === * configurazione elettronica allo stato fondamentale * Regola di Hund * Principio di esclusione di Pauli * principio di aufbau La configurazione elettronica di un atomo è la rappresentazione della disposizione degli elettroni distribuiti tra gli orbitali e i sottogusci. Comunemente, la configurazione elettronica viene utilizzata per descrivere gli orbitali di un atomo allo stato fondamentale, ma può anche essere usata per rappresentare un atomo che si è ionizzato in un catione o in un anione, compensando la perdita o l'aumento di elettroni negli orbitali successivi. Molte delle proprietà fisiche e chimiche degli elementi possono essere correlate alle loro configurazioni elettroniche uniche. Gli elettroni di valenza, ovvero gli elettroni del guscio più esterno, sono il fattore determinante per la chimica unica dell'elemento. [[File:Formula_8.jpg|centro|miniatura|la tavola periodica]] === Configurazioni di elettroni === La configurazione elettronica di un atomo è la rappresentazione della disposizione degli elettroni distribuiti tra gli orbitali e i sottogusci. Comunemente, la configurazione elettronica viene utilizzata per descrivere gli orbitali di un atomo allo stato fondamentale, ma può anche essere usata per rappresentare un atomo che si è ionizzato in un catione o in un anione, compensando la perdita o l'aumento di elettroni negli orbitali successivi. Molte delle proprietà fisiche e chimiche degli elementi possono essere correlate alle loro configurazioni elettroniche uniche. Gli elettroni di valenza, ovvero gli elettroni del guscio più esterno, sono il fattore determinante per la chimica unica dell'elemento. Prima di assegnare gli elettroni di un atomo agli orbitali, è necessario conoscere i concetti di base delle configurazioni degli elettroni. Ogni elemento della tavola periodica è costituito da atomi, che sono composti da protoni, neutroni ed elettroni. Gli elettroni hanno una carica negativa e si trovano intorno al nucleo dell'atomo in orbitali elettronici, definiti come il volume di spazio in cui l'elettrone può trovarsi con una probabilità del 95%. I quattro tipi di orbitali (s, p, d e f) hanno forme diverse e un orbitale può contenere al massimo due elettroni. Gli orbitali p, d e f hanno diversi sottolivelli e quindi possono contenere più elettroni. Come detto, la configurazione elettronica di ogni elemento è unica per la sua posizione nella tavola periodica. Il livello energetico è determinato dal periodo e il numero di elettroni è dato dal numero atomico dell'elemento. Gli orbitali dei diversi livelli energetici sono simili tra loro, ma occupano aree diverse dello spazio. L'orbitale 1s e l'orbitale 2s hanno entrambi le caratteristiche di un orbitale s (nodi radiali, probabilità di volume sferico, possono contenere solo due elettroni, ecc.) ma, poiché si trovano in livelli energetici diversi, occupano spazi diversi intorno al nucleo. Ogni orbitale può essere rappresentato da blocchi specifici sulla tavola periodica. Il blocco s è la regione dei metalli alcalini compreso l'elio (gruppi 1 e 2), il blocco d sono i metalli di transizione (gruppi da 3 a 12), il blocco p sono gli elementi dei gruppi principali da 13 a 18 e il blocco f sono le serie dei lantanoidi e degli attinidi. L'uso della tavola periodica per determinare le configurazioni elettroniche degli atomi è fondamentale, ma bisogna anche tenere presente che ci sono alcune regole da seguire quando si assegnano gli elettroni ai diversi orbitali. La tavola periodica è uno strumento incredibilmente utile per scrivere le configurazioni elettroniche. Per ulteriori informazioni sul collegamento tra le configurazioni degli elettroni e la tavola periodica, visitate il modulo Collegare gli elettroni alla tavola periodica. === Regole per l'assegnazione degli orbitali degli elettroni === ==== Il principio di esclusione di Pauli ==== Il principio di esclusione di Pauli stabilisce che due elettroni non possono avere gli stessi quattro numeri quantici. I primi tre (n, l e m<sub>l</sub>) possono essere uguali, ma il quarto numero quantico deve essere diverso. Un singolo orbitale può contenere al massimo due elettroni, che '''devono''' avere spin opposti; altrimenti avrebbero gli stessi quattro numeri quantici, il che è proibito. Un elettrone ha spin up (m<sub>s</sub> = +1/2) e l'altro ha spin down (m<sub>s</sub> = -1/2). Questo ci dice che ogni sottoguscio ha il doppio degli elettroni per orbitale. Il sottoguscio s ha 1 orbitale che può contenere fino a 2 elettroni, il sottoguscio p ha 3 orbitali che possono contenere fino a 6 elettroni, il sottoguscio d ha 5 orbitali che possono contenere fino a 10 elettroni e il sottoguscio f ha 7 orbitali con 14 elettroni. ====== Esempio: Idrogeno e elio ====== I primi tre numeri quantici di un elettrone sono n=1, l=0, m<sub>l</sub>=0. A questi possono corrispondere solo due elettroni, che sarebbero o m<sub>s</sub> = -1/2 o m<sub>s</sub> = +1/2. Come già sappiamo dallo studio dei numeri quantici e degli orbitali degli elettroni, possiamo concludere che questi quattro numeri quantici si riferiscono al sottoguscio 1s. Se viene indicato solo uno dei valori di m<sub>s</sub>, avremo 1s<sup>1</sup> (che indica l'idrogeno), se vengono indicati entrambi avremo 1s<sup>2</sup> (che indica l'elio). Visivamente, questo viene rappresentato come:[[File:Formula_9.png|centro|senza_cornice]]Come mostrato, il sottoguscio 1s può contenere solo due elettroni e, quando è pieno, gli elettroni hanno spin opposti. ==== La regola di Hund ==== Quando si assegnano gli elettroni negli orbitali, ogni elettrone riempirà prima tutti gli orbitali con energia simile (detti anche degenerati) prima di accoppiarsi con un altro elettrone in un orbitale riempito a metà. Gli atomi allo stato fondamentale tendono ad avere il maggior numero possibile di elettroni spaiati. Quando si visualizzano questi processi, si pensi che gli elettroni hanno lo stesso comportamento che avrebbero i poli di una calamita se venissero a contatto; quando gli elettroni carichi negativamente riempiono gli orbitali, cercano di allontanarsi il più possibile l'uno dall'altro prima di accoppiarsi. ====== Esempio: Ossigeno e azoto ====== Se osserviamo la corretta configurazione elettronica dell'atomo di azoto (Z = 7), un elemento molto importante per la biologia delle piante: 1s<sup>2</sup> 2s<sup>2</sup> 2p<sup>3</sup>[[File:Formula_5.png|centro|senza_cornice]]Si vede chiaramente che gli orbitali p sono riempiti a metà, dato che ci sono tre elettroni e tre orbitali p. Questo perché la regola di Hund stabilisce che i tre elettroni del sottoguscio 2p riempiranno tutti gli orbitali vuoti prima di riempire gli orbitali con gli elettroni al loro interno. Se consideriamo l'elemento successivo all'azoto nello stesso periodo, l'ossigeno (Z = 8), la sua configurazione elettronica è: 1s<sup>2</sup> 2s<sup>2</sup> 2p<sup>4</sup> (per un atomo).[[File:Formula_7.png|centro|senza_cornice]]L'ossigeno ha un elettrone in più dell'azoto e poiché gli orbitali sono tutti riempiti a metà, l'elettrone deve accoppiarsi. ==== Occupazione degli orbitali ==== Gli elettroni riempiono gli orbitali in modo da minimizzare l'energia dell'atomo. Pertanto, gli elettroni di un atomo riempiono i principali livelli energetici in ordine crescente di energia (gli elettroni si allontanano dal nucleo). L'energia relativa degli orbitali è mostrata nella figura di seguito.[[File:Formula_6.jpg|centro|miniatura|l'energia potenziale relativa degli orbitali atomici.]]L'ordine dei livelli riempiti è quindi: '''''1s, 2s, 2p, 3s, 3p, 4s, 3d, 4p, 5s, 4d, 5p, 6s, 4f, 5d, 6p, 7s, 5f, 6d e 7p.''''' L'ordine generale di riempimento degli orbitali è illustrato nella figura di seguito. I sottogusci corrispondenti a ciascun valore di ''n'' sono scritti da sinistra a destra su linee orizzontali successive, dove ogni riga rappresenta una riga della tavola periodica. L'ordine di riempimento degli orbitali è indicato dalle linee diagonali che vanno dall'alto a destra al basso a sinistra. Di conseguenza, l'orbitale 4s viene riempito prima dell'orbitale 3d a causa degli effetti di schermatura e penetrazione. Di conseguenza, la configurazione elettronica del potassio, che inizia il quarto periodo, è [Ar]4s<sup>1</sup>, mentre quella del calcio è [Ar]4s<sup>2</sup>. Cinque orbitali 3d sono riempiti dai successivi 10 elementi, i metalli di transizione, seguiti da tre orbitali 4p. Si noti che l'ultimo membro di questa fila è il gas nobile kripton (Z = 36), [Ar]4s<sup>2</sup>3d<sup>10</sup>4p<sup>6</sup> = [Kr], che ha orbitali 4s, 3d e 4p pieni. La quinta fila della tavola periodica è essenzialmente uguale alla quarta, tranne che per il fatto che gli orbitali 5s, 4d e 5p sono riempiti in sequenza.[[File:Formula_4.jpg|centro|miniatura|Previsione dell'ordine di riempimento degli orbitali negli atomi multielettronici. Se si scrivono i sottogusci per ogni valore del numero quantico principale su righe successive, l'ordine osservato di riempimento degli orbitali è indicato da una serie di linee diagonali che vanno dall'alto a destra al basso a sinistra.]] ==== Il processo di Aufbau ==== Aufbau deriva dalla parola tedesca “aufbauen” che significa “costruire”. Quando si scrivono le configurazioni degli elettroni, gli orbitali vengono costruiti da atomo ad atomo. Quando si scrive la configurazione elettronica di un atomo, gli orbitali vengono riempiti in ordine crescente di numero atomico. Tuttavia, esistono alcune eccezioni a questa regola. ====== Esempio: Elementi della 3° fila ====== Seguendo lo schema attraverso un periodo da B (Z=5) a Ne (Z=10), il numero di elettroni aumenta e i sottogusci si riempiono. Questo esempio si concentra sul sottoguscio p, che si riempie dal boro al neon. * B (Z=5) configurazione: 1s<sup>2</sup> 2s<sup>2</sup> 2p<sup>1</sup> * C (Z=6) configurazione: 1s<sup>2</sup> 2s<sup>2</sup> 2p<sup>2</sup> * N (Z=7) configurazione:1s<sup>2</sup> 2s<sup>2</sup> 2p<sup>3</sup> * O (Z=8) configurazione:1s<sup>2</sup> 2s<sup>2</sup> 2p<sup>4</sup> * F (Z=9) configurazione:1s<sup>2</sup> 2s<sup>2</sup> 2p<sup>5</sup> * Ne (Z=10) configurazione:1s<sup>2</sup> 2s<sup>2</sup> 2p<sup>6</sup> ==== Il numero degli elettroni di valenza ==== Il numero di elettroni di valenza di un elemento può essere determinato dal gruppo della tavola periodica (colonna verticale) in cui l'elemento è classificato. Con l'eccezione dei gruppi 3-12 (i metalli di transizione), la cifra delle unità del numero del gruppo identifica quanti elettroni di valenza sono associati a un atomo neutro di un elemento elencato in quella particolare colonna. Ad esempio, nel gruppo 16, la cifra delle unità è 6 e gli elementi di questo gruppo hanno 6 elettroni di valenza. {| class="wikitable" |+Tabella 1.3.1: Elettroni di valenza derivati dal gruppo della tavola periodica !Gruppo della tavola periodica !Elettroni di valenza |- |Gruppo 1: metalli alcalini |1 |- |Gruppo 2: metalli alcalino-terrosi |2 |- |Gruppi 3-12: metalli di transizione |2* (il guscio 4s è completo e non può contenere altri elettroni) |- |Gruppo 13: boro gruppo |3 |- |Gruppo 14: carbonio gruppo |4 |- |Gruppo 15: picntogeni |5 |- |Gruppo 16: calcogeni |6 |- |Gruppo 17: alogeni |7 |- |Gruppo 18: gas nobili |8** |} <nowiki>*</nowiki> Il metodo generale di conteggio degli elettroni di valenza non è generalmente utile per i metalli di transizione. Si utilizza invece il '''metodo di conteggio degli elettroni d''' modificato. <nowiki>**</nowiki> Ad eccezione dell'elio, che ha solo due elettroni di valenza. La configurazione elettronica di un elemento è la disposizione degli elettroni nei suoi orbitali atomici. Conoscendo la configurazione elettronica di un elemento, possiamo prevedere e spiegare gran parte della sua chimica. === Esempio === Disegna un diagramma degli orbitali e utilizzalo per ricavare la configurazione elettronica del fosforo, Z=15. Qual è la sua configurazione elettronica di valenza? '''Dato:''' numero atomico '''Richiesto:''' diagramma orbitale e configurazione degli elettroni di valenza del fosforo '''Strategia:''' # Individua il gas nobile più vicino al fosforo nella tavola periodica. Quindi sottrai il suo numero di elettroni da quelli del fosforo per ottenere il numero di elettroni di valenza del fosforo. # Facendo riferimento alla figura della tavola periodica, disegna un diagramma degli orbitali per rappresentare questi orbitali di valenza. Seguendo la regola di Hund, colloca gli elettroni di valenza negli orbitali disponibili, iniziando dall'orbitale con energia più bassa. Scrivi la configurazione degli elettroni dal tuo diagramma orbitale. # Ignora gli orbitali interni (quelli che corrispondono alla configurazione elettronica del gas nobile più vicino) e scrivi la configurazione degli elettroni di valenza del fosforo. '''Soluzione:''' # Poiché il fosforo si trova nella terza fila della tavola periodica, sappiamo che ha un guscio chiuso [Ne] con 10 elettroni. Cominciamo sottraendo 10 elettroni dai 15 del fosforo. # I cinque elettroni aggiuntivi vengono collocati nei successivi orbitali disponibili, che sono gli orbitali 3s e 3p:[[File:Formula_1_prima.jpg|centro|senza_cornice]]Poiché l'orbitale 3s ha un'energia inferiore a quella degli orbitali 3p, lo riempiamo per primo:[[File:Formula_2.jpg|centro|formula|senza_cornice]]La regola di Hund ci dice che i tre elettroni rimanenti occuperanno gli orbitali degenerati 3p separatamente, ma con gli spin allineati:[[File:Formula_3.jpg|centro|senza_cornice]] La configurazione elettronica è [Ne]3s<sup>2</sup>3p<sup>3</sup>. # Otteniamo la configurazione degli elettroni di valenza ignorando gli orbitali interni, il che per il fosforo significa ignorare il guscio chiuso [Ne]. Si ottiene così una configurazione degli elettroni di valenza pari a 3s<sup>2</sup>3p<sup>3</sup>. === Esercizio === Disegna un diagramma degli orbitali e usalo per ricavare la configurazione elettronica del cloro, Z=17. Qual è la sua configurazione elettronica di valenza? '''Soluzione:''' [Ne]3''s''<sup>2</sup>3''p''<sup>5</sup>; 3''s''<sup>2</sup>3''p''<sup>5</sup> La sesta riga della tavola periodica sarà diversa dalle due precedenti perché gli orbitali 4f, che possono contenere 14 elettroni, sono riempiti tra gli orbitali 6s e 5d. Gli elementi che contengono orbitali 4f nel loro guscio di valenza sono i lantanidi. Quando gli orbitali 6p sono finalmente riempiti, abbiamo raggiunto il prossimo (e ultimo) gas nobile conosciuto, il radon (Z = 86), [Xe]6s<sup>2</sup>4f<sup>14</sup>5d<sup>10</sup>6p<sup>6</sup> = [Rn]. Nell'ultima riga, gli orbitali 5f sono riempiti tra gli orbitali 7s e 6d, il che dà i 14 elementi attinidi. Poiché l'elevato numero di protoni rende i loro nuclei instabili, tutti gli attinidi sono radioattivi. === Esempio === Scrivi la configurazione elettronica del mercurio (Z = 80), mostrando tutti gli orbitali interni. '''Dato:''' numero atomico '''Richiesta:''' configurazione elettronica completa '''Strategia:''' Utilizzando il diagramma degli orbitali nella figura sopra e la tavola periodica come guida, riempi gli orbitali fino a posizionare tutti gli 80 elettroni. '''Soluzione:''' Colloca gli elettroni negli orbitali seguendo l'ordine indicato nella figura sopra, e utilizzando la tavola periodica come guida, si ottiene {| class="wikitable" |1''s''<sup>2</sup> |riga 1 |2 elettroni |- |2''s''<sup>2</sup>2''p''<sup>6</sup> |riga 2 |8 elettroni |- |3''s''<sup>2</sup>3''p''<sup>6</sup> |riga 3 |8 elettroni |- |4''s''<sup>2</sup>3''d''<sup>10</sup>4''p''<sup>6</sup> |riga 4 |18 elettroni |- |5''s''<sup>2</sup>4''d''<sup>10</sup>5''p''<sup>6</sup> |riga 5 |18 elettroni |- | |riga 1–5 |54 elettroni |} Dopo aver riempito le prime cinque file, abbiamo ancora 80 - 54 = 26 elettroni da ospitare. Secondo la tavola periodica, dobbiamo riempire gli orbitali 6s (2 elettroni), 4f (14 elettroni) e 5d (10 elettroni). Il risultato è la configurazione elettronica del mercurio: 1s<sup>2</sup>2s<sup>2</sup>2p<sup>6</sup>3s<sup>2</sup>3p<sup>6</sup>4s<sup>2</sup>3d<sup>10</sup>4p<sup>6</sup>5s<sup>2</sup>4d<sup>10</sup>5p<sup>6</sup>6s<sup>2</sup>4f<sup>14</sup>5d<sup>10</sup> = Hg = [Xe]6s<sup>2</sup>4f<sup>14</sup>5d<sup>10</sup> con un sottoguscio 5d pieno, una configurazione del guscio di valenza 6s<sup>2</sup>4f<sup>14</sup>5d<sup>10</sup> e un totale di 80 elettroni. (È necessario verificare sempre che il numero totale di elettroni sia uguale al numero atomico). === Sintesi === Sulla base del principio di Pauli e della conoscenza delle energie orbitali ottenute con orbitali simili a quelli dell'idrogeno, è possibile costruire la tavola periodica riempiendo gli orbitali disponibili a partire da quelli a più bassa energia ('''principio di aufbau'''), il che dà origine a una particolare disposizione degli elettroni per ogni elemento (la sua '''configurazione elettronica'''). La '''regola di Hund''' dice che la disposizione degli elettroni a più bassa energia è quella che li colloca in orbitali degenerati con gli spin paralleli. Ai fini chimici, gli elettroni più importanti sono quelli del guscio principale più esterno, gli '''elettroni di valenza'''. == Sviluppo della teoria dei legami chimici == I simboli dei punti di Lewis sono un modo per indicare il numero di elettroni di valenza di un atomo. Sono utili per prevedere il numero e i tipi di legami covalenti nelle molecole organiche. La forma molecolare delle molecole è prevista dalla teoria della repulsione di coppia degli elettroni di valenza (VSEPR). Le forme delle molecole organiche comuni si basano su disposizioni tetraedriche, trigonali planari o lineari dei gruppi di elettroni. === Termini chiave === * forza del legame * legame covalente * legame ionico * Struttura di Lewis * elettrone a coppia solitaria * elettrone non legante === Note di studio === Per disegnare con successo le strutture di Lewis, è necessario conoscere il numero di elettroni di valenza presenti in ciascuno degli atomi coinvolti. Memorizzare il numero di elettroni di valenza posseduti da ciascuno degli elementi comunemente incontrati nella chimica organica: C, H, O, N, S, P e gli alogeni. Quando si disegna una struttura organica, è necessario ricordare che un atomo di carbonio neutro ha quasi sempre quattro legami. Allo stesso modo, l'idrogeno ha sempre un legame, gli atomi di ossigeno neutri hanno due legami e gli atomi di azoto neutri hanno tre legami. Memorizzando queste semplici regole, si può evitare di commettere errori inutili nel corso del corso. Nel corso del corso si utilizzerà la rappresentazione a “cuneo e linea spezzata”, che aiuta a trasmettere la natura tridimensionale dei composti organici. === Panoramica sul legame === Perché alcune sostanze sono molecole chimicamente legate e altre sono un'associazione di ioni? La risposta a questa domanda dipende dalle strutture elettroniche degli atomi e dalla natura delle forze chimiche all'interno dei composti. Sebbene non esistano confini ben definiti, i legami chimici sono tipicamente classificati in tre tipi principali: legami ionici, legami covalenti e legami metallici. In questo capitolo verranno discussi ciascun tipo di legame e le proprietà generali riscontrate nelle sostanze tipiche in cui si verifica il tipo di legame. # I legami ionici derivano dalle '''forze elettrostatiche che esistono tra ioni di carica opposta'''. Questi legami coinvolgono tipicamente un metallo con un non metallo. # I legami covalenti '''derivano dalla condivisione di elettroni tra due atomi'''. Questi legami coinvolgono tipicamente un elemento non metallico con un altro. # I legami metallici si trovano nei metalli solidi (rame, ferro, alluminio) con ogni atomo metallico legato a diversi atomi metallici vicini e gli elettroni di legame sono liberi di muoversi nella struttura tridimensionale. Ogni classificazione dei legami viene discussa in dettaglio nelle sezioni successive del capitolo. Vediamo le disposizioni preferite degli elettroni negli atomi quando formano composti chimici. IMMAGINE (Figura 1.4.1: G. N. Lewis e la regola dell'ottetto. (a) Lewis sta lavorando in laboratorio. (b) Nello schizzo originale di Lewis per la regola dell'ottetto, inizialmente aveva collocato gli elettroni agli angoli di un cubo, invece di disporli come facciamo oggi.) === Simboli di Lewis === All'inizio del XX secolo, il chimico americano G. N. Lewis (1875-1946) ideò un sistema di simboli - oggi chiamato simboli dei punti elettronici di Lewis, spesso abbreviati in ''simboli dei punti di Lewis'' - che possono essere utilizzati per prevedere il numero di legami formati dalla maggior parte degli elementi nei loro composti. Ogni simbolo di Lewis è costituito dal simbolo chimico di un elemento circondato da punti che rappresentano i suoi elettroni di valenza. Simboli dei punti di Lewis: * forniscono una comoda rappresentazione degli elettroni di valenza * permettono di tenere traccia degli elettroni di valenza durante la formazione dei legami * è costituito dal simbolo chimico dell'elemento più un punto per ogni elettrone di valenza Per scrivere il simbolo dei punti di Lewis di un elemento, si posizionano i punti che rappresentano gli elettroni di valenza, uno alla volta, intorno al simbolo chimico dell'elemento. Si mettono fino a quattro punti sopra, sotto, a sinistra e a destra del simbolo (in qualsiasi ordine, purché gli elementi con quattro o meno elettroni di valenza non abbiano più di un punto in ogni posizione). I punti successivi, per gli elementi con più di quattro elettroni di valenza, sono di nuovo distribuiti uno alla volta, ciascuno abbinato a uno dei primi quattro. Il fluoro, ad esempio, con configurazione elettronica [He]2s<sup>2</sup>2p<sup>5</sup>, ha sette elettroni di valenza, quindi il suo simbolo di Lewis è costruito come segue: IMMAGINE Figura 1.4.2: Simboli dei punti di Lewis per gli elementi del periodo 2 Lewis ha utilizzato i punti non appaiati per prevedere il numero di legami che un elemento formerà in un composto. Consideriamo il simbolo dell'azoto nella Figura 1.4.2. Il simbolo dei punti di Lewis spiega perché l'azoto, con tre elettroni di valenza spaiati, tende a formare composti in cui condivide gli elettroni spaiati per formare tre legami. Anche il boro, che ha tre elettroni di valenza spaiati nel simbolo del punto di Lewis, tende a formare composti con tre legami, mentre il carbonio, con quattro elettroni di valenza spaiati nel simbolo del punto di Lewis, tende a condividere tutti i suoi elettroni di valenza spaiati formando composti con quattro legami. I simboli di Lewis sono uno strumento che aiuta a disegnare le strutture. Nella prossima sezione vedremo perché i legami nei composti molecolari seguono la teoria di Lewis. Gli elementi dello stesso gruppo hanno lo stesso numero di elettroni di valenza e simboli di Lewis simili. Ad esempio, la configurazione elettronica dello zolfo atomico è [Ne]3s<sup>2</sup>3p<sup>4</sup>, quindi ci sono '''sei''' elettroni di valenza. Il suo simbolo di Lewis sarà quindi simile a quello dell'ossigeno e avrà l'aspetto di: IMMAGINE === La regola dell'ottetto === Il principale contributo di Lewis alla teoria del legame è stato quello di riconoscere che gli atomi tendono a perdere, guadagnare o condividere elettroni per raggiungere un totale di otto elettroni di valenza, chiamato ottetto. Questa cosiddetta regola dell'ottetto spiega la stechiometria della maggior parte dei composti dei blocchi s e p della tavola periodica. Oggi sappiamo dalla meccanica quantistica che il numero otto corrisponde a un orbitale di valenza ns e tre np, che insieme possono ospitare un totale di otto elettroni. Tuttavia, è notevole che l'intuizione di Lewis sia stata fatta quasi un decennio prima che Rutherford proponesse il modello nucleare dell'atomo. Le eccezioni più comuni alla regola dell'ottetto sono l'elio, la cui configurazione elettronica 1s<sup>2</sup> gli conferisce un guscio completo n = 1, e l'idrogeno, che tende a guadagnare o condividere il suo unico elettrone per ottenere la configurazione elettronica dell'elio. L'idea di Lewis di un ottetto spiega perché i gas nobili raramente formano composti. Hanno la configurazione stabile s<sup>2</sup>p<sup>6</sup> (ottetto completo, nessuna carica), quindi non hanno motivo di reagire e cambiare la loro configurazione. Tutti gli altri elementi cercano di guadagnare, perdere o condividere elettroni per raggiungere la configurazione dei gas nobili. Questo spiega perché gli atomi si combinano tra loro per formare composti. La formazione di legami rende gli atomi più stabili e a bassa energia. La creazione di legami libera energia e rappresenta una forza trainante per la formazione dei composti. Gli atomi spesso guadagnano, perdono o condividono elettroni per ottenere lo stesso numero di elettroni del gas nobile più vicino a loro nella tavola periodica. === Strutture di Lewis === Le strutture di Lewis rappresentano come i simboli di Lewis guadagnano, perdono o condividono elettroni per ottenere un ottetto formando composti. === Strutture di Lewis dei composti ionici === Quando nella struttura di un composto organico è presente un metallo, è molto probabile che sia presente almeno un legame ionico. I legami ionici sono rappresentati nelle strutture di Lewis in modo diverso rispetto ai legami covalenti. Occorre prestare molta attenzione quando si disegna la struttura di Lewis di un composto organico che contiene un legame ionico. I legami ionici si formano tipicamente quando un metallo e un non metallo fanno parte di un composto. Alcuni atomi ottengono un ottetto guadagnando o perdendo completamente elettroni per formare ioni. I legami ionici si formano grazie all'attrazione eletrostatica degli ioni creati. La formula del sale da cucina è NaCl. È il risultato del legame tra ioni Na<sup>+</sup> e ioni Cl<sup>-</sup>. Se il sodio metallico e il cloro gassoso si mescolano nelle giuste condizioni, formano il sale. Il sodio perde un elettrone e il cloro ne guadagna uno. Nel processo, viene rilasciata una grande quantità di luce e calore. Il sale risultante è per lo più non reattivo, è stabile. Non subisce reazioni esplosive, a differenza del sodio e del cloro di cui è composto. Perché? In base alla regola dell'ottetto, gli atomi cercano di ottenere una configurazione elettronica da gas nobile, ovvero otto elettroni di valenza. Il sodio (1s<sup>2</sup>2s<sup>2</sup>2p<sup>6</sup>3s<sup>1</sup>) ha un solo elettrone di valenza, quindi rinunciandovi si otterrebbe la stessa configurazione elettronica del neon (1s<sup>2</sup>2s<sup>2</sup>2p<sup>6</sup>). Il cloro (1s<sup>2</sup>2s<sup>2</sup>2p<sup>6</sup>3s<sup>2</sup>3p<sup>7</sup>) ha sette elettroni di valenza, quindi, se ne prende uno, ne avrà otto (un ottetto). Il cloro ha la configurazione elettronica dell'argon (1s<sup>2</sup>2s<sup>2</sup>2p<sup>6</sup>3s<sup>2</sup>3p<sup>8</sup>) quando guadagna un elettrone. La struttura di Lewis di un composto ionico mostra il movimento degli elettroni. Per NaCl, il sodio è nel gruppo 1 e ha un elettrone di valenza e il cloro è nel gruppo 17 e ha sette elettroni di valenza. Il sodio perde il suo unico elettrone di valenza e si carica positivamente. Il cloro guadagna questo elettrone, ottenendo un ottetto completo e una carica negativa. Dopo il guadagno/perdita di un elettrone, le nuove strutture di Lewis di Na<sup>+</sup> e Cl<sup>-</sup> sono scritte una accanto all'altra e rappresentano il legame ionico in NaCl. IMMAGINE (Esempi di strutture di Lewis di composti ionici) === Legami covalenti e strutture di Lewis dei composti molecolari === Mentre i metalli alcalini (come il sodio e il potassio), i metalli alcalino-terrosi (come il magnesio e il calcio) e gli alogeni (come il fluoro e il cloro) spesso formano ioni per ottenere un ottetto completo, gli elementi principali della chimica organica - carbonio, idrogeno, azoto e ossigeno - tendono invece a riempire il loro ottetto ''condividendo'' elettroni con altri atomi, formando legami covalenti. Consideriamo il caso più semplice dell'idrogeno gassoso. Un atomo di idrogeno isolato ha un solo elettrone, situato nell'orbitale 1s. Se due atomi di idrogeno si avvicinano abbastanza da far sovrapporre i rispettivi orbitali 1s, i due elettroni possono essere condivisi tra i due nuclei e si forma una molecola di H<sub>2</sub> con legame covalente. Nella struttura di Lewis dell'H<sub>2</sub>, ogni coppia di elettroni condivisa tra due atomi è disegnata come una singola linea, a indicare un singolo legame covalente. IMMAGINE L'idrogeno rappresenta un caso particolare, perché un atomo di idrogeno non può soddisfare la regola dell'ottetto; ha bisogno di due soli elettroni per avere un guscio completo. Questa è spesso chiamata “regola del doppietto” per l'idrogeno. Una delle molecole organiche più semplici è il metano, con formula molecolare CH<sub>4</sub>. Il metano è il “gas naturale” bruciato nei forni di casa e negli scaldabagni, oltre che nelle centrali elettriche. Per illustrare il legame covalente nel metano utilizzando una struttura di Lewis, dobbiamo innanzitutto riconoscere che, sebbene un atomo di carbonio abbia un totale di sei elettroni, il suo simbolo di Lewis ha quattro elettroni spaiati. Secondo la teoria di Lewis, l'atomo di carbonio vuole formare quattro legami covalenti per riempire il suo ottetto. In una molecola di metano, l'atomo di carbonio centrale condivide i suoi quattro elettroni di valenza con quattro atomi di idrogeno, formando così quattro legami e soddisfacendo la regola dell'ottetto (per il carbonio) e la “regola del doppietto” (per ciascuno degli idrogeni). IMMAGINE La prossima molecola organica relativamente semplice da considerare è l'etano, la cui formula molecolare è C<sub>2</sub>H<sub>6</sub>. Se disegniamo separatamente il simbolo di Lewis di ogni atomo, possiamo vedere che la regola dell'ottetto/doppio può essere soddisfatta per tutti formando un legame carbonio-carbonio e sei legami carbonio-idrogeno. IMMAGINE Lo stesso approccio può essere utilizzato per le molecole in cui non è presente un atomo di carbonio. In una molecola d'acqua, il simbolo di Lewis dell'atomo di ossigeno ha due elettroni spaiati. Questi sono accoppiati con il singolo elettrone nei simboli di Lewis dei due legami covalenti O-H degli idrogeni. I restanti quattro elettroni non legati dell'ossigeno sono chiamati “coppie solitarie”. IMMAGINE Poiché gli elettroni solitari spesso NON sono mostrati nelle strutture chimiche, è importante vedere come aggiungere mentalmente le coppie solitarie. All'inizio può essere utile aggiungere fisicamente gli elettroni solitari. {| class="wikitable" |IMMAGINE |IMMAGINE |IMMAGINE |- |metilamina |etanolo |clorometano |} === Esercizio === Per la seguente struttura, inserisci tutti gli elettroni solitari mancanti. IMMAGINE ==== Soluzione ==== IMMAGINE Quando due o più elettroni vengono condivisi tra gli atomi, si forma un legame covalente multiplo. La formula molecolare dell'etene (noto anche come etilene, un composto presente nella frutta, come le mele, che ne segnala la maturazione) è C<sub>2</sub>H<sub>4</sub>. Disponendo i simboli di Lewis degli atomi, si può notare che la regola dell'ottetto/doppio può essere soddisfatta per tutti gli atomi solo se i due carboni condividono ''due'' coppie di elettroni tra loro. L'etene contiene un doppio legame carbonio/carbonio. IMMAGINE Seguendo questo schema, il triplo legame nell'etilene di formula molecolare C<sub>2</sub>H<sub>2</sub> (noto anche come acetilene, il combustibile utilizzato nelle torce per saldatura) si forma quando i due atomi di carbonio condividono ''tre'' coppie di elettroni tra loro. IMMAGINE === Esercizio === Disegna la struttura di Lewis dell'ammoniaca, NH<sub>3</sub>. ==== Soluzione ==== IMMAGINE === Forma molecolare === Il disegno di un bastone e di un cuneo di metano mostra gli angoli tetraedrici... (Il cuneo esce dalla carta e la linea tratteggiata va dietro la carta. Le linee solide sono nel piano del foglio). IMMAGINE Gli esempi che seguono fanno uso di questa notazione e illustrano anche l'importanza di includere le coppie di elettroni del guscio di valenza non leganti quando si visualizzano tali configurazioni. {| class="wikitable" |IMMAGINE |IMMAGINE |IMMAGINE |- |metano |ammoniaca |acqua |} Le configurazioni di legame sono prontamente previste dalla teoria della repulsione delle coppie di elettroni di valenza, comunemente indicata come VSEPR nella maggior parte dei testi di chimica introduttivi. Questo semplice modello si basa sul fatto che gli elettroni si respingono l'un l'altro e che è ragionevole aspettarsi che i legami e le coppie di elettroni di valenza non leganti associati a un dato atomo preferiscano essere il più distanti possibile. Le configurazioni di legame del carbonio sono facili da ricordare, poiché ne esistono solo tre categorie. {| class="wikitable" |} {| class="wikitable" !Configurazione !Partner di legame !Angoli di legame !Esempio |- align="CENTER" |Tetraedrico |4 |109.5º |IMMAGINE |- align="CENTER" |Trigonale Planare |3 |120º |IMMAGINE |- align="CENTER" |Lineare |2 |180º |IMMAGINE |} Nei tre esempi illustrati sopra, l'atomo centrale (carbonio) non ha elettroni di valenza non leganti; di conseguenza, la configurazione può essere stimata dal solo numero di partner di legame. Tuttavia, per le molecole di acqua e ammoniaca, gli elettroni non leganti devono essere inclusi nel calcolo. In ogni caso, ci sono quattro regioni di densità elettronica associate al guscio di valenza, per cui ci si aspetta un angolo di legame tetraedrico. Gli angoli di legame misurati di questi composti (H<sub>2</sub>O 104,5º e NH<sub>3</sub> 107,3º) mostrano che sono più vicini alla configurazione tetraedrica che a quella trigonale planare o lineare. Naturalmente, è la configurazione degli atomi (non gli elettroni) a definire la forma di una molecola, e in questo senso l'ammoniaca è detta piramidale (non tetraedrica). Il composto trifluoruro di boro, BF<sub>3</sub>, non ha elettroni di valenza non legati e la configurazione dei suoi atomi è trigonale. La teoria VSEPR è stata trattata in modo esauriente da Oxford e Purdue. Il modo migliore per studiare le forme tridimensionali delle molecole è utilizzare modelli molecolari. Molti tipi di kit di modelli sono disponibili per studenti e chimici professionisti. == Descrizione dei legami chimici - Teoria del legame di valenza == === Termini chiave === Assicurati di saper definire e utilizzare nel contesto i termini chiave riportati di seguito. * forza di legame * legame covalente * lunghezza del legame * legame sigma (σ) * legame pi (π) * teoria del legame di valenza === Teoria del legame di valenza === Mentre discutevamo su come utilizzare le strutture di Lewis per descrivere il legame nei composti organici, siamo stati finora molto vaghi nel nostro linguaggio riguardo alla natura effettiva dei legami chimici stessi. Sappiamo che un legame covalente implica la "condivisione" di una coppia di elettroni tra due atomi, ma come avviene questo e come porta alla formazione di un legame che tiene insieme i due atomi? Sono stati sviluppati due modelli principali per descrivere come si formano i legami covalenti: la teoria del legame di valenza e la teoria degli orbitali molecolari. La teoria del legame di valenza è utilizzata più spesso per descrivere i legami nelle molecole organiche. In questo modello, i legami covalenti si formano dalla sovrapposizione di due orbitali atomici su atomi diversi, ciascuno contenente un singolo elettrone. Gli elettroni si accoppiano nella sovrapposizione orbitale, legando insieme gli atomi. L'esempio più semplice di teoria del legame di valenza può essere dimostrato dalla molecola di H₂ . Dalla tavola periodica possiamo vedere che ogni atomo di idrogeno ha un singolo elettrone di valenza. Se due atomi di idrogeno si uniscono per formare un legame, allora ogni atomo di idrogeno condivide effettivamente entrambi gli elettroni e quindi ognuno assomiglia al gas nobile elio ed è più stabile. I due elettroni condivisi nella sovrapposizione orbitale sono rappresentati da un singolo trattino tra gli atomi. [[File:Teoria_del_legame_di_valenza.png|alt=Teoria del legame di valenza|centro]] La teoria del legame di valenza descrive un legame chimico come la sovrapposizione di orbitali atomici. Nel caso della molecola di idrogeno, l'orbitale 1s di un atomo di idrogeno si sovrappone all'orbitale 1s del secondo atomo di idrogeno per formare un orbitale molecolare chiamato legame sigma, che contiene due elettroni di spin opposto. L'attrazione reciproca tra questa coppia di elettroni caricati negativamente e i nuclei dei due atomi caricati positivamente serve a collegare fisicamente i due atomi attraverso una forza che definiamo legame covalente. La forza di un legame covalente dipende dall'entità della sovrapposizione degli orbitali coinvolti. Gli orbitali che si sovrappongono ampiamente formano legami più forti di quelli che hanno una sovrapposizione minore. [[File:Electron-pair bond.png|centro|senza_cornice]] Un'altra caratteristica importante del legame covalente in H₂ è importante da considerare a questo punto. I due orbitali 1s sovrapposti possono essere visualizzati come due palloncini sferici premuti l'uno contro l'altro. Ciò significa che il legame ha ''simmetria'' '''cilindrica:''' se prendessimo un piano di sezione trasversale del legame in un punto qualsiasi, formerebbe un cerchio. Questo tipo di legame è chiamato legame '''σ (sigma)'''. [[File:Sigma_bonds.png|alt=Sigma bonds|centro]] L'energia del sistema dipende da quanto si sovrappongono gli orbitali. Il diagramma energetico sottostante illustra come la somma delle energie di due atomi di idrogeno (la curva colorata) cambia man mano che si avvicinano. Quando gli atomi sono molto distanti non c'è sovrapposizione e, per convenzione, fissiamo la somma delle energie a zero. Quando gli atomi si avvicinano, i loro orbitali iniziano a sovrapporsi. Ogni elettrone inizia a sentire l'attrazione del nucleo dell'altro atomo. Inoltre, gli elettroni iniziano a respingersi, così come i nuclei. Finché gli atomi sono ancora ampiamente separati, le attrazioni sono leggermente più forti delle repulsioni e l'energia del sistema diminuisce. (Inizia a formarsi un legame.) Man mano che gli atomi si avvicinano, la sovrapposizione aumenta, quindi l'attrazione dei nuclei per gli elettroni continua ad aumentare (così come le repulsioni tra gli elettroni e tra i nuclei). A una certa distanza tra gli atomi, che varia a seconda degli atomi coinvolti, l'energia raggiunge il suo valore più basso (il più stabile). Questa distanza ottimale tra i due nuclei legati è chiamata lunghezza di legame tra i due atomi. Il legame è stabile perché a questo punto le forze attrattive e repulsive si combinano per creare la configurazione a più bassa energia possibile. [[File:Internuclear_distance.png|alt=Internuclear distance|centro|miniatura|Figura 1.5.2​  : Un grafico dell'energia potenziale in funzione della distanza internucleare per l'interazione tra due atomi di idrogeno gassoso]] Questa distanza internucleare ottimale è la '''lunghezza del legame''' . Per la molecola di H<sub>2</sub>, la distanza è di 74 µm (picometri, 10-12 metri ). Allo stesso modo, la differenza di energia potenziale tra lo stato energetico più basso (alla distanza internucleare ottimale) e lo stato in cui i due atomi sono completamente separati è chiamata '''energia di dissociazione del legame,''' o, più semplicemente ''', forza del legame'''. Per la molecola di idrogeno, la forza del legame HH è pari a circa 435 kJ/mol. Ciò significa che ci vorrebbero 435 kJ per rompere una mole di legami HH. Ogni legame covalente in una data molecola ha una lunghezza e una forza caratteristiche. In generale, la lunghezza di un tipico legame singolo carbonio-carbonio in una molecola organica è di circa 150 µm, mentre i doppi legami carbonio-carbonio sono di circa 130 µm, i doppi legami carbonio-ossigeno sono di circa 120 µm e i legami carbonio-idrogeno sono compresi tra 100 e 110 µm. La forza dei legami covalenti nelle molecole organiche varia da circa 234 kJ/mole per un legame carbonio-iodio (nell'ormone tiroideo, ad esempio), a circa 410 kJ/mole per un tipico legame carbonio-idrogeno e fino a oltre 800 kJ/mole per un triplo legame carbonio-carbonio. {| class="wikitable" |+Tabella: Energie e lunghezze di legame rappresentative !Legame !Lunghezza (pm) !Energia (kJ/mol) ! !Legame !Lunghezza (pm) !Energia (kJ/mol) |- |HH |74 |436 | |CO |140.1 |358 |- |HC |106.8 |413 | |C=O |119.7 |745 |- |HN |101.5 |391 | |C≡O |113.7 |1072 |- |HO |97,5 |467 | |H-Cl |127,5 |431 |- |CC |150,6 |347 | |H-Br |141.4 |366 |- |C=C |133,5 |614 | |CIAO |160.9 |298 |- |C≡C |120,8 |839 | |OO |148 |146 |- |CN |142.1 |305 | |O=O |120,8 |498 |- |C=N |130.0 |615 | |FF |141.2 |159 |- |C≡N |116.1 |891 | |Cl-Cl |198,8 |243 |} === Esercizi === 1) Il seguente diagramma energetico, energia vs. distanza intermolecolare, si riferisce a una molecola di fluoro (F<sub>2</sub>) . Descrivi l'importanza dei punti A, B e C sul grafico. === Soluzioni === A - Sono presenti forze repulsive, i nuclei sono troppo vicini tra loro . B - Distanza ottimale tra i due orbitali per avere un legame (la lunghezza del legame) C - Non è possibile formare un legame, gli orbitali sono troppo distanti. == Orbitali ibridi sp<sup>3</sup> e la struttura del metano == === Termini chiave === Assicuratevi di saper definire e utilizzare nel contesto i termini chiave riportati di seguito. * angolo di legame * ibridazione * ibrido sp<sup>3</sup> === Teoria del legame di valenza === La teoria del legame di valenza, che utilizza orbitali atomici sovrapposti per spiegare come si formano i legami chimici, funziona bene in molecole biatomiche semplici come l'H<sub>2</sub>. Tuttavia, quando le molecole con più di due atomi formano legami stabili, è necessario un modello più dettagliato. Un buon esempio è il metano (CH<sub>4</sub>). Secondo la teoria dei legami di valenza, la struttura di una specie covalente può essere rappresentata con una struttura di Lewis. [[File:Chemorg_1.6.1.svg|centro|senza_cornice|Chemorg 1.6]] Sperimentalmente, è stato dimostrato che i quattro legami carbonio-idrogeno nella molecola del metano sono identici, cioè hanno la stessa energia di legame e la stessa lunghezza di legame. Inoltre, la teoria VSEPR suggerisce che la geometria dell'atomo di carbonio nella molecola del metano è tetraedrica (2), ed esistono numerose prove teoriche e sperimentali a sostegno di questa previsione. [[File:Chemorg_1.6.2.svg|centro|senza_cornice|Chemorg 1.6]] Secondo la teoria dei legami di valenza, un legame covalente si forma quando un elettrone spaiato di un atomo si sovrappone a un elettrone spaiato di un altro atomo. Consideriamo ora la configurazione elettronica dei quattro elettroni di valenza del carbonio. [[File:Chemorg_1.6.3.svg|centro|senza_cornice|Chemorg 1.6]] Esiste una grave discrepanza tra la configurazione elettronica del carbonio (angolo di legame 1 previsto dal VSEPR e i dati sperimentali. Infine, esistono due orbitali diversi, 2, che creerebbero legami C-H di tipo diverso. Come già detto, sperimentalmente i quattro legami carbonio-idrogeno nella molecola del metano sono identici. === Orbitali ibridi === Una risposta ai problemi sopra esposti fu offerta nel 1931 da Linus Pauling. Egli dimostrò matematicamente che un orbitale s e tre orbitali. ==== Ideali importanti per comprendere l'ibridazione ==== # Gli orbitali ibridi non esistono negli atomi isolati. Si formano solo negli atomi legati covalentemente. # Gli orbitali ibridi hanno forme e orientamenti molto diversi da quelli degli orbitali atomici degli atomi isolati. # Un insieme di orbitali ibridi è generato dalla combinazione di orbitali atomici. Il numero di orbitali ibridi in un insieme è uguale al numero di orbitali atomici che sono stati combinati per produrre l'insieme. # Tutti gli orbitali di un insieme di orbitali ibridi sono equivalenti per forma ed energia. # Il tipo di orbitali ibridi formati in un atomo legato crea la geometria molecolare prevista dalla teoria VSEPR. # Gli orbitali ibridi si sovrappongono per formare legami σ. # Gli elettroni a coppia solitaria sono spesso contenuti in orbitali ibridi. === Ibridazione sp<sup>3</sup> nel metano === Per spiegare questa osservazione, la teoria del legame di valenza si basa su un concetto chiamato '''ibridazione orbitale'''. In questa figura, i quattro orbitali di valenza del carbonio (un orbitale 2s e tre orbitali 2p) si combinano matematicamente (ricordate: gli orbitali sono descritti da equazioni) per formare quattro '''orbitali ibridi''' equivalenti, che vengono chiamati '''orbitali sp<sup>3</sup>''' perché si formano mescolando un orbitale s e tre orbitali p. Nella nuova configurazione elettronica, ciascuno dei quattro elettroni di valenza del carbonio occupa un singolo orbitale sp<sup>3</sup>, creando quattro elettroni spaiati. [[File:Chemorg_1.6.4.svg|centro|senza_cornice|Chemorg 1.6]] La forma di un orbitale ibridato sp<sup>3</sup> è una combinazione di orbitali atomici s e p. [[File:Chemorg_1.6.5.png|centro|senza_cornice|Chemorg 1.6]] Ogni orbitale ibrido sp<sup>3</sup> contiene un elettrone e gli elettroni si respingono. Per ridurre al minimo la repulsione tra gli elettroni, i quattro orbitali sp<sup>3</sup>-ibridati si dispongono intorno al nucleo del carbonio in modo da essere il più lontano possibile l'uno dall'altro, dando luogo alla disposizione tetraedrica prevista da VSPER. L'atomo di carbonio nel metano è chiamato “atomo di carbonio ibridizzato sp<sup>3</sup>”. I lobi più grandi degli ibridi sp<sup>3</sup> sono diretti verso i quattro angoli di un tetraedro, il che significa che l'angolo tra due orbitali qualsiasi è 109,5°. [[File:Chemorg_1.6.6.png|centro|senza_cornice|Chemorg 1.6]] === Legami nel metano === Ogni legame C-H nel metano, quindi, può essere descritto come una sovrapposizione tra un orbitale 1s riempito a metà in quattro atomi di idrogeno e il lobo più grande di uno dei quattro orbitali ibridi sp<sup>3</sup> riempiti a metà formano un legame sigma (σ) equivalente. Questa sovrapposizione di orbitali è spesso descritta con la notazione: sp<sup>3</sup>(C)-1s(H). La formazione di orbitali ibridi sp<sup>3</sup> spiega con successo la struttura tetraedrica del metano e l'equivalenza dei quattro legami C-H. Resta da spiegare perché si formano gli orbitali ibridi sp<sup>3</sup>. Quando gli orbitali s e 3 p del carbonio si ibridano, l'orbitale ibrido sp<sup>3</sup> risultante è asimmetrico, con un lobo più grande dell'altro. Ciò significa che il lobo più grande può sovrapporsi più efficacemente agli orbitali di altri legami, rendendoli più forti. L'ibridazione consente al carbonio di formare legami più forti di quelli che avrebbe con orbitali s o p non ibridati. [[File:Chemorg_1.6.7.png|centro|senza_cornice|Chemorg 1.6]] I quattro legami carbonio-idrogeno nel metano sono equivalenti e hanno tutti una lunghezza di legame di 109 pm (1,09 x 10-10 m), una forza di legame di 429 kJ/mol. Tutti gli angoli di legame H-C-H sono 109,5°. [[File:Chemorg_1.6.8.svg|centro|senza_cornice|Chemorg 1.6]] [[File:Chemorg_1.6.9.png|centro|senza_cornice|Chemorg 1.6]] === Guarda da vicino: Linus Pauling === Probabilmente il chimico più influente del XX secolo, Linus Pauling (1901-1994) è l'unica persona ad aver vinto due premi Nobel individuali (cioè non condivisi). Negli anni '30, Pauling utilizzò nuove teorie matematiche per enunciare alcuni principi fondamentali del legame chimico. Il suo libro del 1939, ''The Nature of the Chemical Bond'', è uno dei libri più significativi mai pubblicati in chimica. Il grande contributo di Pauling alla chimica fu la teoria del legame di valenza, che combinava la sua conoscenza della teoria meccanica quantistica con la conoscenza di fatti chimici fondamentali, come la lunghezza e la forza dei legami e la forma delle molecole. La teoria del legame di valenza, come la teoria del legame di Lewis, fornisce un modello semplice che è utile per prevedere e comprendere le strutture delle molecole, soprattutto per la chimica organica. . Nel 1935, l'interesse di Pauling si rivolse alle molecole biologiche e gli fu assegnato il Premio Nobel per la Chimica 1954 per il suo lavoro sulla struttura delle proteine. (Era molto vicino a scoprire la struttura a doppia elica del DNA quando James Watson e James Crick annunciarono la loro scoperta della sua struttura nel 1953). In seguito gli è stato assegnato il Premio Nobel per la Pace 1962 per i suoi sforzi volti a vietare i test sulle armi nucleari. [[File:Chemorg_1.6.10.jpg|centro|miniatura|Linus Pauling è stato uno dei chimici più influenti del XX secolo.]] Negli ultimi anni, Pauling si convinse che grandi dosi di vitamina C avrebbero prevenuto le malattie, compreso il comune raffreddore. La maggior parte delle ricerche cliniche non riuscì a dimostrare l'esistenza di un legame, ma Pauling continuò ad assumere grandi dosi quotidiane. Morì nel 1994, dopo aver trascorso una vita intera a creare un'eredità scientifica che pochi potranno mai eguagliare. == Orbitali ibridi sp³ e struttura dell'etano == === Legame di etano === La molecola più semplice con un legame carbonio-carbonio è l'etano, C<sub>2</sub>H<sub>6</sub>. [[File:Rappresentrazioni_di_etano.svg|alt=Rappresentrazioni di etano|centro|miniatura|'''Rappresentazioni dell'Etano''']] Nell'etano (CH<sub>3</sub>CH<sub>3</sub>) , entrambi gli atomi di carbonio sono ibridati sp<sup>3</sup>'', il che'' significa che entrambi hanno quattro legami con geometria tetraedrica. Un orbitale ''sp<sup>3</sup> di un atomo'' di carbonio si sovrappone, uno all'altro, a un orbitale sp<sup>3</sup> ''del'' secondo atomo di carbonio per formare un legame ''σ'' carbonio-carbonio. Questa sovrapposizione orbitale è spesso descritta usando la notazione: ''sp<sup>3</sup>'' (C)-sp<sup>3</sup> (C). Ciascuno dei rimanenti orbitali ibridi ''sp<sup>3</sup>'' si sovrappone all'orbitale ''s'' di un atomo di idrogeno per formare legami σ carbonio-idrogeno. [[File:Legame_di_etano_1.svg|alt=Legame di etano 1|centro]] Il legame carbonio-carbonio σ ha una lunghezza di legame di 154 µm e una forza di legame di 377 kJ/mol. I legami carbonio-idrogeno σ sono leggermente più deboli, 421 kJ/mol, rispetto a quelli del metano. Gli angoli di legame CCH nell'etano sono di 111,2°, un valore prossimo a quello previsto per le molecole tetraedriche. [[File:Legame_di_etano_2.svg|alt=Legame di etano 2|centro]] L'orientamento dei due gruppi CH<sub>2</sub> non è fisso l'uno rispetto all'altro. Poiché si formano dalla sovrapposizione di due orbitali, i legami ''sigma sono liberi di ruotare.'' Ciò significa, nel caso della molecola di etano, che i due gruppi metilici (CH<sub>2</sub>) possono essere rappresentati come due ruote su un mozzo, ciascuna in grado di ruotare liberamente rispetto all'altra. [[File:Legame_di_etano_3.svg|alt=Legame di etano 3|centro]] ===== '''Come lo sapevano?''' ===== La geometria tetraedrica del carbonio fu prevista già nel 1874. Ma come lo sapevano? Un interrogativo emerse analizzando l'etano con un sostituente bromo (C<sub>2</sub>H<sub>5</sub>Br ). Esaminando le possibili strutture del composto C<sub>2</sub>H<sub>5</sub>Br, si individuano diverse possibili formule strutturali. Un serio problema era se queste formule rappresentassero gli stessi composti o composti diversi. Tutto ciò che si sapeva all'inizio era che ogni campione purificato di C<sub>2</sub>H<sub>5</sub>Br , indipendentemente dal modo in cui era stato preparato, aveva un punto di ebollizione di 38 ° C e una densità di 1,460 gml<sup>−1</sup>. Inoltre, tutti avevano lo stesso aspetto , lo stesso odore e subivano le stesse reazioni chimiche. Non c'erano prove che C<sub>2</sub>H<sub>5</sub>Br fosse una miscela o che si potesse preparare più di un composto con questa formula. Si potrebbe quindi concludere che tutte le formule strutturali sopra riportate rappresentano una singola sostanza , ma come? Una brillante soluzione al problema arrivò quando JH van't Hoff propose che tutti e quattro i legami del carbonio fossero equivalenti e diretti verso i vertici di un tetraedro regolare. Se ridisegnamo le strutture di C₂H₂Br con entrambi gli atomi di carbonio a geometria tetraedrica, vediamo che esiste una sola disposizione possibile. Questa teoria allude all'idea di libera rotazione attorno ai legami sigma, che sarà discussa più avanti. [[File:Legame_di_etano_4.png|alt=Legame di etano 4|centro]] [[File:Chemorg_1.7.6.png|centro|chemorg]] == Orbitali ibridi sp² e struttura dell'etilene == === Termini chiave === Assicuratevi di saper definire e utilizzare nel contesto i termini chiave riportati di seguito. * legame pi greco (π) * ibrido sp<sup>2</sup> === Legami nell'etilene === Finora la teoria dei legami di valenza è stata in grado di descrivere il legame nelle molecole contenenti solo legami singoli. Tuttavia, quando le molecole contengono legami doppi o tripli, il modello richiede maggiori dettagli. L'etilene (comunemente noto come etene), CH<sub>2</sub>CH<sub>2</sub>, è la molecola più semplice che contiene un doppio legame carbonio-carbonio. La struttura di Lewis dell'etilene indica la presenza di un doppio legame carbonio-carbonio e di quattro legami singoli carbonio-idrogeno. Sperimentalmente, è stato dimostrato che i quattro legami carbonio-idrogeno nella molecola di etilene sono identici. Poiché ogni carbonio è circondato da tre gruppi di elettroni, secondo la teoria VSEPR la molecola dovrebbe avere una geometria trigonale planare. Sebbene ogni carbonio abbia soddisfatto il requisito di tetravalenza, un legame appare diverso. È evidente che si tratta di un altro tipo di sovrapposizione di orbitali. [[File:Chemorg_1.8.1.svg|centro|chemorg 1.8]] I legami sigma che si formano nell'etene sono dovuti alla partecipazione di un diverso tipo di orbitale ibrido. Tre orbitali atomici su ciascun carbonio - 2s, 2p<sub>x</sub> e 2p<sub>y</sub> - si combinano per formare tre orbitali ibridi sp<sub>2</sub>, lasciando l'orbitale 2p<sub>z</sub> non ibridato. Tre dei quattro elettroni di valenza di ciascun carbonio sono distribuiti nei tre orbitali ibridi sp<sup>2</sup>, mentre l'elettrone rimanente va nell'orbitale p<sub>z</sub> non ibridato. Ogni carbonio dell'etene è detto “carbonio ibrido sp<sup>2</sup>”. La configurazione elettronica del carbonio ibridato sp<sup>2</sup> mostra che ci sono quattro elettroni spaiati per formare legami. Tuttavia, gli elettroni spaiati sono contenuti in due tipi diversi di orbitali, quindi è prevedibile che si formino due tipi diversi di legami. [[File:Chemorg_1.8.2.svg|centro]] È stato dimostrato matematicamente che la forma dell'orbitale sp<sup>2</sup> ibridato è all'incirca uguale a quella dell'orbitale sp<sup>3</sup> ibridato. Per minimizzare la repulsione tra gli elettroni, i tre orbitali sp<sup>2</sup> ibridati sono disposti con una geometria trigonale planare. Ogni lobo orbitale punta ai tre angoli di un triangolo equilatero, con angoli di 120° tra loro. Anche in questo caso, geometria e ibridazione possono essere collegate. Si può dire che gli atomi circondati da tre gruppi di elettroni hanno una geometria planare trigonale e un'ibridazione sp<sup>2</sup>. [[File:Chemorg_1.8.3.png|centro|chemorg 1.8]] L'orbitale 2p<sub>z</sub> non ibrido è ''perpendicolare'' al piano degli orbitali ibridi sp<sup>2</sup> trigonali planari. [[File:Chemorg_1.8.4.png|centro|chemorg 1.8]] Nella molecola di etilene, ogni atomo di carbonio è legato a due atomi di idrogeno. Pertanto, per i legami sigma C-H nell'etilene si sovrappongono due orbitali ibridi sp<sup>2</sup> con gli orbitali 1s di due atomi di idrogeno (sp<sup>2</sup>(C)-1s(H)). Di conseguenza, coerentemente con le osservazioni, i quattro legami carbonio-idrogeno nell'etilene sono identici. [[File:Chemorg_1.8.5.png|centro|chemorg 1.8]] Il legame sigma C-C nell'etilene è formato dalla sovrapposizione di un orbitale ibrido sp<sup>2</sup> di ciascun carbonio. [[File:Chemorg_1.8.6.png|centro|chemorg 1.8]] La sovrapposizione di orbitali ibridi o di un orbitale ibrido e di un orbitale 1s dell'idrogeno crea la struttura del legame sigma della molecola di etilene. Tuttavia, l'orbitale p<sub>z</sub> non ibrido su ciascun carbonio rimane. [[File:Chemorg_1.8.7.png|centro|chemorg 1.8]] Gli orbitali p<sub>z</sub> non ibridati su ciascun carbonio si sovrappongono a un legame π (pi greco). La sovrapposizione degli orbitali è comunemente scritta come pz(C)-1p<sub>z</sub>(C). In generale, i legami multipli nei composti molecolari sono formati dalla sovrapposizione di orbitali p non ibridati. Va notato che il doppio legame carbonio-carbonio nell'etilene è costituito da due diversi tipi di legame, uno sigma e uno pi greco. [[File:Chemorg_1.8.8.png|centro|chemorg 1.8]] Nel complesso, si dice che l'etilene contenga cinque legami sigma e un legame pi greco. I legami pi greco tendono a essere più deboli dei legami sigma perché la sovrapposizione laterale degli orbitali p determina una sovrapposizione orbitale meno efficace rispetto alla sovrapposizione orbitale end-to-end di un legame sigma. Questo rende il legame pi greco molto più facile da rompere, il che è una delle idee più importanti nelle reazioni di chimica organica. [[File:Chemorg_1.8.9.svg|centro|chemorg 1.8]] Si dice che una molecola di etilene sia costituita da cinque legami sigma e un legame pi greco. I tre orbitali ibridi sp<sup>2</sup> su ciascun carbonio si orientano per creare la geometria trigonale planare di base. L'angolo di legame H-C-C nell'etilene è di 121,3<sup>o</sup>, molto vicino ai 120<sup>o</sup> previsti dal VSEPR. I quattro legami C-H sigma nell'etilene. Il doppio legame carbonio-carbonio nell'etilene è più corto (133,9 pm) e quasi due volte più forte (728 kJ/mol) del legame singolo carbonio-carbonio (154 pm e 377 kJ/mol). Ciascuno dei quattro legami carbonio-idrogeno nell'etilene sono equivalenti e hanno una lunghezza di 108,7 pm. [[File:Chemorg_1.8.10.svg|centro|chemorg 1.8]] === Rigidità nell'etene === Essendo il risultato di una sovrapposizione side-by-side (anziché end-to-end come nel caso del legame sigma), '''i legami pi greco non sono liberi di ruotare'''. Se si verificasse una rotazione intorno a questo legame, si dovrebbe interrompere la sovrapposizione laterale tra i due orbitali 2p<sup>z</sup> che costituiscono il legame pi. Se si verificasse una rotazione libera, gli orbitali p dovrebbero attraversare una fase in cui si trovano a 90° l'uno dall'altro, il che romperebbe il legame pi greco perché non ci sarebbe più sovrapposizione. Poiché il legame pi greco è essenziale per la struttura dell'etene, non deve rompersi, quindi non ci può essere rotazione libera intorno al legame sigma carbonio-carbonio. La presenza del legame pi greco “blocca” i sei atomi dell'etene nello stesso piano. [[File:Chemorg_1.8.11.jpg|centro|chemorg 1.8]] === Esercizio === 1) a: Descrivi gli orbitali che si sovrappongono al legame sigma carbonio-azoto e al legame pie nella molecola sottostante: [[File:Chemorg_1.8.13.png|centro|chemorg 1.8]] b: Quale tipo di orbitale contiene la coppia solitaria dell'azoto? 2) Per la seguente molecola, indica quali atomi sono tenuti sullo stesso piano dal doppio legame carbonio-carbonio: [[File:Chemorg_1.8.14.png|centro|chemorg 1.8]] ==== Soluzioni ==== 1) a) Gli atomi di carbonio e azoto sono entrambi ibridati sp<sup>2</sup>. Il doppio legame carbonio-azoto è composto da un legame sigma formato da due orbitali sp<sup>2</sup> e da un legame pi greco formato dalla sovrapposizione di due orbitali 2p non ibridati. [[File:Chemorg_1.8.15.png|centro|chemorg 1.8]] b) Come mostrato nella figura precedente, gli elettroni solitari dell'azoto occupano uno dei tre orbitali ibridi sp<sup>2</sup>. 2) [[File:Chemorg_1.8.16.png|centro|chemorg 1.8]] == Ibridazione di azoto, ossigeno, fosforo e zolfo == === Termini chiave === Assicuratevi di saper definire e utilizzare nel contesto i termini chiave riportati di seguito. * elettroni a coppia solitaria === Note di studio === L'azoto si trova spesso nei composti organici. Come gli atomi di carbonio, gli atomi di azoto possono essere sp<sup>3</sup>-, sp<sup>2</sup>- o sp-ibridati. In questo corso, il termine “coppia solitaria” viene utilizzato per descrivere una coppia di elettroni non condivisa. Il concetto di legame di valenza dell'ibridazione orbitale può essere estrapolato ad altri atomi, tra cui azoto, ossigeno, fosforo e zolfo. In altri composti, i legami covalenti che si formano possono essere descritti utilizzando orbitali ibridi. === L'azoto === ==== Legami in NH<sub>3</sub> ==== L'azoto in NH<sub>3</sub> ha cinque elettroni di valenza. Dopo l'ibridazione, questi cinque elettroni sono collocati nei quattro orbitali ibridi sp<sup>3</sup> equivalenti. La configurazione elettronica dell'azoto presenta ora un orbitale ibrido sp<sup>3</sup> completamente riempito con due elettroni e tre orbitali ibridi sp<sup>3</sup> con un elettrone spaiato ciascuno. I due elettroni nell'orbitale ibrido sp<sup>3</sup> pieno sono considerati non leganti perché già appaiati. Questi elettroni saranno rappresentati come una coppia solitaria nella struttura dell'NH<sub>3</sub>. I tre elettroni non appaiati negli orbitali ibridi sono considerati leganti e si sovrapporranno agli orbitali s dell'idrogeno per formare legami sigma N-H. Nota! Questa configurazione di legame è stata prevista dalla struttura di Lewis dell'NH<sub>3</sub>. [[File:Chemorg_1.10.1.svg|centro|chemorg 1.10]] I quattro orbitali ibridi sp<sup>3</sup> dell'azoto si orientano a formare una geometria tetraedrica. I tre legami sigma N-H dell'NH<sub>3</sub> sono formati dalla sovrapposizione degli orbitali sp<sup>3</sup>(N)-1s(H). Il quarto orbitale ibrido sp<sup>3</sup> contiene i due elettroni della coppia solitaria e non è direttamente coinvolto nel legame. [[File:Chemorg_1.10.2.png|centro|chemorg 1.10]] ==== Ammina metilica ==== L'azoto è ibridato sp<sup>3</sup>, il che significa che possiede quattro orbitali ibridi sp<sup>3</sup>. Due degli orbitali ibridati sp<sup>3</sup> si sovrappongono agli orbitali s degli idrogeni per formare i due legami sigma N-H. Uno degli orbitali ibridi sp<sup>3</sup> si sovrappone a un orbitale ibrido sp<sup>3</sup> del carbonio per formare il legame sigma C-N. Gli elettroni solitari dell'azoto sono contenuti nell'ultimo orbitale ibridato sp<sup>3</sup>. A causa dell'ibridazione sp<sup>3</sup>, l'azoto ha una geometria tetraedrica. Tuttavia, gli angoli dei legami H-N-H e H-N-C sono inferiori ai tipici 109,5° a causa della compressione operata dagli elettroni solitari. [[File:Chemorg_1.10.3.svg|centro|chemorg 1.10]] === L'ossigeno === ==== Legami in H<sub>2</sub>O ==== L'ossigeno in H<sub>2</sub>O ha sei elettroni di valenza. Dopo l'ibridazione, questi sei elettroni sono collocati nei quattro orbitali ibridi sp<sup>3</sup> equivalenti. La configurazione elettronica dell'ossigeno presenta ora due orbitali ibridi sp<sup>3</sup> completamente riempiti con due elettroni e due orbitali ibridi sp<sup>3</sup> con un elettrone spaiato ciascuno. Gli orbitali ibridi sp<sup>3</sup> riempiti sono considerati non leganti perché già appaiati. Questi elettroni saranno rappresentati come due serie di coppie solitarie sulla struttura di H<sub>2</sub>O. I due elettroni spaiati negli orbitali ibridi sono considerati leganti e si sovrapporranno agli orbitali s dell'idrogeno per formare legami O-H sigma. Nota! Questa configurazione di legame è stata prevista dalla struttura di Lewis di H<sub>2</sub>O. [[File:Chemorg_1.10.4.svg|centro|chemorg 1.10]] I quattro orbitali ibridi sp<sup>3</sup> dell'ossigeno si orientano a formare una geometria tetraedrica. I due legami sigma O-H di H<sub>2</sub>O sono formati dalla sovrapposizione degli orbitali sp<sup>3</sup>(O)-1s(H). I due orbitali ibridi sp<sup>3</sup> rimanenti contengono ciascuno due elettroni sotto forma di coppia solitaria. [[File:Chemorg_1.6.9.png|alt=Chemorg 1.6.9|centro]] === Metanolo === L'ossigeno è ibridato sp<sup>3</sup>, il che significa che ha quattro orbitali ibridi sp<sup>3</sup>. Uno degli orbitali ibridi sp<sup>3</sup> si sovrappone agli orbitali s di un idrogeno per formare i legami sigma O-H. Uno degli orbitali ibridi sp<sup>3</sup> si sovrappone a un orbitale ibrido sp<sup>3</sup> del carbonio per formare il legame sigma C-O. Entrambe le serie di elettroni solitari sull'ossigeno sono contenute nel restante orbitale ibridato sp<sup>3</sup>. A causa dell'ibridazione sp<sup>3</sup>, l'ossigeno ha una geometria tetraedrica. Tuttavia, gli angoli di legame H-O-C sono inferiori ai tipici 109,5° a causa della compressione da parte degli elettroni solitari. [[File:Chemorg_1.10.5.svg|centro|chemorg 1.10]] === Fosforo === ==== Fosfato di metile ==== Lo schema di legame del fosforo è analogo a quello dell'azoto, poiché entrambi si trovano nel periodo 15. Tuttavia, il fosforo può avere ottetti espansi perché si trova nella riga n = 3. Tuttavia, il fosforo può avere degli ottetti espansi perché si trova nella riga n = 3. In genere, il fosforo forma cinque legami covalenti. Nelle molecole biologiche, il fosforo si trova solitamente negli organofosfati. Gli organofosfati sono costituiti da un atomo di fosforo legato a quattro ossigeni, con uno degli ossigeni legato anche a un carbonio. Nel metilfosfato, il fosforo è ibridato sp<sup>3</sup> e l'angolo di legame O-P-O varia da 110° a 112°. [[File:Chemorg_1.10.6.svg|centro|chemorg 1.10]] === Zolfo === ==== Metanolo e solfuro di dimetile ==== Lo zolfo ha uno schema di legame simile a quello dell'ossigeno perché entrambi si trovano nel periodo 16 della tavola periodica. Poiché lo zolfo si trova nella terza fila della tavola periodica, ha la capacità di formare un ottetto espanso e la capacità di formare un numero di legami covalenti superiore a quello tipico. Nei sistemi biologici, lo zolfo si trova tipicamente in molecole chiamate tioli o solfuri. In un tiolo, l'atomo di zolfo è legato a un idrogeno e a un carbonio ed è analogo al legame O-H di un alcol. In un solfuro, lo zolfo è legato a due carboni. Il più semplice esempio di tiolo è il tiolo del metano (CH<sub>3</sub>SH) e il più semplice esempio di solfuro è il dimetilsolfuro [(CH<sub>3</sub>)<sub>3</sub>S]. In entrambi i casi lo zolfo è ibridato sp<sup>3</sup>, ma gli angoli di legame dello zolfo sono molto inferiori ai tipici 109,5° tetraedrici, essendo rispettivamente 96,6° e 99,1°. [[File:Chemorg_1.10.7.svg|centro|miniatura|metanolo]] [[File:Chemorg_1.10.8.svg|centro|miniatura|solfuro di dimetile]] === Esercizi === 1) Inserisci le coppie di elettroni solitari mancanti nelle seguenti molecole e scrivi quale ibridazione ti aspetti per ciascuno degli atomi indicati. a) L'ossigeno è dimetiletere: [[File:Chemorg_1.10.9.svg|centro|chemorg 1.10]] b) L'azoto nella dimetil amina: [[File:Chemorg_1.10.10.png|centro|chemorg 1.10]] c) Il fosforo nella fosfina: [[File:Chemorg_1.10.11.png|centro|chemorg 1.10]] d) Lo zolfo nell'idrogeno solforato: [[File:Chemorg_1.10.12.png|centro|chemorg 1.10]] ==== Soluzioni ==== 1) a) ibridazione sp<sup>3</sup> [[File:Chemorg_1.10.13.png|centro|chemorg 1.10]] b) ibridazione sp<sup>3</sup> [[File:Chemorg_1.10.14.png|centro|chemorg 1.10]] c) ibridazione sp<sup>3</sup> [[File:Chemorg_1.10.15.png|centro|chemorg 1.10]] d) ibridazione sp<sup>3</sup> [[File:Chemorg_1.10.16.png|centro|chemorg 1.10]] == Rappresentare le strutture chimiche == === Note di studio === Quando si disegna la struttura di un composto organico neutro, è utile ricordare che * ogni atomo di carbonio ha quattro legami. * ogni atomo di azoto ha tre legami * ogni atomo di ossigeno ha due legami * ogni atomo di idrogeno ha un legame. Attraverso la chimica generale, potreste aver già avuto modo di osservare le strutture molecolari utilizzando le strutture di Lewis. Poiché la chimica organica può coinvolgere molecole di grandi dimensioni, sarebbe utile che le strutture di Lewis potessero essere abbreviate. I tre diversi modi di disegnare le molecole organiche comprendono le '''formule di Kekulé''', le '''formule condensate''' e le '''strutture scheletriche''' (chiamate anche strutture a legami lineari o formule lineari). Durante questo corso, si vedranno molecole scritte in tutte e tre le forme. Sarà più utile se vi sentirete a vostro agio nel passare da uno stile di disegno all'altro, osservando i disegni e capendo cosa rappresentano. Sviluppare la capacità di convertire tra i diversi tipi di formule richiede pratica e, nella maggior parte dei casi, l'aiuto di modelli molecolari. Molti tipi di kit di modelli sono disponibili per gli studenti e i chimici professionisti, e lo studente principiante è incoraggiato a procurarsene uno. La semplificazione delle formule strutturali può essere ottenuta senza alcuna perdita di informazioni. Le formule di Kekule sono solo il termine della chimica organica per le strutture di Lewis già incontrate in precedenza. Nelle '''formule strutturali condensate''', i legami con ogni carbonio sono omessi, ma ogni unità strutturale distinta (gruppo) è scritta con numeri di pedice che designano più sostituenti, compresi gli idrogeni. Le '''formule lineari''' omettono completamente i simboli del carbonio e dell'idrogeno (a meno che l'idrogeno non sia legato a un atomo diverso dal carbonio). Ogni segmento di linea retta rappresenta un legame, le estremità e le intersezioni delle linee sono atomi di carbonio e il numero corretto di idrogeni è calcolato dalla tetravalenza del carbonio. Gli elettroni del guscio di valenza non legati sono omessi in queste formule. === Kekulé (alias strutture di Lewis) === Una formula di Kekulé o formula strutturale mostra gli atomi della molecola nell'ordine in cui sono legati. Inoltre, mostra il modo in cui gli atomi sono legati l'uno all'altro, ad esempio il legame covalente singolo, doppio e triplo. I legami covalenti sono rappresentati da linee. Il numero di trattini indica se il legame è singolo, doppio o triplo. Vengono mostrate tutte le etichette degli atomi e tutte le coppie solitarie. {| class="wikitable" |[[File:Chemorg_1.12.1.svg|centro|chemorg 1.12]] |[[File:Chemorg_1.12.2.svg|centro|chemorg 1.12]] |[[File:Chemorg_1.12.3.svg|centro|chemorg 1.12]] |- |'''A''' |'''B''' |'''C''' |} === Formula condensata === Una formula condensata è costituita dai simboli degli elementi. Le formule strutturali condensate mostrano l'ordine degli atomi come una formula strutturale, ma sono scritte in un'unica riga per risparmiare spazio e renderne più comoda e veloce la scrittura. L'ordine degli atomi suggerisce la connettività della molecola. Le formule strutturali condensate sono utili anche per mostrare che un gruppo di atomi è collegato a un singolo atomo in un composto. In questo caso, si usano le parentesi intorno al gruppo di atomi per indicare che sono insieme. Inoltre, se a un dato atomo è collegato più di un sostituente, questo viene indicato con un numero di pedice. Un esempio è CH<sub>4</sub>, che rappresenta quattro idrogeni attaccati allo stesso carbonio. Le formule condensate possono essere lette in entrambi i sensi e H<sub>3</sub>C è uguale a CH<sub>3</sub>, anche se quest'ultimo è più comune. Guardate gli esempi qui sotto e abbinateli alla loro molecola identica sotto le strutture di Kekulé e le formule lineari. {| class="wikitable" |CH<sub>3</sub>CH<sub>2</sub>OH |ClCH<sub>2</sub>CH<sub>2</sub>CH(OCH<sub>3</sub>)CH<sub>3</sub> |CH<sub>3</sub>NHCH<sub>2</sub>COOH |- |'''A''' |'''B''' |'''C''' |} Osserviamo da vicino l'esempio B. Quando si esamina una formula condensata, è bene concentrarsi sui carboni e sugli altri elementi che non sono idrogeno. Gli idrogeni sono importanti, ma di solito sono presenti per completare gli ottetti. Inoltre, si noti che l'elemento -OCH<sub>3</sub> è scritto tra parentesi, il che indica che non fa parte della catena principale di carboni. Quando si legge una formula condensata, se si raggiunge un atomo che non ha un ottetto completo quand3o si arriva all'idrogeno successivo, è possibile che ci siano doppi o tripli legami. Nell'esempio C, il carbonio è legato a doppio filo con l'ossigeno e a singolo filo con un altro ossigeno. Si noti che COOH significa C(=O)-O-H invece di CH<sub>3</sub>-C-O-O-H perché il carbonio non ha un ottetto completo e ossigeni. === Formula lineare === Poiché i composti organici possono essere talvolta complessi, le formule ad angolo retto vengono utilizzate per scrivere in modo più efficiente gli atomi di carbonio e idrogeno, sostituendo la lettera “C” con le linee. Un atomo di carbonio è presente ovunque una linea intersechi un'altra linea. Gli atomi di idrogeno sono omessi, ma si presume che siano presenti per completare ciascuno dei quattro legami del carbonio. Gli idrogeni legati a elementi diversi dal carbonio sono indicati. Sono riportate le etichette degli atomi di tutti gli altri elementi. Gli elettroni a coppia solitaria sono solitamente omessi. Si presume che siano presenti per completare l'ottetto di atomi non di carbonio. Le formule lineari aiutano a mostrare la struttura e l'ordine degli atomi in un composto. {| class="wikitable" |[[File:Chemorg_1.12.4.svg|centro|chemorg 1.12]] |[[File:Chemorg_1.12.5.svg|centro|chemorg 1.12]] |[[File:Chemorg_1.12.6.svg|centro|chemorg 1.12]] |- |'''A''' |'''B''' |'''C''' |} Queste molecole corrispondono esattamente alle stesse molecole rappresentate per le strutture di Kekulé e le formule condensate. Si noti che i carboni non sono più disegnati e sono sostituiti dalle estremità e dalle curve di una linea. Inoltre, gli idrogeni sono stati omessi, ma potrebbero essere facilmente inseriti (vedi problemi pratici). Anche se di solito non disegniamo gli H legati al carbonio, li disegniamo se sono collegati ad altri atomi oltre al carbonio (ad esempio il gruppo OH nell'esempio A). Questo viene fatto perché non è sempre chiaro se l'atomo non di carbonio è circondato da coppie solitarie o idrogeni. Sempre nell'esempio A, si noti come l'OH sia disegnato con un legame al secondo carbonio, ma ciò non significa che ci sia un terzo carbonio alla fine di quel legame/linea. {| class="wikitable" |+Tabella: Formule strutturali degli isomeri !Formula Kekulé !Formula condensata !Formula delle linee |- |[[File:Chemorg_1.12.7.svg|centro|chemorg 1.12]] |CH<sub>3</sub>(CH<sub>2</sub>)<sub>3</sub>OH |[[File:Chemorg_1.12.12.svg|centro|chemorg 1.12]] |- |[[File:Chemorg_1.12.8.svg|centro|chemorg 1.12]] |CH<sub>3</sub>CH<sub>2</sub>CH(OH)CH<sub>3</sub> |[[File:Chemorg_1.12.13.svg|centro|chemorg 1.12]] |- |[[File:Chemorg_1.12.9.svg|centro|chemorg 1.12]] |(CH<sub>3</sub>)<sub>2</sub>CHCH<sub>2</sub>OH |[[File:Chemorg_1.12.14.svg|centro|chemorg 1.12]] |- |[[File:Chemorg_1.12.10.svg|centro|chemorg 1.12]] |(CH<sub>3</sub>)<sub>3</sub>COH |[[File:Chemorg_1.12.15.svg|centro|chemorg 1.12]] |- |[[File:Chemorg_1.12.11.svg|centro|chemorg 1.12]] |CH<sub>3</sub>CH<sub>2</sub>OCH<sub>2</sub>CH<sub>3</sub> |[[File:Chemorg_1.12.16.svg|centro|chemorg 1.12]] |} === Esempio: Conversione tra formule strutturali === È utile convertire i composti in diverse formule strutturali (Kekule, Retta e Condensata) a seconda del tipo di domanda che viene posta. Gli esami standardizzati includono spesso un'alta percentuale di formule condensate perché è più facile ed economico digitare lettere e numeri piuttosto che importare cifre. Inizialmente, può essere difficile scrivere una struttura di riga direttamente da una formula condensata. Prima si scrive la struttura di Kekule dalla formula condensata e poi si disegna la struttura a linee da Kekule. a) La formula condensata del propanale è CH<sub>3</sub>CH<sub>2</sub>CHO. Disegnare la struttura di Kekule. La struttura di Kekule per il propanale è mostrata di seguito. Ricordate che ogni carbonio ha quattro legami e l'ottetto degli ossigeni è pieno di coppie solitarie. [[File:Chemorg_1.12.17.svg|centro|chemorg 1.12]] La struttura di legame del propanale è mostrata di seguito. Per prima cosa, si rimuovono gli idrogeni. L'idrogeno attaccato al gruppo aldeidico rimane perché fa parte di un gruppo funzionale. Rimuovere le etichette “C” dalla struttura e mantenere le linee al loro posto. Infine, rimuovere le coppie solitarie. [[File:Chemorg_1.12.18.svg|centro|chemorg 1.12]] Tutte e tre le strutture rappresentano lo stesso composto, il propanale. [[File:Chemorg_1.12.19.svg|centro|chemorg 1.12]] b) Di seguito è riportata la struttura ad angolo retto della molecola trimetilammina. [[File:Chemorg_1.12.20.svg|centro|chemorg 1.12]] Per convertirla in una struttura di Kekule, identificare innanzitutto i carboni della molecola. Essi si trovano agli angoli e alle estremità della linea senza etichetta dell'atomo. La trimetilammina ha tre carboni. Successivamente, si aggiungono idrogeni ai carboni fino a ottenere quattro legami. Ogni carbonio della trimetil amina è legato singolarmente all'azoto. Ciò significa che ogni carbonio avrà bisogno di altri tre legami C-H per creare il suo ottetto. Infine, aggiungere coppie solitarie ad altri elementi per riempire i loro ottetti. L'azoto della trimetil amina è legato a tre carboni. Ciò significa che avrà bisogno di una coppia di elettroni solitari per completare il suo ottetto. [[File:Chemorg_1.12.21.svg|centro|chemorg 1.12]] === Esercizio 1 === Quanti carboni ci sono nel seguente disegno? Quanti idrogeni? [[File:Chemorg_1.12.22.png|centro|chemorg 1.12]] ==== Soluzione ==== Ricorda la regola dell'ottetto e quante volte i carboni e gli idrogeni possono legarsi ad altri atomi. [[File:Chemorgsol_1.12.1.png|centro|chemorgsol 1.12]] === Esercizio 2 === Quanti carboni ci sono nel seguente disegno? Quanti idrogeni? [[File:Chemorg_1.12.23.png|centro|chemorg 1.12]] ==== Soluzione ==== [[File:Chemorgsol_1.12.2.png|centro|chemorgsol 1.12]] === Esercizio 3 === Quanti carboni ci sono nel seguente disegno? Quanti idrogeni? [[File:Chemorg_1.12.24.png|centro|chemorg 1.12]] ==== Soluzione ==== [[File:Chemorgsol_1.12.3.png|centro|chemorgsol 1.12]] === Esercizio 4 === Osserva la seguente molecola di vitamina A e disegna gli idrogeni e le coppie di elettroni nascosti. [[File:Chemorg_1.12.25.png|centro|chemorg 1.12]] Suggerimento: Tutti i carboni hanno 4 legami? Tutti gli ossigeni hanno un ottetto completo? ==== Soluzione ==== Le coppie di elettroni sono disegnate in blu e gli idrogeni in rosso. [[File:Chemorgsol_1.12.4.png|centro|chemorgsol 1.12]] === Esercizio 5 === Disegna ClCH<sub>2</sub>CH<sub>2</sub>CH(OCH<sub>3</sub>)CH<sub>3</sub> in forma di Kekulé e di linea. ==== Soluzione ==== [[File:Chemorgsol_1.12.5.png|centro|chemorgsol 1.12]] e [[File:Chemorgsol_1.12.6.png|centro|chemorgsol 1.12]] === Esercizio 6 === Scrivi la formula molecolare di ciascuno dei composti qui illustrati. [[File:Chemorg_1.12.26.png|centro|chemorg 1.12]] ==== Soluzione ==== a. C<sub>7</sub>H<sub>7</sub>N b. C<sub>5</sub>H<sub>10</sub> c. C<sub>5</sub>H<sub>4</sub>O d. C<sub>5</sub>H<sub>6</sub>Br<sub>2</sub> == Forza di acidi e basi == === Termini chiave === Assicuratevi di saper definire e utilizzare nel contesto i termini chiave riportati di seguito * costante di acidità, K<sub>a</sub> * costante di equilibrio, K<sub>eq</sub> === Note di studio === I calcoli e le espressioni che coinvolgono K<sub>a</sub> e pK<sub>a</sub> sono stati trattati in dettaglio nel corso di chimica generale del primo anno. Si noti che la costante di acidità è nota anche come costante di dissociazione acida. Sicuramente saprete che alcuni acidi sono più forti di altri. L'acido solforico è abbastanza forte da poter essere utilizzato come detergente per scarichi, in quanto scioglie rapidamente gli intasamenti di capelli e altro materiale organico. IMMAGINE 2.7.1 Non sorprende che l'acido solforico concentrato provochi ustioni dolorose se tocca la pelle e danni permanenti se entra negli occhi (c'è una buona ragione per gli occhiali di sicurezza che si indossano in laboratorio!). Anche l'acido acetico (aceto) provoca ustioni alla pelle e agli occhi, ma non è abbastanza forte per essere un efficace pulitore di scarichi. L'acqua, che come sappiamo può agire come donatore di protoni, non è ovviamente un acido molto forte. Anche lo ione idrossido potrebbe teoricamente agire come un acido - dopo tutto ha un protone da donare - ma questa non è una reazione che normalmente considereremmo rilevante se non nelle condizioni più estreme. L'acidità relativa di diversi composti o gruppi funzionali - in altre parole, la loro capacità relativa di donare un protone a una base comune in condizioni identiche - è quantificata da un numero chiamato '''costante di dissociazione acida''', abbreviato '''K<sub>a</sub>'''. La base comune scelta per il confronto è l'acqua. Consideriamo l'acido acetico come primo esempio. Quando una piccola quantità di acido acetico viene aggiunta all'acqua, si verifica un evento di trasferimento di protoni (reazione acido-base). IMMAGINE 2.7.2 Notate la frase "in qualche misura": questa reazione non arriva al completamento, con tutto l'acido acetico convertito in acetato, la sua base coniugata. Piuttosto, viene raggiunto un equilibrio dinamico, con il trasferimento di protoni che avviene in entrambe le direzioni (quindi le frecce bidirezionali) e concentrazioni finite di tutte e quattro le specie in gioco. La natura di questa situazione di equilibrio, come ricorderete dalla Chimica generale, è espressa da una costante di equilibrio, la K. La costante di equilibrio è in realtà un rapporto di attività (rappresentato dal simbolo ), ma le attività sono raramente utilizzate in corsi diversi dalla chimica analitica o fisica. Per semplificare la discussione per i corsi di chimica generale e di chimica organica, le attività di tutti i soluti vengono sostituite con le molarità e l'attività del solvente (di solito l'acqua) è definita come avente valore 1. Nel nostro esempio, abbiamo aggiunto una piccola quantità di acido acetico a una grande quantità di acqua: l'acqua è il solvente di questa reazione. Pertanto, nel corso della reazione, la concentrazione dell'acqua cambia pochissimo e l'acqua può essere trattata come un solvente puro, a cui viene sempre assegnata un'attività pari a 1. L'acido acetico, lo ione acetato e lo ione idronio sono tutti soluti e quindi le loro attività vengono approssimate con le molarità. La costante di dissociazione acida, o K<sub>a</sub>, per l'acido acetico è quindi definita come: K e q = a C H 3 C O O − ⋅ a H 3 O + a C H 3 C O O H ⋅ a H 2 O ≈ [ C H 3 C O O − ] [ H 3 O + ] [ C H 3 C O O H ] [ 1 ] Poiché la divisione per 1 non cambia il valore della costante, l'“1” di solito non viene scritto e K<sub>a</sub> viene scritto come: IMMAGINE 2.7.4 In termini più generali, la costante di dissociazione di un dato acido è espressa come: IMMAGINE 2.7.5 o IMMAGINE 2.7.6 L'equazione 2.7.1 si applica a un acido neutro come l'HCl o l'acido acetico, mentre l'equazione 2.7.2 si applica a un acido cationico come l'ammonio (NH<sub>4</sub><sup>+</sup>). Il valore di K<sub>a</sub> = 1,75 x 10<sup>-5</sup> per l'acido acetico è molto piccolo: ciò significa che la dissociazione avviene molto poco e che all'equilibrio c'è molto più acido acetico in soluzione che ione acetato. L'acido acetico è un acido relativamente debole, almeno se paragonato all'acido solforico (K<sub>a</sub> = 109) o all'acido cloridrico (K<sub>a</sub> = 107), che subiscono entrambi una dissociazione essenzialmente completa in acqua. Un numero come 1,75 x 10<sup>-5</sup> non è molto facile da dire o da ricordare. I chimici usano spesso i valori di pK<sub>a</sub> come termine più conveniente per esprimere l'acidità relativa. pK<sub>a</sub> è correlato a K<sub>a</sub> dalla seguente equazione IMMAGINE 2.7.7 Facendo i calcoli, scopriamo che il pK<sub>a</sub> dell'acido acetico è 4,8. L'uso dei valori di pK<sub>a</sub> ci permette di esprimere l'acidità di composti e gruppi funzionali comuni su una scala numerica che va da -10 (acido molto forte) a 50 (per niente acido). La Tabella 2.7.1 alla fine del testo elenca i valori pK<sub>a</sub> esatti o approssimativi per diversi tipi di protoni che è probabile incontrare nello studio della chimica organica e biologica. Osservando la Tabella 2.7.1, si nota che la pK<sub>a</sub> degli acidi carbossilici è compresa tra 4-5, la pK<sub>a</sub> dell'acido solforico è -10 e la pK<sub>a</sub> dell'acqua è 14. Gli alcheni e gli alcani, che non sono affatto acidi, hanno valori di pK<sub>a</sub> superiori a 30. Più basso è il valore di pK<sub>a</sub>, più forte è l'acido. {| class="wikitable" |+Tabella: costanti acide rappresentative |IMMAGINE 2.7.8 acido solforico pK<sub>a</sub> −10 |IMMAGINE 2.7.9 acido cloridrico pK<sub>a</sub> −7 |IMMAGINE 2.7.10 idronio pK<sub>a</sub> 0.00 |IMMAGINE 2.7.11 chetone protonato pK<sub>a</sub> ~ −7 |IMMAGINE 2.7.12 alcol protonato pK<sub>a</sub> ~ −3 |- |IMMAGINE 2.7.13 monoestere fosfato pK<sub>a</sub> ~ 1 |IMMAGINE 2.7.14 diestero fosfato pK<sub>a</sub> ~ 1.5 |IMMAGINE 2.7.15 acido fosforico pK<sub>a</sub> 2.2 |IMMAGINE 2.7.16 anilina protonata pK<sub>a</sub> ~ 4.6 |IMMAGINE 2.7.17 acido carbossilico pK<sub>a</sub> ~ 4-5 |- |IMMAGINE 2.7.18 piridinio pK<sub>a</sub> 5.3 |IMMAGINE 2.7.19 acido carbonico pK<sub>a</sub> 6.4 |IMMAGINE 2.7.20 cianuro di idrogeno pK<sub>a</sub> ~ 9.2 |IMMAGINE 2.7.21 ammonio pK<sub>a</sub> 9.2 |IMMAGINE 2.7.22 fenolo pK<sub>a</sub> 9.9 |- |IMMAGINE 2.7.23 tiolo pK<sub>a</sub> ~ 10-11 |IMMAGINE 2.7.24 acqua pK<sub>a</sub> 14.00 |IMMAGINE 2.7.25 ammide pK<sub>a</sub> ~ 17 |IMMAGINE 2.7.26 alcool pK<sub>a</sub> ~ 16-18 |IMMAGINE 2.7.27 alfa-protone pK<sub>a</sub> ~ 18-20 |- | |IMMAGINE 2.7.28 alchene terminale pK<sub>a</sub> ~ 25 |IMMAGINE 2.7.29 alchene terminale pK<sub>a</sub> ~ 35 |IMMAGINE 2.7.30 ammoniaca pK<sub>a</sub> ~ 35 | |} È importante capire che il pK<sub>a</sub> non è la stessa cosa del pH: il pK<sub>a</sub> è una proprietà intrinseca di un composto o di un gruppo funzionale, mentre il pH è la misura della concentrazione di ioni idronio in una particolare soluzione acquosa: IMMAGINE 2.7.31 È importante capire che il pK<sub>a</sub> non è la stessa cosa del pH: il pK<sub>a</sub> è una proprietà intrinseca di un composto o di un gruppo funzionale, mentre il pH è la misura della concentrazione di ioni idronio in una particolare soluzione acquosa: un particolare acido avrà sempre lo stesso pK<sub>a</sub> (assumendo che stiamo parlando di una soluzione acquosa a temperatura ambiente), ma diverse soluzioni acquose dell'acido potrebbero avere valori di pH diversi, a seconda di quanto acido viene aggiunto a quanta acqua. La nostra tabella dei valori di pK<sub>a</sub> ci permetterà anche di confrontare la forza di diverse basi confrontando i valori di pK<sub>a</sub> dei loro acidi coniugati. L'idea chiave da ricordare è la seguente: più forte è l'acido coniugato, più debole è la base coniugata. L'acido solforico è l'acido più forte del nostro elenco, con un valore pK<sub>a</sub> di -10, quindi HSO<sub>4</sub><sup>-</sup> è la base coniugata più debole. Si può notare che lo ione idrossido è una base più forte dell'ammoniaca (NH<sub>3</sub>), perché l'ammonio (NH<sub>4</sub><sup>+</sup>, pK<sub>a</sub> = 9,2) è un acido più forte dell'acqua (pK<sub>a</sub> = 14,00). '''Più forte è l'acido coniugato, più debole è la base coniugata.''' Sebbene la Tabella 2.7.1 fornisca i valori di pK<sub>a</sub> solo di un numero limitato di composti, può essere molto utile come punto di partenza per stimare l'acidità o la basicità di qualsiasi molecola organica. È qui che la vostra familiarità con i gruppi funzionali organici vi sarà molto utile. Qual è, ad esempio, il pK<sub>a</sub> del cicloesanolo? Non è riportato nella tabella, ma trattandosi di un alcol, probabilmente è vicino a quello dell'etanolo (pK<sub>a</sub> = 16). Allo stesso modo, possiamo usare la Tabella 2.7.1 per prevedere che la para-idrossifenil acetaldeide, un composto intermedio nella biosintesi della morfina, ha un pK<sub>a</sub> vicino a 10, vicino a quello del nostro composto di riferimento, il fenolo. IMMAGINE 2.7.32 In questo esempio, è necessario valutare l'acidità potenziale in quattro punti diversi della molecola. IMMAGINE 2.7.33 pK<sub>a</sub> H<sup>a</sup> ~ 10 pK<sub>a</sub> H<sup>b</sup> = non in tavola (non è acido) pK<sub>a</sub> H<sup>c</sup> ~ 19 pK<sub>a</sub> H<sup>d</sup> = non in tavola (non è acido) I protoni aldeidici e aromatici non sono affatto acidi (i valori di pK<sub>a</sub> sono superiori a 40 - non nella nostra tabella). I due protoni sul carbonio vicino al carbonile sono leggermente acidi, con valori di pK<sub>a</sub> intorno a 19-20 secondo la tabella. Il protone più acido si trova sul gruppo fenolico, quindi se il composto venisse fatto reagire con un singolo equivalente molare di base forte, questo è il protone che verrebbe donato per primo. Nel prosieguo dello studio della chimica organica, sarà opportuno memorizzare gli intervalli di pK<sub>a</sub> approssimativi di alcuni importanti gruppi funzionali, tra cui l'acqua, gli alcoli, i fenoli, l'ammonio, i tioli, i fosfati, gli acidi carbossilici e i carboni vicini ai gruppi carbonilici (i cosiddetti a-carboni). Sono questi i gruppi che più facilmente si vedono agire come acidi o basi nelle reazioni organiche biologiche. Un'avvertenza: quando si usa la tabella pK<sub>a</sub>, bisogna essere assolutamente sicuri di considerare la coppia coniugata acido/base corretta. Se vi viene chiesto di dire qualcosa sulla basicità dell'ammoniaca (NH<sub>3</sub>) rispetto a quella dello ione etossido (CH<sub>3</sub>CH<sub>2</sub>O-), per esempio, i valori di pK<sub>a</sub> da considerare sono 9,2 (la pK<sub>a</sub> dello ione ammonio) e 16 (la pK<sub>a</sub> dell'etanolo). Da questi numeri si evince che l'etossido è la base più forte. Non commettete l'errore di utilizzare il valore di pK<sub>a</sub> di 38: questo è il pK<sub>a</sub> dell'ammoniaca che agisce come un acido e indica quanto è basico lo ione NH<sub>2</sub><sup>-</sup> (molto basico!). === Esempio 2.7.1: Gruppi acidi === Utilizzando la tabella dei pK<sub>a</sub>, stimare i valori di pK<sub>a</sub> per il gruppo più acido dei composti sottostanti e disegnare la struttura della base coniugata che risulta quando questo gruppo dona un protone. Utilizzare la tabella dei pK<sub>a</sub> di cui sopra e/o le tabelle di riferimento. ==== Soluzione ==== : a. The most acidic group is the protonated amine, pK<sub>a</sub> ~ 5-9 : b. Alpha proton by the C=O group, pK<sub>a</sub> ~ 18-20 : c. Thiol, pK<sub>a</sub> ~ 10 : d. Carboxylic acid, pK<sub>a</sub> ~ 5 : e. Carboxylic acid, pK<sub>a</sub> ~ 5 === Esempio 2.7.2 === L'acido acetico (CH<sub>3</sub>COOH) ha una pK<sub>a</sub> di 4,76. Determinare la K<sub>a</sub> dell'acido acetico. ==== Soluzione ==== Risolvendo algebricamente la K<sub>a</sub> si ottiene quanto segue: pK<sub>a</sub> = -Log(K<sub>a</sub>) -pK<sub>a</sub> = Log(K<sub>a</sub>) 10-pK<sub>a</sub> = K<sub>a</sub> Utilizzando una calcolatrice, inserire prima il valore della pK<sub>a</sub> (4,76). Il numero diventa negativo (-4,76). Quindi, utilizzare la funzione log inversa. Tutte le calcolatrici sono leggermente diverse, quindi questa funzione può apparire come: ANTILOG, INV LOG o 10X. Spesso è la seconda funzione del pulsante LOG. K<sub>a</sub> per l'acido acetico = 10-pK<sub>a</sub> = 1,74 x 10<sup>-5</sup> === Esercizi === # Scrivere un'espressione per la costante di acidità dell'acido acetico, CH<sub>3</sub>COOH. # La pK<sub>a</sub> dell'acido acetico è 4,72; calcolare la sua K<sub>a</sub>. # La K<sub>a</sub> dell'acido benzoico è 6,5 × 10-5; determinare la sua pK<sub>a</sub>. # In base alle risposte date alle domande precedenti, stabilire se l'acido acetico o l'acido benzoico sono più forti. ==== Soluzione ==== # K<sub>a</sub>=[CH<sub>3</sub>CO<sub>2</sub><sup>−</sup>][H<sup>+</sup>]/[CH<sub>3</sub>CO<sub>2</sub>H] o K<sub>a</sub>=[CH<sub>3</sub>CO<sup>-2</sup>][H<sub>3</sub>O<sup>+</sup>]/[CH<sub>3</sub>CO<sub>2</sub>H] # pK<sub>a</sub>=-log10K<sub>a</sub>=4.74 quindi, log10 K<sub>a</sub>=-4.72 e K<sub>a</sub>= anti-log(-4.72)= 1.9×10<sup>-5</sup> # pK<sub>a</sub>=−log10 K<sub>a</sub>=−log106.5×10<sup>−5</sup>=−(−4.19)=4.19 # L'acido benzoico è più forte dell'acido acetico. [L'acido benzoico ha una K<sub>a</sub> più alta e una pK<sub>a</sub> più bassa]. == Acidi organici e basi organiche == ===== Obiettivo ===== Dopo aver completato questa sezione, dovresti essere in grado di * predire l'acidità relativa di due molecole organiche in base alla loro struttura. * predire la basicità relativa di due molecole organiche in base alla loro struttura. Questa pagina spiega l'acidità degli acidi organici semplici e analizza i fattori che influenzano la loro forza relativa. === Acidi organici come acidi deboli === Ai fini di questo argomento, considereremo la definizione di acido come "una sostanza che dona ioni idrogeno (protoni) ad altre cose". Ne avremo una misura osservando la facilità con cui gli acidi rilasciano ioni idrogeno alle molecole d'acqua quando sono in soluzione. Un acido in soluzione stabilisce questo equilibrio: Uno ione idronio si forma insieme all'anione (ione negativo) dell'acido. Questo equilibrio viene talvolta semplificato omettendo l'acqua per enfatizzare la ionizzazione dell'acido. Se lo scrivi in ​​questo modo, devi includere i simboli di stato - "(aq)". Scrivere H<sup>+</sup> (aq) implica che lo ione idrogeno sia legato a una molecola d'acqua come H<sub>3</sub>O<sup>+</sup>. Gli ioni idrogeno sono sempre legati a qualcosa durante le reazioni chimiche. Gli acidi organici sono deboli nel senso che questa ionizzazione è molto incompleta. In qualsiasi momento, la maggior parte dell'acido sarà presente nella soluzione sotto forma di molecole non ionizzate. Ad esempio, nel caso dell'acido etanoico diluito, la soluzione contiene circa il 99% delle molecole di acido etanoico: in qualsiasi istante, solo circa l'1% si è effettivamente ionizzato. La posizione di equilibrio si trova quindi molto a sinistra. === Polarizzazione acida debole === Gli acidi organici possono solitamente essere caratterizzati nelle mappe del potenziale elettrostatico dalla presenza di un atomo di idrogeno polarizzato positivamente, mostrato in blu. Osservando le mappe sottostanti, il metanolo ha un legame OH leggermente polarizzato ed è considerato molto debolmente acido. Il legame OH nella metilammina è meno polarizzato, come mostrato dal colore blu più chiaro attorno all'idrogeno, rendendolo meno acido del metanolo. Tuttavia, il legame CH nell'etano è praticamente privo di polarità, come mostrato dall'assenza di colore blu, rendendolo non acido. La discussione seguente spiegherà la differenza di acidità di queste e di altre molecole organiche. === Confronto delle forze degli acidi deboli === La forza acida è strettamente correlata alla stabilità della base coniugata che si formerà rimuovendo un protone. Per analizzare la probabilità che una molecola sia acida, è necessario stimare la stabilità della sua base coniugata. ==== Stabilizzazione della base coniugata - Quattro considerazioni principali: ==== # Dimensioni ed elettronegatività dell'atomo che detiene la carica # La carica può essere delocalizzata per risonanza? # Ci sono effetti induttivi? # Ibridazione dell'orbitale che mantiene la carica Queste considerazioni sono elencate in ordine di importanza e spiegate singolarmente, ma devono essere considerate nel loro insieme. ==== 1. Effetti di dimensione ed elettronegatività nell'acidità ==== Confrontando gli elementi, il confronto dipende dalla loro posizione nella tavola periodica. Spostando un periodo (ovvero lungo una riga) degli elementi del gruppo principale, gli elettroni di valenza occupano tutti orbitali nello stesso livello. Questi elettroni hanno energia comparabile, quindi questo fattore non ci aiuta a discernere le differenze di stabilità relativa. Le differenze di elettronegatività sono ora il fattore dominante. Questa tendenza è evidente confrontando i valori di pK<sub>a</sub> di etano, metilammina e metanolo, che riflettono le elettronegatività relative di C < N < O. La chiave per comprendere questa tendenza è considerare l'ipotetica base coniugata in ciascun caso'': più stabile è la base coniugata, più forte è l'acido''. In generale, più un atomo è elettronegativo, maggiore è la sua capacità di sopportare una carica negativa. Nell'anione etile, la carica negativa è portata dal carbonio, nell'anione metilammina dall'azoto e nell'anione metossido da un ossigeno. Ricordate l'andamento periodico dell'elettronegatività: aumenta anche spostandosi da sinistra a destra lungo una riga, il che significa che l'ossigeno è il più elettronegativo dei tre elementi considerati. Questo rende la carica negativa dell'anione metossido la più stabile delle tre basi coniugate e il metanolo il più forte dei tre acidi. Allo stesso modo, il carbonio è il meno elettronegativo, rendendo l'etano il più debole dei tre acidi. All'interno di un gruppo (ovvero lungo una colonna). Man mano che ci si sposta lungo la tavola periodica, gli elettroni occupano sottolivelli energetici più elevati, creando dimensioni e volumi atomici maggiori. All'aumentare del volume di un elemento, qualsiasi carica negativa presente tende a diffondersi, riducendo la densità elettronica e aumentando la stabilità. La figura seguente mostra delle sfere che rappresentano gli atomi dei blocchi ''s'' e ''p'' dalla tavola periodica in scala, mostrando i due andamenti del raggio atomico. DIDASCALIA IMMAGINE: Figura 2.9.1:Tendenze dei raggi atomici nella tavola periodica. Sebbene ci siano alcune inversioni di tendenza (ad esempio, vedi Po nella riga inferiore), gli atomi generalmente diventano più piccoli procedendo lungo la tavola periodica e più grandi procedendo lungo una colonna. I numeri indicano i raggi in pm. Questa relazione tra dimensione atomica e densità elettronica è illustrata quando si confrontano le acidità relative del metanolo, CH<sub>3</sub>OH, e del metanetiolo, CH<sub>3</sub>SH. Il valore di pK<sub>a</sub> più basso, pari a 10,4, del metanethiolo indica che si tratta di un acido più forte del metanolo, che ha un valore di pK<sub>a</sub> pari a 15,5. È importante ricordare che nessuno dei due composti è considerato un acido. Queste relazioni sono utili quando si cerca di deprotonare i composti per aumentarne la reattività chimica in condizioni di reazione non acquosa. La differenza di dimensioni si nota facilmente osservando le mappe di potenziale elettrostatico del metanolo (a sinistra) e del metanetiolo (a destra). L'atomo di zolfo del metanetiolo è più grande dell'atomo di ossigeno del metanolo. Le dimensioni maggiori dello zolfo sono in grado di delocalizzare e stabilizzare meglio la carica negativa nella sua base coniugata, il metanetiolato. ==== 2. Effetti di risonanza nell'acidità ==== Questa sezione si concentra su come le strutture di risonanza di diversi gruppi organici contribuiscano alla loro acidità relativa, anche se lo stesso elemento agisce come donatore di protoni. Quando si valutano le basi coniugate per verificare la presenza di contributori di risonanza, bisogna cercare gli elettroni mobili (coppie solitarie ed elettroni di legame pi greco). La delocalizzazione degli elettroni su due o più atomi distribuisce la densità di elettroni, aumentando la stabilità della base coniugata e aumentando l'acidità dell'acido corrispondente. Un esempio classico è il confronto tra l'acidità relativa dell'etanolo e dell'acido acetico, ma le conclusioni a cui giungeremo saranno ugualmente valide per tutti i gruppi alcolici e gli acidi carbossilici. Nonostante siano entrambi acidi ossigenati, il pK In entrambe le specie, la carica negativa sulla base coniugata è detenuta da un ossigeno, quindi non è possibile invocare tendenze periodiche. Per l'acido acetico, tuttavia, c'è una differenza fondamentale: è possibile disegnare un collaboratore di risonanza in cui la carica negativa è attratta dal secondo ossigeno del gruppo. Le due forme di risonanza per la base coniugata sono uguali in energia, secondo le nostre “regole di risonanza”. Ciò significa che la carica negativa dello ione acetato non si trova su un ossigeno o sull'altro, ma è condivisa tra i due. I chimici usano il termine “delocalizzazione della carica” per descrivere questa situazione. Nello ione etossido, invece, la carica negativa è “bloccata” sul singolo ossigeno. Questa stabilizzazione porta a una marcata acidità. La delocalizzazione della carica per risonanza ha un effetto molto potente sulla reattività delle molecole organiche, tanto da spiegare la differenza di quasi 12 pK tra le costanti di acidità delle due molecole). Lo ione acetato è molto più stabile dello ione etossido, a causa degli effetti della delocalizzazione di risonanza. Gli effetti della coniugazione si possono notare confrontando le mappe di potenziale elettrostatico dell'etanolo e dell'acido acetico. La coniugazione crea una maggiore polarizzazione nel legame O-H dell'acido acetico, come dimostra il colore blu più scuro. === Perché il fenolo è acido? === I composti come gli alcoli e il fenolo che contengono un gruppo -OH collegato a un idrocarburo sono acidi molto deboli. Gli alcoli sono così debolmente acidi che, per i normali scopi di laboratorio, la loro acidità può essere praticamente ignorata. Tuttavia, il fenolo è sufficientemente acido da avere proprietà riconoscibili come acide, anche se è ancora un acido molto debole. Uno ione idrogeno può staccarsi dal gruppo -OH e trasferirsi a una base. Ad esempio, in soluzione acquosa: Poiché il fenolo è un acido molto debole, la posizione di equilibrio si trova ben a sinistra. Tuttavia, il fenolo può perdere uno ione idrogeno perché lo ione fenossido (o ione fenolato - i due termini possono essere usati in modo intercambiabile) che si forma è stabilizzato grazie alla risonanza. La carica negativa dell'atomo di ossigeno è delocalizzata intorno all'anello, poiché una delle coppie solitarie dell'atomo di ossigeno può trovarsi in un orbitale p e sovrapporsi agli elettroni pi greco dell'anello benzenico. Questa sovrapposizione porta a una delocalizzazione che si estende dall'anello all'atomo di ossigeno. Di conseguenza, la carica negativa non è più interamente localizzata sull'ossigeno, ma è distribuita intorno all'intero ione. La diffusione della carica rende lo ione più stabile di quanto sarebbe se tutta la carica rimanesse sull'ossigeno. Tuttavia, l'ossigeno è l'elemento più elettronegativo dello ione e gli elettroni delocalizzati saranno attratti verso di esso. Ciò significa che ci sarà ancora molta carica intorno all'ossigeno che tenderà ad attrarre nuovamente lo ione idrogeno. Ecco perché il fenolo è solo un acido molto debole. Questo spiega perché il fenolo è un acido molto più forte del cicloesanolo. Come si può vedere nel seguente diagramma energetico, la stabilizzazione della risonanza aumenta per la base coniugata del fenolo rispetto al cicloesanolo dopo la rimozione di un protone. La stabilizzazione della risonanza in questi due casi è molto diversa. Un principio importante della risonanza è che la separazione di carica diminuisce l'importanza di chi contribuisce all'ibrido di risonanza. Le strutture che contribuiscono all'ibrido di fenolo subiscono tutte una separazione di carica, con conseguente stabilizzazione molto modesta di questo composto. D'altra parte, l'anione fenolato è già carico e i contributori canonici agiscono per disperdere la carica, determinando una sostanziale stabilizzazione di questa specie. Le basi coniugate degli alcoli semplici non sono stabilizzate dalla delocalizzazione della carica, quindi l'acidità di questi composti è simile a quella dell'acqua. A destra è riportato un diagramma energetico che mostra l'effetto della risonanza sulle acidità del cicloesanolo e del fenolo. Poiché la stabilizzazione per risonanza della base coniugata del fenolato è molto maggiore della stabilizzazione del fenolo stesso, l'acidità del fenolo rispetto al cicloesanolo aumenta. La prova che la carica negativa del fenolato è delocalizzata sui carboni orto e para dell'anello benzenico deriva dall'influenza dei sostituenti che sottraggono elettroni in quei siti. ==== Acidità dell'idrogeno α (alfa) al carbonile ==== Gli atomi di idrogeno alchilici legati a un atomo di carbonio in posizione α (alfa) (direttamente adiacente) rispetto a un gruppo C=O mostrano un'acidità insolita. Mentre i valori di pK<sub>a</sub> per i legami C-H alchilici sono tipicamente dell'ordine di 40-50, i valori di pK<sub>a</sub> per questi idrogeni alfa sono più dell'ordine di 19-20. Questo è dovuto quasi esclusivamente alla risonanza dei legami con il gruppo C=O. Ciò è dovuto quasi esclusivamente alla stabilizzazione per risonanza del carbanione prodotto, chiamato enolato, come illustrato nel diagramma seguente. L'effetto del C=O stabilizzante si nota confrontando i pKa degli idrogeni α delle aldeidi (~16-18), dei chetoni (~19-21) e degli esteri (~23-25). ==== 3. Effetti induttivi ==== L'effetto induttivo è un effetto sperimentalmente osservato della trasmissione di carica attraverso una catena di atomi in una molecola, con conseguente dipolo permanente in un legame. Ad esempio, in un gruppo acido carbossilico la presenza di cloro su carboni adiacenti aumenta l'acidità del gruppo acido carbossilico. L'atomo di cloro è più elettronegativo dell'idrogeno e quindi è in grado di “indurre” o “tirare” la densità di elettroni verso di sé, allontanandola dal gruppo carbossilico. In questo modo la densità di elettroni della base coniugata si distribuisce ulteriormente, con un effetto stabilizzante. In questo contesto, il sostituente del cloro è chiamato '''gruppo che sottrae elettroni'''. Si noti che l'effetto di abbassamento del pK<sub>a</sub> di ciascun atomo di cloro, pur essendo significativo, non è così drammatico come l'effetto di risonanza delocalizzante illustrato dalla differenza dei valori di pK<sub>a</sub> tra un alcol e un acido carbossilico. In generale, gli effetti di risonanza sono più potenti di quelli induttivi. Confrontare i valori di pK<sub>a</sub> dell'acido acetico e dei suoi derivati mono-, di- e triclorurati: Gli effetti induttivi del cloro sono chiaramente visibili osservando le mappe di potenziale elettrostatico dell'acido acetico (a sinistra) e dell'acido tricloroacetico (a destra). Il legame O-H dell'acido tricloracetico è altamente polarizzato, come mostra il colore blu scuro. Ciò dimostra che l'acido tricoloracetico è un acido molto più forte dell'acido acetico. Poiché l'effetto induttivo dipende dall'elettronegatività, i sostituenti del fluoro hanno un effetto di abbassamento del pK<sub>a</sub> più pronunciato rispetto ai sostituenti del cloro. Inoltre, l'induzione avviene attraverso legami covalenti e la sua influenza diminuisce sensibilmente con la distanza: quindi un cloro a due carboni di distanza da un gruppo acido carbossilico ha un effetto minore rispetto a un cloro a un solo carbonio di distanza. L'acido 2-cloropropanoico ha un pK<sub>a</sub> di 2,8, mentre per l'acido 3-cloropropanoico il pK<sub>a</sub> è di 4,0. I gruppi alchilici (idrocarburi) sono deboli donatori di elettroni induttivi. In questo caso, l'effetto induttivo spinge la densità di elettroni sulla base coniugata, causando una maggiore concentrazione di elettroni e producendo un effetto destabilizzante. L'effetto induttivo dei gruppi alchilici provoca una variazione significativa nelle acidità dei diversi acidi carbossilici. Si noti che l'effetto induttivo diminuisce dopo che la catena alchilica è lunga circa tre carboni. {| class="wikitable" | |'''pK<sub>a</sub>''' |- |HCOOH (Methanoic Acid or Formic Acid) |3.75 |- |CH<sub>3</sub>COOH (Ethanoic Acid or Acetic Acid) |4.76 |- |CH<sub>3</sub>CH<sub>2</sub>COOH (Propanoic Acid) |4.87 |- |CH<sub>3</sub>CH<sub>2</sub>CH<sub>2</sub>COOH (Butanoic Acid) |4.82 |} ==== 4. Ibridazione degli orbitali ==== L'ibridazione di un orbitale influisce sulla sua elettronegatività. All'interno di un guscio, gli orbitali s occupano la regione più vicina al nucleo rispetto agli orbitali p. Pertanto, gli orbitali s sferici sono più elettronegativi degli orbitali p lobati. Pertanto, gli orbitali s sferici sono più elettronegativi degli orbitali p lobati. L'elettronegatività relativa degli orbitali ibridati è sp > sp<sup>2</sup> > sp<sup>3</sup>, poiché la percentuale del carattere s diminuisce con l'aggiunta di orbitali p agli ibridi. Questa tendenza indica che gli orbitali ibridati sp sono più stabili con una carica negativa rispetto agli orbitali ibridati sp<sup>3</sup>. La tabella seguente mostra come l'ibridazione degli orbitali influenzi l'acidità relativa. {| class="wikitable" |'''compound''' | |'''hybridization''' |'''''s'' character''' |'''pK<sub>a</sub>''' | |- | | |sp<sup>3</sup> |25% |50 |weakest acid |- | | |sp<sup>2</sup> |33% |44 |↓ |- | | | | |36 |↓ |- | | |sp |50% |25 |↓ |- | | | | |16 |strongest acid |} === Confronto tra le forze delle basi deboli === Tecnicamente, le basi organiche sono caratterizzate dalla presenza di un atomo con una coppia di elettroni solitari. Queste coppie di elettroni solitari contengono un'alta densità di elettroni, mostrata in rosso nelle mappe di potenziale elettrostatico, e possono legarsi a H<sup>+</sup>. Di seguito sono riportate le mappe del metanolo, dell'ammina metilica e dell'acetone. Tutti e tre i composti possono essere protonati con un acido sufficientemente forte. Si noti che tutti e tre questi composti hanno anche la capacità di donare un protone quando reagiscono con una base sufficientemente forte. Il fatto che questi composti agiscano come acidi o basi dipende dalle condizioni. È comune confrontare quantitativamente le basi utilizzando i pK<sub>a</sub> dei loro acidi coniugati piuttosto che i loro pK<sub>b</sub>. Poiché pK<sub>a</sub> + pK<sub>b</sub> = 14, più alto è il pK<sub>a</sub> e più forte è la base, in contrasto con la consueta relazione inversa tra pK<sub>a</sub> e acidità. Ricordiamo che l'ammoniaca (NH<sub>3</sub>) agisce come base perché l'atomo di azoto ha una coppia solitaria di elettroni che può accettare un protone. L'acido coniugato della maggior parte delle ammine alchiliche semplici ha un pK<sub>a</sub> compreso tra 9,5 e 11,0 e le loro soluzioni acquose sono basiche (hanno un pH compreso tra 11 e 12, a seconda della concentrazione). Ciò può essere illustrato dalla reazione seguente, in cui un'ammina rimuove un protone dall'acqua per formare ioni ammonio sostituiti (ad esempio NH<sub>4</sub><sup>+</sup>) e ioni idrossido (OH<sup>-</sup>): Le ammine sono uno degli unici gruppi funzionali neutri considerati basici. Ciò è una conseguenza diretta della presenza di una coppia di elettroni non condivisi sull'azoto. La coppia di elettroni non condivisi è meno stretta dall'azoto di un'ammina rispetto all'ossigeno corrispondente di un alcol, il che la rende più disponibile ad agire come base. Come esempio specifico, la metilammina reagisce con l'acqua per formare lo ione metilammonio e lo ione OH<sup>-</sup>. ==== Esempio: Ammoniaca ==== Tutte le basi hanno delle somiglianze con l'ammoniaca e quindi inizieremo a vedere il motivo delle sue proprietà di base. Ai fini di questo argomento, prenderemo la definizione di base come “una sostanza che si combina con ioni idrogeno (protoni)”. Per avere una misura di ciò, osserviamo la facilità con cui le basi sottraggono ioni idrogeno alle molecole d'acqua quando sono in soluzione nell'acqua. L'ammoniaca in soluzione stabilisce questo equilibrio: NH<sub>3</sub>+H<sub>2</sub>O⇌NH+4+OH<sup>−</sup>(2.10.1) Si forma uno ione ammonio insieme a ioni idrossido. Poiché l'ammoniaca è solo una base debole, non si aggrappa allo ione idrogeno in più in modo molto efficace e quindi la reazione è reversibile. In qualsiasi momento, circa il 99% dell'ammoniaca è presente come molecola non reagita. La posizione di equilibrio si trova ben a sinistra. L'ammoniaca reagisce come base a causa della coppia solitaria attiva sull'azoto. L'azoto è più elettronegativo dell'idrogeno e quindi attrae verso di sé gli elettroni di legame della molecola di ammoniaca. Ciò significa che, oltre alla coppia solitaria, c'è un accumulo di carica negativa intorno all'atomo di azoto. Questa combinazione di negatività extra e di coppia solitaria attiva attira il nuovo idrogeno dall'acqua. Osservando la tabella seguente, è chiaro che la basicità dei composti contenenti azoto è fortemente influenzata dalla loro struttura. La variazione della basicità di questi composti può essere spiegata principalmente dagli effetti della delocalizzazione degli elettroni discussi in precedenza. Tabella 2.9.1: pK<sub>a</sub> degli acidi coniugati di una serie di ammine. {| class="wikitable" !Compound | | | | | | | | | | |- align="center" !pK<sub>a</sub> |11.0 |10.7 |10.7 |9.3 |5.2 |4.6 |1.0 |0.0 | -1.0 | -10.0 |} === Effetti induttivi nella basicità dell'azoto === Le alchilammine sono più basiche dell'ammoniaca poiché i gruppi alchilici donano elettroni all'azoto più elettronegativo. Questo effetto induttivo fa sì che la densità di elettroni sull'azoto dell'alchilammina sia maggiore di quella dell'azoto dell'ammonio. Ciò significa che sull'atomo di azoto si accumulerà una piccola quantità di carica negativa supplementare. Questa negatività extra intorno all'azoto rende la coppia solitaria ancora più attraente per gli ioni idrogeno. Di conseguenza, le ammine alchiliche primarie, secondarie e terziarie sono più basiche dell'ammoniaca. Il gruppo metilico spinge la densità di elettroni verso l'azoto, rendendolo più basico. Il fatto di rendere l'azoto più negativo aiuta la coppia solitaria a raccogliere uno ione idrogeno. Che effetto ha lo ione metilammonio positivo che si forma? È più stabile di uno ione ammonio semplice? Confrontate lo ione metilammonio con uno ione ammonio: Nello ione metilammonio, la carica positiva viene diffusa intorno allo ione grazie all'effetto di “spinta elettronica” del gruppo metilico. Quanto più è possibile diffondere la carica intorno allo ione, tanto più stabile diventa uno ione. Nello ione ammonio non c'è modo di diffondere la carica. Riassumendo: * L'azoto è più negativo nella metilammina che nell'ammoniaca e quindi raccoglie più facilmente uno ione idrogeno. * Lo ione formato dalla metilammina è più stabile di quello formato dall'ammoniaca e quindi ha meno probabilità di liberarsi nuovamente dello ione idrogeno. L'insieme di queste caratteristiche fa sì che la metilammina sia una base più forte dell'ammoniaca. === Effetti di risonanza nella basicità dell'azoto === L'effetto di risonanza spiega anche perché un atomo di azoto è basico quando si trova in un'ammina, ma non è significativamente basico quando fa parte di un gruppo ammidico. Mentre la coppia di elettroni solitari di un azoto amminico è localizzata in un punto, la coppia solitaria di un azoto ammidico è delocalizzata per risonanza. La coppia solitaria è stabilizzata dalla delocalizzazione per risonanza. Ecco un altro modo di pensare: la coppia solitaria di un azoto ammidico non è disponibile per il legame con un protone - questi due elettroni sono troppo stabili perché fanno parte del sistema di legame pi greco delocalizzato. La mappa del potenziale elettrostatico mostra l'effetto della risonanza sulla basicità di un'ammide. La mappa mostra che la densità elettronica, indicata in rosso, è quasi completamente spostata verso l'ossigeno. Ciò diminuisce notevolmente la basicità degli elettroni della coppia solitaria sull'azoto in un'ammide. L'anilina, l'analogo amminico del fenolo, è sostanzialmente meno basica di un'ammina (come evidenziato dal pK<sub>a</sub> degli acidi coniugati). Possiamo utilizzare lo stesso ragionamento che abbiamo fatto per confrontare l'acidità di un fenolo con quella di un alcol. Nell'anilina, la coppia solitaria sull'atomo di azoto è stabilizzata dalla risonanza con il sistema pi greco aromatico, rendendolo meno disponibile per il legame e quindi meno basico. In questi casi, sembra che ogni volta si rompa lo stesso legame ossigeno-idrogeno e quindi ci si potrebbe aspettare che le forze siano simili. Il fattore più importante nel determinare le forze acide relative di queste molecole è la natura degli ioni formati. Si ottiene sempre uno ione idronio, che è costante, ma la natura dell'anione (lo ione negativo) varia notevolmente da caso a caso. == Acidi e Basi - La definizione di Lewis == === Termini chiave === # Acido di Lewis # Base di Lewis # Elettrofilo # Nucleofilo<br /> === Appunti di studio === Il concetto di acidità e basicità di Lewis vi sarà molto utile quando studierete i meccanismi di reazione. La consapevolezza che uno ione come [[File:Immagine_wikibooks_1.svg|centro|senza_cornice|95x95px]] è carente di elettroni ed è quindi un acido di Lewis, dovrebbe aiutarvi a capire perché questo ione reagisce con sostanze che sono basi di Lewis (ad esempio, H<sub>2</sub>O). === Introduzione alla teoria acido-base di Lewis === La teoria acido-base di Brønsted è stata utilizzata in tutta la storia della chimica degli acidi e delle basi. Tuttavia, questa teoria è molto restrittiva e si concentra principalmente su acidi e basi che agiscono come donatori e accettori di protoni. A volte si verificano condizioni in cui la teoria non si adatta necessariamente, come ad esempio nei solidi e nei gas. Nel 1923, G.N. Lewis della UC Berkeley propose una teoria alternativa per descrivere gli acidi e le basi. La sua teoria forniva una spiegazione generalizzata di acidi e basi basata sulla struttura e sul legame. Grazie all'uso della definizione di Lewis di acidi e basi, i chimici sono ora in grado di prevedere una più ampia varietà di reazioni acido-base. La teoria di Lewis utilizzava gli elettroni invece del trasferimento di protoni e affermava specificamente che un acido è una specie che accetta una coppia di elettroni mentre una base dona una coppia di elettroni. [[File:Immagine_wikibooks_2.svg|centro|senza_cornice|Immagine wikibooks 2|283x283px]] Esempio di base di Lewis (atomo di ossigeno del carbonile) che reagisce con l'acido di Lewis (ione Mg<sub>2</sub><sup>+</sup>). La reazione tra un acido e una base di Lewis produce un legame covalente coordinato. Un legame covalente coordinato è solo un tipo di legame covalente in cui un reagente dona entrambi gli elettroni per formare il legame. In questo caso, la base di Lewis dona i suoi elettroni per formare un legame con l'acido di Lewis. Il prodotto risultante è chiamato composto di addizione, o più comunemente complesso. Il flusso di coppie di elettroni dalla base di Lewis all'acido di Lewis è rappresentato da frecce curve, come quelle utilizzate per le strutture di risonanza. Le frecce curve significano sempre che una coppia di elettroni si sposta dall'atomo in coda alla freccia all'atomo in testa alla freccia. In questo caso la coppia di elettroni solitari della base di Lewis attacca l'acido di Lewis formando un legame. Questo nuovo tipo di movimento della coppia di elettroni verrà utilizzato in tutto il testo per descrivere il flusso di elettroni durante le reazioni. * Acido di Lewis: specie che accetta una coppia di elettroni e che in genere ha orbitali liberi o un legame polare che coinvolge l'idrogeno tale da poter donare H<sup>+</sup> (che ha un orbitale 1s vuoto). * Base di Lewis: una specie che dona una coppia di elettroni e avrà elettroni solitari di legame <math>\pi</math> <br /> === Acidi di Lewis === I composti neutri del boro, dell'alluminio e degli altri elementi del Gruppo 13 (BF<sub>3</sub>, AlCl<sub>3</sub>), che possiedono solo sei elettroni di valenza, hanno una forte tendenza a guadagnare una coppia di elettroni aggiuntiva. Poiché questi composti sono circondati solo da tre gruppi di elettroni, sono ibridati sp<sup>2</sup>, contengono un orbitale p libero e sono potenti acidi di Lewis. La coppia di elettroni solitari della trimetilammina è contenuta in un orbitale ibrido sp<sup>3</sup> che la rende una base di Lewis. Questi due orbitali si sovrappongono, creando un legame covalente in un complesso trifluoruro di boro-trimetilammina. Il movimento degli elettroni durante questa interazione è indicato da una freccia. [[File:Immagine_wikibooks_3.svg|centro|senza_cornice|423x423px|Immagine wikibooks 3]] Gli ioni positivi sono spesso acidi di Lewis perché hanno un'attrazione elettrostatica per i donatori di elettroni. Ne sono un esempio i metalli alcalini e alcalino-terrosi nelle colonne del gruppo IA e IIA. K+, Mg2+ e Ca2+ sono talvolta considerati acidi di Lewis in biologia, ad esempio. Questi ioni sono forme molto stabili di questi elementi grazie ai loro bassi potenziali di ionizzazione degli elettroni. L'interazione tra un catione di magnesio (Mg+2) e un ossigeno carbonilico è un esempio comune di reazione acido-base di Lewis. L'ossigeno carbonilico (la base di Lewis) dona una coppia di elettroni al catione di magnesio (l'acido di Lewis). Come vedremo nel Capitolo 19, quando inizieremo lo studio delle reazioni che coinvolgono i gruppi carbonilici, questa interazione ha l'effetto molto importante di aumentare la polarità del doppio legame carbonio-ossigeno. [[File:Immagine wikibooks 2.svg|centro|senza_cornice|293x293px|Immagine wikibooks 4]] La regola degli otto elettroni non vale per tutta la tavola periodica. Per ottenere le configurazioni dei gas nobili, alcuni atomi possono avere bisogno di diciotto elettroni nel loro guscio di valenza. I metalli di transizione come il titanio, il ferro e il nichel possono avere fino a diciotto elettroni e possono spesso accettare coppie di elettroni dalle basi di Lewis. I metalli di transizione sono spesso acidi di Lewis. Ad esempio, il titanio ha quattro elettroni di valenza e può formare quattro legami in composti come il tetrachide di titanio (isopropossido), qui sotto, o il tetracloruro di titanio, TiCl4. Tuttavia, l'atomo di titanio in questo composto ha solo otto elettroni di valenza, non diciotto. Può facilmente accettare elettroni da donatori. [[File:Immagine wikibooks 5.svg|centro|senza_cornice|160x160px]] [[File:Lewis_structure_of_cerium_tris(dimethylamide).svg|centro|senza_cornice|187x187px|Lewis structure of cerium tris(dimethylamide)]] ''Figura 2.10.1: Sebbene il titanio abbia otto elettroni in questa molecola, il tetrakis(isopropossido) di titanio, può ospitarne fino a diciotto. È un acido di Lewis. L'atomo di cerio nel tris(dimetilammide) di cerio proviene da una parte simile della tavola periodica ed è anch'esso un acido di Lewis.'' === Il protone come comune acido di Lewis === Forse l'esempio più comune di acido di Lewis è anche il più semplice. È il catione idrogeno (H+) o protone. Si chiama protone perché, nella maggior parte degli atomi di idrogeno, l'unica particella del nucleo è un protone. Se un elettrone viene rimosso per creare un catione, rimane solo un protone. Il protone è un acido di Lewis per una serie di motivi. Ha una carica positiva e quindi attira gli elettroni, che sono negativi. Inoltre, non ha la configurazione elettronica del suo vicino di gas nobile, l'elio. L'elio ha due elettroni. Se una base di Lewis o un nucleofilo dona una coppia di elettroni a un protone, quest'ultimo otterrà la configurazione di gas nobile dell'elio. [[File:Immagine_wikibooks_7.svg|centro|senza_cornice|Immagine wikibooks 7]] ''Figura 2.10.3: Protone che reagisce come un acido di Lewis'' Tuttavia, i cationi idrogeno non sono così semplici. In realtà non sono così comuni. Al contrario, i protoni sono generalmente sempre legati a una base di Lewis. L'idrogeno è quasi sempre legato covalentemente (o coordinatamente) a un altro atomo. Molti degli altri elementi che si trovano comunemente nei composti con l'idrogeno sono più elettronegativi dell'idrogeno. Di conseguenza, l'idrogeno ha spesso una carica positiva parziale che lo fa agire ancora come un acido di Lewis. Una reazione acido-base che coinvolge i protoni può essere meglio espressa come: [[File:Immagine_wikibooks_8.svg|centro|senza_cornice|492x492px|Immagine wikibooks 8]] ''Figura 2.10.4 : Trasferimento di protoni da un sito all'altro.'' Le interazioni acido-base di Lewis che abbiamo visto finora sono leggermente diverse. Invece di due composti che si uniscono e formano un legame, abbiamo una base di Lewis che sostituisce un'altra a un protone. Nella reazione si verificano due movimenti specifici di elettroni, entrambi indicati dalle frecce. Gli elettroni della coppia solitaria sull'ossigeno attaccano l'idrogeno per formare un legame O-H nel prodotto. Inoltre, gli elettroni del legame H-Cl si spostano per diventare una coppia solitaria sul cloro quando il legame H-Cl si rompe. Queste due frecce insieme rappresentano il meccanismo di questa reazione acido-base. === '''Basi di Lewis''' === Cosa rende una molecola (o un atomo o uno ione) una base di Lewis? Deve avere una coppia di elettroni disponibili da condividere con un altro atomo per formare un legame. Gli elettroni più facilmente disponibili sono quelli che non sono già in legami. Gli elettroni di legame hanno una bassa energia. Gli elettroni non di legame hanno un'energia più alta e possono essere stabilizzati quando vengono delocalizzati in un nuovo legame. Le basi di Lewis hanno solitamente elettroni non leganti o coppie solitarie, il che rende i composti di ossigeno e azoto delle comuni basi di Lewis. Le basi di Lewis possono essere anioniche o neutre. Il requisito fondamentale è che abbiano una coppia di elettroni da donare. [[File:Immagine_wikibooks_9.svg|centro|senza_cornice|385x385px|Immagine wikibooks 9]]''Figura 2.10.5: Alcuni comuni esempi organici di basi di Lewis. La maggior parte dei composti contenenti ossigeno, azoto e zolfo può agire come basi di Lewis.'' ==== Nota 1: Ammoniaca ==== L'ammoniaca, NH3, ha una coppia solitaria ed è una base di Lewis. Può donare a composti che accettano elettroni. [[File:Immagine_wikibooks_10.svg|centro|senza_cornice|313x313px|Immagine wikibooks 10]] ''Ammoniaca che dona a un accettore di elettroni o a un acido di Lewis.'' Non tutti i composti possono agire come basi di Lewis. Ad esempio, il metano, CH4, ha tutti gli elettroni di valenza in coppie di legame. Queste coppie di legame sono troppo stabili per essere donate in condizioni normali, quindi il metano non è una base di Lewis. Anche i composti neutri del boro hanno tutti gli elettroni in coppie di legame. Ad esempio, il borano, BH3, non ha coppie solitarie; tutti i suoi elettroni di valenza sono in legami. I composti del boro non sono tipicamente basi di Lewis. [[File:Immagine_wikibooks_11.svg|centro|senza_cornice|Immagine wikibooks 11]]''Figura 2.10.6 : I composti di carbonio e boro con tutti i legami sigma non hanno coppie solitarie e non agiscono come basi di Lewis.'' ==== Esercizio 2.10.1 ==== Quali dei seguenti composti vi aspettereste siano basi di Lewis? a) SiH4 b) AlH3 c) PH3 d) SH2 e) -SH === Complessi acido-base di Lewis === Cosa succede quando una base di Lewis dona una coppia di elettroni a un acido di Lewis? Il formalismo di spinta degli elettroni (frecce) che abbiamo utilizzato per illustrare il comportamento degli acidi e delle basi di Lewis ha lo scopo di mostrare la direzione del movimento degli elettroni dal donatore all'accettore. Tuttavia, poiché un legame può essere considerato come una coppia di elettroni condivisi tra due atomi (in questo caso, tra il donatore e l'accettore), queste frecce mostrano anche dove si formano i legami. [[File:Immagine_wikibooks_12.svg|centro|senza_cornice|335x335px|Immagine wikibooks 12]] ''Figura 2.10.7: Donazione di elettroni da una base di Lewis a un acido di Lewis.'' Gli elettroni donati da una base di Lewis a un acido di Lewis formano un nuovo legame. Dall'acido e dalla base di Lewis più piccoli si forma un nuovo composto più grande. Questo composto è chiamato complesso acido-base di Lewis. Un semplice esempio di complessazione acido-base di Lewis riguarda l'ammoniaca e il trifluoruro di boro. L'atomo di azoto ha una coppia solitaria ed è un donatore di elettroni. Il boro non ha un ottetto ed è un accettore di elettroni. I due composti possono formare un complesso acido-base di Lewis o un complesso di coordinazione. [[File:Immagine_wikibooks_13.svg|centro|senza_cornice|416x416px|Immagine wikibooks 13]] ''Figura 2.10.8: Formazione di un complesso acido-base di Lewis da ammoniaca e trifluoruro di boro.'' Quando l'azoto dona una coppia di elettroni da condividere con il boro, il legame che si forma è talvolta chiamato legame di coordinazione. Un legame di coordinazione è qualsiasi legame covalente che si forma quando un atomo porta una coppia dei suoi elettroni e li dona a un altro. Nella terminologia della chimica organica, il donatore di elettroni è chiamato '''nucleofilo''' e l'accettore di elettroni è chiamato '''elettrofilo''' . L'ammoniaca è un nucleofilo e il trifluoruro di boro è un elettrofilo. * Poiché le basi di Lewis sono attratte dagli atomi con carenza di elettroni e poiché la carica positiva è generalmente associata al nucleo di un atomo, le basi di Lewis sono talvolta chiamate "nucleofili". Nucleofilo significa amante del nucleo. * Poiché gli acidi di Lewis attraggono le coppie di elettroni, a volte vengono chiamati "elettrofili". Elettrofilo significa che ama gli elettroni. ===== Esercizio ===== Per la seguente reazione, aggiungere frecce curve (formalismo di spinta degli elettroni) per indicare il flusso di elettroni. [[File:Immagine_wikibooks_14.png|centro|senza_cornice|451x451px|Immagine wikibooks 14]] ===== Esercizio ===== Si forma un complesso acido-base di Lewis tra THF (tetraidrofurano) e borano, BH 3 . a) Quale composto è l'acido di Lewis? Quale è la base di Lewis? b) Quale atomo nell'acido di Lewis è il sito acido? Perché? c) Quale atomo nella base di Lewis è il sito basico? Perché? d) Quanti donatori sarebbero necessari per soddisfare il sito acido? e) Mostrare, utilizzando la notazione a freccia, la reazione per formare un complesso acido-base di Lewis. f) Il borano è altamente piroforico; reagisce violentemente con l'aria, incendiandosi. Mostra, usando la notazione a freccia, cosa potrebbe accadere quando il borano entra in contatto con l'aria. g) Il complesso borano-THF è molto meno piroforico del borano. Perché, secondo te, è così? Aggiungi qui il testo degli esercizi. == Interazioni non covalenti tra molecole == ==== Obiettivi ==== Dopo aver completato questa sezione, dovresti essere in grado di # identificare le varie forze intermolecolari che possono essere in gioco in un dato composto organico. # descrivere come le forze intermolecolari influenzano le proprietà fisiche, la forma tridimensionale e la struttura dei composti. ==== Termini chiave ==== Assicurati di saper definire e utilizzare nel contesto i termini chiave riportati di seguito. * forze dipolo-dipolo * Forze di dispersione di Londra * legame idrogeno * forze intermolecolari * interazione non covalente * forze di van der Waals === Introduzione === Le proprietà dei liquidi sono intermedie tra quelle dei gas e dei solidi, ma sono più simili a quelle dei solidi. A differenza delle forze ''intramolecolari'' , come i legami covalenti che tengono insieme gli atomi nelle molecole e negli ioni poliatomici, le forze ''intermolecolari'' tengono insieme le molecole in un liquido o in un solido. Le forze intermolecolari sono generalmente molto più deboli dei legami covalenti. Ad esempio, sono necessari 927 kJ per vincere le forze intramolecolari e rompere entrambi i legami O–H in 1 mole di acqua, ma ne bastano solo circa 41 kJ per vincere le attrazioni intermolecolari e convertire 1 mole di acqua liquida in vapore acqueo a 100 °C. (Nonostante questo valore apparentemente basso, le forze intermolecolari nell'acqua liquida sono tra le più intense conosciute!) Data la grande differenza nell'intensità delle forze intra- e intermolecolari, i cambiamenti tra lo stato solido, liquido e gassoso si verificano quasi invariabilmente per le sostanze molecolari ''senza rompere i legami covalenti'' . ==== Nota ==== ''Le proprietà dei liquidi sono intermedie tra quelle dei gas e dei solidi, ma sono più simili a quelle dei solid''i. Le forze intermolecolari determinano le proprietà della massa, come i punti di fusione dei solidi e i punti di ebollizione dei liquidi. I liquidi bollono quando le molecole hanno abbastanza energia termica per superare le forze attrattive intermolecolari che le tengono insieme, formando così bolle di vapore all'interno del liquido. Allo stesso modo, i solidi si sciolgono quando le molecole acquisiscono sufficiente energia termica per superare le forze intermolecolari che le bloccano nel solido. Una reazione che avviene all'interno della stessa molecola è intramolecolare; una reazione che avviene tra due molecole è intermolecolare. Le forze intermolecolari sono di natura elettrostatica, cioè derivano dall'interazione tra specie con carica positiva e negativa. Come i legami covalenti e ionici, le interazioni intermolecolari sono la somma di componenti attrattive e repulsive. Poiché le interazioni elettrostatiche diminuiscono rapidamente con l'aumentare della distanza tra le molecole, le interazioni intermolecolari sono più importanti per i solidi e i liquidi, dove le molecole sono vicine. Queste interazioni diventano importanti per i gas solo a pressioni molto elevate, dove sono responsabili delle deviazioni osservate dalla legge dei gas ideali. In questa sezione consideriamo esplicitamente tre tipi di interazioni intermolecolari: forze dipolo-dipolo, forze di dispersione e legami a idrogeno. Queste interazioni intermolecolari sono chiamate anche forze di van der Waals o interazioni non covalenti. === Interazioni dipolo-dipolo === I legami covalenti polari si comportano come se gli atomi legati avessero cariche frazionali localizzate uguali ma opposte (cioè, i due atomi legati generano un dipolo). Se la struttura di una molecola è tale che i singoli dipoli di legame non si annullano a vicenda, allora la molecola ha un momento di dipolo netto. Le molecole con momento di dipolo netto tendono ad allinearsi in modo che l'estremità positiva di un dipolo sia vicina all'estremità negativa di un altro e viceversa, come mostrato nella Figura 2.12.1 parti (a e b). Le disposizioni in cui due estremità positive o due negative sono adiacenti (parti (c e d) della Figura 2.12.1) sono a più alta energia, poiché le cariche simili si respingono. Quindi le interazioni dipolo-dipolo, come quelle nelle parti (a e b) della Figura 2.12.1, sono interazioni intermolecolari attrattive interazioni intermolecolari repulsive. [[File:Figura2.12.1.jpg|centro|miniatura|Figura 2.12.1 Interazioni dipolo-dipolo attrattive e repulsive. (a e b) Gli orientamenti molecolari in cui l'estremità positiva di un dipolo (δ + ) è vicina all'estremità negativa di un altro (δ − ) (e viceversa) producono interazioni attrattive. (c e d) Gli orientamenti molecolari che giustappongono le estremità positive o negative dei dipoli su molecole adiacenti producono interazioni repulsive.]] Poiché le molecole in un liquido si muovono liberamente e continuamente, le molecole sperimentano sempre simultaneamente interazioni dipolo-dipolo sia attrattive che repulsive, come mostrato nella Figura 2.12.2. In media, tuttavia, dominano le interazioni attrattive. [[File:Figura2.12.2.jpg|centro|miniatura|Figura 2.12.2 Sia le interazioni dipolo-dipolo attrattive che quelle repulsive si verificano in un campione liquido con molte molecole]] Il clorometano è un esempio di molecola polare. Una mappa del potenziale elettrostatico mostra un'alta densità di elettroni (in rosso) intorno al cloro elettronegativo, che gli conferisce una parziale carica negativa. L'altra estremità della molecola ha una densità di elettroni che la allontana, conferendole una carica positiva parziale, visibile in blu. Le estremità positive e negative di diverse molecole di clorometano sono attratte l'una dall'altra attraverso questa interazione elettrostatica. [[File:Clorometano.svg|centro|miniatura|clorometano]] Poiché ogni estremità di un dipolo possiede solo una frazione della carica di un elettrone, le interazioni dipolo-dipolo sono sostanzialmente più deboli delle interazioni tra due ioni, ciascuno dei quali ha una carica di almeno ±1, o tra un dipolo e uno ione, in cui una delle specie ha almeno una carica positiva o negativa completa. Inoltre, l'interazione attrattiva tra dipoli diminuisce molto più rapidamente con l'aumentare della distanza rispetto alle interazioni ione-ione. Ricordiamo che l'energia attrattiva tra due ioni è proporzionale a 1/rrrrr, ovvero 64 volte. Pertanto, una sostanza come l'HCl, che è parzialmente tenuta insieme da interazioni dipolo-dipolo, è un gas a temperatura ambiente e a 1 atm di pressione, mentre il NaCl, che è tenuto insieme da interazioni ioniche, è un solido ad alto punto di fusione. All'interno di una serie di composti di massa molare simile, la forza delle interazioni intermolecolari aumenta con l'aumentare del momento di dipolo delle molecole, come mostrato nella Tabella 2.12.1. Utilizzando quanto appreso sulla previsione delle polarità relative dei legami a partire dalle elettronegatività degli atomi legati, si possono fare delle ipotesi istruttive sui punti di ebollizione relativi di molecole simili. {| class="wikitable" |+Tabella 2.12.1: Relazioni tra Momento di dipolo e il punto di ebollizione per composti organici di massa molare simile !Composto !Massa molare (g/mol) !Momento di dipolo (D) !Punto di ebollizione (K) |- |C 3 H 6 (ciclopropano) |42 |0 |240 |- |CH 3 OCH 3 (dimetil etere) |46 |1.30 |248 |- |CH 3 CN (acetonitrile) |41 |3.9 |355 |} ==== Nota ==== L'energia attrattiva tra due ioni è proporzionale a 1/r, mentre l'energia attrattiva tra due dipoli è proporzionale a 1/r6. ==== Esempio 2.12.1 ==== [[File:Figura esempio.jpg|centro|miniatura]] Disporre l'etil metil etere (CH3OCH2CH3), il 2-metilpropano [isobutano, (CH3)2CHCH3] e l'acetone (CH3COCH3) in ordine crescente di punto di ebollizione. Le loro strutture sono le seguenti: ===== Strategia: ===== Confrontate le masse molari e le polarità dei composti. I composti con masse molari più elevate e che sono polari avranno i punti di ebollizione più alti. ===== Soluzione: ===== I tre composti hanno essenzialmente la stessa massa molare (58-60 g/mol), quindi dobbiamo considerare le differenze di polarità per prevedere la forza delle interazioni intermolecolari dipolo-dipolo e quindi i punti di ebollizione dei composti. Il primo composto, il 2-metilpropano, contiene solo legami C-H, che non sono molto polari perché C e H hanno valori di elettronegatività simili. Dovrebbe quindi avere un momento di dipolo molto piccolo (ma non nullo) e un punto di ebollizione molto basso. L'etere etilico metilico ha una struttura simile a quella dell'H2O; contiene due legami singoli polari C-O orientati con un angolo di circa 109° l'uno rispetto all'altro, oltre a legami C-H relativamente non polari. Di conseguenza, i dipoli dei legami C-O si rafforzano parzialmente l'un l'altro e generano un momento di dipolo significativo che dovrebbe dare un punto di ebollizione moderatamente alto. L'acetone contiene un doppio legame C=O polare orientato a circa 120° rispetto a due gruppi metilici con legami C-H non polari. Il dipolo del legame C-O corrisponde quindi al dipolo molecolare, il che dovrebbe comportare un momento di dipolo piuttosto grande e un punto di ebollizione elevato. Si prevede quindi il seguente ordine di punti di ebollizione: 2-metilpropano < etil-metil-etere < acetone. Questo risultato è in buon accordo con i dati reali: 2-metilpropano, punto di ebollizione = -11,7°C, e momento di dipolo (μ) = 0,13 D; metiletere, punto di ebollizione = 7,4°C e μ = 1,17 D; acetone, punto di ebollizione = 56,1°C e μ = 2,88 D. ===== Esercizio 2.11.1 ===== Disporre il tetrafluoruro di carbonio (CF4), il solfuro di etile e metile (CH3SC2H5), il dimetilsolfossido [(CH3)2S=O] e il 2-metilbutano [isopentano, (CH3)2CHCH2CH3] in ordine decrescente di punto di ebollizione. === Forze di Dispersione di London === Finora abbiamo considerato solo le interazioni tra molecole polari, ma è necessario considerare altri fattori per spiegare perché molte molecole non polari, come il bromo, il benzene e l'esano, sono liquide a temperatura ambiente e altre, come lo iodio e il naftalene, sono solide. Anche i gas nobili possono essere liquefatti o solidificati a basse temperature, ad alte pressioni o in entrambi i casi. Che tipo di forze attrattive possono esistere tra molecole o atomi non polari? A questa domanda ha risposto Fritz London (1900-1954), un fisico tedesco che in seguito ha lavorato negli Stati Uniti. Nel 1930, London propose che le fluttuazioni temporanee nella distribuzione degli elettroni all'interno degli atomi e delle molecole non polari possono portare alla formazione di momenti di dipolo istantanei di breve durata, che producono forze attrattive chiamate forze di dispersione di London tra sostanze altrimenti non polari. {| class="wikitable" |+Tabella 2.12.2: Punti di fusione e di ebollizione normali di alcuni elementi e composti non polari !Sostanza !Massa molare (g/mol) !Punto di fusione (°C) !Punto di ebollizione (°C) |- |Ar |40 | -189,4 | -185,9 |- |Xe |131 | -111,8 | -108,1 |- |Numero 2 |28 | -210 | -195,8 |- |O 2 |32 | -218,8 | -183,0 |- |F 2 |38 | -219,7 | -188,1 |- |Io 2 |254 |113.7 |184,4 |- |Capitolo 4 |16 | -182,5 | -161,5 |} Consideriamo ad esempio una coppia di atomi di He adiacenti. In media, i due elettroni di ciascun atomo di He sono distribuiti uniformemente intorno al nucleo. Tuttavia, poiché gli elettroni sono in costante movimento, è probabile che la loro distribuzione in un atomo sia asimmetrica in un dato istante, dando luogo a un momento di dipolo istantaneo. Come mostrato nella parte (a) della Figura 2.12.3, il momento di dipolo istantaneo di un atomo può interagire con gli elettroni di un atomo adiacente, attirandoli verso l'estremità positiva del dipolo istantaneo o respingendoli dall'estremità negativa. L'effetto netto è che il primo atomo causa la formazione temporanea di un dipolo, detto indotto, nel secondo. Le interazioni tra questi dipoli temporanei fanno sì che gli atomi siano attratti l'uno dall'altro. Queste interazioni attrattive sono deboli e diminuiscono rapidamente con l'aumentare della distanza. London è riuscito a dimostrare con la meccanica quantistica che l'energia attrattiva tra le molecole dovuta alle interazioni tra dipoli temporanei e dipoli indotti diminuisce come 1/r6. Raddoppiando la distanza, quindi, l'energia attrattiva diminuisce di 26 volte, ovvero di 64 volte. [[File:Fig_2.12.3.jpg|centro|miniatura|Figura 2.12.3 Momenti di dipolo istantanei. La formazione di un momento di dipolo istantaneo su un atomo di He (a) o su una molecola di H2 (b) provoca la formazione di un dipolo indotto su un atomo o una molecola adiacente.]] Le interazioni dipolo-dipolo istantanee indotte tra molecole non polari possono produrre attrazioni intermolecolari così come producono attrazioni interatomiche in sostanze monoatomiche come lo Xe. Questo effetto, illustrato per due molecole di H2 nella parte (b) della Figura 2.12.3, tende a diventare più pronunciato all'aumentare delle masse atomiche e molecolari (Tabella 2.12.3). Per esempio, lo Xe bolle a -108,1°C, mentre l'He bolle a -269°C. La ragione di questa tendenza è che la forza di dispersione di Londra è legata alla facilità con cui la distribuzione degli elettroni in un dato atomo può essere perturbata. In atomi piccoli come l'He, i due elettroni 1s sono tenuti vicino al nucleo in un volume molto piccolo e le repulsioni elettrone-elettrone sono abbastanza forti da impedire una significativa asimmetria nella loro distribuzione. Negli atomi più grandi, come lo Xe, invece, gli elettroni esterni sono attratti molto meno fortemente dal nucleo a causa dei gusci intermedi pieni. Di conseguenza, è relativamente facile deformare temporaneamente la distribuzione degli elettroni per generare un dipolo istantaneo o indotto. La facilità di deformazione della distribuzione degli elettroni in un atomo o in una molecola è chiamata polarizzabilità. Poiché la distribuzione degli elettroni è più facilmente perturbabile nelle specie grandi e pesanti che in quelle piccole e leggere, si dice che le sostanze più pesanti tendono a essere molto più polarizzabili di quelle più leggere. La polarizzabilità di una sostanza determina anche il modo in cui interagisce con ioni e specie che possiedono dipoli permanenti. Le forze di dispersione di London sono quindi responsabili della tendenza generale verso punti di ebollizione più elevati con l'aumento della massa molecolare e della superficie in una serie omologa di composti, come gli alcani (parte (a) della Figura 2.12.4). L'intensità delle forze di dispersione di Londra dipende anche in modo significativo dalla forma molecolare, perché la forma determina la quantità di una molecola che può interagire con le molecole vicine in qualsiasi momento. Ad esempio, la parte (b) della Figura 2.12.4 mostra il 2,2-dimetilpropano (neopentano) e l'n-pentano, entrambi con formula empirica C5H12. Il neopentano è quasi sferico, con una piccola superficie per le interazioni intermolecolari, mentre l'n-pentano ha una conformazione allungata che gli consente di entrare in stretto contatto con altre molecole di n-pentano. Di conseguenza, il punto di ebollizione del neopentano (9,5°C) è inferiore di oltre 25°C rispetto a quello del n-pentano (36,1°C). (immagine 2.12.4) Tutte le molecole, polari o non polari, sono attratte l'una dall'altra dalle forze di dispersione di London, oltre che da altre forze attrattive eventualmente presenti. In generale, tuttavia, le interazioni dipolo-dipolo nelle piccole molecole polari sono significativamente più forti delle forze di dispersione di London, per cui le prime predominano. ==== Esempio 2.12.2 ==== Disporre n-butano, propano, 2-metilpropano [isobutano] e n-pentano in ordine crescente di punto di ebollizione. ===== Strategia: ===== Determinare le forze intermolecolari nei composti e quindi disporre i composti in base alla forza di tali forze. La sostanza con le forze più deboli avrà il punto di ebollizione più basso. ===== Soluzione: ===== I quattro composti sono alcani e non polari, quindi le forze di dispersione di Londra sono le uniche forze intermolecolari importanti. Queste forze sono generalmente più forti con l'aumentare della massa molecolare, quindi il propano dovrebbe avere il punto di ebollizione più basso e il n-pentano quello più alto, con i due isomeri del butano che si collocano nel mezzo. Dei due isomeri del butano, il 2-metilpropano è più compatto, mentre il n-butano ha una forma più allungata. Di conseguenza, ci aspettiamo che le interazioni intermolecolari per il n-butano siano più forti a causa della sua maggiore area superficiale, con un conseguente punto di ebollizione più alto. L'ordine complessivo è quindi il seguente, con i punti di ebollizione effettivi tra parentesi: propano (-42,1°C) < 2-metilpropano (-11,7°C) < n-butano (-0,5°C) < n-pentano (36,1°C). ==== Esercizio 2.11.2 ==== Disporre GeH4, SiCl4, SiH4, CH4 e GeCl4 in ordine decrescente di punto di ebollizione. === Legami a idrogeno === Le molecole con atomi di idrogeno legati ad atomi elettronegativi come O, N e F (e in misura molto minore Cl e S) tendono a presentare interazioni intermolecolari insolitamente forti. Queste determinano punti di ebollizione molto più elevati rispetto a quelli osservati per le sostanze in cui dominano le forze di dispersione di Londra, come illustrato per gli idruri covalenti degli elementi dei gruppi 14-17 nella Figura 2.12.5. Il metano e i suoi congeneri più pesanti del gruppo 14 formano una serie i cui punti di ebollizione aumentano dolcemente all'aumentare della massa molare. Questa è la tendenza prevista per le molecole non polari, per le quali le forze di dispersione di Londra sono le forze intermolecolari esclusive. Al contrario, gli idruri dei membri più leggeri dei gruppi 15-17 hanno punti di ebollizione superiori di oltre 100°C rispetto a quanto previsto sulla base delle loro masse molari. L'effetto è più drammatico per l'acqua: se estendiamo la retta che collega i punti per H2Te e H2Se alla retta per il periodo 2, otteniamo un punto di ebollizione stimato di -130°C per l'acqua! Immaginate le implicazioni per la vita sulla Terra se l'acqua bollisse a -130°C anziché a 100°C. [[File:Fig_2.12.5.jpg|centro|miniatura|Grafici dei punti di ebollizione degli idruri covalenti]] Perché le forti forze intermolecolari producono punti di ebollizione così anomali e altre proprietà insolite, come alte entalpie di vaporizzazione e alti punti di fusione? La risposta risiede nella natura altamente polare dei legami tra l'idrogeno e gli elementi molto elettronegativi come O, N e F. La grande differenza di elettronegatività si traduce in una grande carica parziale positiva sull'idrogeno e in una corrispondente grande carica parziale negativa sull'atomo di O, N o F. Di conseguenza, i legami H-O, H-N e H-F hanno dipoli di legame molto grandi che possono interagire fortemente tra loro. Poiché l'atomo di idrogeno è così piccolo, questi dipoli possono anche avvicinarsi l'uno all'altro più della maggior parte degli altri dipoli. La combinazione di grandi dipoli di legame e di brevi distanze dipolo-dipolo dà luogo a interazioni dipolo-dipolo molto forti, chiamate legami a idrogeno, come mostrato nella Figura 2.12.6 per il ghiaccio. Un legame a idrogeno è solitamente indicato da una linea tratteggiata tra l'atomo di idrogeno attaccato a O, N o F (il donatore del legame a idrogeno) e l'atomo che possiede la coppia solitaria di elettroni (l'accettore del legame a idrogeno). Poiché ogni molecola d'acqua contiene due atomi di idrogeno e due coppie solitarie, una disposizione tetraedrica massimizza il numero di legami idrogeno che si possono formare. Nella struttura del ghiaccio, ogni atomo di ossigeno è circondato da un tetraedro distorto di atomi di idrogeno che formano ponti con gli atomi di ossigeno delle molecole d'acqua adiacenti. Tuttavia, gli atomi di idrogeno a ponte non sono equidistanti dai due atomi di ossigeno che collegano. Al contrario, ogni atomo di idrogeno dista 101 pm da un ossigeno e 174 pm dall'altro. Al contrario, ogni atomo di ossigeno è legato a due atomi di H alla distanza minore e a due alla distanza maggiore, corrispondenti rispettivamente a due legami covalenti O-H e a due legami idrogeno O⋅⋅⋅H da molecole d'acqua adiacenti. La risultante struttura aperta e simile a una gabbia del ghiaccio significa che il solido è in realtà leggermente meno denso del liquido, il che spiega perché il ghiaccio galleggia sull'acqua anziché affondare. [[File:Fig_2.12.6.jpg|centro|miniatura|La struttura del ghiaccio legata all'idrogeno]] Ogni molecola d'acqua accetta due legami idrogeno da altre due molecole d'acqua e dona due atomi di idrogeno per formare legami idrogeno con altre due molecole d'acqua, producendo una struttura aperta, simile a una gabbia. La struttura dell'acqua liquida è molto simile, ma nel liquido i legami idrogeno vengono continuamente spezzati e formati a causa del rapido movimento molecolare. Poiché il ghiaccio è meno denso dell'acqua liquida, i fiumi, i laghi e gli oceani si congelano dall'alto verso il basso. Infatti, il ghiaccio forma uno strato superficiale protettivo che isola il resto dell'acqua, permettendo a pesci e altri organismi di sopravvivere nei livelli inferiori di un lago o di un mare ghiacciato. Se il ghiaccio fosse più denso del liquido, il ghiaccio che si forma in superficie con il freddo affonderebbe con la stessa velocità con cui si è formato. I corpi idrici si congelerebbero dal basso verso l'alto, il che sarebbe letale per la maggior parte delle creature acquatiche. L'espansione dell'acqua quando si congela spiega anche perché i motori delle automobili o delle imbarcazioni devono essere protetti da “antigelo” e perché le tubature non protette delle case si rompono se si lasciano congelare. Sebbene i legami a idrogeno siano molto più deboli dei legami covalenti, con energie di dissociazione tipiche di soli 15-25 kJ/mol, hanno un'influenza significativa sulle proprietà fisiche di un composto. Composti come l'HF possono formare solo due legami idrogeno alla volta, così come, in media, l'NH3 liquido puro. Di conseguenza, anche se le loro masse molecolari sono simili a quelle dell'acqua, i loro punti di ebollizione sono significativamente inferiori a quello dell'acqua, che forma quattro legami idrogeno alla volta. ==== Esempio 2.12.3 ==== Considerando CH3OH, C2H6, Xe e (CH3)3N, quali possono formare legami idrogeno con se stessi? Disegnate le strutture con legami a idrogeno. ===== Strategia: ===== Identificare i composti con un atomo di idrogeno attaccato a O, N o F. È probabile che questi siano in grado di agire come donatori di legami a idrogeno. Tra i composti che possono agire come donatori di legami a idrogeno, identificare quelli che contengono anche coppie di elettroni solitari, che consentono loro di essere accettori di legami a idrogeno. Se una sostanza è sia un donatore di idrogeno che un accettore di legami a idrogeno, disegnate una struttura che mostri il legame a idrogeno. ===== Soluzione: ===== A Tra le specie elencate, lo xeno (Xe), l'etano (C2H6) e la trimetilammina [(CH3)3N] non contengono un atomo di idrogeno legato a O, N o F; pertanto non possono agire come donatori di legami a idrogeno. B L'unico composto che può agire come donatore di legami a idrogeno, il metanolo (CH3OH), contiene sia un atomo di idrogeno attaccato all'O (che lo rende un donatore di legami a idrogeno) sia due coppie di elettroni solitari sull'O (che lo rendono un accettore di legami a idrogeno); il metanolo può quindi formare legami a idrogeno agendo sia come donatore che come accettore di legami a idrogeno. La struttura a legami idrogeno del metanolo è la seguente: (immagine) ==== Esercizio 2.12.3 ==== Considerando CH3CO2H, (CH3)3N, NH3 e CH3F, quali possono formare legami a idrogeno con se stessi? Disegnare le strutture con legami a idrogeno. ===== Risposta: CH3CO2H e NH3; ===== Legami a idrogeno nell'acido acetico.  Legami a idrogeno nell'ammoniaca. ==== Esempio 2.12.4 ==== Disporre C60 (buckminsterfullerene, che ha una struttura a gabbia), NaCl, He, Ar e N2O in ordine crescente di punto di ebollizione. Dato: composti Richiesto: ordine dei punti di ebollizione crescenti ===== Strategia: ===== Individuare le forze intermolecolari in ciascun composto e quindi disporre i composti in base alla forza di tali forze. La sostanza con le forze più deboli avrà il punto di ebollizione più basso. ===== Soluzione: ===== Le interazioni elettrostatiche sono più forti per un composto ionico, quindi ci aspettiamo che NaCl abbia il punto di ebollizione più alto. Per prevedere i punti di ebollizione relativi degli altri composti, dobbiamo considerare la loro polarità (per le interazioni dipolo-dipolo), la loro capacità di formare legami a idrogeno e la loro massa molare (per le forze di dispersione di Londra). L'elio non è polare ed è di gran lunga il più leggero, quindi dovrebbe avere il punto di ebollizione più basso. L'argon e l'N2O hanno masse molari molto simili (rispettivamente 40 e 44 g/mol), ma l'N2O è polare mentre l'Ar no. Di conseguenza, N2O dovrebbe avere un punto di ebollizione più alto. Una molecola di C60 non è polare, ma la sua massa molare è di 720 g/mol, molto più grande di quella di Ar o N2O. Poiché i punti di ebollizione delle sostanze non polari aumentano rapidamente con la massa molecolare, il C60 dovrebbe bollire a una temperatura più alta rispetto alle altre sostanze non ioniche. L'ordine previsto è quindi il seguente, con i punti di ebollizione effettivi tra parentesi: He (-269°C) < Ar (-185,7°C) < N2O (-88,5°C) < C60 (>280°C) < NaCl (1465°C). ==== Esercizio 2.12.4 ==== Disporre 2,4-dimetileptano, Ne, CS2, Cl2 e KBr in ordine decrescente di punto di ebollizione. ===== Risposta: ===== KBr (1435°C) > 2,4-dimetileptano (132,9°C) > CS2 (46,6°C) > Cl2 (-34,6°C) > Ne (-246°C) === Sintesi === Le molecole nei liquidi sono legate ad altre molecole da interazioni intermolecolari, che sono più deboli delle interazioni intramolecolari che tengono uniti gli atomi all'interno delle molecole e degli ioni poliatomici. Le transizioni tra le fasi solida e liquida o liquida e gassosa sono dovute a cambiamenti nelle interazioni intermolecolari, ma non riguardano le interazioni intramolecolari. I tre tipi principali di interazioni intermolecolari sono le interazioni dipolo-dipolo, le forze di dispersione di Londra (queste due sono spesso indicate collettivamente come forze di van der Waals) e i legami idrogeno. Le interazioni dipolo-dipolo derivano dalle interazioni elettrostatiche delle estremità positive e negative delle molecole con momenti di dipolo permanenti; la loro forza è proporzionale alla grandezza del momento di dipolo e a 1/r6, dove r è la distanza tra i dipoli. Le forze di dispersione di London sono dovute alla formazione di momenti di dipolo istantanei in molecole polari o non polari come risultato di fluttuazioni di breve durata della distribuzione della carica elettronica, che a loro volta causano la formazione temporanea di un dipolo indotto nelle molecole adiacenti. Come le interazioni dipolo-dipolo, la loro energia diminuisce con 1/r6. Gli atomi più grandi tendono a essere più polarizzabili di quelli più piccoli perché i loro elettroni esterni sono meno legati e quindi più facilmente perturbabili. I legami a idrogeno sono interazioni dipolo-dipolo particolarmente forti tra molecole che hanno legato l'idrogeno a un atomo altamente elettronegativo, come l'O, l'N o l'F. L'atomo H parzialmente carico di una molecola (donatore di legami a idrogeno) può interagire fortemente con una coppia di elettroni solitari di un atomo di O, N o F parzialmente carico negativamente su molecole adiacenti (accettore di legami a idrogeno). A causa del forte legame O⋅⋅⋅Hidrogeno tra le molecole d'acqua, l'acqua ha un punto di ebollizione insolitamente alto e il ghiaccio ha una struttura aperta, simile a una gabbia, meno densa dell'acqua liquida. === Key Takeaway === Le forze intermolecolari sono di natura elettrostatica e comprendono le forze di van der Waals e i legami a idrogeno. === Problemi === Quali sono più forti le interazioni dipolo-dipolo o le forze di dispersione di Londra? Quali sono più importanti in una molecola con atomi pesanti? Spiegate le vostre risposte. L'acqua liquida è essenziale per la vita come la conosciamo, ma in base alla sua massa molecolare, l'acqua dovrebbe essere un gas in condizioni standard. Perché l'acqua è un liquido e non un gas in condizioni standard? Perché le interazioni intermolecolari sono più importanti per i liquidi e i solidi che per i gas? In quali condizioni bisogna considerare queste interazioni per i gas? Nel gruppo 17, il fluoro e il cloro elementari sono gas, mentre il bromo è un liquido e lo iodio è un solido. Perché? Identificare l'interazione intermolecolare più importante in ciascuno dei seguenti elementi. a) SO2 b) HF c) CO2 d) CCl4 e) CH2Cl2 Sia l'acqua che il metanolo hanno punti di ebollizione anomalamente elevati a causa del legame a idrogeno, ma il punto di ebollizione dell'acqua è maggiore di quello del metanolo nonostante la sua massa molecolare inferiore. Perché? Disegnate le strutture di questi due composti, includendo eventuali coppie solitarie e indicando i potenziali legami a idrogeno. Vi aspettate che il punto di ebollizione dell'H2S sia più alto o più basso di quello dell'H2O? Giustificate la vostra risposta. Alcune ricette prevedono un'ebollizione vigorosa, mentre altre prevedono una cottura a fuoco lento. Qual è la differenza di temperatura del liquido di cottura tra l'ebollizione e la cottura a fuoco lento? Qual è la differenza di energia assorbita? [[Categoria:Chimica organica per il liceo|Introduzione]] qlu0vibjm3medcfi2gknvrtdz4drttq 478510 478509 2025-07-07T15:48:36Z 79.30.243.155 478510 wikitext text/x-wiki FATTO: 1.0, <s>1.1, 1.2, 1.3, metà 1.4, 1.5</s>, 1.6, 1.7, 1.8, 1.10, 1.12, 2.10, 2.11 NO IMMAGINI: 2.7, 2.9 = Struttura e legami = Questo capitolo fornisce una revisione del materiale trattato in un corso standard di chimica generale per matricole attraverso la discussione dei seguenti argomenti: * le differenze tra chimica organica e inorganica. * forme e significato degli orbitali atomici. * le configurazioni degli elettroni * legame ionico e covalente. * teoria degli orbitali molecolari * ibridazione. * struttura e geometria dei composti metano, etano, etilene e acetilene. == Introduzione alla chimica organica == Tutti gli esseri viventi sulla Terra sono formati principalmente da '''composti del carbonio'''. La prevalenza di composti del carbonio negli esseri viventi ha portato all'epiteto di vita "a base di carbonio". La verità è che non conosciamo nessun altro tipo di vita. I primi chimici consideravano le sostanze isolate dagli ''organismi'' (piante e animali) come un tipo diverso di materia che non poteva essere sintetizzata artificialmente, e queste sostanze erano quindi note come ''composti organici''. [[File:Chimica organica 1.0.1.jpg|centro|miniatura|Figura 1.0.1: Tutti i composti organici contengono carbonio e la maggior parte di essi è formata da esseri viventi, anche se si formano anche attraverso processi geologici e artificiali. (credito a sinistra: modifica del lavoro di Jon Sullivan; credito a sinistra al centro: modifica del lavoro di Deb Tremper; credito a destra al centro: modifica del lavoro di “annszyp”/Wikimedia Commons; credito a destra: modifica del lavoro di George Shuklin)]] '''Jöns Jacob Berzelius''', medico di professione, '''coniò per primo il termine "chimica organica"''' nel 1806 per indicare lo studio dei composti derivati ​​da fonti biologiche. Fino all'inizio del XIX secolo, naturalisti e scienziati osservarono differenze cruciali tra i composti derivati ​​da organismi viventi e quelli non derivati ​​da organismi viventi. [[File:Chimica organica 1.0.2.png|centro|senza_cornice]] Nel 1828, Friedrich Wöhler (considerato un pioniere della chimica organica) completò con successo una sintesi organica riscaldando il cianato di ammonio e sintetizzando il composto biologico urea (un componente dell'urina di molti animali) in quella che oggi viene chiamata "sintesi di Wöhler". Fino a questa scoperta, i chimici credevano ampiamente che le sostanze organiche potessero formarsi solo sotto l'influenza della "forza vitale" presente nell'organismo di animali e piante. La sintesi di Wöhler dimostrò drammaticamente la falsità di tale teoria. [[File:Chimica_organica_1.0.11.svg|centro|senza_cornice|chimica organica 1.0.11]] La sintesi dell'urea fu una scoperta cruciale per i biochimici perché dimostrò che un composto noto per essere prodotto in natura solo da organismi biologici poteva essere prodotto in laboratorio in condizioni controllate a partire da materia inanimata. Questa sintesi "in vitro" di materia organica smentiva la teoria comune (vitalismo) sulla ''vis vitalis'' , una "forza vitale" trascendente necessaria per la produzione di composti organici. La capacità di manipolare i composti organici include la fermentazione per creare il vino e la produzione di sapone, entrambe attività che hanno fatto parte della società per così tanto tempo che la loro scoperta è andata perduta nell'antichità. Prove dimostrano che i Babilonesi, già nel 2800 a.C., producevano sapone mescolando grasso animale con cenere di legno. Solo nel XIX secolo, Eugène Chevreul scoprì la natura chimica della produzione del sapone. In una reazione ora chiamata saponificazione, i grassi vengono riscaldati in presenza di una base forte (KOH o NaOH) per produrre sali di acidi grassi e glicerolo. I sali di acidi grassi sono il sapone che migliora la capacità dell'acqua di sciogliere i grassi. [[File:Chimica_organica_1.0.12.svg|centro|senza_cornice|chimica organica 1.0.12]] Sebbene originariamente definita come la chimica delle molecole biologiche, la '''chimica organica''' è stata successivamente ridefinita per riferirsi specificamente ai composti del carbonio, anche quelli di origine non biologica. Alcune molecole di carbonio non sono considerate organiche, con l'anidride carbonica come composto inorganico del carbonio più noto e più comune, ma tali molecole rappresentano l'eccezione e non la regola. La chimica organica si concentra sui composti del carbonio e sul movimento degli elettroni nelle catene e negli anelli del carbonio, nonché su come gli elettroni vengono condivisi con altri atomi di carbonio ed eteroatomi e si occupa principalmente delle proprietà dei legami covalenti e degli elementi non metallici, sebbene gli ioni e i metalli svolgano ruoli critici in alcune reazioni. Perché il carbonio è così speciale? La risposta a questa domanda riguarda la speciale capacità del carbonio di legarsi a se stesso, che verrà discussa in questo capitolo. Il carbonio è unico nella sua capacità di formare un'ampia varietà di composti, da quelli semplici a quelli complessi. Esistono letteralmente milioni di composti organici noti alla scienza, dal metano, che contiene un atomo di carbonio, al DNA, che contiene milioni di atomi di carbonio. Ancora più importante, la chimica organica ci dà la capacità di creare e modificare la struttura dei composti organici, che è l'argomento principale di questo libro. Le applicazioni della chimica organica sono innumerevoli e includono ogni sorta di plastica, coloranti, aromi, profumi, detergenti, esplosivi, carburanti e molti, molti altri prodotti. Leggi l'elenco degli ingredienti di quasi tutti i tipi di alimenti che mangi – o persino del tuo flacone di shampoo – e troverai il frutto del lavoro di chimici organici. [[File:Chimica organica 1.0.5.png|centro|senza_cornice]] Il valore che i composti organici rivestono per noi fa sì che la chimica organica sia una disciplina importante all'interno del campo generale della chimica. In questo capitolo, discuteremo perché l'elemento carbonio dà origine a un vasto numero e varietà di composti, come questi composti vengono classificati e il ruolo dei composti organici in contesti biologici e industriali rappresentativi. La chimica organica è probabilmente il campo più attivo e importante della chimica al momento, grazie alla sua estrema applicabilità sia alla biochimica (soprattutto nell'industria farmaceutica) che alla petrolchimica (soprattutto nell'industria energetica). La chimica organica ha una storia relativamente recente, ma avrà un futuro di enorme importanza, influenzando la vita di tutti in tutto il mondo per molti, molti anni a venire. == Struttura atomica: I nuclei == Gli atomi sono composti da protoni, neutroni ed elettroni. I protoni e i neutroni si trovano nel nucleo dell'atomo, mentre gli elettroni si trovano nella nube di elettroni intorno al nucleo. La carica elettrica relativa di un protone è +1, quella di un neutrone è nulla e la carica relativa di un elettrone è -1. Il numero di protoni nel nucleo di un atomo è chiamato numero atomico, Z. Il numero di massa, A, è la somma del numero di protoni e del numero di neutroni in un nucleo. === Termini chiave === * numero atomico * peso atomico * elettrone * numero di massa * neutrone * protone === L'atomo nucleare === La precisa natura fisica degli atomi emerse finalmente da una serie di eleganti esperimenti condotti tra il 1895 e il 1915. Il più importante di questi risultati fu il famoso esperimento di Ernest Rutherford del 1911 sulla diffusione dei raggi alfa, che stabilì che: * La quasi totalità della ''massa'' di un atomo è contenuta in un nucleo minuscolo (e quindi estremamente denso) che porta una carica elettrica positiva il cui valore identifica ogni elemento ed è noto come ''numero atomico'' dell'elemento. * Quasi tutto il ''volume'' di un atomo è costituito da spazio vuoto in cui risiedono gli ''elettroni'', i portatori fondamentali di carica elettrica negativa. La massa estremamente piccola dell'elettrone (1/1840<sup>th</sup> della massa del nucleo dell'idrogeno) fa sì che si comporti come una particella quantistica, il che significa che la sua posizione in qualsiasi momento non può essere specificata; il meglio che possiamo fare è descrivere il suo comportamento in termini di probabilità che si manifesti in qualsiasi punto dello spazio. È comune (ma un po' fuorviante) descrivere il volume di spazio in cui gli elettroni di un atomo hanno una probabilità significativa di trovarsi come la ''nube di elettroni''. Quest'ultima non ha un confine esterno definito, quindi nemmeno l'atomo. Il raggio di un atomo deve essere definito in modo arbitrario, come il confine in cui l'elettrone può essere trovato con il 95% di probabilità. I raggi atomici sono in genere 30-300 pm. [[File:Il_nucleo_atomico.png|centro|miniatura|il nucleo atomico]] Il nucleo stesso è composto da due tipi di particelle. I ''protoni'' sono i portatori di carica elettrica positiva nel nucleo; la carica dei protoni è esattamente uguale a quella degli elettroni, ma di segno opposto. Ciò significa che in qualsiasi atomo [elettricamente neutro], il numero di protoni nel nucleo (spesso indicato come ''carica nucleare'') è bilanciato dallo stesso numero di elettroni fuori dal nucleo. L'altra particella nucleare è il ''neutrone''. Come dice il nome, questa particella non ha carica elettrica. La sua massa è quasi uguale a quella del protone. La maggior parte dei nuclei contiene un numero approssimativamente uguale di neutroni e protoni, quindi possiamo dire che queste due particelle insieme rappresentano quasi tutta la massa dell'atomo. ''Poiché gli elettroni di un atomo sono in contatto con il mondo esterno, è possibile che uno o più elettroni vengano persi o che ne vengano aggiunti di nuovi. L'atomo elettricamente carico che ne risulta è chiamato ione.'' === Numero atomico (Z) === Quale singolo parametro caratterizza in modo univoco l'atomo di un dato elemento? Non è la massa relativa dell'atomo, come vedremo nella sezione sugli isotopi. Si tratta piuttosto del numero di protoni nel nucleo, che chiamiamo ''numero atomico'' e indichiamo con il simbolo Z. Ogni protone porta una carica elettrica di +1, quindi il numero atomico specifica anche la carica elettrica del nucleo. Nell'atomo neutro, i ''protoni Z'' all'interno del nucleo sono bilanciati dagli ''elettroni'' ''Z'' all'esterno. [[File:Henry_Moseley.jpg|miniatura|I numeri atomici furono elaborati per la prima volta nel 1913 da Henry Moseley, un giovane membro del gruppo di ricerca di Rutherford a Manchester.|centro]] Moseley cercò una proprietà misurabile di ogni elemento che aumentasse linearmente con il numero atomico. La trovò in una classe di raggi X emessi da un elemento quando viene bombardato da elettroni. Le frequenze di questi raggi X sono uniche per ogni elemento e aumentano uniformemente negli elementi successivi. Moseley scoprì che le radici quadrate di queste frequenze danno una linea retta se tracciate rispetto a Z; questo gli permise di ordinare gli elementi in ordine crescente di numero atomico. Si può pensare al numero atomico come a una sorta di numero di serie di un elemento, che inizia con 1 per l'idrogeno e aumenta di uno per ogni elemento successivo. Il nome chimico dell'elemento e il suo simbolo sono legati in modo univoco al numero atomico; così il simbolo “Sr” sta per lo stronzio, i cui atomi hanno tutti Z = 38. === Numero di massa (A) === Il ''numero di massa'' è uguale alla somma del numero di protoni e del numero di neutroni presenti nel nucleo. A volte viene rappresentato con il simbolo A, quindi ''A = Z + N'' in cui Z è il numero atomico e N è il ''numero'' ''neutronico''. === Elementi === Ad oggi sono stati scoperti circa 115 elementi diversi; per definizione, ognuno di essi è chimicamente unico. Per capire perché sono unici, è necessario comprendere la struttura dell'atomo (la particella fondamentale e individuale di un elemento) e le caratteristiche dei suoi componenti. Gli atomi sono costituiti da elettroni, protoni e neutroni. Sebbene questa sia una semplificazione eccessiva che ignora le altre particelle subatomiche che sono state scoperte, è sufficiente per la discussione dei principi chimici. Alcune proprietà di queste particelle subatomiche sono riassunte nella Tabella 1.1.1, che illustra tre punti importanti: # Gli elettroni e i protoni hanno cariche elettriche identiche in grandezza ma di segno opposto. All'elettrone e al protone sono assegnate cariche relative di -1 e +1, rispettivamente. # I neutroni hanno all'incirca la stessa massa dei protoni, ma non hanno carica. Sono elettricamente neutri. # La massa di un protone o di un neutrone è circa 1836 volte superiore a quella di un elettrone. I protoni e i neutroni costituiscono la maggior parte della massa degli atomi. La scoperta dell'elettrone e del protone è stata fondamentale per lo sviluppo del modello moderno dell'atomo e costituisce un eccellente caso di applicazione del metodo scientifico. In effetti, l'elucidazione della struttura dell'atomo è uno dei più grandi gialli della storia della scienza. {| class="wikitable" |+Tabella 1.1.1: Proprietà delle particelle subatomiche !'''Particella''' !'''Massa (g)''' !'''Massa atomica (amu)''' !'''Carica elettrica (coulombs)''' !'''Carica relativa''' |- |electron |9.109×10<sup>−28</sup> |0.0005486 |−1.602 × 10<sup>−19</sup> |−1 |- |proton |1.673×10<sup>−24</sup> |1.007276 | +1.602 × 10<sup>−19</sup> | +1 |- |neutron |1.675×10<sup>−24</sup> |1.008665 |0 |0 |} Nella maggior parte dei casi, i simboli degli elementi derivano direttamente dal nome di ciascun elemento, come C per il carbonio, U per l'uranio, Ca per il calcio e Po per il polonio. Gli elementi sono stati anche chiamati per le loro proprietà [come il radio (Ra) per la sua radioattività], per il paese natale dello scienziato o degli scienziati che li hanno scoperti [il polonio (Po) per la Polonia], per eminenti scienziati [il curio (Cm) per i Curie], per dei e dee [il selenio (Se) per la dea greca della luna, Selene] e per altre ragioni poetiche o storiche. Alcuni dei simboli utilizzati per gli elementi noti fin dall'antichità derivano da nomi storici non più in uso; rimangono solo i simboli a indicarne l'origine. Ne sono un esempio Fe per ferro, dal latino ''ferrum''; Na per sodio, dal latino ''natrium''; W per tungsteno, dal tedesco ''wolfram''. Gli esempi sono riportati nella Tabella 1.1.2. {| class="wikitable" |+Tabella 1.1.2: Simboli degli elementi basati su nomi non più in uso !'''Elemento''' !'''Simbolo''' !'''Derivazione''' !'''Significato''' |- |antimonio |Sb |stibium |dal latino "marchio” |- |rame |Cu |cuprum |da Cyprium, nome latino dell'isola di Cipro, la principale fonte di minerali di rame nell'Impero Romano |- |oro |Au |aurum |dal latino "oro" |- |ferro |Fe |ferrum |dal latino "ferro" |- |piombo |Pb |plumbum |dal latino "pesante" |- |mercurio |Hg |hydrargyrum |dal latino "argento liquido" |- |potassio |K |kalium |dall'arabo al-qili "alcali" |- |argento |Ag |argentum |dal latino "argento" |- |sodio |Na |natrium |dal latino "sodio" |- |stagno |Sn |stannum |dal latino "stagno" |- |tungsteno |W |wolfram |dal tedesco “pietra del lupo” perché interferiva con la fusione dello stagno e si pensava che lo divorasse |} Ricordiamo che i nuclei della maggior parte degli atomi contengono neutroni e protoni. A differenza dei protoni, il numero di neutroni non è assolutamente fisso per la maggior parte degli elementi. Gli atomi che hanno lo stesso numero di protoni, e quindi lo stesso numero atomico, ma un numero diverso di neutroni sono chiamati isotopi. Tutti gli isotopi di un elemento hanno lo stesso numero di protoni e di elettroni, il che significa che presentano la stessa chimica. Gli isotopi di un elemento differiscono solo per la loro massa atomica, che è data dal numero di massa (A), la somma dei numeri di protoni e neutroni. === Isotopi del carbonio === L'elemento carbonio (C) ha un numero atomico di 6, il che significa che tutti gli atomi di carbonio neutri contengono 6 protoni e 6 elettroni. In un tipico campione di materiale contenente carbonio, il 98,89% degli atomi di carbonio contiene anche 6 neutroni, per cui ognuno di essi ha un numero di massa pari a 12. Un isotopo di un qualsiasi elemento può essere rappresentato in modo univoco come A/Z X, dove X è il simbolo atomico dell'elemento. L'isotopo del carbonio che ha 6 neutroni è quindi 12/6 C. Il pedice che indica il numero atomico è in realtà superfluo perché il simbolo atomico specifica già in modo univoco Z. Di conseguenza, 12/6 C è più spesso scritto come <sup>12</sup>C, che si legge come “carbonio-12”. Ciononostante, il valore di Z è comunemente incluso nella notazione delle reazioni nucleari, perché queste reazioni comportano variazioni di Z. [[File:Formalismo_utilizzato.jpg|centro|miniatura|Formalismo utilizzato per identificare un nuclide specifico (qualsiasi tipo particolare di nucleo)]] Oltre a <sup>12</sup>C, un tipico campione di carbonio contiene l'1,11% di 13/6 C (<sup>13</sup>C), con 7 neutroni e 6 protoni, e una traccia di 14/6 C (<sup>14</sup>C), con 8 neutroni e 6 protoni. Il nucleo del <sup>14</sup>C non è tuttavia stabile, ma subisce un lento decadimento radioattivo che è alla base della tecnica di datazione al carbonio-14 utilizzata in archeologia. Molti elementi diversi dal carbonio hanno più di un isotopo stabile; lo stagno, ad esempio, ha 10 isotopi. Le proprietà di alcuni isotopi comuni sono riportate nella Tabella 1.1.3. {| class="wikitable" |+Tabella 1.1.3: Proprietà degli isotopi selezionati !'''Elemento''' !'''Simbolo''' ! '''Massa atomica (amu)''' !'''Numero di massa isotopica''' !'''Masse isotopiche (amu)''' !'''Abbondanze percentuali (%)''' |- | rowspan="2" |idrogeno | rowspan="2" |H | rowspan="2" |1.0079 |1 |1.007825 |99.9855 |- |2 |2.014102 |0.0115 |- | rowspan="2" |boro | rowspan="2" |B | rowspan="2" |10.81 |10 |10.012937 |19.91 |- |11 |11.009305 |80.09 |- | rowspan="2" |carbonio | rowspan="2" |C | rowspan="2" |12.011 |12 |12 (definito) |99.89 |- |13 |13.003355 |1.11 |- | rowspan="3" |ossigeno | rowspan="3" |O | rowspan="3" |15.9994 |16 |15.994915 |99.757 |- |17 |16.999132 |0.0378 |- |18 |17.999161 |0.205 |- | rowspan="4" |ferro | rowspan="4" |Fe | rowspan="4" |55.845 |54 |53.939611 |5.82 |- |56 |55.934938 |91.66 |- |57 |56.935394 |2.19 |- |58 |57.933276 |0.33 |- | rowspan="3" |uranio | rowspan="3" |U | rowspan="3" |238.03 |234 |234.040952 |0.0054 |- |235 |235.043930 |0.7204 |- |238 |238.050788 |99.274 |} === Esempio === Un elemento con tre isotopi stabili ha 82 protoni. Gli isotopi separati contengono 124, 125 e 126 neutroni. Identifica l'elemento e scrivi i simboli degli isotopi. '''Dato:''' numero di protoni e neutroni '''Richiesto:''' elemento e simbolo atomico '''Strategia:''' # Fai riferimento alla tavola periodica e utilizza il numero di protoni per identificare l'elemento. # Calcola il numero di massa di ciascun isotopo sommando i numeri di protoni e neutroni. # Indica il simbolo di ciascun isotopo con il numero di massa come apice e il numero di protoni come pedice, entrambi scritti a sinistra del simbolo dell'elemento. '''Soluzione:''' # L'elemento con 82 protoni (numero atomico 82) è il piombo: Pb. # Per il primo isotopo, A = 82 protoni + 124 neutroni = 206. Analogamente, A = 82 + 125 = 207 e A = 82 + 126 = 208 per il secondo e il terzo isotopo, rispettivamente. I simboli per questi isotopi sono 206/82 Pb, 207/82 Pb e 208/82 Pb che di solito vengono abbreviati in <sup>206</sup>Pb, <sup>207</sup>Pb e <sup>208</sup>Pb. === Esercizio === Identifica l'elemento con 35 protoni e scrivi i simboli dei suoi isotopi con 44 e 46 neutroni. '''Soluzione:''' 79/35 Br e 81/35 Br o, più comunemente, <sup>79</sup>Br e <sup>81</sup>Br. === Sintesi === L'atomo è costituito da particelle discrete che ne regolano il comportamento chimico e fisico. Ogni atomo di un elemento contiene lo stesso numero di protoni, che è il '''numero atomico''' (Z). Gli atomi neutri hanno lo stesso numero di elettroni e protoni. Gli atomi di un elemento che contengono un numero diverso di neutroni sono chiamati '''isotopi'''. Ogni isotopo di un dato elemento ha lo stesso numero atomico ma un diverso '''numero di massa''' (A), che è la somma dei numeri di protoni e neutroni. Le masse relative degli atomi sono riportate utilizzando l''''unità di massa atomica''' ('''amu'''), definita come un dodicesimo della massa di un atomo di carbonio-12, con 6 protoni, 6 neutroni e 6 elettroni. == Struttura atomica: Orbitali == Un orbitale è il perfezionamento meccanico quantistico dell'orbita di Bohr. In contrasto con il suo concetto di orbita circolare semplice con un raggio fisso, gli orbitali sono regioni di spazio matematicamente derivate con diverse probabilità di avere un elettrone. Un modo per rappresentare le distribuzioni di probabilità degli elettroni è \(Ψ^2\). Poiché \(Ψ^2\) indica la probabilità di trovare un elettrone in un determinato volume di spazio (ad esempio un picometro cubo), un grafico di \(Ψ^2\) rispetto alla distanza dal nucleo (\(r\)) è un grafico della densità di probabilità. Ad esempio, l'orbitale 1s è sfericamente simmetrico, quindi la probabilità di trovare un elettrone 1s in un determinato punto dipende solo dalla sua distanza dal nucleo. La densità di probabilità è massima a \(r = 0\) (in corrispondenza del nucleo) e diminuisce costantemente con l'aumentare della distanza. A valori molto grandi di r, la densità di probabilità dell'elettrone è molto piccola ma non nulla. Possiamo calcolare la probabilità radiale (la probabilità di trovare un elettrone 1s a una distanza r dal nucleo) sommando le probabilità che un elettrone si trovi in tutti i punti di una serie di x gusci sferici di raggio r1, r2, r3,..., rx - 1, rx. In effetti, stiamo dividendo l'atomo in gusci concentrici molto sottili, come gli strati di una cipolla (parte (a) della Figura \(\PageIndex{1}\)), e calcolando la probabilità di trovare un elettrone su ogni guscio sferico. Ricordiamo che la densità di probabilità degli elettroni è massima a r = 0 (parte (b) nella Figura \PageIndex{1}\)), quindi la densità di punti è massima per i gusci sferici più piccoli nella parte (a) della Figura \PageIndex{1}\). Al contrario, l'area superficiale di ogni guscio sferico è pari a 4πr2, che aumenta molto rapidamente all'aumentare di r (parte (c) della Figura \PageIndex{1}\)). Poiché la superficie dei gusci sferici aumenta più rapidamente con l'aumentare di r rispetto alla diminuzione della densità di probabilità degli elettroni, il grafico della probabilità radiale presenta un massimo a una particolare distanza (parte (d) della Figura \PageIndex{1}\). Soprattutto, quando r è molto piccolo, la superficie di un guscio sferico è così piccola che la probabilità totale di trovare un elettrone vicino al nucleo è molto bassa; in corrispondenza del nucleo, la probabilità dell'elettrone svanisce (parte (d) nella Figura \PageIndex{1}\)). [[File:Orbitali_atomici.jpg|alt=Orbitali atomici|centro|miniatura|Figura 1.2.1: Raggio più probabile per l'elettrone allo stato fondamentale dell'atomo di idrogeno. (a) Immaginate di dividere il volume totale dell'atomo in gusci concentrici molto sottili, come mostrato nel disegno a cipolla. (b) Un grafico della densità di probabilità degli elettroni Ψ2 rispetto a r mostra che la densità di probabilità degli elettroni è massima a r = 0 e diminuisce dolcemente all'aumentare di r. La densità dei punti è quindi massima nei gusci più interni della cipolla. (c) La superficie di ogni guscio, data da 4πr2 , aumenta rapidamente con l'aumentare di r. (d) Se contiamo il numero di punti in ogni guscio sferico, otteniamo la probabilità totale di trovare l'elettrone a un dato valore di r. Poiché la superficie di ogni guscio aumenta più rapidamente con l'aumentare di r di quanto diminuisca la densità di probabilità dell'elettrone, il grafico della probabilità dell'elettrone rispetto a r (la probabilità radiale) mostra un picco. Questo picco corrisponde al raggio più probabile per l'elettrone, 52,9 pm, che è esattamente il raggio previsto dal modello di Bohr dell'atomo di idrogeno.]] Per l'atomo di idrogeno, il picco nel grafico delle probabilità radiali si verifica a r = 0,529 Å (52,9 pm), che è esattamente il raggio calcolato da Bohr per l'orbita n = 1. Quindi il raggio più probabile ottenuto dalla meccanica quantistica è identico a quello calcolato dalla meccanica classica. Pertanto, il raggio più probabile ottenuto dalla meccanica quantistica è identico a quello calcolato dalla meccanica classica. Nel modello di Bohr, tuttavia, si presumeva che l'elettrone si trovasse a questa distanza il 100% del tempo, mentre nel modello di Schrödinger della meccanica quantistica si trova a questa distanza solo per una parte del tempo. La differenza tra i due modelli è attribuibile al comportamento ondulatorio dell'elettrone e al principio di indeterminazione di Heisenberg. [[File:Orbitali_atomici_2.jpg|alt=Orbitali atomici 2|centro|miniatura|Figura 1.2.2: Densità di probabilità per gli orbitali 1s, 2s e 3s dell'atomo di idrogeno. (a) È mostrata la densità di probabilità degli elettroni in qualsiasi piano che contenga il nucleo. Si noti la presenza di regioni circolari, o nodi, in cui la densità di probabilità è nulla. (b) Le superfici di contorno racchiudono il 90% della probabilità degli elettroni, il che illustra le diverse dimensioni degli orbitali 1s, 2s e 3s. I disegni in sezione forniscono viste parziali dei nodi sferici interni. Il colore arancione corrisponde alle regioni dello spazio in cui la fase della funzione d'onda è positiva, mentre il colore blu corrisponde alle regioni dello spazio in cui la fase della funzione d'onda è negativa. (c) In questi grafici della probabilità degli elettroni in funzione della distanza dal nucleo (r) in tutte le direzioni (probabilità radiale), il raggio più probabile aumenta all'aumentare di n, ma gli orbitali 2s e 3s hanno regioni di probabilità significativa degli elettroni a piccoli valori di r.La figura 1.2.2 confronta le densità di probabilità elettronica degli orbitali 1s, 2s e 3s dell'idrogeno. Si noti che tutti e tre sono a simmetria sferica. Per gli orbitali 2s e 3s, tuttavia (e anche per tutti gli altri orbitali s), la densità di probabilità degli elettroni non diminuisce in modo uniforme con l'aumento di r. Al contrario, si osserva una serie di minimi e massimi nei grafici di probabilità radiali (parte (c) nella Figura 1.2.2 ). I minimi corrispondono a nodi sferici (regioni di probabilità elettronica nulla), che si alternano a regioni sferiche di nonzero]] === Orbitali s === All'aumentare di n, gli orbitali s subiscono tre variazioni (Figura 1.2.2). * Diventano più grandi, estendendosi più lontano dal nucleo. * Contengono più nodi. Questo è simile a un'onda stazionaria che ha regioni di ampiezza significativa separate da nodi, punti con ampiezza zero. * Per un dato atomo, anche gli orbitali s diventano più energetici all'aumentare di n, a causa della loro maggiore distanza dal nucleo. Gli orbitali sono generalmente disegnati come superfici tridimensionali che racchiudono il 90% della densità di elettroni, come è stato mostrato per gli orbitali 1s, 2s e 3s dell'idrogeno nella parte (b) della Figura 1.2.2. e 3s perché i nodi sferici si trovano all'interno della superficie del 90%. Fortunatamente, la posizione dei nodi sferici non è importante per il legame chimico. === Orbitali p === Solo gli orbitali s sono a simmetria sferica. All'aumentare del valore di l, aumenta il numero di orbitali in un determinato sottoguscio e le forme degli orbitali diventano più complesse. Poiché il sottoguscio 2p ha l = 1, con tre valori di ml (-1, 0 e +1), ci sono tre orbitali 2p. [[File:P_orbitals.jpg|alt=P orbitals|centro|miniatura|Figura 1.2.2: I colori corrispondono alle regioni dello spazio in cui la fase della funzione d'onda è positiva (arancione) e negativa (blu)]] La distribuzione di probabilità degli elettroni per uno degli orbitali 2p dell'idrogeno è mostrata nella Figura 1.2.3 Se l'orbitale 2p è un orbitale 2p, con una densità di elettroni pari a zero nel piano xy (cioè il piano xy è un piano nodale), si tratta di un orbitale 2pz. Come mostrato nella Figura 1.2.4 gli orbitali p hanno forme identiche, ma si trovano rispettivamente lungo l'asse x (2px) e l'asse y (2py). Si noti che ogni orbitale p ha un solo piano nodale. In ogni caso, la fase della funzione d'onda per ciascuno degli orbitali 2p è positiva per il lobo che punta lungo l'asse positivo e negativa per il lobo che punta lungo l'asse negativo. È importante sottolineare che questi segni corrispondono alla fase dell'onda che descrive il moto dell'elettrone, non alle cariche positive o negative. [[File:Chemorg_1.2.4.jpg|centro|miniatura|Figura 1.2.4: I tre orbitali 2p equivalenti dell'atomo di idrogeno]] Le superfici mostrate racchiudono il 90% della probabilità totale di elettroni per gli orbitali 2px, 2py e 2pz. Ogni orbitale è orientato lungo l'asse indicato dal pedice e un piano nodale perpendicolare a tale asse biseca ogni orbitale 2p. La fase della funzione d'onda è positiva (arancione) nella regione dello spazio dove x, y o z sono positivi e negativa (blu) dove x, y o z sono negativi. Come nel caso degli orbitali s, la dimensione e la complessità degli orbitali p per qualsiasi atomo aumentano all'aumentare del numero quantico principale n. Le forme delle superfici di probabilità al 90% degli orbitali 3p, 4p e degli orbitali p a più alta energia sono tuttavia essenzialmente le stesse di quelle mostrate nella Figura \(\PageIndex{4}\). La configurazione elettronica di un atomo è la rappresentazione della disposizione degli elettroni distribuiti tra gli orbitali e i sottogusci. Comunemente, la configurazione elettronica viene utilizzata per descrivere gli orbitali di un atomo allo stato fondamentale, ma può anche essere usata per rappresentare un atomo che si è ionizzato in un catione o in un anione, compensando la perdita o l'aumento di elettroni negli orbitali successivi. Molte delle proprietà fisiche e chimiche degli elementi possono essere correlate alle loro configurazioni elettroniche uniche. Gli elettroni di valenza, ovvero gli elettroni del guscio più esterno, sono il fattore determinante per la chimica unica dell'elemento. == Struttura atomica: Configurazioni degli elettroni == Il testo si propone di insegnare a scrivere le configurazioni degli elettroni allo stato fondamentale per gli elementi fino al numero atomico 36, concentrandosi sulla disposizione degli elettroni negli orbitali atomici. Vengono spiegati concetti chiave come le configurazioni degli elettroni, la regola di Hund, il principio di esclusione di Pauli e il principio di Aufbau. La tavola periodica è fondamentale per determinare queste configurazioni e vengono evidenziate le regole per l'assegnazione degli orbitali degli elettroni. === Termini chiave === * configurazione elettronica allo stato fondamentale * Regola di Hund * Principio di esclusione di Pauli * principio di aufbau La configurazione elettronica di un atomo è la rappresentazione della disposizione degli elettroni distribuiti tra gli orbitali e i sottogusci. Comunemente, la configurazione elettronica viene utilizzata per descrivere gli orbitali di un atomo allo stato fondamentale, ma può anche essere usata per rappresentare un atomo che si è ionizzato in un catione o in un anione, compensando la perdita o l'aumento di elettroni negli orbitali successivi. Molte delle proprietà fisiche e chimiche degli elementi possono essere correlate alle loro configurazioni elettroniche uniche. Gli elettroni di valenza, ovvero gli elettroni del guscio più esterno, sono il fattore determinante per la chimica unica dell'elemento. [[File:Formula_8.jpg|centro|miniatura|la tavola periodica]] === Configurazioni di elettroni === La configurazione elettronica di un atomo è la rappresentazione della disposizione degli elettroni distribuiti tra gli orbitali e i sottogusci. Comunemente, la configurazione elettronica viene utilizzata per descrivere gli orbitali di un atomo allo stato fondamentale, ma può anche essere usata per rappresentare un atomo che si è ionizzato in un catione o in un anione, compensando la perdita o l'aumento di elettroni negli orbitali successivi. Molte delle proprietà fisiche e chimiche degli elementi possono essere correlate alle loro configurazioni elettroniche uniche. Gli elettroni di valenza, ovvero gli elettroni del guscio più esterno, sono il fattore determinante per la chimica unica dell'elemento. Prima di assegnare gli elettroni di un atomo agli orbitali, è necessario conoscere i concetti di base delle configurazioni degli elettroni. Ogni elemento della tavola periodica è costituito da atomi, che sono composti da protoni, neutroni ed elettroni. Gli elettroni hanno una carica negativa e si trovano intorno al nucleo dell'atomo in orbitali elettronici, definiti come il volume di spazio in cui l'elettrone può trovarsi con una probabilità del 95%. I quattro tipi di orbitali (s, p, d e f) hanno forme diverse e un orbitale può contenere al massimo due elettroni. Gli orbitali p, d e f hanno diversi sottolivelli e quindi possono contenere più elettroni. Come detto, la configurazione elettronica di ogni elemento è unica per la sua posizione nella tavola periodica. Il livello energetico è determinato dal periodo e il numero di elettroni è dato dal numero atomico dell'elemento. Gli orbitali dei diversi livelli energetici sono simili tra loro, ma occupano aree diverse dello spazio. L'orbitale 1s e l'orbitale 2s hanno entrambi le caratteristiche di un orbitale s (nodi radiali, probabilità di volume sferico, possono contenere solo due elettroni, ecc.) ma, poiché si trovano in livelli energetici diversi, occupano spazi diversi intorno al nucleo. Ogni orbitale può essere rappresentato da blocchi specifici sulla tavola periodica. Il blocco s è la regione dei metalli alcalini compreso l'elio (gruppi 1 e 2), il blocco d sono i metalli di transizione (gruppi da 3 a 12), il blocco p sono gli elementi dei gruppi principali da 13 a 18 e il blocco f sono le serie dei lantanoidi e degli attinidi. L'uso della tavola periodica per determinare le configurazioni elettroniche degli atomi è fondamentale, ma bisogna anche tenere presente che ci sono alcune regole da seguire quando si assegnano gli elettroni ai diversi orbitali. La tavola periodica è uno strumento incredibilmente utile per scrivere le configurazioni elettroniche. Per ulteriori informazioni sul collegamento tra le configurazioni degli elettroni e la tavola periodica, visitate il modulo Collegare gli elettroni alla tavola periodica. === Regole per l'assegnazione degli orbitali degli elettroni === ==== Il principio di esclusione di Pauli ==== Il principio di esclusione di Pauli stabilisce che due elettroni non possono avere gli stessi quattro numeri quantici. I primi tre (n, l e m<sub>l</sub>) possono essere uguali, ma il quarto numero quantico deve essere diverso. Un singolo orbitale può contenere al massimo due elettroni, che '''devono''' avere spin opposti; altrimenti avrebbero gli stessi quattro numeri quantici, il che è proibito. Un elettrone ha spin up (m<sub>s</sub> = +1/2) e l'altro ha spin down (m<sub>s</sub> = -1/2). Questo ci dice che ogni sottoguscio ha il doppio degli elettroni per orbitale. Il sottoguscio s ha 1 orbitale che può contenere fino a 2 elettroni, il sottoguscio p ha 3 orbitali che possono contenere fino a 6 elettroni, il sottoguscio d ha 5 orbitali che possono contenere fino a 10 elettroni e il sottoguscio f ha 7 orbitali con 14 elettroni. ====== Esempio: Idrogeno e elio ====== I primi tre numeri quantici di un elettrone sono n=1, l=0, m<sub>l</sub>=0. A questi possono corrispondere solo due elettroni, che sarebbero o m<sub>s</sub> = -1/2 o m<sub>s</sub> = +1/2. Come già sappiamo dallo studio dei numeri quantici e degli orbitali degli elettroni, possiamo concludere che questi quattro numeri quantici si riferiscono al sottoguscio 1s. Se viene indicato solo uno dei valori di m<sub>s</sub>, avremo 1s<sup>1</sup> (che indica l'idrogeno), se vengono indicati entrambi avremo 1s<sup>2</sup> (che indica l'elio). Visivamente, questo viene rappresentato come:[[File:Formula_9.png|centro|senza_cornice]]Come mostrato, il sottoguscio 1s può contenere solo due elettroni e, quando è pieno, gli elettroni hanno spin opposti. ==== La regola di Hund ==== Quando si assegnano gli elettroni negli orbitali, ogni elettrone riempirà prima tutti gli orbitali con energia simile (detti anche degenerati) prima di accoppiarsi con un altro elettrone in un orbitale riempito a metà. Gli atomi allo stato fondamentale tendono ad avere il maggior numero possibile di elettroni spaiati. Quando si visualizzano questi processi, si pensi che gli elettroni hanno lo stesso comportamento che avrebbero i poli di una calamita se venissero a contatto; quando gli elettroni carichi negativamente riempiono gli orbitali, cercano di allontanarsi il più possibile l'uno dall'altro prima di accoppiarsi. ====== Esempio: Ossigeno e azoto ====== Se osserviamo la corretta configurazione elettronica dell'atomo di azoto (Z = 7), un elemento molto importante per la biologia delle piante: 1s<sup>2</sup> 2s<sup>2</sup> 2p<sup>3</sup>[[File:Formula_5.png|centro|senza_cornice]]Si vede chiaramente che gli orbitali p sono riempiti a metà, dato che ci sono tre elettroni e tre orbitali p. Questo perché la regola di Hund stabilisce che i tre elettroni del sottoguscio 2p riempiranno tutti gli orbitali vuoti prima di riempire gli orbitali con gli elettroni al loro interno. Se consideriamo l'elemento successivo all'azoto nello stesso periodo, l'ossigeno (Z = 8), la sua configurazione elettronica è: 1s<sup>2</sup> 2s<sup>2</sup> 2p<sup>4</sup> (per un atomo).[[File:Formula_7.png|centro|senza_cornice]]L'ossigeno ha un elettrone in più dell'azoto e poiché gli orbitali sono tutti riempiti a metà, l'elettrone deve accoppiarsi. ==== Occupazione degli orbitali ==== Gli elettroni riempiono gli orbitali in modo da minimizzare l'energia dell'atomo. Pertanto, gli elettroni di un atomo riempiono i principali livelli energetici in ordine crescente di energia (gli elettroni si allontanano dal nucleo). L'energia relativa degli orbitali è mostrata nella figura di seguito.[[File:Formula_6.jpg|centro|miniatura|l'energia potenziale relativa degli orbitali atomici.]]L'ordine dei livelli riempiti è quindi: '''''1s, 2s, 2p, 3s, 3p, 4s, 3d, 4p, 5s, 4d, 5p, 6s, 4f, 5d, 6p, 7s, 5f, 6d e 7p.''''' L'ordine generale di riempimento degli orbitali è illustrato nella figura di seguito. I sottogusci corrispondenti a ciascun valore di ''n'' sono scritti da sinistra a destra su linee orizzontali successive, dove ogni riga rappresenta una riga della tavola periodica. L'ordine di riempimento degli orbitali è indicato dalle linee diagonali che vanno dall'alto a destra al basso a sinistra. Di conseguenza, l'orbitale 4s viene riempito prima dell'orbitale 3d a causa degli effetti di schermatura e penetrazione. Di conseguenza, la configurazione elettronica del potassio, che inizia il quarto periodo, è [Ar]4s<sup>1</sup>, mentre quella del calcio è [Ar]4s<sup>2</sup>. Cinque orbitali 3d sono riempiti dai successivi 10 elementi, i metalli di transizione, seguiti da tre orbitali 4p. Si noti che l'ultimo membro di questa fila è il gas nobile kripton (Z = 36), [Ar]4s<sup>2</sup>3d<sup>10</sup>4p<sup>6</sup> = [Kr], che ha orbitali 4s, 3d e 4p pieni. La quinta fila della tavola periodica è essenzialmente uguale alla quarta, tranne che per il fatto che gli orbitali 5s, 4d e 5p sono riempiti in sequenza.[[File:Formula_4.jpg|centro|miniatura|Previsione dell'ordine di riempimento degli orbitali negli atomi multielettronici. Se si scrivono i sottogusci per ogni valore del numero quantico principale su righe successive, l'ordine osservato di riempimento degli orbitali è indicato da una serie di linee diagonali che vanno dall'alto a destra al basso a sinistra.]] ==== Il processo di Aufbau ==== Aufbau deriva dalla parola tedesca “aufbauen” che significa “costruire”. Quando si scrivono le configurazioni degli elettroni, gli orbitali vengono costruiti da atomo ad atomo. Quando si scrive la configurazione elettronica di un atomo, gli orbitali vengono riempiti in ordine crescente di numero atomico. Tuttavia, esistono alcune eccezioni a questa regola. ====== Esempio: Elementi della 3° fila ====== Seguendo lo schema attraverso un periodo da B (Z=5) a Ne (Z=10), il numero di elettroni aumenta e i sottogusci si riempiono. Questo esempio si concentra sul sottoguscio p, che si riempie dal boro al neon. * B (Z=5) configurazione: 1s<sup>2</sup> 2s<sup>2</sup> 2p<sup>1</sup> * C (Z=6) configurazione: 1s<sup>2</sup> 2s<sup>2</sup> 2p<sup>2</sup> * N (Z=7) configurazione:1s<sup>2</sup> 2s<sup>2</sup> 2p<sup>3</sup> * O (Z=8) configurazione:1s<sup>2</sup> 2s<sup>2</sup> 2p<sup>4</sup> * F (Z=9) configurazione:1s<sup>2</sup> 2s<sup>2</sup> 2p<sup>5</sup> * Ne (Z=10) configurazione:1s<sup>2</sup> 2s<sup>2</sup> 2p<sup>6</sup> ==== Il numero degli elettroni di valenza ==== Il numero di elettroni di valenza di un elemento può essere determinato dal gruppo della tavola periodica (colonna verticale) in cui l'elemento è classificato. Con l'eccezione dei gruppi 3-12 (i metalli di transizione), la cifra delle unità del numero del gruppo identifica quanti elettroni di valenza sono associati a un atomo neutro di un elemento elencato in quella particolare colonna. Ad esempio, nel gruppo 16, la cifra delle unità è 6 e gli elementi di questo gruppo hanno 6 elettroni di valenza. {| class="wikitable" |+Tabella 1.3.1: Elettroni di valenza derivati dal gruppo della tavola periodica !Gruppo della tavola periodica !Elettroni di valenza |- |Gruppo 1: metalli alcalini |1 |- |Gruppo 2: metalli alcalino-terrosi |2 |- |Gruppi 3-12: metalli di transizione |2* (il guscio 4s è completo e non può contenere altri elettroni) |- |Gruppo 13: boro gruppo |3 |- |Gruppo 14: carbonio gruppo |4 |- |Gruppo 15: picntogeni |5 |- |Gruppo 16: calcogeni |6 |- |Gruppo 17: alogeni |7 |- |Gruppo 18: gas nobili |8** |} <nowiki>*</nowiki> Il metodo generale di conteggio degli elettroni di valenza non è generalmente utile per i metalli di transizione. Si utilizza invece il '''metodo di conteggio degli elettroni d''' modificato. <nowiki>**</nowiki> Ad eccezione dell'elio, che ha solo due elettroni di valenza. La configurazione elettronica di un elemento è la disposizione degli elettroni nei suoi orbitali atomici. Conoscendo la configurazione elettronica di un elemento, possiamo prevedere e spiegare gran parte della sua chimica. === Esempio === Disegna un diagramma degli orbitali e utilizzalo per ricavare la configurazione elettronica del fosforo, Z=15. Qual è la sua configurazione elettronica di valenza? '''Dato:''' numero atomico '''Richiesto:''' diagramma orbitale e configurazione degli elettroni di valenza del fosforo '''Strategia:''' # Individua il gas nobile più vicino al fosforo nella tavola periodica. Quindi sottrai il suo numero di elettroni da quelli del fosforo per ottenere il numero di elettroni di valenza del fosforo. # Facendo riferimento alla figura della tavola periodica, disegna un diagramma degli orbitali per rappresentare questi orbitali di valenza. Seguendo la regola di Hund, colloca gli elettroni di valenza negli orbitali disponibili, iniziando dall'orbitale con energia più bassa. Scrivi la configurazione degli elettroni dal tuo diagramma orbitale. # Ignora gli orbitali interni (quelli che corrispondono alla configurazione elettronica del gas nobile più vicino) e scrivi la configurazione degli elettroni di valenza del fosforo. '''Soluzione:''' # Poiché il fosforo si trova nella terza fila della tavola periodica, sappiamo che ha un guscio chiuso [Ne] con 10 elettroni. Cominciamo sottraendo 10 elettroni dai 15 del fosforo. # I cinque elettroni aggiuntivi vengono collocati nei successivi orbitali disponibili, che sono gli orbitali 3s e 3p:[[File:Formula_1_prima.jpg|centro|senza_cornice]]Poiché l'orbitale 3s ha un'energia inferiore a quella degli orbitali 3p, lo riempiamo per primo:[[File:Formula_2.jpg|centro|formula|senza_cornice]]La regola di Hund ci dice che i tre elettroni rimanenti occuperanno gli orbitali degenerati 3p separatamente, ma con gli spin allineati:[[File:Formula_3.jpg|centro|senza_cornice]] La configurazione elettronica è [Ne]3s<sup>2</sup>3p<sup>3</sup>. # Otteniamo la configurazione degli elettroni di valenza ignorando gli orbitali interni, il che per il fosforo significa ignorare il guscio chiuso [Ne]. Si ottiene così una configurazione degli elettroni di valenza pari a 3s<sup>2</sup>3p<sup>3</sup>. === Esercizio === Disegna un diagramma degli orbitali e usalo per ricavare la configurazione elettronica del cloro, Z=17. Qual è la sua configurazione elettronica di valenza? '''Soluzione:''' [Ne]3''s''<sup>2</sup>3''p''<sup>5</sup>; 3''s''<sup>2</sup>3''p''<sup>5</sup> La sesta riga della tavola periodica sarà diversa dalle due precedenti perché gli orbitali 4f, che possono contenere 14 elettroni, sono riempiti tra gli orbitali 6s e 5d. Gli elementi che contengono orbitali 4f nel loro guscio di valenza sono i lantanidi. Quando gli orbitali 6p sono finalmente riempiti, abbiamo raggiunto il prossimo (e ultimo) gas nobile conosciuto, il radon (Z = 86), [Xe]6s<sup>2</sup>4f<sup>14</sup>5d<sup>10</sup>6p<sup>6</sup> = [Rn]. Nell'ultima riga, gli orbitali 5f sono riempiti tra gli orbitali 7s e 6d, il che dà i 14 elementi attinidi. Poiché l'elevato numero di protoni rende i loro nuclei instabili, tutti gli attinidi sono radioattivi. === Esempio === Scrivi la configurazione elettronica del mercurio (Z = 80), mostrando tutti gli orbitali interni. '''Dato:''' numero atomico '''Richiesta:''' configurazione elettronica completa '''Strategia:''' Utilizzando il diagramma degli orbitali nella figura sopra e la tavola periodica come guida, riempi gli orbitali fino a posizionare tutti gli 80 elettroni. '''Soluzione:''' Colloca gli elettroni negli orbitali seguendo l'ordine indicato nella figura sopra, e utilizzando la tavola periodica come guida, si ottiene {| class="wikitable" |1''s''<sup>2</sup> |riga 1 |2 elettroni |- |2''s''<sup>2</sup>2''p''<sup>6</sup> |riga 2 |8 elettroni |- |3''s''<sup>2</sup>3''p''<sup>6</sup> |riga 3 |8 elettroni |- |4''s''<sup>2</sup>3''d''<sup>10</sup>4''p''<sup>6</sup> |riga 4 |18 elettroni |- |5''s''<sup>2</sup>4''d''<sup>10</sup>5''p''<sup>6</sup> |riga 5 |18 elettroni |- | |riga 1–5 |54 elettroni |} Dopo aver riempito le prime cinque file, abbiamo ancora 80 - 54 = 26 elettroni da ospitare. Secondo la tavola periodica, dobbiamo riempire gli orbitali 6s (2 elettroni), 4f (14 elettroni) e 5d (10 elettroni). Il risultato è la configurazione elettronica del mercurio: 1s<sup>2</sup>2s<sup>2</sup>2p<sup>6</sup>3s<sup>2</sup>3p<sup>6</sup>4s<sup>2</sup>3d<sup>10</sup>4p<sup>6</sup>5s<sup>2</sup>4d<sup>10</sup>5p<sup>6</sup>6s<sup>2</sup>4f<sup>14</sup>5d<sup>10</sup> = Hg = [Xe]6s<sup>2</sup>4f<sup>14</sup>5d<sup>10</sup> con un sottoguscio 5d pieno, una configurazione del guscio di valenza 6s<sup>2</sup>4f<sup>14</sup>5d<sup>10</sup> e un totale di 80 elettroni. (È necessario verificare sempre che il numero totale di elettroni sia uguale al numero atomico). === Sintesi === Sulla base del principio di Pauli e della conoscenza delle energie orbitali ottenute con orbitali simili a quelli dell'idrogeno, è possibile costruire la tavola periodica riempiendo gli orbitali disponibili a partire da quelli a più bassa energia ('''principio di aufbau'''), il che dà origine a una particolare disposizione degli elettroni per ogni elemento (la sua '''configurazione elettronica'''). La '''regola di Hund''' dice che la disposizione degli elettroni a più bassa energia è quella che li colloca in orbitali degenerati con gli spin paralleli. Ai fini chimici, gli elettroni più importanti sono quelli del guscio principale più esterno, gli '''elettroni di valenza'''. == Sviluppo della teoria dei legami chimici == I simboli dei punti di Lewis sono un modo per indicare il numero di elettroni di valenza di un atomo. Sono utili per prevedere il numero e i tipi di legami covalenti nelle molecole organiche. La forma molecolare delle molecole è prevista dalla teoria della repulsione di coppia degli elettroni di valenza (VSEPR). Le forme delle molecole organiche comuni si basano su disposizioni tetraedriche, trigonali planari o lineari dei gruppi di elettroni. === Termini chiave === * forza del legame * legame covalente * legame ionico * Struttura di Lewis * elettrone a coppia solitaria * elettrone non legante === Note di studio === Per disegnare con successo le strutture di Lewis, è necessario conoscere il numero di elettroni di valenza presenti in ciascuno degli atomi coinvolti. Memorizzare il numero di elettroni di valenza posseduti da ciascuno degli elementi comunemente incontrati nella chimica organica: C, H, O, N, S, P e gli alogeni. Quando si disegna una struttura organica, è necessario ricordare che un atomo di carbonio neutro ha quasi sempre quattro legami. Allo stesso modo, l'idrogeno ha sempre un legame, gli atomi di ossigeno neutri hanno due legami e gli atomi di azoto neutri hanno tre legami. Memorizzando queste semplici regole, si può evitare di commettere errori inutili nel corso del corso. Nel corso del corso si utilizzerà la rappresentazione a “cuneo e linea spezzata”, che aiuta a trasmettere la natura tridimensionale dei composti organici. === Panoramica sul legame === Perché alcune sostanze sono molecole chimicamente legate e altre sono un'associazione di ioni? La risposta a questa domanda dipende dalle strutture elettroniche degli atomi e dalla natura delle forze chimiche all'interno dei composti. Sebbene non esistano confini ben definiti, i legami chimici sono tipicamente classificati in tre tipi principali: legami ionici, legami covalenti e legami metallici. In questo capitolo verranno discussi ciascun tipo di legame e le proprietà generali riscontrate nelle sostanze tipiche in cui si verifica il tipo di legame. # I legami ionici derivano dalle '''forze elettrostatiche che esistono tra ioni di carica opposta'''. Questi legami coinvolgono tipicamente un metallo con un non metallo. # I legami covalenti '''derivano dalla condivisione di elettroni tra due atomi'''. Questi legami coinvolgono tipicamente un elemento non metallico con un altro. # I legami metallici si trovano nei metalli solidi (rame, ferro, alluminio) con ogni atomo metallico legato a diversi atomi metallici vicini e gli elettroni di legame sono liberi di muoversi nella struttura tridimensionale. Ogni classificazione dei legami viene discussa in dettaglio nelle sezioni successive del capitolo. Vediamo le disposizioni preferite degli elettroni negli atomi quando formano composti chimici. IMMAGINE (Figura 1.4.1: G. N. Lewis e la regola dell'ottetto. (a) Lewis sta lavorando in laboratorio. (b) Nello schizzo originale di Lewis per la regola dell'ottetto, inizialmente aveva collocato gli elettroni agli angoli di un cubo, invece di disporli come facciamo oggi.) === Simboli di Lewis === All'inizio del XX secolo, il chimico americano G. N. Lewis (1875-1946) ideò un sistema di simboli - oggi chiamato simboli dei punti elettronici di Lewis, spesso abbreviati in ''simboli dei punti di Lewis'' - che possono essere utilizzati per prevedere il numero di legami formati dalla maggior parte degli elementi nei loro composti. Ogni simbolo di Lewis è costituito dal simbolo chimico di un elemento circondato da punti che rappresentano i suoi elettroni di valenza. Simboli dei punti di Lewis: * forniscono una comoda rappresentazione degli elettroni di valenza * permettono di tenere traccia degli elettroni di valenza durante la formazione dei legami * è costituito dal simbolo chimico dell'elemento più un punto per ogni elettrone di valenza Per scrivere il simbolo dei punti di Lewis di un elemento, si posizionano i punti che rappresentano gli elettroni di valenza, uno alla volta, intorno al simbolo chimico dell'elemento. Si mettono fino a quattro punti sopra, sotto, a sinistra e a destra del simbolo (in qualsiasi ordine, purché gli elementi con quattro o meno elettroni di valenza non abbiano più di un punto in ogni posizione). I punti successivi, per gli elementi con più di quattro elettroni di valenza, sono di nuovo distribuiti uno alla volta, ciascuno abbinato a uno dei primi quattro. Il fluoro, ad esempio, con configurazione elettronica [He]2s<sup>2</sup>2p<sup>5</sup>, ha sette elettroni di valenza, quindi il suo simbolo di Lewis è costruito come segue: IMMAGINE Figura 1.4.2: Simboli dei punti di Lewis per gli elementi del periodo 2 Lewis ha utilizzato i punti non appaiati per prevedere il numero di legami che un elemento formerà in un composto. Consideriamo il simbolo dell'azoto nella Figura 1.4.2. Il simbolo dei punti di Lewis spiega perché l'azoto, con tre elettroni di valenza spaiati, tende a formare composti in cui condivide gli elettroni spaiati per formare tre legami. Anche il boro, che ha tre elettroni di valenza spaiati nel simbolo del punto di Lewis, tende a formare composti con tre legami, mentre il carbonio, con quattro elettroni di valenza spaiati nel simbolo del punto di Lewis, tende a condividere tutti i suoi elettroni di valenza spaiati formando composti con quattro legami. I simboli di Lewis sono uno strumento che aiuta a disegnare le strutture. Nella prossima sezione vedremo perché i legami nei composti molecolari seguono la teoria di Lewis. Gli elementi dello stesso gruppo hanno lo stesso numero di elettroni di valenza e simboli di Lewis simili. Ad esempio, la configurazione elettronica dello zolfo atomico è [Ne]3s<sup>2</sup>3p<sup>4</sup>, quindi ci sono '''sei''' elettroni di valenza. Il suo simbolo di Lewis sarà quindi simile a quello dell'ossigeno e avrà l'aspetto di: IMMAGINE === La regola dell'ottetto === Il principale contributo di Lewis alla teoria del legame è stato quello di riconoscere che gli atomi tendono a perdere, guadagnare o condividere elettroni per raggiungere un totale di otto elettroni di valenza, chiamato ottetto. Questa cosiddetta regola dell'ottetto spiega la stechiometria della maggior parte dei composti dei blocchi s e p della tavola periodica. Oggi sappiamo dalla meccanica quantistica che il numero otto corrisponde a un orbitale di valenza ns e tre np, che insieme possono ospitare un totale di otto elettroni. Tuttavia, è notevole che l'intuizione di Lewis sia stata fatta quasi un decennio prima che Rutherford proponesse il modello nucleare dell'atomo. Le eccezioni più comuni alla regola dell'ottetto sono l'elio, la cui configurazione elettronica 1s<sup>2</sup> gli conferisce un guscio completo n = 1, e l'idrogeno, che tende a guadagnare o condividere il suo unico elettrone per ottenere la configurazione elettronica dell'elio. L'idea di Lewis di un ottetto spiega perché i gas nobili raramente formano composti. Hanno la configurazione stabile s<sup>2</sup>p<sup>6</sup> (ottetto completo, nessuna carica), quindi non hanno motivo di reagire e cambiare la loro configurazione. Tutti gli altri elementi cercano di guadagnare, perdere o condividere elettroni per raggiungere la configurazione dei gas nobili. Questo spiega perché gli atomi si combinano tra loro per formare composti. La formazione di legami rende gli atomi più stabili e a bassa energia. La creazione di legami libera energia e rappresenta una forza trainante per la formazione dei composti. Gli atomi spesso guadagnano, perdono o condividono elettroni per ottenere lo stesso numero di elettroni del gas nobile più vicino a loro nella tavola periodica. === Strutture di Lewis === Le strutture di Lewis rappresentano come i simboli di Lewis guadagnano, perdono o condividono elettroni per ottenere un ottetto formando composti. === Strutture di Lewis dei composti ionici === Quando nella struttura di un composto organico è presente un metallo, è molto probabile che sia presente almeno un legame ionico. I legami ionici sono rappresentati nelle strutture di Lewis in modo diverso rispetto ai legami covalenti. Occorre prestare molta attenzione quando si disegna la struttura di Lewis di un composto organico che contiene un legame ionico. I legami ionici si formano tipicamente quando un metallo e un non metallo fanno parte di un composto. Alcuni atomi ottengono un ottetto guadagnando o perdendo completamente elettroni per formare ioni. I legami ionici si formano grazie all'attrazione eletrostatica degli ioni creati. La formula del sale da cucina è NaCl. È il risultato del legame tra ioni Na<sup>+</sup> e ioni Cl<sup>-</sup>. Se il sodio metallico e il cloro gassoso si mescolano nelle giuste condizioni, formano il sale. Il sodio perde un elettrone e il cloro ne guadagna uno. Nel processo, viene rilasciata una grande quantità di luce e calore. Il sale risultante è per lo più non reattivo, è stabile. Non subisce reazioni esplosive, a differenza del sodio e del cloro di cui è composto. Perché? In base alla regola dell'ottetto, gli atomi cercano di ottenere una configurazione elettronica da gas nobile, ovvero otto elettroni di valenza. Il sodio (1s<sup>2</sup>2s<sup>2</sup>2p<sup>6</sup>3s<sup>1</sup>) ha un solo elettrone di valenza, quindi rinunciandovi si otterrebbe la stessa configurazione elettronica del neon (1s<sup>2</sup>2s<sup>2</sup>2p<sup>6</sup>). Il cloro (1s<sup>2</sup>2s<sup>2</sup>2p<sup>6</sup>3s<sup>2</sup>3p<sup>7</sup>) ha sette elettroni di valenza, quindi, se ne prende uno, ne avrà otto (un ottetto). Il cloro ha la configurazione elettronica dell'argon (1s<sup>2</sup>2s<sup>2</sup>2p<sup>6</sup>3s<sup>2</sup>3p<sup>8</sup>) quando guadagna un elettrone. La struttura di Lewis di un composto ionico mostra il movimento degli elettroni. Per NaCl, il sodio è nel gruppo 1 e ha un elettrone di valenza e il cloro è nel gruppo 17 e ha sette elettroni di valenza. Il sodio perde il suo unico elettrone di valenza e si carica positivamente. Il cloro guadagna questo elettrone, ottenendo un ottetto completo e una carica negativa. Dopo il guadagno/perdita di un elettrone, le nuove strutture di Lewis di Na<sup>+</sup> e Cl<sup>-</sup> sono scritte una accanto all'altra e rappresentano il legame ionico in NaCl. IMMAGINE (Esempi di strutture di Lewis di composti ionici) === Legami covalenti e strutture di Lewis dei composti molecolari === Mentre i metalli alcalini (come il sodio e il potassio), i metalli alcalino-terrosi (come il magnesio e il calcio) e gli alogeni (come il fluoro e il cloro) spesso formano ioni per ottenere un ottetto completo, gli elementi principali della chimica organica - carbonio, idrogeno, azoto e ossigeno - tendono invece a riempire il loro ottetto ''condividendo'' elettroni con altri atomi, formando legami covalenti. Consideriamo il caso più semplice dell'idrogeno gassoso. Un atomo di idrogeno isolato ha un solo elettrone, situato nell'orbitale 1s. Se due atomi di idrogeno si avvicinano abbastanza da far sovrapporre i rispettivi orbitali 1s, i due elettroni possono essere condivisi tra i due nuclei e si forma una molecola di H<sub>2</sub> con legame covalente. Nella struttura di Lewis dell'H<sub>2</sub>, ogni coppia di elettroni condivisa tra due atomi è disegnata come una singola linea, a indicare un singolo legame covalente. IMMAGINE L'idrogeno rappresenta un caso particolare, perché un atomo di idrogeno non può soddisfare la regola dell'ottetto; ha bisogno di due soli elettroni per avere un guscio completo. Questa è spesso chiamata “regola del doppietto” per l'idrogeno. Una delle molecole organiche più semplici è il metano, con formula molecolare CH<sub>4</sub>. Il metano è il “gas naturale” bruciato nei forni di casa e negli scaldabagni, oltre che nelle centrali elettriche. Per illustrare il legame covalente nel metano utilizzando una struttura di Lewis, dobbiamo innanzitutto riconoscere che, sebbene un atomo di carbonio abbia un totale di sei elettroni, il suo simbolo di Lewis ha quattro elettroni spaiati. Secondo la teoria di Lewis, l'atomo di carbonio vuole formare quattro legami covalenti per riempire il suo ottetto. In una molecola di metano, l'atomo di carbonio centrale condivide i suoi quattro elettroni di valenza con quattro atomi di idrogeno, formando così quattro legami e soddisfacendo la regola dell'ottetto (per il carbonio) e la “regola del doppietto” (per ciascuno degli idrogeni). IMMAGINE La prossima molecola organica relativamente semplice da considerare è l'etano, la cui formula molecolare è C<sub>2</sub>H<sub>6</sub>. Se disegniamo separatamente il simbolo di Lewis di ogni atomo, possiamo vedere che la regola dell'ottetto/doppio può essere soddisfatta per tutti formando un legame carbonio-carbonio e sei legami carbonio-idrogeno. IMMAGINE Lo stesso approccio può essere utilizzato per le molecole in cui non è presente un atomo di carbonio. In una molecola d'acqua, il simbolo di Lewis dell'atomo di ossigeno ha due elettroni spaiati. Questi sono accoppiati con il singolo elettrone nei simboli di Lewis dei due legami covalenti O-H degli idrogeni. I restanti quattro elettroni non legati dell'ossigeno sono chiamati “coppie solitarie”. IMMAGINE Poiché gli elettroni solitari spesso NON sono mostrati nelle strutture chimiche, è importante vedere come aggiungere mentalmente le coppie solitarie. All'inizio può essere utile aggiungere fisicamente gli elettroni solitari. {| class="wikitable" |IMMAGINE |IMMAGINE |IMMAGINE |- |metilamina |etanolo |clorometano |} === Esercizio === Per la seguente struttura, inserisci tutti gli elettroni solitari mancanti. IMMAGINE ==== Soluzione ==== IMMAGINE Quando due o più elettroni vengono condivisi tra gli atomi, si forma un legame covalente multiplo. La formula molecolare dell'etene (noto anche come etilene, un composto presente nella frutta, come le mele, che ne segnala la maturazione) è C<sub>2</sub>H<sub>4</sub>. Disponendo i simboli di Lewis degli atomi, si può notare che la regola dell'ottetto/doppio può essere soddisfatta per tutti gli atomi solo se i due carboni condividono ''due'' coppie di elettroni tra loro. L'etene contiene un doppio legame carbonio/carbonio. IMMAGINE Seguendo questo schema, il triplo legame nell'etilene di formula molecolare C<sub>2</sub>H<sub>2</sub> (noto anche come acetilene, il combustibile utilizzato nelle torce per saldatura) si forma quando i due atomi di carbonio condividono ''tre'' coppie di elettroni tra loro. IMMAGINE === Esercizio === Disegna la struttura di Lewis dell'ammoniaca, NH<sub>3</sub>. ==== Soluzione ==== IMMAGINE === Forma molecolare === Il disegno di un bastone e di un cuneo di metano mostra gli angoli tetraedrici... (Il cuneo esce dalla carta e la linea tratteggiata va dietro la carta. Le linee solide sono nel piano del foglio). IMMAGINE Gli esempi che seguono fanno uso di questa notazione e illustrano anche l'importanza di includere le coppie di elettroni del guscio di valenza non leganti quando si visualizzano tali configurazioni. {| class="wikitable" |IMMAGINE |IMMAGINE |IMMAGINE |- |metano |ammoniaca |acqua |} Le configurazioni di legame sono prontamente previste dalla teoria della repulsione delle coppie di elettroni di valenza, comunemente indicata come VSEPR nella maggior parte dei testi di chimica introduttivi. Questo semplice modello si basa sul fatto che gli elettroni si respingono l'un l'altro e che è ragionevole aspettarsi che i legami e le coppie di elettroni di valenza non leganti associati a un dato atomo preferiscano essere il più distanti possibile. Le configurazioni di legame del carbonio sono facili da ricordare, poiché ne esistono solo tre categorie. {| class="wikitable" |} {| class="wikitable" !Configurazione !Partner di legame !Angoli di legame !Esempio |- align="CENTER" |Tetraedrico |4 |109.5º |IMMAGINE |- align="CENTER" |Trigonale Planare |3 |120º |IMMAGINE |- align="CENTER" |Lineare |2 |180º |IMMAGINE |} Nei tre esempi illustrati sopra, l'atomo centrale (carbonio) non ha elettroni di valenza non leganti; di conseguenza, la configurazione può essere stimata dal solo numero di partner di legame. Tuttavia, per le molecole di acqua e ammoniaca, gli elettroni non leganti devono essere inclusi nel calcolo. In ogni caso, ci sono quattro regioni di densità elettronica associate al guscio di valenza, per cui ci si aspetta un angolo di legame tetraedrico. Gli angoli di legame misurati di questi composti (H<sub>2</sub>O 104,5º e NH<sub>3</sub> 107,3º) mostrano che sono più vicini alla configurazione tetraedrica che a quella trigonale planare o lineare. Naturalmente, è la configurazione degli atomi (non gli elettroni) a definire la forma di una molecola, e in questo senso l'ammoniaca è detta piramidale (non tetraedrica). Il composto trifluoruro di boro, BF<sub>3</sub>, non ha elettroni di valenza non legati e la configurazione dei suoi atomi è trigonale. La teoria VSEPR è stata trattata in modo esauriente da Oxford e Purdue. Il modo migliore per studiare le forme tridimensionali delle molecole è utilizzare modelli molecolari. Molti tipi di kit di modelli sono disponibili per studenti e chimici professionisti. == Descrizione dei legami chimici - Teoria del legame di valenza == === Termini chiave === Assicurati di saper definire e utilizzare nel contesto i termini chiave riportati di seguito. * forza di legame * legame covalente * lunghezza del legame * legame sigma (σ) * legame pi (π) * teoria del legame di valenza === Teoria del legame di valenza === Mentre discutevamo su come utilizzare le strutture di Lewis per descrivere il legame nei composti organici, siamo stati finora molto vaghi nel nostro linguaggio riguardo alla natura effettiva dei legami chimici stessi. Sappiamo che un legame covalente implica la "condivisione" di una coppia di elettroni tra due atomi, ma come avviene questo e come porta alla formazione di un legame che tiene insieme i due atomi? Sono stati sviluppati due modelli principali per descrivere come si formano i legami covalenti: la teoria del legame di valenza e la teoria degli orbitali molecolari. La teoria del legame di valenza è utilizzata più spesso per descrivere i legami nelle molecole organiche. In questo modello, i legami covalenti si formano dalla sovrapposizione di due orbitali atomici su atomi diversi, ciascuno contenente un singolo elettrone. Gli elettroni si accoppiano nella sovrapposizione orbitale, legando insieme gli atomi. L'esempio più semplice di teoria del legame di valenza può essere dimostrato dalla molecola di H₂ . Dalla tavola periodica possiamo vedere che ogni atomo di idrogeno ha un singolo elettrone di valenza. Se due atomi di idrogeno si uniscono per formare un legame, allora ogni atomo di idrogeno condivide effettivamente entrambi gli elettroni e quindi ognuno assomiglia al gas nobile elio ed è più stabile. I due elettroni condivisi nella sovrapposizione orbitale sono rappresentati da un singolo trattino tra gli atomi. [[File:Teoria_del_legame_di_valenza.png|alt=Teoria del legame di valenza|centro]] La teoria del legame di valenza descrive un legame chimico come la sovrapposizione di orbitali atomici. Nel caso della molecola di idrogeno, l'orbitale 1s di un atomo di idrogeno si sovrappone all'orbitale 1s del secondo atomo di idrogeno per formare un orbitale molecolare chiamato legame sigma, che contiene due elettroni di spin opposto. L'attrazione reciproca tra questa coppia di elettroni caricati negativamente e i nuclei dei due atomi caricati positivamente serve a collegare fisicamente i due atomi attraverso una forza che definiamo legame covalente. La forza di un legame covalente dipende dall'entità della sovrapposizione degli orbitali coinvolti. Gli orbitali che si sovrappongono ampiamente formano legami più forti di quelli che hanno una sovrapposizione minore. [[File:Electron-pair bond.png|centro|senza_cornice]] Un'altra caratteristica importante del legame covalente in H₂ è importante da considerare a questo punto. I due orbitali 1s sovrapposti possono essere visualizzati come due palloncini sferici premuti l'uno contro l'altro. Ciò significa che il legame ha ''simmetria'' '''cilindrica:''' se prendessimo un piano di sezione trasversale del legame in un punto qualsiasi, formerebbe un cerchio. Questo tipo di legame è chiamato legame '''σ (sigma)'''. [[File:Sigma_bonds.png|alt=Sigma bonds|centro]] L'energia del sistema dipende da quanto si sovrappongono gli orbitali. Il diagramma energetico sottostante illustra come la somma delle energie di due atomi di idrogeno (la curva colorata) cambia man mano che si avvicinano. Quando gli atomi sono molto distanti non c'è sovrapposizione e, per convenzione, fissiamo la somma delle energie a zero. Quando gli atomi si avvicinano, i loro orbitali iniziano a sovrapporsi. Ogni elettrone inizia a sentire l'attrazione del nucleo dell'altro atomo. Inoltre, gli elettroni iniziano a respingersi, così come i nuclei. Finché gli atomi sono ancora ampiamente separati, le attrazioni sono leggermente più forti delle repulsioni e l'energia del sistema diminuisce. (Inizia a formarsi un legame.) Man mano che gli atomi si avvicinano, la sovrapposizione aumenta, quindi l'attrazione dei nuclei per gli elettroni continua ad aumentare (così come le repulsioni tra gli elettroni e tra i nuclei). A una certa distanza tra gli atomi, che varia a seconda degli atomi coinvolti, l'energia raggiunge il suo valore più basso (il più stabile). Questa distanza ottimale tra i due nuclei legati è chiamata lunghezza di legame tra i due atomi. Il legame è stabile perché a questo punto le forze attrattive e repulsive si combinano per creare la configurazione a più bassa energia possibile. [[File:Internuclear_distance.png|alt=Internuclear distance|centro|miniatura|Figura 1.5.2​  : Un grafico dell'energia potenziale in funzione della distanza internucleare per l'interazione tra due atomi di idrogeno gassoso]] Questa distanza internucleare ottimale è la '''lunghezza del legame''' . Per la molecola di H<sub>2</sub>, la distanza è di 74 µm (picometri, 10-12 metri ). Allo stesso modo, la differenza di energia potenziale tra lo stato energetico più basso (alla distanza internucleare ottimale) e lo stato in cui i due atomi sono completamente separati è chiamata '''energia di dissociazione del legame,''' o, più semplicemente ''', forza del legame'''. Per la molecola di idrogeno, la forza del legame HH è pari a circa 435 kJ/mol. Ciò significa che ci vorrebbero 435 kJ per rompere una mole di legami HH. Ogni legame covalente in una data molecola ha una lunghezza e una forza caratteristiche. In generale, la lunghezza di un tipico legame singolo carbonio-carbonio in una molecola organica è di circa 150 µm, mentre i doppi legami carbonio-carbonio sono di circa 130 µm, i doppi legami carbonio-ossigeno sono di circa 120 µm e i legami carbonio-idrogeno sono compresi tra 100 e 110 µm. La forza dei legami covalenti nelle molecole organiche varia da circa 234 kJ/mole per un legame carbonio-iodio (nell'ormone tiroideo, ad esempio), a circa 410 kJ/mole per un tipico legame carbonio-idrogeno e fino a oltre 800 kJ/mole per un triplo legame carbonio-carbonio. {| class="wikitable" |+Tabella: Energie e lunghezze di legame rappresentative !Legame !Lunghezza (pm) !Energia (kJ/mol) ! !Legame !Lunghezza (pm) !Energia (kJ/mol) |- |HH |74 |436 | |CO |140.1 |358 |- |HC |106.8 |413 | |C=O |119.7 |745 |- |HN |101.5 |391 | |C≡O |113.7 |1072 |- |HO |97,5 |467 | |H-Cl |127,5 |431 |- |CC |150,6 |347 | |H-Br |141.4 |366 |- |C=C |133,5 |614 | |CIAO |160.9 |298 |- |C≡C |120,8 |839 | |OO |148 |146 |- |CN |142.1 |305 | |O=O |120,8 |498 |- |C=N |130.0 |615 | |FF |141.2 |159 |- |C≡N |116.1 |891 | |Cl-Cl |198,8 |243 |} === Esercizi === 1) Il seguente diagramma energetico, energia vs. distanza intermolecolare, si riferisce a una molecola di fluoro (F<sub>2</sub>) . Descrivi l'importanza dei punti A, B e C sul grafico. === Soluzioni === A - Sono presenti forze repulsive, i nuclei sono troppo vicini tra loro . B - Distanza ottimale tra i due orbitali per avere un legame (la lunghezza del legame) C - Non è possibile formare un legame, gli orbitali sono troppo distanti. == Orbitali ibridi sp<sup>3</sup> e la struttura del metano == === Termini chiave === Assicuratevi di saper definire e utilizzare nel contesto i termini chiave riportati di seguito. * angolo di legame * ibridazione * ibrido sp<sup>3</sup> === Teoria del legame di valenza === La teoria del legame di valenza, che utilizza orbitali atomici sovrapposti per spiegare come si formano i legami chimici, funziona bene in molecole biatomiche semplici come l'H<sub>2</sub>. Tuttavia, quando le molecole con più di due atomi formano legami stabili, è necessario un modello più dettagliato. Un buon esempio è il metano (CH<sub>4</sub>). Secondo la teoria dei legami di valenza, la struttura di una specie covalente può essere rappresentata con una struttura di Lewis. [[File:Chemorg_1.6.1.svg|centro|senza_cornice|Chemorg 1.6]] Sperimentalmente, è stato dimostrato che i quattro legami carbonio-idrogeno nella molecola del metano sono identici, cioè hanno la stessa energia di legame e la stessa lunghezza di legame. Inoltre, la teoria VSEPR suggerisce che la geometria dell'atomo di carbonio nella molecola del metano è tetraedrica (2), ed esistono numerose prove teoriche e sperimentali a sostegno di questa previsione. [[File:Chemorg_1.6.2.svg|centro|senza_cornice|Chemorg 1.6]] Secondo la teoria dei legami di valenza, un legame covalente si forma quando un elettrone spaiato di un atomo si sovrappone a un elettrone spaiato di un altro atomo. Consideriamo ora la configurazione elettronica dei quattro elettroni di valenza del carbonio. [[File:Chemorg_1.6.3.svg|centro|senza_cornice|Chemorg 1.6]] Esiste una grave discrepanza tra la configurazione elettronica del carbonio (angolo di legame 1 previsto dal VSEPR e i dati sperimentali. Infine, esistono due orbitali diversi, 2, che creerebbero legami C-H di tipo diverso. Come già detto, sperimentalmente i quattro legami carbonio-idrogeno nella molecola del metano sono identici. === Orbitali ibridi === Una risposta ai problemi sopra esposti fu offerta nel 1931 da Linus Pauling. Egli dimostrò matematicamente che un orbitale s e tre orbitali. ==== Ideali importanti per comprendere l'ibridazione ==== # Gli orbitali ibridi non esistono negli atomi isolati. Si formano solo negli atomi legati covalentemente. # Gli orbitali ibridi hanno forme e orientamenti molto diversi da quelli degli orbitali atomici degli atomi isolati. # Un insieme di orbitali ibridi è generato dalla combinazione di orbitali atomici. Il numero di orbitali ibridi in un insieme è uguale al numero di orbitali atomici che sono stati combinati per produrre l'insieme. # Tutti gli orbitali di un insieme di orbitali ibridi sono equivalenti per forma ed energia. # Il tipo di orbitali ibridi formati in un atomo legato crea la geometria molecolare prevista dalla teoria VSEPR. # Gli orbitali ibridi si sovrappongono per formare legami σ. # Gli elettroni a coppia solitaria sono spesso contenuti in orbitali ibridi. === Ibridazione sp<sup>3</sup> nel metano === Per spiegare questa osservazione, la teoria del legame di valenza si basa su un concetto chiamato '''ibridazione orbitale'''. In questa figura, i quattro orbitali di valenza del carbonio (un orbitale 2s e tre orbitali 2p) si combinano matematicamente (ricordate: gli orbitali sono descritti da equazioni) per formare quattro '''orbitali ibridi''' equivalenti, che vengono chiamati '''orbitali sp<sup>3</sup>''' perché si formano mescolando un orbitale s e tre orbitali p. Nella nuova configurazione elettronica, ciascuno dei quattro elettroni di valenza del carbonio occupa un singolo orbitale sp<sup>3</sup>, creando quattro elettroni spaiati. [[File:Chemorg_1.6.4.svg|centro|senza_cornice|Chemorg 1.6]] La forma di un orbitale ibridato sp<sup>3</sup> è una combinazione di orbitali atomici s e p. [[File:Chemorg_1.6.5.png|centro|senza_cornice|Chemorg 1.6]] Ogni orbitale ibrido sp<sup>3</sup> contiene un elettrone e gli elettroni si respingono. Per ridurre al minimo la repulsione tra gli elettroni, i quattro orbitali sp<sup>3</sup>-ibridati si dispongono intorno al nucleo del carbonio in modo da essere il più lontano possibile l'uno dall'altro, dando luogo alla disposizione tetraedrica prevista da VSPER. L'atomo di carbonio nel metano è chiamato “atomo di carbonio ibridizzato sp<sup>3</sup>”. I lobi più grandi degli ibridi sp<sup>3</sup> sono diretti verso i quattro angoli di un tetraedro, il che significa che l'angolo tra due orbitali qualsiasi è 109,5°. [[File:Chemorg_1.6.6.png|centro|senza_cornice|Chemorg 1.6]] === Legami nel metano === Ogni legame C-H nel metano, quindi, può essere descritto come una sovrapposizione tra un orbitale 1s riempito a metà in quattro atomi di idrogeno e il lobo più grande di uno dei quattro orbitali ibridi sp<sup>3</sup> riempiti a metà formano un legame sigma (σ) equivalente. Questa sovrapposizione di orbitali è spesso descritta con la notazione: sp<sup>3</sup>(C)-1s(H). La formazione di orbitali ibridi sp<sup>3</sup> spiega con successo la struttura tetraedrica del metano e l'equivalenza dei quattro legami C-H. Resta da spiegare perché si formano gli orbitali ibridi sp<sup>3</sup>. Quando gli orbitali s e 3 p del carbonio si ibridano, l'orbitale ibrido sp<sup>3</sup> risultante è asimmetrico, con un lobo più grande dell'altro. Ciò significa che il lobo più grande può sovrapporsi più efficacemente agli orbitali di altri legami, rendendoli più forti. L'ibridazione consente al carbonio di formare legami più forti di quelli che avrebbe con orbitali s o p non ibridati. [[File:Chemorg_1.6.7.png|centro|senza_cornice|Chemorg 1.6]] I quattro legami carbonio-idrogeno nel metano sono equivalenti e hanno tutti una lunghezza di legame di 109 pm (1,09 x 10-10 m), una forza di legame di 429 kJ/mol. Tutti gli angoli di legame H-C-H sono 109,5°. [[File:Chemorg_1.6.8.svg|centro|senza_cornice|Chemorg 1.6]] [[File:Chemorg_1.6.9.png|centro|senza_cornice|Chemorg 1.6]] === Guarda da vicino: Linus Pauling === Probabilmente il chimico più influente del XX secolo, Linus Pauling (1901-1994) è l'unica persona ad aver vinto due premi Nobel individuali (cioè non condivisi). Negli anni '30, Pauling utilizzò nuove teorie matematiche per enunciare alcuni principi fondamentali del legame chimico. Il suo libro del 1939, ''The Nature of the Chemical Bond'', è uno dei libri più significativi mai pubblicati in chimica. Il grande contributo di Pauling alla chimica fu la teoria del legame di valenza, che combinava la sua conoscenza della teoria meccanica quantistica con la conoscenza di fatti chimici fondamentali, come la lunghezza e la forza dei legami e la forma delle molecole. La teoria del legame di valenza, come la teoria del legame di Lewis, fornisce un modello semplice che è utile per prevedere e comprendere le strutture delle molecole, soprattutto per la chimica organica. . Nel 1935, l'interesse di Pauling si rivolse alle molecole biologiche e gli fu assegnato il Premio Nobel per la Chimica 1954 per il suo lavoro sulla struttura delle proteine. (Era molto vicino a scoprire la struttura a doppia elica del DNA quando James Watson e James Crick annunciarono la loro scoperta della sua struttura nel 1953). In seguito gli è stato assegnato il Premio Nobel per la Pace 1962 per i suoi sforzi volti a vietare i test sulle armi nucleari. [[File:Chemorg_1.6.10.jpg|centro|miniatura|Linus Pauling è stato uno dei chimici più influenti del XX secolo.]] Negli ultimi anni, Pauling si convinse che grandi dosi di vitamina C avrebbero prevenuto le malattie, compreso il comune raffreddore. La maggior parte delle ricerche cliniche non riuscì a dimostrare l'esistenza di un legame, ma Pauling continuò ad assumere grandi dosi quotidiane. Morì nel 1994, dopo aver trascorso una vita intera a creare un'eredità scientifica che pochi potranno mai eguagliare. == Orbitali ibridi sp³ e struttura dell'etano == === Legame di etano === La molecola più semplice con un legame carbonio-carbonio è l'etano, C<sub>2</sub>H<sub>6</sub>. [[File:Rappresentrazioni_di_etano.svg|alt=Rappresentrazioni di etano|centro|miniatura|'''Rappresentazioni dell'Etano''']] Nell'etano (CH<sub>3</sub>CH<sub>3</sub>) , entrambi gli atomi di carbonio sono ibridati sp<sup>3</sup>'', il che'' significa che entrambi hanno quattro legami con geometria tetraedrica. Un orbitale ''sp<sup>3</sup> di un atomo'' di carbonio si sovrappone, uno all'altro, a un orbitale sp<sup>3</sup> ''del'' secondo atomo di carbonio per formare un legame ''σ'' carbonio-carbonio. Questa sovrapposizione orbitale è spesso descritta usando la notazione: ''sp<sup>3</sup>'' (C)-sp<sup>3</sup> (C). Ciascuno dei rimanenti orbitali ibridi ''sp<sup>3</sup>'' si sovrappone all'orbitale ''s'' di un atomo di idrogeno per formare legami σ carbonio-idrogeno. [[File:Legame_di_etano_1.svg|alt=Legame di etano 1|centro]] Il legame carbonio-carbonio σ ha una lunghezza di legame di 154 µm e una forza di legame di 377 kJ/mol. I legami carbonio-idrogeno σ sono leggermente più deboli, 421 kJ/mol, rispetto a quelli del metano. Gli angoli di legame CCH nell'etano sono di 111,2°, un valore prossimo a quello previsto per le molecole tetraedriche. [[File:Legame_di_etano_2.svg|alt=Legame di etano 2|centro]] L'orientamento dei due gruppi CH<sub>2</sub> non è fisso l'uno rispetto all'altro. Poiché si formano dalla sovrapposizione di due orbitali, i legami ''sigma sono liberi di ruotare.'' Ciò significa, nel caso della molecola di etano, che i due gruppi metilici (CH<sub>2</sub>) possono essere rappresentati come due ruote su un mozzo, ciascuna in grado di ruotare liberamente rispetto all'altra. [[File:Legame_di_etano_3.svg|alt=Legame di etano 3|centro]] ===== '''Come lo sapevano?''' ===== La geometria tetraedrica del carbonio fu prevista già nel 1874. Ma come lo sapevano? Un interrogativo emerse analizzando l'etano con un sostituente bromo (C<sub>2</sub>H<sub>5</sub>Br ). Esaminando le possibili strutture del composto C<sub>2</sub>H<sub>5</sub>Br, si individuano diverse possibili formule strutturali. Un serio problema era se queste formule rappresentassero gli stessi composti o composti diversi. Tutto ciò che si sapeva all'inizio era che ogni campione purificato di C<sub>2</sub>H<sub>5</sub>Br , indipendentemente dal modo in cui era stato preparato, aveva un punto di ebollizione di 38 ° C e una densità di 1,460 gml<sup>−1</sup>. Inoltre, tutti avevano lo stesso aspetto , lo stesso odore e subivano le stesse reazioni chimiche. Non c'erano prove che C<sub>2</sub>H<sub>5</sub>Br fosse una miscela o che si potesse preparare più di un composto con questa formula. Si potrebbe quindi concludere che tutte le formule strutturali sopra riportate rappresentano una singola sostanza , ma come? Una brillante soluzione al problema arrivò quando JH van't Hoff propose che tutti e quattro i legami del carbonio fossero equivalenti e diretti verso i vertici di un tetraedro regolare. Se ridisegnamo le strutture di C₂H₂Br con entrambi gli atomi di carbonio a geometria tetraedrica, vediamo che esiste una sola disposizione possibile. Questa teoria allude all'idea di libera rotazione attorno ai legami sigma, che sarà discussa più avanti. [[File:Legame_di_etano_4.png|alt=Legame di etano 4|centro]] [[File:Chemorg_1.7.6.png|centro|chemorg]] == Orbitali ibridi sp² e struttura dell'etilene == === Termini chiave === Assicuratevi di saper definire e utilizzare nel contesto i termini chiave riportati di seguito. * legame pi greco (π) * ibrido sp<sup>2</sup> === Legami nell'etilene === Finora la teoria dei legami di valenza è stata in grado di descrivere il legame nelle molecole contenenti solo legami singoli. Tuttavia, quando le molecole contengono legami doppi o tripli, il modello richiede maggiori dettagli. L'etilene (comunemente noto come etene), CH<sub>2</sub>CH<sub>2</sub>, è la molecola più semplice che contiene un doppio legame carbonio-carbonio. La struttura di Lewis dell'etilene indica la presenza di un doppio legame carbonio-carbonio e di quattro legami singoli carbonio-idrogeno. Sperimentalmente, è stato dimostrato che i quattro legami carbonio-idrogeno nella molecola di etilene sono identici. Poiché ogni carbonio è circondato da tre gruppi di elettroni, secondo la teoria VSEPR la molecola dovrebbe avere una geometria trigonale planare. Sebbene ogni carbonio abbia soddisfatto il requisito di tetravalenza, un legame appare diverso. È evidente che si tratta di un altro tipo di sovrapposizione di orbitali. [[File:Chemorg_1.8.1.svg|centro|chemorg 1.8]] I legami sigma che si formano nell'etene sono dovuti alla partecipazione di un diverso tipo di orbitale ibrido. Tre orbitali atomici su ciascun carbonio - 2s, 2p<sub>x</sub> e 2p<sub>y</sub> - si combinano per formare tre orbitali ibridi sp<sub>2</sub>, lasciando l'orbitale 2p<sub>z</sub> non ibridato. Tre dei quattro elettroni di valenza di ciascun carbonio sono distribuiti nei tre orbitali ibridi sp<sup>2</sup>, mentre l'elettrone rimanente va nell'orbitale p<sub>z</sub> non ibridato. Ogni carbonio dell'etene è detto “carbonio ibrido sp<sup>2</sup>”. La configurazione elettronica del carbonio ibridato sp<sup>2</sup> mostra che ci sono quattro elettroni spaiati per formare legami. Tuttavia, gli elettroni spaiati sono contenuti in due tipi diversi di orbitali, quindi è prevedibile che si formino due tipi diversi di legami. [[File:Chemorg_1.8.2.svg|centro]] È stato dimostrato matematicamente che la forma dell'orbitale sp<sup>2</sup> ibridato è all'incirca uguale a quella dell'orbitale sp<sup>3</sup> ibridato. Per minimizzare la repulsione tra gli elettroni, i tre orbitali sp<sup>2</sup> ibridati sono disposti con una geometria trigonale planare. Ogni lobo orbitale punta ai tre angoli di un triangolo equilatero, con angoli di 120° tra loro. Anche in questo caso, geometria e ibridazione possono essere collegate. Si può dire che gli atomi circondati da tre gruppi di elettroni hanno una geometria planare trigonale e un'ibridazione sp<sup>2</sup>. [[File:Chemorg_1.8.3.png|centro|chemorg 1.8]] L'orbitale 2p<sub>z</sub> non ibrido è ''perpendicolare'' al piano degli orbitali ibridi sp<sup>2</sup> trigonali planari. [[File:Chemorg_1.8.4.png|centro|chemorg 1.8]] Nella molecola di etilene, ogni atomo di carbonio è legato a due atomi di idrogeno. Pertanto, per i legami sigma C-H nell'etilene si sovrappongono due orbitali ibridi sp<sup>2</sup> con gli orbitali 1s di due atomi di idrogeno (sp<sup>2</sup>(C)-1s(H)). Di conseguenza, coerentemente con le osservazioni, i quattro legami carbonio-idrogeno nell'etilene sono identici. [[File:Chemorg_1.8.5.png|centro|chemorg 1.8]] Il legame sigma C-C nell'etilene è formato dalla sovrapposizione di un orbitale ibrido sp<sup>2</sup> di ciascun carbonio. [[File:Chemorg_1.8.6.png|centro|chemorg 1.8]] La sovrapposizione di orbitali ibridi o di un orbitale ibrido e di un orbitale 1s dell'idrogeno crea la struttura del legame sigma della molecola di etilene. Tuttavia, l'orbitale p<sub>z</sub> non ibrido su ciascun carbonio rimane. [[File:Chemorg_1.8.7.png|centro|chemorg 1.8]] Gli orbitali p<sub>z</sub> non ibridati su ciascun carbonio si sovrappongono a un legame π (pi greco). La sovrapposizione degli orbitali è comunemente scritta come pz(C)-1p<sub>z</sub>(C). In generale, i legami multipli nei composti molecolari sono formati dalla sovrapposizione di orbitali p non ibridati. Va notato che il doppio legame carbonio-carbonio nell'etilene è costituito da due diversi tipi di legame, uno sigma e uno pi greco. [[File:Chemorg_1.8.8.png|centro|chemorg 1.8]] Nel complesso, si dice che l'etilene contenga cinque legami sigma e un legame pi greco. I legami pi greco tendono a essere più deboli dei legami sigma perché la sovrapposizione laterale degli orbitali p determina una sovrapposizione orbitale meno efficace rispetto alla sovrapposizione orbitale end-to-end di un legame sigma. Questo rende il legame pi greco molto più facile da rompere, il che è una delle idee più importanti nelle reazioni di chimica organica. [[File:Chemorg_1.8.9.svg|centro|chemorg 1.8]] Si dice che una molecola di etilene sia costituita da cinque legami sigma e un legame pi greco. I tre orbitali ibridi sp<sup>2</sup> su ciascun carbonio si orientano per creare la geometria trigonale planare di base. L'angolo di legame H-C-C nell'etilene è di 121,3<sup>o</sup>, molto vicino ai 120<sup>o</sup> previsti dal VSEPR. I quattro legami C-H sigma nell'etilene. Il doppio legame carbonio-carbonio nell'etilene è più corto (133,9 pm) e quasi due volte più forte (728 kJ/mol) del legame singolo carbonio-carbonio (154 pm e 377 kJ/mol). Ciascuno dei quattro legami carbonio-idrogeno nell'etilene sono equivalenti e hanno una lunghezza di 108,7 pm. [[File:Chemorg_1.8.10.svg|centro|chemorg 1.8]] === Rigidità nell'etene === Essendo il risultato di una sovrapposizione side-by-side (anziché end-to-end come nel caso del legame sigma), '''i legami pi greco non sono liberi di ruotare'''. Se si verificasse una rotazione intorno a questo legame, si dovrebbe interrompere la sovrapposizione laterale tra i due orbitali 2p<sup>z</sup> che costituiscono il legame pi. Se si verificasse una rotazione libera, gli orbitali p dovrebbero attraversare una fase in cui si trovano a 90° l'uno dall'altro, il che romperebbe il legame pi greco perché non ci sarebbe più sovrapposizione. Poiché il legame pi greco è essenziale per la struttura dell'etene, non deve rompersi, quindi non ci può essere rotazione libera intorno al legame sigma carbonio-carbonio. La presenza del legame pi greco “blocca” i sei atomi dell'etene nello stesso piano. [[File:Chemorg_1.8.11.jpg|centro|chemorg 1.8]] === Esercizio === 1) a: Descrivi gli orbitali che si sovrappongono al legame sigma carbonio-azoto e al legame pie nella molecola sottostante: [[File:Chemorg_1.8.13.png|centro|chemorg 1.8]] b: Quale tipo di orbitale contiene la coppia solitaria dell'azoto? 2) Per la seguente molecola, indica quali atomi sono tenuti sullo stesso piano dal doppio legame carbonio-carbonio: [[File:Chemorg_1.8.14.png|centro|chemorg 1.8]] ==== Soluzioni ==== 1) a) Gli atomi di carbonio e azoto sono entrambi ibridati sp<sup>2</sup>. Il doppio legame carbonio-azoto è composto da un legame sigma formato da due orbitali sp<sup>2</sup> e da un legame pi greco formato dalla sovrapposizione di due orbitali 2p non ibridati. [[File:Chemorg_1.8.15.png|centro|chemorg 1.8]] b) Come mostrato nella figura precedente, gli elettroni solitari dell'azoto occupano uno dei tre orbitali ibridi sp<sup>2</sup>. 2) [[File:Chemorg_1.8.16.png|centro|chemorg 1.8]] == Ibridazione di azoto, ossigeno, fosforo e zolfo == === Termini chiave === Assicuratevi di saper definire e utilizzare nel contesto i termini chiave riportati di seguito. * elettroni a coppia solitaria === Note di studio === L'azoto si trova spesso nei composti organici. Come gli atomi di carbonio, gli atomi di azoto possono essere sp<sup>3</sup>-, sp<sup>2</sup>- o sp-ibridati. In questo corso, il termine “coppia solitaria” viene utilizzato per descrivere una coppia di elettroni non condivisa. Il concetto di legame di valenza dell'ibridazione orbitale può essere estrapolato ad altri atomi, tra cui azoto, ossigeno, fosforo e zolfo. In altri composti, i legami covalenti che si formano possono essere descritti utilizzando orbitali ibridi. === L'azoto === ==== Legami in NH<sub>3</sub> ==== L'azoto in NH<sub>3</sub> ha cinque elettroni di valenza. Dopo l'ibridazione, questi cinque elettroni sono collocati nei quattro orbitali ibridi sp<sup>3</sup> equivalenti. La configurazione elettronica dell'azoto presenta ora un orbitale ibrido sp<sup>3</sup> completamente riempito con due elettroni e tre orbitali ibridi sp<sup>3</sup> con un elettrone spaiato ciascuno. I due elettroni nell'orbitale ibrido sp<sup>3</sup> pieno sono considerati non leganti perché già appaiati. Questi elettroni saranno rappresentati come una coppia solitaria nella struttura dell'NH<sub>3</sub>. I tre elettroni non appaiati negli orbitali ibridi sono considerati leganti e si sovrapporranno agli orbitali s dell'idrogeno per formare legami sigma N-H. Nota! Questa configurazione di legame è stata prevista dalla struttura di Lewis dell'NH<sub>3</sub>. [[File:Chemorg_1.10.1.svg|centro|chemorg 1.10]] I quattro orbitali ibridi sp<sup>3</sup> dell'azoto si orientano a formare una geometria tetraedrica. I tre legami sigma N-H dell'NH<sub>3</sub> sono formati dalla sovrapposizione degli orbitali sp<sup>3</sup>(N)-1s(H). Il quarto orbitale ibrido sp<sup>3</sup> contiene i due elettroni della coppia solitaria e non è direttamente coinvolto nel legame. [[File:Chemorg_1.10.2.png|centro|chemorg 1.10]] ==== Ammina metilica ==== L'azoto è ibridato sp<sup>3</sup>, il che significa che possiede quattro orbitali ibridi sp<sup>3</sup>. Due degli orbitali ibridati sp<sup>3</sup> si sovrappongono agli orbitali s degli idrogeni per formare i due legami sigma N-H. Uno degli orbitali ibridi sp<sup>3</sup> si sovrappone a un orbitale ibrido sp<sup>3</sup> del carbonio per formare il legame sigma C-N. Gli elettroni solitari dell'azoto sono contenuti nell'ultimo orbitale ibridato sp<sup>3</sup>. A causa dell'ibridazione sp<sup>3</sup>, l'azoto ha una geometria tetraedrica. Tuttavia, gli angoli dei legami H-N-H e H-N-C sono inferiori ai tipici 109,5° a causa della compressione operata dagli elettroni solitari. [[File:Chemorg_1.10.3.svg|centro|chemorg 1.10]] === L'ossigeno === ==== Legami in H<sub>2</sub>O ==== L'ossigeno in H<sub>2</sub>O ha sei elettroni di valenza. Dopo l'ibridazione, questi sei elettroni sono collocati nei quattro orbitali ibridi sp<sup>3</sup> equivalenti. La configurazione elettronica dell'ossigeno presenta ora due orbitali ibridi sp<sup>3</sup> completamente riempiti con due elettroni e due orbitali ibridi sp<sup>3</sup> con un elettrone spaiato ciascuno. Gli orbitali ibridi sp<sup>3</sup> riempiti sono considerati non leganti perché già appaiati. Questi elettroni saranno rappresentati come due serie di coppie solitarie sulla struttura di H<sub>2</sub>O. I due elettroni spaiati negli orbitali ibridi sono considerati leganti e si sovrapporranno agli orbitali s dell'idrogeno per formare legami O-H sigma. Nota! Questa configurazione di legame è stata prevista dalla struttura di Lewis di H<sub>2</sub>O. [[File:Chemorg_1.10.4.svg|centro|chemorg 1.10]] I quattro orbitali ibridi sp<sup>3</sup> dell'ossigeno si orientano a formare una geometria tetraedrica. I due legami sigma O-H di H<sub>2</sub>O sono formati dalla sovrapposizione degli orbitali sp<sup>3</sup>(O)-1s(H). I due orbitali ibridi sp<sup>3</sup> rimanenti contengono ciascuno due elettroni sotto forma di coppia solitaria. [[File:Chemorg_1.6.9.png|alt=Chemorg 1.6.9|centro]] === Metanolo === L'ossigeno è ibridato sp<sup>3</sup>, il che significa che ha quattro orbitali ibridi sp<sup>3</sup>. Uno degli orbitali ibridi sp<sup>3</sup> si sovrappone agli orbitali s di un idrogeno per formare i legami sigma O-H. Uno degli orbitali ibridi sp<sup>3</sup> si sovrappone a un orbitale ibrido sp<sup>3</sup> del carbonio per formare il legame sigma C-O. Entrambe le serie di elettroni solitari sull'ossigeno sono contenute nel restante orbitale ibridato sp<sup>3</sup>. A causa dell'ibridazione sp<sup>3</sup>, l'ossigeno ha una geometria tetraedrica. Tuttavia, gli angoli di legame H-O-C sono inferiori ai tipici 109,5° a causa della compressione da parte degli elettroni solitari. [[File:Chemorg_1.10.5.svg|centro|chemorg 1.10]] === Fosforo === ==== Fosfato di metile ==== Lo schema di legame del fosforo è analogo a quello dell'azoto, poiché entrambi si trovano nel periodo 15. Tuttavia, il fosforo può avere ottetti espansi perché si trova nella riga n = 3. Tuttavia, il fosforo può avere degli ottetti espansi perché si trova nella riga n = 3. In genere, il fosforo forma cinque legami covalenti. Nelle molecole biologiche, il fosforo si trova solitamente negli organofosfati. Gli organofosfati sono costituiti da un atomo di fosforo legato a quattro ossigeni, con uno degli ossigeni legato anche a un carbonio. Nel metilfosfato, il fosforo è ibridato sp<sup>3</sup> e l'angolo di legame O-P-O varia da 110° a 112°. [[File:Chemorg_1.10.6.svg|centro|chemorg 1.10]] === Zolfo === ==== Metanolo e solfuro di dimetile ==== Lo zolfo ha uno schema di legame simile a quello dell'ossigeno perché entrambi si trovano nel periodo 16 della tavola periodica. Poiché lo zolfo si trova nella terza fila della tavola periodica, ha la capacità di formare un ottetto espanso e la capacità di formare un numero di legami covalenti superiore a quello tipico. Nei sistemi biologici, lo zolfo si trova tipicamente in molecole chiamate tioli o solfuri. In un tiolo, l'atomo di zolfo è legato a un idrogeno e a un carbonio ed è analogo al legame O-H di un alcol. In un solfuro, lo zolfo è legato a due carboni. Il più semplice esempio di tiolo è il tiolo del metano (CH<sub>3</sub>SH) e il più semplice esempio di solfuro è il dimetilsolfuro [(CH<sub>3</sub>)<sub>3</sub>S]. In entrambi i casi lo zolfo è ibridato sp<sup>3</sup>, ma gli angoli di legame dello zolfo sono molto inferiori ai tipici 109,5° tetraedrici, essendo rispettivamente 96,6° e 99,1°. [[File:Chemorg_1.10.7.svg|centro|miniatura|metanolo]] [[File:Chemorg_1.10.8.svg|centro|miniatura|solfuro di dimetile]] === Esercizi === 1) Inserisci le coppie di elettroni solitari mancanti nelle seguenti molecole e scrivi quale ibridazione ti aspetti per ciascuno degli atomi indicati. a) L'ossigeno è dimetiletere: [[File:Chemorg_1.10.9.svg|centro|chemorg 1.10]] b) L'azoto nella dimetil amina: [[File:Chemorg_1.10.10.png|centro|chemorg 1.10]] c) Il fosforo nella fosfina: [[File:Chemorg_1.10.11.png|centro|chemorg 1.10]] d) Lo zolfo nell'idrogeno solforato: [[File:Chemorg_1.10.12.png|centro|chemorg 1.10]] ==== Soluzioni ==== 1) a) ibridazione sp<sup>3</sup> [[File:Chemorg_1.10.13.png|centro|chemorg 1.10]] b) ibridazione sp<sup>3</sup> [[File:Chemorg_1.10.14.png|centro|chemorg 1.10]] c) ibridazione sp<sup>3</sup> [[File:Chemorg_1.10.15.png|centro|chemorg 1.10]] d) ibridazione sp<sup>3</sup> [[File:Chemorg_1.10.16.png|centro|chemorg 1.10]] == Rappresentare le strutture chimiche == === Note di studio === Quando si disegna la struttura di un composto organico neutro, è utile ricordare che * ogni atomo di carbonio ha quattro legami. * ogni atomo di azoto ha tre legami * ogni atomo di ossigeno ha due legami * ogni atomo di idrogeno ha un legame. Attraverso la chimica generale, potreste aver già avuto modo di osservare le strutture molecolari utilizzando le strutture di Lewis. Poiché la chimica organica può coinvolgere molecole di grandi dimensioni, sarebbe utile che le strutture di Lewis potessero essere abbreviate. I tre diversi modi di disegnare le molecole organiche comprendono le '''formule di Kekulé''', le '''formule condensate''' e le '''strutture scheletriche''' (chiamate anche strutture a legami lineari o formule lineari). Durante questo corso, si vedranno molecole scritte in tutte e tre le forme. Sarà più utile se vi sentirete a vostro agio nel passare da uno stile di disegno all'altro, osservando i disegni e capendo cosa rappresentano. Sviluppare la capacità di convertire tra i diversi tipi di formule richiede pratica e, nella maggior parte dei casi, l'aiuto di modelli molecolari. Molti tipi di kit di modelli sono disponibili per gli studenti e i chimici professionisti, e lo studente principiante è incoraggiato a procurarsene uno. La semplificazione delle formule strutturali può essere ottenuta senza alcuna perdita di informazioni. Le formule di Kekule sono solo il termine della chimica organica per le strutture di Lewis già incontrate in precedenza. Nelle '''formule strutturali condensate''', i legami con ogni carbonio sono omessi, ma ogni unità strutturale distinta (gruppo) è scritta con numeri di pedice che designano più sostituenti, compresi gli idrogeni. Le '''formule lineari''' omettono completamente i simboli del carbonio e dell'idrogeno (a meno che l'idrogeno non sia legato a un atomo diverso dal carbonio). Ogni segmento di linea retta rappresenta un legame, le estremità e le intersezioni delle linee sono atomi di carbonio e il numero corretto di idrogeni è calcolato dalla tetravalenza del carbonio. Gli elettroni del guscio di valenza non legati sono omessi in queste formule. === Kekulé (alias strutture di Lewis) === Una formula di Kekulé o formula strutturale mostra gli atomi della molecola nell'ordine in cui sono legati. Inoltre, mostra il modo in cui gli atomi sono legati l'uno all'altro, ad esempio il legame covalente singolo, doppio e triplo. I legami covalenti sono rappresentati da linee. Il numero di trattini indica se il legame è singolo, doppio o triplo. Vengono mostrate tutte le etichette degli atomi e tutte le coppie solitarie. {| class="wikitable" |[[File:Chemorg_1.12.1.svg|centro|chemorg 1.12]] |[[File:Chemorg_1.12.2.svg|centro|chemorg 1.12]] |[[File:Chemorg_1.12.3.svg|centro|chemorg 1.12]] |- |'''A''' |'''B''' |'''C''' |} === Formula condensata === Una formula condensata è costituita dai simboli degli elementi. Le formule strutturali condensate mostrano l'ordine degli atomi come una formula strutturale, ma sono scritte in un'unica riga per risparmiare spazio e renderne più comoda e veloce la scrittura. L'ordine degli atomi suggerisce la connettività della molecola. Le formule strutturali condensate sono utili anche per mostrare che un gruppo di atomi è collegato a un singolo atomo in un composto. In questo caso, si usano le parentesi intorno al gruppo di atomi per indicare che sono insieme. Inoltre, se a un dato atomo è collegato più di un sostituente, questo viene indicato con un numero di pedice. Un esempio è CH<sub>4</sub>, che rappresenta quattro idrogeni attaccati allo stesso carbonio. Le formule condensate possono essere lette in entrambi i sensi e H<sub>3</sub>C è uguale a CH<sub>3</sub>, anche se quest'ultimo è più comune. Guardate gli esempi qui sotto e abbinateli alla loro molecola identica sotto le strutture di Kekulé e le formule lineari. {| class="wikitable" |CH<sub>3</sub>CH<sub>2</sub>OH |ClCH<sub>2</sub>CH<sub>2</sub>CH(OCH<sub>3</sub>)CH<sub>3</sub> |CH<sub>3</sub>NHCH<sub>2</sub>COOH |- |'''A''' |'''B''' |'''C''' |} Osserviamo da vicino l'esempio B. Quando si esamina una formula condensata, è bene concentrarsi sui carboni e sugli altri elementi che non sono idrogeno. Gli idrogeni sono importanti, ma di solito sono presenti per completare gli ottetti. Inoltre, si noti che l'elemento -OCH<sub>3</sub> è scritto tra parentesi, il che indica che non fa parte della catena principale di carboni. Quando si legge una formula condensata, se si raggiunge un atomo che non ha un ottetto completo quand3o si arriva all'idrogeno successivo, è possibile che ci siano doppi o tripli legami. Nell'esempio C, il carbonio è legato a doppio filo con l'ossigeno e a singolo filo con un altro ossigeno. Si noti che COOH significa C(=O)-O-H invece di CH<sub>3</sub>-C-O-O-H perché il carbonio non ha un ottetto completo e ossigeni. === Formula lineare === Poiché i composti organici possono essere talvolta complessi, le formule ad angolo retto vengono utilizzate per scrivere in modo più efficiente gli atomi di carbonio e idrogeno, sostituendo la lettera “C” con le linee. Un atomo di carbonio è presente ovunque una linea intersechi un'altra linea. Gli atomi di idrogeno sono omessi, ma si presume che siano presenti per completare ciascuno dei quattro legami del carbonio. Gli idrogeni legati a elementi diversi dal carbonio sono indicati. Sono riportate le etichette degli atomi di tutti gli altri elementi. Gli elettroni a coppia solitaria sono solitamente omessi. Si presume che siano presenti per completare l'ottetto di atomi non di carbonio. Le formule lineari aiutano a mostrare la struttura e l'ordine degli atomi in un composto. {| class="wikitable" |[[File:Chemorg_1.12.4.svg|centro|chemorg 1.12]] |[[File:Chemorg_1.12.5.svg|centro|chemorg 1.12]] |[[File:Chemorg_1.12.6.svg|centro|chemorg 1.12]] |- |'''A''' |'''B''' |'''C''' |} Queste molecole corrispondono esattamente alle stesse molecole rappresentate per le strutture di Kekulé e le formule condensate. Si noti che i carboni non sono più disegnati e sono sostituiti dalle estremità e dalle curve di una linea. Inoltre, gli idrogeni sono stati omessi, ma potrebbero essere facilmente inseriti (vedi problemi pratici). Anche se di solito non disegniamo gli H legati al carbonio, li disegniamo se sono collegati ad altri atomi oltre al carbonio (ad esempio il gruppo OH nell'esempio A). Questo viene fatto perché non è sempre chiaro se l'atomo non di carbonio è circondato da coppie solitarie o idrogeni. Sempre nell'esempio A, si noti come l'OH sia disegnato con un legame al secondo carbonio, ma ciò non significa che ci sia un terzo carbonio alla fine di quel legame/linea. {| class="wikitable" |+Tabella: Formule strutturali degli isomeri !Formula Kekulé !Formula condensata !Formula delle linee |- |[[File:Chemorg_1.12.7.svg|centro|chemorg 1.12]] |CH<sub>3</sub>(CH<sub>2</sub>)<sub>3</sub>OH |[[File:Chemorg_1.12.12.svg|centro|chemorg 1.12]] |- |[[File:Chemorg_1.12.8.svg|centro|chemorg 1.12]] |CH<sub>3</sub>CH<sub>2</sub>CH(OH)CH<sub>3</sub> |[[File:Chemorg_1.12.13.svg|centro|chemorg 1.12]] |- |[[File:Chemorg_1.12.9.svg|centro|chemorg 1.12]] |(CH<sub>3</sub>)<sub>2</sub>CHCH<sub>2</sub>OH |[[File:Chemorg_1.12.14.svg|centro|chemorg 1.12]] |- |[[File:Chemorg_1.12.10.svg|centro|chemorg 1.12]] |(CH<sub>3</sub>)<sub>3</sub>COH |[[File:Chemorg_1.12.15.svg|centro|chemorg 1.12]] |- |[[File:Chemorg_1.12.11.svg|centro|chemorg 1.12]] |CH<sub>3</sub>CH<sub>2</sub>OCH<sub>2</sub>CH<sub>3</sub> |[[File:Chemorg_1.12.16.svg|centro|chemorg 1.12]] |} === Esempio: Conversione tra formule strutturali === È utile convertire i composti in diverse formule strutturali (Kekule, Retta e Condensata) a seconda del tipo di domanda che viene posta. Gli esami standardizzati includono spesso un'alta percentuale di formule condensate perché è più facile ed economico digitare lettere e numeri piuttosto che importare cifre. Inizialmente, può essere difficile scrivere una struttura di riga direttamente da una formula condensata. Prima si scrive la struttura di Kekule dalla formula condensata e poi si disegna la struttura a linee da Kekule. a) La formula condensata del propanale è CH<sub>3</sub>CH<sub>2</sub>CHO. Disegnare la struttura di Kekule. La struttura di Kekule per il propanale è mostrata di seguito. Ricordate che ogni carbonio ha quattro legami e l'ottetto degli ossigeni è pieno di coppie solitarie. [[File:Chemorg_1.12.17.svg|centro|chemorg 1.12]] La struttura di legame del propanale è mostrata di seguito. Per prima cosa, si rimuovono gli idrogeni. L'idrogeno attaccato al gruppo aldeidico rimane perché fa parte di un gruppo funzionale. Rimuovere le etichette “C” dalla struttura e mantenere le linee al loro posto. Infine, rimuovere le coppie solitarie. [[File:Chemorg_1.12.18.svg|centro|chemorg 1.12]] Tutte e tre le strutture rappresentano lo stesso composto, il propanale. [[File:Chemorg_1.12.19.svg|centro|chemorg 1.12]] b) Di seguito è riportata la struttura ad angolo retto della molecola trimetilammina. [[File:Chemorg_1.12.20.svg|centro|chemorg 1.12]] Per convertirla in una struttura di Kekule, identificare innanzitutto i carboni della molecola. Essi si trovano agli angoli e alle estremità della linea senza etichetta dell'atomo. La trimetilammina ha tre carboni. Successivamente, si aggiungono idrogeni ai carboni fino a ottenere quattro legami. Ogni carbonio della trimetil amina è legato singolarmente all'azoto. Ciò significa che ogni carbonio avrà bisogno di altri tre legami C-H per creare il suo ottetto. Infine, aggiungere coppie solitarie ad altri elementi per riempire i loro ottetti. L'azoto della trimetil amina è legato a tre carboni. Ciò significa che avrà bisogno di una coppia di elettroni solitari per completare il suo ottetto. [[File:Chemorg_1.12.21.svg|centro|chemorg 1.12]] === Esercizio 1 === Quanti carboni ci sono nel seguente disegno? Quanti idrogeni? [[File:Chemorg_1.12.22.png|centro|chemorg 1.12]] ==== Soluzione ==== Ricorda la regola dell'ottetto e quante volte i carboni e gli idrogeni possono legarsi ad altri atomi. [[File:Chemorgsol_1.12.1.png|centro|chemorgsol 1.12]] === Esercizio 2 === Quanti carboni ci sono nel seguente disegno? Quanti idrogeni? [[File:Chemorg_1.12.23.png|centro|chemorg 1.12]] ==== Soluzione ==== [[File:Chemorgsol_1.12.2.png|centro|chemorgsol 1.12]] === Esercizio 3 === Quanti carboni ci sono nel seguente disegno? Quanti idrogeni? [[File:Chemorg_1.12.24.png|centro|chemorg 1.12]] ==== Soluzione ==== [[File:Chemorgsol_1.12.3.png|centro|chemorgsol 1.12]] === Esercizio 4 === Osserva la seguente molecola di vitamina A e disegna gli idrogeni e le coppie di elettroni nascosti. [[File:Chemorg_1.12.25.png|centro|chemorg 1.12]] Suggerimento: Tutti i carboni hanno 4 legami? Tutti gli ossigeni hanno un ottetto completo? ==== Soluzione ==== Le coppie di elettroni sono disegnate in blu e gli idrogeni in rosso. [[File:Chemorgsol_1.12.4.png|centro|chemorgsol 1.12]] === Esercizio 5 === Disegna ClCH<sub>2</sub>CH<sub>2</sub>CH(OCH<sub>3</sub>)CH<sub>3</sub> in forma di Kekulé e di linea. ==== Soluzione ==== [[File:Chemorgsol_1.12.5.png|centro|chemorgsol 1.12]] e [[File:Chemorgsol_1.12.6.png|centro|chemorgsol 1.12]] === Esercizio 6 === Scrivi la formula molecolare di ciascuno dei composti qui illustrati. [[File:Chemorg_1.12.26.png|centro|chemorg 1.12]] ==== Soluzione ==== a. C<sub>7</sub>H<sub>7</sub>N b. C<sub>5</sub>H<sub>10</sub> c. C<sub>5</sub>H<sub>4</sub>O d. C<sub>5</sub>H<sub>6</sub>Br<sub>2</sub> == Forza di acidi e basi == === Termini chiave === Assicuratevi di saper definire e utilizzare nel contesto i termini chiave riportati di seguito * costante di acidità, K<sub>a</sub> * costante di equilibrio, K<sub>eq</sub> === Note di studio === I calcoli e le espressioni che coinvolgono K<sub>a</sub> e pK<sub>a</sub> sono stati trattati in dettaglio nel corso di chimica generale del primo anno. Si noti che la costante di acidità è nota anche come costante di dissociazione acida. Sicuramente saprete che alcuni acidi sono più forti di altri. L'acido solforico è abbastanza forte da poter essere utilizzato come detergente per scarichi, in quanto scioglie rapidamente gli intasamenti di capelli e altro materiale organico. IMMAGINE 2.7.1 Non sorprende che l'acido solforico concentrato provochi ustioni dolorose se tocca la pelle e danni permanenti se entra negli occhi (c'è una buona ragione per gli occhiali di sicurezza che si indossano in laboratorio!). Anche l'acido acetico (aceto) provoca ustioni alla pelle e agli occhi, ma non è abbastanza forte per essere un efficace pulitore di scarichi. L'acqua, che come sappiamo può agire come donatore di protoni, non è ovviamente un acido molto forte. Anche lo ione idrossido potrebbe teoricamente agire come un acido - dopo tutto ha un protone da donare - ma questa non è una reazione che normalmente considereremmo rilevante se non nelle condizioni più estreme. L'acidità relativa di diversi composti o gruppi funzionali - in altre parole, la loro capacità relativa di donare un protone a una base comune in condizioni identiche - è quantificata da un numero chiamato '''costante di dissociazione acida''', abbreviato '''K<sub>a</sub>'''. La base comune scelta per il confronto è l'acqua. Consideriamo l'acido acetico come primo esempio. Quando una piccola quantità di acido acetico viene aggiunta all'acqua, si verifica un evento di trasferimento di protoni (reazione acido-base). IMMAGINE 2.7.2 Notate la frase "in qualche misura": questa reazione non arriva al completamento, con tutto l'acido acetico convertito in acetato, la sua base coniugata. Piuttosto, viene raggiunto un equilibrio dinamico, con il trasferimento di protoni che avviene in entrambe le direzioni (quindi le frecce bidirezionali) e concentrazioni finite di tutte e quattro le specie in gioco. La natura di questa situazione di equilibrio, come ricorderete dalla Chimica generale, è espressa da una costante di equilibrio, la K. La costante di equilibrio è in realtà un rapporto di attività (rappresentato dal simbolo ), ma le attività sono raramente utilizzate in corsi diversi dalla chimica analitica o fisica. Per semplificare la discussione per i corsi di chimica generale e di chimica organica, le attività di tutti i soluti vengono sostituite con le molarità e l'attività del solvente (di solito l'acqua) è definita come avente valore 1. Nel nostro esempio, abbiamo aggiunto una piccola quantità di acido acetico a una grande quantità di acqua: l'acqua è il solvente di questa reazione. Pertanto, nel corso della reazione, la concentrazione dell'acqua cambia pochissimo e l'acqua può essere trattata come un solvente puro, a cui viene sempre assegnata un'attività pari a 1. L'acido acetico, lo ione acetato e lo ione idronio sono tutti soluti e quindi le loro attività vengono approssimate con le molarità. La costante di dissociazione acida, o K<sub>a</sub>, per l'acido acetico è quindi definita come: K e q = a C H 3 C O O − ⋅ a H 3 O + a C H 3 C O O H ⋅ a H 2 O ≈ [ C H 3 C O O − ] [ H 3 O + ] [ C H 3 C O O H ] [ 1 ] Poiché la divisione per 1 non cambia il valore della costante, l'“1” di solito non viene scritto e K<sub>a</sub> viene scritto come: IMMAGINE 2.7.4 In termini più generali, la costante di dissociazione di un dato acido è espressa come: IMMAGINE 2.7.5 o IMMAGINE 2.7.6 L'equazione 2.7.1 si applica a un acido neutro come l'HCl o l'acido acetico, mentre l'equazione 2.7.2 si applica a un acido cationico come l'ammonio (NH<sub>4</sub><sup>+</sup>). Il valore di K<sub>a</sub> = 1,75 x 10<sup>-5</sup> per l'acido acetico è molto piccolo: ciò significa che la dissociazione avviene molto poco e che all'equilibrio c'è molto più acido acetico in soluzione che ione acetato. L'acido acetico è un acido relativamente debole, almeno se paragonato all'acido solforico (K<sub>a</sub> = 109) o all'acido cloridrico (K<sub>a</sub> = 107), che subiscono entrambi una dissociazione essenzialmente completa in acqua. Un numero come 1,75 x 10<sup>-5</sup> non è molto facile da dire o da ricordare. I chimici usano spesso i valori di pK<sub>a</sub> come termine più conveniente per esprimere l'acidità relativa. pK<sub>a</sub> è correlato a K<sub>a</sub> dalla seguente equazione IMMAGINE 2.7.7 Facendo i calcoli, scopriamo che il pK<sub>a</sub> dell'acido acetico è 4,8. L'uso dei valori di pK<sub>a</sub> ci permette di esprimere l'acidità di composti e gruppi funzionali comuni su una scala numerica che va da -10 (acido molto forte) a 50 (per niente acido). La Tabella 2.7.1 alla fine del testo elenca i valori pK<sub>a</sub> esatti o approssimativi per diversi tipi di protoni che è probabile incontrare nello studio della chimica organica e biologica. Osservando la Tabella 2.7.1, si nota che la pK<sub>a</sub> degli acidi carbossilici è compresa tra 4-5, la pK<sub>a</sub> dell'acido solforico è -10 e la pK<sub>a</sub> dell'acqua è 14. Gli alcheni e gli alcani, che non sono affatto acidi, hanno valori di pK<sub>a</sub> superiori a 30. Più basso è il valore di pK<sub>a</sub>, più forte è l'acido. {| class="wikitable" |+Tabella: costanti acide rappresentative |IMMAGINE 2.7.8 acido solforico pK<sub>a</sub> −10 |IMMAGINE 2.7.9 acido cloridrico pK<sub>a</sub> −7 |IMMAGINE 2.7.10 idronio pK<sub>a</sub> 0.00 |IMMAGINE 2.7.11 chetone protonato pK<sub>a</sub> ~ −7 |IMMAGINE 2.7.12 alcol protonato pK<sub>a</sub> ~ −3 |- |IMMAGINE 2.7.13 monoestere fosfato pK<sub>a</sub> ~ 1 |IMMAGINE 2.7.14 diestero fosfato pK<sub>a</sub> ~ 1.5 |IMMAGINE 2.7.15 acido fosforico pK<sub>a</sub> 2.2 |IMMAGINE 2.7.16 anilina protonata pK<sub>a</sub> ~ 4.6 |IMMAGINE 2.7.17 acido carbossilico pK<sub>a</sub> ~ 4-5 |- |IMMAGINE 2.7.18 piridinio pK<sub>a</sub> 5.3 |IMMAGINE 2.7.19 acido carbonico pK<sub>a</sub> 6.4 |IMMAGINE 2.7.20 cianuro di idrogeno pK<sub>a</sub> ~ 9.2 |IMMAGINE 2.7.21 ammonio pK<sub>a</sub> 9.2 |IMMAGINE 2.7.22 fenolo pK<sub>a</sub> 9.9 |- |IMMAGINE 2.7.23 tiolo pK<sub>a</sub> ~ 10-11 |IMMAGINE 2.7.24 acqua pK<sub>a</sub> 14.00 |IMMAGINE 2.7.25 ammide pK<sub>a</sub> ~ 17 |IMMAGINE 2.7.26 alcool pK<sub>a</sub> ~ 16-18 |IMMAGINE 2.7.27 alfa-protone pK<sub>a</sub> ~ 18-20 |- | |IMMAGINE 2.7.28 alchene terminale pK<sub>a</sub> ~ 25 |IMMAGINE 2.7.29 alchene terminale pK<sub>a</sub> ~ 35 |IMMAGINE 2.7.30 ammoniaca pK<sub>a</sub> ~ 35 | |} È importante capire che il pK<sub>a</sub> non è la stessa cosa del pH: il pK<sub>a</sub> è una proprietà intrinseca di un composto o di un gruppo funzionale, mentre il pH è la misura della concentrazione di ioni idronio in una particolare soluzione acquosa: IMMAGINE 2.7.31 È importante capire che il pK<sub>a</sub> non è la stessa cosa del pH: il pK<sub>a</sub> è una proprietà intrinseca di un composto o di un gruppo funzionale, mentre il pH è la misura della concentrazione di ioni idronio in una particolare soluzione acquosa: un particolare acido avrà sempre lo stesso pK<sub>a</sub> (assumendo che stiamo parlando di una soluzione acquosa a temperatura ambiente), ma diverse soluzioni acquose dell'acido potrebbero avere valori di pH diversi, a seconda di quanto acido viene aggiunto a quanta acqua. La nostra tabella dei valori di pK<sub>a</sub> ci permetterà anche di confrontare la forza di diverse basi confrontando i valori di pK<sub>a</sub> dei loro acidi coniugati. L'idea chiave da ricordare è la seguente: più forte è l'acido coniugato, più debole è la base coniugata. L'acido solforico è l'acido più forte del nostro elenco, con un valore pK<sub>a</sub> di -10, quindi HSO<sub>4</sub><sup>-</sup> è la base coniugata più debole. Si può notare che lo ione idrossido è una base più forte dell'ammoniaca (NH<sub>3</sub>), perché l'ammonio (NH<sub>4</sub><sup>+</sup>, pK<sub>a</sub> = 9,2) è un acido più forte dell'acqua (pK<sub>a</sub> = 14,00). '''Più forte è l'acido coniugato, più debole è la base coniugata.''' Sebbene la Tabella 2.7.1 fornisca i valori di pK<sub>a</sub> solo di un numero limitato di composti, può essere molto utile come punto di partenza per stimare l'acidità o la basicità di qualsiasi molecola organica. È qui che la vostra familiarità con i gruppi funzionali organici vi sarà molto utile. Qual è, ad esempio, il pK<sub>a</sub> del cicloesanolo? Non è riportato nella tabella, ma trattandosi di un alcol, probabilmente è vicino a quello dell'etanolo (pK<sub>a</sub> = 16). Allo stesso modo, possiamo usare la Tabella 2.7.1 per prevedere che la para-idrossifenil acetaldeide, un composto intermedio nella biosintesi della morfina, ha un pK<sub>a</sub> vicino a 10, vicino a quello del nostro composto di riferimento, il fenolo. IMMAGINE 2.7.32 In questo esempio, è necessario valutare l'acidità potenziale in quattro punti diversi della molecola. IMMAGINE 2.7.33 pK<sub>a</sub> H<sup>a</sup> ~ 10 pK<sub>a</sub> H<sup>b</sup> = non in tavola (non è acido) pK<sub>a</sub> H<sup>c</sup> ~ 19 pK<sub>a</sub> H<sup>d</sup> = non in tavola (non è acido) I protoni aldeidici e aromatici non sono affatto acidi (i valori di pK<sub>a</sub> sono superiori a 40 - non nella nostra tabella). I due protoni sul carbonio vicino al carbonile sono leggermente acidi, con valori di pK<sub>a</sub> intorno a 19-20 secondo la tabella. Il protone più acido si trova sul gruppo fenolico, quindi se il composto venisse fatto reagire con un singolo equivalente molare di base forte, questo è il protone che verrebbe donato per primo. Nel prosieguo dello studio della chimica organica, sarà opportuno memorizzare gli intervalli di pK<sub>a</sub> approssimativi di alcuni importanti gruppi funzionali, tra cui l'acqua, gli alcoli, i fenoli, l'ammonio, i tioli, i fosfati, gli acidi carbossilici e i carboni vicini ai gruppi carbonilici (i cosiddetti a-carboni). Sono questi i gruppi che più facilmente si vedono agire come acidi o basi nelle reazioni organiche biologiche. Un'avvertenza: quando si usa la tabella pK<sub>a</sub>, bisogna essere assolutamente sicuri di considerare la coppia coniugata acido/base corretta. Se vi viene chiesto di dire qualcosa sulla basicità dell'ammoniaca (NH<sub>3</sub>) rispetto a quella dello ione etossido (CH<sub>3</sub>CH<sub>2</sub>O-), per esempio, i valori di pK<sub>a</sub> da considerare sono 9,2 (la pK<sub>a</sub> dello ione ammonio) e 16 (la pK<sub>a</sub> dell'etanolo). Da questi numeri si evince che l'etossido è la base più forte. Non commettete l'errore di utilizzare il valore di pK<sub>a</sub> di 38: questo è il pK<sub>a</sub> dell'ammoniaca che agisce come un acido e indica quanto è basico lo ione NH<sub>2</sub><sup>-</sup> (molto basico!). === Esempio 2.7.1: Gruppi acidi === Utilizzando la tabella dei pK<sub>a</sub>, stimare i valori di pK<sub>a</sub> per il gruppo più acido dei composti sottostanti e disegnare la struttura della base coniugata che risulta quando questo gruppo dona un protone. Utilizzare la tabella dei pK<sub>a</sub> di cui sopra e/o le tabelle di riferimento. ==== Soluzione ==== : a. The most acidic group is the protonated amine, pK<sub>a</sub> ~ 5-9 : b. Alpha proton by the C=O group, pK<sub>a</sub> ~ 18-20 : c. Thiol, pK<sub>a</sub> ~ 10 : d. Carboxylic acid, pK<sub>a</sub> ~ 5 : e. Carboxylic acid, pK<sub>a</sub> ~ 5 === Esempio 2.7.2 === L'acido acetico (CH<sub>3</sub>COOH) ha una pK<sub>a</sub> di 4,76. Determinare la K<sub>a</sub> dell'acido acetico. ==== Soluzione ==== Risolvendo algebricamente la K<sub>a</sub> si ottiene quanto segue: pK<sub>a</sub> = -Log(K<sub>a</sub>) -pK<sub>a</sub> = Log(K<sub>a</sub>) 10-pK<sub>a</sub> = K<sub>a</sub> Utilizzando una calcolatrice, inserire prima il valore della pK<sub>a</sub> (4,76). Il numero diventa negativo (-4,76). Quindi, utilizzare la funzione log inversa. Tutte le calcolatrici sono leggermente diverse, quindi questa funzione può apparire come: ANTILOG, INV LOG o 10X. Spesso è la seconda funzione del pulsante LOG. K<sub>a</sub> per l'acido acetico = 10-pK<sub>a</sub> = 1,74 x 10<sup>-5</sup> === Esercizi === # Scrivere un'espressione per la costante di acidità dell'acido acetico, CH<sub>3</sub>COOH. # La pK<sub>a</sub> dell'acido acetico è 4,72; calcolare la sua K<sub>a</sub>. # La K<sub>a</sub> dell'acido benzoico è 6,5 × 10-5; determinare la sua pK<sub>a</sub>. # In base alle risposte date alle domande precedenti, stabilire se l'acido acetico o l'acido benzoico sono più forti. ==== Soluzione ==== # K<sub>a</sub>=[CH<sub>3</sub>CO<sub>2</sub><sup>−</sup>][H<sup>+</sup>]/[CH<sub>3</sub>CO<sub>2</sub>H] o K<sub>a</sub>=[CH<sub>3</sub>CO<sup>-2</sup>][H<sub>3</sub>O<sup>+</sup>]/[CH<sub>3</sub>CO<sub>2</sub>H] # pK<sub>a</sub>=-log10K<sub>a</sub>=4.74 quindi, log10 K<sub>a</sub>=-4.72 e K<sub>a</sub>= anti-log(-4.72)= 1.9×10<sup>-5</sup> # pK<sub>a</sub>=−log10 K<sub>a</sub>=−log106.5×10<sup>−5</sup>=−(−4.19)=4.19 # L'acido benzoico è più forte dell'acido acetico. [L'acido benzoico ha una K<sub>a</sub> più alta e una pK<sub>a</sub> più bassa]. == Acidi organici e basi organiche == ===== Obiettivo ===== Dopo aver completato questa sezione, dovresti essere in grado di * predire l'acidità relativa di due molecole organiche in base alla loro struttura. * predire la basicità relativa di due molecole organiche in base alla loro struttura. Questa pagina spiega l'acidità degli acidi organici semplici e analizza i fattori che influenzano la loro forza relativa. === Acidi organici come acidi deboli === Ai fini di questo argomento, considereremo la definizione di acido come "una sostanza che dona ioni idrogeno (protoni) ad altre cose". Ne avremo una misura osservando la facilità con cui gli acidi rilasciano ioni idrogeno alle molecole d'acqua quando sono in soluzione. Un acido in soluzione stabilisce questo equilibrio: Uno ione idronio si forma insieme all'anione (ione negativo) dell'acido. Questo equilibrio viene talvolta semplificato omettendo l'acqua per enfatizzare la ionizzazione dell'acido. Se lo scrivi in ​​questo modo, devi includere i simboli di stato - "(aq)". Scrivere H<sup>+</sup> (aq) implica che lo ione idrogeno sia legato a una molecola d'acqua come H<sub>3</sub>O<sup>+</sup>. Gli ioni idrogeno sono sempre legati a qualcosa durante le reazioni chimiche. Gli acidi organici sono deboli nel senso che questa ionizzazione è molto incompleta. In qualsiasi momento, la maggior parte dell'acido sarà presente nella soluzione sotto forma di molecole non ionizzate. Ad esempio, nel caso dell'acido etanoico diluito, la soluzione contiene circa il 99% delle molecole di acido etanoico: in qualsiasi istante, solo circa l'1% si è effettivamente ionizzato. La posizione di equilibrio si trova quindi molto a sinistra. === Polarizzazione acida debole === Gli acidi organici possono solitamente essere caratterizzati nelle mappe del potenziale elettrostatico dalla presenza di un atomo di idrogeno polarizzato positivamente, mostrato in blu. Osservando le mappe sottostanti, il metanolo ha un legame OH leggermente polarizzato ed è considerato molto debolmente acido. Il legame OH nella metilammina è meno polarizzato, come mostrato dal colore blu più chiaro attorno all'idrogeno, rendendolo meno acido del metanolo. Tuttavia, il legame CH nell'etano è praticamente privo di polarità, come mostrato dall'assenza di colore blu, rendendolo non acido. La discussione seguente spiegherà la differenza di acidità di queste e di altre molecole organiche. === Confronto delle forze degli acidi deboli === La forza acida è strettamente correlata alla stabilità della base coniugata che si formerà rimuovendo un protone. Per analizzare la probabilità che una molecola sia acida, è necessario stimare la stabilità della sua base coniugata. ==== Stabilizzazione della base coniugata - Quattro considerazioni principali: ==== # Dimensioni ed elettronegatività dell'atomo che detiene la carica # La carica può essere delocalizzata per risonanza? # Ci sono effetti induttivi? # Ibridazione dell'orbitale che mantiene la carica Queste considerazioni sono elencate in ordine di importanza e spiegate singolarmente, ma devono essere considerate nel loro insieme. ==== 1. Effetti di dimensione ed elettronegatività nell'acidità ==== Confrontando gli elementi, il confronto dipende dalla loro posizione nella tavola periodica. Spostando un periodo (ovvero lungo una riga) degli elementi del gruppo principale, gli elettroni di valenza occupano tutti orbitali nello stesso livello. Questi elettroni hanno energia comparabile, quindi questo fattore non ci aiuta a discernere le differenze di stabilità relativa. Le differenze di elettronegatività sono ora il fattore dominante. Questa tendenza è evidente confrontando i valori di pK<sub>a</sub> di etano, metilammina e metanolo, che riflettono le elettronegatività relative di C < N < O. La chiave per comprendere questa tendenza è considerare l'ipotetica base coniugata in ciascun caso'': più stabile è la base coniugata, più forte è l'acido''. In generale, più un atomo è elettronegativo, maggiore è la sua capacità di sopportare una carica negativa. Nell'anione etile, la carica negativa è portata dal carbonio, nell'anione metilammina dall'azoto e nell'anione metossido da un ossigeno. Ricordate l'andamento periodico dell'elettronegatività: aumenta anche spostandosi da sinistra a destra lungo una riga, il che significa che l'ossigeno è il più elettronegativo dei tre elementi considerati. Questo rende la carica negativa dell'anione metossido la più stabile delle tre basi coniugate e il metanolo il più forte dei tre acidi. Allo stesso modo, il carbonio è il meno elettronegativo, rendendo l'etano il più debole dei tre acidi. All'interno di un gruppo (ovvero lungo una colonna). Man mano che ci si sposta lungo la tavola periodica, gli elettroni occupano sottolivelli energetici più elevati, creando dimensioni e volumi atomici maggiori. All'aumentare del volume di un elemento, qualsiasi carica negativa presente tende a diffondersi, riducendo la densità elettronica e aumentando la stabilità. La figura seguente mostra delle sfere che rappresentano gli atomi dei blocchi ''s'' e ''p'' dalla tavola periodica in scala, mostrando i due andamenti del raggio atomico. DIDASCALIA IMMAGINE: Figura 2.9.1:Tendenze dei raggi atomici nella tavola periodica. Sebbene ci siano alcune inversioni di tendenza (ad esempio, vedi Po nella riga inferiore), gli atomi generalmente diventano più piccoli procedendo lungo la tavola periodica e più grandi procedendo lungo una colonna. I numeri indicano i raggi in pm. Questa relazione tra dimensione atomica e densità elettronica è illustrata quando si confrontano le acidità relative del metanolo, CH<sub>3</sub>OH, e del metanetiolo, CH<sub>3</sub>SH. Il valore di pK<sub>a</sub> più basso, pari a 10,4, del metanethiolo indica che si tratta di un acido più forte del metanolo, che ha un valore di pK<sub>a</sub> pari a 15,5. È importante ricordare che nessuno dei due composti è considerato un acido. Queste relazioni sono utili quando si cerca di deprotonare i composti per aumentarne la reattività chimica in condizioni di reazione non acquosa. La differenza di dimensioni si nota facilmente osservando le mappe di potenziale elettrostatico del metanolo (a sinistra) e del metanetiolo (a destra). L'atomo di zolfo del metanetiolo è più grande dell'atomo di ossigeno del metanolo. Le dimensioni maggiori dello zolfo sono in grado di delocalizzare e stabilizzare meglio la carica negativa nella sua base coniugata, il metanetiolato. ==== 2. Effetti di risonanza nell'acidità ==== Questa sezione si concentra su come le strutture di risonanza di diversi gruppi organici contribuiscano alla loro acidità relativa, anche se lo stesso elemento agisce come donatore di protoni. Quando si valutano le basi coniugate per verificare la presenza di contributori di risonanza, bisogna cercare gli elettroni mobili (coppie solitarie ed elettroni di legame pi greco). La delocalizzazione degli elettroni su due o più atomi distribuisce la densità di elettroni, aumentando la stabilità della base coniugata e aumentando l'acidità dell'acido corrispondente. Un esempio classico è il confronto tra l'acidità relativa dell'etanolo e dell'acido acetico, ma le conclusioni a cui giungeremo saranno ugualmente valide per tutti i gruppi alcolici e gli acidi carbossilici. Nonostante siano entrambi acidi ossigenati, il pK In entrambe le specie, la carica negativa sulla base coniugata è detenuta da un ossigeno, quindi non è possibile invocare tendenze periodiche. Per l'acido acetico, tuttavia, c'è una differenza fondamentale: è possibile disegnare un collaboratore di risonanza in cui la carica negativa è attratta dal secondo ossigeno del gruppo. Le due forme di risonanza per la base coniugata sono uguali in energia, secondo le nostre “regole di risonanza”. Ciò significa che la carica negativa dello ione acetato non si trova su un ossigeno o sull'altro, ma è condivisa tra i due. I chimici usano il termine “delocalizzazione della carica” per descrivere questa situazione. Nello ione etossido, invece, la carica negativa è “bloccata” sul singolo ossigeno. Questa stabilizzazione porta a una marcata acidità. La delocalizzazione della carica per risonanza ha un effetto molto potente sulla reattività delle molecole organiche, tanto da spiegare la differenza di quasi 12 pK tra le costanti di acidità delle due molecole). Lo ione acetato è molto più stabile dello ione etossido, a causa degli effetti della delocalizzazione di risonanza. Gli effetti della coniugazione si possono notare confrontando le mappe di potenziale elettrostatico dell'etanolo e dell'acido acetico. La coniugazione crea una maggiore polarizzazione nel legame O-H dell'acido acetico, come dimostra il colore blu più scuro. === Perché il fenolo è acido? === I composti come gli alcoli e il fenolo che contengono un gruppo -OH collegato a un idrocarburo sono acidi molto deboli. Gli alcoli sono così debolmente acidi che, per i normali scopi di laboratorio, la loro acidità può essere praticamente ignorata. Tuttavia, il fenolo è sufficientemente acido da avere proprietà riconoscibili come acide, anche se è ancora un acido molto debole. Uno ione idrogeno può staccarsi dal gruppo -OH e trasferirsi a una base. Ad esempio, in soluzione acquosa: Poiché il fenolo è un acido molto debole, la posizione di equilibrio si trova ben a sinistra. Tuttavia, il fenolo può perdere uno ione idrogeno perché lo ione fenossido (o ione fenolato - i due termini possono essere usati in modo intercambiabile) che si forma è stabilizzato grazie alla risonanza. La carica negativa dell'atomo di ossigeno è delocalizzata intorno all'anello, poiché una delle coppie solitarie dell'atomo di ossigeno può trovarsi in un orbitale p e sovrapporsi agli elettroni pi greco dell'anello benzenico. Questa sovrapposizione porta a una delocalizzazione che si estende dall'anello all'atomo di ossigeno. Di conseguenza, la carica negativa non è più interamente localizzata sull'ossigeno, ma è distribuita intorno all'intero ione. La diffusione della carica rende lo ione più stabile di quanto sarebbe se tutta la carica rimanesse sull'ossigeno. Tuttavia, l'ossigeno è l'elemento più elettronegativo dello ione e gli elettroni delocalizzati saranno attratti verso di esso. Ciò significa che ci sarà ancora molta carica intorno all'ossigeno che tenderà ad attrarre nuovamente lo ione idrogeno. Ecco perché il fenolo è solo un acido molto debole. Questo spiega perché il fenolo è un acido molto più forte del cicloesanolo. Come si può vedere nel seguente diagramma energetico, la stabilizzazione della risonanza aumenta per la base coniugata del fenolo rispetto al cicloesanolo dopo la rimozione di un protone. La stabilizzazione della risonanza in questi due casi è molto diversa. Un principio importante della risonanza è che la separazione di carica diminuisce l'importanza di chi contribuisce all'ibrido di risonanza. Le strutture che contribuiscono all'ibrido di fenolo subiscono tutte una separazione di carica, con conseguente stabilizzazione molto modesta di questo composto. D'altra parte, l'anione fenolato è già carico e i contributori canonici agiscono per disperdere la carica, determinando una sostanziale stabilizzazione di questa specie. Le basi coniugate degli alcoli semplici non sono stabilizzate dalla delocalizzazione della carica, quindi l'acidità di questi composti è simile a quella dell'acqua. A destra è riportato un diagramma energetico che mostra l'effetto della risonanza sulle acidità del cicloesanolo e del fenolo. Poiché la stabilizzazione per risonanza della base coniugata del fenolato è molto maggiore della stabilizzazione del fenolo stesso, l'acidità del fenolo rispetto al cicloesanolo aumenta. La prova che la carica negativa del fenolato è delocalizzata sui carboni orto e para dell'anello benzenico deriva dall'influenza dei sostituenti che sottraggono elettroni in quei siti. ==== Acidità dell'idrogeno α (alfa) al carbonile ==== Gli atomi di idrogeno alchilici legati a un atomo di carbonio in posizione α (alfa) (direttamente adiacente) rispetto a un gruppo C=O mostrano un'acidità insolita. Mentre i valori di pK<sub>a</sub> per i legami C-H alchilici sono tipicamente dell'ordine di 40-50, i valori di pK<sub>a</sub> per questi idrogeni alfa sono più dell'ordine di 19-20. Questo è dovuto quasi esclusivamente alla risonanza dei legami con il gruppo C=O. Ciò è dovuto quasi esclusivamente alla stabilizzazione per risonanza del carbanione prodotto, chiamato enolato, come illustrato nel diagramma seguente. L'effetto del C=O stabilizzante si nota confrontando i pKa degli idrogeni α delle aldeidi (~16-18), dei chetoni (~19-21) e degli esteri (~23-25). ==== 3. Effetti induttivi ==== L'effetto induttivo è un effetto sperimentalmente osservato della trasmissione di carica attraverso una catena di atomi in una molecola, con conseguente dipolo permanente in un legame. Ad esempio, in un gruppo acido carbossilico la presenza di cloro su carboni adiacenti aumenta l'acidità del gruppo acido carbossilico. L'atomo di cloro è più elettronegativo dell'idrogeno e quindi è in grado di “indurre” o “tirare” la densità di elettroni verso di sé, allontanandola dal gruppo carbossilico. In questo modo la densità di elettroni della base coniugata si distribuisce ulteriormente, con un effetto stabilizzante. In questo contesto, il sostituente del cloro è chiamato '''gruppo che sottrae elettroni'''. Si noti che l'effetto di abbassamento del pK<sub>a</sub> di ciascun atomo di cloro, pur essendo significativo, non è così drammatico come l'effetto di risonanza delocalizzante illustrato dalla differenza dei valori di pK<sub>a</sub> tra un alcol e un acido carbossilico. In generale, gli effetti di risonanza sono più potenti di quelli induttivi. Confrontare i valori di pK<sub>a</sub> dell'acido acetico e dei suoi derivati mono-, di- e triclorurati: Gli effetti induttivi del cloro sono chiaramente visibili osservando le mappe di potenziale elettrostatico dell'acido acetico (a sinistra) e dell'acido tricloroacetico (a destra). Il legame O-H dell'acido tricloracetico è altamente polarizzato, come mostra il colore blu scuro. Ciò dimostra che l'acido tricoloracetico è un acido molto più forte dell'acido acetico. Poiché l'effetto induttivo dipende dall'elettronegatività, i sostituenti del fluoro hanno un effetto di abbassamento del pK<sub>a</sub> più pronunciato rispetto ai sostituenti del cloro. Inoltre, l'induzione avviene attraverso legami covalenti e la sua influenza diminuisce sensibilmente con la distanza: quindi un cloro a due carboni di distanza da un gruppo acido carbossilico ha un effetto minore rispetto a un cloro a un solo carbonio di distanza. L'acido 2-cloropropanoico ha un pK<sub>a</sub> di 2,8, mentre per l'acido 3-cloropropanoico il pK<sub>a</sub> è di 4,0. I gruppi alchilici (idrocarburi) sono deboli donatori di elettroni induttivi. In questo caso, l'effetto induttivo spinge la densità di elettroni sulla base coniugata, causando una maggiore concentrazione di elettroni e producendo un effetto destabilizzante. L'effetto induttivo dei gruppi alchilici provoca una variazione significativa nelle acidità dei diversi acidi carbossilici. Si noti che l'effetto induttivo diminuisce dopo che la catena alchilica è lunga circa tre carboni. {| class="wikitable" | |'''pK<sub>a</sub>''' |- |HCOOH (Methanoic Acid or Formic Acid) |3.75 |- |CH<sub>3</sub>COOH (Ethanoic Acid or Acetic Acid) |4.76 |- |CH<sub>3</sub>CH<sub>2</sub>COOH (Propanoic Acid) |4.87 |- |CH<sub>3</sub>CH<sub>2</sub>CH<sub>2</sub>COOH (Butanoic Acid) |4.82 |} ==== 4. Ibridazione degli orbitali ==== L'ibridazione di un orbitale influisce sulla sua elettronegatività. All'interno di un guscio, gli orbitali s occupano la regione più vicina al nucleo rispetto agli orbitali p. Pertanto, gli orbitali s sferici sono più elettronegativi degli orbitali p lobati. Pertanto, gli orbitali s sferici sono più elettronegativi degli orbitali p lobati. L'elettronegatività relativa degli orbitali ibridati è sp > sp<sup>2</sup> > sp<sup>3</sup>, poiché la percentuale del carattere s diminuisce con l'aggiunta di orbitali p agli ibridi. Questa tendenza indica che gli orbitali ibridati sp sono più stabili con una carica negativa rispetto agli orbitali ibridati sp<sup>3</sup>. La tabella seguente mostra come l'ibridazione degli orbitali influenzi l'acidità relativa. {| class="wikitable" |'''compound''' | |'''hybridization''' |'''''s'' character''' |'''pK<sub>a</sub>''' | |- | | |sp<sup>3</sup> |25% |50 |weakest acid |- | | |sp<sup>2</sup> |33% |44 |↓ |- | | | | |36 |↓ |- | | |sp |50% |25 |↓ |- | | | | |16 |strongest acid |} === Confronto tra le forze delle basi deboli === Tecnicamente, le basi organiche sono caratterizzate dalla presenza di un atomo con una coppia di elettroni solitari. Queste coppie di elettroni solitari contengono un'alta densità di elettroni, mostrata in rosso nelle mappe di potenziale elettrostatico, e possono legarsi a H<sup>+</sup>. Di seguito sono riportate le mappe del metanolo, dell'ammina metilica e dell'acetone. Tutti e tre i composti possono essere protonati con un acido sufficientemente forte. Si noti che tutti e tre questi composti hanno anche la capacità di donare un protone quando reagiscono con una base sufficientemente forte. Il fatto che questi composti agiscano come acidi o basi dipende dalle condizioni. È comune confrontare quantitativamente le basi utilizzando i pK<sub>a</sub> dei loro acidi coniugati piuttosto che i loro pK<sub>b</sub>. Poiché pK<sub>a</sub> + pK<sub>b</sub> = 14, più alto è il pK<sub>a</sub> e più forte è la base, in contrasto con la consueta relazione inversa tra pK<sub>a</sub> e acidità. Ricordiamo che l'ammoniaca (NH<sub>3</sub>) agisce come base perché l'atomo di azoto ha una coppia solitaria di elettroni che può accettare un protone. L'acido coniugato della maggior parte delle ammine alchiliche semplici ha un pK<sub>a</sub> compreso tra 9,5 e 11,0 e le loro soluzioni acquose sono basiche (hanno un pH compreso tra 11 e 12, a seconda della concentrazione). Ciò può essere illustrato dalla reazione seguente, in cui un'ammina rimuove un protone dall'acqua per formare ioni ammonio sostituiti (ad esempio NH<sub>4</sub><sup>+</sup>) e ioni idrossido (OH<sup>-</sup>): Le ammine sono uno degli unici gruppi funzionali neutri considerati basici. Ciò è una conseguenza diretta della presenza di una coppia di elettroni non condivisi sull'azoto. La coppia di elettroni non condivisi è meno stretta dall'azoto di un'ammina rispetto all'ossigeno corrispondente di un alcol, il che la rende più disponibile ad agire come base. Come esempio specifico, la metilammina reagisce con l'acqua per formare lo ione metilammonio e lo ione OH<sup>-</sup>. ==== Esempio: Ammoniaca ==== Tutte le basi hanno delle somiglianze con l'ammoniaca e quindi inizieremo a vedere il motivo delle sue proprietà di base. Ai fini di questo argomento, prenderemo la definizione di base come “una sostanza che si combina con ioni idrogeno (protoni)”. Per avere una misura di ciò, osserviamo la facilità con cui le basi sottraggono ioni idrogeno alle molecole d'acqua quando sono in soluzione nell'acqua. L'ammoniaca in soluzione stabilisce questo equilibrio: NH<sub>3</sub>+H<sub>2</sub>O⇌NH+4+OH<sup>−</sup>(2.10.1) Si forma uno ione ammonio insieme a ioni idrossido. Poiché l'ammoniaca è solo una base debole, non si aggrappa allo ione idrogeno in più in modo molto efficace e quindi la reazione è reversibile. In qualsiasi momento, circa il 99% dell'ammoniaca è presente come molecola non reagita. La posizione di equilibrio si trova ben a sinistra. L'ammoniaca reagisce come base a causa della coppia solitaria attiva sull'azoto. L'azoto è più elettronegativo dell'idrogeno e quindi attrae verso di sé gli elettroni di legame della molecola di ammoniaca. Ciò significa che, oltre alla coppia solitaria, c'è un accumulo di carica negativa intorno all'atomo di azoto. Questa combinazione di negatività extra e di coppia solitaria attiva attira il nuovo idrogeno dall'acqua. Osservando la tabella seguente, è chiaro che la basicità dei composti contenenti azoto è fortemente influenzata dalla loro struttura. La variazione della basicità di questi composti può essere spiegata principalmente dagli effetti della delocalizzazione degli elettroni discussi in precedenza. Tabella 2.9.1: pK<sub>a</sub> degli acidi coniugati di una serie di ammine. {| class="wikitable" !Compound | | | | | | | | | | |- align="center" !pK<sub>a</sub> |11.0 |10.7 |10.7 |9.3 |5.2 |4.6 |1.0 |0.0 | -1.0 | -10.0 |} === Effetti induttivi nella basicità dell'azoto === Le alchilammine sono più basiche dell'ammoniaca poiché i gruppi alchilici donano elettroni all'azoto più elettronegativo. Questo effetto induttivo fa sì che la densità di elettroni sull'azoto dell'alchilammina sia maggiore di quella dell'azoto dell'ammonio. Ciò significa che sull'atomo di azoto si accumulerà una piccola quantità di carica negativa supplementare. Questa negatività extra intorno all'azoto rende la coppia solitaria ancora più attraente per gli ioni idrogeno. Di conseguenza, le ammine alchiliche primarie, secondarie e terziarie sono più basiche dell'ammoniaca. Il gruppo metilico spinge la densità di elettroni verso l'azoto, rendendolo più basico. Il fatto di rendere l'azoto più negativo aiuta la coppia solitaria a raccogliere uno ione idrogeno. Che effetto ha lo ione metilammonio positivo che si forma? È più stabile di uno ione ammonio semplice? Confrontate lo ione metilammonio con uno ione ammonio: Nello ione metilammonio, la carica positiva viene diffusa intorno allo ione grazie all'effetto di “spinta elettronica” del gruppo metilico. Quanto più è possibile diffondere la carica intorno allo ione, tanto più stabile diventa uno ione. Nello ione ammonio non c'è modo di diffondere la carica. Riassumendo: * L'azoto è più negativo nella metilammina che nell'ammoniaca e quindi raccoglie più facilmente uno ione idrogeno. * Lo ione formato dalla metilammina è più stabile di quello formato dall'ammoniaca e quindi ha meno probabilità di liberarsi nuovamente dello ione idrogeno. L'insieme di queste caratteristiche fa sì che la metilammina sia una base più forte dell'ammoniaca. === Effetti di risonanza nella basicità dell'azoto === L'effetto di risonanza spiega anche perché un atomo di azoto è basico quando si trova in un'ammina, ma non è significativamente basico quando fa parte di un gruppo ammidico. Mentre la coppia di elettroni solitari di un azoto amminico è localizzata in un punto, la coppia solitaria di un azoto ammidico è delocalizzata per risonanza. La coppia solitaria è stabilizzata dalla delocalizzazione per risonanza. Ecco un altro modo di pensare: la coppia solitaria di un azoto ammidico non è disponibile per il legame con un protone - questi due elettroni sono troppo stabili perché fanno parte del sistema di legame pi greco delocalizzato. La mappa del potenziale elettrostatico mostra l'effetto della risonanza sulla basicità di un'ammide. La mappa mostra che la densità elettronica, indicata in rosso, è quasi completamente spostata verso l'ossigeno. Ciò diminuisce notevolmente la basicità degli elettroni della coppia solitaria sull'azoto in un'ammide. L'anilina, l'analogo amminico del fenolo, è sostanzialmente meno basica di un'ammina (come evidenziato dal pK<sub>a</sub> degli acidi coniugati). Possiamo utilizzare lo stesso ragionamento che abbiamo fatto per confrontare l'acidità di un fenolo con quella di un alcol. Nell'anilina, la coppia solitaria sull'atomo di azoto è stabilizzata dalla risonanza con il sistema pi greco aromatico, rendendolo meno disponibile per il legame e quindi meno basico. In questi casi, sembra che ogni volta si rompa lo stesso legame ossigeno-idrogeno e quindi ci si potrebbe aspettare che le forze siano simili. Il fattore più importante nel determinare le forze acide relative di queste molecole è la natura degli ioni formati. Si ottiene sempre uno ione idronio, che è costante, ma la natura dell'anione (lo ione negativo) varia notevolmente da caso a caso. == Acidi e Basi - La definizione di Lewis == === Termini chiave === # Acido di Lewis # Base di Lewis # Elettrofilo # Nucleofilo<br /> === Appunti di studio === Il concetto di acidità e basicità di Lewis vi sarà molto utile quando studierete i meccanismi di reazione. La consapevolezza che uno ione come [[File:Immagine_wikibooks_1.svg|centro|senza_cornice|95x95px]] è carente di elettroni ed è quindi un acido di Lewis, dovrebbe aiutarvi a capire perché questo ione reagisce con sostanze che sono basi di Lewis (ad esempio, H<sub>2</sub>O). === Introduzione alla teoria acido-base di Lewis === La teoria acido-base di Brønsted è stata utilizzata in tutta la storia della chimica degli acidi e delle basi. Tuttavia, questa teoria è molto restrittiva e si concentra principalmente su acidi e basi che agiscono come donatori e accettori di protoni. A volte si verificano condizioni in cui la teoria non si adatta necessariamente, come ad esempio nei solidi e nei gas. Nel 1923, G.N. Lewis della UC Berkeley propose una teoria alternativa per descrivere gli acidi e le basi. La sua teoria forniva una spiegazione generalizzata di acidi e basi basata sulla struttura e sul legame. Grazie all'uso della definizione di Lewis di acidi e basi, i chimici sono ora in grado di prevedere una più ampia varietà di reazioni acido-base. La teoria di Lewis utilizzava gli elettroni invece del trasferimento di protoni e affermava specificamente che un acido è una specie che accetta una coppia di elettroni mentre una base dona una coppia di elettroni. [[File:Immagine_wikibooks_2.svg|centro|senza_cornice|Immagine wikibooks 2|283x283px]] Esempio di base di Lewis (atomo di ossigeno del carbonile) che reagisce con l'acido di Lewis (ione Mg<sub>2</sub><sup>+</sup>). La reazione tra un acido e una base di Lewis produce un legame covalente coordinato. Un legame covalente coordinato è solo un tipo di legame covalente in cui un reagente dona entrambi gli elettroni per formare il legame. In questo caso, la base di Lewis dona i suoi elettroni per formare un legame con l'acido di Lewis. Il prodotto risultante è chiamato composto di addizione, o più comunemente complesso. Il flusso di coppie di elettroni dalla base di Lewis all'acido di Lewis è rappresentato da frecce curve, come quelle utilizzate per le strutture di risonanza. Le frecce curve significano sempre che una coppia di elettroni si sposta dall'atomo in coda alla freccia all'atomo in testa alla freccia. In questo caso la coppia di elettroni solitari della base di Lewis attacca l'acido di Lewis formando un legame. Questo nuovo tipo di movimento della coppia di elettroni verrà utilizzato in tutto il testo per descrivere il flusso di elettroni durante le reazioni. * Acido di Lewis: specie che accetta una coppia di elettroni e che in genere ha orbitali liberi o un legame polare che coinvolge l'idrogeno tale da poter donare H<sup>+</sup> (che ha un orbitale 1s vuoto). * Base di Lewis: una specie che dona una coppia di elettroni e avrà elettroni solitari di legame <math>\pi</math> <br /> === Acidi di Lewis === I composti neutri del boro, dell'alluminio e degli altri elementi del Gruppo 13 (BF<sub>3</sub>, AlCl<sub>3</sub>), che possiedono solo sei elettroni di valenza, hanno una forte tendenza a guadagnare una coppia di elettroni aggiuntiva. Poiché questi composti sono circondati solo da tre gruppi di elettroni, sono ibridati sp<sup>2</sup>, contengono un orbitale p libero e sono potenti acidi di Lewis. La coppia di elettroni solitari della trimetilammina è contenuta in un orbitale ibrido sp<sup>3</sup> che la rende una base di Lewis. Questi due orbitali si sovrappongono, creando un legame covalente in un complesso trifluoruro di boro-trimetilammina. Il movimento degli elettroni durante questa interazione è indicato da una freccia. [[File:Immagine_wikibooks_3.svg|centro|senza_cornice|423x423px|Immagine wikibooks 3]] Gli ioni positivi sono spesso acidi di Lewis perché hanno un'attrazione elettrostatica per i donatori di elettroni. Ne sono un esempio i metalli alcalini e alcalino-terrosi nelle colonne del gruppo IA e IIA. K+, Mg2+ e Ca2+ sono talvolta considerati acidi di Lewis in biologia, ad esempio. Questi ioni sono forme molto stabili di questi elementi grazie ai loro bassi potenziali di ionizzazione degli elettroni. L'interazione tra un catione di magnesio (Mg+2) e un ossigeno carbonilico è un esempio comune di reazione acido-base di Lewis. L'ossigeno carbonilico (la base di Lewis) dona una coppia di elettroni al catione di magnesio (l'acido di Lewis). Come vedremo nel Capitolo 19, quando inizieremo lo studio delle reazioni che coinvolgono i gruppi carbonilici, questa interazione ha l'effetto molto importante di aumentare la polarità del doppio legame carbonio-ossigeno. [[File:Immagine wikibooks 2.svg|centro|senza_cornice|293x293px|Immagine wikibooks 4]] La regola degli otto elettroni non vale per tutta la tavola periodica. Per ottenere le configurazioni dei gas nobili, alcuni atomi possono avere bisogno di diciotto elettroni nel loro guscio di valenza. I metalli di transizione come il titanio, il ferro e il nichel possono avere fino a diciotto elettroni e possono spesso accettare coppie di elettroni dalle basi di Lewis. I metalli di transizione sono spesso acidi di Lewis. Ad esempio, il titanio ha quattro elettroni di valenza e può formare quattro legami in composti come il tetrachide di titanio (isopropossido), qui sotto, o il tetracloruro di titanio, TiCl4. Tuttavia, l'atomo di titanio in questo composto ha solo otto elettroni di valenza, non diciotto. Può facilmente accettare elettroni da donatori. [[File:Immagine wikibooks 5.svg|centro|senza_cornice|160x160px]] [[File:Lewis_structure_of_cerium_tris(dimethylamide).svg|centro|senza_cornice|187x187px|Lewis structure of cerium tris(dimethylamide)]] ''Figura 2.10.1: Sebbene il titanio abbia otto elettroni in questa molecola, il tetrakis(isopropossido) di titanio, può ospitarne fino a diciotto. È un acido di Lewis. L'atomo di cerio nel tris(dimetilammide) di cerio proviene da una parte simile della tavola periodica ed è anch'esso un acido di Lewis.'' === Il protone come comune acido di Lewis === Forse l'esempio più comune di acido di Lewis è anche il più semplice. È il catione idrogeno (H+) o protone. Si chiama protone perché, nella maggior parte degli atomi di idrogeno, l'unica particella del nucleo è un protone. Se un elettrone viene rimosso per creare un catione, rimane solo un protone. Il protone è un acido di Lewis per una serie di motivi. Ha una carica positiva e quindi attira gli elettroni, che sono negativi. Inoltre, non ha la configurazione elettronica del suo vicino di gas nobile, l'elio. L'elio ha due elettroni. Se una base di Lewis o un nucleofilo dona una coppia di elettroni a un protone, quest'ultimo otterrà la configurazione di gas nobile dell'elio. [[File:Immagine_wikibooks_7.svg|centro|senza_cornice|Immagine wikibooks 7]] ''Figura 2.10.3: Protone che reagisce come un acido di Lewis'' Tuttavia, i cationi idrogeno non sono così semplici. In realtà non sono così comuni. Al contrario, i protoni sono generalmente sempre legati a una base di Lewis. L'idrogeno è quasi sempre legato covalentemente (o coordinatamente) a un altro atomo. Molti degli altri elementi che si trovano comunemente nei composti con l'idrogeno sono più elettronegativi dell'idrogeno. Di conseguenza, l'idrogeno ha spesso una carica positiva parziale che lo fa agire ancora come un acido di Lewis. Una reazione acido-base che coinvolge i protoni può essere meglio espressa come: [[File:Immagine_wikibooks_8.svg|centro|senza_cornice|492x492px|Immagine wikibooks 8]] ''Figura 2.10.4 : Trasferimento di protoni da un sito all'altro.'' Le interazioni acido-base di Lewis che abbiamo visto finora sono leggermente diverse. Invece di due composti che si uniscono e formano un legame, abbiamo una base di Lewis che sostituisce un'altra a un protone. Nella reazione si verificano due movimenti specifici di elettroni, entrambi indicati dalle frecce. Gli elettroni della coppia solitaria sull'ossigeno attaccano l'idrogeno per formare un legame O-H nel prodotto. Inoltre, gli elettroni del legame H-Cl si spostano per diventare una coppia solitaria sul cloro quando il legame H-Cl si rompe. Queste due frecce insieme rappresentano il meccanismo di questa reazione acido-base. === '''Basi di Lewis''' === Cosa rende una molecola (o un atomo o uno ione) una base di Lewis? Deve avere una coppia di elettroni disponibili da condividere con un altro atomo per formare un legame. Gli elettroni più facilmente disponibili sono quelli che non sono già in legami. Gli elettroni di legame hanno una bassa energia. Gli elettroni non di legame hanno un'energia più alta e possono essere stabilizzati quando vengono delocalizzati in un nuovo legame. Le basi di Lewis hanno solitamente elettroni non leganti o coppie solitarie, il che rende i composti di ossigeno e azoto delle comuni basi di Lewis. Le basi di Lewis possono essere anioniche o neutre. Il requisito fondamentale è che abbiano una coppia di elettroni da donare. [[File:Immagine_wikibooks_9.svg|centro|senza_cornice|385x385px|Immagine wikibooks 9]]''Figura 2.10.5: Alcuni comuni esempi organici di basi di Lewis. La maggior parte dei composti contenenti ossigeno, azoto e zolfo può agire come basi di Lewis.'' ==== Nota 1: Ammoniaca ==== L'ammoniaca, NH3, ha una coppia solitaria ed è una base di Lewis. Può donare a composti che accettano elettroni. [[File:Immagine_wikibooks_10.svg|centro|senza_cornice|313x313px|Immagine wikibooks 10]] ''Ammoniaca che dona a un accettore di elettroni o a un acido di Lewis.'' Non tutti i composti possono agire come basi di Lewis. Ad esempio, il metano, CH4, ha tutti gli elettroni di valenza in coppie di legame. Queste coppie di legame sono troppo stabili per essere donate in condizioni normali, quindi il metano non è una base di Lewis. Anche i composti neutri del boro hanno tutti gli elettroni in coppie di legame. Ad esempio, il borano, BH3, non ha coppie solitarie; tutti i suoi elettroni di valenza sono in legami. I composti del boro non sono tipicamente basi di Lewis. [[File:Immagine_wikibooks_11.svg|centro|senza_cornice|Immagine wikibooks 11]]''Figura 2.10.6 : I composti di carbonio e boro con tutti i legami sigma non hanno coppie solitarie e non agiscono come basi di Lewis.'' ==== Esercizio 2.10.1 ==== Quali dei seguenti composti vi aspettereste siano basi di Lewis? a) SiH4 b) AlH3 c) PH3 d) SH2 e) -SH === Complessi acido-base di Lewis === Cosa succede quando una base di Lewis dona una coppia di elettroni a un acido di Lewis? Il formalismo di spinta degli elettroni (frecce) che abbiamo utilizzato per illustrare il comportamento degli acidi e delle basi di Lewis ha lo scopo di mostrare la direzione del movimento degli elettroni dal donatore all'accettore. Tuttavia, poiché un legame può essere considerato come una coppia di elettroni condivisi tra due atomi (in questo caso, tra il donatore e l'accettore), queste frecce mostrano anche dove si formano i legami. [[File:Immagine_wikibooks_12.svg|centro|senza_cornice|335x335px|Immagine wikibooks 12]] ''Figura 2.10.7: Donazione di elettroni da una base di Lewis a un acido di Lewis.'' Gli elettroni donati da una base di Lewis a un acido di Lewis formano un nuovo legame. Dall'acido e dalla base di Lewis più piccoli si forma un nuovo composto più grande. Questo composto è chiamato complesso acido-base di Lewis. Un semplice esempio di complessazione acido-base di Lewis riguarda l'ammoniaca e il trifluoruro di boro. L'atomo di azoto ha una coppia solitaria ed è un donatore di elettroni. Il boro non ha un ottetto ed è un accettore di elettroni. I due composti possono formare un complesso acido-base di Lewis o un complesso di coordinazione. [[File:Immagine_wikibooks_13.svg|centro|senza_cornice|416x416px|Immagine wikibooks 13]] ''Figura 2.10.8: Formazione di un complesso acido-base di Lewis da ammoniaca e trifluoruro di boro.'' Quando l'azoto dona una coppia di elettroni da condividere con il boro, il legame che si forma è talvolta chiamato legame di coordinazione. Un legame di coordinazione è qualsiasi legame covalente che si forma quando un atomo porta una coppia dei suoi elettroni e li dona a un altro. Nella terminologia della chimica organica, il donatore di elettroni è chiamato '''nucleofilo''' e l'accettore di elettroni è chiamato '''elettrofilo''' . L'ammoniaca è un nucleofilo e il trifluoruro di boro è un elettrofilo. * Poiché le basi di Lewis sono attratte dagli atomi con carenza di elettroni e poiché la carica positiva è generalmente associata al nucleo di un atomo, le basi di Lewis sono talvolta chiamate "nucleofili". Nucleofilo significa amante del nucleo. * Poiché gli acidi di Lewis attraggono le coppie di elettroni, a volte vengono chiamati "elettrofili". Elettrofilo significa che ama gli elettroni. ===== Esercizio ===== Per la seguente reazione, aggiungere frecce curve (formalismo di spinta degli elettroni) per indicare il flusso di elettroni. [[File:Immagine_wikibooks_14.png|centro|senza_cornice|451x451px|Immagine wikibooks 14]] ===== Esercizio ===== Si forma un complesso acido-base di Lewis tra THF (tetraidrofurano) e borano, BH 3 . a) Quale composto è l'acido di Lewis? Quale è la base di Lewis? b) Quale atomo nell'acido di Lewis è il sito acido? Perché? c) Quale atomo nella base di Lewis è il sito basico? Perché? d) Quanti donatori sarebbero necessari per soddisfare il sito acido? e) Mostrare, utilizzando la notazione a freccia, la reazione per formare un complesso acido-base di Lewis. f) Il borano è altamente piroforico; reagisce violentemente con l'aria, incendiandosi. Mostra, usando la notazione a freccia, cosa potrebbe accadere quando il borano entra in contatto con l'aria. g) Il complesso borano-THF è molto meno piroforico del borano. Perché, secondo te, è così? Aggiungi qui il testo degli esercizi. == Interazioni non covalenti tra molecole == ==== Obiettivi ==== Dopo aver completato questa sezione, dovresti essere in grado di # identificare le varie forze intermolecolari che possono essere in gioco in un dato composto organico. # descrivere come le forze intermolecolari influenzano le proprietà fisiche, la forma tridimensionale e la struttura dei composti. ==== Termini chiave ==== Assicurati di saper definire e utilizzare nel contesto i termini chiave riportati di seguito. * forze dipolo-dipolo * Forze di dispersione di Londra * legame idrogeno * forze intermolecolari * interazione non covalente * forze di van der Waals === Introduzione === Le proprietà dei liquidi sono intermedie tra quelle dei gas e dei solidi, ma sono più simili a quelle dei solidi. A differenza delle forze ''intramolecolari'' , come i legami covalenti che tengono insieme gli atomi nelle molecole e negli ioni poliatomici, le forze ''intermolecolari'' tengono insieme le molecole in un liquido o in un solido. Le forze intermolecolari sono generalmente molto più deboli dei legami covalenti. Ad esempio, sono necessari 927 kJ per vincere le forze intramolecolari e rompere entrambi i legami O–H in 1 mole di acqua, ma ne bastano solo circa 41 kJ per vincere le attrazioni intermolecolari e convertire 1 mole di acqua liquida in vapore acqueo a 100 °C. (Nonostante questo valore apparentemente basso, le forze intermolecolari nell'acqua liquida sono tra le più intense conosciute!) Data la grande differenza nell'intensità delle forze intra- e intermolecolari, i cambiamenti tra lo stato solido, liquido e gassoso si verificano quasi invariabilmente per le sostanze molecolari ''senza rompere i legami covalenti'' . ==== Nota ==== ''Le proprietà dei liquidi sono intermedie tra quelle dei gas e dei solidi, ma sono più simili a quelle dei solid''i. Le forze intermolecolari determinano le proprietà della massa, come i punti di fusione dei solidi e i punti di ebollizione dei liquidi. I liquidi bollono quando le molecole hanno abbastanza energia termica per superare le forze attrattive intermolecolari che le tengono insieme, formando così bolle di vapore all'interno del liquido. Allo stesso modo, i solidi si sciolgono quando le molecole acquisiscono sufficiente energia termica per superare le forze intermolecolari che le bloccano nel solido. Una reazione che avviene all'interno della stessa molecola è intramolecolare; una reazione che avviene tra due molecole è intermolecolare. Le forze intermolecolari sono di natura elettrostatica, cioè derivano dall'interazione tra specie con carica positiva e negativa. Come i legami covalenti e ionici, le interazioni intermolecolari sono la somma di componenti attrattive e repulsive. Poiché le interazioni elettrostatiche diminuiscono rapidamente con l'aumentare della distanza tra le molecole, le interazioni intermolecolari sono più importanti per i solidi e i liquidi, dove le molecole sono vicine. Queste interazioni diventano importanti per i gas solo a pressioni molto elevate, dove sono responsabili delle deviazioni osservate dalla legge dei gas ideali. In questa sezione consideriamo esplicitamente tre tipi di interazioni intermolecolari: forze dipolo-dipolo, forze di dispersione e legami a idrogeno. Queste interazioni intermolecolari sono chiamate anche forze di van der Waals o interazioni non covalenti. === Interazioni dipolo-dipolo === I legami covalenti polari si comportano come se gli atomi legati avessero cariche frazionali localizzate uguali ma opposte (cioè, i due atomi legati generano un dipolo). Se la struttura di una molecola è tale che i singoli dipoli di legame non si annullano a vicenda, allora la molecola ha un momento di dipolo netto. Le molecole con momento di dipolo netto tendono ad allinearsi in modo che l'estremità positiva di un dipolo sia vicina all'estremità negativa di un altro e viceversa, come mostrato nella Figura 2.12.1 parti (a e b). Le disposizioni in cui due estremità positive o due negative sono adiacenti (parti (c e d) della Figura 2.12.1) sono a più alta energia, poiché le cariche simili si respingono. Quindi le interazioni dipolo-dipolo, come quelle nelle parti (a e b) della Figura 2.12.1, sono interazioni intermolecolari attrattive interazioni intermolecolari repulsive. [[File:Figura2.12.1.jpg|centro|miniatura|Figura 2.12.1 Interazioni dipolo-dipolo attrattive e repulsive. (a e b) Gli orientamenti molecolari in cui l'estremità positiva di un dipolo (δ + ) è vicina all'estremità negativa di un altro (δ − ) (e viceversa) producono interazioni attrattive. (c e d) Gli orientamenti molecolari che giustappongono le estremità positive o negative dei dipoli su molecole adiacenti producono interazioni repulsive.]] Poiché le molecole in un liquido si muovono liberamente e continuamente, le molecole sperimentano sempre simultaneamente interazioni dipolo-dipolo sia attrattive che repulsive, come mostrato nella Figura 2.12.2. In media, tuttavia, dominano le interazioni attrattive. [[File:Figura2.12.2.jpg|centro|miniatura|Figura 2.12.2 Sia le interazioni dipolo-dipolo attrattive che quelle repulsive si verificano in un campione liquido con molte molecole]] Il clorometano è un esempio di molecola polare. Una mappa del potenziale elettrostatico mostra un'alta densità di elettroni (in rosso) intorno al cloro elettronegativo, che gli conferisce una parziale carica negativa. L'altra estremità della molecola ha una densità di elettroni che la allontana, conferendole una carica positiva parziale, visibile in blu. Le estremità positive e negative di diverse molecole di clorometano sono attratte l'una dall'altra attraverso questa interazione elettrostatica. [[File:Clorometano.svg|centro|miniatura|clorometano]] Poiché ogni estremità di un dipolo possiede solo una frazione della carica di un elettrone, le interazioni dipolo-dipolo sono sostanzialmente più deboli delle interazioni tra due ioni, ciascuno dei quali ha una carica di almeno ±1, o tra un dipolo e uno ione, in cui una delle specie ha almeno una carica positiva o negativa completa. Inoltre, l'interazione attrattiva tra dipoli diminuisce molto più rapidamente con l'aumentare della distanza rispetto alle interazioni ione-ione. Ricordiamo che l'energia attrattiva tra due ioni è proporzionale a 1/rrrrr, ovvero 64 volte. Pertanto, una sostanza come l'HCl, che è parzialmente tenuta insieme da interazioni dipolo-dipolo, è un gas a temperatura ambiente e a 1 atm di pressione, mentre il NaCl, che è tenuto insieme da interazioni ioniche, è un solido ad alto punto di fusione. All'interno di una serie di composti di massa molare simile, la forza delle interazioni intermolecolari aumenta con l'aumentare del momento di dipolo delle molecole, come mostrato nella Tabella 2.12.1. Utilizzando quanto appreso sulla previsione delle polarità relative dei legami a partire dalle elettronegatività degli atomi legati, si possono fare delle ipotesi istruttive sui punti di ebollizione relativi di molecole simili. {| class="wikitable" |+Tabella 2.12.1: Relazioni tra Momento di dipolo e il punto di ebollizione per composti organici di massa molare simile !Composto !Massa molare (g/mol) !Momento di dipolo (D) !Punto di ebollizione (K) |- |C 3 H 6 (ciclopropano) |42 |0 |240 |- |CH 3 OCH 3 (dimetil etere) |46 |1.30 |248 |- |CH 3 CN (acetonitrile) |41 |3.9 |355 |} ==== Nota ==== L'energia attrattiva tra due ioni è proporzionale a 1/r, mentre l'energia attrattiva tra due dipoli è proporzionale a 1/r6. ==== Esempio 2.12.1 ==== [[File:Figura esempio.jpg|centro|miniatura]] Disporre l'etil metil etere (CH3OCH2CH3), il 2-metilpropano [isobutano, (CH3)2CHCH3] e l'acetone (CH3COCH3) in ordine crescente di punto di ebollizione. Le loro strutture sono le seguenti: ===== Strategia: ===== Confrontate le masse molari e le polarità dei composti. I composti con masse molari più elevate e che sono polari avranno i punti di ebollizione più alti. ===== Soluzione: ===== I tre composti hanno essenzialmente la stessa massa molare (58-60 g/mol), quindi dobbiamo considerare le differenze di polarità per prevedere la forza delle interazioni intermolecolari dipolo-dipolo e quindi i punti di ebollizione dei composti. Il primo composto, il 2-metilpropano, contiene solo legami C-H, che non sono molto polari perché C e H hanno valori di elettronegatività simili. Dovrebbe quindi avere un momento di dipolo molto piccolo (ma non nullo) e un punto di ebollizione molto basso. L'etere etilico metilico ha una struttura simile a quella dell'H2O; contiene due legami singoli polari C-O orientati con un angolo di circa 109° l'uno rispetto all'altro, oltre a legami C-H relativamente non polari. Di conseguenza, i dipoli dei legami C-O si rafforzano parzialmente l'un l'altro e generano un momento di dipolo significativo che dovrebbe dare un punto di ebollizione moderatamente alto. L'acetone contiene un doppio legame C=O polare orientato a circa 120° rispetto a due gruppi metilici con legami C-H non polari. Il dipolo del legame C-O corrisponde quindi al dipolo molecolare, il che dovrebbe comportare un momento di dipolo piuttosto grande e un punto di ebollizione elevato. Si prevede quindi il seguente ordine di punti di ebollizione: 2-metilpropano < etil-metil-etere < acetone. Questo risultato è in buon accordo con i dati reali: 2-metilpropano, punto di ebollizione = -11,7°C, e momento di dipolo (μ) = 0,13 D; metiletere, punto di ebollizione = 7,4°C e μ = 1,17 D; acetone, punto di ebollizione = 56,1°C e μ = 2,88 D. ===== Esercizio 2.11.1 ===== Disporre il tetrafluoruro di carbonio (CF4), il solfuro di etile e metile (CH3SC2H5), il dimetilsolfossido [(CH3)2S=O] e il 2-metilbutano [isopentano, (CH3)2CHCH2CH3] in ordine decrescente di punto di ebollizione. === Forze di Dispersione di London === Finora abbiamo considerato solo le interazioni tra molecole polari, ma è necessario considerare altri fattori per spiegare perché molte molecole non polari, come il bromo, il benzene e l'esano, sono liquide a temperatura ambiente e altre, come lo iodio e il naftalene, sono solide. Anche i gas nobili possono essere liquefatti o solidificati a basse temperature, ad alte pressioni o in entrambi i casi. Che tipo di forze attrattive possono esistere tra molecole o atomi non polari? A questa domanda ha risposto Fritz London (1900-1954), un fisico tedesco che in seguito ha lavorato negli Stati Uniti. Nel 1930, London propose che le fluttuazioni temporanee nella distribuzione degli elettroni all'interno degli atomi e delle molecole non polari possono portare alla formazione di momenti di dipolo istantanei di breve durata, che producono forze attrattive chiamate forze di dispersione di London tra sostanze altrimenti non polari. {| class="wikitable" |+Tabella 2.12.2: Punti di fusione e di ebollizione normali di alcuni elementi e composti non polari !Sostanza !Massa molare (g/mol) !Punto di fusione (°C) !Punto di ebollizione (°C) |- |Ar |40 | -189,4 | -185,9 |- |Xe |131 | -111,8 | -108,1 |- |Numero 2 |28 | -210 | -195,8 |- |O 2 |32 | -218,8 | -183,0 |- |F 2 |38 | -219,7 | -188,1 |- |Io 2 |254 |113.7 |184,4 |- |Capitolo 4 |16 | -182,5 | -161,5 |} Consideriamo ad esempio una coppia di atomi di He adiacenti. In media, i due elettroni di ciascun atomo di He sono distribuiti uniformemente intorno al nucleo. Tuttavia, poiché gli elettroni sono in costante movimento, è probabile che la loro distribuzione in un atomo sia asimmetrica in un dato istante, dando luogo a un momento di dipolo istantaneo. Come mostrato nella parte (a) della Figura 2.12.3, il momento di dipolo istantaneo di un atomo può interagire con gli elettroni di un atomo adiacente, attirandoli verso l'estremità positiva del dipolo istantaneo o respingendoli dall'estremità negativa. L'effetto netto è che il primo atomo causa la formazione temporanea di un dipolo, detto indotto, nel secondo. Le interazioni tra questi dipoli temporanei fanno sì che gli atomi siano attratti l'uno dall'altro. Queste interazioni attrattive sono deboli e diminuiscono rapidamente con l'aumentare della distanza. London è riuscito a dimostrare con la meccanica quantistica che l'energia attrattiva tra le molecole dovuta alle interazioni tra dipoli temporanei e dipoli indotti diminuisce come 1/r6. Raddoppiando la distanza, quindi, l'energia attrattiva diminuisce di 26 volte, ovvero di 64 volte. [[File:Fig_2.12.3.jpg|centro|miniatura|Figura 2.12.3 Momenti di dipolo istantanei. La formazione di un momento di dipolo istantaneo su un atomo di He (a) o su una molecola di H2 (b) provoca la formazione di un dipolo indotto su un atomo o una molecola adiacente.]] Le interazioni dipolo-dipolo istantanee indotte tra molecole non polari possono produrre attrazioni intermolecolari così come producono attrazioni interatomiche in sostanze monoatomiche come lo Xe. Questo effetto, illustrato per due molecole di H2 nella parte (b) della Figura 2.12.3, tende a diventare più pronunciato all'aumentare delle masse atomiche e molecolari (Tabella 2.12.3). Per esempio, lo Xe bolle a -108,1°C, mentre l'He bolle a -269°C. La ragione di questa tendenza è che la forza di dispersione di Londra è legata alla facilità con cui la distribuzione degli elettroni in un dato atomo può essere perturbata. In atomi piccoli come l'He, i due elettroni 1s sono tenuti vicino al nucleo in un volume molto piccolo e le repulsioni elettrone-elettrone sono abbastanza forti da impedire una significativa asimmetria nella loro distribuzione. Negli atomi più grandi, come lo Xe, invece, gli elettroni esterni sono attratti molto meno fortemente dal nucleo a causa dei gusci intermedi pieni. Di conseguenza, è relativamente facile deformare temporaneamente la distribuzione degli elettroni per generare un dipolo istantaneo o indotto. La facilità di deformazione della distribuzione degli elettroni in un atomo o in una molecola è chiamata polarizzabilità. Poiché la distribuzione degli elettroni è più facilmente perturbabile nelle specie grandi e pesanti che in quelle piccole e leggere, si dice che le sostanze più pesanti tendono a essere molto più polarizzabili di quelle più leggere. La polarizzabilità di una sostanza determina anche il modo in cui interagisce con ioni e specie che possiedono dipoli permanenti. Le forze di dispersione di London sono quindi responsabili della tendenza generale verso punti di ebollizione più elevati con l'aumento della massa molecolare e della superficie in una serie omologa di composti, come gli alcani (parte (a) della Figura 2.12.4). L'intensità delle forze di dispersione di Londra dipende anche in modo significativo dalla forma molecolare, perché la forma determina la quantità di una molecola che può interagire con le molecole vicine in qualsiasi momento. Ad esempio, la parte (b) della Figura 2.12.4 mostra il 2,2-dimetilpropano (neopentano) e l'n-pentano, entrambi con formula empirica C5H12. Il neopentano è quasi sferico, con una piccola superficie per le interazioni intermolecolari, mentre l'n-pentano ha una conformazione allungata che gli consente di entrare in stretto contatto con altre molecole di n-pentano. Di conseguenza, il punto di ebollizione del neopentano (9,5°C) è inferiore di oltre 25°C rispetto a quello del n-pentano (36,1°C). (immagine 2.12.4) Tutte le molecole, polari o non polari, sono attratte l'una dall'altra dalle forze di dispersione di London, oltre che da altre forze attrattive eventualmente presenti. In generale, tuttavia, le interazioni dipolo-dipolo nelle piccole molecole polari sono significativamente più forti delle forze di dispersione di London, per cui le prime predominano. ==== Esempio 2.12.2 ==== Disporre n-butano, propano, 2-metilpropano [isobutano] e n-pentano in ordine crescente di punto di ebollizione. ===== Strategia: ===== Determinare le forze intermolecolari nei composti e quindi disporre i composti in base alla forza di tali forze. La sostanza con le forze più deboli avrà il punto di ebollizione più basso. ===== Soluzione: ===== I quattro composti sono alcani e non polari, quindi le forze di dispersione di Londra sono le uniche forze intermolecolari importanti. Queste forze sono generalmente più forti con l'aumentare della massa molecolare, quindi il propano dovrebbe avere il punto di ebollizione più basso e il n-pentano quello più alto, con i due isomeri del butano che si collocano nel mezzo. Dei due isomeri del butano, il 2-metilpropano è più compatto, mentre il n-butano ha una forma più allungata. Di conseguenza, ci aspettiamo che le interazioni intermolecolari per il n-butano siano più forti a causa della sua maggiore area superficiale, con un conseguente punto di ebollizione più alto. L'ordine complessivo è quindi il seguente, con i punti di ebollizione effettivi tra parentesi: propano (-42,1°C) < 2-metilpropano (-11,7°C) < n-butano (-0,5°C) < n-pentano (36,1°C). ==== Esercizio 2.11.2 ==== Disporre GeH4, SiCl4, SiH4, CH4 e GeCl4 in ordine decrescente di punto di ebollizione. === Legami a idrogeno === Le molecole con atomi di idrogeno legati ad atomi elettronegativi come O, N e F (e in misura molto minore Cl e S) tendono a presentare interazioni intermolecolari insolitamente forti. Queste determinano punti di ebollizione molto più elevati rispetto a quelli osservati per le sostanze in cui dominano le forze di dispersione di Londra, come illustrato per gli idruri covalenti degli elementi dei gruppi 14-17 nella Figura 2.12.5. Il metano e i suoi congeneri più pesanti del gruppo 14 formano una serie i cui punti di ebollizione aumentano dolcemente all'aumentare della massa molare. Questa è la tendenza prevista per le molecole non polari, per le quali le forze di dispersione di Londra sono le forze intermolecolari esclusive. Al contrario, gli idruri dei membri più leggeri dei gruppi 15-17 hanno punti di ebollizione superiori di oltre 100°C rispetto a quanto previsto sulla base delle loro masse molari. L'effetto è più drammatico per l'acqua: se estendiamo la retta che collega i punti per H2Te e H2Se alla retta per il periodo 2, otteniamo un punto di ebollizione stimato di -130°C per l'acqua! Immaginate le implicazioni per la vita sulla Terra se l'acqua bollisse a -130°C anziché a 100°C. [[File:Fig_2.12.5.jpg|centro|miniatura|Grafici dei punti di ebollizione degli idruri covalenti]] Perché le forti forze intermolecolari producono punti di ebollizione così anomali e altre proprietà insolite, come alte entalpie di vaporizzazione e alti punti di fusione? La risposta risiede nella natura altamente polare dei legami tra l'idrogeno e gli elementi molto elettronegativi come O, N e F. La grande differenza di elettronegatività si traduce in una grande carica parziale positiva sull'idrogeno e in una corrispondente grande carica parziale negativa sull'atomo di O, N o F. Di conseguenza, i legami H-O, H-N e H-F hanno dipoli di legame molto grandi che possono interagire fortemente tra loro. Poiché l'atomo di idrogeno è così piccolo, questi dipoli possono anche avvicinarsi l'uno all'altro più della maggior parte degli altri dipoli. La combinazione di grandi dipoli di legame e di brevi distanze dipolo-dipolo dà luogo a interazioni dipolo-dipolo molto forti, chiamate legami a idrogeno, come mostrato nella Figura 2.12.6 per il ghiaccio. Un legame a idrogeno è solitamente indicato da una linea tratteggiata tra l'atomo di idrogeno attaccato a O, N o F (il donatore del legame a idrogeno) e l'atomo che possiede la coppia solitaria di elettroni (l'accettore del legame a idrogeno). Poiché ogni molecola d'acqua contiene due atomi di idrogeno e due coppie solitarie, una disposizione tetraedrica massimizza il numero di legami idrogeno che si possono formare. Nella struttura del ghiaccio, ogni atomo di ossigeno è circondato da un tetraedro distorto di atomi di idrogeno che formano ponti con gli atomi di ossigeno delle molecole d'acqua adiacenti. Tuttavia, gli atomi di idrogeno a ponte non sono equidistanti dai due atomi di ossigeno che collegano. Al contrario, ogni atomo di idrogeno dista 101 pm da un ossigeno e 174 pm dall'altro. Al contrario, ogni atomo di ossigeno è legato a due atomi di H alla distanza minore e a due alla distanza maggiore, corrispondenti rispettivamente a due legami covalenti O-H e a due legami idrogeno O⋅⋅⋅H da molecole d'acqua adiacenti. La risultante struttura aperta e simile a una gabbia del ghiaccio significa che il solido è in realtà leggermente meno denso del liquido, il che spiega perché il ghiaccio galleggia sull'acqua anziché affondare. [[File:Fig_2.12.6.jpg|centro|miniatura|La struttura del ghiaccio legata all'idrogeno]] Ogni molecola d'acqua accetta due legami idrogeno da altre due molecole d'acqua e dona due atomi di idrogeno per formare legami idrogeno con altre due molecole d'acqua, producendo una struttura aperta, simile a una gabbia. La struttura dell'acqua liquida è molto simile, ma nel liquido i legami idrogeno vengono continuamente spezzati e formati a causa del rapido movimento molecolare. Poiché il ghiaccio è meno denso dell'acqua liquida, i fiumi, i laghi e gli oceani si congelano dall'alto verso il basso. Infatti, il ghiaccio forma uno strato superficiale protettivo che isola il resto dell'acqua, permettendo a pesci e altri organismi di sopravvivere nei livelli inferiori di un lago o di un mare ghiacciato. Se il ghiaccio fosse più denso del liquido, il ghiaccio che si forma in superficie con il freddo affonderebbe con la stessa velocità con cui si è formato. I corpi idrici si congelerebbero dal basso verso l'alto, il che sarebbe letale per la maggior parte delle creature acquatiche. L'espansione dell'acqua quando si congela spiega anche perché i motori delle automobili o delle imbarcazioni devono essere protetti da “antigelo” e perché le tubature non protette delle case si rompono se si lasciano congelare. Sebbene i legami a idrogeno siano molto più deboli dei legami covalenti, con energie di dissociazione tipiche di soli 15-25 kJ/mol, hanno un'influenza significativa sulle proprietà fisiche di un composto. Composti come l'HF possono formare solo due legami idrogeno alla volta, così come, in media, l'NH3 liquido puro. Di conseguenza, anche se le loro masse molecolari sono simili a quelle dell'acqua, i loro punti di ebollizione sono significativamente inferiori a quello dell'acqua, che forma quattro legami idrogeno alla volta. ==== Esempio 2.12.3 ==== Considerando CH3OH, C2H6, Xe e (CH3)3N, quali possono formare legami idrogeno con se stessi? Disegnate le strutture con legami a idrogeno. ===== Strategia: ===== Identificare i composti con un atomo di idrogeno attaccato a O, N o F. È probabile che questi siano in grado di agire come donatori di legami a idrogeno. Tra i composti che possono agire come donatori di legami a idrogeno, identificare quelli che contengono anche coppie di elettroni solitari, che consentono loro di essere accettori di legami a idrogeno. Se una sostanza è sia un donatore di idrogeno che un accettore di legami a idrogeno, disegnate una struttura che mostri il legame a idrogeno. ===== Soluzione: ===== A Tra le specie elencate, lo xeno (Xe), l'etano (C2H6) e la trimetilammina [(CH3)3N] non contengono un atomo di idrogeno legato a O, N o F; pertanto non possono agire come donatori di legami a idrogeno. B L'unico composto che può agire come donatore di legami a idrogeno, il metanolo (CH3OH), contiene sia un atomo di idrogeno attaccato all'O (che lo rende un donatore di legami a idrogeno) sia due coppie di elettroni solitari sull'O (che lo rendono un accettore di legami a idrogeno); il metanolo può quindi formare legami a idrogeno agendo sia come donatore che come accettore di legami a idrogeno. La struttura a legami idrogeno del metanolo è la seguente: (immagine) ==== Esercizio 2.12.3 ==== Considerando CH3CO2H, (CH3)3N, NH3 e CH3F, quali possono formare legami a idrogeno con se stessi? Disegnare le strutture con legami a idrogeno. ===== Risposta: CH3CO2H e NH3; ===== Legami a idrogeno nell'acido acetico.  Legami a idrogeno nell'ammoniaca. ==== Esempio 2.12.4 ==== Disporre C60 (buckminsterfullerene, che ha una struttura a gabbia), NaCl, He, Ar e N2O in ordine crescente di punto di ebollizione. Dato: composti Richiesto: ordine dei punti di ebollizione crescenti ===== Strategia: ===== Individuare le forze intermolecolari in ciascun composto e quindi disporre i composti in base alla forza di tali forze. La sostanza con le forze più deboli avrà il punto di ebollizione più basso. ===== Soluzione: ===== Le interazioni elettrostatiche sono più forti per un composto ionico, quindi ci aspettiamo che NaCl abbia il punto di ebollizione più alto. Per prevedere i punti di ebollizione relativi degli altri composti, dobbiamo considerare la loro polarità (per le interazioni dipolo-dipolo), la loro capacità di formare legami a idrogeno e la loro massa molare (per le forze di dispersione di Londra). L'elio non è polare ed è di gran lunga il più leggero, quindi dovrebbe avere il punto di ebollizione più basso. L'argon e l'N2O hanno masse molari molto simili (rispettivamente 40 e 44 g/mol), ma l'N2O è polare mentre l'Ar no. Di conseguenza, N2O dovrebbe avere un punto di ebollizione più alto. Una molecola di C60 non è polare, ma la sua massa molare è di 720 g/mol, molto più grande di quella di Ar o N2O. Poiché i punti di ebollizione delle sostanze non polari aumentano rapidamente con la massa molecolare, il C60 dovrebbe bollire a una temperatura più alta rispetto alle altre sostanze non ioniche. L'ordine previsto è quindi il seguente, con i punti di ebollizione effettivi tra parentesi: He (-269°C) < Ar (-185,7°C) < N2O (-88,5°C) < C60 (>280°C) < NaCl (1465°C). ==== Esercizio 2.12.4 ==== Disporre 2,4-dimetileptano, Ne, CS2, Cl2 e KBr in ordine decrescente di punto di ebollizione. ===== Risposta: ===== KBr (1435°C) > 2,4-dimetileptano (132,9°C) > CS2 (46,6°C) > Cl2 (-34,6°C) > Ne (-246°C) === Sintesi === Le molecole nei liquidi sono legate ad altre molecole da interazioni intermolecolari, che sono più deboli delle interazioni intramolecolari che tengono uniti gli atomi all'interno delle molecole e degli ioni poliatomici. Le transizioni tra le fasi solida e liquida o liquida e gassosa sono dovute a cambiamenti nelle interazioni intermolecolari, ma non riguardano le interazioni intramolecolari. I tre tipi principali di interazioni intermolecolari sono le interazioni dipolo-dipolo, le forze di dispersione di Londra (queste due sono spesso indicate collettivamente come forze di van der Waals) e i legami idrogeno. Le interazioni dipolo-dipolo derivano dalle interazioni elettrostatiche delle estremità positive e negative delle molecole con momenti di dipolo permanenti; la loro forza è proporzionale alla grandezza del momento di dipolo e a 1/r6, dove r è la distanza tra i dipoli. Le forze di dispersione di London sono dovute alla formazione di momenti di dipolo istantanei in molecole polari o non polari come risultato di fluttuazioni di breve durata della distribuzione della carica elettronica, che a loro volta causano la formazione temporanea di un dipolo indotto nelle molecole adiacenti. Come le interazioni dipolo-dipolo, la loro energia diminuisce con 1/r6. Gli atomi più grandi tendono a essere più polarizzabili di quelli più piccoli perché i loro elettroni esterni sono meno legati e quindi più facilmente perturbabili. I legami a idrogeno sono interazioni dipolo-dipolo particolarmente forti tra molecole che hanno legato l'idrogeno a un atomo altamente elettronegativo, come l'O, l'N o l'F. L'atomo H parzialmente carico di una molecola (donatore di legami a idrogeno) può interagire fortemente con una coppia di elettroni solitari di un atomo di O, N o F parzialmente carico negativamente su molecole adiacenti (accettore di legami a idrogeno). A causa del forte legame O⋅⋅⋅Hidrogeno tra le molecole d'acqua, l'acqua ha un punto di ebollizione insolitamente alto e il ghiaccio ha una struttura aperta, simile a una gabbia, meno densa dell'acqua liquida. === Key Takeaway === Le forze intermolecolari sono di natura elettrostatica e comprendono le forze di van der Waals e i legami a idrogeno. === Problemi === Quali sono più forti le interazioni dipolo-dipolo o le forze di dispersione di Londra? Quali sono più importanti in una molecola con atomi pesanti? Spiegate le vostre risposte. L'acqua liquida è essenziale per la vita come la conosciamo, ma in base alla sua massa molecolare, l'acqua dovrebbe essere un gas in condizioni standard. Perché l'acqua è un liquido e non un gas in condizioni standard? Perché le interazioni intermolecolari sono più importanti per i liquidi e i solidi che per i gas? In quali condizioni bisogna considerare queste interazioni per i gas? Nel gruppo 17, il fluoro e il cloro elementari sono gas, mentre il bromo è un liquido e lo iodio è un solido. Perché? Identificare l'interazione intermolecolare più importante in ciascuno dei seguenti elementi. a) SO2 b) HF c) CO2 d) CCl4 e) CH2Cl2 Sia l'acqua che il metanolo hanno punti di ebollizione anomalamente elevati a causa del legame a idrogeno, ma il punto di ebollizione dell'acqua è maggiore di quello del metanolo nonostante la sua massa molecolare inferiore. Perché? Disegnate le strutture di questi due composti, includendo eventuali coppie solitarie e indicando i potenziali legami a idrogeno. Vi aspettate che il punto di ebollizione dell'H2S sia più alto o più basso di quello dell'H2O? Giustificate la vostra risposta. Alcune ricette prevedono un'ebollizione vigorosa, mentre altre prevedono una cottura a fuoco lento. Qual è la differenza di temperatura del liquido di cottura tra l'ebollizione e la cottura a fuoco lento? Qual è la differenza di energia assorbita? [[Categoria:Chimica organica per il liceo|Introduzione]] ifzc6xh59bt6l8dgnq93oc0nsdn57fd Letteratura ebraica in America/Capitolo 7 0 57412 478522 475749 2025-07-08T02:46:36Z Eumolpo 4673 ortografia 478522 wikitext text/x-wiki {{Letteratura ebraica in America}} [[File:Woody Alen drawing.jpg|150px|left|Ritratto di Woody Allen]] == Accenti del futuro: la cultura popolare ebraica americana == Ritornato nella sua patria americana nel 1904, dopo oltre vent'anni trascorsi all'estero, [[w:Henry James|Henry James]] scoprì con stupore che il paesaggio fisico e culturale del suo "old neighborhood" era stato completamente trasformato dai segni tangibili dell'immigrazione. I suoni e gli odori della nuova New York City sconvolsero la sua raffinata sensibilità. Osservando il pittoresco spettacolo urbano del Lower East Side, James fu al tempo stesso affascinato e sconvolto dalla scena traboccante di umanità appena arrivata. Camminando per le strade del ghetto in un "warm June twilight", James riporta in ''[[:en:w:The American Scene|The American Scene]]'' (1907) la sensazione di "a great swarming, a swarming that had begun to thicken, infinitely, as soon as we had crossed to the East side". La risposta di James a quella che lui chiamava la "Hebrew conquest of New York" è davvero rivelatrice: "the scene here bristled, at every step, with the signs and sounds, immitigable, unmistakable, of a Jewry that had burst all bounds... where multiplication, multiplication of everything, was the dominant note... here was multiplication with a vengeance" (''The American Scene'', 131–132). Ciò che colpisce di più nelle opinioni di James sull'immigrazione è la sua profonda consapevolezza di un profondo cambiamento incombente nel linguaggio americano, e quindi nella cultura americana in generale. Accogliendo gli strani suoni provenienti dalle strade del ghetto, James udì, con nervosa anticipazione, l'"Accent of the Future", i toni della novità retorica – l'innesto del linguaggio degli immigrati nell'inglese, "the accent of the very ultimate future, in the States" – che egli associa alla sfera del popolare. ''[[:en:wikt:genteel|Genteel]]'' fino al midollo, letterato "anguished" dal destino del linguaggio in questa nuova America, James riconobbe tuttavia, nell'intensa cultura dei café del Lower East Side, un pubblico urbano emergente, "the germ of a ‘public’: a new thing under the sun" (''The American Scene'', 138-139). Come molti storici della cultura hanno dimostrato, la storia della cultura americana del XX secolo – un mondo che James intravide a New York nel 1904 – è la storia di come gli immigrati abbiano plasmato i gusti popolari, trasformando una varietà di forme di intrattenimento consolidate ed emergenti: cinema, musica, teatro, vaudeville, radio, televisione. Nel caso degli ebrei che migrarono in numero straordinario in America, la maggior parte dei quali si stabilì a New York, la narrazione del loro contributo alla cultura popolare è così ricca, il loro impatto così pervasivo, che è impossibile descrivere compiutamente anche una modesta area di influenza culturale. Piuttosto che sforzarsi di raggiungere un'ampiezza enciclopedica, questo Capitolo evidenzia i temi centrali della cultura popolare ebraica americana attraverso l'analisi di alcuni testi chiave, tra cui il primo cinema degli immigrati, i programmi televisivi degli anni ’50 (l'apogeo dell'espressione culturale ebraica) e la ricca tradizione della commedia ebraica, tra cui l'umorismo dialettale, le parodie "yinglish" e vari stili di ''[[w:stand-up comedy|stand-up comedy]]'' ebraica. Se, come affermano gli studiosi, la cultura popolare esprime i desideri, le paure, le aspirazioni e il dissenso di una sottocultura; se, cioè, la cultura popolare consente il calvario psicosociale dell'"americanizzazione" e offre opportunità di dissonanza culturale, allora la cultura popolare ebraico-americana offre una ricca testimonianza di ''come'' funziona quella complessa dialettica di acculturazione e resistenza. Gli artisti ebrei in America si sono appropriati dei media popolari esistenti per rispondere alle preoccupazioni del loro pubblico e hanno contribuito a plasmare – anzi, a inventare – una visione del paese per aiutare i loro simili "alieni" ad affrontare il nuovo mondo, spesso sconcertante, in cui ora risiedevano. In tal senso, la cultura popolare ebraico-americana risuona ovunque con l'inquietante "accent of the future" che James sentì tra gli immigrati che inondavano il Lower East Side. All'inizio del XX secolo, l'ormai leggendario Lower East Side era un vivace scenario di [[w:nickelodeon (cinema)|nickelodeon]], teatri yiddish, caffè letterari e, soprattutto, un pubblico pronto a sperimentare nuove forme di intrattenimento. L'intensità della migrazione contribuì ad alimentare questa vivace cultura di strada, generando una particolare energia urbana, un desiderio di entrare in contatto con il nuovo mondo e, con esso, sogni di reinvenzione del sé. "The streets are crucial", osservava [[:en:w:Irving Howe|Irving Howe]]. "Forming each day a great fair of Jewish life, they became the training ground for Jewish actors, comics, and singers" (''World of Our Fathers'', 558). Analogamente, [[w:Alfred Kazin|Alfred Kazin]] sosteneva che "the positive creative role of the Jew as modern American... was in the first years of this century being prepared not in the universities.... but in the vaudeville theaters, music halls, and burlesque houses where the pent-up eagerness of penniless immigrant youngsters met the raw urban scene on its own terms" ("The Jew as Modern American Writer", pp. 588-589). I primi artisti popolari come [[w:Al Jolson|Al Jolson]] e [[w:Fanny Brice|Fannie Brice]] assorbivano l'energia repressa delle strade; secondo il primo critico della cultura pop [[:en:w:Gilbert Seldes|Gilbert Seldes]], le loro performance erano "surcharged with vital energy", espressione di ciò che lui stesso definì, nei primi anni Venti, "the daemonic" nel teatro americano ("The Daemonic in the American Theatre", 200). [[File:Fannybricebain.jpg|240px|right|thumb|[[w:Fanny Brice|Fannie Brice]] nel 1920]] Perché la reazione creativa tra America e immigrati era così potenzialmente esplosiva? Per Seldes, la risposta aveva a che fare con quella che oggi spesso definiamo "differenza" culturale: con la percezione – sia da parte della cultura ufficiale, "dominante", sia da parte degli artisti stessi – degli artisti ebrei come "altri" ("The Daemonic in the American Theatre", 200). Può essere difficile, ai nostri giorni, recuperare l'energia di un instancabile Jolson in concerto al [[w:Winter Garden Theatre|Winter Garden Theater]] ("You ain’t heard nothin’ yet!" era la sua espressione distintiva, rifiutandosi di lasciare andare il pubblico a casa) o il piacere "insider" di ascoltare [[:en:w:Fannie Brice|Fannie Brice]] eseguire numeri dialettali come "Mrs. Cohen at the Beach" (1927) o canzoni con inflessioni yiddish come "I'm an Indian" (1921); potremmo persino valutare la "fine carelessness of their art" (Seldes, "The Daemonic in the American Theatre", 200) come meno che brillante. Per Seldes, la condizione di outsider etnici consentiva loro di trasgredire i limiti della civiltà, almeno per il pubblico raffinato che poteva permettersi di andare agli spettacoli nei teatri Winter Garden e Ziegfield. Per la numerosa popolazione di immigrati e (soprattutto) per i loro figli ancora in vita, tra gli anni Venti e Trenta del Novecento, il teatro yiddish e il cinema erano le forme di intrattenimento preferite; in questi luoghi – dal vivo sui palcoscenici lungo la Second Avenue (dove si trovava la maggior parte dei cinema yiddish) o sullo schermo (i cinema erano inizialmente concentrati nei quartieri etnici) – il pubblico vedeva le proprie ansie e i propri desideri più profondi letteralmente messi in scena, mostrati davanti ai propri occhi. Riproiettare il cinema degli esordi degli immigrati ci permette, ottant'anni dopo, di comprendere i costi affettivi dell'americanizzazione; nella fattispecie, i film continuano a parlarci, non semplicemente come artefatti sentimentali che assecondano la nostra nostalgia bisognosa, ma piuttosto come testi che aprono un mondo in cui le rivendicazioni della memoria, la crudezza della lotta generazionale, l'impatto straziante della vergogna rimangono palpabili. In questo senso, i film sugli immigrati descrivono la reazione esplosiva tra strada e casa, inglese e yiddish (o "potato Yiddish", come veniva definita con disprezzo la retorica tutt'altro che impeccabile del teatro ''shund'' [trasandato/''trashy'']), dell'America "civilizzata" e del futuro linguisticamente ibrido della nazione. Da quell'incontro esaltante fu forgiata gran parte della cultura popolare americana. All'inizio degli anni Venti, il cinema attingeva ampiamente a materiale letterario esistente, spesso adattando racconti tratti da riviste popolari o traducendo direttamente per lo schermo opere teatrali yiddish. Esiste una ricca storia di questo cinema "primitivo" di immigrati, opportunamente catalogata da studiosi del cinema ebraico come Lester D. Friedman e Patricia Erens. I pochi esempi più antichi sopravvissuti suggeriscono che le sale cinematografiche fossero dominate da brevi commedie cinematografiche, come "I Cohen e i Kelly" – una serie continua di lungometraggi muti che raccontavano quanto profondamente stereotipate famiglie etniche imparassero sia ad affrontare il nuovo mondo sia a superare le differenze superficiali tra loro – insieme a spettacoli storici, melodrammi e film storici basati sulla storia recente (film "pogrom", nella tassonomia di Erens [''The Jew in American Cinema'', 57]). [[File:His People (1925).webm|300px|right|thumb|Il film completo, ''[[w:His People|His People]]'', 1925]] Tra i registi più importanti del cinema muto vi fu [[:en:w:Edward Sloman|Edward Sloman]], che tra il 1922 e il 1928 realizzò cinque lungometraggi, tra cui ''[[:en:w:His People|His People]]'' (1925) e ''[[:en:w:Surrender!|Surrender!]]'' (1927) – entrambi giunti fino a noi – e ''[[:en:w:We Americans|We Americans]]'' (1928). Esempio lampante del cinema muto degli immigrati, ''His People'', basato sul racconto "The Jew" di Isadore Bernstein, si distingue per l'intensità della recitazione e la risonanza della rappresentazione di una famiglia ebrea americana in fase di americanizzazione. Riflettendo i dilemmi fondamentali della vita familiare degli immigrati, il film racconta la storia di un padre pio e dei suoi due figli, un figlio ingrato ma prediletto che cerca uno stile di vita "alrightnik" lontano dalle sue squallide origini del Lower East Side, e un figlio fedele ma non apprezzato che pratica la boxe a livello professionistico con il nome irlandese di "Battling Rooney". Ripensandoci quarant'anni dopo, Sloman ricordò i suoi sentimenti affettuosi per ''[[w:His People|His People]]'': "This is my favorite film... because it was such a sure-fire picture. I knew when I started that it was going to be a great hit" (Brownlow, ''Behind the Mask of Innocence'', 409). ''His People'' rimane un film di grande impatto grazie alle interpretazioni di [[w:Rudolph Schildkraut|Rudolph Shildkraut]], star del teatro tedesco emigrato a Hollywood nei primi anni ’20, e di [[w:Rosa Rosanova|Rosa Rosanova]] nei panni di Papà e Mamma Cominsky, la coppia del Vecchio Mondo in difficoltà a Delancey Street, inermi di fronte al desiderio di un mondo nuovo e inculturante del figlio avvocato Morris. Rosanova, che interpreta una matriarca ebrea addolorata, sofferente ma in fondo forte, si fece una carriera interpretando madri ebree, recitando anche nell'adattamento cinematografico di ''[[w:Hungry Hearts (film 1922)|Hungry Hearts]]'' (1922) di [[:en:w:Anzia Yezierska|Anzia Yezierska]] e in ''[[w:La nuova generazione|The Younger Generation]]'' (1929) di [[w:Frank Capra|Frank Capra]]. La trama di ''His People'' ruota attorno alla quasi fatale negazione del padre da parte di Morris, tormentato dalla vergogna: mentre cena in centro, con la raffinata famiglia della sua elegante fidanzata, Morris (ora "Maurice") si rifiuta di riconoscere il padre, un ebreo di downtown, che è riemerso in "alrightnik row" alla ricerca del figlio – una figura indesiderata che per Morris rappresenta l'imbarazzante sé etnico sotto repressione. ("Remember", dice il padre al figlio in partenza, "on Fridays we always have [[w:gefilte fish|gefulte fish]]". Naturalmente è il ricordo di questi rituali gastronomici del vecchio mondo che Morris cerca di dimenticare.) Straziato dalla sconvolgente negazione del figlio, il vecchio Cominsky se ne va barcollando. Viene infine salvato dal "good son", Sammy, che prende il posto del fratello accanto al capezzale del padre malato, ricevendone la benedizione, e che vince un incontro di boxe per pagare le cure del padre debilitato in un sanatorio. Il padre si ammala quando parte durante una bufera di neve per impegnare il suo unico cappotto invernale, portato in viaggio nella stiva dalla Russia, in cambio di un abito più "appropriate" per il figlio ingrato, che getta immediatamente l'inutile dono del padre – e, emblematicamente, il suo retaggio – in un cestino della spazzatura. Il tema del divario generazionale e la questione del "ritorno" filiale preoccuparono il teatro e il cinema degli immigrati; non sorprende, a questo proposito, che ''[[w:Re Lear|King Lear]]'' in yiddish di [[w:Jacob Gordin|Jacob Gordin]] abbia avuto un enorme successo sulla Second Avenue. La versione più famosa della storia dell'immigrazione ebraica è, naturalmente, la produzione Warner Brothers di ''[[:en:w:The Jazz Singer|The Jazz Singer]]'' (1927), di cui abbiamo parlato nel [[Letteratura ebraica in America/Capitolo 3|Capitolo 3]]. Opera fondamentale della cultura popolare americana, ispirò la risposta di uno studio rivale con l'ancora relativamente sconosciuto film per metà muto e per metà sonoro ''The Younger Generation'' (1929) della Columbia, diretto da un giovane Frank Capra, e una controvisione yiddish in ''The Cantor's Son'' (1937), la risposta del cinema yiddish a ''The Jazz Singer''. Quando ''The Cantor’s Son'' debuttò alla fine degli anni Trenta, il pubblico di tutte le forme di cultura yiddish – letteratura, teatro, cinema – era diminuito drasticamente, in gran parte a causa del "successo" dell'assimilazione ebraica in America. Il pubblico del teatro yiddish scese da oltre mezzo milione nel 1916 a meno di {{FORMATNUM:250000}} persone nel 1940. Nello stesso periodo, il numero di teatri yiddish diminuì da venti a una manciata di unità. Analogamente, nel 1940, "with the exception of a few stock phrases, knowledge of Yiddish had almost totally disappeared among native-born Jews" (Feingold, ''A Time for Searching'', 88). Anche nell'ambito della cultura popolare la figura dell'ebreo sembrava essere scomparsa, almeno secondo la valutazione di Henry Popkin, che scrisse su ''Commentary'' nel 1952. Esaminando la scena culturale, Popkin fu colpito da quanto un gran numero di film e opere teatrali contemporanee avessero svuotato la presenza ebraica dalle loro fonti originali, un processo di "‘de-Semitization’" che, osservò, "is now a commonplace in the popular arts". Cercando di spiegare questo sorprendente fenomeno, Popkin ipotizzò che l'impulso da parte di produttori e sceneggiatori, oltre al "desire to avoid inciting anti-Semitism", fosse un'inconscia ansia per le apparenze, "a desire to prettify, to depict life without discordant, heterogeneous elements. Jews are an intrusion; they do not belong to the pretty picture" ("The Vanishing Jew", 46, 53). Sulla base delle prove della cultura popolare, l'indagine retrospettiva di Popkin cattura lo stato d'animo postbellico degli ebrei americani: dopotutto, all'inizio degli anni ’50, dopo la Seconda guerra mondiale e le rivelazioni dell'[[Shoah|Olocausto]], la maggior parte voleva semplicemente "to fit in" e non essere vista come "troppo ebrea". Tuttavia, anziché tradurre l'ebreo in un americano qualunque etnicamente neutrale, i primi anni ’50 assistettero ovunque a una sorprendente svolta nella cultura ebraico-americana; in effetti, ci fu una fioritura nella cultura colta (gli intellettuali di New York e l'arrivo di scrittori seri come [[Saul Bellow]]), nella cultura media (romanzieri come [[w:Herman Wouk|Herman Wouk]] e la popolarissima guida etica, ''Peace of Mind'', del rabbino [[:en:w:Joshua L. Liebman|Joshua Loth Leibman]]) e – più spettacolarmente – nella cultura popolare. Nel caso della cultura popolare, in particolare della commedia ebraica, cosa spiega la straordinaria ascesa di star come [[w:Sid Caesar|Sid Caesar]], [[w:Gertrude Berg|Gertrude Berg]], [[w:Milton Berle|Milton Berle]], [[:en:w:Mickey Katz|Mickey Katz]] e (all'inizio degli anni ’60) [[w:Mel Brooks|Mel Brooks]], [[w:Lenny Bruce|Lenny Bruce]] e [[w:Woody Allen|Woody Allen]]? Ancora più importante, qual è la genealogia dell'immaginario comico ebraico in America? [[File:MelBrooksApr10 (headshot).jpg|240px|right|thumb|[[w:Mel Brooks|Mel Brooks]] nel 2010]] Nel collocare l'arte comica ebraico-americana è importante ricordare che persino il "Two-Thousand-Year-Old Man" ha dei precedenti. La testimonianza di Mel Brooks, in yiddish, della storia del mondo rappresenta il culmine di almeno due generazioni di artisti dialettali, a partire da figure precoci come [[:en:w:Monroe Silver|Monroe Silver]] e [[:en:w:Joe Hayman|Joe Hayman]], le cui numerose registrazioni originali, a partire da "[[:en:w:Cohen on the Telephone|Cohen on the Telephone]]" (in numerose date) e includendo performance come "Cohen on Telephone Etiquette" (1923) di Hayman e "Cohen Becomes a Citizen" (1924) di Silver, attingono alle dissonanze dell'accento degli immigrati e alla comicità del malapropismo per satireggiare varie istituzioni americane (compagnie del gas, università, esercito, ecc.). Naturalmente, l'umorismo dialettale in sé ha una lunga storia nella cultura popolare americana, dagli spettacoli di menestrelli e dai fumetti "tedeschi" e "irlandesi" del primo vaudeville a "[[:en:w:Mr. Dooley|Mr. Dooley]]" di [[w:Finley Peter Dunne|Peter Finley Dunne]] e "Jesse Simple" di [[w:Langston Hughes|Langston Hughes]]: in ogni caso, il dialetto pesante di un personaggio letterario genera una sostanziale critica sociopolitica attraverso la satira. A cavallo tra il XIX e il XX secolo, l'editore newyorkese ''Wehman Brothers'' pubblicò una serie di antologie "dialettali" per il consumo popolare. ''Cooper’s Yankee, Italian, and Hebrew Dialect: Readings and Recitations'' (1891) raccolse una serie di selezioni di autori popolari e anonimi, apparentemente destinate all'esecuzione pubblica. Nel 1943, una versione "aggiornata" di tale guida uditiva fu pubblicata per un pubblico più professionale: il ''Manual of Foreign Dialects for Radio, Stage and Screen'' include trascrizioni fonetiche e notazioni musicali di una serie di dialetti, inclusi esercizi di parole e dialoghi, pensati per gli artisti impegnati nella "rappresentazione" dell'etnia. [[File:Nize Baby art by Milt Gross for First National Pictures in Motion Picture News (weekly, July 3, 1926 to August 28, 1926) (page 119 crop).jpg|240px|right|thumb|''Nize Baby art'' di [[:en:w:Milt Gross|Milt Gross]] per ''First National Pictures in Motion Picture News'', 1926]] Nella letteratura popolare, gli sketch dialettali innocui di [[:en:w:Montague Glass|Montague Glass]], "[[:en:w:Potash and Perlmutter|Potash and Perlmutter]]", ("Abe and Mawruss") sulla vita comica di soci nel settore dell'abbigliamento, ebbero un tale successo che le loro vite furono trasposte in uno spettacolo di Broadway intitolato ''[[:en:w:Partners Again|Partners Again]]''. Forse il più noto tra gli artisti dialettali a stampa fu [[:en:w:Milt Gross|Milt Gross]], un fumettista satirico le cui scellerate trascrizioni del linguaggio storpiato degli immigrati in raccolte come ''Nize Baby'' (1926) e ''Dunt Esk!'' (1927) riescono ancora a far trasalire i lettori. Il mondo linguistico inscritto in questi sketch è davvero crudo: scene di violenza degli immigrati, sia ai danni dei bambini nati in America che della lingua americana. In questo senso, forse solo uno stretto confine estetico-linguistico separa il denso gergo di strada di Gross dal linguaggio storpiato che udiamo nelle straordinarie evocazioni dialettali di [[w:Henry Roth|Henry Roth]] in ''Call It Sleep'' (1934). Dopotutto, i ragazzi irrequieti e cattivi del ''[[w:Heder (ebraismo)|cheder]]'' – una “gutter generation”, per usare le parole del disilluso e amareggiato Reb Pankower di Roth – non usano forse i giornali ebrei come carta igienica? Il punto, tuttavia, è il potenziale smascherante del dialetto stesso, la capacità degli accenti degli immigrati di demistificare – attraverso disgiunzioni di percezione, disparità di suono e senso – le rivendicazioni auliche (sociali e politiche, morali ed estetiche) della cultura ospitante. Gli artisti ebrei americani che più notoriamente incarnano una visione così radicale sono i [[w:Fratelli Marx|Fratelli Marx]]. Molto è stato scritto sull'importanza dei Fratelli Marx per il successivo umorismo ebraico americano, soprattutto riguardo agli inizi della carriera di Woody Allen. Come Groucho, Woody fa spesso appello a un'arguzia consapevole, piena di giochi di parole e parodistica, per vendicarsi della pia autorità della cultura dominante. Come Harpo, la continua e adolescenziale ricerca di donne irraggiungibili da parte di Woody rimane solo un obiettivo comico in sé: alla fine i loro personaggi mettono in scena innocue (sebbene selvagge) "parodies of lechery", per usare la bella espressione di Stanley Cavell ("Nothing Goes Without Saying", 4). In film come ''[[w:Monkey Business - Quattro folli in alto mare|Monkey Business]]'' (1931) e ''[[w:La guerra lampo dei Fratelli Marx|Duck Soup]]'' (1933), i Fratelli Marx si appropriarono delle forme tradizionali del vaudeville e, con l'aiuto di brillanti autori comici come [[:en:w:S. J. Perelman|S. J. Perelman]], trasformarono le loro originali performance teatrali itineranti in film di anarchica energia comica, spesso intrisi – linguisticamente e culturalmente – di piacere (ebraico) da addetti ai lavori. [[File:MonkeyBusinessMarxBros.jpg|350px|right|thumb|Scena dal film ''[[w:Monkey Business - Quattro folli in alto mare|Monkey Business]]'' – da sinistra: Harpo, Zeppo, Chico e Groucho (1931)]] Si considerino, per esempio, le immagini iniziali di ''Monkey Business'', dove i Fratelli clandestini fanno un ingresso memorabile saltando fuori da barili con l'etichetta "kippered herring' (aringa affumicata)". Questa bizzarra modalità olfattiva di arrivo nel nuovo mondo offre, forse, un'altra prospettiva sulla "stiva". O, meglio, pensate allo scambio di battute tra Groucho e Chico (con il suo caratteristico accento "italoamericano") nel quartier generale del Capitano della nave: <blockquote><poem style=> GROUCHO: A fine sailor you are. CHICO: Hmm, you bet I’m-a fine sailor. You know, my whole family was a-sailors? My father was a-partners with Columbus. GROUCHO: Well, what do you think of that, eh? Your father and Columbus were partners? CHICO: You bet. GROUCHO: Columbus has been dead four hundred years. CHICO: Well, they told me it was my father... (Anobile, ''Why a Duck?'', 60–61)</poem></blockquote> Ciò che eleva il dialogo tra i Fratelli Marx oltre i suoi riconoscibili toni da vaudeville sono le risonanze più profonde racchiuse nello scambio stesso. Perché la routine di Groucho e Chico è permeata dalle ricche ironie della cultura degli immigrati. Se gli scolari del Lower East Side erano costretti a memorizzare la sacra storia di Colombo a scuola, la parola (in yiddish) a casa poteva essere ben diversa. ''A klug tsu Columbus'' – ''maledizione a Colombo'', per aver "scoperto" questo "meraviglioso" nuovo mondo – veniva spesso pronunciato nel ''mama loshen'' in risposta ironica alla narrazione ufficiale della nazione. Colombo e mio padre "were partners", annuncia Chico – una folle fantasia di immigrati che rivendica una collaborazione originale nella "scoperta"! "On the screen", osserva Michael Wood, i Fratelli Marx erano "a set of immigrants who refused to accept the customs of the new country" ("Vulgar Marxism", 20); anzi, si rifiutavano addirittura di "ingoiare" la blanda cucina del paese. ''Kippered'' fino al midollo, immersi nell'ironica ''[[:en:w:tzimmes|tzimmis]]'' dell'esperienza degli immigrati (ebrei), i Fratelli Marx si appropriarono del linguaggio, della parodia e (nel caso di [[w:Harpo Marx|Harpo]]) del gesticolare anarchico per sovvertire l'autorità. La maleducazione elementare di [[w:Groucho Marx|Groucho]], come spesso si nota, esprime una necessaria difesa contro l'indignazione del nuovo mondo; la sua mania per i giochi di parole lancia – forse a nome di tutti gli immigrati insultati – un attacco retorico alle civiltà del nuovo mondo. Altri modelli di cultura popolare emersero negli anni Venti e Trenta, conquistando l'immaginario collettivo. Con l'avvento della radio, diversi artisti ebrei si imposero sulla scena, ottenendo riconoscimenti a livello nazionale – molti, come [[w:Jack Benny|Jack Benny]], passarono infine alla televisione all'inizio degli anni Cinquanta. Tra questi pionieri della radio, nessuno fu più popolare di [[w:Gertrude Berg|Gertrude Berg]], che creò, scrisse e interpretò la serie televisiva ebraica ''[[:en:w:The Goldbergs (broadcast series)|The Goldbergs]]'', trasmessa alla radio e al cinema, a Broadway e in televisione dal 1929 fino alla metà degli anni Cinquanta. L'evocazione della vita familiare ebraica americana da parte di Berg fu un successo immediato alla radio all'inizio degli anni Trenta, seconda solo ad ''[[:en:w:Amos 'n' Andy|Amos ’n Andy]]'' in termini di ascolti. Per quasi quarant'anni, Berg fu di gran lunga l'icona più familiare, anzi la più riconoscibile, del matriarcato ebraico in America. Cosa spiega la popolarità duratura di Berg? Cosa trovava il pubblico così attraente in ''The Goldbergs''? Parte del fascino di Berg nei panni di "Molly" era legato al momento storico dell'America degli anni ’30, un'epoca di depressione economica e (senza dubbio per alcuni) psichica. Di fronte all'incertezza, gli americani di tutto il paese ascoltavano con attenzione le puntate quotidiane di quindici minuti dei Goldberg e si sentivano rassicurati dalla voce di Molly: una voce accentata, di saggezza pratica e casalinga, che ''riecheggiava'' gli ideali americani di ottimismo e di impegno resiliente e autosufficiente. È interessante notare che nella prima interpretazione (''circa'' anni ’30) di Berg nei panni di "Molly Goldberg" (nata americana, Berg non aveva accento) il suo alter ego parla in un dialetto yiddish-inglese ''molto'' marcato, alquanto simile al linguaggio caricaturato degli immigrati negli sketch di Milt Gross. Berg, tuttavia, si sforzò consapevolmente di ribaltare quella sgradevole e poco lusinghiera tradizione del vaudeville; nei ''Goldbergs'' radiofonici i genitori del Vecchio Mondo possono avere un accento, ma i loro cuori sono americani al 100%. [[File:Gertrude Berg.png|240px|right|thumb|[[w:Gertrude Berg|Gertrude Berg]] nei panni di [[:en:w:The Goldbergs (broadcast series)|Molly Goldberg]] nel 1951]] A un livello ancora più profondo, i ''Goldbergs'' radiofonici risvegliavano i ricordi dei loro ascoltatori ebrei. In effetti, come attestano le numerose lettere a Berg, il programma sembra aver placato l'ansia di vergogna per l'emarginazione sociale e la differenza culturale da parte dei suoi ascoltatori ebrei; per altri, invece, contribuiva a liberare sentimenti etnici a lungo repressi o semplicemente dimenticati. Dopo alcuni anni di programmazione, Berg avrebbe trasmesso programmi che mettevano in scena l'osservanza familiare delle [[w:Festività ebraiche|Grandi Festività ebraiche]] e della [[w:Pesach|Pesach]], una pratica rituale (di intrattenimento?) che continuò in televisione fino ai primi anni Cinquanta. La rappresentazione "fedele" della fede e dell'osservanza ebraica da parte di Berg – in risposta consapevole allo stile di Milt Gross, caratterizzato da un crudo umorismo dialettale – ispirava un certo orgoglio nei suoi ascoltatori ebrei. In questo processo, Berg stessa divenne un emblema della nostalgia, una figura associata, di fatto, all'incarnazione della memoria etnica stessa. Pur avendo poco più di quarant'anni, Berg era comunque percepita come appartenente alla generazione precedente, simbolo di un modo di vivere precedente. Sebbene negli anni ’40 vivesse circondata dall'alta cultura di Park Avenue, di tanto in tanto Berg si faceva accompagnare in centro, nel vecchio quartiere del Lower East Side (la stessa Berg era cresciuta ad Harlem), ascoltando storie dai negozianti e immergendosi nella cultura locale. All'inizio degli anni ’50, Gertrude Berg era tra le figure più amate di tutto lo ''show business''. La questione, a volte controversa, dell'umorismo dialettale – il suo potenziale artistico, il suo rapporto con l'identità ebraica – è al centro dei successi della cultura pop ebraica dell'epoca. Se Berg si preoccupava della questione del dialetto, figure come il parodista "Yinglish" delle hit parade [[:en:w:Mickey Katz|Mickey Katz]] e – all'inizio degli anni ’60 – il comico-satirico Mel Brooks (nel suo cortometraggio premiato con l'Oscar, ''[[:en:w:The Critic (1963 film)|The Critic]]'' [1963]) colsero le potenzialità del dialetto come strumento di profonda critica culturale. Nell'arte di Katz e Brooks – e in seguito, naturalmente, nella carriera di Woody Allen – possiamo osservare la notevole potenza della parodia ebraica in questo periodo di massimo splendore della cultura popolare ebraica americana. Fu il narratore ebreo di cultura media [[:en:w:Sam Levenson|Sam Levenson]] a sostenere su ''Commentary'' nel 1952 (in risposta a Henry Popkin) che "The Dialect Comedian Should Vanish". Sebbene fosse lui stesso un appassionato di umorismo dialettale all'inizio della sua carriera di attore, Levenson era turbato dalla reazione del pubblico mainstream a questi suoni interni e ''haimisch'' del linguaggio ebraico. "This may sound extreme", afferma Levenson, ma "is my belief that any Jew who, in humor or otherwise, strengthens the misconceptions and the prejudices against his own people is neither a good Jew nor a responsible human being". Come esempio positivo, Levenson cita "Molly Goldberg, who speaks with an accent yet teaches love, kindliness, honesty, and respect for culture" ("The Dialect Comedian Should Vanish", 168-169). Come esempio negativo di dialetto vergognoso, Levenson cita le [[w:teatro di rivista|revues]] di Broadway di allora (''circa'' 1952), gli spettacoli Yinglish ''Bagels and Yox'' e ''Borscht Capades'', quest'ultimo presentato e interpretato da Mickey Katz. Le figure di Molly e Mickey evocano quindi per Levenson visioni opposte dell'esperienza ebraica in America. Se la Molly di Berg parla, anche con un accento, a nome del suo popolo, chi rappresenta Mickey Katz? Cosa, potremmo chiederci, realizza l'opera culturale della parodia Yinglish? [[File:Mickey Katz circa 1950.jpg|240px|right|thumb|[[:en:w:Mickey Katz|Mickey Katz]] nel 1950]] Nei primi anni ’50, Mickey Katz si guadagnò un notevole seguito popolare – per lo più esclusivamente tra il pubblico ebraico – con una serie di canzoni e album innovativi che rivisitavano radicalmente le melodie delle hit parade con un tocco yinglish. La carriera di Katz iniziò negli anni ’30 a Cleveland, dove suonava il clarinetto in gruppi locali. In seguito si unì all'orchestra di [[w:Spike Jones|Spike Jones]], dove apprese l'arte della musica innovativa. Quando registrò, nel 1947, una versione yinglish di "[[:en:w:Home on the Range|Home on the Range]]" ("Haim afen Range"), Katz ricordò che i negozi di dischi in Times Square esaurirono diecimila copie in tre giorni. Ciò che imbarazzava Levenson nei primi anni ’50 – e forse preoccupava molti ebrei americani che trovavano le parodie yiddish di Katz "too Jewish" per il loro gusto americanizzante e autocosciente – ora lo sentiamo come irriverenti decostruzioni della voce dell'America, carnevalesche interpretazioni yinglish "anti-crooner" (per usare l'espressione di [[:en:w:Josh Kun|Josh Kun]]) che mettono in risalto i suoni della differenza ebraica. Ora ascoltiamo la celebrazione del tutto spontanea, anzi sfacciata, delle modalità ebraiche di (auto)espressione, che affronta, con notevole impudenza – per [[w:Theodor Reik|Theodor Reik]], che scriverà qualche anno dopo, la fonte dell'arguzia ebraica – i toni ''whitebread'' dominanti dell'epoca. Nella tradizione dell'umorismo dialettale beffardo e sovversivo, Katz rivisita (ad esempio) la popolare storia americana di [[w:Davy Crockett|Davy Crockett]], ora ribattezzato "Duvid Crockett", che deve tornare a Delancey Street dopo aver perso i pantaloni giocando d'azzardo a Las Vegas. Così Katz "hijacks" (una delle parole chiave di Kun) gli standard musicali pop americani per destabilizzare, di fatto per contrastare l'impulso a dimenticare tipico degli ebrei americani degli anni ’50. Le canzoni innovative di Katz costringevano così i suoi ascoltatori ebrei a ricordare il loro posto ancora difficile in America e offrivano il piacere di toni da insider come balsamo contro i dolori dello status di outsider in generale. L'ispirazione parodistica di Katz scaturisce dagli stessi sofisticati arrangiamenti musicali, dai break in stile ''[[w:klezmer|klezmer]]'' della sua band, i Kosher-Jammers, dalla rottura totale delle melodie da hit parade con un allegro ritmo ebraico di ispirazione etnica. E allo stesso tempo, l'anarchia uditiva che anima l'arte musicale di Katz scaturisce dalle qualità distintive della sua voce "ebraica" acuta, con una forte intonazione yiddish, che cerca, attraverso il potere della parodia, di scuotere le fondamenta della società. "Yinglish" è il termine con cui i critici culturali dei primi anni Cinquanta descrissero questa nuova voce "ibrida", espressione del "the mixed world of halvah and Hershey almond bar" che aveva caratterizzato l'esperienza ebraica americana verso la metà del secolo (Shack & Shack, "And Now – Yinglish on Broadway", 588). L'emergere dei toni e delle energie yinglish negli anni ’50 ha permesso a un gruppo di attori comici e autori di commedie di impossessarsi dei poteri smascheranti e demistificanti latenti nell'umorismo yiddish ― la sua capacità di vedere attraverso la pretesa, il suo ricco potenziale di smascherare, di ridurre il potente e il fantastico attraverso la giocosità livellatrice della lingua "altra" e terra-terra ― e di creare nel processo un'arte parodistica. [[File:Coca caesar your show of shows 1952.JPG|240px|thumb|right|[[w:Imogene Coca|Imogene Coca]] e [[w:Sid Caesar|Sid Caesar]] in ''[[:en:w:Your Show of Shows|Your Show of Shows]]'' del 1952]] Il lascito creativo dei Fratelli Marx, fatta di giochi di parole bizzarri e parodie maliziose, può essere osservata in personaggi come Mel Brooks e Sid Caesar che, insieme a un gruppo ormai leggendario di scrittori e artisti (tra cui un giovanissimo Woody Allen), collaborarono alla creazione di ''[[:en:w:Your Show of Shows|Your Show of Shows]]'' nei primi anni ’50 in televisione. Lo stesso Caesar era un maestro dei dialetti inventati; in un istante poteva lanciarsi in una spruzzata di italiano, francese o tedesco incomprensibile, con alcune parole vagamente riconoscibili intrecciate tra il flusso di suoni bizzarro e praticamente incomprensibile. Ogni settimana Caesar appariva come un'altra figura autorevole, come, per esempio, "Professor Hugo von Gezunheit, medical authority and author of ''The Human Body and How to Avoid It''" o "Professor Ludwig von Complex, authority on animal behavior, author of ''Animals, Their Habits, Habitat, and Haberdashery''" o "Professor Lapse von Memory, the memory expert, and author of ''I Remember Mama – But I Forget Papa''" (Sennett, ''Your Show of Shows'', 55). Un giovanissimo Mel Brooks lavorò come sceneggiatore per ''Your Show of Shows'', e fu responsabile di alcune delle parodie cinematografiche e degli sketch satirici più memorabili di quella serie. In chiara anticipazione del "Two-Thousand-Year-Old Man", Carl Reiner intervista Caesar come "Professor Filthy von Lucre, the financial expert who wrote ''Money Talks, So Listen!''". In questa intervista, il professore spiega che durante l'era glaciale le rocce venivano usate come mezzo di scambio perché erano molto rare ("It was the ice age. Plenty of ice cubes, but no rocks" [Sennett, ''Your Show of Shows'', 55].) La "voce dell'autorità" nella maggior parte delle routine di "interlocutore" di Caesar tendeva ad essere di estrazione "German"; alla fine Mel Brooks dirottò lo yiddish della sua infanzia a Brooklyn e dell'adolescenza nella Borscht Belt e inventò la voce de "the Critic" – "some old Yid with phlegm in this throat" – il cui "contemptuous common sense" smaschera le pretese della critica d'arte di alto livello nel cortometraggio vincitore dell'Oscar ''The Critic''. "Vot da hell is dis?" chiede l’''alter'' sconcertato. Guardando un film francese "piccante", il critico inveisce: "Lips... doit and filt... I don’t know much about psychoanalysis, but I’d say dis was a doity picture... Dat fella dat made dis... Vat does he vaste his time wit dis? A fella like dat, he probably could drive a trock, do somet’ing constructive. Make a shoe" (Yacawar, ''Method in Madness'', 68). Una variante più ricca, seppur familiare, di questa voce si può udire nella routine di Brooks "Two-Thousand-Year-Old Man", inizialmente uno ''[[:en:w:shtick|shtick]]'' privato eseguito tra amici dello spettacolo negli anni ’50. Per queste routine la posizione di Brooks è meno nervosa, più selvaggiamente inventiva, persino capace di meraviglia: questo anziano veggente ebreo si meraviglia del miracolo della pellicola trasparente, si pronuncia sul sapore paradisiaco delle nettarine marce ("I’d rather eat a rotten nectarine than a fine plum"), riflette sulle differenze cosmiche tra commedia e tragedia: "To me tragedy is if I cut my finger... Comedy is if you walk into an open sewer and die. What do I care?" La commedia scaturisce dalla sua prospettiva antisemita, dalle sue giustapposizioni irriverenti della spiaggia ebraica di Brighton con i maestosi monumenti della storia mondiale: Cristo come un cliente molto nervoso che curiosa nel negozio di Two Thousand; la rivelazione che [[William Shakespeare]] era uno "scrittore terribile" (''bad penmanship''); [[w:Giovanna d'Arco|Giovanna d'Arco]] ricordata in modo indelebile come "vat a cutie", sebbene il suo desiderio di martirio fosse difficile da comprendere: "She used to say, ‘I got to save France.’ I’d say, ‘I got to wash up’" (Yacawar, ''Method in Madness'', 56). Con i suoi notevoli successi in TV, in studio e al cinema, Brooks esemplifica una delle principali correnti della comicità ebraico-americana. Questo stile, secondo Howe, esprimeva una "long-contained vulgarity [which]... broke through the skin of immigrant life. It was a vulgarity in both senses: as urgent, juicy thrust of desire, intent on seizing life by the throat, and as the cheap, corner-of-the-mouth retailing of Yiddish obscenities" (''World of Our Fathers'', 558). I comici post-immigrati pronunciavano yiddishismi scurrili solo per il loro effetto shock, spesso per il gusto della nostalgia del loro pubblico di ceti medi, il piacere di sentire un linguaggio da addetti ai lavori passare inosservato ai goyim insensibili. Di una generazione leggermente più anziana di artisti ebrei, [[w:Milton Berle|Milton Berle]] rientra in questa categoria "vulgar", in base alla sua frequente e sempre disinvolta invocazione di parole yiddish al [[:en:w:Texaco Star Theater|Texaco Star Theater]], teatro di breve durata ma di enorme successo, tra la fine degli anni ’40 e l'inizio degli anni ’50. In seguito, numerosi comici dialettali come il benevolo umorista/raconteur [[:en:w:Myron Cohen|Myron Cohen]] si esibirono nei resort di Miami Beach e nei monti Catskill; ma l'arte dialettale di Brooks, intrisa della sua sensibilità parodistica, si è dimostrata la più duratura. Verso la metà degli anni ’60, tuttavia, lo stile di Brooks, ispirato al vaudeville e al culto dello show-biz, fatto di satira e parodia (culminato nel suo film del 1981 ''[[w:La pazza storia del mondo|History of the World Part I]]'', che vede come protagonista un comico romano di nome Comicus, che interpreta – e chiude – il [[w:Caesars Palace|Caesar's Palace]] ''originale'') cedette il passo a una forma di comicità più cupa e pericolosa, interpretata da [[w:Lenny Bruce|Lenny Bruce]], un comico che impiegava anche la parodia e, a volte, il dialetto per denunciare le ipocrisie dell'America del dopoguerra. A differenza di Brooks, l'arte comica di Bruce implicava anche una ricerca privata della propria identità attraverso uno sforzo ossessivo e molto pubblico per collocarsi in una società aliena incapace di tollerare il messaggio smascherante dello sciamano. Come scrive [[w:Albert Goldman|Albert Goldman]], il comico ebreo di quest'epoca successiva "dared more and more to expose his inner turmoil to self-satire... to ironic mockery of personal plights... to angry thrusts at broken dreams" (''Freakshow'', 186). Quando la commedia urbana, nevrotica e autoironica di Bruce e, qualche anno dopo, di Woody Allen apparve sulla scena, la voce ebraica era ormai pienamente affermata. Il dialetto stesso potrebbe essersi attenuato, ma gli impulsi creativi, a volte persino radicali, declamatori a cui aveva contribuito trovarono un'espressione alternativa nella sensibilità tipicamente ebraica-urbana di Bruce e Allen. [[File:Lenny Bruce 1961.jpg|240px|right|thumb|[[w:Lenny Bruce|Lenny Bruce]] nel 1961]] Ascoltando oggi le registrazioni di Lenny Bruce, il suo talento di imitatore, di puro interprete, è meno evidente del puro valore scioccante del suo soggetto. Ciò che guida la sua comicità è la sua sfacciata "Yidditude" (Damon, "Talking Yiddish"), il desiderio di ironizzare mentre decostruisce la genuinità del ''whitebread'' goy-americano. Così, in uno dei numeri migliori di Bruce, il popolare eroe radiofonico (e poi televisivo), il Lone Ranger, si rivela essere un vecchio ebreo che ''maschera'' la sua etnia sui dischi a 78 giri. Quando la sua voce ricca e sonora viene riprodotta a 33 giri, la voce ebraica, sottoposta a repressione, si rivela: "You vanna svitch it ova from sefenty-eight to toity-tree-und-a-toid? You’ll hear [''imitating slowed down record''], HIGHHH YOOOSILLL BERRRR. I sent two boice to collich. You tink dy even sent me a pustul cud? Hmmm. I got tebble bucitis of my yarm. Alotta ''tsuris'' I have, mine friend. ''Zugnicht'' and ''goyim''" (Cohen, ''The Essential Lenny Bruce'', 54). In netto contrasto con Bruce, la cui madre, un'insolente e sguaiata esponente del mondo dello spettacolo, lo trascinava nei locali di burlesque di Times Square e nutriva la sua sensibilità "bluE" con una volgarità tutta sua, cosa succede quando un brillante ragazzo ebreo di Brooklyn, di estrazione borghese, legge fumetti, guarda i Fratelli Marx, studia filosofia all'università, soffre alla scuola ebraica, assorbe Kafka, Melville, Bellow, i grandi romanzieri russi e francesi e studia arte moderna, eppure torna sempre al nido provinciale di Brighton Beach? Il risultato è [[w:Woody Allen|Woody Allen]], che, dopo una breve parentesi da nervoso comico a metà degli anni ’60, ha dato vita a una commedia di giustapposizioni ironiche e autolesioniste, un'arguzia che mostra un intelletto consapevole e al tempo stesso deride la pretesa di una conoscenza profonda. La figura di Allen come comico può essere meno pericolosa socialmente di quella di Bruce, meno "vulgar" di quella di Brooks, ma condivide una sensibilità "ebraica" plasmata da New York City, il mondo che media la sua visione distintiva. Come spiega in "My Philosophy", "If only Dionysus were alive! Where would he eat?" "Can we actually ‘know’ the universe? My God, it’s hard enough finding your way around in Chinatown" (Sunshine, ''The Illustrated Woody Allen Reader'', 181). Sgonfiare il cosmico attraverso il banale è il segno distintivo dell'umorismo di Allen (come quello di Groucho, che Allen ammira molto), ed è un tipo di comicità debitrice di un importante filone della letteratura yiddish. Come spiega Mark Shechner, "the particular genius of Yiddish comedy is to domesticate the exalted and cut the marvelous and the awesome down to human scale" ("Woody Allen", 233). Dio e la moquette, notoriamente annunciati come i valori della famiglia di Allen, riassumono la visione dell'universo Woody della metà degli anni ’60. Laddove Bruce, alla fine, si lamentò ossessivamente della persecuzione che gli veniva perpetrata dal governo (e qui la famosa battuta, "even some paranoids have enemies", sembra essere stata vera), Allen offre, nei suoi primi numeri di cabaret, il suo "self" nevrotico all'analisi collettiva. "Since I was here last", disse al pubblico del [[:en:w:Mister Kelly's|Mister Kelly's]] di Chicago, nel marzo del 1964, "a lot of significant things have occurred in my private life that I thought we could go over tonight and, um, evaluate". Ciò che segue dà un nuovo significato alla terapia di gruppo. "My mother’s in the corner knitting a chicken. And I said I had to get a divorce. My mother put down her knitting. She got up and she went over to the furnace. She opened the door and got in. Took it rather badly I thought" (Sunshine, ''The Illustrated Woody Allen Reader'', 8, 31). [[File:Woody Allen - Take the Money - 1969.JPG|240px|right|thumb|[[w:Woody Allen|Woody Allen]] in ''[[w:Prendi i soldi e scappa|Take the Money and Run]]'' (1969)]] Allen perfezionò l'arte della parodia sulle pagine del ''New Yorker'' e al cinema, in film come ''[[:en:w:Take the Money and Run (film)|Take the Money and Run]]'' (1969), la sua parodia di ''[[w:Io sono un evaso|I Am a Fugitive from a Chain Gang]]'', e ''[[w:Amore e guerra (film 1975)|Love and Death]]'' (1975), la sua revisione dei grandi romanzi russi. Non c'è parodia, potremmo dire, senza una segreta simpatia per l'originale, e in una serie di schizzi letterari (raccolti in ''[[:en:w:Getting Even (Allen book)|Getting Even]], [[:en:w:Without Feathers|Without Feathers]]'' e ''[[:en:w:Side Effects (Allen book)|Side Effects]]'') Allen rivela la sua conoscenza (e ammirazione) dell'alta cultura, invariabilmente sminuita da una deprimente ebraicità. "What if the Impressionists ''had'' been dentists?" (enfasi aggiunta), si chiede una delle sue parodie. La sensibilità comica di Allen, profondamente ispirata alle tradizioni dell'umorismo ebraico, e la sua esperienza come giovanissimo scrittore di ''Your Show of Shows'' (dove regnavano le maniacali forme di parodia di Brooks e Caesar), contribuiscono a collocarlo in relazione alle fonti della cultura popolare ebraica americana. Quest'opera rappresenta solo una parte della sua produzione creativa, che dopo trentacinque anni di cinema conta ormai oltre venticinque film. Nel tentativo di tracciare la forma della carriera di Allen, la maggior parte dei critici indica il film vincitore del premio Oscar ''[[:en:w:Annie Hall|Annie Hall]]'' (1977) come il punto di svolta del suo immaginario creativo. ''[[w:Io e Annie|Annie Hall]]'' è in effetti il ​​film più "personale" di Allen, l'opera che inaugura la trasformazione chiave del "personaggio" di Allen, da ''[[w:schlemihl|schlemiel]]''-satirico-parodista a un sé complesso in cerca di risposte a domande di fede e identità, ebraismo e moralità, arte e pubblico, celebrità e integrità. Per quanto difficile o prematuro possa essere parlare di un “canone” di Woody Allen, è possibile individuare quei film che si distinguono per inventiva e intelligenza come opere che parlano direttamente dei temi centrali di Allen. Seguendo le tassonomie offerte da Jeffrey Rubin-Dorsky, possiamo iniziare a mappare le fasi chiave della carriera di Allen: la rivisitazione, a volte nostalgica, a volte vendicativa, del mondo di Brooklyn della sua giovinezza e dell'antropologia locale della vita familiare ebraica (''Annie Hall, Radio Days''). La ricerca di saggezza e ordine morale in un mondo senz'anima, ancora una volta spesso mediata da questioni di identità ebraica (''Manhattan, Hannah and Her Sisters, Crimes and Misdemeanors'', persino ''Broadway Danny Rose'', "Allen’s most sweetly Jewish film" [Rubin-Dorsky, “Woody Allen After the Fall”]). Il bisogno di ripiegarsi su se stessi, di allontanarsi da un pubblico adorante, che porta ad amare meditazioni sul significato stesso della celebrità (''Stardust Memories, Deconstructing Harry''). Ma forse il film di Allen più ricco di suggestioni, quello che lo collega alle fonti della cultura popolare di inizio Novecento, rimane ''[[w:Zelig (film)|Zelig]]'' (1981), un "documentary of the chameleon man", che può miracolosamente assumere le caratteristiche di chiunque gli stia accanto. Con la sua evocazione della cultura dell'acculturazione degli anni Venti, di un passaggio alla Gatsby; con il suo ricorso a "autorità" reali, autentiche e autorevoli (Irving Howe, Susan Sontag, Saul Bellow) che finiscono per parodiare le proprie idee celebri; con la sua attenzione all'atmosfera e al tono della società degli anni Venti (Allen ricrea la stessa trama di vecchi cinegiornali, suoni e immagini), ''Zelig'' ci riporta alla fonte di energia creativa e al contesto dell'espressione popolare in generale del secolo: lo scenario dell'immigrazione, il calvario dell'assimilazione, il dolore dell'alienazione, il desiderio di connessione umana. Nella misura in cui ''Zelig'' è uno dei film più personali di Allen, nonché un ''tour de force'' artistico, articola soprattutto la sua visione dell'ebraismo – in realtà, del sé (etnico) in generale – evocando la lotta instabile e mutevole dell'essere al mondo. [[File:Fotografía- Gerardo Luna- Secretaría de Cultura de la Ciudad de México.jpg|240px|thumb|right|[[w:John Zorn|John Zorn]] nel 2023]] Esaminando la scena della cultura popolare ebraica americana negli ultimi vent'anni, si possono notare diversi luoghi vibranti e pieni di energia, tra cui la rinascita di un più antico stile di musica popolare ebraica dell'Europa orientale chiamato ''klezmer'' (un argomento che merita di essere trattato a sé stante), insieme al conseguente interesse per la musica ebraica in generale, in particolare l'emergere di [[w:John Zorn|John Zorn]] e del luogo principale per l'esposizione di compositori ebrei d'avanguardia, la [[:en:w:Knitting Factory|Knitting Factory]] di New York. Possiamo anche osservare la ricca industria della "memory culture" che è fiorita nel Lower East Side – "the central sacred space in American Jewish life", secondo l'analisi di [[:en:w:Hasia Diner|Hasia Diner]] (''Lower East Side Memories'', 181) – nelle forme di tour a piedi, musei di case popolari e la commercializzazione stessa dell'etnicità simbolica. E ci sono innumerevoli siti web ed ''[[w:Rivista on-line|E-zines]]'' dedicati ad aspetti dell'espressione culturale ebraica, che rendono il momento contemporaneo un momento entusiasmante per la vita ebraica in America. Possiamo valutare come le rappresentazioni dell'esperienza ebraica americana siano cambiate nel tempo, soprattutto per la cosiddetta generazione "post-immigrant", nell'ultimo decennio, esaminando la televisione di rete recente. Come nel caso del revival ''klezmer'' e della cultura della memoria del Lower East Side (esemplificata nel cinema dalle lettere d'amore di [[:en:w:Joan Micklin Silver|Joan Micklin Silver]] a quella regione, ''[[:en:w:Hester Street (film)|Hester Street]]'' e ''[[:en:w:Crossing Delancey|Crossing Delancey]]''), gran parte del dramma "ebraico" in televisione è guidato dalla nostalgia, con trame che ruotano attorno a questioni di identità etnica, al significato e alla rilevanza del rituale religioso e alle possibilità di costruire una famiglia in un mondo di matrimoni misti e all'inesorabile perdita della memoria individuale e collettiva. Di conseguenza, la questione del "ritorno", del riconnettersi con il passato ebraico – il ricordo della propria fede – ha occupato alcuni dei programmi televisivi più importanti nell'ultimo decennio, in particolare in serie diverse per stile e contenuti come ''Thirtysomething, Northern Exposure'' e ''Brooklyn Bridge''. Tra questi programmi, ''[[:en:w:Brooklyn Bridge (TV series)|Brooklyn Bridge]]'' (CBS 1991-1992) cercò di essere il più "fedele" nel recuperare il mondo ebraico provinciale e chiuso di Bensonhurst, Brooklyn, intorno al 1956, ma fu anche quello di più breve durata. Sebbene questa commedia drammatica di mezz'ora ricevesse recensioni molto positive, non trovò mai un pubblico fedele, in parte perché la rete (almeno secondo il creatore del programma, [[:en:w:Gary David Goldberg|Gary David Goldberg]]) continuava a spostare la serie, senza mai stabilire una fascia oraria fissa. Ironicamente, i suoi ascolti si sono rivelati più alti al di fuori dei venticinque principali mercati urbani che misurano la popolarità degli spettatori, il che suggerisce che questo spettacolo, che raffigura una famiglia di tre generazioni che vive in appartamenti adiacenti nello stesso edificio nella multietnica Brooklyn degli anni ’50 – "a neighborhood so far away from Manhattan for us", osservava Goldberg, parlando della profonda dimensione autobiografica dello spettacolo, "it might as well have been Tokyo" (Du Brow, "Family Ties", 18) – governata da una nonna del vecchio mondo ispirata a Molly Goldberg, attraeva un pubblico più ampio, medio americano (''gentile''). Nel creare ''Brooklyn Bridge'', Goldberg era interessato a esplorare un mondo organico sulla soglia della dissoluzione, prima che il fascino della beatnik Manhattan seducesse la generazione emergente della controcultura; prima che i bravi ragazzi ebrei si innamorassero delle belle ragazze cattoliche irlandesi; prima che la famiglia americana stessa iniziasse a disgregarsi, abbandonando i vecchi parenti per i pascoli più estesi di Long Island; soprattutto, prima che le famiglie si disgregassero a causa del divorzio. "I think there’s something very wonderful about having a strong connection with the generation that came before you", spiegò Goldberg, all'inizio della seconda (e ultima) stagione di ''Brooklyn Bridge''; "I think there is something very comforting about being that close, and that in touch with your roots, having that sense of personal history" (Kettman, "Gary Goldberg", 41). In questo senso ''Brooklyn Bridge'' parla meno del passato che del presente – del palpabile senso di anomia contemporanea e della ricerca di "radici" e identità etnica iniziata alla fine degli anni ’70 e proseguita fino all'inizio degli anni ’90 e oltre. La nostalgia colma il divario tra il dolore per un luogo perduto e le ferite della storia contemporanea. Con il suo vecchio quartiere dolcemente reinventato, ''Brooklyn Bridge'' ha applicato il confortante balsamo della nostalgia a quegli spettatori sopraffatti dagli attacchi alla famiglia nel presente, eseguendo, anche se solo per un breve intervallo, il lavoro di ricordo per un pubblico implicito che anela a un ritorno al mondo organico della vita familiare estesa. Esempi di programmi televisivi in ​​prima serata che esplorano la questione dell'identità ebraica in modi più profondi si possono trovare in episodi selezionati di ''[[w:In famiglia e con gli amici|Thirtysomething]]'' e ''[[w:Un medico tra gli orsi|Northern Exposure]]''. In "Prelude to a ''[[w:Brit milà|Bris]]''" (''Thirtysomething'', 1989), Michael Steadman cerca di risolvere la questione se circoncidere ritualmente il figlio appena nato. "This whole bris thing" lo sconcerta; non riesce a rispondere alla domanda pragmatica della moglie [[w:goy (ebraismo)|gentile]] Hope: "Why? Just explain it to me". Il dilemma di Michael è la sua incapacità di spiegarlo; non è sicuro di quale sia il suo vero rapporto con la legge rituale ebraica, anzi con la "tradizione" in generale. La trama di "Prelude to a Bris" ruota attorno al carattere profondamente ebreo dell'attuale fidanzato di sua madre, l'oculista in pensione Ben Teitelbaum (interpretato dal comico [[w:Alan King|Alan King]]), che, impertinentemente, manda a chiamare un ''[[w:mohel|mohel]]'' per eseguire il rituale e assume, nonostante le proteste di Michael, il ruolo di padre surrogato di Michael. Dopo molta rabbia, confusione e risentimento represso, Michael accetta il ''bris'' di suo figlio. "I want to be a part of something", confessa. Il personaggio di King funge in questo senso da emblema e agente della memoria ebraica, facendo emergere terapeuticamente ciò che è represso in Michael (la sua identità ebraica sepolta, il dolore di un figlio senza padre) e ciò che Michael desidera (far parte di qualcosa, soprattutto onorare la memoria di suo padre). "They remember us", gli dice Melissa, la cugina di Michael, mentre guardano attentamente vecchie foto di famiglia. Eseguendo il ''bris'', l'episodio suggerisce che la confusa identità ebraica di Michael possa raggiungere una certa messa a fuoco. Riconoscere gli obblighi dell'Alleanza conferisce un'ebraismo ricercato in modo ambivalente, ma inconsciamente represso. Pertanto, questo episodio di ''Thirtysomething'' implica che Michele rappresenti la sua generazione, in ricerca spirituale ma perduta dal punto di vista ebraico. [[File:Rob Morrow 2019 by Glenn Francis.jpg|240px|right|thumb|[[w:Rob Morrow|Rob Morrow]], che interpreta il dottor Joel Fleischman nella serie TV ''[[w:Un medico tra gli orsi|Northern Exposure]]'' (1990-1995)]] La serie televisiva più bizzarramente inventiva ad esplorare lo stato dell'anima ebraica contemporanea nella condizione della diaspora è stata la pluripremiata ''[[:en:w:Northern Exposure|Northern Exposure]]'' (ABC, 1990-1995). Il dottor Joel Fleischman è stato assunto direttamente da New York City dalla città di frontiera di Cicely, in Alaska, come medico di base. L'energia e lo spirito comico della serie scaturiscono dagli incontri tra il memorabile cast di personaggi che compongono la stravagante Cicely e Joel, indelebilmente segnato da New York. Nel commovente episodio del 1991, "Kaddish for Uncle Manny", Joel viene a sapere della scomparsa del suo amato zio e cerca di onorarne la memoria recitando il ''Kaddish'', la preghiera per i defunti. Il problema è trovare un ''[[w:minian|minyan]]'' (un quorum richiesto di dieci ebrei) con cui pregare. Lanciandosi in azione, l'intera città inizia a cercare ebrei nelle terre selvagge e gentili dell'Alaska. In una sequenza onirica, Joel, vestito con abiti di frontiera vecchio stile, incontra il capo dei "Minyan Rangers", che lo presenta a una banda di rozzi cavalieri ebrei, ognuno dei quali reca una Stella di David, tra cui "Levi" e "Strauss" e (in un'evidente battuta da addetti ai lavori di Hollywood) "the Co(h?)en Brothers, Ethan and Joel". Alla fine, Joel arriva a riconoscere che la sua vera famiglia, la sua vera tribù di compagni di fede, risiede a Cicely. Mentre canta il ''Kaddish'' per Uncle Manny nell'ultima scena di questo episodio, è circondato comodamente dai suoi nuovi ''landsmen'', l'unica congregazione appropriata con cui può condividere il suo dolore e adempiere al suo dovere di lutto. Per gli ebrei in esilio da New York, persino l'Alaska può iniziare a sembrare casa. Nel mondo alieno ma ''haimisch'' (ebraicamente familiare) evocato da ''Northern Exposure'', Joel scopre, per citare “[[:en:w:The Angel Levine|Angel Levine]]” di [[w:Bernard Malamud|Bernard Malamud]]: "A wonderful thing... Believe me... there are Jews everywhere" (Malamud, ''The Stories of Bernard Malamud'', 289). All'inizio di un nuovo millennio, la cultura popolare ebraica americana rimane ricca e vibrante come sempre. Nel cinema e nella musica, in televisione e nella commedia performativa, una miriade di artisti e performer continua ad affrontare questioni di memoria e identità, il significato dell'esperienza ebraica e le sue eredità immigrate, e il rapporto tra cultura dominante e sottocultura. Ma resta da vedere fino a che punto le generazioni future – sia il pubblico che gli artisti – saranno in grado, o addirittura desidereranno, incorporare le conquiste del passato mentre continuano a forgiare le proprie visioni creative. Possiamo aspettarci, ad esempio, di guardare fiction televisive specificamente "etniche" quando la maggior parte degli ebrei non vive più nei "old neighborhoods"? L'attuale cultura della memoria suggerisce che i giovani ebrei possano provare nostalgia per la nostalgia dei loro genitori, che possano persino tornare dalla periferia al Lower East Side! Con la scomparsa di una cultura tradizionale condivisa – fatta di abitudini alimentari, accenti, esperienze urbane-regionali comuni, ecc. – di cosa possono prendersi gioco i fumetti ebraici contemporanei? In potenziale risposta, invece di una mera commedia "observational", un monologo comico statico e routinizzato di battute e intuizioni, ora abbiamo una coorte emergente di comici/artisti performativi che drammatizzano "the story of my story". Potrebbe darsi che il futuro della cultura popolare ebraica risieda nel ricco potenziale di queste costruzioni verbali autoironiche, autocoscienti e "post-stand-up": del Sé ebreo americano che si mette in scena, rappresentando la storia del divenire ebreo. Per usare le parole dello storico francese [[w:Pierre Nora|Pierre Nora]], "The quest for memory is the search for one’s identity" ("Between Memory and History", 13). Forse questi atti di memoria, improntati alla fede, serviranno a ispirare e generare nuovi accenti, facendo risuonare la voce ebraica distintiva udita ovunque nella storia della cultura popolare americana. == Bibliografia e riferimenti == [[File:Marx Brothers 1931.jpg|179px|right|I Fratelli Marx, 1931]] <div style="height: 230px; overflow: auto; padding: 3px; border:1px solid #AAAAAA; reflist4"> ''His People'' (1925). 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Ciabatti (ricollocamento<ref>da privato</ref>, revisione, riverniciatura, reintonazione, 2025) * '''Registri:''' 12 * '''Canne:''' 708 * '''Trasmissione:''' meccanica * '''Consolle:''' a finestra, al centro del corpo fonico * '''Tastiere:''' 2 di 56 note (''Do<small>1</small>''-''Sol<small>5</small>''), a colori invertiti * '''Pedaliera:''' parallela piana di 30 note (''Do<small>1</small>''-''Fa<small>3</small>'') * '''Collocazione:''' in corpo unico, a terra, nella seconda arcata della navata sinistra {| border="0" cellspacing="0" cellpadding="20" style="border-collapse:collapse;" | style="vertical-align:top" | {| border="0" | colspan=2 | '''I - ''Grand'Organo''''' ---- |- |Principale || 8' |- |Ottava || 4' |- |Terza Soprana<ref>dal Do25</ref> || |- |XV || |- |XIX || |- |} | style="vertical-align:top" | {| border="0" | colspan=2 | '''II - ''Positivo''''' ---- |- |Bordone || 8' |- |Flauto || 4' |- |Ripieno 3 file || |- |Flautino || 2' |- |Flauto in XIX || |- |} | style="vertical-align:top" | {| border="0" | colspan=2 | '''Pedale''' ---- |- |Subbasso || 16' |- |Basso || 4' |- |} |} == Note == <references/> == Altri progetti == {{interprogetto|w=Chiesa di Santa Maria Assunta (Civitella in Val di Chiana)|w_preposizione=sulla|w_etichetta=chiesa di Santa Maria Assunta a Civitella in Val di Chiana}} {{Avanzamento|100%|24 giugno 2025}} [[Categoria:Disposizioni foniche di organi a canne]] ctsvql0gy42cf0s7lp8kur5sgz5c0s2 Una storia dell'ebraismo 0 57704 478526 478349 2025-07-08T10:32:35Z Monozigote 19063 /* ABBREVIAZIONI E RIFERIMENTI */ avanz. 478526 wikitext text/x-wiki {{Ambox | immagine = [[File:Crystal Savoir-Faire.png|40px]] | immaginedestra= [[File:Wikilibraio.svg|60px|Wikilibraio]] | testo = '''LAVORI IN CORSO! - WORK IN PROGRESS!''' <br/>Testo in preparazione e di prossimo svolgimento — '''[[Utente:Monozigote|Monozigote]]''' ([[Discussioni utente:Monozigote|discussione]]) se ne sta occupando, ma è attualmente impegnato nello studio analitico del relativo materiale; non apportare modifiche, grazie. }}<noinclude>[[Categoria:Template di avviso|WIP]]</noinclude><includeonly>[[Categoria:WIP]]</includeonly> {{-}} <div style="text-align:center"> [[File:Wikibooks-logo.svg|40px|Wikibook]]<br/> ''Benvenuta/o nel wikibook:'' </div> <div style="text-align:center"><span style="font-size: 1.8em;">'''UNA STORIA DELL'EBRAISMO'''</span> <span style="font-size: 1.3em;">'''''Origini & Sviluppi Antichi'''''</span> <br/> {{-}} ''[[Serie delle interpretazioni|Nr. 29 della Serie delle interpretazioni]]'' {{-}} <span style="font-size: 1.25em;">''Autore:'' '''[[Utente:Monozigote|Monozigote]] 2025'''</span> {{-}} <br/> [[File:Wojciech Korneli Stattler - The Maccabees - MNK II-a-562 - National Museum Kraków.jpg|650px|center|I Maccabei]] </div> == INDICE == [[File:V08p532001 Mezuzah.jpg|195px|left|Una storia]] [[File:V08p532001 Mezuzah.jpg|195px|right|Una storia]]<div style="text-align: left; font-size: 1.3em;"> '''{{Modulo|Una storia dell'ebraismo/Copertina|Copertina}}'''<br/> :☆ — {{Modulo|Una storia dell'ebraismo/Introduzione|Introduzione}} :☆ — {{Modulo|Una storia dell'ebraismo/Capitolo 1|Capitolo 1: La preistoria dell'ebraismo}} :☆ — {{Modulo|Una storia dell'ebraismo/Capitolo 2|Capitolo 2: Gli inizi del Monoteismo}} :☆ — {{Modulo|Una storia dell'ebraismo/Capitolo 3|Capitolo 3: Il Libro e il Popolo}} :☆ — {{Modulo|Una storia dell'ebraismo/Capitolo 4|Capitolo 4: Crisi e nuovo inizio}} :☆ — {{Modulo|Una storia dell'ebraismo/Capitolo 5|Capitolo 5: Il Primo Regno di Giudea}} :☆ — {{Modulo|Una storia dell'ebraismo/Capitolo 6|Capitolo 6: Diaspora e Patria}} :☆ — {{Modulo|Una storia dell'ebraismo/Capitolo 7|Capitolo 7: Un secolo di disastri}} :☆ — {{Modulo|Una storia dell'ebraismo/Capitolo 8|Capitolo 8: La rinascita dell'ebraismo}} :☆ — {{Modulo|Una storia dell'ebraismo/Capitolo 9|Capitolo 9: I Rabbini e la Torah}} :☆ — {{Modulo|Una storia dell'ebraismo/Capitolo 10|Capitolo 10: Fine della Storia Antica}} :★ — {{Modulo|Una storia dell'ebraismo/Appendice 1|Appendice 1: Tre stralci dal Talmud Babilonese}} :★ — {{Modulo|Una storia dell'ebraismo/Appendice 2|Appendice 2: Biografie rabbiniche}} :★ — {{Modulo|Una storia dell'ebraismo/Appendice 3|Appendice 3: Lo Shabbat}} :⇒ {{Modulo|Una storia dell'ebraismo/Glossario|Glossario}} :⇒ {{Modulo|Una storia dell'ebraismo/Cronologia|Cronologia}} '''{{Modulo|Una storia dell'ebraismo/Bibliografia|Bibliografia scelta & ragionata}}''' </div> {{-}} == ABBREVIAZIONI E RIFERIMENTI == {{Vedi anche|Storia e memoria|Sovranità Ebraica|I due mondi dell'ebraismo|w:Storia degli ebrei|etichetta4=Storia degli ebrei}} Questo wikilibro offre un resoconto chiaro e diretto dello sviluppo dell'ebraismo antico sia nella patria giudaica che nella [[w:Diaspora ebraica|Diaspora]]. A partire dalla Bibbia e terminando con l'ascesa dell'Islam, il testo descrive l'emergere di una religione che oggi sarebbe riconosciuta come [[w:Ebraismo|EBRAISMO]], a partire da usanze e concezioni molto diverse da quelle odierne: particolare attenzione è dedicata al contributo dei primi [[w:Rabbinismo|rabbini]] a questo processo storico. Oltre alla narrazione centrale, il libro offre citazioni sostanziali dai testi primari (biblici, rabbinici e di altro tipo), oltre a approfondimenti collaterali su temi importanti, un glossario, brevi biografie dei primi importanti rabbini, una cronologia delle date principali e suggerimenti per ulteriori letture. Tutte le traduzioni dei testi biblici e rabbinici sono di [[Utente:Monozigote|Monozigote]], salvo diversa indicazione. Le traduzioni dal greco seguono normalmente l'edizione della ''[[w:Loeb Classical Library|Loeb Classical Library]]'', sebbene occasionalmente con modifiche, sempre salvo diversa indicazione. I testi biblici sono citati per capitolo e versetto secondo il testo ebraico; si noti che le traduzioni cristiane seguono le versioni greca e latina antica e talvolta presentano una diversa suddivisione dei capitoli. I testi rabbinici sono citati come segue: '''[[w:Mishnah|Mishnah]]''' (talvolta abbreviata M.) e '''[[:en:w:Tosefta|Tosefta]]''' per trattato, capitolo e paragrafo. '''[[w:Talmud di Gerusalemme|Talmud di Gerusalemme]]''' (talvolta abbreviato J. o JT) per trattato, capitolo e paragrafo, nonché per pagina e colonna nella prima edizione veneziana. '''[[w:Talmud babilonese|Talmud babilonese]]''' (talvolta abbreviato B. o BT) per trattato e pagina (quasi tutte le edizioni dal XVI secolo hanno utilizzato una numerazione standard). È importante notare che il numero di pagina indica entrambi i lati del foglio; questi sono distinti dalle lettere ''a'' e ''b''. '''[[:en:w:Midrash Rabba|Midrash Rabba]]''' per sezione e paragrafo. '''[[w:Sifre|Sifre]]''' per libro (''1'' per Numeri, ''2'' per Deuteronomio) e sezione. I tre stralci talmudici in '''Appendice 1''' sono lasciati nella loro traduzione originale {{Lingue|en}}, evitando quindi una terza versione. '''N.B.''': Le traslitterazioni di nomi di persona, titoli letterari e simili sono spesso fonetiche piuttosto che tecniche. In particolare, le lettere con segni diacritici come '''''š''''' spesso omettono tali segni. {{Vedi anche|Serie delle interpretazioni|Serie misticismo ebraico|Serie maimonidea|Serie dei sentimenti}} {{Nota |allineamento = centro |larghezza = 100% |titolo = [[Image:PD-icon.svg|20px|Public domain]] Sotto lo pseudonimo [[Utente:Monozigote|Monozigote]] rilascia in dominio pubblico tutti i suoi scritti su Wikibooks [[File:Wikibooks-logo-it.svg|20px|Wikibooks]] |contenuto = Si consiglia questo ''wikilibro'' a lettori con buona conoscenza dell'[[w:ebraismo|ebraismo]] e delle lingue {{Lingue|de|el|en|es|fr|he|la|yi}}. 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Cos'è la Bibbia? Come mai l'Ebraismo e poi il Cristianesimo si sono basati su questo libro? Cosa significa per qualsiasi religione basarsi su un libro? Altre religioni antiche non si basavano affatto sui libri; perché l'Ebraismo ha intrapreso una strada diversa? Come in precedenza, sarà utile iniziare con alcune narrazioni. Un resoconto in {{passo biblico2|2Re|23}} descrive un episodio accaduto a Gerusalemme durante il regno di re Giosia (640-609 AEV): nel corso di un'importante ristrutturazione dell'edificio del Tempio, fu trovato un libro che causò una rivoluzione nella vita della nazione (cfr. "IL LIBRO DI RE GIOSIA"). Il libro conteneva (o si diceva che contenesse) insegnamenti di Mosè stesso, il fondatore della religione d'Israele, e il popolo si rese conto di aver vissuto in violazione di quegli insegnamenti per innumerevoli generazioni. Re Giosia si accinse a far rispettare questi insegnamenti fino a quel momento sconosciuti e li pose a fondamento della vita nazionale; per questo atto fu ricordato come un re che "ritornava a YHWH con tutto il suo cuore, con tutta la sua anima e con tutte le sue forze, secondo tutta la legge di Mosè; dopo di lui non ne sorse mai un altro simile" ({{passo biblico2|2Re|23:25}}).<ref>1</ref> Nessuna precedente narrazione nelle Scritture registra un simile uso di materiale scritto. In un'epoca precedente, il re Ezechia (morto nel 686 AEV) aveva attuato una riforma simile, e le Scritture lo lodano in modo analogo,<ref>2</ref> ma non vi è alcun accenno al fatto che i suoi sforzi fossero stati ispirati da un rotolo di pergamena. I libri delle Scritture precedenti fanno riferimento astratto a una versione scritta degli insegnamenti di Mosè, ma questi potrebbero riflettere concezioni successive, risalenti a un periodo dopo l'inizio della circolazione di tali libri. La riforma di Giosia è la prima situazione storica documentata in cui si possa trovare un libro del genere. Tuttavia, nessuno in questa narrazione sembra sorpreso che gli insegnamenti di Mosè siano stati messi per iscritto. Questo potrebbe essere un segno che i libri scritti della [[Torah]] תּוֹרָה ("Istruzione") fossero già familiari, o forse riflette un momento nella storia di Israele in cui la produzione di testi sacri scritti divenne improvvisamente un'attività diffusa: la prima edizione delle parole del profeta Geremia fu compilata solo pochi anni dopo.<ref>3</ref> I lettori moderni possono semplicemente notare che, al momento della distruzione del [[w:Tempio di Salomone|Primo Tempio]], il popolo di Giuda aveva familiarità con l'idea che gli insegnamenti di Mosè potessero essere trovati in un libro, e che accettava l'idea che la vita della nazione dovesse basarsi su quel documento. Inoltre, ci sono tutte le ragioni per supporre che quando i leader della nazione furono deportati in esilio a Babilonia portassero con sé il libro di Giosia, e anche qualsiasi altro scritto simile che riuscirono a trovare. Sicuramente avrebbero desiderato farlo, e gli sviluppi successivi sarebbero altrimenti molto difficili da spiegare. {{Nota |allineamento = centro |larghezza = 95% |titolo = IL LIBRO DI RE GIOSIA |contenuto =''Questa è la storia della rivoluzione religiosa di re Giosia, fondata su un misterioso libro di Istruzione (Torah) scoperto durante i lavori di ristrutturazione del Tempio. Confrontando il programma della rivoluzione con il contenuto del Libro del Deuteronomio, gli studiosi moderni hanno concluso che fosse una versione di quel libro che il sacerdote Hilkiah portò al re.'' Nell'anno diciotto del suo regno, Giosia mandò Safàn figlio di Asalia, figlio di Mesullàm, scriba, nel tempio dicendogli: «Va' da Chelkia sommo sacerdote; egli raccolga il denaro portato nel tempio, che i custodi della soglia hanno raccolto dal popolo. Lo consegni agli esecutori dei lavori, addetti al tempio; costoro lo diano a quanti compiono le riparazioni del tempio, ossia ai falegnami, ai costruttori e ai muratori e l'usino per acquistare legname e pietre da taglio occorrenti per il restauro del tempio. Non c'è bisogno di controllare il denaro consegnato nelle mani di costoro, perché la loro condotta ispira fiducia».<br/> Il sommo sacerdote Chelkia disse allo scriba Safàn: «Ho trovato nel tempio il libro della legge». Chelkia diede il libro a Safàn, che lo lesse. Lo scriba Safàn quindi andò dal re e gli riferì: «I tuoi servitori hanno versato il denaro trovato nel tempio e l'hanno consegnato agli esecutori dei lavori, addetti al tempio». Inoltre lo scriba Safàn riferì al re: «Il sacerdote Chelkia mi ha dato un libro». Safàn lo lesse davanti al re.<br/> Udite le parole del libro della legge, il re si lacerò le vesti. Egli comandò al sacerdote Chelkia, ad Achikam figlio di Safàn, ad Acbor figlio di Michea, allo scriba Safàn e ad Asaia ministro del re: «Andate, consultate YHWH per me, per il popolo e per tutto Giuda, intorno alle parole di questo libro ora trovato; difatti grande è la collera di YHWH, che si è accesa contro di noi perché i nostri padri non hanno ascoltato le parole di questo libro e nelle loro azioni non si sono ispirati a quanto è stato scritto per noi».<br/> Il sacerdote Chelkia insieme con Achikam, Acbor, Safàn e Asaia andarono dalla profetessa Culda moglie di Sallùm, figlio di Tikva, figlio di Carcas, guardarobiere; essa abitava in Gerusalemme nel secondo quartiere. L'interrogarono ed essa rispose loro: «Dice YHWH, Dio di Israele: Riferite all'uomo che vi ha inviati da me: Così parla YHWH: Eccomi, io faccio piombare una sciagura su questo luogo e sui suoi abitanti, attuando tutte le parole del libro lette dal re di Giuda, perché hanno abbandonato me e hanno bruciato incenso ad altri dèi per provocarmi a sdegno con tutte le opere delle loro mani; la mia collera divamperà contro questo luogo e non si spegnerà! Al re di Giuda, che vi ha inviati a consultare YHWH, riferirete: Queste cose dice YHWH Dio d'Israele: Quanto alle parole che hai udito,... poiché il tuo cuore si è intenerito e ti sei umiliato davanti a YHWH, udendo le mie parole contro questo luogo e contro i suoi abitanti, che cioè diverranno una desolazione e una maledizione, ti sei lacerate le vesti e hai pianto davanti a me, anch'io ti ho ascoltato. Oracolo di YHWH. Per questo, ecco, io ti riunirò ai tuoi padri; sarai composto nel tuo sepolcro in pace; i tuoi occhi non vedranno tutta la sciagura che io farò piombare su questo luogo». Quelli riferirono il messaggio al re.<br/> Per suo ordine si radunarono presso il re tutti gli anziani di Giuda e di Gerusalemme. Il re salì al tempio di YHWH insieme con tutti gli uomini di Giuda e con tutti gli abitanti di Gerusalemme, con i sacerdoti, con i profeti e con tutto il popolo, dal più piccolo al più grande. Ivi fece leggere alla loro presenza le parole del libro dell'alleanza, trovato nel tempio. Il re, in piedi presso la colonna, concluse un'alleanza davanti a YHWH, impegnandosi a seguire YHWH e a osservarne i comandi, le leggi e i decreti con tutto il cuore e con tutta l'anima, mettendo in pratica le parole dell'alleanza scritte in quel libro. Tutto il popolo aderì all'alleanza.<br/> Il re comandò al sommo sacerdote Chelkia, ai sacerdoti del secondo ordine e ai custodi della soglia di condurre fuori del tempio tutti gli oggetti fatti in onore di Baal, di Asera e di tutta la milizia del cielo; li bruciò fuori di Gerusalemme, nei campi del Cedron, e ne portò la cenere a Betel. Destituì i sacerdoti, creati dai re di Giuda per offrire incenso sulle alture delle città di Giuda e dei dintorni di Gerusalemme, e quanti offrivano incenso a Baal, al sole e alla luna, alle stelle e a tutta la milizia del cielo. Fece portare il palo sacro dal tempio fuori di Gerusalemme, nel torrente Cedron, e là lo bruciò e ne fece gettar la cenere nel sepolcro dei figli del popolo. Demolì le case dei prostituti sacri, che erano nel tempio, e nelle quali le donne tessevano tende per Asera. Fece venire tutti i sacerdoti dalle città di Giuda, profanò le alture, dove i sacerdoti offrivano incenso, da Gheba a Bersabea; demolì l'altura dei satiri, che era davanti alla porta di Giosuè governatore della città, a sinistra di chi entra per la porta della città.<br/> Però i sacerdoti delle alture non salirono più all'altare di YHWH in Gerusalemme, anche se mangiavano pane azzimo in mezzo ai loro fratelli. Giosia profanò il Tofet, che si trovava nella valle di Ben-Hinnòn, perché nessuno vi facesse passare ancora il proprio figlio o la propria figlia per il fuoco in onore di Moloch. Fece scomparire i cavalli che i re di Giuda avevano consacrati al sole all'ingresso del tempio, nel locale dell'eunuco Netan-Mèlech, che era nei cortili, e diede alle fiamme i carri del sole. Demolì gli altari sulla terrazza del piano di sopra di Acaz, eretti dai re di Giuda, e gli altari eretti da Manàsse nei due cortili del tempio, li frantumò e ne gettò la polvere nel torrente Cedron. Il re profanò le alture che erano di fronte a Gerusalemme, a sud del monte della perdizione, erette da Salomone, re di Israele, in onore di Astàrte, obbrobrio di quelli di Sidòne, di Càmos, obbrobrio dei Moabiti, e di Milcom, abominio degli Ammoniti. Fece a pezzi le stele e tagliò i pali sacri, riempiendone il posto con ossa umane.<br/> Demolì anche l'altare di Betel e l'altura eretta da Geroboamo figlio di Nebàt, che aveva fatto commettere peccati a Israele; demolì quest'altare e l'altura; di quest'ultima frantumò le pietre, rendendole polvere; bruciò anche il palo sacro.<br/> Volgendo Giosia lo sguardo intorno vide i sepolcri che erano sul monte; egli mandò a prendere le ossa dai sepolcri e le bruciò sull'altare profanandolo secondo le parole di YHWH pronunziate dall'uomo di Dio quando Geroboamo durante la festa stava presso l'altare. Quindi si voltò; alzato lo sguardo verso il sepolcro dell'uomo di Dio che aveva preannunziato queste cose, Giosia domandò: «Che è quel monumento che io vedo?». Gli uomini della città gli dissero: «È il sepolcro dell'uomo di Dio che, partito da Giuda, preannunziò quanto tu hai fatto contro l'altare di Betel». Egli disse: «Lasciatelo in pace; nessuno rimuova le sue ossa». Le ossa di lui in tal modo furono risparmiate, insieme con le ossa del profeta venuto da Samaria.<br/> Giosia eliminò anche tutti i templi delle alture, costruiti dai re di Israele nelle città della Samaria per provocare a sdegno YHWH. In essi ripetè quanto aveva fatto a Betel. Immolò sugli altari tutti i sacerdoti delle alture locali e vi bruciò sopra ossa umane. Quindi ritornò in Gerusalemme.<br/> Il re ordinò a tutto il popolo: «Celebrate la pasqua per YHWH vostro Dio, con il rito descritto nel libro di questa alleanza». Difatti una pasqua simile non era mai stata celebrata dal tempo dei Giudici, che governarono Israele, ossia per tutto il periodo dei re di Israele e dei re di Giuda. In realtà, tale pasqua fu celebrata per YHWH, in Gerusalemme, solo nell'anno diciotto di Giosia.<br/> Giosia fece poi scomparire anche i negromanti, gli indovini, i terafim, gli idoli e tutti gli abomini, che erano nel paese di Giuda e in Gerusalemme, per mettere in pratica le parole della legge scritte nel libro trovato dal sacerdote Chelkia nel tempio di YHWH. <div style="text-align: right;font-size: 0.9em;">({{passo biblico2|2Re|22:3–23:24}}; ma cfr. anche {{passo biblico2|2Cronache|30}})</div> }} Nel 539 AEV la città di Babilonia fu invasa dai Persiani e per i successivi due secoli l'Impero Persiano dominò il Vicino Oriente. Le Scritture riportano che il vittorioso re Ciro permise quasi immediatamente agli esuli di tornare in Giuda e ricostruire il Tempio, sebbene fosse naturalmente dato per scontato che il potere sovrano sarebbe rimasto nelle sue mani.<ref>4</ref> Guidati dai sacerdoti del Tempio, gli abitanti di Gerusalemme e dei suoi dintorni iniziarono a ricostruire il modo di vivere che Nabucodonosor aveva quasi distrutto. La successiva grande svolta avvenne durante il settimo anno del re persiano Artaserse,<ref>5</ref> quando uno scriba di discendenza sacerdotale di nome [[w:Esdra|Esdra]] arrivò a Gerusalemme con una lettera di nomina reale. Il testo biblico si sofferma a sottolineare la distinta discendenza sacerdotale di Esdra, tracciandone la genealogia generazione per generazione fino ad Aronne, fratello di Mosè e primo sommo sacerdote d'Israele. Allo stesso tempo, il testo identifica anche le altre pretese di distinzione di Esdra: era uno scriba "esperto nella Legge [ebr., ''Torah''] di Mosè che YHWH, il Dio d'Israele, aveva concesso", e inoltre "il re gli aveva dato... tutto ciò che aveva chiesto" ({{passo biblico2|Esdra|7:6}}). Questa combinazione di discendenza impeccabile, cultura libresca religiosa e sostegno reale permise a Esdra di attuare una rivoluzione nella vita della nazione.<ref>6</ref> Due passi biblici gettano luce sulla natura di quella rivoluzione. {{passo biblico2|Esdra|7:12-16}} fornisce una copia della lettera reale portata da Esdra (cfr. "LA TORAH VIENE A ''YEHUD''"). È impossibile, naturalmente, verificarne l'accuratezza o addirittura l'autenticità, ma la maggior parte degli studiosi ha accettato la lettera come autentica, e merita attenzione in questa sede. La lettera riconosce la competenza di Esdra nella "legge del dio del cielo" e gli conferisce ampia autorità sul territorio di Yehud (il nome ufficiale persiano del distretto) sulla base di tale competenza. Come venne a conoscenza di Esdra il re,<ref>7</ref> in primo luogo, e perché il re supponeva che la competenza in questa legge dovesse essere un prerequisito per la leadership ebraica? Il testo non risponde a nessuna delle due domande, ma sembra che membri di alto rango della comunità giudaita in esilio a Babilonia<ref>8</ref> avessero accesso a potenti funzionari reali e portarono Esdra alla loro attenzione. Questi esuli di Giuda, così influenti, devono aver creduto che la competenza di scriba di Esdra fosse importante per il benessere della comunità di origine a Gerusalemme, e riuscirono a ottenere per Esdra una nomina reale per governare la loro patria. Essendo uno scriba, Esdra possedeva naturalmente una copia scritta della "legge del dio del Cielo" e, quando arrivò a Gerusalemme per assumere il suo incarico, organizzò una lettura pubblica di quella legge (cfr. Immagini nel testo). Un altro passo biblico ({{passo biblico2|Neemia|7:72-8:18}}) descrive quell'evento (cfr. ancora "LA TORAH VIENE A ''YEHUD''"). Nelle generazioni successive, la tradizione religiosa affermò che il Libro di Esdra fosse un rotolo della Torah, lo stesso Pentateuco (termine greco che significa "Cinque Libri") ora venerato come contenente gli insegnamenti di Mosè e la parola di Dio, ma gli studiosi moderni non sono convinti che sia così. Il contenuto effettivo del rotolo di Esdra rimane poco chiaro. Il testo conteneva solo istruzioni cerimoniali, e forse altre regole e regolamenti, o anche il vasto inizio narrativo del Pentateuco che si estende dalla Creazione all'Esodo fino alla rivelazione sul Sinai, un libro e mezzo dei cinque? Il testo attuale non lo specifica. Nel capitolo che segue il racconto della lettura pubblica di Esdra,<ref>9</ref> Neemia si rivolge alla folla e fornisce un riassunto di quella grande narrazione, ma molti elementi importanti della storia vengono omessi e, in ogni caso, Neemia non viene descritto come colui che ''legge'' quel resoconto. {{Nota |allineamento = centro |larghezza = 95% |titolo = LE ORIGINI DI UN LIBRO PROFETICO |contenuto = ''Le vere origini letterarie della maggior parte dei libri delle Scritture non possono essere recuperate. Geremia, tuttavia, ci ha lasciato un breve racconto del suo primo tentativo di raccogliere le sue profezie e pubblicarle. In questo racconto, il profeta incarica il suo segretario, Baruc, di raccogliere le sue orazioni (non dice come siano state preservate) e di consegnare il libro così creato al re Ioiachim. Il re, tuttavia, non gradisce ciò che sente durante la lettura del libro e lo brucia. Di conseguenza, Geremia deve immediatamente iniziare il lavoro di preparazione di una seconda edizione ampliata, e quella raccolta riveduta probabilmente si è sviluppata nel libro che oggi si trova nelle Bibbie moderne. Sembra che nell'antichità la raccolta circolasse in diverse versioni: il fatto più interessante è che la Bibbia greca offre più o meno lo stesso materiale di quella ebraica, ma in un ordine sorprendentemente diverso. Gli studiosi divergono sul processo storico attraverso il quale tali differenze sono emerse.'' Nel quarto anno di Ioiakìm figlio di Giosia, re di Giuda, questa parola fu rivolta a Geremia da parte di YHWH: «Prendi un rotolo da scrivere e scrivici tutte le cose che ti ho detto riguardo a Gerusalemme, a Giuda e a tutte le nazioni, da quando cominciai a parlarti dal tempo di Giosia fino ad oggi. Forse quelli della casa di Giuda, sentendo tutto il male che mi propongo di fare loro, abbandoneranno ciascuno la sua condotta perversa e allora perdonerò le loro iniquità e i loro peccati».<br/> Geremia chiamò Baruc figlio di Neria e Baruc scrisse, sotto la dettatura di Geremia, tutte le cose che YHWH gli aveva detto su un rotolo per scrivere. Quindi Geremia ordinò a Baruc: «Io ne sono impedito e non posso andare nel tempio di YHWH. Andrai dunque tu a leggere, nel rotolo che hai scritto sotto la mia dettatura, le parole di YHWH, facendole udire al popolo nel tempio di YHWH in un giorno di digiuno; le leggerai anche ad alta voce a tutti quelli di Giuda che vengono dalle loro città. Forse si umilieranno con suppliche dinanzi a YHWH e abbandoneranno ciascuno la sua condotta perversa, perché grande è l'ira e il furore che YHWH ha espresso verso questo popolo».<br/> Baruc figlio di Neria fece quanto gli aveva comandato il profeta Geremia, leggendo sul rotolo le parole di YHWH nel tempio.<br/> Nel quinto anno di Ioiakìm figlio di Giosia, re di Giuda, nel nono mese, fu indetto un digiuno davanti a YHWH per tutto il popolo di Gerusalemme e per tutto il popolo che era venuto dalle città di Giuda a Gerusalemme. Baruc dunque lesse nel libro facendo udire a tutto il popolo le parole di Geremia, nel tempio di YHWH, nella stanza di Ghemarià, figlio di Safàn lo scriba, nel cortile superiore presso l'ingresso della Porta Nuova del tempio di YHWH. Michea figlio di Ghemarià, figlio di Safàn, udite tutte le parole di YHWH lette dal libro, scese alla reggia nella stanza dello scriba; ed ecco là si trovavano in seduta tutti i capi dignitari: Elisamà lo scriba e Delaià figlio di Semaià, Elnatàn figlio di Acbòr, Ghemarià figlio di Safàn, e Sedecìa figlio di Anania, insieme con tutti i capi. Michea riferì loro tutte le parole che aveva udite quando Baruc leggeva nel libro al popolo in ascolto.<br/> Allora tutti i capi inviarono da Baruc Iudi figlio di Natania, figlio di Selemia, figlio dell'Etiope, per dirgli: «Prendi nelle mani il rotolo che leggevi ad alta voce al popolo e vieni».<br/> Baruc figlio di Neria prese il rotolo in mano e si recò da loro. Ed essi gli dissero: «Siedi e leggi davanti a noi». Baruc lesse davanti a loro.<br/> Allora, quando udirono tutte quelle parole, ebbero paura e si dissero l'un l'altro: «Dobbiamo senz'altro riferire al re tutte queste parole». Poi interrogarono Baruc: «Dicci come hai fatto a scrivere tutte queste parole». Baruc rispose: «Di sua bocca Geremia mi dettava tutte queste parole e io le scrivevo nel libro con l'inchiostro».<br/> I capi dissero a Baruc: «Va' e nasconditi insieme con Geremia; nessuno sappia dove siete». Essi poi si recarono dal re nell'appartamento interno, dopo aver riposto il rotolo nella stanza di Elisamà lo scriba, e riferirono al re tutte queste cose. Allora il re mandò Iudi a prendere il rotolo. Iudi lo prese dalla stanza di Elisamà lo scriba e lo lesse davanti al re e a tutti i capi che stavano presso il re. Il re sedeva nel palazzo d'inverno - si era al nono mese - con un braciere acceso davanti.<br/> Ora, quando Iudi aveva letto tre o quattro colonne, il re le lacerava con il temperino da scriba e le gettava nel fuoco sul braciere, finché non fu distrutto l'intero rotolo nel fuoco che era sul braciere. Il re e tutti i suoi ministri non tremarono né si strapparono le vesti all'udire tutte quelle cose. Eppure Elnatàn, Delaià e Ghemarià avevano supplicato il re di non bruciare il rotolo, ma egli non diede loro ascolto. Anzi ordinò a Ieracmeèl, un principe regale, a Seraià figlio di Azrièl e a Selemia figlio di Abdeèl, di arrestare Baruc lo scriba e il profeta Geremia, ma YHWH li aveva nascosti.<br/> Questa parola di YHWH fu rivolta a Geremia dopo che il re ebbe bruciato il rotolo con le parole che Baruc aveva scritte sotto la dettatura di Geremia: Prendi di nuovo un rotolo e scrivici tutte le parole di prima, che erano nel primo rotolo bruciato da Ioiakìm re di Giuda. Contro Ioiakìm re di Giuda dichiarerai: «Dice YHWH: Hai bruciato quel rotolo, dicendo: Perché vi hai scritto queste parole: Certo verrà il re di Babilonia e devasterà questo paese e farà scomparire da esso uomini e bestie?»...<br/> Geremia prese un altro rotolo e lo consegnò a Baruc figlio di Neria, lo scriba, il quale vi scrisse, sotto la dettatura di Geremia, tutte le parole del libro che Ioiakìm re di Giuda aveva bruciato nel fuoco; inoltre vi furono aggiunte molte parole simili a quelle. <div style="text-align: right;font-size: 0.9em;">({{passo biblico2|Geremia|36:1-29,32}})</div> }} Inoltre, le regole erano le stesse di quelle che si trovano in seguito? La narrazione fa chiaro riferimento alla festa del Capodanno (''[[w:Rosh haShana|Rosh haShanah]]'') all'inizio del settimo mese e alla Festa delle Capanne (''[[w:Sukkot|Sukkot]]'') due settimane dopo, e sembra citare {{passo biblico2|Levitico|23}} quando descrive le capanne della festa, ma tralascia completamente il Giorno dell'Espiazione (''Yom ha-Kippurim'' o ''[[w:Yom Kippur|Yom Kippur]]''), menzionato nello stesso capitolo del Levitico come cadente tra quei giorni santi.<ref>10 </ref> Ciò significa che il rotolo di Esdra non conteneva ancora alcun riferimento a questo giorno, in seguito il più sacro dell'anno ebraico? Le Scritture non contengono alcun accenno al fatto che la comunità di Esdra osservasse Yom Kippur, sebbene sia sempre possibile che il narratore semplicemente non sentisse il bisogno di includere quel dettaglio nella sua storia. Così come il testo non descrive il contenuto del rotolo di Esdra, non dice come egli lo ottenne. La tradizione religiosa successiva sosteneva che piccoli gruppi di uomini eruditi e pii avessero accuratamente preservato il testo sacro fin dai tempi di Mosè stesso, ma sia Giosia che Esdra leggevano i loro testi a persone che chiaramente non li conoscevano. La tradizione spiegò la reazione scioccata di questo pubblico dicendo che le masse avevano perso la conoscenza degli insegnamenti di Mosè; secondo questa visione, era compito di Esdra reintrodurre la Torah al popolo in generale e stabilirne le regole come legge ufficiale di ''Yehud''. Molti studiosi moderni, tuttavia, propongono uno scenario diverso. I Giudaiti che furono condotti nell'esilio babilonese provenivano dai livelli più alti della società preesilica.<ref>11</ref> A Babilonia, questi leader sradicati si impegnarono a mantenere il loro stile di vita tradizionale e cercarono mezzi per agevolare questo sforzo. Uno di questi mezzi fu quello di sottolineare usanze tipicamente israelite come l'osservanza del Sabbath ogni settimo giorno; questo completo ritiro da ogni attività economica fu in seguito riconosciuto come un segno distintivo dell'identità ebraica e sembra aver acquisito importanza all'inizio dell'era postesilica.<ref>12</ref> Un'altra procedura fondamentale sarebbe stata quella di raccogliere tutti gli "insegnamenti di Mosè" (ovvero l'eredità religiosa di Israele) in un libro che potesse poi essere distribuito alla crescente [[w:Diaspora ebraica|Diaspora ebraica]] in Babilonia e altrove. La grande impresa di Esdra e di coloro che lavorarono con lui fu quella di prendere questo libro e renderlo la legge ufficiale dell'antica patria della nazione. Lo stesso Esdra proveniva da circoli sacerdotali-scribali di alto rango, e sembra plausibile (sebbene non possa essere provato) che il libro sia stato prodotto in quegli stessi circoli. Non vi è alcuna traccia delle fasi del loro lavoro, ma si può supporre che abbiano iniziato raccogliendo tutti i documenti scritti disponibili dalla Giudea preesilica: il libro di Giosia era uno di questi documenti, così come la prima edizione delle profezie di Geremia, prodotta durante la vita del profeta.<ref>13</ref> Organizzando tutto questo materiale in una sorta di biblioteca sacra, produssero le prime versioni di molti libri ora presenti nella Bibbia. Ove possibile, ampliarono questi materiali scritti condensando tradizioni orali che circolavano da generazioni, mettendole per iscritto e aggiungendo i nuovi documenti alla collezione. Tali tradizioni riguardavano sia la narrativa che la legge, e gran parte di questa eredità trovò posto anche nel nascente libro della [[Torah]], nelle elaborate narrazioni del Libro della Genesi e nelle dettagliate regole di purezza e rituale sacrificale che si trovano nel Levitico e altrove. La maggior parte di queste conoscenze, anche nella loro forma non scritta, erano state da tempo fatte risalire a Mosè, quindi era naturale attribuire a lui anche il nuovo, completo documento. Così Esdra fece sì che la vita ebraica si basasse su un libro che traeva la sua autorità (come Esdra traeva la propria) da un decreto del re di Persia. Esdra e i suoi collaboratori consideravano senza dubbio il re una mera pedina nel piano di Dio per il mantenimento del patto con Israele, ma il potere dietro il libro era quello dell'esercito persiano, e l'amministrazione della legge appena istituita si basava su una struttura di funzionari reali persiani. Questa fu una combinazione fatale. Finché entrambe le parti si accontentavano dell'accordo, i pii potevano ignorare la matrice straniera del loro nuovo governo, mentre i funzionari del re, da parte loro, non potevano prestare alcuna attenzione agli interessi religiosi dei loro sudditi. Secoli dopo, tuttavia, quando questo accordo fallì, il risultato fu persecuzione e guerra.<ref>14</ref> {{Nota |allineamento = centro |larghezza = 95% |titolo = SCRIBI |contenuto = Strictly speaking, the word scribe designates someone who can write, a rare skill in the ancient world. The earliest examples of writing that have survived tend to reflect certain specific environments, chiefly those of temples and royal bureaucracies: in both of those settings the official scribe was an important personage. In the course of time, scribes became an important professional group even among ordinary people. They prepared personal correspondence and various legal documents (certificates of sale or gift, marriage and divorce papers, acknowledgments of debt, etc.) for persons who could not write these for themselves, and over time these early professionals developed a large body of legal expertise. Soon even people who might have prepared their own documents relied on scribes instead; scribes knew the proper wording of such materials and supplied a product that could withstand official scrutiny. By virtue of their ability to write, scribes thus became the main carriers of legal expertise in the ancient Near East. One way to guarantee the acceptability of a particular document is to make it similar (or identical) to others that have already been accepted by authoritative officials; this consideration tends to produce uniformity in the formulation of such materials, and thus also in the legal conceptions that underlie them. Archeologists of the ancient Near East have found remarkable stability in the wording of legal documents from widely separated locations over a period stretching more than 1,000 years. Scribes knew how things were done, and scribes did them the same way for a very long time. The Bible reflects important aspects of ancient scribal culture. Of course, the very existence of ancient books is due to scribal activity. In addition, however, biblical law (and to some extent even later rabbinic law) stands firmly in the international legal heritage of Near Eastern scribes. Judean legal documents from the early centuries CE that have been discovered by archeologists similarly reflect the standard scribal formulations of Hellenistic and imperial Roman law. The scriptural Book of Kings depicts royal scribes as high officials. The scribe Shaphan, who helped to publish the Book of Moses in the days of King Josiah, was no mere secretary, just as the secretaries who form an American president’s cabinet are no mere clerks. The same can be said of Shaphan’s son Gemariah, or Elishama “the Scribe,” or Baruch ben Neriah, who was secretary to the prophet Jeremiah; these men helped Jeremiah prepare the first collected edition of his prophecies, and they were all important figures in the public life of their time (see “The Origin of a Prophetic Book”). }} Una volta che le istruzioni di Dio furono trovate in un libro, iniziarono a emergere nuove pratiche religiose e nuovi tipi di leadership religiosa. La carriera di Esdra illustra questo processo. La presentazione iniziale della Torah da parte di Esdra assunse la forma di un'elaborata cerimonia pubblica: il rotolo veniva letto al popolo da una piattaforma appositamente costruita, mentre i maestri leviti spiegavano il testo sconosciuto al pubblico riunito. Il giorno dopo, tuttavia, si tenne una sessione diversa. Ora si riunirono solo "i capi dei gruppi famigliari di tutto il popolo, i sacerdoti e i leviti". Solo un gruppo più ristretto di leader della comunità si sedette, con uno scopo più pratico: "meditare le parole della Dottrina" e mettere in pratica queste regole precedentemente sconosciute.<ref>15</ref> La conoscenza del libro era ora il preliminare essenziale per correggere gli errori del popolo, e l'abilità nello spiegare il libro divenne ora una caratteristica importante della leadership. Il libro poteva ora unire e dividere il popolo: tutti gli ebrei, ovunque, potevano ora venerare lo stesso testo sacro, ma le controversie sull'interpretazione potevano però portare a lotte di potere. Coloro che riuscivano a farsi ascoltare per la loro spiegazione della Torah o, meglio ancora, coloro che riuscivano a mettere in pratica la loro interpretazione, sia con la forza che con la convinzione, diventavano per ciò stesso i leader del popolo ebraico. Naturalmente, ci vollero secoli per giungere a questo risultato. Non vi è traccia del libro della Torah in altre parti del mondo ebraico in quell'epoca così antica.<ref>16</ref> Poiché Esdra aveva portato il libro da Babilonia, presumibilmente era noto lì, ma le Scritture non dicono nulla sulla sua distribuzione o sulla sua autorità tra gli ebrei babilonesi, né indicano se le interpretazioni della Torah differissero da luogo a luogo in quel periodo iniziale;<ref>17</ref> nessuno sa nemmeno chi fosse incaricato di decidere tali questioni. Qualunque sia stato il processo, tuttavia, il risultato è chiaro: la cultura libraria acquisì costantemente prestigio e autorità, e la capacità interpretativa divenne la porta d'accesso al potere e all'influenza. Secoli dopo, un nuovo modello di leadership rabbinica si sarebbe fondato su queste fondamenta. [[File:Israeli blue Star of David.svg|25px|center|Maghen David]] È istruttivo confrontare la carriera di Esdra con quella del suo contemporaneo, Neemia ben Hacalia. Neemia non era né un sacerdote né uno scriba: era piuttosto il coppiere del re, un servitore domestico di alto rango (eunuco?) nella casa reale. Ma non si trattava di un compito umile: quello che sembrava un incarico di minore importanza era in realtà un incarico di grande prestigio, poiché Neemia aveva accesso quotidiano al re, e doveva provenire da una nobile famiglia giudaita per aver ottenuto un simile incarico. Quando giunse la notizia da suo fratello che l'antica città santa "era in rovina, con le sue porte consumate dal fuoco" ({{passo biblico2|Neemia|2:3}}), non dovette far altro che chiedere al re di nominarlo governatore di Giuda con l'autorità (e le provviste) per ricostruirla. Il re accolse prontamente la richiesta e Neemia partì senza indugio. Una volta a Gerusalemme, Neemia sembra aver messo in atto un programma basato sul libro di leggi di Esdra.<ref>18</ref> Il giorno della dedicazione delle mura ricostruite di Gerusalemme, in una scena che ricorda gli eventi del tempo di re Giosia, la cerimonia includeva una lettura pubblica del "Libro di Mosè". Quando leggi che escludevano certi stranieri dalla "congregazione di Dio" furono "trovate scritte lì", gli stranieri furono espulsi dalla comunità. L'osservanza del Sabbath fu imposta, il Tempio e le decime sacerdotali furono regolamentati, i matrimoni con donne straniere furono sciolti con la forza e le donne con i loro figli furono mandate via.<ref>19</ref> Anche il matrimonio con donne straniere era una preoccupazione di Esdra.<ref>20</ref> Molte di queste politiche provocarono la resistenza della popolazione. Per quanto riguarda il matrimonio in particolare, la norma prima dell'esilio era che le mogli adultere assumessero lo status legale dei loro mariti (cfr. [[Una storia dell'ebraismo/Capitolo 1|Capitolo 1]]), quindi la campagna di Esdra e Neemia per porre fine ai matrimoni misti deve essere sembrata alle famiglie interessate come drasticamente radicale. Esdra e Neemia, insieme, compirono una doppia rivoluzione. Gli oppositori dei profeti subirono un colpo rovinoso. Per centinaia di anni, i profeti d'Israele avevano insistito sul fatto che Israele venerasse un solo Dio, ma le masse d'Israele, spesso sotto il patrocinio reale, avevano continuato ad adorarne molti. Derisi o ignorati, i profeti avevano vinto molte battaglie ma non erano mai riusciti a vincere la guerra; persino il grande Geremia, alla fine della sua carriera, affrontò un pubblico che rifiutò categoricamente il suo appello.<ref>21</ref> Quando la guide della nazione furono portate via, con i profeti tra loro, molti devono essere stati lieti di vederli andare. Il popolo rimasto indietro poteva continuare ad adorare YHWH e le divinità della natura al suo fianco, proprio come avevano fatto i loro antenati per generazioni, senza dover affrontare questi fanatici "uomini di Dio" con le loro pretese stravaganti. Ma ora, per ordine del re di Persia, un libro contenente gli insegnamenti di Mosè, il più grande profeta di tutti, era stato dichiarato legge del paese. Adorare altri dèi ora significava violare "la legge di Dio e la legge del re". La resistenza continuò; Neemia dovette combattere i suoi contemporanei, tra cui sacerdoti di alto rango, su una questione dopo l'altra. Ma vinse ogni battaglia, perché il potere era ora dalla sua parte.<ref>22</ref> Si poteva continuare a lamentarsi che la politica della Torah basata su un solo Dio fosse sciocca o oppressiva, ma la venerazione ebraica per gli altri dèi non poteva sopravvivere a lungo. {{Nota |allineamento = centro |larghezza = 95% |titolo = LA TORAH VIENE A ''YEHUD'' |contenuto = ''I seguenti documenti, entrambi discussi nel testo, gettano grande luce sul processo attraverso il quale il libro della Torah divenne il fondamento giuridico dell'insediamento di ''Yehud''. Il primo presenta la lettera di nomina del re Artaserse che mise Esdra, con il suo libro, a capo del distretto. Il secondo racconta la storia della prima presentazione della [[Torah]] da parte di Esdra al popolo di Gerusalemme. Descrive con franchezza il loro sgomento nell'apprendere regole che non avevano mai imparato, e si conclude descrivendo la celebrazione della [[w:Sukkot|Festa delle Capanne סוכות]], un rito a loro precedentemente sconosciuto, quasi per la prima volta dall'Esodo dall'Egitto.'' <center>'''I. La Lettera del Re'''</center> «Artaserse, re dei re, al sacerdote Esdra, scriba della legge del Dio del cielo, salute perfetta. Ora: da me è dato questo decreto. Chiunque nel mio regno degli appartenenti al popolo d'Israele, dei sacerdoti e dei leviti ha deciso liberamente di andare a Gerusalemme, può venire con te; infatti da parte del re e dei suoi sette consiglieri tu sei inviato a fare inchiesta in Giudea e a Gerusalemme intorno all'osservanza della legge del tuo Dio, che hai nelle mani, e a portare l'argento e l'oro che il re e i suoi consiglieri inviano come offerta volontaria per devozione al Dio d'Israele che è in Gerusalemme, e tutto l'argento e l'oro che troverai in tutte le province di Babilonia insieme con le offerte volontarie che il popolo e i sacerdoti offriranno per la casa del loro Dio a Gerusalemme.<br/> Perciò con questo argento ti prenderai cura di acquistare tori, arieti, agnelli e ciò che occorre per le offerte e libazioni che vi si uniscono e li offrirai sull'altare della casa del vostro Dio che è in Gerusalemme. Quanto al resto dell'argento e dell'oro farete come sembrerà bene a te e ai tuoi fratelli, secondo la volontà del vostro Dio. Gli arredi che ti sono stati consegnati per il culto del tuo Dio, rimettili davanti al Dio di Gerusalemme. Per il resto di quanto occorre per la casa del tuo Dio e che spetta a te di procurare, lo procurerai a spese del tesoro reale. Io, il re Artaserse, ordino a tutti i tesorieri dell'Oltrefiume:<br/> Tutto ciò che Esdra, sacerdote e scriba della legge del Dio del cielo, vi domanderà, dateglielo puntualmente, fino a cento talenti d'argento, cento kor di grano, cento bat di vino, cento bat di olio e sale a volontà. Quanto è secondo la volontà del Dio del cielo sia fatto con precisione per la casa del Dio del cielo, perché non venga l'ira sul regno del re e dei suoi figli. Vi rendiamo poi noto che non è permesso riscuotere tributi e diritti di pedaggio su tutti i sacerdoti, leviti, cantori, portieri, oblati e inservienti di questa casa di Dio.<br/> Quanto a te, Esdra, con la sapienza del tuo Dio, che ti è stata data, stabilisci magistrati e giudici, ai quali sia affidata l'amministrazione della giustizia per tutto il popolo dell'Oltrefiume, cioè per quanti conoscono la legge del tuo Dio, e istruisci quelli che non la conoscono. A riguardo di chiunque non osserverà la legge del tuo Dio e la legge del re, sia fatta prontamente giustizia o con la morte o con il bando o con ammenda in denaro o con il carcere». <div style="text-align: right;font-size: 0.9em;">({{passo biblico2|Esdra|7:12-26}})</div> <center>'''II. L'Assemblea di Gerusalemme'''</center> [[File:Ezra Reads the Law l.jpg|right|150px|thumb|<small>'''''Esdra legge lo Scrollo''''' – Dipinto murale proveniente dalla sinagoga del III secolo EV a Dura Europos, in Siria, al confine con l'Impero Romano. Cfr. [[Una storia dell'ebraismo/Capitolo 10|Capitolo 10]] per maggiori informazioni su questo importante sito.</small>]] Il resto del popolo diede ventimila dracme d'oro, duemila mine d'argento e sessantanove vesti sacerdotali. I sacerdoti, i leviti, i portieri, i cantori, alcuni del popolo, gli oblati e tutti gli Israeliti si stabilirono nelle loro città.<br/> Come giunse il settimo mese, gli Israeliti erano nelle loro città...<br/> Allora tutto il popolo si radunò come un solo uomo sulla piazza davanti alla porta delle Acque e disse ad Esdra lo scriba di portare il libro della legge di Mosè che YHWH aveva dato a Israele. Il primo giorno del settimo mese, il sacerdote Esdra portò la legge davanti all'assemblea degli uomini, delle donne e di quanti erano capaci di intendere.<br/> Lesse il libro sulla piazza davanti alla porta delle Acque, dallo spuntar della luce fino a mezzogiorno, in presenza degli uomini, delle donne e di quelli che erano capaci di intendere; tutto il popolo porgeva l'orecchio a sentire il libro della legge. Esdra lo scriba stava sopra una tribuna di legno, che avevano costruito per l'occorrenza e accanto a lui stavano, a destra Mattitia, Sema, Anaia, Uria, Chelkia e Maaseia; a sinistra Pedaia, Misael, Malchia, Casum, Casbaddàna, Zaccaria e Mesullàm.<br/> Esdra aprì il libro in presenza di tutto il popolo, poiché stava più in alto di tutto il popolo; come ebbe aperto il libro, tutto il popolo si alzò in piedi. Esdra benedisse YHWH Dio grande e tutto il popolo rispose: «Amen, amen», alzando le mani; si inginocchiarono e si prostrarono con la faccia a terra dinanzi a YHWH. Giosuè, Bani, Serebia, Iamin, Akkub, Sabbetài, Odia, Maaseia, Kelita, Azaria, Iozabàd, Canàn, Pelaia, leviti, spiegavano la legge al popolo e il popolo stava in piedi al suo posto.<br/> Essi leggevano nel libro della legge di Dio a brani distinti e con spiegazioni del senso e così facevano comprendere la lettura. Neemia, che era il governatore, Esdra sacerdote e scriba e i leviti che ammaestravano il popolo dissero a tutto il popolo: «Questo giorno è consacrato a YHWH vostro Dio; non fate lutto e non piangete!». Perché tutto il popolo piangeva, mentre ascoltava le parole della legge. Poi Neemia disse loro: «Andate, mangiate carni grasse e bevete vini dolci e mandate porzioni a quelli che nulla hanno di preparato, perché questo giorno è consacrato a YHWH nostro; non vi rattristate, perché la gioia di YHWH è la vostra forza». I leviti calmavano tutto il popolo dicendo: «Tacete, perché questo giorno è santo; non vi rattristate!». Tutto il popolo andò a mangiare, a bere, a mandare porzioni ai poveri e a far festa, perché avevano compreso le parole che erano state loro proclamate.<br/> Il secondo giorno i capifamiglia di tutto il popolo, i sacerdoti e i leviti si radunarono presso Esdra lo scriba per esaminare le parole della legge. Trovarono scritto nella legge data da YHWH per mezzo di Mosè, che gli Israeliti dovevano dimorare in capanne durante la festa del settimo mese. Allora fecero sapere la cosa e pubblicarono questo bando in tutte le loro città e in Gerusalemme: «Andate al monte e portatene rami di ulivo, rami di olivastro, rami di mirto, rami di palma e rami di alberi ombrosi, per fare capanne, come sta scritto». Allora il popolo andò fuori, portò i rami e si fece ciascuno la sua capanna sul tetto della propria casa, nei loro cortili, nei cortili della casa di Dio, sulla piazza della porta delle Acque e sulla piazza della porta di Efraim. Così tutta la comunità di coloro che erano tornati dalla deportazione si fece capanne e dimorò nelle capanne. Dal tempo di Giosuè figlio di Nun fino a quel giorno, gli Israeliti non avevano più fatto nulla di simile. Vi fu gioia molto grande. Esdra fece la lettura del libro della legge di Dio ogni giorno, dal primo all'ultimo; la festa si celebrò durante sette giorni e l'ottavo vi fu una solenne assemblea secondo il rito. <div style="text-align: right;font-size: 0.9em;">{{passo biblico2|Neemia|7:72-8:18}}; cfr. {{passo biblico2|Levitico|23:33-43}})</div> }} What was more, all these changes could be grounded in the Book of the Teaching of Moses: the other revolution was that the prophets’ victory was enshrined in a book. King Josiah had proceeded differently; once Josiah had determined to carry out his reform, he had no further need for the book. The book inspired and lent weight to his royal authority, but he was the king, and he could have proceeded in any case. Ezra, on the other hand, had no authority at all beyond the book; even in his letter of royal appointment, his sole charge was to establish the book as the law of the territory and ensure that its instructions were obeyed. Ezra himself would soon be gone, but the power to command now issued from the scroll of Moses’ teaching, and that scroll would exist long after he had passed from the scene. Book in hand, migrating Jews could now carry the sacred center of their religion wherever they traveled. The Torah forbade construction of a Temple outside Jerusalem, but there was no limit on making copies of the Torah book itself. Prophecy was dying out, but every community could have its own scholars and scribes, every community could teach the book to its children, every community could study the book – without outside guidance if necessary – and apply its teachings as local residents (or their leaders) saw fit. Thanks to the book, Judaism became a religion that could travel to the ends of the earth, a religion that no foreign power could threaten by laying waste to a building. In the course of time, Jewish life became inconceivable without the Torah. Earlier generations had brought their questions to the local priest or prophet,23 but now the law of God could be “found written” in the Book, and now the scribe, not the prophet, would help the people determine the will of God. New, disruptive prophecies were neither required nor desired: the Torah of Moses was now enshrined in fixed, eternal form, to be read with care by all generations to come. [[File:Israeli blue Star of David.svg|25px|center|Maghen David]] Alexander the Great conquered the Near East in a rapid campaign from 333 to 331 BCE. The conqueror died very young, but not before he had founded a city in Egypt that bore his name and became the royal capital of the dynasty of the Ptolemies. Alexandria grew into the largest, wealthiest, and most splendid city in the world, and Jews lived in Alexandria from its earliest days. Some were attracted from nearby Judaea by the kings’ inducements to newcomers to help build the new capital; others were brought there as slaves but eventually were freed. Around the year 250 BCE, in Alexandria, the Torah was translated into Greek. Many explanations have been proposed for this momentous project. Perhaps King Ptolemy wanted a copy of every known book in the Library he was assembling, or perhaps he needed a reference copy of the laws by which his Judaean subjects (Judaea was under Ptolemaic rule) were being allowed to live. The Jews themselves, however, told a different and quite remarkable story. Later generations recounted that the translation was carried out by thirtyfive (or thirty-six) pairs of scholars; in later times the translation was called Septuagint, after the Latin word for “seventy.” It was said that these teams were carefully isolated from one another, so none could see the work of the others; nevertheless, the people remembered that when the finished translations were compared they were identical, down to the last word, and such a remarkable outcome would surely have been impossible without God’s own intervention.24 This story communicates the Alexandrian Jews’ deep conviction that their Greek version of the Torah was a revelation from God, no less so than the Hebrewversion fromwhich it had been prepared. This feeling gave rise to an annual festival at Alexandria to celebrate the translation’s publication; to the Greek-speaking Jews of the Hellenistic world, the giving of the Septuagint was a mark of God’s generous love, no less extraordinary than the original revelation at Sinai.25 {{Nota |allineamento = centro |larghezza = 95% |titolo = INTERPRETAZIONE NELLA BIBBIA |contenuto = It has already been mentioned that the Bible is actually a collection of separate books written over a period of almost 1,000 years. It would not be surprising that later biblical writings sometimes interpret older materials in that same collection, and so indeed they do. Here are a few examples, two from the realm of ritual law and three (summarized more briefly) from the realm of religious thought. <center>'''1'''</center> In connection with the annual sacrifice of the Passover lamb, Exodus 12:9 contains a very clear instruction: Do not eat it raw, or cooked in water, but roasted . . . over the fire. The Hebrew word that designates the forbidden means of preparation (“cooked”) comes from the root b-sh-l. However, in another treatment of the samematter, Deuteronomy 16:7 offers an equally matter-of-fact instruction: You must cook [b-sh-l] and eat it in the place that YHWH your God will choose; and then in the morning you may turn toward home. The same action that is forbidden in Exodus is simply taken for granted in Deuteronomy! In later generations, people naturally wondered how the Torah really wanted them to proceed. In the last book of the Bible, 2 Chronicles 35:13 provides the following detail in describing King Josiah’s Passover (see “King Josiah’s Book”): They cooked [b-sh-l] the Passover sacrificeover fire, according to the statute. Of course, the statute seems to say the opposite, namely, that “cooking” is done with water and “roasting” is done over a fire. But the author of Chronicles was aware of the tension between the two Torah passages and added a quiet reassurance to his readers that a proper reconciliation of the conflicting texts had been achieved. <center>'''2'''</center> It appears that Ezra’s contemporaries interpreted Leviticus 23:40–42 as an instruction concerning the construction of festival booths (see “The Torah Comes to Yehud”). In their view, such booths had to be built out of the materials listed in verse 40, and Nehemiah 8:15–16 reports that the people duly went out into the hills, collected the prescribed species of greenery, and built their festive huts. The author of the later Nehemiah text does not quote Leviticus but offers a paraphrase in which his identification of the required species is simply provided as the plain meaning of the earlier text. This would all be unremarkable, except that later Jewish tradition interpreted those same Mosaic verses differently, as two separate instructions: the prescribed species were to be carried in special festive processions, but the booths could be constructed out of almost anything. In addition, while some of the species named in Leviticus and Nehemiah cannot be identified with confidence, it appears that later tradition identified the prescribed species differently than the interpreters in Ezra’s time. The scriptural text clearly indicates that Ezra’s associates “gathered to Ezra the scribe to ponder the words of the Teaching,” that is to say, they studied the text before them and worked out an accepted interpretation. The text does not describe the interpretive methods they used or the process by which they reached their conclusions. Later talmudic literature contains explicit exegeses of the relevant passages in Leviticus, but also does not explain why (or when, or by whom) the normative interpretation was first worked out or why (or when or by whom) it was finally accepted. <center>'''3'''</center> Genesis 32:24–32 tells the famous storyof the patriarch Jacob wrestling with an unidentified man throughout the night. Jacob emerges lame from this mysterious encounter, and at dawn the man changes Jacob’s name to Israel but refuses to reveal his own. Later interpreters took for granted that the “man,” whom the text clearly identifies as such (ish), was in fact an angel. Why else was he so desperate to be gone before dawn? Why else refuse to tell his name? Who else would have the arrogance to change another man’s name? Of course, there are possible answers to these questions, but the fact remains that Jacob’s antagonist had been seen as an angel since very early times. When the prophet Hosea alludes to this story (12:4), he simply takes for granted that Jacob’s antagonist was an angel (mal’ach); the interpretive switch had already taken place before the Babylonian Exile! <center>'''4'''</center> The last chapter of the Book of Samuel (2 Samuel 24) tells a strange story of God’s fury at King David after the Israelite ruler had ordered a census of his fighting troops. It is not strange that God should be angry at David for having wished this: the people of Israel had long believed that counting the folk was an affront to God and should be avoided, for had God not promised Abraham that his descendantswould be as countless as the stars (Genesis 15:5), and had not Moses, when he wished to count the people in the desert, instructed each to bring payment of half a shekel and then counted the money instead (Exodus 30:11–16)? The surprising part is this: David took the census in the first place because he had been instructed to do so by God. God was already angry at the people of Israel (the reader is not told why) and wanted a pretext to punish them! However, when this story is retold in the later Book of Chronicles (see Chapter 1, “What Is in the Bible?”), an almost verbatim repetition of the narrative differs in one crucial detail: it is not God who incites David to his foolish deed, it is Satan (2 Chronicles 21:1). Once again the reader gets no explanation as to why Satan should have done so, but the act is no longer surprising: Satan can be expected to cause trouble in this way. Through a subtle interpretive adjustment, the justice of God has been protected from challenge. <center>'''5'''</center> A striking example of explicit reinterpretation within the Bible itself can be found at Daniel 9:2, where the pious Daniel reports that he has been studying the prophet Jeremiah’s prediction (25:11–12; 29:10) that Jerusalem would lie in ruins for seventy years and then be rebuilt. By the time the Book of Daniel was written (see Chapter 4), far more than seventy years had passed since the destruction of 586 BCE and the city was once more under oppressive foreign rule; the righteous of those days must have been asking how this could be: where was God’s promise to the prophet now? At this key moment, the angel Gabriel comes to Daniel and explains to him that the prophet had really meant to speak of seventy weeks of years, that is to say, not 70 years but 490 (see Daniel 9:24). Through this remarkable act of reinterpretation, the pious of later years were spared the agonizing prospect that Jeremiah’s word had gone unfulfilled. }} Persian rule over Yehud continued for another century after Nehemiah’s career as governor, but very little is known about this long period of time. Ezra’s establishment of the Torah as the law of Yehud apparently went unchallenged, and the succession of high priests apparently continued in orderly fashion, but no specific events are recorded for this interval, and any gradual developments in the life of the region are lost in the general lack of documentation. One intriguing episode, however, did unfold in a far corner of the Persian Empire at Elephantine, on an island in the Upper Nile Valley, a military outpost of Jews who had been settled for some time. These Jewish soldiers were charged with protecting the Egyptian frontier from invasion out of the African heartland, and they had held this responsibility for a substantial period, each generation inheriting the task from the one before. For a long time, it seems, the local Egyptian population tolerated this alien military presence in their midst; these foreigners were, after all, protecting their homeland. In the late fifth century, however, these same Jewish soldiers were serving the interests of the Persian Empire, a foreign occupier. Not much is known about the lives of these Jewish soldier-settlers, but one remarkable fact is clear: the Jews of Elephantine maintained the only known Jewish temple in the world at this time outside the Holy Land. Here the Jewish God, apparently called Yahu, was honored through familiar sacrificial rites, a situation that surely pleased the local Jews greatly but also greatly irritated the local priests of the Egyptian god Khnum: the temple of Khnum, otherwise the main temple on the island, felt intense pressure from this competitor from abroad. To make matters even worse in natives’ eyes, these Jews’ annual Passover festival cast the local environment of Elephantine (that is, Egypt) in a very bad light, and this festival was also notoriously marked by the slaughter of lambs, an animal considered sacred to Khnum. Around 419 BCE, a letter from higher authorities ordered the local Persian officials to protect the Jews from interference as they celebrated their feast; the document does not say what was happening to make such a letter necessary or what the Jews had to do to obtain this protection, but clearly tensions were in the air. A few years later, the Jewish temple at Elephantine was altogether destroyed, apparently at the instigation of the priests of Khnum; after several years, during which appeals for help to the Jerusalem priesthood went unanswered, the sacrifices at Elephantine were partially restored,26 but soon the rebuilt temple was again demolished, this time, it seems, for good. Several features of this episode deserve comment. There is no sign that the Jews of Elephantine and their priestly leaders possessed copies of the Torah or even knew that such a book existed. The surviving correspondence between them and the authorities in Jerusalem never quotes or even mentions a sacred text, and the Jews of Elephantine practiced a way of life that actually disobeyed the Torah in important ways. The very existence of a temple outside “the place which YHWH had chosen”27 violated a key requirement of the Book of Deuteronomy and undid the reforms which King Josiah had undertaken centuries earlier. Were the Jews of Elephantine unaware of those reforms because their ancestors had arrived in Egypt even before Josiah’s time? That is possible, perhaps even likely, though no biblical writer shows awareness of their presence there. Did they simply presume that those reforms had been nullified by the Babylonian conquest? That too is possible. Did they believe Deuteronomy banned outside shrines only in the Holy Land, an interpretation that left them free in Egypt to do as they saw fit? Even that is possible: many Jewish schools of interpretation have limited the application of various Torah rules to the Jewish homeland in Palestine.28 {{Nota |allineamento = centro |larghezza = 95% |titolo = I SAMARITANI |contenuto = In 722 BCE the Assyrians conquered the Kingdom of Israel and put an end to its sovereignty. According to the narrative in 2 Kings 17, the inhabitants of the land were carried off to Assyrian exile, and the Assyrians imported “people from Babylon, Cuthah, Avva, Hamath, and Sefarvaim” (17:24), similarly uprooted from their native lands, and settled them in the now-empty countryside of Samaria. The narrative goes on to report that the devastated country was overrun by lions, and this made the new residents afraid that they had angered YHWH, the god of the land, by worshiping him incorrectly. The king of Assyria ordered that a few of the exiled Israelite priests be returned to their homes to teach the newcomers “how to fear YHWH” (17:28), but the newcomers continued to serve their ancestral gods as well. That is the Bible’s dismissive, hostile account of the Samaritans. Clearly written from a rival Judahite viewpoint, this narrative depicts them as foreigners who were settled in the Promised Land by a foreign conqueror. Practicing a debased form of YHWH worship, they could not or would not abandon the idolworship they had brought with them from their countries of origin. Centuries later, the Samaritans continued to maintain a distinctive religious identity. Samaria lies to the north of the Judaean heartland, and its inhabitants developed an alternative religious heritage, perhaps reflecting the customs of the northern tribes, just as Judaism reflected the heritage of the southern Kingdom of Judah. Relations between Judaeans and Samaritans were often tense or even hostile. In the days of Nehemiah, a son of the Jerusalem high priest was married to the daughter of the Samaritan leader, but Nehemiah expelled him from Jerusalem (Nehemiah 13:28), an act that sealed the bad relations between the two communities. For much of the early Hellenistic period the Samaritans maintained a temple on Mount Gerizim, near modern Nablus (biblical Shechem), and they developed a version of the Torah in which all the implied references to Jerusalem (especially in Deuteronomy) were subtly reworded and applied to their shrine instead. Built shortly after the time of Alexander the Great, the Samaritan temple was destroyed by the Hasmonaean high priest Hyrcanus I; he claimed to be acting in retaliation for Samaritan cooperation with the hellenization program of Antiochus IV (see Chapter 4), but hewas surely also motivated by the ancestral hostility between the two communities. Thefamous Gospel story of the goodSamaritan (Luke 10:30–37) reflects this hostility as well: nothing was more shocking to Judaean hearers than the idea of a Samaritan more virtuous than themselves. Under the Roman occupation, Samaria became a hostile buffer zone between the two Jewish districts of Judaea and Galilee. Pilgrims and others traveling between Galilee and Jerusalem were in constant danger of harassment and worse. In later antiquity, Samaritan religion continued to resemble Judaism while remaining distinct from it. The Samaritans accepted the Pentateuch (but only the Pentateuch) as holy, though in a slightly different version, as already noted. The general rabbinic attitude toward them was that Samaritans can be trusted to follow only certain rules of the Torah, but to follow those rules with scrupulous care; it is difficult to know whether this was an outsiders’ fantasy or an accurate description of Samaritan behavior. The once-extensive Samaritan diaspora has almost entirely disappeared, but a modest Samaritan community continues to exist in modern Israel and theWest Bank. The Samaritans honor theirownline of priests and continue to recognize Gerizim as a holy mountain; at Passover time they continue to sacrifice a lamb (or goat) there. }} Another element of the Elephantine Jews’ religion would strike most modern readers as even more shocking: the Jewish god, here named Yahu, shared his Egyptian shrine with two female deities, Ashambethel and Anathbethel. Such associations of YHWH with other deities had been common in preexilic Israel, and here, in an isolated corner of the world, old patterns endured long after they had more or less disappeared in the homeland. No surviving record indicates whether the Elephantine Jews knew that others would have found this practice scandalous or how they would have justified it. In short, the religion of the Elephantine Jews (can one even call it Judaism?) was nothing like the religion that the Book of the Teaching of Moses would have led readers to expect. And yet, these people were eager to celebrate Passover in the correct manner and invoked the Persian authorities’ aid when the local population tried to interfere. They saw themselves as servants of Israel’s god, they saw the people of Jerusalem as their cousins, and they saw the holy city as their ancestral capital and a source of religious guidance. As the Jews of Elephantine struggled for permission to rebuild their destroyed temple, they tried to enlist the support of those cousins, but it appears that the Jerusalem priesthood was not very eager to help. At first, they made no response at all, so that three years later, when the people of Elephantine tried again, the petition went not only to Jerusalem but also to the leading family of Samaria. When finally the worship of Yahu was indeed renewed, the restoration was only partial: incense and vegetable offerings were permitted, but not the sacrifice of animals. Why were the Jerusalem priests so reluctant to support their fellow Jews, and why did the restoration remain incomplete? A likely answer is that the Torah was already known in Judaea, and the leaders there were unhappy about supporting a flagrant violation of the Book’s instructions. Another consideration, however, is that the Jerusalem priesthood was not unhappy to see a competitor go out of business. It is extremely improbable that Jews from elsewhere took the long journey to southern Egypt in order to worship at Elephantine, but perhaps the priests of Jerusalem thought that pilgrims from far away might be more willing to visit the homeland if no local shrine were available. The reduced worship that was finally allowed may represent a compromise: the Jerusalem leadership was ready to accept such activities at an alternative sanctuary but would not agree to support full restoration of a shrine apart from their own. Jewish solidarity on some matters did not always mean solidarity on everything. Apart from the Elephantine correspondence, almost no documentary evidence survives from the time that Persia governed the Near East. After Ezra and Nehemiah were gone, Yehud apparently remained pretty much as those reformers had left it: the Torah book was the authoritative code, and the high priests in hereditary succession were in charge of interpreting it. This arrangement continued to rest on royal authority, but later Persian kings did not intervene in Jewish life. The Torah’s insistence on strict separation from neighboring peoples and their customs continued to provoke resentment, and probably some quiet resistance, from both leadership elements and ordinary people in their private lives, but the situation appeared stable, and no significant changes can be documented. [[File:Israeli blue Star of David.svg|25px|center|Maghen David]] {{Immagine grande|109.Ezra Reads the Law to the People.jpg|1010px|''Esdra legge le Tavole al Popolo'', di [[w:Gustave Doré|Gustave Doré]] (1866)}} == Note == {{Vedi anche|Serie delle interpretazioni|Serie misticismo ebraico|Serie maimonidea|Serie dei sentimenti|Serie letteratura moderna}} <div style="height: 180px; overflow: auto; padding: 3px; border:1px solid #AAAAAA; reflist4"><references/></div> {{Avanzamento|50%|6 luglio 2025}} [[Categoria:Una storia dell'ebraismo|Capitolo 3]] m86d1mhp87pjj7atoj4xs200y1l1hn5 478506 478505 2025-07-07T14:56:28Z Monozigote 19063 /* Il Libro e il Popolo */ testo 478506 wikitext text/x-wiki {{Una storia dell'ebraismo}} {{Immagine grande|Baruch Zvi Ring - Memorial Tablet and Omer Calendar - Google Art Project.jpg|750px|}} == Il Libro e il Popolo == <!--- miei testi in inglese da tradurre, sistemare e inserire ---> I Capitoli precedenti si sono basati ampiamente sulle informazioni contenute nella Bibbia, ma la Bibbia stessa, il libro ora nelle nostre mani, non è ancora apparsa nella storia. Cos'è la Bibbia? Come mai l'Ebraismo e poi il Cristianesimo si sono basati su questo libro? Cosa significa per qualsiasi religione basarsi su un libro? Altre religioni antiche non si basavano affatto sui libri; perché l'Ebraismo ha intrapreso una strada diversa? Come in precedenza, sarà utile iniziare con alcune narrazioni. Un resoconto in {{passo biblico2|2Re|23}} descrive un episodio accaduto a Gerusalemme durante il regno di re Giosia (640-609 AEV): nel corso di un'importante ristrutturazione dell'edificio del Tempio, fu trovato un libro che causò una rivoluzione nella vita della nazione (cfr. "IL LIBRO DI RE GIOSIA"). Il libro conteneva (o si diceva che contenesse) insegnamenti di Mosè stesso, il fondatore della religione d'Israele, e il popolo si rese conto di aver vissuto in violazione di quegli insegnamenti per innumerevoli generazioni. Re Giosia si accinse a far rispettare questi insegnamenti fino a quel momento sconosciuti e li pose a fondamento della vita nazionale; per questo atto fu ricordato come un re che "ritornava a YHWH con tutto il suo cuore, con tutta la sua anima e con tutte le sue forze, secondo tutta la legge di Mosè; dopo di lui non ne sorse mai un altro simile" ({{passo biblico2|2Re|23:25}}).<ref>1</ref> Nessuna precedente narrazione nelle Scritture registra un simile uso di materiale scritto. In un'epoca precedente, il re Ezechia (morto nel 686 AEV) aveva attuato una riforma simile, e le Scritture lo lodano in modo analogo,<ref>2</ref> ma non vi è alcun accenno al fatto che i suoi sforzi fossero stati ispirati da un rotolo di pergamena. I libri delle Scritture precedenti fanno riferimento astratto a una versione scritta degli insegnamenti di Mosè, ma questi potrebbero riflettere concezioni successive, risalenti a un periodo dopo l'inizio della circolazione di tali libri. La riforma di Giosia è la prima situazione storica documentata in cui si possa trovare un libro del genere. Tuttavia, nessuno in questa narrazione sembra sorpreso che gli insegnamenti di Mosè siano stati messi per iscritto. Questo potrebbe essere un segno che i libri scritti della [[Torah]] תּוֹרָה ("Istruzione") fossero già familiari, o forse riflette un momento nella storia di Israele in cui la produzione di testi sacri scritti divenne improvvisamente un'attività diffusa: la prima edizione delle parole del profeta Geremia fu compilata solo pochi anni dopo.<ref>3</ref> I lettori moderni possono semplicemente notare che, al momento della distruzione del [[w:Tempio di Salomone|Primo Tempio]], il popolo di Giuda aveva familiarità con l'idea che gli insegnamenti di Mosè potessero essere trovati in un libro, e che accettava l'idea che la vita della nazione dovesse basarsi su quel documento. Inoltre, ci sono tutte le ragioni per supporre che quando i leader della nazione furono deportati in esilio a Babilonia portassero con sé il libro di Giosia, e anche qualsiasi altro scritto simile che riuscirono a trovare. Sicuramente avrebbero desiderato farlo, e gli sviluppi successivi sarebbero altrimenti molto difficili da spiegare. {{Nota |allineamento = centro |larghezza = 95% |titolo = IL LIBRO DI RE GIOSIA |contenuto =''Questa è la storia della rivoluzione religiosa di re Giosia, fondata su un misterioso libro di Istruzione (Torah) scoperto durante i lavori di ristrutturazione del Tempio. Confrontando il programma della rivoluzione con il contenuto del Libro del Deuteronomio, gli studiosi moderni hanno concluso che fosse una versione di quel libro che il sacerdote Hilkiah portò al re.'' Nell'anno diciotto del suo regno, Giosia mandò Safàn figlio di Asalia, figlio di Mesullàm, scriba, nel tempio dicendogli: «Va' da Chelkia sommo sacerdote; egli raccolga il denaro portato nel tempio, che i custodi della soglia hanno raccolto dal popolo. Lo consegni agli esecutori dei lavori, addetti al tempio; costoro lo diano a quanti compiono le riparazioni del tempio, ossia ai falegnami, ai costruttori e ai muratori e l'usino per acquistare legname e pietre da taglio occorrenti per il restauro del tempio. Non c'è bisogno di controllare il denaro consegnato nelle mani di costoro, perché la loro condotta ispira fiducia».<br/> Il sommo sacerdote Chelkia disse allo scriba Safàn: «Ho trovato nel tempio il libro della legge». Chelkia diede il libro a Safàn, che lo lesse. Lo scriba Safàn quindi andò dal re e gli riferì: «I tuoi servitori hanno versato il denaro trovato nel tempio e l'hanno consegnato agli esecutori dei lavori, addetti al tempio». Inoltre lo scriba Safàn riferì al re: «Il sacerdote Chelkia mi ha dato un libro». Safàn lo lesse davanti al re.<br/> Udite le parole del libro della legge, il re si lacerò le vesti. Egli comandò al sacerdote Chelkia, ad Achikam figlio di Safàn, ad Acbor figlio di Michea, allo scriba Safàn e ad Asaia ministro del re: «Andate, consultate YHWH per me, per il popolo e per tutto Giuda, intorno alle parole di questo libro ora trovato; difatti grande è la collera di YHWH, che si è accesa contro di noi perché i nostri padri non hanno ascoltato le parole di questo libro e nelle loro azioni non si sono ispirati a quanto è stato scritto per noi».<br/> Il sacerdote Chelkia insieme con Achikam, Acbor, Safàn e Asaia andarono dalla profetessa Culda moglie di Sallùm, figlio di Tikva, figlio di Carcas, guardarobiere; essa abitava in Gerusalemme nel secondo quartiere. L'interrogarono ed essa rispose loro: «Dice YHWH, Dio di Israele: Riferite all'uomo che vi ha inviati da me: Così parla YHWH: Eccomi, io faccio piombare una sciagura su questo luogo e sui suoi abitanti, attuando tutte le parole del libro lette dal re di Giuda, perché hanno abbandonato me e hanno bruciato incenso ad altri dèi per provocarmi a sdegno con tutte le opere delle loro mani; la mia collera divamperà contro questo luogo e non si spegnerà! Al re di Giuda, che vi ha inviati a consultare YHWH, riferirete: Queste cose dice YHWH Dio d'Israele: Quanto alle parole che hai udito,... poiché il tuo cuore si è intenerito e ti sei umiliato davanti a YHWH, udendo le mie parole contro questo luogo e contro i suoi abitanti, che cioè diverranno una desolazione e una maledizione, ti sei lacerate le vesti e hai pianto davanti a me, anch'io ti ho ascoltato. Oracolo di YHWH. Per questo, ecco, io ti riunirò ai tuoi padri; sarai composto nel tuo sepolcro in pace; i tuoi occhi non vedranno tutta la sciagura che io farò piombare su questo luogo». Quelli riferirono il messaggio al re.<br/> Per suo ordine si radunarono presso il re tutti gli anziani di Giuda e di Gerusalemme. Il re salì al tempio di YHWH insieme con tutti gli uomini di Giuda e con tutti gli abitanti di Gerusalemme, con i sacerdoti, con i profeti e con tutto il popolo, dal più piccolo al più grande. Ivi fece leggere alla loro presenza le parole del libro dell'alleanza, trovato nel tempio. Il re, in piedi presso la colonna, concluse un'alleanza davanti a YHWH, impegnandosi a seguire YHWH e a osservarne i comandi, le leggi e i decreti con tutto il cuore e con tutta l'anima, mettendo in pratica le parole dell'alleanza scritte in quel libro. Tutto il popolo aderì all'alleanza.<br/> Il re comandò al sommo sacerdote Chelkia, ai sacerdoti del secondo ordine e ai custodi della soglia di condurre fuori del tempio tutti gli oggetti fatti in onore di Baal, di Asera e di tutta la milizia del cielo; li bruciò fuori di Gerusalemme, nei campi del Cedron, e ne portò la cenere a Betel. Destituì i sacerdoti, creati dai re di Giuda per offrire incenso sulle alture delle città di Giuda e dei dintorni di Gerusalemme, e quanti offrivano incenso a Baal, al sole e alla luna, alle stelle e a tutta la milizia del cielo. Fece portare il palo sacro dal tempio fuori di Gerusalemme, nel torrente Cedron, e là lo bruciò e ne fece gettar la cenere nel sepolcro dei figli del popolo. Demolì le case dei prostituti sacri, che erano nel tempio, e nelle quali le donne tessevano tende per Asera. Fece venire tutti i sacerdoti dalle città di Giuda, profanò le alture, dove i sacerdoti offrivano incenso, da Gheba a Bersabea; demolì l'altura dei satiri, che era davanti alla porta di Giosuè governatore della città, a sinistra di chi entra per la porta della città.<br/> Però i sacerdoti delle alture non salirono più all'altare di YHWH in Gerusalemme, anche se mangiavano pane azzimo in mezzo ai loro fratelli. Giosia profanò il Tofet, che si trovava nella valle di Ben-Hinnòn, perché nessuno vi facesse passare ancora il proprio figlio o la propria figlia per il fuoco in onore di Moloch. Fece scomparire i cavalli che i re di Giuda avevano consacrati al sole all'ingresso del tempio, nel locale dell'eunuco Netan-Mèlech, che era nei cortili, e diede alle fiamme i carri del sole. Demolì gli altari sulla terrazza del piano di sopra di Acaz, eretti dai re di Giuda, e gli altari eretti da Manàsse nei due cortili del tempio, li frantumò e ne gettò la polvere nel torrente Cedron. Il re profanò le alture che erano di fronte a Gerusalemme, a sud del monte della perdizione, erette da Salomone, re di Israele, in onore di Astàrte, obbrobrio di quelli di Sidòne, di Càmos, obbrobrio dei Moabiti, e di Milcom, abominio degli Ammoniti. Fece a pezzi le stele e tagliò i pali sacri, riempiendone il posto con ossa umane.<br/> Demolì anche l'altare di Betel e l'altura eretta da Geroboamo figlio di Nebàt, che aveva fatto commettere peccati a Israele; demolì quest'altare e l'altura; di quest'ultima frantumò le pietre, rendendole polvere; bruciò anche il palo sacro.<br/> Volgendo Giosia lo sguardo intorno vide i sepolcri che erano sul monte; egli mandò a prendere le ossa dai sepolcri e le bruciò sull'altare profanandolo secondo le parole di YHWH pronunziate dall'uomo di Dio quando Geroboamo durante la festa stava presso l'altare. Quindi si voltò; alzato lo sguardo verso il sepolcro dell'uomo di Dio che aveva preannunziato queste cose, Giosia domandò: «Che è quel monumento che io vedo?». Gli uomini della città gli dissero: «È il sepolcro dell'uomo di Dio che, partito da Giuda, preannunziò quanto tu hai fatto contro l'altare di Betel». Egli disse: «Lasciatelo in pace; nessuno rimuova le sue ossa». Le ossa di lui in tal modo furono risparmiate, insieme con le ossa del profeta venuto da Samaria.<br/> Giosia eliminò anche tutti i templi delle alture, costruiti dai re di Israele nelle città della Samaria per provocare a sdegno YHWH. In essi ripetè quanto aveva fatto a Betel. Immolò sugli altari tutti i sacerdoti delle alture locali e vi bruciò sopra ossa umane. Quindi ritornò in Gerusalemme.<br/> Il re ordinò a tutto il popolo: «Celebrate la pasqua per YHWH vostro Dio, con il rito descritto nel libro di questa alleanza». Difatti una pasqua simile non era mai stata celebrata dal tempo dei Giudici, che governarono Israele, ossia per tutto il periodo dei re di Israele e dei re di Giuda. In realtà, tale pasqua fu celebrata per YHWH, in Gerusalemme, solo nell'anno diciotto di Giosia.<br/> Giosia fece poi scomparire anche i negromanti, gli indovini, i terafim, gli idoli e tutti gli abomini, che erano nel paese di Giuda e in Gerusalemme, per mettere in pratica le parole della legge scritte nel libro trovato dal sacerdote Chelkia nel tempio di YHWH. <div style="text-align: right;font-size: 0.9em;">({{passo biblico2|2Re|22:3–23:24}}; ma cfr. anche {{passo biblico2|2Cronache|30}})</div> }} Nel 539 AEV la città di Babilonia fu invasa dai Persiani e per i successivi due secoli l'Impero Persiano dominò il Vicino Oriente. Le Scritture riportano che il vittorioso re Ciro permise quasi immediatamente agli esuli di tornare in Giuda e ricostruire il Tempio, sebbene fosse naturalmente dato per scontato che il potere sovrano sarebbe rimasto nelle sue mani.<ref>4</ref> Guidati dai sacerdoti del Tempio, gli abitanti di Gerusalemme e dei suoi dintorni iniziarono a ricostruire il modo di vivere che Nabucodonosor aveva quasi distrutto. La successiva grande svolta avvenne durante il settimo anno del re persiano Artaserse,<ref>5</ref> quando uno scriba di discendenza sacerdotale di nome [[w:Esdra|Esdra]] arrivò a Gerusalemme con una lettera di nomina reale. Il testo biblico si sofferma a sottolineare la distinta discendenza sacerdotale di Esdra, tracciandone la genealogia generazione per generazione fino ad Aronne, fratello di Mosè e primo sommo sacerdote d'Israele. Allo stesso tempo, il testo identifica anche le altre pretese di distinzione di Esdra: era uno scriba "esperto nella Legge [ebr., ''Torah''] di Mosè che YHWH, il Dio d'Israele, aveva concesso", e inoltre "il re gli aveva dato... tutto ciò che aveva chiesto" ({{passo biblico2|Esdra|7:6}}). Questa combinazione di discendenza impeccabile, cultura libresca religiosa e sostegno reale permise a Esdra di attuare una rivoluzione nella vita della nazione.<ref>6</ref> Due passi biblici gettano luce sulla natura di quella rivoluzione. {{passo biblico2|Esdra|7:12-16}} fornisce una copia della lettera reale portata da Esdra (cfr. "LA TORAH VIENE A ''YEHUD''"). È impossibile, naturalmente, verificarne l'accuratezza o addirittura l'autenticità, ma la maggior parte degli studiosi ha accettato la lettera come autentica, e merita attenzione in questa sede. La lettera riconosce la competenza di Esdra nella "legge del dio del cielo" e gli conferisce ampia autorità sul territorio di Yehud (il nome ufficiale persiano del distretto) sulla base di tale competenza. Come venne a conoscenza di Esdra il re,<ref>7</ref> in primo luogo, e perché il re supponeva che la competenza in questa legge dovesse essere un prerequisito per la leadership ebraica? Il testo non risponde a nessuna delle due domande, ma sembra che membri di alto rango della comunità giudaita in esilio a Babilonia<ref>8</ref> avessero accesso a potenti funzionari reali e portarono Esdra alla loro attenzione. Questi esuli di Giuda, così influenti, devono aver creduto che la competenza di scriba di Esdra fosse importante per il benessere della comunità di origine a Gerusalemme, e riuscirono a ottenere per Esdra una nomina reale per governare la loro patria. Essendo uno scriba, Esdra possedeva naturalmente una copia scritta della "legge del dio del Cielo" e, quando arrivò a Gerusalemme per assumere il suo incarico, organizzò una lettura pubblica di quella legge (cfr. Immagini nel testo). Un altro passo biblico ({{passo biblico2|Neemia|7:72-8:18}}) descrive quell'evento (cfr. ancora "LA TORAH VIENE A ''YEHUD''"). Nelle generazioni successive, la tradizione religiosa affermò che il Libro di Esdra fosse un rotolo della Torah, lo stesso Pentateuco (termine greco che significa "Cinque Libri") ora venerato come contenente gli insegnamenti di Mosè e la parola di Dio, ma gli studiosi moderni non sono convinti che sia così. Il contenuto effettivo del rotolo di Esdra rimane poco chiaro. Il testo conteneva solo istruzioni cerimoniali, e forse altre regole e regolamenti, o anche il vasto inizio narrativo del Pentateuco che si estende dalla Creazione all'Esodo fino alla rivelazione sul Sinai, un libro e mezzo dei cinque? Il testo attuale non lo specifica. Nel capitolo che segue il racconto della lettura pubblica di Esdra,<ref>9</ref> Neemia si rivolge alla folla e fornisce un riassunto di quella grande narrazione, ma molti elementi importanti della storia vengono omessi e, in ogni caso, Neemia non viene descritto come colui che ''legge'' quel resoconto. {{Nota |allineamento = centro |larghezza = 95% |titolo = LE ORIGINI DI UN LIBRO PROFETICO |contenuto = ''Le vere origini letterarie della maggior parte dei libri delle Scritture non possono essere recuperate. Geremia, tuttavia, ci ha lasciato un breve racconto del suo primo tentativo di raccogliere le sue profezie e pubblicarle. In questo racconto, il profeta incarica il suo segretario, Baruc, di raccogliere le sue orazioni (non dice come siano state preservate) e di consegnare il libro così creato al re Ioiachim. Il re, tuttavia, non gradisce ciò che sente durante la lettura del libro e lo brucia. Di conseguenza, Geremia deve immediatamente iniziare il lavoro di preparazione di una seconda edizione ampliata, e quella raccolta riveduta probabilmente si è sviluppata nel libro che oggi si trova nelle Bibbie moderne. Sembra che nell'antichità la raccolta circolasse in diverse versioni: il fatto più interessante è che la Bibbia greca offre più o meno lo stesso materiale di quella ebraica, ma in un ordine sorprendentemente diverso. Gli studiosi divergono sul processo storico attraverso il quale tali differenze sono emerse.'' Nel quarto anno di Ioiakìm figlio di Giosia, re di Giuda, questa parola fu rivolta a Geremia da parte di YHWH: «Prendi un rotolo da scrivere e scrivici tutte le cose che ti ho detto riguardo a Gerusalemme, a Giuda e a tutte le nazioni, da quando cominciai a parlarti dal tempo di Giosia fino ad oggi. Forse quelli della casa di Giuda, sentendo tutto il male che mi propongo di fare loro, abbandoneranno ciascuno la sua condotta perversa e allora perdonerò le loro iniquità e i loro peccati».<br/> Geremia chiamò Baruc figlio di Neria e Baruc scrisse, sotto la dettatura di Geremia, tutte le cose che YHWH gli aveva detto su un rotolo per scrivere. Quindi Geremia ordinò a Baruc: «Io ne sono impedito e non posso andare nel tempio di YHWH. Andrai dunque tu a leggere, nel rotolo che hai scritto sotto la mia dettatura, le parole di YHWH, facendole udire al popolo nel tempio di YHWH in un giorno di digiuno; le leggerai anche ad alta voce a tutti quelli di Giuda che vengono dalle loro città. Forse si umilieranno con suppliche dinanzi a YHWH e abbandoneranno ciascuno la sua condotta perversa, perché grande è l'ira e il furore che YHWH ha espresso verso questo popolo».<br/> Baruc figlio di Neria fece quanto gli aveva comandato il profeta Geremia, leggendo sul rotolo le parole di YHWH nel tempio.<br/> Nel quinto anno di Ioiakìm figlio di Giosia, re di Giuda, nel nono mese, fu indetto un digiuno davanti a YHWH per tutto il popolo di Gerusalemme e per tutto il popolo che era venuto dalle città di Giuda a Gerusalemme. Baruc dunque lesse nel libro facendo udire a tutto il popolo le parole di Geremia, nel tempio di YHWH, nella stanza di Ghemarià, figlio di Safàn lo scriba, nel cortile superiore presso l'ingresso della Porta Nuova del tempio di YHWH. Michea figlio di Ghemarià, figlio di Safàn, udite tutte le parole di YHWH lette dal libro, scese alla reggia nella stanza dello scriba; ed ecco là si trovavano in seduta tutti i capi dignitari: Elisamà lo scriba e Delaià figlio di Semaià, Elnatàn figlio di Acbòr, Ghemarià figlio di Safàn, e Sedecìa figlio di Anania, insieme con tutti i capi. Michea riferì loro tutte le parole che aveva udite quando Baruc leggeva nel libro al popolo in ascolto.<br/> Allora tutti i capi inviarono da Baruc Iudi figlio di Natania, figlio di Selemia, figlio dell'Etiope, per dirgli: «Prendi nelle mani il rotolo che leggevi ad alta voce al popolo e vieni».<br/> Baruc figlio di Neria prese il rotolo in mano e si recò da loro. Ed essi gli dissero: «Siedi e leggi davanti a noi». Baruc lesse davanti a loro.<br/> Allora, quando udirono tutte quelle parole, ebbero paura e si dissero l'un l'altro: «Dobbiamo senz'altro riferire al re tutte queste parole». Poi interrogarono Baruc: «Dicci come hai fatto a scrivere tutte queste parole». Baruc rispose: «Di sua bocca Geremia mi dettava tutte queste parole e io le scrivevo nel libro con l'inchiostro».<br/> I capi dissero a Baruc: «Va' e nasconditi insieme con Geremia; nessuno sappia dove siete». Essi poi si recarono dal re nell'appartamento interno, dopo aver riposto il rotolo nella stanza di Elisamà lo scriba, e riferirono al re tutte queste cose. Allora il re mandò Iudi a prendere il rotolo. Iudi lo prese dalla stanza di Elisamà lo scriba e lo lesse davanti al re e a tutti i capi che stavano presso il re. Il re sedeva nel palazzo d'inverno - si era al nono mese - con un braciere acceso davanti.<br/> Ora, quando Iudi aveva letto tre o quattro colonne, il re le lacerava con il temperino da scriba e le gettava nel fuoco sul braciere, finché non fu distrutto l'intero rotolo nel fuoco che era sul braciere. Il re e tutti i suoi ministri non tremarono né si strapparono le vesti all'udire tutte quelle cose. Eppure Elnatàn, Delaià e Ghemarià avevano supplicato il re di non bruciare il rotolo, ma egli non diede loro ascolto. Anzi ordinò a Ieracmeèl, un principe regale, a Seraià figlio di Azrièl e a Selemia figlio di Abdeèl, di arrestare Baruc lo scriba e il profeta Geremia, ma YHWH li aveva nascosti.<br/> Questa parola di YHWH fu rivolta a Geremia dopo che il re ebbe bruciato il rotolo con le parole che Baruc aveva scritte sotto la dettatura di Geremia: Prendi di nuovo un rotolo e scrivici tutte le parole di prima, che erano nel primo rotolo bruciato da Ioiakìm re di Giuda. Contro Ioiakìm re di Giuda dichiarerai: «Dice YHWH: Hai bruciato quel rotolo, dicendo: Perché vi hai scritto queste parole: Certo verrà il re di Babilonia e devasterà questo paese e farà scomparire da esso uomini e bestie?»...<br/> Geremia prese un altro rotolo e lo consegnò a Baruc figlio di Neria, lo scriba, il quale vi scrisse, sotto la dettatura di Geremia, tutte le parole del libro che Ioiakìm re di Giuda aveva bruciato nel fuoco; inoltre vi furono aggiunte molte parole simili a quelle. <div style="text-align: right;font-size: 0.9em;">({{passo biblico2|Geremia|36:1-29,32}})</div> }} Inoltre, le regole erano le stesse di quelle che si trovano in seguito? La narrazione fa chiaro riferimento alla festa del Capodanno (''[[w:Rosh haShana|Rosh haShanah]]'') all'inizio del settimo mese e alla Festa delle Capanne (''[[w:Sukkot|Sukkot]]'') due settimane dopo, e sembra citare {{passo biblico2|Levitico|23}} quando descrive le capanne della festa, ma tralascia completamente il Giorno dell'Espiazione (''Yom ha-Kippurim'' o ''[[w:Yom Kippur|Yom Kippur]]''), menzionato nello stesso capitolo del Levitico come cadente tra quei giorni santi.<ref>10 </ref> Ciò significa che il rotolo di Esdra non conteneva ancora alcun riferimento a questo giorno, in seguito il più sacro dell'anno ebraico? Le Scritture non contengono alcun accenno al fatto che la comunità di Esdra osservasse Yom Kippur, sebbene sia sempre possibile che il narratore semplicemente non sentisse il bisogno di includere quel dettaglio nella sua storia. Così come il testo non descrive il contenuto del rotolo di Esdra, non dice come egli lo ottenne. La tradizione religiosa successiva sosteneva che piccoli gruppi di uomini eruditi e pii avessero accuratamente preservato il testo sacro fin dai tempi di Mosè stesso, ma sia Giosia che Esdra leggevano i loro testi a persone che chiaramente non li conoscevano. La tradizione spiegò la reazione scioccata di questo pubblico dicendo che le masse avevano perso la conoscenza degli insegnamenti di Mosè; secondo questa visione, era compito di Esdra reintrodurre la Torah al popolo in generale e stabilirne le regole come legge ufficiale di ''Yehud''. Molti studiosi moderni, tuttavia, propongono uno scenario diverso. I Giudaiti che furono condotti nell'esilio babilonese provenivano dai livelli più alti della società preesilica.<ref>11</ref> A Babilonia, questi leader sradicati si impegnarono a mantenere il loro stile di vita tradizionale e cercarono mezzi per agevolare questo sforzo. Uno di questi mezzi fu quello di sottolineare usanze tipicamente israelite come l'osservanza del Sabbath ogni settimo giorno; questo completo ritiro da ogni attività economica fu in seguito riconosciuto come un segno distintivo dell'identità ebraica e sembra aver acquisito importanza all'inizio dell'era postesilica.<ref>12</ref> Un'altra procedura fondamentale sarebbe stata quella di raccogliere tutti gli "insegnamenti di Mosè" (ovvero l'eredità religiosa di Israele) in un libro che potesse poi essere distribuito alla crescente [[w:Diaspora ebraica|Diaspora ebraica]] in Babilonia e altrove. La grande impresa di Esdra e di coloro che lavorarono con lui fu quella di prendere questo libro e renderlo la legge ufficiale dell'antica patria della nazione. Lo stesso Esdra proveniva da circoli sacerdotali-scribali di alto rango, e sembra plausibile (sebbene non possa essere provato) che il libro sia stato prodotto in quegli stessi circoli. Non vi è alcuna traccia delle fasi del loro lavoro, ma si può supporre che abbiano iniziato raccogliendo tutti i documenti scritti disponibili dalla Giudea preesilica: il libro di Giosia era uno di questi documenti, così come la prima edizione delle profezie di Geremia, prodotta durante la vita del profeta.<ref>13</ref> Organizzando tutto questo materiale in una sorta di biblioteca sacra, produssero le prime versioni di molti libri ora presenti nella Bibbia. Ove possibile, ampliarono questi materiali scritti condensando tradizioni orali che circolavano da generazioni, mettendole per iscritto e aggiungendo i nuovi documenti alla collezione. Tali tradizioni riguardavano sia la narrativa che la legge, e gran parte di questa eredità trovò posto anche nel nascente libro della [[Torah]], nelle elaborate narrazioni del Libro della Genesi e nelle dettagliate regole di purezza e rituale sacrificale che si trovano nel Levitico e altrove. La maggior parte di queste conoscenze, anche nella loro forma non scritta, erano state da tempo fatte risalire a Mosè, quindi era naturale attribuire a lui anche il nuovo, completo documento. Così Esdra fece sì che la vita ebraica si basasse su un libro che traeva la sua autorità (come Esdra traeva la propria) da un decreto del re di Persia. Esdra e i suoi collaboratori consideravano senza dubbio il re una mera pedina nel piano di Dio per il mantenimento del patto con Israele, ma il potere dietro il libro era quello dell'esercito persiano, e l'amministrazione della legge appena istituita si basava su una struttura di funzionari reali persiani. Questa fu una combinazione fatale. Finché entrambe le parti si accontentavano dell'accordo, i pii potevano ignorare la matrice straniera del loro nuovo governo, mentre i funzionari del re, da parte loro, non potevano prestare alcuna attenzione agli interessi religiosi dei loro sudditi. Secoli dopo, tuttavia, quando questo accordo fallì, il risultato fu persecuzione e guerra.<ref>14</ref> {{Nota |allineamento = centro |larghezza = 95% |titolo = SCRIBI |contenuto = In senso stretto, il termine ''"scriba"'' designa qualcuno in grado di scrivere, un'abilità rara nel mondo antico. I primi esempi di scrittura sopravvissuti tendono a riflettere ambienti specifici, principalmente quelli dei templi e delle burocrazie reali: in entrambi i contesti, lo scriba ufficiale era una figura importante. Nel corso del tempo, gli scribi divennero un'importante categoria professionale anche tra la gente comune. Preparavano corrispondenza personale e vari documenti legali (certificati di vendita o donazione, atti di matrimonio e divorzio, riconoscimenti di debito, ecc.) per persone che non erano in grado di scriverli da sole, e col tempo questi primi professionisti svilupparono un vasto bagaglio di competenze legali. Ben presto, anche coloro che avrebbero potuto redigere i propri documenti si affidarono agli scribi; gli scribi conoscevano la corretta formulazione di tali materiali e fornivano un prodotto in grado di superare il vaglio ufficiale. In virtù della loro capacità di scrivere, gli scribi divennero così i principali portatori di competenza legale nell'antico Vicino Oriente. Un modo per garantire l'accettabilità di un particolare documento è renderlo simile (o identico) ad altri già accettati da funzionari autorevoli; questa considerazione tende a produrre uniformità nella formulazione di tali materiali e, di conseguenza, anche nelle concezioni giuridiche che li sottendono. Gli archeologi del Vicino Oriente antico hanno riscontrato una notevole stabilità nella formulazione di documenti legali provenienti da luoghi molto distanti, in un periodo di oltre {{FORMATNUM:1000}} anni. Gli scribi sapevano come venivano fatte le cose e le facevano allo stesso modo per molto tempo. La Bibbia riflette aspetti importanti dell'antica cultura scribale. Naturalmente, l'esistenza stessa dei libri antichi è dovuta all'attività degli scribi. Inoltre, tuttavia, il diritto biblico (e in una certa misura anche il diritto rabbinico successivo) è saldamente inserito nel patrimonio giuridico internazionale degli scribi del Vicino Oriente. I documenti giudaici dei primi secoli EV scoperti dagli archeologi riflettono analogamente le formulazioni scribali standard del diritto romano ellenistico e imperiale. Il Libro dei Re, testo biblico, descrive gli scribi reali come alti funzionari. Lo scriba [[:en:w:Shaphan|Shaphan]], che contribuì a pubblicare il Libro di Mosè ai tempi di re Giosia, non era un semplice segretario, così come i segretari che formano il gabinetto di un presidente americano non sono semplici impiegati. Lo stesso si può dire del figlio di Shaphan, Gemaria, o Elishama "lo Scriba", o [[w:Baruc (profeta)|Baruch ben Neria]], che fu segretario del profeta Geremia; questi uomini aiutarono Geremia a preparare la prima edizione completa delle sue profezie, ed erano tutti figure importanti nella vita pubblica del loro tempo (cfr. "LE ORIGINI DI UN LIBRO PROFETICO"). }} Una volta che le istruzioni di Dio furono trovate in un libro, iniziarono a emergere nuove pratiche religiose e nuovi tipi di leadership religiosa. La carriera di Esdra illustra questo processo. La presentazione iniziale della Torah da parte di Esdra assunse la forma di un'elaborata cerimonia pubblica: il rotolo veniva letto al popolo da una piattaforma appositamente costruita, mentre i maestri leviti spiegavano il testo sconosciuto al pubblico riunito. Il giorno dopo, tuttavia, si tenne una sessione diversa. Ora si riunirono solo "i capi dei gruppi famigliari di tutto il popolo, i sacerdoti e i leviti". Solo un gruppo più ristretto di leader della comunità si sedette, con uno scopo più pratico: "meditare le parole della Dottrina" e mettere in pratica queste regole precedentemente sconosciute.<ref>15</ref> La conoscenza del libro era ora il preliminare essenziale per correggere gli errori del popolo, e l'abilità nello spiegare il libro divenne ora una caratteristica importante della leadership. Il libro poteva ora unire e dividere il popolo: tutti gli ebrei, ovunque, potevano ora venerare lo stesso testo sacro, ma le controversie sull'interpretazione potevano però portare a lotte di potere. Coloro che riuscivano a farsi ascoltare per la loro spiegazione della Torah o, meglio ancora, coloro che riuscivano a mettere in pratica la loro interpretazione, sia con la forza che con la convinzione, diventavano per ciò stesso i leader del popolo ebraico. Naturalmente, ci vollero secoli per giungere a questo risultato. Non vi è traccia del libro della Torah in altre parti del mondo ebraico in quell'epoca così antica.<ref>16</ref> Poiché Esdra aveva portato il libro da Babilonia, presumibilmente era noto lì, ma le Scritture non dicono nulla sulla sua distribuzione o sulla sua autorità tra gli ebrei babilonesi, né indicano se le interpretazioni della Torah differissero da luogo a luogo in quel periodo iniziale;<ref>17</ref> nessuno sa nemmeno chi fosse incaricato di decidere tali questioni. Qualunque sia stato il processo, tuttavia, il risultato è chiaro: la cultura libraria acquisì costantemente prestigio e autorità, e la capacità interpretativa divenne la porta d'accesso al potere e all'influenza. Secoli dopo, un nuovo modello di leadership rabbinica si sarebbe fondato su queste fondamenta. [[File:Israeli blue Star of David.svg|25px|center|Maghen David]] È istruttivo confrontare la carriera di Esdra con quella del suo contemporaneo, Neemia ben Hacalia. Neemia non era né un sacerdote né uno scriba: era piuttosto il coppiere del re, un servitore domestico di alto rango (eunuco?) nella casa reale. Ma non si trattava di un compito umile: quello che sembrava un incarico di minore importanza era in realtà un incarico di grande prestigio, poiché Neemia aveva accesso quotidiano al re, e doveva provenire da una nobile famiglia giudaita per aver ottenuto un simile incarico. Quando giunse la notizia da suo fratello che l'antica città santa "era in rovina, con le sue porte consumate dal fuoco" ({{passo biblico2|Neemia|2:3}}), non dovette far altro che chiedere al re di nominarlo governatore di Giuda con l'autorità (e le provviste) per ricostruirla. Il re accolse prontamente la richiesta e Neemia partì senza indugio. Una volta a Gerusalemme, Neemia sembra aver messo in atto un programma basato sul libro di leggi di Esdra.<ref>18</ref> Il giorno della dedicazione delle mura ricostruite di Gerusalemme, in una scena che ricorda gli eventi del tempo di re Giosia, la cerimonia includeva una lettura pubblica del "Libro di Mosè". Quando leggi che escludevano certi stranieri dalla "congregazione di Dio" furono "trovate scritte lì", gli stranieri furono espulsi dalla comunità. L'osservanza del Sabbath fu imposta, il Tempio e le decime sacerdotali furono regolamentati, i matrimoni con donne straniere furono sciolti con la forza e le donne con i loro figli furono mandate via.<ref>19</ref> Anche il matrimonio con donne straniere era una preoccupazione di Esdra.<ref>20</ref> Molte di queste politiche provocarono la resistenza della popolazione. Per quanto riguarda il matrimonio in particolare, la norma prima dell'esilio era che le mogli adultere assumessero lo status legale dei loro mariti (cfr. [[Una storia dell'ebraismo/Capitolo 1|Capitolo 1]]), quindi la campagna di Esdra e Neemia per porre fine ai matrimoni misti deve essere sembrata alle famiglie interessate come drasticamente radicale. Esdra e Neemia, insieme, compirono una doppia rivoluzione. Gli oppositori dei profeti subirono un colpo rovinoso. Per centinaia di anni, i profeti d'Israele avevano insistito sul fatto che Israele venerasse un solo Dio, ma le masse d'Israele, spesso sotto il patrocinio reale, avevano continuato ad adorarne molti. Derisi o ignorati, i profeti avevano vinto molte battaglie ma non erano mai riusciti a vincere la guerra; persino il grande Geremia, alla fine della sua carriera, affrontò un pubblico che rifiutò categoricamente il suo appello.<ref>21</ref> Quando la guide della nazione furono portate via, con i profeti tra loro, molti devono essere stati lieti di vederli andare. Il popolo rimasto indietro poteva continuare ad adorare YHWH e le divinità della natura al suo fianco, proprio come avevano fatto i loro antenati per generazioni, senza dover affrontare questi fanatici "uomini di Dio" con le loro pretese stravaganti. Ma ora, per ordine del re di Persia, un libro contenente gli insegnamenti di Mosè, il più grande profeta di tutti, era stato dichiarato legge del paese. Adorare altri dèi ora significava violare "la legge di Dio e la legge del re". La resistenza continuò; Neemia dovette combattere i suoi contemporanei, tra cui sacerdoti di alto rango, su una questione dopo l'altra. Ma vinse ogni battaglia, perché il potere era ora dalla sua parte.<ref>22</ref> Si poteva continuare a lamentarsi che la politica della Torah basata su un solo Dio fosse sciocca o oppressiva, ma la venerazione ebraica per gli altri dèi non poteva sopravvivere a lungo. {{Nota |allineamento = centro |larghezza = 95% |titolo = LA TORAH VIENE A ''YEHUD'' |contenuto = ''I seguenti documenti, entrambi discussi nel testo, gettano grande luce sul processo attraverso il quale il libro della Torah divenne il fondamento giuridico dell'insediamento di ''Yehud''. Il primo presenta la lettera di nomina del re Artaserse che mise Esdra, con il suo libro, a capo del distretto. Il secondo racconta la storia della prima presentazione della [[Torah]] da parte di Esdra al popolo di Gerusalemme. Descrive con franchezza il loro sgomento nell'apprendere regole che non avevano mai imparato, e si conclude descrivendo la celebrazione della [[w:Sukkot|Festa delle Capanne סוכות]], un rito a loro precedentemente sconosciuto, quasi per la prima volta dall'Esodo dall'Egitto.'' <center>'''I. La Lettera del Re'''</center> «Artaserse, re dei re, al sacerdote Esdra, scriba della legge del Dio del cielo, salute perfetta. Ora: da me è dato questo decreto. Chiunque nel mio regno degli appartenenti al popolo d'Israele, dei sacerdoti e dei leviti ha deciso liberamente di andare a Gerusalemme, può venire con te; infatti da parte del re e dei suoi sette consiglieri tu sei inviato a fare inchiesta in Giudea e a Gerusalemme intorno all'osservanza della legge del tuo Dio, che hai nelle mani, e a portare l'argento e l'oro che il re e i suoi consiglieri inviano come offerta volontaria per devozione al Dio d'Israele che è in Gerusalemme, e tutto l'argento e l'oro che troverai in tutte le province di Babilonia insieme con le offerte volontarie che il popolo e i sacerdoti offriranno per la casa del loro Dio a Gerusalemme.<br/> Perciò con questo argento ti prenderai cura di acquistare tori, arieti, agnelli e ciò che occorre per le offerte e libazioni che vi si uniscono e li offrirai sull'altare della casa del vostro Dio che è in Gerusalemme. Quanto al resto dell'argento e dell'oro farete come sembrerà bene a te e ai tuoi fratelli, secondo la volontà del vostro Dio. Gli arredi che ti sono stati consegnati per il culto del tuo Dio, rimettili davanti al Dio di Gerusalemme. Per il resto di quanto occorre per la casa del tuo Dio e che spetta a te di procurare, lo procurerai a spese del tesoro reale. Io, il re Artaserse, ordino a tutti i tesorieri dell'Oltrefiume:<br/> Tutto ciò che Esdra, sacerdote e scriba della legge del Dio del cielo, vi domanderà, dateglielo puntualmente, fino a cento talenti d'argento, cento kor di grano, cento bat di vino, cento bat di olio e sale a volontà. Quanto è secondo la volontà del Dio del cielo sia fatto con precisione per la casa del Dio del cielo, perché non venga l'ira sul regno del re e dei suoi figli. Vi rendiamo poi noto che non è permesso riscuotere tributi e diritti di pedaggio su tutti i sacerdoti, leviti, cantori, portieri, oblati e inservienti di questa casa di Dio.<br/> Quanto a te, Esdra, con la sapienza del tuo Dio, che ti è stata data, stabilisci magistrati e giudici, ai quali sia affidata l'amministrazione della giustizia per tutto il popolo dell'Oltrefiume, cioè per quanti conoscono la legge del tuo Dio, e istruisci quelli che non la conoscono. A riguardo di chiunque non osserverà la legge del tuo Dio e la legge del re, sia fatta prontamente giustizia o con la morte o con il bando o con ammenda in denaro o con il carcere». <div style="text-align: right;font-size: 0.9em;">({{passo biblico2|Esdra|7:12-26}})</div> <center>'''II. L'Assemblea di Gerusalemme'''</center> [[File:Ezra Reads the Law l.jpg|right|150px|thumb|<small>'''''Esdra legge lo Scrollo''''' – Dipinto murale proveniente dalla sinagoga del III secolo EV a Dura Europos, in Siria, al confine con l'Impero Romano. Cfr. [[Una storia dell'ebraismo/Capitolo 10|Capitolo 10]] per maggiori informazioni su questo importante sito.</small>]] Il resto del popolo diede ventimila dracme d'oro, duemila mine d'argento e sessantanove vesti sacerdotali. I sacerdoti, i leviti, i portieri, i cantori, alcuni del popolo, gli oblati e tutti gli Israeliti si stabilirono nelle loro città.<br/> Come giunse il settimo mese, gli Israeliti erano nelle loro città...<br/> Allora tutto il popolo si radunò come un solo uomo sulla piazza davanti alla porta delle Acque e disse ad Esdra lo scriba di portare il libro della legge di Mosè che YHWH aveva dato a Israele. Il primo giorno del settimo mese, il sacerdote Esdra portò la legge davanti all'assemblea degli uomini, delle donne e di quanti erano capaci di intendere.<br/> Lesse il libro sulla piazza davanti alla porta delle Acque, dallo spuntar della luce fino a mezzogiorno, in presenza degli uomini, delle donne e di quelli che erano capaci di intendere; tutto il popolo porgeva l'orecchio a sentire il libro della legge. Esdra lo scriba stava sopra una tribuna di legno, che avevano costruito per l'occorrenza e accanto a lui stavano, a destra Mattitia, Sema, Anaia, Uria, Chelkia e Maaseia; a sinistra Pedaia, Misael, Malchia, Casum, Casbaddàna, Zaccaria e Mesullàm.<br/> Esdra aprì il libro in presenza di tutto il popolo, poiché stava più in alto di tutto il popolo; come ebbe aperto il libro, tutto il popolo si alzò in piedi. Esdra benedisse YHWH Dio grande e tutto il popolo rispose: «Amen, amen», alzando le mani; si inginocchiarono e si prostrarono con la faccia a terra dinanzi a YHWH. Giosuè, Bani, Serebia, Iamin, Akkub, Sabbetài, Odia, Maaseia, Kelita, Azaria, Iozabàd, Canàn, Pelaia, leviti, spiegavano la legge al popolo e il popolo stava in piedi al suo posto.<br/> Essi leggevano nel libro della legge di Dio a brani distinti e con spiegazioni del senso e così facevano comprendere la lettura. Neemia, che era il governatore, Esdra sacerdote e scriba e i leviti che ammaestravano il popolo dissero a tutto il popolo: «Questo giorno è consacrato a YHWH vostro Dio; non fate lutto e non piangete!». Perché tutto il popolo piangeva, mentre ascoltava le parole della legge. Poi Neemia disse loro: «Andate, mangiate carni grasse e bevete vini dolci e mandate porzioni a quelli che nulla hanno di preparato, perché questo giorno è consacrato a YHWH nostro; non vi rattristate, perché la gioia di YHWH è la vostra forza». I leviti calmavano tutto il popolo dicendo: «Tacete, perché questo giorno è santo; non vi rattristate!». Tutto il popolo andò a mangiare, a bere, a mandare porzioni ai poveri e a far festa, perché avevano compreso le parole che erano state loro proclamate.<br/> Il secondo giorno i capifamiglia di tutto il popolo, i sacerdoti e i leviti si radunarono presso Esdra lo scriba per esaminare le parole della legge. Trovarono scritto nella legge data da YHWH per mezzo di Mosè, che gli Israeliti dovevano dimorare in capanne durante la festa del settimo mese. Allora fecero sapere la cosa e pubblicarono questo bando in tutte le loro città e in Gerusalemme: «Andate al monte e portatene rami di ulivo, rami di olivastro, rami di mirto, rami di palma e rami di alberi ombrosi, per fare capanne, come sta scritto». Allora il popolo andò fuori, portò i rami e si fece ciascuno la sua capanna sul tetto della propria casa, nei loro cortili, nei cortili della casa di Dio, sulla piazza della porta delle Acque e sulla piazza della porta di Efraim. Così tutta la comunità di coloro che erano tornati dalla deportazione si fece capanne e dimorò nelle capanne. Dal tempo di Giosuè figlio di Nun fino a quel giorno, gli Israeliti non avevano più fatto nulla di simile. Vi fu gioia molto grande. Esdra fece la lettura del libro della legge di Dio ogni giorno, dal primo all'ultimo; la festa si celebrò durante sette giorni e l'ottavo vi fu una solenne assemblea secondo il rito. <div style="text-align: right;font-size: 0.9em;">{{passo biblico2|Neemia|7:72-8:18}}; cfr. {{passo biblico2|Levitico|23:33-43}})</div> }} What was more, all these changes could be grounded in the Book of the Teaching of Moses: the other revolution was that the prophets’ victory was enshrined in a book. King Josiah had proceeded differently; once Josiah had determined to carry out his reform, he had no further need for the book. The book inspired and lent weight to his royal authority, but he was the king, and he could have proceeded in any case. Ezra, on the other hand, had no authority at all beyond the book; even in his letter of royal appointment, his sole charge was to establish the book as the law of the territory and ensure that its instructions were obeyed. Ezra himself would soon be gone, but the power to command now issued from the scroll of Moses’ teaching, and that scroll would exist long after he had passed from the scene. Book in hand, migrating Jews could now carry the sacred center of their religion wherever they traveled. The Torah forbade construction of a Temple outside Jerusalem, but there was no limit on making copies of the Torah book itself. Prophecy was dying out, but every community could have its own scholars and scribes, every community could teach the book to its children, every community could study the book – without outside guidance if necessary – and apply its teachings as local residents (or their leaders) saw fit. Thanks to the book, Judaism became a religion that could travel to the ends of the earth, a religion that no foreign power could threaten by laying waste to a building. In the course of time, Jewish life became inconceivable without the Torah. Earlier generations had brought their questions to the local priest or prophet,23 but now the law of God could be “found written” in the Book, and now the scribe, not the prophet, would help the people determine the will of God. New, disruptive prophecies were neither required nor desired: the Torah of Moses was now enshrined in fixed, eternal form, to be read with care by all generations to come. [[File:Israeli blue Star of David.svg|25px|center|Maghen David]] Alexander the Great conquered the Near East in a rapid campaign from 333 to 331 BCE. The conqueror died very young, but not before he had founded a city in Egypt that bore his name and became the royal capital of the dynasty of the Ptolemies. Alexandria grew into the largest, wealthiest, and most splendid city in the world, and Jews lived in Alexandria from its earliest days. Some were attracted from nearby Judaea by the kings’ inducements to newcomers to help build the new capital; others were brought there as slaves but eventually were freed. Around the year 250 BCE, in Alexandria, the Torah was translated into Greek. Many explanations have been proposed for this momentous project. Perhaps King Ptolemy wanted a copy of every known book in the Library he was assembling, or perhaps he needed a reference copy of the laws by which his Judaean subjects (Judaea was under Ptolemaic rule) were being allowed to live. The Jews themselves, however, told a different and quite remarkable story. Later generations recounted that the translation was carried out by thirtyfive (or thirty-six) pairs of scholars; in later times the translation was called Septuagint, after the Latin word for “seventy.” It was said that these teams were carefully isolated from one another, so none could see the work of the others; nevertheless, the people remembered that when the finished translations were compared they were identical, down to the last word, and such a remarkable outcome would surely have been impossible without God’s own intervention.24 This story communicates the Alexandrian Jews’ deep conviction that their Greek version of the Torah was a revelation from God, no less so than the Hebrewversion fromwhich it had been prepared. This feeling gave rise to an annual festival at Alexandria to celebrate the translation’s publication; to the Greek-speaking Jews of the Hellenistic world, the giving of the Septuagint was a mark of God’s generous love, no less extraordinary than the original revelation at Sinai.25 {{Nota |allineamento = centro |larghezza = 95% |titolo = INTERPRETAZIONE NELLA BIBBIA |contenuto = It has already been mentioned that the Bible is actually a collection of separate books written over a period of almost 1,000 years. It would not be surprising that later biblical writings sometimes interpret older materials in that same collection, and so indeed they do. Here are a few examples, two from the realm of ritual law and three (summarized more briefly) from the realm of religious thought. <center>'''1'''</center> In connection with the annual sacrifice of the Passover lamb, Exodus 12:9 contains a very clear instruction: Do not eat it raw, or cooked in water, but roasted . . . over the fire. The Hebrew word that designates the forbidden means of preparation (“cooked”) comes from the root b-sh-l. However, in another treatment of the samematter, Deuteronomy 16:7 offers an equally matter-of-fact instruction: You must cook [b-sh-l] and eat it in the place that YHWH your God will choose; and then in the morning you may turn toward home. The same action that is forbidden in Exodus is simply taken for granted in Deuteronomy! In later generations, people naturally wondered how the Torah really wanted them to proceed. In the last book of the Bible, 2 Chronicles 35:13 provides the following detail in describing King Josiah’s Passover (see “King Josiah’s Book”): They cooked [b-sh-l] the Passover sacrificeover fire, according to the statute. Of course, the statute seems to say the opposite, namely, that “cooking” is done with water and “roasting” is done over a fire. But the author of Chronicles was aware of the tension between the two Torah passages and added a quiet reassurance to his readers that a proper reconciliation of the conflicting texts had been achieved. <center>'''2'''</center> It appears that Ezra’s contemporaries interpreted Leviticus 23:40–42 as an instruction concerning the construction of festival booths (see “The Torah Comes to Yehud”). In their view, such booths had to be built out of the materials listed in verse 40, and Nehemiah 8:15–16 reports that the people duly went out into the hills, collected the prescribed species of greenery, and built their festive huts. The author of the later Nehemiah text does not quote Leviticus but offers a paraphrase in which his identification of the required species is simply provided as the plain meaning of the earlier text. This would all be unremarkable, except that later Jewish tradition interpreted those same Mosaic verses differently, as two separate instructions: the prescribed species were to be carried in special festive processions, but the booths could be constructed out of almost anything. In addition, while some of the species named in Leviticus and Nehemiah cannot be identified with confidence, it appears that later tradition identified the prescribed species differently than the interpreters in Ezra’s time. The scriptural text clearly indicates that Ezra’s associates “gathered to Ezra the scribe to ponder the words of the Teaching,” that is to say, they studied the text before them and worked out an accepted interpretation. The text does not describe the interpretive methods they used or the process by which they reached their conclusions. Later talmudic literature contains explicit exegeses of the relevant passages in Leviticus, but also does not explain why (or when, or by whom) the normative interpretation was first worked out or why (or when or by whom) it was finally accepted. <center>'''3'''</center> Genesis 32:24–32 tells the famous storyof the patriarch Jacob wrestling with an unidentified man throughout the night. Jacob emerges lame from this mysterious encounter, and at dawn the man changes Jacob’s name to Israel but refuses to reveal his own. Later interpreters took for granted that the “man,” whom the text clearly identifies as such (ish), was in fact an angel. Why else was he so desperate to be gone before dawn? Why else refuse to tell his name? Who else would have the arrogance to change another man’s name? Of course, there are possible answers to these questions, but the fact remains that Jacob’s antagonist had been seen as an angel since very early times. When the prophet Hosea alludes to this story (12:4), he simply takes for granted that Jacob’s antagonist was an angel (mal’ach); the interpretive switch had already taken place before the Babylonian Exile! <center>'''4'''</center> The last chapter of the Book of Samuel (2 Samuel 24) tells a strange story of God’s fury at King David after the Israelite ruler had ordered a census of his fighting troops. It is not strange that God should be angry at David for having wished this: the people of Israel had long believed that counting the folk was an affront to God and should be avoided, for had God not promised Abraham that his descendantswould be as countless as the stars (Genesis 15:5), and had not Moses, when he wished to count the people in the desert, instructed each to bring payment of half a shekel and then counted the money instead (Exodus 30:11–16)? The surprising part is this: David took the census in the first place because he had been instructed to do so by God. God was already angry at the people of Israel (the reader is not told why) and wanted a pretext to punish them! However, when this story is retold in the later Book of Chronicles (see Chapter 1, “What Is in the Bible?”), an almost verbatim repetition of the narrative differs in one crucial detail: it is not God who incites David to his foolish deed, it is Satan (2 Chronicles 21:1). Once again the reader gets no explanation as to why Satan should have done so, but the act is no longer surprising: Satan can be expected to cause trouble in this way. Through a subtle interpretive adjustment, the justice of God has been protected from challenge. <center>'''5'''</center> A striking example of explicit reinterpretation within the Bible itself can be found at Daniel 9:2, where the pious Daniel reports that he has been studying the prophet Jeremiah’s prediction (25:11–12; 29:10) that Jerusalem would lie in ruins for seventy years and then be rebuilt. By the time the Book of Daniel was written (see Chapter 4), far more than seventy years had passed since the destruction of 586 BCE and the city was once more under oppressive foreign rule; the righteous of those days must have been asking how this could be: where was God’s promise to the prophet now? At this key moment, the angel Gabriel comes to Daniel and explains to him that the prophet had really meant to speak of seventy weeks of years, that is to say, not 70 years but 490 (see Daniel 9:24). Through this remarkable act of reinterpretation, the pious of later years were spared the agonizing prospect that Jeremiah’s word had gone unfulfilled. }} Persian rule over Yehud continued for another century after Nehemiah’s career as governor, but very little is known about this long period of time. Ezra’s establishment of the Torah as the law of Yehud apparently went unchallenged, and the succession of high priests apparently continued in orderly fashion, but no specific events are recorded for this interval, and any gradual developments in the life of the region are lost in the general lack of documentation. One intriguing episode, however, did unfold in a far corner of the Persian Empire at Elephantine, on an island in the Upper Nile Valley, a military outpost of Jews who had been settled for some time. These Jewish soldiers were charged with protecting the Egyptian frontier from invasion out of the African heartland, and they had held this responsibility for a substantial period, each generation inheriting the task from the one before. For a long time, it seems, the local Egyptian population tolerated this alien military presence in their midst; these foreigners were, after all, protecting their homeland. In the late fifth century, however, these same Jewish soldiers were serving the interests of the Persian Empire, a foreign occupier. Not much is known about the lives of these Jewish soldier-settlers, but one remarkable fact is clear: the Jews of Elephantine maintained the only known Jewish temple in the world at this time outside the Holy Land. Here the Jewish God, apparently called Yahu, was honored through familiar sacrificial rites, a situation that surely pleased the local Jews greatly but also greatly irritated the local priests of the Egyptian god Khnum: the temple of Khnum, otherwise the main temple on the island, felt intense pressure from this competitor from abroad. To make matters even worse in natives’ eyes, these Jews’ annual Passover festival cast the local environment of Elephantine (that is, Egypt) in a very bad light, and this festival was also notoriously marked by the slaughter of lambs, an animal considered sacred to Khnum. Around 419 BCE, a letter from higher authorities ordered the local Persian officials to protect the Jews from interference as they celebrated their feast; the document does not say what was happening to make such a letter necessary or what the Jews had to do to obtain this protection, but clearly tensions were in the air. A few years later, the Jewish temple at Elephantine was altogether destroyed, apparently at the instigation of the priests of Khnum; after several years, during which appeals for help to the Jerusalem priesthood went unanswered, the sacrifices at Elephantine were partially restored,26 but soon the rebuilt temple was again demolished, this time, it seems, for good. Several features of this episode deserve comment. There is no sign that the Jews of Elephantine and their priestly leaders possessed copies of the Torah or even knew that such a book existed. The surviving correspondence between them and the authorities in Jerusalem never quotes or even mentions a sacred text, and the Jews of Elephantine practiced a way of life that actually disobeyed the Torah in important ways. The very existence of a temple outside “the place which YHWH had chosen”27 violated a key requirement of the Book of Deuteronomy and undid the reforms which King Josiah had undertaken centuries earlier. Were the Jews of Elephantine unaware of those reforms because their ancestors had arrived in Egypt even before Josiah’s time? That is possible, perhaps even likely, though no biblical writer shows awareness of their presence there. Did they simply presume that those reforms had been nullified by the Babylonian conquest? That too is possible. Did they believe Deuteronomy banned outside shrines only in the Holy Land, an interpretation that left them free in Egypt to do as they saw fit? Even that is possible: many Jewish schools of interpretation have limited the application of various Torah rules to the Jewish homeland in Palestine.28 {{Nota |allineamento = centro |larghezza = 95% |titolo = I SAMARITANI |contenuto = In 722 BCE the Assyrians conquered the Kingdom of Israel and put an end to its sovereignty. According to the narrative in 2 Kings 17, the inhabitants of the land were carried off to Assyrian exile, and the Assyrians imported “people from Babylon, Cuthah, Avva, Hamath, and Sefarvaim” (17:24), similarly uprooted from their native lands, and settled them in the now-empty countryside of Samaria. The narrative goes on to report that the devastated country was overrun by lions, and this made the new residents afraid that they had angered YHWH, the god of the land, by worshiping him incorrectly. The king of Assyria ordered that a few of the exiled Israelite priests be returned to their homes to teach the newcomers “how to fear YHWH” (17:28), but the newcomers continued to serve their ancestral gods as well. That is the Bible’s dismissive, hostile account of the Samaritans. Clearly written from a rival Judahite viewpoint, this narrative depicts them as foreigners who were settled in the Promised Land by a foreign conqueror. Practicing a debased form of YHWH worship, they could not or would not abandon the idolworship they had brought with them from their countries of origin. Centuries later, the Samaritans continued to maintain a distinctive religious identity. Samaria lies to the north of the Judaean heartland, and its inhabitants developed an alternative religious heritage, perhaps reflecting the customs of the northern tribes, just as Judaism reflected the heritage of the southern Kingdom of Judah. Relations between Judaeans and Samaritans were often tense or even hostile. In the days of Nehemiah, a son of the Jerusalem high priest was married to the daughter of the Samaritan leader, but Nehemiah expelled him from Jerusalem (Nehemiah 13:28), an act that sealed the bad relations between the two communities. For much of the early Hellenistic period the Samaritans maintained a temple on Mount Gerizim, near modern Nablus (biblical Shechem), and they developed a version of the Torah in which all the implied references to Jerusalem (especially in Deuteronomy) were subtly reworded and applied to their shrine instead. Built shortly after the time of Alexander the Great, the Samaritan temple was destroyed by the Hasmonaean high priest Hyrcanus I; he claimed to be acting in retaliation for Samaritan cooperation with the hellenization program of Antiochus IV (see Chapter 4), but hewas surely also motivated by the ancestral hostility between the two communities. Thefamous Gospel story of the goodSamaritan (Luke 10:30–37) reflects this hostility as well: nothing was more shocking to Judaean hearers than the idea of a Samaritan more virtuous than themselves. Under the Roman occupation, Samaria became a hostile buffer zone between the two Jewish districts of Judaea and Galilee. Pilgrims and others traveling between Galilee and Jerusalem were in constant danger of harassment and worse. In later antiquity, Samaritan religion continued to resemble Judaism while remaining distinct from it. The Samaritans accepted the Pentateuch (but only the Pentateuch) as holy, though in a slightly different version, as already noted. The general rabbinic attitude toward them was that Samaritans can be trusted to follow only certain rules of the Torah, but to follow those rules with scrupulous care; it is difficult to know whether this was an outsiders’ fantasy or an accurate description of Samaritan behavior. The once-extensive Samaritan diaspora has almost entirely disappeared, but a modest Samaritan community continues to exist in modern Israel and theWest Bank. The Samaritans honor theirownline of priests and continue to recognize Gerizim as a holy mountain; at Passover time they continue to sacrifice a lamb (or goat) there. }} Another element of the Elephantine Jews’ religion would strike most modern readers as even more shocking: the Jewish god, here named Yahu, shared his Egyptian shrine with two female deities, Ashambethel and Anathbethel. Such associations of YHWH with other deities had been common in preexilic Israel, and here, in an isolated corner of the world, old patterns endured long after they had more or less disappeared in the homeland. No surviving record indicates whether the Elephantine Jews knew that others would have found this practice scandalous or how they would have justified it. In short, the religion of the Elephantine Jews (can one even call it Judaism?) was nothing like the religion that the Book of the Teaching of Moses would have led readers to expect. And yet, these people were eager to celebrate Passover in the correct manner and invoked the Persian authorities’ aid when the local population tried to interfere. They saw themselves as servants of Israel’s god, they saw the people of Jerusalem as their cousins, and they saw the holy city as their ancestral capital and a source of religious guidance. As the Jews of Elephantine struggled for permission to rebuild their destroyed temple, they tried to enlist the support of those cousins, but it appears that the Jerusalem priesthood was not very eager to help. At first, they made no response at all, so that three years later, when the people of Elephantine tried again, the petition went not only to Jerusalem but also to the leading family of Samaria. When finally the worship of Yahu was indeed renewed, the restoration was only partial: incense and vegetable offerings were permitted, but not the sacrifice of animals. Why were the Jerusalem priests so reluctant to support their fellow Jews, and why did the restoration remain incomplete? A likely answer is that the Torah was already known in Judaea, and the leaders there were unhappy about supporting a flagrant violation of the Book’s instructions. Another consideration, however, is that the Jerusalem priesthood was not unhappy to see a competitor go out of business. It is extremely improbable that Jews from elsewhere took the long journey to southern Egypt in order to worship at Elephantine, but perhaps the priests of Jerusalem thought that pilgrims from far away might be more willing to visit the homeland if no local shrine were available. The reduced worship that was finally allowed may represent a compromise: the Jerusalem leadership was ready to accept such activities at an alternative sanctuary but would not agree to support full restoration of a shrine apart from their own. Jewish solidarity on some matters did not always mean solidarity on everything. Apart from the Elephantine correspondence, almost no documentary evidence survives from the time that Persia governed the Near East. After Ezra and Nehemiah were gone, Yehud apparently remained pretty much as those reformers had left it: the Torah book was the authoritative code, and the high priests in hereditary succession were in charge of interpreting it. This arrangement continued to rest on royal authority, but later Persian kings did not intervene in Jewish life. The Torah’s insistence on strict separation from neighboring peoples and their customs continued to provoke resentment, and probably some quiet resistance, from both leadership elements and ordinary people in their private lives, but the situation appeared stable, and no significant changes can be documented. [[File:Israeli blue Star of David.svg|25px|center|Maghen David]] {{Immagine grande|109.Ezra Reads the Law to the People.jpg|1010px|''Esdra legge le Tavole al Popolo'', di [[w:Gustave Doré|Gustave Doré]] (1866)}} == Note == {{Vedi anche|Serie delle interpretazioni|Serie misticismo ebraico|Serie maimonidea|Serie dei sentimenti|Serie letteratura moderna}} <div style="height: 180px; overflow: auto; padding: 3px; border:1px solid #AAAAAA; reflist4"><references/></div> {{Avanzamento|50%|6 luglio 2025}} [[Categoria:Una storia dell'ebraismo|Capitolo 3]] 7lieu3pvc15asczup0kklr23dlk5zl9 478511 478506 2025-07-07T16:06:27Z Monozigote 19063 /* Il Libro e il Popolo */ testo 478511 wikitext text/x-wiki {{Una storia dell'ebraismo}} {{Immagine grande|Baruch Zvi Ring - Memorial Tablet and Omer Calendar - Google Art Project.jpg|750px|}} == Il Libro e il Popolo == <!--- miei testi in inglese da tradurre, sistemare e inserire ---> I Capitoli precedenti si sono basati ampiamente sulle informazioni contenute nella Bibbia, ma la Bibbia stessa, il libro ora nelle nostre mani, non è ancora apparsa nella storia. Cos'è la Bibbia? Come mai l'Ebraismo e poi il Cristianesimo si sono basati su questo libro? Cosa significa per qualsiasi religione basarsi su un libro? Altre religioni antiche non si basavano affatto sui libri; perché l'Ebraismo ha intrapreso una strada diversa? Come in precedenza, sarà utile iniziare con alcune narrazioni. Un resoconto in {{passo biblico2|2Re|23}} descrive un episodio accaduto a Gerusalemme durante il regno di re Giosia (640-609 AEV): nel corso di un'importante ristrutturazione dell'edificio del Tempio, fu trovato un libro che causò una rivoluzione nella vita della nazione (cfr. "IL LIBRO DI RE GIOSIA"). Il libro conteneva (o si diceva che contenesse) insegnamenti di Mosè stesso, il fondatore della religione d'Israele, e il popolo si rese conto di aver vissuto in violazione di quegli insegnamenti per innumerevoli generazioni. Re Giosia si accinse a far rispettare questi insegnamenti fino a quel momento sconosciuti e li pose a fondamento della vita nazionale; per questo atto fu ricordato come un re che "ritornava a YHWH con tutto il suo cuore, con tutta la sua anima e con tutte le sue forze, secondo tutta la legge di Mosè; dopo di lui non ne sorse mai un altro simile" ({{passo biblico2|2Re|23:25}}).<ref>1</ref> Nessuna precedente narrazione nelle Scritture registra un simile uso di materiale scritto. In un'epoca precedente, il re Ezechia (morto nel 686 AEV) aveva attuato una riforma simile, e le Scritture lo lodano in modo analogo,<ref>2</ref> ma non vi è alcun accenno al fatto che i suoi sforzi fossero stati ispirati da un rotolo di pergamena. I libri delle Scritture precedenti fanno riferimento astratto a una versione scritta degli insegnamenti di Mosè, ma questi potrebbero riflettere concezioni successive, risalenti a un periodo dopo l'inizio della circolazione di tali libri. La riforma di Giosia è la prima situazione storica documentata in cui si possa trovare un libro del genere. Tuttavia, nessuno in questa narrazione sembra sorpreso che gli insegnamenti di Mosè siano stati messi per iscritto. Questo potrebbe essere un segno che i libri scritti della [[Torah]] תּוֹרָה ("Istruzione") fossero già familiari, o forse riflette un momento nella storia di Israele in cui la produzione di testi sacri scritti divenne improvvisamente un'attività diffusa: la prima edizione delle parole del profeta Geremia fu compilata solo pochi anni dopo.<ref>3</ref> I lettori moderni possono semplicemente notare che, al momento della distruzione del [[w:Tempio di Salomone|Primo Tempio]], il popolo di Giuda aveva familiarità con l'idea che gli insegnamenti di Mosè potessero essere trovati in un libro, e che accettava l'idea che la vita della nazione dovesse basarsi su quel documento. Inoltre, ci sono tutte le ragioni per supporre che quando i leader della nazione furono deportati in esilio a Babilonia portassero con sé il libro di Giosia, e anche qualsiasi altro scritto simile che riuscirono a trovare. Sicuramente avrebbero desiderato farlo, e gli sviluppi successivi sarebbero altrimenti molto difficili da spiegare. {{Nota |allineamento = centro |larghezza = 95% |titolo = IL LIBRO DI RE GIOSIA |contenuto =''Questa è la storia della rivoluzione religiosa di re Giosia, fondata su un misterioso libro di Istruzione (Torah) scoperto durante i lavori di ristrutturazione del Tempio. Confrontando il programma della rivoluzione con il contenuto del Libro del Deuteronomio, gli studiosi moderni hanno concluso che fosse una versione di quel libro che il sacerdote Hilkiah portò al re.'' Nell'anno diciotto del suo regno, Giosia mandò Safàn figlio di Asalia, figlio di Mesullàm, scriba, nel tempio dicendogli: «Va' da Chelkia sommo sacerdote; egli raccolga il denaro portato nel tempio, che i custodi della soglia hanno raccolto dal popolo. Lo consegni agli esecutori dei lavori, addetti al tempio; costoro lo diano a quanti compiono le riparazioni del tempio, ossia ai falegnami, ai costruttori e ai muratori e l'usino per acquistare legname e pietre da taglio occorrenti per il restauro del tempio. Non c'è bisogno di controllare il denaro consegnato nelle mani di costoro, perché la loro condotta ispira fiducia».<br/> Il sommo sacerdote Chelkia disse allo scriba Safàn: «Ho trovato nel tempio il libro della legge». Chelkia diede il libro a Safàn, che lo lesse. Lo scriba Safàn quindi andò dal re e gli riferì: «I tuoi servitori hanno versato il denaro trovato nel tempio e l'hanno consegnato agli esecutori dei lavori, addetti al tempio». Inoltre lo scriba Safàn riferì al re: «Il sacerdote Chelkia mi ha dato un libro». Safàn lo lesse davanti al re.<br/> Udite le parole del libro della legge, il re si lacerò le vesti. Egli comandò al sacerdote Chelkia, ad Achikam figlio di Safàn, ad Acbor figlio di Michea, allo scriba Safàn e ad Asaia ministro del re: «Andate, consultate YHWH per me, per il popolo e per tutto Giuda, intorno alle parole di questo libro ora trovato; difatti grande è la collera di YHWH, che si è accesa contro di noi perché i nostri padri non hanno ascoltato le parole di questo libro e nelle loro azioni non si sono ispirati a quanto è stato scritto per noi».<br/> Il sacerdote Chelkia insieme con Achikam, Acbor, Safàn e Asaia andarono dalla profetessa Culda moglie di Sallùm, figlio di Tikva, figlio di Carcas, guardarobiere; essa abitava in Gerusalemme nel secondo quartiere. L'interrogarono ed essa rispose loro: «Dice YHWH, Dio di Israele: Riferite all'uomo che vi ha inviati da me: Così parla YHWH: Eccomi, io faccio piombare una sciagura su questo luogo e sui suoi abitanti, attuando tutte le parole del libro lette dal re di Giuda, perché hanno abbandonato me e hanno bruciato incenso ad altri dèi per provocarmi a sdegno con tutte le opere delle loro mani; la mia collera divamperà contro questo luogo e non si spegnerà! Al re di Giuda, che vi ha inviati a consultare YHWH, riferirete: Queste cose dice YHWH Dio d'Israele: Quanto alle parole che hai udito,... poiché il tuo cuore si è intenerito e ti sei umiliato davanti a YHWH, udendo le mie parole contro questo luogo e contro i suoi abitanti, che cioè diverranno una desolazione e una maledizione, ti sei lacerate le vesti e hai pianto davanti a me, anch'io ti ho ascoltato. Oracolo di YHWH. Per questo, ecco, io ti riunirò ai tuoi padri; sarai composto nel tuo sepolcro in pace; i tuoi occhi non vedranno tutta la sciagura che io farò piombare su questo luogo». Quelli riferirono il messaggio al re.<br/> Per suo ordine si radunarono presso il re tutti gli anziani di Giuda e di Gerusalemme. Il re salì al tempio di YHWH insieme con tutti gli uomini di Giuda e con tutti gli abitanti di Gerusalemme, con i sacerdoti, con i profeti e con tutto il popolo, dal più piccolo al più grande. Ivi fece leggere alla loro presenza le parole del libro dell'alleanza, trovato nel tempio. Il re, in piedi presso la colonna, concluse un'alleanza davanti a YHWH, impegnandosi a seguire YHWH e a osservarne i comandi, le leggi e i decreti con tutto il cuore e con tutta l'anima, mettendo in pratica le parole dell'alleanza scritte in quel libro. Tutto il popolo aderì all'alleanza.<br/> Il re comandò al sommo sacerdote Chelkia, ai sacerdoti del secondo ordine e ai custodi della soglia di condurre fuori del tempio tutti gli oggetti fatti in onore di Baal, di Asera e di tutta la milizia del cielo; li bruciò fuori di Gerusalemme, nei campi del Cedron, e ne portò la cenere a Betel. Destituì i sacerdoti, creati dai re di Giuda per offrire incenso sulle alture delle città di Giuda e dei dintorni di Gerusalemme, e quanti offrivano incenso a Baal, al sole e alla luna, alle stelle e a tutta la milizia del cielo. Fece portare il palo sacro dal tempio fuori di Gerusalemme, nel torrente Cedron, e là lo bruciò e ne fece gettar la cenere nel sepolcro dei figli del popolo. Demolì le case dei prostituti sacri, che erano nel tempio, e nelle quali le donne tessevano tende per Asera. Fece venire tutti i sacerdoti dalle città di Giuda, profanò le alture, dove i sacerdoti offrivano incenso, da Gheba a Bersabea; demolì l'altura dei satiri, che era davanti alla porta di Giosuè governatore della città, a sinistra di chi entra per la porta della città.<br/> Però i sacerdoti delle alture non salirono più all'altare di YHWH in Gerusalemme, anche se mangiavano pane azzimo in mezzo ai loro fratelli. Giosia profanò il Tofet, che si trovava nella valle di Ben-Hinnòn, perché nessuno vi facesse passare ancora il proprio figlio o la propria figlia per il fuoco in onore di Moloch. Fece scomparire i cavalli che i re di Giuda avevano consacrati al sole all'ingresso del tempio, nel locale dell'eunuco Netan-Mèlech, che era nei cortili, e diede alle fiamme i carri del sole. Demolì gli altari sulla terrazza del piano di sopra di Acaz, eretti dai re di Giuda, e gli altari eretti da Manàsse nei due cortili del tempio, li frantumò e ne gettò la polvere nel torrente Cedron. Il re profanò le alture che erano di fronte a Gerusalemme, a sud del monte della perdizione, erette da Salomone, re di Israele, in onore di Astàrte, obbrobrio di quelli di Sidòne, di Càmos, obbrobrio dei Moabiti, e di Milcom, abominio degli Ammoniti. Fece a pezzi le stele e tagliò i pali sacri, riempiendone il posto con ossa umane.<br/> Demolì anche l'altare di Betel e l'altura eretta da Geroboamo figlio di Nebàt, che aveva fatto commettere peccati a Israele; demolì quest'altare e l'altura; di quest'ultima frantumò le pietre, rendendole polvere; bruciò anche il palo sacro.<br/> Volgendo Giosia lo sguardo intorno vide i sepolcri che erano sul monte; egli mandò a prendere le ossa dai sepolcri e le bruciò sull'altare profanandolo secondo le parole di YHWH pronunziate dall'uomo di Dio quando Geroboamo durante la festa stava presso l'altare. Quindi si voltò; alzato lo sguardo verso il sepolcro dell'uomo di Dio che aveva preannunziato queste cose, Giosia domandò: «Che è quel monumento che io vedo?». Gli uomini della città gli dissero: «È il sepolcro dell'uomo di Dio che, partito da Giuda, preannunziò quanto tu hai fatto contro l'altare di Betel». Egli disse: «Lasciatelo in pace; nessuno rimuova le sue ossa». Le ossa di lui in tal modo furono risparmiate, insieme con le ossa del profeta venuto da Samaria.<br/> Giosia eliminò anche tutti i templi delle alture, costruiti dai re di Israele nelle città della Samaria per provocare a sdegno YHWH. In essi ripetè quanto aveva fatto a Betel. Immolò sugli altari tutti i sacerdoti delle alture locali e vi bruciò sopra ossa umane. Quindi ritornò in Gerusalemme.<br/> Il re ordinò a tutto il popolo: «Celebrate la pasqua per YHWH vostro Dio, con il rito descritto nel libro di questa alleanza». Difatti una pasqua simile non era mai stata celebrata dal tempo dei Giudici, che governarono Israele, ossia per tutto il periodo dei re di Israele e dei re di Giuda. In realtà, tale pasqua fu celebrata per YHWH, in Gerusalemme, solo nell'anno diciotto di Giosia.<br/> Giosia fece poi scomparire anche i negromanti, gli indovini, i terafim, gli idoli e tutti gli abomini, che erano nel paese di Giuda e in Gerusalemme, per mettere in pratica le parole della legge scritte nel libro trovato dal sacerdote Chelkia nel tempio di YHWH. <div style="text-align: right;font-size: 0.9em;">({{passo biblico2|2Re|22:3–23:24}}; ma cfr. anche {{passo biblico2|2Cronache|30}})</div> }} Nel 539 AEV la città di Babilonia fu invasa dai Persiani e per i successivi due secoli l'Impero Persiano dominò il Vicino Oriente. Le Scritture riportano che il vittorioso re Ciro permise quasi immediatamente agli esuli di tornare in Giuda e ricostruire il Tempio, sebbene fosse naturalmente dato per scontato che il potere sovrano sarebbe rimasto nelle sue mani.<ref>4</ref> Guidati dai sacerdoti del Tempio, gli abitanti di Gerusalemme e dei suoi dintorni iniziarono a ricostruire il modo di vivere che Nabucodonosor aveva quasi distrutto. La successiva grande svolta avvenne durante il settimo anno del re persiano Artaserse,<ref>5</ref> quando uno scriba di discendenza sacerdotale di nome [[w:Esdra|Esdra]] arrivò a Gerusalemme con una lettera di nomina reale. Il testo biblico si sofferma a sottolineare la distinta discendenza sacerdotale di Esdra, tracciandone la genealogia generazione per generazione fino ad Aronne, fratello di Mosè e primo sommo sacerdote d'Israele. Allo stesso tempo, il testo identifica anche le altre pretese di distinzione di Esdra: era uno scriba "esperto nella Legge [ebr., ''Torah''] di Mosè che YHWH, il Dio d'Israele, aveva concesso", e inoltre "il re gli aveva dato... tutto ciò che aveva chiesto" ({{passo biblico2|Esdra|7:6}}). Questa combinazione di discendenza impeccabile, cultura libresca religiosa e sostegno reale permise a Esdra di attuare una rivoluzione nella vita della nazione.<ref>6</ref> Due passi biblici gettano luce sulla natura di quella rivoluzione. {{passo biblico2|Esdra|7:12-16}} fornisce una copia della lettera reale portata da Esdra (cfr. "LA TORAH VIENE A ''YEHUD''"). È impossibile, naturalmente, verificarne l'accuratezza o addirittura l'autenticità, ma la maggior parte degli studiosi ha accettato la lettera come autentica, e merita attenzione in questa sede. La lettera riconosce la competenza di Esdra nella "legge del dio del cielo" e gli conferisce ampia autorità sul territorio di Yehud (il nome ufficiale persiano del distretto) sulla base di tale competenza. Come venne a conoscenza di Esdra il re,<ref>7</ref> in primo luogo, e perché il re supponeva che la competenza in questa legge dovesse essere un prerequisito per la leadership ebraica? Il testo non risponde a nessuna delle due domande, ma sembra che membri di alto rango della comunità giudaita in esilio a Babilonia<ref>8</ref> avessero accesso a potenti funzionari reali e portarono Esdra alla loro attenzione. Questi esuli di Giuda, così influenti, devono aver creduto che la competenza di scriba di Esdra fosse importante per il benessere della comunità di origine a Gerusalemme, e riuscirono a ottenere per Esdra una nomina reale per governare la loro patria. Essendo uno scriba, Esdra possedeva naturalmente una copia scritta della "legge del dio del Cielo" e, quando arrivò a Gerusalemme per assumere il suo incarico, organizzò una lettura pubblica di quella legge (cfr. Immagini nel testo). Un altro passo biblico ({{passo biblico2|Neemia|7:72-8:18}}) descrive quell'evento (cfr. ancora "LA TORAH VIENE A ''YEHUD''"). Nelle generazioni successive, la tradizione religiosa affermò che il Libro di Esdra fosse un rotolo della Torah, lo stesso Pentateuco (termine greco che significa "Cinque Libri") ora venerato come contenente gli insegnamenti di Mosè e la parola di Dio, ma gli studiosi moderni non sono convinti che sia così. Il contenuto effettivo del rotolo di Esdra rimane poco chiaro. Il testo conteneva solo istruzioni cerimoniali, e forse altre regole e regolamenti, o anche il vasto inizio narrativo del Pentateuco che si estende dalla Creazione all'Esodo fino alla rivelazione sul Sinai, un libro e mezzo dei cinque? Il testo attuale non lo specifica. Nel capitolo che segue il racconto della lettura pubblica di Esdra,<ref>9</ref> Neemia si rivolge alla folla e fornisce un riassunto di quella grande narrazione, ma molti elementi importanti della storia vengono omessi e, in ogni caso, Neemia non viene descritto come colui che ''legge'' quel resoconto. {{Nota |allineamento = centro |larghezza = 95% |titolo = LE ORIGINI DI UN LIBRO PROFETICO |contenuto = ''Le vere origini letterarie della maggior parte dei libri delle Scritture non possono essere recuperate. Geremia, tuttavia, ci ha lasciato un breve racconto del suo primo tentativo di raccogliere le sue profezie e pubblicarle. In questo racconto, il profeta incarica il suo segretario, Baruc, di raccogliere le sue orazioni (non dice come siano state preservate) e di consegnare il libro così creato al re Ioiachim. Il re, tuttavia, non gradisce ciò che sente durante la lettura del libro e lo brucia. Di conseguenza, Geremia deve immediatamente iniziare il lavoro di preparazione di una seconda edizione ampliata, e quella raccolta riveduta probabilmente si è sviluppata nel libro che oggi si trova nelle Bibbie moderne. Sembra che nell'antichità la raccolta circolasse in diverse versioni: il fatto più interessante è che la Bibbia greca offre più o meno lo stesso materiale di quella ebraica, ma in un ordine sorprendentemente diverso. Gli studiosi divergono sul processo storico attraverso il quale tali differenze sono emerse.'' Nel quarto anno di Ioiakìm figlio di Giosia, re di Giuda, questa parola fu rivolta a Geremia da parte di YHWH: «Prendi un rotolo da scrivere e scrivici tutte le cose che ti ho detto riguardo a Gerusalemme, a Giuda e a tutte le nazioni, da quando cominciai a parlarti dal tempo di Giosia fino ad oggi. Forse quelli della casa di Giuda, sentendo tutto il male che mi propongo di fare loro, abbandoneranno ciascuno la sua condotta perversa e allora perdonerò le loro iniquità e i loro peccati».<br/> Geremia chiamò Baruc figlio di Neria e Baruc scrisse, sotto la dettatura di Geremia, tutte le cose che YHWH gli aveva detto su un rotolo per scrivere. Quindi Geremia ordinò a Baruc: «Io ne sono impedito e non posso andare nel tempio di YHWH. Andrai dunque tu a leggere, nel rotolo che hai scritto sotto la mia dettatura, le parole di YHWH, facendole udire al popolo nel tempio di YHWH in un giorno di digiuno; le leggerai anche ad alta voce a tutti quelli di Giuda che vengono dalle loro città. Forse si umilieranno con suppliche dinanzi a YHWH e abbandoneranno ciascuno la sua condotta perversa, perché grande è l'ira e il furore che YHWH ha espresso verso questo popolo».<br/> Baruc figlio di Neria fece quanto gli aveva comandato il profeta Geremia, leggendo sul rotolo le parole di YHWH nel tempio.<br/> Nel quinto anno di Ioiakìm figlio di Giosia, re di Giuda, nel nono mese, fu indetto un digiuno davanti a YHWH per tutto il popolo di Gerusalemme e per tutto il popolo che era venuto dalle città di Giuda a Gerusalemme. Baruc dunque lesse nel libro facendo udire a tutto il popolo le parole di Geremia, nel tempio di YHWH, nella stanza di Ghemarià, figlio di Safàn lo scriba, nel cortile superiore presso l'ingresso della Porta Nuova del tempio di YHWH. Michea figlio di Ghemarià, figlio di Safàn, udite tutte le parole di YHWH lette dal libro, scese alla reggia nella stanza dello scriba; ed ecco là si trovavano in seduta tutti i capi dignitari: Elisamà lo scriba e Delaià figlio di Semaià, Elnatàn figlio di Acbòr, Ghemarià figlio di Safàn, e Sedecìa figlio di Anania, insieme con tutti i capi. Michea riferì loro tutte le parole che aveva udite quando Baruc leggeva nel libro al popolo in ascolto.<br/> Allora tutti i capi inviarono da Baruc Iudi figlio di Natania, figlio di Selemia, figlio dell'Etiope, per dirgli: «Prendi nelle mani il rotolo che leggevi ad alta voce al popolo e vieni».<br/> Baruc figlio di Neria prese il rotolo in mano e si recò da loro. Ed essi gli dissero: «Siedi e leggi davanti a noi». Baruc lesse davanti a loro.<br/> Allora, quando udirono tutte quelle parole, ebbero paura e si dissero l'un l'altro: «Dobbiamo senz'altro riferire al re tutte queste parole». Poi interrogarono Baruc: «Dicci come hai fatto a scrivere tutte queste parole». Baruc rispose: «Di sua bocca Geremia mi dettava tutte queste parole e io le scrivevo nel libro con l'inchiostro».<br/> I capi dissero a Baruc: «Va' e nasconditi insieme con Geremia; nessuno sappia dove siete». Essi poi si recarono dal re nell'appartamento interno, dopo aver riposto il rotolo nella stanza di Elisamà lo scriba, e riferirono al re tutte queste cose. Allora il re mandò Iudi a prendere il rotolo. Iudi lo prese dalla stanza di Elisamà lo scriba e lo lesse davanti al re e a tutti i capi che stavano presso il re. Il re sedeva nel palazzo d'inverno - si era al nono mese - con un braciere acceso davanti.<br/> Ora, quando Iudi aveva letto tre o quattro colonne, il re le lacerava con il temperino da scriba e le gettava nel fuoco sul braciere, finché non fu distrutto l'intero rotolo nel fuoco che era sul braciere. Il re e tutti i suoi ministri non tremarono né si strapparono le vesti all'udire tutte quelle cose. Eppure Elnatàn, Delaià e Ghemarià avevano supplicato il re di non bruciare il rotolo, ma egli non diede loro ascolto. Anzi ordinò a Ieracmeèl, un principe regale, a Seraià figlio di Azrièl e a Selemia figlio di Abdeèl, di arrestare Baruc lo scriba e il profeta Geremia, ma YHWH li aveva nascosti.<br/> Questa parola di YHWH fu rivolta a Geremia dopo che il re ebbe bruciato il rotolo con le parole che Baruc aveva scritte sotto la dettatura di Geremia: Prendi di nuovo un rotolo e scrivici tutte le parole di prima, che erano nel primo rotolo bruciato da Ioiakìm re di Giuda. Contro Ioiakìm re di Giuda dichiarerai: «Dice YHWH: Hai bruciato quel rotolo, dicendo: Perché vi hai scritto queste parole: Certo verrà il re di Babilonia e devasterà questo paese e farà scomparire da esso uomini e bestie?»...<br/> Geremia prese un altro rotolo e lo consegnò a Baruc figlio di Neria, lo scriba, il quale vi scrisse, sotto la dettatura di Geremia, tutte le parole del libro che Ioiakìm re di Giuda aveva bruciato nel fuoco; inoltre vi furono aggiunte molte parole simili a quelle. <div style="text-align: right;font-size: 0.9em;">({{passo biblico2|Geremia|36:1-29,32}})</div> }} Inoltre, le regole erano le stesse di quelle che si trovano in seguito? La narrazione fa chiaro riferimento alla festa del Capodanno (''[[w:Rosh haShana|Rosh haShanah]]'') all'inizio del settimo mese e alla Festa delle Capanne (''[[w:Sukkot|Sukkot]]'') due settimane dopo, e sembra citare {{passo biblico2|Levitico|23}} quando descrive le capanne della festa, ma tralascia completamente il Giorno dell'Espiazione (''Yom ha-Kippurim'' o ''[[w:Yom Kippur|Yom Kippur]]''), menzionato nello stesso capitolo del Levitico come cadente tra quei giorni santi.<ref>10 </ref> Ciò significa che il rotolo di Esdra non conteneva ancora alcun riferimento a questo giorno, in seguito il più sacro dell'anno ebraico? Le Scritture non contengono alcun accenno al fatto che la comunità di Esdra osservasse Yom Kippur, sebbene sia sempre possibile che il narratore semplicemente non sentisse il bisogno di includere quel dettaglio nella sua storia. Così come il testo non descrive il contenuto del rotolo di Esdra, non dice come egli lo ottenne. La tradizione religiosa successiva sosteneva che piccoli gruppi di uomini eruditi e pii avessero accuratamente preservato il testo sacro fin dai tempi di Mosè stesso, ma sia Giosia che Esdra leggevano i loro testi a persone che chiaramente non li conoscevano. La tradizione spiegò la reazione scioccata di questo pubblico dicendo che le masse avevano perso la conoscenza degli insegnamenti di Mosè; secondo questa visione, era compito di Esdra reintrodurre la Torah al popolo in generale e stabilirne le regole come legge ufficiale di ''Yehud''. Molti studiosi moderni, tuttavia, propongono uno scenario diverso. I Giudaiti che furono condotti nell'esilio babilonese provenivano dai livelli più alti della società preesilica.<ref>11</ref> A Babilonia, questi leader sradicati si impegnarono a mantenere il loro stile di vita tradizionale e cercarono mezzi per agevolare questo sforzo. Uno di questi mezzi fu quello di sottolineare usanze tipicamente israelite come l'osservanza del Sabbath ogni settimo giorno; questo completo ritiro da ogni attività economica fu in seguito riconosciuto come un segno distintivo dell'identità ebraica e sembra aver acquisito importanza all'inizio dell'era postesilica.<ref>12</ref> Un'altra procedura fondamentale sarebbe stata quella di raccogliere tutti gli "insegnamenti di Mosè" (ovvero l'eredità religiosa di Israele) in un libro che potesse poi essere distribuito alla crescente [[w:Diaspora ebraica|Diaspora ebraica]] in Babilonia e altrove. La grande impresa di Esdra e di coloro che lavorarono con lui fu quella di prendere questo libro e renderlo la legge ufficiale dell'antica patria della nazione. Lo stesso Esdra proveniva da circoli sacerdotali-scribali di alto rango, e sembra plausibile (sebbene non possa essere provato) che il libro sia stato prodotto in quegli stessi circoli. Non vi è alcuna traccia delle fasi del loro lavoro, ma si può supporre che abbiano iniziato raccogliendo tutti i documenti scritti disponibili dalla Giudea preesilica: il libro di Giosia era uno di questi documenti, così come la prima edizione delle profezie di Geremia, prodotta durante la vita del profeta.<ref>13</ref> Organizzando tutto questo materiale in una sorta di biblioteca sacra, produssero le prime versioni di molti libri ora presenti nella Bibbia. Ove possibile, ampliarono questi materiali scritti condensando tradizioni orali che circolavano da generazioni, mettendole per iscritto e aggiungendo i nuovi documenti alla collezione. Tali tradizioni riguardavano sia la narrativa che la legge, e gran parte di questa eredità trovò posto anche nel nascente libro della [[Torah]], nelle elaborate narrazioni del Libro della Genesi e nelle dettagliate regole di purezza e rituale sacrificale che si trovano nel Levitico e altrove. La maggior parte di queste conoscenze, anche nella loro forma non scritta, erano state da tempo fatte risalire a Mosè, quindi era naturale attribuire a lui anche il nuovo, completo documento. Così Esdra fece sì che la vita ebraica si basasse su un libro che traeva la sua autorità (come Esdra traeva la propria) da un decreto del re di Persia. Esdra e i suoi collaboratori consideravano senza dubbio il re una mera pedina nel piano di Dio per il mantenimento del patto con Israele, ma il potere dietro il libro era quello dell'esercito persiano, e l'amministrazione della legge appena istituita si basava su una struttura di funzionari reali persiani. Questa fu una combinazione fatale. Finché entrambe le parti si accontentavano dell'accordo, i pii potevano ignorare la matrice straniera del loro nuovo governo, mentre i funzionari del re, da parte loro, non potevano prestare alcuna attenzione agli interessi religiosi dei loro sudditi. Secoli dopo, tuttavia, quando questo accordo fallì, il risultato fu persecuzione e guerra.<ref>14</ref> {{Nota |allineamento = centro |larghezza = 95% |titolo = SCRIBI |contenuto = In senso stretto, il termine ''"scriba"'' designa qualcuno in grado di scrivere, un'abilità rara nel mondo antico. I primi esempi di scrittura sopravvissuti tendono a riflettere ambienti specifici, principalmente quelli dei templi e delle burocrazie reali: in entrambi i contesti, lo scriba ufficiale era una figura importante. Nel corso del tempo, gli scribi divennero un'importante categoria professionale anche tra la gente comune. Preparavano corrispondenza personale e vari documenti legali (certificati di vendita o donazione, atti di matrimonio e divorzio, riconoscimenti di debito, ecc.) per persone che non erano in grado di scriverli da sole, e col tempo questi primi professionisti svilupparono un vasto bagaglio di competenze legali. Ben presto, anche coloro che avrebbero potuto redigere i propri documenti si affidarono agli scribi; gli scribi conoscevano la corretta formulazione di tali materiali e fornivano un prodotto in grado di superare il vaglio ufficiale. In virtù della loro capacità di scrivere, gli scribi divennero così i principali portatori di competenza legale nell'antico Vicino Oriente. Un modo per garantire l'accettabilità di un particolare documento è renderlo simile (o identico) ad altri già accettati da funzionari autorevoli; questa considerazione tende a produrre uniformità nella formulazione di tali materiali e, di conseguenza, anche nelle concezioni giuridiche che li sottendono. Gli archeologi del Vicino Oriente antico hanno riscontrato una notevole stabilità nella formulazione di documenti legali provenienti da luoghi molto distanti, in un periodo di oltre {{FORMATNUM:1000}} anni. Gli scribi sapevano come venivano fatte le cose e le facevano allo stesso modo per molto tempo. La Bibbia riflette aspetti importanti dell'antica cultura scribale. Naturalmente, l'esistenza stessa dei libri antichi è dovuta all'attività degli scribi. Inoltre, tuttavia, il diritto biblico (e in una certa misura anche il diritto rabbinico successivo) è saldamente inserito nel patrimonio giuridico internazionale degli scribi del Vicino Oriente. I documenti giudaici dei primi secoli EV scoperti dagli archeologi riflettono analogamente le formulazioni scribali standard del diritto romano ellenistico e imperiale. Il Libro dei Re, testo biblico, descrive gli scribi reali come alti funzionari. Lo scriba [[:en:w:Shaphan|Shaphan]], che contribuì a pubblicare il Libro di Mosè ai tempi di re Giosia, non era un semplice segretario, così come i segretari che formano il gabinetto di un presidente americano non sono semplici impiegati. Lo stesso si può dire del figlio di Shaphan, Gemaria, o Elishama "lo Scriba", o [[w:Baruc (profeta)|Baruch ben Neria]], che fu segretario del profeta Geremia; questi uomini aiutarono Geremia a preparare la prima edizione completa delle sue profezie, ed erano tutti figure importanti nella vita pubblica del loro tempo (cfr. "LE ORIGINI DI UN LIBRO PROFETICO"). }} Una volta che le istruzioni di Dio furono trovate in un libro, iniziarono a emergere nuove pratiche religiose e nuovi tipi di leadership religiosa. La carriera di Esdra illustra questo processo. La presentazione iniziale della Torah da parte di Esdra assunse la forma di un'elaborata cerimonia pubblica: il rotolo veniva letto al popolo da una piattaforma appositamente costruita, mentre i maestri leviti spiegavano il testo sconosciuto al pubblico riunito. Il giorno dopo, tuttavia, si tenne una sessione diversa. Ora si riunirono solo "i capi dei gruppi famigliari di tutto il popolo, i sacerdoti e i leviti". Solo un gruppo più ristretto di leader della comunità si sedette, con uno scopo più pratico: "meditare le parole della Dottrina" e mettere in pratica queste regole precedentemente sconosciute.<ref>15</ref> La conoscenza del libro era ora il preliminare essenziale per correggere gli errori del popolo, e l'abilità nello spiegare il libro divenne ora una caratteristica importante della leadership. Il libro poteva ora unire e dividere il popolo: tutti gli ebrei, ovunque, potevano ora venerare lo stesso testo sacro, ma le controversie sull'interpretazione potevano però portare a lotte di potere. Coloro che riuscivano a farsi ascoltare per la loro spiegazione della Torah o, meglio ancora, coloro che riuscivano a mettere in pratica la loro interpretazione, sia con la forza che con la convinzione, diventavano per ciò stesso i leader del popolo ebraico. Naturalmente, ci vollero secoli per giungere a questo risultato. Non vi è traccia del libro della Torah in altre parti del mondo ebraico in quell'epoca così antica.<ref>16</ref> Poiché Esdra aveva portato il libro da Babilonia, presumibilmente era noto lì, ma le Scritture non dicono nulla sulla sua distribuzione o sulla sua autorità tra gli ebrei babilonesi, né indicano se le interpretazioni della Torah differissero da luogo a luogo in quel periodo iniziale;<ref>17</ref> nessuno sa nemmeno chi fosse incaricato di decidere tali questioni. Qualunque sia stato il processo, tuttavia, il risultato è chiaro: la cultura libraria acquisì costantemente prestigio e autorità, e la capacità interpretativa divenne la porta d'accesso al potere e all'influenza. Secoli dopo, un nuovo modello di leadership rabbinica si sarebbe fondato su queste fondamenta. [[File:Israeli blue Star of David.svg|25px|center|Maghen David]] È istruttivo confrontare la carriera di Esdra con quella del suo contemporaneo, Neemia ben Hacalia. Neemia non era né un sacerdote né uno scriba: era piuttosto il coppiere del re, un servitore domestico di alto rango (eunuco?) nella casa reale. Ma non si trattava di un compito umile: quello che sembrava un incarico di minore importanza era in realtà un incarico di grande prestigio, poiché Neemia aveva accesso quotidiano al re, e doveva provenire da una nobile famiglia giudaita per aver ottenuto un simile incarico. Quando giunse la notizia da suo fratello che l'antica città santa "era in rovina, con le sue porte consumate dal fuoco" ({{passo biblico2|Neemia|2:3}}), non dovette far altro che chiedere al re di nominarlo governatore di Giuda con l'autorità (e le provviste) per ricostruirla. Il re accolse prontamente la richiesta e Neemia partì senza indugio. Una volta a Gerusalemme, Neemia sembra aver messo in atto un programma basato sul libro di leggi di Esdra.<ref>18</ref> Il giorno della dedicazione delle mura ricostruite di Gerusalemme, in una scena che ricorda gli eventi del tempo di re Giosia, la cerimonia includeva una lettura pubblica del "Libro di Mosè". Quando leggi che escludevano certi stranieri dalla "congregazione di Dio" furono "trovate scritte lì", gli stranieri furono espulsi dalla comunità. L'osservanza del Sabbath fu imposta, il Tempio e le decime sacerdotali furono regolamentati, i matrimoni con donne straniere furono sciolti con la forza e le donne con i loro figli furono mandate via.<ref>19</ref> Anche il matrimonio con donne straniere era una preoccupazione di Esdra.<ref>20</ref> Molte di queste politiche provocarono la resistenza della popolazione. Per quanto riguarda il matrimonio in particolare, la norma prima dell'esilio era che le mogli adultere assumessero lo status legale dei loro mariti (cfr. [[Una storia dell'ebraismo/Capitolo 1|Capitolo 1]]), quindi la campagna di Esdra e Neemia per porre fine ai matrimoni misti deve essere sembrata alle famiglie interessate come drasticamente radicale. Esdra e Neemia, insieme, compirono una doppia rivoluzione. Gli oppositori dei profeti subirono un colpo rovinoso. Per centinaia di anni, i profeti d'Israele avevano insistito sul fatto che Israele venerasse un solo Dio, ma le masse d'Israele, spesso sotto il patrocinio reale, avevano continuato ad adorarne molti. Derisi o ignorati, i profeti avevano vinto molte battaglie ma non erano mai riusciti a vincere la guerra; persino il grande Geremia, alla fine della sua carriera, affrontò un pubblico che rifiutò categoricamente il suo appello.<ref>21</ref> Quando la guide della nazione furono portate via, con i profeti tra loro, molti devono essere stati lieti di vederli andare. Il popolo rimasto indietro poteva continuare ad adorare YHWH e le divinità della natura al suo fianco, proprio come avevano fatto i loro antenati per generazioni, senza dover affrontare questi fanatici "uomini di Dio" con le loro pretese stravaganti. Ma ora, per ordine del re di Persia, un libro contenente gli insegnamenti di Mosè, il più grande profeta di tutti, era stato dichiarato legge del paese. Adorare altri dèi ora significava violare "la legge di Dio e la legge del re". La resistenza continuò; Neemia dovette combattere i suoi contemporanei, tra cui sacerdoti di alto rango, su una questione dopo l'altra. Ma vinse ogni battaglia, perché il potere era ora dalla sua parte.<ref>22</ref> Si poteva continuare a lamentarsi che la politica della Torah basata su un solo Dio fosse sciocca o oppressiva, ma la venerazione ebraica per gli altri dèi non poteva sopravvivere a lungo. {{Nota |allineamento = centro |larghezza = 95% |titolo = LA TORAH VIENE A ''YEHUD'' |contenuto = ''I seguenti documenti, entrambi discussi nel testo, gettano grande luce sul processo attraverso il quale il libro della Torah divenne il fondamento giuridico dell'insediamento di ''Yehud''. Il primo presenta la lettera di nomina del re Artaserse che mise Esdra, con il suo libro, a capo del distretto. Il secondo racconta la storia della prima presentazione della [[Torah]] da parte di Esdra al popolo di Gerusalemme. Descrive con franchezza il loro sgomento nell'apprendere regole che non avevano mai imparato, e si conclude descrivendo la celebrazione della [[w:Sukkot|Festa delle Capanne סוכות]], un rito a loro precedentemente sconosciuto, quasi per la prima volta dall'Esodo dall'Egitto.'' <center>'''I. La Lettera del Re'''</center> «Artaserse, re dei re, al sacerdote Esdra, scriba della legge del Dio del cielo, salute perfetta. Ora: da me è dato questo decreto. Chiunque nel mio regno degli appartenenti al popolo d'Israele, dei sacerdoti e dei leviti ha deciso liberamente di andare a Gerusalemme, può venire con te; infatti da parte del re e dei suoi sette consiglieri tu sei inviato a fare inchiesta in Giudea e a Gerusalemme intorno all'osservanza della legge del tuo Dio, che hai nelle mani, e a portare l'argento e l'oro che il re e i suoi consiglieri inviano come offerta volontaria per devozione al Dio d'Israele che è in Gerusalemme, e tutto l'argento e l'oro che troverai in tutte le province di Babilonia insieme con le offerte volontarie che il popolo e i sacerdoti offriranno per la casa del loro Dio a Gerusalemme.<br/> Perciò con questo argento ti prenderai cura di acquistare tori, arieti, agnelli e ciò che occorre per le offerte e libazioni che vi si uniscono e li offrirai sull'altare della casa del vostro Dio che è in Gerusalemme. Quanto al resto dell'argento e dell'oro farete come sembrerà bene a te e ai tuoi fratelli, secondo la volontà del vostro Dio. Gli arredi che ti sono stati consegnati per il culto del tuo Dio, rimettili davanti al Dio di Gerusalemme. Per il resto di quanto occorre per la casa del tuo Dio e che spetta a te di procurare, lo procurerai a spese del tesoro reale. Io, il re Artaserse, ordino a tutti i tesorieri dell'Oltrefiume:<br/> Tutto ciò che Esdra, sacerdote e scriba della legge del Dio del cielo, vi domanderà, dateglielo puntualmente, fino a cento talenti d'argento, cento kor di grano, cento bat di vino, cento bat di olio e sale a volontà. Quanto è secondo la volontà del Dio del cielo sia fatto con precisione per la casa del Dio del cielo, perché non venga l'ira sul regno del re e dei suoi figli. Vi rendiamo poi noto che non è permesso riscuotere tributi e diritti di pedaggio su tutti i sacerdoti, leviti, cantori, portieri, oblati e inservienti di questa casa di Dio.<br/> Quanto a te, Esdra, con la sapienza del tuo Dio, che ti è stata data, stabilisci magistrati e giudici, ai quali sia affidata l'amministrazione della giustizia per tutto il popolo dell'Oltrefiume, cioè per quanti conoscono la legge del tuo Dio, e istruisci quelli che non la conoscono. A riguardo di chiunque non osserverà la legge del tuo Dio e la legge del re, sia fatta prontamente giustizia o con la morte o con il bando o con ammenda in denaro o con il carcere». <div style="text-align: right;font-size: 0.9em;">({{passo biblico2|Esdra|7:12-26}})</div> <center>'''II. L'Assemblea di Gerusalemme'''</center> [[File:Ezra Reads the Law l.jpg|right|150px|thumb|<small>'''''Esdra legge lo Scrollo''''' – Dipinto murale proveniente dalla sinagoga del III secolo EV a Dura Europos, in Siria, al confine con l'Impero Romano. Cfr. [[Una storia dell'ebraismo/Capitolo 10|Capitolo 10]] per maggiori informazioni su questo importante sito.</small>]] Il resto del popolo diede ventimila dracme d'oro, duemila mine d'argento e sessantanove vesti sacerdotali. I sacerdoti, i leviti, i portieri, i cantori, alcuni del popolo, gli oblati e tutti gli Israeliti si stabilirono nelle loro città.<br/> Come giunse il settimo mese, gli Israeliti erano nelle loro città...<br/> Allora tutto il popolo si radunò come un solo uomo sulla piazza davanti alla porta delle Acque e disse ad Esdra lo scriba di portare il libro della legge di Mosè che YHWH aveva dato a Israele. Il primo giorno del settimo mese, il sacerdote Esdra portò la legge davanti all'assemblea degli uomini, delle donne e di quanti erano capaci di intendere.<br/> Lesse il libro sulla piazza davanti alla porta delle Acque, dallo spuntar della luce fino a mezzogiorno, in presenza degli uomini, delle donne e di quelli che erano capaci di intendere; tutto il popolo porgeva l'orecchio a sentire il libro della legge. Esdra lo scriba stava sopra una tribuna di legno, che avevano costruito per l'occorrenza e accanto a lui stavano, a destra Mattitia, Sema, Anaia, Uria, Chelkia e Maaseia; a sinistra Pedaia, Misael, Malchia, Casum, Casbaddàna, Zaccaria e Mesullàm.<br/> Esdra aprì il libro in presenza di tutto il popolo, poiché stava più in alto di tutto il popolo; come ebbe aperto il libro, tutto il popolo si alzò in piedi. Esdra benedisse YHWH Dio grande e tutto il popolo rispose: «Amen, amen», alzando le mani; si inginocchiarono e si prostrarono con la faccia a terra dinanzi a YHWH. Giosuè, Bani, Serebia, Iamin, Akkub, Sabbetài, Odia, Maaseia, Kelita, Azaria, Iozabàd, Canàn, Pelaia, leviti, spiegavano la legge al popolo e il popolo stava in piedi al suo posto.<br/> Essi leggevano nel libro della legge di Dio a brani distinti e con spiegazioni del senso e così facevano comprendere la lettura. Neemia, che era il governatore, Esdra sacerdote e scriba e i leviti che ammaestravano il popolo dissero a tutto il popolo: «Questo giorno è consacrato a YHWH vostro Dio; non fate lutto e non piangete!». Perché tutto il popolo piangeva, mentre ascoltava le parole della legge. Poi Neemia disse loro: «Andate, mangiate carni grasse e bevete vini dolci e mandate porzioni a quelli che nulla hanno di preparato, perché questo giorno è consacrato a YHWH nostro; non vi rattristate, perché la gioia di YHWH è la vostra forza». I leviti calmavano tutto il popolo dicendo: «Tacete, perché questo giorno è santo; non vi rattristate!». Tutto il popolo andò a mangiare, a bere, a mandare porzioni ai poveri e a far festa, perché avevano compreso le parole che erano state loro proclamate.<br/> Il secondo giorno i capifamiglia di tutto il popolo, i sacerdoti e i leviti si radunarono presso Esdra lo scriba per esaminare le parole della legge. Trovarono scritto nella legge data da YHWH per mezzo di Mosè, che gli Israeliti dovevano dimorare in capanne durante la festa del settimo mese. Allora fecero sapere la cosa e pubblicarono questo bando in tutte le loro città e in Gerusalemme: «Andate al monte e portatene rami di ulivo, rami di olivastro, rami di mirto, rami di palma e rami di alberi ombrosi, per fare capanne, come sta scritto». Allora il popolo andò fuori, portò i rami e si fece ciascuno la sua capanna sul tetto della propria casa, nei loro cortili, nei cortili della casa di Dio, sulla piazza della porta delle Acque e sulla piazza della porta di Efraim. Così tutta la comunità di coloro che erano tornati dalla deportazione si fece capanne e dimorò nelle capanne. Dal tempo di Giosuè figlio di Nun fino a quel giorno, gli Israeliti non avevano più fatto nulla di simile. Vi fu gioia molto grande. Esdra fece la lettura del libro della legge di Dio ogni giorno, dal primo all'ultimo; la festa si celebrò durante sette giorni e l'ottavo vi fu una solenne assemblea secondo il rito. <div style="text-align: right;font-size: 0.9em;">{{passo biblico2|Neemia|7:72-8:18}}; cfr. {{passo biblico2|Levitico|23:33-43}})</div> }} Inoltre, tutti questi cambiamenti potevano essere fondati sul Libro dell'Insegnamento di Mosè: l'altra rivoluzione consisteva nel fatto che la vittoria dei profeti era custodita in un libro. Re Giosia aveva proceduto diversamente; una volta che Giosia ebbe deciso di attuare la sua riforma, non ebbe più bisogno del libro. Il libro ispirava e dava peso alla sua autorità reale, ma lui era il re e avrebbe potuto procedere in ogni caso. Esdra, d'altra parte, non aveva alcuna autorità al di là del libro; persino nella sua lettera di nomina reale, il suo unico incarico era quello di stabilire il libro come legge del territorio e di garantire che le sue istruzioni fossero rispettate. Esdra stesso sarebbe presto scomparso, ma il potere di comandare ora proveniva dal rotolo dell'insegnamento di Mosè, e quel rotolo sarebbe esistito molto tempo dopo la sua scomparsa. Libro alla mano, gli ebrei migranti potevano ora portare con sé il centro sacro della loro religione ovunque andassero. La [[Torah]] proibiva la costruzione di un Tempio fuori Gerusalemme, ma non c'erano limiti alla produzione di copie del libro della Torah stesso. La profezia stava scomparendo, ma ogni comunità poteva avere i propri studiosi e scribi, ogni comunità poteva insegnare il libro ai propri figli, ogni comunità poteva studiare il libro – senza guida esterna se necessario – e applicarne gli insegnamenti come i residenti locali (o i loro leader) ritenevano opportuno. Grazie al libro, l'ebraismo divenne una religione che poteva viaggiare fino ai confini del mondo, una religione che nessuna potenza straniera poteva minacciare distruggendo un edificio. Col passare del tempo, la vita ebraica divenne inconcepibile senza la Torah. Le generazioni precedenti avevano rivolto le loro domande al sacerdote o al profeta locale,<ref>23</ref> ma ora la legge di Dio poteva essere "trovata scritta" nel Libro, e ora lo scriba, non il profeta, avrebbe aiutato il popolo a determinare la volontà di Dio. Nuove profezie dirompenti non erano né richieste né desiderate: la Torah di Mosè era ora custodita in una forma fissa ed eterna, da leggersi con attenzione da tutte le generazioni future. [[File:Israeli blue Star of David.svg|25px|center|Maghen David]] Alessandro Magno conquistò il Vicino Oriente in una rapida campagna dal 333 al 331 AEV. Il conquistatore morì giovanissimo, ma non prima di aver fondato una città in Egitto che portava il suo nome e che divenne la capitale regale della dinastia dei ''Tolomei''. Alessandria divenne la città più grande, ricca e splendida del mondo, e gli ebrei vissero lì fin dai suoi albori. Alcuni furono attratti dalla vicina Giudea grazie alle concessioni dei re ai nuovi arrivati ​​per contribuire alla costruzione della nuova capitale; altri vi furono portati come schiavi, ma alla fine furono liberati. Intorno al 250 AEV, ad Alessandria, la Torah fu tradotta in greco. Molte spiegazioni sono state proposte per questo epocale progetto. Forse re Tolomeo voleva una copia di ogni libro conosciuto nella Biblioteca che stava raccogliendo, o forse aveva bisogno di una copia di riferimento delle leggi in base alle quali i suoi sudditi giudei (la Giudea era sotto il dominio tolemaico) potevano vivere. Gli ebrei stessi, tuttavia, raccontarono una storia diversa e alquanto straordinaria. Le generazioni successive tramandarono che la traduzione fu eseguita da trentacinque (o trentasei) coppie di studiosi; in seguito la traduzione fu chiamata ''[[w:Septuaginta|Septuaginta]]'', dal termine latino per "settanta". Si diceva che queste squadre fossero accuratamente isolate l'una dall'altra, in modo che nessuna potesse vedere il lavoro degli altri; ciononostante, la gente ricordava che quando le traduzioni finite venivano confrontate, erano identiche, fino all'ultima parola, e un risultato così straordinario sarebbe stato sicuramente impossibile senza l'intervento di Dio.<ref>24</ref> Questa storia trasmette la profonda convinzione degli ebrei alessandrini che la loro versione greca della Torah fosse una rivelazione divina, non meno della versione ebraica da cui era stata redatta. Questo sentimento diede origine a una festa annuale ad Alessandria per celebrare la pubblicazione della traduzione; per gli ebrei di lingua greca del mondo ellenistico, il dono della Septuaginta fu un segno dell'amore generoso di Dio, non meno straordinario della rivelazione originale sul Sinai.<ref>25</ref> {{Nota |allineamento = centro |larghezza = 95% |titolo = INTERPRETAZIONE NELLA BIBBIA |contenuto = È già stato detto che la Bibbia è in realtà una raccolta di libri separati, scritti in un arco di tempo di quasi {{FORMATNUM:1000}} anni. Non sorprenderebbe che scritti biblici successivi a volte interpretino materiali più antichi contenuti nella stessa raccolta, e in effetti lo fanno. Ecco alcuni esempi, due provenienti dall'ambito della legge rituale e tre (riassunti più brevemente) dall'ambito del pensiero religioso. <center>'''1'''</center> In relazione al sacrificio annuale dell'agnello pasquale, {{passo biblico2|Esodo|12:9}} contiene un'istruzione molto chiara: ''Non lo mangerete crudo, né cotto nell'acqua, ma arrostito... sul fuoco''. La parola ebraica che designa il mezzo di preparazione proibito ("cotto") deriva dalla radice ''b-sh-l''. Tuttavia, in un altro passaggio sullo stesso argomento, {{passo biblico2|Deuteronomio|16:7}} offre un'istruzione altrettanto concreta: ''Lo cuocerai [b-sh-l] e lo mangerai nel luogo che YHWH, tuo Dio, avrà scelto; poi al mattino potrai tornare a casa''. La stessa azione proibita in Esodo è semplicemente data per scontata in Deuteronomio! Nelle generazioni successive, la gente si chiedeva naturalmente come la Torah volesse davvero che procedessero. Nell'ultimo libro della Bibbia, {{passo biblico2|2Cronache|35:13}} fornisce il seguente dettaglio nel descrivere la Pesach di re Giosia (cfr. ""IL LIBRO DI RE GIOSIA""): ''Cucinarono [b-sh-l] il sacrificio pasquale sul fuoco, secondo lo statuto''. Naturalmente, lo statuto sembra affermare il contrario, ovvero che "cuocere" si fa con acqua e "arrostire" si fa sul fuoco. Ma l'autore delle Cronache era consapevole della tensione tra i due passi della Torah e aggiunse una silenziosa rassicurazione ai suoi lettori che era stata raggiunta una corretta riconciliazione dei testi contrastanti. <center>'''2'''</center> Sembra che i contemporanei di Esdra interpretassero {{passo biblico2|Levitico|23:40-42}} come un'istruzione riguardante la costruzione di capanne per le feste (cfr. "LA TORAH VIENE A ''YEHUD''"). A loro avviso, tali capanne dovevano essere costruite con i materiali elencati nel versetto 40, e {{passo biblico2|Neemia|8:15-16}} riporta che il popolo si recò regolarmente sulle colline, raccolse le specie di vegetazione prescritte e costruì le proprie capanne per le feste. L'autore del testo successivo di Neemia non cita Levitico, ma offre una parafrasi in cui la sua identificazione delle specie richieste è semplicemente fornita come il significato semplice del testo precedente. Tutto ciò sarebbe irrilevante, se non fosse che la successiva tradizione ebraica interpretò quegli stessi versetti mosaici in modo diverso, come due istruzioni distinte: le specie prescritte dovevano essere portate in speciali processioni festive, ma le capanne potevano essere costruite con quasi qualsiasi materiale. Inoltre, mentre alcune delle specie menzionate in Levitico e Neemia non possono essere identificate con certezza, sembra che la tradizione successiva abbia identificato le specie prescritte in modo diverso dagli interpreti al tempo di Esdra. Il testo scritturale indica chiaramente che i collaboratori di Esdra "si riunirono presso lo scriba Esdra per meditare sulle parole della Dottrina", ovvero studiarono il testo che avevano davanti ed elaborarono un'interpretazione accettata. Il testo non descrive i metodi interpretativi da loro utilizzati né il processo attraverso il quale giunsero alle loro conclusioni. La successiva letteratura talmudica contiene esegesi esplicite dei passi rilevanti del Levitico, ma non spiega nemmeno perché (o quando, o da chi) l'interpretazione normativa fu elaborata per la prima volta o perché (o quando o da chi) fu infine accettata. <center>'''3'''</center> {{passo biblico2|Genesi|32:24-32}} racconta la famosa storia del patriarca Giacobbe che lotta per tutta la notte con un uomo non identificato. Giacobbe emerge zoppo da questo misterioso incontro e all'alba l'uomo cambia il nome di Giacobbe in Israele, ma si rifiuta di rivelare il proprio. Interpreti successivi diedero per scontato che "l'uomo", che il testo identifica chiaramente come tale (''ish''), fosse in realtà un angelo. Perché altrimenti era così disperato da andarsene prima dell'alba? Perché altrimenti si rifiutava di rivelare il suo nome? Chi altro avrebbe avuto l'arroganza di cambiare il nome di un altro uomo? Naturalmente, ci sono possibili risposte a queste domande, ma resta il fatto che l'antagonista di Giacobbe era stato visto come un angelo fin dai tempi più remoti. Quando il profeta Osea allude a questa storia ({{passo biblico|Osea|12:4}}), dà semplicemente per scontato che l’antagonista di Giacobbe fosse un angelo (''mal’ach''); il cambiamento interpretativo era già avvenuto prima dell’esilio babilonese! <center>'''4'''</center> L'ultimo capitolo del Libro di Samuele ({{passo biblico2|2Samuele|24}}) racconta una strana storia della furia di Dio verso Re Davide dopo che il sovrano israelita aveva ordinato un censimento delle sue truppe combattenti. Non è strano che Dio fosse adirato con Davide per aver desiderato questo: il popolo d'Israele credeva da tempo che censire il popolo fosse un affronto a Dio e dovesse essere evitato, perché Dio non aveva forse promesso ad Abramo che la sua discendenza sarebbe stata innumerevole come le stelle ({{passo biblico2|Genesi|15:5}}), e Mosè, quando volle censire il popolo nel deserto, non aveva forse ordinato a ciascuno di portare il pagamento di mezzo siclo e poi aveva contato il denaro ({{passo biblico2|Esodo|30:11-16}})? La parte sorprendente è questa: Davide fece il censimento in primo luogo perché aveva ricevuto l'ordine di farlo da Dio. ''Dio era già adirato con il popolo d'Israele'' (al lettore non viene detto il perché) ''e voleva un pretesto per punirlo!'' Tuttavia, quando questa storia viene raccontata nuovamente nel successivo Libro delle Cronache (cfr. [[Una storia dell'ebraismo/Capitolo 1|Capitolo 1]], "COSA CONTIENE LA BIBBIA?"), una ripetizione quasi letterale della narrazione differisce per un dettaglio cruciale: non è Dio a istigare Davide alla sua azione insensata, ma è Satana ({{passo biblico2|2Cronache|21:1}}). Ancora una volta il lettore non riceve alcuna spiegazione sul perché Satana abbia dovuto farlo, ma l'atto non è più sorprendente: ci si può aspettare che Satana causi problemi in questo modo. Attraverso una sottile correzione interpretativa, la giustizia di Dio è stata protetta da ogni contestazione. <center>'''5'''</center> Un esempio lampante di esplicita reinterpretazione all'interno della Bibbia stessa si trova in {{passo biblico2|Daniele|9:2}}, dove il pio Daniele riferisce di aver studiato la predizione del profeta Geremia ({{passo biblico2|Geremia|25:11-12;29:10}}) secondo cui Gerusalemme sarebbe rimasta in rovina per settant'anni e poi sarebbe stata ricostruita. Quando il Libro di Daniele fu scritto (cfr. [[Una storia dell'ebraismo/Capitolo 4|Capitolo 4]]), erano trascorsi ben più di settant'anni dalla distruzione del 586 AEV e la città era di nuovo sotto un oppressivo dominio straniero; i giusti di quei tempi si saranno sicuramente chiesti come ciò fosse possibile: dov'era ora la promessa di Dio al profeta? In questo momento cruciale, l'angelo Gabriele si presenta a Daniele e gli spiega che il profeta aveva in realtà inteso parlare di settanta settimane di anni, ovvero non di 70 anni ma di 490 (cfr. {{passo biblico2|Daniele|9:24}}). Grazie a questo straordinario atto di reinterpretazione, ai pii degli anni successivi fu risparmiata la prospettiva straziante che la parola di Geremia fosse rimasta inadempiuta. }} Persian rule over Yehud continued for another century after Nehemiah’s career as governor, but very little is known about this long period of time. Ezra’s establishment of the Torah as the law of Yehud apparently went unchallenged, and the succession of high priests apparently continued in orderly fashion, but no specific events are recorded for this interval, and any gradual developments in the life of the region are lost in the general lack of documentation. One intriguing episode, however, did unfold in a far corner of the Persian Empire at Elephantine, on an island in the Upper Nile Valley, a military outpost of Jews who had been settled for some time. These Jewish soldiers were charged with protecting the Egyptian frontier from invasion out of the African heartland, and they had held this responsibility for a substantial period, each generation inheriting the task from the one before. For a long time, it seems, the local Egyptian population tolerated this alien military presence in their midst; these foreigners were, after all, protecting their homeland. In the late fifth century, however, these same Jewish soldiers were serving the interests of the Persian Empire, a foreign occupier. Not much is known about the lives of these Jewish soldier-settlers, but one remarkable fact is clear: the Jews of Elephantine maintained the only known Jewish temple in the world at this time outside the Holy Land. Here the Jewish God, apparently called Yahu, was honored through familiar sacrificial rites, a situation that surely pleased the local Jews greatly but also greatly irritated the local priests of the Egyptian god Khnum: the temple of Khnum, otherwise the main temple on the island, felt intense pressure from this competitor from abroad. To make matters even worse in natives’ eyes, these Jews’ annual Passover festival cast the local environment of Elephantine (that is, Egypt) in a very bad light, and this festival was also notoriously marked by the slaughter of lambs, an animal considered sacred to Khnum. Around 419 BCE, a letter from higher authorities ordered the local Persian officials to protect the Jews from interference as they celebrated their feast; the document does not say what was happening to make such a letter necessary or what the Jews had to do to obtain this protection, but clearly tensions were in the air. A few years later, the Jewish temple at Elephantine was altogether destroyed, apparently at the instigation of the priests of Khnum; after several years, during which appeals for help to the Jerusalem priesthood went unanswered, the sacrifices at Elephantine were partially restored,26 but soon the rebuilt temple was again demolished, this time, it seems, for good. Several features of this episode deserve comment. There is no sign that the Jews of Elephantine and their priestly leaders possessed copies of the Torah or even knew that such a book existed. The surviving correspondence between them and the authorities in Jerusalem never quotes or even mentions a sacred text, and the Jews of Elephantine practiced a way of life that actually disobeyed the Torah in important ways. The very existence of a temple outside “the place which YHWH had chosen”27 violated a key requirement of the Book of Deuteronomy and undid the reforms which King Josiah had undertaken centuries earlier. Were the Jews of Elephantine unaware of those reforms because their ancestors had arrived in Egypt even before Josiah’s time? That is possible, perhaps even likely, though no biblical writer shows awareness of their presence there. Did they simply presume that those reforms had been nullified by the Babylonian conquest? That too is possible. Did they believe Deuteronomy banned outside shrines only in the Holy Land, an interpretation that left them free in Egypt to do as they saw fit? Even that is possible: many Jewish schools of interpretation have limited the application of various Torah rules to the Jewish homeland in Palestine.28 {{Nota |allineamento = centro |larghezza = 95% |titolo = I SAMARITANI |contenuto = In 722 BCE the Assyrians conquered the Kingdom of Israel and put an end to its sovereignty. According to the narrative in 2 Kings 17, the inhabitants of the land were carried off to Assyrian exile, and the Assyrians imported “people from Babylon, Cuthah, Avva, Hamath, and Sefarvaim” (17:24), similarly uprooted from their native lands, and settled them in the now-empty countryside of Samaria. The narrative goes on to report that the devastated country was overrun by lions, and this made the new residents afraid that they had angered YHWH, the god of the land, by worshiping him incorrectly. The king of Assyria ordered that a few of the exiled Israelite priests be returned to their homes to teach the newcomers “how to fear YHWH” (17:28), but the newcomers continued to serve their ancestral gods as well. That is the Bible’s dismissive, hostile account of the Samaritans. Clearly written from a rival Judahite viewpoint, this narrative depicts them as foreigners who were settled in the Promised Land by a foreign conqueror. Practicing a debased form of YHWH worship, they could not or would not abandon the idolworship they had brought with them from their countries of origin. Centuries later, the Samaritans continued to maintain a distinctive religious identity. Samaria lies to the north of the Judaean heartland, and its inhabitants developed an alternative religious heritage, perhaps reflecting the customs of the northern tribes, just as Judaism reflected the heritage of the southern Kingdom of Judah. Relations between Judaeans and Samaritans were often tense or even hostile. In the days of Nehemiah, a son of the Jerusalem high priest was married to the daughter of the Samaritan leader, but Nehemiah expelled him from Jerusalem (Nehemiah 13:28), an act that sealed the bad relations between the two communities. For much of the early Hellenistic period the Samaritans maintained a temple on Mount Gerizim, near modern Nablus (biblical Shechem), and they developed a version of the Torah in which all the implied references to Jerusalem (especially in Deuteronomy) were subtly reworded and applied to their shrine instead. Built shortly after the time of Alexander the Great, the Samaritan temple was destroyed by the Hasmonaean high priest Hyrcanus I; he claimed to be acting in retaliation for Samaritan cooperation with the hellenization program of Antiochus IV (see Chapter 4), but hewas surely also motivated by the ancestral hostility between the two communities. Thefamous Gospel story of the goodSamaritan (Luke 10:30–37) reflects this hostility as well: nothing was more shocking to Judaean hearers than the idea of a Samaritan more virtuous than themselves. Under the Roman occupation, Samaria became a hostile buffer zone between the two Jewish districts of Judaea and Galilee. Pilgrims and others traveling between Galilee and Jerusalem were in constant danger of harassment and worse. In later antiquity, Samaritan religion continued to resemble Judaism while remaining distinct from it. The Samaritans accepted the Pentateuch (but only the Pentateuch) as holy, though in a slightly different version, as already noted. The general rabbinic attitude toward them was that Samaritans can be trusted to follow only certain rules of the Torah, but to follow those rules with scrupulous care; it is difficult to know whether this was an outsiders’ fantasy or an accurate description of Samaritan behavior. The once-extensive Samaritan diaspora has almost entirely disappeared, but a modest Samaritan community continues to exist in modern Israel and the West Bank. The Samaritans honor their own line of priests and continue to recognize Gerizim as a holy mountain; at Passover time they continue to sacrifice a lamb (or goat) there. }} Another element of the Elephantine Jews’ religion would strike most modern readers as even more shocking: the Jewish god, here named Yahu, shared his Egyptian shrine with two female deities, Ashambethel and Anathbethel. Such associations of YHWH with other deities had been common in preexilic Israel, and here, in an isolated corner of the world, old patterns endured long after they had more or less disappeared in the homeland. No surviving record indicates whether the Elephantine Jews knew that others would have found this practice scandalous or how they would have justified it. In short, the religion of the Elephantine Jews (can one even call it Judaism?) was nothing like the religion that the Book of the Teaching of Moses would have led readers to expect. And yet, these people were eager to celebrate Passover in the correct manner and invoked the Persian authorities’ aid when the local population tried to interfere. They saw themselves as servants of Israel’s god, they saw the people of Jerusalem as their cousins, and they saw the holy city as their ancestral capital and a source of religious guidance. As the Jews of Elephantine struggled for permission to rebuild their destroyed temple, they tried to enlist the support of those cousins, but it appears that the Jerusalem priesthood was not very eager to help. At first, they made no response at all, so that three years later, when the people of Elephantine tried again, the petition went not only to Jerusalem but also to the leading family of Samaria. When finally the worship of Yahu was indeed renewed, the restoration was only partial: incense and vegetable offerings were permitted, but not the sacrifice of animals. Why were the Jerusalem priests so reluctant to support their fellow Jews, and why did the restoration remain incomplete? A likely answer is that the Torah was already known in Judaea, and the leaders there were unhappy about supporting a flagrant violation of the Book’s instructions. Another consideration, however, is that the Jerusalem priesthood was not unhappy to see a competitor go out of business. It is extremely improbable that Jews from elsewhere took the long journey to southern Egypt in order to worship at Elephantine, but perhaps the priests of Jerusalem thought that pilgrims from far away might be more willing to visit the homeland if no local shrine were available. The reduced worship that was finally allowed may represent a compromise: the Jerusalem leadership was ready to accept such activities at an alternative sanctuary but would not agree to support full restoration of a shrine apart from their own. Jewish solidarity on some matters did not always mean solidarity on everything. Apart from the Elephantine correspondence, almost no documentary evidence survives from the time that Persia governed the Near East. After Ezra and Nehemiah were gone, Yehud apparently remained pretty much as those reformers had left it: the Torah book was the authoritative code, and the high priests in hereditary succession were in charge of interpreting it. This arrangement continued to rest on royal authority, but later Persian kings did not intervene in Jewish life. The Torah’s insistence on strict separation from neighboring peoples and their customs continued to provoke resentment, and probably some quiet resistance, from both leadership elements and ordinary people in their private lives, but the situation appeared stable, and no significant changes can be documented. [[File:Israeli blue Star of David.svg|25px|center|Maghen David]] {{Immagine grande|109.Ezra Reads the Law to the People.jpg|1010px|''Esdra legge le Tavole al Popolo'', di [[w:Gustave Doré|Gustave Doré]] (1866)}} == Note == {{Vedi anche|Serie delle interpretazioni|Serie misticismo ebraico|Serie maimonidea|Serie dei sentimenti|Serie letteratura moderna}} <div style="height: 180px; overflow: auto; padding: 3px; border:1px solid #AAAAAA; reflist4"><references/></div> {{Avanzamento|50%|6 luglio 2025}} [[Categoria:Una storia dell'ebraismo|Capitolo 3]] 9n2kque9711dcpg97ibsd7ol74gyjwd 478512 478511 2025-07-07T16:33:31Z Monozigote 19063 /* Il Libro e il Popolo */ testo 478512 wikitext text/x-wiki {{Una storia dell'ebraismo}} {{Immagine grande|Baruch Zvi Ring - Memorial Tablet and Omer Calendar - Google Art Project.jpg|750px|}} == Il Libro e il Popolo == <!--- miei testi in inglese da tradurre, sistemare e inserire ---> I Capitoli precedenti si sono basati ampiamente sulle informazioni contenute nella Bibbia, ma la Bibbia stessa, il libro ora nelle nostre mani, non è ancora apparsa nella storia. Cos'è la Bibbia? Come mai l'Ebraismo e poi il Cristianesimo si sono basati su questo libro? Cosa significa per qualsiasi religione basarsi su un libro? Altre religioni antiche non si basavano affatto sui libri; perché l'Ebraismo ha intrapreso una strada diversa? Come in precedenza, sarà utile iniziare con alcune narrazioni. Un resoconto in {{passo biblico2|2Re|23}} descrive un episodio accaduto a Gerusalemme durante il regno di re Giosia (640-609 AEV): nel corso di un'importante ristrutturazione dell'edificio del Tempio, fu trovato un libro che causò una rivoluzione nella vita della nazione (cfr. "IL LIBRO DI RE GIOSIA"). Il libro conteneva (o si diceva che contenesse) insegnamenti di Mosè stesso, il fondatore della religione d'Israele, e il popolo si rese conto di aver vissuto in violazione di quegli insegnamenti per innumerevoli generazioni. Re Giosia si accinse a far rispettare questi insegnamenti fino a quel momento sconosciuti e li pose a fondamento della vita nazionale; per questo atto fu ricordato come un re che "ritornava a YHWH con tutto il suo cuore, con tutta la sua anima e con tutte le sue forze, secondo tutta la legge di Mosè; dopo di lui non ne sorse mai un altro simile" ({{passo biblico2|2Re|23:25}}).<ref>1</ref> Nessuna precedente narrazione nelle Scritture registra un simile uso di materiale scritto. In un'epoca precedente, il re Ezechia (morto nel 686 AEV) aveva attuato una riforma simile, e le Scritture lo lodano in modo analogo,<ref>2</ref> ma non vi è alcun accenno al fatto che i suoi sforzi fossero stati ispirati da un rotolo di pergamena. I libri delle Scritture precedenti fanno riferimento astratto a una versione scritta degli insegnamenti di Mosè, ma questi potrebbero riflettere concezioni successive, risalenti a un periodo dopo l'inizio della circolazione di tali libri. La riforma di Giosia è la prima situazione storica documentata in cui si possa trovare un libro del genere. Tuttavia, nessuno in questa narrazione sembra sorpreso che gli insegnamenti di Mosè siano stati messi per iscritto. Questo potrebbe essere un segno che i libri scritti della [[Torah]] תּוֹרָה ("Istruzione") fossero già familiari, o forse riflette un momento nella storia di Israele in cui la produzione di testi sacri scritti divenne improvvisamente un'attività diffusa: la prima edizione delle parole del profeta Geremia fu compilata solo pochi anni dopo.<ref>3</ref> I lettori moderni possono semplicemente notare che, al momento della distruzione del [[w:Tempio di Salomone|Primo Tempio]], il popolo di Giuda aveva familiarità con l'idea che gli insegnamenti di Mosè potessero essere trovati in un libro, e che accettava l'idea che la vita della nazione dovesse basarsi su quel documento. Inoltre, ci sono tutte le ragioni per supporre che quando i leader della nazione furono deportati in esilio a Babilonia portassero con sé il libro di Giosia, e anche qualsiasi altro scritto simile che riuscirono a trovare. Sicuramente avrebbero desiderato farlo, e gli sviluppi successivi sarebbero altrimenti molto difficili da spiegare. {{Nota |allineamento = centro |larghezza = 95% |titolo = IL LIBRO DI RE GIOSIA |contenuto =''Questa è la storia della rivoluzione religiosa di re Giosia, fondata su un misterioso libro di Istruzione (Torah) scoperto durante i lavori di ristrutturazione del Tempio. Confrontando il programma della rivoluzione con il contenuto del Libro del Deuteronomio, gli studiosi moderni hanno concluso che fosse una versione di quel libro che il sacerdote Hilkiah portò al re.'' Nell'anno diciotto del suo regno, Giosia mandò Safàn figlio di Asalia, figlio di Mesullàm, scriba, nel tempio dicendogli: «Va' da Chelkia sommo sacerdote; egli raccolga il denaro portato nel tempio, che i custodi della soglia hanno raccolto dal popolo. Lo consegni agli esecutori dei lavori, addetti al tempio; costoro lo diano a quanti compiono le riparazioni del tempio, ossia ai falegnami, ai costruttori e ai muratori e l'usino per acquistare legname e pietre da taglio occorrenti per il restauro del tempio. Non c'è bisogno di controllare il denaro consegnato nelle mani di costoro, perché la loro condotta ispira fiducia».<br/> Il sommo sacerdote Chelkia disse allo scriba Safàn: «Ho trovato nel tempio il libro della legge». Chelkia diede il libro a Safàn, che lo lesse. Lo scriba Safàn quindi andò dal re e gli riferì: «I tuoi servitori hanno versato il denaro trovato nel tempio e l'hanno consegnato agli esecutori dei lavori, addetti al tempio». Inoltre lo scriba Safàn riferì al re: «Il sacerdote Chelkia mi ha dato un libro». Safàn lo lesse davanti al re.<br/> Udite le parole del libro della legge, il re si lacerò le vesti. Egli comandò al sacerdote Chelkia, ad Achikam figlio di Safàn, ad Acbor figlio di Michea, allo scriba Safàn e ad Asaia ministro del re: «Andate, consultate YHWH per me, per il popolo e per tutto Giuda, intorno alle parole di questo libro ora trovato; difatti grande è la collera di YHWH, che si è accesa contro di noi perché i nostri padri non hanno ascoltato le parole di questo libro e nelle loro azioni non si sono ispirati a quanto è stato scritto per noi».<br/> Il sacerdote Chelkia insieme con Achikam, Acbor, Safàn e Asaia andarono dalla profetessa Culda moglie di Sallùm, figlio di Tikva, figlio di Carcas, guardarobiere; essa abitava in Gerusalemme nel secondo quartiere. L'interrogarono ed essa rispose loro: «Dice YHWH, Dio di Israele: Riferite all'uomo che vi ha inviati da me: Così parla YHWH: Eccomi, io faccio piombare una sciagura su questo luogo e sui suoi abitanti, attuando tutte le parole del libro lette dal re di Giuda, perché hanno abbandonato me e hanno bruciato incenso ad altri dèi per provocarmi a sdegno con tutte le opere delle loro mani; la mia collera divamperà contro questo luogo e non si spegnerà! Al re di Giuda, che vi ha inviati a consultare YHWH, riferirete: Queste cose dice YHWH Dio d'Israele: Quanto alle parole che hai udito,... poiché il tuo cuore si è intenerito e ti sei umiliato davanti a YHWH, udendo le mie parole contro questo luogo e contro i suoi abitanti, che cioè diverranno una desolazione e una maledizione, ti sei lacerate le vesti e hai pianto davanti a me, anch'io ti ho ascoltato. Oracolo di YHWH. Per questo, ecco, io ti riunirò ai tuoi padri; sarai composto nel tuo sepolcro in pace; i tuoi occhi non vedranno tutta la sciagura che io farò piombare su questo luogo». Quelli riferirono il messaggio al re.<br/> Per suo ordine si radunarono presso il re tutti gli anziani di Giuda e di Gerusalemme. Il re salì al tempio di YHWH insieme con tutti gli uomini di Giuda e con tutti gli abitanti di Gerusalemme, con i sacerdoti, con i profeti e con tutto il popolo, dal più piccolo al più grande. Ivi fece leggere alla loro presenza le parole del libro dell'alleanza, trovato nel tempio. Il re, in piedi presso la colonna, concluse un'alleanza davanti a YHWH, impegnandosi a seguire YHWH e a osservarne i comandi, le leggi e i decreti con tutto il cuore e con tutta l'anima, mettendo in pratica le parole dell'alleanza scritte in quel libro. Tutto il popolo aderì all'alleanza.<br/> Il re comandò al sommo sacerdote Chelkia, ai sacerdoti del secondo ordine e ai custodi della soglia di condurre fuori del tempio tutti gli oggetti fatti in onore di Baal, di Asera e di tutta la milizia del cielo; li bruciò fuori di Gerusalemme, nei campi del Cedron, e ne portò la cenere a Betel. Destituì i sacerdoti, creati dai re di Giuda per offrire incenso sulle alture delle città di Giuda e dei dintorni di Gerusalemme, e quanti offrivano incenso a Baal, al sole e alla luna, alle stelle e a tutta la milizia del cielo. Fece portare il palo sacro dal tempio fuori di Gerusalemme, nel torrente Cedron, e là lo bruciò e ne fece gettar la cenere nel sepolcro dei figli del popolo. Demolì le case dei prostituti sacri, che erano nel tempio, e nelle quali le donne tessevano tende per Asera. Fece venire tutti i sacerdoti dalle città di Giuda, profanò le alture, dove i sacerdoti offrivano incenso, da Gheba a Bersabea; demolì l'altura dei satiri, che era davanti alla porta di Giosuè governatore della città, a sinistra di chi entra per la porta della città.<br/> Però i sacerdoti delle alture non salirono più all'altare di YHWH in Gerusalemme, anche se mangiavano pane azzimo in mezzo ai loro fratelli. Giosia profanò il Tofet, che si trovava nella valle di Ben-Hinnòn, perché nessuno vi facesse passare ancora il proprio figlio o la propria figlia per il fuoco in onore di Moloch. Fece scomparire i cavalli che i re di Giuda avevano consacrati al sole all'ingresso del tempio, nel locale dell'eunuco Netan-Mèlech, che era nei cortili, e diede alle fiamme i carri del sole. Demolì gli altari sulla terrazza del piano di sopra di Acaz, eretti dai re di Giuda, e gli altari eretti da Manàsse nei due cortili del tempio, li frantumò e ne gettò la polvere nel torrente Cedron. Il re profanò le alture che erano di fronte a Gerusalemme, a sud del monte della perdizione, erette da Salomone, re di Israele, in onore di Astàrte, obbrobrio di quelli di Sidòne, di Càmos, obbrobrio dei Moabiti, e di Milcom, abominio degli Ammoniti. Fece a pezzi le stele e tagliò i pali sacri, riempiendone il posto con ossa umane.<br/> Demolì anche l'altare di Betel e l'altura eretta da Geroboamo figlio di Nebàt, che aveva fatto commettere peccati a Israele; demolì quest'altare e l'altura; di quest'ultima frantumò le pietre, rendendole polvere; bruciò anche il palo sacro.<br/> Volgendo Giosia lo sguardo intorno vide i sepolcri che erano sul monte; egli mandò a prendere le ossa dai sepolcri e le bruciò sull'altare profanandolo secondo le parole di YHWH pronunziate dall'uomo di Dio quando Geroboamo durante la festa stava presso l'altare. Quindi si voltò; alzato lo sguardo verso il sepolcro dell'uomo di Dio che aveva preannunziato queste cose, Giosia domandò: «Che è quel monumento che io vedo?». Gli uomini della città gli dissero: «È il sepolcro dell'uomo di Dio che, partito da Giuda, preannunziò quanto tu hai fatto contro l'altare di Betel». Egli disse: «Lasciatelo in pace; nessuno rimuova le sue ossa». Le ossa di lui in tal modo furono risparmiate, insieme con le ossa del profeta venuto da Samaria.<br/> Giosia eliminò anche tutti i templi delle alture, costruiti dai re di Israele nelle città della Samaria per provocare a sdegno YHWH. In essi ripetè quanto aveva fatto a Betel. Immolò sugli altari tutti i sacerdoti delle alture locali e vi bruciò sopra ossa umane. Quindi ritornò in Gerusalemme.<br/> Il re ordinò a tutto il popolo: «Celebrate la pasqua per YHWH vostro Dio, con il rito descritto nel libro di questa alleanza». Difatti una pasqua simile non era mai stata celebrata dal tempo dei Giudici, che governarono Israele, ossia per tutto il periodo dei re di Israele e dei re di Giuda. In realtà, tale pasqua fu celebrata per YHWH, in Gerusalemme, solo nell'anno diciotto di Giosia.<br/> Giosia fece poi scomparire anche i negromanti, gli indovini, i terafim, gli idoli e tutti gli abomini, che erano nel paese di Giuda e in Gerusalemme, per mettere in pratica le parole della legge scritte nel libro trovato dal sacerdote Chelkia nel tempio di YHWH. <div style="text-align: right;font-size: 0.9em;">({{passo biblico2|2Re|22:3–23:24}}; ma cfr. anche {{passo biblico2|2Cronache|30}})</div> }} Nel 539 AEV la città di Babilonia fu invasa dai Persiani e per i successivi due secoli l'Impero Persiano dominò il Vicino Oriente. Le Scritture riportano che il vittorioso re Ciro permise quasi immediatamente agli esuli di tornare in Giuda e ricostruire il Tempio, sebbene fosse naturalmente dato per scontato che il potere sovrano sarebbe rimasto nelle sue mani.<ref>4</ref> Guidati dai sacerdoti del Tempio, gli abitanti di Gerusalemme e dei suoi dintorni iniziarono a ricostruire il modo di vivere che Nabucodonosor aveva quasi distrutto. La successiva grande svolta avvenne durante il settimo anno del re persiano Artaserse,<ref>5</ref> quando uno scriba di discendenza sacerdotale di nome [[w:Esdra|Esdra]] arrivò a Gerusalemme con una lettera di nomina reale. Il testo biblico si sofferma a sottolineare la distinta discendenza sacerdotale di Esdra, tracciandone la genealogia generazione per generazione fino ad Aronne, fratello di Mosè e primo sommo sacerdote d'Israele. Allo stesso tempo, il testo identifica anche le altre pretese di distinzione di Esdra: era uno scriba "esperto nella Legge [ebr., ''Torah''] di Mosè che YHWH, il Dio d'Israele, aveva concesso", e inoltre "il re gli aveva dato... tutto ciò che aveva chiesto" ({{passo biblico2|Esdra|7:6}}). Questa combinazione di discendenza impeccabile, cultura libresca religiosa e sostegno reale permise a Esdra di attuare una rivoluzione nella vita della nazione.<ref>6</ref> Due passi biblici gettano luce sulla natura di quella rivoluzione. {{passo biblico2|Esdra|7:12-16}} fornisce una copia della lettera reale portata da Esdra (cfr. "LA TORAH VIENE A ''YEHUD''"). È impossibile, naturalmente, verificarne l'accuratezza o addirittura l'autenticità, ma la maggior parte degli studiosi ha accettato la lettera come autentica, e merita attenzione in questa sede. La lettera riconosce la competenza di Esdra nella "legge del dio del cielo" e gli conferisce ampia autorità sul territorio di Yehud (il nome ufficiale persiano del distretto) sulla base di tale competenza. Come venne a conoscenza di Esdra il re,<ref>7</ref> in primo luogo, e perché il re supponeva che la competenza in questa legge dovesse essere un prerequisito per la leadership ebraica? Il testo non risponde a nessuna delle due domande, ma sembra che membri di alto rango della comunità giudaita in esilio a Babilonia<ref>8</ref> avessero accesso a potenti funzionari reali e portarono Esdra alla loro attenzione. Questi esuli di Giuda, così influenti, devono aver creduto che la competenza di scriba di Esdra fosse importante per il benessere della comunità di origine a Gerusalemme, e riuscirono a ottenere per Esdra una nomina reale per governare la loro patria. Essendo uno scriba, Esdra possedeva naturalmente una copia scritta della "legge del dio del Cielo" e, quando arrivò a Gerusalemme per assumere il suo incarico, organizzò una lettura pubblica di quella legge (cfr. Immagini nel testo). Un altro passo biblico ({{passo biblico2|Neemia|7:72-8:18}}) descrive quell'evento (cfr. ancora "LA TORAH VIENE A ''YEHUD''"). Nelle generazioni successive, la tradizione religiosa affermò che il Libro di Esdra fosse un rotolo della Torah, lo stesso Pentateuco (termine greco che significa "Cinque Libri") ora venerato come contenente gli insegnamenti di Mosè e la parola di Dio, ma gli studiosi moderni non sono convinti che sia così. Il contenuto effettivo del rotolo di Esdra rimane poco chiaro. Il testo conteneva solo istruzioni cerimoniali, e forse altre regole e regolamenti, o anche il vasto inizio narrativo del Pentateuco che si estende dalla Creazione all'Esodo fino alla rivelazione sul Sinai, un libro e mezzo dei cinque? Il testo attuale non lo specifica. Nel capitolo che segue il racconto della lettura pubblica di Esdra,<ref>9</ref> Neemia si rivolge alla folla e fornisce un riassunto di quella grande narrazione, ma molti elementi importanti della storia vengono omessi e, in ogni caso, Neemia non viene descritto come colui che ''legge'' quel resoconto. {{Nota |allineamento = centro |larghezza = 95% |titolo = LE ORIGINI DI UN LIBRO PROFETICO |contenuto = ''Le vere origini letterarie della maggior parte dei libri delle Scritture non possono essere recuperate. Geremia, tuttavia, ci ha lasciato un breve racconto del suo primo tentativo di raccogliere le sue profezie e pubblicarle. In questo racconto, il profeta incarica il suo segretario, Baruc, di raccogliere le sue orazioni (non dice come siano state preservate) e di consegnare il libro così creato al re Ioiachim. Il re, tuttavia, non gradisce ciò che sente durante la lettura del libro e lo brucia. Di conseguenza, Geremia deve immediatamente iniziare il lavoro di preparazione di una seconda edizione ampliata, e quella raccolta riveduta probabilmente si è sviluppata nel libro che oggi si trova nelle Bibbie moderne. Sembra che nell'antichità la raccolta circolasse in diverse versioni: il fatto più interessante è che la Bibbia greca offre più o meno lo stesso materiale di quella ebraica, ma in un ordine sorprendentemente diverso. Gli studiosi divergono sul processo storico attraverso il quale tali differenze sono emerse.'' Nel quarto anno di Ioiakìm figlio di Giosia, re di Giuda, questa parola fu rivolta a Geremia da parte di YHWH: «Prendi un rotolo da scrivere e scrivici tutte le cose che ti ho detto riguardo a Gerusalemme, a Giuda e a tutte le nazioni, da quando cominciai a parlarti dal tempo di Giosia fino ad oggi. Forse quelli della casa di Giuda, sentendo tutto il male che mi propongo di fare loro, abbandoneranno ciascuno la sua condotta perversa e allora perdonerò le loro iniquità e i loro peccati».<br/> Geremia chiamò Baruc figlio di Neria e Baruc scrisse, sotto la dettatura di Geremia, tutte le cose che YHWH gli aveva detto su un rotolo per scrivere. Quindi Geremia ordinò a Baruc: «Io ne sono impedito e non posso andare nel tempio di YHWH. Andrai dunque tu a leggere, nel rotolo che hai scritto sotto la mia dettatura, le parole di YHWH, facendole udire al popolo nel tempio di YHWH in un giorno di digiuno; le leggerai anche ad alta voce a tutti quelli di Giuda che vengono dalle loro città. Forse si umilieranno con suppliche dinanzi a YHWH e abbandoneranno ciascuno la sua condotta perversa, perché grande è l'ira e il furore che YHWH ha espresso verso questo popolo».<br/> Baruc figlio di Neria fece quanto gli aveva comandato il profeta Geremia, leggendo sul rotolo le parole di YHWH nel tempio.<br/> Nel quinto anno di Ioiakìm figlio di Giosia, re di Giuda, nel nono mese, fu indetto un digiuno davanti a YHWH per tutto il popolo di Gerusalemme e per tutto il popolo che era venuto dalle città di Giuda a Gerusalemme. Baruc dunque lesse nel libro facendo udire a tutto il popolo le parole di Geremia, nel tempio di YHWH, nella stanza di Ghemarià, figlio di Safàn lo scriba, nel cortile superiore presso l'ingresso della Porta Nuova del tempio di YHWH. Michea figlio di Ghemarià, figlio di Safàn, udite tutte le parole di YHWH lette dal libro, scese alla reggia nella stanza dello scriba; ed ecco là si trovavano in seduta tutti i capi dignitari: Elisamà lo scriba e Delaià figlio di Semaià, Elnatàn figlio di Acbòr, Ghemarià figlio di Safàn, e Sedecìa figlio di Anania, insieme con tutti i capi. Michea riferì loro tutte le parole che aveva udite quando Baruc leggeva nel libro al popolo in ascolto.<br/> Allora tutti i capi inviarono da Baruc Iudi figlio di Natania, figlio di Selemia, figlio dell'Etiope, per dirgli: «Prendi nelle mani il rotolo che leggevi ad alta voce al popolo e vieni».<br/> Baruc figlio di Neria prese il rotolo in mano e si recò da loro. Ed essi gli dissero: «Siedi e leggi davanti a noi». Baruc lesse davanti a loro.<br/> Allora, quando udirono tutte quelle parole, ebbero paura e si dissero l'un l'altro: «Dobbiamo senz'altro riferire al re tutte queste parole». Poi interrogarono Baruc: «Dicci come hai fatto a scrivere tutte queste parole». Baruc rispose: «Di sua bocca Geremia mi dettava tutte queste parole e io le scrivevo nel libro con l'inchiostro».<br/> I capi dissero a Baruc: «Va' e nasconditi insieme con Geremia; nessuno sappia dove siete». Essi poi si recarono dal re nell'appartamento interno, dopo aver riposto il rotolo nella stanza di Elisamà lo scriba, e riferirono al re tutte queste cose. Allora il re mandò Iudi a prendere il rotolo. Iudi lo prese dalla stanza di Elisamà lo scriba e lo lesse davanti al re e a tutti i capi che stavano presso il re. Il re sedeva nel palazzo d'inverno - si era al nono mese - con un braciere acceso davanti.<br/> Ora, quando Iudi aveva letto tre o quattro colonne, il re le lacerava con il temperino da scriba e le gettava nel fuoco sul braciere, finché non fu distrutto l'intero rotolo nel fuoco che era sul braciere. Il re e tutti i suoi ministri non tremarono né si strapparono le vesti all'udire tutte quelle cose. Eppure Elnatàn, Delaià e Ghemarià avevano supplicato il re di non bruciare il rotolo, ma egli non diede loro ascolto. Anzi ordinò a Ieracmeèl, un principe regale, a Seraià figlio di Azrièl e a Selemia figlio di Abdeèl, di arrestare Baruc lo scriba e il profeta Geremia, ma YHWH li aveva nascosti.<br/> Questa parola di YHWH fu rivolta a Geremia dopo che il re ebbe bruciato il rotolo con le parole che Baruc aveva scritte sotto la dettatura di Geremia: Prendi di nuovo un rotolo e scrivici tutte le parole di prima, che erano nel primo rotolo bruciato da Ioiakìm re di Giuda. Contro Ioiakìm re di Giuda dichiarerai: «Dice YHWH: Hai bruciato quel rotolo, dicendo: Perché vi hai scritto queste parole: Certo verrà il re di Babilonia e devasterà questo paese e farà scomparire da esso uomini e bestie?»...<br/> Geremia prese un altro rotolo e lo consegnò a Baruc figlio di Neria, lo scriba, il quale vi scrisse, sotto la dettatura di Geremia, tutte le parole del libro che Ioiakìm re di Giuda aveva bruciato nel fuoco; inoltre vi furono aggiunte molte parole simili a quelle. <div style="text-align: right;font-size: 0.9em;">({{passo biblico2|Geremia|36:1-29,32}})</div> }} Inoltre, le regole erano le stesse di quelle che si trovano in seguito? La narrazione fa chiaro riferimento alla festa del Capodanno (''[[w:Rosh haShana|Rosh haShanah]]'') all'inizio del settimo mese e alla Festa delle Capanne (''[[w:Sukkot|Sukkot]]'') due settimane dopo, e sembra citare {{passo biblico2|Levitico|23}} quando descrive le capanne della festa, ma tralascia completamente il Giorno dell'Espiazione (''Yom ha-Kippurim'' o ''[[w:Yom Kippur|Yom Kippur]]''), menzionato nello stesso capitolo del Levitico come cadente tra quei giorni santi.<ref>10 </ref> Ciò significa che il rotolo di Esdra non conteneva ancora alcun riferimento a questo giorno, in seguito il più sacro dell'anno ebraico? Le Scritture non contengono alcun accenno al fatto che la comunità di Esdra osservasse Yom Kippur, sebbene sia sempre possibile che il narratore semplicemente non sentisse il bisogno di includere quel dettaglio nella sua storia. Così come il testo non descrive il contenuto del rotolo di Esdra, non dice come egli lo ottenne. La tradizione religiosa successiva sosteneva che piccoli gruppi di uomini eruditi e pii avessero accuratamente preservato il testo sacro fin dai tempi di Mosè stesso, ma sia Giosia che Esdra leggevano i loro testi a persone che chiaramente non li conoscevano. La tradizione spiegò la reazione scioccata di questo pubblico dicendo che le masse avevano perso la conoscenza degli insegnamenti di Mosè; secondo questa visione, era compito di Esdra reintrodurre la Torah al popolo in generale e stabilirne le regole come legge ufficiale di ''Yehud''. Molti studiosi moderni, tuttavia, propongono uno scenario diverso. I Giudaiti che furono condotti nell'esilio babilonese provenivano dai livelli più alti della società preesilica.<ref>11</ref> A Babilonia, questi leader sradicati si impegnarono a mantenere il loro stile di vita tradizionale e cercarono mezzi per agevolare questo sforzo. Uno di questi mezzi fu quello di sottolineare usanze tipicamente israelite come l'osservanza del Sabbath ogni settimo giorno; questo completo ritiro da ogni attività economica fu in seguito riconosciuto come un segno distintivo dell'identità ebraica e sembra aver acquisito importanza all'inizio dell'era postesilica.<ref>12</ref> Un'altra procedura fondamentale sarebbe stata quella di raccogliere tutti gli "insegnamenti di Mosè" (ovvero l'eredità religiosa di Israele) in un libro che potesse poi essere distribuito alla crescente [[w:Diaspora ebraica|Diaspora ebraica]] in Babilonia e altrove. La grande impresa di Esdra e di coloro che lavorarono con lui fu quella di prendere questo libro e renderlo la legge ufficiale dell'antica patria della nazione. Lo stesso Esdra proveniva da circoli sacerdotali-scribali di alto rango, e sembra plausibile (sebbene non possa essere provato) che il libro sia stato prodotto in quegli stessi circoli. Non vi è alcuna traccia delle fasi del loro lavoro, ma si può supporre che abbiano iniziato raccogliendo tutti i documenti scritti disponibili dalla Giudea preesilica: il libro di Giosia era uno di questi documenti, così come la prima edizione delle profezie di Geremia, prodotta durante la vita del profeta.<ref>13</ref> Organizzando tutto questo materiale in una sorta di biblioteca sacra, produssero le prime versioni di molti libri ora presenti nella Bibbia. Ove possibile, ampliarono questi materiali scritti condensando tradizioni orali che circolavano da generazioni, mettendole per iscritto e aggiungendo i nuovi documenti alla collezione. Tali tradizioni riguardavano sia la narrativa che la legge, e gran parte di questa eredità trovò posto anche nel nascente libro della [[Torah]], nelle elaborate narrazioni del Libro della Genesi e nelle dettagliate regole di purezza e rituale sacrificale che si trovano nel Levitico e altrove. La maggior parte di queste conoscenze, anche nella loro forma non scritta, erano state da tempo fatte risalire a Mosè, quindi era naturale attribuire a lui anche il nuovo, completo documento. Così Esdra fece sì che la vita ebraica si basasse su un libro che traeva la sua autorità (come Esdra traeva la propria) da un decreto del re di Persia. Esdra e i suoi collaboratori consideravano senza dubbio il re una mera pedina nel piano di Dio per il mantenimento del patto con Israele, ma il potere dietro il libro era quello dell'esercito persiano, e l'amministrazione della legge appena istituita si basava su una struttura di funzionari reali persiani. Questa fu una combinazione fatale. Finché entrambe le parti si accontentavano dell'accordo, i pii potevano ignorare la matrice straniera del loro nuovo governo, mentre i funzionari del re, da parte loro, non potevano prestare alcuna attenzione agli interessi religiosi dei loro sudditi. Secoli dopo, tuttavia, quando questo accordo fallì, il risultato fu persecuzione e guerra.<ref>14</ref> {{Nota |allineamento = centro |larghezza = 95% |titolo = SCRIBI |contenuto = In senso stretto, il termine ''"scriba"'' designa qualcuno in grado di scrivere, un'abilità rara nel mondo antico. I primi esempi di scrittura sopravvissuti tendono a riflettere ambienti specifici, principalmente quelli dei templi e delle burocrazie reali: in entrambi i contesti, lo scriba ufficiale era una figura importante. Nel corso del tempo, gli scribi divennero un'importante categoria professionale anche tra la gente comune. Preparavano corrispondenza personale e vari documenti legali (certificati di vendita o donazione, atti di matrimonio e divorzio, riconoscimenti di debito, ecc.) per persone che non erano in grado di scriverli da sole, e col tempo questi primi professionisti svilupparono un vasto bagaglio di competenze legali. Ben presto, anche coloro che avrebbero potuto redigere i propri documenti si affidarono agli scribi; gli scribi conoscevano la corretta formulazione di tali materiali e fornivano un prodotto in grado di superare il vaglio ufficiale. In virtù della loro capacità di scrivere, gli scribi divennero così i principali portatori di competenza legale nell'antico Vicino Oriente. Un modo per garantire l'accettabilità di un particolare documento è renderlo simile (o identico) ad altri già accettati da funzionari autorevoli; questa considerazione tende a produrre uniformità nella formulazione di tali materiali e, di conseguenza, anche nelle concezioni giuridiche che li sottendono. Gli archeologi del Vicino Oriente antico hanno riscontrato una notevole stabilità nella formulazione di documenti legali provenienti da luoghi molto distanti, in un periodo di oltre {{FORMATNUM:1000}} anni. Gli scribi sapevano come venivano fatte le cose e le facevano allo stesso modo per molto tempo. La Bibbia riflette aspetti importanti dell'antica cultura scribale. Naturalmente, l'esistenza stessa dei libri antichi è dovuta all'attività degli scribi. Inoltre, tuttavia, il diritto biblico (e in una certa misura anche il diritto rabbinico successivo) è saldamente inserito nel patrimonio giuridico internazionale degli scribi del Vicino Oriente. I documenti giudaici dei primi secoli EV scoperti dagli archeologi riflettono analogamente le formulazioni scribali standard del diritto romano ellenistico e imperiale. Il Libro dei Re, testo biblico, descrive gli scribi reali come alti funzionari. Lo scriba [[:en:w:Shaphan|Shaphan]], che contribuì a pubblicare il Libro di Mosè ai tempi di re Giosia, non era un semplice segretario, così come i segretari che formano il gabinetto di un presidente americano non sono semplici impiegati. Lo stesso si può dire del figlio di Shaphan, Gemaria, o Elishama "lo Scriba", o [[w:Baruc (profeta)|Baruch ben Neria]], che fu segretario del profeta Geremia; questi uomini aiutarono Geremia a preparare la prima edizione completa delle sue profezie, ed erano tutti figure importanti nella vita pubblica del loro tempo (cfr. "LE ORIGINI DI UN LIBRO PROFETICO"). }} Una volta che le istruzioni di Dio furono trovate in un libro, iniziarono a emergere nuove pratiche religiose e nuovi tipi di leadership religiosa. La carriera di Esdra illustra questo processo. La presentazione iniziale della Torah da parte di Esdra assunse la forma di un'elaborata cerimonia pubblica: il rotolo veniva letto al popolo da una piattaforma appositamente costruita, mentre i maestri leviti spiegavano il testo sconosciuto al pubblico riunito. Il giorno dopo, tuttavia, si tenne una sessione diversa. Ora si riunirono solo "i capi dei gruppi famigliari di tutto il popolo, i sacerdoti e i leviti". Solo un gruppo più ristretto di leader della comunità si sedette, con uno scopo più pratico: "meditare le parole della Dottrina" e mettere in pratica queste regole precedentemente sconosciute.<ref>15</ref> La conoscenza del libro era ora il preliminare essenziale per correggere gli errori del popolo, e l'abilità nello spiegare il libro divenne ora una caratteristica importante della leadership. Il libro poteva ora unire e dividere il popolo: tutti gli ebrei, ovunque, potevano ora venerare lo stesso testo sacro, ma le controversie sull'interpretazione potevano però portare a lotte di potere. Coloro che riuscivano a farsi ascoltare per la loro spiegazione della Torah o, meglio ancora, coloro che riuscivano a mettere in pratica la loro interpretazione, sia con la forza che con la convinzione, diventavano per ciò stesso i leader del popolo ebraico. Naturalmente, ci vollero secoli per giungere a questo risultato. Non vi è traccia del libro della Torah in altre parti del mondo ebraico in quell'epoca così antica.<ref>16</ref> Poiché Esdra aveva portato il libro da Babilonia, presumibilmente era noto lì, ma le Scritture non dicono nulla sulla sua distribuzione o sulla sua autorità tra gli ebrei babilonesi, né indicano se le interpretazioni della Torah differissero da luogo a luogo in quel periodo iniziale;<ref>17</ref> nessuno sa nemmeno chi fosse incaricato di decidere tali questioni. Qualunque sia stato il processo, tuttavia, il risultato è chiaro: la cultura libraria acquisì costantemente prestigio e autorità, e la capacità interpretativa divenne la porta d'accesso al potere e all'influenza. Secoli dopo, un nuovo modello di leadership rabbinica si sarebbe fondato su queste fondamenta. [[File:Israeli blue Star of David.svg|25px|center|Maghen David]] È istruttivo confrontare la carriera di Esdra con quella del suo contemporaneo, Neemia ben Hacalia. Neemia non era né un sacerdote né uno scriba: era piuttosto il coppiere del re, un servitore domestico di alto rango (eunuco?) nella casa reale. Ma non si trattava di un compito umile: quello che sembrava un incarico di minore importanza era in realtà un incarico di grande prestigio, poiché Neemia aveva accesso quotidiano al re, e doveva provenire da una nobile famiglia giudaita per aver ottenuto un simile incarico. Quando giunse la notizia da suo fratello che l'antica città santa "era in rovina, con le sue porte consumate dal fuoco" ({{passo biblico2|Neemia|2:3}}), non dovette far altro che chiedere al re di nominarlo governatore di Giuda con l'autorità (e le provviste) per ricostruirla. Il re accolse prontamente la richiesta e Neemia partì senza indugio. Una volta a Gerusalemme, Neemia sembra aver messo in atto un programma basato sul libro di leggi di Esdra.<ref>18</ref> Il giorno della dedicazione delle mura ricostruite di Gerusalemme, in una scena che ricorda gli eventi del tempo di re Giosia, la cerimonia includeva una lettura pubblica del "Libro di Mosè". Quando leggi che escludevano certi stranieri dalla "congregazione di Dio" furono "trovate scritte lì", gli stranieri furono espulsi dalla comunità. L'osservanza del Sabbath fu imposta, il Tempio e le decime sacerdotali furono regolamentati, i matrimoni con donne straniere furono sciolti con la forza e le donne con i loro figli furono mandate via.<ref>19</ref> Anche il matrimonio con donne straniere era una preoccupazione di Esdra.<ref>20</ref> Molte di queste politiche provocarono la resistenza della popolazione. Per quanto riguarda il matrimonio in particolare, la norma prima dell'esilio era che le mogli adultere assumessero lo status legale dei loro mariti (cfr. [[Una storia dell'ebraismo/Capitolo 1|Capitolo 1]]), quindi la campagna di Esdra e Neemia per porre fine ai matrimoni misti deve essere sembrata alle famiglie interessate come drasticamente radicale. Esdra e Neemia, insieme, compirono una doppia rivoluzione. Gli oppositori dei profeti subirono un colpo rovinoso. Per centinaia di anni, i profeti d'Israele avevano insistito sul fatto che Israele venerasse un solo Dio, ma le masse d'Israele, spesso sotto il patrocinio reale, avevano continuato ad adorarne molti. Derisi o ignorati, i profeti avevano vinto molte battaglie ma non erano mai riusciti a vincere la guerra; persino il grande Geremia, alla fine della sua carriera, affrontò un pubblico che rifiutò categoricamente il suo appello.<ref>21</ref> Quando la guide della nazione furono portate via, con i profeti tra loro, molti devono essere stati lieti di vederli andare. Il popolo rimasto indietro poteva continuare ad adorare YHWH e le divinità della natura al suo fianco, proprio come avevano fatto i loro antenati per generazioni, senza dover affrontare questi fanatici "uomini di Dio" con le loro pretese stravaganti. Ma ora, per ordine del re di Persia, un libro contenente gli insegnamenti di Mosè, il più grande profeta di tutti, era stato dichiarato legge del paese. Adorare altri dèi ora significava violare "la legge di Dio e la legge del re". La resistenza continuò; Neemia dovette combattere i suoi contemporanei, tra cui sacerdoti di alto rango, su una questione dopo l'altra. Ma vinse ogni battaglia, perché il potere era ora dalla sua parte.<ref>22</ref> Si poteva continuare a lamentarsi che la politica della Torah basata su un solo Dio fosse sciocca o oppressiva, ma la venerazione ebraica per gli altri dèi non poteva sopravvivere a lungo. {{Nota |allineamento = centro |larghezza = 95% |titolo = LA TORAH VIENE A ''YEHUD'' |contenuto = ''I seguenti documenti, entrambi discussi nel testo, gettano grande luce sul processo attraverso il quale il libro della Torah divenne il fondamento giuridico dell'insediamento di ''Yehud''. Il primo presenta la lettera di nomina del re Artaserse che mise Esdra, con il suo libro, a capo del distretto. Il secondo racconta la storia della prima presentazione della [[Torah]] da parte di Esdra al popolo di Gerusalemme. Descrive con franchezza il loro sgomento nell'apprendere regole che non avevano mai imparato, e si conclude descrivendo la celebrazione della [[w:Sukkot|Festa delle Capanne סוכות]], un rito a loro precedentemente sconosciuto, quasi per la prima volta dall'Esodo dall'Egitto.'' <center>'''I. La Lettera del Re'''</center> «Artaserse, re dei re, al sacerdote Esdra, scriba della legge del Dio del cielo, salute perfetta. Ora: da me è dato questo decreto. Chiunque nel mio regno degli appartenenti al popolo d'Israele, dei sacerdoti e dei leviti ha deciso liberamente di andare a Gerusalemme, può venire con te; infatti da parte del re e dei suoi sette consiglieri tu sei inviato a fare inchiesta in Giudea e a Gerusalemme intorno all'osservanza della legge del tuo Dio, che hai nelle mani, e a portare l'argento e l'oro che il re e i suoi consiglieri inviano come offerta volontaria per devozione al Dio d'Israele che è in Gerusalemme, e tutto l'argento e l'oro che troverai in tutte le province di Babilonia insieme con le offerte volontarie che il popolo e i sacerdoti offriranno per la casa del loro Dio a Gerusalemme.<br/> Perciò con questo argento ti prenderai cura di acquistare tori, arieti, agnelli e ciò che occorre per le offerte e libazioni che vi si uniscono e li offrirai sull'altare della casa del vostro Dio che è in Gerusalemme. Quanto al resto dell'argento e dell'oro farete come sembrerà bene a te e ai tuoi fratelli, secondo la volontà del vostro Dio. Gli arredi che ti sono stati consegnati per il culto del tuo Dio, rimettili davanti al Dio di Gerusalemme. Per il resto di quanto occorre per la casa del tuo Dio e che spetta a te di procurare, lo procurerai a spese del tesoro reale. Io, il re Artaserse, ordino a tutti i tesorieri dell'Oltrefiume:<br/> Tutto ciò che Esdra, sacerdote e scriba della legge del Dio del cielo, vi domanderà, dateglielo puntualmente, fino a cento talenti d'argento, cento kor di grano, cento bat di vino, cento bat di olio e sale a volontà. Quanto è secondo la volontà del Dio del cielo sia fatto con precisione per la casa del Dio del cielo, perché non venga l'ira sul regno del re e dei suoi figli. Vi rendiamo poi noto che non è permesso riscuotere tributi e diritti di pedaggio su tutti i sacerdoti, leviti, cantori, portieri, oblati e inservienti di questa casa di Dio.<br/> Quanto a te, Esdra, con la sapienza del tuo Dio, che ti è stata data, stabilisci magistrati e giudici, ai quali sia affidata l'amministrazione della giustizia per tutto il popolo dell'Oltrefiume, cioè per quanti conoscono la legge del tuo Dio, e istruisci quelli che non la conoscono. A riguardo di chiunque non osserverà la legge del tuo Dio e la legge del re, sia fatta prontamente giustizia o con la morte o con il bando o con ammenda in denaro o con il carcere». <div style="text-align: right;font-size: 0.9em;">({{passo biblico2|Esdra|7:12-26}})</div> <center>'''II. L'Assemblea di Gerusalemme'''</center> [[File:Ezra Reads the Law l.jpg|right|150px|thumb|<small>'''''Esdra legge lo Scrollo''''' – Dipinto murale proveniente dalla sinagoga del III secolo EV a Dura Europos, in Siria, al confine con l'Impero Romano. Cfr. [[Una storia dell'ebraismo/Capitolo 10|Capitolo 10]] per maggiori informazioni su questo importante sito.</small>]] Il resto del popolo diede ventimila dracme d'oro, duemila mine d'argento e sessantanove vesti sacerdotali. I sacerdoti, i leviti, i portieri, i cantori, alcuni del popolo, gli oblati e tutti gli Israeliti si stabilirono nelle loro città.<br/> Come giunse il settimo mese, gli Israeliti erano nelle loro città...<br/> Allora tutto il popolo si radunò come un solo uomo sulla piazza davanti alla porta delle Acque e disse ad Esdra lo scriba di portare il libro della legge di Mosè che YHWH aveva dato a Israele. Il primo giorno del settimo mese, il sacerdote Esdra portò la legge davanti all'assemblea degli uomini, delle donne e di quanti erano capaci di intendere.<br/> Lesse il libro sulla piazza davanti alla porta delle Acque, dallo spuntar della luce fino a mezzogiorno, in presenza degli uomini, delle donne e di quelli che erano capaci di intendere; tutto il popolo porgeva l'orecchio a sentire il libro della legge. Esdra lo scriba stava sopra una tribuna di legno, che avevano costruito per l'occorrenza e accanto a lui stavano, a destra Mattitia, Sema, Anaia, Uria, Chelkia e Maaseia; a sinistra Pedaia, Misael, Malchia, Casum, Casbaddàna, Zaccaria e Mesullàm.<br/> Esdra aprì il libro in presenza di tutto il popolo, poiché stava più in alto di tutto il popolo; come ebbe aperto il libro, tutto il popolo si alzò in piedi. Esdra benedisse YHWH Dio grande e tutto il popolo rispose: «Amen, amen», alzando le mani; si inginocchiarono e si prostrarono con la faccia a terra dinanzi a YHWH. Giosuè, Bani, Serebia, Iamin, Akkub, Sabbetài, Odia, Maaseia, Kelita, Azaria, Iozabàd, Canàn, Pelaia, leviti, spiegavano la legge al popolo e il popolo stava in piedi al suo posto.<br/> Essi leggevano nel libro della legge di Dio a brani distinti e con spiegazioni del senso e così facevano comprendere la lettura. Neemia, che era il governatore, Esdra sacerdote e scriba e i leviti che ammaestravano il popolo dissero a tutto il popolo: «Questo giorno è consacrato a YHWH vostro Dio; non fate lutto e non piangete!». Perché tutto il popolo piangeva, mentre ascoltava le parole della legge. Poi Neemia disse loro: «Andate, mangiate carni grasse e bevete vini dolci e mandate porzioni a quelli che nulla hanno di preparato, perché questo giorno è consacrato a YHWH nostro; non vi rattristate, perché la gioia di YHWH è la vostra forza». I leviti calmavano tutto il popolo dicendo: «Tacete, perché questo giorno è santo; non vi rattristate!». Tutto il popolo andò a mangiare, a bere, a mandare porzioni ai poveri e a far festa, perché avevano compreso le parole che erano state loro proclamate.<br/> Il secondo giorno i capifamiglia di tutto il popolo, i sacerdoti e i leviti si radunarono presso Esdra lo scriba per esaminare le parole della legge. Trovarono scritto nella legge data da YHWH per mezzo di Mosè, che gli Israeliti dovevano dimorare in capanne durante la festa del settimo mese. Allora fecero sapere la cosa e pubblicarono questo bando in tutte le loro città e in Gerusalemme: «Andate al monte e portatene rami di ulivo, rami di olivastro, rami di mirto, rami di palma e rami di alberi ombrosi, per fare capanne, come sta scritto». Allora il popolo andò fuori, portò i rami e si fece ciascuno la sua capanna sul tetto della propria casa, nei loro cortili, nei cortili della casa di Dio, sulla piazza della porta delle Acque e sulla piazza della porta di Efraim. Così tutta la comunità di coloro che erano tornati dalla deportazione si fece capanne e dimorò nelle capanne. Dal tempo di Giosuè figlio di Nun fino a quel giorno, gli Israeliti non avevano più fatto nulla di simile. Vi fu gioia molto grande. Esdra fece la lettura del libro della legge di Dio ogni giorno, dal primo all'ultimo; la festa si celebrò durante sette giorni e l'ottavo vi fu una solenne assemblea secondo il rito. <div style="text-align: right;font-size: 0.9em;">{{passo biblico2|Neemia|7:72-8:18}}; cfr. {{passo biblico2|Levitico|23:33-43}})</div> }} Inoltre, tutti questi cambiamenti potevano essere fondati sul Libro dell'Insegnamento di Mosè: l'altra rivoluzione consisteva nel fatto che la vittoria dei profeti era custodita in un libro. Re Giosia aveva proceduto diversamente; una volta che Giosia ebbe deciso di attuare la sua riforma, non ebbe più bisogno del libro. Il libro ispirava e dava peso alla sua autorità reale, ma lui era il re e avrebbe potuto procedere in ogni caso. Esdra, d'altra parte, non aveva alcuna autorità al di là del libro; persino nella sua lettera di nomina reale, il suo unico incarico era quello di stabilire il libro come legge del territorio e di garantire che le sue istruzioni fossero rispettate. Esdra stesso sarebbe presto scomparso, ma il potere di comandare ora proveniva dal rotolo dell'insegnamento di Mosè, e quel rotolo sarebbe esistito molto tempo dopo la sua scomparsa. Libro alla mano, gli ebrei migranti potevano ora portare con sé il centro sacro della loro religione ovunque andassero. La [[Torah]] proibiva la costruzione di un Tempio fuori Gerusalemme, ma non c'erano limiti alla produzione di copie del libro della Torah stesso. La profezia stava scomparendo, ma ogni comunità poteva avere i propri studiosi e scribi, ogni comunità poteva insegnare il libro ai propri figli, ogni comunità poteva studiare il libro – senza guida esterna se necessario – e applicarne gli insegnamenti come i residenti locali (o i loro leader) ritenevano opportuno. Grazie al libro, l'ebraismo divenne una religione che poteva viaggiare fino ai confini del mondo, una religione che nessuna potenza straniera poteva minacciare distruggendo un edificio. Col passare del tempo, la vita ebraica divenne inconcepibile senza la Torah. Le generazioni precedenti avevano rivolto le loro domande al sacerdote o al profeta locale,<ref>23</ref> ma ora la legge di Dio poteva essere "trovata scritta" nel Libro, e ora lo scriba, non il profeta, avrebbe aiutato il popolo a determinare la volontà di Dio. Nuove profezie dirompenti non erano né richieste né desiderate: la Torah di Mosè era ora custodita in una forma fissa ed eterna, da leggersi con attenzione da tutte le generazioni future. [[File:Israeli blue Star of David.svg|25px|center|Maghen David]] Alessandro Magno conquistò il Vicino Oriente in una rapida campagna dal 333 al 331 AEV. Il conquistatore morì giovanissimo, ma non prima di aver fondato una città in Egitto che portava il suo nome e che divenne la capitale regale della dinastia dei ''Tolomei''. Alessandria divenne la città più grande, ricca e splendida del mondo, e gli ebrei vissero lì fin dai suoi albori. Alcuni furono attratti dalla vicina Giudea grazie alle concessioni dei re ai nuovi arrivati ​​per contribuire alla costruzione della nuova capitale; altri vi furono portati come schiavi, ma alla fine furono liberati. Intorno al 250 AEV, ad Alessandria, la Torah fu tradotta in greco. Molte spiegazioni sono state proposte per questo epocale progetto. Forse re Tolomeo voleva una copia di ogni libro conosciuto nella Biblioteca che stava raccogliendo, o forse aveva bisogno di una copia di riferimento delle leggi in base alle quali i suoi sudditi giudei (la Giudea era sotto il dominio tolemaico) potevano vivere. Gli ebrei stessi, tuttavia, raccontarono una storia diversa e alquanto straordinaria. Le generazioni successive tramandarono che la traduzione fu eseguita da trentacinque (o trentasei) coppie di studiosi; in seguito la traduzione fu chiamata ''[[w:Septuaginta|Septuaginta]]'', dal termine latino per "settanta". Si diceva che queste squadre fossero accuratamente isolate l'una dall'altra, in modo che nessuna potesse vedere il lavoro degli altri; ciononostante, la gente ricordava che quando le traduzioni finite venivano confrontate, erano identiche, fino all'ultima parola, e un risultato così straordinario sarebbe stato sicuramente impossibile senza l'intervento di Dio.<ref>24</ref> Questa storia trasmette la profonda convinzione degli ebrei alessandrini che la loro versione greca della Torah fosse una rivelazione divina, non meno della versione ebraica da cui era stata redatta. Questo sentimento diede origine a una festa annuale ad Alessandria per celebrare la pubblicazione della traduzione; per gli ebrei di lingua greca del mondo ellenistico, il dono della Septuaginta fu un segno dell'amore generoso di Dio, non meno straordinario della rivelazione originale sul Sinai.<ref>25</ref> {{Nota |allineamento = centro |larghezza = 95% |titolo = INTERPRETAZIONE NELLA BIBBIA |contenuto = È già stato detto che la Bibbia è in realtà una raccolta di libri separati, scritti in un arco di tempo di quasi {{FORMATNUM:1000}} anni. Non sorprenderebbe che scritti biblici successivi a volte interpretino materiali più antichi contenuti nella stessa raccolta, e in effetti lo fanno. Ecco alcuni esempi, due provenienti dall'ambito della legge rituale e tre (riassunti più brevemente) dall'ambito del pensiero religioso. <center>'''1'''</center> In relazione al sacrificio annuale dell'agnello pasquale, {{passo biblico2|Esodo|12:9}} contiene un'istruzione molto chiara: ''Non lo mangerete crudo, né cotto nell'acqua, ma arrostito... sul fuoco''. La parola ebraica che designa il mezzo di preparazione proibito ("cotto") deriva dalla radice ''b-sh-l''. Tuttavia, in un altro passaggio sullo stesso argomento, {{passo biblico2|Deuteronomio|16:7}} offre un'istruzione altrettanto concreta: ''Lo cuocerai [b-sh-l] e lo mangerai nel luogo che YHWH, tuo Dio, avrà scelto; poi al mattino potrai tornare a casa''. La stessa azione proibita in Esodo è semplicemente data per scontata in Deuteronomio! Nelle generazioni successive, la gente si chiedeva naturalmente come la Torah volesse davvero che procedessero. Nell'ultimo libro della Bibbia, {{passo biblico2|2Cronache|35:13}} fornisce il seguente dettaglio nel descrivere la Pesach di re Giosia (cfr. ""IL LIBRO DI RE GIOSIA""): ''Cucinarono [b-sh-l] il sacrificio pasquale sul fuoco, secondo lo statuto''. Naturalmente, lo statuto sembra affermare il contrario, ovvero che "cuocere" si fa con acqua e "arrostire" si fa sul fuoco. Ma l'autore delle Cronache era consapevole della tensione tra i due passi della Torah e aggiunse una silenziosa rassicurazione ai suoi lettori che era stata raggiunta una corretta riconciliazione dei testi contrastanti. <center>'''2'''</center> Sembra che i contemporanei di Esdra interpretassero {{passo biblico2|Levitico|23:40-42}} come un'istruzione riguardante la costruzione di capanne per le feste (cfr. "LA TORAH VIENE A ''YEHUD''"). A loro avviso, tali capanne dovevano essere costruite con i materiali elencati nel versetto 40, e {{passo biblico2|Neemia|8:15-16}} riporta che il popolo si recò regolarmente sulle colline, raccolse le specie di vegetazione prescritte e costruì le proprie capanne per le feste. L'autore del testo successivo di Neemia non cita Levitico, ma offre una parafrasi in cui la sua identificazione delle specie richieste è semplicemente fornita come il significato semplice del testo precedente. Tutto ciò sarebbe irrilevante, se non fosse che la successiva tradizione ebraica interpretò quegli stessi versetti mosaici in modo diverso, come due istruzioni distinte: le specie prescritte dovevano essere portate in speciali processioni festive, ma le capanne potevano essere costruite con quasi qualsiasi materiale. Inoltre, mentre alcune delle specie menzionate in Levitico e Neemia non possono essere identificate con certezza, sembra che la tradizione successiva abbia identificato le specie prescritte in modo diverso dagli interpreti al tempo di Esdra. Il testo scritturale indica chiaramente che i collaboratori di Esdra "si riunirono presso lo scriba Esdra per meditare sulle parole della Dottrina", ovvero studiarono il testo che avevano davanti ed elaborarono un'interpretazione accettata. Il testo non descrive i metodi interpretativi da loro utilizzati né il processo attraverso il quale giunsero alle loro conclusioni. La successiva letteratura talmudica contiene esegesi esplicite dei passi rilevanti del Levitico, ma non spiega nemmeno perché (o quando, o da chi) l'interpretazione normativa fu elaborata per la prima volta o perché (o quando o da chi) fu infine accettata. <center>'''3'''</center> {{passo biblico2|Genesi|32:24-32}} racconta la famosa storia del patriarca Giacobbe che lotta per tutta la notte con un uomo non identificato. Giacobbe emerge zoppo da questo misterioso incontro e all'alba l'uomo cambia il nome di Giacobbe in Israele, ma si rifiuta di rivelare il proprio. Interpreti successivi diedero per scontato che "l'uomo", che il testo identifica chiaramente come tale (''ish''), fosse in realtà un angelo. Perché altrimenti era così disperato da andarsene prima dell'alba? Perché altrimenti si rifiutava di rivelare il suo nome? Chi altro avrebbe avuto l'arroganza di cambiare il nome di un altro uomo? Naturalmente, ci sono possibili risposte a queste domande, ma resta il fatto che l'antagonista di Giacobbe era stato visto come un angelo fin dai tempi più remoti. Quando il profeta Osea allude a questa storia ({{passo biblico|Osea|12:4}}), dà semplicemente per scontato che l’antagonista di Giacobbe fosse un angelo (''mal’ach''); il cambiamento interpretativo era già avvenuto prima dell’esilio babilonese! <center>'''4'''</center> L'ultimo capitolo del Libro di Samuele ({{passo biblico2|2Samuele|24}}) racconta una strana storia della furia di Dio verso Re Davide dopo che il sovrano israelita aveva ordinato un censimento delle sue truppe combattenti. Non è strano che Dio fosse adirato con Davide per aver desiderato questo: il popolo d'Israele credeva da tempo che censire il popolo fosse un affronto a Dio e dovesse essere evitato, perché Dio non aveva forse promesso ad Abramo che la sua discendenza sarebbe stata innumerevole come le stelle ({{passo biblico2|Genesi|15:5}}), e Mosè, quando volle censire il popolo nel deserto, non aveva forse ordinato a ciascuno di portare il pagamento di mezzo siclo e poi aveva contato il denaro ({{passo biblico2|Esodo|30:11-16}})? La parte sorprendente è questa: Davide fece il censimento in primo luogo perché aveva ricevuto l'ordine di farlo da Dio. ''Dio era già adirato con il popolo d'Israele'' (al lettore non viene detto il perché) ''e voleva un pretesto per punirlo!'' Tuttavia, quando questa storia viene raccontata nuovamente nel successivo Libro delle Cronache (cfr. [[Una storia dell'ebraismo/Capitolo 1|Capitolo 1]], "COSA CONTIENE LA BIBBIA?"), una ripetizione quasi letterale della narrazione differisce per un dettaglio cruciale: non è Dio a istigare Davide alla sua azione insensata, ma è Satana ({{passo biblico2|2Cronache|21:1}}). Ancora una volta il lettore non riceve alcuna spiegazione sul perché Satana abbia dovuto farlo, ma l'atto non è più sorprendente: ci si può aspettare che Satana causi problemi in questo modo. Attraverso una sottile correzione interpretativa, la giustizia di Dio è stata protetta da ogni contestazione. <center>'''5'''</center> Un esempio lampante di esplicita reinterpretazione all'interno della Bibbia stessa si trova in {{passo biblico2|Daniele|9:2}}, dove il pio Daniele riferisce di aver studiato la predizione del profeta Geremia ({{passo biblico2|Geremia|25:11-12;29:10}}) secondo cui Gerusalemme sarebbe rimasta in rovina per settant'anni e poi sarebbe stata ricostruita. Quando il Libro di Daniele fu scritto (cfr. [[Una storia dell'ebraismo/Capitolo 4|Capitolo 4]]), erano trascorsi ben più di settant'anni dalla distruzione del 586 AEV e la città era di nuovo sotto un oppressivo dominio straniero; i giusti di quei tempi si saranno sicuramente chiesti come ciò fosse possibile: dov'era ora la promessa di Dio al profeta? In questo momento cruciale, l'angelo Gabriele si presenta a Daniele e gli spiega che il profeta aveva in realtà inteso parlare di settanta settimane di anni, ovvero non di 70 anni ma di 490 (cfr. {{passo biblico2|Daniele|9:24}}). Grazie a questo straordinario atto di reinterpretazione, ai pii degli anni successivi fu risparmiata la prospettiva straziante che la parola di Geremia fosse rimasta inadempiuta. }} Il dominio persiano su ''Yehud'' continuò per un altro secolo dopo la carriera di Neemia come governatore, ma si sa molto poco di questo lungo periodo. L'istituzione della Torah da parte di Esdra come legge di ''Yehud'' apparentemente non subì contestazioni, e la successione dei sommi sacerdoti apparentemente continuò in modo ordinato, ma non si registrano eventi specifici per questo periodo, e qualsiasi graduale sviluppo nella vita della regione si perde nella generale mancanza di documentazione. Un episodio intrigante, tuttavia, si svolse in un angolo remoto dell'Impero persiano a [[w:Elefantina|Elefantina]], su un'isola nell'Alta Valle del Nilo, un avamposto militare di ebrei insediati da tempo. Questi soldati ebrei avevano il compito di proteggere la frontiera egiziana dalle invasioni provenienti dal cuore dell'Africa, e avevano ricoperto questa responsabilità per un periodo considerevole, ereditando ogni generazione da quella precedente. Per lungo tempo, a quanto pare, la popolazione egiziana locale tollerò questa presenza militare aliena in mezzo a loro; questi stranieri, dopotutto, stavano proteggendo la loro patria. Alla fine del V secolo, tuttavia, questi stessi soldati ebrei servivano gli interessi dell'Impero persiano, un occupante straniero. Non si sa molto della vita di questi coloni-soldati ebrei, ma un fatto notevole è chiaro: gli ebrei di Elefantina mantenevano l'unico tempio ebraico conosciuto al mondo all'epoca al di fuori della Terra Santa. Qui il dio ebraico, apparentemente chiamato Yahu, veniva onorato attraverso riti sacrificali familiari, una situazione che sicuramente compiaceva molto gli ebrei locali ma che irritava anche notevolmente i sacerdoti locali del dio egizio Khnum: il tempio di Khnum, altrimenti il ​​tempio principale dell'isola, subiva forti pressioni da parte di questo concorrente straniero. A peggiorare ulteriormente la situazione agli occhi degli indigeni, la festa annuale di Pesach di questi ebrei gettava l'ambiente locale di Elefantina (cioè l'Egitto) in una pessima luce, e tale festa era anche notoriamente segnata dalla macellazione degli agnelli, un animale considerato sacro a Khnum. Intorno al 419 AEV, una lettera delle autorità superiori ordinò ai funzionari persiani locali di proteggere gli ebrei da interferenze durante la celebrazione della loro festa; il documento non dice cosa stesse accadendo per rendere necessaria tale lettera o cosa gli ebrei dovessero fare per ottenere tale protezione, ma chiaramente c'era tensione nell'aria. Pochi anni dopo, il tempio ebraico di Elefantina fu completamente distrutto, apparentemente su istigazione dei sacerdoti di Khnum; dopo diversi anni, durante i quali le richieste di aiuto al sacerdozio di Gerusalemme rimasero inascoltate, i sacrifici di Elefantina furono parzialmente ripristinati,<ref>26</ref> ma presto il tempio ricostruito fu nuovamente demolito, questa volta, a quanto pare, definitivamente. Diversi aspetti di questo episodio meritano un commento. Non vi è alcuna traccia che gli ebrei di Elefantina e i loro capi sacerdotali possedessero copie della Torah o che sapessero addirittura dell'esistenza di un tale libro. La corrispondenza sopravvissuta tra loro e le autorità di Gerusalemme non cita né menziona mai un testo sacro, e gli ebrei di Elefantina praticavano uno stile di vita che di fatto disobbediva alla Torah in modi significativi. L'esistenza stessa di un tempio al di fuori del "luogo che YHWH aveva scelto"<ref>27</ref> violava un requisito fondamentale del Libro del Deuteronomio e vanificava le riforme intraprese da re Giosia secoli prima. Gli ebrei di Elefantina ignoravano forse quelle riforme perché i loro antenati erano arrivati ​​in Egitto ancor prima dell'epoca di Giosia? È possibile, forse persino probabile, sebbene nessun autore biblico dimostri di essere a conoscenza della loro presenza lì. Presupponevano semplicemente che quelle riforme fossero state vanificate dalla conquista babilonese? Anche questo è possibile. Credevano che il Deuteronomio proibisse di costruire altri santuari solo in Terra Santa, un'interpretazione che li lasciava liberi di fare ciò che ritenevano opportuno in Egitto? Anche questo è possibile: molte scuole interpretative ebraiche hanno limitato l'applicazione di varie regole della Torah alla patria ebraica in Palestina.<ref>28</ref> {{Nota |allineamento = centro |larghezza = 95% |titolo = I SAMARITANI |contenuto = In 722 BCE the Assyrians conquered the Kingdom of Israel and put an end to its sovereignty. According to the narrative in 2 Kings 17, the inhabitants of the land were carried off to Assyrian exile, and the Assyrians imported “people from Babylon, Cuthah, Avva, Hamath, and Sefarvaim” (17:24), similarly uprooted from their native lands, and settled them in the now-empty countryside of Samaria. The narrative goes on to report that the devastated country was overrun by lions, and this made the new residents afraid that they had angered YHWH, the god of the land, by worshiping him incorrectly. The king of Assyria ordered that a few of the exiled Israelite priests be returned to their homes to teach the newcomers “how to fear YHWH” (17:28), but the newcomers continued to serve their ancestral gods as well. That is the Bible’s dismissive, hostile account of the Samaritans. Clearly written from a rival Judahite viewpoint, this narrative depicts them as foreigners who were settled in the Promised Land by a foreign conqueror. Practicing a debased form of YHWH worship, they could not or would not abandon the idolworship they had brought with them from their countries of origin. Centuries later, the Samaritans continued to maintain a distinctive religious identity. Samaria lies to the north of the Judaean heartland, and its inhabitants developed an alternative religious heritage, perhaps reflecting the customs of the northern tribes, just as Judaism reflected the heritage of the southern Kingdom of Judah. Relations between Judaeans and Samaritans were often tense or even hostile. In the days of Nehemiah, a son of the Jerusalem high priest was married to the daughter of the Samaritan leader, but Nehemiah expelled him from Jerusalem (Nehemiah 13:28), an act that sealed the bad relations between the two communities. For much of the early Hellenistic period the Samaritans maintained a temple on Mount Gerizim, near modern Nablus (biblical Shechem), and they developed a version of the Torah in which all the implied references to Jerusalem (especially in Deuteronomy) were subtly reworded and applied to their shrine instead. Built shortly after the time of Alexander the Great, the Samaritan temple was destroyed by the Hasmonaean high priest Hyrcanus I; he claimed to be acting in retaliation for Samaritan cooperation with the hellenization program of Antiochus IV (see Chapter 4), but hewas surely also motivated by the ancestral hostility between the two communities. Thefamous Gospel story of the goodSamaritan (Luke 10:30–37) reflects this hostility as well: nothing was more shocking to Judaean hearers than the idea of a Samaritan more virtuous than themselves. Under the Roman occupation, Samaria became a hostile buffer zone between the two Jewish districts of Judaea and Galilee. Pilgrims and others traveling between Galilee and Jerusalem were in constant danger of harassment and worse. In later antiquity, Samaritan religion continued to resemble Judaism while remaining distinct from it. The Samaritans accepted the Pentateuch (but only the Pentateuch) as holy, though in a slightly different version, as already noted. The general rabbinic attitude toward them was that Samaritans can be trusted to follow only certain rules of the Torah, but to follow those rules with scrupulous care; it is difficult to know whether this was an outsiders’ fantasy or an accurate description of Samaritan behavior. The once-extensive Samaritan diaspora has almost entirely disappeared, but a modest Samaritan community continues to exist in modern Israel and the West Bank. The Samaritans honor their own line of priests and continue to recognize Gerizim as a holy mountain; at Passover time they continue to sacrifice a lamb (or goat) there. }} Another element of the Elephantine Jews’ religion would strike most modern readers as even more shocking: the Jewish god, here named Yahu, shared his Egyptian shrine with two female deities, Ashambethel and Anathbethel. Such associations of YHWH with other deities had been common in preexilic Israel, and here, in an isolated corner of the world, old patterns endured long after they had more or less disappeared in the homeland. No surviving record indicates whether the Elephantine Jews knew that others would have found this practice scandalous or how they would have justified it. In short, the religion of the Elephantine Jews (can one even call it Judaism?) was nothing like the religion that the Book of the Teaching of Moses would have led readers to expect. And yet, these people were eager to celebrate Passover in the correct manner and invoked the Persian authorities’ aid when the local population tried to interfere. They saw themselves as servants of Israel’s god, they saw the people of Jerusalem as their cousins, and they saw the holy city as their ancestral capital and a source of religious guidance. As the Jews of Elephantine struggled for permission to rebuild their destroyed temple, they tried to enlist the support of those cousins, but it appears that the Jerusalem priesthood was not very eager to help. At first, they made no response at all, so that three years later, when the people of Elephantine tried again, the petition went not only to Jerusalem but also to the leading family of Samaria. When finally the worship of Yahu was indeed renewed, the restoration was only partial: incense and vegetable offerings were permitted, but not the sacrifice of animals. Why were the Jerusalem priests so reluctant to support their fellow Jews, and why did the restoration remain incomplete? A likely answer is that the Torah was already known in Judaea, and the leaders there were unhappy about supporting a flagrant violation of the Book’s instructions. Another consideration, however, is that the Jerusalem priesthood was not unhappy to see a competitor go out of business. It is extremely improbable that Jews from elsewhere took the long journey to southern Egypt in order to worship at Elephantine, but perhaps the priests of Jerusalem thought that pilgrims from far away might be more willing to visit the homeland if no local shrine were available. The reduced worship that was finally allowed may represent a compromise: the Jerusalem leadership was ready to accept such activities at an alternative sanctuary but would not agree to support full restoration of a shrine apart from their own. Jewish solidarity on some matters did not always mean solidarity on everything. Apart from the Elephantine correspondence, almost no documentary evidence survives from the time that Persia governed the Near East. After Ezra and Nehemiah were gone, Yehud apparently remained pretty much as those reformers had left it: the Torah book was the authoritative code, and the high priests in hereditary succession were in charge of interpreting it. This arrangement continued to rest on royal authority, but later Persian kings did not intervene in Jewish life. The Torah’s insistence on strict separation from neighboring peoples and their customs continued to provoke resentment, and probably some quiet resistance, from both leadership elements and ordinary people in their private lives, but the situation appeared stable, and no significant changes can be documented. [[File:Israeli blue Star of David.svg|25px|center|Maghen David]] {{Immagine grande|109.Ezra Reads the Law to the People.jpg|1010px|''Esdra legge le Tavole al Popolo'', di [[w:Gustave Doré|Gustave Doré]] (1866)}} == Note == {{Vedi anche|Serie delle interpretazioni|Serie misticismo ebraico|Serie maimonidea|Serie dei sentimenti|Serie letteratura moderna}} <div style="height: 180px; overflow: auto; padding: 3px; border:1px solid #AAAAAA; reflist4"><references/></div> {{Avanzamento|50%|6 luglio 2025}} [[Categoria:Una storia dell'ebraismo|Capitolo 3]] 873j3c8w3jfxvncyfy9sesb0xuaeekm 478513 478512 2025-07-07T16:51:40Z Monozigote 19063 /* Il Libro e il Popolo */ testo 478513 wikitext text/x-wiki {{Una storia dell'ebraismo}} {{Immagine grande|Baruch Zvi Ring - Memorial Tablet and Omer Calendar - Google Art Project.jpg|750px|}} == Il Libro e il Popolo == <!--- miei testi in inglese da tradurre, sistemare e inserire ---> I Capitoli precedenti si sono basati ampiamente sulle informazioni contenute nella Bibbia, ma la Bibbia stessa, il libro ora nelle nostre mani, non è ancora apparsa nella storia. Cos'è la Bibbia? Come mai l'Ebraismo e poi il Cristianesimo si sono basati su questo libro? Cosa significa per qualsiasi religione basarsi su un libro? Altre religioni antiche non si basavano affatto sui libri; perché l'Ebraismo ha intrapreso una strada diversa? Come in precedenza, sarà utile iniziare con alcune narrazioni. Un resoconto in {{passo biblico2|2Re|23}} descrive un episodio accaduto a Gerusalemme durante il regno di re Giosia (640-609 AEV): nel corso di un'importante ristrutturazione dell'edificio del Tempio, fu trovato un libro che causò una rivoluzione nella vita della nazione (cfr. "IL LIBRO DI RE GIOSIA"). Il libro conteneva (o si diceva che contenesse) insegnamenti di Mosè stesso, il fondatore della religione d'Israele, e il popolo si rese conto di aver vissuto in violazione di quegli insegnamenti per innumerevoli generazioni. Re Giosia si accinse a far rispettare questi insegnamenti fino a quel momento sconosciuti e li pose a fondamento della vita nazionale; per questo atto fu ricordato come un re che "ritornava a YHWH con tutto il suo cuore, con tutta la sua anima e con tutte le sue forze, secondo tutta la legge di Mosè; dopo di lui non ne sorse mai un altro simile" ({{passo biblico2|2Re|23:25}}).<ref>1</ref> Nessuna precedente narrazione nelle Scritture registra un simile uso di materiale scritto. In un'epoca precedente, il re Ezechia (morto nel 686 AEV) aveva attuato una riforma simile, e le Scritture lo lodano in modo analogo,<ref>2</ref> ma non vi è alcun accenno al fatto che i suoi sforzi fossero stati ispirati da un rotolo di pergamena. I libri delle Scritture precedenti fanno riferimento astratto a una versione scritta degli insegnamenti di Mosè, ma questi potrebbero riflettere concezioni successive, risalenti a un periodo dopo l'inizio della circolazione di tali libri. La riforma di Giosia è la prima situazione storica documentata in cui si possa trovare un libro del genere. Tuttavia, nessuno in questa narrazione sembra sorpreso che gli insegnamenti di Mosè siano stati messi per iscritto. Questo potrebbe essere un segno che i libri scritti della [[Torah]] תּוֹרָה ("Istruzione") fossero già familiari, o forse riflette un momento nella storia di Israele in cui la produzione di testi sacri scritti divenne improvvisamente un'attività diffusa: la prima edizione delle parole del profeta Geremia fu compilata solo pochi anni dopo.<ref>3</ref> I lettori moderni possono semplicemente notare che, al momento della distruzione del [[w:Tempio di Salomone|Primo Tempio]], il popolo di Giuda aveva familiarità con l'idea che gli insegnamenti di Mosè potessero essere trovati in un libro, e che accettava l'idea che la vita della nazione dovesse basarsi su quel documento. Inoltre, ci sono tutte le ragioni per supporre che quando i leader della nazione furono deportati in esilio a Babilonia portassero con sé il libro di Giosia, e anche qualsiasi altro scritto simile che riuscirono a trovare. Sicuramente avrebbero desiderato farlo, e gli sviluppi successivi sarebbero altrimenti molto difficili da spiegare. {{Nota |allineamento = centro |larghezza = 95% |titolo = IL LIBRO DI RE GIOSIA |contenuto =''Questa è la storia della rivoluzione religiosa di re Giosia, fondata su un misterioso libro di Istruzione (Torah) scoperto durante i lavori di ristrutturazione del Tempio. Confrontando il programma della rivoluzione con il contenuto del Libro del Deuteronomio, gli studiosi moderni hanno concluso che fosse una versione di quel libro che il sacerdote Hilkiah portò al re.'' Nell'anno diciotto del suo regno, Giosia mandò Safàn figlio di Asalia, figlio di Mesullàm, scriba, nel tempio dicendogli: «Va' da Chelkia sommo sacerdote; egli raccolga il denaro portato nel tempio, che i custodi della soglia hanno raccolto dal popolo. Lo consegni agli esecutori dei lavori, addetti al tempio; costoro lo diano a quanti compiono le riparazioni del tempio, ossia ai falegnami, ai costruttori e ai muratori e l'usino per acquistare legname e pietre da taglio occorrenti per il restauro del tempio. Non c'è bisogno di controllare il denaro consegnato nelle mani di costoro, perché la loro condotta ispira fiducia».<br/> Il sommo sacerdote Chelkia disse allo scriba Safàn: «Ho trovato nel tempio il libro della legge». Chelkia diede il libro a Safàn, che lo lesse. Lo scriba Safàn quindi andò dal re e gli riferì: «I tuoi servitori hanno versato il denaro trovato nel tempio e l'hanno consegnato agli esecutori dei lavori, addetti al tempio». Inoltre lo scriba Safàn riferì al re: «Il sacerdote Chelkia mi ha dato un libro». Safàn lo lesse davanti al re.<br/> Udite le parole del libro della legge, il re si lacerò le vesti. Egli comandò al sacerdote Chelkia, ad Achikam figlio di Safàn, ad Acbor figlio di Michea, allo scriba Safàn e ad Asaia ministro del re: «Andate, consultate YHWH per me, per il popolo e per tutto Giuda, intorno alle parole di questo libro ora trovato; difatti grande è la collera di YHWH, che si è accesa contro di noi perché i nostri padri non hanno ascoltato le parole di questo libro e nelle loro azioni non si sono ispirati a quanto è stato scritto per noi».<br/> Il sacerdote Chelkia insieme con Achikam, Acbor, Safàn e Asaia andarono dalla profetessa Culda moglie di Sallùm, figlio di Tikva, figlio di Carcas, guardarobiere; essa abitava in Gerusalemme nel secondo quartiere. L'interrogarono ed essa rispose loro: «Dice YHWH, Dio di Israele: Riferite all'uomo che vi ha inviati da me: Così parla YHWH: Eccomi, io faccio piombare una sciagura su questo luogo e sui suoi abitanti, attuando tutte le parole del libro lette dal re di Giuda, perché hanno abbandonato me e hanno bruciato incenso ad altri dèi per provocarmi a sdegno con tutte le opere delle loro mani; la mia collera divamperà contro questo luogo e non si spegnerà! Al re di Giuda, che vi ha inviati a consultare YHWH, riferirete: Queste cose dice YHWH Dio d'Israele: Quanto alle parole che hai udito,... poiché il tuo cuore si è intenerito e ti sei umiliato davanti a YHWH, udendo le mie parole contro questo luogo e contro i suoi abitanti, che cioè diverranno una desolazione e una maledizione, ti sei lacerate le vesti e hai pianto davanti a me, anch'io ti ho ascoltato. Oracolo di YHWH. Per questo, ecco, io ti riunirò ai tuoi padri; sarai composto nel tuo sepolcro in pace; i tuoi occhi non vedranno tutta la sciagura che io farò piombare su questo luogo». Quelli riferirono il messaggio al re.<br/> Per suo ordine si radunarono presso il re tutti gli anziani di Giuda e di Gerusalemme. Il re salì al tempio di YHWH insieme con tutti gli uomini di Giuda e con tutti gli abitanti di Gerusalemme, con i sacerdoti, con i profeti e con tutto il popolo, dal più piccolo al più grande. Ivi fece leggere alla loro presenza le parole del libro dell'alleanza, trovato nel tempio. Il re, in piedi presso la colonna, concluse un'alleanza davanti a YHWH, impegnandosi a seguire YHWH e a osservarne i comandi, le leggi e i decreti con tutto il cuore e con tutta l'anima, mettendo in pratica le parole dell'alleanza scritte in quel libro. Tutto il popolo aderì all'alleanza.<br/> Il re comandò al sommo sacerdote Chelkia, ai sacerdoti del secondo ordine e ai custodi della soglia di condurre fuori del tempio tutti gli oggetti fatti in onore di Baal, di Asera e di tutta la milizia del cielo; li bruciò fuori di Gerusalemme, nei campi del Cedron, e ne portò la cenere a Betel. Destituì i sacerdoti, creati dai re di Giuda per offrire incenso sulle alture delle città di Giuda e dei dintorni di Gerusalemme, e quanti offrivano incenso a Baal, al sole e alla luna, alle stelle e a tutta la milizia del cielo. Fece portare il palo sacro dal tempio fuori di Gerusalemme, nel torrente Cedron, e là lo bruciò e ne fece gettar la cenere nel sepolcro dei figli del popolo. Demolì le case dei prostituti sacri, che erano nel tempio, e nelle quali le donne tessevano tende per Asera. Fece venire tutti i sacerdoti dalle città di Giuda, profanò le alture, dove i sacerdoti offrivano incenso, da Gheba a Bersabea; demolì l'altura dei satiri, che era davanti alla porta di Giosuè governatore della città, a sinistra di chi entra per la porta della città.<br/> Però i sacerdoti delle alture non salirono più all'altare di YHWH in Gerusalemme, anche se mangiavano pane azzimo in mezzo ai loro fratelli. Giosia profanò il Tofet, che si trovava nella valle di Ben-Hinnòn, perché nessuno vi facesse passare ancora il proprio figlio o la propria figlia per il fuoco in onore di Moloch. Fece scomparire i cavalli che i re di Giuda avevano consacrati al sole all'ingresso del tempio, nel locale dell'eunuco Netan-Mèlech, che era nei cortili, e diede alle fiamme i carri del sole. Demolì gli altari sulla terrazza del piano di sopra di Acaz, eretti dai re di Giuda, e gli altari eretti da Manàsse nei due cortili del tempio, li frantumò e ne gettò la polvere nel torrente Cedron. Il re profanò le alture che erano di fronte a Gerusalemme, a sud del monte della perdizione, erette da Salomone, re di Israele, in onore di Astàrte, obbrobrio di quelli di Sidòne, di Càmos, obbrobrio dei Moabiti, e di Milcom, abominio degli Ammoniti. Fece a pezzi le stele e tagliò i pali sacri, riempiendone il posto con ossa umane.<br/> Demolì anche l'altare di Betel e l'altura eretta da Geroboamo figlio di Nebàt, che aveva fatto commettere peccati a Israele; demolì quest'altare e l'altura; di quest'ultima frantumò le pietre, rendendole polvere; bruciò anche il palo sacro.<br/> Volgendo Giosia lo sguardo intorno vide i sepolcri che erano sul monte; egli mandò a prendere le ossa dai sepolcri e le bruciò sull'altare profanandolo secondo le parole di YHWH pronunziate dall'uomo di Dio quando Geroboamo durante la festa stava presso l'altare. Quindi si voltò; alzato lo sguardo verso il sepolcro dell'uomo di Dio che aveva preannunziato queste cose, Giosia domandò: «Che è quel monumento che io vedo?». Gli uomini della città gli dissero: «È il sepolcro dell'uomo di Dio che, partito da Giuda, preannunziò quanto tu hai fatto contro l'altare di Betel». Egli disse: «Lasciatelo in pace; nessuno rimuova le sue ossa». Le ossa di lui in tal modo furono risparmiate, insieme con le ossa del profeta venuto da Samaria.<br/> Giosia eliminò anche tutti i templi delle alture, costruiti dai re di Israele nelle città della Samaria per provocare a sdegno YHWH. In essi ripetè quanto aveva fatto a Betel. Immolò sugli altari tutti i sacerdoti delle alture locali e vi bruciò sopra ossa umane. Quindi ritornò in Gerusalemme.<br/> Il re ordinò a tutto il popolo: «Celebrate la pasqua per YHWH vostro Dio, con il rito descritto nel libro di questa alleanza». Difatti una pasqua simile non era mai stata celebrata dal tempo dei Giudici, che governarono Israele, ossia per tutto il periodo dei re di Israele e dei re di Giuda. In realtà, tale pasqua fu celebrata per YHWH, in Gerusalemme, solo nell'anno diciotto di Giosia.<br/> Giosia fece poi scomparire anche i negromanti, gli indovini, i terafim, gli idoli e tutti gli abomini, che erano nel paese di Giuda e in Gerusalemme, per mettere in pratica le parole della legge scritte nel libro trovato dal sacerdote Chelkia nel tempio di YHWH. <div style="text-align: right;font-size: 0.9em;">({{passo biblico2|2Re|22:3–23:24}}; ma cfr. anche {{passo biblico2|2Cronache|30}})</div> }} Nel 539 AEV la città di Babilonia fu invasa dai Persiani e per i successivi due secoli l'Impero Persiano dominò il Vicino Oriente. Le Scritture riportano che il vittorioso re Ciro permise quasi immediatamente agli esuli di tornare in Giuda e ricostruire il Tempio, sebbene fosse naturalmente dato per scontato che il potere sovrano sarebbe rimasto nelle sue mani.<ref>4</ref> Guidati dai sacerdoti del Tempio, gli abitanti di Gerusalemme e dei suoi dintorni iniziarono a ricostruire il modo di vivere che Nabucodonosor aveva quasi distrutto. La successiva grande svolta avvenne durante il settimo anno del re persiano Artaserse,<ref>5</ref> quando uno scriba di discendenza sacerdotale di nome [[w:Esdra|Esdra]] arrivò a Gerusalemme con una lettera di nomina reale. Il testo biblico si sofferma a sottolineare la distinta discendenza sacerdotale di Esdra, tracciandone la genealogia generazione per generazione fino ad Aronne, fratello di Mosè e primo sommo sacerdote d'Israele. Allo stesso tempo, il testo identifica anche le altre pretese di distinzione di Esdra: era uno scriba "esperto nella Legge [ebr., ''Torah''] di Mosè che YHWH, il Dio d'Israele, aveva concesso", e inoltre "il re gli aveva dato... tutto ciò che aveva chiesto" ({{passo biblico2|Esdra|7:6}}). Questa combinazione di discendenza impeccabile, cultura libresca religiosa e sostegno reale permise a Esdra di attuare una rivoluzione nella vita della nazione.<ref>6</ref> Due passi biblici gettano luce sulla natura di quella rivoluzione. {{passo biblico2|Esdra|7:12-16}} fornisce una copia della lettera reale portata da Esdra (cfr. "LA TORAH VIENE A ''YEHUD''"). È impossibile, naturalmente, verificarne l'accuratezza o addirittura l'autenticità, ma la maggior parte degli studiosi ha accettato la lettera come autentica, e merita attenzione in questa sede. La lettera riconosce la competenza di Esdra nella "legge del dio del cielo" e gli conferisce ampia autorità sul territorio di Yehud (il nome ufficiale persiano del distretto) sulla base di tale competenza. Come venne a conoscenza di Esdra il re,<ref>7</ref> in primo luogo, e perché il re supponeva che la competenza in questa legge dovesse essere un prerequisito per la leadership ebraica? Il testo non risponde a nessuna delle due domande, ma sembra che membri di alto rango della comunità giudaita in esilio a Babilonia<ref>8</ref> avessero accesso a potenti funzionari reali e portarono Esdra alla loro attenzione. Questi esuli di Giuda, così influenti, devono aver creduto che la competenza di scriba di Esdra fosse importante per il benessere della comunità di origine a Gerusalemme, e riuscirono a ottenere per Esdra una nomina reale per governare la loro patria. Essendo uno scriba, Esdra possedeva naturalmente una copia scritta della "legge del dio del Cielo" e, quando arrivò a Gerusalemme per assumere il suo incarico, organizzò una lettura pubblica di quella legge (cfr. Immagini nel testo). Un altro passo biblico ({{passo biblico2|Neemia|7:72-8:18}}) descrive quell'evento (cfr. ancora "LA TORAH VIENE A ''YEHUD''"). Nelle generazioni successive, la tradizione religiosa affermò che il Libro di Esdra fosse un rotolo della Torah, lo stesso Pentateuco (termine greco che significa "Cinque Libri") ora venerato come contenente gli insegnamenti di Mosè e la parola di Dio, ma gli studiosi moderni non sono convinti che sia così. Il contenuto effettivo del rotolo di Esdra rimane poco chiaro. Il testo conteneva solo istruzioni cerimoniali, e forse altre regole e regolamenti, o anche il vasto inizio narrativo del Pentateuco che si estende dalla Creazione all'Esodo fino alla rivelazione sul Sinai, un libro e mezzo dei cinque? Il testo attuale non lo specifica. Nel capitolo che segue il racconto della lettura pubblica di Esdra,<ref>9</ref> Neemia si rivolge alla folla e fornisce un riassunto di quella grande narrazione, ma molti elementi importanti della storia vengono omessi e, in ogni caso, Neemia non viene descritto come colui che ''legge'' quel resoconto. {{Nota |allineamento = centro |larghezza = 95% |titolo = LE ORIGINI DI UN LIBRO PROFETICO |contenuto = ''Le vere origini letterarie della maggior parte dei libri delle Scritture non possono essere recuperate. Geremia, tuttavia, ci ha lasciato un breve racconto del suo primo tentativo di raccogliere le sue profezie e pubblicarle. In questo racconto, il profeta incarica il suo segretario, Baruc, di raccogliere le sue orazioni (non dice come siano state preservate) e di consegnare il libro così creato al re Ioiachim. Il re, tuttavia, non gradisce ciò che sente durante la lettura del libro e lo brucia. Di conseguenza, Geremia deve immediatamente iniziare il lavoro di preparazione di una seconda edizione ampliata, e quella raccolta riveduta probabilmente si è sviluppata nel libro che oggi si trova nelle Bibbie moderne. Sembra che nell'antichità la raccolta circolasse in diverse versioni: il fatto più interessante è che la Bibbia greca offre più o meno lo stesso materiale di quella ebraica, ma in un ordine sorprendentemente diverso. Gli studiosi divergono sul processo storico attraverso il quale tali differenze sono emerse.'' Nel quarto anno di Ioiakìm figlio di Giosia, re di Giuda, questa parola fu rivolta a Geremia da parte di YHWH: «Prendi un rotolo da scrivere e scrivici tutte le cose che ti ho detto riguardo a Gerusalemme, a Giuda e a tutte le nazioni, da quando cominciai a parlarti dal tempo di Giosia fino ad oggi. Forse quelli della casa di Giuda, sentendo tutto il male che mi propongo di fare loro, abbandoneranno ciascuno la sua condotta perversa e allora perdonerò le loro iniquità e i loro peccati».<br/> Geremia chiamò Baruc figlio di Neria e Baruc scrisse, sotto la dettatura di Geremia, tutte le cose che YHWH gli aveva detto su un rotolo per scrivere. Quindi Geremia ordinò a Baruc: «Io ne sono impedito e non posso andare nel tempio di YHWH. Andrai dunque tu a leggere, nel rotolo che hai scritto sotto la mia dettatura, le parole di YHWH, facendole udire al popolo nel tempio di YHWH in un giorno di digiuno; le leggerai anche ad alta voce a tutti quelli di Giuda che vengono dalle loro città. Forse si umilieranno con suppliche dinanzi a YHWH e abbandoneranno ciascuno la sua condotta perversa, perché grande è l'ira e il furore che YHWH ha espresso verso questo popolo».<br/> Baruc figlio di Neria fece quanto gli aveva comandato il profeta Geremia, leggendo sul rotolo le parole di YHWH nel tempio.<br/> Nel quinto anno di Ioiakìm figlio di Giosia, re di Giuda, nel nono mese, fu indetto un digiuno davanti a YHWH per tutto il popolo di Gerusalemme e per tutto il popolo che era venuto dalle città di Giuda a Gerusalemme. Baruc dunque lesse nel libro facendo udire a tutto il popolo le parole di Geremia, nel tempio di YHWH, nella stanza di Ghemarià, figlio di Safàn lo scriba, nel cortile superiore presso l'ingresso della Porta Nuova del tempio di YHWH. Michea figlio di Ghemarià, figlio di Safàn, udite tutte le parole di YHWH lette dal libro, scese alla reggia nella stanza dello scriba; ed ecco là si trovavano in seduta tutti i capi dignitari: Elisamà lo scriba e Delaià figlio di Semaià, Elnatàn figlio di Acbòr, Ghemarià figlio di Safàn, e Sedecìa figlio di Anania, insieme con tutti i capi. Michea riferì loro tutte le parole che aveva udite quando Baruc leggeva nel libro al popolo in ascolto.<br/> Allora tutti i capi inviarono da Baruc Iudi figlio di Natania, figlio di Selemia, figlio dell'Etiope, per dirgli: «Prendi nelle mani il rotolo che leggevi ad alta voce al popolo e vieni».<br/> Baruc figlio di Neria prese il rotolo in mano e si recò da loro. Ed essi gli dissero: «Siedi e leggi davanti a noi». Baruc lesse davanti a loro.<br/> Allora, quando udirono tutte quelle parole, ebbero paura e si dissero l'un l'altro: «Dobbiamo senz'altro riferire al re tutte queste parole». Poi interrogarono Baruc: «Dicci come hai fatto a scrivere tutte queste parole». Baruc rispose: «Di sua bocca Geremia mi dettava tutte queste parole e io le scrivevo nel libro con l'inchiostro».<br/> I capi dissero a Baruc: «Va' e nasconditi insieme con Geremia; nessuno sappia dove siete». Essi poi si recarono dal re nell'appartamento interno, dopo aver riposto il rotolo nella stanza di Elisamà lo scriba, e riferirono al re tutte queste cose. Allora il re mandò Iudi a prendere il rotolo. Iudi lo prese dalla stanza di Elisamà lo scriba e lo lesse davanti al re e a tutti i capi che stavano presso il re. Il re sedeva nel palazzo d'inverno - si era al nono mese - con un braciere acceso davanti.<br/> Ora, quando Iudi aveva letto tre o quattro colonne, il re le lacerava con il temperino da scriba e le gettava nel fuoco sul braciere, finché non fu distrutto l'intero rotolo nel fuoco che era sul braciere. Il re e tutti i suoi ministri non tremarono né si strapparono le vesti all'udire tutte quelle cose. Eppure Elnatàn, Delaià e Ghemarià avevano supplicato il re di non bruciare il rotolo, ma egli non diede loro ascolto. Anzi ordinò a Ieracmeèl, un principe regale, a Seraià figlio di Azrièl e a Selemia figlio di Abdeèl, di arrestare Baruc lo scriba e il profeta Geremia, ma YHWH li aveva nascosti.<br/> Questa parola di YHWH fu rivolta a Geremia dopo che il re ebbe bruciato il rotolo con le parole che Baruc aveva scritte sotto la dettatura di Geremia: Prendi di nuovo un rotolo e scrivici tutte le parole di prima, che erano nel primo rotolo bruciato da Ioiakìm re di Giuda. Contro Ioiakìm re di Giuda dichiarerai: «Dice YHWH: Hai bruciato quel rotolo, dicendo: Perché vi hai scritto queste parole: Certo verrà il re di Babilonia e devasterà questo paese e farà scomparire da esso uomini e bestie?»...<br/> Geremia prese un altro rotolo e lo consegnò a Baruc figlio di Neria, lo scriba, il quale vi scrisse, sotto la dettatura di Geremia, tutte le parole del libro che Ioiakìm re di Giuda aveva bruciato nel fuoco; inoltre vi furono aggiunte molte parole simili a quelle. <div style="text-align: right;font-size: 0.9em;">({{passo biblico2|Geremia|36:1-29,32}})</div> }} Inoltre, le regole erano le stesse di quelle che si trovano in seguito? La narrazione fa chiaro riferimento alla festa del Capodanno (''[[w:Rosh haShana|Rosh haShanah]]'') all'inizio del settimo mese e alla Festa delle Capanne (''[[w:Sukkot|Sukkot]]'') due settimane dopo, e sembra citare {{passo biblico2|Levitico|23}} quando descrive le capanne della festa, ma tralascia completamente il Giorno dell'Espiazione (''Yom ha-Kippurim'' o ''[[w:Yom Kippur|Yom Kippur]]''), menzionato nello stesso capitolo del Levitico come cadente tra quei giorni santi.<ref>10 </ref> Ciò significa che il rotolo di Esdra non conteneva ancora alcun riferimento a questo giorno, in seguito il più sacro dell'anno ebraico? Le Scritture non contengono alcun accenno al fatto che la comunità di Esdra osservasse Yom Kippur, sebbene sia sempre possibile che il narratore semplicemente non sentisse il bisogno di includere quel dettaglio nella sua storia. Così come il testo non descrive il contenuto del rotolo di Esdra, non dice come egli lo ottenne. La tradizione religiosa successiva sosteneva che piccoli gruppi di uomini eruditi e pii avessero accuratamente preservato il testo sacro fin dai tempi di Mosè stesso, ma sia Giosia che Esdra leggevano i loro testi a persone che chiaramente non li conoscevano. La tradizione spiegò la reazione scioccata di questo pubblico dicendo che le masse avevano perso la conoscenza degli insegnamenti di Mosè; secondo questa visione, era compito di Esdra reintrodurre la Torah al popolo in generale e stabilirne le regole come legge ufficiale di ''Yehud''. Molti studiosi moderni, tuttavia, propongono uno scenario diverso. I Giudaiti che furono condotti nell'esilio babilonese provenivano dai livelli più alti della società preesilica.<ref>11</ref> A Babilonia, questi leader sradicati si impegnarono a mantenere il loro stile di vita tradizionale e cercarono mezzi per agevolare questo sforzo. Uno di questi mezzi fu quello di sottolineare usanze tipicamente israelite come l'osservanza del Sabbath ogni settimo giorno; questo completo ritiro da ogni attività economica fu in seguito riconosciuto come un segno distintivo dell'identità ebraica e sembra aver acquisito importanza all'inizio dell'era postesilica.<ref>12</ref> Un'altra procedura fondamentale sarebbe stata quella di raccogliere tutti gli "insegnamenti di Mosè" (ovvero l'eredità religiosa di Israele) in un libro che potesse poi essere distribuito alla crescente [[w:Diaspora ebraica|Diaspora ebraica]] in Babilonia e altrove. La grande impresa di Esdra e di coloro che lavorarono con lui fu quella di prendere questo libro e renderlo la legge ufficiale dell'antica patria della nazione. Lo stesso Esdra proveniva da circoli sacerdotali-scribali di alto rango, e sembra plausibile (sebbene non possa essere provato) che il libro sia stato prodotto in quegli stessi circoli. Non vi è alcuna traccia delle fasi del loro lavoro, ma si può supporre che abbiano iniziato raccogliendo tutti i documenti scritti disponibili dalla Giudea preesilica: il libro di Giosia era uno di questi documenti, così come la prima edizione delle profezie di Geremia, prodotta durante la vita del profeta.<ref>13</ref> Organizzando tutto questo materiale in una sorta di biblioteca sacra, produssero le prime versioni di molti libri ora presenti nella Bibbia. Ove possibile, ampliarono questi materiali scritti condensando tradizioni orali che circolavano da generazioni, mettendole per iscritto e aggiungendo i nuovi documenti alla collezione. Tali tradizioni riguardavano sia la narrativa che la legge, e gran parte di questa eredità trovò posto anche nel nascente libro della [[Torah]], nelle elaborate narrazioni del Libro della Genesi e nelle dettagliate regole di purezza e rituale sacrificale che si trovano nel Levitico e altrove. La maggior parte di queste conoscenze, anche nella loro forma non scritta, erano state da tempo fatte risalire a Mosè, quindi era naturale attribuire a lui anche il nuovo, completo documento. Così Esdra fece sì che la vita ebraica si basasse su un libro che traeva la sua autorità (come Esdra traeva la propria) da un decreto del re di Persia. Esdra e i suoi collaboratori consideravano senza dubbio il re una mera pedina nel piano di Dio per il mantenimento del patto con Israele, ma il potere dietro il libro era quello dell'esercito persiano, e l'amministrazione della legge appena istituita si basava su una struttura di funzionari reali persiani. Questa fu una combinazione fatale. Finché entrambe le parti si accontentavano dell'accordo, i pii potevano ignorare la matrice straniera del loro nuovo governo, mentre i funzionari del re, da parte loro, non potevano prestare alcuna attenzione agli interessi religiosi dei loro sudditi. Secoli dopo, tuttavia, quando questo accordo fallì, il risultato fu persecuzione e guerra.<ref>14</ref> {{Nota |allineamento = centro |larghezza = 95% |titolo = SCRIBI |contenuto = In senso stretto, il termine ''"scriba"'' designa qualcuno in grado di scrivere, un'abilità rara nel mondo antico. I primi esempi di scrittura sopravvissuti tendono a riflettere ambienti specifici, principalmente quelli dei templi e delle burocrazie reali: in entrambi i contesti, lo scriba ufficiale era una figura importante. Nel corso del tempo, gli scribi divennero un'importante categoria professionale anche tra la gente comune. Preparavano corrispondenza personale e vari documenti legali (certificati di vendita o donazione, atti di matrimonio e divorzio, riconoscimenti di debito, ecc.) per persone che non erano in grado di scriverli da sole, e col tempo questi primi professionisti svilupparono un vasto bagaglio di competenze legali. Ben presto, anche coloro che avrebbero potuto redigere i propri documenti si affidarono agli scribi; gli scribi conoscevano la corretta formulazione di tali materiali e fornivano un prodotto in grado di superare il vaglio ufficiale. In virtù della loro capacità di scrivere, gli scribi divennero così i principali portatori di competenza legale nell'antico Vicino Oriente. Un modo per garantire l'accettabilità di un particolare documento è renderlo simile (o identico) ad altri già accettati da funzionari autorevoli; questa considerazione tende a produrre uniformità nella formulazione di tali materiali e, di conseguenza, anche nelle concezioni giuridiche che li sottendono. Gli archeologi del Vicino Oriente antico hanno riscontrato una notevole stabilità nella formulazione di documenti legali provenienti da luoghi molto distanti, in un periodo di oltre {{FORMATNUM:1000}} anni. Gli scribi sapevano come venivano fatte le cose e le facevano allo stesso modo per molto tempo. La Bibbia riflette aspetti importanti dell'antica cultura scribale. Naturalmente, l'esistenza stessa dei libri antichi è dovuta all'attività degli scribi. Inoltre, tuttavia, il diritto biblico (e in una certa misura anche il diritto rabbinico successivo) è saldamente inserito nel patrimonio giuridico internazionale degli scribi del Vicino Oriente. I documenti giudaici dei primi secoli EV scoperti dagli archeologi riflettono analogamente le formulazioni scribali standard del diritto romano ellenistico e imperiale. Il Libro dei Re, testo biblico, descrive gli scribi reali come alti funzionari. Lo scriba [[:en:w:Shaphan|Shaphan]], che contribuì a pubblicare il Libro di Mosè ai tempi di re Giosia, non era un semplice segretario, così come i segretari che formano il gabinetto di un presidente americano non sono semplici impiegati. Lo stesso si può dire del figlio di Shaphan, Gemaria, o Elishama "lo Scriba", o [[w:Baruc (profeta)|Baruch ben Neria]], che fu segretario del profeta Geremia; questi uomini aiutarono Geremia a preparare la prima edizione completa delle sue profezie, ed erano tutti figure importanti nella vita pubblica del loro tempo (cfr. "LE ORIGINI DI UN LIBRO PROFETICO"). }} Una volta che le istruzioni di Dio furono trovate in un libro, iniziarono a emergere nuove pratiche religiose e nuovi tipi di leadership religiosa. La carriera di Esdra illustra questo processo. La presentazione iniziale della Torah da parte di Esdra assunse la forma di un'elaborata cerimonia pubblica: il rotolo veniva letto al popolo da una piattaforma appositamente costruita, mentre i maestri leviti spiegavano il testo sconosciuto al pubblico riunito. Il giorno dopo, tuttavia, si tenne una sessione diversa. Ora si riunirono solo "i capi dei gruppi famigliari di tutto il popolo, i sacerdoti e i leviti". Solo un gruppo più ristretto di leader della comunità si sedette, con uno scopo più pratico: "meditare le parole della Dottrina" e mettere in pratica queste regole precedentemente sconosciute.<ref>15</ref> La conoscenza del libro era ora il preliminare essenziale per correggere gli errori del popolo, e l'abilità nello spiegare il libro divenne ora una caratteristica importante della leadership. Il libro poteva ora unire e dividere il popolo: tutti gli ebrei, ovunque, potevano ora venerare lo stesso testo sacro, ma le controversie sull'interpretazione potevano però portare a lotte di potere. Coloro che riuscivano a farsi ascoltare per la loro spiegazione della Torah o, meglio ancora, coloro che riuscivano a mettere in pratica la loro interpretazione, sia con la forza che con la convinzione, diventavano per ciò stesso i leader del popolo ebraico. Naturalmente, ci vollero secoli per giungere a questo risultato. Non vi è traccia del libro della Torah in altre parti del mondo ebraico in quell'epoca così antica.<ref>16</ref> Poiché Esdra aveva portato il libro da Babilonia, presumibilmente era noto lì, ma le Scritture non dicono nulla sulla sua distribuzione o sulla sua autorità tra gli ebrei babilonesi, né indicano se le interpretazioni della Torah differissero da luogo a luogo in quel periodo iniziale;<ref>17</ref> nessuno sa nemmeno chi fosse incaricato di decidere tali questioni. Qualunque sia stato il processo, tuttavia, il risultato è chiaro: la cultura libraria acquisì costantemente prestigio e autorità, e la capacità interpretativa divenne la porta d'accesso al potere e all'influenza. Secoli dopo, un nuovo modello di leadership rabbinica si sarebbe fondato su queste fondamenta. [[File:Israeli blue Star of David.svg|25px|center|Maghen David]] È istruttivo confrontare la carriera di Esdra con quella del suo contemporaneo, Neemia ben Hacalia. Neemia non era né un sacerdote né uno scriba: era piuttosto il coppiere del re, un servitore domestico di alto rango (eunuco?) nella casa reale. Ma non si trattava di un compito umile: quello che sembrava un incarico di minore importanza era in realtà un incarico di grande prestigio, poiché Neemia aveva accesso quotidiano al re, e doveva provenire da una nobile famiglia giudaita per aver ottenuto un simile incarico. Quando giunse la notizia da suo fratello che l'antica città santa "era in rovina, con le sue porte consumate dal fuoco" ({{passo biblico2|Neemia|2:3}}), non dovette far altro che chiedere al re di nominarlo governatore di Giuda con l'autorità (e le provviste) per ricostruirla. Il re accolse prontamente la richiesta e Neemia partì senza indugio. Una volta a Gerusalemme, Neemia sembra aver messo in atto un programma basato sul libro di leggi di Esdra.<ref>18</ref> Il giorno della dedicazione delle mura ricostruite di Gerusalemme, in una scena che ricorda gli eventi del tempo di re Giosia, la cerimonia includeva una lettura pubblica del "Libro di Mosè". Quando leggi che escludevano certi stranieri dalla "congregazione di Dio" furono "trovate scritte lì", gli stranieri furono espulsi dalla comunità. L'osservanza del Sabbath fu imposta, il Tempio e le decime sacerdotali furono regolamentati, i matrimoni con donne straniere furono sciolti con la forza e le donne con i loro figli furono mandate via.<ref>19</ref> Anche il matrimonio con donne straniere era una preoccupazione di Esdra.<ref>20</ref> Molte di queste politiche provocarono la resistenza della popolazione. Per quanto riguarda il matrimonio in particolare, la norma prima dell'esilio era che le mogli adultere assumessero lo status legale dei loro mariti (cfr. [[Una storia dell'ebraismo/Capitolo 1|Capitolo 1]]), quindi la campagna di Esdra e Neemia per porre fine ai matrimoni misti deve essere sembrata alle famiglie interessate come drasticamente radicale. Esdra e Neemia, insieme, compirono una doppia rivoluzione. Gli oppositori dei profeti subirono un colpo rovinoso. Per centinaia di anni, i profeti d'Israele avevano insistito sul fatto che Israele venerasse un solo Dio, ma le masse d'Israele, spesso sotto il patrocinio reale, avevano continuato ad adorarne molti. Derisi o ignorati, i profeti avevano vinto molte battaglie ma non erano mai riusciti a vincere la guerra; persino il grande Geremia, alla fine della sua carriera, affrontò un pubblico che rifiutò categoricamente il suo appello.<ref>21</ref> Quando la guide della nazione furono portate via, con i profeti tra loro, molti devono essere stati lieti di vederli andare. Il popolo rimasto indietro poteva continuare ad adorare YHWH e le divinità della natura al suo fianco, proprio come avevano fatto i loro antenati per generazioni, senza dover affrontare questi fanatici "uomini di Dio" con le loro pretese stravaganti. Ma ora, per ordine del re di Persia, un libro contenente gli insegnamenti di Mosè, il più grande profeta di tutti, era stato dichiarato legge del paese. Adorare altri dèi ora significava violare "la legge di Dio e la legge del re". La resistenza continuò; Neemia dovette combattere i suoi contemporanei, tra cui sacerdoti di alto rango, su una questione dopo l'altra. Ma vinse ogni battaglia, perché il potere era ora dalla sua parte.<ref>22</ref> Si poteva continuare a lamentarsi che la politica della Torah basata su un solo Dio fosse sciocca o oppressiva, ma la venerazione ebraica per gli altri dèi non poteva sopravvivere a lungo. {{Nota |allineamento = centro |larghezza = 95% |titolo = LA TORAH VIENE A ''YEHUD'' |contenuto = ''I seguenti documenti, entrambi discussi nel testo, gettano grande luce sul processo attraverso il quale il libro della Torah divenne il fondamento giuridico dell'insediamento di ''Yehud''. Il primo presenta la lettera di nomina del re Artaserse che mise Esdra, con il suo libro, a capo del distretto. Il secondo racconta la storia della prima presentazione della [[Torah]] da parte di Esdra al popolo di Gerusalemme. Descrive con franchezza il loro sgomento nell'apprendere regole che non avevano mai imparato, e si conclude descrivendo la celebrazione della [[w:Sukkot|Festa delle Capanne סוכות]], un rito a loro precedentemente sconosciuto, quasi per la prima volta dall'Esodo dall'Egitto.'' <center>'''I. La Lettera del Re'''</center> «Artaserse, re dei re, al sacerdote Esdra, scriba della legge del Dio del cielo, salute perfetta. Ora: da me è dato questo decreto. Chiunque nel mio regno degli appartenenti al popolo d'Israele, dei sacerdoti e dei leviti ha deciso liberamente di andare a Gerusalemme, può venire con te; infatti da parte del re e dei suoi sette consiglieri tu sei inviato a fare inchiesta in Giudea e a Gerusalemme intorno all'osservanza della legge del tuo Dio, che hai nelle mani, e a portare l'argento e l'oro che il re e i suoi consiglieri inviano come offerta volontaria per devozione al Dio d'Israele che è in Gerusalemme, e tutto l'argento e l'oro che troverai in tutte le province di Babilonia insieme con le offerte volontarie che il popolo e i sacerdoti offriranno per la casa del loro Dio a Gerusalemme.<br/> Perciò con questo argento ti prenderai cura di acquistare tori, arieti, agnelli e ciò che occorre per le offerte e libazioni che vi si uniscono e li offrirai sull'altare della casa del vostro Dio che è in Gerusalemme. Quanto al resto dell'argento e dell'oro farete come sembrerà bene a te e ai tuoi fratelli, secondo la volontà del vostro Dio. Gli arredi che ti sono stati consegnati per il culto del tuo Dio, rimettili davanti al Dio di Gerusalemme. Per il resto di quanto occorre per la casa del tuo Dio e che spetta a te di procurare, lo procurerai a spese del tesoro reale. Io, il re Artaserse, ordino a tutti i tesorieri dell'Oltrefiume:<br/> Tutto ciò che Esdra, sacerdote e scriba della legge del Dio del cielo, vi domanderà, dateglielo puntualmente, fino a cento talenti d'argento, cento kor di grano, cento bat di vino, cento bat di olio e sale a volontà. Quanto è secondo la volontà del Dio del cielo sia fatto con precisione per la casa del Dio del cielo, perché non venga l'ira sul regno del re e dei suoi figli. Vi rendiamo poi noto che non è permesso riscuotere tributi e diritti di pedaggio su tutti i sacerdoti, leviti, cantori, portieri, oblati e inservienti di questa casa di Dio.<br/> Quanto a te, Esdra, con la sapienza del tuo Dio, che ti è stata data, stabilisci magistrati e giudici, ai quali sia affidata l'amministrazione della giustizia per tutto il popolo dell'Oltrefiume, cioè per quanti conoscono la legge del tuo Dio, e istruisci quelli che non la conoscono. A riguardo di chiunque non osserverà la legge del tuo Dio e la legge del re, sia fatta prontamente giustizia o con la morte o con il bando o con ammenda in denaro o con il carcere». <div style="text-align: right;font-size: 0.9em;">({{passo biblico2|Esdra|7:12-26}})</div> <center>'''II. L'Assemblea di Gerusalemme'''</center> [[File:Ezra Reads the Law l.jpg|right|150px|thumb|<small>'''''Esdra legge lo Scrollo''''' – Dipinto murale proveniente dalla sinagoga del III secolo EV a Dura Europos, in Siria, al confine con l'Impero Romano. Cfr. [[Una storia dell'ebraismo/Capitolo 10|Capitolo 10]] per maggiori informazioni su questo importante sito.</small>]] Il resto del popolo diede ventimila dracme d'oro, duemila mine d'argento e sessantanove vesti sacerdotali. I sacerdoti, i leviti, i portieri, i cantori, alcuni del popolo, gli oblati e tutti gli Israeliti si stabilirono nelle loro città.<br/> Come giunse il settimo mese, gli Israeliti erano nelle loro città...<br/> Allora tutto il popolo si radunò come un solo uomo sulla piazza davanti alla porta delle Acque e disse ad Esdra lo scriba di portare il libro della legge di Mosè che YHWH aveva dato a Israele. Il primo giorno del settimo mese, il sacerdote Esdra portò la legge davanti all'assemblea degli uomini, delle donne e di quanti erano capaci di intendere.<br/> Lesse il libro sulla piazza davanti alla porta delle Acque, dallo spuntar della luce fino a mezzogiorno, in presenza degli uomini, delle donne e di quelli che erano capaci di intendere; tutto il popolo porgeva l'orecchio a sentire il libro della legge. Esdra lo scriba stava sopra una tribuna di legno, che avevano costruito per l'occorrenza e accanto a lui stavano, a destra Mattitia, Sema, Anaia, Uria, Chelkia e Maaseia; a sinistra Pedaia, Misael, Malchia, Casum, Casbaddàna, Zaccaria e Mesullàm.<br/> Esdra aprì il libro in presenza di tutto il popolo, poiché stava più in alto di tutto il popolo; come ebbe aperto il libro, tutto il popolo si alzò in piedi. Esdra benedisse YHWH Dio grande e tutto il popolo rispose: «Amen, amen», alzando le mani; si inginocchiarono e si prostrarono con la faccia a terra dinanzi a YHWH. Giosuè, Bani, Serebia, Iamin, Akkub, Sabbetài, Odia, Maaseia, Kelita, Azaria, Iozabàd, Canàn, Pelaia, leviti, spiegavano la legge al popolo e il popolo stava in piedi al suo posto.<br/> Essi leggevano nel libro della legge di Dio a brani distinti e con spiegazioni del senso e così facevano comprendere la lettura. Neemia, che era il governatore, Esdra sacerdote e scriba e i leviti che ammaestravano il popolo dissero a tutto il popolo: «Questo giorno è consacrato a YHWH vostro Dio; non fate lutto e non piangete!». Perché tutto il popolo piangeva, mentre ascoltava le parole della legge. Poi Neemia disse loro: «Andate, mangiate carni grasse e bevete vini dolci e mandate porzioni a quelli che nulla hanno di preparato, perché questo giorno è consacrato a YHWH nostro; non vi rattristate, perché la gioia di YHWH è la vostra forza». I leviti calmavano tutto il popolo dicendo: «Tacete, perché questo giorno è santo; non vi rattristate!». Tutto il popolo andò a mangiare, a bere, a mandare porzioni ai poveri e a far festa, perché avevano compreso le parole che erano state loro proclamate.<br/> Il secondo giorno i capifamiglia di tutto il popolo, i sacerdoti e i leviti si radunarono presso Esdra lo scriba per esaminare le parole della legge. Trovarono scritto nella legge data da YHWH per mezzo di Mosè, che gli Israeliti dovevano dimorare in capanne durante la festa del settimo mese. Allora fecero sapere la cosa e pubblicarono questo bando in tutte le loro città e in Gerusalemme: «Andate al monte e portatene rami di ulivo, rami di olivastro, rami di mirto, rami di palma e rami di alberi ombrosi, per fare capanne, come sta scritto». Allora il popolo andò fuori, portò i rami e si fece ciascuno la sua capanna sul tetto della propria casa, nei loro cortili, nei cortili della casa di Dio, sulla piazza della porta delle Acque e sulla piazza della porta di Efraim. Così tutta la comunità di coloro che erano tornati dalla deportazione si fece capanne e dimorò nelle capanne. Dal tempo di Giosuè figlio di Nun fino a quel giorno, gli Israeliti non avevano più fatto nulla di simile. Vi fu gioia molto grande. Esdra fece la lettura del libro della legge di Dio ogni giorno, dal primo all'ultimo; la festa si celebrò durante sette giorni e l'ottavo vi fu una solenne assemblea secondo il rito. <div style="text-align: right;font-size: 0.9em;">{{passo biblico2|Neemia|7:72-8:18}}; cfr. {{passo biblico2|Levitico|23:33-43}})</div> }} Inoltre, tutti questi cambiamenti potevano essere fondati sul Libro dell'Insegnamento di Mosè: l'altra rivoluzione consisteva nel fatto che la vittoria dei profeti era custodita in un libro. Re Giosia aveva proceduto diversamente; una volta che Giosia ebbe deciso di attuare la sua riforma, non ebbe più bisogno del libro. Il libro ispirava e dava peso alla sua autorità reale, ma lui era il re e avrebbe potuto procedere in ogni caso. Esdra, d'altra parte, non aveva alcuna autorità al di là del libro; persino nella sua lettera di nomina reale, il suo unico incarico era quello di stabilire il libro come legge del territorio e di garantire che le sue istruzioni fossero rispettate. Esdra stesso sarebbe presto scomparso, ma il potere di comandare ora proveniva dal rotolo dell'insegnamento di Mosè, e quel rotolo sarebbe esistito molto tempo dopo la sua scomparsa. Libro alla mano, gli ebrei migranti potevano ora portare con sé il centro sacro della loro religione ovunque andassero. La [[Torah]] proibiva la costruzione di un Tempio fuori Gerusalemme, ma non c'erano limiti alla produzione di copie del libro della Torah stesso. La profezia stava scomparendo, ma ogni comunità poteva avere i propri studiosi e scribi, ogni comunità poteva insegnare il libro ai propri figli, ogni comunità poteva studiare il libro – senza guida esterna se necessario – e applicarne gli insegnamenti come i residenti locali (o i loro leader) ritenevano opportuno. Grazie al libro, l'ebraismo divenne una religione che poteva viaggiare fino ai confini del mondo, una religione che nessuna potenza straniera poteva minacciare distruggendo un edificio. Col passare del tempo, la vita ebraica divenne inconcepibile senza la Torah. Le generazioni precedenti avevano rivolto le loro domande al sacerdote o al profeta locale,<ref>23</ref> ma ora la legge di Dio poteva essere "trovata scritta" nel Libro, e ora lo scriba, non il profeta, avrebbe aiutato il popolo a determinare la volontà di Dio. Nuove profezie dirompenti non erano né richieste né desiderate: la Torah di Mosè era ora custodita in una forma fissa ed eterna, da leggersi con attenzione da tutte le generazioni future. [[File:Israeli blue Star of David.svg|25px|center|Maghen David]] Alessandro Magno conquistò il Vicino Oriente in una rapida campagna dal 333 al 331 AEV. Il conquistatore morì giovanissimo, ma non prima di aver fondato una città in Egitto che portava il suo nome e che divenne la capitale regale della dinastia dei ''Tolomei''. Alessandria divenne la città più grande, ricca e splendida del mondo, e gli ebrei vissero lì fin dai suoi albori. Alcuni furono attratti dalla vicina Giudea grazie alle concessioni dei re ai nuovi arrivati ​​per contribuire alla costruzione della nuova capitale; altri vi furono portati come schiavi, ma alla fine furono liberati. Intorno al 250 AEV, ad Alessandria, la Torah fu tradotta in greco. Molte spiegazioni sono state proposte per questo epocale progetto. Forse re Tolomeo voleva una copia di ogni libro conosciuto nella Biblioteca che stava raccogliendo, o forse aveva bisogno di una copia di riferimento delle leggi in base alle quali i suoi sudditi giudei (la Giudea era sotto il dominio tolemaico) potevano vivere. Gli ebrei stessi, tuttavia, raccontarono una storia diversa e alquanto straordinaria. Le generazioni successive tramandarono che la traduzione fu eseguita da trentacinque (o trentasei) coppie di studiosi; in seguito la traduzione fu chiamata ''[[w:Septuaginta|Septuaginta]]'', dal termine latino per "settanta". Si diceva che queste squadre fossero accuratamente isolate l'una dall'altra, in modo che nessuna potesse vedere il lavoro degli altri; ciononostante, la gente ricordava che quando le traduzioni finite venivano confrontate, erano identiche, fino all'ultima parola, e un risultato così straordinario sarebbe stato sicuramente impossibile senza l'intervento di Dio.<ref>24</ref> Questa storia trasmette la profonda convinzione degli ebrei alessandrini che la loro versione greca della Torah fosse una rivelazione divina, non meno della versione ebraica da cui era stata redatta. Questo sentimento diede origine a una festa annuale ad Alessandria per celebrare la pubblicazione della traduzione; per gli ebrei di lingua greca del mondo ellenistico, il dono della Septuaginta fu un segno dell'amore generoso di Dio, non meno straordinario della rivelazione originale sul Sinai.<ref>25</ref> {{Nota |allineamento = centro |larghezza = 95% |titolo = INTERPRETAZIONE NELLA BIBBIA |contenuto = È già stato detto che la Bibbia è in realtà una raccolta di libri separati, scritti in un arco di tempo di quasi {{FORMATNUM:1000}} anni. Non sorprenderebbe che scritti biblici successivi a volte interpretino materiali più antichi contenuti nella stessa raccolta, e in effetti lo fanno. Ecco alcuni esempi, due provenienti dall'ambito della legge rituale e tre (riassunti più brevemente) dall'ambito del pensiero religioso. <center>'''1'''</center> In relazione al sacrificio annuale dell'agnello pasquale, {{passo biblico2|Esodo|12:9}} contiene un'istruzione molto chiara: ''Non lo mangerete crudo, né cotto nell'acqua, ma arrostito... sul fuoco''. La parola ebraica che designa il mezzo di preparazione proibito ("cotto") deriva dalla radice ''b-sh-l''. Tuttavia, in un altro passaggio sullo stesso argomento, {{passo biblico2|Deuteronomio|16:7}} offre un'istruzione altrettanto concreta: ''Lo cuocerai [b-sh-l] e lo mangerai nel luogo che YHWH, tuo Dio, avrà scelto; poi al mattino potrai tornare a casa''. La stessa azione proibita in Esodo è semplicemente data per scontata in Deuteronomio! Nelle generazioni successive, la gente si chiedeva naturalmente come la Torah volesse davvero che procedessero. Nell'ultimo libro della Bibbia, {{passo biblico2|2Cronache|35:13}} fornisce il seguente dettaglio nel descrivere la Pesach di re Giosia (cfr. ""IL LIBRO DI RE GIOSIA""): ''Cucinarono [b-sh-l] il sacrificio pasquale sul fuoco, secondo lo statuto''. Naturalmente, lo statuto sembra affermare il contrario, ovvero che "cuocere" si fa con acqua e "arrostire" si fa sul fuoco. Ma l'autore delle Cronache era consapevole della tensione tra i due passi della Torah e aggiunse una silenziosa rassicurazione ai suoi lettori che era stata raggiunta una corretta riconciliazione dei testi contrastanti. <center>'''2'''</center> Sembra che i contemporanei di Esdra interpretassero {{passo biblico2|Levitico|23:40-42}} come un'istruzione riguardante la costruzione di capanne per le feste (cfr. "LA TORAH VIENE A ''YEHUD''"). A loro avviso, tali capanne dovevano essere costruite con i materiali elencati nel versetto 40, e {{passo biblico2|Neemia|8:15-16}} riporta che il popolo si recò regolarmente sulle colline, raccolse le specie di vegetazione prescritte e costruì le proprie capanne per le feste. L'autore del testo successivo di Neemia non cita Levitico, ma offre una parafrasi in cui la sua identificazione delle specie richieste è semplicemente fornita come il significato semplice del testo precedente. Tutto ciò sarebbe irrilevante, se non fosse che la successiva tradizione ebraica interpretò quegli stessi versetti mosaici in modo diverso, come due istruzioni distinte: le specie prescritte dovevano essere portate in speciali processioni festive, ma le capanne potevano essere costruite con quasi qualsiasi materiale. Inoltre, mentre alcune delle specie menzionate in Levitico e Neemia non possono essere identificate con certezza, sembra che la tradizione successiva abbia identificato le specie prescritte in modo diverso dagli interpreti al tempo di Esdra. Il testo scritturale indica chiaramente che i collaboratori di Esdra "si riunirono presso lo scriba Esdra per meditare sulle parole della Dottrina", ovvero studiarono il testo che avevano davanti ed elaborarono un'interpretazione accettata. Il testo non descrive i metodi interpretativi da loro utilizzati né il processo attraverso il quale giunsero alle loro conclusioni. La successiva letteratura talmudica contiene esegesi esplicite dei passi rilevanti del Levitico, ma non spiega nemmeno perché (o quando, o da chi) l'interpretazione normativa fu elaborata per la prima volta o perché (o quando o da chi) fu infine accettata. <center>'''3'''</center> {{passo biblico2|Genesi|32:24-32}} racconta la famosa storia del patriarca Giacobbe che lotta per tutta la notte con un uomo non identificato. Giacobbe emerge zoppo da questo misterioso incontro e all'alba l'uomo cambia il nome di Giacobbe in Israele, ma si rifiuta di rivelare il proprio. Interpreti successivi diedero per scontato che "l'uomo", che il testo identifica chiaramente come tale (''ish''), fosse in realtà un angelo. Perché altrimenti era così disperato da andarsene prima dell'alba? Perché altrimenti si rifiutava di rivelare il suo nome? Chi altro avrebbe avuto l'arroganza di cambiare il nome di un altro uomo? Naturalmente, ci sono possibili risposte a queste domande, ma resta il fatto che l'antagonista di Giacobbe era stato visto come un angelo fin dai tempi più remoti. Quando il profeta Osea allude a questa storia ({{passo biblico|Osea|12:4}}), dà semplicemente per scontato che l’antagonista di Giacobbe fosse un angelo (''mal’ach''); il cambiamento interpretativo era già avvenuto prima dell’esilio babilonese! <center>'''4'''</center> L'ultimo capitolo del Libro di Samuele ({{passo biblico2|2Samuele|24}}) racconta una strana storia della furia di Dio verso Re Davide dopo che il sovrano israelita aveva ordinato un censimento delle sue truppe combattenti. Non è strano che Dio fosse adirato con Davide per aver desiderato questo: il popolo d'Israele credeva da tempo che censire il popolo fosse un affronto a Dio e dovesse essere evitato, perché Dio non aveva forse promesso ad Abramo che la sua discendenza sarebbe stata innumerevole come le stelle ({{passo biblico2|Genesi|15:5}}), e Mosè, quando volle censire il popolo nel deserto, non aveva forse ordinato a ciascuno di portare il pagamento di mezzo siclo e poi aveva contato il denaro ({{passo biblico2|Esodo|30:11-16}})? La parte sorprendente è questa: Davide fece il censimento in primo luogo perché aveva ricevuto l'ordine di farlo da Dio. ''Dio era già adirato con il popolo d'Israele'' (al lettore non viene detto il perché) ''e voleva un pretesto per punirlo!'' Tuttavia, quando questa storia viene raccontata nuovamente nel successivo Libro delle Cronache (cfr. [[Una storia dell'ebraismo/Capitolo 1|Capitolo 1]], "COSA CONTIENE LA BIBBIA?"), una ripetizione quasi letterale della narrazione differisce per un dettaglio cruciale: non è Dio a istigare Davide alla sua azione insensata, ma è Satana ({{passo biblico2|2Cronache|21:1}}). Ancora una volta il lettore non riceve alcuna spiegazione sul perché Satana abbia dovuto farlo, ma l'atto non è più sorprendente: ci si può aspettare che Satana causi problemi in questo modo. Attraverso una sottile correzione interpretativa, la giustizia di Dio è stata protetta da ogni contestazione. <center>'''5'''</center> Un esempio lampante di esplicita reinterpretazione all'interno della Bibbia stessa si trova in {{passo biblico2|Daniele|9:2}}, dove il pio Daniele riferisce di aver studiato la predizione del profeta Geremia ({{passo biblico2|Geremia|25:11-12;29:10}}) secondo cui Gerusalemme sarebbe rimasta in rovina per settant'anni e poi sarebbe stata ricostruita. Quando il Libro di Daniele fu scritto (cfr. [[Una storia dell'ebraismo/Capitolo 4|Capitolo 4]]), erano trascorsi ben più di settant'anni dalla distruzione del 586 AEV e la città era di nuovo sotto un oppressivo dominio straniero; i giusti di quei tempi si saranno sicuramente chiesti come ciò fosse possibile: dov'era ora la promessa di Dio al profeta? In questo momento cruciale, l'angelo Gabriele si presenta a Daniele e gli spiega che il profeta aveva in realtà inteso parlare di settanta settimane di anni, ovvero non di 70 anni ma di 490 (cfr. {{passo biblico2|Daniele|9:24}}). Grazie a questo straordinario atto di reinterpretazione, ai pii degli anni successivi fu risparmiata la prospettiva straziante che la parola di Geremia fosse rimasta inadempiuta. }} Il dominio persiano su ''Yehud'' continuò per un altro secolo dopo la carriera di Neemia come governatore, ma si sa molto poco di questo lungo periodo. L'istituzione della Torah da parte di Esdra come legge di ''Yehud'' apparentemente non subì contestazioni, e la successione dei sommi sacerdoti apparentemente continuò in modo ordinato, ma non si registrano eventi specifici per questo periodo, e qualsiasi graduale sviluppo nella vita della regione si perde nella generale mancanza di documentazione. Un episodio intrigante, tuttavia, si svolse in un angolo remoto dell'Impero persiano a [[w:Elefantina|Elefantina]], su un'isola nell'Alta Valle del Nilo, un avamposto militare di ebrei insediati da tempo. Questi soldati ebrei avevano il compito di proteggere la frontiera egiziana dalle invasioni provenienti dal cuore dell'Africa, e avevano ricoperto questa responsabilità per un periodo considerevole, ereditando ogni generazione da quella precedente. Per lungo tempo, a quanto pare, la popolazione egiziana locale tollerò questa presenza militare aliena in mezzo a loro; questi stranieri, dopotutto, stavano proteggendo la loro patria. Alla fine del V secolo, tuttavia, questi stessi soldati ebrei servivano gli interessi dell'Impero persiano, un occupante straniero. Non si sa molto della vita di questi coloni-soldati ebrei, ma un fatto notevole è chiaro: gli ebrei di Elefantina mantenevano l'unico tempio ebraico conosciuto al mondo all'epoca al di fuori della Terra Santa. Qui il dio ebraico, apparentemente chiamato Yahu, veniva onorato attraverso riti sacrificali familiari, una situazione che sicuramente compiaceva molto gli ebrei locali ma che irritava anche notevolmente i sacerdoti locali del dio egizio Khnum: il tempio di Khnum, altrimenti il ​​tempio principale dell'isola, subiva forti pressioni da parte di questo concorrente straniero. A peggiorare ulteriormente la situazione agli occhi degli indigeni, la festa annuale di Pesach di questi ebrei gettava l'ambiente locale di Elefantina (cioè l'Egitto) in una pessima luce, e tale festa era anche notoriamente segnata dalla macellazione degli agnelli, un animale considerato sacro a Khnum. Intorno al 419 AEV, una lettera delle autorità superiori ordinò ai funzionari persiani locali di proteggere gli ebrei da interferenze durante la celebrazione della loro festa; il documento non dice cosa stesse accadendo per rendere necessaria tale lettera o cosa gli ebrei dovessero fare per ottenere tale protezione, ma chiaramente c'era tensione nell'aria. Pochi anni dopo, il tempio ebraico di Elefantina fu completamente distrutto, apparentemente su istigazione dei sacerdoti di Khnum; dopo diversi anni, durante i quali le richieste di aiuto al sacerdozio di Gerusalemme rimasero inascoltate, i sacrifici di Elefantina furono parzialmente ripristinati,<ref>26</ref> ma presto il tempio ricostruito fu nuovamente demolito, questa volta, a quanto pare, definitivamente. Diversi aspetti di questo episodio meritano un commento. Non vi è alcuna traccia che gli ebrei di Elefantina e i loro capi sacerdotali possedessero copie della Torah o che sapessero addirittura dell'esistenza di un tale libro. La corrispondenza sopravvissuta tra loro e le autorità di Gerusalemme non cita né menziona mai un testo sacro, e gli ebrei di Elefantina praticavano uno stile di vita che di fatto disobbediva alla Torah in modi significativi. L'esistenza stessa di un tempio al di fuori del "luogo che YHWH aveva scelto"<ref>27</ref> violava un requisito fondamentale del Libro del Deuteronomio e vanificava le riforme intraprese da re Giosia secoli prima. Gli ebrei di Elefantina ignoravano forse quelle riforme perché i loro antenati erano arrivati ​​in Egitto ancor prima dell'epoca di Giosia? È possibile, forse persino probabile, sebbene nessun autore biblico dimostri di essere a conoscenza della loro presenza lì. Presupponevano semplicemente che quelle riforme fossero state vanificate dalla conquista babilonese? Anche questo è possibile. Credevano che il Deuteronomio proibisse di costruire altri santuari solo in Terra Santa, un'interpretazione che li lasciava liberi di fare ciò che ritenevano opportuno in Egitto? Anche questo è possibile: molte scuole interpretative ebraiche hanno limitato l'applicazione di varie regole della Torah alla patria ebraica in Palestina.<ref>28</ref> {{Nota |allineamento = centro |larghezza = 95% |titolo = I SAMARITANI |contenuto = Nel 722 AEV gli Assiri conquistarono il Regno d'Israele e ne posero fine alla sovranità. Secondo il racconto di {{passo biblico2|2Re|17}}, gli abitanti della quella terra furono deportati in esilio presso gli Assiri, i quali importarono "gente da Babilonia, Cuta, Avva, Amat e Sefarvaim" ({{passo biblico|2Re|17:24}}), anch'essi sradicati dalle loro terre natali, e li insediarono nelle campagne di Samaria, ormai deserte. Il racconto prosegue raccontando che il paese devastato fu invaso dai leoni, e questo fece temere ai nuovi residenti di aver irritato YHWH, il dio della terra, adorandolo in modo scorretto. Il re d'Assiria ordinò che alcuni dei sacerdoti israeliti esiliati tornassero alle loro case per insegnare ai nuovi arrivati ​​"come temere YHWH" ({{passo biblico|2Re|17:28}}), ma i nuovi arrivati ​​continuarono a servire anche i loro dèi ancestrali. Questo è il resoconto sprezzante e ostile della Bibbia sui [[w:Samaritani|Samaritani]]. Chiaramente scritto da un punto di vista rivale, quello dei Giudei, questo racconto li descrive come stranieri insediati nella Terra Promessa da un conquistatore straniero. Praticando una forma degradata di adorazione di YHWH, non potevano o non volevano abbandonare l'idolatria che avevano portato con sé dai loro paesi d'origine. Secoli dopo, i Samaritani continuarono a mantenere una propria identità religiosa distintiva. Samaria si trova a nord del cuore della Giudea e i suoi abitanti svilupparono un'eredità religiosa alternativa, forse riflettendo le usanze delle tribù settentrionali, proprio come l'ebraismo rifletteva l'eredità del Regno meridionale di Giuda. I rapporti tra Giudei e Samaritani erano spesso tesi o addirittura ostili. Ai tempi di Neemia, un figlio del sommo sacerdote di Gerusalemme sposò la figlia del capo samaritano, ma Neemia lo espulse da Gerusalemme ({{passo biblico2|Neemia|13:28}}), un atto che suggellò i cattivi rapporti tra le due comunità. Per gran parte del primo periodo ellenistico, i Samaritani mantennero un tempio sul [[w:Garizim|Monte Garizim]], vicino all'odierna Nablus (la biblica Sichem), e svilupparono una versione della Torah in cui tutti i riferimenti impliciti a Gerusalemme (specialmente nel Deuteronomio) furono sottilmente riformulati e applicati invece al loro santuario. Costruito poco dopo l'epoca di Alessandro Magno, il tempio samaritano fu distrutto dal sommo sacerdote asmoneo [[w:Giovanni Ircano I|Ircano I]]; egli affermò di agire per rappresaglia contro la cooperazione samaritana al programma di ellenizzazione di Antioco IV (cfr. [[Una storia dell'ebraismo/Capitolo 4|Capitolo 4]]), ma fu sicuramente anche motivato dall'ostilità ancestrale tra le due comunità. Anche il famoso racconto evangelico del buon samaritano ({{passo biblico2|Luca|10:30-37}}) riflette questa ostilità: nulla era più sconvolgente per gli ascoltatori giudei dell'idea di un samaritano più virtuoso di loro. Sotto l'occupazione romana, la Samaria divenne una zona cuscinetto ostile tra i due distretti ebraici della Giudea e della Galilea. I pellegrini e gli altri viaggiatori che viaggiavano tra la Galilea e Gerusalemme erano costantemente esposti al rischio di molestie e di violenze peggiori. Nella tarda antichità, la religione samaritana continuò ad assomigliare all'ebraismo, pur rimanendone distinta. I samaritani accettavano il Pentateuco (ma solo il Pentateuco) come sacro, sebbene in una versione leggermente diversa, come già accennato. L'atteggiamento rabbinico generale nei loro confronti era che ci si potesse fidare che i samaritani seguissero solo alcune regole della Torah, ma che le seguissero con scrupolosa attenzione; è difficile stabilire se si trattasse di una fantasia di estranei o di una descrizione accurata del comportamento samaritano. La diaspora samaritana, un tempo numerosa, è quasi completamente scomparsa, ma una modesta comunità samaritana continua a esistere nell'odierno Israele e in Cisgiordania. I samaritani onorano la propria stirpe di sacerdoti e continuano a riconoscere il Garizim come un monte sacro; durante la Pasqua continuano a sacrificarvi un agnello (o un capretto). }} Another element of the Elephantine Jews’ religion would strike most modern readers as even more shocking: the Jewish god, here named Yahu, shared his Egyptian shrine with two female deities, Ashambethel and Anathbethel. Such associations of YHWH with other deities had been common in preexilic Israel, and here, in an isolated corner of the world, old patterns endured long after they had more or less disappeared in the homeland. No surviving record indicates whether the Elephantine Jews knew that others would have found this practice scandalous or how they would have justified it. In short, the religion of the Elephantine Jews (can one even call it Judaism?) was nothing like the religion that the Book of the Teaching of Moses would have led readers to expect. And yet, these people were eager to celebrate Passover in the correct manner and invoked the Persian authorities’ aid when the local population tried to interfere. They saw themselves as servants of Israel’s god, they saw the people of Jerusalem as their cousins, and they saw the holy city as their ancestral capital and a source of religious guidance. As the Jews of Elephantine struggled for permission to rebuild their destroyed temple, they tried to enlist the support of those cousins, but it appears that the Jerusalem priesthood was not very eager to help. At first, they made no response at all, so that three years later, when the people of Elephantine tried again, the petition went not only to Jerusalem but also to the leading family of Samaria. When finally the worship of Yahu was indeed renewed, the restoration was only partial: incense and vegetable offerings were permitted, but not the sacrifice of animals. Why were the Jerusalem priests so reluctant to support their fellow Jews, and why did the restoration remain incomplete? A likely answer is that the Torah was already known in Judaea, and the leaders there were unhappy about supporting a flagrant violation of the Book’s instructions. Another consideration, however, is that the Jerusalem priesthood was not unhappy to see a competitor go out of business. It is extremely improbable that Jews from elsewhere took the long journey to southern Egypt in order to worship at Elephantine, but perhaps the priests of Jerusalem thought that pilgrims from far away might be more willing to visit the homeland if no local shrine were available. The reduced worship that was finally allowed may represent a compromise: the Jerusalem leadership was ready to accept such activities at an alternative sanctuary but would not agree to support full restoration of a shrine apart from their own. Jewish solidarity on some matters did not always mean solidarity on everything. Apart from the Elephantine correspondence, almost no documentary evidence survives from the time that Persia governed the Near East. After Ezra and Nehemiah were gone, Yehud apparently remained pretty much as those reformers had left it: the Torah book was the authoritative code, and the high priests in hereditary succession were in charge of interpreting it. This arrangement continued to rest on royal authority, but later Persian kings did not intervene in Jewish life. The Torah’s insistence on strict separation from neighboring peoples and their customs continued to provoke resentment, and probably some quiet resistance, from both leadership elements and ordinary people in their private lives, but the situation appeared stable, and no significant changes can be documented. [[File:Israeli blue Star of David.svg|25px|center|Maghen David]] {{Immagine grande|109.Ezra Reads the Law to the People.jpg|1010px|''Esdra legge le Tavole al Popolo'', di [[w:Gustave Doré|Gustave Doré]] (1866)}} == Note == {{Vedi anche|Serie delle interpretazioni|Serie misticismo ebraico|Serie maimonidea|Serie dei sentimenti|Serie letteratura moderna}} <div style="height: 180px; overflow: auto; padding: 3px; border:1px solid #AAAAAA; reflist4"><references/></div> {{Avanzamento|50%|6 luglio 2025}} [[Categoria:Una storia dell'ebraismo|Capitolo 3]] 3oxw6mmow1s5ip0jpl3hcp1a7a4d228 478514 478513 2025-07-07T17:03:49Z Monozigote 19063 /* Il Libro e il Popolo */ testo+compl. 478514 wikitext text/x-wiki {{Una storia dell'ebraismo}} {{Immagine grande|Baruch Zvi Ring - Memorial Tablet and Omer Calendar - Google Art Project.jpg|750px|}} == Il Libro e il Popolo == <!--- miei testi in inglese da tradurre, sistemare e inserire ---> I Capitoli precedenti si sono basati ampiamente sulle informazioni contenute nella Bibbia, ma la Bibbia stessa, il libro ora nelle nostre mani, non è ancora apparsa nella storia. Cos'è la Bibbia? Come mai l'Ebraismo e poi il Cristianesimo si sono basati su questo libro? Cosa significa per qualsiasi religione basarsi su un libro? Altre religioni antiche non si basavano affatto sui libri; perché l'Ebraismo ha intrapreso una strada diversa? Come in precedenza, sarà utile iniziare con alcune narrazioni. Un resoconto in {{passo biblico2|2Re|23}} descrive un episodio accaduto a Gerusalemme durante il regno di re Giosia (640-609 AEV): nel corso di un'importante ristrutturazione dell'edificio del Tempio, fu trovato un libro che causò una rivoluzione nella vita della nazione (cfr. "IL LIBRO DI RE GIOSIA"). Il libro conteneva (o si diceva che contenesse) insegnamenti di Mosè stesso, il fondatore della religione d'Israele, e il popolo si rese conto di aver vissuto in violazione di quegli insegnamenti per innumerevoli generazioni. Re Giosia si accinse a far rispettare questi insegnamenti fino a quel momento sconosciuti e li pose a fondamento della vita nazionale; per questo atto fu ricordato come un re che "ritornava a YHWH con tutto il suo cuore, con tutta la sua anima e con tutte le sue forze, secondo tutta la legge di Mosè; dopo di lui non ne sorse mai un altro simile" ({{passo biblico2|2Re|23:25}}).<ref>1</ref> Nessuna precedente narrazione nelle Scritture registra un simile uso di materiale scritto. In un'epoca precedente, il re Ezechia (morto nel 686 AEV) aveva attuato una riforma simile, e le Scritture lo lodano in modo analogo,<ref>2</ref> ma non vi è alcun accenno al fatto che i suoi sforzi fossero stati ispirati da un rotolo di pergamena. I libri delle Scritture precedenti fanno riferimento astratto a una versione scritta degli insegnamenti di Mosè, ma questi potrebbero riflettere concezioni successive, risalenti a un periodo dopo l'inizio della circolazione di tali libri. La riforma di Giosia è la prima situazione storica documentata in cui si possa trovare un libro del genere. Tuttavia, nessuno in questa narrazione sembra sorpreso che gli insegnamenti di Mosè siano stati messi per iscritto. Questo potrebbe essere un segno che i libri scritti della [[Torah]] תּוֹרָה ("Istruzione") fossero già familiari, o forse riflette un momento nella storia di Israele in cui la produzione di testi sacri scritti divenne improvvisamente un'attività diffusa: la prima edizione delle parole del profeta Geremia fu compilata solo pochi anni dopo.<ref>3</ref> I lettori moderni possono semplicemente notare che, al momento della distruzione del [[w:Tempio di Salomone|Primo Tempio]], il popolo di Giuda aveva familiarità con l'idea che gli insegnamenti di Mosè potessero essere trovati in un libro, e che accettava l'idea che la vita della nazione dovesse basarsi su quel documento. Inoltre, ci sono tutte le ragioni per supporre che quando i leader della nazione furono deportati in esilio a Babilonia portassero con sé il libro di Giosia, e anche qualsiasi altro scritto simile che riuscirono a trovare. Sicuramente avrebbero desiderato farlo, e gli sviluppi successivi sarebbero altrimenti molto difficili da spiegare. {{Nota |allineamento = centro |larghezza = 95% |titolo = IL LIBRO DI RE GIOSIA |contenuto =''Questa è la storia della rivoluzione religiosa di re Giosia, fondata su un misterioso libro di Istruzione (Torah) scoperto durante i lavori di ristrutturazione del Tempio. Confrontando il programma della rivoluzione con il contenuto del Libro del Deuteronomio, gli studiosi moderni hanno concluso che fosse una versione di quel libro che il sacerdote Hilkiah portò al re.'' Nell'anno diciotto del suo regno, Giosia mandò Safàn figlio di Asalia, figlio di Mesullàm, scriba, nel tempio dicendogli: «Va' da Chelkia sommo sacerdote; egli raccolga il denaro portato nel tempio, che i custodi della soglia hanno raccolto dal popolo. Lo consegni agli esecutori dei lavori, addetti al tempio; costoro lo diano a quanti compiono le riparazioni del tempio, ossia ai falegnami, ai costruttori e ai muratori e l'usino per acquistare legname e pietre da taglio occorrenti per il restauro del tempio. Non c'è bisogno di controllare il denaro consegnato nelle mani di costoro, perché la loro condotta ispira fiducia».<br/> Il sommo sacerdote Chelkia disse allo scriba Safàn: «Ho trovato nel tempio il libro della legge». Chelkia diede il libro a Safàn, che lo lesse. Lo scriba Safàn quindi andò dal re e gli riferì: «I tuoi servitori hanno versato il denaro trovato nel tempio e l'hanno consegnato agli esecutori dei lavori, addetti al tempio». Inoltre lo scriba Safàn riferì al re: «Il sacerdote Chelkia mi ha dato un libro». Safàn lo lesse davanti al re.<br/> Udite le parole del libro della legge, il re si lacerò le vesti. Egli comandò al sacerdote Chelkia, ad Achikam figlio di Safàn, ad Acbor figlio di Michea, allo scriba Safàn e ad Asaia ministro del re: «Andate, consultate YHWH per me, per il popolo e per tutto Giuda, intorno alle parole di questo libro ora trovato; difatti grande è la collera di YHWH, che si è accesa contro di noi perché i nostri padri non hanno ascoltato le parole di questo libro e nelle loro azioni non si sono ispirati a quanto è stato scritto per noi».<br/> Il sacerdote Chelkia insieme con Achikam, Acbor, Safàn e Asaia andarono dalla profetessa Culda moglie di Sallùm, figlio di Tikva, figlio di Carcas, guardarobiere; essa abitava in Gerusalemme nel secondo quartiere. L'interrogarono ed essa rispose loro: «Dice YHWH, Dio di Israele: Riferite all'uomo che vi ha inviati da me: Così parla YHWH: Eccomi, io faccio piombare una sciagura su questo luogo e sui suoi abitanti, attuando tutte le parole del libro lette dal re di Giuda, perché hanno abbandonato me e hanno bruciato incenso ad altri dèi per provocarmi a sdegno con tutte le opere delle loro mani; la mia collera divamperà contro questo luogo e non si spegnerà! Al re di Giuda, che vi ha inviati a consultare YHWH, riferirete: Queste cose dice YHWH Dio d'Israele: Quanto alle parole che hai udito,... poiché il tuo cuore si è intenerito e ti sei umiliato davanti a YHWH, udendo le mie parole contro questo luogo e contro i suoi abitanti, che cioè diverranno una desolazione e una maledizione, ti sei lacerate le vesti e hai pianto davanti a me, anch'io ti ho ascoltato. Oracolo di YHWH. Per questo, ecco, io ti riunirò ai tuoi padri; sarai composto nel tuo sepolcro in pace; i tuoi occhi non vedranno tutta la sciagura che io farò piombare su questo luogo». Quelli riferirono il messaggio al re.<br/> Per suo ordine si radunarono presso il re tutti gli anziani di Giuda e di Gerusalemme. Il re salì al tempio di YHWH insieme con tutti gli uomini di Giuda e con tutti gli abitanti di Gerusalemme, con i sacerdoti, con i profeti e con tutto il popolo, dal più piccolo al più grande. Ivi fece leggere alla loro presenza le parole del libro dell'alleanza, trovato nel tempio. Il re, in piedi presso la colonna, concluse un'alleanza davanti a YHWH, impegnandosi a seguire YHWH e a osservarne i comandi, le leggi e i decreti con tutto il cuore e con tutta l'anima, mettendo in pratica le parole dell'alleanza scritte in quel libro. Tutto il popolo aderì all'alleanza.<br/> Il re comandò al sommo sacerdote Chelkia, ai sacerdoti del secondo ordine e ai custodi della soglia di condurre fuori del tempio tutti gli oggetti fatti in onore di Baal, di Asera e di tutta la milizia del cielo; li bruciò fuori di Gerusalemme, nei campi del Cedron, e ne portò la cenere a Betel. Destituì i sacerdoti, creati dai re di Giuda per offrire incenso sulle alture delle città di Giuda e dei dintorni di Gerusalemme, e quanti offrivano incenso a Baal, al sole e alla luna, alle stelle e a tutta la milizia del cielo. Fece portare il palo sacro dal tempio fuori di Gerusalemme, nel torrente Cedron, e là lo bruciò e ne fece gettar la cenere nel sepolcro dei figli del popolo. Demolì le case dei prostituti sacri, che erano nel tempio, e nelle quali le donne tessevano tende per Asera. Fece venire tutti i sacerdoti dalle città di Giuda, profanò le alture, dove i sacerdoti offrivano incenso, da Gheba a Bersabea; demolì l'altura dei satiri, che era davanti alla porta di Giosuè governatore della città, a sinistra di chi entra per la porta della città.<br/> Però i sacerdoti delle alture non salirono più all'altare di YHWH in Gerusalemme, anche se mangiavano pane azzimo in mezzo ai loro fratelli. Giosia profanò il Tofet, che si trovava nella valle di Ben-Hinnòn, perché nessuno vi facesse passare ancora il proprio figlio o la propria figlia per il fuoco in onore di Moloch. Fece scomparire i cavalli che i re di Giuda avevano consacrati al sole all'ingresso del tempio, nel locale dell'eunuco Netan-Mèlech, che era nei cortili, e diede alle fiamme i carri del sole. Demolì gli altari sulla terrazza del piano di sopra di Acaz, eretti dai re di Giuda, e gli altari eretti da Manàsse nei due cortili del tempio, li frantumò e ne gettò la polvere nel torrente Cedron. Il re profanò le alture che erano di fronte a Gerusalemme, a sud del monte della perdizione, erette da Salomone, re di Israele, in onore di Astàrte, obbrobrio di quelli di Sidòne, di Càmos, obbrobrio dei Moabiti, e di Milcom, abominio degli Ammoniti. Fece a pezzi le stele e tagliò i pali sacri, riempiendone il posto con ossa umane.<br/> Demolì anche l'altare di Betel e l'altura eretta da Geroboamo figlio di Nebàt, che aveva fatto commettere peccati a Israele; demolì quest'altare e l'altura; di quest'ultima frantumò le pietre, rendendole polvere; bruciò anche il palo sacro.<br/> Volgendo Giosia lo sguardo intorno vide i sepolcri che erano sul monte; egli mandò a prendere le ossa dai sepolcri e le bruciò sull'altare profanandolo secondo le parole di YHWH pronunziate dall'uomo di Dio quando Geroboamo durante la festa stava presso l'altare. Quindi si voltò; alzato lo sguardo verso il sepolcro dell'uomo di Dio che aveva preannunziato queste cose, Giosia domandò: «Che è quel monumento che io vedo?». Gli uomini della città gli dissero: «È il sepolcro dell'uomo di Dio che, partito da Giuda, preannunziò quanto tu hai fatto contro l'altare di Betel». Egli disse: «Lasciatelo in pace; nessuno rimuova le sue ossa». Le ossa di lui in tal modo furono risparmiate, insieme con le ossa del profeta venuto da Samaria.<br/> Giosia eliminò anche tutti i templi delle alture, costruiti dai re di Israele nelle città della Samaria per provocare a sdegno YHWH. In essi ripetè quanto aveva fatto a Betel. Immolò sugli altari tutti i sacerdoti delle alture locali e vi bruciò sopra ossa umane. Quindi ritornò in Gerusalemme.<br/> Il re ordinò a tutto il popolo: «Celebrate la pasqua per YHWH vostro Dio, con il rito descritto nel libro di questa alleanza». Difatti una pasqua simile non era mai stata celebrata dal tempo dei Giudici, che governarono Israele, ossia per tutto il periodo dei re di Israele e dei re di Giuda. In realtà, tale pasqua fu celebrata per YHWH, in Gerusalemme, solo nell'anno diciotto di Giosia.<br/> Giosia fece poi scomparire anche i negromanti, gli indovini, i terafim, gli idoli e tutti gli abomini, che erano nel paese di Giuda e in Gerusalemme, per mettere in pratica le parole della legge scritte nel libro trovato dal sacerdote Chelkia nel tempio di YHWH. <div style="text-align: right;font-size: 0.9em;">({{passo biblico2|2Re|22:3–23:24}}; ma cfr. anche {{passo biblico2|2Cronache|30}})</div> }} Nel 539 AEV la città di Babilonia fu invasa dai Persiani e per i successivi due secoli l'Impero Persiano dominò il Vicino Oriente. Le Scritture riportano che il vittorioso re Ciro permise quasi immediatamente agli esuli di tornare in Giuda e ricostruire il Tempio, sebbene fosse naturalmente dato per scontato che il potere sovrano sarebbe rimasto nelle sue mani.<ref>4</ref> Guidati dai sacerdoti del Tempio, gli abitanti di Gerusalemme e dei suoi dintorni iniziarono a ricostruire il modo di vivere che Nabucodonosor aveva quasi distrutto. La successiva grande svolta avvenne durante il settimo anno del re persiano Artaserse,<ref>5</ref> quando uno scriba di discendenza sacerdotale di nome [[w:Esdra|Esdra]] arrivò a Gerusalemme con una lettera di nomina reale. Il testo biblico si sofferma a sottolineare la distinta discendenza sacerdotale di Esdra, tracciandone la genealogia generazione per generazione fino ad Aronne, fratello di Mosè e primo sommo sacerdote d'Israele. Allo stesso tempo, il testo identifica anche le altre pretese di distinzione di Esdra: era uno scriba "esperto nella Legge [ebr., ''Torah''] di Mosè che YHWH, il Dio d'Israele, aveva concesso", e inoltre "il re gli aveva dato... tutto ciò che aveva chiesto" ({{passo biblico2|Esdra|7:6}}). Questa combinazione di discendenza impeccabile, cultura libresca religiosa e sostegno reale permise a Esdra di attuare una rivoluzione nella vita della nazione.<ref>6</ref> Due passi biblici gettano luce sulla natura di quella rivoluzione. {{passo biblico2|Esdra|7:12-16}} fornisce una copia della lettera reale portata da Esdra (cfr. "LA TORAH VIENE A ''YEHUD''"). È impossibile, naturalmente, verificarne l'accuratezza o addirittura l'autenticità, ma la maggior parte degli studiosi ha accettato la lettera come autentica, e merita attenzione in questa sede. La lettera riconosce la competenza di Esdra nella "legge del dio del cielo" e gli conferisce ampia autorità sul territorio di Yehud (il nome ufficiale persiano del distretto) sulla base di tale competenza. Come venne a conoscenza di Esdra il re,<ref>7</ref> in primo luogo, e perché il re supponeva che la competenza in questa legge dovesse essere un prerequisito per la leadership ebraica? Il testo non risponde a nessuna delle due domande, ma sembra che membri di alto rango della comunità giudaita in esilio a Babilonia<ref>8</ref> avessero accesso a potenti funzionari reali e portarono Esdra alla loro attenzione. Questi esuli di Giuda, così influenti, devono aver creduto che la competenza di scriba di Esdra fosse importante per il benessere della comunità di origine a Gerusalemme, e riuscirono a ottenere per Esdra una nomina reale per governare la loro patria. Essendo uno scriba, Esdra possedeva naturalmente una copia scritta della "legge del dio del Cielo" e, quando arrivò a Gerusalemme per assumere il suo incarico, organizzò una lettura pubblica di quella legge (cfr. Immagini nel testo). Un altro passo biblico ({{passo biblico2|Neemia|7:72-8:18}}) descrive quell'evento (cfr. ancora "LA TORAH VIENE A ''YEHUD''"). Nelle generazioni successive, la tradizione religiosa affermò che il Libro di Esdra fosse un rotolo della Torah, lo stesso Pentateuco (termine greco che significa "Cinque Libri") ora venerato come contenente gli insegnamenti di Mosè e la parola di Dio, ma gli studiosi moderni non sono convinti che sia così. Il contenuto effettivo del rotolo di Esdra rimane poco chiaro. Il testo conteneva solo istruzioni cerimoniali, e forse altre regole e regolamenti, o anche il vasto inizio narrativo del Pentateuco che si estende dalla Creazione all'Esodo fino alla rivelazione sul Sinai, un libro e mezzo dei cinque? Il testo attuale non lo specifica. Nel capitolo che segue il racconto della lettura pubblica di Esdra,<ref>9</ref> Neemia si rivolge alla folla e fornisce un riassunto di quella grande narrazione, ma molti elementi importanti della storia vengono omessi e, in ogni caso, Neemia non viene descritto come colui che ''legge'' quel resoconto. {{Nota |allineamento = centro |larghezza = 95% |titolo = LE ORIGINI DI UN LIBRO PROFETICO |contenuto = ''Le vere origini letterarie della maggior parte dei libri delle Scritture non possono essere recuperate. Geremia, tuttavia, ci ha lasciato un breve racconto del suo primo tentativo di raccogliere le sue profezie e pubblicarle. In questo racconto, il profeta incarica il suo segretario, Baruc, di raccogliere le sue orazioni (non dice come siano state preservate) e di consegnare il libro così creato al re Ioiachim. Il re, tuttavia, non gradisce ciò che sente durante la lettura del libro e lo brucia. Di conseguenza, Geremia deve immediatamente iniziare il lavoro di preparazione di una seconda edizione ampliata, e quella raccolta riveduta probabilmente si è sviluppata nel libro che oggi si trova nelle Bibbie moderne. Sembra che nell'antichità la raccolta circolasse in diverse versioni: il fatto più interessante è che la Bibbia greca offre più o meno lo stesso materiale di quella ebraica, ma in un ordine sorprendentemente diverso. Gli studiosi divergono sul processo storico attraverso il quale tali differenze sono emerse.'' Nel quarto anno di Ioiakìm figlio di Giosia, re di Giuda, questa parola fu rivolta a Geremia da parte di YHWH: «Prendi un rotolo da scrivere e scrivici tutte le cose che ti ho detto riguardo a Gerusalemme, a Giuda e a tutte le nazioni, da quando cominciai a parlarti dal tempo di Giosia fino ad oggi. Forse quelli della casa di Giuda, sentendo tutto il male che mi propongo di fare loro, abbandoneranno ciascuno la sua condotta perversa e allora perdonerò le loro iniquità e i loro peccati».<br/> Geremia chiamò Baruc figlio di Neria e Baruc scrisse, sotto la dettatura di Geremia, tutte le cose che YHWH gli aveva detto su un rotolo per scrivere. Quindi Geremia ordinò a Baruc: «Io ne sono impedito e non posso andare nel tempio di YHWH. Andrai dunque tu a leggere, nel rotolo che hai scritto sotto la mia dettatura, le parole di YHWH, facendole udire al popolo nel tempio di YHWH in un giorno di digiuno; le leggerai anche ad alta voce a tutti quelli di Giuda che vengono dalle loro città. Forse si umilieranno con suppliche dinanzi a YHWH e abbandoneranno ciascuno la sua condotta perversa, perché grande è l'ira e il furore che YHWH ha espresso verso questo popolo».<br/> Baruc figlio di Neria fece quanto gli aveva comandato il profeta Geremia, leggendo sul rotolo le parole di YHWH nel tempio.<br/> Nel quinto anno di Ioiakìm figlio di Giosia, re di Giuda, nel nono mese, fu indetto un digiuno davanti a YHWH per tutto il popolo di Gerusalemme e per tutto il popolo che era venuto dalle città di Giuda a Gerusalemme. Baruc dunque lesse nel libro facendo udire a tutto il popolo le parole di Geremia, nel tempio di YHWH, nella stanza di Ghemarià, figlio di Safàn lo scriba, nel cortile superiore presso l'ingresso della Porta Nuova del tempio di YHWH. Michea figlio di Ghemarià, figlio di Safàn, udite tutte le parole di YHWH lette dal libro, scese alla reggia nella stanza dello scriba; ed ecco là si trovavano in seduta tutti i capi dignitari: Elisamà lo scriba e Delaià figlio di Semaià, Elnatàn figlio di Acbòr, Ghemarià figlio di Safàn, e Sedecìa figlio di Anania, insieme con tutti i capi. Michea riferì loro tutte le parole che aveva udite quando Baruc leggeva nel libro al popolo in ascolto.<br/> Allora tutti i capi inviarono da Baruc Iudi figlio di Natania, figlio di Selemia, figlio dell'Etiope, per dirgli: «Prendi nelle mani il rotolo che leggevi ad alta voce al popolo e vieni».<br/> Baruc figlio di Neria prese il rotolo in mano e si recò da loro. Ed essi gli dissero: «Siedi e leggi davanti a noi». Baruc lesse davanti a loro.<br/> Allora, quando udirono tutte quelle parole, ebbero paura e si dissero l'un l'altro: «Dobbiamo senz'altro riferire al re tutte queste parole». Poi interrogarono Baruc: «Dicci come hai fatto a scrivere tutte queste parole». Baruc rispose: «Di sua bocca Geremia mi dettava tutte queste parole e io le scrivevo nel libro con l'inchiostro».<br/> I capi dissero a Baruc: «Va' e nasconditi insieme con Geremia; nessuno sappia dove siete». Essi poi si recarono dal re nell'appartamento interno, dopo aver riposto il rotolo nella stanza di Elisamà lo scriba, e riferirono al re tutte queste cose. Allora il re mandò Iudi a prendere il rotolo. Iudi lo prese dalla stanza di Elisamà lo scriba e lo lesse davanti al re e a tutti i capi che stavano presso il re. Il re sedeva nel palazzo d'inverno - si era al nono mese - con un braciere acceso davanti.<br/> Ora, quando Iudi aveva letto tre o quattro colonne, il re le lacerava con il temperino da scriba e le gettava nel fuoco sul braciere, finché non fu distrutto l'intero rotolo nel fuoco che era sul braciere. Il re e tutti i suoi ministri non tremarono né si strapparono le vesti all'udire tutte quelle cose. Eppure Elnatàn, Delaià e Ghemarià avevano supplicato il re di non bruciare il rotolo, ma egli non diede loro ascolto. Anzi ordinò a Ieracmeèl, un principe regale, a Seraià figlio di Azrièl e a Selemia figlio di Abdeèl, di arrestare Baruc lo scriba e il profeta Geremia, ma YHWH li aveva nascosti.<br/> Questa parola di YHWH fu rivolta a Geremia dopo che il re ebbe bruciato il rotolo con le parole che Baruc aveva scritte sotto la dettatura di Geremia: Prendi di nuovo un rotolo e scrivici tutte le parole di prima, che erano nel primo rotolo bruciato da Ioiakìm re di Giuda. Contro Ioiakìm re di Giuda dichiarerai: «Dice YHWH: Hai bruciato quel rotolo, dicendo: Perché vi hai scritto queste parole: Certo verrà il re di Babilonia e devasterà questo paese e farà scomparire da esso uomini e bestie?»...<br/> Geremia prese un altro rotolo e lo consegnò a Baruc figlio di Neria, lo scriba, il quale vi scrisse, sotto la dettatura di Geremia, tutte le parole del libro che Ioiakìm re di Giuda aveva bruciato nel fuoco; inoltre vi furono aggiunte molte parole simili a quelle. <div style="text-align: right;font-size: 0.9em;">({{passo biblico2|Geremia|36:1-29,32}})</div> }} Inoltre, le regole erano le stesse di quelle che si trovano in seguito? La narrazione fa chiaro riferimento alla festa del Capodanno (''[[w:Rosh haShana|Rosh haShanah]]'') all'inizio del settimo mese e alla Festa delle Capanne (''[[w:Sukkot|Sukkot]]'') due settimane dopo, e sembra citare {{passo biblico2|Levitico|23}} quando descrive le capanne della festa, ma tralascia completamente il Giorno dell'Espiazione (''Yom ha-Kippurim'' o ''[[w:Yom Kippur|Yom Kippur]]''), menzionato nello stesso capitolo del Levitico come cadente tra quei giorni santi.<ref>10 </ref> Ciò significa che il rotolo di Esdra non conteneva ancora alcun riferimento a questo giorno, in seguito il più sacro dell'anno ebraico? Le Scritture non contengono alcun accenno al fatto che la comunità di Esdra osservasse Yom Kippur, sebbene sia sempre possibile che il narratore semplicemente non sentisse il bisogno di includere quel dettaglio nella sua storia. Così come il testo non descrive il contenuto del rotolo di Esdra, non dice come egli lo ottenne. La tradizione religiosa successiva sosteneva che piccoli gruppi di uomini eruditi e pii avessero accuratamente preservato il testo sacro fin dai tempi di Mosè stesso, ma sia Giosia che Esdra leggevano i loro testi a persone che chiaramente non li conoscevano. La tradizione spiegò la reazione scioccata di questo pubblico dicendo che le masse avevano perso la conoscenza degli insegnamenti di Mosè; secondo questa visione, era compito di Esdra reintrodurre la Torah al popolo in generale e stabilirne le regole come legge ufficiale di ''Yehud''. Molti studiosi moderni, tuttavia, propongono uno scenario diverso. I Giudaiti che furono condotti nell'esilio babilonese provenivano dai livelli più alti della società preesilica.<ref>11</ref> A Babilonia, questi leader sradicati si impegnarono a mantenere il loro stile di vita tradizionale e cercarono mezzi per agevolare questo sforzo. Uno di questi mezzi fu quello di sottolineare usanze tipicamente israelite come l'osservanza del Sabbath ogni settimo giorno; questo completo ritiro da ogni attività economica fu in seguito riconosciuto come un segno distintivo dell'identità ebraica e sembra aver acquisito importanza all'inizio dell'era postesilica.<ref>12</ref> Un'altra procedura fondamentale sarebbe stata quella di raccogliere tutti gli "insegnamenti di Mosè" (ovvero l'eredità religiosa di Israele) in un libro che potesse poi essere distribuito alla crescente [[w:Diaspora ebraica|Diaspora ebraica]] in Babilonia e altrove. La grande impresa di Esdra e di coloro che lavorarono con lui fu quella di prendere questo libro e renderlo la legge ufficiale dell'antica patria della nazione. Lo stesso Esdra proveniva da circoli sacerdotali-scribali di alto rango, e sembra plausibile (sebbene non possa essere provato) che il libro sia stato prodotto in quegli stessi circoli. Non vi è alcuna traccia delle fasi del loro lavoro, ma si può supporre che abbiano iniziato raccogliendo tutti i documenti scritti disponibili dalla Giudea preesilica: il libro di Giosia era uno di questi documenti, così come la prima edizione delle profezie di Geremia, prodotta durante la vita del profeta.<ref>13</ref> Organizzando tutto questo materiale in una sorta di biblioteca sacra, produssero le prime versioni di molti libri ora presenti nella Bibbia. Ove possibile, ampliarono questi materiali scritti condensando tradizioni orali che circolavano da generazioni, mettendole per iscritto e aggiungendo i nuovi documenti alla collezione. Tali tradizioni riguardavano sia la narrativa che la legge, e gran parte di questa eredità trovò posto anche nel nascente libro della [[Torah]], nelle elaborate narrazioni del Libro della Genesi e nelle dettagliate regole di purezza e rituale sacrificale che si trovano nel Levitico e altrove. La maggior parte di queste conoscenze, anche nella loro forma non scritta, erano state da tempo fatte risalire a Mosè, quindi era naturale attribuire a lui anche il nuovo, completo documento. Così Esdra fece sì che la vita ebraica si basasse su un libro che traeva la sua autorità (come Esdra traeva la propria) da un decreto del re di Persia. Esdra e i suoi collaboratori consideravano senza dubbio il re una mera pedina nel piano di Dio per il mantenimento del patto con Israele, ma il potere dietro il libro era quello dell'esercito persiano, e l'amministrazione della legge appena istituita si basava su una struttura di funzionari reali persiani. Questa fu una combinazione fatale. Finché entrambe le parti si accontentavano dell'accordo, i pii potevano ignorare la matrice straniera del loro nuovo governo, mentre i funzionari del re, da parte loro, non potevano prestare alcuna attenzione agli interessi religiosi dei loro sudditi. Secoli dopo, tuttavia, quando questo accordo fallì, il risultato fu persecuzione e guerra.<ref>14</ref> {{Nota |allineamento = centro |larghezza = 95% |titolo = SCRIBI |contenuto = In senso stretto, il termine ''"scriba"'' designa qualcuno in grado di scrivere, un'abilità rara nel mondo antico. I primi esempi di scrittura sopravvissuti tendono a riflettere ambienti specifici, principalmente quelli dei templi e delle burocrazie reali: in entrambi i contesti, lo scriba ufficiale era una figura importante. Nel corso del tempo, gli scribi divennero un'importante categoria professionale anche tra la gente comune. Preparavano corrispondenza personale e vari documenti legali (certificati di vendita o donazione, atti di matrimonio e divorzio, riconoscimenti di debito, ecc.) per persone che non erano in grado di scriverli da sole, e col tempo questi primi professionisti svilupparono un vasto bagaglio di competenze legali. Ben presto, anche coloro che avrebbero potuto redigere i propri documenti si affidarono agli scribi; gli scribi conoscevano la corretta formulazione di tali materiali e fornivano un prodotto in grado di superare il vaglio ufficiale. In virtù della loro capacità di scrivere, gli scribi divennero così i principali portatori di competenza legale nell'antico Vicino Oriente. Un modo per garantire l'accettabilità di un particolare documento è renderlo simile (o identico) ad altri già accettati da funzionari autorevoli; questa considerazione tende a produrre uniformità nella formulazione di tali materiali e, di conseguenza, anche nelle concezioni giuridiche che li sottendono. Gli archeologi del Vicino Oriente antico hanno riscontrato una notevole stabilità nella formulazione di documenti legali provenienti da luoghi molto distanti, in un periodo di oltre {{FORMATNUM:1000}} anni. Gli scribi sapevano come venivano fatte le cose e le facevano allo stesso modo per molto tempo. La Bibbia riflette aspetti importanti dell'antica cultura scribale. Naturalmente, l'esistenza stessa dei libri antichi è dovuta all'attività degli scribi. Inoltre, tuttavia, il diritto biblico (e in una certa misura anche il diritto rabbinico successivo) è saldamente inserito nel patrimonio giuridico internazionale degli scribi del Vicino Oriente. I documenti giudaici dei primi secoli EV scoperti dagli archeologi riflettono analogamente le formulazioni scribali standard del diritto romano ellenistico e imperiale. Il Libro dei Re, testo biblico, descrive gli scribi reali come alti funzionari. Lo scriba [[:en:w:Shaphan|Shaphan]], che contribuì a pubblicare il Libro di Mosè ai tempi di re Giosia, non era un semplice segretario, così come i segretari che formano il gabinetto di un presidente americano non sono semplici impiegati. Lo stesso si può dire del figlio di Shaphan, Gemaria, o Elishama "lo Scriba", o [[w:Baruc (profeta)|Baruch ben Neria]], che fu segretario del profeta Geremia; questi uomini aiutarono Geremia a preparare la prima edizione completa delle sue profezie, ed erano tutti figure importanti nella vita pubblica del loro tempo (cfr. "LE ORIGINI DI UN LIBRO PROFETICO"). }} Una volta che le istruzioni di Dio furono trovate in un libro, iniziarono a emergere nuove pratiche religiose e nuovi tipi di leadership religiosa. La carriera di Esdra illustra questo processo. La presentazione iniziale della Torah da parte di Esdra assunse la forma di un'elaborata cerimonia pubblica: il rotolo veniva letto al popolo da una piattaforma appositamente costruita, mentre i maestri leviti spiegavano il testo sconosciuto al pubblico riunito. Il giorno dopo, tuttavia, si tenne una sessione diversa. Ora si riunirono solo "i capi dei gruppi famigliari di tutto il popolo, i sacerdoti e i leviti". Solo un gruppo più ristretto di leader della comunità si sedette, con uno scopo più pratico: "meditare le parole della Dottrina" e mettere in pratica queste regole precedentemente sconosciute.<ref>15</ref> La conoscenza del libro era ora il preliminare essenziale per correggere gli errori del popolo, e l'abilità nello spiegare il libro divenne ora una caratteristica importante della leadership. Il libro poteva ora unire e dividere il popolo: tutti gli ebrei, ovunque, potevano ora venerare lo stesso testo sacro, ma le controversie sull'interpretazione potevano però portare a lotte di potere. Coloro che riuscivano a farsi ascoltare per la loro spiegazione della Torah o, meglio ancora, coloro che riuscivano a mettere in pratica la loro interpretazione, sia con la forza che con la convinzione, diventavano per ciò stesso i leader del popolo ebraico. Naturalmente, ci vollero secoli per giungere a questo risultato. Non vi è traccia del libro della Torah in altre parti del mondo ebraico in quell'epoca così antica.<ref>16</ref> Poiché Esdra aveva portato il libro da Babilonia, presumibilmente era noto lì, ma le Scritture non dicono nulla sulla sua distribuzione o sulla sua autorità tra gli ebrei babilonesi, né indicano se le interpretazioni della Torah differissero da luogo a luogo in quel periodo iniziale;<ref>17</ref> nessuno sa nemmeno chi fosse incaricato di decidere tali questioni. Qualunque sia stato il processo, tuttavia, il risultato è chiaro: la cultura libraria acquisì costantemente prestigio e autorità, e la capacità interpretativa divenne la porta d'accesso al potere e all'influenza. Secoli dopo, un nuovo modello di leadership rabbinica si sarebbe fondato su queste fondamenta. [[File:Israeli blue Star of David.svg|25px|center|Maghen David]] È istruttivo confrontare la carriera di Esdra con quella del suo contemporaneo, Neemia ben Hacalia. Neemia non era né un sacerdote né uno scriba: era piuttosto il coppiere del re, un servitore domestico di alto rango (eunuco?) nella casa reale. Ma non si trattava di un compito umile: quello che sembrava un incarico di minore importanza era in realtà un incarico di grande prestigio, poiché Neemia aveva accesso quotidiano al re, e doveva provenire da una nobile famiglia giudaita per aver ottenuto un simile incarico. Quando giunse la notizia da suo fratello che l'antica città santa "era in rovina, con le sue porte consumate dal fuoco" ({{passo biblico2|Neemia|2:3}}), non dovette far altro che chiedere al re di nominarlo governatore di Giuda con l'autorità (e le provviste) per ricostruirla. Il re accolse prontamente la richiesta e Neemia partì senza indugio. Una volta a Gerusalemme, Neemia sembra aver messo in atto un programma basato sul libro di leggi di Esdra.<ref>18</ref> Il giorno della dedicazione delle mura ricostruite di Gerusalemme, in una scena che ricorda gli eventi del tempo di re Giosia, la cerimonia includeva una lettura pubblica del "Libro di Mosè". Quando leggi che escludevano certi stranieri dalla "congregazione di Dio" furono "trovate scritte lì", gli stranieri furono espulsi dalla comunità. L'osservanza del Sabbath fu imposta, il Tempio e le decime sacerdotali furono regolamentati, i matrimoni con donne straniere furono sciolti con la forza e le donne con i loro figli furono mandate via.<ref>19</ref> Anche il matrimonio con donne straniere era una preoccupazione di Esdra.<ref>20</ref> Molte di queste politiche provocarono la resistenza della popolazione. Per quanto riguarda il matrimonio in particolare, la norma prima dell'esilio era che le mogli adultere assumessero lo status legale dei loro mariti (cfr. [[Una storia dell'ebraismo/Capitolo 1|Capitolo 1]]), quindi la campagna di Esdra e Neemia per porre fine ai matrimoni misti deve essere sembrata alle famiglie interessate come drasticamente radicale. Esdra e Neemia, insieme, compirono una doppia rivoluzione. Gli oppositori dei profeti subirono un colpo rovinoso. Per centinaia di anni, i profeti d'Israele avevano insistito sul fatto che Israele venerasse un solo Dio, ma le masse d'Israele, spesso sotto il patrocinio reale, avevano continuato ad adorarne molti. Derisi o ignorati, i profeti avevano vinto molte battaglie ma non erano mai riusciti a vincere la guerra; persino il grande Geremia, alla fine della sua carriera, affrontò un pubblico che rifiutò categoricamente il suo appello.<ref>21</ref> Quando la guide della nazione furono portate via, con i profeti tra loro, molti devono essere stati lieti di vederli andare. Il popolo rimasto indietro poteva continuare ad adorare YHWH e le divinità della natura al suo fianco, proprio come avevano fatto i loro antenati per generazioni, senza dover affrontare questi fanatici "uomini di Dio" con le loro pretese stravaganti. Ma ora, per ordine del re di Persia, un libro contenente gli insegnamenti di Mosè, il più grande profeta di tutti, era stato dichiarato legge del paese. Adorare altri dèi ora significava violare "la legge di Dio e la legge del re". La resistenza continuò; Neemia dovette combattere i suoi contemporanei, tra cui sacerdoti di alto rango, su una questione dopo l'altra. Ma vinse ogni battaglia, perché il potere era ora dalla sua parte.<ref>22</ref> Si poteva continuare a lamentarsi che la politica della Torah basata su un solo Dio fosse sciocca o oppressiva, ma la venerazione ebraica per gli altri dèi non poteva sopravvivere a lungo. {{Nota |allineamento = centro |larghezza = 95% |titolo = LA TORAH VIENE A ''YEHUD'' |contenuto = ''I seguenti documenti, entrambi discussi nel testo, gettano grande luce sul processo attraverso il quale il libro della Torah divenne il fondamento giuridico dell'insediamento di ''Yehud''. Il primo presenta la lettera di nomina del re Artaserse che mise Esdra, con il suo libro, a capo del distretto. Il secondo racconta la storia della prima presentazione della [[Torah]] da parte di Esdra al popolo di Gerusalemme. Descrive con franchezza il loro sgomento nell'apprendere regole che non avevano mai imparato, e si conclude descrivendo la celebrazione della [[w:Sukkot|Festa delle Capanne סוכות]], un rito a loro precedentemente sconosciuto, quasi per la prima volta dall'Esodo dall'Egitto.'' <center>'''I. La Lettera del Re'''</center> «Artaserse, re dei re, al sacerdote Esdra, scriba della legge del Dio del cielo, salute perfetta. Ora: da me è dato questo decreto. Chiunque nel mio regno degli appartenenti al popolo d'Israele, dei sacerdoti e dei leviti ha deciso liberamente di andare a Gerusalemme, può venire con te; infatti da parte del re e dei suoi sette consiglieri tu sei inviato a fare inchiesta in Giudea e a Gerusalemme intorno all'osservanza della legge del tuo Dio, che hai nelle mani, e a portare l'argento e l'oro che il re e i suoi consiglieri inviano come offerta volontaria per devozione al Dio d'Israele che è in Gerusalemme, e tutto l'argento e l'oro che troverai in tutte le province di Babilonia insieme con le offerte volontarie che il popolo e i sacerdoti offriranno per la casa del loro Dio a Gerusalemme.<br/> Perciò con questo argento ti prenderai cura di acquistare tori, arieti, agnelli e ciò che occorre per le offerte e libazioni che vi si uniscono e li offrirai sull'altare della casa del vostro Dio che è in Gerusalemme. Quanto al resto dell'argento e dell'oro farete come sembrerà bene a te e ai tuoi fratelli, secondo la volontà del vostro Dio. Gli arredi che ti sono stati consegnati per il culto del tuo Dio, rimettili davanti al Dio di Gerusalemme. Per il resto di quanto occorre per la casa del tuo Dio e che spetta a te di procurare, lo procurerai a spese del tesoro reale. Io, il re Artaserse, ordino a tutti i tesorieri dell'Oltrefiume:<br/> Tutto ciò che Esdra, sacerdote e scriba della legge del Dio del cielo, vi domanderà, dateglielo puntualmente, fino a cento talenti d'argento, cento kor di grano, cento bat di vino, cento bat di olio e sale a volontà. Quanto è secondo la volontà del Dio del cielo sia fatto con precisione per la casa del Dio del cielo, perché non venga l'ira sul regno del re e dei suoi figli. Vi rendiamo poi noto che non è permesso riscuotere tributi e diritti di pedaggio su tutti i sacerdoti, leviti, cantori, portieri, oblati e inservienti di questa casa di Dio.<br/> Quanto a te, Esdra, con la sapienza del tuo Dio, che ti è stata data, stabilisci magistrati e giudici, ai quali sia affidata l'amministrazione della giustizia per tutto il popolo dell'Oltrefiume, cioè per quanti conoscono la legge del tuo Dio, e istruisci quelli che non la conoscono. A riguardo di chiunque non osserverà la legge del tuo Dio e la legge del re, sia fatta prontamente giustizia o con la morte o con il bando o con ammenda in denaro o con il carcere». <div style="text-align: right;font-size: 0.9em;">({{passo biblico2|Esdra|7:12-26}})</div> <center>'''II. L'Assemblea di Gerusalemme'''</center> [[File:Ezra Reads the Law l.jpg|right|150px|thumb|<small>'''''Esdra legge lo Scrollo''''' – Dipinto murale proveniente dalla sinagoga del III secolo EV a Dura Europos, in Siria, al confine con l'Impero Romano. Cfr. [[Una storia dell'ebraismo/Capitolo 10|Capitolo 10]] per maggiori informazioni su questo importante sito.</small>]] Il resto del popolo diede ventimila dracme d'oro, duemila mine d'argento e sessantanove vesti sacerdotali. I sacerdoti, i leviti, i portieri, i cantori, alcuni del popolo, gli oblati e tutti gli Israeliti si stabilirono nelle loro città.<br/> Come giunse il settimo mese, gli Israeliti erano nelle loro città...<br/> Allora tutto il popolo si radunò come un solo uomo sulla piazza davanti alla porta delle Acque e disse ad Esdra lo scriba di portare il libro della legge di Mosè che YHWH aveva dato a Israele. Il primo giorno del settimo mese, il sacerdote Esdra portò la legge davanti all'assemblea degli uomini, delle donne e di quanti erano capaci di intendere.<br/> Lesse il libro sulla piazza davanti alla porta delle Acque, dallo spuntar della luce fino a mezzogiorno, in presenza degli uomini, delle donne e di quelli che erano capaci di intendere; tutto il popolo porgeva l'orecchio a sentire il libro della legge. Esdra lo scriba stava sopra una tribuna di legno, che avevano costruito per l'occorrenza e accanto a lui stavano, a destra Mattitia, Sema, Anaia, Uria, Chelkia e Maaseia; a sinistra Pedaia, Misael, Malchia, Casum, Casbaddàna, Zaccaria e Mesullàm.<br/> Esdra aprì il libro in presenza di tutto il popolo, poiché stava più in alto di tutto il popolo; come ebbe aperto il libro, tutto il popolo si alzò in piedi. Esdra benedisse YHWH Dio grande e tutto il popolo rispose: «Amen, amen», alzando le mani; si inginocchiarono e si prostrarono con la faccia a terra dinanzi a YHWH. Giosuè, Bani, Serebia, Iamin, Akkub, Sabbetài, Odia, Maaseia, Kelita, Azaria, Iozabàd, Canàn, Pelaia, leviti, spiegavano la legge al popolo e il popolo stava in piedi al suo posto.<br/> Essi leggevano nel libro della legge di Dio a brani distinti e con spiegazioni del senso e così facevano comprendere la lettura. Neemia, che era il governatore, Esdra sacerdote e scriba e i leviti che ammaestravano il popolo dissero a tutto il popolo: «Questo giorno è consacrato a YHWH vostro Dio; non fate lutto e non piangete!». Perché tutto il popolo piangeva, mentre ascoltava le parole della legge. Poi Neemia disse loro: «Andate, mangiate carni grasse e bevete vini dolci e mandate porzioni a quelli che nulla hanno di preparato, perché questo giorno è consacrato a YHWH nostro; non vi rattristate, perché la gioia di YHWH è la vostra forza». I leviti calmavano tutto il popolo dicendo: «Tacete, perché questo giorno è santo; non vi rattristate!». Tutto il popolo andò a mangiare, a bere, a mandare porzioni ai poveri e a far festa, perché avevano compreso le parole che erano state loro proclamate.<br/> Il secondo giorno i capifamiglia di tutto il popolo, i sacerdoti e i leviti si radunarono presso Esdra lo scriba per esaminare le parole della legge. Trovarono scritto nella legge data da YHWH per mezzo di Mosè, che gli Israeliti dovevano dimorare in capanne durante la festa del settimo mese. Allora fecero sapere la cosa e pubblicarono questo bando in tutte le loro città e in Gerusalemme: «Andate al monte e portatene rami di ulivo, rami di olivastro, rami di mirto, rami di palma e rami di alberi ombrosi, per fare capanne, come sta scritto». Allora il popolo andò fuori, portò i rami e si fece ciascuno la sua capanna sul tetto della propria casa, nei loro cortili, nei cortili della casa di Dio, sulla piazza della porta delle Acque e sulla piazza della porta di Efraim. Così tutta la comunità di coloro che erano tornati dalla deportazione si fece capanne e dimorò nelle capanne. Dal tempo di Giosuè figlio di Nun fino a quel giorno, gli Israeliti non avevano più fatto nulla di simile. Vi fu gioia molto grande. Esdra fece la lettura del libro della legge di Dio ogni giorno, dal primo all'ultimo; la festa si celebrò durante sette giorni e l'ottavo vi fu una solenne assemblea secondo il rito. <div style="text-align: right;font-size: 0.9em;">{{passo biblico2|Neemia|7:72-8:18}}; cfr. {{passo biblico2|Levitico|23:33-43}})</div> }} Inoltre, tutti questi cambiamenti potevano essere fondati sul Libro dell'Insegnamento di Mosè: l'altra rivoluzione consisteva nel fatto che la vittoria dei profeti era custodita in un libro. Re Giosia aveva proceduto diversamente; una volta che Giosia ebbe deciso di attuare la sua riforma, non ebbe più bisogno del libro. Il libro ispirava e dava peso alla sua autorità reale, ma lui era il re e avrebbe potuto procedere in ogni caso. Esdra, d'altra parte, non aveva alcuna autorità al di là del libro; persino nella sua lettera di nomina reale, il suo unico incarico era quello di stabilire il libro come legge del territorio e di garantire che le sue istruzioni fossero rispettate. Esdra stesso sarebbe presto scomparso, ma il potere di comandare ora proveniva dal rotolo dell'insegnamento di Mosè, e quel rotolo sarebbe esistito molto tempo dopo la sua scomparsa. Libro alla mano, gli ebrei migranti potevano ora portare con sé il centro sacro della loro religione ovunque andassero. La [[Torah]] proibiva la costruzione di un Tempio fuori Gerusalemme, ma non c'erano limiti alla produzione di copie del libro della Torah stesso. La profezia stava scomparendo, ma ogni comunità poteva avere i propri studiosi e scribi, ogni comunità poteva insegnare il libro ai propri figli, ogni comunità poteva studiare il libro – senza guida esterna se necessario – e applicarne gli insegnamenti come i residenti locali (o i loro leader) ritenevano opportuno. Grazie al libro, l'ebraismo divenne una religione che poteva viaggiare fino ai confini del mondo, una religione che nessuna potenza straniera poteva minacciare distruggendo un edificio. Col passare del tempo, la vita ebraica divenne inconcepibile senza la Torah. Le generazioni precedenti avevano rivolto le loro domande al sacerdote o al profeta locale,<ref>23</ref> ma ora la legge di Dio poteva essere "trovata scritta" nel Libro, e ora lo scriba, non il profeta, avrebbe aiutato il popolo a determinare la volontà di Dio. Nuove profezie dirompenti non erano né richieste né desiderate: la Torah di Mosè era ora custodita in una forma fissa ed eterna, da leggersi con attenzione da tutte le generazioni future. [[File:Israeli blue Star of David.svg|25px|center|Maghen David]] Alessandro Magno conquistò il Vicino Oriente in una rapida campagna dal 333 al 331 AEV. Il conquistatore morì giovanissimo, ma non prima di aver fondato una città in Egitto che portava il suo nome e che divenne la capitale regale della dinastia dei ''Tolomei''. Alessandria divenne la città più grande, ricca e splendida del mondo, e gli ebrei vissero lì fin dai suoi albori. Alcuni furono attratti dalla vicina Giudea grazie alle concessioni dei re ai nuovi arrivati ​​per contribuire alla costruzione della nuova capitale; altri vi furono portati come schiavi, ma alla fine furono liberati. Intorno al 250 AEV, ad Alessandria, la Torah fu tradotta in greco. Molte spiegazioni sono state proposte per questo epocale progetto. Forse re Tolomeo voleva una copia di ogni libro conosciuto nella Biblioteca che stava raccogliendo, o forse aveva bisogno di una copia di riferimento delle leggi in base alle quali i suoi sudditi giudei (la Giudea era sotto il dominio tolemaico) potevano vivere. Gli ebrei stessi, tuttavia, raccontarono una storia diversa e alquanto straordinaria. Le generazioni successive tramandarono che la traduzione fu eseguita da trentacinque (o trentasei) coppie di studiosi; in seguito la traduzione fu chiamata ''[[w:Septuaginta|Septuaginta]]'', dal termine latino per "settanta". Si diceva che queste squadre fossero accuratamente isolate l'una dall'altra, in modo che nessuna potesse vedere il lavoro degli altri; ciononostante, la gente ricordava che quando le traduzioni finite venivano confrontate, erano identiche, fino all'ultima parola, e un risultato così straordinario sarebbe stato sicuramente impossibile senza l'intervento di Dio.<ref>24</ref> Questa storia trasmette la profonda convinzione degli ebrei alessandrini che la loro versione greca della Torah fosse una rivelazione divina, non meno della versione ebraica da cui era stata redatta. Questo sentimento diede origine a una festa annuale ad Alessandria per celebrare la pubblicazione della traduzione; per gli ebrei di lingua greca del mondo ellenistico, il dono della Septuaginta fu un segno dell'amore generoso di Dio, non meno straordinario della rivelazione originale sul Sinai.<ref>25</ref> {{Nota |allineamento = centro |larghezza = 95% |titolo = INTERPRETAZIONE NELLA BIBBIA |contenuto = È già stato detto che la Bibbia è in realtà una raccolta di libri separati, scritti in un arco di tempo di quasi {{FORMATNUM:1000}} anni. Non sorprenderebbe che scritti biblici successivi a volte interpretino materiali più antichi contenuti nella stessa raccolta, e in effetti lo fanno. Ecco alcuni esempi, due provenienti dall'ambito della legge rituale e tre (riassunti più brevemente) dall'ambito del pensiero religioso. <center>'''1'''</center> In relazione al sacrificio annuale dell'agnello pasquale, {{passo biblico2|Esodo|12:9}} contiene un'istruzione molto chiara: ''Non lo mangerete crudo, né cotto nell'acqua, ma arrostito... sul fuoco''. La parola ebraica che designa il mezzo di preparazione proibito ("cotto") deriva dalla radice ''b-sh-l''. Tuttavia, in un altro passaggio sullo stesso argomento, {{passo biblico2|Deuteronomio|16:7}} offre un'istruzione altrettanto concreta: ''Lo cuocerai [b-sh-l] e lo mangerai nel luogo che YHWH, tuo Dio, avrà scelto; poi al mattino potrai tornare a casa''. La stessa azione proibita in Esodo è semplicemente data per scontata in Deuteronomio! Nelle generazioni successive, la gente si chiedeva naturalmente come la Torah volesse davvero che procedessero. Nell'ultimo libro della Bibbia, {{passo biblico2|2Cronache|35:13}} fornisce il seguente dettaglio nel descrivere la Pesach di re Giosia (cfr. ""IL LIBRO DI RE GIOSIA""): ''Cucinarono [b-sh-l] il sacrificio pasquale sul fuoco, secondo lo statuto''. Naturalmente, lo statuto sembra affermare il contrario, ovvero che "cuocere" si fa con acqua e "arrostire" si fa sul fuoco. Ma l'autore delle Cronache era consapevole della tensione tra i due passi della Torah e aggiunse una silenziosa rassicurazione ai suoi lettori che era stata raggiunta una corretta riconciliazione dei testi contrastanti. <center>'''2'''</center> Sembra che i contemporanei di Esdra interpretassero {{passo biblico2|Levitico|23:40-42}} come un'istruzione riguardante la costruzione di capanne per le feste (cfr. "LA TORAH VIENE A ''YEHUD''"). A loro avviso, tali capanne dovevano essere costruite con i materiali elencati nel versetto 40, e {{passo biblico2|Neemia|8:15-16}} riporta che il popolo si recò regolarmente sulle colline, raccolse le specie di vegetazione prescritte e costruì le proprie capanne per le feste. L'autore del testo successivo di Neemia non cita Levitico, ma offre una parafrasi in cui la sua identificazione delle specie richieste è semplicemente fornita come il significato semplice del testo precedente. Tutto ciò sarebbe irrilevante, se non fosse che la successiva tradizione ebraica interpretò quegli stessi versetti mosaici in modo diverso, come due istruzioni distinte: le specie prescritte dovevano essere portate in speciali processioni festive, ma le capanne potevano essere costruite con quasi qualsiasi materiale. Inoltre, mentre alcune delle specie menzionate in Levitico e Neemia non possono essere identificate con certezza, sembra che la tradizione successiva abbia identificato le specie prescritte in modo diverso dagli interpreti al tempo di Esdra. Il testo scritturale indica chiaramente che i collaboratori di Esdra "si riunirono presso lo scriba Esdra per meditare sulle parole della Dottrina", ovvero studiarono il testo che avevano davanti ed elaborarono un'interpretazione accettata. Il testo non descrive i metodi interpretativi da loro utilizzati né il processo attraverso il quale giunsero alle loro conclusioni. La successiva letteratura talmudica contiene esegesi esplicite dei passi rilevanti del Levitico, ma non spiega nemmeno perché (o quando, o da chi) l'interpretazione normativa fu elaborata per la prima volta o perché (o quando o da chi) fu infine accettata. <center>'''3'''</center> {{passo biblico2|Genesi|32:24-32}} racconta la famosa storia del patriarca Giacobbe che lotta per tutta la notte con un uomo non identificato. Giacobbe emerge zoppo da questo misterioso incontro e all'alba l'uomo cambia il nome di Giacobbe in Israele, ma si rifiuta di rivelare il proprio. Interpreti successivi diedero per scontato che "l'uomo", che il testo identifica chiaramente come tale (''ish''), fosse in realtà un angelo. Perché altrimenti era così disperato da andarsene prima dell'alba? Perché altrimenti si rifiutava di rivelare il suo nome? Chi altro avrebbe avuto l'arroganza di cambiare il nome di un altro uomo? Naturalmente, ci sono possibili risposte a queste domande, ma resta il fatto che l'antagonista di Giacobbe era stato visto come un angelo fin dai tempi più remoti. Quando il profeta Osea allude a questa storia ({{passo biblico|Osea|12:4}}), dà semplicemente per scontato che l’antagonista di Giacobbe fosse un angelo (''mal’ach''); il cambiamento interpretativo era già avvenuto prima dell’esilio babilonese! <center>'''4'''</center> L'ultimo capitolo del Libro di Samuele ({{passo biblico2|2Samuele|24}}) racconta una strana storia della furia di Dio verso Re Davide dopo che il sovrano israelita aveva ordinato un censimento delle sue truppe combattenti. Non è strano che Dio fosse adirato con Davide per aver desiderato questo: il popolo d'Israele credeva da tempo che censire il popolo fosse un affronto a Dio e dovesse essere evitato, perché Dio non aveva forse promesso ad Abramo che la sua discendenza sarebbe stata innumerevole come le stelle ({{passo biblico2|Genesi|15:5}}), e Mosè, quando volle censire il popolo nel deserto, non aveva forse ordinato a ciascuno di portare il pagamento di mezzo siclo e poi aveva contato il denaro ({{passo biblico2|Esodo|30:11-16}})? La parte sorprendente è questa: Davide fece il censimento in primo luogo perché aveva ricevuto l'ordine di farlo da Dio. ''Dio era già adirato con il popolo d'Israele'' (al lettore non viene detto il perché) ''e voleva un pretesto per punirlo!'' Tuttavia, quando questa storia viene raccontata nuovamente nel successivo Libro delle Cronache (cfr. [[Una storia dell'ebraismo/Capitolo 1|Capitolo 1]], "COSA CONTIENE LA BIBBIA?"), una ripetizione quasi letterale della narrazione differisce per un dettaglio cruciale: non è Dio a istigare Davide alla sua azione insensata, ma è Satana ({{passo biblico2|2Cronache|21:1}}). Ancora una volta il lettore non riceve alcuna spiegazione sul perché Satana abbia dovuto farlo, ma l'atto non è più sorprendente: ci si può aspettare che Satana causi problemi in questo modo. Attraverso una sottile correzione interpretativa, la giustizia di Dio è stata protetta da ogni contestazione. <center>'''5'''</center> Un esempio lampante di esplicita reinterpretazione all'interno della Bibbia stessa si trova in {{passo biblico2|Daniele|9:2}}, dove il pio Daniele riferisce di aver studiato la predizione del profeta Geremia ({{passo biblico2|Geremia|25:11-12;29:10}}) secondo cui Gerusalemme sarebbe rimasta in rovina per settant'anni e poi sarebbe stata ricostruita. Quando il Libro di Daniele fu scritto (cfr. [[Una storia dell'ebraismo/Capitolo 4|Capitolo 4]]), erano trascorsi ben più di settant'anni dalla distruzione del 586 AEV e la città era di nuovo sotto un oppressivo dominio straniero; i giusti di quei tempi si saranno sicuramente chiesti come ciò fosse possibile: dov'era ora la promessa di Dio al profeta? In questo momento cruciale, l'angelo Gabriele si presenta a Daniele e gli spiega che il profeta aveva in realtà inteso parlare di settanta settimane di anni, ovvero non di 70 anni ma di 490 (cfr. {{passo biblico2|Daniele|9:24}}). Grazie a questo straordinario atto di reinterpretazione, ai pii degli anni successivi fu risparmiata la prospettiva straziante che la parola di Geremia fosse rimasta inadempiuta. }} Il dominio persiano su ''Yehud'' continuò per un altro secolo dopo la carriera di Neemia come governatore, ma si sa molto poco di questo lungo periodo. L'istituzione della Torah da parte di Esdra come legge di ''Yehud'' apparentemente non subì contestazioni, e la successione dei sommi sacerdoti apparentemente continuò in modo ordinato, ma non si registrano eventi specifici per questo periodo, e qualsiasi graduale sviluppo nella vita della regione si perde nella generale mancanza di documentazione. Un episodio intrigante, tuttavia, si svolse in un angolo remoto dell'Impero persiano a [[w:Elefantina|Elefantina]], su un'isola nell'Alta Valle del Nilo, un avamposto militare di ebrei insediati da tempo. Questi soldati ebrei avevano il compito di proteggere la frontiera egiziana dalle invasioni provenienti dal cuore dell'Africa, e avevano ricoperto questa responsabilità per un periodo considerevole, ereditando ogni generazione da quella precedente. Per lungo tempo, a quanto pare, la popolazione egiziana locale tollerò questa presenza militare aliena in mezzo a loro; questi stranieri, dopotutto, stavano proteggendo la loro patria. Alla fine del V secolo, tuttavia, questi stessi soldati ebrei servivano gli interessi dell'Impero persiano, un occupante straniero. Non si sa molto della vita di questi coloni-soldati ebrei, ma un fatto notevole è chiaro: gli ebrei di Elefantina mantenevano l'unico tempio ebraico conosciuto al mondo all'epoca al di fuori della Terra Santa. Qui il dio ebraico, apparentemente chiamato Yahu, veniva onorato attraverso riti sacrificali familiari, una situazione che sicuramente compiaceva molto gli ebrei locali ma che irritava anche notevolmente i sacerdoti locali del dio egizio Khnum: il tempio di Khnum, altrimenti il ​​tempio principale dell'isola, subiva forti pressioni da parte di questo concorrente straniero. A peggiorare ulteriormente la situazione agli occhi degli indigeni, la festa annuale di Pesach di questi ebrei gettava l'ambiente locale di Elefantina (cioè l'Egitto) in una pessima luce, e tale festa era anche notoriamente segnata dalla macellazione degli agnelli, un animale considerato sacro a Khnum. Intorno al 419 AEV, una lettera delle autorità superiori ordinò ai funzionari persiani locali di proteggere gli ebrei da interferenze durante la celebrazione della loro festa; il documento non dice cosa stesse accadendo per rendere necessaria tale lettera o cosa gli ebrei dovessero fare per ottenere tale protezione, ma chiaramente c'era tensione nell'aria. Pochi anni dopo, il tempio ebraico di Elefantina fu completamente distrutto, apparentemente su istigazione dei sacerdoti di Khnum; dopo diversi anni, durante i quali le richieste di aiuto al sacerdozio di Gerusalemme rimasero inascoltate, i sacrifici di Elefantina furono parzialmente ripristinati,<ref>26</ref> ma presto il tempio ricostruito fu nuovamente demolito, questa volta, a quanto pare, definitivamente. Diversi aspetti di questo episodio meritano un commento. Non vi è alcuna traccia che gli ebrei di Elefantina e i loro capi sacerdotali possedessero copie della Torah o che sapessero addirittura dell'esistenza di un tale libro. La corrispondenza sopravvissuta tra loro e le autorità di Gerusalemme non cita né menziona mai un testo sacro, e gli ebrei di Elefantina praticavano uno stile di vita che di fatto disobbediva alla Torah in modi significativi. L'esistenza stessa di un tempio al di fuori del "luogo che YHWH aveva scelto"<ref>27</ref> violava un requisito fondamentale del Libro del Deuteronomio e vanificava le riforme intraprese da re Giosia secoli prima. Gli ebrei di Elefantina ignoravano forse quelle riforme perché i loro antenati erano arrivati ​​in Egitto ancor prima dell'epoca di Giosia? È possibile, forse persino probabile, sebbene nessun autore biblico dimostri di essere a conoscenza della loro presenza lì. Presupponevano semplicemente che quelle riforme fossero state vanificate dalla conquista babilonese? Anche questo è possibile. Credevano che il Deuteronomio proibisse di costruire altri santuari solo in Terra Santa, un'interpretazione che li lasciava liberi di fare ciò che ritenevano opportuno in Egitto? Anche questo è possibile: molte scuole interpretative ebraiche hanno limitato l'applicazione di varie regole della Torah alla patria ebraica in Palestina.<ref>28</ref> {{Nota |allineamento = centro |larghezza = 95% |titolo = I SAMARITANI |contenuto = Nel 722 AEV gli Assiri conquistarono il Regno d'Israele e ne posero fine alla sovranità. Secondo il racconto di {{passo biblico2|2Re|17}}, gli abitanti della quella terra furono deportati in esilio presso gli Assiri, i quali importarono "gente da Babilonia, Cuta, Avva, Amat e Sefarvaim" ({{passo biblico|2Re|17:24}}), anch'essi sradicati dalle loro terre natali, e li insediarono nelle campagne di Samaria, ormai deserte. Il racconto prosegue raccontando che il paese devastato fu invaso dai leoni, e questo fece temere ai nuovi residenti di aver irritato YHWH, il dio della terra, adorandolo in modo scorretto. Il re d'Assiria ordinò che alcuni dei sacerdoti israeliti esiliati tornassero alle loro case per insegnare ai nuovi arrivati ​​"come temere YHWH" ({{passo biblico|2Re|17:28}}), ma i nuovi arrivati ​​continuarono a servire anche i loro dèi ancestrali. Questo è il resoconto sprezzante e ostile della Bibbia sui [[w:Samaritani|Samaritani]]. Chiaramente scritto da un punto di vista rivale, quello dei Giudei, questo racconto li descrive come stranieri insediati nella Terra Promessa da un conquistatore straniero. Praticando una forma degradata di adorazione di YHWH, non potevano o non volevano abbandonare l'idolatria che avevano portato con sé dai loro paesi d'origine. Secoli dopo, i Samaritani continuarono a mantenere una propria identità religiosa distintiva. Samaria si trova a nord del cuore della Giudea e i suoi abitanti svilupparono un'eredità religiosa alternativa, forse riflettendo le usanze delle tribù settentrionali, proprio come l'ebraismo rifletteva l'eredità del Regno meridionale di Giuda. I rapporti tra Giudei e Samaritani erano spesso tesi o addirittura ostili. Ai tempi di Neemia, un figlio del sommo sacerdote di Gerusalemme sposò la figlia del capo samaritano, ma Neemia lo espulse da Gerusalemme ({{passo biblico2|Neemia|13:28}}), un atto che suggellò i cattivi rapporti tra le due comunità. Per gran parte del primo periodo ellenistico, i Samaritani mantennero un tempio sul [[w:Garizim|Monte Garizim]], vicino all'odierna Nablus (la biblica Sichem), e svilupparono una versione della Torah in cui tutti i riferimenti impliciti a Gerusalemme (specialmente nel Deuteronomio) furono sottilmente riformulati e applicati invece al loro santuario. Costruito poco dopo l'epoca di Alessandro Magno, il tempio samaritano fu distrutto dal sommo sacerdote asmoneo [[w:Giovanni Ircano I|Ircano I]]; egli affermò di agire per rappresaglia contro la cooperazione samaritana al programma di ellenizzazione di Antioco IV (cfr. [[Una storia dell'ebraismo/Capitolo 4|Capitolo 4]]), ma fu sicuramente anche motivato dall'ostilità ancestrale tra le due comunità. Anche il famoso racconto evangelico del buon samaritano ({{passo biblico2|Luca|10:30-37}}) riflette questa ostilità: nulla era più sconvolgente per gli ascoltatori giudei dell'idea di un samaritano più virtuoso di loro. Sotto l'occupazione romana, la Samaria divenne una zona cuscinetto ostile tra i due distretti ebraici della Giudea e della Galilea. I pellegrini e gli altri viaggiatori che viaggiavano tra la Galilea e Gerusalemme erano costantemente esposti al rischio di molestie e di violenze peggiori. Nella tarda antichità, la religione samaritana continuò ad assomigliare all'ebraismo, pur rimanendone distinta. I samaritani accettavano il Pentateuco (ma solo il Pentateuco) come sacro, sebbene in una versione leggermente diversa, come già accennato. L'atteggiamento rabbinico generale nei loro confronti era che ci si potesse fidare che i samaritani seguissero solo alcune regole della Torah, ma che le seguissero con scrupolosa attenzione; è difficile stabilire se si trattasse di una fantasia di estranei o di una descrizione accurata del comportamento samaritano. La diaspora samaritana, un tempo numerosa, è quasi completamente scomparsa, ma una modesta comunità samaritana continua a esistere nell'odierno Israele e in Cisgiordania. I samaritani onorano la propria stirpe di sacerdoti e continuano a riconoscere il Garizim come un monte sacro; durante la Pasqua continuano a sacrificarvi un agnello (o un capretto). }} Un altro elemento della religione degli ebrei di Elefantina potrebbe sembrare ancora più sconvolgente alla maggior parte dei lettori moderni: il dio ebraico, qui chiamato Yahu, condivideva il suo santuario egizio con due divinità femminili, Ashambethel e Anatbethel. Tali associazioni di YHWH con altre divinità erano state comuni nell'Israele preesilico, e qui, in un angolo isolato del mondo, antichi schemi persistevano a lungo dopo essere praticamente scomparsi in patria. Nessuna testimonianza superstite indica se gli ebrei di Elefantina sapessero che altri avrebbero trovato questa pratica scandalosa o come l'avrebbero giustificata. In breve, la religione degli ebrei di Elefantina (si può finanche chiamarla giudaismo?) non aveva nulla a che vedere con la religione che il Libro dell'Insegnamento di Mosè avrebbe indotto i lettori ad aspettarsi. Eppure, queste persone erano ansiose di celebrare la Pesach nel modo corretto e invocarono l'aiuto delle autorità persiane quando la popolazione locale cercò di interferire. Si consideravano servitori del dio d'Israele, consideravano il popolo di Gerusalemme come loro cugino e consideravano la città santa la loro capitale ancestrale e una fonte di guida religiosa. Mentre gli ebrei di Elefantina lottavano per ottenere il permesso di ricostruire il tempio distrutto, cercarono di ottenere il sostegno di quei cugini, ma a quanto pare il sacerdozio di Gerusalemme non era molto desideroso di aiutare. Inizialmente, non diedero alcuna risposta, così che tre anni dopo, quando gli abitanti di Elefantina ci riprovarono, la petizione arrivò non solo a Gerusalemme, ma anche alla famiglia più importante di Samaria. Quando finalmente il culto di Yahu fu effettivamente ripristinato, il ripristino fu solo parziale: incenso e offerte vegetali erano permessi, ma non il sacrificio di animali. Perché i sacerdoti di Gerusalemme erano così riluttanti a sostenere i loro confratelli ebrei, e perché il ripristino rimase incompleto? Una risposta probabile è che la Torah fosse già conosciuta in Giudea, e i capi locali non erano contenti di sostenere una flagrante violazione delle istruzioni del Libro. Un'altra considerazione, tuttavia, è che il sacerdozio di Gerusalemme non era scontento di vedere un concorrente fallire. È estremamente improbabile che ebrei provenienti da altre parti del mondo abbiano intrapreso il lungo viaggio verso l'Egitto meridionale per recarsi a Elefantina per pregare, ma forse i sacerdoti di Gerusalemme pensavano che i pellegrini provenienti da lontano sarebbero stati più propensi a visitare la patria in assenza di un santuario locale disponibile. La riduzione del culto che alla fine fu consentita potrebbe rappresentare un compromesso: i capi di Gerusalemme erano pronti ad accettare tali attività presso un santuario alternativo, ma non avrebbero accettato di sostenere il completo restauro di un santuario diverso dal proprio. La solidarietà ebraica su alcune questioni non sempre significava solidarietà su tutto. A parte la corrispondenza di Elefantina, non ci è pervenuta quasi nessuna prova documentale dell'epoca in cui la Persia governava il Vicino Oriente. Dopo la scomparsa di Esdra e Neemia, ''Yehud'' rimase apparentemente pressoché invariato rispetto a quanto i riformatori avevano lasciato: il libro della Torah era il codice autorevole e i sommi sacerdoti, in successione ereditaria, erano incaricati di interpretarlo. Questa disposizione continuò a basarsi sull'autorità reale, ma i successivi re persiani non intervennero nella vita ebraica. L'insistenza della Torah sulla netta separazione dai popoli vicini e dalle loro usanze continuò a suscitare risentimento, e probabilmente una certa resistenza silenziosa, sia da parte dei vertici che della gente comune nella loro vita privata, ma la situazione appariva stabile e non si possono documentare cambiamenti significativi. [[File:Israeli blue Star of David.svg|25px|center|Maghen David]] {{Immagine grande|109.Ezra Reads the Law to the People.jpg|1010px|''Esdra legge le Tavole al Popolo'', di [[w:Gustave Doré|Gustave Doré]] (1866)}} == Note == {{Vedi anche|Serie delle interpretazioni|Serie misticismo ebraico|Serie maimonidea|Serie dei sentimenti|Serie letteratura moderna}} <div style="height: 180px; overflow: auto; padding: 3px; border:1px solid #AAAAAA; reflist4"><references/></div> {{Avanzamento|50%|6 luglio 2025}} [[Categoria:Una storia dell'ebraismo|Capitolo 3]] 47nzm8euqpoub8aol84iq7ewz04rswo 478515 478514 2025-07-07T19:15:43Z Monozigote 19063 /* Il Libro e il Popolo */ refs 478515 wikitext text/x-wiki {{Una storia dell'ebraismo}} {{Immagine grande|Baruch Zvi Ring - Memorial Tablet and Omer Calendar - Google Art Project.jpg|750px|}} == Il Libro e il Popolo == <!--- miei testi in inglese da tradurre, sistemare e inserire ---> I Capitoli precedenti si sono basati ampiamente sulle informazioni contenute nella Bibbia, ma la Bibbia stessa, il libro ora nelle nostre mani, non è ancora apparsa nella storia. Cos'è la Bibbia? Come mai l'Ebraismo e poi il Cristianesimo si sono basati su questo libro? Cosa significa per qualsiasi religione basarsi su un libro? Altre religioni antiche non si basavano affatto sui libri; perché l'Ebraismo ha intrapreso una strada diversa? Come in precedenza, sarà utile iniziare con alcune narrazioni. Un resoconto in {{passo biblico2|2Re|23}} descrive un episodio accaduto a Gerusalemme durante il regno di re Giosia (640-609 AEV): nel corso di un'importante ristrutturazione dell'edificio del Tempio, fu trovato un libro che causò una rivoluzione nella vita della nazione (cfr. "IL LIBRO DI RE GIOSIA"). Il libro conteneva (o si diceva che contenesse) insegnamenti di Mosè stesso, il fondatore della religione d'Israele, e il popolo si rese conto di aver vissuto in violazione di quegli insegnamenti per innumerevoli generazioni. Re Giosia si accinse a far rispettare questi insegnamenti fino a quel momento sconosciuti e li pose a fondamento della vita nazionale; per questo atto fu ricordato come un re che "ritornava a YHWH con tutto il suo cuore, con tutta la sua anima e con tutte le sue forze, secondo tutta la legge di Mosè; dopo di lui non ne sorse mai un altro simile" ({{passo biblico2|2Re|23:25}}).<ref>Il riferimento al cuore, all'anima e alla forza appare anche in {{passo biblico2|Deuteronomio|6:5}}, dove descrive l'obiettivo religioso di ogni seguace di YHWH. Questo versetto è incluso nella recitazione bisettimanale nota come ''[[w:Shemà|Shema]]'' ("Ascolta, Israele, YHWH il nostro Dio è Uno"), ed è stato fondamentale per l'esperienza religiosa degli ebrei per 2000 anni. Si veda il riquadro "LO SHEMA" nel Capitolo 8 per il testo completo di questa recitazione. Questa e altre somiglianze hanno portato gli studiosi a concludere che il libro trovato da Hilkiah potrebbe essere stato (una versione iniziale del) Deuteronomio.</ref> Nessuna precedente narrazione nelle Scritture registra un simile uso di materiale scritto. In un'epoca precedente, il re Ezechia (morto nel 686 AEV) aveva attuato una riforma simile, e le Scritture lo lodano in modo analogo,<ref>Ezechia fu nominato regnante (o erede designato) nel 729 AEV; nel 714, alla morte del padre Acaz, egli divenne unico monarca. Per l'elogio di Ezechia, cfr. {{passo biblico2|2Re|18:1-7}}.</ref> ma non vi è alcun accenno al fatto che i suoi sforzi fossero stati ispirati da un rotolo di pergamena. I libri delle Scritture precedenti fanno riferimento astratto a una versione scritta degli insegnamenti di Mosè, ma questi potrebbero riflettere concezioni successive, risalenti a un periodo dopo l'inizio della circolazione di tali libri. La riforma di Giosia è la prima situazione storica documentata in cui si possa trovare un libro del genere. Tuttavia, nessuno in questa narrazione sembra sorpreso che gli insegnamenti di Mosè siano stati messi per iscritto. Questo potrebbe essere un segno che i libri scritti della [[Torah]] תּוֹרָה ("Istruzione") fossero già familiari, o forse riflette un momento nella storia di Israele in cui la produzione di testi sacri scritti divenne improvvisamente un'attività diffusa: la prima edizione delle parole del profeta Geremia fu compilata solo pochi anni dopo.<ref>Cfr. "The Origin of a Prophetic Book".</ref> I lettori moderni possono semplicemente notare che, al momento della distruzione del [[w:Tempio di Salomone|Primo Tempio]], il popolo di Giuda aveva familiarità con l'idea che gli insegnamenti di Mosè potessero essere trovati in un libro, e che accettava l'idea che la vita della nazione dovesse basarsi su quel documento. Inoltre, ci sono tutte le ragioni per supporre che quando i leader della nazione furono deportati in esilio a Babilonia portassero con sé il libro di Giosia, e anche qualsiasi altro scritto simile che riuscirono a trovare. Sicuramente avrebbero desiderato farlo, e gli sviluppi successivi sarebbero altrimenti molto difficili da spiegare. {{Nota |allineamento = centro |larghezza = 95% |titolo = IL LIBRO DI RE GIOSIA |contenuto =''Questa è la storia della rivoluzione religiosa di re Giosia, fondata su un misterioso libro di Istruzione (Torah) scoperto durante i lavori di ristrutturazione del Tempio. Confrontando il programma della rivoluzione con il contenuto del Libro del Deuteronomio, gli studiosi moderni hanno concluso che fosse una versione di quel libro che il sacerdote Hilkiah portò al re.'' Nell'anno diciotto del suo regno, Giosia mandò Safàn figlio di Asalia, figlio di Mesullàm, scriba, nel tempio dicendogli: «Va' da Chelkia sommo sacerdote; egli raccolga il denaro portato nel tempio, che i custodi della soglia hanno raccolto dal popolo. Lo consegni agli esecutori dei lavori, addetti al tempio; costoro lo diano a quanti compiono le riparazioni del tempio, ossia ai falegnami, ai costruttori e ai muratori e l'usino per acquistare legname e pietre da taglio occorrenti per il restauro del tempio. Non c'è bisogno di controllare il denaro consegnato nelle mani di costoro, perché la loro condotta ispira fiducia».<br/> Il sommo sacerdote Chelkia disse allo scriba Safàn: «Ho trovato nel tempio il libro della legge». Chelkia diede il libro a Safàn, che lo lesse. Lo scriba Safàn quindi andò dal re e gli riferì: «I tuoi servitori hanno versato il denaro trovato nel tempio e l'hanno consegnato agli esecutori dei lavori, addetti al tempio». Inoltre lo scriba Safàn riferì al re: «Il sacerdote Chelkia mi ha dato un libro». Safàn lo lesse davanti al re.<br/> Udite le parole del libro della legge, il re si lacerò le vesti. Egli comandò al sacerdote Chelkia, ad Achikam figlio di Safàn, ad Acbor figlio di Michea, allo scriba Safàn e ad Asaia ministro del re: «Andate, consultate YHWH per me, per il popolo e per tutto Giuda, intorno alle parole di questo libro ora trovato; difatti grande è la collera di YHWH, che si è accesa contro di noi perché i nostri padri non hanno ascoltato le parole di questo libro e nelle loro azioni non si sono ispirati a quanto è stato scritto per noi».<br/> Il sacerdote Chelkia insieme con Achikam, Acbor, Safàn e Asaia andarono dalla profetessa Culda moglie di Sallùm, figlio di Tikva, figlio di Carcas, guardarobiere; essa abitava in Gerusalemme nel secondo quartiere. L'interrogarono ed essa rispose loro: «Dice YHWH, Dio di Israele: Riferite all'uomo che vi ha inviati da me: Così parla YHWH: Eccomi, io faccio piombare una sciagura su questo luogo e sui suoi abitanti, attuando tutte le parole del libro lette dal re di Giuda, perché hanno abbandonato me e hanno bruciato incenso ad altri dèi per provocarmi a sdegno con tutte le opere delle loro mani; la mia collera divamperà contro questo luogo e non si spegnerà! Al re di Giuda, che vi ha inviati a consultare YHWH, riferirete: Queste cose dice YHWH Dio d'Israele: Quanto alle parole che hai udito,... poiché il tuo cuore si è intenerito e ti sei umiliato davanti a YHWH, udendo le mie parole contro questo luogo e contro i suoi abitanti, che cioè diverranno una desolazione e una maledizione, ti sei lacerate le vesti e hai pianto davanti a me, anch'io ti ho ascoltato. Oracolo di YHWH. Per questo, ecco, io ti riunirò ai tuoi padri; sarai composto nel tuo sepolcro in pace; i tuoi occhi non vedranno tutta la sciagura che io farò piombare su questo luogo». Quelli riferirono il messaggio al re.<br/> Per suo ordine si radunarono presso il re tutti gli anziani di Giuda e di Gerusalemme. Il re salì al tempio di YHWH insieme con tutti gli uomini di Giuda e con tutti gli abitanti di Gerusalemme, con i sacerdoti, con i profeti e con tutto il popolo, dal più piccolo al più grande. Ivi fece leggere alla loro presenza le parole del libro dell'alleanza, trovato nel tempio. Il re, in piedi presso la colonna, concluse un'alleanza davanti a YHWH, impegnandosi a seguire YHWH e a osservarne i comandi, le leggi e i decreti con tutto il cuore e con tutta l'anima, mettendo in pratica le parole dell'alleanza scritte in quel libro. Tutto il popolo aderì all'alleanza.<br/> Il re comandò al sommo sacerdote Chelkia, ai sacerdoti del secondo ordine e ai custodi della soglia di condurre fuori del tempio tutti gli oggetti fatti in onore di Baal, di Asera e di tutta la milizia del cielo; li bruciò fuori di Gerusalemme, nei campi del Cedron, e ne portò la cenere a Betel. Destituì i sacerdoti, creati dai re di Giuda per offrire incenso sulle alture delle città di Giuda e dei dintorni di Gerusalemme, e quanti offrivano incenso a Baal, al sole e alla luna, alle stelle e a tutta la milizia del cielo. Fece portare il palo sacro dal tempio fuori di Gerusalemme, nel torrente Cedron, e là lo bruciò e ne fece gettar la cenere nel sepolcro dei figli del popolo. Demolì le case dei prostituti sacri, che erano nel tempio, e nelle quali le donne tessevano tende per Asera. Fece venire tutti i sacerdoti dalle città di Giuda, profanò le alture, dove i sacerdoti offrivano incenso, da Gheba a Bersabea; demolì l'altura dei satiri, che era davanti alla porta di Giosuè governatore della città, a sinistra di chi entra per la porta della città.<br/> Però i sacerdoti delle alture non salirono più all'altare di YHWH in Gerusalemme, anche se mangiavano pane azzimo in mezzo ai loro fratelli. Giosia profanò il Tofet, che si trovava nella valle di Ben-Hinnòn, perché nessuno vi facesse passare ancora il proprio figlio o la propria figlia per il fuoco in onore di Moloch. Fece scomparire i cavalli che i re di Giuda avevano consacrati al sole all'ingresso del tempio, nel locale dell'eunuco Netan-Mèlech, che era nei cortili, e diede alle fiamme i carri del sole. Demolì gli altari sulla terrazza del piano di sopra di Acaz, eretti dai re di Giuda, e gli altari eretti da Manàsse nei due cortili del tempio, li frantumò e ne gettò la polvere nel torrente Cedron. Il re profanò le alture che erano di fronte a Gerusalemme, a sud del monte della perdizione, erette da Salomone, re di Israele, in onore di Astàrte, obbrobrio di quelli di Sidòne, di Càmos, obbrobrio dei Moabiti, e di Milcom, abominio degli Ammoniti. Fece a pezzi le stele e tagliò i pali sacri, riempiendone il posto con ossa umane.<br/> Demolì anche l'altare di Betel e l'altura eretta da Geroboamo figlio di Nebàt, che aveva fatto commettere peccati a Israele; demolì quest'altare e l'altura; di quest'ultima frantumò le pietre, rendendole polvere; bruciò anche il palo sacro.<br/> Volgendo Giosia lo sguardo intorno vide i sepolcri che erano sul monte; egli mandò a prendere le ossa dai sepolcri e le bruciò sull'altare profanandolo secondo le parole di YHWH pronunziate dall'uomo di Dio quando Geroboamo durante la festa stava presso l'altare. Quindi si voltò; alzato lo sguardo verso il sepolcro dell'uomo di Dio che aveva preannunziato queste cose, Giosia domandò: «Che è quel monumento che io vedo?». Gli uomini della città gli dissero: «È il sepolcro dell'uomo di Dio che, partito da Giuda, preannunziò quanto tu hai fatto contro l'altare di Betel». Egli disse: «Lasciatelo in pace; nessuno rimuova le sue ossa». Le ossa di lui in tal modo furono risparmiate, insieme con le ossa del profeta venuto da Samaria.<br/> Giosia eliminò anche tutti i templi delle alture, costruiti dai re di Israele nelle città della Samaria per provocare a sdegno YHWH. In essi ripetè quanto aveva fatto a Betel. Immolò sugli altari tutti i sacerdoti delle alture locali e vi bruciò sopra ossa umane. Quindi ritornò in Gerusalemme.<br/> Il re ordinò a tutto il popolo: «Celebrate la pasqua per YHWH vostro Dio, con il rito descritto nel libro di questa alleanza». Difatti una pasqua simile non era mai stata celebrata dal tempo dei Giudici, che governarono Israele, ossia per tutto il periodo dei re di Israele e dei re di Giuda. In realtà, tale pasqua fu celebrata per YHWH, in Gerusalemme, solo nell'anno diciotto di Giosia.<br/> Giosia fece poi scomparire anche i negromanti, gli indovini, i terafim, gli idoli e tutti gli abomini, che erano nel paese di Giuda e in Gerusalemme, per mettere in pratica le parole della legge scritte nel libro trovato dal sacerdote Chelkia nel tempio di YHWH. <div style="text-align: right;font-size: 0.9em;">({{passo biblico2|2Re|22:3–23:24}}; ma cfr. anche {{passo biblico2|2Cronache|30}})</div> }} Nel 539 AEV la città di Babilonia fu invasa dai Persiani e per i successivi due secoli l'Impero Persiano dominò il Vicino Oriente. Le Scritture riportano che il vittorioso re Ciro permise quasi immediatamente agli esuli di tornare in Giuda e ricostruire il Tempio, sebbene fosse naturalmente dato per scontato che il potere sovrano sarebbe rimasto nelle sue mani.<ref>Cfr. {{passo biblico2|2Cronache|36:22-23}} (l'ultimo paragrafo della Bibbia ebraica), ripetuto in {{passo biblico2|Esdra|1:2-4}}. In segno di gratitudine, {{passo biblico2|Isaia|45:1}} si rivolge a Ciro chiamandolo "unto" o "messia" di YHWH.</ref> Guidati dai sacerdoti del Tempio, gli abitanti di Gerusalemme e dei suoi dintorni iniziarono a ricostruire il modo di vivere che Nabucodonosor aveva quasi distrutto. La successiva grande svolta avvenne durante il settimo anno del re persiano Artaserse,<ref>{{passo biblico2|Esdra|7:1}}. C'erano tre re persiani chiamati Artaserse, e gli studiosi moderni non sono riusciti a concordare su quale dei due si riferisca qui.</ref> quando uno scriba di discendenza sacerdotale di nome [[w:Esdra|Esdra]] arrivò a Gerusalemme con una lettera di nomina reale. Il testo biblico si sofferma a sottolineare la distinta discendenza sacerdotale di Esdra, tracciandone la genealogia generazione per generazione fino ad Aronne, fratello di Mosè e primo sommo sacerdote d'Israele. Allo stesso tempo, il testo identifica anche le altre pretese di distinzione di Esdra: era uno scriba "esperto nella Legge [ebr., ''Torah''] di Mosè che YHWH, il Dio d'Israele, aveva concesso", e inoltre "il re gli aveva dato... tutto ciò che aveva chiesto" ({{passo biblico2|Esdra|7:6}}). Questa combinazione di discendenza impeccabile, cultura libresca religiosa e sostegno reale permise a Esdra di attuare una rivoluzione nella vita della nazione.<ref>Cfr. riquadro "SCRIBI" per ulteriori informazioni suglio ''scribi''.</ref> Due passi biblici gettano luce sulla natura di quella rivoluzione. {{passo biblico2|Esdra|7:12-16}} fornisce una copia della lettera reale portata da Esdra (cfr. "LA TORAH VIENE A ''YEHUD''"). È impossibile, naturalmente, verificarne l'accuratezza o addirittura l'autenticità, ma la maggior parte degli studiosi ha accettato la lettera come autentica, e merita attenzione in questa sede. La lettera riconosce la competenza di Esdra nella "legge del dio del cielo" e gli conferisce ampia autorità sul territorio di Yehud (il nome ufficiale persiano del distretto) sulla base di tale competenza. Come venne a conoscenza di Esdra il re,<ref>Presumibilmente si tratta in realtà dei funzionari competenti della burocrazia reale.</ref> in primo luogo, e perché il re supponeva che la competenza in questa legge dovesse essere un prerequisito per la leadership ebraica? Il testo non risponde a nessuna delle due domande, ma sembra che membri di alto rango della comunità giudaita in esilio a Babilonia<ref>Il grande collaboratore di Esdra, Neemia, era proprio un tale Giudaita ben piazzato.</ref> avessero accesso a potenti funzionari reali e portarono Esdra alla loro attenzione. Questi esuli di Giuda, così influenti, devono aver creduto che la competenza di scriba di Esdra fosse importante per il benessere della comunità di origine a Gerusalemme, e riuscirono a ottenere per Esdra una nomina reale per governare la loro patria. Essendo uno scriba, Esdra possedeva naturalmente una copia scritta della "legge del dio del Cielo" e, quando arrivò a Gerusalemme per assumere il suo incarico, organizzò una lettura pubblica di quella legge (cfr. Immagini nel testo). Un altro passo biblico ({{passo biblico2|Neemia|7:72-8:18}}) descrive quell'evento (cfr. ancora "LA TORAH VIENE A ''YEHUD''"). Nelle generazioni successive, la tradizione religiosa affermò che il Libro di Esdra fosse un rotolo della Torah, lo stesso Pentateuco (termine greco che significa "Cinque Libri") ora venerato come contenente gli insegnamenti di Mosè e la parola di Dio, ma gli studiosi moderni non sono convinti che sia così. Il contenuto effettivo del rotolo di Esdra rimane poco chiaro. Il testo conteneva solo istruzioni cerimoniali, e forse altre regole e regolamenti, o anche il vasto inizio narrativo del Pentateuco che si estende dalla Creazione all'Esodo fino alla rivelazione sul Sinai, un libro e mezzo dei cinque? Il testo attuale non lo specifica. Nel capitolo che segue il racconto della lettura pubblica di Esdra,<ref>Cfr. {{passo biblico2|Nehemiah|9}}.</ref> Neemia si rivolge alla folla e fornisce un riassunto di quella grande narrazione, ma molti elementi importanti della storia vengono omessi e, in ogni caso, Neemia non viene descritto come colui che ''legge'' quel resoconto. {{Nota |allineamento = centro |larghezza = 95% |titolo = LE ORIGINI DI UN LIBRO PROFETICO |contenuto = ''Le vere origini letterarie della maggior parte dei libri delle Scritture non possono essere recuperate. Geremia, tuttavia, ci ha lasciato un breve racconto del suo primo tentativo di raccogliere le sue profezie e pubblicarle. In questo racconto, il profeta incarica il suo segretario, Baruc, di raccogliere le sue orazioni (non dice come siano state preservate) e di consegnare il libro così creato al re Ioiachim. Il re, tuttavia, non gradisce ciò che sente durante la lettura del libro e lo brucia. Di conseguenza, Geremia deve immediatamente iniziare il lavoro di preparazione di una seconda edizione ampliata, e quella raccolta riveduta probabilmente si è sviluppata nel libro che oggi si trova nelle Bibbie moderne. Sembra che nell'antichità la raccolta circolasse in diverse versioni: il fatto più interessante è che la Bibbia greca offre più o meno lo stesso materiale di quella ebraica, ma in un ordine sorprendentemente diverso. Gli studiosi divergono sul processo storico attraverso il quale tali differenze sono emerse.'' Nel quarto anno di Ioiakìm figlio di Giosia, re di Giuda, questa parola fu rivolta a Geremia da parte di YHWH: «Prendi un rotolo da scrivere e scrivici tutte le cose che ti ho detto riguardo a Gerusalemme, a Giuda e a tutte le nazioni, da quando cominciai a parlarti dal tempo di Giosia fino ad oggi. Forse quelli della casa di Giuda, sentendo tutto il male che mi propongo di fare loro, abbandoneranno ciascuno la sua condotta perversa e allora perdonerò le loro iniquità e i loro peccati».<br/> Geremia chiamò Baruc figlio di Neria e Baruc scrisse, sotto la dettatura di Geremia, tutte le cose che YHWH gli aveva detto su un rotolo per scrivere. Quindi Geremia ordinò a Baruc: «Io ne sono impedito e non posso andare nel tempio di YHWH. Andrai dunque tu a leggere, nel rotolo che hai scritto sotto la mia dettatura, le parole di YHWH, facendole udire al popolo nel tempio di YHWH in un giorno di digiuno; le leggerai anche ad alta voce a tutti quelli di Giuda che vengono dalle loro città. Forse si umilieranno con suppliche dinanzi a YHWH e abbandoneranno ciascuno la sua condotta perversa, perché grande è l'ira e il furore che YHWH ha espresso verso questo popolo».<br/> Baruc figlio di Neria fece quanto gli aveva comandato il profeta Geremia, leggendo sul rotolo le parole di YHWH nel tempio.<br/> Nel quinto anno di Ioiakìm figlio di Giosia, re di Giuda, nel nono mese, fu indetto un digiuno davanti a YHWH per tutto il popolo di Gerusalemme e per tutto il popolo che era venuto dalle città di Giuda a Gerusalemme. Baruc dunque lesse nel libro facendo udire a tutto il popolo le parole di Geremia, nel tempio di YHWH, nella stanza di Ghemarià, figlio di Safàn lo scriba, nel cortile superiore presso l'ingresso della Porta Nuova del tempio di YHWH. Michea figlio di Ghemarià, figlio di Safàn, udite tutte le parole di YHWH lette dal libro, scese alla reggia nella stanza dello scriba; ed ecco là si trovavano in seduta tutti i capi dignitari: Elisamà lo scriba e Delaià figlio di Semaià, Elnatàn figlio di Acbòr, Ghemarià figlio di Safàn, e Sedecìa figlio di Anania, insieme con tutti i capi. Michea riferì loro tutte le parole che aveva udite quando Baruc leggeva nel libro al popolo in ascolto.<br/> Allora tutti i capi inviarono da Baruc Iudi figlio di Natania, figlio di Selemia, figlio dell'Etiope, per dirgli: «Prendi nelle mani il rotolo che leggevi ad alta voce al popolo e vieni».<br/> Baruc figlio di Neria prese il rotolo in mano e si recò da loro. Ed essi gli dissero: «Siedi e leggi davanti a noi». Baruc lesse davanti a loro.<br/> Allora, quando udirono tutte quelle parole, ebbero paura e si dissero l'un l'altro: «Dobbiamo senz'altro riferire al re tutte queste parole». Poi interrogarono Baruc: «Dicci come hai fatto a scrivere tutte queste parole». Baruc rispose: «Di sua bocca Geremia mi dettava tutte queste parole e io le scrivevo nel libro con l'inchiostro».<br/> I capi dissero a Baruc: «Va' e nasconditi insieme con Geremia; nessuno sappia dove siete». Essi poi si recarono dal re nell'appartamento interno, dopo aver riposto il rotolo nella stanza di Elisamà lo scriba, e riferirono al re tutte queste cose. Allora il re mandò Iudi a prendere il rotolo. Iudi lo prese dalla stanza di Elisamà lo scriba e lo lesse davanti al re e a tutti i capi che stavano presso il re. Il re sedeva nel palazzo d'inverno - si era al nono mese - con un braciere acceso davanti.<br/> Ora, quando Iudi aveva letto tre o quattro colonne, il re le lacerava con il temperino da scriba e le gettava nel fuoco sul braciere, finché non fu distrutto l'intero rotolo nel fuoco che era sul braciere. Il re e tutti i suoi ministri non tremarono né si strapparono le vesti all'udire tutte quelle cose. Eppure Elnatàn, Delaià e Ghemarià avevano supplicato il re di non bruciare il rotolo, ma egli non diede loro ascolto. Anzi ordinò a Ieracmeèl, un principe regale, a Seraià figlio di Azrièl e a Selemia figlio di Abdeèl, di arrestare Baruc lo scriba e il profeta Geremia, ma YHWH li aveva nascosti.<br/> Questa parola di YHWH fu rivolta a Geremia dopo che il re ebbe bruciato il rotolo con le parole che Baruc aveva scritte sotto la dettatura di Geremia: Prendi di nuovo un rotolo e scrivici tutte le parole di prima, che erano nel primo rotolo bruciato da Ioiakìm re di Giuda. Contro Ioiakìm re di Giuda dichiarerai: «Dice YHWH: Hai bruciato quel rotolo, dicendo: Perché vi hai scritto queste parole: Certo verrà il re di Babilonia e devasterà questo paese e farà scomparire da esso uomini e bestie?»...<br/> Geremia prese un altro rotolo e lo consegnò a Baruc figlio di Neria, lo scriba, il quale vi scrisse, sotto la dettatura di Geremia, tutte le parole del libro che Ioiakìm re di Giuda aveva bruciato nel fuoco; inoltre vi furono aggiunte molte parole simili a quelle. <div style="text-align: right;font-size: 0.9em;">({{passo biblico2|Geremia|36:1-29,32}})</div> }} Inoltre, le regole erano le stesse di quelle che si trovano in seguito? La narrazione fa chiaro riferimento alla festa del Capodanno (''[[w:Rosh haShana|Rosh haShanah]]'') all'inizio del settimo mese e alla Festa delle Capanne (''[[w:Sukkot|Sukkot]]'') due settimane dopo, e sembra citare {{passo biblico2|Levitico|23}} quando descrive le capanne della festa, ma tralascia completamente il Giorno dell'Espiazione (''Yom ha-Kippurim'' o ''[[w:Yom Kippur|Yom Kippur]]''), menzionato nello stesso capitolo del Levitico come cadente tra quei giorni santi.<ref>Per una panoramica delle feste bibliche, vedere il [[Una storia dell'ebraismo/Capitolo 1|Capitolo 1]], "IL CALENDARIO BIBLICO".</ref> Ciò significa che il rotolo di Esdra non conteneva ancora alcun riferimento a questo giorno, in seguito il più sacro dell'anno ebraico? Le Scritture non contengono alcun accenno al fatto che la comunità di Esdra osservasse Yom Kippur, sebbene sia sempre possibile che il narratore semplicemente non sentisse il bisogno di includere quel dettaglio nella sua storia. Così come il testo non descrive il contenuto del rotolo di Esdra, non dice come egli lo ottenne. La tradizione religiosa successiva sosteneva che piccoli gruppi di uomini eruditi e pii avessero accuratamente preservato il testo sacro fin dai tempi di Mosè stesso, ma sia Giosia che Esdra leggevano i loro testi a persone che chiaramente non li conoscevano. La tradizione spiegò la reazione scioccata di questo pubblico dicendo che le masse avevano perso la conoscenza degli insegnamenti di Mosè; secondo questa visione, era compito di Esdra reintrodurre la Torah al popolo in generale e stabilirne le regole come legge ufficiale di ''Yehud''. Molti studiosi moderni, tuttavia, propongono uno scenario diverso. I Giudaiti che furono condotti nell'esilio babilonese provenivano dai livelli più alti della società preesilica.<ref>Cfr. {{passo biblico2|2Re|24:14-16;25:11-12}}.</ref> A Babilonia, questi leader sradicati si impegnarono a mantenere il loro stile di vita tradizionale e cercarono mezzi per agevolare questo sforzo. Uno di questi mezzi fu quello di sottolineare usanze tipicamente israelite come l'osservanza del Sabbath ogni settimo giorno; questo completo ritiro da ogni attività economica fu in seguito riconosciuto come un segno distintivo dell'identità ebraica e sembra aver acquisito importanza all'inizio dell'era postesilica.<ref>La Torah stessa, ovviamente, sottolinea la gravità della violazione dello Shabbat, e vi sono riferimenti al Sabbath anche negli scritti di profeti precedenti ({{passo biblico2|Amos|8}}; {{passo biblico2|Geremia|17}}). Ma la pratica sembra essere stata applicata in modo più rigoroso a partire dai tempi di Esdra e Neemia. Si veda {{passo biblico2|Neemia|13:15-18}} e Appendice 3.</ref> Un'altra procedura fondamentale sarebbe stata quella di raccogliere tutti gli "insegnamenti di Mosè" (ovvero l'eredità religiosa di Israele) in un libro che potesse poi essere distribuito alla crescente [[w:Diaspora ebraica|Diaspora ebraica]] in Babilonia e altrove. La grande impresa di Esdra e di coloro che lavorarono con lui fu quella di prendere questo libro e renderlo la legge ufficiale dell'antica patria della nazione. Lo stesso Esdra proveniva da circoli sacerdotali-scribali di alto rango, e sembra plausibile (sebbene non possa essere provato) che il libro sia stato prodotto in quegli stessi circoli. Non vi è alcuna traccia delle fasi del loro lavoro, ma si può supporre che abbiano iniziato raccogliendo tutti i documenti scritti disponibili dalla Giudea preesilica: il libro di Giosia era uno di questi documenti, così come la prima edizione delle profezie di Geremia, prodotta durante la vita del profeta.<ref>Cfr. riquadro "LE ORIGINI DI UN LIBRO PROFETICO". La Bibbia fa riferimento ad altri scritti antichi, presumibilmente simili per carattere ai libri biblici stessi, che erano già andati perduti; cfr. {{passo biblico2|Numeri|21:14}} ("IL LIBRO DELLE GUERRE DI YHWH") e {{passo biblico2|2Samuele|1:18}} ("IL LIBRO DI YASHAR"), così come i continui riferimenti nel Libro dei Re alle “Cronache dei re di Giuda e d'Israele”. Dopo il 722 AEV, i rifugiati dal regno settentrionale distrutto portarono molti documenti e molta tradizione orale in Giuda. In sostanza, quindi, i capi giudaiti esiliati stavano radunando l'eredità nazionale di tutto Israele, cioè tutto ciò che era sopravvissuto alla doppia catastrofe.</ref> Organizzando tutto questo materiale in una sorta di biblioteca sacra, produssero le prime versioni di molti libri ora presenti nella Bibbia. Ove possibile, ampliarono questi materiali scritti condensando tradizioni orali che circolavano da generazioni, mettendole per iscritto e aggiungendo i nuovi documenti alla collezione. Tali tradizioni riguardavano sia la narrativa che la legge, e gran parte di questa eredità trovò posto anche nel nascente libro della [[Torah]], nelle elaborate narrazioni del Libro della Genesi e nelle dettagliate regole di purezza e rituale sacrificale che si trovano nel Levitico e altrove. La maggior parte di queste conoscenze, anche nella loro forma non scritta, erano state da tempo fatte risalire a Mosè, quindi era naturale attribuire a lui anche il nuovo, completo documento. Così Esdra fece sì che la vita ebraica si basasse su un libro che traeva la sua autorità (come Esdra traeva la propria) da un decreto del re di Persia. Esdra e i suoi collaboratori consideravano senza dubbio il re una mera pedina nel piano di Dio per il mantenimento del patto con Israele, ma il potere dietro il libro era quello dell'esercito persiano, e l'amministrazione della legge appena istituita si basava su una struttura di funzionari reali persiani. Questa fu una combinazione fatale. Finché entrambe le parti si accontentavano dell'accordo, i pii potevano ignorare la matrice straniera del loro nuovo governo, mentre i funzionari del re, da parte loro, non potevano prestare alcuna attenzione agli interessi religiosi dei loro sudditi. Secoli dopo, tuttavia, quando questo accordo fallì, il risultato fu persecuzione e guerra.<ref>Cfr. Capitolo 4.</ref> {{Nota |allineamento = centro |larghezza = 95% |titolo = SCRIBI |contenuto = In senso stretto, il termine ''"scriba"'' designa qualcuno in grado di scrivere, un'abilità rara nel mondo antico. I primi esempi di scrittura sopravvissuti tendono a riflettere ambienti specifici, principalmente quelli dei templi e delle burocrazie reali: in entrambi i contesti, lo scriba ufficiale era una figura importante. Nel corso del tempo, gli scribi divennero un'importante categoria professionale anche tra la gente comune. Preparavano corrispondenza personale e vari documenti legali (certificati di vendita o donazione, atti di matrimonio e divorzio, riconoscimenti di debito, ecc.) per persone che non erano in grado di scriverli da sole, e col tempo questi primi professionisti svilupparono un vasto bagaglio di competenze legali. Ben presto, anche coloro che avrebbero potuto redigere i propri documenti si affidarono agli scribi; gli scribi conoscevano la corretta formulazione di tali materiali e fornivano un prodotto in grado di superare il vaglio ufficiale. In virtù della loro capacità di scrivere, gli scribi divennero così i principali portatori di competenza legale nell'antico Vicino Oriente. Un modo per garantire l'accettabilità di un particolare documento è renderlo simile (o identico) ad altri già accettati da funzionari autorevoli; questa considerazione tende a produrre uniformità nella formulazione di tali materiali e, di conseguenza, anche nelle concezioni giuridiche che li sottendono. Gli archeologi del Vicino Oriente antico hanno riscontrato una notevole stabilità nella formulazione di documenti legali provenienti da luoghi molto distanti, in un periodo di oltre {{FORMATNUM:1000}} anni. Gli scribi sapevano come venivano fatte le cose e le facevano allo stesso modo per molto tempo. La Bibbia riflette aspetti importanti dell'antica cultura scribale. Naturalmente, l'esistenza stessa dei libri antichi è dovuta all'attività degli scribi. Inoltre, tuttavia, il diritto biblico (e in una certa misura anche il diritto rabbinico successivo) è saldamente inserito nel patrimonio giuridico internazionale degli scribi del Vicino Oriente. I documenti giudaici dei primi secoli EV scoperti dagli archeologi riflettono analogamente le formulazioni scribali standard del diritto romano ellenistico e imperiale. Il Libro dei Re, testo biblico, descrive gli scribi reali come alti funzionari. Lo scriba [[:en:w:Shaphan|Shaphan]], che contribuì a pubblicare il Libro di Mosè ai tempi di re Giosia, non era un semplice segretario, così come i segretari che formano il gabinetto di un presidente americano non sono semplici impiegati. Lo stesso si può dire del figlio di Shaphan, Gemaria, o Elishama "lo Scriba", o [[w:Baruc (profeta)|Baruch ben Neria]], che fu segretario del profeta Geremia; questi uomini aiutarono Geremia a preparare la prima edizione completa delle sue profezie, ed erano tutti figure importanti nella vita pubblica del loro tempo (cfr. "LE ORIGINI DI UN LIBRO PROFETICO"). }} Una volta che le istruzioni di Dio furono trovate in un libro, iniziarono a emergere nuove pratiche religiose e nuovi tipi di leadership religiosa. La carriera di Esdra illustra questo processo. La presentazione iniziale della Torah da parte di Esdra assunse la forma di un'elaborata cerimonia pubblica: il rotolo veniva letto al popolo da una piattaforma appositamente costruita, mentre i maestri leviti spiegavano il testo sconosciuto al pubblico riunito. Il giorno dopo, tuttavia, si tenne una sessione diversa. Ora si riunirono solo "i capi dei gruppi famigliari di tutto il popolo, i sacerdoti e i leviti". Solo un gruppo più ristretto di leader della comunità si sedette, con uno scopo più pratico: "meditare le parole della Dottrina" e mettere in pratica queste regole precedentemente sconosciute.<ref>Cfr. "LA TORAH VIENE A YEHUD".</ref> La conoscenza del libro era ora il preliminare essenziale per correggere gli errori del popolo, e l'abilità nello spiegare il libro divenne ora una caratteristica importante della leadership. Il libro poteva ora unire e dividere il popolo: tutti gli ebrei, ovunque, potevano ora venerare lo stesso testo sacro, ma le controversie sull'interpretazione potevano però portare a lotte di potere. Coloro che riuscivano a farsi ascoltare per la loro spiegazione della Torah o, meglio ancora, coloro che riuscivano a mettere in pratica la loro interpretazione, sia con la forza che con la convinzione, diventavano per ciò stesso i leader del popolo ebraico. Naturalmente, ci vollero secoli per giungere a questo risultato. Non vi è traccia del libro della Torah in altre parti del mondo ebraico in quell'epoca così antica.<ref>Più o meno nello stesso periodo (fine del V secolo AEV), uno scambio di lettere tra ebrei in Egitto e le autorità di Gerusalemme tocca questioni religiose (sacrifici, celebrazione della Pasqua ebraica), ma non cita mai un testo sacro. Si vede il successivo resoconto dell'insediamento ebraico a Elefantina, nell'Alta Valle del Nilo. In generale, si può dire molto poco della vita ebraica nella prima Diaspora; cfr. [[Una storia dell'ebraismo/Capitolo 6|Capitolo 6]].</ref> Poiché Esdra aveva portato il libro da Babilonia, presumibilmente era noto lì, ma le Scritture non dicono nulla sulla sua distribuzione o sulla sua autorità tra gli ebrei babilonesi, né indicano se le interpretazioni della Torah differissero da luogo a luogo in quel periodo iniziale;<ref>Le interpretazioni sono sicuramente cambiate nel tempo. Il racconto di {{passo biblico2|Neemia|8}} riflette un'interpretazione di {{passo biblico2|Levitico|23}} diversa da quella poi codificata nella legge rabbinica. I contemporanei di Esdra usavano "foglie d'ulivo, legno oleoso, mirto, palme e legno fitto per costruire capanne, come è scritto" ({{passo biblico2|Neemia|8:15}}), mentre in tempi successivi (fino a oggi) i rami raccolti venivano usati per altri scopi cerimoniali, non per costruire le capanne (anche le specie sono diverse!). Cfr. "INTERPRETAZIONE NELLA BIBBIA" per altri esempi di interpretazione all'interno della Bibbia stessa.</ref> nessuno sa nemmeno chi fosse incaricato di decidere tali questioni. Qualunque sia stato il processo, tuttavia, il risultato è chiaro: la cultura libraria acquisì costantemente prestigio e autorità, e la capacità interpretativa divenne la porta d'accesso al potere e all'influenza. Secoli dopo, un nuovo modello di leadership rabbinica si sarebbe fondato su queste fondamenta. [[File:Israeli blue Star of David.svg|25px|center|Maghen David]] È istruttivo confrontare la carriera di Esdra con quella del suo contemporaneo, Neemia ben Hacalia. Neemia non era né un sacerdote né uno scriba: era piuttosto il coppiere del re, un servitore domestico di alto rango (eunuco?) nella casa reale. Ma non si trattava di un compito umile: quello che sembrava un incarico di minore importanza era in realtà un incarico di grande prestigio, poiché Neemia aveva accesso quotidiano al re, e doveva provenire da una nobile famiglia giudaita per aver ottenuto un simile incarico. Quando giunse la notizia da suo fratello che l'antica città santa "era in rovina, con le sue porte consumate dal fuoco" ({{passo biblico2|Neemia|2:3}}), non dovette far altro che chiedere al re di nominarlo governatore di Giuda con l'autorità (e le provviste) per ricostruirla. Il re accolse prontamente la richiesta e Neemia partì senza indugio. Una volta a Gerusalemme, Neemia sembra aver messo in atto un programma basato sul libro di leggi di Esdra.<ref>La storia drammatica di Esdra che legge il rotolo al popolo si trova in realtà nel Libro di Neemia.</ref> Il giorno della dedicazione delle mura ricostruite di Gerusalemme, in una scena che ricorda gli eventi del tempo di re Giosia, la cerimonia includeva una lettura pubblica del "Libro di Mosè". Quando leggi che escludevano certi stranieri dalla "congregazione di Dio" furono "trovate scritte lì", gli stranieri furono espulsi dalla comunità. L'osservanza del Sabbath fu imposta, il Tempio e le decime sacerdotali furono regolamentati, i matrimoni con donne straniere furono sciolti con la forza e le donne con i loro figli furono mandate via.<ref>Tutto questo si trova in {{passo biblico2|Neemia|13}}, l'ultimo capitolo del libro. Per l'esclusione di Ammoniti e Moabiti, cfr. {{passo biblico2|Deuteronomio|23:3-5}}, che il testo di Neemia praticamente riproduce.</ref> Anche il matrimonio con donne straniere era una preoccupazione di Esdra.<ref>Vedere gli ultimi capitoli del Libro di Esdra.</ref> Molte di queste politiche provocarono la resistenza della popolazione. Per quanto riguarda il matrimonio in particolare, la norma prima dell'esilio era che le mogli adultere assumessero lo status legale dei loro mariti (cfr. [[Una storia dell'ebraismo/Capitolo 1|Capitolo 1]]), quindi la campagna di Esdra e Neemia per porre fine ai matrimoni misti deve essere sembrata alle famiglie interessate come drasticamente radicale. Esdra e Neemia, insieme, compirono una doppia rivoluzione. Gli oppositori dei profeti subirono un colpo rovinoso. Per centinaia di anni, i profeti d'Israele avevano insistito sul fatto che Israele venerasse un solo Dio, ma le masse d'Israele, spesso sotto il patrocinio reale, avevano continuato ad adorarne molti. Derisi o ignorati, i profeti avevano vinto molte battaglie ma non erano mai riusciti a vincere la guerra; persino il grande Geremia, alla fine della sua carriera, affrontò un pubblico che rifiutò categoricamente il suo appello.<ref>Cfr. [[Una storia dell'ebraismo/Capitolo 2|Capitolo 2]], "UN DIBATTITO SUL SIGNIFICATO DI DISASTRO".</ref> Quando la guide della nazione furono portate via, con i profeti tra loro, molti devono essere stati lieti di vederli andare. Il popolo rimasto indietro poteva continuare ad adorare YHWH e le divinità della natura al suo fianco, proprio come avevano fatto i loro antenati per generazioni, senza dover affrontare questi fanatici "uomini di Dio" con le loro pretese stravaganti. Ma ora, per ordine del re di Persia, un libro contenente gli insegnamenti di Mosè, il più grande profeta di tutti, era stato dichiarato legge del paese. Adorare altri dèi ora significava violare "la legge di Dio e la legge del re". La resistenza continuò; Neemia dovette combattere i suoi contemporanei, tra cui sacerdoti di alto rango, su una questione dopo l'altra. Ma vinse ogni battaglia, perché il potere era ora dalla sua parte.<ref>Cfr. {{passo biblico2|Neemia|13:4-9}}; cfr. anche {{passo biblico|Neemia|13:28-29}}. Sembra che questi testi siano tratti dalle memorie di Neemia stesso; i suoi contemporanei potrebbero aver descritto le cose in modo diverso.</ref> Si poteva continuare a lamentarsi che la politica della Torah basata su un solo Dio fosse sciocca o oppressiva, ma la venerazione ebraica per gli altri dèi non poteva sopravvivere a lungo. {{Nota |allineamento = centro |larghezza = 95% |titolo = LA TORAH VIENE A ''YEHUD'' |contenuto = ''I seguenti documenti, entrambi discussi nel testo, gettano grande luce sul processo attraverso il quale il libro della Torah divenne il fondamento giuridico dell'insediamento di ''Yehud''. Il primo presenta la lettera di nomina del re Artaserse che mise Esdra, con il suo libro, a capo del distretto. Il secondo racconta la storia della prima presentazione della [[Torah]] da parte di Esdra al popolo di Gerusalemme. Descrive con franchezza il loro sgomento nell'apprendere regole che non avevano mai imparato, e si conclude descrivendo la celebrazione della [[w:Sukkot|Festa delle Capanne סוכות]], un rito a loro precedentemente sconosciuto, quasi per la prima volta dall'Esodo dall'Egitto.'' <center>'''I. La Lettera del Re'''</center> «Artaserse, re dei re, al sacerdote Esdra, scriba della legge del Dio del cielo, salute perfetta. Ora: da me è dato questo decreto. Chiunque nel mio regno degli appartenenti al popolo d'Israele, dei sacerdoti e dei leviti ha deciso liberamente di andare a Gerusalemme, può venire con te; infatti da parte del re e dei suoi sette consiglieri tu sei inviato a fare inchiesta in Giudea e a Gerusalemme intorno all'osservanza della legge del tuo Dio, che hai nelle mani, e a portare l'argento e l'oro che il re e i suoi consiglieri inviano come offerta volontaria per devozione al Dio d'Israele che è in Gerusalemme, e tutto l'argento e l'oro che troverai in tutte le province di Babilonia insieme con le offerte volontarie che il popolo e i sacerdoti offriranno per la casa del loro Dio a Gerusalemme.<br/> Perciò con questo argento ti prenderai cura di acquistare tori, arieti, agnelli e ciò che occorre per le offerte e libazioni che vi si uniscono e li offrirai sull'altare della casa del vostro Dio che è in Gerusalemme. Quanto al resto dell'argento e dell'oro farete come sembrerà bene a te e ai tuoi fratelli, secondo la volontà del vostro Dio. Gli arredi che ti sono stati consegnati per il culto del tuo Dio, rimettili davanti al Dio di Gerusalemme. Per il resto di quanto occorre per la casa del tuo Dio e che spetta a te di procurare, lo procurerai a spese del tesoro reale. Io, il re Artaserse, ordino a tutti i tesorieri dell'Oltrefiume:<br/> Tutto ciò che Esdra, sacerdote e scriba della legge del Dio del cielo, vi domanderà, dateglielo puntualmente, fino a cento talenti d'argento, cento kor di grano, cento bat di vino, cento bat di olio e sale a volontà. Quanto è secondo la volontà del Dio del cielo sia fatto con precisione per la casa del Dio del cielo, perché non venga l'ira sul regno del re e dei suoi figli. Vi rendiamo poi noto che non è permesso riscuotere tributi e diritti di pedaggio su tutti i sacerdoti, leviti, cantori, portieri, oblati e inservienti di questa casa di Dio.<br/> Quanto a te, Esdra, con la sapienza del tuo Dio, che ti è stata data, stabilisci magistrati e giudici, ai quali sia affidata l'amministrazione della giustizia per tutto il popolo dell'Oltrefiume, cioè per quanti conoscono la legge del tuo Dio, e istruisci quelli che non la conoscono. A riguardo di chiunque non osserverà la legge del tuo Dio e la legge del re, sia fatta prontamente giustizia o con la morte o con il bando o con ammenda in denaro o con il carcere». <div style="text-align: right;font-size: 0.9em;">({{passo biblico2|Esdra|7:12-26}})</div> <center>'''II. L'Assemblea di Gerusalemme'''</center> [[File:Ezra Reads the Law l.jpg|right|150px|thumb|<small>'''''Esdra legge lo Scrollo''''' – Dipinto murale proveniente dalla sinagoga del III secolo EV a Dura Europos, in Siria, al confine con l'Impero Romano. Cfr. [[Una storia dell'ebraismo/Capitolo 10|Capitolo 10]] per maggiori informazioni su questo importante sito.</small>]] Il resto del popolo diede ventimila dracme d'oro, duemila mine d'argento e sessantanove vesti sacerdotali. I sacerdoti, i leviti, i portieri, i cantori, alcuni del popolo, gli oblati e tutti gli Israeliti si stabilirono nelle loro città.<br/> Come giunse il settimo mese, gli Israeliti erano nelle loro città...<br/> Allora tutto il popolo si radunò come un solo uomo sulla piazza davanti alla porta delle Acque e disse ad Esdra lo scriba di portare il libro della legge di Mosè che YHWH aveva dato a Israele. Il primo giorno del settimo mese, il sacerdote Esdra portò la legge davanti all'assemblea degli uomini, delle donne e di quanti erano capaci di intendere.<br/> Lesse il libro sulla piazza davanti alla porta delle Acque, dallo spuntar della luce fino a mezzogiorno, in presenza degli uomini, delle donne e di quelli che erano capaci di intendere; tutto il popolo porgeva l'orecchio a sentire il libro della legge. Esdra lo scriba stava sopra una tribuna di legno, che avevano costruito per l'occorrenza e accanto a lui stavano, a destra Mattitia, Sema, Anaia, Uria, Chelkia e Maaseia; a sinistra Pedaia, Misael, Malchia, Casum, Casbaddàna, Zaccaria e Mesullàm.<br/> Esdra aprì il libro in presenza di tutto il popolo, poiché stava più in alto di tutto il popolo; come ebbe aperto il libro, tutto il popolo si alzò in piedi. Esdra benedisse YHWH Dio grande e tutto il popolo rispose: «Amen, amen», alzando le mani; si inginocchiarono e si prostrarono con la faccia a terra dinanzi a YHWH. Giosuè, Bani, Serebia, Iamin, Akkub, Sabbetài, Odia, Maaseia, Kelita, Azaria, Iozabàd, Canàn, Pelaia, leviti, spiegavano la legge al popolo e il popolo stava in piedi al suo posto.<br/> Essi leggevano nel libro della legge di Dio a brani distinti e con spiegazioni del senso e così facevano comprendere la lettura. Neemia, che era il governatore, Esdra sacerdote e scriba e i leviti che ammaestravano il popolo dissero a tutto il popolo: «Questo giorno è consacrato a YHWH vostro Dio; non fate lutto e non piangete!». Perché tutto il popolo piangeva, mentre ascoltava le parole della legge. Poi Neemia disse loro: «Andate, mangiate carni grasse e bevete vini dolci e mandate porzioni a quelli che nulla hanno di preparato, perché questo giorno è consacrato a YHWH nostro; non vi rattristate, perché la gioia di YHWH è la vostra forza». I leviti calmavano tutto il popolo dicendo: «Tacete, perché questo giorno è santo; non vi rattristate!». Tutto il popolo andò a mangiare, a bere, a mandare porzioni ai poveri e a far festa, perché avevano compreso le parole che erano state loro proclamate.<br/> Il secondo giorno i capifamiglia di tutto il popolo, i sacerdoti e i leviti si radunarono presso Esdra lo scriba per esaminare le parole della legge. Trovarono scritto nella legge data da YHWH per mezzo di Mosè, che gli Israeliti dovevano dimorare in capanne durante la festa del settimo mese. Allora fecero sapere la cosa e pubblicarono questo bando in tutte le loro città e in Gerusalemme: «Andate al monte e portatene rami di ulivo, rami di olivastro, rami di mirto, rami di palma e rami di alberi ombrosi, per fare capanne, come sta scritto». Allora il popolo andò fuori, portò i rami e si fece ciascuno la sua capanna sul tetto della propria casa, nei loro cortili, nei cortili della casa di Dio, sulla piazza della porta delle Acque e sulla piazza della porta di Efraim. Così tutta la comunità di coloro che erano tornati dalla deportazione si fece capanne e dimorò nelle capanne. Dal tempo di Giosuè figlio di Nun fino a quel giorno, gli Israeliti non avevano più fatto nulla di simile. Vi fu gioia molto grande. Esdra fece la lettura del libro della legge di Dio ogni giorno, dal primo all'ultimo; la festa si celebrò durante sette giorni e l'ottavo vi fu una solenne assemblea secondo il rito. <div style="text-align: right;font-size: 0.9em;">{{passo biblico2|Neemia|7:72-8:18}}; cfr. {{passo biblico2|Levitico|23:33-43}})</div> }} Inoltre, tutti questi cambiamenti potevano essere fondati sul Libro dell'Insegnamento di Mosè: l'altra rivoluzione consisteva nel fatto che la vittoria dei profeti era custodita in un libro. Re Giosia aveva proceduto diversamente; una volta che Giosia ebbe deciso di attuare la sua riforma, non ebbe più bisogno del libro. Il libro ispirava e dava peso alla sua autorità reale, ma lui era il re e avrebbe potuto procedere in ogni caso. Esdra, d'altra parte, non aveva alcuna autorità al di là del libro; persino nella sua lettera di nomina reale, il suo unico incarico era quello di stabilire il libro come legge del territorio e di garantire che le sue istruzioni fossero rispettate. Esdra stesso sarebbe presto scomparso, ma il potere di comandare ora proveniva dal rotolo dell'insegnamento di Mosè, e quel rotolo sarebbe esistito molto tempo dopo la sua scomparsa. Libro alla mano, gli ebrei migranti potevano ora portare con sé il centro sacro della loro religione ovunque andassero. La [[Torah]] proibiva la costruzione di un Tempio fuori Gerusalemme, ma non c'erano limiti alla produzione di copie del libro della Torah stesso. La profezia stava scomparendo, ma ogni comunità poteva avere i propri studiosi e scribi, ogni comunità poteva insegnare il libro ai propri figli, ogni comunità poteva studiare il libro – senza guida esterna se necessario – e applicarne gli insegnamenti come i residenti locali (o i loro leader) ritenevano opportuno. Grazie al libro, l'ebraismo divenne una religione che poteva viaggiare fino ai confini del mondo, una religione che nessuna potenza straniera poteva minacciare distruggendo un edificio. Col passare del tempo, la vita ebraica divenne inconcepibile senza la Torah. Le generazioni precedenti avevano rivolto le loro domande al sacerdote o al profeta locale,<ref>Cfr. {{passo biblico2|Aggeo|2:11-13}}.</ref> ma ora la legge di Dio poteva essere "trovata scritta" nel Libro, e ora lo scriba, non il profeta, avrebbe aiutato il popolo a determinare la volontà di Dio. Nuove profezie dirompenti non erano né richieste né desiderate: la Torah di Mosè era ora custodita in una forma fissa ed eterna, da leggersi con attenzione da tutte le generazioni future. [[File:Israeli blue Star of David.svg|25px|center|Maghen David]] Alessandro Magno conquistò il Vicino Oriente in una rapida campagna dal 333 al 331 AEV. Il conquistatore morì giovanissimo, ma non prima di aver fondato una città in Egitto che portava il suo nome e che divenne la capitale regale della dinastia dei ''Tolomei''. Alessandria divenne la città più grande, ricca e splendida del mondo, e gli ebrei vissero lì fin dai suoi albori. Alcuni furono attratti dalla vicina Giudea grazie alle concessioni dei re ai nuovi arrivati ​​per contribuire alla costruzione della nuova capitale; altri vi furono portati come schiavi, ma alla fine furono liberati. Intorno al 250 AEV, ad Alessandria, la Torah fu tradotta in greco. Molte spiegazioni sono state proposte per questo epocale progetto. Forse re Tolomeo voleva una copia di ogni libro conosciuto nella Biblioteca che stava raccogliendo, o forse aveva bisogno di una copia di riferimento delle leggi in base alle quali i suoi sudditi giudei (la Giudea era sotto il dominio tolemaico) potevano vivere. Gli ebrei stessi, tuttavia, raccontarono una storia diversa e alquanto straordinaria. Le generazioni successive tramandarono che la traduzione fu eseguita da trentacinque (o trentasei) coppie di studiosi; in seguito la traduzione fu chiamata ''[[w:Septuaginta|Septuaginta]]'', dal termine latino per "settanta". Si diceva che queste squadre fossero accuratamente isolate l'una dall'altra, in modo che nessuna potesse vedere il lavoro degli altri; ciononostante, la gente ricordava che quando le traduzioni finite venivano confrontate, erano identiche, fino all'ultima parola, e un risultato così straordinario sarebbe stato sicuramente impossibile senza l'intervento di Dio.<ref>La storia appare in modo più famoso nella ''Lettera di Aristea'', presumibilmente scritta da un testimone oculare greco di questi eventi, ma probabilmente opera di un ebreo alessandrino. Si veda anche Flavio Giuseppe, ''Antichità giudaiche'', inizio del Libro 12. (Lo storico Flavio Giuseppe è resentato in "FLAVIO GIUSEPPE" al [[Una storia dell'ebraismo/Capitolo 5|Capitolo 5]]).</ref> Questa storia trasmette la profonda convinzione degli ebrei alessandrini che la loro versione greca della Torah fosse una rivelazione divina, non meno della versione ebraica da cui era stata redatta. Questo sentimento diede origine a una festa annuale ad Alessandria per celebrare la pubblicazione della traduzione; per gli ebrei di lingua greca del mondo ellenistico, il dono della Septuaginta fu un segno dell'amore generoso di Dio, non meno straordinario della rivelazione originale sul Sinai.<ref>Cfr. ''Vita di Mosè'' 2.41 di Filone. (Filone di Alessandria viene introdotto al [[Una storia dell'ebraismo/Capitolo 6|Capitolo 6]]).</ref> {{Nota |allineamento = centro |larghezza = 95% |titolo = INTERPRETAZIONE NELLA BIBBIA |contenuto = È già stato detto che la Bibbia è in realtà una raccolta di libri separati, scritti in un arco di tempo di quasi {{FORMATNUM:1000}} anni. Non sorprenderebbe che scritti biblici successivi a volte interpretino materiali più antichi contenuti nella stessa raccolta, e in effetti lo fanno. Ecco alcuni esempi, due provenienti dall'ambito della legge rituale e tre (riassunti più brevemente) dall'ambito del pensiero religioso. <center>'''1'''</center> In relazione al sacrificio annuale dell'agnello pasquale, {{passo biblico2|Esodo|12:9}} contiene un'istruzione molto chiara: ''Non lo mangerete crudo, né cotto nell'acqua, ma arrostito... sul fuoco''. La parola ebraica che designa il mezzo di preparazione proibito ("cotto") deriva dalla radice ''b-sh-l''. Tuttavia, in un altro passaggio sullo stesso argomento, {{passo biblico2|Deuteronomio|16:7}} offre un'istruzione altrettanto concreta: ''Lo cuocerai [b-sh-l] e lo mangerai nel luogo che YHWH, tuo Dio, avrà scelto; poi al mattino potrai tornare a casa''. La stessa azione proibita in Esodo è semplicemente data per scontata in Deuteronomio! Nelle generazioni successive, la gente si chiedeva naturalmente come la Torah volesse davvero che procedessero. Nell'ultimo libro della Bibbia, {{passo biblico2|2Cronache|35:13}} fornisce il seguente dettaglio nel descrivere la Pesach di re Giosia (cfr. ""IL LIBRO DI RE GIOSIA""): ''Cucinarono [b-sh-l] il sacrificio pasquale sul fuoco, secondo lo statuto''. Naturalmente, lo statuto sembra affermare il contrario, ovvero che "cuocere" si fa con acqua e "arrostire" si fa sul fuoco. Ma l'autore delle Cronache era consapevole della tensione tra i due passi della Torah e aggiunse una silenziosa rassicurazione ai suoi lettori che era stata raggiunta una corretta riconciliazione dei testi contrastanti. <center>'''2'''</center> Sembra che i contemporanei di Esdra interpretassero {{passo biblico2|Levitico|23:40-42}} come un'istruzione riguardante la costruzione di capanne per le feste (cfr. "LA TORAH VIENE A ''YEHUD''"). A loro avviso, tali capanne dovevano essere costruite con i materiali elencati nel versetto 40, e {{passo biblico2|Neemia|8:15-16}} riporta che il popolo si recò regolarmente sulle colline, raccolse le specie di vegetazione prescritte e costruì le proprie capanne per le feste. L'autore del testo successivo di Neemia non cita Levitico, ma offre una parafrasi in cui la sua identificazione delle specie richieste è semplicemente fornita come il significato semplice del testo precedente. Tutto ciò sarebbe irrilevante, se non fosse che la successiva tradizione ebraica interpretò quegli stessi versetti mosaici in modo diverso, come due istruzioni distinte: le specie prescritte dovevano essere portate in speciali processioni festive, ma le capanne potevano essere costruite con quasi qualsiasi materiale. Inoltre, mentre alcune delle specie menzionate in Levitico e Neemia non possono essere identificate con certezza, sembra che la tradizione successiva abbia identificato le specie prescritte in modo diverso dagli interpreti al tempo di Esdra. Il testo scritturale indica chiaramente che i collaboratori di Esdra "si riunirono presso lo scriba Esdra per meditare sulle parole della Dottrina", ovvero studiarono il testo che avevano davanti ed elaborarono un'interpretazione accettata. Il testo non descrive i metodi interpretativi da loro utilizzati né il processo attraverso il quale giunsero alle loro conclusioni. La successiva letteratura talmudica contiene esegesi esplicite dei passi rilevanti del Levitico, ma non spiega nemmeno perché (o quando, o da chi) l'interpretazione normativa fu elaborata per la prima volta o perché (o quando o da chi) fu infine accettata. <center>'''3'''</center> {{passo biblico2|Genesi|32:24-32}} racconta la famosa storia del patriarca Giacobbe che lotta per tutta la notte con un uomo non identificato. Giacobbe emerge zoppo da questo misterioso incontro e all'alba l'uomo cambia il nome di Giacobbe in Israele, ma si rifiuta di rivelare il proprio. Interpreti successivi diedero per scontato che "l'uomo", che il testo identifica chiaramente come tale (''ish''), fosse in realtà un angelo. Perché altrimenti era così disperato da andarsene prima dell'alba? Perché altrimenti si rifiutava di rivelare il suo nome? Chi altro avrebbe avuto l'arroganza di cambiare il nome di un altro uomo? Naturalmente, ci sono possibili risposte a queste domande, ma resta il fatto che l'antagonista di Giacobbe era stato visto come un angelo fin dai tempi più remoti. Quando il profeta Osea allude a questa storia ({{passo biblico|Osea|12:4}}), dà semplicemente per scontato che l’antagonista di Giacobbe fosse un angelo (''mal’ach''); il cambiamento interpretativo era già avvenuto prima dell’esilio babilonese! <center>'''4'''</center> L'ultimo capitolo del Libro di Samuele ({{passo biblico2|2Samuele|24}}) racconta una strana storia della furia di Dio verso Re Davide dopo che il sovrano israelita aveva ordinato un censimento delle sue truppe combattenti. Non è strano che Dio fosse adirato con Davide per aver desiderato questo: il popolo d'Israele credeva da tempo che censire il popolo fosse un affronto a Dio e dovesse essere evitato, perché Dio non aveva forse promesso ad Abramo che la sua discendenza sarebbe stata innumerevole come le stelle ({{passo biblico2|Genesi|15:5}}), e Mosè, quando volle censire il popolo nel deserto, non aveva forse ordinato a ciascuno di portare il pagamento di mezzo siclo e poi aveva contato il denaro ({{passo biblico2|Esodo|30:11-16}})? La parte sorprendente è questa: Davide fece il censimento in primo luogo perché aveva ricevuto l'ordine di farlo da Dio. ''Dio era già adirato con il popolo d'Israele'' (al lettore non viene detto il perché) ''e voleva un pretesto per punirlo!'' Tuttavia, quando questa storia viene raccontata nuovamente nel successivo Libro delle Cronache (cfr. [[Una storia dell'ebraismo/Capitolo 1|Capitolo 1]], "COSA CONTIENE LA BIBBIA?"), una ripetizione quasi letterale della narrazione differisce per un dettaglio cruciale: non è Dio a istigare Davide alla sua azione insensata, ma è Satana ({{passo biblico2|2Cronache|21:1}}). Ancora una volta il lettore non riceve alcuna spiegazione sul perché Satana abbia dovuto farlo, ma l'atto non è più sorprendente: ci si può aspettare che Satana causi problemi in questo modo. Attraverso una sottile correzione interpretativa, la giustizia di Dio è stata protetta da ogni contestazione. <center>'''5'''</center> Un esempio lampante di esplicita reinterpretazione all'interno della Bibbia stessa si trova in {{passo biblico2|Daniele|9:2}}, dove il pio Daniele riferisce di aver studiato la predizione del profeta Geremia ({{passo biblico2|Geremia|25:11-12;29:10}}) secondo cui Gerusalemme sarebbe rimasta in rovina per settant'anni e poi sarebbe stata ricostruita. Quando il Libro di Daniele fu scritto (cfr. [[Una storia dell'ebraismo/Capitolo 4|Capitolo 4]]), erano trascorsi ben più di settant'anni dalla distruzione del 586 AEV e la città era di nuovo sotto un oppressivo dominio straniero; i giusti di quei tempi si saranno sicuramente chiesti come ciò fosse possibile: dov'era ora la promessa di Dio al profeta? In questo momento cruciale, l'angelo Gabriele si presenta a Daniele e gli spiega che il profeta aveva in realtà inteso parlare di settanta settimane di anni, ovvero non di 70 anni ma di 490 (cfr. {{passo biblico2|Daniele|9:24}}). Grazie a questo straordinario atto di reinterpretazione, ai pii degli anni successivi fu risparmiata la prospettiva straziante che la parola di Geremia fosse rimasta inadempiuta. }} Il dominio persiano su ''Yehud'' continuò per un altro secolo dopo la carriera di Neemia come governatore, ma si sa molto poco di questo lungo periodo. L'istituzione della Torah da parte di Esdra come legge di ''Yehud'' apparentemente non subì contestazioni, e la successione dei sommi sacerdoti apparentemente continuò in modo ordinato, ma non si registrano eventi specifici per questo periodo, e qualsiasi graduale sviluppo nella vita della regione si perde nella generale mancanza di documentazione. Un episodio intrigante, tuttavia, si svolse in un angolo remoto dell'Impero persiano a [[w:Elefantina|Elefantina]], su un'isola nell'Alta Valle del Nilo, un avamposto militare di ebrei insediati da tempo. Questi soldati ebrei avevano il compito di proteggere la frontiera egiziana dalle invasioni provenienti dal cuore dell'Africa, e avevano ricoperto questa responsabilità per un periodo considerevole, ereditando ogni generazione da quella precedente. Per lungo tempo, a quanto pare, la popolazione egiziana locale tollerò questa presenza militare aliena in mezzo a loro; questi stranieri, dopotutto, stavano proteggendo la loro patria. Alla fine del V secolo, tuttavia, questi stessi soldati ebrei servivano gli interessi dell'Impero persiano, un occupante straniero. Non si sa molto della vita di questi coloni-soldati ebrei, ma un fatto notevole è chiaro: gli ebrei di Elefantina mantenevano l'unico tempio ebraico conosciuto al mondo all'epoca al di fuori della Terra Santa. Qui il dio ebraico, apparentemente chiamato Yahu, veniva onorato attraverso riti sacrificali familiari, una situazione che sicuramente compiaceva molto gli ebrei locali ma che irritava anche notevolmente i sacerdoti locali del dio egizio Khnum: il tempio di Khnum, altrimenti il ​​tempio principale dell'isola, subiva forti pressioni da parte di questo concorrente straniero. A peggiorare ulteriormente la situazione agli occhi degli indigeni, la festa annuale di Pesach di questi ebrei gettava l'ambiente locale di Elefantina (cioè l'Egitto) in una pessima luce, e tale festa era anche notoriamente segnata dalla macellazione degli agnelli, un animale considerato sacro a Khnum. Intorno al 419 AEV, una lettera delle autorità superiori ordinò ai funzionari persiani locali di proteggere gli ebrei da interferenze durante la celebrazione della loro festa; il documento non dice cosa stesse accadendo per rendere necessaria tale lettera o cosa gli ebrei dovessero fare per ottenere tale protezione, ma chiaramente c'era tensione nell'aria. Pochi anni dopo, il tempio ebraico di Elefantina fu completamente distrutto, apparentemente su istigazione dei sacerdoti di Khnum; dopo diversi anni, durante i quali le richieste di aiuto al sacerdozio di Gerusalemme rimasero inascoltate, i sacrifici di Elefantina furono parzialmente ripristinati,<ref>Questi sviluppi sono noti grazie a frammenti della corrispondenza ufficiale conservati. Si veda B. Porten, ''Archives from Elephantine: The Life of an Ancient Jewish Military Colony'' (Berkeley: University of California Press, 1968).</ref> ma presto il tempio ricostruito fu nuovamente demolito, questa volta, a quanto pare, definitivamente. Diversi aspetti di questo episodio meritano un commento. Non vi è alcuna traccia che gli ebrei di Elefantina e i loro capi sacerdotali possedessero copie della Torah o che sapessero addirittura dell'esistenza di un tale libro. La corrispondenza sopravvissuta tra loro e le autorità di Gerusalemme non cita né menziona mai un testo sacro, e gli ebrei di Elefantina praticavano uno stile di vita che di fatto disobbediva alla Torah in modi significativi. L'esistenza stessa di un tempio al di fuori del "luogo che YHWH aveva scelto"<ref>Questa frase ricorre ripetutamente nel Deuteronomio. Secondo la tradizione, significava Gerusalemme, e si intendeva che vietasse il culto sacrificale in qualsiasi altro luogo: un aspetto chiave della riforma di re Giosia fu la distruzione di tutti i santuari dedicati a YHWH al di fuori di Gerusalemme. Tuttavia, il Deuteronomio è ambientato al tempo di Mosè, quindi la capitale del futuro regno di Davide non poteva essere identificata per nome. Questa ambiguità diede origine a una disputa con i Samaritani che durò per secoli. Cfr. il riquadro "I SAMARITANI" per maggiori informazioni su questo gruppo.</ref> violava un requisito fondamentale del Libro del Deuteronomio e vanificava le riforme intraprese da re Giosia secoli prima. Gli ebrei di Elefantina ignoravano forse quelle riforme perché i loro antenati erano arrivati ​​in Egitto ancor prima dell'epoca di Giosia? È possibile, forse persino probabile, sebbene nessun autore biblico dimostri di essere a conoscenza della loro presenza lì. Presupponevano semplicemente che quelle riforme fossero state vanificate dalla conquista babilonese? Anche questo è possibile. Credevano che il Deuteronomio proibisse di costruire altri santuari solo in Terra Santa, un'interpretazione che li lasciava liberi di fare ciò che ritenevano opportuno in Egitto? Anche questo è possibile: molte scuole interpretative ebraiche hanno limitato l'applicazione di varie regole della Torah alla patria ebraica in Palestina.<ref>Un tema ricorrente nella storia ebraica antica era lo scoppio di controversie religiose a causa di interpretazioni contrastanti del testo sacro. Per ulteriori informazioni su questo tema, si vedano i Capitoli successivi.</ref> {{Nota |allineamento = centro |larghezza = 95% |titolo = I SAMARITANI |contenuto = Nel 722 AEV gli Assiri conquistarono il Regno d'Israele e ne posero fine alla sovranità. Secondo il racconto di {{passo biblico2|2Re|17}}, gli abitanti della quella terra furono deportati in esilio presso gli Assiri, i quali importarono "gente da Babilonia, Cuta, Avva, Amat e Sefarvaim" ({{passo biblico|2Re|17:24}}), anch'essi sradicati dalle loro terre natali, e li insediarono nelle campagne di Samaria, ormai deserte. Il racconto prosegue raccontando che il paese devastato fu invaso dai leoni, e questo fece temere ai nuovi residenti di aver irritato YHWH, il dio della terra, adorandolo in modo scorretto. Il re d'Assiria ordinò che alcuni dei sacerdoti israeliti esiliati tornassero alle loro case per insegnare ai nuovi arrivati ​​"come temere YHWH" ({{passo biblico|2Re|17:28}}), ma i nuovi arrivati ​​continuarono a servire anche i loro dèi ancestrali. Questo è il resoconto sprezzante e ostile della Bibbia sui [[w:Samaritani|Samaritani]]. Chiaramente scritto da un punto di vista rivale, quello dei Giudei, questo racconto li descrive come stranieri insediati nella Terra Promessa da un conquistatore straniero. Praticando una forma degradata di adorazione di YHWH, non potevano o non volevano abbandonare l'idolatria che avevano portato con sé dai loro paesi d'origine. Secoli dopo, i Samaritani continuarono a mantenere una propria identità religiosa distintiva. Samaria si trova a nord del cuore della Giudea e i suoi abitanti svilupparono un'eredità religiosa alternativa, forse riflettendo le usanze delle tribù settentrionali, proprio come l'ebraismo rifletteva l'eredità del Regno meridionale di Giuda. I rapporti tra Giudei e Samaritani erano spesso tesi o addirittura ostili. Ai tempi di Neemia, un figlio del sommo sacerdote di Gerusalemme sposò la figlia del capo samaritano, ma Neemia lo espulse da Gerusalemme ({{passo biblico2|Neemia|13:28}}), un atto che suggellò i cattivi rapporti tra le due comunità. Per gran parte del primo periodo ellenistico, i Samaritani mantennero un tempio sul [[w:Garizim|Monte Garizim]], vicino all'odierna Nablus (la biblica Sichem), e svilupparono una versione della Torah in cui tutti i riferimenti impliciti a Gerusalemme (specialmente nel Deuteronomio) furono sottilmente riformulati e applicati invece al loro santuario. Costruito poco dopo l'epoca di Alessandro Magno, il tempio samaritano fu distrutto dal sommo sacerdote asmoneo [[w:Giovanni Ircano I|Ircano I]]; egli affermò di agire per rappresaglia contro la cooperazione samaritana al programma di ellenizzazione di Antioco IV (cfr. [[Una storia dell'ebraismo/Capitolo 4|Capitolo 4]]), ma fu sicuramente anche motivato dall'ostilità ancestrale tra le due comunità. Anche il famoso racconto evangelico del buon samaritano ({{passo biblico2|Luca|10:30-37}}) riflette questa ostilità: nulla era più sconvolgente per gli ascoltatori giudei dell'idea di un samaritano più virtuoso di loro. Sotto l'occupazione romana, la Samaria divenne una zona cuscinetto ostile tra i due distretti ebraici della Giudea e della Galilea. I pellegrini e gli altri viaggiatori che viaggiavano tra la Galilea e Gerusalemme erano costantemente esposti al rischio di molestie e di violenze peggiori. Nella tarda antichità, la religione samaritana continuò ad assomigliare all'ebraismo, pur rimanendone distinta. I samaritani accettavano il Pentateuco (ma solo il Pentateuco) come sacro, sebbene in una versione leggermente diversa, come già accennato. L'atteggiamento rabbinico generale nei loro confronti era che ci si potesse fidare che i samaritani seguissero solo alcune regole della Torah, ma che le seguissero con scrupolosa attenzione; è difficile stabilire se si trattasse di una fantasia di estranei o di una descrizione accurata del comportamento samaritano. La diaspora samaritana, un tempo numerosa, è quasi completamente scomparsa, ma una modesta comunità samaritana continua a esistere nell'odierno Israele e in Cisgiordania. I samaritani onorano la propria stirpe di sacerdoti e continuano a riconoscere il Garizim come un monte sacro; durante la Pasqua continuano a sacrificarvi un agnello (o un capretto). }} Un altro elemento della religione degli ebrei di Elefantina potrebbe sembrare ancora più sconvolgente alla maggior parte dei lettori moderni: il dio ebraico, qui chiamato Yahu, condivideva il suo santuario egizio con due divinità femminili, Ashambethel e Anatbethel. Tali associazioni di YHWH con altre divinità erano state comuni nell'Israele preesilico, e qui, in un angolo isolato del mondo, antichi schemi persistevano a lungo dopo essere praticamente scomparsi in patria. Nessuna testimonianza superstite indica se gli ebrei di Elefantina sapessero che altri avrebbero trovato questa pratica scandalosa o come l'avrebbero giustificata. In breve, la religione degli ebrei di Elefantina (si può finanche chiamarla giudaismo?) non aveva nulla a che vedere con la religione che il Libro dell'Insegnamento di Mosè avrebbe indotto i lettori ad aspettarsi. Eppure, queste persone erano ansiose di celebrare la Pesach nel modo corretto e invocarono l'aiuto delle autorità persiane quando la popolazione locale cercò di interferire. Si consideravano servitori del dio d'Israele, consideravano il popolo di Gerusalemme come loro cugino e consideravano la città santa la loro capitale ancestrale e una fonte di guida religiosa. Mentre gli ebrei di Elefantina lottavano per ottenere il permesso di ricostruire il tempio distrutto, cercarono di ottenere il sostegno di quei cugini, ma a quanto pare il sacerdozio di Gerusalemme non era molto desideroso di aiutare. Inizialmente, non diedero alcuna risposta, così che tre anni dopo, quando gli abitanti di Elefantina ci riprovarono, la petizione arrivò non solo a Gerusalemme, ma anche alla famiglia più importante di Samaria. Quando finalmente il culto di Yahu fu effettivamente ripristinato, il ripristino fu solo parziale: incenso e offerte vegetali erano permessi, ma non il sacrificio di animali. Perché i sacerdoti di Gerusalemme erano così riluttanti a sostenere i loro confratelli ebrei, e perché il ripristino rimase incompleto? Una risposta probabile è che la Torah fosse già conosciuta in Giudea, e i capi locali non erano contenti di sostenere una flagrante violazione delle istruzioni del Libro. Un'altra considerazione, tuttavia, è che il sacerdozio di Gerusalemme non era scontento di vedere un concorrente fallire. È estremamente improbabile che ebrei provenienti da altre parti del mondo abbiano intrapreso il lungo viaggio verso l'Egitto meridionale per recarsi a Elefantina per pregare, ma forse i sacerdoti di Gerusalemme pensavano che i pellegrini provenienti da lontano sarebbero stati più propensi a visitare la patria in assenza di un santuario locale disponibile. La riduzione del culto che alla fine fu consentita potrebbe rappresentare un compromesso: i capi di Gerusalemme erano pronti ad accettare tali attività presso un santuario alternativo, ma non avrebbero accettato di sostenere il completo restauro di un santuario diverso dal proprio. La solidarietà ebraica su alcune questioni non sempre significava solidarietà su tutto. A parte la corrispondenza di Elefantina, non ci è pervenuta quasi nessuna prova documentale dell'epoca in cui la Persia governava il Vicino Oriente. Dopo la scomparsa di Esdra e Neemia, ''Yehud'' rimase apparentemente pressoché invariato rispetto a quanto i riformatori avevano lasciato: il libro della Torah era il codice autorevole e i sommi sacerdoti, in successione ereditaria, erano incaricati di interpretarlo. Questa disposizione continuò a basarsi sull'autorità reale, ma i successivi re persiani non intervennero nella vita ebraica. L'insistenza della Torah sulla netta separazione dai popoli vicini e dalle loro usanze continuò a suscitare risentimento, e probabilmente una certa resistenza silenziosa, sia da parte dei vertici che della gente comune nella loro vita privata, ma la situazione appariva stabile e non si possono documentare cambiamenti significativi. [[File:Israeli blue Star of David.svg|25px|center|Maghen David]] {{Immagine grande|109.Ezra Reads the Law to the People.jpg|1010px|''Esdra legge le Tavole al Popolo'', di [[w:Gustave Doré|Gustave Doré]] (1866)}} == Note == {{Vedi anche|Serie delle interpretazioni|Serie misticismo ebraico|Serie maimonidea|Serie dei sentimenti|Serie letteratura moderna}} <div style="height: 180px; overflow: auto; padding: 3px; border:1px solid #AAAAAA; reflist4"><references/></div> {{Avanzamento|50%|6 luglio 2025}} [[Categoria:Una storia dell'ebraismo|Capitolo 3]] 5e5yyopw2xfreiz5mi9c60o04hdbatw 478516 478515 2025-07-07T19:17:49Z Monozigote 19063 avanz. 478516 wikitext text/x-wiki {{Una storia dell'ebraismo}} {{Immagine grande|Baruch Zvi Ring - Memorial Tablet and Omer Calendar - Google Art Project.jpg|750px|}} == Il Libro e il Popolo == I Capitoli precedenti si sono basati ampiamente sulle informazioni contenute nella Bibbia, ma la Bibbia stessa, il libro ora nelle nostre mani, non è ancora apparsa nella storia. Cos'è la Bibbia? Come mai l'Ebraismo e poi il Cristianesimo si sono basati su questo libro? Cosa significa per qualsiasi religione basarsi su un libro? Altre religioni antiche non si basavano affatto sui libri; perché l'Ebraismo ha intrapreso una strada diversa? Come in precedenza, sarà utile iniziare con alcune narrazioni. Un resoconto in {{passo biblico2|2Re|23}} descrive un episodio accaduto a Gerusalemme durante il regno di re Giosia (640-609 AEV): nel corso di un'importante ristrutturazione dell'edificio del Tempio, fu trovato un libro che causò una rivoluzione nella vita della nazione (cfr. "IL LIBRO DI RE GIOSIA"). Il libro conteneva (o si diceva che contenesse) insegnamenti di Mosè stesso, il fondatore della religione d'Israele, e il popolo si rese conto di aver vissuto in violazione di quegli insegnamenti per innumerevoli generazioni. Re Giosia si accinse a far rispettare questi insegnamenti fino a quel momento sconosciuti e li pose a fondamento della vita nazionale; per questo atto fu ricordato come un re che "ritornava a YHWH con tutto il suo cuore, con tutta la sua anima e con tutte le sue forze, secondo tutta la legge di Mosè; dopo di lui non ne sorse mai un altro simile" ({{passo biblico2|2Re|23:25}}).<ref>Il riferimento al cuore, all'anima e alla forza appare anche in {{passo biblico2|Deuteronomio|6:5}}, dove descrive l'obiettivo religioso di ogni seguace di YHWH. Questo versetto è incluso nella recitazione bisettimanale nota come ''[[w:Shemà|Shema]]'' ("Ascolta, Israele, YHWH il nostro Dio è Uno"), ed è stato fondamentale per l'esperienza religiosa degli ebrei per 2000 anni. Si veda il riquadro "LO SHEMA" nel Capitolo 8 per il testo completo di questa recitazione. Questa e altre somiglianze hanno portato gli studiosi a concludere che il libro trovato da Hilkiah potrebbe essere stato (una versione iniziale del) Deuteronomio.</ref> Nessuna precedente narrazione nelle Scritture registra un simile uso di materiale scritto. In un'epoca precedente, il re Ezechia (morto nel 686 AEV) aveva attuato una riforma simile, e le Scritture lo lodano in modo analogo,<ref>Ezechia fu nominato regnante (o erede designato) nel 729 AEV; nel 714, alla morte del padre Acaz, egli divenne unico monarca. Per l'elogio di Ezechia, cfr. {{passo biblico2|2Re|18:1-7}}.</ref> ma non vi è alcun accenno al fatto che i suoi sforzi fossero stati ispirati da un rotolo di pergamena. I libri delle Scritture precedenti fanno riferimento astratto a una versione scritta degli insegnamenti di Mosè, ma questi potrebbero riflettere concezioni successive, risalenti a un periodo dopo l'inizio della circolazione di tali libri. La riforma di Giosia è la prima situazione storica documentata in cui si possa trovare un libro del genere. Tuttavia, nessuno in questa narrazione sembra sorpreso che gli insegnamenti di Mosè siano stati messi per iscritto. Questo potrebbe essere un segno che i libri scritti della [[Torah]] תּוֹרָה ("Istruzione") fossero già familiari, o forse riflette un momento nella storia di Israele in cui la produzione di testi sacri scritti divenne improvvisamente un'attività diffusa: la prima edizione delle parole del profeta Geremia fu compilata solo pochi anni dopo.<ref>Cfr. "The Origin of a Prophetic Book".</ref> I lettori moderni possono semplicemente notare che, al momento della distruzione del [[w:Tempio di Salomone|Primo Tempio]], il popolo di Giuda aveva familiarità con l'idea che gli insegnamenti di Mosè potessero essere trovati in un libro, e che accettava l'idea che la vita della nazione dovesse basarsi su quel documento. Inoltre, ci sono tutte le ragioni per supporre che quando i leader della nazione furono deportati in esilio a Babilonia portassero con sé il libro di Giosia, e anche qualsiasi altro scritto simile che riuscirono a trovare. Sicuramente avrebbero desiderato farlo, e gli sviluppi successivi sarebbero altrimenti molto difficili da spiegare. {{Nota |allineamento = centro |larghezza = 95% |titolo = IL LIBRO DI RE GIOSIA |contenuto =''Questa è la storia della rivoluzione religiosa di re Giosia, fondata su un misterioso libro di Istruzione (Torah) scoperto durante i lavori di ristrutturazione del Tempio. Confrontando il programma della rivoluzione con il contenuto del Libro del Deuteronomio, gli studiosi moderni hanno concluso che fosse una versione di quel libro che il sacerdote Hilkiah portò al re.'' Nell'anno diciotto del suo regno, Giosia mandò Safàn figlio di Asalia, figlio di Mesullàm, scriba, nel tempio dicendogli: «Va' da Chelkia sommo sacerdote; egli raccolga il denaro portato nel tempio, che i custodi della soglia hanno raccolto dal popolo. Lo consegni agli esecutori dei lavori, addetti al tempio; costoro lo diano a quanti compiono le riparazioni del tempio, ossia ai falegnami, ai costruttori e ai muratori e l'usino per acquistare legname e pietre da taglio occorrenti per il restauro del tempio. Non c'è bisogno di controllare il denaro consegnato nelle mani di costoro, perché la loro condotta ispira fiducia».<br/> Il sommo sacerdote Chelkia disse allo scriba Safàn: «Ho trovato nel tempio il libro della legge». Chelkia diede il libro a Safàn, che lo lesse. Lo scriba Safàn quindi andò dal re e gli riferì: «I tuoi servitori hanno versato il denaro trovato nel tempio e l'hanno consegnato agli esecutori dei lavori, addetti al tempio». Inoltre lo scriba Safàn riferì al re: «Il sacerdote Chelkia mi ha dato un libro». Safàn lo lesse davanti al re.<br/> Udite le parole del libro della legge, il re si lacerò le vesti. Egli comandò al sacerdote Chelkia, ad Achikam figlio di Safàn, ad Acbor figlio di Michea, allo scriba Safàn e ad Asaia ministro del re: «Andate, consultate YHWH per me, per il popolo e per tutto Giuda, intorno alle parole di questo libro ora trovato; difatti grande è la collera di YHWH, che si è accesa contro di noi perché i nostri padri non hanno ascoltato le parole di questo libro e nelle loro azioni non si sono ispirati a quanto è stato scritto per noi».<br/> Il sacerdote Chelkia insieme con Achikam, Acbor, Safàn e Asaia andarono dalla profetessa Culda moglie di Sallùm, figlio di Tikva, figlio di Carcas, guardarobiere; essa abitava in Gerusalemme nel secondo quartiere. L'interrogarono ed essa rispose loro: «Dice YHWH, Dio di Israele: Riferite all'uomo che vi ha inviati da me: Così parla YHWH: Eccomi, io faccio piombare una sciagura su questo luogo e sui suoi abitanti, attuando tutte le parole del libro lette dal re di Giuda, perché hanno abbandonato me e hanno bruciato incenso ad altri dèi per provocarmi a sdegno con tutte le opere delle loro mani; la mia collera divamperà contro questo luogo e non si spegnerà! Al re di Giuda, che vi ha inviati a consultare YHWH, riferirete: Queste cose dice YHWH Dio d'Israele: Quanto alle parole che hai udito,... poiché il tuo cuore si è intenerito e ti sei umiliato davanti a YHWH, udendo le mie parole contro questo luogo e contro i suoi abitanti, che cioè diverranno una desolazione e una maledizione, ti sei lacerate le vesti e hai pianto davanti a me, anch'io ti ho ascoltato. Oracolo di YHWH. Per questo, ecco, io ti riunirò ai tuoi padri; sarai composto nel tuo sepolcro in pace; i tuoi occhi non vedranno tutta la sciagura che io farò piombare su questo luogo». Quelli riferirono il messaggio al re.<br/> Per suo ordine si radunarono presso il re tutti gli anziani di Giuda e di Gerusalemme. Il re salì al tempio di YHWH insieme con tutti gli uomini di Giuda e con tutti gli abitanti di Gerusalemme, con i sacerdoti, con i profeti e con tutto il popolo, dal più piccolo al più grande. Ivi fece leggere alla loro presenza le parole del libro dell'alleanza, trovato nel tempio. Il re, in piedi presso la colonna, concluse un'alleanza davanti a YHWH, impegnandosi a seguire YHWH e a osservarne i comandi, le leggi e i decreti con tutto il cuore e con tutta l'anima, mettendo in pratica le parole dell'alleanza scritte in quel libro. Tutto il popolo aderì all'alleanza.<br/> Il re comandò al sommo sacerdote Chelkia, ai sacerdoti del secondo ordine e ai custodi della soglia di condurre fuori del tempio tutti gli oggetti fatti in onore di Baal, di Asera e di tutta la milizia del cielo; li bruciò fuori di Gerusalemme, nei campi del Cedron, e ne portò la cenere a Betel. Destituì i sacerdoti, creati dai re di Giuda per offrire incenso sulle alture delle città di Giuda e dei dintorni di Gerusalemme, e quanti offrivano incenso a Baal, al sole e alla luna, alle stelle e a tutta la milizia del cielo. Fece portare il palo sacro dal tempio fuori di Gerusalemme, nel torrente Cedron, e là lo bruciò e ne fece gettar la cenere nel sepolcro dei figli del popolo. Demolì le case dei prostituti sacri, che erano nel tempio, e nelle quali le donne tessevano tende per Asera. Fece venire tutti i sacerdoti dalle città di Giuda, profanò le alture, dove i sacerdoti offrivano incenso, da Gheba a Bersabea; demolì l'altura dei satiri, che era davanti alla porta di Giosuè governatore della città, a sinistra di chi entra per la porta della città.<br/> Però i sacerdoti delle alture non salirono più all'altare di YHWH in Gerusalemme, anche se mangiavano pane azzimo in mezzo ai loro fratelli. Giosia profanò il Tofet, che si trovava nella valle di Ben-Hinnòn, perché nessuno vi facesse passare ancora il proprio figlio o la propria figlia per il fuoco in onore di Moloch. Fece scomparire i cavalli che i re di Giuda avevano consacrati al sole all'ingresso del tempio, nel locale dell'eunuco Netan-Mèlech, che era nei cortili, e diede alle fiamme i carri del sole. Demolì gli altari sulla terrazza del piano di sopra di Acaz, eretti dai re di Giuda, e gli altari eretti da Manàsse nei due cortili del tempio, li frantumò e ne gettò la polvere nel torrente Cedron. Il re profanò le alture che erano di fronte a Gerusalemme, a sud del monte della perdizione, erette da Salomone, re di Israele, in onore di Astàrte, obbrobrio di quelli di Sidòne, di Càmos, obbrobrio dei Moabiti, e di Milcom, abominio degli Ammoniti. Fece a pezzi le stele e tagliò i pali sacri, riempiendone il posto con ossa umane.<br/> Demolì anche l'altare di Betel e l'altura eretta da Geroboamo figlio di Nebàt, che aveva fatto commettere peccati a Israele; demolì quest'altare e l'altura; di quest'ultima frantumò le pietre, rendendole polvere; bruciò anche il palo sacro.<br/> Volgendo Giosia lo sguardo intorno vide i sepolcri che erano sul monte; egli mandò a prendere le ossa dai sepolcri e le bruciò sull'altare profanandolo secondo le parole di YHWH pronunziate dall'uomo di Dio quando Geroboamo durante la festa stava presso l'altare. Quindi si voltò; alzato lo sguardo verso il sepolcro dell'uomo di Dio che aveva preannunziato queste cose, Giosia domandò: «Che è quel monumento che io vedo?». Gli uomini della città gli dissero: «È il sepolcro dell'uomo di Dio che, partito da Giuda, preannunziò quanto tu hai fatto contro l'altare di Betel». Egli disse: «Lasciatelo in pace; nessuno rimuova le sue ossa». Le ossa di lui in tal modo furono risparmiate, insieme con le ossa del profeta venuto da Samaria.<br/> Giosia eliminò anche tutti i templi delle alture, costruiti dai re di Israele nelle città della Samaria per provocare a sdegno YHWH. In essi ripetè quanto aveva fatto a Betel. Immolò sugli altari tutti i sacerdoti delle alture locali e vi bruciò sopra ossa umane. Quindi ritornò in Gerusalemme.<br/> Il re ordinò a tutto il popolo: «Celebrate la pasqua per YHWH vostro Dio, con il rito descritto nel libro di questa alleanza». Difatti una pasqua simile non era mai stata celebrata dal tempo dei Giudici, che governarono Israele, ossia per tutto il periodo dei re di Israele e dei re di Giuda. In realtà, tale pasqua fu celebrata per YHWH, in Gerusalemme, solo nell'anno diciotto di Giosia.<br/> Giosia fece poi scomparire anche i negromanti, gli indovini, i terafim, gli idoli e tutti gli abomini, che erano nel paese di Giuda e in Gerusalemme, per mettere in pratica le parole della legge scritte nel libro trovato dal sacerdote Chelkia nel tempio di YHWH. <div style="text-align: right;font-size: 0.9em;">({{passo biblico2|2Re|22:3–23:24}}; ma cfr. anche {{passo biblico2|2Cronache|30}})</div> }} Nel 539 AEV la città di Babilonia fu invasa dai Persiani e per i successivi due secoli l'Impero Persiano dominò il Vicino Oriente. Le Scritture riportano che il vittorioso re Ciro permise quasi immediatamente agli esuli di tornare in Giuda e ricostruire il Tempio, sebbene fosse naturalmente dato per scontato che il potere sovrano sarebbe rimasto nelle sue mani.<ref>Cfr. {{passo biblico2|2Cronache|36:22-23}} (l'ultimo paragrafo della Bibbia ebraica), ripetuto in {{passo biblico2|Esdra|1:2-4}}. In segno di gratitudine, {{passo biblico2|Isaia|45:1}} si rivolge a Ciro chiamandolo "unto" o "messia" di YHWH.</ref> Guidati dai sacerdoti del Tempio, gli abitanti di Gerusalemme e dei suoi dintorni iniziarono a ricostruire il modo di vivere che Nabucodonosor aveva quasi distrutto. La successiva grande svolta avvenne durante il settimo anno del re persiano Artaserse,<ref>{{passo biblico2|Esdra|7:1}}. C'erano tre re persiani chiamati Artaserse, e gli studiosi moderni non sono riusciti a concordare su quale dei due si riferisca qui.</ref> quando uno scriba di discendenza sacerdotale di nome [[w:Esdra|Esdra]] arrivò a Gerusalemme con una lettera di nomina reale. Il testo biblico si sofferma a sottolineare la distinta discendenza sacerdotale di Esdra, tracciandone la genealogia generazione per generazione fino ad Aronne, fratello di Mosè e primo sommo sacerdote d'Israele. Allo stesso tempo, il testo identifica anche le altre pretese di distinzione di Esdra: era uno scriba "esperto nella Legge [ebr., ''Torah''] di Mosè che YHWH, il Dio d'Israele, aveva concesso", e inoltre "il re gli aveva dato... tutto ciò che aveva chiesto" ({{passo biblico2|Esdra|7:6}}). Questa combinazione di discendenza impeccabile, cultura libresca religiosa e sostegno reale permise a Esdra di attuare una rivoluzione nella vita della nazione.<ref>Cfr. riquadro "SCRIBI" per ulteriori informazioni suglio ''scribi''.</ref> Due passi biblici gettano luce sulla natura di quella rivoluzione. {{passo biblico2|Esdra|7:12-16}} fornisce una copia della lettera reale portata da Esdra (cfr. "LA TORAH VIENE A ''YEHUD''"). È impossibile, naturalmente, verificarne l'accuratezza o addirittura l'autenticità, ma la maggior parte degli studiosi ha accettato la lettera come autentica, e merita attenzione in questa sede. La lettera riconosce la competenza di Esdra nella "legge del dio del cielo" e gli conferisce ampia autorità sul territorio di Yehud (il nome ufficiale persiano del distretto) sulla base di tale competenza. Come venne a conoscenza di Esdra il re,<ref>Presumibilmente si tratta in realtà dei funzionari competenti della burocrazia reale.</ref> in primo luogo, e perché il re supponeva che la competenza in questa legge dovesse essere un prerequisito per la leadership ebraica? Il testo non risponde a nessuna delle due domande, ma sembra che membri di alto rango della comunità giudaita in esilio a Babilonia<ref>Il grande collaboratore di Esdra, Neemia, era proprio un tale Giudaita ben piazzato.</ref> avessero accesso a potenti funzionari reali e portarono Esdra alla loro attenzione. Questi esuli di Giuda, così influenti, devono aver creduto che la competenza di scriba di Esdra fosse importante per il benessere della comunità di origine a Gerusalemme, e riuscirono a ottenere per Esdra una nomina reale per governare la loro patria. Essendo uno scriba, Esdra possedeva naturalmente una copia scritta della "legge del dio del Cielo" e, quando arrivò a Gerusalemme per assumere il suo incarico, organizzò una lettura pubblica di quella legge (cfr. Immagini nel testo). Un altro passo biblico ({{passo biblico2|Neemia|7:72-8:18}}) descrive quell'evento (cfr. ancora "LA TORAH VIENE A ''YEHUD''"). Nelle generazioni successive, la tradizione religiosa affermò che il Libro di Esdra fosse un rotolo della Torah, lo stesso Pentateuco (termine greco che significa "Cinque Libri") ora venerato come contenente gli insegnamenti di Mosè e la parola di Dio, ma gli studiosi moderni non sono convinti che sia così. Il contenuto effettivo del rotolo di Esdra rimane poco chiaro. Il testo conteneva solo istruzioni cerimoniali, e forse altre regole e regolamenti, o anche il vasto inizio narrativo del Pentateuco che si estende dalla Creazione all'Esodo fino alla rivelazione sul Sinai, un libro e mezzo dei cinque? Il testo attuale non lo specifica. Nel capitolo che segue il racconto della lettura pubblica di Esdra,<ref>Cfr. {{passo biblico2|Nehemiah|9}}.</ref> Neemia si rivolge alla folla e fornisce un riassunto di quella grande narrazione, ma molti elementi importanti della storia vengono omessi e, in ogni caso, Neemia non viene descritto come colui che ''legge'' quel resoconto. {{Nota |allineamento = centro |larghezza = 95% |titolo = LE ORIGINI DI UN LIBRO PROFETICO |contenuto = ''Le vere origini letterarie della maggior parte dei libri delle Scritture non possono essere recuperate. Geremia, tuttavia, ci ha lasciato un breve racconto del suo primo tentativo di raccogliere le sue profezie e pubblicarle. In questo racconto, il profeta incarica il suo segretario, Baruc, di raccogliere le sue orazioni (non dice come siano state preservate) e di consegnare il libro così creato al re Ioiachim. Il re, tuttavia, non gradisce ciò che sente durante la lettura del libro e lo brucia. Di conseguenza, Geremia deve immediatamente iniziare il lavoro di preparazione di una seconda edizione ampliata, e quella raccolta riveduta probabilmente si è sviluppata nel libro che oggi si trova nelle Bibbie moderne. Sembra che nell'antichità la raccolta circolasse in diverse versioni: il fatto più interessante è che la Bibbia greca offre più o meno lo stesso materiale di quella ebraica, ma in un ordine sorprendentemente diverso. Gli studiosi divergono sul processo storico attraverso il quale tali differenze sono emerse.'' Nel quarto anno di Ioiakìm figlio di Giosia, re di Giuda, questa parola fu rivolta a Geremia da parte di YHWH: «Prendi un rotolo da scrivere e scrivici tutte le cose che ti ho detto riguardo a Gerusalemme, a Giuda e a tutte le nazioni, da quando cominciai a parlarti dal tempo di Giosia fino ad oggi. Forse quelli della casa di Giuda, sentendo tutto il male che mi propongo di fare loro, abbandoneranno ciascuno la sua condotta perversa e allora perdonerò le loro iniquità e i loro peccati».<br/> Geremia chiamò Baruc figlio di Neria e Baruc scrisse, sotto la dettatura di Geremia, tutte le cose che YHWH gli aveva detto su un rotolo per scrivere. Quindi Geremia ordinò a Baruc: «Io ne sono impedito e non posso andare nel tempio di YHWH. Andrai dunque tu a leggere, nel rotolo che hai scritto sotto la mia dettatura, le parole di YHWH, facendole udire al popolo nel tempio di YHWH in un giorno di digiuno; le leggerai anche ad alta voce a tutti quelli di Giuda che vengono dalle loro città. Forse si umilieranno con suppliche dinanzi a YHWH e abbandoneranno ciascuno la sua condotta perversa, perché grande è l'ira e il furore che YHWH ha espresso verso questo popolo».<br/> Baruc figlio di Neria fece quanto gli aveva comandato il profeta Geremia, leggendo sul rotolo le parole di YHWH nel tempio.<br/> Nel quinto anno di Ioiakìm figlio di Giosia, re di Giuda, nel nono mese, fu indetto un digiuno davanti a YHWH per tutto il popolo di Gerusalemme e per tutto il popolo che era venuto dalle città di Giuda a Gerusalemme. Baruc dunque lesse nel libro facendo udire a tutto il popolo le parole di Geremia, nel tempio di YHWH, nella stanza di Ghemarià, figlio di Safàn lo scriba, nel cortile superiore presso l'ingresso della Porta Nuova del tempio di YHWH. Michea figlio di Ghemarià, figlio di Safàn, udite tutte le parole di YHWH lette dal libro, scese alla reggia nella stanza dello scriba; ed ecco là si trovavano in seduta tutti i capi dignitari: Elisamà lo scriba e Delaià figlio di Semaià, Elnatàn figlio di Acbòr, Ghemarià figlio di Safàn, e Sedecìa figlio di Anania, insieme con tutti i capi. Michea riferì loro tutte le parole che aveva udite quando Baruc leggeva nel libro al popolo in ascolto.<br/> Allora tutti i capi inviarono da Baruc Iudi figlio di Natania, figlio di Selemia, figlio dell'Etiope, per dirgli: «Prendi nelle mani il rotolo che leggevi ad alta voce al popolo e vieni».<br/> Baruc figlio di Neria prese il rotolo in mano e si recò da loro. Ed essi gli dissero: «Siedi e leggi davanti a noi». Baruc lesse davanti a loro.<br/> Allora, quando udirono tutte quelle parole, ebbero paura e si dissero l'un l'altro: «Dobbiamo senz'altro riferire al re tutte queste parole». Poi interrogarono Baruc: «Dicci come hai fatto a scrivere tutte queste parole». Baruc rispose: «Di sua bocca Geremia mi dettava tutte queste parole e io le scrivevo nel libro con l'inchiostro».<br/> I capi dissero a Baruc: «Va' e nasconditi insieme con Geremia; nessuno sappia dove siete». Essi poi si recarono dal re nell'appartamento interno, dopo aver riposto il rotolo nella stanza di Elisamà lo scriba, e riferirono al re tutte queste cose. Allora il re mandò Iudi a prendere il rotolo. Iudi lo prese dalla stanza di Elisamà lo scriba e lo lesse davanti al re e a tutti i capi che stavano presso il re. Il re sedeva nel palazzo d'inverno - si era al nono mese - con un braciere acceso davanti.<br/> Ora, quando Iudi aveva letto tre o quattro colonne, il re le lacerava con il temperino da scriba e le gettava nel fuoco sul braciere, finché non fu distrutto l'intero rotolo nel fuoco che era sul braciere. Il re e tutti i suoi ministri non tremarono né si strapparono le vesti all'udire tutte quelle cose. Eppure Elnatàn, Delaià e Ghemarià avevano supplicato il re di non bruciare il rotolo, ma egli non diede loro ascolto. Anzi ordinò a Ieracmeèl, un principe regale, a Seraià figlio di Azrièl e a Selemia figlio di Abdeèl, di arrestare Baruc lo scriba e il profeta Geremia, ma YHWH li aveva nascosti.<br/> Questa parola di YHWH fu rivolta a Geremia dopo che il re ebbe bruciato il rotolo con le parole che Baruc aveva scritte sotto la dettatura di Geremia: Prendi di nuovo un rotolo e scrivici tutte le parole di prima, che erano nel primo rotolo bruciato da Ioiakìm re di Giuda. Contro Ioiakìm re di Giuda dichiarerai: «Dice YHWH: Hai bruciato quel rotolo, dicendo: Perché vi hai scritto queste parole: Certo verrà il re di Babilonia e devasterà questo paese e farà scomparire da esso uomini e bestie?»...<br/> Geremia prese un altro rotolo e lo consegnò a Baruc figlio di Neria, lo scriba, il quale vi scrisse, sotto la dettatura di Geremia, tutte le parole del libro che Ioiakìm re di Giuda aveva bruciato nel fuoco; inoltre vi furono aggiunte molte parole simili a quelle. <div style="text-align: right;font-size: 0.9em;">({{passo biblico2|Geremia|36:1-29,32}})</div> }} Inoltre, le regole erano le stesse di quelle che si trovano in seguito? La narrazione fa chiaro riferimento alla festa del Capodanno (''[[w:Rosh haShana|Rosh haShanah]]'') all'inizio del settimo mese e alla Festa delle Capanne (''[[w:Sukkot|Sukkot]]'') due settimane dopo, e sembra citare {{passo biblico2|Levitico|23}} quando descrive le capanne della festa, ma tralascia completamente il Giorno dell'Espiazione (''Yom ha-Kippurim'' o ''[[w:Yom Kippur|Yom Kippur]]''), menzionato nello stesso capitolo del Levitico come cadente tra quei giorni santi.<ref>Per una panoramica delle feste bibliche, vedere il [[Una storia dell'ebraismo/Capitolo 1|Capitolo 1]], "IL CALENDARIO BIBLICO".</ref> Ciò significa che il rotolo di Esdra non conteneva ancora alcun riferimento a questo giorno, in seguito il più sacro dell'anno ebraico? Le Scritture non contengono alcun accenno al fatto che la comunità di Esdra osservasse Yom Kippur, sebbene sia sempre possibile che il narratore semplicemente non sentisse il bisogno di includere quel dettaglio nella sua storia. Così come il testo non descrive il contenuto del rotolo di Esdra, non dice come egli lo ottenne. La tradizione religiosa successiva sosteneva che piccoli gruppi di uomini eruditi e pii avessero accuratamente preservato il testo sacro fin dai tempi di Mosè stesso, ma sia Giosia che Esdra leggevano i loro testi a persone che chiaramente non li conoscevano. La tradizione spiegò la reazione scioccata di questo pubblico dicendo che le masse avevano perso la conoscenza degli insegnamenti di Mosè; secondo questa visione, era compito di Esdra reintrodurre la Torah al popolo in generale e stabilirne le regole come legge ufficiale di ''Yehud''. Molti studiosi moderni, tuttavia, propongono uno scenario diverso. I Giudaiti che furono condotti nell'esilio babilonese provenivano dai livelli più alti della società preesilica.<ref>Cfr. {{passo biblico2|2Re|24:14-16;25:11-12}}.</ref> A Babilonia, questi leader sradicati si impegnarono a mantenere il loro stile di vita tradizionale e cercarono mezzi per agevolare questo sforzo. Uno di questi mezzi fu quello di sottolineare usanze tipicamente israelite come l'osservanza del Sabbath ogni settimo giorno; questo completo ritiro da ogni attività economica fu in seguito riconosciuto come un segno distintivo dell'identità ebraica e sembra aver acquisito importanza all'inizio dell'era postesilica.<ref>La Torah stessa, ovviamente, sottolinea la gravità della violazione dello Shabbat, e vi sono riferimenti al Sabbath anche negli scritti di profeti precedenti ({{passo biblico2|Amos|8}}; {{passo biblico2|Geremia|17}}). Ma la pratica sembra essere stata applicata in modo più rigoroso a partire dai tempi di Esdra e Neemia. Si veda {{passo biblico2|Neemia|13:15-18}} e Appendice 3.</ref> Un'altra procedura fondamentale sarebbe stata quella di raccogliere tutti gli "insegnamenti di Mosè" (ovvero l'eredità religiosa di Israele) in un libro che potesse poi essere distribuito alla crescente [[w:Diaspora ebraica|Diaspora ebraica]] in Babilonia e altrove. La grande impresa di Esdra e di coloro che lavorarono con lui fu quella di prendere questo libro e renderlo la legge ufficiale dell'antica patria della nazione. Lo stesso Esdra proveniva da circoli sacerdotali-scribali di alto rango, e sembra plausibile (sebbene non possa essere provato) che il libro sia stato prodotto in quegli stessi circoli. Non vi è alcuna traccia delle fasi del loro lavoro, ma si può supporre che abbiano iniziato raccogliendo tutti i documenti scritti disponibili dalla Giudea preesilica: il libro di Giosia era uno di questi documenti, così come la prima edizione delle profezie di Geremia, prodotta durante la vita del profeta.<ref>Cfr. riquadro "LE ORIGINI DI UN LIBRO PROFETICO". La Bibbia fa riferimento ad altri scritti antichi, presumibilmente simili per carattere ai libri biblici stessi, che erano già andati perduti; cfr. {{passo biblico2|Numeri|21:14}} ("IL LIBRO DELLE GUERRE DI YHWH") e {{passo biblico2|2Samuele|1:18}} ("IL LIBRO DI YASHAR"), così come i continui riferimenti nel Libro dei Re alle “Cronache dei re di Giuda e d'Israele”. Dopo il 722 AEV, i rifugiati dal regno settentrionale distrutto portarono molti documenti e molta tradizione orale in Giuda. In sostanza, quindi, i capi giudaiti esiliati stavano radunando l'eredità nazionale di tutto Israele, cioè tutto ciò che era sopravvissuto alla doppia catastrofe.</ref> Organizzando tutto questo materiale in una sorta di biblioteca sacra, produssero le prime versioni di molti libri ora presenti nella Bibbia. Ove possibile, ampliarono questi materiali scritti condensando tradizioni orali che circolavano da generazioni, mettendole per iscritto e aggiungendo i nuovi documenti alla collezione. Tali tradizioni riguardavano sia la narrativa che la legge, e gran parte di questa eredità trovò posto anche nel nascente libro della [[Torah]], nelle elaborate narrazioni del Libro della Genesi e nelle dettagliate regole di purezza e rituale sacrificale che si trovano nel Levitico e altrove. La maggior parte di queste conoscenze, anche nella loro forma non scritta, erano state da tempo fatte risalire a Mosè, quindi era naturale attribuire a lui anche il nuovo, completo documento. Così Esdra fece sì che la vita ebraica si basasse su un libro che traeva la sua autorità (come Esdra traeva la propria) da un decreto del re di Persia. Esdra e i suoi collaboratori consideravano senza dubbio il re una mera pedina nel piano di Dio per il mantenimento del patto con Israele, ma il potere dietro il libro era quello dell'esercito persiano, e l'amministrazione della legge appena istituita si basava su una struttura di funzionari reali persiani. Questa fu una combinazione fatale. Finché entrambe le parti si accontentavano dell'accordo, i pii potevano ignorare la matrice straniera del loro nuovo governo, mentre i funzionari del re, da parte loro, non potevano prestare alcuna attenzione agli interessi religiosi dei loro sudditi. Secoli dopo, tuttavia, quando questo accordo fallì, il risultato fu persecuzione e guerra.<ref>Cfr. Capitolo 4.</ref> {{Nota |allineamento = centro |larghezza = 95% |titolo = SCRIBI |contenuto = In senso stretto, il termine ''"scriba"'' designa qualcuno in grado di scrivere, un'abilità rara nel mondo antico. I primi esempi di scrittura sopravvissuti tendono a riflettere ambienti specifici, principalmente quelli dei templi e delle burocrazie reali: in entrambi i contesti, lo scriba ufficiale era una figura importante. Nel corso del tempo, gli scribi divennero un'importante categoria professionale anche tra la gente comune. Preparavano corrispondenza personale e vari documenti legali (certificati di vendita o donazione, atti di matrimonio e divorzio, riconoscimenti di debito, ecc.) per persone che non erano in grado di scriverli da sole, e col tempo questi primi professionisti svilupparono un vasto bagaglio di competenze legali. Ben presto, anche coloro che avrebbero potuto redigere i propri documenti si affidarono agli scribi; gli scribi conoscevano la corretta formulazione di tali materiali e fornivano un prodotto in grado di superare il vaglio ufficiale. In virtù della loro capacità di scrivere, gli scribi divennero così i principali portatori di competenza legale nell'antico Vicino Oriente. Un modo per garantire l'accettabilità di un particolare documento è renderlo simile (o identico) ad altri già accettati da funzionari autorevoli; questa considerazione tende a produrre uniformità nella formulazione di tali materiali e, di conseguenza, anche nelle concezioni giuridiche che li sottendono. Gli archeologi del Vicino Oriente antico hanno riscontrato una notevole stabilità nella formulazione di documenti legali provenienti da luoghi molto distanti, in un periodo di oltre {{FORMATNUM:1000}} anni. Gli scribi sapevano come venivano fatte le cose e le facevano allo stesso modo per molto tempo. La Bibbia riflette aspetti importanti dell'antica cultura scribale. Naturalmente, l'esistenza stessa dei libri antichi è dovuta all'attività degli scribi. Inoltre, tuttavia, il diritto biblico (e in una certa misura anche il diritto rabbinico successivo) è saldamente inserito nel patrimonio giuridico internazionale degli scribi del Vicino Oriente. I documenti giudaici dei primi secoli EV scoperti dagli archeologi riflettono analogamente le formulazioni scribali standard del diritto romano ellenistico e imperiale. Il Libro dei Re, testo biblico, descrive gli scribi reali come alti funzionari. Lo scriba [[:en:w:Shaphan|Shaphan]], che contribuì a pubblicare il Libro di Mosè ai tempi di re Giosia, non era un semplice segretario, così come i segretari che formano il gabinetto di un presidente americano non sono semplici impiegati. Lo stesso si può dire del figlio di Shaphan, Gemaria, o Elishama "lo Scriba", o [[w:Baruc (profeta)|Baruch ben Neria]], che fu segretario del profeta Geremia; questi uomini aiutarono Geremia a preparare la prima edizione completa delle sue profezie, ed erano tutti figure importanti nella vita pubblica del loro tempo (cfr. "LE ORIGINI DI UN LIBRO PROFETICO"). }} Una volta che le istruzioni di Dio furono trovate in un libro, iniziarono a emergere nuove pratiche religiose e nuovi tipi di leadership religiosa. La carriera di Esdra illustra questo processo. La presentazione iniziale della Torah da parte di Esdra assunse la forma di un'elaborata cerimonia pubblica: il rotolo veniva letto al popolo da una piattaforma appositamente costruita, mentre i maestri leviti spiegavano il testo sconosciuto al pubblico riunito. Il giorno dopo, tuttavia, si tenne una sessione diversa. Ora si riunirono solo "i capi dei gruppi famigliari di tutto il popolo, i sacerdoti e i leviti". Solo un gruppo più ristretto di leader della comunità si sedette, con uno scopo più pratico: "meditare le parole della Dottrina" e mettere in pratica queste regole precedentemente sconosciute.<ref>Cfr. "LA TORAH VIENE A YEHUD".</ref> La conoscenza del libro era ora il preliminare essenziale per correggere gli errori del popolo, e l'abilità nello spiegare il libro divenne ora una caratteristica importante della leadership. Il libro poteva ora unire e dividere il popolo: tutti gli ebrei, ovunque, potevano ora venerare lo stesso testo sacro, ma le controversie sull'interpretazione potevano però portare a lotte di potere. Coloro che riuscivano a farsi ascoltare per la loro spiegazione della Torah o, meglio ancora, coloro che riuscivano a mettere in pratica la loro interpretazione, sia con la forza che con la convinzione, diventavano per ciò stesso i leader del popolo ebraico. Naturalmente, ci vollero secoli per giungere a questo risultato. Non vi è traccia del libro della Torah in altre parti del mondo ebraico in quell'epoca così antica.<ref>Più o meno nello stesso periodo (fine del V secolo AEV), uno scambio di lettere tra ebrei in Egitto e le autorità di Gerusalemme tocca questioni religiose (sacrifici, celebrazione della Pasqua ebraica), ma non cita mai un testo sacro. Si vede il successivo resoconto dell'insediamento ebraico a Elefantina, nell'Alta Valle del Nilo. In generale, si può dire molto poco della vita ebraica nella prima Diaspora; cfr. [[Una storia dell'ebraismo/Capitolo 6|Capitolo 6]].</ref> Poiché Esdra aveva portato il libro da Babilonia, presumibilmente era noto lì, ma le Scritture non dicono nulla sulla sua distribuzione o sulla sua autorità tra gli ebrei babilonesi, né indicano se le interpretazioni della Torah differissero da luogo a luogo in quel periodo iniziale;<ref>Le interpretazioni sono sicuramente cambiate nel tempo. Il racconto di {{passo biblico2|Neemia|8}} riflette un'interpretazione di {{passo biblico2|Levitico|23}} diversa da quella poi codificata nella legge rabbinica. I contemporanei di Esdra usavano "foglie d'ulivo, legno oleoso, mirto, palme e legno fitto per costruire capanne, come è scritto" ({{passo biblico2|Neemia|8:15}}), mentre in tempi successivi (fino a oggi) i rami raccolti venivano usati per altri scopi cerimoniali, non per costruire le capanne (anche le specie sono diverse!). Cfr. "INTERPRETAZIONE NELLA BIBBIA" per altri esempi di interpretazione all'interno della Bibbia stessa.</ref> nessuno sa nemmeno chi fosse incaricato di decidere tali questioni. Qualunque sia stato il processo, tuttavia, il risultato è chiaro: la cultura libraria acquisì costantemente prestigio e autorità, e la capacità interpretativa divenne la porta d'accesso al potere e all'influenza. Secoli dopo, un nuovo modello di leadership rabbinica si sarebbe fondato su queste fondamenta. [[File:Israeli blue Star of David.svg|25px|center|Maghen David]] È istruttivo confrontare la carriera di Esdra con quella del suo contemporaneo, Neemia ben Hacalia. Neemia non era né un sacerdote né uno scriba: era piuttosto il coppiere del re, un servitore domestico di alto rango (eunuco?) nella casa reale. Ma non si trattava di un compito umile: quello che sembrava un incarico di minore importanza era in realtà un incarico di grande prestigio, poiché Neemia aveva accesso quotidiano al re, e doveva provenire da una nobile famiglia giudaita per aver ottenuto un simile incarico. Quando giunse la notizia da suo fratello che l'antica città santa "era in rovina, con le sue porte consumate dal fuoco" ({{passo biblico2|Neemia|2:3}}), non dovette far altro che chiedere al re di nominarlo governatore di Giuda con l'autorità (e le provviste) per ricostruirla. Il re accolse prontamente la richiesta e Neemia partì senza indugio. Una volta a Gerusalemme, Neemia sembra aver messo in atto un programma basato sul libro di leggi di Esdra.<ref>La storia drammatica di Esdra che legge il rotolo al popolo si trova in realtà nel Libro di Neemia.</ref> Il giorno della dedicazione delle mura ricostruite di Gerusalemme, in una scena che ricorda gli eventi del tempo di re Giosia, la cerimonia includeva una lettura pubblica del "Libro di Mosè". Quando leggi che escludevano certi stranieri dalla "congregazione di Dio" furono "trovate scritte lì", gli stranieri furono espulsi dalla comunità. L'osservanza del Sabbath fu imposta, il Tempio e le decime sacerdotali furono regolamentati, i matrimoni con donne straniere furono sciolti con la forza e le donne con i loro figli furono mandate via.<ref>Tutto questo si trova in {{passo biblico2|Neemia|13}}, l'ultimo capitolo del libro. Per l'esclusione di Ammoniti e Moabiti, cfr. {{passo biblico2|Deuteronomio|23:3-5}}, che il testo di Neemia praticamente riproduce.</ref> Anche il matrimonio con donne straniere era una preoccupazione di Esdra.<ref>Vedere gli ultimi capitoli del Libro di Esdra.</ref> Molte di queste politiche provocarono la resistenza della popolazione. Per quanto riguarda il matrimonio in particolare, la norma prima dell'esilio era che le mogli adultere assumessero lo status legale dei loro mariti (cfr. [[Una storia dell'ebraismo/Capitolo 1|Capitolo 1]]), quindi la campagna di Esdra e Neemia per porre fine ai matrimoni misti deve essere sembrata alle famiglie interessate come drasticamente radicale. Esdra e Neemia, insieme, compirono una doppia rivoluzione. Gli oppositori dei profeti subirono un colpo rovinoso. Per centinaia di anni, i profeti d'Israele avevano insistito sul fatto che Israele venerasse un solo Dio, ma le masse d'Israele, spesso sotto il patrocinio reale, avevano continuato ad adorarne molti. Derisi o ignorati, i profeti avevano vinto molte battaglie ma non erano mai riusciti a vincere la guerra; persino il grande Geremia, alla fine della sua carriera, affrontò un pubblico che rifiutò categoricamente il suo appello.<ref>Cfr. [[Una storia dell'ebraismo/Capitolo 2|Capitolo 2]], "UN DIBATTITO SUL SIGNIFICATO DI DISASTRO".</ref> Quando la guide della nazione furono portate via, con i profeti tra loro, molti devono essere stati lieti di vederli andare. Il popolo rimasto indietro poteva continuare ad adorare YHWH e le divinità della natura al suo fianco, proprio come avevano fatto i loro antenati per generazioni, senza dover affrontare questi fanatici "uomini di Dio" con le loro pretese stravaganti. Ma ora, per ordine del re di Persia, un libro contenente gli insegnamenti di Mosè, il più grande profeta di tutti, era stato dichiarato legge del paese. Adorare altri dèi ora significava violare "la legge di Dio e la legge del re". La resistenza continuò; Neemia dovette combattere i suoi contemporanei, tra cui sacerdoti di alto rango, su una questione dopo l'altra. Ma vinse ogni battaglia, perché il potere era ora dalla sua parte.<ref>Cfr. {{passo biblico2|Neemia|13:4-9}}; cfr. anche {{passo biblico|Neemia|13:28-29}}. Sembra che questi testi siano tratti dalle memorie di Neemia stesso; i suoi contemporanei potrebbero aver descritto le cose in modo diverso.</ref> Si poteva continuare a lamentarsi che la politica della Torah basata su un solo Dio fosse sciocca o oppressiva, ma la venerazione ebraica per gli altri dèi non poteva sopravvivere a lungo. {{Nota |allineamento = centro |larghezza = 95% |titolo = LA TORAH VIENE A ''YEHUD'' |contenuto = ''I seguenti documenti, entrambi discussi nel testo, gettano grande luce sul processo attraverso il quale il libro della Torah divenne il fondamento giuridico dell'insediamento di ''Yehud''. Il primo presenta la lettera di nomina del re Artaserse che mise Esdra, con il suo libro, a capo del distretto. Il secondo racconta la storia della prima presentazione della [[Torah]] da parte di Esdra al popolo di Gerusalemme. Descrive con franchezza il loro sgomento nell'apprendere regole che non avevano mai imparato, e si conclude descrivendo la celebrazione della [[w:Sukkot|Festa delle Capanne סוכות]], un rito a loro precedentemente sconosciuto, quasi per la prima volta dall'Esodo dall'Egitto.'' <center>'''I. La Lettera del Re'''</center> «Artaserse, re dei re, al sacerdote Esdra, scriba della legge del Dio del cielo, salute perfetta. Ora: da me è dato questo decreto. Chiunque nel mio regno degli appartenenti al popolo d'Israele, dei sacerdoti e dei leviti ha deciso liberamente di andare a Gerusalemme, può venire con te; infatti da parte del re e dei suoi sette consiglieri tu sei inviato a fare inchiesta in Giudea e a Gerusalemme intorno all'osservanza della legge del tuo Dio, che hai nelle mani, e a portare l'argento e l'oro che il re e i suoi consiglieri inviano come offerta volontaria per devozione al Dio d'Israele che è in Gerusalemme, e tutto l'argento e l'oro che troverai in tutte le province di Babilonia insieme con le offerte volontarie che il popolo e i sacerdoti offriranno per la casa del loro Dio a Gerusalemme.<br/> Perciò con questo argento ti prenderai cura di acquistare tori, arieti, agnelli e ciò che occorre per le offerte e libazioni che vi si uniscono e li offrirai sull'altare della casa del vostro Dio che è in Gerusalemme. Quanto al resto dell'argento e dell'oro farete come sembrerà bene a te e ai tuoi fratelli, secondo la volontà del vostro Dio. Gli arredi che ti sono stati consegnati per il culto del tuo Dio, rimettili davanti al Dio di Gerusalemme. Per il resto di quanto occorre per la casa del tuo Dio e che spetta a te di procurare, lo procurerai a spese del tesoro reale. Io, il re Artaserse, ordino a tutti i tesorieri dell'Oltrefiume:<br/> Tutto ciò che Esdra, sacerdote e scriba della legge del Dio del cielo, vi domanderà, dateglielo puntualmente, fino a cento talenti d'argento, cento kor di grano, cento bat di vino, cento bat di olio e sale a volontà. Quanto è secondo la volontà del Dio del cielo sia fatto con precisione per la casa del Dio del cielo, perché non venga l'ira sul regno del re e dei suoi figli. Vi rendiamo poi noto che non è permesso riscuotere tributi e diritti di pedaggio su tutti i sacerdoti, leviti, cantori, portieri, oblati e inservienti di questa casa di Dio.<br/> Quanto a te, Esdra, con la sapienza del tuo Dio, che ti è stata data, stabilisci magistrati e giudici, ai quali sia affidata l'amministrazione della giustizia per tutto il popolo dell'Oltrefiume, cioè per quanti conoscono la legge del tuo Dio, e istruisci quelli che non la conoscono. A riguardo di chiunque non osserverà la legge del tuo Dio e la legge del re, sia fatta prontamente giustizia o con la morte o con il bando o con ammenda in denaro o con il carcere». <div style="text-align: right;font-size: 0.9em;">({{passo biblico2|Esdra|7:12-26}})</div> <center>'''II. L'Assemblea di Gerusalemme'''</center> [[File:Ezra Reads the Law l.jpg|right|150px|thumb|<small>'''''Esdra legge lo Scrollo''''' – Dipinto murale proveniente dalla sinagoga del III secolo EV a Dura Europos, in Siria, al confine con l'Impero Romano. Cfr. [[Una storia dell'ebraismo/Capitolo 10|Capitolo 10]] per maggiori informazioni su questo importante sito.</small>]] Il resto del popolo diede ventimila dracme d'oro, duemila mine d'argento e sessantanove vesti sacerdotali. I sacerdoti, i leviti, i portieri, i cantori, alcuni del popolo, gli oblati e tutti gli Israeliti si stabilirono nelle loro città.<br/> Come giunse il settimo mese, gli Israeliti erano nelle loro città...<br/> Allora tutto il popolo si radunò come un solo uomo sulla piazza davanti alla porta delle Acque e disse ad Esdra lo scriba di portare il libro della legge di Mosè che YHWH aveva dato a Israele. Il primo giorno del settimo mese, il sacerdote Esdra portò la legge davanti all'assemblea degli uomini, delle donne e di quanti erano capaci di intendere.<br/> Lesse il libro sulla piazza davanti alla porta delle Acque, dallo spuntar della luce fino a mezzogiorno, in presenza degli uomini, delle donne e di quelli che erano capaci di intendere; tutto il popolo porgeva l'orecchio a sentire il libro della legge. Esdra lo scriba stava sopra una tribuna di legno, che avevano costruito per l'occorrenza e accanto a lui stavano, a destra Mattitia, Sema, Anaia, Uria, Chelkia e Maaseia; a sinistra Pedaia, Misael, Malchia, Casum, Casbaddàna, Zaccaria e Mesullàm.<br/> Esdra aprì il libro in presenza di tutto il popolo, poiché stava più in alto di tutto il popolo; come ebbe aperto il libro, tutto il popolo si alzò in piedi. Esdra benedisse YHWH Dio grande e tutto il popolo rispose: «Amen, amen», alzando le mani; si inginocchiarono e si prostrarono con la faccia a terra dinanzi a YHWH. Giosuè, Bani, Serebia, Iamin, Akkub, Sabbetài, Odia, Maaseia, Kelita, Azaria, Iozabàd, Canàn, Pelaia, leviti, spiegavano la legge al popolo e il popolo stava in piedi al suo posto.<br/> Essi leggevano nel libro della legge di Dio a brani distinti e con spiegazioni del senso e così facevano comprendere la lettura. Neemia, che era il governatore, Esdra sacerdote e scriba e i leviti che ammaestravano il popolo dissero a tutto il popolo: «Questo giorno è consacrato a YHWH vostro Dio; non fate lutto e non piangete!». Perché tutto il popolo piangeva, mentre ascoltava le parole della legge. Poi Neemia disse loro: «Andate, mangiate carni grasse e bevete vini dolci e mandate porzioni a quelli che nulla hanno di preparato, perché questo giorno è consacrato a YHWH nostro; non vi rattristate, perché la gioia di YHWH è la vostra forza». I leviti calmavano tutto il popolo dicendo: «Tacete, perché questo giorno è santo; non vi rattristate!». Tutto il popolo andò a mangiare, a bere, a mandare porzioni ai poveri e a far festa, perché avevano compreso le parole che erano state loro proclamate.<br/> Il secondo giorno i capifamiglia di tutto il popolo, i sacerdoti e i leviti si radunarono presso Esdra lo scriba per esaminare le parole della legge. Trovarono scritto nella legge data da YHWH per mezzo di Mosè, che gli Israeliti dovevano dimorare in capanne durante la festa del settimo mese. Allora fecero sapere la cosa e pubblicarono questo bando in tutte le loro città e in Gerusalemme: «Andate al monte e portatene rami di ulivo, rami di olivastro, rami di mirto, rami di palma e rami di alberi ombrosi, per fare capanne, come sta scritto». Allora il popolo andò fuori, portò i rami e si fece ciascuno la sua capanna sul tetto della propria casa, nei loro cortili, nei cortili della casa di Dio, sulla piazza della porta delle Acque e sulla piazza della porta di Efraim. Così tutta la comunità di coloro che erano tornati dalla deportazione si fece capanne e dimorò nelle capanne. Dal tempo di Giosuè figlio di Nun fino a quel giorno, gli Israeliti non avevano più fatto nulla di simile. Vi fu gioia molto grande. Esdra fece la lettura del libro della legge di Dio ogni giorno, dal primo all'ultimo; la festa si celebrò durante sette giorni e l'ottavo vi fu una solenne assemblea secondo il rito. <div style="text-align: right;font-size: 0.9em;">{{passo biblico2|Neemia|7:72-8:18}}; cfr. {{passo biblico2|Levitico|23:33-43}})</div> }} Inoltre, tutti questi cambiamenti potevano essere fondati sul Libro dell'Insegnamento di Mosè: l'altra rivoluzione consisteva nel fatto che la vittoria dei profeti era custodita in un libro. Re Giosia aveva proceduto diversamente; una volta che Giosia ebbe deciso di attuare la sua riforma, non ebbe più bisogno del libro. Il libro ispirava e dava peso alla sua autorità reale, ma lui era il re e avrebbe potuto procedere in ogni caso. Esdra, d'altra parte, non aveva alcuna autorità al di là del libro; persino nella sua lettera di nomina reale, il suo unico incarico era quello di stabilire il libro come legge del territorio e di garantire che le sue istruzioni fossero rispettate. Esdra stesso sarebbe presto scomparso, ma il potere di comandare ora proveniva dal rotolo dell'insegnamento di Mosè, e quel rotolo sarebbe esistito molto tempo dopo la sua scomparsa. Libro alla mano, gli ebrei migranti potevano ora portare con sé il centro sacro della loro religione ovunque andassero. La [[Torah]] proibiva la costruzione di un Tempio fuori Gerusalemme, ma non c'erano limiti alla produzione di copie del libro della Torah stesso. La profezia stava scomparendo, ma ogni comunità poteva avere i propri studiosi e scribi, ogni comunità poteva insegnare il libro ai propri figli, ogni comunità poteva studiare il libro – senza guida esterna se necessario – e applicarne gli insegnamenti come i residenti locali (o i loro leader) ritenevano opportuno. Grazie al libro, l'ebraismo divenne una religione che poteva viaggiare fino ai confini del mondo, una religione che nessuna potenza straniera poteva minacciare distruggendo un edificio. Col passare del tempo, la vita ebraica divenne inconcepibile senza la Torah. Le generazioni precedenti avevano rivolto le loro domande al sacerdote o al profeta locale,<ref>Cfr. {{passo biblico2|Aggeo|2:11-13}}.</ref> ma ora la legge di Dio poteva essere "trovata scritta" nel Libro, e ora lo scriba, non il profeta, avrebbe aiutato il popolo a determinare la volontà di Dio. Nuove profezie dirompenti non erano né richieste né desiderate: la Torah di Mosè era ora custodita in una forma fissa ed eterna, da leggersi con attenzione da tutte le generazioni future. [[File:Israeli blue Star of David.svg|25px|center|Maghen David]] Alessandro Magno conquistò il Vicino Oriente in una rapida campagna dal 333 al 331 AEV. Il conquistatore morì giovanissimo, ma non prima di aver fondato una città in Egitto che portava il suo nome e che divenne la capitale regale della dinastia dei ''Tolomei''. Alessandria divenne la città più grande, ricca e splendida del mondo, e gli ebrei vissero lì fin dai suoi albori. Alcuni furono attratti dalla vicina Giudea grazie alle concessioni dei re ai nuovi arrivati ​​per contribuire alla costruzione della nuova capitale; altri vi furono portati come schiavi, ma alla fine furono liberati. Intorno al 250 AEV, ad Alessandria, la Torah fu tradotta in greco. Molte spiegazioni sono state proposte per questo epocale progetto. Forse re Tolomeo voleva una copia di ogni libro conosciuto nella Biblioteca che stava raccogliendo, o forse aveva bisogno di una copia di riferimento delle leggi in base alle quali i suoi sudditi giudei (la Giudea era sotto il dominio tolemaico) potevano vivere. Gli ebrei stessi, tuttavia, raccontarono una storia diversa e alquanto straordinaria. Le generazioni successive tramandarono che la traduzione fu eseguita da trentacinque (o trentasei) coppie di studiosi; in seguito la traduzione fu chiamata ''[[w:Septuaginta|Septuaginta]]'', dal termine latino per "settanta". Si diceva che queste squadre fossero accuratamente isolate l'una dall'altra, in modo che nessuna potesse vedere il lavoro degli altri; ciononostante, la gente ricordava che quando le traduzioni finite venivano confrontate, erano identiche, fino all'ultima parola, e un risultato così straordinario sarebbe stato sicuramente impossibile senza l'intervento di Dio.<ref>La storia appare in modo più famoso nella ''Lettera di Aristea'', presumibilmente scritta da un testimone oculare greco di questi eventi, ma probabilmente opera di un ebreo alessandrino. Si veda anche Flavio Giuseppe, ''Antichità giudaiche'', inizio del Libro 12. (Lo storico Flavio Giuseppe è resentato in "FLAVIO GIUSEPPE" al [[Una storia dell'ebraismo/Capitolo 5|Capitolo 5]]).</ref> Questa storia trasmette la profonda convinzione degli ebrei alessandrini che la loro versione greca della Torah fosse una rivelazione divina, non meno della versione ebraica da cui era stata redatta. Questo sentimento diede origine a una festa annuale ad Alessandria per celebrare la pubblicazione della traduzione; per gli ebrei di lingua greca del mondo ellenistico, il dono della Septuaginta fu un segno dell'amore generoso di Dio, non meno straordinario della rivelazione originale sul Sinai.<ref>Cfr. ''Vita di Mosè'' 2.41 di Filone. (Filone di Alessandria viene introdotto al [[Una storia dell'ebraismo/Capitolo 6|Capitolo 6]]).</ref> {{Nota |allineamento = centro |larghezza = 95% |titolo = INTERPRETAZIONE NELLA BIBBIA |contenuto = È già stato detto che la Bibbia è in realtà una raccolta di libri separati, scritti in un arco di tempo di quasi {{FORMATNUM:1000}} anni. Non sorprenderebbe che scritti biblici successivi a volte interpretino materiali più antichi contenuti nella stessa raccolta, e in effetti lo fanno. Ecco alcuni esempi, due provenienti dall'ambito della legge rituale e tre (riassunti più brevemente) dall'ambito del pensiero religioso. <center>'''1'''</center> In relazione al sacrificio annuale dell'agnello pasquale, {{passo biblico2|Esodo|12:9}} contiene un'istruzione molto chiara: ''Non lo mangerete crudo, né cotto nell'acqua, ma arrostito... sul fuoco''. La parola ebraica che designa il mezzo di preparazione proibito ("cotto") deriva dalla radice ''b-sh-l''. Tuttavia, in un altro passaggio sullo stesso argomento, {{passo biblico2|Deuteronomio|16:7}} offre un'istruzione altrettanto concreta: ''Lo cuocerai [b-sh-l] e lo mangerai nel luogo che YHWH, tuo Dio, avrà scelto; poi al mattino potrai tornare a casa''. La stessa azione proibita in Esodo è semplicemente data per scontata in Deuteronomio! Nelle generazioni successive, la gente si chiedeva naturalmente come la Torah volesse davvero che procedessero. Nell'ultimo libro della Bibbia, {{passo biblico2|2Cronache|35:13}} fornisce il seguente dettaglio nel descrivere la Pesach di re Giosia (cfr. ""IL LIBRO DI RE GIOSIA""): ''Cucinarono [b-sh-l] il sacrificio pasquale sul fuoco, secondo lo statuto''. Naturalmente, lo statuto sembra affermare il contrario, ovvero che "cuocere" si fa con acqua e "arrostire" si fa sul fuoco. Ma l'autore delle Cronache era consapevole della tensione tra i due passi della Torah e aggiunse una silenziosa rassicurazione ai suoi lettori che era stata raggiunta una corretta riconciliazione dei testi contrastanti. <center>'''2'''</center> Sembra che i contemporanei di Esdra interpretassero {{passo biblico2|Levitico|23:40-42}} come un'istruzione riguardante la costruzione di capanne per le feste (cfr. "LA TORAH VIENE A ''YEHUD''"). A loro avviso, tali capanne dovevano essere costruite con i materiali elencati nel versetto 40, e {{passo biblico2|Neemia|8:15-16}} riporta che il popolo si recò regolarmente sulle colline, raccolse le specie di vegetazione prescritte e costruì le proprie capanne per le feste. L'autore del testo successivo di Neemia non cita Levitico, ma offre una parafrasi in cui la sua identificazione delle specie richieste è semplicemente fornita come il significato semplice del testo precedente. Tutto ciò sarebbe irrilevante, se non fosse che la successiva tradizione ebraica interpretò quegli stessi versetti mosaici in modo diverso, come due istruzioni distinte: le specie prescritte dovevano essere portate in speciali processioni festive, ma le capanne potevano essere costruite con quasi qualsiasi materiale. Inoltre, mentre alcune delle specie menzionate in Levitico e Neemia non possono essere identificate con certezza, sembra che la tradizione successiva abbia identificato le specie prescritte in modo diverso dagli interpreti al tempo di Esdra. Il testo scritturale indica chiaramente che i collaboratori di Esdra "si riunirono presso lo scriba Esdra per meditare sulle parole della Dottrina", ovvero studiarono il testo che avevano davanti ed elaborarono un'interpretazione accettata. Il testo non descrive i metodi interpretativi da loro utilizzati né il processo attraverso il quale giunsero alle loro conclusioni. La successiva letteratura talmudica contiene esegesi esplicite dei passi rilevanti del Levitico, ma non spiega nemmeno perché (o quando, o da chi) l'interpretazione normativa fu elaborata per la prima volta o perché (o quando o da chi) fu infine accettata. <center>'''3'''</center> {{passo biblico2|Genesi|32:24-32}} racconta la famosa storia del patriarca Giacobbe che lotta per tutta la notte con un uomo non identificato. Giacobbe emerge zoppo da questo misterioso incontro e all'alba l'uomo cambia il nome di Giacobbe in Israele, ma si rifiuta di rivelare il proprio. Interpreti successivi diedero per scontato che "l'uomo", che il testo identifica chiaramente come tale (''ish''), fosse in realtà un angelo. Perché altrimenti era così disperato da andarsene prima dell'alba? Perché altrimenti si rifiutava di rivelare il suo nome? Chi altro avrebbe avuto l'arroganza di cambiare il nome di un altro uomo? Naturalmente, ci sono possibili risposte a queste domande, ma resta il fatto che l'antagonista di Giacobbe era stato visto come un angelo fin dai tempi più remoti. Quando il profeta Osea allude a questa storia ({{passo biblico|Osea|12:4}}), dà semplicemente per scontato che l’antagonista di Giacobbe fosse un angelo (''mal’ach''); il cambiamento interpretativo era già avvenuto prima dell’esilio babilonese! <center>'''4'''</center> L'ultimo capitolo del Libro di Samuele ({{passo biblico2|2Samuele|24}}) racconta una strana storia della furia di Dio verso Re Davide dopo che il sovrano israelita aveva ordinato un censimento delle sue truppe combattenti. Non è strano che Dio fosse adirato con Davide per aver desiderato questo: il popolo d'Israele credeva da tempo che censire il popolo fosse un affronto a Dio e dovesse essere evitato, perché Dio non aveva forse promesso ad Abramo che la sua discendenza sarebbe stata innumerevole come le stelle ({{passo biblico2|Genesi|15:5}}), e Mosè, quando volle censire il popolo nel deserto, non aveva forse ordinato a ciascuno di portare il pagamento di mezzo siclo e poi aveva contato il denaro ({{passo biblico2|Esodo|30:11-16}})? La parte sorprendente è questa: Davide fece il censimento in primo luogo perché aveva ricevuto l'ordine di farlo da Dio. ''Dio era già adirato con il popolo d'Israele'' (al lettore non viene detto il perché) ''e voleva un pretesto per punirlo!'' Tuttavia, quando questa storia viene raccontata nuovamente nel successivo Libro delle Cronache (cfr. [[Una storia dell'ebraismo/Capitolo 1|Capitolo 1]], "COSA CONTIENE LA BIBBIA?"), una ripetizione quasi letterale della narrazione differisce per un dettaglio cruciale: non è Dio a istigare Davide alla sua azione insensata, ma è Satana ({{passo biblico2|2Cronache|21:1}}). Ancora una volta il lettore non riceve alcuna spiegazione sul perché Satana abbia dovuto farlo, ma l'atto non è più sorprendente: ci si può aspettare che Satana causi problemi in questo modo. Attraverso una sottile correzione interpretativa, la giustizia di Dio è stata protetta da ogni contestazione. <center>'''5'''</center> Un esempio lampante di esplicita reinterpretazione all'interno della Bibbia stessa si trova in {{passo biblico2|Daniele|9:2}}, dove il pio Daniele riferisce di aver studiato la predizione del profeta Geremia ({{passo biblico2|Geremia|25:11-12;29:10}}) secondo cui Gerusalemme sarebbe rimasta in rovina per settant'anni e poi sarebbe stata ricostruita. Quando il Libro di Daniele fu scritto (cfr. [[Una storia dell'ebraismo/Capitolo 4|Capitolo 4]]), erano trascorsi ben più di settant'anni dalla distruzione del 586 AEV e la città era di nuovo sotto un oppressivo dominio straniero; i giusti di quei tempi si saranno sicuramente chiesti come ciò fosse possibile: dov'era ora la promessa di Dio al profeta? In questo momento cruciale, l'angelo Gabriele si presenta a Daniele e gli spiega che il profeta aveva in realtà inteso parlare di settanta settimane di anni, ovvero non di 70 anni ma di 490 (cfr. {{passo biblico2|Daniele|9:24}}). Grazie a questo straordinario atto di reinterpretazione, ai pii degli anni successivi fu risparmiata la prospettiva straziante che la parola di Geremia fosse rimasta inadempiuta. }} Il dominio persiano su ''Yehud'' continuò per un altro secolo dopo la carriera di Neemia come governatore, ma si sa molto poco di questo lungo periodo. L'istituzione della Torah da parte di Esdra come legge di ''Yehud'' apparentemente non subì contestazioni, e la successione dei sommi sacerdoti apparentemente continuò in modo ordinato, ma non si registrano eventi specifici per questo periodo, e qualsiasi graduale sviluppo nella vita della regione si perde nella generale mancanza di documentazione. Un episodio intrigante, tuttavia, si svolse in un angolo remoto dell'Impero persiano a [[w:Elefantina|Elefantina]], su un'isola nell'Alta Valle del Nilo, un avamposto militare di ebrei insediati da tempo. Questi soldati ebrei avevano il compito di proteggere la frontiera egiziana dalle invasioni provenienti dal cuore dell'Africa, e avevano ricoperto questa responsabilità per un periodo considerevole, ereditando ogni generazione da quella precedente. Per lungo tempo, a quanto pare, la popolazione egiziana locale tollerò questa presenza militare aliena in mezzo a loro; questi stranieri, dopotutto, stavano proteggendo la loro patria. Alla fine del V secolo, tuttavia, questi stessi soldati ebrei servivano gli interessi dell'Impero persiano, un occupante straniero. Non si sa molto della vita di questi coloni-soldati ebrei, ma un fatto notevole è chiaro: gli ebrei di Elefantina mantenevano l'unico tempio ebraico conosciuto al mondo all'epoca al di fuori della Terra Santa. Qui il dio ebraico, apparentemente chiamato Yahu, veniva onorato attraverso riti sacrificali familiari, una situazione che sicuramente compiaceva molto gli ebrei locali ma che irritava anche notevolmente i sacerdoti locali del dio egizio Khnum: il tempio di Khnum, altrimenti il ​​tempio principale dell'isola, subiva forti pressioni da parte di questo concorrente straniero. A peggiorare ulteriormente la situazione agli occhi degli indigeni, la festa annuale di Pesach di questi ebrei gettava l'ambiente locale di Elefantina (cioè l'Egitto) in una pessima luce, e tale festa era anche notoriamente segnata dalla macellazione degli agnelli, un animale considerato sacro a Khnum. Intorno al 419 AEV, una lettera delle autorità superiori ordinò ai funzionari persiani locali di proteggere gli ebrei da interferenze durante la celebrazione della loro festa; il documento non dice cosa stesse accadendo per rendere necessaria tale lettera o cosa gli ebrei dovessero fare per ottenere tale protezione, ma chiaramente c'era tensione nell'aria. Pochi anni dopo, il tempio ebraico di Elefantina fu completamente distrutto, apparentemente su istigazione dei sacerdoti di Khnum; dopo diversi anni, durante i quali le richieste di aiuto al sacerdozio di Gerusalemme rimasero inascoltate, i sacrifici di Elefantina furono parzialmente ripristinati,<ref>Questi sviluppi sono noti grazie a frammenti della corrispondenza ufficiale conservati. Si veda B. Porten, ''Archives from Elephantine: The Life of an Ancient Jewish Military Colony'' (Berkeley: University of California Press, 1968).</ref> ma presto il tempio ricostruito fu nuovamente demolito, questa volta, a quanto pare, definitivamente. Diversi aspetti di questo episodio meritano un commento. Non vi è alcuna traccia che gli ebrei di Elefantina e i loro capi sacerdotali possedessero copie della Torah o che sapessero addirittura dell'esistenza di un tale libro. La corrispondenza sopravvissuta tra loro e le autorità di Gerusalemme non cita né menziona mai un testo sacro, e gli ebrei di Elefantina praticavano uno stile di vita che di fatto disobbediva alla Torah in modi significativi. L'esistenza stessa di un tempio al di fuori del "luogo che YHWH aveva scelto"<ref>Questa frase ricorre ripetutamente nel Deuteronomio. Secondo la tradizione, significava Gerusalemme, e si intendeva che vietasse il culto sacrificale in qualsiasi altro luogo: un aspetto chiave della riforma di re Giosia fu la distruzione di tutti i santuari dedicati a YHWH al di fuori di Gerusalemme. Tuttavia, il Deuteronomio è ambientato al tempo di Mosè, quindi la capitale del futuro regno di Davide non poteva essere identificata per nome. Questa ambiguità diede origine a una disputa con i Samaritani che durò per secoli. Cfr. il riquadro "I SAMARITANI" per maggiori informazioni su questo gruppo.</ref> violava un requisito fondamentale del Libro del Deuteronomio e vanificava le riforme intraprese da re Giosia secoli prima. Gli ebrei di Elefantina ignoravano forse quelle riforme perché i loro antenati erano arrivati ​​in Egitto ancor prima dell'epoca di Giosia? È possibile, forse persino probabile, sebbene nessun autore biblico dimostri di essere a conoscenza della loro presenza lì. Presupponevano semplicemente che quelle riforme fossero state vanificate dalla conquista babilonese? Anche questo è possibile. Credevano che il Deuteronomio proibisse di costruire altri santuari solo in Terra Santa, un'interpretazione che li lasciava liberi di fare ciò che ritenevano opportuno in Egitto? Anche questo è possibile: molte scuole interpretative ebraiche hanno limitato l'applicazione di varie regole della Torah alla patria ebraica in Palestina.<ref>Un tema ricorrente nella storia ebraica antica era lo scoppio di controversie religiose a causa di interpretazioni contrastanti del testo sacro. Per ulteriori informazioni su questo tema, si vedano i Capitoli successivi.</ref> {{Nota |allineamento = centro |larghezza = 95% |titolo = I SAMARITANI |contenuto = Nel 722 AEV gli Assiri conquistarono il Regno d'Israele e ne posero fine alla sovranità. Secondo il racconto di {{passo biblico2|2Re|17}}, gli abitanti della quella terra furono deportati in esilio presso gli Assiri, i quali importarono "gente da Babilonia, Cuta, Avva, Amat e Sefarvaim" ({{passo biblico|2Re|17:24}}), anch'essi sradicati dalle loro terre natali, e li insediarono nelle campagne di Samaria, ormai deserte. Il racconto prosegue raccontando che il paese devastato fu invaso dai leoni, e questo fece temere ai nuovi residenti di aver irritato YHWH, il dio della terra, adorandolo in modo scorretto. Il re d'Assiria ordinò che alcuni dei sacerdoti israeliti esiliati tornassero alle loro case per insegnare ai nuovi arrivati ​​"come temere YHWH" ({{passo biblico|2Re|17:28}}), ma i nuovi arrivati ​​continuarono a servire anche i loro dèi ancestrali. Questo è il resoconto sprezzante e ostile della Bibbia sui [[w:Samaritani|Samaritani]]. Chiaramente scritto da un punto di vista rivale, quello dei Giudei, questo racconto li descrive come stranieri insediati nella Terra Promessa da un conquistatore straniero. Praticando una forma degradata di adorazione di YHWH, non potevano o non volevano abbandonare l'idolatria che avevano portato con sé dai loro paesi d'origine. Secoli dopo, i Samaritani continuarono a mantenere una propria identità religiosa distintiva. Samaria si trova a nord del cuore della Giudea e i suoi abitanti svilupparono un'eredità religiosa alternativa, forse riflettendo le usanze delle tribù settentrionali, proprio come l'ebraismo rifletteva l'eredità del Regno meridionale di Giuda. I rapporti tra Giudei e Samaritani erano spesso tesi o addirittura ostili. Ai tempi di Neemia, un figlio del sommo sacerdote di Gerusalemme sposò la figlia del capo samaritano, ma Neemia lo espulse da Gerusalemme ({{passo biblico2|Neemia|13:28}}), un atto che suggellò i cattivi rapporti tra le due comunità. Per gran parte del primo periodo ellenistico, i Samaritani mantennero un tempio sul [[w:Garizim|Monte Garizim]], vicino all'odierna Nablus (la biblica Sichem), e svilupparono una versione della Torah in cui tutti i riferimenti impliciti a Gerusalemme (specialmente nel Deuteronomio) furono sottilmente riformulati e applicati invece al loro santuario. Costruito poco dopo l'epoca di Alessandro Magno, il tempio samaritano fu distrutto dal sommo sacerdote asmoneo [[w:Giovanni Ircano I|Ircano I]]; egli affermò di agire per rappresaglia contro la cooperazione samaritana al programma di ellenizzazione di Antioco IV (cfr. [[Una storia dell'ebraismo/Capitolo 4|Capitolo 4]]), ma fu sicuramente anche motivato dall'ostilità ancestrale tra le due comunità. Anche il famoso racconto evangelico del buon samaritano ({{passo biblico2|Luca|10:30-37}}) riflette questa ostilità: nulla era più sconvolgente per gli ascoltatori giudei dell'idea di un samaritano più virtuoso di loro. Sotto l'occupazione romana, la Samaria divenne una zona cuscinetto ostile tra i due distretti ebraici della Giudea e della Galilea. I pellegrini e gli altri viaggiatori che viaggiavano tra la Galilea e Gerusalemme erano costantemente esposti al rischio di molestie e di violenze peggiori. Nella tarda antichità, la religione samaritana continuò ad assomigliare all'ebraismo, pur rimanendone distinta. I samaritani accettavano il Pentateuco (ma solo il Pentateuco) come sacro, sebbene in una versione leggermente diversa, come già accennato. L'atteggiamento rabbinico generale nei loro confronti era che ci si potesse fidare che i samaritani seguissero solo alcune regole della Torah, ma che le seguissero con scrupolosa attenzione; è difficile stabilire se si trattasse di una fantasia di estranei o di una descrizione accurata del comportamento samaritano. La diaspora samaritana, un tempo numerosa, è quasi completamente scomparsa, ma una modesta comunità samaritana continua a esistere nell'odierno Israele e in Cisgiordania. I samaritani onorano la propria stirpe di sacerdoti e continuano a riconoscere il Garizim come un monte sacro; durante la Pasqua continuano a sacrificarvi un agnello (o un capretto). }} Un altro elemento della religione degli ebrei di Elefantina potrebbe sembrare ancora più sconvolgente alla maggior parte dei lettori moderni: il dio ebraico, qui chiamato Yahu, condivideva il suo santuario egizio con due divinità femminili, Ashambethel e Anatbethel. Tali associazioni di YHWH con altre divinità erano state comuni nell'Israele preesilico, e qui, in un angolo isolato del mondo, antichi schemi persistevano a lungo dopo essere praticamente scomparsi in patria. Nessuna testimonianza superstite indica se gli ebrei di Elefantina sapessero che altri avrebbero trovato questa pratica scandalosa o come l'avrebbero giustificata. In breve, la religione degli ebrei di Elefantina (si può finanche chiamarla giudaismo?) non aveva nulla a che vedere con la religione che il Libro dell'Insegnamento di Mosè avrebbe indotto i lettori ad aspettarsi. Eppure, queste persone erano ansiose di celebrare la Pesach nel modo corretto e invocarono l'aiuto delle autorità persiane quando la popolazione locale cercò di interferire. Si consideravano servitori del dio d'Israele, consideravano il popolo di Gerusalemme come loro cugino e consideravano la città santa la loro capitale ancestrale e una fonte di guida religiosa. Mentre gli ebrei di Elefantina lottavano per ottenere il permesso di ricostruire il tempio distrutto, cercarono di ottenere il sostegno di quei cugini, ma a quanto pare il sacerdozio di Gerusalemme non era molto desideroso di aiutare. Inizialmente, non diedero alcuna risposta, così che tre anni dopo, quando gli abitanti di Elefantina ci riprovarono, la petizione arrivò non solo a Gerusalemme, ma anche alla famiglia più importante di Samaria. Quando finalmente il culto di Yahu fu effettivamente ripristinato, il ripristino fu solo parziale: incenso e offerte vegetali erano permessi, ma non il sacrificio di animali. Perché i sacerdoti di Gerusalemme erano così riluttanti a sostenere i loro confratelli ebrei, e perché il ripristino rimase incompleto? Una risposta probabile è che la Torah fosse già conosciuta in Giudea, e i capi locali non erano contenti di sostenere una flagrante violazione delle istruzioni del Libro. Un'altra considerazione, tuttavia, è che il sacerdozio di Gerusalemme non era scontento di vedere un concorrente fallire. È estremamente improbabile che ebrei provenienti da altre parti del mondo abbiano intrapreso il lungo viaggio verso l'Egitto meridionale per recarsi a Elefantina per pregare, ma forse i sacerdoti di Gerusalemme pensavano che i pellegrini provenienti da lontano sarebbero stati più propensi a visitare la patria in assenza di un santuario locale disponibile. La riduzione del culto che alla fine fu consentita potrebbe rappresentare un compromesso: i capi di Gerusalemme erano pronti ad accettare tali attività presso un santuario alternativo, ma non avrebbero accettato di sostenere il completo restauro di un santuario diverso dal proprio. La solidarietà ebraica su alcune questioni non sempre significava solidarietà su tutto. A parte la corrispondenza di Elefantina, non ci è pervenuta quasi nessuna prova documentale dell'epoca in cui la Persia governava il Vicino Oriente. Dopo la scomparsa di Esdra e Neemia, ''Yehud'' rimase apparentemente pressoché invariato rispetto a quanto i riformatori avevano lasciato: il libro della Torah era il codice autorevole e i sommi sacerdoti, in successione ereditaria, erano incaricati di interpretarlo. Questa disposizione continuò a basarsi sull'autorità reale, ma i successivi re persiani non intervennero nella vita ebraica. L'insistenza della Torah sulla netta separazione dai popoli vicini e dalle loro usanze continuò a suscitare risentimento, e probabilmente una certa resistenza silenziosa, sia da parte dei vertici che della gente comune nella loro vita privata, ma la situazione appariva stabile e non si possono documentare cambiamenti significativi. [[File:Israeli blue Star of David.svg|25px|center|Maghen David]] {{Immagine grande|109.Ezra Reads the Law to the People.jpg|1010px|''Esdra legge le Tavole al Popolo'', di [[w:Gustave Doré|Gustave Doré]] (1866)}} == Note == {{Vedi anche|Serie delle interpretazioni|Serie misticismo ebraico|Serie maimonidea|Serie dei sentimenti|Serie letteratura moderna}} <div style="height: 180px; overflow: auto; padding: 3px; border:1px solid #AAAAAA; reflist4"><references/></div> {{Avanzamento|100%|7 luglio 2025}} [[Categoria:Una storia dell'ebraismo|Capitolo 3]] 1fgrjp5r1yndhebycsicyrys231ybbf Una storia dell'ebraismo/Capitolo 4 0 57738 478517 2025-07-07T21:04:56Z Monozigote 19063 layout+pic+testo 478517 wikitext text/x-wiki {{Una storia dell'ebraismo}} [[File:Arthur Szyk (1894-1951), Bar Kochba (1927).jpg|center|750px|"Bar Kochba", di Arthur Szyk (1927)]] == Crisi e nuovo inizio == {{Vedi anche|:en:w:Jewish apocrypha|w:Apocrifi giudaici|:en:w:Template:Jewish Apocrypha|etichetta1=Apocrifi ebraici (en)|etichetta2=Apocrifi giudaici|etichetta3=Template:Jewish Apocrypha}} <!--- miei testi in inglese da tradurre, sistemare e inserire ---> I Persiani governarono il Vicino Oriente per quasi 200 anni: conquistarono Babilonia nel 539 AEV e mantennero il potere fino a una rapida serie di spettacolari sconfitte per mano di Alessandro Magno, re di Macedonia, dal 333 al 331 AEV. In seguito, la lingua greca e le varianti della cultura greca dominarono il Mediterraneo orientale per quasi {{FORMATNUM:1000}} anni, fino all'altrettanto spettacolare arrivo degli Arabi e dell'Islam nel VII secolo EV. Alessandro mantenne il sistema persiano di dividere il regno in regioni o satrapie, affidando a ciascuna di esse il comando a un subordinato di fiducia; una volta terminata la guerra attiva, molti dei suoi generali furono nominati a questi incarichi. Adottò misure per diffondere la cultura greca in tutto il regno – istituì insediamenti di soldati in servizio o in pensione in luoghi chiave e incoraggiò (o costrinse) i suoi ufficiali a sposare donne indigene di alto rango – ma forse era più interessato a mantenere la stabilità e il controllo che a dare inizio a una rivoluzione culturale. Re Alessandro non interferì nella vita interiore della popolazione ebraica (o di qualsiasi altra) ora sotto il suo dominio, ma incoraggiò un'immigrazione su larga scala nella nuova città di [[w:Alessandria d'Egitto|Alessandria d'Egitto]]. Questa nuova città divenne presto una capitale reale, la più grande città del mondo greco, sede della più grande comunità ebraica al mondo. Qui e altrove si sviluppò, prosperò e poi scomparve quasi completamente un ebraismo di lingua greca; si veda il [[Una storia dell'ebraismo/Capitolo 6|Capitolo 6]] per ulteriori dettagli. Come è noto, Alessandro Magno morì improvvisamente e giovanissimo, molto prima di aver organizzato un'amministrazione stabile per il suo immenso regno. Non lasciò un erede degno di questo nome e, dopo un periodo di intense e violente lotte tra i suoi generali e aiutanti, il suo regno si disgregò. La maggior parte dei potenziali successori di Alessandro fu eliminata nella lotta, ma dopo una generazione di guerre alcuni sopravvissuti si erano affermati come re a pieno titolo, ciascuno con il controllo di una porzione del regno di Alessandro. Due di questi nuovi monarchi governavano su un numero considerevole di ebrei: ''[[w:Tolomeo I|Tolomeo]]'' in Egitto e ''[[w:Seleuco I|Seleuco]]'' su gran parte della parte asiatica dell'antico Impero persiano. Il regno di Tolomeo comprendeva la Giudea e la capitale in espansione Alessandria, mentre Seleuco governava la comunità di esuli a Babilonia, già esistente da diversi secoli. Della Babilonia di quei primi secoli non si sa quasi nulla, ma gli eventi in Giudea sotto il dominio greco determinarono il carattere dell'ebraismo per sempre. Come lo stesso Alessandro, Tolomeo I e i suoi successori non sembrano aver compiuto alcuno sforzo diretto per cambiare le condizioni in Giudea: la Torah rimase in vigore e i sommi sacerdoti rimasero in carica. Ciononostante, cambiamenti imprevisti iniziarono ad apparire nella vita ebraica. I funzionari greci passavano continuamente per Gerusalemme e la loro presenza iniziò a influenzare la popolazione locale. Chi desiderava attirare l'attenzione dei sovrani doveva imparare almeno un po' di greco; chi desiderava dedicarsi al commercio su larga scala doveva fare lo stesso. Chi desiderava entrare al servizio del re doveva acquisire una padronanza ancora maggiore e apprendere le complessità del protocollo di corte e della vita nella capitale reale. I greci, da parte loro, non esitavano a ostentare la brillante superiorità del loro stile di vita,<ref>1</ref> e in effetti, le conquiste della civiltà greca furono davvero impressionanti. Il risultato fu una costante infiltrazione dell'ellenismo (ovvero della cultura greca) nella scena giudaica: ciò era particolarmente vero tra i circoli ricchi e ambiziosi di Gerusalemme, non da ultimo quelli dei sacerdoti di alto rango. Alcune famiglie impararono ad adattarsi ai costumi greci, mentre altre senza dubbio guardavano con sgomento a questo allontanamento dalle usanze ancestrali. Alcuni individui raggiunsero posizioni di potere e onore, mentre altri senza dubbio guardavano con invidia e risentimento. Secondo uno schema secolare, le campagne videro la città sprofondare nella malvagità (così come la vedevano loro), mentre rabbia e amarezza crescevano lentamente. {{Nota |allineamento = centro |larghezza = 95% |titolo = GLI APOCRIFI |contenuto = The Septuagint translation of the Torah began a process by which the Greek-speaking Jews of the Hellenistic Diaspora translated all their sacred writings into a language they could understand. This Greek-language collection eventually included materials that the emerging Hebrew-language collection of the Tanakh left out (cfr. Capitolo 1, "COSA CONTIENE LA BIBBIA?"). The Hebrew texts became the Bible of the Jewish religion, while the Greek collection became the Old Testament of Christianity. This situation persisted for well over 1,000 years, until the time of the Protestant Reformation in the sixteenth century. At that point, the Reformers, led by Martin Luther, concluded that there was something illogical about the claim that Christianity rested on the scriptures of Israel when in fact the Christian Old Testament included several books that the Jews themselves did not revere as holy! Protestants therefore removed those books from their Bibles or moved them to a special section of their own called the Apocrypha, from a Greek word meaning “items that ought to be hidden away.” Thanks to their long history in the Christian Church, the documents in question were not actually hidden away; they were deemed worthy of careful study but were no longer placed in the same category of holiness as the biblical writings themselves. It must be kept in mind that these books, though Jewish in origin, were preserved through the Middle Ages by Christians and not by Jews; in fact, there are many passages that seem to show the alterations of Christian copyists. The books of the Apocrypha are as follows: 1. 1 Esdras. An alternative version of the Bible’s own narrative, starting at 2 Chronicles 35, including all of the Book of Ezra, and concluding with Nehemiah 7:72–8:13, rather abruptly in the midst of the verse. Only a long narrative of events at the court of the Persian King Darius in chapters 3–5 contains other material. The name Esdras is a Greek form of the biblical name Ezra. 2. 2 Esdras. A vision of the end of days said to have come to Ezra, here called a prophet (1:1). The book consists of a long Jewish exploration of the problem of evil as reflected in the Babylonian destruction of Jerusalem, though thebookwas probably written at the time of the later destruction by Rome.Moreexplicitly Christian chapters have been added at the beginning and the end. 3. Tobit. A romantic tale of the pious Tobit, who overcame great tribulations thanks to his faith. Tobit’s son Tobias eventually marries Sarah, a pious widow all of whose previous husbands had died on their wedding night, and overcomes the demon that had been killing them. 4. Judith. The triumph of the beautiful, pious widow Judith, who rescues the Jews from conquest by the wicked Holofernes by offering herself to the Babylonian general but then getting him drunk and cutting off his head when they are alone. 5. Additions to the Book of Esther. The biblical text of Esther is famous for never explicitly mentioning God. The translators “corrected” this problem by adding several long prayers recited by the main characters of the story at key moments in the narrative. Other sorts of background information and elaboration are supplied as well. 6. Wisdom of Solomon. Aset of philosophical musings in praise ofWisdom and fiercely hostile to idolatry, ascribed (like the biblical wisdom books of Proverbs and Ecclesiastes) to the ancient King Solomon. 7. Ecclesiasticus, or the Wisdom of Ben Sira. Joshua (Jesus) ben Sira was a wealthy resident of Jerusalem who around 200 BCE wrote a book of practical wisdom designed to guide the education of young men. The Wisdom tradition pervaded the Near East for millennia and underlies the biblical Wisdom books as well (see no. 6). 8. Baruch. A short set of orations ascribed to Baruch ben Neriah, the faithful secretary of the prophet Jeremiah (see Chapter 3, “The Origin of a Prophetic Book”). The sixth and last chapter is sometimes printed separately as the Letter of Jeremiah, allegedly sent by the prophet to the exile community newly arrived in Babylon. 9. Song of the Three Young Men. A long prayer and psalm of thanksgiving ascribed to the young Jews who were rescued from a fiery furnace during the persecutions of King Nebuchadnezzar. The poems are inserted into the Greek translation of Daniel 3. 10. Susanna. A short story about the piety of a young beauty who resists the seductive advances of hypocritical elders. It appears as an extra chapter in the Greek version of Daniel. 11. Bel and the Dragon. Another addition to the Book of Daniel, this one describing Daniel’s successful unmasking of dishonest pagan priests. Also added to the text in the Greek version, the storymakes reference to Daniel’s escape from the lions’ den in the Hebrew Daniel 6. 12. The Prayer of Manasseh. King Manasseh of Judah is described in 2 Kings 21 as the most wicked king that realm ever endured, but the retelling in 2 Chronicles 33:12–13 reports that Manasseh repented at the end of his life and composed a prayer of contrition. The Hebrew text only refers to this prayer, but the Greek text provides its text. 13. 1 Maccabees. A narrative of the persecutions of Antiochus and the Maccabees’ heroic resistance. The book ends with the installation of Hyrcanus I in 135–4 BCE. 14. 2 Maccabees. Another account of those years, including some introductory material but ending with Judah’s defeat of the general Nicanor in 161. [[File:Israeli blue Star of David.svg|20px|center|Maghen David]] Many other Jewish writings from late antiquity have survived as well; these are often assembled into a collection called Pseudepigrapha (“falsely ascribed writings”), because many are presented as the writings of biblical heroes such as the prophets or the patriarchs or even Adam and Eve. These texts also were preserved by Christians throughout the Middle Ages. }} {{Nota |allineamento = centro |larghezza = 95% |titolo = APOCALISSE |contenuto = The [[w:Libro di Daniele|Book of Daniel]] is the most important early example of a type of writing that has come to be known as apocalypse, after the Greek word for “revelation.” These books depict the future in the form of a revelation granted by an angel to a pious hero. Scripture contains earlier examples as well, most notably toward the end of the Book of Zechariah, but Daniel’s visions can be located precisely in their historical context, so they provide a useful starting point for examining this literature. These books depart from the earlier scriptures in two noteworthy respects. In form, they continue to uphold the idea that the truly pious can hope to receive divine messages like the prophets of old, but now the source of those messages is an intermediary angel rather than God himself. This change suggests that God was increasingly seen as ruling the world through a throng of agents and representatives, just as the kings of the Hellenistic world (and then the Roman emperors) were seen as distant though powerful monarchs, approachable only through many levels of agents, bureaucrats, and ministers. Everything was done in their name, but ordinary people rarely saw them and could barely hope for their personal attention. God, of course, was never felt to be as remote or hidden as that; nevertheless, the idea began to spread that the world is full of God’s agents, a kind of bureaucracy or a royal court of heavenly beings who actually perform the actions that are carried out in their commander’s name. In substance, apocalyptic writing differs from earlier biblical writings in that it has given up on understanding history. Deuteronomy confidently asserts that through historical events God rewards the righteous and punishes the wicked, and this idea was still widely accepted when the Babylonians destroyed Jerusalem (see Chapter 2, “A Debate on the Meaning of Disaster”). The Book of Daniel, however, is careful to avoid any such claim: as the persecutions of King Antiochus intensified, everyone could see that now it was those who violated the covenant who enjoyed wealth and power, while those who remained loyal to Moses and his teaching endured mounting sorrows. Butnowthatwas all right: what happens in this world is not a reward or a punishment but simply the realization of God’s mysterious plan. The execution of God’s justice will take place hereafter. This type of writing remained popular among Jews for several hundred years. The books now known as 2 Esdras (or 4 Ezra) and 2 Baruch were written after the Romans destroyed Jerusalem again in 70 CE, and they apply this same manner of writing and thinking to the disaster of their own time. Fragments of many other apocalypses have survived as well. As this way of thinking spread, it began to generate impatience for the promised end of history. Fervent eagerness for the end of the world was a natural response to seemingly endless suffering; fueled by the conviction that events were preordained and had no inherent meaning, expectation of the final resolution of Israel’s painful history rose ever higher among groups of despondent Jews. Since the end of the world would mean the triumph of righteousness over evil, this eagerness often took the form of resistance to Herodian or Roman oppression: at the end of time, God would surely allow his true servants to overcome their enemies. Following the example of their Maccabean forebears, groups of the pious began taking up arms or just rioting in the streets of Jerusalem, confident that the reign of Satan was drawing to its close. This enthusiastic readiness for cataclysm was an important ingredient in the Judaeans’ willingness to start a war with the Roman Empire: the Maccabees had triumphed over the great kingdom of their time, and surely God would not allow his people to suffer defeat now. Not once but three times in less than a century the Jewish nation attempted to vanquish Rome by force of arms, and all three times their efforts ended in disaster; see Chapter 7. }} {{Nota |allineamento = centro |larghezza = 95% |titolo = IL POPOLO NOMINA SIMONE QUALE SOMMO SACERDOTE |contenuto = ''Nota: Quando il Sommo Sacerdote Gionata fu assassinato nel 143 AEV, suo fratello Simone, ultimo dei fratelli Maccabei, divenne il suo successore. Di per sé, questo non sarebbe sorprendente: la famiglia era una famiglia di eroi e non c'era nessun altro candidato plausibile per la carica. Tuttavia, le modalità della sua nomina furono davvero sorprendenti: oltre a ricevere la nomina dal re seleucide, che tecnicamente godeva ancora di questo diritto, Simone fu insediato per voto del popolo di Gerusalemme. Mai prima di allora era stato eletto un sommo sacerdote. Questa era una procedura standard tra le città greche, ma era inaudita nella storia ebraica e non aveva alcun fondamento nella [[Torah]]. È sorprendente che una famiglia giunta alla grandezza difendendo la tradizione e opponendosi all'ellenismo, si affidasse comunque a questo metodo tipicamente greco per ottenere alte cariche. L'episodio rivela la pervasiva influenza della cultura greca anche su persone desiderose di limitarne gli effetti.'' Poiché più volte erano sorte guerre nel paese, Simone, figlio di Mattatia, sacerdote della stirpe di Ioarìb, e i suoi fratelli si gettarono nella mischia e si opposero agli avversari del loro popolo, perché restassero incolumi il santuario e la legge, e arrecarono gloria grande al loro popolo. Giònata riunì la sua nazione e ne divenne il sommo sacerdote, poi andò a raggiungere i suoi antenati. I loro nemici vollero invadere il loro paese e stendere la mano contro il santuario. Simone allora si oppose e si battè per il suo popolo e spese molto del suo per dotare di armi le milizie della sua nazione e assegnare loro un salario. Inoltre fortificò le città della Giudea e Bet-Zur nel territorio della Giudea, dove prima c'era la roccaforte dei nemici, e vi pose un presidio di soldati giudei. Fortificò Giaffa, situata sul mare, e Ghezer presso i confini di Asdòd, nelle quali prima risiedevano i nemici, e vi impiantò i Giudei e provvide in esse quanto era necessario al loro sostentamento. Il popolo ammirò la fede di Simone e la gloria che egli si proponeva di procurare al suo popolo; lo costituirono loro capo e sommo sacerdote per queste sue imprese e per la giustizia e la fede che egli aveva conservate al suo popolo e perché aveva cercato con ogni mezzo di elevare la sua gente. Nei suoi giorni si riuscì felicemente per mezzo suo a scacciare dal loro paese i pagani e quelli che erano nella città di Davide e in Gerusalemme, che si erano edificati l'Acra e ne uscivano profanando i dintorni del santuario e recando offesa grande alla sua purità. Egli vi insediò soldati giudei, la fortificò per la purità della regione e della città ed elevò le mura di Gerusalemme. Il re Demetrio quindi gli confermò il sommo sacerdozio; lo ascrisse tra i suoi amici e gli conferì grandi onori. Seppe infatti che i Giudei erano considerati amici, alleati e fratelli da parte dei Romani, e che questi erano andati incontro ai messaggeri di Simone con segni di onore; che i Giudei e i sacerdoti avevano approvato che Simone fosse sempre loro condottiero e sommo sacerdote finché sorgesse un profeta fedele, che fosse loro comandante militare e avesse cura del santuario e fossero nominati da lui i sovrintendenti ai loro lavori, al paese, agli armamenti e alle fortezze; che, prendendosi cura del santuario, fosse da tutti obbedito; che scrivessero nel suo nome tutti i contratti del paese e vestisse di porpora e ornamenti d'oro;né doveva essere lecito a nessuno del popolo né dei sacerdoti respingere alcuno di questi diritti o disobbedire ai suoi ordini o convocare riunioni senza suo consenso e vestire di porpora e ornarsi della fibbia aurea; chiunque agisse contro questi decreti o ne respingesse alcuno, fosse ritenuto colpevole. <div align="right">({{passo biblico2|1Maccabei|14:29-45}})</div> }} {{clear}} [[File:Israeli blue Star of David.svg|25px|center|Maghen David]] == Note == {{Vedi anche|Serie delle interpretazioni|Serie misticismo ebraico|Serie maimonidea|Serie dei sentimenti|Serie letteratura moderna}} <div style="height: 180px; overflow: auto; padding: 3px; border:1px solid #AAAAAA; reflist4"><references/></div> {{Avanzamento|25%|7 luglio 2025}} [[Categoria:Una storia dell'ebraismo|Capitolo 4]] 17eg4zg18j9ujhay8ljw1nq5xe1u4ik 478518 478517 2025-07-07T22:38:24Z Monozigote 19063 /* Crisi e nuovo inizio */ testo 478518 wikitext text/x-wiki {{Una storia dell'ebraismo}} [[File:Arthur Szyk (1894-1951), Bar Kochba (1927).jpg|center|750px|"Bar Kochba", di Arthur Szyk (1927)]] == Crisi e nuovo inizio == {{Vedi anche|:en:w:Jewish apocrypha|w:Apocrifi giudaici|:en:w:Template:Jewish Apocrypha|etichetta1=Apocrifi ebraici (en)|etichetta2=Apocrifi giudaici|etichetta3=Template:Jewish Apocrypha}} <!--- miei testi in inglese da tradurre, sistemare e inserire ---> I Persiani governarono il Vicino Oriente per quasi 200 anni: conquistarono Babilonia nel 539 AEV e mantennero il potere fino a una rapida serie di spettacolari sconfitte per mano di Alessandro Magno, re di Macedonia, dal 333 al 331 AEV. In seguito, la lingua greca e le varianti della cultura greca dominarono il Mediterraneo orientale per quasi {{FORMATNUM:1000}} anni, fino all'altrettanto spettacolare arrivo degli Arabi e dell'Islam nel VII secolo EV. Alessandro mantenne il sistema persiano di dividere il regno in regioni o satrapie, affidando a ciascuna di esse il comando a un subordinato di fiducia; una volta terminata la guerra attiva, molti dei suoi generali furono nominati a questi incarichi. Adottò misure per diffondere la cultura greca in tutto il regno – istituì insediamenti di soldati in servizio o in pensione in luoghi chiave e incoraggiò (o costrinse) i suoi ufficiali a sposare donne indigene di alto rango – ma forse era più interessato a mantenere la stabilità e il controllo che a dare inizio a una rivoluzione culturale. Re Alessandro non interferì nella vita interiore della popolazione ebraica (o di qualsiasi altra) ora sotto il suo dominio, ma incoraggiò un'immigrazione su larga scala nella nuova città di [[w:Alessandria d'Egitto|Alessandria d'Egitto]]. Questa nuova città divenne presto una capitale reale, la più grande città del mondo greco, sede della più grande comunità ebraica al mondo. Qui e altrove si sviluppò, prosperò e poi scomparve quasi completamente un ebraismo di lingua greca; si veda il [[Una storia dell'ebraismo/Capitolo 6|Capitolo 6]] per ulteriori dettagli. Come è noto, Alessandro Magno morì improvvisamente e giovanissimo, molto prima di aver organizzato un'amministrazione stabile per il suo immenso regno. Non lasciò un erede degno di questo nome e, dopo un periodo di intense e violente lotte tra i suoi generali e aiutanti, il suo regno si disgregò. La maggior parte dei potenziali successori di Alessandro fu eliminata nella lotta, ma dopo una generazione di guerre alcuni sopravvissuti si erano affermati come re a pieno titolo, ciascuno con il controllo di una porzione del regno di Alessandro. Due di questi nuovi monarchi governavano su un numero considerevole di ebrei: ''[[w:Tolomeo I|Tolomeo]]'' in Egitto e ''[[w:Seleuco I|Seleuco]]'' su gran parte della parte asiatica dell'antico Impero persiano. Il regno di Tolomeo comprendeva la Giudea e la capitale in espansione Alessandria, mentre Seleuco governava la comunità di esuli a Babilonia, già esistente da diversi secoli. Della Babilonia di quei primi secoli non si sa quasi nulla, ma gli eventi in Giudea sotto il dominio greco determinarono il carattere dell'ebraismo per sempre. Come lo stesso Alessandro, Tolomeo I e i suoi successori non sembrano aver compiuto alcuno sforzo diretto per cambiare le condizioni in Giudea: la Torah rimase in vigore e i sommi sacerdoti rimasero in carica. Ciononostante, cambiamenti imprevisti iniziarono ad apparire nella vita ebraica. I funzionari greci passavano continuamente per Gerusalemme e la loro presenza iniziò a influenzare la popolazione locale. Chi desiderava attirare l'attenzione dei sovrani doveva imparare almeno un po' di greco; chi desiderava dedicarsi al commercio su larga scala doveva fare lo stesso. Chi desiderava entrare al servizio del re doveva acquisire una padronanza ancora maggiore e apprendere le complessità del protocollo di corte e della vita nella capitale reale. I greci, da parte loro, non esitavano a ostentare la brillante superiorità del loro stile di vita,<ref>1</ref> e in effetti, le conquiste della civiltà greca furono davvero impressionanti. Il risultato fu una costante infiltrazione dell’''[[w:ellenismo|ellenismo]]'' (ovvero della cultura greca) nella scena giudaica: ciò era particolarmente vero tra i circoli ricchi e ambiziosi di Gerusalemme, non da ultimo quelli dei sacerdoti di alto rango. Alcune famiglie impararono ad adattarsi ai costumi greci, mentre altre senza dubbio guardavano con sgomento a questo allontanamento dalle usanze ancestrali. Alcuni individui raggiunsero posizioni di potere e onore, mentre altri senza dubbio guardavano con invidia e risentimento. Secondo uno schema secolare, le campagne videro la città sprofondare nella malvagità (così come la vedevano loro), mentre rabbia e amarezza crescevano lentamente. Lo storico [[w:Flavio Giuseppe|Flavio Giuseppe]]<ref>2</ref> racconta di una famiglia chiamata i ''Tobiadi'' che ottenne il diritto di riscuotere le tasse per tutta la Giudea e il territorio circostante.<ref>3</ref> Si trattava di un'antica famiglia, avvezza alla ricchezza e al potere, che era riuscita ad avanzare fino ai vertici del regime tolemaico e a sposare contemporaneamente un membro della famiglia del sommo sacerdote. Flavio Giuseppe racconta la storia come un monito: durante un viaggio ad Alessandria, uno dei fratelli Tobiadi si innamorò di una danzatrice, e questa infatuazione portò infine al declino della famiglia. Ciononostante, il racconto rivela che gli ebrei disposti a compromettere il loro retaggio nazionale furono in grado di ottenere ricchezze e potere su una scala prima inimmaginabile. {{Nota |allineamento = centro |larghezza = 95% |titolo = GLI APOCRIFI |contenuto = The Septuagint translation of the Torah began a process by which the Greek-speaking Jews of the Hellenistic Diaspora translated all their sacred writings into a language they could understand. This Greek-language collection eventually included materials that the emerging Hebrew-language collection of the Tanakh left out (cfr. Capitolo 1, "COSA CONTIENE LA BIBBIA?"). The Hebrew texts became the Bible of the Jewish religion, while the Greek collection became the Old Testament of Christianity. This situation persisted for well over 1,000 years, until the time of the Protestant Reformation in the sixteenth century. At that point, the Reformers, led by Martin Luther, concluded that there was something illogical about the claim that Christianity rested on the scriptures of Israel when in fact the Christian Old Testament included several books that the Jews themselves did not revere as holy! Protestants therefore removed those books from their Bibles or moved them to a special section of their own called the Apocrypha, from a Greek word meaning “items that ought to be hidden away.” Thanks to their long history in the Christian Church, the documents in question were not actually hidden away; they were deemed worthy of careful study but were no longer placed in the same category of holiness as the biblical writings themselves. It must be kept in mind that these books, though Jewish in origin, were preserved through the Middle Ages by Christians and not by Jews; in fact, there are many passages that seem to show the alterations of Christian copyists. The books of the Apocrypha are as follows: 1. 1 Esdras. An alternative version of the Bible’s own narrative, starting at 2 Chronicles 35, including all of the Book of Ezra, and concluding with Nehemiah 7:72–8:13, rather abruptly in the midst of the verse. Only a long narrative of events at the court of the Persian King Darius in chapters 3–5 contains other material. The name Esdras is a Greek form of the biblical name Ezra. 2. 2 Esdras. A vision of the end of days said to have come to Ezra, here called a prophet (1:1). The book consists of a long Jewish exploration of the problem of evil as reflected in the Babylonian destruction of Jerusalem, though thebookwas probably written at the time of the later destruction by Rome.Moreexplicitly Christian chapters have been added at the beginning and the end. 3. Tobit. A romantic tale of the pious Tobit, who overcame great tribulations thanks to his faith. Tobit’s son Tobias eventually marries Sarah, a pious widow all of whose previous husbands had died on their wedding night, and overcomes the demon that had been killing them. 4. Judith. The triumph of the beautiful, pious widow Judith, who rescues the Jews from conquest by the wicked Holofernes by offering herself to the Babylonian general but then getting him drunk and cutting off his head when they are alone. 5. Additions to the Book of Esther. The biblical text of Esther is famous for never explicitly mentioning God. The translators “corrected” this problem by adding several long prayers recited by the main characters of the story at key moments in the narrative. Other sorts of background information and elaboration are supplied as well. 6. Wisdom of Solomon. Aset of philosophical musings in praise ofWisdom and fiercely hostile to idolatry, ascribed (like the biblical wisdom books of Proverbs and Ecclesiastes) to the ancient King Solomon. 7. Ecclesiasticus, or the Wisdom of Ben Sira. Joshua (Jesus) ben Sira was a wealthy resident of Jerusalem who around 200 BCE wrote a book of practical wisdom designed to guide the education of young men. The Wisdom tradition pervaded the Near East for millennia and underlies the biblical Wisdom books as well (see no. 6). 8. Baruch. A short set of orations ascribed to Baruch ben Neriah, the faithful secretary of the prophet Jeremiah (see Chapter 3, “The Origin of a Prophetic Book”). The sixth and last chapter is sometimes printed separately as the Letter of Jeremiah, allegedly sent by the prophet to the exile community newly arrived in Babylon. 9. Song of the Three Young Men. A long prayer and psalm of thanksgiving ascribed to the young Jews who were rescued from a fiery furnace during the persecutions of King Nebuchadnezzar. The poems are inserted into the Greek translation of Daniel 3. 10. Susanna. A short story about the piety of a young beauty who resists the seductive advances of hypocritical elders. It appears as an extra chapter in the Greek version of Daniel. 11. Bel and the Dragon. Another addition to the Book of Daniel, this one describing Daniel’s successful unmasking of dishonest pagan priests. Also added to the text in the Greek version, the storymakes reference to Daniel’s escape from the lions’ den in the Hebrew Daniel 6. 12. The Prayer of Manasseh. King Manasseh of Judah is described in 2 Kings 21 as the most wicked king that realm ever endured, but the retelling in 2 Chronicles 33:12–13 reports that Manasseh repented at the end of his life and composed a prayer of contrition. The Hebrew text only refers to this prayer, but the Greek text provides its text. 13. 1 Maccabees. A narrative of the persecutions of Antiochus and the Maccabees’ heroic resistance. The book ends with the installation of Hyrcanus I in 135–4 BCE. 14. 2 Maccabees. Another account of those years, including some introductory material but ending with Judah’s defeat of the general Nicanor in 161. [[File:Israeli blue Star of David.svg|20px|center|Maghen David]] Many other Jewish writings from late antiquity have survived as well; these are often assembled into a collection called Pseudepigrapha (“falsely ascribed writings”), because many are presented as the writings of biblical heroes such as the prophets or the patriarchs or even Adam and Eve. These texts also were preserved by Christians throughout the Middle Ages. }} I Tolomei e i Seleucidi combatterono sporadicamente per il controllo della Giudea, un territorio prezioso che si estendeva lungo il confine tra i loro regni; infine, nel 198 AEV, il monarca seleucide [[w:Antioco III|Antioco III]] ne conquistò definitivamente il territorio. Il nuovo sovrano offrì ferme garanzie che il cambio di regime non avrebbe avuto alcun effetto sulla vita in Giudea, e queste garanzie rimasero valide finché il conquistatore fu in vita. Alla morte di Antioco nel 187 AEV, tuttavia, fu sostituito dal figlio [[w:Seleuco IV|Seleuco IV]], e le cose iniziarono a cambiare. Il Secondo Libro dei Maccabei racconta una strana storia. Re Seleuco inviò il suo primo ministro, un uomo di nome Eliodoro, a Gerusalemme con l'ordine di entrare nel Tempio e prelevare i fondi che erano stati impropriamente mescolati con il tesoro del Tempio.<ref>4</ref> All'ingresso, tuttavia, Eliodoro incontrò un enorme guerriero a cavallo coperto dalla testa ai piedi da un'armatura d'oro massiccio, accompagnato da due giovani splendenti. Di fronte a questi avversari, Eliodoro e tutto il suo seguito svennero e dovettero essere portati fuori dal santuario, salvando così il Tempio dalla violazione.<ref>5</ref> I lettori moderni che si imbattono in questa storia sono tentati di liquidarla come una leggenda fantasiosa, ma nonostante i suoi dettagli mitologici probabilmente incarna il ricordo di un evento storico. Il raid deve aver turbato e spaventato la gente del tempo. Ecco un nuovo regime, una nuova dinastia reale al potere sulla Giudea, che dopo solo pochi anni al potere aveva rovesciato un assetto che durava da secoli. L’agente del re aveva tentato di entrare nella casa di Dio e di derubarla, e solo l’apparizione dell’angelo di Dio (perché tale doveva essere) aveva impedito il disastro. Nel 175 AEV, Seleuco IV fu assassinato dallo stesso Eliodoro. Gli successe il fratello, che salì al trono con il nome di [[w:Antioco IV|Antioco IV]]; il figlio del defunto re, Demetrio, era attualmente trattenuto a Roma come ostaggio e non poté succedere al padre secondo le consuete modalità. Sotto Antioco IV la situazione in Giudea si disintegrò rapidamente (anche se l'esatta sequenza degli eventi rimane poco chiara). Il nuovo re sostituì rapidamente il sommo sacerdote in carica, Onia, con un altro di nome Giasone. Giasone era fratello di Onia, e quindi appartenente alla legittima famiglia dei sommi sacerdoti, ma ciononostante questa era la prima volta a memoria d'uomo che un monarca straniero rimuoveva un sommo sacerdote dall'incarico e sceglieva il suo successore con nomina reale. Per gli ebrei comuni dell'epoca, si trattava di una scioccante ingerenza nella loro vita religiosa, perpetrata dal fratello di un re che aveva cercato di sottrarre denaro al loro sacro Tempio. A molti giudei sembrò che i nuovi sovrani seleucidi del loro territorio intendessero arrecare loro gravi danni. Perché Antioco agì in questo modo? Non si rendeva forse conto che i suoi sudditi sarebbero rimasti inorriditi da un'azione del genere? È possibile che non se ne rendesse conto; nel mondo greco molti sacerdozi erano cariche di stato, da ricoprire per nomina o elezione, e molti di essi duravano per un periodo stabilito e poi scadevano. Alle sue condizioni, Antioco potrebbe aver considerato la sua azione pienamente rientrante nella normale sfera delle prerogative reali, e potrebbe aver visto il sommo sacerdote ebreo al servizio e dipendenti, come tanti funzionari equivalenti, del re.<ref>6</ref> Inoltre, Giasone potrebbe aver offerto incentivi allettanti, forse la garanzia di maggiori entrate, forse l'insinuazione che il ramo della famiglia di suo fratello stesse cospirando per riportare il dominio dei Tolomei sulla Giudea. Se Antioco aveva motivo di sospettare che Onia stesse tramando un tradimento, allora un immediato cambiamento del regime locale doveva apparire urgentemente necessario. Qualunque fossero le ragioni del re, il popolo reagì con sgomento. Onia si rifiutò di abbandonare la carica e iniziarono violenti scontri tra i sostenitori dei due aspiranti leader. Naturalmente, il re prese atto di tutto ciò con allarme: non poteva tollerare con facilità lo spettacolo di crescenti disordini in un territorio al confine del suo regno, soprattutto quando sospettava che i leader locali nascondessero nemici dei suoi interessi. Un altro importante sviluppo contribuì all'aggravarsi della crisi, sebbene non sia possibile stabilirne l'esatta collocazione nella sequenza degli eventi. Mentre era ostaggio a Roma, Antioco era rimasto colpito dalla capacità dei suoi ospiti di governare un dominio in crescita assorbendo i vicini conquistati nel sistema politico romano. La pratica romana di estendere la cittadinanza ai nemici sconfitti (a dire il vero, con gradi di subordinazione attentamente regolati) creò un'unità politica su larga scala e diede ad altri un interesse nel benessere dello stato romano. Una volta al potere, Antioco si propose di creare un accordo simile per il suo vasto e diversificato regno: iniziò a usare la cultura greca e la struttura formale della città-stato greca (''polis'') come cemento che lo avrebbe tenuto insieme. Così, quando un gruppo di ricchi gerosolimitani chiese al re di ristrutturare la loro città come una ''polis'' da chiamare Antiochia in suo onore,<ref>7</ref> egli fu fin troppo felice di accogliere la richiesta. Sembra che l'elenco iniziale dei cittadini fosse limitato a poche migliaia di persone appartenenti alle classi più elevate della società; il resto del popolo non godeva di alcun diritto politico. [...] {{Nota |allineamento = centro |larghezza = 95% |titolo = APOCALISSE |contenuto = The [[w:Libro di Daniele|Book of Daniel]] is the most important early example of a type of writing that has come to be known as apocalypse, after the Greek word for “revelation.” These books depict the future in the form of a revelation granted by an angel to a pious hero. Scripture contains earlier examples as well, most notably toward the end of the Book of Zechariah, but Daniel’s visions can be located precisely in their historical context, so they provide a useful starting point for examining this literature. These books depart from the earlier scriptures in two noteworthy respects. In form, they continue to uphold the idea that the truly pious can hope to receive divine messages like the prophets of old, but now the source of those messages is an intermediary angel rather than God himself. This change suggests that God was increasingly seen as ruling the world through a throng of agents and representatives, just as the kings of the Hellenistic world (and then the Roman emperors) were seen as distant though powerful monarchs, approachable only through many levels of agents, bureaucrats, and ministers. Everything was done in their name, but ordinary people rarely saw them and could barely hope for their personal attention. God, of course, was never felt to be as remote or hidden as that; nevertheless, the idea began to spread that the world is full of God’s agents, a kind of bureaucracy or a royal court of heavenly beings who actually perform the actions that are carried out in their commander’s name. In substance, apocalyptic writing differs from earlier biblical writings in that it has given up on understanding history. Deuteronomy confidently asserts that through historical events God rewards the righteous and punishes the wicked, and this idea was still widely accepted when the Babylonians destroyed Jerusalem (see Chapter 2, “A Debate on the Meaning of Disaster”). The Book of Daniel, however, is careful to avoid any such claim: as the persecutions of King Antiochus intensified, everyone could see that now it was those who violated the covenant who enjoyed wealth and power, while those who remained loyal to Moses and his teaching endured mounting sorrows. Butnowthatwas all right: what happens in this world is not a reward or a punishment but simply the realization of God’s mysterious plan. The execution of God’s justice will take place hereafter. This type of writing remained popular among Jews for several hundred years. The books now known as 2 Esdras (or 4 Ezra) and 2 Baruch were written after the Romans destroyed Jerusalem again in 70 CE, and they apply this same manner of writing and thinking to the disaster of their own time. Fragments of many other apocalypses have survived as well. As this way of thinking spread, it began to generate impatience for the promised end of history. Fervent eagerness for the end of the world was a natural response to seemingly endless suffering; fueled by the conviction that events were preordained and had no inherent meaning, expectation of the final resolution of Israel’s painful history rose ever higher among groups of despondent Jews. Since the end of the world would mean the triumph of righteousness over evil, this eagerness often took the form of resistance to Herodian or Roman oppression: at the end of time, God would surely allow his true servants to overcome their enemies. Following the example of their Maccabean forebears, groups of the pious began taking up arms or just rioting in the streets of Jerusalem, confident that the reign of Satan was drawing to its close. This enthusiastic readiness for cataclysm was an important ingredient in the Judaeans’ willingness to start a war with the Roman Empire: the Maccabees had triumphed over the great kingdom of their time, and surely God would not allow his people to suffer defeat now. Not once but three times in less than a century the Jewish nation attempted to vanquish Rome by force of arms, and all three times their efforts ended in disaster; see Chapter 7. }} [... ... ...] {{Nota |allineamento = centro |larghezza = 95% |titolo = IL POPOLO NOMINA SIMONE QUALE SOMMO SACERDOTE |contenuto = ''Nota: Quando il Sommo Sacerdote Gionata fu assassinato nel 143 AEV, suo fratello Simone, ultimo dei fratelli Maccabei, divenne il suo successore. Di per sé, questo non sarebbe sorprendente: la famiglia era una famiglia di eroi e non c'era nessun altro candidato plausibile per la carica. Tuttavia, le modalità della sua nomina furono davvero sorprendenti: oltre a ricevere la nomina dal re seleucide, che tecnicamente godeva ancora di questo diritto, Simone fu insediato per voto del popolo di Gerusalemme. Mai prima di allora era stato eletto un sommo sacerdote. Questa era una procedura standard tra le città greche, ma era inaudita nella storia ebraica e non aveva alcun fondamento nella [[Torah]]. È sorprendente che una famiglia giunta alla grandezza difendendo la tradizione e opponendosi all'ellenismo, si affidasse comunque a questo metodo tipicamente greco per ottenere alte cariche. L'episodio rivela la pervasiva influenza della cultura greca anche su persone desiderose di limitarne gli effetti.'' Poiché più volte erano sorte guerre nel paese, Simone, figlio di Mattatia, sacerdote della stirpe di Ioarìb, e i suoi fratelli si gettarono nella mischia e si opposero agli avversari del loro popolo, perché restassero incolumi il santuario e la legge, e arrecarono gloria grande al loro popolo. Giònata riunì la sua nazione e ne divenne il sommo sacerdote, poi andò a raggiungere i suoi antenati. I loro nemici vollero invadere il loro paese e stendere la mano contro il santuario. Simone allora si oppose e si battè per il suo popolo e spese molto del suo per dotare di armi le milizie della sua nazione e assegnare loro un salario. Inoltre fortificò le città della Giudea e Bet-Zur nel territorio della Giudea, dove prima c'era la roccaforte dei nemici, e vi pose un presidio di soldati giudei. Fortificò Giaffa, situata sul mare, e Ghezer presso i confini di Asdòd, nelle quali prima risiedevano i nemici, e vi impiantò i Giudei e provvide in esse quanto era necessario al loro sostentamento. Il popolo ammirò la fede di Simone e la gloria che egli si proponeva di procurare al suo popolo; lo costituirono loro capo e sommo sacerdote per queste sue imprese e per la giustizia e la fede che egli aveva conservate al suo popolo e perché aveva cercato con ogni mezzo di elevare la sua gente. Nei suoi giorni si riuscì felicemente per mezzo suo a scacciare dal loro paese i pagani e quelli che erano nella città di Davide e in Gerusalemme, che si erano edificati l'Acra e ne uscivano profanando i dintorni del santuario e recando offesa grande alla sua purità. Egli vi insediò soldati giudei, la fortificò per la purità della regione e della città ed elevò le mura di Gerusalemme. Il re Demetrio quindi gli confermò il sommo sacerdozio; lo ascrisse tra i suoi amici e gli conferì grandi onori. Seppe infatti che i Giudei erano considerati amici, alleati e fratelli da parte dei Romani, e che questi erano andati incontro ai messaggeri di Simone con segni di onore; che i Giudei e i sacerdoti avevano approvato che Simone fosse sempre loro condottiero e sommo sacerdote finché sorgesse un profeta fedele, che fosse loro comandante militare e avesse cura del santuario e fossero nominati da lui i sovrintendenti ai loro lavori, al paese, agli armamenti e alle fortezze; che, prendendosi cura del santuario, fosse da tutti obbedito; che scrivessero nel suo nome tutti i contratti del paese e vestisse di porpora e ornamenti d'oro;né doveva essere lecito a nessuno del popolo né dei sacerdoti respingere alcuno di questi diritti o disobbedire ai suoi ordini o convocare riunioni senza suo consenso e vestire di porpora e ornarsi della fibbia aurea; chiunque agisse contro questi decreti o ne respingesse alcuno, fosse ritenuto colpevole. <div align="right">({{passo biblico2|1Maccabei|14:29-45}})</div> }} {{clear}} [[File:Israeli blue Star of David.svg|25px|center|Maghen David]] == Note == {{Vedi anche|Serie delle interpretazioni|Serie misticismo ebraico|Serie maimonidea|Serie dei sentimenti|Serie letteratura moderna}} <div style="height: 180px; overflow: auto; padding: 3px; border:1px solid #AAAAAA; reflist4"><references/></div> {{Avanzamento|25%|7 luglio 2025}} [[Categoria:Una storia dell'ebraismo|Capitolo 4]] eol3kn5gqy9clckmi72n2xxw46j24ux 478519 478518 2025-07-07T22:39:15Z Monozigote 19063 /* Note */ avanz. 478519 wikitext text/x-wiki {{Una storia dell'ebraismo}} [[File:Arthur Szyk (1894-1951), Bar Kochba (1927).jpg|center|750px|"Bar Kochba", di Arthur Szyk (1927)]] == Crisi e nuovo inizio == {{Vedi anche|:en:w:Jewish apocrypha|w:Apocrifi giudaici|:en:w:Template:Jewish Apocrypha|etichetta1=Apocrifi ebraici (en)|etichetta2=Apocrifi giudaici|etichetta3=Template:Jewish Apocrypha}} <!--- miei testi in inglese da tradurre, sistemare e inserire ---> I Persiani governarono il Vicino Oriente per quasi 200 anni: conquistarono Babilonia nel 539 AEV e mantennero il potere fino a una rapida serie di spettacolari sconfitte per mano di Alessandro Magno, re di Macedonia, dal 333 al 331 AEV. In seguito, la lingua greca e le varianti della cultura greca dominarono il Mediterraneo orientale per quasi {{FORMATNUM:1000}} anni, fino all'altrettanto spettacolare arrivo degli Arabi e dell'Islam nel VII secolo EV. Alessandro mantenne il sistema persiano di dividere il regno in regioni o satrapie, affidando a ciascuna di esse il comando a un subordinato di fiducia; una volta terminata la guerra attiva, molti dei suoi generali furono nominati a questi incarichi. Adottò misure per diffondere la cultura greca in tutto il regno – istituì insediamenti di soldati in servizio o in pensione in luoghi chiave e incoraggiò (o costrinse) i suoi ufficiali a sposare donne indigene di alto rango – ma forse era più interessato a mantenere la stabilità e il controllo che a dare inizio a una rivoluzione culturale. Re Alessandro non interferì nella vita interiore della popolazione ebraica (o di qualsiasi altra) ora sotto il suo dominio, ma incoraggiò un'immigrazione su larga scala nella nuova città di [[w:Alessandria d'Egitto|Alessandria d'Egitto]]. Questa nuova città divenne presto una capitale reale, la più grande città del mondo greco, sede della più grande comunità ebraica al mondo. Qui e altrove si sviluppò, prosperò e poi scomparve quasi completamente un ebraismo di lingua greca; si veda il [[Una storia dell'ebraismo/Capitolo 6|Capitolo 6]] per ulteriori dettagli. Come è noto, Alessandro Magno morì improvvisamente e giovanissimo, molto prima di aver organizzato un'amministrazione stabile per il suo immenso regno. Non lasciò un erede degno di questo nome e, dopo un periodo di intense e violente lotte tra i suoi generali e aiutanti, il suo regno si disgregò. La maggior parte dei potenziali successori di Alessandro fu eliminata nella lotta, ma dopo una generazione di guerre alcuni sopravvissuti si erano affermati come re a pieno titolo, ciascuno con il controllo di una porzione del regno di Alessandro. Due di questi nuovi monarchi governavano su un numero considerevole di ebrei: ''[[w:Tolomeo I|Tolomeo]]'' in Egitto e ''[[w:Seleuco I|Seleuco]]'' su gran parte della parte asiatica dell'antico Impero persiano. Il regno di Tolomeo comprendeva la Giudea e la capitale in espansione Alessandria, mentre Seleuco governava la comunità di esuli a Babilonia, già esistente da diversi secoli. Della Babilonia di quei primi secoli non si sa quasi nulla, ma gli eventi in Giudea sotto il dominio greco determinarono il carattere dell'ebraismo per sempre. Come lo stesso Alessandro, Tolomeo I e i suoi successori non sembrano aver compiuto alcuno sforzo diretto per cambiare le condizioni in Giudea: la Torah rimase in vigore e i sommi sacerdoti rimasero in carica. Ciononostante, cambiamenti imprevisti iniziarono ad apparire nella vita ebraica. I funzionari greci passavano continuamente per Gerusalemme e la loro presenza iniziò a influenzare la popolazione locale. Chi desiderava attirare l'attenzione dei sovrani doveva imparare almeno un po' di greco; chi desiderava dedicarsi al commercio su larga scala doveva fare lo stesso. Chi desiderava entrare al servizio del re doveva acquisire una padronanza ancora maggiore e apprendere le complessità del protocollo di corte e della vita nella capitale reale. I greci, da parte loro, non esitavano a ostentare la brillante superiorità del loro stile di vita,<ref>1</ref> e in effetti, le conquiste della civiltà greca furono davvero impressionanti. Il risultato fu una costante infiltrazione dell’''[[w:ellenismo|ellenismo]]'' (ovvero della cultura greca) nella scena giudaica: ciò era particolarmente vero tra i circoli ricchi e ambiziosi di Gerusalemme, non da ultimo quelli dei sacerdoti di alto rango. Alcune famiglie impararono ad adattarsi ai costumi greci, mentre altre senza dubbio guardavano con sgomento a questo allontanamento dalle usanze ancestrali. Alcuni individui raggiunsero posizioni di potere e onore, mentre altri senza dubbio guardavano con invidia e risentimento. Secondo uno schema secolare, le campagne videro la città sprofondare nella malvagità (così come la vedevano loro), mentre rabbia e amarezza crescevano lentamente. Lo storico [[w:Flavio Giuseppe|Flavio Giuseppe]]<ref>2</ref> racconta di una famiglia chiamata i ''Tobiadi'' che ottenne il diritto di riscuotere le tasse per tutta la Giudea e il territorio circostante.<ref>3</ref> Si trattava di un'antica famiglia, avvezza alla ricchezza e al potere, che era riuscita ad avanzare fino ai vertici del regime tolemaico e a sposare contemporaneamente un membro della famiglia del sommo sacerdote. Flavio Giuseppe racconta la storia come un monito: durante un viaggio ad Alessandria, uno dei fratelli Tobiadi si innamorò di una danzatrice, e questa infatuazione portò infine al declino della famiglia. Ciononostante, il racconto rivela che gli ebrei disposti a compromettere il loro retaggio nazionale furono in grado di ottenere ricchezze e potere su una scala prima inimmaginabile. {{Nota |allineamento = centro |larghezza = 95% |titolo = GLI APOCRIFI |contenuto = The Septuagint translation of the Torah began a process by which the Greek-speaking Jews of the Hellenistic Diaspora translated all their sacred writings into a language they could understand. This Greek-language collection eventually included materials that the emerging Hebrew-language collection of the Tanakh left out (cfr. Capitolo 1, "COSA CONTIENE LA BIBBIA?"). The Hebrew texts became the Bible of the Jewish religion, while the Greek collection became the Old Testament of Christianity. This situation persisted for well over 1,000 years, until the time of the Protestant Reformation in the sixteenth century. At that point, the Reformers, led by Martin Luther, concluded that there was something illogical about the claim that Christianity rested on the scriptures of Israel when in fact the Christian Old Testament included several books that the Jews themselves did not revere as holy! Protestants therefore removed those books from their Bibles or moved them to a special section of their own called the Apocrypha, from a Greek word meaning “items that ought to be hidden away.” Thanks to their long history in the Christian Church, the documents in question were not actually hidden away; they were deemed worthy of careful study but were no longer placed in the same category of holiness as the biblical writings themselves. It must be kept in mind that these books, though Jewish in origin, were preserved through the Middle Ages by Christians and not by Jews; in fact, there are many passages that seem to show the alterations of Christian copyists. The books of the Apocrypha are as follows: 1. 1 Esdras. An alternative version of the Bible’s own narrative, starting at 2 Chronicles 35, including all of the Book of Ezra, and concluding with Nehemiah 7:72–8:13, rather abruptly in the midst of the verse. Only a long narrative of events at the court of the Persian King Darius in chapters 3–5 contains other material. The name Esdras is a Greek form of the biblical name Ezra. 2. 2 Esdras. A vision of the end of days said to have come to Ezra, here called a prophet (1:1). The book consists of a long Jewish exploration of the problem of evil as reflected in the Babylonian destruction of Jerusalem, though thebookwas probably written at the time of the later destruction by Rome.Moreexplicitly Christian chapters have been added at the beginning and the end. 3. Tobit. A romantic tale of the pious Tobit, who overcame great tribulations thanks to his faith. Tobit’s son Tobias eventually marries Sarah, a pious widow all of whose previous husbands had died on their wedding night, and overcomes the demon that had been killing them. 4. Judith. The triumph of the beautiful, pious widow Judith, who rescues the Jews from conquest by the wicked Holofernes by offering herself to the Babylonian general but then getting him drunk and cutting off his head when they are alone. 5. Additions to the Book of Esther. The biblical text of Esther is famous for never explicitly mentioning God. The translators “corrected” this problem by adding several long prayers recited by the main characters of the story at key moments in the narrative. Other sorts of background information and elaboration are supplied as well. 6. Wisdom of Solomon. Aset of philosophical musings in praise ofWisdom and fiercely hostile to idolatry, ascribed (like the biblical wisdom books of Proverbs and Ecclesiastes) to the ancient King Solomon. 7. Ecclesiasticus, or the Wisdom of Ben Sira. Joshua (Jesus) ben Sira was a wealthy resident of Jerusalem who around 200 BCE wrote a book of practical wisdom designed to guide the education of young men. The Wisdom tradition pervaded the Near East for millennia and underlies the biblical Wisdom books as well (see no. 6). 8. Baruch. A short set of orations ascribed to Baruch ben Neriah, the faithful secretary of the prophet Jeremiah (see Chapter 3, “The Origin of a Prophetic Book”). The sixth and last chapter is sometimes printed separately as the Letter of Jeremiah, allegedly sent by the prophet to the exile community newly arrived in Babylon. 9. Song of the Three Young Men. A long prayer and psalm of thanksgiving ascribed to the young Jews who were rescued from a fiery furnace during the persecutions of King Nebuchadnezzar. The poems are inserted into the Greek translation of Daniel 3. 10. Susanna. A short story about the piety of a young beauty who resists the seductive advances of hypocritical elders. It appears as an extra chapter in the Greek version of Daniel. 11. Bel and the Dragon. Another addition to the Book of Daniel, this one describing Daniel’s successful unmasking of dishonest pagan priests. Also added to the text in the Greek version, the storymakes reference to Daniel’s escape from the lions’ den in the Hebrew Daniel 6. 12. The Prayer of Manasseh. King Manasseh of Judah is described in 2 Kings 21 as the most wicked king that realm ever endured, but the retelling in 2 Chronicles 33:12–13 reports that Manasseh repented at the end of his life and composed a prayer of contrition. The Hebrew text only refers to this prayer, but the Greek text provides its text. 13. 1 Maccabees. A narrative of the persecutions of Antiochus and the Maccabees’ heroic resistance. The book ends with the installation of Hyrcanus I in 135–4 BCE. 14. 2 Maccabees. Another account of those years, including some introductory material but ending with Judah’s defeat of the general Nicanor in 161. [[File:Israeli blue Star of David.svg|20px|center|Maghen David]] Many other Jewish writings from late antiquity have survived as well; these are often assembled into a collection called Pseudepigrapha (“falsely ascribed writings”), because many are presented as the writings of biblical heroes such as the prophets or the patriarchs or even Adam and Eve. These texts also were preserved by Christians throughout the Middle Ages. }} I Tolomei e i Seleucidi combatterono sporadicamente per il controllo della Giudea, un territorio prezioso che si estendeva lungo il confine tra i loro regni; infine, nel 198 AEV, il monarca seleucide [[w:Antioco III|Antioco III]] ne conquistò definitivamente il territorio. Il nuovo sovrano offrì ferme garanzie che il cambio di regime non avrebbe avuto alcun effetto sulla vita in Giudea, e queste garanzie rimasero valide finché il conquistatore fu in vita. Alla morte di Antioco nel 187 AEV, tuttavia, fu sostituito dal figlio [[w:Seleuco IV|Seleuco IV]], e le cose iniziarono a cambiare. Il Secondo Libro dei Maccabei racconta una strana storia. Re Seleuco inviò il suo primo ministro, un uomo di nome Eliodoro, a Gerusalemme con l'ordine di entrare nel Tempio e prelevare i fondi che erano stati impropriamente mescolati con il tesoro del Tempio.<ref>4</ref> All'ingresso, tuttavia, Eliodoro incontrò un enorme guerriero a cavallo coperto dalla testa ai piedi da un'armatura d'oro massiccio, accompagnato da due giovani splendenti. Di fronte a questi avversari, Eliodoro e tutto il suo seguito svennero e dovettero essere portati fuori dal santuario, salvando così il Tempio dalla violazione.<ref>5</ref> I lettori moderni che si imbattono in questa storia sono tentati di liquidarla come una leggenda fantasiosa, ma nonostante i suoi dettagli mitologici probabilmente incarna il ricordo di un evento storico. Il raid deve aver turbato e spaventato la gente del tempo. Ecco un nuovo regime, una nuova dinastia reale al potere sulla Giudea, che dopo solo pochi anni al potere aveva rovesciato un assetto che durava da secoli. L’agente del re aveva tentato di entrare nella casa di Dio e di derubarla, e solo l’apparizione dell’angelo di Dio (perché tale doveva essere) aveva impedito il disastro. Nel 175 AEV, Seleuco IV fu assassinato dallo stesso Eliodoro. Gli successe il fratello, che salì al trono con il nome di [[w:Antioco IV|Antioco IV]]; il figlio del defunto re, Demetrio, era attualmente trattenuto a Roma come ostaggio e non poté succedere al padre secondo le consuete modalità. Sotto Antioco IV la situazione in Giudea si disintegrò rapidamente (anche se l'esatta sequenza degli eventi rimane poco chiara). Il nuovo re sostituì rapidamente il sommo sacerdote in carica, Onia, con un altro di nome Giasone. Giasone era fratello di Onia, e quindi appartenente alla legittima famiglia dei sommi sacerdoti, ma ciononostante questa era la prima volta a memoria d'uomo che un monarca straniero rimuoveva un sommo sacerdote dall'incarico e sceglieva il suo successore con nomina reale. Per gli ebrei comuni dell'epoca, si trattava di una scioccante ingerenza nella loro vita religiosa, perpetrata dal fratello di un re che aveva cercato di sottrarre denaro al loro sacro Tempio. A molti giudei sembrò che i nuovi sovrani seleucidi del loro territorio intendessero arrecare loro gravi danni. Perché Antioco agì in questo modo? Non si rendeva forse conto che i suoi sudditi sarebbero rimasti inorriditi da un'azione del genere? È possibile che non se ne rendesse conto; nel mondo greco molti sacerdozi erano cariche di stato, da ricoprire per nomina o elezione, e molti di essi duravano per un periodo stabilito e poi scadevano. Alle sue condizioni, Antioco potrebbe aver considerato la sua azione pienamente rientrante nella normale sfera delle prerogative reali, e potrebbe aver visto il sommo sacerdote ebreo al servizio e dipendenti, come tanti funzionari equivalenti, del re.<ref>6</ref> Inoltre, Giasone potrebbe aver offerto incentivi allettanti, forse la garanzia di maggiori entrate, forse l'insinuazione che il ramo della famiglia di suo fratello stesse cospirando per riportare il dominio dei Tolomei sulla Giudea. Se Antioco aveva motivo di sospettare che Onia stesse tramando un tradimento, allora un immediato cambiamento del regime locale doveva apparire urgentemente necessario. Qualunque fossero le ragioni del re, il popolo reagì con sgomento. Onia si rifiutò di abbandonare la carica e iniziarono violenti scontri tra i sostenitori dei due aspiranti leader. Naturalmente, il re prese atto di tutto ciò con allarme: non poteva tollerare con facilità lo spettacolo di crescenti disordini in un territorio al confine del suo regno, soprattutto quando sospettava che i leader locali nascondessero nemici dei suoi interessi. Un altro importante sviluppo contribuì all'aggravarsi della crisi, sebbene non sia possibile stabilirne l'esatta collocazione nella sequenza degli eventi. Mentre era ostaggio a Roma, Antioco era rimasto colpito dalla capacità dei suoi ospiti di governare un dominio in crescita assorbendo i vicini conquistati nel sistema politico romano. La pratica romana di estendere la cittadinanza ai nemici sconfitti (a dire il vero, con gradi di subordinazione attentamente regolati) creò un'unità politica su larga scala e diede ad altri un interesse nel benessere dello stato romano. Una volta al potere, Antioco si propose di creare un accordo simile per il suo vasto e diversificato regno: iniziò a usare la cultura greca e la struttura formale della città-stato greca (''polis'') come cemento che lo avrebbe tenuto insieme. Così, quando un gruppo di ricchi gerosolimitani chiese al re di ristrutturare la loro città come una ''polis'' da chiamare Antiochia in suo onore,<ref>7</ref> egli fu fin troppo felice di accogliere la richiesta. Sembra che l'elenco iniziale dei cittadini fosse limitato a poche migliaia di persone appartenenti alle classi più elevate della società; il resto del popolo non godeva di alcun diritto politico. [...] {{Nota |allineamento = centro |larghezza = 95% |titolo = APOCALISSE |contenuto = The [[w:Libro di Daniele|Book of Daniel]] is the most important early example of a type of writing that has come to be known as apocalypse, after the Greek word for “revelation.” These books depict the future in the form of a revelation granted by an angel to a pious hero. Scripture contains earlier examples as well, most notably toward the end of the Book of Zechariah, but Daniel’s visions can be located precisely in their historical context, so they provide a useful starting point for examining this literature. These books depart from the earlier scriptures in two noteworthy respects. In form, they continue to uphold the idea that the truly pious can hope to receive divine messages like the prophets of old, but now the source of those messages is an intermediary angel rather than God himself. This change suggests that God was increasingly seen as ruling the world through a throng of agents and representatives, just as the kings of the Hellenistic world (and then the Roman emperors) were seen as distant though powerful monarchs, approachable only through many levels of agents, bureaucrats, and ministers. Everything was done in their name, but ordinary people rarely saw them and could barely hope for their personal attention. God, of course, was never felt to be as remote or hidden as that; nevertheless, the idea began to spread that the world is full of God’s agents, a kind of bureaucracy or a royal court of heavenly beings who actually perform the actions that are carried out in their commander’s name. In substance, apocalyptic writing differs from earlier biblical writings in that it has given up on understanding history. Deuteronomy confidently asserts that through historical events God rewards the righteous and punishes the wicked, and this idea was still widely accepted when the Babylonians destroyed Jerusalem (see Chapter 2, “A Debate on the Meaning of Disaster”). The Book of Daniel, however, is careful to avoid any such claim: as the persecutions of King Antiochus intensified, everyone could see that now it was those who violated the covenant who enjoyed wealth and power, while those who remained loyal to Moses and his teaching endured mounting sorrows. Butnowthatwas all right: what happens in this world is not a reward or a punishment but simply the realization of God’s mysterious plan. The execution of God’s justice will take place hereafter. This type of writing remained popular among Jews for several hundred years. The books now known as 2 Esdras (or 4 Ezra) and 2 Baruch were written after the Romans destroyed Jerusalem again in 70 CE, and they apply this same manner of writing and thinking to the disaster of their own time. Fragments of many other apocalypses have survived as well. As this way of thinking spread, it began to generate impatience for the promised end of history. Fervent eagerness for the end of the world was a natural response to seemingly endless suffering; fueled by the conviction that events were preordained and had no inherent meaning, expectation of the final resolution of Israel’s painful history rose ever higher among groups of despondent Jews. Since the end of the world would mean the triumph of righteousness over evil, this eagerness often took the form of resistance to Herodian or Roman oppression: at the end of time, God would surely allow his true servants to overcome their enemies. Following the example of their Maccabean forebears, groups of the pious began taking up arms or just rioting in the streets of Jerusalem, confident that the reign of Satan was drawing to its close. This enthusiastic readiness for cataclysm was an important ingredient in the Judaeans’ willingness to start a war with the Roman Empire: the Maccabees had triumphed over the great kingdom of their time, and surely God would not allow his people to suffer defeat now. Not once but three times in less than a century the Jewish nation attempted to vanquish Rome by force of arms, and all three times their efforts ended in disaster; see Chapter 7. }} [... ... ...] {{Nota |allineamento = centro |larghezza = 95% |titolo = IL POPOLO NOMINA SIMONE QUALE SOMMO SACERDOTE |contenuto = ''Nota: Quando il Sommo Sacerdote Gionata fu assassinato nel 143 AEV, suo fratello Simone, ultimo dei fratelli Maccabei, divenne il suo successore. Di per sé, questo non sarebbe sorprendente: la famiglia era una famiglia di eroi e non c'era nessun altro candidato plausibile per la carica. Tuttavia, le modalità della sua nomina furono davvero sorprendenti: oltre a ricevere la nomina dal re seleucide, che tecnicamente godeva ancora di questo diritto, Simone fu insediato per voto del popolo di Gerusalemme. Mai prima di allora era stato eletto un sommo sacerdote. Questa era una procedura standard tra le città greche, ma era inaudita nella storia ebraica e non aveva alcun fondamento nella [[Torah]]. È sorprendente che una famiglia giunta alla grandezza difendendo la tradizione e opponendosi all'ellenismo, si affidasse comunque a questo metodo tipicamente greco per ottenere alte cariche. L'episodio rivela la pervasiva influenza della cultura greca anche su persone desiderose di limitarne gli effetti.'' Poiché più volte erano sorte guerre nel paese, Simone, figlio di Mattatia, sacerdote della stirpe di Ioarìb, e i suoi fratelli si gettarono nella mischia e si opposero agli avversari del loro popolo, perché restassero incolumi il santuario e la legge, e arrecarono gloria grande al loro popolo. Giònata riunì la sua nazione e ne divenne il sommo sacerdote, poi andò a raggiungere i suoi antenati. I loro nemici vollero invadere il loro paese e stendere la mano contro il santuario. Simone allora si oppose e si battè per il suo popolo e spese molto del suo per dotare di armi le milizie della sua nazione e assegnare loro un salario. Inoltre fortificò le città della Giudea e Bet-Zur nel territorio della Giudea, dove prima c'era la roccaforte dei nemici, e vi pose un presidio di soldati giudei. Fortificò Giaffa, situata sul mare, e Ghezer presso i confini di Asdòd, nelle quali prima risiedevano i nemici, e vi impiantò i Giudei e provvide in esse quanto era necessario al loro sostentamento. Il popolo ammirò la fede di Simone e la gloria che egli si proponeva di procurare al suo popolo; lo costituirono loro capo e sommo sacerdote per queste sue imprese e per la giustizia e la fede che egli aveva conservate al suo popolo e perché aveva cercato con ogni mezzo di elevare la sua gente. Nei suoi giorni si riuscì felicemente per mezzo suo a scacciare dal loro paese i pagani e quelli che erano nella città di Davide e in Gerusalemme, che si erano edificati l'Acra e ne uscivano profanando i dintorni del santuario e recando offesa grande alla sua purità. Egli vi insediò soldati giudei, la fortificò per la purità della regione e della città ed elevò le mura di Gerusalemme. Il re Demetrio quindi gli confermò il sommo sacerdozio; lo ascrisse tra i suoi amici e gli conferì grandi onori. Seppe infatti che i Giudei erano considerati amici, alleati e fratelli da parte dei Romani, e che questi erano andati incontro ai messaggeri di Simone con segni di onore; che i Giudei e i sacerdoti avevano approvato che Simone fosse sempre loro condottiero e sommo sacerdote finché sorgesse un profeta fedele, che fosse loro comandante militare e avesse cura del santuario e fossero nominati da lui i sovrintendenti ai loro lavori, al paese, agli armamenti e alle fortezze; che, prendendosi cura del santuario, fosse da tutti obbedito; che scrivessero nel suo nome tutti i contratti del paese e vestisse di porpora e ornamenti d'oro;né doveva essere lecito a nessuno del popolo né dei sacerdoti respingere alcuno di questi diritti o disobbedire ai suoi ordini o convocare riunioni senza suo consenso e vestire di porpora e ornarsi della fibbia aurea; chiunque agisse contro questi decreti o ne respingesse alcuno, fosse ritenuto colpevole. <div align="right">({{passo biblico2|1Maccabei|14:29-45}})</div> }} {{clear}} [[File:Israeli blue Star of David.svg|25px|center|Maghen David]] == Note == {{Vedi anche|Serie delle interpretazioni|Serie misticismo ebraico|Serie maimonidea|Serie dei sentimenti|Serie letteratura moderna}} <div style="height: 180px; overflow: auto; padding: 3px; border:1px solid #AAAAAA; reflist4"><references/></div> {{Avanzamento|50%|7 luglio 2025}} [[Categoria:Una storia dell'ebraismo|Capitolo 4]] 6fbn1g6tcj3r5qs9uiwf5f8scodae9f Discussione:Una storia dell'ebraismo/Capitolo 4 1 57739 478520 2025-07-07T22:40:16Z Monozigote 19063 Avviso unicode 478520 wikitext text/x-wiki {{Avviso unicode}} 3qn4onr9fztlhee42jx07xrrjnwxd37