Wikiquote
itwikiquote
https://it.wikiquote.org/wiki/Pagina_principale
MediaWiki 1.45.0-wmf.9
first-letter
Media
Speciale
Discussione
Utente
Discussioni utente
Wikiquote
Discussioni Wikiquote
File
Discussioni file
MediaWiki
Discussioni MediaWiki
Template
Discussioni template
Aiuto
Discussioni aiuto
Categoria
Discussioni categoria
Portale
Discussioni portale
TimedText
TimedText talk
Modulo
Discussioni modulo
Template:SelezioneNuove
10
4465
1382868
1382767
2025-07-11T03:00:21Z
Danyele
19198
+11
1382868
wikitext
text/x-wiki
<noinclude>{{Protetta}}</noinclude>
<div style="text-align:justify; margin-right:10px;"><!--
AGGIUNGI UNA NUOVA VOCE IN CIMA ALLA LISTA, CANCELLANDONE UNA DAL FONDO. La lista viene aggiornata periodicamente da un utente registrato qualunque (nessun timore!), per un totale di 30.
AGGIUNGI QUI UNA NUOVA VOCE: NON DIMENTICARE IL SEPARATORE "{{,}}"
-->
[[Giovanni Cavalli]]{{,}}
[[Giuseppe Carle]]{{,}}
[[Giuseppe Domenico Botto]]{{,}}
[[Angelo Battelli]]{{,}}
[[Paolo Ballada di Saint Robert]]{{,}}
[[Guerra del Daghestan]]{{,}}
[[Alessandro Barca]]{{,}}
[[Giuseppina Cattani]]{{,}}
[[Luigi Bellardi]]{{,}}
[[Carlo Baudi di Vesme]]{{,}}
[[Giuseppe Basso]]{{,}}
[[Pietro Luigi Albini]]{{,}}
[[Oliver Bullough]]{{,}}
[[Sport e fascismo]]{{,}}
[[Proteste nella Federazione Russa del 2021]]{{,}}
[[Una pallottola per Roy]]{{,}}
[[Mulino ad acqua]]{{,}}
[[Sfida nell'Alta Sierra]]{{,}}
[[Tatari di Crimea]]{{,}}
[[Proteste in Bielorussia del 2020-2021]]{{,}}
[[Ermenegildo Pistelli]]{{,}}
[[Sjarhej Cichanoŭskij]]{{,}}
[[Vento di terre lontane]]{{,}}
[[CityLife]]{{,}}
[[Pierluigi Panza]]{{,}}
[[Vladimir I di Kiev]]{{,}}
[[Francesco Mengotti]]{{,}}
[[Gli amanti della città sepolta]]{{,}}
[[Enrico Besta]]{{,}}
[[Lorenzo Respighi]]
<!--
NON DIMENTICARE DI TOGLIERE L'ULTIMO SEPARATORE "{{,}}"
--></div><noinclude>
[[Categoria:Template selezione]]
</noinclude>
af4n2kbpli7vea7f1u6t10oap35mqcd
Jarno Trulli
0
9185
1382856
1330681
2025-07-11T02:25:28Z
Danyele
19198
/* Citazioni di Jarno Trulli */ ampliamento
1382856
wikitext
text/x-wiki
[[File:12. Internationale Sportnacht Davos 2014 (15246044859) (cropped).jpg|thumb|Jarno Trulli (2014)]]
'''Jarno Trulli''' (1974 – vivente), ex pilota automobilistico italiano.
==Citazioni di Jarno Trulli==
{{cronologico}}
*{{NDR|Sulla Formula 1 degli anni Duemiladieci}} Io limavo le traiettorie, oggi si lima l'elettronica e il consumo di carburante.<ref>Da un'intervista al ''Corriere dello Sport - Stadio''; citato in ''[https://www.formulapassion.it/motorsport/formula-1/trulli-la-mia-f1-dieci-costruttori-zero-piloti-paganti Trulli: "La mia F1 aveva dieci costruttori e zero piloti paganti"]'', 27 aprile 2016.</ref>
*[...] il nostro è un Paese dove tutti gli interessi vanno sulla [[Scuderia Ferrari|Ferrari]]. Il che non è un male, ma se hai tutto l'interesse sul team non si parla poi dei nostri piloti.<ref>Dall'intervista di Lorenzo Pastuglia, ''[https://www.gazzetta.it/Formula-1/27-03-2021/f1-intervista-trulli-la-red-bull-puo-sognare-titolo-2021-4001824415477.shtml Trulli: "La F1 torni ai V8 aspirati. La Red Bull? Può sognare il titolo nel 2021"]'', ''gazzetta.it'', 27 marzo 2021.</ref>
*[[Toyota Racing|Toyota]]? Sì era la mia squadra, la mia chance. Lì è dove ho dato tutto [...] per cercare di vincere, una gara e nella mia testa anche [...] il campionato. [...] ho dato alla squadra la prima pole, il primo podio, il primo giro veloce. Ho provato di tutto, ma ci mancava sempre qualcosa per essere al top. [...] era un team estremamente forte, che aveva tutto il potenziale per lottare per il campionato. Su questo non ho dubbi. Ma loro hanno fatto un primo errore nel 2005. Quell'anno avevamo una macchina veramente buona, ma abbiamo fatto fatica da metà anno in poi perché non riuscivamo a svilupparla quanto gli altri. L'errore più grande è stato però cambiare completamente la direzione tecnica da un anno all'altro [...]. Ci abbiamo messo due-tre anni per tornare dove eravamo. Nel 2009 il telaio era molto buono, soprattutto in alcune piste. Ci mancava solo la potenza. Probabilmente se avessimo continuato saremmo migliorati, ma ci sarebbe sempre stato il problema del motore. Con un motore migliore sono sicuro al 100% che avrei vinto delle gare.<ref>Da un'intervista al podcast ''Beyond The Grid''; citato in Matteo Senatore, ''[https://www.formulapassion.it/motorsport/formula-1/trulli-e-lavventura-in-toyota-con-un-motore-migliore-avrei-vinto-f1-2005-2009 Trulli e l'avventura in Toyota: "Con un motore migliore avrei vinto"]'', ''formulapassion.it'', 15 aprile 2021.</ref>
*Quando debutti con una [[Minardi]] non è semplice metterti in luce, c'era la possibilità concreta di rimanere a piedi a fine stagione, poi si è fatto male Olivier Panis e Alain Prost ha voluto che ne prendessi il posto nella [[Prost Grand Prix|sua scuderia]]. Ma in quel momento la macchina non andava bene. In [[Gran Premio d'Austria 1997|Austria]] ho rischiato di chiudere con la F1 perché dal Gran Premio successivo Panis sarebbe rientrato. A Spielberg finalmente me la giocavo ad armi pari con gli avversari: su quel circuito non si correva dal 1987, nessuno lo conosceva. Mi si ruppe subito il motore, ma mi qualificai terzo con la monoposto di riserva, al box neanche ci credevano. Poi, in gara, sono rimasto 37 giri in testa, prima che la macchina mi lasciasse a piedi. Con quel week end mi sono guadagnato la riconferma per il 1998.<ref>Da un'intervista a ''repubblica.it''; citato in Marco Belloro, ''[https://www.formulapassion.it/f1/f1-storia/trulli-austria-1997-prost-seconda-fila-leader-gara-37-giri-muletto Trulli e la carriera salvata con le prodezze in Austria nel 1997]'', ''formulapassion.it'', 14 maggio 2024.</ref>
{{Int|''La Gazzetta dello Sport Magazine'', 15 maggio 1999}}
*Non sopporto la politica, non la seguo: destra o sinistra sono tutti uguali.
*Non tifo per alcuna squadra e neppure seguo il campionato di serie A.
*Odio leggere. Vedo poco anche i giornali o le notizie in tv.
*Sono un pilota di Formula 1 ma non amo e non ho mai amato le auto stradali.
{{Int|''[https://it.motorsport.com/f1/news/intervista-esclusiva-jarno-trulli-analizza-la-f1-di-ieri-e-di-oggi/585914/ Esclusivo: Jarno Trulli analizza la F.1 di ieri e di oggi]''|Intervista di Franco Nugnes, ''motorsport.com'', 14 maggio 2015.}}
*La F.1 funziona così: quando un team ha le capacità tecniche per provare una soluzione intelligente che ti permette un importante salto di qualità, devi riuscire a riprodurre quel concetto anche in maniera diversa. [...] In F.1 se non hai la [[Vettura di Formula 1|macchina]] migliore non puoi pensare di vincere un mondiale. Ti può capitare di centrare un gara per le condizioni anomali, ma non un titolo. È impossibile.
*Ad un certo punto della stagione può capitare che si siano esaurite le idee per evolvere un concetto e la macchina non cresce più. Quello che sorprende di [[Adrian Newey]] è che ne ha sempre una pronta nel cappello.
*Prima di iniziare la stagione sapevo che con la [[Toyota TF109|TF109]] potevo andare in testa al mondiale nelle prime quattro gare, poi cosa sarebbe successo dopo era impossibile da sapere, ma avevamo tutte le condizioni per puntare in alto. [...] Nel mese di dicembre eravamo andati a provare da soli in Bahrein. Dopo i primi giri mi fermai ai box e dissi ai tecnici che quella era una macchina vincente, anche se non avevo alcun parametro oggettivo di confronto per valutare la monoposto. [...] I giapponesi dovevano decidere se andare avanti in F.1 o fermarsi. Dissi [...] con grande schiettezza che la macchina era buona e che, anzi, avremmo dovuto girare nei test collettivi con molta benzina a bordo per evitare di mostrare le carte troppo in fretta. Ero consapevole che saremmo stati vincenti. Non nascondo che sono rimasto sorpreso quando ho visto la Brawn GP. [...] All'inizio pensavo che [...] stesse girando senza la zavorra. Ci davano tre decimi al giro quando noi eravamo nettamente più veloci di tutti gli altri. Non ci volevo credere: noi avevamo lavorato tutto l'inverno alla messa a punto della macchina nuova, mentre loro sono scesi in pista all'ultimo, senza neanche avere la certezza che avrebbero finito la stagione e sono subito andati più forte di noi! [...] È stata una doccia fredda [...]
*Il grande rammarico è per il [[Gran Premio della Malesia 2009|Gp della Malesia]]: ero secondo quando aveva cominciato a piovere... [...] memore dell'esperienza per radio chiamai le gomme intermedie. L'anno prima avevo provato le wet e avevamo capito che non funzionavano. A Sepang dopo un paio di giri si bruciavano perché c'era molta pioggia, ma la temperatura era alta. Era giusto montare le intermedie, ma al muretto non mi hanno ascoltato: mi hanno messo le rain, mentre al mio compagno di squadra, che era ottavo a dodici secondi, decisero di calzare le intermedie. È finita che Timo Glock ha concluso secondo e io sono scivolato al quarto posto! Ero furioso con la squadra! [...] Una vittoria buttata via! Ero secondo dietro a Jenson che aveva scelto le wet. Se avessero ascoltato la mia chiamata avrei vinto di venti secondi. E sarebbe cambiata la dinamica dell'anno intero.
*Ciascun pilota "sente" la macchina in modo diverso. C'è chi patisce i freni o la regolazione fine del pedale, mentre io ho bisogno di avere un servosterzo che mi dia fiducia. Credo che sia stato il mio pregio e il mio difetto: avevo una grande sensibilità, per cui quando tutto era a posto ero in grado di dare più di altri, ma quando non era di mio gradimento, mi toglieva motivazione. Già nel karting avevo bisogno di un mezzo con i braccetti dello sterzo perfettamente a punto, altrimenti non mi trovavo a mio agio. È una cosa che mi sono portato dietro per tutta la carriera.
*A Colonia avevamo il meglio che la tecnologia ci offriva: la galleria del vento era eccellente, così come i banchi di prova dinamici. La Toyota ha sempre messo a disposizione dei suoi tecnici e dei piloti il massimo per vincere. {{NDR|«E allora cosa vi è mancato?»}} Adrian Newey!
{{Int|''[https://www.repubblica.it/sport/formulauno/2024/02/01/news/jarno_trulli_intervista_hamilton_ferrari-422035372/ Intervista a Jarno Trulli: "Hamilton alla Ferrari? Ci guadagna soprattutto lui. Ora Leclerc dovrà dimostrare quanto vale"]''|Giuseppe Antonio Perrelli, ''repubblica.it'', 1º febbraio 2024.}}
*Quando sei in [[Formula 1|Formula Uno]], devi sempre dimostrare di essere all'altezza e ci sono due modi per riuscirci: o vinci, grazie anche a una macchina che ti aiuta, oppure hai un compagno di scuderia forte e non perdi il confronto con lui. E allora puoi dire: "Noi due stiamo facendo il massimo, se i risultati non arrivano la responsabilità non è nostra". [...] quando correvo io, volevo la competizione nel team, mi aiutava.
*Michael {{NDR|[[Michael Schumacher|Schumacher]]}} a 21 anni firmò un contratto con la Mercedes con cui però non riuscì a esordire in Formula Uno. Anche per questo, a 41 anni, quando tornò alle gare, volle correre proprio con la Mercedes, come per chiudere un cerchio. Ma Schumacher è stato, è e sempre sarà un simbolo della Ferrari. Anche se a fine carriera è andato altrove, lui è la storia di Maranello.
*La [[Vettura di Formula 1|macchina]] conta tanto, troppo.
==Citazioni su Jarno Trulli==
*Quando Jarno Trulli mi ha chiamato nel suo team gli ho detto, "ma sei sicuro?". E lui: "Io non ho preso una donna, ho preso un pilota che ha avuto una stagione buona. Se poi è anche bionda e carina meglio". ([[Michela Cerruti]])
==Note==
<references />
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Trulli, Jarno}}
[[Categoria:Piloti di Formula 1 italiani]]
bi5ayhahi9xogtlgtze7sjks9n5mn75
Rudolf Steiner
0
11334
1382799
1382795
2025-07-10T12:50:54Z
Udiki
86035
Ordine alfabetico sezioni e altre cose minori
1382799
wikitext
text/x-wiki
[[File:Steiner um 1905.jpg|thumb|Rudolf Steiner (1905 circa)]]
'''Rudolf Steiner''' (1861 – 1925), scrittore, filosofo ed esoterista austriaco.
==Citazioni di Rudolf Steiner==
*A [[Pasqua]] deve cominciare a rendersi visibile quella parte oscura, vale a dire che nella falce si deve trovare parte dello Spirito solare che ha trovato la sua forza primaverile. In altre parole: a Pasqua deve apparire nel cielo l'immagine del santo [[Graal]]. Così infatti dev'essere. Chiunque può quindi contemplare a Pasqua l'immagine del santo Graal; proprio per questo è stata stabilita in quel dato modo la data della Pasqua, secondo un'antichissima tradizione. (Dalla conferenza ''Cristo e il Mondo spirituale. La ricerca del Santo Graal'',2 gennaio 1914, O.O. n. 149, Milano, Antroposofica, 1996)<ref>Citato in {{cita web|url=https://www.larchetipo.com/2018/04/sacralita/la-luna-di-pasqua/|titolo=La Luna di Pasqua}}</ref>
*Che cosa avverrebbe dunque se {{NDR|il bovino}} invece di piante mangiasse direttamente [[carne]]? Rimarrebbero inutilizzate le forze che gli permettono di produrre carne! Se pensiamo a una fabbrica che sia in grado di produrre qualcosa, ma non lo faccia pur rimanendo attiva, ci rendiamo conto di quante forze vadano perdute. Ma le forze che in un corpo animale rimangono inutilizzate non possono andar perdute. Il bovino sarebbe in definitiva ricolmo di tali forze, ed esse produrrebbero in lui qualcos'altro che sostanza vegetale trasformata in carne. Quelle stesse forze rimarrebbero in lui, esisterebbero in lui e farebbero in lui qualcos'altro, produrrebbero qualcosa di sbagliato. Invece di produrre carne, si riempirebbe di ogni possibile sostanza dannosa. In particolare si riempirebbe di acido urico e di sali urici.<br />I sali urici hanno però una loro strana abitudine, hanno la debolezza di attaccare il sistema nervoso e il cervello. Se dunque un bovino mangiasse direttamente carne, la conseguenza sarebbe che produrrebbe un'enorme quantità di sali urici che andrebbero nel cervello e lo farebbero [[Mucca pazza|impazzire]]. Se potessimo fare l'esperimento di nutrire una mandria di bovini con carne di colomba, otterremmo una mandria impazzita.<ref>Da ''[http://www.altrestorie.org/drug/Steiner%20-%20Alcool%20e%20Nicotina.pdf Alcol e nicotina]'', p. 21.</ref>
*È comunque un fatto che nel nostro tempo è sempre più numerosa la gente che non sa che cosa vuole, ed è perché da tre o quattro secoli si è disabituata a occuparsi in qualche modo di cose spirituali. Va in ufficio, si occupa di qualcosa che non ama, ma che porta soldi, passa ore in ufficio, è magari anche molto diligente e attiva, ma non ha veri interessi al di là dell'andare a teatro o leggere il giornale. Così è a poco a poco diventato il mondo. Leggere libri, ad esempio, è oggi una rarità.<ref>Da ''[http://www.altrestorie.org/drug/Steiner%20-%20Alcool%20e%20Nicotina.pdf Alcol e nicotina]'', p. 19.</ref>
*Fondare uno Stato ebraico significa reagire nella maniera più feroce, ritornare alla reazione nella maniera più feroce, e così facendo si pecca contro tutto ciò che oggi è necessario in questo settore. <br />Vedete, un sionista molto rispettato, di cui ero amico una volta, mi spiegò il suo ideale di andare in [[Palestina]] e fondarvi uno Stato ebraico. Lui stesso fu molto coinvolto nella fondazione di questo Stato ebraico, è coinvolto ancora oggi e ha anche una posizione molto rispettata in Palestina. Gli dissi: una cosa del genere non è affatto nello spirito dei tempi oggi, perché oggi lo è qualcosa a cui possa partecipare ogni persona, senza distinzione di razza, popolo, classe e così via. Questa è l'unica cosa realmente propagabile oggi, che ogni persona può seguire indistintamente. Nessuno può aspettarsi che io aderisca al movimento [[Sionismo|sionista]]. Ancora una volta sta separando una parte dall'intera umanità! Per questa semplice, ovvia, ragione, oggi un simile movimento non può realmente avere luogo. È fondamentalmente la reazione più selvaggia. (da una conferenza, Dornach, 8 maggio 1924; O.O. Nº 353)<ref>{{Cita web|url=https://www.larchetipo.com/2024/05/etnologia/sullessenza-dellebraismo/|titolo=Sull'essenza dell'ebraismo}}</ref>
*In [[medicina]], in [[legge]] e in ogni altro ambito le persone si dichiarano fin dall'inizio incompetenti a giudicare e accettano ciò che la [[scienza]] dice loro. Le complicazioni della vita moderna lo rendono comprensibile. Ma sotto la pressione dell'[[autorità]] diventeremo sempre più impotenti. E costruire sistematicamente questa forza dell'autorità, questa abitudine all'autorità, è in realtà il principio del [[gesuiti|gesuitismo]]. E il gesuitismo nella religione cattolica è solo un caso particolare di altre performance meno evidenti in altre direzioni. Inizia nella sfera del [[dogma]] ecclesiastico con la tendenza a sostenere l'autorità papale proiettata dal quarto periodo post-atlantico al quinto, dove non può essere utile. Ma lo stesso principio gesuitico si trasferirà gradualmente in altre sfere della vita. In una forma appena diversa dal gesuitismo della religione dogmatica, lo troviamo già negli ambienti medici, dove un certo dogmatismo cerca di ottenere più potere per la professione medica. Questo è tipico dell'aspirazione gesuitica ovunque; e crescerà sempre di più. Le persone si troveranno sempre più legate a ciò che l'autorità impone loro. E di fronte a questa opposizione ahrimanica – perché tale è – la salvezza per la quinta epoca post-atlantica si troverà nell'affermare i diritti dell'anima cosciente che desidera svilupparsi. Ma poiché il dono della ragione non ci è più concesso dalla Natura come le nostre due braccia, come era ancora in qualche misura nella quarta epoca post-atlantica, ciò può avvenire solo grazie alla nostra buona volontà di sviluppare le facoltà di comprensione e di giudizio. Lo sviluppo dell'anima cosciente richiede libertà di pensiero, che può fiorire solo in un'aura particolare, in una certa atmosfera.<ref>Dalla conferenza ''[https://rsarchive.org/Lectures/GA168/English/Singles/19161010p01.html Come superare la povertà dell'anima nei tempi moderni?]'', 10 ottobre 1916, Zurigo. G.A. 168.</ref>
*La prima azione del [[Gesù|Cristo]] non avrebbe potuto verificarsi nell'ambito della comunità giudaica, ma invece in Galilea, cioè nella regione dove erano mischiati diversissimi gruppi di popoli e diversissime stirpi. Appunto per il fatto che in quella regione si trovavano riuniti i popoli più diversi, convenuti dalle parti più svariate del mondo, in Galilea non era sentita più la medesima affinità del sangue e soprattutto la fede nella consanguineità che dominava in Giudea, nella cerchia più ristretta del popolo [[Ebrei|ebreo]]. Gli uomini in Galilea erano un miscuglio di vari popoli.<ref>Da ''Il Vangelo di Giovanni. {{small|In relazione con gli altri tre è specialmente col Vangelo di Luca.}}'' Edizione Antroposofica, 2013, pp. 169-170. ISBN 978-88-7787-514-3</ref>
*L'indagine spirituale del nostro tempo ci mostra che terminato il [[Kali Yuga|kali-yuga]] durato {{formatnum:5000}} anni (circa dal 3100 a.C. fino al 1899), si sviluppano nell'uomo nuove facoltà. Esse appariranno prima in alcuni pochi singoli particolarmente dotati. Avverrà per esempio che taluni, per naturale sviluppo delle loro facoltà, vedranno qualcosa dell'indagine spirituale che oggi viene annunciato soltanto per mezzo della scienza dello spirito. Essa annuncia che in numero sempre crescente sorgeranno individui in possesso di organi del corpo eterico sviluppati, e che arriveranno alla chiaroveggenza cui si arriva oggi soltanto mediante la disciplina esoterica.<ref>Da ''La missione di singole anime di popolo. {{small|In relazione con la mitologia germanico-nordica}}'' Edizione Antroposofica, 2021, p. 187. ISBN 978-88-7787-529-7</ref>
*Ma oltre alla coscienza, tutto si è trasformato nell'umanità. È soltanto un risultato della miopia umana, credere che le cose si siano sempre svolte come si svolgono oggi. Tutto si è evoluto. Niente è rimasto stazionario: perfino le relazioni fra uomo e uomo non sono state sempre quelle che sono oggi.<ref>Da ''Il Vangelo di Giovanni. {{small|In relazione con gli altri tre è specialmente col Vangelo di Luca.}}'' Edizione Antroposofica, 2013, p. 166. ISBN 978-88-7787-514-3</ref>
*Quando l'uomo si è incarnato per la prima volta ha potuto guardare in alto a uno spirito superiore e dirsi: "tu devi diventare come lui che ti guida di [[incarnazione]] in incarnazione". Che si dica: "l'uomo guarda in alto al suo [[Sé]] superiore al quale deve diventare sempre più simile"; oppure che si dica, nel senso dell'esoterismo cristiano: "l'uomo guarda in alto a un [[Angelo]] come a un grande modello", si tratta fondamentalmente della stessa cosa. (''[http://www.archiatiedizioni.it/files/pre-ebook/Steiner/angeli_opera/#p-61-anchor Angeli all'opera nell'evoluzione dell'uomo tra la terra e il cosmo]'', vol. 1, conferenze del 1908, ''O.O.'' 105)<ref>Testo orig.: ''Die Entwicklung von Erde und Mensch'' – Bd. 1, traduzione di Giusi Graziuso, Archiati Verlag, 2008.</ref>
*Quello che viene pensato partendo dai colori può essere eseguito in cinquanta modi diversi. (da ''Opera omnia'', n. 300)
*Si può sperimentare come, in una didattica basata sull'elemento vivente, i [[ragazzo|ragazzi]] traggono le cose da loro stessi. (da ''Opera omnia'', n. 305)
*Vorrei tutti persuasi che non è [[Antroposofia|antroposofico]] accettare per dogma una cosa perché qualcuno l'ha detto; e antroposofico accogliere gli impulsi della scienza dello spirito e vagliarli nella vita.altrimenti apparirà che la vostra visione è stata colorata in senso orientale o occidentale, cosa che non deve avvenire.<ref>Da ''La missione di singole anime di popolo. {{small|In relazione con la mitologia germanico-nordica}}'' Edizione Antroposofica, 2021, p. 198. ISBN 978-88-7787-529-7</ref>
{{Int|Da ''[http://www.esolibri.it/testi/steiner%20ita/Steiner%20-%20sul%20Natale%20%5BITA%20ebook%20filosofia%20sagg%20esoter%20teosofia%5D.pdf Natale]'', conferenza del 1907}}
*L'occultista, ricercando chi governa e dirige quegli stormi {{NDR|parlando del comportamento degli uccelli}}, trova, sul piano astrale, le Anime collettive delle singole specie. Per ogni razza animale esiste un "Io" astrale, ch'è un vero "Io" sul piano astrale, come è l'Io umano sul piano fisico: solo infinitamente più saggio! Le personalità collettive degli animali sul piano astrale, che hanno i loro singoli membri sul piano fisico, sono realmente assai più sagge delle persone umane; e tutto ciò che ammiriamo come istinti meravigliosi dei singoli animali, è una manifestazione della sapienza delle Anime di gruppo. (p. 4)
*Tutto ciò che si disgrega, che si schianta, che si discioglie nel mondo minerale, produce alla [[Natura]] la massima sensazione di voluttà e di gioia. (p. 5)
*Per mezzo del [[Cristo]] è penetrata nell'uomo la cognizione cosciente dell{{'}}''Io sono''. Prima non si sentiva ancora la piena divinità dell'intima divina entità dell'uomo. Sentivano l{{'}}''Io sono'' ma lo ricollegavano ai propri antenati, lo sentivano nel sangue comune a loro a tutti sin dai tempi di [[Abramo]]. Venne allora Gesù Cristo, recando la coscienza che esiste nell'uomo qualche cosa di molto più antico, di molto più indipendente; che l{{'}}''Io sono'' non contiene soltanto tutto ciò ch'è comune ad un popolo, ma anche ciò che esiste in ogni singola persona, e che anche l'amore dovrà dunque rivolgersi alle singole personalità, per virtù propria. E l'Io che oggi è racchiuso in ognuno di noi, circoscritto e limitato all'esterno, cerca l'amore spirituale al di fuori di sé. (p. 8)
==''Conoscenza vivente della natura''==
===[[Incipit]]===
Oggi, collegandomi alle conferenze tenute il novembre scorso nel Goetheanum, prima della sua distruzione, in merito alla connessione dell'uomo con il corso dell'anno e alle conoscenze relative, vorrei ritornare ancora a un'epoca che abbiamo spesso considerato e che va compresa appieno, ove si intenda conoscere giustamente il momento presente dell'evoluzione dell'umanità. Avevamo parlato della possibilità che nell'uomo avvengano in modo esatto processi che è possibile riconoscere nei fatti che si ripetono nel corso dell'anno. Avevo anche accennato a come l'antica scienza dei misteri, la scienza dell'iniziazione, avesse cominciato a diffondere queste conoscenze fra gli uomini che potevano riceverle. Come conseguenza della diffusione di tali conoscenze si dovevano rafforzare il pensare, il sentire e il volere umani e l'intero porsi dell'uomo nel mondo.
===Citazioni===
*L'essere umano, quando ha attraversato la vita soprasensibile fra morte nuova nascita, e dopo aver inviato sulla Terra il germe spirituale del proprio corpo fisico, pur senza essere ancora disceso prima del concepimento quale essere animico-spirituale, raccoglie dal cosmo le forze dell'etere universale per formare il suo corpo eterico che egli dunque ha, prima di legarlo al corpo fisico. L'essere umano dunque discende dai mondi spirituali soprasensibili in modo che la sua parte spirituale-animica sia in un primo tempo rivestita dal corpo eterico. Poi si unisce al corpo fisico che gli viene trasmesso attraverso il padre e la madre, attraverso la corrente fisica dell'ereditarietà. (p. 10)
*Che cosa abbiamo dunque in sostanza acquisito grazie all'anima rafforzata lungo i secoli a partire dal quarto e dal quinto? Esteriormente conoscenze meccaniche, le conoscenze fisiche che ho caratterizzato nel corso scientifico. Ora è però giunto il tempo in cui l'anima si deve rafforzare tanto da guardare interiormente nell'io, da sentire l'io e il Cristo dietro di esso, così come prima, con l'aiuto del corpo eterico, vedeva il Sole spirituale assieme a quello fisico guardando nel cielo. (p. 18)
*Quando si sia acquisita la coscienza immaginativa, tutto il [[corpo astrale]] e tutta l'organizzazione dell'io sono in una condizione tale che percepiscono le parti corrispondenti di tutti gli organi umani. Vale a dire che percepiscono tutti gli elementi metallici della Terra, naturalmente differenziati. Riusciamo tuttavia a percepire le differenziazioni se ci siamo ben educati allo scopo, se abbiamo cioè fatto un particolare studio occulto per imparare a conoscere la sfera dei metalli della Terra. (p. 45)
*Quando nell'ambito del movimento antroposofico si parla di occuparsi di aspirazioni scientifiche, esse vanno condotte con profonda serietà, in modo da non esporre l'[[antroposofia]] al pericolo di deviarla verso la chimica, la fisica, la fisiologia di oggi o verso altre scienze, ma da far fluire le singole scienze nella vera corrente della vivente conoscenza. (pp. 50-51)
*[...] sarebbe venuto un tempo in cui gli uomini, per loro capacità, non sarebbero più riusciti a dire qualcosa della vita precedente. Stabilirono così, dogmaticamente, che non esiste una vita prenatale e che l'anima umana viene creata nello stesso momento della formazione fisica. Così la realtà della preesistenza venne dogmaticamente messa a tacere. (pp. 79-80)
*Se ci si svegliasse con l'[[antroposofia]], ci si vergognerebbe senza dubbio proprio di parecchi metodi di ricerca. Ma come si può pretendere che la gente si svegli senz'altro dall'oggi al domani, quando è inserita in quei metodi? (p. 90)
*Gli antroposofi dovranno abituarsi a distinguere nettamente tutti i loro preconcetti dal semplice corso dei fatti, e a descrivere soltanto il corso dei fatti. Gli antroposofi diverrebbero così esseri che correggono le abitudini odierne. (p. 114)
*Ci si deve anzitutto render conto di dover uscire da se stessi e che ci si deve interessare degli altri e delle loro caratteristiche, almeno per una parte, interessarsene nella stessa misura in cui ci si occupa delle proprie. Se questo non avviene, una Società Antroposofica non può esistere. Si possono accettare soci, e questi possono rimanere tali poiché ci sono delle regole, ma non vi è una realtà. Le realtà non nascono perché si fanno dei soci ed essi ricevono tessere grazie alle quali sono antroposofi; non nascono davvero mai a seguito di quanto si scrive o si stampa, ma grazie a ciò che vive. (p. 118)
*Nella natura vi è dappertutto [[intelligenza]], tutto è saggezza. [...] Così noi pensiamo di aver creato l'intelligenza, mentre la attingiamo dal comune mare dell'intelligenza. (p. 134)
*Dobbiamo arrivare con fermezza ad allontanare il carattere settario dal movimento antroposofico. (p. 137)
*L'[[elettricità]] è andata sui nervi dell'uomo moderno che ne ha scacciato ogni tendenza verso lo spirito. (p. 171)
*Se l'[[antroposofia]] fosse fanatica o ascetica, dovrebbe ora inveire contro la civiltà dell'[[elettricità]]. Sarebbe però naturalmente un non-senso, perché così possono parlare solo le concezioni del mondo che non tengono conto della realtà. Dicono allora: è arimanico, lungi da me! Ma ciò porta solo all'astrazione. Infatti, se in una riunione settaria si tuona perché non ci si difende da [[Arimane]], si scendono poi le scale e si sale sul tram elettrico. Così però l'imprecare contro Arimane, anche se suona tanto santo – mi si scusi l'espressione – è solo una sciocchezza. Non si può infatti evitare di dover vivere con Arimane. Occorre solo vivere con lui nel modo giusto e non farsi da lui dominare. (pp. 173-174)
*Osserviamo il brillante scritto del giovane [[Nietzsche]]: ''Dell'utilità e del danno della storia per la vita'', col quale veramente con parole di fuoco egli chiede che si abbandoni il peso della storia, che l'uomo viva appieno nel presente e che ponga la vita al posto del passato. Che cosa ne è seguito? Che egli si è fatto prendere dal darwinismo e, come questo, fa derivare l'uomo dall'animale; fa dell'uomo un superuomo. Il suo superuomo è tuttavia rimasto un prodotto del tutto astratto, non ha contenuto, è un sacco vuoto. Fisicamente se ne può dire quel che si vuole, ma non si perviene ad alcuna immaginazione. (pp. 174-175)
*Sviluppare in sé questa conoscenza fa parte dei compiti dell'antroposofo. Il problema non è davvero che l'[[antroposofia]] venga presa come un surrogato per qualcosa che in precedenza era fornito dalle confessioni religiose, oggi diventate un po' noiose per molte delle cosiddette persone istruite; e poiché l'antroposofia non è noiosa ma anzi divertente, costoro non si rivolgono a una confessione religiosa qualsiasi, ma all'antroposofia. Così non deve essere! (p. 177)
==''Considerazioni esoteriche su nessi karmici''==
===[[Incipit]]===
Vorrei ora incominciare a parlare delle condizioni e delle [[legge|leggi]] del destino umano, di quello che usiamo chiamare [[karma]]. Il karma può soltanto venir compreso se si cerca anzitutto di conoscere come si esplicano le leggi dell'[[universo]]. Oggi sarà quindi necessario trattare in forma alquanto astratta questi vari modi di esplicazione delle leggi, per poi ricavare da quanto avremo osservato la conoscenza del destino umano, del karma.<br />Parliamo di cause ed effetti così per i fenomeni del mondo esterno come per quelli della vita umana e oggi, specialmente in campo scientifico, siamo abituati a parlarne in senso del tutto generico. Così facendo incappiamo però nelle maggiori difficoltà, perché non teniamo conto della diversità di come si presentano cause ed effetti.<br /> Possiamo guardare innanzitutto la cosiddetta natura inanimata che si palesa chiaramente nel regno minerale, nelle rocce, in forme spesso meravigliose, e anche in quelle strutture senza forma che per così dire sono state prima ridotte in polvere e poi di nuovo configurate. Guardiamo ciò che in tal modo ci si presenta nel mondo come inanimato.
===Citazioni===
*Ogni qualvolta essa penetra nella sfera della nostra esistenza terrestre, la [[cometa di Halley]] è l'espressione esteriore di un nuovo impulso al [[materialismo]]. Al mondo di oggi questo può sembrare superstizioso, ma gli uomini dovrebbero allora solo ricordare come essi stessi facciano derivare delle azioni spirituali dalle costellazioni stellari. Chi non direbbe che l'esquimese è un essere umano diversamente costituito per esempio dall'indù, proprio perché nella regione polare i raggi solari cadono con un'altra angolazione? (p. 31)
*È già stato chiesto più volte che cosa sarebbe accaduto se il Sole non si fosse scisso dalla Terra e non fosse passato alla condizione, quella attuale, di agire da fuori sulla Terra. Innanzi tutto, quando la Terra era ancora unita al Sole, l'intero sistema cosmico, come anche i progenitori dell'uomo, erano ancora legati fra loro in rapporti di natura ben diversa. Ovviamente, è una cosa assurda prendere in considerazione le condizioni attuali e poi dire che gli antroposofi raccontano delle sciocchezze perché in questo caso tutti gli esseri organizzati avrebbero dovuto finire bruciati. (p. 43)
==''Corrispondenze fra microcosmo e macrocosmo''==
===[[Incipit]]===
Cercherò oggi di indicare ulteriori prospettive riguardo a
un tema già trattato qui di recente. Dissi come, per l'uomo
del presente, le concezioni morali e le concezioni intellettualistiche non coincidano. Mediante il suo intellettualismo
l'uomo viene portato a riconoscere la ferrea necessità naturale. A causa di tale ferrea necessità naturale, noi applichiamo
la legge di causa ed effetto a tutto quanto rientra nel nostro
campo di osservazione. Inoltre, quando una persona compie
un'azione, ci chiediamo che cosa ve l'abbia spinta, che cosa
abbia agito in lei o fuori di lei, al fine di attribuire a quell'azione la sua causa. Tale riconoscimento della necessità di ogni
evento ha acquisito negli ultimi tempi un carattere scientifico. In passato aveva più un carattere teologico, e ancora per
molte persone mantiene tale carattere. Il carattere scientifico
emerge quando si è più inclini a pensare che quanto noi facciamo dipenda dalla nostra costituzione corporea e dalle influenze sulla nostra costituzione corporea. Ancora oggi del
resto vi sono pur sempre persone che pensano che l'uomo
agisca per necessità, più o meno come avviene per una pietra
quando cade per terra. Tale sarebbe la coloritura scientifica
del pensiero relativo alla necessità.
===Citazioni===
*[...] per l'uomo del presente, le concezioni morali e le concezioni intellettualistiche non coincidono. (p. 9)
*[...] il [[cuore]] non agisce come una pompa che spinge il sangue attraverso il corpo, ma che è il cuore a venir mosso dalla circolazione del [[sangue]], in sé stessa vivente, a sua volta determinata dagli organi. Il cuore a dire il vero (lo si può accertare in embriologia) non è altro che il risultato della circolazione del sangue. (pp. 50-51)
*I movimenti che si esprimono nella nutazione sono inoltre movimenti che hanno la propria origine nell'astralità, non in una cosa qualsiasi che possa essere indagata sulla base dei principi Newtoniani. Tuttavia il Newtonismo è proprio ciò che ci ha scaraventati tanto spaventosamente il [[materialismo]], poiché è ricorso alla massima astrazione possibile. (p. 67)
*Poiché ci troviamo sulla terra, le azioni celesti su di noi sono diverse da come sarebbero se li fossimo esposti stando sospesi liberamente nello spazio. (p. 77)
*Ho detto che la concezione materialistica immagina che il [[cuore]] umano sia una sorta di pompa che spinge il sangue in tutto il corpo. Ma non è così: il sangue è qualcosa di interiormente mobile in se stesso, possiede una sua vitalità, e il battito cardiaco non è la causa della circolazione del sangue, ma al contrario ne è la conseguenza, l'effetto della circolazione del sangue. Lo stesso vale anche per gli altri organi. La funzione che gli organi esercitano si innesta nei movimenti pieni di vita. (p. 92)
*I greci non vedevano il cielo blu come lo vediamo noi. Lo vedevano semplicemente scuro. Questo può essere riferito con certezza; lo si può stabilire con certezza soprattutto muovendo dalla scienza dello spirito. (p. 99)
*Quando oggi la [[fisiologia]] orientata in senso materialistico parla della volontà, quale si manifesta ad esempio in un movimento degli arti, pensa che dall'organo centrale, dal cervello, venga inviato una specie di segnale telegrafico che passa per i cosiddetti nervi motori e quindi muove, diciamo, la gamba destra. Ma questa è veramente un'ipotesi del tutto infondata e anche sbagliata. L'osservazione spirituale mostra infatti che, considerando l'uomo schematicamente, le cose stanno così: quando viene volontariamente sollevata la gamba destra, dall'entità-io dell'uomo, dalla reale entità-io parte un impulso diretto verso la gamba. Essa viene dunque sollevata direttamente dall'entità-io. Solo che tutto ciò si attua come l'attività del dormire: la coscienza non ne sa nulla. L'interporsi dei nervi, che poi raggiungono l'organo centrale, semplicemente ci informa di avere una gamba, ci informa di continuo della presenza della gamba. II nervo non ha nulla a che fare con l'azione dell'io sulla gamba. Si tratta di una relazione diretta tra la gamba e la volontà, che nell'uomo è collegata con l'entità-io, mentre nell'animale con il [[corpo astrale]]. (pp. 134-135)
*Chi ha mani quantomai maldestre, chi per esempio non sa seguire abili movimenti con le dita, non sarà neppure un pensatore di sottile ingegno. (p. 140)
*[...] proprio gli scienziati [[gesuiti]] sono i materialisti più estremi nel campo della ricerca scientifica. Non solo dimostrano di continuo che con la scienza non si può pervenire allo spirito, ma si danno pena, dove ciò sia possibile, di tener lontano lo [[spirito]] dalla [[scienza]]. (pp. 181-182)
*[...] l'[[universo]] non può venir compreso se da esso si esclude l'[[uomo]]; questo significa che non è possibile una comprensione dell'universo in sé, senza includervi anche l'uomo, e senza considerare il nesso che esiste tra l'universo e l'uomo stesso. (p. 194)
*Se anche non lo si può constatare fisiologicamente, è pur vero che prima del mistero del [[Golgota]] l'umanità terrestre essenzialmente – e ovviamente approssimativamente – formulava sempre solo pensieri collegati con l'elemento materiale. Nel tempo in cui l'evento del Golgota irruppe entro la vita terrestre, l'umanità era giunta a un punto della sua evoluzione tale da poter eliminare, nell'interiore processo animico-spirituale del pensiero, l'elemento materiale; divenne allora possibile il pensare libero dalla materia. (p. 241)<br />
==''Dalla cronaca dell'akasha''==
===[[Incipit]]===
L'uomo apprende dalla storia comune solo una piccola parte degli avvenimenti vissuti dall'umanità in epoche primordiali, e i documenti storici gettano luce su alcuni millenni soltanto. Anche ciò che c'insegnano l'archeologia, la paleontologia e la geologia ha limiti assai ristretti; e a questa insufficienza si aggiunge l'incertezza di tutto ciò che è basato su testimonianze esteriori. Osserviamo infatti come l'insieme di un avvenimento o la fisionomia di un popolo, anche non molto lontano da noi, si modifichino quando vengano scoperti nuovi documenti storici. Confrontiamo la descrizione che diversi storici ci danno del medesimo fatto e ci accorgeremo di trovarci su un terreno assai malsicuro. Tutto ciò che appartiene al mondo sensibile esteriore è sottoposto all'azione del tempo, e il tempo a sua volta distrugge ciò che nel tempo ha origine. Ora, la storia esteriore non può che fondarsi appunto su quello che il tempo ha conservato; e chi, fermandosi ai documenti esteriori, può affermare che in essi sia conservato appunto l'essenziale?
===Citazioni===
*Chi si limita alla conoscenza del mondo sensibile non può immaginare quanto differissero da noi i nostri progenitori dell'[[Atlantide]]; e non soltanto nell'aspetto esteriore, ma anche nelle qualità dello spirito. Le loro cognizioni, le arti tecniche, tutta la loro civiltà era ben diversa da quella dei nostri giorni. Osservando l'umanità atlantidea dei primi tempi, vi troviamo facoltà spirituali diverse in tutto dalle nostre. L'intelletto razionale, la facoltà di combinare e di calcolare sulla quale oggi è basato tutto ciò che si produce, mancavano interamente ai primi Atlantidei. Essi possedevano invece una memoria sviluppatissima che era una delle loro facoltà spirituali più spiccate. Il loro modo di calcolare, per esempio, non consisteva come il nostro nell'imparare alcune regole per poi applicarle. L'abaco, nei primi tempi dell'Atlantide, era ancora sconosciuto; nessuno aveva impresso nel proprio intelletto che tre per quattro fa dodici; chi aveva bisogno di fare questo calcolo sapeva orientarsi perché egli si riportava ad altri casi simili o uguali avvenuti precedentemente; si ricordava di quello che era stato applicato prima in circostanze analoghe. (p. 23)
*[...] gli Atlantidei avevano degli apparecchi di cui per così dire alimentavano la combustione coi germi delle piante, trasformando la forza vitale di questi germi in energia applicabile alla tecnica. Così riuscivano a far muovere i loro veicoli a piccola altezza al di sopra del suolo [...] potevano anche elevarsi al di sopra dei monti. (pp. 25-26)
*Benché la "cronaca dell'[[akasha]]" sia stata decifrata con la massima cura, pure non tralasceremo di ripetere che le seguenti comunicazioni non presumono di avere carattere dogmatico. Se il leggere cose e avvenimenti così lontani dall'epoca attuale è già per sé assai difficile, il doverli poi rendere nel linguaggio attuale offre difficoltà quasi insormontabili. (p. 47)
*La fantasia della [[donna]] {{NDR|durante l'epoca lemurica}}, messa in relazione con la natura, divenne la base di un'evoluzione superiore della vita immaginativa. La donna accoglieva in sé, con delicato senso interiore, le forze della natura, la cui eco agiva a lungo nella sua anima; così si formarono i germi della memoria, e con la memoria entrò pure nel mondo la facoltà di formare i primi e più semplici concetti morali. Tutto questo rimase all'inizio estraneo allo sviluppo volitivo dell'elemento maschile. (p. 52)
*Chi non considera che i primi progressi nella vita di rappresentazione furono compiuti dalla [[donna]], non riuscirà a comprendere veramente l'evoluzione dell'umanità. Da essa provenne quello sviluppo di abitudini, connesso con la vita di meditazione interiore e con la coltivazione della memoria, che fu il primo germe del diritto e della morale. L'uomo aveva riconosciuto e applicato le forze della natura; la donna ne fu la prima interprete. [...] L'evoluzione attraversata dalla donna durante l'epoca lemurica fece sì che le fosse assegnata una parte importante all'apparire della seguente razza radicale, della razza atlantidea. (p. 53)
*L'"[[uomo]]" deve passare prima attraverso l'[[egoismo]] per poter poi giungere nuovamente a un grado più elevato, in piena e chiara coscienza, alla completa assenza di egoismo. (p. 67)
*Il compito delle nature sovrumane, delle grandi guide, era appunto d'imprimere nella giovane umanità la propria caratteristica: l{{'}}''amore''. Ma ciò era loro possibile soltanto per la parte della forza animica che si rivolgeva al di fuori; così ebbe origine l{{'}}''amore sensuale''. Questo è dunque il fenomeno accompagnatore dell'azione dell'anima in un corpo o maschile o femminile. L'amore sensuale divenne la forza dell'evoluzione fisica dell'umanità. Quest'amore unisce l'uomo e la donna in quanto esseri fisici. Su questo amore si fonda il progresso dell'umanità fisica. Soltanto su questo amore avevano potere i suddetti esseri sovrumani. (p. 67)
*Si devono distinguere tre di questi gradi che chiameremo ''gradi d'evoluzione planetaria'', a cui la scienza occulta dà il nome di Saturno, Sole, Luna. Vedremo che questi nomi non hanno tutta prima un nesso con i corpi celesti cui l'astronomia fisica attuale li riferisce, benché in un senso più vasto vi sia una certa relazione che il mistico avanzato ben conosce. Si dice inoltre che l'uomo, prima di scendere sulla Terra, abbia abitato altri pianeti; ma dicendo "altri pianeti" dobbiamo intendere soltanto precedenti stati d'evoluzione della Terra stessa e dei suoi abitanti. La Terra, e tutti gli esseri che le appartengono, prima di diventare "Terra", è passata attraverso i tre stati di Saturno, Sole e Luna. Saturno, Sole e Luna sono in certo qual modo le tre precedenti incarnazioni della Terra; e quelli che in questo senso sono chiamati Saturno, Sole e Luna, oggi sono scomparsi, quali pianeti fisici, così come sono scomparse le precedenti incarnazioni fisiche di un uomo, di fronte alla sua incarnazione attuale. (p. 104)
*Nelle ulteriori comunicazioni verremo prima a conoscere il passato dell'uomo, e poi faranno seguito le visioni del futuro. Il futuro può infatti rivelarsi alla vera conoscenza spirituale, anche se soltanto nella misura necessaria all'uomo per l'adempimento del proprio destino. Chi rifiuta a priori la scienza occulta e dalla cattedra dei propri pregiudizi relega senz'altro nel campo delle fantasticherie e delle chimere tutto ciò ch'essa offre, riuscirà meno che mai a comprendere questi rapporti col futuro; eppure, una semplice riflessione logica potrebbe far capire di che cosa si tratta. Ma tali riflessioni logiche vengono accettate soltanto finché si accordano coi pregiudizi umani. I pregiudizi sono potenti nemici anche di ogni logica. (p. 106)
*Facciamo una considerazione: combinando in proporzioni esattamente determinate zolfo, ossigeno e idrogeno, per una legge necessaria si produce acido solforico. Chi ha studiato chimica è in grado di ''predire'' ciò che deve necessariamente succedere quando queste tre sostanze siano messe in relazione tra loro nelle condizioni volute. Nel campo limitato del mondo materiale, il chimico è dunque un profeta, e la sua profezia risulterebbe falsa soltanto nel caso in cui le leggi naturali si mutassero repentinamente. Ebbene, l'occultista indaga le leggi spirituali appunto come il fisico o il chimico indagano le leggi fisiche; e lo fa col metodo e con la severità che l'indagine spirituale richiede. Ma appunto da queste grandi leggi spirituali dipende l'evoluzione dell'umanità. Come non avverrà mai che l'ossigeno, l'idrogeno e lo zolfo si combinino contrariamente alle leggi naturali, così nella vita spirituale nulla potrà mai avvenire che sia una violazione delle leggi dello spirito. Chi conosce queste ultime è dunque in grado di gettare lo sguardo sulle ''leggi che reggeranno l'avvenire''. (pp. 106-107)
*L'indagine spirituale restituisce all'umanità queste forme: così, ad esempio, essa mostra che le giornate della creazione biblica ci descrivono cose che si rivelano allo sguardo chiaroveggente. Lo spirito incatenato al mondo sensibile si limita a trovare che quelle giornate della creazione contraddicono i dati della geologia. La scienza dello spirito, nel riconoscere le profonde verità del racconto biblico, è altrettanto lontana dal volatilizzarlo a mera "poesia mitica", quanto dall'applicarvi semplicemente un procedimento esplicativo allegorico o simbolico. Ma certamente coloro che continuano a fantasticare delle contraddizioni fra racconto biblico e scienza, ignorano totalmente come l'indagine spirituale proceda. Né va creduto che essa attinga alla Bibbia stessa il suo sapere. Essa ha i propri metodi, per cui giunge ai suoi risultati indipendentemente dai documenti, per poi trovarli confermati in questi. E tale procedimento è divenuto ormai necessario per molti i quali attualmente cercano la verità, esigendo un'indagine spirituale che rivesta lo stesso carattere che ha la scienza naturale. (p. 195)
*Chi avvicinerà la scienza dello spirito, quale oggi si presenta, ne sarà preservato da non pochi pregiudizi, anche da quello che il mondo soprasensibile sia stato creato dalla paura e dal bisogno. Chi riuscirà a conquistarsi questa veduta, non verrà nemmeno più ostacolato dal timore che l'occuparsi di scienza dello spirito possa estraniarlo dalla realtà pratica della vita; ma riconoscerà invece che una scienza dello spirito rende la vita più ricca e non più povera. Essa non porta certo a sottovalutare la telefonia, la tecnica ferroviaria o la navigazione aerea; ma insegna a scoprire altri valori per la vita pratica, di cui attualmente non si tiene conto, poiché si crede soltanto al mondo dei sensi, cioè non alla realtà intera, ma solo a una parte di essa. (pp. 196-197)
==''Epidemie''==
*Da parte di alcuni si sottolinea (non del tutto a torto, ma con una visione unilaterale) come la medicina convenzionale abbia addirittura provocato una paura dei batteri e dei bacilli. D'altra parte, nel corso degli ultimi decenni la ricerca ha portato a migliorare le condizioni di salute. Chi sostiene questa linea segnala con orgoglio in quale percentuale sia quasi ovunque diminuita la mortalità in questi anni. Chi invece afferma che nello studio della malattia non sono tanto importanti le cause esterne, quanto piuttosto quelle che risiedono nell'essere umano, vale a dire una predisposizione ad ammalarsi, una condotta di vita equilibrata o irresponsabile, rileverà invece come negli ultimi tempi le malattie siano aumentate in modo spaventoso, sebbene i tassi di mortalità siano innegabilmente diminuiti. Farà notare quanto siano aumentate certe patologie: malattie cardiache, tumori, malattie di cui non si trova menzione nei testi più antichi, malattie dell'apparato digerente e così via. Le ragioni addotte da una parte o dall'altra sono degne di attenzione. Non si può sostenere, con superficialità, che i bacilli o i [[batteri]] non siano temibili agenti patogeni. D'altra parte, non si deve escludere che l'uomo possa essere in qualche modo resistente e protetto contro l'influenza di tali agenti patogeni, oppure non esserlo. Non lo è, quando perde la propria capacità di resistenza a causa di uno stile di vita irragionevole. (14 gennaio 1909 – 0.0. 57, pp. 11-12)
*Nel nostro tempo vi è una paura ben nota che con perfetta analogia può essere paragonata alla paura medievale dei fantasmi. È la paura attuale dei germi. Queste due paure sono molto simili. Sono simili anche perché ognuna delle due epoche, il medioevo e l'età attuale, si comporta nel modo che le è consono. Il medioevo aveva una certa fede nel mondo spirituale; era quindi naturale che ci fosse la paura di entità spirituali. L'epoca moderna ha perso la fede nel mondo spirituale, crede del mondo materiale, quindi ha paura di esseri materiali, non importa quanto piccoli siano. (5 maggio 1914 – O.O. 154, pp. 13-14)
*Quando la gente si prende gioco delle superstizioni medievali sui [[Fantasma|fantasmi]], si potrebbe obiettare: perché, è cambiato qualcosa da questo punto di vista? È scomparsa la paura dei fantasmi? Le persone oggi non li temono forse molto più di prima? È molto più orribile di quanto si pensi quel che accade nell'animo umano, quando calcola che nel palmo della mano vi sono {{formatnum:60000}} germi. (5 gennaio 1911 – O.O. 127, p. 14)
*I bacilli sono allevati più intensivamente quando l'individuo, addormentandosi, non porta con sé nient'altro che un atteggiamento materialista. Non c'è aiuto più efficace per questo allevamento che addormentarsi con le sole idee materialiste e da lì, dal mondo spirituale, dal proprio io e dal [[corpo astrale]], agire di nuovo sugli organi del corpo fisico, che non siano il sangue e il sistema nervoso. Non c'è modo migliore per nutrire i germi che dormire con le sole convinzioni materialiste. (5 maggio 1914 – 0.0. 154, p. 15)
*La pretesa odierna di voler capire tutto con l'[[intelletto]] è quanto di più spaventoso vi sia. In [[medicina]] non si può capire davvero nulla con l'intelletto. [...] Tutto ciò che riguarda la medicina va colto in una visione diretta con una facoltà percettiva che va prima sviluppata. (21 aprile 1924 – 0.0. 316, p. 30)
*E la [[vaccinazione]] antivaiolosa? Qui si è di fronte a una questione particolare. Se si vaccina qualcuno, e questi è un antroposofo o è stato educato in senso antroposofico, la vaccinazione non fa danni. La vaccinazione nuoce a chi coltiva in prevalenza pensieri materialistici. Allora la vaccinazione diviene una sorta di forza arimanica: la persona non riesce più a liberarsi da una certa mentalità materialistica. Ciò che inquieta della vaccinazione antivaiolosa, è che essa riveste la persona di una sorta di fantoma che gli impedisce di liberare il proprio organismo fisico dalle entità psichiche come nella coscienza normale. L'uomo diventa così costituzionalmente materialista e non è più in grado di innalzarsi allo spirito. Questo è il pericolo della vaccinazione. [...] La vaccinazione antivaiolosa è prima di tutto una questione psichica. [...] Se si sostituisse questa fede con qualcos'altro, se si educasse l'uomo secondo natura per renderlo recettivo a qualcos'altro che non sia la vaccinazione, in modo da riavvicinarlo allo spirito, lo si preserverebbe senz'altro da ciò che si insinua inconsciamente in lui: qui c'è un'epidemia di vaiolo! Si desterebbe in lui la consapevolezza che vi è un elemento spirituale, sebbene ingiustificato, dal quale salvaguardarsi. Si otterrebbero allora buoni risultati su come bisognerebbe rafforzare l'uomo a difendersi da tali influenze.<br />''Come bisogna comportarsi se l'influsso mediante l'educazione è molto difficile, come nelle nostre regioni?''<br />Allora bisogna vaccinare. Non c'è alternativa. Non sarò certo io a consigliare un'opposizione fanatica a queste cose, e non solo da un punto di vista medico ma antroposofico in generale. Noi non aspiriamo al fanatismo, ma a cambiare le cose in generale e con discernimento. (22 aprile 1924 – 0.0. 314, pp. 31-32)
*Se in un determinato periodo gli uomini non erano in condizione di adottare determinate misure contro le [[epidemie]], erano tempi in cui gli uomini non lo potevano fare perché le epidemie dovevano agire secondo un piano cosmico universale pieno di saggezza, affinché le anime umane trovassero l'occasione di pareggiare quel che era stato compiuto sotto l'influsso arimanico e sotto certi precedenti influssi luciferici. Se oggi vengono poste altre condizioni, è perché si soggiace del pari a determinate grandi leggi karmiche. (25 maggio 1910 – O.O. 120, p. 45)
*Si arriverà a buoni risultati nel campo dell'igiene, della medicina e dell'organizzazione sanitaria soltanto se in questo campo verranno studiati i sintomi, non dico storici, ma cosmologici, perché infatti le malattie esistenti sulla Terra ci sono inviate dal cielo. (20 ottobre 1918 – 0.0. 185, p. 53)
*Il pensare logico e puro ha come effetto anche quello di rafforzare, di essere salutare per il corpo fisico, rendendolo meno soggetto alle malattie; chi ne ha dimestichezza, per esempio i matematici, ha meno da temere quando entra in un reparto per malattie infettive, come il [[colera]]. (1 novembre 1907 – O.O. 266/1, p. 55)
*Il logorio nervoso prodotto dal [[materialismo]] agisce così su intere stirpi, su interi popoli, come pure sulla vita di singoli uomini. Se la corrente spirituale non avrà tanta forza da raggiungere anche i pigri e gli indolenti, il nervosismo, vale a dire la conseguenza karmica del materialismo, avrà sempre più influenza sull'umanità, e come nel Medioevo si sono avute epidemie di lebbra, in futuro, chiamate dai princìpi materialistici, dilagheranno malattie nervose, epidemie di pazzia che colpiranno popoli interi. Con la comprensione di questo aspetto della legge del [[karma]], la scienza dello spirito non dovrebbe essere oggetto di dispute, ma rimedio per l'umanità. Più l'umanità diverrà spirituale, tanto più verrà eliminato tutto quel che è legato alle malattie del sistema nervoso e dell'anima. (30 maggio 1907 – 0.0. 99, p. 64)
*Ma un'epoca che crede solo nella materia genererà una discendenza in cui tutto quanto nel corpo prenderà una propria strada, non vi sarà più un centro, e per tale motivo si manifesteranno nevrastenia e nervosità. Questo fenomeno sarà sempre più diffuso, se il materialismo rimarrà anche in futuro la visione del mondo. Un chiaroveggente può dire esattamente che cosa accadrebbe se il materialismo non trovasse il suo contrappeso in una stabile prospettiva spirituale. Le malattie mentali diventerebbero epidemiche, i bambini soffrirebbero di nervosismo e di tremori fin dalla nascita, e l'ulteriore conseguenza di una mentalità materialista sarebbe un genere umano tanto poco centrato su di sé come già iniziamo a vedere oggi. (22 giugno 1907 – 0.0. 100, pp. 65-66)
*Attraverso la menzogna, la calunnia e l'ipocrisia, l'uomo crea, per così dire, un esercito di esseri spirituali appartenenti alla categoria dei fantomi. (14 giugno 1908 – O.O. 98, p. 69)
==''Gerarchie spirituali e loro riflesso nel mondo fisico – Zodiaco, Pianeti e Cosmo''==
===[[Incipit]]===
Questo ciclo di conferenze ci condurrà in regioni molto elevate della vita spirituale, molto fuori della nostra dimora terrestre, non solo nei mondi spaziali fisici, ma anche nei mondi spirituali dai quali il mondo spaziale fisico ebbe origine. Ma appunto da un siffatto ciclo di conferenze apparirà chiaro come in sostanza tutto il sapere e la [[saggezza]] hanno lo scopo di scioglierci il grande, il massimo tra gli enigmi, l'enigma dell'uomo.[...]<br />Se vogliamo parlare delle cosiddette gerarchie spirituali, dobbiamo elevarci con l'occhio dell'anima agli esseri che hanno la loro esistenza al di sopra dell'uomo vivente sulla [[Terra]]. Occhi visibili possono contemplare una scala di esseri che rappresentano soltanto quattro gradini di una gerarchia: il mondo minerale, il mondo vegetale, quello animale e quello umano. Ma sopra l'uomo comincia un mondo di esseri invisibili, e all'uomo è dato, grazie alla conoscenza di ciò che trascende i sensi fisici e fin dove essa gli è possibile, di salire per un certo tratto alle potenze ed entità che nell'invisibile mondo soprasensibile, sono la continuazione dei quattro gradini che si trovano sulla Terra stessa. (1985)
===Citazioni===
*Ciò che l'uomo può indagare, sapere, conoscere, le idee e i concetti ch'egli conquista, e pure le immaginazioni, ispirazioni e intuizioni della chiaroveggenza ch'egli conquista, tutto ciò è, se è lecito dir così solo ''post-vissuto'' dall'uomo, ma è già stato ''pre-vissuto'' e ''pre-saputo'' appunto dalle entità che stanno al di sopra dell'uomo. Se ci è lecito usare un paragone alla buona, diremo che l'orologiaio anzitutto ha l'idea, il pensiero dell'orologio, poi, secondo quest'idea, costruisce l'orologio. L'orologio è costruito secondo le idee dell'orologiaio che hanno preceduto la costruzione; in seguito poi qualcuno potrà smembrare l'orologio, analizzarlo e studiare da quali pensieri dell'orologiaio esso abbia avuto origine; egli ripenserà allora i pensieri dell'orologiaio. Solo così, in sostanza, l'uomo, al suo stadio normale d'evoluzione, può contenersi di fronte all'antichissima saggezza cosmica primordiale delle entità spirituali a lui superiori. (2010, p. 10)
*Infine, venne il tempo in cui fu lecito parlare del contenuto dell'antichissima saggezza in un linguaggio comprensibile a più larghe masse. All'incirca dall'ultimo terzo del secolo decimonono in poi si poté parlare in forma più o meno palese intorno all'antichissima sapienza del mondo, e solo perché, appunto nei mondi spirituali, avvennero dati fatti, fu per così dire concessa ai custodi dei misteri la possibilità di lasciar trapelare qualcosa dell'antichissima saggezza. (2010, p. 12)
*[...] nemmeno gli antichi greci, quando parlavano di Mercurio, intendevano l'astro fisico, bensì l'insieme delle entità di quell'astro. Erano mondi spirituali, esseri spirituali quelli di cui si parlava quando, nelle sedi della conoscenza, si pronunciava, poniamo, il nome di Mercurio. Coloro che erano discepoli dei maestri di quelle scuole, pronunciando nei diversi linguaggi i nomi di Luna, Mercurio, Venere, Sole, Marte, Giove, Saturno, indicavano una scala di entità spirituali. Chi pronuncia quelle parole nel senso odierno, indicando con esse un astro fisico, indica solo la parte più grossolana di ciò che con quei nomi s'intendeva in origine. (2010, p. 19)
*Durante tutta la sua vita l'uomo assorbe in sé, dal mondo esterno, [[Spirito|spiriti elementari]]. In quanto si limita a guardare gli oggetti esterni, lascia semplicemente entrare in sé gli spiriti senza mutarli; se cerca invece di elaborare le cose del mondo esterno nel suo spirito, per mezzo di idee, concetti, sentimenti di bellezza e così via, egli salva e libera quegli spiriti elementari. (2010, p. 33)
*Noi denominiamo [[Luna]] quel pianeta precedente la [[Terra (pianeta)|Terra]], e con ciò non intendiamo la Luna di oggi, ch'è solo un frammento, un residuo della Luna antica, ma intendiamo uno stato precedente della nostra Terra che ebbe esistenza una volta e passò poi per un periodo di vita spirituale che usiamo chiamare ''pralaya'', così come l'uomo passa per uno stato spirituale dopo la morte. (2010, p. 43)
*Anticamente non si disegnava lo [[zodiaco]] rappresentandolo nelle sue corrispondenti forme animali, ma disegnando nelle rispettive regioni gli organi umani. Al posto dell'Ariete la testa; al posto del Toro, la laringe; al posto dei Gemelli, ciò che meglio esprime la simmetria, le due braccia; il torace al posto del Cancro; il cuore al posto del Leone; e così via fino alla parte bassa delle gambe al posto dell'Acquario; ed ai i piedi al posto dei Pesci. (2010, p. 139)
*Durante l'evoluzione lemurica le forze luciferiche penetrarono dappertutto nel corpo astrale dell'uomo e lo compenetrarono con le loro azioni, che in lui si estrinsecarono come basse passioni. Ciò per cui egli può soccombere all'errore e al male ha la sua sede nel corpo astrale: gli spiriti luciferici gliel'hanno innestato. Se non gliel'avessero innestato, l'uomo non avrebbe mai avuto la possibilità dell'errore, del male; si sarebbe elevato a ricevere il suo io intatto dalle influenze ostacolatrici. Invece l'uomo ha questa possibilità; ma le grandi guide lo proteggono, per quanto è necessario, dallo sprofondare troppo in basso. (2010, p. 165)
*Gli [[Elohim]] sono le entità che, alla separazione del Sole da Luna e Terra, rimasero unite al Sole; fanno parte della gerarchia che ha il nome di Potestà, Spiriti della forma, fanno parte delle gerarchie da queste verso l'alto. Sono ancora entro la nostra evoluzione. Elohim è il nome complessivo per gli esseri solari che allora scelsero il Sole per loro dimora, non come sfera di attività. [[Cristo]], il più elevato degli Elohim, è il loro reggente. Egli non fa però parte delle gerarchie, ma della Trinità. Nel Cristo abbiamo un'entità che è tanto potente da avere influenza su tutte le parti del nostro sistema solare. (2010, p. 172)
==''Il Cristianesimo come fatto mistico e i misteri antichi''==
===[[Incipit]]===
*Il pensiero scientifico ha influenzato profondamente tutta la concezione moderna del mondo. Diventa sempre meno possibile parlare delle esigenze spirituali, della "vita dell'anima", senza dover prendere posizione nei riguardi delle concezioni e delle conoscenze scientifiche. Certo, esistono ancora molte persone che soddisfano quelle esigenze senza lasciarsi turbare nella loro vita spirituale dalla corrente scientifica. Non può però comportarsi in tal modo chi sente il polso del tempo.
===Citazioni===
*Non può quindi esservi alcun dubbio: la mentalità scientifica rappresenta il massimo potere nella vita spirituale contemporanea. Chiunque parli degli interessi spirituali dell'umanità d'oggi, non può ignorarla. (p. 12)
*L'iniziato scorge i processi spirituali, e le immagini dei [[Mito|miti]] ne rappresentano per così dire le illustrazioni. Chi non è in grado di considerarle come tali, non è ancora giunto alla comprensione del loro significato. I processi spirituali stessi sono infatti soprasensibili, mentre le immagini, che nel loro contenuto ricordano il mondo sensibile, non sono spirituali per se stesse, ma appunto solo una illustrazione dello spirituale. Chi vive esclusivamente nelle immagini, sogna; vive invece entro percezioni spirituali solo chi è riuscito a sentire nell'immagine lo spirituale, come nel mondo dei sensi sentiamo la rosa per tramite della rappresentazione che ne abbiamo. (p. 66)
==''Il legame fra i vivi e i morti''==
===[[Incipit]]===
*È nostra aspirazione cercare, per quanto possibile, di penetrare con la conoscenza in quei mondi che restano chiusi alla conoscenza comune e dipendente dai sensi, che è legata al piano fisico. Nel corso degli anni ci siamo abituati a pensare che l'uomo, nel corso della vita in cui egli è chiuso all'interno del suo corpo fisico, vive in un mondo che costituisce solo una piccola parte di tutto il mondo reale. Dato che ci incontriamo così raramente, in occasione di questi incontri non possiamo spiegare tutto a partire dai fondamenti.
===Citazioni===
*Se nel passare la soglia della [[morte]] noi non facessimo questa esperienza (che facciamo consapevolmente) della dipartita del nostro corpo fisico, non potremmo mai sviluppare una coscienza dell'io dopo la morte! La coscienza dell'io dopo la morte viene stimolata dall'esperienza della dipartita del corpo fisico. (p. 16)
*Dai mondi spirituali ci separano solo stati di coscienza: non condizioni di spazio ci separano, ma stati di coscienza. (p. 20)
*Dopo la [[morte]], il morto non guarda i suoi pensieri come egli guardava i pensieri che si era formato durante la vita, e dei quali si lamenta e che richiama dalle proprie profondità.il morto guarda i suoi pensieri come fossero un dipinto eterico, egli vede i propri pensieri fuori del mondo. (p. 26)
*Diversa è l'esperienza che si fa quando dal mondo spirituale si guarda i pensieri che vivono che si sono lasciati nel mondo fisico. [...] Essi sorgono veramente in modo analogo a come sorgono le impressioni del mondo fisico. Questo e ciò che solleva, rallegra, riscalda i morti nei pensieri dei figli che li amavano. Questo è infatti un campo molto particolare per i morti, cercare nei pensieri e che sono rimasti indietro. (p. 28)
*L'egoismo umano troverebbe forse più simpatico attribuire sempre tutto alla propria genialità; ma in realtà anche ciò che sorge interiormente e noi proviene da influssi spirituali esteriori, e noi possiamo dimostrare concretamente l'esistenza di questi singoli influssi spirituali. (p. 52)
*Se si prova a seguire un'individualità umana molto indietro nel tempo, ancor prima che in un determinato momento entra in un corpo fisico (essa proviene infatti dal mondo spirituale), si vede che è questa stessa individualità a far incontrare il padre la madre, ad agire in modo che madre e padre si incontrino per generarla. Sì, essa agisce anche prima. Agisce già innescando un ordine nell'intera serie delle generazioni, in modo che alla fine si trovino le tue persone tramite le quali essa può trovare la propria incarnazione. (p. 58)
*Il ricercatore dello spirito può addirittura indicare precisamente quando il [[materialismo]] a raggiunto il suo massimo livello: fra l'anno 1840 e il 1841. Da allora esso sta perfino calando leggermente; ma le sue conseguenze sono naturalmente enormi. (p. 62)
*Così come è organizzata, l'umanità non riceve già compiuto un sentimento potente, non riceve già compiuto un intelletto penetrante; ma attraverso l'anima cosciente forma qualcosa di molto più svincolato, più individuale, più rivolto all'[[egoismo]], più finalizzato alla solitudine nel proprio corpo di quanto lo era mediante l'anima razionale o affettiva. Attraverso l'anima cosciente l'uomo diventa un individuo isolato, un eremita che vaga per il mondo; ed è caratteristico del nostro tempo (e lo sarà sempre di più), che gli uomini si chiudano in se stessi. L'anima cosciente dà il carattere del separarsi dal resto dell'umanità, del vivere isolati. Perciò si incontrano maggiori difficoltà a familiarizzare, a diventare amici. Prima di imparare a conoscersi, occorre molto tempo. (p. 75)
*Mentre l'anima razionale o affettiva si forma attraverso l'immediato conoscersi nell'incontro, l'anima cosciente può formarsi solo sull'uomo entra in rapporto con l'altro uomo partendo più dalla sua interiorità. (p. 76)
*Nel momento stesso in cui, uscendo dalla vita moderna, nasceva il primo germe della libertà di pensiero, anche la potenza opposta è entrata in azione sotto forma di "[[Gesuiti|gesuitismo]]" – e con questo termine è compreso molto che poi dovrebbe essere caratterizzato nel dettaglio – delle diverse religioni. Esso è stato chiamato in vita per opporre la massima resistenza alla libertà di pensiero, che è una necessità vitale del quinto periodo postatlantico. In tale epoca sarà sempre più necessario sradicare ovunque il gesuitismo, poiché la libertà di pensiero, irradiando dall'ambito religioso, deve potersi espandere in tutti i campi della vita. (p. 83)
*Oggi, nell'ambito della [[medicina]], vediamo già spuntare un gesuitismo che di poco discosta da quello della religione dogmatica. Vediamo come, partendo da una certa medicina dogmatica, si voglia estendere il potere della classe medica. Questa è l'essenza del gesuitismo nei più diversi settori. Esso diventerà sempre più forte e gli uomini saranno costretti ad accettare ciò che l'autorità impone. La salvezza della nostra epoca consiste nel salvaguardare lo sviluppo dell'anima cosciente contro queste tendenze arimaniche. (p. 85)
*Il morto è nei nostri pensieri, egli guarda i nostri pensieri. Se questi pensieri sono quelli che noi curiamo quando sviluppiamo un ragionamento scientifico-spirituale, se quindi leggiamo qualcosa al morto o gli raccontiamo qualcosa che noi sappiamo o che pensiamo a proposito del mondo spirituale, allora egli starà insieme a questi pensieri che noi gli rivolgiamo qui tramite la scienza dello spirito. Per il fatto che li rivolgiamo a lui, si crea un legame di attrazione tra qui e là. Per il fatto quindi che la scienza dello spirito è qualcosa di vivente, noi possiamo inviare in alto una forza vivente che può dare un alimento vivente al morto che è con noi. (p. 110)
*Noi viviamo per così dire in un'atmosfera che esige da noi una vigorosa esplicazione di forze, una vigorosa resistenza. E questi sono i profondi motivi per cui spesso ci scoraggiamo e ci sentiamo soli, per cui, accettando la scienza dello spirito, spesso non riusciamo facilmente a cavarcela nella vita. Se però abbiamo un'idea chiara di quanto grande sia l'[[antroposofia]] in cui noi ci inseriamo come in un poderoso nesso dell'umanità, e di quanto piccola essa oggi appaia (perché ne siamo soltanto agli inizi), se avremo chiara questa idea, allora potremo anche trovare la forza di resistere, potremo trovare veramente questa forza. Nell'evoluzione dell'umanità infatti tutte le cose grandi prendono le mosse da un piccolo inizio. (p. 146)
*Noi non [[Vivere|viviamo]] inutilmente. I frutti della nostra [[vita]], come noi li accogliamo nei pensieri elaboriamo, vengono annessi nel cosmo. (p. 163)
*Nel futuro ci sarà un tipo di [[medicina]] che terrà in particolare conto ciò di cui ho appena parlato. Ci sarà un modo di osservare medico-fisiologico che analizzerà il rapporto che esiste tra il [[corpo eterico]] e l'uno o l'altro dei satelliti, e in base a ciò sarà possibile valutare se le persone siano sane o malate. Infatti, ciò che al giorno d'oggi viene definito malattia è solo un'immagine esteriore di ciò che esiste in realtà. In realtà c'è una qualche irregolarità in ciò che ho paragonato ad un sistema planetario, e la malattia rispecchia solamente queste irregolarità. (p. 183)
*Trent'anni del mondo spirituale corrispondono all'incirca un anno del mondo fisico. (p. 193)
*[...] nel momento in cui varcano la soglia della [[morte]], essi {{NDR|i morti}} acquistano una nuova possibilità di accedere alla nostra anima, e in ciò consiste tutta la differenza. Ora essi agiscono in noi da dentro, mentre quando erano vivi agivano in noi dall'esterno. (p. 200)
*E se noi viviamo con i giusti sentimenti dell{{'}}''in Christo morimur'' il passaggio attraverso la soglia della morte, allora, guardando dalla periferia, fra tutte le entità che noi vediamo (quindi anche gli esseri elementari e quelle che appartengono alle gerarchie più elevate, ma anche fra le entità che sono anime umane incarnate qui o già escarnate), tra tutte queste troviamo anche il nostro stesso essere-io. Il rapporto del nostro essere-io rispetto alle altre entità che ho appena caratterizzato noi lo osserviamo da fuori. Poter avere queste sensazioni dopo avere varcato la soglia della morte è importantissimo. Infatti, solo quando possiamo avere questa sensazione rispetto al nostro io, possiamo anche ritrovarci in giusto modo nell'incarnazione. Ma possiamo avere questa sensazione solo se varchiamo nel modo giusto la soglia della morte, accompagnati cioè dal sentimento: "Siamo morti nel [[Cristo]]". (p. 201)
==''Il Vangelo di Giovanni''==
===[[Incipit]]===
Queste conferenze sul [[Vangelo]] di [[Giovanni apostolo ed evangelista|Giovanni]] avranno un duplice scopo: da un lato, quello di approfondire i concetti scientifico-spirituali come tali, ampliandoli in diverse direzioni; dall'altro, proprio quello di affrontare, per mezzo di quei concetti, quel grande documento che è appunto il Vangelo di Giovanni. Va dunque tenuto presente che queste conferenze si propongono entrambi gli scopi. Non si tratta solo di considerazioni ''intorno'' al Vangelo, ma ci proponiamo di
penetrare, sulla scorta di esso, entro profondi misteri dell'esistenza e di stabilire come debba procedere la conoscenza scientifico-spirituale, quando si riallaccia a uno qualsiasi dei grandi documenti trasmessi dalle diverse religioni.
===Citazioni===
*L'uomo può raggiungere i segreti dell'esistenza mediante l'uso delle sue facoltà interiori, che con la propria conoscenza può giungere fino alle forze e alle entità creatrici del mondo. (p. 8)
*Ora, dicevo, verso la metà del [[medioevo]] esisteva negli animi cristiani d'Europa una corrente che agiva in profondità; infatti, l'originario senso spirituale della dottrina dell'[[eucaristia]] aveva subìto, da parte dell'autorità, una diversa interpretazione, tinta di materialismo. Di fronte alle parole: «Questo è il mio corpo...; questo è il mio sangue», gli uomini non riuscivano più a concepire altro che un processo materiale, una materiale trasformazione di pane e vino in carne e sangue. Ciò che prima era stato concepito spiritualmente, ora cominciava a venire immaginato in modo grossolanamente materiale. Qui dunque il [[materialismo]] s'insinua nella vita religiosa, molto tempo prima di conquistare la scienza. (p. 14)
*Quando l'uomo dorme il suo corpo fisico e quello eterico giacciono nel letto; il corpo astrale e l'io sono in certo modo sciolti dalla connessione col corpo fisico e con l'eterico, trovandosi quindi al di fuori di questi corpi, purché s'intenda quest'espressione in senso non spaziale, ma spirituale. (p. 23)
*Se vogliamo mettere in evidenza nel modo più elementare la differenza tra il corpo fisico umano e il corpo fisico d'un minerale (poniamo d'un cristallo), possiamo esprimerla così: il cristallo, se non viene distrutto dall'esterno, conserva la propria forma. Il corpo fisico umano non è in grado di conservare da se stesso la propria forma; esso la conserva solo finché e in quanto è compenetrato da un corpo eterico, da un corpo astrale e da un io. Dal momento in cui questi tre elementi costitutivi se ne staccano, il corpo fisico comincia a diventare qualcosa del tutto diverso da ciò che era stato fra la nascita e la morte: segue le leggi fisiche e chimiche della materia e si decompone, mentre il corpo fisico del minerale si conserva. (p. 25-26)
*Ciò che affluisce nella luce solare fisica contiene in sé le forze spirituali d'amore appunto di quei sei spiriti di luce: i sei [[Elohim]] che troviamo menzionati nella [[Bibbia]]. Uno dei sette, invece, si separò dagli altri per il bene dell'umanità, ed elesse a propria dimora non il Sole, ma la Luna; e quest'uno degli spiriti di luce, che rinunciò volontariamente all'esistenza solare e si prescelse la Luna, non è altri che colui che l'Antico Testamento chiama "Jahve" o "Jehova". (pp. 49-50)
*L'autore del Vangelo di Giovanni sottolinea con forti parole questo: "No, non dovete considerare il [[Cristo]] come un essere soprasensibile, che rimane invisibile, pur costituendo il fondamento di ogni cosa materiale; dovete al contrario attribuire la massima importanza al fatto che il Verbo si è fatto carne e che ha abitato fra noi!" Questa è la sottile differenza fra il cristianesimo esoterico e la gnosi originaria. La gnosi non conosce il Cristo come lo conosce il cristianesimo esoterico, ma solo come un'entità spirituale; e in Gesù di Nazareth essa scorge tuttalpiù un annunciatore umano, più o meno strettamente legato a quell'entità spirituale. La gnosi non vuol rinunciare al Cristo che rimane invisibile; il cristianesimo esoterico, invece, è sempre stato consono al Vangelo di Giovanni, fondato solidamente sulle parole: «E il Logos si è fatto carne e ha abitato fra noi» (1, 14). <br />Colui che è apparso nel mondo visibile è una reale incarnazione dei sei [[Elohim]], del Logos. (p. 53)
*Ma fintanto che il corpo eterico si trova entro quello fisico, non è possibile che vi s'imprima veramente ciò che si è formato per mezzo degli esercizi di meditazione. A questo fine, in passato, occorreva che il corpo eterico venisse tratto fuori dalla connessione col corpo fisico. Quando pertanto, in quei tre giorni e mezzo del sonno simile alla morte, il corpo eterico veniva tratto fuori dal corpo fisico, s'imprimeva in esso tutto quanto era stato preparato nel corpo astrale, e l'uomo sperimentava il mondo spirituale. Quando poi veniva richiamato dal sacerdote iniziatore entro il corpo fisico, egli era un testimone di ciò che avviene nei mondi spirituali, per testimonianza propria. (p. 62)
*Così il Vangelo di Giovanni vuole mostrarci che il Cristo è colui che dette il grande impulso all'uomo, perché potesse ricevere la forza per sentirsi in eterno quale singolo io individuale. Questa è la svolta dell'Antico Patto al Nuovo Patto: nell'Antico vigeva sempre il carattere dell'anima di gruppo, per cui ogni io si sentiva apparentato agli altri, senza sentire veramente se stesso, né gli altri io; mentre sentiva ciò che li accoglieva in comune: l'io del popolo o della stirpe. (p. 70)
*Per molta gente che oggi si chiama cristiana e si richiama al Vangelo, bisogna domandare se, in realtà, essi posseggano il Vangelo. Di questo si tratta: prima di tutto, possedere il Vangelo. E con un documento della profondità del Vangelo di Giovanni occorre veramente pesare sulla bilancia di precisione ogni parola, per riconoscerla nel suo vero valore. (p. 79)
*Il [[Cristo]] venne per spiritualizzare l'amore, per scioglierlo dei legali del sangue e per infondere la forza, per dare impulso all'amore spirituale. (p. 86)
*L'alcool ebbe una certa missione nel corso dell'evoluzione dell'umanità: per quanto possa apparire singolare, esso ebbe il compito di preparare, per così dire, il corpo umano a venire staccato dalla connessione col mondo divino, perché potesse svilupparsi l"'io sono" individuale. Infatti l'alcool ha l'effetto di precludere all'uomo il contatto col mondo spirituale, nel quale l'uomo si trovava in passato. Questo effetto, l'alcool lo possiede tuttora. L'alcool non è stato introdotto invano nell'umanità. In futuro si potrà affermare nel pieno senso della parola che l'alcool ebbe il compito di attrarre l'uomo giù nella materia, sì da renderlo egoistico, da portarlo al punto di esigere per sé il proprio io, di non metterlo più al. servizio di tutto il proprio popolo. Così dunque l'alcool ha reso all'umanità il servizio opposto a quello dell'anima di gruppo: ha tolto agli uomini la facoltà di sentirsi uniti in un tutto nei mondi spirituali. (p. 89)
*Che cosa deriva all'uomo dal fatto che quella trasformazione non è oggi ancora avvenuta? La scienza dello spirito lo enuncia in modo assai semplice: per il fatto che il [[corpo astrale]] non è ancora purificato, non è ancora trasformato nel sé spirituale, è possibile l'[[egoismo]]; per il fatto che il [[corpo eterico]] non è ancora permeato dalle forze dell'io, sono possibili la menzogna e l'errore; e per il fatto che il corpo fisico non è ancora permeato dalle forze dell'io, sono possibili la malattia e la morte. Nel sé spirituale pienamente sviluppato non vi sarà più egoismo; e così non vi saranno più malattia e morte, ma solo salvezza e salute, nell'uomo-spirito pienamente evoluto, cioè nel corpo fisico interamente sviluppato e trasformato. (p. 127)
*Fintantoché un uomo giudica il prossimo, egli lo sottopone alla coercizione del proprio io. Ma se si crede veramente all'lo-sono, nel senso cristiano, allora non si giudica più, ma si dice: "So che il [[karma]] è il grande pareggiatore: qualunque cosa tu abbia compiuto, io non ti giudico!" (p. 131)
*Un profeta vuole che gli si creda, mentre la scienza dello spirito non vuol condurre alla fede, bensì alla conoscenza. Perciò noi interpretiamo nell'altro senso il detto di [[Voltaire]]; egli dice che ciò che è semplice viene creduto ed è affare del profeta; la scienza dello spirito dice: "Ciò che è complesso, invece viene conosciuto". Dobbiamo familiarizzarci sempre più con la nozione che la scienza dello spirito è qualcosa di complesso: non è una professione di fede, ma una via alla conoscenza. (p. 215)
==''Il Vangelo di Luca''==
===[[Incipit]]===
Qualche tempo fa, riuniti qui, abbiamo potuto studiare le correnti più profonde del cristianesimo dal punto di vista del vangelo di Giovanni. Allora ci si sono presentate allo sguardo spirituale le poderose immagini e idee che si possono acquistare quando si approfondisca questo documento dell'umanità, unico nel suo genere. Abbiamo già fatto rilevare allora che le massime profondità del cristianesimo si palesano quando lo si studi col vangelo di Giovanni alla mano. E chi abbia ascoltato quelle o altre conferenze sul medesimo Vangelo, potrebbe chiedersi: è possibile che i punti di vista, veramente profondissimi per molti riguardi, che si possono acquistare con la lettura del vangelo di Giovanni, possano ampliarsi e approfondirsi con lo studio di altri documenti cristiani, per esempio con lo studio dei vangeli di Luca, di Matteo e di Marco? Chi ama adagiarsi nelle teorie, si chiederà: è proprio necessario che, dopo aver preso coscienza che nel vangelo di Giovanni ci si presentano le verità cristiane più profonde, si continui ancora a studiare il cristianesimo secondo gli altri Vangeli, e soprattutto secondo il meno profondo, il vangelo di Luca?
===Citazioni===
*[...] l'autore del Vangelo di Giovanni (a prescindere da quanto egli vi ha pur sempre introdotto di immaginativo) noi lo possiamo chiamare l'annunziatore di tutto ciò che, sull'evento del Cristo, risulta a chi possiede la parola interiore, fino al grado dell'intuizione. Infatti, in sostanza egli ci caratterizza i misteri del regno del Cristo dal punto di vista della parola interiore, ovvero del Logos. A base del Vangelo di Giovanni sta dunque la conoscenza ispirativa e intuitiva. (p. 14)
*[...] possiamo dire che il [[Vangelo secondo Giovanni|Vangelo di Giovanni]] è fondato sull'iniziazione, e gli altri tre vangeli (soprattutto quello di Luca, secondo la dichiarazione stessa del suo autore) sono basati sulla chiaroveggenza. (p. 16)
*La scienza dello spirito non ha le sue fonti né negli scavi fatti in terra, né nei documenti conservati negli archivi, né nelle cronache di storici più o meno ispirati. Fonte della scienza dello spirito è quello che siamo in grado di leggere noi stessi nella cronaca imperitura, nella cosiddetta ''cronaca dell'akasha''. (p. 18)
*Il Vangelo dell'amore e della compassione ci si presenta in modo vivo nel vero buddhista che partecipa col suo caldo cuore a tutto il dolore che incontra nel mondo in ogni essere vivente. Nel [[buddhismo]] l'amore e la compassione ci vengono presentate nel vero senso della parola. Ma dal vangelo di Luca ci fluisce qualcosa che è ancor maggiore di quell'amore e di quella compassione. Ci fluisce qualcosa che possiamo chiamare la trasmutazione della compassione e dell'amore in azione, nell'azione che è necessaria all'anima. Il buddhista aspira alla compassione nel senso più alto della parola; l'amore operante è invece ciò a cui aspira chi vive nel senso del [[vangelo di Luca]]. Il buddhista è capace di sentire col malato le sue sofferenze; dal vangelo di Luca giunge all'uomo l'invito a intervenire con la sua attività, a sanare il male fin dove è possibile. Il buddhismo insegna a comprendere tutto ciò che vivifica l'anima umana; il vangelo di Luca ci esorta a qualcosa di straordinario, a non giudicare, a fare più di quanto non venga fatto a noi. Dare più di quanto non si riceva! L'amore trasformato in azione: ecco quello che deve apparirci come un grado superiore del buddhismo nel vangelo di Luca, quantunque questo Vangelo contenga in sostanza il più puro, il più schietto buddhismo. (p. 48)
*Se dunque volessimo fare di un bambino uno spirito particolarmente inventivo, che non solo sapesse vivificare il suo pensiero, che in età più avanzata fosse poi in grado di svilupparlo portandolo a una produttività superiore, allora dovremmo innanzitutto impedire che quel bambino, all'età di sei o Sette anni, studiasse come studiano gli altri bambini e cominciasse ad apprendere le nozioni che gli altri bambini apprendono a scuola. Dovremmo anzi cercare che, di tutto quanto generalmente s'insegna a quell'età, gli venga insegnato il meno possibile; dovremmo tenerlo fino a dieci-undici anni in un clima di giochi infantili, e insegnargli il minor numero possibile di nozioni scolastiche, cosicché, possibilmente, a otto o nove anni egli non sappia ancora tirar le somme e legga molto male. Poi, verso gli otto o nove anni, dovremmo cominciare a insegnargli tutto ciò che generalmente si insegna ai bambini di sei-sette anni. In tal caso le forze umane si saranno sviluppate in tutt'altro modo, e l'anima userà in modo diverso ciò che ora le viene insegnato. (p. 71)
*Donde proveniva dunque la grande forza vivificatrice del corpo di [[Gesù]]?<br />Proveniva dalla loggia madre dell'umanità, diretta dal manu dal grande iniziato solare. Nel bambino nato dalla coppia di genitori, che il [[vangelo di Luca]] chiama Giuseppe e Maria, fu immersa una grande forza individuale che era stata coltivata e curata nella loggia madre del grande oracolo solare. In quel bambino fu introdotta la migliore e la più forte di quelle individualità. (p. 81)
*Abbiamo veduto il buddhismo penetrare e operare nella personalità del bambino nato dalla coppia della linea natanica della casa di Davide, come ci descrive il vangelo di Luca. Dall'altro lato vediamo che un'altra coppia, un altro Giuseppe e un'altra Maria con il bambino Gesù, discendenti dalla linea salomonica della stirpe di Davide, risiedevano dapprima a [[Betlemme]], come ci descrive il vangelo di Matteo. Questo bambino [[Gesù]] della linea salomonica è il portatore dell'individualità, vissuta un tempo quale [[Zarathustra]], che aveva fondato la civiltà persiana più antica. Sicché, all'inizio della nostra era, troviamo l'una accanto all'altra, incarnate per così dire in due individualità effettive, le due correnti del buddhismo e dello zarathustrismo; la prima, incarnata nel Gesù natanico di cui ci parla Luca, la seconda, nel Gesù salomonico della stirpe di Davide di cui ci parla Matteo. Le nascite dei due bambini non sono però perfettamente contemporanee. (p. 88)
*E l'evento del Cristo, che doveva aver luogo nell'Asia Minore, rendeva in certo modo necessario che in quella zona l'evoluzione rimanesse indietro rispetto all'India, per poter accogliere più tardi, in modo nuovo, ciò che all'India era Stato dato in altro modo. Nell'Asia Minore dovette esservi un popolo che potesse, per così dire, rimanere più indietro degli altri popoli d'Oriente, un popolo che si sviluppasse in tutt'altro modo. Mentre i popoli orientali erano stati formati in modo da poter vedere il bodhisattva divenuto Buddha, i popoli dell'Asia Minore – e specialmente l'ebraico antico – avevano dovuto esser trattenuti a un livello più basso, ad un livello infantile: questa fu una necessità. (p. 108)
*Come poteva la direzione spirituale dell'umanità provvedere a che, accanto alla corrente buddhistica, ne scorresse un'altra, la quale solo più tardi potesse accogliere il contenuto del [[buddhismo]]? Vi poteva provvedere solo in un modo: togliendo all'antica civiltà ebraica la possibilità di produrre uomini che sviluppassero il dharma per forza propria, e trattenendoli dal giungere in se stessi all'ottuplice sentiero. La civiltà ebraica non doveva avere un Buddha. Ciò che si era sviluppato nel buddhismo doveva essere dato all'ebraismo dall'esterno. Perciò, molto tempo prima dell'apparizione del Buddha, al popolo ebreo fu data la legge; non fu data interiormente, bensì esteriormente, mediante la rivelazione del decalogo, mediante i dieci comandamenti (Esodo 20, 2-17). Ciò che doveva diventare possesso interiore del buddhismo venne dato all'antico popolo ebreo nel decalogo, in una serie di leggi esteriori, come qualcosa che si riceve da fuori, che non si è ancora immedesimato con l'anima. Perciò l'antico ebreo sentiva i comandamenti come qualcosa che gli veniva dato dal cielo, a causa dell'infantilità del suo grado di sviluppo. (p. 109)
*Come noi definiamo lunare la luce del sole, quando la vediamo riflessa dalla [[Luna]], così allora il [[Cristo]] veniva chiamato Jahve o [[Geova|Jehova]]. Jahve non era altro che il riflesso del Cristo, prima che egli stesso discendesse sulla Terra. Il Cristo si annunziava indirettamente all'essere umano che non era ancora in grado di contemplarlo nella sua vera entità; similmente nel plenilunio, che altrimenti sarebbe oscuro, la luce del Sole si annunzia attraverso i raggi lunari. Jahve, Jehova è il Cristo, non veduto direttamente, ma come luce riflessa. (pp. 129-130)
*Questo tredicesimo {{NDR|[[bodhisattva]]}} è quello che gli antichi risci chiamavano Visva Karman, e che [[Zarathustra]] chiamò [[Ahura Mazdā|Ahura Mazdao]]; è colui che noi chiamiamo il Cristo. Egli è il condottiero e la guida della grande loggia dei bodhisattva, e il loro intero coro annunzia la dottrina del Visva Karman, la dottrina del Cristo. Colui che cinque-sei secoli avanti Cristo era passato dal grado di bodhisattva a quello di Buddha, era stato ornato delle forze del Visva Karman. Il Gesù natanico invece, che accolse in sé il Cristo, non fu soltanto "ornato", ma fu "unto", ossia fu compenetrato dal Visva Karman, fu pervaso dal Cristo. (p. 134)
*Il Cristo Gesù dovette comparire appunto in quell'epoca. Se fosse comparso nell'epoca nostra, non avrebbe potuto operare come operò allora, non avrebbe potuto presentarsi come modello all'umanità. Nell'epoca nostra avrebbe trovato organismi umani molto più profondamente immersi nella materia fisica. Ed egli stesso avrebbe dovuto discendere in un organismo fisico, entro il quale il poderoso influsso dell'animico-spirituale sulla materia non avrebbe più potuto attuarsi come a quei tempi. (p. 152)
==''Il Vangelo di Marco''==
===[[Incipit]]===
È noto che il vangelo di Marco comincia con le parole: «Principio del vangelo di Gesù Cristo». Già queste prime parole contengono tre enigmi per chi, ai giorni nostri, cerchi di comprendere il vangelo di Marco. Il primo enigma sta nella parola "principio". Il principio di che cosa? Come si deve intendere questo principio? II secondo enigma si trova nella parola "vangelo". Che cosa significa la parola "vangelo", dal punto di vista
dell'[[antroposofia]]? Il terzo enigma è la figura stessa del Cristo Gesù, del quale abbiamo già parlato spesso.
===Citazione===
*Già da molto tempo negli spiriti più profondi dell'umanità si era venuto affermando un dato di fatto: senza conoscere nulla della reincarnazione e del karma, quando contemplavano un'anima veramente grande, per descriverla nella sua realtà più essenziale, echeggiava in loro qualcosa che proveniva dalle incarnazioni precedenti. Come [[William Shakespeare|Shakespeare]] descrisse [[Amleto]] a quel modo, ignorando del tutto che in Ettore e in Amleto era vissuta la medesima anima, così [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]] descrive la figura di Faust come se dietro ad essa intravvedesse l'anima di Empedocle con tutte le sue singolarità: appunto perché in Faust era presente l'anima di [[Empedocle]]. Ed è proprio caratteristico questo modo di progredire e di avanzare del genere umano. (p. 20)
*Se le diverse religioni prendessero sul serio il principio dell'ammissibilità di tutte le religioni, e non lo usassero solo come un'etichetta, non si scandalizzerebbero più del fatto che l'[[Occidente]] non abbia adottato un Dio nazionale, ma un Dio che non ha nulla a che vedere con una qualsiasi nazionalità, in quanto è una entità cosmica. Gli [[India|Indiani]] parlano dei loro dèi nazionali. È quindi perfettamente naturale che ne parlino in modo diverso da come parlano uomini che non seguono, ad esempio, una divinità nazionale germanica, ma si raccolgono intorno a un'entità che si è incarnata in un popolo lontano e diverso dal loro. Si potrebbe parlare di una contrapposizione del principio religioso occidentale a quello orientale indiano, se si volesse per esempio dichiarare che Wotan è superiore a [[Krishna]]. Nel caso del [[Gesù|Cristo]] questo non è possibile. Sin dall'inizio Egli non appartiene ad alcun popolo singolo, ma al contrario realizza il più bello dei princìpi della scienza dello spirito: il riconoscimento della verità, senza distinzione di colore, di razza, di stirpe. (p. 40)
*Non esistevano in quei tempi antichi la scienza odierna, e neppure il pensiero comune, il sobrio raziocinio o la forza del giudizio logico. L'uomo stava di fronte al mondo esterno, lo percepiva, ma non l'analizzava in concetti, non conosceva la logica, né rifletteva sulle cose combinandole fra loro. Oggi è perfino difficile raffigurarsi tale condizione, perché oggi si riflette, si pensa su ogni cosa. L'uomo antico invece non pensava in questo modo: passava vicino alle cose, le vedeva e se ne imprimeva le immagini; ne trovava poi la spiegazione quando guardava il suo mondo immaginativo sognante, negli stati intermedi fra veglia e sonno. Vedeva allora immagini. (p. 74)
*L'[[oriente]] ha da conservare la grandezza del tempo passato, l'[[Occidente]] si impegna a preparare in anticipo quel che dovrà maturare più tardi. (p. 79)
*È strano che qualcuno affermi che noi attribuiamo al [[cristianesimo]] una posizione di preminenza rispetto alle altre religioni. [...] Noi rinunciamo a usare termini come "superiore" e "inferiore", ma vogliamo caratterizzare le cose secondo la loro verità. (p. 98)
*E poiché nel Cristo Gesù la pienezza dell'io penetrò per la prima volta in un corpo umano, nella misura massima possibile, quel corpo dovette presentarsi a un certo punto non già con una sola lesione (come nelle individualità dotate anticamente di un super-io), ma con cinque piaghe. Quelle cinque piaghe erano rese necessarie dall'esorbitare dell'entità del [[Gesù|Cristo]], cioè dell'io umano nella sua pienezza, al di fuori dei limiti della forma corporea umana. La croce dovette essere eretta sul piano fisico e storico, a causa di quella esuberanza dell'io. (p. 126)
*Esaminando la filosofia vedanta di Vyasa, possiamo constatare che essa non è elaborata alla maniera delle filosofie occidentali, pregne di idee, permeate di raziocinio: è per così dire ancora tirata giù dai mondi superiori e solo tradotta in parole umane. La sua caratteristica è di non essere stata conquistata mediante concetti umani, elaborata come i sistemi socratico o platonico, ma veduta chiaroveggentemente. (p. 129)
*Le forze occulte incontrano invece le difficoltà maggiori quando ci si trova a casa propria, sia da soli, sia con parenti. (p. 139)
*Nel corso di queste conferenze è stato già messo ripetutamente in rilievo che in futuro muterà l'attecciamento della gente verso i [[Vangelo|Vangeli]], per effetto di una migliore comprensione dell'elemento artistico, della loro composizione stessa. Gli sfondi occulti dei profondi impulsi storici scaturiti dai Vangeli saranno visti nella giusta luce solamente quando si terrà conto della particolare composizione artistica di quei testi. Anche da questo punto di vista la letteratura e l'arte evangelica occupano un loro posto nell'evoluzione storica dell'umanità, come abbiamo già messo in evidenza per alcuni episodi. (p. 151)
*Guardiamo alla civiltà contemporanea, anche prescindendo dalle manifestazioni più gravi della corruzione. Non occorre dirlo a chiunque in questi termini, perché la gente non lo gradisce: tutto è meccanizzato; in verità al giorno d'oggi la nostra civiltà materialistica adora solamente il meccanismo, anche se la gente non parla di "preghiere" o di "adorazione". Tuttavia le forze dell'anima che in passato venivano rivolte verso esseri spirituali, oggi sono rivolte verso le macchine, alle quali si può proprio dire che si dedica l'attenzione che un tempo si dedicava agli dèi. Questo vale soprattutto per la scienza: per quella che da un lato ignora quanto poco essa abbia a che fare con la verità, con la verità reale, e dall'altro quanto poco abbia a che fare con la logica. (p. 176)
*Per altro avviene che la donna in quanto donna, a causa della diversa formazione del cervello e quindi del diverso modo in cui può servirsene, può afferrare le idee spirituali con maggiore facilità. L'uomo invece, appunto a causa della sua struttura corporea fisica, ha una maggiore tendenza a pensare in modo materialistico, perché il suo cervello (per esprimersi alla buona) è più duro. Il cervello femminile è più molle, è meno ostinato, meno indurito, e ripeto che con ciò non si vuole affermare proprio niente sulla singola personalità, né in senso buono, né in senso cattivo. (p. 183)
==''Il Vangelo di Matteo''==
*Vorrei qui precisare esplicitamente che parlando di [[Zarathustra]] alludo a un essere che già i [[Greci|greci]] assegnavano a un'epoca di circa {{formatnum:5000}} anni precedente la guerra di Troia, e che quindi non è da identificarsi con quello che la storiografia esteriore chiama Zarathustra, e neppure con colui che viene menzionato con tale nome al tempo di Dario. Lo Zarathustra dei tempi remoti aveva dunque un protettore al quale possiamo attribuire il nome di Gustasb, col quale fu designato più tardi. (p. 25, 2012)
*Dapprima [[Zarathustra]] visse in tempi antichissimi dando il suo caratteristico impulso all'evoluzione post atlantica, con la fondazione della civiltà palio persiana, iranica. Più tardi egli cedette il proprio [[corpo astrale]] per inaugurare attraverso [[Ermete Trismegisto|Ermete]] una nuova civiltà, e poi cedette a [[Mosè|Mosé]] il proprio [[corpo eterico]]. (p. 60, 2012)
*Qualcosa viene ereditato dai genitori, dai nonni, e così via; quanto più si risale nella serie degli antenati, tanto meno rimane presente in noi delle impurità del nostro intimo essere, trasmesse ereditariamente: dopo quarantadue generazioni, non ne rimane più nulla. A questo punto, l'effetto dell'ereditarietà si è perduto. (p. 90, 2012)
*Risalendo poi da [[Abramo]] addirittura fino all'epoca atlantica e prima ancora, dobbiamo riconoscere che la [[memoria]] era realmente qualcosa del tutto diverso da come è oggi. Prima di tutto non ci si ricordava soltanto, come adesso, delle esperienze personali fatte in una singola vita, ma con lo scorrere del sangue si aveva un ricordo anche di eventi precedenti la nascita, e di eventi riguardanti il padre, l'avo e così via per una serie di generazioni; solo più tardi la memoria andò restringendosi a tempi più brevi e poi a una singola vita umana. (p. 103, 2012)
*...il [[nazireato]] consisteva (anche prima della fondazione della comunità dei [[Terapeuti]] e degli [[Esseni]]) nel fatto che singoli uomini si sottoponevano a ben determinati metodi di Sviluppo dell'anima e del corpo. In modo particolare, i nazirei applicavano un metodo fondato su una certa dieta (che del resto può essere utile anche oggi, se qualcuno vuol progredire più rapidamente nello sviluppo della propria anima). Essi si astenevano del tutto dal consumare cibi a base di carne, nonché dall'uso dell'alcool. Con ciò essi si creavano certe facilitazioni, in quanto realmente l'alimentazione carnea è in grado di rallentare l'evoluzione di chi tenda a un progresso spirituale. Questo non vuol essere propaganda per il [[Vegetarianismo|vegetarianesimo]]: è un dato di fatto che molti problemi divengono meno ardui se ci si astiene dalla dieta carnea. Si può acquistare una maggior forza di resistenza nell'anima, si possono accrescere le proprie capacità di superare gli ostacoli derivanti dal corpo fisico e dall'eterico, se viene eliminata la dieta carnea. L'uomo può diventare più produttivo spiritualmente; ma non lo diventa certo solo per il fatto di non nutrirsi di carne, bensì soprattutto accrescendo le forze della propria anima. (p. 111, 1979)
*Si tratta dunque di due coppie di genitori, entrambi di nome Giuseppe e Maria (erano nomi frequenti, a quei tempi, ma col modo odierno di comprendere il senso dei nomi propri non si può trarre nessuna conseguenza dal fatto che si chiamavano Giuseppe e Maria) e di due fanciulli di nome [[Gesù]]. Di uno di questi, discendente dalla linea salomonica della casa di Davide, ci parla la genealogia del vangelo di Matteo. Dell'altro Gesù, discendente della linea nathanica e figlio di una diversa coppia di genitori, parla invece il vangelo di Luca. I due fanciulli crescono vicini l'uno all'altro, sviluppandosi fino all'età di dodici anni. Questi sono fatti menzionati dai [[Vangelo|Vangeli]], e i Vangeli si esprimono correttamente in ogni punto. Fintanto che si volle impedire che la gente conoscesse la verità, o fino a che la gente non voleva apprenderla, si è cercato di impedire la conoscenza diretta dei Vangeli. I Vangeli debbono essere solo compresi: essi dicono il vero. (p. 113, 2012)
*Ogni forma d'[[Iniziazione|iniziazione]] consiste nel preparare l'uomo, nel rafforzarne gli organi, perché egli possa sostenere quell'urto, quando penetra nel macrocosmo. Uno degli aspetti essenziali dell'iniziazione è dunque il familiarizzarsi, l'illuminarsi, il diventar percepibile del mondo in cui ci troviamo durante la notte, e di cui durante il sonno ignoriamo tutto. (p. 121, 2012)
*A quel tempo le forze dell'anima o dello spirito esercitavano ancora un'influenza assai maggiore, un'influenza per così dire immediata sul corpo fisico, mentre più tardi quest'ultimo divenne più denso e meno sensibile alle forze dell'anima. Per tale ragione era possibile allora effettuare delle guarigioni valendosi delle forze dell'anima; l'anima aveva un potere molto maggiore di compenetrare il corpo con le forze risanatrici provenienti dal mondo spirituale, sì da rimetterlo in ordine quando ne era stata turbata l'armonia. Questo potere dell'anima sul corpo andò gradatamente diminuendo, per effetto del corso dell'evoluzione. Le guarigioni dei tempi antichi erano dunque in larga misura fondate su processi spirituali. Coloro che venivano considerati medici non lo erano nel senso che si dà oggi al nome di medico; erano piuttosto dei guaritori, in quanto agivano sul corpo attraverso l'anima del paziente. Essi purificavano l'[[anima]], compenetrandola di sani sentimenti, impulsi e forze volitive, mediante gli influssi animico-spirituali che erano in grado di esercitare, sia nello stato della percezione fisica ordinaria, sia nel cosiddetto "sonno del tempio" o in altre condizioni simili, che non erano poi che un modo di porsi dell'uomo in uno stato di [[chiaroveggenza]]. (p. 176, 2012)
*Che cosa fanno invece certi commentatori faciloni? Poiché nel [[Vangelo secondo Matteo|vangelo di Matteo]] si vedono una volta nutriti quattromila con sette pani, e un'altra cinquemila con cinque pani, quest'ultima scena viene giudicata una semplice ripetizione della prima e si accusa l'autore negligente di avere sbagliato nel copiare! Non dubito che per certi libri scritti nel nostro tempo, questo possa effettivamente accadere; ma i [[Vangelo|Vangeli]] non sono stati certo scritti in quel modo. Se in essi si trova ripetuta due volte una narrazione, ciò ha un suo profondo significato. (p. 184, 2012)
*Andiamo incontro a un tempo nel quale le forze superiori dell'uomo potranno percepire il [[Gesù|Cristo]] (ciò va accolto come una comunicazione). Già prima della fine del secolo ventesimo a un piccolo numero di uomini (come a Teodora in ''La porta dell'iniziazione'') si sarà dischiusa la vista spirituale, sicché potranno avere la stessa esperienza che ebbe Paolo a [[Damasco]]: egli poté averla già allora in quanto era "un prematuro" (1 Corinzi 15,8). Prima della fine del secolo ventesimo un certo numero di uomini ripeterà l'esperienza fatta da Paolo davanti a Damasco (Atti degli Apostoli 9,1-22); essi non avranno più bisogno dei Vangeli né di altri testi per riconoscere il Cristo. La loro esperienza interiore li illuminerà sul Cristo, il quale apparirà "sulle nuvole", cioè nella sfera eterica (Daniele 7, 13; Matteo 24,30; Apocalisse 1,7). (p. 188, 2012)
*In quanto [[Antroposofia|antroposofi]] abbiamo spesso enunciato che il Cristo non appartiene solo ai "cristiani", poiché si tratta del medesimo essere che [[Zarathustra]] chiamava [[Ahura Mazdā|Ahura Mazdao]] e che gli antichi sette risci indiani chiamavano Vishva Karman. Noi viviamo in [[Occidente]], ma sappiamo che anche in [[Oriente]] si parla del Cristo, con altre denominazioni. (p. 239, 2012)
==''L'azione delle stelle e dei pianeti sulla vita terrestre''==
*Se i fisici potessero viaggiare su un qualche veicolo adatto, sarebbero stupiti di non trovare il [[Sole]] che somiglia ad un gas. Essi troverebbero una cavità, una vera cavità che appare come luce. E ciò che essi troverebbero sarebbe proprio lo spirituale. (pp. 16-17)
*Se fra i [[cane|cani]] vi fosse uno [[Arthur Schopenhauer|Schopenhauer]], che avesse un analogo modo di pensare, potrebbe scrivere i libri interessanti! Schopenhauer ha scritto un libro, ''[[Il mondo come volontà e rappresentazione]]'', perché era un uomo, il suo cervello olfattivo era stato trasformato in organo della ragione. Il cane scriverebbe un interessante libro: ''Il mondo come volontà e profumo''. Vi si potrebbero trovare molte cose che l'uomo non può sapere, perché l'uomo si fa delle rappresentazioni, mentre il cane fiuta. Io credo anzi che, se il cane fosse uno Schopenhauer, il libro che esso scriverebbe sarebbe molto più interessante del libro scritto da Schopenhauer stesso, ''Il mondo come volontà e rappresentazione!'' (p. 18)
*Le [[Razza umana|razze]] vissero originariamente in luoghi diversi sulla [[Terra]]. In un luogo si formò una razza, in un altro luogo se ne formò un'altra. Qual è la causa di ciò? Potremmo benissimo spiegarlo rilevando che su una determinata regione della Terra ha un'influenza particolarmente forte un certo pianeta, e su un'altra regione un altro pianeta. Se andiamo per esempio in [[Asia]], troviamo che là, sul suolo asiatico, agisce in modo speciale tutto ciò che scorre giù sulla Terra da [[Venere (astronomia)|Venere]]. Se andiamo sul suolo americano, troviamo che vi agisce in modo particolare ciò che vien giù da Saturno; e in [[Africa]] ciò che viene da [[Marte (astronomia)|Marte]]. Cosicché troviamo che su ogni parte della Terra agisce in modo particolare un pianeta diverso. (p. 20)
*[[Marte (astronomia)|Marte]], per quanto lo si può esplorare [...] si rivela consistere essenzialmente di una massa più o meno fluida, non come la nostra, ma come una gelatina o qualcosa di analogo. Marte è fluido in questo modo. Certo ha anche delle parti solide, però non tanto dense come sulla nostra terra, ma circa come le corna degli animali. (p. 29)
*Si parla sempre dei canali di Marte, di canali cioè che dovrebbero esistere su Marte. Ma perché se ne parla? Su Marte non si vedono che delle linee, e queste vengono chiamate "canali". Ciò è giusto, ed anche non giusto. <br />Poiché Marte non è solido nel senso corrente sulla terra, non si può, naturalmente, parlare di canali come ne esistono sulla terra; ma si può dire invece che su Marte vi è qualcosa di simile ai nostri monsoni. (p. 29)
*Se si considera il [[Sole]], si vede che esso ha il massimo influsso. Ma il Sole ha questo massimo influsso su tutto ciò che, sulla [[Terra]], è morto e deve, ogni anno, essere chiamato alla vita; mentre la [[Luna]] ha un influsso solo sulla vita, e non su ciò ch'è morto. [[Marte (astronomia)|Marte]] ha, per esempio, un influsso soltanto su ciò che sta in una vita più fine, nella sensazione; e gli altri pianeti esercitano il loro influsso solo sull'elemento animico e sullo spirituale, e così via. Il Sole è così veramente il corpo celeste che, sulla Terra, agisce nel modo più intenso fin dentro i minerali. La Luna non può far nulla sui minerali, Marte ancora meno. (p. 32)
*Se ci si vuole rappresentare come sia oggi [[Marte (astronomia)|Marte]], ci si deve rappresentare come fu una volta la Terra: in tal modo si avrà davanti a sé l'aspetto di Marte. <br />Oggi noi abbiamo delle correnti regolari da sud a nord, e da nord a sud. Una volta esse erano molto più dense dell'aria; erano correnti di aria fluida; e così è oggi Marte. Vi sono su Marte correnti molto più viventi, molto più acquose, non aeriformi. (p. 32)
*[[Giove (astronomia)|Giove]], per esempio, è quasi interamente aeriforme, ma anch'esso è alquanto più denso dell'aria terrestre. Giove rappresenta, come oggi lo vediamo, uno stato a cui la Terra tende, uno stato cui la Terra perverrà in avvenire. (p. 32)
*Vedete, l'[[antroposofia]] non è sorta contro la scienza naturale; ma, poiché esiste la scienza naturale, è sorta l'antroposofia, ed essa dovette nascere per il motivo che la scienza naturale, con i suoi strumenti perfetti, con i suoi esperimenti complicatissimi, ha scoperto una quantità di fatti che, così come essa li scopre, non possono essere realmente compresi; ed infatti non sono compresi. Potranno essere compresi soltanto se si percepisce lo spirituale che sta dietro le cose, se si ammette che in ogni cosa vi è realmente un elemento spirituale. (p. 85)
*Quando ad un qualsiasi [[animale]] che si voglia nutrire col [[latte]], si dà del latte, esso può, in certe circostanze, crescere benissimo. Ma se invece si scompone il latte nei suoi componenti chimici, e si cerca di che cosa esso consista, e poi, invece del latte, si somministrano all'animale questi componenti chimici, l'animale stesso se ne va all'altro mondo, non può nutrirsi. Da che cosa dipende ciò? Dipende dal fatto che nel latte agisce qualcosa, oltre ai suoi componenti chimici; e anche nella patata vive qualcos'altro, oltre ai suoi puri componenti chimici: vi è l'elemento spirituale. Dappertutto nella natura agisce lo spirito. (p. 86)
*L'uomo deve capire che le cose nel mondo si modificano. E la più grande disgrazia, si potrebbe dire, è che una volta l'[[Uomo|umanità]] era superstiziosa, mentre ora è scientifica. Ma la superstizione si è pian piano, pezzo per pezzo, insinuata nella [[scienza]], ed oggi abbiamo semplicemente una scienza superstiziosa. (p. 98)
*Il cosmo stellare è dappertutto abitato, dappertutto pieno di anime, è dovunque animato: soltanto, le anime sono diverse. (p. 101)
*Mentre prima gli uomini sapevano, quando guardavano alla [[Luna]], che dalla Luna giungono sulla Terra le forze per ogni fecondazione (nessun essere avrebbe dei discendenti, se la Luna non inviasse le forze di fecondazione; nessun essere crescerebbe, se dal [[Sole]] non venissero le forze di crescita; nessun uomo penserebbe, se non venissero da [[Saturno (astronomia)|Saturno]] le forze di pensiero), mentre dunque una volta si sapeva tutto ciò, oggi non si conosce nient'altro che la velocità di traslazione di Saturno o della Luna, e se la Luna ha o non ha qualche vulcano spento, ma null'altro: non si vuole sapere null'altro. Soltanto si calcola ciò che si vuol sapere sulle stelle. (p. 102)
==''L'iniziazione''==
===[[Incipit]]===
====Edizione del 1988====
In ogni uomo esistono facoltà latenti per mezzo delle quali egli può acquistarsi conoscenze sui mondi superiori. Il mistico, lo gnostico, il [[Teosofia|teosofo]] parlano continuamente di un mondo delle anime e di un mondo degli spiriti, che sono per loro altrettanto reali quanto quello che si può vedere con gli occhi fisici e toccare con le mani fisiche. Chi li ascolta può sempre dire che anch'egli può avere le esperienze di cui si parla se si sviluppa in sé talune forze che ancora dormono in lui. Si tratta soltanto di sapere come occorra adoperarsi per sviluppare tali facoltà. Un consiglio al riguardo potrà venire soltanto da chi già possiede quelle forze. Da quando esiste il genere umano, vi sono sempre state delle [[scuola|scuole]] nelle quali chi possedeva le facoltà superiori istruiva coloro che aspiravano alle medesime. Queste scuole vengono chiamate occulte; e l'insegnamento che vi si riceve si chiama insegnamento occulto. Tale denominazione si presta naturalmente a malintesi. Chi la ode può facilmente essere indotta a credere che gli uomini capaci d'impartire tale insegnamento vogliano rappresentare una classe specialmente privilegiata che trattiene arbitrariamente il proprio sapere senza trasmetterlo ai propri simili.
====Edizione del 2016====
In ''ogni'' uomo esistono facoltà latenti per mezzo delle quali può acquistarsi conoscenze sui mondi superiori. Il mistico, lo gnostico, il [[Teosofia|teosofo]] parlano sempre di un mondo delle anime e di un mondo degli spiriti, che sono per loro altrettanto reali quanto quello che si può vedere con gli occhi fisici e toccare con le mani fisiche. Chi li ascolta può sempre dirsi che anch'egli può avere le esperienze di cui si parla se si sviluppa in sé talune forze che ancora dormono in lui. Si tratta soltanto di sapere come occorra adoperarsi per sviluppare tali facoltà. Un consiglio al riguardo potrà venir dato soltanto da chi già possiede quelle forze. Da quando esiste il genere umano, vi furono sempre [[scuola|scuole]] nelle quali chi possedeva le facoltà superiori istruiva coloro che aspiravano alle medesime. Tali scuole vengono chiamate ''occulte''; e l'insegnamento che vi si riceve si chiama insegnamento occulto. Tale denominazione si presta naturalmente a malintesi. Chi la ode, può facilmente essere indotto a credere che gli uomini capaci d'impartire tale insegnamento vogliano essere una speciale classe privilegiata che trattiene arbitrariamente il proprio sapere senza trasmetterlo ai propri simili.
===Citazioni===
*Potrai godere appieno del cuore e dell'affetto di un iniziato: egli ti affiderà il suo segreto solo quando ne sarai maturo. Lo potrai adulare, lo potrai torturare; nulla varrà a determinarlo a svelarti qualcosa che egli sa di non doverti confidare, perché al gradino della tua evoluzione non sei ancora in grado di accogliere in modo giusto quel mistero nella tua anima. (2016, p. 17)
*L'occultista considera il ''godimento'' soltanto come un ''mezzo'' di nobilitarsi ''per il mondo''. Il godimento è per lui un messaggero che lo istruisce sul mondo; ma l'insegnamento ricavato dal godimento ti serve per progredire nel ''lavoro''. Non impara per accumulare tesori di sapienza per sé, ma permettere ciò che ha imparato a servizio del mondo. (2016, p. 23)
*Di particolare importanza per l'educazione del discepolo è il modo in cui ''ascolta'' gli altri quando parlano. Deve abituarsi a far tacere del tutto la propria interiorità. Quando qualcuno esprime un'opinione, e un altro lo ascolta, nell'interiorità di questi sorge in generale un sentimento di approvazione o di opposizione. Molti si sentiranno subito spinti a esternare il loro consenso e soprattutto la loro opinione contraria. Il discepolo deve mettere a tacere ogni simile approvazione e opposizione. (2016, p. 40)
*Le entità superiori, di cui si tratta nella scienza occulta, possono parlare soltanto a chi, ascoltando imparzialmente, sia capace davvero di accogliere interiormente le loro comunicazioni con calma, senza l'emozione di un'opinione personale o di un sentimento personale. Finché gli uomini oppongono un'opinione o un sentimento qualsiasi a quel che si ascolta, le entità del mondo spirituale tacciono. (2016, p. 41)
*Una norma deve venir osservata: nessuno deve dedicare a esercizi occulti tempo e forza superiori a quelli di cui la sua situazione nella vita, e i suoi doveri gli permettano di disporre. Nessuno, per seguire il sentiero occulto, deve modificare a un tratto qualcosa nelle condizioni esteriori della propria vita. Se si desiderano veri risultati, occorre ''pazienza''; dopo avere eseguito per qualche minuto un esercizio, bisogna poterlo interrompere per compiere tranquillamente il lavoro quotidiano, e nessun pensiero relativo agli esercizi deve frammischiarsi al lavoro della giornata. Chi, nel senso migliore e più elevato, non hai imparato ad ''aspettare'', non è adatto alla disciplina occulta e non arriverà mai risultati di qualche valore. (2016, pp. 45-46)
*Non occorre certo ripetere che il discepolo dell'occultismo, ''per il fatto di'' vivere nei mondi superiori, non deve trascurare alcun dovere della sua vita ordinaria. ''Nessun'' dovere nel mondo superiore può obbligarlo a trascurare uno solo dei suoi doveri nel mondo ordinario. Il padre di famiglia rimane ugualmente buon padre di famiglia, la madre rimane ugualmente buona madre, il funzionario non è impedito di assolvere i suoi obblighi e neppure il soldato o qualsiasi altra persona, se vuol diventare discepolo occulto. (2016, p. 62)
*Chi ha acquisito la capacità di seguire principi ed ideali alti, senza curarsi di propri desideri e scopi personali, chi sa sempre compiere il suo dovere, anche quando inclinazioni e simpatie tendono a distrarlo, nella vita abituale è già ''inconsapevolmente'' un iniziato; ben poco gli mancherà per poter superare la prova descritta. (2016, p. 64)
*Si ottiene qualcosa soltanto abbandonandosi sempre di nuovo un determinato pensiero, facendolo del tutto proprio. Esso è: "Devo far di tutto per educare la mia anima il mio spirito, ma ''aspetterò'' con calma che le potenze superiori mi giudichino maturo per una certa illuminazione". Se questo pensiero assume tale forza e noi da formare una disposizione del carattere, sia sulla giusta strada. (2016, p. 70)
*Esiste ''una sola'' via per spogliarsi dei propri difetti e delle proprie debolezze: riconoscerli esattamente. [...] Chi si abitua alla verità verso se stesso, si apre la porta alla visione superiore. (2016, p. 71)
*Vi sono anche altre vie che conducono più rapidamente alla meta; nulla hanno però in comune con ciò che qui è inteso, perché su chi le segue possono avere effetti che un occultista esperto non può desiderare. Siccome alcune di queste vie spesso diventano di dominio pubblico, è necessario ammonire espressamente che non conviene seguirle. Per ragioni che soltanto l'iniziato può comprendere, ''quelle'' vie non possono mai essere comunicate al pubblico nella loro vera forma. Le poche notizie frammentarie che qua e là appaiono non possono condurre ad alcun profitto, ma piuttosto a minare la salute, la felicità e la serenità dell'anima. Chi non vuole affidarsi a potenze molto tenebrose, delle quali non può conoscere né la vera natura, né l'origine, eviti di occuparsi di quelle cose. (2016, p. 75)
*Occorre però rilevare che il desiderio generico di conseguire la conoscenza superiore non basta. Tale desiderio è naturalmente comune a molti. Chi ha ''soltanto'' il desiderio, senza la volontà di accettare le condizioni ''speciali'' della disciplina occulta, certo non arriverà lontano. A questo dovrebbe riflettere chi si lagna che la disciplina occulta non risulta facile. Chi non può o non vuole adempiere a quelle severe condizioni ''deve'' rinunziare ''per il momento'' alla disciplina occulta. Le condizioni sono ''severe'', ma non ''dure'', poiché il loro adempimento non soltanto dovrebbe, ma deve essere un atto di libera volontà. (2016, p. 78)
*Minimi sono i risultati del lavoro, quando è compiuto per desiderio di successo, così come l'apprendimento seguito senza devozione reca poco vantaggio. Fa progredire soltanto l{{'}}''amore'' per il lavoro, non l'amore per il risultato. (2016, p. 85)
*Se all'uomo si aprisse lo sguardo nel mondo dello spirito prima di essere a sufficienza preparato alle entità che vi esistono, dinanzi all'immagine già descritta della propria anima sarebbe anzitutto come di fronte a un enigma. Le figure dei suoi istinti e delle sue passioni gli si presentano ora con forme che sentirebbe come figure animali, o più di rado come figure umane. (2016, pp. 114-115)
*A questo gradino della sua evoluzione, il chiaroveggente percepisce inoltre cose che sfuggono quasi, o completamente, alla comprensione sensibile. Per esempio, può osservare la diversità astrale fra un ambiente che sia per la maggior parte riempito da uomini di mentalità bassa, e uno in cui si trovino raccolte persone di mentalità elevata. In un ospedale, non soltanto l'atmosfera fisica, ma anche la spirituale, è diversa da quella di una sala da ballo. Una città mercantile ha un'aria astrale diversa da quella di un centro universitario. (2016, p. 126)
*Finché l'anima non è veggente nel senso più alto, essa è guidata da esseri cosmici superiori. Come la vita di un cieco, che abbia acquistato la vista dopo un'operazione, diventa diversa da quella che era prima, quando doveva dipendere dall'altrui guida, così la vita del discepolo si trasforma con la disciplina occulta. Egli è maturo per sapersi guidare, e da ora in avanti deve assumere la direzione di se stesso. Appena questo succede, egli si trova comprensibilmente esposto ad errori di cui la coscienza ordinaria non ha idea. Agisce ora da un mondo dal quale potenze superiori lo influenzavano prima a sua insaputa. Quelle potenze superiori sono disciplinate dall'armonia cosmica universale. Da tale armonia cosmica il discepolo ora esce. Deve quindi fare da sé cose che prima venivano per lui compiute senza la sua cooperazione. <br />Questa è la ragione per cui i libri che trattano di questi argomenti parlano molto dei pericoli cui va incontro chi ascende ai mondi superiori. Le descrizioni, che talvolta vi si trovano di tali pericoli, si prestano veramente a far sì che anime timide rabbrividiscano di fronte alla vita superiore. Occorre però dire che questi pericoli esistono soltanto quando vengano trascurate le necessarie cautele. Se invece i consigli suggeriti dalla vera disciplina occulta sono seguiti con cura, l'ascesa si svolge attraverso esperienze che trascendono per potenza e grandezza tutto ciò che la fantasia più audace possa immaginare; ma non si può parlare di danni alla salute o alla vita. (2016, p. 137)
*Se qualcuno mi invia un sentimento di odio, esso è visibile al chiaroveggente nella forma di una tenue nube luminosa di un determinato colore. Il chiaroveggente può difendersi da quel sentimento di odio, così come un uomo dei sensi può parare un colpo fisico diretto a colpirlo. Nel mondo soprasensibile l'odio diventa un fenomeno visibile. (2016, p. 141)
*Il "guardiano" lo deve ammonire di non procedere oltre, se non sente in sé la forza di soddisfare le richieste contenute nel discorso su citato. Per quanto orribile possa essere la figura del "guardiano", essa tuttavia è soltanto l'effetto della passata vita del discepolo, è soltanto il suo carattere, destato a vita indipendente al di fuori di lui. (2016, pp. 148-149)
==''La Filosofia della libertà''==
===[[Incipit]]===
Nel suo pensare ed agire è l'[[uomo]] un essere spiritualmente [[libertà|libero]], oppure si trova sotto la costrizione di una ferrea necessità di leggi puramente naturali? A pochi problemi è stato rivolto tanto acume quanto a questo. L'idea della libertà del volere umano ha trovato un gran numero di caldi sostenitori e di ostinati oppositori. Vi sono persone che nel loro pathos morale chiamano spirito limitato chi possa negare un fatto così palese come la libertà. Di fronte a queste ve ne sono altre che vedono il colmo della non scientificità nel credere interrotta la necessità delle leggi di [[natura]] nel campo dell'agire e del pensare umani.<br />
Una stessa cosa viene così in pari tempo dichiarata il più prezioso [[bene]] dell'umanità oppure la peggiore [[illusione]]. <br />Infinito acume è stato impiegato per chiarire come la libertà umana sia compatibile con l'agire della natura, alla quale anche l'uomo appartiene.<br />Non minore è l'impegno col quale dall'altra parte si è tentato di rendere comprensibile come sia potuta sorgere una simile idea errata. Che qui si abbia a che fare con uno dei più importanti problemi della vita, della religione, della pratica e della scienza, sente chiunque. (1986)
===Citazioni===
*Il piacere non ha affatto col suo oggetto lo stesso rapporto che con esso ha il concetto formato dal pensare. Io sono cosciente in modo nettissimo che il concetto di una cosa viene formato per attività mia, mentre invece il piacere è in me provocato da un oggetto in modo analogo a quello in cui, da una pietra che cade, si provoca una modificazione nella cosa su cui cade. Rispetto all'osservazione, il piacere è dato esattamente allo stesso modo in cui è dato il processo che lo produce. Ma ciò non vale per il concetto. Posso domandare perché un determinato fenomeno produca in me il sentimento del piacere. Ma non posso domandare perché un fenomeno produca in me una determinata somma di concetti. (p. 34, 1966)
*{{NDR|Per un [[idealista]] critico }} Non possono esserci per lui che due generi di uomini: gli ingenui, che ritengono cose reali i fantasmi dei propri sogni, e i saggi che vedono la nullità di questo mondo sognato e che devono quindi, via via, perdere ogni voglia di curarsene. (p. 69, 1966)
*Nel momento in cui una percezione spunta sull'orizzonte della mia osservazione, entra in azione me anche [[pensare]]. (p. 89, 2016)
*La nostra vita è una continua oscillazione pendolare fra la comunione col divenire generale del mondo e la nostra esistenza individuale. Quanto più in alto saliamo verso la natura universale del pensare, nella quale alla fine ciò che è individuale non ci interessa più che come esempio, come esemplificazione del concetto, tanto più si perde in noi il carattere dell'essere particolare, della singola ben determinata personalità. Quanto più discendiamo invece nelle profondità della vita personale e facciamo risuonare i nostri sentimenti in accordo con le esperienze del mondo esteriore, tanto più ci distacchiamo dall'esistenza universale. (pp. 91-92, 1966)
*Un essere, che avesse un numero di sensi minore di quelli che all'uomo, percepirebbe meno, del mondo; uno che ne avesse un numero maggiore percepirebbe di più. Il primo avrebbe perciò una conoscenza meno completa del secondo. (p. 104, 2016)
*Libero è l'uomo quando in ogni momento della sua vita è in grado di ubbidire a se stesso. Un'azione morale è una azione ''mia'' soltanto se può, in questo senso, dirsi libera. (p. 138, 1966)
*Il mero concetto di dovere esclude la [[libertà]] perché non vuole riconoscere l'elemento individuale, esigendone invece la sottomissione ad una norma generale. La libertà dell'agire è concepibile solo dal punto di vista dell'individualismo etico. (p. 138, 1966)
*Una chiesa o un'altra comunità generano non-libertà, quando i suoi preti o i suoi maestri si fanno dominatori delle coscienze, vale a dire quando i credenti ''devono'' prendere da loro, dal confessionale, i motivi delle proprie azioni. (p. 171, 2016)
*L'uomo è libero nella misura in cui può realizzare nella sua volontà la stessa disposizione d'anima che vive in lui quando egli è cosciente dell'elaborazione di intuizioni puramente ideali (spirituali). (p. 172, 1966)
*Noi non possiamo escogitare l'essenza della realtà con ipotesi astratte, concettuali (attraverso un riflettere puramente concettuale), ma ''viviamo'' nella realtà in quanto troviamo le idee per le nostre percezioni. (p. 210, 2016)
*Noi non vogliamo più ''credere'', vogliamo ''conoscere''. La [[fede]] esige il riconoscimento di verità che non possiamo del tutto penetrare; e ciò che non penetriamo ripugna al nostro individuo che vuol vivere ogni cosa come esperienza interiore profonda. Ci soddisfa solo il ''sapere'', il quale non si sottomette ad alcuna norma esteriore, ma sorge dall'intima vita della personalità. (p. 228, 1966)
*La massima fondamentale dell'uomo libero è quella di vivere nell'amore per l'[[azione]] e di lasciar vivere avendo comprensione per la [[volontà]] altrui.
==''La mia vita''==
===[[Incipit]]===
Accade da qualche tempo che, in discussioni pubbliche sull'[[antroposofia]] da me coltivata, vengano introdotti dati e giudizi intorno alla mia vita. E poiché se ne traggono conclusioni sull'origine di quelli che si considerano mutamenti nel mio cammino spirituale, alcuni amici hanno espresso il parere che sarebbe bene scrivessi io stesso qualcosa della mia vita.
===Citazioni===
*Là, disteso sul divano, giaceva l'Ottenebrato {{NDR|[[Friedrich Nietzsche]]}}, con la sua fronte mirabilmente bella di artista e di pensatore. Erano le prime ore del pomeriggio. Gli occhi, pur essendo spenti, apparivano ancora pervasi d'anima; ma di quanto li circondava non accoglievano più che un'immagine a cui era ormai negato l'accesso all'anima. Stavamo dinanzi a lui, ma Nietzsche non lo sapeva. Eppure si sarebbe ancora potuto credere che quel volto spiritualizzato fosse l'espressione di un'anima la quale, nel corso del mattino, avesse intensamente pensato e volesse ora riposare un momento. Credetti che la scossa interiore da me provata si trasformasse in comprensione per il genio il cui sguardo mi fissava senza vedermi. La passività di quello sguardo, lungo e fisso, sprigionò la comprensione del mio proprio sguardo, che in quel momento poté lasciar agire la forza animica dell'occhio, senza che l'altro occhio lo incontrasse. <br />E si presentò alla mia anima l'anima di Nietzsche, quasi librata sul suo capo, illimitatamente bella nella sua luce spirituale; liberamente aperta ai mondi spirituali nostalgicamente invocati, ma non trovati, prima dell'oscuramento: incatenata però ancora al corpo, conscio di essa soltanto quando il mondo spirituale era ancora per lei nostalgia. L'anima di Nietzsche era ancora presente, ma poteva tenere solo dal di fuori quel corpo che le aveva impedito di espandersi nella pienezza della sua luce finché era stata da esso circoscritta. (p. 188)
*[[Nietzsche]] partì da una visione dello spirito in forma mitica. [[Apollo]] e [[Dioniso]] erano figure che egli sperimentava e sentiva. Tutto il corso della storia dell'uomo gli apparve come cooperazione o anche come lotta fra i due. Ma egli giunse solo ad una rappresentazione mitica di essi. Non penetrò fino alla visione di vere entità spirituali. Partì dal mito spirituale e arrivò alla natura. Nell'anima di Nietzsche, Apollo rappresentava la materia secondo l'idea della scienza naturale, Dioniso operava come forza di natura. Ma così la bellezza di Apollo gli si offuscò, e la commozione cosmica di Dioniso gli si paralizzò nella fermezza delle leggi naturali. (p. 192)
*Mi accorsi di sperimentare un punto d svolta della vita umana molto più tardi di quanto non avvenga di solito per altri. Ma mi resi conto che ciò aveva per la vita dell'anima conseguenze ben determinate. Scoprii che gli uomini, passando troppo presto dal lavorìo animico entro il mondo spirituale all'esperienza del mondo fisico, non giungono ad ''afferrare in purezza'' né il mondo spirituale né il mondo fisico. Mischiano di continuo istintivamente ciò che le cose dicono ai loro sensi con ciò che l'anima sperimenta attraverso lo spirito e che da essa è poi adoperato per "rappresentarsi" le cose. (p. 234)
*[...] io non ero impegnato di fronte a nessuno al mantenimento del segreto, perché non prendevo nulla dalla "sapienza antica": la conoscenza dello spirito che io posseggo è assolutamente un risultato della mia propria ricerca spirituale. Soltanto dopo essere arrivato ad una conoscenza per le mie proprie vie, cito quello che del "sapere antico" esiste già in qualche modo pubblicato, per mostrare la concordanza e insieme il progresso che è possibile all'investigazione attuale. <br />Così, da un dato momento in poi, fui completamente in chiaro con me stesso che, presentando pubblicamente la conoscenza dello spirito, facevo una cosa giusta. (p. 291)
*Ma in gran parte i membri erano seguaci fanatici dell'uno o dell'altro dei capi della [[Società Teosofica]]; e giuravano sui dogmi di quei capi che avevano un carattere spiccatamente settario. <br />A me ripugnava questo modo di agire nella Società Teosofica, per la banalità e il dilettantismo che vi allignavano. Solo fra i teosofi inglesi trovavo una sostanza interiore, proveniente ancora dalla [[Blavatsky]], che a quel tempo [[Annie Besant]] ed altri coltivavano in modo adeguato. (p. 308)
*Quando accettai l'invito della Società Teosofica, essa era l'unica istituzione degna d'esser presa sul serio e nella quale esistesse vera vita spirituale. E se l'atteggiamento interiore, il contegno e l'attività di essa fossero rimasti quali erano allora, né per me né per i miei amici si sarebbe mai reso necessario uscirne. Tutt'al più si sarebbe potuto costituire ufficialmente, in seno alla Società Teosofica, una sezione speciale: "Società Antroposofica". <br />Invece, già dal 1906 in poi apparvero nella Società Teosofica delle manifestazioni che ne palesavano la decadenza in modo spaventoso. (p. 309)
*Quello che ho fatto, l'ho fatto per impulsi spirituali. (p. 311)
*So bene quanto ciò che ho dato nei libri sia lontano dal suscitare, per sua propria forza interiore, una tale esperienza nelle anime che li leggono. Ma so anche quanto io abbia lottato, pagina per pagina, per raggiungere quanto più potevo in questa direzione. Il mio stile non è tenuto in modo da far trapelare nei periodi i miei sentimenti soggettivi. Mentre scrivo, attutisco ciò che sale dall'intimo calore e dal profondo sentimento, in uno stile asciutto, matematico. Ma solo ''questo'' stile può essere un risvegliatore, poiché il lettore deve suscitare in se stesso il calore e il sentimento. Non può lasciare che, in uno stato di coscienza smorzata, essi vengano in lui semplicemente "travasati" dall'autore. (p. 326)
*Ciò che sarebbe stato bene capire, ma che allora fu preso in considerazione da pochissimi, era che la corrente antroposofica dava qualcosa di carattere totalmente diverso da quello che aveva la Società Teosofica. In questo carattere risiedeva la vera ragione per cui la Società Antroposofica non poté continuare a esistere come una parte di quella teosofica. I più diedero valore, invece, alle assurdità che si sono andate formando nella Società Teosofica e che hanno condotto a litigi senza fine. (p. 349)
==''La missione universale dell'Arte''==
===[[Incipit]]===
Facendo seguito alle diverse conferenze tenute qui negli ultimi tempi, vorrei oggi svolgere alcune considerazioni in merito all'evoluzione dell'umanità dopo l'avvento del [[cristianesimo]], e far notare alcune cose che risulteranno meglio proprio come conclusione delle conferenze precedenti.
===Citazioni===
*Si potrebbe dire che a sentirsi così legato alla terra ed estraneo al cosmo l'uomo è giunto oggi, tanto da considerare le [[stelle]] addirittura del tutto al di fuori della sua dimora terrena e di scarsa importanza per loro. (pp. 8-9)
*Vi è in genere nell'evoluzione dell'umanità una tendenza contraria al progresso. Oggi l'umanità ha ancora paura di formulare nuovi concetti: vorrebbe continuare a sviluppare i vecchi. Dobbiamo uscire da questa avversione al progresso. Se diverremo favorevoli al progresso, acquisiremo anche una naturale relazione verso l'antroposofia, che appunto si avvia da esigenze antiquate verso quelle attuali dell'umanità, vale a dire ad elevarsi allo spirito. (p. 21)
*Nella forma delle chiese vi è in un certo senso il desiderio dell'anima per la sua forma dopo aver abbandonato il corpo. (p. 30)
*L'artista non riuscirebbe a creare con la sua materia, se in lui non vivesse l'impulso che proviene dal mondo spirituale. (p. 57)
*Chi ad esempio sente davvero il rosso, lo splendore del rosso, sperimenterà sempre come il rosso "esca" dal quadro, come esso ci porti vicino quel che nel quadro viene raffigurato, mentre il blu ce lo porta lontano. (p. 126)
*Gli antichi poeti epici non esprimevano questi uomini avevano da dire sugli eroi stessi (questo lo si ascoltava già tutti giorni sulla piazza del mercato), ma ciò che sulle cose umane e terrene poteva dire la dea, se l'uomo le si abbandonava. Questa era la poesia epica. <br />«Cantami, o diva, del pelide Achille...», così comincia [[Omero]] l'[[Iliade|''Iliade'']]. «Musa, quell'uom di multiforme ingegno...», così Omero comincia l'[[Odissea|''Odissea'']]. Musa, diva, cioè dea. Non sono frasi fatte, ma la testimonianza intima del vero poeta epico, che non vuole parlare da sé, che fa parlare in se stesso la dea, che l'accoglie nella propria fantasia, figlia della cosmica forza di crescita, affinché il divino parli lui degli eventi del mondo. (p. 134)
*Il poeta epico sentiva come se la musa, la dea, fosse discesa in lui e giudicasse gli eventi terreni. Perciò nei tempi antichi il greco, quando come attore impersonava il dramma, voleva evitare che l'individuo umano trasparisse in lui, e per questo si metteva dei rialzi sotto i piedi; e la sua voce risuonava come attraverso una specie di strumento musicale, poiché ciò che si rappresentava nel dramma doveva essere sollevato al di sopra dell'individuo umano. (p. 135)
*Dobbiamo saperci valere bene di tutto quel che ci ha portato il naturalismo non dobbiamo perdere tutto quel che abbiamo acquisito cercando nei secoli l'ideale artistico dell'imitazione della natura. Sono cattivi artisti e cattivi scienziati quelli che guardano al [[materialismo]] con schermo; il materialismo doveva esistere. Non vale storcere la bocca di fronte all'uomo terreno meramente materiale, terrestre, di fronte al mondo materiale, ma avere invece la volontà di penetrare davvero anche con lo spirito del mondo materiale. Non dobbiamo dunque disprezzare perché il materialismo ci ha portato nella scienza e nell'arte. Dobbiamo invece ritrovare la via allo spirito, senza creare un arido simbolismo o fasulle allegorie. Simbolismo e allegorie non sono forme artistiche. Soltanto l'impulso immediato del sentire artistico attinto alla sorgente dalla quale scaturiscono le idee dell'[[antroposofia]], può essere il punto di partenza per un'arte nuova. Dobbiamo diventare artisti, non simbolisti o inventori di allegorie, salendo davvero sempre più nei mondi dello spirito grazie una conoscenza spirituale. (pp. 135-136)
==''La saggezza dei Rosacroce''==
===[[Incipit]]===
Il contenuto di queste conferenze è stato annunciato come: "La teosofia secondo il metodo dei rosacroce". Con ciò si intende l'unica vecchissima e sempre nuova sapienza, ridata in un metodo adatto alla nostra epoca; come qui verrà esposto, esso era in fondo già noto fin dal secolo quattordicesimo. In queste conferenze non verrà narrata la storia dei [[rosacroce]].
===Citazioni===
*Nell'anno 1459 un'alta individualità spirituale, incarnata nella persona che corrisponde al nome di [[Christian Rosenkreutz]], comparve come maestro d'un piccolo gruppo di discepoli iniziati. (p. 10)
*Importa tener presente che, siccome fino ad oggi e ancora per molto tempo, i rosacroce non insegneranno nulla exotericamente che non possa venir afferrato con il comune intelletto logico, si erra obiettando che sia necessaria la [[chiaroveggenza]] per poter capire la forma rosicruciana della scienza dello spirito. L'importante non è la facoltà di percezione. Se non si comprende la sapienza dei rosacroce col pensiero, significa solo che l'intelletto logico non è stato ancora sviluppato abbastanza. (pp. 12-13)
*Di fronte al suo scolaro il maestro rosicruciano non vuol essere in una posizione diversa da quella dell'insegnante di matematica di fronte al suo allievo. (p. 14)
*Per la chiarezza bisogna distinguere due forme di trasformazione: quella cosciente e quella inconscia. In realtà l'uomo civile, col suo io, ha trasformato inconsciamente le parti inferiori della sua natura. Nell'attuale fase evolutiva questa trasformazione è cosciente solo per il ''manas'' {{NDR|corpo astrale}}, mentre occorre diventare iniziati per imparare a trasformare coscientemente anche il corpo eterico. (p. 28)
*Il chiaroveggente osserva che, quando l'uomo si addormenta, il corpo astrale si separa dagli altri due corpi diffondendo una certa luce. Per la precisione, il corpo astrale dell'uomo attuale appare articolato in varie correnti e in bagliori luminosi, nell'insieme a forma di due spirali intersecantisi, come due 6 intrecciati; una di queste si perde nel corpo fisico, mentre l'altra si espande come una coda di cometa lontano nel cosmo. I due prolungamenti del corpo astrale diventano ben presto invisibili diffondendosi nello spazio, e allora tutta l'apparizione assume una forma ovale. (p. 31)
*Per il morto è molto importante il periodo che segue immediatamente il suo trapasso. Esso dura abbastanza a lungo, ore e anche giorni, e durante questo tempo davanti all'anima del morto, come in un grande quadro mnemonico, scorre tutta la vita dell'ultima [[incarnazione]]. (p. 34)
*L'immagine dell'[[akasha]] è così viva che continua ad agire secondo il carattere originario dell'uomo, tanto da poter essere confusa con la persona stessa. I medium credono di parlare col morto che sopravvive in spirito, ma si tratta soltanto della sua immagine astrale dell'akasha. Lo spirito di [[Cesare]] si sarà già reincarnato sulla Terra, e la sua immagine astrale continuerà ancora a rispondere nelle sedute spiritiche. Non si tratterà però dell'individualità di Cesare, ma soltanto della sua durevole impronta lasciata nella cronaca dell'akasha. Gli errori di molte sedute spiritiche derivano da questo fatto. Dobbiamo distinguere fra il residuo dell'uomo nella sua immagine dell'akasha e la sua individualità che continua nell'evoluzione. (p. 43)
*Mentre di norma il corpo eterico sporge di poco, negli idioti si osservano parti del corpo eterico, in forma di luminosità eterica, sporgere di molto dalla testa. Ecco un caso inspiegabile con sole considerazioni fisiche, chiarito dalla scienza dello spirito. (p. 48)
*Il [[Sole]] nasceva nella costellazione del Toro nel periodo precedente l'800 a. C., e di conseguenza troviamo in Egitto la venerazione per il bue Api e in [[Persia]] per il toro Mitra. Ancora prima, il Sole nasceva nella costellazione dei [[Gemelli (astrologia)|Gemelli]], e in effetti si rinvengono nella mitologia indiana e germanica degli accenni ai gemelli. I due caproni gemelli con i quali viaggia il dio Donar ne sono un residuo. Si può retrocedere all'epoca del Cancro che ci porta vicino al diluvio atlantico, col quale finisce una civiltà e ne inizia un'altra. Un segno occulto ben definito lo indica: la doppia spirale, il simbolo del Cancro, riportato in ogni calendario. (p. 55)
*I [[Pensiero|pensieri]] e i [[sentimenti]] dell'uomo producono effetti nel mondo, e il veggente può seguire con precisione come per esempio un pensiero amorevole, diretto a qualcuno, agisca diversamente da uno carico d'odio. Se si invia un pensiero amorevole, il veggente vede formarsi una specie di luminoso calice di fiore che si avvolge con amore attorno al corpo eterico e a quello astrale di colui al quale è destinato, contribuendo alla sua felicità, ravvivandolo. Invece un pensiero carico d'odio penetra nel corpo eterico e nel corpo astrale come una freccia lacerante. (p. 61)
*Già prima della nascita, l'amore del bambino muove incontro alla [[madre]] che lo contraccambia; visto spiritualmente l'amore materno risale fino a prima della nascita, deriva da reciproci sentimenti d'amore. (p. 75)
*Dobbiamo ricordare che, in un certo senso, l'uomo odierno ha conservato un residuo di bisessualità, perché nei maschi il corpo fisico è maschile e quello eterico è femminile, mentre nelle donne il fenomeno è rovesciato, in quanto il corpo fisico è femminile e quello eterico maschile. Questi fatti ci prospettano interessanti punti di vista a proposito della vita psichica dei sessi; per esempio la capacità di sacrificio della donna nelle sue manifestazioni d'amore è in relazione con la mascolinità del suo corpo eterico, mentre l'ambizione dell'uomo si spiega riconoscendo la natura femminile del suo corpo eterico. (p. 127)
*Il veggente che esaminasse la connessione fra il corpo eterico e quello fisico dell'uomo dell'[[Atlantide]], arriverebbe a una ben strana scoperta. Mentre nell'uomo attuale la testa eterica combacia con una certa approssimazione con la parte fisica della testa, sporgendone appena un poco, la testa eterica di un uomo dell'Atlantide si protendeva molto al di sopra di quella fisica; con più precisione, sporgeva di molto la parte frontale della testa eterica. Esiste un punto nel cervello fisico, fra le sopracciglia e circa un centimetro all'interno, cui corrisponde oggi un punto nella testa eterica. Negli Atlantidei quei due punti erano ancora molto distanti l'uno dall'altro, e l'evoluzione consistette appunto nel riavvicinarli sempre di più. Nel quinto periodo atlantico il punto della testa eterica si avvicinò al cervello fisico, e per il fatto che i due punti combaciavano si svilupparono alcune caratteristiche dell'umanità attuale: il calcolare, il contare, la facoltà di giudizio e in genere la capacità di formare concetti, l'intelligenza. Prima gli Atlantidei avevano solo una memoria sviluppatissima, ma non ancora la facoltà di connettere i pensieri, e qui abbiamo proprio l'inizio della coscienza dell'io. (p. 131)
*Pensandoli un momento, nei nomi dei sette re si ritrovano reminiscenze delle sette parti costitutive dell'uomo. La cosa arriva al punto che il quinto re, l'etrusco, da fuori; egli rappresenta il manas, il sé spirituale, che unisce le tre parti inferiori alle tre superiori. I sette re di [[Roma]] rappresentano le sette parti costitutive dell'uomo, e in essi sono indicati i relativi nessi spirituali. La Roma repubblicana rappresenta la conoscenza umana che succede all'antica saggezza sacerdotale. (p. 137)
==''La scienza occulta''==
===[[Incipit]]===
L'antica denominazione di "scienza occulta" viene adoperata per il contenuto di questo libro; una denominazione che produce presso uomini diversi del presente le più opposte impressioni. Per molti essa ha qualcosa di scostante; provoca l'irrisione, un sorriso di compatimento, forse anche il disprezzo. Essi ritengono che una concezione che assume quel nome non possa fondarsi che sopra un vacuo fantasticare, e che dietro una tale "presunta" scienza non si nasconda altro che la tendenza a rinnovare ogni sorta di superstizione, superstizione che giustamente viene respinta da chi abbia conosciuto la "vera mentalità scientifica" e uno "schietto impulso alla conoscenza". Per altri, invece, quel nome agisce come se ciò che si intende dovesse portare qualcosa che non si può conseguire per alcun'altra via e verso cui essi si sentono attratti da un intimo, profondo anelito di conoscenza o da una raffinata curiosità dell'anima, secondo la propria disposizione. Fra queste due opinioni diametralmente opposte esiste tutta una scala di atteggiamenti intermedi, di accettazione o di rifiuto condizionati da ciò che si pensa essere il contenuto della scienza occulta".
===Citazioni===
*Come il corpo fisico si disgrega quando non lo tiene assieme il [[corpo eterico]], come il corpo eterico cade nell'incoscienza quando non lo illumina il corpo astrale, così il [[corpo astrale]] dovrebbe lasciar cadere il passato continuamente nell{{'}}''oblio'', se l'"io" non portasse in salvo tale passato per il presente. l{{'}}''oblio'' per il corpo astrale equivale alla morte per il corpo fisico e al sonno per il corpo eterico. Si può anche dire: del corpo eterico è propria la ''vita'', del corpo astrale la ''coscienza'', dell'io il ''ricordo''. (2018, p. 48)
*L'uomo, invece di vedere il mondo nel suo vero aspetto, scorgeva delle immagini illusorie e dei fantasmi, e non era esposto soltanto all'influsso luciferico, ma anche all'influsso di questi altri esseri, ai quali abbiamo già più sopra accennato, e alla guida dei quali può essere dato il nome di [[Angra Mainyu|Arimane]], perché così fu chiamato più tardi dalla civiltà persiana: [[Mefistofele]] è la stessa entità. (1947, p. 155)
*L'uomo dunque si presenta per la scienza occulta come un ente composto di diverse parti costitutive. Sono di carattere corporeo: il corpo fisico, il corpo eterico e il corpo astrale. Sono animici: l'anima senziente, l'anima razionale e l'anima cosciente. Nell'anima diffonde la sua luce l'io. E sono spirituali: il sé spirituale, lo spirito vitale e l'uomo-spirito. Come fu detto, l'anima senziente e il corpo astrale sono strettamente uniti e in un certo modo formano una cosa sola. In modo analogo sono una cosa sola l'anima cosciente e il sé spirituale, perché nell'anima cosciente risplende lo spirito, e da essa sono illuminate le altre parti costitutive della natura umana. (2018, p. 59)
*Se per esempio una forte pressione viene esercitata su di un arto, una parte del corpo eterico può staccarsi dal fisico. Noi diciamo allora che quell'arto si è "addormentato", e la sensazione particolare che ne riceviamo dipende dallo staccarsi del corpo eterico. [...] Se poi qualcuno viene colpito da un forte spavento o da qualcosa di simile, tale separazione del corpo eterico dal fisico può avvenire per un tempo brevissimo e per una gran parte del corpo. Avviene appunto così quando, per una qualsiasi ragione, un uomo si trova subitamente faccia a faccia con la morte, quando per esempio sta per annegare o quando, durante un'ascensione in montagna, corre rischio di cadere. Ciò che raccontano le persone che hanno attraversato tali esperienze si avvicina di molto alla verità e può essere confermato dall'osservazione soprasensibile. Esse affermano che in quei momenti la loro vita intera è apparsa alla loro anima come in un immenso quadro mnemonico. (2018, p. 73)
*Mentre il piacere sensorio, come espressione dello spirito, significa elevazione, evoluzione dell'io, il piacere invece che non è espressione dello spirito significa decadenza ed immiserimento. Se si appaga un desiderio di tal natura nel mondo sensibile, il suo effetto nocivo sull'io tuttavia permane; soltanto, prima della morte, esso non è percettibile all'io. Nella vita, perciò, la soddisfazione di tali desideri può creare nuovi desideri simili, e l'uomo non si accorge affatto che da se stesso si va avviluppando in un "fuoco divoratore". (2018, p. 78)
*Quel che sulla Terra assume forma fisica, in modo da poter essere percepito a mezzo di organi fisici, vien percepito nella sua essenza spirituale nella prima regione del "mondo dello spirito". In essa per esempio si potrà vedere la forza che plasma la forma di un cristallo. Si manifesta però tutto il contrario di ciò che appare nel mondo dei sensi. Lo spazio, che nel mondo dei sensi è riempito dalla massa minerale, si presenta allo sguardo spirituale come uno spazio vuoto; ma intorno ad esso si vede la forza che elabora la forma della pietra. Il colore che una pietra ha nel mondo fisico si manifesta nel mondo spirituale come l'esperienza del suo colore complementare; così una pietra rossa ci appare come verdastra vista dal mondo spirituale; una pietra verde ci appare come rossiccia, e via di seguito. (2018, pp. 84-85)
*Se per mezzo dell'investigazione scientifico-spirituale si segue a ritroso il corso dell'evoluzione terrestre, si arriva a una condizione spirituale del nostro pianeta; ma se si risale ancora più indietro nel passato, ci si accorge che quella spiritualità era già passata prima attraverso una specie di incarnazione fisica. Si arriva dunque a un passato stato planetario fisico che si è poi spiritualizzato e poi, materializzandosi più tardi nuovamente, si è trasformato nella nostra Terra; questa rappresenta dunque la reincarnazione di un antichissimo pianeta. La scienza dello spirito può risalire però ancora più indietro; essa vede allora l'intero processo ripetersi ancora due volte. La nostra Terra dunque attraversò tre stati planetari precedenti, separati sempre da stati intermedi di spiritualizzazione. (2018, p. 109)
*Nella tradizione biblica il tempo antecedente all'azione dell'influsso [[Lucifero|luciferico]] nella tradizione biblica il tempo antecedente all'azione dell'influsso luciferico viene descritto come l'epoca del [[Paradiso]], e la discesa dell'uomo sulla terra, la sua penetrazione nel mondo dei sensi, viene chiamata la cacciata dal Paradiso. (2018, p. 195)
*Ciò che è contenuto nei libri della sapienza indiana (i [[Veda]]) non ci presenta l'originario aspetto della grande saggezza, quale era coltivata nei tempi antichi dei grandi maestri, ma ce ne dà soltanto un debole riflesso. Soltanto lo sguardo soprasensibile, rivolto al passato, può scorgere la sapienza originaria non scritta che si nasconde dietro quella scritta. (2018, p. 206)
*È vero però che esiste un nesso ''indiretto'' fra la disciplina occulta e certe regole di vita, in quanto senza un'intonazione etica, impressa la propria vita, la percezione del sopra sensibile e impossibile o dannoso. Perciò non pochi dei fattori che concorrono alla visione del sopra sensibile sono al tempo stesso mezzi di nobilitazione della condotta di vita. (2018, p. 230)
*Non è pensabile un progresso nella disciplina spirituale, se non accompagnato da un progresso morale. (2018, p. 244)
*Chi riesce a fissare il suo pensiero durante vari mesi, almeno per cinque minuti al giorno, sopra un oggetto di uso quotidiano (per esempio, una spilla, una matita. ecc.), e ad escludere durante quel tempo ogni altro pensiero che non si riferisca a quell'oggetto, avrà fatto molto per raggiungere il suo scopo (si può pensare tutti i giorni a un nuovo oggetto, oppure conservare il medesimo per vari giorni). Anche chi sente di essere un "pensatore" a seguito della sua istruzione scientifica, non deve disprezzare questo modo di rendersi "maturo" per l'educazione occulta; se infatti si fissa il pensiero per qualche tempo sopra un oggetto familiare, si può esser sicuri di pensare obiettivamente. Chi si chiede: «Di che cosa è costituita una matita? come viene preparato il materiale che costituisce la matita? come vengono connesse le diverse sue parti? quando è stata inventata la matita?» e così di seguito, chi pensa a quel modo, armonizza le proprie idee molto più con la realtà, di chi riflette sopra la discendenza dell'uomo, o su ciò che è la vita. Gli ''esercizi semplici del pensiero'' ci preparano molto meglio a orientarci nelle evoluzioni di Saturno, del Sole e della Luna, che non le idee complicate ed erudite, perché in un primo tempo non si tratta affatto di pensare questa o quella cosa, ma di pensare ''obiettivamente per virtù di forza interiore''. Se ci si è educati all'oggettività con un processo fisico-sensibile facile da osservare, il pensare si abitua a voler essere obiettivo, anche quando non si sente più dominato dal mondo fisico-sensibile e dalle sue leggi; si perde l'abitudine di lasciare errare i pensieri in modo non conforme alla realtà. (2018, pp. 248-249)
*Un buon esercizio è quello di darsi per mesi un ordine a una determinata ora del giorno: oggi, "a questa determinata ora", tu dovrai compiere "questa" azione. Si arriva così gradatamente a imporsi l'ora dell'azione e la maniera di attuarla in modo che l'esecuzione riesca del tutto possibile. (2018, p. 250)
==''Le manifestazioni del karma''==
===[[Incipit]]===
Questo ciclo di conferenze tratterà questioni che riguardano la scienza dello spirito e che profondamente incidono nella vita. Dalle diverse esposizioni date nel corso del tempo, ci è già familiare che la scienza dello spirito non deve essere un'astratta teoria, né una pura dottrina o un semplice insegnamento, bensì una fonte per la vita e per la capacità di vivere; essa adempie il suo compito solo quando, mediante ciò che è in grado di dare in fatto di conoscenze, fa scorrere nella nostra anima qualcosa che può rendere più ricca e più comprensibile la vita, più abile e più vigorosa nell'azione la nostra anima.
===Citazioni===
*Con questo vediamo come, in effetti, i nostri errori [...] diventano cause di [[malattia]] se appunto non ci limitiamo a un'incarnazione, ma consideriamo l'effetto di un'incarnazione su quella seguente; vediamo anche come gli influssi luciferici diventano cause di malattia allo stesso modo. In effetti, possiamo dire che non commettiamo impunemente i nostri errori. Portiamo in noi il marchio dei nostri errori nella nostra successiva [[incarnazione]], e lo facciamo movendo da una ragione superiore a quella della nostra vita ordinaria, da quella ragione che durante il periodo tra morte e nuova nascita ci guida a renderci tanto forti da non essere più esposti in avvenire alle stesse seduzioni. Così le malattie si pongono perfino come possenti educatrici nella nostra vita. (p. 90)
*[...] mentre le forze luciferiche operano facendo maggiormente presa nell'intimo del corpo astrale dell'uomo, le forze arimaniche operano maggiormente sulle impressioni esteriori che l'uomo accoglie. In quello che accogliamo dal mondo esterno, risiedono le forze arimaniche; nel piacere e dispiacere, nelle passioni e così via che salgono e agiscono nell'anima, risiedono le forze luciferiche. (p. 114)
*Sappiamo che nell'addormentarsi viene lasciato nel letto il corpo fisico e il corpo eterico, e che da questi escono il corpo astrale e l'io. L'addormentarci è per noi dunque un uscire di io e corpo astrale da corpo fisico e corpo eterico; il risvegliarci, al contrario, è un reinserirsi di corpo astrale e io nel corpo fisico e nel corpo eterico. Ogni mattina, risvegliandosi, l'uomo si immerge dunque nel suo corpo fisico e nel suo corpo eterico con la sua arte interiore, col corpo astrale e con l'io. (p. 123)
*[...] ovunque in una [[malattia]] subentri dolore, vi è una potenza luciferica che ha causato quella malattia. (p. 143)
*Le anime veramente preparate per l'antroposofia sono però tali che o si sentono inappagate dalle sensazioni esteriori, oppure riconoscono che la scienza esteriore con tutte le sue spiegazioni non riesce a chiarire i fatti. Sono queste le anime che, attraverso il loro [[karma]] complessivo, sono preparate in modo che con le parti costitutive interiori della loro vita animica possono collegarsi con l'[[antroposofia]]. La scienza dello spirito appartiene pure al karma complessivo dell'umanità e vi si inserisce come tale. (p. 188)
*Nell'[[animale]] chi sperimenta è soltanto l'anima della specie, l'anima di gruppo. Il morire di un animale significa per l'anima di gruppo pressapoco quello che noi sperimentiamo quando, all'avvicinarsi dell'estate, ci facciamo tagliare più corti i capelli che poi a poco a poco tornano a ricrescere. L'anima di gruppo di una specie animale sente la morte di un animale come la morte di un arto, che a poco a poco si rimpiazza di nuovo. (p. 197)
*La [[materia]] secondo la sua essenza è luce. (p. 206)
*Dobbiamo infondere [[amore]] affinché possa essere un aiuto il fluente atto d'amore. Hanno tale carattere di amore aggiunto tutti quegli atti terapeutici che si basano più o meno sui cosiddetti processi terapeutici psichici. Quel che in una forma o in un'altra viene impiegato nei processi terapeutici psichici è in relazione con l'apporto di amore. E amore quello che noi istilliamo come balsamo nell'altro uomo; ad amore egli deve essere alla fine riportato, e può anche esserlo. Può essere riportato ad amore quando poniamo in movimento dei semplici fatti psichici, quando induciamo un altro forse anche soltanto a mettere in ordine la sua anima depressa. (p. 209)
*[[Angra Mainyu|Arimane]] è il compimento karmico di [[Diavolo|Lucifero]]. (p. 230)
*La vita nel periodo di kamaloka è tale che viene aggiunta intenzione a intenzione, e viene presa la decisione generale di dover correggere nuovamente tutto ciò che con pensieri e con fatti ci ha portato in basso. Ciò che l'uomo così sente viene impresso nella sua vita successiva; poi con la nascita egli entra nell'esistenza con questa intenzione, e questo mezzo carica su di sé il suo karma. Perciò non possiamo dire che, entrando nell'esistenza attraverso la nascita, abbiamo un [[libero arbitrio]]. Possiamo soltanto e unicamente parlare del fatto che ci avviciniamo a un libero volere nella misura in cui siamo riusciti a padroneggiare gli influssi di Lucifero e di [[Arimane]]. (p. 233)
*Chiunque avrà trasformato l'[[antroposofia]] in vita interiore dell'anima diventerà fonte di forza spirituale. Chi crede nel soprasensibile, deve avere assolutamente la convinzione che le nostre conoscenze e i nostri modi di sentire antroposofici agiscono spiritualmente, e cioè che essi si diffondono invisibilmente nel mondo quando ci rendiamo realmente strumenti coscienti, compenetrati da vita antroposofica. (p. 242)
==''Le opere scientifiche di Goethe''==
===[[Incipit]]===
Seguendo la genesi delle idee goethiane intorno alla formazione degli organismi, facilmente si è presi dal dubbio circa la parte da ascriversi al periodo giovanile del poeta, cioè a quello precedente il suo arrivo a Weimar. [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]] stesso stimava assai poco le sue conoscenze scientifiche di quel tempo: « Non avevo un concetto di ciò che propriamente si chiama natura esteriore, né la minima cognizione dei suoi così detti tre regni». Basandosi su tale affermazione, si ritiene, generalmente, posteriore al suo arrivo a Weimar l'inizio del pensiero scientifico di Goethe. Eppure bisogna risalire ancora più indietro, se non si vuol lasciare inesplicato tutto lo spirito delle sue concezioni: poiché già nella primissima giovinezza si mostra la potenza vivificatrice che guidò i suoi studî nella direzione che andremo esponendo. <!--(La genesi della dottrina della metamorfosi'', cap. I, p. 5) -->
===Citazioni===
*{{NDR|Goethe}} giunse a concezioni fondamentali per la [[scienza]] dell'organico che hanno la stessa importanza delle leggi fondamentali di [[Galileo]] per quella dell'inorganico. (cap. IV, p. 79)
*[...] la concezione scientifica di Goethe non ci sta dinanzi come un tutto compiuto, sviluppato da un principio. Si ha solo a che fare con singole manifestazioni dalle quali vediamo come si prospetti questa o quell'idea alla luce del suo modo di pensare. Le troviamo nelle sue opere scientifiche, nei brevi accenni intorno all'uno o all' altro concetto ch'egli enuncia nei suoi ''Detti in prosa'', e nelle lettere ai suoi amici. E, finalmente, la configurazione artistica della sua concezione del mondo, che ci consente anche le più varie induzioni sulle sue idee fondamentali, ci sta dinanzi nelle sue opere poetiche. Ma pel fatto che noi ammettiamo incondizionatamente che i principî fondamentali di Goethe non sono mai stati da lui espressi come totalità concatenata, non vogliamo assolutamente ritenere al tempo stesso giustificata l'affermazione che la sua concezione del mondo non scaturisca da un centro ideale riducibile a una formulazione rigorosamente scientifica. (cap. VIII, p. 99)
*Uno degli ostacoli che impediscono un giusto apprezzamento dell'importanza di Goethe per la scienza è il pregiudizio che regna sul suo rapporto con la [[matematica]]. Questo pregiudizio è duplice. Da un lato si crede ch'egli sia stato nemico di questa scienza ed abbia in malo modo disconosciuta la sua alta importanza per la conoscenza umana; d'altra parte si afferma che il poeta abbia eliminata dalla scienza naturale da lui studiata ogni trattazione matematica per quanto riguarda la [[fisica]], per il solo fatto che alla sua ignoranza in proposito essa riusciva scomoda. (cap. XI, p. 169)
*La vera scienza, nel senso superiore della parola, ha a che fare unicamente con oggetti ideali; ''non può essere altro che [[Idealismo (filosofia)|idealismo]]''; poiché ha la sua ultima ragione d'essere in bisogni che originano dallo [[spirito]]. La natura suscita in noi problemi che domandano una soluzione. Ma essa non può, da sé, fornire tale soluzione. Solo il fatto che, nella nostra facoltà conoscitiva, sorge di fronte alla natura un mondo superiore, crea pure esigenze superiori. Per un essere che non fosse dotato di tale natura superiore, simili problemi non sorgerebbero neppure. Perciò non possono nemmeno ottenere risposta se non da tale natura superiore. Le questioni scientifiche sono dunque essenzialmente una faccenda che lo spirito deve sbrigare con se stesso. Esse non lo conducono fuori dal suo elemento. (cap. XV, p. 189)
==''Massime antroposofiche''==
*L'antroposofia è una via della conoscenza che vorrebbe condurre lo spirituale che è nell'uomo allo spirituale che è nell'universo. Sorge nell'uomo come un bisogno del cuore e del sentimento. Deve trovare la sua giustificazione nel fatto che essa è in grado di offrire a questo bisogno un soddisfacimento. Può riconoscere l'antroposofia solo chi trova in essa quel che deve cercare per una sua esigenza interiore. Possono perciò essere antroposofi soltanto quegli uomini che sentono certi problemi sull'essere dell'uomo e del mondo come una necessità vitale, come si sente fame e sete. (1)
*Vi sono uomini i quali credono che, coi limiti della percezione dei sensi, siano posti anche i limiti di ogni altra cognizione. Se ponessero attenzione a come essi diventino coscienti di quei limiti, scoprirebbero in questa coscienza anche le facoltà per varcare i limiti. Il pesce nuota al limite dell'acqua; deve ritrarsene, perché gli mancano gli organi fisici per vivere fuori dell'acqua. L'uomo arriva al limite della percezione dei sensi; può riconoscere che, lungo la via fin lì, ha acquistato forze dell'anima per vivere animicamente nell'elemento che non è abbracciato dalla percezione dei sensi. (3)
*L'uomo è un essere che esplica la sua vita nel mezzo tra due sfere del mondo. È inserito col suo sviluppo corporeo in un mondo inferiore; con l'entità della sua anima egli forma un mondo intermedio, e tende con le forze spirituali verso un mondo superiore. Egli ha il suo sviluppo corporeo da quel che gli ha dato la natura; porta in sé come parte sua propria l'entità della sua anima; trova in sé le forze dello spirito come doni che lo guidano oltre se stesso a prender parte ad un mondo divino. (17)
*Nell'organizzazione dell'io l'uomo sperimenta sé stesso quale spirito nel corpo fisico. Perché ciò possa avvenire, è necessaria l'attività di esseri che vivono essi stessi come spiriti nel mondo fisico. (75)
==''Universo, terra, uomo''==
===[[Incipit]]===
Vorrei anzitutto esprimere la profonda soddisfazione di poter tener qui un corso di conferenze sopra argomenti scientifico-spirituali in un ampio contesto. Per quanto sia importante e necessario che nel nostro tempo la scienza dello spirito offra certi spunti in conferenze isolate, non meno necessario è il poter esporre pensieri e fatti in connessioni più vaste. Certe cose possono allora venire espresse in modo più preciso, e in una cornice che consenta di metterle nella giusta luce, mentre altrimenti è facile che sorga qualche malinteso. Ai nostri giorni infatti anche le anime più preparate possono incontrare qualche difficoltà nell'accogliere delle comunicazioni sulle realtà spirituali. Per comprendere le cose secondo l'intenzione di chi le espone non basta la buona volontà né l'intelletto; occorre invece portar loro incontro qualcosa che (anche in senso occulto-esoterico) si potrebbe chiamare pazienza, intendo il concetto di pazienza in modo più profondo del consueto. Molte idee e concezioni vanno prima lumeggiate da altre nozioni, finché dall'insieme del contesto risulti chiaro ciò che dapprima era stato accolto solo come un accenno e che poteva sembrare a qualcuno difficilmente credibile.
===Citazioni===
*L'uomo dell'antica [[Atlantide]] possedeva di norma una chiaroveggenza per cui erano compagni della sua esistenza non solo i minerali, le piante e gli animali, ma anche certe figure divino-spirituali: con queste egli conviveva, come oggi si convive fra uomini. Neppure la distinzione fra la notte e il giorno era a quel tempo così rigida com'è oggi. (p. 17)
*Lo sguardo dell'uomo d'oggi è fissato sul corpo fisico; egli considera il corpo fisico come una realtà e non riesce a sollevarsi allo spirituale. Le anime, che oggi guardano ai corpi umani fisici e sono incapaci di sollevarsi a qualcosa di spirituale, furono un tempo incarnate in popoli diversi, come greci o come romani o come egizi antichi. (p. 23)
*Siccome l'antica anima egizia doveva guardare giù dalle regioni spirituali verso il suo corpo fisico conservato, prese radice in essa il pensiero che il corpo fisico sia una realtà più alta di quanto è realmente. Si immagini la nostra anima di allora che aveva il suo sguardo fissato sulla [[mummia]]. Il pensiero della forma fisica è andato indurendosi e si è poi trasmesso dall'una all'altra [[incarnazione]]: ed ecco che oggi quel pensiero si manifesta nel fatto che gli uomini non sanno distaccarsi dalla loro forma corporea fisica. Il [[materialismo]] in quanto pensiero è in buona parte frutto della imbalsamazione delle salme durante l'età egizia. (p. 24)
*Per farci un'idea di un tale io di gruppo {{NDR|quello degli animali}}, immaginiamo che qui davanti a me ci sia una parete e in essa vengano praticati dieci fori. Io infilo le mie dieci dita in quei fori e le muovo. In questo caso voi vedreste le mie dita, ma non vedreste me stesso; senz'altro direste che esse non si muovono da sole, ma che deve esservi qualcosa di nascosto che provoca il loro movimento. In altre parole, si supporrebbe l'esistenza di un'entità appartenente a quelle dieci dita. Questo paragone ci permette di comprendere il carattere di gruppo, il carattere di specie della sfera animica negli animali. (p. 42)
*Se strappiamo dalla terra una [[pianta]] con la sua radice, questo fa male alla Terra intera, produce dolore all'anima della pianta. Questo è un dato di fatto. Invece non si deve credere che faccia male alla Terra quando si colgono i fiori: tutt'altro! Quando per esempio viene mietuto il grano, lo sguardo chiaroveggente vede espandersi per la Terra dei veri fiotti di benessere. (p. 45)
*Se un [[minerale]] viene frantumato, esso non risente dolore ma al contrario piacere e voluttà: una cava di pietre è percorsa da fiotti di piacere, quando la roccia viene spezzata e frantumata. Provocherebbe invece dolore fortissimo il tentativo di voler ricomporre tutti quei frammenti.(p. 48)
*Per quali ragioni in ogni tempo gli iniziati esortarono gli uomini a pregare prima dei pasti? La preghiera doveva solo documentare che con l'assunzione del cibo qualcosa di spirituale penetra nell'uomo. (p. 50)
*In un mito come quello di [[Osiride]] non si deve dunque cercare solo il riflesso di eventi astronomici, ma dobbiamo scorgervi il risultato di profonde conoscenze chiaroveggenti degli antichi savi sacerdoti egizi. Essi introdussero nel mito quanto sapevano dell'evoluzione della Terra e degli uomini. (p. 70)
*[...] sul fondo di una strada si vedono dei solchi e ci si domanda a che cosa siano dovuti; la risposta è: al passaggio di un veicolo. Si può domandare da dove provenisse il veicolo, e rispondere che era usato da una persona per certi suoi affari. A questo punto qualcuno potrebbe chiedere l'origine di quegli affari. Ma già qui ci si troverebbe così lontani dall'oggetto iniziale, che si penetra in tutt'altra sfera e la domanda perde ogni senso, in relazione a quella iniziale. Se il senso dell'impostazione di una domanda è un'idea, rimanendo nell'astratto si arriva solo a una serie infinita di altre domande. Invece nella considerazione concreta di un problema si arriva da ultimo a entità spirituali, e qui non si chiede più perché facciano qualcosa, ma ci si domanda: che cosa fanno? Occorre però educarsi a riconoscere i limiti del domandare. (p. 84)
*Ci si può dunque domandare se per la coscienza chiaroveggente esistano anche sugli altri pianeti degli uomini come quelli che vivono sulla Terra. La risposta della coscienza chiaroveggente è che sugli altri pianeti non troviamo uomini nella medesima figura che hanno sulla Terra. (p. 120)
*Osservando gli esseri che ci circondano, che sono i frutti dell'evoluzione lunare e hanno anche una missione ulteriore, noi troviamo la saggezza dappertutto. Si osservi qualunque cosa, per esempio un fiore: quanto più accuratamente lo si osserverà, tanto più stupiti si rimarrà per il modo in cui ogni singola parte è disposta conforme a una saggezza superiore. Si osservi il femore umano e si scoprirà l'altissima saggezza con cui le sue trabecole sono disposte per formare una struttura capace di reggere la parte superiore del corpo. Nessuna ingegneria è oggi capace di eguagliare nella costruzione di ponti l'alta saggezza di quella struttura. (p. 123)
*Per quanto possa sembrare strano, tutte le nostre sensazioni, visive, uditive o altre hanno un'esistenza solo terrestre; se si potessero avere contatti con [[extraterrestre|esseri di altri pianeti]], ci si accorgerebbe dell'impossibilità di intendersi con loro direttamente, in quanto avrebbero un modo del tutto diverso di percepire oggetti ed entità: per esempio non capirebbero nulla, se si parlasse loro di un colore. Quel che noi chiamiamo sensazione serve per il nostro pianeta particolare. (p. 130)
*Fra tutte le popolazioni migrate dal continente atlantico, quella europea rimase dotata della più forte disposizione alla chiaroveggenza: meno dotata in tal senso fu la popolazione africana. In Asia, dove era presto giunta, la parte più progredita dei migratori atlantici incontrò una popolazione ancora più antica e dotata di un'ancora più antica chiaroveggenza. Perciò in quel tempo nel cuore dell'Asia la chiaroveggenza era assai diffusa. Vi fu però una certa piccola colonia, stabilitasi nei pressi del deserto di Gobi e formata dai più progrediti fra gli uomini dell'[[Atlantide]]. (pp. 142-143)
*Nelle concezioni che insegnano in modo materialistico la discendenza dell'uomo dagli animali ci si ripresenta oggi il fatto che un tempo l'uomo sapeva che nella remota antichità il suo corpo fisico aveva ancora dei tratti animali e che quindi, nel ricordo egizio, persino certe divinità venivano raffigurate in forme animali. Il [[darwinismo]] stesso non è altro che un retaggio dell'[[antico Egitto]], in forma [[Materialismo|materialistica]]. (p. 179)
==[[Incipit]] di ''Teosofia''==
Quando nell'autunno del 1813, [[Johann Gottlieb Fichte]] espose la sua Dottrina quale frutto maturo di una vita tutta dedita al servizio della verità, disse subito in principio le seguenti parole: "Questa dottrina presuppone un senso interiore del tutto nuovo mediante il quale si apre un nuovo mondo che per l'uomo ordinario non esiste". E poi ricorse ad una similitudine per mostrare quanto la sua dottrina dovesse rimanere inafferrabile per chi volesse giudicarla con le rappresentazioni dei sensi ordinari: "Immaginate un mondo di ciechi nati, ai quali perciò le cose e i loro nessi siano noti soltanto per quel che ne rivela il tatto. Andate a parlar loro dei colori e delle altre condizioni che esistono soltanto in virtù della luce e per la vista. Parlerete a vuoto, e sarà una fortuna se ve lo dicono, perché allora non tarderete a riconoscere il vostro errore e, a meno che possiate aprir loro gli occhi, smetterete l'inutile discorso".<br />
Ora chi parla agli uomini delle cose alle quali Fiche allude qui, si trova troppo spesso in una condizione analoga a quel veggente in mezzo a ciechi nati. Ma queste sono le cose che si riferiscono alla vera natura e alle mete supreme dell'uomo. Chi credesse necessario smettere l'inutile discorso, dovrebbe disperare dell'umanità. Non bisogna al contrario dubitare nemmeno un istante della possibilità di aprire gli occhi a chiunque vi cooperi con la sua buona [[volontà]].
==Citazioni su Rudolf Steiner==
*Il fatto che è stato possibile confermare con i metodi scientifici tradizionali tutte le conclusioni alle quali Steiner era giunto per via puramente spirituale dimostra in modo lampante che il metodo delle scienze naturali non è l'unico che permette di studiare la realtà, e prova altresì che parallelamente ad esso esiste una [[conoscenza]] [[spirito|spirituale]] esatta per lo meno quanto quella [[scienza|scientifica]]. ([[Thorwald Dethlefsen]])
*La personalità di Steiner si palesa tutta intera, prima di tutto con la sola sua presenza, poi con la sua parola. Ciò che distingue la sua eloquenza è una forza particolare rivestita pur sempre di dolcezza; forza che nasce, senza dubbio, da una perfetta serenità d'animo congiunta con una meravigliosa lucidità di spirito. [...] Mai una parola che ferisca o stoni. Di ragionamento in ragionamento, di analogia in analogia, egli conduce dal noto all'ignoto. Ciò che domina in ogni suo discorso, qualunque ne sia l'argomento, è sempre il prodigio di una sintesi coordinatrice ed esplicatrice dei fatti. ([[Edouard Schuré]])
*Nel fenomeno Steiner sono da distinguersi varie componenti. La prima – predominante – è dello stesso ceppo che ha dato luogo al [[Teosofia|teosofismo]], dal quale sono stati ripresi elementi molteplici. Una seconda componente si lega al [[cristianesimo]]. Vi è poi un ultimo fattore, che sembrerebbe rispondere ad un elemento positivo, all'esigenza di una «scienza spirituale». L'intreccio di queste componenti, contenute a forza nelle maglie di ferro di un sistema che, come ingegnosità, è quasi alla pari delle «filosofie della natura» dei romantici tedeschi, è la caratteristica dell'antroposofia. Come in tanti punti particolari dell'insegnamento antroposofico, cosi pure nell'insieme e nella stessa personalità dello Steiner si ha il senso penoso di una direzione retta e limpida, spezzata da improvvisi e tirannici flussi visionari e da irruzioni di complessi collettivi. ([[Julius Evola]])
*Quanto alla sostanza dei suoi insegnamenti e della sua vita, non posso vederlo che come figura chiave [...] nella transizione dolorosa dell'umanità da ciò che mi sono avventurato chiamare partecipazione originaria a partecipazione finale. ([[Owen Barfield]])
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Rudolf Steiner, ''Conoscenza vivente della natura'', traduzione di Iberto Bavastro, Opera Omnia n. 220, Editrice Antroposofica, Milano, 2018. ISBN 978-88-7787-606-5
*Rudolf Steiner, ''Considerazioni esoteriche su nessi karmici I'', traduzione di Ida Levi, Opera Omnia n. 235, Editrice Antroposofica, Milano, 1985.
*Rudolf Steiner, ''Corrispondenze fra microcosmo e macrocosmo. {{small|L'uomo, un geroglifico dell'universo}}'', traduzione di Adele Crippa, Opera Omnia n. 201, Editrice Antroposofica, Milano, 2012. ISBN 978-88-7787-492-4
*Rudolf Steiner, ''Dalla cronaca dell'akasha'', traduzione di Lina Schwarz, Editrice Antroposofica, Milano, 2016. ISBN 978-88-7787-411-5
*Rudolf Steiner, ''Epidemie'', traduzione di Daniela Castelmonte, Editrice Antroposofica, Milano, 2020. ISBN 978-88-7787-633-1
*Rudolf Steiner, ''Gerarchie spirituali {{small|e loro riflesso nel mondo fisico Zodiaco Pianeti Cosmo}}'', traduzione di Lina Schwarz, Opera Omnia n. 110, Editrice Antroposofica, Milano, 2010. ISBN 978-88-7787-393-4
*Rudolf Steiner, ''Gerarchie spirituali {{small|e loro riflesso nel mondo fisico Zodiaco Pianeti Cosmo}}'', traduzione di Iberto Bavastro, Opera Omnia n. 110, Editrice Antroposofica, Milano, 1980.
*Rudolf Steiner, ''Il Cristianesimo come fatto mistico e i misteri antichi'', traduzione di Willy Schwarz, Opera Omnia n. 8, Editrice Antroposofica, Milano, 2017. ISBN 978-88-7787-511-2
*Rudolf Steiner, ''Il legame fra i vivi e i morti'', traduzione di Lucy Milenkovic', Enrica Mamoli, Silvia Schwarz e Rinaldo Küfferle, Opera Omnia n. 168, Editrice Antroposofica, Milano, 2019. ISBN 978-88-7787-451-1
*Rudolf Steiner, ''Il Vangelo di Giovanni'', traduzione di Willy Schwarz, Opera Omnia n. 103, Editrice Antroposofica, Milano, 2014. ISBN 978-88-7787-427-6
*Rudolf Steiner, ''Il Vangelo di Luca'', traduzione di Lina Schwarz, Opera Omnia n. 114, Editrice Antroposofica, Milano, 2016. ISBN 978-88-7787-523-5
*Rudolf Steiner, ''Il Vangelo di Marco'', traduzione di W. Schwarz, Opera Omnia n. 139, Editrice Antroposofica, Milano 2004. ISBN 978-88-7787-349-3
*Rudolf Steiner, ''Il Vangelo di Matteo'', traduzione di W. Schwarz, Opera Omnia n.123, Editrice Antroposofica, Milano 1979. ISBN 978-8877874856
*Rudolf Steiner, ''Il Vangelo di Matteo'', traduzione di W. Schwarz, Opera Omnia n.123, Editrice Antroposofica, Milano 2012. ISBN 978-8877874856
*Rudolf Steiner, ''L'azione delle stelle e dei pianeti sulla vita terrestre'', traduzione di Dante Vigevani, Editrice Antroposofica, Milano, 2011. ISBN 978-88-7787-455-9
*Rudolf Steiner, ''L'iniziazione'', traduzione di Emmelina de Renzis, Opera Omnia n. 10, Editrice Antroposofica, Milano, 1988.
*Rudolf Steiner, ''L'iniziazione'', traduzione di Emmelina de Renzis, Opera Omnia n. 10, Editrice Antroposofica, Milano, 2016. ISBN 978-88-7787-478-8
*Rudolf Steiner, ''La filosofia della libertà'', traduzione di Iberto Bavastro, Opera Omnia n. 4, Editrice Antroposofica, Milano, 1986.
*Rudolf Steiner, ''La filosofia della libertà'', Opera Omnia n. 4, Editrice Antroposofica, Milano, 1966.
*Rudolf Steiner, ''La filosofia della libertà'', Opera Omnia n. 4, Editrice Antroposofica, Milano, 2016. ISBN 978-88-7787-504-4
*Rudolf Steiner ''La mia vita'', Opera omnia n. 28, Editrice Antroposofica, Milano, 2018. ISBN 978-88-7787-595-2
*Rudolf Steiner, ''La missione universale dell'arte'', Editrice Antroposofica, Milano, 2011. ISBN 978-88-7787-469-6
*Rudolf Steiner, ''La saggezza dei Rosacroce'', traduzione di Iberto Bavastro, Opera Omnia n. 99, Editrice Antroposofica, Milano, 2013. ISBN 978-88-7787-422-1
*Rudolf Steiner, ''La scienza occulta {{small|nelle sue linee generali}}'', trad. di E. De Renzis ed E. Battaglini, Laterza, Bari, 1947.
*Rudolf Steiner, ''La scienza occulta {{small|nelle sue linee generali}}'', trad. di E. De Renzis, E. Battaglini e I. Bavastro Milano, Editrice Antroposofica, 2018.
*Rudolf Steiner, ''Le manifestazioni del karma'', traduzione Marcello Carosi, Opera Omnia n. 120, Editrice Antropofisica, Milano, 2012. ISBN 978-88-7787-421-4
*Rudolf Steiner, ''[https://archive.org/details/imgPAII131MiscellaneeOpal/mode/1up Le opere scientifiche di Goethe]'' (''Goethes naturwissenschaftliche Schriften''), Fratelli Bocca Editori, Milano, 1944.
*Rudolf Steiner, ''Massime antroposofiche'', traduzione di Lina Schwarz e Rinaldo Küfferle, Opera Omnia n. 26, Editrice Antroposofica, Milano, 1983.
*Rudolf Steiner, ''Teosofia'', traduzione di Ida Levi Bachi, Opera Omnia n. 9, Editrice Antroposofica, Milano, 1990.
*Rudolf Steiner, ''Universo, terra, uomo'' (''Welt, Erde und Mensch, deren Wesen und Entwickelung, sovie ihre Spiegelung in dem Zusammenhang zwischen iiuptischem Mythos undgegenwürtiger Kultur.''), Editrice Antroposofica, Milano, 2005. ISBN 88-7787-370-1
==Voci correlate==
*[[Antroposofia]]
*[[Esoterismo]]
==Altri progetti==
{{Interprogetto}}
===Opere===
{{Pedia|L'iniziazione (saggio)|L'iniziazione|(1904)}}
{{DEFAULTSORT:Steiner, Rudolf}}
[[Categoria:Esoteristi]]
[[Categoria:Filosofi austriaci]]
[[Categoria:Scrittori austriaci]]
cecw9f7h0w341adsluv0c2fczqznffo
1382802
1382799
2025-07-10T13:00:58Z
Udiki
86035
Solo le edizioni di riferimento
1382802
wikitext
text/x-wiki
[[File:Steiner um 1905.jpg|thumb|Rudolf Steiner (1905 circa)]]
'''Rudolf Steiner''' (1861 – 1925), scrittore, filosofo ed esoterista austriaco.
==Citazioni di Rudolf Steiner==
*A [[Pasqua]] deve cominciare a rendersi visibile quella parte oscura, vale a dire che nella falce si deve trovare parte dello Spirito solare che ha trovato la sua forza primaverile. In altre parole: a Pasqua deve apparire nel cielo l'immagine del santo [[Graal]]. Così infatti dev'essere. Chiunque può quindi contemplare a Pasqua l'immagine del santo Graal; proprio per questo è stata stabilita in quel dato modo la data della Pasqua, secondo un'antichissima tradizione. (Dalla conferenza ''Cristo e il Mondo spirituale. La ricerca del Santo Graal'',2 gennaio 1914, O.O. n. 149, Milano, Antroposofica, 1996)<ref>Citato in {{cita web|url=https://www.larchetipo.com/2018/04/sacralita/la-luna-di-pasqua/|titolo=La Luna di Pasqua}}</ref>
*Che cosa avverrebbe dunque se {{NDR|il bovino}} invece di piante mangiasse direttamente [[carne]]? Rimarrebbero inutilizzate le forze che gli permettono di produrre carne! Se pensiamo a una fabbrica che sia in grado di produrre qualcosa, ma non lo faccia pur rimanendo attiva, ci rendiamo conto di quante forze vadano perdute. Ma le forze che in un corpo animale rimangono inutilizzate non possono andar perdute. Il bovino sarebbe in definitiva ricolmo di tali forze, ed esse produrrebbero in lui qualcos'altro che sostanza vegetale trasformata in carne. Quelle stesse forze rimarrebbero in lui, esisterebbero in lui e farebbero in lui qualcos'altro, produrrebbero qualcosa di sbagliato. Invece di produrre carne, si riempirebbe di ogni possibile sostanza dannosa. In particolare si riempirebbe di acido urico e di sali urici.<br />I sali urici hanno però una loro strana abitudine, hanno la debolezza di attaccare il sistema nervoso e il cervello. Se dunque un bovino mangiasse direttamente carne, la conseguenza sarebbe che produrrebbe un'enorme quantità di sali urici che andrebbero nel cervello e lo farebbero [[Mucca pazza|impazzire]]. Se potessimo fare l'esperimento di nutrire una mandria di bovini con carne di colomba, otterremmo una mandria impazzita.<ref>Da ''[http://www.altrestorie.org/drug/Steiner%20-%20Alcool%20e%20Nicotina.pdf Alcol e nicotina]'', p. 21.</ref>
*È comunque un fatto che nel nostro tempo è sempre più numerosa la gente che non sa che cosa vuole, ed è perché da tre o quattro secoli si è disabituata a occuparsi in qualche modo di cose spirituali. Va in ufficio, si occupa di qualcosa che non ama, ma che porta soldi, passa ore in ufficio, è magari anche molto diligente e attiva, ma non ha veri interessi al di là dell'andare a teatro o leggere il giornale. Così è a poco a poco diventato il mondo. Leggere libri, ad esempio, è oggi una rarità.<ref>Da ''[http://www.altrestorie.org/drug/Steiner%20-%20Alcool%20e%20Nicotina.pdf Alcol e nicotina]'', p. 19.</ref>
*Fondare uno Stato ebraico significa reagire nella maniera più feroce, ritornare alla reazione nella maniera più feroce, e così facendo si pecca contro tutto ciò che oggi è necessario in questo settore. <br />Vedete, un sionista molto rispettato, di cui ero amico una volta, mi spiegò il suo ideale di andare in [[Palestina]] e fondarvi uno Stato ebraico. Lui stesso fu molto coinvolto nella fondazione di questo Stato ebraico, è coinvolto ancora oggi e ha anche una posizione molto rispettata in Palestina. Gli dissi: una cosa del genere non è affatto nello spirito dei tempi oggi, perché oggi lo è qualcosa a cui possa partecipare ogni persona, senza distinzione di razza, popolo, classe e così via. Questa è l'unica cosa realmente propagabile oggi, che ogni persona può seguire indistintamente. Nessuno può aspettarsi che io aderisca al movimento [[Sionismo|sionista]]. Ancora una volta sta separando una parte dall'intera umanità! Per questa semplice, ovvia, ragione, oggi un simile movimento non può realmente avere luogo. È fondamentalmente la reazione più selvaggia. (da una conferenza, Dornach, 8 maggio 1924; O.O. Nº 353)<ref>{{Cita web|url=https://www.larchetipo.com/2024/05/etnologia/sullessenza-dellebraismo/|titolo=Sull'essenza dell'ebraismo}}</ref>
*In [[medicina]], in [[legge]] e in ogni altro ambito le persone si dichiarano fin dall'inizio incompetenti a giudicare e accettano ciò che la [[scienza]] dice loro. Le complicazioni della vita moderna lo rendono comprensibile. Ma sotto la pressione dell'[[autorità]] diventeremo sempre più impotenti. E costruire sistematicamente questa forza dell'autorità, questa abitudine all'autorità, è in realtà il principio del [[gesuiti|gesuitismo]]. E il gesuitismo nella religione cattolica è solo un caso particolare di altre performance meno evidenti in altre direzioni. Inizia nella sfera del [[dogma]] ecclesiastico con la tendenza a sostenere l'autorità papale proiettata dal quarto periodo post-atlantico al quinto, dove non può essere utile. Ma lo stesso principio gesuitico si trasferirà gradualmente in altre sfere della vita. In una forma appena diversa dal gesuitismo della religione dogmatica, lo troviamo già negli ambienti medici, dove un certo dogmatismo cerca di ottenere più potere per la professione medica. Questo è tipico dell'aspirazione gesuitica ovunque; e crescerà sempre di più. Le persone si troveranno sempre più legate a ciò che l'autorità impone loro. E di fronte a questa opposizione ahrimanica – perché tale è – la salvezza per la quinta epoca post-atlantica si troverà nell'affermare i diritti dell'anima cosciente che desidera svilupparsi. Ma poiché il dono della ragione non ci è più concesso dalla Natura come le nostre due braccia, come era ancora in qualche misura nella quarta epoca post-atlantica, ciò può avvenire solo grazie alla nostra buona volontà di sviluppare le facoltà di comprensione e di giudizio. Lo sviluppo dell'anima cosciente richiede libertà di pensiero, che può fiorire solo in un'aura particolare, in una certa atmosfera.<ref>Dalla conferenza ''[https://rsarchive.org/Lectures/GA168/English/Singles/19161010p01.html Come superare la povertà dell'anima nei tempi moderni?]'', 10 ottobre 1916, Zurigo. G.A. 168.</ref>
*La prima azione del [[Gesù|Cristo]] non avrebbe potuto verificarsi nell'ambito della comunità giudaica, ma invece in Galilea, cioè nella regione dove erano mischiati diversissimi gruppi di popoli e diversissime stirpi. Appunto per il fatto che in quella regione si trovavano riuniti i popoli più diversi, convenuti dalle parti più svariate del mondo, in Galilea non era sentita più la medesima affinità del sangue e soprattutto la fede nella consanguineità che dominava in Giudea, nella cerchia più ristretta del popolo [[Ebrei|ebreo]]. Gli uomini in Galilea erano un miscuglio di vari popoli.<ref>Da ''Il Vangelo di Giovanni. {{small|In relazione con gli altri tre è specialmente col Vangelo di Luca.}}'' Edizione Antroposofica, 2013, pp. 169-170. ISBN 978-88-7787-514-3</ref>
*L'indagine spirituale del nostro tempo ci mostra che terminato il [[Kali Yuga|kali-yuga]] durato {{formatnum:5000}} anni (circa dal 3100 a.C. fino al 1899), si sviluppano nell'uomo nuove facoltà. Esse appariranno prima in alcuni pochi singoli particolarmente dotati. Avverrà per esempio che taluni, per naturale sviluppo delle loro facoltà, vedranno qualcosa dell'indagine spirituale che oggi viene annunciato soltanto per mezzo della scienza dello spirito. Essa annuncia che in numero sempre crescente sorgeranno individui in possesso di organi del corpo eterico sviluppati, e che arriveranno alla chiaroveggenza cui si arriva oggi soltanto mediante la disciplina esoterica.<ref>Da ''La missione di singole anime di popolo. {{small|In relazione con la mitologia germanico-nordica}}'' Edizione Antroposofica, 2021, p. 187. ISBN 978-88-7787-529-7</ref>
*Ma oltre alla coscienza, tutto si è trasformato nell'umanità. È soltanto un risultato della miopia umana, credere che le cose si siano sempre svolte come si svolgono oggi. Tutto si è evoluto. Niente è rimasto stazionario: perfino le relazioni fra uomo e uomo non sono state sempre quelle che sono oggi.<ref>Da ''Il Vangelo di Giovanni. {{small|In relazione con gli altri tre è specialmente col Vangelo di Luca.}}'' Edizione Antroposofica, 2013, p. 166. ISBN 978-88-7787-514-3</ref>
*Quando l'uomo si è incarnato per la prima volta ha potuto guardare in alto a uno spirito superiore e dirsi: "tu devi diventare come lui che ti guida di [[incarnazione]] in incarnazione". Che si dica: "l'uomo guarda in alto al suo [[Sé]] superiore al quale deve diventare sempre più simile"; oppure che si dica, nel senso dell'esoterismo cristiano: "l'uomo guarda in alto a un [[Angelo]] come a un grande modello", si tratta fondamentalmente della stessa cosa. (''[http://www.archiatiedizioni.it/files/pre-ebook/Steiner/angeli_opera/#p-61-anchor Angeli all'opera nell'evoluzione dell'uomo tra la terra e il cosmo]'', vol. 1, conferenze del 1908, ''O.O.'' 105)<ref>Testo orig.: ''Die Entwicklung von Erde und Mensch'' – Bd. 1, traduzione di Giusi Graziuso, Archiati Verlag, 2008.</ref>
*Quello che viene pensato partendo dai colori può essere eseguito in cinquanta modi diversi. (da ''Opera omnia'', n. 300)
*Si può sperimentare come, in una didattica basata sull'elemento vivente, i [[ragazzo|ragazzi]] traggono le cose da loro stessi. (da ''Opera omnia'', n. 305)
*Vorrei tutti persuasi che non è [[Antroposofia|antroposofico]] accettare per dogma una cosa perché qualcuno l'ha detto; e antroposofico accogliere gli impulsi della scienza dello spirito e vagliarli nella vita.altrimenti apparirà che la vostra visione è stata colorata in senso orientale o occidentale, cosa che non deve avvenire.<ref>Da ''La missione di singole anime di popolo. {{small|In relazione con la mitologia germanico-nordica}}'' Edizione Antroposofica, 2021, p. 198. ISBN 978-88-7787-529-7</ref>
{{Int|Da ''[http://www.esolibri.it/testi/steiner%20ita/Steiner%20-%20sul%20Natale%20%5BITA%20ebook%20filosofia%20sagg%20esoter%20teosofia%5D.pdf Natale]'', conferenza del 1907}}
*L'occultista, ricercando chi governa e dirige quegli stormi {{NDR|parlando del comportamento degli uccelli}}, trova, sul piano astrale, le Anime collettive delle singole specie. Per ogni razza animale esiste un "Io" astrale, ch'è un vero "Io" sul piano astrale, come è l'Io umano sul piano fisico: solo infinitamente più saggio! Le personalità collettive degli animali sul piano astrale, che hanno i loro singoli membri sul piano fisico, sono realmente assai più sagge delle persone umane; e tutto ciò che ammiriamo come istinti meravigliosi dei singoli animali, è una manifestazione della sapienza delle Anime di gruppo. (p. 4)
*Tutto ciò che si disgrega, che si schianta, che si discioglie nel mondo minerale, produce alla [[Natura]] la massima sensazione di voluttà e di gioia. (p. 5)
*Per mezzo del [[Cristo]] è penetrata nell'uomo la cognizione cosciente dell{{'}}''Io sono''. Prima non si sentiva ancora la piena divinità dell'intima divina entità dell'uomo. Sentivano l{{'}}''Io sono'' ma lo ricollegavano ai propri antenati, lo sentivano nel sangue comune a loro a tutti sin dai tempi di [[Abramo]]. Venne allora Gesù Cristo, recando la coscienza che esiste nell'uomo qualche cosa di molto più antico, di molto più indipendente; che l{{'}}''Io sono'' non contiene soltanto tutto ciò ch'è comune ad un popolo, ma anche ciò che esiste in ogni singola persona, e che anche l'amore dovrà dunque rivolgersi alle singole personalità, per virtù propria. E l'Io che oggi è racchiuso in ognuno di noi, circoscritto e limitato all'esterno, cerca l'amore spirituale al di fuori di sé. (p. 8)
==''Conoscenza vivente della natura''==
===[[Incipit]]===
Oggi, collegandomi alle conferenze tenute il novembre scorso nel Goetheanum, prima della sua distruzione, in merito alla connessione dell'uomo con il corso dell'anno e alle conoscenze relative, vorrei ritornare ancora a un'epoca che abbiamo spesso considerato e che va compresa appieno, ove si intenda conoscere giustamente il momento presente dell'evoluzione dell'umanità. Avevamo parlato della possibilità che nell'uomo avvengano in modo esatto processi che è possibile riconoscere nei fatti che si ripetono nel corso dell'anno. Avevo anche accennato a come l'antica scienza dei misteri, la scienza dell'iniziazione, avesse cominciato a diffondere queste conoscenze fra gli uomini che potevano riceverle. Come conseguenza della diffusione di tali conoscenze si dovevano rafforzare il pensare, il sentire e il volere umani e l'intero porsi dell'uomo nel mondo.
===Citazioni===
*L'essere umano, quando ha attraversato la vita soprasensibile fra morte nuova nascita, e dopo aver inviato sulla Terra il germe spirituale del proprio corpo fisico, pur senza essere ancora disceso prima del concepimento quale essere animico-spirituale, raccoglie dal cosmo le forze dell'etere universale per formare il suo corpo eterico che egli dunque ha, prima di legarlo al corpo fisico. L'essere umano dunque discende dai mondi spirituali soprasensibili in modo che la sua parte spirituale-animica sia in un primo tempo rivestita dal corpo eterico. Poi si unisce al corpo fisico che gli viene trasmesso attraverso il padre e la madre, attraverso la corrente fisica dell'ereditarietà. (p. 10)
*Che cosa abbiamo dunque in sostanza acquisito grazie all'anima rafforzata lungo i secoli a partire dal quarto e dal quinto? Esteriormente conoscenze meccaniche, le conoscenze fisiche che ho caratterizzato nel corso scientifico. Ora è però giunto il tempo in cui l'anima si deve rafforzare tanto da guardare interiormente nell'io, da sentire l'io e il Cristo dietro di esso, così come prima, con l'aiuto del corpo eterico, vedeva il Sole spirituale assieme a quello fisico guardando nel cielo. (p. 18)
*Quando si sia acquisita la coscienza immaginativa, tutto il [[corpo astrale]] e tutta l'organizzazione dell'io sono in una condizione tale che percepiscono le parti corrispondenti di tutti gli organi umani. Vale a dire che percepiscono tutti gli elementi metallici della Terra, naturalmente differenziati. Riusciamo tuttavia a percepire le differenziazioni se ci siamo ben educati allo scopo, se abbiamo cioè fatto un particolare studio occulto per imparare a conoscere la sfera dei metalli della Terra. (p. 45)
*Quando nell'ambito del movimento antroposofico si parla di occuparsi di aspirazioni scientifiche, esse vanno condotte con profonda serietà, in modo da non esporre l'[[antroposofia]] al pericolo di deviarla verso la chimica, la fisica, la fisiologia di oggi o verso altre scienze, ma da far fluire le singole scienze nella vera corrente della vivente conoscenza. (pp. 50-51)
*[...] sarebbe venuto un tempo in cui gli uomini, per loro capacità, non sarebbero più riusciti a dire qualcosa della vita precedente. Stabilirono così, dogmaticamente, che non esiste una vita prenatale e che l'anima umana viene creata nello stesso momento della formazione fisica. Così la realtà della preesistenza venne dogmaticamente messa a tacere. (pp. 79-80)
*Se ci si svegliasse con l'[[antroposofia]], ci si vergognerebbe senza dubbio proprio di parecchi metodi di ricerca. Ma come si può pretendere che la gente si svegli senz'altro dall'oggi al domani, quando è inserita in quei metodi? (p. 90)
*Gli antroposofi dovranno abituarsi a distinguere nettamente tutti i loro preconcetti dal semplice corso dei fatti, e a descrivere soltanto il corso dei fatti. Gli antroposofi diverrebbero così esseri che correggono le abitudini odierne. (p. 114)
*Ci si deve anzitutto render conto di dover uscire da se stessi e che ci si deve interessare degli altri e delle loro caratteristiche, almeno per una parte, interessarsene nella stessa misura in cui ci si occupa delle proprie. Se questo non avviene, una Società Antroposofica non può esistere. Si possono accettare soci, e questi possono rimanere tali poiché ci sono delle regole, ma non vi è una realtà. Le realtà non nascono perché si fanno dei soci ed essi ricevono tessere grazie alle quali sono antroposofi; non nascono davvero mai a seguito di quanto si scrive o si stampa, ma grazie a ciò che vive. (p. 118)
*Nella natura vi è dappertutto [[intelligenza]], tutto è saggezza. [...] Così noi pensiamo di aver creato l'intelligenza, mentre la attingiamo dal comune mare dell'intelligenza. (p. 134)
*Dobbiamo arrivare con fermezza ad allontanare il carattere settario dal movimento antroposofico. (p. 137)
*L'[[elettricità]] è andata sui nervi dell'uomo moderno che ne ha scacciato ogni tendenza verso lo spirito. (p. 171)
*Se l'[[antroposofia]] fosse fanatica o ascetica, dovrebbe ora inveire contro la civiltà dell'[[elettricità]]. Sarebbe però naturalmente un non-senso, perché così possono parlare solo le concezioni del mondo che non tengono conto della realtà. Dicono allora: è arimanico, lungi da me! Ma ciò porta solo all'astrazione. Infatti, se in una riunione settaria si tuona perché non ci si difende da [[Arimane]], si scendono poi le scale e si sale sul tram elettrico. Così però l'imprecare contro Arimane, anche se suona tanto santo – mi si scusi l'espressione – è solo una sciocchezza. Non si può infatti evitare di dover vivere con Arimane. Occorre solo vivere con lui nel modo giusto e non farsi da lui dominare. (pp. 173-174)
*Osserviamo il brillante scritto del giovane [[Nietzsche]]: ''Dell'utilità e del danno della storia per la vita'', col quale veramente con parole di fuoco egli chiede che si abbandoni il peso della storia, che l'uomo viva appieno nel presente e che ponga la vita al posto del passato. Che cosa ne è seguito? Che egli si è fatto prendere dal darwinismo e, come questo, fa derivare l'uomo dall'animale; fa dell'uomo un superuomo. Il suo superuomo è tuttavia rimasto un prodotto del tutto astratto, non ha contenuto, è un sacco vuoto. Fisicamente se ne può dire quel che si vuole, ma non si perviene ad alcuna immaginazione. (pp. 174-175)
*Sviluppare in sé questa conoscenza fa parte dei compiti dell'antroposofo. Il problema non è davvero che l'[[antroposofia]] venga presa come un surrogato per qualcosa che in precedenza era fornito dalle confessioni religiose, oggi diventate un po' noiose per molte delle cosiddette persone istruite; e poiché l'antroposofia non è noiosa ma anzi divertente, costoro non si rivolgono a una confessione religiosa qualsiasi, ma all'antroposofia. Così non deve essere! (p. 177)
==''Considerazioni esoteriche su nessi karmici''==
===[[Incipit]]===
Vorrei ora incominciare a parlare delle condizioni e delle [[legge|leggi]] del destino umano, di quello che usiamo chiamare [[karma]]. Il karma può soltanto venir compreso se si cerca anzitutto di conoscere come si esplicano le leggi dell'[[universo]]. Oggi sarà quindi necessario trattare in forma alquanto astratta questi vari modi di esplicazione delle leggi, per poi ricavare da quanto avremo osservato la conoscenza del destino umano, del karma.<br />Parliamo di cause ed effetti così per i fenomeni del mondo esterno come per quelli della vita umana e oggi, specialmente in campo scientifico, siamo abituati a parlarne in senso del tutto generico. Così facendo incappiamo però nelle maggiori difficoltà, perché non teniamo conto della diversità di come si presentano cause ed effetti.<br /> Possiamo guardare innanzitutto la cosiddetta natura inanimata che si palesa chiaramente nel regno minerale, nelle rocce, in forme spesso meravigliose, e anche in quelle strutture senza forma che per così dire sono state prima ridotte in polvere e poi di nuovo configurate. Guardiamo ciò che in tal modo ci si presenta nel mondo come inanimato.
===Citazioni===
*Ogni qualvolta essa penetra nella sfera della nostra esistenza terrestre, la [[cometa di Halley]] è l'espressione esteriore di un nuovo impulso al [[materialismo]]. Al mondo di oggi questo può sembrare superstizioso, ma gli uomini dovrebbero allora solo ricordare come essi stessi facciano derivare delle azioni spirituali dalle costellazioni stellari. Chi non direbbe che l'esquimese è un essere umano diversamente costituito per esempio dall'indù, proprio perché nella regione polare i raggi solari cadono con un'altra angolazione? (p. 31)
*È già stato chiesto più volte che cosa sarebbe accaduto se il Sole non si fosse scisso dalla Terra e non fosse passato alla condizione, quella attuale, di agire da fuori sulla Terra. Innanzi tutto, quando la Terra era ancora unita al Sole, l'intero sistema cosmico, come anche i progenitori dell'uomo, erano ancora legati fra loro in rapporti di natura ben diversa. Ovviamente, è una cosa assurda prendere in considerazione le condizioni attuali e poi dire che gli antroposofi raccontano delle sciocchezze perché in questo caso tutti gli esseri organizzati avrebbero dovuto finire bruciati. (p. 43)
==''Corrispondenze fra microcosmo e macrocosmo''==
===[[Incipit]]===
Cercherò oggi di indicare ulteriori prospettive riguardo a
un tema già trattato qui di recente. Dissi come, per l'uomo
del presente, le concezioni morali e le concezioni intellettualistiche non coincidano. Mediante il suo intellettualismo
l'uomo viene portato a riconoscere la ferrea necessità naturale. A causa di tale ferrea necessità naturale, noi applichiamo
la legge di causa ed effetto a tutto quanto rientra nel nostro
campo di osservazione. Inoltre, quando una persona compie
un'azione, ci chiediamo che cosa ve l'abbia spinta, che cosa
abbia agito in lei o fuori di lei, al fine di attribuire a quell'azione la sua causa. Tale riconoscimento della necessità di ogni
evento ha acquisito negli ultimi tempi un carattere scientifico. In passato aveva più un carattere teologico, e ancora per
molte persone mantiene tale carattere. Il carattere scientifico
emerge quando si è più inclini a pensare che quanto noi facciamo dipenda dalla nostra costituzione corporea e dalle influenze sulla nostra costituzione corporea. Ancora oggi del
resto vi sono pur sempre persone che pensano che l'uomo
agisca per necessità, più o meno come avviene per una pietra
quando cade per terra. Tale sarebbe la coloritura scientifica
del pensiero relativo alla necessità.
===Citazioni===
*[...] per l'uomo del presente, le concezioni morali e le concezioni intellettualistiche non coincidono. (p. 9)
*[...] il [[cuore]] non agisce come una pompa che spinge il sangue attraverso il corpo, ma che è il cuore a venir mosso dalla circolazione del [[sangue]], in sé stessa vivente, a sua volta determinata dagli organi. Il cuore a dire il vero (lo si può accertare in embriologia) non è altro che il risultato della circolazione del sangue. (pp. 50-51)
*I movimenti che si esprimono nella nutazione sono inoltre movimenti che hanno la propria origine nell'astralità, non in una cosa qualsiasi che possa essere indagata sulla base dei principi Newtoniani. Tuttavia il Newtonismo è proprio ciò che ci ha scaraventati tanto spaventosamente il [[materialismo]], poiché è ricorso alla massima astrazione possibile. (p. 67)
*Poiché ci troviamo sulla terra, le azioni celesti su di noi sono diverse da come sarebbero se li fossimo esposti stando sospesi liberamente nello spazio. (p. 77)
*Ho detto che la concezione materialistica immagina che il [[cuore]] umano sia una sorta di pompa che spinge il sangue in tutto il corpo. Ma non è così: il sangue è qualcosa di interiormente mobile in se stesso, possiede una sua vitalità, e il battito cardiaco non è la causa della circolazione del sangue, ma al contrario ne è la conseguenza, l'effetto della circolazione del sangue. Lo stesso vale anche per gli altri organi. La funzione che gli organi esercitano si innesta nei movimenti pieni di vita. (p. 92)
*I greci non vedevano il cielo blu come lo vediamo noi. Lo vedevano semplicemente scuro. Questo può essere riferito con certezza; lo si può stabilire con certezza soprattutto muovendo dalla scienza dello spirito. (p. 99)
*Quando oggi la [[fisiologia]] orientata in senso materialistico parla della volontà, quale si manifesta ad esempio in un movimento degli arti, pensa che dall'organo centrale, dal cervello, venga inviato una specie di segnale telegrafico che passa per i cosiddetti nervi motori e quindi muove, diciamo, la gamba destra. Ma questa è veramente un'ipotesi del tutto infondata e anche sbagliata. L'osservazione spirituale mostra infatti che, considerando l'uomo schematicamente, le cose stanno così: quando viene volontariamente sollevata la gamba destra, dall'entità-io dell'uomo, dalla reale entità-io parte un impulso diretto verso la gamba. Essa viene dunque sollevata direttamente dall'entità-io. Solo che tutto ciò si attua come l'attività del dormire: la coscienza non ne sa nulla. L'interporsi dei nervi, che poi raggiungono l'organo centrale, semplicemente ci informa di avere una gamba, ci informa di continuo della presenza della gamba. II nervo non ha nulla a che fare con l'azione dell'io sulla gamba. Si tratta di una relazione diretta tra la gamba e la volontà, che nell'uomo è collegata con l'entità-io, mentre nell'animale con il [[corpo astrale]]. (pp. 134-135)
*Chi ha mani quantomai maldestre, chi per esempio non sa seguire abili movimenti con le dita, non sarà neppure un pensatore di sottile ingegno. (p. 140)
*[...] proprio gli scienziati [[gesuiti]] sono i materialisti più estremi nel campo della ricerca scientifica. Non solo dimostrano di continuo che con la scienza non si può pervenire allo spirito, ma si danno pena, dove ciò sia possibile, di tener lontano lo [[spirito]] dalla [[scienza]]. (pp. 181-182)
*[...] l'[[universo]] non può venir compreso se da esso si esclude l'[[uomo]]; questo significa che non è possibile una comprensione dell'universo in sé, senza includervi anche l'uomo, e senza considerare il nesso che esiste tra l'universo e l'uomo stesso. (p. 194)
*Se anche non lo si può constatare fisiologicamente, è pur vero che prima del mistero del [[Golgota]] l'umanità terrestre essenzialmente – e ovviamente approssimativamente – formulava sempre solo pensieri collegati con l'elemento materiale. Nel tempo in cui l'evento del Golgota irruppe entro la vita terrestre, l'umanità era giunta a un punto della sua evoluzione tale da poter eliminare, nell'interiore processo animico-spirituale del pensiero, l'elemento materiale; divenne allora possibile il pensare libero dalla materia. (p. 241)<br />
==''Dalla cronaca dell'akasha''==
===[[Incipit]]===
L'uomo apprende dalla storia comune solo una piccola parte degli avvenimenti vissuti dall'umanità in epoche primordiali, e i documenti storici gettano luce su alcuni millenni soltanto. Anche ciò che c'insegnano l'archeologia, la paleontologia e la geologia ha limiti assai ristretti; e a questa insufficienza si aggiunge l'incertezza di tutto ciò che è basato su testimonianze esteriori. Osserviamo infatti come l'insieme di un avvenimento o la fisionomia di un popolo, anche non molto lontano da noi, si modifichino quando vengano scoperti nuovi documenti storici. Confrontiamo la descrizione che diversi storici ci danno del medesimo fatto e ci accorgeremo di trovarci su un terreno assai malsicuro. Tutto ciò che appartiene al mondo sensibile esteriore è sottoposto all'azione del tempo, e il tempo a sua volta distrugge ciò che nel tempo ha origine. Ora, la storia esteriore non può che fondarsi appunto su quello che il tempo ha conservato; e chi, fermandosi ai documenti esteriori, può affermare che in essi sia conservato appunto l'essenziale?
===Citazioni===
*Chi si limita alla conoscenza del mondo sensibile non può immaginare quanto differissero da noi i nostri progenitori dell'[[Atlantide]]; e non soltanto nell'aspetto esteriore, ma anche nelle qualità dello spirito. Le loro cognizioni, le arti tecniche, tutta la loro civiltà era ben diversa da quella dei nostri giorni. Osservando l'umanità atlantidea dei primi tempi, vi troviamo facoltà spirituali diverse in tutto dalle nostre. L'intelletto razionale, la facoltà di combinare e di calcolare sulla quale oggi è basato tutto ciò che si produce, mancavano interamente ai primi Atlantidei. Essi possedevano invece una memoria sviluppatissima che era una delle loro facoltà spirituali più spiccate. Il loro modo di calcolare, per esempio, non consisteva come il nostro nell'imparare alcune regole per poi applicarle. L'abaco, nei primi tempi dell'Atlantide, era ancora sconosciuto; nessuno aveva impresso nel proprio intelletto che tre per quattro fa dodici; chi aveva bisogno di fare questo calcolo sapeva orientarsi perché egli si riportava ad altri casi simili o uguali avvenuti precedentemente; si ricordava di quello che era stato applicato prima in circostanze analoghe. (p. 23)
*[...] gli Atlantidei avevano degli apparecchi di cui per così dire alimentavano la combustione coi germi delle piante, trasformando la forza vitale di questi germi in energia applicabile alla tecnica. Così riuscivano a far muovere i loro veicoli a piccola altezza al di sopra del suolo [...] potevano anche elevarsi al di sopra dei monti. (pp. 25-26)
*Benché la "cronaca dell'[[akasha]]" sia stata decifrata con la massima cura, pure non tralasceremo di ripetere che le seguenti comunicazioni non presumono di avere carattere dogmatico. Se il leggere cose e avvenimenti così lontani dall'epoca attuale è già per sé assai difficile, il doverli poi rendere nel linguaggio attuale offre difficoltà quasi insormontabili. (p. 47)
*La fantasia della [[donna]] {{NDR|durante l'epoca lemurica}}, messa in relazione con la natura, divenne la base di un'evoluzione superiore della vita immaginativa. La donna accoglieva in sé, con delicato senso interiore, le forze della natura, la cui eco agiva a lungo nella sua anima; così si formarono i germi della memoria, e con la memoria entrò pure nel mondo la facoltà di formare i primi e più semplici concetti morali. Tutto questo rimase all'inizio estraneo allo sviluppo volitivo dell'elemento maschile. (p. 52)
*Chi non considera che i primi progressi nella vita di rappresentazione furono compiuti dalla [[donna]], non riuscirà a comprendere veramente l'evoluzione dell'umanità. Da essa provenne quello sviluppo di abitudini, connesso con la vita di meditazione interiore e con la coltivazione della memoria, che fu il primo germe del diritto e della morale. L'uomo aveva riconosciuto e applicato le forze della natura; la donna ne fu la prima interprete. [...] L'evoluzione attraversata dalla donna durante l'epoca lemurica fece sì che le fosse assegnata una parte importante all'apparire della seguente razza radicale, della razza atlantidea. (p. 53)
*L'"[[uomo]]" deve passare prima attraverso l'[[egoismo]] per poter poi giungere nuovamente a un grado più elevato, in piena e chiara coscienza, alla completa assenza di egoismo. (p. 67)
*Il compito delle nature sovrumane, delle grandi guide, era appunto d'imprimere nella giovane umanità la propria caratteristica: l{{'}}''amore''. Ma ciò era loro possibile soltanto per la parte della forza animica che si rivolgeva al di fuori; così ebbe origine l{{'}}''amore sensuale''. Questo è dunque il fenomeno accompagnatore dell'azione dell'anima in un corpo o maschile o femminile. L'amore sensuale divenne la forza dell'evoluzione fisica dell'umanità. Quest'amore unisce l'uomo e la donna in quanto esseri fisici. Su questo amore si fonda il progresso dell'umanità fisica. Soltanto su questo amore avevano potere i suddetti esseri sovrumani. (p. 67)
*Si devono distinguere tre di questi gradi che chiameremo ''gradi d'evoluzione planetaria'', a cui la scienza occulta dà il nome di Saturno, Sole, Luna. Vedremo che questi nomi non hanno tutta prima un nesso con i corpi celesti cui l'astronomia fisica attuale li riferisce, benché in un senso più vasto vi sia una certa relazione che il mistico avanzato ben conosce. Si dice inoltre che l'uomo, prima di scendere sulla Terra, abbia abitato altri pianeti; ma dicendo "altri pianeti" dobbiamo intendere soltanto precedenti stati d'evoluzione della Terra stessa e dei suoi abitanti. La Terra, e tutti gli esseri che le appartengono, prima di diventare "Terra", è passata attraverso i tre stati di Saturno, Sole e Luna. Saturno, Sole e Luna sono in certo qual modo le tre precedenti incarnazioni della Terra; e quelli che in questo senso sono chiamati Saturno, Sole e Luna, oggi sono scomparsi, quali pianeti fisici, così come sono scomparse le precedenti incarnazioni fisiche di un uomo, di fronte alla sua incarnazione attuale. (p. 104)
*Nelle ulteriori comunicazioni verremo prima a conoscere il passato dell'uomo, e poi faranno seguito le visioni del futuro. Il futuro può infatti rivelarsi alla vera conoscenza spirituale, anche se soltanto nella misura necessaria all'uomo per l'adempimento del proprio destino. Chi rifiuta a priori la scienza occulta e dalla cattedra dei propri pregiudizi relega senz'altro nel campo delle fantasticherie e delle chimere tutto ciò ch'essa offre, riuscirà meno che mai a comprendere questi rapporti col futuro; eppure, una semplice riflessione logica potrebbe far capire di che cosa si tratta. Ma tali riflessioni logiche vengono accettate soltanto finché si accordano coi pregiudizi umani. I pregiudizi sono potenti nemici anche di ogni logica. (p. 106)
*Facciamo una considerazione: combinando in proporzioni esattamente determinate zolfo, ossigeno e idrogeno, per una legge necessaria si produce acido solforico. Chi ha studiato chimica è in grado di ''predire'' ciò che deve necessariamente succedere quando queste tre sostanze siano messe in relazione tra loro nelle condizioni volute. Nel campo limitato del mondo materiale, il chimico è dunque un profeta, e la sua profezia risulterebbe falsa soltanto nel caso in cui le leggi naturali si mutassero repentinamente. Ebbene, l'occultista indaga le leggi spirituali appunto come il fisico o il chimico indagano le leggi fisiche; e lo fa col metodo e con la severità che l'indagine spirituale richiede. Ma appunto da queste grandi leggi spirituali dipende l'evoluzione dell'umanità. Come non avverrà mai che l'ossigeno, l'idrogeno e lo zolfo si combinino contrariamente alle leggi naturali, così nella vita spirituale nulla potrà mai avvenire che sia una violazione delle leggi dello spirito. Chi conosce queste ultime è dunque in grado di gettare lo sguardo sulle ''leggi che reggeranno l'avvenire''. (pp. 106-107)
*L'indagine spirituale restituisce all'umanità queste forme: così, ad esempio, essa mostra che le giornate della creazione biblica ci descrivono cose che si rivelano allo sguardo chiaroveggente. Lo spirito incatenato al mondo sensibile si limita a trovare che quelle giornate della creazione contraddicono i dati della geologia. La scienza dello spirito, nel riconoscere le profonde verità del racconto biblico, è altrettanto lontana dal volatilizzarlo a mera "poesia mitica", quanto dall'applicarvi semplicemente un procedimento esplicativo allegorico o simbolico. Ma certamente coloro che continuano a fantasticare delle contraddizioni fra racconto biblico e scienza, ignorano totalmente come l'indagine spirituale proceda. Né va creduto che essa attinga alla Bibbia stessa il suo sapere. Essa ha i propri metodi, per cui giunge ai suoi risultati indipendentemente dai documenti, per poi trovarli confermati in questi. E tale procedimento è divenuto ormai necessario per molti i quali attualmente cercano la verità, esigendo un'indagine spirituale che rivesta lo stesso carattere che ha la scienza naturale. (p. 195)
*Chi avvicinerà la scienza dello spirito, quale oggi si presenta, ne sarà preservato da non pochi pregiudizi, anche da quello che il mondo soprasensibile sia stato creato dalla paura e dal bisogno. Chi riuscirà a conquistarsi questa veduta, non verrà nemmeno più ostacolato dal timore che l'occuparsi di scienza dello spirito possa estraniarlo dalla realtà pratica della vita; ma riconoscerà invece che una scienza dello spirito rende la vita più ricca e non più povera. Essa non porta certo a sottovalutare la telefonia, la tecnica ferroviaria o la navigazione aerea; ma insegna a scoprire altri valori per la vita pratica, di cui attualmente non si tiene conto, poiché si crede soltanto al mondo dei sensi, cioè non alla realtà intera, ma solo a una parte di essa. (pp. 196-197)
==''Epidemie''==
*Da parte di alcuni si sottolinea (non del tutto a torto, ma con una visione unilaterale) come la medicina convenzionale abbia addirittura provocato una paura dei batteri e dei bacilli. D'altra parte, nel corso degli ultimi decenni la ricerca ha portato a migliorare le condizioni di salute. Chi sostiene questa linea segnala con orgoglio in quale percentuale sia quasi ovunque diminuita la mortalità in questi anni. Chi invece afferma che nello studio della malattia non sono tanto importanti le cause esterne, quanto piuttosto quelle che risiedono nell'essere umano, vale a dire una predisposizione ad ammalarsi, una condotta di vita equilibrata o irresponsabile, rileverà invece come negli ultimi tempi le malattie siano aumentate in modo spaventoso, sebbene i tassi di mortalità siano innegabilmente diminuiti. Farà notare quanto siano aumentate certe patologie: malattie cardiache, tumori, malattie di cui non si trova menzione nei testi più antichi, malattie dell'apparato digerente e così via. Le ragioni addotte da una parte o dall'altra sono degne di attenzione. Non si può sostenere, con superficialità, che i bacilli o i [[batteri]] non siano temibili agenti patogeni. D'altra parte, non si deve escludere che l'uomo possa essere in qualche modo resistente e protetto contro l'influenza di tali agenti patogeni, oppure non esserlo. Non lo è, quando perde la propria capacità di resistenza a causa di uno stile di vita irragionevole. (14 gennaio 1909 – 0.0. 57, pp. 11-12)
*Nel nostro tempo vi è una paura ben nota che con perfetta analogia può essere paragonata alla paura medievale dei fantasmi. È la paura attuale dei germi. Queste due paure sono molto simili. Sono simili anche perché ognuna delle due epoche, il medioevo e l'età attuale, si comporta nel modo che le è consono. Il medioevo aveva una certa fede nel mondo spirituale; era quindi naturale che ci fosse la paura di entità spirituali. L'epoca moderna ha perso la fede nel mondo spirituale, crede del mondo materiale, quindi ha paura di esseri materiali, non importa quanto piccoli siano. (5 maggio 1914 – O.O. 154, pp. 13-14)
*Quando la gente si prende gioco delle superstizioni medievali sui [[Fantasma|fantasmi]], si potrebbe obiettare: perché, è cambiato qualcosa da questo punto di vista? È scomparsa la paura dei fantasmi? Le persone oggi non li temono forse molto più di prima? È molto più orribile di quanto si pensi quel che accade nell'animo umano, quando calcola che nel palmo della mano vi sono {{formatnum:60000}} germi. (5 gennaio 1911 – O.O. 127, p. 14)
*I bacilli sono allevati più intensivamente quando l'individuo, addormentandosi, non porta con sé nient'altro che un atteggiamento materialista. Non c'è aiuto più efficace per questo allevamento che addormentarsi con le sole idee materialiste e da lì, dal mondo spirituale, dal proprio io e dal [[corpo astrale]], agire di nuovo sugli organi del corpo fisico, che non siano il sangue e il sistema nervoso. Non c'è modo migliore per nutrire i germi che dormire con le sole convinzioni materialiste. (5 maggio 1914 – 0.0. 154, p. 15)
*La pretesa odierna di voler capire tutto con l'[[intelletto]] è quanto di più spaventoso vi sia. In [[medicina]] non si può capire davvero nulla con l'intelletto. [...] Tutto ciò che riguarda la medicina va colto in una visione diretta con una facoltà percettiva che va prima sviluppata. (21 aprile 1924 – 0.0. 316, p. 30)
*E la [[vaccinazione]] antivaiolosa? Qui si è di fronte a una questione particolare. Se si vaccina qualcuno, e questi è un antroposofo o è stato educato in senso antroposofico, la vaccinazione non fa danni. La vaccinazione nuoce a chi coltiva in prevalenza pensieri materialistici. Allora la vaccinazione diviene una sorta di forza arimanica: la persona non riesce più a liberarsi da una certa mentalità materialistica. Ciò che inquieta della vaccinazione antivaiolosa, è che essa riveste la persona di una sorta di fantoma che gli impedisce di liberare il proprio organismo fisico dalle entità psichiche come nella coscienza normale. L'uomo diventa così costituzionalmente materialista e non è più in grado di innalzarsi allo spirito. Questo è il pericolo della vaccinazione. [...] La vaccinazione antivaiolosa è prima di tutto una questione psichica. [...] Se si sostituisse questa fede con qualcos'altro, se si educasse l'uomo secondo natura per renderlo recettivo a qualcos'altro che non sia la vaccinazione, in modo da riavvicinarlo allo spirito, lo si preserverebbe senz'altro da ciò che si insinua inconsciamente in lui: qui c'è un'epidemia di vaiolo! Si desterebbe in lui la consapevolezza che vi è un elemento spirituale, sebbene ingiustificato, dal quale salvaguardarsi. Si otterrebbero allora buoni risultati su come bisognerebbe rafforzare l'uomo a difendersi da tali influenze.<br />''Come bisogna comportarsi se l'influsso mediante l'educazione è molto difficile, come nelle nostre regioni?''<br />Allora bisogna vaccinare. Non c'è alternativa. Non sarò certo io a consigliare un'opposizione fanatica a queste cose, e non solo da un punto di vista medico ma antroposofico in generale. Noi non aspiriamo al fanatismo, ma a cambiare le cose in generale e con discernimento. (22 aprile 1924 – 0.0. 314, pp. 31-32)
*Se in un determinato periodo gli uomini non erano in condizione di adottare determinate misure contro le [[epidemie]], erano tempi in cui gli uomini non lo potevano fare perché le epidemie dovevano agire secondo un piano cosmico universale pieno di saggezza, affinché le anime umane trovassero l'occasione di pareggiare quel che era stato compiuto sotto l'influsso arimanico e sotto certi precedenti influssi luciferici. Se oggi vengono poste altre condizioni, è perché si soggiace del pari a determinate grandi leggi karmiche. (25 maggio 1910 – O.O. 120, p. 45)
*Si arriverà a buoni risultati nel campo dell'igiene, della medicina e dell'organizzazione sanitaria soltanto se in questo campo verranno studiati i sintomi, non dico storici, ma cosmologici, perché infatti le malattie esistenti sulla Terra ci sono inviate dal cielo. (20 ottobre 1918 – 0.0. 185, p. 53)
*Il pensare logico e puro ha come effetto anche quello di rafforzare, di essere salutare per il corpo fisico, rendendolo meno soggetto alle malattie; chi ne ha dimestichezza, per esempio i matematici, ha meno da temere quando entra in un reparto per malattie infettive, come il [[colera]]. (1 novembre 1907 – O.O. 266/1, p. 55)
*Il logorio nervoso prodotto dal [[materialismo]] agisce così su intere stirpi, su interi popoli, come pure sulla vita di singoli uomini. Se la corrente spirituale non avrà tanta forza da raggiungere anche i pigri e gli indolenti, il nervosismo, vale a dire la conseguenza karmica del materialismo, avrà sempre più influenza sull'umanità, e come nel Medioevo si sono avute epidemie di lebbra, in futuro, chiamate dai princìpi materialistici, dilagheranno malattie nervose, epidemie di pazzia che colpiranno popoli interi. Con la comprensione di questo aspetto della legge del [[karma]], la scienza dello spirito non dovrebbe essere oggetto di dispute, ma rimedio per l'umanità. Più l'umanità diverrà spirituale, tanto più verrà eliminato tutto quel che è legato alle malattie del sistema nervoso e dell'anima. (30 maggio 1907 – 0.0. 99, p. 64)
*Ma un'epoca che crede solo nella materia genererà una discendenza in cui tutto quanto nel corpo prenderà una propria strada, non vi sarà più un centro, e per tale motivo si manifesteranno nevrastenia e nervosità. Questo fenomeno sarà sempre più diffuso, se il materialismo rimarrà anche in futuro la visione del mondo. Un chiaroveggente può dire esattamente che cosa accadrebbe se il materialismo non trovasse il suo contrappeso in una stabile prospettiva spirituale. Le malattie mentali diventerebbero epidemiche, i bambini soffrirebbero di nervosismo e di tremori fin dalla nascita, e l'ulteriore conseguenza di una mentalità materialista sarebbe un genere umano tanto poco centrato su di sé come già iniziamo a vedere oggi. (22 giugno 1907 – 0.0. 100, pp. 65-66)
*Attraverso la menzogna, la calunnia e l'ipocrisia, l'uomo crea, per così dire, un esercito di esseri spirituali appartenenti alla categoria dei fantomi. (14 giugno 1908 – O.O. 98, p. 69)
==''Gerarchie spirituali e loro riflesso nel mondo fisico – Zodiaco, Pianeti e Cosmo''==
===[[Incipit]]===
Questo ciclo di conferenze ci condurrà in regioni molto elevate della vita spirituale, molto fuori della nostra dimora terrestre, non solo nei mondi spaziali fisici, ma anche nei mondi spirituali dai quali il mondo spaziale fisico ebbe origine. Ma appunto da un siffatto ciclo di conferenze apparirà chiaro come in sostanza tutto il sapere e la [[saggezza]] hanno lo scopo di scioglierci il grande, il massimo tra gli enigmi, l'enigma dell'uomo.[...]<br />Se vogliamo parlare delle cosiddette gerarchie spirituali, dobbiamo elevarci con l'occhio dell'anima agli esseri che hanno la loro esistenza al di sopra dell'uomo vivente sulla [[Terra]]. Occhi visibili possono contemplare una scala di esseri che rappresentano soltanto quattro gradini di una gerarchia: il mondo minerale, il mondo vegetale, quello animale e quello umano. Ma sopra l'uomo comincia un mondo di esseri invisibili, e all'uomo è dato, grazie alla conoscenza di ciò che trascende i sensi fisici e fin dove essa gli è possibile, di salire per un certo tratto alle potenze ed entità che nell'invisibile mondo soprasensibile, sono la continuazione dei quattro gradini che si trovano sulla Terra stessa. (1985)
===Citazioni===
*Ciò che l'uomo può indagare, sapere, conoscere, le idee e i concetti ch'egli conquista, e pure le immaginazioni, ispirazioni e intuizioni della chiaroveggenza ch'egli conquista, tutto ciò è, se è lecito dir così solo ''post-vissuto'' dall'uomo, ma è già stato ''pre-vissuto'' e ''pre-saputo'' appunto dalle entità che stanno al di sopra dell'uomo. Se ci è lecito usare un paragone alla buona, diremo che l'orologiaio anzitutto ha l'idea, il pensiero dell'orologio, poi, secondo quest'idea, costruisce l'orologio. L'orologio è costruito secondo le idee dell'orologiaio che hanno preceduto la costruzione; in seguito poi qualcuno potrà smembrare l'orologio, analizzarlo e studiare da quali pensieri dell'orologiaio esso abbia avuto origine; egli ripenserà allora i pensieri dell'orologiaio. Solo così, in sostanza, l'uomo, al suo stadio normale d'evoluzione, può contenersi di fronte all'antichissima saggezza cosmica primordiale delle entità spirituali a lui superiori. (p. 10)
*Infine, venne il tempo in cui fu lecito parlare del contenuto dell'antichissima saggezza in un linguaggio comprensibile a più larghe masse. All'incirca dall'ultimo terzo del secolo decimonono in poi si poté parlare in forma più o meno palese intorno all'antichissima sapienza del mondo, e solo perché, appunto nei mondi spirituali, avvennero dati fatti, fu per così dire concessa ai custodi dei misteri la possibilità di lasciar trapelare qualcosa dell'antichissima saggezza. (p. 12)
*[...] nemmeno gli antichi greci, quando parlavano di Mercurio, intendevano l'astro fisico, bensì l'insieme delle entità di quell'astro. Erano mondi spirituali, esseri spirituali quelli di cui si parlava quando, nelle sedi della conoscenza, si pronunciava, poniamo, il nome di Mercurio. Coloro che erano discepoli dei maestri di quelle scuole, pronunciando nei diversi linguaggi i nomi di Luna, Mercurio, Venere, Sole, Marte, Giove, Saturno, indicavano una scala di entità spirituali. Chi pronuncia quelle parole nel senso odierno, indicando con esse un astro fisico, indica solo la parte più grossolana di ciò che con quei nomi s'intendeva in origine. (p. 19)
*Durante tutta la sua vita l'uomo assorbe in sé, dal mondo esterno, [[Spirito|spiriti elementari]]. In quanto si limita a guardare gli oggetti esterni, lascia semplicemente entrare in sé gli spiriti senza mutarli; se cerca invece di elaborare le cose del mondo esterno nel suo spirito, per mezzo di idee, concetti, sentimenti di bellezza e così via, egli salva e libera quegli spiriti elementari. (p. 33)
*Noi denominiamo [[Luna]] quel pianeta precedente la [[Terra (pianeta)|Terra]], e con ciò non intendiamo la Luna di oggi, ch'è solo un frammento, un residuo della Luna antica, ma intendiamo uno stato precedente della nostra Terra che ebbe esistenza una volta e passò poi per un periodo di vita spirituale che usiamo chiamare ''pralaya'', così come l'uomo passa per uno stato spirituale dopo la morte. (p. 43)
*Anticamente non si disegnava lo [[zodiaco]] rappresentandolo nelle sue corrispondenti forme animali, ma disegnando nelle rispettive regioni gli organi umani. Al posto dell'Ariete la testa; al posto del Toro, la laringe; al posto dei Gemelli, ciò che meglio esprime la simmetria, le due braccia; il torace al posto del Cancro; il cuore al posto del Leone; e così via fino alla parte bassa delle gambe al posto dell'Acquario; ed ai i piedi al posto dei Pesci. (p. 139)
*Durante l'evoluzione lemurica le forze luciferiche penetrarono dappertutto nel corpo astrale dell'uomo e lo compenetrarono con le loro azioni, che in lui si estrinsecarono come basse passioni. Ciò per cui egli può soccombere all'errore e al male ha la sua sede nel corpo astrale: gli spiriti luciferici gliel'hanno innestato. Se non gliel'avessero innestato, l'uomo non avrebbe mai avuto la possibilità dell'errore, del male; si sarebbe elevato a ricevere il suo io intatto dalle influenze ostacolatrici. Invece l'uomo ha questa possibilità; ma le grandi guide lo proteggono, per quanto è necessario, dallo sprofondare troppo in basso. (p. 165)
*Gli [[Elohim]] sono le entità che, alla separazione del Sole da Luna e Terra, rimasero unite al Sole; fanno parte della gerarchia che ha il nome di Potestà, Spiriti della forma, fanno parte delle gerarchie da queste verso l'alto. Sono ancora entro la nostra evoluzione. Elohim è il nome complessivo per gli esseri solari che allora scelsero il Sole per loro dimora, non come sfera di attività. [[Cristo]], il più elevato degli Elohim, è il loro reggente. Egli non fa però parte delle gerarchie, ma della Trinità. Nel Cristo abbiamo un'entità che è tanto potente da avere influenza su tutte le parti del nostro sistema solare. (p. 172)
==''Il Cristianesimo come fatto mistico e i misteri antichi''==
===[[Incipit]]===
*Il pensiero scientifico ha influenzato profondamente tutta la concezione moderna del mondo. Diventa sempre meno possibile parlare delle esigenze spirituali, della "vita dell'anima", senza dover prendere posizione nei riguardi delle concezioni e delle conoscenze scientifiche. Certo, esistono ancora molte persone che soddisfano quelle esigenze senza lasciarsi turbare nella loro vita spirituale dalla corrente scientifica. Non può però comportarsi in tal modo chi sente il polso del tempo.
===Citazioni===
*Non può quindi esservi alcun dubbio: la mentalità scientifica rappresenta il massimo potere nella vita spirituale contemporanea. Chiunque parli degli interessi spirituali dell'umanità d'oggi, non può ignorarla. (p. 12)
*L'iniziato scorge i processi spirituali, e le immagini dei [[Mito|miti]] ne rappresentano per così dire le illustrazioni. Chi non è in grado di considerarle come tali, non è ancora giunto alla comprensione del loro significato. I processi spirituali stessi sono infatti soprasensibili, mentre le immagini, che nel loro contenuto ricordano il mondo sensibile, non sono spirituali per se stesse, ma appunto solo una illustrazione dello spirituale. Chi vive esclusivamente nelle immagini, sogna; vive invece entro percezioni spirituali solo chi è riuscito a sentire nell'immagine lo spirituale, come nel mondo dei sensi sentiamo la rosa per tramite della rappresentazione che ne abbiamo. (p. 66)
==''Il legame fra i vivi e i morti''==
===[[Incipit]]===
*È nostra aspirazione cercare, per quanto possibile, di penetrare con la conoscenza in quei mondi che restano chiusi alla conoscenza comune e dipendente dai sensi, che è legata al piano fisico. Nel corso degli anni ci siamo abituati a pensare che l'uomo, nel corso della vita in cui egli è chiuso all'interno del suo corpo fisico, vive in un mondo che costituisce solo una piccola parte di tutto il mondo reale. Dato che ci incontriamo così raramente, in occasione di questi incontri non possiamo spiegare tutto a partire dai fondamenti.
===Citazioni===
*Se nel passare la soglia della [[morte]] noi non facessimo questa esperienza (che facciamo consapevolmente) della dipartita del nostro corpo fisico, non potremmo mai sviluppare una coscienza dell'io dopo la morte! La coscienza dell'io dopo la morte viene stimolata dall'esperienza della dipartita del corpo fisico. (p. 16)
*Dai mondi spirituali ci separano solo stati di coscienza: non condizioni di spazio ci separano, ma stati di coscienza. (p. 20)
*Dopo la [[morte]], il morto non guarda i suoi pensieri come egli guardava i pensieri che si era formato durante la vita, e dei quali si lamenta e che richiama dalle proprie profondità.il morto guarda i suoi pensieri come fossero un dipinto eterico, egli vede i propri pensieri fuori del mondo. (p. 26)
*Diversa è l'esperienza che si fa quando dal mondo spirituale si guarda i pensieri che vivono che si sono lasciati nel mondo fisico. [...] Essi sorgono veramente in modo analogo a come sorgono le impressioni del mondo fisico. Questo e ciò che solleva, rallegra, riscalda i morti nei pensieri dei figli che li amavano. Questo è infatti un campo molto particolare per i morti, cercare nei pensieri e che sono rimasti indietro. (p. 28)
*L'egoismo umano troverebbe forse più simpatico attribuire sempre tutto alla propria genialità; ma in realtà anche ciò che sorge interiormente e noi proviene da influssi spirituali esteriori, e noi possiamo dimostrare concretamente l'esistenza di questi singoli influssi spirituali. (p. 52)
*Se si prova a seguire un'individualità umana molto indietro nel tempo, ancor prima che in un determinato momento entra in un corpo fisico (essa proviene infatti dal mondo spirituale), si vede che è questa stessa individualità a far incontrare il padre la madre, ad agire in modo che madre e padre si incontrino per generarla. Sì, essa agisce anche prima. Agisce già innescando un ordine nell'intera serie delle generazioni, in modo che alla fine si trovino le tue persone tramite le quali essa può trovare la propria incarnazione. (p. 58)
*Il ricercatore dello spirito può addirittura indicare precisamente quando il [[materialismo]] a raggiunto il suo massimo livello: fra l'anno 1840 e il 1841. Da allora esso sta perfino calando leggermente; ma le sue conseguenze sono naturalmente enormi. (p. 62)
*Così come è organizzata, l'umanità non riceve già compiuto un sentimento potente, non riceve già compiuto un intelletto penetrante; ma attraverso l'anima cosciente forma qualcosa di molto più svincolato, più individuale, più rivolto all'[[egoismo]], più finalizzato alla solitudine nel proprio corpo di quanto lo era mediante l'anima razionale o affettiva. Attraverso l'anima cosciente l'uomo diventa un individuo isolato, un eremita che vaga per il mondo; ed è caratteristico del nostro tempo (e lo sarà sempre di più), che gli uomini si chiudano in se stessi. L'anima cosciente dà il carattere del separarsi dal resto dell'umanità, del vivere isolati. Perciò si incontrano maggiori difficoltà a familiarizzare, a diventare amici. Prima di imparare a conoscersi, occorre molto tempo. (p. 75)
*Mentre l'anima razionale o affettiva si forma attraverso l'immediato conoscersi nell'incontro, l'anima cosciente può formarsi solo sull'uomo entra in rapporto con l'altro uomo partendo più dalla sua interiorità. (p. 76)
*Nel momento stesso in cui, uscendo dalla vita moderna, nasceva il primo germe della libertà di pensiero, anche la potenza opposta è entrata in azione sotto forma di "[[Gesuiti|gesuitismo]]" – e con questo termine è compreso molto che poi dovrebbe essere caratterizzato nel dettaglio – delle diverse religioni. Esso è stato chiamato in vita per opporre la massima resistenza alla libertà di pensiero, che è una necessità vitale del quinto periodo postatlantico. In tale epoca sarà sempre più necessario sradicare ovunque il gesuitismo, poiché la libertà di pensiero, irradiando dall'ambito religioso, deve potersi espandere in tutti i campi della vita. (p. 83)
*Oggi, nell'ambito della [[medicina]], vediamo già spuntare un gesuitismo che di poco discosta da quello della religione dogmatica. Vediamo come, partendo da una certa medicina dogmatica, si voglia estendere il potere della classe medica. Questa è l'essenza del gesuitismo nei più diversi settori. Esso diventerà sempre più forte e gli uomini saranno costretti ad accettare ciò che l'autorità impone. La salvezza della nostra epoca consiste nel salvaguardare lo sviluppo dell'anima cosciente contro queste tendenze arimaniche. (p. 85)
*Il morto è nei nostri pensieri, egli guarda i nostri pensieri. Se questi pensieri sono quelli che noi curiamo quando sviluppiamo un ragionamento scientifico-spirituale, se quindi leggiamo qualcosa al morto o gli raccontiamo qualcosa che noi sappiamo o che pensiamo a proposito del mondo spirituale, allora egli starà insieme a questi pensieri che noi gli rivolgiamo qui tramite la scienza dello spirito. Per il fatto che li rivolgiamo a lui, si crea un legame di attrazione tra qui e là. Per il fatto quindi che la scienza dello spirito è qualcosa di vivente, noi possiamo inviare in alto una forza vivente che può dare un alimento vivente al morto che è con noi. (p. 110)
*Noi viviamo per così dire in un'atmosfera che esige da noi una vigorosa esplicazione di forze, una vigorosa resistenza. E questi sono i profondi motivi per cui spesso ci scoraggiamo e ci sentiamo soli, per cui, accettando la scienza dello spirito, spesso non riusciamo facilmente a cavarcela nella vita. Se però abbiamo un'idea chiara di quanto grande sia l'[[antroposofia]] in cui noi ci inseriamo come in un poderoso nesso dell'umanità, e di quanto piccola essa oggi appaia (perché ne siamo soltanto agli inizi), se avremo chiara questa idea, allora potremo anche trovare la forza di resistere, potremo trovare veramente questa forza. Nell'evoluzione dell'umanità infatti tutte le cose grandi prendono le mosse da un piccolo inizio. (p. 146)
*Noi non [[Vivere|viviamo]] inutilmente. I frutti della nostra [[vita]], come noi li accogliamo nei pensieri elaboriamo, vengono annessi nel cosmo. (p. 163)
*Nel futuro ci sarà un tipo di [[medicina]] che terrà in particolare conto ciò di cui ho appena parlato. Ci sarà un modo di osservare medico-fisiologico che analizzerà il rapporto che esiste tra il [[corpo eterico]] e l'uno o l'altro dei satelliti, e in base a ciò sarà possibile valutare se le persone siano sane o malate. Infatti, ciò che al giorno d'oggi viene definito malattia è solo un'immagine esteriore di ciò che esiste in realtà. In realtà c'è una qualche irregolarità in ciò che ho paragonato ad un sistema planetario, e la malattia rispecchia solamente queste irregolarità. (p. 183)
*Trent'anni del mondo spirituale corrispondono all'incirca un anno del mondo fisico. (p. 193)
*[...] nel momento in cui varcano la soglia della [[morte]], essi {{NDR|i morti}} acquistano una nuova possibilità di accedere alla nostra anima, e in ciò consiste tutta la differenza. Ora essi agiscono in noi da dentro, mentre quando erano vivi agivano in noi dall'esterno. (p. 200)
*E se noi viviamo con i giusti sentimenti dell{{'}}''in Christo morimur'' il passaggio attraverso la soglia della morte, allora, guardando dalla periferia, fra tutte le entità che noi vediamo (quindi anche gli esseri elementari e quelle che appartengono alle gerarchie più elevate, ma anche fra le entità che sono anime umane incarnate qui o già escarnate), tra tutte queste troviamo anche il nostro stesso essere-io. Il rapporto del nostro essere-io rispetto alle altre entità che ho appena caratterizzato noi lo osserviamo da fuori. Poter avere queste sensazioni dopo avere varcato la soglia della morte è importantissimo. Infatti, solo quando possiamo avere questa sensazione rispetto al nostro io, possiamo anche ritrovarci in giusto modo nell'incarnazione. Ma possiamo avere questa sensazione solo se varchiamo nel modo giusto la soglia della morte, accompagnati cioè dal sentimento: "Siamo morti nel [[Cristo]]". (p. 201)
==''Il Vangelo di Giovanni''==
===[[Incipit]]===
Queste conferenze sul [[Vangelo]] di [[Giovanni apostolo ed evangelista|Giovanni]] avranno un duplice scopo: da un lato, quello di approfondire i concetti scientifico-spirituali come tali, ampliandoli in diverse direzioni; dall'altro, proprio quello di affrontare, per mezzo di quei concetti, quel grande documento che è appunto il Vangelo di Giovanni. Va dunque tenuto presente che queste conferenze si propongono entrambi gli scopi. Non si tratta solo di considerazioni ''intorno'' al Vangelo, ma ci proponiamo di
penetrare, sulla scorta di esso, entro profondi misteri dell'esistenza e di stabilire come debba procedere la conoscenza scientifico-spirituale, quando si riallaccia a uno qualsiasi dei grandi documenti trasmessi dalle diverse religioni.
===Citazioni===
*L'uomo può raggiungere i segreti dell'esistenza mediante l'uso delle sue facoltà interiori, che con la propria conoscenza può giungere fino alle forze e alle entità creatrici del mondo. (p. 8)
*Ora, dicevo, verso la metà del [[medioevo]] esisteva negli animi cristiani d'Europa una corrente che agiva in profondità; infatti, l'originario senso spirituale della dottrina dell'[[eucaristia]] aveva subìto, da parte dell'autorità, una diversa interpretazione, tinta di materialismo. Di fronte alle parole: «Questo è il mio corpo...; questo è il mio sangue», gli uomini non riuscivano più a concepire altro che un processo materiale, una materiale trasformazione di pane e vino in carne e sangue. Ciò che prima era stato concepito spiritualmente, ora cominciava a venire immaginato in modo grossolanamente materiale. Qui dunque il [[materialismo]] s'insinua nella vita religiosa, molto tempo prima di conquistare la scienza. (p. 14)
*Quando l'uomo dorme il suo corpo fisico e quello eterico giacciono nel letto; il corpo astrale e l'io sono in certo modo sciolti dalla connessione col corpo fisico e con l'eterico, trovandosi quindi al di fuori di questi corpi, purché s'intenda quest'espressione in senso non spaziale, ma spirituale. (p. 23)
*Se vogliamo mettere in evidenza nel modo più elementare la differenza tra il corpo fisico umano e il corpo fisico d'un minerale (poniamo d'un cristallo), possiamo esprimerla così: il cristallo, se non viene distrutto dall'esterno, conserva la propria forma. Il corpo fisico umano non è in grado di conservare da se stesso la propria forma; esso la conserva solo finché e in quanto è compenetrato da un corpo eterico, da un corpo astrale e da un io. Dal momento in cui questi tre elementi costitutivi se ne staccano, il corpo fisico comincia a diventare qualcosa del tutto diverso da ciò che era stato fra la nascita e la morte: segue le leggi fisiche e chimiche della materia e si decompone, mentre il corpo fisico del minerale si conserva. (p. 25-26)
*Ciò che affluisce nella luce solare fisica contiene in sé le forze spirituali d'amore appunto di quei sei spiriti di luce: i sei [[Elohim]] che troviamo menzionati nella [[Bibbia]]. Uno dei sette, invece, si separò dagli altri per il bene dell'umanità, ed elesse a propria dimora non il Sole, ma la Luna; e quest'uno degli spiriti di luce, che rinunciò volontariamente all'esistenza solare e si prescelse la Luna, non è altri che colui che l'Antico Testamento chiama "Jahve" o "Jehova". (pp. 49-50)
*L'autore del Vangelo di Giovanni sottolinea con forti parole questo: "No, non dovete considerare il [[Cristo]] come un essere soprasensibile, che rimane invisibile, pur costituendo il fondamento di ogni cosa materiale; dovete al contrario attribuire la massima importanza al fatto che il Verbo si è fatto carne e che ha abitato fra noi!" Questa è la sottile differenza fra il cristianesimo esoterico e la gnosi originaria. La gnosi non conosce il Cristo come lo conosce il cristianesimo esoterico, ma solo come un'entità spirituale; e in Gesù di Nazareth essa scorge tuttalpiù un annunciatore umano, più o meno strettamente legato a quell'entità spirituale. La gnosi non vuol rinunciare al Cristo che rimane invisibile; il cristianesimo esoterico, invece, è sempre stato consono al Vangelo di Giovanni, fondato solidamente sulle parole: «E il Logos si è fatto carne e ha abitato fra noi» (1, 14). <br />Colui che è apparso nel mondo visibile è una reale incarnazione dei sei [[Elohim]], del Logos. (p. 53)
*Ma fintanto che il corpo eterico si trova entro quello fisico, non è possibile che vi s'imprima veramente ciò che si è formato per mezzo degli esercizi di meditazione. A questo fine, in passato, occorreva che il corpo eterico venisse tratto fuori dalla connessione col corpo fisico. Quando pertanto, in quei tre giorni e mezzo del sonno simile alla morte, il corpo eterico veniva tratto fuori dal corpo fisico, s'imprimeva in esso tutto quanto era stato preparato nel corpo astrale, e l'uomo sperimentava il mondo spirituale. Quando poi veniva richiamato dal sacerdote iniziatore entro il corpo fisico, egli era un testimone di ciò che avviene nei mondi spirituali, per testimonianza propria. (p. 62)
*Così il Vangelo di Giovanni vuole mostrarci che il Cristo è colui che dette il grande impulso all'uomo, perché potesse ricevere la forza per sentirsi in eterno quale singolo io individuale. Questa è la svolta dell'Antico Patto al Nuovo Patto: nell'Antico vigeva sempre il carattere dell'anima di gruppo, per cui ogni io si sentiva apparentato agli altri, senza sentire veramente se stesso, né gli altri io; mentre sentiva ciò che li accoglieva in comune: l'io del popolo o della stirpe. (p. 70)
*Per molta gente che oggi si chiama cristiana e si richiama al Vangelo, bisogna domandare se, in realtà, essi posseggano il Vangelo. Di questo si tratta: prima di tutto, possedere il Vangelo. E con un documento della profondità del Vangelo di Giovanni occorre veramente pesare sulla bilancia di precisione ogni parola, per riconoscerla nel suo vero valore. (p. 79)
*Il [[Cristo]] venne per spiritualizzare l'amore, per scioglierlo dei legali del sangue e per infondere la forza, per dare impulso all'amore spirituale. (p. 86)
*L'alcool ebbe una certa missione nel corso dell'evoluzione dell'umanità: per quanto possa apparire singolare, esso ebbe il compito di preparare, per così dire, il corpo umano a venire staccato dalla connessione col mondo divino, perché potesse svilupparsi l"'io sono" individuale. Infatti l'alcool ha l'effetto di precludere all'uomo il contatto col mondo spirituale, nel quale l'uomo si trovava in passato. Questo effetto, l'alcool lo possiede tuttora. L'alcool non è stato introdotto invano nell'umanità. In futuro si potrà affermare nel pieno senso della parola che l'alcool ebbe il compito di attrarre l'uomo giù nella materia, sì da renderlo egoistico, da portarlo al punto di esigere per sé il proprio io, di non metterlo più al. servizio di tutto il proprio popolo. Così dunque l'alcool ha reso all'umanità il servizio opposto a quello dell'anima di gruppo: ha tolto agli uomini la facoltà di sentirsi uniti in un tutto nei mondi spirituali. (p. 89)
*Che cosa deriva all'uomo dal fatto che quella trasformazione non è oggi ancora avvenuta? La scienza dello spirito lo enuncia in modo assai semplice: per il fatto che il [[corpo astrale]] non è ancora purificato, non è ancora trasformato nel sé spirituale, è possibile l'[[egoismo]]; per il fatto che il [[corpo eterico]] non è ancora permeato dalle forze dell'io, sono possibili la menzogna e l'errore; e per il fatto che il corpo fisico non è ancora permeato dalle forze dell'io, sono possibili la malattia e la morte. Nel sé spirituale pienamente sviluppato non vi sarà più egoismo; e così non vi saranno più malattia e morte, ma solo salvezza e salute, nell'uomo-spirito pienamente evoluto, cioè nel corpo fisico interamente sviluppato e trasformato. (p. 127)
*Fintantoché un uomo giudica il prossimo, egli lo sottopone alla coercizione del proprio io. Ma se si crede veramente all'lo-sono, nel senso cristiano, allora non si giudica più, ma si dice: "So che il [[karma]] è il grande pareggiatore: qualunque cosa tu abbia compiuto, io non ti giudico!" (p. 131)
*Un profeta vuole che gli si creda, mentre la scienza dello spirito non vuol condurre alla fede, bensì alla conoscenza. Perciò noi interpretiamo nell'altro senso il detto di [[Voltaire]]; egli dice che ciò che è semplice viene creduto ed è affare del profeta; la scienza dello spirito dice: "Ciò che è complesso, invece viene conosciuto". Dobbiamo familiarizzarci sempre più con la nozione che la scienza dello spirito è qualcosa di complesso: non è una professione di fede, ma una via alla conoscenza. (p. 215)
==''Il Vangelo di Luca''==
===[[Incipit]]===
Qualche tempo fa, riuniti qui, abbiamo potuto studiare le correnti più profonde del cristianesimo dal punto di vista del vangelo di Giovanni. Allora ci si sono presentate allo sguardo spirituale le poderose immagini e idee che si possono acquistare quando si approfondisca questo documento dell'umanità, unico nel suo genere. Abbiamo già fatto rilevare allora che le massime profondità del cristianesimo si palesano quando lo si studi col vangelo di Giovanni alla mano. E chi abbia ascoltato quelle o altre conferenze sul medesimo Vangelo, potrebbe chiedersi: è possibile che i punti di vista, veramente profondissimi per molti riguardi, che si possono acquistare con la lettura del vangelo di Giovanni, possano ampliarsi e approfondirsi con lo studio di altri documenti cristiani, per esempio con lo studio dei vangeli di Luca, di Matteo e di Marco? Chi ama adagiarsi nelle teorie, si chiederà: è proprio necessario che, dopo aver preso coscienza che nel vangelo di Giovanni ci si presentano le verità cristiane più profonde, si continui ancora a studiare il cristianesimo secondo gli altri Vangeli, e soprattutto secondo il meno profondo, il vangelo di Luca?
===Citazioni===
*[...] l'autore del Vangelo di Giovanni (a prescindere da quanto egli vi ha pur sempre introdotto di immaginativo) noi lo possiamo chiamare l'annunziatore di tutto ciò che, sull'evento del Cristo, risulta a chi possiede la parola interiore, fino al grado dell'intuizione. Infatti, in sostanza egli ci caratterizza i misteri del regno del Cristo dal punto di vista della parola interiore, ovvero del Logos. A base del Vangelo di Giovanni sta dunque la conoscenza ispirativa e intuitiva. (p. 14)
*[...] possiamo dire che il [[Vangelo secondo Giovanni|Vangelo di Giovanni]] è fondato sull'iniziazione, e gli altri tre vangeli (soprattutto quello di Luca, secondo la dichiarazione stessa del suo autore) sono basati sulla chiaroveggenza. (p. 16)
*La scienza dello spirito non ha le sue fonti né negli scavi fatti in terra, né nei documenti conservati negli archivi, né nelle cronache di storici più o meno ispirati. Fonte della scienza dello spirito è quello che siamo in grado di leggere noi stessi nella cronaca imperitura, nella cosiddetta ''cronaca dell'akasha''. (p. 18)
*Il Vangelo dell'amore e della compassione ci si presenta in modo vivo nel vero buddhista che partecipa col suo caldo cuore a tutto il dolore che incontra nel mondo in ogni essere vivente. Nel [[buddhismo]] l'amore e la compassione ci vengono presentate nel vero senso della parola. Ma dal vangelo di Luca ci fluisce qualcosa che è ancor maggiore di quell'amore e di quella compassione. Ci fluisce qualcosa che possiamo chiamare la trasmutazione della compassione e dell'amore in azione, nell'azione che è necessaria all'anima. Il buddhista aspira alla compassione nel senso più alto della parola; l'amore operante è invece ciò a cui aspira chi vive nel senso del [[vangelo di Luca]]. Il buddhista è capace di sentire col malato le sue sofferenze; dal vangelo di Luca giunge all'uomo l'invito a intervenire con la sua attività, a sanare il male fin dove è possibile. Il buddhismo insegna a comprendere tutto ciò che vivifica l'anima umana; il vangelo di Luca ci esorta a qualcosa di straordinario, a non giudicare, a fare più di quanto non venga fatto a noi. Dare più di quanto non si riceva! L'amore trasformato in azione: ecco quello che deve apparirci come un grado superiore del buddhismo nel vangelo di Luca, quantunque questo Vangelo contenga in sostanza il più puro, il più schietto buddhismo. (p. 48)
*Se dunque volessimo fare di un bambino uno spirito particolarmente inventivo, che non solo sapesse vivificare il suo pensiero, che in età più avanzata fosse poi in grado di svilupparlo portandolo a una produttività superiore, allora dovremmo innanzitutto impedire che quel bambino, all'età di sei o Sette anni, studiasse come studiano gli altri bambini e cominciasse ad apprendere le nozioni che gli altri bambini apprendono a scuola. Dovremmo anzi cercare che, di tutto quanto generalmente s'insegna a quell'età, gli venga insegnato il meno possibile; dovremmo tenerlo fino a dieci-undici anni in un clima di giochi infantili, e insegnargli il minor numero possibile di nozioni scolastiche, cosicché, possibilmente, a otto o nove anni egli non sappia ancora tirar le somme e legga molto male. Poi, verso gli otto o nove anni, dovremmo cominciare a insegnargli tutto ciò che generalmente si insegna ai bambini di sei-sette anni. In tal caso le forze umane si saranno sviluppate in tutt'altro modo, e l'anima userà in modo diverso ciò che ora le viene insegnato. (p. 71)
*Donde proveniva dunque la grande forza vivificatrice del corpo di [[Gesù]]?<br />Proveniva dalla loggia madre dell'umanità, diretta dal manu dal grande iniziato solare. Nel bambino nato dalla coppia di genitori, che il [[vangelo di Luca]] chiama Giuseppe e Maria, fu immersa una grande forza individuale che era stata coltivata e curata nella loggia madre del grande oracolo solare. In quel bambino fu introdotta la migliore e la più forte di quelle individualità. (p. 81)
*Abbiamo veduto il buddhismo penetrare e operare nella personalità del bambino nato dalla coppia della linea natanica della casa di Davide, come ci descrive il vangelo di Luca. Dall'altro lato vediamo che un'altra coppia, un altro Giuseppe e un'altra Maria con il bambino Gesù, discendenti dalla linea salomonica della stirpe di Davide, risiedevano dapprima a [[Betlemme]], come ci descrive il vangelo di Matteo. Questo bambino [[Gesù]] della linea salomonica è il portatore dell'individualità, vissuta un tempo quale [[Zarathustra]], che aveva fondato la civiltà persiana più antica. Sicché, all'inizio della nostra era, troviamo l'una accanto all'altra, incarnate per così dire in due individualità effettive, le due correnti del buddhismo e dello zarathustrismo; la prima, incarnata nel Gesù natanico di cui ci parla Luca, la seconda, nel Gesù salomonico della stirpe di Davide di cui ci parla Matteo. Le nascite dei due bambini non sono però perfettamente contemporanee. (p. 88)
*E l'evento del Cristo, che doveva aver luogo nell'Asia Minore, rendeva in certo modo necessario che in quella zona l'evoluzione rimanesse indietro rispetto all'India, per poter accogliere più tardi, in modo nuovo, ciò che all'India era Stato dato in altro modo. Nell'Asia Minore dovette esservi un popolo che potesse, per così dire, rimanere più indietro degli altri popoli d'Oriente, un popolo che si sviluppasse in tutt'altro modo. Mentre i popoli orientali erano stati formati in modo da poter vedere il bodhisattva divenuto Buddha, i popoli dell'Asia Minore – e specialmente l'ebraico antico – avevano dovuto esser trattenuti a un livello più basso, ad un livello infantile: questa fu una necessità. (p. 108)
*Come poteva la direzione spirituale dell'umanità provvedere a che, accanto alla corrente buddhistica, ne scorresse un'altra, la quale solo più tardi potesse accogliere il contenuto del [[buddhismo]]? Vi poteva provvedere solo in un modo: togliendo all'antica civiltà ebraica la possibilità di produrre uomini che sviluppassero il dharma per forza propria, e trattenendoli dal giungere in se stessi all'ottuplice sentiero. La civiltà ebraica non doveva avere un Buddha. Ciò che si era sviluppato nel buddhismo doveva essere dato all'ebraismo dall'esterno. Perciò, molto tempo prima dell'apparizione del Buddha, al popolo ebreo fu data la legge; non fu data interiormente, bensì esteriormente, mediante la rivelazione del decalogo, mediante i dieci comandamenti (Esodo 20, 2-17). Ciò che doveva diventare possesso interiore del buddhismo venne dato all'antico popolo ebreo nel decalogo, in una serie di leggi esteriori, come qualcosa che si riceve da fuori, che non si è ancora immedesimato con l'anima. Perciò l'antico ebreo sentiva i comandamenti come qualcosa che gli veniva dato dal cielo, a causa dell'infantilità del suo grado di sviluppo. (p. 109)
*Come noi definiamo lunare la luce del sole, quando la vediamo riflessa dalla [[Luna]], così allora il [[Cristo]] veniva chiamato Jahve o [[Geova|Jehova]]. Jahve non era altro che il riflesso del Cristo, prima che egli stesso discendesse sulla Terra. Il Cristo si annunziava indirettamente all'essere umano che non era ancora in grado di contemplarlo nella sua vera entità; similmente nel plenilunio, che altrimenti sarebbe oscuro, la luce del Sole si annunzia attraverso i raggi lunari. Jahve, Jehova è il Cristo, non veduto direttamente, ma come luce riflessa. (pp. 129-130)
*Questo tredicesimo {{NDR|[[bodhisattva]]}} è quello che gli antichi risci chiamavano Visva Karman, e che [[Zarathustra]] chiamò [[Ahura Mazdā|Ahura Mazdao]]; è colui che noi chiamiamo il Cristo. Egli è il condottiero e la guida della grande loggia dei bodhisattva, e il loro intero coro annunzia la dottrina del Visva Karman, la dottrina del Cristo. Colui che cinque-sei secoli avanti Cristo era passato dal grado di bodhisattva a quello di Buddha, era stato ornato delle forze del Visva Karman. Il Gesù natanico invece, che accolse in sé il Cristo, non fu soltanto "ornato", ma fu "unto", ossia fu compenetrato dal Visva Karman, fu pervaso dal Cristo. (p. 134)
*Il Cristo Gesù dovette comparire appunto in quell'epoca. Se fosse comparso nell'epoca nostra, non avrebbe potuto operare come operò allora, non avrebbe potuto presentarsi come modello all'umanità. Nell'epoca nostra avrebbe trovato organismi umani molto più profondamente immersi nella materia fisica. Ed egli stesso avrebbe dovuto discendere in un organismo fisico, entro il quale il poderoso influsso dell'animico-spirituale sulla materia non avrebbe più potuto attuarsi come a quei tempi. (p. 152)
==''Il Vangelo di Marco''==
===[[Incipit]]===
È noto che il vangelo di Marco comincia con le parole: «Principio del vangelo di Gesù Cristo». Già queste prime parole contengono tre enigmi per chi, ai giorni nostri, cerchi di comprendere il vangelo di Marco. Il primo enigma sta nella parola "principio". Il principio di che cosa? Come si deve intendere questo principio? II secondo enigma si trova nella parola "vangelo". Che cosa significa la parola "vangelo", dal punto di vista
dell'[[antroposofia]]? Il terzo enigma è la figura stessa del Cristo Gesù, del quale abbiamo già parlato spesso.
===Citazione===
*Già da molto tempo negli spiriti più profondi dell'umanità si era venuto affermando un dato di fatto: senza conoscere nulla della reincarnazione e del karma, quando contemplavano un'anima veramente grande, per descriverla nella sua realtà più essenziale, echeggiava in loro qualcosa che proveniva dalle incarnazioni precedenti. Come [[William Shakespeare|Shakespeare]] descrisse [[Amleto]] a quel modo, ignorando del tutto che in Ettore e in Amleto era vissuta la medesima anima, così [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]] descrive la figura di Faust come se dietro ad essa intravvedesse l'anima di Empedocle con tutte le sue singolarità: appunto perché in Faust era presente l'anima di [[Empedocle]]. Ed è proprio caratteristico questo modo di progredire e di avanzare del genere umano. (p. 20)
*Se le diverse religioni prendessero sul serio il principio dell'ammissibilità di tutte le religioni, e non lo usassero solo come un'etichetta, non si scandalizzerebbero più del fatto che l'[[Occidente]] non abbia adottato un Dio nazionale, ma un Dio che non ha nulla a che vedere con una qualsiasi nazionalità, in quanto è una entità cosmica. Gli [[India|Indiani]] parlano dei loro dèi nazionali. È quindi perfettamente naturale che ne parlino in modo diverso da come parlano uomini che non seguono, ad esempio, una divinità nazionale germanica, ma si raccolgono intorno a un'entità che si è incarnata in un popolo lontano e diverso dal loro. Si potrebbe parlare di una contrapposizione del principio religioso occidentale a quello orientale indiano, se si volesse per esempio dichiarare che Wotan è superiore a [[Krishna]]. Nel caso del [[Gesù|Cristo]] questo non è possibile. Sin dall'inizio Egli non appartiene ad alcun popolo singolo, ma al contrario realizza il più bello dei princìpi della scienza dello spirito: il riconoscimento della verità, senza distinzione di colore, di razza, di stirpe. (p. 40)
*Non esistevano in quei tempi antichi la scienza odierna, e neppure il pensiero comune, il sobrio raziocinio o la forza del giudizio logico. L'uomo stava di fronte al mondo esterno, lo percepiva, ma non l'analizzava in concetti, non conosceva la logica, né rifletteva sulle cose combinandole fra loro. Oggi è perfino difficile raffigurarsi tale condizione, perché oggi si riflette, si pensa su ogni cosa. L'uomo antico invece non pensava in questo modo: passava vicino alle cose, le vedeva e se ne imprimeva le immagini; ne trovava poi la spiegazione quando guardava il suo mondo immaginativo sognante, negli stati intermedi fra veglia e sonno. Vedeva allora immagini. (p. 74)
*L'[[oriente]] ha da conservare la grandezza del tempo passato, l'[[Occidente]] si impegna a preparare in anticipo quel che dovrà maturare più tardi. (p. 79)
*È strano che qualcuno affermi che noi attribuiamo al [[cristianesimo]] una posizione di preminenza rispetto alle altre religioni. [...] Noi rinunciamo a usare termini come "superiore" e "inferiore", ma vogliamo caratterizzare le cose secondo la loro verità. (p. 98)
*E poiché nel Cristo Gesù la pienezza dell'io penetrò per la prima volta in un corpo umano, nella misura massima possibile, quel corpo dovette presentarsi a un certo punto non già con una sola lesione (come nelle individualità dotate anticamente di un super-io), ma con cinque piaghe. Quelle cinque piaghe erano rese necessarie dall'esorbitare dell'entità del [[Gesù|Cristo]], cioè dell'io umano nella sua pienezza, al di fuori dei limiti della forma corporea umana. La croce dovette essere eretta sul piano fisico e storico, a causa di quella esuberanza dell'io. (p. 126)
*Esaminando la filosofia vedanta di Vyasa, possiamo constatare che essa non è elaborata alla maniera delle filosofie occidentali, pregne di idee, permeate di raziocinio: è per così dire ancora tirata giù dai mondi superiori e solo tradotta in parole umane. La sua caratteristica è di non essere stata conquistata mediante concetti umani, elaborata come i sistemi socratico o platonico, ma veduta chiaroveggentemente. (p. 129)
*Le forze occulte incontrano invece le difficoltà maggiori quando ci si trova a casa propria, sia da soli, sia con parenti. (p. 139)
*Nel corso di queste conferenze è stato già messo ripetutamente in rilievo che in futuro muterà l'attecciamento della gente verso i [[Vangelo|Vangeli]], per effetto di una migliore comprensione dell'elemento artistico, della loro composizione stessa. Gli sfondi occulti dei profondi impulsi storici scaturiti dai Vangeli saranno visti nella giusta luce solamente quando si terrà conto della particolare composizione artistica di quei testi. Anche da questo punto di vista la letteratura e l'arte evangelica occupano un loro posto nell'evoluzione storica dell'umanità, come abbiamo già messo in evidenza per alcuni episodi. (p. 151)
*Guardiamo alla civiltà contemporanea, anche prescindendo dalle manifestazioni più gravi della corruzione. Non occorre dirlo a chiunque in questi termini, perché la gente non lo gradisce: tutto è meccanizzato; in verità al giorno d'oggi la nostra civiltà materialistica adora solamente il meccanismo, anche se la gente non parla di "preghiere" o di "adorazione". Tuttavia le forze dell'anima che in passato venivano rivolte verso esseri spirituali, oggi sono rivolte verso le macchine, alle quali si può proprio dire che si dedica l'attenzione che un tempo si dedicava agli dèi. Questo vale soprattutto per la scienza: per quella che da un lato ignora quanto poco essa abbia a che fare con la verità, con la verità reale, e dall'altro quanto poco abbia a che fare con la logica. (p. 176)
*Per altro avviene che la donna in quanto donna, a causa della diversa formazione del cervello e quindi del diverso modo in cui può servirsene, può afferrare le idee spirituali con maggiore facilità. L'uomo invece, appunto a causa della sua struttura corporea fisica, ha una maggiore tendenza a pensare in modo materialistico, perché il suo cervello (per esprimersi alla buona) è più duro. Il cervello femminile è più molle, è meno ostinato, meno indurito, e ripeto che con ciò non si vuole affermare proprio niente sulla singola personalità, né in senso buono, né in senso cattivo. (p. 183)
==''Il Vangelo di Matteo''==
*Vorrei qui precisare esplicitamente che parlando di [[Zarathustra]] alludo a un essere che già i [[Greci|greci]] assegnavano a un'epoca di circa {{formatnum:5000}} anni precedente la guerra di Troia, e che quindi non è da identificarsi con quello che la storiografia esteriore chiama Zarathustra, e neppure con colui che viene menzionato con tale nome al tempo di Dario. Lo Zarathustra dei tempi remoti aveva dunque un protettore al quale possiamo attribuire il nome di Gustasb, col quale fu designato più tardi. (p. 25)
*Dapprima [[Zarathustra]] visse in tempi antichissimi dando il suo caratteristico impulso all'evoluzione post atlantica, con la fondazione della civiltà palio persiana, iranica. Più tardi egli cedette il proprio [[corpo astrale]] per inaugurare attraverso [[Ermete Trismegisto|Ermete]] una nuova civiltà, e poi cedette a [[Mosè|Mosé]] il proprio [[corpo eterico]]. (p. 60)
*Qualcosa viene ereditato dai genitori, dai nonni, e così via; quanto più si risale nella serie degli antenati, tanto meno rimane presente in noi delle impurità del nostro intimo essere, trasmesse ereditariamente: dopo quarantadue generazioni, non ne rimane più nulla. A questo punto, l'effetto dell'ereditarietà si è perduto. (p. 90)
*Risalendo poi da [[Abramo]] addirittura fino all'epoca atlantica e prima ancora, dobbiamo riconoscere che la [[memoria]] era realmente qualcosa del tutto diverso da come è oggi. Prima di tutto non ci si ricordava soltanto, come adesso, delle esperienze personali fatte in una singola vita, ma con lo scorrere del sangue si aveva un ricordo anche di eventi precedenti la nascita, e di eventi riguardanti il padre, l'avo e così via per una serie di generazioni; solo più tardi la memoria andò restringendosi a tempi più brevi e poi a una singola vita umana. (p. 103)
*...il [[nazireato]] consisteva (anche prima della fondazione della comunità dei [[Terapeuti]] e degli [[Esseni]]) nel fatto che singoli uomini si sottoponevano a ben determinati metodi di Sviluppo dell'anima e del corpo. In modo particolare, i nazirei applicavano un metodo fondato su una certa dieta (che del resto può essere utile anche oggi, se qualcuno vuol progredire più rapidamente nello sviluppo della propria anima). Essi si astenevano del tutto dal consumare cibi a base di carne, nonché dall'uso dell'alcool. Con ciò essi si creavano certe facilitazioni, in quanto realmente l'alimentazione carnea è in grado di rallentare l'evoluzione di chi tenda a un progresso spirituale. Questo non vuol essere propaganda per il [[Vegetarianismo|vegetarianesimo]]: è un dato di fatto che molti problemi divengono meno ardui se ci si astiene dalla dieta carnea. Si può acquistare una maggior forza di resistenza nell'anima, si possono accrescere le proprie capacità di superare gli ostacoli derivanti dal corpo fisico e dall'eterico, se viene eliminata la dieta carnea. L'uomo può diventare più produttivo spiritualmente; ma non lo diventa certo solo per il fatto di non nutrirsi di carne, bensì soprattutto accrescendo le forze della propria anima. (p. 111, 1979)
*Si tratta dunque di due coppie di genitori, entrambi di nome Giuseppe e Maria (erano nomi frequenti, a quei tempi, ma col modo odierno di comprendere il senso dei nomi propri non si può trarre nessuna conseguenza dal fatto che si chiamavano Giuseppe e Maria) e di due fanciulli di nome [[Gesù]]. Di uno di questi, discendente dalla linea salomonica della casa di Davide, ci parla la genealogia del vangelo di Matteo. Dell'altro Gesù, discendente della linea nathanica e figlio di una diversa coppia di genitori, parla invece il vangelo di Luca. I due fanciulli crescono vicini l'uno all'altro, sviluppandosi fino all'età di dodici anni. Questi sono fatti menzionati dai [[Vangelo|Vangeli]], e i Vangeli si esprimono correttamente in ogni punto. Fintanto che si volle impedire che la gente conoscesse la verità, o fino a che la gente non voleva apprenderla, si è cercato di impedire la conoscenza diretta dei Vangeli. I Vangeli debbono essere solo compresi: essi dicono il vero. (p. 113)
*Ogni forma d'[[Iniziazione|iniziazione]] consiste nel preparare l'uomo, nel rafforzarne gli organi, perché egli possa sostenere quell'urto, quando penetra nel macrocosmo. Uno degli aspetti essenziali dell'iniziazione è dunque il familiarizzarsi, l'illuminarsi, il diventar percepibile del mondo in cui ci troviamo durante la notte, e di cui durante il sonno ignoriamo tutto. (p. 121)
*A quel tempo le forze dell'anima o dello spirito esercitavano ancora un'influenza assai maggiore, un'influenza per così dire immediata sul corpo fisico, mentre più tardi quest'ultimo divenne più denso e meno sensibile alle forze dell'anima. Per tale ragione era possibile allora effettuare delle guarigioni valendosi delle forze dell'anima; l'anima aveva un potere molto maggiore di compenetrare il corpo con le forze risanatrici provenienti dal mondo spirituale, sì da rimetterlo in ordine quando ne era stata turbata l'armonia. Questo potere dell'anima sul corpo andò gradatamente diminuendo, per effetto del corso dell'evoluzione. Le guarigioni dei tempi antichi erano dunque in larga misura fondate su processi spirituali. Coloro che venivano considerati medici non lo erano nel senso che si dà oggi al nome di medico; erano piuttosto dei guaritori, in quanto agivano sul corpo attraverso l'anima del paziente. Essi purificavano l'[[anima]], compenetrandola di sani sentimenti, impulsi e forze volitive, mediante gli influssi animico-spirituali che erano in grado di esercitare, sia nello stato della percezione fisica ordinaria, sia nel cosiddetto "sonno del tempio" o in altre condizioni simili, che non erano poi che un modo di porsi dell'uomo in uno stato di [[chiaroveggenza]]. (p. 176)
*Che cosa fanno invece certi commentatori faciloni? Poiché nel [[Vangelo secondo Matteo|vangelo di Matteo]] si vedono una volta nutriti quattromila con sette pani, e un'altra cinquemila con cinque pani, quest'ultima scena viene giudicata una semplice ripetizione della prima e si accusa l'autore negligente di avere sbagliato nel copiare! Non dubito che per certi libri scritti nel nostro tempo, questo possa effettivamente accadere; ma i [[Vangelo|Vangeli]] non sono stati certo scritti in quel modo. Se in essi si trova ripetuta due volte una narrazione, ciò ha un suo profondo significato. (p. 184)
*Andiamo incontro a un tempo nel quale le forze superiori dell'uomo potranno percepire il [[Gesù|Cristo]] (ciò va accolto come una comunicazione). Già prima della fine del secolo ventesimo a un piccolo numero di uomini (come a Teodora in ''La porta dell'iniziazione'') si sarà dischiusa la vista spirituale, sicché potranno avere la stessa esperienza che ebbe Paolo a [[Damasco]]: egli poté averla già allora in quanto era "un prematuro" (1 Corinzi 15,8). Prima della fine del secolo ventesimo un certo numero di uomini ripeterà l'esperienza fatta da Paolo davanti a Damasco (Atti degli Apostoli 9,1-22); essi non avranno più bisogno dei Vangeli né di altri testi per riconoscere il Cristo. La loro esperienza interiore li illuminerà sul Cristo, il quale apparirà "sulle nuvole", cioè nella sfera eterica (Daniele 7, 13; Matteo 24,30; Apocalisse 1,7). (p. 188)
*In quanto [[Antroposofia|antroposofi]] abbiamo spesso enunciato che il Cristo non appartiene solo ai "cristiani", poiché si tratta del medesimo essere che [[Zarathustra]] chiamava [[Ahura Mazdā|Ahura Mazdao]] e che gli antichi sette risci indiani chiamavano Vishva Karman. Noi viviamo in [[Occidente]], ma sappiamo che anche in [[Oriente]] si parla del Cristo, con altre denominazioni. (p. 239)
==''L'azione delle stelle e dei pianeti sulla vita terrestre''==
*Se i fisici potessero viaggiare su un qualche veicolo adatto, sarebbero stupiti di non trovare il [[Sole]] che somiglia ad un gas. Essi troverebbero una cavità, una vera cavità che appare come luce. E ciò che essi troverebbero sarebbe proprio lo spirituale. (pp. 16-17)
*Se fra i [[cane|cani]] vi fosse uno [[Arthur Schopenhauer|Schopenhauer]], che avesse un analogo modo di pensare, potrebbe scrivere i libri interessanti! Schopenhauer ha scritto un libro, ''[[Il mondo come volontà e rappresentazione]]'', perché era un uomo, il suo cervello olfattivo era stato trasformato in organo della ragione. Il cane scriverebbe un interessante libro: ''Il mondo come volontà e profumo''. Vi si potrebbero trovare molte cose che l'uomo non può sapere, perché l'uomo si fa delle rappresentazioni, mentre il cane fiuta. Io credo anzi che, se il cane fosse uno Schopenhauer, il libro che esso scriverebbe sarebbe molto più interessante del libro scritto da Schopenhauer stesso, ''Il mondo come volontà e rappresentazione!'' (p. 18)
*Le [[Razza umana|razze]] vissero originariamente in luoghi diversi sulla [[Terra]]. In un luogo si formò una razza, in un altro luogo se ne formò un'altra. Qual è la causa di ciò? Potremmo benissimo spiegarlo rilevando che su una determinata regione della Terra ha un'influenza particolarmente forte un certo pianeta, e su un'altra regione un altro pianeta. Se andiamo per esempio in [[Asia]], troviamo che là, sul suolo asiatico, agisce in modo speciale tutto ciò che scorre giù sulla Terra da [[Venere (astronomia)|Venere]]. Se andiamo sul suolo americano, troviamo che vi agisce in modo particolare ciò che vien giù da Saturno; e in [[Africa]] ciò che viene da [[Marte (astronomia)|Marte]]. Cosicché troviamo che su ogni parte della Terra agisce in modo particolare un pianeta diverso. (p. 20)
*[[Marte (astronomia)|Marte]], per quanto lo si può esplorare [...] si rivela consistere essenzialmente di una massa più o meno fluida, non come la nostra, ma come una gelatina o qualcosa di analogo. Marte è fluido in questo modo. Certo ha anche delle parti solide, però non tanto dense come sulla nostra terra, ma circa come le corna degli animali. (p. 29)
*Si parla sempre dei canali di Marte, di canali cioè che dovrebbero esistere su Marte. Ma perché se ne parla? Su Marte non si vedono che delle linee, e queste vengono chiamate "canali". Ciò è giusto, ed anche non giusto. <br />Poiché Marte non è solido nel senso corrente sulla terra, non si può, naturalmente, parlare di canali come ne esistono sulla terra; ma si può dire invece che su Marte vi è qualcosa di simile ai nostri monsoni. (p. 29)
*Se si considera il [[Sole]], si vede che esso ha il massimo influsso. Ma il Sole ha questo massimo influsso su tutto ciò che, sulla [[Terra]], è morto e deve, ogni anno, essere chiamato alla vita; mentre la [[Luna]] ha un influsso solo sulla vita, e non su ciò ch'è morto. [[Marte (astronomia)|Marte]] ha, per esempio, un influsso soltanto su ciò che sta in una vita più fine, nella sensazione; e gli altri pianeti esercitano il loro influsso solo sull'elemento animico e sullo spirituale, e così via. Il Sole è così veramente il corpo celeste che, sulla Terra, agisce nel modo più intenso fin dentro i minerali. La Luna non può far nulla sui minerali, Marte ancora meno. (p. 32)
*Se ci si vuole rappresentare come sia oggi [[Marte (astronomia)|Marte]], ci si deve rappresentare come fu una volta la Terra: in tal modo si avrà davanti a sé l'aspetto di Marte. <br />Oggi noi abbiamo delle correnti regolari da sud a nord, e da nord a sud. Una volta esse erano molto più dense dell'aria; erano correnti di aria fluida; e così è oggi Marte. Vi sono su Marte correnti molto più viventi, molto più acquose, non aeriformi. (p. 32)
*[[Giove (astronomia)|Giove]], per esempio, è quasi interamente aeriforme, ma anch'esso è alquanto più denso dell'aria terrestre. Giove rappresenta, come oggi lo vediamo, uno stato a cui la Terra tende, uno stato cui la Terra perverrà in avvenire. (p. 32)
*Vedete, l'[[antroposofia]] non è sorta contro la scienza naturale; ma, poiché esiste la scienza naturale, è sorta l'antroposofia, ed essa dovette nascere per il motivo che la scienza naturale, con i suoi strumenti perfetti, con i suoi esperimenti complicatissimi, ha scoperto una quantità di fatti che, così come essa li scopre, non possono essere realmente compresi; ed infatti non sono compresi. Potranno essere compresi soltanto se si percepisce lo spirituale che sta dietro le cose, se si ammette che in ogni cosa vi è realmente un elemento spirituale. (p. 85)
*Quando ad un qualsiasi [[animale]] che si voglia nutrire col [[latte]], si dà del latte, esso può, in certe circostanze, crescere benissimo. Ma se invece si scompone il latte nei suoi componenti chimici, e si cerca di che cosa esso consista, e poi, invece del latte, si somministrano all'animale questi componenti chimici, l'animale stesso se ne va all'altro mondo, non può nutrirsi. Da che cosa dipende ciò? Dipende dal fatto che nel latte agisce qualcosa, oltre ai suoi componenti chimici; e anche nella patata vive qualcos'altro, oltre ai suoi puri componenti chimici: vi è l'elemento spirituale. Dappertutto nella natura agisce lo spirito. (p. 86)
*L'uomo deve capire che le cose nel mondo si modificano. E la più grande disgrazia, si potrebbe dire, è che una volta l'[[Uomo|umanità]] era superstiziosa, mentre ora è scientifica. Ma la superstizione si è pian piano, pezzo per pezzo, insinuata nella [[scienza]], ed oggi abbiamo semplicemente una scienza superstiziosa. (p. 98)
*Il cosmo stellare è dappertutto abitato, dappertutto pieno di anime, è dovunque animato: soltanto, le anime sono diverse. (p. 101)
*Mentre prima gli uomini sapevano, quando guardavano alla [[Luna]], che dalla Luna giungono sulla Terra le forze per ogni fecondazione (nessun essere avrebbe dei discendenti, se la Luna non inviasse le forze di fecondazione; nessun essere crescerebbe, se dal [[Sole]] non venissero le forze di crescita; nessun uomo penserebbe, se non venissero da [[Saturno (astronomia)|Saturno]] le forze di pensiero), mentre dunque una volta si sapeva tutto ciò, oggi non si conosce nient'altro che la velocità di traslazione di Saturno o della Luna, e se la Luna ha o non ha qualche vulcano spento, ma null'altro: non si vuole sapere null'altro. Soltanto si calcola ciò che si vuol sapere sulle stelle. (p. 102)
==''L'iniziazione''==
===[[Incipit]]===
====Edizione del 1988====
In ogni uomo esistono facoltà latenti per mezzo delle quali egli può acquistarsi conoscenze sui mondi superiori. Il mistico, lo gnostico, il [[Teosofia|teosofo]] parlano continuamente di un mondo delle anime e di un mondo degli spiriti, che sono per loro altrettanto reali quanto quello che si può vedere con gli occhi fisici e toccare con le mani fisiche. Chi li ascolta può sempre dire che anch'egli può avere le esperienze di cui si parla se si sviluppa in sé talune forze che ancora dormono in lui. Si tratta soltanto di sapere come occorra adoperarsi per sviluppare tali facoltà. Un consiglio al riguardo potrà venire soltanto da chi già possiede quelle forze. Da quando esiste il genere umano, vi sono sempre state delle [[scuola|scuole]] nelle quali chi possedeva le facoltà superiori istruiva coloro che aspiravano alle medesime. Queste scuole vengono chiamate occulte; e l'insegnamento che vi si riceve si chiama insegnamento occulto. Tale denominazione si presta naturalmente a malintesi. Chi la ode può facilmente essere indotta a credere che gli uomini capaci d'impartire tale insegnamento vogliano rappresentare una classe specialmente privilegiata che trattiene arbitrariamente il proprio sapere senza trasmetterlo ai propri simili.
====Edizione del 2016====
In ''ogni'' uomo esistono facoltà latenti per mezzo delle quali può acquistarsi conoscenze sui mondi superiori. Il mistico, lo gnostico, il [[Teosofia|teosofo]] parlano sempre di un mondo delle anime e di un mondo degli spiriti, che sono per loro altrettanto reali quanto quello che si può vedere con gli occhi fisici e toccare con le mani fisiche. Chi li ascolta può sempre dirsi che anch'egli può avere le esperienze di cui si parla se si sviluppa in sé talune forze che ancora dormono in lui. Si tratta soltanto di sapere come occorra adoperarsi per sviluppare tali facoltà. Un consiglio al riguardo potrà venir dato soltanto da chi già possiede quelle forze. Da quando esiste il genere umano, vi furono sempre [[scuola|scuole]] nelle quali chi possedeva le facoltà superiori istruiva coloro che aspiravano alle medesime. Tali scuole vengono chiamate ''occulte''; e l'insegnamento che vi si riceve si chiama insegnamento occulto. Tale denominazione si presta naturalmente a malintesi. Chi la ode, può facilmente essere indotto a credere che gli uomini capaci d'impartire tale insegnamento vogliano essere una speciale classe privilegiata che trattiene arbitrariamente il proprio sapere senza trasmetterlo ai propri simili.
===Citazioni===
*Potrai godere appieno del cuore e dell'affetto di un iniziato: egli ti affiderà il suo segreto solo quando ne sarai maturo. Lo potrai adulare, lo potrai torturare; nulla varrà a determinarlo a svelarti qualcosa che egli sa di non doverti confidare, perché al gradino della tua evoluzione non sei ancora in grado di accogliere in modo giusto quel mistero nella tua anima. (p. 17)
*L'occultista considera il ''godimento'' soltanto come un ''mezzo'' di nobilitarsi ''per il mondo''. Il godimento è per lui un messaggero che lo istruisce sul mondo; ma l'insegnamento ricavato dal godimento ti serve per progredire nel ''lavoro''. Non impara per accumulare tesori di sapienza per sé, ma permettere ciò che ha imparato a servizio del mondo. (p. 23)
*Di particolare importanza per l'educazione del discepolo è il modo in cui ''ascolta'' gli altri quando parlano. Deve abituarsi a far tacere del tutto la propria interiorità. Quando qualcuno esprime un'opinione, e un altro lo ascolta, nell'interiorità di questi sorge in generale un sentimento di approvazione o di opposizione. Molti si sentiranno subito spinti a esternare il loro consenso e soprattutto la loro opinione contraria. Il discepolo deve mettere a tacere ogni simile approvazione e opposizione. (p. 40)
*Le entità superiori, di cui si tratta nella scienza occulta, possono parlare soltanto a chi, ascoltando imparzialmente, sia capace davvero di accogliere interiormente le loro comunicazioni con calma, senza l'emozione di un'opinione personale o di un sentimento personale. Finché gli uomini oppongono un'opinione o un sentimento qualsiasi a quel che si ascolta, le entità del mondo spirituale tacciono. (p. 41)
*Una norma deve venir osservata: nessuno deve dedicare a esercizi occulti tempo e forza superiori a quelli di cui la sua situazione nella vita, e i suoi doveri gli permettano di disporre. Nessuno, per seguire il sentiero occulto, deve modificare a un tratto qualcosa nelle condizioni esteriori della propria vita. Se si desiderano veri risultati, occorre ''pazienza''; dopo avere eseguito per qualche minuto un esercizio, bisogna poterlo interrompere per compiere tranquillamente il lavoro quotidiano, e nessun pensiero relativo agli esercizi deve frammischiarsi al lavoro della giornata. Chi, nel senso migliore e più elevato, non hai imparato ad ''aspettare'', non è adatto alla disciplina occulta e non arriverà mai risultati di qualche valore. (pp. 45-46)
*Non occorre certo ripetere che il discepolo dell'occultismo, ''per il fatto di'' vivere nei mondi superiori, non deve trascurare alcun dovere della sua vita ordinaria. ''Nessun'' dovere nel mondo superiore può obbligarlo a trascurare uno solo dei suoi doveri nel mondo ordinario. Il padre di famiglia rimane ugualmente buon padre di famiglia, la madre rimane ugualmente buona madre, il funzionario non è impedito di assolvere i suoi obblighi e neppure il soldato o qualsiasi altra persona, se vuol diventare discepolo occulto. (p. 62)
*Chi ha acquisito la capacità di seguire principi ed ideali alti, senza curarsi di propri desideri e scopi personali, chi sa sempre compiere il suo dovere, anche quando inclinazioni e simpatie tendono a distrarlo, nella vita abituale è già ''inconsapevolmente'' un iniziato; ben poco gli mancherà per poter superare la prova descritta. (p. 64)
*Si ottiene qualcosa soltanto abbandonandosi sempre di nuovo un determinato pensiero, facendolo del tutto proprio. Esso è: "Devo far di tutto per educare la mia anima il mio spirito, ma ''aspetterò'' con calma che le potenze superiori mi giudichino maturo per una certa illuminazione". Se questo pensiero assume tale forza e noi da formare una disposizione del carattere, sia sulla giusta strada. (p. 70)
*Esiste ''una sola'' via per spogliarsi dei propri difetti e delle proprie debolezze: riconoscerli esattamente. [...] Chi si abitua alla verità verso se stesso, si apre la porta alla visione superiore. (p. 71)
*Vi sono anche altre vie che conducono più rapidamente alla meta; nulla hanno però in comune con ciò che qui è inteso, perché su chi le segue possono avere effetti che un occultista esperto non può desiderare. Siccome alcune di queste vie spesso diventano di dominio pubblico, è necessario ammonire espressamente che non conviene seguirle. Per ragioni che soltanto l'iniziato può comprendere, ''quelle'' vie non possono mai essere comunicate al pubblico nella loro vera forma. Le poche notizie frammentarie che qua e là appaiono non possono condurre ad alcun profitto, ma piuttosto a minare la salute, la felicità e la serenità dell'anima. Chi non vuole affidarsi a potenze molto tenebrose, delle quali non può conoscere né la vera natura, né l'origine, eviti di occuparsi di quelle cose. (p. 75)
*Occorre però rilevare che il desiderio generico di conseguire la conoscenza superiore non basta. Tale desiderio è naturalmente comune a molti. Chi ha ''soltanto'' il desiderio, senza la volontà di accettare le condizioni ''speciali'' della disciplina occulta, certo non arriverà lontano. A questo dovrebbe riflettere chi si lagna che la disciplina occulta non risulta facile. Chi non può o non vuole adempiere a quelle severe condizioni ''deve'' rinunziare ''per il momento'' alla disciplina occulta. Le condizioni sono ''severe'', ma non ''dure'', poiché il loro adempimento non soltanto dovrebbe, ma deve essere un atto di libera volontà. (p. 78)
*Minimi sono i risultati del lavoro, quando è compiuto per desiderio di successo, così come l'apprendimento seguito senza devozione reca poco vantaggio. Fa progredire soltanto l{{'}}''amore'' per il lavoro, non l'amore per il risultato. (p. 85)
*Se all'uomo si aprisse lo sguardo nel mondo dello spirito prima di essere a sufficienza preparato alle entità che vi esistono, dinanzi all'immagine già descritta della propria anima sarebbe anzitutto come di fronte a un enigma. Le figure dei suoi istinti e delle sue passioni gli si presentano ora con forme che sentirebbe come figure animali, o più di rado come figure umane. (pp. 114-115)
*A questo gradino della sua evoluzione, il chiaroveggente percepisce inoltre cose che sfuggono quasi, o completamente, alla comprensione sensibile. Per esempio, può osservare la diversità astrale fra un ambiente che sia per la maggior parte riempito da uomini di mentalità bassa, e uno in cui si trovino raccolte persone di mentalità elevata. In un ospedale, non soltanto l'atmosfera fisica, ma anche la spirituale, è diversa da quella di una sala da ballo. Una città mercantile ha un'aria astrale diversa da quella di un centro universitario. (p. 126)
*Finché l'anima non è veggente nel senso più alto, essa è guidata da esseri cosmici superiori. Come la vita di un cieco, che abbia acquistato la vista dopo un'operazione, diventa diversa da quella che era prima, quando doveva dipendere dall'altrui guida, così la vita del discepolo si trasforma con la disciplina occulta. Egli è maturo per sapersi guidare, e da ora in avanti deve assumere la direzione di se stesso. Appena questo succede, egli si trova comprensibilmente esposto ad errori di cui la coscienza ordinaria non ha idea. Agisce ora da un mondo dal quale potenze superiori lo influenzavano prima a sua insaputa. Quelle potenze superiori sono disciplinate dall'armonia cosmica universale. Da tale armonia cosmica il discepolo ora esce. Deve quindi fare da sé cose che prima venivano per lui compiute senza la sua cooperazione. <br />Questa è la ragione per cui i libri che trattano di questi argomenti parlano molto dei pericoli cui va incontro chi ascende ai mondi superiori. Le descrizioni, che talvolta vi si trovano di tali pericoli, si prestano veramente a far sì che anime timide rabbrividiscano di fronte alla vita superiore. Occorre però dire che questi pericoli esistono soltanto quando vengano trascurate le necessarie cautele. Se invece i consigli suggeriti dalla vera disciplina occulta sono seguiti con cura, l'ascesa si svolge attraverso esperienze che trascendono per potenza e grandezza tutto ciò che la fantasia più audace possa immaginare; ma non si può parlare di danni alla salute o alla vita. (p. 137)
*Se qualcuno mi invia un sentimento di odio, esso è visibile al chiaroveggente nella forma di una tenue nube luminosa di un determinato colore. Il chiaroveggente può difendersi da quel sentimento di odio, così come un uomo dei sensi può parare un colpo fisico diretto a colpirlo. Nel mondo soprasensibile l'odio diventa un fenomeno visibile. (p. 141)
*Il "guardiano" lo deve ammonire di non procedere oltre, se non sente in sé la forza di soddisfare le richieste contenute nel discorso su citato. Per quanto orribile possa essere la figura del "guardiano", essa tuttavia è soltanto l'effetto della passata vita del discepolo, è soltanto il suo carattere, destato a vita indipendente al di fuori di lui. (pp. 148-149)
==''La Filosofia della libertà''==
===[[Incipit]]===
Nel suo pensare ed agire è l'[[uomo]] un essere spiritualmente [[libertà|libero]], oppure si trova sotto la costrizione di una ferrea necessità di leggi puramente naturali? A pochi problemi è stato rivolto tanto acume quanto a questo. L'idea della libertà del volere umano ha trovato un gran numero di caldi sostenitori e di ostinati oppositori. Vi sono persone che nel loro pathos morale chiamano spirito limitato chi possa negare un fatto così palese come la libertà. Di fronte a queste ve ne sono altre che vedono il colmo della non scientificità nel credere interrotta la necessità delle leggi di [[natura]] nel campo dell'agire e del pensare umani.<br />
Una stessa cosa viene così in pari tempo dichiarata il più prezioso [[bene]] dell'umanità oppure la peggiore [[illusione]]. <br />Infinito acume è stato impiegato per chiarire come la libertà umana sia compatibile con l'agire della natura, alla quale anche l'uomo appartiene.<br />Non minore è l'impegno col quale dall'altra parte si è tentato di rendere comprensibile come sia potuta sorgere una simile idea errata. Che qui si abbia a che fare con uno dei più importanti problemi della vita, della religione, della pratica e della scienza, sente chiunque. (1986)
===Citazioni===
*Il piacere non ha affatto col suo oggetto lo stesso rapporto che con esso ha il concetto formato dal pensare. Io sono cosciente in modo nettissimo che il concetto di una cosa viene formato per attività mia, mentre invece il piacere è in me provocato da un oggetto in modo analogo a quello in cui, da una pietra che cade, si provoca una modificazione nella cosa su cui cade. Rispetto all'osservazione, il piacere è dato esattamente allo stesso modo in cui è dato il processo che lo produce. Ma ciò non vale per il concetto. Posso domandare perché un determinato fenomeno produca in me il sentimento del piacere. Ma non posso domandare perché un fenomeno produca in me una determinata somma di concetti. (p. 34, 1966)
*{{NDR|Per un [[idealista]] critico }} Non possono esserci per lui che due generi di uomini: gli ingenui, che ritengono cose reali i fantasmi dei propri sogni, e i saggi che vedono la nullità di questo mondo sognato e che devono quindi, via via, perdere ogni voglia di curarsene. (p. 69, 1966)
*Nel momento in cui una percezione spunta sull'orizzonte della mia osservazione, entra in azione me anche [[pensare]]. (p. 89, 2016)
*La nostra vita è una continua oscillazione pendolare fra la comunione col divenire generale del mondo e la nostra esistenza individuale. Quanto più in alto saliamo verso la natura universale del pensare, nella quale alla fine ciò che è individuale non ci interessa più che come esempio, come esemplificazione del concetto, tanto più si perde in noi il carattere dell'essere particolare, della singola ben determinata personalità. Quanto più discendiamo invece nelle profondità della vita personale e facciamo risuonare i nostri sentimenti in accordo con le esperienze del mondo esteriore, tanto più ci distacchiamo dall'esistenza universale. (pp. 91-92, 1966)
*Un essere, che avesse un numero di sensi minore di quelli che all'uomo, percepirebbe meno, del mondo; uno che ne avesse un numero maggiore percepirebbe di più. Il primo avrebbe perciò una conoscenza meno completa del secondo. (p. 104, 2016)
*Libero è l'uomo quando in ogni momento della sua vita è in grado di ubbidire a se stesso. Un'azione morale è una azione ''mia'' soltanto se può, in questo senso, dirsi libera. (p. 138, 1966)
*Il mero concetto di dovere esclude la [[libertà]] perché non vuole riconoscere l'elemento individuale, esigendone invece la sottomissione ad una norma generale. La libertà dell'agire è concepibile solo dal punto di vista dell'individualismo etico. (p. 138, 1966)
*Una chiesa o un'altra comunità generano non-libertà, quando i suoi preti o i suoi maestri si fanno dominatori delle coscienze, vale a dire quando i credenti ''devono'' prendere da loro, dal confessionale, i motivi delle proprie azioni. (p. 171, 2016)
*L'uomo è libero nella misura in cui può realizzare nella sua volontà la stessa disposizione d'anima che vive in lui quando egli è cosciente dell'elaborazione di intuizioni puramente ideali (spirituali). (p. 172, 1966)
*Noi non possiamo escogitare l'essenza della realtà con ipotesi astratte, concettuali (attraverso un riflettere puramente concettuale), ma ''viviamo'' nella realtà in quanto troviamo le idee per le nostre percezioni. (p. 210, 2016)
*Noi non vogliamo più ''credere'', vogliamo ''conoscere''. La [[fede]] esige il riconoscimento di verità che non possiamo del tutto penetrare; e ciò che non penetriamo ripugna al nostro individuo che vuol vivere ogni cosa come esperienza interiore profonda. Ci soddisfa solo il ''sapere'', il quale non si sottomette ad alcuna norma esteriore, ma sorge dall'intima vita della personalità. (p. 228, 1966)
*La massima fondamentale dell'uomo libero è quella di vivere nell'amore per l'[[azione]] e di lasciar vivere avendo comprensione per la [[volontà]] altrui.
==''La mia vita''==
===[[Incipit]]===
Accade da qualche tempo che, in discussioni pubbliche sull'[[antroposofia]] da me coltivata, vengano introdotti dati e giudizi intorno alla mia vita. E poiché se ne traggono conclusioni sull'origine di quelli che si considerano mutamenti nel mio cammino spirituale, alcuni amici hanno espresso il parere che sarebbe bene scrivessi io stesso qualcosa della mia vita.
===Citazioni===
*Là, disteso sul divano, giaceva l'Ottenebrato {{NDR|[[Friedrich Nietzsche]]}}, con la sua fronte mirabilmente bella di artista e di pensatore. Erano le prime ore del pomeriggio. Gli occhi, pur essendo spenti, apparivano ancora pervasi d'anima; ma di quanto li circondava non accoglievano più che un'immagine a cui era ormai negato l'accesso all'anima. Stavamo dinanzi a lui, ma Nietzsche non lo sapeva. Eppure si sarebbe ancora potuto credere che quel volto spiritualizzato fosse l'espressione di un'anima la quale, nel corso del mattino, avesse intensamente pensato e volesse ora riposare un momento. Credetti che la scossa interiore da me provata si trasformasse in comprensione per il genio il cui sguardo mi fissava senza vedermi. La passività di quello sguardo, lungo e fisso, sprigionò la comprensione del mio proprio sguardo, che in quel momento poté lasciar agire la forza animica dell'occhio, senza che l'altro occhio lo incontrasse. <br />E si presentò alla mia anima l'anima di Nietzsche, quasi librata sul suo capo, illimitatamente bella nella sua luce spirituale; liberamente aperta ai mondi spirituali nostalgicamente invocati, ma non trovati, prima dell'oscuramento: incatenata però ancora al corpo, conscio di essa soltanto quando il mondo spirituale era ancora per lei nostalgia. L'anima di Nietzsche era ancora presente, ma poteva tenere solo dal di fuori quel corpo che le aveva impedito di espandersi nella pienezza della sua luce finché era stata da esso circoscritta. (p. 188)
*[[Nietzsche]] partì da una visione dello spirito in forma mitica. [[Apollo]] e [[Dioniso]] erano figure che egli sperimentava e sentiva. Tutto il corso della storia dell'uomo gli apparve come cooperazione o anche come lotta fra i due. Ma egli giunse solo ad una rappresentazione mitica di essi. Non penetrò fino alla visione di vere entità spirituali. Partì dal mito spirituale e arrivò alla natura. Nell'anima di Nietzsche, Apollo rappresentava la materia secondo l'idea della scienza naturale, Dioniso operava come forza di natura. Ma così la bellezza di Apollo gli si offuscò, e la commozione cosmica di Dioniso gli si paralizzò nella fermezza delle leggi naturali. (p. 192)
*Mi accorsi di sperimentare un punto d svolta della vita umana molto più tardi di quanto non avvenga di solito per altri. Ma mi resi conto che ciò aveva per la vita dell'anima conseguenze ben determinate. Scoprii che gli uomini, passando troppo presto dal lavorìo animico entro il mondo spirituale all'esperienza del mondo fisico, non giungono ad ''afferrare in purezza'' né il mondo spirituale né il mondo fisico. Mischiano di continuo istintivamente ciò che le cose dicono ai loro sensi con ciò che l'anima sperimenta attraverso lo spirito e che da essa è poi adoperato per "rappresentarsi" le cose. (p. 234)
*[...] io non ero impegnato di fronte a nessuno al mantenimento del segreto, perché non prendevo nulla dalla "sapienza antica": la conoscenza dello spirito che io posseggo è assolutamente un risultato della mia propria ricerca spirituale. Soltanto dopo essere arrivato ad una conoscenza per le mie proprie vie, cito quello che del "sapere antico" esiste già in qualche modo pubblicato, per mostrare la concordanza e insieme il progresso che è possibile all'investigazione attuale. <br />Così, da un dato momento in poi, fui completamente in chiaro con me stesso che, presentando pubblicamente la conoscenza dello spirito, facevo una cosa giusta. (p. 291)
*Ma in gran parte i membri erano seguaci fanatici dell'uno o dell'altro dei capi della [[Società Teosofica]]; e giuravano sui dogmi di quei capi che avevano un carattere spiccatamente settario. <br />A me ripugnava questo modo di agire nella Società Teosofica, per la banalità e il dilettantismo che vi allignavano. Solo fra i teosofi inglesi trovavo una sostanza interiore, proveniente ancora dalla [[Blavatsky]], che a quel tempo [[Annie Besant]] ed altri coltivavano in modo adeguato. (p. 308)
*Quando accettai l'invito della Società Teosofica, essa era l'unica istituzione degna d'esser presa sul serio e nella quale esistesse vera vita spirituale. E se l'atteggiamento interiore, il contegno e l'attività di essa fossero rimasti quali erano allora, né per me né per i miei amici si sarebbe mai reso necessario uscirne. Tutt'al più si sarebbe potuto costituire ufficialmente, in seno alla Società Teosofica, una sezione speciale: "Società Antroposofica". <br />Invece, già dal 1906 in poi apparvero nella Società Teosofica delle manifestazioni che ne palesavano la decadenza in modo spaventoso. (p. 309)
*Quello che ho fatto, l'ho fatto per impulsi spirituali. (p. 311)
*So bene quanto ciò che ho dato nei libri sia lontano dal suscitare, per sua propria forza interiore, una tale esperienza nelle anime che li leggono. Ma so anche quanto io abbia lottato, pagina per pagina, per raggiungere quanto più potevo in questa direzione. Il mio stile non è tenuto in modo da far trapelare nei periodi i miei sentimenti soggettivi. Mentre scrivo, attutisco ciò che sale dall'intimo calore e dal profondo sentimento, in uno stile asciutto, matematico. Ma solo ''questo'' stile può essere un risvegliatore, poiché il lettore deve suscitare in se stesso il calore e il sentimento. Non può lasciare che, in uno stato di coscienza smorzata, essi vengano in lui semplicemente "travasati" dall'autore. (p. 326)
*Ciò che sarebbe stato bene capire, ma che allora fu preso in considerazione da pochissimi, era che la corrente antroposofica dava qualcosa di carattere totalmente diverso da quello che aveva la Società Teosofica. In questo carattere risiedeva la vera ragione per cui la Società Antroposofica non poté continuare a esistere come una parte di quella teosofica. I più diedero valore, invece, alle assurdità che si sono andate formando nella Società Teosofica e che hanno condotto a litigi senza fine. (p. 349)
==''La missione universale dell'Arte''==
===[[Incipit]]===
Facendo seguito alle diverse conferenze tenute qui negli ultimi tempi, vorrei oggi svolgere alcune considerazioni in merito all'evoluzione dell'umanità dopo l'avvento del [[cristianesimo]], e far notare alcune cose che risulteranno meglio proprio come conclusione delle conferenze precedenti.
===Citazioni===
*Si potrebbe dire che a sentirsi così legato alla terra ed estraneo al cosmo l'uomo è giunto oggi, tanto da considerare le [[stelle]] addirittura del tutto al di fuori della sua dimora terrena e di scarsa importanza per loro. (pp. 8-9)
*Vi è in genere nell'evoluzione dell'umanità una tendenza contraria al progresso. Oggi l'umanità ha ancora paura di formulare nuovi concetti: vorrebbe continuare a sviluppare i vecchi. Dobbiamo uscire da questa avversione al progresso. Se diverremo favorevoli al progresso, acquisiremo anche una naturale relazione verso l'antroposofia, che appunto si avvia da esigenze antiquate verso quelle attuali dell'umanità, vale a dire ad elevarsi allo spirito. (p. 21)
*Nella forma delle chiese vi è in un certo senso il desiderio dell'anima per la sua forma dopo aver abbandonato il corpo. (p. 30)
*L'artista non riuscirebbe a creare con la sua materia, se in lui non vivesse l'impulso che proviene dal mondo spirituale. (p. 57)
*Chi ad esempio sente davvero il rosso, lo splendore del rosso, sperimenterà sempre come il rosso "esca" dal quadro, come esso ci porti vicino quel che nel quadro viene raffigurato, mentre il blu ce lo porta lontano. (p. 126)
*Gli antichi poeti epici non esprimevano questi uomini avevano da dire sugli eroi stessi (questo lo si ascoltava già tutti giorni sulla piazza del mercato), ma ciò che sulle cose umane e terrene poteva dire la dea, se l'uomo le si abbandonava. Questa era la poesia epica. <br />«Cantami, o diva, del pelide Achille...», così comincia [[Omero]] l'[[Iliade|''Iliade'']]. «Musa, quell'uom di multiforme ingegno...», così Omero comincia l'[[Odissea|''Odissea'']]. Musa, diva, cioè dea. Non sono frasi fatte, ma la testimonianza intima del vero poeta epico, che non vuole parlare da sé, che fa parlare in se stesso la dea, che l'accoglie nella propria fantasia, figlia della cosmica forza di crescita, affinché il divino parli lui degli eventi del mondo. (p. 134)
*Il poeta epico sentiva come se la musa, la dea, fosse discesa in lui e giudicasse gli eventi terreni. Perciò nei tempi antichi il greco, quando come attore impersonava il dramma, voleva evitare che l'individuo umano trasparisse in lui, e per questo si metteva dei rialzi sotto i piedi; e la sua voce risuonava come attraverso una specie di strumento musicale, poiché ciò che si rappresentava nel dramma doveva essere sollevato al di sopra dell'individuo umano. (p. 135)
*Dobbiamo saperci valere bene di tutto quel che ci ha portato il naturalismo non dobbiamo perdere tutto quel che abbiamo acquisito cercando nei secoli l'ideale artistico dell'imitazione della natura. Sono cattivi artisti e cattivi scienziati quelli che guardano al [[materialismo]] con schermo; il materialismo doveva esistere. Non vale storcere la bocca di fronte all'uomo terreno meramente materiale, terrestre, di fronte al mondo materiale, ma avere invece la volontà di penetrare davvero anche con lo spirito del mondo materiale. Non dobbiamo dunque disprezzare perché il materialismo ci ha portato nella scienza e nell'arte. Dobbiamo invece ritrovare la via allo spirito, senza creare un arido simbolismo o fasulle allegorie. Simbolismo e allegorie non sono forme artistiche. Soltanto l'impulso immediato del sentire artistico attinto alla sorgente dalla quale scaturiscono le idee dell'[[antroposofia]], può essere il punto di partenza per un'arte nuova. Dobbiamo diventare artisti, non simbolisti o inventori di allegorie, salendo davvero sempre più nei mondi dello spirito grazie una conoscenza spirituale. (pp. 135-136)
==''La saggezza dei Rosacroce''==
===[[Incipit]]===
Il contenuto di queste conferenze è stato annunciato come: "La teosofia secondo il metodo dei rosacroce". Con ciò si intende l'unica vecchissima e sempre nuova sapienza, ridata in un metodo adatto alla nostra epoca; come qui verrà esposto, esso era in fondo già noto fin dal secolo quattordicesimo. In queste conferenze non verrà narrata la storia dei [[rosacroce]].
===Citazioni===
*Nell'anno 1459 un'alta individualità spirituale, incarnata nella persona che corrisponde al nome di [[Christian Rosenkreutz]], comparve come maestro d'un piccolo gruppo di discepoli iniziati. (p. 10)
*Importa tener presente che, siccome fino ad oggi e ancora per molto tempo, i rosacroce non insegneranno nulla exotericamente che non possa venir afferrato con il comune intelletto logico, si erra obiettando che sia necessaria la [[chiaroveggenza]] per poter capire la forma rosicruciana della scienza dello spirito. L'importante non è la facoltà di percezione. Se non si comprende la sapienza dei rosacroce col pensiero, significa solo che l'intelletto logico non è stato ancora sviluppato abbastanza. (pp. 12-13)
*Di fronte al suo scolaro il maestro rosicruciano non vuol essere in una posizione diversa da quella dell'insegnante di matematica di fronte al suo allievo. (p. 14)
*Per la chiarezza bisogna distinguere due forme di trasformazione: quella cosciente e quella inconscia. In realtà l'uomo civile, col suo io, ha trasformato inconsciamente le parti inferiori della sua natura. Nell'attuale fase evolutiva questa trasformazione è cosciente solo per il ''manas'' {{NDR|corpo astrale}}, mentre occorre diventare iniziati per imparare a trasformare coscientemente anche il corpo eterico. (p. 28)
*Il chiaroveggente osserva che, quando l'uomo si addormenta, il corpo astrale si separa dagli altri due corpi diffondendo una certa luce. Per la precisione, il corpo astrale dell'uomo attuale appare articolato in varie correnti e in bagliori luminosi, nell'insieme a forma di due spirali intersecantisi, come due 6 intrecciati; una di queste si perde nel corpo fisico, mentre l'altra si espande come una coda di cometa lontano nel cosmo. I due prolungamenti del corpo astrale diventano ben presto invisibili diffondendosi nello spazio, e allora tutta l'apparizione assume una forma ovale. (p. 31)
*Per il morto è molto importante il periodo che segue immediatamente il suo trapasso. Esso dura abbastanza a lungo, ore e anche giorni, e durante questo tempo davanti all'anima del morto, come in un grande quadro mnemonico, scorre tutta la vita dell'ultima [[incarnazione]]. (p. 34)
*L'immagine dell'[[akasha]] è così viva che continua ad agire secondo il carattere originario dell'uomo, tanto da poter essere confusa con la persona stessa. I medium credono di parlare col morto che sopravvive in spirito, ma si tratta soltanto della sua immagine astrale dell'akasha. Lo spirito di [[Cesare]] si sarà già reincarnato sulla Terra, e la sua immagine astrale continuerà ancora a rispondere nelle sedute spiritiche. Non si tratterà però dell'individualità di Cesare, ma soltanto della sua durevole impronta lasciata nella cronaca dell'akasha. Gli errori di molte sedute spiritiche derivano da questo fatto. Dobbiamo distinguere fra il residuo dell'uomo nella sua immagine dell'akasha e la sua individualità che continua nell'evoluzione. (p. 43)
*Mentre di norma il corpo eterico sporge di poco, negli idioti si osservano parti del corpo eterico, in forma di luminosità eterica, sporgere di molto dalla testa. Ecco un caso inspiegabile con sole considerazioni fisiche, chiarito dalla scienza dello spirito. (p. 48)
*Il [[Sole]] nasceva nella costellazione del Toro nel periodo precedente l'800 a. C., e di conseguenza troviamo in Egitto la venerazione per il bue Api e in [[Persia]] per il toro Mitra. Ancora prima, il Sole nasceva nella costellazione dei [[Gemelli (astrologia)|Gemelli]], e in effetti si rinvengono nella mitologia indiana e germanica degli accenni ai gemelli. I due caproni gemelli con i quali viaggia il dio Donar ne sono un residuo. Si può retrocedere all'epoca del Cancro che ci porta vicino al diluvio atlantico, col quale finisce una civiltà e ne inizia un'altra. Un segno occulto ben definito lo indica: la doppia spirale, il simbolo del Cancro, riportato in ogni calendario. (p. 55)
*I [[Pensiero|pensieri]] e i [[sentimenti]] dell'uomo producono effetti nel mondo, e il veggente può seguire con precisione come per esempio un pensiero amorevole, diretto a qualcuno, agisca diversamente da uno carico d'odio. Se si invia un pensiero amorevole, il veggente vede formarsi una specie di luminoso calice di fiore che si avvolge con amore attorno al corpo eterico e a quello astrale di colui al quale è destinato, contribuendo alla sua felicità, ravvivandolo. Invece un pensiero carico d'odio penetra nel corpo eterico e nel corpo astrale come una freccia lacerante. (p. 61)
*Già prima della nascita, l'amore del bambino muove incontro alla [[madre]] che lo contraccambia; visto spiritualmente l'amore materno risale fino a prima della nascita, deriva da reciproci sentimenti d'amore. (p. 75)
*Dobbiamo ricordare che, in un certo senso, l'uomo odierno ha conservato un residuo di bisessualità, perché nei maschi il corpo fisico è maschile e quello eterico è femminile, mentre nelle donne il fenomeno è rovesciato, in quanto il corpo fisico è femminile e quello eterico maschile. Questi fatti ci prospettano interessanti punti di vista a proposito della vita psichica dei sessi; per esempio la capacità di sacrificio della donna nelle sue manifestazioni d'amore è in relazione con la mascolinità del suo corpo eterico, mentre l'ambizione dell'uomo si spiega riconoscendo la natura femminile del suo corpo eterico. (p. 127)
*Il veggente che esaminasse la connessione fra il corpo eterico e quello fisico dell'uomo dell'[[Atlantide]], arriverebbe a una ben strana scoperta. Mentre nell'uomo attuale la testa eterica combacia con una certa approssimazione con la parte fisica della testa, sporgendone appena un poco, la testa eterica di un uomo dell'Atlantide si protendeva molto al di sopra di quella fisica; con più precisione, sporgeva di molto la parte frontale della testa eterica. Esiste un punto nel cervello fisico, fra le sopracciglia e circa un centimetro all'interno, cui corrisponde oggi un punto nella testa eterica. Negli Atlantidei quei due punti erano ancora molto distanti l'uno dall'altro, e l'evoluzione consistette appunto nel riavvicinarli sempre di più. Nel quinto periodo atlantico il punto della testa eterica si avvicinò al cervello fisico, e per il fatto che i due punti combaciavano si svilupparono alcune caratteristiche dell'umanità attuale: il calcolare, il contare, la facoltà di giudizio e in genere la capacità di formare concetti, l'intelligenza. Prima gli Atlantidei avevano solo una memoria sviluppatissima, ma non ancora la facoltà di connettere i pensieri, e qui abbiamo proprio l'inizio della coscienza dell'io. (p. 131)
*Pensandoli un momento, nei nomi dei sette re si ritrovano reminiscenze delle sette parti costitutive dell'uomo. La cosa arriva al punto che il quinto re, l'etrusco, da fuori; egli rappresenta il manas, il sé spirituale, che unisce le tre parti inferiori alle tre superiori. I sette re di [[Roma]] rappresentano le sette parti costitutive dell'uomo, e in essi sono indicati i relativi nessi spirituali. La Roma repubblicana rappresenta la conoscenza umana che succede all'antica saggezza sacerdotale. (p. 137)
==''La scienza occulta''==
===[[Incipit]]===
L'antica denominazione di "scienza occulta" viene adoperata per il contenuto di questo libro; una denominazione che produce presso uomini diversi del presente le più opposte impressioni. Per molti essa ha qualcosa di scostante; provoca l'irrisione, un sorriso di compatimento, forse anche il disprezzo. Essi ritengono che una concezione che assume quel nome non possa fondarsi che sopra un vacuo fantasticare, e che dietro una tale "presunta" scienza non si nasconda altro che la tendenza a rinnovare ogni sorta di superstizione, superstizione che giustamente viene respinta da chi abbia conosciuto la "vera mentalità scientifica" e uno "schietto impulso alla conoscenza". Per altri, invece, quel nome agisce come se ciò che si intende dovesse portare qualcosa che non si può conseguire per alcun'altra via e verso cui essi si sentono attratti da un intimo, profondo anelito di conoscenza o da una raffinata curiosità dell'anima, secondo la propria disposizione. Fra queste due opinioni diametralmente opposte esiste tutta una scala di atteggiamenti intermedi, di accettazione o di rifiuto condizionati da ciò che si pensa essere il contenuto della scienza occulta".
===Citazioni===
*Come il corpo fisico si disgrega quando non lo tiene assieme il [[corpo eterico]], come il corpo eterico cade nell'incoscienza quando non lo illumina il corpo astrale, così il [[corpo astrale]] dovrebbe lasciar cadere il passato continuamente nell{{'}}''oblio'', se l'"io" non portasse in salvo tale passato per il presente. l{{'}}''oblio'' per il corpo astrale equivale alla morte per il corpo fisico e al sonno per il corpo eterico. Si può anche dire: del corpo eterico è propria la ''vita'', del corpo astrale la ''coscienza'', dell'io il ''ricordo''. (2018, p. 48)
*L'uomo, invece di vedere il mondo nel suo vero aspetto, scorgeva delle immagini illusorie e dei fantasmi, e non era esposto soltanto all'influsso luciferico, ma anche all'influsso di questi altri esseri, ai quali abbiamo già più sopra accennato, e alla guida dei quali può essere dato il nome di [[Angra Mainyu|Arimane]], perché così fu chiamato più tardi dalla civiltà persiana: [[Mefistofele]] è la stessa entità. (1947, p. 155)
*L'uomo dunque si presenta per la scienza occulta come un ente composto di diverse parti costitutive. Sono di carattere corporeo: il corpo fisico, il corpo eterico e il corpo astrale. Sono animici: l'anima senziente, l'anima razionale e l'anima cosciente. Nell'anima diffonde la sua luce l'io. E sono spirituali: il sé spirituale, lo spirito vitale e l'uomo-spirito. Come fu detto, l'anima senziente e il corpo astrale sono strettamente uniti e in un certo modo formano una cosa sola. In modo analogo sono una cosa sola l'anima cosciente e il sé spirituale, perché nell'anima cosciente risplende lo spirito, e da essa sono illuminate le altre parti costitutive della natura umana. (2018, p. 59)
*Se per esempio una forte pressione viene esercitata su di un arto, una parte del corpo eterico può staccarsi dal fisico. Noi diciamo allora che quell'arto si è "addormentato", e la sensazione particolare che ne riceviamo dipende dallo staccarsi del corpo eterico. [...] Se poi qualcuno viene colpito da un forte spavento o da qualcosa di simile, tale separazione del corpo eterico dal fisico può avvenire per un tempo brevissimo e per una gran parte del corpo. Avviene appunto così quando, per una qualsiasi ragione, un uomo si trova subitamente faccia a faccia con la morte, quando per esempio sta per annegare o quando, durante un'ascensione in montagna, corre rischio di cadere. Ciò che raccontano le persone che hanno attraversato tali esperienze si avvicina di molto alla verità e può essere confermato dall'osservazione soprasensibile. Esse affermano che in quei momenti la loro vita intera è apparsa alla loro anima come in un immenso quadro mnemonico. (2018, p. 73)
*Mentre il piacere sensorio, come espressione dello spirito, significa elevazione, evoluzione dell'io, il piacere invece che non è espressione dello spirito significa decadenza ed immiserimento. Se si appaga un desiderio di tal natura nel mondo sensibile, il suo effetto nocivo sull'io tuttavia permane; soltanto, prima della morte, esso non è percettibile all'io. Nella vita, perciò, la soddisfazione di tali desideri può creare nuovi desideri simili, e l'uomo non si accorge affatto che da se stesso si va avviluppando in un "fuoco divoratore". (2018, p. 78)
*Quel che sulla Terra assume forma fisica, in modo da poter essere percepito a mezzo di organi fisici, vien percepito nella sua essenza spirituale nella prima regione del "mondo dello spirito". In essa per esempio si potrà vedere la forza che plasma la forma di un cristallo. Si manifesta però tutto il contrario di ciò che appare nel mondo dei sensi. Lo spazio, che nel mondo dei sensi è riempito dalla massa minerale, si presenta allo sguardo spirituale come uno spazio vuoto; ma intorno ad esso si vede la forza che elabora la forma della pietra. Il colore che una pietra ha nel mondo fisico si manifesta nel mondo spirituale come l'esperienza del suo colore complementare; così una pietra rossa ci appare come verdastra vista dal mondo spirituale; una pietra verde ci appare come rossiccia, e via di seguito. (2018, pp. 84-85)
*Se per mezzo dell'investigazione scientifico-spirituale si segue a ritroso il corso dell'evoluzione terrestre, si arriva a una condizione spirituale del nostro pianeta; ma se si risale ancora più indietro nel passato, ci si accorge che quella spiritualità era già passata prima attraverso una specie di incarnazione fisica. Si arriva dunque a un passato stato planetario fisico che si è poi spiritualizzato e poi, materializzandosi più tardi nuovamente, si è trasformato nella nostra Terra; questa rappresenta dunque la reincarnazione di un antichissimo pianeta. La scienza dello spirito può risalire però ancora più indietro; essa vede allora l'intero processo ripetersi ancora due volte. La nostra Terra dunque attraversò tre stati planetari precedenti, separati sempre da stati intermedi di spiritualizzazione. (2018, p. 109)
*Nella tradizione biblica il tempo antecedente all'azione dell'influsso [[Lucifero|luciferico]] nella tradizione biblica il tempo antecedente all'azione dell'influsso luciferico viene descritto come l'epoca del [[Paradiso]], e la discesa dell'uomo sulla terra, la sua penetrazione nel mondo dei sensi, viene chiamata la cacciata dal Paradiso. (2018, p. 195)
*Ciò che è contenuto nei libri della sapienza indiana (i [[Veda]]) non ci presenta l'originario aspetto della grande saggezza, quale era coltivata nei tempi antichi dei grandi maestri, ma ce ne dà soltanto un debole riflesso. Soltanto lo sguardo soprasensibile, rivolto al passato, può scorgere la sapienza originaria non scritta che si nasconde dietro quella scritta. (2018, p. 206)
*È vero però che esiste un nesso ''indiretto'' fra la disciplina occulta e certe regole di vita, in quanto senza un'intonazione etica, impressa la propria vita, la percezione del sopra sensibile e impossibile o dannoso. Perciò non pochi dei fattori che concorrono alla visione del sopra sensibile sono al tempo stesso mezzi di nobilitazione della condotta di vita. (2018, p. 230)
*Non è pensabile un progresso nella disciplina spirituale, se non accompagnato da un progresso morale. (2018, p. 244)
*Chi riesce a fissare il suo pensiero durante vari mesi, almeno per cinque minuti al giorno, sopra un oggetto di uso quotidiano (per esempio, una spilla, una matita. ecc.), e ad escludere durante quel tempo ogni altro pensiero che non si riferisca a quell'oggetto, avrà fatto molto per raggiungere il suo scopo (si può pensare tutti i giorni a un nuovo oggetto, oppure conservare il medesimo per vari giorni). Anche chi sente di essere un "pensatore" a seguito della sua istruzione scientifica, non deve disprezzare questo modo di rendersi "maturo" per l'educazione occulta; se infatti si fissa il pensiero per qualche tempo sopra un oggetto familiare, si può esser sicuri di pensare obiettivamente. Chi si chiede: «Di che cosa è costituita una matita? come viene preparato il materiale che costituisce la matita? come vengono connesse le diverse sue parti? quando è stata inventata la matita?» e così di seguito, chi pensa a quel modo, armonizza le proprie idee molto più con la realtà, di chi riflette sopra la discendenza dell'uomo, o su ciò che è la vita. Gli ''esercizi semplici del pensiero'' ci preparano molto meglio a orientarci nelle evoluzioni di Saturno, del Sole e della Luna, che non le idee complicate ed erudite, perché in un primo tempo non si tratta affatto di pensare questa o quella cosa, ma di pensare ''obiettivamente per virtù di forza interiore''. Se ci si è educati all'oggettività con un processo fisico-sensibile facile da osservare, il pensare si abitua a voler essere obiettivo, anche quando non si sente più dominato dal mondo fisico-sensibile e dalle sue leggi; si perde l'abitudine di lasciare errare i pensieri in modo non conforme alla realtà. (2018, pp. 248-249)
*Un buon esercizio è quello di darsi per mesi un ordine a una determinata ora del giorno: oggi, "a questa determinata ora", tu dovrai compiere "questa" azione. Si arriva così gradatamente a imporsi l'ora dell'azione e la maniera di attuarla in modo che l'esecuzione riesca del tutto possibile. (2018, p. 250)
==''Le manifestazioni del karma''==
===[[Incipit]]===
Questo ciclo di conferenze tratterà questioni che riguardano la scienza dello spirito e che profondamente incidono nella vita. Dalle diverse esposizioni date nel corso del tempo, ci è già familiare che la scienza dello spirito non deve essere un'astratta teoria, né una pura dottrina o un semplice insegnamento, bensì una fonte per la vita e per la capacità di vivere; essa adempie il suo compito solo quando, mediante ciò che è in grado di dare in fatto di conoscenze, fa scorrere nella nostra anima qualcosa che può rendere più ricca e più comprensibile la vita, più abile e più vigorosa nell'azione la nostra anima.
===Citazioni===
*Con questo vediamo come, in effetti, i nostri errori [...] diventano cause di [[malattia]] se appunto non ci limitiamo a un'incarnazione, ma consideriamo l'effetto di un'incarnazione su quella seguente; vediamo anche come gli influssi luciferici diventano cause di malattia allo stesso modo. In effetti, possiamo dire che non commettiamo impunemente i nostri errori. Portiamo in noi il marchio dei nostri errori nella nostra successiva [[incarnazione]], e lo facciamo movendo da una ragione superiore a quella della nostra vita ordinaria, da quella ragione che durante il periodo tra morte e nuova nascita ci guida a renderci tanto forti da non essere più esposti in avvenire alle stesse seduzioni. Così le malattie si pongono perfino come possenti educatrici nella nostra vita. (p. 90)
*[...] mentre le forze luciferiche operano facendo maggiormente presa nell'intimo del corpo astrale dell'uomo, le forze arimaniche operano maggiormente sulle impressioni esteriori che l'uomo accoglie. In quello che accogliamo dal mondo esterno, risiedono le forze arimaniche; nel piacere e dispiacere, nelle passioni e così via che salgono e agiscono nell'anima, risiedono le forze luciferiche. (p. 114)
*Sappiamo che nell'addormentarsi viene lasciato nel letto il corpo fisico e il corpo eterico, e che da questi escono il corpo astrale e l'io. L'addormentarci è per noi dunque un uscire di io e corpo astrale da corpo fisico e corpo eterico; il risvegliarci, al contrario, è un reinserirsi di corpo astrale e io nel corpo fisico e nel corpo eterico. Ogni mattina, risvegliandosi, l'uomo si immerge dunque nel suo corpo fisico e nel suo corpo eterico con la sua arte interiore, col corpo astrale e con l'io. (p. 123)
*[...] ovunque in una [[malattia]] subentri dolore, vi è una potenza luciferica che ha causato quella malattia. (p. 143)
*Le anime veramente preparate per l'antroposofia sono però tali che o si sentono inappagate dalle sensazioni esteriori, oppure riconoscono che la scienza esteriore con tutte le sue spiegazioni non riesce a chiarire i fatti. Sono queste le anime che, attraverso il loro [[karma]] complessivo, sono preparate in modo che con le parti costitutive interiori della loro vita animica possono collegarsi con l'[[antroposofia]]. La scienza dello spirito appartiene pure al karma complessivo dell'umanità e vi si inserisce come tale. (p. 188)
*Nell'[[animale]] chi sperimenta è soltanto l'anima della specie, l'anima di gruppo. Il morire di un animale significa per l'anima di gruppo pressapoco quello che noi sperimentiamo quando, all'avvicinarsi dell'estate, ci facciamo tagliare più corti i capelli che poi a poco a poco tornano a ricrescere. L'anima di gruppo di una specie animale sente la morte di un animale come la morte di un arto, che a poco a poco si rimpiazza di nuovo. (p. 197)
*La [[materia]] secondo la sua essenza è luce. (p. 206)
*Dobbiamo infondere [[amore]] affinché possa essere un aiuto il fluente atto d'amore. Hanno tale carattere di amore aggiunto tutti quegli atti terapeutici che si basano più o meno sui cosiddetti processi terapeutici psichici. Quel che in una forma o in un'altra viene impiegato nei processi terapeutici psichici è in relazione con l'apporto di amore. E amore quello che noi istilliamo come balsamo nell'altro uomo; ad amore egli deve essere alla fine riportato, e può anche esserlo. Può essere riportato ad amore quando poniamo in movimento dei semplici fatti psichici, quando induciamo un altro forse anche soltanto a mettere in ordine la sua anima depressa. (p. 209)
*[[Angra Mainyu|Arimane]] è il compimento karmico di [[Diavolo|Lucifero]]. (p. 230)
*La vita nel periodo di kamaloka è tale che viene aggiunta intenzione a intenzione, e viene presa la decisione generale di dover correggere nuovamente tutto ciò che con pensieri e con fatti ci ha portato in basso. Ciò che l'uomo così sente viene impresso nella sua vita successiva; poi con la nascita egli entra nell'esistenza con questa intenzione, e questo mezzo carica su di sé il suo karma. Perciò non possiamo dire che, entrando nell'esistenza attraverso la nascita, abbiamo un [[libero arbitrio]]. Possiamo soltanto e unicamente parlare del fatto che ci avviciniamo a un libero volere nella misura in cui siamo riusciti a padroneggiare gli influssi di Lucifero e di [[Arimane]]. (p. 233)
*Chiunque avrà trasformato l'[[antroposofia]] in vita interiore dell'anima diventerà fonte di forza spirituale. Chi crede nel soprasensibile, deve avere assolutamente la convinzione che le nostre conoscenze e i nostri modi di sentire antroposofici agiscono spiritualmente, e cioè che essi si diffondono invisibilmente nel mondo quando ci rendiamo realmente strumenti coscienti, compenetrati da vita antroposofica. (p. 242)
==''Le opere scientifiche di Goethe''==
===[[Incipit]]===
Seguendo la genesi delle idee goethiane intorno alla formazione degli organismi, facilmente si è presi dal dubbio circa la parte da ascriversi al periodo giovanile del poeta, cioè a quello precedente il suo arrivo a Weimar. [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]] stesso stimava assai poco le sue conoscenze scientifiche di quel tempo: « Non avevo un concetto di ciò che propriamente si chiama natura esteriore, né la minima cognizione dei suoi così detti tre regni». Basandosi su tale affermazione, si ritiene, generalmente, posteriore al suo arrivo a Weimar l'inizio del pensiero scientifico di Goethe. Eppure bisogna risalire ancora più indietro, se non si vuol lasciare inesplicato tutto lo spirito delle sue concezioni: poiché già nella primissima giovinezza si mostra la potenza vivificatrice che guidò i suoi studî nella direzione che andremo esponendo. <!--(La genesi della dottrina della metamorfosi'', cap. I, p. 5) -->
===Citazioni===
*{{NDR|Goethe}} giunse a concezioni fondamentali per la [[scienza]] dell'organico che hanno la stessa importanza delle leggi fondamentali di [[Galileo]] per quella dell'inorganico. (cap. IV, p. 79)
*[...] la concezione scientifica di Goethe non ci sta dinanzi come un tutto compiuto, sviluppato da un principio. Si ha solo a che fare con singole manifestazioni dalle quali vediamo come si prospetti questa o quell'idea alla luce del suo modo di pensare. Le troviamo nelle sue opere scientifiche, nei brevi accenni intorno all'uno o all' altro concetto ch'egli enuncia nei suoi ''Detti in prosa'', e nelle lettere ai suoi amici. E, finalmente, la configurazione artistica della sua concezione del mondo, che ci consente anche le più varie induzioni sulle sue idee fondamentali, ci sta dinanzi nelle sue opere poetiche. Ma pel fatto che noi ammettiamo incondizionatamente che i principî fondamentali di Goethe non sono mai stati da lui espressi come totalità concatenata, non vogliamo assolutamente ritenere al tempo stesso giustificata l'affermazione che la sua concezione del mondo non scaturisca da un centro ideale riducibile a una formulazione rigorosamente scientifica. (cap. VIII, p. 99)
*Uno degli ostacoli che impediscono un giusto apprezzamento dell'importanza di Goethe per la scienza è il pregiudizio che regna sul suo rapporto con la [[matematica]]. Questo pregiudizio è duplice. Da un lato si crede ch'egli sia stato nemico di questa scienza ed abbia in malo modo disconosciuta la sua alta importanza per la conoscenza umana; d'altra parte si afferma che il poeta abbia eliminata dalla scienza naturale da lui studiata ogni trattazione matematica per quanto riguarda la [[fisica]], per il solo fatto che alla sua ignoranza in proposito essa riusciva scomoda. (cap. XI, p. 169)
*La vera scienza, nel senso superiore della parola, ha a che fare unicamente con oggetti ideali; ''non può essere altro che [[Idealismo (filosofia)|idealismo]]''; poiché ha la sua ultima ragione d'essere in bisogni che originano dallo [[spirito]]. La natura suscita in noi problemi che domandano una soluzione. Ma essa non può, da sé, fornire tale soluzione. Solo il fatto che, nella nostra facoltà conoscitiva, sorge di fronte alla natura un mondo superiore, crea pure esigenze superiori. Per un essere che non fosse dotato di tale natura superiore, simili problemi non sorgerebbero neppure. Perciò non possono nemmeno ottenere risposta se non da tale natura superiore. Le questioni scientifiche sono dunque essenzialmente una faccenda che lo spirito deve sbrigare con se stesso. Esse non lo conducono fuori dal suo elemento. (cap. XV, p. 189)
==''Massime antroposofiche''==
*L'antroposofia è una via della conoscenza che vorrebbe condurre lo spirituale che è nell'uomo allo spirituale che è nell'universo. Sorge nell'uomo come un bisogno del cuore e del sentimento. Deve trovare la sua giustificazione nel fatto che essa è in grado di offrire a questo bisogno un soddisfacimento. Può riconoscere l'antroposofia solo chi trova in essa quel che deve cercare per una sua esigenza interiore. Possono perciò essere antroposofi soltanto quegli uomini che sentono certi problemi sull'essere dell'uomo e del mondo come una necessità vitale, come si sente fame e sete. (1)
*Vi sono uomini i quali credono che, coi limiti della percezione dei sensi, siano posti anche i limiti di ogni altra cognizione. Se ponessero attenzione a come essi diventino coscienti di quei limiti, scoprirebbero in questa coscienza anche le facoltà per varcare i limiti. Il pesce nuota al limite dell'acqua; deve ritrarsene, perché gli mancano gli organi fisici per vivere fuori dell'acqua. L'uomo arriva al limite della percezione dei sensi; può riconoscere che, lungo la via fin lì, ha acquistato forze dell'anima per vivere animicamente nell'elemento che non è abbracciato dalla percezione dei sensi. (3)
*L'uomo è un essere che esplica la sua vita nel mezzo tra due sfere del mondo. È inserito col suo sviluppo corporeo in un mondo inferiore; con l'entità della sua anima egli forma un mondo intermedio, e tende con le forze spirituali verso un mondo superiore. Egli ha il suo sviluppo corporeo da quel che gli ha dato la natura; porta in sé come parte sua propria l'entità della sua anima; trova in sé le forze dello spirito come doni che lo guidano oltre se stesso a prender parte ad un mondo divino. (17)
*Nell'organizzazione dell'io l'uomo sperimenta sé stesso quale spirito nel corpo fisico. Perché ciò possa avvenire, è necessaria l'attività di esseri che vivono essi stessi come spiriti nel mondo fisico. (75)
==''Universo, terra, uomo''==
===[[Incipit]]===
Vorrei anzitutto esprimere la profonda soddisfazione di poter tener qui un corso di conferenze sopra argomenti scientifico-spirituali in un ampio contesto. Per quanto sia importante e necessario che nel nostro tempo la scienza dello spirito offra certi spunti in conferenze isolate, non meno necessario è il poter esporre pensieri e fatti in connessioni più vaste. Certe cose possono allora venire espresse in modo più preciso, e in una cornice che consenta di metterle nella giusta luce, mentre altrimenti è facile che sorga qualche malinteso. Ai nostri giorni infatti anche le anime più preparate possono incontrare qualche difficoltà nell'accogliere delle comunicazioni sulle realtà spirituali. Per comprendere le cose secondo l'intenzione di chi le espone non basta la buona volontà né l'intelletto; occorre invece portar loro incontro qualcosa che (anche in senso occulto-esoterico) si potrebbe chiamare pazienza, intendo il concetto di pazienza in modo più profondo del consueto. Molte idee e concezioni vanno prima lumeggiate da altre nozioni, finché dall'insieme del contesto risulti chiaro ciò che dapprima era stato accolto solo come un accenno e che poteva sembrare a qualcuno difficilmente credibile.
===Citazioni===
*L'uomo dell'antica [[Atlantide]] possedeva di norma una chiaroveggenza per cui erano compagni della sua esistenza non solo i minerali, le piante e gli animali, ma anche certe figure divino-spirituali: con queste egli conviveva, come oggi si convive fra uomini. Neppure la distinzione fra la notte e il giorno era a quel tempo così rigida com'è oggi. (p. 17)
*Lo sguardo dell'uomo d'oggi è fissato sul corpo fisico; egli considera il corpo fisico come una realtà e non riesce a sollevarsi allo spirituale. Le anime, che oggi guardano ai corpi umani fisici e sono incapaci di sollevarsi a qualcosa di spirituale, furono un tempo incarnate in popoli diversi, come greci o come romani o come egizi antichi. (p. 23)
*Siccome l'antica anima egizia doveva guardare giù dalle regioni spirituali verso il suo corpo fisico conservato, prese radice in essa il pensiero che il corpo fisico sia una realtà più alta di quanto è realmente. Si immagini la nostra anima di allora che aveva il suo sguardo fissato sulla [[mummia]]. Il pensiero della forma fisica è andato indurendosi e si è poi trasmesso dall'una all'altra [[incarnazione]]: ed ecco che oggi quel pensiero si manifesta nel fatto che gli uomini non sanno distaccarsi dalla loro forma corporea fisica. Il [[materialismo]] in quanto pensiero è in buona parte frutto della imbalsamazione delle salme durante l'età egizia. (p. 24)
*Per farci un'idea di un tale io di gruppo {{NDR|quello degli animali}}, immaginiamo che qui davanti a me ci sia una parete e in essa vengano praticati dieci fori. Io infilo le mie dieci dita in quei fori e le muovo. In questo caso voi vedreste le mie dita, ma non vedreste me stesso; senz'altro direste che esse non si muovono da sole, ma che deve esservi qualcosa di nascosto che provoca il loro movimento. In altre parole, si supporrebbe l'esistenza di un'entità appartenente a quelle dieci dita. Questo paragone ci permette di comprendere il carattere di gruppo, il carattere di specie della sfera animica negli animali. (p. 42)
*Se strappiamo dalla terra una [[pianta]] con la sua radice, questo fa male alla Terra intera, produce dolore all'anima della pianta. Questo è un dato di fatto. Invece non si deve credere che faccia male alla Terra quando si colgono i fiori: tutt'altro! Quando per esempio viene mietuto il grano, lo sguardo chiaroveggente vede espandersi per la Terra dei veri fiotti di benessere. (p. 45)
*Se un [[minerale]] viene frantumato, esso non risente dolore ma al contrario piacere e voluttà: una cava di pietre è percorsa da fiotti di piacere, quando la roccia viene spezzata e frantumata. Provocherebbe invece dolore fortissimo il tentativo di voler ricomporre tutti quei frammenti.(p. 48)
*Per quali ragioni in ogni tempo gli iniziati esortarono gli uomini a pregare prima dei pasti? La preghiera doveva solo documentare che con l'assunzione del cibo qualcosa di spirituale penetra nell'uomo. (p. 50)
*In un mito come quello di [[Osiride]] non si deve dunque cercare solo il riflesso di eventi astronomici, ma dobbiamo scorgervi il risultato di profonde conoscenze chiaroveggenti degli antichi savi sacerdoti egizi. Essi introdussero nel mito quanto sapevano dell'evoluzione della Terra e degli uomini. (p. 70)
*[...] sul fondo di una strada si vedono dei solchi e ci si domanda a che cosa siano dovuti; la risposta è: al passaggio di un veicolo. Si può domandare da dove provenisse il veicolo, e rispondere che era usato da una persona per certi suoi affari. A questo punto qualcuno potrebbe chiedere l'origine di quegli affari. Ma già qui ci si troverebbe così lontani dall'oggetto iniziale, che si penetra in tutt'altra sfera e la domanda perde ogni senso, in relazione a quella iniziale. Se il senso dell'impostazione di una domanda è un'idea, rimanendo nell'astratto si arriva solo a una serie infinita di altre domande. Invece nella considerazione concreta di un problema si arriva da ultimo a entità spirituali, e qui non si chiede più perché facciano qualcosa, ma ci si domanda: che cosa fanno? Occorre però educarsi a riconoscere i limiti del domandare. (p. 84)
*Ci si può dunque domandare se per la coscienza chiaroveggente esistano anche sugli altri pianeti degli uomini come quelli che vivono sulla Terra. La risposta della coscienza chiaroveggente è che sugli altri pianeti non troviamo uomini nella medesima figura che hanno sulla Terra. (p. 120)
*Osservando gli esseri che ci circondano, che sono i frutti dell'evoluzione lunare e hanno anche una missione ulteriore, noi troviamo la saggezza dappertutto. Si osservi qualunque cosa, per esempio un fiore: quanto più accuratamente lo si osserverà, tanto più stupiti si rimarrà per il modo in cui ogni singola parte è disposta conforme a una saggezza superiore. Si osservi il femore umano e si scoprirà l'altissima saggezza con cui le sue trabecole sono disposte per formare una struttura capace di reggere la parte superiore del corpo. Nessuna ingegneria è oggi capace di eguagliare nella costruzione di ponti l'alta saggezza di quella struttura. (p. 123)
*Per quanto possa sembrare strano, tutte le nostre sensazioni, visive, uditive o altre hanno un'esistenza solo terrestre; se si potessero avere contatti con [[extraterrestre|esseri di altri pianeti]], ci si accorgerebbe dell'impossibilità di intendersi con loro direttamente, in quanto avrebbero un modo del tutto diverso di percepire oggetti ed entità: per esempio non capirebbero nulla, se si parlasse loro di un colore. Quel che noi chiamiamo sensazione serve per il nostro pianeta particolare. (p. 130)
*Fra tutte le popolazioni migrate dal continente atlantico, quella europea rimase dotata della più forte disposizione alla chiaroveggenza: meno dotata in tal senso fu la popolazione africana. In Asia, dove era presto giunta, la parte più progredita dei migratori atlantici incontrò una popolazione ancora più antica e dotata di un'ancora più antica chiaroveggenza. Perciò in quel tempo nel cuore dell'Asia la chiaroveggenza era assai diffusa. Vi fu però una certa piccola colonia, stabilitasi nei pressi del deserto di Gobi e formata dai più progrediti fra gli uomini dell'[[Atlantide]]. (pp. 142-143)
*Nelle concezioni che insegnano in modo materialistico la discendenza dell'uomo dagli animali ci si ripresenta oggi il fatto che un tempo l'uomo sapeva che nella remota antichità il suo corpo fisico aveva ancora dei tratti animali e che quindi, nel ricordo egizio, persino certe divinità venivano raffigurate in forme animali. Il [[darwinismo]] stesso non è altro che un retaggio dell'[[antico Egitto]], in forma [[Materialismo|materialistica]]. (p. 179)
==[[Incipit]] di ''Teosofia''==
Quando nell'autunno del 1813, [[Johann Gottlieb Fichte]] espose la sua Dottrina quale frutto maturo di una vita tutta dedita al servizio della verità, disse subito in principio le seguenti parole: "Questa dottrina presuppone un senso interiore del tutto nuovo mediante il quale si apre un nuovo mondo che per l'uomo ordinario non esiste". E poi ricorse ad una similitudine per mostrare quanto la sua dottrina dovesse rimanere inafferrabile per chi volesse giudicarla con le rappresentazioni dei sensi ordinari: "Immaginate un mondo di ciechi nati, ai quali perciò le cose e i loro nessi siano noti soltanto per quel che ne rivela il tatto. Andate a parlar loro dei colori e delle altre condizioni che esistono soltanto in virtù della luce e per la vista. Parlerete a vuoto, e sarà una fortuna se ve lo dicono, perché allora non tarderete a riconoscere il vostro errore e, a meno che possiate aprir loro gli occhi, smetterete l'inutile discorso".<br />
Ora chi parla agli uomini delle cose alle quali Fiche allude qui, si trova troppo spesso in una condizione analoga a quel veggente in mezzo a ciechi nati. Ma queste sono le cose che si riferiscono alla vera natura e alle mete supreme dell'uomo. Chi credesse necessario smettere l'inutile discorso, dovrebbe disperare dell'umanità. Non bisogna al contrario dubitare nemmeno un istante della possibilità di aprire gli occhi a chiunque vi cooperi con la sua buona [[volontà]].
==Citazioni su Rudolf Steiner==
*Il fatto che è stato possibile confermare con i metodi scientifici tradizionali tutte le conclusioni alle quali Steiner era giunto per via puramente spirituale dimostra in modo lampante che il metodo delle scienze naturali non è l'unico che permette di studiare la realtà, e prova altresì che parallelamente ad esso esiste una [[conoscenza]] [[spirito|spirituale]] esatta per lo meno quanto quella [[scienza|scientifica]]. ([[Thorwald Dethlefsen]])
*La personalità di Steiner si palesa tutta intera, prima di tutto con la sola sua presenza, poi con la sua parola. Ciò che distingue la sua eloquenza è una forza particolare rivestita pur sempre di dolcezza; forza che nasce, senza dubbio, da una perfetta serenità d'animo congiunta con una meravigliosa lucidità di spirito. [...] Mai una parola che ferisca o stoni. Di ragionamento in ragionamento, di analogia in analogia, egli conduce dal noto all'ignoto. Ciò che domina in ogni suo discorso, qualunque ne sia l'argomento, è sempre il prodigio di una sintesi coordinatrice ed esplicatrice dei fatti. ([[Edouard Schuré]])
*Nel fenomeno Steiner sono da distinguersi varie componenti. La prima – predominante – è dello stesso ceppo che ha dato luogo al [[Teosofia|teosofismo]], dal quale sono stati ripresi elementi molteplici. Una seconda componente si lega al [[cristianesimo]]. Vi è poi un ultimo fattore, che sembrerebbe rispondere ad un elemento positivo, all'esigenza di una «scienza spirituale». L'intreccio di queste componenti, contenute a forza nelle maglie di ferro di un sistema che, come ingegnosità, è quasi alla pari delle «filosofie della natura» dei romantici tedeschi, è la caratteristica dell'antroposofia. Come in tanti punti particolari dell'insegnamento antroposofico, cosi pure nell'insieme e nella stessa personalità dello Steiner si ha il senso penoso di una direzione retta e limpida, spezzata da improvvisi e tirannici flussi visionari e da irruzioni di complessi collettivi. ([[Julius Evola]])
*Quanto alla sostanza dei suoi insegnamenti e della sua vita, non posso vederlo che come figura chiave [...] nella transizione dolorosa dell'umanità da ciò che mi sono avventurato chiamare partecipazione originaria a partecipazione finale. ([[Owen Barfield]])
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Rudolf Steiner, ''Conoscenza vivente della natura'', traduzione di Iberto Bavastro, Opera Omnia n. 220, Editrice Antroposofica, Milano, 2018. ISBN 978-88-7787-606-5
*Rudolf Steiner, ''Considerazioni esoteriche su nessi karmici I'', traduzione di Ida Levi, Opera Omnia n. 235, Editrice Antroposofica, Milano, 1985.
*Rudolf Steiner, ''Corrispondenze fra microcosmo e macrocosmo. {{small|L'uomo, un geroglifico dell'universo}}'', traduzione di Adele Crippa, Opera Omnia n. 201, Editrice Antroposofica, Milano, 2012. ISBN 978-88-7787-492-4
*Rudolf Steiner, ''Dalla cronaca dell'akasha'', traduzione di Lina Schwarz, Editrice Antroposofica, Milano, 2016. ISBN 978-88-7787-411-5
*Rudolf Steiner, ''Epidemie'', traduzione di Daniela Castelmonte, Editrice Antroposofica, Milano, 2020. ISBN 978-88-7787-633-1
*Rudolf Steiner, ''Gerarchie spirituali {{small|e loro riflesso nel mondo fisico Zodiaco Pianeti Cosmo}}'', traduzione di Lina Schwarz, Opera Omnia n. 110, Editrice Antroposofica, Milano, 2010. ISBN 978-88-7787-393-4
*Rudolf Steiner, ''Il Cristianesimo come fatto mistico e i misteri antichi'', traduzione di Willy Schwarz, Opera Omnia n. 8, Editrice Antroposofica, Milano, 2017. ISBN 978-88-7787-511-2
*Rudolf Steiner, ''Il legame fra i vivi e i morti'', traduzione di Lucy Milenkovic', Enrica Mamoli, Silvia Schwarz e Rinaldo Küfferle, Opera Omnia n. 168, Editrice Antroposofica, Milano, 2019. ISBN 978-88-7787-451-1
*Rudolf Steiner, ''Il Vangelo di Giovanni'', traduzione di Willy Schwarz, Opera Omnia n. 103, Editrice Antroposofica, Milano, 2014. ISBN 978-88-7787-427-6
*Rudolf Steiner, ''Il Vangelo di Luca'', traduzione di Lina Schwarz, Opera Omnia n. 114, Editrice Antroposofica, Milano, 2016. ISBN 978-88-7787-523-5
*Rudolf Steiner, ''Il Vangelo di Marco'', traduzione di W. Schwarz, Opera Omnia n. 139, Editrice Antroposofica, Milano 2004. ISBN 978-88-7787-349-3
*Rudolf Steiner, ''Il Vangelo di Matteo'', traduzione di W. Schwarz, Opera Omnia n.123, Editrice Antroposofica, Milano 2012. ISBN 978-8877874856
*Rudolf Steiner, ''L'azione delle stelle e dei pianeti sulla vita terrestre'', traduzione di Dante Vigevani, Editrice Antroposofica, Milano, 2011. ISBN 978-88-7787-455-9
*Rudolf Steiner, ''L'iniziazione'', traduzione di Emmelina de Renzis, Opera Omnia n. 10, Editrice Antroposofica, Milano, 2016. ISBN 978-88-7787-478-8
*Rudolf Steiner, ''La filosofia della libertà'', traduzione di Iberto Bavastro, Opera Omnia n. 4, Editrice Antroposofica, Milano, 1986.
*Rudolf Steiner, ''La filosofia della libertà'', Opera Omnia n. 4, Editrice Antroposofica, Milano, 1966.
*Rudolf Steiner, ''La filosofia della libertà'', Opera Omnia n. 4, Editrice Antroposofica, Milano, 2016. ISBN 978-88-7787-504-4
*Rudolf Steiner ''La mia vita'', Opera omnia n. 28, Editrice Antroposofica, Milano, 2018. ISBN 978-88-7787-595-2
*Rudolf Steiner, ''La missione universale dell'arte'', Editrice Antroposofica, Milano, 2011. ISBN 978-88-7787-469-6
*Rudolf Steiner, ''La saggezza dei Rosacroce'', traduzione di Iberto Bavastro, Opera Omnia n. 99, Editrice Antroposofica, Milano, 2013. ISBN 978-88-7787-422-1
*Rudolf Steiner, ''La scienza occulta {{small|nelle sue linee generali}}'', trad. di E. De Renzis ed E. Battaglini, Laterza, Bari, 1947.
*Rudolf Steiner, ''La scienza occulta {{small|nelle sue linee generali}}'', trad. di E. De Renzis, E. Battaglini e I. Bavastro Milano, Editrice Antroposofica, 2018.
*Rudolf Steiner, ''Le manifestazioni del karma'', traduzione Marcello Carosi, Opera Omnia n. 120, Editrice Antropofisica, Milano, 2012. ISBN 978-88-7787-421-4
*Rudolf Steiner, ''[https://archive.org/details/imgPAII131MiscellaneeOpal/mode/1up Le opere scientifiche di Goethe]'' (''Goethes naturwissenschaftliche Schriften''), Fratelli Bocca Editori, Milano, 1944.
*Rudolf Steiner, ''Massime antroposofiche'', traduzione di Lina Schwarz e Rinaldo Küfferle, Opera Omnia n. 26, Editrice Antroposofica, Milano, 1983.
*Rudolf Steiner, ''Teosofia'', traduzione di Ida Levi Bachi, Opera Omnia n. 9, Editrice Antroposofica, Milano, 1990.
*Rudolf Steiner, ''Universo, terra, uomo'' (''Welt, Erde und Mensch, deren Wesen und Entwickelung, sovie ihre Spiegelung in dem Zusammenhang zwischen iiuptischem Mythos undgegenwürtiger Kultur.''), Editrice Antroposofica, Milano, 2005. ISBN 88-7787-370-1
==Voci correlate==
*[[Antroposofia]]
*[[Esoterismo]]
==Altri progetti==
{{Interprogetto}}
===Opere===
{{Pedia|L'iniziazione (saggio)|L'iniziazione|(1904)}}
{{DEFAULTSORT:Steiner, Rudolf}}
[[Categoria:Esoteristi]]
[[Categoria:Filosofi austriaci]]
[[Categoria:Scrittori austriaci]]
caxhcnapwixam9ue3q5zqunywvmhmqn
1382830
1382802
2025-07-10T14:30:07Z
Udiki
86035
/* Citazioni di Rudolf Steiner */
1382830
wikitext
text/x-wiki
[[File:Steiner um 1905.jpg|thumb|Rudolf Steiner (1905 circa)]]
'''Rudolf Steiner''' (1861 – 1925), scrittore, filosofo ed esoterista austriaco.
==Citazioni di Rudolf Steiner==
*A [[Pasqua]] deve cominciare a rendersi visibile quella parte oscura, vale a dire che nella falce si deve trovare parte dello Spirito solare che ha trovato la sua forza primaverile. In altre parole: a Pasqua deve apparire nel cielo l'immagine del santo [[Graal]]. Così infatti dev'essere. Chiunque può quindi contemplare a Pasqua l'immagine del santo Graal; proprio per questo è stata stabilita in quel dato modo la data della Pasqua, secondo un'antichissima tradizione. (Dalla conferenza ''Cristo e il Mondo spirituale. La ricerca del Santo Graal'',2 gennaio 1914, O.O. n. 149, Milano, Antroposofica, 1996)<ref>Citato in {{cita web|url=https://www.larchetipo.com/2018/04/sacralita/la-luna-di-pasqua/|titolo=La Luna di Pasqua}}</ref>
*Che cosa avverrebbe dunque se {{NDR|il bovino}} invece di piante mangiasse direttamente [[carne]]? Rimarrebbero inutilizzate le forze che gli permettono di produrre carne! Se pensiamo a una fabbrica che sia in grado di produrre qualcosa, ma non lo faccia pur rimanendo attiva, ci rendiamo conto di quante forze vadano perdute. Ma le forze che in un corpo animale rimangono inutilizzate non possono andar perdute. Il bovino sarebbe in definitiva ricolmo di tali forze, ed esse produrrebbero in lui qualcos'altro che sostanza vegetale trasformata in carne. Quelle stesse forze rimarrebbero in lui, esisterebbero in lui e farebbero in lui qualcos'altro, produrrebbero qualcosa di sbagliato. Invece di produrre carne, si riempirebbe di ogni possibile sostanza dannosa. In particolare si riempirebbe di acido urico e di sali urici.<br />I sali urici hanno però una loro strana abitudine, hanno la debolezza di attaccare il sistema nervoso e il cervello. Se dunque un bovino mangiasse direttamente carne, la conseguenza sarebbe che produrrebbe un'enorme quantità di sali urici che andrebbero nel cervello e lo farebbero [[Mucca pazza|impazzire]]. Se potessimo fare l'esperimento di nutrire una mandria di bovini con carne di colomba, otterremmo una mandria impazzita.<ref>Da ''[http://www.altrestorie.org/drug/Steiner%20-%20Alcool%20e%20Nicotina.pdf Alcol e nicotina]'', p. 21.</ref>
*È comunque un fatto che nel nostro tempo è sempre più numerosa la gente che non sa che cosa vuole, ed è perché da tre o quattro secoli si è disabituata a occuparsi in qualche modo di cose spirituali. Va in ufficio, si occupa di qualcosa che non ama, ma che porta soldi, passa ore in ufficio, è magari anche molto diligente e attiva, ma non ha veri interessi al di là dell'andare a teatro o leggere il giornale. Così è a poco a poco diventato il mondo. Leggere libri, ad esempio, è oggi una rarità.<ref>Da ''[http://www.altrestorie.org/drug/Steiner%20-%20Alcool%20e%20Nicotina.pdf Alcol e nicotina]'', p. 19.</ref>
*Fondare uno Stato ebraico significa reagire nella maniera più feroce, ritornare alla reazione nella maniera più feroce, e così facendo si pecca contro tutto ciò che oggi è necessario in questo settore. <br />Vedete, un sionista molto rispettato, di cui ero amico una volta, mi spiegò il suo ideale di andare in [[Palestina]] e fondarvi uno Stato ebraico. Lui stesso fu molto coinvolto nella fondazione di questo Stato ebraico, è coinvolto ancora oggi e ha anche una posizione molto rispettata in Palestina. Gli dissi: una cosa del genere non è affatto nello spirito dei tempi oggi, perché oggi lo è qualcosa a cui possa partecipare ogni persona, senza distinzione di razza, popolo, classe e così via. Questa è l'unica cosa realmente propagabile oggi, che ogni persona può seguire indistintamente. Nessuno può aspettarsi che io aderisca al movimento [[Sionismo|sionista]]. Ancora una volta sta separando una parte dall'intera umanità! Per questa semplice, ovvia, ragione, oggi un simile movimento non può realmente avere luogo. È fondamentalmente la reazione più selvaggia. (da una conferenza, Dornach, 8 maggio 1924; O.O. Nº 353)<ref>{{Cita web|url=https://www.larchetipo.com/2024/05/etnologia/sullessenza-dellebraismo/|titolo=Sull'essenza dell'ebraismo}}</ref>
*In [[medicina]], in [[legge]] e in ogni altro ambito le persone si dichiarano fin dall'inizio incompetenti a giudicare e accettano ciò che la [[scienza]] dice loro. Le complicazioni della vita moderna lo rendono comprensibile. Ma sotto la pressione dell'[[autorità]] diventeremo sempre più impotenti. E costruire sistematicamente questa forza dell'autorità, questa abitudine all'autorità, è in realtà il principio del [[gesuiti|gesuitismo]]. E il gesuitismo nella religione cattolica è solo un caso particolare di altre performance meno evidenti in altre direzioni. Inizia nella sfera del [[dogma]] ecclesiastico con la tendenza a sostenere l'autorità papale proiettata dal quarto periodo post-atlantico al quinto, dove non può essere utile. Ma lo stesso principio gesuitico si trasferirà gradualmente in altre sfere della vita. In una forma appena diversa dal gesuitismo della religione dogmatica, lo troviamo già negli ambienti medici, dove un certo dogmatismo cerca di ottenere più potere per la professione medica. Questo è tipico dell'aspirazione gesuitica ovunque; e crescerà sempre di più. Le persone si troveranno sempre più legate a ciò che l'autorità impone loro. E di fronte a questa opposizione ahrimanica – perché tale è – la salvezza per la quinta epoca post-atlantica si troverà nell'affermare i diritti dell'anima cosciente che desidera svilupparsi. Ma poiché il dono della ragione non ci è più concesso dalla Natura come le nostre due braccia, come era ancora in qualche misura nella quarta epoca post-atlantica, ciò può avvenire solo grazie alla nostra buona volontà di sviluppare le facoltà di comprensione e di giudizio. Lo sviluppo dell'anima cosciente richiede libertà di pensiero, che può fiorire solo in un'aura particolare, in una certa atmosfera.<ref>Dalla conferenza ''[https://rsarchive.org/Lectures/GA168/English/Singles/19161010p01.html Come superare la povertà dell'anima nei tempi moderni?]'', 10 ottobre 1916, Zurigo. G.A. 168.</ref>
*La prima azione del [[Gesù|Cristo]] non avrebbe potuto verificarsi nell'ambito della comunità giudaica, ma invece in Galilea, cioè nella regione dove erano mischiati diversissimi gruppi di popoli e diversissime stirpi. Appunto per il fatto che in quella regione si trovavano riuniti i popoli più diversi, convenuti dalle parti più svariate del mondo, in Galilea non era sentita più la medesima affinità del sangue e soprattutto la fede nella consanguineità che dominava in Giudea, nella cerchia più ristretta del popolo [[Ebrei|ebreo]]. Gli uomini in Galilea erano un miscuglio di vari popoli.<ref>Da ''Il Vangelo di Giovanni. {{small|In relazione con gli altri tre è specialmente col Vangelo di Luca}}'', Edizione Antroposofica, 2013, pp. 169-170. ISBN 978-88-7787-514-3</ref>
*L'indagine spirituale del nostro tempo ci mostra che terminato il [[Kali Yuga|kali-yuga]] durato {{formatnum:5000}} anni (circa dal 3100 a.C. fino al 1899), si sviluppano nell'uomo nuove facoltà. Esse appariranno prima in alcuni pochi singoli particolarmente dotati. Avverrà per esempio che taluni, per naturale sviluppo delle loro facoltà, vedranno qualcosa dell'indagine spirituale che oggi viene annunciato soltanto per mezzo della scienza dello spirito. Essa annuncia che in numero sempre crescente sorgeranno individui in possesso di organi del corpo eterico sviluppati, e che arriveranno alla chiaroveggenza cui si arriva oggi soltanto mediante la disciplina esoterica.<ref>Da ''La missione di singole anime di popolo. {{small|In relazione con la mitologia germanico-nordica}}'', Edizione Antroposofica, 2021, p. 187. ISBN 978-88-7787-529-7</ref>
*Ma oltre alla coscienza, tutto si è trasformato nell'umanità. È soltanto un risultato della miopia umana, credere che le cose si siano sempre svolte come si svolgono oggi. Tutto si è evoluto. Niente è rimasto stazionario: perfino le relazioni fra uomo e uomo non sono state sempre quelle che sono oggi.<ref>Da ''Il Vangelo di Giovanni. {{small|In relazione con gli altri tre è specialmente col Vangelo di Luca}}'', Edizione Antroposofica, 2013, p. 166. ISBN 978-88-7787-514-3</ref>
*Quando l'uomo si è incarnato per la prima volta ha potuto guardare in alto a uno spirito superiore e dirsi: "tu devi diventare come lui che ti guida di [[incarnazione]] in incarnazione". Che si dica: "l'uomo guarda in alto al suo [[Sé]] superiore al quale deve diventare sempre più simile"; oppure che si dica, nel senso dell'esoterismo cristiano: "l'uomo guarda in alto a un [[Angelo]] come a un grande modello", si tratta fondamentalmente della stessa cosa. (''[http://www.archiatiedizioni.it/files/pre-ebook/Steiner/angeli_opera/#p-61-anchor Angeli all'opera nell'evoluzione dell'uomo tra la terra e il cosmo]'', vol. 1, conferenze del 1908, ''O.O.'' 105)<ref>Testo orig.: ''Die Entwicklung von Erde und Mensch'' – Bd. 1, traduzione di Giusi Graziuso, Archiati Verlag, 2008.</ref>
*Quello che viene pensato partendo dai colori può essere eseguito in cinquanta modi diversi. (da ''Opera omnia'', n. 300)
*Si può sperimentare come, in una didattica basata sull'elemento vivente, i [[ragazzo|ragazzi]] traggono le cose da loro stessi. (da ''Opera omnia'', n. 305)
*Vorrei tutti persuasi che non è [[Antroposofia|antroposofico]] accettare per dogma una cosa perché qualcuno l'ha detto; e antroposofico accogliere gli impulsi della scienza dello spirito e vagliarli nella vita.altrimenti apparirà che la vostra visione è stata colorata in senso orientale o occidentale, cosa che non deve avvenire.<ref>Da ''La missione di singole anime di popolo. {{small|In relazione con la mitologia germanico-nordica}}'', Edizione Antroposofica, 2021, p. 198. ISBN 978-88-7787-529-7</ref>
{{Int|Da ''[http://www.esolibri.it/testi/steiner%20ita/Steiner%20-%20sul%20Natale%20%5BITA%20ebook%20filosofia%20sagg%20esoter%20teosofia%5D.pdf Natale]'', conferenza del 1907}}
*L'occultista, ricercando chi governa e dirige quegli stormi {{NDR|parlando del comportamento degli uccelli}}, trova, sul piano astrale, le Anime collettive delle singole specie. Per ogni razza animale esiste un "Io" astrale, ch'è un vero "Io" sul piano astrale, come è l'Io umano sul piano fisico: solo infinitamente più saggio! Le personalità collettive degli animali sul piano astrale, che hanno i loro singoli membri sul piano fisico, sono realmente assai più sagge delle persone umane; e tutto ciò che ammiriamo come istinti meravigliosi dei singoli animali, è una manifestazione della sapienza delle Anime di gruppo. (p. 4)
*Tutto ciò che si disgrega, che si schianta, che si discioglie nel mondo minerale, produce alla [[Natura]] la massima sensazione di voluttà e di gioia. (p. 5)
*Per mezzo del [[Cristo]] è penetrata nell'uomo la cognizione cosciente dell{{'}}''Io sono''. Prima non si sentiva ancora la piena divinità dell'intima divina entità dell'uomo. Sentivano l{{'}}''Io sono'' ma lo ricollegavano ai propri antenati, lo sentivano nel sangue comune a loro a tutti sin dai tempi di [[Abramo]]. Venne allora Gesù Cristo, recando la coscienza che esiste nell'uomo qualche cosa di molto più antico, di molto più indipendente; che l{{'}}''Io sono'' non contiene soltanto tutto ciò ch'è comune ad un popolo, ma anche ciò che esiste in ogni singola persona, e che anche l'amore dovrà dunque rivolgersi alle singole personalità, per virtù propria. E l'Io che oggi è racchiuso in ognuno di noi, circoscritto e limitato all'esterno, cerca l'amore spirituale al di fuori di sé. (p. 8)
==''Conoscenza vivente della natura''==
===[[Incipit]]===
Oggi, collegandomi alle conferenze tenute il novembre scorso nel Goetheanum, prima della sua distruzione, in merito alla connessione dell'uomo con il corso dell'anno e alle conoscenze relative, vorrei ritornare ancora a un'epoca che abbiamo spesso considerato e che va compresa appieno, ove si intenda conoscere giustamente il momento presente dell'evoluzione dell'umanità. Avevamo parlato della possibilità che nell'uomo avvengano in modo esatto processi che è possibile riconoscere nei fatti che si ripetono nel corso dell'anno. Avevo anche accennato a come l'antica scienza dei misteri, la scienza dell'iniziazione, avesse cominciato a diffondere queste conoscenze fra gli uomini che potevano riceverle. Come conseguenza della diffusione di tali conoscenze si dovevano rafforzare il pensare, il sentire e il volere umani e l'intero porsi dell'uomo nel mondo.
===Citazioni===
*L'essere umano, quando ha attraversato la vita soprasensibile fra morte nuova nascita, e dopo aver inviato sulla Terra il germe spirituale del proprio corpo fisico, pur senza essere ancora disceso prima del concepimento quale essere animico-spirituale, raccoglie dal cosmo le forze dell'etere universale per formare il suo corpo eterico che egli dunque ha, prima di legarlo al corpo fisico. L'essere umano dunque discende dai mondi spirituali soprasensibili in modo che la sua parte spirituale-animica sia in un primo tempo rivestita dal corpo eterico. Poi si unisce al corpo fisico che gli viene trasmesso attraverso il padre e la madre, attraverso la corrente fisica dell'ereditarietà. (p. 10)
*Che cosa abbiamo dunque in sostanza acquisito grazie all'anima rafforzata lungo i secoli a partire dal quarto e dal quinto? Esteriormente conoscenze meccaniche, le conoscenze fisiche che ho caratterizzato nel corso scientifico. Ora è però giunto il tempo in cui l'anima si deve rafforzare tanto da guardare interiormente nell'io, da sentire l'io e il Cristo dietro di esso, così come prima, con l'aiuto del corpo eterico, vedeva il Sole spirituale assieme a quello fisico guardando nel cielo. (p. 18)
*Quando si sia acquisita la coscienza immaginativa, tutto il [[corpo astrale]] e tutta l'organizzazione dell'io sono in una condizione tale che percepiscono le parti corrispondenti di tutti gli organi umani. Vale a dire che percepiscono tutti gli elementi metallici della Terra, naturalmente differenziati. Riusciamo tuttavia a percepire le differenziazioni se ci siamo ben educati allo scopo, se abbiamo cioè fatto un particolare studio occulto per imparare a conoscere la sfera dei metalli della Terra. (p. 45)
*Quando nell'ambito del movimento antroposofico si parla di occuparsi di aspirazioni scientifiche, esse vanno condotte con profonda serietà, in modo da non esporre l'[[antroposofia]] al pericolo di deviarla verso la chimica, la fisica, la fisiologia di oggi o verso altre scienze, ma da far fluire le singole scienze nella vera corrente della vivente conoscenza. (pp. 50-51)
*[...] sarebbe venuto un tempo in cui gli uomini, per loro capacità, non sarebbero più riusciti a dire qualcosa della vita precedente. Stabilirono così, dogmaticamente, che non esiste una vita prenatale e che l'anima umana viene creata nello stesso momento della formazione fisica. Così la realtà della preesistenza venne dogmaticamente messa a tacere. (pp. 79-80)
*Se ci si svegliasse con l'[[antroposofia]], ci si vergognerebbe senza dubbio proprio di parecchi metodi di ricerca. Ma come si può pretendere che la gente si svegli senz'altro dall'oggi al domani, quando è inserita in quei metodi? (p. 90)
*Gli antroposofi dovranno abituarsi a distinguere nettamente tutti i loro preconcetti dal semplice corso dei fatti, e a descrivere soltanto il corso dei fatti. Gli antroposofi diverrebbero così esseri che correggono le abitudini odierne. (p. 114)
*Ci si deve anzitutto render conto di dover uscire da se stessi e che ci si deve interessare degli altri e delle loro caratteristiche, almeno per una parte, interessarsene nella stessa misura in cui ci si occupa delle proprie. Se questo non avviene, una Società Antroposofica non può esistere. Si possono accettare soci, e questi possono rimanere tali poiché ci sono delle regole, ma non vi è una realtà. Le realtà non nascono perché si fanno dei soci ed essi ricevono tessere grazie alle quali sono antroposofi; non nascono davvero mai a seguito di quanto si scrive o si stampa, ma grazie a ciò che vive. (p. 118)
*Nella natura vi è dappertutto [[intelligenza]], tutto è saggezza. [...] Così noi pensiamo di aver creato l'intelligenza, mentre la attingiamo dal comune mare dell'intelligenza. (p. 134)
*Dobbiamo arrivare con fermezza ad allontanare il carattere settario dal movimento antroposofico. (p. 137)
*L'[[elettricità]] è andata sui nervi dell'uomo moderno che ne ha scacciato ogni tendenza verso lo spirito. (p. 171)
*Se l'[[antroposofia]] fosse fanatica o ascetica, dovrebbe ora inveire contro la civiltà dell'[[elettricità]]. Sarebbe però naturalmente un non-senso, perché così possono parlare solo le concezioni del mondo che non tengono conto della realtà. Dicono allora: è arimanico, lungi da me! Ma ciò porta solo all'astrazione. Infatti, se in una riunione settaria si tuona perché non ci si difende da [[Arimane]], si scendono poi le scale e si sale sul tram elettrico. Così però l'imprecare contro Arimane, anche se suona tanto santo – mi si scusi l'espressione – è solo una sciocchezza. Non si può infatti evitare di dover vivere con Arimane. Occorre solo vivere con lui nel modo giusto e non farsi da lui dominare. (pp. 173-174)
*Osserviamo il brillante scritto del giovane [[Nietzsche]]: ''Dell'utilità e del danno della storia per la vita'', col quale veramente con parole di fuoco egli chiede che si abbandoni il peso della storia, che l'uomo viva appieno nel presente e che ponga la vita al posto del passato. Che cosa ne è seguito? Che egli si è fatto prendere dal darwinismo e, come questo, fa derivare l'uomo dall'animale; fa dell'uomo un superuomo. Il suo superuomo è tuttavia rimasto un prodotto del tutto astratto, non ha contenuto, è un sacco vuoto. Fisicamente se ne può dire quel che si vuole, ma non si perviene ad alcuna immaginazione. (pp. 174-175)
*Sviluppare in sé questa conoscenza fa parte dei compiti dell'antroposofo. Il problema non è davvero che l'[[antroposofia]] venga presa come un surrogato per qualcosa che in precedenza era fornito dalle confessioni religiose, oggi diventate un po' noiose per molte delle cosiddette persone istruite; e poiché l'antroposofia non è noiosa ma anzi divertente, costoro non si rivolgono a una confessione religiosa qualsiasi, ma all'antroposofia. Così non deve essere! (p. 177)
==''Considerazioni esoteriche su nessi karmici''==
===[[Incipit]]===
Vorrei ora incominciare a parlare delle condizioni e delle [[legge|leggi]] del destino umano, di quello che usiamo chiamare [[karma]]. Il karma può soltanto venir compreso se si cerca anzitutto di conoscere come si esplicano le leggi dell'[[universo]]. Oggi sarà quindi necessario trattare in forma alquanto astratta questi vari modi di esplicazione delle leggi, per poi ricavare da quanto avremo osservato la conoscenza del destino umano, del karma.<br />Parliamo di cause ed effetti così per i fenomeni del mondo esterno come per quelli della vita umana e oggi, specialmente in campo scientifico, siamo abituati a parlarne in senso del tutto generico. Così facendo incappiamo però nelle maggiori difficoltà, perché non teniamo conto della diversità di come si presentano cause ed effetti.<br /> Possiamo guardare innanzitutto la cosiddetta natura inanimata che si palesa chiaramente nel regno minerale, nelle rocce, in forme spesso meravigliose, e anche in quelle strutture senza forma che per così dire sono state prima ridotte in polvere e poi di nuovo configurate. Guardiamo ciò che in tal modo ci si presenta nel mondo come inanimato.
===Citazioni===
*Ogni qualvolta essa penetra nella sfera della nostra esistenza terrestre, la [[cometa di Halley]] è l'espressione esteriore di un nuovo impulso al [[materialismo]]. Al mondo di oggi questo può sembrare superstizioso, ma gli uomini dovrebbero allora solo ricordare come essi stessi facciano derivare delle azioni spirituali dalle costellazioni stellari. Chi non direbbe che l'esquimese è un essere umano diversamente costituito per esempio dall'indù, proprio perché nella regione polare i raggi solari cadono con un'altra angolazione? (p. 31)
*È già stato chiesto più volte che cosa sarebbe accaduto se il Sole non si fosse scisso dalla Terra e non fosse passato alla condizione, quella attuale, di agire da fuori sulla Terra. Innanzi tutto, quando la Terra era ancora unita al Sole, l'intero sistema cosmico, come anche i progenitori dell'uomo, erano ancora legati fra loro in rapporti di natura ben diversa. Ovviamente, è una cosa assurda prendere in considerazione le condizioni attuali e poi dire che gli antroposofi raccontano delle sciocchezze perché in questo caso tutti gli esseri organizzati avrebbero dovuto finire bruciati. (p. 43)
==''Corrispondenze fra microcosmo e macrocosmo''==
===[[Incipit]]===
Cercherò oggi di indicare ulteriori prospettive riguardo a
un tema già trattato qui di recente. Dissi come, per l'uomo
del presente, le concezioni morali e le concezioni intellettualistiche non coincidano. Mediante il suo intellettualismo
l'uomo viene portato a riconoscere la ferrea necessità naturale. A causa di tale ferrea necessità naturale, noi applichiamo
la legge di causa ed effetto a tutto quanto rientra nel nostro
campo di osservazione. Inoltre, quando una persona compie
un'azione, ci chiediamo che cosa ve l'abbia spinta, che cosa
abbia agito in lei o fuori di lei, al fine di attribuire a quell'azione la sua causa. Tale riconoscimento della necessità di ogni
evento ha acquisito negli ultimi tempi un carattere scientifico. In passato aveva più un carattere teologico, e ancora per
molte persone mantiene tale carattere. Il carattere scientifico
emerge quando si è più inclini a pensare che quanto noi facciamo dipenda dalla nostra costituzione corporea e dalle influenze sulla nostra costituzione corporea. Ancora oggi del
resto vi sono pur sempre persone che pensano che l'uomo
agisca per necessità, più o meno come avviene per una pietra
quando cade per terra. Tale sarebbe la coloritura scientifica
del pensiero relativo alla necessità.
===Citazioni===
*[...] per l'uomo del presente, le concezioni morali e le concezioni intellettualistiche non coincidono. (p. 9)
*[...] il [[cuore]] non agisce come una pompa che spinge il sangue attraverso il corpo, ma che è il cuore a venir mosso dalla circolazione del [[sangue]], in sé stessa vivente, a sua volta determinata dagli organi. Il cuore a dire il vero (lo si può accertare in embriologia) non è altro che il risultato della circolazione del sangue. (pp. 50-51)
*I movimenti che si esprimono nella nutazione sono inoltre movimenti che hanno la propria origine nell'astralità, non in una cosa qualsiasi che possa essere indagata sulla base dei principi Newtoniani. Tuttavia il Newtonismo è proprio ciò che ci ha scaraventati tanto spaventosamente il [[materialismo]], poiché è ricorso alla massima astrazione possibile. (p. 67)
*Poiché ci troviamo sulla terra, le azioni celesti su di noi sono diverse da come sarebbero se li fossimo esposti stando sospesi liberamente nello spazio. (p. 77)
*Ho detto che la concezione materialistica immagina che il [[cuore]] umano sia una sorta di pompa che spinge il sangue in tutto il corpo. Ma non è così: il sangue è qualcosa di interiormente mobile in se stesso, possiede una sua vitalità, e il battito cardiaco non è la causa della circolazione del sangue, ma al contrario ne è la conseguenza, l'effetto della circolazione del sangue. Lo stesso vale anche per gli altri organi. La funzione che gli organi esercitano si innesta nei movimenti pieni di vita. (p. 92)
*I greci non vedevano il cielo blu come lo vediamo noi. Lo vedevano semplicemente scuro. Questo può essere riferito con certezza; lo si può stabilire con certezza soprattutto muovendo dalla scienza dello spirito. (p. 99)
*Quando oggi la [[fisiologia]] orientata in senso materialistico parla della volontà, quale si manifesta ad esempio in un movimento degli arti, pensa che dall'organo centrale, dal cervello, venga inviato una specie di segnale telegrafico che passa per i cosiddetti nervi motori e quindi muove, diciamo, la gamba destra. Ma questa è veramente un'ipotesi del tutto infondata e anche sbagliata. L'osservazione spirituale mostra infatti che, considerando l'uomo schematicamente, le cose stanno così: quando viene volontariamente sollevata la gamba destra, dall'entità-io dell'uomo, dalla reale entità-io parte un impulso diretto verso la gamba. Essa viene dunque sollevata direttamente dall'entità-io. Solo che tutto ciò si attua come l'attività del dormire: la coscienza non ne sa nulla. L'interporsi dei nervi, che poi raggiungono l'organo centrale, semplicemente ci informa di avere una gamba, ci informa di continuo della presenza della gamba. II nervo non ha nulla a che fare con l'azione dell'io sulla gamba. Si tratta di una relazione diretta tra la gamba e la volontà, che nell'uomo è collegata con l'entità-io, mentre nell'animale con il [[corpo astrale]]. (pp. 134-135)
*Chi ha mani quantomai maldestre, chi per esempio non sa seguire abili movimenti con le dita, non sarà neppure un pensatore di sottile ingegno. (p. 140)
*[...] proprio gli scienziati [[gesuiti]] sono i materialisti più estremi nel campo della ricerca scientifica. Non solo dimostrano di continuo che con la scienza non si può pervenire allo spirito, ma si danno pena, dove ciò sia possibile, di tener lontano lo [[spirito]] dalla [[scienza]]. (pp. 181-182)
*[...] l'[[universo]] non può venir compreso se da esso si esclude l'[[uomo]]; questo significa che non è possibile una comprensione dell'universo in sé, senza includervi anche l'uomo, e senza considerare il nesso che esiste tra l'universo e l'uomo stesso. (p. 194)
*Se anche non lo si può constatare fisiologicamente, è pur vero che prima del mistero del [[Golgota]] l'umanità terrestre essenzialmente – e ovviamente approssimativamente – formulava sempre solo pensieri collegati con l'elemento materiale. Nel tempo in cui l'evento del Golgota irruppe entro la vita terrestre, l'umanità era giunta a un punto della sua evoluzione tale da poter eliminare, nell'interiore processo animico-spirituale del pensiero, l'elemento materiale; divenne allora possibile il pensare libero dalla materia. (p. 241)<br />
==''Dalla cronaca dell'akasha''==
===[[Incipit]]===
L'uomo apprende dalla storia comune solo una piccola parte degli avvenimenti vissuti dall'umanità in epoche primordiali, e i documenti storici gettano luce su alcuni millenni soltanto. Anche ciò che c'insegnano l'archeologia, la paleontologia e la geologia ha limiti assai ristretti; e a questa insufficienza si aggiunge l'incertezza di tutto ciò che è basato su testimonianze esteriori. Osserviamo infatti come l'insieme di un avvenimento o la fisionomia di un popolo, anche non molto lontano da noi, si modifichino quando vengano scoperti nuovi documenti storici. Confrontiamo la descrizione che diversi storici ci danno del medesimo fatto e ci accorgeremo di trovarci su un terreno assai malsicuro. Tutto ciò che appartiene al mondo sensibile esteriore è sottoposto all'azione del tempo, e il tempo a sua volta distrugge ciò che nel tempo ha origine. Ora, la storia esteriore non può che fondarsi appunto su quello che il tempo ha conservato; e chi, fermandosi ai documenti esteriori, può affermare che in essi sia conservato appunto l'essenziale?
===Citazioni===
*Chi si limita alla conoscenza del mondo sensibile non può immaginare quanto differissero da noi i nostri progenitori dell'[[Atlantide]]; e non soltanto nell'aspetto esteriore, ma anche nelle qualità dello spirito. Le loro cognizioni, le arti tecniche, tutta la loro civiltà era ben diversa da quella dei nostri giorni. Osservando l'umanità atlantidea dei primi tempi, vi troviamo facoltà spirituali diverse in tutto dalle nostre. L'intelletto razionale, la facoltà di combinare e di calcolare sulla quale oggi è basato tutto ciò che si produce, mancavano interamente ai primi Atlantidei. Essi possedevano invece una memoria sviluppatissima che era una delle loro facoltà spirituali più spiccate. Il loro modo di calcolare, per esempio, non consisteva come il nostro nell'imparare alcune regole per poi applicarle. L'abaco, nei primi tempi dell'Atlantide, era ancora sconosciuto; nessuno aveva impresso nel proprio intelletto che tre per quattro fa dodici; chi aveva bisogno di fare questo calcolo sapeva orientarsi perché egli si riportava ad altri casi simili o uguali avvenuti precedentemente; si ricordava di quello che era stato applicato prima in circostanze analoghe. (p. 23)
*[...] gli Atlantidei avevano degli apparecchi di cui per così dire alimentavano la combustione coi germi delle piante, trasformando la forza vitale di questi germi in energia applicabile alla tecnica. Così riuscivano a far muovere i loro veicoli a piccola altezza al di sopra del suolo [...] potevano anche elevarsi al di sopra dei monti. (pp. 25-26)
*Benché la "cronaca dell'[[akasha]]" sia stata decifrata con la massima cura, pure non tralasceremo di ripetere che le seguenti comunicazioni non presumono di avere carattere dogmatico. Se il leggere cose e avvenimenti così lontani dall'epoca attuale è già per sé assai difficile, il doverli poi rendere nel linguaggio attuale offre difficoltà quasi insormontabili. (p. 47)
*La fantasia della [[donna]] {{NDR|durante l'epoca lemurica}}, messa in relazione con la natura, divenne la base di un'evoluzione superiore della vita immaginativa. La donna accoglieva in sé, con delicato senso interiore, le forze della natura, la cui eco agiva a lungo nella sua anima; così si formarono i germi della memoria, e con la memoria entrò pure nel mondo la facoltà di formare i primi e più semplici concetti morali. Tutto questo rimase all'inizio estraneo allo sviluppo volitivo dell'elemento maschile. (p. 52)
*Chi non considera che i primi progressi nella vita di rappresentazione furono compiuti dalla [[donna]], non riuscirà a comprendere veramente l'evoluzione dell'umanità. Da essa provenne quello sviluppo di abitudini, connesso con la vita di meditazione interiore e con la coltivazione della memoria, che fu il primo germe del diritto e della morale. L'uomo aveva riconosciuto e applicato le forze della natura; la donna ne fu la prima interprete. [...] L'evoluzione attraversata dalla donna durante l'epoca lemurica fece sì che le fosse assegnata una parte importante all'apparire della seguente razza radicale, della razza atlantidea. (p. 53)
*L'"[[uomo]]" deve passare prima attraverso l'[[egoismo]] per poter poi giungere nuovamente a un grado più elevato, in piena e chiara coscienza, alla completa assenza di egoismo. (p. 67)
*Il compito delle nature sovrumane, delle grandi guide, era appunto d'imprimere nella giovane umanità la propria caratteristica: l{{'}}''amore''. Ma ciò era loro possibile soltanto per la parte della forza animica che si rivolgeva al di fuori; così ebbe origine l{{'}}''amore sensuale''. Questo è dunque il fenomeno accompagnatore dell'azione dell'anima in un corpo o maschile o femminile. L'amore sensuale divenne la forza dell'evoluzione fisica dell'umanità. Quest'amore unisce l'uomo e la donna in quanto esseri fisici. Su questo amore si fonda il progresso dell'umanità fisica. Soltanto su questo amore avevano potere i suddetti esseri sovrumani. (p. 67)
*Si devono distinguere tre di questi gradi che chiameremo ''gradi d'evoluzione planetaria'', a cui la scienza occulta dà il nome di Saturno, Sole, Luna. Vedremo che questi nomi non hanno tutta prima un nesso con i corpi celesti cui l'astronomia fisica attuale li riferisce, benché in un senso più vasto vi sia una certa relazione che il mistico avanzato ben conosce. Si dice inoltre che l'uomo, prima di scendere sulla Terra, abbia abitato altri pianeti; ma dicendo "altri pianeti" dobbiamo intendere soltanto precedenti stati d'evoluzione della Terra stessa e dei suoi abitanti. La Terra, e tutti gli esseri che le appartengono, prima di diventare "Terra", è passata attraverso i tre stati di Saturno, Sole e Luna. Saturno, Sole e Luna sono in certo qual modo le tre precedenti incarnazioni della Terra; e quelli che in questo senso sono chiamati Saturno, Sole e Luna, oggi sono scomparsi, quali pianeti fisici, così come sono scomparse le precedenti incarnazioni fisiche di un uomo, di fronte alla sua incarnazione attuale. (p. 104)
*Nelle ulteriori comunicazioni verremo prima a conoscere il passato dell'uomo, e poi faranno seguito le visioni del futuro. Il futuro può infatti rivelarsi alla vera conoscenza spirituale, anche se soltanto nella misura necessaria all'uomo per l'adempimento del proprio destino. Chi rifiuta a priori la scienza occulta e dalla cattedra dei propri pregiudizi relega senz'altro nel campo delle fantasticherie e delle chimere tutto ciò ch'essa offre, riuscirà meno che mai a comprendere questi rapporti col futuro; eppure, una semplice riflessione logica potrebbe far capire di che cosa si tratta. Ma tali riflessioni logiche vengono accettate soltanto finché si accordano coi pregiudizi umani. I pregiudizi sono potenti nemici anche di ogni logica. (p. 106)
*Facciamo una considerazione: combinando in proporzioni esattamente determinate zolfo, ossigeno e idrogeno, per una legge necessaria si produce acido solforico. Chi ha studiato chimica è in grado di ''predire'' ciò che deve necessariamente succedere quando queste tre sostanze siano messe in relazione tra loro nelle condizioni volute. Nel campo limitato del mondo materiale, il chimico è dunque un profeta, e la sua profezia risulterebbe falsa soltanto nel caso in cui le leggi naturali si mutassero repentinamente. Ebbene, l'occultista indaga le leggi spirituali appunto come il fisico o il chimico indagano le leggi fisiche; e lo fa col metodo e con la severità che l'indagine spirituale richiede. Ma appunto da queste grandi leggi spirituali dipende l'evoluzione dell'umanità. Come non avverrà mai che l'ossigeno, l'idrogeno e lo zolfo si combinino contrariamente alle leggi naturali, così nella vita spirituale nulla potrà mai avvenire che sia una violazione delle leggi dello spirito. Chi conosce queste ultime è dunque in grado di gettare lo sguardo sulle ''leggi che reggeranno l'avvenire''. (pp. 106-107)
*L'indagine spirituale restituisce all'umanità queste forme: così, ad esempio, essa mostra che le giornate della creazione biblica ci descrivono cose che si rivelano allo sguardo chiaroveggente. Lo spirito incatenato al mondo sensibile si limita a trovare che quelle giornate della creazione contraddicono i dati della geologia. La scienza dello spirito, nel riconoscere le profonde verità del racconto biblico, è altrettanto lontana dal volatilizzarlo a mera "poesia mitica", quanto dall'applicarvi semplicemente un procedimento esplicativo allegorico o simbolico. Ma certamente coloro che continuano a fantasticare delle contraddizioni fra racconto biblico e scienza, ignorano totalmente come l'indagine spirituale proceda. Né va creduto che essa attinga alla Bibbia stessa il suo sapere. Essa ha i propri metodi, per cui giunge ai suoi risultati indipendentemente dai documenti, per poi trovarli confermati in questi. E tale procedimento è divenuto ormai necessario per molti i quali attualmente cercano la verità, esigendo un'indagine spirituale che rivesta lo stesso carattere che ha la scienza naturale. (p. 195)
*Chi avvicinerà la scienza dello spirito, quale oggi si presenta, ne sarà preservato da non pochi pregiudizi, anche da quello che il mondo soprasensibile sia stato creato dalla paura e dal bisogno. Chi riuscirà a conquistarsi questa veduta, non verrà nemmeno più ostacolato dal timore che l'occuparsi di scienza dello spirito possa estraniarlo dalla realtà pratica della vita; ma riconoscerà invece che una scienza dello spirito rende la vita più ricca e non più povera. Essa non porta certo a sottovalutare la telefonia, la tecnica ferroviaria o la navigazione aerea; ma insegna a scoprire altri valori per la vita pratica, di cui attualmente non si tiene conto, poiché si crede soltanto al mondo dei sensi, cioè non alla realtà intera, ma solo a una parte di essa. (pp. 196-197)
==''Epidemie''==
*Da parte di alcuni si sottolinea (non del tutto a torto, ma con una visione unilaterale) come la medicina convenzionale abbia addirittura provocato una paura dei batteri e dei bacilli. D'altra parte, nel corso degli ultimi decenni la ricerca ha portato a migliorare le condizioni di salute. Chi sostiene questa linea segnala con orgoglio in quale percentuale sia quasi ovunque diminuita la mortalità in questi anni. Chi invece afferma che nello studio della malattia non sono tanto importanti le cause esterne, quanto piuttosto quelle che risiedono nell'essere umano, vale a dire una predisposizione ad ammalarsi, una condotta di vita equilibrata o irresponsabile, rileverà invece come negli ultimi tempi le malattie siano aumentate in modo spaventoso, sebbene i tassi di mortalità siano innegabilmente diminuiti. Farà notare quanto siano aumentate certe patologie: malattie cardiache, tumori, malattie di cui non si trova menzione nei testi più antichi, malattie dell'apparato digerente e così via. Le ragioni addotte da una parte o dall'altra sono degne di attenzione. Non si può sostenere, con superficialità, che i bacilli o i [[batteri]] non siano temibili agenti patogeni. D'altra parte, non si deve escludere che l'uomo possa essere in qualche modo resistente e protetto contro l'influenza di tali agenti patogeni, oppure non esserlo. Non lo è, quando perde la propria capacità di resistenza a causa di uno stile di vita irragionevole. (14 gennaio 1909 – 0.0. 57, pp. 11-12)
*Nel nostro tempo vi è una paura ben nota che con perfetta analogia può essere paragonata alla paura medievale dei fantasmi. È la paura attuale dei germi. Queste due paure sono molto simili. Sono simili anche perché ognuna delle due epoche, il medioevo e l'età attuale, si comporta nel modo che le è consono. Il medioevo aveva una certa fede nel mondo spirituale; era quindi naturale che ci fosse la paura di entità spirituali. L'epoca moderna ha perso la fede nel mondo spirituale, crede del mondo materiale, quindi ha paura di esseri materiali, non importa quanto piccoli siano. (5 maggio 1914 – O.O. 154, pp. 13-14)
*Quando la gente si prende gioco delle superstizioni medievali sui [[Fantasma|fantasmi]], si potrebbe obiettare: perché, è cambiato qualcosa da questo punto di vista? È scomparsa la paura dei fantasmi? Le persone oggi non li temono forse molto più di prima? È molto più orribile di quanto si pensi quel che accade nell'animo umano, quando calcola che nel palmo della mano vi sono {{formatnum:60000}} germi. (5 gennaio 1911 – O.O. 127, p. 14)
*I bacilli sono allevati più intensivamente quando l'individuo, addormentandosi, non porta con sé nient'altro che un atteggiamento materialista. Non c'è aiuto più efficace per questo allevamento che addormentarsi con le sole idee materialiste e da lì, dal mondo spirituale, dal proprio io e dal [[corpo astrale]], agire di nuovo sugli organi del corpo fisico, che non siano il sangue e il sistema nervoso. Non c'è modo migliore per nutrire i germi che dormire con le sole convinzioni materialiste. (5 maggio 1914 – 0.0. 154, p. 15)
*La pretesa odierna di voler capire tutto con l'[[intelletto]] è quanto di più spaventoso vi sia. In [[medicina]] non si può capire davvero nulla con l'intelletto. [...] Tutto ciò che riguarda la medicina va colto in una visione diretta con una facoltà percettiva che va prima sviluppata. (21 aprile 1924 – 0.0. 316, p. 30)
*E la [[vaccinazione]] antivaiolosa? Qui si è di fronte a una questione particolare. Se si vaccina qualcuno, e questi è un antroposofo o è stato educato in senso antroposofico, la vaccinazione non fa danni. La vaccinazione nuoce a chi coltiva in prevalenza pensieri materialistici. Allora la vaccinazione diviene una sorta di forza arimanica: la persona non riesce più a liberarsi da una certa mentalità materialistica. Ciò che inquieta della vaccinazione antivaiolosa, è che essa riveste la persona di una sorta di fantoma che gli impedisce di liberare il proprio organismo fisico dalle entità psichiche come nella coscienza normale. L'uomo diventa così costituzionalmente materialista e non è più in grado di innalzarsi allo spirito. Questo è il pericolo della vaccinazione. [...] La vaccinazione antivaiolosa è prima di tutto una questione psichica. [...] Se si sostituisse questa fede con qualcos'altro, se si educasse l'uomo secondo natura per renderlo recettivo a qualcos'altro che non sia la vaccinazione, in modo da riavvicinarlo allo spirito, lo si preserverebbe senz'altro da ciò che si insinua inconsciamente in lui: qui c'è un'epidemia di vaiolo! Si desterebbe in lui la consapevolezza che vi è un elemento spirituale, sebbene ingiustificato, dal quale salvaguardarsi. Si otterrebbero allora buoni risultati su come bisognerebbe rafforzare l'uomo a difendersi da tali influenze.<br />''Come bisogna comportarsi se l'influsso mediante l'educazione è molto difficile, come nelle nostre regioni?''<br />Allora bisogna vaccinare. Non c'è alternativa. Non sarò certo io a consigliare un'opposizione fanatica a queste cose, e non solo da un punto di vista medico ma antroposofico in generale. Noi non aspiriamo al fanatismo, ma a cambiare le cose in generale e con discernimento. (22 aprile 1924 – 0.0. 314, pp. 31-32)
*Se in un determinato periodo gli uomini non erano in condizione di adottare determinate misure contro le [[epidemie]], erano tempi in cui gli uomini non lo potevano fare perché le epidemie dovevano agire secondo un piano cosmico universale pieno di saggezza, affinché le anime umane trovassero l'occasione di pareggiare quel che era stato compiuto sotto l'influsso arimanico e sotto certi precedenti influssi luciferici. Se oggi vengono poste altre condizioni, è perché si soggiace del pari a determinate grandi leggi karmiche. (25 maggio 1910 – O.O. 120, p. 45)
*Si arriverà a buoni risultati nel campo dell'igiene, della medicina e dell'organizzazione sanitaria soltanto se in questo campo verranno studiati i sintomi, non dico storici, ma cosmologici, perché infatti le malattie esistenti sulla Terra ci sono inviate dal cielo. (20 ottobre 1918 – 0.0. 185, p. 53)
*Il pensare logico e puro ha come effetto anche quello di rafforzare, di essere salutare per il corpo fisico, rendendolo meno soggetto alle malattie; chi ne ha dimestichezza, per esempio i matematici, ha meno da temere quando entra in un reparto per malattie infettive, come il [[colera]]. (1 novembre 1907 – O.O. 266/1, p. 55)
*Il logorio nervoso prodotto dal [[materialismo]] agisce così su intere stirpi, su interi popoli, come pure sulla vita di singoli uomini. Se la corrente spirituale non avrà tanta forza da raggiungere anche i pigri e gli indolenti, il nervosismo, vale a dire la conseguenza karmica del materialismo, avrà sempre più influenza sull'umanità, e come nel Medioevo si sono avute epidemie di lebbra, in futuro, chiamate dai princìpi materialistici, dilagheranno malattie nervose, epidemie di pazzia che colpiranno popoli interi. Con la comprensione di questo aspetto della legge del [[karma]], la scienza dello spirito non dovrebbe essere oggetto di dispute, ma rimedio per l'umanità. Più l'umanità diverrà spirituale, tanto più verrà eliminato tutto quel che è legato alle malattie del sistema nervoso e dell'anima. (30 maggio 1907 – 0.0. 99, p. 64)
*Ma un'epoca che crede solo nella materia genererà una discendenza in cui tutto quanto nel corpo prenderà una propria strada, non vi sarà più un centro, e per tale motivo si manifesteranno nevrastenia e nervosità. Questo fenomeno sarà sempre più diffuso, se il materialismo rimarrà anche in futuro la visione del mondo. Un chiaroveggente può dire esattamente che cosa accadrebbe se il materialismo non trovasse il suo contrappeso in una stabile prospettiva spirituale. Le malattie mentali diventerebbero epidemiche, i bambini soffrirebbero di nervosismo e di tremori fin dalla nascita, e l'ulteriore conseguenza di una mentalità materialista sarebbe un genere umano tanto poco centrato su di sé come già iniziamo a vedere oggi. (22 giugno 1907 – 0.0. 100, pp. 65-66)
*Attraverso la menzogna, la calunnia e l'ipocrisia, l'uomo crea, per così dire, un esercito di esseri spirituali appartenenti alla categoria dei fantomi. (14 giugno 1908 – O.O. 98, p. 69)
==''Gerarchie spirituali e loro riflesso nel mondo fisico – Zodiaco, Pianeti e Cosmo''==
===[[Incipit]]===
Questo ciclo di conferenze ci condurrà in regioni molto elevate della vita spirituale, molto fuori della nostra dimora terrestre, non solo nei mondi spaziali fisici, ma anche nei mondi spirituali dai quali il mondo spaziale fisico ebbe origine. Ma appunto da un siffatto ciclo di conferenze apparirà chiaro come in sostanza tutto il sapere e la [[saggezza]] hanno lo scopo di scioglierci il grande, il massimo tra gli enigmi, l'enigma dell'uomo.[...]<br />Se vogliamo parlare delle cosiddette gerarchie spirituali, dobbiamo elevarci con l'occhio dell'anima agli esseri che hanno la loro esistenza al di sopra dell'uomo vivente sulla [[Terra]]. Occhi visibili possono contemplare una scala di esseri che rappresentano soltanto quattro gradini di una gerarchia: il mondo minerale, il mondo vegetale, quello animale e quello umano. Ma sopra l'uomo comincia un mondo di esseri invisibili, e all'uomo è dato, grazie alla conoscenza di ciò che trascende i sensi fisici e fin dove essa gli è possibile, di salire per un certo tratto alle potenze ed entità che nell'invisibile mondo soprasensibile, sono la continuazione dei quattro gradini che si trovano sulla Terra stessa. (1985)
===Citazioni===
*Ciò che l'uomo può indagare, sapere, conoscere, le idee e i concetti ch'egli conquista, e pure le immaginazioni, ispirazioni e intuizioni della chiaroveggenza ch'egli conquista, tutto ciò è, se è lecito dir così solo ''post-vissuto'' dall'uomo, ma è già stato ''pre-vissuto'' e ''pre-saputo'' appunto dalle entità che stanno al di sopra dell'uomo. Se ci è lecito usare un paragone alla buona, diremo che l'orologiaio anzitutto ha l'idea, il pensiero dell'orologio, poi, secondo quest'idea, costruisce l'orologio. L'orologio è costruito secondo le idee dell'orologiaio che hanno preceduto la costruzione; in seguito poi qualcuno potrà smembrare l'orologio, analizzarlo e studiare da quali pensieri dell'orologiaio esso abbia avuto origine; egli ripenserà allora i pensieri dell'orologiaio. Solo così, in sostanza, l'uomo, al suo stadio normale d'evoluzione, può contenersi di fronte all'antichissima saggezza cosmica primordiale delle entità spirituali a lui superiori. (p. 10)
*Infine, venne il tempo in cui fu lecito parlare del contenuto dell'antichissima saggezza in un linguaggio comprensibile a più larghe masse. All'incirca dall'ultimo terzo del secolo decimonono in poi si poté parlare in forma più o meno palese intorno all'antichissima sapienza del mondo, e solo perché, appunto nei mondi spirituali, avvennero dati fatti, fu per così dire concessa ai custodi dei misteri la possibilità di lasciar trapelare qualcosa dell'antichissima saggezza. (p. 12)
*[...] nemmeno gli antichi greci, quando parlavano di Mercurio, intendevano l'astro fisico, bensì l'insieme delle entità di quell'astro. Erano mondi spirituali, esseri spirituali quelli di cui si parlava quando, nelle sedi della conoscenza, si pronunciava, poniamo, il nome di Mercurio. Coloro che erano discepoli dei maestri di quelle scuole, pronunciando nei diversi linguaggi i nomi di Luna, Mercurio, Venere, Sole, Marte, Giove, Saturno, indicavano una scala di entità spirituali. Chi pronuncia quelle parole nel senso odierno, indicando con esse un astro fisico, indica solo la parte più grossolana di ciò che con quei nomi s'intendeva in origine. (p. 19)
*Durante tutta la sua vita l'uomo assorbe in sé, dal mondo esterno, [[Spirito|spiriti elementari]]. In quanto si limita a guardare gli oggetti esterni, lascia semplicemente entrare in sé gli spiriti senza mutarli; se cerca invece di elaborare le cose del mondo esterno nel suo spirito, per mezzo di idee, concetti, sentimenti di bellezza e così via, egli salva e libera quegli spiriti elementari. (p. 33)
*Noi denominiamo [[Luna]] quel pianeta precedente la [[Terra (pianeta)|Terra]], e con ciò non intendiamo la Luna di oggi, ch'è solo un frammento, un residuo della Luna antica, ma intendiamo uno stato precedente della nostra Terra che ebbe esistenza una volta e passò poi per un periodo di vita spirituale che usiamo chiamare ''pralaya'', così come l'uomo passa per uno stato spirituale dopo la morte. (p. 43)
*Anticamente non si disegnava lo [[zodiaco]] rappresentandolo nelle sue corrispondenti forme animali, ma disegnando nelle rispettive regioni gli organi umani. Al posto dell'Ariete la testa; al posto del Toro, la laringe; al posto dei Gemelli, ciò che meglio esprime la simmetria, le due braccia; il torace al posto del Cancro; il cuore al posto del Leone; e così via fino alla parte bassa delle gambe al posto dell'Acquario; ed ai i piedi al posto dei Pesci. (p. 139)
*Durante l'evoluzione lemurica le forze luciferiche penetrarono dappertutto nel corpo astrale dell'uomo e lo compenetrarono con le loro azioni, che in lui si estrinsecarono come basse passioni. Ciò per cui egli può soccombere all'errore e al male ha la sua sede nel corpo astrale: gli spiriti luciferici gliel'hanno innestato. Se non gliel'avessero innestato, l'uomo non avrebbe mai avuto la possibilità dell'errore, del male; si sarebbe elevato a ricevere il suo io intatto dalle influenze ostacolatrici. Invece l'uomo ha questa possibilità; ma le grandi guide lo proteggono, per quanto è necessario, dallo sprofondare troppo in basso. (p. 165)
*Gli [[Elohim]] sono le entità che, alla separazione del Sole da Luna e Terra, rimasero unite al Sole; fanno parte della gerarchia che ha il nome di Potestà, Spiriti della forma, fanno parte delle gerarchie da queste verso l'alto. Sono ancora entro la nostra evoluzione. Elohim è il nome complessivo per gli esseri solari che allora scelsero il Sole per loro dimora, non come sfera di attività. [[Cristo]], il più elevato degli Elohim, è il loro reggente. Egli non fa però parte delle gerarchie, ma della Trinità. Nel Cristo abbiamo un'entità che è tanto potente da avere influenza su tutte le parti del nostro sistema solare. (p. 172)
==''Il Cristianesimo come fatto mistico e i misteri antichi''==
===[[Incipit]]===
*Il pensiero scientifico ha influenzato profondamente tutta la concezione moderna del mondo. Diventa sempre meno possibile parlare delle esigenze spirituali, della "vita dell'anima", senza dover prendere posizione nei riguardi delle concezioni e delle conoscenze scientifiche. Certo, esistono ancora molte persone che soddisfano quelle esigenze senza lasciarsi turbare nella loro vita spirituale dalla corrente scientifica. Non può però comportarsi in tal modo chi sente il polso del tempo.
===Citazioni===
*Non può quindi esservi alcun dubbio: la mentalità scientifica rappresenta il massimo potere nella vita spirituale contemporanea. Chiunque parli degli interessi spirituali dell'umanità d'oggi, non può ignorarla. (p. 12)
*L'iniziato scorge i processi spirituali, e le immagini dei [[Mito|miti]] ne rappresentano per così dire le illustrazioni. Chi non è in grado di considerarle come tali, non è ancora giunto alla comprensione del loro significato. I processi spirituali stessi sono infatti soprasensibili, mentre le immagini, che nel loro contenuto ricordano il mondo sensibile, non sono spirituali per se stesse, ma appunto solo una illustrazione dello spirituale. Chi vive esclusivamente nelle immagini, sogna; vive invece entro percezioni spirituali solo chi è riuscito a sentire nell'immagine lo spirituale, come nel mondo dei sensi sentiamo la rosa per tramite della rappresentazione che ne abbiamo. (p. 66)
==''Il legame fra i vivi e i morti''==
===[[Incipit]]===
*È nostra aspirazione cercare, per quanto possibile, di penetrare con la conoscenza in quei mondi che restano chiusi alla conoscenza comune e dipendente dai sensi, che è legata al piano fisico. Nel corso degli anni ci siamo abituati a pensare che l'uomo, nel corso della vita in cui egli è chiuso all'interno del suo corpo fisico, vive in un mondo che costituisce solo una piccola parte di tutto il mondo reale. Dato che ci incontriamo così raramente, in occasione di questi incontri non possiamo spiegare tutto a partire dai fondamenti.
===Citazioni===
*Se nel passare la soglia della [[morte]] noi non facessimo questa esperienza (che facciamo consapevolmente) della dipartita del nostro corpo fisico, non potremmo mai sviluppare una coscienza dell'io dopo la morte! La coscienza dell'io dopo la morte viene stimolata dall'esperienza della dipartita del corpo fisico. (p. 16)
*Dai mondi spirituali ci separano solo stati di coscienza: non condizioni di spazio ci separano, ma stati di coscienza. (p. 20)
*Dopo la [[morte]], il morto non guarda i suoi pensieri come egli guardava i pensieri che si era formato durante la vita, e dei quali si lamenta e che richiama dalle proprie profondità.il morto guarda i suoi pensieri come fossero un dipinto eterico, egli vede i propri pensieri fuori del mondo. (p. 26)
*Diversa è l'esperienza che si fa quando dal mondo spirituale si guarda i pensieri che vivono che si sono lasciati nel mondo fisico. [...] Essi sorgono veramente in modo analogo a come sorgono le impressioni del mondo fisico. Questo e ciò che solleva, rallegra, riscalda i morti nei pensieri dei figli che li amavano. Questo è infatti un campo molto particolare per i morti, cercare nei pensieri e che sono rimasti indietro. (p. 28)
*L'egoismo umano troverebbe forse più simpatico attribuire sempre tutto alla propria genialità; ma in realtà anche ciò che sorge interiormente e noi proviene da influssi spirituali esteriori, e noi possiamo dimostrare concretamente l'esistenza di questi singoli influssi spirituali. (p. 52)
*Se si prova a seguire un'individualità umana molto indietro nel tempo, ancor prima che in un determinato momento entra in un corpo fisico (essa proviene infatti dal mondo spirituale), si vede che è questa stessa individualità a far incontrare il padre la madre, ad agire in modo che madre e padre si incontrino per generarla. Sì, essa agisce anche prima. Agisce già innescando un ordine nell'intera serie delle generazioni, in modo che alla fine si trovino le tue persone tramite le quali essa può trovare la propria incarnazione. (p. 58)
*Il ricercatore dello spirito può addirittura indicare precisamente quando il [[materialismo]] a raggiunto il suo massimo livello: fra l'anno 1840 e il 1841. Da allora esso sta perfino calando leggermente; ma le sue conseguenze sono naturalmente enormi. (p. 62)
*Così come è organizzata, l'umanità non riceve già compiuto un sentimento potente, non riceve già compiuto un intelletto penetrante; ma attraverso l'anima cosciente forma qualcosa di molto più svincolato, più individuale, più rivolto all'[[egoismo]], più finalizzato alla solitudine nel proprio corpo di quanto lo era mediante l'anima razionale o affettiva. Attraverso l'anima cosciente l'uomo diventa un individuo isolato, un eremita che vaga per il mondo; ed è caratteristico del nostro tempo (e lo sarà sempre di più), che gli uomini si chiudano in se stessi. L'anima cosciente dà il carattere del separarsi dal resto dell'umanità, del vivere isolati. Perciò si incontrano maggiori difficoltà a familiarizzare, a diventare amici. Prima di imparare a conoscersi, occorre molto tempo. (p. 75)
*Mentre l'anima razionale o affettiva si forma attraverso l'immediato conoscersi nell'incontro, l'anima cosciente può formarsi solo sull'uomo entra in rapporto con l'altro uomo partendo più dalla sua interiorità. (p. 76)
*Nel momento stesso in cui, uscendo dalla vita moderna, nasceva il primo germe della libertà di pensiero, anche la potenza opposta è entrata in azione sotto forma di "[[Gesuiti|gesuitismo]]" – e con questo termine è compreso molto che poi dovrebbe essere caratterizzato nel dettaglio – delle diverse religioni. Esso è stato chiamato in vita per opporre la massima resistenza alla libertà di pensiero, che è una necessità vitale del quinto periodo postatlantico. In tale epoca sarà sempre più necessario sradicare ovunque il gesuitismo, poiché la libertà di pensiero, irradiando dall'ambito religioso, deve potersi espandere in tutti i campi della vita. (p. 83)
*Oggi, nell'ambito della [[medicina]], vediamo già spuntare un gesuitismo che di poco discosta da quello della religione dogmatica. Vediamo come, partendo da una certa medicina dogmatica, si voglia estendere il potere della classe medica. Questa è l'essenza del gesuitismo nei più diversi settori. Esso diventerà sempre più forte e gli uomini saranno costretti ad accettare ciò che l'autorità impone. La salvezza della nostra epoca consiste nel salvaguardare lo sviluppo dell'anima cosciente contro queste tendenze arimaniche. (p. 85)
*Il morto è nei nostri pensieri, egli guarda i nostri pensieri. Se questi pensieri sono quelli che noi curiamo quando sviluppiamo un ragionamento scientifico-spirituale, se quindi leggiamo qualcosa al morto o gli raccontiamo qualcosa che noi sappiamo o che pensiamo a proposito del mondo spirituale, allora egli starà insieme a questi pensieri che noi gli rivolgiamo qui tramite la scienza dello spirito. Per il fatto che li rivolgiamo a lui, si crea un legame di attrazione tra qui e là. Per il fatto quindi che la scienza dello spirito è qualcosa di vivente, noi possiamo inviare in alto una forza vivente che può dare un alimento vivente al morto che è con noi. (p. 110)
*Noi viviamo per così dire in un'atmosfera che esige da noi una vigorosa esplicazione di forze, una vigorosa resistenza. E questi sono i profondi motivi per cui spesso ci scoraggiamo e ci sentiamo soli, per cui, accettando la scienza dello spirito, spesso non riusciamo facilmente a cavarcela nella vita. Se però abbiamo un'idea chiara di quanto grande sia l'[[antroposofia]] in cui noi ci inseriamo come in un poderoso nesso dell'umanità, e di quanto piccola essa oggi appaia (perché ne siamo soltanto agli inizi), se avremo chiara questa idea, allora potremo anche trovare la forza di resistere, potremo trovare veramente questa forza. Nell'evoluzione dell'umanità infatti tutte le cose grandi prendono le mosse da un piccolo inizio. (p. 146)
*Noi non [[Vivere|viviamo]] inutilmente. I frutti della nostra [[vita]], come noi li accogliamo nei pensieri elaboriamo, vengono annessi nel cosmo. (p. 163)
*Nel futuro ci sarà un tipo di [[medicina]] che terrà in particolare conto ciò di cui ho appena parlato. Ci sarà un modo di osservare medico-fisiologico che analizzerà il rapporto che esiste tra il [[corpo eterico]] e l'uno o l'altro dei satelliti, e in base a ciò sarà possibile valutare se le persone siano sane o malate. Infatti, ciò che al giorno d'oggi viene definito malattia è solo un'immagine esteriore di ciò che esiste in realtà. In realtà c'è una qualche irregolarità in ciò che ho paragonato ad un sistema planetario, e la malattia rispecchia solamente queste irregolarità. (p. 183)
*Trent'anni del mondo spirituale corrispondono all'incirca un anno del mondo fisico. (p. 193)
*[...] nel momento in cui varcano la soglia della [[morte]], essi {{NDR|i morti}} acquistano una nuova possibilità di accedere alla nostra anima, e in ciò consiste tutta la differenza. Ora essi agiscono in noi da dentro, mentre quando erano vivi agivano in noi dall'esterno. (p. 200)
*E se noi viviamo con i giusti sentimenti dell{{'}}''in Christo morimur'' il passaggio attraverso la soglia della morte, allora, guardando dalla periferia, fra tutte le entità che noi vediamo (quindi anche gli esseri elementari e quelle che appartengono alle gerarchie più elevate, ma anche fra le entità che sono anime umane incarnate qui o già escarnate), tra tutte queste troviamo anche il nostro stesso essere-io. Il rapporto del nostro essere-io rispetto alle altre entità che ho appena caratterizzato noi lo osserviamo da fuori. Poter avere queste sensazioni dopo avere varcato la soglia della morte è importantissimo. Infatti, solo quando possiamo avere questa sensazione rispetto al nostro io, possiamo anche ritrovarci in giusto modo nell'incarnazione. Ma possiamo avere questa sensazione solo se varchiamo nel modo giusto la soglia della morte, accompagnati cioè dal sentimento: "Siamo morti nel [[Cristo]]". (p. 201)
==''Il Vangelo di Giovanni''==
===[[Incipit]]===
Queste conferenze sul [[Vangelo]] di [[Giovanni apostolo ed evangelista|Giovanni]] avranno un duplice scopo: da un lato, quello di approfondire i concetti scientifico-spirituali come tali, ampliandoli in diverse direzioni; dall'altro, proprio quello di affrontare, per mezzo di quei concetti, quel grande documento che è appunto il Vangelo di Giovanni. Va dunque tenuto presente che queste conferenze si propongono entrambi gli scopi. Non si tratta solo di considerazioni ''intorno'' al Vangelo, ma ci proponiamo di
penetrare, sulla scorta di esso, entro profondi misteri dell'esistenza e di stabilire come debba procedere la conoscenza scientifico-spirituale, quando si riallaccia a uno qualsiasi dei grandi documenti trasmessi dalle diverse religioni.
===Citazioni===
*L'uomo può raggiungere i segreti dell'esistenza mediante l'uso delle sue facoltà interiori, che con la propria conoscenza può giungere fino alle forze e alle entità creatrici del mondo. (p. 8)
*Ora, dicevo, verso la metà del [[medioevo]] esisteva negli animi cristiani d'Europa una corrente che agiva in profondità; infatti, l'originario senso spirituale della dottrina dell'[[eucaristia]] aveva subìto, da parte dell'autorità, una diversa interpretazione, tinta di materialismo. Di fronte alle parole: «Questo è il mio corpo...; questo è il mio sangue», gli uomini non riuscivano più a concepire altro che un processo materiale, una materiale trasformazione di pane e vino in carne e sangue. Ciò che prima era stato concepito spiritualmente, ora cominciava a venire immaginato in modo grossolanamente materiale. Qui dunque il [[materialismo]] s'insinua nella vita religiosa, molto tempo prima di conquistare la scienza. (p. 14)
*Quando l'uomo dorme il suo corpo fisico e quello eterico giacciono nel letto; il corpo astrale e l'io sono in certo modo sciolti dalla connessione col corpo fisico e con l'eterico, trovandosi quindi al di fuori di questi corpi, purché s'intenda quest'espressione in senso non spaziale, ma spirituale. (p. 23)
*Se vogliamo mettere in evidenza nel modo più elementare la differenza tra il corpo fisico umano e il corpo fisico d'un minerale (poniamo d'un cristallo), possiamo esprimerla così: il cristallo, se non viene distrutto dall'esterno, conserva la propria forma. Il corpo fisico umano non è in grado di conservare da se stesso la propria forma; esso la conserva solo finché e in quanto è compenetrato da un corpo eterico, da un corpo astrale e da un io. Dal momento in cui questi tre elementi costitutivi se ne staccano, il corpo fisico comincia a diventare qualcosa del tutto diverso da ciò che era stato fra la nascita e la morte: segue le leggi fisiche e chimiche della materia e si decompone, mentre il corpo fisico del minerale si conserva. (p. 25-26)
*Ciò che affluisce nella luce solare fisica contiene in sé le forze spirituali d'amore appunto di quei sei spiriti di luce: i sei [[Elohim]] che troviamo menzionati nella [[Bibbia]]. Uno dei sette, invece, si separò dagli altri per il bene dell'umanità, ed elesse a propria dimora non il Sole, ma la Luna; e quest'uno degli spiriti di luce, che rinunciò volontariamente all'esistenza solare e si prescelse la Luna, non è altri che colui che l'Antico Testamento chiama "Jahve" o "Jehova". (pp. 49-50)
*L'autore del Vangelo di Giovanni sottolinea con forti parole questo: "No, non dovete considerare il [[Cristo]] come un essere soprasensibile, che rimane invisibile, pur costituendo il fondamento di ogni cosa materiale; dovete al contrario attribuire la massima importanza al fatto che il Verbo si è fatto carne e che ha abitato fra noi!" Questa è la sottile differenza fra il cristianesimo esoterico e la gnosi originaria. La gnosi non conosce il Cristo come lo conosce il cristianesimo esoterico, ma solo come un'entità spirituale; e in Gesù di Nazareth essa scorge tuttalpiù un annunciatore umano, più o meno strettamente legato a quell'entità spirituale. La gnosi non vuol rinunciare al Cristo che rimane invisibile; il cristianesimo esoterico, invece, è sempre stato consono al Vangelo di Giovanni, fondato solidamente sulle parole: «E il Logos si è fatto carne e ha abitato fra noi» (1, 14). <br />Colui che è apparso nel mondo visibile è una reale incarnazione dei sei [[Elohim]], del Logos. (p. 53)
*Ma fintanto che il corpo eterico si trova entro quello fisico, non è possibile che vi s'imprima veramente ciò che si è formato per mezzo degli esercizi di meditazione. A questo fine, in passato, occorreva che il corpo eterico venisse tratto fuori dalla connessione col corpo fisico. Quando pertanto, in quei tre giorni e mezzo del sonno simile alla morte, il corpo eterico veniva tratto fuori dal corpo fisico, s'imprimeva in esso tutto quanto era stato preparato nel corpo astrale, e l'uomo sperimentava il mondo spirituale. Quando poi veniva richiamato dal sacerdote iniziatore entro il corpo fisico, egli era un testimone di ciò che avviene nei mondi spirituali, per testimonianza propria. (p. 62)
*Così il Vangelo di Giovanni vuole mostrarci che il Cristo è colui che dette il grande impulso all'uomo, perché potesse ricevere la forza per sentirsi in eterno quale singolo io individuale. Questa è la svolta dell'Antico Patto al Nuovo Patto: nell'Antico vigeva sempre il carattere dell'anima di gruppo, per cui ogni io si sentiva apparentato agli altri, senza sentire veramente se stesso, né gli altri io; mentre sentiva ciò che li accoglieva in comune: l'io del popolo o della stirpe. (p. 70)
*Per molta gente che oggi si chiama cristiana e si richiama al Vangelo, bisogna domandare se, in realtà, essi posseggano il Vangelo. Di questo si tratta: prima di tutto, possedere il Vangelo. E con un documento della profondità del Vangelo di Giovanni occorre veramente pesare sulla bilancia di precisione ogni parola, per riconoscerla nel suo vero valore. (p. 79)
*Il [[Cristo]] venne per spiritualizzare l'amore, per scioglierlo dei legali del sangue e per infondere la forza, per dare impulso all'amore spirituale. (p. 86)
*L'alcool ebbe una certa missione nel corso dell'evoluzione dell'umanità: per quanto possa apparire singolare, esso ebbe il compito di preparare, per così dire, il corpo umano a venire staccato dalla connessione col mondo divino, perché potesse svilupparsi l"'io sono" individuale. Infatti l'alcool ha l'effetto di precludere all'uomo il contatto col mondo spirituale, nel quale l'uomo si trovava in passato. Questo effetto, l'alcool lo possiede tuttora. L'alcool non è stato introdotto invano nell'umanità. In futuro si potrà affermare nel pieno senso della parola che l'alcool ebbe il compito di attrarre l'uomo giù nella materia, sì da renderlo egoistico, da portarlo al punto di esigere per sé il proprio io, di non metterlo più al. servizio di tutto il proprio popolo. Così dunque l'alcool ha reso all'umanità il servizio opposto a quello dell'anima di gruppo: ha tolto agli uomini la facoltà di sentirsi uniti in un tutto nei mondi spirituali. (p. 89)
*Che cosa deriva all'uomo dal fatto che quella trasformazione non è oggi ancora avvenuta? La scienza dello spirito lo enuncia in modo assai semplice: per il fatto che il [[corpo astrale]] non è ancora purificato, non è ancora trasformato nel sé spirituale, è possibile l'[[egoismo]]; per il fatto che il [[corpo eterico]] non è ancora permeato dalle forze dell'io, sono possibili la menzogna e l'errore; e per il fatto che il corpo fisico non è ancora permeato dalle forze dell'io, sono possibili la malattia e la morte. Nel sé spirituale pienamente sviluppato non vi sarà più egoismo; e così non vi saranno più malattia e morte, ma solo salvezza e salute, nell'uomo-spirito pienamente evoluto, cioè nel corpo fisico interamente sviluppato e trasformato. (p. 127)
*Fintantoché un uomo giudica il prossimo, egli lo sottopone alla coercizione del proprio io. Ma se si crede veramente all'lo-sono, nel senso cristiano, allora non si giudica più, ma si dice: "So che il [[karma]] è il grande pareggiatore: qualunque cosa tu abbia compiuto, io non ti giudico!" (p. 131)
*Un profeta vuole che gli si creda, mentre la scienza dello spirito non vuol condurre alla fede, bensì alla conoscenza. Perciò noi interpretiamo nell'altro senso il detto di [[Voltaire]]; egli dice che ciò che è semplice viene creduto ed è affare del profeta; la scienza dello spirito dice: "Ciò che è complesso, invece viene conosciuto". Dobbiamo familiarizzarci sempre più con la nozione che la scienza dello spirito è qualcosa di complesso: non è una professione di fede, ma una via alla conoscenza. (p. 215)
==''Il Vangelo di Luca''==
===[[Incipit]]===
Qualche tempo fa, riuniti qui, abbiamo potuto studiare le correnti più profonde del cristianesimo dal punto di vista del vangelo di Giovanni. Allora ci si sono presentate allo sguardo spirituale le poderose immagini e idee che si possono acquistare quando si approfondisca questo documento dell'umanità, unico nel suo genere. Abbiamo già fatto rilevare allora che le massime profondità del cristianesimo si palesano quando lo si studi col vangelo di Giovanni alla mano. E chi abbia ascoltato quelle o altre conferenze sul medesimo Vangelo, potrebbe chiedersi: è possibile che i punti di vista, veramente profondissimi per molti riguardi, che si possono acquistare con la lettura del vangelo di Giovanni, possano ampliarsi e approfondirsi con lo studio di altri documenti cristiani, per esempio con lo studio dei vangeli di Luca, di Matteo e di Marco? Chi ama adagiarsi nelle teorie, si chiederà: è proprio necessario che, dopo aver preso coscienza che nel vangelo di Giovanni ci si presentano le verità cristiane più profonde, si continui ancora a studiare il cristianesimo secondo gli altri Vangeli, e soprattutto secondo il meno profondo, il vangelo di Luca?
===Citazioni===
*[...] l'autore del Vangelo di Giovanni (a prescindere da quanto egli vi ha pur sempre introdotto di immaginativo) noi lo possiamo chiamare l'annunziatore di tutto ciò che, sull'evento del Cristo, risulta a chi possiede la parola interiore, fino al grado dell'intuizione. Infatti, in sostanza egli ci caratterizza i misteri del regno del Cristo dal punto di vista della parola interiore, ovvero del Logos. A base del Vangelo di Giovanni sta dunque la conoscenza ispirativa e intuitiva. (p. 14)
*[...] possiamo dire che il [[Vangelo secondo Giovanni|Vangelo di Giovanni]] è fondato sull'iniziazione, e gli altri tre vangeli (soprattutto quello di Luca, secondo la dichiarazione stessa del suo autore) sono basati sulla chiaroveggenza. (p. 16)
*La scienza dello spirito non ha le sue fonti né negli scavi fatti in terra, né nei documenti conservati negli archivi, né nelle cronache di storici più o meno ispirati. Fonte della scienza dello spirito è quello che siamo in grado di leggere noi stessi nella cronaca imperitura, nella cosiddetta ''cronaca dell'akasha''. (p. 18)
*Il Vangelo dell'amore e della compassione ci si presenta in modo vivo nel vero buddhista che partecipa col suo caldo cuore a tutto il dolore che incontra nel mondo in ogni essere vivente. Nel [[buddhismo]] l'amore e la compassione ci vengono presentate nel vero senso della parola. Ma dal vangelo di Luca ci fluisce qualcosa che è ancor maggiore di quell'amore e di quella compassione. Ci fluisce qualcosa che possiamo chiamare la trasmutazione della compassione e dell'amore in azione, nell'azione che è necessaria all'anima. Il buddhista aspira alla compassione nel senso più alto della parola; l'amore operante è invece ciò a cui aspira chi vive nel senso del [[vangelo di Luca]]. Il buddhista è capace di sentire col malato le sue sofferenze; dal vangelo di Luca giunge all'uomo l'invito a intervenire con la sua attività, a sanare il male fin dove è possibile. Il buddhismo insegna a comprendere tutto ciò che vivifica l'anima umana; il vangelo di Luca ci esorta a qualcosa di straordinario, a non giudicare, a fare più di quanto non venga fatto a noi. Dare più di quanto non si riceva! L'amore trasformato in azione: ecco quello che deve apparirci come un grado superiore del buddhismo nel vangelo di Luca, quantunque questo Vangelo contenga in sostanza il più puro, il più schietto buddhismo. (p. 48)
*Se dunque volessimo fare di un bambino uno spirito particolarmente inventivo, che non solo sapesse vivificare il suo pensiero, che in età più avanzata fosse poi in grado di svilupparlo portandolo a una produttività superiore, allora dovremmo innanzitutto impedire che quel bambino, all'età di sei o Sette anni, studiasse come studiano gli altri bambini e cominciasse ad apprendere le nozioni che gli altri bambini apprendono a scuola. Dovremmo anzi cercare che, di tutto quanto generalmente s'insegna a quell'età, gli venga insegnato il meno possibile; dovremmo tenerlo fino a dieci-undici anni in un clima di giochi infantili, e insegnargli il minor numero possibile di nozioni scolastiche, cosicché, possibilmente, a otto o nove anni egli non sappia ancora tirar le somme e legga molto male. Poi, verso gli otto o nove anni, dovremmo cominciare a insegnargli tutto ciò che generalmente si insegna ai bambini di sei-sette anni. In tal caso le forze umane si saranno sviluppate in tutt'altro modo, e l'anima userà in modo diverso ciò che ora le viene insegnato. (p. 71)
*Donde proveniva dunque la grande forza vivificatrice del corpo di [[Gesù]]?<br />Proveniva dalla loggia madre dell'umanità, diretta dal manu dal grande iniziato solare. Nel bambino nato dalla coppia di genitori, che il [[vangelo di Luca]] chiama Giuseppe e Maria, fu immersa una grande forza individuale che era stata coltivata e curata nella loggia madre del grande oracolo solare. In quel bambino fu introdotta la migliore e la più forte di quelle individualità. (p. 81)
*Abbiamo veduto il buddhismo penetrare e operare nella personalità del bambino nato dalla coppia della linea natanica della casa di Davide, come ci descrive il vangelo di Luca. Dall'altro lato vediamo che un'altra coppia, un altro Giuseppe e un'altra Maria con il bambino Gesù, discendenti dalla linea salomonica della stirpe di Davide, risiedevano dapprima a [[Betlemme]], come ci descrive il vangelo di Matteo. Questo bambino [[Gesù]] della linea salomonica è il portatore dell'individualità, vissuta un tempo quale [[Zarathustra]], che aveva fondato la civiltà persiana più antica. Sicché, all'inizio della nostra era, troviamo l'una accanto all'altra, incarnate per così dire in due individualità effettive, le due correnti del buddhismo e dello zarathustrismo; la prima, incarnata nel Gesù natanico di cui ci parla Luca, la seconda, nel Gesù salomonico della stirpe di Davide di cui ci parla Matteo. Le nascite dei due bambini non sono però perfettamente contemporanee. (p. 88)
*E l'evento del Cristo, che doveva aver luogo nell'Asia Minore, rendeva in certo modo necessario che in quella zona l'evoluzione rimanesse indietro rispetto all'India, per poter accogliere più tardi, in modo nuovo, ciò che all'India era Stato dato in altro modo. Nell'Asia Minore dovette esservi un popolo che potesse, per così dire, rimanere più indietro degli altri popoli d'Oriente, un popolo che si sviluppasse in tutt'altro modo. Mentre i popoli orientali erano stati formati in modo da poter vedere il bodhisattva divenuto Buddha, i popoli dell'Asia Minore – e specialmente l'ebraico antico – avevano dovuto esser trattenuti a un livello più basso, ad un livello infantile: questa fu una necessità. (p. 108)
*Come poteva la direzione spirituale dell'umanità provvedere a che, accanto alla corrente buddhistica, ne scorresse un'altra, la quale solo più tardi potesse accogliere il contenuto del [[buddhismo]]? Vi poteva provvedere solo in un modo: togliendo all'antica civiltà ebraica la possibilità di produrre uomini che sviluppassero il dharma per forza propria, e trattenendoli dal giungere in se stessi all'ottuplice sentiero. La civiltà ebraica non doveva avere un Buddha. Ciò che si era sviluppato nel buddhismo doveva essere dato all'ebraismo dall'esterno. Perciò, molto tempo prima dell'apparizione del Buddha, al popolo ebreo fu data la legge; non fu data interiormente, bensì esteriormente, mediante la rivelazione del decalogo, mediante i dieci comandamenti (Esodo 20, 2-17). Ciò che doveva diventare possesso interiore del buddhismo venne dato all'antico popolo ebreo nel decalogo, in una serie di leggi esteriori, come qualcosa che si riceve da fuori, che non si è ancora immedesimato con l'anima. Perciò l'antico ebreo sentiva i comandamenti come qualcosa che gli veniva dato dal cielo, a causa dell'infantilità del suo grado di sviluppo. (p. 109)
*Come noi definiamo lunare la luce del sole, quando la vediamo riflessa dalla [[Luna]], così allora il [[Cristo]] veniva chiamato Jahve o [[Geova|Jehova]]. Jahve non era altro che il riflesso del Cristo, prima che egli stesso discendesse sulla Terra. Il Cristo si annunziava indirettamente all'essere umano che non era ancora in grado di contemplarlo nella sua vera entità; similmente nel plenilunio, che altrimenti sarebbe oscuro, la luce del Sole si annunzia attraverso i raggi lunari. Jahve, Jehova è il Cristo, non veduto direttamente, ma come luce riflessa. (pp. 129-130)
*Questo tredicesimo {{NDR|[[bodhisattva]]}} è quello che gli antichi risci chiamavano Visva Karman, e che [[Zarathustra]] chiamò [[Ahura Mazdā|Ahura Mazdao]]; è colui che noi chiamiamo il Cristo. Egli è il condottiero e la guida della grande loggia dei bodhisattva, e il loro intero coro annunzia la dottrina del Visva Karman, la dottrina del Cristo. Colui che cinque-sei secoli avanti Cristo era passato dal grado di bodhisattva a quello di Buddha, era stato ornato delle forze del Visva Karman. Il Gesù natanico invece, che accolse in sé il Cristo, non fu soltanto "ornato", ma fu "unto", ossia fu compenetrato dal Visva Karman, fu pervaso dal Cristo. (p. 134)
*Il Cristo Gesù dovette comparire appunto in quell'epoca. Se fosse comparso nell'epoca nostra, non avrebbe potuto operare come operò allora, non avrebbe potuto presentarsi come modello all'umanità. Nell'epoca nostra avrebbe trovato organismi umani molto più profondamente immersi nella materia fisica. Ed egli stesso avrebbe dovuto discendere in un organismo fisico, entro il quale il poderoso influsso dell'animico-spirituale sulla materia non avrebbe più potuto attuarsi come a quei tempi. (p. 152)
==''Il Vangelo di Marco''==
===[[Incipit]]===
È noto che il vangelo di Marco comincia con le parole: «Principio del vangelo di Gesù Cristo». Già queste prime parole contengono tre enigmi per chi, ai giorni nostri, cerchi di comprendere il vangelo di Marco. Il primo enigma sta nella parola "principio". Il principio di che cosa? Come si deve intendere questo principio? II secondo enigma si trova nella parola "vangelo". Che cosa significa la parola "vangelo", dal punto di vista
dell'[[antroposofia]]? Il terzo enigma è la figura stessa del Cristo Gesù, del quale abbiamo già parlato spesso.
===Citazione===
*Già da molto tempo negli spiriti più profondi dell'umanità si era venuto affermando un dato di fatto: senza conoscere nulla della reincarnazione e del karma, quando contemplavano un'anima veramente grande, per descriverla nella sua realtà più essenziale, echeggiava in loro qualcosa che proveniva dalle incarnazioni precedenti. Come [[William Shakespeare|Shakespeare]] descrisse [[Amleto]] a quel modo, ignorando del tutto che in Ettore e in Amleto era vissuta la medesima anima, così [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]] descrive la figura di Faust come se dietro ad essa intravvedesse l'anima di Empedocle con tutte le sue singolarità: appunto perché in Faust era presente l'anima di [[Empedocle]]. Ed è proprio caratteristico questo modo di progredire e di avanzare del genere umano. (p. 20)
*Se le diverse religioni prendessero sul serio il principio dell'ammissibilità di tutte le religioni, e non lo usassero solo come un'etichetta, non si scandalizzerebbero più del fatto che l'[[Occidente]] non abbia adottato un Dio nazionale, ma un Dio che non ha nulla a che vedere con una qualsiasi nazionalità, in quanto è una entità cosmica. Gli [[India|Indiani]] parlano dei loro dèi nazionali. È quindi perfettamente naturale che ne parlino in modo diverso da come parlano uomini che non seguono, ad esempio, una divinità nazionale germanica, ma si raccolgono intorno a un'entità che si è incarnata in un popolo lontano e diverso dal loro. Si potrebbe parlare di una contrapposizione del principio religioso occidentale a quello orientale indiano, se si volesse per esempio dichiarare che Wotan è superiore a [[Krishna]]. Nel caso del [[Gesù|Cristo]] questo non è possibile. Sin dall'inizio Egli non appartiene ad alcun popolo singolo, ma al contrario realizza il più bello dei princìpi della scienza dello spirito: il riconoscimento della verità, senza distinzione di colore, di razza, di stirpe. (p. 40)
*Non esistevano in quei tempi antichi la scienza odierna, e neppure il pensiero comune, il sobrio raziocinio o la forza del giudizio logico. L'uomo stava di fronte al mondo esterno, lo percepiva, ma non l'analizzava in concetti, non conosceva la logica, né rifletteva sulle cose combinandole fra loro. Oggi è perfino difficile raffigurarsi tale condizione, perché oggi si riflette, si pensa su ogni cosa. L'uomo antico invece non pensava in questo modo: passava vicino alle cose, le vedeva e se ne imprimeva le immagini; ne trovava poi la spiegazione quando guardava il suo mondo immaginativo sognante, negli stati intermedi fra veglia e sonno. Vedeva allora immagini. (p. 74)
*L'[[oriente]] ha da conservare la grandezza del tempo passato, l'[[Occidente]] si impegna a preparare in anticipo quel che dovrà maturare più tardi. (p. 79)
*È strano che qualcuno affermi che noi attribuiamo al [[cristianesimo]] una posizione di preminenza rispetto alle altre religioni. [...] Noi rinunciamo a usare termini come "superiore" e "inferiore", ma vogliamo caratterizzare le cose secondo la loro verità. (p. 98)
*E poiché nel Cristo Gesù la pienezza dell'io penetrò per la prima volta in un corpo umano, nella misura massima possibile, quel corpo dovette presentarsi a un certo punto non già con una sola lesione (come nelle individualità dotate anticamente di un super-io), ma con cinque piaghe. Quelle cinque piaghe erano rese necessarie dall'esorbitare dell'entità del [[Gesù|Cristo]], cioè dell'io umano nella sua pienezza, al di fuori dei limiti della forma corporea umana. La croce dovette essere eretta sul piano fisico e storico, a causa di quella esuberanza dell'io. (p. 126)
*Esaminando la filosofia vedanta di Vyasa, possiamo constatare che essa non è elaborata alla maniera delle filosofie occidentali, pregne di idee, permeate di raziocinio: è per così dire ancora tirata giù dai mondi superiori e solo tradotta in parole umane. La sua caratteristica è di non essere stata conquistata mediante concetti umani, elaborata come i sistemi socratico o platonico, ma veduta chiaroveggentemente. (p. 129)
*Le forze occulte incontrano invece le difficoltà maggiori quando ci si trova a casa propria, sia da soli, sia con parenti. (p. 139)
*Nel corso di queste conferenze è stato già messo ripetutamente in rilievo che in futuro muterà l'attecciamento della gente verso i [[Vangelo|Vangeli]], per effetto di una migliore comprensione dell'elemento artistico, della loro composizione stessa. Gli sfondi occulti dei profondi impulsi storici scaturiti dai Vangeli saranno visti nella giusta luce solamente quando si terrà conto della particolare composizione artistica di quei testi. Anche da questo punto di vista la letteratura e l'arte evangelica occupano un loro posto nell'evoluzione storica dell'umanità, come abbiamo già messo in evidenza per alcuni episodi. (p. 151)
*Guardiamo alla civiltà contemporanea, anche prescindendo dalle manifestazioni più gravi della corruzione. Non occorre dirlo a chiunque in questi termini, perché la gente non lo gradisce: tutto è meccanizzato; in verità al giorno d'oggi la nostra civiltà materialistica adora solamente il meccanismo, anche se la gente non parla di "preghiere" o di "adorazione". Tuttavia le forze dell'anima che in passato venivano rivolte verso esseri spirituali, oggi sono rivolte verso le macchine, alle quali si può proprio dire che si dedica l'attenzione che un tempo si dedicava agli dèi. Questo vale soprattutto per la scienza: per quella che da un lato ignora quanto poco essa abbia a che fare con la verità, con la verità reale, e dall'altro quanto poco abbia a che fare con la logica. (p. 176)
*Per altro avviene che la donna in quanto donna, a causa della diversa formazione del cervello e quindi del diverso modo in cui può servirsene, può afferrare le idee spirituali con maggiore facilità. L'uomo invece, appunto a causa della sua struttura corporea fisica, ha una maggiore tendenza a pensare in modo materialistico, perché il suo cervello (per esprimersi alla buona) è più duro. Il cervello femminile è più molle, è meno ostinato, meno indurito, e ripeto che con ciò non si vuole affermare proprio niente sulla singola personalità, né in senso buono, né in senso cattivo. (p. 183)
==''Il Vangelo di Matteo''==
*Vorrei qui precisare esplicitamente che parlando di [[Zarathustra]] alludo a un essere che già i [[Greci|greci]] assegnavano a un'epoca di circa {{formatnum:5000}} anni precedente la guerra di Troia, e che quindi non è da identificarsi con quello che la storiografia esteriore chiama Zarathustra, e neppure con colui che viene menzionato con tale nome al tempo di Dario. Lo Zarathustra dei tempi remoti aveva dunque un protettore al quale possiamo attribuire il nome di Gustasb, col quale fu designato più tardi. (p. 25)
*Dapprima [[Zarathustra]] visse in tempi antichissimi dando il suo caratteristico impulso all'evoluzione post atlantica, con la fondazione della civiltà palio persiana, iranica. Più tardi egli cedette il proprio [[corpo astrale]] per inaugurare attraverso [[Ermete Trismegisto|Ermete]] una nuova civiltà, e poi cedette a [[Mosè|Mosé]] il proprio [[corpo eterico]]. (p. 60)
*Qualcosa viene ereditato dai genitori, dai nonni, e così via; quanto più si risale nella serie degli antenati, tanto meno rimane presente in noi delle impurità del nostro intimo essere, trasmesse ereditariamente: dopo quarantadue generazioni, non ne rimane più nulla. A questo punto, l'effetto dell'ereditarietà si è perduto. (p. 90)
*Risalendo poi da [[Abramo]] addirittura fino all'epoca atlantica e prima ancora, dobbiamo riconoscere che la [[memoria]] era realmente qualcosa del tutto diverso da come è oggi. Prima di tutto non ci si ricordava soltanto, come adesso, delle esperienze personali fatte in una singola vita, ma con lo scorrere del sangue si aveva un ricordo anche di eventi precedenti la nascita, e di eventi riguardanti il padre, l'avo e così via per una serie di generazioni; solo più tardi la memoria andò restringendosi a tempi più brevi e poi a una singola vita umana. (p. 103)
*...il [[nazireato]] consisteva (anche prima della fondazione della comunità dei [[Terapeuti]] e degli [[Esseni]]) nel fatto che singoli uomini si sottoponevano a ben determinati metodi di Sviluppo dell'anima e del corpo. In modo particolare, i nazirei applicavano un metodo fondato su una certa dieta (che del resto può essere utile anche oggi, se qualcuno vuol progredire più rapidamente nello sviluppo della propria anima). Essi si astenevano del tutto dal consumare cibi a base di carne, nonché dall'uso dell'alcool. Con ciò essi si creavano certe facilitazioni, in quanto realmente l'alimentazione carnea è in grado di rallentare l'evoluzione di chi tenda a un progresso spirituale. Questo non vuol essere propaganda per il [[Vegetarianismo|vegetarianesimo]]: è un dato di fatto che molti problemi divengono meno ardui se ci si astiene dalla dieta carnea. Si può acquistare una maggior forza di resistenza nell'anima, si possono accrescere le proprie capacità di superare gli ostacoli derivanti dal corpo fisico e dall'eterico, se viene eliminata la dieta carnea. L'uomo può diventare più produttivo spiritualmente; ma non lo diventa certo solo per il fatto di non nutrirsi di carne, bensì soprattutto accrescendo le forze della propria anima. (p. 111, 1979)
*Si tratta dunque di due coppie di genitori, entrambi di nome Giuseppe e Maria (erano nomi frequenti, a quei tempi, ma col modo odierno di comprendere il senso dei nomi propri non si può trarre nessuna conseguenza dal fatto che si chiamavano Giuseppe e Maria) e di due fanciulli di nome [[Gesù]]. Di uno di questi, discendente dalla linea salomonica della casa di Davide, ci parla la genealogia del vangelo di Matteo. Dell'altro Gesù, discendente della linea nathanica e figlio di una diversa coppia di genitori, parla invece il vangelo di Luca. I due fanciulli crescono vicini l'uno all'altro, sviluppandosi fino all'età di dodici anni. Questi sono fatti menzionati dai [[Vangelo|Vangeli]], e i Vangeli si esprimono correttamente in ogni punto. Fintanto che si volle impedire che la gente conoscesse la verità, o fino a che la gente non voleva apprenderla, si è cercato di impedire la conoscenza diretta dei Vangeli. I Vangeli debbono essere solo compresi: essi dicono il vero. (p. 113)
*Ogni forma d'[[Iniziazione|iniziazione]] consiste nel preparare l'uomo, nel rafforzarne gli organi, perché egli possa sostenere quell'urto, quando penetra nel macrocosmo. Uno degli aspetti essenziali dell'iniziazione è dunque il familiarizzarsi, l'illuminarsi, il diventar percepibile del mondo in cui ci troviamo durante la notte, e di cui durante il sonno ignoriamo tutto. (p. 121)
*A quel tempo le forze dell'anima o dello spirito esercitavano ancora un'influenza assai maggiore, un'influenza per così dire immediata sul corpo fisico, mentre più tardi quest'ultimo divenne più denso e meno sensibile alle forze dell'anima. Per tale ragione era possibile allora effettuare delle guarigioni valendosi delle forze dell'anima; l'anima aveva un potere molto maggiore di compenetrare il corpo con le forze risanatrici provenienti dal mondo spirituale, sì da rimetterlo in ordine quando ne era stata turbata l'armonia. Questo potere dell'anima sul corpo andò gradatamente diminuendo, per effetto del corso dell'evoluzione. Le guarigioni dei tempi antichi erano dunque in larga misura fondate su processi spirituali. Coloro che venivano considerati medici non lo erano nel senso che si dà oggi al nome di medico; erano piuttosto dei guaritori, in quanto agivano sul corpo attraverso l'anima del paziente. Essi purificavano l'[[anima]], compenetrandola di sani sentimenti, impulsi e forze volitive, mediante gli influssi animico-spirituali che erano in grado di esercitare, sia nello stato della percezione fisica ordinaria, sia nel cosiddetto "sonno del tempio" o in altre condizioni simili, che non erano poi che un modo di porsi dell'uomo in uno stato di [[chiaroveggenza]]. (p. 176)
*Che cosa fanno invece certi commentatori faciloni? Poiché nel [[Vangelo secondo Matteo|vangelo di Matteo]] si vedono una volta nutriti quattromila con sette pani, e un'altra cinquemila con cinque pani, quest'ultima scena viene giudicata una semplice ripetizione della prima e si accusa l'autore negligente di avere sbagliato nel copiare! Non dubito che per certi libri scritti nel nostro tempo, questo possa effettivamente accadere; ma i [[Vangelo|Vangeli]] non sono stati certo scritti in quel modo. Se in essi si trova ripetuta due volte una narrazione, ciò ha un suo profondo significato. (p. 184)
*Andiamo incontro a un tempo nel quale le forze superiori dell'uomo potranno percepire il [[Gesù|Cristo]] (ciò va accolto come una comunicazione). Già prima della fine del secolo ventesimo a un piccolo numero di uomini (come a Teodora in ''La porta dell'iniziazione'') si sarà dischiusa la vista spirituale, sicché potranno avere la stessa esperienza che ebbe Paolo a [[Damasco]]: egli poté averla già allora in quanto era "un prematuro" (1 Corinzi 15,8). Prima della fine del secolo ventesimo un certo numero di uomini ripeterà l'esperienza fatta da Paolo davanti a Damasco (Atti degli Apostoli 9,1-22); essi non avranno più bisogno dei Vangeli né di altri testi per riconoscere il Cristo. La loro esperienza interiore li illuminerà sul Cristo, il quale apparirà "sulle nuvole", cioè nella sfera eterica (Daniele 7, 13; Matteo 24,30; Apocalisse 1,7). (p. 188)
*In quanto [[Antroposofia|antroposofi]] abbiamo spesso enunciato che il Cristo non appartiene solo ai "cristiani", poiché si tratta del medesimo essere che [[Zarathustra]] chiamava [[Ahura Mazdā|Ahura Mazdao]] e che gli antichi sette risci indiani chiamavano Vishva Karman. Noi viviamo in [[Occidente]], ma sappiamo che anche in [[Oriente]] si parla del Cristo, con altre denominazioni. (p. 239)
==''L'azione delle stelle e dei pianeti sulla vita terrestre''==
*Se i fisici potessero viaggiare su un qualche veicolo adatto, sarebbero stupiti di non trovare il [[Sole]] che somiglia ad un gas. Essi troverebbero una cavità, una vera cavità che appare come luce. E ciò che essi troverebbero sarebbe proprio lo spirituale. (pp. 16-17)
*Se fra i [[cane|cani]] vi fosse uno [[Arthur Schopenhauer|Schopenhauer]], che avesse un analogo modo di pensare, potrebbe scrivere i libri interessanti! Schopenhauer ha scritto un libro, ''[[Il mondo come volontà e rappresentazione]]'', perché era un uomo, il suo cervello olfattivo era stato trasformato in organo della ragione. Il cane scriverebbe un interessante libro: ''Il mondo come volontà e profumo''. Vi si potrebbero trovare molte cose che l'uomo non può sapere, perché l'uomo si fa delle rappresentazioni, mentre il cane fiuta. Io credo anzi che, se il cane fosse uno Schopenhauer, il libro che esso scriverebbe sarebbe molto più interessante del libro scritto da Schopenhauer stesso, ''Il mondo come volontà e rappresentazione!'' (p. 18)
*Le [[Razza umana|razze]] vissero originariamente in luoghi diversi sulla [[Terra]]. In un luogo si formò una razza, in un altro luogo se ne formò un'altra. Qual è la causa di ciò? Potremmo benissimo spiegarlo rilevando che su una determinata regione della Terra ha un'influenza particolarmente forte un certo pianeta, e su un'altra regione un altro pianeta. Se andiamo per esempio in [[Asia]], troviamo che là, sul suolo asiatico, agisce in modo speciale tutto ciò che scorre giù sulla Terra da [[Venere (astronomia)|Venere]]. Se andiamo sul suolo americano, troviamo che vi agisce in modo particolare ciò che vien giù da Saturno; e in [[Africa]] ciò che viene da [[Marte (astronomia)|Marte]]. Cosicché troviamo che su ogni parte della Terra agisce in modo particolare un pianeta diverso. (p. 20)
*[[Marte (astronomia)|Marte]], per quanto lo si può esplorare [...] si rivela consistere essenzialmente di una massa più o meno fluida, non come la nostra, ma come una gelatina o qualcosa di analogo. Marte è fluido in questo modo. Certo ha anche delle parti solide, però non tanto dense come sulla nostra terra, ma circa come le corna degli animali. (p. 29)
*Si parla sempre dei canali di Marte, di canali cioè che dovrebbero esistere su Marte. Ma perché se ne parla? Su Marte non si vedono che delle linee, e queste vengono chiamate "canali". Ciò è giusto, ed anche non giusto. <br />Poiché Marte non è solido nel senso corrente sulla terra, non si può, naturalmente, parlare di canali come ne esistono sulla terra; ma si può dire invece che su Marte vi è qualcosa di simile ai nostri monsoni. (p. 29)
*Se si considera il [[Sole]], si vede che esso ha il massimo influsso. Ma il Sole ha questo massimo influsso su tutto ciò che, sulla [[Terra]], è morto e deve, ogni anno, essere chiamato alla vita; mentre la [[Luna]] ha un influsso solo sulla vita, e non su ciò ch'è morto. [[Marte (astronomia)|Marte]] ha, per esempio, un influsso soltanto su ciò che sta in una vita più fine, nella sensazione; e gli altri pianeti esercitano il loro influsso solo sull'elemento animico e sullo spirituale, e così via. Il Sole è così veramente il corpo celeste che, sulla Terra, agisce nel modo più intenso fin dentro i minerali. La Luna non può far nulla sui minerali, Marte ancora meno. (p. 32)
*Se ci si vuole rappresentare come sia oggi [[Marte (astronomia)|Marte]], ci si deve rappresentare come fu una volta la Terra: in tal modo si avrà davanti a sé l'aspetto di Marte. <br />Oggi noi abbiamo delle correnti regolari da sud a nord, e da nord a sud. Una volta esse erano molto più dense dell'aria; erano correnti di aria fluida; e così è oggi Marte. Vi sono su Marte correnti molto più viventi, molto più acquose, non aeriformi. (p. 32)
*[[Giove (astronomia)|Giove]], per esempio, è quasi interamente aeriforme, ma anch'esso è alquanto più denso dell'aria terrestre. Giove rappresenta, come oggi lo vediamo, uno stato a cui la Terra tende, uno stato cui la Terra perverrà in avvenire. (p. 32)
*Vedete, l'[[antroposofia]] non è sorta contro la scienza naturale; ma, poiché esiste la scienza naturale, è sorta l'antroposofia, ed essa dovette nascere per il motivo che la scienza naturale, con i suoi strumenti perfetti, con i suoi esperimenti complicatissimi, ha scoperto una quantità di fatti che, così come essa li scopre, non possono essere realmente compresi; ed infatti non sono compresi. Potranno essere compresi soltanto se si percepisce lo spirituale che sta dietro le cose, se si ammette che in ogni cosa vi è realmente un elemento spirituale. (p. 85)
*Quando ad un qualsiasi [[animale]] che si voglia nutrire col [[latte]], si dà del latte, esso può, in certe circostanze, crescere benissimo. Ma se invece si scompone il latte nei suoi componenti chimici, e si cerca di che cosa esso consista, e poi, invece del latte, si somministrano all'animale questi componenti chimici, l'animale stesso se ne va all'altro mondo, non può nutrirsi. Da che cosa dipende ciò? Dipende dal fatto che nel latte agisce qualcosa, oltre ai suoi componenti chimici; e anche nella patata vive qualcos'altro, oltre ai suoi puri componenti chimici: vi è l'elemento spirituale. Dappertutto nella natura agisce lo spirito. (p. 86)
*L'uomo deve capire che le cose nel mondo si modificano. E la più grande disgrazia, si potrebbe dire, è che una volta l'[[Uomo|umanità]] era superstiziosa, mentre ora è scientifica. Ma la superstizione si è pian piano, pezzo per pezzo, insinuata nella [[scienza]], ed oggi abbiamo semplicemente una scienza superstiziosa. (p. 98)
*Il cosmo stellare è dappertutto abitato, dappertutto pieno di anime, è dovunque animato: soltanto, le anime sono diverse. (p. 101)
*Mentre prima gli uomini sapevano, quando guardavano alla [[Luna]], che dalla Luna giungono sulla Terra le forze per ogni fecondazione (nessun essere avrebbe dei discendenti, se la Luna non inviasse le forze di fecondazione; nessun essere crescerebbe, se dal [[Sole]] non venissero le forze di crescita; nessun uomo penserebbe, se non venissero da [[Saturno (astronomia)|Saturno]] le forze di pensiero), mentre dunque una volta si sapeva tutto ciò, oggi non si conosce nient'altro che la velocità di traslazione di Saturno o della Luna, e se la Luna ha o non ha qualche vulcano spento, ma null'altro: non si vuole sapere null'altro. Soltanto si calcola ciò che si vuol sapere sulle stelle. (p. 102)
==''L'iniziazione''==
===[[Incipit]]===
====Edizione del 1988====
In ogni uomo esistono facoltà latenti per mezzo delle quali egli può acquistarsi conoscenze sui mondi superiori. Il mistico, lo gnostico, il [[Teosofia|teosofo]] parlano continuamente di un mondo delle anime e di un mondo degli spiriti, che sono per loro altrettanto reali quanto quello che si può vedere con gli occhi fisici e toccare con le mani fisiche. Chi li ascolta può sempre dire che anch'egli può avere le esperienze di cui si parla se si sviluppa in sé talune forze che ancora dormono in lui. Si tratta soltanto di sapere come occorra adoperarsi per sviluppare tali facoltà. Un consiglio al riguardo potrà venire soltanto da chi già possiede quelle forze. Da quando esiste il genere umano, vi sono sempre state delle [[scuola|scuole]] nelle quali chi possedeva le facoltà superiori istruiva coloro che aspiravano alle medesime. Queste scuole vengono chiamate occulte; e l'insegnamento che vi si riceve si chiama insegnamento occulto. Tale denominazione si presta naturalmente a malintesi. Chi la ode può facilmente essere indotta a credere che gli uomini capaci d'impartire tale insegnamento vogliano rappresentare una classe specialmente privilegiata che trattiene arbitrariamente il proprio sapere senza trasmetterlo ai propri simili.
====Edizione del 2016====
In ''ogni'' uomo esistono facoltà latenti per mezzo delle quali può acquistarsi conoscenze sui mondi superiori. Il mistico, lo gnostico, il [[Teosofia|teosofo]] parlano sempre di un mondo delle anime e di un mondo degli spiriti, che sono per loro altrettanto reali quanto quello che si può vedere con gli occhi fisici e toccare con le mani fisiche. Chi li ascolta può sempre dirsi che anch'egli può avere le esperienze di cui si parla se si sviluppa in sé talune forze che ancora dormono in lui. Si tratta soltanto di sapere come occorra adoperarsi per sviluppare tali facoltà. Un consiglio al riguardo potrà venir dato soltanto da chi già possiede quelle forze. Da quando esiste il genere umano, vi furono sempre [[scuola|scuole]] nelle quali chi possedeva le facoltà superiori istruiva coloro che aspiravano alle medesime. Tali scuole vengono chiamate ''occulte''; e l'insegnamento che vi si riceve si chiama insegnamento occulto. Tale denominazione si presta naturalmente a malintesi. Chi la ode, può facilmente essere indotto a credere che gli uomini capaci d'impartire tale insegnamento vogliano essere una speciale classe privilegiata che trattiene arbitrariamente il proprio sapere senza trasmetterlo ai propri simili.
===Citazioni===
*Potrai godere appieno del cuore e dell'affetto di un iniziato: egli ti affiderà il suo segreto solo quando ne sarai maturo. Lo potrai adulare, lo potrai torturare; nulla varrà a determinarlo a svelarti qualcosa che egli sa di non doverti confidare, perché al gradino della tua evoluzione non sei ancora in grado di accogliere in modo giusto quel mistero nella tua anima. (p. 17)
*L'occultista considera il ''godimento'' soltanto come un ''mezzo'' di nobilitarsi ''per il mondo''. Il godimento è per lui un messaggero che lo istruisce sul mondo; ma l'insegnamento ricavato dal godimento ti serve per progredire nel ''lavoro''. Non impara per accumulare tesori di sapienza per sé, ma permettere ciò che ha imparato a servizio del mondo. (p. 23)
*Di particolare importanza per l'educazione del discepolo è il modo in cui ''ascolta'' gli altri quando parlano. Deve abituarsi a far tacere del tutto la propria interiorità. Quando qualcuno esprime un'opinione, e un altro lo ascolta, nell'interiorità di questi sorge in generale un sentimento di approvazione o di opposizione. Molti si sentiranno subito spinti a esternare il loro consenso e soprattutto la loro opinione contraria. Il discepolo deve mettere a tacere ogni simile approvazione e opposizione. (p. 40)
*Le entità superiori, di cui si tratta nella scienza occulta, possono parlare soltanto a chi, ascoltando imparzialmente, sia capace davvero di accogliere interiormente le loro comunicazioni con calma, senza l'emozione di un'opinione personale o di un sentimento personale. Finché gli uomini oppongono un'opinione o un sentimento qualsiasi a quel che si ascolta, le entità del mondo spirituale tacciono. (p. 41)
*Una norma deve venir osservata: nessuno deve dedicare a esercizi occulti tempo e forza superiori a quelli di cui la sua situazione nella vita, e i suoi doveri gli permettano di disporre. Nessuno, per seguire il sentiero occulto, deve modificare a un tratto qualcosa nelle condizioni esteriori della propria vita. Se si desiderano veri risultati, occorre ''pazienza''; dopo avere eseguito per qualche minuto un esercizio, bisogna poterlo interrompere per compiere tranquillamente il lavoro quotidiano, e nessun pensiero relativo agli esercizi deve frammischiarsi al lavoro della giornata. Chi, nel senso migliore e più elevato, non hai imparato ad ''aspettare'', non è adatto alla disciplina occulta e non arriverà mai risultati di qualche valore. (pp. 45-46)
*Non occorre certo ripetere che il discepolo dell'occultismo, ''per il fatto di'' vivere nei mondi superiori, non deve trascurare alcun dovere della sua vita ordinaria. ''Nessun'' dovere nel mondo superiore può obbligarlo a trascurare uno solo dei suoi doveri nel mondo ordinario. Il padre di famiglia rimane ugualmente buon padre di famiglia, la madre rimane ugualmente buona madre, il funzionario non è impedito di assolvere i suoi obblighi e neppure il soldato o qualsiasi altra persona, se vuol diventare discepolo occulto. (p. 62)
*Chi ha acquisito la capacità di seguire principi ed ideali alti, senza curarsi di propri desideri e scopi personali, chi sa sempre compiere il suo dovere, anche quando inclinazioni e simpatie tendono a distrarlo, nella vita abituale è già ''inconsapevolmente'' un iniziato; ben poco gli mancherà per poter superare la prova descritta. (p. 64)
*Si ottiene qualcosa soltanto abbandonandosi sempre di nuovo un determinato pensiero, facendolo del tutto proprio. Esso è: "Devo far di tutto per educare la mia anima il mio spirito, ma ''aspetterò'' con calma che le potenze superiori mi giudichino maturo per una certa illuminazione". Se questo pensiero assume tale forza e noi da formare una disposizione del carattere, sia sulla giusta strada. (p. 70)
*Esiste ''una sola'' via per spogliarsi dei propri difetti e delle proprie debolezze: riconoscerli esattamente. [...] Chi si abitua alla verità verso se stesso, si apre la porta alla visione superiore. (p. 71)
*Vi sono anche altre vie che conducono più rapidamente alla meta; nulla hanno però in comune con ciò che qui è inteso, perché su chi le segue possono avere effetti che un occultista esperto non può desiderare. Siccome alcune di queste vie spesso diventano di dominio pubblico, è necessario ammonire espressamente che non conviene seguirle. Per ragioni che soltanto l'iniziato può comprendere, ''quelle'' vie non possono mai essere comunicate al pubblico nella loro vera forma. Le poche notizie frammentarie che qua e là appaiono non possono condurre ad alcun profitto, ma piuttosto a minare la salute, la felicità e la serenità dell'anima. Chi non vuole affidarsi a potenze molto tenebrose, delle quali non può conoscere né la vera natura, né l'origine, eviti di occuparsi di quelle cose. (p. 75)
*Occorre però rilevare che il desiderio generico di conseguire la conoscenza superiore non basta. Tale desiderio è naturalmente comune a molti. Chi ha ''soltanto'' il desiderio, senza la volontà di accettare le condizioni ''speciali'' della disciplina occulta, certo non arriverà lontano. A questo dovrebbe riflettere chi si lagna che la disciplina occulta non risulta facile. Chi non può o non vuole adempiere a quelle severe condizioni ''deve'' rinunziare ''per il momento'' alla disciplina occulta. Le condizioni sono ''severe'', ma non ''dure'', poiché il loro adempimento non soltanto dovrebbe, ma deve essere un atto di libera volontà. (p. 78)
*Minimi sono i risultati del lavoro, quando è compiuto per desiderio di successo, così come l'apprendimento seguito senza devozione reca poco vantaggio. Fa progredire soltanto l{{'}}''amore'' per il lavoro, non l'amore per il risultato. (p. 85)
*Se all'uomo si aprisse lo sguardo nel mondo dello spirito prima di essere a sufficienza preparato alle entità che vi esistono, dinanzi all'immagine già descritta della propria anima sarebbe anzitutto come di fronte a un enigma. Le figure dei suoi istinti e delle sue passioni gli si presentano ora con forme che sentirebbe come figure animali, o più di rado come figure umane. (pp. 114-115)
*A questo gradino della sua evoluzione, il chiaroveggente percepisce inoltre cose che sfuggono quasi, o completamente, alla comprensione sensibile. Per esempio, può osservare la diversità astrale fra un ambiente che sia per la maggior parte riempito da uomini di mentalità bassa, e uno in cui si trovino raccolte persone di mentalità elevata. In un ospedale, non soltanto l'atmosfera fisica, ma anche la spirituale, è diversa da quella di una sala da ballo. Una città mercantile ha un'aria astrale diversa da quella di un centro universitario. (p. 126)
*Finché l'anima non è veggente nel senso più alto, essa è guidata da esseri cosmici superiori. Come la vita di un cieco, che abbia acquistato la vista dopo un'operazione, diventa diversa da quella che era prima, quando doveva dipendere dall'altrui guida, così la vita del discepolo si trasforma con la disciplina occulta. Egli è maturo per sapersi guidare, e da ora in avanti deve assumere la direzione di se stesso. Appena questo succede, egli si trova comprensibilmente esposto ad errori di cui la coscienza ordinaria non ha idea. Agisce ora da un mondo dal quale potenze superiori lo influenzavano prima a sua insaputa. Quelle potenze superiori sono disciplinate dall'armonia cosmica universale. Da tale armonia cosmica il discepolo ora esce. Deve quindi fare da sé cose che prima venivano per lui compiute senza la sua cooperazione. <br />Questa è la ragione per cui i libri che trattano di questi argomenti parlano molto dei pericoli cui va incontro chi ascende ai mondi superiori. Le descrizioni, che talvolta vi si trovano di tali pericoli, si prestano veramente a far sì che anime timide rabbrividiscano di fronte alla vita superiore. Occorre però dire che questi pericoli esistono soltanto quando vengano trascurate le necessarie cautele. Se invece i consigli suggeriti dalla vera disciplina occulta sono seguiti con cura, l'ascesa si svolge attraverso esperienze che trascendono per potenza e grandezza tutto ciò che la fantasia più audace possa immaginare; ma non si può parlare di danni alla salute o alla vita. (p. 137)
*Se qualcuno mi invia un sentimento di odio, esso è visibile al chiaroveggente nella forma di una tenue nube luminosa di un determinato colore. Il chiaroveggente può difendersi da quel sentimento di odio, così come un uomo dei sensi può parare un colpo fisico diretto a colpirlo. Nel mondo soprasensibile l'odio diventa un fenomeno visibile. (p. 141)
*Il "guardiano" lo deve ammonire di non procedere oltre, se non sente in sé la forza di soddisfare le richieste contenute nel discorso su citato. Per quanto orribile possa essere la figura del "guardiano", essa tuttavia è soltanto l'effetto della passata vita del discepolo, è soltanto il suo carattere, destato a vita indipendente al di fuori di lui. (pp. 148-149)
==''La Filosofia della libertà''==
===[[Incipit]]===
Nel suo pensare ed agire è l'[[uomo]] un essere spiritualmente [[libertà|libero]], oppure si trova sotto la costrizione di una ferrea necessità di leggi puramente naturali? A pochi problemi è stato rivolto tanto acume quanto a questo. L'idea della libertà del volere umano ha trovato un gran numero di caldi sostenitori e di ostinati oppositori. Vi sono persone che nel loro pathos morale chiamano spirito limitato chi possa negare un fatto così palese come la libertà. Di fronte a queste ve ne sono altre che vedono il colmo della non scientificità nel credere interrotta la necessità delle leggi di [[natura]] nel campo dell'agire e del pensare umani.<br />
Una stessa cosa viene così in pari tempo dichiarata il più prezioso [[bene]] dell'umanità oppure la peggiore [[illusione]]. <br />Infinito acume è stato impiegato per chiarire come la libertà umana sia compatibile con l'agire della natura, alla quale anche l'uomo appartiene.<br />Non minore è l'impegno col quale dall'altra parte si è tentato di rendere comprensibile come sia potuta sorgere una simile idea errata. Che qui si abbia a che fare con uno dei più importanti problemi della vita, della religione, della pratica e della scienza, sente chiunque. (1986)
===Citazioni===
*Il piacere non ha affatto col suo oggetto lo stesso rapporto che con esso ha il concetto formato dal pensare. Io sono cosciente in modo nettissimo che il concetto di una cosa viene formato per attività mia, mentre invece il piacere è in me provocato da un oggetto in modo analogo a quello in cui, da una pietra che cade, si provoca una modificazione nella cosa su cui cade. Rispetto all'osservazione, il piacere è dato esattamente allo stesso modo in cui è dato il processo che lo produce. Ma ciò non vale per il concetto. Posso domandare perché un determinato fenomeno produca in me il sentimento del piacere. Ma non posso domandare perché un fenomeno produca in me una determinata somma di concetti. (p. 34, 1966)
*{{NDR|Per un [[idealista]] critico }} Non possono esserci per lui che due generi di uomini: gli ingenui, che ritengono cose reali i fantasmi dei propri sogni, e i saggi che vedono la nullità di questo mondo sognato e che devono quindi, via via, perdere ogni voglia di curarsene. (p. 69, 1966)
*Nel momento in cui una percezione spunta sull'orizzonte della mia osservazione, entra in azione me anche [[pensare]]. (p. 89, 2016)
*La nostra vita è una continua oscillazione pendolare fra la comunione col divenire generale del mondo e la nostra esistenza individuale. Quanto più in alto saliamo verso la natura universale del pensare, nella quale alla fine ciò che è individuale non ci interessa più che come esempio, come esemplificazione del concetto, tanto più si perde in noi il carattere dell'essere particolare, della singola ben determinata personalità. Quanto più discendiamo invece nelle profondità della vita personale e facciamo risuonare i nostri sentimenti in accordo con le esperienze del mondo esteriore, tanto più ci distacchiamo dall'esistenza universale. (pp. 91-92, 1966)
*Un essere, che avesse un numero di sensi minore di quelli che all'uomo, percepirebbe meno, del mondo; uno che ne avesse un numero maggiore percepirebbe di più. Il primo avrebbe perciò una conoscenza meno completa del secondo. (p. 104, 2016)
*Libero è l'uomo quando in ogni momento della sua vita è in grado di ubbidire a se stesso. Un'azione morale è una azione ''mia'' soltanto se può, in questo senso, dirsi libera. (p. 138, 1966)
*Il mero concetto di dovere esclude la [[libertà]] perché non vuole riconoscere l'elemento individuale, esigendone invece la sottomissione ad una norma generale. La libertà dell'agire è concepibile solo dal punto di vista dell'individualismo etico. (p. 138, 1966)
*Una chiesa o un'altra comunità generano non-libertà, quando i suoi preti o i suoi maestri si fanno dominatori delle coscienze, vale a dire quando i credenti ''devono'' prendere da loro, dal confessionale, i motivi delle proprie azioni. (p. 171, 2016)
*L'uomo è libero nella misura in cui può realizzare nella sua volontà la stessa disposizione d'anima che vive in lui quando egli è cosciente dell'elaborazione di intuizioni puramente ideali (spirituali). (p. 172, 1966)
*Noi non possiamo escogitare l'essenza della realtà con ipotesi astratte, concettuali (attraverso un riflettere puramente concettuale), ma ''viviamo'' nella realtà in quanto troviamo le idee per le nostre percezioni. (p. 210, 2016)
*Noi non vogliamo più ''credere'', vogliamo ''conoscere''. La [[fede]] esige il riconoscimento di verità che non possiamo del tutto penetrare; e ciò che non penetriamo ripugna al nostro individuo che vuol vivere ogni cosa come esperienza interiore profonda. Ci soddisfa solo il ''sapere'', il quale non si sottomette ad alcuna norma esteriore, ma sorge dall'intima vita della personalità. (p. 228, 1966)
*La massima fondamentale dell'uomo libero è quella di vivere nell'amore per l'[[azione]] e di lasciar vivere avendo comprensione per la [[volontà]] altrui.
==''La mia vita''==
===[[Incipit]]===
Accade da qualche tempo che, in discussioni pubbliche sull'[[antroposofia]] da me coltivata, vengano introdotti dati e giudizi intorno alla mia vita. E poiché se ne traggono conclusioni sull'origine di quelli che si considerano mutamenti nel mio cammino spirituale, alcuni amici hanno espresso il parere che sarebbe bene scrivessi io stesso qualcosa della mia vita.
===Citazioni===
*Là, disteso sul divano, giaceva l'Ottenebrato {{NDR|[[Friedrich Nietzsche]]}}, con la sua fronte mirabilmente bella di artista e di pensatore. Erano le prime ore del pomeriggio. Gli occhi, pur essendo spenti, apparivano ancora pervasi d'anima; ma di quanto li circondava non accoglievano più che un'immagine a cui era ormai negato l'accesso all'anima. Stavamo dinanzi a lui, ma Nietzsche non lo sapeva. Eppure si sarebbe ancora potuto credere che quel volto spiritualizzato fosse l'espressione di un'anima la quale, nel corso del mattino, avesse intensamente pensato e volesse ora riposare un momento. Credetti che la scossa interiore da me provata si trasformasse in comprensione per il genio il cui sguardo mi fissava senza vedermi. La passività di quello sguardo, lungo e fisso, sprigionò la comprensione del mio proprio sguardo, che in quel momento poté lasciar agire la forza animica dell'occhio, senza che l'altro occhio lo incontrasse. <br />E si presentò alla mia anima l'anima di Nietzsche, quasi librata sul suo capo, illimitatamente bella nella sua luce spirituale; liberamente aperta ai mondi spirituali nostalgicamente invocati, ma non trovati, prima dell'oscuramento: incatenata però ancora al corpo, conscio di essa soltanto quando il mondo spirituale era ancora per lei nostalgia. L'anima di Nietzsche era ancora presente, ma poteva tenere solo dal di fuori quel corpo che le aveva impedito di espandersi nella pienezza della sua luce finché era stata da esso circoscritta. (p. 188)
*[[Nietzsche]] partì da una visione dello spirito in forma mitica. [[Apollo]] e [[Dioniso]] erano figure che egli sperimentava e sentiva. Tutto il corso della storia dell'uomo gli apparve come cooperazione o anche come lotta fra i due. Ma egli giunse solo ad una rappresentazione mitica di essi. Non penetrò fino alla visione di vere entità spirituali. Partì dal mito spirituale e arrivò alla natura. Nell'anima di Nietzsche, Apollo rappresentava la materia secondo l'idea della scienza naturale, Dioniso operava come forza di natura. Ma così la bellezza di Apollo gli si offuscò, e la commozione cosmica di Dioniso gli si paralizzò nella fermezza delle leggi naturali. (p. 192)
*Mi accorsi di sperimentare un punto d svolta della vita umana molto più tardi di quanto non avvenga di solito per altri. Ma mi resi conto che ciò aveva per la vita dell'anima conseguenze ben determinate. Scoprii che gli uomini, passando troppo presto dal lavorìo animico entro il mondo spirituale all'esperienza del mondo fisico, non giungono ad ''afferrare in purezza'' né il mondo spirituale né il mondo fisico. Mischiano di continuo istintivamente ciò che le cose dicono ai loro sensi con ciò che l'anima sperimenta attraverso lo spirito e che da essa è poi adoperato per "rappresentarsi" le cose. (p. 234)
*[...] io non ero impegnato di fronte a nessuno al mantenimento del segreto, perché non prendevo nulla dalla "sapienza antica": la conoscenza dello spirito che io posseggo è assolutamente un risultato della mia propria ricerca spirituale. Soltanto dopo essere arrivato ad una conoscenza per le mie proprie vie, cito quello che del "sapere antico" esiste già in qualche modo pubblicato, per mostrare la concordanza e insieme il progresso che è possibile all'investigazione attuale. <br />Così, da un dato momento in poi, fui completamente in chiaro con me stesso che, presentando pubblicamente la conoscenza dello spirito, facevo una cosa giusta. (p. 291)
*Ma in gran parte i membri erano seguaci fanatici dell'uno o dell'altro dei capi della [[Società Teosofica]]; e giuravano sui dogmi di quei capi che avevano un carattere spiccatamente settario. <br />A me ripugnava questo modo di agire nella Società Teosofica, per la banalità e il dilettantismo che vi allignavano. Solo fra i teosofi inglesi trovavo una sostanza interiore, proveniente ancora dalla [[Blavatsky]], che a quel tempo [[Annie Besant]] ed altri coltivavano in modo adeguato. (p. 308)
*Quando accettai l'invito della Società Teosofica, essa era l'unica istituzione degna d'esser presa sul serio e nella quale esistesse vera vita spirituale. E se l'atteggiamento interiore, il contegno e l'attività di essa fossero rimasti quali erano allora, né per me né per i miei amici si sarebbe mai reso necessario uscirne. Tutt'al più si sarebbe potuto costituire ufficialmente, in seno alla Società Teosofica, una sezione speciale: "Società Antroposofica". <br />Invece, già dal 1906 in poi apparvero nella Società Teosofica delle manifestazioni che ne palesavano la decadenza in modo spaventoso. (p. 309)
*Quello che ho fatto, l'ho fatto per impulsi spirituali. (p. 311)
*So bene quanto ciò che ho dato nei libri sia lontano dal suscitare, per sua propria forza interiore, una tale esperienza nelle anime che li leggono. Ma so anche quanto io abbia lottato, pagina per pagina, per raggiungere quanto più potevo in questa direzione. Il mio stile non è tenuto in modo da far trapelare nei periodi i miei sentimenti soggettivi. Mentre scrivo, attutisco ciò che sale dall'intimo calore e dal profondo sentimento, in uno stile asciutto, matematico. Ma solo ''questo'' stile può essere un risvegliatore, poiché il lettore deve suscitare in se stesso il calore e il sentimento. Non può lasciare che, in uno stato di coscienza smorzata, essi vengano in lui semplicemente "travasati" dall'autore. (p. 326)
*Ciò che sarebbe stato bene capire, ma che allora fu preso in considerazione da pochissimi, era che la corrente antroposofica dava qualcosa di carattere totalmente diverso da quello che aveva la Società Teosofica. In questo carattere risiedeva la vera ragione per cui la Società Antroposofica non poté continuare a esistere come una parte di quella teosofica. I più diedero valore, invece, alle assurdità che si sono andate formando nella Società Teosofica e che hanno condotto a litigi senza fine. (p. 349)
==''La missione universale dell'Arte''==
===[[Incipit]]===
Facendo seguito alle diverse conferenze tenute qui negli ultimi tempi, vorrei oggi svolgere alcune considerazioni in merito all'evoluzione dell'umanità dopo l'avvento del [[cristianesimo]], e far notare alcune cose che risulteranno meglio proprio come conclusione delle conferenze precedenti.
===Citazioni===
*Si potrebbe dire che a sentirsi così legato alla terra ed estraneo al cosmo l'uomo è giunto oggi, tanto da considerare le [[stelle]] addirittura del tutto al di fuori della sua dimora terrena e di scarsa importanza per loro. (pp. 8-9)
*Vi è in genere nell'evoluzione dell'umanità una tendenza contraria al progresso. Oggi l'umanità ha ancora paura di formulare nuovi concetti: vorrebbe continuare a sviluppare i vecchi. Dobbiamo uscire da questa avversione al progresso. Se diverremo favorevoli al progresso, acquisiremo anche una naturale relazione verso l'antroposofia, che appunto si avvia da esigenze antiquate verso quelle attuali dell'umanità, vale a dire ad elevarsi allo spirito. (p. 21)
*Nella forma delle chiese vi è in un certo senso il desiderio dell'anima per la sua forma dopo aver abbandonato il corpo. (p. 30)
*L'artista non riuscirebbe a creare con la sua materia, se in lui non vivesse l'impulso che proviene dal mondo spirituale. (p. 57)
*Chi ad esempio sente davvero il rosso, lo splendore del rosso, sperimenterà sempre come il rosso "esca" dal quadro, come esso ci porti vicino quel che nel quadro viene raffigurato, mentre il blu ce lo porta lontano. (p. 126)
*Gli antichi poeti epici non esprimevano questi uomini avevano da dire sugli eroi stessi (questo lo si ascoltava già tutti giorni sulla piazza del mercato), ma ciò che sulle cose umane e terrene poteva dire la dea, se l'uomo le si abbandonava. Questa era la poesia epica. <br />«Cantami, o diva, del pelide Achille...», così comincia [[Omero]] l'[[Iliade|''Iliade'']]. «Musa, quell'uom di multiforme ingegno...», così Omero comincia l'[[Odissea|''Odissea'']]. Musa, diva, cioè dea. Non sono frasi fatte, ma la testimonianza intima del vero poeta epico, che non vuole parlare da sé, che fa parlare in se stesso la dea, che l'accoglie nella propria fantasia, figlia della cosmica forza di crescita, affinché il divino parli lui degli eventi del mondo. (p. 134)
*Il poeta epico sentiva come se la musa, la dea, fosse discesa in lui e giudicasse gli eventi terreni. Perciò nei tempi antichi il greco, quando come attore impersonava il dramma, voleva evitare che l'individuo umano trasparisse in lui, e per questo si metteva dei rialzi sotto i piedi; e la sua voce risuonava come attraverso una specie di strumento musicale, poiché ciò che si rappresentava nel dramma doveva essere sollevato al di sopra dell'individuo umano. (p. 135)
*Dobbiamo saperci valere bene di tutto quel che ci ha portato il naturalismo non dobbiamo perdere tutto quel che abbiamo acquisito cercando nei secoli l'ideale artistico dell'imitazione della natura. Sono cattivi artisti e cattivi scienziati quelli che guardano al [[materialismo]] con schermo; il materialismo doveva esistere. Non vale storcere la bocca di fronte all'uomo terreno meramente materiale, terrestre, di fronte al mondo materiale, ma avere invece la volontà di penetrare davvero anche con lo spirito del mondo materiale. Non dobbiamo dunque disprezzare perché il materialismo ci ha portato nella scienza e nell'arte. Dobbiamo invece ritrovare la via allo spirito, senza creare un arido simbolismo o fasulle allegorie. Simbolismo e allegorie non sono forme artistiche. Soltanto l'impulso immediato del sentire artistico attinto alla sorgente dalla quale scaturiscono le idee dell'[[antroposofia]], può essere il punto di partenza per un'arte nuova. Dobbiamo diventare artisti, non simbolisti o inventori di allegorie, salendo davvero sempre più nei mondi dello spirito grazie una conoscenza spirituale. (pp. 135-136)
==''La saggezza dei Rosacroce''==
===[[Incipit]]===
Il contenuto di queste conferenze è stato annunciato come: "La teosofia secondo il metodo dei rosacroce". Con ciò si intende l'unica vecchissima e sempre nuova sapienza, ridata in un metodo adatto alla nostra epoca; come qui verrà esposto, esso era in fondo già noto fin dal secolo quattordicesimo. In queste conferenze non verrà narrata la storia dei [[rosacroce]].
===Citazioni===
*Nell'anno 1459 un'alta individualità spirituale, incarnata nella persona che corrisponde al nome di [[Christian Rosenkreutz]], comparve come maestro d'un piccolo gruppo di discepoli iniziati. (p. 10)
*Importa tener presente che, siccome fino ad oggi e ancora per molto tempo, i rosacroce non insegneranno nulla exotericamente che non possa venir afferrato con il comune intelletto logico, si erra obiettando che sia necessaria la [[chiaroveggenza]] per poter capire la forma rosicruciana della scienza dello spirito. L'importante non è la facoltà di percezione. Se non si comprende la sapienza dei rosacroce col pensiero, significa solo che l'intelletto logico non è stato ancora sviluppato abbastanza. (pp. 12-13)
*Di fronte al suo scolaro il maestro rosicruciano non vuol essere in una posizione diversa da quella dell'insegnante di matematica di fronte al suo allievo. (p. 14)
*Per la chiarezza bisogna distinguere due forme di trasformazione: quella cosciente e quella inconscia. In realtà l'uomo civile, col suo io, ha trasformato inconsciamente le parti inferiori della sua natura. Nell'attuale fase evolutiva questa trasformazione è cosciente solo per il ''manas'' {{NDR|corpo astrale}}, mentre occorre diventare iniziati per imparare a trasformare coscientemente anche il corpo eterico. (p. 28)
*Il chiaroveggente osserva che, quando l'uomo si addormenta, il corpo astrale si separa dagli altri due corpi diffondendo una certa luce. Per la precisione, il corpo astrale dell'uomo attuale appare articolato in varie correnti e in bagliori luminosi, nell'insieme a forma di due spirali intersecantisi, come due 6 intrecciati; una di queste si perde nel corpo fisico, mentre l'altra si espande come una coda di cometa lontano nel cosmo. I due prolungamenti del corpo astrale diventano ben presto invisibili diffondendosi nello spazio, e allora tutta l'apparizione assume una forma ovale. (p. 31)
*Per il morto è molto importante il periodo che segue immediatamente il suo trapasso. Esso dura abbastanza a lungo, ore e anche giorni, e durante questo tempo davanti all'anima del morto, come in un grande quadro mnemonico, scorre tutta la vita dell'ultima [[incarnazione]]. (p. 34)
*L'immagine dell'[[akasha]] è così viva che continua ad agire secondo il carattere originario dell'uomo, tanto da poter essere confusa con la persona stessa. I medium credono di parlare col morto che sopravvive in spirito, ma si tratta soltanto della sua immagine astrale dell'akasha. Lo spirito di [[Cesare]] si sarà già reincarnato sulla Terra, e la sua immagine astrale continuerà ancora a rispondere nelle sedute spiritiche. Non si tratterà però dell'individualità di Cesare, ma soltanto della sua durevole impronta lasciata nella cronaca dell'akasha. Gli errori di molte sedute spiritiche derivano da questo fatto. Dobbiamo distinguere fra il residuo dell'uomo nella sua immagine dell'akasha e la sua individualità che continua nell'evoluzione. (p. 43)
*Mentre di norma il corpo eterico sporge di poco, negli idioti si osservano parti del corpo eterico, in forma di luminosità eterica, sporgere di molto dalla testa. Ecco un caso inspiegabile con sole considerazioni fisiche, chiarito dalla scienza dello spirito. (p. 48)
*Il [[Sole]] nasceva nella costellazione del Toro nel periodo precedente l'800 a. C., e di conseguenza troviamo in Egitto la venerazione per il bue Api e in [[Persia]] per il toro Mitra. Ancora prima, il Sole nasceva nella costellazione dei [[Gemelli (astrologia)|Gemelli]], e in effetti si rinvengono nella mitologia indiana e germanica degli accenni ai gemelli. I due caproni gemelli con i quali viaggia il dio Donar ne sono un residuo. Si può retrocedere all'epoca del Cancro che ci porta vicino al diluvio atlantico, col quale finisce una civiltà e ne inizia un'altra. Un segno occulto ben definito lo indica: la doppia spirale, il simbolo del Cancro, riportato in ogni calendario. (p. 55)
*I [[Pensiero|pensieri]] e i [[sentimenti]] dell'uomo producono effetti nel mondo, e il veggente può seguire con precisione come per esempio un pensiero amorevole, diretto a qualcuno, agisca diversamente da uno carico d'odio. Se si invia un pensiero amorevole, il veggente vede formarsi una specie di luminoso calice di fiore che si avvolge con amore attorno al corpo eterico e a quello astrale di colui al quale è destinato, contribuendo alla sua felicità, ravvivandolo. Invece un pensiero carico d'odio penetra nel corpo eterico e nel corpo astrale come una freccia lacerante. (p. 61)
*Già prima della nascita, l'amore del bambino muove incontro alla [[madre]] che lo contraccambia; visto spiritualmente l'amore materno risale fino a prima della nascita, deriva da reciproci sentimenti d'amore. (p. 75)
*Dobbiamo ricordare che, in un certo senso, l'uomo odierno ha conservato un residuo di bisessualità, perché nei maschi il corpo fisico è maschile e quello eterico è femminile, mentre nelle donne il fenomeno è rovesciato, in quanto il corpo fisico è femminile e quello eterico maschile. Questi fatti ci prospettano interessanti punti di vista a proposito della vita psichica dei sessi; per esempio la capacità di sacrificio della donna nelle sue manifestazioni d'amore è in relazione con la mascolinità del suo corpo eterico, mentre l'ambizione dell'uomo si spiega riconoscendo la natura femminile del suo corpo eterico. (p. 127)
*Il veggente che esaminasse la connessione fra il corpo eterico e quello fisico dell'uomo dell'[[Atlantide]], arriverebbe a una ben strana scoperta. Mentre nell'uomo attuale la testa eterica combacia con una certa approssimazione con la parte fisica della testa, sporgendone appena un poco, la testa eterica di un uomo dell'Atlantide si protendeva molto al di sopra di quella fisica; con più precisione, sporgeva di molto la parte frontale della testa eterica. Esiste un punto nel cervello fisico, fra le sopracciglia e circa un centimetro all'interno, cui corrisponde oggi un punto nella testa eterica. Negli Atlantidei quei due punti erano ancora molto distanti l'uno dall'altro, e l'evoluzione consistette appunto nel riavvicinarli sempre di più. Nel quinto periodo atlantico il punto della testa eterica si avvicinò al cervello fisico, e per il fatto che i due punti combaciavano si svilupparono alcune caratteristiche dell'umanità attuale: il calcolare, il contare, la facoltà di giudizio e in genere la capacità di formare concetti, l'intelligenza. Prima gli Atlantidei avevano solo una memoria sviluppatissima, ma non ancora la facoltà di connettere i pensieri, e qui abbiamo proprio l'inizio della coscienza dell'io. (p. 131)
*Pensandoli un momento, nei nomi dei sette re si ritrovano reminiscenze delle sette parti costitutive dell'uomo. La cosa arriva al punto che il quinto re, l'etrusco, da fuori; egli rappresenta il manas, il sé spirituale, che unisce le tre parti inferiori alle tre superiori. I sette re di [[Roma]] rappresentano le sette parti costitutive dell'uomo, e in essi sono indicati i relativi nessi spirituali. La Roma repubblicana rappresenta la conoscenza umana che succede all'antica saggezza sacerdotale. (p. 137)
==''La scienza occulta''==
===[[Incipit]]===
L'antica denominazione di "scienza occulta" viene adoperata per il contenuto di questo libro; una denominazione che produce presso uomini diversi del presente le più opposte impressioni. Per molti essa ha qualcosa di scostante; provoca l'irrisione, un sorriso di compatimento, forse anche il disprezzo. Essi ritengono che una concezione che assume quel nome non possa fondarsi che sopra un vacuo fantasticare, e che dietro una tale "presunta" scienza non si nasconda altro che la tendenza a rinnovare ogni sorta di superstizione, superstizione che giustamente viene respinta da chi abbia conosciuto la "vera mentalità scientifica" e uno "schietto impulso alla conoscenza". Per altri, invece, quel nome agisce come se ciò che si intende dovesse portare qualcosa che non si può conseguire per alcun'altra via e verso cui essi si sentono attratti da un intimo, profondo anelito di conoscenza o da una raffinata curiosità dell'anima, secondo la propria disposizione. Fra queste due opinioni diametralmente opposte esiste tutta una scala di atteggiamenti intermedi, di accettazione o di rifiuto condizionati da ciò che si pensa essere il contenuto della scienza occulta".
===Citazioni===
*Come il corpo fisico si disgrega quando non lo tiene assieme il [[corpo eterico]], come il corpo eterico cade nell'incoscienza quando non lo illumina il corpo astrale, così il [[corpo astrale]] dovrebbe lasciar cadere il passato continuamente nell{{'}}''oblio'', se l'"io" non portasse in salvo tale passato per il presente. l{{'}}''oblio'' per il corpo astrale equivale alla morte per il corpo fisico e al sonno per il corpo eterico. Si può anche dire: del corpo eterico è propria la ''vita'', del corpo astrale la ''coscienza'', dell'io il ''ricordo''. (2018, p. 48)
*L'uomo, invece di vedere il mondo nel suo vero aspetto, scorgeva delle immagini illusorie e dei fantasmi, e non era esposto soltanto all'influsso luciferico, ma anche all'influsso di questi altri esseri, ai quali abbiamo già più sopra accennato, e alla guida dei quali può essere dato il nome di [[Angra Mainyu|Arimane]], perché così fu chiamato più tardi dalla civiltà persiana: [[Mefistofele]] è la stessa entità. (1947, p. 155)
*L'uomo dunque si presenta per la scienza occulta come un ente composto di diverse parti costitutive. Sono di carattere corporeo: il corpo fisico, il corpo eterico e il corpo astrale. Sono animici: l'anima senziente, l'anima razionale e l'anima cosciente. Nell'anima diffonde la sua luce l'io. E sono spirituali: il sé spirituale, lo spirito vitale e l'uomo-spirito. Come fu detto, l'anima senziente e il corpo astrale sono strettamente uniti e in un certo modo formano una cosa sola. In modo analogo sono una cosa sola l'anima cosciente e il sé spirituale, perché nell'anima cosciente risplende lo spirito, e da essa sono illuminate le altre parti costitutive della natura umana. (2018, p. 59)
*Se per esempio una forte pressione viene esercitata su di un arto, una parte del corpo eterico può staccarsi dal fisico. Noi diciamo allora che quell'arto si è "addormentato", e la sensazione particolare che ne riceviamo dipende dallo staccarsi del corpo eterico. [...] Se poi qualcuno viene colpito da un forte spavento o da qualcosa di simile, tale separazione del corpo eterico dal fisico può avvenire per un tempo brevissimo e per una gran parte del corpo. Avviene appunto così quando, per una qualsiasi ragione, un uomo si trova subitamente faccia a faccia con la morte, quando per esempio sta per annegare o quando, durante un'ascensione in montagna, corre rischio di cadere. Ciò che raccontano le persone che hanno attraversato tali esperienze si avvicina di molto alla verità e può essere confermato dall'osservazione soprasensibile. Esse affermano che in quei momenti la loro vita intera è apparsa alla loro anima come in un immenso quadro mnemonico. (2018, p. 73)
*Mentre il piacere sensorio, come espressione dello spirito, significa elevazione, evoluzione dell'io, il piacere invece che non è espressione dello spirito significa decadenza ed immiserimento. Se si appaga un desiderio di tal natura nel mondo sensibile, il suo effetto nocivo sull'io tuttavia permane; soltanto, prima della morte, esso non è percettibile all'io. Nella vita, perciò, la soddisfazione di tali desideri può creare nuovi desideri simili, e l'uomo non si accorge affatto che da se stesso si va avviluppando in un "fuoco divoratore". (2018, p. 78)
*Quel che sulla Terra assume forma fisica, in modo da poter essere percepito a mezzo di organi fisici, vien percepito nella sua essenza spirituale nella prima regione del "mondo dello spirito". In essa per esempio si potrà vedere la forza che plasma la forma di un cristallo. Si manifesta però tutto il contrario di ciò che appare nel mondo dei sensi. Lo spazio, che nel mondo dei sensi è riempito dalla massa minerale, si presenta allo sguardo spirituale come uno spazio vuoto; ma intorno ad esso si vede la forza che elabora la forma della pietra. Il colore che una pietra ha nel mondo fisico si manifesta nel mondo spirituale come l'esperienza del suo colore complementare; così una pietra rossa ci appare come verdastra vista dal mondo spirituale; una pietra verde ci appare come rossiccia, e via di seguito. (2018, pp. 84-85)
*Se per mezzo dell'investigazione scientifico-spirituale si segue a ritroso il corso dell'evoluzione terrestre, si arriva a una condizione spirituale del nostro pianeta; ma se si risale ancora più indietro nel passato, ci si accorge che quella spiritualità era già passata prima attraverso una specie di incarnazione fisica. Si arriva dunque a un passato stato planetario fisico che si è poi spiritualizzato e poi, materializzandosi più tardi nuovamente, si è trasformato nella nostra Terra; questa rappresenta dunque la reincarnazione di un antichissimo pianeta. La scienza dello spirito può risalire però ancora più indietro; essa vede allora l'intero processo ripetersi ancora due volte. La nostra Terra dunque attraversò tre stati planetari precedenti, separati sempre da stati intermedi di spiritualizzazione. (2018, p. 109)
*Nella tradizione biblica il tempo antecedente all'azione dell'influsso [[Lucifero|luciferico]] nella tradizione biblica il tempo antecedente all'azione dell'influsso luciferico viene descritto come l'epoca del [[Paradiso]], e la discesa dell'uomo sulla terra, la sua penetrazione nel mondo dei sensi, viene chiamata la cacciata dal Paradiso. (2018, p. 195)
*Ciò che è contenuto nei libri della sapienza indiana (i [[Veda]]) non ci presenta l'originario aspetto della grande saggezza, quale era coltivata nei tempi antichi dei grandi maestri, ma ce ne dà soltanto un debole riflesso. Soltanto lo sguardo soprasensibile, rivolto al passato, può scorgere la sapienza originaria non scritta che si nasconde dietro quella scritta. (2018, p. 206)
*È vero però che esiste un nesso ''indiretto'' fra la disciplina occulta e certe regole di vita, in quanto senza un'intonazione etica, impressa la propria vita, la percezione del sopra sensibile e impossibile o dannoso. Perciò non pochi dei fattori che concorrono alla visione del sopra sensibile sono al tempo stesso mezzi di nobilitazione della condotta di vita. (2018, p. 230)
*Non è pensabile un progresso nella disciplina spirituale, se non accompagnato da un progresso morale. (2018, p. 244)
*Chi riesce a fissare il suo pensiero durante vari mesi, almeno per cinque minuti al giorno, sopra un oggetto di uso quotidiano (per esempio, una spilla, una matita. ecc.), e ad escludere durante quel tempo ogni altro pensiero che non si riferisca a quell'oggetto, avrà fatto molto per raggiungere il suo scopo (si può pensare tutti i giorni a un nuovo oggetto, oppure conservare il medesimo per vari giorni). Anche chi sente di essere un "pensatore" a seguito della sua istruzione scientifica, non deve disprezzare questo modo di rendersi "maturo" per l'educazione occulta; se infatti si fissa il pensiero per qualche tempo sopra un oggetto familiare, si può esser sicuri di pensare obiettivamente. Chi si chiede: «Di che cosa è costituita una matita? come viene preparato il materiale che costituisce la matita? come vengono connesse le diverse sue parti? quando è stata inventata la matita?» e così di seguito, chi pensa a quel modo, armonizza le proprie idee molto più con la realtà, di chi riflette sopra la discendenza dell'uomo, o su ciò che è la vita. Gli ''esercizi semplici del pensiero'' ci preparano molto meglio a orientarci nelle evoluzioni di Saturno, del Sole e della Luna, che non le idee complicate ed erudite, perché in un primo tempo non si tratta affatto di pensare questa o quella cosa, ma di pensare ''obiettivamente per virtù di forza interiore''. Se ci si è educati all'oggettività con un processo fisico-sensibile facile da osservare, il pensare si abitua a voler essere obiettivo, anche quando non si sente più dominato dal mondo fisico-sensibile e dalle sue leggi; si perde l'abitudine di lasciare errare i pensieri in modo non conforme alla realtà. (2018, pp. 248-249)
*Un buon esercizio è quello di darsi per mesi un ordine a una determinata ora del giorno: oggi, "a questa determinata ora", tu dovrai compiere "questa" azione. Si arriva così gradatamente a imporsi l'ora dell'azione e la maniera di attuarla in modo che l'esecuzione riesca del tutto possibile. (2018, p. 250)
==''Le manifestazioni del karma''==
===[[Incipit]]===
Questo ciclo di conferenze tratterà questioni che riguardano la scienza dello spirito e che profondamente incidono nella vita. Dalle diverse esposizioni date nel corso del tempo, ci è già familiare che la scienza dello spirito non deve essere un'astratta teoria, né una pura dottrina o un semplice insegnamento, bensì una fonte per la vita e per la capacità di vivere; essa adempie il suo compito solo quando, mediante ciò che è in grado di dare in fatto di conoscenze, fa scorrere nella nostra anima qualcosa che può rendere più ricca e più comprensibile la vita, più abile e più vigorosa nell'azione la nostra anima.
===Citazioni===
*Con questo vediamo come, in effetti, i nostri errori [...] diventano cause di [[malattia]] se appunto non ci limitiamo a un'incarnazione, ma consideriamo l'effetto di un'incarnazione su quella seguente; vediamo anche come gli influssi luciferici diventano cause di malattia allo stesso modo. In effetti, possiamo dire che non commettiamo impunemente i nostri errori. Portiamo in noi il marchio dei nostri errori nella nostra successiva [[incarnazione]], e lo facciamo movendo da una ragione superiore a quella della nostra vita ordinaria, da quella ragione che durante il periodo tra morte e nuova nascita ci guida a renderci tanto forti da non essere più esposti in avvenire alle stesse seduzioni. Così le malattie si pongono perfino come possenti educatrici nella nostra vita. (p. 90)
*[...] mentre le forze luciferiche operano facendo maggiormente presa nell'intimo del corpo astrale dell'uomo, le forze arimaniche operano maggiormente sulle impressioni esteriori che l'uomo accoglie. In quello che accogliamo dal mondo esterno, risiedono le forze arimaniche; nel piacere e dispiacere, nelle passioni e così via che salgono e agiscono nell'anima, risiedono le forze luciferiche. (p. 114)
*Sappiamo che nell'addormentarsi viene lasciato nel letto il corpo fisico e il corpo eterico, e che da questi escono il corpo astrale e l'io. L'addormentarci è per noi dunque un uscire di io e corpo astrale da corpo fisico e corpo eterico; il risvegliarci, al contrario, è un reinserirsi di corpo astrale e io nel corpo fisico e nel corpo eterico. Ogni mattina, risvegliandosi, l'uomo si immerge dunque nel suo corpo fisico e nel suo corpo eterico con la sua arte interiore, col corpo astrale e con l'io. (p. 123)
*[...] ovunque in una [[malattia]] subentri dolore, vi è una potenza luciferica che ha causato quella malattia. (p. 143)
*Le anime veramente preparate per l'antroposofia sono però tali che o si sentono inappagate dalle sensazioni esteriori, oppure riconoscono che la scienza esteriore con tutte le sue spiegazioni non riesce a chiarire i fatti. Sono queste le anime che, attraverso il loro [[karma]] complessivo, sono preparate in modo che con le parti costitutive interiori della loro vita animica possono collegarsi con l'[[antroposofia]]. La scienza dello spirito appartiene pure al karma complessivo dell'umanità e vi si inserisce come tale. (p. 188)
*Nell'[[animale]] chi sperimenta è soltanto l'anima della specie, l'anima di gruppo. Il morire di un animale significa per l'anima di gruppo pressapoco quello che noi sperimentiamo quando, all'avvicinarsi dell'estate, ci facciamo tagliare più corti i capelli che poi a poco a poco tornano a ricrescere. L'anima di gruppo di una specie animale sente la morte di un animale come la morte di un arto, che a poco a poco si rimpiazza di nuovo. (p. 197)
*La [[materia]] secondo la sua essenza è luce. (p. 206)
*Dobbiamo infondere [[amore]] affinché possa essere un aiuto il fluente atto d'amore. Hanno tale carattere di amore aggiunto tutti quegli atti terapeutici che si basano più o meno sui cosiddetti processi terapeutici psichici. Quel che in una forma o in un'altra viene impiegato nei processi terapeutici psichici è in relazione con l'apporto di amore. E amore quello che noi istilliamo come balsamo nell'altro uomo; ad amore egli deve essere alla fine riportato, e può anche esserlo. Può essere riportato ad amore quando poniamo in movimento dei semplici fatti psichici, quando induciamo un altro forse anche soltanto a mettere in ordine la sua anima depressa. (p. 209)
*[[Angra Mainyu|Arimane]] è il compimento karmico di [[Diavolo|Lucifero]]. (p. 230)
*La vita nel periodo di kamaloka è tale che viene aggiunta intenzione a intenzione, e viene presa la decisione generale di dover correggere nuovamente tutto ciò che con pensieri e con fatti ci ha portato in basso. Ciò che l'uomo così sente viene impresso nella sua vita successiva; poi con la nascita egli entra nell'esistenza con questa intenzione, e questo mezzo carica su di sé il suo karma. Perciò non possiamo dire che, entrando nell'esistenza attraverso la nascita, abbiamo un [[libero arbitrio]]. Possiamo soltanto e unicamente parlare del fatto che ci avviciniamo a un libero volere nella misura in cui siamo riusciti a padroneggiare gli influssi di Lucifero e di [[Arimane]]. (p. 233)
*Chiunque avrà trasformato l'[[antroposofia]] in vita interiore dell'anima diventerà fonte di forza spirituale. Chi crede nel soprasensibile, deve avere assolutamente la convinzione che le nostre conoscenze e i nostri modi di sentire antroposofici agiscono spiritualmente, e cioè che essi si diffondono invisibilmente nel mondo quando ci rendiamo realmente strumenti coscienti, compenetrati da vita antroposofica. (p. 242)
==''Le opere scientifiche di Goethe''==
===[[Incipit]]===
Seguendo la genesi delle idee goethiane intorno alla formazione degli organismi, facilmente si è presi dal dubbio circa la parte da ascriversi al periodo giovanile del poeta, cioè a quello precedente il suo arrivo a Weimar. [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]] stesso stimava assai poco le sue conoscenze scientifiche di quel tempo: « Non avevo un concetto di ciò che propriamente si chiama natura esteriore, né la minima cognizione dei suoi così detti tre regni». Basandosi su tale affermazione, si ritiene, generalmente, posteriore al suo arrivo a Weimar l'inizio del pensiero scientifico di Goethe. Eppure bisogna risalire ancora più indietro, se non si vuol lasciare inesplicato tutto lo spirito delle sue concezioni: poiché già nella primissima giovinezza si mostra la potenza vivificatrice che guidò i suoi studî nella direzione che andremo esponendo. <!--(La genesi della dottrina della metamorfosi'', cap. I, p. 5) -->
===Citazioni===
*{{NDR|Goethe}} giunse a concezioni fondamentali per la [[scienza]] dell'organico che hanno la stessa importanza delle leggi fondamentali di [[Galileo]] per quella dell'inorganico. (cap. IV, p. 79)
*[...] la concezione scientifica di Goethe non ci sta dinanzi come un tutto compiuto, sviluppato da un principio. Si ha solo a che fare con singole manifestazioni dalle quali vediamo come si prospetti questa o quell'idea alla luce del suo modo di pensare. Le troviamo nelle sue opere scientifiche, nei brevi accenni intorno all'uno o all' altro concetto ch'egli enuncia nei suoi ''Detti in prosa'', e nelle lettere ai suoi amici. E, finalmente, la configurazione artistica della sua concezione del mondo, che ci consente anche le più varie induzioni sulle sue idee fondamentali, ci sta dinanzi nelle sue opere poetiche. Ma pel fatto che noi ammettiamo incondizionatamente che i principî fondamentali di Goethe non sono mai stati da lui espressi come totalità concatenata, non vogliamo assolutamente ritenere al tempo stesso giustificata l'affermazione che la sua concezione del mondo non scaturisca da un centro ideale riducibile a una formulazione rigorosamente scientifica. (cap. VIII, p. 99)
*Uno degli ostacoli che impediscono un giusto apprezzamento dell'importanza di Goethe per la scienza è il pregiudizio che regna sul suo rapporto con la [[matematica]]. Questo pregiudizio è duplice. Da un lato si crede ch'egli sia stato nemico di questa scienza ed abbia in malo modo disconosciuta la sua alta importanza per la conoscenza umana; d'altra parte si afferma che il poeta abbia eliminata dalla scienza naturale da lui studiata ogni trattazione matematica per quanto riguarda la [[fisica]], per il solo fatto che alla sua ignoranza in proposito essa riusciva scomoda. (cap. XI, p. 169)
*La vera scienza, nel senso superiore della parola, ha a che fare unicamente con oggetti ideali; ''non può essere altro che [[Idealismo (filosofia)|idealismo]]''; poiché ha la sua ultima ragione d'essere in bisogni che originano dallo [[spirito]]. La natura suscita in noi problemi che domandano una soluzione. Ma essa non può, da sé, fornire tale soluzione. Solo il fatto che, nella nostra facoltà conoscitiva, sorge di fronte alla natura un mondo superiore, crea pure esigenze superiori. Per un essere che non fosse dotato di tale natura superiore, simili problemi non sorgerebbero neppure. Perciò non possono nemmeno ottenere risposta se non da tale natura superiore. Le questioni scientifiche sono dunque essenzialmente una faccenda che lo spirito deve sbrigare con se stesso. Esse non lo conducono fuori dal suo elemento. (cap. XV, p. 189)
==''Massime antroposofiche''==
*L'antroposofia è una via della conoscenza che vorrebbe condurre lo spirituale che è nell'uomo allo spirituale che è nell'universo. Sorge nell'uomo come un bisogno del cuore e del sentimento. Deve trovare la sua giustificazione nel fatto che essa è in grado di offrire a questo bisogno un soddisfacimento. Può riconoscere l'antroposofia solo chi trova in essa quel che deve cercare per una sua esigenza interiore. Possono perciò essere antroposofi soltanto quegli uomini che sentono certi problemi sull'essere dell'uomo e del mondo come una necessità vitale, come si sente fame e sete. (1)
*Vi sono uomini i quali credono che, coi limiti della percezione dei sensi, siano posti anche i limiti di ogni altra cognizione. Se ponessero attenzione a come essi diventino coscienti di quei limiti, scoprirebbero in questa coscienza anche le facoltà per varcare i limiti. Il pesce nuota al limite dell'acqua; deve ritrarsene, perché gli mancano gli organi fisici per vivere fuori dell'acqua. L'uomo arriva al limite della percezione dei sensi; può riconoscere che, lungo la via fin lì, ha acquistato forze dell'anima per vivere animicamente nell'elemento che non è abbracciato dalla percezione dei sensi. (3)
*L'uomo è un essere che esplica la sua vita nel mezzo tra due sfere del mondo. È inserito col suo sviluppo corporeo in un mondo inferiore; con l'entità della sua anima egli forma un mondo intermedio, e tende con le forze spirituali verso un mondo superiore. Egli ha il suo sviluppo corporeo da quel che gli ha dato la natura; porta in sé come parte sua propria l'entità della sua anima; trova in sé le forze dello spirito come doni che lo guidano oltre se stesso a prender parte ad un mondo divino. (17)
*Nell'organizzazione dell'io l'uomo sperimenta sé stesso quale spirito nel corpo fisico. Perché ciò possa avvenire, è necessaria l'attività di esseri che vivono essi stessi come spiriti nel mondo fisico. (75)
==''Universo, terra, uomo''==
===[[Incipit]]===
Vorrei anzitutto esprimere la profonda soddisfazione di poter tener qui un corso di conferenze sopra argomenti scientifico-spirituali in un ampio contesto. Per quanto sia importante e necessario che nel nostro tempo la scienza dello spirito offra certi spunti in conferenze isolate, non meno necessario è il poter esporre pensieri e fatti in connessioni più vaste. Certe cose possono allora venire espresse in modo più preciso, e in una cornice che consenta di metterle nella giusta luce, mentre altrimenti è facile che sorga qualche malinteso. Ai nostri giorni infatti anche le anime più preparate possono incontrare qualche difficoltà nell'accogliere delle comunicazioni sulle realtà spirituali. Per comprendere le cose secondo l'intenzione di chi le espone non basta la buona volontà né l'intelletto; occorre invece portar loro incontro qualcosa che (anche in senso occulto-esoterico) si potrebbe chiamare pazienza, intendo il concetto di pazienza in modo più profondo del consueto. Molte idee e concezioni vanno prima lumeggiate da altre nozioni, finché dall'insieme del contesto risulti chiaro ciò che dapprima era stato accolto solo come un accenno e che poteva sembrare a qualcuno difficilmente credibile.
===Citazioni===
*L'uomo dell'antica [[Atlantide]] possedeva di norma una chiaroveggenza per cui erano compagni della sua esistenza non solo i minerali, le piante e gli animali, ma anche certe figure divino-spirituali: con queste egli conviveva, come oggi si convive fra uomini. Neppure la distinzione fra la notte e il giorno era a quel tempo così rigida com'è oggi. (p. 17)
*Lo sguardo dell'uomo d'oggi è fissato sul corpo fisico; egli considera il corpo fisico come una realtà e non riesce a sollevarsi allo spirituale. Le anime, che oggi guardano ai corpi umani fisici e sono incapaci di sollevarsi a qualcosa di spirituale, furono un tempo incarnate in popoli diversi, come greci o come romani o come egizi antichi. (p. 23)
*Siccome l'antica anima egizia doveva guardare giù dalle regioni spirituali verso il suo corpo fisico conservato, prese radice in essa il pensiero che il corpo fisico sia una realtà più alta di quanto è realmente. Si immagini la nostra anima di allora che aveva il suo sguardo fissato sulla [[mummia]]. Il pensiero della forma fisica è andato indurendosi e si è poi trasmesso dall'una all'altra [[incarnazione]]: ed ecco che oggi quel pensiero si manifesta nel fatto che gli uomini non sanno distaccarsi dalla loro forma corporea fisica. Il [[materialismo]] in quanto pensiero è in buona parte frutto della imbalsamazione delle salme durante l'età egizia. (p. 24)
*Per farci un'idea di un tale io di gruppo {{NDR|quello degli animali}}, immaginiamo che qui davanti a me ci sia una parete e in essa vengano praticati dieci fori. Io infilo le mie dieci dita in quei fori e le muovo. In questo caso voi vedreste le mie dita, ma non vedreste me stesso; senz'altro direste che esse non si muovono da sole, ma che deve esservi qualcosa di nascosto che provoca il loro movimento. In altre parole, si supporrebbe l'esistenza di un'entità appartenente a quelle dieci dita. Questo paragone ci permette di comprendere il carattere di gruppo, il carattere di specie della sfera animica negli animali. (p. 42)
*Se strappiamo dalla terra una [[pianta]] con la sua radice, questo fa male alla Terra intera, produce dolore all'anima della pianta. Questo è un dato di fatto. Invece non si deve credere che faccia male alla Terra quando si colgono i fiori: tutt'altro! Quando per esempio viene mietuto il grano, lo sguardo chiaroveggente vede espandersi per la Terra dei veri fiotti di benessere. (p. 45)
*Se un [[minerale]] viene frantumato, esso non risente dolore ma al contrario piacere e voluttà: una cava di pietre è percorsa da fiotti di piacere, quando la roccia viene spezzata e frantumata. Provocherebbe invece dolore fortissimo il tentativo di voler ricomporre tutti quei frammenti.(p. 48)
*Per quali ragioni in ogni tempo gli iniziati esortarono gli uomini a pregare prima dei pasti? La preghiera doveva solo documentare che con l'assunzione del cibo qualcosa di spirituale penetra nell'uomo. (p. 50)
*In un mito come quello di [[Osiride]] non si deve dunque cercare solo il riflesso di eventi astronomici, ma dobbiamo scorgervi il risultato di profonde conoscenze chiaroveggenti degli antichi savi sacerdoti egizi. Essi introdussero nel mito quanto sapevano dell'evoluzione della Terra e degli uomini. (p. 70)
*[...] sul fondo di una strada si vedono dei solchi e ci si domanda a che cosa siano dovuti; la risposta è: al passaggio di un veicolo. Si può domandare da dove provenisse il veicolo, e rispondere che era usato da una persona per certi suoi affari. A questo punto qualcuno potrebbe chiedere l'origine di quegli affari. Ma già qui ci si troverebbe così lontani dall'oggetto iniziale, che si penetra in tutt'altra sfera e la domanda perde ogni senso, in relazione a quella iniziale. Se il senso dell'impostazione di una domanda è un'idea, rimanendo nell'astratto si arriva solo a una serie infinita di altre domande. Invece nella considerazione concreta di un problema si arriva da ultimo a entità spirituali, e qui non si chiede più perché facciano qualcosa, ma ci si domanda: che cosa fanno? Occorre però educarsi a riconoscere i limiti del domandare. (p. 84)
*Ci si può dunque domandare se per la coscienza chiaroveggente esistano anche sugli altri pianeti degli uomini come quelli che vivono sulla Terra. La risposta della coscienza chiaroveggente è che sugli altri pianeti non troviamo uomini nella medesima figura che hanno sulla Terra. (p. 120)
*Osservando gli esseri che ci circondano, che sono i frutti dell'evoluzione lunare e hanno anche una missione ulteriore, noi troviamo la saggezza dappertutto. Si osservi qualunque cosa, per esempio un fiore: quanto più accuratamente lo si osserverà, tanto più stupiti si rimarrà per il modo in cui ogni singola parte è disposta conforme a una saggezza superiore. Si osservi il femore umano e si scoprirà l'altissima saggezza con cui le sue trabecole sono disposte per formare una struttura capace di reggere la parte superiore del corpo. Nessuna ingegneria è oggi capace di eguagliare nella costruzione di ponti l'alta saggezza di quella struttura. (p. 123)
*Per quanto possa sembrare strano, tutte le nostre sensazioni, visive, uditive o altre hanno un'esistenza solo terrestre; se si potessero avere contatti con [[extraterrestre|esseri di altri pianeti]], ci si accorgerebbe dell'impossibilità di intendersi con loro direttamente, in quanto avrebbero un modo del tutto diverso di percepire oggetti ed entità: per esempio non capirebbero nulla, se si parlasse loro di un colore. Quel che noi chiamiamo sensazione serve per il nostro pianeta particolare. (p. 130)
*Fra tutte le popolazioni migrate dal continente atlantico, quella europea rimase dotata della più forte disposizione alla chiaroveggenza: meno dotata in tal senso fu la popolazione africana. In Asia, dove era presto giunta, la parte più progredita dei migratori atlantici incontrò una popolazione ancora più antica e dotata di un'ancora più antica chiaroveggenza. Perciò in quel tempo nel cuore dell'Asia la chiaroveggenza era assai diffusa. Vi fu però una certa piccola colonia, stabilitasi nei pressi del deserto di Gobi e formata dai più progrediti fra gli uomini dell'[[Atlantide]]. (pp. 142-143)
*Nelle concezioni che insegnano in modo materialistico la discendenza dell'uomo dagli animali ci si ripresenta oggi il fatto che un tempo l'uomo sapeva che nella remota antichità il suo corpo fisico aveva ancora dei tratti animali e che quindi, nel ricordo egizio, persino certe divinità venivano raffigurate in forme animali. Il [[darwinismo]] stesso non è altro che un retaggio dell'[[antico Egitto]], in forma [[Materialismo|materialistica]]. (p. 179)
==[[Incipit]] di ''Teosofia''==
Quando nell'autunno del 1813, [[Johann Gottlieb Fichte]] espose la sua Dottrina quale frutto maturo di una vita tutta dedita al servizio della verità, disse subito in principio le seguenti parole: "Questa dottrina presuppone un senso interiore del tutto nuovo mediante il quale si apre un nuovo mondo che per l'uomo ordinario non esiste". E poi ricorse ad una similitudine per mostrare quanto la sua dottrina dovesse rimanere inafferrabile per chi volesse giudicarla con le rappresentazioni dei sensi ordinari: "Immaginate un mondo di ciechi nati, ai quali perciò le cose e i loro nessi siano noti soltanto per quel che ne rivela il tatto. Andate a parlar loro dei colori e delle altre condizioni che esistono soltanto in virtù della luce e per la vista. Parlerete a vuoto, e sarà una fortuna se ve lo dicono, perché allora non tarderete a riconoscere il vostro errore e, a meno che possiate aprir loro gli occhi, smetterete l'inutile discorso".<br />
Ora chi parla agli uomini delle cose alle quali Fiche allude qui, si trova troppo spesso in una condizione analoga a quel veggente in mezzo a ciechi nati. Ma queste sono le cose che si riferiscono alla vera natura e alle mete supreme dell'uomo. Chi credesse necessario smettere l'inutile discorso, dovrebbe disperare dell'umanità. Non bisogna al contrario dubitare nemmeno un istante della possibilità di aprire gli occhi a chiunque vi cooperi con la sua buona [[volontà]].
==Citazioni su Rudolf Steiner==
*Il fatto che è stato possibile confermare con i metodi scientifici tradizionali tutte le conclusioni alle quali Steiner era giunto per via puramente spirituale dimostra in modo lampante che il metodo delle scienze naturali non è l'unico che permette di studiare la realtà, e prova altresì che parallelamente ad esso esiste una [[conoscenza]] [[spirito|spirituale]] esatta per lo meno quanto quella [[scienza|scientifica]]. ([[Thorwald Dethlefsen]])
*La personalità di Steiner si palesa tutta intera, prima di tutto con la sola sua presenza, poi con la sua parola. Ciò che distingue la sua eloquenza è una forza particolare rivestita pur sempre di dolcezza; forza che nasce, senza dubbio, da una perfetta serenità d'animo congiunta con una meravigliosa lucidità di spirito. [...] Mai una parola che ferisca o stoni. Di ragionamento in ragionamento, di analogia in analogia, egli conduce dal noto all'ignoto. Ciò che domina in ogni suo discorso, qualunque ne sia l'argomento, è sempre il prodigio di una sintesi coordinatrice ed esplicatrice dei fatti. ([[Edouard Schuré]])
*Nel fenomeno Steiner sono da distinguersi varie componenti. La prima – predominante – è dello stesso ceppo che ha dato luogo al [[Teosofia|teosofismo]], dal quale sono stati ripresi elementi molteplici. Una seconda componente si lega al [[cristianesimo]]. Vi è poi un ultimo fattore, che sembrerebbe rispondere ad un elemento positivo, all'esigenza di una «scienza spirituale». L'intreccio di queste componenti, contenute a forza nelle maglie di ferro di un sistema che, come ingegnosità, è quasi alla pari delle «filosofie della natura» dei romantici tedeschi, è la caratteristica dell'antroposofia. Come in tanti punti particolari dell'insegnamento antroposofico, cosi pure nell'insieme e nella stessa personalità dello Steiner si ha il senso penoso di una direzione retta e limpida, spezzata da improvvisi e tirannici flussi visionari e da irruzioni di complessi collettivi. ([[Julius Evola]])
*Quanto alla sostanza dei suoi insegnamenti e della sua vita, non posso vederlo che come figura chiave [...] nella transizione dolorosa dell'umanità da ciò che mi sono avventurato chiamare partecipazione originaria a partecipazione finale. ([[Owen Barfield]])
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Rudolf Steiner, ''Conoscenza vivente della natura'', traduzione di Iberto Bavastro, Opera Omnia n. 220, Editrice Antroposofica, Milano, 2018. ISBN 978-88-7787-606-5
*Rudolf Steiner, ''Considerazioni esoteriche su nessi karmici I'', traduzione di Ida Levi, Opera Omnia n. 235, Editrice Antroposofica, Milano, 1985.
*Rudolf Steiner, ''Corrispondenze fra microcosmo e macrocosmo. {{small|L'uomo, un geroglifico dell'universo}}'', traduzione di Adele Crippa, Opera Omnia n. 201, Editrice Antroposofica, Milano, 2012. ISBN 978-88-7787-492-4
*Rudolf Steiner, ''Dalla cronaca dell'akasha'', traduzione di Lina Schwarz, Editrice Antroposofica, Milano, 2016. ISBN 978-88-7787-411-5
*Rudolf Steiner, ''Epidemie'', traduzione di Daniela Castelmonte, Editrice Antroposofica, Milano, 2020. ISBN 978-88-7787-633-1
*Rudolf Steiner, ''Gerarchie spirituali {{small|e loro riflesso nel mondo fisico Zodiaco Pianeti Cosmo}}'', traduzione di Lina Schwarz, Opera Omnia n. 110, Editrice Antroposofica, Milano, 2010. ISBN 978-88-7787-393-4
*Rudolf Steiner, ''Il Cristianesimo come fatto mistico e i misteri antichi'', traduzione di Willy Schwarz, Opera Omnia n. 8, Editrice Antroposofica, Milano, 2017. ISBN 978-88-7787-511-2
*Rudolf Steiner, ''Il legame fra i vivi e i morti'', traduzione di Lucy Milenkovic', Enrica Mamoli, Silvia Schwarz e Rinaldo Küfferle, Opera Omnia n. 168, Editrice Antroposofica, Milano, 2019. ISBN 978-88-7787-451-1
*Rudolf Steiner, ''Il Vangelo di Giovanni'', traduzione di Willy Schwarz, Opera Omnia n. 103, Editrice Antroposofica, Milano, 2014. ISBN 978-88-7787-427-6
*Rudolf Steiner, ''Il Vangelo di Luca'', traduzione di Lina Schwarz, Opera Omnia n. 114, Editrice Antroposofica, Milano, 2016. ISBN 978-88-7787-523-5
*Rudolf Steiner, ''Il Vangelo di Marco'', traduzione di W. Schwarz, Opera Omnia n. 139, Editrice Antroposofica, Milano 2004. ISBN 978-88-7787-349-3
*Rudolf Steiner, ''Il Vangelo di Matteo'', traduzione di W. Schwarz, Opera Omnia n.123, Editrice Antroposofica, Milano 2012. ISBN 978-8877874856
*Rudolf Steiner, ''L'azione delle stelle e dei pianeti sulla vita terrestre'', traduzione di Dante Vigevani, Editrice Antroposofica, Milano, 2011. ISBN 978-88-7787-455-9
*Rudolf Steiner, ''L'iniziazione'', traduzione di Emmelina de Renzis, Opera Omnia n. 10, Editrice Antroposofica, Milano, 2016. ISBN 978-88-7787-478-8
*Rudolf Steiner, ''La filosofia della libertà'', traduzione di Iberto Bavastro, Opera Omnia n. 4, Editrice Antroposofica, Milano, 1986.
*Rudolf Steiner, ''La filosofia della libertà'', Opera Omnia n. 4, Editrice Antroposofica, Milano, 1966.
*Rudolf Steiner, ''La filosofia della libertà'', Opera Omnia n. 4, Editrice Antroposofica, Milano, 2016. ISBN 978-88-7787-504-4
*Rudolf Steiner ''La mia vita'', Opera omnia n. 28, Editrice Antroposofica, Milano, 2018. ISBN 978-88-7787-595-2
*Rudolf Steiner, ''La missione universale dell'arte'', Editrice Antroposofica, Milano, 2011. ISBN 978-88-7787-469-6
*Rudolf Steiner, ''La saggezza dei Rosacroce'', traduzione di Iberto Bavastro, Opera Omnia n. 99, Editrice Antroposofica, Milano, 2013. ISBN 978-88-7787-422-1
*Rudolf Steiner, ''La scienza occulta {{small|nelle sue linee generali}}'', trad. di E. De Renzis ed E. Battaglini, Laterza, Bari, 1947.
*Rudolf Steiner, ''La scienza occulta {{small|nelle sue linee generali}}'', trad. di E. De Renzis, E. Battaglini e I. Bavastro Milano, Editrice Antroposofica, 2018.
*Rudolf Steiner, ''Le manifestazioni del karma'', traduzione Marcello Carosi, Opera Omnia n. 120, Editrice Antropofisica, Milano, 2012. ISBN 978-88-7787-421-4
*Rudolf Steiner, ''[https://archive.org/details/imgPAII131MiscellaneeOpal/mode/1up Le opere scientifiche di Goethe]'' (''Goethes naturwissenschaftliche Schriften''), Fratelli Bocca Editori, Milano, 1944.
*Rudolf Steiner, ''Massime antroposofiche'', traduzione di Lina Schwarz e Rinaldo Küfferle, Opera Omnia n. 26, Editrice Antroposofica, Milano, 1983.
*Rudolf Steiner, ''Teosofia'', traduzione di Ida Levi Bachi, Opera Omnia n. 9, Editrice Antroposofica, Milano, 1990.
*Rudolf Steiner, ''Universo, terra, uomo'' (''Welt, Erde und Mensch, deren Wesen und Entwickelung, sovie ihre Spiegelung in dem Zusammenhang zwischen iiuptischem Mythos undgegenwürtiger Kultur.''), Editrice Antroposofica, Milano, 2005. ISBN 88-7787-370-1
==Voci correlate==
*[[Antroposofia]]
*[[Esoterismo]]
==Altri progetti==
{{Interprogetto}}
===Opere===
{{Pedia|L'iniziazione (saggio)|L'iniziazione|(1904)}}
{{DEFAULTSORT:Steiner, Rudolf}}
[[Categoria:Esoteristi]]
[[Categoria:Filosofi austriaci]]
[[Categoria:Scrittori austriaci]]
ck9vvc6c7i0u9elou71wkqvtrrj5l9h
1382833
1382830
2025-07-10T14:39:18Z
Udiki
86035
Ripristino un'edizione che era effettivamente citata, correzioni minori
1382833
wikitext
text/x-wiki
[[File:Steiner um 1905.jpg|thumb|Rudolf Steiner (1905 circa)]]
'''Rudolf Steiner''' (1861 – 1925), scrittore, filosofo ed esoterista austriaco.
==Citazioni di Rudolf Steiner==
*A [[Pasqua]] deve cominciare a rendersi visibile quella parte oscura, vale a dire che nella falce si deve trovare parte dello Spirito solare che ha trovato la sua forza primaverile. In altre parole: a Pasqua deve apparire nel cielo l'immagine del santo [[Graal]]. Così infatti dev'essere. Chiunque può quindi contemplare a Pasqua l'immagine del santo Graal; proprio per questo è stata stabilita in quel dato modo la data della Pasqua, secondo un'antichissima tradizione. (Dalla conferenza ''Cristo e il Mondo spirituale. La ricerca del Santo Graal'', 2 gennaio 1914, O.O. n. 149, Milano, Antroposofica, 1996)<ref>Citato in {{cita web|url=https://www.larchetipo.com/2018/04/sacralita/la-luna-di-pasqua/|titolo=La Luna di Pasqua}}</ref>
*Che cosa avverrebbe dunque se {{NDR|il bovino}} invece di piante mangiasse direttamente [[carne]]? Rimarrebbero inutilizzate le forze che gli permettono di produrre carne! Se pensiamo a una fabbrica che sia in grado di produrre qualcosa, ma non lo faccia pur rimanendo attiva, ci rendiamo conto di quante forze vadano perdute. Ma le forze che in un corpo animale rimangono inutilizzate non possono andar perdute. Il bovino sarebbe in definitiva ricolmo di tali forze, ed esse produrrebbero in lui qualcos'altro che sostanza vegetale trasformata in carne. Quelle stesse forze rimarrebbero in lui, esisterebbero in lui e farebbero in lui qualcos'altro, produrrebbero qualcosa di sbagliato. Invece di produrre carne, si riempirebbe di ogni possibile sostanza dannosa. In particolare si riempirebbe di acido urico e di sali urici.<br />I sali urici hanno però una loro strana abitudine, hanno la debolezza di attaccare il sistema nervoso e il cervello. Se dunque un bovino mangiasse direttamente carne, la conseguenza sarebbe che produrrebbe un'enorme quantità di sali urici che andrebbero nel cervello e lo farebbero [[Mucca pazza|impazzire]]. Se potessimo fare l'esperimento di nutrire una mandria di bovini con carne di colomba, otterremmo una mandria impazzita.<ref>Da ''[http://www.altrestorie.org/drug/Steiner%20-%20Alcool%20e%20Nicotina.pdf Alcol e nicotina]'', p. 21.</ref>
*È comunque un fatto che nel nostro tempo è sempre più numerosa la gente che non sa che cosa vuole, ed è perché da tre o quattro secoli si è disabituata a occuparsi in qualche modo di cose spirituali. Va in ufficio, si occupa di qualcosa che non ama, ma che porta soldi, passa ore in ufficio, è magari anche molto diligente e attiva, ma non ha veri interessi al di là dell'andare a teatro o leggere il giornale. Così è a poco a poco diventato il mondo. Leggere libri, ad esempio, è oggi una rarità.<ref>Da ''[http://www.altrestorie.org/drug/Steiner%20-%20Alcool%20e%20Nicotina.pdf Alcol e nicotina]'', p. 19.</ref>
*Fondare uno Stato ebraico significa reagire nella maniera più feroce, ritornare alla reazione nella maniera più feroce, e così facendo si pecca contro tutto ciò che oggi è necessario in questo settore. <br />Vedete, un sionista molto rispettato, di cui ero amico una volta, mi spiegò il suo ideale di andare in [[Palestina]] e fondarvi uno Stato ebraico. Lui stesso fu molto coinvolto nella fondazione di questo Stato ebraico, è coinvolto ancora oggi e ha anche una posizione molto rispettata in Palestina. Gli dissi: una cosa del genere non è affatto nello spirito dei tempi oggi, perché oggi lo è qualcosa a cui possa partecipare ogni persona, senza distinzione di razza, popolo, classe e così via. Questa è l'unica cosa realmente propagabile oggi, che ogni persona può seguire indistintamente. Nessuno può aspettarsi che io aderisca al movimento [[Sionismo|sionista]]. Ancora una volta sta separando una parte dall'intera umanità! Per questa semplice, ovvia, ragione, oggi un simile movimento non può realmente avere luogo. È fondamentalmente la reazione più selvaggia. (da una conferenza, Dornach, 8 maggio 1924; O.O. Nº 353)<ref>{{Cita web|url=https://www.larchetipo.com/2024/05/etnologia/sullessenza-dellebraismo/|titolo=Sull'essenza dell'ebraismo}}</ref>
*In [[medicina]], in [[legge]] e in ogni altro ambito le persone si dichiarano fin dall'inizio incompetenti a giudicare e accettano ciò che la [[scienza]] dice loro. Le complicazioni della vita moderna lo rendono comprensibile. Ma sotto la pressione dell'[[autorità]] diventeremo sempre più impotenti. E costruire sistematicamente questa forza dell'autorità, questa abitudine all'autorità, è in realtà il principio del [[gesuiti|gesuitismo]]. E il gesuitismo nella religione cattolica è solo un caso particolare di altre performance meno evidenti in altre direzioni. Inizia nella sfera del [[dogma]] ecclesiastico con la tendenza a sostenere l'autorità papale proiettata dal quarto periodo post-atlantico al quinto, dove non può essere utile. Ma lo stesso principio gesuitico si trasferirà gradualmente in altre sfere della vita. In una forma appena diversa dal gesuitismo della religione dogmatica, lo troviamo già negli ambienti medici, dove un certo dogmatismo cerca di ottenere più potere per la professione medica. Questo è tipico dell'aspirazione gesuitica ovunque; e crescerà sempre di più. Le persone si troveranno sempre più legate a ciò che l'autorità impone loro. E di fronte a questa opposizione ahrimanica – perché tale è – la salvezza per la quinta epoca post-atlantica si troverà nell'affermare i diritti dell'anima cosciente che desidera svilupparsi. Ma poiché il dono della ragione non ci è più concesso dalla Natura come le nostre due braccia, come era ancora in qualche misura nella quarta epoca post-atlantica, ciò può avvenire solo grazie alla nostra buona volontà di sviluppare le facoltà di comprensione e di giudizio. Lo sviluppo dell'anima cosciente richiede libertà di pensiero, che può fiorire solo in un'aura particolare, in una certa atmosfera.<ref>Dalla conferenza ''[https://rsarchive.org/Lectures/GA168/English/Singles/19161010p01.html Come superare la povertà dell'anima nei tempi moderni?]'', 10 ottobre 1916, Zurigo. G.A. 168.</ref>
*La prima azione del [[Gesù|Cristo]] non avrebbe potuto verificarsi nell'ambito della comunità giudaica, ma invece in Galilea, cioè nella regione dove erano mischiati diversissimi gruppi di popoli e diversissime stirpi. Appunto per il fatto che in quella regione si trovavano riuniti i popoli più diversi, convenuti dalle parti più svariate del mondo, in Galilea non era sentita più la medesima affinità del sangue e soprattutto la fede nella consanguineità che dominava in Giudea, nella cerchia più ristretta del popolo [[Ebrei|ebreo]]. Gli uomini in Galilea erano un miscuglio di vari popoli.<ref>Da ''Il Vangelo di Giovanni. {{small|In relazione con gli altri tre è specialmente col Vangelo di Luca}}'', Edizione Antroposofica, 2013, pp. 169-170. ISBN 978-88-7787-514-3</ref>
*L'indagine spirituale del nostro tempo ci mostra che terminato il [[Kali Yuga|kali-yuga]] durato {{formatnum:5000}} anni (circa dal 3100 a.C. fino al 1899), si sviluppano nell'uomo nuove facoltà. Esse appariranno prima in alcuni pochi singoli particolarmente dotati. Avverrà per esempio che taluni, per naturale sviluppo delle loro facoltà, vedranno qualcosa dell'indagine spirituale che oggi viene annunciato soltanto per mezzo della scienza dello spirito. Essa annuncia che in numero sempre crescente sorgeranno individui in possesso di organi del corpo eterico sviluppati, e che arriveranno alla chiaroveggenza cui si arriva oggi soltanto mediante la disciplina esoterica.<ref>Da ''La missione di singole anime di popolo. {{small|In relazione con la mitologia germanico-nordica}}'', Edizione Antroposofica, 2021, p. 187. ISBN 978-88-7787-529-7</ref>
*Ma oltre alla coscienza, tutto si è trasformato nell'umanità. È soltanto un risultato della miopia umana, credere che le cose si siano sempre svolte come si svolgono oggi. Tutto si è evoluto. Niente è rimasto stazionario: perfino le relazioni fra uomo e uomo non sono state sempre quelle che sono oggi.<ref>Da ''Il Vangelo di Giovanni. {{small|In relazione con gli altri tre è specialmente col Vangelo di Luca}}'', Edizione Antroposofica, 2013, p. 166. ISBN 978-88-7787-514-3</ref>
*Quando l'uomo si è incarnato per la prima volta ha potuto guardare in alto a uno spirito superiore e dirsi: "tu devi diventare come lui che ti guida di [[incarnazione]] in incarnazione". Che si dica: "l'uomo guarda in alto al suo [[Sé]] superiore al quale deve diventare sempre più simile"; oppure che si dica, nel senso dell'esoterismo cristiano: "l'uomo guarda in alto a un [[Angelo]] come a un grande modello", si tratta fondamentalmente della stessa cosa. (''[http://www.archiatiedizioni.it/files/pre-ebook/Steiner/angeli_opera/#p-61-anchor Angeli all'opera nell'evoluzione dell'uomo tra la terra e il cosmo]'', vol. 1, conferenze del 1908, ''O.O.'' 105)<ref>Testo orig.: ''Die Entwicklung von Erde und Mensch'' – Bd. 1, traduzione di Giusi Graziuso, Archiati Verlag, 2008.</ref>
*Quello che viene pensato partendo dai colori può essere eseguito in cinquanta modi diversi. (da ''Opera omnia'', n. 300)
*Si può sperimentare come, in una didattica basata sull'elemento vivente, i [[ragazzo|ragazzi]] traggono le cose da loro stessi. (da ''Opera omnia'', n. 305)
*Vorrei tutti persuasi che non è [[Antroposofia|antroposofico]] accettare per dogma una cosa perché qualcuno l'ha detto; e antroposofico accogliere gli impulsi della scienza dello spirito e vagliarli nella vita.altrimenti apparirà che la vostra visione è stata colorata in senso orientale o occidentale, cosa che non deve avvenire.<ref>Da ''La missione di singole anime di popolo. {{small|In relazione con la mitologia germanico-nordica}}'', Edizione Antroposofica, 2021, p. 198. ISBN 978-88-7787-529-7</ref>
{{Int|Da ''[http://www.esolibri.it/testi/steiner%20ita/Steiner%20-%20sul%20Natale%20%5BITA%20ebook%20filosofia%20sagg%20esoter%20teosofia%5D.pdf Natale]'', conferenza del 1907}}
*L'occultista, ricercando chi governa e dirige quegli stormi {{NDR|parlando del comportamento degli uccelli}}, trova, sul piano astrale, le Anime collettive delle singole specie. Per ogni razza animale esiste un "Io" astrale, ch'è un vero "Io" sul piano astrale, come è l'Io umano sul piano fisico: solo infinitamente più saggio! Le personalità collettive degli animali sul piano astrale, che hanno i loro singoli membri sul piano fisico, sono realmente assai più sagge delle persone umane; e tutto ciò che ammiriamo come istinti meravigliosi dei singoli animali, è una manifestazione della sapienza delle Anime di gruppo. (p. 4)
*Tutto ciò che si disgrega, che si schianta, che si discioglie nel mondo minerale, produce alla [[Natura]] la massima sensazione di voluttà e di gioia. (p. 5)
*Per mezzo del [[Cristo]] è penetrata nell'uomo la cognizione cosciente dell{{'}}''Io sono''. Prima non si sentiva ancora la piena divinità dell'intima divina entità dell'uomo. Sentivano l{{'}}''Io sono'' ma lo ricollegavano ai propri antenati, lo sentivano nel sangue comune a loro a tutti sin dai tempi di [[Abramo]]. Venne allora Gesù Cristo, recando la coscienza che esiste nell'uomo qualche cosa di molto più antico, di molto più indipendente; che l{{'}}''Io sono'' non contiene soltanto tutto ciò ch'è comune ad un popolo, ma anche ciò che esiste in ogni singola persona, e che anche l'amore dovrà dunque rivolgersi alle singole personalità, per virtù propria. E l'Io che oggi è racchiuso in ognuno di noi, circoscritto e limitato all'esterno, cerca l'amore spirituale al di fuori di sé. (p. 8)
==''Conoscenza vivente della natura''==
===[[Incipit]]===
Oggi, collegandomi alle conferenze tenute il novembre scorso nel Goetheanum, prima della sua distruzione, in merito alla connessione dell'uomo con il corso dell'anno e alle conoscenze relative, vorrei ritornare ancora a un'epoca che abbiamo spesso considerato e che va compresa appieno, ove si intenda conoscere giustamente il momento presente dell'evoluzione dell'umanità. Avevamo parlato della possibilità che nell'uomo avvengano in modo esatto processi che è possibile riconoscere nei fatti che si ripetono nel corso dell'anno. Avevo anche accennato a come l'antica scienza dei misteri, la scienza dell'iniziazione, avesse cominciato a diffondere queste conoscenze fra gli uomini che potevano riceverle. Come conseguenza della diffusione di tali conoscenze si dovevano rafforzare il pensare, il sentire e il volere umani e l'intero porsi dell'uomo nel mondo.
===Citazioni===
*L'essere umano, quando ha attraversato la vita soprasensibile fra morte nuova nascita, e dopo aver inviato sulla Terra il germe spirituale del proprio corpo fisico, pur senza essere ancora disceso prima del concepimento quale essere animico-spirituale, raccoglie dal cosmo le forze dell'etere universale per formare il suo corpo eterico che egli dunque ha, prima di legarlo al corpo fisico. L'essere umano dunque discende dai mondi spirituali soprasensibili in modo che la sua parte spirituale-animica sia in un primo tempo rivestita dal corpo eterico. Poi si unisce al corpo fisico che gli viene trasmesso attraverso il padre e la madre, attraverso la corrente fisica dell'ereditarietà. (p. 10)
*Che cosa abbiamo dunque in sostanza acquisito grazie all'anima rafforzata lungo i secoli a partire dal quarto e dal quinto? Esteriormente conoscenze meccaniche, le conoscenze fisiche che ho caratterizzato nel corso scientifico. Ora è però giunto il tempo in cui l'anima si deve rafforzare tanto da guardare interiormente nell'io, da sentire l'io e il Cristo dietro di esso, così come prima, con l'aiuto del corpo eterico, vedeva il Sole spirituale assieme a quello fisico guardando nel cielo. (p. 18)
*Quando si sia acquisita la coscienza immaginativa, tutto il [[corpo astrale]] e tutta l'organizzazione dell'io sono in una condizione tale che percepiscono le parti corrispondenti di tutti gli organi umani. Vale a dire che percepiscono tutti gli elementi metallici della Terra, naturalmente differenziati. Riusciamo tuttavia a percepire le differenziazioni se ci siamo ben educati allo scopo, se abbiamo cioè fatto un particolare studio occulto per imparare a conoscere la sfera dei metalli della Terra. (p. 45)
*Quando nell'ambito del movimento antroposofico si parla di occuparsi di aspirazioni scientifiche, esse vanno condotte con profonda serietà, in modo da non esporre l'[[antroposofia]] al pericolo di deviarla verso la chimica, la fisica, la fisiologia di oggi o verso altre scienze, ma da far fluire le singole scienze nella vera corrente della vivente conoscenza. (pp. 50-51)
*[...] sarebbe venuto un tempo in cui gli uomini, per loro capacità, non sarebbero più riusciti a dire qualcosa della vita precedente. Stabilirono così, dogmaticamente, che non esiste una vita prenatale e che l'anima umana viene creata nello stesso momento della formazione fisica. Così la realtà della preesistenza venne dogmaticamente messa a tacere. (pp. 79-80)
*Se ci si svegliasse con l'[[antroposofia]], ci si vergognerebbe senza dubbio proprio di parecchi metodi di ricerca. Ma come si può pretendere che la gente si svegli senz'altro dall'oggi al domani, quando è inserita in quei metodi? (p. 90)
*Gli antroposofi dovranno abituarsi a distinguere nettamente tutti i loro preconcetti dal semplice corso dei fatti, e a descrivere soltanto il corso dei fatti. Gli antroposofi diverrebbero così esseri che correggono le abitudini odierne. (p. 114)
*Ci si deve anzitutto render conto di dover uscire da se stessi e che ci si deve interessare degli altri e delle loro caratteristiche, almeno per una parte, interessarsene nella stessa misura in cui ci si occupa delle proprie. Se questo non avviene, una Società Antroposofica non può esistere. Si possono accettare soci, e questi possono rimanere tali poiché ci sono delle regole, ma non vi è una realtà. Le realtà non nascono perché si fanno dei soci ed essi ricevono tessere grazie alle quali sono antroposofi; non nascono davvero mai a seguito di quanto si scrive o si stampa, ma grazie a ciò che vive. (p. 118)
*Nella natura vi è dappertutto [[intelligenza]], tutto è saggezza. [...] Così noi pensiamo di aver creato l'intelligenza, mentre la attingiamo dal comune mare dell'intelligenza. (p. 134)
*Dobbiamo arrivare con fermezza ad allontanare il carattere settario dal movimento antroposofico. (p. 137)
*L'[[elettricità]] è andata sui nervi dell'uomo moderno che ne ha scacciato ogni tendenza verso lo spirito. (p. 171)
*Se l'[[antroposofia]] fosse fanatica o ascetica, dovrebbe ora inveire contro la civiltà dell'[[elettricità]]. Sarebbe però naturalmente un non-senso, perché così possono parlare solo le concezioni del mondo che non tengono conto della realtà. Dicono allora: è arimanico, lungi da me! Ma ciò porta solo all'astrazione. Infatti, se in una riunione settaria si tuona perché non ci si difende da [[Arimane]], si scendono poi le scale e si sale sul tram elettrico. Così però l'imprecare contro Arimane, anche se suona tanto santo – mi si scusi l'espressione – è solo una sciocchezza. Non si può infatti evitare di dover vivere con Arimane. Occorre solo vivere con lui nel modo giusto e non farsi da lui dominare. (pp. 173-174)
*Osserviamo il brillante scritto del giovane [[Nietzsche]]: ''Dell'utilità e del danno della storia per la vita'', col quale veramente con parole di fuoco egli chiede che si abbandoni il peso della storia, che l'uomo viva appieno nel presente e che ponga la vita al posto del passato. Che cosa ne è seguito? Che egli si è fatto prendere dal darwinismo e, come questo, fa derivare l'uomo dall'animale; fa dell'uomo un superuomo. Il suo superuomo è tuttavia rimasto un prodotto del tutto astratto, non ha contenuto, è un sacco vuoto. Fisicamente se ne può dire quel che si vuole, ma non si perviene ad alcuna immaginazione. (pp. 174-175)
*Sviluppare in sé questa conoscenza fa parte dei compiti dell'antroposofo. Il problema non è davvero che l'[[antroposofia]] venga presa come un surrogato per qualcosa che in precedenza era fornito dalle confessioni religiose, oggi diventate un po' noiose per molte delle cosiddette persone istruite; e poiché l'antroposofia non è noiosa ma anzi divertente, costoro non si rivolgono a una confessione religiosa qualsiasi, ma all'antroposofia. Così non deve essere! (p. 177)
==''Considerazioni esoteriche su nessi karmici''==
===[[Incipit]]===
Vorrei ora incominciare a parlare delle condizioni e delle [[legge|leggi]] del destino umano, di quello che usiamo chiamare [[karma]]. Il karma può soltanto venir compreso se si cerca anzitutto di conoscere come si esplicano le leggi dell'[[universo]]. Oggi sarà quindi necessario trattare in forma alquanto astratta questi vari modi di esplicazione delle leggi, per poi ricavare da quanto avremo osservato la conoscenza del destino umano, del karma.<br />Parliamo di cause ed effetti così per i fenomeni del mondo esterno come per quelli della vita umana e oggi, specialmente in campo scientifico, siamo abituati a parlarne in senso del tutto generico. Così facendo incappiamo però nelle maggiori difficoltà, perché non teniamo conto della diversità di come si presentano cause ed effetti.<br /> Possiamo guardare innanzitutto la cosiddetta natura inanimata che si palesa chiaramente nel regno minerale, nelle rocce, in forme spesso meravigliose, e anche in quelle strutture senza forma che per così dire sono state prima ridotte in polvere e poi di nuovo configurate. Guardiamo ciò che in tal modo ci si presenta nel mondo come inanimato.
===Citazioni===
*Ogni qualvolta essa penetra nella sfera della nostra esistenza terrestre, la [[cometa di Halley]] è l'espressione esteriore di un nuovo impulso al [[materialismo]]. Al mondo di oggi questo può sembrare superstizioso, ma gli uomini dovrebbero allora solo ricordare come essi stessi facciano derivare delle azioni spirituali dalle costellazioni stellari. Chi non direbbe che l'esquimese è un essere umano diversamente costituito per esempio dall'indù, proprio perché nella regione polare i raggi solari cadono con un'altra angolazione? (p. 31)
*È già stato chiesto più volte che cosa sarebbe accaduto se il Sole non si fosse scisso dalla Terra e non fosse passato alla condizione, quella attuale, di agire da fuori sulla Terra. Innanzi tutto, quando la Terra era ancora unita al Sole, l'intero sistema cosmico, come anche i progenitori dell'uomo, erano ancora legati fra loro in rapporti di natura ben diversa. Ovviamente, è una cosa assurda prendere in considerazione le condizioni attuali e poi dire che gli antroposofi raccontano delle sciocchezze perché in questo caso tutti gli esseri organizzati avrebbero dovuto finire bruciati. (p. 43)
==''Corrispondenze fra microcosmo e macrocosmo''==
===[[Incipit]]===
Cercherò oggi di indicare ulteriori prospettive riguardo a
un tema già trattato qui di recente. Dissi come, per l'uomo
del presente, le concezioni morali e le concezioni intellettualistiche non coincidano. Mediante il suo intellettualismo
l'uomo viene portato a riconoscere la ferrea necessità naturale. A causa di tale ferrea necessità naturale, noi applichiamo
la legge di causa ed effetto a tutto quanto rientra nel nostro
campo di osservazione. Inoltre, quando una persona compie
un'azione, ci chiediamo che cosa ve l'abbia spinta, che cosa
abbia agito in lei o fuori di lei, al fine di attribuire a quell'azione la sua causa. Tale riconoscimento della necessità di ogni
evento ha acquisito negli ultimi tempi un carattere scientifico. In passato aveva più un carattere teologico, e ancora per
molte persone mantiene tale carattere. Il carattere scientifico
emerge quando si è più inclini a pensare che quanto noi facciamo dipenda dalla nostra costituzione corporea e dalle influenze sulla nostra costituzione corporea. Ancora oggi del
resto vi sono pur sempre persone che pensano che l'uomo
agisca per necessità, più o meno come avviene per una pietra
quando cade per terra. Tale sarebbe la coloritura scientifica
del pensiero relativo alla necessità.
===Citazioni===
*[...] per l'uomo del presente, le concezioni morali e le concezioni intellettualistiche non coincidono. (p. 9)
*[...] il [[cuore]] non agisce come una pompa che spinge il sangue attraverso il corpo, ma che è il cuore a venir mosso dalla circolazione del [[sangue]], in sé stessa vivente, a sua volta determinata dagli organi. Il cuore a dire il vero (lo si può accertare in embriologia) non è altro che il risultato della circolazione del sangue. (pp. 50-51)
*I movimenti che si esprimono nella nutazione sono inoltre movimenti che hanno la propria origine nell'astralità, non in una cosa qualsiasi che possa essere indagata sulla base dei principi Newtoniani. Tuttavia il Newtonismo è proprio ciò che ci ha scaraventati tanto spaventosamente il [[materialismo]], poiché è ricorso alla massima astrazione possibile. (p. 67)
*Poiché ci troviamo sulla terra, le azioni celesti su di noi sono diverse da come sarebbero se li fossimo esposti stando sospesi liberamente nello spazio. (p. 77)
*Ho detto che la concezione materialistica immagina che il [[cuore]] umano sia una sorta di pompa che spinge il sangue in tutto il corpo. Ma non è così: il sangue è qualcosa di interiormente mobile in se stesso, possiede una sua vitalità, e il battito cardiaco non è la causa della circolazione del sangue, ma al contrario ne è la conseguenza, l'effetto della circolazione del sangue. Lo stesso vale anche per gli altri organi. La funzione che gli organi esercitano si innesta nei movimenti pieni di vita. (p. 92)
*I greci non vedevano il cielo blu come lo vediamo noi. Lo vedevano semplicemente scuro. Questo può essere riferito con certezza; lo si può stabilire con certezza soprattutto muovendo dalla scienza dello spirito. (p. 99)
*Quando oggi la [[fisiologia]] orientata in senso materialistico parla della volontà, quale si manifesta ad esempio in un movimento degli arti, pensa che dall'organo centrale, dal cervello, venga inviato una specie di segnale telegrafico che passa per i cosiddetti nervi motori e quindi muove, diciamo, la gamba destra. Ma questa è veramente un'ipotesi del tutto infondata e anche sbagliata. L'osservazione spirituale mostra infatti che, considerando l'uomo schematicamente, le cose stanno così: quando viene volontariamente sollevata la gamba destra, dall'entità-io dell'uomo, dalla reale entità-io parte un impulso diretto verso la gamba. Essa viene dunque sollevata direttamente dall'entità-io. Solo che tutto ciò si attua come l'attività del dormire: la coscienza non ne sa nulla. L'interporsi dei nervi, che poi raggiungono l'organo centrale, semplicemente ci informa di avere una gamba, ci informa di continuo della presenza della gamba. II nervo non ha nulla a che fare con l'azione dell'io sulla gamba. Si tratta di una relazione diretta tra la gamba e la volontà, che nell'uomo è collegata con l'entità-io, mentre nell'animale con il [[corpo astrale]]. (pp. 134-135)
*Chi ha mani quantomai maldestre, chi per esempio non sa seguire abili movimenti con le dita, non sarà neppure un pensatore di sottile ingegno. (p. 140)
*[...] proprio gli scienziati [[gesuiti]] sono i materialisti più estremi nel campo della ricerca scientifica. Non solo dimostrano di continuo che con la scienza non si può pervenire allo spirito, ma si danno pena, dove ciò sia possibile, di tener lontano lo [[spirito]] dalla [[scienza]]. (pp. 181-182)
*[...] l'[[universo]] non può venir compreso se da esso si esclude l'[[uomo]]; questo significa che non è possibile una comprensione dell'universo in sé, senza includervi anche l'uomo, e senza considerare il nesso che esiste tra l'universo e l'uomo stesso. (p. 194)
*Se anche non lo si può constatare fisiologicamente, è pur vero che prima del mistero del [[Golgota]] l'umanità terrestre essenzialmente – e ovviamente approssimativamente – formulava sempre solo pensieri collegati con l'elemento materiale. Nel tempo in cui l'evento del Golgota irruppe entro la vita terrestre, l'umanità era giunta a un punto della sua evoluzione tale da poter eliminare, nell'interiore processo animico-spirituale del pensiero, l'elemento materiale; divenne allora possibile il pensare libero dalla materia. (p. 241)<br />
==''Dalla cronaca dell'akasha''==
===[[Incipit]]===
L'uomo apprende dalla storia comune solo una piccola parte degli avvenimenti vissuti dall'umanità in epoche primordiali, e i documenti storici gettano luce su alcuni millenni soltanto. Anche ciò che c'insegnano l'archeologia, la paleontologia e la geologia ha limiti assai ristretti; e a questa insufficienza si aggiunge l'incertezza di tutto ciò che è basato su testimonianze esteriori. Osserviamo infatti come l'insieme di un avvenimento o la fisionomia di un popolo, anche non molto lontano da noi, si modifichino quando vengano scoperti nuovi documenti storici. Confrontiamo la descrizione che diversi storici ci danno del medesimo fatto e ci accorgeremo di trovarci su un terreno assai malsicuro. Tutto ciò che appartiene al mondo sensibile esteriore è sottoposto all'azione del tempo, e il tempo a sua volta distrugge ciò che nel tempo ha origine. Ora, la storia esteriore non può che fondarsi appunto su quello che il tempo ha conservato; e chi, fermandosi ai documenti esteriori, può affermare che in essi sia conservato appunto l'essenziale?
===Citazioni===
*Chi si limita alla conoscenza del mondo sensibile non può immaginare quanto differissero da noi i nostri progenitori dell'[[Atlantide]]; e non soltanto nell'aspetto esteriore, ma anche nelle qualità dello spirito. Le loro cognizioni, le arti tecniche, tutta la loro civiltà era ben diversa da quella dei nostri giorni. Osservando l'umanità atlantidea dei primi tempi, vi troviamo facoltà spirituali diverse in tutto dalle nostre. L'intelletto razionale, la facoltà di combinare e di calcolare sulla quale oggi è basato tutto ciò che si produce, mancavano interamente ai primi Atlantidei. Essi possedevano invece una memoria sviluppatissima che era una delle loro facoltà spirituali più spiccate. Il loro modo di calcolare, per esempio, non consisteva come il nostro nell'imparare alcune regole per poi applicarle. L'abaco, nei primi tempi dell'Atlantide, era ancora sconosciuto; nessuno aveva impresso nel proprio intelletto che tre per quattro fa dodici; chi aveva bisogno di fare questo calcolo sapeva orientarsi perché egli si riportava ad altri casi simili o uguali avvenuti precedentemente; si ricordava di quello che era stato applicato prima in circostanze analoghe. (p. 23)
*[...] gli Atlantidei avevano degli apparecchi di cui per così dire alimentavano la combustione coi germi delle piante, trasformando la forza vitale di questi germi in energia applicabile alla tecnica. Così riuscivano a far muovere i loro veicoli a piccola altezza al di sopra del suolo [...] potevano anche elevarsi al di sopra dei monti. (pp. 25-26)
*Benché la "cronaca dell'[[akasha]]" sia stata decifrata con la massima cura, pure non tralasceremo di ripetere che le seguenti comunicazioni non presumono di avere carattere dogmatico. Se il leggere cose e avvenimenti così lontani dall'epoca attuale è già per sé assai difficile, il doverli poi rendere nel linguaggio attuale offre difficoltà quasi insormontabili. (p. 47)
*La fantasia della [[donna]] {{NDR|durante l'epoca lemurica}}, messa in relazione con la natura, divenne la base di un'evoluzione superiore della vita immaginativa. La donna accoglieva in sé, con delicato senso interiore, le forze della natura, la cui eco agiva a lungo nella sua anima; così si formarono i germi della memoria, e con la memoria entrò pure nel mondo la facoltà di formare i primi e più semplici concetti morali. Tutto questo rimase all'inizio estraneo allo sviluppo volitivo dell'elemento maschile. (p. 52)
*Chi non considera che i primi progressi nella vita di rappresentazione furono compiuti dalla [[donna]], non riuscirà a comprendere veramente l'evoluzione dell'umanità. Da essa provenne quello sviluppo di abitudini, connesso con la vita di meditazione interiore e con la coltivazione della memoria, che fu il primo germe del diritto e della morale. L'uomo aveva riconosciuto e applicato le forze della natura; la donna ne fu la prima interprete. [...] L'evoluzione attraversata dalla donna durante l'epoca lemurica fece sì che le fosse assegnata una parte importante all'apparire della seguente razza radicale, della razza atlantidea. (p. 53)
*L'"[[uomo]]" deve passare prima attraverso l'[[egoismo]] per poter poi giungere nuovamente a un grado più elevato, in piena e chiara coscienza, alla completa assenza di egoismo. (p. 67)
*Il compito delle nature sovrumane, delle grandi guide, era appunto d'imprimere nella giovane umanità la propria caratteristica: l{{'}}''amore''. Ma ciò era loro possibile soltanto per la parte della forza animica che si rivolgeva al di fuori; così ebbe origine l{{'}}''amore sensuale''. Questo è dunque il fenomeno accompagnatore dell'azione dell'anima in un corpo o maschile o femminile. L'amore sensuale divenne la forza dell'evoluzione fisica dell'umanità. Quest'amore unisce l'uomo e la donna in quanto esseri fisici. Su questo amore si fonda il progresso dell'umanità fisica. Soltanto su questo amore avevano potere i suddetti esseri sovrumani. (p. 67)
*Si devono distinguere tre di questi gradi che chiameremo ''gradi d'evoluzione planetaria'', a cui la scienza occulta dà il nome di Saturno, Sole, Luna. Vedremo che questi nomi non hanno tutta prima un nesso con i corpi celesti cui l'astronomia fisica attuale li riferisce, benché in un senso più vasto vi sia una certa relazione che il mistico avanzato ben conosce. Si dice inoltre che l'uomo, prima di scendere sulla Terra, abbia abitato altri pianeti; ma dicendo "altri pianeti" dobbiamo intendere soltanto precedenti stati d'evoluzione della Terra stessa e dei suoi abitanti. La Terra, e tutti gli esseri che le appartengono, prima di diventare "Terra", è passata attraverso i tre stati di Saturno, Sole e Luna. Saturno, Sole e Luna sono in certo qual modo le tre precedenti incarnazioni della Terra; e quelli che in questo senso sono chiamati Saturno, Sole e Luna, oggi sono scomparsi, quali pianeti fisici, così come sono scomparse le precedenti incarnazioni fisiche di un uomo, di fronte alla sua incarnazione attuale. (p. 104)
*Nelle ulteriori comunicazioni verremo prima a conoscere il passato dell'uomo, e poi faranno seguito le visioni del futuro. Il futuro può infatti rivelarsi alla vera conoscenza spirituale, anche se soltanto nella misura necessaria all'uomo per l'adempimento del proprio destino. Chi rifiuta a priori la scienza occulta e dalla cattedra dei propri pregiudizi relega senz'altro nel campo delle fantasticherie e delle chimere tutto ciò ch'essa offre, riuscirà meno che mai a comprendere questi rapporti col futuro; eppure, una semplice riflessione logica potrebbe far capire di che cosa si tratta. Ma tali riflessioni logiche vengono accettate soltanto finché si accordano coi pregiudizi umani. I pregiudizi sono potenti nemici anche di ogni logica. (p. 106)
*Facciamo una considerazione: combinando in proporzioni esattamente determinate zolfo, ossigeno e idrogeno, per una legge necessaria si produce acido solforico. Chi ha studiato chimica è in grado di ''predire'' ciò che deve necessariamente succedere quando queste tre sostanze siano messe in relazione tra loro nelle condizioni volute. Nel campo limitato del mondo materiale, il chimico è dunque un profeta, e la sua profezia risulterebbe falsa soltanto nel caso in cui le leggi naturali si mutassero repentinamente. Ebbene, l'occultista indaga le leggi spirituali appunto come il fisico o il chimico indagano le leggi fisiche; e lo fa col metodo e con la severità che l'indagine spirituale richiede. Ma appunto da queste grandi leggi spirituali dipende l'evoluzione dell'umanità. Come non avverrà mai che l'ossigeno, l'idrogeno e lo zolfo si combinino contrariamente alle leggi naturali, così nella vita spirituale nulla potrà mai avvenire che sia una violazione delle leggi dello spirito. Chi conosce queste ultime è dunque in grado di gettare lo sguardo sulle ''leggi che reggeranno l'avvenire''. (pp. 106-107)
*L'indagine spirituale restituisce all'umanità queste forme: così, ad esempio, essa mostra che le giornate della creazione biblica ci descrivono cose che si rivelano allo sguardo chiaroveggente. Lo spirito incatenato al mondo sensibile si limita a trovare che quelle giornate della creazione contraddicono i dati della geologia. La scienza dello spirito, nel riconoscere le profonde verità del racconto biblico, è altrettanto lontana dal volatilizzarlo a mera "poesia mitica", quanto dall'applicarvi semplicemente un procedimento esplicativo allegorico o simbolico. Ma certamente coloro che continuano a fantasticare delle contraddizioni fra racconto biblico e scienza, ignorano totalmente come l'indagine spirituale proceda. Né va creduto che essa attinga alla Bibbia stessa il suo sapere. Essa ha i propri metodi, per cui giunge ai suoi risultati indipendentemente dai documenti, per poi trovarli confermati in questi. E tale procedimento è divenuto ormai necessario per molti i quali attualmente cercano la verità, esigendo un'indagine spirituale che rivesta lo stesso carattere che ha la scienza naturale. (p. 195)
*Chi avvicinerà la scienza dello spirito, quale oggi si presenta, ne sarà preservato da non pochi pregiudizi, anche da quello che il mondo soprasensibile sia stato creato dalla paura e dal bisogno. Chi riuscirà a conquistarsi questa veduta, non verrà nemmeno più ostacolato dal timore che l'occuparsi di scienza dello spirito possa estraniarlo dalla realtà pratica della vita; ma riconoscerà invece che una scienza dello spirito rende la vita più ricca e non più povera. Essa non porta certo a sottovalutare la telefonia, la tecnica ferroviaria o la navigazione aerea; ma insegna a scoprire altri valori per la vita pratica, di cui attualmente non si tiene conto, poiché si crede soltanto al mondo dei sensi, cioè non alla realtà intera, ma solo a una parte di essa. (pp. 196-197)
==''Epidemie''==
*Da parte di alcuni si sottolinea (non del tutto a torto, ma con una visione unilaterale) come la medicina convenzionale abbia addirittura provocato una paura dei batteri e dei bacilli. D'altra parte, nel corso degli ultimi decenni la ricerca ha portato a migliorare le condizioni di salute. Chi sostiene questa linea segnala con orgoglio in quale percentuale sia quasi ovunque diminuita la mortalità in questi anni. Chi invece afferma che nello studio della malattia non sono tanto importanti le cause esterne, quanto piuttosto quelle che risiedono nell'essere umano, vale a dire una predisposizione ad ammalarsi, una condotta di vita equilibrata o irresponsabile, rileverà invece come negli ultimi tempi le malattie siano aumentate in modo spaventoso, sebbene i tassi di mortalità siano innegabilmente diminuiti. Farà notare quanto siano aumentate certe patologie: malattie cardiache, tumori, malattie di cui non si trova menzione nei testi più antichi, malattie dell'apparato digerente e così via. Le ragioni addotte da una parte o dall'altra sono degne di attenzione. Non si può sostenere, con superficialità, che i bacilli o i [[batteri]] non siano temibili agenti patogeni. D'altra parte, non si deve escludere che l'uomo possa essere in qualche modo resistente e protetto contro l'influenza di tali agenti patogeni, oppure non esserlo. Non lo è, quando perde la propria capacità di resistenza a causa di uno stile di vita irragionevole. (14 gennaio 1909 – 0.0. 57, pp. 11-12)
*Nel nostro tempo vi è una paura ben nota che con perfetta analogia può essere paragonata alla paura medievale dei fantasmi. È la paura attuale dei germi. Queste due paure sono molto simili. Sono simili anche perché ognuna delle due epoche, il medioevo e l'età attuale, si comporta nel modo che le è consono. Il medioevo aveva una certa fede nel mondo spirituale; era quindi naturale che ci fosse la paura di entità spirituali. L'epoca moderna ha perso la fede nel mondo spirituale, crede del mondo materiale, quindi ha paura di esseri materiali, non importa quanto piccoli siano. (5 maggio 1914 – O.O. 154, pp. 13-14)
*Quando la gente si prende gioco delle superstizioni medievali sui [[Fantasma|fantasmi]], si potrebbe obiettare: perché, è cambiato qualcosa da questo punto di vista? È scomparsa la paura dei fantasmi? Le persone oggi non li temono forse molto più di prima? È molto più orribile di quanto si pensi quel che accade nell'animo umano, quando calcola che nel palmo della mano vi sono {{formatnum:60000}} germi. (5 gennaio 1911 – O.O. 127, p. 14)
*I bacilli sono allevati più intensivamente quando l'individuo, addormentandosi, non porta con sé nient'altro che un atteggiamento materialista. Non c'è aiuto più efficace per questo allevamento che addormentarsi con le sole idee materialiste e da lì, dal mondo spirituale, dal proprio io e dal [[corpo astrale]], agire di nuovo sugli organi del corpo fisico, che non siano il sangue e il sistema nervoso. Non c'è modo migliore per nutrire i germi che dormire con le sole convinzioni materialiste. (5 maggio 1914 – 0.0. 154, p. 15)
*La pretesa odierna di voler capire tutto con l'[[intelletto]] è quanto di più spaventoso vi sia. In [[medicina]] non si può capire davvero nulla con l'intelletto. [...] Tutto ciò che riguarda la medicina va colto in una visione diretta con una facoltà percettiva che va prima sviluppata. (21 aprile 1924 – 0.0. 316, p. 30)
*E la [[vaccinazione]] antivaiolosa? Qui si è di fronte a una questione particolare. Se si vaccina qualcuno, e questi è un antroposofo o è stato educato in senso antroposofico, la vaccinazione non fa danni. La vaccinazione nuoce a chi coltiva in prevalenza pensieri materialistici. Allora la vaccinazione diviene una sorta di forza arimanica: la persona non riesce più a liberarsi da una certa mentalità materialistica. Ciò che inquieta della vaccinazione antivaiolosa, è che essa riveste la persona di una sorta di fantoma che gli impedisce di liberare il proprio organismo fisico dalle entità psichiche come nella coscienza normale. L'uomo diventa così costituzionalmente materialista e non è più in grado di innalzarsi allo spirito. Questo è il pericolo della vaccinazione. [...] La vaccinazione antivaiolosa è prima di tutto una questione psichica. [...] Se si sostituisse questa fede con qualcos'altro, se si educasse l'uomo secondo natura per renderlo recettivo a qualcos'altro che non sia la vaccinazione, in modo da riavvicinarlo allo spirito, lo si preserverebbe senz'altro da ciò che si insinua inconsciamente in lui: qui c'è un'epidemia di vaiolo! Si desterebbe in lui la consapevolezza che vi è un elemento spirituale, sebbene ingiustificato, dal quale salvaguardarsi. Si otterrebbero allora buoni risultati su come bisognerebbe rafforzare l'uomo a difendersi da tali influenze.<br />''Come bisogna comportarsi se l'influsso mediante l'educazione è molto difficile, come nelle nostre regioni?''<br />Allora bisogna vaccinare. Non c'è alternativa. Non sarò certo io a consigliare un'opposizione fanatica a queste cose, e non solo da un punto di vista medico ma antroposofico in generale. Noi non aspiriamo al fanatismo, ma a cambiare le cose in generale e con discernimento. (22 aprile 1924 – 0.0. 314, pp. 31-32)
*Se in un determinato periodo gli uomini non erano in condizione di adottare determinate misure contro le [[epidemie]], erano tempi in cui gli uomini non lo potevano fare perché le epidemie dovevano agire secondo un piano cosmico universale pieno di saggezza, affinché le anime umane trovassero l'occasione di pareggiare quel che era stato compiuto sotto l'influsso arimanico e sotto certi precedenti influssi luciferici. Se oggi vengono poste altre condizioni, è perché si soggiace del pari a determinate grandi leggi karmiche. (25 maggio 1910 – O.O. 120, p. 45)
*Si arriverà a buoni risultati nel campo dell'igiene, della medicina e dell'organizzazione sanitaria soltanto se in questo campo verranno studiati i sintomi, non dico storici, ma cosmologici, perché infatti le malattie esistenti sulla Terra ci sono inviate dal cielo. (20 ottobre 1918 – 0.0. 185, p. 53)
*Il pensare logico e puro ha come effetto anche quello di rafforzare, di essere salutare per il corpo fisico, rendendolo meno soggetto alle malattie; chi ne ha dimestichezza, per esempio i matematici, ha meno da temere quando entra in un reparto per malattie infettive, come il [[colera]]. (1 novembre 1907 – O.O. 266/1, p. 55)
*Il logorio nervoso prodotto dal [[materialismo]] agisce così su intere stirpi, su interi popoli, come pure sulla vita di singoli uomini. Se la corrente spirituale non avrà tanta forza da raggiungere anche i pigri e gli indolenti, il nervosismo, vale a dire la conseguenza karmica del materialismo, avrà sempre più influenza sull'umanità, e come nel Medioevo si sono avute epidemie di lebbra, in futuro, chiamate dai princìpi materialistici, dilagheranno malattie nervose, epidemie di pazzia che colpiranno popoli interi. Con la comprensione di questo aspetto della legge del [[karma]], la scienza dello spirito non dovrebbe essere oggetto di dispute, ma rimedio per l'umanità. Più l'umanità diverrà spirituale, tanto più verrà eliminato tutto quel che è legato alle malattie del sistema nervoso e dell'anima. (30 maggio 1907 – 0.0. 99, p. 64)
*Ma un'epoca che crede solo nella materia genererà una discendenza in cui tutto quanto nel corpo prenderà una propria strada, non vi sarà più un centro, e per tale motivo si manifesteranno nevrastenia e nervosità. Questo fenomeno sarà sempre più diffuso, se il materialismo rimarrà anche in futuro la visione del mondo. Un chiaroveggente può dire esattamente che cosa accadrebbe se il materialismo non trovasse il suo contrappeso in una stabile prospettiva spirituale. Le malattie mentali diventerebbero epidemiche, i bambini soffrirebbero di nervosismo e di tremori fin dalla nascita, e l'ulteriore conseguenza di una mentalità materialista sarebbe un genere umano tanto poco centrato su di sé come già iniziamo a vedere oggi. (22 giugno 1907 – 0.0. 100, pp. 65-66)
*Attraverso la menzogna, la calunnia e l'ipocrisia, l'uomo crea, per così dire, un esercito di esseri spirituali appartenenti alla categoria dei fantomi. (14 giugno 1908 – O.O. 98, p. 69)
==''Gerarchie spirituali e loro riflesso nel mondo fisico – Zodiaco, Pianeti e Cosmo''==
===[[Incipit]]===
Questo ciclo di conferenze ci condurrà in regioni molto elevate della vita spirituale, molto fuori della nostra dimora terrestre, non solo nei mondi spaziali fisici, ma anche nei mondi spirituali dai quali il mondo spaziale fisico ebbe origine. Ma appunto da un siffatto ciclo di conferenze apparirà chiaro come in sostanza tutto il sapere e la [[saggezza]] hanno lo scopo di scioglierci il grande, il massimo tra gli enigmi, l'enigma dell'uomo.[...]<br />Se vogliamo parlare delle cosiddette gerarchie spirituali, dobbiamo elevarci con l'occhio dell'anima agli esseri che hanno la loro esistenza al di sopra dell'uomo vivente sulla [[Terra]]. Occhi visibili possono contemplare una scala di esseri che rappresentano soltanto quattro gradini di una gerarchia: il mondo minerale, il mondo vegetale, quello animale e quello umano. Ma sopra l'uomo comincia un mondo di esseri invisibili, e all'uomo è dato, grazie alla conoscenza di ciò che trascende i sensi fisici e fin dove essa gli è possibile, di salire per un certo tratto alle potenze ed entità che nell'invisibile mondo soprasensibile, sono la continuazione dei quattro gradini che si trovano sulla Terra stessa. (1985)
===Citazioni===
*Ciò che l'uomo può indagare, sapere, conoscere, le idee e i concetti ch'egli conquista, e pure le immaginazioni, ispirazioni e intuizioni della chiaroveggenza ch'egli conquista, tutto ciò è, se è lecito dir così solo ''post-vissuto'' dall'uomo, ma è già stato ''pre-vissuto'' e ''pre-saputo'' appunto dalle entità che stanno al di sopra dell'uomo. Se ci è lecito usare un paragone alla buona, diremo che l'orologiaio anzitutto ha l'idea, il pensiero dell'orologio, poi, secondo quest'idea, costruisce l'orologio. L'orologio è costruito secondo le idee dell'orologiaio che hanno preceduto la costruzione; in seguito poi qualcuno potrà smembrare l'orologio, analizzarlo e studiare da quali pensieri dell'orologiaio esso abbia avuto origine; egli ripenserà allora i pensieri dell'orologiaio. Solo così, in sostanza, l'uomo, al suo stadio normale d'evoluzione, può contenersi di fronte all'antichissima saggezza cosmica primordiale delle entità spirituali a lui superiori. (p. 10)
*Infine, venne il tempo in cui fu lecito parlare del contenuto dell'antichissima saggezza in un linguaggio comprensibile a più larghe masse. All'incirca dall'ultimo terzo del secolo decimonono in poi si poté parlare in forma più o meno palese intorno all'antichissima sapienza del mondo, e solo perché, appunto nei mondi spirituali, avvennero dati fatti, fu per così dire concessa ai custodi dei misteri la possibilità di lasciar trapelare qualcosa dell'antichissima saggezza. (p. 12)
*[...] nemmeno gli antichi greci, quando parlavano di Mercurio, intendevano l'astro fisico, bensì l'insieme delle entità di quell'astro. Erano mondi spirituali, esseri spirituali quelli di cui si parlava quando, nelle sedi della conoscenza, si pronunciava, poniamo, il nome di Mercurio. Coloro che erano discepoli dei maestri di quelle scuole, pronunciando nei diversi linguaggi i nomi di Luna, Mercurio, Venere, Sole, Marte, Giove, Saturno, indicavano una scala di entità spirituali. Chi pronuncia quelle parole nel senso odierno, indicando con esse un astro fisico, indica solo la parte più grossolana di ciò che con quei nomi s'intendeva in origine. (p. 19)
*Durante tutta la sua vita l'uomo assorbe in sé, dal mondo esterno, [[Spirito|spiriti elementari]]. In quanto si limita a guardare gli oggetti esterni, lascia semplicemente entrare in sé gli spiriti senza mutarli; se cerca invece di elaborare le cose del mondo esterno nel suo spirito, per mezzo di idee, concetti, sentimenti di bellezza e così via, egli salva e libera quegli spiriti elementari. (p. 33)
*Noi denominiamo [[Luna]] quel pianeta precedente la [[Terra (pianeta)|Terra]], e con ciò non intendiamo la Luna di oggi, ch'è solo un frammento, un residuo della Luna antica, ma intendiamo uno stato precedente della nostra Terra che ebbe esistenza una volta e passò poi per un periodo di vita spirituale che usiamo chiamare ''pralaya'', così come l'uomo passa per uno stato spirituale dopo la morte. (p. 43)
*Anticamente non si disegnava lo [[zodiaco]] rappresentandolo nelle sue corrispondenti forme animali, ma disegnando nelle rispettive regioni gli organi umani. Al posto dell'Ariete la testa; al posto del Toro, la laringe; al posto dei Gemelli, ciò che meglio esprime la simmetria, le due braccia; il torace al posto del Cancro; il cuore al posto del Leone; e così via fino alla parte bassa delle gambe al posto dell'Acquario; ed ai i piedi al posto dei Pesci. (p. 139)
*Durante l'evoluzione lemurica le forze luciferiche penetrarono dappertutto nel corpo astrale dell'uomo e lo compenetrarono con le loro azioni, che in lui si estrinsecarono come basse passioni. Ciò per cui egli può soccombere all'errore e al male ha la sua sede nel corpo astrale: gli spiriti luciferici gliel'hanno innestato. Se non gliel'avessero innestato, l'uomo non avrebbe mai avuto la possibilità dell'errore, del male; si sarebbe elevato a ricevere il suo io intatto dalle influenze ostacolatrici. Invece l'uomo ha questa possibilità; ma le grandi guide lo proteggono, per quanto è necessario, dallo sprofondare troppo in basso. (p. 165)
*Gli [[Elohim]] sono le entità che, alla separazione del Sole da Luna e Terra, rimasero unite al Sole; fanno parte della gerarchia che ha il nome di Potestà, Spiriti della forma, fanno parte delle gerarchie da queste verso l'alto. Sono ancora entro la nostra evoluzione. Elohim è il nome complessivo per gli esseri solari che allora scelsero il Sole per loro dimora, non come sfera di attività. [[Cristo]], il più elevato degli Elohim, è il loro reggente. Egli non fa però parte delle gerarchie, ma della Trinità. Nel Cristo abbiamo un'entità che è tanto potente da avere influenza su tutte le parti del nostro sistema solare. (p. 172)
==''Il Cristianesimo come fatto mistico e i misteri antichi''==
===[[Incipit]]===
*Il pensiero scientifico ha influenzato profondamente tutta la concezione moderna del mondo. Diventa sempre meno possibile parlare delle esigenze spirituali, della "vita dell'anima", senza dover prendere posizione nei riguardi delle concezioni e delle conoscenze scientifiche. Certo, esistono ancora molte persone che soddisfano quelle esigenze senza lasciarsi turbare nella loro vita spirituale dalla corrente scientifica. Non può però comportarsi in tal modo chi sente il polso del tempo.
===Citazioni===
*Non può quindi esservi alcun dubbio: la mentalità scientifica rappresenta il massimo potere nella vita spirituale contemporanea. Chiunque parli degli interessi spirituali dell'umanità d'oggi, non può ignorarla. (p. 12)
*L'iniziato scorge i processi spirituali, e le immagini dei [[Mito|miti]] ne rappresentano per così dire le illustrazioni. Chi non è in grado di considerarle come tali, non è ancora giunto alla comprensione del loro significato. I processi spirituali stessi sono infatti soprasensibili, mentre le immagini, che nel loro contenuto ricordano il mondo sensibile, non sono spirituali per se stesse, ma appunto solo una illustrazione dello spirituale. Chi vive esclusivamente nelle immagini, sogna; vive invece entro percezioni spirituali solo chi è riuscito a sentire nell'immagine lo spirituale, come nel mondo dei sensi sentiamo la rosa per tramite della rappresentazione che ne abbiamo. (p. 66)
==''Il legame fra i vivi e i morti''==
===[[Incipit]]===
*È nostra aspirazione cercare, per quanto possibile, di penetrare con la conoscenza in quei mondi che restano chiusi alla conoscenza comune e dipendente dai sensi, che è legata al piano fisico. Nel corso degli anni ci siamo abituati a pensare che l'uomo, nel corso della vita in cui egli è chiuso all'interno del suo corpo fisico, vive in un mondo che costituisce solo una piccola parte di tutto il mondo reale. Dato che ci incontriamo così raramente, in occasione di questi incontri non possiamo spiegare tutto a partire dai fondamenti.
===Citazioni===
*Se nel passare la soglia della [[morte]] noi non facessimo questa esperienza (che facciamo consapevolmente) della dipartita del nostro corpo fisico, non potremmo mai sviluppare una coscienza dell'io dopo la morte! La coscienza dell'io dopo la morte viene stimolata dall'esperienza della dipartita del corpo fisico. (p. 16)
*Dai mondi spirituali ci separano solo stati di coscienza: non condizioni di spazio ci separano, ma stati di coscienza. (p. 20)
*Dopo la [[morte]], il morto non guarda i suoi pensieri come egli guardava i pensieri che si era formato durante la vita, e dei quali si lamenta e che richiama dalle proprie profondità.il morto guarda i suoi pensieri come fossero un dipinto eterico, egli vede i propri pensieri fuori del mondo. (p. 26)
*Diversa è l'esperienza che si fa quando dal mondo spirituale si guarda i pensieri che vivono che si sono lasciati nel mondo fisico. [...] Essi sorgono veramente in modo analogo a come sorgono le impressioni del mondo fisico. Questo e ciò che solleva, rallegra, riscalda i morti nei pensieri dei figli che li amavano. Questo è infatti un campo molto particolare per i morti, cercare nei pensieri e che sono rimasti indietro. (p. 28)
*L'egoismo umano troverebbe forse più simpatico attribuire sempre tutto alla propria genialità; ma in realtà anche ciò che sorge interiormente e noi proviene da influssi spirituali esteriori, e noi possiamo dimostrare concretamente l'esistenza di questi singoli influssi spirituali. (p. 52)
*Se si prova a seguire un'individualità umana molto indietro nel tempo, ancor prima che in un determinato momento entra in un corpo fisico (essa proviene infatti dal mondo spirituale), si vede che è questa stessa individualità a far incontrare il padre la madre, ad agire in modo che madre e padre si incontrino per generarla. Sì, essa agisce anche prima. Agisce già innescando un ordine nell'intera serie delle generazioni, in modo che alla fine si trovino le tue persone tramite le quali essa può trovare la propria incarnazione. (p. 58)
*Il ricercatore dello spirito può addirittura indicare precisamente quando il [[materialismo]] a raggiunto il suo massimo livello: fra l'anno 1840 e il 1841. Da allora esso sta perfino calando leggermente; ma le sue conseguenze sono naturalmente enormi. (p. 62)
*Così come è organizzata, l'umanità non riceve già compiuto un sentimento potente, non riceve già compiuto un intelletto penetrante; ma attraverso l'anima cosciente forma qualcosa di molto più svincolato, più individuale, più rivolto all'[[egoismo]], più finalizzato alla solitudine nel proprio corpo di quanto lo era mediante l'anima razionale o affettiva. Attraverso l'anima cosciente l'uomo diventa un individuo isolato, un eremita che vaga per il mondo; ed è caratteristico del nostro tempo (e lo sarà sempre di più), che gli uomini si chiudano in se stessi. L'anima cosciente dà il carattere del separarsi dal resto dell'umanità, del vivere isolati. Perciò si incontrano maggiori difficoltà a familiarizzare, a diventare amici. Prima di imparare a conoscersi, occorre molto tempo. (p. 75)
*Mentre l'anima razionale o affettiva si forma attraverso l'immediato conoscersi nell'incontro, l'anima cosciente può formarsi solo sull'uomo entra in rapporto con l'altro uomo partendo più dalla sua interiorità. (p. 76)
*Nel momento stesso in cui, uscendo dalla vita moderna, nasceva il primo germe della libertà di pensiero, anche la potenza opposta è entrata in azione sotto forma di "[[Gesuiti|gesuitismo]]" – e con questo termine è compreso molto che poi dovrebbe essere caratterizzato nel dettaglio – delle diverse religioni. Esso è stato chiamato in vita per opporre la massima resistenza alla libertà di pensiero, che è una necessità vitale del quinto periodo postatlantico. In tale epoca sarà sempre più necessario sradicare ovunque il gesuitismo, poiché la libertà di pensiero, irradiando dall'ambito religioso, deve potersi espandere in tutti i campi della vita. (p. 83)
*Oggi, nell'ambito della [[medicina]], vediamo già spuntare un gesuitismo che di poco discosta da quello della religione dogmatica. Vediamo come, partendo da una certa medicina dogmatica, si voglia estendere il potere della classe medica. Questa è l'essenza del gesuitismo nei più diversi settori. Esso diventerà sempre più forte e gli uomini saranno costretti ad accettare ciò che l'autorità impone. La salvezza della nostra epoca consiste nel salvaguardare lo sviluppo dell'anima cosciente contro queste tendenze arimaniche. (p. 85)
*Il morto è nei nostri pensieri, egli guarda i nostri pensieri. Se questi pensieri sono quelli che noi curiamo quando sviluppiamo un ragionamento scientifico-spirituale, se quindi leggiamo qualcosa al morto o gli raccontiamo qualcosa che noi sappiamo o che pensiamo a proposito del mondo spirituale, allora egli starà insieme a questi pensieri che noi gli rivolgiamo qui tramite la scienza dello spirito. Per il fatto che li rivolgiamo a lui, si crea un legame di attrazione tra qui e là. Per il fatto quindi che la scienza dello spirito è qualcosa di vivente, noi possiamo inviare in alto una forza vivente che può dare un alimento vivente al morto che è con noi. (p. 110)
*Noi viviamo per così dire in un'atmosfera che esige da noi una vigorosa esplicazione di forze, una vigorosa resistenza. E questi sono i profondi motivi per cui spesso ci scoraggiamo e ci sentiamo soli, per cui, accettando la scienza dello spirito, spesso non riusciamo facilmente a cavarcela nella vita. Se però abbiamo un'idea chiara di quanto grande sia l'[[antroposofia]] in cui noi ci inseriamo come in un poderoso nesso dell'umanità, e di quanto piccola essa oggi appaia (perché ne siamo soltanto agli inizi), se avremo chiara questa idea, allora potremo anche trovare la forza di resistere, potremo trovare veramente questa forza. Nell'evoluzione dell'umanità infatti tutte le cose grandi prendono le mosse da un piccolo inizio. (p. 146)
*Noi non [[Vivere|viviamo]] inutilmente. I frutti della nostra [[vita]], come noi li accogliamo nei pensieri elaboriamo, vengono annessi nel cosmo. (p. 163)
*Nel futuro ci sarà un tipo di [[medicina]] che terrà in particolare conto ciò di cui ho appena parlato. Ci sarà un modo di osservare medico-fisiologico che analizzerà il rapporto che esiste tra il [[corpo eterico]] e l'uno o l'altro dei satelliti, e in base a ciò sarà possibile valutare se le persone siano sane o malate. Infatti, ciò che al giorno d'oggi viene definito malattia è solo un'immagine esteriore di ciò che esiste in realtà. In realtà c'è una qualche irregolarità in ciò che ho paragonato ad un sistema planetario, e la malattia rispecchia solamente queste irregolarità. (p. 183)
*Trent'anni del mondo spirituale corrispondono all'incirca un anno del mondo fisico. (p. 193)
*[...] nel momento in cui varcano la soglia della [[morte]], essi {{NDR|i morti}} acquistano una nuova possibilità di accedere alla nostra anima, e in ciò consiste tutta la differenza. Ora essi agiscono in noi da dentro, mentre quando erano vivi agivano in noi dall'esterno. (p. 200)
*E se noi viviamo con i giusti sentimenti dell{{'}}''in Christo morimur'' il passaggio attraverso la soglia della morte, allora, guardando dalla periferia, fra tutte le entità che noi vediamo (quindi anche gli esseri elementari e quelle che appartengono alle gerarchie più elevate, ma anche fra le entità che sono anime umane incarnate qui o già escarnate), tra tutte queste troviamo anche il nostro stesso essere-io. Il rapporto del nostro essere-io rispetto alle altre entità che ho appena caratterizzato noi lo osserviamo da fuori. Poter avere queste sensazioni dopo avere varcato la soglia della morte è importantissimo. Infatti, solo quando possiamo avere questa sensazione rispetto al nostro io, possiamo anche ritrovarci in giusto modo nell'incarnazione. Ma possiamo avere questa sensazione solo se varchiamo nel modo giusto la soglia della morte, accompagnati cioè dal sentimento: "Siamo morti nel [[Cristo]]". (p. 201)
==''Il Vangelo di Giovanni''==
===[[Incipit]]===
Queste conferenze sul [[Vangelo]] di [[Giovanni apostolo ed evangelista|Giovanni]] avranno un duplice scopo: da un lato, quello di approfondire i concetti scientifico-spirituali come tali, ampliandoli in diverse direzioni; dall'altro, proprio quello di affrontare, per mezzo di quei concetti, quel grande documento che è appunto il Vangelo di Giovanni. Va dunque tenuto presente che queste conferenze si propongono entrambi gli scopi. Non si tratta solo di considerazioni ''intorno'' al Vangelo, ma ci proponiamo di
penetrare, sulla scorta di esso, entro profondi misteri dell'esistenza e di stabilire come debba procedere la conoscenza scientifico-spirituale, quando si riallaccia a uno qualsiasi dei grandi documenti trasmessi dalle diverse religioni.
===Citazioni===
*L'uomo può raggiungere i segreti dell'esistenza mediante l'uso delle sue facoltà interiori, che con la propria conoscenza può giungere fino alle forze e alle entità creatrici del mondo. (p. 8)
*Ora, dicevo, verso la metà del [[medioevo]] esisteva negli animi cristiani d'Europa una corrente che agiva in profondità; infatti, l'originario senso spirituale della dottrina dell'[[eucaristia]] aveva subìto, da parte dell'autorità, una diversa interpretazione, tinta di materialismo. Di fronte alle parole: «Questo è il mio corpo...; questo è il mio sangue», gli uomini non riuscivano più a concepire altro che un processo materiale, una materiale trasformazione di pane e vino in carne e sangue. Ciò che prima era stato concepito spiritualmente, ora cominciava a venire immaginato in modo grossolanamente materiale. Qui dunque il [[materialismo]] s'insinua nella vita religiosa, molto tempo prima di conquistare la scienza. (p. 14)
*Quando l'uomo dorme il suo corpo fisico e quello eterico giacciono nel letto; il corpo astrale e l'io sono in certo modo sciolti dalla connessione col corpo fisico e con l'eterico, trovandosi quindi al di fuori di questi corpi, purché s'intenda quest'espressione in senso non spaziale, ma spirituale. (p. 23)
*Se vogliamo mettere in evidenza nel modo più elementare la differenza tra il corpo fisico umano e il corpo fisico d'un minerale (poniamo d'un cristallo), possiamo esprimerla così: il cristallo, se non viene distrutto dall'esterno, conserva la propria forma. Il corpo fisico umano non è in grado di conservare da se stesso la propria forma; esso la conserva solo finché e in quanto è compenetrato da un corpo eterico, da un corpo astrale e da un io. Dal momento in cui questi tre elementi costitutivi se ne staccano, il corpo fisico comincia a diventare qualcosa del tutto diverso da ciò che era stato fra la nascita e la morte: segue le leggi fisiche e chimiche della materia e si decompone, mentre il corpo fisico del minerale si conserva. (p. 25-26)
*Ciò che affluisce nella luce solare fisica contiene in sé le forze spirituali d'amore appunto di quei sei spiriti di luce: i sei [[Elohim]] che troviamo menzionati nella [[Bibbia]]. Uno dei sette, invece, si separò dagli altri per il bene dell'umanità, ed elesse a propria dimora non il Sole, ma la Luna; e quest'uno degli spiriti di luce, che rinunciò volontariamente all'esistenza solare e si prescelse la Luna, non è altri che colui che l'Antico Testamento chiama "Jahve" o "Jehova". (pp. 49-50)
*L'autore del Vangelo di Giovanni sottolinea con forti parole questo: "No, non dovete considerare il [[Cristo]] come un essere soprasensibile, che rimane invisibile, pur costituendo il fondamento di ogni cosa materiale; dovete al contrario attribuire la massima importanza al fatto che il Verbo si è fatto carne e che ha abitato fra noi!" Questa è la sottile differenza fra il cristianesimo esoterico e la gnosi originaria. La gnosi non conosce il Cristo come lo conosce il cristianesimo esoterico, ma solo come un'entità spirituale; e in Gesù di Nazareth essa scorge tuttalpiù un annunciatore umano, più o meno strettamente legato a quell'entità spirituale. La gnosi non vuol rinunciare al Cristo che rimane invisibile; il cristianesimo esoterico, invece, è sempre stato consono al Vangelo di Giovanni, fondato solidamente sulle parole: «E il Logos si è fatto carne e ha abitato fra noi» (1, 14). <br />Colui che è apparso nel mondo visibile è una reale incarnazione dei sei [[Elohim]], del Logos. (p. 53)
*Ma fintanto che il corpo eterico si trova entro quello fisico, non è possibile che vi s'imprima veramente ciò che si è formato per mezzo degli esercizi di meditazione. A questo fine, in passato, occorreva che il corpo eterico venisse tratto fuori dalla connessione col corpo fisico. Quando pertanto, in quei tre giorni e mezzo del sonno simile alla morte, il corpo eterico veniva tratto fuori dal corpo fisico, s'imprimeva in esso tutto quanto era stato preparato nel corpo astrale, e l'uomo sperimentava il mondo spirituale. Quando poi veniva richiamato dal sacerdote iniziatore entro il corpo fisico, egli era un testimone di ciò che avviene nei mondi spirituali, per testimonianza propria. (p. 62)
*Così il Vangelo di Giovanni vuole mostrarci che il Cristo è colui che dette il grande impulso all'uomo, perché potesse ricevere la forza per sentirsi in eterno quale singolo io individuale. Questa è la svolta dell'Antico Patto al Nuovo Patto: nell'Antico vigeva sempre il carattere dell'anima di gruppo, per cui ogni io si sentiva apparentato agli altri, senza sentire veramente se stesso, né gli altri io; mentre sentiva ciò che li accoglieva in comune: l'io del popolo o della stirpe. (p. 70)
*Per molta gente che oggi si chiama cristiana e si richiama al Vangelo, bisogna domandare se, in realtà, essi posseggano il Vangelo. Di questo si tratta: prima di tutto, possedere il Vangelo. E con un documento della profondità del Vangelo di Giovanni occorre veramente pesare sulla bilancia di precisione ogni parola, per riconoscerla nel suo vero valore. (p. 79)
*Il [[Cristo]] venne per spiritualizzare l'amore, per scioglierlo dei legali del sangue e per infondere la forza, per dare impulso all'amore spirituale. (p. 86)
*L'alcool ebbe una certa missione nel corso dell'evoluzione dell'umanità: per quanto possa apparire singolare, esso ebbe il compito di preparare, per così dire, il corpo umano a venire staccato dalla connessione col mondo divino, perché potesse svilupparsi l"'io sono" individuale. Infatti l'alcool ha l'effetto di precludere all'uomo il contatto col mondo spirituale, nel quale l'uomo si trovava in passato. Questo effetto, l'alcool lo possiede tuttora. L'alcool non è stato introdotto invano nell'umanità. In futuro si potrà affermare nel pieno senso della parola che l'alcool ebbe il compito di attrarre l'uomo giù nella materia, sì da renderlo egoistico, da portarlo al punto di esigere per sé il proprio io, di non metterlo più al. servizio di tutto il proprio popolo. Così dunque l'alcool ha reso all'umanità il servizio opposto a quello dell'anima di gruppo: ha tolto agli uomini la facoltà di sentirsi uniti in un tutto nei mondi spirituali. (p. 89)
*Che cosa deriva all'uomo dal fatto che quella trasformazione non è oggi ancora avvenuta? La scienza dello spirito lo enuncia in modo assai semplice: per il fatto che il [[corpo astrale]] non è ancora purificato, non è ancora trasformato nel sé spirituale, è possibile l'[[egoismo]]; per il fatto che il [[corpo eterico]] non è ancora permeato dalle forze dell'io, sono possibili la menzogna e l'errore; e per il fatto che il corpo fisico non è ancora permeato dalle forze dell'io, sono possibili la malattia e la morte. Nel sé spirituale pienamente sviluppato non vi sarà più egoismo; e così non vi saranno più malattia e morte, ma solo salvezza e salute, nell'uomo-spirito pienamente evoluto, cioè nel corpo fisico interamente sviluppato e trasformato. (p. 127)
*Fintantoché un uomo giudica il prossimo, egli lo sottopone alla coercizione del proprio io. Ma se si crede veramente all'lo-sono, nel senso cristiano, allora non si giudica più, ma si dice: "So che il [[karma]] è il grande pareggiatore: qualunque cosa tu abbia compiuto, io non ti giudico!" (p. 131)
*Un profeta vuole che gli si creda, mentre la scienza dello spirito non vuol condurre alla fede, bensì alla conoscenza. Perciò noi interpretiamo nell'altro senso il detto di [[Voltaire]]; egli dice che ciò che è semplice viene creduto ed è affare del profeta; la scienza dello spirito dice: "Ciò che è complesso, invece viene conosciuto". Dobbiamo familiarizzarci sempre più con la nozione che la scienza dello spirito è qualcosa di complesso: non è una professione di fede, ma una via alla conoscenza. (p. 215)
==''Il Vangelo di Luca''==
===[[Incipit]]===
Qualche tempo fa, riuniti qui, abbiamo potuto studiare le correnti più profonde del cristianesimo dal punto di vista del vangelo di Giovanni. Allora ci si sono presentate allo sguardo spirituale le poderose immagini e idee che si possono acquistare quando si approfondisca questo documento dell'umanità, unico nel suo genere. Abbiamo già fatto rilevare allora che le massime profondità del cristianesimo si palesano quando lo si studi col vangelo di Giovanni alla mano. E chi abbia ascoltato quelle o altre conferenze sul medesimo Vangelo, potrebbe chiedersi: è possibile che i punti di vista, veramente profondissimi per molti riguardi, che si possono acquistare con la lettura del vangelo di Giovanni, possano ampliarsi e approfondirsi con lo studio di altri documenti cristiani, per esempio con lo studio dei vangeli di Luca, di Matteo e di Marco? Chi ama adagiarsi nelle teorie, si chiederà: è proprio necessario che, dopo aver preso coscienza che nel vangelo di Giovanni ci si presentano le verità cristiane più profonde, si continui ancora a studiare il cristianesimo secondo gli altri Vangeli, e soprattutto secondo il meno profondo, il vangelo di Luca?
===Citazioni===
*[...] l'autore del Vangelo di Giovanni (a prescindere da quanto egli vi ha pur sempre introdotto di immaginativo) noi lo possiamo chiamare l'annunziatore di tutto ciò che, sull'evento del Cristo, risulta a chi possiede la parola interiore, fino al grado dell'intuizione. Infatti, in sostanza egli ci caratterizza i misteri del regno del Cristo dal punto di vista della parola interiore, ovvero del Logos. A base del Vangelo di Giovanni sta dunque la conoscenza ispirativa e intuitiva. (p. 14)
*[...] possiamo dire che il [[Vangelo secondo Giovanni|Vangelo di Giovanni]] è fondato sull'iniziazione, e gli altri tre vangeli (soprattutto quello di Luca, secondo la dichiarazione stessa del suo autore) sono basati sulla chiaroveggenza. (p. 16)
*La scienza dello spirito non ha le sue fonti né negli scavi fatti in terra, né nei documenti conservati negli archivi, né nelle cronache di storici più o meno ispirati. Fonte della scienza dello spirito è quello che siamo in grado di leggere noi stessi nella cronaca imperitura, nella cosiddetta ''cronaca dell'akasha''. (p. 18)
*Il Vangelo dell'amore e della compassione ci si presenta in modo vivo nel vero buddhista che partecipa col suo caldo cuore a tutto il dolore che incontra nel mondo in ogni essere vivente. Nel [[buddhismo]] l'amore e la compassione ci vengono presentate nel vero senso della parola. Ma dal vangelo di Luca ci fluisce qualcosa che è ancor maggiore di quell'amore e di quella compassione. Ci fluisce qualcosa che possiamo chiamare la trasmutazione della compassione e dell'amore in azione, nell'azione che è necessaria all'anima. Il buddhista aspira alla compassione nel senso più alto della parola; l'amore operante è invece ciò a cui aspira chi vive nel senso del [[vangelo di Luca]]. Il buddhista è capace di sentire col malato le sue sofferenze; dal vangelo di Luca giunge all'uomo l'invito a intervenire con la sua attività, a sanare il male fin dove è possibile. Il buddhismo insegna a comprendere tutto ciò che vivifica l'anima umana; il vangelo di Luca ci esorta a qualcosa di straordinario, a non giudicare, a fare più di quanto non venga fatto a noi. Dare più di quanto non si riceva! L'amore trasformato in azione: ecco quello che deve apparirci come un grado superiore del buddhismo nel vangelo di Luca, quantunque questo Vangelo contenga in sostanza il più puro, il più schietto buddhismo. (p. 48)
*Se dunque volessimo fare di un bambino uno spirito particolarmente inventivo, che non solo sapesse vivificare il suo pensiero, che in età più avanzata fosse poi in grado di svilupparlo portandolo a una produttività superiore, allora dovremmo innanzitutto impedire che quel bambino, all'età di sei o Sette anni, studiasse come studiano gli altri bambini e cominciasse ad apprendere le nozioni che gli altri bambini apprendono a scuola. Dovremmo anzi cercare che, di tutto quanto generalmente s'insegna a quell'età, gli venga insegnato il meno possibile; dovremmo tenerlo fino a dieci-undici anni in un clima di giochi infantili, e insegnargli il minor numero possibile di nozioni scolastiche, cosicché, possibilmente, a otto o nove anni egli non sappia ancora tirar le somme e legga molto male. Poi, verso gli otto o nove anni, dovremmo cominciare a insegnargli tutto ciò che generalmente si insegna ai bambini di sei-sette anni. In tal caso le forze umane si saranno sviluppate in tutt'altro modo, e l'anima userà in modo diverso ciò che ora le viene insegnato. (p. 71)
*Donde proveniva dunque la grande forza vivificatrice del corpo di [[Gesù]]?<br />Proveniva dalla loggia madre dell'umanità, diretta dal manu dal grande iniziato solare. Nel bambino nato dalla coppia di genitori, che il [[vangelo di Luca]] chiama Giuseppe e Maria, fu immersa una grande forza individuale che era stata coltivata e curata nella loggia madre del grande oracolo solare. In quel bambino fu introdotta la migliore e la più forte di quelle individualità. (p. 81)
*Abbiamo veduto il buddhismo penetrare e operare nella personalità del bambino nato dalla coppia della linea natanica della casa di Davide, come ci descrive il vangelo di Luca. Dall'altro lato vediamo che un'altra coppia, un altro Giuseppe e un'altra Maria con il bambino Gesù, discendenti dalla linea salomonica della stirpe di Davide, risiedevano dapprima a [[Betlemme]], come ci descrive il vangelo di Matteo. Questo bambino [[Gesù]] della linea salomonica è il portatore dell'individualità, vissuta un tempo quale [[Zarathustra]], che aveva fondato la civiltà persiana più antica. Sicché, all'inizio della nostra era, troviamo l'una accanto all'altra, incarnate per così dire in due individualità effettive, le due correnti del buddhismo e dello zarathustrismo; la prima, incarnata nel Gesù natanico di cui ci parla Luca, la seconda, nel Gesù salomonico della stirpe di Davide di cui ci parla Matteo. Le nascite dei due bambini non sono però perfettamente contemporanee. (p. 88)
*E l'evento del Cristo, che doveva aver luogo nell'Asia Minore, rendeva in certo modo necessario che in quella zona l'evoluzione rimanesse indietro rispetto all'India, per poter accogliere più tardi, in modo nuovo, ciò che all'India era Stato dato in altro modo. Nell'Asia Minore dovette esservi un popolo che potesse, per così dire, rimanere più indietro degli altri popoli d'Oriente, un popolo che si sviluppasse in tutt'altro modo. Mentre i popoli orientali erano stati formati in modo da poter vedere il bodhisattva divenuto Buddha, i popoli dell'Asia Minore – e specialmente l'ebraico antico – avevano dovuto esser trattenuti a un livello più basso, ad un livello infantile: questa fu una necessità. (p. 108)
*Come poteva la direzione spirituale dell'umanità provvedere a che, accanto alla corrente buddhistica, ne scorresse un'altra, la quale solo più tardi potesse accogliere il contenuto del [[buddhismo]]? Vi poteva provvedere solo in un modo: togliendo all'antica civiltà ebraica la possibilità di produrre uomini che sviluppassero il dharma per forza propria, e trattenendoli dal giungere in se stessi all'ottuplice sentiero. La civiltà ebraica non doveva avere un Buddha. Ciò che si era sviluppato nel buddhismo doveva essere dato all'ebraismo dall'esterno. Perciò, molto tempo prima dell'apparizione del Buddha, al popolo ebreo fu data la legge; non fu data interiormente, bensì esteriormente, mediante la rivelazione del decalogo, mediante i dieci comandamenti (Esodo 20, 2-17). Ciò che doveva diventare possesso interiore del buddhismo venne dato all'antico popolo ebreo nel decalogo, in una serie di leggi esteriori, come qualcosa che si riceve da fuori, che non si è ancora immedesimato con l'anima. Perciò l'antico ebreo sentiva i comandamenti come qualcosa che gli veniva dato dal cielo, a causa dell'infantilità del suo grado di sviluppo. (p. 109)
*Come noi definiamo lunare la luce del sole, quando la vediamo riflessa dalla [[Luna]], così allora il [[Cristo]] veniva chiamato Jahve o [[Geova|Jehova]]. Jahve non era altro che il riflesso del Cristo, prima che egli stesso discendesse sulla Terra. Il Cristo si annunziava indirettamente all'essere umano che non era ancora in grado di contemplarlo nella sua vera entità; similmente nel plenilunio, che altrimenti sarebbe oscuro, la luce del Sole si annunzia attraverso i raggi lunari. Jahve, Jehova è il Cristo, non veduto direttamente, ma come luce riflessa. (pp. 129-130)
*Questo tredicesimo {{NDR|[[bodhisattva]]}} è quello che gli antichi risci chiamavano Visva Karman, e che [[Zarathustra]] chiamò [[Ahura Mazdā|Ahura Mazdao]]; è colui che noi chiamiamo il Cristo. Egli è il condottiero e la guida della grande loggia dei bodhisattva, e il loro intero coro annunzia la dottrina del Visva Karman, la dottrina del Cristo. Colui che cinque-sei secoli avanti Cristo era passato dal grado di bodhisattva a quello di Buddha, era stato ornato delle forze del Visva Karman. Il Gesù natanico invece, che accolse in sé il Cristo, non fu soltanto "ornato", ma fu "unto", ossia fu compenetrato dal Visva Karman, fu pervaso dal Cristo. (p. 134)
*Il Cristo Gesù dovette comparire appunto in quell'epoca. Se fosse comparso nell'epoca nostra, non avrebbe potuto operare come operò allora, non avrebbe potuto presentarsi come modello all'umanità. Nell'epoca nostra avrebbe trovato organismi umani molto più profondamente immersi nella materia fisica. Ed egli stesso avrebbe dovuto discendere in un organismo fisico, entro il quale il poderoso influsso dell'animico-spirituale sulla materia non avrebbe più potuto attuarsi come a quei tempi. (p. 152)
==''Il Vangelo di Marco''==
===[[Incipit]]===
È noto che il vangelo di Marco comincia con le parole: «Principio del vangelo di Gesù Cristo». Già queste prime parole contengono tre enigmi per chi, ai giorni nostri, cerchi di comprendere il vangelo di Marco. Il primo enigma sta nella parola "principio". Il principio di che cosa? Come si deve intendere questo principio? II secondo enigma si trova nella parola "vangelo". Che cosa significa la parola "vangelo", dal punto di vista
dell'[[antroposofia]]? Il terzo enigma è la figura stessa del Cristo Gesù, del quale abbiamo già parlato spesso.
===Citazione===
*Già da molto tempo negli spiriti più profondi dell'umanità si era venuto affermando un dato di fatto: senza conoscere nulla della reincarnazione e del karma, quando contemplavano un'anima veramente grande, per descriverla nella sua realtà più essenziale, echeggiava in loro qualcosa che proveniva dalle incarnazioni precedenti. Come [[William Shakespeare|Shakespeare]] descrisse [[Amleto]] a quel modo, ignorando del tutto che in Ettore e in Amleto era vissuta la medesima anima, così [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]] descrive la figura di Faust come se dietro ad essa intravvedesse l'anima di Empedocle con tutte le sue singolarità: appunto perché in Faust era presente l'anima di [[Empedocle]]. Ed è proprio caratteristico questo modo di progredire e di avanzare del genere umano. (p. 20)
*Se le diverse religioni prendessero sul serio il principio dell'ammissibilità di tutte le religioni, e non lo usassero solo come un'etichetta, non si scandalizzerebbero più del fatto che l'[[Occidente]] non abbia adottato un Dio nazionale, ma un Dio che non ha nulla a che vedere con una qualsiasi nazionalità, in quanto è una entità cosmica. Gli [[India|Indiani]] parlano dei loro dèi nazionali. È quindi perfettamente naturale che ne parlino in modo diverso da come parlano uomini che non seguono, ad esempio, una divinità nazionale germanica, ma si raccolgono intorno a un'entità che si è incarnata in un popolo lontano e diverso dal loro. Si potrebbe parlare di una contrapposizione del principio religioso occidentale a quello orientale indiano, se si volesse per esempio dichiarare che Wotan è superiore a [[Krishna]]. Nel caso del [[Gesù|Cristo]] questo non è possibile. Sin dall'inizio Egli non appartiene ad alcun popolo singolo, ma al contrario realizza il più bello dei princìpi della scienza dello spirito: il riconoscimento della verità, senza distinzione di colore, di razza, di stirpe. (p. 40)
*Non esistevano in quei tempi antichi la scienza odierna, e neppure il pensiero comune, il sobrio raziocinio o la forza del giudizio logico. L'uomo stava di fronte al mondo esterno, lo percepiva, ma non l'analizzava in concetti, non conosceva la logica, né rifletteva sulle cose combinandole fra loro. Oggi è perfino difficile raffigurarsi tale condizione, perché oggi si riflette, si pensa su ogni cosa. L'uomo antico invece non pensava in questo modo: passava vicino alle cose, le vedeva e se ne imprimeva le immagini; ne trovava poi la spiegazione quando guardava il suo mondo immaginativo sognante, negli stati intermedi fra veglia e sonno. Vedeva allora immagini. (p. 74)
*L'[[oriente]] ha da conservare la grandezza del tempo passato, l'[[Occidente]] si impegna a preparare in anticipo quel che dovrà maturare più tardi. (p. 79)
*È strano che qualcuno affermi che noi attribuiamo al [[cristianesimo]] una posizione di preminenza rispetto alle altre religioni. [...] Noi rinunciamo a usare termini come "superiore" e "inferiore", ma vogliamo caratterizzare le cose secondo la loro verità. (p. 98)
*E poiché nel Cristo Gesù la pienezza dell'io penetrò per la prima volta in un corpo umano, nella misura massima possibile, quel corpo dovette presentarsi a un certo punto non già con una sola lesione (come nelle individualità dotate anticamente di un super-io), ma con cinque piaghe. Quelle cinque piaghe erano rese necessarie dall'esorbitare dell'entità del [[Gesù|Cristo]], cioè dell'io umano nella sua pienezza, al di fuori dei limiti della forma corporea umana. La croce dovette essere eretta sul piano fisico e storico, a causa di quella esuberanza dell'io. (p. 126)
*Esaminando la filosofia vedanta di Vyasa, possiamo constatare che essa non è elaborata alla maniera delle filosofie occidentali, pregne di idee, permeate di raziocinio: è per così dire ancora tirata giù dai mondi superiori e solo tradotta in parole umane. La sua caratteristica è di non essere stata conquistata mediante concetti umani, elaborata come i sistemi socratico o platonico, ma veduta chiaroveggentemente. (p. 129)
*Le forze occulte incontrano invece le difficoltà maggiori quando ci si trova a casa propria, sia da soli, sia con parenti. (p. 139)
*Nel corso di queste conferenze è stato già messo ripetutamente in rilievo che in futuro muterà l'attecciamento della gente verso i [[Vangelo|Vangeli]], per effetto di una migliore comprensione dell'elemento artistico, della loro composizione stessa. Gli sfondi occulti dei profondi impulsi storici scaturiti dai Vangeli saranno visti nella giusta luce solamente quando si terrà conto della particolare composizione artistica di quei testi. Anche da questo punto di vista la letteratura e l'arte evangelica occupano un loro posto nell'evoluzione storica dell'umanità, come abbiamo già messo in evidenza per alcuni episodi. (p. 151)
*Guardiamo alla civiltà contemporanea, anche prescindendo dalle manifestazioni più gravi della corruzione. Non occorre dirlo a chiunque in questi termini, perché la gente non lo gradisce: tutto è meccanizzato; in verità al giorno d'oggi la nostra civiltà materialistica adora solamente il meccanismo, anche se la gente non parla di "preghiere" o di "adorazione". Tuttavia le forze dell'anima che in passato venivano rivolte verso esseri spirituali, oggi sono rivolte verso le macchine, alle quali si può proprio dire che si dedica l'attenzione che un tempo si dedicava agli dèi. Questo vale soprattutto per la scienza: per quella che da un lato ignora quanto poco essa abbia a che fare con la verità, con la verità reale, e dall'altro quanto poco abbia a che fare con la logica. (p. 176)
*Per altro avviene che la donna in quanto donna, a causa della diversa formazione del cervello e quindi del diverso modo in cui può servirsene, può afferrare le idee spirituali con maggiore facilità. L'uomo invece, appunto a causa della sua struttura corporea fisica, ha una maggiore tendenza a pensare in modo materialistico, perché il suo cervello (per esprimersi alla buona) è più duro. Il cervello femminile è più molle, è meno ostinato, meno indurito, e ripeto che con ciò non si vuole affermare proprio niente sulla singola personalità, né in senso buono, né in senso cattivo. (p. 183)
==''Il Vangelo di Matteo''==
*Vorrei qui precisare esplicitamente che parlando di [[Zarathustra]] alludo a un essere che già i [[Greci|greci]] assegnavano a un'epoca di circa {{formatnum:5000}} anni precedente la guerra di Troia, e che quindi non è da identificarsi con quello che la storiografia esteriore chiama Zarathustra, e neppure con colui che viene menzionato con tale nome al tempo di Dario. Lo Zarathustra dei tempi remoti aveva dunque un protettore al quale possiamo attribuire il nome di Gustasb, col quale fu designato più tardi. (2012, p. 25)
*Dapprima [[Zarathustra]] visse in tempi antichissimi dando il suo caratteristico impulso all'evoluzione post atlantica, con la fondazione della civiltà palio persiana, iranica. Più tardi egli cedette il proprio [[corpo astrale]] per inaugurare attraverso [[Ermete Trismegisto|Ermete]] una nuova civiltà, e poi cedette a [[Mosè|Mosé]] il proprio [[corpo eterico]]. (2012, p. 60)
*Qualcosa viene ereditato dai genitori, dai nonni, e così via; quanto più si risale nella serie degli antenati, tanto meno rimane presente in noi delle impurità del nostro intimo essere, trasmesse ereditariamente: dopo quarantadue generazioni, non ne rimane più nulla. A questo punto, l'effetto dell'ereditarietà si è perduto. (2012, p. 90)
*Risalendo poi da [[Abramo]] addirittura fino all'epoca atlantica e prima ancora, dobbiamo riconoscere che la [[memoria]] era realmente qualcosa del tutto diverso da come è oggi. Prima di tutto non ci si ricordava soltanto, come adesso, delle esperienze personali fatte in una singola vita, ma con lo scorrere del sangue si aveva un ricordo anche di eventi precedenti la nascita, e di eventi riguardanti il padre, l'avo e così via per una serie di generazioni; solo più tardi la memoria andò restringendosi a tempi più brevi e poi a una singola vita umana. (2012, p. 103)
*[...] il [[nazireato]] consisteva (anche prima della fondazione della comunità dei [[Terapeuti]] e degli [[Esseni]]) nel fatto che singoli uomini si sottoponevano a ben determinati metodi di Sviluppo dell'anima e del corpo. In modo particolare, i nazirei applicavano un metodo fondato su una certa dieta (che del resto può essere utile anche oggi, se qualcuno vuol progredire più rapidamente nello sviluppo della propria anima). Essi si astenevano del tutto dal consumare cibi a base di carne, nonché dall'uso dell'alcool. Con ciò essi si creavano certe facilitazioni, in quanto realmente l'alimentazione carnea è in grado di rallentare l'evoluzione di chi tenda a un progresso spirituale. Questo non vuol essere propaganda per il [[Vegetarianismo|vegetarianesimo]]: è un dato di fatto che molti problemi divengono meno ardui se ci si astiene dalla dieta carnea. Si può acquistare una maggior forza di resistenza nell'anima, si possono accrescere le proprie capacità di superare gli ostacoli derivanti dal corpo fisico e dall'eterico, se viene eliminata la dieta carnea. L'uomo può diventare più produttivo spiritualmente; ma non lo diventa certo solo per il fatto di non nutrirsi di carne, bensì soprattutto accrescendo le forze della propria anima. (1979, p. 111)
*Si tratta dunque di due coppie di genitori, entrambi di nome Giuseppe e Maria (erano nomi frequenti, a quei tempi, ma col modo odierno di comprendere il senso dei nomi propri non si può trarre nessuna conseguenza dal fatto che si chiamavano Giuseppe e Maria) e di due fanciulli di nome [[Gesù]]. Di uno di questi, discendente dalla linea salomonica della casa di Davide, ci parla la genealogia del vangelo di Matteo. Dell'altro Gesù, discendente della linea nathanica e figlio di una diversa coppia di genitori, parla invece il vangelo di Luca. I due fanciulli crescono vicini l'uno all'altro, sviluppandosi fino all'età di dodici anni. Questi sono fatti menzionati dai [[Vangelo|Vangeli]], e i Vangeli si esprimono correttamente in ogni punto. Fintanto che si volle impedire che la gente conoscesse la verità, o fino a che la gente non voleva apprenderla, si è cercato di impedire la conoscenza diretta dei Vangeli. I Vangeli debbono essere solo compresi: essi dicono il vero. (2012, p. 113)
*Ogni forma d'[[Iniziazione|iniziazione]] consiste nel preparare l'uomo, nel rafforzarne gli organi, perché egli possa sostenere quell'urto, quando penetra nel macrocosmo. Uno degli aspetti essenziali dell'iniziazione è dunque il familiarizzarsi, l'illuminarsi, il diventar percepibile del mondo in cui ci troviamo durante la notte, e di cui durante il sonno ignoriamo tutto. (2012, p. 121)
*A quel tempo le forze dell'anima o dello spirito esercitavano ancora un'influenza assai maggiore, un'influenza per così dire immediata sul corpo fisico, mentre più tardi quest'ultimo divenne più denso e meno sensibile alle forze dell'anima. Per tale ragione era possibile allora effettuare delle guarigioni valendosi delle forze dell'anima; l'anima aveva un potere molto maggiore di compenetrare il corpo con le forze risanatrici provenienti dal mondo spirituale, sì da rimetterlo in ordine quando ne era stata turbata l'armonia. Questo potere dell'anima sul corpo andò gradatamente diminuendo, per effetto del corso dell'evoluzione. Le guarigioni dei tempi antichi erano dunque in larga misura fondate su processi spirituali. Coloro che venivano considerati medici non lo erano nel senso che si dà oggi al nome di medico; erano piuttosto dei guaritori, in quanto agivano sul corpo attraverso l'anima del paziente. Essi purificavano l'[[anima]], compenetrandola di sani sentimenti, impulsi e forze volitive, mediante gli influssi animico-spirituali che erano in grado di esercitare, sia nello stato della percezione fisica ordinaria, sia nel cosiddetto "sonno del tempio" o in altre condizioni simili, che non erano poi che un modo di porsi dell'uomo in uno stato di [[chiaroveggenza]]. (2012, p. 176)
*Che cosa fanno invece certi commentatori faciloni? Poiché nel [[Vangelo secondo Matteo|vangelo di Matteo]] si vedono una volta nutriti quattromila con sette pani, e un'altra cinquemila con cinque pani, quest'ultima scena viene giudicata una semplice ripetizione della prima e si accusa l'autore negligente di avere sbagliato nel copiare! Non dubito che per certi libri scritti nel nostro tempo, questo possa effettivamente accadere; ma i [[Vangelo|Vangeli]] non sono stati certo scritti in quel modo. Se in essi si trova ripetuta due volte una narrazione, ciò ha un suo profondo significato. (2012, p. 184)
*Andiamo incontro a un tempo nel quale le forze superiori dell'uomo potranno percepire il [[Gesù|Cristo]] (ciò va accolto come una comunicazione). Già prima della fine del secolo ventesimo a un piccolo numero di uomini (come a Teodora in ''La porta dell'iniziazione'') si sarà dischiusa la vista spirituale, sicché potranno avere la stessa esperienza che ebbe Paolo a [[Damasco]]: egli poté averla già allora in quanto era "un prematuro" (1 Corinzi 15,8). Prima della fine del secolo ventesimo un certo numero di uomini ripeterà l'esperienza fatta da Paolo davanti a Damasco (Atti degli Apostoli 9,1-22); essi non avranno più bisogno dei Vangeli né di altri testi per riconoscere il Cristo. La loro esperienza interiore li illuminerà sul Cristo, il quale apparirà "sulle nuvole", cioè nella sfera eterica (Daniele 7, 13; Matteo 24,30; Apocalisse 1,7). (2012, p. 188)
*In quanto [[Antroposofia|antroposofi]] abbiamo spesso enunciato che il Cristo non appartiene solo ai "cristiani", poiché si tratta del medesimo essere che [[Zarathustra]] chiamava [[Ahura Mazdā|Ahura Mazdao]] e che gli antichi sette risci indiani chiamavano Vishva Karman. Noi viviamo in [[Occidente]], ma sappiamo che anche in [[Oriente]] si parla del Cristo, con altre denominazioni. (2012, p. 239)
==''L'azione delle stelle e dei pianeti sulla vita terrestre''==
*Se i fisici potessero viaggiare su un qualche veicolo adatto, sarebbero stupiti di non trovare il [[Sole]] che somiglia ad un gas. Essi troverebbero una cavità, una vera cavità che appare come luce. E ciò che essi troverebbero sarebbe proprio lo spirituale. (pp. 16-17)
*Se fra i [[cane|cani]] vi fosse uno [[Arthur Schopenhauer|Schopenhauer]], che avesse un analogo modo di pensare, potrebbe scrivere i libri interessanti! Schopenhauer ha scritto un libro, ''[[Il mondo come volontà e rappresentazione]]'', perché era un uomo, il suo cervello olfattivo era stato trasformato in organo della ragione. Il cane scriverebbe un interessante libro: ''Il mondo come volontà e profumo''. Vi si potrebbero trovare molte cose che l'uomo non può sapere, perché l'uomo si fa delle rappresentazioni, mentre il cane fiuta. Io credo anzi che, se il cane fosse uno Schopenhauer, il libro che esso scriverebbe sarebbe molto più interessante del libro scritto da Schopenhauer stesso, ''Il mondo come volontà e rappresentazione!'' (p. 18)
*Le [[Razza umana|razze]] vissero originariamente in luoghi diversi sulla [[Terra]]. In un luogo si formò una razza, in un altro luogo se ne formò un'altra. Qual è la causa di ciò? Potremmo benissimo spiegarlo rilevando che su una determinata regione della Terra ha un'influenza particolarmente forte un certo pianeta, e su un'altra regione un altro pianeta. Se andiamo per esempio in [[Asia]], troviamo che là, sul suolo asiatico, agisce in modo speciale tutto ciò che scorre giù sulla Terra da [[Venere (astronomia)|Venere]]. Se andiamo sul suolo americano, troviamo che vi agisce in modo particolare ciò che vien giù da Saturno; e in [[Africa]] ciò che viene da [[Marte (astronomia)|Marte]]. Cosicché troviamo che su ogni parte della Terra agisce in modo particolare un pianeta diverso. (p. 20)
*[[Marte (astronomia)|Marte]], per quanto lo si può esplorare [...] si rivela consistere essenzialmente di una massa più o meno fluida, non come la nostra, ma come una gelatina o qualcosa di analogo. Marte è fluido in questo modo. Certo ha anche delle parti solide, però non tanto dense come sulla nostra terra, ma circa come le corna degli animali. (p. 29)
*Si parla sempre dei canali di Marte, di canali cioè che dovrebbero esistere su Marte. Ma perché se ne parla? Su Marte non si vedono che delle linee, e queste vengono chiamate "canali". Ciò è giusto, ed anche non giusto. <br />Poiché Marte non è solido nel senso corrente sulla terra, non si può, naturalmente, parlare di canali come ne esistono sulla terra; ma si può dire invece che su Marte vi è qualcosa di simile ai nostri monsoni. (p. 29)
*Se si considera il [[Sole]], si vede che esso ha il massimo influsso. Ma il Sole ha questo massimo influsso su tutto ciò che, sulla [[Terra]], è morto e deve, ogni anno, essere chiamato alla vita; mentre la [[Luna]] ha un influsso solo sulla vita, e non su ciò ch'è morto. [[Marte (astronomia)|Marte]] ha, per esempio, un influsso soltanto su ciò che sta in una vita più fine, nella sensazione; e gli altri pianeti esercitano il loro influsso solo sull'elemento animico e sullo spirituale, e così via. Il Sole è così veramente il corpo celeste che, sulla Terra, agisce nel modo più intenso fin dentro i minerali. La Luna non può far nulla sui minerali, Marte ancora meno. (p. 32)
*Se ci si vuole rappresentare come sia oggi [[Marte (astronomia)|Marte]], ci si deve rappresentare come fu una volta la Terra: in tal modo si avrà davanti a sé l'aspetto di Marte. <br />Oggi noi abbiamo delle correnti regolari da sud a nord, e da nord a sud. Una volta esse erano molto più dense dell'aria; erano correnti di aria fluida; e così è oggi Marte. Vi sono su Marte correnti molto più viventi, molto più acquose, non aeriformi. (p. 32)
*[[Giove (astronomia)|Giove]], per esempio, è quasi interamente aeriforme, ma anch'esso è alquanto più denso dell'aria terrestre. Giove rappresenta, come oggi lo vediamo, uno stato a cui la Terra tende, uno stato cui la Terra perverrà in avvenire. (p. 32)
*Vedete, l'[[antroposofia]] non è sorta contro la scienza naturale; ma, poiché esiste la scienza naturale, è sorta l'antroposofia, ed essa dovette nascere per il motivo che la scienza naturale, con i suoi strumenti perfetti, con i suoi esperimenti complicatissimi, ha scoperto una quantità di fatti che, così come essa li scopre, non possono essere realmente compresi; ed infatti non sono compresi. Potranno essere compresi soltanto se si percepisce lo spirituale che sta dietro le cose, se si ammette che in ogni cosa vi è realmente un elemento spirituale. (p. 85)
*Quando ad un qualsiasi [[animale]] che si voglia nutrire col [[latte]], si dà del latte, esso può, in certe circostanze, crescere benissimo. Ma se invece si scompone il latte nei suoi componenti chimici, e si cerca di che cosa esso consista, e poi, invece del latte, si somministrano all'animale questi componenti chimici, l'animale stesso se ne va all'altro mondo, non può nutrirsi. Da che cosa dipende ciò? Dipende dal fatto che nel latte agisce qualcosa, oltre ai suoi componenti chimici; e anche nella patata vive qualcos'altro, oltre ai suoi puri componenti chimici: vi è l'elemento spirituale. Dappertutto nella natura agisce lo spirito. (p. 86)
*L'uomo deve capire che le cose nel mondo si modificano. E la più grande disgrazia, si potrebbe dire, è che una volta l'[[Uomo|umanità]] era superstiziosa, mentre ora è scientifica. Ma la superstizione si è pian piano, pezzo per pezzo, insinuata nella [[scienza]], ed oggi abbiamo semplicemente una scienza superstiziosa. (p. 98)
*Il cosmo stellare è dappertutto abitato, dappertutto pieno di anime, è dovunque animato: soltanto, le anime sono diverse. (p. 101)
*Mentre prima gli uomini sapevano, quando guardavano alla [[Luna]], che dalla Luna giungono sulla Terra le forze per ogni fecondazione (nessun essere avrebbe dei discendenti, se la Luna non inviasse le forze di fecondazione; nessun essere crescerebbe, se dal [[Sole]] non venissero le forze di crescita; nessun uomo penserebbe, se non venissero da [[Saturno (astronomia)|Saturno]] le forze di pensiero), mentre dunque una volta si sapeva tutto ciò, oggi non si conosce nient'altro che la velocità di traslazione di Saturno o della Luna, e se la Luna ha o non ha qualche vulcano spento, ma null'altro: non si vuole sapere null'altro. Soltanto si calcola ciò che si vuol sapere sulle stelle. (p. 102)
==''L'iniziazione''==
===[[Incipit]]===
====Edizione del 1988====
In ogni uomo esistono facoltà latenti per mezzo delle quali egli può acquistarsi conoscenze sui mondi superiori. Il mistico, lo gnostico, il [[Teosofia|teosofo]] parlano continuamente di un mondo delle anime e di un mondo degli spiriti, che sono per loro altrettanto reali quanto quello che si può vedere con gli occhi fisici e toccare con le mani fisiche. Chi li ascolta può sempre dire che anch'egli può avere le esperienze di cui si parla se si sviluppa in sé talune forze che ancora dormono in lui. Si tratta soltanto di sapere come occorra adoperarsi per sviluppare tali facoltà. Un consiglio al riguardo potrà venire soltanto da chi già possiede quelle forze. Da quando esiste il genere umano, vi sono sempre state delle [[scuola|scuole]] nelle quali chi possedeva le facoltà superiori istruiva coloro che aspiravano alle medesime. Queste scuole vengono chiamate occulte; e l'insegnamento che vi si riceve si chiama insegnamento occulto. Tale denominazione si presta naturalmente a malintesi. Chi la ode può facilmente essere indotta a credere che gli uomini capaci d'impartire tale insegnamento vogliano rappresentare una classe specialmente privilegiata che trattiene arbitrariamente il proprio sapere senza trasmetterlo ai propri simili.
====Edizione del 2016====
In ''ogni'' uomo esistono facoltà latenti per mezzo delle quali può acquistarsi conoscenze sui mondi superiori. Il mistico, lo gnostico, il [[Teosofia|teosofo]] parlano sempre di un mondo delle anime e di un mondo degli spiriti, che sono per loro altrettanto reali quanto quello che si può vedere con gli occhi fisici e toccare con le mani fisiche. Chi li ascolta può sempre dirsi che anch'egli può avere le esperienze di cui si parla se si sviluppa in sé talune forze che ancora dormono in lui. Si tratta soltanto di sapere come occorra adoperarsi per sviluppare tali facoltà. Un consiglio al riguardo potrà venir dato soltanto da chi già possiede quelle forze. Da quando esiste il genere umano, vi furono sempre [[scuola|scuole]] nelle quali chi possedeva le facoltà superiori istruiva coloro che aspiravano alle medesime. Tali scuole vengono chiamate ''occulte''; e l'insegnamento che vi si riceve si chiama insegnamento occulto. Tale denominazione si presta naturalmente a malintesi. Chi la ode, può facilmente essere indotto a credere che gli uomini capaci d'impartire tale insegnamento vogliano essere una speciale classe privilegiata che trattiene arbitrariamente il proprio sapere senza trasmetterlo ai propri simili.
===Citazioni===
*Potrai godere appieno del cuore e dell'affetto di un iniziato: egli ti affiderà il suo segreto solo quando ne sarai maturo. Lo potrai adulare, lo potrai torturare; nulla varrà a determinarlo a svelarti qualcosa che egli sa di non doverti confidare, perché al gradino della tua evoluzione non sei ancora in grado di accogliere in modo giusto quel mistero nella tua anima. (p. 17)
*L'occultista considera il ''godimento'' soltanto come un ''mezzo'' di nobilitarsi ''per il mondo''. Il godimento è per lui un messaggero che lo istruisce sul mondo; ma l'insegnamento ricavato dal godimento ti serve per progredire nel ''lavoro''. Non impara per accumulare tesori di sapienza per sé, ma permettere ciò che ha imparato a servizio del mondo. (p. 23)
*Di particolare importanza per l'educazione del discepolo è il modo in cui ''ascolta'' gli altri quando parlano. Deve abituarsi a far tacere del tutto la propria interiorità. Quando qualcuno esprime un'opinione, e un altro lo ascolta, nell'interiorità di questi sorge in generale un sentimento di approvazione o di opposizione. Molti si sentiranno subito spinti a esternare il loro consenso e soprattutto la loro opinione contraria. Il discepolo deve mettere a tacere ogni simile approvazione e opposizione. (p. 40)
*Le entità superiori, di cui si tratta nella scienza occulta, possono parlare soltanto a chi, ascoltando imparzialmente, sia capace davvero di accogliere interiormente le loro comunicazioni con calma, senza l'emozione di un'opinione personale o di un sentimento personale. Finché gli uomini oppongono un'opinione o un sentimento qualsiasi a quel che si ascolta, le entità del mondo spirituale tacciono. (p. 41)
*Una norma deve venir osservata: nessuno deve dedicare a esercizi occulti tempo e forza superiori a quelli di cui la sua situazione nella vita, e i suoi doveri gli permettano di disporre. Nessuno, per seguire il sentiero occulto, deve modificare a un tratto qualcosa nelle condizioni esteriori della propria vita. Se si desiderano veri risultati, occorre ''pazienza''; dopo avere eseguito per qualche minuto un esercizio, bisogna poterlo interrompere per compiere tranquillamente il lavoro quotidiano, e nessun pensiero relativo agli esercizi deve frammischiarsi al lavoro della giornata. Chi, nel senso migliore e più elevato, non hai imparato ad ''aspettare'', non è adatto alla disciplina occulta e non arriverà mai risultati di qualche valore. (pp. 45-46)
*Non occorre certo ripetere che il discepolo dell'occultismo, ''per il fatto di'' vivere nei mondi superiori, non deve trascurare alcun dovere della sua vita ordinaria. ''Nessun'' dovere nel mondo superiore può obbligarlo a trascurare uno solo dei suoi doveri nel mondo ordinario. Il padre di famiglia rimane ugualmente buon padre di famiglia, la madre rimane ugualmente buona madre, il funzionario non è impedito di assolvere i suoi obblighi e neppure il soldato o qualsiasi altra persona, se vuol diventare discepolo occulto. (p. 62)
*Chi ha acquisito la capacità di seguire principi ed ideali alti, senza curarsi di propri desideri e scopi personali, chi sa sempre compiere il suo dovere, anche quando inclinazioni e simpatie tendono a distrarlo, nella vita abituale è già ''inconsapevolmente'' un iniziato; ben poco gli mancherà per poter superare la prova descritta. (p. 64)
*Si ottiene qualcosa soltanto abbandonandosi sempre di nuovo un determinato pensiero, facendolo del tutto proprio. Esso è: "Devo far di tutto per educare la mia anima il mio spirito, ma ''aspetterò'' con calma che le potenze superiori mi giudichino maturo per una certa illuminazione". Se questo pensiero assume tale forza e noi da formare una disposizione del carattere, sia sulla giusta strada. (p. 70)
*Esiste ''una sola'' via per spogliarsi dei propri difetti e delle proprie debolezze: riconoscerli esattamente. [...] Chi si abitua alla verità verso se stesso, si apre la porta alla visione superiore. (p. 71)
*Vi sono anche altre vie che conducono più rapidamente alla meta; nulla hanno però in comune con ciò che qui è inteso, perché su chi le segue possono avere effetti che un occultista esperto non può desiderare. Siccome alcune di queste vie spesso diventano di dominio pubblico, è necessario ammonire espressamente che non conviene seguirle. Per ragioni che soltanto l'iniziato può comprendere, ''quelle'' vie non possono mai essere comunicate al pubblico nella loro vera forma. Le poche notizie frammentarie che qua e là appaiono non possono condurre ad alcun profitto, ma piuttosto a minare la salute, la felicità e la serenità dell'anima. Chi non vuole affidarsi a potenze molto tenebrose, delle quali non può conoscere né la vera natura, né l'origine, eviti di occuparsi di quelle cose. (p. 75)
*Occorre però rilevare che il desiderio generico di conseguire la conoscenza superiore non basta. Tale desiderio è naturalmente comune a molti. Chi ha ''soltanto'' il desiderio, senza la volontà di accettare le condizioni ''speciali'' della disciplina occulta, certo non arriverà lontano. A questo dovrebbe riflettere chi si lagna che la disciplina occulta non risulta facile. Chi non può o non vuole adempiere a quelle severe condizioni ''deve'' rinunziare ''per il momento'' alla disciplina occulta. Le condizioni sono ''severe'', ma non ''dure'', poiché il loro adempimento non soltanto dovrebbe, ma deve essere un atto di libera volontà. (p. 78)
*Minimi sono i risultati del lavoro, quando è compiuto per desiderio di successo, così come l'apprendimento seguito senza devozione reca poco vantaggio. Fa progredire soltanto l{{'}}''amore'' per il lavoro, non l'amore per il risultato. (p. 85)
*Se all'uomo si aprisse lo sguardo nel mondo dello spirito prima di essere a sufficienza preparato alle entità che vi esistono, dinanzi all'immagine già descritta della propria anima sarebbe anzitutto come di fronte a un enigma. Le figure dei suoi istinti e delle sue passioni gli si presentano ora con forme che sentirebbe come figure animali, o più di rado come figure umane. (pp. 114-115)
*A questo gradino della sua evoluzione, il chiaroveggente percepisce inoltre cose che sfuggono quasi, o completamente, alla comprensione sensibile. Per esempio, può osservare la diversità astrale fra un ambiente che sia per la maggior parte riempito da uomini di mentalità bassa, e uno in cui si trovino raccolte persone di mentalità elevata. In un ospedale, non soltanto l'atmosfera fisica, ma anche la spirituale, è diversa da quella di una sala da ballo. Una città mercantile ha un'aria astrale diversa da quella di un centro universitario. (p. 126)
*Finché l'anima non è veggente nel senso più alto, essa è guidata da esseri cosmici superiori. Come la vita di un cieco, che abbia acquistato la vista dopo un'operazione, diventa diversa da quella che era prima, quando doveva dipendere dall'altrui guida, così la vita del discepolo si trasforma con la disciplina occulta. Egli è maturo per sapersi guidare, e da ora in avanti deve assumere la direzione di se stesso. Appena questo succede, egli si trova comprensibilmente esposto ad errori di cui la coscienza ordinaria non ha idea. Agisce ora da un mondo dal quale potenze superiori lo influenzavano prima a sua insaputa. Quelle potenze superiori sono disciplinate dall'armonia cosmica universale. Da tale armonia cosmica il discepolo ora esce. Deve quindi fare da sé cose che prima venivano per lui compiute senza la sua cooperazione. <br />Questa è la ragione per cui i libri che trattano di questi argomenti parlano molto dei pericoli cui va incontro chi ascende ai mondi superiori. Le descrizioni, che talvolta vi si trovano di tali pericoli, si prestano veramente a far sì che anime timide rabbrividiscano di fronte alla vita superiore. Occorre però dire che questi pericoli esistono soltanto quando vengano trascurate le necessarie cautele. Se invece i consigli suggeriti dalla vera disciplina occulta sono seguiti con cura, l'ascesa si svolge attraverso esperienze che trascendono per potenza e grandezza tutto ciò che la fantasia più audace possa immaginare; ma non si può parlare di danni alla salute o alla vita. (p. 137)
*Se qualcuno mi invia un sentimento di odio, esso è visibile al chiaroveggente nella forma di una tenue nube luminosa di un determinato colore. Il chiaroveggente può difendersi da quel sentimento di odio, così come un uomo dei sensi può parare un colpo fisico diretto a colpirlo. Nel mondo soprasensibile l'odio diventa un fenomeno visibile. (p. 141)
*Il "guardiano" lo deve ammonire di non procedere oltre, se non sente in sé la forza di soddisfare le richieste contenute nel discorso su citato. Per quanto orribile possa essere la figura del "guardiano", essa tuttavia è soltanto l'effetto della passata vita del discepolo, è soltanto il suo carattere, destato a vita indipendente al di fuori di lui. (pp. 148-149)
==''La Filosofia della libertà''==
===[[Incipit]]===
Nel suo pensare ed agire è l'[[uomo]] un essere spiritualmente [[libertà|libero]], oppure si trova sotto la costrizione di una ferrea necessità di leggi puramente naturali? A pochi problemi è stato rivolto tanto acume quanto a questo. L'idea della libertà del volere umano ha trovato un gran numero di caldi sostenitori e di ostinati oppositori. Vi sono persone che nel loro pathos morale chiamano spirito limitato chi possa negare un fatto così palese come la libertà. Di fronte a queste ve ne sono altre che vedono il colmo della non scientificità nel credere interrotta la necessità delle leggi di [[natura]] nel campo dell'agire e del pensare umani.<br />
Una stessa cosa viene così in pari tempo dichiarata il più prezioso [[bene]] dell'umanità oppure la peggiore [[illusione]]. <br />Infinito acume è stato impiegato per chiarire come la libertà umana sia compatibile con l'agire della natura, alla quale anche l'uomo appartiene.<br />Non minore è l'impegno col quale dall'altra parte si è tentato di rendere comprensibile come sia potuta sorgere una simile idea errata. Che qui si abbia a che fare con uno dei più importanti problemi della vita, della religione, della pratica e della scienza, sente chiunque. (1986)
===Citazioni===
*Il piacere non ha affatto col suo oggetto lo stesso rapporto che con esso ha il concetto formato dal pensare. Io sono cosciente in modo nettissimo che il concetto di una cosa viene formato per attività mia, mentre invece il piacere è in me provocato da un oggetto in modo analogo a quello in cui, da una pietra che cade, si provoca una modificazione nella cosa su cui cade. Rispetto all'osservazione, il piacere è dato esattamente allo stesso modo in cui è dato il processo che lo produce. Ma ciò non vale per il concetto. Posso domandare perché un determinato fenomeno produca in me il sentimento del piacere. Ma non posso domandare perché un fenomeno produca in me una determinata somma di concetti. (p. 34, 1966)
*{{NDR|Per un [[idealista]] critico }} Non possono esserci per lui che due generi di uomini: gli ingenui, che ritengono cose reali i fantasmi dei propri sogni, e i saggi che vedono la nullità di questo mondo sognato e che devono quindi, via via, perdere ogni voglia di curarsene. (p. 69, 1966)
*Nel momento in cui una percezione spunta sull'orizzonte della mia osservazione, entra in azione me anche [[pensare]]. (p. 89, 2016)
*La nostra vita è una continua oscillazione pendolare fra la comunione col divenire generale del mondo e la nostra esistenza individuale. Quanto più in alto saliamo verso la natura universale del pensare, nella quale alla fine ciò che è individuale non ci interessa più che come esempio, come esemplificazione del concetto, tanto più si perde in noi il carattere dell'essere particolare, della singola ben determinata personalità. Quanto più discendiamo invece nelle profondità della vita personale e facciamo risuonare i nostri sentimenti in accordo con le esperienze del mondo esteriore, tanto più ci distacchiamo dall'esistenza universale. (pp. 91-92, 1966)
*Un essere, che avesse un numero di sensi minore di quelli che all'uomo, percepirebbe meno, del mondo; uno che ne avesse un numero maggiore percepirebbe di più. Il primo avrebbe perciò una conoscenza meno completa del secondo. (p. 104, 2016)
*Libero è l'uomo quando in ogni momento della sua vita è in grado di ubbidire a se stesso. Un'azione morale è una azione ''mia'' soltanto se può, in questo senso, dirsi libera. (p. 138, 1966)
*Il mero concetto di dovere esclude la [[libertà]] perché non vuole riconoscere l'elemento individuale, esigendone invece la sottomissione ad una norma generale. La libertà dell'agire è concepibile solo dal punto di vista dell'individualismo etico. (p. 138, 1966)
*Una chiesa o un'altra comunità generano non-libertà, quando i suoi preti o i suoi maestri si fanno dominatori delle coscienze, vale a dire quando i credenti ''devono'' prendere da loro, dal confessionale, i motivi delle proprie azioni. (p. 171, 2016)
*L'uomo è libero nella misura in cui può realizzare nella sua volontà la stessa disposizione d'anima che vive in lui quando egli è cosciente dell'elaborazione di intuizioni puramente ideali (spirituali). (p. 172, 1966)
*Noi non possiamo escogitare l'essenza della realtà con ipotesi astratte, concettuali (attraverso un riflettere puramente concettuale), ma ''viviamo'' nella realtà in quanto troviamo le idee per le nostre percezioni. (p. 210, 2016)
*Noi non vogliamo più ''credere'', vogliamo ''conoscere''. La [[fede]] esige il riconoscimento di verità che non possiamo del tutto penetrare; e ciò che non penetriamo ripugna al nostro individuo che vuol vivere ogni cosa come esperienza interiore profonda. Ci soddisfa solo il ''sapere'', il quale non si sottomette ad alcuna norma esteriore, ma sorge dall'intima vita della personalità. (p. 228, 1966)
*La massima fondamentale dell'uomo libero è quella di vivere nell'amore per l'[[azione]] e di lasciar vivere avendo comprensione per la [[volontà]] altrui.
==''La mia vita''==
===[[Incipit]]===
Accade da qualche tempo che, in discussioni pubbliche sull'[[antroposofia]] da me coltivata, vengano introdotti dati e giudizi intorno alla mia vita. E poiché se ne traggono conclusioni sull'origine di quelli che si considerano mutamenti nel mio cammino spirituale, alcuni amici hanno espresso il parere che sarebbe bene scrivessi io stesso qualcosa della mia vita.
===Citazioni===
*Là, disteso sul divano, giaceva l'Ottenebrato {{NDR|[[Friedrich Nietzsche]]}}, con la sua fronte mirabilmente bella di artista e di pensatore. Erano le prime ore del pomeriggio. Gli occhi, pur essendo spenti, apparivano ancora pervasi d'anima; ma di quanto li circondava non accoglievano più che un'immagine a cui era ormai negato l'accesso all'anima. Stavamo dinanzi a lui, ma Nietzsche non lo sapeva. Eppure si sarebbe ancora potuto credere che quel volto spiritualizzato fosse l'espressione di un'anima la quale, nel corso del mattino, avesse intensamente pensato e volesse ora riposare un momento. Credetti che la scossa interiore da me provata si trasformasse in comprensione per il genio il cui sguardo mi fissava senza vedermi. La passività di quello sguardo, lungo e fisso, sprigionò la comprensione del mio proprio sguardo, che in quel momento poté lasciar agire la forza animica dell'occhio, senza che l'altro occhio lo incontrasse. <br />E si presentò alla mia anima l'anima di Nietzsche, quasi librata sul suo capo, illimitatamente bella nella sua luce spirituale; liberamente aperta ai mondi spirituali nostalgicamente invocati, ma non trovati, prima dell'oscuramento: incatenata però ancora al corpo, conscio di essa soltanto quando il mondo spirituale era ancora per lei nostalgia. L'anima di Nietzsche era ancora presente, ma poteva tenere solo dal di fuori quel corpo che le aveva impedito di espandersi nella pienezza della sua luce finché era stata da esso circoscritta. (p. 188)
*[[Nietzsche]] partì da una visione dello spirito in forma mitica. [[Apollo]] e [[Dioniso]] erano figure che egli sperimentava e sentiva. Tutto il corso della storia dell'uomo gli apparve come cooperazione o anche come lotta fra i due. Ma egli giunse solo ad una rappresentazione mitica di essi. Non penetrò fino alla visione di vere entità spirituali. Partì dal mito spirituale e arrivò alla natura. Nell'anima di Nietzsche, Apollo rappresentava la materia secondo l'idea della scienza naturale, Dioniso operava come forza di natura. Ma così la bellezza di Apollo gli si offuscò, e la commozione cosmica di Dioniso gli si paralizzò nella fermezza delle leggi naturali. (p. 192)
*Mi accorsi di sperimentare un punto d svolta della vita umana molto più tardi di quanto non avvenga di solito per altri. Ma mi resi conto che ciò aveva per la vita dell'anima conseguenze ben determinate. Scoprii che gli uomini, passando troppo presto dal lavorìo animico entro il mondo spirituale all'esperienza del mondo fisico, non giungono ad ''afferrare in purezza'' né il mondo spirituale né il mondo fisico. Mischiano di continuo istintivamente ciò che le cose dicono ai loro sensi con ciò che l'anima sperimenta attraverso lo spirito e che da essa è poi adoperato per "rappresentarsi" le cose. (p. 234)
*[...] io non ero impegnato di fronte a nessuno al mantenimento del segreto, perché non prendevo nulla dalla "sapienza antica": la conoscenza dello spirito che io posseggo è assolutamente un risultato della mia propria ricerca spirituale. Soltanto dopo essere arrivato ad una conoscenza per le mie proprie vie, cito quello che del "sapere antico" esiste già in qualche modo pubblicato, per mostrare la concordanza e insieme il progresso che è possibile all'investigazione attuale. <br />Così, da un dato momento in poi, fui completamente in chiaro con me stesso che, presentando pubblicamente la conoscenza dello spirito, facevo una cosa giusta. (p. 291)
*Ma in gran parte i membri erano seguaci fanatici dell'uno o dell'altro dei capi della [[Società Teosofica]]; e giuravano sui dogmi di quei capi che avevano un carattere spiccatamente settario. <br />A me ripugnava questo modo di agire nella Società Teosofica, per la banalità e il dilettantismo che vi allignavano. Solo fra i teosofi inglesi trovavo una sostanza interiore, proveniente ancora dalla [[Blavatsky]], che a quel tempo [[Annie Besant]] ed altri coltivavano in modo adeguato. (p. 308)
*Quando accettai l'invito della Società Teosofica, essa era l'unica istituzione degna d'esser presa sul serio e nella quale esistesse vera vita spirituale. E se l'atteggiamento interiore, il contegno e l'attività di essa fossero rimasti quali erano allora, né per me né per i miei amici si sarebbe mai reso necessario uscirne. Tutt'al più si sarebbe potuto costituire ufficialmente, in seno alla Società Teosofica, una sezione speciale: "Società Antroposofica". <br />Invece, già dal 1906 in poi apparvero nella Società Teosofica delle manifestazioni che ne palesavano la decadenza in modo spaventoso. (p. 309)
*Quello che ho fatto, l'ho fatto per impulsi spirituali. (p. 311)
*So bene quanto ciò che ho dato nei libri sia lontano dal suscitare, per sua propria forza interiore, una tale esperienza nelle anime che li leggono. Ma so anche quanto io abbia lottato, pagina per pagina, per raggiungere quanto più potevo in questa direzione. Il mio stile non è tenuto in modo da far trapelare nei periodi i miei sentimenti soggettivi. Mentre scrivo, attutisco ciò che sale dall'intimo calore e dal profondo sentimento, in uno stile asciutto, matematico. Ma solo ''questo'' stile può essere un risvegliatore, poiché il lettore deve suscitare in se stesso il calore e il sentimento. Non può lasciare che, in uno stato di coscienza smorzata, essi vengano in lui semplicemente "travasati" dall'autore. (p. 326)
*Ciò che sarebbe stato bene capire, ma che allora fu preso in considerazione da pochissimi, era che la corrente antroposofica dava qualcosa di carattere totalmente diverso da quello che aveva la Società Teosofica. In questo carattere risiedeva la vera ragione per cui la Società Antroposofica non poté continuare a esistere come una parte di quella teosofica. I più diedero valore, invece, alle assurdità che si sono andate formando nella Società Teosofica e che hanno condotto a litigi senza fine. (p. 349)
==''La missione universale dell'Arte''==
===[[Incipit]]===
Facendo seguito alle diverse conferenze tenute qui negli ultimi tempi, vorrei oggi svolgere alcune considerazioni in merito all'evoluzione dell'umanità dopo l'avvento del [[cristianesimo]], e far notare alcune cose che risulteranno meglio proprio come conclusione delle conferenze precedenti.
===Citazioni===
*Si potrebbe dire che a sentirsi così legato alla terra ed estraneo al cosmo l'uomo è giunto oggi, tanto da considerare le [[stelle]] addirittura del tutto al di fuori della sua dimora terrena e di scarsa importanza per loro. (pp. 8-9)
*Vi è in genere nell'evoluzione dell'umanità una tendenza contraria al progresso. Oggi l'umanità ha ancora paura di formulare nuovi concetti: vorrebbe continuare a sviluppare i vecchi. Dobbiamo uscire da questa avversione al progresso. Se diverremo favorevoli al progresso, acquisiremo anche una naturale relazione verso l'antroposofia, che appunto si avvia da esigenze antiquate verso quelle attuali dell'umanità, vale a dire ad elevarsi allo spirito. (p. 21)
*Nella forma delle chiese vi è in un certo senso il desiderio dell'anima per la sua forma dopo aver abbandonato il corpo. (p. 30)
*L'artista non riuscirebbe a creare con la sua materia, se in lui non vivesse l'impulso che proviene dal mondo spirituale. (p. 57)
*Chi ad esempio sente davvero il rosso, lo splendore del rosso, sperimenterà sempre come il rosso "esca" dal quadro, come esso ci porti vicino quel che nel quadro viene raffigurato, mentre il blu ce lo porta lontano. (p. 126)
*Gli antichi poeti epici non esprimevano questi uomini avevano da dire sugli eroi stessi (questo lo si ascoltava già tutti giorni sulla piazza del mercato), ma ciò che sulle cose umane e terrene poteva dire la dea, se l'uomo le si abbandonava. Questa era la poesia epica. <br />«Cantami, o diva, del pelide Achille...», così comincia [[Omero]] l'[[Iliade|''Iliade'']]. «Musa, quell'uom di multiforme ingegno...», così Omero comincia l'[[Odissea|''Odissea'']]. Musa, diva, cioè dea. Non sono frasi fatte, ma la testimonianza intima del vero poeta epico, che non vuole parlare da sé, che fa parlare in se stesso la dea, che l'accoglie nella propria fantasia, figlia della cosmica forza di crescita, affinché il divino parli lui degli eventi del mondo. (p. 134)
*Il poeta epico sentiva come se la musa, la dea, fosse discesa in lui e giudicasse gli eventi terreni. Perciò nei tempi antichi il greco, quando come attore impersonava il dramma, voleva evitare che l'individuo umano trasparisse in lui, e per questo si metteva dei rialzi sotto i piedi; e la sua voce risuonava come attraverso una specie di strumento musicale, poiché ciò che si rappresentava nel dramma doveva essere sollevato al di sopra dell'individuo umano. (p. 135)
*Dobbiamo saperci valere bene di tutto quel che ci ha portato il naturalismo non dobbiamo perdere tutto quel che abbiamo acquisito cercando nei secoli l'ideale artistico dell'imitazione della natura. Sono cattivi artisti e cattivi scienziati quelli che guardano al [[materialismo]] con schermo; il materialismo doveva esistere. Non vale storcere la bocca di fronte all'uomo terreno meramente materiale, terrestre, di fronte al mondo materiale, ma avere invece la volontà di penetrare davvero anche con lo spirito del mondo materiale. Non dobbiamo dunque disprezzare perché il materialismo ci ha portato nella scienza e nell'arte. Dobbiamo invece ritrovare la via allo spirito, senza creare un arido simbolismo o fasulle allegorie. Simbolismo e allegorie non sono forme artistiche. Soltanto l'impulso immediato del sentire artistico attinto alla sorgente dalla quale scaturiscono le idee dell'[[antroposofia]], può essere il punto di partenza per un'arte nuova. Dobbiamo diventare artisti, non simbolisti o inventori di allegorie, salendo davvero sempre più nei mondi dello spirito grazie una conoscenza spirituale. (pp. 135-136)
==''La saggezza dei Rosacroce''==
===[[Incipit]]===
Il contenuto di queste conferenze è stato annunciato come: "La teosofia secondo il metodo dei rosacroce". Con ciò si intende l'unica vecchissima e sempre nuova sapienza, ridata in un metodo adatto alla nostra epoca; come qui verrà esposto, esso era in fondo già noto fin dal secolo quattordicesimo. In queste conferenze non verrà narrata la storia dei [[rosacroce]].
===Citazioni===
*Nell'anno 1459 un'alta individualità spirituale, incarnata nella persona che corrisponde al nome di [[Christian Rosenkreutz]], comparve come maestro d'un piccolo gruppo di discepoli iniziati. (p. 10)
*Importa tener presente che, siccome fino ad oggi e ancora per molto tempo, i rosacroce non insegneranno nulla exotericamente che non possa venir afferrato con il comune intelletto logico, si erra obiettando che sia necessaria la [[chiaroveggenza]] per poter capire la forma rosicruciana della scienza dello spirito. L'importante non è la facoltà di percezione. Se non si comprende la sapienza dei rosacroce col pensiero, significa solo che l'intelletto logico non è stato ancora sviluppato abbastanza. (pp. 12-13)
*Di fronte al suo scolaro il maestro rosicruciano non vuol essere in una posizione diversa da quella dell'insegnante di matematica di fronte al suo allievo. (p. 14)
*Per la chiarezza bisogna distinguere due forme di trasformazione: quella cosciente e quella inconscia. In realtà l'uomo civile, col suo io, ha trasformato inconsciamente le parti inferiori della sua natura. Nell'attuale fase evolutiva questa trasformazione è cosciente solo per il ''manas'' {{NDR|corpo astrale}}, mentre occorre diventare iniziati per imparare a trasformare coscientemente anche il corpo eterico. (p. 28)
*Il chiaroveggente osserva che, quando l'uomo si addormenta, il corpo astrale si separa dagli altri due corpi diffondendo una certa luce. Per la precisione, il corpo astrale dell'uomo attuale appare articolato in varie correnti e in bagliori luminosi, nell'insieme a forma di due spirali intersecantisi, come due 6 intrecciati; una di queste si perde nel corpo fisico, mentre l'altra si espande come una coda di cometa lontano nel cosmo. I due prolungamenti del corpo astrale diventano ben presto invisibili diffondendosi nello spazio, e allora tutta l'apparizione assume una forma ovale. (p. 31)
*Per il morto è molto importante il periodo che segue immediatamente il suo trapasso. Esso dura abbastanza a lungo, ore e anche giorni, e durante questo tempo davanti all'anima del morto, come in un grande quadro mnemonico, scorre tutta la vita dell'ultima [[incarnazione]]. (p. 34)
*L'immagine dell'[[akasha]] è così viva che continua ad agire secondo il carattere originario dell'uomo, tanto da poter essere confusa con la persona stessa. I medium credono di parlare col morto che sopravvive in spirito, ma si tratta soltanto della sua immagine astrale dell'akasha. Lo spirito di [[Cesare]] si sarà già reincarnato sulla Terra, e la sua immagine astrale continuerà ancora a rispondere nelle sedute spiritiche. Non si tratterà però dell'individualità di Cesare, ma soltanto della sua durevole impronta lasciata nella cronaca dell'akasha. Gli errori di molte sedute spiritiche derivano da questo fatto. Dobbiamo distinguere fra il residuo dell'uomo nella sua immagine dell'akasha e la sua individualità che continua nell'evoluzione. (p. 43)
*Mentre di norma il corpo eterico sporge di poco, negli idioti si osservano parti del corpo eterico, in forma di luminosità eterica, sporgere di molto dalla testa. Ecco un caso inspiegabile con sole considerazioni fisiche, chiarito dalla scienza dello spirito. (p. 48)
*Il [[Sole]] nasceva nella costellazione del Toro nel periodo precedente l'800 a. C., e di conseguenza troviamo in Egitto la venerazione per il bue Api e in [[Persia]] per il toro Mitra. Ancora prima, il Sole nasceva nella costellazione dei [[Gemelli (astrologia)|Gemelli]], e in effetti si rinvengono nella mitologia indiana e germanica degli accenni ai gemelli. I due caproni gemelli con i quali viaggia il dio Donar ne sono un residuo. Si può retrocedere all'epoca del Cancro che ci porta vicino al diluvio atlantico, col quale finisce una civiltà e ne inizia un'altra. Un segno occulto ben definito lo indica: la doppia spirale, il simbolo del Cancro, riportato in ogni calendario. (p. 55)
*I [[Pensiero|pensieri]] e i [[sentimenti]] dell'uomo producono effetti nel mondo, e il veggente può seguire con precisione come per esempio un pensiero amorevole, diretto a qualcuno, agisca diversamente da uno carico d'odio. Se si invia un pensiero amorevole, il veggente vede formarsi una specie di luminoso calice di fiore che si avvolge con amore attorno al corpo eterico e a quello astrale di colui al quale è destinato, contribuendo alla sua felicità, ravvivandolo. Invece un pensiero carico d'odio penetra nel corpo eterico e nel corpo astrale come una freccia lacerante. (p. 61)
*Già prima della nascita, l'amore del bambino muove incontro alla [[madre]] che lo contraccambia; visto spiritualmente l'amore materno risale fino a prima della nascita, deriva da reciproci sentimenti d'amore. (p. 75)
*Dobbiamo ricordare che, in un certo senso, l'uomo odierno ha conservato un residuo di bisessualità, perché nei maschi il corpo fisico è maschile e quello eterico è femminile, mentre nelle donne il fenomeno è rovesciato, in quanto il corpo fisico è femminile e quello eterico maschile. Questi fatti ci prospettano interessanti punti di vista a proposito della vita psichica dei sessi; per esempio la capacità di sacrificio della donna nelle sue manifestazioni d'amore è in relazione con la mascolinità del suo corpo eterico, mentre l'ambizione dell'uomo si spiega riconoscendo la natura femminile del suo corpo eterico. (p. 127)
*Il veggente che esaminasse la connessione fra il corpo eterico e quello fisico dell'uomo dell'[[Atlantide]], arriverebbe a una ben strana scoperta. Mentre nell'uomo attuale la testa eterica combacia con una certa approssimazione con la parte fisica della testa, sporgendone appena un poco, la testa eterica di un uomo dell'Atlantide si protendeva molto al di sopra di quella fisica; con più precisione, sporgeva di molto la parte frontale della testa eterica. Esiste un punto nel cervello fisico, fra le sopracciglia e circa un centimetro all'interno, cui corrisponde oggi un punto nella testa eterica. Negli Atlantidei quei due punti erano ancora molto distanti l'uno dall'altro, e l'evoluzione consistette appunto nel riavvicinarli sempre di più. Nel quinto periodo atlantico il punto della testa eterica si avvicinò al cervello fisico, e per il fatto che i due punti combaciavano si svilupparono alcune caratteristiche dell'umanità attuale: il calcolare, il contare, la facoltà di giudizio e in genere la capacità di formare concetti, l'intelligenza. Prima gli Atlantidei avevano solo una memoria sviluppatissima, ma non ancora la facoltà di connettere i pensieri, e qui abbiamo proprio l'inizio della coscienza dell'io. (p. 131)
*Pensandoli un momento, nei nomi dei sette re si ritrovano reminiscenze delle sette parti costitutive dell'uomo. La cosa arriva al punto che il quinto re, l'etrusco, da fuori; egli rappresenta il manas, il sé spirituale, che unisce le tre parti inferiori alle tre superiori. I sette re di [[Roma]] rappresentano le sette parti costitutive dell'uomo, e in essi sono indicati i relativi nessi spirituali. La Roma repubblicana rappresenta la conoscenza umana che succede all'antica saggezza sacerdotale. (p. 137)
==''La scienza occulta''==
===[[Incipit]]===
L'antica denominazione di "scienza occulta" viene adoperata per il contenuto di questo libro; una denominazione che produce presso uomini diversi del presente le più opposte impressioni. Per molti essa ha qualcosa di scostante; provoca l'irrisione, un sorriso di compatimento, forse anche il disprezzo. Essi ritengono che una concezione che assume quel nome non possa fondarsi che sopra un vacuo fantasticare, e che dietro una tale "presunta" scienza non si nasconda altro che la tendenza a rinnovare ogni sorta di superstizione, superstizione che giustamente viene respinta da chi abbia conosciuto la "vera mentalità scientifica" e uno "schietto impulso alla conoscenza". Per altri, invece, quel nome agisce come se ciò che si intende dovesse portare qualcosa che non si può conseguire per alcun'altra via e verso cui essi si sentono attratti da un intimo, profondo anelito di conoscenza o da una raffinata curiosità dell'anima, secondo la propria disposizione. Fra queste due opinioni diametralmente opposte esiste tutta una scala di atteggiamenti intermedi, di accettazione o di rifiuto condizionati da ciò che si pensa essere il contenuto della scienza occulta".
===Citazioni===
*Come il corpo fisico si disgrega quando non lo tiene assieme il [[corpo eterico]], come il corpo eterico cade nell'incoscienza quando non lo illumina il corpo astrale, così il [[corpo astrale]] dovrebbe lasciar cadere il passato continuamente nell{{'}}''oblio'', se l'"io" non portasse in salvo tale passato per il presente. l{{'}}''oblio'' per il corpo astrale equivale alla morte per il corpo fisico e al sonno per il corpo eterico. Si può anche dire: del corpo eterico è propria la ''vita'', del corpo astrale la ''coscienza'', dell'io il ''ricordo''. (2018, p. 48)
*L'uomo, invece di vedere il mondo nel suo vero aspetto, scorgeva delle immagini illusorie e dei fantasmi, e non era esposto soltanto all'influsso luciferico, ma anche all'influsso di questi altri esseri, ai quali abbiamo già più sopra accennato, e alla guida dei quali può essere dato il nome di [[Angra Mainyu|Arimane]], perché così fu chiamato più tardi dalla civiltà persiana: [[Mefistofele]] è la stessa entità. (1947, p. 155)
*L'uomo dunque si presenta per la scienza occulta come un ente composto di diverse parti costitutive. Sono di carattere corporeo: il corpo fisico, il corpo eterico e il corpo astrale. Sono animici: l'anima senziente, l'anima razionale e l'anima cosciente. Nell'anima diffonde la sua luce l'io. E sono spirituali: il sé spirituale, lo spirito vitale e l'uomo-spirito. Come fu detto, l'anima senziente e il corpo astrale sono strettamente uniti e in un certo modo formano una cosa sola. In modo analogo sono una cosa sola l'anima cosciente e il sé spirituale, perché nell'anima cosciente risplende lo spirito, e da essa sono illuminate le altre parti costitutive della natura umana. (2018, p. 59)
*Se per esempio una forte pressione viene esercitata su di un arto, una parte del corpo eterico può staccarsi dal fisico. Noi diciamo allora che quell'arto si è "addormentato", e la sensazione particolare che ne riceviamo dipende dallo staccarsi del corpo eterico. [...] Se poi qualcuno viene colpito da un forte spavento o da qualcosa di simile, tale separazione del corpo eterico dal fisico può avvenire per un tempo brevissimo e per una gran parte del corpo. Avviene appunto così quando, per una qualsiasi ragione, un uomo si trova subitamente faccia a faccia con la morte, quando per esempio sta per annegare o quando, durante un'ascensione in montagna, corre rischio di cadere. Ciò che raccontano le persone che hanno attraversato tali esperienze si avvicina di molto alla verità e può essere confermato dall'osservazione soprasensibile. Esse affermano che in quei momenti la loro vita intera è apparsa alla loro anima come in un immenso quadro mnemonico. (2018, p. 73)
*Mentre il piacere sensorio, come espressione dello spirito, significa elevazione, evoluzione dell'io, il piacere invece che non è espressione dello spirito significa decadenza ed immiserimento. Se si appaga un desiderio di tal natura nel mondo sensibile, il suo effetto nocivo sull'io tuttavia permane; soltanto, prima della morte, esso non è percettibile all'io. Nella vita, perciò, la soddisfazione di tali desideri può creare nuovi desideri simili, e l'uomo non si accorge affatto che da se stesso si va avviluppando in un "fuoco divoratore". (2018, p. 78)
*Quel che sulla Terra assume forma fisica, in modo da poter essere percepito a mezzo di organi fisici, vien percepito nella sua essenza spirituale nella prima regione del "mondo dello spirito". In essa per esempio si potrà vedere la forza che plasma la forma di un cristallo. Si manifesta però tutto il contrario di ciò che appare nel mondo dei sensi. Lo spazio, che nel mondo dei sensi è riempito dalla massa minerale, si presenta allo sguardo spirituale come uno spazio vuoto; ma intorno ad esso si vede la forza che elabora la forma della pietra. Il colore che una pietra ha nel mondo fisico si manifesta nel mondo spirituale come l'esperienza del suo colore complementare; così una pietra rossa ci appare come verdastra vista dal mondo spirituale; una pietra verde ci appare come rossiccia, e via di seguito. (2018, pp. 84-85)
*Se per mezzo dell'investigazione scientifico-spirituale si segue a ritroso il corso dell'evoluzione terrestre, si arriva a una condizione spirituale del nostro pianeta; ma se si risale ancora più indietro nel passato, ci si accorge che quella spiritualità era già passata prima attraverso una specie di incarnazione fisica. Si arriva dunque a un passato stato planetario fisico che si è poi spiritualizzato e poi, materializzandosi più tardi nuovamente, si è trasformato nella nostra Terra; questa rappresenta dunque la reincarnazione di un antichissimo pianeta. La scienza dello spirito può risalire però ancora più indietro; essa vede allora l'intero processo ripetersi ancora due volte. La nostra Terra dunque attraversò tre stati planetari precedenti, separati sempre da stati intermedi di spiritualizzazione. (2018, p. 109)
*Nella tradizione biblica il tempo antecedente all'azione dell'influsso [[Lucifero|luciferico]] nella tradizione biblica il tempo antecedente all'azione dell'influsso luciferico viene descritto come l'epoca del [[Paradiso]], e la discesa dell'uomo sulla terra, la sua penetrazione nel mondo dei sensi, viene chiamata la cacciata dal Paradiso. (2018, p. 195)
*Ciò che è contenuto nei libri della sapienza indiana (i [[Veda]]) non ci presenta l'originario aspetto della grande saggezza, quale era coltivata nei tempi antichi dei grandi maestri, ma ce ne dà soltanto un debole riflesso. Soltanto lo sguardo soprasensibile, rivolto al passato, può scorgere la sapienza originaria non scritta che si nasconde dietro quella scritta. (2018, p. 206)
*È vero però che esiste un nesso ''indiretto'' fra la disciplina occulta e certe regole di vita, in quanto senza un'intonazione etica, impressa la propria vita, la percezione del sopra sensibile e impossibile o dannoso. Perciò non pochi dei fattori che concorrono alla visione del sopra sensibile sono al tempo stesso mezzi di nobilitazione della condotta di vita. (2018, p. 230)
*Non è pensabile un progresso nella disciplina spirituale, se non accompagnato da un progresso morale. (2018, p. 244)
*Chi riesce a fissare il suo pensiero durante vari mesi, almeno per cinque minuti al giorno, sopra un oggetto di uso quotidiano (per esempio, una spilla, una matita. ecc.), e ad escludere durante quel tempo ogni altro pensiero che non si riferisca a quell'oggetto, avrà fatto molto per raggiungere il suo scopo (si può pensare tutti i giorni a un nuovo oggetto, oppure conservare il medesimo per vari giorni). Anche chi sente di essere un "pensatore" a seguito della sua istruzione scientifica, non deve disprezzare questo modo di rendersi "maturo" per l'educazione occulta; se infatti si fissa il pensiero per qualche tempo sopra un oggetto familiare, si può esser sicuri di pensare obiettivamente. Chi si chiede: «Di che cosa è costituita una matita? come viene preparato il materiale che costituisce la matita? come vengono connesse le diverse sue parti? quando è stata inventata la matita?» e così di seguito, chi pensa a quel modo, armonizza le proprie idee molto più con la realtà, di chi riflette sopra la discendenza dell'uomo, o su ciò che è la vita. Gli ''esercizi semplici del pensiero'' ci preparano molto meglio a orientarci nelle evoluzioni di Saturno, del Sole e della Luna, che non le idee complicate ed erudite, perché in un primo tempo non si tratta affatto di pensare questa o quella cosa, ma di pensare ''obiettivamente per virtù di forza interiore''. Se ci si è educati all'oggettività con un processo fisico-sensibile facile da osservare, il pensare si abitua a voler essere obiettivo, anche quando non si sente più dominato dal mondo fisico-sensibile e dalle sue leggi; si perde l'abitudine di lasciare errare i pensieri in modo non conforme alla realtà. (2018, pp. 248-249)
*Un buon esercizio è quello di darsi per mesi un ordine a una determinata ora del giorno: oggi, "a questa determinata ora", tu dovrai compiere "questa" azione. Si arriva così gradatamente a imporsi l'ora dell'azione e la maniera di attuarla in modo che l'esecuzione riesca del tutto possibile. (2018, p. 250)
==''Le manifestazioni del karma''==
===[[Incipit]]===
Questo ciclo di conferenze tratterà questioni che riguardano la scienza dello spirito e che profondamente incidono nella vita. Dalle diverse esposizioni date nel corso del tempo, ci è già familiare che la scienza dello spirito non deve essere un'astratta teoria, né una pura dottrina o un semplice insegnamento, bensì una fonte per la vita e per la capacità di vivere; essa adempie il suo compito solo quando, mediante ciò che è in grado di dare in fatto di conoscenze, fa scorrere nella nostra anima qualcosa che può rendere più ricca e più comprensibile la vita, più abile e più vigorosa nell'azione la nostra anima.
===Citazioni===
*Con questo vediamo come, in effetti, i nostri errori [...] diventano cause di [[malattia]] se appunto non ci limitiamo a un'incarnazione, ma consideriamo l'effetto di un'incarnazione su quella seguente; vediamo anche come gli influssi luciferici diventano cause di malattia allo stesso modo. In effetti, possiamo dire che non commettiamo impunemente i nostri errori. Portiamo in noi il marchio dei nostri errori nella nostra successiva [[incarnazione]], e lo facciamo movendo da una ragione superiore a quella della nostra vita ordinaria, da quella ragione che durante il periodo tra morte e nuova nascita ci guida a renderci tanto forti da non essere più esposti in avvenire alle stesse seduzioni. Così le malattie si pongono perfino come possenti educatrici nella nostra vita. (p. 90)
*[...] mentre le forze luciferiche operano facendo maggiormente presa nell'intimo del corpo astrale dell'uomo, le forze arimaniche operano maggiormente sulle impressioni esteriori che l'uomo accoglie. In quello che accogliamo dal mondo esterno, risiedono le forze arimaniche; nel piacere e dispiacere, nelle passioni e così via che salgono e agiscono nell'anima, risiedono le forze luciferiche. (p. 114)
*Sappiamo che nell'addormentarsi viene lasciato nel letto il corpo fisico e il corpo eterico, e che da questi escono il corpo astrale e l'io. L'addormentarci è per noi dunque un uscire di io e corpo astrale da corpo fisico e corpo eterico; il risvegliarci, al contrario, è un reinserirsi di corpo astrale e io nel corpo fisico e nel corpo eterico. Ogni mattina, risvegliandosi, l'uomo si immerge dunque nel suo corpo fisico e nel suo corpo eterico con la sua arte interiore, col corpo astrale e con l'io. (p. 123)
*[...] ovunque in una [[malattia]] subentri dolore, vi è una potenza luciferica che ha causato quella malattia. (p. 143)
*Le anime veramente preparate per l'antroposofia sono però tali che o si sentono inappagate dalle sensazioni esteriori, oppure riconoscono che la scienza esteriore con tutte le sue spiegazioni non riesce a chiarire i fatti. Sono queste le anime che, attraverso il loro [[karma]] complessivo, sono preparate in modo che con le parti costitutive interiori della loro vita animica possono collegarsi con l'[[antroposofia]]. La scienza dello spirito appartiene pure al karma complessivo dell'umanità e vi si inserisce come tale. (p. 188)
*Nell'[[animale]] chi sperimenta è soltanto l'anima della specie, l'anima di gruppo. Il morire di un animale significa per l'anima di gruppo pressapoco quello che noi sperimentiamo quando, all'avvicinarsi dell'estate, ci facciamo tagliare più corti i capelli che poi a poco a poco tornano a ricrescere. L'anima di gruppo di una specie animale sente la morte di un animale come la morte di un arto, che a poco a poco si rimpiazza di nuovo. (p. 197)
*La [[materia]] secondo la sua essenza è luce. (p. 206)
*Dobbiamo infondere [[amore]] affinché possa essere un aiuto il fluente atto d'amore. Hanno tale carattere di amore aggiunto tutti quegli atti terapeutici che si basano più o meno sui cosiddetti processi terapeutici psichici. Quel che in una forma o in un'altra viene impiegato nei processi terapeutici psichici è in relazione con l'apporto di amore. E amore quello che noi istilliamo come balsamo nell'altro uomo; ad amore egli deve essere alla fine riportato, e può anche esserlo. Può essere riportato ad amore quando poniamo in movimento dei semplici fatti psichici, quando induciamo un altro forse anche soltanto a mettere in ordine la sua anima depressa. (p. 209)
*[[Angra Mainyu|Arimane]] è il compimento karmico di [[Diavolo|Lucifero]]. (p. 230)
*La vita nel periodo di kamaloka è tale che viene aggiunta intenzione a intenzione, e viene presa la decisione generale di dover correggere nuovamente tutto ciò che con pensieri e con fatti ci ha portato in basso. Ciò che l'uomo così sente viene impresso nella sua vita successiva; poi con la nascita egli entra nell'esistenza con questa intenzione, e questo mezzo carica su di sé il suo karma. Perciò non possiamo dire che, entrando nell'esistenza attraverso la nascita, abbiamo un [[libero arbitrio]]. Possiamo soltanto e unicamente parlare del fatto che ci avviciniamo a un libero volere nella misura in cui siamo riusciti a padroneggiare gli influssi di Lucifero e di [[Arimane]]. (p. 233)
*Chiunque avrà trasformato l'[[antroposofia]] in vita interiore dell'anima diventerà fonte di forza spirituale. Chi crede nel soprasensibile, deve avere assolutamente la convinzione che le nostre conoscenze e i nostri modi di sentire antroposofici agiscono spiritualmente, e cioè che essi si diffondono invisibilmente nel mondo quando ci rendiamo realmente strumenti coscienti, compenetrati da vita antroposofica. (p. 242)
==''Le opere scientifiche di Goethe''==
===[[Incipit]]===
Seguendo la genesi delle idee goethiane intorno alla formazione degli organismi, facilmente si è presi dal dubbio circa la parte da ascriversi al periodo giovanile del poeta, cioè a quello precedente il suo arrivo a Weimar. [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]] stesso stimava assai poco le sue conoscenze scientifiche di quel tempo: « Non avevo un concetto di ciò che propriamente si chiama natura esteriore, né la minima cognizione dei suoi così detti tre regni». Basandosi su tale affermazione, si ritiene, generalmente, posteriore al suo arrivo a Weimar l'inizio del pensiero scientifico di Goethe. Eppure bisogna risalire ancora più indietro, se non si vuol lasciare inesplicato tutto lo spirito delle sue concezioni: poiché già nella primissima giovinezza si mostra la potenza vivificatrice che guidò i suoi studî nella direzione che andremo esponendo. <!--(La genesi della dottrina della metamorfosi'', cap. I, p. 5) -->
===Citazioni===
*{{NDR|Goethe}} giunse a concezioni fondamentali per la [[scienza]] dell'organico che hanno la stessa importanza delle leggi fondamentali di [[Galileo]] per quella dell'inorganico. (cap. IV, p. 79)
*[...] la concezione scientifica di Goethe non ci sta dinanzi come un tutto compiuto, sviluppato da un principio. Si ha solo a che fare con singole manifestazioni dalle quali vediamo come si prospetti questa o quell'idea alla luce del suo modo di pensare. Le troviamo nelle sue opere scientifiche, nei brevi accenni intorno all'uno o all' altro concetto ch'egli enuncia nei suoi ''Detti in prosa'', e nelle lettere ai suoi amici. E, finalmente, la configurazione artistica della sua concezione del mondo, che ci consente anche le più varie induzioni sulle sue idee fondamentali, ci sta dinanzi nelle sue opere poetiche. Ma pel fatto che noi ammettiamo incondizionatamente che i principî fondamentali di Goethe non sono mai stati da lui espressi come totalità concatenata, non vogliamo assolutamente ritenere al tempo stesso giustificata l'affermazione che la sua concezione del mondo non scaturisca da un centro ideale riducibile a una formulazione rigorosamente scientifica. (cap. VIII, p. 99)
*Uno degli ostacoli che impediscono un giusto apprezzamento dell'importanza di Goethe per la scienza è il pregiudizio che regna sul suo rapporto con la [[matematica]]. Questo pregiudizio è duplice. Da un lato si crede ch'egli sia stato nemico di questa scienza ed abbia in malo modo disconosciuta la sua alta importanza per la conoscenza umana; d'altra parte si afferma che il poeta abbia eliminata dalla scienza naturale da lui studiata ogni trattazione matematica per quanto riguarda la [[fisica]], per il solo fatto che alla sua ignoranza in proposito essa riusciva scomoda. (cap. XI, p. 169)
*La vera scienza, nel senso superiore della parola, ha a che fare unicamente con oggetti ideali; ''non può essere altro che [[Idealismo (filosofia)|idealismo]]''; poiché ha la sua ultima ragione d'essere in bisogni che originano dallo [[spirito]]. La natura suscita in noi problemi che domandano una soluzione. Ma essa non può, da sé, fornire tale soluzione. Solo il fatto che, nella nostra facoltà conoscitiva, sorge di fronte alla natura un mondo superiore, crea pure esigenze superiori. Per un essere che non fosse dotato di tale natura superiore, simili problemi non sorgerebbero neppure. Perciò non possono nemmeno ottenere risposta se non da tale natura superiore. Le questioni scientifiche sono dunque essenzialmente una faccenda che lo spirito deve sbrigare con se stesso. Esse non lo conducono fuori dal suo elemento. (cap. XV, p. 189)
==''Massime antroposofiche''==
*L'antroposofia è una via della conoscenza che vorrebbe condurre lo spirituale che è nell'uomo allo spirituale che è nell'universo. Sorge nell'uomo come un bisogno del cuore e del sentimento. Deve trovare la sua giustificazione nel fatto che essa è in grado di offrire a questo bisogno un soddisfacimento. Può riconoscere l'antroposofia solo chi trova in essa quel che deve cercare per una sua esigenza interiore. Possono perciò essere antroposofi soltanto quegli uomini che sentono certi problemi sull'essere dell'uomo e del mondo come una necessità vitale, come si sente fame e sete. (1)
*Vi sono uomini i quali credono che, coi limiti della percezione dei sensi, siano posti anche i limiti di ogni altra cognizione. Se ponessero attenzione a come essi diventino coscienti di quei limiti, scoprirebbero in questa coscienza anche le facoltà per varcare i limiti. Il pesce nuota al limite dell'acqua; deve ritrarsene, perché gli mancano gli organi fisici per vivere fuori dell'acqua. L'uomo arriva al limite della percezione dei sensi; può riconoscere che, lungo la via fin lì, ha acquistato forze dell'anima per vivere animicamente nell'elemento che non è abbracciato dalla percezione dei sensi. (3)
*L'uomo è un essere che esplica la sua vita nel mezzo tra due sfere del mondo. È inserito col suo sviluppo corporeo in un mondo inferiore; con l'entità della sua anima egli forma un mondo intermedio, e tende con le forze spirituali verso un mondo superiore. Egli ha il suo sviluppo corporeo da quel che gli ha dato la natura; porta in sé come parte sua propria l'entità della sua anima; trova in sé le forze dello spirito come doni che lo guidano oltre se stesso a prender parte ad un mondo divino. (17)
*Nell'organizzazione dell'io l'uomo sperimenta sé stesso quale spirito nel corpo fisico. Perché ciò possa avvenire, è necessaria l'attività di esseri che vivono essi stessi come spiriti nel mondo fisico. (75)
==''Universo, terra, uomo''==
===[[Incipit]]===
Vorrei anzitutto esprimere la profonda soddisfazione di poter tener qui un corso di conferenze sopra argomenti scientifico-spirituali in un ampio contesto. Per quanto sia importante e necessario che nel nostro tempo la scienza dello spirito offra certi spunti in conferenze isolate, non meno necessario è il poter esporre pensieri e fatti in connessioni più vaste. Certe cose possono allora venire espresse in modo più preciso, e in una cornice che consenta di metterle nella giusta luce, mentre altrimenti è facile che sorga qualche malinteso. Ai nostri giorni infatti anche le anime più preparate possono incontrare qualche difficoltà nell'accogliere delle comunicazioni sulle realtà spirituali. Per comprendere le cose secondo l'intenzione di chi le espone non basta la buona volontà né l'intelletto; occorre invece portar loro incontro qualcosa che (anche in senso occulto-esoterico) si potrebbe chiamare pazienza, intendo il concetto di pazienza in modo più profondo del consueto. Molte idee e concezioni vanno prima lumeggiate da altre nozioni, finché dall'insieme del contesto risulti chiaro ciò che dapprima era stato accolto solo come un accenno e che poteva sembrare a qualcuno difficilmente credibile.
===Citazioni===
*L'uomo dell'antica [[Atlantide]] possedeva di norma una chiaroveggenza per cui erano compagni della sua esistenza non solo i minerali, le piante e gli animali, ma anche certe figure divino-spirituali: con queste egli conviveva, come oggi si convive fra uomini. Neppure la distinzione fra la notte e il giorno era a quel tempo così rigida com'è oggi. (p. 17)
*Lo sguardo dell'uomo d'oggi è fissato sul corpo fisico; egli considera il corpo fisico come una realtà e non riesce a sollevarsi allo spirituale. Le anime, che oggi guardano ai corpi umani fisici e sono incapaci di sollevarsi a qualcosa di spirituale, furono un tempo incarnate in popoli diversi, come greci o come romani o come egizi antichi. (p. 23)
*Siccome l'antica anima egizia doveva guardare giù dalle regioni spirituali verso il suo corpo fisico conservato, prese radice in essa il pensiero che il corpo fisico sia una realtà più alta di quanto è realmente. Si immagini la nostra anima di allora che aveva il suo sguardo fissato sulla [[mummia]]. Il pensiero della forma fisica è andato indurendosi e si è poi trasmesso dall'una all'altra [[incarnazione]]: ed ecco che oggi quel pensiero si manifesta nel fatto che gli uomini non sanno distaccarsi dalla loro forma corporea fisica. Il [[materialismo]] in quanto pensiero è in buona parte frutto della imbalsamazione delle salme durante l'età egizia. (p. 24)
*Per farci un'idea di un tale io di gruppo {{NDR|quello degli animali}}, immaginiamo che qui davanti a me ci sia una parete e in essa vengano praticati dieci fori. Io infilo le mie dieci dita in quei fori e le muovo. In questo caso voi vedreste le mie dita, ma non vedreste me stesso; senz'altro direste che esse non si muovono da sole, ma che deve esservi qualcosa di nascosto che provoca il loro movimento. In altre parole, si supporrebbe l'esistenza di un'entità appartenente a quelle dieci dita. Questo paragone ci permette di comprendere il carattere di gruppo, il carattere di specie della sfera animica negli animali. (p. 42)
*Se strappiamo dalla terra una [[pianta]] con la sua radice, questo fa male alla Terra intera, produce dolore all'anima della pianta. Questo è un dato di fatto. Invece non si deve credere che faccia male alla Terra quando si colgono i fiori: tutt'altro! Quando per esempio viene mietuto il grano, lo sguardo chiaroveggente vede espandersi per la Terra dei veri fiotti di benessere. (p. 45)
*Se un [[minerale]] viene frantumato, esso non risente dolore ma al contrario piacere e voluttà: una cava di pietre è percorsa da fiotti di piacere, quando la roccia viene spezzata e frantumata. Provocherebbe invece dolore fortissimo il tentativo di voler ricomporre tutti quei frammenti.(p. 48)
*Per quali ragioni in ogni tempo gli iniziati esortarono gli uomini a pregare prima dei pasti? La preghiera doveva solo documentare che con l'assunzione del cibo qualcosa di spirituale penetra nell'uomo. (p. 50)
*In un mito come quello di [[Osiride]] non si deve dunque cercare solo il riflesso di eventi astronomici, ma dobbiamo scorgervi il risultato di profonde conoscenze chiaroveggenti degli antichi savi sacerdoti egizi. Essi introdussero nel mito quanto sapevano dell'evoluzione della Terra e degli uomini. (p. 70)
*[...] sul fondo di una strada si vedono dei solchi e ci si domanda a che cosa siano dovuti; la risposta è: al passaggio di un veicolo. Si può domandare da dove provenisse il veicolo, e rispondere che era usato da una persona per certi suoi affari. A questo punto qualcuno potrebbe chiedere l'origine di quegli affari. Ma già qui ci si troverebbe così lontani dall'oggetto iniziale, che si penetra in tutt'altra sfera e la domanda perde ogni senso, in relazione a quella iniziale. Se il senso dell'impostazione di una domanda è un'idea, rimanendo nell'astratto si arriva solo a una serie infinita di altre domande. Invece nella considerazione concreta di un problema si arriva da ultimo a entità spirituali, e qui non si chiede più perché facciano qualcosa, ma ci si domanda: che cosa fanno? Occorre però educarsi a riconoscere i limiti del domandare. (p. 84)
*Ci si può dunque domandare se per la coscienza chiaroveggente esistano anche sugli altri pianeti degli uomini come quelli che vivono sulla Terra. La risposta della coscienza chiaroveggente è che sugli altri pianeti non troviamo uomini nella medesima figura che hanno sulla Terra. (p. 120)
*Osservando gli esseri che ci circondano, che sono i frutti dell'evoluzione lunare e hanno anche una missione ulteriore, noi troviamo la saggezza dappertutto. Si osservi qualunque cosa, per esempio un fiore: quanto più accuratamente lo si osserverà, tanto più stupiti si rimarrà per il modo in cui ogni singola parte è disposta conforme a una saggezza superiore. Si osservi il femore umano e si scoprirà l'altissima saggezza con cui le sue trabecole sono disposte per formare una struttura capace di reggere la parte superiore del corpo. Nessuna ingegneria è oggi capace di eguagliare nella costruzione di ponti l'alta saggezza di quella struttura. (p. 123)
*Per quanto possa sembrare strano, tutte le nostre sensazioni, visive, uditive o altre hanno un'esistenza solo terrestre; se si potessero avere contatti con [[extraterrestre|esseri di altri pianeti]], ci si accorgerebbe dell'impossibilità di intendersi con loro direttamente, in quanto avrebbero un modo del tutto diverso di percepire oggetti ed entità: per esempio non capirebbero nulla, se si parlasse loro di un colore. Quel che noi chiamiamo sensazione serve per il nostro pianeta particolare. (p. 130)
*Fra tutte le popolazioni migrate dal continente atlantico, quella europea rimase dotata della più forte disposizione alla chiaroveggenza: meno dotata in tal senso fu la popolazione africana. In Asia, dove era presto giunta, la parte più progredita dei migratori atlantici incontrò una popolazione ancora più antica e dotata di un'ancora più antica chiaroveggenza. Perciò in quel tempo nel cuore dell'Asia la chiaroveggenza era assai diffusa. Vi fu però una certa piccola colonia, stabilitasi nei pressi del deserto di Gobi e formata dai più progrediti fra gli uomini dell'[[Atlantide]]. (pp. 142-143)
*Nelle concezioni che insegnano in modo materialistico la discendenza dell'uomo dagli animali ci si ripresenta oggi il fatto che un tempo l'uomo sapeva che nella remota antichità il suo corpo fisico aveva ancora dei tratti animali e che quindi, nel ricordo egizio, persino certe divinità venivano raffigurate in forme animali. Il [[darwinismo]] stesso non è altro che un retaggio dell'[[antico Egitto]], in forma [[Materialismo|materialistica]]. (p. 179)
==[[Incipit]] di ''Teosofia''==
Quando nell'autunno del 1813, [[Johann Gottlieb Fichte]] espose la sua Dottrina quale frutto maturo di una vita tutta dedita al servizio della verità, disse subito in principio le seguenti parole: "Questa dottrina presuppone un senso interiore del tutto nuovo mediante il quale si apre un nuovo mondo che per l'uomo ordinario non esiste". E poi ricorse ad una similitudine per mostrare quanto la sua dottrina dovesse rimanere inafferrabile per chi volesse giudicarla con le rappresentazioni dei sensi ordinari: "Immaginate un mondo di ciechi nati, ai quali perciò le cose e i loro nessi siano noti soltanto per quel che ne rivela il tatto. Andate a parlar loro dei colori e delle altre condizioni che esistono soltanto in virtù della luce e per la vista. Parlerete a vuoto, e sarà una fortuna se ve lo dicono, perché allora non tarderete a riconoscere il vostro errore e, a meno che possiate aprir loro gli occhi, smetterete l'inutile discorso".<br />
Ora chi parla agli uomini delle cose alle quali Fiche allude qui, si trova troppo spesso in una condizione analoga a quel veggente in mezzo a ciechi nati. Ma queste sono le cose che si riferiscono alla vera natura e alle mete supreme dell'uomo. Chi credesse necessario smettere l'inutile discorso, dovrebbe disperare dell'umanità. Non bisogna al contrario dubitare nemmeno un istante della possibilità di aprire gli occhi a chiunque vi cooperi con la sua buona [[volontà]].
==Citazioni su Rudolf Steiner==
*Il fatto che è stato possibile confermare con i metodi scientifici tradizionali tutte le conclusioni alle quali Steiner era giunto per via puramente spirituale dimostra in modo lampante che il metodo delle scienze naturali non è l'unico che permette di studiare la realtà, e prova altresì che parallelamente ad esso esiste una [[conoscenza]] [[spirito|spirituale]] esatta per lo meno quanto quella [[scienza|scientifica]]. ([[Thorwald Dethlefsen]])
*La personalità di Steiner si palesa tutta intera, prima di tutto con la sola sua presenza, poi con la sua parola. Ciò che distingue la sua eloquenza è una forza particolare rivestita pur sempre di dolcezza; forza che nasce, senza dubbio, da una perfetta serenità d'animo congiunta con una meravigliosa lucidità di spirito. [...] Mai una parola che ferisca o stoni. Di ragionamento in ragionamento, di analogia in analogia, egli conduce dal noto all'ignoto. Ciò che domina in ogni suo discorso, qualunque ne sia l'argomento, è sempre il prodigio di una sintesi coordinatrice ed esplicatrice dei fatti. ([[Edouard Schuré]])
*Nel fenomeno Steiner sono da distinguersi varie componenti. La prima – predominante – è dello stesso ceppo che ha dato luogo al [[Teosofia|teosofismo]], dal quale sono stati ripresi elementi molteplici. Una seconda componente si lega al [[cristianesimo]]. Vi è poi un ultimo fattore, che sembrerebbe rispondere ad un elemento positivo, all'esigenza di una «scienza spirituale». L'intreccio di queste componenti, contenute a forza nelle maglie di ferro di un sistema che, come ingegnosità, è quasi alla pari delle «filosofie della natura» dei romantici tedeschi, è la caratteristica dell'antroposofia. Come in tanti punti particolari dell'insegnamento antroposofico, cosi pure nell'insieme e nella stessa personalità dello Steiner si ha il senso penoso di una direzione retta e limpida, spezzata da improvvisi e tirannici flussi visionari e da irruzioni di complessi collettivi. ([[Julius Evola]])
*Quanto alla sostanza dei suoi insegnamenti e della sua vita, non posso vederlo che come figura chiave [...] nella transizione dolorosa dell'umanità da ciò che mi sono avventurato chiamare partecipazione originaria a partecipazione finale. ([[Owen Barfield]])
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Rudolf Steiner, ''Conoscenza vivente della natura'', traduzione di Iberto Bavastro, Opera Omnia n. 220, Editrice Antroposofica, Milano, 2018. ISBN 978-88-7787-606-5
*Rudolf Steiner, ''Considerazioni esoteriche su nessi karmici I'', traduzione di Ida Levi, Opera Omnia n. 235, Editrice Antroposofica, Milano, 1985.
*Rudolf Steiner, ''Corrispondenze fra microcosmo e macrocosmo. {{small|L'uomo, un geroglifico dell'universo}}'', traduzione di Adele Crippa, Opera Omnia n. 201, Editrice Antroposofica, Milano, 2012. ISBN 978-88-7787-492-4
*Rudolf Steiner, ''Dalla cronaca dell'akasha'', traduzione di Lina Schwarz, Editrice Antroposofica, Milano, 2016. ISBN 978-88-7787-411-5
*Rudolf Steiner, ''Epidemie'', traduzione di Daniela Castelmonte, Editrice Antroposofica, Milano, 2020. ISBN 978-88-7787-633-1
*Rudolf Steiner, ''Gerarchie spirituali {{small|e loro riflesso nel mondo fisico Zodiaco Pianeti Cosmo}}'', traduzione di Lina Schwarz, Opera Omnia n. 110, Editrice Antroposofica, Milano, 2010. ISBN 978-88-7787-393-4
*Rudolf Steiner, ''Il Cristianesimo come fatto mistico e i misteri antichi'', traduzione di Willy Schwarz, Opera Omnia n. 8, Editrice Antroposofica, Milano, 2017. ISBN 978-88-7787-511-2
*Rudolf Steiner, ''Il legame fra i vivi e i morti'', traduzione di Lucy Milenkovic', Enrica Mamoli, Silvia Schwarz e Rinaldo Küfferle, Opera Omnia n. 168, Editrice Antroposofica, Milano, 2019. ISBN 978-88-7787-451-1
*Rudolf Steiner, ''Il Vangelo di Giovanni'', traduzione di Willy Schwarz, Opera Omnia n. 103, Editrice Antroposofica, Milano, 2014. ISBN 978-88-7787-427-6
*Rudolf Steiner, ''Il Vangelo di Luca'', traduzione di Lina Schwarz, Opera Omnia n. 114, Editrice Antroposofica, Milano, 2016. ISBN 978-88-7787-523-5
*Rudolf Steiner, ''Il Vangelo di Marco'', traduzione di W. Schwarz, Opera Omnia n. 139, Editrice Antroposofica, Milano, 2004. ISBN 978-88-7787-349-3
*Rudolf Steiner, ''Il Vangelo di Matteo'', traduzione di W. Schwarz, Opera Omnia n.123, Editrice Antroposofica, Milano, 1979. ISBN 978-8877874856
*Rudolf Steiner, ''Il Vangelo di Matteo'', traduzione di W. Schwarz, Opera Omnia n. 123, Editrice Antroposofica, Milano, 2012. ISBN 978-8877874856
*Rudolf Steiner, ''L'azione delle stelle e dei pianeti sulla vita terrestre'', traduzione di Dante Vigevani, Editrice Antroposofica, Milano, 2011. ISBN 978-88-7787-455-9
*Rudolf Steiner, ''L'iniziazione'', traduzione di Emmelina de Renzis, Opera Omnia n. 10, Editrice Antroposofica, Milano, 2016. ISBN 978-88-7787-478-8
*Rudolf Steiner, ''La filosofia della libertà'', traduzione di Iberto Bavastro, Opera Omnia n. 4, Editrice Antroposofica, Milano, 1986.
*Rudolf Steiner, ''La filosofia della libertà'', Opera Omnia n. 4, Editrice Antroposofica, Milano, 1966.
*Rudolf Steiner, ''La filosofia della libertà'', Opera Omnia n. 4, Editrice Antroposofica, Milano, 2016. ISBN 978-88-7787-504-4
*Rudolf Steiner ''La mia vita'', Opera omnia n. 28, Editrice Antroposofica, Milano, 2018. ISBN 978-88-7787-595-2
*Rudolf Steiner, ''La missione universale dell'arte'', Editrice Antroposofica, Milano, 2011. ISBN 978-88-7787-469-6
*Rudolf Steiner, ''La saggezza dei Rosacroce'', traduzione di Iberto Bavastro, Opera Omnia n. 99, Editrice Antroposofica, Milano, 2013. ISBN 978-88-7787-422-1
*Rudolf Steiner, ''La scienza occulta {{small|nelle sue linee generali}}'', trad. di E. De Renzis ed E. Battaglini, Laterza, Bari, 1947.
*Rudolf Steiner, ''La scienza occulta {{small|nelle sue linee generali}}'', trad. di E. De Renzis, E. Battaglini e I. Bavastro Milano, Editrice Antroposofica, 2018.
*Rudolf Steiner, ''Le manifestazioni del karma'', traduzione Marcello Carosi, Opera Omnia n. 120, Editrice Antropofisica, Milano, 2012. ISBN 978-88-7787-421-4
*Rudolf Steiner, ''[https://archive.org/details/imgPAII131MiscellaneeOpal/mode/1up Le opere scientifiche di Goethe]'' (''Goethes naturwissenschaftliche Schriften''), Fratelli Bocca Editori, Milano, 1944.
*Rudolf Steiner, ''Massime antroposofiche'', traduzione di Lina Schwarz e Rinaldo Küfferle, Opera Omnia n. 26, Editrice Antroposofica, Milano, 1983.
*Rudolf Steiner, ''Teosofia'', traduzione di Ida Levi Bachi, Opera Omnia n. 9, Editrice Antroposofica, Milano, 1990.
*Rudolf Steiner, ''Universo, terra, uomo'' (''Welt, Erde und Mensch, deren Wesen und Entwickelung, sovie ihre Spiegelung in dem Zusammenhang zwischen iiuptischem Mythos undgegenwürtiger Kultur.''), Editrice Antroposofica, Milano, 2005. ISBN 88-7787-370-1
==Voci correlate==
*[[Antroposofia]]
*[[Esoterismo]]
==Altri progetti==
{{Interprogetto}}
===Opere===
{{Pedia|L'iniziazione (saggio)|L'iniziazione|(1904)}}
{{DEFAULTSORT:Steiner, Rudolf}}
[[Categoria:Esoteristi]]
[[Categoria:Filosofi austriaci]]
[[Categoria:Scrittori austriaci]]
mmxvf8a0zqzm88yk7k6sgx5v7ihjrfw
1382834
1382833
2025-07-10T14:45:39Z
Udiki
86035
Inutile avere la stessa traduzione di due diverse edizioni
1382834
wikitext
text/x-wiki
[[File:Steiner um 1905.jpg|thumb|Rudolf Steiner (1905 circa)]]
'''Rudolf Steiner''' (1861 – 1925), scrittore, filosofo ed esoterista austriaco.
==Citazioni di Rudolf Steiner==
*A [[Pasqua]] deve cominciare a rendersi visibile quella parte oscura, vale a dire che nella falce si deve trovare parte dello Spirito solare che ha trovato la sua forza primaverile. In altre parole: a Pasqua deve apparire nel cielo l'immagine del santo [[Graal]]. Così infatti dev'essere. Chiunque può quindi contemplare a Pasqua l'immagine del santo Graal; proprio per questo è stata stabilita in quel dato modo la data della Pasqua, secondo un'antichissima tradizione. (Dalla conferenza ''Cristo e il Mondo spirituale. La ricerca del Santo Graal'', 2 gennaio 1914, O.O. n. 149, Milano, Antroposofica, 1996)<ref>Citato in {{cita web|url=https://www.larchetipo.com/2018/04/sacralita/la-luna-di-pasqua/|titolo=La Luna di Pasqua}}</ref>
*Che cosa avverrebbe dunque se {{NDR|il bovino}} invece di piante mangiasse direttamente [[carne]]? Rimarrebbero inutilizzate le forze che gli permettono di produrre carne! Se pensiamo a una fabbrica che sia in grado di produrre qualcosa, ma non lo faccia pur rimanendo attiva, ci rendiamo conto di quante forze vadano perdute. Ma le forze che in un corpo animale rimangono inutilizzate non possono andar perdute. Il bovino sarebbe in definitiva ricolmo di tali forze, ed esse produrrebbero in lui qualcos'altro che sostanza vegetale trasformata in carne. Quelle stesse forze rimarrebbero in lui, esisterebbero in lui e farebbero in lui qualcos'altro, produrrebbero qualcosa di sbagliato. Invece di produrre carne, si riempirebbe di ogni possibile sostanza dannosa. In particolare si riempirebbe di acido urico e di sali urici.<br />I sali urici hanno però una loro strana abitudine, hanno la debolezza di attaccare il sistema nervoso e il cervello. Se dunque un bovino mangiasse direttamente carne, la conseguenza sarebbe che produrrebbe un'enorme quantità di sali urici che andrebbero nel cervello e lo farebbero [[Mucca pazza|impazzire]]. Se potessimo fare l'esperimento di nutrire una mandria di bovini con carne di colomba, otterremmo una mandria impazzita.<ref>Da ''[http://www.altrestorie.org/drug/Steiner%20-%20Alcool%20e%20Nicotina.pdf Alcol e nicotina]'', p. 21.</ref>
*È comunque un fatto che nel nostro tempo è sempre più numerosa la gente che non sa che cosa vuole, ed è perché da tre o quattro secoli si è disabituata a occuparsi in qualche modo di cose spirituali. Va in ufficio, si occupa di qualcosa che non ama, ma che porta soldi, passa ore in ufficio, è magari anche molto diligente e attiva, ma non ha veri interessi al di là dell'andare a teatro o leggere il giornale. Così è a poco a poco diventato il mondo. Leggere libri, ad esempio, è oggi una rarità.<ref>Da ''[http://www.altrestorie.org/drug/Steiner%20-%20Alcool%20e%20Nicotina.pdf Alcol e nicotina]'', p. 19.</ref>
*Fondare uno Stato ebraico significa reagire nella maniera più feroce, ritornare alla reazione nella maniera più feroce, e così facendo si pecca contro tutto ciò che oggi è necessario in questo settore. <br />Vedete, un sionista molto rispettato, di cui ero amico una volta, mi spiegò il suo ideale di andare in [[Palestina]] e fondarvi uno Stato ebraico. Lui stesso fu molto coinvolto nella fondazione di questo Stato ebraico, è coinvolto ancora oggi e ha anche una posizione molto rispettata in Palestina. Gli dissi: una cosa del genere non è affatto nello spirito dei tempi oggi, perché oggi lo è qualcosa a cui possa partecipare ogni persona, senza distinzione di razza, popolo, classe e così via. Questa è l'unica cosa realmente propagabile oggi, che ogni persona può seguire indistintamente. Nessuno può aspettarsi che io aderisca al movimento [[Sionismo|sionista]]. Ancora una volta sta separando una parte dall'intera umanità! Per questa semplice, ovvia, ragione, oggi un simile movimento non può realmente avere luogo. È fondamentalmente la reazione più selvaggia. (da una conferenza, Dornach, 8 maggio 1924; O.O. Nº 353)<ref>{{Cita web|url=https://www.larchetipo.com/2024/05/etnologia/sullessenza-dellebraismo/|titolo=Sull'essenza dell'ebraismo}}</ref>
*In [[medicina]], in [[legge]] e in ogni altro ambito le persone si dichiarano fin dall'inizio incompetenti a giudicare e accettano ciò che la [[scienza]] dice loro. Le complicazioni della vita moderna lo rendono comprensibile. Ma sotto la pressione dell'[[autorità]] diventeremo sempre più impotenti. E costruire sistematicamente questa forza dell'autorità, questa abitudine all'autorità, è in realtà il principio del [[gesuiti|gesuitismo]]. E il gesuitismo nella religione cattolica è solo un caso particolare di altre performance meno evidenti in altre direzioni. Inizia nella sfera del [[dogma]] ecclesiastico con la tendenza a sostenere l'autorità papale proiettata dal quarto periodo post-atlantico al quinto, dove non può essere utile. Ma lo stesso principio gesuitico si trasferirà gradualmente in altre sfere della vita. In una forma appena diversa dal gesuitismo della religione dogmatica, lo troviamo già negli ambienti medici, dove un certo dogmatismo cerca di ottenere più potere per la professione medica. Questo è tipico dell'aspirazione gesuitica ovunque; e crescerà sempre di più. Le persone si troveranno sempre più legate a ciò che l'autorità impone loro. E di fronte a questa opposizione ahrimanica – perché tale è – la salvezza per la quinta epoca post-atlantica si troverà nell'affermare i diritti dell'anima cosciente che desidera svilupparsi. Ma poiché il dono della ragione non ci è più concesso dalla Natura come le nostre due braccia, come era ancora in qualche misura nella quarta epoca post-atlantica, ciò può avvenire solo grazie alla nostra buona volontà di sviluppare le facoltà di comprensione e di giudizio. Lo sviluppo dell'anima cosciente richiede libertà di pensiero, che può fiorire solo in un'aura particolare, in una certa atmosfera.<ref>Dalla conferenza ''[https://rsarchive.org/Lectures/GA168/English/Singles/19161010p01.html Come superare la povertà dell'anima nei tempi moderni?]'', 10 ottobre 1916, Zurigo. G.A. 168.</ref>
*La prima azione del [[Gesù|Cristo]] non avrebbe potuto verificarsi nell'ambito della comunità giudaica, ma invece in Galilea, cioè nella regione dove erano mischiati diversissimi gruppi di popoli e diversissime stirpi. Appunto per il fatto che in quella regione si trovavano riuniti i popoli più diversi, convenuti dalle parti più svariate del mondo, in Galilea non era sentita più la medesima affinità del sangue e soprattutto la fede nella consanguineità che dominava in Giudea, nella cerchia più ristretta del popolo [[Ebrei|ebreo]]. Gli uomini in Galilea erano un miscuglio di vari popoli.<ref>Da ''Il Vangelo di Giovanni. {{small|In relazione con gli altri tre è specialmente col Vangelo di Luca}}'', Edizione Antroposofica, 2013, pp. 169-170. ISBN 978-88-7787-514-3</ref>
*L'indagine spirituale del nostro tempo ci mostra che terminato il [[Kali Yuga|kali-yuga]] durato {{formatnum:5000}} anni (circa dal 3100 a.C. fino al 1899), si sviluppano nell'uomo nuove facoltà. Esse appariranno prima in alcuni pochi singoli particolarmente dotati. Avverrà per esempio che taluni, per naturale sviluppo delle loro facoltà, vedranno qualcosa dell'indagine spirituale che oggi viene annunciato soltanto per mezzo della scienza dello spirito. Essa annuncia che in numero sempre crescente sorgeranno individui in possesso di organi del corpo eterico sviluppati, e che arriveranno alla chiaroveggenza cui si arriva oggi soltanto mediante la disciplina esoterica.<ref>Da ''La missione di singole anime di popolo. {{small|In relazione con la mitologia germanico-nordica}}'', Edizione Antroposofica, 2021, p. 187. ISBN 978-88-7787-529-7</ref>
*Ma oltre alla coscienza, tutto si è trasformato nell'umanità. È soltanto un risultato della miopia umana, credere che le cose si siano sempre svolte come si svolgono oggi. Tutto si è evoluto. Niente è rimasto stazionario: perfino le relazioni fra uomo e uomo non sono state sempre quelle che sono oggi.<ref>Da ''Il Vangelo di Giovanni. {{small|In relazione con gli altri tre è specialmente col Vangelo di Luca}}'', Edizione Antroposofica, 2013, p. 166. ISBN 978-88-7787-514-3</ref>
*Quando l'uomo si è incarnato per la prima volta ha potuto guardare in alto a uno spirito superiore e dirsi: "tu devi diventare come lui che ti guida di [[incarnazione]] in incarnazione". Che si dica: "l'uomo guarda in alto al suo [[Sé]] superiore al quale deve diventare sempre più simile"; oppure che si dica, nel senso dell'esoterismo cristiano: "l'uomo guarda in alto a un [[Angelo]] come a un grande modello", si tratta fondamentalmente della stessa cosa. (''[http://www.archiatiedizioni.it/files/pre-ebook/Steiner/angeli_opera/#p-61-anchor Angeli all'opera nell'evoluzione dell'uomo tra la terra e il cosmo]'', vol. 1, conferenze del 1908, ''O.O.'' 105)<ref>Testo orig.: ''Die Entwicklung von Erde und Mensch'' – Bd. 1, traduzione di Giusi Graziuso, Archiati Verlag, 2008.</ref>
*Quello che viene pensato partendo dai colori può essere eseguito in cinquanta modi diversi. (da ''Opera omnia'', n. 300)
*Si può sperimentare come, in una didattica basata sull'elemento vivente, i [[ragazzo|ragazzi]] traggono le cose da loro stessi. (da ''Opera omnia'', n. 305)
*Vorrei tutti persuasi che non è [[Antroposofia|antroposofico]] accettare per dogma una cosa perché qualcuno l'ha detto; e antroposofico accogliere gli impulsi della scienza dello spirito e vagliarli nella vita.altrimenti apparirà che la vostra visione è stata colorata in senso orientale o occidentale, cosa che non deve avvenire.<ref>Da ''La missione di singole anime di popolo. {{small|In relazione con la mitologia germanico-nordica}}'', Edizione Antroposofica, 2021, p. 198. ISBN 978-88-7787-529-7</ref>
{{Int|Da ''[http://www.esolibri.it/testi/steiner%20ita/Steiner%20-%20sul%20Natale%20%5BITA%20ebook%20filosofia%20sagg%20esoter%20teosofia%5D.pdf Natale]'', conferenza del 1907}}
*L'occultista, ricercando chi governa e dirige quegli stormi {{NDR|parlando del comportamento degli uccelli}}, trova, sul piano astrale, le Anime collettive delle singole specie. Per ogni razza animale esiste un "Io" astrale, ch'è un vero "Io" sul piano astrale, come è l'Io umano sul piano fisico: solo infinitamente più saggio! Le personalità collettive degli animali sul piano astrale, che hanno i loro singoli membri sul piano fisico, sono realmente assai più sagge delle persone umane; e tutto ciò che ammiriamo come istinti meravigliosi dei singoli animali, è una manifestazione della sapienza delle Anime di gruppo. (p. 4)
*Tutto ciò che si disgrega, che si schianta, che si discioglie nel mondo minerale, produce alla [[Natura]] la massima sensazione di voluttà e di gioia. (p. 5)
*Per mezzo del [[Cristo]] è penetrata nell'uomo la cognizione cosciente dell{{'}}''Io sono''. Prima non si sentiva ancora la piena divinità dell'intima divina entità dell'uomo. Sentivano l{{'}}''Io sono'' ma lo ricollegavano ai propri antenati, lo sentivano nel sangue comune a loro a tutti sin dai tempi di [[Abramo]]. Venne allora Gesù Cristo, recando la coscienza che esiste nell'uomo qualche cosa di molto più antico, di molto più indipendente; che l{{'}}''Io sono'' non contiene soltanto tutto ciò ch'è comune ad un popolo, ma anche ciò che esiste in ogni singola persona, e che anche l'amore dovrà dunque rivolgersi alle singole personalità, per virtù propria. E l'Io che oggi è racchiuso in ognuno di noi, circoscritto e limitato all'esterno, cerca l'amore spirituale al di fuori di sé. (p. 8)
==''Conoscenza vivente della natura''==
===[[Incipit]]===
Oggi, collegandomi alle conferenze tenute il novembre scorso nel Goetheanum, prima della sua distruzione, in merito alla connessione dell'uomo con il corso dell'anno e alle conoscenze relative, vorrei ritornare ancora a un'epoca che abbiamo spesso considerato e che va compresa appieno, ove si intenda conoscere giustamente il momento presente dell'evoluzione dell'umanità. Avevamo parlato della possibilità che nell'uomo avvengano in modo esatto processi che è possibile riconoscere nei fatti che si ripetono nel corso dell'anno. Avevo anche accennato a come l'antica scienza dei misteri, la scienza dell'iniziazione, avesse cominciato a diffondere queste conoscenze fra gli uomini che potevano riceverle. Come conseguenza della diffusione di tali conoscenze si dovevano rafforzare il pensare, il sentire e il volere umani e l'intero porsi dell'uomo nel mondo.
===Citazioni===
*L'essere umano, quando ha attraversato la vita soprasensibile fra morte nuova nascita, e dopo aver inviato sulla Terra il germe spirituale del proprio corpo fisico, pur senza essere ancora disceso prima del concepimento quale essere animico-spirituale, raccoglie dal cosmo le forze dell'etere universale per formare il suo corpo eterico che egli dunque ha, prima di legarlo al corpo fisico. L'essere umano dunque discende dai mondi spirituali soprasensibili in modo che la sua parte spirituale-animica sia in un primo tempo rivestita dal corpo eterico. Poi si unisce al corpo fisico che gli viene trasmesso attraverso il padre e la madre, attraverso la corrente fisica dell'ereditarietà. (p. 10)
*Che cosa abbiamo dunque in sostanza acquisito grazie all'anima rafforzata lungo i secoli a partire dal quarto e dal quinto? Esteriormente conoscenze meccaniche, le conoscenze fisiche che ho caratterizzato nel corso scientifico. Ora è però giunto il tempo in cui l'anima si deve rafforzare tanto da guardare interiormente nell'io, da sentire l'io e il Cristo dietro di esso, così come prima, con l'aiuto del corpo eterico, vedeva il Sole spirituale assieme a quello fisico guardando nel cielo. (p. 18)
*Quando si sia acquisita la coscienza immaginativa, tutto il [[corpo astrale]] e tutta l'organizzazione dell'io sono in una condizione tale che percepiscono le parti corrispondenti di tutti gli organi umani. Vale a dire che percepiscono tutti gli elementi metallici della Terra, naturalmente differenziati. Riusciamo tuttavia a percepire le differenziazioni se ci siamo ben educati allo scopo, se abbiamo cioè fatto un particolare studio occulto per imparare a conoscere la sfera dei metalli della Terra. (p. 45)
*Quando nell'ambito del movimento antroposofico si parla di occuparsi di aspirazioni scientifiche, esse vanno condotte con profonda serietà, in modo da non esporre l'[[antroposofia]] al pericolo di deviarla verso la chimica, la fisica, la fisiologia di oggi o verso altre scienze, ma da far fluire le singole scienze nella vera corrente della vivente conoscenza. (pp. 50-51)
*[...] sarebbe venuto un tempo in cui gli uomini, per loro capacità, non sarebbero più riusciti a dire qualcosa della vita precedente. Stabilirono così, dogmaticamente, che non esiste una vita prenatale e che l'anima umana viene creata nello stesso momento della formazione fisica. Così la realtà della preesistenza venne dogmaticamente messa a tacere. (pp. 79-80)
*Se ci si svegliasse con l'[[antroposofia]], ci si vergognerebbe senza dubbio proprio di parecchi metodi di ricerca. Ma come si può pretendere che la gente si svegli senz'altro dall'oggi al domani, quando è inserita in quei metodi? (p. 90)
*Gli antroposofi dovranno abituarsi a distinguere nettamente tutti i loro preconcetti dal semplice corso dei fatti, e a descrivere soltanto il corso dei fatti. Gli antroposofi diverrebbero così esseri che correggono le abitudini odierne. (p. 114)
*Ci si deve anzitutto render conto di dover uscire da se stessi e che ci si deve interessare degli altri e delle loro caratteristiche, almeno per una parte, interessarsene nella stessa misura in cui ci si occupa delle proprie. Se questo non avviene, una Società Antroposofica non può esistere. Si possono accettare soci, e questi possono rimanere tali poiché ci sono delle regole, ma non vi è una realtà. Le realtà non nascono perché si fanno dei soci ed essi ricevono tessere grazie alle quali sono antroposofi; non nascono davvero mai a seguito di quanto si scrive o si stampa, ma grazie a ciò che vive. (p. 118)
*Nella natura vi è dappertutto [[intelligenza]], tutto è saggezza. [...] Così noi pensiamo di aver creato l'intelligenza, mentre la attingiamo dal comune mare dell'intelligenza. (p. 134)
*Dobbiamo arrivare con fermezza ad allontanare il carattere settario dal movimento antroposofico. (p. 137)
*L'[[elettricità]] è andata sui nervi dell'uomo moderno che ne ha scacciato ogni tendenza verso lo spirito. (p. 171)
*Se l'[[antroposofia]] fosse fanatica o ascetica, dovrebbe ora inveire contro la civiltà dell'[[elettricità]]. Sarebbe però naturalmente un non-senso, perché così possono parlare solo le concezioni del mondo che non tengono conto della realtà. Dicono allora: è arimanico, lungi da me! Ma ciò porta solo all'astrazione. Infatti, se in una riunione settaria si tuona perché non ci si difende da [[Arimane]], si scendono poi le scale e si sale sul tram elettrico. Così però l'imprecare contro Arimane, anche se suona tanto santo – mi si scusi l'espressione – è solo una sciocchezza. Non si può infatti evitare di dover vivere con Arimane. Occorre solo vivere con lui nel modo giusto e non farsi da lui dominare. (pp. 173-174)
*Osserviamo il brillante scritto del giovane [[Nietzsche]]: ''Dell'utilità e del danno della storia per la vita'', col quale veramente con parole di fuoco egli chiede che si abbandoni il peso della storia, che l'uomo viva appieno nel presente e che ponga la vita al posto del passato. Che cosa ne è seguito? Che egli si è fatto prendere dal darwinismo e, come questo, fa derivare l'uomo dall'animale; fa dell'uomo un superuomo. Il suo superuomo è tuttavia rimasto un prodotto del tutto astratto, non ha contenuto, è un sacco vuoto. Fisicamente se ne può dire quel che si vuole, ma non si perviene ad alcuna immaginazione. (pp. 174-175)
*Sviluppare in sé questa conoscenza fa parte dei compiti dell'antroposofo. Il problema non è davvero che l'[[antroposofia]] venga presa come un surrogato per qualcosa che in precedenza era fornito dalle confessioni religiose, oggi diventate un po' noiose per molte delle cosiddette persone istruite; e poiché l'antroposofia non è noiosa ma anzi divertente, costoro non si rivolgono a una confessione religiosa qualsiasi, ma all'antroposofia. Così non deve essere! (p. 177)
==''Considerazioni esoteriche su nessi karmici''==
===[[Incipit]]===
Vorrei ora incominciare a parlare delle condizioni e delle [[legge|leggi]] del destino umano, di quello che usiamo chiamare [[karma]]. Il karma può soltanto venir compreso se si cerca anzitutto di conoscere come si esplicano le leggi dell'[[universo]]. Oggi sarà quindi necessario trattare in forma alquanto astratta questi vari modi di esplicazione delle leggi, per poi ricavare da quanto avremo osservato la conoscenza del destino umano, del karma.<br />Parliamo di cause ed effetti così per i fenomeni del mondo esterno come per quelli della vita umana e oggi, specialmente in campo scientifico, siamo abituati a parlarne in senso del tutto generico. Così facendo incappiamo però nelle maggiori difficoltà, perché non teniamo conto della diversità di come si presentano cause ed effetti.<br /> Possiamo guardare innanzitutto la cosiddetta natura inanimata che si palesa chiaramente nel regno minerale, nelle rocce, in forme spesso meravigliose, e anche in quelle strutture senza forma che per così dire sono state prima ridotte in polvere e poi di nuovo configurate. Guardiamo ciò che in tal modo ci si presenta nel mondo come inanimato.
===Citazioni===
*Ogni qualvolta essa penetra nella sfera della nostra esistenza terrestre, la [[cometa di Halley]] è l'espressione esteriore di un nuovo impulso al [[materialismo]]. Al mondo di oggi questo può sembrare superstizioso, ma gli uomini dovrebbero allora solo ricordare come essi stessi facciano derivare delle azioni spirituali dalle costellazioni stellari. Chi non direbbe che l'esquimese è un essere umano diversamente costituito per esempio dall'indù, proprio perché nella regione polare i raggi solari cadono con un'altra angolazione? (p. 31)
*È già stato chiesto più volte che cosa sarebbe accaduto se il Sole non si fosse scisso dalla Terra e non fosse passato alla condizione, quella attuale, di agire da fuori sulla Terra. Innanzi tutto, quando la Terra era ancora unita al Sole, l'intero sistema cosmico, come anche i progenitori dell'uomo, erano ancora legati fra loro in rapporti di natura ben diversa. Ovviamente, è una cosa assurda prendere in considerazione le condizioni attuali e poi dire che gli antroposofi raccontano delle sciocchezze perché in questo caso tutti gli esseri organizzati avrebbero dovuto finire bruciati. (p. 43)
==''Corrispondenze fra microcosmo e macrocosmo''==
===[[Incipit]]===
Cercherò oggi di indicare ulteriori prospettive riguardo a
un tema già trattato qui di recente. Dissi come, per l'uomo
del presente, le concezioni morali e le concezioni intellettualistiche non coincidano. Mediante il suo intellettualismo
l'uomo viene portato a riconoscere la ferrea necessità naturale. A causa di tale ferrea necessità naturale, noi applichiamo
la legge di causa ed effetto a tutto quanto rientra nel nostro
campo di osservazione. Inoltre, quando una persona compie
un'azione, ci chiediamo che cosa ve l'abbia spinta, che cosa
abbia agito in lei o fuori di lei, al fine di attribuire a quell'azione la sua causa. Tale riconoscimento della necessità di ogni
evento ha acquisito negli ultimi tempi un carattere scientifico. In passato aveva più un carattere teologico, e ancora per
molte persone mantiene tale carattere. Il carattere scientifico
emerge quando si è più inclini a pensare che quanto noi facciamo dipenda dalla nostra costituzione corporea e dalle influenze sulla nostra costituzione corporea. Ancora oggi del
resto vi sono pur sempre persone che pensano che l'uomo
agisca per necessità, più o meno come avviene per una pietra
quando cade per terra. Tale sarebbe la coloritura scientifica
del pensiero relativo alla necessità.
===Citazioni===
*[...] per l'uomo del presente, le concezioni morali e le concezioni intellettualistiche non coincidono. (p. 9)
*[...] il [[cuore]] non agisce come una pompa che spinge il sangue attraverso il corpo, ma che è il cuore a venir mosso dalla circolazione del [[sangue]], in sé stessa vivente, a sua volta determinata dagli organi. Il cuore a dire il vero (lo si può accertare in embriologia) non è altro che il risultato della circolazione del sangue. (pp. 50-51)
*I movimenti che si esprimono nella nutazione sono inoltre movimenti che hanno la propria origine nell'astralità, non in una cosa qualsiasi che possa essere indagata sulla base dei principi Newtoniani. Tuttavia il Newtonismo è proprio ciò che ci ha scaraventati tanto spaventosamente il [[materialismo]], poiché è ricorso alla massima astrazione possibile. (p. 67)
*Poiché ci troviamo sulla terra, le azioni celesti su di noi sono diverse da come sarebbero se li fossimo esposti stando sospesi liberamente nello spazio. (p. 77)
*Ho detto che la concezione materialistica immagina che il [[cuore]] umano sia una sorta di pompa che spinge il sangue in tutto il corpo. Ma non è così: il sangue è qualcosa di interiormente mobile in se stesso, possiede una sua vitalità, e il battito cardiaco non è la causa della circolazione del sangue, ma al contrario ne è la conseguenza, l'effetto della circolazione del sangue. Lo stesso vale anche per gli altri organi. La funzione che gli organi esercitano si innesta nei movimenti pieni di vita. (p. 92)
*I greci non vedevano il cielo blu come lo vediamo noi. Lo vedevano semplicemente scuro. Questo può essere riferito con certezza; lo si può stabilire con certezza soprattutto muovendo dalla scienza dello spirito. (p. 99)
*Quando oggi la [[fisiologia]] orientata in senso materialistico parla della volontà, quale si manifesta ad esempio in un movimento degli arti, pensa che dall'organo centrale, dal cervello, venga inviato una specie di segnale telegrafico che passa per i cosiddetti nervi motori e quindi muove, diciamo, la gamba destra. Ma questa è veramente un'ipotesi del tutto infondata e anche sbagliata. L'osservazione spirituale mostra infatti che, considerando l'uomo schematicamente, le cose stanno così: quando viene volontariamente sollevata la gamba destra, dall'entità-io dell'uomo, dalla reale entità-io parte un impulso diretto verso la gamba. Essa viene dunque sollevata direttamente dall'entità-io. Solo che tutto ciò si attua come l'attività del dormire: la coscienza non ne sa nulla. L'interporsi dei nervi, che poi raggiungono l'organo centrale, semplicemente ci informa di avere una gamba, ci informa di continuo della presenza della gamba. II nervo non ha nulla a che fare con l'azione dell'io sulla gamba. Si tratta di una relazione diretta tra la gamba e la volontà, che nell'uomo è collegata con l'entità-io, mentre nell'animale con il [[corpo astrale]]. (pp. 134-135)
*Chi ha mani quantomai maldestre, chi per esempio non sa seguire abili movimenti con le dita, non sarà neppure un pensatore di sottile ingegno. (p. 140)
*[...] proprio gli scienziati [[gesuiti]] sono i materialisti più estremi nel campo della ricerca scientifica. Non solo dimostrano di continuo che con la scienza non si può pervenire allo spirito, ma si danno pena, dove ciò sia possibile, di tener lontano lo [[spirito]] dalla [[scienza]]. (pp. 181-182)
*[...] l'[[universo]] non può venir compreso se da esso si esclude l'[[uomo]]; questo significa che non è possibile una comprensione dell'universo in sé, senza includervi anche l'uomo, e senza considerare il nesso che esiste tra l'universo e l'uomo stesso. (p. 194)
*Se anche non lo si può constatare fisiologicamente, è pur vero che prima del mistero del [[Golgota]] l'umanità terrestre essenzialmente – e ovviamente approssimativamente – formulava sempre solo pensieri collegati con l'elemento materiale. Nel tempo in cui l'evento del Golgota irruppe entro la vita terrestre, l'umanità era giunta a un punto della sua evoluzione tale da poter eliminare, nell'interiore processo animico-spirituale del pensiero, l'elemento materiale; divenne allora possibile il pensare libero dalla materia. (p. 241)<br />
==''Dalla cronaca dell'akasha''==
===[[Incipit]]===
L'uomo apprende dalla storia comune solo una piccola parte degli avvenimenti vissuti dall'umanità in epoche primordiali, e i documenti storici gettano luce su alcuni millenni soltanto. Anche ciò che c'insegnano l'archeologia, la paleontologia e la geologia ha limiti assai ristretti; e a questa insufficienza si aggiunge l'incertezza di tutto ciò che è basato su testimonianze esteriori. Osserviamo infatti come l'insieme di un avvenimento o la fisionomia di un popolo, anche non molto lontano da noi, si modifichino quando vengano scoperti nuovi documenti storici. Confrontiamo la descrizione che diversi storici ci danno del medesimo fatto e ci accorgeremo di trovarci su un terreno assai malsicuro. Tutto ciò che appartiene al mondo sensibile esteriore è sottoposto all'azione del tempo, e il tempo a sua volta distrugge ciò che nel tempo ha origine. Ora, la storia esteriore non può che fondarsi appunto su quello che il tempo ha conservato; e chi, fermandosi ai documenti esteriori, può affermare che in essi sia conservato appunto l'essenziale?
===Citazioni===
*Chi si limita alla conoscenza del mondo sensibile non può immaginare quanto differissero da noi i nostri progenitori dell'[[Atlantide]]; e non soltanto nell'aspetto esteriore, ma anche nelle qualità dello spirito. Le loro cognizioni, le arti tecniche, tutta la loro civiltà era ben diversa da quella dei nostri giorni. Osservando l'umanità atlantidea dei primi tempi, vi troviamo facoltà spirituali diverse in tutto dalle nostre. L'intelletto razionale, la facoltà di combinare e di calcolare sulla quale oggi è basato tutto ciò che si produce, mancavano interamente ai primi Atlantidei. Essi possedevano invece una memoria sviluppatissima che era una delle loro facoltà spirituali più spiccate. Il loro modo di calcolare, per esempio, non consisteva come il nostro nell'imparare alcune regole per poi applicarle. L'abaco, nei primi tempi dell'Atlantide, era ancora sconosciuto; nessuno aveva impresso nel proprio intelletto che tre per quattro fa dodici; chi aveva bisogno di fare questo calcolo sapeva orientarsi perché egli si riportava ad altri casi simili o uguali avvenuti precedentemente; si ricordava di quello che era stato applicato prima in circostanze analoghe. (p. 23)
*[...] gli Atlantidei avevano degli apparecchi di cui per così dire alimentavano la combustione coi germi delle piante, trasformando la forza vitale di questi germi in energia applicabile alla tecnica. Così riuscivano a far muovere i loro veicoli a piccola altezza al di sopra del suolo [...] potevano anche elevarsi al di sopra dei monti. (pp. 25-26)
*Benché la "cronaca dell'[[akasha]]" sia stata decifrata con la massima cura, pure non tralasceremo di ripetere che le seguenti comunicazioni non presumono di avere carattere dogmatico. Se il leggere cose e avvenimenti così lontani dall'epoca attuale è già per sé assai difficile, il doverli poi rendere nel linguaggio attuale offre difficoltà quasi insormontabili. (p. 47)
*La fantasia della [[donna]] {{NDR|durante l'epoca lemurica}}, messa in relazione con la natura, divenne la base di un'evoluzione superiore della vita immaginativa. La donna accoglieva in sé, con delicato senso interiore, le forze della natura, la cui eco agiva a lungo nella sua anima; così si formarono i germi della memoria, e con la memoria entrò pure nel mondo la facoltà di formare i primi e più semplici concetti morali. Tutto questo rimase all'inizio estraneo allo sviluppo volitivo dell'elemento maschile. (p. 52)
*Chi non considera che i primi progressi nella vita di rappresentazione furono compiuti dalla [[donna]], non riuscirà a comprendere veramente l'evoluzione dell'umanità. Da essa provenne quello sviluppo di abitudini, connesso con la vita di meditazione interiore e con la coltivazione della memoria, che fu il primo germe del diritto e della morale. L'uomo aveva riconosciuto e applicato le forze della natura; la donna ne fu la prima interprete. [...] L'evoluzione attraversata dalla donna durante l'epoca lemurica fece sì che le fosse assegnata una parte importante all'apparire della seguente razza radicale, della razza atlantidea. (p. 53)
*L'"[[uomo]]" deve passare prima attraverso l'[[egoismo]] per poter poi giungere nuovamente a un grado più elevato, in piena e chiara coscienza, alla completa assenza di egoismo. (p. 67)
*Il compito delle nature sovrumane, delle grandi guide, era appunto d'imprimere nella giovane umanità la propria caratteristica: l{{'}}''amore''. Ma ciò era loro possibile soltanto per la parte della forza animica che si rivolgeva al di fuori; così ebbe origine l{{'}}''amore sensuale''. Questo è dunque il fenomeno accompagnatore dell'azione dell'anima in un corpo o maschile o femminile. L'amore sensuale divenne la forza dell'evoluzione fisica dell'umanità. Quest'amore unisce l'uomo e la donna in quanto esseri fisici. Su questo amore si fonda il progresso dell'umanità fisica. Soltanto su questo amore avevano potere i suddetti esseri sovrumani. (p. 67)
*Si devono distinguere tre di questi gradi che chiameremo ''gradi d'evoluzione planetaria'', a cui la scienza occulta dà il nome di Saturno, Sole, Luna. Vedremo che questi nomi non hanno tutta prima un nesso con i corpi celesti cui l'astronomia fisica attuale li riferisce, benché in un senso più vasto vi sia una certa relazione che il mistico avanzato ben conosce. Si dice inoltre che l'uomo, prima di scendere sulla Terra, abbia abitato altri pianeti; ma dicendo "altri pianeti" dobbiamo intendere soltanto precedenti stati d'evoluzione della Terra stessa e dei suoi abitanti. La Terra, e tutti gli esseri che le appartengono, prima di diventare "Terra", è passata attraverso i tre stati di Saturno, Sole e Luna. Saturno, Sole e Luna sono in certo qual modo le tre precedenti incarnazioni della Terra; e quelli che in questo senso sono chiamati Saturno, Sole e Luna, oggi sono scomparsi, quali pianeti fisici, così come sono scomparse le precedenti incarnazioni fisiche di un uomo, di fronte alla sua incarnazione attuale. (p. 104)
*Nelle ulteriori comunicazioni verremo prima a conoscere il passato dell'uomo, e poi faranno seguito le visioni del futuro. Il futuro può infatti rivelarsi alla vera conoscenza spirituale, anche se soltanto nella misura necessaria all'uomo per l'adempimento del proprio destino. Chi rifiuta a priori la scienza occulta e dalla cattedra dei propri pregiudizi relega senz'altro nel campo delle fantasticherie e delle chimere tutto ciò ch'essa offre, riuscirà meno che mai a comprendere questi rapporti col futuro; eppure, una semplice riflessione logica potrebbe far capire di che cosa si tratta. Ma tali riflessioni logiche vengono accettate soltanto finché si accordano coi pregiudizi umani. I pregiudizi sono potenti nemici anche di ogni logica. (p. 106)
*Facciamo una considerazione: combinando in proporzioni esattamente determinate zolfo, ossigeno e idrogeno, per una legge necessaria si produce acido solforico. Chi ha studiato chimica è in grado di ''predire'' ciò che deve necessariamente succedere quando queste tre sostanze siano messe in relazione tra loro nelle condizioni volute. Nel campo limitato del mondo materiale, il chimico è dunque un profeta, e la sua profezia risulterebbe falsa soltanto nel caso in cui le leggi naturali si mutassero repentinamente. Ebbene, l'occultista indaga le leggi spirituali appunto come il fisico o il chimico indagano le leggi fisiche; e lo fa col metodo e con la severità che l'indagine spirituale richiede. Ma appunto da queste grandi leggi spirituali dipende l'evoluzione dell'umanità. Come non avverrà mai che l'ossigeno, l'idrogeno e lo zolfo si combinino contrariamente alle leggi naturali, così nella vita spirituale nulla potrà mai avvenire che sia una violazione delle leggi dello spirito. Chi conosce queste ultime è dunque in grado di gettare lo sguardo sulle ''leggi che reggeranno l'avvenire''. (pp. 106-107)
*L'indagine spirituale restituisce all'umanità queste forme: così, ad esempio, essa mostra che le giornate della creazione biblica ci descrivono cose che si rivelano allo sguardo chiaroveggente. Lo spirito incatenato al mondo sensibile si limita a trovare che quelle giornate della creazione contraddicono i dati della geologia. La scienza dello spirito, nel riconoscere le profonde verità del racconto biblico, è altrettanto lontana dal volatilizzarlo a mera "poesia mitica", quanto dall'applicarvi semplicemente un procedimento esplicativo allegorico o simbolico. Ma certamente coloro che continuano a fantasticare delle contraddizioni fra racconto biblico e scienza, ignorano totalmente come l'indagine spirituale proceda. Né va creduto che essa attinga alla Bibbia stessa il suo sapere. Essa ha i propri metodi, per cui giunge ai suoi risultati indipendentemente dai documenti, per poi trovarli confermati in questi. E tale procedimento è divenuto ormai necessario per molti i quali attualmente cercano la verità, esigendo un'indagine spirituale che rivesta lo stesso carattere che ha la scienza naturale. (p. 195)
*Chi avvicinerà la scienza dello spirito, quale oggi si presenta, ne sarà preservato da non pochi pregiudizi, anche da quello che il mondo soprasensibile sia stato creato dalla paura e dal bisogno. Chi riuscirà a conquistarsi questa veduta, non verrà nemmeno più ostacolato dal timore che l'occuparsi di scienza dello spirito possa estraniarlo dalla realtà pratica della vita; ma riconoscerà invece che una scienza dello spirito rende la vita più ricca e non più povera. Essa non porta certo a sottovalutare la telefonia, la tecnica ferroviaria o la navigazione aerea; ma insegna a scoprire altri valori per la vita pratica, di cui attualmente non si tiene conto, poiché si crede soltanto al mondo dei sensi, cioè non alla realtà intera, ma solo a una parte di essa. (pp. 196-197)
==''Epidemie''==
*Da parte di alcuni si sottolinea (non del tutto a torto, ma con una visione unilaterale) come la medicina convenzionale abbia addirittura provocato una paura dei batteri e dei bacilli. D'altra parte, nel corso degli ultimi decenni la ricerca ha portato a migliorare le condizioni di salute. Chi sostiene questa linea segnala con orgoglio in quale percentuale sia quasi ovunque diminuita la mortalità in questi anni. Chi invece afferma che nello studio della malattia non sono tanto importanti le cause esterne, quanto piuttosto quelle che risiedono nell'essere umano, vale a dire una predisposizione ad ammalarsi, una condotta di vita equilibrata o irresponsabile, rileverà invece come negli ultimi tempi le malattie siano aumentate in modo spaventoso, sebbene i tassi di mortalità siano innegabilmente diminuiti. Farà notare quanto siano aumentate certe patologie: malattie cardiache, tumori, malattie di cui non si trova menzione nei testi più antichi, malattie dell'apparato digerente e così via. Le ragioni addotte da una parte o dall'altra sono degne di attenzione. Non si può sostenere, con superficialità, che i bacilli o i [[batteri]] non siano temibili agenti patogeni. D'altra parte, non si deve escludere che l'uomo possa essere in qualche modo resistente e protetto contro l'influenza di tali agenti patogeni, oppure non esserlo. Non lo è, quando perde la propria capacità di resistenza a causa di uno stile di vita irragionevole. (14 gennaio 1909 – 0.0. 57, pp. 11-12)
*Nel nostro tempo vi è una paura ben nota che con perfetta analogia può essere paragonata alla paura medievale dei fantasmi. È la paura attuale dei germi. Queste due paure sono molto simili. Sono simili anche perché ognuna delle due epoche, il medioevo e l'età attuale, si comporta nel modo che le è consono. Il medioevo aveva una certa fede nel mondo spirituale; era quindi naturale che ci fosse la paura di entità spirituali. L'epoca moderna ha perso la fede nel mondo spirituale, crede del mondo materiale, quindi ha paura di esseri materiali, non importa quanto piccoli siano. (5 maggio 1914 – O.O. 154, pp. 13-14)
*Quando la gente si prende gioco delle superstizioni medievali sui [[Fantasma|fantasmi]], si potrebbe obiettare: perché, è cambiato qualcosa da questo punto di vista? È scomparsa la paura dei fantasmi? Le persone oggi non li temono forse molto più di prima? È molto più orribile di quanto si pensi quel che accade nell'animo umano, quando calcola che nel palmo della mano vi sono {{formatnum:60000}} germi. (5 gennaio 1911 – O.O. 127, p. 14)
*I bacilli sono allevati più intensivamente quando l'individuo, addormentandosi, non porta con sé nient'altro che un atteggiamento materialista. Non c'è aiuto più efficace per questo allevamento che addormentarsi con le sole idee materialiste e da lì, dal mondo spirituale, dal proprio io e dal [[corpo astrale]], agire di nuovo sugli organi del corpo fisico, che non siano il sangue e il sistema nervoso. Non c'è modo migliore per nutrire i germi che dormire con le sole convinzioni materialiste. (5 maggio 1914 – 0.0. 154, p. 15)
*La pretesa odierna di voler capire tutto con l'[[intelletto]] è quanto di più spaventoso vi sia. In [[medicina]] non si può capire davvero nulla con l'intelletto. [...] Tutto ciò che riguarda la medicina va colto in una visione diretta con una facoltà percettiva che va prima sviluppata. (21 aprile 1924 – 0.0. 316, p. 30)
*E la [[vaccinazione]] antivaiolosa? Qui si è di fronte a una questione particolare. Se si vaccina qualcuno, e questi è un antroposofo o è stato educato in senso antroposofico, la vaccinazione non fa danni. La vaccinazione nuoce a chi coltiva in prevalenza pensieri materialistici. Allora la vaccinazione diviene una sorta di forza arimanica: la persona non riesce più a liberarsi da una certa mentalità materialistica. Ciò che inquieta della vaccinazione antivaiolosa, è che essa riveste la persona di una sorta di fantoma che gli impedisce di liberare il proprio organismo fisico dalle entità psichiche come nella coscienza normale. L'uomo diventa così costituzionalmente materialista e non è più in grado di innalzarsi allo spirito. Questo è il pericolo della vaccinazione. [...] La vaccinazione antivaiolosa è prima di tutto una questione psichica. [...] Se si sostituisse questa fede con qualcos'altro, se si educasse l'uomo secondo natura per renderlo recettivo a qualcos'altro che non sia la vaccinazione, in modo da riavvicinarlo allo spirito, lo si preserverebbe senz'altro da ciò che si insinua inconsciamente in lui: qui c'è un'epidemia di vaiolo! Si desterebbe in lui la consapevolezza che vi è un elemento spirituale, sebbene ingiustificato, dal quale salvaguardarsi. Si otterrebbero allora buoni risultati su come bisognerebbe rafforzare l'uomo a difendersi da tali influenze.<br />''Come bisogna comportarsi se l'influsso mediante l'educazione è molto difficile, come nelle nostre regioni?''<br />Allora bisogna vaccinare. Non c'è alternativa. Non sarò certo io a consigliare un'opposizione fanatica a queste cose, e non solo da un punto di vista medico ma antroposofico in generale. Noi non aspiriamo al fanatismo, ma a cambiare le cose in generale e con discernimento. (22 aprile 1924 – 0.0. 314, pp. 31-32)
*Se in un determinato periodo gli uomini non erano in condizione di adottare determinate misure contro le [[epidemie]], erano tempi in cui gli uomini non lo potevano fare perché le epidemie dovevano agire secondo un piano cosmico universale pieno di saggezza, affinché le anime umane trovassero l'occasione di pareggiare quel che era stato compiuto sotto l'influsso arimanico e sotto certi precedenti influssi luciferici. Se oggi vengono poste altre condizioni, è perché si soggiace del pari a determinate grandi leggi karmiche. (25 maggio 1910 – O.O. 120, p. 45)
*Si arriverà a buoni risultati nel campo dell'igiene, della medicina e dell'organizzazione sanitaria soltanto se in questo campo verranno studiati i sintomi, non dico storici, ma cosmologici, perché infatti le malattie esistenti sulla Terra ci sono inviate dal cielo. (20 ottobre 1918 – 0.0. 185, p. 53)
*Il pensare logico e puro ha come effetto anche quello di rafforzare, di essere salutare per il corpo fisico, rendendolo meno soggetto alle malattie; chi ne ha dimestichezza, per esempio i matematici, ha meno da temere quando entra in un reparto per malattie infettive, come il [[colera]]. (1 novembre 1907 – O.O. 266/1, p. 55)
*Il logorio nervoso prodotto dal [[materialismo]] agisce così su intere stirpi, su interi popoli, come pure sulla vita di singoli uomini. Se la corrente spirituale non avrà tanta forza da raggiungere anche i pigri e gli indolenti, il nervosismo, vale a dire la conseguenza karmica del materialismo, avrà sempre più influenza sull'umanità, e come nel Medioevo si sono avute epidemie di lebbra, in futuro, chiamate dai princìpi materialistici, dilagheranno malattie nervose, epidemie di pazzia che colpiranno popoli interi. Con la comprensione di questo aspetto della legge del [[karma]], la scienza dello spirito non dovrebbe essere oggetto di dispute, ma rimedio per l'umanità. Più l'umanità diverrà spirituale, tanto più verrà eliminato tutto quel che è legato alle malattie del sistema nervoso e dell'anima. (30 maggio 1907 – 0.0. 99, p. 64)
*Ma un'epoca che crede solo nella materia genererà una discendenza in cui tutto quanto nel corpo prenderà una propria strada, non vi sarà più un centro, e per tale motivo si manifesteranno nevrastenia e nervosità. Questo fenomeno sarà sempre più diffuso, se il materialismo rimarrà anche in futuro la visione del mondo. Un chiaroveggente può dire esattamente che cosa accadrebbe se il materialismo non trovasse il suo contrappeso in una stabile prospettiva spirituale. Le malattie mentali diventerebbero epidemiche, i bambini soffrirebbero di nervosismo e di tremori fin dalla nascita, e l'ulteriore conseguenza di una mentalità materialista sarebbe un genere umano tanto poco centrato su di sé come già iniziamo a vedere oggi. (22 giugno 1907 – 0.0. 100, pp. 65-66)
*Attraverso la menzogna, la calunnia e l'ipocrisia, l'uomo crea, per così dire, un esercito di esseri spirituali appartenenti alla categoria dei fantomi. (14 giugno 1908 – O.O. 98, p. 69)
==''Gerarchie spirituali e loro riflesso nel mondo fisico – Zodiaco, Pianeti e Cosmo''==
===[[Incipit]]===
Questo ciclo di conferenze ci condurrà in regioni molto elevate della vita spirituale, molto fuori della nostra dimora terrestre, non solo nei mondi spaziali fisici, ma anche nei mondi spirituali dai quali il mondo spaziale fisico ebbe origine. Ma appunto da un siffatto ciclo di conferenze apparirà chiaro come in sostanza tutto il sapere e la [[saggezza]] hanno lo scopo di scioglierci il grande, il massimo tra gli enigmi, l'enigma dell'uomo.[...]<br />Se vogliamo parlare delle cosiddette gerarchie spirituali, dobbiamo elevarci con l'occhio dell'anima agli esseri che hanno la loro esistenza al di sopra dell'uomo vivente sulla [[Terra]]. Occhi visibili possono contemplare una scala di esseri che rappresentano soltanto quattro gradini di una gerarchia: il mondo minerale, il mondo vegetale, quello animale e quello umano. Ma sopra l'uomo comincia un mondo di esseri invisibili, e all'uomo è dato, grazie alla conoscenza di ciò che trascende i sensi fisici e fin dove essa gli è possibile, di salire per un certo tratto alle potenze ed entità che nell'invisibile mondo soprasensibile, sono la continuazione dei quattro gradini che si trovano sulla Terra stessa. (1985)
===Citazioni===
*Ciò che l'uomo può indagare, sapere, conoscere, le idee e i concetti ch'egli conquista, e pure le immaginazioni, ispirazioni e intuizioni della chiaroveggenza ch'egli conquista, tutto ciò è, se è lecito dir così solo ''post-vissuto'' dall'uomo, ma è già stato ''pre-vissuto'' e ''pre-saputo'' appunto dalle entità che stanno al di sopra dell'uomo. Se ci è lecito usare un paragone alla buona, diremo che l'orologiaio anzitutto ha l'idea, il pensiero dell'orologio, poi, secondo quest'idea, costruisce l'orologio. L'orologio è costruito secondo le idee dell'orologiaio che hanno preceduto la costruzione; in seguito poi qualcuno potrà smembrare l'orologio, analizzarlo e studiare da quali pensieri dell'orologiaio esso abbia avuto origine; egli ripenserà allora i pensieri dell'orologiaio. Solo così, in sostanza, l'uomo, al suo stadio normale d'evoluzione, può contenersi di fronte all'antichissima saggezza cosmica primordiale delle entità spirituali a lui superiori. (p. 10)
*Infine, venne il tempo in cui fu lecito parlare del contenuto dell'antichissima saggezza in un linguaggio comprensibile a più larghe masse. All'incirca dall'ultimo terzo del secolo decimonono in poi si poté parlare in forma più o meno palese intorno all'antichissima sapienza del mondo, e solo perché, appunto nei mondi spirituali, avvennero dati fatti, fu per così dire concessa ai custodi dei misteri la possibilità di lasciar trapelare qualcosa dell'antichissima saggezza. (p. 12)
*[...] nemmeno gli antichi greci, quando parlavano di Mercurio, intendevano l'astro fisico, bensì l'insieme delle entità di quell'astro. Erano mondi spirituali, esseri spirituali quelli di cui si parlava quando, nelle sedi della conoscenza, si pronunciava, poniamo, il nome di Mercurio. Coloro che erano discepoli dei maestri di quelle scuole, pronunciando nei diversi linguaggi i nomi di Luna, Mercurio, Venere, Sole, Marte, Giove, Saturno, indicavano una scala di entità spirituali. Chi pronuncia quelle parole nel senso odierno, indicando con esse un astro fisico, indica solo la parte più grossolana di ciò che con quei nomi s'intendeva in origine. (p. 19)
*Durante tutta la sua vita l'uomo assorbe in sé, dal mondo esterno, [[Spirito|spiriti elementari]]. In quanto si limita a guardare gli oggetti esterni, lascia semplicemente entrare in sé gli spiriti senza mutarli; se cerca invece di elaborare le cose del mondo esterno nel suo spirito, per mezzo di idee, concetti, sentimenti di bellezza e così via, egli salva e libera quegli spiriti elementari. (p. 33)
*Noi denominiamo [[Luna]] quel pianeta precedente la [[Terra (pianeta)|Terra]], e con ciò non intendiamo la Luna di oggi, ch'è solo un frammento, un residuo della Luna antica, ma intendiamo uno stato precedente della nostra Terra che ebbe esistenza una volta e passò poi per un periodo di vita spirituale che usiamo chiamare ''pralaya'', così come l'uomo passa per uno stato spirituale dopo la morte. (p. 43)
*Anticamente non si disegnava lo [[zodiaco]] rappresentandolo nelle sue corrispondenti forme animali, ma disegnando nelle rispettive regioni gli organi umani. Al posto dell'Ariete la testa; al posto del Toro, la laringe; al posto dei Gemelli, ciò che meglio esprime la simmetria, le due braccia; il torace al posto del Cancro; il cuore al posto del Leone; e così via fino alla parte bassa delle gambe al posto dell'Acquario; ed ai i piedi al posto dei Pesci. (p. 139)
*Durante l'evoluzione lemurica le forze luciferiche penetrarono dappertutto nel corpo astrale dell'uomo e lo compenetrarono con le loro azioni, che in lui si estrinsecarono come basse passioni. Ciò per cui egli può soccombere all'errore e al male ha la sua sede nel corpo astrale: gli spiriti luciferici gliel'hanno innestato. Se non gliel'avessero innestato, l'uomo non avrebbe mai avuto la possibilità dell'errore, del male; si sarebbe elevato a ricevere il suo io intatto dalle influenze ostacolatrici. Invece l'uomo ha questa possibilità; ma le grandi guide lo proteggono, per quanto è necessario, dallo sprofondare troppo in basso. (p. 165)
*Gli [[Elohim]] sono le entità che, alla separazione del Sole da Luna e Terra, rimasero unite al Sole; fanno parte della gerarchia che ha il nome di Potestà, Spiriti della forma, fanno parte delle gerarchie da queste verso l'alto. Sono ancora entro la nostra evoluzione. Elohim è il nome complessivo per gli esseri solari che allora scelsero il Sole per loro dimora, non come sfera di attività. [[Cristo]], il più elevato degli Elohim, è il loro reggente. Egli non fa però parte delle gerarchie, ma della Trinità. Nel Cristo abbiamo un'entità che è tanto potente da avere influenza su tutte le parti del nostro sistema solare. (p. 172)
==''Il Cristianesimo come fatto mistico e i misteri antichi''==
===[[Incipit]]===
*Il pensiero scientifico ha influenzato profondamente tutta la concezione moderna del mondo. Diventa sempre meno possibile parlare delle esigenze spirituali, della "vita dell'anima", senza dover prendere posizione nei riguardi delle concezioni e delle conoscenze scientifiche. Certo, esistono ancora molte persone che soddisfano quelle esigenze senza lasciarsi turbare nella loro vita spirituale dalla corrente scientifica. Non può però comportarsi in tal modo chi sente il polso del tempo.
===Citazioni===
*Non può quindi esservi alcun dubbio: la mentalità scientifica rappresenta il massimo potere nella vita spirituale contemporanea. Chiunque parli degli interessi spirituali dell'umanità d'oggi, non può ignorarla. (p. 12)
*L'iniziato scorge i processi spirituali, e le immagini dei [[Mito|miti]] ne rappresentano per così dire le illustrazioni. Chi non è in grado di considerarle come tali, non è ancora giunto alla comprensione del loro significato. I processi spirituali stessi sono infatti soprasensibili, mentre le immagini, che nel loro contenuto ricordano il mondo sensibile, non sono spirituali per se stesse, ma appunto solo una illustrazione dello spirituale. Chi vive esclusivamente nelle immagini, sogna; vive invece entro percezioni spirituali solo chi è riuscito a sentire nell'immagine lo spirituale, come nel mondo dei sensi sentiamo la rosa per tramite della rappresentazione che ne abbiamo. (p. 66)
==''Il legame fra i vivi e i morti''==
===[[Incipit]]===
*È nostra aspirazione cercare, per quanto possibile, di penetrare con la conoscenza in quei mondi che restano chiusi alla conoscenza comune e dipendente dai sensi, che è legata al piano fisico. Nel corso degli anni ci siamo abituati a pensare che l'uomo, nel corso della vita in cui egli è chiuso all'interno del suo corpo fisico, vive in un mondo che costituisce solo una piccola parte di tutto il mondo reale. Dato che ci incontriamo così raramente, in occasione di questi incontri non possiamo spiegare tutto a partire dai fondamenti.
===Citazioni===
*Se nel passare la soglia della [[morte]] noi non facessimo questa esperienza (che facciamo consapevolmente) della dipartita del nostro corpo fisico, non potremmo mai sviluppare una coscienza dell'io dopo la morte! La coscienza dell'io dopo la morte viene stimolata dall'esperienza della dipartita del corpo fisico. (p. 16)
*Dai mondi spirituali ci separano solo stati di coscienza: non condizioni di spazio ci separano, ma stati di coscienza. (p. 20)
*Dopo la [[morte]], il morto non guarda i suoi pensieri come egli guardava i pensieri che si era formato durante la vita, e dei quali si lamenta e che richiama dalle proprie profondità.il morto guarda i suoi pensieri come fossero un dipinto eterico, egli vede i propri pensieri fuori del mondo. (p. 26)
*Diversa è l'esperienza che si fa quando dal mondo spirituale si guarda i pensieri che vivono che si sono lasciati nel mondo fisico. [...] Essi sorgono veramente in modo analogo a come sorgono le impressioni del mondo fisico. Questo e ciò che solleva, rallegra, riscalda i morti nei pensieri dei figli che li amavano. Questo è infatti un campo molto particolare per i morti, cercare nei pensieri e che sono rimasti indietro. (p. 28)
*L'egoismo umano troverebbe forse più simpatico attribuire sempre tutto alla propria genialità; ma in realtà anche ciò che sorge interiormente e noi proviene da influssi spirituali esteriori, e noi possiamo dimostrare concretamente l'esistenza di questi singoli influssi spirituali. (p. 52)
*Se si prova a seguire un'individualità umana molto indietro nel tempo, ancor prima che in un determinato momento entra in un corpo fisico (essa proviene infatti dal mondo spirituale), si vede che è questa stessa individualità a far incontrare il padre la madre, ad agire in modo che madre e padre si incontrino per generarla. Sì, essa agisce anche prima. Agisce già innescando un ordine nell'intera serie delle generazioni, in modo che alla fine si trovino le tue persone tramite le quali essa può trovare la propria incarnazione. (p. 58)
*Il ricercatore dello spirito può addirittura indicare precisamente quando il [[materialismo]] a raggiunto il suo massimo livello: fra l'anno 1840 e il 1841. Da allora esso sta perfino calando leggermente; ma le sue conseguenze sono naturalmente enormi. (p. 62)
*Così come è organizzata, l'umanità non riceve già compiuto un sentimento potente, non riceve già compiuto un intelletto penetrante; ma attraverso l'anima cosciente forma qualcosa di molto più svincolato, più individuale, più rivolto all'[[egoismo]], più finalizzato alla solitudine nel proprio corpo di quanto lo era mediante l'anima razionale o affettiva. Attraverso l'anima cosciente l'uomo diventa un individuo isolato, un eremita che vaga per il mondo; ed è caratteristico del nostro tempo (e lo sarà sempre di più), che gli uomini si chiudano in se stessi. L'anima cosciente dà il carattere del separarsi dal resto dell'umanità, del vivere isolati. Perciò si incontrano maggiori difficoltà a familiarizzare, a diventare amici. Prima di imparare a conoscersi, occorre molto tempo. (p. 75)
*Mentre l'anima razionale o affettiva si forma attraverso l'immediato conoscersi nell'incontro, l'anima cosciente può formarsi solo sull'uomo entra in rapporto con l'altro uomo partendo più dalla sua interiorità. (p. 76)
*Nel momento stesso in cui, uscendo dalla vita moderna, nasceva il primo germe della libertà di pensiero, anche la potenza opposta è entrata in azione sotto forma di "[[Gesuiti|gesuitismo]]" – e con questo termine è compreso molto che poi dovrebbe essere caratterizzato nel dettaglio – delle diverse religioni. Esso è stato chiamato in vita per opporre la massima resistenza alla libertà di pensiero, che è una necessità vitale del quinto periodo postatlantico. In tale epoca sarà sempre più necessario sradicare ovunque il gesuitismo, poiché la libertà di pensiero, irradiando dall'ambito religioso, deve potersi espandere in tutti i campi della vita. (p. 83)
*Oggi, nell'ambito della [[medicina]], vediamo già spuntare un gesuitismo che di poco discosta da quello della religione dogmatica. Vediamo come, partendo da una certa medicina dogmatica, si voglia estendere il potere della classe medica. Questa è l'essenza del gesuitismo nei più diversi settori. Esso diventerà sempre più forte e gli uomini saranno costretti ad accettare ciò che l'autorità impone. La salvezza della nostra epoca consiste nel salvaguardare lo sviluppo dell'anima cosciente contro queste tendenze arimaniche. (p. 85)
*Il morto è nei nostri pensieri, egli guarda i nostri pensieri. Se questi pensieri sono quelli che noi curiamo quando sviluppiamo un ragionamento scientifico-spirituale, se quindi leggiamo qualcosa al morto o gli raccontiamo qualcosa che noi sappiamo o che pensiamo a proposito del mondo spirituale, allora egli starà insieme a questi pensieri che noi gli rivolgiamo qui tramite la scienza dello spirito. Per il fatto che li rivolgiamo a lui, si crea un legame di attrazione tra qui e là. Per il fatto quindi che la scienza dello spirito è qualcosa di vivente, noi possiamo inviare in alto una forza vivente che può dare un alimento vivente al morto che è con noi. (p. 110)
*Noi viviamo per così dire in un'atmosfera che esige da noi una vigorosa esplicazione di forze, una vigorosa resistenza. E questi sono i profondi motivi per cui spesso ci scoraggiamo e ci sentiamo soli, per cui, accettando la scienza dello spirito, spesso non riusciamo facilmente a cavarcela nella vita. Se però abbiamo un'idea chiara di quanto grande sia l'[[antroposofia]] in cui noi ci inseriamo come in un poderoso nesso dell'umanità, e di quanto piccola essa oggi appaia (perché ne siamo soltanto agli inizi), se avremo chiara questa idea, allora potremo anche trovare la forza di resistere, potremo trovare veramente questa forza. Nell'evoluzione dell'umanità infatti tutte le cose grandi prendono le mosse da un piccolo inizio. (p. 146)
*Noi non [[Vivere|viviamo]] inutilmente. I frutti della nostra [[vita]], come noi li accogliamo nei pensieri elaboriamo, vengono annessi nel cosmo. (p. 163)
*Nel futuro ci sarà un tipo di [[medicina]] che terrà in particolare conto ciò di cui ho appena parlato. Ci sarà un modo di osservare medico-fisiologico che analizzerà il rapporto che esiste tra il [[corpo eterico]] e l'uno o l'altro dei satelliti, e in base a ciò sarà possibile valutare se le persone siano sane o malate. Infatti, ciò che al giorno d'oggi viene definito malattia è solo un'immagine esteriore di ciò che esiste in realtà. In realtà c'è una qualche irregolarità in ciò che ho paragonato ad un sistema planetario, e la malattia rispecchia solamente queste irregolarità. (p. 183)
*Trent'anni del mondo spirituale corrispondono all'incirca un anno del mondo fisico. (p. 193)
*[...] nel momento in cui varcano la soglia della [[morte]], essi {{NDR|i morti}} acquistano una nuova possibilità di accedere alla nostra anima, e in ciò consiste tutta la differenza. Ora essi agiscono in noi da dentro, mentre quando erano vivi agivano in noi dall'esterno. (p. 200)
*E se noi viviamo con i giusti sentimenti dell{{'}}''in Christo morimur'' il passaggio attraverso la soglia della morte, allora, guardando dalla periferia, fra tutte le entità che noi vediamo (quindi anche gli esseri elementari e quelle che appartengono alle gerarchie più elevate, ma anche fra le entità che sono anime umane incarnate qui o già escarnate), tra tutte queste troviamo anche il nostro stesso essere-io. Il rapporto del nostro essere-io rispetto alle altre entità che ho appena caratterizzato noi lo osserviamo da fuori. Poter avere queste sensazioni dopo avere varcato la soglia della morte è importantissimo. Infatti, solo quando possiamo avere questa sensazione rispetto al nostro io, possiamo anche ritrovarci in giusto modo nell'incarnazione. Ma possiamo avere questa sensazione solo se varchiamo nel modo giusto la soglia della morte, accompagnati cioè dal sentimento: "Siamo morti nel [[Cristo]]". (p. 201)
==''Il Vangelo di Giovanni''==
===[[Incipit]]===
Queste conferenze sul [[Vangelo]] di [[Giovanni apostolo ed evangelista|Giovanni]] avranno un duplice scopo: da un lato, quello di approfondire i concetti scientifico-spirituali come tali, ampliandoli in diverse direzioni; dall'altro, proprio quello di affrontare, per mezzo di quei concetti, quel grande documento che è appunto il Vangelo di Giovanni. Va dunque tenuto presente che queste conferenze si propongono entrambi gli scopi. Non si tratta solo di considerazioni ''intorno'' al Vangelo, ma ci proponiamo di
penetrare, sulla scorta di esso, entro profondi misteri dell'esistenza e di stabilire come debba procedere la conoscenza scientifico-spirituale, quando si riallaccia a uno qualsiasi dei grandi documenti trasmessi dalle diverse religioni.
===Citazioni===
*L'uomo può raggiungere i segreti dell'esistenza mediante l'uso delle sue facoltà interiori, che con la propria conoscenza può giungere fino alle forze e alle entità creatrici del mondo. (p. 8)
*Ora, dicevo, verso la metà del [[medioevo]] esisteva negli animi cristiani d'Europa una corrente che agiva in profondità; infatti, l'originario senso spirituale della dottrina dell'[[eucaristia]] aveva subìto, da parte dell'autorità, una diversa interpretazione, tinta di materialismo. Di fronte alle parole: «Questo è il mio corpo...; questo è il mio sangue», gli uomini non riuscivano più a concepire altro che un processo materiale, una materiale trasformazione di pane e vino in carne e sangue. Ciò che prima era stato concepito spiritualmente, ora cominciava a venire immaginato in modo grossolanamente materiale. Qui dunque il [[materialismo]] s'insinua nella vita religiosa, molto tempo prima di conquistare la scienza. (p. 14)
*Quando l'uomo dorme il suo corpo fisico e quello eterico giacciono nel letto; il corpo astrale e l'io sono in certo modo sciolti dalla connessione col corpo fisico e con l'eterico, trovandosi quindi al di fuori di questi corpi, purché s'intenda quest'espressione in senso non spaziale, ma spirituale. (p. 23)
*Se vogliamo mettere in evidenza nel modo più elementare la differenza tra il corpo fisico umano e il corpo fisico d'un minerale (poniamo d'un cristallo), possiamo esprimerla così: il cristallo, se non viene distrutto dall'esterno, conserva la propria forma. Il corpo fisico umano non è in grado di conservare da se stesso la propria forma; esso la conserva solo finché e in quanto è compenetrato da un corpo eterico, da un corpo astrale e da un io. Dal momento in cui questi tre elementi costitutivi se ne staccano, il corpo fisico comincia a diventare qualcosa del tutto diverso da ciò che era stato fra la nascita e la morte: segue le leggi fisiche e chimiche della materia e si decompone, mentre il corpo fisico del minerale si conserva. (p. 25-26)
*Ciò che affluisce nella luce solare fisica contiene in sé le forze spirituali d'amore appunto di quei sei spiriti di luce: i sei [[Elohim]] che troviamo menzionati nella [[Bibbia]]. Uno dei sette, invece, si separò dagli altri per il bene dell'umanità, ed elesse a propria dimora non il Sole, ma la Luna; e quest'uno degli spiriti di luce, che rinunciò volontariamente all'esistenza solare e si prescelse la Luna, non è altri che colui che l'Antico Testamento chiama "Jahve" o "Jehova". (pp. 49-50)
*L'autore del Vangelo di Giovanni sottolinea con forti parole questo: "No, non dovete considerare il [[Cristo]] come un essere soprasensibile, che rimane invisibile, pur costituendo il fondamento di ogni cosa materiale; dovete al contrario attribuire la massima importanza al fatto che il Verbo si è fatto carne e che ha abitato fra noi!" Questa è la sottile differenza fra il cristianesimo esoterico e la gnosi originaria. La gnosi non conosce il Cristo come lo conosce il cristianesimo esoterico, ma solo come un'entità spirituale; e in Gesù di Nazareth essa scorge tuttalpiù un annunciatore umano, più o meno strettamente legato a quell'entità spirituale. La gnosi non vuol rinunciare al Cristo che rimane invisibile; il cristianesimo esoterico, invece, è sempre stato consono al Vangelo di Giovanni, fondato solidamente sulle parole: «E il Logos si è fatto carne e ha abitato fra noi» (1, 14). <br />Colui che è apparso nel mondo visibile è una reale incarnazione dei sei [[Elohim]], del Logos. (p. 53)
*Ma fintanto che il corpo eterico si trova entro quello fisico, non è possibile che vi s'imprima veramente ciò che si è formato per mezzo degli esercizi di meditazione. A questo fine, in passato, occorreva che il corpo eterico venisse tratto fuori dalla connessione col corpo fisico. Quando pertanto, in quei tre giorni e mezzo del sonno simile alla morte, il corpo eterico veniva tratto fuori dal corpo fisico, s'imprimeva in esso tutto quanto era stato preparato nel corpo astrale, e l'uomo sperimentava il mondo spirituale. Quando poi veniva richiamato dal sacerdote iniziatore entro il corpo fisico, egli era un testimone di ciò che avviene nei mondi spirituali, per testimonianza propria. (p. 62)
*Così il Vangelo di Giovanni vuole mostrarci che il Cristo è colui che dette il grande impulso all'uomo, perché potesse ricevere la forza per sentirsi in eterno quale singolo io individuale. Questa è la svolta dell'Antico Patto al Nuovo Patto: nell'Antico vigeva sempre il carattere dell'anima di gruppo, per cui ogni io si sentiva apparentato agli altri, senza sentire veramente se stesso, né gli altri io; mentre sentiva ciò che li accoglieva in comune: l'io del popolo o della stirpe. (p. 70)
*Per molta gente che oggi si chiama cristiana e si richiama al Vangelo, bisogna domandare se, in realtà, essi posseggano il Vangelo. Di questo si tratta: prima di tutto, possedere il Vangelo. E con un documento della profondità del Vangelo di Giovanni occorre veramente pesare sulla bilancia di precisione ogni parola, per riconoscerla nel suo vero valore. (p. 79)
*Il [[Cristo]] venne per spiritualizzare l'amore, per scioglierlo dei legali del sangue e per infondere la forza, per dare impulso all'amore spirituale. (p. 86)
*L'alcool ebbe una certa missione nel corso dell'evoluzione dell'umanità: per quanto possa apparire singolare, esso ebbe il compito di preparare, per così dire, il corpo umano a venire staccato dalla connessione col mondo divino, perché potesse svilupparsi l"'io sono" individuale. Infatti l'alcool ha l'effetto di precludere all'uomo il contatto col mondo spirituale, nel quale l'uomo si trovava in passato. Questo effetto, l'alcool lo possiede tuttora. L'alcool non è stato introdotto invano nell'umanità. In futuro si potrà affermare nel pieno senso della parola che l'alcool ebbe il compito di attrarre l'uomo giù nella materia, sì da renderlo egoistico, da portarlo al punto di esigere per sé il proprio io, di non metterlo più al. servizio di tutto il proprio popolo. Così dunque l'alcool ha reso all'umanità il servizio opposto a quello dell'anima di gruppo: ha tolto agli uomini la facoltà di sentirsi uniti in un tutto nei mondi spirituali. (p. 89)
*Che cosa deriva all'uomo dal fatto che quella trasformazione non è oggi ancora avvenuta? La scienza dello spirito lo enuncia in modo assai semplice: per il fatto che il [[corpo astrale]] non è ancora purificato, non è ancora trasformato nel sé spirituale, è possibile l'[[egoismo]]; per il fatto che il [[corpo eterico]] non è ancora permeato dalle forze dell'io, sono possibili la menzogna e l'errore; e per il fatto che il corpo fisico non è ancora permeato dalle forze dell'io, sono possibili la malattia e la morte. Nel sé spirituale pienamente sviluppato non vi sarà più egoismo; e così non vi saranno più malattia e morte, ma solo salvezza e salute, nell'uomo-spirito pienamente evoluto, cioè nel corpo fisico interamente sviluppato e trasformato. (p. 127)
*Fintantoché un uomo giudica il prossimo, egli lo sottopone alla coercizione del proprio io. Ma se si crede veramente all'lo-sono, nel senso cristiano, allora non si giudica più, ma si dice: "So che il [[karma]] è il grande pareggiatore: qualunque cosa tu abbia compiuto, io non ti giudico!" (p. 131)
*Un profeta vuole che gli si creda, mentre la scienza dello spirito non vuol condurre alla fede, bensì alla conoscenza. Perciò noi interpretiamo nell'altro senso il detto di [[Voltaire]]; egli dice che ciò che è semplice viene creduto ed è affare del profeta; la scienza dello spirito dice: "Ciò che è complesso, invece viene conosciuto". Dobbiamo familiarizzarci sempre più con la nozione che la scienza dello spirito è qualcosa di complesso: non è una professione di fede, ma una via alla conoscenza. (p. 215)
==''Il Vangelo di Luca''==
===[[Incipit]]===
Qualche tempo fa, riuniti qui, abbiamo potuto studiare le correnti più profonde del cristianesimo dal punto di vista del vangelo di Giovanni. Allora ci si sono presentate allo sguardo spirituale le poderose immagini e idee che si possono acquistare quando si approfondisca questo documento dell'umanità, unico nel suo genere. Abbiamo già fatto rilevare allora che le massime profondità del cristianesimo si palesano quando lo si studi col vangelo di Giovanni alla mano. E chi abbia ascoltato quelle o altre conferenze sul medesimo Vangelo, potrebbe chiedersi: è possibile che i punti di vista, veramente profondissimi per molti riguardi, che si possono acquistare con la lettura del vangelo di Giovanni, possano ampliarsi e approfondirsi con lo studio di altri documenti cristiani, per esempio con lo studio dei vangeli di Luca, di Matteo e di Marco? Chi ama adagiarsi nelle teorie, si chiederà: è proprio necessario che, dopo aver preso coscienza che nel vangelo di Giovanni ci si presentano le verità cristiane più profonde, si continui ancora a studiare il cristianesimo secondo gli altri Vangeli, e soprattutto secondo il meno profondo, il vangelo di Luca?
===Citazioni===
*[...] l'autore del Vangelo di Giovanni (a prescindere da quanto egli vi ha pur sempre introdotto di immaginativo) noi lo possiamo chiamare l'annunziatore di tutto ciò che, sull'evento del Cristo, risulta a chi possiede la parola interiore, fino al grado dell'intuizione. Infatti, in sostanza egli ci caratterizza i misteri del regno del Cristo dal punto di vista della parola interiore, ovvero del Logos. A base del Vangelo di Giovanni sta dunque la conoscenza ispirativa e intuitiva. (p. 14)
*[...] possiamo dire che il [[Vangelo secondo Giovanni|Vangelo di Giovanni]] è fondato sull'iniziazione, e gli altri tre vangeli (soprattutto quello di Luca, secondo la dichiarazione stessa del suo autore) sono basati sulla chiaroveggenza. (p. 16)
*La scienza dello spirito non ha le sue fonti né negli scavi fatti in terra, né nei documenti conservati negli archivi, né nelle cronache di storici più o meno ispirati. Fonte della scienza dello spirito è quello che siamo in grado di leggere noi stessi nella cronaca imperitura, nella cosiddetta ''cronaca dell'akasha''. (p. 18)
*Il Vangelo dell'amore e della compassione ci si presenta in modo vivo nel vero buddhista che partecipa col suo caldo cuore a tutto il dolore che incontra nel mondo in ogni essere vivente. Nel [[buddhismo]] l'amore e la compassione ci vengono presentate nel vero senso della parola. Ma dal vangelo di Luca ci fluisce qualcosa che è ancor maggiore di quell'amore e di quella compassione. Ci fluisce qualcosa che possiamo chiamare la trasmutazione della compassione e dell'amore in azione, nell'azione che è necessaria all'anima. Il buddhista aspira alla compassione nel senso più alto della parola; l'amore operante è invece ciò a cui aspira chi vive nel senso del [[vangelo di Luca]]. Il buddhista è capace di sentire col malato le sue sofferenze; dal vangelo di Luca giunge all'uomo l'invito a intervenire con la sua attività, a sanare il male fin dove è possibile. Il buddhismo insegna a comprendere tutto ciò che vivifica l'anima umana; il vangelo di Luca ci esorta a qualcosa di straordinario, a non giudicare, a fare più di quanto non venga fatto a noi. Dare più di quanto non si riceva! L'amore trasformato in azione: ecco quello che deve apparirci come un grado superiore del buddhismo nel vangelo di Luca, quantunque questo Vangelo contenga in sostanza il più puro, il più schietto buddhismo. (p. 48)
*Se dunque volessimo fare di un bambino uno spirito particolarmente inventivo, che non solo sapesse vivificare il suo pensiero, che in età più avanzata fosse poi in grado di svilupparlo portandolo a una produttività superiore, allora dovremmo innanzitutto impedire che quel bambino, all'età di sei o Sette anni, studiasse come studiano gli altri bambini e cominciasse ad apprendere le nozioni che gli altri bambini apprendono a scuola. Dovremmo anzi cercare che, di tutto quanto generalmente s'insegna a quell'età, gli venga insegnato il meno possibile; dovremmo tenerlo fino a dieci-undici anni in un clima di giochi infantili, e insegnargli il minor numero possibile di nozioni scolastiche, cosicché, possibilmente, a otto o nove anni egli non sappia ancora tirar le somme e legga molto male. Poi, verso gli otto o nove anni, dovremmo cominciare a insegnargli tutto ciò che generalmente si insegna ai bambini di sei-sette anni. In tal caso le forze umane si saranno sviluppate in tutt'altro modo, e l'anima userà in modo diverso ciò che ora le viene insegnato. (p. 71)
*Donde proveniva dunque la grande forza vivificatrice del corpo di [[Gesù]]?<br />Proveniva dalla loggia madre dell'umanità, diretta dal manu dal grande iniziato solare. Nel bambino nato dalla coppia di genitori, che il [[vangelo di Luca]] chiama Giuseppe e Maria, fu immersa una grande forza individuale che era stata coltivata e curata nella loggia madre del grande oracolo solare. In quel bambino fu introdotta la migliore e la più forte di quelle individualità. (p. 81)
*Abbiamo veduto il buddhismo penetrare e operare nella personalità del bambino nato dalla coppia della linea natanica della casa di Davide, come ci descrive il vangelo di Luca. Dall'altro lato vediamo che un'altra coppia, un altro Giuseppe e un'altra Maria con il bambino Gesù, discendenti dalla linea salomonica della stirpe di Davide, risiedevano dapprima a [[Betlemme]], come ci descrive il vangelo di Matteo. Questo bambino [[Gesù]] della linea salomonica è il portatore dell'individualità, vissuta un tempo quale [[Zarathustra]], che aveva fondato la civiltà persiana più antica. Sicché, all'inizio della nostra era, troviamo l'una accanto all'altra, incarnate per così dire in due individualità effettive, le due correnti del buddhismo e dello zarathustrismo; la prima, incarnata nel Gesù natanico di cui ci parla Luca, la seconda, nel Gesù salomonico della stirpe di Davide di cui ci parla Matteo. Le nascite dei due bambini non sono però perfettamente contemporanee. (p. 88)
*E l'evento del Cristo, che doveva aver luogo nell'Asia Minore, rendeva in certo modo necessario che in quella zona l'evoluzione rimanesse indietro rispetto all'India, per poter accogliere più tardi, in modo nuovo, ciò che all'India era Stato dato in altro modo. Nell'Asia Minore dovette esservi un popolo che potesse, per così dire, rimanere più indietro degli altri popoli d'Oriente, un popolo che si sviluppasse in tutt'altro modo. Mentre i popoli orientali erano stati formati in modo da poter vedere il bodhisattva divenuto Buddha, i popoli dell'Asia Minore – e specialmente l'ebraico antico – avevano dovuto esser trattenuti a un livello più basso, ad un livello infantile: questa fu una necessità. (p. 108)
*Come poteva la direzione spirituale dell'umanità provvedere a che, accanto alla corrente buddhistica, ne scorresse un'altra, la quale solo più tardi potesse accogliere il contenuto del [[buddhismo]]? Vi poteva provvedere solo in un modo: togliendo all'antica civiltà ebraica la possibilità di produrre uomini che sviluppassero il dharma per forza propria, e trattenendoli dal giungere in se stessi all'ottuplice sentiero. La civiltà ebraica non doveva avere un Buddha. Ciò che si era sviluppato nel buddhismo doveva essere dato all'ebraismo dall'esterno. Perciò, molto tempo prima dell'apparizione del Buddha, al popolo ebreo fu data la legge; non fu data interiormente, bensì esteriormente, mediante la rivelazione del decalogo, mediante i dieci comandamenti (Esodo 20, 2-17). Ciò che doveva diventare possesso interiore del buddhismo venne dato all'antico popolo ebreo nel decalogo, in una serie di leggi esteriori, come qualcosa che si riceve da fuori, che non si è ancora immedesimato con l'anima. Perciò l'antico ebreo sentiva i comandamenti come qualcosa che gli veniva dato dal cielo, a causa dell'infantilità del suo grado di sviluppo. (p. 109)
*Come noi definiamo lunare la luce del sole, quando la vediamo riflessa dalla [[Luna]], così allora il [[Cristo]] veniva chiamato Jahve o [[Geova|Jehova]]. Jahve non era altro che il riflesso del Cristo, prima che egli stesso discendesse sulla Terra. Il Cristo si annunziava indirettamente all'essere umano che non era ancora in grado di contemplarlo nella sua vera entità; similmente nel plenilunio, che altrimenti sarebbe oscuro, la luce del Sole si annunzia attraverso i raggi lunari. Jahve, Jehova è il Cristo, non veduto direttamente, ma come luce riflessa. (pp. 129-130)
*Questo tredicesimo {{NDR|[[bodhisattva]]}} è quello che gli antichi risci chiamavano Visva Karman, e che [[Zarathustra]] chiamò [[Ahura Mazdā|Ahura Mazdao]]; è colui che noi chiamiamo il Cristo. Egli è il condottiero e la guida della grande loggia dei bodhisattva, e il loro intero coro annunzia la dottrina del Visva Karman, la dottrina del Cristo. Colui che cinque-sei secoli avanti Cristo era passato dal grado di bodhisattva a quello di Buddha, era stato ornato delle forze del Visva Karman. Il Gesù natanico invece, che accolse in sé il Cristo, non fu soltanto "ornato", ma fu "unto", ossia fu compenetrato dal Visva Karman, fu pervaso dal Cristo. (p. 134)
*Il Cristo Gesù dovette comparire appunto in quell'epoca. Se fosse comparso nell'epoca nostra, non avrebbe potuto operare come operò allora, non avrebbe potuto presentarsi come modello all'umanità. Nell'epoca nostra avrebbe trovato organismi umani molto più profondamente immersi nella materia fisica. Ed egli stesso avrebbe dovuto discendere in un organismo fisico, entro il quale il poderoso influsso dell'animico-spirituale sulla materia non avrebbe più potuto attuarsi come a quei tempi. (p. 152)
==''Il Vangelo di Marco''==
===[[Incipit]]===
È noto che il vangelo di Marco comincia con le parole: «Principio del vangelo di Gesù Cristo». Già queste prime parole contengono tre enigmi per chi, ai giorni nostri, cerchi di comprendere il vangelo di Marco. Il primo enigma sta nella parola "principio". Il principio di che cosa? Come si deve intendere questo principio? II secondo enigma si trova nella parola "vangelo". Che cosa significa la parola "vangelo", dal punto di vista
dell'[[antroposofia]]? Il terzo enigma è la figura stessa del Cristo Gesù, del quale abbiamo già parlato spesso.
===Citazione===
*Già da molto tempo negli spiriti più profondi dell'umanità si era venuto affermando un dato di fatto: senza conoscere nulla della reincarnazione e del karma, quando contemplavano un'anima veramente grande, per descriverla nella sua realtà più essenziale, echeggiava in loro qualcosa che proveniva dalle incarnazioni precedenti. Come [[William Shakespeare|Shakespeare]] descrisse [[Amleto]] a quel modo, ignorando del tutto che in Ettore e in Amleto era vissuta la medesima anima, così [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]] descrive la figura di Faust come se dietro ad essa intravvedesse l'anima di Empedocle con tutte le sue singolarità: appunto perché in Faust era presente l'anima di [[Empedocle]]. Ed è proprio caratteristico questo modo di progredire e di avanzare del genere umano. (p. 20)
*Se le diverse religioni prendessero sul serio il principio dell'ammissibilità di tutte le religioni, e non lo usassero solo come un'etichetta, non si scandalizzerebbero più del fatto che l'[[Occidente]] non abbia adottato un Dio nazionale, ma un Dio che non ha nulla a che vedere con una qualsiasi nazionalità, in quanto è una entità cosmica. Gli [[India|Indiani]] parlano dei loro dèi nazionali. È quindi perfettamente naturale che ne parlino in modo diverso da come parlano uomini che non seguono, ad esempio, una divinità nazionale germanica, ma si raccolgono intorno a un'entità che si è incarnata in un popolo lontano e diverso dal loro. Si potrebbe parlare di una contrapposizione del principio religioso occidentale a quello orientale indiano, se si volesse per esempio dichiarare che Wotan è superiore a [[Krishna]]. Nel caso del [[Gesù|Cristo]] questo non è possibile. Sin dall'inizio Egli non appartiene ad alcun popolo singolo, ma al contrario realizza il più bello dei princìpi della scienza dello spirito: il riconoscimento della verità, senza distinzione di colore, di razza, di stirpe. (p. 40)
*Non esistevano in quei tempi antichi la scienza odierna, e neppure il pensiero comune, il sobrio raziocinio o la forza del giudizio logico. L'uomo stava di fronte al mondo esterno, lo percepiva, ma non l'analizzava in concetti, non conosceva la logica, né rifletteva sulle cose combinandole fra loro. Oggi è perfino difficile raffigurarsi tale condizione, perché oggi si riflette, si pensa su ogni cosa. L'uomo antico invece non pensava in questo modo: passava vicino alle cose, le vedeva e se ne imprimeva le immagini; ne trovava poi la spiegazione quando guardava il suo mondo immaginativo sognante, negli stati intermedi fra veglia e sonno. Vedeva allora immagini. (p. 74)
*L'[[oriente]] ha da conservare la grandezza del tempo passato, l'[[Occidente]] si impegna a preparare in anticipo quel che dovrà maturare più tardi. (p. 79)
*È strano che qualcuno affermi che noi attribuiamo al [[cristianesimo]] una posizione di preminenza rispetto alle altre religioni. [...] Noi rinunciamo a usare termini come "superiore" e "inferiore", ma vogliamo caratterizzare le cose secondo la loro verità. (p. 98)
*E poiché nel Cristo Gesù la pienezza dell'io penetrò per la prima volta in un corpo umano, nella misura massima possibile, quel corpo dovette presentarsi a un certo punto non già con una sola lesione (come nelle individualità dotate anticamente di un super-io), ma con cinque piaghe. Quelle cinque piaghe erano rese necessarie dall'esorbitare dell'entità del [[Gesù|Cristo]], cioè dell'io umano nella sua pienezza, al di fuori dei limiti della forma corporea umana. La croce dovette essere eretta sul piano fisico e storico, a causa di quella esuberanza dell'io. (p. 126)
*Esaminando la filosofia vedanta di Vyasa, possiamo constatare che essa non è elaborata alla maniera delle filosofie occidentali, pregne di idee, permeate di raziocinio: è per così dire ancora tirata giù dai mondi superiori e solo tradotta in parole umane. La sua caratteristica è di non essere stata conquistata mediante concetti umani, elaborata come i sistemi socratico o platonico, ma veduta chiaroveggentemente. (p. 129)
*Le forze occulte incontrano invece le difficoltà maggiori quando ci si trova a casa propria, sia da soli, sia con parenti. (p. 139)
*Nel corso di queste conferenze è stato già messo ripetutamente in rilievo che in futuro muterà l'attecciamento della gente verso i [[Vangelo|Vangeli]], per effetto di una migliore comprensione dell'elemento artistico, della loro composizione stessa. Gli sfondi occulti dei profondi impulsi storici scaturiti dai Vangeli saranno visti nella giusta luce solamente quando si terrà conto della particolare composizione artistica di quei testi. Anche da questo punto di vista la letteratura e l'arte evangelica occupano un loro posto nell'evoluzione storica dell'umanità, come abbiamo già messo in evidenza per alcuni episodi. (p. 151)
*Guardiamo alla civiltà contemporanea, anche prescindendo dalle manifestazioni più gravi della corruzione. Non occorre dirlo a chiunque in questi termini, perché la gente non lo gradisce: tutto è meccanizzato; in verità al giorno d'oggi la nostra civiltà materialistica adora solamente il meccanismo, anche se la gente non parla di "preghiere" o di "adorazione". Tuttavia le forze dell'anima che in passato venivano rivolte verso esseri spirituali, oggi sono rivolte verso le macchine, alle quali si può proprio dire che si dedica l'attenzione che un tempo si dedicava agli dèi. Questo vale soprattutto per la scienza: per quella che da un lato ignora quanto poco essa abbia a che fare con la verità, con la verità reale, e dall'altro quanto poco abbia a che fare con la logica. (p. 176)
*Per altro avviene che la donna in quanto donna, a causa della diversa formazione del cervello e quindi del diverso modo in cui può servirsene, può afferrare le idee spirituali con maggiore facilità. L'uomo invece, appunto a causa della sua struttura corporea fisica, ha una maggiore tendenza a pensare in modo materialistico, perché il suo cervello (per esprimersi alla buona) è più duro. Il cervello femminile è più molle, è meno ostinato, meno indurito, e ripeto che con ciò non si vuole affermare proprio niente sulla singola personalità, né in senso buono, né in senso cattivo. (p. 183)
==''Il Vangelo di Matteo''==
*Vorrei qui precisare esplicitamente che parlando di [[Zarathustra]] alludo a un essere che già i [[Greci|greci]] assegnavano a un'epoca di circa {{formatnum:5000}} anni precedente la guerra di Troia, e che quindi non è da identificarsi con quello che la storiografia esteriore chiama Zarathustra, e neppure con colui che viene menzionato con tale nome al tempo di Dario. Lo Zarathustra dei tempi remoti aveva dunque un protettore al quale possiamo attribuire il nome di Gustasb, col quale fu designato più tardi. (2012, p. 25)
*Dapprima [[Zarathustra]] visse in tempi antichissimi dando il suo caratteristico impulso all'evoluzione post atlantica, con la fondazione della civiltà palio persiana, iranica. Più tardi egli cedette il proprio [[corpo astrale]] per inaugurare attraverso [[Ermete Trismegisto|Ermete]] una nuova civiltà, e poi cedette a [[Mosè|Mosé]] il proprio [[corpo eterico]]. (2012, p. 60)
*Qualcosa viene ereditato dai genitori, dai nonni, e così via; quanto più si risale nella serie degli antenati, tanto meno rimane presente in noi delle impurità del nostro intimo essere, trasmesse ereditariamente: dopo quarantadue generazioni, non ne rimane più nulla. A questo punto, l'effetto dell'ereditarietà si è perduto. (2012, p. 90)
*Risalendo poi da [[Abramo]] addirittura fino all'epoca atlantica e prima ancora, dobbiamo riconoscere che la [[memoria]] era realmente qualcosa del tutto diverso da come è oggi. Prima di tutto non ci si ricordava soltanto, come adesso, delle esperienze personali fatte in una singola vita, ma con lo scorrere del sangue si aveva un ricordo anche di eventi precedenti la nascita, e di eventi riguardanti il padre, l'avo e così via per una serie di generazioni; solo più tardi la memoria andò restringendosi a tempi più brevi e poi a una singola vita umana. (2012, p. 103)
*[...] il [[nazireato]] consisteva (anche prima della fondazione della comunità dei [[Terapeuti]] e degli [[Esseni]]) nel fatto che singoli uomini si sottoponevano a ben determinati metodi di Sviluppo dell'anima e del corpo. In modo particolare, i nazirei applicavano un metodo fondato su una certa dieta (che del resto può essere utile anche oggi, se qualcuno vuol progredire più rapidamente nello sviluppo della propria anima). Essi si astenevano del tutto dal consumare cibi a base di carne, nonché dall'uso dell'alcool. Con ciò essi si creavano certe facilitazioni, in quanto realmente l'alimentazione carnea è in grado di rallentare l'evoluzione di chi tenda a un progresso spirituale. Questo non vuol essere propaganda per il [[Vegetarianismo|vegetarianesimo]]: è un dato di fatto che molti problemi divengono meno ardui se ci si astiene dalla dieta carnea. Si può acquistare una maggior forza di resistenza nell'anima, si possono accrescere le proprie capacità di superare gli ostacoli derivanti dal corpo fisico e dall'eterico, se viene eliminata la dieta carnea. L'uomo può diventare più produttivo spiritualmente; ma non lo diventa certo solo per il fatto di non nutrirsi di carne, bensì soprattutto accrescendo le forze della propria anima. (1979, p. 111)
*Si tratta dunque di due coppie di genitori, entrambi di nome Giuseppe e Maria (erano nomi frequenti, a quei tempi, ma col modo odierno di comprendere il senso dei nomi propri non si può trarre nessuna conseguenza dal fatto che si chiamavano Giuseppe e Maria) e di due fanciulli di nome [[Gesù]]. Di uno di questi, discendente dalla linea salomonica della casa di Davide, ci parla la genealogia del vangelo di Matteo. Dell'altro Gesù, discendente della linea nathanica e figlio di una diversa coppia di genitori, parla invece il vangelo di Luca. I due fanciulli crescono vicini l'uno all'altro, sviluppandosi fino all'età di dodici anni. Questi sono fatti menzionati dai [[Vangelo|Vangeli]], e i Vangeli si esprimono correttamente in ogni punto. Fintanto che si volle impedire che la gente conoscesse la verità, o fino a che la gente non voleva apprenderla, si è cercato di impedire la conoscenza diretta dei Vangeli. I Vangeli debbono essere solo compresi: essi dicono il vero. (2012, p. 113)
*Ogni forma d'[[Iniziazione|iniziazione]] consiste nel preparare l'uomo, nel rafforzarne gli organi, perché egli possa sostenere quell'urto, quando penetra nel macrocosmo. Uno degli aspetti essenziali dell'iniziazione è dunque il familiarizzarsi, l'illuminarsi, il diventar percepibile del mondo in cui ci troviamo durante la notte, e di cui durante il sonno ignoriamo tutto. (2012, p. 121)
*A quel tempo le forze dell'anima o dello spirito esercitavano ancora un'influenza assai maggiore, un'influenza per così dire immediata sul corpo fisico, mentre più tardi quest'ultimo divenne più denso e meno sensibile alle forze dell'anima. Per tale ragione era possibile allora effettuare delle guarigioni valendosi delle forze dell'anima; l'anima aveva un potere molto maggiore di compenetrare il corpo con le forze risanatrici provenienti dal mondo spirituale, sì da rimetterlo in ordine quando ne era stata turbata l'armonia. Questo potere dell'anima sul corpo andò gradatamente diminuendo, per effetto del corso dell'evoluzione. Le guarigioni dei tempi antichi erano dunque in larga misura fondate su processi spirituali. Coloro che venivano considerati medici non lo erano nel senso che si dà oggi al nome di medico; erano piuttosto dei guaritori, in quanto agivano sul corpo attraverso l'anima del paziente. Essi purificavano l'[[anima]], compenetrandola di sani sentimenti, impulsi e forze volitive, mediante gli influssi animico-spirituali che erano in grado di esercitare, sia nello stato della percezione fisica ordinaria, sia nel cosiddetto "sonno del tempio" o in altre condizioni simili, che non erano poi che un modo di porsi dell'uomo in uno stato di [[chiaroveggenza]]. (2012, p. 176)
*Che cosa fanno invece certi commentatori faciloni? Poiché nel [[Vangelo secondo Matteo|vangelo di Matteo]] si vedono una volta nutriti quattromila con sette pani, e un'altra cinquemila con cinque pani, quest'ultima scena viene giudicata una semplice ripetizione della prima e si accusa l'autore negligente di avere sbagliato nel copiare! Non dubito che per certi libri scritti nel nostro tempo, questo possa effettivamente accadere; ma i [[Vangelo|Vangeli]] non sono stati certo scritti in quel modo. Se in essi si trova ripetuta due volte una narrazione, ciò ha un suo profondo significato. (2012, p. 184)
*Andiamo incontro a un tempo nel quale le forze superiori dell'uomo potranno percepire il [[Gesù|Cristo]] (ciò va accolto come una comunicazione). Già prima della fine del secolo ventesimo a un piccolo numero di uomini (come a Teodora in ''La porta dell'iniziazione'') si sarà dischiusa la vista spirituale, sicché potranno avere la stessa esperienza che ebbe Paolo a [[Damasco]]: egli poté averla già allora in quanto era "un prematuro" (1 Corinzi 15,8). Prima della fine del secolo ventesimo un certo numero di uomini ripeterà l'esperienza fatta da Paolo davanti a Damasco (Atti degli Apostoli 9,1-22); essi non avranno più bisogno dei Vangeli né di altri testi per riconoscere il Cristo. La loro esperienza interiore li illuminerà sul Cristo, il quale apparirà "sulle nuvole", cioè nella sfera eterica (Daniele 7, 13; Matteo 24,30; Apocalisse 1,7). (2012, p. 188)
*In quanto [[Antroposofia|antroposofi]] abbiamo spesso enunciato che il Cristo non appartiene solo ai "cristiani", poiché si tratta del medesimo essere che [[Zarathustra]] chiamava [[Ahura Mazdā|Ahura Mazdao]] e che gli antichi sette risci indiani chiamavano Vishva Karman. Noi viviamo in [[Occidente]], ma sappiamo che anche in [[Oriente]] si parla del Cristo, con altre denominazioni. (2012, p. 239)
==''L'azione delle stelle e dei pianeti sulla vita terrestre''==
*Se i fisici potessero viaggiare su un qualche veicolo adatto, sarebbero stupiti di non trovare il [[Sole]] che somiglia ad un gas. Essi troverebbero una cavità, una vera cavità che appare come luce. E ciò che essi troverebbero sarebbe proprio lo spirituale. (pp. 16-17)
*Se fra i [[cane|cani]] vi fosse uno [[Arthur Schopenhauer|Schopenhauer]], che avesse un analogo modo di pensare, potrebbe scrivere i libri interessanti! Schopenhauer ha scritto un libro, ''[[Il mondo come volontà e rappresentazione]]'', perché era un uomo, il suo cervello olfattivo era stato trasformato in organo della ragione. Il cane scriverebbe un interessante libro: ''Il mondo come volontà e profumo''. Vi si potrebbero trovare molte cose che l'uomo non può sapere, perché l'uomo si fa delle rappresentazioni, mentre il cane fiuta. Io credo anzi che, se il cane fosse uno Schopenhauer, il libro che esso scriverebbe sarebbe molto più interessante del libro scritto da Schopenhauer stesso, ''Il mondo come volontà e rappresentazione!'' (p. 18)
*Le [[Razza umana|razze]] vissero originariamente in luoghi diversi sulla [[Terra]]. In un luogo si formò una razza, in un altro luogo se ne formò un'altra. Qual è la causa di ciò? Potremmo benissimo spiegarlo rilevando che su una determinata regione della Terra ha un'influenza particolarmente forte un certo pianeta, e su un'altra regione un altro pianeta. Se andiamo per esempio in [[Asia]], troviamo che là, sul suolo asiatico, agisce in modo speciale tutto ciò che scorre giù sulla Terra da [[Venere (astronomia)|Venere]]. Se andiamo sul suolo americano, troviamo che vi agisce in modo particolare ciò che vien giù da Saturno; e in [[Africa]] ciò che viene da [[Marte (astronomia)|Marte]]. Cosicché troviamo che su ogni parte della Terra agisce in modo particolare un pianeta diverso. (p. 20)
*[[Marte (astronomia)|Marte]], per quanto lo si può esplorare [...] si rivela consistere essenzialmente di una massa più o meno fluida, non come la nostra, ma come una gelatina o qualcosa di analogo. Marte è fluido in questo modo. Certo ha anche delle parti solide, però non tanto dense come sulla nostra terra, ma circa come le corna degli animali. (p. 29)
*Si parla sempre dei canali di Marte, di canali cioè che dovrebbero esistere su Marte. Ma perché se ne parla? Su Marte non si vedono che delle linee, e queste vengono chiamate "canali". Ciò è giusto, ed anche non giusto. <br />Poiché Marte non è solido nel senso corrente sulla terra, non si può, naturalmente, parlare di canali come ne esistono sulla terra; ma si può dire invece che su Marte vi è qualcosa di simile ai nostri monsoni. (p. 29)
*Se si considera il [[Sole]], si vede che esso ha il massimo influsso. Ma il Sole ha questo massimo influsso su tutto ciò che, sulla [[Terra]], è morto e deve, ogni anno, essere chiamato alla vita; mentre la [[Luna]] ha un influsso solo sulla vita, e non su ciò ch'è morto. [[Marte (astronomia)|Marte]] ha, per esempio, un influsso soltanto su ciò che sta in una vita più fine, nella sensazione; e gli altri pianeti esercitano il loro influsso solo sull'elemento animico e sullo spirituale, e così via. Il Sole è così veramente il corpo celeste che, sulla Terra, agisce nel modo più intenso fin dentro i minerali. La Luna non può far nulla sui minerali, Marte ancora meno. (p. 32)
*Se ci si vuole rappresentare come sia oggi [[Marte (astronomia)|Marte]], ci si deve rappresentare come fu una volta la Terra: in tal modo si avrà davanti a sé l'aspetto di Marte. <br />Oggi noi abbiamo delle correnti regolari da sud a nord, e da nord a sud. Una volta esse erano molto più dense dell'aria; erano correnti di aria fluida; e così è oggi Marte. Vi sono su Marte correnti molto più viventi, molto più acquose, non aeriformi. (p. 32)
*[[Giove (astronomia)|Giove]], per esempio, è quasi interamente aeriforme, ma anch'esso è alquanto più denso dell'aria terrestre. Giove rappresenta, come oggi lo vediamo, uno stato a cui la Terra tende, uno stato cui la Terra perverrà in avvenire. (p. 32)
*Vedete, l'[[antroposofia]] non è sorta contro la scienza naturale; ma, poiché esiste la scienza naturale, è sorta l'antroposofia, ed essa dovette nascere per il motivo che la scienza naturale, con i suoi strumenti perfetti, con i suoi esperimenti complicatissimi, ha scoperto una quantità di fatti che, così come essa li scopre, non possono essere realmente compresi; ed infatti non sono compresi. Potranno essere compresi soltanto se si percepisce lo spirituale che sta dietro le cose, se si ammette che in ogni cosa vi è realmente un elemento spirituale. (p. 85)
*Quando ad un qualsiasi [[animale]] che si voglia nutrire col [[latte]], si dà del latte, esso può, in certe circostanze, crescere benissimo. Ma se invece si scompone il latte nei suoi componenti chimici, e si cerca di che cosa esso consista, e poi, invece del latte, si somministrano all'animale questi componenti chimici, l'animale stesso se ne va all'altro mondo, non può nutrirsi. Da che cosa dipende ciò? Dipende dal fatto che nel latte agisce qualcosa, oltre ai suoi componenti chimici; e anche nella patata vive qualcos'altro, oltre ai suoi puri componenti chimici: vi è l'elemento spirituale. Dappertutto nella natura agisce lo spirito. (p. 86)
*L'uomo deve capire che le cose nel mondo si modificano. E la più grande disgrazia, si potrebbe dire, è che una volta l'[[Uomo|umanità]] era superstiziosa, mentre ora è scientifica. Ma la superstizione si è pian piano, pezzo per pezzo, insinuata nella [[scienza]], ed oggi abbiamo semplicemente una scienza superstiziosa. (p. 98)
*Il cosmo stellare è dappertutto abitato, dappertutto pieno di anime, è dovunque animato: soltanto, le anime sono diverse. (p. 101)
*Mentre prima gli uomini sapevano, quando guardavano alla [[Luna]], che dalla Luna giungono sulla Terra le forze per ogni fecondazione (nessun essere avrebbe dei discendenti, se la Luna non inviasse le forze di fecondazione; nessun essere crescerebbe, se dal [[Sole]] non venissero le forze di crescita; nessun uomo penserebbe, se non venissero da [[Saturno (astronomia)|Saturno]] le forze di pensiero), mentre dunque una volta si sapeva tutto ciò, oggi non si conosce nient'altro che la velocità di traslazione di Saturno o della Luna, e se la Luna ha o non ha qualche vulcano spento, ma null'altro: non si vuole sapere null'altro. Soltanto si calcola ciò che si vuol sapere sulle stelle. (p. 102)
==''L'iniziazione''==
===[[Incipit]]===
In ''ogni'' uomo esistono facoltà latenti per mezzo delle quali può acquistarsi conoscenze sui mondi superiori. Il mistico, lo gnostico, il [[Teosofia|teosofo]] parlano sempre di un mondo delle anime e di un mondo degli spiriti, che sono per loro altrettanto reali quanto quello che si può vedere con gli occhi fisici e toccare con le mani fisiche. Chi li ascolta può sempre dirsi che anch'egli può avere le esperienze di cui si parla se si sviluppa in sé talune forze che ancora dormono in lui. Si tratta soltanto di sapere come occorra adoperarsi per sviluppare tali facoltà. Un consiglio al riguardo potrà venir dato soltanto da chi già possiede quelle forze. Da quando esiste il genere umano, vi furono sempre [[scuola|scuole]] nelle quali chi possedeva le facoltà superiori istruiva coloro che aspiravano alle medesime. Tali scuole vengono chiamate ''occulte''; e l'insegnamento che vi si riceve si chiama insegnamento occulto. Tale denominazione si presta naturalmente a malintesi. Chi la ode, può facilmente essere indotto a credere che gli uomini capaci d'impartire tale insegnamento vogliano essere una speciale classe privilegiata che trattiene arbitrariamente il proprio sapere senza trasmetterlo ai propri simili.
===Citazioni===
*Potrai godere appieno del cuore e dell'affetto di un iniziato: egli ti affiderà il suo segreto solo quando ne sarai maturo. Lo potrai adulare, lo potrai torturare; nulla varrà a determinarlo a svelarti qualcosa che egli sa di non doverti confidare, perché al gradino della tua evoluzione non sei ancora in grado di accogliere in modo giusto quel mistero nella tua anima. (p. 17)
*L'occultista considera il ''godimento'' soltanto come un ''mezzo'' di nobilitarsi ''per il mondo''. Il godimento è per lui un messaggero che lo istruisce sul mondo; ma l'insegnamento ricavato dal godimento ti serve per progredire nel ''lavoro''. Non impara per accumulare tesori di sapienza per sé, ma permettere ciò che ha imparato a servizio del mondo. (p. 23)
*Di particolare importanza per l'educazione del discepolo è il modo in cui ''ascolta'' gli altri quando parlano. Deve abituarsi a far tacere del tutto la propria interiorità. Quando qualcuno esprime un'opinione, e un altro lo ascolta, nell'interiorità di questi sorge in generale un sentimento di approvazione o di opposizione. Molti si sentiranno subito spinti a esternare il loro consenso e soprattutto la loro opinione contraria. Il discepolo deve mettere a tacere ogni simile approvazione e opposizione. (p. 40)
*Le entità superiori, di cui si tratta nella scienza occulta, possono parlare soltanto a chi, ascoltando imparzialmente, sia capace davvero di accogliere interiormente le loro comunicazioni con calma, senza l'emozione di un'opinione personale o di un sentimento personale. Finché gli uomini oppongono un'opinione o un sentimento qualsiasi a quel che si ascolta, le entità del mondo spirituale tacciono. (p. 41)
*Una norma deve venir osservata: nessuno deve dedicare a esercizi occulti tempo e forza superiori a quelli di cui la sua situazione nella vita, e i suoi doveri gli permettano di disporre. Nessuno, per seguire il sentiero occulto, deve modificare a un tratto qualcosa nelle condizioni esteriori della propria vita. Se si desiderano veri risultati, occorre ''pazienza''; dopo avere eseguito per qualche minuto un esercizio, bisogna poterlo interrompere per compiere tranquillamente il lavoro quotidiano, e nessun pensiero relativo agli esercizi deve frammischiarsi al lavoro della giornata. Chi, nel senso migliore e più elevato, non hai imparato ad ''aspettare'', non è adatto alla disciplina occulta e non arriverà mai risultati di qualche valore. (pp. 45-46)
*Non occorre certo ripetere che il discepolo dell'occultismo, ''per il fatto di'' vivere nei mondi superiori, non deve trascurare alcun dovere della sua vita ordinaria. ''Nessun'' dovere nel mondo superiore può obbligarlo a trascurare uno solo dei suoi doveri nel mondo ordinario. Il padre di famiglia rimane ugualmente buon padre di famiglia, la madre rimane ugualmente buona madre, il funzionario non è impedito di assolvere i suoi obblighi e neppure il soldato o qualsiasi altra persona, se vuol diventare discepolo occulto. (p. 62)
*Chi ha acquisito la capacità di seguire principi ed ideali alti, senza curarsi di propri desideri e scopi personali, chi sa sempre compiere il suo dovere, anche quando inclinazioni e simpatie tendono a distrarlo, nella vita abituale è già ''inconsapevolmente'' un iniziato; ben poco gli mancherà per poter superare la prova descritta. (p. 64)
*Si ottiene qualcosa soltanto abbandonandosi sempre di nuovo un determinato pensiero, facendolo del tutto proprio. Esso è: "Devo far di tutto per educare la mia anima il mio spirito, ma ''aspetterò'' con calma che le potenze superiori mi giudichino maturo per una certa illuminazione". Se questo pensiero assume tale forza e noi da formare una disposizione del carattere, sia sulla giusta strada. (p. 70)
*Esiste ''una sola'' via per spogliarsi dei propri difetti e delle proprie debolezze: riconoscerli esattamente. [...] Chi si abitua alla verità verso se stesso, si apre la porta alla visione superiore. (p. 71)
*Vi sono anche altre vie che conducono più rapidamente alla meta; nulla hanno però in comune con ciò che qui è inteso, perché su chi le segue possono avere effetti che un occultista esperto non può desiderare. Siccome alcune di queste vie spesso diventano di dominio pubblico, è necessario ammonire espressamente che non conviene seguirle. Per ragioni che soltanto l'iniziato può comprendere, ''quelle'' vie non possono mai essere comunicate al pubblico nella loro vera forma. Le poche notizie frammentarie che qua e là appaiono non possono condurre ad alcun profitto, ma piuttosto a minare la salute, la felicità e la serenità dell'anima. Chi non vuole affidarsi a potenze molto tenebrose, delle quali non può conoscere né la vera natura, né l'origine, eviti di occuparsi di quelle cose. (p. 75)
*Occorre però rilevare che il desiderio generico di conseguire la conoscenza superiore non basta. Tale desiderio è naturalmente comune a molti. Chi ha ''soltanto'' il desiderio, senza la volontà di accettare le condizioni ''speciali'' della disciplina occulta, certo non arriverà lontano. A questo dovrebbe riflettere chi si lagna che la disciplina occulta non risulta facile. Chi non può o non vuole adempiere a quelle severe condizioni ''deve'' rinunziare ''per il momento'' alla disciplina occulta. Le condizioni sono ''severe'', ma non ''dure'', poiché il loro adempimento non soltanto dovrebbe, ma deve essere un atto di libera volontà. (p. 78)
*Minimi sono i risultati del lavoro, quando è compiuto per desiderio di successo, così come l'apprendimento seguito senza devozione reca poco vantaggio. Fa progredire soltanto l{{'}}''amore'' per il lavoro, non l'amore per il risultato. (p. 85)
*Se all'uomo si aprisse lo sguardo nel mondo dello spirito prima di essere a sufficienza preparato alle entità che vi esistono, dinanzi all'immagine già descritta della propria anima sarebbe anzitutto come di fronte a un enigma. Le figure dei suoi istinti e delle sue passioni gli si presentano ora con forme che sentirebbe come figure animali, o più di rado come figure umane. (pp. 114-115)
*A questo gradino della sua evoluzione, il chiaroveggente percepisce inoltre cose che sfuggono quasi, o completamente, alla comprensione sensibile. Per esempio, può osservare la diversità astrale fra un ambiente che sia per la maggior parte riempito da uomini di mentalità bassa, e uno in cui si trovino raccolte persone di mentalità elevata. In un ospedale, non soltanto l'atmosfera fisica, ma anche la spirituale, è diversa da quella di una sala da ballo. Una città mercantile ha un'aria astrale diversa da quella di un centro universitario. (p. 126)
*Finché l'anima non è veggente nel senso più alto, essa è guidata da esseri cosmici superiori. Come la vita di un cieco, che abbia acquistato la vista dopo un'operazione, diventa diversa da quella che era prima, quando doveva dipendere dall'altrui guida, così la vita del discepolo si trasforma con la disciplina occulta. Egli è maturo per sapersi guidare, e da ora in avanti deve assumere la direzione di se stesso. Appena questo succede, egli si trova comprensibilmente esposto ad errori di cui la coscienza ordinaria non ha idea. Agisce ora da un mondo dal quale potenze superiori lo influenzavano prima a sua insaputa. Quelle potenze superiori sono disciplinate dall'armonia cosmica universale. Da tale armonia cosmica il discepolo ora esce. Deve quindi fare da sé cose che prima venivano per lui compiute senza la sua cooperazione. <br />Questa è la ragione per cui i libri che trattano di questi argomenti parlano molto dei pericoli cui va incontro chi ascende ai mondi superiori. Le descrizioni, che talvolta vi si trovano di tali pericoli, si prestano veramente a far sì che anime timide rabbrividiscano di fronte alla vita superiore. Occorre però dire che questi pericoli esistono soltanto quando vengano trascurate le necessarie cautele. Se invece i consigli suggeriti dalla vera disciplina occulta sono seguiti con cura, l'ascesa si svolge attraverso esperienze che trascendono per potenza e grandezza tutto ciò che la fantasia più audace possa immaginare; ma non si può parlare di danni alla salute o alla vita. (p. 137)
*Se qualcuno mi invia un sentimento di odio, esso è visibile al chiaroveggente nella forma di una tenue nube luminosa di un determinato colore. Il chiaroveggente può difendersi da quel sentimento di odio, così come un uomo dei sensi può parare un colpo fisico diretto a colpirlo. Nel mondo soprasensibile l'odio diventa un fenomeno visibile. (p. 141)
*Il "guardiano" lo deve ammonire di non procedere oltre, se non sente in sé la forza di soddisfare le richieste contenute nel discorso su citato. Per quanto orribile possa essere la figura del "guardiano", essa tuttavia è soltanto l'effetto della passata vita del discepolo, è soltanto il suo carattere, destato a vita indipendente al di fuori di lui. (pp. 148-149)
==''La Filosofia della libertà''==
===[[Incipit]]===
Nel suo pensare ed agire è l'[[uomo]] un essere spiritualmente [[libertà|libero]], oppure si trova sotto la costrizione di una ferrea necessità di leggi puramente naturali? A pochi problemi è stato rivolto tanto acume quanto a questo. L'idea della libertà del volere umano ha trovato un gran numero di caldi sostenitori e di ostinati oppositori. Vi sono persone che nel loro pathos morale chiamano spirito limitato chi possa negare un fatto così palese come la libertà. Di fronte a queste ve ne sono altre che vedono il colmo della non scientificità nel credere interrotta la necessità delle leggi di [[natura]] nel campo dell'agire e del pensare umani.<br />
Una stessa cosa viene così in pari tempo dichiarata il più prezioso [[bene]] dell'umanità oppure la peggiore [[illusione]]. <br />Infinito acume è stato impiegato per chiarire come la libertà umana sia compatibile con l'agire della natura, alla quale anche l'uomo appartiene.<br />Non minore è l'impegno col quale dall'altra parte si è tentato di rendere comprensibile come sia potuta sorgere una simile idea errata. Che qui si abbia a che fare con uno dei più importanti problemi della vita, della religione, della pratica e della scienza, sente chiunque. (1986)
===Citazioni===
*Il piacere non ha affatto col suo oggetto lo stesso rapporto che con esso ha il concetto formato dal pensare. Io sono cosciente in modo nettissimo che il concetto di una cosa viene formato per attività mia, mentre invece il piacere è in me provocato da un oggetto in modo analogo a quello in cui, da una pietra che cade, si provoca una modificazione nella cosa su cui cade. Rispetto all'osservazione, il piacere è dato esattamente allo stesso modo in cui è dato il processo che lo produce. Ma ciò non vale per il concetto. Posso domandare perché un determinato fenomeno produca in me il sentimento del piacere. Ma non posso domandare perché un fenomeno produca in me una determinata somma di concetti. (p. 34, 1966)
*{{NDR|Per un [[idealista]] critico }} Non possono esserci per lui che due generi di uomini: gli ingenui, che ritengono cose reali i fantasmi dei propri sogni, e i saggi che vedono la nullità di questo mondo sognato e che devono quindi, via via, perdere ogni voglia di curarsene. (p. 69, 1966)
*Nel momento in cui una percezione spunta sull'orizzonte della mia osservazione, entra in azione me anche [[pensare]]. (p. 89, 2016)
*La nostra vita è una continua oscillazione pendolare fra la comunione col divenire generale del mondo e la nostra esistenza individuale. Quanto più in alto saliamo verso la natura universale del pensare, nella quale alla fine ciò che è individuale non ci interessa più che come esempio, come esemplificazione del concetto, tanto più si perde in noi il carattere dell'essere particolare, della singola ben determinata personalità. Quanto più discendiamo invece nelle profondità della vita personale e facciamo risuonare i nostri sentimenti in accordo con le esperienze del mondo esteriore, tanto più ci distacchiamo dall'esistenza universale. (pp. 91-92, 1966)
*Un essere, che avesse un numero di sensi minore di quelli che all'uomo, percepirebbe meno, del mondo; uno che ne avesse un numero maggiore percepirebbe di più. Il primo avrebbe perciò una conoscenza meno completa del secondo. (p. 104, 2016)
*Libero è l'uomo quando in ogni momento della sua vita è in grado di ubbidire a se stesso. Un'azione morale è una azione ''mia'' soltanto se può, in questo senso, dirsi libera. (p. 138, 1966)
*Il mero concetto di dovere esclude la [[libertà]] perché non vuole riconoscere l'elemento individuale, esigendone invece la sottomissione ad una norma generale. La libertà dell'agire è concepibile solo dal punto di vista dell'individualismo etico. (p. 138, 1966)
*Una chiesa o un'altra comunità generano non-libertà, quando i suoi preti o i suoi maestri si fanno dominatori delle coscienze, vale a dire quando i credenti ''devono'' prendere da loro, dal confessionale, i motivi delle proprie azioni. (p. 171, 2016)
*L'uomo è libero nella misura in cui può realizzare nella sua volontà la stessa disposizione d'anima che vive in lui quando egli è cosciente dell'elaborazione di intuizioni puramente ideali (spirituali). (p. 172, 1966)
*Noi non possiamo escogitare l'essenza della realtà con ipotesi astratte, concettuali (attraverso un riflettere puramente concettuale), ma ''viviamo'' nella realtà in quanto troviamo le idee per le nostre percezioni. (p. 210, 2016)
*Noi non vogliamo più ''credere'', vogliamo ''conoscere''. La [[fede]] esige il riconoscimento di verità che non possiamo del tutto penetrare; e ciò che non penetriamo ripugna al nostro individuo che vuol vivere ogni cosa come esperienza interiore profonda. Ci soddisfa solo il ''sapere'', il quale non si sottomette ad alcuna norma esteriore, ma sorge dall'intima vita della personalità. (p. 228, 1966)
*La massima fondamentale dell'uomo libero è quella di vivere nell'amore per l'[[azione]] e di lasciar vivere avendo comprensione per la [[volontà]] altrui.
==''La mia vita''==
===[[Incipit]]===
Accade da qualche tempo che, in discussioni pubbliche sull'[[antroposofia]] da me coltivata, vengano introdotti dati e giudizi intorno alla mia vita. E poiché se ne traggono conclusioni sull'origine di quelli che si considerano mutamenti nel mio cammino spirituale, alcuni amici hanno espresso il parere che sarebbe bene scrivessi io stesso qualcosa della mia vita.
===Citazioni===
*Là, disteso sul divano, giaceva l'Ottenebrato {{NDR|[[Friedrich Nietzsche]]}}, con la sua fronte mirabilmente bella di artista e di pensatore. Erano le prime ore del pomeriggio. Gli occhi, pur essendo spenti, apparivano ancora pervasi d'anima; ma di quanto li circondava non accoglievano più che un'immagine a cui era ormai negato l'accesso all'anima. Stavamo dinanzi a lui, ma Nietzsche non lo sapeva. Eppure si sarebbe ancora potuto credere che quel volto spiritualizzato fosse l'espressione di un'anima la quale, nel corso del mattino, avesse intensamente pensato e volesse ora riposare un momento. Credetti che la scossa interiore da me provata si trasformasse in comprensione per il genio il cui sguardo mi fissava senza vedermi. La passività di quello sguardo, lungo e fisso, sprigionò la comprensione del mio proprio sguardo, che in quel momento poté lasciar agire la forza animica dell'occhio, senza che l'altro occhio lo incontrasse. <br />E si presentò alla mia anima l'anima di Nietzsche, quasi librata sul suo capo, illimitatamente bella nella sua luce spirituale; liberamente aperta ai mondi spirituali nostalgicamente invocati, ma non trovati, prima dell'oscuramento: incatenata però ancora al corpo, conscio di essa soltanto quando il mondo spirituale era ancora per lei nostalgia. L'anima di Nietzsche era ancora presente, ma poteva tenere solo dal di fuori quel corpo che le aveva impedito di espandersi nella pienezza della sua luce finché era stata da esso circoscritta. (p. 188)
*[[Nietzsche]] partì da una visione dello spirito in forma mitica. [[Apollo]] e [[Dioniso]] erano figure che egli sperimentava e sentiva. Tutto il corso della storia dell'uomo gli apparve come cooperazione o anche come lotta fra i due. Ma egli giunse solo ad una rappresentazione mitica di essi. Non penetrò fino alla visione di vere entità spirituali. Partì dal mito spirituale e arrivò alla natura. Nell'anima di Nietzsche, Apollo rappresentava la materia secondo l'idea della scienza naturale, Dioniso operava come forza di natura. Ma così la bellezza di Apollo gli si offuscò, e la commozione cosmica di Dioniso gli si paralizzò nella fermezza delle leggi naturali. (p. 192)
*Mi accorsi di sperimentare un punto d svolta della vita umana molto più tardi di quanto non avvenga di solito per altri. Ma mi resi conto che ciò aveva per la vita dell'anima conseguenze ben determinate. Scoprii che gli uomini, passando troppo presto dal lavorìo animico entro il mondo spirituale all'esperienza del mondo fisico, non giungono ad ''afferrare in purezza'' né il mondo spirituale né il mondo fisico. Mischiano di continuo istintivamente ciò che le cose dicono ai loro sensi con ciò che l'anima sperimenta attraverso lo spirito e che da essa è poi adoperato per "rappresentarsi" le cose. (p. 234)
*[...] io non ero impegnato di fronte a nessuno al mantenimento del segreto, perché non prendevo nulla dalla "sapienza antica": la conoscenza dello spirito che io posseggo è assolutamente un risultato della mia propria ricerca spirituale. Soltanto dopo essere arrivato ad una conoscenza per le mie proprie vie, cito quello che del "sapere antico" esiste già in qualche modo pubblicato, per mostrare la concordanza e insieme il progresso che è possibile all'investigazione attuale. <br />Così, da un dato momento in poi, fui completamente in chiaro con me stesso che, presentando pubblicamente la conoscenza dello spirito, facevo una cosa giusta. (p. 291)
*Ma in gran parte i membri erano seguaci fanatici dell'uno o dell'altro dei capi della [[Società Teosofica]]; e giuravano sui dogmi di quei capi che avevano un carattere spiccatamente settario. <br />A me ripugnava questo modo di agire nella Società Teosofica, per la banalità e il dilettantismo che vi allignavano. Solo fra i teosofi inglesi trovavo una sostanza interiore, proveniente ancora dalla [[Blavatsky]], che a quel tempo [[Annie Besant]] ed altri coltivavano in modo adeguato. (p. 308)
*Quando accettai l'invito della Società Teosofica, essa era l'unica istituzione degna d'esser presa sul serio e nella quale esistesse vera vita spirituale. E se l'atteggiamento interiore, il contegno e l'attività di essa fossero rimasti quali erano allora, né per me né per i miei amici si sarebbe mai reso necessario uscirne. Tutt'al più si sarebbe potuto costituire ufficialmente, in seno alla Società Teosofica, una sezione speciale: "Società Antroposofica". <br />Invece, già dal 1906 in poi apparvero nella Società Teosofica delle manifestazioni che ne palesavano la decadenza in modo spaventoso. (p. 309)
*Quello che ho fatto, l'ho fatto per impulsi spirituali. (p. 311)
*So bene quanto ciò che ho dato nei libri sia lontano dal suscitare, per sua propria forza interiore, una tale esperienza nelle anime che li leggono. Ma so anche quanto io abbia lottato, pagina per pagina, per raggiungere quanto più potevo in questa direzione. Il mio stile non è tenuto in modo da far trapelare nei periodi i miei sentimenti soggettivi. Mentre scrivo, attutisco ciò che sale dall'intimo calore e dal profondo sentimento, in uno stile asciutto, matematico. Ma solo ''questo'' stile può essere un risvegliatore, poiché il lettore deve suscitare in se stesso il calore e il sentimento. Non può lasciare che, in uno stato di coscienza smorzata, essi vengano in lui semplicemente "travasati" dall'autore. (p. 326)
*Ciò che sarebbe stato bene capire, ma che allora fu preso in considerazione da pochissimi, era che la corrente antroposofica dava qualcosa di carattere totalmente diverso da quello che aveva la Società Teosofica. In questo carattere risiedeva la vera ragione per cui la Società Antroposofica non poté continuare a esistere come una parte di quella teosofica. I più diedero valore, invece, alle assurdità che si sono andate formando nella Società Teosofica e che hanno condotto a litigi senza fine. (p. 349)
==''La missione universale dell'Arte''==
===[[Incipit]]===
Facendo seguito alle diverse conferenze tenute qui negli ultimi tempi, vorrei oggi svolgere alcune considerazioni in merito all'evoluzione dell'umanità dopo l'avvento del [[cristianesimo]], e far notare alcune cose che risulteranno meglio proprio come conclusione delle conferenze precedenti.
===Citazioni===
*Si potrebbe dire che a sentirsi così legato alla terra ed estraneo al cosmo l'uomo è giunto oggi, tanto da considerare le [[stelle]] addirittura del tutto al di fuori della sua dimora terrena e di scarsa importanza per loro. (pp. 8-9)
*Vi è in genere nell'evoluzione dell'umanità una tendenza contraria al progresso. Oggi l'umanità ha ancora paura di formulare nuovi concetti: vorrebbe continuare a sviluppare i vecchi. Dobbiamo uscire da questa avversione al progresso. Se diverremo favorevoli al progresso, acquisiremo anche una naturale relazione verso l'antroposofia, che appunto si avvia da esigenze antiquate verso quelle attuali dell'umanità, vale a dire ad elevarsi allo spirito. (p. 21)
*Nella forma delle chiese vi è in un certo senso il desiderio dell'anima per la sua forma dopo aver abbandonato il corpo. (p. 30)
*L'artista non riuscirebbe a creare con la sua materia, se in lui non vivesse l'impulso che proviene dal mondo spirituale. (p. 57)
*Chi ad esempio sente davvero il rosso, lo splendore del rosso, sperimenterà sempre come il rosso "esca" dal quadro, come esso ci porti vicino quel che nel quadro viene raffigurato, mentre il blu ce lo porta lontano. (p. 126)
*Gli antichi poeti epici non esprimevano questi uomini avevano da dire sugli eroi stessi (questo lo si ascoltava già tutti giorni sulla piazza del mercato), ma ciò che sulle cose umane e terrene poteva dire la dea, se l'uomo le si abbandonava. Questa era la poesia epica. <br />«Cantami, o diva, del pelide Achille...», così comincia [[Omero]] l'[[Iliade|''Iliade'']]. «Musa, quell'uom di multiforme ingegno...», così Omero comincia l'[[Odissea|''Odissea'']]. Musa, diva, cioè dea. Non sono frasi fatte, ma la testimonianza intima del vero poeta epico, che non vuole parlare da sé, che fa parlare in se stesso la dea, che l'accoglie nella propria fantasia, figlia della cosmica forza di crescita, affinché il divino parli lui degli eventi del mondo. (p. 134)
*Il poeta epico sentiva come se la musa, la dea, fosse discesa in lui e giudicasse gli eventi terreni. Perciò nei tempi antichi il greco, quando come attore impersonava il dramma, voleva evitare che l'individuo umano trasparisse in lui, e per questo si metteva dei rialzi sotto i piedi; e la sua voce risuonava come attraverso una specie di strumento musicale, poiché ciò che si rappresentava nel dramma doveva essere sollevato al di sopra dell'individuo umano. (p. 135)
*Dobbiamo saperci valere bene di tutto quel che ci ha portato il naturalismo non dobbiamo perdere tutto quel che abbiamo acquisito cercando nei secoli l'ideale artistico dell'imitazione della natura. Sono cattivi artisti e cattivi scienziati quelli che guardano al [[materialismo]] con schermo; il materialismo doveva esistere. Non vale storcere la bocca di fronte all'uomo terreno meramente materiale, terrestre, di fronte al mondo materiale, ma avere invece la volontà di penetrare davvero anche con lo spirito del mondo materiale. Non dobbiamo dunque disprezzare perché il materialismo ci ha portato nella scienza e nell'arte. Dobbiamo invece ritrovare la via allo spirito, senza creare un arido simbolismo o fasulle allegorie. Simbolismo e allegorie non sono forme artistiche. Soltanto l'impulso immediato del sentire artistico attinto alla sorgente dalla quale scaturiscono le idee dell'[[antroposofia]], può essere il punto di partenza per un'arte nuova. Dobbiamo diventare artisti, non simbolisti o inventori di allegorie, salendo davvero sempre più nei mondi dello spirito grazie una conoscenza spirituale. (pp. 135-136)
==''La saggezza dei Rosacroce''==
===[[Incipit]]===
Il contenuto di queste conferenze è stato annunciato come: "La teosofia secondo il metodo dei rosacroce". Con ciò si intende l'unica vecchissima e sempre nuova sapienza, ridata in un metodo adatto alla nostra epoca; come qui verrà esposto, esso era in fondo già noto fin dal secolo quattordicesimo. In queste conferenze non verrà narrata la storia dei [[rosacroce]].
===Citazioni===
*Nell'anno 1459 un'alta individualità spirituale, incarnata nella persona che corrisponde al nome di [[Christian Rosenkreutz]], comparve come maestro d'un piccolo gruppo di discepoli iniziati. (p. 10)
*Importa tener presente che, siccome fino ad oggi e ancora per molto tempo, i rosacroce non insegneranno nulla exotericamente che non possa venir afferrato con il comune intelletto logico, si erra obiettando che sia necessaria la [[chiaroveggenza]] per poter capire la forma rosicruciana della scienza dello spirito. L'importante non è la facoltà di percezione. Se non si comprende la sapienza dei rosacroce col pensiero, significa solo che l'intelletto logico non è stato ancora sviluppato abbastanza. (pp. 12-13)
*Di fronte al suo scolaro il maestro rosicruciano non vuol essere in una posizione diversa da quella dell'insegnante di matematica di fronte al suo allievo. (p. 14)
*Per la chiarezza bisogna distinguere due forme di trasformazione: quella cosciente e quella inconscia. In realtà l'uomo civile, col suo io, ha trasformato inconsciamente le parti inferiori della sua natura. Nell'attuale fase evolutiva questa trasformazione è cosciente solo per il ''manas'' {{NDR|corpo astrale}}, mentre occorre diventare iniziati per imparare a trasformare coscientemente anche il corpo eterico. (p. 28)
*Il chiaroveggente osserva che, quando l'uomo si addormenta, il corpo astrale si separa dagli altri due corpi diffondendo una certa luce. Per la precisione, il corpo astrale dell'uomo attuale appare articolato in varie correnti e in bagliori luminosi, nell'insieme a forma di due spirali intersecantisi, come due 6 intrecciati; una di queste si perde nel corpo fisico, mentre l'altra si espande come una coda di cometa lontano nel cosmo. I due prolungamenti del corpo astrale diventano ben presto invisibili diffondendosi nello spazio, e allora tutta l'apparizione assume una forma ovale. (p. 31)
*Per il morto è molto importante il periodo che segue immediatamente il suo trapasso. Esso dura abbastanza a lungo, ore e anche giorni, e durante questo tempo davanti all'anima del morto, come in un grande quadro mnemonico, scorre tutta la vita dell'ultima [[incarnazione]]. (p. 34)
*L'immagine dell'[[akasha]] è così viva che continua ad agire secondo il carattere originario dell'uomo, tanto da poter essere confusa con la persona stessa. I medium credono di parlare col morto che sopravvive in spirito, ma si tratta soltanto della sua immagine astrale dell'akasha. Lo spirito di [[Cesare]] si sarà già reincarnato sulla Terra, e la sua immagine astrale continuerà ancora a rispondere nelle sedute spiritiche. Non si tratterà però dell'individualità di Cesare, ma soltanto della sua durevole impronta lasciata nella cronaca dell'akasha. Gli errori di molte sedute spiritiche derivano da questo fatto. Dobbiamo distinguere fra il residuo dell'uomo nella sua immagine dell'akasha e la sua individualità che continua nell'evoluzione. (p. 43)
*Mentre di norma il corpo eterico sporge di poco, negli idioti si osservano parti del corpo eterico, in forma di luminosità eterica, sporgere di molto dalla testa. Ecco un caso inspiegabile con sole considerazioni fisiche, chiarito dalla scienza dello spirito. (p. 48)
*Il [[Sole]] nasceva nella costellazione del Toro nel periodo precedente l'800 a. C., e di conseguenza troviamo in Egitto la venerazione per il bue Api e in [[Persia]] per il toro Mitra. Ancora prima, il Sole nasceva nella costellazione dei [[Gemelli (astrologia)|Gemelli]], e in effetti si rinvengono nella mitologia indiana e germanica degli accenni ai gemelli. I due caproni gemelli con i quali viaggia il dio Donar ne sono un residuo. Si può retrocedere all'epoca del Cancro che ci porta vicino al diluvio atlantico, col quale finisce una civiltà e ne inizia un'altra. Un segno occulto ben definito lo indica: la doppia spirale, il simbolo del Cancro, riportato in ogni calendario. (p. 55)
*I [[Pensiero|pensieri]] e i [[sentimenti]] dell'uomo producono effetti nel mondo, e il veggente può seguire con precisione come per esempio un pensiero amorevole, diretto a qualcuno, agisca diversamente da uno carico d'odio. Se si invia un pensiero amorevole, il veggente vede formarsi una specie di luminoso calice di fiore che si avvolge con amore attorno al corpo eterico e a quello astrale di colui al quale è destinato, contribuendo alla sua felicità, ravvivandolo. Invece un pensiero carico d'odio penetra nel corpo eterico e nel corpo astrale come una freccia lacerante. (p. 61)
*Già prima della nascita, l'amore del bambino muove incontro alla [[madre]] che lo contraccambia; visto spiritualmente l'amore materno risale fino a prima della nascita, deriva da reciproci sentimenti d'amore. (p. 75)
*Dobbiamo ricordare che, in un certo senso, l'uomo odierno ha conservato un residuo di bisessualità, perché nei maschi il corpo fisico è maschile e quello eterico è femminile, mentre nelle donne il fenomeno è rovesciato, in quanto il corpo fisico è femminile e quello eterico maschile. Questi fatti ci prospettano interessanti punti di vista a proposito della vita psichica dei sessi; per esempio la capacità di sacrificio della donna nelle sue manifestazioni d'amore è in relazione con la mascolinità del suo corpo eterico, mentre l'ambizione dell'uomo si spiega riconoscendo la natura femminile del suo corpo eterico. (p. 127)
*Il veggente che esaminasse la connessione fra il corpo eterico e quello fisico dell'uomo dell'[[Atlantide]], arriverebbe a una ben strana scoperta. Mentre nell'uomo attuale la testa eterica combacia con una certa approssimazione con la parte fisica della testa, sporgendone appena un poco, la testa eterica di un uomo dell'Atlantide si protendeva molto al di sopra di quella fisica; con più precisione, sporgeva di molto la parte frontale della testa eterica. Esiste un punto nel cervello fisico, fra le sopracciglia e circa un centimetro all'interno, cui corrisponde oggi un punto nella testa eterica. Negli Atlantidei quei due punti erano ancora molto distanti l'uno dall'altro, e l'evoluzione consistette appunto nel riavvicinarli sempre di più. Nel quinto periodo atlantico il punto della testa eterica si avvicinò al cervello fisico, e per il fatto che i due punti combaciavano si svilupparono alcune caratteristiche dell'umanità attuale: il calcolare, il contare, la facoltà di giudizio e in genere la capacità di formare concetti, l'intelligenza. Prima gli Atlantidei avevano solo una memoria sviluppatissima, ma non ancora la facoltà di connettere i pensieri, e qui abbiamo proprio l'inizio della coscienza dell'io. (p. 131)
*Pensandoli un momento, nei nomi dei sette re si ritrovano reminiscenze delle sette parti costitutive dell'uomo. La cosa arriva al punto che il quinto re, l'etrusco, da fuori; egli rappresenta il manas, il sé spirituale, che unisce le tre parti inferiori alle tre superiori. I sette re di [[Roma]] rappresentano le sette parti costitutive dell'uomo, e in essi sono indicati i relativi nessi spirituali. La Roma repubblicana rappresenta la conoscenza umana che succede all'antica saggezza sacerdotale. (p. 137)
==''La scienza occulta''==
===[[Incipit]]===
L'antica denominazione di "scienza occulta" viene adoperata per il contenuto di questo libro; una denominazione che produce presso uomini diversi del presente le più opposte impressioni. Per molti essa ha qualcosa di scostante; provoca l'irrisione, un sorriso di compatimento, forse anche il disprezzo. Essi ritengono che una concezione che assume quel nome non possa fondarsi che sopra un vacuo fantasticare, e che dietro una tale "presunta" scienza non si nasconda altro che la tendenza a rinnovare ogni sorta di superstizione, superstizione che giustamente viene respinta da chi abbia conosciuto la "vera mentalità scientifica" e uno "schietto impulso alla conoscenza". Per altri, invece, quel nome agisce come se ciò che si intende dovesse portare qualcosa che non si può conseguire per alcun'altra via e verso cui essi si sentono attratti da un intimo, profondo anelito di conoscenza o da una raffinata curiosità dell'anima, secondo la propria disposizione. Fra queste due opinioni diametralmente opposte esiste tutta una scala di atteggiamenti intermedi, di accettazione o di rifiuto condizionati da ciò che si pensa essere il contenuto della scienza occulta".
===Citazioni===
*Come il corpo fisico si disgrega quando non lo tiene assieme il [[corpo eterico]], come il corpo eterico cade nell'incoscienza quando non lo illumina il corpo astrale, così il [[corpo astrale]] dovrebbe lasciar cadere il passato continuamente nell{{'}}''oblio'', se l'"io" non portasse in salvo tale passato per il presente. l{{'}}''oblio'' per il corpo astrale equivale alla morte per il corpo fisico e al sonno per il corpo eterico. Si può anche dire: del corpo eterico è propria la ''vita'', del corpo astrale la ''coscienza'', dell'io il ''ricordo''. (2018, p. 48)
*L'uomo, invece di vedere il mondo nel suo vero aspetto, scorgeva delle immagini illusorie e dei fantasmi, e non era esposto soltanto all'influsso luciferico, ma anche all'influsso di questi altri esseri, ai quali abbiamo già più sopra accennato, e alla guida dei quali può essere dato il nome di [[Angra Mainyu|Arimane]], perché così fu chiamato più tardi dalla civiltà persiana: [[Mefistofele]] è la stessa entità. (1947, p. 155)
*L'uomo dunque si presenta per la scienza occulta come un ente composto di diverse parti costitutive. Sono di carattere corporeo: il corpo fisico, il corpo eterico e il corpo astrale. Sono animici: l'anima senziente, l'anima razionale e l'anima cosciente. Nell'anima diffonde la sua luce l'io. E sono spirituali: il sé spirituale, lo spirito vitale e l'uomo-spirito. Come fu detto, l'anima senziente e il corpo astrale sono strettamente uniti e in un certo modo formano una cosa sola. In modo analogo sono una cosa sola l'anima cosciente e il sé spirituale, perché nell'anima cosciente risplende lo spirito, e da essa sono illuminate le altre parti costitutive della natura umana. (2018, p. 59)
*Se per esempio una forte pressione viene esercitata su di un arto, una parte del corpo eterico può staccarsi dal fisico. Noi diciamo allora che quell'arto si è "addormentato", e la sensazione particolare che ne riceviamo dipende dallo staccarsi del corpo eterico. [...] Se poi qualcuno viene colpito da un forte spavento o da qualcosa di simile, tale separazione del corpo eterico dal fisico può avvenire per un tempo brevissimo e per una gran parte del corpo. Avviene appunto così quando, per una qualsiasi ragione, un uomo si trova subitamente faccia a faccia con la morte, quando per esempio sta per annegare o quando, durante un'ascensione in montagna, corre rischio di cadere. Ciò che raccontano le persone che hanno attraversato tali esperienze si avvicina di molto alla verità e può essere confermato dall'osservazione soprasensibile. Esse affermano che in quei momenti la loro vita intera è apparsa alla loro anima come in un immenso quadro mnemonico. (2018, p. 73)
*Mentre il piacere sensorio, come espressione dello spirito, significa elevazione, evoluzione dell'io, il piacere invece che non è espressione dello spirito significa decadenza ed immiserimento. Se si appaga un desiderio di tal natura nel mondo sensibile, il suo effetto nocivo sull'io tuttavia permane; soltanto, prima della morte, esso non è percettibile all'io. Nella vita, perciò, la soddisfazione di tali desideri può creare nuovi desideri simili, e l'uomo non si accorge affatto che da se stesso si va avviluppando in un "fuoco divoratore". (2018, p. 78)
*Quel che sulla Terra assume forma fisica, in modo da poter essere percepito a mezzo di organi fisici, vien percepito nella sua essenza spirituale nella prima regione del "mondo dello spirito". In essa per esempio si potrà vedere la forza che plasma la forma di un cristallo. Si manifesta però tutto il contrario di ciò che appare nel mondo dei sensi. Lo spazio, che nel mondo dei sensi è riempito dalla massa minerale, si presenta allo sguardo spirituale come uno spazio vuoto; ma intorno ad esso si vede la forza che elabora la forma della pietra. Il colore che una pietra ha nel mondo fisico si manifesta nel mondo spirituale come l'esperienza del suo colore complementare; così una pietra rossa ci appare come verdastra vista dal mondo spirituale; una pietra verde ci appare come rossiccia, e via di seguito. (2018, pp. 84-85)
*Se per mezzo dell'investigazione scientifico-spirituale si segue a ritroso il corso dell'evoluzione terrestre, si arriva a una condizione spirituale del nostro pianeta; ma se si risale ancora più indietro nel passato, ci si accorge che quella spiritualità era già passata prima attraverso una specie di incarnazione fisica. Si arriva dunque a un passato stato planetario fisico che si è poi spiritualizzato e poi, materializzandosi più tardi nuovamente, si è trasformato nella nostra Terra; questa rappresenta dunque la reincarnazione di un antichissimo pianeta. La scienza dello spirito può risalire però ancora più indietro; essa vede allora l'intero processo ripetersi ancora due volte. La nostra Terra dunque attraversò tre stati planetari precedenti, separati sempre da stati intermedi di spiritualizzazione. (2018, p. 109)
*Nella tradizione biblica il tempo antecedente all'azione dell'influsso [[Lucifero|luciferico]] nella tradizione biblica il tempo antecedente all'azione dell'influsso luciferico viene descritto come l'epoca del [[Paradiso]], e la discesa dell'uomo sulla terra, la sua penetrazione nel mondo dei sensi, viene chiamata la cacciata dal Paradiso. (2018, p. 195)
*Ciò che è contenuto nei libri della sapienza indiana (i [[Veda]]) non ci presenta l'originario aspetto della grande saggezza, quale era coltivata nei tempi antichi dei grandi maestri, ma ce ne dà soltanto un debole riflesso. Soltanto lo sguardo soprasensibile, rivolto al passato, può scorgere la sapienza originaria non scritta che si nasconde dietro quella scritta. (2018, p. 206)
*È vero però che esiste un nesso ''indiretto'' fra la disciplina occulta e certe regole di vita, in quanto senza un'intonazione etica, impressa la propria vita, la percezione del sopra sensibile e impossibile o dannoso. Perciò non pochi dei fattori che concorrono alla visione del sopra sensibile sono al tempo stesso mezzi di nobilitazione della condotta di vita. (2018, p. 230)
*Non è pensabile un progresso nella disciplina spirituale, se non accompagnato da un progresso morale. (2018, p. 244)
*Chi riesce a fissare il suo pensiero durante vari mesi, almeno per cinque minuti al giorno, sopra un oggetto di uso quotidiano (per esempio, una spilla, una matita. ecc.), e ad escludere durante quel tempo ogni altro pensiero che non si riferisca a quell'oggetto, avrà fatto molto per raggiungere il suo scopo (si può pensare tutti i giorni a un nuovo oggetto, oppure conservare il medesimo per vari giorni). Anche chi sente di essere un "pensatore" a seguito della sua istruzione scientifica, non deve disprezzare questo modo di rendersi "maturo" per l'educazione occulta; se infatti si fissa il pensiero per qualche tempo sopra un oggetto familiare, si può esser sicuri di pensare obiettivamente. Chi si chiede: «Di che cosa è costituita una matita? come viene preparato il materiale che costituisce la matita? come vengono connesse le diverse sue parti? quando è stata inventata la matita?» e così di seguito, chi pensa a quel modo, armonizza le proprie idee molto più con la realtà, di chi riflette sopra la discendenza dell'uomo, o su ciò che è la vita. Gli ''esercizi semplici del pensiero'' ci preparano molto meglio a orientarci nelle evoluzioni di Saturno, del Sole e della Luna, che non le idee complicate ed erudite, perché in un primo tempo non si tratta affatto di pensare questa o quella cosa, ma di pensare ''obiettivamente per virtù di forza interiore''. Se ci si è educati all'oggettività con un processo fisico-sensibile facile da osservare, il pensare si abitua a voler essere obiettivo, anche quando non si sente più dominato dal mondo fisico-sensibile e dalle sue leggi; si perde l'abitudine di lasciare errare i pensieri in modo non conforme alla realtà. (2018, pp. 248-249)
*Un buon esercizio è quello di darsi per mesi un ordine a una determinata ora del giorno: oggi, "a questa determinata ora", tu dovrai compiere "questa" azione. Si arriva così gradatamente a imporsi l'ora dell'azione e la maniera di attuarla in modo che l'esecuzione riesca del tutto possibile. (2018, p. 250)
==''Le manifestazioni del karma''==
===[[Incipit]]===
Questo ciclo di conferenze tratterà questioni che riguardano la scienza dello spirito e che profondamente incidono nella vita. Dalle diverse esposizioni date nel corso del tempo, ci è già familiare che la scienza dello spirito non deve essere un'astratta teoria, né una pura dottrina o un semplice insegnamento, bensì una fonte per la vita e per la capacità di vivere; essa adempie il suo compito solo quando, mediante ciò che è in grado di dare in fatto di conoscenze, fa scorrere nella nostra anima qualcosa che può rendere più ricca e più comprensibile la vita, più abile e più vigorosa nell'azione la nostra anima.
===Citazioni===
*Con questo vediamo come, in effetti, i nostri errori [...] diventano cause di [[malattia]] se appunto non ci limitiamo a un'incarnazione, ma consideriamo l'effetto di un'incarnazione su quella seguente; vediamo anche come gli influssi luciferici diventano cause di malattia allo stesso modo. In effetti, possiamo dire che non commettiamo impunemente i nostri errori. Portiamo in noi il marchio dei nostri errori nella nostra successiva [[incarnazione]], e lo facciamo movendo da una ragione superiore a quella della nostra vita ordinaria, da quella ragione che durante il periodo tra morte e nuova nascita ci guida a renderci tanto forti da non essere più esposti in avvenire alle stesse seduzioni. Così le malattie si pongono perfino come possenti educatrici nella nostra vita. (p. 90)
*[...] mentre le forze luciferiche operano facendo maggiormente presa nell'intimo del corpo astrale dell'uomo, le forze arimaniche operano maggiormente sulle impressioni esteriori che l'uomo accoglie. In quello che accogliamo dal mondo esterno, risiedono le forze arimaniche; nel piacere e dispiacere, nelle passioni e così via che salgono e agiscono nell'anima, risiedono le forze luciferiche. (p. 114)
*Sappiamo che nell'addormentarsi viene lasciato nel letto il corpo fisico e il corpo eterico, e che da questi escono il corpo astrale e l'io. L'addormentarci è per noi dunque un uscire di io e corpo astrale da corpo fisico e corpo eterico; il risvegliarci, al contrario, è un reinserirsi di corpo astrale e io nel corpo fisico e nel corpo eterico. Ogni mattina, risvegliandosi, l'uomo si immerge dunque nel suo corpo fisico e nel suo corpo eterico con la sua arte interiore, col corpo astrale e con l'io. (p. 123)
*[...] ovunque in una [[malattia]] subentri dolore, vi è una potenza luciferica che ha causato quella malattia. (p. 143)
*Le anime veramente preparate per l'antroposofia sono però tali che o si sentono inappagate dalle sensazioni esteriori, oppure riconoscono che la scienza esteriore con tutte le sue spiegazioni non riesce a chiarire i fatti. Sono queste le anime che, attraverso il loro [[karma]] complessivo, sono preparate in modo che con le parti costitutive interiori della loro vita animica possono collegarsi con l'[[antroposofia]]. La scienza dello spirito appartiene pure al karma complessivo dell'umanità e vi si inserisce come tale. (p. 188)
*Nell'[[animale]] chi sperimenta è soltanto l'anima della specie, l'anima di gruppo. Il morire di un animale significa per l'anima di gruppo pressapoco quello che noi sperimentiamo quando, all'avvicinarsi dell'estate, ci facciamo tagliare più corti i capelli che poi a poco a poco tornano a ricrescere. L'anima di gruppo di una specie animale sente la morte di un animale come la morte di un arto, che a poco a poco si rimpiazza di nuovo. (p. 197)
*La [[materia]] secondo la sua essenza è luce. (p. 206)
*Dobbiamo infondere [[amore]] affinché possa essere un aiuto il fluente atto d'amore. Hanno tale carattere di amore aggiunto tutti quegli atti terapeutici che si basano più o meno sui cosiddetti processi terapeutici psichici. Quel che in una forma o in un'altra viene impiegato nei processi terapeutici psichici è in relazione con l'apporto di amore. E amore quello che noi istilliamo come balsamo nell'altro uomo; ad amore egli deve essere alla fine riportato, e può anche esserlo. Può essere riportato ad amore quando poniamo in movimento dei semplici fatti psichici, quando induciamo un altro forse anche soltanto a mettere in ordine la sua anima depressa. (p. 209)
*[[Angra Mainyu|Arimane]] è il compimento karmico di [[Diavolo|Lucifero]]. (p. 230)
*La vita nel periodo di kamaloka è tale che viene aggiunta intenzione a intenzione, e viene presa la decisione generale di dover correggere nuovamente tutto ciò che con pensieri e con fatti ci ha portato in basso. Ciò che l'uomo così sente viene impresso nella sua vita successiva; poi con la nascita egli entra nell'esistenza con questa intenzione, e questo mezzo carica su di sé il suo karma. Perciò non possiamo dire che, entrando nell'esistenza attraverso la nascita, abbiamo un [[libero arbitrio]]. Possiamo soltanto e unicamente parlare del fatto che ci avviciniamo a un libero volere nella misura in cui siamo riusciti a padroneggiare gli influssi di Lucifero e di [[Arimane]]. (p. 233)
*Chiunque avrà trasformato l'[[antroposofia]] in vita interiore dell'anima diventerà fonte di forza spirituale. Chi crede nel soprasensibile, deve avere assolutamente la convinzione che le nostre conoscenze e i nostri modi di sentire antroposofici agiscono spiritualmente, e cioè che essi si diffondono invisibilmente nel mondo quando ci rendiamo realmente strumenti coscienti, compenetrati da vita antroposofica. (p. 242)
==''Le opere scientifiche di Goethe''==
===[[Incipit]]===
Seguendo la genesi delle idee goethiane intorno alla formazione degli organismi, facilmente si è presi dal dubbio circa la parte da ascriversi al periodo giovanile del poeta, cioè a quello precedente il suo arrivo a Weimar. [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]] stesso stimava assai poco le sue conoscenze scientifiche di quel tempo: « Non avevo un concetto di ciò che propriamente si chiama natura esteriore, né la minima cognizione dei suoi così detti tre regni». Basandosi su tale affermazione, si ritiene, generalmente, posteriore al suo arrivo a Weimar l'inizio del pensiero scientifico di Goethe. Eppure bisogna risalire ancora più indietro, se non si vuol lasciare inesplicato tutto lo spirito delle sue concezioni: poiché già nella primissima giovinezza si mostra la potenza vivificatrice che guidò i suoi studî nella direzione che andremo esponendo. <!--(La genesi della dottrina della metamorfosi'', cap. I, p. 5) -->
===Citazioni===
*{{NDR|Goethe}} giunse a concezioni fondamentali per la [[scienza]] dell'organico che hanno la stessa importanza delle leggi fondamentali di [[Galileo]] per quella dell'inorganico. (cap. IV, p. 79)
*[...] la concezione scientifica di Goethe non ci sta dinanzi come un tutto compiuto, sviluppato da un principio. Si ha solo a che fare con singole manifestazioni dalle quali vediamo come si prospetti questa o quell'idea alla luce del suo modo di pensare. Le troviamo nelle sue opere scientifiche, nei brevi accenni intorno all'uno o all' altro concetto ch'egli enuncia nei suoi ''Detti in prosa'', e nelle lettere ai suoi amici. E, finalmente, la configurazione artistica della sua concezione del mondo, che ci consente anche le più varie induzioni sulle sue idee fondamentali, ci sta dinanzi nelle sue opere poetiche. Ma pel fatto che noi ammettiamo incondizionatamente che i principî fondamentali di Goethe non sono mai stati da lui espressi come totalità concatenata, non vogliamo assolutamente ritenere al tempo stesso giustificata l'affermazione che la sua concezione del mondo non scaturisca da un centro ideale riducibile a una formulazione rigorosamente scientifica. (cap. VIII, p. 99)
*Uno degli ostacoli che impediscono un giusto apprezzamento dell'importanza di Goethe per la scienza è il pregiudizio che regna sul suo rapporto con la [[matematica]]. Questo pregiudizio è duplice. Da un lato si crede ch'egli sia stato nemico di questa scienza ed abbia in malo modo disconosciuta la sua alta importanza per la conoscenza umana; d'altra parte si afferma che il poeta abbia eliminata dalla scienza naturale da lui studiata ogni trattazione matematica per quanto riguarda la [[fisica]], per il solo fatto che alla sua ignoranza in proposito essa riusciva scomoda. (cap. XI, p. 169)
*La vera scienza, nel senso superiore della parola, ha a che fare unicamente con oggetti ideali; ''non può essere altro che [[Idealismo (filosofia)|idealismo]]''; poiché ha la sua ultima ragione d'essere in bisogni che originano dallo [[spirito]]. La natura suscita in noi problemi che domandano una soluzione. Ma essa non può, da sé, fornire tale soluzione. Solo il fatto che, nella nostra facoltà conoscitiva, sorge di fronte alla natura un mondo superiore, crea pure esigenze superiori. Per un essere che non fosse dotato di tale natura superiore, simili problemi non sorgerebbero neppure. Perciò non possono nemmeno ottenere risposta se non da tale natura superiore. Le questioni scientifiche sono dunque essenzialmente una faccenda che lo spirito deve sbrigare con se stesso. Esse non lo conducono fuori dal suo elemento. (cap. XV, p. 189)
==''Massime antroposofiche''==
*L'antroposofia è una via della conoscenza che vorrebbe condurre lo spirituale che è nell'uomo allo spirituale che è nell'universo. Sorge nell'uomo come un bisogno del cuore e del sentimento. Deve trovare la sua giustificazione nel fatto che essa è in grado di offrire a questo bisogno un soddisfacimento. Può riconoscere l'antroposofia solo chi trova in essa quel che deve cercare per una sua esigenza interiore. Possono perciò essere antroposofi soltanto quegli uomini che sentono certi problemi sull'essere dell'uomo e del mondo come una necessità vitale, come si sente fame e sete. (1)
*Vi sono uomini i quali credono che, coi limiti della percezione dei sensi, siano posti anche i limiti di ogni altra cognizione. Se ponessero attenzione a come essi diventino coscienti di quei limiti, scoprirebbero in questa coscienza anche le facoltà per varcare i limiti. Il pesce nuota al limite dell'acqua; deve ritrarsene, perché gli mancano gli organi fisici per vivere fuori dell'acqua. L'uomo arriva al limite della percezione dei sensi; può riconoscere che, lungo la via fin lì, ha acquistato forze dell'anima per vivere animicamente nell'elemento che non è abbracciato dalla percezione dei sensi. (3)
*L'uomo è un essere che esplica la sua vita nel mezzo tra due sfere del mondo. È inserito col suo sviluppo corporeo in un mondo inferiore; con l'entità della sua anima egli forma un mondo intermedio, e tende con le forze spirituali verso un mondo superiore. Egli ha il suo sviluppo corporeo da quel che gli ha dato la natura; porta in sé come parte sua propria l'entità della sua anima; trova in sé le forze dello spirito come doni che lo guidano oltre se stesso a prender parte ad un mondo divino. (17)
*Nell'organizzazione dell'io l'uomo sperimenta sé stesso quale spirito nel corpo fisico. Perché ciò possa avvenire, è necessaria l'attività di esseri che vivono essi stessi come spiriti nel mondo fisico. (75)
==''Universo, terra, uomo''==
===[[Incipit]]===
Vorrei anzitutto esprimere la profonda soddisfazione di poter tener qui un corso di conferenze sopra argomenti scientifico-spirituali in un ampio contesto. Per quanto sia importante e necessario che nel nostro tempo la scienza dello spirito offra certi spunti in conferenze isolate, non meno necessario è il poter esporre pensieri e fatti in connessioni più vaste. Certe cose possono allora venire espresse in modo più preciso, e in una cornice che consenta di metterle nella giusta luce, mentre altrimenti è facile che sorga qualche malinteso. Ai nostri giorni infatti anche le anime più preparate possono incontrare qualche difficoltà nell'accogliere delle comunicazioni sulle realtà spirituali. Per comprendere le cose secondo l'intenzione di chi le espone non basta la buona volontà né l'intelletto; occorre invece portar loro incontro qualcosa che (anche in senso occulto-esoterico) si potrebbe chiamare pazienza, intendo il concetto di pazienza in modo più profondo del consueto. Molte idee e concezioni vanno prima lumeggiate da altre nozioni, finché dall'insieme del contesto risulti chiaro ciò che dapprima era stato accolto solo come un accenno e che poteva sembrare a qualcuno difficilmente credibile.
===Citazioni===
*L'uomo dell'antica [[Atlantide]] possedeva di norma una chiaroveggenza per cui erano compagni della sua esistenza non solo i minerali, le piante e gli animali, ma anche certe figure divino-spirituali: con queste egli conviveva, come oggi si convive fra uomini. Neppure la distinzione fra la notte e il giorno era a quel tempo così rigida com'è oggi. (p. 17)
*Lo sguardo dell'uomo d'oggi è fissato sul corpo fisico; egli considera il corpo fisico come una realtà e non riesce a sollevarsi allo spirituale. Le anime, che oggi guardano ai corpi umani fisici e sono incapaci di sollevarsi a qualcosa di spirituale, furono un tempo incarnate in popoli diversi, come greci o come romani o come egizi antichi. (p. 23)
*Siccome l'antica anima egizia doveva guardare giù dalle regioni spirituali verso il suo corpo fisico conservato, prese radice in essa il pensiero che il corpo fisico sia una realtà più alta di quanto è realmente. Si immagini la nostra anima di allora che aveva il suo sguardo fissato sulla [[mummia]]. Il pensiero della forma fisica è andato indurendosi e si è poi trasmesso dall'una all'altra [[incarnazione]]: ed ecco che oggi quel pensiero si manifesta nel fatto che gli uomini non sanno distaccarsi dalla loro forma corporea fisica. Il [[materialismo]] in quanto pensiero è in buona parte frutto della imbalsamazione delle salme durante l'età egizia. (p. 24)
*Per farci un'idea di un tale io di gruppo {{NDR|quello degli animali}}, immaginiamo che qui davanti a me ci sia una parete e in essa vengano praticati dieci fori. Io infilo le mie dieci dita in quei fori e le muovo. In questo caso voi vedreste le mie dita, ma non vedreste me stesso; senz'altro direste che esse non si muovono da sole, ma che deve esservi qualcosa di nascosto che provoca il loro movimento. In altre parole, si supporrebbe l'esistenza di un'entità appartenente a quelle dieci dita. Questo paragone ci permette di comprendere il carattere di gruppo, il carattere di specie della sfera animica negli animali. (p. 42)
*Se strappiamo dalla terra una [[pianta]] con la sua radice, questo fa male alla Terra intera, produce dolore all'anima della pianta. Questo è un dato di fatto. Invece non si deve credere che faccia male alla Terra quando si colgono i fiori: tutt'altro! Quando per esempio viene mietuto il grano, lo sguardo chiaroveggente vede espandersi per la Terra dei veri fiotti di benessere. (p. 45)
*Se un [[minerale]] viene frantumato, esso non risente dolore ma al contrario piacere e voluttà: una cava di pietre è percorsa da fiotti di piacere, quando la roccia viene spezzata e frantumata. Provocherebbe invece dolore fortissimo il tentativo di voler ricomporre tutti quei frammenti.(p. 48)
*Per quali ragioni in ogni tempo gli iniziati esortarono gli uomini a pregare prima dei pasti? La preghiera doveva solo documentare che con l'assunzione del cibo qualcosa di spirituale penetra nell'uomo. (p. 50)
*In un mito come quello di [[Osiride]] non si deve dunque cercare solo il riflesso di eventi astronomici, ma dobbiamo scorgervi il risultato di profonde conoscenze chiaroveggenti degli antichi savi sacerdoti egizi. Essi introdussero nel mito quanto sapevano dell'evoluzione della Terra e degli uomini. (p. 70)
*[...] sul fondo di una strada si vedono dei solchi e ci si domanda a che cosa siano dovuti; la risposta è: al passaggio di un veicolo. Si può domandare da dove provenisse il veicolo, e rispondere che era usato da una persona per certi suoi affari. A questo punto qualcuno potrebbe chiedere l'origine di quegli affari. Ma già qui ci si troverebbe così lontani dall'oggetto iniziale, che si penetra in tutt'altra sfera e la domanda perde ogni senso, in relazione a quella iniziale. Se il senso dell'impostazione di una domanda è un'idea, rimanendo nell'astratto si arriva solo a una serie infinita di altre domande. Invece nella considerazione concreta di un problema si arriva da ultimo a entità spirituali, e qui non si chiede più perché facciano qualcosa, ma ci si domanda: che cosa fanno? Occorre però educarsi a riconoscere i limiti del domandare. (p. 84)
*Ci si può dunque domandare se per la coscienza chiaroveggente esistano anche sugli altri pianeti degli uomini come quelli che vivono sulla Terra. La risposta della coscienza chiaroveggente è che sugli altri pianeti non troviamo uomini nella medesima figura che hanno sulla Terra. (p. 120)
*Osservando gli esseri che ci circondano, che sono i frutti dell'evoluzione lunare e hanno anche una missione ulteriore, noi troviamo la saggezza dappertutto. Si osservi qualunque cosa, per esempio un fiore: quanto più accuratamente lo si osserverà, tanto più stupiti si rimarrà per il modo in cui ogni singola parte è disposta conforme a una saggezza superiore. Si osservi il femore umano e si scoprirà l'altissima saggezza con cui le sue trabecole sono disposte per formare una struttura capace di reggere la parte superiore del corpo. Nessuna ingegneria è oggi capace di eguagliare nella costruzione di ponti l'alta saggezza di quella struttura. (p. 123)
*Per quanto possa sembrare strano, tutte le nostre sensazioni, visive, uditive o altre hanno un'esistenza solo terrestre; se si potessero avere contatti con [[extraterrestre|esseri di altri pianeti]], ci si accorgerebbe dell'impossibilità di intendersi con loro direttamente, in quanto avrebbero un modo del tutto diverso di percepire oggetti ed entità: per esempio non capirebbero nulla, se si parlasse loro di un colore. Quel che noi chiamiamo sensazione serve per il nostro pianeta particolare. (p. 130)
*Fra tutte le popolazioni migrate dal continente atlantico, quella europea rimase dotata della più forte disposizione alla chiaroveggenza: meno dotata in tal senso fu la popolazione africana. In Asia, dove era presto giunta, la parte più progredita dei migratori atlantici incontrò una popolazione ancora più antica e dotata di un'ancora più antica chiaroveggenza. Perciò in quel tempo nel cuore dell'Asia la chiaroveggenza era assai diffusa. Vi fu però una certa piccola colonia, stabilitasi nei pressi del deserto di Gobi e formata dai più progrediti fra gli uomini dell'[[Atlantide]]. (pp. 142-143)
*Nelle concezioni che insegnano in modo materialistico la discendenza dell'uomo dagli animali ci si ripresenta oggi il fatto che un tempo l'uomo sapeva che nella remota antichità il suo corpo fisico aveva ancora dei tratti animali e che quindi, nel ricordo egizio, persino certe divinità venivano raffigurate in forme animali. Il [[darwinismo]] stesso non è altro che un retaggio dell'[[antico Egitto]], in forma [[Materialismo|materialistica]]. (p. 179)
==[[Incipit]] di ''Teosofia''==
Quando nell'autunno del 1813, [[Johann Gottlieb Fichte]] espose la sua ''Dottrina'' quale frutto maturo di una vita tutta dedita al servizio della verità, disse subito in principio le seguenti parole: "Questa dottrina presuppone un senso interiore del tutto nuovo mediante il quale si apre un nuovo mondo che per l'uomo ordinario non esiste". E poi ricorse ad una similitudine per mostrare quanto la sua dottrina dovesse rimanere inafferrabile per chi volesse giudicarla con le rappresentazioni dei sensi ordinari: "Immaginate un mondo di ciechi nati, ai quali perciò le cose e i loro nessi siano noti soltanto per quel che ne rivela il tatto. Andate a parlar loro dei colori e delle altre condizioni che esistono soltanto in virtù della luce e per la vista. Parlerete a vuoto, e sarà una fortuna se ve lo dicono, perché allora non tarderete a riconoscere il vostro errore e, a meno che possiate aprir loro gli occhi, smetterete l'inutile discorso".<br />
Ora chi parla agli uomini delle cose alle quali Fiche allude qui, si trova troppo spesso in una condizione analoga a quel veggente in mezzo a ciechi nati. Ma queste sono le cose che si riferiscono alla vera natura e alle mete supreme dell'uomo. Chi credesse necessario smettere l'inutile discorso, dovrebbe disperare dell'umanità. Non bisogna al contrario dubitare nemmeno un istante della possibilità di aprire gli occhi a chiunque vi cooperi con la sua buona [[volontà]].
==Citazioni su Rudolf Steiner==
*Il fatto che è stato possibile confermare con i metodi scientifici tradizionali tutte le conclusioni alle quali Steiner era giunto per via puramente spirituale dimostra in modo lampante che il metodo delle scienze naturali non è l'unico che permette di studiare la realtà, e prova altresì che parallelamente ad esso esiste una [[conoscenza]] [[spirito|spirituale]] esatta per lo meno quanto quella [[scienza|scientifica]]. ([[Thorwald Dethlefsen]])
*La personalità di Steiner si palesa tutta intera, prima di tutto con la sola sua presenza, poi con la sua parola. Ciò che distingue la sua eloquenza è una forza particolare rivestita pur sempre di dolcezza; forza che nasce, senza dubbio, da una perfetta serenità d'animo congiunta con una meravigliosa lucidità di spirito. [...] Mai una parola che ferisca o stoni. Di ragionamento in ragionamento, di analogia in analogia, egli conduce dal noto all'ignoto. Ciò che domina in ogni suo discorso, qualunque ne sia l'argomento, è sempre il prodigio di una sintesi coordinatrice ed esplicatrice dei fatti. ([[Edouard Schuré]])
*Nel fenomeno Steiner sono da distinguersi varie componenti. La prima – predominante – è dello stesso ceppo che ha dato luogo al [[Teosofia|teosofismo]], dal quale sono stati ripresi elementi molteplici. Una seconda componente si lega al [[cristianesimo]]. Vi è poi un ultimo fattore, che sembrerebbe rispondere ad un elemento positivo, all'esigenza di una «scienza spirituale». L'intreccio di queste componenti, contenute a forza nelle maglie di ferro di un sistema che, come ingegnosità, è quasi alla pari delle «filosofie della natura» dei romantici tedeschi, è la caratteristica dell'antroposofia. Come in tanti punti particolari dell'insegnamento antroposofico, cosi pure nell'insieme e nella stessa personalità dello Steiner si ha il senso penoso di una direzione retta e limpida, spezzata da improvvisi e tirannici flussi visionari e da irruzioni di complessi collettivi. ([[Julius Evola]])
*Quanto alla sostanza dei suoi insegnamenti e della sua vita, non posso vederlo che come figura chiave [...] nella transizione dolorosa dell'umanità da ciò che mi sono avventurato chiamare partecipazione originaria a partecipazione finale. ([[Owen Barfield]])
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Rudolf Steiner, ''Conoscenza vivente della natura'', traduzione di Iberto Bavastro, Opera Omnia n. 220, Editrice Antroposofica, Milano, 2018. ISBN 978-88-7787-606-5
*Rudolf Steiner, ''Considerazioni esoteriche su nessi karmici I'', traduzione di Ida Levi, Opera Omnia n. 235, Editrice Antroposofica, Milano, 1985.
*Rudolf Steiner, ''Corrispondenze fra microcosmo e macrocosmo. {{small|L'uomo, un geroglifico dell'universo}}'', traduzione di Adele Crippa, Opera Omnia n. 201, Editrice Antroposofica, Milano, 2012. ISBN 978-88-7787-492-4
*Rudolf Steiner, ''Dalla cronaca dell'akasha'', traduzione di Lina Schwarz, Editrice Antroposofica, Milano, 2016. ISBN 978-88-7787-411-5
*Rudolf Steiner, ''Epidemie'', traduzione di Daniela Castelmonte, Editrice Antroposofica, Milano, 2020. ISBN 978-88-7787-633-1
*Rudolf Steiner, ''Gerarchie spirituali {{small|e loro riflesso nel mondo fisico Zodiaco Pianeti Cosmo}}'', traduzione di Lina Schwarz, Opera Omnia n. 110, Editrice Antroposofica, Milano, 2010. ISBN 978-88-7787-393-4
*Rudolf Steiner, ''Il Cristianesimo come fatto mistico e i misteri antichi'', traduzione di Willy Schwarz, Opera Omnia n. 8, Editrice Antroposofica, Milano, 2017. ISBN 978-88-7787-511-2
*Rudolf Steiner, ''Il legame fra i vivi e i morti'', traduzione di Lucy Milenkovic', Enrica Mamoli, Silvia Schwarz e Rinaldo Küfferle, Opera Omnia n. 168, Editrice Antroposofica, Milano, 2019. ISBN 978-88-7787-451-1
*Rudolf Steiner, ''Il Vangelo di Giovanni'', traduzione di Willy Schwarz, Opera Omnia n. 103, Editrice Antroposofica, Milano, 2014. ISBN 978-88-7787-427-6
*Rudolf Steiner, ''Il Vangelo di Luca'', traduzione di Lina Schwarz, Opera Omnia n. 114, Editrice Antroposofica, Milano, 2016. ISBN 978-88-7787-523-5
*Rudolf Steiner, ''Il Vangelo di Marco'', traduzione di W. Schwarz, Opera Omnia n. 139, Editrice Antroposofica, Milano, 2004. ISBN 978-88-7787-349-3
*Rudolf Steiner, ''Il Vangelo di Matteo'', traduzione di W. Schwarz, Opera Omnia n.123, Editrice Antroposofica, Milano, 1979. ISBN 978-8877874856
*Rudolf Steiner, ''Il Vangelo di Matteo'', traduzione di W. Schwarz, Opera Omnia n. 123, Editrice Antroposofica, Milano, 2012. ISBN 978-8877874856
*Rudolf Steiner, ''L'azione delle stelle e dei pianeti sulla vita terrestre'', traduzione di Dante Vigevani, Editrice Antroposofica, Milano, 2011. ISBN 978-88-7787-455-9
*Rudolf Steiner, ''L'iniziazione'', traduzione di Emmelina de Renzis, Opera Omnia n. 10, Editrice Antroposofica, Milano, 2016. ISBN 978-88-7787-478-8
*Rudolf Steiner, ''La filosofia della libertà'', traduzione di Iberto Bavastro, Opera Omnia n. 4, Editrice Antroposofica, Milano, 1986.
*Rudolf Steiner, ''La filosofia della libertà'', Opera Omnia n. 4, Editrice Antroposofica, Milano, 1966.
*Rudolf Steiner, ''La filosofia della libertà'', Opera Omnia n. 4, Editrice Antroposofica, Milano, 2016. ISBN 978-88-7787-504-4
*Rudolf Steiner ''La mia vita'', Opera omnia n. 28, Editrice Antroposofica, Milano, 2018. ISBN 978-88-7787-595-2
*Rudolf Steiner, ''La missione universale dell'arte'', Editrice Antroposofica, Milano, 2011. ISBN 978-88-7787-469-6
*Rudolf Steiner, ''La saggezza dei Rosacroce'', traduzione di Iberto Bavastro, Opera Omnia n. 99, Editrice Antroposofica, Milano, 2013. ISBN 978-88-7787-422-1
*Rudolf Steiner, ''La scienza occulta {{small|nelle sue linee generali}}'', trad. di E. De Renzis ed E. Battaglini, Laterza, Bari, 1947.
*Rudolf Steiner, ''La scienza occulta {{small|nelle sue linee generali}}'', trad. di E. De Renzis, E. Battaglini e I. Bavastro Milano, Editrice Antroposofica, 2018.
*Rudolf Steiner, ''Le manifestazioni del karma'', traduzione Marcello Carosi, Opera Omnia n. 120, Editrice Antropofisica, Milano, 2012. ISBN 978-88-7787-421-4
*Rudolf Steiner, ''[https://archive.org/details/imgPAII131MiscellaneeOpal/mode/1up Le opere scientifiche di Goethe]'' (''Goethes naturwissenschaftliche Schriften''), Fratelli Bocca Editori, Milano, 1944.
*Rudolf Steiner, ''Massime antroposofiche'', traduzione di Lina Schwarz e Rinaldo Küfferle, Opera Omnia n. 26, Editrice Antroposofica, Milano, 1983.
*Rudolf Steiner, ''Teosofia'', traduzione di Ida Levi Bachi, Opera Omnia n. 9, Editrice Antroposofica, Milano, 1990.
*Rudolf Steiner, ''Universo, terra, uomo'' (''Welt, Erde und Mensch, deren Wesen und Entwickelung, sovie ihre Spiegelung in dem Zusammenhang zwischen iiuptischem Mythos undgegenwürtiger Kultur.''), Editrice Antroposofica, Milano, 2005. ISBN 88-7787-370-1
==Voci correlate==
*[[Antroposofia]]
*[[Esoterismo]]
==Altri progetti==
{{Interprogetto}}
===Opere===
{{Pedia|L'iniziazione (saggio)|''L'iniziazione''|(1904)}}
{{DEFAULTSORT:Steiner, Rudolf}}
[[Categoria:Esoteristi]]
[[Categoria:Filosofi austriaci]]
[[Categoria:Scrittori austriaci]]
78o3whoyl2h5q544ai93wdrpuaou2n3
Maria
0
15916
1382837
1367885
2025-07-10T14:51:57Z
Gaux
18878
/* Citazioni varie */ Elia Benamozegh
1382837
wikitext
text/x-wiki
{{Nota disambigua|descrizione=|titolo=[[Madre di Dio (disambigua)]]|redirect=Madre di Dio}}
[[File:Antonello da Messina 037.jpg|thumb|right|Antonello da Messina, particolare del viso della Vergine nell'''[[Annunciata di Palermo|Annunciazione]]'']]
'''Maria''', personaggio biblico, madre di [[Gesù]].
==Citazioni di Maria==
===''[[Nuovo Testamento]]''===
{{cronologico}}
====''[[Vangelo secondo Luca]]''====
*Come è possibile? Non conosco uomo.
*Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto.
*''L'anima mia magnifica il Signore | e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, | perché ha guardato l'umiltà della sua serva. | D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. | Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente | e Santo è il suo nome: | di generazione in generazione la sua misericordia | si stende su quelli che lo temono. | Ha spiegato la potenza del suo braccio, | ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; | ha rovesciato i potenti dai troni, | ha innalzato gli umili; | ha ricolmato di beni gli affamati, | ha rimandato a mani vuote i ricchi. | Ha soccorso Israele, suo servo, | ricordandosi della sua misericordia, | come aveva promesso ai nostri padri, | ad [[Abramo]] e alla sua discendenza, | per sempre.''
*Figlio, perché ci hai fatto così? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo.
====''[[Vangelo secondo Giovanni]]''====
*Non hanno più vino.
*Fate quello che {{NDR|[[Gesù]]}} vi dirà.
===Attribuite===
*Ciò che ho da dirvi non è necessario scriverlo. Volete farmi la grazia di venire qui per quindici giorni? Io non vi prometto la felicità in questo mondo, ma nell'altro. (in occasione dell'apparizione a Lourdes, 18 febbraio 1858)<ref name=lourdes>Citato in ''[http://www.lourdes-france.org/index.php Sito ufficiale del Santuario di Lourdes]''</ref>
*Penitenza! Penitenza! Penitenza! Pregate Dio per i peccatori! Bacerete la terra in espiazione per i peccatori! (24 febbraio 1858)<ref name=lourdes/>
*Andate alla fonte, bevete e lavatevi. (in occasione dell'apparizione a Lourdes, 25 febbraio 1858)<ref name=lourdes/>
*Dite ai sacerdoti che si venga qui in processione e si costruisca una cappella. (in occasione dell'apparizione a Lourdes, 2 marzo 1858)<ref name=lourdes/>
*Io sono l'[[Immacolata Concezione]].
:''Que soy era Immaculada Councepciou''.<ref>In patois, dialetto che si parla a Lourdes.</ref> (in occasione dell'apparizione a Lourdes, 25 marzo 1858)<ref name=lourdes/>
==Citazioni su Maria==
===Testi sacri===
{{cronologico}}
====''[[Nuovo Testamento]]''====
=====''[[Vangelo secondo Matteo]]''=====
*Mattan generò Giacobbe, Giacobbe generò [[San Giuseppe|Giuseppe]], lo sposo di Maria, dalla quale è nato [[Gesù]] chiamato Cristo.
*Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto. Mentre però stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: "Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati". [...] Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'angelo del Signore e prese con sé la sua sposa, la quale, senza che egli la conoscesse, partorì un figlio, che egli chiamò Gesù.
=====''[[Vangelo secondo Luca]]''=====
*Nel sesto mese, l'angelo [[Arcangelo Gabriele|Gabriele]] fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata [[Nazareth|Nazaret]], a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di [[Davide]], chiamato [[San Giuseppe|Giuseppe]]. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: "Ti saluto, o piena di [[Grazia divina|grazia]], il Signore è con te". A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto.
*In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda. Entrata nella casa di [[Zaccaria (Nuovo Testamento)|Zaccaria]], salutò [[Elisabetta (madre del Battista)|Elisabetta]]. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: "Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell'adempimento delle parole del Signore".
*Partì {{NDR|Gesù}} dunque con loro e tornò a Nazaret e stava loro sottomesso. Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore.
*Gli fu annunziato: "Tua madre e i tuoi fratelli sono qui fuori e desiderano vederti". Ma egli rispose: "Mia madre e miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica".
=====''[[Vangelo secondo Giovanni]]''=====
*Ci fu uno sposalizio a [[Cana|Cana di Galilea]] e c'era la madre di Gesù.
*E Gesù rispose: "Che ho da fare con te, o donna? Non è ancora giunta la mia ora".
*Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, [[Maria di Cleofa|Maria di Clèofa]] e [[Maria Maddalena|Maria di Màgdala]]. Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il [[Giovanni apostolo ed evangelista|discepolo che egli amava]], disse alla madre: "Donna, ecco il tuo figlio!". Poi disse al discepolo: "Ecco la tua madre!". E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa.
=====''[[Atti degli Apostoli]]''=====
*Tutti questi erano assidui e concordi nella preghiera, insieme con alcune donne e con Maria, la madre di Gesù e con i fratelli di lui.
====''[[Vangeli apocrifi]]''====
*Colui che a mala pena contengono i cieli si è compiaciuto di essere contenuto in te. (''[[Vangelo di Bartolomeo]]'')
*Taluni hanno detto che Maria ha concepito dallo Spirito Santo. Essi sono in errore. Essi non sanno quello che dicono. Quando mai una donna ha concepito da una donna? Maria è la Vergine che nessuna forza ha violato, e questo è un grande anatema per gli Ebrei, che sono gli apostoli e gli apostolici. Questa Vergine, che nessuna forza ha violato [...], e le Potenze si contaminano. (''[[Vangelo secondo Filippo]]'')
=====''[[Protovangelo di Giacomo]]''=====
*Si compirono i mesi della gravidanza, e nel nono mese [[Sant'Anna|Anna]] partorì. E domandò alla levatrice: – Che cosa ho messo al mondo? – Quella rispose: – Una femmina –. Allora Anna esclamò: – Oggi la mia anima è stata magnificata! –. E pose la bimba nella culla.<br>Trascorsi poi i giorni necessari, Anna si purificò, diede la poppa alla bimba e le pose nome Maria.
*E qui {{NDR|al [[Tempio di Gerusalemme|Tempio]]}} l'accolse il sacerdote, il quale, baciatala, la benedisse dicendo: – Il Signore ha glorificato il tuo nome per tutte le generazioni; in te alla fine dei tempi il Signore manifesterà la sua redenzione per i figli d'Israele.<br>Poi la pose sopra il terzo gradino dell'altare e il Signore Iddio fece scendere su di lei la sua grazia ed ella danzò coi suoi piedi, e tutta la casa d'Israele si compiacque di lei.
*Così Maria restò nel Tempio, allevata come una colomba e riceveva il cibo dalla mano di un angelo.
*E il sacerdote la benedisse con queste parole: – Maria, il Signore Iddio ha glorificato il tuo nome e tu sarai benedetta da tutte le generazioni della terra.
=====''[[Vangelo dello pseudo-Matteo]]''=====
*E al terzo anno, avendola svezzata, Gioacchino e sua moglie Anna andarono insieme al Tempio del Signore e offrendo vittime al Signore affidarono la loro piccola bimba, Maria, perché abitasse con le giovinette che trascorrevano giorno e notte nell'adorazione di Dio. Quando essa fu posta davanti al Tempio del Signore salì così di corsa i quindici gradini che non si volse affatto a guardare indietro, né – come di solito si fa nell'infanzia – cercò i genitori. E di questo fatto tutti restarono attoniti per lo stupore, tanto che gli stessi pontefici del Tempio se ne meravigliarono.
*Era dunque Maria oggetto di ammirazione a tutto il popolo. Pur essendo appena di tre anni, camminava con passo così sicuro, parlava così perfettamente e così bene si applicava all'adorazione di Dio, che non si sarebbe detta una bambina, ma una persona grande, e attendeva con costanza alle preghiere come se avesse già trent'anni. Il suo volto risplendeva come la neve, tanto che a stento si poteva guardarla in faccia.
*Nessuno la vide mai adirata, nessuno l'udì mai dire una parola cattiva. Anzi, il suo parlare era così pieno di grazia, che si poteva capire come sulla sua lingua ci fosse Dio.
====''[[Corano]]''====
*In verità, o Maria, Dio ti ha eletta; ti ha purificata ed eletta tra tutte le donne del mondo.
*O Maria, Dio ti annuncia la lieta novella di una Parola proveniente da Lui: il suo nome sarà Gesù figlio di Maria, eminente in questo mondo e nell'Altro, uno dei più vicini a Dio.
*Ella disse: "Come potrei avere un bambino se mai un uomo mi ha toccata?". Disse: "È così che Dio crea ciò che vuole: quando decide una cosa dice solo "Sii" ed essa è."
*E rammenta nel libro Maria quando si appartò dalla famiglia in un luogo a oriente. Ella mise una cortina fra sé e loro. Noi le inviammo il Nostro Spirito, che per lei si fece simile a un uomo. Disse: «Mi rifugio da te presso il Misericordioso, se sei timorato». Disse: «Io sono solo un inviato del Signore per donarti un figlio puro.» Disse: «Come potrò avere un figlio, se nessun uomo mi ha toccata e non sono dissoluta?» Disse: «Così sarà! Il Signore ha detto: "Ciò mi è facile e faremo di lui un segno per le genti, e una misericordia da parte Nostra". È cosa già decisa.» Ella rimase dunque incinta e si allontanò con lui in un luogo appartato.
*Ecco Gesù figlio di Maria: parola di verità di cui essi dubitano.
===Citazioni varie===
*A Gesù si va e si "ritorna" sempre per Maria. ([[Josemaría Escrivá de Balaguer]])
*A un tratto la Vergine Santa mi parve ''bella, tanto bella'' che non avevo visto mai cosa bella a tal segno, il suo viso spirava bontà e tenerezza ineffabili, ma quello che mi penetrò tutta l'anima fu «''il sorriso stupendo della Madonna''». ([[Teresa di Lisieux]])
*Al mio paese c'è un bel santuario dedicato alla Madonna del Colle. In occasione del tricentenario della fondazione di questo santuario verrà a parlare uno con cui ci salutiamo anche gentilmente. Verrà a parlare della Madonna uno che si chiama Giulio Andreotti. Ci siamo capiti. ([[Pietro Ingrao]])
*{{NDR|Nel corso del XVI secolo}} All'immagine della Regina dei Cieli si preferisce adesso quella della Madonna dell'Umiltà, seduta non su un trono ma sulla nuda terra. Altre interpretazioni del ruolo della Vergine ne esaltano il ruolo materno. ([[Mary Hollingsworth]])
*Alla Madonna ho promesso che avrei fatto le cose per bene, perché tutto quello che faccio, lo faccio a nome suo. E così lei è stata attenta a non farmi sbagliare. ([[Gino Bartali]])
*Almeno una volta al giorno bisognerebbe dire: grazie Maria. Non si sa perché, però qualcosa ce l'ha data. ([[Roberto Benigni]])
*Anche oggi narrano le gesta atroci dei filibustieri, e specialmente di un uomo, il quale tolse via l'immagine della Vergine Maria, e ritornò un anno dopo a prendere quella di San Giuseppe dicendo che era un peccato che la signora stesse senza suo marito. ([[Charles Darwin]])
*Anche se le singole scene riferite a Maria sono sparse qua e là nei vangeli, esse tuttavia [...] formano una rete di rapporti i cui singoli momenti si illuminano, si moltiplicano e si approfondiscono a vicenda indefinitamente, come in una sala degli specchi. ([[Hans Urs von Balthasar]])
*Annunciazione! Annunciazione!... Tu Marì, Marì, fai il figlio di Salvatore, Gabriele ti ha dato la buona notizia... Annunciazione! Annunciazione. ([[Lello Arena]])
*Armeno se fusse sentito sona' er campanello... la porta... er telefono... citofono... quarche madonna! Oddio!!! Ch'ho detto!!! ([[Aldo Fabrizi]])
*– Benedetta sia la tua purezza e eternamente lo sia.<br>– Poiché Dio stesso si diletta della tua graziosa bellezza.<br>– A te, principessa celeste, Santa Vergine Maria.<br>– Ti offro in questo giorno, anima, vita e cuore. Guardami con compassione e non lasciarmi, madre mia. (''[[Sorella Morte]]'')
*''Benigna madre del nostro signor | fontana di pietà vergine bella | gratiosa a ciascun piena d'amore | ad te mi volgo perché tu se quella | che ami: & non sdegni el peccatore | che l'alme exalti in ciel sopr'ogni stella | & tucto el tuo desio è di concedere | gratia a ciascun purché la voglia chieder''. ([[Bernardo Giambullari]])
*Bisogna arrivare a credere come ha creduto la Madonna per amare come ha amato Lei. ([[Edward Poppe]])
*«C'aggi' 'a fa'? Tu saie tutto... Saie pure pecchè me trovo int' 'o peccato. C'aggi' 'a fa'?» Ma essa zitto, nun rispunneva. (''Eccitata'') «E accussì ffaie, è ove'? Cchiù nun parle e cchiù 'a gente te crede?... Sto parlanno cu' te! (''Con arroganza vibrante'') Rispunne!». (''Rifacendo macchinalmente il tono di voce di qualcuno a lei sconosciuto che, in quel momento, parlò da ignota provenienza'') «'E figlie so' ffiglie!». Me gelaie. Rummanette accussì, ferma. (''S'irrigidisce fissando l'effige immaginaria'') Forse si m'avutavo avarria visto o capito 'a do' veneva 'a voce: 'a dint' a na casa c' 'o balcone apierto, d' 'o vico appriesso, 'a copp' a na fenesta... Ma penzaie: «E pecchè proprio a chistu mumento? Che ne sape 'a ggente d' 'e fatte mieie? È stata Essa, allora... È stata 'a Madonna! S'è vista affrontata a tu per tu, e ha vuluto parlà... Ma, allora, 'a Madonna pe' parlà se serve 'e nuie... E quanno m'hanno ditto: "Ti togli il pensiero!", è stata pur'essa ca m' 'ha ditto, pe' me mettere 'a prova!... E nun saccio si fuie io o 'a Madonna d' 'e rrose ca facette c' 'a capa accussì! (''Fa un cenno col capo come dire: "Si, hai compreso"'') 'E figlie so' ffiglie!» E giuraie. ([[Eduardo De Filippo]])
*C'è una brano della Madonna che parla in prima persona che è di grande effetto. Lo "spavento di Maria" è un pezzo potentissimo che rende benissimo l' immagine di questa ragazza sgomenta davanti all'annunciazione. È un testo affascinante, la Merini è una grande autrice e il Magnificat il suo gioiello. ([[Paola Pitagora]])
[[Immagine:Annunciation (in Islam).jpg|thumb|Maria nella tradizione islamica]]
*Chi ama ''currit, volat, laetatur''. Amare significa correre con il cuore verso l'oggetto amato. Ho iniziato ad amare la Vergine Maria prima ancora di conoscerla... le sere al focolare sulle ginocchia materne, la voce della mamma che recitava il rosario. ([[Giovanni Paolo I]])
*''Chi vuol veder quanto penare un core | Può mai tra noi, venga a mirar l'invitta | Vergine eccelsa, che dal duol trafitta, | Per far più lungo il suo morir, non more''. ([[Giuseppe Ercolani]])
*Chi nutre nel cuore un amore festoso verso la Madonna ottiene in cambio un gaudio eccellente. ([[Edward Poppe]])
*Come Madre di Dio è elevata sopra tutti gli uomini, eppure rimane sì semplice e modesta che a questo riguardo non potrebbe tenere sotto di sé una piccola ancella. O poveri noi uomini, che quando abbiamo qualche bene, potere od onore, anzi se soltanto siamo un po' più belli degli altri, non possiamo stare a fianco di uno minore di noi e le nostre pretese divengono smisurate, che cosa faremmo se ricevessimo dei beni tanto grandi e sublimi? ([[Martin Lutero]])
*Come tutti i bolognesi, mi affido anch'io alla protezione della Madonna di San Luca, confidando nel suo aiuto per svolgere con serena imparzialità e rigore il mio mandato. ([[Pier Ferdinando Casini]])
*Con la sua materna carità si prende cura dei fratelli del Figlio suo ancora peregrinanti e posti in mezzo a pericoli e affanni, fino a che non siano condotti nella patria beata. Per questo la beata Vergine è invocata nella Chiesa con i titoli di avvocata, ausiliatrice, soccorritrice, Mediatrice. (''[[Lumen Gentium]]'')
*Costi quel che costi è necessario che parli di mia madre del Cielo. ([[Bernadetta Soubirous]])
*Crede, e spera, nella Madonna, il fabbricante di madonne? ([[Carlo Emilio Gadda]])
*Credete che al napoletano basti la Madonna del Carmine? Io ho contati duecentocinquanta appellativi della Vergine: e non sono tutti. Quattro o cinque tengono il primato. ([[Matilde Serao]])
*Credo che sia vero che questo personaggio (Galadriel) debba molto all'insegnamento cristiano e cattolico su Maria. ([[John Ronald Reuel Tolkien]])
*[Dio] creò la Vergine Maria, e cioè fece sorgere sulla terra una purezza così intensa da potere, in seno a tanta trasparenza, concentrarsi fino ad apparirvi bambino. Ecco, espressa nella sua forza e nella sua realtà, la capacità che la [[purezza]] ha di far nascere il Divino in mezzo a noi. ([[Pierre Teilhard de Chardin]])
*Dal punto di vista metodista, indipendentemente dal fatto che siano vere o false, esse {{NDR|dottrine dell'immacolata concezione e assunzione della Vergine}} non vengono ritenute essenziali per la fede. (Rapporto di Nairobi<ref>Da ''Enchiridion Oecumenicum'', vol III, Dehoniane, Bologna, 1996.</ref>)
*Devo esser Maria e da me far nascere Dio perché egli mi conceda beatitudine eterna. ([[Angelus Silesius]])
*Di Maria non si dirà mai abbastanza.
:''De Maria numquam satis''. ([[Bernardo di Chiaravalle]])
*Dio è padre; Cristo è nostro fratello; la Madonna è la nostra Madre di grazia: ed allora? Pregare per la pace, la grazia, la fraternità, non si sbaglia mai! ([[Giorgio La Pira]])
*Dopo il vostro voto mi sono fermato in silenzio a meditare... Mi sono fermato a chiedere protezione e coraggio a Colei che, umile e alta, più che creatura, è madre di Dio e dell'uomo. ([[Oscar Luigi Scalfaro]])
*Dio non lo rimpiange {{NDR|di aver creato l'uomo}} perché c'è stata Maria e Maria basta per giustificare tutto; è l'unica creatura assolutamente perfetta che rallegra suo padre in modo unico. ([[Marie-Dominique Philippe]])
*È anche grazie al culto mariano che la donna è stata rivalutata nelle società medievali. ([[Jacques Le Goff]])
*È impossibile concepire la nostra vita, la vita della Chiesa, senza il rosario, le feste mariane, i santuari mariani e le immagini della Madonna. ([[Giovanni Paolo I]])
*È quasi impossibile andare a Gesù se non ci si va per mezzo di Maria. ([[Giovanni Bosco]])
*''E tu, [[Betlemme]] di Efrata | così piccola per essere fra i capoluoghi di Giuda, | da te mi uscirà colui | che deve essere il dominatore in Israele; | le sue origini sono dall'antichità, | dai giorni più remoti. | Perciò Dio li metterà in potere altrui | fino a quando colei che deve partorire partorirà; | e il resto dei tuoi fratelli ritornerà ai figli di Israele.'' (''[[Libro di Michea]]'')
*{{NDR|Maria}} È una persona semplice, con un grande cuore. Ho dato corpo alla sua spiritualità, in quel periodo e ancora oggi in questi villaggi, le donne facevano lavori manuali. Il Marocco ti aiuta a entrare nel ruolo: siamo circondati da una tale bellezza e povertà. Il cielo ha un colore che non ho visto da nessun'altra parte. Non è lo stesso girare qui che in una città arrabbiata. ([[Jacqueline Bisset]])
*Ecco che Ti supplico, Santa Madre di Dio, Angelo e figlia degli uomini, Cherubino apparso in forma corporea, Sovrana celeste, sincera come l'aria, pura come la luce, senza macchia che si alza come la stella del mattino, più santa della dimora inviolabile del [[Tempio di Gerusalemme|Tempio]], luogo di beate promesse, Eden dotato del soffio divino, albero della vita eterna, custodita da una spada di fuoco! Il sublime potere del Padre Ti ha ricoperto con la sua ombra e lo [[Spirito Santo]], riposando in Te, Ti ha ornato con la sua santità; il [[Gesù|Figlio]], facendo in Te la sua dimora, Ti ha preparato come un tabernacolo; l'Unigenito del Padre è il tuo Primogenito, tuo Figlio per nascita, tuo Signore, poiché Ti ha creato. Niente macchia la tua purezza, niente macchia la tua bontà; Tu sei la santa immacolata, la cui intercessione ci protegge. ([[Gregorio di Narek]])
*Ecco: la vergine<ref>Per i cristiani si tratta della Madonna.</ref> concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele. (''[[Libro di Isaia]]'')
*Esaminando la persona e l'opera della Beata Vergine noi veniamo illuminati sugli aspetti più importanti del mistero cristiano. ([[Roberto Coggi]])
*Gesù è chiamato, nella tradizione musulmana, il Soffio di Dio nella Madonna, ma l'aspetto temporale della nascita di nostro Signore è una donna che dice Fiat! ([[Francesco Cossiga]])
*Gli tornavano in mente frammenti degli scismi, brani delle [[eresia|eresie]] che avevano diviso per secoli le Chiese di Occidente e di Oriente. Qua [[Nestorio]] contestava alla Vergine il titolo di madre di Dio, poiché, nel mistero dell'[[Incarnazione (cristianesimo)|incarnazione]], aveva portato in grembo la creatura umana e non il Dio. ([[Joris-Karl Huysmans]])
*Ho pregato, mi sono rivolto più volte all'immagine miracolosa della Madonna del Sole venerata nella chiesa del paese, ma di lui nessuna traccia. ([[Romano Battaglia]])
*I Battisti in generale si pongono due problemi principali rispetto alla devozione mariana: 1) essa sembra mettere in dubbio l'esclusiva opera mediatrice di Gesù come Signore e Salvatore; 2)le dottrine mariane [...] sembrano avere uno scarso fondamento esplicito nella Bibbia. (Rapporto<ref>Dichiarazione congiunta Battisti – Cattolici, in ''Enchiridion Oecumenicum'', vol III, Dehoniane, Bologna, 1996.</ref>)
*I Luterani, pur ammettendo che Maria prega per la Chiesa, ed è degna dei più alti onori, hanno negato con coerenza che lei o gli altri santi possano essere considerati come mediatori o propiziatori, per il motivo che l'aver fiducia nei loro meriti potrebbe sminuire il ruolo di Cristo come unico mediatore (Unico Mediatore<ref>Dichiarazione congiunta Cattolici – Luterani (Usa), in ''Enchiridion Oecumenicum'', vol IV, Dehoniane, Bologna, 1996.</ref>)
*I pentecostali non invocano l'intercessione di Maria o di altri santi in cielo, non ritenendola una pratica biblicamente fondata. [...] I pentecostali ritengono che la Scrittura affermi che Maria ha avuto altri figli e che è vissuta come moglie di Giuseppe in senso pieno. [...] Maria, come una fra i fedeli, attende il giorno della risurrezione, quando assieme a tutti i cristiani, sarà unita fisicamente con suo figlio nella gloria. (Rapporto finale<ref>Dichiarazione congiunta Cattolici – Pentecostali, in ''Enchiridion Oecumenicum'', vol III, Dehoniane, Bologna, 1996.</ref>)
*Il carisma di Maria è lo sguardo confortante all'insieme del corpo ecclesiale, che la rende attenta per tutti i punti dolenti e pronta ad esprimerli, a provvedere avvisando chi di dovere, facendo intervenire altri. ([[Carlo Maria Martini]])
*Il culto di Maria Santissima ci aiuta a superare la difficoltà mettendo davanti ai nostri occhi questo fatto singolare: la persona creata più nobile e più eccelsa di tutto l'universo è una Donna che è Vergine e Madre. ([[Roberto Coggi]])
*Il fatto che tutti i profeti menzionati nelle Sacre Scritture siano riconosciuti da noi musulmani e soprattutto che la Vergine Maria e suo figlio godano di una considerazione del tutto speciale rappresenta un fattore di incontro tra la teologia cristiana e quella musulmana. ([[Niyazi Öktem]])
*Il mito della Madonna consegna la donna o alla castità e conseguente rinnegamento della sessualità o alla puttanaggine, che è l'altra faccia della medaglia della santità e dell'innocenza che deve espiare i peccati altrui senza mai commetterne uno suo e addossandoseli però tutti quanti. ([[Aldo Busi]])
*Il protestantesimo può ritrovare Maria come sorella nella fede, ma ritrovarla veramente, perché era, per così dire, perduta e quindi assente, e ora viene ritrovata e ridiventa presente; ritrovare dunque Maria come sorella, ma come sorella presente, non assente. ([[Paolo Ricca]])
*Il richiamo al Cristianesimo {{NDR|per l'Europa}} è presente proprio sul simbolo per eccellenza, sulla bandiera, perché quelle dodici stelle provengono dal culto della Vergine Maria e sono svincolate dal numero di Stati aderenti. ([[Mario Mauro]])
*Il tema più essenziale della letteratura italiana, finché essa si è mantenuta sui vertici, è quello del Giudice divino e della Vergine. [...] La letteratura e l'arte italiana sorsero da un ceppo religioso e di esso continuarono a nutrirsi. Protagonista fu il Pantocrator, il Cristo vincente della Divina Commedia e del Giudizio universale. Eroina fu la Paneghia, la tutta santa, la tutta pura, la Vergine amata. ([[Giuseppe Antonio Borgese]])
*Il ventre di Maria Vergine è più capace di tutto il mondo. ([[Girolamo Savonarola]])
*[La Chiesa cattolica] in Maria ammira ed esalta il frutto più eccelso della redenzione, ed in lei contempla con gioia, come in una immagine purissima, ciò che essa desidera e spera di essere nella sua interezza. (''[[Sacrosanctum Concilium]]'')
*In Maria non vediamo il Signore, ma vediamo lei stessa, sempre al fianco del Signore. Il suo servizio è un servizio immediato: è intercessione, che ella a Lui presenta per gli uomini, è distribuzione di grazia, grazia che ella ricevendola nelle proprie mani, riversa su di loro. Ella non rappresenta il Signore, ma lo asseconda. Perciò la sua posizione è come quella di Eva al fianco del primo uomo. Però ella sta al fianco di [[Gesù|Cristo]], non a suo profitto ma a vantaggio nostro: è la madre dei viventi non perché da lei provengano di generazione in generazione, ma perché il suo amore materno abbraccia insieme il Capo e tutto il Corpo Mistico. ([[Edith Stein]])
*In molti versetti {{NDR|di alcuni inni}} la maternità immacolata di Maria viene paragonata al passaggio del Mar Rosso da parte degli Ebrei. Per esempio, nel versetto: 'Nel Mar Morto è stata tracciata una volta l'immagine della Vergine Sposa'. ([[Borís Leonídovič Pasternàk]])
*In ogni momento della sua esistenza, Maria parla e agisce in nome della Chiesa, non in virtù di una specie di decisione a Lei sovrapposta, né beninteso di una intenzione esplicita da parte sua, ma perché, per così dire, essa la porta e la contiene già tutta intera nella sua persona. ([[Henri-Marie de Lubac]])
*In ogni momento, in ogni circostanza, facciamo appello a questa dolce Madre, invochiamo il suo amore materno e, facendo ogni sforzo per imitare le sue virtù, abbiamo per Lei un sincero cuore di figli. ([[Francesco di Sales]])
*In Polonia la Madonna nera di Czȩstochowa si è dimostrata più potente dei comunisti. ([[Manuel Vázquez Montalbán]])
*In questo libro [...] non si parla a sufficienza di Maria, forse per amore ecumenico verso i protestanti ama anche per una sorta di pudore dell'autore, che, pure [...] la invoca nel silenzio della sua anima e la considera il modello di chi «ascolta la Parola e la mette in pratica». ([[Paolo Giuntella]])
*Io desidero che la tua icona, Madre di Dio, si rifletta continuamente nello specchio dell'[[anima]] e la conservi pura fino alla fine dei secoli. Rialzi coloro che sono curvi verso terra e doni la [[speranza]] a coloro che considerano e [[imitazione|imitano]] l'eterno modello della [[bellezza]]. ([[Pseudo-Dionigi l'Areopagita]])
*''Io ti ringrazio per questo silenzio | che resta tra noi, | io benedico il coraggio di vivere, | sola, con Lui''. ([[Pierangelo Sequeri]])
*L'ammirazione e l'affetto del popolo russo per la Madonna Litta dimostrano l'attualità del suo messaggio. ([[Carlo Azeglio Ciampi]])
*L'Annunciazione della Vergine Maria è uno dei temi più rappresentati nella pittura mentre non lo è stato nella danza anche se il grande Nijinsky e l' impresario russo Diaghilev ci avevano già pensato prima di me. ([[Angelin Preljocaj]])
*L'enfasi cattolica tradizionale sul ruolo di Maria nella salvezza [...] ha continuato a sembrare loro {{NDR|agli Evangelici}} incompatibile con il ruolo molto più modesto attribuito a Maria nel Nuovo Testamento. (Il ruolo di Maria<ref>Rapporto finale colloqui Cattolici – Evangelicali, appendice: il ruolo di Maria, in ''Enchiridion Oecumenicum'', vol III, Dehoniane, Bologna, 1996.</ref>)
*L'impressione di purezza singolare che promana da lei, si radica nella modalità del suo esistere; nel fatto che la fede divenne puramente e semplicemente la forma della sua vita personale femminile, e la realtà che ella credeva divenne il contenuto della sua immediata esistenza. ([[Romano Guardini]])
*L'ultimo capolavoro per San Sepolcro {{NDR|di Piero della Francesca}} è la Madonna del Parto, forse la più bella immagine della Vergine di tutta la storia dell'arte. Affrescata in una cappella dedicata alla Vergine come protettrice delle puerpere, la scena ritrae Maria sotto un baldacchino, tenuto aperto da due angeli. ([[Cecilia Martinelli]])
*L'Unione {{NDR|europea}} ci ha reso tutti più ricchi ma ora si venera l'auto più della Vergine. ([[Joseph O'Connor]])
*La domenica, a messa, quando alzava la testa, scorgeva, scorgeva, trai fumi azzurrastri dell'incenso, il viso dolce della Vergine. Allora si intenerì: si sentì molle ed abbandonata come una piuma volteggiante nella tempesta; e fu quasi senza rendersene conto che si incamminò verso la chiesa, disposta a qualsiasi devozione pur di assorbirvi l'animo intero. ([[Gustave Flaubert]])
*La gloria della Vergine, come si legge nei salmi, è tutta interiore ed è più facile pensarla che descriverla. ([[Tommaso di Villanova]])
*La Madonna ci ha fatto il miracolo, perché il Signore ci è stato troppe volte in questa casa! ([[Giovanni Verga]])
*La Madonna viva in noi per formarci in Gesù. ([[Daniele Natale]])
*La madre di Gesù è madre universale dei dispersi figli di Dio, unificati nella persona di Cristo che ella ha rivestito della nostra carne nel suo grembo materno. ([[Aristide Serra]])
*La signora Vergine, pei campi andando e per Dio piangendo, incontra san Giovanni: 'Da dove venite, signor san Giovanni?' 'Vengo dall'Ave Salus.' 'Non avete visto il buon Dio, per caso?' 'È sull'albero della croce, piedi appesi e mani inchiodate, in capo un bianco cappellino di spine.' Chi la dirà tre volte alla sera e tre volte al mattino, guadagnerà alla fine il paradiso. ([[Victor Hugo]])
*La vera devozione a Maria parte dall'alto, non dal basso; è imposta dalla fede non dal sentimento. ([[Léon-Joseph Suenens]])
*La Vergine Maria è la manifestazione della Madre di Dio, e io mi sento attratta da tutto quello che rappresenta Dio come madre. ([[Sinéad O'Connor]])
*La Vergine rappresenta la creatura umana senza potere, senza volere, senza potenza creatrice e sovrana che non può che ricevere, essere disponibile, attendere. ([[Karl Barth]])
*Le sette volte in cui la Madonna parla possono essere chiamate le Sue Sette Parole e fanno così splendido parallelo alle Sette Ultime Parole di Gesù sulla croce. ([[Fulton J. Sheen]])
*Le vie del divino Amore non si percorrono senza Maria; è un assurdo il contrario, poiché senza la sua valida mediazione non si ha quel vigore di fede che lo alimenta e lo sostiene. L'anima non si sposa a Dio senza Maria, e non ha il purissimo vino dell'amore senza di Lei. ([[Dolindo Ruotolo]])
*Lo sguardo della Vergine è il solo veramente infantile, il solo vero sguardo di bambino che mai si sia posato sulla nostra vergogna e sulla nostra miseria. ([[Georges Bernanos]])
*Luca è l'autore che ha riflettuto più a lungo e con più impegno sulla figura di Maria: i suoi primi due capitoli potrebbero venir presentati come addirittura essenziali per lo sviluppo del pensiero mariano. ([[Gianni Colzani]])
*Lui si ricordò di una Madonna di Antonello da Messina. Il taglio del volto e la bocca erano identici. La Madonna aveva più dolcezza, certo. Ma lo stesso stampo netto e genuino. ([[Dino Buzzati]])
*Madonna di Lourdes, non so se in questa babilonia ti accorgerai di me e neppure se ti interessi di ciclismo, comunque grazie, grazie anche per la Ninfa, fa conto che sia qui con me. ([[Luigi Malabrocca]])
*Madonna, difendici tu, intervieni tu, perché i nostri uomini non servono a nulla. ([[Ignazio Silone]])
*''Madre di Dio, io con la preghiera sto dinanzi alla tua immagine come davanti a una intensa luce. Non prego per la mia anima deserta ma per quella di un viandante che vaga nel mondo, senza patria. No! Voglio consegnarne l'anima innocente a colei che amorosamente ci difende da questo gelido mondo. Santa Vergine, circonda di felicità colui che ne è degno, dagli compagni benigni per il cammino; la splendida giovinezza, la vecchiaia tranquilla e al suo cuore, privo di malizia, la pace. La pace della speranza, O Madre di Dio, ti supplico, ascoltami''. ([[Michail Jur'evič Lermontov]])
*Maria col viso terreo, schiantata dal dolore (non era che un alito debolissimo, la Risurrezione), Giovanni un po' troppo in posa, e poi il ragazzetto che regge la scala ma, come tutti quelli che reggono una scala non bada a quel che fa ma si gira a guardare, e quel che guarda è ciò che tutti avrebbero guardato, non la Madonna, non Giovanni, non la croce: Maddalena. ([[Alessandro Baricco]])
*Maria concepì certamente senza vergogna, partorì senza dolore e di qui migrò senza corruzione. ([[Papa Alessandro III]])
*Maria è centrale nel sentimento di fede; se dalla teologale cura si entra nella percettibilità umana della fede, si incontra Maria. È inevitabile. Maria è al meglio quello che il cristianesimo ha fatto sentire di creaturale. Maria è la prima porta. ([[Mario Luzi]])
*Maria è così un vincolo di unione tra cristiani e musulmani, perché anche nel Corano essa è il modello dell'anima credente che si è abbandonata completamente nel Signore per compiere sempre e generosamente la sua divina volontà. ([[Magdi Allam]])
*Maria è la donna che, compiendo la volontà divina, trova la pienezza del suo valore. ([[Jean Galot]])
*Maria è la prima {{NDR|Donna}} a trattare Dio come familiare. E dice sì all'Angelo solo dopo aver interloquito criticamente con lui. Non è certo una sprovveduta. Se milioni e milioni di persone visitano ogni anno i santuari mariani è perché in quella ragazza trovano una via. ([[Angelo Scola]])
*Maria è mediatrice di grazia perché è «madre di misericordia». ([[Leonardo Murialdo]])
*Maria è non solo la pietosa degli affanni altrui, ma anche la bella, la potente, la forte: però si ricorre a lei, sicuri d'essere validamente aiutati nelle avversità della vita e nella lotta contro il male e le passioni che più facilmente ci conducono a rovina. ([[Alfonso Bertoldi]])
*Maria è sempre alla ricerca di persone semplici con cui dialogare. ([[Maurizio di Gesù Bambino]])
*Maria è stata una rosa, bianca per la sua verginità, vermiglia per la carità. ([[Bernardo di Chiaravalle]])
*Maria è una donna veramente libera. È stata capace di guardare, di relazionarsi con Dio, da una posizione di parità. Quando Dio le chiede se vuole avere un figlio da Lui, se vogliono un figlio insieme, la prima reazione di Maria è di stupore. Come possiamo immaginare questa interazione tra Dio e un essere umano, una donna? Dio le dice. "Io non sono Dio perché detto delle regole, perché ti dico cosa devi e cosa è giusto fare, perché sono l'adulto; ma semplicemente perché sono la vita stessa. Tu e io possiamo interagire solo se lo desideriamo, se lo desideri". Dio ci ha dato la dignità e la scelta. ([[Teresa Forcades]])
*Maria è una persona concreta, una donna con i suoi progetti ed i suoi sentimenti, non un'idea. ([[Gianni Colzani]])
*Maria era il silenzio, la calma, il raccoglimento stesso. Non parlava molto perché era anche, per eccellenza, colei che ascolta, ed è per questo che poteva conservare tante sue parole nel cuore. ([[Catherine Doherty]])
[[Immagine:Michelangelo Petersdom Pieta.JPG|thumb|right|Michelangelo: la Pietà]]
*Maria: la terra vergine cercata dagli alchimisti. ([[Friedrich Hebbel]])
*Maria, Madre di Gesù,<br>dammi il tuo cuore,<br>tanto bello, tanto puro, tanto immacolato,<br>tanto pieno d'amore e d'umiltà,<br>così che io possa ricevere Gesù nel Pane della Vita,<br>amarLo come tu L'hai amato<br>e servirLo sotto le spoglie del più Povero dei Poveri.<br>([[Madre Teresa di Calcutta]])
*Maria, nella fede, ebbe il coraggio di confidare nel Dio dell'impossibile e di lasciare a Lui la soluzione dei suoi problemi: la sua era fede pura. ([[Carlo Carretto]])
*Maria non abbisogna dell'ammirazione del mondo, così come Abramo non la bisogno di lagrime: perché ella non era un'eroina, né egli un eroe. Ma ambedue divennero ancor più grandi degli eroi non col fuggire la sofferenza, le pene, il paradosso, bensì per via di essi. ([[Søren Kierkegaard]])
*Maria non fa le cose solo per metà. ([[Giovanni Bosco]])
*Maria prolunga tutta la grandezza, la profondità, la capacità di ascolto e di accoglienza, di offerta e di donazione che le donne, lungo tutta la storia, hanno vissuto nella forza dello Spirito Santo. ([[Leonardo Boff]])
*Maria rappresenta, accanto a Redentore, l'insieme degli uomini e della Chiesa. ([[Yves Congar]])
*Maria soffrirà moralmente e spiritualmente per causa nostra e diverrà la Madre dei dolori, ma questa sofferenza non proverrà da uno squilibrio interiore, bensì dalla malizia degli uomini e dal suo amore per loro. ([[Bruno Forte]])
*''Maria, | veliero di speranze | senza approdi | se non a Dio | diafano ostensorio | dei [[Santissima Trinità|Tre]]. Mite | lembo d'arcobaleno.'' ([[Giuseppe Centore]])
*Mentre Eva, sviata dal messaggio del diavolo, disobbedì alla parola divina e si alienò da Dio, Maria invece, guidata dall'annuncio dell'angelo, obbedì alla parola divina e meritò di portare Dio nel suo grembo. ([[Ireneo di Lione]])
*Mi ha salvato quella Signora: Maria. Lei poi ti presenta suo figlio, Gesù. ([[Paolo Brosio]])
*Mi piacerebbe vedere la Madonna nell'atto di contemplare Gesù morto e giacente tra le sue braccia. Che cosa non ha sofferto questo cuore di Madre? ([[Elisabetta della Trinità]])
*Mi sono sentita spesso sovrastata dalla materia {{NDR|Maria}} e dalla letteratura sterminata che la riguarda. Però l'interesse per l'argomento era più forte, così come mi attirava addentrarmi in territori ignoti, anche di me stessa. ([[Laura Bosio]])
*Mia madre chiedeva alla Madonna che avvolgesse Paula nel suo manto e la proteggesse dal dolore e dall'angoscia, che se pensava di portarsela via almeno non la facesse soffrire oltre. ([[Isabel Allende]])
*Mio Paradiso sempre aperto è lo sguardo di Maria Immacolata che fa compagnia a Gesù ed anche a me. ([[Cecilio Maria Cortinovis]])
*Modello perfetto di tale vita spirituale e apostolica {{NDR|dei laici}} è la beata vergine Maria, regina degli apostoli, la quale, mentre viveva sulla terra una vita comune a tutti, piena di sollecitudini familiari e di lavoro, era sempre intimamente unita al Figlio suo, e cooperava in modo del tutto singolare all'opera del Salvatore. (''[[Apostolicam Actuositatem]]'')
*Molti sostengono che solo Maria ci apre le porte del cielo. ([[Pietro Citati]])
*''Natura silet''. ([[Jacopo Sannazaro]])
*Nel momento del misterioso concepimento di Maria il buon frate {{NDR|G. B. Spagnuoli o Spagnoli, detto il Mantovano}}, derivando dal suo Vangelo, esclama: ''Mirata est crevisse uterum Natura, suamque | esse negavit opus''<br>Azio Sincero {{NDR|il Sannazaro}} castamente e arcanamente accenna con lieve tocco al mistero in due parole: «Natura silet». Quindi con un ''pieno'' orchestrale espande la gioia dell'universo che deve raggiungere tutti i popoli: ''quos maximus ambit | Oceanus Tethysque et raucisona Amphitrite''. ([[Enrico Carrara]])
*Nel [[Vangelo secondo Luca]], per esempio, troviamo un'immagine bellissima della felicità, in cui la Vergine Maria va a visitare la cugina [[Elisabetta (madre del Battista)|Elisabetta]], la quale, come Maria, è incinta. Accade allora che, alla vista di Maria da parte della cugina, il bimbo nel grembo di Elisabetta cominci a sussultare. Si pensi al moto della gioia come a questo "sobbalzare"! ([[Salvatore Natoli]])
*Nell'ora tarda, nell'ora, qui, della dorata sera, vieni, Madre nostra amata, vieni, cascina consacrata! [...] Noi ti chiamiamo. Di Te sete, fame, bisogno abbiamo. Vieni, porta disserrata, speranza disarmata, cima altissima innevata! Tu sai, parlare Ti dobbiamo; su di noi, povere formiche, intorno a questa sedia che T'attende, non spirito, ma carne, Ti dobbiamo interrogare. ([[Giovanni Testori]])
*Nella storia della salvezza esiste di fatto una creatura alla quale la fede riconosce un posto assolutamente unico ed originale. È Maria, la madre di Gesù. ([[Giorgio Gozzelino]])
*«Nelle lacrime di una mamma, li c'è il dolore della Vergine». Per veder piangere la Madonna non è necessario far molta strada, né interrogare questi o quelli che hanno veduto alla Salette, a Fatima, a Siracusa... Ogni qualvolta vedo una mamma piangere — ed è un fatto di tutti i giorni — vedo piangere la Madonna. [...] Se non ci fosse questa immensa spaccatura nel cuore della Madonna, come tutto sarebbe piccolo quaggiù e senza porto! E noi saremmo tutti senza mamma. ([[Primo Mazzolari]])
*Nessun buon cattolico si inginocchierebbe davanti ad un'immagine di [[Iside]]. Tuttavia, tutti i motivi mitici attribuiti ora dogmaticamente a Maria come essere umano storico appartengono anche – e sono appartenuti nel periodo e nel luogo di sviluppo del suo culto – a quella dea-madre di tutte le cose, di cui sia Maria sia Iside erano manifestazioni locali: la sposa-madre del dio morto e risorto, le cui prime rappresentazioni note vanno oggi fatte risalire almeno intorno al 5500 a.C. ([[Joseph Campbell]])
*Nessuno dunque si reputi figlio di Maria, degno di essere accolto sotto la sua potentissima tutela, se sull'esempio di lei non si dimostrerà mite, giusto e casto, contribuendo con amore alla vera fraternità, non ledendo e nuocendo, ma aiutando e confortando. ([[Papa Pio XII]])
*Non ci stacchiamo mai da Maria. La causa di tutti i nostri guai è di non credere abbastanza all'amore della Mamma Immacolata: ogni vita cristiana, ogni vita religiosa, dev'essere vita mariana: quanto più viviamo in Maria, tanto più viviamo in Cristo. ([[Mariano da Torino]])
*Non è forse da voi, Signora mia {{NDR|Maria}}, che si può perfettamente comprendere ciò che passa fra Dio e la sposa secondo la parola dei Cantici? Del resto, figlioule mie, potete notare anche voi con quanta frequenza le parole dei Cantici ricorrano nelle antifone e nelle lezioni dell'Ufficio della Madonna che recitiamo ogni settimana. ([[Teresa d'Ávila]])
*Non lontano da Ètamps, sulla via di Parigi, esiste ancora oggi una grande costruzione quadrata con finestre a sesto acuto adorne di grossolani bassorilievi. Al disopra della porta è una nicchia che conteneva un tempo una Madonna scolpita in pietra; ma durante la Rivoluzione questa madonna subì la sorte di tanti altri santi e sante e fu solennemente spezzata dal presidente del club rivoluzionario di Larcy. Più tardi, fu messa al suo posto un'altra immagine della Vergine, questa volta di gesso, veramente, ma grazie a qualche straccio di seta e a qualche gioiello è ancora capace di conferire un'aria rispettabile alla bettola di Claudio Giraut. ([[Prosper Mérimée]])
*Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio, ego me ''baptizzo'' contro il malocchio. Puh! Puh! E con il peperoncino e un po' d' ''insaléta'' ti protegge la Madonna dell'' 'Incoronéta''; con l'olio, il sale, e l'aceto ti protegge la Madonna dello ''Sterpeto''; corrrrrno di bue, latte ''screméto'', proteggi questa ''chésa'' dall' ''innominéto''. (''[[Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio]]'')
*''Oimè! che immago è questa? Ahi! che s'aggira: | Caliginoso intorno al sole ammanto, | La terra e l'aria orrore e morte spira. | Egli alto in Croce, | Ella alla Croce accanto; | Trafìtti ambo, un da chiodi, una d'affanno; | Gronda il Figlio di sangue, Ella di pianto''. ([[Alfonso Varano]])
*Parlare di lei è innanzitutto un atto di obbedienza alla volontà dell'Eterno. ([[Bruno Forte]])
*Per la verità dietro il vetro quella Madonna che affascinò la mia infanzia aveva un volto dolcissimo. Luccicava stellato l'azzurro dei suoi occhi di vetro e il drappeggio di panno, celeste celeste l'ammantava suggestivo nelle pieghe e nelle ricadute e dava sacralità alla statuina. ([[Maria Orsini Natale]])
*Predicò con vigore -Iddio colpirà –, scatenò terrore e devozione – Iddio castigherà –, si agitò e si inginocchiò – solo Maria può salvarci –, producendosi in una di quelle prestazioni di eloquenza celeste che erano rinomate tra le quattordici o quindici – quella mattina sedici – vecchie. ([[Sandro Veronesi]])
*Pregare, pregare senza sosta, ecco ciò che devo fare. Gesù mi manda da sua madre ed è Lei che ha in mano la mia salvezza. ([[Jacques Fesch]])
*Pur ammettendo che la beata Maria preghi per la Chiesa, è forse lei che riceve le anime nell'ora della morte? È forse lei che trionfa sulla morte? È lei che vivifica? Che cosa fa il Cristo, se è la beata Maria ad occuparsi di tutto questo? Benché meriti, in sommo grado, i più grandi onori, ella non vuole essere uguale a Cristo; al contrario ella vuole che noi consideriamo i suoi esempi e che ci atteniamo fermamente ad essi. ([[Filippo Melantone]])
*Pur possedendo chiese ed immagini della Madonna, nel santuario dell'anima, Maria è talvolta assente. Occorre il vitale spirito mariano, il vero spirito di umiltà, di soprannaturalità, di amore, di fiducia, che forma il cristiano. Occorre la vita interiore che feconda tutta l'attività e l'apostolato del cristiano. ([[Giacomo Alberione]])
*Quando versiamo le nostre lacrime, che sono «il sangue delle nostre anime», esse cadono sul cuore della Vergine, e da lì su tutti i cuori viventi. ([[Léon Bloy]])
*Quante cose andrebbero meglio, se noi nella nostra vita quotidiana, dessimo un posto più vasto alla Vergine! ([[Giovanni Maria Vianney]])
*Quanti sono, infatti, coloro che accendono alla Vergine, madre di Dio, un candelotto, magari a mezzogiorno, quando proprio non ce n'è bisogno! D'altra parte, quanto pochi cercano d'imitarne la castità, la modestia, l'amore per il regno dei cieli! ([[Erasmo da Rotterdam]])
*– Quei cessi li voglio così lustrati e sfavillanti che di venirci a fare i suoi bisogni ne dovrebbe essere orgogliosa anche la Vergine Maria. <br/>– Signorsì signore. <br/>– Soldato semplice Joker, tu credi alla vergine Maria? <br/>– Signorno, signore. <br/>– Soldato Joker, io credo di non aver sentito quello che hai detto. <br/>– Signore, il soldato ha risposto no, no signore. <br/>– Brutto verme, mi fai venir voglia di vomitare. {{NDR|Colpisce Joker con uno schiaffo}} Brutto ateo comunista adesso mi dici immediatamente che tu vuoi bene alla vergine Maria altrimenti io ti strappo le budella. Allora vuoi bene alla vergine Maria, vero o no? <br/>– Signorno, negativo, signore. <br/>– Soldato Joker, allora tu hai deciso di offendermi? <br/>– Signore, negativo signore. Il soldato pensa che qualunque cosa dica non vada bene e pensa che l'istruttore intenda punirlo ancora di più se si rimangia quello cha ha detto signore. (''[[Full Metal Jacket]]'')
*Quella di Maria è dunque una gloria che ha le sue radici nell'umiliazione, è una gioia che nasce dal pianto. ([[Giacomo Biffi]])
*Ricerchiamo in quei soavi e cari sguardi dai quali viene solo la grazia e la salute, la virtù che meglio ci prepari il cuore a ricevere con gratitudine le eterne fiamme della beatitudine; onde gli umani affetti si rivolgano con viva fede a te, Vergine, Madre, Imperatrice e Dea. Dal sublime e stellato tuo seggio mostrati a noi propizia. ([[Johann Wolfgang von Goethe]])
*[Maria] riunisce per cosi dire e riverbera le esigenze supreme della fede. (''[[Lumen Gentium]]'')
*Santa Rosalia! Miracolo! – Ma quale Santa Rosalia, la Madonna di Lourdes è! La Madonna di Lourdes! (''[[La leggenda del pianista sull'oceano]]'')
* – Santa Vergine venitemi in aiuto. <br /> – Non immischiare nei tuoi affari chi non c'entra! Capito?! <br /> – È sempre Vostra Madre! <br /> – Don Camillo! (''[[Don Camillo (film 1952)|Don Camillo]]'')
*Scoprendosi come termine della storia, la Madonna aveva ormai la luce per interpretare il tempo anteriore. ([[Jean Guitton]])
*Se avessi intenzione di convertirmi a qualche religione probabilmente sceglierei il cattolicesimo perché ha, in definitiva, sante e la Vergine Maria. ([[Margaret Atwood]])
*''Se dal mio stato assai misero e vile | Per le tue man resurgo | Vergine, l' sacro e purgo | Al tuo nome e pensieri e 'ngegno e stile, | La lingua, e 'l cor, le lagrime e i sospiri.'' ([[Francesco Petrarca]])
*Se Dio l'ha scelta per il Figlio suo e per noi, il nostro compito non è più quello di sceglierla, ma solo di riceverla come nostra madre. ([[Léon-Joseph Suenens]])
*Se essa è nostra regina, anche noi regneremo con Cristo; Maria non ci è superiore che per esserci più vicina. ([[René Laurentin]])
*Se la Vergine potesse arricchirci, lo farebbe; ma si vede che il Padre e il Figlio la tengono a stecchetto. ([[Giuseppe Marotta (scrittore)|Giuseppe Marotta]])
*Se noi avremo il cuore di una madre o, più precisamente, se ci proporremo di avere il cuore della Madre per eccellenza: Maria, saremo sempre pronti ad amare. ([[Chiara Lubich]])
*Se qualcuno non crede che la santa Maria è Madre di Dio, si priva della divinità. ([[Gregorio Nazianzeno]])
*Se santità ed immacolatezza di Maria sono in totale dipendenza dalla grazia di Dio e di Cristo, non ci si deve lasciar sfuggire [...] quanto il figlio abbia voluto dipendere da sua madre, quanto di se stesso abbia voluto doverlo a lei. ([[Hans Urs von Balthasar]])
*Se, secondo voi, il Verbo è Dio disceso da Dio e fu prodotto dalla sostanza del Padre, perché chiamate voi la vergine madre di Dio? Come poté ella partorire un Dio essendo creatura umana come noi? E, oltre a ciò, se Dio dice espressamente: «Sono io e non è nessun altro salvatore, fuori di me», perché mai avete il coraggio di chiamare salvatore il figlio di lei? ([[Flavio Claudio Giuliano]])
*Se siete in crisi, vi sbattete in ginocchio e pregate il Signore, i santi e la Madonna che vi vengano a tirar fuori. Noi atei, al contrario, non ci possiamo attaccare a nessun Santissimo. Per le nostre colpe dobbiamo rivolgerci solo alla nostra coscienza. ([[Dario Fo]])
*Se tanto amore portano le madri terrene alla loro prole, quale amore porterà a noi Maria, che tanto amava il suo Gesù e, ciononostante, lo ha dato alla morte per noi? ([[Giuseppe Marello]])
*Se uno vuole salvarsi senza passare per la Madonna, sbaglia. ([[Giuseppe Allamano]])
*Se volete capire la Madonna non rompetevi il campo dietro le astruserie di certi teologi: prima datevi a lei, poi le pagine del Vangelo avranno una luce così abbagliante che non farete più fatica a conoscerla, amarla a farla amare. ([[Andrea Gasparino]])
*Senza la Madonna noi non potremmo essere sicuri del futuro, perché la sicurezza del futuro ci viene da Cristo: il Mistero di Dio che si fa uomo. Non sarebbe potuto accadere questo, non si sarebbe potuto neanche ridire, se non avessimo avuto la Madonna. ([[Luigi Giussani]])
*Si accusano oggi i [[Compagnia di Gesù|Gesuiti]] di aver effemminato il cristianesimo introducendovi il culto di Maria, e troppo più alto elevando, che non s'addica, il seggio di Colei che fu a Cristo e figlia e sposa e madre, secondo la sentenza Manzoniana. Tuona contro di essi [[Vincenzo Gioberti|Gioberti]], e adulteratori li chiama insieme ad altri del dogma e della fisonomia del cristianesimo. E pure, sel tolleri in pace la sua grand'anima, i Gesuiti, se non hanno ragione, non hanno nemmeno tutta la colpa che gli si vuol affibbiare. Il culto di Maria è antico antichissimo più che non si crede. E non solo fu culto secondario e di dulia, ma primario e di latria, se si risale a' prischi secoli e presso i cristiani d'Oriente, specialmente fra gli Arabi. ([[Elia Benamozegh]])
*Sii benedetta nel tuo casto [[cuore]]! Santità non è farsi lapidare in terra di Paganìa o baciare un lebbroso sulla bocca, ma fare la [[volontà]] di [[Dio]], con prontezza, si tratti di restare al nostro posto, o di salire più alto. ([[Paul Claudel]])
*Sii benedetta tu, aurora nascente, sopra tutte le creature, e benedetto sia il prato fiorito di rose rosse del tuo bei viso, ornato con il fiore rosso rubino dell'Eterna Sapienza! ([[Enrico Suso]])
*''Solo Maria d'ogni conforto prive | Vanta le pene, e tale è il suo tormento, | Che mille morti in se risente, e vive''. ([[Giuseppe Ercolani]])
*Sopra la sua insegna c'era una Madonna, ad affresco, scalcinata e stinta: tutti i sabati le accendeva il lumino, tirando giù la fune a cui era attaccato; riconoscevo perfino il lieve cigolio della carrucolina. E poi restavo, dietro i vetri, a guardare quel lumicino che faceva scorgere soltanto le mani e le ginocchia della Madonna. ([[Federigo Tozzi]])
*Sotto il Regno di Tiberio Cesare, il legnaiuolo Jeushu, figlio di Giuseppe e di Maria, abitava quella borgata, Nazaret, della quale non è menzione in alcuna storia e che le Scritture non nominano: alcune case scavate nel macigno d'una collina, di fronte alla pianura d'Esdrelon. E l'una d'esse celò quel fanciullo, quell'adolescente, quell'uomo, tra l'operaio e la Vergine. ([[François Mauriac]])
*Star vicino alla Madonna, servirla, imitare Gesù nella dipendenza che volle da Lei, lasciarsi educare da Lei: è tutta la preparazione sacerdotale. ([[Jean-Jacques Olier]])
*Storicamente parlando, Maria è agli occhi di tutti l'anello di congiunzione sicuro tra Gesù e il popolo ebreo. ([[Aristide Serra]])
*Sul piano della fede, quanti cristiani sanno che forse le più belle parole che si possano leggere sulla Vergine Maria si trovano nell'Islam, nella Surat Mariam, la Sura 22? Ma chi lo sa? ([[Moni Ovadia]])
*Tolta la divinità tutto il resto datelo pure alla Madonna. ([[Giuseppe Allamano]])
*Tu hai reso bella la natura degli uomini; tu hai superato le schiere degli angeli; tu hai oscurato l'abbagliante splendore degli arcangeli; tu hai mostrato inferiori a te i seggi dei troni; tu hai abbassato l'altezza delle dominazioni; tu hai precorso i comandi dei principati; hai indebolito il potere delle potestà; tu sei andata avanti come virtù più potente delle stesse virtù; tu, con occhi terreni, hai superato l'acutissima vista dei cherubini; tu, con penne mosse divinamente, sei volata oltre i voli dell'anima dei serafini dalle sei ali; tu, infine, hai di gran lunga sorpassato ogni creatura, perché la tua purezza ha brillato più di quella di ogni altra creatura; perché hai accolto in te il creatore di tutte le altre creature; tu, infatti, lo hai portato in grembo, lo hai generato e, sola fra tutte le creature, sei divenuta Madre di Dio. ([[Sofronio di Gerusalemme]])
*{{NDR|Nella casa della nonna a Pozzuoli c'era}} un'immagine della Madonna alla quale noi bambine attribuivamo poteri miracolosi, specialmente durante i bombardamenti aerei, e fu una tragedia per me quando una fiamma di un lumino votivo la bruciacchiò. ([[Sophia Loren]])
*Una delle caratteristiche del libro è di consegnare le parole e i fatti del passato. Così Maria è un libro perché, come un libro, conserva nel suo cuore gli esempi dei patriarchi, le parole dei profeti, i fatti e i gesti dei pastori, dei magi, di Simeone, di Anna e infine le parole e le opere di suo Figlio. ([[Jean Leclercq]])
*''Una notte d'inverno era nato un bambino: | per chi comandava era un uomo di più. | La madre: una donna, inesperta bambina, | gli dona una vita umana e infinita. |In lui la speranza di tutto il passato, |un popolo intero sognò per lui''. ([[Giosy Cento]])
*Una pagina della storia non è ancora stata voltata anche se noi la sottolineiamo inconsciamente a ogni cambiamento di calendario: al principio, ma proprio al principio, che cosa troviamo? Una donna. Una donna che risponde sì al saluto dell'angelo. ([[Régine Pernoud]])
*Una vecchia, che aveva tre figli fra quei soldati, gridava loro, tutta scarmigliata ma non piangente, che si ricordassero del Signore e della Madonna. «Sì», brontolo un vecchio sergente che li accompagnava, «ca s'ricordo del Sgnour, d'la Madonna, del Vescov e del prevost!» I soldati molto pratici del «prevost», la prigione militare, risero della barzelletta e il battello partì. ([[Antonio Fogazzaro]])
*Una volta chiesi a Satana: "Ma perché siete più spaventati quando invoco la Madonna che quando invoco Gesù Cristo?" Egli rispose: "Perché mi umilia più essere sconfitto da una creatura umana che essere sconfitto da Lui". ([[Gabriele Amorth]])
*Una zia sosteneva che ero resuscitato quando lei mi unse i piedini con l'olio di una lampada dedicata a una Madonna e perciò quando mi rifiutavo di compiere gli atti religiosi mi rimproverava aspramente ricordando che alla Madonna dovevo la vita, cosa che mi impressionava poco, a dir la verità. ([[Antonio Gramsci]])
*Vergine Maria, non ti sembri male essere piccola, lo sono anche i fiori e le stelle. ([[Antoni Gaudí]])
====[[Antonio Bello]]====
*Maria è donna vera perché è acqua e sapone, senza trucchi spirituali.
*Maria ha fatto una precisa scelta di campo. Si è messa dalla parte dei vinti.
*Quando vi rivolgete a Maria nella vostra preghiera, chiedetele che vi dia anche tanta capacità di sogno, non chiedete solo cose terra terra. Chiediamo alla Vergine che ci dia le calde utopie che riscaldano il mondo.
*Santa Maria, donna senza retorica, prega per noi inguaribilmente malati di magniloquenza.
====[[Papa Benedetto XVI]]====
*Maria ama ciascuno dei suoi figli, concentrando in particolare la sua attenzione su coloro che, come il Figlio suo nell'ora della Passione, sono in preda alla sofferenza; li ama semplicemente perché sono suoi figli, secondo la volontà di Cristo sulla Croce.
*Maria è la nuova tenda santa, la nuova [[Arca dell'Alleanza|arca dell'alleanza]]: con il suo «sì» alle parole dell'arcangelo, Dio riceve una dimora in questo mondo, Colui che l'universo non può contenere prende dimora nel grembo di una vergine.
*Quando recitiamo la corona, Maria ci offre il suo cuore e il suo sguardo per contemplare la vita del Figlio suo, Cristo Gesù.
====[[Jean Daniélou]]====
*La missione di Maria nel piano di Dio è, tra gli aspetti della Incarnazione, uno dei più sconcertanti per la ragione umana, ed ecco perché i nostri istinti razionalistici cercano di dimenticarlo.
*Lei è mediatrice di tutte le grazie avendo per missione, finché durerà il mondo, quella di formare il Cristo nelle anime, è proprio ed eminentemente nelle anime di orazione che svolge l'opera sua.
*Lontano dalle città, nella solitudine e nella tranquillità silenziosa delle montagne, Maria appare a occhi di bimbi, come una indicazione di quella pace divina che lo sforzo umano non saprà mai conquistare.
*Maria continua a camminare nel mondo, come dicevano i Padri, per essere sempre Colei che prepara la venuta di Gesù.
====[[Fabrizio De André]]====
*''Ave Maria, adesso che sei donna, | ave alle donne come te, Maria, | femmine un giorno per un nuovo amore | povero o ricco, umile o Messia. | Femmine un giorno e poi madri per sempre | nella stagione che stagioni non sente.''
*''«Come nel grembo, e adesso in croce, | ti chiama amore questa mia voce».''
*''E quando i sacerdoti ti rifiutarono alloggio | avevi dodici anni e nessuna colpa addosso; | ma per i sacerdoti fu colpa il tuo maggio, | la tua verginità che si tingeva di rosso.''
*''Sai che fra un'ora forse piangerai | poi la tua mano nasconderà un sorriso: | gioia e dolore hanno il confine incerto | nella stagione che illumina il viso.''
*''«Con troppe lacrime piangi, Maria, | solo l'immagine di un'agonia; | sai che alla vita, nel terzo giorno, | il figlio tuo farà ritorno. | Lascia noi piangere, un po' più forte, | chi non risorgerà più dalla morte».''
====[[Papa Giovanni Paolo II]]====
*Ai piedi della Croce Maria partecipa mediante la fede allo sconvolgente mistero di questa spoliazione. È questa forse la più profonda «kenosi» della fede nella storia dell'umanità. Mediante la fede la madre partecipa alla morte del Figlio, alla sua morte redentrice; ma, a differenza di quella dei discepoli che fuggivano, era una fede ben più illuminata.
*La fede, infatti, è un contatto col mistero di Dio. Maria costantemente, quotidianamente è in contatto con l'ineffabile mistero di Dio che si è fatto uomo, mistero che supera tutto ciò che è stato rivelato nell'Antica Alleanza.
*Maria si pone tra suo Figlio e gli uomini nella realtà delle loro privazioni, indigenze e sofferenze. Si pone «in mezzo», cioè fa da mediatrice non come un'estranea, ma nella sua posizione di madre, consapevole che come tale può – anzi «ha il diritto» – di far presente al Figlio i bisogni degli uomini.
====[[Bartolo Longo]]====
*Degnati benevolmente, o Maria, di esaudirci! Gesù ha riposto nelle tue mani tutti i tesori delle Sue grazie e delle Sue misericordie.<br>Tu siedi, coronata Regina, alla destra del tuo Figlio, splendente di gloria immortale su tutti i Cori degli Angeli. Tu distendi il tuo dominio per quanto sono distesi i cieli, e a te la terra e le creature tutte sono soggette.<br>Tu sei l'onnipotente per grazia, tu dunque puoi aiutarci.
*È vero che noi, per primi, benché tuoi figli, con i peccati torniamo a crocifiggere in cuor nostro Gesù e trafiggiamo nuovamente il tuo cuore.<br>Lo confessiamo: siamo meritevoli dei più aspri castighi, ma tu ricordati che sul Golgota, raccogliesti, col Sangue divino, il testamento del Redentore moribondo, che ti dichiarava Madre nostra, Madre dei peccatori.<br>Tu dunque, come Madre nostra, sei la nostra Avvocata, la nostra speranza.
*O Augusta Regina delle Vittorie, o Sovrana del Cielo e della Terra, al cui nome si rallegrano i cieli e tremano gli abissi, o Regina gloriosa del Rosario [...]. Dal Trono di clemenza, dove siedi Regina, volgi, o Maria, il tuo sguardo pietoso su di noi.
====''[[Mater Dei (film 1950)|Mater Dei]]''====
*Maria divenne la madre completa e di Gesù, a cui aveva dato la vita terrena, e degli uomini, ai quali comunicava la vita divina, e questa vita ella adduce a noi a somiglianza dei rivi che dalla fonte recano l'acqua vitale ai più lontani germogli.
*O tu che fra i flutti del secolo, più che sulla terra ferma cammini fra le tempeste o i turbini, non volgere lo sguardo da questo splendido astro, se non vuoi essere inghiottito dalle procelle. Se si scatenano i venti della tentazione, se urti contro gli scogli delle tribolazioni, guarda la stella, chiama Maria. Se ti accorgi che i flutti dell'ira, dell'avarizia, della sensualità agitano la navicella della tua mente, guarda a Maria! Se sei sbalzato dalle onde della superbia, dell'ambizione, se da quelle della calunnia o della gelosia, guarda la stella, chiama Maria. Se turbato dall'enormità dei peccati, vergognoso di te stesso, tremi all'avvicinarsi del giudice divino e sei prossimo al baratro della tristezza o all'abisso della disperazione, eleva il tuo pensiero a Maria!
*Tra gli infiniti modi con cui poteva compiere la redenzione, Dio scelse quello più umiliante per lui e più comprensibile all'uomo: l'incarnazione, passione e morte. E come mezzo per incarnarsi e come corredentrice, elesse una creatura eccelsa: Maria. E su questa donna, pura come il giglio delle valli, l'umanità appuntò tutte le sue speranze.
====[[Vittorio Messori]]====
*I [[Dogma (teologia)|dogmi]] mariani sono, come si sa, quattro in tutto: la verginità perpetua e la maternità divina; poi, dopo quasi quindici secoli di dibattito e di approfondimento del mistero, ecco il concepimento senza la macchia del peccato originale e l'assunzione al cielo. Ebbene, queste verità sono state codificate e messe al riparo solennemente come dogmi, cioè come verità basilari e indiscutibili della fede, non tanto per devozione a Maria, quanto per difesa della fede in Gesù. In effetti, se riflettiamo sul loro contenuto, ci rendiamo conto che ribadiscono la fede autentica nel Cristo come vero Dio e vero uomo: due nature in una sola Persona. Ribadiscono poi la fondamentale attesa escatologica, indicando in Maria assunta il destino immortale che tutti ci attende. E, infine, mettono al sicuro la fede, oggi minacciata, in un Dio creatore (è uno dei significati della più che mai incompresa verità sulla verginità perpetua di Maria), un Dio che può liberamente intervenire anche sulla materia.
*Maria è «figura», «immagine» della [[Chiesa]]. Entrambe hanno per vocazione primaria la maternità. Così, guardando a lei, questa Chiesa è messa al riparo da un modello «maschilista», che la veda come strumento per inseguire un programma d'azione socio-politico. In Maria, sua figura e icona, la Chiesa ritrova il suo volto di madre, non degenera in una involuzione che la trasformi in una sorta di partito, in una organizzazione, in un gruppo di pressione a servizio di interessi umani. Per ripetere, qui, le parole di [[Ratzinger]]: «Se in certe teologie ed ecclesiologie di oggi Maria non trova più posto, la ragione è semplice e drammatica: hanno ridotto la fede a un'astrazione. E un'astrazione non sa che farsene di una madre».
*Tutto intero l'Islàm, al di là di ogni scuola, non ha dimenticato un ''hadit'' di Maometto, un detto, cioè, tramandato dalla tradizione orale dei primi discepoli e considerato fonte di rivelazione accanto al Corano. Quell'''hadit'' ha conservato una parola del profeta dell'Islàm rivolta a Fatima {{NDR|figlia di Maometto}}: «Tu sarai la padrona delle donne nel Paradiso, ''dopo'' Màryam». Una superiorità, dunque, nello stesso Cielo musulmano, di quella che i cristiani chiamano ''Regina Coeli''. E, al contempo, un diretto legame con Fatima. Le due esercitano insieme (pur se Maria è al vertice) una sorta di signoria nel Paradiso [...] così che i pellegrini islamici, seppur non organizzati, non sono mai mancati a [[Fatima]] e ora vanno sempre crescendo. [...] È singolare che, in tanto parlare di ecumenismo, Maria è il «luogo» dove musulmani e cristiani (quelli, almeno, cattolici e quelli ortodossi) sono vicini più che ovunque altrove.
*[[Paul Verlaine|Verlaine]], il poeta ''maudit'', ma con un forte tormento religioso che finì per prevalere, parlando dell'amore per Maria: «tutti gli altri amori sono degli ordini». Con simili parole, voleva sottolineare quel carattere «libero» della devozione mariana che la Chiesa ha sempre salvaguardato. Su di lei, in venti secoli, non sono stati proclamati che pochi dogmi: i quali tra l'altro, lo sappiamo, sono a servizio e riparo del Figlio, ben prima che di lei. Soltanto a queste verità definite il cattolico deve ossequio. Tutto il resto, a proposito di Maria, è lasciato alla libera sensibilità e iniziativa del credente.
====[[Luigi Maria Grignion de Montfort]]====
*Ciò che [[Lucifero]] perdette con la [[superbia]], Maria lo guadagnò con l'[[umiltà]]; ciò che Eva dannò e perdette con la disobbedienza, Maria lo salvò con l'obbedienza.
*{{NDR|Gesù}} Cominciò e continuò i suoi miracoli per mezzo di Maria; e li continuerà fino alla fine dei secoli per mezzo di Maria.
*Maria è il santuario e il riposo della Santissima Trinità, dove Dio si trova in modo più sublime e divino che in qualsiasi altro luogo dell'universo, senza escludere la sua dimora sopra i cherubini e i serafini; e non è permesso a nessuna creatura, per quanto sia pura, entrarvi senza un grande privilegio.
*Quando Maria ha gettato le sue radici in un'anima, vi produce delle meraviglie di grazia che ella sola può produrre perché ella sola è la Vergine feconda che non ha mai avuto né avrà mai simile in purezza e in fecondità.
====[[Papa Paolo VI]]====
*La Vergine Maria è stata sempre proposta dalla Chiesa alla imitazione dei fedeli non precisamente per il tipo di vita che condusse e, tanto meno, per l'ambiente socioculturale in cui essa si svolse, oggi quasi dappertutto superato; ma perché, nella sua condizione concreta di vita, ella aderì totalmente e responsabilmente alla volontà di Dio.
*Maria, però, è soprattutto modello di quel culto che consiste nel fare della propria vita un'offerta a Dio.
*Modello di tutta la [[Chiesa]] nell'esercizio del culto divino, Maria è anche, evidentemente, maestra di vita spirituale per i singoli cristiani.
*Modello perfetto di [...] vita spirituale e apostolica è la Beata Vergine Maria Regina degli Apostoli, la quale, mentre viveva sulla terra una vita comune a tutti, piena di sollecitudini familiari e di lavoro, era sempre intimamente unita al Figlio suo, e cooperava in modo del tutto singolare all'opera del Salvatore.
====[[Karl Rahner]]====
*Maria sta dalla nostra parte.
*Questa persona umana che chiamiamo Maria, in tutta la storia della salvezza è come il punto sul quale cade direttamente dall'alto, in questa storia, la salvezza di Dio.
*Se il [[cristianesimo]] nella sua forma più piena è il puro accoglimento della salvezza di Dio eterno e trino che appare in Gesù Cristo, Maria è il perfetto cristiano, l'essere umano in senso assoluto.
====[[Jean-Paul Sartre]]====
*La Vergine è pallida e guarda il bambino. Ciò che bisognerebbe dipingere sul suo viso è uno stupore ansioso che non è apparso che una volta su un viso umano. Poiché il Cristo è il suo bambino, la carne della sua carne, e il frutto del suo ventre. L'ha portato nove mesi e gli darà il seno e il suo latte diventerà il sangue di Dio. E in certi momenti la tentazione è così forte che dimentica che è Dio. Lo stringe tra le sue braccia e dice: piccolo mio!
*Nessuna donna ha avuto dalla sorte il suo Dio per lei sola. Un Dio piccolo che si può prendere nelle braccia e coprire di baci, un Dio caldo che sorride e respira, un Dio che si può toccare e che vive. Ed è in quei momenti che dipingerei Maria, se fossi pittore, e cercherei di rendere l'espressione di tenera audacia e di timidezza con cui protende il dito per toccare la dolce piccola pelle di questo bambino-Dio di cui sente sulle ginocchia il peso tiepido e che le sorride.
*Ora l'angelo sta davanti a Maria e Maria è impenetrabile e cupa come una foresta di notte e la buona novella si è perduta in lei come un viaggiatore si perde nei boschi. E Maria è piena di uccelli e del lungo stormire delle fronde. E mille pensieri senza parola si destano in lei, pensieri pesanti di madri che accettano il dolore.
====[[Adrienne von Speyr]]====
*Come un covone afferrato al centro si prolunga verso le sue estremità, così la vita di Maria è concentrata intorno al suo «sì», che le conferisce senso e forma, e da qui si dispiega sia a ritroso che in avanti.
*Ella beve alla sorgente, e la sorgente è un mare inesauribile. [...] Ora all'improvviso è l'oceano con tutto il suo impeto e la sua tempesta e la sua immensità. Non è affidata più a un mare liscio e tranquillo, ma messa in balia, all'improvviso, al centro del pericoloso ondeggiamento di una grazia infinita.
*In Maria si trova l'idea dell'uomo perfetto, l'idea che Dio aveva in mente nel creare il primo uomo, e così Maria non è propriamente la seconda Eva, ma la prima Eva, quella che non è caduta, colei che vede come la seconda Eva cade.
*Maria è talmente piena di grazia che comunica anche molto di ciò che non afferra. Non conosce l'abbondanza delle sue grazie secondo la sua misura oggettiva. Ella è da sempre così vicina a Dio che coloro che la incontrano colgono qualcosa di questa vicinanza dal tipo di grazia che viene loro comunicata.
*Maria percorre insieme al Figlio il cammino che porta verso la croce. Procede immersa in una totale ed umana tristezza qual è quella di una madre terrena che deve assistere alla fine del Figlio, e non solo alla fine della sua vita, ma anche dei suoi progetti, delle sue speranze e della sua opera. Maria fa così esperienza di tutto questo, pur sapendo che la missione del Figlio non ha fine.
===Citazioni in versi===
*''Allor mille fur viste errar tra noi | alme risorte dal profondo oblio, | per far fede quassù del suo Signore, | e nel più cupo orrore | del cieco Inferno un grido alto s'udio | di chi tardi s'accorse | esser voi Madre del Figliuol di Dio, | né più ponendo sua ruina in forse, | ambo le labbia per furor si morse. | Canzon, dicesti assai; vanne a Maria, | e pregala, ch'io sempre abbia in me stessa | l'alta memoria di sue pene impressa''. ([[Petronilla Paolini Massimi]])
*''Annunziata dei Re, | ben lunata e mal vestita, | apre la porta alla stella | che per la strada le veniva incontro. | L'Arcangelo Gabriele, | tra giglio e sorriso, | pronipote della Giralda, | veniva in visita. | Sul corsetto ricamato | grilli occulti palpitavano. | Le stelle della notte | divennero campanelle''. ([[Federico García Lorca]])
*''A piè del tronco, ove morendo il figlio | ostia si svena al Genitor diletto, | stassi l'augusta Madre, immota il ciglio, | da settemplice stral trafitta il petto''. ([[Luigi Godard]])
*''Ave dico. Per quante volte il mite | lume de li occhi suoi misericordi | ne' miei torbidi spiriti discordi | ridusse in pace ogni più trista lite''. ([[Gabriele d'Annunzio]])
*''Ave, Maria, di stelle inghirlandata, | curvo e triste nell'ombra io pur t'imploro; | la valle imbruna, è il fin della giornata; | coi mandriani dell'alpe io pur t'adoro. || Tu che salvi dall'ira del torrente, tu azzurra vision nell'uragano, | tu ospizio fra le nevi ardue, tu olente || aura, in che orror mi affondo, in che agonia; | l'onta, il ribrezzo, il gran buio crescente, | tu lo sai, tu lo vedi: Ave, Maria.''<ref>Poesia dedicata, insieme a molte altre, alla Vergine del [[Santuario d'Oropa]].</ref> ([[Giovanni Camerana]])
*''Ave Maria! Vergine dolce, | ascolta l'implorazione di una vergine, | da queste rocce aspre e selvagge | giunga fino a te la mia preghiera. || Noi domandiamo sicuri fino al mattino, | anche se gli uomini sono così cattivi. | O Vergine, guarda le pene di una vergine, | o madre, ascolta una fanciulla che ti supplica.'' ([[Walter Scott]])
*''Ave, Vergene gaudente, | madre de l'Onnipotente. || Lo Signor per maraviglia | de te fece madre e figlia, | rosa bianc[a] e vermiglia | sovr'ogn'altro fiore aulente. || Eravamo 'n perdimento | per lo nostro fallimento: tu se' via de salvamento, | chiara stella d'oriente''. ([[Garzo]])
*''Chi vuol veder quanto penare un core | Può mai tra noi, venga a mirar l'invitta | Vergine eccelsa, che dal duol trafitta, | Per far più lungo il suo morir, non more.'' ([[Giuseppe Ercolani]])
*''Come le suore in atto di [[preghiera]] | premono tra palma e palma | l'immagine della Vergine Maria, | così porto nel mio cuore | un'oasi di [[luce]], un'armonia, | di sorriso e di calma''. ([[Nino Oxilia]])
[[Immagine:Kölner Maler um 1430 001.jpg|thumb|right|Maria in un manoscritto del 1400]]
*''Come Sionne a tanto orror s'indura, | come ogni muta tomba il sen disserra: | e non piangi? Ah! per te piange natura''. ([[Luigi Godard]])
*''Dalla più alta stella | disceso è in terra un divino splendore, | Gloriosa Regina, | Vergine e sposa, madre del Signore: | o luce mattutina, | felice chi s'inchina | a questa santa madre onesta e pia''. ([[Lorenzo de' Medici]])
*''Dama dei cieli, reggente della terra, | imperatrice delle infernali paludi, | ricevi la tua umile cristiana, | perché sia compresa tra i tuoi eletti, | nonostante che io mai sia valsa a nulla. | I tuoi beni, o dama e signora, | sono molto più grandi di me peccatrice | senza quei beni nessuno può acquistare meriti | né possedere il cielo; non sono bugiarda: | in questa fede voglio vivere e morire''. ([[François Villon]])
*''Deponi, dunque, madre, deponi il tuo dolore: | non si addice a te il gemere, poiché fosti chiamata "piena di grazia".'' ([[Romano il Melode]])
*''Di', Maria dolce, con quanto disio | miravi 'l tuo figliuol Cristo mio Dio. |'' [...] ''| Quando «figliuol», quando «padre e signore», | quando «Dio», e quando «Gesù» lo chiamavi; | oh quanto dolce amor sentivi al core, | quando 'n grembo il tenevi ed allattavi! | quanti dolci atti e d'amore soavi | vedevi, essendo col tuo figliuol pio! | Quando un poco talora il dì dormiva, | e tu destar volendo il paradiso, | pian piano andavi che non ti sentiva, | e la tua bocca ponevi al suo viso, | e poi dicevi con materno riso: | — Non dormir più, ché ti sarebbe rio.'' (attribuita a [[Giovanni Dominici]], a [[Jacopone da Todi]] e a un "messer Leonardo", forse [[Leonardo Giustinian|Giustinian]])
*''Donna de paradiso | il tuo figliolo è preso, | [[Gesù|Iesù Cristo]] beato. || Accurre, donna, e vide | che la gente l'allide: credo che lo s'occide, | tanto l'ho flagellato''. ([[Jacopone da Todi]])
*''Donna del cielo, e non m' avere a sdegno, | Perch'io sia di peccati grave e brutto. | Io spero in te, e 'n te sempre ho sperato: | Prega per me, ed esser mi fa' degno | Di veder teco il tuo beato frutto''. ([[Giovanni Boccaccio]])
*''E sopra il monte scese rilucente | l'astro di fiamma nella notte chiara | di un immortale tremito di stelle. | Quando tra i cerri e i frassini del monte | la solitaria porpora del sole | tinse ler occe pendule dell'antro, | s'effuse un inno di commosso amore | che lungo i freschi rivolti correnti | discese a valle, dilagò da monte | a monte, diventò battito insonne | da mare a mare: sul dolore umano | ora la dolce Vergine Maria | nella quiete del profondo speco | le bianchi mani alla preghiera giunge | soavemente: e l'odono i mortali, | curvi nell'ombra della fosca sera''. ([[Luigi Cunsolo]])
*''Giù per le vie del tuono e del baleno | Scendeva di Maria l'alma innocente; | Quando un mischio di fumo e di veneno | Sbruffolle incontra l'infernal serpente. | Essa le luci maestose e lente | Agli Angeli piegò, che la seguiéno: | Ed ecco che brandisce arma rovente | Michel di procellosa ira ripieno.'' ([[Onofrio Minzoni]])
*''Io nol dirò, luci amorose e liete, | Ond'ha Maria tanta bellezza in volto, | Che quand'è vostro guardo a me rivolto, | Conosciate in altrui quel che voi siete''. ([[Onofrio Minzoni]])
*''Immenso è 'l tuo splendor: il più facondo | arde per te in silentio, sol pensando | ch'a te non giunge il viso de la mente. | Chi ti vede, ti può lodar cantando; | non chi vive in pregion del picciol mondo, | ove chi intende, è vinto da chi sente, | porta di Iano chiusa eternamente, | porta d'Ezechïel chiusa in eterno, | sol pervia al sol superno.'' ([[Chariteo]])
*''La notte del suo primo parto | era stata fredda. | Ma coll'andar degli anni | non si ricordò più | del gelo fra le travi angosciose e le fumide stufe, | della nausea che segue al parto subito prima dell'alba. | Ma soprattutto dimenticò l'amara vergogna | di non essere sola | che è sorte dei poveri. | In particolare per questa ragione | coll'andare degli anni ne venne una festa | dove nulla mancava. | Le rozze chiacchiere dei pastori tacquero. | Più tardi la storia ne fece dei re''. ([[Bertolt Brecht]])
*''La vergine dorme. Ma lenta | la fiamma del puro alabastro | le immemori palpebre tenta; | bussa alla chiusa anima''. ([[Giovanni Pascoli]])
*''Madonna, se il cuore v'offersi, | il cuore giovine e scarlatto, | e se voii, con magnifico atto, | lo accettaste insieme a' miei versi | di fanciullo poeta, e se voi | con l'olio del vostro amore | teneste vivo il suo splendore | e lo appagaste de' suoi | capricci assiduamente, | perché ieri lo faceste | sanguinare, lo faceste |lagrimare dolorosamente?'' ([[Sergio Corazzini]])
*''Maria Immacolata, amore essenziale, | Logica della fede cordiale e vivace, | Amando voi, ogni bontà non è forse possibile, | Amando voi, Soglia del cielo, unico amore?'' ([[Paul Verlaine]])
*''Maria era tutta vestita di nero, | stava per terra, ferma, composta, | tra le braccia stringeva Gesù. | Sull'affollato corso i passanti | andavano distratti, senza guardare, | senza dare una lira di elemosina. | Maria aveva gli occhi chiusi, | ma due lacrime scendevano | dal viso. Gesù mi sorrideva, | mentre s'accendevano le luci | sul mercato di lusso, sfavillante | di regali, di stelle e di angeli. | Gesù mi stringeva forte la mano | e in quel sorriso innocente, | sentivo tutto il dolore del mondo.'' ([[Elio Fiore]])
*''Maria! Maria! Maria! Maria! Maria! Maria! | Dolce è la sera e vive le stelle brillano | nel mare, e un vento smuove i rami secolari | degli eucalipti. Tutto è pace e un pastore | sale con le capre, mi saluta e sorride. | Chora in alto, nel suo monastero antico, | con le sue bianche case, isola e sigilla | un segreto che porto per sempre nel cuore. | Il vento ora tace. Sono solo, è vero, | così doveva essere, mi dico. D'improvviso, | un lampo squarcia il cielo. Nel silenzio | della cupa grotta dell'Apocalisse, odo un dialogo, | rivivo una domanda di Giovanni alla madre di Dio''. ([[Giuseppe Ungaretti]])
*''Maria si desta che già alto è il sole; | Dorme ancora tranquillo il Bambinello; | Lo può lasciar, per ritirare i panni, | Stesi sul biancospin dell'orticello''. ([[Rosa Fumagalli]])
*''Oh Anna madre, la vostra piccina | su pié di latte sì franca cammina! | Oh come vola su l'orme leggiere! | E pur non conta che tre primavere! Qual calamita che subito nata, | al caro polo si sente portata: | qual favilletta che subito desta, | volge alla sfera la lucida testa: | tal la fanciulla non pria s'accorse | d'aver lo passo, che a [[Dio]] sen corse''. ([[Girolamo Tornielli]])
*''Oh, il sonno! esso è una cosa soave, amata da | un polo all'altro. Sia lodata la Vergine Maria! | Essa dal cielo mi mandò il dolce sonno che | penetrò nella mia anima''. ([[Samuel Taylor Coleridge]])
*''Per amor di [[Gesù]] porgete i cori | con umile e serena devozione | e di Cecilia udrete i santi ardori! | Aprite gli occhi alla dolce visione | della Vergine bianca come [[giglio]] | che versò sangue con tanta effusione! | O chiara sposa, con socchiuso ciglio''. ([[Cecilia]])
*''Per te, Madonna, mia signora, innalzerò un segreto | altare nel profondo della mia afflizione, | e scaverò nell'angolo più nero del mio cuore, | lungi d'ogni affetto umano e da sguardi schernitori, | una nicchia d'azzurro smaltata e d'oro, | dove tu starai eretta, Statua, piena di stupore''. ([[Charles Baudelaire]])
*''Qual luccioletta di notte conduce | intorno intorno la bella sua luce: | ogn'un la mostra, la siegue; sol essa | da tutti vista non vede se stessa. | Tal'è Maria, che ogn'Angiol l'adora, | né ancor sel vede, che n'è la Signora. | E per mirarla fa voti, e richiede | quel ben dal cielo, ch'il ciel già le diede. | Perché nun dirle si dolce segreto? | vorrian pur dirlo, ma n'hanno divieto. | Oh cara al cielo vieppiù che non credi, | perciò più cara, che men te n'avvedi. | Deh cresci intanto tra l'altre tue suore, | qual tra le stelle la stella maggiore | verrà ben giorno, mia dolce Maria, | ch'il tuo poeta dirà chi tu sia.'' ([[Girolamo Tornielli]])
*''Quieta e affranta | consunta e più integra | rosa della memoria | rosa della dimenticanza | esausta e feconda | tormentata che doni riposo | la Rosa unica | ora è il giardino | dove ogni amore finisce | terminato il tormento | dell'amore insoddisfatto | più grande tormento | dell'amore soddisfatto | fine dell'infinito | viaggio verso il nulla | conclusione di tutto ciò | che non può essere concluso | linguaggio senza parola | e parola di nessun linguaggio | grazia alla Madre Per il Giardino | dove tutto l'amore finisce''. ([[Thomas Stearns Eliot]])
*''Si volse il prete a dire: Ite. Potente | ruppe il sole a le nubi sormontando, | e incoronò d'un'iride scendente | la bella donna che sorgea pregando. | Corse tra le figure bizantine | vermiglio un riso come di pudor; | ma la Madonna le pupille chine | tenea su 'l figlio, e mormorava – Amor''. ([[Giosuè Carducci]])
*''Solo Maria d'ogni conforto prive | Vanta le pene, e tale è il suo tormento, | Che mille morti in sé risente, e vive.'' ([[Giuseppe Ercolani]])
*''Tu, Regina del ciel, ch' a noi ti mostri | umida i lumi e l'una e l'altra gota, | fa' di lagrime dono a gli occhi nostri, | ed ambe l'urne in lor trasfondi e vota, | perché, piangendo, a gli stellanti chiostri | teco inalzi il pensier l'alma devota; | parte del Tebro in su la verde riva | il tuo santo dolor formi e descriva.'' ([[Torquato Tasso]])
*''Tu sei mia. Dal triregno''<ref>Tiara papale.</ref>''alto raggiante, | cui sormonta la croce aurea, dal fiero | triregno cuspidal fino alle piante, | Tu sei mia; Tu il profondo astro, Tu il nero || astro fascinatore, il dïamante | notturnamente abbagliator; mistero | di penombre e di lampi, sfolgorante | Sirio, fascinator del mio pensiero. || Tu sei mia Tu che sei nera ma bella, | nera come la intensa lava Etnea; | bella come gli Etnei clivi al bel sole; || sei mia, perché sei nera e arcana e bella, | mia fra i veli del sogno e dell'idea, | mia nel bivio fra il sogno e le parole.'' ([[Giovanni Camerana]])
*''Tuo Figlio, o Madre, è pane ed acqua e luce | che pienamente illumina e ristora; | Egli, accogliendo l'anima che implora, seco, se degna, al Padre la conduce''. ([[Domenico Giuliotti]])
*''Tutti benediciamo la Vergine Santa | le sue lodi cantiamo | e la sua vita narriamo, | che fu lunga ed importante, | come la storia ci racconta''. ([[Juan Ruiz]])
*''Vergine, agli occhi nostri | quanto di grazia mar più vasto, e quanto | più siete abisso d'ogni laude degno, | tanto men si dà vanto | d'una in altr'onda andar de' pregi vostri | la navicella del mio basso ingegno: | ma se dall'alto sempiterno Regno | un raggio in me de' vostri rai volgete, | che mi sia guida al glorioso fine; | oltre l'uman confine | su le penne de' venti ir mi vedrete; | e se non tutte, in parte | dirò vostre bellezze alme e divine | in queste prive d'ogni studio, ed arte, | ma a voi divote ossequiose carte.'' ([[Petronilla Paolini Massimi]])
*''Vergine bella che di sol vestita, | Coronata di stelle, al sommo Sole | Piacesti sì, che 'n te sua luce ascose, | Amor mi spinge a dir di te parole; | Ma non so incominciar senza tu' aita, | E di Colui che amando in te si pose. | Invoco lei che ben sempre rispose, | Chi la chiamò con fede''.
**''Se dal mio stato assai misero e vile | per le tue man resurgo | Vergine, l' sacro e purgo | al tuo nome e pensieri e 'ngegno e stile, | la lingua, e 'l cor, le lagrime e i sospiri''.
***''Raccomandami al tuo Figliol, verace | Uomo e verace Dio | Che accolga 'l mio spirto ultimo in pace''. ([[Francesco Petrarca]])
*''Vergine santa, madre dei dolori, | tu che al sole comandi e alla bufera, | abbi pietà di questi mille cuori | che innalzano al tuo cuore una preghiera. | Misericordia, o Vergine Maria, | d'una gente ridotta all'agonia.'' ([[Aleardo Aleardi]])
====[[Arrigo Boito]]====
*''Ave Maria piena di grazie, eletta | fra le spose e le vergini sei tu; | sia benedetto il frutto, o benedetta, | di tue materne viscere, Gesù.''
*''Prega per chi sotto l'oltraggio piega | la fronte e sotto la malvagia sorte: | per noi tu prega | sempre e nell'ora della nostra morte''.
====[[Dante Alighieri]], ''[[Divina Commedia]]''====
*''Donna è gentil nel ciel che si compiange | di questo 'mpedimento ov' io ti mando, | sì che duro giudicio là sù frange.''
*''State contenti, umana gente, al ''quia''; | ché, se potuto aveste veder tutto, | mestier non era parturir Maria''.
*''Poi disse {{NDR|Stazio}} : «Più pensava Maria onde | fosser le nozze {{NDR|di Cana}} orrevoli e intere, | ch'a la sua bocca, ch'or per voi risponde.''
*''Vergine Madre, figlia del tuo figlio, | umile e alta più che creatura, | termine fisso d'etterno consiglio, | tu se' colei che l'[[uomo|umana natura]] | nobilitasti sì, che 'l suo fattore | non disdegnò di farsi sua fattura.''
====[[Carlo Innocenzo Frugoni]]====
*''Ah! mi potessi anch'io, Vergine, assidere | A piè del sacro legno, onde partirono | Confusi gli empj, che la Vita uccidere, | E svenar ciechi l'Innocenza ardirono! Meco ah! volesse, o Madre, amor dividere | I santi affanni, che il tuo cor ferirono! | Potessi i falli antichi in petto frangere! | Arder teco potessi, e teco piangere!''
*''Canto, o divina Madre, il tuo rammarico, | Che in sette guise sì profondo fiedere | Ti seppe l'alma eccelsa e il petto nobile, | Che rimanesti a piè del figlio immobile''.
*''Madre, le rime mie languenti, e povere, | Deh! fa che del tuo duol tutte s'accendano : | Deh! fa che i pianti, che ti veggo piovere | Dalle pupille, nel mio canto scendano.''
*''Muggi fremendo il mare, e i duri monti | Per la pietà del suo Signor tremaro | Dalle radici alle sassose fronti; | E l'Angeliche in ciel dolenti squadre | Chine starsi fur viste in pianto amaro. | Ma qual fu il tuo dolor, misera Madre?''
====[[Alessandro Manzoni]]====
*''O Vergine, o Signora, o Tuttasanta, | Che bei nomi ti serba ogni loquela! | Più d'un popol superbo esser si vanta | in tua gentil tutela.''
*''Tu pur, beata, un dì provasti il pianto; | Né il dì verrà che d'oblianza il copra; | Anco ogni giorno se ne parla; e tanto | Secol vi corse sopra.''
*''Deh! a Lei volgete finalmente i preghi, | Ch'Ella vi salvi, Ella che salva i suoi; | E non sia gente né tribù che neghi | Lieta cantar con noi: | Salve, o degnata del secondo nome, | O Rosa, O Stella ai periglianti scampo; | Inclita come il sol, terribil come | Oste schierata in campo''.
*''E tu, Madre, che immota vedesti | Un tal Figlio morir sulla croce, | Per noi prega, o regina de' mesti, | Che il possiamo in sua gloria veder; | Che i dolori, onde il secolo atroce | Fa de' buoni più tristo l'esiglio, | Misti al santo patir del tuo Figlio, | Ci sian pegno d'eterno goder''.
====[[Angelo Mazza]]====
*''E per forza d'amore incomprensibile | Nel Figlio è assorta, e quasi in lui trasanima | Tutte con lui le pene ama dividere, | E nelle pene sue se stessa ancidene''.
*''Non è, Madre, non è, credil, possibile | (E fortezza ti vesta il petto e l'anima) | Al disusato incrudelir terribile | De' perfidi Giudei starti magnanima. | Se languisti al pensier, come al visibile | Scempio durar potrai? Se amor t'inanima | Dal reo servaggio il seme uman redimere, | Perché veder tu stessa il Figlio opprimere?''
*''Se duri chiodi i nervi a lui [Gesù] disunano, | Lo spirto a lei [Maria] di trapassar non lasciano: | Se acute spine il capo al Figlio imprimano, | Acuti spasmi il sen materno fasciano; | E per fiera d'amor vicenda gli animi | Doppian l'affanno agonizzando unanimi''.
*''Specchiati, o Madre; e la feral tristizia | Vinca il pensier che da quel legno orrevole | Pende la speme e la cornun letizia. | Quivi affisse Pietà lo spaventevole | Decreto, che segnaro Ira e Giustizia, | Che or or vedrai con Pace in un congiungere''.
*''Te cerca ei sol, te aspetta sol, te chiamano | Quanti veggon beati 'l Divin Essere: | Te del Ciel donna, te regina acclamano, | E tue belle virtuti amari ritessere. | Plaudon le Stelle gareggiando, e bramano | Folgorante al tuo crin corona intessere; | Sarà scanno al tuo piè la vaga ed emula | Del Sol, che in manto a te si volge, e tremula''.
*''Ti veggo, o Donna, trangosciando ascendere; | Ed ecco, ahi vista! dall'infame stipite | Vìttima immaculata il Figlio pendere.''
*''Vergin, del tuo Fattor Madre adorabile, | Qual altro al tuo dolor dolor somiglia?''
====[[Piera Paltro]]====
*''Mentre ti muovi | futuri templi raccolgono | segreti | del tuo essere puro''.
*''Nessuna schiava ti serviva, | ancella di Dio''.
*''Regina semplice | che amando | hai voluto regnare''.
*''Tu Maria | riposo di chi lavorò i mondi''.
====[[Niccolò Tommaseo]]====
*''Sta la Madre dolorosa | Presso il legno lacrimosa | Da cui pende il Figlio. || Alla tacita gemente | Una spada acutamente | Trapassava l'anima. || Di che duolo il cuore stretto | Eri, o madre benedetta, | Per quell'Unigenito!''
*''Chi pietà non sentiria | Contemplandoti, Maria, | A penar col Figlio?''
*''Madre pia, fonte d'amore, | Fa ch'io provi il tuo dolore, | Fammi teco piangere; || Fa che tutto arda il cuor mio | In amando Cristo Dio, | Ch'al suo cuor io piaccia''.
==[[Proverbi]]==
*''A Madonne sape a cci porte le recchíne.'' ([[Proverbi tarantini|Tarantino]])
:La Madonna sa benissimo chi porta gli orecchini.
*''A purtà n' villan in signoria, s' fa tort a Crist i alla Vergine Maria.''
:A portare un villano all signorìa, si fa torto a Cristo ed alla Vergine Maria. ([[Proverbi alatrensi|Alatrense]])
*''Ara Madona Candelora da l'inverni a summa fora, ma da piovi a fè ber temp per quaranta dì ai summa ancù drent.'' ([[Proverbi paretesi|Paretese]])
:Alla Madonna Candelora dall'inverno siamo fuori, ma da piovere a far bel tempo per quaranta giorni ci siamo ancora dentro.
*''[[Epifania|Befania]], tutte le feste manda via; e Santa Maria, tutte le ravvia''
:{{spiegazione|Per Santa Maria, si intende l'Assunzione di Maria e quindi il [[15 agosto]]. ovvero l'Assunzione.}} ([[proverbi toscani|Toscano]])
*''Chi se rinnova lu giornu de Maria, è libiru da ogni maladia.'' ([[Proverbi umbri|Umbro]])
:Chi indossa l'abito nuovo il giorno di Maria, è libero da ogni malattia.
*''Passaiu a Madonétta, adiu a zuvinéta.'' ([[Proverbi bonifacini|Bonifacio]])
:Passata {{NDR|il faro della}} la Madonnina, addio ragazzina.
*''Pe' ffà murì' 'na fèmmene, ce vo' sètte Madònn' e mmèzze.'' ([[Proverbi abruzzesi|Abruzzese]])
:Per far morire una donna ci vogliono sette Madonne e mezza.
*''Se vuoi la buona rapa per Santa Maria sia nata.'' ([[Proverbi toscani|Toscano]])
*''Una ce ne steva bona, e 'a facettero Maronna.'' ([[Proverbi napoletani|Napoletano]])
:C'era una sola donna buona e la fecero Madonna.
==Modi di dire==
===[[Modi di dire napoletani |Napoletani]]===
*''A' maronn v'accumpagna.''
:{{NDR|Al congedo, si augura a chi parte}} Che la Madonna vi accompagni (e vi protegga).
*''Dio 'o sape e a Maronna 'o vere.''
:''Dio lo sa e la Madonna lo vede.''
::{{spiegazione|Solo Dio e la Madonna possono sapere cosa mi è successo! Si invocano così, nello sconforto, Dio e la Madonna, come ad implorarne l'intervento, quando si attraversa un momento particolarmente difficile.}}
*''Mamma d' 'a Saletta.''
:''Madonna della Salette!''
::{{spiegazione|Esclamazione che esprime meraviglia di fronte a situazioni spiacevoli, che sorprendono sgradevolmente o per esprimere un'ampia gamma di sentimenti: stupore, paura, meraviglia, insofferenza, impazienza o altri simili.}}
*''Mamma d'o Carmene<ref>Per la Vergine Bruna si consulti [[w:Basilica santuario di Santa Maria del Carmine Maggiore|voce su ''Wikipedia'']]</ref>.''
:[[Maria|Madonna]] del Carmine!
::{{spiegazione|Espressione di meraviglia, stupore: Incredibile!, Straordinario!}}
*''Mamma Schiavona.''
:''La Madonna di Montevergine.''
::{{spiegazione|"[...] detta così dai Napoletani per i suoi tratti bizantini. L'appellativo "schiavone", sinonimo di slavo, designava infatti le icone nere di provenienza greca o generalmente orientale.<ref>Da [[Marino Niola]], ''Archeologia della devozione'', in ''Santità e tradizione, {{small|Itinerari antropologico-religiosi in Campania}}'', a cura di [[Luigi Lombardi Satriani|Luigi M. Lombardi Satriani]], Meltemi, Roma, 2004, [https://books.google.it/books?id=dBBKjiNBquMC&lpg=PP1&dq=Santit%C3%A0%20e%20tradizione&hl=it&pg=PT65#v=onepage&q&f=false p. 67].</ref>}}"
*''Tutto a Giesù e niente a Maria.''
:''Tutto a Gesù e niente a Maria.''
::{{spiegazione|Si dice di una divisione ingiusta.}}
==Note==
<references/>
==Filmografia==
*''[[Nel silenzio della notte]]'' (1978)
*''[[Maria e Giuseppe - Una storia d'amore]]'' (1979)
*''[[Maria, madre di Gesù (film)|Maria, madre di Gesù]]'' (1999)
*''[[Maria, figlia del suo figlio]]'' (2000)
*''[[La sacra famiglia (miniserie televisiva)|La sacra famiglia]]'' (2006)
*''[[Nativity]]'' (2006)
*''[[Maria di Nazaret (miniserie televisiva)|Maria di Nazaret]]'' (2012)
*''[[Piena di grazia]]'' (2015)
==Voci correlate==
{{vedi anche|:Categoria:Mariologia}}
{{div col}}
*[[Gesù]]
*[[San Giuseppe|Giuseppe]]
*[[Assunzione di Maria]]
*[[Cuore Immacolato di Maria]]
*[[Immacolata Concezione]]
*[[Rosario]]
*[[Magnificat]]
*[[Fatima]]
*[[Lourdes]]
*[[Mariologia]]
*''[[Donum vitae]]''
*''[[Mulieris dignitatem]]''
{{div col end}}
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{portale|donne}}
{{vetrina|18|settembre|2009|religiosi}}
[[Categoria:Personaggi biblici]]
[[Categoria:Personaggi citati nella Divina Commedia (Paradiso)]]
[[Categoria:Santi del Nuovo Testamento]]
rx7mn8nvza0m5gpycxurmytkyy99nkq
Cavalli
0
17958
1382832
687897
2025-07-10T14:37:28Z
Spinoziano
2297
revisione
1382832
wikitext
text/x-wiki
{{disambigua}}
*'''Cavalli''' – plurale di '''[[cavallo]]'''
==Persone==
*'''[[Ennio Cavalli]]''' – poeta italiano
*'''[[Francesco Cavalli]]''' – compositore italiano
*'''[[Giovanni Cavalli]]''' – generale italiano
*'''[[Giulio Cavalli]]''' – scrittore italiano
*'''[[Luigi Luca Cavalli-Sforza]]''' – genetista italiano
*'''[[Marina Giulia Cavalli]]''' – attrice italiana
*'''[[Marta Cavalli]]''' – ciclista italiana
*'''[[Patrizia Cavalli]]''' – poetessa italiana
*'''[[Roberto Cavalli]]''' – stilista italiano
eik54zag7k5mthpixm4a3jpf6iy8h9a
Explicit
0
17983
1382814
1380095
2025-07-10T13:51:15Z
Gaux
18878
/* B */ Elia Benamozegh: Storia degli Esseni: Lezioni
1382814
wikitext
text/x-wiki
Quello che segue è un elenco ordinato per autore di '''explicit''' di opere letterarie inseriti nelle voci degli autori e dei libri ([[Speciale:PuntanoQui/Explicit|qui]] un elenco delle voci che rimandano alla presente pagina, fra queste alcune contengono una sezione di explicit).
{{explicit}}
==A==
*'''[[Giuseppe Acerbi]]'''
**Viaggio al Capo Nord fatto l'anno 1799
*'''[[Richard Adams]]'''
**I cani della peste
**La ragazza sull'altalena
**La valle dell'orso
**Traveller
*'''[[Louisa May Alcott]]'''
**Piccoli uomini
*'''[[Augusto Alfani]]'''
**Il carattere degl'Italiani
*'''[[Vittorio Alfieri]]'''
**Vita di Vittorio Alfieri da Asti scritta da esso
*'''[[Carlo Alianello]]'''
**L'Alfiere
*'''[[Dante Alighieri]]'''
**[[Divina Commedia]], Inferno
**Divina Commedia, Purgatorio
**Divina Commedia, Paradiso
**Vita nuova
*'''[[Isabel Allende]]'''
**La casa degli spiriti
**D'amore e ombra
**Paula
*'''[[Piero Angela]]'''
**A cosa serve la politica?
**Da zero a tre anni
**L'uomo e la marionetta
**Nel Cosmo alla ricerca della vita
**Quark Economia
**Ti amerò per sempre
**Viaggi nella scienza
*'''[[Angelo da Vallombrosa]]'''
**Omelia in laude di Maria
*'''[[Dario Antiseri]]'''
**Due grandi patriarchi viennesi: Karl R. Popper e Konrad Lorenz
*'''[[Apuleio]]'''
**Le metamorfosi
*'''[[Paolo Flores d'Arcais]]'''
**Gesù. L'invenzione del Dio cristiano
*'''[[Pietro Aretino]]'''
**Angelica
**Dialogo nel quale la Nanna insegna alla Pippa
**Ragionamento della Nanna e della Antonia
**Sonetti lussuriosi
*'''[[Ludovico Ariosto]]'''
**Orlando furioso
*'''[[Giuseppe Arnaud]]'''
**La crudeltà ne' giuochi
*'''[[Antonia Arslan]]'''
**La masseria delle allodole
*'''[[Antonin Artaud]]'''
**Eliogabalo o l'anarchico incoronato
*'''[[Neal Asher]]'''
**Neve nel deserto
*'''[[Maria Attanasio]]'''
**La ragazza di Marsiglia
*'''[[Jane Austen]]'''
**Orgoglio e pregiudizio
*'''[[Avvakum]]'''
**Vita dell'Arciprete Avvakum scritta da lui stesso
==B==
*'''[[Robert Baden-Powell]]'''
**La mia vita come un'avventura
**Manuale dei Lupetti
**Scautismo per ragazzi
*'''[[Clive Barker]]'''
**Schiavi dell'inferno
*'''[[Franco Baldini]]'''
**Il Piave mormorava
*'''[[James Graham Ballard]]'''
**L'impero del sole
*'''[[Honoré de Balzac]]'''
**Papà Goriot
*'''[[Kage Baker]]'''
**Benvenuto nell'Olimpo, Signor Hearst
*'''[[Anna Banti]]'''
**Noi credevamo
*'''[[Muriel Barbery]]'''
**L'eleganza del riccio
*'''[[Henri Barbusse]]'''
**Il coltello fra i denti
*'''[[Luigi Barzini senior]]'''
**U.R.S.S. l'impero del lavoro forzato
*'''[[Giorgio Bassani]]'''
**Il giardino dei Finzi-Contini
*'''[[Roberto Battaglia]]'''
** Storia della Resistenza italiana
**Un uomo, un partigiano
*'''[[William Beckford]]'''
**Vathek
*'''[[Giulio Bedeschi]]'''
**Centomila gavette di ghiaccio
*'''[[Maria Bellonci]]'''
**Lucrezia Borgia
*'''[[Elia Benamozegh]]'''
**Storia degli Esseni: Lezioni
*'''[[Benedetto XVI]]'''
**Deus caritas est
**Il Dio di Gesù Cristo
**Spe Salvi
*'''[[Felice Benuzzi]]'''
**Fuga sul Kenya
*'''[[Eric Berne]]'''
**A che gioco giochiamo
**"Ciao!" ...E poi?
*'''[[Silvio Bertoldi]]'''
**La chiamavamo Patria
*'''[[Romano Bilenchi]]'''
**Il capofabbrica
**Il bottone di Stalingrado
*'''[[Enzo Biagi]]'''
**Quello che non si doveva dire
*'''[[Harold Bloom]]'''
**Gesù e Yahvè
*'''[[Giorgio Bocca]]'''
**Storia della Repubblica italiana
*'''[[Umberto Boccioni]]'''
**Manifesto tecnico della scultura futurista
*'''[[Remo Bodei]]'''
**Paesaggi Sublimi. Gli uomini davanti alla natura selvaggia
*'''[[Walter Bonatti]]'''
**K2 La verità. 1954 – 2004
*'''[[Antonmaria Bonetti]]'''
**Il volontario di Pio IX
*'''[[Emilio Bossi]]'''
**Gesu Cristo non è mai esistito
*'''[[Gaston Bouthoul]]'''
**La sovrappopolazione
*'''[[Ray Bradbury]]'''
**Fahrenheit 451
*'''[[Michela Vittoria Brambilla]]'''
**Manifesto animalista
*'''[[Tito Brandsma]]'''
**Per vivere senza crudeltà sugli animali
*'''[[Lucas Bridges]]'''
**Ultimo confine del mondo
*'''[[Max Brod]]'''
**Kafka
*'''[[Dan Brown]]'''
**Il simbolo perduto
*'''[[Giordano Bruno]]'''
**De la causa, principio et uno
**De l'infinito, universo e mondo
**L'asino cillenico
**Spaccio de la bestia trionfante
*'''[[Ernesto Buonaiuti]]'''
**Lutero e la Riforma in Germania
**Pellegrino di Roma
*'''[[Edgar Rice Burroughs]]'''
**Sotto le lune di Marte
*'''[[William Seward Burroughs]]'''
**Ragazzi selvaggi
*'''[[Aldo Busi]]'''
**Altri abusi
**Casanova di se stessi
**La delfina bizantina
**Madre Asdrubala
**Manuale del perfetto single
**Nudo di Madre (Manuale del perfetto scrittore)
**Seminario sulla gioventù
**Sodomie in corpo 11
*'''[[Samuel Butler]]'''
**Così muore la carne
**Il buon porto
**L'autrice dell'Odissea
**Ritorno in Erewhon
*'''[[Dino Buzzati]]'''
**Il deserto dei tartari
==C==
*'''[[Gérard Calvet]]'''
**La santa liturgia
*'''[[Italo Calvino]]'''
**Il barone rampante
*'''[[Albert Camus]]'''
**Il mito di Sisifo
*'''[[Giorgio Candeloro]]'''
**Storia dell'Italia moderna
*'''[[Elias Canetti]]'''
**La lingua salvata
*'''[[Luciano Canfora]]'''
**La natura del potere
**La metamorfosi
*'''[[Scipione Capece]]'''
**Carme genetliaco di Gesù Cristo
*'''[[Gaetano Cappelli]]'''
**Storia controversa dell'inarrestabile fortuna del vino Aglianico nel mondo
*'''[[Giampiero Carocci]]'''
**Storia del fascismo
*'''[[Gianrico Carofiglio]]'''
**Le tre del mattino
*'''[[Emmanuel Carrère]]'''
**L'avversario
**Limonov
*'''[[Giacomo Casanova]]'''
**Storia della mia fuga dai Piombi
*'''[[Riccardo Cassini]]'''
**Nutella Nutellae
*'''[[Carlo Cassola]]'''
**La ragazza di Bube
*'''[[Carlos Castaneda]]'''
**Una realtà separata
*'''[[Gaio Valerio Catullo]]'''
**Carmi
*'''[[Matei Cazacu]]'''
**Dracula
*'''[[Louis-Ferdinand Céline]]'''
**Viaggio al termine della notte
*'''[[Umberto Cerroni]]'''
**Il pensiero politico italiano
*'''[[Miguel de Cervantes]]'''
**Don Chisciotte della Mancia
*'''[[Charlie Chaplin]]'''
**La mia autobiografia
*'''[[Henri Charrière]]'''
**Banco
**Papillon
*'''[[François-René de Chateaubriand]]'''
**Genio del Cristianesimo
*'''[[Gilbert Keith Chesterton]]'''
**Autobiografia
**Eretici
**Il Napoleone di Notting Hill
**L'osteria volante
**L'Uomo che fu Giovedì. Storia di un incubo
**San Francesco d'Assisi
**Uomovivo
*'''[[Piero Chiara]]'''
**Il piatto piange
**La spartizione
*'''[[Vere Gordon Childe]]'''
**I frammenti del passato
**Preistoria della società europea
*'''[[Agatha Christie]]'''
**Dieci piccoli indiani
**Poirot a Styles Court
*'''[[Luigi Cibrario]]'''
**La morte del conte Carmagnola
*'''[[Domenico Cirillo]]'''
**Discorsi accademici
*'''[[Giuseppe Citanna]]'''
**La poesia di Ugo Foscolo
*'''[[Pietro Citati]]'''
**Kafka
*'''[[Tom Clancy]]'''
**La grande fuga dell'Ottobre Rosso
*'''[[Antonio Cocchi]]'''
**Del vitto pitagorico per uso della medicina
*'''[[Diablo Cody]]'''
**Candy Girl – Memorie di una ragazzaccia perbene
*'''[[Egmont Colerus]]'''
**Piccola storia della matematica
*'''[[Pietro Colletta]]'''
**Storia del reame di Napoli
*'''[[John Connolly]]'''
**Anime morte
**Gente che uccide
**Gli amanti
**Il ciclo delle stagioni
**Il libro delle cose perdute
**L'angelo delle ossa
**Palude
**The Reapers
**Tutto ciò che muore
*'''[[Robert Conquest]]'''
**Il grande terrore
**Stalin
*'''[[Joseph Conrad]]'''
**Tifone
*'''[[Pat Conroy]]'''
**I ragazzi di Charleston
*'''[[Antonio Conte]]'''
**Testa, cuore e gambe
*'''[[Jean Campbell Cooper]]'''
**Yin e Yang. L'armonia taoista degli opposti
*'''[[Gianni Corbi]]'''
**L'avventurosa nascita della repubblica
*'''[[Michael Crichton]]'''
**L'isola dei pirati
*'''[[Lidija Korneevna Čukovskaja]]'''
**Sof'ja Petrovna
*'''[[Carlo Maria Curci]]'''
**Il Vaticano regio
*'''[[Annette Curtis Klause]]'''
**Il bacio d'argento
==D==
*'''[[Ugo D'Andrea]]'''
**Mussolini motore del secolo
*'''[[Silvio D'Arzo]]'''
**Casa d'altri
**Penny Wirton e sua madre
*'''[[Lorenzo Da Ponte]]'''
**Don Giovanni
*'''[[Charles Darwin]]'''
**L'origine dell'uomo e la selezione sessuale
**L'origine delle specie
*'''[[Richard Dawkins]]'''
**Il fiume della vita
**Il gene egoista
*'''[[Moshe Dayan]]'''
**Storia della mia vita
*'''[[Lauro de Bosis]]'''
**Storia della mia morte
*'''[[Giancarlo De Cataldo]]'''
**Romanzo criminale
*'''[[Lodovico De Cesare]]'''
**Lo psicanalista senza divano
*'''[[Filippo De Filippi]]'''
**La spedizione di sua altezza reale il principe Luigi Amedeo di Savoia duca degli Abruzzi al Monte Sant'Elia
*'''[[Concita De Gregorio]]'''
**Mi sa che fuori è primavera
*'''[[Georges de Pimodan]]'''
**Memorie della guerra d'Italia sotto il maresciallo Radetzky
*'''[[Léon Degrelle]]'''
**Militia
*'''[[Grazia Deledda]]'''
**Canne al vento
*'''[[Yehiel De-Nur]]'''
**La casa delle bambole
*'''[[Gian Carlo Di Negro]]'''
**Vita di Gian Carlo Di Negro patrizio genovese scritta da esso
*'''[[Jared Diamond]]'''
**Armi, acciaio e malattie
**Collasso
*'''[[Philip K. Dick]]'''
**La svastica sul sole
*'''[[Charles Dickens]]'''
**Impressioni italiane
**La bottega dell'antiquario
**Le campane
**Le due città
**Oliver Twist
**Racconto di due città
*'''[[Fëdor Dostoevskij]]'''
**Delitto e castigo
**[[L'idiota]]
**I demoni
**[[I fratelli Karamazov]]
**Memorie dalla Casa dei morti
*'''[[Alan Duff]]'''
**Erano guerrieri
*'''[[Alexandre Dumas figlio|Alexandre Dumas]] figlio'''
**La signora delle camelie
*'''[[Alexandre Dumas padre|Alexandre Dumas]] padre'''
**[[Vent'anni dopo]]
*'''[[Giacomo Durando]]'''
**Della nazionalità italiana
==E==
*'''[[Umberto Eco]]'''
**Il nome della rosa
**Il pendolo di Foucault
*'''[[Greg Egan]]'''
**Axiomatic
***L'assassino infinito
***Diario da cento anni-luce
***Eugene
***La carezza
***Sorelle di sangue
***Assiomatico
**Luminous
***Pagliuzze
***Eva Mitocondriale
***Luminous
***Mister Voglio
***Nel suo bozzolo
**Singleton
**Incandescence
*'''[[Albert Einstein]]'''
**Annus Mirabilis Papers
***Il moto delle particelle in sospensione nei fluidi in quiete, come previsto dalla teoria cinetico-molecolare del calore
***L'elettrodinamica dei corpi in movimento
***L'inerzia di un corpo dipende dal suo contenuto di energia?
***Un punto di vista euristico relativo alla generazione e alla trasformazione della luce
**Altri lavori di ricerca
***La teoria della generazione e dell'assorbimento della luce
***La teoria planckiana della radiazione e la teoria dei calori specifici
***Lo stato attuale del problema della radiazione
***L'effetto della gravitazione sulla propagazione della luce
***I fondamenti della teoria della relatività generale
***La teoria quantica della radiazione
***Considerazioni cosmologiche sulla relatività generale
**Autobiografia scientifica
*'''[[Friedrich Engels]]'''
**Dell'autorità
**Ludovico Feuerbach e il punto d'approdo della filosofia classica tedesca
*'''[[Epicuro]]'''
**Lettera ad Erodoto
**Lettera a Meneceo
**Lettera a Pitocle
*'''[[Ermete Trismegisto]]'''
**Asclepio
*'''[[Jeffrey Eugenides]]'''
**Le vergini suicide
*'''[[Euripide]]'''
**Oreste
*'''[[Valerio Evangelisti]]'''
**Tortuga
**Veracruz
==F==
*'''[[Giorgio Faletti]]'''
**Io sono Dio
*'''[[Oriana Fallaci]]'''
**I sette peccati di Hollywood
**Insciallah
**Intervista con il Potere
**Intervista con la storia
**La forza della ragione
**La rabbia e l'orgoglio
**Lettera a un bambino mai nato
**Niente e così sia
**Oriana Fallaci intervista sé stessa – L'Apocalisse
**Penelope alla guerra
**Quel giorno sulla luna
**Se il sole muore
**Un cappello pieno di ciliege
**Un uomo
*'''[[William Faulkner]]'''
**Santuario
*'''[[Gaetano Fazzari]]'''
**Breve storia della matematica dai tempi antichi al medio-evo
*'''[[Leslie Feinberg]]'''
**Stone Butch Blues
*'''[[Luigi Fenizi]]'''
**Icaro è caduto
*'''[[Beppe Fenoglio]]'''
**Il partigiano Johnny
*'''[[Joachim Fest]]'''
**Il volto del Terzo Reich
*'''[[Heinrich Fichtenau]]'''
**L'Impero carolingio
*'''[[Charles Coleman Finlay]]'''
**Prigioniero politico
*'''[[Tibor Fischer]]'''
**Sotto il culo della rana
*'''[[Camille Flammarion]]'''
**L'astronomia popolare
*'''[[Gustave Flaubert]]'''
**L'educazione sentimentale
*'''[[Gavin Flood]]'''
**L'induismo
*'''[[Giovanni Floris]]'''
**La fabbrica degli ignoranti
*'''[[Jonathan Safran Foer]]'''
**Ogni cosa è illuminata
**Se niente importa
*'''[[Dino Formaggio]]'''
**Il Barocco in Italia
*'''[[Edward Morgan Forster]]'''
**Casa Howard
**Passaggio in India
*'''[[Ugo Foscolo]]'''
**Le ultime lettere di Jacopo Ortis
*'''[[Alan Dean Foster]]'''
**Alien
**Alien<sup>3</sup>
**Aliens scontro finale
*'''[[Francesco di Sales]]'''
**Filotea
*'''[[Jonathan Franzen]]'''
**Le correzioni
==G==
*'''[[Carlo Emilio Gadda]]'''
**La cognizione del dolore
*'''[[Neil Gaiman]]'''
**American Gods
*'''[[Prospero Gallinari]]'''
**Un contadino nella metropoli
*'''[[Andrea Gallo]]'''
**Come un cane in chiesa
*'''[[Max Gallo]]'''
**Napoléon. La voce del destino
**Napoléon. Il sole di Austerlitz
**Napoléon. I cieli dell'impero
**Napoléon. L'ultimo immortale
*'''[[Géza Gárdonyi]]'''
**Gli schiavi di Dio
*'''[[Eugenio Garin]]'''
**Storia della filosofia italiana
*'''[[Federico Garlanda]]'''
**La terza Italia
*'''[[Garzo]]'''
**Ave, Vergene gaudente
*'''[[Giuseppe Genna]]'''
**Assalto a un tempo devastato e vile
**Dies Irae
*'''[[Mu'ammar Gheddafi]]'''
**Il libro verde
*'''[[Antonio Ghirelli]]'''
**Aspettando la rivoluzione
*'''[[Tommaso Giartosio]]'''
**Doppio ritratto
*'''[[Martin Gilbert]]'''
**La grande storia della prima guerra mondiale
*'''[[Giovanni da Pian del Carpine]]'''
**Historia Mongalorum
*'''[[Friedrich Glauser]]'''
**Gourrama
**Il grafico della febbre
**Il regno di Matto
*'''[[Tom Godwin]]'''
**Gli esiliati di Ragnarok
*'''[[Nikolaj Vasil'evič Gogol']]'''
**Le anime morte
*'''[[Almudena Grandes]]'''
**Troppo amore
*'''[[Graham Greene]]'''
**Il nostro agente all'Avana
**Il potere e la gloria
**Il terzo uomo
*'''[[François Grégoire]]'''
*I grandi problemi metafisici
*'''[[Pierre Grimal]]'''
**La civiltà dell'antica Roma
**La letteratura latina
*'''[[Hans Jakob Christoffel von Grimmelshausen]]'''
**L'avventuroso Simplicissimus
*'''[[David Grossman]]'''
**Qualcuno con cui correre
*'''[[Maria Giuseppa Guacci]]'''
**Canzone alle donne sebezie
*'''[[Giovannino Guareschi]]'''
**Il compagno don Camillo
*'''[[Francesco Guicciardini]]'''
**Considerazioni intorno ai Discorsi del Machiavelli sopra la prima Deca di Tito Livio
**Discorsi politici
**Ricordi
*'''[[Waldemar Gurian]]'''
**Il bolscevismo
==H==
*'''[[Ernest Hemingway]]'''
**Fiesta (Il sole sorgerà ancora)
**Addio alle armi
*'''[[Gustaw Herling-Grudziński]]'''
**Un mondo a parte
*'''[[Hermann Hesse]]'''
**Il coraggio di ogni giorno
**Narciso e Boccadoro
**Sull'amore
*'''[[Thomas Hardy]]'''
**Tess dei d'Uberville
*'''[[Jaroslav Hašek]]'''
**Il buon soldato Sc'vèik
*'''[[Julia Butterfly Hill]]'''
**La ragazza sull'albero
*'''[[Eric Hobsbawm]]'''
**La fine della cultura
*'''[[Harald Høffding]]'''
**Storia della filosofia moderna
*'''[[Ernst Theodor Amadeus Hoffmann]]'''
**Lo Schiaccianoci e il re dei sorci
*'''[[Werner Hofmann]]'''
**Da Babeuf a Marcuse
*'''[[John Holloway (sociologo)|John Holloway]]'''
**Cambiare il mondo senza prendere il potere
*'''[[Albert Howard]]'''
**I diritti della terra
*'''[[Victor Hugo]]'''
**Notre-Dame de Paris
*'''[[Edmund Husserl]]'''
**La filosofia come scienza rigorosa
*'''[[Aldous Huxley]]'''
**Il mondo nuovo
==I==
*'''[[Keiko Ichiguchi]]'''
**La promessa dei ciliegi
*'''[[Iperide]]'''
**Contro Filippide
**Per Eussenippo
**Per Licofrone
*'''[[Washington Irving]]'''
**La leggenda di Sleepy Hollow
*'''[[Isocrate]]'''
**Avvertimenti morali a Demonico
==J==
*'''[[Piero Jahier]]'''
**Canto di marcia
*'''[[Arturo Carlo Jemolo]]'''
**Chiesa e Stato in Italia
**Crispi
*'''[[Jerome K. Jerome]]'''
**Tre uomini a zonzo
*'''[[Paul Johnson]]'''
**Storia degli ebrei
*'''[[Jennifer Johnston]]'''
**Quanto manca per Babilonia?
*'''[[Diana Wynne Jones]]'''
**Il castello errante di Howl
**Il castello in aria
**La casa per Ognidove
*'''[[Francesco Jovine]]'''
**Le terre del Sacramento
*'''[[Carl Gustav Jung]]'''
**La psicologia dei processi inconsci
*'''[[Ernst Jünger]]'''
**Lo Stato mondiale. Organismo e organizzazione
==K==
*'''[[Franz Kafka]]'''
**Il processo
*'''[[Immanuel Kant]]'''
**Sogni d'un visionario
*'''[[Robert Katz]]'''
**La fine della monarchia
*'''[[Stephen King]]'''
**The Dome
*'''[[Ernst August Klingemann]]'''
**I notturni di Bonaventura
*'''[[Elena Aleksandrovna Kostjukovič]]'''
**Nella mente di Vladimir Putin
*'''[[Viktor Andrijovyč Kravčenko]]'''
**Ho scelto la libertà
*'''[[Pëtr Alekseevič Kropotkin]]'''
**La morale anarchica
==L==
*'''[[Jean de La Fontaine]]'''
**Gli amori di Psiche e Cupido
*'''[[Rodolfo Lanciani]]'''
**L'antica Roma
**La distruzione dell'antica Roma
*'''[[Björn Larsson]]'''
**L'occhio del male
**La vera storia del pirata Long John Silver
*'''[[Stieg Larsson]]'''
**Uomini che odiano le donne
*'''[[Mario Lattes]]'''
**Il borghese di ventura
*'''[[Joseph Sheridan Le Fanu]]'''
**Carmilla
*'''[[Ursula K. Le Guin]]'''
**Il giorno del perdono
**Il mondo di Rocannon
*'''[[Charles Webster Leadbeater]]'''
**Vegetarismo ed occultismo
*'''[[Gottfried Wilhelm von Leibniz]]'''
**Monadologia
*'''[[Giacomo Leopardi]]'''
**[[Operette morali|Cantico del gallo silvestre]]
**[[Operette morali|Dialogo della Natura e di un Islandese]]
**[[Operette morali|Dialogo di Plotino e di Porfirio]]
**[[Operette morali|Dialogo di Torquato Tasso e del suo Genio familiare]]
*'''[[Gaston Leroux]]'''
**Il fantasma dell'Opera
*'''[[Carlo Levi]]'''
**Cristo si è fermato a Eboli
*'''[[Primo Levi]]'''
**La tregua
*'''[[C. S. Lewis]]'''
**Sorpreso dalla gioia
*'''[[Nicolai Lilin]]'''
**Educazione siberiana
*'''[[Mario Vargas Llosa]]'''
**La città e i cani
**Pantaleón e le visitatrici
*'''[[Alan Lomax]]'''
**L'anno più felice della mia vita
*'''[[Alfred Loisy]]'''
**Le origini del cristianesimo
*'''[[Longo Sofista]]'''
**Gli amori pastorali di Dafne e Cloe
*'''[[Tito Lucrezio Caro]]'''
**De rerum natura
*'''[[Emilio Lussu]]'''
**Un anno sull'Altipiano
==M==
*'''[[Niccolò Machiavelli]]'''
**Dell'arte della guerra
**Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio
**Il principe
**La mandragola
*'''[[Maurizio Maggiani]]'''
**La regina disadorna
*'''[[Ida Magli]]'''
**Gesù di Nazareth
**La sessualità maschile
**Teresa di Lisieux
**Contro l'Europa
*'''[[Claudio Magris]]'''
**La curva e il cerchio
*'''[[Naguib Mahfouz]]'''
**Vicolo del mortaio
*'''[[Danilo Mainardi]]'''
**Dalla parte degli animali
*'''[[Marco Malvaldi]]'''
**L'infinito tra parentesi
**Le due teste del tiranno
**Negli occhi di chi guarda
*'''[[Marco Malvaldi e Samantha Bruzzone]]'''
**Chi si ferma è perduto
*'''[[Laura Mancinelli]]'''
**Il miracolo di santa Odilia
*'''[[Thomas Mann]]'''
**Carlotta a Weimar
*'''[[Alessandro Manzoni]]'''
**[[I promessi sposi]]
*'''[[Mao Zedong]]'''
**Citazioni del presidente Mao Tse-tung
**Combattere il liberalismo
*'''[[Sándor Márai]]'''
**I ribelli
**Le braci
*'''[[Marcello Marchesi]]'''
**Diario futile di un signore di mezza età
**Il malloppo
**Sette zie
*'''[[Herbert Marcuse]]'''
**L'uomo a una dimensione
**Ragione e rivoluzione
*'''[[Filippo Tommaso Marinetti]]'''
**Manifesto del futurismo
**Manifesto tecnico della letteratura futurista
*'''[[Javier Marías]]'''
**Un cuore così bianco
*'''[[Gabriel García Márquez]]'''
**Cent'anni di solitudine
**Cronaca di una morte annunciata
*'''[[Michael Marshall Smith]]'''
**Il libro dei numeri irrazionali
*'''[[Piero Martinetti]]'''
**Breviario spirituale
**Pietà verso gli animali
*'''[[Karl Marx]]'''
**Tesi su Feuerbach
**Il 18 brumaio di Luigi Bonaparte
**Il Capitale
*'''[[Tucker Max]]'''
**Spero che servano birra all'inferno
*'''[[Jeffrey Moussaieff Masson]]'''
**Chi c'è nel tuo piatto?
**La vita emotiva dei gatti
**Nel regno dell'armonia
**Quando gli elefanti piangono
*'''[[Francesco Mastriani]]'''
**I misteri di Napoli
**I vermi
**Le ombre
*'''[[Antonio Matani]]'''
**Ragionamento filosofico istorico sopra la figura della terra
*'''[[Richard Matheson]]'''
**Io sono leggenda
*'''[[Paolo Maurensig]]'''
**La variante di Lüneburg
*'''[[Daphne Du Maurier]]'''
**I parassiti
*'''[[Marco Maurizi]]'''
**Le parole e le cozze
*'''[[André Maurois]]'''
**Storia degli Stati Uniti
*'''[[Angelo Mazza]]'''
**Dei dolori di Maria Vergine
*'''[[Frank McCourt]]'''
**Che paese, l'America!
*'''[[Ian McEwan]]'''
**Espiazione
*'''[[Robert McLiam Wilson]]'''
**Eureka Street
*'''[[Efraim Medina Reyes]]'''
**C'era una volta l'amore ma ho dovuto ammazzarlo
*'''[[Herman Melville]]'''
**Moby Dick
*'''[[Thomas Merton]]'''
**Il segno di Giona
*'''[[Jules Michelet]]'''
**Storia della rivoluzione francese
*'''[[Bruno Migliorini]]'''
**Storia della lingua italiana
*'''[[Lorenzo Milani]]'''
**Lettere di don Lorenzo Milani priore di Barbiana
*'''[[Henry Miller]]'''
**Primavera nera
**Tropico del Cancro
*'''[[Mark Alan Miller]]'''
**''Hellraiser: Il tributo''
*'''[[Eraldo Miscia]]'''
**Profilo d'uomo
*'''[[Felice Momigliano]]'''
***Leone Tolstoi
*'''[[Marc Monnier]]'''
**La camorra
*'''[[Giuseppe Montanelli]]'''
**Dello ordinamento nazionale
**Memorie sull'Italia e specialmente sulla Toscana dal 1814 al 1850
*'''[[Indro Montanelli]]'''
**L'Italia in camicia nera
**Storia di Roma
*'''[[Giorgio Montefoschi]]'''
**La gioia del racconto
*'''[[Alberto Moravia]]'''
**Il conformista
**La noia
*'''[[Bruno Morchio]]'''
**Bacci Pagano. Una storia da carruggi
**Colpi di coda
**Con la morte non si tratta
**Fragili verità
**La crêuza degli ulivi
**Le cose che non ti ho detto
**Le ombre della sera
**Le sigarette del manager
**Lo spaventapasseri
**Maccaia
**Nel tempo sbagliato
**Rossoamaro
**Un conto aperto con la morte
**Uno sporco lavoro
**Voci nel silenzio
*'''[[Mario Moretti]]'''
**Brigate rosse
*'''[[Desmond Morris]]'''
**La scimmia nuda
*'''[[Toni Morrison]]'''
**Amatissima
*'''[[George Mosse]]'''
**La nazionalizzazione delle masse
*'''[[Alice Munro]]'''
**Nemico, amico, amante...
*'''[[Haruki Murakami]]'''
**Norwegian Wood
==N==
*'''[[Vladimir Vladimirovič Nabokov]]'''
**Lolita
*'''[[Steven Nadler]]'''
**Spinoza e l'Olanda del Seicento
**Un libro forgiato all'inferno
*'''[[Aleksej Naval'nyj]]'''
**Patriot
*'''[[Ippolito Nievo]]'''
**Le confessioni di un italiano
**Storia filosofica dei secoli futuri
*'''[[Paul Nizan]]'''
**Aden Arabia
*'''[[Amélie Nothomb]]'''
**Diario di Rondine
==O==
*'''[[Sofi Oksanen]]'''
**Contro le donne
*'''[[Lauren Oliver]]'''
**Delirium
*'''[[Shôhei Ôoka]]'''
**La guerra del soldato Tamura
*'''[[Emma Orczy]]'''
**La Primula Rossa
*'''[[Felice Orsini]]'''
**Memorie politiche
*'''[[Leo Ortolani]]'''
**Due figlie e altri animali feroci
*'''[[George Orwell]]'''
**[[1984]]
**La fattoria degli animali
*'''[[Frank Oski]]'''
**Don't Drink Your Milk!
==P==
*'''[[Pacifico da Cerano]]'''
**Sommola di pacifica coscienza
*'''[[Chuck Palahniuk]]'''
**Cavie
**[[Fight Club (romanzo)|Fight Club]]
**[[Soffocare (romanzo)|Soffocare]]
**Survivor
*'''[[Corrado Pallenberg]]'''
**Perché è in crisi la giustizia italiana
*'''[[Orhan Pamuk]]'''
**Il mio nome è rosso
**Neve
*'''[[Vasilij Nikolajevič Panov]]'''
**Capablanca mito intramontabile
*'''[[Ugo Enrico Paoli]]'''
**Vita romana
*'''[[Petronilla Paolini Massimi]]'''
**Canzone
*'''[[Papa Giovanni Paolo II]]'''
**Evangelium Vitae
**Redemptoris Mater
*'''[[Frances Parkinson Keyes]]'''
**Camelia blu
*'''[[Giuseppe Parini]]'''
**Dialogo sopra la nobiltà
*'''[[Domenico Parisi]]'''
**Simulazioni. La realtà rifatta nel computer
*'''[[Giovanni Pascoli]]'''
**Il fanciullino
*'''[[Borís Leonídovič Pasternàk]]'''
**Il dottor Zivago
*'''[[Patañjali]]'''
**Yoga Sūtra
*'''[[Cesare Pavese]]'''
**Il compagno
**Il mestiere di vivere
**La casa in collina
**La luna e i falò
*'''[[Enrico Pea]]'''
**Il servitore del diavolo
*'''[[David Peace]]'''
**Il maledetto United
*'''[[Arturo Pérez-Reverte]]'''
**La Regina del Sud
*'''[[Emma Perodi]]'''
**Roma italiana. 1870-1895
*'''[[Giuseppe Pezzarossa]]'''
**Nel terzo anniversario della battaglia di Solferino
*'''[[Boris Andreevič Pil'njak]]'''
**Il Volga si getta nel Caspio
*'''[[Max Planck]]'''
**Scienza, filosofia e religione
*'''[[Luigi Pirandello]]'''
**Il fu Mattia Pascal
*'''[[Platone]]'''
**Apologia di Socrate
**Critone
**Menone
**Gorgia
**[[La Repubblica (dialogo)|La Repubblica]]
**Fedone
**Simposio
**Parmenide
**Teeteto
**Fedro
**Sofista
**Lettera VII
*'''[[Plutarco]]'''
**Vite parallele
***Demostene
*'''[[Edgar Allan Poe]]'''
**Gordon Pym
**L'uomo della folla
*'''[[Edmond Pognon]]'''
**La vita quotidiana nell'anno Mille
*'''[[Anna Stepanovna Politkovskaja]]'''
**Cecenia
**Un piccolo angolo d'inferno
**La Russia di Putin
**Per questo
**Proibito parlare
*'''[[Agnolo Poliziano]]'''
**Fabula di Orfeo
*'''[[Mario Pomilio]]'''
**Introduzione a Il papa
**La compromissione
*'''[[Giuseppe Pontiggia]]'''
**Nati due volte
*'''[[Edmond Potonié]]'''
**Il bilancio della guerra
*'''[[John Powell]]'''
**Storie dal mio cuore
*'''[[Marco Pozza]]'''
**L'odore del gregge
*'''[[Paola Presciuttini]]'''
**Trotula
*'''[[Marco Presta]]'''
**Un calcio in bocca fa miracoli
*'''[[Paul Preston]]'''
**La guerra civile spagnola
*'''[[Michele Prospero]]'''
**Il pensiero politico della destra
*'''[[Annie Proulx]]'''
**Gente del Wyoming
*'''[[Dino Provenzal]]'''
**Il letto
*'''[[Luigi Pulci]]'''
**Le frottole
**La giostra
**Morgante
*'''[[Philip Pullman]]'''
**Queste oscure materie
***La bussola d'oro
***La lama sottile
***Il cannocchiale d'ambra
**La serie di Sally Lockhart
***Il rubino di fumo
***L'ombra del nord
***La tigre nel pozzo
***La principessa di latta
==Q==
*'''[[Raymond Queneau]]'''
**Odile
*'''[[Francisco de Quevedo]]'''
**Vita del pitocco
==R==
*'''[[François Rabelais]]'''
**Gargantua e Pantagruele
*'''[[Pierre Rabhi]]'''
**Manifesto per la terra e per l'uomo
*'''[[Gianfrancesco Rambelli]]'''
**Elogio del cavalier Vincenzo Monti
*'''[[Donald Rayfield]]'''
**Stalin e i suoi boia
*'''[[Tullio Regge]]'''
**Infinito
*'''[[Erich Maria Remarque]]'''
**Niente di nuovo sul fronte occidentale
*'''[[Louis Renou]]'''
**L'induismo
*'''[[Matthieu Ricard]]'''
**Sei un animale!
*'''[[Fortunato Riccardo]]'''
**Metodo aritemetico di far molto con poco
*'''[[Jeremy Rifkin]]'''
**La civiltà dell'empatia
*'''[[Mario Rigoni Stern]]'''
**Sentieri sotto la neve
*'''[[Angelo Maria Ripellino]]'''
**Praga magica
*'''[[Gianni Rocca]]'''
**Stalin
*'''[[Mercè Rodoreda]]'''
**La piazza del Diamante
*'''[[Carlo Rosselli]]'''
**Socialismo liberale
*'''[[Nello Rosselli]]'''
**Carlo Pisacane nel Risorgimento italiano
*'''[[Valentino Rossi]]'''
**Pensa se non ci avessi provato
*'''[[Joseph Roth]]'''
**Ebrei erranti
**Il profeta muto
**La cripta dei cappuccini
*'''[[Carlo Rubbia]]'''
**Il dilemma nucleare
*'''[[Hans Ruesch]]'''
**Imperatrice nuda
*'''[[Giorgio Ruffolo]]'''
**Quando l'Italia era una superpotenza
*'''[[Salman Rushdie]]'''
**I figli della mezzanotte
*'''[[Bertrand Russell]]'''
**La conquista della felicità
==S==
*'''[[Carl Sagan]]'''
**Contact
*'''[[Antoine de Saint-Exupéry]]'''
**Il piccolo principe
*'''[[Edoardo Sanguineti]]'''
**Genova per me
*'''[[José Saramago]]'''
**Cecità
**Il vangelo secondo Gesù Cristo
**La caverna
**Memoriale del convento
*'''[[Giovanni Sartori]]'''
**Democrazia: cosa è
*'''[[Jean-Paul Sartre]]'''
**Il muro
**La nausea
*'''[[Robert J. Sawyer]]'''
**Flashforward – Avanti nel tempo
**L'equazione di Dio
**La genesi della specie
**Processo alieno
*'''[[Eric Schlosser]]'''
**Fast Food Nation
*'''[[James H. Schmitz]]'''
**La seconda notte d'estate
*'''[[Arthur Schnitzler]]'''
**Doppio sogno
*'''[[Leonardo Sciascia]]'''
**A ciascuno il suo
**Candido
**Il giorno della civetta
**Una storia semplice
*'''[[René Sédillot]]'''
**La storia del mondo in 300 minuti
*'''[[Amartya Sen]]'''
**Identità e violenza
*'''[[Senofonte]]'''
**Elleniche
*'''[[Michele Serra]]'''
**Le cose che bruciano
*'''[[Jean-Jacques Servan-Schreiber]]'''
**La sfida americana
*'''[[Robert Service]]'''
**Storia della Russia nel XX secolo
*'''[[William Shakespeare]]'''
**Sogno di una notte di mezza estate
*'''[[Charles Sheffield]]'''
**Il colpo dei diamanti
**Le sfere del cielo
**Punto di convergenza
*'''[[Vandana Shiva]]'''
**Ritorno alla terra
*'''[[Luigi Silori]]'''
**La gran vecchia
**La casa di Atene
**Ping pong e vecchie glorie
*'''[[Georges Simenon]]'''
**Hôtel del ritorno alla natura
**Lettera al mio giudice
**Maigret e il pazzo di Bergerac
*'''[[Dan Simmons]]'''
**Endymion
**Hyperion
**Il risveglio di Endymion
**La caduta di Hyperion
*'''[[George Gaylord Simpson]]'''
**Evoluzione una visione del mondo
*'''[[Peter Singer]]'''
**Liberazione animale
*'''[[Samuel Smiles]]'''
**Il carattere
*'''[[Aleksandr Isaevič Solženicyn]]'''
**Arcipelago Gulag
*'''[[Adrienne von Speyr]]'''
**Il mistero della morte
**L'ancella del Signore
**L'uomo di fronte a Dio
**Le parabole del Signore
**Maria nella redenzione
**Mistica oggettiva
*'''[[Gastone Silvano Spinetti]]'''
**Civiltà in crisi
*'''[[Pietro Spino]]'''
**Istoria della vita e fatti dell'eccellentissimo capitano di guerra Bartolomeo Colleoni
*'''[[Baruch Spinoza]]'''
**Breve trattato su Dio, l'uomo e il suo bene
**Epistolario
**[[Ethica]]
**Lettere sugli spiriti
**Principi della filosofia di Cartesio
**Riflessioni metafisiche
**Trattato politico
**Trattato sull'emendazione dell'intelletto
**Trattato teologico-politico
*'''[[Bruce Springsteen]]'''
**[[Born to Run (autobiografia)|Born to Run]]
*'''[[Jean Stafford]]'''
**Il puma
*'''[[Vilhjalmur Stefansson]]'''
**Una persona che non dimenticherò mai
*'''[[George Steiner]]'''
**Il correttore
**Una certa idea di Europa
*'''[[Stendhal]]'''
**La Certosa di Parma
*'''[[Laurence Sterne]]'''
**Vita e opinioni di Tristram Shandy
*'''[[Robert Louis Stevenson]]'''
**L'isola del tesoro
**La freccia nera
**La spiaggia di Falesà
*'''[[Enzo Striano]]'''
**Il resto di niente
*'''[[Charles Stross]]'''
**Palinsesto
*'''[[Italo Svevo]]'''
**La coscienza di Zeno
*'''[[Paolo Sylos Labini]]'''
**Saggio sulle classi sociali
*'''[[Jonathan Swift]]'''
**I viaggi di Gulliver
==T==
*'''[[Antonio Tabucchi]]'''
**Tristano muore
*'''[[Paco Ignacio Taibo II]]'''
**Niente lieto fine
*'''[[Jirō Taniguchi]]'''
**Al tempo di papà
**La ragazza scomparsa
*'''[[Iginio Ugo Tarchetti]]'''
**Fosca
*'''[[Torquato Tasso]]'''
**Gerusalemme liberata
*'''[[A. J. P. Taylor]]'''
**Storia della prima guerra mondiale
*'''[[Teresa di Lisieux]]'''
**Manoscritto autobiografico A
**Manoscritto autobiografico B
**Manoscritto autobiografico C
*'''[[Hunter Stockton Thompson]]'''
**Cronache del rum
**Hell's Angels
**Paura e disgusto a Las Vegas
*'''[[Filippo Timi]]'''
**E lasciamole cadere queste stelle
*'''[[John Ronald Reuel Tolkien]]'''
**Il Signore degli anelli
*'''[[Lev Tolstoj]]'''
**[[Anna Karenina]]
**Che cos'è la religione e quale ne è l'essenza?
**Che cosa è l'arte?
**[[Della vita]]
**Discorso sulle edizioni popolari
**[[Il regno di Dio è in voi]]
**Ivàn lo scemo
**La morte di Ivan Il'ic
**Resurrezione
*'''[[Giuseppe Tomasi di Lampedusa]]'''
**Il gattopardo
*'''[[Girolamo Tornielli]]'''
**Canzonetta
*'''[[Elena Tregubova]]'''
**I mutanti del Cremlino
*'''[[Gaetano Trezza]]'''
**Confessioni d'un scettico
*'''[[Antonino Trizzino]]'''
**Navi e poltrone
*'''[[Lev Trockij]]'''
**Storia della rivoluzione russa
*'''[[Didier Tronchet]]'''
**Piccolo trattato di ciclosofia
*'''[[Henri Troyat]]'''
**Rasputin
*'''[[Ivan Turgenev]]'''
**Padri e figli
*'''[[Will Tuttle]]'''
**Cibo per la pace
*'''[[Mark Twain]]'''
**Il principe e il povero
**Le avventure di Huckleberry Finn
**Le avventure di Tom Sawyer
**Viaggio in paradiso
==U==
*'''[[Gaetano Gaspare Uttini]]'''
**Dei vasi linfatici della placenta
==V==
*'''[[Roberto Vacca]]'''
**Il medioevo prossimo venturo
*'''[[Jorge Valdano]]'''
**Il sogno di Futbolandia
*'''[[Giuseppe Vannicola]]'''
**De profundis clamavi ad te
*'''[[Jean Varenne]]'''
**Il tantrismo
*'''[[Giambattista Vasco]]'''
**Della moneta
*'''[[Giovanni Verga]]'''
**I Malavoglia
**Mastro-don Gesualdo
**Storia di una capinera
*'''[[Jules Verne]]'''
**Dalla Terra alla Luna
**Il dottor Oss
**Il giro del mondo in 80 giorni
*'''[[Sandro Veronesi]]'''
**Caos calmo
*'''[[Umberto Veronesi]]'''
**Perché dobbiamo essere vegetariani
*'''[[Paolo Villaggio]]'''
**Fantozzi
**Fantozzi contro tutti
**Fantozzi subisce ancora
*'''[[Giovanni Villani]]'''
**Nova Cronica
*'''[[Paolo Vittorelli]]'''
**Un uomo, un capo
*'''[[Elio Vittorini]]'''
**Il garofano rosso
*'''[[Alfred Elton van Vogt]]'''
**Il Rull
**L'occhio dell'infinito
*'''[[Voltaire]]'''
**Candido
*'''[[Kurt Vonnegut]]'''
**Ghiaccio-nove
==W==
*'''[[Edgar Wallace]]'''
**King Kong
*'''[[Nigel Warburton]]'''
**Breve storia della filosofia
*'''[[Simone Weil]]'''
**L'ombra e la grazia
**Riflessioni sulla guerra
**Riflessioni sulle cause della libertà e dell'oppressione sociale
*'''[[Steven Weinberg]]'''
**I primi tre minuti
*'''[[Herbert George Wells]]'''
**Gli astrigeni
**L'isola del dottor Moreau
**L'uomo invisibile
**Nei giorni della cometa
*'''[[Morris West]]'''
**La salamandra
*'''[[Terence Hanbury White]]'''
**La spada nella roccia
*'''[[Walt Whitman]]'''
**Giorni rappresentativi
**Prospettive democratiche
*'''[[Ludwig Wittgenstein]]'''
**Tractatus logico-philosophicus
**Conferenza sull'etica
*'''[[Louis de Wohl]]'''
**L'ultimo crociato
*'''[[Gene Wolfe]]'''
**Gli scudi di Marte
*'''[[Tom Wolfe]]'''
**Io sono Charlotte Simmons
*'''[[Virginia Woolf]]'''
**Gita al faro
**La Signora Dalloway
*'''[[Richard Wright]]'''
**Ragazzo negro
*'''[[Wu Ming]]'''
**Altai
**Asce di guerra
**Manituana
**Q
==Y==
*'''[[Banana Yoshimoto]]'''
**Il coperchio del mare
*'''[[Marguerite Yourcenar]]'''
**Memorie di Adriano
==Z==
*'''[[Bruno Zevi]]'''
**Architettura della modernità
==Opere==
===Film===
{{vedi anche|:Categoria:Film con explicit}}
===Fumetti===
{{vedi anche|:Categoria:Fumetti con explicit}}
===Libri===
*[[Come mangiamo]]
*[[La descrizione quantica della realtà può essere considerata completa?]]
*[[Manifesti futuristi]]
**L'orgoglio italiano: Manifesto futurista
**Manifesto dei Pittori futuristi
**Manifesto tecnico della pittura futurista
*[[Sette punti neri]]
*[[Vento in scatola]]
*[[Welcome to the NHK#Explicit_3|Welcome to the NHK]]
===Serie televisive===
{{vedi anche|:Categoria:Serie televisive con explicit}}
===Testi sacri===
*Antico Testamento
**[[Levitico]]
**[[Deuteronomio]]
**[[Libro di Giosuè]]
**[[Libro di Isaia]]
**[[Libro di Ezechiele]]
**[[Libro di Osea]]
**[[Libro di Abdia]]
**[[Libro di Giona]]
**[[Libro di Michea]]
**[[Libro di Sofonia]]
**[[Libro di Aggeo]]
**[[Libro di Zaccaria]]
**[[Salmi]]
**[[Libro di Giobbe]]
**[[Cantico dei cantici]]
**[[Qoelet]]
**[[Libro delle Lamentazioni]]
**[[Libro di Daniele]]
**[[Libro di Tobia]]
**[[Libro di Giuditta]]
**[[Libro della Sapienza]]
**[[Siracide]]
**[[Libro di Baruc]]
*[[Corano]]
*[[Pāśupata Sūtra]]
*Upaniṣad
**[[Śvetāśvatara Upaniṣad]]
*Vangeli apocrifi
**[[Protovangelo di Giacomo]]
**[[Vangelo arabo dell'infanzia]]
**[[Vangelo dell'infanzia di Tommaso]]
**[[Vangelo dello pseudo-Matteo]]
**[[Vangelo di Bartolomeo]]
**[[Vangelo di Giuda]]
**[[Vangelo di Pietro]]
===Videogiochi===
{{vedi anche|:Categoria:Videogiochi con explicit}}
==Voci correlate==
*[[Incipit]]
==Altri progetti==
{{interprogetto|w_preposizione=riguardante l'|etichetta=''explicit''}}
[[Categoria:Explicit]]
a2096nlwto9uc6rla7d5ak6e63u19di
Scuderia Ferrari
0
18620
1382857
1376891
2025-07-11T02:26:17Z
Danyele
19198
/* Citazioni */ +1
1382857
wikitext
text/x-wiki
{{voce tematica}}
[[File:HK Classic Car and Vintage Festival (15181309334).jpg|thumb|upright=1.2|Logo]]
Citazioni sulla '''Scuderia Ferrari'''.
==Citazioni==
*Anche per la Ferrari i successi sono sempre stati strettamente legati alle capacità dei piloti. Ho potuto seguire i campionati dalla metà degli anni '60 in poi e ricordo John Surtees, campione mondiale nel motociclismo, iridato nel 1964 con la Ferrari Formula 1, un vero fuoriclasse che abbandonando Maranello ha relegato la Scuderia a non vincere più per dieci anni, fino a quando Enzo Ferrari ha avuto l'intuizione di ingaggiare un giovane talentuoso: Niki Lauda. Così il Cavallino Rampante è ritornato al successo, fino a quando anche l'austriaco abbandona e sull'onda di Lauda arriva un altro solo mondiale con Jody Scheckter nel 1979 e poi nulla più, fino all'arrivo di Michael Schumacher. Questa a ben guardare è la storia dei Mondiali della Ferrari, una storia con tanti anni di assenza di successi. ([[Claudio Lombardi]])
*Capii la differenza del correre per Ferrari o per qualsiasi altra scuderia: con gli altri team sei il pilota di una squadra, quando corri per Ferrari sei il pilota di un intero [[Italia|Paese]]. È una sensazione fantastica. ([[Jody Scheckter]])
*Da noi {{NDR|in Italia}} c'è il fenomeno grandissimo e bellissimo della passione Ferrari, che è stupendo, ma ha anche dei risvolti negativi di un [[Tifo sportivo|tifo]] che vede solamente in una direzione. Questa penso sia una cosa che appartiene al [[Calcio (sport)|calcio]], non all'automobilismo. ([[Gabriele Tarquini]])
*Da quando misi piede a Maranello capii realmente come è formata una scuderia di Formula 1. ([[Carlos Reutemann]])
*Essere alla Ferrari significa far parte di una squadra con un livello superiore di intensità. La F1 è dura, ma la Ferrari lo è ancora di più, perché qualsiasi pilota soffre l'ambiente difficile, perché la Rossa è una [[religione]] in Italia [...]: il pilota è sempre un bersaglio, se la squadra commette un errore, il [[capro espiatorio]] è sempre il pilota, perché la macchina non è mai il problema. ([[Mark Webber]])
*Ferrari è nata per lottare e per vincere. Continuerà sempre a fare il possibile per vincere. ([[Enrique Scalabroni]])
*Ferrari può vincere o può perdere, ma la Ferrari ci sarà sempre. Mentre mi chiedo: fra dieci anni ci sarà ancora la Red Bull nel campo delle corse? Fra dieci anni ci sarà ancora la Mercedes nelle gare? Ferrari c'è sempre stata anche se all'inizio dell'attività Enzo Ferrari ha trovato condizioni meno complesse di quelle in cui si opera oggi, ma ha saputo raggiungere un successo in cui ha trascinato l'immagine dell'Italia intera. ([[Gian Paolo Dallara]])
*Giù le mani dalla Ferrari: di me dite quello che volete. ([[Enzo Ferrari]])
*Guidare per la Ferrari è come stare in un altro mondo, Non avete idea del livello che si raggiunge. Non sei più solo uno sportivo, ma diventi come una rockstar. È incredibile il potere che ti dà l'associazione con il nome Ferrari. Anche adesso, quando vengo in Italia, ancora mangio e bevo gratis in parecchi posti. ([[Eddie Irvine]])
*Il fatto è che prima di un mondiale, oppure durante le prove delle prime gare di una stagione, tutto dipende dalla propria capacità di bluffare. Ecco, la Ferrari è capace in questo, bluffare. ([[Ron Dennis]])
*Il nostro è un Paese dove tutti gli interessi vanno sulla Ferrari. Il che non è un male, ma se hai tutto l'interesse sul team non si parla poi dei nostri piloti. ([[Jarno Trulli]])
*In Italia manca la cultura del motorsport, qui per essere qualcuno devi correre e vincere con la Ferrari in F.1 o non sei nessuno. [...] Un peccato ma è la dura realtà. ([[Rinaldo Capello]])
*L'ambiguità appartiene alla Ferrari come il motore a dodici cilindri. ([[Niki Lauda]])
*L'Italia è l'unico Paese dove si tifa Ferrari a prescindere da chi la guidi. Altrove contano i piloti. ([[Stefano Domenicali]])
*La F1 è la Ferrari; la Ferrari è la F1. ([[Bernie Ecclestone]])
*La Ferrari è cresciuta grazie al genio e alla caparbietà di un imprenditore. Poi, da sola, non ce la faceva a crescere, perché la seconda fase, quella della crescita e del consolidamento, è diversa da quella della creazione di azienda. È un po' quello che succede nel Nord Est. Crescere è soprattutto una questione di mentalità e di organizzazione. ([[Luca Cordero di Montezemolo]])
*La Ferrari è il centro del mondo, nel bene e nel male. ([[Fabrizio Barbazza]])
*La Ferrari paga un prezzo alto per il fatto di essere a Maranello, in Italia anziché in Inghilterra. Vede, in Inghilterra c'è un triangolo magico intorno a Londra, è il triangolo d'oro della F.1, delle corse, della meccanica. Lì non ci sono soltanto scuderie, c'è tutto. Ci sono idee, invenzioni, intuizioni che circolano. Tutti coloro che lavorano in F.1 si incontrano al bar, al ristorante, e anche se non parlano, se non fanno le spie, e non lo fanno, però chiunque ne capisca è in grado di annusare qualcosa, di capire in che direzione si sta muovendo una squadra anziché un'altra. Insomma, si annusa sempre quello che c'è nell'aria. A Maranello no: non annusi niente, perché la Ferrari è sola. E se fosse a Milano sarebbe la stessa cosa. La vera isola è l'Italia non l'Inghilterra. ([[Eddie Irvine]])
*Mi accorsi definitivamente che il mio destino si doveva incrociare con quello della scuderia di Maranello. L'attenzione dei tifosi, quella atmosfera speciale che ti circonda, il senso di entrare a far parte della storia dell'automobile mi presero come una malattia, una febbre che saliva di giorno in giorno. ([[Jean Alesi]])
*{{NDR|«[...] una F1 senza Ferrari potrebbe esistere?»}} No, è un binomio inseparabile. ([[Stefano Domenicali]])
*Noi non perdoniamo niente a nessuno, quindi fate bene a non perdonare niente anche alla Ferrari. ([[Enzo Ferrari]])
*Non tutti gli italiani tifano per la [[Nazionale di calcio dell'Italia|Nazionale]], mentre tutti gli italiani e il cinquanta per cento dei non italiani tifano Ferrari. ([[Gianni Agnelli]])
*Ogni lunedì, in ogni parte del mondo, gli appassionati cercano il rosso, il colore del cuore e del motorismo. ([[Jacky Ickx]])
*{{NDR|«Perché la Ferrari apre le porte ai piloti stranieri e le tiene chiuse agli italiani?»}} Perché gli italiani sono tendenzialmente esterofili e non hanno una grande considerazione dei loro meriti, delle loro risorse. Io ho vissuto in prima persona questo modo di pensare e di agire, nel 1992, quando alla Ferrari il mio compagno era Jean Alesi [...]. Jean non era un personaggio facile. Eppure la squadra preferiva confrontarsi con lui e non con chi parlava la stessa lingua. Se c'era qualcosa da decidere, una modifica da adottare, decideva lui. ([[Ivan Capelli]])
*Qualsiasi pilota italiano post-Ascari che ha provato o proverà a rivincere il mondiale lo ha fatto e lo farà non grazie alla Ferrari, ma malgrado la Ferrari. È stato così per Alboreto, dalle ali tarpate per virus tecnici aziendali, è andata in questo modo per Patrese, prima corteggiato e poi non preso dalla Rossa, e sarà così per chiunque altro che riuscirà a farsi strada, di certo non potendo contare, almeno a corto raggio, sull'aiuto concreto del Cavallino. Ed è tabù parlarne, perche farlo vuol dire toccare concetti scomodini. Pertanto, piano quando si parla di Nazionale Rossa. ([[Mario Donnini]])
[[File:Tifosi GP Monza 1996.jpg|thumb|upright=1.2|Tifosi della Scuderia Ferrari al Gran Premio d'Italia 1996: «Quando ero alla Ferrari, non era un lavoro, era una missione che ti assorbiva completamente. Uscivi dall'ufficio, andavi al bar a prendere un caffè e il barista ti chiedeva: allora, questa Ferrari, vinciamo o no? Andavi al ristorante e trovavi il tifoso o il cameriere che chiedevano: vinciamo la prossima gara? E via di questo passo. Aprivi il giornale la mattina e c'era un articolo tutti i giorni sulla Ferrari» (Andrea Stella).]]
*Quando ero alla Ferrari, non era un lavoro, era una missione che ti assorbiva completamente. Uscivi dall'ufficio, andavi al bar a prendere un caffè e il barista ti chiedeva: allora, questa Ferrari, vinciamo o no? Andavi al ristorante e trovavi il tifoso o il cameriere che chiedevano: vinciamo la prossima gara? E via di questo passo. Aprivi il giornale la mattina e c'era un articolo tutti i giorni sulla Ferrari. ([[Andrea Stella (ingegnere)|Andrea Stella]])
*Quando sei un pilota di F1, ci sono due cose che si desiderano sempre: una è diventare campione del Mondo e l'altra è guidare per la Ferrari. ([[Robert Kubica]])
*Rispetto agli altri team di F1 la casa di Maranello sembrava la Nasa, con quella pista pazzesca controllata centimetro per centimetro dalla Tv a circuito chiuso che consentiva a Enzo Ferrari (grazie a 10 telecamere fisse) di osservare, registrare e rivedere mille volte il comportamento di pilota e macchina in ogni metro della pista rimanendo comodamente seduto in poltrona. ([[Niki Lauda]])
*Se alla Ferrari approdi nel momento sbagliato e sei italiano hai ottime probabilità di bruciarti la carriera. ([[Ivan Capelli]])
*Sono un appassionato delle corse, in vita mia non ho fatto altro, e la sfida che ho raccolto è la più affascinante del paddock, guidare la Scuderia Ferrari. L'entusiasmo e la passione sono ovunque, è incredibile! A volte l'eccesso di entusiasmo che sta intorno alla squadra è un po' difficile da gestire, perché bisogna tenere le persone con i piedi per terra, calme in modo che riescano a lavorare bene. La squadra ha uno spirito latino e questo amplifica tutte le emozioni. ([[Frédéric Vasseur]])
*Stare alla Ferrari era una specie di inferno dove sembrava di picchiare la testa contro un muro di mattoni, ma non importava perché era il più bel muro del mondo. ([[Phil Hill]])
*{{NDR|A proposito delle prestazioni della Ferrari nella stagione 2020}} Vedere la Ferrari al quinto posto nel Campionato costruttori è solo doloroso. ([[Martin Brundle]])
===[[Fernando Alonso]]===
*Guidare una monoposto del Cavallino Rampante rappresenta un sogno per tutti quelli che fanno questo mestiere.
*{{NDR|[[Ultime parole famose]]}} La Ferrari non mi ha mai cercato, ma io preferisco correre con un'altra squadra e battere le rosse. Ho l'impressione che la Ferrari sia sempre leggermente favorita rispetto alle altre scuderie.
*Non credo che nessun pilota rifiuterà mai un'offerta della Ferrari.
===[[Mattia Binotto]]===
*Ho sempre detto che in Ferrari non ci si lavora, ma ci si vive.
*La pressione... beh, se si è la Ferrari ci sarà sempre, è qualcosa che non possiamo cambiare perché fa parte di ciò che questo marchio rappresenta in termini storia, ed è ovvio che ci siano sempre grandi aspettative. Dobbiamo semplicemente convivere con la pressione, perché non scomparirà mai.
*{{NDR|«Ci sono stati momenti particolarmente difficili da quando sei al timone della Scuderia Ferrari?»}} Ogni singolo giorno.
===[[Charles Leclerc]]===
*{{NDR|«Si ricorda della prima volta che ha messo piede a Maranello?»}} Benissimo, ero con Jules {{NDR|Bianchi}}. Lui non era ancora in F1, io giovanissimo lo aspettavo fuori dal cancello della pista di Fiorano. Lo stavano intervistando, io dovevo restare fuori perché non avevo il pass. Fissavo quel cancello nella speranza che un giorno sarei potuto entrare. Adesso lo attraverso spesso.
*{{NDR|Sul correre per la Ferrari}} Da piccolo, quando guardavo il Gran Premio {{NDR|di Monaco}}, cercavo sempre la macchina rossa non so perché, è sempre stato così. Quando mi guardo che sono in rosso, sono fiero ed è un'emozione speciale.
*{{NDR|Sulla prima visita in Ferrari, da bambino}} Rimasi seduto nel parcheggio per due ore e intanto cercavo di immaginare come fosse l'interno della sede. Nella mente mi figuravo di ammirare una struttura simile a quella vista in ''[[La fabbrica di cioccolato|Charlie e la Fabbrica di Cioccolato]]'', capisci? Con gli Umpa Lumpa che scorrazzavano in giro.
===[[Nigel Mansell]]===
*Ferrari è un mito, qualcosa di magico. Ogni cosa ha un suo stile unico alla Rossa, inavvicinabile dagli altri team. È qualcosa di diverso. Anche il tifo degli appassionati, qualcosa di incondizionato, è come una religione. I colori ti avvolgono e ti conquistano, e questo vale anche per persone che non sono coinvolte al cento per cento nella Formula Uno. Ho sempre avuto l'impressione che qualsiasi persona in Italia, non importa se avesse due o novantadue anni, sapesse perfettamente chi erano i piloti della Scuderia Ferrari e come stavano andando!
*La differenza tra la Scuderia Ferrari e gli altri team è che a Maranello sei parte di una famiglia, e questa cosa si sente davvero. È sufficiente che tu esca dalla corsia box con i colori della Casa del Cavallino ed automaticamente fai parte della sua storia e del suo mito. Questo è davvero unico. Sono sensazioni che percepisci e ti entrano dritto nel cuore e lì rimangono per sempre.
*Quando penso alla Casa del Cavallino penso anche al profondo rispetto, al senso di appartenenza, a delle relazioni che rimangono forti nel tempo, perché essere stato nella storia della Scuderia è qualcosa di distintivo per un pilota. [...] Ecco, questo è davvero qualcosa di speciale, quello che si vive alla Ferrari non subisce il trascorrere del tempo, è sempre attuale.
===[[Carlos Sainz Jr.]]===
*{{NDR|«Sappiamo quanto sia speciale guidare una Ferrari, ma c'è stato un momento in cui hai pensato "Oh mio Dio, lo sto facendo davvero"?»}} Il mio primo test a Fiorano [...]. Quando mi sono visto con la tuta rossa e sono saltato nella macchina rossa... ho visto mio padre che era lì con me quel giorno molto emozionato. Poi si è asciugato una lacrima quando stavo per uscire dal box, è un ricordo che non dimenticherò mai. E poi, sì, la prima Monza [...], vedere così tanto rosso e sentire che tutti cantavano e urlavano il tuo nome. È qualcosa che mi rimarrà impresso per sempre, qualcosa che un giorno potrò raccontare ai miei nipoti.
*In Ferrari è diverso perché i tifosi sono veramente appassionati e pazzi per la F1 e la squadra. Si tratta di qualcosa che non ho mai vissuto prima. Ho visto gente impazzire per me in Spagna, ma qui puoi vedere che i tifosi sono pazzi per qualcosa di più grande di te. È come se tu avessi il compito di rendere orgoglioso tutto il marchio, tutto il paese. Non te stesso o il pubblico. Hai il compito di portare il Cavallino in alto. È come giocare per una squadra nazionale: stai rappresentando l'Italia quando guidi per la Ferrari.
*La Ferrari è un posto fantastico. In ogni circuito in cui vai ci sono i tifosi, hai più supporto di qualsiasi altro pilota, ogni gara ti fa sentire quasi come a casa tua per la quantità di supporto che ricevi da tutti i tifosi della Ferrari nel mondo. È vero che è anche impegnativo, è una squadra molto impegnativa dal punto di vista mentale, perché c'è più pressione in giro.
*Sono molto orgoglioso. Soprattutto venire in una squadra come la Ferrari, indossare il Rosso ogni fine settimana, non lo do per scontato, perché so quanto è difficile e quanto ha significato, quanto mi è costato arrivare qui, quanto ho dovuto sacrificare e lottare per questo.
===[[Leo Turrini]]===
*Alla fine della stagione '95 – quando circolava la notizia dell'arrivo di Michael Schumacher a Maranello – avevamo aperto il centralino della redazione di Bologna del ''Resto del Carlino'' per conoscere, nella terra della Ferrari, il parere degli appassionati. Ebbene, ricordo che il novanta percento delle telefonate auspicava che la Ferrari rinunciasse al pilota tedesco, fresco di due Mondiali con la Benetton, per tenere Jean Alesi che da anni si sbatteva vanamente su una vettura del Cavallino Rampante. [...] così è in Italia, la macchina – intesa come Ferrari – prevale da sempre su qualunque pilota. [...] All'estero l'appassionato probabilmente tifa per il pilota e non per la macchina, perchè non c’è la squadra bandiera com'è per l'Italia la Ferrari.
*È molto semplice: per me la Ferrari è una categoria dello spirito.
*La Ferrari è una ossessione. Fine delle trasmissioni.
*Per storia e per tradizione, il Cavallino è "obbligato" a vincere, qualunque sia lo spessore della concorrenza: non esiste complesso di inferiorità in pista, per la Signora della Velocità.
==Voci correlate==
*[[Controversia sullo spionaggio in Formula 1 del 2007]]
*[[Enzo Ferrari]]
*[[Ferrari]]
*[[Formula 1]]
==Altri progetti==
{{interprogetto|w_preposizione=riguardante la|preposizione=sulla}}
[[Categoria:Aziende italiane]]
[[Categoria:Società sportive]]
[[Categoria:Sport in Italia]]
3gacofthity7erub9ean2fen8cv60rm
Goffredo Fofi
0
56461
1382871
1322080
2025-07-11T10:02:59Z
Udiki
86035
Deceduto
1382871
wikitext
text/x-wiki
'''Goffredo Fofi''' (1937 – 2025), saggista, attivista, giornalista e critico cinematografico, letterario e teatrale italiano.
==Citazioni di Goffredo Fofi==
*{{NDR|Parlando di [[Stig Dagerman]]}} Alla sua rivolta, incompiuta perché tradita, molti giovani di oggi, almeno in Italia, amano richiamarsi – da lui diversi come la torbida acqua della realtà lo è, in ''Ho remato per un lord'', dalla verde acqua dell'utopia. È bene non ascoltarli, e dire a chi si fa bello gridando in giro "sono un anarchico" quel che [[Alfonso Berardinelli|Berardinelli]] suggeriva di rispondere a chi un tempo diceva "sono un comunista": "me lo dimostri!". Una moda come tante, ma più ipocrita di tante.<ref name="lord">Da [[Stig Dagerman]], ''Ho remato per un lord'' , traduzione di [[Gino Tozzetti]], illustrazioni di [[Davide Reviati]], postfazione di Goffredo Fofi, Roma, Coconino Press Fandango, 2021. ISBN 978-88-7618-572-4</ref>
*{{NDR|Su ''Uccidere un bambino'' di [[Stig Dagerman]]}} Era più che un racconto e più che un saggio, e mi fece pensare a una preghiera o a una bestemmia (che sono spesso la stessa cosa).<ref name="lord"/>
*La grandezza e la miseria di [[Charlie Chaplin|Chaplin]] sta nella sua capacità di adattamento e seduzione, nel suo dialogo con la storia. Quella di [[Buster Keaton|Keaton]] nella sua inadattabilità, nella sua fedeltà, nella sua irriducibilità alla storia. Chaplin è sociale, Keaton è metafisico.<ref>Da ''La cultura del Novecento'', Mondadori 1981. Citato in Alfonso Berardinelli, ''[https://www.avvenire.it/amp/rubriche/pagine/ricordando-chaplin-e-keaton-il-sociale-e-il-metafisico Ricordando Chaplin e Keaton Il sociale e il metafisico]'', ''Avvenire.it'', 8 marzo 2024.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Scoprendo Forrester]]''}} Non è facile raccontare un vero scrittore, è più facile inventarsene uno alla [[Sean Connery]], un colto [[James Bond]] elegantemente e nevroticamente invecchiato. Ci sarà certo qualche spettatore che crede a queste storie, ma i più sbadigliano. E quanto chiacchierano i vecchi scrittori dei film, e quanto chiacchierano i giovani sceneggiatori da corso di scrittura!<ref>Da ''[http://archivio.panorama.it/007-scrive-come-Salinger 007 scrive come Salinger]'', ''Panorama'', 29 marzo 2001.</ref>
*{{NDR|Su [[Carmelo Bene]]}} Più sociale nonostante tutto il teatro, più asociale il cinema e con una straordinaria e singolarissima autonomia di linguaggio la televisione. Riconquista della parola e del volto nell'era della più degradata spettacolarità, che ha strappato alla parola il suo potere abusandone e ridicolizzandola, e al volto la sua anima omologando le facce nella faccia unica d'una massa che crede di essere in quanto grida.<ref>Citato in Carmelo Bene, ''Opere con l'autobiografia di un ritratto'', p. 1382, Bompiani, Milano, 2002. ISBN 88-452-5166-7</ref>
*Prima che sulla coppia, ''[[Eyes wide shut]]'' è né più né meno che un film sulla borghesia – ieri e oggi, dopo ''Barry Lyndon'' e l'89 di duecento e passa anni fa – e dunque, visto che il potere è sempre saldo nelle mani di questa classe, assistita o appena contrastata, oggi come oggi, solo da poteri più esoticamente criminali di essa, è un film sul ''potere'', [...] il Potere Borghese e Maschile sul corpo della donna e del ricco sul corpo del povero. [...] Che cos'è questo film, in definitiva, se non una classica storia di "presa di coscienza", che a metà pone il protagonista di fronte a una crisi e lo costringe a cominciare a vedere? Con procedimenti non immemori di Hitchcock e di Lang, Bill è ora mosso nelle sue azioni dal senso di colpa, che però non è "cattolico" come nei due maestri, o metafisico alla Kafka, o psicoanalitico-edipico-freudiano, bensì precisamente e chiaramente ''sociale''. E il ''clou'' ne sarà la conversazione con Ziegler (Pollack), il borghese cinico che sa e che ha scelto e che è "dentro" la grande rete nascosta del potere. Quello che prima era tutto freddezza di professionista acciuffadenari che esorcizza la morte e il male con il censo e il sesso, cambierà, sarà un'altra persona e un altro medico. [...] È poco? È tantissimo almeno da dentro il mondo borghese di cui Kubrick parla e da cui proviene e in cui si era nevroticamente installato. Se i Bill e Alice del mondo lo capissero tutti, il mondo sarebbe diverso. [...] A fine secolo, Kubrick non rinuncia quindi a "farci la morale" e noi gliene siamo grati, anche perché ci lascia qualcosa in cui credere. Di fronte a questo, che la prima lettura del film sia per i Bill e Alice del mondo meno godibile... affari loro. Chi ha occhi per vedere veda, sia pure tra sonno e veglia, e gli altri dormano pure l'immenso meschino complice doppio sogno del consumo e del consenso.<ref>Da ''"Eyes wide shut": dialettica della visione'', ''Lo straniero'', anno III, n. 9, inverno 1999-2000.</ref>
*{{NDR|Su [[Carmelo Bene]]}} Questa impossibilità di essere eroi è anche una delle basi del suo teatro, le basi della sua nostalgia di Verdi del "bel canto", della sua impossibilità a sapere che tutto questo, comunque, oggi non ha più senso.<ref>Da ''La voce che si spense'', Questa Italia, programma RAI di Daniela Battaglini, commemorante la scomparsa di Carmelo Bene.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Una nuova amica]]''}} Qui la levigatezza della confezione, da rivista di moda o di arredamento, la prevedibilità della costruzione, dominano sulla trama e ne tolgono perfino la morbosità, rendendo patinata anche quella.<ref>Da ''[http://www.internazionale.it/opinione/goffredo-fofi/2015/03/25/una-nuova-amica-ozon-recensione François Ozon fallisce anche nel ridicolo]'', ''internazionale.it'', 25 marzo 2015.</ref>
*{{NDR|Su [[Alberto Anile]]}} Si ammirò [...] il grande lavoro di ricerca, certamente da storico più che da critico cinematografico (ed è un elogio, anche se Anile non aveva niente da invidiare ai critici del mestiere), e una maestria che sapeva coniugare il rigore del saggio con la scioltezza della narrazione [...].<ref>Da ''Uno scrittore antipatico, un regista arrogante, un grande libro, un film magnifico'', prefazione a Maria Gabriella Giannice e Alberto Anile, ''Operazione Gattopardo. {{small|Come Visconti trasformò un romanzo "di destra" in un successo "di sinistra"}}'', Feltrinelli, Milano, 2014, [https://www.google.it/books/edition/Operazione_Gattopardo/tv4ZBgAAQBAJ?hl=it&gbpv=1&dq=&pg=PT2&printsec=frontcover pp. 2-3]. ISBN 9788858819890</ref>
*Sotto molti aspetti Fellini e Bene portano avanti discorsi assai prossimi, e un raffronto tra le loro opere sarebbe istruttivo: stessa tradizione cattolica, stessa angoscia di fronte alla vita e alla donna, stesso gusto del tutto pieno, del decadente, del soggettivo, dell'esibizionistico, del ripetitivo. Ma le differenze sono altrettanto grandi: soprattutto, Fellini si difende più di quanto non riesca a fare Bene; Fellini cerca di conservare e conservarsi e si difende col gioco, Bene distrugge e autodistrugge; Fellini è assente alla contemporaneità, fermo al passato e al mito dell'infanzia, Bene non ha miti che lo sostengano.<ref>Da ''Qualche film'', ''Quaderni piacentini'', n. 48-49, gennaio 1973, anno XII, p. 217; poi in ''Capire con il cinema. 200 film prima e dopo il '68'', Feltrinelli, 1977.</ref>
*Sulla figura e l'opera di [[Luca Rastello]] si dovrà tornare spesso, nei prossimi tempi, perché sono tra le più belle e più esemplari tra quelle che hanno agito in questi anni e hanno cercato di investigarne le tensioni, gli interessi, le brutture e disgrazie e le pochissime grazie [...].<ref>Da ''[http://www.internazionale.it/opinione/goffredo-fofi/2015/07/07/luca-rastello-ricordo La voce libera di Luca Rastello]'', ''internazionale.it'', 7 luglio 2015.</ref>
*Tutto di testa, mai libero e mai autentico, mai leggero e mai profondo, a ''[[Youth - La giovinezza|Youth]]'' manca semplicemente, fellinianamente, un'anima. Neanche l'ombra di un'asa nisi masa.<ref>Da ''[https://www.internazionale.it/opinione/goffredo-fofi/2015/05/27/youth-sorrentino-recensione La senilità precoce di Youth di Sorrentino]'', ''internazionale.it'', 27 maggio 2015.</ref>
{{Int2|1=''[https://www.pressreader.com/italy/corriere-del-mezzogiorno-campania/20210808/281509344241937 Carla Del Poggio e il cinema fuori dal buonismo]''|2=''Corriere del Mezzogiorno'', edizione Campania, 8 agosto 2021.}}
*[[Carla Del Poggio]] veniva dal cinema dei «[[Cinema dei telefoni bianchi|telefoni bianchi]]», esplose col [[Neorealismo (cinema)|neorealismo]] ma rimase poi per qualche anno ai margini (ma fu con la [[Giulietta Masina|Masina]] e [[Peppino De Filippo]] la formidabile ballerina di avanspettacolo nel film di esordio di [[Fellini]], ''Luci del varietà'', diretto insieme a [[Alberto Lattuada|Lattuada]], che lo fece così esordire nella regia).
*Ho avuto la fortuna di conoscere Lattuada e, quando fu immobilizzato e fuori coscienza per malattia, di aver molto frequentato sua moglie, l'attrice Carla Del Poggio assai bella e assai brava. Era napoletana, mi disse, figlia di un militare di carriera, ed era nata nel palazzo che ospitò poi la Rinascente a via Roma/Toledo, ed era nipote di [[Vittorio Imbriani]], il grande scrittore cresciuto nell'esilio politico e poi garibaldino, autore della geniale satira dell'aristocrazia ''Dio ne scampi dagli Orsenigo'', da cui i letterati napoletani avrebbero ancora da imparare.
*Di Carla, della sua simpatia e intelligenza, della sua dedizione a un marito privo di coscienza che ha curato per anni in casa, potrei parlare per ore. Molti napoletani ricorderanno il suo come-back negli anni cinquanta con il formidabile sucesso di un super-melodramma, ''Core 'ngrato''. Nel nostro cinema tra il '45 e i Settanta non c'erano solo [[Cesare Zavattini|Zavattini]] & Co. Con il loro "buonismo", per fortuna!, e non vi si raccontava solo Roma, e non c'erano solo i critici pseudo-[[György Lukács|lukacsiani]] e ruffiani; c'era anche tanto eros, e c'erano grandi attrici con grandi personaggi femminili, c'erano grandi registi "borghesi", e c'erano Alberto Lattuada milanese doc, e Carla Del Poggio napoletana doc.
==''Più stelle che in cielo''==
*{{NDR|[[Marlene Dietrich]]}} Fu spiritosa e «alla mano», dopo essere stata distante e aureolata, ma restò tuttavia «diva», un ideale di donna con una «classe» conquistata con sforzo, partendo da una calorosa volgarità cui aveva rinunciato per Sternberg, ma cui mai aveva rinunciato del tutto. (p. 23)
*È impossibile che tra il pubblico di oggi e [[Totò]] possa ristabilirsi quel tipo di complicità, di immedesimazione vendicativa o anche, a tratti, masochista che con Totò avevano il sottoproletario, il proletario, il piccolissimo borghese degli anni Cinquanta. (p. 74)
*{{NDR|Su [[Marilyn Monroe]]}} Fare la diva super bella e superoca, la bionda scema e desiderabile consolante per ogni cretino di maschio occidentale doveva esserle ben pesante, poverina. (p. 172)
*{{NDR|Su [[Johnny Depp]]}} Per la cronaca, il ruolo di Edward [mani di forbice] era stato offerto dapprima a quel bischero di [[Tom Cruise]], che per nostra grande fortuna di spettatori intelligenti e amorevoli, lo rifiutò. (p. 252)
==''Strade maestre''==
*L'importanza della figura di [[Elio Vittorini|Vittorini]] nella nostra storia letteraria è ben nota: pochi come lui hanno dato altrettanto e con altrettanta generosità, dal lavoro editoriale alle riviste, dalla promozione di nuovi talenti all'attenzione nei confronti delle trasformazioni del contesto italiano. (p. 14)
*L'autore del ''Canzoniere'' {{NDR|[[Umberto Saba]]}}, uno dei rari monumenti alla felicità e alla pienezza, nonostante tutto, del vivere lasciatoci dalla letteratura italiana del secolo, ha raggiunto quella purezza, quella libertà e quella grazia che rendono la sua vecchia poetica così «saggia» al contrario delle molte impudiche cui si assiste. (p. 21)
*{{NDR|Su ''Il lanciatore di giavellotto'' di [[Paolo Volponi]]}} Certamente il fascismo è una chiave di lettura fondamentale del libro, certamente l'adolescenza ne è l'altra, ma è come se dal connubio di queste due coincidenze "temporali" – l'età del fascismo e l'età dell'adolescenza – scaturisse una terza componente, o che sia la terza a far scattare il cortocircuito tragico delle altre due: una terza non completamente definibile ma la cui aura è infine quella di una nevrosi estrema, che in quanto estrema rende estreme le sue violenze "storiche". Essa ha origine su un terreno più lontano e più antico dell'epoca del romanzo e forse della stessa storia. Su un terreno di tragedia, e di mito, nell'angoscia del nato di donna di fronte alla donna, al sesso, al rapporto con la donna.<ref>Da ''Il fascismo segreto del maschio'', ''Il Manifesto'', 19 maggio 1981.</ref> (pp. 159-160)
==Note==
<references />
==Bibliografia ==
*Goffredo Fofi, ''Più stelle che in cielo'', edizioni e/o, 1995.
*Goffredo Fofi, ''[https://books.google.it/books?id=lPLCUSqQrqkC Strade maestre. {{small|Ritratti di scrittori italiani}}]'', Donzelli, 1996. ISBN 88-7989-301-7
==Film==
*''[[Sbatti il mostro in prima pagina]]'' (1972) – sceneggiatura
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Fofi, Goffredo}}
[[Categoria:Attivisti italiani]]
[[Categoria:Biografi italiani]]
[[Categoria:Critici cinematografici italiani]]
[[Categoria:Critici teatrali italiani]]
[[Categoria:Giornalisti italiani]]
[[Categoria:Saggisti italiani]]
ircylg5il1eg0rvafpuedmrzizhgsdn
Welcome to the NHK
0
65464
1382841
1381951
2025-07-10T16:48:48Z
Bradipo Lento
20707
Annullata la modifica [[Special:Diff/1381951|1381951]] di [[Special:Contributions/~2025-109787|~2025-109787]] ([[User talk:~2025-109787|discussione]]) - da Commons: The mortal enemy for an otaku room - photo taken just after the 3.11 Earthquake
1382841
wikitext
text/x-wiki
{{FictionTV
|titoloitaliano=Welcome to the NHK
|immagine=Welcome to the N.H.K.jpg
|tipofiction=serie televisiva anime
|titolooriginale=NHKにようこそ
|paese=Giappone
|anno=2006
|genere=sentimentale, psicologico
|episodi=24
|regista=Yūsuke Yamamoto
|sceneggiatore=[[Satoru Nishizono]]
|ideatore=[[Tatsuhiko Takimoto]]
|doppiatorioriginali=
|doppiatoriitaliani=
*[[Alessandro Rigotti]]: [[Tatsuhiro Satō]]
*[[Iolanda Granato]]: [[Misaki Nakahara]]
*[[Davide Garbolino]]: [[Kaoru Yamazaki]]
*[[Francesca Bielli]]: [[Hitomi Kashiwa]]
*[[Jenny De Cesarei]]: [[Megumi Kobayashi]]
*[[Ruggero Andreozzi]]: Akira Jogasaki
*[[Oliviero Corbetta]]: [[Minegishi]]
|note=
}}
''''' Welcome to the NHK''''', serie televisiva ''anime'' tratta dall'omonimo romanzo, scritto da [[Tatsuhiko Takimoto]] e illustrato in copertina da [[Yoshitoshi ABe]], trasposto anche in ''manga'' con disegni di Kendi Oiwa e testi dello stesso Takimoto.
==Citazioni tratte dalla serie==
===[[Incipit]]===
{{Incipit serie televisive}}
[[Immagine:Disordered Otaku room.jpg|thumb|L'aspetto tipico delle abitazioni degli hikikomori]]
Non c'è dubbio. Questo... è un [[Cospirazione|complotto]]! Ma certo. Io sono... sono caduto vittima... di un gigantesco... complotto! ('''Satō''')
===Episodio 1, ''Welcome To The Project!''===
*Ultimamente la mia testa ha qualcosa che non va. Sarà perché dormo sedici ore al giorno. ('''Satō''')
*'''Satō''': Il novantanove per cento dei cosiddetti complotti o è frutto di paranoie o è stato inventato apposta, sì insomma, è una buffonata.<br />'''Hitomi''': Allora... nell'un per cento dei casi il complotto è reale.
[[Immagine:Neko Wikipe-tan.svg|thumb|Una rappresentazione in stile otaku di una ragazza-gatta vestita da cameriera]]
*'''Satō''': Tutto quanto è un complotto! [...] Ma certo! Io sono stato coinvolto in un autentico complotto che rientra in quell'un percento dei casi!<br />'''Mobili'''<ref name=mobili>Satō dialoga con i vari mobili e suppellettili presenti nella sua stanza: frigorifero, televisore, computer, condizionatore, bollitore dell'acqua, sedia.</ref>: Congratulazioni, Satō! Finalmente te ne sei accorto!<br />'''Satō''': Eh sì, già...<br />'''Mobili''': Nella vita tutto ti è andato storto perché sei caduto vittima di un complotto che ti voleva sigillato in casa.<br />'''Satō''': Ma chi ha ordito questo complotto?<br />'''Mobili''': [...] È l'NHK, lo so! Questo è un attacco della malvagia società segreta NHK!<br />'''Satō''': NHK? Ma certo! Era evidente, come ho fatto a non capirlo? Anime uguale [[otaku]]. E otaku uguale problemi di relazione. Un otaku tende a diventare un [[hikikomori]] barricato in casa. NHK<ref>NHK (acronimo di ''Nippon Hōsō Kyōkai'') è l'azienda statale radio-televisiva giapponese; cfr. l'[[w:NHK|omonima voce]] su Wikipedia.</ref> trasmette cartoni animati divertenti per accrescere le fila degli otaku e creare un esercito di NEET<ref>Acronimo dei termini inglesi "Not in Education, Employment or Training" usato per indicare le persone che non lavorano, studiano o si dedicano ad attività simili; cfr. l'[[w:NEET|omonima voce]] su Wikipedia.</ref>, di perdigiorno. Quindi NHK significa anche Nihon Hikikomori Kyokai. [...] Io sono colui che ha smascherato il complotto ordito dall'associazione giapponese hikikomori. Tatsuhiro Satō, ventidue anni.
===Episodio 3, ''Welcome to the Beautiful Girls!''===
*'''Satō''': Non è più tempo per stare chiusi in casa! Yamazaki, dimmi, come mi hai descritto poco fa?<br />'''Yamazaki''': Ecco... un uomo brutto, miserabile, sporco e inoltre... be', sì... un maniaco.<br />'''Satō''': Ecco, appunto, l'hai detto. Vorrà dire che comincerò a comportarmi esattamente da maniaco quale sono.<br />'''Yamazaki''': Cosa?<br />'''Satō''': Proprio così. Forza Yamazaki, scattami una bella fotografia. Scattala e poi mostramela.<br />'''Yamazaki''': E perché dovrei fare una cosa del genere? Non capisco, dove vuoi arrivare?<br />'''Satō''': Se non guardano in faccia la realtà, gli esseri umani non sono in grado di [[Cambiamento|cambiare]]. Quando avrò visto queste fotografie, potrò finalmente osservarmi dall'esterno, con obiettività, e allora riuscirò a provare disgusto nei confronti di me stesso. E questo dovrebbe darmi la forza che mi aiuterà a cambiare. Io... io voglio uscire da questo luogo tetro. Io voglio evadere!!
===Episodio 5, ''Welcome to the Counselling!''===
*'''Hitomi''': Nessuno ha delle colpe. E nonostante tutto, intorno a noi continuano ad accadere cose brutte. E tu sai perché?<br />'''Satō''': Perché è tutto un complotto.<br />'''Hitomi''': Esatto. Una diabolica organizzazione sta tramando un gigantesco complotto a nostro danno.
*In quei giorni avremmo dovuto frequentarci come si deve... Non è stata una grande idea quella di passare il nostro tempo a giocare a carte. Se avessimo avuto una sana relazione, forse tu, Satō, non saresti finito a chiuderti in casa tutto il giorno... ('''Hitomi''')
*Certo che oggi la vita è diventata proprio comoda... Basta entrare in un discount per trovare cibo, cosmetici e... perfino telefoni cellulari. Che peccato: tra le altre cose non vendono anche [[Relazione|rapporti umani]]. ('''Hitomi''')
*Anche chi sta sempre chiuso in casa, se lo fa per uno scopo preciso non può essere chiamato hikikomori. ('''Satō''')
===Episodio 6, ''Welcome to the Classroom!''===
*Se non si riesce ad avere fiducia in se stessi, è sufficiente immaginare che l'interlocutore sia messo peggio di noi. ('''Misaki''')
*Tutti all'inizio sono principianti. Tutti maturano passando per le critiche degli insegnanti o di chi ha più esperienza. Non sarà che tu sei una di quelle persone incapaci di accettare gli altri se non sono uguali o inferiori a te? Perché allora... se c'è uno che guarda il prossimo dall'alto in basso, quello sei tu, non certo io. ('''professore di ''game writing''''' a Satō)
===Episodio 7, ''Welcome to Moratorium!''===
*Io sono... un gran bugiardo! Dopo essere stato alla scuola di Yamazaki il mio stato di hikikomori è peggiorato ulteriormente. Non voglio vedere nessuno, non voglio neanche rispondere al cellulare, non voglio fare nulla, non me la sento di continuare a vivere, troppo faticoso decidere di morire, vorrei solo sparire! ('''Satō''')
*'''Satō''': Anzitutto, decideremo il nome della società! Che ne dici di "Sayama Company", prendendo Sa di Satō e Yama di Yamazaki?!<br />'''Yamazaki''': A me sembra una società fondata da un fantomatico signor Sayama...<br />'''Satō''': Già, forse hai ragione. Usiamo dei termini occidentali... "Wonderful fantastic dreamy galgames company created by Yamazaki and Satō from M-H for the future"!!! Cosa ne dici, che te ne pare, eh?!<br />'''Yamazaki''' {{NDR|arrabbiatissimo}}: E chi se lo ricorda!!!
===Episodio 8, ''Welcome to Chinatown!''===
*'''Misaki''': Satō, tua madre è straordinaria.<br />'''Satō''': Tu dici?<br />'''Misaki''': Sì.<br />'''Satō''': A me non sembra. Direi che è normale.<br />'''Misaki''': Sarebbe normale, eh? In questo caso io sono proprio spacciata. Io non raggiungo nemmeno la normalità.
===Episodio 9, ''Welcome to Summer Days!''===
*[...] io ho più di vent'anni e la legge mi consente di bere tutto l'alcol che voglio. Ah ah ah, evviva la legge! ('''Yamazaki''')
*Originariamente in [[Giappone]] l'amore non esisteva nemmeno. C'erano soltanto i matrimoni organizzati e furtive incursioni notturne. Noi l'amore l'abbiamo importato. ('''Yamazaki''')
*{{NDR|Stringendo la mano di Misaki}} Però, in una trappola come questa, potrei anche cascarci. ('''Satō''')
===Episodio 10, ''Welcome to the Dark Side!''===
[[Immagine:Cats-1.jpg|thumb|Un gruppo di gatti affamati]]
*'''Misaki''' {{NDR|mentre dà una scatoletta di cibo a un micio}}: [[Beatitudini dalle serie televisive|Beati]] i [[Gatto|gatti]], eh?<br />'''Satō''': Perché?<br />'''Misaki''': Perché loro sembrano calmi e tranquilli, sempre, ovunque, anche se sono da soli.<br />'''Satō''': I gatti sono piuttosto ingrati, sai? Anche se gli dai da mangiare, si dimenticano subito di te.<br />{{NDR|Pensando fra sé}} Che cosa antipatica mi è uscita! Eppure non avevo intenzione di dire una cosa simile.<br />'''Misaki''': Fa lo stesso.<br />'''Satō''': Eh?<br />'''Misaki''': Finché gli offrirò qualcosa che lui desidera avere, forse continuerà a ricordarsi di me per un po'.<br />{{NDR|Guardando il micio}} Miao!
*Soffriamo perché ci sentiamo persone inutili. Provo compassione per te e il tuo tormento, ma camminiamo guardando in alto. Tu vai bene così come sei, è tutto a posto, perché hai dei sogni e non sei mai solo. Se continuerai a [[Cammino|camminare]] le strade si apriranno. Tutti fanno il tifo per te. Ti impegni talmente tanto che sembri risplendere. Grazie al pensiero positivo possiamo andare avanti. Noi cammineremo insieme verso il domani, il futuro sarà splendido. Perché siamo persone inutili. Siamo persone inutili. ('''Misaki''', leggendo)
*Non devi mai abbassare la guardia con le [[Donna|donne]], Satō. Loro stanno sempre tramando qualcosa, sotto sotto. ('''Yamazaki''')
*'''Satō''': Quella ragazza fa parte di un gruppo molto sospetto e mi sorvegliava sempre. Ma adesso... adesso io per lei sento...<br />'''Mobili'''<ref name=mobili />: Esatto, apri gli occhi: questo è un complotto, Satō, lo hai capito! Sì, è stata la Nihon Hikikomori Kyokai. Vogliono tenerti chiuso in casa per tutta la vita!<br />'''Satō''': Però, lei ha detto che devo provare a smettere di essere un hikikomori.<br />'''Mobili''': E questo è l'aspetto peggiore del complotto. Prima lei ti seduce a suon di paroline dolci, poi, quando sei preso dalla sua illusione amorosa... distrugge l'illusione stessa in un colpo solo! Sì, la distrugge! E il danno psicologico che subirai sarà irreversibile e a dir poco smisurato. Tu non riuscirai più a credere in nessuna donna al mondo, in nessun essere umano! Così alla fine non riuscirai a uscire di casa mai più. Ti resterà un solo rifugio. Continuare a rinchiuderti in casa. Sarai chiuso in casa per sempre. Chiuso in casa per sempre! Chiuso in casa per sempre! Chiuso in casa per sempre!<br />'''Satō''': Allora, che posso fare per salvarmi?<br />'''Mobili''': Puoi evitare di vederla. Se non la vedrai, non potrai innamorarti, e se non ti innamorerai... non potrai essere ferito. Noi ti avvertiamo: tu non dovrai incontrare mai più Misaki Nakahara.
*È vero, sono in tempo a tornare indietro. Se dovessi innamorarmi ancora di più, e poi essere tradito, io non... ('''Satō''')
===Episodio 11, ''Welcome to the Conspiracy!''===
*'''Jogasaki''': Devi stare tranquilla, il viaggio che abbiamo programmato non corre alcun rischio. In fondo, Hitomi, ti ho dato la mia parola, lo sai che ci tengo.<br />'''Hitomi''': Dimmi una cosa: è a me che tieni, o ti riferivi alla parola data?<br />'''Jogasaki''': Mh, tengo molto a tutt'e due.
*In quell'occasione forse sapevo qual era la cosa giusta da fare, però... non ho fatto proprio nulla. Ora ho capito. Quella notte ha rappresentato un vero bivio per me. Se allora avessi raccolto il coraggio e mi fossi fatto avanti... adesso io e lei... Forse non sarei diventato un hikikomori, e adesso la mia vita sarebbe come quella di tutti. Magari questa è la mia occasione per rifarmi una vita. ('''Satō''')
*Io verrò con te, scegli tu: mi va bene tanto il paradiso quanto un girone dell'inferno. ('''Satō''' a Hitomi)
===Episodio 12, ''Welcome to the Offline Meeting!''===
*Sono le nove del mattino e senti come picchia il sole! Però, è quello che ci vuole per rimettere un po' in sesto questo cervello ammuffito che mi ritrovo. ('''Satō''')
*'''Satō''': Ma lo sa, signor Minegishi, che lei è un personaggio? Possiede una barca e addirittura un'isola.<br />'''Minegishi''': Lo credi davvero?<br />'''Satō''': Mi dica, come si fa a ottenere tutto questo? Dato che lei ce l'ha fatta, mi può rivelare il segreto?<br />'''Minegishi''': E se te lo rivelassi, che cosa vorresti fare?<br />'''Satō''': Eh? Che cosa vorrei fare...?<br />'''Minegishi''': Hai ragione, in effetti io... ho ottenuto cose che una persona normale non potrebbe mai permettersi, ma per avere queste cose ho perso cose altrettanto importanti, come la felicità di tutti i giorni. Vuoi ancora conoscere il mio segreto?<br />'''Satō''': Eh... no, non si preoccupi. Guardi, non mi interessa affatto conoscerlo a tutti i costi. Devo andare, mi scusi!
*All'epoca ero convinto che mantenere un atteggiamento [[Cinismo|cinico]] su tutto fosse fico. Cinico nello studio, nell'amore, nei rapporti con gli amici... ed ecco il risultato: sono un hikikomori. ('''Satō''')
===Episodio 13, ''Welcome to Heaven!''===
*'''Yamazaki''': Tu cosa intendi fare? Non so quali siano le tue intenzioni, ma di certo ti sei presa gioco di Satō. Non sarà che avevi già previsto anche questo epilogo?<br />'''Misaki''': Ma... come ti salta in mente? In realtà, io ho bisogno di Satō... perché lui, lui è il ragazzo che stavo cercando. {{NDR|pensando}} Satō è la persona che cercavo per me. A lui tengo molto.
*'''Hitomi''': Satō... Non so perché, ma ero sicura che sarebbe andata così. Sapevo che eri tu il predestinato a starmi vicino fino all'ultimo. Se per caso dovessimo rinascere insieme la prossima volta, fammi ancora compagnia giocando a carte.<br />'''Satō''' {{NDR|pensando mentre abbraccia Hitomi}}: Senpai... La prossima volta starò con te tutta la vita.
*Finché vivi, puoi fare un altro tentativo. ('''Nomura'''<ref name=Nomura>È il nome dell'ex studente universitario che partecipa all'''offline meeting''.</ref> a Minegishi)
*Non è vero, Satō! Tu non sei un sassolino sul ciglio della strada, tu sei un essere umano. È così, sei fatto di carne e di sangue anche se sei un fallito... perché vedi, ho finalmente trovato un essere umano ancora... {{NDR|piangendo}} ancora più squallido e inutile di me, un hikikomori più miserabile di un cane randagio. Io ho bisogno di te, Satō, ho bisogno di te! Perciò... perciò tu... non puoi morire, Satō, non morire! ('''Misaki''')
*Noi non abbiamo il diritto di farci coinvolgere in cose tanto grandi come un [[suicidio]]. Per quanto possiamo deprimerci e soffrire, alla fine torniamo sempre alla solita vita idiota di tutti i giorni. E se non dovessimo tornarci, sarebbe perché da idioti siamo morti da qualche parte. Una morte drammatica non è fatta per i tipi come noi. ('''Yamazaki''')
===Episodio 14, ''Welcome to Reality!''===
*Del resto è umano, quando le persone si fanno prendere da un'[[Fissazione|idea fissa]], alla fine non riescono più a liberarsene. E pensare che spesso la soluzione dei [[Problema|problemi]] è a portata di mano: l'abbiamo davanti agli occhi e non la vediamo. ('''Minegishi''')
===Episodio 15, ''Welcome to the Fantasy!''===
*Sono proprio le persone che evitano di impegnarsi a fondo e che non si mettono mai in gioco seriamente quelle che più spesso fantasticano di raggiungere un grande [[successo]] all'improvviso. Tuttavia, non ci si può aspettare che il mondo sia tanto generoso. Molte persone del passato ci hanno lasciato parole importanti. «Non vendere la pelle dell'orso prima di averlo ucciso». «Chi non lavora non mangia»<ref>Cfr. [[Paolo di Tarso]]: «Chi non vuol lavorare neppure mangi».</ref>. «Il grande successo nasce dalle piccole cose». «Persino un viaggio lungo mille miglia comincia... sempre facendo il primo passo»<ref>Cfr. [[Laozi]]: «Anche un viaggio di mille miglia inizia con un passo».</ref>. Inizia dal basso, con [[diligenza]]. ('''Misaki''', leggendo)
===Episodio 16, ''Welcome to the Game Over!''===
[[Immagine:Kicking Horse Rhapsody by Ryo FUKAsawa.jpg|thumb|Scorcio notturno di [[Akihabara]], con le vetrine dedicate ad alcuni videogiochi erotici]]
*I sentimenti d'[[amore]] dopotutto sono esattamente come le reazioni chimiche. Se sono soddisfatte alcune condizioni, nascono indipendentemente dagli attori. Proprio così, anche se l'oggetto d'amore sono io. Satō, cercare di ottenere qualcosa dai [[Videogioco|giochi]] è controproducente. Gli unici che ci guadagnano sono quelli che stanno dalla parte della produzione. ('''Yamazaki''')
===Episodio 17, ''Welcome to Happiness!''===
*Non fai che invitarci a essere [[Serietà|seri]], sempre seri. Forse tu lo sei davvero. Ma se non riesci a rispettare i ritmi degli altri, il tuo è solo egoismo. ('''Satō''' a Megumi)
*Gli [[Uomo|esseri umani]] hanno sempre bisogno di poter guardare qualcuno dall'alto in basso. Lo sai anche tu, vero? O togli o ti viene tolto, o disprezzi o sei disprezzato: è un gioco delle parti in cui la somma fa sempre zero. ('''Megumi''' a Satō)
===Episodio 19, ''Welcome to the Bluebird!''===
*'''Torotoro'''<ref>È il nome che il fratello di Megumi utilizza nel gioco online in cui incontra Satō.</ref>: Che cosa dovrei fare per [[Perfezionamento|migliorare]] la mia vita? In realtà l'ho già capito. Di quei libri per migliorare se stessi ne ho letti duecento. E potrei scriverne uno io. Perché io so già tutto.<br />'''SA10'''<ref>È il nome che Satō utilizza nel gioco online; in giapponese si pronuncia esattamente come il suo cognome.</ref>: E allora cosa aspetti?<br />'''Torotoro''': È che ho paura.<br />'''SA10''': Hai... paura?<br />'''Torotoro''': Ho paura di cambiare il mio stile di vita. Se lo facessi, temo che potrebbe accadermi qualcosa di inaspettato.
*Come si suol dire, la necessità non ha regole. Se uno ha la pancia vuota, fa qualunque cosa, qualunque [[lavoro]]. ('''proprietario di ristorante''')
===Episodio 20, ''Welcome to a Winter Day!''===
*'''Hitomi''': Come si chiama quella [[stella]]?<br />'''Satō''': [...] il nome non ha importanza. Quel che conta è il lato romantico. Pensa, quella luce risale a centinaia di migliaia di anni fa.<br />'''Hitomi''': Senti... La nostra esistenza su questo pianeta, mi chiedo [[Senso della vita|quale significato]] potrà mai avere, visto che le vite degli uomini scompariranno in un decimillesimo del tempo che occorre a quella luce per arrivare fino a qui.
*Se vieni picchiato in [[inverno]], le [[Ferita|ferite]] sono molto più dolorose. Sarà colpa del freddo. ('''Yamazaki''')
===Episodio 21, ''Welcome to a Reset!''===
*Questa [[Neve|nevicata]] che ricopre l'intera città riuscirà a nascondere anche la tua tristezza. ('''Satō''' a Yamazaki)
*I [[dramma|drammi]] hanno un inizio, uno sviluppo e un epilogo: sono un'esplosione di sentimenti... che ha un termine. Le nostre vite, al contrario, si svolgono continuamente all'interno di una fitta nebbia di assoluta incertezza. ('''Yamazaki''')
*Io credo che se si potesse dire che [[Problema dell'esistenza di Dio|Dio esiste]] sul serio, ne sarei di certo molto contenta. D'altra parte Dio esiste veramente? ('''Misaki''')
===Episodio 22, ''Welcome to God!''===
*'''Satō''': Ma tu sei [[felicità|felice]], non è vero?<br />'''Hitomi''': Proprio perché mi sento felice sono in ansia.
*Satō, a te non pesa... vivere? Chissà perché io invece ne soffro. Potremmo diventare... amanti? ('''Hitomi''')
[[Immagine:Creation of the Sun and Moon face detail2.JPG|thumb|Una rappresentazione [[Michelangelo Buonarroti|michelangiolesca]] di Dio]]
*'''Misaki''': Questa sera vorrei tenere una lezione sulla natura di Dio. Osserva questo. In questo diagramma ho rappresentato la proporzione fra i motivi di dolore e di piacere della vita. Come si può vedere, i momenti piacevoli, quei momenti della vita in cui puoi dire «quanto sono felice» oppure «sono così contento di essere vivo» non arrivano al dieci per cento del totale. Quelli che credono nell'[[Problema dell'esistenza di Dio|esistenza di Dio]] dicono che il mondo sia stato creato da lui, ma allora è stato Dio a creare anche tutta la sofferenza di questo mondo. {{NDR|indicando il settore del grafico corrispondente ai motivi di dolore}} Il creatore di tutto questo, il responsabile dell'esistenza di un mondo tanto terribile non può essere benevolo con noi. Se esiste un Dio deve essere malvagio, non c'è alcun dubbio. [...] Considerata la sua natura malvagia Dio ci procura sofferenze di ogni tipo. Per esempio, Satō, è stato lui a farti diventare hikikomori. E poi, è stata un'altra cattiveria di Dio far sì che io ti vedessi uscire da quell'albergo insieme alla tua senpai.<br />'''Satō''': Ehi, guarda che io...<br />'''Misaki''': Perciò io, alla fine, ho capito qual è la cosa giusta da fare. È necessario eliminare Dio. Se questa essenza malvagia venisse eliminata il mondo diventerebbe un posto meraviglioso. Purtroppo però c'è un grosso problema: nessuno sa come trovarlo e quindi come eliminarlo. Può darsi che io abbia una scarsa immaginazione per cui non riesco a credere fermamente in Dio come invece fanno tutte quelle persone.<br />'''Satō''': Quali persone?<br />'''Misaki''': Quelle che partecipano alle riunioni con mia zia, quelle che vanno al tempio il primo dell'anno... Sarebbe tutto più facile per me se facesse qualche miracolo eclatante come quelli di cui parla la Bibbia. A quel punto penso che riuscirei a credere nella sua esistenza, e in quel caso... potrei accusarlo... di tutte le cose brutte... e io... {{NDR|piangendo}} riuscirei a convincermi che la colpa non è mia.
===Episodio 23, ''Welcome to Misaki!''===
*'''Misaki'''<ref>In giapponese ''misaki'' significa ''promontorio''. Il titolo ''Welcome to Misaki!'' presenta quindi un doppio significato, riferito all'ambientazione degli eventi di questo episodio e, soprattutto, del successivo.</ref> {{NDR|citando le [[ultime parole]] di persone famose}}: «Le patate delle feste sono buonissime».<br />'''Satō''': Ah, questo l'ha detto il maratoneta [[Kōkichi Tsuburaya|Tsuburaya]], vero?<br />'''Misaki''': Dindon, dindon! Risposta esatta! [...] Ma come hai fatto a indovinare, Satō?<br />'''Satō''': Questa è una frase piuttosto celebre, sai? Nell'elenco, oltre alle patate delle feste, c'è il vino, il sushi, le seppie e altre cose ancora, non è così?<br />'''Misaki''': Sì, sì, questa la sapevi, bene. Pare che il maratoneta Tsuburaya sia tornato dai genitori poco prima di morire, e poi si dice che abbia mangiato le patate delle feste insieme a suo padre e a sua madre. [...] Credo che a chiunque venga il desiderio di tornare nel paese natale prima di morire.
*'''Misaki''' {{NDR|ripensando al suicidio della madre}}: Ancora oggi mi capita di sognarlo, sai? Anche se qualche volta ho la sensazione che tutta la mia vita sia un sogno. Chissà se le patate delle feste sono buone davvero...<br />'''Satō''': Chissà...
*'''Misaki''': Avanti, firma! Altrimenti io... io... non ce la faccio più!<br />'''Satō''': Andrà tutto bene! Ce la farai di sicuro! Vedrai, Misaki. Strofinati il corpo al freddo con un asciugamano, ti passerà. Certe sciocchezze alla fine non ti verranno più in mente.<ref>Satō consiglia a Misaki di strofinarsi il corpo con un asciugamano bagnato in acqua fredda: è una pratica di idroterapia che procura una sensazione di rilassamento. Vedi la voce [[w:Idroterapia|Idroterapia]] su Wikipedia e, per informazioni più dettagliate, la voce [[w:en:Hydrotherapy|Hydrotherapy]] su en. Wikipedia.</ref>
*'''Yamazaki''': Satō, ammettere a se stesso di essere una persona inutile non è una cosa tanto facile da fare, perciò sei sempre alla ricerca di qualcuno che sia ancora più inutile.<br />'''Megumi''': Se girate un po' su [[internet]], troverete un sacco di persone che si insultano. Quando qualcuno non trova una persona più inutile di lui nella vita reale, sfoga la sua frustrazione contro gli sconosciuti bollandoli come sfigati, in modo da sentirsi superiore almeno a loro.<br />'''Hitomi''': Che tristezza, vero? Calunniare e denigrare le altre persone diventa un modo per essere in pace con se stessi e diventa un'abitudine. Ma una cosa simile non può essere la vera salvezza. Anzi, al contrario, se avrai la forza di ammettere di essere una persona inutile, potresti sentirti meglio.
*Domanda: quand'è che uno può continuare a starsene chiuso in casa? Risposta: quando gli vengono garantiti abbigliamento, vitto e alloggio. Finché ti viene concesso il minimo necessario per vivere, puoi permetterti di tapparti in casa per sempre. Ma quando il sostentamento non è più garantito, se non hai la forza di morire... ti tocca lavorare. ('''Satō''')
*Le patate delle feste sono buone. Perciò, addio a tutti. ('''biglietto lasciato da Misaki''')
===Episodio 24, ''Welcome to the N.H.K.!''===
*Non gettare inutilmente la tua sola e unica vita. ('''cartello all'inizio della strada che conduce al promontorio''')
*Se hai il coraggio di buttarti, hai anche il coraggio di rialzarti. ('''cartello sul promontorio''')
*Io sono una pessima persona, che richiama l'infelicità. Nessuno al mondo ha bisogno di me... ma non volevo ammettere una cosa del genere, è per questo che avevo lavorato al progetto. Basterebbe una persona, se dimostrassi che anche una sola persona ha bisogno di me, allora quello che diceva il mio patrigno risulterebbe falso. Io vorrei continuare a vivere, però... questo progetto si è rivelato un fallimento. Persino uno come te, Satō, è capace di fare a meno di me. La mia esistenza non ha alcun senso. ('''Misaki''')
*Lasciare un messaggio è importante. Senza un messaggio non si può capire se si è trattato di suicidio oppure no, e crei dei fastidi al prossimo. ('''Misaki''')
*'''Satō''': Non farlo. Ti prego. Vivendo capitano anche cose belle. Non hai pensato che darai un dolore ai tuoi zii? E poi io... ho bisogno, ho bisogno di te, Misaki! Mi piaci, io ti amo, ti prego, non devi morire!<br />'''Misaki''': Dici cose divertenti, Satō, ma non funzionerà: io voglio morire!
*'''Satō''' {{NDR|pensando}}: È come mi ha detto Misaki una volta: continuando a vivere non si può evitare di affrontare altri momenti difficili. Non ha senso. Vivere non ha senso. Meglio morire, però... {{NDR|rivolto a Misaki}} però... tu... però tu non devi, non devi mai dire che desideri morire!<br />'''Misaki''': Addio Satō, è il momento. {{NDR|si lascia cadere dalla balaustra}}
*'''Satō''': Allora, i compiti?<br />'''Misaki''': Sì... {{NDR|porgendo il quaderno a Satō}} [...] Però è un po' umiliante che io mi faccia seguire nello studio proprio da te.<br />'''Satō''': Misaki, tu hai mollato il liceo, io ho abbandonato l'università: chiunque potrebbe dire chi di noi due è più preparato.<br />'''Misaki''': Tu dici? Comunque vedrai che passerò l'esame di ammissione e frequenterò un'università migliore della tua.
===[[Explicit]]===
{{Explicit serie televisive}}
'''Misaki''': Sai, ho pensato anch'io a una mia versione dell'NHK. Grazie al tuo gesto, Satō, quel dio malvagio è stato debellato. Però questo non vuol dire che il male non possa tornare a tormentarci in futuro, perciò... {{NDR|mostra un nuovo contratto a Satō}}<br />'''Satō''': Un gruppo giapponese per lo scambio degli ostaggi?<br />'''Misaki''': Chi aderisce mette la propria vita nelle mani di un altro socio. Insomma, in altre parole, questo vuol dire che se tu decidessi di morire, morirei anch'io. Sai, un po' come le nazioni in possesso di armi nucleari durante la guerra fredda, che si scrutavano a vicenda, anche se volessimo morire non potremmo più farlo.<br />'''Satō''' {{NDR|pensando}}: Onestamente, questo non risolve affatto i nostri problemi. Anche in futuro vivremo momenti in cui bisbiglieremo: «Non ce la faccio più», esattamente come ora. Tuttavia... Sì, non ho idea di quanto potrà durare, ma finché riesco... continuerò così.
==Citazioni tratte dal manga==
{{Fumetto
|tipo=Manga
|titolo=Welcome to the N.H.K.
|immagine=Welcome to the NHK.jpg
|dimensioneimmagine=<!--Per default settata a 285px-->
|titolooriginale=NHK ni yōkoso!
|paese=Giappone
|linguaoriginale=giapponese
|pubblicazione=2004
|pubblicazioneitaliana=2008
|genere=sentimentale, psicologico
|autore=[[Tatsuhiko Takimoto]]
|testi=Tatsuhiko Takimoto
|testiitaliani=traduzione a cura della Kadokawa Shoten
|disegni=Kendi Oiwa
|editoreitaliano=Edizioni BD – Jpop
|premi=
}}
===[[Incipit]]===
{{Incipit fumetti}}
In questo mondo... c'è una grande cospirazione... e io sono una vittima. Come? Non ci credete? ('''Satō''')
===Capitolo 1, ''Welcome To The Project!''===
*Se ti viene fame... se ti viene sete... basta che vai a comprare qualcosa... Ma da nessuna parte vendono le relazioni interpersonali! ('''Yamazaki''')
===Capitolo 4, ''Welcome To The Classroom!''===
*'''Misaki''': Sei ancora vergine, vero?<br />'''Satō''': Eh?!<br />'''Misaki''': Be', nessuna potrebbe starti vicino...<br />'''Satō''': Ma che... stai dicendo?! {{NDR|pensando}} Al liceo, con la senpai... quasi...<br />'''Misaki''': È ovvio! Gli hikikomori non possono avere la ragazza... e tu sei un hikikomori!
*'''Professore''': Ehi! Ti stai dando da fare? {{NDR|Dopo che Satō ha nascosto il compito}} Che hai da nascondere? Continua così, dai! Se hai paura che gli altri possano vedere quello che produci... non potrai mai diventare un creativo...<br />'''Satō''': Lasciami in pace! Cioè... mi stai prendendo per il culo? Non puoi guardare la gente dall'alto solo perché sei più bravo!<br />'''Professore''': Certo che posso farlo... Tu accetti solo quelli che sono al tuo livello o inferiore, vero? Forse sei tu a guardare la gente dall'alto in basso...
===Capitolo 8, ''Welcome To The Vacation!''===
*Domanda: perché siamo hikikomori? Perché odiamo la gente... perché non abbiamo fiducia in noi stessi... A quanto pare sono tutte risposte giuste, ma non in modo assoluto... Un senpai del liceo diceva {{sic|"Siamo sempre alla ricerca di una logica<ref>Il manga riporta questa nota: «Il termine è "idea" e ha qui un un valore estetico (n.d.a).»</ref> invisibile che sia solo nostra e che non appartenga agli altri." "Per quanto possa essere dolorosa..." "...non possiamo fare a meno di non cercarla..." "Anche di fronte alla non esistenza, continuiamo a cercare la verità..."}} ('''Hitomi''', pensando)
===Capitolo 10, ''Welcome To The Heaven!''===
*'''Nomura'''<ref name=Nomura/>: Tutti noi abbiamo qualcuno che ci vuole bene! E tu? Ci sarà pur qualcuno... avrai una famiglia, no?!<br />'''Minegishi''': [[Famiglia]]... {{NDR|mostra una foto in cui è con la moglie e il figlio}} finito il denaro, addio l'amore... È tutto un'illusione, i soldi, la famiglia, la felicità... [...] Io... io non ce la faccio più, ma... ma ragazzi giovani come voi non devono morire...
===Capitolo 12, ''Welcome To The Locked Room!''===
[[Immagine:Flickr - Nic's events - London - 14-15 Dec 2007 - 034.jpg|thumb|Quanto costa crescere un figlio?]]
*'''Misaki''': Satō... Sei disoccupato... e allora come fai a giocare senza tregua? Dove prendi i [[denaro|soldi]]?<br />'''Satō''': Ho chiesto la grana a casa...<br />'''Misaki''': Sai quanto ci vuole per mandare un figlio all'università?<br />'''Satō''': No... non saprei<br />'''Misaki''': Te lo calcolo... [...] in tutto fanno venti milioni di yen! Un sicario ci ammazzerebbe venti persone con questi soldi! E invece tu hai smesso di studiare e stai tutto il giorno davanti al computer... [...]<br />'''Satō''': Anche io lavorerò... un giorno!<br />'''Misaki''': Impossibile! Perché sei un hikikomori! Un hikikomori non è in grado di lavorare! Me lo hai dimostrato! Tu non vali niente!
===Capitolo 13, ''Welcome To The Blue Bird!''===
*Anche se mi sono laureata e ho cominciato a lavorare, ho accumulato tante esperienze... Però, Satō... ho incontrato delle persone che mi hanno fatto cambiare! Non mi faccio più influenzare dalle parole degli altri! Credo solo a quello che penso! Perché ognuno di noi ha delle grandi potenzialità! Vuoi incontrarli anche tu? Ti cambieranno la vita! ('''Megumi''')
===Capitolo 18, ''Welcome To The Trap!''===
*'''Hitomi''' {{NDR|vedendo Misaki scappare}}: Quella era una tua amica? [...] Avrà frainteso?<br />'''Satō''': Non ti preoccupare!<br />'''Hitomi''': Mi spiace... volevo assolutamente scusarmi per ieri... [...] Ok, vedo che è tutto a posto... Me ne vado... ma non devi perdere degli amici importanti per delle stupidaggini...
===Capitolo 20, ''Welcome To The Starry Sky!''===
*'''Misaki''' {{NDR|a Satō che vuole gettarsi da un dirupo}}: Perdonami! È tutta colpa mia! Perdonami!<br />'''Satō''': [...] Ascoltami tu! Ero un hikikomori! Davo troppa importanza al mio mondo e non riuscivo a uscire... è grazie a te, se ho messo il naso fuori casa! Avevo paura di farmi male! Paura di essere messo alla prova nell'amore, nel lavoro... scappavo da tutto! Tanto non potevo mettermi con la ragazza che mi piaceva! Tanto senza una laurea non avrei mai trovato un lavoro! Mi sono buttato a capofitto in una strada pericolosa! E quando mi sono guardato intorno avevo perso tutto! Ho toccato il fondo! Per la prima volta mi sono sentito senza speranza... però... Tu che sei in una situazione ben peggiore della mia... sei stata gentile con me... Ho deciso così! Morirò per te! Sicuramente... i miei genitori avranno stipulato un'assicurazione sulla mia vita! Quei soldi sono tuoi! [...]<br />'''Misaki''': Lascia stare il suicidio, non ci devi pensare! Perché tutte le cose che ti ho detto finora... erano delle bugie!
===Capitolo 25, ''Welcome To The Next Stage!''===
*Ma io non voglio lavorare... non voglio lavorare tutta la vita... capisci? Quelli che lavorano tutta la vita sono schiavi della società... cercavo un legame con le persone... finalmente sono tornato alla normalità. Già! Fin dall'inizio non c'è stata nessuna Misaki Nakahara! Non è mai esistita nessuna ragazza... che mi ha teso la mano per aiutarmi... [...] Anche nascendo un miliardo di volte, non ci sarà nessun angelo a salvarmi! ('''Satō''', dopo aver detto per telefono a Misaki che stava andando a un colloquio di lavoro)
===Capitolo 27, ''Welcome To The Self Destruction!''===
*Alla fine... ecco cosa significa essere un hikikomori. Praticamente... equivale a essere prigionieri di se stessi. ('''Satō''')
===Capitolo 30, ''Welcome To The Shuffle!''===
*Gli esseri umani hanno bisogno di speranze per vivere... pensare di poter diventare ricchi... pensare di poter diventare dei famosi creativi... credere nel paradiso... Ognuno fluttua nelle proprie allucinazioni e fantasie... dimenticando la dura [[realtà]]... Attribuendo valore al mondo a due dimensioni, ci si può liberare da quello in tre dimensioni... Identificando la realtà con il lavoro, ci si può liberare dalla famiglia. Ma io lo so. La vera realtà non esiste... È tutta una illusione senza senso. ('''Satō''')
===Capitolo 33, ''Welcome To The Kabuki-cho!''===
*Nel mondo ci sono un sacco di perdenti. Gente che non prende mai nulla sul serio... Sì, lo so. Quando qualcosa ti piace davvero, non importa se sbagli, non importa se dai fastidio agli altri... non importa nemmeno se crepi... Quello è "[[vivere]]" veramente! ('''Satō''')
*Per quanto ci si senta felici, un volta raggiunta la vetta... tutto finisce subito. ('''Misaki''')
===Capitolo 34, ''Welcome To The Revolution Bomb!''===
*La realtà è come il gioco delle sedie! Non ci sono posti per tutti! ('''Yamazaki''')
===Capitolo 39, ''Welcome To The Attic!''===
*Se è stato [[Dio]] ad aver creato questo mondo... per quanto si ricerchi la salvezza... è colpa sua se non veniamo amati. Anche se tutti mi odiano... è per colpa sua. ('''Misaki''')
*È brutto stare soli, vero? È brutto essere presi in giro, no? Io ti amerò... perciò, diventa mio prigioniero. E se, prima o poi, riuscirò a essere felice... ucciderò tale sentimento con tutte le mie forze. A quel punto... sarò triste... sarà il dolore più grande del mondo, giusto? Se sopporterò il dolore più grande del mondo, poi non avrò più paura. ('''Misaki''', abbracciando Satō)
===Capitolo 40, ''Welcome to the NHK!''===
*'''Satō''': Io non mi... lascerò più sconfiggere dalla cospirazione! Io sceglierò secondo la mia volontà! Ormai non mi interessa più il tuo carattere, il tuo aspetto, quello che pensi di me{{sic|...!}} Non me ne frega niente di niente! Questa volta, io, io... io mi innamorerò di te. Mi innamorerò di te... di mia volontà!<br />'''Misaki''': Ok...<br />'''Satō''' {{NDR|stupito}}: Io... penso di tornare di nuovo dalla mia famiglia e ricominciare da capo... lì diventerò di nuovo un... un creativo e guadagnerò dei soldi, quindi... Perciò... in qualche modo...<br />'''Misaki''': Ok! Ti aspetto!
===[[Explicit]]===
{{Explicit fumetti}}
{{NDR|Riferito al dialogo di cui sopra}} Sei mesi dopo... non sapevo nemmeno se quella scena fosse accaduta sul serio. Sono sempre il solito freeter<ref>Termine utilizzato per indicare le persone che si accontentano di lavori precari.</ref> che vorrebbe fare il creativo... Gli altri... be', più o meno stanno tutti bene... Non mi lascerò certo sconfiggere! Perché io sono un vero guerriero che affronterà la cospirazione! ('''Satō''')
==Citazioni tratte dal romanzo==
===[[Incipit]]===
A questo mondo i [[Cospirazione|complotti]] esistono.<br />Tuttavia, anche se raccontati in maniera credibile, in oltre il 99% dei casi sono pure e semplici fantasie, oppure deliberate menzogne.<br />Prendiamo certi testi che si trovano in libreria, per esempio ''La grande cospirazione ebraica che ha distrutto l'economia giapponese!'' o ''La cospirazione della CIA per celare gli accordi segreti con gli alieni...'' nient'altro che noiose invenzioni.<br />Eppure...
===Citazioni===
*Noi esseri umani andiamo matti per i "complotti".<br />Complotto.<br />Una parola affascinante, dal suono dolce e malinconico.<br />Ora proviamo ad analizzare, per esempio, il processo che ha portato alla formulazione della "teoria della congiura ebraica".<br />Chi teorizza una cosa del genere cova in sé orribili complessi e risentimenti: "perché sono povero?", "perché la mia vita non può essere più agiata?", "perché non riesco a trovarmi una ragazza?". La sua psiche ed il suo corpo sono esposti continuamente alle pressioni provenienti sia dal mondo esterno che dal suo Io.<br /><br />Senza dimenticare il profondo rancore represso, l'inesauribile odio nei confronti della società, la rabbia.<br />All'origine di tutto questo risentimento, però, c'è solo un carattere debole. Se uno è povero è perché non ha la capacità di guadagnare; se non ha una ragazza, è perché non ha alcun tipo di attrattiva.<br />Purtroppo, accettare questa verità e prendere coscienza da soli delle proprie incapacità presuppone una consistente dose di coraggio, e nessun essere umano vuole confrontarsi con i propri difetti. (pp. 5-6)
*Pur restando un caso estremamente raro, esiste un uomo che si è accorto di un vero "complotto". Uno che è stato testimone con i propri occhi di ciò che si sta subdolamente attuando in questo stesso istante.<br />E chi è quell'uomo?<br />Sono io. (pp. 6-7)
*Era una notte triste e solitaria. L'avvento del nuovo millennio non mi dava alcuna speranza. Avevo mangiato la tradizionale zuppa di mochi, ma mi veniva da piangere lo stesso. Ero un ventiduenne disoccupato che aveva abbandonato gli studi e che sentiva dentro di sé solo il freddo tagliente dell'inverno.<br />Nella mia stanza, le pareti puzzavano di fumo, c'erano vestiti sparpagliati alla rinfusa sul pavimento e c'ero io, in mezzo a tutto quel sudiciume, che continuavo a sospirare «Aah...»<br />''Ma come ho fatto a ridurmi così?''<br />Non facevo che pensare a questo.<br />«Aah...» E piagnucolavo.<br />Se non mi sbrigo a cambiare qualcosa nella mia vita, diventerò un emarginato sociale. Resterò indietro, più indietro di quanto non lo sia già, dopo aver abbandonato gli studi a metà, come un fallito!<br />Devo cercarmi subito un lavoro e tornare in carreggiata.<br />''Però, proprio non ci riesco.<br />Ma perché? Perché no?''<br /><br />Facile. Perché io sono uno ''hikikomori''. (pp. 9-10)
*Se si disputassero le "Olimpiadi mondiali di hikikomori", ho la presunzione di credere che otterrei ottimi risultati.<br />Contro qualunque tipo di hikikomori di qualunque Paese, sono certo che vincerei io.<br />Sia che si tratti degli hikikomori russi che si rifugiano nella vodka, o di quelli inglesi che si buttano sulle droghe, oppure di quelli americani che sparano a casaccio nei luoghi pubblici. (p. 11)
*Un certo [[Tatsuhiko Shibusawa]] diceva: «L'illuminazione che si ottiene mediante l'apprendistato religioso, così come quella ottenuta grazie alle droghe, in fin dei conti non sono che la medesima cosa».<br />Se è così, allora io arriverò all'illuminazione grazie alla droga.<br />In questo modo, sfuggirò alla condizione di hikikomori. (p. 13)
*Fuori è pieno di [[pericolo|pericoli]]. Le macchine sfrecciano ad alta velocità, il polline dei cedri svolazza e le strade sono infestate da aggressori occasionali.<br />Come posso lanciarmi verso un mondo tanto pericoloso? Può davvero andare tutto bene?<br />Ad essere sincero, sono molto spaventato.<br />Cioè, è impossibile.<br />Un essere inutile come me non potrebbe mai condurre una vita sociale normale.<br />Per esempio ieri, nonostante mi fossi svegliato dopo tanto tempo ad un'ora decente, ossia alle sette di mattina, sono rimasto disteso a letto fino a mezzogiorno, assorto nei miei pensieri.<br />Uno così non ha alcuna possibilità di avere una vita sociale normale.<br />Uno che chiude gli occhi pensando di fare un breve [[pennichella|riposino]] e finisce per dormire profondamente fino alle cinque di mattina, non ha alcuna speranza di avere una vita sociale normale [...]. Aah, meglio morire! (pp. 23-24)
*''Addio.<br />Addio, signora del gruppo religioso.<br />Addio, Misaki dal parasole bianco.<br />Addio. Addio a tutti.<br />Io parto.<br />Ora chiuderò la porta dell'appartamento, darò le mandate, tirerò completamente anche le tende e partirò.''<br />Mi sono steso sul letto e ho smesso di respirare.<br />Mi sono tappato forte la bocca con entrambe le mani e ho trattenuto il respiro.<br />''Aah... [[Asfissia|soffoco]]. Soffoco.<br />Sto per morire. Ho già trattenuto il fiato per ben trenta secondi. Tra pochissimo muoio.''<br />E invece la mia ultima ora non si decideva ad arrivare. E questo perché l'aria mi filtrava attraverso il naso.<br />A questo mondo niente va come vogliamo. (pp. 33-34)
*Terrorizzato da una vita senza futuro, spaventato da ansie immotivate, questa mia esistenza senza prospettive, mediocre e così stupida da far quasi ridere, è proseguita e prosegue ancora.<br />Ero circondato da paure senza forma.<br />Per questo mi ero rinchiuso in casa e mi ero messo a dormire. Avevo dormito tanto profondamente da stancarmene. Era passata la primavera, se n'era andata l'estate, era arrivato l'autunno, poi l'inverno.<br />E ancora l'ennesima, dolce, primavera.<br />Il tempo scorreva in avanti, invece io mi ero rinchiuso una volta per tutte e mi sentivo completamente perso. Il vento della sera era fresco, piacevole, ma nonostante questo, io ho continuato a dormire. (p. 52)
*''La [[Canzoni dai libri|canzone]] dello hikikomori''<br />Parole e musica di Tatsuhiro Satō<br />''La camera da sei [[tatami]] continua a congelarsi, in questo appartamento monocolore.<br />La mia fuga è lontana, non riesco a vederla. Sedici ore al giorno a letto a dormire e svegliarmi.<br />Sotto l'ombra di quel kotatsu e lì intorno, uno scarafaggio si nasconde.<br />Mangio una volta, un solo pasto al giorno, e il mio peso diminuisce sempre di più.<br />E se anche a volte vado al [[konbini]], lo sguardo della gente mi terrorizza.<br />Mi vengono perfino i freddi sudori, devo pensare alle difficoltà della fuga.<br />La ricerca della cospirazione NHK mi porta solo illusioni.<br />Anche oggi il sole è calato e a fatica mi stendo sul mio letto umido.<br />Sono stanco, ho la testa pesante.<br />Aah, non ce la faccio più! Non ce la faccio più!'' (pp. 54-55)
*Gli esseri umani sono animali dall'[[istinto]] frantumato [...]. Quegli animali [...], a causa di concetti moderni come "amore" e "affetto", hanno finito con il reprimere completamente i propri istinti. Ma, ovviamente, resta l'inganno. E per dissimulare quest'inganno, la razza umana ha dato vita a nuovi concetti. Per questo, più passa il tempo e più il mondo diventa complicato. Tuttavia, questa complessità non riesce a dissimulare alla perfezione tutte le varie contraddizioni scaturite dalla distruzione degli istinti,<br />E così, ciò che si genera è un disperato conflitto bipolare.<br />Parola e istinto.<br />Pensiero e corpo.<br />Ragione e desiderio sessuale.<br />Questi concetti antagonisti sono come due serpenti che si mordono la coda a vicenda. I due serpenti, per stabilire ognuno il proprio predominio, continuano costantemente ad ingaggiare violente battaglie. È per questo che si attorcigliano nelle loro spire. E più si attorcigliano e si contorcono, più noi soffriamo. (pp. 79-80)
[[Immagine:Lolicon Sample.png|thumb|[[Tatsuhiro Satō|Satō]] e [[Kaoru Yamazaki|Yamazaki]] sono ossessionati da figure femminili in stile ''[[Vladimir Vladimirovič Nabokov#Lolita|Lolita]]'']]
*Anche noi volevamo trascorrere una vita allegra e felice, sorridendo ogni giorno; una vita ordinaria, semplice. Ma ormai questo, a causa delle incomprensibili e tempestose onde del destino, per qualche ragione è diventato assolutamente impossibile. Perciò piangi! Dillo pure: «Come soffro!» Devi dire: «Lo giuro, io volevo diventare uno che aiuta la gente, volevo essere rispettato da tutti. Volevo vivere in armonia con tutti e invece adesso sono uno hikikomori ossessionato dalle bambine!» Avanti, piangi! Piangi! (p. 98)
*«Mi chiedo che fine faremo.» ''Mi capita di essere tormentato da simili pensieri, ma in fin dei conti sono un fallito, uno hikikomori. Finché non toccherò il limite, ho deciso che continuerò a fuggire dalla realtà.'' (p. 111)
*Lo stomaco mi faceva male costantemente. Mi sentivo messo alle strette, avevo quel senso di impazienza che non dà via di scampo, proprio come il giorno prima di un esame. Per uno come me, con una psiche tanto fragile, quella sensazione dava un forte senso di oppressione, con effetti davvero devastanti.<br />Tuttavia, come c'era scritto in un libro di [[Fëdor Dostoevskij|Dostoevskij]] o di chi per lui, dentro al dolore che ha superato ogni limite esiste realmente e contemporaneamente un innegabile piacere. In altre parole, quando lo [[stress]] supera un certo livello, chissà perché gli esseri umani vanno su di giri. Quanto si viene messi con le spalle al muro, al contrario, per assurdo, ci si sente esaltati. La tensione cresce. Ed è divertente. (p. 160)
*Nella vita di un essere umano la proporzione tra i dolori e le gioie è sicuramente di nove a uno. L'altro giorno li ho provati a scrivere sul quaderno e li ho calcolati per bene. (p. 181)
*Anche se esistesse questo Dio malvagio, noi, al contrario di quel che sembra, potremmo vivere sereni. E sai perché? Perché ci basterebbe addossare a lui tutta la colpa della nostra infelicità e starcene tranquilli. (p. 182)
*Per uno hikikomori l'inverno è doloroso. Fa freddo, si gela, e io sono triste.<br />Per uno hikikomori anche la primavera è dolorosa. Sono tutti euforici e io sono invidioso.<br />L'estate, poi, è dolorosa da morire. (p. 187)
*Io sono un ingordo, più di chiunque altro. Non la voglio una mezza felicità. E non mi serve nemmeno un fuocherello moderato. Io voglio una felicità che duri per sempre, ma è una cosa impossibile! Non lo so il perché, ma in questo mondo prima o poi sorge qualche ostacolo. Le cose importanti si infrangono in un lampo. Ho vissuto per ben ventidue anni. Una cosa così la so anch'io. Qualunque cosa si rompe. Perciò è meglio non aver bisogno di nulla fin dall'inizio. (p. 211)
*Vivrò da solo e morirò da solo. Nonostante tutto, ho una speranza.<br />Si, ce l'ho una speranza.<br />Guarda, proprio qui vicino, c'è qualcosa che brilla pallido e dolce.<br />È il vero paese natio, quello che ti fa commuovere di nostalgia e tristezza. (p. 212)
*Mi sono sentito triste e depresso, perché solo ora ero riuscito ad afferrare in pieno il significato di quel videogioco.<br />«Il guerriero che affronta il male».<br />Era esattamente quello a cui noi aspiravamo.<br />Volevamo combattere contro la malvagia organizzazione. Volevamo combattere i [[cattiveria|cattivi]]. Nel caso in cui fosse scoppiata una guerra, ci saremmo immediatamente arruolati nell'Esercito della Difesa e probabilmente avremmo fatto attacchi kamikaze. Di sicuro quello sì che era un modo di vivere che aveva un senso e un modo di morire da veri duri. Se per caso in questo mondo ci fossero stati cattivi, noi li avremmo combattuti. Li avremmo combattuti con i pugni alzati. Di quello ero certo.<br />''Ma i cattivi non esistono. Il mondo è pieno di complessità e non esistono cattivi che si riconoscono così, a occhio nudo. È una cosa penosa e drammatica.'' (p. 218)
*''Anche io conosco la sua angoscia, anche se solo in minima parte. Certo, ne conosco soltanto la parte più superficiale, ma comunque, più o meno, la capisco.<br />Lei non ha più speranze. La sua sofferenza non si spegnerà mai.<br />Ma è un a cosa normale. Perché la sofferenza di Misaki è probabilmente quella che accomuna tutto il genere umano. È l'angoscia di cui è pieno il mondo.'' (p. 227)
*''Sono convinto che la mia vita è esistita per questo momento. In un modo o nell'altro, io farò vivere questa ragazza. Credo che sia questo il mio compito. Se così non fosse non avrebbe senso. Tutta la mia vita non avrebbe significato nulla. Non avrebbe senso vivere e morire. Ecco perché ho capito. Ora comprendo tutto. Conosco tutto, ogni cosa si ricollega all'altra.<br />Devo salvare Misaki, che sta tremando di paura. La salverò in cambio della mia vita.'' (p. 237)
*D'ora in avanti, ogni volta che intorno a te succede qualcosa di brutto, sta' pur certa che è colpa dell'NHK. È lei l'unica colpevole. Anche se... il nome NHK è assolutamente provvisorio. Tanto il nome non significa niente. Se non ti piace questo, chiamalo pure come vuoi. Puoi chiamarlo anche Satana. Va bene anche "Dio malvagio", tanto è lo stesso.<br />''Infatti. Il nome non è importante. È soltanto una combinazione di suoni. Un nemico immaginario che ci tormenta: ecco la vera essenza dell'NHK.'' (p. 240)
===[[Explicit]]===
[[Immagine:Rainbow over Bristol.jpg|thumb|L'arcobaleno in un cielo cupo]]
''In fin dei conti non abbiamo risolto proprio nulla.''<br />''Non è cambiato assolutamente niente.''<br />''Continuiamo a vivere guardando avanti?''<br />''Idiota!''<br />''Andrà tutto bene perché abbiamo sogni?''<br />''Ma quali sogni?!''<br />''Con molta probabilità, d'ora in avanti continuerò a vivere mormorando tutti i santi giorni:'' «Non ne posso più! Non ne posso più!»<br />''Ti sembra sensato? Oppure no?''<br />«...»<br />Per un attimo, mi sono fatto coinvolgere da questi pensieri, ma poi alla fine ho meso la firma sul contratto.<br />Dopo averlo riposto nella borsa, Misaki mi ha afferrato le spalle e mi ha tirato verso di sé.<br />I nostri occhi si sono incontrati a una distanza ravvicinata.<br />Poi ad alta voce lei ha dichiarato: «Benvenuto nell'NHK!»<br />Ho iniziato a ridere, incitato dall'espressione terribilmente eccitata del suo volto.<br />Mentre venivo preso da un attacco compulsivo di risate, ho pensato:<br />''Non so fino a quando la cosa potrà durare, ma cercherò di impegnarmi come posso.''<br /><br />''Alla fine, anche se non ho capito molto, ho preso una decisione.''<br />Era la nascita di Tatsuhiro Satō, il primo membro dell'associazione NHK.
==Citazioni su ''Welcome to the NHK''==
*Ancora adesso, io non riesco a vedere questo romanzo in maniera oggettiva.<br />Ogni volta che lo rileggo mi viene una leggera confusione mentale. Sudo freddo.<br />Ogni volta che mi avvicino a qualche passaggio, mi viene voglia di scagliare fuori dalla finestra il computer in cui sono conservati tutti i capitoli. Leggendo altri punti, invece, mi scatta la voglia di andare a fare il monaco eremita su una sperduta montagna indiana.<br />Probabilmente tutto questo è dovuto al fatto che i temi affrontati nel libro sono ancora terribilmente attuali per me.<br />Non riesco a guardare con occhio distaccato frasi come «A quell'epoca eravamo giovani».<br />Perché per me è ancora un problema.<br />Comunque, ho provato a finirlo, scrivendo tutto quello che potevo.<br />Questo è quello che ne è venuto fuori.<br />E provo a rileggerlo, con la faccia rossa per la vergogna.<br />Quando sono di buon umore penso: «Fantastico! Sono un genio!», che quando sono depresso diventa: «Come ho fatto a scrivere una roba del genere? Faccio schifo! Voglio morire!» A parte tutto questo, però, credo di poter affermare davvero che ho scritto "tutto quello che potevo". ([[Tatsuhiko Takimoto]])
*Ci sono abbondanti elementi di Holden Caulfield<ref>Il protagonista del romanzo ''[[J.D. Salinger#Il giovane Holden|Il giovane Holden]].''</ref> e di Tyler Durden<ref>Uno dei personaggi del romanzo ''[[Fight Club (romanzo)|Fight Club]]''.</ref> in Satō e negli eventi che lo circondano per rendere questo romanzo una consistente lettura per chiunque sia interessato ai libri che esaminano la condizione umana.<ref group="fonte">''[...] there's enough Holden Caulfield, or even Tyler Durden, in Satou and the events that surround him to make this story a solid read for anyone interested in books that examine the human condition.'' (da ''[http://comics.ign.com/articles/831/831634p1.html Welcome to the N.H.K.: Move over, Holden Caulfield]'', ''IGN'', 30 ottobre 2007)</ref> (A.E. Sparrow)
*{{NDR|Riferito al romanzo}} Consigliato non solo a chi è incuriosito dalla tematica affrontata ma anche a chi ha già letto il manga o ha visto la serie animata: questi si troveranno di fronte a un'opera più matura, solida, concentrata e diretta, priva di quei riempitivi e annacquamenti dovuti al passaggio a media con target ed esigenze differenti.<ref group="fonte" name=Addari>Da ''[http://www.mangaforever.net/44887/nhk-light-novel-recensione-anteprima Welcome to the NHK (Light Novel): Recensione in anteprima]'', ''MangaForever'', 27 ottobre 2011.</ref> (Roberto Addari)
*{{NDR|Riferito alla grafica del manga}} È infinitamente piacevole guardare la varietà di espressioni scioccate, turbate e stressate di Satō quando affronta ognuno dei mali della società.<ref group="fonte">''It's endlessly entertaining to watch the parade of shocked, disturbed and stressed-out faces as Satou confronts each of society's ills.'' (da ''[http://www.animenewsnetwork.com/review/welcome-to-the-n.h.k./gn-3 Welcome to the N.H.K.]'', ''Anime News Network'', 12 agosto 2007)</ref> (Carlo Santos)
*I dialoghi sono pieni di vigore e ingegno, con un tono lineare che trasmette slanci folli, insuccessi lacrimevoli e tutte le situazioni intermedie.<ref group="fonte">''the dialogue is full of vigor and wit, with a straightforward tone that conveys mad outbursts, tearful breakdowns, and everything in between.'' (da ''[http://www.animenewsnetwork.com/review/welcome-to-the-n.h.k./gn-3 Welcome to the N.H.K.]'', ''Anime News Network'', 12 agosto 2007)</ref> (Carlo Santos)
*Nonostante il taglio (auto)ironico, che ben si sposa alla descrizione di situazioni sopra le righe aiutando a stemperare casi umani e temi piuttosto forti (si parla anche di suicidio, violenze domestiche e uso di stupefacenti), l'autore non sembra cercare più di tanto la simpatia o la commiserazione di chi legge verso il suo personaggio, che se non è apertamente condannato non è nemmeno giustificato come spesso accade in opere simili.<ref group="fonte" name=Addari/> (Roberto Addari)
*Personalmente, credo che "Make Love, Not ''Warcraft''"<ref>Titolo dell'ottavo episodio della decima stagione di ''[[South Park]]''; un gioco di parole ottenuto unendo il motto degli hippie «Fate l'amore, non la guerra» con quello del videogioco ''Warcraft'' della Blizzard Entertainment.</ref> impallidisca di fronte al modo in cui è trattato il tema nella brillante serie anime ''Welcome to the NHK'' (2006), specialmente negli episodi "Welcome to the Fantasy!" e "Welcome to Game Over!"<ref group="fonte">''Personally, I feel that "Make Love, Not ''Warcraft''" pales next to the treatment of the theme in the brilliant anime series ''Welcome to the NHK'' (2006), particularly the episodes "Welcome to the Fantasy!" and "Welcome to Game Over!"'' (da ''After the New Wawe: Science Fiction Since 1980'', Nader Elhefnawy, 2011, [http://books.google.it/books?id=ztyLjzdvB6UC&pg=PA219 p. 219]. ISBN 1463644825)</ref> (Nader Elhefnawy)
*{{NDR|Riferito alla sceneggiatura del manga}} Tra situazioni rocambolesche e gag assurde, mi sa che alla fine mi sono perso. Quello che è rimasto è un messaggio troppo diretto, che non è né comico né narrativo: "la [[volontà]] cambia le persone". I bei ricordi non svaniscono, ma sento di voler chinare il capo e scusarmi con tutti. Mi vergogno moltissimo. Eppure, voglio anche ringraziarvi... Probabilmente ho fallito e la responsabilità è mia. Se chiudo gli occhi, affiorano alla mia mente i sorrisi di Satō, Yamazaki e Misaki. Mi vengono in mente solo cose belle, che non dimenticherò. [...]<br />Mille grazie, davvero.<br />Se nei momenti liberi vi tornerà in mente questo manga, per me non ci potrà essere gioia più grande. ([[Tatsuhiko Takimoto]])
*''Welcome to the NHK'' è un vera gemma degli anime! [...] Quello che vediamo è un delicato racconto umano di un giovane uomo che fa i conti con la vita da adulti a Tokyo. [...] È più di un anime. È un film.<br />Non potrò mai raccomandare abbastanza questa serie. È forse il miglior anime che io abbia visto nel 2008.<ref group="fonte">''Welcome to the NHK is a true anime gem! [...] What we see is a delicately human tale of a young man coming to terms with adult life in Tokyo. [...] This is more than just anime. This is film.''<br />''I cannot recommend this series enough. It is perhaps the best anime I saw during 2008.'' (da ''[http://www.awn.com/articles/anime/anime-reviews-anime-sans-usual-suspects/page/2%2C1 Anime Reviews: Anime Sans the Usual Suspects]'', ''Animation World Network'', 15 gennaio 2009)</ref> (James Brusuelas)
==Note==
<references />
===Fonti===
<references group="fonte" />
==Bibliografia==
*Tatsuhiko Takimoto, ''Welcome to the NHK'', traduzione di Daniela Guarino, Edizioni BD, Milano, 2011. ISBN 978-88-6123-877-0
*Tatsuhiko Takimoto, Kendi Oiwa, ''Welcome to the NHK'', traduzione a cura della Kadokawa Shoten, Edizioni BD, collana ''Seinen manga'', Milano, ottobre 2008 – settembre 2009. Vol. 1, ISBN 978-88-6123-363-8; Vol. 2, ISBN 978-88-6123-382-9; Vol. 3, ISBN 978-88-6123-409-3; Vol. 4, ISBN 978-88-6123-436-9; Vol. 5, ISBN 978-88-6123-467-3; Vol. 6, ISBN 978-88-6123-506-9; Vol. 7, ISBN 978-88-6123-524-3; Vol. 8, ISBN 978-88-6123-547-2
==Altri progetti==
{{interprogetto|w=Welcome to the NHK|w2_etichetta=episodi di ''Welcome to the NHK''|w2=Episodi di Welcome to the NHK|w2_preposizione=riguardante gli}}
{{Welcome to the NHK}}
{{vetrina|15|maggio|2013|arg=serie televisive|arg2=fumetti|arg3=opere letterarie}}
[[Categoria:Romanzi]]
[[Categoria:Welcome to the NHK| ]]
28etlpyds4csm14jdnj3srpbbwsuar7
1382842
1382841
2025-07-10T16:51:43Z
Bradipo Lento
20707
/* Incipit */
1382842
wikitext
text/x-wiki
{{FictionTV
|titoloitaliano=Welcome to the NHK
|immagine=Welcome to the N.H.K.jpg
|tipofiction=serie televisiva anime
|titolooriginale=NHKにようこそ
|paese=Giappone
|anno=2006
|genere=sentimentale, psicologico
|episodi=24
|regista=Yūsuke Yamamoto
|sceneggiatore=[[Satoru Nishizono]]
|ideatore=[[Tatsuhiko Takimoto]]
|doppiatorioriginali=
|doppiatoriitaliani=
*[[Alessandro Rigotti]]: [[Tatsuhiro Satō]]
*[[Iolanda Granato]]: [[Misaki Nakahara]]
*[[Davide Garbolino]]: [[Kaoru Yamazaki]]
*[[Francesca Bielli]]: [[Hitomi Kashiwa]]
*[[Jenny De Cesarei]]: [[Megumi Kobayashi]]
*[[Ruggero Andreozzi]]: Akira Jogasaki
*[[Oliviero Corbetta]]: [[Minegishi]]
|note=
}}
''''' Welcome to the NHK''''', serie televisiva ''anime'' tratta dall'omonimo romanzo, scritto da [[Tatsuhiko Takimoto]] e illustrato in copertina da [[Yoshitoshi ABe]], trasposto anche in ''manga'' con disegni di Kendi Oiwa e testi dello stesso Takimoto.
==Citazioni tratte dalla serie==
===[[Incipit]]===
{{Incipit serie televisive}}
[[Immagine:Disordered Otaku room.jpg|thumb|La stanza di un hikikomori dopo il terremoto in Giappone del marzo 2011]]
Non c'è dubbio. Questo... è un [[Cospirazione|complotto]]! Ma certo. Io sono... sono caduto vittima... di un gigantesco... complotto! ('''Satō''')
===Episodio 1, ''Welcome To The Project!''===
*Ultimamente la mia testa ha qualcosa che non va. Sarà perché dormo sedici ore al giorno. ('''Satō''')
*'''Satō''': Il novantanove per cento dei cosiddetti complotti o è frutto di paranoie o è stato inventato apposta, sì insomma, è una buffonata.<br />'''Hitomi''': Allora... nell'un per cento dei casi il complotto è reale.
[[Immagine:Neko Wikipe-tan.svg|thumb|Una rappresentazione in stile otaku di una ragazza-gatta vestita da cameriera]]
*'''Satō''': Tutto quanto è un complotto! [...] Ma certo! Io sono stato coinvolto in un autentico complotto che rientra in quell'un percento dei casi!<br />'''Mobili'''<ref name=mobili>Satō dialoga con i vari mobili e suppellettili presenti nella sua stanza: frigorifero, televisore, computer, condizionatore, bollitore dell'acqua, sedia.</ref>: Congratulazioni, Satō! Finalmente te ne sei accorto!<br />'''Satō''': Eh sì, già...<br />'''Mobili''': Nella vita tutto ti è andato storto perché sei caduto vittima di un complotto che ti voleva sigillato in casa.<br />'''Satō''': Ma chi ha ordito questo complotto?<br />'''Mobili''': [...] È l'NHK, lo so! Questo è un attacco della malvagia società segreta NHK!<br />'''Satō''': NHK? Ma certo! Era evidente, come ho fatto a non capirlo? Anime uguale [[otaku]]. E otaku uguale problemi di relazione. Un otaku tende a diventare un [[hikikomori]] barricato in casa. NHK<ref>NHK (acronimo di ''Nippon Hōsō Kyōkai'') è l'azienda statale radio-televisiva giapponese; cfr. l'[[w:NHK|omonima voce]] su Wikipedia.</ref> trasmette cartoni animati divertenti per accrescere le fila degli otaku e creare un esercito di NEET<ref>Acronimo dei termini inglesi "Not in Education, Employment or Training" usato per indicare le persone che non lavorano, studiano o si dedicano ad attività simili; cfr. l'[[w:NEET|omonima voce]] su Wikipedia.</ref>, di perdigiorno. Quindi NHK significa anche Nihon Hikikomori Kyokai. [...] Io sono colui che ha smascherato il complotto ordito dall'associazione giapponese hikikomori. Tatsuhiro Satō, ventidue anni.
===Episodio 3, ''Welcome to the Beautiful Girls!''===
*'''Satō''': Non è più tempo per stare chiusi in casa! Yamazaki, dimmi, come mi hai descritto poco fa?<br />'''Yamazaki''': Ecco... un uomo brutto, miserabile, sporco e inoltre... be', sì... un maniaco.<br />'''Satō''': Ecco, appunto, l'hai detto. Vorrà dire che comincerò a comportarmi esattamente da maniaco quale sono.<br />'''Yamazaki''': Cosa?<br />'''Satō''': Proprio così. Forza Yamazaki, scattami una bella fotografia. Scattala e poi mostramela.<br />'''Yamazaki''': E perché dovrei fare una cosa del genere? Non capisco, dove vuoi arrivare?<br />'''Satō''': Se non guardano in faccia la realtà, gli esseri umani non sono in grado di [[Cambiamento|cambiare]]. Quando avrò visto queste fotografie, potrò finalmente osservarmi dall'esterno, con obiettività, e allora riuscirò a provare disgusto nei confronti di me stesso. E questo dovrebbe darmi la forza che mi aiuterà a cambiare. Io... io voglio uscire da questo luogo tetro. Io voglio evadere!!
===Episodio 5, ''Welcome to the Counselling!''===
*'''Hitomi''': Nessuno ha delle colpe. E nonostante tutto, intorno a noi continuano ad accadere cose brutte. E tu sai perché?<br />'''Satō''': Perché è tutto un complotto.<br />'''Hitomi''': Esatto. Una diabolica organizzazione sta tramando un gigantesco complotto a nostro danno.
*In quei giorni avremmo dovuto frequentarci come si deve... Non è stata una grande idea quella di passare il nostro tempo a giocare a carte. Se avessimo avuto una sana relazione, forse tu, Satō, non saresti finito a chiuderti in casa tutto il giorno... ('''Hitomi''')
*Certo che oggi la vita è diventata proprio comoda... Basta entrare in un discount per trovare cibo, cosmetici e... perfino telefoni cellulari. Che peccato: tra le altre cose non vendono anche [[Relazione|rapporti umani]]. ('''Hitomi''')
*Anche chi sta sempre chiuso in casa, se lo fa per uno scopo preciso non può essere chiamato hikikomori. ('''Satō''')
===Episodio 6, ''Welcome to the Classroom!''===
*Se non si riesce ad avere fiducia in se stessi, è sufficiente immaginare che l'interlocutore sia messo peggio di noi. ('''Misaki''')
*Tutti all'inizio sono principianti. Tutti maturano passando per le critiche degli insegnanti o di chi ha più esperienza. Non sarà che tu sei una di quelle persone incapaci di accettare gli altri se non sono uguali o inferiori a te? Perché allora... se c'è uno che guarda il prossimo dall'alto in basso, quello sei tu, non certo io. ('''professore di ''game writing''''' a Satō)
===Episodio 7, ''Welcome to Moratorium!''===
*Io sono... un gran bugiardo! Dopo essere stato alla scuola di Yamazaki il mio stato di hikikomori è peggiorato ulteriormente. Non voglio vedere nessuno, non voglio neanche rispondere al cellulare, non voglio fare nulla, non me la sento di continuare a vivere, troppo faticoso decidere di morire, vorrei solo sparire! ('''Satō''')
*'''Satō''': Anzitutto, decideremo il nome della società! Che ne dici di "Sayama Company", prendendo Sa di Satō e Yama di Yamazaki?!<br />'''Yamazaki''': A me sembra una società fondata da un fantomatico signor Sayama...<br />'''Satō''': Già, forse hai ragione. Usiamo dei termini occidentali... "Wonderful fantastic dreamy galgames company created by Yamazaki and Satō from M-H for the future"!!! Cosa ne dici, che te ne pare, eh?!<br />'''Yamazaki''' {{NDR|arrabbiatissimo}}: E chi se lo ricorda!!!
===Episodio 8, ''Welcome to Chinatown!''===
*'''Misaki''': Satō, tua madre è straordinaria.<br />'''Satō''': Tu dici?<br />'''Misaki''': Sì.<br />'''Satō''': A me non sembra. Direi che è normale.<br />'''Misaki''': Sarebbe normale, eh? In questo caso io sono proprio spacciata. Io non raggiungo nemmeno la normalità.
===Episodio 9, ''Welcome to Summer Days!''===
*[...] io ho più di vent'anni e la legge mi consente di bere tutto l'alcol che voglio. Ah ah ah, evviva la legge! ('''Yamazaki''')
*Originariamente in [[Giappone]] l'amore non esisteva nemmeno. C'erano soltanto i matrimoni organizzati e furtive incursioni notturne. Noi l'amore l'abbiamo importato. ('''Yamazaki''')
*{{NDR|Stringendo la mano di Misaki}} Però, in una trappola come questa, potrei anche cascarci. ('''Satō''')
===Episodio 10, ''Welcome to the Dark Side!''===
[[Immagine:Cats-1.jpg|thumb|Un gruppo di gatti affamati]]
*'''Misaki''' {{NDR|mentre dà una scatoletta di cibo a un micio}}: [[Beatitudini dalle serie televisive|Beati]] i [[Gatto|gatti]], eh?<br />'''Satō''': Perché?<br />'''Misaki''': Perché loro sembrano calmi e tranquilli, sempre, ovunque, anche se sono da soli.<br />'''Satō''': I gatti sono piuttosto ingrati, sai? Anche se gli dai da mangiare, si dimenticano subito di te.<br />{{NDR|Pensando fra sé}} Che cosa antipatica mi è uscita! Eppure non avevo intenzione di dire una cosa simile.<br />'''Misaki''': Fa lo stesso.<br />'''Satō''': Eh?<br />'''Misaki''': Finché gli offrirò qualcosa che lui desidera avere, forse continuerà a ricordarsi di me per un po'.<br />{{NDR|Guardando il micio}} Miao!
*Soffriamo perché ci sentiamo persone inutili. Provo compassione per te e il tuo tormento, ma camminiamo guardando in alto. Tu vai bene così come sei, è tutto a posto, perché hai dei sogni e non sei mai solo. Se continuerai a [[Cammino|camminare]] le strade si apriranno. Tutti fanno il tifo per te. Ti impegni talmente tanto che sembri risplendere. Grazie al pensiero positivo possiamo andare avanti. Noi cammineremo insieme verso il domani, il futuro sarà splendido. Perché siamo persone inutili. Siamo persone inutili. ('''Misaki''', leggendo)
*Non devi mai abbassare la guardia con le [[Donna|donne]], Satō. Loro stanno sempre tramando qualcosa, sotto sotto. ('''Yamazaki''')
*'''Satō''': Quella ragazza fa parte di un gruppo molto sospetto e mi sorvegliava sempre. Ma adesso... adesso io per lei sento...<br />'''Mobili'''<ref name=mobili />: Esatto, apri gli occhi: questo è un complotto, Satō, lo hai capito! Sì, è stata la Nihon Hikikomori Kyokai. Vogliono tenerti chiuso in casa per tutta la vita!<br />'''Satō''': Però, lei ha detto che devo provare a smettere di essere un hikikomori.<br />'''Mobili''': E questo è l'aspetto peggiore del complotto. Prima lei ti seduce a suon di paroline dolci, poi, quando sei preso dalla sua illusione amorosa... distrugge l'illusione stessa in un colpo solo! Sì, la distrugge! E il danno psicologico che subirai sarà irreversibile e a dir poco smisurato. Tu non riuscirai più a credere in nessuna donna al mondo, in nessun essere umano! Così alla fine non riuscirai a uscire di casa mai più. Ti resterà un solo rifugio. Continuare a rinchiuderti in casa. Sarai chiuso in casa per sempre. Chiuso in casa per sempre! Chiuso in casa per sempre! Chiuso in casa per sempre!<br />'''Satō''': Allora, che posso fare per salvarmi?<br />'''Mobili''': Puoi evitare di vederla. Se non la vedrai, non potrai innamorarti, e se non ti innamorerai... non potrai essere ferito. Noi ti avvertiamo: tu non dovrai incontrare mai più Misaki Nakahara.
*È vero, sono in tempo a tornare indietro. Se dovessi innamorarmi ancora di più, e poi essere tradito, io non... ('''Satō''')
===Episodio 11, ''Welcome to the Conspiracy!''===
*'''Jogasaki''': Devi stare tranquilla, il viaggio che abbiamo programmato non corre alcun rischio. In fondo, Hitomi, ti ho dato la mia parola, lo sai che ci tengo.<br />'''Hitomi''': Dimmi una cosa: è a me che tieni, o ti riferivi alla parola data?<br />'''Jogasaki''': Mh, tengo molto a tutt'e due.
*In quell'occasione forse sapevo qual era la cosa giusta da fare, però... non ho fatto proprio nulla. Ora ho capito. Quella notte ha rappresentato un vero bivio per me. Se allora avessi raccolto il coraggio e mi fossi fatto avanti... adesso io e lei... Forse non sarei diventato un hikikomori, e adesso la mia vita sarebbe come quella di tutti. Magari questa è la mia occasione per rifarmi una vita. ('''Satō''')
*Io verrò con te, scegli tu: mi va bene tanto il paradiso quanto un girone dell'inferno. ('''Satō''' a Hitomi)
===Episodio 12, ''Welcome to the Offline Meeting!''===
*Sono le nove del mattino e senti come picchia il sole! Però, è quello che ci vuole per rimettere un po' in sesto questo cervello ammuffito che mi ritrovo. ('''Satō''')
*'''Satō''': Ma lo sa, signor Minegishi, che lei è un personaggio? Possiede una barca e addirittura un'isola.<br />'''Minegishi''': Lo credi davvero?<br />'''Satō''': Mi dica, come si fa a ottenere tutto questo? Dato che lei ce l'ha fatta, mi può rivelare il segreto?<br />'''Minegishi''': E se te lo rivelassi, che cosa vorresti fare?<br />'''Satō''': Eh? Che cosa vorrei fare...?<br />'''Minegishi''': Hai ragione, in effetti io... ho ottenuto cose che una persona normale non potrebbe mai permettersi, ma per avere queste cose ho perso cose altrettanto importanti, come la felicità di tutti i giorni. Vuoi ancora conoscere il mio segreto?<br />'''Satō''': Eh... no, non si preoccupi. Guardi, non mi interessa affatto conoscerlo a tutti i costi. Devo andare, mi scusi!
*All'epoca ero convinto che mantenere un atteggiamento [[Cinismo|cinico]] su tutto fosse fico. Cinico nello studio, nell'amore, nei rapporti con gli amici... ed ecco il risultato: sono un hikikomori. ('''Satō''')
===Episodio 13, ''Welcome to Heaven!''===
*'''Yamazaki''': Tu cosa intendi fare? Non so quali siano le tue intenzioni, ma di certo ti sei presa gioco di Satō. Non sarà che avevi già previsto anche questo epilogo?<br />'''Misaki''': Ma... come ti salta in mente? In realtà, io ho bisogno di Satō... perché lui, lui è il ragazzo che stavo cercando. {{NDR|pensando}} Satō è la persona che cercavo per me. A lui tengo molto.
*'''Hitomi''': Satō... Non so perché, ma ero sicura che sarebbe andata così. Sapevo che eri tu il predestinato a starmi vicino fino all'ultimo. Se per caso dovessimo rinascere insieme la prossima volta, fammi ancora compagnia giocando a carte.<br />'''Satō''' {{NDR|pensando mentre abbraccia Hitomi}}: Senpai... La prossima volta starò con te tutta la vita.
*Finché vivi, puoi fare un altro tentativo. ('''Nomura'''<ref name=Nomura>È il nome dell'ex studente universitario che partecipa all'''offline meeting''.</ref> a Minegishi)
*Non è vero, Satō! Tu non sei un sassolino sul ciglio della strada, tu sei un essere umano. È così, sei fatto di carne e di sangue anche se sei un fallito... perché vedi, ho finalmente trovato un essere umano ancora... {{NDR|piangendo}} ancora più squallido e inutile di me, un hikikomori più miserabile di un cane randagio. Io ho bisogno di te, Satō, ho bisogno di te! Perciò... perciò tu... non puoi morire, Satō, non morire! ('''Misaki''')
*Noi non abbiamo il diritto di farci coinvolgere in cose tanto grandi come un [[suicidio]]. Per quanto possiamo deprimerci e soffrire, alla fine torniamo sempre alla solita vita idiota di tutti i giorni. E se non dovessimo tornarci, sarebbe perché da idioti siamo morti da qualche parte. Una morte drammatica non è fatta per i tipi come noi. ('''Yamazaki''')
===Episodio 14, ''Welcome to Reality!''===
*Del resto è umano, quando le persone si fanno prendere da un'[[Fissazione|idea fissa]], alla fine non riescono più a liberarsene. E pensare che spesso la soluzione dei [[Problema|problemi]] è a portata di mano: l'abbiamo davanti agli occhi e non la vediamo. ('''Minegishi''')
===Episodio 15, ''Welcome to the Fantasy!''===
*Sono proprio le persone che evitano di impegnarsi a fondo e che non si mettono mai in gioco seriamente quelle che più spesso fantasticano di raggiungere un grande [[successo]] all'improvviso. Tuttavia, non ci si può aspettare che il mondo sia tanto generoso. Molte persone del passato ci hanno lasciato parole importanti. «Non vendere la pelle dell'orso prima di averlo ucciso». «Chi non lavora non mangia»<ref>Cfr. [[Paolo di Tarso]]: «Chi non vuol lavorare neppure mangi».</ref>. «Il grande successo nasce dalle piccole cose». «Persino un viaggio lungo mille miglia comincia... sempre facendo il primo passo»<ref>Cfr. [[Laozi]]: «Anche un viaggio di mille miglia inizia con un passo».</ref>. Inizia dal basso, con [[diligenza]]. ('''Misaki''', leggendo)
===Episodio 16, ''Welcome to the Game Over!''===
[[Immagine:Kicking Horse Rhapsody by Ryo FUKAsawa.jpg|thumb|Scorcio notturno di [[Akihabara]], con le vetrine dedicate ad alcuni videogiochi erotici]]
*I sentimenti d'[[amore]] dopotutto sono esattamente come le reazioni chimiche. Se sono soddisfatte alcune condizioni, nascono indipendentemente dagli attori. Proprio così, anche se l'oggetto d'amore sono io. Satō, cercare di ottenere qualcosa dai [[Videogioco|giochi]] è controproducente. Gli unici che ci guadagnano sono quelli che stanno dalla parte della produzione. ('''Yamazaki''')
===Episodio 17, ''Welcome to Happiness!''===
*Non fai che invitarci a essere [[Serietà|seri]], sempre seri. Forse tu lo sei davvero. Ma se non riesci a rispettare i ritmi degli altri, il tuo è solo egoismo. ('''Satō''' a Megumi)
*Gli [[Uomo|esseri umani]] hanno sempre bisogno di poter guardare qualcuno dall'alto in basso. Lo sai anche tu, vero? O togli o ti viene tolto, o disprezzi o sei disprezzato: è un gioco delle parti in cui la somma fa sempre zero. ('''Megumi''' a Satō)
===Episodio 19, ''Welcome to the Bluebird!''===
*'''Torotoro'''<ref>È il nome che il fratello di Megumi utilizza nel gioco online in cui incontra Satō.</ref>: Che cosa dovrei fare per [[Perfezionamento|migliorare]] la mia vita? In realtà l'ho già capito. Di quei libri per migliorare se stessi ne ho letti duecento. E potrei scriverne uno io. Perché io so già tutto.<br />'''SA10'''<ref>È il nome che Satō utilizza nel gioco online; in giapponese si pronuncia esattamente come il suo cognome.</ref>: E allora cosa aspetti?<br />'''Torotoro''': È che ho paura.<br />'''SA10''': Hai... paura?<br />'''Torotoro''': Ho paura di cambiare il mio stile di vita. Se lo facessi, temo che potrebbe accadermi qualcosa di inaspettato.
*Come si suol dire, la necessità non ha regole. Se uno ha la pancia vuota, fa qualunque cosa, qualunque [[lavoro]]. ('''proprietario di ristorante''')
===Episodio 20, ''Welcome to a Winter Day!''===
*'''Hitomi''': Come si chiama quella [[stella]]?<br />'''Satō''': [...] il nome non ha importanza. Quel che conta è il lato romantico. Pensa, quella luce risale a centinaia di migliaia di anni fa.<br />'''Hitomi''': Senti... La nostra esistenza su questo pianeta, mi chiedo [[Senso della vita|quale significato]] potrà mai avere, visto che le vite degli uomini scompariranno in un decimillesimo del tempo che occorre a quella luce per arrivare fino a qui.
*Se vieni picchiato in [[inverno]], le [[Ferita|ferite]] sono molto più dolorose. Sarà colpa del freddo. ('''Yamazaki''')
===Episodio 21, ''Welcome to a Reset!''===
*Questa [[Neve|nevicata]] che ricopre l'intera città riuscirà a nascondere anche la tua tristezza. ('''Satō''' a Yamazaki)
*I [[dramma|drammi]] hanno un inizio, uno sviluppo e un epilogo: sono un'esplosione di sentimenti... che ha un termine. Le nostre vite, al contrario, si svolgono continuamente all'interno di una fitta nebbia di assoluta incertezza. ('''Yamazaki''')
*Io credo che se si potesse dire che [[Problema dell'esistenza di Dio|Dio esiste]] sul serio, ne sarei di certo molto contenta. D'altra parte Dio esiste veramente? ('''Misaki''')
===Episodio 22, ''Welcome to God!''===
*'''Satō''': Ma tu sei [[felicità|felice]], non è vero?<br />'''Hitomi''': Proprio perché mi sento felice sono in ansia.
*Satō, a te non pesa... vivere? Chissà perché io invece ne soffro. Potremmo diventare... amanti? ('''Hitomi''')
[[Immagine:Creation of the Sun and Moon face detail2.JPG|thumb|Una rappresentazione [[Michelangelo Buonarroti|michelangiolesca]] di Dio]]
*'''Misaki''': Questa sera vorrei tenere una lezione sulla natura di Dio. Osserva questo. In questo diagramma ho rappresentato la proporzione fra i motivi di dolore e di piacere della vita. Come si può vedere, i momenti piacevoli, quei momenti della vita in cui puoi dire «quanto sono felice» oppure «sono così contento di essere vivo» non arrivano al dieci per cento del totale. Quelli che credono nell'[[Problema dell'esistenza di Dio|esistenza di Dio]] dicono che il mondo sia stato creato da lui, ma allora è stato Dio a creare anche tutta la sofferenza di questo mondo. {{NDR|indicando il settore del grafico corrispondente ai motivi di dolore}} Il creatore di tutto questo, il responsabile dell'esistenza di un mondo tanto terribile non può essere benevolo con noi. Se esiste un Dio deve essere malvagio, non c'è alcun dubbio. [...] Considerata la sua natura malvagia Dio ci procura sofferenze di ogni tipo. Per esempio, Satō, è stato lui a farti diventare hikikomori. E poi, è stata un'altra cattiveria di Dio far sì che io ti vedessi uscire da quell'albergo insieme alla tua senpai.<br />'''Satō''': Ehi, guarda che io...<br />'''Misaki''': Perciò io, alla fine, ho capito qual è la cosa giusta da fare. È necessario eliminare Dio. Se questa essenza malvagia venisse eliminata il mondo diventerebbe un posto meraviglioso. Purtroppo però c'è un grosso problema: nessuno sa come trovarlo e quindi come eliminarlo. Può darsi che io abbia una scarsa immaginazione per cui non riesco a credere fermamente in Dio come invece fanno tutte quelle persone.<br />'''Satō''': Quali persone?<br />'''Misaki''': Quelle che partecipano alle riunioni con mia zia, quelle che vanno al tempio il primo dell'anno... Sarebbe tutto più facile per me se facesse qualche miracolo eclatante come quelli di cui parla la Bibbia. A quel punto penso che riuscirei a credere nella sua esistenza, e in quel caso... potrei accusarlo... di tutte le cose brutte... e io... {{NDR|piangendo}} riuscirei a convincermi che la colpa non è mia.
===Episodio 23, ''Welcome to Misaki!''===
*'''Misaki'''<ref>In giapponese ''misaki'' significa ''promontorio''. Il titolo ''Welcome to Misaki!'' presenta quindi un doppio significato, riferito all'ambientazione degli eventi di questo episodio e, soprattutto, del successivo.</ref> {{NDR|citando le [[ultime parole]] di persone famose}}: «Le patate delle feste sono buonissime».<br />'''Satō''': Ah, questo l'ha detto il maratoneta [[Kōkichi Tsuburaya|Tsuburaya]], vero?<br />'''Misaki''': Dindon, dindon! Risposta esatta! [...] Ma come hai fatto a indovinare, Satō?<br />'''Satō''': Questa è una frase piuttosto celebre, sai? Nell'elenco, oltre alle patate delle feste, c'è il vino, il sushi, le seppie e altre cose ancora, non è così?<br />'''Misaki''': Sì, sì, questa la sapevi, bene. Pare che il maratoneta Tsuburaya sia tornato dai genitori poco prima di morire, e poi si dice che abbia mangiato le patate delle feste insieme a suo padre e a sua madre. [...] Credo che a chiunque venga il desiderio di tornare nel paese natale prima di morire.
*'''Misaki''' {{NDR|ripensando al suicidio della madre}}: Ancora oggi mi capita di sognarlo, sai? Anche se qualche volta ho la sensazione che tutta la mia vita sia un sogno. Chissà se le patate delle feste sono buone davvero...<br />'''Satō''': Chissà...
*'''Misaki''': Avanti, firma! Altrimenti io... io... non ce la faccio più!<br />'''Satō''': Andrà tutto bene! Ce la farai di sicuro! Vedrai, Misaki. Strofinati il corpo al freddo con un asciugamano, ti passerà. Certe sciocchezze alla fine non ti verranno più in mente.<ref>Satō consiglia a Misaki di strofinarsi il corpo con un asciugamano bagnato in acqua fredda: è una pratica di idroterapia che procura una sensazione di rilassamento. Vedi la voce [[w:Idroterapia|Idroterapia]] su Wikipedia e, per informazioni più dettagliate, la voce [[w:en:Hydrotherapy|Hydrotherapy]] su en. Wikipedia.</ref>
*'''Yamazaki''': Satō, ammettere a se stesso di essere una persona inutile non è una cosa tanto facile da fare, perciò sei sempre alla ricerca di qualcuno che sia ancora più inutile.<br />'''Megumi''': Se girate un po' su [[internet]], troverete un sacco di persone che si insultano. Quando qualcuno non trova una persona più inutile di lui nella vita reale, sfoga la sua frustrazione contro gli sconosciuti bollandoli come sfigati, in modo da sentirsi superiore almeno a loro.<br />'''Hitomi''': Che tristezza, vero? Calunniare e denigrare le altre persone diventa un modo per essere in pace con se stessi e diventa un'abitudine. Ma una cosa simile non può essere la vera salvezza. Anzi, al contrario, se avrai la forza di ammettere di essere una persona inutile, potresti sentirti meglio.
*Domanda: quand'è che uno può continuare a starsene chiuso in casa? Risposta: quando gli vengono garantiti abbigliamento, vitto e alloggio. Finché ti viene concesso il minimo necessario per vivere, puoi permetterti di tapparti in casa per sempre. Ma quando il sostentamento non è più garantito, se non hai la forza di morire... ti tocca lavorare. ('''Satō''')
*Le patate delle feste sono buone. Perciò, addio a tutti. ('''biglietto lasciato da Misaki''')
===Episodio 24, ''Welcome to the N.H.K.!''===
*Non gettare inutilmente la tua sola e unica vita. ('''cartello all'inizio della strada che conduce al promontorio''')
*Se hai il coraggio di buttarti, hai anche il coraggio di rialzarti. ('''cartello sul promontorio''')
*Io sono una pessima persona, che richiama l'infelicità. Nessuno al mondo ha bisogno di me... ma non volevo ammettere una cosa del genere, è per questo che avevo lavorato al progetto. Basterebbe una persona, se dimostrassi che anche una sola persona ha bisogno di me, allora quello che diceva il mio patrigno risulterebbe falso. Io vorrei continuare a vivere, però... questo progetto si è rivelato un fallimento. Persino uno come te, Satō, è capace di fare a meno di me. La mia esistenza non ha alcun senso. ('''Misaki''')
*Lasciare un messaggio è importante. Senza un messaggio non si può capire se si è trattato di suicidio oppure no, e crei dei fastidi al prossimo. ('''Misaki''')
*'''Satō''': Non farlo. Ti prego. Vivendo capitano anche cose belle. Non hai pensato che darai un dolore ai tuoi zii? E poi io... ho bisogno, ho bisogno di te, Misaki! Mi piaci, io ti amo, ti prego, non devi morire!<br />'''Misaki''': Dici cose divertenti, Satō, ma non funzionerà: io voglio morire!
*'''Satō''' {{NDR|pensando}}: È come mi ha detto Misaki una volta: continuando a vivere non si può evitare di affrontare altri momenti difficili. Non ha senso. Vivere non ha senso. Meglio morire, però... {{NDR|rivolto a Misaki}} però... tu... però tu non devi, non devi mai dire che desideri morire!<br />'''Misaki''': Addio Satō, è il momento. {{NDR|si lascia cadere dalla balaustra}}
*'''Satō''': Allora, i compiti?<br />'''Misaki''': Sì... {{NDR|porgendo il quaderno a Satō}} [...] Però è un po' umiliante che io mi faccia seguire nello studio proprio da te.<br />'''Satō''': Misaki, tu hai mollato il liceo, io ho abbandonato l'università: chiunque potrebbe dire chi di noi due è più preparato.<br />'''Misaki''': Tu dici? Comunque vedrai che passerò l'esame di ammissione e frequenterò un'università migliore della tua.
===[[Explicit]]===
{{Explicit serie televisive}}
'''Misaki''': Sai, ho pensato anch'io a una mia versione dell'NHK. Grazie al tuo gesto, Satō, quel dio malvagio è stato debellato. Però questo non vuol dire che il male non possa tornare a tormentarci in futuro, perciò... {{NDR|mostra un nuovo contratto a Satō}}<br />'''Satō''': Un gruppo giapponese per lo scambio degli ostaggi?<br />'''Misaki''': Chi aderisce mette la propria vita nelle mani di un altro socio. Insomma, in altre parole, questo vuol dire che se tu decidessi di morire, morirei anch'io. Sai, un po' come le nazioni in possesso di armi nucleari durante la guerra fredda, che si scrutavano a vicenda, anche se volessimo morire non potremmo più farlo.<br />'''Satō''' {{NDR|pensando}}: Onestamente, questo non risolve affatto i nostri problemi. Anche in futuro vivremo momenti in cui bisbiglieremo: «Non ce la faccio più», esattamente come ora. Tuttavia... Sì, non ho idea di quanto potrà durare, ma finché riesco... continuerò così.
==Citazioni tratte dal manga==
{{Fumetto
|tipo=Manga
|titolo=Welcome to the N.H.K.
|immagine=Welcome to the NHK.jpg
|dimensioneimmagine=<!--Per default settata a 285px-->
|titolooriginale=NHK ni yōkoso!
|paese=Giappone
|linguaoriginale=giapponese
|pubblicazione=2004
|pubblicazioneitaliana=2008
|genere=sentimentale, psicologico
|autore=[[Tatsuhiko Takimoto]]
|testi=Tatsuhiko Takimoto
|testiitaliani=traduzione a cura della Kadokawa Shoten
|disegni=Kendi Oiwa
|editoreitaliano=Edizioni BD – Jpop
|premi=
}}
===[[Incipit]]===
{{Incipit fumetti}}
In questo mondo... c'è una grande cospirazione... e io sono una vittima. Come? Non ci credete? ('''Satō''')
===Capitolo 1, ''Welcome To The Project!''===
*Se ti viene fame... se ti viene sete... basta che vai a comprare qualcosa... Ma da nessuna parte vendono le relazioni interpersonali! ('''Yamazaki''')
===Capitolo 4, ''Welcome To The Classroom!''===
*'''Misaki''': Sei ancora vergine, vero?<br />'''Satō''': Eh?!<br />'''Misaki''': Be', nessuna potrebbe starti vicino...<br />'''Satō''': Ma che... stai dicendo?! {{NDR|pensando}} Al liceo, con la senpai... quasi...<br />'''Misaki''': È ovvio! Gli hikikomori non possono avere la ragazza... e tu sei un hikikomori!
*'''Professore''': Ehi! Ti stai dando da fare? {{NDR|Dopo che Satō ha nascosto il compito}} Che hai da nascondere? Continua così, dai! Se hai paura che gli altri possano vedere quello che produci... non potrai mai diventare un creativo...<br />'''Satō''': Lasciami in pace! Cioè... mi stai prendendo per il culo? Non puoi guardare la gente dall'alto solo perché sei più bravo!<br />'''Professore''': Certo che posso farlo... Tu accetti solo quelli che sono al tuo livello o inferiore, vero? Forse sei tu a guardare la gente dall'alto in basso...
===Capitolo 8, ''Welcome To The Vacation!''===
*Domanda: perché siamo hikikomori? Perché odiamo la gente... perché non abbiamo fiducia in noi stessi... A quanto pare sono tutte risposte giuste, ma non in modo assoluto... Un senpai del liceo diceva {{sic|"Siamo sempre alla ricerca di una logica<ref>Il manga riporta questa nota: «Il termine è "idea" e ha qui un un valore estetico (n.d.a).»</ref> invisibile che sia solo nostra e che non appartenga agli altri." "Per quanto possa essere dolorosa..." "...non possiamo fare a meno di non cercarla..." "Anche di fronte alla non esistenza, continuiamo a cercare la verità..."}} ('''Hitomi''', pensando)
===Capitolo 10, ''Welcome To The Heaven!''===
*'''Nomura'''<ref name=Nomura/>: Tutti noi abbiamo qualcuno che ci vuole bene! E tu? Ci sarà pur qualcuno... avrai una famiglia, no?!<br />'''Minegishi''': [[Famiglia]]... {{NDR|mostra una foto in cui è con la moglie e il figlio}} finito il denaro, addio l'amore... È tutto un'illusione, i soldi, la famiglia, la felicità... [...] Io... io non ce la faccio più, ma... ma ragazzi giovani come voi non devono morire...
===Capitolo 12, ''Welcome To The Locked Room!''===
[[Immagine:Flickr - Nic's events - London - 14-15 Dec 2007 - 034.jpg|thumb|Quanto costa crescere un figlio?]]
*'''Misaki''': Satō... Sei disoccupato... e allora come fai a giocare senza tregua? Dove prendi i [[denaro|soldi]]?<br />'''Satō''': Ho chiesto la grana a casa...<br />'''Misaki''': Sai quanto ci vuole per mandare un figlio all'università?<br />'''Satō''': No... non saprei<br />'''Misaki''': Te lo calcolo... [...] in tutto fanno venti milioni di yen! Un sicario ci ammazzerebbe venti persone con questi soldi! E invece tu hai smesso di studiare e stai tutto il giorno davanti al computer... [...]<br />'''Satō''': Anche io lavorerò... un giorno!<br />'''Misaki''': Impossibile! Perché sei un hikikomori! Un hikikomori non è in grado di lavorare! Me lo hai dimostrato! Tu non vali niente!
===Capitolo 13, ''Welcome To The Blue Bird!''===
*Anche se mi sono laureata e ho cominciato a lavorare, ho accumulato tante esperienze... Però, Satō... ho incontrato delle persone che mi hanno fatto cambiare! Non mi faccio più influenzare dalle parole degli altri! Credo solo a quello che penso! Perché ognuno di noi ha delle grandi potenzialità! Vuoi incontrarli anche tu? Ti cambieranno la vita! ('''Megumi''')
===Capitolo 18, ''Welcome To The Trap!''===
*'''Hitomi''' {{NDR|vedendo Misaki scappare}}: Quella era una tua amica? [...] Avrà frainteso?<br />'''Satō''': Non ti preoccupare!<br />'''Hitomi''': Mi spiace... volevo assolutamente scusarmi per ieri... [...] Ok, vedo che è tutto a posto... Me ne vado... ma non devi perdere degli amici importanti per delle stupidaggini...
===Capitolo 20, ''Welcome To The Starry Sky!''===
*'''Misaki''' {{NDR|a Satō che vuole gettarsi da un dirupo}}: Perdonami! È tutta colpa mia! Perdonami!<br />'''Satō''': [...] Ascoltami tu! Ero un hikikomori! Davo troppa importanza al mio mondo e non riuscivo a uscire... è grazie a te, se ho messo il naso fuori casa! Avevo paura di farmi male! Paura di essere messo alla prova nell'amore, nel lavoro... scappavo da tutto! Tanto non potevo mettermi con la ragazza che mi piaceva! Tanto senza una laurea non avrei mai trovato un lavoro! Mi sono buttato a capofitto in una strada pericolosa! E quando mi sono guardato intorno avevo perso tutto! Ho toccato il fondo! Per la prima volta mi sono sentito senza speranza... però... Tu che sei in una situazione ben peggiore della mia... sei stata gentile con me... Ho deciso così! Morirò per te! Sicuramente... i miei genitori avranno stipulato un'assicurazione sulla mia vita! Quei soldi sono tuoi! [...]<br />'''Misaki''': Lascia stare il suicidio, non ci devi pensare! Perché tutte le cose che ti ho detto finora... erano delle bugie!
===Capitolo 25, ''Welcome To The Next Stage!''===
*Ma io non voglio lavorare... non voglio lavorare tutta la vita... capisci? Quelli che lavorano tutta la vita sono schiavi della società... cercavo un legame con le persone... finalmente sono tornato alla normalità. Già! Fin dall'inizio non c'è stata nessuna Misaki Nakahara! Non è mai esistita nessuna ragazza... che mi ha teso la mano per aiutarmi... [...] Anche nascendo un miliardo di volte, non ci sarà nessun angelo a salvarmi! ('''Satō''', dopo aver detto per telefono a Misaki che stava andando a un colloquio di lavoro)
===Capitolo 27, ''Welcome To The Self Destruction!''===
*Alla fine... ecco cosa significa essere un hikikomori. Praticamente... equivale a essere prigionieri di se stessi. ('''Satō''')
===Capitolo 30, ''Welcome To The Shuffle!''===
*Gli esseri umani hanno bisogno di speranze per vivere... pensare di poter diventare ricchi... pensare di poter diventare dei famosi creativi... credere nel paradiso... Ognuno fluttua nelle proprie allucinazioni e fantasie... dimenticando la dura [[realtà]]... Attribuendo valore al mondo a due dimensioni, ci si può liberare da quello in tre dimensioni... Identificando la realtà con il lavoro, ci si può liberare dalla famiglia. Ma io lo so. La vera realtà non esiste... È tutta una illusione senza senso. ('''Satō''')
===Capitolo 33, ''Welcome To The Kabuki-cho!''===
*Nel mondo ci sono un sacco di perdenti. Gente che non prende mai nulla sul serio... Sì, lo so. Quando qualcosa ti piace davvero, non importa se sbagli, non importa se dai fastidio agli altri... non importa nemmeno se crepi... Quello è "[[vivere]]" veramente! ('''Satō''')
*Per quanto ci si senta felici, un volta raggiunta la vetta... tutto finisce subito. ('''Misaki''')
===Capitolo 34, ''Welcome To The Revolution Bomb!''===
*La realtà è come il gioco delle sedie! Non ci sono posti per tutti! ('''Yamazaki''')
===Capitolo 39, ''Welcome To The Attic!''===
*Se è stato [[Dio]] ad aver creato questo mondo... per quanto si ricerchi la salvezza... è colpa sua se non veniamo amati. Anche se tutti mi odiano... è per colpa sua. ('''Misaki''')
*È brutto stare soli, vero? È brutto essere presi in giro, no? Io ti amerò... perciò, diventa mio prigioniero. E se, prima o poi, riuscirò a essere felice... ucciderò tale sentimento con tutte le mie forze. A quel punto... sarò triste... sarà il dolore più grande del mondo, giusto? Se sopporterò il dolore più grande del mondo, poi non avrò più paura. ('''Misaki''', abbracciando Satō)
===Capitolo 40, ''Welcome to the NHK!''===
*'''Satō''': Io non mi... lascerò più sconfiggere dalla cospirazione! Io sceglierò secondo la mia volontà! Ormai non mi interessa più il tuo carattere, il tuo aspetto, quello che pensi di me{{sic|...!}} Non me ne frega niente di niente! Questa volta, io, io... io mi innamorerò di te. Mi innamorerò di te... di mia volontà!<br />'''Misaki''': Ok...<br />'''Satō''' {{NDR|stupito}}: Io... penso di tornare di nuovo dalla mia famiglia e ricominciare da capo... lì diventerò di nuovo un... un creativo e guadagnerò dei soldi, quindi... Perciò... in qualche modo...<br />'''Misaki''': Ok! Ti aspetto!
===[[Explicit]]===
{{Explicit fumetti}}
{{NDR|Riferito al dialogo di cui sopra}} Sei mesi dopo... non sapevo nemmeno se quella scena fosse accaduta sul serio. Sono sempre il solito freeter<ref>Termine utilizzato per indicare le persone che si accontentano di lavori precari.</ref> che vorrebbe fare il creativo... Gli altri... be', più o meno stanno tutti bene... Non mi lascerò certo sconfiggere! Perché io sono un vero guerriero che affronterà la cospirazione! ('''Satō''')
==Citazioni tratte dal romanzo==
===[[Incipit]]===
A questo mondo i [[Cospirazione|complotti]] esistono.<br />Tuttavia, anche se raccontati in maniera credibile, in oltre il 99% dei casi sono pure e semplici fantasie, oppure deliberate menzogne.<br />Prendiamo certi testi che si trovano in libreria, per esempio ''La grande cospirazione ebraica che ha distrutto l'economia giapponese!'' o ''La cospirazione della CIA per celare gli accordi segreti con gli alieni...'' nient'altro che noiose invenzioni.<br />Eppure...
===Citazioni===
*Noi esseri umani andiamo matti per i "complotti".<br />Complotto.<br />Una parola affascinante, dal suono dolce e malinconico.<br />Ora proviamo ad analizzare, per esempio, il processo che ha portato alla formulazione della "teoria della congiura ebraica".<br />Chi teorizza una cosa del genere cova in sé orribili complessi e risentimenti: "perché sono povero?", "perché la mia vita non può essere più agiata?", "perché non riesco a trovarmi una ragazza?". La sua psiche ed il suo corpo sono esposti continuamente alle pressioni provenienti sia dal mondo esterno che dal suo Io.<br /><br />Senza dimenticare il profondo rancore represso, l'inesauribile odio nei confronti della società, la rabbia.<br />All'origine di tutto questo risentimento, però, c'è solo un carattere debole. Se uno è povero è perché non ha la capacità di guadagnare; se non ha una ragazza, è perché non ha alcun tipo di attrattiva.<br />Purtroppo, accettare questa verità e prendere coscienza da soli delle proprie incapacità presuppone una consistente dose di coraggio, e nessun essere umano vuole confrontarsi con i propri difetti. (pp. 5-6)
*Pur restando un caso estremamente raro, esiste un uomo che si è accorto di un vero "complotto". Uno che è stato testimone con i propri occhi di ciò che si sta subdolamente attuando in questo stesso istante.<br />E chi è quell'uomo?<br />Sono io. (pp. 6-7)
*Era una notte triste e solitaria. L'avvento del nuovo millennio non mi dava alcuna speranza. Avevo mangiato la tradizionale zuppa di mochi, ma mi veniva da piangere lo stesso. Ero un ventiduenne disoccupato che aveva abbandonato gli studi e che sentiva dentro di sé solo il freddo tagliente dell'inverno.<br />Nella mia stanza, le pareti puzzavano di fumo, c'erano vestiti sparpagliati alla rinfusa sul pavimento e c'ero io, in mezzo a tutto quel sudiciume, che continuavo a sospirare «Aah...»<br />''Ma come ho fatto a ridurmi così?''<br />Non facevo che pensare a questo.<br />«Aah...» E piagnucolavo.<br />Se non mi sbrigo a cambiare qualcosa nella mia vita, diventerò un emarginato sociale. Resterò indietro, più indietro di quanto non lo sia già, dopo aver abbandonato gli studi a metà, come un fallito!<br />Devo cercarmi subito un lavoro e tornare in carreggiata.<br />''Però, proprio non ci riesco.<br />Ma perché? Perché no?''<br /><br />Facile. Perché io sono uno ''hikikomori''. (pp. 9-10)
*Se si disputassero le "Olimpiadi mondiali di hikikomori", ho la presunzione di credere che otterrei ottimi risultati.<br />Contro qualunque tipo di hikikomori di qualunque Paese, sono certo che vincerei io.<br />Sia che si tratti degli hikikomori russi che si rifugiano nella vodka, o di quelli inglesi che si buttano sulle droghe, oppure di quelli americani che sparano a casaccio nei luoghi pubblici. (p. 11)
*Un certo [[Tatsuhiko Shibusawa]] diceva: «L'illuminazione che si ottiene mediante l'apprendistato religioso, così come quella ottenuta grazie alle droghe, in fin dei conti non sono che la medesima cosa».<br />Se è così, allora io arriverò all'illuminazione grazie alla droga.<br />In questo modo, sfuggirò alla condizione di hikikomori. (p. 13)
*Fuori è pieno di [[pericolo|pericoli]]. Le macchine sfrecciano ad alta velocità, il polline dei cedri svolazza e le strade sono infestate da aggressori occasionali.<br />Come posso lanciarmi verso un mondo tanto pericoloso? Può davvero andare tutto bene?<br />Ad essere sincero, sono molto spaventato.<br />Cioè, è impossibile.<br />Un essere inutile come me non potrebbe mai condurre una vita sociale normale.<br />Per esempio ieri, nonostante mi fossi svegliato dopo tanto tempo ad un'ora decente, ossia alle sette di mattina, sono rimasto disteso a letto fino a mezzogiorno, assorto nei miei pensieri.<br />Uno così non ha alcuna possibilità di avere una vita sociale normale.<br />Uno che chiude gli occhi pensando di fare un breve [[pennichella|riposino]] e finisce per dormire profondamente fino alle cinque di mattina, non ha alcuna speranza di avere una vita sociale normale [...]. Aah, meglio morire! (pp. 23-24)
*''Addio.<br />Addio, signora del gruppo religioso.<br />Addio, Misaki dal parasole bianco.<br />Addio. Addio a tutti.<br />Io parto.<br />Ora chiuderò la porta dell'appartamento, darò le mandate, tirerò completamente anche le tende e partirò.''<br />Mi sono steso sul letto e ho smesso di respirare.<br />Mi sono tappato forte la bocca con entrambe le mani e ho trattenuto il respiro.<br />''Aah... [[Asfissia|soffoco]]. Soffoco.<br />Sto per morire. Ho già trattenuto il fiato per ben trenta secondi. Tra pochissimo muoio.''<br />E invece la mia ultima ora non si decideva ad arrivare. E questo perché l'aria mi filtrava attraverso il naso.<br />A questo mondo niente va come vogliamo. (pp. 33-34)
*Terrorizzato da una vita senza futuro, spaventato da ansie immotivate, questa mia esistenza senza prospettive, mediocre e così stupida da far quasi ridere, è proseguita e prosegue ancora.<br />Ero circondato da paure senza forma.<br />Per questo mi ero rinchiuso in casa e mi ero messo a dormire. Avevo dormito tanto profondamente da stancarmene. Era passata la primavera, se n'era andata l'estate, era arrivato l'autunno, poi l'inverno.<br />E ancora l'ennesima, dolce, primavera.<br />Il tempo scorreva in avanti, invece io mi ero rinchiuso una volta per tutte e mi sentivo completamente perso. Il vento della sera era fresco, piacevole, ma nonostante questo, io ho continuato a dormire. (p. 52)
*''La [[Canzoni dai libri|canzone]] dello hikikomori''<br />Parole e musica di Tatsuhiro Satō<br />''La camera da sei [[tatami]] continua a congelarsi, in questo appartamento monocolore.<br />La mia fuga è lontana, non riesco a vederla. Sedici ore al giorno a letto a dormire e svegliarmi.<br />Sotto l'ombra di quel kotatsu e lì intorno, uno scarafaggio si nasconde.<br />Mangio una volta, un solo pasto al giorno, e il mio peso diminuisce sempre di più.<br />E se anche a volte vado al [[konbini]], lo sguardo della gente mi terrorizza.<br />Mi vengono perfino i freddi sudori, devo pensare alle difficoltà della fuga.<br />La ricerca della cospirazione NHK mi porta solo illusioni.<br />Anche oggi il sole è calato e a fatica mi stendo sul mio letto umido.<br />Sono stanco, ho la testa pesante.<br />Aah, non ce la faccio più! Non ce la faccio più!'' (pp. 54-55)
*Gli esseri umani sono animali dall'[[istinto]] frantumato [...]. Quegli animali [...], a causa di concetti moderni come "amore" e "affetto", hanno finito con il reprimere completamente i propri istinti. Ma, ovviamente, resta l'inganno. E per dissimulare quest'inganno, la razza umana ha dato vita a nuovi concetti. Per questo, più passa il tempo e più il mondo diventa complicato. Tuttavia, questa complessità non riesce a dissimulare alla perfezione tutte le varie contraddizioni scaturite dalla distruzione degli istinti,<br />E così, ciò che si genera è un disperato conflitto bipolare.<br />Parola e istinto.<br />Pensiero e corpo.<br />Ragione e desiderio sessuale.<br />Questi concetti antagonisti sono come due serpenti che si mordono la coda a vicenda. I due serpenti, per stabilire ognuno il proprio predominio, continuano costantemente ad ingaggiare violente battaglie. È per questo che si attorcigliano nelle loro spire. E più si attorcigliano e si contorcono, più noi soffriamo. (pp. 79-80)
[[Immagine:Lolicon Sample.png|thumb|[[Tatsuhiro Satō|Satō]] e [[Kaoru Yamazaki|Yamazaki]] sono ossessionati da figure femminili in stile ''[[Vladimir Vladimirovič Nabokov#Lolita|Lolita]]'']]
*Anche noi volevamo trascorrere una vita allegra e felice, sorridendo ogni giorno; una vita ordinaria, semplice. Ma ormai questo, a causa delle incomprensibili e tempestose onde del destino, per qualche ragione è diventato assolutamente impossibile. Perciò piangi! Dillo pure: «Come soffro!» Devi dire: «Lo giuro, io volevo diventare uno che aiuta la gente, volevo essere rispettato da tutti. Volevo vivere in armonia con tutti e invece adesso sono uno hikikomori ossessionato dalle bambine!» Avanti, piangi! Piangi! (p. 98)
*«Mi chiedo che fine faremo.» ''Mi capita di essere tormentato da simili pensieri, ma in fin dei conti sono un fallito, uno hikikomori. Finché non toccherò il limite, ho deciso che continuerò a fuggire dalla realtà.'' (p. 111)
*Lo stomaco mi faceva male costantemente. Mi sentivo messo alle strette, avevo quel senso di impazienza che non dà via di scampo, proprio come il giorno prima di un esame. Per uno come me, con una psiche tanto fragile, quella sensazione dava un forte senso di oppressione, con effetti davvero devastanti.<br />Tuttavia, come c'era scritto in un libro di [[Fëdor Dostoevskij|Dostoevskij]] o di chi per lui, dentro al dolore che ha superato ogni limite esiste realmente e contemporaneamente un innegabile piacere. In altre parole, quando lo [[stress]] supera un certo livello, chissà perché gli esseri umani vanno su di giri. Quanto si viene messi con le spalle al muro, al contrario, per assurdo, ci si sente esaltati. La tensione cresce. Ed è divertente. (p. 160)
*Nella vita di un essere umano la proporzione tra i dolori e le gioie è sicuramente di nove a uno. L'altro giorno li ho provati a scrivere sul quaderno e li ho calcolati per bene. (p. 181)
*Anche se esistesse questo Dio malvagio, noi, al contrario di quel che sembra, potremmo vivere sereni. E sai perché? Perché ci basterebbe addossare a lui tutta la colpa della nostra infelicità e starcene tranquilli. (p. 182)
*Per uno hikikomori l'inverno è doloroso. Fa freddo, si gela, e io sono triste.<br />Per uno hikikomori anche la primavera è dolorosa. Sono tutti euforici e io sono invidioso.<br />L'estate, poi, è dolorosa da morire. (p. 187)
*Io sono un ingordo, più di chiunque altro. Non la voglio una mezza felicità. E non mi serve nemmeno un fuocherello moderato. Io voglio una felicità che duri per sempre, ma è una cosa impossibile! Non lo so il perché, ma in questo mondo prima o poi sorge qualche ostacolo. Le cose importanti si infrangono in un lampo. Ho vissuto per ben ventidue anni. Una cosa così la so anch'io. Qualunque cosa si rompe. Perciò è meglio non aver bisogno di nulla fin dall'inizio. (p. 211)
*Vivrò da solo e morirò da solo. Nonostante tutto, ho una speranza.<br />Si, ce l'ho una speranza.<br />Guarda, proprio qui vicino, c'è qualcosa che brilla pallido e dolce.<br />È il vero paese natio, quello che ti fa commuovere di nostalgia e tristezza. (p. 212)
*Mi sono sentito triste e depresso, perché solo ora ero riuscito ad afferrare in pieno il significato di quel videogioco.<br />«Il guerriero che affronta il male».<br />Era esattamente quello a cui noi aspiravamo.<br />Volevamo combattere contro la malvagia organizzazione. Volevamo combattere i [[cattiveria|cattivi]]. Nel caso in cui fosse scoppiata una guerra, ci saremmo immediatamente arruolati nell'Esercito della Difesa e probabilmente avremmo fatto attacchi kamikaze. Di sicuro quello sì che era un modo di vivere che aveva un senso e un modo di morire da veri duri. Se per caso in questo mondo ci fossero stati cattivi, noi li avremmo combattuti. Li avremmo combattuti con i pugni alzati. Di quello ero certo.<br />''Ma i cattivi non esistono. Il mondo è pieno di complessità e non esistono cattivi che si riconoscono così, a occhio nudo. È una cosa penosa e drammatica.'' (p. 218)
*''Anche io conosco la sua angoscia, anche se solo in minima parte. Certo, ne conosco soltanto la parte più superficiale, ma comunque, più o meno, la capisco.<br />Lei non ha più speranze. La sua sofferenza non si spegnerà mai.<br />Ma è un a cosa normale. Perché la sofferenza di Misaki è probabilmente quella che accomuna tutto il genere umano. È l'angoscia di cui è pieno il mondo.'' (p. 227)
*''Sono convinto che la mia vita è esistita per questo momento. In un modo o nell'altro, io farò vivere questa ragazza. Credo che sia questo il mio compito. Se così non fosse non avrebbe senso. Tutta la mia vita non avrebbe significato nulla. Non avrebbe senso vivere e morire. Ecco perché ho capito. Ora comprendo tutto. Conosco tutto, ogni cosa si ricollega all'altra.<br />Devo salvare Misaki, che sta tremando di paura. La salverò in cambio della mia vita.'' (p. 237)
*D'ora in avanti, ogni volta che intorno a te succede qualcosa di brutto, sta' pur certa che è colpa dell'NHK. È lei l'unica colpevole. Anche se... il nome NHK è assolutamente provvisorio. Tanto il nome non significa niente. Se non ti piace questo, chiamalo pure come vuoi. Puoi chiamarlo anche Satana. Va bene anche "Dio malvagio", tanto è lo stesso.<br />''Infatti. Il nome non è importante. È soltanto una combinazione di suoni. Un nemico immaginario che ci tormenta: ecco la vera essenza dell'NHK.'' (p. 240)
===[[Explicit]]===
[[Immagine:Rainbow over Bristol.jpg|thumb|L'arcobaleno in un cielo cupo]]
''In fin dei conti non abbiamo risolto proprio nulla.''<br />''Non è cambiato assolutamente niente.''<br />''Continuiamo a vivere guardando avanti?''<br />''Idiota!''<br />''Andrà tutto bene perché abbiamo sogni?''<br />''Ma quali sogni?!''<br />''Con molta probabilità, d'ora in avanti continuerò a vivere mormorando tutti i santi giorni:'' «Non ne posso più! Non ne posso più!»<br />''Ti sembra sensato? Oppure no?''<br />«...»<br />Per un attimo, mi sono fatto coinvolgere da questi pensieri, ma poi alla fine ho meso la firma sul contratto.<br />Dopo averlo riposto nella borsa, Misaki mi ha afferrato le spalle e mi ha tirato verso di sé.<br />I nostri occhi si sono incontrati a una distanza ravvicinata.<br />Poi ad alta voce lei ha dichiarato: «Benvenuto nell'NHK!»<br />Ho iniziato a ridere, incitato dall'espressione terribilmente eccitata del suo volto.<br />Mentre venivo preso da un attacco compulsivo di risate, ho pensato:<br />''Non so fino a quando la cosa potrà durare, ma cercherò di impegnarmi come posso.''<br /><br />''Alla fine, anche se non ho capito molto, ho preso una decisione.''<br />Era la nascita di Tatsuhiro Satō, il primo membro dell'associazione NHK.
==Citazioni su ''Welcome to the NHK''==
*Ancora adesso, io non riesco a vedere questo romanzo in maniera oggettiva.<br />Ogni volta che lo rileggo mi viene una leggera confusione mentale. Sudo freddo.<br />Ogni volta che mi avvicino a qualche passaggio, mi viene voglia di scagliare fuori dalla finestra il computer in cui sono conservati tutti i capitoli. Leggendo altri punti, invece, mi scatta la voglia di andare a fare il monaco eremita su una sperduta montagna indiana.<br />Probabilmente tutto questo è dovuto al fatto che i temi affrontati nel libro sono ancora terribilmente attuali per me.<br />Non riesco a guardare con occhio distaccato frasi come «A quell'epoca eravamo giovani».<br />Perché per me è ancora un problema.<br />Comunque, ho provato a finirlo, scrivendo tutto quello che potevo.<br />Questo è quello che ne è venuto fuori.<br />E provo a rileggerlo, con la faccia rossa per la vergogna.<br />Quando sono di buon umore penso: «Fantastico! Sono un genio!», che quando sono depresso diventa: «Come ho fatto a scrivere una roba del genere? Faccio schifo! Voglio morire!» A parte tutto questo, però, credo di poter affermare davvero che ho scritto "tutto quello che potevo". ([[Tatsuhiko Takimoto]])
*Ci sono abbondanti elementi di Holden Caulfield<ref>Il protagonista del romanzo ''[[J.D. Salinger#Il giovane Holden|Il giovane Holden]].''</ref> e di Tyler Durden<ref>Uno dei personaggi del romanzo ''[[Fight Club (romanzo)|Fight Club]]''.</ref> in Satō e negli eventi che lo circondano per rendere questo romanzo una consistente lettura per chiunque sia interessato ai libri che esaminano la condizione umana.<ref group="fonte">''[...] there's enough Holden Caulfield, or even Tyler Durden, in Satou and the events that surround him to make this story a solid read for anyone interested in books that examine the human condition.'' (da ''[http://comics.ign.com/articles/831/831634p1.html Welcome to the N.H.K.: Move over, Holden Caulfield]'', ''IGN'', 30 ottobre 2007)</ref> (A.E. Sparrow)
*{{NDR|Riferito al romanzo}} Consigliato non solo a chi è incuriosito dalla tematica affrontata ma anche a chi ha già letto il manga o ha visto la serie animata: questi si troveranno di fronte a un'opera più matura, solida, concentrata e diretta, priva di quei riempitivi e annacquamenti dovuti al passaggio a media con target ed esigenze differenti.<ref group="fonte" name=Addari>Da ''[http://www.mangaforever.net/44887/nhk-light-novel-recensione-anteprima Welcome to the NHK (Light Novel): Recensione in anteprima]'', ''MangaForever'', 27 ottobre 2011.</ref> (Roberto Addari)
*{{NDR|Riferito alla grafica del manga}} È infinitamente piacevole guardare la varietà di espressioni scioccate, turbate e stressate di Satō quando affronta ognuno dei mali della società.<ref group="fonte">''It's endlessly entertaining to watch the parade of shocked, disturbed and stressed-out faces as Satou confronts each of society's ills.'' (da ''[http://www.animenewsnetwork.com/review/welcome-to-the-n.h.k./gn-3 Welcome to the N.H.K.]'', ''Anime News Network'', 12 agosto 2007)</ref> (Carlo Santos)
*I dialoghi sono pieni di vigore e ingegno, con un tono lineare che trasmette slanci folli, insuccessi lacrimevoli e tutte le situazioni intermedie.<ref group="fonte">''the dialogue is full of vigor and wit, with a straightforward tone that conveys mad outbursts, tearful breakdowns, and everything in between.'' (da ''[http://www.animenewsnetwork.com/review/welcome-to-the-n.h.k./gn-3 Welcome to the N.H.K.]'', ''Anime News Network'', 12 agosto 2007)</ref> (Carlo Santos)
*Nonostante il taglio (auto)ironico, che ben si sposa alla descrizione di situazioni sopra le righe aiutando a stemperare casi umani e temi piuttosto forti (si parla anche di suicidio, violenze domestiche e uso di stupefacenti), l'autore non sembra cercare più di tanto la simpatia o la commiserazione di chi legge verso il suo personaggio, che se non è apertamente condannato non è nemmeno giustificato come spesso accade in opere simili.<ref group="fonte" name=Addari/> (Roberto Addari)
*Personalmente, credo che "Make Love, Not ''Warcraft''"<ref>Titolo dell'ottavo episodio della decima stagione di ''[[South Park]]''; un gioco di parole ottenuto unendo il motto degli hippie «Fate l'amore, non la guerra» con quello del videogioco ''Warcraft'' della Blizzard Entertainment.</ref> impallidisca di fronte al modo in cui è trattato il tema nella brillante serie anime ''Welcome to the NHK'' (2006), specialmente negli episodi "Welcome to the Fantasy!" e "Welcome to Game Over!"<ref group="fonte">''Personally, I feel that "Make Love, Not ''Warcraft''" pales next to the treatment of the theme in the brilliant anime series ''Welcome to the NHK'' (2006), particularly the episodes "Welcome to the Fantasy!" and "Welcome to Game Over!"'' (da ''After the New Wawe: Science Fiction Since 1980'', Nader Elhefnawy, 2011, [http://books.google.it/books?id=ztyLjzdvB6UC&pg=PA219 p. 219]. ISBN 1463644825)</ref> (Nader Elhefnawy)
*{{NDR|Riferito alla sceneggiatura del manga}} Tra situazioni rocambolesche e gag assurde, mi sa che alla fine mi sono perso. Quello che è rimasto è un messaggio troppo diretto, che non è né comico né narrativo: "la [[volontà]] cambia le persone". I bei ricordi non svaniscono, ma sento di voler chinare il capo e scusarmi con tutti. Mi vergogno moltissimo. Eppure, voglio anche ringraziarvi... Probabilmente ho fallito e la responsabilità è mia. Se chiudo gli occhi, affiorano alla mia mente i sorrisi di Satō, Yamazaki e Misaki. Mi vengono in mente solo cose belle, che non dimenticherò. [...]<br />Mille grazie, davvero.<br />Se nei momenti liberi vi tornerà in mente questo manga, per me non ci potrà essere gioia più grande. ([[Tatsuhiko Takimoto]])
*''Welcome to the NHK'' è un vera gemma degli anime! [...] Quello che vediamo è un delicato racconto umano di un giovane uomo che fa i conti con la vita da adulti a Tokyo. [...] È più di un anime. È un film.<br />Non potrò mai raccomandare abbastanza questa serie. È forse il miglior anime che io abbia visto nel 2008.<ref group="fonte">''Welcome to the NHK is a true anime gem! [...] What we see is a delicately human tale of a young man coming to terms with adult life in Tokyo. [...] This is more than just anime. This is film.''<br />''I cannot recommend this series enough. It is perhaps the best anime I saw during 2008.'' (da ''[http://www.awn.com/articles/anime/anime-reviews-anime-sans-usual-suspects/page/2%2C1 Anime Reviews: Anime Sans the Usual Suspects]'', ''Animation World Network'', 15 gennaio 2009)</ref> (James Brusuelas)
==Note==
<references />
===Fonti===
<references group="fonte" />
==Bibliografia==
*Tatsuhiko Takimoto, ''Welcome to the NHK'', traduzione di Daniela Guarino, Edizioni BD, Milano, 2011. ISBN 978-88-6123-877-0
*Tatsuhiko Takimoto, Kendi Oiwa, ''Welcome to the NHK'', traduzione a cura della Kadokawa Shoten, Edizioni BD, collana ''Seinen manga'', Milano, ottobre 2008 – settembre 2009. Vol. 1, ISBN 978-88-6123-363-8; Vol. 2, ISBN 978-88-6123-382-9; Vol. 3, ISBN 978-88-6123-409-3; Vol. 4, ISBN 978-88-6123-436-9; Vol. 5, ISBN 978-88-6123-467-3; Vol. 6, ISBN 978-88-6123-506-9; Vol. 7, ISBN 978-88-6123-524-3; Vol. 8, ISBN 978-88-6123-547-2
==Altri progetti==
{{interprogetto|w=Welcome to the NHK|w2_etichetta=episodi di ''Welcome to the NHK''|w2=Episodi di Welcome to the NHK|w2_preposizione=riguardante gli}}
{{Welcome to the NHK}}
{{vetrina|15|maggio|2013|arg=serie televisive|arg2=fumetti|arg3=opere letterarie}}
[[Categoria:Romanzi]]
[[Categoria:Welcome to the NHK| ]]
7p0kyptp7gxces624cxao9ut1wcyh7p
1382844
1382842
2025-07-10T17:02:26Z
Bradipo Lento
20707
/* Incipit */ cambio immagine dopo contestazione
1382844
wikitext
text/x-wiki
{{FictionTV
|titoloitaliano=Welcome to the NHK
|immagine=Welcome to the N.H.K.jpg
|tipofiction=serie televisiva anime
|titolooriginale=NHKにようこそ
|paese=Giappone
|anno=2006
|genere=sentimentale, psicologico
|episodi=24
|regista=Yūsuke Yamamoto
|sceneggiatore=[[Satoru Nishizono]]
|ideatore=[[Tatsuhiko Takimoto]]
|doppiatorioriginali=
|doppiatoriitaliani=
*[[Alessandro Rigotti]]: [[Tatsuhiro Satō]]
*[[Iolanda Granato]]: [[Misaki Nakahara]]
*[[Davide Garbolino]]: [[Kaoru Yamazaki]]
*[[Francesca Bielli]]: [[Hitomi Kashiwa]]
*[[Jenny De Cesarei]]: [[Megumi Kobayashi]]
*[[Ruggero Andreozzi]]: Akira Jogasaki
*[[Oliviero Corbetta]]: [[Minegishi]]
|note=
}}
''''' Welcome to the NHK''''', serie televisiva ''anime'' tratta dall'omonimo romanzo, scritto da [[Tatsuhiko Takimoto]] e illustrato in copertina da [[Yoshitoshi ABe]], trasposto anche in ''manga'' con disegni di Kendi Oiwa e testi dello stesso Takimoto.
==Citazioni tratte dalla serie==
===[[Incipit]]===
{{Incipit serie televisive}}
[[Immagine:Messy japanese room.jpg|thumb|La stanza di un hikikomori dopo un prolungato isolamento]]
Non c'è dubbio. Questo... è un [[Cospirazione|complotto]]! Ma certo. Io sono... sono caduto vittima... di un gigantesco... complotto! ('''Satō''')
===Episodio 1, ''Welcome To The Project!''===
*Ultimamente la mia testa ha qualcosa che non va. Sarà perché dormo sedici ore al giorno. ('''Satō''')
*'''Satō''': Il novantanove per cento dei cosiddetti complotti o è frutto di paranoie o è stato inventato apposta, sì insomma, è una buffonata.<br />'''Hitomi''': Allora... nell'un per cento dei casi il complotto è reale.
[[Immagine:Neko Wikipe-tan.svg|thumb|Una rappresentazione in stile otaku di una ragazza-gatta vestita da cameriera]]
*'''Satō''': Tutto quanto è un complotto! [...] Ma certo! Io sono stato coinvolto in un autentico complotto che rientra in quell'un percento dei casi!<br />'''Mobili'''<ref name=mobili>Satō dialoga con i vari mobili e suppellettili presenti nella sua stanza: frigorifero, televisore, computer, condizionatore, bollitore dell'acqua, sedia.</ref>: Congratulazioni, Satō! Finalmente te ne sei accorto!<br />'''Satō''': Eh sì, già...<br />'''Mobili''': Nella vita tutto ti è andato storto perché sei caduto vittima di un complotto che ti voleva sigillato in casa.<br />'''Satō''': Ma chi ha ordito questo complotto?<br />'''Mobili''': [...] È l'NHK, lo so! Questo è un attacco della malvagia società segreta NHK!<br />'''Satō''': NHK? Ma certo! Era evidente, come ho fatto a non capirlo? Anime uguale [[otaku]]. E otaku uguale problemi di relazione. Un otaku tende a diventare un [[hikikomori]] barricato in casa. NHK<ref>NHK (acronimo di ''Nippon Hōsō Kyōkai'') è l'azienda statale radio-televisiva giapponese; cfr. l'[[w:NHK|omonima voce]] su Wikipedia.</ref> trasmette cartoni animati divertenti per accrescere le fila degli otaku e creare un esercito di NEET<ref>Acronimo dei termini inglesi "Not in Education, Employment or Training" usato per indicare le persone che non lavorano, studiano o si dedicano ad attività simili; cfr. l'[[w:NEET|omonima voce]] su Wikipedia.</ref>, di perdigiorno. Quindi NHK significa anche Nihon Hikikomori Kyokai. [...] Io sono colui che ha smascherato il complotto ordito dall'associazione giapponese hikikomori. Tatsuhiro Satō, ventidue anni.
===Episodio 3, ''Welcome to the Beautiful Girls!''===
*'''Satō''': Non è più tempo per stare chiusi in casa! Yamazaki, dimmi, come mi hai descritto poco fa?<br />'''Yamazaki''': Ecco... un uomo brutto, miserabile, sporco e inoltre... be', sì... un maniaco.<br />'''Satō''': Ecco, appunto, l'hai detto. Vorrà dire che comincerò a comportarmi esattamente da maniaco quale sono.<br />'''Yamazaki''': Cosa?<br />'''Satō''': Proprio così. Forza Yamazaki, scattami una bella fotografia. Scattala e poi mostramela.<br />'''Yamazaki''': E perché dovrei fare una cosa del genere? Non capisco, dove vuoi arrivare?<br />'''Satō''': Se non guardano in faccia la realtà, gli esseri umani non sono in grado di [[Cambiamento|cambiare]]. Quando avrò visto queste fotografie, potrò finalmente osservarmi dall'esterno, con obiettività, e allora riuscirò a provare disgusto nei confronti di me stesso. E questo dovrebbe darmi la forza che mi aiuterà a cambiare. Io... io voglio uscire da questo luogo tetro. Io voglio evadere!!
===Episodio 5, ''Welcome to the Counselling!''===
*'''Hitomi''': Nessuno ha delle colpe. E nonostante tutto, intorno a noi continuano ad accadere cose brutte. E tu sai perché?<br />'''Satō''': Perché è tutto un complotto.<br />'''Hitomi''': Esatto. Una diabolica organizzazione sta tramando un gigantesco complotto a nostro danno.
*In quei giorni avremmo dovuto frequentarci come si deve... Non è stata una grande idea quella di passare il nostro tempo a giocare a carte. Se avessimo avuto una sana relazione, forse tu, Satō, non saresti finito a chiuderti in casa tutto il giorno... ('''Hitomi''')
*Certo che oggi la vita è diventata proprio comoda... Basta entrare in un discount per trovare cibo, cosmetici e... perfino telefoni cellulari. Che peccato: tra le altre cose non vendono anche [[Relazione|rapporti umani]]. ('''Hitomi''')
*Anche chi sta sempre chiuso in casa, se lo fa per uno scopo preciso non può essere chiamato hikikomori. ('''Satō''')
===Episodio 6, ''Welcome to the Classroom!''===
*Se non si riesce ad avere fiducia in se stessi, è sufficiente immaginare che l'interlocutore sia messo peggio di noi. ('''Misaki''')
*Tutti all'inizio sono principianti. Tutti maturano passando per le critiche degli insegnanti o di chi ha più esperienza. Non sarà che tu sei una di quelle persone incapaci di accettare gli altri se non sono uguali o inferiori a te? Perché allora... se c'è uno che guarda il prossimo dall'alto in basso, quello sei tu, non certo io. ('''professore di ''game writing''''' a Satō)
===Episodio 7, ''Welcome to Moratorium!''===
*Io sono... un gran bugiardo! Dopo essere stato alla scuola di Yamazaki il mio stato di hikikomori è peggiorato ulteriormente. Non voglio vedere nessuno, non voglio neanche rispondere al cellulare, non voglio fare nulla, non me la sento di continuare a vivere, troppo faticoso decidere di morire, vorrei solo sparire! ('''Satō''')
*'''Satō''': Anzitutto, decideremo il nome della società! Che ne dici di "Sayama Company", prendendo Sa di Satō e Yama di Yamazaki?!<br />'''Yamazaki''': A me sembra una società fondata da un fantomatico signor Sayama...<br />'''Satō''': Già, forse hai ragione. Usiamo dei termini occidentali... "Wonderful fantastic dreamy galgames company created by Yamazaki and Satō from M-H for the future"!!! Cosa ne dici, che te ne pare, eh?!<br />'''Yamazaki''' {{NDR|arrabbiatissimo}}: E chi se lo ricorda!!!
===Episodio 8, ''Welcome to Chinatown!''===
*'''Misaki''': Satō, tua madre è straordinaria.<br />'''Satō''': Tu dici?<br />'''Misaki''': Sì.<br />'''Satō''': A me non sembra. Direi che è normale.<br />'''Misaki''': Sarebbe normale, eh? In questo caso io sono proprio spacciata. Io non raggiungo nemmeno la normalità.
===Episodio 9, ''Welcome to Summer Days!''===
*[...] io ho più di vent'anni e la legge mi consente di bere tutto l'alcol che voglio. Ah ah ah, evviva la legge! ('''Yamazaki''')
*Originariamente in [[Giappone]] l'amore non esisteva nemmeno. C'erano soltanto i matrimoni organizzati e furtive incursioni notturne. Noi l'amore l'abbiamo importato. ('''Yamazaki''')
*{{NDR|Stringendo la mano di Misaki}} Però, in una trappola come questa, potrei anche cascarci. ('''Satō''')
===Episodio 10, ''Welcome to the Dark Side!''===
[[Immagine:Cats-1.jpg|thumb|Un gruppo di gatti affamati]]
*'''Misaki''' {{NDR|mentre dà una scatoletta di cibo a un micio}}: [[Beatitudini dalle serie televisive|Beati]] i [[Gatto|gatti]], eh?<br />'''Satō''': Perché?<br />'''Misaki''': Perché loro sembrano calmi e tranquilli, sempre, ovunque, anche se sono da soli.<br />'''Satō''': I gatti sono piuttosto ingrati, sai? Anche se gli dai da mangiare, si dimenticano subito di te.<br />{{NDR|Pensando fra sé}} Che cosa antipatica mi è uscita! Eppure non avevo intenzione di dire una cosa simile.<br />'''Misaki''': Fa lo stesso.<br />'''Satō''': Eh?<br />'''Misaki''': Finché gli offrirò qualcosa che lui desidera avere, forse continuerà a ricordarsi di me per un po'.<br />{{NDR|Guardando il micio}} Miao!
*Soffriamo perché ci sentiamo persone inutili. Provo compassione per te e il tuo tormento, ma camminiamo guardando in alto. Tu vai bene così come sei, è tutto a posto, perché hai dei sogni e non sei mai solo. Se continuerai a [[Cammino|camminare]] le strade si apriranno. Tutti fanno il tifo per te. Ti impegni talmente tanto che sembri risplendere. Grazie al pensiero positivo possiamo andare avanti. Noi cammineremo insieme verso il domani, il futuro sarà splendido. Perché siamo persone inutili. Siamo persone inutili. ('''Misaki''', leggendo)
*Non devi mai abbassare la guardia con le [[Donna|donne]], Satō. Loro stanno sempre tramando qualcosa, sotto sotto. ('''Yamazaki''')
*'''Satō''': Quella ragazza fa parte di un gruppo molto sospetto e mi sorvegliava sempre. Ma adesso... adesso io per lei sento...<br />'''Mobili'''<ref name=mobili />: Esatto, apri gli occhi: questo è un complotto, Satō, lo hai capito! Sì, è stata la Nihon Hikikomori Kyokai. Vogliono tenerti chiuso in casa per tutta la vita!<br />'''Satō''': Però, lei ha detto che devo provare a smettere di essere un hikikomori.<br />'''Mobili''': E questo è l'aspetto peggiore del complotto. Prima lei ti seduce a suon di paroline dolci, poi, quando sei preso dalla sua illusione amorosa... distrugge l'illusione stessa in un colpo solo! Sì, la distrugge! E il danno psicologico che subirai sarà irreversibile e a dir poco smisurato. Tu non riuscirai più a credere in nessuna donna al mondo, in nessun essere umano! Così alla fine non riuscirai a uscire di casa mai più. Ti resterà un solo rifugio. Continuare a rinchiuderti in casa. Sarai chiuso in casa per sempre. Chiuso in casa per sempre! Chiuso in casa per sempre! Chiuso in casa per sempre!<br />'''Satō''': Allora, che posso fare per salvarmi?<br />'''Mobili''': Puoi evitare di vederla. Se non la vedrai, non potrai innamorarti, e se non ti innamorerai... non potrai essere ferito. Noi ti avvertiamo: tu non dovrai incontrare mai più Misaki Nakahara.
*È vero, sono in tempo a tornare indietro. Se dovessi innamorarmi ancora di più, e poi essere tradito, io non... ('''Satō''')
===Episodio 11, ''Welcome to the Conspiracy!''===
*'''Jogasaki''': Devi stare tranquilla, il viaggio che abbiamo programmato non corre alcun rischio. In fondo, Hitomi, ti ho dato la mia parola, lo sai che ci tengo.<br />'''Hitomi''': Dimmi una cosa: è a me che tieni, o ti riferivi alla parola data?<br />'''Jogasaki''': Mh, tengo molto a tutt'e due.
*In quell'occasione forse sapevo qual era la cosa giusta da fare, però... non ho fatto proprio nulla. Ora ho capito. Quella notte ha rappresentato un vero bivio per me. Se allora avessi raccolto il coraggio e mi fossi fatto avanti... adesso io e lei... Forse non sarei diventato un hikikomori, e adesso la mia vita sarebbe come quella di tutti. Magari questa è la mia occasione per rifarmi una vita. ('''Satō''')
*Io verrò con te, scegli tu: mi va bene tanto il paradiso quanto un girone dell'inferno. ('''Satō''' a Hitomi)
===Episodio 12, ''Welcome to the Offline Meeting!''===
*Sono le nove del mattino e senti come picchia il sole! Però, è quello che ci vuole per rimettere un po' in sesto questo cervello ammuffito che mi ritrovo. ('''Satō''')
*'''Satō''': Ma lo sa, signor Minegishi, che lei è un personaggio? Possiede una barca e addirittura un'isola.<br />'''Minegishi''': Lo credi davvero?<br />'''Satō''': Mi dica, come si fa a ottenere tutto questo? Dato che lei ce l'ha fatta, mi può rivelare il segreto?<br />'''Minegishi''': E se te lo rivelassi, che cosa vorresti fare?<br />'''Satō''': Eh? Che cosa vorrei fare...?<br />'''Minegishi''': Hai ragione, in effetti io... ho ottenuto cose che una persona normale non potrebbe mai permettersi, ma per avere queste cose ho perso cose altrettanto importanti, come la felicità di tutti i giorni. Vuoi ancora conoscere il mio segreto?<br />'''Satō''': Eh... no, non si preoccupi. Guardi, non mi interessa affatto conoscerlo a tutti i costi. Devo andare, mi scusi!
*All'epoca ero convinto che mantenere un atteggiamento [[Cinismo|cinico]] su tutto fosse fico. Cinico nello studio, nell'amore, nei rapporti con gli amici... ed ecco il risultato: sono un hikikomori. ('''Satō''')
===Episodio 13, ''Welcome to Heaven!''===
*'''Yamazaki''': Tu cosa intendi fare? Non so quali siano le tue intenzioni, ma di certo ti sei presa gioco di Satō. Non sarà che avevi già previsto anche questo epilogo?<br />'''Misaki''': Ma... come ti salta in mente? In realtà, io ho bisogno di Satō... perché lui, lui è il ragazzo che stavo cercando. {{NDR|pensando}} Satō è la persona che cercavo per me. A lui tengo molto.
*'''Hitomi''': Satō... Non so perché, ma ero sicura che sarebbe andata così. Sapevo che eri tu il predestinato a starmi vicino fino all'ultimo. Se per caso dovessimo rinascere insieme la prossima volta, fammi ancora compagnia giocando a carte.<br />'''Satō''' {{NDR|pensando mentre abbraccia Hitomi}}: Senpai... La prossima volta starò con te tutta la vita.
*Finché vivi, puoi fare un altro tentativo. ('''Nomura'''<ref name=Nomura>È il nome dell'ex studente universitario che partecipa all'''offline meeting''.</ref> a Minegishi)
*Non è vero, Satō! Tu non sei un sassolino sul ciglio della strada, tu sei un essere umano. È così, sei fatto di carne e di sangue anche se sei un fallito... perché vedi, ho finalmente trovato un essere umano ancora... {{NDR|piangendo}} ancora più squallido e inutile di me, un hikikomori più miserabile di un cane randagio. Io ho bisogno di te, Satō, ho bisogno di te! Perciò... perciò tu... non puoi morire, Satō, non morire! ('''Misaki''')
*Noi non abbiamo il diritto di farci coinvolgere in cose tanto grandi come un [[suicidio]]. Per quanto possiamo deprimerci e soffrire, alla fine torniamo sempre alla solita vita idiota di tutti i giorni. E se non dovessimo tornarci, sarebbe perché da idioti siamo morti da qualche parte. Una morte drammatica non è fatta per i tipi come noi. ('''Yamazaki''')
===Episodio 14, ''Welcome to Reality!''===
*Del resto è umano, quando le persone si fanno prendere da un'[[Fissazione|idea fissa]], alla fine non riescono più a liberarsene. E pensare che spesso la soluzione dei [[Problema|problemi]] è a portata di mano: l'abbiamo davanti agli occhi e non la vediamo. ('''Minegishi''')
===Episodio 15, ''Welcome to the Fantasy!''===
*Sono proprio le persone che evitano di impegnarsi a fondo e che non si mettono mai in gioco seriamente quelle che più spesso fantasticano di raggiungere un grande [[successo]] all'improvviso. Tuttavia, non ci si può aspettare che il mondo sia tanto generoso. Molte persone del passato ci hanno lasciato parole importanti. «Non vendere la pelle dell'orso prima di averlo ucciso». «Chi non lavora non mangia»<ref>Cfr. [[Paolo di Tarso]]: «Chi non vuol lavorare neppure mangi».</ref>. «Il grande successo nasce dalle piccole cose». «Persino un viaggio lungo mille miglia comincia... sempre facendo il primo passo»<ref>Cfr. [[Laozi]]: «Anche un viaggio di mille miglia inizia con un passo».</ref>. Inizia dal basso, con [[diligenza]]. ('''Misaki''', leggendo)
===Episodio 16, ''Welcome to the Game Over!''===
[[Immagine:Kicking Horse Rhapsody by Ryo FUKAsawa.jpg|thumb|Scorcio notturno di [[Akihabara]], con le vetrine dedicate ad alcuni videogiochi erotici]]
*I sentimenti d'[[amore]] dopotutto sono esattamente come le reazioni chimiche. Se sono soddisfatte alcune condizioni, nascono indipendentemente dagli attori. Proprio così, anche se l'oggetto d'amore sono io. Satō, cercare di ottenere qualcosa dai [[Videogioco|giochi]] è controproducente. Gli unici che ci guadagnano sono quelli che stanno dalla parte della produzione. ('''Yamazaki''')
===Episodio 17, ''Welcome to Happiness!''===
*Non fai che invitarci a essere [[Serietà|seri]], sempre seri. Forse tu lo sei davvero. Ma se non riesci a rispettare i ritmi degli altri, il tuo è solo egoismo. ('''Satō''' a Megumi)
*Gli [[Uomo|esseri umani]] hanno sempre bisogno di poter guardare qualcuno dall'alto in basso. Lo sai anche tu, vero? O togli o ti viene tolto, o disprezzi o sei disprezzato: è un gioco delle parti in cui la somma fa sempre zero. ('''Megumi''' a Satō)
===Episodio 19, ''Welcome to the Bluebird!''===
*'''Torotoro'''<ref>È il nome che il fratello di Megumi utilizza nel gioco online in cui incontra Satō.</ref>: Che cosa dovrei fare per [[Perfezionamento|migliorare]] la mia vita? In realtà l'ho già capito. Di quei libri per migliorare se stessi ne ho letti duecento. E potrei scriverne uno io. Perché io so già tutto.<br />'''SA10'''<ref>È il nome che Satō utilizza nel gioco online; in giapponese si pronuncia esattamente come il suo cognome.</ref>: E allora cosa aspetti?<br />'''Torotoro''': È che ho paura.<br />'''SA10''': Hai... paura?<br />'''Torotoro''': Ho paura di cambiare il mio stile di vita. Se lo facessi, temo che potrebbe accadermi qualcosa di inaspettato.
*Come si suol dire, la necessità non ha regole. Se uno ha la pancia vuota, fa qualunque cosa, qualunque [[lavoro]]. ('''proprietario di ristorante''')
===Episodio 20, ''Welcome to a Winter Day!''===
*'''Hitomi''': Come si chiama quella [[stella]]?<br />'''Satō''': [...] il nome non ha importanza. Quel che conta è il lato romantico. Pensa, quella luce risale a centinaia di migliaia di anni fa.<br />'''Hitomi''': Senti... La nostra esistenza su questo pianeta, mi chiedo [[Senso della vita|quale significato]] potrà mai avere, visto che le vite degli uomini scompariranno in un decimillesimo del tempo che occorre a quella luce per arrivare fino a qui.
*Se vieni picchiato in [[inverno]], le [[Ferita|ferite]] sono molto più dolorose. Sarà colpa del freddo. ('''Yamazaki''')
===Episodio 21, ''Welcome to a Reset!''===
*Questa [[Neve|nevicata]] che ricopre l'intera città riuscirà a nascondere anche la tua tristezza. ('''Satō''' a Yamazaki)
*I [[dramma|drammi]] hanno un inizio, uno sviluppo e un epilogo: sono un'esplosione di sentimenti... che ha un termine. Le nostre vite, al contrario, si svolgono continuamente all'interno di una fitta nebbia di assoluta incertezza. ('''Yamazaki''')
*Io credo che se si potesse dire che [[Problema dell'esistenza di Dio|Dio esiste]] sul serio, ne sarei di certo molto contenta. D'altra parte Dio esiste veramente? ('''Misaki''')
===Episodio 22, ''Welcome to God!''===
*'''Satō''': Ma tu sei [[felicità|felice]], non è vero?<br />'''Hitomi''': Proprio perché mi sento felice sono in ansia.
*Satō, a te non pesa... vivere? Chissà perché io invece ne soffro. Potremmo diventare... amanti? ('''Hitomi''')
[[Immagine:Creation of the Sun and Moon face detail2.JPG|thumb|Una rappresentazione [[Michelangelo Buonarroti|michelangiolesca]] di Dio]]
*'''Misaki''': Questa sera vorrei tenere una lezione sulla natura di Dio. Osserva questo. In questo diagramma ho rappresentato la proporzione fra i motivi di dolore e di piacere della vita. Come si può vedere, i momenti piacevoli, quei momenti della vita in cui puoi dire «quanto sono felice» oppure «sono così contento di essere vivo» non arrivano al dieci per cento del totale. Quelli che credono nell'[[Problema dell'esistenza di Dio|esistenza di Dio]] dicono che il mondo sia stato creato da lui, ma allora è stato Dio a creare anche tutta la sofferenza di questo mondo. {{NDR|indicando il settore del grafico corrispondente ai motivi di dolore}} Il creatore di tutto questo, il responsabile dell'esistenza di un mondo tanto terribile non può essere benevolo con noi. Se esiste un Dio deve essere malvagio, non c'è alcun dubbio. [...] Considerata la sua natura malvagia Dio ci procura sofferenze di ogni tipo. Per esempio, Satō, è stato lui a farti diventare hikikomori. E poi, è stata un'altra cattiveria di Dio far sì che io ti vedessi uscire da quell'albergo insieme alla tua senpai.<br />'''Satō''': Ehi, guarda che io...<br />'''Misaki''': Perciò io, alla fine, ho capito qual è la cosa giusta da fare. È necessario eliminare Dio. Se questa essenza malvagia venisse eliminata il mondo diventerebbe un posto meraviglioso. Purtroppo però c'è un grosso problema: nessuno sa come trovarlo e quindi come eliminarlo. Può darsi che io abbia una scarsa immaginazione per cui non riesco a credere fermamente in Dio come invece fanno tutte quelle persone.<br />'''Satō''': Quali persone?<br />'''Misaki''': Quelle che partecipano alle riunioni con mia zia, quelle che vanno al tempio il primo dell'anno... Sarebbe tutto più facile per me se facesse qualche miracolo eclatante come quelli di cui parla la Bibbia. A quel punto penso che riuscirei a credere nella sua esistenza, e in quel caso... potrei accusarlo... di tutte le cose brutte... e io... {{NDR|piangendo}} riuscirei a convincermi che la colpa non è mia.
===Episodio 23, ''Welcome to Misaki!''===
*'''Misaki'''<ref>In giapponese ''misaki'' significa ''promontorio''. Il titolo ''Welcome to Misaki!'' presenta quindi un doppio significato, riferito all'ambientazione degli eventi di questo episodio e, soprattutto, del successivo.</ref> {{NDR|citando le [[ultime parole]] di persone famose}}: «Le patate delle feste sono buonissime».<br />'''Satō''': Ah, questo l'ha detto il maratoneta [[Kōkichi Tsuburaya|Tsuburaya]], vero?<br />'''Misaki''': Dindon, dindon! Risposta esatta! [...] Ma come hai fatto a indovinare, Satō?<br />'''Satō''': Questa è una frase piuttosto celebre, sai? Nell'elenco, oltre alle patate delle feste, c'è il vino, il sushi, le seppie e altre cose ancora, non è così?<br />'''Misaki''': Sì, sì, questa la sapevi, bene. Pare che il maratoneta Tsuburaya sia tornato dai genitori poco prima di morire, e poi si dice che abbia mangiato le patate delle feste insieme a suo padre e a sua madre. [...] Credo che a chiunque venga il desiderio di tornare nel paese natale prima di morire.
*'''Misaki''' {{NDR|ripensando al suicidio della madre}}: Ancora oggi mi capita di sognarlo, sai? Anche se qualche volta ho la sensazione che tutta la mia vita sia un sogno. Chissà se le patate delle feste sono buone davvero...<br />'''Satō''': Chissà...
*'''Misaki''': Avanti, firma! Altrimenti io... io... non ce la faccio più!<br />'''Satō''': Andrà tutto bene! Ce la farai di sicuro! Vedrai, Misaki. Strofinati il corpo al freddo con un asciugamano, ti passerà. Certe sciocchezze alla fine non ti verranno più in mente.<ref>Satō consiglia a Misaki di strofinarsi il corpo con un asciugamano bagnato in acqua fredda: è una pratica di idroterapia che procura una sensazione di rilassamento. Vedi la voce [[w:Idroterapia|Idroterapia]] su Wikipedia e, per informazioni più dettagliate, la voce [[w:en:Hydrotherapy|Hydrotherapy]] su en. Wikipedia.</ref>
*'''Yamazaki''': Satō, ammettere a se stesso di essere una persona inutile non è una cosa tanto facile da fare, perciò sei sempre alla ricerca di qualcuno che sia ancora più inutile.<br />'''Megumi''': Se girate un po' su [[internet]], troverete un sacco di persone che si insultano. Quando qualcuno non trova una persona più inutile di lui nella vita reale, sfoga la sua frustrazione contro gli sconosciuti bollandoli come sfigati, in modo da sentirsi superiore almeno a loro.<br />'''Hitomi''': Che tristezza, vero? Calunniare e denigrare le altre persone diventa un modo per essere in pace con se stessi e diventa un'abitudine. Ma una cosa simile non può essere la vera salvezza. Anzi, al contrario, se avrai la forza di ammettere di essere una persona inutile, potresti sentirti meglio.
*Domanda: quand'è che uno può continuare a starsene chiuso in casa? Risposta: quando gli vengono garantiti abbigliamento, vitto e alloggio. Finché ti viene concesso il minimo necessario per vivere, puoi permetterti di tapparti in casa per sempre. Ma quando il sostentamento non è più garantito, se non hai la forza di morire... ti tocca lavorare. ('''Satō''')
*Le patate delle feste sono buone. Perciò, addio a tutti. ('''biglietto lasciato da Misaki''')
===Episodio 24, ''Welcome to the N.H.K.!''===
*Non gettare inutilmente la tua sola e unica vita. ('''cartello all'inizio della strada che conduce al promontorio''')
*Se hai il coraggio di buttarti, hai anche il coraggio di rialzarti. ('''cartello sul promontorio''')
*Io sono una pessima persona, che richiama l'infelicità. Nessuno al mondo ha bisogno di me... ma non volevo ammettere una cosa del genere, è per questo che avevo lavorato al progetto. Basterebbe una persona, se dimostrassi che anche una sola persona ha bisogno di me, allora quello che diceva il mio patrigno risulterebbe falso. Io vorrei continuare a vivere, però... questo progetto si è rivelato un fallimento. Persino uno come te, Satō, è capace di fare a meno di me. La mia esistenza non ha alcun senso. ('''Misaki''')
*Lasciare un messaggio è importante. Senza un messaggio non si può capire se si è trattato di suicidio oppure no, e crei dei fastidi al prossimo. ('''Misaki''')
*'''Satō''': Non farlo. Ti prego. Vivendo capitano anche cose belle. Non hai pensato che darai un dolore ai tuoi zii? E poi io... ho bisogno, ho bisogno di te, Misaki! Mi piaci, io ti amo, ti prego, non devi morire!<br />'''Misaki''': Dici cose divertenti, Satō, ma non funzionerà: io voglio morire!
*'''Satō''' {{NDR|pensando}}: È come mi ha detto Misaki una volta: continuando a vivere non si può evitare di affrontare altri momenti difficili. Non ha senso. Vivere non ha senso. Meglio morire, però... {{NDR|rivolto a Misaki}} però... tu... però tu non devi, non devi mai dire che desideri morire!<br />'''Misaki''': Addio Satō, è il momento. {{NDR|si lascia cadere dalla balaustra}}
*'''Satō''': Allora, i compiti?<br />'''Misaki''': Sì... {{NDR|porgendo il quaderno a Satō}} [...] Però è un po' umiliante che io mi faccia seguire nello studio proprio da te.<br />'''Satō''': Misaki, tu hai mollato il liceo, io ho abbandonato l'università: chiunque potrebbe dire chi di noi due è più preparato.<br />'''Misaki''': Tu dici? Comunque vedrai che passerò l'esame di ammissione e frequenterò un'università migliore della tua.
===[[Explicit]]===
{{Explicit serie televisive}}
'''Misaki''': Sai, ho pensato anch'io a una mia versione dell'NHK. Grazie al tuo gesto, Satō, quel dio malvagio è stato debellato. Però questo non vuol dire che il male non possa tornare a tormentarci in futuro, perciò... {{NDR|mostra un nuovo contratto a Satō}}<br />'''Satō''': Un gruppo giapponese per lo scambio degli ostaggi?<br />'''Misaki''': Chi aderisce mette la propria vita nelle mani di un altro socio. Insomma, in altre parole, questo vuol dire che se tu decidessi di morire, morirei anch'io. Sai, un po' come le nazioni in possesso di armi nucleari durante la guerra fredda, che si scrutavano a vicenda, anche se volessimo morire non potremmo più farlo.<br />'''Satō''' {{NDR|pensando}}: Onestamente, questo non risolve affatto i nostri problemi. Anche in futuro vivremo momenti in cui bisbiglieremo: «Non ce la faccio più», esattamente come ora. Tuttavia... Sì, non ho idea di quanto potrà durare, ma finché riesco... continuerò così.
==Citazioni tratte dal manga==
{{Fumetto
|tipo=Manga
|titolo=Welcome to the N.H.K.
|immagine=Welcome to the NHK.jpg
|dimensioneimmagine=<!--Per default settata a 285px-->
|titolooriginale=NHK ni yōkoso!
|paese=Giappone
|linguaoriginale=giapponese
|pubblicazione=2004
|pubblicazioneitaliana=2008
|genere=sentimentale, psicologico
|autore=[[Tatsuhiko Takimoto]]
|testi=Tatsuhiko Takimoto
|testiitaliani=traduzione a cura della Kadokawa Shoten
|disegni=Kendi Oiwa
|editoreitaliano=Edizioni BD – Jpop
|premi=
}}
===[[Incipit]]===
{{Incipit fumetti}}
In questo mondo... c'è una grande cospirazione... e io sono una vittima. Come? Non ci credete? ('''Satō''')
===Capitolo 1, ''Welcome To The Project!''===
*Se ti viene fame... se ti viene sete... basta che vai a comprare qualcosa... Ma da nessuna parte vendono le relazioni interpersonali! ('''Yamazaki''')
===Capitolo 4, ''Welcome To The Classroom!''===
*'''Misaki''': Sei ancora vergine, vero?<br />'''Satō''': Eh?!<br />'''Misaki''': Be', nessuna potrebbe starti vicino...<br />'''Satō''': Ma che... stai dicendo?! {{NDR|pensando}} Al liceo, con la senpai... quasi...<br />'''Misaki''': È ovvio! Gli hikikomori non possono avere la ragazza... e tu sei un hikikomori!
*'''Professore''': Ehi! Ti stai dando da fare? {{NDR|Dopo che Satō ha nascosto il compito}} Che hai da nascondere? Continua così, dai! Se hai paura che gli altri possano vedere quello che produci... non potrai mai diventare un creativo...<br />'''Satō''': Lasciami in pace! Cioè... mi stai prendendo per il culo? Non puoi guardare la gente dall'alto solo perché sei più bravo!<br />'''Professore''': Certo che posso farlo... Tu accetti solo quelli che sono al tuo livello o inferiore, vero? Forse sei tu a guardare la gente dall'alto in basso...
===Capitolo 8, ''Welcome To The Vacation!''===
*Domanda: perché siamo hikikomori? Perché odiamo la gente... perché non abbiamo fiducia in noi stessi... A quanto pare sono tutte risposte giuste, ma non in modo assoluto... Un senpai del liceo diceva {{sic|"Siamo sempre alla ricerca di una logica<ref>Il manga riporta questa nota: «Il termine è "idea" e ha qui un un valore estetico (n.d.a).»</ref> invisibile che sia solo nostra e che non appartenga agli altri." "Per quanto possa essere dolorosa..." "...non possiamo fare a meno di non cercarla..." "Anche di fronte alla non esistenza, continuiamo a cercare la verità..."}} ('''Hitomi''', pensando)
===Capitolo 10, ''Welcome To The Heaven!''===
*'''Nomura'''<ref name=Nomura/>: Tutti noi abbiamo qualcuno che ci vuole bene! E tu? Ci sarà pur qualcuno... avrai una famiglia, no?!<br />'''Minegishi''': [[Famiglia]]... {{NDR|mostra una foto in cui è con la moglie e il figlio}} finito il denaro, addio l'amore... È tutto un'illusione, i soldi, la famiglia, la felicità... [...] Io... io non ce la faccio più, ma... ma ragazzi giovani come voi non devono morire...
===Capitolo 12, ''Welcome To The Locked Room!''===
[[Immagine:Flickr - Nic's events - London - 14-15 Dec 2007 - 034.jpg|thumb|Quanto costa crescere un figlio?]]
*'''Misaki''': Satō... Sei disoccupato... e allora come fai a giocare senza tregua? Dove prendi i [[denaro|soldi]]?<br />'''Satō''': Ho chiesto la grana a casa...<br />'''Misaki''': Sai quanto ci vuole per mandare un figlio all'università?<br />'''Satō''': No... non saprei<br />'''Misaki''': Te lo calcolo... [...] in tutto fanno venti milioni di yen! Un sicario ci ammazzerebbe venti persone con questi soldi! E invece tu hai smesso di studiare e stai tutto il giorno davanti al computer... [...]<br />'''Satō''': Anche io lavorerò... un giorno!<br />'''Misaki''': Impossibile! Perché sei un hikikomori! Un hikikomori non è in grado di lavorare! Me lo hai dimostrato! Tu non vali niente!
===Capitolo 13, ''Welcome To The Blue Bird!''===
*Anche se mi sono laureata e ho cominciato a lavorare, ho accumulato tante esperienze... Però, Satō... ho incontrato delle persone che mi hanno fatto cambiare! Non mi faccio più influenzare dalle parole degli altri! Credo solo a quello che penso! Perché ognuno di noi ha delle grandi potenzialità! Vuoi incontrarli anche tu? Ti cambieranno la vita! ('''Megumi''')
===Capitolo 18, ''Welcome To The Trap!''===
*'''Hitomi''' {{NDR|vedendo Misaki scappare}}: Quella era una tua amica? [...] Avrà frainteso?<br />'''Satō''': Non ti preoccupare!<br />'''Hitomi''': Mi spiace... volevo assolutamente scusarmi per ieri... [...] Ok, vedo che è tutto a posto... Me ne vado... ma non devi perdere degli amici importanti per delle stupidaggini...
===Capitolo 20, ''Welcome To The Starry Sky!''===
*'''Misaki''' {{NDR|a Satō che vuole gettarsi da un dirupo}}: Perdonami! È tutta colpa mia! Perdonami!<br />'''Satō''': [...] Ascoltami tu! Ero un hikikomori! Davo troppa importanza al mio mondo e non riuscivo a uscire... è grazie a te, se ho messo il naso fuori casa! Avevo paura di farmi male! Paura di essere messo alla prova nell'amore, nel lavoro... scappavo da tutto! Tanto non potevo mettermi con la ragazza che mi piaceva! Tanto senza una laurea non avrei mai trovato un lavoro! Mi sono buttato a capofitto in una strada pericolosa! E quando mi sono guardato intorno avevo perso tutto! Ho toccato il fondo! Per la prima volta mi sono sentito senza speranza... però... Tu che sei in una situazione ben peggiore della mia... sei stata gentile con me... Ho deciso così! Morirò per te! Sicuramente... i miei genitori avranno stipulato un'assicurazione sulla mia vita! Quei soldi sono tuoi! [...]<br />'''Misaki''': Lascia stare il suicidio, non ci devi pensare! Perché tutte le cose che ti ho detto finora... erano delle bugie!
===Capitolo 25, ''Welcome To The Next Stage!''===
*Ma io non voglio lavorare... non voglio lavorare tutta la vita... capisci? Quelli che lavorano tutta la vita sono schiavi della società... cercavo un legame con le persone... finalmente sono tornato alla normalità. Già! Fin dall'inizio non c'è stata nessuna Misaki Nakahara! Non è mai esistita nessuna ragazza... che mi ha teso la mano per aiutarmi... [...] Anche nascendo un miliardo di volte, non ci sarà nessun angelo a salvarmi! ('''Satō''', dopo aver detto per telefono a Misaki che stava andando a un colloquio di lavoro)
===Capitolo 27, ''Welcome To The Self Destruction!''===
*Alla fine... ecco cosa significa essere un hikikomori. Praticamente... equivale a essere prigionieri di se stessi. ('''Satō''')
===Capitolo 30, ''Welcome To The Shuffle!''===
*Gli esseri umani hanno bisogno di speranze per vivere... pensare di poter diventare ricchi... pensare di poter diventare dei famosi creativi... credere nel paradiso... Ognuno fluttua nelle proprie allucinazioni e fantasie... dimenticando la dura [[realtà]]... Attribuendo valore al mondo a due dimensioni, ci si può liberare da quello in tre dimensioni... Identificando la realtà con il lavoro, ci si può liberare dalla famiglia. Ma io lo so. La vera realtà non esiste... È tutta una illusione senza senso. ('''Satō''')
===Capitolo 33, ''Welcome To The Kabuki-cho!''===
*Nel mondo ci sono un sacco di perdenti. Gente che non prende mai nulla sul serio... Sì, lo so. Quando qualcosa ti piace davvero, non importa se sbagli, non importa se dai fastidio agli altri... non importa nemmeno se crepi... Quello è "[[vivere]]" veramente! ('''Satō''')
*Per quanto ci si senta felici, un volta raggiunta la vetta... tutto finisce subito. ('''Misaki''')
===Capitolo 34, ''Welcome To The Revolution Bomb!''===
*La realtà è come il gioco delle sedie! Non ci sono posti per tutti! ('''Yamazaki''')
===Capitolo 39, ''Welcome To The Attic!''===
*Se è stato [[Dio]] ad aver creato questo mondo... per quanto si ricerchi la salvezza... è colpa sua se non veniamo amati. Anche se tutti mi odiano... è per colpa sua. ('''Misaki''')
*È brutto stare soli, vero? È brutto essere presi in giro, no? Io ti amerò... perciò, diventa mio prigioniero. E se, prima o poi, riuscirò a essere felice... ucciderò tale sentimento con tutte le mie forze. A quel punto... sarò triste... sarà il dolore più grande del mondo, giusto? Se sopporterò il dolore più grande del mondo, poi non avrò più paura. ('''Misaki''', abbracciando Satō)
===Capitolo 40, ''Welcome to the NHK!''===
*'''Satō''': Io non mi... lascerò più sconfiggere dalla cospirazione! Io sceglierò secondo la mia volontà! Ormai non mi interessa più il tuo carattere, il tuo aspetto, quello che pensi di me{{sic|...!}} Non me ne frega niente di niente! Questa volta, io, io... io mi innamorerò di te. Mi innamorerò di te... di mia volontà!<br />'''Misaki''': Ok...<br />'''Satō''' {{NDR|stupito}}: Io... penso di tornare di nuovo dalla mia famiglia e ricominciare da capo... lì diventerò di nuovo un... un creativo e guadagnerò dei soldi, quindi... Perciò... in qualche modo...<br />'''Misaki''': Ok! Ti aspetto!
===[[Explicit]]===
{{Explicit fumetti}}
{{NDR|Riferito al dialogo di cui sopra}} Sei mesi dopo... non sapevo nemmeno se quella scena fosse accaduta sul serio. Sono sempre il solito freeter<ref>Termine utilizzato per indicare le persone che si accontentano di lavori precari.</ref> che vorrebbe fare il creativo... Gli altri... be', più o meno stanno tutti bene... Non mi lascerò certo sconfiggere! Perché io sono un vero guerriero che affronterà la cospirazione! ('''Satō''')
==Citazioni tratte dal romanzo==
===[[Incipit]]===
A questo mondo i [[Cospirazione|complotti]] esistono.<br />Tuttavia, anche se raccontati in maniera credibile, in oltre il 99% dei casi sono pure e semplici fantasie, oppure deliberate menzogne.<br />Prendiamo certi testi che si trovano in libreria, per esempio ''La grande cospirazione ebraica che ha distrutto l'economia giapponese!'' o ''La cospirazione della CIA per celare gli accordi segreti con gli alieni...'' nient'altro che noiose invenzioni.<br />Eppure...
===Citazioni===
*Noi esseri umani andiamo matti per i "complotti".<br />Complotto.<br />Una parola affascinante, dal suono dolce e malinconico.<br />Ora proviamo ad analizzare, per esempio, il processo che ha portato alla formulazione della "teoria della congiura ebraica".<br />Chi teorizza una cosa del genere cova in sé orribili complessi e risentimenti: "perché sono povero?", "perché la mia vita non può essere più agiata?", "perché non riesco a trovarmi una ragazza?". La sua psiche ed il suo corpo sono esposti continuamente alle pressioni provenienti sia dal mondo esterno che dal suo Io.<br /><br />Senza dimenticare il profondo rancore represso, l'inesauribile odio nei confronti della società, la rabbia.<br />All'origine di tutto questo risentimento, però, c'è solo un carattere debole. Se uno è povero è perché non ha la capacità di guadagnare; se non ha una ragazza, è perché non ha alcun tipo di attrattiva.<br />Purtroppo, accettare questa verità e prendere coscienza da soli delle proprie incapacità presuppone una consistente dose di coraggio, e nessun essere umano vuole confrontarsi con i propri difetti. (pp. 5-6)
*Pur restando un caso estremamente raro, esiste un uomo che si è accorto di un vero "complotto". Uno che è stato testimone con i propri occhi di ciò che si sta subdolamente attuando in questo stesso istante.<br />E chi è quell'uomo?<br />Sono io. (pp. 6-7)
*Era una notte triste e solitaria. L'avvento del nuovo millennio non mi dava alcuna speranza. Avevo mangiato la tradizionale zuppa di mochi, ma mi veniva da piangere lo stesso. Ero un ventiduenne disoccupato che aveva abbandonato gli studi e che sentiva dentro di sé solo il freddo tagliente dell'inverno.<br />Nella mia stanza, le pareti puzzavano di fumo, c'erano vestiti sparpagliati alla rinfusa sul pavimento e c'ero io, in mezzo a tutto quel sudiciume, che continuavo a sospirare «Aah...»<br />''Ma come ho fatto a ridurmi così?''<br />Non facevo che pensare a questo.<br />«Aah...» E piagnucolavo.<br />Se non mi sbrigo a cambiare qualcosa nella mia vita, diventerò un emarginato sociale. Resterò indietro, più indietro di quanto non lo sia già, dopo aver abbandonato gli studi a metà, come un fallito!<br />Devo cercarmi subito un lavoro e tornare in carreggiata.<br />''Però, proprio non ci riesco.<br />Ma perché? Perché no?''<br /><br />Facile. Perché io sono uno ''hikikomori''. (pp. 9-10)
*Se si disputassero le "Olimpiadi mondiali di hikikomori", ho la presunzione di credere che otterrei ottimi risultati.<br />Contro qualunque tipo di hikikomori di qualunque Paese, sono certo che vincerei io.<br />Sia che si tratti degli hikikomori russi che si rifugiano nella vodka, o di quelli inglesi che si buttano sulle droghe, oppure di quelli americani che sparano a casaccio nei luoghi pubblici. (p. 11)
*Un certo [[Tatsuhiko Shibusawa]] diceva: «L'illuminazione che si ottiene mediante l'apprendistato religioso, così come quella ottenuta grazie alle droghe, in fin dei conti non sono che la medesima cosa».<br />Se è così, allora io arriverò all'illuminazione grazie alla droga.<br />In questo modo, sfuggirò alla condizione di hikikomori. (p. 13)
*Fuori è pieno di [[pericolo|pericoli]]. Le macchine sfrecciano ad alta velocità, il polline dei cedri svolazza e le strade sono infestate da aggressori occasionali.<br />Come posso lanciarmi verso un mondo tanto pericoloso? Può davvero andare tutto bene?<br />Ad essere sincero, sono molto spaventato.<br />Cioè, è impossibile.<br />Un essere inutile come me non potrebbe mai condurre una vita sociale normale.<br />Per esempio ieri, nonostante mi fossi svegliato dopo tanto tempo ad un'ora decente, ossia alle sette di mattina, sono rimasto disteso a letto fino a mezzogiorno, assorto nei miei pensieri.<br />Uno così non ha alcuna possibilità di avere una vita sociale normale.<br />Uno che chiude gli occhi pensando di fare un breve [[pennichella|riposino]] e finisce per dormire profondamente fino alle cinque di mattina, non ha alcuna speranza di avere una vita sociale normale [...]. Aah, meglio morire! (pp. 23-24)
*''Addio.<br />Addio, signora del gruppo religioso.<br />Addio, Misaki dal parasole bianco.<br />Addio. Addio a tutti.<br />Io parto.<br />Ora chiuderò la porta dell'appartamento, darò le mandate, tirerò completamente anche le tende e partirò.''<br />Mi sono steso sul letto e ho smesso di respirare.<br />Mi sono tappato forte la bocca con entrambe le mani e ho trattenuto il respiro.<br />''Aah... [[Asfissia|soffoco]]. Soffoco.<br />Sto per morire. Ho già trattenuto il fiato per ben trenta secondi. Tra pochissimo muoio.''<br />E invece la mia ultima ora non si decideva ad arrivare. E questo perché l'aria mi filtrava attraverso il naso.<br />A questo mondo niente va come vogliamo. (pp. 33-34)
*Terrorizzato da una vita senza futuro, spaventato da ansie immotivate, questa mia esistenza senza prospettive, mediocre e così stupida da far quasi ridere, è proseguita e prosegue ancora.<br />Ero circondato da paure senza forma.<br />Per questo mi ero rinchiuso in casa e mi ero messo a dormire. Avevo dormito tanto profondamente da stancarmene. Era passata la primavera, se n'era andata l'estate, era arrivato l'autunno, poi l'inverno.<br />E ancora l'ennesima, dolce, primavera.<br />Il tempo scorreva in avanti, invece io mi ero rinchiuso una volta per tutte e mi sentivo completamente perso. Il vento della sera era fresco, piacevole, ma nonostante questo, io ho continuato a dormire. (p. 52)
*''La [[Canzoni dai libri|canzone]] dello hikikomori''<br />Parole e musica di Tatsuhiro Satō<br />''La camera da sei [[tatami]] continua a congelarsi, in questo appartamento monocolore.<br />La mia fuga è lontana, non riesco a vederla. Sedici ore al giorno a letto a dormire e svegliarmi.<br />Sotto l'ombra di quel kotatsu e lì intorno, uno scarafaggio si nasconde.<br />Mangio una volta, un solo pasto al giorno, e il mio peso diminuisce sempre di più.<br />E se anche a volte vado al [[konbini]], lo sguardo della gente mi terrorizza.<br />Mi vengono perfino i freddi sudori, devo pensare alle difficoltà della fuga.<br />La ricerca della cospirazione NHK mi porta solo illusioni.<br />Anche oggi il sole è calato e a fatica mi stendo sul mio letto umido.<br />Sono stanco, ho la testa pesante.<br />Aah, non ce la faccio più! Non ce la faccio più!'' (pp. 54-55)
*Gli esseri umani sono animali dall'[[istinto]] frantumato [...]. Quegli animali [...], a causa di concetti moderni come "amore" e "affetto", hanno finito con il reprimere completamente i propri istinti. Ma, ovviamente, resta l'inganno. E per dissimulare quest'inganno, la razza umana ha dato vita a nuovi concetti. Per questo, più passa il tempo e più il mondo diventa complicato. Tuttavia, questa complessità non riesce a dissimulare alla perfezione tutte le varie contraddizioni scaturite dalla distruzione degli istinti,<br />E così, ciò che si genera è un disperato conflitto bipolare.<br />Parola e istinto.<br />Pensiero e corpo.<br />Ragione e desiderio sessuale.<br />Questi concetti antagonisti sono come due serpenti che si mordono la coda a vicenda. I due serpenti, per stabilire ognuno il proprio predominio, continuano costantemente ad ingaggiare violente battaglie. È per questo che si attorcigliano nelle loro spire. E più si attorcigliano e si contorcono, più noi soffriamo. (pp. 79-80)
[[Immagine:Lolicon Sample.png|thumb|[[Tatsuhiro Satō|Satō]] e [[Kaoru Yamazaki|Yamazaki]] sono ossessionati da figure femminili in stile ''[[Vladimir Vladimirovič Nabokov#Lolita|Lolita]]'']]
*Anche noi volevamo trascorrere una vita allegra e felice, sorridendo ogni giorno; una vita ordinaria, semplice. Ma ormai questo, a causa delle incomprensibili e tempestose onde del destino, per qualche ragione è diventato assolutamente impossibile. Perciò piangi! Dillo pure: «Come soffro!» Devi dire: «Lo giuro, io volevo diventare uno che aiuta la gente, volevo essere rispettato da tutti. Volevo vivere in armonia con tutti e invece adesso sono uno hikikomori ossessionato dalle bambine!» Avanti, piangi! Piangi! (p. 98)
*«Mi chiedo che fine faremo.» ''Mi capita di essere tormentato da simili pensieri, ma in fin dei conti sono un fallito, uno hikikomori. Finché non toccherò il limite, ho deciso che continuerò a fuggire dalla realtà.'' (p. 111)
*Lo stomaco mi faceva male costantemente. Mi sentivo messo alle strette, avevo quel senso di impazienza che non dà via di scampo, proprio come il giorno prima di un esame. Per uno come me, con una psiche tanto fragile, quella sensazione dava un forte senso di oppressione, con effetti davvero devastanti.<br />Tuttavia, come c'era scritto in un libro di [[Fëdor Dostoevskij|Dostoevskij]] o di chi per lui, dentro al dolore che ha superato ogni limite esiste realmente e contemporaneamente un innegabile piacere. In altre parole, quando lo [[stress]] supera un certo livello, chissà perché gli esseri umani vanno su di giri. Quanto si viene messi con le spalle al muro, al contrario, per assurdo, ci si sente esaltati. La tensione cresce. Ed è divertente. (p. 160)
*Nella vita di un essere umano la proporzione tra i dolori e le gioie è sicuramente di nove a uno. L'altro giorno li ho provati a scrivere sul quaderno e li ho calcolati per bene. (p. 181)
*Anche se esistesse questo Dio malvagio, noi, al contrario di quel che sembra, potremmo vivere sereni. E sai perché? Perché ci basterebbe addossare a lui tutta la colpa della nostra infelicità e starcene tranquilli. (p. 182)
*Per uno hikikomori l'inverno è doloroso. Fa freddo, si gela, e io sono triste.<br />Per uno hikikomori anche la primavera è dolorosa. Sono tutti euforici e io sono invidioso.<br />L'estate, poi, è dolorosa da morire. (p. 187)
*Io sono un ingordo, più di chiunque altro. Non la voglio una mezza felicità. E non mi serve nemmeno un fuocherello moderato. Io voglio una felicità che duri per sempre, ma è una cosa impossibile! Non lo so il perché, ma in questo mondo prima o poi sorge qualche ostacolo. Le cose importanti si infrangono in un lampo. Ho vissuto per ben ventidue anni. Una cosa così la so anch'io. Qualunque cosa si rompe. Perciò è meglio non aver bisogno di nulla fin dall'inizio. (p. 211)
*Vivrò da solo e morirò da solo. Nonostante tutto, ho una speranza.<br />Si, ce l'ho una speranza.<br />Guarda, proprio qui vicino, c'è qualcosa che brilla pallido e dolce.<br />È il vero paese natio, quello che ti fa commuovere di nostalgia e tristezza. (p. 212)
*Mi sono sentito triste e depresso, perché solo ora ero riuscito ad afferrare in pieno il significato di quel videogioco.<br />«Il guerriero che affronta il male».<br />Era esattamente quello a cui noi aspiravamo.<br />Volevamo combattere contro la malvagia organizzazione. Volevamo combattere i [[cattiveria|cattivi]]. Nel caso in cui fosse scoppiata una guerra, ci saremmo immediatamente arruolati nell'Esercito della Difesa e probabilmente avremmo fatto attacchi kamikaze. Di sicuro quello sì che era un modo di vivere che aveva un senso e un modo di morire da veri duri. Se per caso in questo mondo ci fossero stati cattivi, noi li avremmo combattuti. Li avremmo combattuti con i pugni alzati. Di quello ero certo.<br />''Ma i cattivi non esistono. Il mondo è pieno di complessità e non esistono cattivi che si riconoscono così, a occhio nudo. È una cosa penosa e drammatica.'' (p. 218)
*''Anche io conosco la sua angoscia, anche se solo in minima parte. Certo, ne conosco soltanto la parte più superficiale, ma comunque, più o meno, la capisco.<br />Lei non ha più speranze. La sua sofferenza non si spegnerà mai.<br />Ma è un a cosa normale. Perché la sofferenza di Misaki è probabilmente quella che accomuna tutto il genere umano. È l'angoscia di cui è pieno il mondo.'' (p. 227)
*''Sono convinto che la mia vita è esistita per questo momento. In un modo o nell'altro, io farò vivere questa ragazza. Credo che sia questo il mio compito. Se così non fosse non avrebbe senso. Tutta la mia vita non avrebbe significato nulla. Non avrebbe senso vivere e morire. Ecco perché ho capito. Ora comprendo tutto. Conosco tutto, ogni cosa si ricollega all'altra.<br />Devo salvare Misaki, che sta tremando di paura. La salverò in cambio della mia vita.'' (p. 237)
*D'ora in avanti, ogni volta che intorno a te succede qualcosa di brutto, sta' pur certa che è colpa dell'NHK. È lei l'unica colpevole. Anche se... il nome NHK è assolutamente provvisorio. Tanto il nome non significa niente. Se non ti piace questo, chiamalo pure come vuoi. Puoi chiamarlo anche Satana. Va bene anche "Dio malvagio", tanto è lo stesso.<br />''Infatti. Il nome non è importante. È soltanto una combinazione di suoni. Un nemico immaginario che ci tormenta: ecco la vera essenza dell'NHK.'' (p. 240)
===[[Explicit]]===
[[Immagine:Rainbow over Bristol.jpg|thumb|L'arcobaleno in un cielo cupo]]
''In fin dei conti non abbiamo risolto proprio nulla.''<br />''Non è cambiato assolutamente niente.''<br />''Continuiamo a vivere guardando avanti?''<br />''Idiota!''<br />''Andrà tutto bene perché abbiamo sogni?''<br />''Ma quali sogni?!''<br />''Con molta probabilità, d'ora in avanti continuerò a vivere mormorando tutti i santi giorni:'' «Non ne posso più! Non ne posso più!»<br />''Ti sembra sensato? Oppure no?''<br />«...»<br />Per un attimo, mi sono fatto coinvolgere da questi pensieri, ma poi alla fine ho meso la firma sul contratto.<br />Dopo averlo riposto nella borsa, Misaki mi ha afferrato le spalle e mi ha tirato verso di sé.<br />I nostri occhi si sono incontrati a una distanza ravvicinata.<br />Poi ad alta voce lei ha dichiarato: «Benvenuto nell'NHK!»<br />Ho iniziato a ridere, incitato dall'espressione terribilmente eccitata del suo volto.<br />Mentre venivo preso da un attacco compulsivo di risate, ho pensato:<br />''Non so fino a quando la cosa potrà durare, ma cercherò di impegnarmi come posso.''<br /><br />''Alla fine, anche se non ho capito molto, ho preso una decisione.''<br />Era la nascita di Tatsuhiro Satō, il primo membro dell'associazione NHK.
==Citazioni su ''Welcome to the NHK''==
*Ancora adesso, io non riesco a vedere questo romanzo in maniera oggettiva.<br />Ogni volta che lo rileggo mi viene una leggera confusione mentale. Sudo freddo.<br />Ogni volta che mi avvicino a qualche passaggio, mi viene voglia di scagliare fuori dalla finestra il computer in cui sono conservati tutti i capitoli. Leggendo altri punti, invece, mi scatta la voglia di andare a fare il monaco eremita su una sperduta montagna indiana.<br />Probabilmente tutto questo è dovuto al fatto che i temi affrontati nel libro sono ancora terribilmente attuali per me.<br />Non riesco a guardare con occhio distaccato frasi come «A quell'epoca eravamo giovani».<br />Perché per me è ancora un problema.<br />Comunque, ho provato a finirlo, scrivendo tutto quello che potevo.<br />Questo è quello che ne è venuto fuori.<br />E provo a rileggerlo, con la faccia rossa per la vergogna.<br />Quando sono di buon umore penso: «Fantastico! Sono un genio!», che quando sono depresso diventa: «Come ho fatto a scrivere una roba del genere? Faccio schifo! Voglio morire!» A parte tutto questo, però, credo di poter affermare davvero che ho scritto "tutto quello che potevo". ([[Tatsuhiko Takimoto]])
*Ci sono abbondanti elementi di Holden Caulfield<ref>Il protagonista del romanzo ''[[J.D. Salinger#Il giovane Holden|Il giovane Holden]].''</ref> e di Tyler Durden<ref>Uno dei personaggi del romanzo ''[[Fight Club (romanzo)|Fight Club]]''.</ref> in Satō e negli eventi che lo circondano per rendere questo romanzo una consistente lettura per chiunque sia interessato ai libri che esaminano la condizione umana.<ref group="fonte">''[...] there's enough Holden Caulfield, or even Tyler Durden, in Satou and the events that surround him to make this story a solid read for anyone interested in books that examine the human condition.'' (da ''[http://comics.ign.com/articles/831/831634p1.html Welcome to the N.H.K.: Move over, Holden Caulfield]'', ''IGN'', 30 ottobre 2007)</ref> (A.E. Sparrow)
*{{NDR|Riferito al romanzo}} Consigliato non solo a chi è incuriosito dalla tematica affrontata ma anche a chi ha già letto il manga o ha visto la serie animata: questi si troveranno di fronte a un'opera più matura, solida, concentrata e diretta, priva di quei riempitivi e annacquamenti dovuti al passaggio a media con target ed esigenze differenti.<ref group="fonte" name=Addari>Da ''[http://www.mangaforever.net/44887/nhk-light-novel-recensione-anteprima Welcome to the NHK (Light Novel): Recensione in anteprima]'', ''MangaForever'', 27 ottobre 2011.</ref> (Roberto Addari)
*{{NDR|Riferito alla grafica del manga}} È infinitamente piacevole guardare la varietà di espressioni scioccate, turbate e stressate di Satō quando affronta ognuno dei mali della società.<ref group="fonte">''It's endlessly entertaining to watch the parade of shocked, disturbed and stressed-out faces as Satou confronts each of society's ills.'' (da ''[http://www.animenewsnetwork.com/review/welcome-to-the-n.h.k./gn-3 Welcome to the N.H.K.]'', ''Anime News Network'', 12 agosto 2007)</ref> (Carlo Santos)
*I dialoghi sono pieni di vigore e ingegno, con un tono lineare che trasmette slanci folli, insuccessi lacrimevoli e tutte le situazioni intermedie.<ref group="fonte">''the dialogue is full of vigor and wit, with a straightforward tone that conveys mad outbursts, tearful breakdowns, and everything in between.'' (da ''[http://www.animenewsnetwork.com/review/welcome-to-the-n.h.k./gn-3 Welcome to the N.H.K.]'', ''Anime News Network'', 12 agosto 2007)</ref> (Carlo Santos)
*Nonostante il taglio (auto)ironico, che ben si sposa alla descrizione di situazioni sopra le righe aiutando a stemperare casi umani e temi piuttosto forti (si parla anche di suicidio, violenze domestiche e uso di stupefacenti), l'autore non sembra cercare più di tanto la simpatia o la commiserazione di chi legge verso il suo personaggio, che se non è apertamente condannato non è nemmeno giustificato come spesso accade in opere simili.<ref group="fonte" name=Addari/> (Roberto Addari)
*Personalmente, credo che "Make Love, Not ''Warcraft''"<ref>Titolo dell'ottavo episodio della decima stagione di ''[[South Park]]''; un gioco di parole ottenuto unendo il motto degli hippie «Fate l'amore, non la guerra» con quello del videogioco ''Warcraft'' della Blizzard Entertainment.</ref> impallidisca di fronte al modo in cui è trattato il tema nella brillante serie anime ''Welcome to the NHK'' (2006), specialmente negli episodi "Welcome to the Fantasy!" e "Welcome to Game Over!"<ref group="fonte">''Personally, I feel that "Make Love, Not ''Warcraft''" pales next to the treatment of the theme in the brilliant anime series ''Welcome to the NHK'' (2006), particularly the episodes "Welcome to the Fantasy!" and "Welcome to Game Over!"'' (da ''After the New Wawe: Science Fiction Since 1980'', Nader Elhefnawy, 2011, [http://books.google.it/books?id=ztyLjzdvB6UC&pg=PA219 p. 219]. ISBN 1463644825)</ref> (Nader Elhefnawy)
*{{NDR|Riferito alla sceneggiatura del manga}} Tra situazioni rocambolesche e gag assurde, mi sa che alla fine mi sono perso. Quello che è rimasto è un messaggio troppo diretto, che non è né comico né narrativo: "la [[volontà]] cambia le persone". I bei ricordi non svaniscono, ma sento di voler chinare il capo e scusarmi con tutti. Mi vergogno moltissimo. Eppure, voglio anche ringraziarvi... Probabilmente ho fallito e la responsabilità è mia. Se chiudo gli occhi, affiorano alla mia mente i sorrisi di Satō, Yamazaki e Misaki. Mi vengono in mente solo cose belle, che non dimenticherò. [...]<br />Mille grazie, davvero.<br />Se nei momenti liberi vi tornerà in mente questo manga, per me non ci potrà essere gioia più grande. ([[Tatsuhiko Takimoto]])
*''Welcome to the NHK'' è un vera gemma degli anime! [...] Quello che vediamo è un delicato racconto umano di un giovane uomo che fa i conti con la vita da adulti a Tokyo. [...] È più di un anime. È un film.<br />Non potrò mai raccomandare abbastanza questa serie. È forse il miglior anime che io abbia visto nel 2008.<ref group="fonte">''Welcome to the NHK is a true anime gem! [...] What we see is a delicately human tale of a young man coming to terms with adult life in Tokyo. [...] This is more than just anime. This is film.''<br />''I cannot recommend this series enough. It is perhaps the best anime I saw during 2008.'' (da ''[http://www.awn.com/articles/anime/anime-reviews-anime-sans-usual-suspects/page/2%2C1 Anime Reviews: Anime Sans the Usual Suspects]'', ''Animation World Network'', 15 gennaio 2009)</ref> (James Brusuelas)
==Note==
<references />
===Fonti===
<references group="fonte" />
==Bibliografia==
*Tatsuhiko Takimoto, ''Welcome to the NHK'', traduzione di Daniela Guarino, Edizioni BD, Milano, 2011. ISBN 978-88-6123-877-0
*Tatsuhiko Takimoto, Kendi Oiwa, ''Welcome to the NHK'', traduzione a cura della Kadokawa Shoten, Edizioni BD, collana ''Seinen manga'', Milano, ottobre 2008 – settembre 2009. Vol. 1, ISBN 978-88-6123-363-8; Vol. 2, ISBN 978-88-6123-382-9; Vol. 3, ISBN 978-88-6123-409-3; Vol. 4, ISBN 978-88-6123-436-9; Vol. 5, ISBN 978-88-6123-467-3; Vol. 6, ISBN 978-88-6123-506-9; Vol. 7, ISBN 978-88-6123-524-3; Vol. 8, ISBN 978-88-6123-547-2
==Altri progetti==
{{interprogetto|w=Welcome to the NHK|w2_etichetta=episodi di ''Welcome to the NHK''|w2=Episodi di Welcome to the NHK|w2_preposizione=riguardante gli}}
{{Welcome to the NHK}}
{{vetrina|15|maggio|2013|arg=serie televisive|arg2=fumetti|arg3=opere letterarie}}
[[Categoria:Romanzi]]
[[Categoria:Welcome to the NHK| ]]
757gl6i5f1mlfxe58pdq3wtrz0gq5jq
Pasquale Stanislao Mancini
0
69024
1382826
1219568
2025-07-10T14:15:34Z
Spinoziano (BEIC)
86405
Giuseppe Carle
1382826
wikitext
text/x-wiki
[[Immagine:Pasquale Stanislao Mancini.jpg|thumb|Pasquale Stanislao Mancini]]
'''Pasquale Stanislao Mancini''' (1817 – 1888), giurista e politico italiano.
==Citazioni di Pasquale Stanislao Mancini==
*La responsabilità dei ministri senza norme concrete, con maggioranze instabili negli elementi onde si compongono, ma quasi sempre compiacenti e sovente più ministeriali dei ministri stessi con rilassate abitudini e senza essersi finora in Italia inaugurata la pratica dell'alternativa dei partiti al potere, è piuttosto una pomposa parola e un passaporto a violare le leggi che una seria malleveria, benché col sussidio di opportuni provvedimenti potrebbe divenirlo.<ref>Citato da Francesco Pais Serra nella [https://storia.camera.it/regno/lavori/leg15/sed317.pdf 2<sup>a</sup> Tornata del 23 giugno 1884] della Camera dei Deputati (Regno d'Italia).</ref>
*Le chiavi del [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]] sono nel Mar Rosso<ref>La frase originale è: "Voi temete ancora che la nostra azione nel Mar Rosso ci distolga da quello che chiamate il vero e importante obiettivo della politica italiana, che deve essere il Mediterraneo. Ma perché invece non volete riconoscere che nel Mar Rosso, il più vicino al Mediterraneo, possiamo trovare la chiave di quest'ultimo, la via che ci conduca ad una efficace tutela contro ogni turbamento del suo equilibrio?" (Camera dei Deputati, 27 gennaio 1885). Citato in [[Giuseppe Fumagalli]], ''[[s:Indice:Chi l'ha detto.djvu|Chi l'ha detto?]]'', Hoepli, 1921, p. 326.</ref>
*{{NDR|Su [[Giovanni Passannante]]}} Ora, o signori, quest'attentato è una rivelazione. Mettiamoci una mano sulla coscienza: quanti siamo qui dentro credevamo impossibile un fatto di questa natura. Perché è desso avvenuto? È un fatto isolato? Chi armò la mano di quel miserabile assassino? Io non lo so. Appartiene all'autorità giudiziaria con le sue indagini spargere qualche raggio di luce su questo doloroso mistero. Ma il paese, o signori, è stato gettato in una angosciosa inquietudine da questo fatto, e da quelli che hanno dimostrato di avere con esso una eloquente corrispondenza, intrapresi a danno di pacifici cittadini, con brutalità indegna di uomini che vivono in mezzo ad un popolo così civile ed abituato all'esercizio delle libertà, quale si è mostrato da quattro lustri il popolo italiano.<ref>Citato in Giuseppe Galzerano, ''Giovanni Passannante'', Galzerano, 2004, p. 186-187.</ref>
==Citazioni su Pasquale Stanislao Mancini==
*Nella vita scientifica del Mancini può facilmente essere trovato questo vocabolo e questo concetto: esso è quello di ''nazionalità''.<br>Non è già che il Mancini abbia trovato il vocabolo o scoperto per il primo il concetto di nazionalità; ma mentre questo aggiravasi nell'atmosfera, sentito già da molti, ma osservato ancora da pochi, egli riuscì ad afferrarlo, a racchiuderlo in una formola, e così pervenne a cambiarlo, come direbbe il Fouillée, in una ''idea-forza'', che da una parte valse a coordinare la scienza del diritto internazionale, e dall'altra conferì a rendere sempre più consapevole di sé quel sentimento nazionale, che ancora sonnecchiava nel pensiero di molti. ([[Giuseppe Carle]])
==Note==
<references />
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Mancini, Pasquale Stanislao}}
[[Categoria:Giuristi italiani]]
[[Categoria:Politici italiani]]
let50pqp264fqp7t1eiiheit6b93am6
Anton Maria Zanetti
0
69872
1382846
846984
2025-07-10T17:52:37Z
Zanekost
61842
1382846
wikitext
text/x-wiki
{{PDA}}
[[File:Anton Maria Zanetti junior, figlio del quondam Alessandro.JPG|thumb|Anton Maria Zanetti]]
'''Anton Maria Zanetti''' (1706 – 1778), disegnatore italiano.
==''Della pittura Veneziana''==
*{{NDR|[[Canaletto]]}} Unì il Canal ne' suoi quadri alla natura le pittoresche licenze con tanta economia, che le opere sue vere compariscono a chi non ha che buon senso per giudicarne; e chi molto intende trova di più in esse grand'arte nella scelta de' siti, nella distribuzione delle figure, nei campi, nel maneggio delle ombre e dei lumi; oltre a una nitidezza e saporita facilità di tinta e di pennello, effetti di mente serena e di genio felice.<ref name="multi"/> (pag. 462)
==''Descrizione di tutte le pubbliche pitture della Città di Venezia e isole circonvicine''==
*{{NDR|[[Canaletto]]}} Particolarissimo pittor di vedute, al quale e nella intelligenza, e nel gusto e nella verità, pochi tra gli scorsi e nessuno tra i presenti si può trovar che si accostino.<ref name="multi">Citato in ''Canaletto'', I Classici dell'arte, a cura di Cinzia Manco, pagg. 181 – 188, Milano, Rizzoli/Skira, 2003. [http://id.sbn.it/bid/LIG0013537 IT\ICCU\CAG\0608462]</ref> (pag. 60)
*{{NDR|[[Alessandro Marchesini]]}} Opera con gran decoro e valore, spezialmente nelle figure minori del naturale, e dà a vedere gl'ottimi insegnamenti, che ebbe dalla scola del famoso Carlo Cignani, la quale seguì con onore in tempo della sua gioventù.<ref name="multi"/> (pag. 60)
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Anton Maria Zanetti, ''[http://books.google.it/books?id=_7Y-AAAAcAAJ&vq=antonio%20canale&hl=it&pg=PA60#v=onepage&q&f=false Descrizione di tutte le pubbliche pitture della Città di Venezia e isole circonvicine]'', pp. 15 – 63, presso Pietro Bassaglia, Venezia, 1733.
* Anton Maria Zanetti, ''[http://books.google.it/books?id=tsg-AAAAcAAJ&dq=Della%20pittura%20veneziana%20zanetti&hl=it&pg=PA462#v=onepage&q&f=false Della pittura Veneziana]'' <small>e delle opere pubbliche de Veneziani maestri libri quinque</small>, presso Gianbatista Albrizzi, Venezia, 1771.
==Altri progetti==
{{ip|w|commons=Category:Antonio Maria Zanetti}}
[[Categoria:Disegnatori italiani|Zanetti, Anton Maria]]
[[Categoria:Storici dell'arte italiani|Zanetti, Anton Maria]]
j5kuddk6ut5wpo3zqfbpwz1vhpflhcu
1382847
1382846
2025-07-10T18:13:12Z
Udiki
86035
Immagine diversa da Wikipedia
1382847
wikitext
text/x-wiki
{{PDA}}
[[File:Anton Maria Zanetti.jpg|thumb|Anton Maria Zanetti]]
'''Anton Maria Zanetti''' (1706 – 1778), disegnatore italiano.
==''Della pittura Veneziana''==
*{{NDR|[[Canaletto]]}} Unì il Canal ne' suoi quadri alla natura le pittoresche licenze con tanta economia, che le opere sue vere compariscono a chi non ha che buon senso per giudicarne; e chi molto intende trova di più in esse grand'arte nella scelta de' siti, nella distribuzione delle figure, nei campi, nel maneggio delle ombre e dei lumi; oltre a una nitidezza e saporita facilità di tinta e di pennello, effetti di mente serena e di genio felice.<ref name="multi"/> (pag. 462)
==''Descrizione di tutte le pubbliche pitture della Città di Venezia e isole circonvicine''==
*{{NDR|[[Canaletto]]}} Particolarissimo pittor di vedute, al quale e nella intelligenza, e nel gusto e nella verità, pochi tra gli scorsi e nessuno tra i presenti si può trovar che si accostino.<ref name="multi">Citato in ''Canaletto'', I Classici dell'arte, a cura di Cinzia Manco, pagg. 181 – 188, Milano, Rizzoli/Skira, 2003. [http://id.sbn.it/bid/LIG0013537 IT\ICCU\CAG\0608462]</ref> (pag. 60)
*{{NDR|[[Alessandro Marchesini]]}} Opera con gran decoro e valore, spezialmente nelle figure minori del naturale, e dà a vedere gl'ottimi insegnamenti, che ebbe dalla scola del famoso Carlo Cignani, la quale seguì con onore in tempo della sua gioventù.<ref name="multi"/> (pag. 60)
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Anton Maria Zanetti, ''[http://books.google.it/books?id=_7Y-AAAAcAAJ&vq=antonio%20canale&hl=it&pg=PA60#v=onepage&q&f=false Descrizione di tutte le pubbliche pitture della Città di Venezia e isole circonvicine]'', pp. 15 – 63, presso Pietro Bassaglia, Venezia, 1733.
*Anton Maria Zanetti, ''[http://books.google.it/books?id=tsg-AAAAcAAJ&dq=Della%20pittura%20veneziana%20zanetti&hl=it&pg=PA462#v=onepage&q&f=false Della pittura Veneziana]'' <small>e delle opere pubbliche de Veneziani maestri libri quinque</small>, presso Gianbatista Albrizzi, Venezia, 1771.
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Zanetti, Anton Maria}}
[[Categoria:Disegnatori italiani]]
[[Categoria:Storici dell'arte italiani]]
nsvsp88xnwwt6t5anbxntc3vj74od6e
Slogan fascisti
0
76766
1382869
1377915
2025-07-11T06:24:29Z
Vale93b
2254
1382869
wikitext
text/x-wiki
[[File:Coazze - Motto fascista.jpg|thumb|Slogan fascista presente a Coazze, Torino]]
Raccolta di '''slogan fascisti'''.
{{Indice}}
==A==
*Abbiamo dei vecchi e dei nuovi conti da regolare: li regoleremo.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!cremona-scritte--motti-del-ventennio/c57x su un'abitazione di Drizzona, Cremona]. Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini a Cagliari l'8 giugno 1935 in occasione del saluto alla divisione "Sabauda".</ref>
*A chi l'[[Guerra d'Etiopia|Abissinia]]? A noi!<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_N-R/Porto_Viro/index.html sul portico di un edificio di Porto Viro, Rovigo].</ref>
*Agli atti di guerra risponderemo con atti di guerra.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!vercelli-scritte--motti-del-ventennio/ck4l su un'abitazione di Stroppiana, Vercelli]. Tratto dal discorso di Benito Mussolini pronunciato a Roma il 2 ottobre 1935.</ref>
*Adoriamo il lavoro che dà la bellezza e l'armonia alla vita.<ref>Citato sui muri di un edificio di via San Lorenzo, di Palermo, in occasione della visita del Duce dell'estate 1937: vedi Claudio Mancuso, ''[http://www.storiamediterranea.it/wp-content/uploads/mediterranea/p2493/r1271.pdf Palermo in camicia nera. Le trasformazioni dell'identità urbana (1922-1943)]'' in ''Mediterranea. Ricerche storiche'', anno V, n. 14, dicembre 2008, pag. 648.</ref>
*Alle sanzioni militari risponderemo con misure militari.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!brescia-scritte--motti-del-ventennio/cnm6 su un'abitazione di Mazzano, Brescia]. Tratto dal discorso di Benito Mussolini pronunciato a Roma il 2 ottobre 1935.</ref>
*All'ombra dei nostri gagliardetti è bello vivere, ma se sarà necessario sarà ancora più bello morire.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Castelbellino/index.html su un'abitazione di Castelbellino, Ancona]. Tratto dal discorso del 28 marzo 1926.</ref>
*Anche con l'opera quotidiana, minuta ed oscura si fa grande la Patria.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!novara-scritte--motti-del-ventennio/cou su un'abitazione di Vergano, frazione di Brogomanero, Novara] (vedi anche [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Vergano/index.html qui]). Tratto dal discorso pronunciato a Vercelli il 28 settembre 1925.</ref>
*Andremo contro chiunque, di qualunque colore, tentasse di traversarci la strada.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!belluno-scritte--motti-del-ventennio/c8yo su un'abitazione di Quero, Belluno]. Presente anche come "andremo contro chiunque tentasse di traversarci la strada" [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Acciano/index.html su un'abitazione di Acciano] e [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Capestrano/index.html di Capestrano, L'Aquila]. Tratto dal discorso pronunciato a Eboli il 6 luglio 1935 al passaggio in rivista di quattro battaglioni di CC.</ref>
*A noi!<ref>Lo slogan nacque nel febbraio 1918 come parte finale del grido di guerra ''A chi la vittoria? A noi!'', inventato dal maggiore Luigi Freguglia per gli Arditi del 27º Reggimento fanteria "Pavia". La frase veniva scritta anche su abitazioni e caserme (ad esempio [http://www.ventenniooggi.it/#!genova-scritte--motti-del-ventennio/ckbt sulla sede della 89esima batteria contraerea della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale a Ceranesi in provincia di Genova, nei pressi del Santuario della Guardia]). Spesso era scritta come "Duce a noi", come [http://www.ventenniooggi.it/#!pescara-scritte--motti-del-ventennio/cves su un'abitazione di Penne, Pescara] e e [http://www.ventenniooggi.it/#!taranto-scritte--motti-del-ventennio/c16pg in via Duca d'Aosta, Taranto].</ref><ref>Citato in Dino Biesuz, ''Luserna, la battaglia che poteva cambiare il corso della Storia'', ''Il Giornale di Vicenza'', 11 luglio 2012</ref>
*Attraverso il fascismo apriamo il varco.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Villa_Santa_Lucia/index.html su un'abitazione di Villa Santa Lucia, L'Aquila]. Tratto dal discorso tenuto a Milano, a Piazza Duomo, l'1 novembre 1936.</ref>
*A tutto il popolo italiano una casa.<ref>Citato [http://www.artefascista.it/orbetello__arte__italiana__del1.htm su un'abitazione di Orbetello, Grosseto] (vedi anche [http://1.bp.blogspot.com/-K7oLPte5yZs/VdGtuIRtAAI/AAAAAAAAM2w/QMnh7rOCik4/s1600/20397_1024349740908516_4460945962419845788_n.jpg qui]). Tratto dal discorso fatto a Palazzo Venezia, Roma, il 30 ottobre 1937 al Consiglio del Consorzio nazionale tra gli Istituti fascisti autonomi per le case popolari.</ref>
*Audace e cauto è di pattuglia. Saldo nella difesa, rapido all'attacco. Tornerai vittorioso alla tua dolce casa.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!trento-scritte--motti-del-ventennio/c13lh su un'abitazione di Locca, Ledro, Trento].</ref>
*Autorità, ordine e giustizia.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!milano-scritte--motti-del-ventennio/c1n2c su un'abitazione di Via Padova, Milano]. Citato anche come "Ordine, autorità e giustizia" [https://books.google.it/books?id=Oa-PhIcosw8C&pg=PA94 su un'abitazione di Terme di Miradolo e di Confienza, Pavia]. Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini il 14 settembre 1929 a Roma in occasione dell'assemblea del PNF.</ref>
==B==
*Badate che l'Italia non fa più una politica di rinunce o di viltà, costi quello che costi.<ref>Citato in [[:File:Motto fascista di Via Roma in Caggiano.JPG|Slogan fascista a Caggiano]]. Presente anche come "L'Italia non farà più una politica di rinunce o di viltà" [http://www.ventenniooggi.it/#!vercelli-scritte--motti-del-ventennio/ck4l su un'abitazione di Boccioleto, Vercelli]. Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini a Udine il 20 settembre 1922.</ref>
*[[Baionetta|Baionette]] italiane: al vostro acciaio è affidato col destino d'Italia quello dei popoli d'Europa.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!messina-scritte--motti-del-ventennio/c19ot su un'abitazione di via Palermo, Messina]. Tratto da un articolo di Benito Mussolini intitolato "Vittoria", apparso sul "Popolo d'Italia" il 17 maggio 1915.</ref>
*Batti tutti se non guasta<ref name=opere30 />
*Bisogna dare la massima fecondità ad ogni zolla di terra.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Mogliano/index.html sul fronte dell'ex Consorzio Agrario a Mogliano Veneto, Treviso] (vedi anche [https://books.google.it/books?id=Oa-PhIcosw8C&pg=PA92 qui]) e [https://books.google.it/books?id=Oa-PhIcosw8C&pg=PA91 su un'abitazione nella strada Calleri, Torino]. Presente anche [http://www.ilpastonudo.it/in-giro-per-bio/ercolini a Civita Castellana, Viterbo, sulla Via Flaminia] la versione più estesa: "un imperativo assoluto si pone: bisogna dare [...]" (vedi anche [http://2.bp.blogspot.com/-MLxpjZJRtIg/VKF8NA3ISSI/AAAAAAAAK88/YtscNlXUv5M/s1600/Aiab3_zps8bdc9999.jpg qui]). Tratto dal discorso all'Assemblea Quinquennale del Regime del 10 marzo 1929.</ref>
*Bisogna diventare migliori, bisogna che tutti gli Italiani si considerino soldati fedeli al loro posto, alla loro consegna.<ref>Citato in [[:File:Motto fascista di Via Capolanzi in Caggiano.JPG|Slogan fascista a Caggiano]]</ref>
*Bisogna essere forti.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!biella-scritte--motti-del-ventennio/c1ote su un'abitazione a Coggiola, Biella] (vedi anche [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Coggiola/index.html qui]). Anche presente in forma più estesa come "Bisogna essere forti nel coraggio, mai voltarsi indietro quando una decisione si è presa, ma andare sempre avanti", vedi [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Grosio/foto_Grosio-614.html le pareti di una abitazione di Grosio, Sondrio]. Tratto dal discorso a Cuneo, in P.zza Vittorio Emanuele, del 24 agosto 1933.</ref>
**Bisogna essere forti, bisogna essere sempre più forti.<ref>Citato [https://books.google.it/books?id=Oa-PhIcosw8C&pg=PA114 su un'abitazione di Craveggia, Verbania e Rondò, Biella]. Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini ad Avellino il 30 agosto 1936 per il gran rapporto alle Forze Armate ed al popolo dell'Irpinia.</ref>
*Bisogna lavorare e procedere.<ref>Citato sui muri di una abitazione di Palermo, in occasione della visita del Duce dell'estate 1937: vedi Claudio Mancuso, ''[http://www.storiamediterranea.it/wp-content/uploads/mediterranea/p2493/r1271.pdf Palermo in camicia nera. Le trasformazioni dell'identità urbana (1922-1943)]'' in ''Mediterranea. Ricerche storiche'', anno V, n. 14, dicembre 2008, pag. 645.</ref>
*Bisogna soprattutto osare.<ref>Citato in [[:File:Iscrizione fascista 2 - Balmuccia (Foto Luca Giarelli).jpg|Slogan fascista a Balmuccia]] (vedi anche [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Balmuccia/index.html qui]) e [http://www.ventenniooggi.it/#!biella-scritte--motti-del-ventennio/c1ote su un'abitazione di Crevacuore, Biella]. Tratto dalla prefazione di Benito Mussolini al libro del Maresciallo Pietro Badoglio intitolato "La Guerra d'Etiopia" (Milano, Mondadori, 1936).</ref>
*[[Boia]] chi molla.<ref>Citato in Gennaro Sangiuliano, ''[http://www.ilgiornale.it/cultura/i_boia_chi_molla_reggio_calabria_stranieri_patria/21-02-2011/articolo-id=507356-page=0-comments=1 I «boia chi molla» di Reggio Calabria? Stranieri in patria]'', ''il Giornale'', 21 febbraio 2011.</ref>
==C==
*Camminare e costruire e se necessario combattere e vincere.<ref>Citato in [[:File:Scritta-fascista-a-Donnaz-DSC_1595.JPG|Slogan fascista a Donnas]]. Presente [http://www.ventenniooggi.it/#!laquila-scritte--motti-del-ventennio/c7jn su un'abitazione di Villalago, L'Aquila], sul [https://torino.repubblica.it/cronaca/2020/09/17/news/restaurata_la_scritta_fascista_polemiche_a_scarnafigi-267663374/ muro di cinta del castello di Scarnafigi] (come «Camminare costruire […]») e come [[:File:Iscrizione fascista - Carcoforo (Foto Luca Giarelli).jpg|Slogan fascista a Carcoforo]] nella forma «camminare, costruire […]». Dal discorso pronunciato a Torino il 23 ottobre 1932 in occasione del decennale della Marcia su Roma. Lo stesso motto fu poi ripetuto dal Duce il 14 maggio 1939, sempre a Torino.</ref>
*Chi lavora la terra è considerato tra i primi.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!alessandria-scritte--motti-del-ventenni/c21d2 su un'abitazione di Alessandria, in frazione di San Michele].</ref>
*Chi non è con noi è contro di noi.<ref>Opposto significato di "Chi non è contro di noi è con noi"(Luca, 9, v. 50). Citata [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Cambiasca/index.html su un'abitazione di Cambiasca, Verbania].</ref>
*Chi non è pronto a morire per la sua fede non è degno di professarla.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!bergamo-scritte--motti-del-ventennio/c8tj su un'abitazione di Ambivere, Bergamo] e [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Fosseno/foto_Fosseno001.html su un'abitazione di Fosseno, frazione di Nebbiuno, Novara]. Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini a Roma il 27 ottobre 1930 diretto ai direttori federali del Partito.</ref>
*Chi osa vince.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!treviso-scritte--motti-del-ventennio/c1xfy su unìabitazione di Valdobbiadene, Treviso].</ref>
*Chi si ferma è perduto.<ref>Citata [http://www.ventenniooggi.it/#!cosenza-scritte--motti-del-ventennio/c1v9p su un palazzo in Piazza Valdesi, Cosenza] ed [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Villarboit/index.html a Villarboit, Vercelli]. Tratto da un discorso pronunciato a Genova il 14 maggio 1938.</ref>
*Col Duce fino alla morte.<ref>Citata [http://oi60.tinypic.com/f4k7cl.jpg su un'abitazione di Moncalvo, corso Umberto I, Asti].</ref>
*Coloro che lavorano avranno il primo posto, perché la Nazione di domani sarà la Nazione dei produttori, e non quella dei parassiti.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Bugnara/index.html su un'abitazione di Bugnara, L'Aquila]. Tratta dal discorso di Mussolini del 18 gennaio 1923, visitando la sede della "Società trasporti automobilistici" di Milano.</ref>
*Colui che abbandona la terra senza un supremo motivo, io lo considero un [[diserzione|disertore]] dinanzi al popolo italiano.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!biella-scritte--motti-del-ventennio/c1ote su un'abitazione di Villanova Biellese, Biella]. Tratto dal discorso di Mussolini del 18 dicembre 1936 nell'agro Pontino.</ref>
*Combattere e vincere.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!siracusa-scritte--motti-del-ventennio/c155t su un ex edificio amministrativo ad Augusta, Siracusa]. Tratto dal discorso pronunciato a Torino il 23 ottobre 1932 in occasione del decennale della Marcia su Roma. Lo stesso motto fu poi ripetuto dal Duce il 14 maggio 1939, sempre a Torino.</ref>
*Come amate vostra madre dovete, con la stessa purezza di sentimento, amare la madre comune: la Patria nostra.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Introdacqua/index.html su un'abitazione di Introdacqua, L'Aquila]. Tratto dal discorso agli operai del porto di Bari del 10 aprile 1923.</ref>
*Come rivoluzione fascista l'intero secolo sta innanzi a noi.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!laquila-scritte--motti-del-ventennio/c7jn su un'abitazione a Bisegna, L'Aquila]. Tratto dal discorso rivolto ai portuali di Bari a Palazzoo Chigi il 10 aprile 1923.</ref>
*Con il Duce fino alla morte.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!pavia-scritte--motti-del-ventennio/c1cli su un'abitazione di Langosco, Pavia].</ref>
*Continuiamo a marciare nella pace, per i compiti che ci aspettano domani e che fronteggeremo con il nostro coraggio, con la nostra fede, con la nostra volontà.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!cremona-scritte--motti-del-ventennio/c57x su un'abitazione di Casalsigone, Cremona]. Tratto dal discorso di Mussolini pronunciato a Roma il 5 maggio 1936.</ref>
*Credere, obbedire, combattere.<ref>Citato in [[:File:Iscrizione fascista 3 - Boccioleto (Foto Luca Giarelli).jpg|Slogan fascista a Boccioleto]], [[:File:Iscrizione fascista 1 - Balmuccia (Foto Luca Giarelli).jpg|Slogan fascista a Balmuccia]] e [http://anpi-lissone.over-blog.com/article-21426442.html Slogan fascista alla Casa del fascio di Lissone]. Tratto dal discorso alla Vecchia Guardia, a Roma, del 26 marzo 1939.</ref>
==D==
*Date tutto alla terra, che è una banca che non fallisce mai.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Castelbellino/index.html su un'abitazione di Castelbellino, Ancona].</ref>
[[File:Asso, scritta fascista.JPG|thumb|Slogan ancora presente, seppur sbiadito, su una casa: ''È l'aratro che traccia il solco, ma è la spada che lo difende'']]
*Dei sacri confini guardia sicura.<ref>Motto della Guardia Alla Frontiera, spesso trovato nei bunker, come in quelli [http://www.ventenniooggi.it/#!cuneo-scritte--motti-del-ventennio/ccml di Casteldelfino] e [http://www.ventenniooggi.it/#!cuneo-segnalazioni--tracce-della-guerra/c97h di Chianale, frazione di Pontechianale, provincia di Cuneo].</ref>
*Dieci per dieci: un secolo.<ref>Dalla rivista ''Un decennio d'opere in provincia di Varese'', a cura dell'Ufficio Stampa e Propaganda della Federazione dei Fasci di Combattimento della provincia di Varese, marzo 1934 – p. 111-112.</ref>
*Diffida di tutto. Non fidarti di nessuno.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Colico/index.html su un muro interno del forto Montecchio a Colico, Lucca]. Stando a Daniela Montani, ''[http://www.rivistacomo.it/index.php/articoli/storia/item/20-forte-montecchio-una-vedetta-in-alto-lario.html Archeologia militare in Alto Lario]'', 2 ottobre 2012 in www.rivistacomo.it, all'interno ci sarebbero numerosi altri motti.</ref>
*Dio e Patria. Ogni altro affetto, ogni altro dovere vien dopo. (Giovanni Giuriati, ''Gioventù fascista'', 1931)
*Dio. Patria. Famiglia.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_N-R/Pietrasanta/index.html sull'ingresso della scuola "Giovanni Pascoli" di Pietrasanta, Lucca] ed [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Villa_Santa_Maria/index.html all'interno di un'abitazione di Villa Santa Maria, Chieti]. Presente [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Andria/index.html sul palazzo degli invalidi e mutilati di guerra di Andria, Bari] come "per tre amori da forti pugnammo e soffriamo: Dio patria e famiglia".</ref>
*Disciplina, concordia e lavoro per la ricostruzione della Patria.<ref>Citato in [[:File:Iscrizione fascista 5 - Boccioleto (Foto Luca Giarelli).jpg|Slogan fascista a Boccioleto ed a Rovetta, provincia di Bergamo]] (vedi anche [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Boccioletto/index.html qui]).</ref>
*Disciplina ed ordine formano la grandezza di un popolo.<ref>Citato [https://books.google.it/books?id=Oa-PhIcosw8C&pg=PA185 su un'abitazione di Villarboit, Vercelli].</ref>
*Due popoli: una guerra.<ref>Citsto [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Monteferrante/index.html su un'abitazione di Monteferrante, Chieti]. Tratto dal discorso del 10 giugno 1941 per il primo annuale dell'intervento militare.</ref>
*Durare sino alla vittoria, durare oltre la vittoria, per l'avvenire e la potenza della nazione.<ref>Citato in [[:File:Motto fascista in Caggiano.JPG|Slogan fascista a Caggiano]]</ref>
*''Dux nobis.''
:Duce a noi.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!alessandria-scritte--motti-del-ventenni/c21d2 su un'abitazione di San Salvatore Monferrato, Alessandria], [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Citta_Sant_Angelo/index.html su vari muri di Città Sant'Angelo, Perugia] e [http://scritte.delventennio.it/comuni_N-R/Penne/index.html su un'abitazione di Penne, Perugia].</ref>
==E==
*È lo spirito che doma e piega la materia, è lo spirito che crea la santità e l'eroismo.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!novara-scritte--motti-del-ventennio/cou su un'abitazione di Sozzago, Novara] e [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Balmuccia/index.html su un'abitazione di Balmuccia, Vercelli]. Tratto dal discorso pronunciato a Bologna il 22 ottobre 1936.</ref>
*È meglio vivere un giorno da leone, che cento anni da pecora.<ref>La frase venne scritta su un muro di una casa di Fagarè della battaglia, frazione di San Biagio di Callalta, Treviso, il 14 giugno 1918 da Bernardo Vicario, per ordine del maggiore Carlo Rivoli: confronta [http://www.sezioneanatreviso.it/index.php?option=com_content&view=article&id=301%3Ail-sacrario-di-fagare&Itemid=79 qui] e [http://www.lacittadella-web.com/forum/viewtopic.php?f=48&t=735 qui]. La porzione di muro contenente la scritta è ancora conservata [http://www.panoramio.com/photo/119064623 a Fagarè della Battaglia, San Biagio di Callalta, Treviso]. La frase venne ricitata da Mussolini nel discorso del 23 maggio 1932 pronunciato a Palazzo Venezia di fronte al Direttorio dell'Associazione Nazionale Combattenti. Citato [http://www.wolfsonian.org/explore/collections/%C3%A8-meglio-vivere-un-giorno-da-leone-che-cento-anni-da-pecora-con-fede-pura-come-q su una "foglia" di rame] del 1935, conservata nel Wolfsonian-FIU col numero "84.1.51" e su una moneta del 1928, definita "20 lire elmetto", codice "[http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-VE3/41 W-VE3/41-0]" (vedi anche [http://www.forumancientcoins.com/MONetaromana/corrisp/a831/a831.html qui]).</ref>
*È solo l'azione che dà la tempra alle anime.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!milano-scritte--motti-del-ventennio/c1n2c su un'abitazione di Via Ripamonti nel quartiere Vigentino, Milano] (vedi anche [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Milano/index.html qui]). Riferito anche come "è solo l'azione che tempra le anime", [http://www.ventenniooggi.it/#!novara-scritte--motti-del-ventennio/cou su un'abitazione di Sozzago, Novara]. Tratto dal discorso pronunciato a Milano il 25 ottobre 1932.</ref>
*È un grande ramo d'ulivo che io innalzo. Questo ulivo spunta da un'immensa foresta di otto milioni di baionette.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!novara-scritte--motti-del-ventennio/cou su un'abitazione di Vaprio d'Agogna, Novara]. Tratto dal discorso pronunciato a Bologna il 22 ottobre 1936.</ref>
*Eja, Eja, Alalà!<ref>È un grido di guerra coniato da [[Gabriele D'Annunzio]] e concepito come alternativo all'esterofilo "hip, hip, hurra!". Scritto su una bandierina tricolore donata agli aviatori, si diffuse soprattutto tra gli Arditi in seguito all'Impresa di Fiume; successivamente fu adottato dai fascisti.</ref><ref>Lo slogan è composto di parole d'origine classiche: "eja" è una parola adoperata da Eschilo e Platone, utilizzata come grido di guerra dagli eserciti greci; particolarmente è riportato come l'urlo con il quale Alessandro Magno era solito incitare Bucefalo. "Alalà", diffusa nel Medioevo tra i Crociati, è un altro grido di guerra greco che compare in Pindaro e in Euripide.</ref> (Gabriele D'Annunzio, Impresa di Fiume)
*È l'aratro che traccia il solco, ma è la spada che lo difende. E il vomere e la lama sono entrambi di acciaio temprato come la fede dei nostri cuori.<ref>Citato in [[:File:Iscrizione fascista 3 - Rimasco (Foto Luca Giarelli).jpg|Slogan fascista a Rimasco]]. Tratto da un discorso di Mussolini prounciato per l'inaugurazione della Provincia di Latina il 18 dicembre 1934.</ref>
==F==
*Fede illumina. Amore abita. Pace amministra. Onore adorna.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!cagliari-scritte--motti-del-ventennio/c213b sulla facciata di un palazzo tra via Sassari e viale La Plaia, Cagliari].</ref>
*Fermarsi significa retrocedere.<ref>Tratto da un discorso di Mussolini in Piazza De Ferrari, Genova, 24 maggio 1926.</ref>
*Forte come la morte.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Igleasias/index.html su un'abitazione di Iglesias].</ref>
*Forze armate e popolo sono tutt'uno.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!biella-scritte--motti-del-ventennio/c1ote su un'abitazione di Trivero, Biella] (vedi anche [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Trivero/index.html qui]). Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini dalla balconata della Casa del Fascio di Reggio Calabria il 31 marzo 1939.</ref>
*Fra tutti i lavoratori i più nobili e i più disciplinati sono i lavoratori della terra.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Grado/index.html su un'abitazione di Grado, Gorizia]. Tratto da un discorso nel Polesine del 15 dicembre 1926.</ref>
*Fummo e saremo sempre cavalieri della sovranità.<ref>Citato sui muri di un'abitazione di via Andrea Cirrincione, angolo con via Sampolo, a Palermo, in occasione della visita del Duce dell'estate 1937: vedi Claudio Mancuso, ''[http://www.storiamediterranea.it/wp-content/uploads/mediterranea/p2493/r1271.pdf Palermo in camicia nera. Le trasformazioni dell'identità urbana (1922-1943)]'' in ''Mediterranea. Ricerche storiche'', anno V, n. 14, dicembre 2008, pag. 647. Tratto dal discorso del 14 aprile 1928 per la Giornata del pane.</ref>
==G==
*Gli italiani debbono farsi una mentalità autarchica.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!biella-scritte--motti-del-ventennio/c1ote su un'abitazione di Crevacuore, Biella]. Tratto dal discorso di Benito Mussolini del 18 novembre 1937.</ref>
==H==
*Hanno diritto all'impero i popoli fecondi.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!vercelli-scritte--motti-del-ventennio/ck4l su un'abitazione di Pezzana, Vercelli]. Tratto dal discorso di Benito Mussolini pronunciato a Potenza il 27 agosto 1936.</ref>
==I==
*I popoli che abbandonano la terra sono destinati a decedere.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Valganna/index.html su un'abitazione di Valganna, Varese].</ref>
*I popoli che non amano portare le proprie armi finiscono col portare quelle degli altri.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!cosenza-scritte--motti-del-ventennio/c1v9p su un edificio di Rogliano, Cosenza]. Citata anche come "La storia ci dimostra che quando un popolo non ama portare sue armi finirà per portare le armi degli altri" [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Mascali/index.html su una abitazione di Mascali, Catania]. Tratto da un discorso fatto a Messina il 10 agosto 1937.</ref>
*I popoli forti hanno amici vicini e lontani in tempo di pace, in caso di guerra sono temuti.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!cuneo-scritte--motti-del-ventennio/ccml su un'abitazione di Centallo, Cuneo]. Presente anche la forma ridotta "I popoli forti sono temuti" [http://www.ventenniooggi.it/#!torino-scritte--motti-del-ventennio/c1pa5 su un'abitazione di Ivrea, Torino]. Tratto dal discorso a Cuneo, in P.zza Vittorio Emanuele, del 24 agosto 1933.</ref>
*I popoli forti sanno guardare in faccia il proprio destino.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!laquila-scritte--motti-del-ventennio/c7jn su un'abitazione a Gioia dei Marsi] ed [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/San_Demetrio_ne_Vestini/index.html a San Demetrio ne Vestini, L'Aquila]. Tratto dall'articolo "Restituire Caporetto!" pubblicato su ''Il Popolo d'Italia'', n. 295, V, del 24 ottobre 1918.</ref>
*I soldati italiani sono oggi i migliori del mondo.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!vercelli-scritte--motti-del-ventennio/ck4l su un'abitazione di Casalrosso, Lignana, Vercelli]. Tratto dal rapporto agli alti ufficiali del 18 agosto 1937.</ref>
*I vecchi conti d'Africa sono regolati fino al centesimo.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!novara-scritte--motti-del-ventennio/cou su un'abitazione di Massimo Visconti, Novara] (vedi anche [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Massino_Visconti/index.html qui]). Tratto dal discorso pronunciato a Littoria il 18 dicembre 1936.</ref>
*Il coraggio è abitudine.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Colombella/index.html su un'abitazione di Colombella, Perugia] e [http://www.ventenniooggi.it/#!cuneo-segnalazioni--tracce-della-guerra/c97h in un bunker di Chianale, frazione di Pontechianale, Cuneo].</ref>
*Il credo del fascista è l'eroismo, quello del borghese l'egoismo.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!laquila-scritte--motti-del-ventennio/c7jn su un'abitazione a Carapelle Calvisio, L'Aquila] ed [http://www.ventenniooggi.it/#!biella-scritte--motti-del-ventennio/c1ote a Camburzano, Biella]. Tratto dal discorso pronunciato alla seconda Assemblea Quinquennale del Regime a Roma il 18 marzo 1934.</ref>
*Il destino dei popoli che si sono inurbati ed hanno abbandonato la terra è storicamente segnato, è la decadenza che li attende.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!vercelli-scritte--motti-del-ventennio/ck4l su una cascina di Cascina Strà, frazione di Vercelli] (vedi anche [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Vercelli/index.html qui]). Tratto dal discorso pronunciato ai lavoratori dell'Agro Pontino a Littoria il 18 dicembre 1936.</ref>
**I popoli che abbandonano la terra sono destinati alla decadenza.<ref>Citata [http://www.ventenniooggi.it/#!messina-scritte--motti-del-ventennio/c19ot su un'abitazione di Messina] e [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Medicina/foto_Medicina-Panorama1.html su un'abitazione di Portonovo, comune di Medicina, Bologna]. Tratta dal discorso del 3 novembre 1928, alla vigilia delle celebrazioni della vittoria nella prima guerra mondiale, rivolgendosi ai rurali.</ref>
*Il Duce ha sempre ragione.<ref>Citato [https://books.google.it/books?id=Oa-PhIcosw8C&pg=PA86 su un'abitazione di Bosconero, Torino]. La frase fu coniata (nella forma "Benito Mussolini ha sempre ragione") da [[Leo Longanesi]] nel 1926 ed inclusa nel ''Vademecum del perfetto fascista, seguito da dieci assiomi per il milite''. Nel 1928 fu ripresa dal ''Decalogo del milite fascista'' in questa forma.</ref>
**Mussolini ha sempre ragione.<ref>Citato [https://books.google.it/books?id=Oa-PhIcosw8C&pg=PA87 su un'abitazione di Carignano e di Brozolo, Torino].</ref>
*Il fascismo considera i contadini in guerra e in pace quali forze fondamentali delle fortune della Patria.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!alessandria-scritte--motti-del-ventenni/c21d2 su di un'abitazione di Rosignano Monferrato, Alessandria] e [http://marcourss.altervista.org/su-una-scritta-fascista-a-solarino-sr/ su di un'abitazione di Solarino, Siracusa].</ref>
*Il fascismo da fenomeno italiano è diventato fenomeno universale.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_N-R/Ofena/index.html su un'abitazione di Ofena, L'Aquila]. Tratto dal discorso pronunciato da Mussolini il 18 Marzo 1934 per il quindicesimo anno dalla fondazione dei fasci di combattimento.</ref>
*Il fascismo è un esercito in cammino.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Acireale/index.html su un'abitazione di Acireale, Catania]. Tratto dal discorso del 27 ottobre 1930, per la celebrazione della marcia su Roma.</ref>
*Il fascismo non vi promette né onori né cariche, ma il dovere e il combattimento.<ref>Citato [https://books.google.it/books?id=Oa-PhIcosw8C&pg=PA99 su un'abitazione di Cortanze, Asti]. Tratto dal discorso rivolto ai giovani fascisti a Roma il 2 ottobre 1931.</ref>
*Il fascismo rivendica il suo preminente spirito contadino.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Corigliano_d_Otranto/index.html su un'abitazione di Corigliano d'Otranto, Lecce]. Tratto dal discorso pronunciato davanti all'Assemblea quinquennale del regime per la convocazione di nuovi comizi elettoriali, a Roma, il 10 marzo 1923.</ref>
*Il fascismo stabilisce l'eguaglianza verace e profonda di tutti gli individui di fronte al lavoro e di fronte alla Nazione.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!messina-scritte--motti-del-ventennio/c19ot su un'abitazione di Santo Stefano Medio, Messina]. Tratto dal discorso pronunciato a Milano il 6 ottobre 1934.</ref>
*Il fascismo vuol preparare le giovani generazioni al lavoro e al combattimento.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!biella-scritte--motti-del-ventennio/c1ote su un'abitazione a Crevacuore, Biella].</ref>
*Il lavoro è la cosa più alta, più nobile, più religiosa della vita.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!novara-scritte--motti-del-ventennio/cou su un'abitazione di Borgomanero, Novara] (vedi anche [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Borgomanero/index.html qui]). Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini agli operai della Fiat a Torino il 25 ottobre 1923.</ref>
*Il lavoro italiano non andrà più a fecondare le terre altrui.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!biella-scritte--motti-del-ventennio/c1ote su un'abitazione a Trivero, Biella]. Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini ad Enna il 14 agosto 1937.</ref>
*Il lavoro, sotto tutte le sue forme, intellettuali, tecniche e manuali è un dovere sociale.<ref>Citato [http://www.sanmarcoargentano.it/novecento/arc_1900_30/c_negroni.htm su un'abitazione di San Marco Argentano, Cosenza]. Tratto dalla Carta del Lavoro.</ref>
*Il lavoro tranquillo, ordinato, intelligente, deve diventare la norma fondamentale di vita di tutti i buoni cittadini italiani.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!novara-scritte--motti-del-ventennio/cou su un'abitazione di Cascina Marangana, Novara]. Tratto dal discorso pronunciato nel Piazzale della Vittoria di Vicenza il 23 settembre 1924.</ref>
*Il nemico del fascismo è il tuo nemico: non dargli quartiere.<ref>Citato [https://books.google.it/books?id=Oa-PhIcosw8C&pg=PA180 su un'abitazione di Odalengo Piccolo, Alessandria]. Presente come 4° ordine del decalogo del milite: vedi P. N. F., ''Il primo e secondo libro del fascista'', Roma, 1941, [https://archive.org/stream/PNFIlPrimoESecondoLibroDelFascista1941/PNF%2C%20Il%20Primo%20e%20Secondo%20Libro%20del%20Fascista%20%281941%29#page/n87/mode/2up p. 87].</ref>
*Il nemico vi ascolta. Tacete!<ref>Slogan presente su [http://freeyourmindfym.files.wordpress.com/2012/07/tacete.jpg volantini e avvisi] durante il tempo di guerra. Spesso era sostituita dalla frase più laconica "Taci!", rinvenuta su [http://img687.imageshack.us/img687/2884/taciav.jpg spille], abitazioni (ad esempio ad [http://www.ventenniooggi.it/#!salerno-scritte--motti-del-ventennio/c19iu Ottati, provincia di Salerno]) e video propagandistici (ad esempio il ''Giornale Luce'' [https://www.youtube.com/watch?v=Tl__2XPCX4o C0159 del 07/07/1941]).</ref>
*Il numero è potenza.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!alessandria-scritte--motti-del-ventenni/c21d2 su un'abitazione di Capriata d'Orbia, Alessandria].</ref>
*Il nuovo Impero è stato fatto dal popolo, è impresa di popolo.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!alessandria-scritte--motti-del-ventenni/c21d2 su un'abitazione di Giarole] e [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Tortona/index.html di Tortona, Alessandria]. Tratto dal discorso del Gran Rapporto pronunciato da Benito Mussolini a Roma presso il Tempio di Venere il 30 maggio 1936.</ref>
*Il partito è la riserva politica e spirituale del Regime.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Sozzago/index.html su un'abitazione di Sozzago, Novara]. Tratto dal discorso del 7 aprile 1926, insediando a Palazzo Littorio il nuovo Direttorio del PNF.</ref>
*Il Partito Nazionale Fascista è un esercito sempre pronto al combattimento.<ref>Citato [https://books.google.it/books?id=Oa-PhIcosw8C&pg=PA153 su un'abitazione di Fagarè della battaglia, Treviso].</ref>
*Il passato è già dietro le nostre spalle. L'avvenire è nostro.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Arbia_Asciano/foto_arbia-asciano2.html su un'abitazione di Arbia, frazione di Asciano, Siena]. Tratto dal discorso pronunciato a Roma il 21 aprile 1934 per celebrare i natali di Roma.</ref>
*Il passato mi esalta con la ricchezza della sua gloria. L'avvenire mi seduce con il fiore delle sue promesse. La mia legge è di andare sempre più oltre, perché la vittoria più bella è sempre quella per cui si deve ancora combattere.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Castelmauro/index.html su un'abitazione di Castelmauro, Campobasso, piazza del Municipio, n. 10].</ref>
*Il popolo è il corpo dello Stato e lo Stato è lo spirito del popolo.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_N-R/Premeno/index.html su un'abitazione di Premeno, Verbania]. Tratto dal discorso del 18 marzo 1934 per la quindicesima annuale della fondazione dei fasci di combattimento e ripreso da Mussolini nel suo discorso al Direttorio del 10 marzo 1943.</ref>
*Il popolo italiano ascolta le parole, ma giudica dai fatti.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!brescia-scritte--motti-del-ventennio/cnm6 sulla Cascina Scovola a Leno, Brescia]. Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini a Roma il 7 dicembre 1935.</ref>
[[File:Trento, galleria dei legionari trentini, con mosaico della donna del fascio di Gino Pancheri, 1937, 02 il nome mussolini e il fascio sono cancellati.jpg|thumb|Trento, galleria dei legionari trentini]]
*Il popolo italiano ha creato col suo sangue l'Impero. Lo feconderà col suo lavoro e lo difenderà contro chiunque con le sue armi.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!cremona-scritte--motti-del-ventennio/c57x su un'abirazione di Volongo, Cremona], [http://anpi-lissone.over-blog.com/article-21426442.html sulla Casa del fascio di Lissone] e [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Trento/index.html sulla galleria dei legionari trentini, a Trento]. La versione più lunga "[...] con le sue armi: in questa certezza suprema levate in alto, legionari, le insegne, il ferro e i cuori a salutare dopo quindici secoli la riparazione dell'Impero sui colli fatali di Roma. Ne sarete voi degni? Questo grido è come un giuramento dinanzi a Dio e dinanzi agli uomini per la vita e per la morte" è presente [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Imola/index.html sulle mura dell'ex palazzo del fascio di Imola]. Presente anche come "L'Italia ha fondato col suo sangue l'Impero" [http://www.ventenniooggi.it/#!alessandria-scritte--motti-del-ventenni/c21d2 su un'abitazione di Villadeati, Alessandria]. Tratto dal discorso di Benito Mussolini da Palazzo Venezia, Roma, il 9 maggio 1936 in occasione della proclamazione dell'Impero in Africa Orientale.</ref>
**Salutiamo l'Impero che risorge sui colli fatali di Roma.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!asti-scritte--motti-del-ventennio/cpsl su un'abitazione di Cortanze, Asti]. Versione modificata della precedente.</ref>
*Il popolo italiano marcerà sulla strada della sua grandezza e rovescerà tutti gli ostacoli che gli sbarrassero il cammino.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!biella-scritte--motti-del-ventennio/c1ote su un'abitazione di Trivero, Biella]. Tratto dal discorso pronunciato il 26 aprile 1924 al Politeama Fiorentino (Firenze) durante un'adunata di grandi invalidi e mutilati di guerra.</ref>
*Il regime fascista trae dal passato e dal presente le energie per balzare incontro al futuro.<ref>Citato [http://marcourss.altervista.org/ad-avola-emergono-scritte-propagandistiche-regime-fascista/ su un'abitazione di Avola, Siracusa].</ref>
*Il ricordo delle antiche prove freme nei nostri cuori così come l'impeto verso il futuro.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!novara-scritte--motti-del-ventennio/cou su un'abitazione di Vespolate, Novara] (vedi anche [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Vespolate/index.html qui]). Tratto dal "Messaggio del Decennale" pronunciato a Bologna il 27 ottobre 1932.</ref>
*Il secolo XX sarà il secolo del fascismo.<ref>Citato [https://books.google.it/books?id=Oa-PhIcosw8C&pg=PA101 su un'abitazione di Mombaruzzo, Alessandria]. Tratto dal discorso pronunciato a Milano il 25 ottobre 1932.</ref>
*In questo mondo scuro, tormentato e già vacillante, la salvezza non può venire che dalla verità di Roma, e da Roma verrà.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!laquila-scritte--motti-del-ventennio/c7jn su un'abitazione di Oricola, L'Aquila]. Presente anche [http://www.ventenniooggi.it/#!laquila-scritte--motti-del-ventennio/c7jn su un'abitazione a Villa Santa Lucia degli Abruzzi, L'Aquila]. Tratto dal discorso pronunciato alla Camera dei Deputati a Roma per il decennale della Marcia su Roma, 16 novembre 1932.</ref>
*Inesorabili con i nemici, irreprensibili con le popolazioni.<ref>Dal programma televisivo ''Il tempo e la storia'', stagione 2, episodio 130, 23 aprile 2015. Video disponibile su ''Rai.it'': ''[http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-04de0ff2-885c-459f-a28d-098feb4ceb07.html L'Italia fra due fuochi]'', min. 34:40.</ref>
*Io amo gli alberi. Difendeteli, vi aiuterò a difenderli.<ref>Citato [http://fondoluce.archivioluce.com/LuceUnesco/avanzata/scheda/foto/IL0000003161/17/Un-gruppo-di-uomini-albanesi-sfila-davanti-a-Ciano-con-un-tronco-dalbero.html?temi=Milizia%20Fascista%20albanese su una fotografia di albanesi che sfilano davanti a Ciano] e su una medaglia del Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste del 1935, [http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ME61X/31 cod. W-ME61X/31-1]. Citato in ''L'Alpe. Rivista forestale italiana'', tip. di M. Ricci, 1928, [https://books.google.it/books?id=K2IWAQAAIAAJ&q=io+amo+gli+alberi.+difendeteli,+vi+aiuter%C3%B2+a+difenderli&dq=io+amo+gli+alberi.+difendeteli,+vi+aiuter%C3%B2+a+difenderli&hl=it&sa=X&ved=0CCQQ6AEwADgUahUKEwihlYaU4cLIAhXIOhQKHexwBGk pag. 513].</ref>
*Io conosco bene i rurali d'Italia e so che essi sono sempre pronti a far zaino in spalla, cambiare la vanga col fucile.<ref>Citato in [[:File:Staro (VI) - Frase del duce dipinta sul fianco di un'abitazione.jpg|Slogan fascista a Staro, Valli Del Pasubio, Vicenza]]. Tratto dal discorso pronunciato ad Aprilia il 29 ottobre 1937 in occasione dell'inaugurazione della città.</ref>
[[File:Staro (VI) - Frase del duce dipinta sul fianco di un'abitazione.jpg|thumb|Staro (VI) - Frase del duce dipinta sul fianco di un'abitazione]]
*Io mi vanto sopratutto di essere un rurale.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!alessandria-scritte--motti-del-ventenni/c21d2 su una cascina di Felizzano, Alessandria]. Tratto dal discorso del 25 aprile 1938 al popolo dell'Agro di Pomezia dopo la fondazione della cittadina.</ref>
*Io preferisco coloro che lavorano duro, secco, sodo, in obbedienza e possibilmente in silenzio.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!novara-scritte--motti-del-ventennio/cou su un'abitazione di Morghengo, Novara] e [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Magnaboschi/index.html su un'abitazione di Magnaboschi, Vicenza]. Tratto dal discorso dell'inaugurazione di Carbonia il 18 dicembre 1938.</ref>
*Italia dura, Italia volitiva, Italia guerriera.<ref>Dipinto su una casa in località ''Stretta di Fogliaro'' a [[:it:Varese|Varese]] (foto visibile su ''[https://www.google.it/maps/@45.846387,8.802927,3a,75y,21.78h,97.3t/data=!3m4!1e1!3m2!1sQMjKvWJAZRrXOjWIMBkj1A!2e0!6m1!1e1 Google Maps]'').</ref>
*Italia e fascismo costituiscono un'identità perfetta, indissoluta, inalterabile.<ref>Citata [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Cocullo/index.html su un'abitazione di Cocullo, L'Aquila]. Tratto dal discorso di mobilitazione generale del 2 ottobre 1935.</ref>
*Italia proletaria e fascista, Italia di Vittorio Veneto e della Rivoluzione, in piedi!<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!piacenza-scritte--motti-del-ventennio/csvd su un'abitazione a Strà, Piacenza], [http://www.ventenniooggi.it/#!cremona-scritte--motti-del-ventennio/c57x su un'abitazione a Drizzona, Cremona] e [http://scritte.delventennio.it/comuni_N-R/Pogno/index.html Pogno, Novara]. Tratta dal discorso di Mussolini pronunciato a Roma il 2 ottobre 1935 in occasione della dichiarazione dell'intervento militare italiano in Abissinia.</ref>
==L==
*L'esercito è garanzia sicura dei destini della patria.<ref>Citato in [[:File:Slogan fascista - Gromo (Foto Luca Giarelli).jpg|Slogan fascista a Gromo]] e [[:File:Iscrizione fascista 1 - Boccioleto (Foto Luca Giarelli).jpg|Slogan fascista a Boccioleto]]. Visibile [http://www.ventenniooggi.it/#!bergamo-scritte--motti-del-ventennio/c8tj su un'abitazione di Gromo, Bergamo] e sulla [https://www.ventenniooggi.it/bolzano-scritte--motti-del-ventennio Torre di Porta Sluderno] a Glorenza, Bolzano.</ref>
*L'Europa sarà domani fascista per lo sviluppo logico degli eventi.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Meana/index.html su un'abitazione di Meana di Susa, Torino]. Tratto dal discorso di Mussolini fatto allo Stadio di Berlino il 28 settembre 1937.</ref>
*L'Italia a mio avviso deve rimanere una Nazione a economia mista, con una forte agricoltura, che è alla base di tutto.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!cuneo-scritte--motti-del-ventennio/ccml su un'abitazione di Villafalletto, Cuneo]. Tratto dal discorso di Benito Mussolini pronunciato a Roma al Consiglio Nazionale delle Corporazioni il 14 novembre 1933.</ref>
*L'Italia avrà il suo grande posto nel mondo.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!vercelli-scritte--motti-del-ventennio/ck4l su un'abitazione id Busonengo, Vercelli]. Tratto dal discorso per la fondazione dei fasci pronunciato a Milano il 23 marzo 1919.</ref>
*L'Italia desidera la pace, ma non teme la guerra.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!novara-scritte--motti-del-ventennio/cou su un'abitazione di Landiona, Novara]. Noto anche come "noi non vogliamo la guerra, ma non la temiamo" (ad esempio [http://www.ventenniooggi.it/#!vercelli-scritte--motti-del-ventennio/ck4l su un'abitazione di Bastia, Balocco, Vercelli] e [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Mollia/index.html su un'abitazione di Mollia, Vercelli]).</ref>
*L'Italia è un esercito che ha conquistato molte vittorie e molte ne conquisterà nel futuro.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Acireale/index.html su un'abitazione di Acireale, Catania]. Tratto dal discorso tenuto il 5 dicembre 1925 a Roma, per l'inaugurazione del Congresso della Corporazione della Scuola.</ref>
*L'Italia è un'isola che si immerge nel Mediterraneo. Se per gli altri il Mediterraneo è una strada, per noi italiani è la vita.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!palermo-scritte--motti-del-ventennio/c1o25 in piazza Guglielmo II a Monreale, Palermo] e [http://scritte.delventennio.it/comuni_N-R/Quarona/index.html sull'ex casa del Popolo ed Opera nazionale del dopolavoro di Quarona, Vercelli]. Tratto dal discorso pronunciato a Milano l'1 novembre 1936.</ref>
**Se per gli altri il Mediterraneo è una strada, per noi italiani è la vita.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!carbonia-iglesias-scritte--motti-del-ve/ckde su un'abitazione di Sant'Antioco, Carbonia-Iglesias]. Citato anche come "se il Mediterraneo per gli altri è una strada, per noi è la vita" [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Zane/index.html su un'abitazione di Zanè, Vicenza].</ref>
*L'Italia fascista è un'immensa legione che marcia sotto i simboli del Littorio verso un più grande domani – nessuno può fermarla, nessuno la fermerà.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Bergamo/index.html su una placca della torre dei venti, Bergamo] (vedi anche [http://www.ventenniooggi.it/#!bergamo-architettura/c1dfk qui]). Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini a Roma il 27 ottobre 1930.</ref>
*L'Italia fascista può, se sarà necessario, portare oltre il suo tricolore. Abbassarlo mai.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Capestrano/index.html su un'abitazione di Capestrano, L'Aquila]. Tratto dal discorso alla Camera dei Deputati del 6 febbraio 1926, in relazione all'Alto Adige.</ref>
*L'Italia ha finalmente il suo impero. Impero fascista, perché porta i segni indistruttibili della volontà e della potenza del littorio romano.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!palermo-scritte--motti-del-ventennio/c1o25 su un'abitazione di via Oreto, Palermo]. Tratto dal discorso pronunciato il 9 maggio 1936 dal balcone di Palazzo Venezia a Roma in occasione della proclamazione dell'Impero in Africa Orientale.</ref>
*L'Italia in camicia nera è e sarà invincibile.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!laquila-scritte--motti-del-ventennio/c7jn su un'abitazione a Preturo ed a Santo Stefano di Sessanio, L'Aquila], ma anche [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Fossa/index.html su un'abitazione di Fossa, L'Aquila]. Tratto dal discorso pronunciato alle camicie nere a Lucca il 12 maggio 1930.</ref>
*L'Italia oggi serve la causa della civiltà umana.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!vercelli-scritte--motti-del-ventennio/ck4l su un'abitazione di Borgovercelli] (vedi anche [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Borgo_Vercelli/index.html qui]) e [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Caselle_di_Santa_Maria_di_Sala/index.html di Caselle di Santa Maria di Sala, Vercelli]. Tratto dal discorso al consiglio dei ministri del 3 marzo 1936.</ref>
*L'obbedienza dev'essere pronta, rispettosa e leale.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!bologna-scritte--motti-del-ventennio/c1vck all'interno del complesso di Santa Cristina "della Fondazza", piazzetta Giorgio Morandi 2, Bologna].</ref>
*L'unità religiosa è una delle grandi forze di un popolo.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Acireale/index.html su un'abitazione di Acireale, Catania]. Tratto dal discorso del 18 marzo 1934 per la quindicesima annuale della fondazione dei fasci di combattimento.</ref>
*La [[bandiera]] si onora degnamente in un modo solo. Compiendo sempre e comunque il proprio dovere.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!novara-scritte--motti-del-ventennio/cou su un'abitazione di Vergano, frazione di Borgomanero, Novara] (vedi anche [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Vergano/index.html qui]). Tratta dal discorso pronunciato ai metropolitani a Roma il 17 ottobre 1930.</ref>
*La classe lavoratrice è la potenza, la speranza, la certezza dell'avvenire d'Italia.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!alessandria-scritte--motti-del-ventenni/c21d2 su un'abitazione di Occimiano, Alessandria] e [http://www.ventenniooggi.it/#!biella-scritte--motti-del-ventennio/c1ote su un'abitazione di Valle Mosso, Biella] (vedi anche [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Mosso/foto_Mosso01.html qui]). Tratto dal discorso di Benito Mussolini pronunciato allo Stabilimento Tosi a Legnano il 5 ottobre 1924.</ref>
*La garanzia della pace riposa sulle nostre forze armate.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!pescara-scritte--motti-del-ventennio/cves su un'abitazione di Moscufo, Pescara] e [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Glorenza/index.html su un'abitazione di Glorenza, Bolzano]. Tratto dal discorso pronunciato a [[Roma]] il 3 dicembre 1934.</ref>
*La giustizia senza la forza sarebbe una parola priva di significato.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Ameno/foto_Ameno001.html su un'abitazione di Ameno, Novara]. Tratto dal diascorso pronunciato alla Camera dei Deputati il 9 dicembre 1928.</ref>
*La libertà senza ordine e disciplina significa dissoluzione e catastrofe.<ref>Tratto dal discorso pronunciato nell'atrio del Municipio di Torino il 24 ottobre 1923.</ref>
*La marcia continua perché altre mete attendono il segno romano della nostra conquista.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!palermo-scritte--motti-del-ventennio/c1o25 su un'abitazione di via Abramo Lincoln, Palermo].</ref>
*La mia ambizione è questa: rendere forte, prosperoso, grande, libero il popolo italiano.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!cremona-scritte--motti-del-ventennio/c57x su un'abitazione di Castelnuovo del Zappa, frazione di Castelverde, Cremona]. Tratto dal discorso al Senato dell'8 giugno 1923 sull'opera del Governo nei primi sei mesi.</ref>
*La mia formula è semplice: niente per niente. Chi vuole da noi prove concrete di amicizia, tali prove concrete di amicizia ci dia.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Acireale/index.html su un'abitazione di Acireale, Catania]. Tratto dal discorso del 16 novembre 1922 alla Camera dei Deputati.</ref>
*La pace riposa sulle nostre forze armate.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!vercelli-scritte--motti-del-ventennio/ck4l su una cascina fuori Vercelli] e sulla [https://www.ventenniooggi.it/bolzano-scritte--motti-del-ventennio Torre di Porta Sluderno] a Glorenza, Bolzano.</ref>
*La parola d'ordine non può essere che questa: disciplina.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Bergamo/index.html su un'abitazione di Bergamo]. Tratto dal discorso del 22 giugno 1925, pronunciato durante la seduta conclusiva del 4° congresso del PNF.</ref>
*La Patria è la più grande, la più umana, la più pura delle realtà.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!massa-e-carrara-scritte--motti-del-vent/clu6 su un'abitazione di Carrara, Massa-Carrara]. Citato anche come "La patria non è un'illusione. La patria è la più grande, la più umana, la più pura delle realtà" [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Atessa/index.html su un'abitazione di Atessa, Chieti]. Dal discorso pronunciato a Roma il 4 novembre 1925 nel VII anniversario della Vittoria.</ref>
*La Patria non si nega, ma si conquista.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!cremona-scritte--motti-del-ventennio/c57x sulla facciata dell'Istituto Sperimentale per la Zootecnia dei bovini da latte a Cremona]. Motto creato da Edmondo Rossoni (''La Destra'', mensile internazionale di cultura e politica, n. 8/9, agosto-settembre 1972, pag 79) e poi divulgato da Benito Mussolini tramite ''Il Popolo d'Italia'' (vedi il [http://ilcovo.mastertopforum.net/1-vt993.html?start=0 discorso pronunciato a Pavia il 23 novembre 1918]).</ref>
*La più profonda eloquenza è nei fatti.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!alessandria-scritte--motti-del-ventenni/c21d2 su una vecchia stazione degli autobus a Cabella Ligure, Alessandria], sulla strada provinciale 170 (presente anche [http://www.progettokilroy.it/25003s-cabella-ligure/ qui]).</ref>
*La popolazione lavoratrice italiana può dirsi all'avanguardia per probità, per onestà, per laboriosità, per diligenza, per intelligenza.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!laquila-scritte--motti-del-ventennio/c7jn su un'abitazione a Navelli, L'Aquila]. Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini ai lavoratori del Monte Amiata del 31 agosto 1924.</ref>
*La potenza d'Italia va oltre gli oceani e la sua fama va oltre le stelle.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_N-R/Rancio_Valcuvia/index.html su un'abitazione di Rancio Valcuvia, Varese]. Tratta, ma modificata (l'originale era "ponga i termini dell'Impero all'Oceano ma la sua fama si elevi alle stelle"), dal discorso pronunciato nel Politeama Rossetti di Trieste il 6 febbraio 1921. La citazione è virgiliana: «''Imperioum oceano, famam qui terminet astris.''» (Eneide, I, 287)</ref>
*La potenza di un popolo dipende dalla sua massa numerica e dalla sua fedeltà alla terra.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!mantova-scritte--motti-del-ventennio/c1c0i su un'abitazione di Casalromano, Mantova]. Tratto dal discorso pronunciato il 18 dicembre 1938 in occasione dell'inaugurazione di Carbonia.</ref>
*La razza domina e sviluppa e feconda la terra.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!vercelli-scritte--motti-del-ventennio/ck4l sulla cascina Ranza a Vercelli] (vedi anche [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Vercelli/index.html qui]). Tratto dal discorso per la premiazione dei "Fedeli della Terra" pronunciato da Benito Mussolini a Palazzo Venezia, Roma, il 3 maggio 1936.</ref>
*La rivoluzione delle camicie nere non è stata fatta contro il popolo, ma è stata fatta per il popolo italiano.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!laquila-scritte--motti-del-ventennio/c7jn su un'abitazione di Pettorano sul Gizio, L'Aquila].</ref>
*La rivoluzione fascista continua.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!alessandria-scritte--motti-del-ventenni/c21d2 su un'abitazione di Felizzano, Alessandria].</ref>
*La rivoluzione fascista ha trovato le sue migliori legioni fra i rurali.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!vercelli-scritte--motti-del-ventennio/ck4l su un'abitazione di Sali Vercellese, Vercelli].</ref>
*La rivoluzione fascista rimane unitaria nella disciplina, totalitaria nell'azione.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!trento-scritte--motti-del-ventennio/c13lh su un'abitazione di Cologna, frazione di Tenno, Trento].</ref>
*La salvezza non può che venire dalla verità di Roma e da Roma verrà.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Casanova_Carmagnola/index.html su un'abitazione di Casanova Carmagnola, comune di Carmagnola, Torino]. Tratto dal discorso del 16 novembre 1932 alla Camera dei Deputati.</ref>
*La scienza, la volontà, la fede possono attenuare gli effetti delle forze non benefiche della natura.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Lucignano_d_Asso/index.html su un'abitazione di Lucignano d'Asso, Siena]. Tratto dal discorso di Mussolini a Roma, al teatro Argentina, il 7 dicembre 1930, per la premiazione degli agricoltori vincitori della battaglia del grano.</ref>
*La stasi debilita, l'azione rinfranca.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!pavia-scritte--motti-del-ventennio/c1cli su un'abitazione di Candia Lomellina, Pavia]. Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini dal balcone di Palazzo Venezia, Roma, il 9 maggio 1936 in occasione della proclamazione dell'Impero in Africa Orientale.</ref>
*La terra e la razza sono inscindibili. Attraverso la terra si fa la storia della razza e la razza domina e sviluppa e feconda la terra.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!belluno-scritte--motti-del-ventennio/c8yo su un'abitazione di Santa Fosca, Selva di Cadore, Belluno]. Tratto dal discorso per la premiazione dei "Fedeli della Terra" pronunciato a Roma il 3 maggio 1936.</ref>
*La terra non tradisce mai.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Arborio/index.html su un'abitazione di Arborio, Vercelli]. Presente anche la versione più lunga: ''La terra non tradisce mai e nobilita'' [http://www.architettogentili.it/images/commenti_clip_image002_0000.jpg su un'abitazione delle Marche].</ref>
*La tessera non dà l'ingegno a chi non lo possiede.<ref>[http://www.piunotizie.it/binary/qui_magazine_new/news/Vignetta_Guareschi_.1399651320.gif Citato su una vignetta di Guareschi]. Tratto dal discorso ai giornalisti a Palazzo Chigi del 10 ottobre 1928.</ref>
*La vera fonte, la vera origine di tutta l'attività umana è la terra.<ref>Citata [http://www.ventenniooggi.it/#!cremona-scritte--motti-del-ventennio/c57x su un'abitazione di Cremona]. Tratto dal discorso del 15 dicembre del 1926, parlando agli agricoltori polesani.</ref>
*La vittoria africana resta nella storia della Patria integra e pura come i legionari caduti e superstiti la sognavano e la volevano.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!verona-scritte--motti-del-ventennio/ckax su un'abitazione di Colognola ai Colli, Verona]. Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini il 9 maggio 1936 dal balcone di Palazzo Venezia a Roma in occasione della proclamazione dell'Impero in Africa Orientale.</ref>
*Lavorare e tacere.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Casbeno/index.html su un'abitazione di Casbeno, Varese].</ref>
*Lavoriamo per un'Italia più grande.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Somma_Lombardo/index.html su un muro degli ex-stabilimenti della Caproni, ora museo del volo "Volandia", a Somma Lombardo, Varese]. Tratto dall'articolo "Blocco latino. Italia e Francia" su ''Il Popolo d'Italia'' del 3 dicembre 1918.</ref>
*Le frontiere non si discutono, si difendono.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!belluno-scritte--motti-del-ventennio/c8yo su un'abitazione di Feltre, Belluno]. Tratto dal discorso pronunciato in Parlamento il 16 Marzo 1938.</ref>
*Libro e moschetto, fascista perfetto.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!brescia-scritte--motti-del-ventennio/cnm6 su un'ex-scuola di Campione del Garda, Tremosine, Brescia]. Slogan noto anche come "Il fascista perfetto è l'uomo del lavoro, del libro e del moschetto", citato in [[:File:Moltaldeo-scritta_ventennio_fascista.jpg|Slogan fascista a Moltadeo]] e [http://www.ventenniooggi.it/#!alessandria-scritte--motti-del-ventenni/c21d2 su un'abitazione di Montaldeo, Alessandria]. Il concetto è stato anche rappresentato figurativamente [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Codogno/index.html sull'ex-casa del GIL a Codogno, Lodi].</ref>
*Lo slancio vitale del popolo italiano non fu e non sarà mai fermato.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Silvi/index.html su un'abitazione di Silvi Marina, Teramo]. Tratto dal discorso del 23 marzo 1936 all'Assemblea Nazionale delle Corporazioni al Campidoglio sulle sanzioni e sull'autarchia.</ref>
*Lo Stato fascista è una volontà di potenza e d'imperio.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!piacenza-scritte--motti-del-ventennio/csvd su un'abitazione di Piazzale Roma, Piacenza]. Tratto da ''[http://www.treccani.it/enciclopedia/fascismo_%28Enciclopedia_Italiana%29/ Dottrina del fascismo]''.</ref>
==M==
*Meglio vivere un giorno da leone, che cento anni da pecora.<ref>Citato [https://www.venividivici.us/grandi-personaggi/mussolini-meglio-vivere-un-giorno-da-leoni-che-cento-da-pecora/] Pronunciata da Mussolini</ref>
*Marciare per non marcire.<ref>Slogan fascista, indicante la necessità dell'azione, coniato forse da [[Filippo Tommaso Marinetti]] immediatamente prima o durante la prima guerra mondiale; in seguito ripreso dagli Arditi e poi dai Fasci di combattimento.</ref>
*Me ne frego.<ref>Benché attribuito a Gabriele D'Annunzio, lo slogan si è probabilmente diffuso tra gli Arditi durante la prima guerra mondiale e la successiva Impresa di Fiume. Trae origine dalla scritta che un soldato ferito si fece apporre sulle bende, come segno di abnegazione totale alla Patria.</ref>
*Mentre in tante parti del mondo tuona il cannone, farsi delle illusioni è follia, non prepararsi è delitto. Noi non ci illudiamo e ci prepariamo.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!belluno-scritte--motti-del-ventennio/c8yo su un'abitazione di Feltre, Belluno]. Tratto dal discorso pronunciato l'11 agosto 1938 dall'osservatorio nella Piana del Cavaliere a Roma alla conclusione delle manovre del Corpo d'Armata di Roma.</ref>
*Molti nemici, molto onore.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!brescia-scritte--motti-del-ventennio/cnm6 sulla Cascina Scovola a Leno, Brescia]. Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini a Roma il 23 novembre 1931.</ref>
*Mussolini ha sempre ragione. (da [[Leo Longanesi]], ''L'italiano'', 11 febbraio 1926; citato in ''Vademecum del perfetto fascista'', Vallecchi)<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!alessandria-scritte--motti-del-ventenni/c21d2 su un'abitazione di San Salvatore Monferrato, Alessandria].</ref>
==N==
[[Immagine:Necessario_vincere.jpg|thumb|Iscrizione sul palazzo dell'ex-sede della Gioventù Italiana del Littorio: «''Necessario vincere più necessario combattere.''»]]
*Necessario vincere più necessario combattere.<ref>Iscrizione sul palazzo dell'ex-sede della Gioventù Italiana del Littorio (G.I.L.) di via Induno a Trastevere (Roma).</ref>
*Nel segno del littorio noi abbiamo vinto, nel segno del littorio noi vinceremo domani.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!bergamo-architettura/c1dfk sul Municipio (ex Casa del Fascio) di Nembro, Bergamo]. Più comunemente ridotto nella forma "Nel segno del littorio abbiamo vinto, nel segno del littorio vinceremo", come [http://www.ventenniooggi.it/#!torino-scritte--motti-del-ventennio/c1pa5 su un'abitazione di Albiano d'Ivrea, Torino] e [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Giarre/index.html su un'abitazione di Giarre, Catania]. Tratto dal discorso che pronunciò Benito Mussolini a Bari il 6 settembre 1934 in occasione dell'inaugurazione della quinta Fiera del Levante.</ref>
*Nell'Italia fascista il capitale è agli ordini dello Stato.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!belluno-scritte--motti-del-ventennio/c8yo su un'abitazione di Lentiai, Belluno]. Tratto dal discorso pronunciato ad Aprilia il 28 ottobre 1937.</ref>
*Nelle colonie si continua la Patria.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!genova-scritte--motti-del-ventennio/ckbt su un'abitazione nei pressi del bivio per l'ex colonia dei Balilla a Rovegno, Genova].</ref>
*Nessun popolo ha, come l'italiano, il coraggio di rischiar la vita.<ref>Citato [http://1.bp.blogspot.com/-lVpLi496F7E/VdhTgp-bRxI/AAAAAAAANFw/rWCrmD38Gfc/s1600/11057348_306933092763683_7111220709045016345_n.jpg su un muro di Santa Margherita Ligure, Genova]. Tratto dal discorso fatto dal Duce ai Direttori federali del PNF a Palazzo Venezia, Roma, il 27 ottobre 1930.</ref>
*Nessuno si illuda di poterci piegare senza avere duramente combattuto.<ref>Citato in [[:File:Iscrizione fascista 2 - Rimasco (Foto Luca Giarelli).jpg|Slogan fascista a Rimasco]]. A volte citata anche come "Nessuno pensi di piegarci senza prima avere duramente combattuta" (citato [http://www.ventenniooggi.it/#!cremona-scritte--motti-del-ventennio/c57x su un'abitazione di Aspice, frazione del comune di Corte de' Frati in provincia di Cremona] e [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Garlasco/foto_Garlasco-pv01.html su un'abitazione di Garlasco, Padova]). Tratta dal discorso di Mussolini pronunciato a Roma il 2 ottobre 1935 in occasione della dichiarazione dell'intervento militare italiano in Abissinia.</ref>
*Nobile è veramente colui che produce, colui che porta il suo sasso, sia pure modesto, all'edificio della Patria.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Sant_Eusanio_Forconese/index.html su un'abitazione di Sant'Eusanio Forconese, L'Aquila]. Tratto dal discorso fatto a Ferrara il 22 settembre 1924.</ref>
*Noi celebriamo i nostri eroi marciando sulle strade.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!biella-scritte--motti-del-ventennio/c1ote su un'abitazione di La Vecchia, Biella]. Tratto da un discorso pronunciato a Casola Valserio il 27 aprile 1924 in occasione della visita all'abitazione del poeta Alfredo Oriani.</ref>
*Noi ci sentiamo fratelli in ispirito con coloro che lavorano.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Calascio/index.html su un'abitazione di Calascio, L'Aquila]. Tratto dal discorso tenuto a Bologna il 3 aprile 1921.</ref>
*Noi creiamo una nuova civiltà del lavoro.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!biella-scritte--motti-del-ventennio/c1ote su un'abitazione di Croce Mosso, frazione di Valle Mosso, Biella]. Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini in piazza Duomo a Milano l'1 novembre 1936.</ref>
*Noi diciamo prima i doveri e dopo i diritti.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Lucignano_d_Asso/index.html su un'abitazione di Lucignano d'Asso, Siena] ed [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Camerino/index.html a Camerino, Macerata]. Tratto dal discorso tenuto il 23 ottobre 1925.</ref>
*Noi dobbiamo avere un'aviazione che domina i cieli.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Somma_Lombardo/index.html su un muro degli ex-stabilimenti della Caproni, ora museo del volo "Volandia", a Somma Lombardo, Varese].</ref>
*Noi dormiamo con la testa sullo zaino.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_N-R/Nuraminis/index.html su un'abitazione di Nuraminis, Cagliari].</ref>
*Noi eravamo già grandi quando in molte parti del mondo i popoli non erano ancora nati.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!grosseto-scritte--motti-del-ventennio/cgqt su un'abitazione di Sorano, Grosseto]. Tratto dal discorso pronunciato il 2 aprile 1923 a Milano sull'espansione italiana nel mondo.</ref>
*Noi esaltiamo il lavoro come segno della nobiltà dell'uomo.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!alessandria-scritte--motti-del-ventenni/c21d2 su un'abitazione di Pozzolo Formigaro, Alessandria]. Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini a Berlino il 28 settembre 1937.</ref>
*Noi non siamo gli imbalsamatori di un passato, siamo gli anticipatori di un avvenire.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Acireale/index.html su un'abitazione di Acireale, Catania]. Tratto dal discorso pronunciato da Mussolini l'1 novembre 1936 a Milano.</ref>
*Noi potremo allora, domani, quando tra il 1935 e il 1940 saremo a un punto direi cruciale della storia europea, potremo far intendere la nostra voce e vedere finalmente riconosciuti i nostri diritti.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!messina-scritte--motti-del-ventennio/c19ot su una parete degli alloggi della batteria accanto alla colonia "Principi di Piemonte", Messina]. Tratto dal discorso, che sarà ricordato come il "Discorso dell'Ascensione", pronunciato il 26 maggio 1927 alla Camera dei Deputati.</ref>
*Noi rappresentiamo un principio nuovo nel mondo.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Fossa/index.html su un'abitazione di Fossa, L'Aquila]. Tratto dal discorso del 7 aprile 1926, all'insediamento del nuovo Direttorio fascista.discorso il 7 aprile 1926, all'insediamento del nuovo Direttorio fascista.</ref>
*Noi siamo contro la vita comoda.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_N-R/Premia/foto_Premia001.html su un'abitazione di San Rocco, comune di Premia, Verbania] e [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Tione_degli_Abruzzi/foto_Tione-degli-Abruzzi-01.html su un'abitazione di Tione degli Abruzzi, Aquila]. Tratto dall'invervista fatta da [[Emil Ludwig]] a Mussolini nel 1932: vedi ''Colloqui con Mussolini'', Mondadori, Milano, 1932, pag. 188.</ref>
**Il fascista disdegna la vita comoda.<ref>Altra impostazione dello stesso concetto: la si ritrova nell'[http://www.treccani.it/enciclopedia/fascismo_%28Enciclopedia-Italiana%29/ articolo "Fascismo"] dell'[[Enciclopedia Treccani|Enciclopedia Italiana]] (1932). Dipinto sull'edificio noto come ''[http://live.varesenews.it/Event/Varese_Sacro_Monte_-_SantAmbrogio_-_Rasa_-_Fogliaro_-_Bregazzana?Page=3 Fornace della Riana]'' in località Rasa di Varese, [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Gagliano_Aterno/index.html su un'abitazione di Gagliano Aterno, L'Aquila] e [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Introdacqua/foto_Introdacqua011.html su un'abitazione di Introdacqua, L'Aquila].</ref>
*Noi siamo pronti a difendere la nostra folgorante vittoria con la stessa intrepida e inesorabile decisione con la quale l'abbiamo conquistata.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!novara-scritte--motti-del-ventennio/cou su un'abitazione di Sizzano, Novara]. Tratto dal discorso pronunciato a Roma il 5 maggio 1936.</ref>
*Noi sogniamo l'Italia romana, cioè saggia e forte, disciplinata ed imperiale.<ref>Citato in [[:File:Cedegolo casa.jpg|Slogan fascista a Cedegolo]], [[:File:Iscrizione fascista - Lavenone (Foto Luca Giarelli).jpg|Slogan fascista a Lavenone]]. Presente anche in [http://www.ventenniooggi.it/#!catanzaro-scritte--motti-del-ventennio/c1qd9 varie facciate di abitazioni di Catanzaro]. Presente come "noi sognamo" [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Lavenone/index.html su un'abitazione di Lavenone, Brescia] e [http://www.ventenniooggi.it/#!mantova-scritte--motti-del-ventennio/c1c0i su un'abitazione di Solferino, Mantova]. Tratto da un discorso fatto da Mussolini a Bologna il 21 aprile 1921.</ref> (Mussolini)
*Noi tireremo diritto.<ref>Citato in [[:File:Iscrizione fascista 4 - Boccioleto (Foto Luca Giarelli).jpg|Slogan fascista a Boccioleto]] e presente [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Fontecchio/foto_Fontecchio-01.html su un'abitazione di Fontecchio, L'Aquila]. Tratto da un discorso di Mussolini a Palazzo Venezia, Roma, 8 settembre 1935. La frase è stata riadattata nella canzone del 1936 di E. A. Mario "[http://www.lorien.it/x_inni/pg_canzoni-d/Alfa_N/Ca_Noi-Tireremo-Diritto.html Noi tireremo diritto]".</ref>
*Noi vogliamo che i giovani raccolgano la fiaccola, s'infiammino della nostra fede e siamo pronti e decisi a continuare la nostra fatica.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!palermo-scritte--motti-del-ventennio/c1o25 su un casolare in via Diana nel quartiere Partanna-Mondello, Palermo].</ref>
*Non basta che il popolo sia ordinato e tranquillo all'interno, è necessario che le forze armate gli conferiscano la sua pace e la sua sicurezza.<ref>Citato sui muri di un edificio di via San Lorenzo, di Palermo, in occasione della visita del Duce dell'estate 1937: vedi Claudio Mancuso, ''[http://www.storiamediterranea.it/wp-content/uploads/mediterranea/p2493/r1271.pdf Palermo in camicia nera. Le trasformazioni dell'identità urbana (1922-1943)]'' in ''Mediterranea. Ricerche storiche'', anno V, n. 14, dicembre 2008, pag. 648.</ref>
*Non ci sono cose grandi o piccole: c'è il dovere.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_N-R/Pietrasanta/index.html sull'ingresso della scuola "Giovanni Pascoli" di Pietrasanta, Lucca]. Tratto dal "decalogo del milite fascista": vedi P. N. F., ''Il primo e secondo libro del fascista'', Roma, 1941, [https://archive.org/stream/PNFIlPrimoESecondoLibroDelFascista1941/PNF%2C%20Il%20Primo%20e%20Secondo%20Libro%20del%20Fascista%20%281941%29#page/n87/mode/2up pag. 87] e P. N. F., Comando Generale della Gioventù Italiana del Littorio, ''Il premilitare'', s. l., s. d., [http://www.giuliocesaro.it/pdf/storici/041%20Il%20premilitare%20della%20gioventu%20fascista.pdf pag. 23].</ref>
*Non dobbiamo aver paura di aver coraggio.<ref>Citato [https://books.google.it/books?id=Oa-PhIcosw8C&pg=PA123 su un'abitazione di Refrancore, Asti]. Tratto dal discorso del 18 settembre 1933, la cui frase però era "Non si dovrà aver paura di aver coraggio".</ref>
*Non si getta il fardello prima di avere raggiunto la [[meta]].<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!messina-scritte--motti-del-ventennio/c19ot su un'abitazione di Santo Stefano Medio, Messina].</ref>
*Non v'è assedio che possa piegarci, né coalizione, per quanto numerosa, che possa illudersi di distoglierci dalle nostre mete.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!vercelli-scritte--motti-del-ventennio/ck4l su un'abitazione di Campertogno, Vercelli] (vedi anche [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Campertogno/index.html qui]). Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini alla Camera dei Deputati il 7 dicembre 1935 contro la politica sanzionista.</ref>
*Non v'è diritto senza che prima sia compiuto un dovere.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!torino-scritte--motti-del-ventennio/c1pa5 su un'abitazione di Torrazza Piemonte, Torino]. Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini a Reggio Emilia il 30 ottobre 1926.</ref>
[[File:San Fili - Sostare è retrocedere.jpg|thumb|Slogan su una casa di San Fili: «''Sostare è retrocedere''»]][[File:Moltaldeo-scritta ventennio fascista.jpg|thumb|Slogan su una casa di Moltaldeo]]
==O==
*Obbedire in silenzio.<ref>Citato sui muri dell'Aeronautica Sicula, a Palermo, in occasione della visita del Duce dell'estate 1937: vedi Claudio Mancuso, ''[http://www.storiamediterranea.it/wp-content/uploads/mediterranea/p2493/r1271.pdf Palermo in camicia nera. Le trasformazioni dell'identità urbana (1922-1943)]'' in ''Mediterranea. Ricerche storiche'', anno V, n. 14, dicembre 2008, pag. 645.</ref>
*Ogni casa nuova che sorge nelle campagne ad ospitare, in ampie e solide stanze, una delle nostre prolifiche famiglie di contadini, rappresenta un elemento di garanzia per il futuro del popolo italiano.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Villafalletto/index.html sul cascinale del Conte Paolo Falletti a Villafalletto, Cuneo]. Tratto dalla lettera al ministro di Stato Giuseppe De Capitani D'Arrago, Presidente dell'Associazione nazionale tra le Casse di Risparmio italiane, del 12 febbraio 1937.</ref>
*Oltre alla potenza delle armi, noi possediamo la potenza dello spirito, cioè la compattissima unità morale del popolo italiano.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!alessandria-scritte--motti-del-ventenni/c21d2 su un'abitazione di Tortona, Alessandria] e [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/San_Desiderio/index.html su un'abitazione di San Desiderio, Padova]. Tratto dal discorso pronunciato a Udine il 20 settembre 1938.</ref>
*Onorate il pane, gloria dei campi, fragranza della terra, festa della vita.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!perugia-scritte--motti-del-ventennio/cyc8 su un'abitazione di Petrelle, Città di Castello, Perugia]. Tratto dal discorso pronunciato il 14 aprile 1928 in occasione della Giornata del pane.</ref>
*Osare, durare, vincere.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!messina-scritte--motti-del-ventennio/c19ot in viale Italia, Messina].</ref>
==P==
*Passano gli anni, ma la nostra fede è intatta come nelle vigilie di combattimento.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!verona-scritte--motti-del-ventennio/ckax su un'abitazione di Colognola ai Colli, Verona]. Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini a Roma il 18 marzo 1934 in occasione della Seconda Assemblea Quinquennale del Regime.</ref>
*Patria. Religione. Famiglia.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Torba/index.html su un'abitazione di Torba, frazione di Gornate Olona, Varese].</ref>
*Per le glorie di oggi e per quelle avvenire siamo pronti a tutto.<ref>Citaot [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Capestrano/index.html su un'abitazione di Capestrano, L'Aquila]. Tratto dal discorso del 25 maggio 1926 a Pisa, compiuto dal balcone dell'Ospedale, in piazza del Duomo.</ref>
*Per l'Italia ora e sempre.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Acireale/index.html su un'abitazione di Acireale, Catania].</ref>
*Per noi fascisti morire non è morire quando si muore per l'Italia.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!biella-scritte--motti-del-ventennio/c1ote su un'abitazione di Crevacuore, Biella] (vedi anche [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Crevacuore/index.html qui]). Tratto dal discorso pronunciato il 26 ottobre 1935 nella Sala Regia di Palazzo Venezia durante una premiazione di 500 capifamiglia rurali.</ref>
*Più profondo il solco, più alto è il destino.<ref>Citato [http://www.ilpastonudo.it/in-giro-per-bio/ercolini/ su un'abitazione di Civita Castellana, Viterbo, sulla via Flaminia] e [https://books.google.it/books?id=Oa-PhIcosw8C&pg=PA194 qui].</ref>
*''Pondere et igne iuvat.''<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!brescia-monumenti-lapidi--targhe-comme/celr all'interno della Caserma Papa, Brescia]. Motto adottato dai carristi tramite la legge n. 293 del 24 marzo 1932.</ref>
**Aiuta con la massa e col fuoco.
*Prepariamo per difendere l'impero le giovani armate di domani e poiché esse sono animate dallo spirito fascista saranno invincibili.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!brescia-scritte--motti-del-ventennio/cnm6 sull'ex-caserma Magnolini a Villa di Gargnano, Gargnano, Brescia].</ref>
*Prima morte che stanchezza. Non mi stanco di servire. Non mi stanco di giovare.<ref name=opere30>Dalla rivista ''Un decennio d'opere in provincia di Varese'', a cura dell'Ufficio Stampa e Propaganda della Federazione dei Fasci di Combattimento della provincia di Varese, marzo 1934 – p. 30</ref>
==Q==
*Quando si è forti si è cari agli amici e si è temuti dai nemici.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Lucignano_d_Asso/index.html su un'abitazione di Lucignano d'Asso, Siena]. Tratto dal discorso del 26 marzo 1939 al Foro Mussolini.</ref>
*Quello che abbiamo fatto è importante, ma per noi è più importante quello che faremo.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!cremona-scritte--motti-del-ventennio/c57x su un'abitazione di Grumello Cremonese, Cremona].</ref>
*Quello che dobbiamo conquistare ci interessa di più del già conquistato.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Fossa/index.html su un'abitazione di Fossa, L'Aquila]. Tratto dal discorso rivolto ai Direttorii federali dei Partito Nazionale Fascista convocati in Roma il 27 ottobre 1930.</ref>
*Questa è l'epoca nella quale bisogna sentire l'orgoglio di vivere e di combattere. Questa è l'epoca in cui un popolo misura al metro delle forze ostili la sua capacità di resistenza e di vittoria.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!laquila-scritte--motti-del-ventennio/c7jn su un'abitazione a Bisegna, L'Aquila] e [http://www.ventenniooggi.it/#!pavia-scritte--motti-del-ventennio/c1cli su un'abitazione di Rosasco, Pavia]. Tratto dal messaggio per il tredicesimo anniversario della marcia su Roma, del 27 ottobre 1935.</ref>
*Questo regime politico parte da un presupposto indiscutibile ed intangibile: la monarchia e la dinastia.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!mantova-scritte--motti-del-ventennio/c1c0i su un'abitazione a Rivarolo Mantovano, Mantova]. Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini a Milano il 28 ottobre 1925.</ref>
==R==
*Raccogliendo tutte le energie, perfezionando incessantemente il metodo di combattimento e portando nella lotta molto entusiasmo, fervore, spirito di decisione, noi siamo sicuri di vincere la tubercolosi, perché il popolo italiano vuole essere sano, perché vuole andare alla potenza e alla gloria.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Gagliano_Aterno/index.html su un'abitazione di Gagliano Aterno, L'Aquila]. Tratto dal discorso di Mussolini del 12 marzo 1932 a Palazzo Venezia, in un incontro con i direttori dei Consorzi Provinciali Antitubercolari e con il Consiglio direttivo della Federazione Italiana Fascista contro la tubercolosi: vedi ''Opera omnia'', vol. 44, La Fenice, 1980, pag. 29 e ''Il Francobollo antitubercolare. Giornale di trincea'', 15 aprile 1932, n. 1, [http://complianceturin.xoom.it/tbc/_ftp/materiale/1932_Giornale_di_trincea.pdf pag. 2].</ref>
*Raccogliete lo spirito dei nostri indimenticabili morti e fatene lo spirito ardente della Patria immortale.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Treviso/index.html sulla parrocchia di San Lazzaro, all'ingresso di Treviso] e [http://www.littorio.com/arc/arc_messina-i.htm sul monumento ai caduti della Prima Guerra Mondiale, sito in Piazza del Municipio, Messina]. Tratto dal discorso fatto all'adunata di Udine del 20 settembre 1922.</ref>
*Repubblica e socializzazione.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!milano-scritte--motti-del-ventennio/c1n2c su un'abitazione di Ossona, Milano]. Risalente alla [[Repubblica Sociale Italiana]].</ref>
*Resistere ad ogni costo.<ref>Motto di guerra trovato [http://www.ventenniooggi.it/#!cuneo-segnalazioni--tracce-della-guerra/c97h in un bunker di Chianale, frazione di Pontechianale, Cuneo].</ref>
*Resistere per vincere, vincere per la libertà e per la giustizia.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_N-R/Refrancore/index.html su un'abitazione di Refrancore, Asti]. Tratto dall'articolo "Divagazione", pubblicato su ''Il Popolo d'Italia'', n. 362, IV, del 31 dicembre 1917.</ref>
*Ricordare e prepararsi.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!carbonia-iglesias-scritte--motti-del-ve/ckde su un'abitazione di Sant'Antioco, Carbonia-Iglesias] e [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Bistagno/index.html su un'abitazione di Bistagno, Alessandria]. Tratto dal discorso del 23 marzo 1937, alla celebrazione del diciottesimo anniversario della fondazione dei fasci.</ref>
*Ricordate che oggi non vi sarebbe la marcia su Mosca, marcia che sarà infallibilmente vittoriosa, se venti anni prima non ci fosse stata la marcia su Roma.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Morciano/index.html su un'abitazione di Morciano di Romagna, Rimini] e [http://scritte.delventennio.it/comuni_N-R/Refrancore/index.html su un'abitazione di Refrancore, Asti]. Tratto dal discorso del 3 lugno 1941.</ref>
*Rimanendo rurali sarete più vicini al mio cuore.<ref>Citato [https://books.google.it/books?id=Oa-PhIcosw8C&pg=PA110 su un'abitazione di Bruino, Torino] (vedi anche [http://static.wixstatic.com/media/f47c19_2f529a18c12e4d0cb6985095eece8ca1.jpg_srb_p_788_504_75_22_0.50_1.20_0.00_jpg_srb qui]). Presente anche la versione più lunga: "Rimanete rurale contadino tenacemente legato alla terra e sarete più vicino al mio cuore" [http://www.ilpastonudo.it/in-giro-per-bio/ercolini a Civita Castellana, Viterbo, sulla Via Flaminia].</ref>
*Roma doma.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!novara-scritte--motti-del-ventennio/cou su un'abitazione di Briga Novarese, Novara] (vedi anche [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Briga_Novarese/index.html qui]). Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini ai giovani fascisti a Roma il 5 settembre 1937.</ref>
*Ringrazia ogni giorno devotamente Dio perché ti ha fatto italiano (Roma, 7 aprile 1926)
*Rispettate il pane, sudore della fronte, orgoglio del lavoro, poema di sacrificio.<ref>Citato sui muri dell'ospedale pediatrico 'Casa del Sole' di Palermo, in occasione della visita del Duce dell'estate 1937: vedi Claudio Mancuso, ''[http://www.storiamediterranea.it/wp-content/uploads/mediterranea/p2493/r1271.pdf Palermo in camicia nera. Le trasformazioni dell'identità urbana (1922-1943)]'' in ''Mediterranea. Ricerche storiche'', anno V, n. 14, dicembre 2008, pag. 646. Tratto dal discorso del 14 aprile 1928 per la Giornata del pane.</ref>
*Roma ha dato la civiltà al mondo.<ref> Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_N-R/Rancio_Valcuvia/foto_Rancio_Valcuvia-001.html su un'abitazione situata all'incrocio tra via Montello e la Strada Provinciale 62 a Rancio Valcuvia, Varese] (foto visibile anche su ''[https://www.google.it/maps/@45.914228,8.773538,3a,15y,276.37h,95.3t/data=!3m4!1e1!3m2!1sMC9zeFMsnU9R0mQoUHHFNA!2e0 Google Maps]''). Probabilmente tratta dal discorso di Mussolini il 3 aprile 1921 per il secondo anniversario della fondazione dei fasci di combattimento.</ref>
==S==
*Salutate nel Duce il fondatore dell'Impero.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!bergamo-scritte--motti-del-ventennio/c8tj su un'abitazione di Scanzorosciate, Bergamo] (vedi anche [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Scanzorosciate/index.html qui]). Citato anche come "Duce fondatore dell'Impero" [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Mosso/index.html su un'abitazione di Mosso, Biella].</ref>
*Saluto al Duce.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!vercelli-scritte--motti-del-ventennio/ck4l su un'abitazione di Sali Vercellese, Vercelli].</ref>
*Saviezza governa. Lavoro opera. Gioia ricompensa. Fedeltà conserva.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!cagliari-scritte--motti-del-ventennio/c213b sulla facciata di un palazzo fra via Sassari e viale La Plaia a Cagliari].</ref>
*Se avanzo seguitemi, se indietreggio uccidetemi, se mi uccidono vendicatemi.<ref>{{NDR|[[Citazioni errate|Citazione errata]]}} Questa frase è comunemente attribuita a Mussolini. Benito pronunciò realmente la citazione al termine di un discorso il 7 aprile 1926, all'insediamento del nuovo Direttorio fascista, citando «il vecchio combattitore». In realtà, la frase appartiene a [[Henri de la Rochejaquelein]] ed è stata pronunciata dopo la vittoria nella battaglia di Les Aubiers, il 25 aprile 1793. Cfr. Antonello Capurso, Le frasi celebri nella storia d'Italia, Edizioni Mondadori, 2012, [http://books.google.it/books?id=yvQeJfDmY8MC&pg=PT258 p. 258]. ISBN 885203126X. La frase fu comunque usata come slogan, tanto da essere raffigurata [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Fossa/index.html su un'abitazione di Fossa, L'Aquila] ed [http://scritte.delventennio.it/comuni_N-R/Premeno/index.html una di Premeno, Verbania]. Venne anche usata solamente la prima frase "se avanzo seguitemi", come [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Vacil/index.html su un'abitazione sulla strada da Vacil a Breda di Piave].</ref>
*Se combatteremo vinceremo per la grandezza presente, passata e futura.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!brescia-scritte--motti-del-ventennio/cnm6 su un'abitazione di Pieve di Pontenove, Bedizzole, Brescia]. Scritto anche come "[...] futura e passata", [http://www.ventenniooggi.it/#!brescia-scritte--motti-del-ventennio/cnm6 su un'abitazione di Pontenove, frazione di Bedizzole, Brescia]; ridotto anche a "se combatteremo vinceremo" [http://www.ventenniooggi.it/#!vercelli-scritte--motti-del-ventennio/ck4l su un'abitazione di Asigliano Vercellese, Vercelli]. Tratto dal discorso del 23 marzo 1938 per la celebrazione del diciannovese annuale della fondazione dei fasci di combattimento.</ref>
*Se la disciplina sarà ferma, se la passione sarà pura, l'Italia sarà sempre più grande.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Loreto_Aprutino/index.html su un'abitazione di Loreto Aprutino, Perugia]. Tratto dal discorso a Roma per l'inaugurazione del Congresso del Sindacato Nazionale della Stampa, il 27 gennaio 1924.</ref>
*Se la vittoria fu mutilata una volta non è detto che possa essere mutilata un'altra volta.<ref>Citato in [[:File:Balestrino-scritta del regime fascista.jpg|Slogan fascista a Balestrino]] e [[:File:Iscrizione fascista 1 - Rimasco (Foto Luca Giarelli).jpg|Slogan fascista a Rimasco]]. Anche [http://www.ventenniooggi.it/#!vercelli-scritte--motti-del-ventennio/ck4l su un'abitazione di Rimasco, Vercelli]. Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini a Roma il 24 giugno 1923.</ref>
*Siamo sicuri di noi stessi, perché, come rivoluzione fascista l'intero secolo sta innanzi a noi.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_N-R/Raiano/index.html su un'abitazione di Raiano, L'Aquila]. Tratto dal discorso pronunciato in Senato da Mussolini il 13 novembre 1934 sul problema corporativo.</ref>
*Siate fieri delle vostre montagne.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!torino-scritte--motti-del-ventennio/c1pa5 su un'abitazione di Piverone, Torino]. Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini presso il Colosseo il 7 aprile 1929 in occasione di un'adunata indetta dall'Associazione Nazionale degli Alpini.</ref>
*Soldato d'Italia, ricordati che dietro di te con occhi fidenti ti guardano la Patria e la famiglia.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!trento-scritte--motti-del-ventennio/c13lh su un'abitazione di Locca, Ledro, Trento].</ref>
*Solo Iddio può piegare la volontà fascista. Gli uomini e le cose mai.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!pescara-scritte--motti-del-ventennio/cves su una Chiesa di Serramonacesca, Pescara]. Citato anche come "Soltando Dio potrà piegarci, gli uomini e le cose mai" [http://www.ventenniooggi.it/#!novara-scritte--motti-del-ventennio/cou su delle abitazioni di Cacciana e Caltignana] e [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Momo/index.html di Momo], Novara. [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Lonate_Pozzolo/index.html A Lonate Pozzolo, Varese] è citato come "Noi diciamo che solo Iddio [...]". Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini a Roma il 3 dicembre 1934 alla premiazione degli agricoltori della nona Battaglia del Grano.</ref>
*Sopratutto amiamo risentire, stando in mezzo a voi, l'anima eroica del vostro fascismo rurale, che qui nella vostra terra ha impiegato e vinto la più gloriosa battaglia.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!pavia-scritte--motti-del-ventennio/c1cli sulla Cascina Rosolo a Candia Lomellina, Pavia].</ref>
*Sostare è retrocedere. La marcia continua, altre mète attendono il segno romano della nostra conquista.<ref>{{Cita web|http://coriandoliegadi.altervista.org/Letteratura/Perla/La%20Chiesa.htm|La Chiesa di Marettimo|25-10-2011}}. Citato anche [http://www.ventenniooggi.it/#!cosenza-scritte--motti-del-ventennio/c1v9p su un'abitazione di San Fili, Cosenza].</ref>
*State sicuri che condurrò la rivoluzione fascista sino alla sua meta finale.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!novara-scritte--motti-del-ventennio/cou su un'abitazione di Cavaglio d'Agogna, Novara]. Tratto dal discorso pronunciato a Mantova il 25 ottobre 1925.</ref>
*State tranquilli che io vi porterò sempre più in alto, sempre più avanti.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Castelnuovo_Berardenga/index.html su un'abitazione di Castelnuovo Berardenga, Siena]. Tratto dal discorso tenuto il 30 ottobre 1926 a Reggio Emilia nella Piazza del Politeama Ariosto.</ref>
*Sui rurali d'Italia la rivoluzione delle camicie nere ha contato ieri e conterà domani.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!alessandria-scritte--motti-del-ventenni/c21d2 su un'abitazione di Occimiano, Alessandria]. Tratto dal discorso pronunciato il 26 ottobre 1935 nella Sala Regia di Palazzo Venezia durante una premiazione di 500 capifamiglia rurali.</ref>
*Su la terra, sui mari, nei cieli sono ovunque i segni della nostra potenza, della nostra volontà.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!laquila-scritte--motti-del-ventennio/c7jn su un'abitazione a Scurcola Marsicana, L'Aquila] (vedi anche [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Scurcola_Marsicana/index.html qui]). Tratto dal discorso pronunciato da Mussolini nel decimo anniversario della marcia su Roma il 27 ottobre 1932 da Palazzo Venezia.</ref>
==T==
*Tanto maggiori sono gli ostacoli e tanto più precisa e diritta deve essere la nostra volontà di superarli.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!messina-scritte--motti-del-ventennio/c19ot su un'abitazione di Corso Cavour, Messina]. Tratto dal discorso pronunciato a Napoli il 28 ottobre 1931.</ref>
*Trenta secoli di storia ci permettono di guardare con sovrana pietà talune dottrine d'oltralpe.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!messina-scritte--motti-del-ventennio/c19ot su un'abitazione di Messina]. Tratto dal discorso pronunciato a Bari il 6 settembre 1934.</ref>
*''Tu regere imperio populos, Romane, memento: hae tibi erunt artes, pacisque imponere morem, parcere subiectis et debellare superbos.''<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Bolzano/index.html su un'abitazione di Bolzano]. Trattasi di una citazione di Virgilio, ''Eneide'', VI, 852-53.</ref>
**Tu di reggere col tuo impero i popoli, o Romano, ricorda: queste saranno le tue arti, e alla pace d'imporre una regola, risparmiare gli arresi e sgominare i superbi.<ref>Traduzione di Carlo Carena, Torino, UTET, 1971.</ref>
*Tutta l'atmosfera nella quale si svolge la vita del popolo italiano ha carattere militare, deve avere e avrà un carattere sempre più militare.<ref>Riportato sul muro dell'officina Congegnatori 2 dell'Arsenale Militare Marittimo di Taranto</ref>{{c|Manca il link ad un'immagine o il riferimento ad un testo-fonte}}
*Tutto il popolo italiano lo sente e tutto il popolo è pronto a scattare come un solo uomo, quando si tratta della potenza e della gloria della Patria.<ref>Citato [http://marcourss.altervista.org/su-altri-slogan-fascisti/ su un'abitazione a Licodia Eubea, Catania]. Estratto di un discorso di Mussolini a Cagliari pronunciato l'8 giugno 1935.</ref>
*Tutte le frontiere sono sacre: non si discutono, si difendono.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!alessandria-scritte--motti-del-ventenni/c21d2 su un'abitazione di Occimiano, Alessandria] e [http://www.ventenniooggi.it/#!la-spezia-scritte--motti-del-ventennio/cjbp su un'abitazione di Padivarma, frazione di Beverino, La Spezia]. Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini in Parlamento il 16 marzo 1938.</ref>
*Tutto nello Stato, niente al di fuori dello Stato, nulla contro lo Stato.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!lecce-scritte--motti-del-ventennio/c4xl sulla Questura in viale Otranto, Lecce]. Tratto dal discorso tenuto da Benito Mussolini al Teatro della Scala, Milano, 28 ottobre 1925.</ref>
==U==
*''Ubi ordo, ibi pax et decor. Ubi pax et decor, ibi laetitia.''<ref>È una locuzione in lingua latina; il suo significato è ''"dove c'è l'ordine, lì c'è pace e decoro. Dove c'è pace e decoro, lì c'è la letizia."''</ref>
*Un popolo ascende in quanto sia numeroso, laborioso e ordinato.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!novara-scritte--motti-del-ventennio/cou su un'abitazione di Sozzago, Novara]. Tratto dal discorso pronunciato a Roma il 10 marzo 1929 all'assemblea quinquennale del Regime per la convocazione dei nuovi comizi elettorali.</ref>
*Un popolo di poeti, di artisti, di eroi, di santi, di pensatori, di scienziati, di navigatori, di trasmigratori.<ref>Citato in [https://c1.staticflickr.com/7/6127/5927475939_4dbbd355e2_z.jpg Palazzo della Civiltà Italiana]. Tratto dal discorso di Benito Mussolini tenuto a Roma il 2 ottobre 1935.</ref>
*Una grande agricoltura italiana promuove lo sviluppo di molte industrie italiane.<ref>Citato [https://books.google.it/books?id=Oa-PhIcosw8C&pg=PA88 su un'abitazione di Casalrosso, Vercelli]. Tratto dal discorso pronunciato alla Camera dei Deputati il 9 dicembre 1928.</ref>
*Una tappa del nostro cammino è raggiunta.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!novara-scritte--motti-del-ventennio/cou su una abitazione di Agrate Conturbia, Novara] (vedi anche [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Conturbia/index.html qui]). Tratto da un discorso di Benito Mussolini pronunciato a Roma il 5 maggio 1936.</ref>
*Unica è la fede: l'amore di Patria. Unica la volontà: fare grande il popolo italiano.<ref>Citata [http://www.ventenniooggi.it/#!cremona-scritte--motti-del-ventennio/c57x su un'abitazione di Cortetano, frazione di Sesti ed Uniti, Cremona]. Tratto da un discorso di Mussolini pronunciato a Villa Glori, Roma, 30 ottobre 1927.</ref>
==V==
*Verso la terra debbono volgersi le speranze e le energie dei popoli.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!cremona-scritte--motti-del-ventennio/c57x su una cascina di Motta Baluffi, Cremona]. Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini alla presenza del Re il 19 aprile 1926 per l'inaugurazione dell'ottava assemblea dell'Istituto Internazionale di Agricoltura.</ref>
*Vincerà chi vorrà vincere.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!verona-scritte--motti-del-ventennio/ckax su un'abitazione di Cerea, Verona].</ref>
*Vincere e vinceremo.<ref>Citato come "Vinceremo" [http://www.ventenniooggi.it/#!bergamo-scritte--motti-del-ventennio/c8tj su un'abitazione di Cerchiera, Ambivere, Bergamo] e come "Vincere" [http://www.ventenniooggi.it/#!brescia-scritte--motti-del-ventennio/cnm6 su un'abitazione di Corticelle Pieve, Dello, Brescia]. Tratto dal discorso di Benito Mussolini per l'annuncio della dichiarazione di guerra il 10 giugno 1940.</ref>
*Vincere o morte.<ref> Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!chieti-scritte--motti-del-ventennio/csqi su un'abitazione in Pennapiedimonte, Chieti]. Noto anche come "vincere o morire", ad esempio [http://www.ventenniooggi.it/#!cuneo-scritte--motti-del-ventennio/ccml su una caserma ottocentesca di Pontechianale, Cuneo].</ref>
*Vi sarà lavoro per altri operai e case per altri contadini che daranno nuova ricchezza alla Sardegna e alla Nazione.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!oristano-scritte--motti-del-ventennio/c1uaj all'interno dell'ex caserma della Milizia ad Arborea, Oristano]. Tratto da un discorso del 9 giugno 1935 ad Arborea.</ref>
*Vivere pericolosamente.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Fiano_Romano/foto_fiano-romano-01.html su un'abitazione di Fiano Romano, Roma]. Tratto da un discorso di Mussolini al Gran Consiglio del Fascismo il 2 agosto 1924 e citato anche in degli appunti coevi del Duce come "vivi pericolosamente": vedi Renzo De Felice, ''Mussolini il fascista. La conquista del potere, 1921-1925'', Einaudi, Torino, 1995, pag. 787. Fu dal Duce più volte ripresa, come nel discorso del 7 aprile 1926, all'insediamento del nuovo Direttorio fascista. La frase è di ispirazione nietzschiana: vedi ''La gaia scienza'', af. 283 (''Gefährlich leben'').</ref>
*Voglio soprattutto che voi abbiate l'orgoglio di essere rurali.<ref>Citato sui muri di una abitazione di Palermo, in occasione della visita del Duce dell'estate 1937: vedi Claudio Mancuso, ''[http://www.storiamediterranea.it/wp-content/uploads/mediterranea/p2493/r1271.pdf Palermo in camicia nera. Le trasformazioni dell'identità urbana (1922-1943)]'' in ''Mediterranea. Ricerche storiche'', anno V, n. 14, dicembre 2008, pag. 645.</ref>
*Voi marcerete travolgendo ogni ostacolo sino alla meta che vi è stata indicata.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!novara-scritte--motti-del-ventennio/cou su un'abitazione di Momo, Novara] (vedi anche [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Momo/index.html qui]). Tratto dal discorso pronunciato durante il passaggio in rivista della Seconda Divisione Camicie Nere "28 ottobre" il 18 agosto 1935.</ref>
*Voi non siete disarmati, se il vostro spirito è armato, se la vostra fede è potente e la vostra disciplina fermissima.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!messina-scritte--motti-del-ventennio/c19ot su un'abitazione di Villaggio Tremestieri, Messina].</ref>
*Voi siete l'aurora della vita, voi siete la speranza della Patria, voi siete soprattutto l'esercito di domani.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!acireale-scritte--motti-del-ventennio/c1xfi in piazza Lionardo Vigo, Acireale].</ref>
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Ariberto Segala, ''I muri del Duce'', Arca edizioni, Lavis, 2007. ISBN 88-88203-00-1 ([http://books.google.it/books?id=Oa-PhIcosw8C&pg=PA1 Anteprima su Google Libri])
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Fascisti}}
[[Categoria:Fascismo]]
[[Categoria:Slogan]]
me5wvx0klog256cedwegkh1y8qfkdhc
1382872
1382869
2025-07-11T10:07:24Z
Udiki
86035
Annullata la modifica [[Special:Diff/1382869|1382869]] di [[Special:Contributions/Vale93b|Vale93b]] ([[User talk:Vale93b|discussione]]) la fonte, per quel che vale, dice così
1382872
wikitext
text/x-wiki
[[File:Coazze - Motto fascista.jpg|thumb|Slogan fascista presente a Coazze, Torino]]
Raccolta di '''slogan fascisti'''.
{{Indice}}
==A==
*Abbiamo dei vecchi e dei nuovi conti da regolare: li regoleremo.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!cremona-scritte--motti-del-ventennio/c57x su un'abitazione di Drizzona, Cremona]. Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini a Cagliari l'8 giugno 1935 in occasione del saluto alla divisione "Sabauda".</ref>
*A chi l'[[Guerra d'Etiopia|Abissinia]]? A noi!<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_N-R/Porto_Viro/index.html sul portico di un edificio di Porto Viro, Rovigo].</ref>
*Agli atti di guerra risponderemo con atti di guerra.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!vercelli-scritte--motti-del-ventennio/ck4l su un'abitazione di Stroppiana, Vercelli]. Tratto dal discorso di Benito Mussolini pronunciato a Roma il 2 ottobre 1935.</ref>
*Adoriamo il lavoro che dà la bellezza e l'armonia alla vita.<ref>Citato sui muri di un edificio di via San Lorenzo, di Palermo, in occasione della visita del Duce dell'estate 1937: vedi Claudio Mancuso, ''[http://www.storiamediterranea.it/wp-content/uploads/mediterranea/p2493/r1271.pdf Palermo in camicia nera. Le trasformazioni dell'identità urbana (1922-1943)]'' in ''Mediterranea. Ricerche storiche'', anno V, n. 14, dicembre 2008, pag. 648.</ref>
*Alle sanzioni militari risponderemo con misure militari.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!brescia-scritte--motti-del-ventennio/cnm6 su un'abitazione di Mazzano, Brescia]. Tratto dal discorso di Benito Mussolini pronunciato a Roma il 2 ottobre 1935.</ref>
*All'ombra dei nostri gagliardetti è bello vivere, ma se sarà necessario sarà ancora più bello morire.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Castelbellino/index.html su un'abitazione di Castelbellino, Ancona]. Tratto dal discorso del 28 marzo 1926.</ref>
*Anche con l'opera quotidiana, minuta ed oscura si fa grande la Patria.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!novara-scritte--motti-del-ventennio/cou su un'abitazione di Vergano, frazione di Brogomanero, Novara] (vedi anche [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Vergano/index.html qui]). Tratto dal discorso pronunciato a Vercelli il 28 settembre 1925.</ref>
*Andremo contro chiunque, di qualunque colore, tentasse di traversarci la strada.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!belluno-scritte--motti-del-ventennio/c8yo su un'abitazione di Quero, Belluno]. Presente anche come "andremo contro chiunque tentasse di traversarci la strada" [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Acciano/index.html su un'abitazione di Acciano] e [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Capestrano/index.html di Capestrano, L'Aquila]. Tratto dal discorso pronunciato a Eboli il 6 luglio 1935 al passaggio in rivista di quattro battaglioni di CC.</ref>
*A noi!<ref>Lo slogan nacque nel febbraio 1918 come parte finale del grido di guerra ''A chi la vittoria? A noi!'', inventato dal maggiore Luigi Freguglia per gli Arditi del 27º Reggimento fanteria "Pavia". La frase veniva scritta anche su abitazioni e caserme (ad esempio [http://www.ventenniooggi.it/#!genova-scritte--motti-del-ventennio/ckbt sulla sede della 89esima batteria contraerea della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale a Ceranesi in provincia di Genova, nei pressi del Santuario della Guardia]). Spesso era scritta come "Duce a noi", come [http://www.ventenniooggi.it/#!pescara-scritte--motti-del-ventennio/cves su un'abitazione di Penne, Pescara] e e [http://www.ventenniooggi.it/#!taranto-scritte--motti-del-ventennio/c16pg in via Duca d'Aosta, Taranto].</ref><ref>Citato in Dino Biesuz, ''Luserna, la battaglia che poteva cambiare il corso della Storia'', ''Il Giornale di Vicenza'', 11 luglio 2012</ref>
*Attraverso il fascismo apriamo il varco.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Villa_Santa_Lucia/index.html su un'abitazione di Villa Santa Lucia, L'Aquila]. Tratto dal discorso tenuto a Milano, a Piazza Duomo, l'1 novembre 1936.</ref>
*A tutto il popolo italiano una casa.<ref>Citato [http://www.artefascista.it/orbetello__arte__italiana__del1.htm su un'abitazione di Orbetello, Grosseto] (vedi anche [http://1.bp.blogspot.com/-K7oLPte5yZs/VdGtuIRtAAI/AAAAAAAAM2w/QMnh7rOCik4/s1600/20397_1024349740908516_4460945962419845788_n.jpg qui]). Tratto dal discorso fatto a Palazzo Venezia, Roma, il 30 ottobre 1937 al Consiglio del Consorzio nazionale tra gli Istituti fascisti autonomi per le case popolari.</ref>
*Audace e cauto è di pattuglia. Saldo nella difesa, rapido all'attacco. Tornerai vittorioso alla tua dolce casa.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!trento-scritte--motti-del-ventennio/c13lh su un'abitazione di Locca, Ledro, Trento].</ref>
*Autorità, ordine e giustizia.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!milano-scritte--motti-del-ventennio/c1n2c su un'abitazione di Via Padova, Milano]. Citato anche come "Ordine, autorità e giustizia" [https://books.google.it/books?id=Oa-PhIcosw8C&pg=PA94 su un'abitazione di Terme di Miradolo e di Confienza, Pavia]. Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini il 14 settembre 1929 a Roma in occasione dell'assemblea del PNF.</ref>
==B==
*Badate che l'Italia non fa più una politica di rinunce o di viltà, costi quello che costi.<ref>Citato in [[:File:Motto fascista di Via Roma in Caggiano.JPG|Slogan fascista a Caggiano]]. Presente anche come "L'Italia non farà più una politica di rinunce o di viltà" [http://www.ventenniooggi.it/#!vercelli-scritte--motti-del-ventennio/ck4l su un'abitazione di Boccioleto, Vercelli]. Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini a Udine il 20 settembre 1922.</ref>
*[[Baionetta|Baionette]] italiane: al vostro acciaio è affidato col destino d'Italia quello dei popoli d'Europa.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!messina-scritte--motti-del-ventennio/c19ot su un'abitazione di via Palermo, Messina]. Tratto da un articolo di Benito Mussolini intitolato "Vittoria", apparso sul "Popolo d'Italia" il 17 maggio 1915.</ref>
*Batti tutti se non guasta<ref name=opere30 />
*Bisogna dare la massima fecondità ad ogni zolla di terra.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Mogliano/index.html sul fronte dell'ex Consorzio Agrario a Mogliano Veneto, Treviso] (vedi anche [https://books.google.it/books?id=Oa-PhIcosw8C&pg=PA92 qui]) e [https://books.google.it/books?id=Oa-PhIcosw8C&pg=PA91 su un'abitazione nella strada Calleri, Torino]. Presente anche [http://www.ilpastonudo.it/in-giro-per-bio/ercolini a Civita Castellana, Viterbo, sulla Via Flaminia] la versione più estesa: "un imperativo assoluto si pone: bisogna dare [...]" (vedi anche [http://2.bp.blogspot.com/-MLxpjZJRtIg/VKF8NA3ISSI/AAAAAAAAK88/YtscNlXUv5M/s1600/Aiab3_zps8bdc9999.jpg qui]). Tratto dal discorso all'Assemblea Quinquennale del Regime del 10 marzo 1929.</ref>
*Bisogna diventare migliori, bisogna che tutti gli Italiani si considerino soldati fedeli al loro posto, alla loro consegna.<ref>Citato in [[:File:Motto fascista di Via Capolanzi in Caggiano.JPG|Slogan fascista a Caggiano]]</ref>
*Bisogna essere forti.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!biella-scritte--motti-del-ventennio/c1ote su un'abitazione a Coggiola, Biella] (vedi anche [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Coggiola/index.html qui]). Anche presente in forma più estesa come "Bisogna essere forti nel coraggio, mai voltarsi indietro quando una decisione si è presa, ma andare sempre avanti", vedi [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Grosio/foto_Grosio-614.html le pareti di una abitazione di Grosio, Sondrio]. Tratto dal discorso a Cuneo, in P.zza Vittorio Emanuele, del 24 agosto 1933.</ref>
**Bisogna essere forti, bisogna essere sempre più forti.<ref>Citato [https://books.google.it/books?id=Oa-PhIcosw8C&pg=PA114 su un'abitazione di Craveggia, Verbania e Rondò, Biella]. Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini ad Avellino il 30 agosto 1936 per il gran rapporto alle Forze Armate ed al popolo dell'Irpinia.</ref>
*Bisogna lavorare e procedere.<ref>Citato sui muri di una abitazione di Palermo, in occasione della visita del Duce dell'estate 1937: vedi Claudio Mancuso, ''[http://www.storiamediterranea.it/wp-content/uploads/mediterranea/p2493/r1271.pdf Palermo in camicia nera. Le trasformazioni dell'identità urbana (1922-1943)]'' in ''Mediterranea. Ricerche storiche'', anno V, n. 14, dicembre 2008, pag. 645.</ref>
*Bisogna soprattutto osare.<ref>Citato in [[:File:Iscrizione fascista 2 - Balmuccia (Foto Luca Giarelli).jpg|Slogan fascista a Balmuccia]] (vedi anche [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Balmuccia/index.html qui]) e [http://www.ventenniooggi.it/#!biella-scritte--motti-del-ventennio/c1ote su un'abitazione di Crevacuore, Biella]. Tratto dalla prefazione di Benito Mussolini al libro del Maresciallo Pietro Badoglio intitolato "La Guerra d'Etiopia" (Milano, Mondadori, 1936).</ref>
*[[Boia]] chi molla.<ref>Citato in Gennaro Sangiuliano, ''[http://www.ilgiornale.it/cultura/i_boia_chi_molla_reggio_calabria_stranieri_patria/21-02-2011/articolo-id=507356-page=0-comments=1 I «boia chi molla» di Reggio Calabria? Stranieri in patria]'', ''il Giornale'', 21 febbraio 2011.</ref>
==C==
*Camminare e costruire e se necessario combattere e vincere.<ref>Citato in [[:File:Scritta-fascista-a-Donnaz-DSC_1595.JPG|Slogan fascista a Donnas]]. Presente [http://www.ventenniooggi.it/#!laquila-scritte--motti-del-ventennio/c7jn su un'abitazione di Villalago, L'Aquila], sul [https://torino.repubblica.it/cronaca/2020/09/17/news/restaurata_la_scritta_fascista_polemiche_a_scarnafigi-267663374/ muro di cinta del castello di Scarnafigi] (come «Camminare costruire […]») e come [[:File:Iscrizione fascista - Carcoforo (Foto Luca Giarelli).jpg|Slogan fascista a Carcoforo]] nella forma «camminare, costruire […]». Dal discorso pronunciato a Torino il 23 ottobre 1932 in occasione del decennale della Marcia su Roma. Lo stesso motto fu poi ripetuto dal Duce il 14 maggio 1939, sempre a Torino.</ref>
*Chi lavora la terra è considerato tra i primi.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!alessandria-scritte--motti-del-ventenni/c21d2 su un'abitazione di Alessandria, in frazione di San Michele].</ref>
*Chi non è con noi è contro di noi.<ref>Opposto significato di "Chi non è contro di noi è con noi"(Luca, 9, v. 50). Citata [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Cambiasca/index.html su un'abitazione di Cambiasca, Verbania].</ref>
*Chi non è pronto a morire per la sua fede non è degno di professarla.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!bergamo-scritte--motti-del-ventennio/c8tj su un'abitazione di Ambivere, Bergamo] e [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Fosseno/foto_Fosseno001.html su un'abitazione di Fosseno, frazione di Nebbiuno, Novara]. Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini a Roma il 27 ottobre 1930 diretto ai direttori federali del Partito.</ref>
*Chi osa vince.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!treviso-scritte--motti-del-ventennio/c1xfy su unìabitazione di Valdobbiadene, Treviso].</ref>
*Chi si ferma è perduto.<ref>Citata [http://www.ventenniooggi.it/#!cosenza-scritte--motti-del-ventennio/c1v9p su un palazzo in Piazza Valdesi, Cosenza] ed [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Villarboit/index.html a Villarboit, Vercelli]. Tratto da un discorso pronunciato a Genova il 14 maggio 1938.</ref>
*Col Duce fino alla morte.<ref>Citata [http://oi60.tinypic.com/f4k7cl.jpg su un'abitazione di Moncalvo, corso Umberto I, Asti].</ref>
*Coloro che lavorano avranno il primo posto, perché la Nazione di domani sarà la Nazione dei produttori, e non quella dei parassiti.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Bugnara/index.html su un'abitazione di Bugnara, L'Aquila]. Tratta dal discorso di Mussolini del 18 gennaio 1923, visitando la sede della "Società trasporti automobilistici" di Milano.</ref>
*Colui che abbandona la terra senza un supremo motivo, io lo considero un [[diserzione|disertore]] dinanzi al popolo italiano.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!biella-scritte--motti-del-ventennio/c1ote su un'abitazione di Villanova Biellese, Biella]. Tratto dal discorso di Mussolini del 18 dicembre 1936 nell'agro Pontino.</ref>
*Combattere e vincere.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!siracusa-scritte--motti-del-ventennio/c155t su un ex edificio amministrativo ad Augusta, Siracusa]. Tratto dal discorso pronunciato a Torino il 23 ottobre 1932 in occasione del decennale della Marcia su Roma. Lo stesso motto fu poi ripetuto dal Duce il 14 maggio 1939, sempre a Torino.</ref>
*Come amate vostra madre dovete, con la stessa purezza di sentimento, amare la madre comune: la Patria nostra.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Introdacqua/index.html su un'abitazione di Introdacqua, L'Aquila]. Tratto dal discorso agli operai del porto di Bari del 10 aprile 1923.</ref>
*Come rivoluzione fascista l'intero secolo sta innanzi a noi.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!laquila-scritte--motti-del-ventennio/c7jn su un'abitazione a Bisegna, L'Aquila]. Tratto dal discorso rivolto ai portuali di Bari a Palazzoo Chigi il 10 aprile 1923.</ref>
*Con il Duce fino alla morte.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!pavia-scritte--motti-del-ventennio/c1cli su un'abitazione di Langosco, Pavia].</ref>
*Continuiamo a marciare nella pace, per i compiti che ci aspettano domani e che fronteggeremo con il nostro coraggio, con la nostra fede, con la nostra volontà.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!cremona-scritte--motti-del-ventennio/c57x su un'abitazione di Casalsigone, Cremona]. Tratto dal discorso di Mussolini pronunciato a Roma il 5 maggio 1936.</ref>
*Credere, obbedire, combattere.<ref>Citato in [[:File:Iscrizione fascista 3 - Boccioleto (Foto Luca Giarelli).jpg|Slogan fascista a Boccioleto]], [[:File:Iscrizione fascista 1 - Balmuccia (Foto Luca Giarelli).jpg|Slogan fascista a Balmuccia]] e [http://anpi-lissone.over-blog.com/article-21426442.html Slogan fascista alla Casa del fascio di Lissone]. Tratto dal discorso alla Vecchia Guardia, a Roma, del 26 marzo 1939.</ref>
==D==
*Date tutto alla terra, che è una banca che non fallisce mai.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Castelbellino/index.html su un'abitazione di Castelbellino, Ancona].</ref>
[[File:Asso, scritta fascista.JPG|thumb|Slogan ancora presente, seppur sbiadito, su una casa: ''È l'aratro che traccia il solco, ma è la spada che lo difende'']]
*Dei sacri confini guardia sicura.<ref>Motto della Guardia Alla Frontiera, spesso trovato nei bunker, come in quelli [http://www.ventenniooggi.it/#!cuneo-scritte--motti-del-ventennio/ccml di Casteldelfino] e [http://www.ventenniooggi.it/#!cuneo-segnalazioni--tracce-della-guerra/c97h di Chianale, frazione di Pontechianale, provincia di Cuneo].</ref>
*Dieci per dieci: un secolo.<ref>Dalla rivista ''Un decennio d'opere in provincia di Varese'', a cura dell'Ufficio Stampa e Propaganda della Federazione dei Fasci di Combattimento della provincia di Varese, marzo 1934 – p. 111-112.</ref>
*Diffida di tutto. Non fidarti di nessuno.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Colico/index.html su un muro interno del forto Montecchio a Colico, Lucca]. Stando a Daniela Montani, ''[http://www.rivistacomo.it/index.php/articoli/storia/item/20-forte-montecchio-una-vedetta-in-alto-lario.html Archeologia militare in Alto Lario]'', 2 ottobre 2012 in www.rivistacomo.it, all'interno ci sarebbero numerosi altri motti.</ref>
*Dio e Patria. Ogni altro affetto, ogni altro dovere vien dopo. (Giovanni Giuriati, ''Gioventù fascista'', 1931)
*Dio. Patria. Famiglia.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_N-R/Pietrasanta/index.html sull'ingresso della scuola "Giovanni Pascoli" di Pietrasanta, Lucca] ed [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Villa_Santa_Maria/index.html all'interno di un'abitazione di Villa Santa Maria, Chieti]. Presente [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Andria/index.html sul palazzo degli invalidi e mutilati di guerra di Andria, Bari] come "per tre amori da forti pugnammo e soffriamo: Dio patria e famiglia".</ref>
*Disciplina, concordia e lavoro per la ricostruzione della Patria.<ref>Citato in [[:File:Iscrizione fascista 5 - Boccioleto (Foto Luca Giarelli).jpg|Slogan fascista a Boccioleto ed a Rovetta, provincia di Bergamo]] (vedi anche [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Boccioletto/index.html qui]).</ref>
*Disciplina ed ordine formano la grandezza di un popolo.<ref>Citato [https://books.google.it/books?id=Oa-PhIcosw8C&pg=PA185 su un'abitazione di Villarboit, Vercelli].</ref>
*Due popoli: una guerra.<ref>Citsto [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Monteferrante/index.html su un'abitazione di Monteferrante, Chieti]. Tratto dal discorso del 10 giugno 1941 per il primo annuale dell'intervento militare.</ref>
*Durare sino alla vittoria, durare oltre la vittoria, per l'avvenire e la potenza della nazione.<ref>Citato in [[:File:Motto fascista in Caggiano.JPG|Slogan fascista a Caggiano]]</ref>
*''Dux nobis.''
:Duce a noi.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!alessandria-scritte--motti-del-ventenni/c21d2 su un'abitazione di San Salvatore Monferrato, Alessandria], [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Citta_Sant_Angelo/index.html su vari muri di Città Sant'Angelo, Perugia] e [http://scritte.delventennio.it/comuni_N-R/Penne/index.html su un'abitazione di Penne, Perugia].</ref>
==E==
*È lo spirito che doma e piega la materia, è lo spirito che crea la santità e l'eroismo.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!novara-scritte--motti-del-ventennio/cou su un'abitazione di Sozzago, Novara] e [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Balmuccia/index.html su un'abitazione di Balmuccia, Vercelli]. Tratto dal discorso pronunciato a Bologna il 22 ottobre 1936.</ref>
*È meglio vivere un giorno da leone, che cento anni da pecora.<ref>La frase venne scritta su un muro di una casa di Fagarè della battaglia, frazione di San Biagio di Callalta, Treviso, il 14 giugno 1918 da Bernardo Vicario, per ordine del maggiore Carlo Rivoli: confronta [http://www.sezioneanatreviso.it/index.php?option=com_content&view=article&id=301%3Ail-sacrario-di-fagare&Itemid=79 qui] e [http://www.lacittadella-web.com/forum/viewtopic.php?f=48&t=735 qui]. La porzione di muro contenente la scritta è ancora conservata [http://www.panoramio.com/photo/119064623 a Fagarè della Battaglia, San Biagio di Callalta, Treviso]. La frase venne ricitata da Mussolini nel discorso del 23 maggio 1932 pronunciato a Palazzo Venezia di fronte al Direttorio dell'Associazione Nazionale Combattenti. Citato [http://www.wolfsonian.org/explore/collections/%C3%A8-meglio-vivere-un-giorno-da-leone-che-cento-anni-da-pecora-con-fede-pura-come-q su una "foglia" di rame] del 1935, conservata nel Wolfsonian-FIU col numero "84.1.51" e su una moneta del 1928, definita "20 lire elmetto", codice "[http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-VE3/41 W-VE3/41-0]" (vedi anche [http://www.forumancientcoins.com/MONetaromana/corrisp/a831/a831.html qui]).</ref>
*È solo l'azione che dà la tempra alle anime.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!milano-scritte--motti-del-ventennio/c1n2c su un'abitazione di Via Ripamonti nel quartiere Vigentino, Milano] (vedi anche [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Milano/index.html qui]). Riferito anche come "è solo l'azione che tempra le anime", [http://www.ventenniooggi.it/#!novara-scritte--motti-del-ventennio/cou su un'abitazione di Sozzago, Novara]. Tratto dal discorso pronunciato a Milano il 25 ottobre 1932.</ref>
*È un grande ramo d'ulivo che io innalzo. Questo ulivo spunta da un'immensa foresta di otto milioni di baionette.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!novara-scritte--motti-del-ventennio/cou su un'abitazione di Vaprio d'Agogna, Novara]. Tratto dal discorso pronunciato a Bologna il 22 ottobre 1936.</ref>
*Eja, Eja, Alalà!<ref>È un grido di guerra coniato da [[Gabriele D'Annunzio]] e concepito come alternativo all'esterofilo "hip, hip, hurra!". Scritto su una bandierina tricolore donata agli aviatori, si diffuse soprattutto tra gli Arditi in seguito all'Impresa di Fiume; successivamente fu adottato dai fascisti.</ref><ref>Lo slogan è composto di parole d'origine classiche: "eja" è una parola adoperata da Eschilo e Platone, utilizzata come grido di guerra dagli eserciti greci; particolarmente è riportato come l'urlo con il quale Alessandro Magno era solito incitare Bucefalo. "Alalà", diffusa nel Medioevo tra i Crociati, è un altro grido di guerra greco che compare in Pindaro e in Euripide.</ref> (Gabriele D'Annunzio, Impresa di Fiume)
*È l'aratro che traccia il solco, ma è la spada che lo difende. E il vomere e la lama sono entrambi di acciaio temprato come la fede dei nostri cuori.<ref>Citato in [[:File:Iscrizione fascista 3 - Rimasco (Foto Luca Giarelli).jpg|Slogan fascista a Rimasco]]. Tratto da un discorso di Mussolini prounciato per l'inaugurazione della Provincia di Latina il 18 dicembre 1934.</ref>
==F==
*Fede illumina. Amore abita. Pace amministra. Onore adorna.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!cagliari-scritte--motti-del-ventennio/c213b sulla facciata di un palazzo tra via Sassari e viale La Plaia, Cagliari].</ref>
*Fermarsi significa retrocedere.<ref>Tratto da un discorso di Mussolini in Piazza De Ferrari, Genova, 24 maggio 1926.</ref>
*Forte come la morte.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Igleasias/index.html su un'abitazione di Iglesias].</ref>
*Forze armate e popolo sono tutt'uno.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!biella-scritte--motti-del-ventennio/c1ote su un'abitazione di Trivero, Biella] (vedi anche [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Trivero/index.html qui]). Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini dalla balconata della Casa del Fascio di Reggio Calabria il 31 marzo 1939.</ref>
*Fra tutti i lavoratori i più nobili e i più disciplinati sono i lavoratori della terra.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Grado/index.html su un'abitazione di Grado, Gorizia]. Tratto da un discorso nel Polesine del 15 dicembre 1926.</ref>
*Fummo e saremo sempre cavalieri della sovranità.<ref>Citato sui muri di un'abitazione di via Andrea Cirrincione, angolo con via Sampolo, a Palermo, in occasione della visita del Duce dell'estate 1937: vedi Claudio Mancuso, ''[http://www.storiamediterranea.it/wp-content/uploads/mediterranea/p2493/r1271.pdf Palermo in camicia nera. Le trasformazioni dell'identità urbana (1922-1943)]'' in ''Mediterranea. Ricerche storiche'', anno V, n. 14, dicembre 2008, pag. 647. Tratto dal discorso del 14 aprile 1928 per la Giornata del pane.</ref>
==G==
*Gli italiani debbono farsi una mentalità autarchica.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!biella-scritte--motti-del-ventennio/c1ote su un'abitazione di Crevacuore, Biella]. Tratto dal discorso di Benito Mussolini del 18 novembre 1937.</ref>
==H==
*Hanno diritto all'impero i popoli fecondi.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!vercelli-scritte--motti-del-ventennio/ck4l su un'abitazione di Pezzana, Vercelli]. Tratto dal discorso di Benito Mussolini pronunciato a Potenza il 27 agosto 1936.</ref>
==I==
*I lavoratori che abbandonano la terra sono destinati a decedere.<ref>Citato [https://web.archive.org/web/20150301085414/https://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Valganna/index.html su un'abitazione di Valganna, Varese].</ref>
*I popoli che non amano portare le proprie armi finiscono col portare quelle degli altri.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!cosenza-scritte--motti-del-ventennio/c1v9p su un edificio di Rogliano, Cosenza]. Citata anche come "La storia ci dimostra che quando un popolo non ama portare sue armi finirà per portare le armi degli altri" [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Mascali/index.html su una abitazione di Mascali, Catania]. Tratto da un discorso fatto a Messina il 10 agosto 1937.</ref>
*I popoli forti hanno amici vicini e lontani in tempo di pace, in caso di guerra sono temuti.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!cuneo-scritte--motti-del-ventennio/ccml su un'abitazione di Centallo, Cuneo]. Presente anche la forma ridotta "I popoli forti sono temuti" [http://www.ventenniooggi.it/#!torino-scritte--motti-del-ventennio/c1pa5 su un'abitazione di Ivrea, Torino]. Tratto dal discorso a Cuneo, in P.zza Vittorio Emanuele, del 24 agosto 1933.</ref>
*I popoli forti sanno guardare in faccia il proprio destino.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!laquila-scritte--motti-del-ventennio/c7jn su un'abitazione a Gioia dei Marsi] ed [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/San_Demetrio_ne_Vestini/index.html a San Demetrio ne Vestini, L'Aquila]. Tratto dall'articolo "Restituire Caporetto!" pubblicato su ''Il Popolo d'Italia'', n. 295, V, del 24 ottobre 1918.</ref>
*I soldati italiani sono oggi i migliori del mondo.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!vercelli-scritte--motti-del-ventennio/ck4l su un'abitazione di Casalrosso, Lignana, Vercelli]. Tratto dal rapporto agli alti ufficiali del 18 agosto 1937.</ref>
*I vecchi conti d'Africa sono regolati fino al centesimo.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!novara-scritte--motti-del-ventennio/cou su un'abitazione di Massimo Visconti, Novara] (vedi anche [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Massino_Visconti/index.html qui]). Tratto dal discorso pronunciato a Littoria il 18 dicembre 1936.</ref>
*Il coraggio è abitudine.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Colombella/index.html su un'abitazione di Colombella, Perugia] e [http://www.ventenniooggi.it/#!cuneo-segnalazioni--tracce-della-guerra/c97h in un bunker di Chianale, frazione di Pontechianale, Cuneo].</ref>
*Il credo del fascista è l'eroismo, quello del borghese l'egoismo.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!laquila-scritte--motti-del-ventennio/c7jn su un'abitazione a Carapelle Calvisio, L'Aquila] ed [http://www.ventenniooggi.it/#!biella-scritte--motti-del-ventennio/c1ote a Camburzano, Biella]. Tratto dal discorso pronunciato alla seconda Assemblea Quinquennale del Regime a Roma il 18 marzo 1934.</ref>
*Il destino dei popoli che si sono inurbati ed hanno abbandonato la terra è storicamente segnato, è la decadenza che li attende.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!vercelli-scritte--motti-del-ventennio/ck4l su una cascina di Cascina Strà, frazione di Vercelli] (vedi anche [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Vercelli/index.html qui]). Tratto dal discorso pronunciato ai lavoratori dell'Agro Pontino a Littoria il 18 dicembre 1936.</ref>
**I popoli che abbandonano la terra sono destinati alla decadenza.<ref>Citata [http://www.ventenniooggi.it/#!messina-scritte--motti-del-ventennio/c19ot su un'abitazione di Messina] e [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Medicina/foto_Medicina-Panorama1.html su un'abitazione di Portonovo, comune di Medicina, Bologna]. Tratta dal discorso del 3 novembre 1928, alla vigilia delle celebrazioni della vittoria nella prima guerra mondiale, rivolgendosi ai rurali.</ref>
*Il Duce ha sempre ragione.<ref>Citato [https://books.google.it/books?id=Oa-PhIcosw8C&pg=PA86 su un'abitazione di Bosconero, Torino]. La frase fu coniata (nella forma "Benito Mussolini ha sempre ragione") da [[Leo Longanesi]] nel 1926 ed inclusa nel ''Vademecum del perfetto fascista, seguito da dieci assiomi per il milite''. Nel 1928 fu ripresa dal ''Decalogo del milite fascista'' in questa forma.</ref>
**Mussolini ha sempre ragione.<ref>Citato [https://books.google.it/books?id=Oa-PhIcosw8C&pg=PA87 su un'abitazione di Carignano e di Brozolo, Torino].</ref>
*Il fascismo considera i contadini in guerra e in pace quali forze fondamentali delle fortune della Patria.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!alessandria-scritte--motti-del-ventenni/c21d2 su di un'abitazione di Rosignano Monferrato, Alessandria] e [http://marcourss.altervista.org/su-una-scritta-fascista-a-solarino-sr/ su di un'abitazione di Solarino, Siracusa].</ref>
*Il fascismo da fenomeno italiano è diventato fenomeno universale.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_N-R/Ofena/index.html su un'abitazione di Ofena, L'Aquila]. Tratto dal discorso pronunciato da Mussolini il 18 Marzo 1934 per il quindicesimo anno dalla fondazione dei fasci di combattimento.</ref>
*Il fascismo è un esercito in cammino.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Acireale/index.html su un'abitazione di Acireale, Catania]. Tratto dal discorso del 27 ottobre 1930, per la celebrazione della marcia su Roma.</ref>
*Il fascismo non vi promette né onori né cariche, ma il dovere e il combattimento.<ref>Citato [https://books.google.it/books?id=Oa-PhIcosw8C&pg=PA99 su un'abitazione di Cortanze, Asti]. Tratto dal discorso rivolto ai giovani fascisti a Roma il 2 ottobre 1931.</ref>
*Il fascismo rivendica il suo preminente spirito contadino.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Corigliano_d_Otranto/index.html su un'abitazione di Corigliano d'Otranto, Lecce]. Tratto dal discorso pronunciato davanti all'Assemblea quinquennale del regime per la convocazione di nuovi comizi elettoriali, a Roma, il 10 marzo 1923.</ref>
*Il fascismo stabilisce l'eguaglianza verace e profonda di tutti gli individui di fronte al lavoro e di fronte alla Nazione.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!messina-scritte--motti-del-ventennio/c19ot su un'abitazione di Santo Stefano Medio, Messina]. Tratto dal discorso pronunciato a Milano il 6 ottobre 1934.</ref>
*Il fascismo vuol preparare le giovani generazioni al lavoro e al combattimento.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!biella-scritte--motti-del-ventennio/c1ote su un'abitazione a Crevacuore, Biella].</ref>
*Il lavoro è la cosa più alta, più nobile, più religiosa della vita.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!novara-scritte--motti-del-ventennio/cou su un'abitazione di Borgomanero, Novara] (vedi anche [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Borgomanero/index.html qui]). Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini agli operai della Fiat a Torino il 25 ottobre 1923.</ref>
*Il lavoro italiano non andrà più a fecondare le terre altrui.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!biella-scritte--motti-del-ventennio/c1ote su un'abitazione a Trivero, Biella]. Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini ad Enna il 14 agosto 1937.</ref>
*Il lavoro, sotto tutte le sue forme, intellettuali, tecniche e manuali è un dovere sociale.<ref>Citato [http://www.sanmarcoargentano.it/novecento/arc_1900_30/c_negroni.htm su un'abitazione di San Marco Argentano, Cosenza]. Tratto dalla Carta del Lavoro.</ref>
*Il lavoro tranquillo, ordinato, intelligente, deve diventare la norma fondamentale di vita di tutti i buoni cittadini italiani.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!novara-scritte--motti-del-ventennio/cou su un'abitazione di Cascina Marangana, Novara]. Tratto dal discorso pronunciato nel Piazzale della Vittoria di Vicenza il 23 settembre 1924.</ref>
*Il nemico del fascismo è il tuo nemico: non dargli quartiere.<ref>Citato [https://books.google.it/books?id=Oa-PhIcosw8C&pg=PA180 su un'abitazione di Odalengo Piccolo, Alessandria]. Presente come 4° ordine del decalogo del milite: vedi P. N. F., ''Il primo e secondo libro del fascista'', Roma, 1941, [https://archive.org/stream/PNFIlPrimoESecondoLibroDelFascista1941/PNF%2C%20Il%20Primo%20e%20Secondo%20Libro%20del%20Fascista%20%281941%29#page/n87/mode/2up p. 87].</ref>
*Il nemico vi ascolta. Tacete!<ref>Slogan presente su [http://freeyourmindfym.files.wordpress.com/2012/07/tacete.jpg volantini e avvisi] durante il tempo di guerra. Spesso era sostituita dalla frase più laconica "Taci!", rinvenuta su [http://img687.imageshack.us/img687/2884/taciav.jpg spille], abitazioni (ad esempio ad [http://www.ventenniooggi.it/#!salerno-scritte--motti-del-ventennio/c19iu Ottati, provincia di Salerno]) e video propagandistici (ad esempio il ''Giornale Luce'' [https://www.youtube.com/watch?v=Tl__2XPCX4o C0159 del 07/07/1941]).</ref>
*Il numero è potenza.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!alessandria-scritte--motti-del-ventenni/c21d2 su un'abitazione di Capriata d'Orbia, Alessandria].</ref>
*Il nuovo Impero è stato fatto dal popolo, è impresa di popolo.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!alessandria-scritte--motti-del-ventenni/c21d2 su un'abitazione di Giarole] e [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Tortona/index.html di Tortona, Alessandria]. Tratto dal discorso del Gran Rapporto pronunciato da Benito Mussolini a Roma presso il Tempio di Venere il 30 maggio 1936.</ref>
*Il partito è la riserva politica e spirituale del Regime.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Sozzago/index.html su un'abitazione di Sozzago, Novara]. Tratto dal discorso del 7 aprile 1926, insediando a Palazzo Littorio il nuovo Direttorio del PNF.</ref>
*Il Partito Nazionale Fascista è un esercito sempre pronto al combattimento.<ref>Citato [https://books.google.it/books?id=Oa-PhIcosw8C&pg=PA153 su un'abitazione di Fagarè della battaglia, Treviso].</ref>
*Il passato è già dietro le nostre spalle. L'avvenire è nostro.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Arbia_Asciano/foto_arbia-asciano2.html su un'abitazione di Arbia, frazione di Asciano, Siena]. Tratto dal discorso pronunciato a Roma il 21 aprile 1934 per celebrare i natali di Roma.</ref>
*Il passato mi esalta con la ricchezza della sua gloria. L'avvenire mi seduce con il fiore delle sue promesse. La mia legge è di andare sempre più oltre, perché la vittoria più bella è sempre quella per cui si deve ancora combattere.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Castelmauro/index.html su un'abitazione di Castelmauro, Campobasso, piazza del Municipio, n. 10].</ref>
*Il popolo è il corpo dello Stato e lo Stato è lo spirito del popolo.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_N-R/Premeno/index.html su un'abitazione di Premeno, Verbania]. Tratto dal discorso del 18 marzo 1934 per la quindicesima annuale della fondazione dei fasci di combattimento e ripreso da Mussolini nel suo discorso al Direttorio del 10 marzo 1943.</ref>
*Il popolo italiano ascolta le parole, ma giudica dai fatti.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!brescia-scritte--motti-del-ventennio/cnm6 sulla Cascina Scovola a Leno, Brescia]. Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini a Roma il 7 dicembre 1935.</ref>
[[File:Trento, galleria dei legionari trentini, con mosaico della donna del fascio di Gino Pancheri, 1937, 02 il nome mussolini e il fascio sono cancellati.jpg|thumb|Trento, galleria dei legionari trentini]]
*Il popolo italiano ha creato col suo sangue l'Impero. Lo feconderà col suo lavoro e lo difenderà contro chiunque con le sue armi.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!cremona-scritte--motti-del-ventennio/c57x su un'abirazione di Volongo, Cremona], [http://anpi-lissone.over-blog.com/article-21426442.html sulla Casa del fascio di Lissone] e [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Trento/index.html sulla galleria dei legionari trentini, a Trento]. La versione più lunga "[...] con le sue armi: in questa certezza suprema levate in alto, legionari, le insegne, il ferro e i cuori a salutare dopo quindici secoli la riparazione dell'Impero sui colli fatali di Roma. Ne sarete voi degni? Questo grido è come un giuramento dinanzi a Dio e dinanzi agli uomini per la vita e per la morte" è presente [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Imola/index.html sulle mura dell'ex palazzo del fascio di Imola]. Presente anche come "L'Italia ha fondato col suo sangue l'Impero" [http://www.ventenniooggi.it/#!alessandria-scritte--motti-del-ventenni/c21d2 su un'abitazione di Villadeati, Alessandria]. Tratto dal discorso di Benito Mussolini da Palazzo Venezia, Roma, il 9 maggio 1936 in occasione della proclamazione dell'Impero in Africa Orientale.</ref>
**Salutiamo l'Impero che risorge sui colli fatali di Roma.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!asti-scritte--motti-del-ventennio/cpsl su un'abitazione di Cortanze, Asti]. Versione modificata della precedente.</ref>
*Il popolo italiano marcerà sulla strada della sua grandezza e rovescerà tutti gli ostacoli che gli sbarrassero il cammino.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!biella-scritte--motti-del-ventennio/c1ote su un'abitazione di Trivero, Biella]. Tratto dal discorso pronunciato il 26 aprile 1924 al Politeama Fiorentino (Firenze) durante un'adunata di grandi invalidi e mutilati di guerra.</ref>
*Il regime fascista trae dal passato e dal presente le energie per balzare incontro al futuro.<ref>Citato [http://marcourss.altervista.org/ad-avola-emergono-scritte-propagandistiche-regime-fascista/ su un'abitazione di Avola, Siracusa].</ref>
*Il ricordo delle antiche prove freme nei nostri cuori così come l'impeto verso il futuro.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!novara-scritte--motti-del-ventennio/cou su un'abitazione di Vespolate, Novara] (vedi anche [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Vespolate/index.html qui]). Tratto dal "Messaggio del Decennale" pronunciato a Bologna il 27 ottobre 1932.</ref>
*Il secolo XX sarà il secolo del fascismo.<ref>Citato [https://books.google.it/books?id=Oa-PhIcosw8C&pg=PA101 su un'abitazione di Mombaruzzo, Alessandria]. Tratto dal discorso pronunciato a Milano il 25 ottobre 1932.</ref>
*In questo mondo scuro, tormentato e già vacillante, la salvezza non può venire che dalla verità di Roma, e da Roma verrà.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!laquila-scritte--motti-del-ventennio/c7jn su un'abitazione di Oricola, L'Aquila]. Presente anche [http://www.ventenniooggi.it/#!laquila-scritte--motti-del-ventennio/c7jn su un'abitazione a Villa Santa Lucia degli Abruzzi, L'Aquila]. Tratto dal discorso pronunciato alla Camera dei Deputati a Roma per il decennale della Marcia su Roma, 16 novembre 1932.</ref>
*Inesorabili con i nemici, irreprensibili con le popolazioni.<ref>Dal programma televisivo ''Il tempo e la storia'', stagione 2, episodio 130, 23 aprile 2015. Video disponibile su ''Rai.it'': ''[http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-04de0ff2-885c-459f-a28d-098feb4ceb07.html L'Italia fra due fuochi]'', min. 34:40.</ref>
*Io amo gli alberi. Difendeteli, vi aiuterò a difenderli.<ref>Citato [http://fondoluce.archivioluce.com/LuceUnesco/avanzata/scheda/foto/IL0000003161/17/Un-gruppo-di-uomini-albanesi-sfila-davanti-a-Ciano-con-un-tronco-dalbero.html?temi=Milizia%20Fascista%20albanese su una fotografia di albanesi che sfilano davanti a Ciano] e su una medaglia del Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste del 1935, [http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ME61X/31 cod. W-ME61X/31-1]. Citato in ''L'Alpe. Rivista forestale italiana'', tip. di M. Ricci, 1928, [https://books.google.it/books?id=K2IWAQAAIAAJ&q=io+amo+gli+alberi.+difendeteli,+vi+aiuter%C3%B2+a+difenderli&dq=io+amo+gli+alberi.+difendeteli,+vi+aiuter%C3%B2+a+difenderli&hl=it&sa=X&ved=0CCQQ6AEwADgUahUKEwihlYaU4cLIAhXIOhQKHexwBGk pag. 513].</ref>
*Io conosco bene i rurali d'Italia e so che essi sono sempre pronti a far zaino in spalla, cambiare la vanga col fucile.<ref>Citato in [[:File:Staro (VI) - Frase del duce dipinta sul fianco di un'abitazione.jpg|Slogan fascista a Staro, Valli Del Pasubio, Vicenza]]. Tratto dal discorso pronunciato ad Aprilia il 29 ottobre 1937 in occasione dell'inaugurazione della città.</ref>
[[File:Staro (VI) - Frase del duce dipinta sul fianco di un'abitazione.jpg|thumb|Staro (VI) - Frase del duce dipinta sul fianco di un'abitazione]]
*Io mi vanto sopratutto di essere un rurale.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!alessandria-scritte--motti-del-ventenni/c21d2 su una cascina di Felizzano, Alessandria]. Tratto dal discorso del 25 aprile 1938 al popolo dell'Agro di Pomezia dopo la fondazione della cittadina.</ref>
*Io preferisco coloro che lavorano duro, secco, sodo, in obbedienza e possibilmente in silenzio.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!novara-scritte--motti-del-ventennio/cou su un'abitazione di Morghengo, Novara] e [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Magnaboschi/index.html su un'abitazione di Magnaboschi, Vicenza]. Tratto dal discorso dell'inaugurazione di Carbonia il 18 dicembre 1938.</ref>
*Italia dura, Italia volitiva, Italia guerriera.<ref>Dipinto su una casa in località ''Stretta di Fogliaro'' a [[:it:Varese|Varese]] (foto visibile su ''[https://www.google.it/maps/@45.846387,8.802927,3a,75y,21.78h,97.3t/data=!3m4!1e1!3m2!1sQMjKvWJAZRrXOjWIMBkj1A!2e0!6m1!1e1 Google Maps]'').</ref>
*Italia e fascismo costituiscono un'identità perfetta, indissoluta, inalterabile.<ref>Citata [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Cocullo/index.html su un'abitazione di Cocullo, L'Aquila]. Tratto dal discorso di mobilitazione generale del 2 ottobre 1935.</ref>
*Italia proletaria e fascista, Italia di Vittorio Veneto e della Rivoluzione, in piedi!<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!piacenza-scritte--motti-del-ventennio/csvd su un'abitazione a Strà, Piacenza], [http://www.ventenniooggi.it/#!cremona-scritte--motti-del-ventennio/c57x su un'abitazione a Drizzona, Cremona] e [http://scritte.delventennio.it/comuni_N-R/Pogno/index.html Pogno, Novara]. Tratta dal discorso di Mussolini pronunciato a Roma il 2 ottobre 1935 in occasione della dichiarazione dell'intervento militare italiano in Abissinia.</ref>
==L==
*L'esercito è garanzia sicura dei destini della patria.<ref>Citato in [[:File:Slogan fascista - Gromo (Foto Luca Giarelli).jpg|Slogan fascista a Gromo]] e [[:File:Iscrizione fascista 1 - Boccioleto (Foto Luca Giarelli).jpg|Slogan fascista a Boccioleto]]. Visibile [http://www.ventenniooggi.it/#!bergamo-scritte--motti-del-ventennio/c8tj su un'abitazione di Gromo, Bergamo] e sulla [https://www.ventenniooggi.it/bolzano-scritte--motti-del-ventennio Torre di Porta Sluderno] a Glorenza, Bolzano.</ref>
*L'Europa sarà domani fascista per lo sviluppo logico degli eventi.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Meana/index.html su un'abitazione di Meana di Susa, Torino]. Tratto dal discorso di Mussolini fatto allo Stadio di Berlino il 28 settembre 1937.</ref>
*L'Italia a mio avviso deve rimanere una Nazione a economia mista, con una forte agricoltura, che è alla base di tutto.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!cuneo-scritte--motti-del-ventennio/ccml su un'abitazione di Villafalletto, Cuneo]. Tratto dal discorso di Benito Mussolini pronunciato a Roma al Consiglio Nazionale delle Corporazioni il 14 novembre 1933.</ref>
*L'Italia avrà il suo grande posto nel mondo.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!vercelli-scritte--motti-del-ventennio/ck4l su un'abitazione id Busonengo, Vercelli]. Tratto dal discorso per la fondazione dei fasci pronunciato a Milano il 23 marzo 1919.</ref>
*L'Italia desidera la pace, ma non teme la guerra.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!novara-scritte--motti-del-ventennio/cou su un'abitazione di Landiona, Novara]. Noto anche come "noi non vogliamo la guerra, ma non la temiamo" (ad esempio [http://www.ventenniooggi.it/#!vercelli-scritte--motti-del-ventennio/ck4l su un'abitazione di Bastia, Balocco, Vercelli] e [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Mollia/index.html su un'abitazione di Mollia, Vercelli]).</ref>
*L'Italia è un esercito che ha conquistato molte vittorie e molte ne conquisterà nel futuro.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Acireale/index.html su un'abitazione di Acireale, Catania]. Tratto dal discorso tenuto il 5 dicembre 1925 a Roma, per l'inaugurazione del Congresso della Corporazione della Scuola.</ref>
*L'Italia è un'isola che si immerge nel Mediterraneo. Se per gli altri il Mediterraneo è una strada, per noi italiani è la vita.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!palermo-scritte--motti-del-ventennio/c1o25 in piazza Guglielmo II a Monreale, Palermo] e [http://scritte.delventennio.it/comuni_N-R/Quarona/index.html sull'ex casa del Popolo ed Opera nazionale del dopolavoro di Quarona, Vercelli]. Tratto dal discorso pronunciato a Milano l'1 novembre 1936.</ref>
**Se per gli altri il Mediterraneo è una strada, per noi italiani è la vita.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!carbonia-iglesias-scritte--motti-del-ve/ckde su un'abitazione di Sant'Antioco, Carbonia-Iglesias]. Citato anche come "se il Mediterraneo per gli altri è una strada, per noi è la vita" [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Zane/index.html su un'abitazione di Zanè, Vicenza].</ref>
*L'Italia fascista è un'immensa legione che marcia sotto i simboli del Littorio verso un più grande domani – nessuno può fermarla, nessuno la fermerà.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Bergamo/index.html su una placca della torre dei venti, Bergamo] (vedi anche [http://www.ventenniooggi.it/#!bergamo-architettura/c1dfk qui]). Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini a Roma il 27 ottobre 1930.</ref>
*L'Italia fascista può, se sarà necessario, portare oltre il suo tricolore. Abbassarlo mai.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Capestrano/index.html su un'abitazione di Capestrano, L'Aquila]. Tratto dal discorso alla Camera dei Deputati del 6 febbraio 1926, in relazione all'Alto Adige.</ref>
*L'Italia ha finalmente il suo impero. Impero fascista, perché porta i segni indistruttibili della volontà e della potenza del littorio romano.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!palermo-scritte--motti-del-ventennio/c1o25 su un'abitazione di via Oreto, Palermo]. Tratto dal discorso pronunciato il 9 maggio 1936 dal balcone di Palazzo Venezia a Roma in occasione della proclamazione dell'Impero in Africa Orientale.</ref>
*L'Italia in camicia nera è e sarà invincibile.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!laquila-scritte--motti-del-ventennio/c7jn su un'abitazione a Preturo ed a Santo Stefano di Sessanio, L'Aquila], ma anche [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Fossa/index.html su un'abitazione di Fossa, L'Aquila]. Tratto dal discorso pronunciato alle camicie nere a Lucca il 12 maggio 1930.</ref>
*L'Italia oggi serve la causa della civiltà umana.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!vercelli-scritte--motti-del-ventennio/ck4l su un'abitazione di Borgovercelli] (vedi anche [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Borgo_Vercelli/index.html qui]) e [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Caselle_di_Santa_Maria_di_Sala/index.html di Caselle di Santa Maria di Sala, Vercelli]. Tratto dal discorso al consiglio dei ministri del 3 marzo 1936.</ref>
*L'obbedienza dev'essere pronta, rispettosa e leale.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!bologna-scritte--motti-del-ventennio/c1vck all'interno del complesso di Santa Cristina "della Fondazza", piazzetta Giorgio Morandi 2, Bologna].</ref>
*L'unità religiosa è una delle grandi forze di un popolo.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Acireale/index.html su un'abitazione di Acireale, Catania]. Tratto dal discorso del 18 marzo 1934 per la quindicesima annuale della fondazione dei fasci di combattimento.</ref>
*La [[bandiera]] si onora degnamente in un modo solo. Compiendo sempre e comunque il proprio dovere.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!novara-scritte--motti-del-ventennio/cou su un'abitazione di Vergano, frazione di Borgomanero, Novara] (vedi anche [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Vergano/index.html qui]). Tratta dal discorso pronunciato ai metropolitani a Roma il 17 ottobre 1930.</ref>
*La classe lavoratrice è la potenza, la speranza, la certezza dell'avvenire d'Italia.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!alessandria-scritte--motti-del-ventenni/c21d2 su un'abitazione di Occimiano, Alessandria] e [http://www.ventenniooggi.it/#!biella-scritte--motti-del-ventennio/c1ote su un'abitazione di Valle Mosso, Biella] (vedi anche [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Mosso/foto_Mosso01.html qui]). Tratto dal discorso di Benito Mussolini pronunciato allo Stabilimento Tosi a Legnano il 5 ottobre 1924.</ref>
*La garanzia della pace riposa sulle nostre forze armate.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!pescara-scritte--motti-del-ventennio/cves su un'abitazione di Moscufo, Pescara] e [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Glorenza/index.html su un'abitazione di Glorenza, Bolzano]. Tratto dal discorso pronunciato a [[Roma]] il 3 dicembre 1934.</ref>
*La giustizia senza la forza sarebbe una parola priva di significato.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Ameno/foto_Ameno001.html su un'abitazione di Ameno, Novara]. Tratto dal diascorso pronunciato alla Camera dei Deputati il 9 dicembre 1928.</ref>
*La libertà senza ordine e disciplina significa dissoluzione e catastrofe.<ref>Tratto dal discorso pronunciato nell'atrio del Municipio di Torino il 24 ottobre 1923.</ref>
*La marcia continua perché altre mete attendono il segno romano della nostra conquista.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!palermo-scritte--motti-del-ventennio/c1o25 su un'abitazione di via Abramo Lincoln, Palermo].</ref>
*La mia ambizione è questa: rendere forte, prosperoso, grande, libero il popolo italiano.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!cremona-scritte--motti-del-ventennio/c57x su un'abitazione di Castelnuovo del Zappa, frazione di Castelverde, Cremona]. Tratto dal discorso al Senato dell'8 giugno 1923 sull'opera del Governo nei primi sei mesi.</ref>
*La mia formula è semplice: niente per niente. Chi vuole da noi prove concrete di amicizia, tali prove concrete di amicizia ci dia.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Acireale/index.html su un'abitazione di Acireale, Catania]. Tratto dal discorso del 16 novembre 1922 alla Camera dei Deputati.</ref>
*La pace riposa sulle nostre forze armate.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!vercelli-scritte--motti-del-ventennio/ck4l su una cascina fuori Vercelli] e sulla [https://www.ventenniooggi.it/bolzano-scritte--motti-del-ventennio Torre di Porta Sluderno] a Glorenza, Bolzano.</ref>
*La parola d'ordine non può essere che questa: disciplina.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Bergamo/index.html su un'abitazione di Bergamo]. Tratto dal discorso del 22 giugno 1925, pronunciato durante la seduta conclusiva del 4° congresso del PNF.</ref>
*La Patria è la più grande, la più umana, la più pura delle realtà.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!massa-e-carrara-scritte--motti-del-vent/clu6 su un'abitazione di Carrara, Massa-Carrara]. Citato anche come "La patria non è un'illusione. La patria è la più grande, la più umana, la più pura delle realtà" [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Atessa/index.html su un'abitazione di Atessa, Chieti]. Dal discorso pronunciato a Roma il 4 novembre 1925 nel VII anniversario della Vittoria.</ref>
*La Patria non si nega, ma si conquista.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!cremona-scritte--motti-del-ventennio/c57x sulla facciata dell'Istituto Sperimentale per la Zootecnia dei bovini da latte a Cremona]. Motto creato da Edmondo Rossoni (''La Destra'', mensile internazionale di cultura e politica, n. 8/9, agosto-settembre 1972, pag 79) e poi divulgato da Benito Mussolini tramite ''Il Popolo d'Italia'' (vedi il [http://ilcovo.mastertopforum.net/1-vt993.html?start=0 discorso pronunciato a Pavia il 23 novembre 1918]).</ref>
*La più profonda eloquenza è nei fatti.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!alessandria-scritte--motti-del-ventenni/c21d2 su una vecchia stazione degli autobus a Cabella Ligure, Alessandria], sulla strada provinciale 170 (presente anche [http://www.progettokilroy.it/25003s-cabella-ligure/ qui]).</ref>
*La popolazione lavoratrice italiana può dirsi all'avanguardia per probità, per onestà, per laboriosità, per diligenza, per intelligenza.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!laquila-scritte--motti-del-ventennio/c7jn su un'abitazione a Navelli, L'Aquila]. Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini ai lavoratori del Monte Amiata del 31 agosto 1924.</ref>
*La potenza d'Italia va oltre gli oceani e la sua fama va oltre le stelle.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_N-R/Rancio_Valcuvia/index.html su un'abitazione di Rancio Valcuvia, Varese]. Tratta, ma modificata (l'originale era "ponga i termini dell'Impero all'Oceano ma la sua fama si elevi alle stelle"), dal discorso pronunciato nel Politeama Rossetti di Trieste il 6 febbraio 1921. La citazione è virgiliana: «''Imperioum oceano, famam qui terminet astris.''» (Eneide, I, 287)</ref>
*La potenza di un popolo dipende dalla sua massa numerica e dalla sua fedeltà alla terra.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!mantova-scritte--motti-del-ventennio/c1c0i su un'abitazione di Casalromano, Mantova]. Tratto dal discorso pronunciato il 18 dicembre 1938 in occasione dell'inaugurazione di Carbonia.</ref>
*La razza domina e sviluppa e feconda la terra.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!vercelli-scritte--motti-del-ventennio/ck4l sulla cascina Ranza a Vercelli] (vedi anche [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Vercelli/index.html qui]). Tratto dal discorso per la premiazione dei "Fedeli della Terra" pronunciato da Benito Mussolini a Palazzo Venezia, Roma, il 3 maggio 1936.</ref>
*La rivoluzione delle camicie nere non è stata fatta contro il popolo, ma è stata fatta per il popolo italiano.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!laquila-scritte--motti-del-ventennio/c7jn su un'abitazione di Pettorano sul Gizio, L'Aquila].</ref>
*La rivoluzione fascista continua.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!alessandria-scritte--motti-del-ventenni/c21d2 su un'abitazione di Felizzano, Alessandria].</ref>
*La rivoluzione fascista ha trovato le sue migliori legioni fra i rurali.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!vercelli-scritte--motti-del-ventennio/ck4l su un'abitazione di Sali Vercellese, Vercelli].</ref>
*La rivoluzione fascista rimane unitaria nella disciplina, totalitaria nell'azione.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!trento-scritte--motti-del-ventennio/c13lh su un'abitazione di Cologna, frazione di Tenno, Trento].</ref>
*La salvezza non può che venire dalla verità di Roma e da Roma verrà.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Casanova_Carmagnola/index.html su un'abitazione di Casanova Carmagnola, comune di Carmagnola, Torino]. Tratto dal discorso del 16 novembre 1932 alla Camera dei Deputati.</ref>
*La scienza, la volontà, la fede possono attenuare gli effetti delle forze non benefiche della natura.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Lucignano_d_Asso/index.html su un'abitazione di Lucignano d'Asso, Siena]. Tratto dal discorso di Mussolini a Roma, al teatro Argentina, il 7 dicembre 1930, per la premiazione degli agricoltori vincitori della battaglia del grano.</ref>
*La stasi debilita, l'azione rinfranca.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!pavia-scritte--motti-del-ventennio/c1cli su un'abitazione di Candia Lomellina, Pavia]. Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini dal balcone di Palazzo Venezia, Roma, il 9 maggio 1936 in occasione della proclamazione dell'Impero in Africa Orientale.</ref>
*La terra e la razza sono inscindibili. Attraverso la terra si fa la storia della razza e la razza domina e sviluppa e feconda la terra.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!belluno-scritte--motti-del-ventennio/c8yo su un'abitazione di Santa Fosca, Selva di Cadore, Belluno]. Tratto dal discorso per la premiazione dei "Fedeli della Terra" pronunciato a Roma il 3 maggio 1936.</ref>
*La terra non tradisce mai.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Arborio/index.html su un'abitazione di Arborio, Vercelli]. Presente anche la versione più lunga: ''La terra non tradisce mai e nobilita'' [http://www.architettogentili.it/images/commenti_clip_image002_0000.jpg su un'abitazione delle Marche].</ref>
*La tessera non dà l'ingegno a chi non lo possiede.<ref>[http://www.piunotizie.it/binary/qui_magazine_new/news/Vignetta_Guareschi_.1399651320.gif Citato su una vignetta di Guareschi]. Tratto dal discorso ai giornalisti a Palazzo Chigi del 10 ottobre 1928.</ref>
*La vera fonte, la vera origine di tutta l'attività umana è la terra.<ref>Citata [http://www.ventenniooggi.it/#!cremona-scritte--motti-del-ventennio/c57x su un'abitazione di Cremona]. Tratto dal discorso del 15 dicembre del 1926, parlando agli agricoltori polesani.</ref>
*La vittoria africana resta nella storia della Patria integra e pura come i legionari caduti e superstiti la sognavano e la volevano.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!verona-scritte--motti-del-ventennio/ckax su un'abitazione di Colognola ai Colli, Verona]. Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini il 9 maggio 1936 dal balcone di Palazzo Venezia a Roma in occasione della proclamazione dell'Impero in Africa Orientale.</ref>
*Lavorare e tacere.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Casbeno/index.html su un'abitazione di Casbeno, Varese].</ref>
*Lavoriamo per un'Italia più grande.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Somma_Lombardo/index.html su un muro degli ex-stabilimenti della Caproni, ora museo del volo "Volandia", a Somma Lombardo, Varese]. Tratto dall'articolo "Blocco latino. Italia e Francia" su ''Il Popolo d'Italia'' del 3 dicembre 1918.</ref>
*Le frontiere non si discutono, si difendono.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!belluno-scritte--motti-del-ventennio/c8yo su un'abitazione di Feltre, Belluno]. Tratto dal discorso pronunciato in Parlamento il 16 Marzo 1938.</ref>
*Libro e moschetto, fascista perfetto.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!brescia-scritte--motti-del-ventennio/cnm6 su un'ex-scuola di Campione del Garda, Tremosine, Brescia]. Slogan noto anche come "Il fascista perfetto è l'uomo del lavoro, del libro e del moschetto", citato in [[:File:Moltaldeo-scritta_ventennio_fascista.jpg|Slogan fascista a Moltadeo]] e [http://www.ventenniooggi.it/#!alessandria-scritte--motti-del-ventenni/c21d2 su un'abitazione di Montaldeo, Alessandria]. Il concetto è stato anche rappresentato figurativamente [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Codogno/index.html sull'ex-casa del GIL a Codogno, Lodi].</ref>
*Lo slancio vitale del popolo italiano non fu e non sarà mai fermato.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Silvi/index.html su un'abitazione di Silvi Marina, Teramo]. Tratto dal discorso del 23 marzo 1936 all'Assemblea Nazionale delle Corporazioni al Campidoglio sulle sanzioni e sull'autarchia.</ref>
*Lo Stato fascista è una volontà di potenza e d'imperio.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!piacenza-scritte--motti-del-ventennio/csvd su un'abitazione di Piazzale Roma, Piacenza]. Tratto da ''[http://www.treccani.it/enciclopedia/fascismo_%28Enciclopedia_Italiana%29/ Dottrina del fascismo]''.</ref>
==M==
*Meglio vivere un giorno da leone, che cento anni da pecora.<ref>Citato [https://www.venividivici.us/grandi-personaggi/mussolini-meglio-vivere-un-giorno-da-leoni-che-cento-da-pecora/] Pronunciata da Mussolini</ref>
*Marciare per non marcire.<ref>Slogan fascista, indicante la necessità dell'azione, coniato forse da [[Filippo Tommaso Marinetti]] immediatamente prima o durante la prima guerra mondiale; in seguito ripreso dagli Arditi e poi dai Fasci di combattimento.</ref>
*Me ne frego.<ref>Benché attribuito a Gabriele D'Annunzio, lo slogan si è probabilmente diffuso tra gli Arditi durante la prima guerra mondiale e la successiva Impresa di Fiume. Trae origine dalla scritta che un soldato ferito si fece apporre sulle bende, come segno di abnegazione totale alla Patria.</ref>
*Mentre in tante parti del mondo tuona il cannone, farsi delle illusioni è follia, non prepararsi è delitto. Noi non ci illudiamo e ci prepariamo.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!belluno-scritte--motti-del-ventennio/c8yo su un'abitazione di Feltre, Belluno]. Tratto dal discorso pronunciato l'11 agosto 1938 dall'osservatorio nella Piana del Cavaliere a Roma alla conclusione delle manovre del Corpo d'Armata di Roma.</ref>
*Molti nemici, molto onore.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!brescia-scritte--motti-del-ventennio/cnm6 sulla Cascina Scovola a Leno, Brescia]. Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini a Roma il 23 novembre 1931.</ref>
*Mussolini ha sempre ragione. (da [[Leo Longanesi]], ''L'italiano'', 11 febbraio 1926; citato in ''Vademecum del perfetto fascista'', Vallecchi)<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!alessandria-scritte--motti-del-ventenni/c21d2 su un'abitazione di San Salvatore Monferrato, Alessandria].</ref>
==N==
[[Immagine:Necessario_vincere.jpg|thumb|Iscrizione sul palazzo dell'ex-sede della Gioventù Italiana del Littorio: «''Necessario vincere più necessario combattere.''»]]
*Necessario vincere più necessario combattere.<ref>Iscrizione sul palazzo dell'ex-sede della Gioventù Italiana del Littorio (G.I.L.) di via Induno a Trastevere (Roma).</ref>
*Nel segno del littorio noi abbiamo vinto, nel segno del littorio noi vinceremo domani.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!bergamo-architettura/c1dfk sul Municipio (ex Casa del Fascio) di Nembro, Bergamo]. Più comunemente ridotto nella forma "Nel segno del littorio abbiamo vinto, nel segno del littorio vinceremo", come [http://www.ventenniooggi.it/#!torino-scritte--motti-del-ventennio/c1pa5 su un'abitazione di Albiano d'Ivrea, Torino] e [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Giarre/index.html su un'abitazione di Giarre, Catania]. Tratto dal discorso che pronunciò Benito Mussolini a Bari il 6 settembre 1934 in occasione dell'inaugurazione della quinta Fiera del Levante.</ref>
*Nell'Italia fascista il capitale è agli ordini dello Stato.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!belluno-scritte--motti-del-ventennio/c8yo su un'abitazione di Lentiai, Belluno]. Tratto dal discorso pronunciato ad Aprilia il 28 ottobre 1937.</ref>
*Nelle colonie si continua la Patria.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!genova-scritte--motti-del-ventennio/ckbt su un'abitazione nei pressi del bivio per l'ex colonia dei Balilla a Rovegno, Genova].</ref>
*Nessun popolo ha, come l'italiano, il coraggio di rischiar la vita.<ref>Citato [http://1.bp.blogspot.com/-lVpLi496F7E/VdhTgp-bRxI/AAAAAAAANFw/rWCrmD38Gfc/s1600/11057348_306933092763683_7111220709045016345_n.jpg su un muro di Santa Margherita Ligure, Genova]. Tratto dal discorso fatto dal Duce ai Direttori federali del PNF a Palazzo Venezia, Roma, il 27 ottobre 1930.</ref>
*Nessuno si illuda di poterci piegare senza avere duramente combattuto.<ref>Citato in [[:File:Iscrizione fascista 2 - Rimasco (Foto Luca Giarelli).jpg|Slogan fascista a Rimasco]]. A volte citata anche come "Nessuno pensi di piegarci senza prima avere duramente combattuta" (citato [http://www.ventenniooggi.it/#!cremona-scritte--motti-del-ventennio/c57x su un'abitazione di Aspice, frazione del comune di Corte de' Frati in provincia di Cremona] e [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Garlasco/foto_Garlasco-pv01.html su un'abitazione di Garlasco, Padova]). Tratta dal discorso di Mussolini pronunciato a Roma il 2 ottobre 1935 in occasione della dichiarazione dell'intervento militare italiano in Abissinia.</ref>
*Nobile è veramente colui che produce, colui che porta il suo sasso, sia pure modesto, all'edificio della Patria.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Sant_Eusanio_Forconese/index.html su un'abitazione di Sant'Eusanio Forconese, L'Aquila]. Tratto dal discorso fatto a Ferrara il 22 settembre 1924.</ref>
*Noi celebriamo i nostri eroi marciando sulle strade.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!biella-scritte--motti-del-ventennio/c1ote su un'abitazione di La Vecchia, Biella]. Tratto da un discorso pronunciato a Casola Valserio il 27 aprile 1924 in occasione della visita all'abitazione del poeta Alfredo Oriani.</ref>
*Noi ci sentiamo fratelli in ispirito con coloro che lavorano.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Calascio/index.html su un'abitazione di Calascio, L'Aquila]. Tratto dal discorso tenuto a Bologna il 3 aprile 1921.</ref>
*Noi creiamo una nuova civiltà del lavoro.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!biella-scritte--motti-del-ventennio/c1ote su un'abitazione di Croce Mosso, frazione di Valle Mosso, Biella]. Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini in piazza Duomo a Milano l'1 novembre 1936.</ref>
*Noi diciamo prima i doveri e dopo i diritti.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Lucignano_d_Asso/index.html su un'abitazione di Lucignano d'Asso, Siena] ed [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Camerino/index.html a Camerino, Macerata]. Tratto dal discorso tenuto il 23 ottobre 1925.</ref>
*Noi dobbiamo avere un'aviazione che domina i cieli.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Somma_Lombardo/index.html su un muro degli ex-stabilimenti della Caproni, ora museo del volo "Volandia", a Somma Lombardo, Varese].</ref>
*Noi dormiamo con la testa sullo zaino.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_N-R/Nuraminis/index.html su un'abitazione di Nuraminis, Cagliari].</ref>
*Noi eravamo già grandi quando in molte parti del mondo i popoli non erano ancora nati.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!grosseto-scritte--motti-del-ventennio/cgqt su un'abitazione di Sorano, Grosseto]. Tratto dal discorso pronunciato il 2 aprile 1923 a Milano sull'espansione italiana nel mondo.</ref>
*Noi esaltiamo il lavoro come segno della nobiltà dell'uomo.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!alessandria-scritte--motti-del-ventenni/c21d2 su un'abitazione di Pozzolo Formigaro, Alessandria]. Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini a Berlino il 28 settembre 1937.</ref>
*Noi non siamo gli imbalsamatori di un passato, siamo gli anticipatori di un avvenire.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Acireale/index.html su un'abitazione di Acireale, Catania]. Tratto dal discorso pronunciato da Mussolini l'1 novembre 1936 a Milano.</ref>
*Noi potremo allora, domani, quando tra il 1935 e il 1940 saremo a un punto direi cruciale della storia europea, potremo far intendere la nostra voce e vedere finalmente riconosciuti i nostri diritti.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!messina-scritte--motti-del-ventennio/c19ot su una parete degli alloggi della batteria accanto alla colonia "Principi di Piemonte", Messina]. Tratto dal discorso, che sarà ricordato come il "Discorso dell'Ascensione", pronunciato il 26 maggio 1927 alla Camera dei Deputati.</ref>
*Noi rappresentiamo un principio nuovo nel mondo.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Fossa/index.html su un'abitazione di Fossa, L'Aquila]. Tratto dal discorso del 7 aprile 1926, all'insediamento del nuovo Direttorio fascista.discorso il 7 aprile 1926, all'insediamento del nuovo Direttorio fascista.</ref>
*Noi siamo contro la vita comoda.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_N-R/Premia/foto_Premia001.html su un'abitazione di San Rocco, comune di Premia, Verbania] e [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Tione_degli_Abruzzi/foto_Tione-degli-Abruzzi-01.html su un'abitazione di Tione degli Abruzzi, Aquila]. Tratto dall'invervista fatta da [[Emil Ludwig]] a Mussolini nel 1932: vedi ''Colloqui con Mussolini'', Mondadori, Milano, 1932, pag. 188.</ref>
**Il fascista disdegna la vita comoda.<ref>Altra impostazione dello stesso concetto: la si ritrova nell'[http://www.treccani.it/enciclopedia/fascismo_%28Enciclopedia-Italiana%29/ articolo "Fascismo"] dell'[[Enciclopedia Treccani|Enciclopedia Italiana]] (1932). Dipinto sull'edificio noto come ''[http://live.varesenews.it/Event/Varese_Sacro_Monte_-_SantAmbrogio_-_Rasa_-_Fogliaro_-_Bregazzana?Page=3 Fornace della Riana]'' in località Rasa di Varese, [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Gagliano_Aterno/index.html su un'abitazione di Gagliano Aterno, L'Aquila] e [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Introdacqua/foto_Introdacqua011.html su un'abitazione di Introdacqua, L'Aquila].</ref>
*Noi siamo pronti a difendere la nostra folgorante vittoria con la stessa intrepida e inesorabile decisione con la quale l'abbiamo conquistata.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!novara-scritte--motti-del-ventennio/cou su un'abitazione di Sizzano, Novara]. Tratto dal discorso pronunciato a Roma il 5 maggio 1936.</ref>
*Noi sogniamo l'Italia romana, cioè saggia e forte, disciplinata ed imperiale.<ref>Citato in [[:File:Cedegolo casa.jpg|Slogan fascista a Cedegolo]], [[:File:Iscrizione fascista - Lavenone (Foto Luca Giarelli).jpg|Slogan fascista a Lavenone]]. Presente anche in [http://www.ventenniooggi.it/#!catanzaro-scritte--motti-del-ventennio/c1qd9 varie facciate di abitazioni di Catanzaro]. Presente come "noi sognamo" [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Lavenone/index.html su un'abitazione di Lavenone, Brescia] e [http://www.ventenniooggi.it/#!mantova-scritte--motti-del-ventennio/c1c0i su un'abitazione di Solferino, Mantova]. Tratto da un discorso fatto da Mussolini a Bologna il 21 aprile 1921.</ref> (Mussolini)
*Noi tireremo diritto.<ref>Citato in [[:File:Iscrizione fascista 4 - Boccioleto (Foto Luca Giarelli).jpg|Slogan fascista a Boccioleto]] e presente [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Fontecchio/foto_Fontecchio-01.html su un'abitazione di Fontecchio, L'Aquila]. Tratto da un discorso di Mussolini a Palazzo Venezia, Roma, 8 settembre 1935. La frase è stata riadattata nella canzone del 1936 di E. A. Mario "[http://www.lorien.it/x_inni/pg_canzoni-d/Alfa_N/Ca_Noi-Tireremo-Diritto.html Noi tireremo diritto]".</ref>
*Noi vogliamo che i giovani raccolgano la fiaccola, s'infiammino della nostra fede e siamo pronti e decisi a continuare la nostra fatica.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!palermo-scritte--motti-del-ventennio/c1o25 su un casolare in via Diana nel quartiere Partanna-Mondello, Palermo].</ref>
*Non basta che il popolo sia ordinato e tranquillo all'interno, è necessario che le forze armate gli conferiscano la sua pace e la sua sicurezza.<ref>Citato sui muri di un edificio di via San Lorenzo, di Palermo, in occasione della visita del Duce dell'estate 1937: vedi Claudio Mancuso, ''[http://www.storiamediterranea.it/wp-content/uploads/mediterranea/p2493/r1271.pdf Palermo in camicia nera. Le trasformazioni dell'identità urbana (1922-1943)]'' in ''Mediterranea. Ricerche storiche'', anno V, n. 14, dicembre 2008, pag. 648.</ref>
*Non ci sono cose grandi o piccole: c'è il dovere.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_N-R/Pietrasanta/index.html sull'ingresso della scuola "Giovanni Pascoli" di Pietrasanta, Lucca]. Tratto dal "decalogo del milite fascista": vedi P. N. F., ''Il primo e secondo libro del fascista'', Roma, 1941, [https://archive.org/stream/PNFIlPrimoESecondoLibroDelFascista1941/PNF%2C%20Il%20Primo%20e%20Secondo%20Libro%20del%20Fascista%20%281941%29#page/n87/mode/2up pag. 87] e P. N. F., Comando Generale della Gioventù Italiana del Littorio, ''Il premilitare'', s. l., s. d., [http://www.giuliocesaro.it/pdf/storici/041%20Il%20premilitare%20della%20gioventu%20fascista.pdf pag. 23].</ref>
*Non dobbiamo aver paura di aver coraggio.<ref>Citato [https://books.google.it/books?id=Oa-PhIcosw8C&pg=PA123 su un'abitazione di Refrancore, Asti]. Tratto dal discorso del 18 settembre 1933, la cui frase però era "Non si dovrà aver paura di aver coraggio".</ref>
*Non si getta il fardello prima di avere raggiunto la [[meta]].<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!messina-scritte--motti-del-ventennio/c19ot su un'abitazione di Santo Stefano Medio, Messina].</ref>
*Non v'è assedio che possa piegarci, né coalizione, per quanto numerosa, che possa illudersi di distoglierci dalle nostre mete.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!vercelli-scritte--motti-del-ventennio/ck4l su un'abitazione di Campertogno, Vercelli] (vedi anche [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Campertogno/index.html qui]). Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini alla Camera dei Deputati il 7 dicembre 1935 contro la politica sanzionista.</ref>
*Non v'è diritto senza che prima sia compiuto un dovere.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!torino-scritte--motti-del-ventennio/c1pa5 su un'abitazione di Torrazza Piemonte, Torino]. Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini a Reggio Emilia il 30 ottobre 1926.</ref>
[[File:San Fili - Sostare è retrocedere.jpg|thumb|Slogan su una casa di San Fili: «''Sostare è retrocedere''»]][[File:Moltaldeo-scritta ventennio fascista.jpg|thumb|Slogan su una casa di Moltaldeo]]
==O==
*Obbedire in silenzio.<ref>Citato sui muri dell'Aeronautica Sicula, a Palermo, in occasione della visita del Duce dell'estate 1937: vedi Claudio Mancuso, ''[http://www.storiamediterranea.it/wp-content/uploads/mediterranea/p2493/r1271.pdf Palermo in camicia nera. Le trasformazioni dell'identità urbana (1922-1943)]'' in ''Mediterranea. Ricerche storiche'', anno V, n. 14, dicembre 2008, pag. 645.</ref>
*Ogni casa nuova che sorge nelle campagne ad ospitare, in ampie e solide stanze, una delle nostre prolifiche famiglie di contadini, rappresenta un elemento di garanzia per il futuro del popolo italiano.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Villafalletto/index.html sul cascinale del Conte Paolo Falletti a Villafalletto, Cuneo]. Tratto dalla lettera al ministro di Stato Giuseppe De Capitani D'Arrago, Presidente dell'Associazione nazionale tra le Casse di Risparmio italiane, del 12 febbraio 1937.</ref>
*Oltre alla potenza delle armi, noi possediamo la potenza dello spirito, cioè la compattissima unità morale del popolo italiano.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!alessandria-scritte--motti-del-ventenni/c21d2 su un'abitazione di Tortona, Alessandria] e [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/San_Desiderio/index.html su un'abitazione di San Desiderio, Padova]. Tratto dal discorso pronunciato a Udine il 20 settembre 1938.</ref>
*Onorate il pane, gloria dei campi, fragranza della terra, festa della vita.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!perugia-scritte--motti-del-ventennio/cyc8 su un'abitazione di Petrelle, Città di Castello, Perugia]. Tratto dal discorso pronunciato il 14 aprile 1928 in occasione della Giornata del pane.</ref>
*Osare, durare, vincere.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!messina-scritte--motti-del-ventennio/c19ot in viale Italia, Messina].</ref>
==P==
*Passano gli anni, ma la nostra fede è intatta come nelle vigilie di combattimento.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!verona-scritte--motti-del-ventennio/ckax su un'abitazione di Colognola ai Colli, Verona]. Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini a Roma il 18 marzo 1934 in occasione della Seconda Assemblea Quinquennale del Regime.</ref>
*Patria. Religione. Famiglia.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Torba/index.html su un'abitazione di Torba, frazione di Gornate Olona, Varese].</ref>
*Per le glorie di oggi e per quelle avvenire siamo pronti a tutto.<ref>Citaot [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Capestrano/index.html su un'abitazione di Capestrano, L'Aquila]. Tratto dal discorso del 25 maggio 1926 a Pisa, compiuto dal balcone dell'Ospedale, in piazza del Duomo.</ref>
*Per l'Italia ora e sempre.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Acireale/index.html su un'abitazione di Acireale, Catania].</ref>
*Per noi fascisti morire non è morire quando si muore per l'Italia.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!biella-scritte--motti-del-ventennio/c1ote su un'abitazione di Crevacuore, Biella] (vedi anche [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Crevacuore/index.html qui]). Tratto dal discorso pronunciato il 26 ottobre 1935 nella Sala Regia di Palazzo Venezia durante una premiazione di 500 capifamiglia rurali.</ref>
*Più profondo il solco, più alto è il destino.<ref>Citato [http://www.ilpastonudo.it/in-giro-per-bio/ercolini/ su un'abitazione di Civita Castellana, Viterbo, sulla via Flaminia] e [https://books.google.it/books?id=Oa-PhIcosw8C&pg=PA194 qui].</ref>
*''Pondere et igne iuvat.''<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!brescia-monumenti-lapidi--targhe-comme/celr all'interno della Caserma Papa, Brescia]. Motto adottato dai carristi tramite la legge n. 293 del 24 marzo 1932.</ref>
**Aiuta con la massa e col fuoco.
*Prepariamo per difendere l'impero le giovani armate di domani e poiché esse sono animate dallo spirito fascista saranno invincibili.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!brescia-scritte--motti-del-ventennio/cnm6 sull'ex-caserma Magnolini a Villa di Gargnano, Gargnano, Brescia].</ref>
*Prima morte che stanchezza. Non mi stanco di servire. Non mi stanco di giovare.<ref name=opere30>Dalla rivista ''Un decennio d'opere in provincia di Varese'', a cura dell'Ufficio Stampa e Propaganda della Federazione dei Fasci di Combattimento della provincia di Varese, marzo 1934 – p. 30</ref>
==Q==
*Quando si è forti si è cari agli amici e si è temuti dai nemici.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Lucignano_d_Asso/index.html su un'abitazione di Lucignano d'Asso, Siena]. Tratto dal discorso del 26 marzo 1939 al Foro Mussolini.</ref>
*Quello che abbiamo fatto è importante, ma per noi è più importante quello che faremo.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!cremona-scritte--motti-del-ventennio/c57x su un'abitazione di Grumello Cremonese, Cremona].</ref>
*Quello che dobbiamo conquistare ci interessa di più del già conquistato.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Fossa/index.html su un'abitazione di Fossa, L'Aquila]. Tratto dal discorso rivolto ai Direttorii federali dei Partito Nazionale Fascista convocati in Roma il 27 ottobre 1930.</ref>
*Questa è l'epoca nella quale bisogna sentire l'orgoglio di vivere e di combattere. Questa è l'epoca in cui un popolo misura al metro delle forze ostili la sua capacità di resistenza e di vittoria.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!laquila-scritte--motti-del-ventennio/c7jn su un'abitazione a Bisegna, L'Aquila] e [http://www.ventenniooggi.it/#!pavia-scritte--motti-del-ventennio/c1cli su un'abitazione di Rosasco, Pavia]. Tratto dal messaggio per il tredicesimo anniversario della marcia su Roma, del 27 ottobre 1935.</ref>
*Questo regime politico parte da un presupposto indiscutibile ed intangibile: la monarchia e la dinastia.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!mantova-scritte--motti-del-ventennio/c1c0i su un'abitazione a Rivarolo Mantovano, Mantova]. Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini a Milano il 28 ottobre 1925.</ref>
==R==
*Raccogliendo tutte le energie, perfezionando incessantemente il metodo di combattimento e portando nella lotta molto entusiasmo, fervore, spirito di decisione, noi siamo sicuri di vincere la tubercolosi, perché il popolo italiano vuole essere sano, perché vuole andare alla potenza e alla gloria.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Gagliano_Aterno/index.html su un'abitazione di Gagliano Aterno, L'Aquila]. Tratto dal discorso di Mussolini del 12 marzo 1932 a Palazzo Venezia, in un incontro con i direttori dei Consorzi Provinciali Antitubercolari e con il Consiglio direttivo della Federazione Italiana Fascista contro la tubercolosi: vedi ''Opera omnia'', vol. 44, La Fenice, 1980, pag. 29 e ''Il Francobollo antitubercolare. Giornale di trincea'', 15 aprile 1932, n. 1, [http://complianceturin.xoom.it/tbc/_ftp/materiale/1932_Giornale_di_trincea.pdf pag. 2].</ref>
*Raccogliete lo spirito dei nostri indimenticabili morti e fatene lo spirito ardente della Patria immortale.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Treviso/index.html sulla parrocchia di San Lazzaro, all'ingresso di Treviso] e [http://www.littorio.com/arc/arc_messina-i.htm sul monumento ai caduti della Prima Guerra Mondiale, sito in Piazza del Municipio, Messina]. Tratto dal discorso fatto all'adunata di Udine del 20 settembre 1922.</ref>
*Repubblica e socializzazione.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!milano-scritte--motti-del-ventennio/c1n2c su un'abitazione di Ossona, Milano]. Risalente alla [[Repubblica Sociale Italiana]].</ref>
*Resistere ad ogni costo.<ref>Motto di guerra trovato [http://www.ventenniooggi.it/#!cuneo-segnalazioni--tracce-della-guerra/c97h in un bunker di Chianale, frazione di Pontechianale, Cuneo].</ref>
*Resistere per vincere, vincere per la libertà e per la giustizia.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_N-R/Refrancore/index.html su un'abitazione di Refrancore, Asti]. Tratto dall'articolo "Divagazione", pubblicato su ''Il Popolo d'Italia'', n. 362, IV, del 31 dicembre 1917.</ref>
*Ricordare e prepararsi.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!carbonia-iglesias-scritte--motti-del-ve/ckde su un'abitazione di Sant'Antioco, Carbonia-Iglesias] e [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Bistagno/index.html su un'abitazione di Bistagno, Alessandria]. Tratto dal discorso del 23 marzo 1937, alla celebrazione del diciottesimo anniversario della fondazione dei fasci.</ref>
*Ricordate che oggi non vi sarebbe la marcia su Mosca, marcia che sarà infallibilmente vittoriosa, se venti anni prima non ci fosse stata la marcia su Roma.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Morciano/index.html su un'abitazione di Morciano di Romagna, Rimini] e [http://scritte.delventennio.it/comuni_N-R/Refrancore/index.html su un'abitazione di Refrancore, Asti]. Tratto dal discorso del 3 lugno 1941.</ref>
*Rimanendo rurali sarete più vicini al mio cuore.<ref>Citato [https://books.google.it/books?id=Oa-PhIcosw8C&pg=PA110 su un'abitazione di Bruino, Torino] (vedi anche [http://static.wixstatic.com/media/f47c19_2f529a18c12e4d0cb6985095eece8ca1.jpg_srb_p_788_504_75_22_0.50_1.20_0.00_jpg_srb qui]). Presente anche la versione più lunga: "Rimanete rurale contadino tenacemente legato alla terra e sarete più vicino al mio cuore" [http://www.ilpastonudo.it/in-giro-per-bio/ercolini a Civita Castellana, Viterbo, sulla Via Flaminia].</ref>
*Roma doma.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!novara-scritte--motti-del-ventennio/cou su un'abitazione di Briga Novarese, Novara] (vedi anche [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Briga_Novarese/index.html qui]). Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini ai giovani fascisti a Roma il 5 settembre 1937.</ref>
*Ringrazia ogni giorno devotamente Dio perché ti ha fatto italiano (Roma, 7 aprile 1926)
*Rispettate il pane, sudore della fronte, orgoglio del lavoro, poema di sacrificio.<ref>Citato sui muri dell'ospedale pediatrico 'Casa del Sole' di Palermo, in occasione della visita del Duce dell'estate 1937: vedi Claudio Mancuso, ''[http://www.storiamediterranea.it/wp-content/uploads/mediterranea/p2493/r1271.pdf Palermo in camicia nera. Le trasformazioni dell'identità urbana (1922-1943)]'' in ''Mediterranea. Ricerche storiche'', anno V, n. 14, dicembre 2008, pag. 646. Tratto dal discorso del 14 aprile 1928 per la Giornata del pane.</ref>
*Roma ha dato la civiltà al mondo.<ref> Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_N-R/Rancio_Valcuvia/foto_Rancio_Valcuvia-001.html su un'abitazione situata all'incrocio tra via Montello e la Strada Provinciale 62 a Rancio Valcuvia, Varese] (foto visibile anche su ''[https://www.google.it/maps/@45.914228,8.773538,3a,15y,276.37h,95.3t/data=!3m4!1e1!3m2!1sMC9zeFMsnU9R0mQoUHHFNA!2e0 Google Maps]''). Probabilmente tratta dal discorso di Mussolini il 3 aprile 1921 per il secondo anniversario della fondazione dei fasci di combattimento.</ref>
==S==
*Salutate nel Duce il fondatore dell'Impero.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!bergamo-scritte--motti-del-ventennio/c8tj su un'abitazione di Scanzorosciate, Bergamo] (vedi anche [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Scanzorosciate/index.html qui]). Citato anche come "Duce fondatore dell'Impero" [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Mosso/index.html su un'abitazione di Mosso, Biella].</ref>
*Saluto al Duce.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!vercelli-scritte--motti-del-ventennio/ck4l su un'abitazione di Sali Vercellese, Vercelli].</ref>
*Saviezza governa. Lavoro opera. Gioia ricompensa. Fedeltà conserva.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!cagliari-scritte--motti-del-ventennio/c213b sulla facciata di un palazzo fra via Sassari e viale La Plaia a Cagliari].</ref>
*Se avanzo seguitemi, se indietreggio uccidetemi, se mi uccidono vendicatemi.<ref>{{NDR|[[Citazioni errate|Citazione errata]]}} Questa frase è comunemente attribuita a Mussolini. Benito pronunciò realmente la citazione al termine di un discorso il 7 aprile 1926, all'insediamento del nuovo Direttorio fascista, citando «il vecchio combattitore». In realtà, la frase appartiene a [[Henri de la Rochejaquelein]] ed è stata pronunciata dopo la vittoria nella battaglia di Les Aubiers, il 25 aprile 1793. Cfr. Antonello Capurso, Le frasi celebri nella storia d'Italia, Edizioni Mondadori, 2012, [http://books.google.it/books?id=yvQeJfDmY8MC&pg=PT258 p. 258]. ISBN 885203126X. La frase fu comunque usata come slogan, tanto da essere raffigurata [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Fossa/index.html su un'abitazione di Fossa, L'Aquila] ed [http://scritte.delventennio.it/comuni_N-R/Premeno/index.html una di Premeno, Verbania]. Venne anche usata solamente la prima frase "se avanzo seguitemi", come [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Vacil/index.html su un'abitazione sulla strada da Vacil a Breda di Piave].</ref>
*Se combatteremo vinceremo per la grandezza presente, passata e futura.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!brescia-scritte--motti-del-ventennio/cnm6 su un'abitazione di Pieve di Pontenove, Bedizzole, Brescia]. Scritto anche come "[...] futura e passata", [http://www.ventenniooggi.it/#!brescia-scritte--motti-del-ventennio/cnm6 su un'abitazione di Pontenove, frazione di Bedizzole, Brescia]; ridotto anche a "se combatteremo vinceremo" [http://www.ventenniooggi.it/#!vercelli-scritte--motti-del-ventennio/ck4l su un'abitazione di Asigliano Vercellese, Vercelli]. Tratto dal discorso del 23 marzo 1938 per la celebrazione del diciannovese annuale della fondazione dei fasci di combattimento.</ref>
*Se la disciplina sarà ferma, se la passione sarà pura, l'Italia sarà sempre più grande.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Loreto_Aprutino/index.html su un'abitazione di Loreto Aprutino, Perugia]. Tratto dal discorso a Roma per l'inaugurazione del Congresso del Sindacato Nazionale della Stampa, il 27 gennaio 1924.</ref>
*Se la vittoria fu mutilata una volta non è detto che possa essere mutilata un'altra volta.<ref>Citato in [[:File:Balestrino-scritta del regime fascista.jpg|Slogan fascista a Balestrino]] e [[:File:Iscrizione fascista 1 - Rimasco (Foto Luca Giarelli).jpg|Slogan fascista a Rimasco]]. Anche [http://www.ventenniooggi.it/#!vercelli-scritte--motti-del-ventennio/ck4l su un'abitazione di Rimasco, Vercelli]. Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini a Roma il 24 giugno 1923.</ref>
*Siamo sicuri di noi stessi, perché, come rivoluzione fascista l'intero secolo sta innanzi a noi.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_N-R/Raiano/index.html su un'abitazione di Raiano, L'Aquila]. Tratto dal discorso pronunciato in Senato da Mussolini il 13 novembre 1934 sul problema corporativo.</ref>
*Siate fieri delle vostre montagne.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!torino-scritte--motti-del-ventennio/c1pa5 su un'abitazione di Piverone, Torino]. Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini presso il Colosseo il 7 aprile 1929 in occasione di un'adunata indetta dall'Associazione Nazionale degli Alpini.</ref>
*Soldato d'Italia, ricordati che dietro di te con occhi fidenti ti guardano la Patria e la famiglia.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!trento-scritte--motti-del-ventennio/c13lh su un'abitazione di Locca, Ledro, Trento].</ref>
*Solo Iddio può piegare la volontà fascista. Gli uomini e le cose mai.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!pescara-scritte--motti-del-ventennio/cves su una Chiesa di Serramonacesca, Pescara]. Citato anche come "Soltando Dio potrà piegarci, gli uomini e le cose mai" [http://www.ventenniooggi.it/#!novara-scritte--motti-del-ventennio/cou su delle abitazioni di Cacciana e Caltignana] e [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Momo/index.html di Momo], Novara. [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Lonate_Pozzolo/index.html A Lonate Pozzolo, Varese] è citato come "Noi diciamo che solo Iddio [...]". Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini a Roma il 3 dicembre 1934 alla premiazione degli agricoltori della nona Battaglia del Grano.</ref>
*Sopratutto amiamo risentire, stando in mezzo a voi, l'anima eroica del vostro fascismo rurale, che qui nella vostra terra ha impiegato e vinto la più gloriosa battaglia.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!pavia-scritte--motti-del-ventennio/c1cli sulla Cascina Rosolo a Candia Lomellina, Pavia].</ref>
*Sostare è retrocedere. La marcia continua, altre mète attendono il segno romano della nostra conquista.<ref>{{Cita web|http://coriandoliegadi.altervista.org/Letteratura/Perla/La%20Chiesa.htm|La Chiesa di Marettimo|25-10-2011}}. Citato anche [http://www.ventenniooggi.it/#!cosenza-scritte--motti-del-ventennio/c1v9p su un'abitazione di San Fili, Cosenza].</ref>
*State sicuri che condurrò la rivoluzione fascista sino alla sua meta finale.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!novara-scritte--motti-del-ventennio/cou su un'abitazione di Cavaglio d'Agogna, Novara]. Tratto dal discorso pronunciato a Mantova il 25 ottobre 1925.</ref>
*State tranquilli che io vi porterò sempre più in alto, sempre più avanti.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Castelnuovo_Berardenga/index.html su un'abitazione di Castelnuovo Berardenga, Siena]. Tratto dal discorso tenuto il 30 ottobre 1926 a Reggio Emilia nella Piazza del Politeama Ariosto.</ref>
*Sui rurali d'Italia la rivoluzione delle camicie nere ha contato ieri e conterà domani.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!alessandria-scritte--motti-del-ventenni/c21d2 su un'abitazione di Occimiano, Alessandria]. Tratto dal discorso pronunciato il 26 ottobre 1935 nella Sala Regia di Palazzo Venezia durante una premiazione di 500 capifamiglia rurali.</ref>
*Su la terra, sui mari, nei cieli sono ovunque i segni della nostra potenza, della nostra volontà.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!laquila-scritte--motti-del-ventennio/c7jn su un'abitazione a Scurcola Marsicana, L'Aquila] (vedi anche [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Scurcola_Marsicana/index.html qui]). Tratto dal discorso pronunciato da Mussolini nel decimo anniversario della marcia su Roma il 27 ottobre 1932 da Palazzo Venezia.</ref>
==T==
*Tanto maggiori sono gli ostacoli e tanto più precisa e diritta deve essere la nostra volontà di superarli.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!messina-scritte--motti-del-ventennio/c19ot su un'abitazione di Corso Cavour, Messina]. Tratto dal discorso pronunciato a Napoli il 28 ottobre 1931.</ref>
*Trenta secoli di storia ci permettono di guardare con sovrana pietà talune dottrine d'oltralpe.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!messina-scritte--motti-del-ventennio/c19ot su un'abitazione di Messina]. Tratto dal discorso pronunciato a Bari il 6 settembre 1934.</ref>
*''Tu regere imperio populos, Romane, memento: hae tibi erunt artes, pacisque imponere morem, parcere subiectis et debellare superbos.''<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Bolzano/index.html su un'abitazione di Bolzano]. Trattasi di una citazione di Virgilio, ''Eneide'', VI, 852-53.</ref>
**Tu di reggere col tuo impero i popoli, o Romano, ricorda: queste saranno le tue arti, e alla pace d'imporre una regola, risparmiare gli arresi e sgominare i superbi.<ref>Traduzione di Carlo Carena, Torino, UTET, 1971.</ref>
*Tutta l'atmosfera nella quale si svolge la vita del popolo italiano ha carattere militare, deve avere e avrà un carattere sempre più militare.<ref>Riportato sul muro dell'officina Congegnatori 2 dell'Arsenale Militare Marittimo di Taranto</ref>{{c|Manca il link ad un'immagine o il riferimento ad un testo-fonte}}
*Tutto il popolo italiano lo sente e tutto il popolo è pronto a scattare come un solo uomo, quando si tratta della potenza e della gloria della Patria.<ref>Citato [http://marcourss.altervista.org/su-altri-slogan-fascisti/ su un'abitazione a Licodia Eubea, Catania]. Estratto di un discorso di Mussolini a Cagliari pronunciato l'8 giugno 1935.</ref>
*Tutte le frontiere sono sacre: non si discutono, si difendono.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!alessandria-scritte--motti-del-ventenni/c21d2 su un'abitazione di Occimiano, Alessandria] e [http://www.ventenniooggi.it/#!la-spezia-scritte--motti-del-ventennio/cjbp su un'abitazione di Padivarma, frazione di Beverino, La Spezia]. Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini in Parlamento il 16 marzo 1938.</ref>
*Tutto nello Stato, niente al di fuori dello Stato, nulla contro lo Stato.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!lecce-scritte--motti-del-ventennio/c4xl sulla Questura in viale Otranto, Lecce]. Tratto dal discorso tenuto da Benito Mussolini al Teatro della Scala, Milano, 28 ottobre 1925.</ref>
==U==
*''Ubi ordo, ibi pax et decor. Ubi pax et decor, ibi laetitia.''<ref>È una locuzione in lingua latina; il suo significato è ''"dove c'è l'ordine, lì c'è pace e decoro. Dove c'è pace e decoro, lì c'è la letizia."''</ref>
*Un popolo ascende in quanto sia numeroso, laborioso e ordinato.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!novara-scritte--motti-del-ventennio/cou su un'abitazione di Sozzago, Novara]. Tratto dal discorso pronunciato a Roma il 10 marzo 1929 all'assemblea quinquennale del Regime per la convocazione dei nuovi comizi elettorali.</ref>
*Un popolo di poeti, di artisti, di eroi, di santi, di pensatori, di scienziati, di navigatori, di trasmigratori.<ref>Citato in [https://c1.staticflickr.com/7/6127/5927475939_4dbbd355e2_z.jpg Palazzo della Civiltà Italiana]. Tratto dal discorso di Benito Mussolini tenuto a Roma il 2 ottobre 1935.</ref>
*Una grande agricoltura italiana promuove lo sviluppo di molte industrie italiane.<ref>Citato [https://books.google.it/books?id=Oa-PhIcosw8C&pg=PA88 su un'abitazione di Casalrosso, Vercelli]. Tratto dal discorso pronunciato alla Camera dei Deputati il 9 dicembre 1928.</ref>
*Una tappa del nostro cammino è raggiunta.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!novara-scritte--motti-del-ventennio/cou su una abitazione di Agrate Conturbia, Novara] (vedi anche [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Conturbia/index.html qui]). Tratto da un discorso di Benito Mussolini pronunciato a Roma il 5 maggio 1936.</ref>
*Unica è la fede: l'amore di Patria. Unica la volontà: fare grande il popolo italiano.<ref>Citata [http://www.ventenniooggi.it/#!cremona-scritte--motti-del-ventennio/c57x su un'abitazione di Cortetano, frazione di Sesti ed Uniti, Cremona]. Tratto da un discorso di Mussolini pronunciato a Villa Glori, Roma, 30 ottobre 1927.</ref>
==V==
*Verso la terra debbono volgersi le speranze e le energie dei popoli.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!cremona-scritte--motti-del-ventennio/c57x su una cascina di Motta Baluffi, Cremona]. Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini alla presenza del Re il 19 aprile 1926 per l'inaugurazione dell'ottava assemblea dell'Istituto Internazionale di Agricoltura.</ref>
*Vincerà chi vorrà vincere.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!verona-scritte--motti-del-ventennio/ckax su un'abitazione di Cerea, Verona].</ref>
*Vincere e vinceremo.<ref>Citato come "Vinceremo" [http://www.ventenniooggi.it/#!bergamo-scritte--motti-del-ventennio/c8tj su un'abitazione di Cerchiera, Ambivere, Bergamo] e come "Vincere" [http://www.ventenniooggi.it/#!brescia-scritte--motti-del-ventennio/cnm6 su un'abitazione di Corticelle Pieve, Dello, Brescia]. Tratto dal discorso di Benito Mussolini per l'annuncio della dichiarazione di guerra il 10 giugno 1940.</ref>
*Vincere o morte.<ref> Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!chieti-scritte--motti-del-ventennio/csqi su un'abitazione in Pennapiedimonte, Chieti]. Noto anche come "vincere o morire", ad esempio [http://www.ventenniooggi.it/#!cuneo-scritte--motti-del-ventennio/ccml su una caserma ottocentesca di Pontechianale, Cuneo].</ref>
*Vi sarà lavoro per altri operai e case per altri contadini che daranno nuova ricchezza alla Sardegna e alla Nazione.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!oristano-scritte--motti-del-ventennio/c1uaj all'interno dell'ex caserma della Milizia ad Arborea, Oristano]. Tratto da un discorso del 9 giugno 1935 ad Arborea.</ref>
*Vivere pericolosamente.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Fiano_Romano/foto_fiano-romano-01.html su un'abitazione di Fiano Romano, Roma]. Tratto da un discorso di Mussolini al Gran Consiglio del Fascismo il 2 agosto 1924 e citato anche in degli appunti coevi del Duce come "vivi pericolosamente": vedi Renzo De Felice, ''Mussolini il fascista. La conquista del potere, 1921-1925'', Einaudi, Torino, 1995, pag. 787. Fu dal Duce più volte ripresa, come nel discorso del 7 aprile 1926, all'insediamento del nuovo Direttorio fascista. La frase è di ispirazione nietzschiana: vedi ''La gaia scienza'', af. 283 (''Gefährlich leben'').</ref>
*Voglio soprattutto che voi abbiate l'orgoglio di essere rurali.<ref>Citato sui muri di una abitazione di Palermo, in occasione della visita del Duce dell'estate 1937: vedi Claudio Mancuso, ''[http://www.storiamediterranea.it/wp-content/uploads/mediterranea/p2493/r1271.pdf Palermo in camicia nera. Le trasformazioni dell'identità urbana (1922-1943)]'' in ''Mediterranea. Ricerche storiche'', anno V, n. 14, dicembre 2008, pag. 645.</ref>
*Voi marcerete travolgendo ogni ostacolo sino alla meta che vi è stata indicata.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!novara-scritte--motti-del-ventennio/cou su un'abitazione di Momo, Novara] (vedi anche [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Momo/index.html qui]). Tratto dal discorso pronunciato durante il passaggio in rivista della Seconda Divisione Camicie Nere "28 ottobre" il 18 agosto 1935.</ref>
*Voi non siete disarmati, se il vostro spirito è armato, se la vostra fede è potente e la vostra disciplina fermissima.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!messina-scritte--motti-del-ventennio/c19ot su un'abitazione di Villaggio Tremestieri, Messina].</ref>
*Voi siete l'aurora della vita, voi siete la speranza della Patria, voi siete soprattutto l'esercito di domani.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!acireale-scritte--motti-del-ventennio/c1xfi in piazza Lionardo Vigo, Acireale].</ref>
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Ariberto Segala, ''I muri del Duce'', Arca edizioni, Lavis, 2007. ISBN 88-88203-00-1 ([http://books.google.it/books?id=Oa-PhIcosw8C&pg=PA1 Anteprima su Google Libri])
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Fascisti}}
[[Categoria:Fascismo]]
[[Categoria:Slogan]]
rnm56d5dl1h47phg2252tck4jzbdqmq
1382873
1382872
2025-07-11T10:25:30Z
Udiki
86035
/* I */
1382873
wikitext
text/x-wiki
[[File:Coazze - Motto fascista.jpg|thumb|Slogan fascista presente a Coazze, Torino]]
Raccolta di '''slogan fascisti'''.
{{Indice}}
==A==
*Abbiamo dei vecchi e dei nuovi conti da regolare: li regoleremo.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!cremona-scritte--motti-del-ventennio/c57x su un'abitazione di Drizzona, Cremona]. Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini a Cagliari l'8 giugno 1935 in occasione del saluto alla divisione "Sabauda".</ref>
*A chi l'[[Guerra d'Etiopia|Abissinia]]? A noi!<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_N-R/Porto_Viro/index.html sul portico di un edificio di Porto Viro, Rovigo].</ref>
*Agli atti di guerra risponderemo con atti di guerra.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!vercelli-scritte--motti-del-ventennio/ck4l su un'abitazione di Stroppiana, Vercelli]. Tratto dal discorso di Benito Mussolini pronunciato a Roma il 2 ottobre 1935.</ref>
*Adoriamo il lavoro che dà la bellezza e l'armonia alla vita.<ref>Citato sui muri di un edificio di via San Lorenzo, di Palermo, in occasione della visita del Duce dell'estate 1937: vedi Claudio Mancuso, ''[http://www.storiamediterranea.it/wp-content/uploads/mediterranea/p2493/r1271.pdf Palermo in camicia nera. Le trasformazioni dell'identità urbana (1922-1943)]'' in ''Mediterranea. Ricerche storiche'', anno V, n. 14, dicembre 2008, pag. 648.</ref>
*Alle sanzioni militari risponderemo con misure militari.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!brescia-scritte--motti-del-ventennio/cnm6 su un'abitazione di Mazzano, Brescia]. Tratto dal discorso di Benito Mussolini pronunciato a Roma il 2 ottobre 1935.</ref>
*All'ombra dei nostri gagliardetti è bello vivere, ma se sarà necessario sarà ancora più bello morire.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Castelbellino/index.html su un'abitazione di Castelbellino, Ancona]. Tratto dal discorso del 28 marzo 1926.</ref>
*Anche con l'opera quotidiana, minuta ed oscura si fa grande la Patria.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!novara-scritte--motti-del-ventennio/cou su un'abitazione di Vergano, frazione di Brogomanero, Novara] (vedi anche [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Vergano/index.html qui]). Tratto dal discorso pronunciato a Vercelli il 28 settembre 1925.</ref>
*Andremo contro chiunque, di qualunque colore, tentasse di traversarci la strada.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!belluno-scritte--motti-del-ventennio/c8yo su un'abitazione di Quero, Belluno]. Presente anche come "andremo contro chiunque tentasse di traversarci la strada" [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Acciano/index.html su un'abitazione di Acciano] e [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Capestrano/index.html di Capestrano, L'Aquila]. Tratto dal discorso pronunciato a Eboli il 6 luglio 1935 al passaggio in rivista di quattro battaglioni di CC.</ref>
*A noi!<ref>Lo slogan nacque nel febbraio 1918 come parte finale del grido di guerra ''A chi la vittoria? A noi!'', inventato dal maggiore Luigi Freguglia per gli Arditi del 27º Reggimento fanteria "Pavia". La frase veniva scritta anche su abitazioni e caserme (ad esempio [http://www.ventenniooggi.it/#!genova-scritte--motti-del-ventennio/ckbt sulla sede della 89esima batteria contraerea della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale a Ceranesi in provincia di Genova, nei pressi del Santuario della Guardia]). Spesso era scritta come "Duce a noi", come [http://www.ventenniooggi.it/#!pescara-scritte--motti-del-ventennio/cves su un'abitazione di Penne, Pescara] e e [http://www.ventenniooggi.it/#!taranto-scritte--motti-del-ventennio/c16pg in via Duca d'Aosta, Taranto].</ref><ref>Citato in Dino Biesuz, ''Luserna, la battaglia che poteva cambiare il corso della Storia'', ''Il Giornale di Vicenza'', 11 luglio 2012</ref>
*Attraverso il fascismo apriamo il varco.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Villa_Santa_Lucia/index.html su un'abitazione di Villa Santa Lucia, L'Aquila]. Tratto dal discorso tenuto a Milano, a Piazza Duomo, l'1 novembre 1936.</ref>
*A tutto il popolo italiano una casa.<ref>Citato [http://www.artefascista.it/orbetello__arte__italiana__del1.htm su un'abitazione di Orbetello, Grosseto] (vedi anche [http://1.bp.blogspot.com/-K7oLPte5yZs/VdGtuIRtAAI/AAAAAAAAM2w/QMnh7rOCik4/s1600/20397_1024349740908516_4460945962419845788_n.jpg qui]). Tratto dal discorso fatto a Palazzo Venezia, Roma, il 30 ottobre 1937 al Consiglio del Consorzio nazionale tra gli Istituti fascisti autonomi per le case popolari.</ref>
*Audace e cauto è di pattuglia. Saldo nella difesa, rapido all'attacco. Tornerai vittorioso alla tua dolce casa.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!trento-scritte--motti-del-ventennio/c13lh su un'abitazione di Locca, Ledro, Trento].</ref>
*Autorità, ordine e giustizia.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!milano-scritte--motti-del-ventennio/c1n2c su un'abitazione di Via Padova, Milano]. Citato anche come "Ordine, autorità e giustizia" [https://books.google.it/books?id=Oa-PhIcosw8C&pg=PA94 su un'abitazione di Terme di Miradolo e di Confienza, Pavia]. Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini il 14 settembre 1929 a Roma in occasione dell'assemblea del PNF.</ref>
==B==
*Badate che l'Italia non fa più una politica di rinunce o di viltà, costi quello che costi.<ref>Citato in [[:File:Motto fascista di Via Roma in Caggiano.JPG|Slogan fascista a Caggiano]]. Presente anche come "L'Italia non farà più una politica di rinunce o di viltà" [http://www.ventenniooggi.it/#!vercelli-scritte--motti-del-ventennio/ck4l su un'abitazione di Boccioleto, Vercelli]. Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini a Udine il 20 settembre 1922.</ref>
*[[Baionetta|Baionette]] italiane: al vostro acciaio è affidato col destino d'Italia quello dei popoli d'Europa.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!messina-scritte--motti-del-ventennio/c19ot su un'abitazione di via Palermo, Messina]. Tratto da un articolo di Benito Mussolini intitolato "Vittoria", apparso sul "Popolo d'Italia" il 17 maggio 1915.</ref>
*Batti tutti se non guasta<ref name=opere30 />
*Bisogna dare la massima fecondità ad ogni zolla di terra.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Mogliano/index.html sul fronte dell'ex Consorzio Agrario a Mogliano Veneto, Treviso] (vedi anche [https://books.google.it/books?id=Oa-PhIcosw8C&pg=PA92 qui]) e [https://books.google.it/books?id=Oa-PhIcosw8C&pg=PA91 su un'abitazione nella strada Calleri, Torino]. Presente anche [http://www.ilpastonudo.it/in-giro-per-bio/ercolini a Civita Castellana, Viterbo, sulla Via Flaminia] la versione più estesa: "un imperativo assoluto si pone: bisogna dare [...]" (vedi anche [http://2.bp.blogspot.com/-MLxpjZJRtIg/VKF8NA3ISSI/AAAAAAAAK88/YtscNlXUv5M/s1600/Aiab3_zps8bdc9999.jpg qui]). Tratto dal discorso all'Assemblea Quinquennale del Regime del 10 marzo 1929.</ref>
*Bisogna diventare migliori, bisogna che tutti gli Italiani si considerino soldati fedeli al loro posto, alla loro consegna.<ref>Citato in [[:File:Motto fascista di Via Capolanzi in Caggiano.JPG|Slogan fascista a Caggiano]]</ref>
*Bisogna essere forti.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!biella-scritte--motti-del-ventennio/c1ote su un'abitazione a Coggiola, Biella] (vedi anche [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Coggiola/index.html qui]). Anche presente in forma più estesa come "Bisogna essere forti nel coraggio, mai voltarsi indietro quando una decisione si è presa, ma andare sempre avanti", vedi [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Grosio/foto_Grosio-614.html le pareti di una abitazione di Grosio, Sondrio]. Tratto dal discorso a Cuneo, in P.zza Vittorio Emanuele, del 24 agosto 1933.</ref>
**Bisogna essere forti, bisogna essere sempre più forti.<ref>Citato [https://books.google.it/books?id=Oa-PhIcosw8C&pg=PA114 su un'abitazione di Craveggia, Verbania e Rondò, Biella]. Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini ad Avellino il 30 agosto 1936 per il gran rapporto alle Forze Armate ed al popolo dell'Irpinia.</ref>
*Bisogna lavorare e procedere.<ref>Citato sui muri di una abitazione di Palermo, in occasione della visita del Duce dell'estate 1937: vedi Claudio Mancuso, ''[http://www.storiamediterranea.it/wp-content/uploads/mediterranea/p2493/r1271.pdf Palermo in camicia nera. Le trasformazioni dell'identità urbana (1922-1943)]'' in ''Mediterranea. Ricerche storiche'', anno V, n. 14, dicembre 2008, pag. 645.</ref>
*Bisogna soprattutto osare.<ref>Citato in [[:File:Iscrizione fascista 2 - Balmuccia (Foto Luca Giarelli).jpg|Slogan fascista a Balmuccia]] (vedi anche [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Balmuccia/index.html qui]) e [http://www.ventenniooggi.it/#!biella-scritte--motti-del-ventennio/c1ote su un'abitazione di Crevacuore, Biella]. Tratto dalla prefazione di Benito Mussolini al libro del Maresciallo Pietro Badoglio intitolato "La Guerra d'Etiopia" (Milano, Mondadori, 1936).</ref>
*[[Boia]] chi molla.<ref>Citato in Gennaro Sangiuliano, ''[http://www.ilgiornale.it/cultura/i_boia_chi_molla_reggio_calabria_stranieri_patria/21-02-2011/articolo-id=507356-page=0-comments=1 I «boia chi molla» di Reggio Calabria? Stranieri in patria]'', ''il Giornale'', 21 febbraio 2011.</ref>
==C==
*Camminare e costruire e se necessario combattere e vincere.<ref>Citato in [[:File:Scritta-fascista-a-Donnaz-DSC_1595.JPG|Slogan fascista a Donnas]]. Presente [http://www.ventenniooggi.it/#!laquila-scritte--motti-del-ventennio/c7jn su un'abitazione di Villalago, L'Aquila], sul [https://torino.repubblica.it/cronaca/2020/09/17/news/restaurata_la_scritta_fascista_polemiche_a_scarnafigi-267663374/ muro di cinta del castello di Scarnafigi] (come «Camminare costruire […]») e come [[:File:Iscrizione fascista - Carcoforo (Foto Luca Giarelli).jpg|Slogan fascista a Carcoforo]] nella forma «camminare, costruire […]». Dal discorso pronunciato a Torino il 23 ottobre 1932 in occasione del decennale della Marcia su Roma. Lo stesso motto fu poi ripetuto dal Duce il 14 maggio 1939, sempre a Torino.</ref>
*Chi lavora la terra è considerato tra i primi.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!alessandria-scritte--motti-del-ventenni/c21d2 su un'abitazione di Alessandria, in frazione di San Michele].</ref>
*Chi non è con noi è contro di noi.<ref>Opposto significato di "Chi non è contro di noi è con noi"(Luca, 9, v. 50). Citata [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Cambiasca/index.html su un'abitazione di Cambiasca, Verbania].</ref>
*Chi non è pronto a morire per la sua fede non è degno di professarla.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!bergamo-scritte--motti-del-ventennio/c8tj su un'abitazione di Ambivere, Bergamo] e [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Fosseno/foto_Fosseno001.html su un'abitazione di Fosseno, frazione di Nebbiuno, Novara]. Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini a Roma il 27 ottobre 1930 diretto ai direttori federali del Partito.</ref>
*Chi osa vince.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!treviso-scritte--motti-del-ventennio/c1xfy su unìabitazione di Valdobbiadene, Treviso].</ref>
*Chi si ferma è perduto.<ref>Citata [http://www.ventenniooggi.it/#!cosenza-scritte--motti-del-ventennio/c1v9p su un palazzo in Piazza Valdesi, Cosenza] ed [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Villarboit/index.html a Villarboit, Vercelli]. Tratto da un discorso pronunciato a Genova il 14 maggio 1938.</ref>
*Col Duce fino alla morte.<ref>Citata [http://oi60.tinypic.com/f4k7cl.jpg su un'abitazione di Moncalvo, corso Umberto I, Asti].</ref>
*Coloro che lavorano avranno il primo posto, perché la Nazione di domani sarà la Nazione dei produttori, e non quella dei parassiti.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Bugnara/index.html su un'abitazione di Bugnara, L'Aquila]. Tratta dal discorso di Mussolini del 18 gennaio 1923, visitando la sede della "Società trasporti automobilistici" di Milano.</ref>
*Colui che abbandona la terra senza un supremo motivo, io lo considero un [[diserzione|disertore]] dinanzi al popolo italiano.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!biella-scritte--motti-del-ventennio/c1ote su un'abitazione di Villanova Biellese, Biella]. Tratto dal discorso di Mussolini del 18 dicembre 1936 nell'agro Pontino.</ref>
*Combattere e vincere.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!siracusa-scritte--motti-del-ventennio/c155t su un ex edificio amministrativo ad Augusta, Siracusa]. Tratto dal discorso pronunciato a Torino il 23 ottobre 1932 in occasione del decennale della Marcia su Roma. Lo stesso motto fu poi ripetuto dal Duce il 14 maggio 1939, sempre a Torino.</ref>
*Come amate vostra madre dovete, con la stessa purezza di sentimento, amare la madre comune: la Patria nostra.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Introdacqua/index.html su un'abitazione di Introdacqua, L'Aquila]. Tratto dal discorso agli operai del porto di Bari del 10 aprile 1923.</ref>
*Come rivoluzione fascista l'intero secolo sta innanzi a noi.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!laquila-scritte--motti-del-ventennio/c7jn su un'abitazione a Bisegna, L'Aquila]. Tratto dal discorso rivolto ai portuali di Bari a Palazzoo Chigi il 10 aprile 1923.</ref>
*Con il Duce fino alla morte.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!pavia-scritte--motti-del-ventennio/c1cli su un'abitazione di Langosco, Pavia].</ref>
*Continuiamo a marciare nella pace, per i compiti che ci aspettano domani e che fronteggeremo con il nostro coraggio, con la nostra fede, con la nostra volontà.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!cremona-scritte--motti-del-ventennio/c57x su un'abitazione di Casalsigone, Cremona]. Tratto dal discorso di Mussolini pronunciato a Roma il 5 maggio 1936.</ref>
*Credere, obbedire, combattere.<ref>Citato in [[:File:Iscrizione fascista 3 - Boccioleto (Foto Luca Giarelli).jpg|Slogan fascista a Boccioleto]], [[:File:Iscrizione fascista 1 - Balmuccia (Foto Luca Giarelli).jpg|Slogan fascista a Balmuccia]] e [http://anpi-lissone.over-blog.com/article-21426442.html Slogan fascista alla Casa del fascio di Lissone]. Tratto dal discorso alla Vecchia Guardia, a Roma, del 26 marzo 1939.</ref>
==D==
*Date tutto alla terra, che è una banca che non fallisce mai.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Castelbellino/index.html su un'abitazione di Castelbellino, Ancona].</ref>
[[File:Asso, scritta fascista.JPG|thumb|Slogan ancora presente, seppur sbiadito, su una casa: ''È l'aratro che traccia il solco, ma è la spada che lo difende'']]
*Dei sacri confini guardia sicura.<ref>Motto della Guardia Alla Frontiera, spesso trovato nei bunker, come in quelli [http://www.ventenniooggi.it/#!cuneo-scritte--motti-del-ventennio/ccml di Casteldelfino] e [http://www.ventenniooggi.it/#!cuneo-segnalazioni--tracce-della-guerra/c97h di Chianale, frazione di Pontechianale, provincia di Cuneo].</ref>
*Dieci per dieci: un secolo.<ref>Dalla rivista ''Un decennio d'opere in provincia di Varese'', a cura dell'Ufficio Stampa e Propaganda della Federazione dei Fasci di Combattimento della provincia di Varese, marzo 1934 – p. 111-112.</ref>
*Diffida di tutto. Non fidarti di nessuno.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Colico/index.html su un muro interno del forto Montecchio a Colico, Lucca]. Stando a Daniela Montani, ''[http://www.rivistacomo.it/index.php/articoli/storia/item/20-forte-montecchio-una-vedetta-in-alto-lario.html Archeologia militare in Alto Lario]'', 2 ottobre 2012 in www.rivistacomo.it, all'interno ci sarebbero numerosi altri motti.</ref>
*Dio e Patria. Ogni altro affetto, ogni altro dovere vien dopo. (Giovanni Giuriati, ''Gioventù fascista'', 1931)
*Dio. Patria. Famiglia.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_N-R/Pietrasanta/index.html sull'ingresso della scuola "Giovanni Pascoli" di Pietrasanta, Lucca] ed [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Villa_Santa_Maria/index.html all'interno di un'abitazione di Villa Santa Maria, Chieti]. Presente [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Andria/index.html sul palazzo degli invalidi e mutilati di guerra di Andria, Bari] come "per tre amori da forti pugnammo e soffriamo: Dio patria e famiglia".</ref>
*Disciplina, concordia e lavoro per la ricostruzione della Patria.<ref>Citato in [[:File:Iscrizione fascista 5 - Boccioleto (Foto Luca Giarelli).jpg|Slogan fascista a Boccioleto ed a Rovetta, provincia di Bergamo]] (vedi anche [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Boccioletto/index.html qui]).</ref>
*Disciplina ed ordine formano la grandezza di un popolo.<ref>Citato [https://books.google.it/books?id=Oa-PhIcosw8C&pg=PA185 su un'abitazione di Villarboit, Vercelli].</ref>
*Due popoli: una guerra.<ref>Citsto [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Monteferrante/index.html su un'abitazione di Monteferrante, Chieti]. Tratto dal discorso del 10 giugno 1941 per il primo annuale dell'intervento militare.</ref>
*Durare sino alla vittoria, durare oltre la vittoria, per l'avvenire e la potenza della nazione.<ref>Citato in [[:File:Motto fascista in Caggiano.JPG|Slogan fascista a Caggiano]]</ref>
*''Dux nobis.''
:Duce a noi.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!alessandria-scritte--motti-del-ventenni/c21d2 su un'abitazione di San Salvatore Monferrato, Alessandria], [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Citta_Sant_Angelo/index.html su vari muri di Città Sant'Angelo, Perugia] e [http://scritte.delventennio.it/comuni_N-R/Penne/index.html su un'abitazione di Penne, Perugia].</ref>
==E==
*È lo spirito che doma e piega la materia, è lo spirito che crea la santità e l'eroismo.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!novara-scritte--motti-del-ventennio/cou su un'abitazione di Sozzago, Novara] e [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Balmuccia/index.html su un'abitazione di Balmuccia, Vercelli]. Tratto dal discorso pronunciato a Bologna il 22 ottobre 1936.</ref>
*È meglio vivere un giorno da leone, che cento anni da pecora.<ref>La frase venne scritta su un muro di una casa di Fagarè della battaglia, frazione di San Biagio di Callalta, Treviso, il 14 giugno 1918 da Bernardo Vicario, per ordine del maggiore Carlo Rivoli: confronta [http://www.sezioneanatreviso.it/index.php?option=com_content&view=article&id=301%3Ail-sacrario-di-fagare&Itemid=79 qui] e [http://www.lacittadella-web.com/forum/viewtopic.php?f=48&t=735 qui]. La porzione di muro contenente la scritta è ancora conservata [http://www.panoramio.com/photo/119064623 a Fagarè della Battaglia, San Biagio di Callalta, Treviso]. La frase venne ricitata da Mussolini nel discorso del 23 maggio 1932 pronunciato a Palazzo Venezia di fronte al Direttorio dell'Associazione Nazionale Combattenti. Citato [http://www.wolfsonian.org/explore/collections/%C3%A8-meglio-vivere-un-giorno-da-leone-che-cento-anni-da-pecora-con-fede-pura-come-q su una "foglia" di rame] del 1935, conservata nel Wolfsonian-FIU col numero "84.1.51" e su una moneta del 1928, definita "20 lire elmetto", codice "[http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-VE3/41 W-VE3/41-0]" (vedi anche [http://www.forumancientcoins.com/MONetaromana/corrisp/a831/a831.html qui]).</ref>
*È solo l'azione che dà la tempra alle anime.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!milano-scritte--motti-del-ventennio/c1n2c su un'abitazione di Via Ripamonti nel quartiere Vigentino, Milano] (vedi anche [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Milano/index.html qui]). Riferito anche come "è solo l'azione che tempra le anime", [http://www.ventenniooggi.it/#!novara-scritte--motti-del-ventennio/cou su un'abitazione di Sozzago, Novara]. Tratto dal discorso pronunciato a Milano il 25 ottobre 1932.</ref>
*È un grande ramo d'ulivo che io innalzo. Questo ulivo spunta da un'immensa foresta di otto milioni di baionette.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!novara-scritte--motti-del-ventennio/cou su un'abitazione di Vaprio d'Agogna, Novara]. Tratto dal discorso pronunciato a Bologna il 22 ottobre 1936.</ref>
*Eja, Eja, Alalà!<ref>È un grido di guerra coniato da [[Gabriele D'Annunzio]] e concepito come alternativo all'esterofilo "hip, hip, hurra!". Scritto su una bandierina tricolore donata agli aviatori, si diffuse soprattutto tra gli Arditi in seguito all'Impresa di Fiume; successivamente fu adottato dai fascisti.</ref><ref>Lo slogan è composto di parole d'origine classiche: "eja" è una parola adoperata da Eschilo e Platone, utilizzata come grido di guerra dagli eserciti greci; particolarmente è riportato come l'urlo con il quale Alessandro Magno era solito incitare Bucefalo. "Alalà", diffusa nel Medioevo tra i Crociati, è un altro grido di guerra greco che compare in Pindaro e in Euripide.</ref> (Gabriele D'Annunzio, Impresa di Fiume)
*È l'aratro che traccia il solco, ma è la spada che lo difende. E il vomere e la lama sono entrambi di acciaio temprato come la fede dei nostri cuori.<ref>Citato in [[:File:Iscrizione fascista 3 - Rimasco (Foto Luca Giarelli).jpg|Slogan fascista a Rimasco]]. Tratto da un discorso di Mussolini prounciato per l'inaugurazione della Provincia di Latina il 18 dicembre 1934.</ref>
==F==
*Fede illumina. Amore abita. Pace amministra. Onore adorna.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!cagliari-scritte--motti-del-ventennio/c213b sulla facciata di un palazzo tra via Sassari e viale La Plaia, Cagliari].</ref>
*Fermarsi significa retrocedere.<ref>Tratto da un discorso di Mussolini in Piazza De Ferrari, Genova, 24 maggio 1926.</ref>
*Forte come la morte.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Igleasias/index.html su un'abitazione di Iglesias].</ref>
*Forze armate e popolo sono tutt'uno.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!biella-scritte--motti-del-ventennio/c1ote su un'abitazione di Trivero, Biella] (vedi anche [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Trivero/index.html qui]). Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini dalla balconata della Casa del Fascio di Reggio Calabria il 31 marzo 1939.</ref>
*Fra tutti i lavoratori i più nobili e i più disciplinati sono i lavoratori della terra.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Grado/index.html su un'abitazione di Grado, Gorizia]. Tratto da un discorso nel Polesine del 15 dicembre 1926.</ref>
*Fummo e saremo sempre cavalieri della sovranità.<ref>Citato sui muri di un'abitazione di via Andrea Cirrincione, angolo con via Sampolo, a Palermo, in occasione della visita del Duce dell'estate 1937: vedi Claudio Mancuso, ''[http://www.storiamediterranea.it/wp-content/uploads/mediterranea/p2493/r1271.pdf Palermo in camicia nera. Le trasformazioni dell'identità urbana (1922-1943)]'' in ''Mediterranea. Ricerche storiche'', anno V, n. 14, dicembre 2008, pag. 647. Tratto dal discorso del 14 aprile 1928 per la Giornata del pane.</ref>
==G==
*Gli italiani debbono farsi una mentalità autarchica.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!biella-scritte--motti-del-ventennio/c1ote su un'abitazione di Crevacuore, Biella]. Tratto dal discorso di Benito Mussolini del 18 novembre 1937.</ref>
==H==
*Hanno diritto all'impero i popoli fecondi.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!vercelli-scritte--motti-del-ventennio/ck4l su un'abitazione di Pezzana, Vercelli]. Tratto dal discorso di Benito Mussolini pronunciato a Potenza il 27 agosto 1936.</ref>
==I==
*I lavoratori che abbandonano la terra sono destinati a decedere.<ref>Citato [https://web.archive.org/web/20150301085414/http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Valganna/index.html su un'abitazione di Valganna, Varese].</ref>
*I popoli che non amano portare le proprie armi finiscono col portare quelle degli altri.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!cosenza-scritte--motti-del-ventennio/c1v9p su un edificio di Rogliano, Cosenza]. Citata anche come "La storia ci dimostra che quando un popolo non ama portare sue armi finirà per portare le armi degli altri" [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Mascali/index.html su una abitazione di Mascali, Catania]. Tratto da un discorso fatto a Messina il 10 agosto 1937.</ref>
*I popoli forti hanno amici vicini e lontani in tempo di pace, in caso di guerra sono temuti.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!cuneo-scritte--motti-del-ventennio/ccml su un'abitazione di Centallo, Cuneo]. Presente anche la forma ridotta "I popoli forti sono temuti" [http://www.ventenniooggi.it/#!torino-scritte--motti-del-ventennio/c1pa5 su un'abitazione di Ivrea, Torino]. Tratto dal discorso a Cuneo, in P.zza Vittorio Emanuele, del 24 agosto 1933.</ref>
*I popoli forti sanno guardare in faccia il proprio destino.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!laquila-scritte--motti-del-ventennio/c7jn su un'abitazione a Gioia dei Marsi] ed [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/San_Demetrio_ne_Vestini/index.html a San Demetrio ne Vestini, L'Aquila]. Tratto dall'articolo "Restituire Caporetto!" pubblicato su ''Il Popolo d'Italia'', n. 295, V, del 24 ottobre 1918.</ref>
*I soldati italiani sono oggi i migliori del mondo.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!vercelli-scritte--motti-del-ventennio/ck4l su un'abitazione di Casalrosso, Lignana, Vercelli]. Tratto dal rapporto agli alti ufficiali del 18 agosto 1937.</ref>
*I vecchi conti d'Africa sono regolati fino al centesimo.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!novara-scritte--motti-del-ventennio/cou su un'abitazione di Massimo Visconti, Novara] (vedi anche [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Massino_Visconti/index.html qui]). Tratto dal discorso pronunciato a Littoria il 18 dicembre 1936.</ref>
*Il coraggio è abitudine.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Colombella/index.html su un'abitazione di Colombella, Perugia] e [http://www.ventenniooggi.it/#!cuneo-segnalazioni--tracce-della-guerra/c97h in un bunker di Chianale, frazione di Pontechianale, Cuneo].</ref>
*Il credo del fascista è l'eroismo, quello del borghese l'egoismo.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!laquila-scritte--motti-del-ventennio/c7jn su un'abitazione a Carapelle Calvisio, L'Aquila] ed [http://www.ventenniooggi.it/#!biella-scritte--motti-del-ventennio/c1ote a Camburzano, Biella]. Tratto dal discorso pronunciato alla seconda Assemblea Quinquennale del Regime a Roma il 18 marzo 1934.</ref>
*Il destino dei popoli che si sono inurbati ed hanno abbandonato la terra è storicamente segnato, è la decadenza che li attende.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!vercelli-scritte--motti-del-ventennio/ck4l su una cascina di Cascina Strà, frazione di Vercelli] (vedi anche [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Vercelli/index.html qui]). Tratto dal discorso pronunciato ai lavoratori dell'Agro Pontino a Littoria il 18 dicembre 1936.</ref>
**I popoli che abbandonano la terra sono destinati alla decadenza.<ref>Citata [http://www.ventenniooggi.it/#!messina-scritte--motti-del-ventennio/c19ot su un'abitazione di Messina] e [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Medicina/foto_Medicina-Panorama1.html su un'abitazione di Portonovo, comune di Medicina, Bologna]. Tratta dal discorso del 3 novembre 1928, alla vigilia delle celebrazioni della vittoria nella prima guerra mondiale, rivolgendosi ai rurali.</ref>
*Il Duce ha sempre ragione.<ref>Citato [https://books.google.it/books?id=Oa-PhIcosw8C&pg=PA86 su un'abitazione di Bosconero, Torino]. La frase fu coniata (nella forma "Benito Mussolini ha sempre ragione") da [[Leo Longanesi]] nel 1926 ed inclusa nel ''Vademecum del perfetto fascista, seguito da dieci assiomi per il milite''. Nel 1928 fu ripresa dal ''Decalogo del milite fascista'' in questa forma.</ref>
**Mussolini ha sempre ragione.<ref>Citato [https://books.google.it/books?id=Oa-PhIcosw8C&pg=PA87 su un'abitazione di Carignano e di Brozolo, Torino].</ref>
*Il fascismo considera i contadini in guerra e in pace quali forze fondamentali delle fortune della Patria.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!alessandria-scritte--motti-del-ventenni/c21d2 su di un'abitazione di Rosignano Monferrato, Alessandria] e [http://marcourss.altervista.org/su-una-scritta-fascista-a-solarino-sr/ su di un'abitazione di Solarino, Siracusa].</ref>
*Il fascismo da fenomeno italiano è diventato fenomeno universale.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_N-R/Ofena/index.html su un'abitazione di Ofena, L'Aquila]. Tratto dal discorso pronunciato da Mussolini il 18 Marzo 1934 per il quindicesimo anno dalla fondazione dei fasci di combattimento.</ref>
*Il fascismo è un esercito in cammino.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Acireale/index.html su un'abitazione di Acireale, Catania]. Tratto dal discorso del 27 ottobre 1930, per la celebrazione della marcia su Roma.</ref>
*Il fascismo non vi promette né onori né cariche, ma il dovere e il combattimento.<ref>Citato [https://books.google.it/books?id=Oa-PhIcosw8C&pg=PA99 su un'abitazione di Cortanze, Asti]. Tratto dal discorso rivolto ai giovani fascisti a Roma il 2 ottobre 1931.</ref>
*Il fascismo rivendica il suo preminente spirito contadino.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Corigliano_d_Otranto/index.html su un'abitazione di Corigliano d'Otranto, Lecce]. Tratto dal discorso pronunciato davanti all'Assemblea quinquennale del regime per la convocazione di nuovi comizi elettoriali, a Roma, il 10 marzo 1923.</ref>
*Il fascismo stabilisce l'eguaglianza verace e profonda di tutti gli individui di fronte al lavoro e di fronte alla Nazione.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!messina-scritte--motti-del-ventennio/c19ot su un'abitazione di Santo Stefano Medio, Messina]. Tratto dal discorso pronunciato a Milano il 6 ottobre 1934.</ref>
*Il fascismo vuol preparare le giovani generazioni al lavoro e al combattimento.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!biella-scritte--motti-del-ventennio/c1ote su un'abitazione a Crevacuore, Biella].</ref>
*Il lavoro è la cosa più alta, più nobile, più religiosa della vita.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!novara-scritte--motti-del-ventennio/cou su un'abitazione di Borgomanero, Novara] (vedi anche [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Borgomanero/index.html qui]). Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini agli operai della Fiat a Torino il 25 ottobre 1923.</ref>
*Il lavoro italiano non andrà più a fecondare le terre altrui.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!biella-scritte--motti-del-ventennio/c1ote su un'abitazione a Trivero, Biella]. Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini ad Enna il 14 agosto 1937.</ref>
*Il lavoro, sotto tutte le sue forme, intellettuali, tecniche e manuali è un dovere sociale.<ref>Citato [http://www.sanmarcoargentano.it/novecento/arc_1900_30/c_negroni.htm su un'abitazione di San Marco Argentano, Cosenza]. Tratto dalla Carta del Lavoro.</ref>
*Il lavoro tranquillo, ordinato, intelligente, deve diventare la norma fondamentale di vita di tutti i buoni cittadini italiani.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!novara-scritte--motti-del-ventennio/cou su un'abitazione di Cascina Marangana, Novara]. Tratto dal discorso pronunciato nel Piazzale della Vittoria di Vicenza il 23 settembre 1924.</ref>
*Il nemico del fascismo è il tuo nemico: non dargli quartiere.<ref>Citato [https://books.google.it/books?id=Oa-PhIcosw8C&pg=PA180 su un'abitazione di Odalengo Piccolo, Alessandria]. Presente come 4° ordine del decalogo del milite: vedi P. N. F., ''Il primo e secondo libro del fascista'', Roma, 1941, [https://archive.org/stream/PNFIlPrimoESecondoLibroDelFascista1941/PNF%2C%20Il%20Primo%20e%20Secondo%20Libro%20del%20Fascista%20%281941%29#page/n87/mode/2up p. 87].</ref>
*Il nemico vi ascolta. Tacete!<ref>Slogan presente su [http://freeyourmindfym.files.wordpress.com/2012/07/tacete.jpg volantini e avvisi] durante il tempo di guerra. Spesso era sostituita dalla frase più laconica "Taci!", rinvenuta su [http://img687.imageshack.us/img687/2884/taciav.jpg spille], abitazioni (ad esempio ad [http://www.ventenniooggi.it/#!salerno-scritte--motti-del-ventennio/c19iu Ottati, provincia di Salerno]) e video propagandistici (ad esempio il ''Giornale Luce'' [https://www.youtube.com/watch?v=Tl__2XPCX4o C0159 del 07/07/1941]).</ref>
*Il numero è potenza.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!alessandria-scritte--motti-del-ventenni/c21d2 su un'abitazione di Capriata d'Orbia, Alessandria].</ref>
*Il nuovo Impero è stato fatto dal popolo, è impresa di popolo.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!alessandria-scritte--motti-del-ventenni/c21d2 su un'abitazione di Giarole] e [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Tortona/index.html di Tortona, Alessandria]. Tratto dal discorso del Gran Rapporto pronunciato da Benito Mussolini a Roma presso il Tempio di Venere il 30 maggio 1936.</ref>
*Il partito è la riserva politica e spirituale del Regime.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Sozzago/index.html su un'abitazione di Sozzago, Novara]. Tratto dal discorso del 7 aprile 1926, insediando a Palazzo Littorio il nuovo Direttorio del PNF.</ref>
*Il Partito Nazionale Fascista è un esercito sempre pronto al combattimento.<ref>Citato [https://books.google.it/books?id=Oa-PhIcosw8C&pg=PA153 su un'abitazione di Fagarè della battaglia, Treviso].</ref>
*Il passato è già dietro le nostre spalle. L'avvenire è nostro.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Arbia_Asciano/foto_arbia-asciano2.html su un'abitazione di Arbia, frazione di Asciano, Siena]. Tratto dal discorso pronunciato a Roma il 21 aprile 1934 per celebrare i natali di Roma.</ref>
*Il passato mi esalta con la ricchezza della sua gloria. L'avvenire mi seduce con il fiore delle sue promesse. La mia legge è di andare sempre più oltre, perché la vittoria più bella è sempre quella per cui si deve ancora combattere.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Castelmauro/index.html su un'abitazione di Castelmauro, Campobasso, piazza del Municipio, n. 10].</ref>
*Il popolo è il corpo dello Stato e lo Stato è lo spirito del popolo.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_N-R/Premeno/index.html su un'abitazione di Premeno, Verbania]. Tratto dal discorso del 18 marzo 1934 per la quindicesima annuale della fondazione dei fasci di combattimento e ripreso da Mussolini nel suo discorso al Direttorio del 10 marzo 1943.</ref>
*Il popolo italiano ascolta le parole, ma giudica dai fatti.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!brescia-scritte--motti-del-ventennio/cnm6 sulla Cascina Scovola a Leno, Brescia]. Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini a Roma il 7 dicembre 1935.</ref>
[[File:Trento, galleria dei legionari trentini, con mosaico della donna del fascio di Gino Pancheri, 1937, 02 il nome mussolini e il fascio sono cancellati.jpg|thumb|Trento, galleria dei legionari trentini]]
*Il popolo italiano ha creato col suo sangue l'Impero. Lo feconderà col suo lavoro e lo difenderà contro chiunque con le sue armi.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!cremona-scritte--motti-del-ventennio/c57x su un'abirazione di Volongo, Cremona], [http://anpi-lissone.over-blog.com/article-21426442.html sulla Casa del fascio di Lissone] e [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Trento/index.html sulla galleria dei legionari trentini, a Trento]. La versione più lunga "[...] con le sue armi: in questa certezza suprema levate in alto, legionari, le insegne, il ferro e i cuori a salutare dopo quindici secoli la riparazione dell'Impero sui colli fatali di Roma. Ne sarete voi degni? Questo grido è come un giuramento dinanzi a Dio e dinanzi agli uomini per la vita e per la morte" è presente [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Imola/index.html sulle mura dell'ex palazzo del fascio di Imola]. Presente anche come "L'Italia ha fondato col suo sangue l'Impero" [http://www.ventenniooggi.it/#!alessandria-scritte--motti-del-ventenni/c21d2 su un'abitazione di Villadeati, Alessandria]. Tratto dal discorso di Benito Mussolini da Palazzo Venezia, Roma, il 9 maggio 1936 in occasione della proclamazione dell'Impero in Africa Orientale.</ref>
**Salutiamo l'Impero che risorge sui colli fatali di Roma.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!asti-scritte--motti-del-ventennio/cpsl su un'abitazione di Cortanze, Asti]. Versione modificata della precedente.</ref>
*Il popolo italiano marcerà sulla strada della sua grandezza e rovescerà tutti gli ostacoli che gli sbarrassero il cammino.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!biella-scritte--motti-del-ventennio/c1ote su un'abitazione di Trivero, Biella]. Tratto dal discorso pronunciato il 26 aprile 1924 al Politeama Fiorentino (Firenze) durante un'adunata di grandi invalidi e mutilati di guerra.</ref>
*Il regime fascista trae dal passato e dal presente le energie per balzare incontro al futuro.<ref>Citato [http://marcourss.altervista.org/ad-avola-emergono-scritte-propagandistiche-regime-fascista/ su un'abitazione di Avola, Siracusa].</ref>
*Il ricordo delle antiche prove freme nei nostri cuori così come l'impeto verso il futuro.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!novara-scritte--motti-del-ventennio/cou su un'abitazione di Vespolate, Novara] (vedi anche [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Vespolate/index.html qui]). Tratto dal "Messaggio del Decennale" pronunciato a Bologna il 27 ottobre 1932.</ref>
*Il secolo XX sarà il secolo del fascismo.<ref>Citato [https://books.google.it/books?id=Oa-PhIcosw8C&pg=PA101 su un'abitazione di Mombaruzzo, Alessandria]. Tratto dal discorso pronunciato a Milano il 25 ottobre 1932.</ref>
*In questo mondo scuro, tormentato e già vacillante, la salvezza non può venire che dalla verità di Roma, e da Roma verrà.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!laquila-scritte--motti-del-ventennio/c7jn su un'abitazione di Oricola, L'Aquila]. Presente anche [http://www.ventenniooggi.it/#!laquila-scritte--motti-del-ventennio/c7jn su un'abitazione a Villa Santa Lucia degli Abruzzi, L'Aquila]. Tratto dal discorso pronunciato alla Camera dei Deputati a Roma per il decennale della Marcia su Roma, 16 novembre 1932.</ref>
*Inesorabili con i nemici, irreprensibili con le popolazioni.<ref>Dal programma televisivo ''Il tempo e la storia'', stagione 2, episodio 130, 23 aprile 2015. Video disponibile su ''Rai.it'': ''[http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-04de0ff2-885c-459f-a28d-098feb4ceb07.html L'Italia fra due fuochi]'', min. 34:40.</ref>
*Io amo gli alberi. Difendeteli, vi aiuterò a difenderli.<ref>Citato [http://fondoluce.archivioluce.com/LuceUnesco/avanzata/scheda/foto/IL0000003161/17/Un-gruppo-di-uomini-albanesi-sfila-davanti-a-Ciano-con-un-tronco-dalbero.html?temi=Milizia%20Fascista%20albanese su una fotografia di albanesi che sfilano davanti a Ciano] e su una medaglia del Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste del 1935, [http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ME61X/31 cod. W-ME61X/31-1]. Citato in ''L'Alpe. Rivista forestale italiana'', tip. di M. Ricci, 1928, [https://books.google.it/books?id=K2IWAQAAIAAJ&q=io+amo+gli+alberi.+difendeteli,+vi+aiuter%C3%B2+a+difenderli&dq=io+amo+gli+alberi.+difendeteli,+vi+aiuter%C3%B2+a+difenderli&hl=it&sa=X&ved=0CCQQ6AEwADgUahUKEwihlYaU4cLIAhXIOhQKHexwBGk pag. 513].</ref>
*Io conosco bene i rurali d'Italia e so che essi sono sempre pronti a far zaino in spalla, cambiare la vanga col fucile.<ref>Citato in [[:File:Staro (VI) - Frase del duce dipinta sul fianco di un'abitazione.jpg|Slogan fascista a Staro, Valli Del Pasubio, Vicenza]]. Tratto dal discorso pronunciato ad Aprilia il 29 ottobre 1937 in occasione dell'inaugurazione della città.</ref>
[[File:Staro (VI) - Frase del duce dipinta sul fianco di un'abitazione.jpg|thumb|Staro (VI) - Frase del duce dipinta sul fianco di un'abitazione]]
*Io mi vanto sopratutto di essere un rurale.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!alessandria-scritte--motti-del-ventenni/c21d2 su una cascina di Felizzano, Alessandria]. Tratto dal discorso del 25 aprile 1938 al popolo dell'Agro di Pomezia dopo la fondazione della cittadina.</ref>
*Io preferisco coloro che lavorano duro, secco, sodo, in obbedienza e possibilmente in silenzio.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!novara-scritte--motti-del-ventennio/cou su un'abitazione di Morghengo, Novara] e [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Magnaboschi/index.html su un'abitazione di Magnaboschi, Vicenza]. Tratto dal discorso dell'inaugurazione di Carbonia il 18 dicembre 1938.</ref>
*Italia dura, Italia volitiva, Italia guerriera.<ref>Dipinto su una casa in località ''Stretta di Fogliaro'' a [[:it:Varese|Varese]] (foto visibile su ''[https://www.google.it/maps/@45.846387,8.802927,3a,75y,21.78h,97.3t/data=!3m4!1e1!3m2!1sQMjKvWJAZRrXOjWIMBkj1A!2e0!6m1!1e1 Google Maps]'').</ref>
*Italia e fascismo costituiscono un'identità perfetta, indissoluta, inalterabile.<ref>Citata [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Cocullo/index.html su un'abitazione di Cocullo, L'Aquila]. Tratto dal discorso di mobilitazione generale del 2 ottobre 1935.</ref>
*Italia proletaria e fascista, Italia di Vittorio Veneto e della Rivoluzione, in piedi!<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!piacenza-scritte--motti-del-ventennio/csvd su un'abitazione a Strà, Piacenza], [http://www.ventenniooggi.it/#!cremona-scritte--motti-del-ventennio/c57x su un'abitazione a Drizzona, Cremona] e [http://scritte.delventennio.it/comuni_N-R/Pogno/index.html Pogno, Novara]. Tratta dal discorso di Mussolini pronunciato a Roma il 2 ottobre 1935 in occasione della dichiarazione dell'intervento militare italiano in Abissinia.</ref>
==L==
*L'esercito è garanzia sicura dei destini della patria.<ref>Citato in [[:File:Slogan fascista - Gromo (Foto Luca Giarelli).jpg|Slogan fascista a Gromo]] e [[:File:Iscrizione fascista 1 - Boccioleto (Foto Luca Giarelli).jpg|Slogan fascista a Boccioleto]]. Visibile [http://www.ventenniooggi.it/#!bergamo-scritte--motti-del-ventennio/c8tj su un'abitazione di Gromo, Bergamo] e sulla [https://www.ventenniooggi.it/bolzano-scritte--motti-del-ventennio Torre di Porta Sluderno] a Glorenza, Bolzano.</ref>
*L'Europa sarà domani fascista per lo sviluppo logico degli eventi.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Meana/index.html su un'abitazione di Meana di Susa, Torino]. Tratto dal discorso di Mussolini fatto allo Stadio di Berlino il 28 settembre 1937.</ref>
*L'Italia a mio avviso deve rimanere una Nazione a economia mista, con una forte agricoltura, che è alla base di tutto.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!cuneo-scritte--motti-del-ventennio/ccml su un'abitazione di Villafalletto, Cuneo]. Tratto dal discorso di Benito Mussolini pronunciato a Roma al Consiglio Nazionale delle Corporazioni il 14 novembre 1933.</ref>
*L'Italia avrà il suo grande posto nel mondo.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!vercelli-scritte--motti-del-ventennio/ck4l su un'abitazione id Busonengo, Vercelli]. Tratto dal discorso per la fondazione dei fasci pronunciato a Milano il 23 marzo 1919.</ref>
*L'Italia desidera la pace, ma non teme la guerra.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!novara-scritte--motti-del-ventennio/cou su un'abitazione di Landiona, Novara]. Noto anche come "noi non vogliamo la guerra, ma non la temiamo" (ad esempio [http://www.ventenniooggi.it/#!vercelli-scritte--motti-del-ventennio/ck4l su un'abitazione di Bastia, Balocco, Vercelli] e [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Mollia/index.html su un'abitazione di Mollia, Vercelli]).</ref>
*L'Italia è un esercito che ha conquistato molte vittorie e molte ne conquisterà nel futuro.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Acireale/index.html su un'abitazione di Acireale, Catania]. Tratto dal discorso tenuto il 5 dicembre 1925 a Roma, per l'inaugurazione del Congresso della Corporazione della Scuola.</ref>
*L'Italia è un'isola che si immerge nel Mediterraneo. Se per gli altri il Mediterraneo è una strada, per noi italiani è la vita.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!palermo-scritte--motti-del-ventennio/c1o25 in piazza Guglielmo II a Monreale, Palermo] e [http://scritte.delventennio.it/comuni_N-R/Quarona/index.html sull'ex casa del Popolo ed Opera nazionale del dopolavoro di Quarona, Vercelli]. Tratto dal discorso pronunciato a Milano l'1 novembre 1936.</ref>
**Se per gli altri il Mediterraneo è una strada, per noi italiani è la vita.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!carbonia-iglesias-scritte--motti-del-ve/ckde su un'abitazione di Sant'Antioco, Carbonia-Iglesias]. Citato anche come "se il Mediterraneo per gli altri è una strada, per noi è la vita" [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Zane/index.html su un'abitazione di Zanè, Vicenza].</ref>
*L'Italia fascista è un'immensa legione che marcia sotto i simboli del Littorio verso un più grande domani – nessuno può fermarla, nessuno la fermerà.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Bergamo/index.html su una placca della torre dei venti, Bergamo] (vedi anche [http://www.ventenniooggi.it/#!bergamo-architettura/c1dfk qui]). Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini a Roma il 27 ottobre 1930.</ref>
*L'Italia fascista può, se sarà necessario, portare oltre il suo tricolore. Abbassarlo mai.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Capestrano/index.html su un'abitazione di Capestrano, L'Aquila]. Tratto dal discorso alla Camera dei Deputati del 6 febbraio 1926, in relazione all'Alto Adige.</ref>
*L'Italia ha finalmente il suo impero. Impero fascista, perché porta i segni indistruttibili della volontà e della potenza del littorio romano.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!palermo-scritte--motti-del-ventennio/c1o25 su un'abitazione di via Oreto, Palermo]. Tratto dal discorso pronunciato il 9 maggio 1936 dal balcone di Palazzo Venezia a Roma in occasione della proclamazione dell'Impero in Africa Orientale.</ref>
*L'Italia in camicia nera è e sarà invincibile.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!laquila-scritte--motti-del-ventennio/c7jn su un'abitazione a Preturo ed a Santo Stefano di Sessanio, L'Aquila], ma anche [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Fossa/index.html su un'abitazione di Fossa, L'Aquila]. Tratto dal discorso pronunciato alle camicie nere a Lucca il 12 maggio 1930.</ref>
*L'Italia oggi serve la causa della civiltà umana.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!vercelli-scritte--motti-del-ventennio/ck4l su un'abitazione di Borgovercelli] (vedi anche [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Borgo_Vercelli/index.html qui]) e [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Caselle_di_Santa_Maria_di_Sala/index.html di Caselle di Santa Maria di Sala, Vercelli]. Tratto dal discorso al consiglio dei ministri del 3 marzo 1936.</ref>
*L'obbedienza dev'essere pronta, rispettosa e leale.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!bologna-scritte--motti-del-ventennio/c1vck all'interno del complesso di Santa Cristina "della Fondazza", piazzetta Giorgio Morandi 2, Bologna].</ref>
*L'unità religiosa è una delle grandi forze di un popolo.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Acireale/index.html su un'abitazione di Acireale, Catania]. Tratto dal discorso del 18 marzo 1934 per la quindicesima annuale della fondazione dei fasci di combattimento.</ref>
*La [[bandiera]] si onora degnamente in un modo solo. Compiendo sempre e comunque il proprio dovere.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!novara-scritte--motti-del-ventennio/cou su un'abitazione di Vergano, frazione di Borgomanero, Novara] (vedi anche [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Vergano/index.html qui]). Tratta dal discorso pronunciato ai metropolitani a Roma il 17 ottobre 1930.</ref>
*La classe lavoratrice è la potenza, la speranza, la certezza dell'avvenire d'Italia.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!alessandria-scritte--motti-del-ventenni/c21d2 su un'abitazione di Occimiano, Alessandria] e [http://www.ventenniooggi.it/#!biella-scritte--motti-del-ventennio/c1ote su un'abitazione di Valle Mosso, Biella] (vedi anche [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Mosso/foto_Mosso01.html qui]). Tratto dal discorso di Benito Mussolini pronunciato allo Stabilimento Tosi a Legnano il 5 ottobre 1924.</ref>
*La garanzia della pace riposa sulle nostre forze armate.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!pescara-scritte--motti-del-ventennio/cves su un'abitazione di Moscufo, Pescara] e [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Glorenza/index.html su un'abitazione di Glorenza, Bolzano]. Tratto dal discorso pronunciato a [[Roma]] il 3 dicembre 1934.</ref>
*La giustizia senza la forza sarebbe una parola priva di significato.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Ameno/foto_Ameno001.html su un'abitazione di Ameno, Novara]. Tratto dal diascorso pronunciato alla Camera dei Deputati il 9 dicembre 1928.</ref>
*La libertà senza ordine e disciplina significa dissoluzione e catastrofe.<ref>Tratto dal discorso pronunciato nell'atrio del Municipio di Torino il 24 ottobre 1923.</ref>
*La marcia continua perché altre mete attendono il segno romano della nostra conquista.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!palermo-scritte--motti-del-ventennio/c1o25 su un'abitazione di via Abramo Lincoln, Palermo].</ref>
*La mia ambizione è questa: rendere forte, prosperoso, grande, libero il popolo italiano.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!cremona-scritte--motti-del-ventennio/c57x su un'abitazione di Castelnuovo del Zappa, frazione di Castelverde, Cremona]. Tratto dal discorso al Senato dell'8 giugno 1923 sull'opera del Governo nei primi sei mesi.</ref>
*La mia formula è semplice: niente per niente. Chi vuole da noi prove concrete di amicizia, tali prove concrete di amicizia ci dia.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Acireale/index.html su un'abitazione di Acireale, Catania]. Tratto dal discorso del 16 novembre 1922 alla Camera dei Deputati.</ref>
*La pace riposa sulle nostre forze armate.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!vercelli-scritte--motti-del-ventennio/ck4l su una cascina fuori Vercelli] e sulla [https://www.ventenniooggi.it/bolzano-scritte--motti-del-ventennio Torre di Porta Sluderno] a Glorenza, Bolzano.</ref>
*La parola d'ordine non può essere che questa: disciplina.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Bergamo/index.html su un'abitazione di Bergamo]. Tratto dal discorso del 22 giugno 1925, pronunciato durante la seduta conclusiva del 4° congresso del PNF.</ref>
*La Patria è la più grande, la più umana, la più pura delle realtà.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!massa-e-carrara-scritte--motti-del-vent/clu6 su un'abitazione di Carrara, Massa-Carrara]. Citato anche come "La patria non è un'illusione. La patria è la più grande, la più umana, la più pura delle realtà" [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Atessa/index.html su un'abitazione di Atessa, Chieti]. Dal discorso pronunciato a Roma il 4 novembre 1925 nel VII anniversario della Vittoria.</ref>
*La Patria non si nega, ma si conquista.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!cremona-scritte--motti-del-ventennio/c57x sulla facciata dell'Istituto Sperimentale per la Zootecnia dei bovini da latte a Cremona]. Motto creato da Edmondo Rossoni (''La Destra'', mensile internazionale di cultura e politica, n. 8/9, agosto-settembre 1972, pag 79) e poi divulgato da Benito Mussolini tramite ''Il Popolo d'Italia'' (vedi il [http://ilcovo.mastertopforum.net/1-vt993.html?start=0 discorso pronunciato a Pavia il 23 novembre 1918]).</ref>
*La più profonda eloquenza è nei fatti.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!alessandria-scritte--motti-del-ventenni/c21d2 su una vecchia stazione degli autobus a Cabella Ligure, Alessandria], sulla strada provinciale 170 (presente anche [http://www.progettokilroy.it/25003s-cabella-ligure/ qui]).</ref>
*La popolazione lavoratrice italiana può dirsi all'avanguardia per probità, per onestà, per laboriosità, per diligenza, per intelligenza.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!laquila-scritte--motti-del-ventennio/c7jn su un'abitazione a Navelli, L'Aquila]. Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini ai lavoratori del Monte Amiata del 31 agosto 1924.</ref>
*La potenza d'Italia va oltre gli oceani e la sua fama va oltre le stelle.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_N-R/Rancio_Valcuvia/index.html su un'abitazione di Rancio Valcuvia, Varese]. Tratta, ma modificata (l'originale era "ponga i termini dell'Impero all'Oceano ma la sua fama si elevi alle stelle"), dal discorso pronunciato nel Politeama Rossetti di Trieste il 6 febbraio 1921. La citazione è virgiliana: «''Imperioum oceano, famam qui terminet astris.''» (Eneide, I, 287)</ref>
*La potenza di un popolo dipende dalla sua massa numerica e dalla sua fedeltà alla terra.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!mantova-scritte--motti-del-ventennio/c1c0i su un'abitazione di Casalromano, Mantova]. Tratto dal discorso pronunciato il 18 dicembre 1938 in occasione dell'inaugurazione di Carbonia.</ref>
*La razza domina e sviluppa e feconda la terra.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!vercelli-scritte--motti-del-ventennio/ck4l sulla cascina Ranza a Vercelli] (vedi anche [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Vercelli/index.html qui]). Tratto dal discorso per la premiazione dei "Fedeli della Terra" pronunciato da Benito Mussolini a Palazzo Venezia, Roma, il 3 maggio 1936.</ref>
*La rivoluzione delle camicie nere non è stata fatta contro il popolo, ma è stata fatta per il popolo italiano.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!laquila-scritte--motti-del-ventennio/c7jn su un'abitazione di Pettorano sul Gizio, L'Aquila].</ref>
*La rivoluzione fascista continua.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!alessandria-scritte--motti-del-ventenni/c21d2 su un'abitazione di Felizzano, Alessandria].</ref>
*La rivoluzione fascista ha trovato le sue migliori legioni fra i rurali.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!vercelli-scritte--motti-del-ventennio/ck4l su un'abitazione di Sali Vercellese, Vercelli].</ref>
*La rivoluzione fascista rimane unitaria nella disciplina, totalitaria nell'azione.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!trento-scritte--motti-del-ventennio/c13lh su un'abitazione di Cologna, frazione di Tenno, Trento].</ref>
*La salvezza non può che venire dalla verità di Roma e da Roma verrà.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Casanova_Carmagnola/index.html su un'abitazione di Casanova Carmagnola, comune di Carmagnola, Torino]. Tratto dal discorso del 16 novembre 1932 alla Camera dei Deputati.</ref>
*La scienza, la volontà, la fede possono attenuare gli effetti delle forze non benefiche della natura.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Lucignano_d_Asso/index.html su un'abitazione di Lucignano d'Asso, Siena]. Tratto dal discorso di Mussolini a Roma, al teatro Argentina, il 7 dicembre 1930, per la premiazione degli agricoltori vincitori della battaglia del grano.</ref>
*La stasi debilita, l'azione rinfranca.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!pavia-scritte--motti-del-ventennio/c1cli su un'abitazione di Candia Lomellina, Pavia]. Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini dal balcone di Palazzo Venezia, Roma, il 9 maggio 1936 in occasione della proclamazione dell'Impero in Africa Orientale.</ref>
*La terra e la razza sono inscindibili. Attraverso la terra si fa la storia della razza e la razza domina e sviluppa e feconda la terra.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!belluno-scritte--motti-del-ventennio/c8yo su un'abitazione di Santa Fosca, Selva di Cadore, Belluno]. Tratto dal discorso per la premiazione dei "Fedeli della Terra" pronunciato a Roma il 3 maggio 1936.</ref>
*La terra non tradisce mai.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Arborio/index.html su un'abitazione di Arborio, Vercelli]. Presente anche la versione più lunga: ''La terra non tradisce mai e nobilita'' [http://www.architettogentili.it/images/commenti_clip_image002_0000.jpg su un'abitazione delle Marche].</ref>
*La tessera non dà l'ingegno a chi non lo possiede.<ref>[http://www.piunotizie.it/binary/qui_magazine_new/news/Vignetta_Guareschi_.1399651320.gif Citato su una vignetta di Guareschi]. Tratto dal discorso ai giornalisti a Palazzo Chigi del 10 ottobre 1928.</ref>
*La vera fonte, la vera origine di tutta l'attività umana è la terra.<ref>Citata [http://www.ventenniooggi.it/#!cremona-scritte--motti-del-ventennio/c57x su un'abitazione di Cremona]. Tratto dal discorso del 15 dicembre del 1926, parlando agli agricoltori polesani.</ref>
*La vittoria africana resta nella storia della Patria integra e pura come i legionari caduti e superstiti la sognavano e la volevano.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!verona-scritte--motti-del-ventennio/ckax su un'abitazione di Colognola ai Colli, Verona]. Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini il 9 maggio 1936 dal balcone di Palazzo Venezia a Roma in occasione della proclamazione dell'Impero in Africa Orientale.</ref>
*Lavorare e tacere.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Casbeno/index.html su un'abitazione di Casbeno, Varese].</ref>
*Lavoriamo per un'Italia più grande.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Somma_Lombardo/index.html su un muro degli ex-stabilimenti della Caproni, ora museo del volo "Volandia", a Somma Lombardo, Varese]. Tratto dall'articolo "Blocco latino. Italia e Francia" su ''Il Popolo d'Italia'' del 3 dicembre 1918.</ref>
*Le frontiere non si discutono, si difendono.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!belluno-scritte--motti-del-ventennio/c8yo su un'abitazione di Feltre, Belluno]. Tratto dal discorso pronunciato in Parlamento il 16 Marzo 1938.</ref>
*Libro e moschetto, fascista perfetto.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!brescia-scritte--motti-del-ventennio/cnm6 su un'ex-scuola di Campione del Garda, Tremosine, Brescia]. Slogan noto anche come "Il fascista perfetto è l'uomo del lavoro, del libro e del moschetto", citato in [[:File:Moltaldeo-scritta_ventennio_fascista.jpg|Slogan fascista a Moltadeo]] e [http://www.ventenniooggi.it/#!alessandria-scritte--motti-del-ventenni/c21d2 su un'abitazione di Montaldeo, Alessandria]. Il concetto è stato anche rappresentato figurativamente [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Codogno/index.html sull'ex-casa del GIL a Codogno, Lodi].</ref>
*Lo slancio vitale del popolo italiano non fu e non sarà mai fermato.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Silvi/index.html su un'abitazione di Silvi Marina, Teramo]. Tratto dal discorso del 23 marzo 1936 all'Assemblea Nazionale delle Corporazioni al Campidoglio sulle sanzioni e sull'autarchia.</ref>
*Lo Stato fascista è una volontà di potenza e d'imperio.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!piacenza-scritte--motti-del-ventennio/csvd su un'abitazione di Piazzale Roma, Piacenza]. Tratto da ''[http://www.treccani.it/enciclopedia/fascismo_%28Enciclopedia_Italiana%29/ Dottrina del fascismo]''.</ref>
==M==
*Meglio vivere un giorno da leone, che cento anni da pecora.<ref>Citato [https://www.venividivici.us/grandi-personaggi/mussolini-meglio-vivere-un-giorno-da-leoni-che-cento-da-pecora/] Pronunciata da Mussolini</ref>
*Marciare per non marcire.<ref>Slogan fascista, indicante la necessità dell'azione, coniato forse da [[Filippo Tommaso Marinetti]] immediatamente prima o durante la prima guerra mondiale; in seguito ripreso dagli Arditi e poi dai Fasci di combattimento.</ref>
*Me ne frego.<ref>Benché attribuito a Gabriele D'Annunzio, lo slogan si è probabilmente diffuso tra gli Arditi durante la prima guerra mondiale e la successiva Impresa di Fiume. Trae origine dalla scritta che un soldato ferito si fece apporre sulle bende, come segno di abnegazione totale alla Patria.</ref>
*Mentre in tante parti del mondo tuona il cannone, farsi delle illusioni è follia, non prepararsi è delitto. Noi non ci illudiamo e ci prepariamo.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!belluno-scritte--motti-del-ventennio/c8yo su un'abitazione di Feltre, Belluno]. Tratto dal discorso pronunciato l'11 agosto 1938 dall'osservatorio nella Piana del Cavaliere a Roma alla conclusione delle manovre del Corpo d'Armata di Roma.</ref>
*Molti nemici, molto onore.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!brescia-scritte--motti-del-ventennio/cnm6 sulla Cascina Scovola a Leno, Brescia]. Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini a Roma il 23 novembre 1931.</ref>
*Mussolini ha sempre ragione. (da [[Leo Longanesi]], ''L'italiano'', 11 febbraio 1926; citato in ''Vademecum del perfetto fascista'', Vallecchi)<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!alessandria-scritte--motti-del-ventenni/c21d2 su un'abitazione di San Salvatore Monferrato, Alessandria].</ref>
==N==
[[Immagine:Necessario_vincere.jpg|thumb|Iscrizione sul palazzo dell'ex-sede della Gioventù Italiana del Littorio: «''Necessario vincere più necessario combattere.''»]]
*Necessario vincere più necessario combattere.<ref>Iscrizione sul palazzo dell'ex-sede della Gioventù Italiana del Littorio (G.I.L.) di via Induno a Trastevere (Roma).</ref>
*Nel segno del littorio noi abbiamo vinto, nel segno del littorio noi vinceremo domani.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!bergamo-architettura/c1dfk sul Municipio (ex Casa del Fascio) di Nembro, Bergamo]. Più comunemente ridotto nella forma "Nel segno del littorio abbiamo vinto, nel segno del littorio vinceremo", come [http://www.ventenniooggi.it/#!torino-scritte--motti-del-ventennio/c1pa5 su un'abitazione di Albiano d'Ivrea, Torino] e [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Giarre/index.html su un'abitazione di Giarre, Catania]. Tratto dal discorso che pronunciò Benito Mussolini a Bari il 6 settembre 1934 in occasione dell'inaugurazione della quinta Fiera del Levante.</ref>
*Nell'Italia fascista il capitale è agli ordini dello Stato.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!belluno-scritte--motti-del-ventennio/c8yo su un'abitazione di Lentiai, Belluno]. Tratto dal discorso pronunciato ad Aprilia il 28 ottobre 1937.</ref>
*Nelle colonie si continua la Patria.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!genova-scritte--motti-del-ventennio/ckbt su un'abitazione nei pressi del bivio per l'ex colonia dei Balilla a Rovegno, Genova].</ref>
*Nessun popolo ha, come l'italiano, il coraggio di rischiar la vita.<ref>Citato [http://1.bp.blogspot.com/-lVpLi496F7E/VdhTgp-bRxI/AAAAAAAANFw/rWCrmD38Gfc/s1600/11057348_306933092763683_7111220709045016345_n.jpg su un muro di Santa Margherita Ligure, Genova]. Tratto dal discorso fatto dal Duce ai Direttori federali del PNF a Palazzo Venezia, Roma, il 27 ottobre 1930.</ref>
*Nessuno si illuda di poterci piegare senza avere duramente combattuto.<ref>Citato in [[:File:Iscrizione fascista 2 - Rimasco (Foto Luca Giarelli).jpg|Slogan fascista a Rimasco]]. A volte citata anche come "Nessuno pensi di piegarci senza prima avere duramente combattuta" (citato [http://www.ventenniooggi.it/#!cremona-scritte--motti-del-ventennio/c57x su un'abitazione di Aspice, frazione del comune di Corte de' Frati in provincia di Cremona] e [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Garlasco/foto_Garlasco-pv01.html su un'abitazione di Garlasco, Padova]). Tratta dal discorso di Mussolini pronunciato a Roma il 2 ottobre 1935 in occasione della dichiarazione dell'intervento militare italiano in Abissinia.</ref>
*Nobile è veramente colui che produce, colui che porta il suo sasso, sia pure modesto, all'edificio della Patria.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Sant_Eusanio_Forconese/index.html su un'abitazione di Sant'Eusanio Forconese, L'Aquila]. Tratto dal discorso fatto a Ferrara il 22 settembre 1924.</ref>
*Noi celebriamo i nostri eroi marciando sulle strade.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!biella-scritte--motti-del-ventennio/c1ote su un'abitazione di La Vecchia, Biella]. Tratto da un discorso pronunciato a Casola Valserio il 27 aprile 1924 in occasione della visita all'abitazione del poeta Alfredo Oriani.</ref>
*Noi ci sentiamo fratelli in ispirito con coloro che lavorano.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Calascio/index.html su un'abitazione di Calascio, L'Aquila]. Tratto dal discorso tenuto a Bologna il 3 aprile 1921.</ref>
*Noi creiamo una nuova civiltà del lavoro.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!biella-scritte--motti-del-ventennio/c1ote su un'abitazione di Croce Mosso, frazione di Valle Mosso, Biella]. Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini in piazza Duomo a Milano l'1 novembre 1936.</ref>
*Noi diciamo prima i doveri e dopo i diritti.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Lucignano_d_Asso/index.html su un'abitazione di Lucignano d'Asso, Siena] ed [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Camerino/index.html a Camerino, Macerata]. Tratto dal discorso tenuto il 23 ottobre 1925.</ref>
*Noi dobbiamo avere un'aviazione che domina i cieli.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Somma_Lombardo/index.html su un muro degli ex-stabilimenti della Caproni, ora museo del volo "Volandia", a Somma Lombardo, Varese].</ref>
*Noi dormiamo con la testa sullo zaino.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_N-R/Nuraminis/index.html su un'abitazione di Nuraminis, Cagliari].</ref>
*Noi eravamo già grandi quando in molte parti del mondo i popoli non erano ancora nati.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!grosseto-scritte--motti-del-ventennio/cgqt su un'abitazione di Sorano, Grosseto]. Tratto dal discorso pronunciato il 2 aprile 1923 a Milano sull'espansione italiana nel mondo.</ref>
*Noi esaltiamo il lavoro come segno della nobiltà dell'uomo.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!alessandria-scritte--motti-del-ventenni/c21d2 su un'abitazione di Pozzolo Formigaro, Alessandria]. Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini a Berlino il 28 settembre 1937.</ref>
*Noi non siamo gli imbalsamatori di un passato, siamo gli anticipatori di un avvenire.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Acireale/index.html su un'abitazione di Acireale, Catania]. Tratto dal discorso pronunciato da Mussolini l'1 novembre 1936 a Milano.</ref>
*Noi potremo allora, domani, quando tra il 1935 e il 1940 saremo a un punto direi cruciale della storia europea, potremo far intendere la nostra voce e vedere finalmente riconosciuti i nostri diritti.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!messina-scritte--motti-del-ventennio/c19ot su una parete degli alloggi della batteria accanto alla colonia "Principi di Piemonte", Messina]. Tratto dal discorso, che sarà ricordato come il "Discorso dell'Ascensione", pronunciato il 26 maggio 1927 alla Camera dei Deputati.</ref>
*Noi rappresentiamo un principio nuovo nel mondo.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Fossa/index.html su un'abitazione di Fossa, L'Aquila]. Tratto dal discorso del 7 aprile 1926, all'insediamento del nuovo Direttorio fascista.discorso il 7 aprile 1926, all'insediamento del nuovo Direttorio fascista.</ref>
*Noi siamo contro la vita comoda.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_N-R/Premia/foto_Premia001.html su un'abitazione di San Rocco, comune di Premia, Verbania] e [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Tione_degli_Abruzzi/foto_Tione-degli-Abruzzi-01.html su un'abitazione di Tione degli Abruzzi, Aquila]. Tratto dall'invervista fatta da [[Emil Ludwig]] a Mussolini nel 1932: vedi ''Colloqui con Mussolini'', Mondadori, Milano, 1932, pag. 188.</ref>
**Il fascista disdegna la vita comoda.<ref>Altra impostazione dello stesso concetto: la si ritrova nell'[http://www.treccani.it/enciclopedia/fascismo_%28Enciclopedia-Italiana%29/ articolo "Fascismo"] dell'[[Enciclopedia Treccani|Enciclopedia Italiana]] (1932). Dipinto sull'edificio noto come ''[http://live.varesenews.it/Event/Varese_Sacro_Monte_-_SantAmbrogio_-_Rasa_-_Fogliaro_-_Bregazzana?Page=3 Fornace della Riana]'' in località Rasa di Varese, [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Gagliano_Aterno/index.html su un'abitazione di Gagliano Aterno, L'Aquila] e [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Introdacqua/foto_Introdacqua011.html su un'abitazione di Introdacqua, L'Aquila].</ref>
*Noi siamo pronti a difendere la nostra folgorante vittoria con la stessa intrepida e inesorabile decisione con la quale l'abbiamo conquistata.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!novara-scritte--motti-del-ventennio/cou su un'abitazione di Sizzano, Novara]. Tratto dal discorso pronunciato a Roma il 5 maggio 1936.</ref>
*Noi sogniamo l'Italia romana, cioè saggia e forte, disciplinata ed imperiale.<ref>Citato in [[:File:Cedegolo casa.jpg|Slogan fascista a Cedegolo]], [[:File:Iscrizione fascista - Lavenone (Foto Luca Giarelli).jpg|Slogan fascista a Lavenone]]. Presente anche in [http://www.ventenniooggi.it/#!catanzaro-scritte--motti-del-ventennio/c1qd9 varie facciate di abitazioni di Catanzaro]. Presente come "noi sognamo" [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Lavenone/index.html su un'abitazione di Lavenone, Brescia] e [http://www.ventenniooggi.it/#!mantova-scritte--motti-del-ventennio/c1c0i su un'abitazione di Solferino, Mantova]. Tratto da un discorso fatto da Mussolini a Bologna il 21 aprile 1921.</ref> (Mussolini)
*Noi tireremo diritto.<ref>Citato in [[:File:Iscrizione fascista 4 - Boccioleto (Foto Luca Giarelli).jpg|Slogan fascista a Boccioleto]] e presente [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Fontecchio/foto_Fontecchio-01.html su un'abitazione di Fontecchio, L'Aquila]. Tratto da un discorso di Mussolini a Palazzo Venezia, Roma, 8 settembre 1935. La frase è stata riadattata nella canzone del 1936 di E. A. Mario "[http://www.lorien.it/x_inni/pg_canzoni-d/Alfa_N/Ca_Noi-Tireremo-Diritto.html Noi tireremo diritto]".</ref>
*Noi vogliamo che i giovani raccolgano la fiaccola, s'infiammino della nostra fede e siamo pronti e decisi a continuare la nostra fatica.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!palermo-scritte--motti-del-ventennio/c1o25 su un casolare in via Diana nel quartiere Partanna-Mondello, Palermo].</ref>
*Non basta che il popolo sia ordinato e tranquillo all'interno, è necessario che le forze armate gli conferiscano la sua pace e la sua sicurezza.<ref>Citato sui muri di un edificio di via San Lorenzo, di Palermo, in occasione della visita del Duce dell'estate 1937: vedi Claudio Mancuso, ''[http://www.storiamediterranea.it/wp-content/uploads/mediterranea/p2493/r1271.pdf Palermo in camicia nera. Le trasformazioni dell'identità urbana (1922-1943)]'' in ''Mediterranea. Ricerche storiche'', anno V, n. 14, dicembre 2008, pag. 648.</ref>
*Non ci sono cose grandi o piccole: c'è il dovere.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_N-R/Pietrasanta/index.html sull'ingresso della scuola "Giovanni Pascoli" di Pietrasanta, Lucca]. Tratto dal "decalogo del milite fascista": vedi P. N. F., ''Il primo e secondo libro del fascista'', Roma, 1941, [https://archive.org/stream/PNFIlPrimoESecondoLibroDelFascista1941/PNF%2C%20Il%20Primo%20e%20Secondo%20Libro%20del%20Fascista%20%281941%29#page/n87/mode/2up pag. 87] e P. N. F., Comando Generale della Gioventù Italiana del Littorio, ''Il premilitare'', s. l., s. d., [http://www.giuliocesaro.it/pdf/storici/041%20Il%20premilitare%20della%20gioventu%20fascista.pdf pag. 23].</ref>
*Non dobbiamo aver paura di aver coraggio.<ref>Citato [https://books.google.it/books?id=Oa-PhIcosw8C&pg=PA123 su un'abitazione di Refrancore, Asti]. Tratto dal discorso del 18 settembre 1933, la cui frase però era "Non si dovrà aver paura di aver coraggio".</ref>
*Non si getta il fardello prima di avere raggiunto la [[meta]].<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!messina-scritte--motti-del-ventennio/c19ot su un'abitazione di Santo Stefano Medio, Messina].</ref>
*Non v'è assedio che possa piegarci, né coalizione, per quanto numerosa, che possa illudersi di distoglierci dalle nostre mete.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!vercelli-scritte--motti-del-ventennio/ck4l su un'abitazione di Campertogno, Vercelli] (vedi anche [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Campertogno/index.html qui]). Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini alla Camera dei Deputati il 7 dicembre 1935 contro la politica sanzionista.</ref>
*Non v'è diritto senza che prima sia compiuto un dovere.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!torino-scritte--motti-del-ventennio/c1pa5 su un'abitazione di Torrazza Piemonte, Torino]. Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini a Reggio Emilia il 30 ottobre 1926.</ref>
[[File:San Fili - Sostare è retrocedere.jpg|thumb|Slogan su una casa di San Fili: «''Sostare è retrocedere''»]][[File:Moltaldeo-scritta ventennio fascista.jpg|thumb|Slogan su una casa di Moltaldeo]]
==O==
*Obbedire in silenzio.<ref>Citato sui muri dell'Aeronautica Sicula, a Palermo, in occasione della visita del Duce dell'estate 1937: vedi Claudio Mancuso, ''[http://www.storiamediterranea.it/wp-content/uploads/mediterranea/p2493/r1271.pdf Palermo in camicia nera. Le trasformazioni dell'identità urbana (1922-1943)]'' in ''Mediterranea. Ricerche storiche'', anno V, n. 14, dicembre 2008, pag. 645.</ref>
*Ogni casa nuova che sorge nelle campagne ad ospitare, in ampie e solide stanze, una delle nostre prolifiche famiglie di contadini, rappresenta un elemento di garanzia per il futuro del popolo italiano.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Villafalletto/index.html sul cascinale del Conte Paolo Falletti a Villafalletto, Cuneo]. Tratto dalla lettera al ministro di Stato Giuseppe De Capitani D'Arrago, Presidente dell'Associazione nazionale tra le Casse di Risparmio italiane, del 12 febbraio 1937.</ref>
*Oltre alla potenza delle armi, noi possediamo la potenza dello spirito, cioè la compattissima unità morale del popolo italiano.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!alessandria-scritte--motti-del-ventenni/c21d2 su un'abitazione di Tortona, Alessandria] e [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/San_Desiderio/index.html su un'abitazione di San Desiderio, Padova]. Tratto dal discorso pronunciato a Udine il 20 settembre 1938.</ref>
*Onorate il pane, gloria dei campi, fragranza della terra, festa della vita.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!perugia-scritte--motti-del-ventennio/cyc8 su un'abitazione di Petrelle, Città di Castello, Perugia]. Tratto dal discorso pronunciato il 14 aprile 1928 in occasione della Giornata del pane.</ref>
*Osare, durare, vincere.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!messina-scritte--motti-del-ventennio/c19ot in viale Italia, Messina].</ref>
==P==
*Passano gli anni, ma la nostra fede è intatta come nelle vigilie di combattimento.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!verona-scritte--motti-del-ventennio/ckax su un'abitazione di Colognola ai Colli, Verona]. Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini a Roma il 18 marzo 1934 in occasione della Seconda Assemblea Quinquennale del Regime.</ref>
*Patria. Religione. Famiglia.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Torba/index.html su un'abitazione di Torba, frazione di Gornate Olona, Varese].</ref>
*Per le glorie di oggi e per quelle avvenire siamo pronti a tutto.<ref>Citaot [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Capestrano/index.html su un'abitazione di Capestrano, L'Aquila]. Tratto dal discorso del 25 maggio 1926 a Pisa, compiuto dal balcone dell'Ospedale, in piazza del Duomo.</ref>
*Per l'Italia ora e sempre.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Acireale/index.html su un'abitazione di Acireale, Catania].</ref>
*Per noi fascisti morire non è morire quando si muore per l'Italia.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!biella-scritte--motti-del-ventennio/c1ote su un'abitazione di Crevacuore, Biella] (vedi anche [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Crevacuore/index.html qui]). Tratto dal discorso pronunciato il 26 ottobre 1935 nella Sala Regia di Palazzo Venezia durante una premiazione di 500 capifamiglia rurali.</ref>
*Più profondo il solco, più alto è il destino.<ref>Citato [http://www.ilpastonudo.it/in-giro-per-bio/ercolini/ su un'abitazione di Civita Castellana, Viterbo, sulla via Flaminia] e [https://books.google.it/books?id=Oa-PhIcosw8C&pg=PA194 qui].</ref>
*''Pondere et igne iuvat.''<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!brescia-monumenti-lapidi--targhe-comme/celr all'interno della Caserma Papa, Brescia]. Motto adottato dai carristi tramite la legge n. 293 del 24 marzo 1932.</ref>
**Aiuta con la massa e col fuoco.
*Prepariamo per difendere l'impero le giovani armate di domani e poiché esse sono animate dallo spirito fascista saranno invincibili.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!brescia-scritte--motti-del-ventennio/cnm6 sull'ex-caserma Magnolini a Villa di Gargnano, Gargnano, Brescia].</ref>
*Prima morte che stanchezza. Non mi stanco di servire. Non mi stanco di giovare.<ref name=opere30>Dalla rivista ''Un decennio d'opere in provincia di Varese'', a cura dell'Ufficio Stampa e Propaganda della Federazione dei Fasci di Combattimento della provincia di Varese, marzo 1934 – p. 30</ref>
==Q==
*Quando si è forti si è cari agli amici e si è temuti dai nemici.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Lucignano_d_Asso/index.html su un'abitazione di Lucignano d'Asso, Siena]. Tratto dal discorso del 26 marzo 1939 al Foro Mussolini.</ref>
*Quello che abbiamo fatto è importante, ma per noi è più importante quello che faremo.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!cremona-scritte--motti-del-ventennio/c57x su un'abitazione di Grumello Cremonese, Cremona].</ref>
*Quello che dobbiamo conquistare ci interessa di più del già conquistato.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Fossa/index.html su un'abitazione di Fossa, L'Aquila]. Tratto dal discorso rivolto ai Direttorii federali dei Partito Nazionale Fascista convocati in Roma il 27 ottobre 1930.</ref>
*Questa è l'epoca nella quale bisogna sentire l'orgoglio di vivere e di combattere. Questa è l'epoca in cui un popolo misura al metro delle forze ostili la sua capacità di resistenza e di vittoria.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!laquila-scritte--motti-del-ventennio/c7jn su un'abitazione a Bisegna, L'Aquila] e [http://www.ventenniooggi.it/#!pavia-scritte--motti-del-ventennio/c1cli su un'abitazione di Rosasco, Pavia]. Tratto dal messaggio per il tredicesimo anniversario della marcia su Roma, del 27 ottobre 1935.</ref>
*Questo regime politico parte da un presupposto indiscutibile ed intangibile: la monarchia e la dinastia.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!mantova-scritte--motti-del-ventennio/c1c0i su un'abitazione a Rivarolo Mantovano, Mantova]. Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini a Milano il 28 ottobre 1925.</ref>
==R==
*Raccogliendo tutte le energie, perfezionando incessantemente il metodo di combattimento e portando nella lotta molto entusiasmo, fervore, spirito di decisione, noi siamo sicuri di vincere la tubercolosi, perché il popolo italiano vuole essere sano, perché vuole andare alla potenza e alla gloria.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Gagliano_Aterno/index.html su un'abitazione di Gagliano Aterno, L'Aquila]. Tratto dal discorso di Mussolini del 12 marzo 1932 a Palazzo Venezia, in un incontro con i direttori dei Consorzi Provinciali Antitubercolari e con il Consiglio direttivo della Federazione Italiana Fascista contro la tubercolosi: vedi ''Opera omnia'', vol. 44, La Fenice, 1980, pag. 29 e ''Il Francobollo antitubercolare. Giornale di trincea'', 15 aprile 1932, n. 1, [http://complianceturin.xoom.it/tbc/_ftp/materiale/1932_Giornale_di_trincea.pdf pag. 2].</ref>
*Raccogliete lo spirito dei nostri indimenticabili morti e fatene lo spirito ardente della Patria immortale.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Treviso/index.html sulla parrocchia di San Lazzaro, all'ingresso di Treviso] e [http://www.littorio.com/arc/arc_messina-i.htm sul monumento ai caduti della Prima Guerra Mondiale, sito in Piazza del Municipio, Messina]. Tratto dal discorso fatto all'adunata di Udine del 20 settembre 1922.</ref>
*Repubblica e socializzazione.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!milano-scritte--motti-del-ventennio/c1n2c su un'abitazione di Ossona, Milano]. Risalente alla [[Repubblica Sociale Italiana]].</ref>
*Resistere ad ogni costo.<ref>Motto di guerra trovato [http://www.ventenniooggi.it/#!cuneo-segnalazioni--tracce-della-guerra/c97h in un bunker di Chianale, frazione di Pontechianale, Cuneo].</ref>
*Resistere per vincere, vincere per la libertà e per la giustizia.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_N-R/Refrancore/index.html su un'abitazione di Refrancore, Asti]. Tratto dall'articolo "Divagazione", pubblicato su ''Il Popolo d'Italia'', n. 362, IV, del 31 dicembre 1917.</ref>
*Ricordare e prepararsi.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!carbonia-iglesias-scritte--motti-del-ve/ckde su un'abitazione di Sant'Antioco, Carbonia-Iglesias] e [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Bistagno/index.html su un'abitazione di Bistagno, Alessandria]. Tratto dal discorso del 23 marzo 1937, alla celebrazione del diciottesimo anniversario della fondazione dei fasci.</ref>
*Ricordate che oggi non vi sarebbe la marcia su Mosca, marcia che sarà infallibilmente vittoriosa, se venti anni prima non ci fosse stata la marcia su Roma.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Morciano/index.html su un'abitazione di Morciano di Romagna, Rimini] e [http://scritte.delventennio.it/comuni_N-R/Refrancore/index.html su un'abitazione di Refrancore, Asti]. Tratto dal discorso del 3 lugno 1941.</ref>
*Rimanendo rurali sarete più vicini al mio cuore.<ref>Citato [https://books.google.it/books?id=Oa-PhIcosw8C&pg=PA110 su un'abitazione di Bruino, Torino] (vedi anche [http://static.wixstatic.com/media/f47c19_2f529a18c12e4d0cb6985095eece8ca1.jpg_srb_p_788_504_75_22_0.50_1.20_0.00_jpg_srb qui]). Presente anche la versione più lunga: "Rimanete rurale contadino tenacemente legato alla terra e sarete più vicino al mio cuore" [http://www.ilpastonudo.it/in-giro-per-bio/ercolini a Civita Castellana, Viterbo, sulla Via Flaminia].</ref>
*Roma doma.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!novara-scritte--motti-del-ventennio/cou su un'abitazione di Briga Novarese, Novara] (vedi anche [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Briga_Novarese/index.html qui]). Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini ai giovani fascisti a Roma il 5 settembre 1937.</ref>
*Ringrazia ogni giorno devotamente Dio perché ti ha fatto italiano (Roma, 7 aprile 1926)
*Rispettate il pane, sudore della fronte, orgoglio del lavoro, poema di sacrificio.<ref>Citato sui muri dell'ospedale pediatrico 'Casa del Sole' di Palermo, in occasione della visita del Duce dell'estate 1937: vedi Claudio Mancuso, ''[http://www.storiamediterranea.it/wp-content/uploads/mediterranea/p2493/r1271.pdf Palermo in camicia nera. Le trasformazioni dell'identità urbana (1922-1943)]'' in ''Mediterranea. Ricerche storiche'', anno V, n. 14, dicembre 2008, pag. 646. Tratto dal discorso del 14 aprile 1928 per la Giornata del pane.</ref>
*Roma ha dato la civiltà al mondo.<ref> Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_N-R/Rancio_Valcuvia/foto_Rancio_Valcuvia-001.html su un'abitazione situata all'incrocio tra via Montello e la Strada Provinciale 62 a Rancio Valcuvia, Varese] (foto visibile anche su ''[https://www.google.it/maps/@45.914228,8.773538,3a,15y,276.37h,95.3t/data=!3m4!1e1!3m2!1sMC9zeFMsnU9R0mQoUHHFNA!2e0 Google Maps]''). Probabilmente tratta dal discorso di Mussolini il 3 aprile 1921 per il secondo anniversario della fondazione dei fasci di combattimento.</ref>
==S==
*Salutate nel Duce il fondatore dell'Impero.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!bergamo-scritte--motti-del-ventennio/c8tj su un'abitazione di Scanzorosciate, Bergamo] (vedi anche [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Scanzorosciate/index.html qui]). Citato anche come "Duce fondatore dell'Impero" [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Mosso/index.html su un'abitazione di Mosso, Biella].</ref>
*Saluto al Duce.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!vercelli-scritte--motti-del-ventennio/ck4l su un'abitazione di Sali Vercellese, Vercelli].</ref>
*Saviezza governa. Lavoro opera. Gioia ricompensa. Fedeltà conserva.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!cagliari-scritte--motti-del-ventennio/c213b sulla facciata di un palazzo fra via Sassari e viale La Plaia a Cagliari].</ref>
*Se avanzo seguitemi, se indietreggio uccidetemi, se mi uccidono vendicatemi.<ref>{{NDR|[[Citazioni errate|Citazione errata]]}} Questa frase è comunemente attribuita a Mussolini. Benito pronunciò realmente la citazione al termine di un discorso il 7 aprile 1926, all'insediamento del nuovo Direttorio fascista, citando «il vecchio combattitore». In realtà, la frase appartiene a [[Henri de la Rochejaquelein]] ed è stata pronunciata dopo la vittoria nella battaglia di Les Aubiers, il 25 aprile 1793. Cfr. Antonello Capurso, Le frasi celebri nella storia d'Italia, Edizioni Mondadori, 2012, [http://books.google.it/books?id=yvQeJfDmY8MC&pg=PT258 p. 258]. ISBN 885203126X. La frase fu comunque usata come slogan, tanto da essere raffigurata [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Fossa/index.html su un'abitazione di Fossa, L'Aquila] ed [http://scritte.delventennio.it/comuni_N-R/Premeno/index.html una di Premeno, Verbania]. Venne anche usata solamente la prima frase "se avanzo seguitemi", come [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Vacil/index.html su un'abitazione sulla strada da Vacil a Breda di Piave].</ref>
*Se combatteremo vinceremo per la grandezza presente, passata e futura.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!brescia-scritte--motti-del-ventennio/cnm6 su un'abitazione di Pieve di Pontenove, Bedizzole, Brescia]. Scritto anche come "[...] futura e passata", [http://www.ventenniooggi.it/#!brescia-scritte--motti-del-ventennio/cnm6 su un'abitazione di Pontenove, frazione di Bedizzole, Brescia]; ridotto anche a "se combatteremo vinceremo" [http://www.ventenniooggi.it/#!vercelli-scritte--motti-del-ventennio/ck4l su un'abitazione di Asigliano Vercellese, Vercelli]. Tratto dal discorso del 23 marzo 1938 per la celebrazione del diciannovese annuale della fondazione dei fasci di combattimento.</ref>
*Se la disciplina sarà ferma, se la passione sarà pura, l'Italia sarà sempre più grande.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Loreto_Aprutino/index.html su un'abitazione di Loreto Aprutino, Perugia]. Tratto dal discorso a Roma per l'inaugurazione del Congresso del Sindacato Nazionale della Stampa, il 27 gennaio 1924.</ref>
*Se la vittoria fu mutilata una volta non è detto che possa essere mutilata un'altra volta.<ref>Citato in [[:File:Balestrino-scritta del regime fascista.jpg|Slogan fascista a Balestrino]] e [[:File:Iscrizione fascista 1 - Rimasco (Foto Luca Giarelli).jpg|Slogan fascista a Rimasco]]. Anche [http://www.ventenniooggi.it/#!vercelli-scritte--motti-del-ventennio/ck4l su un'abitazione di Rimasco, Vercelli]. Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini a Roma il 24 giugno 1923.</ref>
*Siamo sicuri di noi stessi, perché, come rivoluzione fascista l'intero secolo sta innanzi a noi.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_N-R/Raiano/index.html su un'abitazione di Raiano, L'Aquila]. Tratto dal discorso pronunciato in Senato da Mussolini il 13 novembre 1934 sul problema corporativo.</ref>
*Siate fieri delle vostre montagne.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!torino-scritte--motti-del-ventennio/c1pa5 su un'abitazione di Piverone, Torino]. Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini presso il Colosseo il 7 aprile 1929 in occasione di un'adunata indetta dall'Associazione Nazionale degli Alpini.</ref>
*Soldato d'Italia, ricordati che dietro di te con occhi fidenti ti guardano la Patria e la famiglia.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!trento-scritte--motti-del-ventennio/c13lh su un'abitazione di Locca, Ledro, Trento].</ref>
*Solo Iddio può piegare la volontà fascista. Gli uomini e le cose mai.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!pescara-scritte--motti-del-ventennio/cves su una Chiesa di Serramonacesca, Pescara]. Citato anche come "Soltando Dio potrà piegarci, gli uomini e le cose mai" [http://www.ventenniooggi.it/#!novara-scritte--motti-del-ventennio/cou su delle abitazioni di Cacciana e Caltignana] e [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Momo/index.html di Momo], Novara. [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Lonate_Pozzolo/index.html A Lonate Pozzolo, Varese] è citato come "Noi diciamo che solo Iddio [...]". Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini a Roma il 3 dicembre 1934 alla premiazione degli agricoltori della nona Battaglia del Grano.</ref>
*Sopratutto amiamo risentire, stando in mezzo a voi, l'anima eroica del vostro fascismo rurale, che qui nella vostra terra ha impiegato e vinto la più gloriosa battaglia.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!pavia-scritte--motti-del-ventennio/c1cli sulla Cascina Rosolo a Candia Lomellina, Pavia].</ref>
*Sostare è retrocedere. La marcia continua, altre mète attendono il segno romano della nostra conquista.<ref>{{Cita web|http://coriandoliegadi.altervista.org/Letteratura/Perla/La%20Chiesa.htm|La Chiesa di Marettimo|25-10-2011}}. Citato anche [http://www.ventenniooggi.it/#!cosenza-scritte--motti-del-ventennio/c1v9p su un'abitazione di San Fili, Cosenza].</ref>
*State sicuri che condurrò la rivoluzione fascista sino alla sua meta finale.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!novara-scritte--motti-del-ventennio/cou su un'abitazione di Cavaglio d'Agogna, Novara]. Tratto dal discorso pronunciato a Mantova il 25 ottobre 1925.</ref>
*State tranquilli che io vi porterò sempre più in alto, sempre più avanti.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Castelnuovo_Berardenga/index.html su un'abitazione di Castelnuovo Berardenga, Siena]. Tratto dal discorso tenuto il 30 ottobre 1926 a Reggio Emilia nella Piazza del Politeama Ariosto.</ref>
*Sui rurali d'Italia la rivoluzione delle camicie nere ha contato ieri e conterà domani.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!alessandria-scritte--motti-del-ventenni/c21d2 su un'abitazione di Occimiano, Alessandria]. Tratto dal discorso pronunciato il 26 ottobre 1935 nella Sala Regia di Palazzo Venezia durante una premiazione di 500 capifamiglia rurali.</ref>
*Su la terra, sui mari, nei cieli sono ovunque i segni della nostra potenza, della nostra volontà.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!laquila-scritte--motti-del-ventennio/c7jn su un'abitazione a Scurcola Marsicana, L'Aquila] (vedi anche [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Scurcola_Marsicana/index.html qui]). Tratto dal discorso pronunciato da Mussolini nel decimo anniversario della marcia su Roma il 27 ottobre 1932 da Palazzo Venezia.</ref>
==T==
*Tanto maggiori sono gli ostacoli e tanto più precisa e diritta deve essere la nostra volontà di superarli.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!messina-scritte--motti-del-ventennio/c19ot su un'abitazione di Corso Cavour, Messina]. Tratto dal discorso pronunciato a Napoli il 28 ottobre 1931.</ref>
*Trenta secoli di storia ci permettono di guardare con sovrana pietà talune dottrine d'oltralpe.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!messina-scritte--motti-del-ventennio/c19ot su un'abitazione di Messina]. Tratto dal discorso pronunciato a Bari il 6 settembre 1934.</ref>
*''Tu regere imperio populos, Romane, memento: hae tibi erunt artes, pacisque imponere morem, parcere subiectis et debellare superbos.''<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Bolzano/index.html su un'abitazione di Bolzano]. Trattasi di una citazione di Virgilio, ''Eneide'', VI, 852-53.</ref>
**Tu di reggere col tuo impero i popoli, o Romano, ricorda: queste saranno le tue arti, e alla pace d'imporre una regola, risparmiare gli arresi e sgominare i superbi.<ref>Traduzione di Carlo Carena, Torino, UTET, 1971.</ref>
*Tutta l'atmosfera nella quale si svolge la vita del popolo italiano ha carattere militare, deve avere e avrà un carattere sempre più militare.<ref>Riportato sul muro dell'officina Congegnatori 2 dell'Arsenale Militare Marittimo di Taranto</ref>{{c|Manca il link ad un'immagine o il riferimento ad un testo-fonte}}
*Tutto il popolo italiano lo sente e tutto il popolo è pronto a scattare come un solo uomo, quando si tratta della potenza e della gloria della Patria.<ref>Citato [http://marcourss.altervista.org/su-altri-slogan-fascisti/ su un'abitazione a Licodia Eubea, Catania]. Estratto di un discorso di Mussolini a Cagliari pronunciato l'8 giugno 1935.</ref>
*Tutte le frontiere sono sacre: non si discutono, si difendono.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!alessandria-scritte--motti-del-ventenni/c21d2 su un'abitazione di Occimiano, Alessandria] e [http://www.ventenniooggi.it/#!la-spezia-scritte--motti-del-ventennio/cjbp su un'abitazione di Padivarma, frazione di Beverino, La Spezia]. Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini in Parlamento il 16 marzo 1938.</ref>
*Tutto nello Stato, niente al di fuori dello Stato, nulla contro lo Stato.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!lecce-scritte--motti-del-ventennio/c4xl sulla Questura in viale Otranto, Lecce]. Tratto dal discorso tenuto da Benito Mussolini al Teatro della Scala, Milano, 28 ottobre 1925.</ref>
==U==
*''Ubi ordo, ibi pax et decor. Ubi pax et decor, ibi laetitia.''<ref>È una locuzione in lingua latina; il suo significato è ''"dove c'è l'ordine, lì c'è pace e decoro. Dove c'è pace e decoro, lì c'è la letizia."''</ref>
*Un popolo ascende in quanto sia numeroso, laborioso e ordinato.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!novara-scritte--motti-del-ventennio/cou su un'abitazione di Sozzago, Novara]. Tratto dal discorso pronunciato a Roma il 10 marzo 1929 all'assemblea quinquennale del Regime per la convocazione dei nuovi comizi elettorali.</ref>
*Un popolo di poeti, di artisti, di eroi, di santi, di pensatori, di scienziati, di navigatori, di trasmigratori.<ref>Citato in [https://c1.staticflickr.com/7/6127/5927475939_4dbbd355e2_z.jpg Palazzo della Civiltà Italiana]. Tratto dal discorso di Benito Mussolini tenuto a Roma il 2 ottobre 1935.</ref>
*Una grande agricoltura italiana promuove lo sviluppo di molte industrie italiane.<ref>Citato [https://books.google.it/books?id=Oa-PhIcosw8C&pg=PA88 su un'abitazione di Casalrosso, Vercelli]. Tratto dal discorso pronunciato alla Camera dei Deputati il 9 dicembre 1928.</ref>
*Una tappa del nostro cammino è raggiunta.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!novara-scritte--motti-del-ventennio/cou su una abitazione di Agrate Conturbia, Novara] (vedi anche [http://scritte.delventennio.it/comuni_A-C/Conturbia/index.html qui]). Tratto da un discorso di Benito Mussolini pronunciato a Roma il 5 maggio 1936.</ref>
*Unica è la fede: l'amore di Patria. Unica la volontà: fare grande il popolo italiano.<ref>Citata [http://www.ventenniooggi.it/#!cremona-scritte--motti-del-ventennio/c57x su un'abitazione di Cortetano, frazione di Sesti ed Uniti, Cremona]. Tratto da un discorso di Mussolini pronunciato a Villa Glori, Roma, 30 ottobre 1927.</ref>
==V==
*Verso la terra debbono volgersi le speranze e le energie dei popoli.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!cremona-scritte--motti-del-ventennio/c57x su una cascina di Motta Baluffi, Cremona]. Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini alla presenza del Re il 19 aprile 1926 per l'inaugurazione dell'ottava assemblea dell'Istituto Internazionale di Agricoltura.</ref>
*Vincerà chi vorrà vincere.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!verona-scritte--motti-del-ventennio/ckax su un'abitazione di Cerea, Verona].</ref>
*Vincere e vinceremo.<ref>Citato come "Vinceremo" [http://www.ventenniooggi.it/#!bergamo-scritte--motti-del-ventennio/c8tj su un'abitazione di Cerchiera, Ambivere, Bergamo] e come "Vincere" [http://www.ventenniooggi.it/#!brescia-scritte--motti-del-ventennio/cnm6 su un'abitazione di Corticelle Pieve, Dello, Brescia]. Tratto dal discorso di Benito Mussolini per l'annuncio della dichiarazione di guerra il 10 giugno 1940.</ref>
*Vincere o morte.<ref> Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!chieti-scritte--motti-del-ventennio/csqi su un'abitazione in Pennapiedimonte, Chieti]. Noto anche come "vincere o morire", ad esempio [http://www.ventenniooggi.it/#!cuneo-scritte--motti-del-ventennio/ccml su una caserma ottocentesca di Pontechianale, Cuneo].</ref>
*Vi sarà lavoro per altri operai e case per altri contadini che daranno nuova ricchezza alla Sardegna e alla Nazione.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!oristano-scritte--motti-del-ventennio/c1uaj all'interno dell'ex caserma della Milizia ad Arborea, Oristano]. Tratto da un discorso del 9 giugno 1935 ad Arborea.</ref>
*Vivere pericolosamente.<ref>Citato [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Fiano_Romano/foto_fiano-romano-01.html su un'abitazione di Fiano Romano, Roma]. Tratto da un discorso di Mussolini al Gran Consiglio del Fascismo il 2 agosto 1924 e citato anche in degli appunti coevi del Duce come "vivi pericolosamente": vedi Renzo De Felice, ''Mussolini il fascista. La conquista del potere, 1921-1925'', Einaudi, Torino, 1995, pag. 787. Fu dal Duce più volte ripresa, come nel discorso del 7 aprile 1926, all'insediamento del nuovo Direttorio fascista. La frase è di ispirazione nietzschiana: vedi ''La gaia scienza'', af. 283 (''Gefährlich leben'').</ref>
*Voglio soprattutto che voi abbiate l'orgoglio di essere rurali.<ref>Citato sui muri di una abitazione di Palermo, in occasione della visita del Duce dell'estate 1937: vedi Claudio Mancuso, ''[http://www.storiamediterranea.it/wp-content/uploads/mediterranea/p2493/r1271.pdf Palermo in camicia nera. Le trasformazioni dell'identità urbana (1922-1943)]'' in ''Mediterranea. Ricerche storiche'', anno V, n. 14, dicembre 2008, pag. 645.</ref>
*Voi marcerete travolgendo ogni ostacolo sino alla meta che vi è stata indicata.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!novara-scritte--motti-del-ventennio/cou su un'abitazione di Momo, Novara] (vedi anche [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Momo/index.html qui]). Tratto dal discorso pronunciato durante il passaggio in rivista della Seconda Divisione Camicie Nere "28 ottobre" il 18 agosto 1935.</ref>
*Voi non siete disarmati, se il vostro spirito è armato, se la vostra fede è potente e la vostra disciplina fermissima.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!messina-scritte--motti-del-ventennio/c19ot su un'abitazione di Villaggio Tremestieri, Messina].</ref>
*Voi siete l'aurora della vita, voi siete la speranza della Patria, voi siete soprattutto l'esercito di domani.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!acireale-scritte--motti-del-ventennio/c1xfi in piazza Lionardo Vigo, Acireale].</ref>
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Ariberto Segala, ''I muri del Duce'', Arca edizioni, Lavis, 2007. ISBN 88-88203-00-1 ([http://books.google.it/books?id=Oa-PhIcosw8C&pg=PA1 Anteprima su Google Libri])
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Fascisti}}
[[Categoria:Fascismo]]
[[Categoria:Slogan]]
3109ji1rngxminebr7208o96hne14we
Ti presento i miei
0
84291
1382875
1338755
2025-07-11T11:10:54Z
~2025-46192
102641
/* Frasi */
1382875
wikitext
text/x-wiki
{{Film
|titolo = Ti presento i miei
|titoloalfabetico = Ti presento i miei
|titolooriginale = Meet the Parents
|didascalia =
|paese = Stati Uniti d'America
|annouscita = 2000
|genere = commedia romantica
|regista = [[Jay Roach]]
|soggetto = [[Greg Glienna]], [[Mary Ruth Clarke]]
|sceneggiatore = [[James Herzfeld]], [[John Hamburg]]
|attori =
* [[Robert De Niro]]: Jack Byrnes
* [[Ben Stiller]]: Gaylord "Greg" Fotter
* [[Teri Polo]]: Pamela Martha "Pam" Byrnes
* [[Blythe Danner]]: Dina Byrnes
* [[Nicole DeHuff]]: Debbie Byrnes
* [[Jon Abrahams]]: Denny Byrnes
* [[Owen Wilson]]: Kevin Rawley
* [[James Rebhorn]]: Larry Banks
* [[Thomas McCarthy]]: Dr. Bob Banks
* [[Phyllis George]]: Linda Banks
* [[Spencer Breslin]]: bambino
* [[Judah Friedlander]]: droghiere
* [[Kali Rocha]]: assistente di volo
|doppiatoriitaliani =
* [[Stefano De Sando]]: Jack Byrnes
* [[Vittorio Guerrieri]]: Gaylord "Greg" Fotter
* [[Francesca Fiorentini]]: Pamela Martha "Pam" Byrnes
* [[Melina Martello]]: Dina Byrnes
* [[Stella Musy]]: Debbie Byrnes
* [[Massimiliano Alto]]: Danny Byrnes
* [[Massimiliano Manfredi]]: Kevin Rawkey
* [[Gabriele Martini]]: Larry Banks
* [[Roberto Certomà]]: Dr. Bob Banks
* [[Vanna Busoni]]: Linda Banks
* [[Francesca Draghetti]]: assistente di volo
}}
'''''Ti presento i miei''''', film statunitense del 2000 con [[Ben Stiller]] e [[Robert De Niro]], regia di [[Jay Roach]]. Il film è il prequel di ''[[Mi presenti i tuoi?]]'', del 2004 e di ''[[Vi presento i nostri]]'', del 2010.
==Frasi==
*Senti, Fotter, sono un tipo paziente- dopo diciannove mesi in un campo di prigionia in Vietnam lo diventi- ma io mi metterò ad osservarti, studierò ogni tua piccola mossa, e se scoprirò che tu stai cercando di corrompere mio figlio primogenito io te la farò pagare bambino, te la farò pagare cara e amara. ('''Jack''')
*Devi schiacciare la palla, Fotter! La devi schiacciare! ('''Jack''')
*Stupido gatto?! Come puoi dire questo! Quel gatto è stato come un fratello per te: dovremmo lasciarlo vagare per strada senza cibo né acqua né gabinetto? ('''Jack''')
*Dovremmo lasciarlo vagare per strada senza cibo né acqua né gabinetto, Fotter!? ('''Greg''' mentre pappagalleggia Jack)
*Ciao, Jack! Oh, guarda qua, caro Jack! Ciao! Come dici, Jack, cosa? Sei un agente cattivone della CIA, eh? Sei cattivo {{NDR|imitando una mossa di karate rivolto alla telecamera}} perché te lo insegnano nella CIA?! {{NDR|imitando di nuovo una mossa di karate}} Ti insegnano questo?! Oh sì, come dici, Jack, cosa? Sì, credevi che "Spippa" fosse il nome del drago magico del ragazzo? Ahhh... un po' lento con i doppi sensi, Jack! {{NDR|Jack fa una smorfia divertita}} Perché non lo chiedi a Danny chi spippa il drago magico, questa ti è sfuggita, eh? {{NDR|in tono canzonatorio}} Sorprendente per un grande conoscitore delle pulsazioni! Uh, hey, {{NDR|indicandosi una guancia col dito}} controlla le mie pulsazioni su questa domanda: ah, credo che tu sia pazzo? Sì! Cosa? Ah, ti piace il mio piccolo... regalo? Cosa? Il Gerusalemme? Cosa? Cosa? Non ti sento, gerusalem-tulli-pusli-pusli-lù? Cosa? Cosa? Ah, non sai un cazzo riguardo ai fiori! Come? Vuoi che io, cosa? Se ho un'altra domanda? Certo, ho una domanda per te, è: {{NDR|imitando mosse di karate rivolto alla telecamera}} come ti metti con questa?! ('''Greg''' verso il finale nella registrazione di Jack)
==Dialoghi==
*'''Pam''': Greg, amore, come va?<br />'''Greg''': Oh, benissimo... considerando che ho dissacrato i resti di tua nonna, scoperto che sei stata fidanzata e che tuo padre mi ha chiesto di mungerlo!
*'''Jack''': Sono realista: capisco che è il XXI secolo e che avrai già avuto rapporti pre-matrimoniali con mia figlia, ma sotto il nostro tetto o si fa modo mio o ci si ritrova presto a dire addio. Ci siamo capiti?<br />'''Greg''': C-certamente...<br />'''Jack''': Bene, tieni il pitone sotto chiave per 72 ore.
*'''Pam''': Che c'è, non riesci a dormire?<br />'''Greg''': No, no... sto solo ripassando le risposte all'esame della verità che tuo padre mi ha fatto.<br />'''Pam''': No, non è vero...<br />'''Greg''': Sì, invece.<br />'''Pam''': E tu... gli hai mentito?<br />'''Greg''': No! Insomma... mi ha chiesto se viviamo insieme e...<br />'''Pam''': Che gli hai risposto?!<br />'''Greg''': Io...io... niente! È arrivata tua madre e mi ha strappato quei cosi prima che rispondessi! Se ti dicessi che mi hanno infilato delle canne di bambù sotto le unghie reagiresti così, eh?! O lui attacca tutti i tuoi ragazzi alla sua macchinetta? <br />'''Pam''': Lui non ha bisogno di una macchina, è un rilevatore umano di bugie.<br />'''Greg''': Cosa?<br />'''Pam''': Greg, mio padre non ha mai lavorato nel campo dei fiori rari, è solo la sua copertura. E' stato nella CIA per 34 anni.<br />'''Greg''': E perché non me l'hai mai detto?<br />'''Pam''': Volevo farlo tesoro, ma era consentito solo se "ritenuto indispensabile".<br />'''Greg''': A-allora, sentiamo è nella CIA, era una spia, è una spia...?<br />'''Pam''': No, era più una specie di esaminatore psicologico, lo usavano per interrogare i sospetti di doppio gioco nella compagnia.<br />'''Greg''': Oh, è... fantastico. Sì, ero terrorizzato da tuo padre quando lo ritenevo un fioraio, è un sollievo sapere che è un esaminatore della CIA, uno spione attaccato alle chiappe!
*'''Jack''': Greg nessuno si aspetta molto da te: se ti passo la palla ce la fai a saltare su e a schiacciarla?<br />'''Greg''': Sì, anche se siamo in acqua sì.<br />'''Jack''': Con l'erba staresti meglio, eh?
*'''Greg''': La vostra linea aerea fa schifo a imbarcare le valigie, chiaro? Perché l'ho già fatto una volta e l'avete persa, e poi è andato tutto a puttane, è stato un inferno per me!<br/>'''Assistente di volo''': Posso assicurarle che la sua valigia sarà più che al sicuro insieme alle altre.<br/>'''Greg''': Ah sì?! Come lo sa che la mia valigia sarà al sicuro insieme alle altre, eh? La prenderà lei fisicamente e la metterà nella stiva? Andrà lei adesso, fuori, con i tizi con i paraorecchie e ce la metterà? No? Allora chiuda quel buco dentato e mi stia a sentire: quando dico che ho smesso di affrontare l'argomento "Imbarcare"...! <br/>'''Assistente di volo''': Signore, su questa linea aerea se il bagaglio ha queste dimensioni dobbiamo metterla... <br/>'''Greg''': Sa che c'è? Tolga le sue zampacce immonde dalla mia valigia, chiaro?! Non è che ho una bomba qui! Non voglio far esplodere l'aereo, voglio solo riporre la valigia secondo le vostre regole di sicurezza! <br/>'''Assistente di volo''': Signore...!<br/>'''Greg''': Se si ferma un secondo e si toglie quei bastoncini dalla testa e ci si pulisce le orecchie, forse capisce che sono una persona con dei sentimenti e non deve fare altro che fare quello che voglio io! E quello che voglio io è uncinarmi alla mia valigia e non sentire i suoi discorsi! E il solo modo per farmi mollare la presa è che lei venisse qui in questo momento e le volesse strappare dalle mie dita morte e senza vita! Chiaro? Se la libera dalla mia presa kung fu, venga e se la prenda, chiaro? Altrimenti smamma, battona!
*'''Greg''': Che male c'è a dire "bomba" su un aereo?<br/>'''Norm''': Non si può dire "bomba" su un aereo!<br/>'''Greg''': Bomba, bomba, bobobobobomba! Bomba, bomba, bobobobobomba! Vuole arrestarmi?!
==[[Explicit]]==
{{explicit film}}
'''Jack''': Sai, Dina, voglio assolutamente conoscere i genitori di Greg... <br />'''Dina''' Jack... <br />'''Jack''': Suvvia, Dina, devono essere delle persone magnifiche: hanno chiamato il figlio Gaylord Fotter!
==Altri progetti==
{{interprogetto|etichetta=''Ti presento i miei''|w}}
[[Categoria:Film commedia]]
8wd3quvl7kymax1brui03ope5qxkjvf
1382876
1382875
2025-07-11T11:52:48Z
Udiki
86035
Annullata la modifica [[Special:Diff/1382875|1382875]] di [[Special:Contributions/~2025-46192|~2025-46192]] ([[User talk:~2025-46192|discussione]]) la scenetta sarà divertente da vedere, ma trascritta non rende granché, infatti era piena di NdR
1382876
wikitext
text/x-wiki
{{Film
|titolo = Ti presento i miei
|titoloalfabetico = Ti presento i miei
|titolooriginale = Meet the Parents
|didascalia =
|paese = Stati Uniti d'America
|annouscita = 2000
|genere = commedia romantica
|regista = [[Jay Roach]]
|soggetto = [[Greg Glienna]], [[Mary Ruth Clarke]]
|sceneggiatore = [[James Herzfeld]], [[John Hamburg]]
|attori =
* [[Robert De Niro]]: Jack Byrnes
* [[Ben Stiller]]: Gaylord "Greg" Fotter
* [[Teri Polo]]: Pamela Martha "Pam" Byrnes
* [[Blythe Danner]]: Dina Byrnes
* [[Nicole DeHuff]]: Debbie Byrnes
* [[Jon Abrahams]]: Denny Byrnes
* [[Owen Wilson]]: Kevin Rawley
* [[James Rebhorn]]: Larry Banks
* [[Thomas McCarthy]]: Dr. Bob Banks
* [[Phyllis George]]: Linda Banks
* [[Spencer Breslin]]: bambino
* [[Judah Friedlander]]: droghiere
* [[Kali Rocha]]: assistente di volo
|doppiatoriitaliani =
* [[Stefano De Sando]]: Jack Byrnes
* [[Vittorio Guerrieri]]: Gaylord "Greg" Fotter
* [[Francesca Fiorentini]]: Pamela Martha "Pam" Byrnes
* [[Melina Martello]]: Dina Byrnes
* [[Stella Musy]]: Debbie Byrnes
* [[Massimiliano Alto]]: Danny Byrnes
* [[Massimiliano Manfredi]]: Kevin Rawkey
* [[Gabriele Martini]]: Larry Banks
* [[Roberto Certomà]]: Dr. Bob Banks
* [[Vanna Busoni]]: Linda Banks
* [[Francesca Draghetti]]: assistente di volo
}}
'''''Ti presento i miei''''', film statunitense del 2000 con [[Ben Stiller]] e [[Robert De Niro]], regia di [[Jay Roach]]. Il film è il prequel di ''[[Mi presenti i tuoi?]]'', del 2004 e di ''[[Vi presento i nostri]]'', del 2010.
==Frasi==
*Senti, Fotter, sono un tipo paziente- dopo diciannove mesi in un campo di prigionia in Vietnam lo diventi- ma io mi metterò ad osservarti, studierò ogni tua piccola mossa, e se scoprirò che tu stai cercando di corrompere mio figlio primogenito io te la farò pagare bambino, te la farò pagare cara e amara. ('''Jack''')
*Devi schiacciare la palla, Fotter! La devi schiacciare! ('''Jack''')
*Stupido gatto?! Come puoi dire questo! Quel gatto è stato come un fratello per te: dovremmo lasciarlo vagare per strada senza cibo né acqua né gabinetto? ('''Jack''')
*Dovremmo lasciarlo vagare per strada senza cibo né acqua né gabinetto, Fotter!? ('''Greg''' mentre pappagalleggia Jack)
==Dialoghi==
*'''Pam''': Greg, amore, come va?<br />'''Greg''': Oh, benissimo... considerando che ho dissacrato i resti di tua nonna, scoperto che sei stata fidanzata e che tuo padre mi ha chiesto di mungerlo!
*'''Jack''': Sono realista: capisco che è il XXI secolo e che avrai già avuto rapporti pre-matrimoniali con mia figlia, ma sotto il nostro tetto o si fa modo mio o ci si ritrova presto a dire addio. Ci siamo capiti?<br />'''Greg''': C-certamente...<br />'''Jack''': Bene, tieni il pitone sotto chiave per 72 ore.
*'''Pam''': Che c'è, non riesci a dormire?<br />'''Greg''': No, no... sto solo ripassando le risposte all'esame della verità che tuo padre mi ha fatto.<br />'''Pam''': No, non è vero...<br />'''Greg''': Sì, invece.<br />'''Pam''': E tu... gli hai mentito?<br />'''Greg''': No! Insomma... mi ha chiesto se viviamo insieme e...<br />'''Pam''': Che gli hai risposto?!<br />'''Greg''': Io...io... niente! È arrivata tua madre e mi ha strappato quei cosi prima che rispondessi! Se ti dicessi che mi hanno infilato delle canne di bambù sotto le unghie reagiresti così, eh?! O lui attacca tutti i tuoi ragazzi alla sua macchinetta? <br />'''Pam''': Lui non ha bisogno di una macchina, è un rilevatore umano di bugie.<br />'''Greg''': Cosa?<br />'''Pam''': Greg, mio padre non ha mai lavorato nel campo dei fiori rari, è solo la sua copertura. E' stato nella CIA per 34 anni.<br />'''Greg''': E perché non me l'hai mai detto?<br />'''Pam''': Volevo farlo tesoro, ma era consentito solo se "ritenuto indispensabile".<br />'''Greg''': A-allora, sentiamo è nella CIA, era una spia, è una spia...?<br />'''Pam''': No, era più una specie di esaminatore psicologico, lo usavano per interrogare i sospetti di doppio gioco nella compagnia.<br />'''Greg''': Oh, è... fantastico. Sì, ero terrorizzato da tuo padre quando lo ritenevo un fioraio, è un sollievo sapere che è un esaminatore della CIA, uno spione attaccato alle chiappe!
*'''Jack''': Greg nessuno si aspetta molto da te: se ti passo la palla ce la fai a saltare su e a schiacciarla?<br />'''Greg''': Sì, anche se siamo in acqua sì.<br />'''Jack''': Con l'erba staresti meglio, eh?
*'''Greg''': La vostra linea aerea fa schifo a imbarcare le valigie, chiaro? Perché l'ho già fatto una volta e l'avete persa, e poi è andato tutto a puttane, è stato un inferno per me!<br/>'''Assistente di volo''': Posso assicurarle che la sua valigia sarà più che al sicuro insieme alle altre.<br/>'''Greg''': Ah sì?! Come lo sa che la mia valigia sarà al sicuro insieme alle altre, eh? La prenderà lei fisicamente e la metterà nella stiva? Andrà lei adesso, fuori, con i tizi con i paraorecchie e ce la metterà? No? Allora chiuda quel buco dentato e mi stia a sentire: quando dico che ho smesso di affrontare l'argomento "Imbarcare"...! <br/>'''Assistente di volo''': Signore, su questa linea aerea se il bagaglio ha queste dimensioni dobbiamo metterla... <br/>'''Greg''': Sa che c'è? Tolga le sue zampacce immonde dalla mia valigia, chiaro?! Non è che ho una bomba qui! Non voglio far esplodere l'aereo, voglio solo riporre la valigia secondo le vostre regole di sicurezza! <br/>'''Assistente di volo''': Signore...!<br/>'''Greg''': Se si ferma un secondo e si toglie quei bastoncini dalla testa e ci si pulisce le orecchie, forse capisce che sono una persona con dei sentimenti e non deve fare altro che fare quello che voglio io! E quello che voglio io è uncinarmi alla mia valigia e non sentire i suoi discorsi! E il solo modo per farmi mollare la presa è che lei venisse qui in questo momento e le volesse strappare dalle mie dita morte e senza vita! Chiaro? Se la libera dalla mia presa kung fu, venga e se la prenda, chiaro? Altrimenti smamma, battona!
*'''Greg''': Che male c'è a dire "bomba" su un aereo?<br/>'''Norm''': Non si può dire "bomba" su un aereo!<br/>'''Greg''': Bomba, bomba, bobobobobomba! Bomba, bomba, bobobobobomba! Vuole arrestarmi?!
==[[Explicit]]==
{{explicit film}}
'''Jack''': Sai, Dina, voglio assolutamente conoscere i genitori di Greg... <br />'''Dina''' Jack... <br />'''Jack''': Suvvia, Dina, devono essere delle persone magnifiche: hanno chiamato il figlio Gaylord Fotter!
==Altri progetti==
{{interprogetto|etichetta=''Ti presento i miei''|w}}
[[Categoria:Film commedia]]
h10bk843ssk9armc8j6926f9gxqyq77
Hikikomori
0
85575
1382840
1381952
2025-07-10T16:48:04Z
Bradipo Lento
20707
Annullata la modifica [[Special:Diff/1381952|1381952]] di [[Special:Contributions/~2025-109787|~2025-109787]] ([[User talk:~2025-109787|discussione]]) - Da Commons: "The mortal enemy for an otaku room - photo taken just after the 3.11 Earthquake" - dov'è l'offesa?
1382840
wikitext
text/x-wiki
{{voce tematica}}
[[Immagine:Disordered Otaku room.jpg|thumb|L'aspetto tipico delle abitazioni degli hikikomori]]
Citazioni sugli '''hikikomori'''.
===''[[Welcome to the NHK]]''===
*All'epoca ero convinto che mantenere un atteggiamento [[cinismo|cinico]] su tutto fosse fico. Cinico nello studio, nell'amore, nei rapporti con gli amici... ed ecco il risultato: sono un hikikomori.
*Alla fine... ecco cosa significa essere un hikikomori. Praticamente... equivale a essere prigionieri di se stessi.
*Anche chi sta sempre chiuso in casa, se lo fa per uno scopo preciso non può essere chiamato hikikomori.
*Anime uguale [[otaku]]. E otaku uguale problemi di relazione. Un otaku tende a diventare un hikikomori barricato in casa.
*Domanda: quand'è che uno può continuare a starsene chiuso in casa? Risposta: quando gli vengono garantiti abbigliamento, vitto e alloggio. Finché ti viene concesso il minimo necessario per vivere, puoi permetterti di tapparti in casa per sempre. Ma quando il sostentamento non è più garantito, se non hai la forza di morire... ti tocca lavorare.
*Domanda: perché siamo hikikomori? Perché odiamo la gente... perché non abbiamo fiducia in noi stessi... A quanto pare sono tutte risposte giuste, ma non in modo assoluto...
*Per uno hikikomori l'inverno è doloroso. Fa freddo, si gela, e io sono triste.<br />Per uno hikikomori anche la primavera è dolorosa. Sono tutti euforici e io sono invidioso.<br />L'estate, poi, è dolorosa da morire.
==Altri progetti==
{{interprogetto|preposizione=sugli}}
[[Categoria:Cultura del Giappone]]
[[Categoria:Sindromi psichiche]]
d10iz31ji4novocx1yv05jqhivpttxk
1382843
1382840
2025-07-10T16:52:40Z
Bradipo Lento
20707
cambio descrizione
1382843
wikitext
text/x-wiki
{{voce tematica}}
[[Immagine:Disordered Otaku room.jpg|thumb|La stanza di un hikikomori dopo il terremoto in Giappone del marzo 2011]]
Citazioni sugli '''hikikomori'''.
===''[[Welcome to the NHK]]''===
*All'epoca ero convinto che mantenere un atteggiamento [[cinismo|cinico]] su tutto fosse fico. Cinico nello studio, nell'amore, nei rapporti con gli amici... ed ecco il risultato: sono un hikikomori.
*Alla fine... ecco cosa significa essere un hikikomori. Praticamente... equivale a essere prigionieri di se stessi.
*Anche chi sta sempre chiuso in casa, se lo fa per uno scopo preciso non può essere chiamato hikikomori.
*Anime uguale [[otaku]]. E otaku uguale problemi di relazione. Un otaku tende a diventare un hikikomori barricato in casa.
*Domanda: quand'è che uno può continuare a starsene chiuso in casa? Risposta: quando gli vengono garantiti abbigliamento, vitto e alloggio. Finché ti viene concesso il minimo necessario per vivere, puoi permetterti di tapparti in casa per sempre. Ma quando il sostentamento non è più garantito, se non hai la forza di morire... ti tocca lavorare.
*Domanda: perché siamo hikikomori? Perché odiamo la gente... perché non abbiamo fiducia in noi stessi... A quanto pare sono tutte risposte giuste, ma non in modo assoluto...
*Per uno hikikomori l'inverno è doloroso. Fa freddo, si gela, e io sono triste.<br />Per uno hikikomori anche la primavera è dolorosa. Sono tutti euforici e io sono invidioso.<br />L'estate, poi, è dolorosa da morire.
==Altri progetti==
{{interprogetto|preposizione=sugli}}
[[Categoria:Cultura del Giappone]]
[[Categoria:Sindromi psichiche]]
f5l4z7a4lu3z1l5r3rl9g37toc9vzsc
1382845
1382843
2025-07-10T17:04:21Z
Bradipo Lento
20707
cambio immagine dopo contestazione
1382845
wikitext
text/x-wiki
{{voce tematica}}
[[Immagine:Hikikomori, Hiasuki, 2004.jpg|thumb|Un ''hikikomori'' giapponese]]
Citazioni sugli '''hikikomori'''.
===''[[Welcome to the NHK]]''===
*All'epoca ero convinto che mantenere un atteggiamento [[cinismo|cinico]] su tutto fosse fico. Cinico nello studio, nell'amore, nei rapporti con gli amici... ed ecco il risultato: sono un hikikomori.
*Alla fine... ecco cosa significa essere un hikikomori. Praticamente... equivale a essere prigionieri di se stessi.
*Anche chi sta sempre chiuso in casa, se lo fa per uno scopo preciso non può essere chiamato hikikomori.
*Anime uguale [[otaku]]. E otaku uguale problemi di relazione. Un otaku tende a diventare un hikikomori barricato in casa.
*Domanda: quand'è che uno può continuare a starsene chiuso in casa? Risposta: quando gli vengono garantiti abbigliamento, vitto e alloggio. Finché ti viene concesso il minimo necessario per vivere, puoi permetterti di tapparti in casa per sempre. Ma quando il sostentamento non è più garantito, se non hai la forza di morire... ti tocca lavorare.
*Domanda: perché siamo hikikomori? Perché odiamo la gente... perché non abbiamo fiducia in noi stessi... A quanto pare sono tutte risposte giuste, ma non in modo assoluto...
*Per uno hikikomori l'inverno è doloroso. Fa freddo, si gela, e io sono triste.<br />Per uno hikikomori anche la primavera è dolorosa. Sono tutti euforici e io sono invidioso.<br />L'estate, poi, è dolorosa da morire.
==Altri progetti==
{{interprogetto|preposizione=sugli}}
[[Categoria:Cultura del Giappone]]
[[Categoria:Sindromi psichiche]]
t0eywgi8loxwo67zc51eoezl662rjhs
Adrian Newey
0
91408
1382860
1368750
2025-07-11T02:37:32Z
Danyele
19198
/* Citazioni su Adrian Newey */ +1
1382860
wikitext
text/x-wiki
[[File:Adrian Newey 2011 Sebastian Vettel in Yokohama (cropped).jpg|thumb|Adrian Newey (2011)]]
'''Adrian Newey''' (1958 – vivente), ingegnere britannico.
==Citazioni di Adrian Newey==
{{cronologico}}
*Ayrton {{NDR|[[Ayrton Senna|Senna]]}} aveva grande talento e determinazione. Portava la macchina ai limiti, cercando di farle fare anche quello che non era in grado di fare. Una delle cose che più mi ossessiona è che venne da noi convinto che fossimo i migliori perché da tre anni lo eravamo. Ma la vettura del 1994, sfortunatamente, non fu una buona macchina.<ref>Da un'intervista alla BBC; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Sport-Motori/Formula1/02-10-2013/newey-senna-imola-f1-201279842659.shtml Newey e il tormento Senna: "Si fidava di noi. E invece..."]'', ''gazzetta.it'', 2 ottobre 2013.</ref>
*[...] sono l'ultimo dinosauro dell'industria, sono cresciuto sul tavolo da disegno e per me è come una lingua. È quello in cui sono competente. Il CAD rispetto alle tavole da disegno è come un'altalena contro le giostre. Per me, rappresenta semplicemente un modo di comunicare quello che hai in testa tramite un mezzo. La mia prima lingua è il tavolo da disegno e lo schizzo. Per i giovani, il loro primo linguaggio è il CAD. Sono cavalli di battaglia e di età.<ref name="Senatore">Da un'intervista al Goodwood Festival of Speed; citato in Matteo Senatore, ''[https://www.formulapassion.it/motorsport/formula-1/f1-team/newey-sono-ultimo-dinosauro-f1-red-bull-versappen-tyrrell-goodwood Newey: "Sono l'ultimo dinosauro"]'', ''formulapassion.it'', 13 luglio 2021.</ref>
*[...] la prima auto che ho costruito con i kit di modelli [[Tamiya]] – quando avevo circa 10 o 11 anni – era di una Lotus 49, che ora ho la fortuna di possedere. [...] Quei kit sono stati importanti perché ti insegnano come l'auto va insieme. Come si muove la sospensione, come funziona una vettura di Formula 1 da un punto di vista del telaio.<ref name="Senatore"/>
*{{NDR|Nel 2022, sulla svolta "ecologista" della Formula 1}} La F1 può e deve svolgere un ruolo in questo senso ma c'è tutta questa discussione su quale debba essere la fonte di energia: elettrica, biocarburante, carburante sintetico, idrogeno. C'è molta disinformazione in giro sull'argomento, soprattutto per quanto riguarda il lato elettrico. La gente comincia a rendersi conto che l'impronta di carbonio della produzione di un veicolo elettrico è molto più grande di quella di un veicolo a benzina. L'ipotesi che l'elettricità prodotta dall'energia eolica o solare sia priva di emissioni non è corretta. {{NDR|proseguendo il discorso, tirando il ballo il peso eccessivo raggiunto dalle vetture di Formula 1}} Le nostre auto sono diventate più grandi e più pesanti e non sono particolarmente efficienti dal punto di vista aerodinamico perché hanno molta resistenza. Purtroppo la F1 ha ottenuto l'esatto contrario con queste nuove regole. È chiaro che per il Circus come per l'industria automobilistica in generale, auto più grandi e pesanti e l'ossessione della gente per l'alimentazione a batterie o a benzina sono la direzione sbagliata. Il problema più grande è la quantità di energia necessaria per muovere questo affare, indipendentemente dalla provenienza. [...] Sembra che le regole tecniche della Formula 1 non lo riconoscano, perché ovviamente le grandi case automobilistiche non vogliono. Almeno questo è ciò che penso.<ref>Da un'intervista a ''motorsport-magazin.com''; citato in Matteo Senatore, ''[https://www.formulapassion.it/motorsport/formula-1/f1-team/newey-contro-la-f1-ecologica-molta-disinformazione-elettrico-idrogeno-red-bull Newey contro la F1 'ecologica': "C'è molta disinformazione"]'', ''formulapassion.it'', 20 dicembre 2022.</ref>
*Quando vengono fuori nuove regole {{NDR|in Formula 1}}, come in quel periodo di transizione tra i motori turbo e i normali aspirati, io passo molto tempo a ragionare su quali opportunità ti offrono [...]. Cerco sempre delle scappatoie, situazioni in cui le regole ti chiedono di fare una cosa ma non ti obbligano, permettendoti un modo originale di procedere.<ref name="Capelli">Dall'intervista di [[Ivan Capelli]], ''The Special One'', Sky Sport F1, 2 giugno 2023; citato in ''[https://sport.sky.it/formula-1/2023/06/02/f1-red-bull-adrian-newey-intervista F1, Adrian Newey (Red Bull) a Sky: "In passato sono stato vicino alla Ferrari"]'', ''sport.sky.it''.</ref>
*Pensando al 1998, quando ero responsabile della mia prima McLaren {{NDR|[[McLaren MP4/13|MP4/13]]}}, la novità era il cambio agli pneumatici stretti scanalati. La stabilità in entrata di curva quando la macchina tende ad andare in avanti e diventa un po' nervosa perché la carreggiata era più stretta. Molti hanno cercato di mantenere il rapporto dell'interasse della vettura uguale, mentre noi abbiamo cercato di fare l'opposto senza sovraccaricare il pneumatico anteriore esterno e mantenere il carico sul posteriore interno. Il miglior modo per fronteggiare la carreggiata stretta era abbassare il centro di gravità, disegnando una macchina che avesse un centro più basso, allungando il passo e cercando di limitare il sovraccarico di peso.<ref name="Capelli"/>
*{{NDR|Sull'organizzazione di un team di Formula 1}} Se stabilisci un organigramma è tutto più chiaro a tutti ma io non ho mai cercato questo. Vogliamo una struttura orizzontale, dove cerchiamo di incoraggiare e la comunicazione tra tutti quanti per minimizzare l'utilizzo delle mail e permettere alle persone di parlare tra loro. Sta tutto nell'avere un ambiente di lavoro coinvolgente ed avere un bel gruppo di ingegneri senior, con figure forti a capo dei vari dipartimenti – tecnico, design e tutti gli altri – che possano supervisionare il lavoro in fabbrica. Penso che in questo modo le cose funzionino veramente bene e si lavori alla grande.<ref>Dall'intervista di Ivan Capelli, ''The Special One'', Sky Sport F1, 2 giugno 2023; citato in Matteo Senatore, ''[https://www.formulapassion.it/motorsport/formula-1/il-metodo-newey-f1-red-bull Il metodo Newey: "Mi piace una struttura orizzontale, deve esserci comunicazione"]'', ''formulapassion.it''.</ref>
*{{NDR|Sull'[[Effetto suolo (automobilismo)|effetto suolo]]}} Il problema del rimbalzo aerodinamico è multidimensionale, si tratta ovviamente della forma aerodinamica della vettura stessa, che poi è accoppiata con le sospensioni e forse con la rigidità della carrozzeria e ogni sorta di cose [...]. Bisogna quindi considerare tutti i fattori che entrano in gioco, non ci si può concentrare solo su un singolo aspetto. Ricordo che quando ero alla Fittipaldi Harvey Postlethwaite aveva una passione per le sospensioni in gomma a tasso crescente e decise che, per risparmiare un po' di peso sulla vettura, avrebbe buttato via le molle e gli ammortizzatori e si sarebbe limitato ad appoggiare la macchina su un set di gommini. Era la prima volta che andavo in un circuito e nei vecchi box di Silverstone è passato Keke Rosberg e la macchina rimbalzava così tanto che si vedeva addirittura chiaramente che le ruote anteriori si sollevavano da terra. Keke è tornato ai box con gli occhi spalancati dicendo "non funziona". È stata la prima volta che ho capito che il porpoising non era un problema puramente aerodinamico.<ref>Da un'intervista a ''the-race.com''; citato in Marco Belloro, ''[https://www.formulapassion.it/motorsport/formula-1/porpoising-newey-retroscena-esperienza-silverstone-fittipaldi-rosberg-1980 Newey: "Porpoising problema multidimensionale, l'ho capito alla Fittipaldi con Rosberg negli anni '80"]'', ''formulapassion.it'', 4 gennaio 2024.</ref>
*La [[Team Lotus|Lotus]] è diventata la squadra per cui tifavo o per cui la mia famiglia tifava quando si guardava un gran premio, oltre al modellino in scala Lotus 49 Tamiya 12 che avevo costruito da bambino, ma anche leggendo i libri è diventato evidente che la Lotus è stata, in ogni caso, forse la più grande innovatrice in Formula 1, anno dopo anno.<ref>Da un'intervista ad ''Auto Motor und Sport''; citato in Alessandro Prada, ''[https://www.formulapassion.it/f1/f1-news/newey-team-che-mi-ha-ispirato-di-piu-lotus Newey: "Il team che mi ha ispirato di più? La Lotus, forse la più grande innovatrice in F1"]'', ''formulapassion.it'', 2 marzo 2025.</ref>
===Citazioni non datate===
*{{NDR|Sulla [[March 881]]}} Abbiamo progettato il telaio con l'idea di avvolgerlo il più possibilmente stretto attorno al pilota. Ho realizzato che, poiché il pilota si sedeva con i talloni in dentro e le punte dei piedi in fuori, avremmo potuto disegnare una sezione a V per la scocca, più stretta nella parte bassa.<ref name="Platella">Citato in Carlo Platella, ''[https://www.formulapassion.it/f1/f1-analisi-tecnica/leyton-house-red-bull-vettel-verstappen-adrian-newey Dalla Leyton House alle Red Bull di Vettel e Verstappen: i telai a V di Newey]'', ''formulapassion.it'', 12 gennaio 2024.</ref>
*{{NDR|Sulla [[McLaren MP4/13]]}} Il cambio di regolamenti comportava che avessimo molto meno spazio laterale tra il telaio, ora più largo, e le ruote anteriori, che con la carreggiata ridotta erano state spostate verso l'interno. Questo implicava che, impedire alla scia turbolenta delle ruote anteriori di impattare sulle pance e sul diffusore, sarebbe stato molto più difficile e che sarebbe stata una grande area di sviluppo. Il telaio a V avrebbe aiutato.<ref name="Platella"/>
*In qualsiasi organizzazione serve un organico con una sorta di struttura gerarchica piramidale. All'interno del reparto ingegneristico, però, cerchiamo di avere un'organizzazione piatta, nella quale le persone debbano comunicare il più possibile le une con le altre. Proviamo a ridurre il numero di riunioni. La cultura dei meeting può essere un enorme spreco di tempo. Allo stesso tempo, però, incoraggiamo le persone a non parlare solamente attraverso le email. Un bar o un luogo di ristoro può aiutare in questo.<ref>Citato in Diego Catalano, ''[https://www.funoanalisitecnica.com/2023/08/red-bull-newey-orizzontale.html Red Bull: il segreto è "l'orizzontalità" di Newey]'', ''funoanalisitecnica.com'', 21 agosto 2023.</ref>
*La mente dell'[[ingegnere]], ancor più di quella del matematico e del fisico, combina il lato artistico e immaginativo del cervello – l'approccio del "e se" oppure "non sarebbe interessante provare così?" – con il lato più pragmatico, l'attitudine secondo cui tutto debba essere definito per uno scopo.<ref>Citato in Carlo Platella, ''[https://www.formulapassion.it/motorsport/storia/f1-scarichi-soffiati-capolavoro-record-redbull Scarichi soffiati: il capolavoro dietro al record della RB9]'', ''formulapassion.it'', 12 settembre 2023.</ref>
{{Int|''[https://autosprint.corrieredellosport.it/news/mondo-racing/2013/01/15-201132/memorie_di_adrian Memorie di Adrian]''|Citato in ''autosprint.corrieredellosport.it'', 15 gennaio 2013.|h=4}}
*{{NDR|Sugli anni in [[Leyton House Racing]]}} In quei giorni la F.1 era una categoria divisa. Tutti i top team avevano motori turbo mentre negli ultimi posti in griglia si trovavano le monoposto con motori 3,5 litri aspirati, con una potenza di almeno 150 cavalli in meno. In quel periodo le vetture turbo erano veramente sgraziate. La gente era diventata veramente pigra in fatto di design, avevano così tanta potenza che per trovare più deportanza si applicavano semplicemente alettoni sempre più grandi. Si trattava solo di contenere tutta quella potenza. Noi, con il nostro V8 Judd da 650 cavalli dovevamo trovare velocità altrove, cercandola attraverso una maggior efficienza aerodinamica. Così abbiamo indirizzato la progettazione in quel senso scendendo a piccoli compromessi nel pacchetto meccanico per ottenere il risultato. E in questo senso, queste sono le vetture di cui personalmente, mi sento più orgoglioso. Penso di non sbagliare se dico che questo approccio ha cambiato la direzione della progettazione in F1.
*{{NDR|Sulla [[March 881]]}} In quell'anno abbiamo introdotto molte novità aerodinamiche su quella vettura, per esempio sollevando la parte inferiore del telaio per gestire l'alettone anteriore, il muso e il telaio come un unico dispositivo aerodinamico; poi abbiamo sagomato le paratie dell'alettone anteriore e realizzato un diffusore molto speciale, tutto allo scopo di realizzare una vettura più piccola e compatta possibile. Queste innovazioni attirarono molta attenzione, furono tutte cose che non passarono inosservate.
*Sono stato alla Leyton House praticamente dall'inizio e anche se abbiamo commesso errori pensavo che come team stessimo facendo progressi. Se la Leyton House avesse continuato a godere dei finanziamenti necessari avremmo potuto fare un lavoro soddisfacente, forse – chi lo sa – avremmo iniziato a vincere qualche gara. Ma era chiaro che Akagi aveva problemi economici ed era evidente come sarebbero andate a finire le cose. Questa è la ragione per cui me ne sono andato. Francamente, poi, ho avuto un grosso litigio con l'amministratore [Simon Keeble, ''ndr''] cui Akagi aveva affidato la gestione del team e con cui non andavo affatto d'accordo. Non si può affidare a un ragioniere la gestione di una squadra corse, non funzionerà mai.
*In effetti la [[Leyton House CG901|CG901]] è molto comoda, strano a dirsi [...]. Ha una buona visibilità tutt'intorno grazie al basso abitacolo. Dal punto di vista della sicurezza, si potrebbe dire che lasciava i piloti piuttosto esposti. Ha un motore, il V8 Judd, molto docile e l'atto fisico di guidare l'auto è semplice [...]: sterzo diretto, buoni freni e pochissimi sballottamenti violenti, cosa sorprendente.
*Di certo dalla Leyton House alla Williams, la filosofia aerodinamica era molto simile. Quando sono andato alla Williams nel luglio del 1990, avevo relativamente poco tempo per progettare l'auto dell'anno successivo. Fondamentalmente ho portato con me, nella mia testa non certo i disegni ma l'idea di come sarebbe stata la Leyton House dell'anno successivo se fossi rimasto là. Ovviamente la Williams aveva risorse molto maggiori rispetto alla Leyton House e tutta l'esperienza, in particolare dal punto di vista meccanico. Penso, però, onestamente, di dover dire che ciò che stavamo facendo alla Leyton House dal punto di vista aerodinamico fosse molto più evoluto rispetto a quanto stavano facendo, all'epoca, alla Williams. Quindi se si mette una [[Williams FW14|FW14]] di fianco a una 901 si noterà più di una semplice somiglianza.
*[...] penso che l'era dell'elettronica, fosse un bellissimo periodo, e non parlo solo delle sospensioni attive. Alla fine del 1993 avevamo gli Abs a quattro canali, il servosterzo elettronico, il controllo della trazione, le sospensioni attive e avevamo costruito e usato il cambio a variazione continua Cvt, che in effetti era un sistema di trasmissione tipo Daf Variomatic. [...] Era molto strano sentire un motore con giri praticamente costanti. Ma anche quello è stato vietato. Sfortunatamente si trattava di un caso di "Aiuto Internazionale Ferrari".<ref group="N">Gioco di parole in lingua inglese, ottenuto modificando il significato della sigla della Federazione Internazionale dell'Automobile – FIA – in "Ferrari International Aid", cioé "Aiuto Internazionale Ferrari" come i britannici definiscono maliziosamente tutti i casi in cui una norma regolamentare viene in aiuto della Ferrari.</ref> [...] La Ferrari e la Fia si sono riunite, il consueto modus operandi Ferrari: se non riuscivano a far funzionare qualcosa, lo facevano vietare. Non erano in grado di far funzionare le sospensioni attive e certamente non sarebbero riusciti, in poco tempo, a far funzionare il Cvt e così, di conseguenza, tutto l'insieme è stato messo da parte.
*{{NDR|Sulla [[Williams FW16]]}} È stato un grande passo indietro per noi. Avevamo usato le {{NDR|sospensioni}} "attive" per due anni, avevamo almeno un anno di vantaggio rispetto ai nostri concorrenti e naturalmente avevamo sviluppato attorno a questo sistema tutta l'aerodinamica. Così, quando siamo dovuti tornare indietro [a fine 1993, ''ndr''], ci è voluto in effetti del tempo per renderci conto dei problemi che ci causava un telaio che si muoveva molto di più. Di conseguenza devo dire francamente che la Fw16 era aerodinamicamente instabile. Le fiancate erano troppo lunghe, si sarebbe verificato un enorme stallo del fondo e non c'era via d'uscita. Mantenendo alta la vettura si poteva evitare lo stallo del fondo ma si perdeva deportanza. Se la vettura era bassa, diventava instabile. All'inizio della stagione era un po' uno schifo e solo dopo aver accorciato le pance a Magny-Cours, in luglio, siamo riusciti finalmente a risolvere il problema.
*Lavorare alla McLaren rispetto alla Williams era molto diverso. La Williams assomiglia molto all'officina amatoriale di Frank e Patrick, cosa che talvolta potrebbe risultare frustrante. D'altro canto, però, dava una sensazione di familiarità e Patrick era molto buono con me e mi lasciava molta libertà. La McLaren è un po' più simile alla IBM, [...] ci si sente come in una grossa azienda che ha metodi e standard ed è in questo modo che bisogna muoversi.
*[...] ho sempre iniziato il layout di una [[Vettura di Formula 1|macchina]] considerando prima di tutto l'aerodinamica e cercando, poi, di aggiungere attorno ad essa le parti meccaniche. Non sono mai riuscito a capire come fa la gente a procedere in modo diverso. [...] non ho mai veramente capito come sia possibile avere un reparto meccanico che non lavora a strettissimo contatto con il reparto aerodinamico. E si vede. Si vedono macchine per le quali è chiaro che l'ingegnere aerodinamico non ha comunicato con il progettista capo e il risultato assomiglia a un... cammello. Mi sono laureato nel 1980, molto prima che i sistemi Cad [computer-aided design, ''ndr''] fossero perfino immaginati nell'ambiente del motor racing. [...] Probabilmente, ad eccezione del mio, tutti i tavoli da disegno erano già scomparsi dalla F.1 alla metà degli Anni '90. Il passaggio è stato veloce. Ma in un certo senso non è importante il tavolo da disegno, per me è solo un modo per afferrare i pensieri, buttarli giù con uno strumento, svilupparli con quello stesso strumento e poi, se si tratta di un'idea aerodinamica passarla al Cad e alla galleria del vento.
*La [[Red Bull RB5|RB5]] del 2009 in effetti era piuttosto buona per la nuova normativa di quella stagione che doveva apparentemente ridurre la deportanza ed era inferiore solo alla BrawnGP col suo controverso doppio diffusore doppio. Sfortunatamente non ci sono classi in F.1, ma la Rb5 era l'auto più veloce... di tutte quelle con un singolo diffusore.
{{Int|''[https://www.formulapassion.it/f1/f1-news/newey-dopo-morte-senna-pensai-smettere-williams-fw16-piantone-sterzo-imola-1994 Newey: "Williams FW16 aerodinamicamente instabile, le pole erano solo merito di Senna"]''|Citato in Alessandro Prada, ''formulapassion.it'', 1º maggio 2024.|h=4}}
*{{NDR|Sulla [[Williams FW16]]}} La macchina era molto, molto difficile da guidare, e più una pista era accidentata, peggio era.
*Dopo la morte di Senna ho pensato di smettere, se non hai questi pensieri, se non ti metti in discussione dopo una simile tragedia, c'è qualcosa di sbagliato in te. Ma se io e il direttore tecnico Patrick Head ci fossimo fermati, tutto alla Williams sarebbe crollato.
*{{NDR|Sull'incidente di Senna al [[Gran Premio di San Marino 1994]]}} Non avremmo mai dovuto apportare modifiche del genere allo sterzo in pista, sento ancora un certo grado di responsabilità per la morte di Ayrton, ma nessun senso di colpa. Per me è molto probabile che la vettura non sia uscita di strada a causa della rottura del piantone dello sterzo. La gomma posteriore destra probabilmente aveva una foratura lenta a causa del passaggio sui detriti. Se dovessi scegliere una causa dell'incidente, indicherei quella gomma. Ayrton restò a tutto gas per mezzo secondo, poi ha ridotto al 50%, successivamente ha tolto il piede dal gas e ha frenato. La logica direbbe che se si fosse rotto lo sterzo, avrebbe frenato immediatamente.
*{{NDR|Sulla Williams FW16}} Avevo calcolato male l'aerodinamica della vettura. La finestra in cui la vettura lavorava era troppo piccola. Mi sono fermato in pista {{NDR|durante i test precampionato a Nogaro}} e ho osservato la nostra macchina. [...] I fianchetti erano troppo lunghi. Di conseguenza, il flusso d'aria nel diffusore si strappava quando la vettura si abbassava all'anteriore, perché l'estremità anteriore dei sidepods era troppo vicina alla pista. Oggi sembra ridicolo, ma all'epoca non avevamo gli strumenti per riconoscere in anticipo il problema nella galleria del vento.
*{{NDR|Sulla Williams FW16}} La nostra vettura è stata in pole position in tutte e tre le gare {{NDR|d'inizio stagione 1994}}, ma dobbiamo ringraziare solo Ayrton per questo. Nessun altro pilota avrebbe potuto farlo con questa vettura.
==Citazioni su Adrian Newey==
*Ad un certo punto della stagione può capitare che si siano esaurite le idee per evolvere un concetto e la macchina non cresce più. Quello che sorprende di Adrian Newey è che ne ha sempre una pronta nel cappello. ([[Jarno Trulli]])
*Adrian va in ogni area in cui vuole essere in grado di interagire con tutti. È un'opportunità per lui di essere in grado di entrare in piccoli dettagli in alcune aree. Quando fai il tuo lavoro e hai qualcuno al fianco che conosci bene, se fai quel passo indietro può essere un enorme vantaggio. ([[Pierre Waché]])
===[[Ivan Capelli]]===
*Adrian è il migliore. Cosa lo rende il migliore? La sua continuità. Lui è il migliore di tutti perchè è il più continuo. È la caratteristica che distingue i migliori, ovvero restare in alto per più tempo possibile e Newey lo sta facendo. Se pensiamo che con Williams ha vinto, è andato alla McLaren ed ha vinto, è passato alla Red Bull... Ed ha vinto! I risultati parlano per lui e stiamo parlando di più di una decade di vittorie.
*Newey era votato all'aerodinamica e qualsiasi elemento della vettura, pilota compreso, doveva essere votato e perfino sacrificato ad essa. Faccio un esempio su tutti: per quanto riguarda i volanti, nei Gp lo stato dell'arte era rappresentato dalla McLaren, che ne usava una padella da 28 centimetri di diametro. Roba bella comoda da manovrare. Ebbene, noi con Newey, visto l'abitacolo angusto e al limite dell’abitabilità, eravamo costretti a usare un volante da 25 centimetri, che, senza servosterzo, doveva essere azionato in tutto e per tutto con la forza delle sole braccia ed era una vera tortura.
*Per quanto mi riguarda, Adrian Newey è un genialoide. Perchè solo lui può pensare a determinate soluzioni e le vetture che ha progettato lo stanno a dimostrare. [...] In più è maniacale: ad ogni parco chiuso è sempre lì a guardare le proprie monoposto per cercare di studiarne dettagli ed il comportamento in pista. È anche in queste cose che si può comprendere quanto sia davvero un grande.
*Ricordo nel 1988, ai primi giri con la sua monoposto, capii d'essere di fronte a una filosofia costruttiva nuova e ben diversa dalle altre. Ebbi la sensazione da lì in poi di guidare vetture pensate da uno che aveva qualcosa in più degli altri. La sua grande fortuna, chiusa la parentesi con la Leyton House [...], fu l'ingaggio da parte della Williams, dove incontrò Patrick Head, che seppe razionalizzare e ricondurre sul piano della sostenibilità pratica gli orientamenti estremi dello stesso Newey.
==Note==
;Annotazioni
<references group="N"/>
;Fonti
<references/>
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Newey, Adrian}}
[[Categoria:Ingegneri britannici]]
n491c6fvcumpvaixg0p5otuk03nrct5
Esseni
0
120479
1382838
1071449
2025-07-10T14:57:05Z
Gaux
18878
Elia Benamozegh
1382838
wikitext
text/x-wiki
{{voce tematica}}
[[File:Dead Sea Scroll 109, Qohelet or Ecclesiastes, from Qumran Cave 4, at the Jordan Museum in Amman.jpg|thumb|Rotoli del Mar Morto]]
Citazioni sugli '''Esseni'''.
*Fu detto da alcuni che l'Essenismo generò i [[Cabala|Cabalisti]] e gli [[Gnosticismo|Gnostici]]: gli Esseni, che accomodarono il Cristianesimo alle loro vecchie dottrine, diventarono Gnostici: Gli Esseni che rimasero ebrei, diventarono Cabalisti: così l'Essenismo morì dando alla luce questi due gemelli poderosissimi: Cabala e Gnosticismo. ([[Ulisse Bacci]])
*Gli Esseni, dei quali giova occuparsi un po' per i rapporti o vincoli che, a mente di alcuni, {{sic|gli}} ricollegano con la moderna Massoneria, avevano già fama di istituzione quasi due secoli innanzi il diffondersi del Cristianesimo. Come afferma Giuseppe Flavio, gli Esseni furono figli diretti e legittimi della religione giudaica e probabilmente la parte più eletta del fariseismo, perché non si restringevano all'arida interpretazione delle scritture, ma da quelle derivavano le regole della vita, così che non una scuola, ma furono un'istituzione intesa precipuamente ad affratellare gli uomini, moralizzandoli col lavoro. ([[Ulisse Bacci]])
*Gli Esseni osservavano rigidamente la legge mosaica. Praticavano il bagno rituale per motivi di purezza e si mantenevano per lo più isolati dal resto del popolo ebraico. ([[Ernest O. Hauser]])
*Gli Esseni sono dunque Giudei di nascita, ma più degli altri sono legati da un affetto reciproco. Essi respingono il piacere come un vizio e al contrario considerano virtù la continenza e il controllo delle passioni. Per se stessi disdegnano il matrimonio ma accolgono i figli altrui quando sono ancora in tenera età per avviarli agli studi: li considerano come parenti e imprimono in loro le proprie abitudini. Fanno così non certo con l'intenzione di abolire il matrimonio e d'interrompere la prosecuzione della specie, ma per guardarsi dalla lascivia delle donne. Essi inoltre disprezzano la ricchezza e mettono ammirevolmente in comune i loro beni, ragion per cui sarebbe impossibile trovare qualcuno che spicca sugli altri perché più ricco. ([[Porfirio]])
*Il giuramento degli Esseni un'altra clausola conteneva che noi dobbiamo esaminare. Non solo volevano generosa trasmissione agli iniziati, non solo volevano ogni cognizione interdetta a chi nol fosse; ma volevano fedele eziandio ed inalterato {{sic|lo}} insegnamento; ma giuravano eziandio di comunicare le dottrine religiose ''nella guisa stessa'' che erangli state insegnate. Potrebbe darsi riscontro più evidente coi costumi, colle regole, colla pratica dei [[Farisei]]? Havvi nulla di più provato, di più costante della fedeltà, quasi non dissi servile, che ponevano i Farisei nella trasmissione delle ricevute dottrine? ([[Elia Benamozegh]])
*Le raccontai nei minimi particolari come [...] ero stato accolto presso degli esseni, per la maggior parte israeliti, che, per mezzo della musica e di antichi canti ebraici, avevano fatto crescere delle piante nel giro di mezz'ora. ([[Georges Ivanovič Gurdjieff]])
*Secondo la ''Regola della Comunità'', riportata in uno dei manoscritti del Mar Morto, la vita comunitaria era rigorosamente organizzata. Tutte le proprietà erano in comune. Gli aspiranti adepti dovevano sottoporsi a lungo apprendistato prima di essere accolti come membri a pieno titolo. Il neofita prestava «un terribile giuramento» con cui si impegnava a odiare in eterno gli operatori di ingiustizie. ([[Ernest O. Hauser]])
==Altri progetti==
{{interprogetto|preposizione=sugli|w_preposizione=riguardante gli}}
[[Categoria:Correnti ebraiche]]
[[Categoria:Storia del cristianesimo]]
h7cywykh1t7pkkizyk918tbsgpwli6e
Arno Kompatscher
0
140686
1382865
1382611
2025-07-11T02:52:14Z
Danyele
19198
/* Citazioni di Arno Kompatscher */ fix
1382865
wikitext
text/x-wiki
[[File:Arno Kompatscher 2015.jpg|thumb|Arno Kompatscher]]
'''Arno Kompatscher''' (1971 – vivente), politico italiano.
==Citazioni di Arno Kompatscher==
*Il [[Passo dello Stelvio]] è un simbolo di come si possano superare i confini geografici, linguistici e nazionali<ref>Citato in Francesco Mariucci, ''[https://corrieredellaltoadige.corriere.it/notizie/cronaca/25_luglio_07/i-200-anni-del-passo-dello-stelvio-festa-con-bici-e-auto-d-epoca-un-simbolo-per-superare-i-confini-ma-la-sfida-e-il-traffico-56896a4f-ffb6-40b0-ac48-84ec8d978xlk.shtml I 200 anni del Passo dello Stelvio, festa con bici e auto d'epoca: «Un simbolo per superare i confini ma la sfida è il traffico»]'', ''corrieredellaltoadige.corriere.it'', 7 luglio 2025.</ref>
*La funzione di tutela dell'[[Austria]] è uno dei pilastri fondamentali che garantiscono l'autonomia dell'[[Alto Adige]] e che la caratterizzano rispetto a tutte le altre in virtù dell'ancoraggio internazionale previsto dall'accordo di Parigi.<ref>Citato in Francesco Mariucci, ''[http://www.repubblica.it/esteri/2017/12/18/news/austria_il_fpoe_conferma_doppio_passaporto_a_italiani_altoatesini_dal_2018_-184485062/ Austria, il Fpoe insiste: "Doppio passaporto a italiani altoatesini dal 2018"]'', ''repubblica.it'', 18 dicembre 2017.</ref>
==Note==
<references />
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{s}}
{{DEFAULTSORT:Kompatscher, Arno}}
[[Categoria:Politici italiani]]
o1fo6rrwqsiefumrb3s9id5cpwppqjg
1382866
1382865
2025-07-11T02:52:54Z
Danyele
19198
/* Citazioni di Arno Kompatscher */ punteggiatura
1382866
wikitext
text/x-wiki
[[File:Arno Kompatscher 2015.jpg|thumb|Arno Kompatscher]]
'''Arno Kompatscher''' (1971 – vivente), politico italiano.
==Citazioni di Arno Kompatscher==
*Il [[Passo dello Stelvio]] è un simbolo di come si possano superare i confini geografici, linguistici e nazionali.<ref>Citato in Francesco Mariucci, ''[https://corrieredellaltoadige.corriere.it/notizie/cronaca/25_luglio_07/i-200-anni-del-passo-dello-stelvio-festa-con-bici-e-auto-d-epoca-un-simbolo-per-superare-i-confini-ma-la-sfida-e-il-traffico-56896a4f-ffb6-40b0-ac48-84ec8d978xlk.shtml I 200 anni del Passo dello Stelvio, festa con bici e auto d'epoca: «Un simbolo per superare i confini ma la sfida è il traffico»]'', ''corrieredellaltoadige.corriere.it'', 7 luglio 2025.</ref>
*La funzione di tutela dell'[[Austria]] è uno dei pilastri fondamentali che garantiscono l'autonomia dell'[[Alto Adige]] e che la caratterizzano rispetto a tutte le altre in virtù dell'ancoraggio internazionale previsto dall'accordo di Parigi.<ref>Citato in Francesco Mariucci, ''[http://www.repubblica.it/esteri/2017/12/18/news/austria_il_fpoe_conferma_doppio_passaporto_a_italiani_altoatesini_dal_2018_-184485062/ Austria, il Fpoe insiste: "Doppio passaporto a italiani altoatesini dal 2018"]'', ''repubblica.it'', 18 dicembre 2017.</ref>
==Note==
<references />
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{s}}
{{DEFAULTSORT:Kompatscher, Arno}}
[[Categoria:Politici italiani]]
b471wcuqevs1r1z65un21a17agua60a
Template:Lingue/Dati
10
148341
1382855
1382762
2025-07-10T21:58:19Z
ItwikiBot
66727
Bot: aggiornamento dati
1382855
wikitext
text/x-wiki
{{#switch:{{{1}}}
|lingua1 = en
|voci1 = 59024
|lingua2 = it
|voci2 = 53283
|lingua3 = pl
|voci3 = 30539
|lingua4 = ru
|voci4 = 17293
|lingua5 = cs
|voci5 = 14725
|lingua6 = et
|voci6 = 13613
|lingua7 = pt
|voci7 = 11944
|lingua8 = uk
|voci8 = 11321
}}
qx8vrbl0buh93itr325ta4xa05ifb64
Elia Benamozegh
0
155201
1382807
974869
2025-07-10T13:40:11Z
Gaux
18878
/* Incipit di Storia degli Esseni: Lezioni */ Explicit
1382807
wikitext
text/x-wiki
[[File:Elijah Benamozegh.jpg|thumb|Elia Benamozegh]]
'''Elia Benamozegh''' (1823 – 1900), rabbino, esegeta e cabalista italiano.
==[[Incipit]] di ''Storia degli Esseni: Lezioni''==
Io debbo, diletti giovani, nell'esordire, revocare alla vostra mente quei giorni al mio cuore carissimi, in cui per la prima volta erami conceduto, la parola mia indirizzarvi. Voi il rammentate. Non appena i primi passi muovevamo pel lungo e difficil sentiero, che il bisogno faceasi sentire imperiosissimo, di una logica e razionale divisione del nostro assunto. Simile alle colonne miliarie, che all'animoso viandante additano il cammino percorso, e nuova lena gl'infondono e nuova speme; noi pure, o signori, il cammino nostro in tre grandi stadj, in tre grandi epoche, in tre grandi divisioni partimmo.
==[[Explicit]] di ''Storia degli Esseni: Lezioni''==
Ed a voi una parola ancora pria di separarci. Se fu bello ed onorevole, se fu soave all'animo mio il vedere i miei esordj incoraggiti con tanta affluenza di uditori; se titolo giusto si acquistarono pur essi alla mia gratitudine, egli è certo che l'onore più grande, che l'affetto più sentito spetta a coloro che perseverarono. Grazie vi sien rese, e grazie sincere. Voi muoveste costanti nella via in cui m'inoltrava ; voi porgeste assidui l'orecchio alle mie Lezioni; voi comprendeste quanta importanza si nascondesse per entro a certi studj, che ai frivoli, ai semidotti, agli ameni anco nelle lettere e negli studj, potrebbero sembrare per avventura destituiti di ogni momento; voi toglieste a cuore l'onore di questa città che dopo essersi annunziata al mondo iniziatrice di nuovi studj, imitatrice della seria letteratura germanica, riscuotitrice del sonno che ne gravava le ciglia, sarebbe caduta senza di voi, in onta e in deriso presso l'Ebraismo universale. Imperciocché, s'ella è vera sentenza per ogni culto, ella è verissima e santissima pel culto ebraico. Il vero Tempio, le vere glorie, le vere bellezze, il vero decoro meglio che nei marmi e nei fregi esteriori, sono nell'uomo interno, nel suo sapere, nella sua cultura, negli studj in cui si adopera, nel Tempio, a tutto dire, dell'animo suo, senza di cui ogni pompa esteriore è vana e ridicola ostentazione di Fede, di Religione bugiarda.
==Bibliografia==
*Elia Benamozegh, ''[https://www.gutenberg.org/files/49079/49079-h/49079-h.htm Storia degli Esseni: Lezioni]'', Le Monnier, 1865.
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
{{Stub}}
{{DEFAULTSORT:Benamozegh, Elia}}
[[Categoria:Rabbini italiani]]
4iixl1dnec7opeeoj6m7z7qslj25uod
1382808
1382807
2025-07-10T13:42:55Z
Gaux
18878
/* Explicit di Storia degli Esseni: Lezioni */ corsivo
1382808
wikitext
text/x-wiki
[[File:Elijah Benamozegh.jpg|thumb|Elia Benamozegh]]
'''Elia Benamozegh''' (1823 – 1900), rabbino, esegeta e cabalista italiano.
==[[Incipit]] di ''Storia degli Esseni: Lezioni''==
Io debbo, diletti giovani, nell'esordire, revocare alla vostra mente quei giorni al mio cuore carissimi, in cui per la prima volta erami conceduto, la parola mia indirizzarvi. Voi il rammentate. Non appena i primi passi muovevamo pel lungo e difficil sentiero, che il bisogno faceasi sentire imperiosissimo, di una logica e razionale divisione del nostro assunto. Simile alle colonne miliarie, che all'animoso viandante additano il cammino percorso, e nuova lena gl'infondono e nuova speme; noi pure, o signori, il cammino nostro in tre grandi stadj, in tre grandi epoche, in tre grandi divisioni partimmo.
==[[Explicit]] di ''Storia degli Esseni: Lezioni''==
Ed a voi una parola ancora pria di separarci. Se fu bello ed onorevole, se fu soave all'animo mio il vedere i miei esordj incoraggiti con tanta affluenza di uditori; se titolo giusto si acquistarono pur essi alla mia gratitudine, egli è certo che l'onore più grande, che l'affetto più sentito spetta a coloro che perseverarono. Grazie vi sien rese, e grazie sincere. Voi muoveste costanti nella via in cui m'inoltrava ; voi porgeste assidui l'orecchio alle mie Lezioni; voi comprendeste quanta importanza si nascondesse per entro a certi studj, che ai frivoli, ai semidotti, agli ameni anco nelle lettere e negli studj, potrebbero sembrare per avventura destituiti di ogni momento; voi toglieste a cuore l'onore di questa città che dopo essersi annunziata al mondo iniziatrice di nuovi studj, imitatrice della seria letteratura germanica, riscuotitrice del sonno che ne gravava le ciglia, sarebbe caduta senza di voi, in onta e in deriso presso l'Ebraismo universale. Imperciocché, s'ella è vera sentenza per ogni culto, ella è verissima e santissima pel culto ebraico. Il vero Tempio, le vere glorie, le vere bellezze, il vero decoro meglio che nei marmi e nei fregi esteriori, sono nell'uomo interno, nel suo sapere, nella sua cultura, negli studj in cui si adopera, nel Tempio, a tutto dire, dell'animo suo, senza di cui ogni pompa esteriore è vana e ridicola ostentazione di ''Fede'', di ''Religione'' bugiarda.
==Bibliografia==
*Elia Benamozegh, ''[https://www.gutenberg.org/files/49079/49079-h/49079-h.htm Storia degli Esseni: Lezioni]'', Le Monnier, 1865.
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
{{Stub}}
{{DEFAULTSORT:Benamozegh, Elia}}
[[Categoria:Rabbini italiani]]
nqoi4zcsafgofqoo3ae6r3hj4la4ykk
1382810
1382808
2025-07-10T13:45:02Z
Gaux
18878
/* Explicit di Storia degli Esseni: Lezioni */ typo
1382810
wikitext
text/x-wiki
[[File:Elijah Benamozegh.jpg|thumb|Elia Benamozegh]]
'''Elia Benamozegh''' (1823 – 1900), rabbino, esegeta e cabalista italiano.
==[[Incipit]] di ''Storia degli Esseni: Lezioni''==
Io debbo, diletti giovani, nell'esordire, revocare alla vostra mente quei giorni al mio cuore carissimi, in cui per la prima volta erami conceduto, la parola mia indirizzarvi. Voi il rammentate. Non appena i primi passi muovevamo pel lungo e difficil sentiero, che il bisogno faceasi sentire imperiosissimo, di una logica e razionale divisione del nostro assunto. Simile alle colonne miliarie, che all'animoso viandante additano il cammino percorso, e nuova lena gl'infondono e nuova speme; noi pure, o signori, il cammino nostro in tre grandi stadj, in tre grandi epoche, in tre grandi divisioni partimmo.
==[[Explicit]] di ''Storia degli Esseni: Lezioni''==
Ed a voi una parola ancora pria di separarci. Se fu bello ed onorevole, se fu soave all'animo mio il vedere i miei esordj incoraggiti con tanta affluenza di uditori; se titolo giusto si acquistarono pur essi alla mia gratitudine, egli è certo che l'onore più grande, che l'affetto più sentito spetta a coloro che perseverarono. Grazie vi sien rese, e grazie sincere. Voi muoveste costanti nella via in cui m'inoltrava; voi porgeste assidui l'orecchio alle mie Lezioni; voi comprendeste quanta importanza si nascondesse per entro a certi studj, che ai frivoli, ai semidotti, agli ameni anco nelle lettere e negli studj, potrebbero sembrare per avventura destituiti di ogni momento; voi toglieste a cuore l'onore di questa città che dopo essersi annunziata al mondo iniziatrice di nuovi studj, imitatrice della seria letteratura germanica, riscuotitrice del sonno che ne gravava le ciglia, sarebbe caduta senza di voi, in onta e in deriso presso l'Ebraismo universale. Imperciocché, s'ella è vera sentenza per ogni culto, ella è verissima e santissima pel culto ebraico. Il vero Tempio, le vere glorie, le vere bellezze, il vero decoro meglio che nei marmi e nei fregi esteriori, sono nell'uomo interno, nel suo sapere, nella sua cultura, negli studj in cui si adopera, nel Tempio, a tutto dire, dell'animo suo, senza di cui ogni pompa esteriore è vana e ridicola ostentazione di ''Fede'', di ''Religione'' bugiarda.
==Bibliografia==
*Elia Benamozegh, ''[https://www.gutenberg.org/files/49079/49079-h/49079-h.htm Storia degli Esseni: Lezioni]'', Le Monnier, 1865.
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
{{Stub}}
{{DEFAULTSORT:Benamozegh, Elia}}
[[Categoria:Rabbini italiani]]
q2ofhvdhpp6dplvqa1pl9b0xhu8lki0
1382811
1382810
2025-07-10T13:46:11Z
Gaux
18878
/* Bibliografia */ integrazione
1382811
wikitext
text/x-wiki
[[File:Elijah Benamozegh.jpg|thumb|Elia Benamozegh]]
'''Elia Benamozegh''' (1823 – 1900), rabbino, esegeta e cabalista italiano.
==[[Incipit]] di ''Storia degli Esseni: Lezioni''==
Io debbo, diletti giovani, nell'esordire, revocare alla vostra mente quei giorni al mio cuore carissimi, in cui per la prima volta erami conceduto, la parola mia indirizzarvi. Voi il rammentate. Non appena i primi passi muovevamo pel lungo e difficil sentiero, che il bisogno faceasi sentire imperiosissimo, di una logica e razionale divisione del nostro assunto. Simile alle colonne miliarie, che all'animoso viandante additano il cammino percorso, e nuova lena gl'infondono e nuova speme; noi pure, o signori, il cammino nostro in tre grandi stadj, in tre grandi epoche, in tre grandi divisioni partimmo.
==[[Explicit]] di ''Storia degli Esseni: Lezioni''==
Ed a voi una parola ancora pria di separarci. Se fu bello ed onorevole, se fu soave all'animo mio il vedere i miei esordj incoraggiti con tanta affluenza di uditori; se titolo giusto si acquistarono pur essi alla mia gratitudine, egli è certo che l'onore più grande, che l'affetto più sentito spetta a coloro che perseverarono. Grazie vi sien rese, e grazie sincere. Voi muoveste costanti nella via in cui m'inoltrava; voi porgeste assidui l'orecchio alle mie Lezioni; voi comprendeste quanta importanza si nascondesse per entro a certi studj, che ai frivoli, ai semidotti, agli ameni anco nelle lettere e negli studj, potrebbero sembrare per avventura destituiti di ogni momento; voi toglieste a cuore l'onore di questa città che dopo essersi annunziata al mondo iniziatrice di nuovi studj, imitatrice della seria letteratura germanica, riscuotitrice del sonno che ne gravava le ciglia, sarebbe caduta senza di voi, in onta e in deriso presso l'Ebraismo universale. Imperciocché, s'ella è vera sentenza per ogni culto, ella è verissima e santissima pel culto ebraico. Il vero Tempio, le vere glorie, le vere bellezze, il vero decoro meglio che nei marmi e nei fregi esteriori, sono nell'uomo interno, nel suo sapere, nella sua cultura, negli studj in cui si adopera, nel Tempio, a tutto dire, dell'animo suo, senza di cui ogni pompa esteriore è vana e ridicola ostentazione di ''Fede'', di ''Religione'' bugiarda.
==Bibliografia==
*Elia Benamozegh, ''[https://www.gutenberg.org/files/49079/49079-h/49079-h.htm Storia degli Esseni: Lezioni]'', Felice Le Monnier, Firenze, 1865.
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
{{Stub}}
{{DEFAULTSORT:Benamozegh, Elia}}
[[Categoria:Rabbini italiani]]
7pe3ad4ly4s4xky4i4l2ubgqogcmk22
1382818
1382811
2025-07-10T14:06:11Z
Gaux
18878
Citazioni
1382818
wikitext
text/x-wiki
[[File:Elijah Benamozegh.jpg|thumb|Elia Benamozegh]]
'''Elia Benamozegh''' (1823 – 1900), rabbino, esegeta e cabalista italiano.
==[[Incipit]] di ''Storia degli Esseni: Lezioni''==
Io debbo, diletti giovani, nell'esordire, revocare alla vostra mente quei giorni al mio cuore carissimi, in cui per la prima volta erami conceduto, la parola mia indirizzarvi. Voi il rammentate. Non appena i primi passi muovevamo pel lungo e difficil sentiero, che il bisogno faceasi sentire imperiosissimo, di una logica e razionale divisione del nostro assunto. Simile alle colonne miliarie, che all'animoso viandante additano il cammino percorso, e nuova lena gl'infondono e nuova speme; noi pure, o signori, il cammino nostro in tre grandi stadj, in tre grandi epoche, in tre grandi divisioni partimmo.
==Citazioni==
*Vinti nel mondo esteriore, spodestati dal Cristianesimo trionfante, Essenismo e Giudaismo, disperando oggimai di lottare e di vincere, pensarono almeno a conservarsi, a custodire pei tempi avvenire il pensiero, l’idea di cui erano depositari. Ambi lo fecero, ma ognuno in quel modo che più tornava acconcio al suo genio, ai suoi destini: l’Essenismo depose la stola di sacerdote e ispirò le lettere, le scienze, la filosofia della società riformata per comparire di nuovo ed invadere, ad èra meglio opportuna, il dominio istesso della religione e del culto. L’Ebraismo, che il trionfo veduto aveva della forma sorella, ma non meno per questo rivale, che appunto per le affinità che tra esse correvano, doveva ragionevolmente temere di essere da quella avvolto, circonfuso, assorbito, che vedeva il mondo confonderli, immedesimarli nella stessa esecrazione o nello stesso rispetto; l’Ebraismo avendo invano combattuto, osteggiato ciò che dal Cristianesimo lo divideva, pensò a difendersi, a premunirsi contro di quello che al Cristianesimo il congiungeva. (Lezione quarantesimaprima, p. 518.)
==[[Explicit]] di ''Storia degli Esseni: Lezioni''==
Ed a voi una parola ancora pria di separarci. Se fu bello ed onorevole, se fu soave all'animo mio il vedere i miei esordj incoraggiti con tanta affluenza di uditori; se titolo giusto si acquistarono pur essi alla mia gratitudine, egli è certo che l'onore più grande, che l'affetto più sentito spetta a coloro che perseverarono. Grazie vi sien rese, e grazie sincere. Voi muoveste costanti nella via in cui m'inoltrava; voi porgeste assidui l'orecchio alle mie Lezioni; voi comprendeste quanta importanza si nascondesse per entro a certi studj, che ai frivoli, ai semidotti, agli ameni anco nelle lettere e negli studj, potrebbero sembrare per avventura destituiti di ogni momento; voi toglieste a cuore l'onore di questa città che dopo essersi annunziata al mondo iniziatrice di nuovi studj, imitatrice della seria letteratura germanica, riscuotitrice del sonno che ne gravava le ciglia, sarebbe caduta senza di voi, in onta e in deriso presso l'Ebraismo universale. Imperciocché, s'ella è vera sentenza per ogni culto, ella è verissima e santissima pel culto ebraico. Il vero Tempio, le vere glorie, le vere bellezze, il vero decoro meglio che nei marmi e nei fregi esteriori, sono nell'uomo interno, nel suo sapere, nella sua cultura, negli studj in cui si adopera, nel Tempio, a tutto dire, dell'animo suo, senza di cui ogni pompa esteriore è vana e ridicola ostentazione di ''Fede'', di ''Religione'' bugiarda.
==Bibliografia==
*Elia Benamozegh, ''[https://www.gutenberg.org/files/49079/49079-h/49079-h.htm Storia degli Esseni: Lezioni]'', Felice Le Monnier, Firenze, 1865.
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
{{Stub}}
{{DEFAULTSORT:Benamozegh, Elia}}
[[Categoria:Rabbini italiani]]
lel6h408pb66vnh27yw9nugvkzavz4i
1382819
1382818
2025-07-10T14:06:45Z
Gaux
18878
no stub
1382819
wikitext
text/x-wiki
[[File:Elijah Benamozegh.jpg|thumb|Elia Benamozegh]]
'''Elia Benamozegh''' (1823 – 1900), rabbino, esegeta e cabalista italiano.
==[[Incipit]] di ''Storia degli Esseni: Lezioni''==
Io debbo, diletti giovani, nell'esordire, revocare alla vostra mente quei giorni al mio cuore carissimi, in cui per la prima volta erami conceduto, la parola mia indirizzarvi. Voi il rammentate. Non appena i primi passi muovevamo pel lungo e difficil sentiero, che il bisogno faceasi sentire imperiosissimo, di una logica e razionale divisione del nostro assunto. Simile alle colonne miliarie, che all'animoso viandante additano il cammino percorso, e nuova lena gl'infondono e nuova speme; noi pure, o signori, il cammino nostro in tre grandi stadj, in tre grandi epoche, in tre grandi divisioni partimmo.
==Citazioni==
*Vinti nel mondo esteriore, spodestati dal Cristianesimo trionfante, Essenismo e Giudaismo, disperando oggimai di lottare e di vincere, pensarono almeno a conservarsi, a custodire pei tempi avvenire il pensiero, l’idea di cui erano depositari. Ambi lo fecero, ma ognuno in quel modo che più tornava acconcio al suo genio, ai suoi destini: l’Essenismo depose la stola di sacerdote e ispirò le lettere, le scienze, la filosofia della società riformata per comparire di nuovo ed invadere, ad èra meglio opportuna, il dominio istesso della religione e del culto. L’Ebraismo, che il trionfo veduto aveva della forma sorella, ma non meno per questo rivale, che appunto per le affinità che tra esse correvano, doveva ragionevolmente temere di essere da quella avvolto, circonfuso, assorbito, che vedeva il mondo confonderli, immedesimarli nella stessa esecrazione o nello stesso rispetto; l’Ebraismo avendo invano combattuto, osteggiato ciò che dal Cristianesimo lo divideva, pensò a difendersi, a premunirsi contro di quello che al Cristianesimo il congiungeva. (Lezione quarantesimaprima, p. 518.)
==[[Explicit]] di ''Storia degli Esseni: Lezioni''==
Ed a voi una parola ancora pria di separarci. Se fu bello ed onorevole, se fu soave all'animo mio il vedere i miei esordj incoraggiti con tanta affluenza di uditori; se titolo giusto si acquistarono pur essi alla mia gratitudine, egli è certo che l'onore più grande, che l'affetto più sentito spetta a coloro che perseverarono. Grazie vi sien rese, e grazie sincere. Voi muoveste costanti nella via in cui m'inoltrava; voi porgeste assidui l'orecchio alle mie Lezioni; voi comprendeste quanta importanza si nascondesse per entro a certi studj, che ai frivoli, ai semidotti, agli ameni anco nelle lettere e negli studj, potrebbero sembrare per avventura destituiti di ogni momento; voi toglieste a cuore l'onore di questa città che dopo essersi annunziata al mondo iniziatrice di nuovi studj, imitatrice della seria letteratura germanica, riscuotitrice del sonno che ne gravava le ciglia, sarebbe caduta senza di voi, in onta e in deriso presso l'Ebraismo universale. Imperciocché, s'ella è vera sentenza per ogni culto, ella è verissima e santissima pel culto ebraico. Il vero Tempio, le vere glorie, le vere bellezze, il vero decoro meglio che nei marmi e nei fregi esteriori, sono nell'uomo interno, nel suo sapere, nella sua cultura, negli studj in cui si adopera, nel Tempio, a tutto dire, dell'animo suo, senza di cui ogni pompa esteriore è vana e ridicola ostentazione di ''Fede'', di ''Religione'' bugiarda.
==Bibliografia==
*Elia Benamozegh, ''[https://www.gutenberg.org/files/49079/49079-h/49079-h.htm Storia degli Esseni: Lezioni]'', Felice Le Monnier, Firenze, 1865.
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Benamozegh, Elia}}
[[Categoria:Rabbini italiani]]
2g4umb2bz2couuq32a9smjicj0hpxpf
1382821
1382819
2025-07-10T14:09:54Z
Gaux
18878
/* Citazioni */ testo in corsivo
1382821
wikitext
text/x-wiki
[[File:Elijah Benamozegh.jpg|thumb|Elia Benamozegh]]
'''Elia Benamozegh''' (1823 – 1900), rabbino, esegeta e cabalista italiano.
==[[Incipit]] di ''Storia degli Esseni: Lezioni''==
Io debbo, diletti giovani, nell'esordire, revocare alla vostra mente quei giorni al mio cuore carissimi, in cui per la prima volta erami conceduto, la parola mia indirizzarvi. Voi il rammentate. Non appena i primi passi muovevamo pel lungo e difficil sentiero, che il bisogno faceasi sentire imperiosissimo, di una logica e razionale divisione del nostro assunto. Simile alle colonne miliarie, che all'animoso viandante additano il cammino percorso, e nuova lena gl'infondono e nuova speme; noi pure, o signori, il cammino nostro in tre grandi stadj, in tre grandi epoche, in tre grandi divisioni partimmo.
==Citazioni==
*Vinti nel mondo esteriore, spodestati dal Cristianesimo trionfante, ''Essenismo'' e ''Giudaismo'', disperando oggimai di lottare e di vincere, pensarono almeno a conservarsi, a custodire pei tempi avvenire il pensiero, l'idea di cui erano depositari. Ambi lo fecero, ma ognuno in quel modo che più tornava acconcio al suo genio, ai suoi destini: l{{'}}''Essenismo'' depose la stola di sacerdote e ispirò le lettere, le scienze, la filosofia della società riformata per comparire di nuovo ed invadere, ad èra meglio opportuna, il dominio istesso della religione e del culto. L{{'}}''Ebraismo'', che il trionfo veduto aveva della forma sorella, ma non meno per questo rivale, che appunto per le affinità che tra esse correvano, doveva ragionevolmente temere di essere da quella avvolto, circonfuso, assorbito, che vedeva il mondo confonderli, immedesimarli nella stessa esecrazione o nello stesso rispetto; l'Ebraismo avendo invano combattuto, osteggiato ciò che dal Cristianesimo lo divideva, pensò a difendersi, a premunirsi contro di quello che al Cristianesimo il congiungeva. (Lezione quarantesimaprima, p. 518.)
==[[Explicit]] di ''Storia degli Esseni: Lezioni''==
Ed a voi una parola ancora pria di separarci. Se fu bello ed onorevole, se fu soave all'animo mio il vedere i miei esordj incoraggiti con tanta affluenza di uditori; se titolo giusto si acquistarono pur essi alla mia gratitudine, egli è certo che l'onore più grande, che l'affetto più sentito spetta a coloro che perseverarono. Grazie vi sien rese, e grazie sincere. Voi muoveste costanti nella via in cui m'inoltrava; voi porgeste assidui l'orecchio alle mie Lezioni; voi comprendeste quanta importanza si nascondesse per entro a certi studj, che ai frivoli, ai semidotti, agli ameni anco nelle lettere e negli studj, potrebbero sembrare per avventura destituiti di ogni momento; voi toglieste a cuore l'onore di questa città che dopo essersi annunziata al mondo iniziatrice di nuovi studj, imitatrice della seria letteratura germanica, riscuotitrice del sonno che ne gravava le ciglia, sarebbe caduta senza di voi, in onta e in deriso presso l'Ebraismo universale. Imperciocché, s'ella è vera sentenza per ogni culto, ella è verissima e santissima pel culto ebraico. Il vero Tempio, le vere glorie, le vere bellezze, il vero decoro meglio che nei marmi e nei fregi esteriori, sono nell'uomo interno, nel suo sapere, nella sua cultura, negli studj in cui si adopera, nel Tempio, a tutto dire, dell'animo suo, senza di cui ogni pompa esteriore è vana e ridicola ostentazione di ''Fede'', di ''Religione'' bugiarda.
==Bibliografia==
*Elia Benamozegh, ''[https://www.gutenberg.org/files/49079/49079-h/49079-h.htm Storia degli Esseni: Lezioni]'', Felice Le Monnier, Firenze, 1865.
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Benamozegh, Elia}}
[[Categoria:Rabbini italiani]]
2j3hs8vx89y522rkchyno0tkbwhq2fl
1382823
1382821
2025-07-10T14:14:15Z
Gaux
18878
/* Citazioni */ wlink
1382823
wikitext
text/x-wiki
[[File:Elijah Benamozegh.jpg|thumb|Elia Benamozegh]]
'''Elia Benamozegh''' (1823 – 1900), rabbino, esegeta e cabalista italiano.
==[[Incipit]] di ''Storia degli Esseni: Lezioni''==
Io debbo, diletti giovani, nell'esordire, revocare alla vostra mente quei giorni al mio cuore carissimi, in cui per la prima volta erami conceduto, la parola mia indirizzarvi. Voi il rammentate. Non appena i primi passi muovevamo pel lungo e difficil sentiero, che il bisogno faceasi sentire imperiosissimo, di una logica e razionale divisione del nostro assunto. Simile alle colonne miliarie, che all'animoso viandante additano il cammino percorso, e nuova lena gl'infondono e nuova speme; noi pure, o signori, il cammino nostro in tre grandi stadj, in tre grandi epoche, in tre grandi divisioni partimmo.
==Citazioni==
*Vinti nel mondo esteriore, spodestati dal [[Cristianesimo]] trionfante, ''[[Esseni]]smo'' e ''[[Ebraismo|Giudaismo]]'', disperando oggimai di lottare e di vincere, pensarono almeno a conservarsi, a custodire pei tempi avvenire il pensiero, l'idea di cui erano depositari. Ambi lo fecero, ma ognuno in quel modo che più tornava acconcio al suo genio, ai suoi destini: l{{'}}''Essenismo'' depose la stola di sacerdote e ispirò le lettere, le scienze, la filosofia della società riformata per comparire di nuovo ed invadere, ad èra meglio opportuna, il dominio istesso della religione e del culto. L{{'}}''Ebraismo'', che il trionfo veduto aveva della forma sorella, ma non meno per questo rivale, che appunto per le affinità che tra esse correvano, doveva ragionevolmente temere di essere da quella avvolto, circonfuso, assorbito, che vedeva il mondo confonderli, immedesimarli nella stessa esecrazione o nello stesso rispetto; l'Ebraismo avendo invano combattuto, osteggiato ciò che dal Cristianesimo lo divideva, pensò a difendersi, a premunirsi contro di quello che al Cristianesimo il congiungeva. (Lezione quarantesimaprima, p. 518.)
==[[Explicit]] di ''Storia degli Esseni: Lezioni''==
Ed a voi una parola ancora pria di separarci. Se fu bello ed onorevole, se fu soave all'animo mio il vedere i miei esordj incoraggiti con tanta affluenza di uditori; se titolo giusto si acquistarono pur essi alla mia gratitudine, egli è certo che l'onore più grande, che l'affetto più sentito spetta a coloro che perseverarono. Grazie vi sien rese, e grazie sincere. Voi muoveste costanti nella via in cui m'inoltrava; voi porgeste assidui l'orecchio alle mie Lezioni; voi comprendeste quanta importanza si nascondesse per entro a certi studj, che ai frivoli, ai semidotti, agli ameni anco nelle lettere e negli studj, potrebbero sembrare per avventura destituiti di ogni momento; voi toglieste a cuore l'onore di questa città che dopo essersi annunziata al mondo iniziatrice di nuovi studj, imitatrice della seria letteratura germanica, riscuotitrice del sonno che ne gravava le ciglia, sarebbe caduta senza di voi, in onta e in deriso presso l'Ebraismo universale. Imperciocché, s'ella è vera sentenza per ogni culto, ella è verissima e santissima pel culto ebraico. Il vero Tempio, le vere glorie, le vere bellezze, il vero decoro meglio che nei marmi e nei fregi esteriori, sono nell'uomo interno, nel suo sapere, nella sua cultura, negli studj in cui si adopera, nel Tempio, a tutto dire, dell'animo suo, senza di cui ogni pompa esteriore è vana e ridicola ostentazione di ''Fede'', di ''Religione'' bugiarda.
==Bibliografia==
*Elia Benamozegh, ''[https://www.gutenberg.org/files/49079/49079-h/49079-h.htm Storia degli Esseni: Lezioni]'', Felice Le Monnier, Firenze, 1865.
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Benamozegh, Elia}}
[[Categoria:Rabbini italiani]]
hew1b8gtu2kq6v5tqvudhni1cspe2y1
1382828
1382823
2025-07-10T14:26:54Z
Gaux
18878
/* Citazioni */ il giuramento degli Esseni
1382828
wikitext
text/x-wiki
[[File:Elijah Benamozegh.jpg|thumb|Elia Benamozegh]]
'''Elia Benamozegh''' (1823 – 1900), rabbino, esegeta e cabalista italiano.
==[[Incipit]] di ''Storia degli Esseni: Lezioni''==
Io debbo, diletti giovani, nell'esordire, revocare alla vostra mente quei giorni al mio cuore carissimi, in cui per la prima volta erami conceduto, la parola mia indirizzarvi. Voi il rammentate. Non appena i primi passi muovevamo pel lungo e difficil sentiero, che il bisogno faceasi sentire imperiosissimo, di una logica e razionale divisione del nostro assunto. Simile alle colonne miliarie, che all'animoso viandante additano il cammino percorso, e nuova lena gl'infondono e nuova speme; noi pure, o signori, il cammino nostro in tre grandi stadj, in tre grandi epoche, in tre grandi divisioni partimmo.
==Citazioni==
*[...] il giuramento degli Esseni un’altra clausola conteneva che noi dobbiamo esaminare. Non solo volevano generosa trasmissione agli iniziati, non solo volevano ogni cognizione interdetta a chi nol fosse; ma volevano fedele eziandio ed inalterato lo insegnamento; ma giuravano eziandio di comunicare le dottrine religiose nella guisa stessa che erangli state insegnate. Potrebbe darsi riscontro più evidente coi costumi, colle regole, colla pratica dei Farisei? Havvi nulla di più provato, di più costante della fedeltà, quasi non dissi servile, che ponevano i Farisei nella trasmissione delle ricevute dottrine? (Lezione decimasettima, p. 274)
*Vinti nel mondo esteriore, spodestati dal [[Cristianesimo]] trionfante, ''[[Esseni]]smo'' e ''[[Ebraismo|Giudaismo]]'', disperando oggimai di lottare e di vincere, pensarono almeno a conservarsi, a custodire pei tempi avvenire il pensiero, l'idea di cui erano depositari. Ambi lo fecero, ma ognuno in quel modo che più tornava acconcio al suo genio, ai suoi destini: l{{'}}''Essenismo'' depose la stola di sacerdote e ispirò le lettere, le scienze, la filosofia della società riformata per comparire di nuovo ed invadere, ad èra meglio opportuna, il dominio istesso della religione e del culto. L{{'}}''Ebraismo'', che il trionfo veduto aveva della forma sorella, ma non meno per questo rivale, che appunto per le affinità che tra esse correvano, doveva ragionevolmente temere di essere da quella avvolto, circonfuso, assorbito, che vedeva il mondo confonderli, immedesimarli nella stessa esecrazione o nello stesso rispetto; l'Ebraismo avendo invano combattuto, osteggiato ciò che dal Cristianesimo lo divideva, pensò a difendersi, a premunirsi contro di quello che al Cristianesimo il congiungeva. (Lezione quarantesimaprima, p. 518.)
==[[Explicit]] di ''Storia degli Esseni: Lezioni''==
Ed a voi una parola ancora pria di separarci. Se fu bello ed onorevole, se fu soave all'animo mio il vedere i miei esordj incoraggiti con tanta affluenza di uditori; se titolo giusto si acquistarono pur essi alla mia gratitudine, egli è certo che l'onore più grande, che l'affetto più sentito spetta a coloro che perseverarono. Grazie vi sien rese, e grazie sincere. Voi muoveste costanti nella via in cui m'inoltrava; voi porgeste assidui l'orecchio alle mie Lezioni; voi comprendeste quanta importanza si nascondesse per entro a certi studj, che ai frivoli, ai semidotti, agli ameni anco nelle lettere e negli studj, potrebbero sembrare per avventura destituiti di ogni momento; voi toglieste a cuore l'onore di questa città che dopo essersi annunziata al mondo iniziatrice di nuovi studj, imitatrice della seria letteratura germanica, riscuotitrice del sonno che ne gravava le ciglia, sarebbe caduta senza di voi, in onta e in deriso presso l'Ebraismo universale. Imperciocché, s'ella è vera sentenza per ogni culto, ella è verissima e santissima pel culto ebraico. Il vero Tempio, le vere glorie, le vere bellezze, il vero decoro meglio che nei marmi e nei fregi esteriori, sono nell'uomo interno, nel suo sapere, nella sua cultura, negli studj in cui si adopera, nel Tempio, a tutto dire, dell'animo suo, senza di cui ogni pompa esteriore è vana e ridicola ostentazione di ''Fede'', di ''Religione'' bugiarda.
==Bibliografia==
*Elia Benamozegh, ''[https://www.gutenberg.org/files/49079/49079-h/49079-h.htm Storia degli Esseni: Lezioni]'', Felice Le Monnier, Firenze, 1865.
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Benamozegh, Elia}}
[[Categoria:Rabbini italiani]]
5uttbyfb6vuuq9pxkrfipa60na4z3o2
1382829
1382828
2025-07-10T14:29:17Z
Gaux
18878
refusi
1382829
wikitext
text/x-wiki
[[File:Elijah Benamozegh.jpg|thumb|Elia Benamozegh]]
'''Elia Benamozegh''' (1823 – 1900), rabbino, esegeta e cabalista italiano.
==[[Incipit]] di ''Storia degli Esseni: Lezioni''==
Io debbo, diletti giovani, nell'esordire, revocare alla vostra mente quei giorni al mio cuore carissimi, in cui per la prima volta erami conceduto, la parola mia indirizzarvi. Voi il rammentate. Non appena i primi passi muovevamo pel lungo e difficil sentiero, che il bisogno faceasi sentire imperiosissimo, di una logica e razionale divisione del nostro assunto. Simile alle colonne miliarie, che all'animoso viandante additano il cammino percorso, e nuova lena gl'infondono e nuova speme; noi pure, o signori, il cammino nostro in tre grandi stadj, in tre grandi epoche, in tre grandi divisioni partimmo.
==Citazioni==
*[...] il giuramento degli Esseni un'altra clausola conteneva che noi dobbiamo esaminare. Non solo volevano generosa trasmissione agli iniziati, non solo volevano ogni cognizione interdetta a chi nol fosse; ma volevano fedele eziandio ed inalterato lo insegnamento; ma giuravano eziandio di comunicare le dottrine religiose nella guisa stessa che erangli state insegnate. Potrebbe darsi riscontro più evidente coi costumi, colle regole, colla pratica dei Farisei? Havvi nulla di più provato, di più costante della fedeltà, quasi non dissi servile, che ponevano i Farisei nella trasmissione delle ricevute dottrine? (Lezione decimasettima, p. 274)
*Vinti nel mondo esteriore, spodestati dal [[Cristianesimo]] trionfante, ''[[Esseni]]smo'' e ''[[Ebraismo|Giudaismo]]'', disperando oggimai di lottare e di vincere, pensarono almeno a conservarsi, a custodire pei tempi avvenire il pensiero, l'idea di cui erano depositari. Ambi lo fecero, ma ognuno in quel modo che più tornava acconcio al suo genio, ai suoi destini: l{{'}}''Essenismo'' depose la stola di sacerdote e ispirò le lettere, le scienze, la filosofia della società riformata per comparire di nuovo ed invadere, ad èra meglio opportuna, il dominio istesso della religione e del culto. L{{'}}''Ebraismo'', che il trionfo veduto aveva della forma sorella, ma non meno per questo rivale, che appunto per le affinità che tra esse correvano, doveva ragionevolmente temere di essere da quella avvolto, circonfuso, assorbito, che vedeva il mondo confonderli, immedesimarli nella stessa esecrazione o nello stesso rispetto; l'Ebraismo avendo invano combattuto, osteggiato ciò che dal Cristianesimo lo divideva, pensò a difendersi, a premunirsi contro di quello che al Cristianesimo il congiungeva. (Lezione quarantesimaprima, p. 518.)
==[[Explicit]] di ''Storia degli Esseni: Lezioni''==
Ed a voi una parola ancora pria di separarci. Se fu bello ed onorevole, se fu soave all'animo mio il vedere i miei esordj incoraggiti con tanta affluenza di uditori; se titolo giusto si acquistarono pur essi alla mia gratitudine, egli è certo che l'onore più grande, che l'affetto più sentito spetta a coloro che perseverarono. Grazie vi sien rese, e grazie sincere. Voi muoveste costanti nella via in cui m'inoltrava; voi porgeste assidui l'orecchio alle mie Lezioni; voi comprendeste quanta importanza si nascondesse per entro a certi studj, che ai frivoli, ai semidotti, agli ameni anco nelle lettere e negli studj, potrebbero sembrare per avventura destituiti di ogni momento; voi toglieste a cuore l'onore di questa città che dopo essersi annunziata al mondo iniziatrice di nuovi studj, imitatrice della seria letteratura germanica, riscuotitrice del sonno che ne gravava le ciglia, sarebbe caduta senza di voi, in onta e in deriso presso l'Ebraismo universale. Imperciocché, s'ella è vera sentenza per ogni culto, ella è verissima e santissima pel culto ebraico. Il vero Tempio, le vere glorie, le vere bellezze, il vero decoro meglio che nei marmi e nei fregi esteriori, sono nell'uomo interno, nel suo sapere, nella sua cultura, negli studj in cui si adopera, nel Tempio, a tutto dire, dell'animo suo, senza di cui ogni pompa esteriore è vana e ridicola ostentazione di ''Fede'', di ''Religione'' bugiarda.
==Bibliografia==
*Elia Benamozegh, ''[https://www.gutenberg.org/files/49079/49079-h/49079-h.htm Storia degli Esseni: Lezioni]'', Felice Le Monnier, Firenze, 1865.
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Benamozegh, Elia}}
[[Categoria:Rabbini italiani]]
9hapm9ccdhc93zykvqcie7eddy54s45
1382831
1382829
2025-07-10T14:31:08Z
Gaux
18878
/* Citazioni */ typo, sic, wlink
1382831
wikitext
text/x-wiki
[[File:Elijah Benamozegh.jpg|thumb|Elia Benamozegh]]
'''Elia Benamozegh''' (1823 – 1900), rabbino, esegeta e cabalista italiano.
==[[Incipit]] di ''Storia degli Esseni: Lezioni''==
Io debbo, diletti giovani, nell'esordire, revocare alla vostra mente quei giorni al mio cuore carissimi, in cui per la prima volta erami conceduto, la parola mia indirizzarvi. Voi il rammentate. Non appena i primi passi muovevamo pel lungo e difficil sentiero, che il bisogno faceasi sentire imperiosissimo, di una logica e razionale divisione del nostro assunto. Simile alle colonne miliarie, che all'animoso viandante additano il cammino percorso, e nuova lena gl'infondono e nuova speme; noi pure, o signori, il cammino nostro in tre grandi stadj, in tre grandi epoche, in tre grandi divisioni partimmo.
==Citazioni==
*[...] il giuramento degli [[Esseni]] un'altra clausola conteneva che noi dobbiamo esaminare. Non solo volevano generosa trasmissione agli iniziati, non solo volevano ogni cognizione interdetta a chi nol fosse; ma volevano fedele eziandio ed inalterato {{sic|lo}} insegnamento; ma giuravano eziandio di comunicare le dottrine religiose ''nella guisa stessa'' che erangli state insegnate. Potrebbe darsi riscontro più evidente coi costumi, colle regole, colla pratica dei [[Farisei]]? Havvi nulla di più provato, di più costante della fedeltà, quasi non dissi servile, che ponevano i Farisei nella trasmissione delle ricevute dottrine? (Lezione decimasettima, p. 274)
*Vinti nel mondo esteriore, spodestati dal [[Cristianesimo]] trionfante, ''Essenismo'' e ''[[Ebraismo|Giudaismo]]'', disperando oggimai di lottare e di vincere, pensarono almeno a conservarsi, a custodire pei tempi avvenire il pensiero, l'idea di cui erano depositari. Ambi lo fecero, ma ognuno in quel modo che più tornava acconcio al suo genio, ai suoi destini: l{{'}}''Essenismo'' depose la stola di sacerdote e ispirò le lettere, le scienze, la filosofia della società riformata per comparire di nuovo ed invadere, ad èra meglio opportuna, il dominio istesso della religione e del culto. L{{'}}''Ebraismo'', che il trionfo veduto aveva della forma sorella, ma non meno per questo rivale, che appunto per le affinità che tra esse correvano, doveva ragionevolmente temere di essere da quella avvolto, circonfuso, assorbito, che vedeva il mondo confonderli, immedesimarli nella stessa esecrazione o nello stesso rispetto; l'Ebraismo avendo invano combattuto, osteggiato ciò che dal Cristianesimo lo divideva, pensò a difendersi, a premunirsi contro di quello che al Cristianesimo il congiungeva. (Lezione quarantesimaprima, p. 518.)
==[[Explicit]] di ''Storia degli Esseni: Lezioni''==
Ed a voi una parola ancora pria di separarci. Se fu bello ed onorevole, se fu soave all'animo mio il vedere i miei esordj incoraggiti con tanta affluenza di uditori; se titolo giusto si acquistarono pur essi alla mia gratitudine, egli è certo che l'onore più grande, che l'affetto più sentito spetta a coloro che perseverarono. Grazie vi sien rese, e grazie sincere. Voi muoveste costanti nella via in cui m'inoltrava; voi porgeste assidui l'orecchio alle mie Lezioni; voi comprendeste quanta importanza si nascondesse per entro a certi studj, che ai frivoli, ai semidotti, agli ameni anco nelle lettere e negli studj, potrebbero sembrare per avventura destituiti di ogni momento; voi toglieste a cuore l'onore di questa città che dopo essersi annunziata al mondo iniziatrice di nuovi studj, imitatrice della seria letteratura germanica, riscuotitrice del sonno che ne gravava le ciglia, sarebbe caduta senza di voi, in onta e in deriso presso l'Ebraismo universale. Imperciocché, s'ella è vera sentenza per ogni culto, ella è verissima e santissima pel culto ebraico. Il vero Tempio, le vere glorie, le vere bellezze, il vero decoro meglio che nei marmi e nei fregi esteriori, sono nell'uomo interno, nel suo sapere, nella sua cultura, negli studj in cui si adopera, nel Tempio, a tutto dire, dell'animo suo, senza di cui ogni pompa esteriore è vana e ridicola ostentazione di ''Fede'', di ''Religione'' bugiarda.
==Bibliografia==
*Elia Benamozegh, ''[https://www.gutenberg.org/files/49079/49079-h/49079-h.htm Storia degli Esseni: Lezioni]'', Felice Le Monnier, Firenze, 1865.
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Benamozegh, Elia}}
[[Categoria:Rabbini italiani]]
548myt6ebkmcq4wuydb623zhbdyg86i
1382835
1382831
2025-07-10T14:46:38Z
Gaux
18878
/* Citazioni */ il culto di Maria
1382835
wikitext
text/x-wiki
[[File:Elijah Benamozegh.jpg|thumb|Elia Benamozegh]]
'''Elia Benamozegh''' (1823 – 1900), rabbino, esegeta e cabalista italiano.
==[[Incipit]] di ''Storia degli Esseni: Lezioni''==
Io debbo, diletti giovani, nell'esordire, revocare alla vostra mente quei giorni al mio cuore carissimi, in cui per la prima volta erami conceduto, la parola mia indirizzarvi. Voi il rammentate. Non appena i primi passi muovevamo pel lungo e difficil sentiero, che il bisogno faceasi sentire imperiosissimo, di una logica e razionale divisione del nostro assunto. Simile alle colonne miliarie, che all'animoso viandante additano il cammino percorso, e nuova lena gl'infondono e nuova speme; noi pure, o signori, il cammino nostro in tre grandi stadj, in tre grandi epoche, in tre grandi divisioni partimmo.
==Citazioni==
*[...] il giuramento degli [[Esseni]] un'altra clausola conteneva che noi dobbiamo esaminare. Non solo volevano generosa trasmissione agli iniziati, non solo volevano ogni cognizione interdetta a chi nol fosse; ma volevano fedele eziandio ed inalterato {{sic|lo}} insegnamento; ma giuravano eziandio di comunicare le dottrine religiose ''nella guisa stessa'' che erangli state insegnate. Potrebbe darsi riscontro più evidente coi costumi, colle regole, colla pratica dei [[Farisei]]? Havvi nulla di più provato, di più costante della fedeltà, quasi non dissi servile, che ponevano i Farisei nella trasmissione delle ricevute dottrine? (Lezione decimasettima, p. 274)
*Si accusano oggi i Gesuiti di aver effemminato il cristianesimo introducendovi il culto di Maria, e troppo più alto elevando, che non s'addica, il seggio di Colei che fu a Cristo e figlia e sposa e madre, secondo la sentenza Manzoniana. Tuona contro di essi Gioberti, e adulteratori li chiama insieme ad altri del dogma e della fisonomia del cristianesimo. E pure, sel tolleri in pace la sua grand'anima, i Gesuiti, se non hanno ragione, non hanno nemmeno tutta la colpa che gli si vuol affibbiare. Il culto di Maria è antico antichissimo più che non si crede. E non solo fu culto secondario e di dulia, ma primario e di latria, se si risale a' prischi secoli e presso i cristiani d'Oriente, specialmente fra gli Arabi. (Lezione ventesimoquarta, p. 348)
*Vinti nel mondo esteriore, spodestati dal [[Cristianesimo]] trionfante, ''Essenismo'' e ''[[Ebraismo|Giudaismo]]'', disperando oggimai di lottare e di vincere, pensarono almeno a conservarsi, a custodire pei tempi avvenire il pensiero, l'idea di cui erano depositari. Ambi lo fecero, ma ognuno in quel modo che più tornava acconcio al suo genio, ai suoi destini: l{{'}}''Essenismo'' depose la stola di sacerdote e ispirò le lettere, le scienze, la filosofia della società riformata per comparire di nuovo ed invadere, ad èra meglio opportuna, il dominio istesso della religione e del culto. L{{'}}''Ebraismo'', che il trionfo veduto aveva della forma sorella, ma non meno per questo rivale, che appunto per le affinità che tra esse correvano, doveva ragionevolmente temere di essere da quella avvolto, circonfuso, assorbito, che vedeva il mondo confonderli, immedesimarli nella stessa esecrazione o nello stesso rispetto; l'Ebraismo avendo invano combattuto, osteggiato ciò che dal Cristianesimo lo divideva, pensò a difendersi, a premunirsi contro di quello che al Cristianesimo il congiungeva. (Lezione quarantesimaprima, p. 518.)
==[[Explicit]] di ''Storia degli Esseni: Lezioni''==
Ed a voi una parola ancora pria di separarci. Se fu bello ed onorevole, se fu soave all'animo mio il vedere i miei esordj incoraggiti con tanta affluenza di uditori; se titolo giusto si acquistarono pur essi alla mia gratitudine, egli è certo che l'onore più grande, che l'affetto più sentito spetta a coloro che perseverarono. Grazie vi sien rese, e grazie sincere. Voi muoveste costanti nella via in cui m'inoltrava; voi porgeste assidui l'orecchio alle mie Lezioni; voi comprendeste quanta importanza si nascondesse per entro a certi studj, che ai frivoli, ai semidotti, agli ameni anco nelle lettere e negli studj, potrebbero sembrare per avventura destituiti di ogni momento; voi toglieste a cuore l'onore di questa città che dopo essersi annunziata al mondo iniziatrice di nuovi studj, imitatrice della seria letteratura germanica, riscuotitrice del sonno che ne gravava le ciglia, sarebbe caduta senza di voi, in onta e in deriso presso l'Ebraismo universale. Imperciocché, s'ella è vera sentenza per ogni culto, ella è verissima e santissima pel culto ebraico. Il vero Tempio, le vere glorie, le vere bellezze, il vero decoro meglio che nei marmi e nei fregi esteriori, sono nell'uomo interno, nel suo sapere, nella sua cultura, negli studj in cui si adopera, nel Tempio, a tutto dire, dell'animo suo, senza di cui ogni pompa esteriore è vana e ridicola ostentazione di ''Fede'', di ''Religione'' bugiarda.
==Bibliografia==
*Elia Benamozegh, ''[https://www.gutenberg.org/files/49079/49079-h/49079-h.htm Storia degli Esseni: Lezioni]'', Felice Le Monnier, Firenze, 1865.
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Benamozegh, Elia}}
[[Categoria:Rabbini italiani]]
owzedns74bety86aykpsmfdies8hxq5
1382836
1382835
2025-07-10T14:48:10Z
Gaux
18878
/* Citazioni */ wlink
1382836
wikitext
text/x-wiki
[[File:Elijah Benamozegh.jpg|thumb|Elia Benamozegh]]
'''Elia Benamozegh''' (1823 – 1900), rabbino, esegeta e cabalista italiano.
==[[Incipit]] di ''Storia degli Esseni: Lezioni''==
Io debbo, diletti giovani, nell'esordire, revocare alla vostra mente quei giorni al mio cuore carissimi, in cui per la prima volta erami conceduto, la parola mia indirizzarvi. Voi il rammentate. Non appena i primi passi muovevamo pel lungo e difficil sentiero, che il bisogno faceasi sentire imperiosissimo, di una logica e razionale divisione del nostro assunto. Simile alle colonne miliarie, che all'animoso viandante additano il cammino percorso, e nuova lena gl'infondono e nuova speme; noi pure, o signori, il cammino nostro in tre grandi stadj, in tre grandi epoche, in tre grandi divisioni partimmo.
==Citazioni==
*[...] il giuramento degli [[Esseni]] un'altra clausola conteneva che noi dobbiamo esaminare. Non solo volevano generosa trasmissione agli iniziati, non solo volevano ogni cognizione interdetta a chi nol fosse; ma volevano fedele eziandio ed inalterato {{sic|lo}} insegnamento; ma giuravano eziandio di comunicare le dottrine religiose ''nella guisa stessa'' che erangli state insegnate. Potrebbe darsi riscontro più evidente coi costumi, colle regole, colla pratica dei [[Farisei]]? Havvi nulla di più provato, di più costante della fedeltà, quasi non dissi servile, che ponevano i Farisei nella trasmissione delle ricevute dottrine? (Lezione decimasettima, p. 274)
*Si accusano oggi i [[Compagnia di Gesù|Gesuiti]] di aver effemminato il cristianesimo introducendovi il culto di [[Maria]], e troppo più alto elevando, che non s'addica, il seggio di Colei che fu a Cristo e figlia e sposa e madre, secondo la sentenza Manzoniana. Tuona contro di essi [[Vincenzo Gioberti|Gioberti]], e adulteratori li chiama insieme ad altri del dogma e della fisonomia del cristianesimo. E pure, sel tolleri in pace la sua grand'anima, i Gesuiti, se non hanno ragione, non hanno nemmeno tutta la colpa che gli si vuol affibbiare. Il culto di Maria è antico antichissimo più che non si crede. E non solo fu culto secondario e di dulia, ma primario e di latria, se si risale a' prischi secoli e presso i cristiani d'Oriente, specialmente fra gli Arabi. (Lezione ventesimoquarta, p. 348)
*Vinti nel mondo esteriore, spodestati dal [[Cristianesimo]] trionfante, ''Essenismo'' e ''[[Ebraismo|Giudaismo]]'', disperando oggimai di lottare e di vincere, pensarono almeno a conservarsi, a custodire pei tempi avvenire il pensiero, l'idea di cui erano depositari. Ambi lo fecero, ma ognuno in quel modo che più tornava acconcio al suo genio, ai suoi destini: l{{'}}''Essenismo'' depose la stola di sacerdote e ispirò le lettere, le scienze, la filosofia della società riformata per comparire di nuovo ed invadere, ad èra meglio opportuna, il dominio istesso della religione e del culto. L{{'}}''Ebraismo'', che il trionfo veduto aveva della forma sorella, ma non meno per questo rivale, che appunto per le affinità che tra esse correvano, doveva ragionevolmente temere di essere da quella avvolto, circonfuso, assorbito, che vedeva il mondo confonderli, immedesimarli nella stessa esecrazione o nello stesso rispetto; l'Ebraismo avendo invano combattuto, osteggiato ciò che dal Cristianesimo lo divideva, pensò a difendersi, a premunirsi contro di quello che al Cristianesimo il congiungeva. (Lezione quarantesimaprima, p. 518.)
==[[Explicit]] di ''Storia degli Esseni: Lezioni''==
Ed a voi una parola ancora pria di separarci. Se fu bello ed onorevole, se fu soave all'animo mio il vedere i miei esordj incoraggiti con tanta affluenza di uditori; se titolo giusto si acquistarono pur essi alla mia gratitudine, egli è certo che l'onore più grande, che l'affetto più sentito spetta a coloro che perseverarono. Grazie vi sien rese, e grazie sincere. Voi muoveste costanti nella via in cui m'inoltrava; voi porgeste assidui l'orecchio alle mie Lezioni; voi comprendeste quanta importanza si nascondesse per entro a certi studj, che ai frivoli, ai semidotti, agli ameni anco nelle lettere e negli studj, potrebbero sembrare per avventura destituiti di ogni momento; voi toglieste a cuore l'onore di questa città che dopo essersi annunziata al mondo iniziatrice di nuovi studj, imitatrice della seria letteratura germanica, riscuotitrice del sonno che ne gravava le ciglia, sarebbe caduta senza di voi, in onta e in deriso presso l'Ebraismo universale. Imperciocché, s'ella è vera sentenza per ogni culto, ella è verissima e santissima pel culto ebraico. Il vero Tempio, le vere glorie, le vere bellezze, il vero decoro meglio che nei marmi e nei fregi esteriori, sono nell'uomo interno, nel suo sapere, nella sua cultura, negli studj in cui si adopera, nel Tempio, a tutto dire, dell'animo suo, senza di cui ogni pompa esteriore è vana e ridicola ostentazione di ''Fede'', di ''Religione'' bugiarda.
==Bibliografia==
*Elia Benamozegh, ''[https://www.gutenberg.org/files/49079/49079-h/49079-h.htm Storia degli Esseni: Lezioni]'', Felice Le Monnier, Firenze, 1865.
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Benamozegh, Elia}}
[[Categoria:Rabbini italiani]]
tbev4dztvgqdqmzq8glpofqztl74p9h
Wikiquote:GLAM/BEIC/Voci
4
185964
1382798
1382685
2025-07-10T12:29:16Z
Marcella Medici (BEIC)
84396
1382798
wikitext
text/x-wiki
==Voci create nell'ambito del progetto BEIC==
{{vedi anche|w:Progetto:GLAM/BEIC}}
Elenco delle voci create su Wikiquote nell'ambito del [[w:Progetto:GLAM/BEIC|progetto BEIC]], a partire da materiale messo a disposizione dalla [[w:Biblioteca europea di informazione e cultura|Fondazione BEIC]]. Totali: '''424 voci'''<!--, di cui 1 in inglese, 1 in spagnolo, 1 in francese e 1 in latino-->.
{{div col}}
===Persone===
#[[Paolo Monti]] - <small>2014-09-30</small>
#[[Giambattista Vasco]] - <small>2021-08-18</small>
#[[Stefano da San Gregorio]] - <small>2021-08-29</small>
#[[Christoph Scheiner]] - <small>2021-08-30</small>
#[[Gian Rinaldo Carli]] - <small>2021-09-01</small>
#[[Vittorio Saraceno]] - <small>2021-09-05</small>
#[[Federico Sanvitale]] - <small>2021-09-06</small>
#[[Antonio Sangiovanni]] - <small>2021-09-09</small>
#[[Francesco Ricci (matematico)]] - <small>2021-09-11</small>
#[[Charles-Joseph Mathon de la Cour]] - <small>2021-09-11</small>
#[[Filippo Antonio Revelli]] - <small>2021-09-14</small>
#[[Onofrio Puglisi]] - <small>2021-09-22</small>
#[[Bartolomeo Pollastri]] - <small>2021-09-23</small>
#[[Giovanni Battista Pisani]] - <small>2021-09-27</small>
#[[Giovanni Giacomo Pierantoni]] - <small>2021-09-27</small>
#[[Italo Zannier]] - <small>2021-09-29</small>
#[[Auguste Marmont]] - <small>2021-10-11</small>
#[[Giovanni Biagio Amico]] - <small>2021-10-11</small>
#[[Stefano degli Angeli]] - <small>2021-10-12</small>
#[[Benedetto degli Alessandri]] - <small>2021-10-14</small>
#[[Angelo da Vallombrosa]] - <small>2021-10-14</small>
#[[Domenico Benivieni]] - <small>2021-10-14</small>
#[[Pietro di Fabrizio Accolti]] - <small>2021-10-15</small>
#[[Antonio Adamucci]] - <small>2021-10-15</small>
#[[Bernardino Baldi]] - <small>2021-10-15</small>
#[[Cosimo Bartoli]] - <small>2021-10-15</small>
#[[Giusto Bellavitis]] - <small>2021-10-15</small>
#[[Silvio Belli]] - <small>2021-10-15</small>
#[[Abū-Ṭālib Ḫān]] - <small>2021-10-15</small>
#[[Antonio Maria Bordoni]] - <small>2021-10-18</small>
#[[Francesco Saverio Brunetti]] - <small>2021-10-18</small>
#[[Filippo Calandri]] - <small>2021-10-18</small>
#[[Stanislao Canovai]] - <small>2021-10-18</small>
#[[Sigismondo Alberghetti]] - <small>2021-10-18</small>
#[[Giuseppe Antonio Alberti]] - <small>2021-10-18</small>
#[[Giuseppe Averani]] - <small>2021-10-18</small>
#[[Giovanni Maria Bonardo]] - <small>2021-10-18</small>
#[[Lorenzo Camerano]] - <small>2021-10-19</small>
#[[Giuseppe Campani]] - <small>2021-10-19</small>
#[[Domenico Martinelli]] - <small>2021-10-20</small>
#[[Luigi Ferdinando Marsili]] - <small>2021-10-20</small>
#[[Angelo Marchetti]] - <small>2021-10-20</small>
#[[Carlo Antonio Manzini]] - <small>2021-10-20</small>
#[[Antonio Maria Lorgna]] - <small>2021-10-20</small>
#[[Bernardo Pulci]] - <small>2021-10-21</small>
#[[Gustavo Bucchia]] - <small>2021-10-22</small>
#[[Serafino Calindri]] - <small>2021-10-22</small>
#[[Roberto Valturio]] - <small>2021-10-22</small>
#[[Niccolò da Osimo]] - <small>2021-10-22</small>
#[[Alberto Pappiani]] - <small>2021-10-25</small>
#[[Raimondo da Capua]] - <small>2021-10-25</small>
#[[Giordano Ruffo]] - <small>2021-10-25</small>
#[[Panfilo Sasso]] - <small>2021-10-25</small>
#[[Schiavo di Bari]] - <small>2021-10-25</small>
#[[Serafino de' Cimminelli]] - <small>2021-10-25</small>
#[[Giorgio Summaripa]] - <small>2021-10-25</small>
#[[Girolamo Manfredi]] - <small>2021-10-25</small>
#[[Gabriele Capodilista]] - <small>2021-10-25</small>
#[[Lorenzo Spirito Gualtieri]] - <small>2021-10-26</small>
#[[Guglielmo da Saliceto]] - <small>2021-10-26</small>
#[[Jacopo da Cessole]] - <small>2021-10-26</small>
#[[Antonio Matani]] - <small>2021-10-26</small>
#[[Carlo Matteucci]] - <small>2021-10-26</small>
#[[Pedro de Medina]] - <small>2021-10-26</small>
#[[Friedrich Accum]] - <small>2021-10-27</small>
#[[George Biddell Airy]] - <small>2021-10-27</small>
#[[Joachim d'Alencé]] - <small>2021-10-27</small>
#[[Carlo Amoretti]] - <small>2021-10-27</small>
#[[Giovanni Antonelli (astronomo)]] - <small>2021-10-27</small>
#[[Torbern Olof Bergman]] - <small>2021-10-27</small>
#[[Belsazar Hacquet]] - <small>2021-10-27</small>
#[[George Atwood]] - <small>2021-10-27</small>
#[[Friederich Münter]] - <small>2021-10-27</small>
#[[Franz Schott]] - <small>2021-10-28</small>
#[[Lazzaro Spallanzani]] - <small>2021-10-28</small>
#[[Isaac Abrabanel]] - <small>2021-10-28</small>
#[[Giason Denores]] - <small>2021-10-29</small>
#[[Juan de Jarava]] - <small>2021-10-29</small>
#[[Alessandro Pascoli]] - <small>2021-10-29</small>
#[[Euforbo]] - <small>2021-11-02</small>
#[[Zaccaria Scolastico]] - <small>2021-11-02</small>
#[[Battista Fregoso (1450-1505)]] - <small>2021-11-02</small>
#[[Ugo Benci]] - <small>2021-11-04</small>
#[[Jacopo Filippo Foresti]] - <small>2021-11-04</small>
#[[Feo Belcari]] - <small>2021-11-08</small>
#[[Pompeo Baldasseroni]] - <small>2021-11-08</small>
#[[Sallustio Bandini]] - <small>2021-11-08</small>
#[[Lodovico Bianchini]] - <small>2021-11-09</small>
#[[Vladislav Iosifovič Bortkevič]] - <small>2021-11-09</small>
#[[Richard Cantillon]] - <small>2021-11-09</small>
#[[John Bates Clark]] - <small>2021-11-09</small>
#[[Salvatore Cognetti de Martiis]] - <small>2021-11-09</small>
#[[Girolamo Francesco Cristiani]] - <small>2021-11-10</small>
#[[Alfons Dopsch]] - <small>2021-11-10</small>
#[[Ruggero Giuseppe Boscovich]] - <small>2021-11-10</small>
#[[Pietro Antonio Cataldi]] - <small>2021-11-10</small>
#[[Ambrogio Contarini]] - <small>2021-11-10</small>
#[[Giovanni Tavelli]] - <small>2021-11-10</small>
#[[Giovanni Colombini]] - <small>2021-11-10</small>
#[[Giovanni Pagnini]] - <small>2021-11-10</small>
#[[Rhazes]] - <small>2021-11-15</small>
#[[Antonio Pace]] - <small>2021-11-19</small>
#[[Joseph-François Marie]] - <small>2021-11-29</small>
#[[Alessandro Marchetti (matematico)]] - <small>2021-12-01</small>
#[[Giambattista Magistrini]] - <small>2021-12-01</small>
#[[Agostino Maccari]] - <small>2021-12-10</small>
#[[Antonio Ludeña]] - <small>2021-12-12</small>
#[[Doroteo Alimari]] - <small>2022-01-13</small>
#[[Alessandro Canobbio]] - <small>2022-01-13</small>
#[[Camillo Leonardi]] - <small>2022-01-21</small>
#[[Ascanio Centorio Degli Ortensi]] - <small>2022-01-28</small>
#[[Domenico Griminelli]] - <small>2022-02-02</small>
#[[Guglielmo Gargiolli]] - <small>2022-02-03</small>
#[[Giovanni Battista Gallicciolli]] - <small>2022-02-04</small>
#[[Guglielmo Grataroli]] - <small>2022-02-04</small>
#[[Donato Calvi]] - <small>2022-02-04</small>
#[[Flegomene]] - <small>2022-02-07</small>
#[[Francesco Fuoco]] - <small>2022-02-19</small>
#[[Francesco dal Sole]] - <small>2022-03-03</small>
#[[Nicolao Colletti]] - <small>2022-03-12</small>
#[[Cristoforo Clavio]] - <small>2022-03-17</small>
#[[Jacques Peletier du Mans]] - <small>2022-03-17</small>
#[[Pietro Apiano]] - <small>2022-03-18</small>
#[[Francesco Cigalini]] - <small>2022-03-18</small>
#[[Scipione Chiaramonti]] - <small>2022-03-23</small>
#[[Antonio Brognoli]] - <small>2022-03-26</small>
#[[Giuseppe Davia]] - <small>2022-03-30</small>
#[[Francesco Vandelli (astronomo)]] - <small>2022-03-30</small>
#[[Giuseppe Vergani]] - <small>2022-04-01</small>
#[[Giovanni Camilla]] - <small>2022-04-04</small>
#[[Pompeo Colonna (scrittore)]] - <small>2022-04-07</small>
#[[Luigi Castiglioni (botanico)]] - <small>2022-04-07</small>
#[[Guidobaldo Del Monte]] - <small>2022-04-08</small>
#[[Federico Commandino]] - <small>2022-04-08</small>
#[[Teone di Alessandria]] - <small>2022-04-09</small>
#[[Francesco Maria II Della Rovere]] - <small>2022-04-11</small>
#[[Pappo di Alessandria]] - <small>2022-04-12</small>
#[[Sereno di Antinopoli]] - <small>2022-04-13</small>
#[[Eutocio]] - <small>2022-04-13</small>
#[[Alonso de Fuentes]] - <small>2022-04-15</small>
#[[Francesco Zantedeschi]] - <small>2022-04-19</small>
#[[Famiano Michelini]] - <small>2022-04-26</small>
#[[Gregorio Bressani]] - <small>2022-05-02</small>
#[[Francesco Eschinardi]] - <small>2022-05-13</small>
#[[Andrea Zambelli (economista)]] - <small>2022-05-27</small>
#[[Francesco Ginanni]] - <small>2022-07-25</small>
#[[Elia Lombardini]] - <small>2022-08-22</small>
#[[Leone Ebreo]] - <small>2022-11-18</small>
#[[Jacopo Belgrado]] - <small>2022-12-29</small>
#[[Jean-Baptiste Biot]] - <small>2022-12-29</small>
#[[Vannoccio Biringuccio]] - <small>2022-12-29</small>
#[[Luigi Valentino Brugnatelli]] - <small>2022-12-29</small>
#[[Giovanni Nicolò Doglioni]] - <small>2022-12-29</small>
#[[Paolo Silvio Boccone]] - <small>2022-12-30</small>
#[[Bernardino Zendrini]] - <small>2023-01-10</small>
#[[Eustachio Zanotti]] - <small>2023-01-10</small>
#[[Leonardo Ximenes]] - <small>2023-01-10</small>
#[[Jacques Charles François Sturm]] - <small>2023-01-10</small>
#[[Sebastiano Serlio]] - <small>2023-01-10</small>
#[[Lorenzo Selva]] - <small>2023-01-12</small>
#[[Alexandre Savérien]] - <small>2023-01-12</small>
#[[Girolamo Saladini]] - <small>2023-01-12</small>
#[[Giovenale Sacchi]] - <small>2023-01-17</small>
#[[Orazio Ricasoli Rucellai]] - <small>2023-01-18</small>
#[[Guglielmo Libri Carucci dalla Sommaja]] - <small>2023-01-19</small>
#[[John Claudius Loudon]] - <small>2023-01-19</small>
#[[Antonio Dragoni]] - <small>2023-03-16</small>
#[[Ugo Panziera]] - <small>2023-03-25</small>
#[[Pacifico da Cerano]] - <small>2023-04-03</small>
#[[Giuseppe Maria Figatelli]] - <small>2023-04-14</small>
#[[Santo Brasca]] - <small>2023-06-19</small>
#[[Pietro Martini]] - <small>2023-06-23</small>
#[[Anselm Desing]] - <small>2023-06-26</small>
#[[Gaspare Luigi Cassola]] - <small>2023-06-27</small>
#[[Luigi Abello]] - <small>2023-07-03</small>
#[[Giovanni Bracesco]] - <small>2023-07-06</small>
#[[Domenico Michelessi]] - <small>2023-07-12</small>
#[[Jabir ibn Hayyan]] - <small>2023-07-13</small>
#[[Alessandro Capra]] - <small>2023-07-20</small>
#[[Francesco Bruni (giurista medievale)]] - <small>2023-07-27</small>
#[[Bartolomeo Dusi]] - <small>2023-08-01</small>
#[[Giovanni Battista Venturi]] - <small>2023-09-14</small>
#[[Vera Zamagni]] - <small>2023-10-01</small>
#[[Isabella Moro]] - <small>2023-10-01</small>
#[[Mary Boddington]] - <small>2023-10-07</small>
#[[Paola Malanotte Rizzoli]] - <small>2023-10-10</small>
#[[Giuseppe Unicorno]] - <small>2023-10-18</small>
#[[Antonio Berga]] - <small>2023-11-06</small>
#[[Gabriella Uluhogian]] - <small>2023-11-20</small>
#[[Giovanni Paolo Gallucci]] - <small>2023-12-01</small>
#[[Angelo Felice Capelli]] - <small>2023-12-05</small>
#[[Giuseppe Del Papa]] - <small>2024-01-16</small>
#[[Sébastien Leclerc]] - <small>2024-01-17</small>
#[[Henry Dunning Macleod]] - <small>2024-01-23</small>
#[[Niccolò Carletti]] - <small>2024-01-23</small>
#[[Antonio Vassalli Eandi]] - <small>2024-01-23</small>
#[[Ludovico degli Arrighi]] - <small>2024-01-24</small>
#[[Giuseppe Asclepi]] - <small>2024-01-24</small>
#[[Giuseppe Cassella]] - <small>2024-01-24</small>
#[[Paolo Orsi]] - <small>2024-01-24</small>
#[[Luigi Ferri (filosofo)]] - <small>2024-01-24</small>
#[[Scipione Capece]] - <small>2024-02-06</small>
#[[Cherubino da Spoleto]] - <small>2024-02-19</small>
#[[Antonia Giannotti]] - <small>2024-02-26</small>
#[[Antonio Abetti]] - <small>2024-02-27</small>
#[[Giovan Battista Nani]] - <small>2024-02-28</small>
#[[Nicolò di Nale]] - <small>2024-02-28</small>
#[[Tolomeo I]] - <small>2024-03-04</small>
#[[Erofilo]] - <small>2024-03-04</small>
#[[Giuseppe Grippa]] - <small>2024-03-05</small>
#[[Giovanni Battista Zanchi]] - <small>2024-03-06</small>
#[[Cosimo de' Medici]] - <small>2024-03-18</small>
#[[Piero il Gottoso]] - <small>2024-03-18</small>
#[[Giovanni Drei]] - <small>2024-03-25</small>
#[[Galasso Alghisi]] - <small>2024-03-29</small>
#[[Domenico Cocoli]] - <small>2024-04-08</small>
#[[Ercole Corazzi]] - <small>2024-04-15</small>
#[[Carlo Lambardi]] - <small>2024-04-15</small>
#[[Domenico Manzoni]] - <small>2024-04-18</small>
#[[Giuseppe Maria Bonomi]] - <small>2024-04-30</small>
#[[Benedetto Di Falco]] - <small>2024-05-30</small>
#[[Giovanni Fantuzzi (storico)]] - <small>2024-06-03</small>
#[[Antonio Lupicini]] - <small>2024-06-10</small>
#[[Luigi Lilio]] - <small>2024-06-10</small>
#[[Tommaso Maria Gabrini]] - <small>2024-06-13</small>
#[[Bernardo Giambullari]] - <small>2024-06-18</small>
#[[Gaetano Marzagaglia]] - <small>2024-06-19</small>
#[[Giorgio Gemisto Pletone]] - <small>2024-06-24</small>
#[[Elena Dragaš]] - <small>2024-06-24</small>
#[[Giuseppe Gatti (archeologo)]] - <small>2024-07-30</small>
#[[Luigi Melegari]] - <small>2024-08-01</small>
#[[Girolamo Borro]] - <small>2024-08-27</small>
#[[Luis Collado de Lebrija]] - <small>2024-09-02</small>
#[[Francesco Paolo Bozzelli]] - <small>2024-09-04</small>
#[[Raffaele Ala]] - <small>2024-09-09</small>
#[[Francesco Barberino Benici]] - <small>2024-09-27</small>
#[[Antonio Lepschy]] - <small>2024-10-01</small>
#[[Guglielmo Cavallo]] - <small>2024-10-01</small>
#[[Oddone Longo]] - <small>2024-10-02</small>
#[[Giovanni Aldini]] - <small>2024-10-02</small>
#[[Jacopo Riccati]] - <small>2024-10-09</small>
#[[Giovanni Maria Della Torre]] - <small>2024-10-10</small>
#[[Giovanni Brunetti]] - <small>2024-10-11</small>
#[[Iacopo Cicognini]] - <small>2024-10-14</small>
#[[Domenico Guglielmini]] - <small>2024-10-15</small>
#[[Gaspare Capone]] - <small>2024-10-29</small>
#[[Teofilo Bruni]] - <small>2024-10-29</small>
#[[Gaetano Gaspare Uttini]] - <small>2024-10-29</small>
#[[Angelo Pietra]] - <small>2024-11-11</small>
#[[Giuseppe Ricca Salerno]] - <small>2024-11-13</small>
#[[Giovanni Battista Mazzini]] - <small>2024-11-14</small>
#[[Leopoldo Maggi]] - <small>2024-11-14</small>
#[[Lorenzo Bellini]] - <small>2024-11-14</small>
#[[Giovanni Battista De Toni]] - <small>2024-11-29</small>
#[[Generoso Calenzio]] - <small>2024-12-03</small>
#[[Girolamo Seripando]] - <small>2024-12-03</small>
#[[Giacomo Venturoli]] - <small>2025-01-02</small>
#[[Lodovico delle Colombe]] - <small>2025-01-03</small>
#[[Cornelio Ghirardelli]] - <small>2025-01-07</small>
#[[Pacifico Barilari]] - <small>2025-01-10</small>
#[[Francesco Feliciano]] - <small>2025-01-10</small>
#[[Angelo Salmoiraghi]] - <small>2025-01-14</small>
#[[Ottaviano Fabrizio Mossotti]] - <small>2025-01-14</small>
#[[Michele Araldi]] - <small>2025-01-14</small>
#[[Cornelio Malvasia]] - <small>2025-01-21</small>
#[[Paolo Beni (gesuita)]] - <small>2025-01-28</small>
#[[Luca Danesi]] - <small>2025-01-28</small>
#[[Onorio Longhi]] - <small>2025-01-28</small>
#[[Antonio Cermisone]] - <small>2025-01-29</small>
#[[Alessandro Papacino D'Antoni]] - <small>2025-02-13</small>
#[[Angelo Querini]] - <small>2025-02-18</small>
#[[Tommaso Temanza]] - <small>2025-02-18</small>
#[[William Kingdon Clifford]] - <small>2025-02-25</small>
#[[Girolamo Cortinovis]] - <small>2025-02-25</small>
#[[William Watson (scienziato)]] - <small>2025-02-25</small>
#[[Jean Antoine Nollet]] - <small>2025-02-26</small>
#[[Jan Palfijn]] - <small>2025-02-26</small>
#[[Michele de Jorio]] - <small>2025-03-11</small>
#[[Cesare Cipolletti]] - <small>2025-03-12</small>
#[[Giovanni Carmignani]] - <small>2025-03-12</small>
#[[Saverio Mattei]] - <small>2025-03-12</small>
#[[Salvatore Barzilai]] - <small>2025-03-12</small>
#[[Francesco Baglietto]] - <small>2025-03-12</small>
#[[Giovanni Ambrogio Bertrandi]] - <small>2025-03-13</small>
#[[Ersilia Caetani Lovatelli]] - <small>2025-03-13</small>
#[[Giuseppe Palmieri (economista)]] - <small>2025-03-18</small>
#[[Marsilio Cagnati]] - <small>2025-03-21</small>
#[[Enrico Cimbali]] - <small>2025-03-25</small>
#[[Enea Arnaldi]] - <small>2025-03-26</small>
#[[Ferdinando Arrivabene]] - <small>2025-03-26</small>
#[[Andrea Balletti]] - <small>2025-03-26</small>
#[[Filippo Cavolini]] - <small>2025-03-26</small>
#[[Amedeo Avogadro]] - <small>2025-03-28</small>
#[[Gabriele Rosa]] - <small>2025-04-08</small>
#[[Umberto D'Ancona]] - <small>2025-04-10</small>
#[[Carlo Fea]] - <small>2025-04-11</small>
#[[Pietro Quaroni]] - <small>2025-04-29</small>
#[[Apollinare Calderini]] - <small>2025-05-05</small>
#[[Giovanni Simonetta]] - <small>2025-05-07</small>
#[[Felice Barnabei]] - <small>2025-05-07</small>
#[[Gabriele Busca]] - <small>2025-05-21</small>
#[[Gaetano Emanuele Bava di San Paolo]] - <small>2025-05-21</small>
#[[Giuseppe Avanzini]] - <small>2025-05-21</small>
#[[Francesco Soave]] - <small>2025-05-21</small>
#[[Simone Stratico]] - <small>2025-05-21</small>
#[[Jacopo Durandi]] - <small>2025-05-21</small>
#[[Giovanni Antonio Giobert]] - <small>2025-05-21</small>
#[[Pietro Moscati]] - <small>2025-05-22</small>
#[[Aldo Ferrabino]] - <small>2025-05-22</small>
#[[Piero Giacosa]] - <small>2025-05-27</small>
#[[Abramo Massalongo]] - <small>2025-05-27</small>
#[[Benjamin Martin]] - <small>2025-06-03</small>
#[[Johann Heinrich Lambert]] - <small>2025-06-03</small>
#[[Nicolaus de Béguelin]] - <small>2025-06-03</small>
#[[John Hunter]] - <small>2025-06-03</small>
#[[Louis-Bernard Guyton-Morveau]] - <small>2025-06-03</small>
#[[Johann Georg Sulzer]] - <small>2025-06-03</small>
#[[Maurizio Roffredi]] - <small>2025-06-04</small>
#[[Giovanni Pietro Maria Dana]] - <small>2025-06-04</small>
#[[William Hewson]] - <small>2025-06-04</small>
#[[Antoine Portal]] - <small>2025-06-04</small>
#[[Giovanni Battista Palletta]] - <small>2025-06-04</small>
#[[Vincenzo Malacarne]] - <small>2025-06-05</small>
#[[Giovanni Andrea Dalla Croce]] - <small>2025-06-05</small>
#[[Samuel-Auguste Tissot]] - <small>2025-06-05</small>
#[[Conrad Gessner]] - <small>2025-06-05</small>
#[[Willem 's Gravesande]] - <small>2025-06-05</small>
#[[Gioacchino Pessuti]] - <small>2025-06-17</small>
#[[Federigo Sclopis di Salerano]] - <small>2025-06-18</small>
#[[Costanzo Gazzera]] - <small>2025-06-18</small>
#[[Domenico Capellina]] - <small>2025-06-18</small>
#[[Domenico Casimiro Promis]] - <small>2025-06-18</small>
#[[Carlo Merkel]] - <small>2025-06-18</small>
#[[Giacinto Carena]] - <small>2025-06-18</small>
#[[Giovanni Claudio Fromond]] - <small>2025-07-01</small>
#[[Serafino Ricci]] - <small>2025-07-01</small>
#[[Alberto Ablondi]] - <small>2025-07-02</small>
#[[Mario Morcone]] - <small>2025-07-02</small>
#[[Bartolomeo Gastaldi]] - <small>2025-07-02</small>
#[[Enrico Narducci]] - <small>2025-07-02</small>
#[[Torquato Taramelli]] - <small>2025-07-02</small>
#[[Lorenzo Respighi]] - <small>2025-07-02</small>
#[[Enrico Besta]] - <small>2025-07-03</small>
#[[Francesco Mengotti]] - <small>2025-07-03</small>
#[[Ignazio Danti]] - <small>2025-07-04</small>
#[[Alessandro Cialdi]] - <small>2025-07-04</small>
#[[Pietro Aldobrandini]] - <small>2025-07-04</small>
#[[Andrea Bina]] - <small>2025-07-08</small>
#[[Pietro Luigi Albini]] - <small>2025-07-08</small>
#[[Giuseppe Basso]] - <small>2025-07-08</small>
#[[Carlo Baudi di Vesme]] - <small>2025-07-08</small>
#[[Luigi Bellardi]] - <small>2025-07-08</small>
#[[Giuseppina Cattani]] - <small>2025-07-08</small>
#[[Alessandro Barca]] - <small>2025-07-08</small>
#[[Paolo Ballada di Saint Robert]] - <small>2025-07-10</small>
===Tematiche===
#[[Moneta]] - <small>2021-08-18</small>
#[[Proposizione (logica)]] - <small>2021-09-14</small>
#[[Mercurio (astrologia)]] - <small>2021-09-23</small>
#[[Pellicola per negativi]] - <small>2021-10-01</small>
#[[Fotografo]] - <small>2021-10-04</small>
#[[Palma]] - <small>2021-10-21</small>
#[[Casuario]] - <small>2021-10-21</small>
#[[Sferoide]] - <small>2021-10-28</small>
#[[Teoria e pratica]] - <small>2021-10-28</small>
#[[Scienza delle finanze]] - <small>2021-11-08</small>
#[[Ragion di Stato]] - <small>2021-11-09</small>
#[[Economia monetaria]] - <small>2021-11-10</small>
#[[Numero perfetto]] - <small>2021-11-10</small>
#[[Oggetto celeste]] - <small>2021-11-10</small>
#[[Stelle fisse]] - <small>2021-11-15</small>
#[[Sfericità della Terra]] - <small>2021-11-15</small>
#[[Sfere celesti]] - <small>2021-11-15</small>
#[[Seno di Abramo]] - <small>2021-12-10</small>
#[[Regola del tre (matematica)]] - <small>2022-04-01</small>
#[[Cosmografia]] - <small>2022-04-04</small>
#[[Pineta di Ravenna]] - <small>2022-07-25</small>
#[[Canale di Suez]] - <small>2022-08-22</small>
#[[Ottica]] - <small>2023-01-16</small>
#[[Simonia]] - <small>2023-05-02</small>
#[[Eclettismo]] - <small>2023-05-02</small>
#[[Maccabei]] - <small>2023-05-04</small>
#[[Palla (sport)]] - <small>2023-05-12</small>
#[[Solfeggio]] - <small>2023-08-02</small>
#[[Tarantismo]] - <small>2023-08-08</small>
#[[Tarantola]] - <small>2023-08-08</small>
#[[Lenticchia d'acqua]] - <small>2023-10-01</small>
#[[Lenticchia di palude]] - <small>2023-10-01</small>
#[[Oceanografia]] - <small>2023-10-10</small>
#[[Associazione (psicologia)]] - <small>2024-01-30</small>
#[[Museo (Alessandria)]] - <small>2024-03-04</small>
#[[Fortezza]] - <small>2024-03-08</small>
#[[Animosità]] - <small>2024-03-13</small>
#[[Traci]] - <small>2024-06-25</small>
#[[Finanza pubblica]] - <small>2024-11-14</small>
#[[Tufo]] - <small>2024-11-14</small>
#[[Seghedino]] - <small>2025-01-10</small>
#[[Nervo]] - <small>2025-02-28</small>
#[[Valore (economia)]] - <small>2025-03-13</small>
#[[Induzione elettrostatica]] - <small>2025-04-08</small>
#[[Salmonide]] - <small>2025-04-11</small>
#[[Basalto]] - <small>2025-04-23</small>
#[[Pomice]] - <small>2025-04-24</small>
#[[Feldspato]] - <small>2025-04-24</small>
#[[Grotta del Cane]] - <small>2025-04-28</small>
#[[Pisciarelli (area idrotermale)]] - <small>2025-04-28</small>
#[[Zeolite]] - <small>2025-05-15</small>
#[[Vulcano (vulcano)]] - <small>2025-06-12</small>
#[[Vulcanello]] - <small>2025-06-12</small>
#[[Isola di Panarea]] - <small>2025-06-12</small>
#[[Isola di Basiluzzo]] - <small>2025-06-12</small>
#[[Isola di Salina]] - <small>2025-06-17</small>
#[[Isola di Stromboli]] - <small>2025-06-17</small>
#[[Stromboli (vulcano)]] - <small>2025-06-17</small>
#[[Canneto (Lipari)]] - <small>2025-06-19</small>
#[[Teatro romano di Verona]] - <small>2025-07-01</small>
===Raccolte===
#[[So di non sapere]] - <small>2022-05-04</small>
#[[Credi dalle poesie]] - <small>2022-09-13</small>
#[[Voti dalle poesie]] - <small>2022-09-13</small>
===Opere===
#[[I viaggi di Mandeville]] - <small>2021-11-08</small>
#[[Algurisimo]] - <small>2021-11-10</small>
===In altre lingue===
#[[:en:Paolo Monti]] - <small>2021-09-29</small>
#[[:es:Paolo Monti]] - <small>2021-09-30</small>
#[[:fr:Paolo Monti]] - <small>2021-09-30</small>
#[[:la:Athanasius Kircherus]] - <small>2021-10-13</small>
{{div col end}}
stqmiy49kvdzfh3gwypraygxmdzibxg
1382801
1382798
2025-07-10T12:54:28Z
Marcella Medici (BEIC)
84396
1382801
wikitext
text/x-wiki
==Voci create nell'ambito del progetto BEIC==
{{vedi anche|w:Progetto:GLAM/BEIC}}
Elenco delle voci create su Wikiquote nell'ambito del [[w:Progetto:GLAM/BEIC|progetto BEIC]], a partire da materiale messo a disposizione dalla [[w:Biblioteca europea di informazione e cultura|Fondazione BEIC]]. Totali: '''425 voci'''<!--, di cui 1 in inglese, 1 in spagnolo, 1 in francese e 1 in latino-->.
{{div col}}
===Persone===
#[[Paolo Monti]] - <small>2014-09-30</small>
#[[Giambattista Vasco]] - <small>2021-08-18</small>
#[[Stefano da San Gregorio]] - <small>2021-08-29</small>
#[[Christoph Scheiner]] - <small>2021-08-30</small>
#[[Gian Rinaldo Carli]] - <small>2021-09-01</small>
#[[Vittorio Saraceno]] - <small>2021-09-05</small>
#[[Federico Sanvitale]] - <small>2021-09-06</small>
#[[Antonio Sangiovanni]] - <small>2021-09-09</small>
#[[Francesco Ricci (matematico)]] - <small>2021-09-11</small>
#[[Charles-Joseph Mathon de la Cour]] - <small>2021-09-11</small>
#[[Filippo Antonio Revelli]] - <small>2021-09-14</small>
#[[Onofrio Puglisi]] - <small>2021-09-22</small>
#[[Bartolomeo Pollastri]] - <small>2021-09-23</small>
#[[Giovanni Battista Pisani]] - <small>2021-09-27</small>
#[[Giovanni Giacomo Pierantoni]] - <small>2021-09-27</small>
#[[Italo Zannier]] - <small>2021-09-29</small>
#[[Auguste Marmont]] - <small>2021-10-11</small>
#[[Giovanni Biagio Amico]] - <small>2021-10-11</small>
#[[Stefano degli Angeli]] - <small>2021-10-12</small>
#[[Benedetto degli Alessandri]] - <small>2021-10-14</small>
#[[Angelo da Vallombrosa]] - <small>2021-10-14</small>
#[[Domenico Benivieni]] - <small>2021-10-14</small>
#[[Pietro di Fabrizio Accolti]] - <small>2021-10-15</small>
#[[Antonio Adamucci]] - <small>2021-10-15</small>
#[[Bernardino Baldi]] - <small>2021-10-15</small>
#[[Cosimo Bartoli]] - <small>2021-10-15</small>
#[[Giusto Bellavitis]] - <small>2021-10-15</small>
#[[Silvio Belli]] - <small>2021-10-15</small>
#[[Abū-Ṭālib Ḫān]] - <small>2021-10-15</small>
#[[Antonio Maria Bordoni]] - <small>2021-10-18</small>
#[[Francesco Saverio Brunetti]] - <small>2021-10-18</small>
#[[Filippo Calandri]] - <small>2021-10-18</small>
#[[Stanislao Canovai]] - <small>2021-10-18</small>
#[[Sigismondo Alberghetti]] - <small>2021-10-18</small>
#[[Giuseppe Antonio Alberti]] - <small>2021-10-18</small>
#[[Giuseppe Averani]] - <small>2021-10-18</small>
#[[Giovanni Maria Bonardo]] - <small>2021-10-18</small>
#[[Lorenzo Camerano]] - <small>2021-10-19</small>
#[[Giuseppe Campani]] - <small>2021-10-19</small>
#[[Domenico Martinelli]] - <small>2021-10-20</small>
#[[Luigi Ferdinando Marsili]] - <small>2021-10-20</small>
#[[Angelo Marchetti]] - <small>2021-10-20</small>
#[[Carlo Antonio Manzini]] - <small>2021-10-20</small>
#[[Antonio Maria Lorgna]] - <small>2021-10-20</small>
#[[Bernardo Pulci]] - <small>2021-10-21</small>
#[[Gustavo Bucchia]] - <small>2021-10-22</small>
#[[Serafino Calindri]] - <small>2021-10-22</small>
#[[Roberto Valturio]] - <small>2021-10-22</small>
#[[Niccolò da Osimo]] - <small>2021-10-22</small>
#[[Alberto Pappiani]] - <small>2021-10-25</small>
#[[Raimondo da Capua]] - <small>2021-10-25</small>
#[[Giordano Ruffo]] - <small>2021-10-25</small>
#[[Panfilo Sasso]] - <small>2021-10-25</small>
#[[Schiavo di Bari]] - <small>2021-10-25</small>
#[[Serafino de' Cimminelli]] - <small>2021-10-25</small>
#[[Giorgio Summaripa]] - <small>2021-10-25</small>
#[[Girolamo Manfredi]] - <small>2021-10-25</small>
#[[Gabriele Capodilista]] - <small>2021-10-25</small>
#[[Lorenzo Spirito Gualtieri]] - <small>2021-10-26</small>
#[[Guglielmo da Saliceto]] - <small>2021-10-26</small>
#[[Jacopo da Cessole]] - <small>2021-10-26</small>
#[[Antonio Matani]] - <small>2021-10-26</small>
#[[Carlo Matteucci]] - <small>2021-10-26</small>
#[[Pedro de Medina]] - <small>2021-10-26</small>
#[[Friedrich Accum]] - <small>2021-10-27</small>
#[[George Biddell Airy]] - <small>2021-10-27</small>
#[[Joachim d'Alencé]] - <small>2021-10-27</small>
#[[Carlo Amoretti]] - <small>2021-10-27</small>
#[[Giovanni Antonelli (astronomo)]] - <small>2021-10-27</small>
#[[Torbern Olof Bergman]] - <small>2021-10-27</small>
#[[Belsazar Hacquet]] - <small>2021-10-27</small>
#[[George Atwood]] - <small>2021-10-27</small>
#[[Friederich Münter]] - <small>2021-10-27</small>
#[[Franz Schott]] - <small>2021-10-28</small>
#[[Lazzaro Spallanzani]] - <small>2021-10-28</small>
#[[Isaac Abrabanel]] - <small>2021-10-28</small>
#[[Giason Denores]] - <small>2021-10-29</small>
#[[Juan de Jarava]] - <small>2021-10-29</small>
#[[Alessandro Pascoli]] - <small>2021-10-29</small>
#[[Euforbo]] - <small>2021-11-02</small>
#[[Zaccaria Scolastico]] - <small>2021-11-02</small>
#[[Battista Fregoso (1450-1505)]] - <small>2021-11-02</small>
#[[Ugo Benci]] - <small>2021-11-04</small>
#[[Jacopo Filippo Foresti]] - <small>2021-11-04</small>
#[[Feo Belcari]] - <small>2021-11-08</small>
#[[Pompeo Baldasseroni]] - <small>2021-11-08</small>
#[[Sallustio Bandini]] - <small>2021-11-08</small>
#[[Lodovico Bianchini]] - <small>2021-11-09</small>
#[[Vladislav Iosifovič Bortkevič]] - <small>2021-11-09</small>
#[[Richard Cantillon]] - <small>2021-11-09</small>
#[[John Bates Clark]] - <small>2021-11-09</small>
#[[Salvatore Cognetti de Martiis]] - <small>2021-11-09</small>
#[[Girolamo Francesco Cristiani]] - <small>2021-11-10</small>
#[[Alfons Dopsch]] - <small>2021-11-10</small>
#[[Ruggero Giuseppe Boscovich]] - <small>2021-11-10</small>
#[[Pietro Antonio Cataldi]] - <small>2021-11-10</small>
#[[Ambrogio Contarini]] - <small>2021-11-10</small>
#[[Giovanni Tavelli]] - <small>2021-11-10</small>
#[[Giovanni Colombini]] - <small>2021-11-10</small>
#[[Giovanni Pagnini]] - <small>2021-11-10</small>
#[[Rhazes]] - <small>2021-11-15</small>
#[[Antonio Pace]] - <small>2021-11-19</small>
#[[Joseph-François Marie]] - <small>2021-11-29</small>
#[[Alessandro Marchetti (matematico)]] - <small>2021-12-01</small>
#[[Giambattista Magistrini]] - <small>2021-12-01</small>
#[[Agostino Maccari]] - <small>2021-12-10</small>
#[[Antonio Ludeña]] - <small>2021-12-12</small>
#[[Doroteo Alimari]] - <small>2022-01-13</small>
#[[Alessandro Canobbio]] - <small>2022-01-13</small>
#[[Camillo Leonardi]] - <small>2022-01-21</small>
#[[Ascanio Centorio Degli Ortensi]] - <small>2022-01-28</small>
#[[Domenico Griminelli]] - <small>2022-02-02</small>
#[[Guglielmo Gargiolli]] - <small>2022-02-03</small>
#[[Giovanni Battista Gallicciolli]] - <small>2022-02-04</small>
#[[Guglielmo Grataroli]] - <small>2022-02-04</small>
#[[Donato Calvi]] - <small>2022-02-04</small>
#[[Flegomene]] - <small>2022-02-07</small>
#[[Francesco Fuoco]] - <small>2022-02-19</small>
#[[Francesco dal Sole]] - <small>2022-03-03</small>
#[[Nicolao Colletti]] - <small>2022-03-12</small>
#[[Cristoforo Clavio]] - <small>2022-03-17</small>
#[[Jacques Peletier du Mans]] - <small>2022-03-17</small>
#[[Pietro Apiano]] - <small>2022-03-18</small>
#[[Francesco Cigalini]] - <small>2022-03-18</small>
#[[Scipione Chiaramonti]] - <small>2022-03-23</small>
#[[Antonio Brognoli]] - <small>2022-03-26</small>
#[[Giuseppe Davia]] - <small>2022-03-30</small>
#[[Francesco Vandelli (astronomo)]] - <small>2022-03-30</small>
#[[Giuseppe Vergani]] - <small>2022-04-01</small>
#[[Giovanni Camilla]] - <small>2022-04-04</small>
#[[Pompeo Colonna (scrittore)]] - <small>2022-04-07</small>
#[[Luigi Castiglioni (botanico)]] - <small>2022-04-07</small>
#[[Guidobaldo Del Monte]] - <small>2022-04-08</small>
#[[Federico Commandino]] - <small>2022-04-08</small>
#[[Teone di Alessandria]] - <small>2022-04-09</small>
#[[Francesco Maria II Della Rovere]] - <small>2022-04-11</small>
#[[Pappo di Alessandria]] - <small>2022-04-12</small>
#[[Sereno di Antinopoli]] - <small>2022-04-13</small>
#[[Eutocio]] - <small>2022-04-13</small>
#[[Alonso de Fuentes]] - <small>2022-04-15</small>
#[[Francesco Zantedeschi]] - <small>2022-04-19</small>
#[[Famiano Michelini]] - <small>2022-04-26</small>
#[[Gregorio Bressani]] - <small>2022-05-02</small>
#[[Francesco Eschinardi]] - <small>2022-05-13</small>
#[[Andrea Zambelli (economista)]] - <small>2022-05-27</small>
#[[Francesco Ginanni]] - <small>2022-07-25</small>
#[[Elia Lombardini]] - <small>2022-08-22</small>
#[[Leone Ebreo]] - <small>2022-11-18</small>
#[[Jacopo Belgrado]] - <small>2022-12-29</small>
#[[Jean-Baptiste Biot]] - <small>2022-12-29</small>
#[[Vannoccio Biringuccio]] - <small>2022-12-29</small>
#[[Luigi Valentino Brugnatelli]] - <small>2022-12-29</small>
#[[Giovanni Nicolò Doglioni]] - <small>2022-12-29</small>
#[[Paolo Silvio Boccone]] - <small>2022-12-30</small>
#[[Bernardino Zendrini]] - <small>2023-01-10</small>
#[[Eustachio Zanotti]] - <small>2023-01-10</small>
#[[Leonardo Ximenes]] - <small>2023-01-10</small>
#[[Jacques Charles François Sturm]] - <small>2023-01-10</small>
#[[Sebastiano Serlio]] - <small>2023-01-10</small>
#[[Lorenzo Selva]] - <small>2023-01-12</small>
#[[Alexandre Savérien]] - <small>2023-01-12</small>
#[[Girolamo Saladini]] - <small>2023-01-12</small>
#[[Giovenale Sacchi]] - <small>2023-01-17</small>
#[[Orazio Ricasoli Rucellai]] - <small>2023-01-18</small>
#[[Guglielmo Libri Carucci dalla Sommaja]] - <small>2023-01-19</small>
#[[John Claudius Loudon]] - <small>2023-01-19</small>
#[[Antonio Dragoni]] - <small>2023-03-16</small>
#[[Ugo Panziera]] - <small>2023-03-25</small>
#[[Pacifico da Cerano]] - <small>2023-04-03</small>
#[[Giuseppe Maria Figatelli]] - <small>2023-04-14</small>
#[[Santo Brasca]] - <small>2023-06-19</small>
#[[Pietro Martini]] - <small>2023-06-23</small>
#[[Anselm Desing]] - <small>2023-06-26</small>
#[[Gaspare Luigi Cassola]] - <small>2023-06-27</small>
#[[Luigi Abello]] - <small>2023-07-03</small>
#[[Giovanni Bracesco]] - <small>2023-07-06</small>
#[[Domenico Michelessi]] - <small>2023-07-12</small>
#[[Jabir ibn Hayyan]] - <small>2023-07-13</small>
#[[Alessandro Capra]] - <small>2023-07-20</small>
#[[Francesco Bruni (giurista medievale)]] - <small>2023-07-27</small>
#[[Bartolomeo Dusi]] - <small>2023-08-01</small>
#[[Giovanni Battista Venturi]] - <small>2023-09-14</small>
#[[Vera Zamagni]] - <small>2023-10-01</small>
#[[Isabella Moro]] - <small>2023-10-01</small>
#[[Mary Boddington]] - <small>2023-10-07</small>
#[[Paola Malanotte Rizzoli]] - <small>2023-10-10</small>
#[[Giuseppe Unicorno]] - <small>2023-10-18</small>
#[[Antonio Berga]] - <small>2023-11-06</small>
#[[Gabriella Uluhogian]] - <small>2023-11-20</small>
#[[Giovanni Paolo Gallucci]] - <small>2023-12-01</small>
#[[Angelo Felice Capelli]] - <small>2023-12-05</small>
#[[Giuseppe Del Papa]] - <small>2024-01-16</small>
#[[Sébastien Leclerc]] - <small>2024-01-17</small>
#[[Henry Dunning Macleod]] - <small>2024-01-23</small>
#[[Niccolò Carletti]] - <small>2024-01-23</small>
#[[Antonio Vassalli Eandi]] - <small>2024-01-23</small>
#[[Ludovico degli Arrighi]] - <small>2024-01-24</small>
#[[Giuseppe Asclepi]] - <small>2024-01-24</small>
#[[Giuseppe Cassella]] - <small>2024-01-24</small>
#[[Paolo Orsi]] - <small>2024-01-24</small>
#[[Luigi Ferri (filosofo)]] - <small>2024-01-24</small>
#[[Scipione Capece]] - <small>2024-02-06</small>
#[[Cherubino da Spoleto]] - <small>2024-02-19</small>
#[[Antonia Giannotti]] - <small>2024-02-26</small>
#[[Antonio Abetti]] - <small>2024-02-27</small>
#[[Giovan Battista Nani]] - <small>2024-02-28</small>
#[[Nicolò di Nale]] - <small>2024-02-28</small>
#[[Tolomeo I]] - <small>2024-03-04</small>
#[[Erofilo]] - <small>2024-03-04</small>
#[[Giuseppe Grippa]] - <small>2024-03-05</small>
#[[Giovanni Battista Zanchi]] - <small>2024-03-06</small>
#[[Cosimo de' Medici]] - <small>2024-03-18</small>
#[[Piero il Gottoso]] - <small>2024-03-18</small>
#[[Giovanni Drei]] - <small>2024-03-25</small>
#[[Galasso Alghisi]] - <small>2024-03-29</small>
#[[Domenico Cocoli]] - <small>2024-04-08</small>
#[[Ercole Corazzi]] - <small>2024-04-15</small>
#[[Carlo Lambardi]] - <small>2024-04-15</small>
#[[Domenico Manzoni]] - <small>2024-04-18</small>
#[[Giuseppe Maria Bonomi]] - <small>2024-04-30</small>
#[[Benedetto Di Falco]] - <small>2024-05-30</small>
#[[Giovanni Fantuzzi (storico)]] - <small>2024-06-03</small>
#[[Antonio Lupicini]] - <small>2024-06-10</small>
#[[Luigi Lilio]] - <small>2024-06-10</small>
#[[Tommaso Maria Gabrini]] - <small>2024-06-13</small>
#[[Bernardo Giambullari]] - <small>2024-06-18</small>
#[[Gaetano Marzagaglia]] - <small>2024-06-19</small>
#[[Giorgio Gemisto Pletone]] - <small>2024-06-24</small>
#[[Elena Dragaš]] - <small>2024-06-24</small>
#[[Giuseppe Gatti (archeologo)]] - <small>2024-07-30</small>
#[[Luigi Melegari]] - <small>2024-08-01</small>
#[[Girolamo Borro]] - <small>2024-08-27</small>
#[[Luis Collado de Lebrija]] - <small>2024-09-02</small>
#[[Francesco Paolo Bozzelli]] - <small>2024-09-04</small>
#[[Raffaele Ala]] - <small>2024-09-09</small>
#[[Francesco Barberino Benici]] - <small>2024-09-27</small>
#[[Antonio Lepschy]] - <small>2024-10-01</small>
#[[Guglielmo Cavallo]] - <small>2024-10-01</small>
#[[Oddone Longo]] - <small>2024-10-02</small>
#[[Giovanni Aldini]] - <small>2024-10-02</small>
#[[Jacopo Riccati]] - <small>2024-10-09</small>
#[[Giovanni Maria Della Torre]] - <small>2024-10-10</small>
#[[Giovanni Brunetti]] - <small>2024-10-11</small>
#[[Iacopo Cicognini]] - <small>2024-10-14</small>
#[[Domenico Guglielmini]] - <small>2024-10-15</small>
#[[Gaspare Capone]] - <small>2024-10-29</small>
#[[Teofilo Bruni]] - <small>2024-10-29</small>
#[[Gaetano Gaspare Uttini]] - <small>2024-10-29</small>
#[[Angelo Pietra]] - <small>2024-11-11</small>
#[[Giuseppe Ricca Salerno]] - <small>2024-11-13</small>
#[[Giovanni Battista Mazzini]] - <small>2024-11-14</small>
#[[Leopoldo Maggi]] - <small>2024-11-14</small>
#[[Lorenzo Bellini]] - <small>2024-11-14</small>
#[[Giovanni Battista De Toni]] - <small>2024-11-29</small>
#[[Generoso Calenzio]] - <small>2024-12-03</small>
#[[Girolamo Seripando]] - <small>2024-12-03</small>
#[[Giacomo Venturoli]] - <small>2025-01-02</small>
#[[Lodovico delle Colombe]] - <small>2025-01-03</small>
#[[Cornelio Ghirardelli]] - <small>2025-01-07</small>
#[[Pacifico Barilari]] - <small>2025-01-10</small>
#[[Francesco Feliciano]] - <small>2025-01-10</small>
#[[Angelo Salmoiraghi]] - <small>2025-01-14</small>
#[[Ottaviano Fabrizio Mossotti]] - <small>2025-01-14</small>
#[[Michele Araldi]] - <small>2025-01-14</small>
#[[Cornelio Malvasia]] - <small>2025-01-21</small>
#[[Paolo Beni (gesuita)]] - <small>2025-01-28</small>
#[[Luca Danesi]] - <small>2025-01-28</small>
#[[Onorio Longhi]] - <small>2025-01-28</small>
#[[Antonio Cermisone]] - <small>2025-01-29</small>
#[[Alessandro Papacino D'Antoni]] - <small>2025-02-13</small>
#[[Angelo Querini]] - <small>2025-02-18</small>
#[[Tommaso Temanza]] - <small>2025-02-18</small>
#[[William Kingdon Clifford]] - <small>2025-02-25</small>
#[[Girolamo Cortinovis]] - <small>2025-02-25</small>
#[[William Watson (scienziato)]] - <small>2025-02-25</small>
#[[Jean Antoine Nollet]] - <small>2025-02-26</small>
#[[Jan Palfijn]] - <small>2025-02-26</small>
#[[Michele de Jorio]] - <small>2025-03-11</small>
#[[Cesare Cipolletti]] - <small>2025-03-12</small>
#[[Giovanni Carmignani]] - <small>2025-03-12</small>
#[[Saverio Mattei]] - <small>2025-03-12</small>
#[[Salvatore Barzilai]] - <small>2025-03-12</small>
#[[Francesco Baglietto]] - <small>2025-03-12</small>
#[[Giovanni Ambrogio Bertrandi]] - <small>2025-03-13</small>
#[[Ersilia Caetani Lovatelli]] - <small>2025-03-13</small>
#[[Giuseppe Palmieri (economista)]] - <small>2025-03-18</small>
#[[Marsilio Cagnati]] - <small>2025-03-21</small>
#[[Enrico Cimbali]] - <small>2025-03-25</small>
#[[Enea Arnaldi]] - <small>2025-03-26</small>
#[[Ferdinando Arrivabene]] - <small>2025-03-26</small>
#[[Andrea Balletti]] - <small>2025-03-26</small>
#[[Filippo Cavolini]] - <small>2025-03-26</small>
#[[Amedeo Avogadro]] - <small>2025-03-28</small>
#[[Gabriele Rosa]] - <small>2025-04-08</small>
#[[Umberto D'Ancona]] - <small>2025-04-10</small>
#[[Carlo Fea]] - <small>2025-04-11</small>
#[[Pietro Quaroni]] - <small>2025-04-29</small>
#[[Apollinare Calderini]] - <small>2025-05-05</small>
#[[Giovanni Simonetta]] - <small>2025-05-07</small>
#[[Felice Barnabei]] - <small>2025-05-07</small>
#[[Gabriele Busca]] - <small>2025-05-21</small>
#[[Gaetano Emanuele Bava di San Paolo]] - <small>2025-05-21</small>
#[[Giuseppe Avanzini]] - <small>2025-05-21</small>
#[[Francesco Soave]] - <small>2025-05-21</small>
#[[Simone Stratico]] - <small>2025-05-21</small>
#[[Jacopo Durandi]] - <small>2025-05-21</small>
#[[Giovanni Antonio Giobert]] - <small>2025-05-21</small>
#[[Pietro Moscati]] - <small>2025-05-22</small>
#[[Aldo Ferrabino]] - <small>2025-05-22</small>
#[[Piero Giacosa]] - <small>2025-05-27</small>
#[[Abramo Massalongo]] - <small>2025-05-27</small>
#[[Benjamin Martin]] - <small>2025-06-03</small>
#[[Johann Heinrich Lambert]] - <small>2025-06-03</small>
#[[Nicolaus de Béguelin]] - <small>2025-06-03</small>
#[[John Hunter]] - <small>2025-06-03</small>
#[[Louis-Bernard Guyton-Morveau]] - <small>2025-06-03</small>
#[[Johann Georg Sulzer]] - <small>2025-06-03</small>
#[[Maurizio Roffredi]] - <small>2025-06-04</small>
#[[Giovanni Pietro Maria Dana]] - <small>2025-06-04</small>
#[[William Hewson]] - <small>2025-06-04</small>
#[[Antoine Portal]] - <small>2025-06-04</small>
#[[Giovanni Battista Palletta]] - <small>2025-06-04</small>
#[[Vincenzo Malacarne]] - <small>2025-06-05</small>
#[[Giovanni Andrea Dalla Croce]] - <small>2025-06-05</small>
#[[Samuel-Auguste Tissot]] - <small>2025-06-05</small>
#[[Conrad Gessner]] - <small>2025-06-05</small>
#[[Willem 's Gravesande]] - <small>2025-06-05</small>
#[[Gioacchino Pessuti]] - <small>2025-06-17</small>
#[[Federigo Sclopis di Salerano]] - <small>2025-06-18</small>
#[[Costanzo Gazzera]] - <small>2025-06-18</small>
#[[Domenico Capellina]] - <small>2025-06-18</small>
#[[Domenico Casimiro Promis]] - <small>2025-06-18</small>
#[[Carlo Merkel]] - <small>2025-06-18</small>
#[[Giacinto Carena]] - <small>2025-06-18</small>
#[[Giovanni Claudio Fromond]] - <small>2025-07-01</small>
#[[Serafino Ricci]] - <small>2025-07-01</small>
#[[Alberto Ablondi]] - <small>2025-07-02</small>
#[[Mario Morcone]] - <small>2025-07-02</small>
#[[Bartolomeo Gastaldi]] - <small>2025-07-02</small>
#[[Enrico Narducci]] - <small>2025-07-02</small>
#[[Torquato Taramelli]] - <small>2025-07-02</small>
#[[Lorenzo Respighi]] - <small>2025-07-02</small>
#[[Enrico Besta]] - <small>2025-07-03</small>
#[[Francesco Mengotti]] - <small>2025-07-03</small>
#[[Ignazio Danti]] - <small>2025-07-04</small>
#[[Alessandro Cialdi]] - <small>2025-07-04</small>
#[[Pietro Aldobrandini]] - <small>2025-07-04</small>
#[[Andrea Bina]] - <small>2025-07-08</small>
#[[Pietro Luigi Albini]] - <small>2025-07-08</small>
#[[Giuseppe Basso]] - <small>2025-07-08</small>
#[[Carlo Baudi di Vesme]] - <small>2025-07-08</small>
#[[Luigi Bellardi]] - <small>2025-07-08</small>
#[[Giuseppina Cattani]] - <small>2025-07-08</small>
#[[Alessandro Barca]] - <small>2025-07-08</small>
#[[Paolo Ballada di Saint Robert]] - <small>2025-07-10</small>
#[[Angelo Battelli]] - <small>2025-07-10</small>
===Tematiche===
#[[Moneta]] - <small>2021-08-18</small>
#[[Proposizione (logica)]] - <small>2021-09-14</small>
#[[Mercurio (astrologia)]] - <small>2021-09-23</small>
#[[Pellicola per negativi]] - <small>2021-10-01</small>
#[[Fotografo]] - <small>2021-10-04</small>
#[[Palma]] - <small>2021-10-21</small>
#[[Casuario]] - <small>2021-10-21</small>
#[[Sferoide]] - <small>2021-10-28</small>
#[[Teoria e pratica]] - <small>2021-10-28</small>
#[[Scienza delle finanze]] - <small>2021-11-08</small>
#[[Ragion di Stato]] - <small>2021-11-09</small>
#[[Economia monetaria]] - <small>2021-11-10</small>
#[[Numero perfetto]] - <small>2021-11-10</small>
#[[Oggetto celeste]] - <small>2021-11-10</small>
#[[Stelle fisse]] - <small>2021-11-15</small>
#[[Sfericità della Terra]] - <small>2021-11-15</small>
#[[Sfere celesti]] - <small>2021-11-15</small>
#[[Seno di Abramo]] - <small>2021-12-10</small>
#[[Regola del tre (matematica)]] - <small>2022-04-01</small>
#[[Cosmografia]] - <small>2022-04-04</small>
#[[Pineta di Ravenna]] - <small>2022-07-25</small>
#[[Canale di Suez]] - <small>2022-08-22</small>
#[[Ottica]] - <small>2023-01-16</small>
#[[Simonia]] - <small>2023-05-02</small>
#[[Eclettismo]] - <small>2023-05-02</small>
#[[Maccabei]] - <small>2023-05-04</small>
#[[Palla (sport)]] - <small>2023-05-12</small>
#[[Solfeggio]] - <small>2023-08-02</small>
#[[Tarantismo]] - <small>2023-08-08</small>
#[[Tarantola]] - <small>2023-08-08</small>
#[[Lenticchia d'acqua]] - <small>2023-10-01</small>
#[[Lenticchia di palude]] - <small>2023-10-01</small>
#[[Oceanografia]] - <small>2023-10-10</small>
#[[Associazione (psicologia)]] - <small>2024-01-30</small>
#[[Museo (Alessandria)]] - <small>2024-03-04</small>
#[[Fortezza]] - <small>2024-03-08</small>
#[[Animosità]] - <small>2024-03-13</small>
#[[Traci]] - <small>2024-06-25</small>
#[[Finanza pubblica]] - <small>2024-11-14</small>
#[[Tufo]] - <small>2024-11-14</small>
#[[Seghedino]] - <small>2025-01-10</small>
#[[Nervo]] - <small>2025-02-28</small>
#[[Valore (economia)]] - <small>2025-03-13</small>
#[[Induzione elettrostatica]] - <small>2025-04-08</small>
#[[Salmonide]] - <small>2025-04-11</small>
#[[Basalto]] - <small>2025-04-23</small>
#[[Pomice]] - <small>2025-04-24</small>
#[[Feldspato]] - <small>2025-04-24</small>
#[[Grotta del Cane]] - <small>2025-04-28</small>
#[[Pisciarelli (area idrotermale)]] - <small>2025-04-28</small>
#[[Zeolite]] - <small>2025-05-15</small>
#[[Vulcano (vulcano)]] - <small>2025-06-12</small>
#[[Vulcanello]] - <small>2025-06-12</small>
#[[Isola di Panarea]] - <small>2025-06-12</small>
#[[Isola di Basiluzzo]] - <small>2025-06-12</small>
#[[Isola di Salina]] - <small>2025-06-17</small>
#[[Isola di Stromboli]] - <small>2025-06-17</small>
#[[Stromboli (vulcano)]] - <small>2025-06-17</small>
#[[Canneto (Lipari)]] - <small>2025-06-19</small>
#[[Teatro romano di Verona]] - <small>2025-07-01</small>
===Raccolte===
#[[So di non sapere]] - <small>2022-05-04</small>
#[[Credi dalle poesie]] - <small>2022-09-13</small>
#[[Voti dalle poesie]] - <small>2022-09-13</small>
===Opere===
#[[I viaggi di Mandeville]] - <small>2021-11-08</small>
#[[Algurisimo]] - <small>2021-11-10</small>
===In altre lingue===
#[[:en:Paolo Monti]] - <small>2021-09-29</small>
#[[:es:Paolo Monti]] - <small>2021-09-30</small>
#[[:fr:Paolo Monti]] - <small>2021-09-30</small>
#[[:la:Athanasius Kircherus]] - <small>2021-10-13</small>
{{div col end}}
igumrd1nt8a75bykifna27euzpvyhd4
1382804
1382801
2025-07-10T13:24:44Z
Marcella Medici (BEIC)
84396
1382804
wikitext
text/x-wiki
==Voci create nell'ambito del progetto BEIC==
{{vedi anche|w:Progetto:GLAM/BEIC}}
Elenco delle voci create su Wikiquote nell'ambito del [[w:Progetto:GLAM/BEIC|progetto BEIC]], a partire da materiale messo a disposizione dalla [[w:Biblioteca europea di informazione e cultura|Fondazione BEIC]]. Totali: '''426 voci'''<!--, di cui 1 in inglese, 1 in spagnolo, 1 in francese e 1 in latino-->.
{{div col}}
===Persone===
#[[Paolo Monti]] - <small>2014-09-30</small>
#[[Giambattista Vasco]] - <small>2021-08-18</small>
#[[Stefano da San Gregorio]] - <small>2021-08-29</small>
#[[Christoph Scheiner]] - <small>2021-08-30</small>
#[[Gian Rinaldo Carli]] - <small>2021-09-01</small>
#[[Vittorio Saraceno]] - <small>2021-09-05</small>
#[[Federico Sanvitale]] - <small>2021-09-06</small>
#[[Antonio Sangiovanni]] - <small>2021-09-09</small>
#[[Francesco Ricci (matematico)]] - <small>2021-09-11</small>
#[[Charles-Joseph Mathon de la Cour]] - <small>2021-09-11</small>
#[[Filippo Antonio Revelli]] - <small>2021-09-14</small>
#[[Onofrio Puglisi]] - <small>2021-09-22</small>
#[[Bartolomeo Pollastri]] - <small>2021-09-23</small>
#[[Giovanni Battista Pisani]] - <small>2021-09-27</small>
#[[Giovanni Giacomo Pierantoni]] - <small>2021-09-27</small>
#[[Italo Zannier]] - <small>2021-09-29</small>
#[[Auguste Marmont]] - <small>2021-10-11</small>
#[[Giovanni Biagio Amico]] - <small>2021-10-11</small>
#[[Stefano degli Angeli]] - <small>2021-10-12</small>
#[[Benedetto degli Alessandri]] - <small>2021-10-14</small>
#[[Angelo da Vallombrosa]] - <small>2021-10-14</small>
#[[Domenico Benivieni]] - <small>2021-10-14</small>
#[[Pietro di Fabrizio Accolti]] - <small>2021-10-15</small>
#[[Antonio Adamucci]] - <small>2021-10-15</small>
#[[Bernardino Baldi]] - <small>2021-10-15</small>
#[[Cosimo Bartoli]] - <small>2021-10-15</small>
#[[Giusto Bellavitis]] - <small>2021-10-15</small>
#[[Silvio Belli]] - <small>2021-10-15</small>
#[[Abū-Ṭālib Ḫān]] - <small>2021-10-15</small>
#[[Antonio Maria Bordoni]] - <small>2021-10-18</small>
#[[Francesco Saverio Brunetti]] - <small>2021-10-18</small>
#[[Filippo Calandri]] - <small>2021-10-18</small>
#[[Stanislao Canovai]] - <small>2021-10-18</small>
#[[Sigismondo Alberghetti]] - <small>2021-10-18</small>
#[[Giuseppe Antonio Alberti]] - <small>2021-10-18</small>
#[[Giuseppe Averani]] - <small>2021-10-18</small>
#[[Giovanni Maria Bonardo]] - <small>2021-10-18</small>
#[[Lorenzo Camerano]] - <small>2021-10-19</small>
#[[Giuseppe Campani]] - <small>2021-10-19</small>
#[[Domenico Martinelli]] - <small>2021-10-20</small>
#[[Luigi Ferdinando Marsili]] - <small>2021-10-20</small>
#[[Angelo Marchetti]] - <small>2021-10-20</small>
#[[Carlo Antonio Manzini]] - <small>2021-10-20</small>
#[[Antonio Maria Lorgna]] - <small>2021-10-20</small>
#[[Bernardo Pulci]] - <small>2021-10-21</small>
#[[Gustavo Bucchia]] - <small>2021-10-22</small>
#[[Serafino Calindri]] - <small>2021-10-22</small>
#[[Roberto Valturio]] - <small>2021-10-22</small>
#[[Niccolò da Osimo]] - <small>2021-10-22</small>
#[[Alberto Pappiani]] - <small>2021-10-25</small>
#[[Raimondo da Capua]] - <small>2021-10-25</small>
#[[Giordano Ruffo]] - <small>2021-10-25</small>
#[[Panfilo Sasso]] - <small>2021-10-25</small>
#[[Schiavo di Bari]] - <small>2021-10-25</small>
#[[Serafino de' Cimminelli]] - <small>2021-10-25</small>
#[[Giorgio Summaripa]] - <small>2021-10-25</small>
#[[Girolamo Manfredi]] - <small>2021-10-25</small>
#[[Gabriele Capodilista]] - <small>2021-10-25</small>
#[[Lorenzo Spirito Gualtieri]] - <small>2021-10-26</small>
#[[Guglielmo da Saliceto]] - <small>2021-10-26</small>
#[[Jacopo da Cessole]] - <small>2021-10-26</small>
#[[Antonio Matani]] - <small>2021-10-26</small>
#[[Carlo Matteucci]] - <small>2021-10-26</small>
#[[Pedro de Medina]] - <small>2021-10-26</small>
#[[Friedrich Accum]] - <small>2021-10-27</small>
#[[George Biddell Airy]] - <small>2021-10-27</small>
#[[Joachim d'Alencé]] - <small>2021-10-27</small>
#[[Carlo Amoretti]] - <small>2021-10-27</small>
#[[Giovanni Antonelli (astronomo)]] - <small>2021-10-27</small>
#[[Torbern Olof Bergman]] - <small>2021-10-27</small>
#[[Belsazar Hacquet]] - <small>2021-10-27</small>
#[[George Atwood]] - <small>2021-10-27</small>
#[[Friederich Münter]] - <small>2021-10-27</small>
#[[Franz Schott]] - <small>2021-10-28</small>
#[[Lazzaro Spallanzani]] - <small>2021-10-28</small>
#[[Isaac Abrabanel]] - <small>2021-10-28</small>
#[[Giason Denores]] - <small>2021-10-29</small>
#[[Juan de Jarava]] - <small>2021-10-29</small>
#[[Alessandro Pascoli]] - <small>2021-10-29</small>
#[[Euforbo]] - <small>2021-11-02</small>
#[[Zaccaria Scolastico]] - <small>2021-11-02</small>
#[[Battista Fregoso (1450-1505)]] - <small>2021-11-02</small>
#[[Ugo Benci]] - <small>2021-11-04</small>
#[[Jacopo Filippo Foresti]] - <small>2021-11-04</small>
#[[Feo Belcari]] - <small>2021-11-08</small>
#[[Pompeo Baldasseroni]] - <small>2021-11-08</small>
#[[Sallustio Bandini]] - <small>2021-11-08</small>
#[[Lodovico Bianchini]] - <small>2021-11-09</small>
#[[Vladislav Iosifovič Bortkevič]] - <small>2021-11-09</small>
#[[Richard Cantillon]] - <small>2021-11-09</small>
#[[John Bates Clark]] - <small>2021-11-09</small>
#[[Salvatore Cognetti de Martiis]] - <small>2021-11-09</small>
#[[Girolamo Francesco Cristiani]] - <small>2021-11-10</small>
#[[Alfons Dopsch]] - <small>2021-11-10</small>
#[[Ruggero Giuseppe Boscovich]] - <small>2021-11-10</small>
#[[Pietro Antonio Cataldi]] - <small>2021-11-10</small>
#[[Ambrogio Contarini]] - <small>2021-11-10</small>
#[[Giovanni Tavelli]] - <small>2021-11-10</small>
#[[Giovanni Colombini]] - <small>2021-11-10</small>
#[[Giovanni Pagnini]] - <small>2021-11-10</small>
#[[Rhazes]] - <small>2021-11-15</small>
#[[Antonio Pace]] - <small>2021-11-19</small>
#[[Joseph-François Marie]] - <small>2021-11-29</small>
#[[Alessandro Marchetti (matematico)]] - <small>2021-12-01</small>
#[[Giambattista Magistrini]] - <small>2021-12-01</small>
#[[Agostino Maccari]] - <small>2021-12-10</small>
#[[Antonio Ludeña]] - <small>2021-12-12</small>
#[[Doroteo Alimari]] - <small>2022-01-13</small>
#[[Alessandro Canobbio]] - <small>2022-01-13</small>
#[[Camillo Leonardi]] - <small>2022-01-21</small>
#[[Ascanio Centorio Degli Ortensi]] - <small>2022-01-28</small>
#[[Domenico Griminelli]] - <small>2022-02-02</small>
#[[Guglielmo Gargiolli]] - <small>2022-02-03</small>
#[[Giovanni Battista Gallicciolli]] - <small>2022-02-04</small>
#[[Guglielmo Grataroli]] - <small>2022-02-04</small>
#[[Donato Calvi]] - <small>2022-02-04</small>
#[[Flegomene]] - <small>2022-02-07</small>
#[[Francesco Fuoco]] - <small>2022-02-19</small>
#[[Francesco dal Sole]] - <small>2022-03-03</small>
#[[Nicolao Colletti]] - <small>2022-03-12</small>
#[[Cristoforo Clavio]] - <small>2022-03-17</small>
#[[Jacques Peletier du Mans]] - <small>2022-03-17</small>
#[[Pietro Apiano]] - <small>2022-03-18</small>
#[[Francesco Cigalini]] - <small>2022-03-18</small>
#[[Scipione Chiaramonti]] - <small>2022-03-23</small>
#[[Antonio Brognoli]] - <small>2022-03-26</small>
#[[Giuseppe Davia]] - <small>2022-03-30</small>
#[[Francesco Vandelli (astronomo)]] - <small>2022-03-30</small>
#[[Giuseppe Vergani]] - <small>2022-04-01</small>
#[[Giovanni Camilla]] - <small>2022-04-04</small>
#[[Pompeo Colonna (scrittore)]] - <small>2022-04-07</small>
#[[Luigi Castiglioni (botanico)]] - <small>2022-04-07</small>
#[[Guidobaldo Del Monte]] - <small>2022-04-08</small>
#[[Federico Commandino]] - <small>2022-04-08</small>
#[[Teone di Alessandria]] - <small>2022-04-09</small>
#[[Francesco Maria II Della Rovere]] - <small>2022-04-11</small>
#[[Pappo di Alessandria]] - <small>2022-04-12</small>
#[[Sereno di Antinopoli]] - <small>2022-04-13</small>
#[[Eutocio]] - <small>2022-04-13</small>
#[[Alonso de Fuentes]] - <small>2022-04-15</small>
#[[Francesco Zantedeschi]] - <small>2022-04-19</small>
#[[Famiano Michelini]] - <small>2022-04-26</small>
#[[Gregorio Bressani]] - <small>2022-05-02</small>
#[[Francesco Eschinardi]] - <small>2022-05-13</small>
#[[Andrea Zambelli (economista)]] - <small>2022-05-27</small>
#[[Francesco Ginanni]] - <small>2022-07-25</small>
#[[Elia Lombardini]] - <small>2022-08-22</small>
#[[Leone Ebreo]] - <small>2022-11-18</small>
#[[Jacopo Belgrado]] - <small>2022-12-29</small>
#[[Jean-Baptiste Biot]] - <small>2022-12-29</small>
#[[Vannoccio Biringuccio]] - <small>2022-12-29</small>
#[[Luigi Valentino Brugnatelli]] - <small>2022-12-29</small>
#[[Giovanni Nicolò Doglioni]] - <small>2022-12-29</small>
#[[Paolo Silvio Boccone]] - <small>2022-12-30</small>
#[[Bernardino Zendrini]] - <small>2023-01-10</small>
#[[Eustachio Zanotti]] - <small>2023-01-10</small>
#[[Leonardo Ximenes]] - <small>2023-01-10</small>
#[[Jacques Charles François Sturm]] - <small>2023-01-10</small>
#[[Sebastiano Serlio]] - <small>2023-01-10</small>
#[[Lorenzo Selva]] - <small>2023-01-12</small>
#[[Alexandre Savérien]] - <small>2023-01-12</small>
#[[Girolamo Saladini]] - <small>2023-01-12</small>
#[[Giovenale Sacchi]] - <small>2023-01-17</small>
#[[Orazio Ricasoli Rucellai]] - <small>2023-01-18</small>
#[[Guglielmo Libri Carucci dalla Sommaja]] - <small>2023-01-19</small>
#[[John Claudius Loudon]] - <small>2023-01-19</small>
#[[Antonio Dragoni]] - <small>2023-03-16</small>
#[[Ugo Panziera]] - <small>2023-03-25</small>
#[[Pacifico da Cerano]] - <small>2023-04-03</small>
#[[Giuseppe Maria Figatelli]] - <small>2023-04-14</small>
#[[Santo Brasca]] - <small>2023-06-19</small>
#[[Pietro Martini]] - <small>2023-06-23</small>
#[[Anselm Desing]] - <small>2023-06-26</small>
#[[Gaspare Luigi Cassola]] - <small>2023-06-27</small>
#[[Luigi Abello]] - <small>2023-07-03</small>
#[[Giovanni Bracesco]] - <small>2023-07-06</small>
#[[Domenico Michelessi]] - <small>2023-07-12</small>
#[[Jabir ibn Hayyan]] - <small>2023-07-13</small>
#[[Alessandro Capra]] - <small>2023-07-20</small>
#[[Francesco Bruni (giurista medievale)]] - <small>2023-07-27</small>
#[[Bartolomeo Dusi]] - <small>2023-08-01</small>
#[[Giovanni Battista Venturi]] - <small>2023-09-14</small>
#[[Vera Zamagni]] - <small>2023-10-01</small>
#[[Isabella Moro]] - <small>2023-10-01</small>
#[[Mary Boddington]] - <small>2023-10-07</small>
#[[Paola Malanotte Rizzoli]] - <small>2023-10-10</small>
#[[Giuseppe Unicorno]] - <small>2023-10-18</small>
#[[Antonio Berga]] - <small>2023-11-06</small>
#[[Gabriella Uluhogian]] - <small>2023-11-20</small>
#[[Giovanni Paolo Gallucci]] - <small>2023-12-01</small>
#[[Angelo Felice Capelli]] - <small>2023-12-05</small>
#[[Giuseppe Del Papa]] - <small>2024-01-16</small>
#[[Sébastien Leclerc]] - <small>2024-01-17</small>
#[[Henry Dunning Macleod]] - <small>2024-01-23</small>
#[[Niccolò Carletti]] - <small>2024-01-23</small>
#[[Antonio Vassalli Eandi]] - <small>2024-01-23</small>
#[[Ludovico degli Arrighi]] - <small>2024-01-24</small>
#[[Giuseppe Asclepi]] - <small>2024-01-24</small>
#[[Giuseppe Cassella]] - <small>2024-01-24</small>
#[[Paolo Orsi]] - <small>2024-01-24</small>
#[[Luigi Ferri (filosofo)]] - <small>2024-01-24</small>
#[[Scipione Capece]] - <small>2024-02-06</small>
#[[Cherubino da Spoleto]] - <small>2024-02-19</small>
#[[Antonia Giannotti]] - <small>2024-02-26</small>
#[[Antonio Abetti]] - <small>2024-02-27</small>
#[[Giovan Battista Nani]] - <small>2024-02-28</small>
#[[Nicolò di Nale]] - <small>2024-02-28</small>
#[[Tolomeo I]] - <small>2024-03-04</small>
#[[Erofilo]] - <small>2024-03-04</small>
#[[Giuseppe Grippa]] - <small>2024-03-05</small>
#[[Giovanni Battista Zanchi]] - <small>2024-03-06</small>
#[[Cosimo de' Medici]] - <small>2024-03-18</small>
#[[Piero il Gottoso]] - <small>2024-03-18</small>
#[[Giovanni Drei]] - <small>2024-03-25</small>
#[[Galasso Alghisi]] - <small>2024-03-29</small>
#[[Domenico Cocoli]] - <small>2024-04-08</small>
#[[Ercole Corazzi]] - <small>2024-04-15</small>
#[[Carlo Lambardi]] - <small>2024-04-15</small>
#[[Domenico Manzoni]] - <small>2024-04-18</small>
#[[Giuseppe Maria Bonomi]] - <small>2024-04-30</small>
#[[Benedetto Di Falco]] - <small>2024-05-30</small>
#[[Giovanni Fantuzzi (storico)]] - <small>2024-06-03</small>
#[[Antonio Lupicini]] - <small>2024-06-10</small>
#[[Luigi Lilio]] - <small>2024-06-10</small>
#[[Tommaso Maria Gabrini]] - <small>2024-06-13</small>
#[[Bernardo Giambullari]] - <small>2024-06-18</small>
#[[Gaetano Marzagaglia]] - <small>2024-06-19</small>
#[[Giorgio Gemisto Pletone]] - <small>2024-06-24</small>
#[[Elena Dragaš]] - <small>2024-06-24</small>
#[[Giuseppe Gatti (archeologo)]] - <small>2024-07-30</small>
#[[Luigi Melegari]] - <small>2024-08-01</small>
#[[Girolamo Borro]] - <small>2024-08-27</small>
#[[Luis Collado de Lebrija]] - <small>2024-09-02</small>
#[[Francesco Paolo Bozzelli]] - <small>2024-09-04</small>
#[[Raffaele Ala]] - <small>2024-09-09</small>
#[[Francesco Barberino Benici]] - <small>2024-09-27</small>
#[[Antonio Lepschy]] - <small>2024-10-01</small>
#[[Guglielmo Cavallo]] - <small>2024-10-01</small>
#[[Oddone Longo]] - <small>2024-10-02</small>
#[[Giovanni Aldini]] - <small>2024-10-02</small>
#[[Jacopo Riccati]] - <small>2024-10-09</small>
#[[Giovanni Maria Della Torre]] - <small>2024-10-10</small>
#[[Giovanni Brunetti]] - <small>2024-10-11</small>
#[[Iacopo Cicognini]] - <small>2024-10-14</small>
#[[Domenico Guglielmini]] - <small>2024-10-15</small>
#[[Gaspare Capone]] - <small>2024-10-29</small>
#[[Teofilo Bruni]] - <small>2024-10-29</small>
#[[Gaetano Gaspare Uttini]] - <small>2024-10-29</small>
#[[Angelo Pietra]] - <small>2024-11-11</small>
#[[Giuseppe Ricca Salerno]] - <small>2024-11-13</small>
#[[Giovanni Battista Mazzini]] - <small>2024-11-14</small>
#[[Leopoldo Maggi]] - <small>2024-11-14</small>
#[[Lorenzo Bellini]] - <small>2024-11-14</small>
#[[Giovanni Battista De Toni]] - <small>2024-11-29</small>
#[[Generoso Calenzio]] - <small>2024-12-03</small>
#[[Girolamo Seripando]] - <small>2024-12-03</small>
#[[Giacomo Venturoli]] - <small>2025-01-02</small>
#[[Lodovico delle Colombe]] - <small>2025-01-03</small>
#[[Cornelio Ghirardelli]] - <small>2025-01-07</small>
#[[Pacifico Barilari]] - <small>2025-01-10</small>
#[[Francesco Feliciano]] - <small>2025-01-10</small>
#[[Angelo Salmoiraghi]] - <small>2025-01-14</small>
#[[Ottaviano Fabrizio Mossotti]] - <small>2025-01-14</small>
#[[Michele Araldi]] - <small>2025-01-14</small>
#[[Cornelio Malvasia]] - <small>2025-01-21</small>
#[[Paolo Beni (gesuita)]] - <small>2025-01-28</small>
#[[Luca Danesi]] - <small>2025-01-28</small>
#[[Onorio Longhi]] - <small>2025-01-28</small>
#[[Antonio Cermisone]] - <small>2025-01-29</small>
#[[Alessandro Papacino D'Antoni]] - <small>2025-02-13</small>
#[[Angelo Querini]] - <small>2025-02-18</small>
#[[Tommaso Temanza]] - <small>2025-02-18</small>
#[[William Kingdon Clifford]] - <small>2025-02-25</small>
#[[Girolamo Cortinovis]] - <small>2025-02-25</small>
#[[William Watson (scienziato)]] - <small>2025-02-25</small>
#[[Jean Antoine Nollet]] - <small>2025-02-26</small>
#[[Jan Palfijn]] - <small>2025-02-26</small>
#[[Michele de Jorio]] - <small>2025-03-11</small>
#[[Cesare Cipolletti]] - <small>2025-03-12</small>
#[[Giovanni Carmignani]] - <small>2025-03-12</small>
#[[Saverio Mattei]] - <small>2025-03-12</small>
#[[Salvatore Barzilai]] - <small>2025-03-12</small>
#[[Francesco Baglietto]] - <small>2025-03-12</small>
#[[Giovanni Ambrogio Bertrandi]] - <small>2025-03-13</small>
#[[Ersilia Caetani Lovatelli]] - <small>2025-03-13</small>
#[[Giuseppe Palmieri (economista)]] - <small>2025-03-18</small>
#[[Marsilio Cagnati]] - <small>2025-03-21</small>
#[[Enrico Cimbali]] - <small>2025-03-25</small>
#[[Enea Arnaldi]] - <small>2025-03-26</small>
#[[Ferdinando Arrivabene]] - <small>2025-03-26</small>
#[[Andrea Balletti]] - <small>2025-03-26</small>
#[[Filippo Cavolini]] - <small>2025-03-26</small>
#[[Amedeo Avogadro]] - <small>2025-03-28</small>
#[[Gabriele Rosa]] - <small>2025-04-08</small>
#[[Umberto D'Ancona]] - <small>2025-04-10</small>
#[[Carlo Fea]] - <small>2025-04-11</small>
#[[Pietro Quaroni]] - <small>2025-04-29</small>
#[[Apollinare Calderini]] - <small>2025-05-05</small>
#[[Giovanni Simonetta]] - <small>2025-05-07</small>
#[[Felice Barnabei]] - <small>2025-05-07</small>
#[[Gabriele Busca]] - <small>2025-05-21</small>
#[[Gaetano Emanuele Bava di San Paolo]] - <small>2025-05-21</small>
#[[Giuseppe Avanzini]] - <small>2025-05-21</small>
#[[Francesco Soave]] - <small>2025-05-21</small>
#[[Simone Stratico]] - <small>2025-05-21</small>
#[[Jacopo Durandi]] - <small>2025-05-21</small>
#[[Giovanni Antonio Giobert]] - <small>2025-05-21</small>
#[[Pietro Moscati]] - <small>2025-05-22</small>
#[[Aldo Ferrabino]] - <small>2025-05-22</small>
#[[Piero Giacosa]] - <small>2025-05-27</small>
#[[Abramo Massalongo]] - <small>2025-05-27</small>
#[[Benjamin Martin]] - <small>2025-06-03</small>
#[[Johann Heinrich Lambert]] - <small>2025-06-03</small>
#[[Nicolaus de Béguelin]] - <small>2025-06-03</small>
#[[John Hunter]] - <small>2025-06-03</small>
#[[Louis-Bernard Guyton-Morveau]] - <small>2025-06-03</small>
#[[Johann Georg Sulzer]] - <small>2025-06-03</small>
#[[Maurizio Roffredi]] - <small>2025-06-04</small>
#[[Giovanni Pietro Maria Dana]] - <small>2025-06-04</small>
#[[William Hewson]] - <small>2025-06-04</small>
#[[Antoine Portal]] - <small>2025-06-04</small>
#[[Giovanni Battista Palletta]] - <small>2025-06-04</small>
#[[Vincenzo Malacarne]] - <small>2025-06-05</small>
#[[Giovanni Andrea Dalla Croce]] - <small>2025-06-05</small>
#[[Samuel-Auguste Tissot]] - <small>2025-06-05</small>
#[[Conrad Gessner]] - <small>2025-06-05</small>
#[[Willem 's Gravesande]] - <small>2025-06-05</small>
#[[Gioacchino Pessuti]] - <small>2025-06-17</small>
#[[Federigo Sclopis di Salerano]] - <small>2025-06-18</small>
#[[Costanzo Gazzera]] - <small>2025-06-18</small>
#[[Domenico Capellina]] - <small>2025-06-18</small>
#[[Domenico Casimiro Promis]] - <small>2025-06-18</small>
#[[Carlo Merkel]] - <small>2025-06-18</small>
#[[Giacinto Carena]] - <small>2025-06-18</small>
#[[Giovanni Claudio Fromond]] - <small>2025-07-01</small>
#[[Serafino Ricci]] - <small>2025-07-01</small>
#[[Alberto Ablondi]] - <small>2025-07-02</small>
#[[Mario Morcone]] - <small>2025-07-02</small>
#[[Bartolomeo Gastaldi]] - <small>2025-07-02</small>
#[[Enrico Narducci]] - <small>2025-07-02</small>
#[[Torquato Taramelli]] - <small>2025-07-02</small>
#[[Lorenzo Respighi]] - <small>2025-07-02</small>
#[[Enrico Besta]] - <small>2025-07-03</small>
#[[Francesco Mengotti]] - <small>2025-07-03</small>
#[[Ignazio Danti]] - <small>2025-07-04</small>
#[[Alessandro Cialdi]] - <small>2025-07-04</small>
#[[Pietro Aldobrandini]] - <small>2025-07-04</small>
#[[Andrea Bina]] - <small>2025-07-08</small>
#[[Pietro Luigi Albini]] - <small>2025-07-08</small>
#[[Giuseppe Basso]] - <small>2025-07-08</small>
#[[Carlo Baudi di Vesme]] - <small>2025-07-08</small>
#[[Luigi Bellardi]] - <small>2025-07-08</small>
#[[Giuseppina Cattani]] - <small>2025-07-08</small>
#[[Alessandro Barca]] - <small>2025-07-08</small>
#[[Paolo Ballada di Saint Robert]] - <small>2025-07-10</small>
#[[Angelo Battelli]] - <small>2025-07-10</small>
#[[Giuseppe Domenico Botto]] - <small>2025-07-10</small>
===Tematiche===
#[[Moneta]] - <small>2021-08-18</small>
#[[Proposizione (logica)]] - <small>2021-09-14</small>
#[[Mercurio (astrologia)]] - <small>2021-09-23</small>
#[[Pellicola per negativi]] - <small>2021-10-01</small>
#[[Fotografo]] - <small>2021-10-04</small>
#[[Palma]] - <small>2021-10-21</small>
#[[Casuario]] - <small>2021-10-21</small>
#[[Sferoide]] - <small>2021-10-28</small>
#[[Teoria e pratica]] - <small>2021-10-28</small>
#[[Scienza delle finanze]] - <small>2021-11-08</small>
#[[Ragion di Stato]] - <small>2021-11-09</small>
#[[Economia monetaria]] - <small>2021-11-10</small>
#[[Numero perfetto]] - <small>2021-11-10</small>
#[[Oggetto celeste]] - <small>2021-11-10</small>
#[[Stelle fisse]] - <small>2021-11-15</small>
#[[Sfericità della Terra]] - <small>2021-11-15</small>
#[[Sfere celesti]] - <small>2021-11-15</small>
#[[Seno di Abramo]] - <small>2021-12-10</small>
#[[Regola del tre (matematica)]] - <small>2022-04-01</small>
#[[Cosmografia]] - <small>2022-04-04</small>
#[[Pineta di Ravenna]] - <small>2022-07-25</small>
#[[Canale di Suez]] - <small>2022-08-22</small>
#[[Ottica]] - <small>2023-01-16</small>
#[[Simonia]] - <small>2023-05-02</small>
#[[Eclettismo]] - <small>2023-05-02</small>
#[[Maccabei]] - <small>2023-05-04</small>
#[[Palla (sport)]] - <small>2023-05-12</small>
#[[Solfeggio]] - <small>2023-08-02</small>
#[[Tarantismo]] - <small>2023-08-08</small>
#[[Tarantola]] - <small>2023-08-08</small>
#[[Lenticchia d'acqua]] - <small>2023-10-01</small>
#[[Lenticchia di palude]] - <small>2023-10-01</small>
#[[Oceanografia]] - <small>2023-10-10</small>
#[[Associazione (psicologia)]] - <small>2024-01-30</small>
#[[Museo (Alessandria)]] - <small>2024-03-04</small>
#[[Fortezza]] - <small>2024-03-08</small>
#[[Animosità]] - <small>2024-03-13</small>
#[[Traci]] - <small>2024-06-25</small>
#[[Finanza pubblica]] - <small>2024-11-14</small>
#[[Tufo]] - <small>2024-11-14</small>
#[[Seghedino]] - <small>2025-01-10</small>
#[[Nervo]] - <small>2025-02-28</small>
#[[Valore (economia)]] - <small>2025-03-13</small>
#[[Induzione elettrostatica]] - <small>2025-04-08</small>
#[[Salmonide]] - <small>2025-04-11</small>
#[[Basalto]] - <small>2025-04-23</small>
#[[Pomice]] - <small>2025-04-24</small>
#[[Feldspato]] - <small>2025-04-24</small>
#[[Grotta del Cane]] - <small>2025-04-28</small>
#[[Pisciarelli (area idrotermale)]] - <small>2025-04-28</small>
#[[Zeolite]] - <small>2025-05-15</small>
#[[Vulcano (vulcano)]] - <small>2025-06-12</small>
#[[Vulcanello]] - <small>2025-06-12</small>
#[[Isola di Panarea]] - <small>2025-06-12</small>
#[[Isola di Basiluzzo]] - <small>2025-06-12</small>
#[[Isola di Salina]] - <small>2025-06-17</small>
#[[Isola di Stromboli]] - <small>2025-06-17</small>
#[[Stromboli (vulcano)]] - <small>2025-06-17</small>
#[[Canneto (Lipari)]] - <small>2025-06-19</small>
#[[Teatro romano di Verona]] - <small>2025-07-01</small>
===Raccolte===
#[[So di non sapere]] - <small>2022-05-04</small>
#[[Credi dalle poesie]] - <small>2022-09-13</small>
#[[Voti dalle poesie]] - <small>2022-09-13</small>
===Opere===
#[[I viaggi di Mandeville]] - <small>2021-11-08</small>
#[[Algurisimo]] - <small>2021-11-10</small>
===In altre lingue===
#[[:en:Paolo Monti]] - <small>2021-09-29</small>
#[[:es:Paolo Monti]] - <small>2021-09-30</small>
#[[:fr:Paolo Monti]] - <small>2021-09-30</small>
#[[:la:Athanasius Kircherus]] - <small>2021-10-13</small>
{{div col end}}
j1rtth1wrvn57vtcraplsahux61q7n8
1382813
1382804
2025-07-10T13:50:29Z
Marcella Medici (BEIC)
84396
1382813
wikitext
text/x-wiki
==Voci create nell'ambito del progetto BEIC==
{{vedi anche|w:Progetto:GLAM/BEIC}}
Elenco delle voci create su Wikiquote nell'ambito del [[w:Progetto:GLAM/BEIC|progetto BEIC]], a partire da materiale messo a disposizione dalla [[w:Biblioteca europea di informazione e cultura|Fondazione BEIC]]. Totali: '''427 voci'''<!--, di cui 1 in inglese, 1 in spagnolo, 1 in francese e 1 in latino-->.
{{div col}}
===Persone===
#[[Paolo Monti]] - <small>2014-09-30</small>
#[[Giambattista Vasco]] - <small>2021-08-18</small>
#[[Stefano da San Gregorio]] - <small>2021-08-29</small>
#[[Christoph Scheiner]] - <small>2021-08-30</small>
#[[Gian Rinaldo Carli]] - <small>2021-09-01</small>
#[[Vittorio Saraceno]] - <small>2021-09-05</small>
#[[Federico Sanvitale]] - <small>2021-09-06</small>
#[[Antonio Sangiovanni]] - <small>2021-09-09</small>
#[[Francesco Ricci (matematico)]] - <small>2021-09-11</small>
#[[Charles-Joseph Mathon de la Cour]] - <small>2021-09-11</small>
#[[Filippo Antonio Revelli]] - <small>2021-09-14</small>
#[[Onofrio Puglisi]] - <small>2021-09-22</small>
#[[Bartolomeo Pollastri]] - <small>2021-09-23</small>
#[[Giovanni Battista Pisani]] - <small>2021-09-27</small>
#[[Giovanni Giacomo Pierantoni]] - <small>2021-09-27</small>
#[[Italo Zannier]] - <small>2021-09-29</small>
#[[Auguste Marmont]] - <small>2021-10-11</small>
#[[Giovanni Biagio Amico]] - <small>2021-10-11</small>
#[[Stefano degli Angeli]] - <small>2021-10-12</small>
#[[Benedetto degli Alessandri]] - <small>2021-10-14</small>
#[[Angelo da Vallombrosa]] - <small>2021-10-14</small>
#[[Domenico Benivieni]] - <small>2021-10-14</small>
#[[Pietro di Fabrizio Accolti]] - <small>2021-10-15</small>
#[[Antonio Adamucci]] - <small>2021-10-15</small>
#[[Bernardino Baldi]] - <small>2021-10-15</small>
#[[Cosimo Bartoli]] - <small>2021-10-15</small>
#[[Giusto Bellavitis]] - <small>2021-10-15</small>
#[[Silvio Belli]] - <small>2021-10-15</small>
#[[Abū-Ṭālib Ḫān]] - <small>2021-10-15</small>
#[[Antonio Maria Bordoni]] - <small>2021-10-18</small>
#[[Francesco Saverio Brunetti]] - <small>2021-10-18</small>
#[[Filippo Calandri]] - <small>2021-10-18</small>
#[[Stanislao Canovai]] - <small>2021-10-18</small>
#[[Sigismondo Alberghetti]] - <small>2021-10-18</small>
#[[Giuseppe Antonio Alberti]] - <small>2021-10-18</small>
#[[Giuseppe Averani]] - <small>2021-10-18</small>
#[[Giovanni Maria Bonardo]] - <small>2021-10-18</small>
#[[Lorenzo Camerano]] - <small>2021-10-19</small>
#[[Giuseppe Campani]] - <small>2021-10-19</small>
#[[Domenico Martinelli]] - <small>2021-10-20</small>
#[[Luigi Ferdinando Marsili]] - <small>2021-10-20</small>
#[[Angelo Marchetti]] - <small>2021-10-20</small>
#[[Carlo Antonio Manzini]] - <small>2021-10-20</small>
#[[Antonio Maria Lorgna]] - <small>2021-10-20</small>
#[[Bernardo Pulci]] - <small>2021-10-21</small>
#[[Gustavo Bucchia]] - <small>2021-10-22</small>
#[[Serafino Calindri]] - <small>2021-10-22</small>
#[[Roberto Valturio]] - <small>2021-10-22</small>
#[[Niccolò da Osimo]] - <small>2021-10-22</small>
#[[Alberto Pappiani]] - <small>2021-10-25</small>
#[[Raimondo da Capua]] - <small>2021-10-25</small>
#[[Giordano Ruffo]] - <small>2021-10-25</small>
#[[Panfilo Sasso]] - <small>2021-10-25</small>
#[[Schiavo di Bari]] - <small>2021-10-25</small>
#[[Serafino de' Cimminelli]] - <small>2021-10-25</small>
#[[Giorgio Summaripa]] - <small>2021-10-25</small>
#[[Girolamo Manfredi]] - <small>2021-10-25</small>
#[[Gabriele Capodilista]] - <small>2021-10-25</small>
#[[Lorenzo Spirito Gualtieri]] - <small>2021-10-26</small>
#[[Guglielmo da Saliceto]] - <small>2021-10-26</small>
#[[Jacopo da Cessole]] - <small>2021-10-26</small>
#[[Antonio Matani]] - <small>2021-10-26</small>
#[[Carlo Matteucci]] - <small>2021-10-26</small>
#[[Pedro de Medina]] - <small>2021-10-26</small>
#[[Friedrich Accum]] - <small>2021-10-27</small>
#[[George Biddell Airy]] - <small>2021-10-27</small>
#[[Joachim d'Alencé]] - <small>2021-10-27</small>
#[[Carlo Amoretti]] - <small>2021-10-27</small>
#[[Giovanni Antonelli (astronomo)]] - <small>2021-10-27</small>
#[[Torbern Olof Bergman]] - <small>2021-10-27</small>
#[[Belsazar Hacquet]] - <small>2021-10-27</small>
#[[George Atwood]] - <small>2021-10-27</small>
#[[Friederich Münter]] - <small>2021-10-27</small>
#[[Franz Schott]] - <small>2021-10-28</small>
#[[Lazzaro Spallanzani]] - <small>2021-10-28</small>
#[[Isaac Abrabanel]] - <small>2021-10-28</small>
#[[Giason Denores]] - <small>2021-10-29</small>
#[[Juan de Jarava]] - <small>2021-10-29</small>
#[[Alessandro Pascoli]] - <small>2021-10-29</small>
#[[Euforbo]] - <small>2021-11-02</small>
#[[Zaccaria Scolastico]] - <small>2021-11-02</small>
#[[Battista Fregoso (1450-1505)]] - <small>2021-11-02</small>
#[[Ugo Benci]] - <small>2021-11-04</small>
#[[Jacopo Filippo Foresti]] - <small>2021-11-04</small>
#[[Feo Belcari]] - <small>2021-11-08</small>
#[[Pompeo Baldasseroni]] - <small>2021-11-08</small>
#[[Sallustio Bandini]] - <small>2021-11-08</small>
#[[Lodovico Bianchini]] - <small>2021-11-09</small>
#[[Vladislav Iosifovič Bortkevič]] - <small>2021-11-09</small>
#[[Richard Cantillon]] - <small>2021-11-09</small>
#[[John Bates Clark]] - <small>2021-11-09</small>
#[[Salvatore Cognetti de Martiis]] - <small>2021-11-09</small>
#[[Girolamo Francesco Cristiani]] - <small>2021-11-10</small>
#[[Alfons Dopsch]] - <small>2021-11-10</small>
#[[Ruggero Giuseppe Boscovich]] - <small>2021-11-10</small>
#[[Pietro Antonio Cataldi]] - <small>2021-11-10</small>
#[[Ambrogio Contarini]] - <small>2021-11-10</small>
#[[Giovanni Tavelli]] - <small>2021-11-10</small>
#[[Giovanni Colombini]] - <small>2021-11-10</small>
#[[Giovanni Pagnini]] - <small>2021-11-10</small>
#[[Rhazes]] - <small>2021-11-15</small>
#[[Antonio Pace]] - <small>2021-11-19</small>
#[[Joseph-François Marie]] - <small>2021-11-29</small>
#[[Alessandro Marchetti (matematico)]] - <small>2021-12-01</small>
#[[Giambattista Magistrini]] - <small>2021-12-01</small>
#[[Agostino Maccari]] - <small>2021-12-10</small>
#[[Antonio Ludeña]] - <small>2021-12-12</small>
#[[Doroteo Alimari]] - <small>2022-01-13</small>
#[[Alessandro Canobbio]] - <small>2022-01-13</small>
#[[Camillo Leonardi]] - <small>2022-01-21</small>
#[[Ascanio Centorio Degli Ortensi]] - <small>2022-01-28</small>
#[[Domenico Griminelli]] - <small>2022-02-02</small>
#[[Guglielmo Gargiolli]] - <small>2022-02-03</small>
#[[Giovanni Battista Gallicciolli]] - <small>2022-02-04</small>
#[[Guglielmo Grataroli]] - <small>2022-02-04</small>
#[[Donato Calvi]] - <small>2022-02-04</small>
#[[Flegomene]] - <small>2022-02-07</small>
#[[Francesco Fuoco]] - <small>2022-02-19</small>
#[[Francesco dal Sole]] - <small>2022-03-03</small>
#[[Nicolao Colletti]] - <small>2022-03-12</small>
#[[Cristoforo Clavio]] - <small>2022-03-17</small>
#[[Jacques Peletier du Mans]] - <small>2022-03-17</small>
#[[Pietro Apiano]] - <small>2022-03-18</small>
#[[Francesco Cigalini]] - <small>2022-03-18</small>
#[[Scipione Chiaramonti]] - <small>2022-03-23</small>
#[[Antonio Brognoli]] - <small>2022-03-26</small>
#[[Giuseppe Davia]] - <small>2022-03-30</small>
#[[Francesco Vandelli (astronomo)]] - <small>2022-03-30</small>
#[[Giuseppe Vergani]] - <small>2022-04-01</small>
#[[Giovanni Camilla]] - <small>2022-04-04</small>
#[[Pompeo Colonna (scrittore)]] - <small>2022-04-07</small>
#[[Luigi Castiglioni (botanico)]] - <small>2022-04-07</small>
#[[Guidobaldo Del Monte]] - <small>2022-04-08</small>
#[[Federico Commandino]] - <small>2022-04-08</small>
#[[Teone di Alessandria]] - <small>2022-04-09</small>
#[[Francesco Maria II Della Rovere]] - <small>2022-04-11</small>
#[[Pappo di Alessandria]] - <small>2022-04-12</small>
#[[Sereno di Antinopoli]] - <small>2022-04-13</small>
#[[Eutocio]] - <small>2022-04-13</small>
#[[Alonso de Fuentes]] - <small>2022-04-15</small>
#[[Francesco Zantedeschi]] - <small>2022-04-19</small>
#[[Famiano Michelini]] - <small>2022-04-26</small>
#[[Gregorio Bressani]] - <small>2022-05-02</small>
#[[Francesco Eschinardi]] - <small>2022-05-13</small>
#[[Andrea Zambelli (economista)]] - <small>2022-05-27</small>
#[[Francesco Ginanni]] - <small>2022-07-25</small>
#[[Elia Lombardini]] - <small>2022-08-22</small>
#[[Leone Ebreo]] - <small>2022-11-18</small>
#[[Jacopo Belgrado]] - <small>2022-12-29</small>
#[[Jean-Baptiste Biot]] - <small>2022-12-29</small>
#[[Vannoccio Biringuccio]] - <small>2022-12-29</small>
#[[Luigi Valentino Brugnatelli]] - <small>2022-12-29</small>
#[[Giovanni Nicolò Doglioni]] - <small>2022-12-29</small>
#[[Paolo Silvio Boccone]] - <small>2022-12-30</small>
#[[Bernardino Zendrini]] - <small>2023-01-10</small>
#[[Eustachio Zanotti]] - <small>2023-01-10</small>
#[[Leonardo Ximenes]] - <small>2023-01-10</small>
#[[Jacques Charles François Sturm]] - <small>2023-01-10</small>
#[[Sebastiano Serlio]] - <small>2023-01-10</small>
#[[Lorenzo Selva]] - <small>2023-01-12</small>
#[[Alexandre Savérien]] - <small>2023-01-12</small>
#[[Girolamo Saladini]] - <small>2023-01-12</small>
#[[Giovenale Sacchi]] - <small>2023-01-17</small>
#[[Orazio Ricasoli Rucellai]] - <small>2023-01-18</small>
#[[Guglielmo Libri Carucci dalla Sommaja]] - <small>2023-01-19</small>
#[[John Claudius Loudon]] - <small>2023-01-19</small>
#[[Antonio Dragoni]] - <small>2023-03-16</small>
#[[Ugo Panziera]] - <small>2023-03-25</small>
#[[Pacifico da Cerano]] - <small>2023-04-03</small>
#[[Giuseppe Maria Figatelli]] - <small>2023-04-14</small>
#[[Santo Brasca]] - <small>2023-06-19</small>
#[[Pietro Martini]] - <small>2023-06-23</small>
#[[Anselm Desing]] - <small>2023-06-26</small>
#[[Gaspare Luigi Cassola]] - <small>2023-06-27</small>
#[[Luigi Abello]] - <small>2023-07-03</small>
#[[Giovanni Bracesco]] - <small>2023-07-06</small>
#[[Domenico Michelessi]] - <small>2023-07-12</small>
#[[Jabir ibn Hayyan]] - <small>2023-07-13</small>
#[[Alessandro Capra]] - <small>2023-07-20</small>
#[[Francesco Bruni (giurista medievale)]] - <small>2023-07-27</small>
#[[Bartolomeo Dusi]] - <small>2023-08-01</small>
#[[Giovanni Battista Venturi]] - <small>2023-09-14</small>
#[[Vera Zamagni]] - <small>2023-10-01</small>
#[[Isabella Moro]] - <small>2023-10-01</small>
#[[Mary Boddington]] - <small>2023-10-07</small>
#[[Paola Malanotte Rizzoli]] - <small>2023-10-10</small>
#[[Giuseppe Unicorno]] - <small>2023-10-18</small>
#[[Antonio Berga]] - <small>2023-11-06</small>
#[[Gabriella Uluhogian]] - <small>2023-11-20</small>
#[[Giovanni Paolo Gallucci]] - <small>2023-12-01</small>
#[[Angelo Felice Capelli]] - <small>2023-12-05</small>
#[[Giuseppe Del Papa]] - <small>2024-01-16</small>
#[[Sébastien Leclerc]] - <small>2024-01-17</small>
#[[Henry Dunning Macleod]] - <small>2024-01-23</small>
#[[Niccolò Carletti]] - <small>2024-01-23</small>
#[[Antonio Vassalli Eandi]] - <small>2024-01-23</small>
#[[Ludovico degli Arrighi]] - <small>2024-01-24</small>
#[[Giuseppe Asclepi]] - <small>2024-01-24</small>
#[[Giuseppe Cassella]] - <small>2024-01-24</small>
#[[Paolo Orsi]] - <small>2024-01-24</small>
#[[Luigi Ferri (filosofo)]] - <small>2024-01-24</small>
#[[Scipione Capece]] - <small>2024-02-06</small>
#[[Cherubino da Spoleto]] - <small>2024-02-19</small>
#[[Antonia Giannotti]] - <small>2024-02-26</small>
#[[Antonio Abetti]] - <small>2024-02-27</small>
#[[Giovan Battista Nani]] - <small>2024-02-28</small>
#[[Nicolò di Nale]] - <small>2024-02-28</small>
#[[Tolomeo I]] - <small>2024-03-04</small>
#[[Erofilo]] - <small>2024-03-04</small>
#[[Giuseppe Grippa]] - <small>2024-03-05</small>
#[[Giovanni Battista Zanchi]] - <small>2024-03-06</small>
#[[Cosimo de' Medici]] - <small>2024-03-18</small>
#[[Piero il Gottoso]] - <small>2024-03-18</small>
#[[Giovanni Drei]] - <small>2024-03-25</small>
#[[Galasso Alghisi]] - <small>2024-03-29</small>
#[[Domenico Cocoli]] - <small>2024-04-08</small>
#[[Ercole Corazzi]] - <small>2024-04-15</small>
#[[Carlo Lambardi]] - <small>2024-04-15</small>
#[[Domenico Manzoni]] - <small>2024-04-18</small>
#[[Giuseppe Maria Bonomi]] - <small>2024-04-30</small>
#[[Benedetto Di Falco]] - <small>2024-05-30</small>
#[[Giovanni Fantuzzi (storico)]] - <small>2024-06-03</small>
#[[Antonio Lupicini]] - <small>2024-06-10</small>
#[[Luigi Lilio]] - <small>2024-06-10</small>
#[[Tommaso Maria Gabrini]] - <small>2024-06-13</small>
#[[Bernardo Giambullari]] - <small>2024-06-18</small>
#[[Gaetano Marzagaglia]] - <small>2024-06-19</small>
#[[Giorgio Gemisto Pletone]] - <small>2024-06-24</small>
#[[Elena Dragaš]] - <small>2024-06-24</small>
#[[Giuseppe Gatti (archeologo)]] - <small>2024-07-30</small>
#[[Luigi Melegari]] - <small>2024-08-01</small>
#[[Girolamo Borro]] - <small>2024-08-27</small>
#[[Luis Collado de Lebrija]] - <small>2024-09-02</small>
#[[Francesco Paolo Bozzelli]] - <small>2024-09-04</small>
#[[Raffaele Ala]] - <small>2024-09-09</small>
#[[Francesco Barberino Benici]] - <small>2024-09-27</small>
#[[Antonio Lepschy]] - <small>2024-10-01</small>
#[[Guglielmo Cavallo]] - <small>2024-10-01</small>
#[[Oddone Longo]] - <small>2024-10-02</small>
#[[Giovanni Aldini]] - <small>2024-10-02</small>
#[[Jacopo Riccati]] - <small>2024-10-09</small>
#[[Giovanni Maria Della Torre]] - <small>2024-10-10</small>
#[[Giovanni Brunetti]] - <small>2024-10-11</small>
#[[Iacopo Cicognini]] - <small>2024-10-14</small>
#[[Domenico Guglielmini]] - <small>2024-10-15</small>
#[[Gaspare Capone]] - <small>2024-10-29</small>
#[[Teofilo Bruni]] - <small>2024-10-29</small>
#[[Gaetano Gaspare Uttini]] - <small>2024-10-29</small>
#[[Angelo Pietra]] - <small>2024-11-11</small>
#[[Giuseppe Ricca Salerno]] - <small>2024-11-13</small>
#[[Giovanni Battista Mazzini]] - <small>2024-11-14</small>
#[[Leopoldo Maggi]] - <small>2024-11-14</small>
#[[Lorenzo Bellini]] - <small>2024-11-14</small>
#[[Giovanni Battista De Toni]] - <small>2024-11-29</small>
#[[Generoso Calenzio]] - <small>2024-12-03</small>
#[[Girolamo Seripando]] - <small>2024-12-03</small>
#[[Giacomo Venturoli]] - <small>2025-01-02</small>
#[[Lodovico delle Colombe]] - <small>2025-01-03</small>
#[[Cornelio Ghirardelli]] - <small>2025-01-07</small>
#[[Pacifico Barilari]] - <small>2025-01-10</small>
#[[Francesco Feliciano]] - <small>2025-01-10</small>
#[[Angelo Salmoiraghi]] - <small>2025-01-14</small>
#[[Ottaviano Fabrizio Mossotti]] - <small>2025-01-14</small>
#[[Michele Araldi]] - <small>2025-01-14</small>
#[[Cornelio Malvasia]] - <small>2025-01-21</small>
#[[Paolo Beni (gesuita)]] - <small>2025-01-28</small>
#[[Luca Danesi]] - <small>2025-01-28</small>
#[[Onorio Longhi]] - <small>2025-01-28</small>
#[[Antonio Cermisone]] - <small>2025-01-29</small>
#[[Alessandro Papacino D'Antoni]] - <small>2025-02-13</small>
#[[Angelo Querini]] - <small>2025-02-18</small>
#[[Tommaso Temanza]] - <small>2025-02-18</small>
#[[William Kingdon Clifford]] - <small>2025-02-25</small>
#[[Girolamo Cortinovis]] - <small>2025-02-25</small>
#[[William Watson (scienziato)]] - <small>2025-02-25</small>
#[[Jean Antoine Nollet]] - <small>2025-02-26</small>
#[[Jan Palfijn]] - <small>2025-02-26</small>
#[[Michele de Jorio]] - <small>2025-03-11</small>
#[[Cesare Cipolletti]] - <small>2025-03-12</small>
#[[Giovanni Carmignani]] - <small>2025-03-12</small>
#[[Saverio Mattei]] - <small>2025-03-12</small>
#[[Salvatore Barzilai]] - <small>2025-03-12</small>
#[[Francesco Baglietto]] - <small>2025-03-12</small>
#[[Giovanni Ambrogio Bertrandi]] - <small>2025-03-13</small>
#[[Ersilia Caetani Lovatelli]] - <small>2025-03-13</small>
#[[Giuseppe Palmieri (economista)]] - <small>2025-03-18</small>
#[[Marsilio Cagnati]] - <small>2025-03-21</small>
#[[Enrico Cimbali]] - <small>2025-03-25</small>
#[[Enea Arnaldi]] - <small>2025-03-26</small>
#[[Ferdinando Arrivabene]] - <small>2025-03-26</small>
#[[Andrea Balletti]] - <small>2025-03-26</small>
#[[Filippo Cavolini]] - <small>2025-03-26</small>
#[[Amedeo Avogadro]] - <small>2025-03-28</small>
#[[Gabriele Rosa]] - <small>2025-04-08</small>
#[[Umberto D'Ancona]] - <small>2025-04-10</small>
#[[Carlo Fea]] - <small>2025-04-11</small>
#[[Pietro Quaroni]] - <small>2025-04-29</small>
#[[Apollinare Calderini]] - <small>2025-05-05</small>
#[[Giovanni Simonetta]] - <small>2025-05-07</small>
#[[Felice Barnabei]] - <small>2025-05-07</small>
#[[Gabriele Busca]] - <small>2025-05-21</small>
#[[Gaetano Emanuele Bava di San Paolo]] - <small>2025-05-21</small>
#[[Giuseppe Avanzini]] - <small>2025-05-21</small>
#[[Francesco Soave]] - <small>2025-05-21</small>
#[[Simone Stratico]] - <small>2025-05-21</small>
#[[Jacopo Durandi]] - <small>2025-05-21</small>
#[[Giovanni Antonio Giobert]] - <small>2025-05-21</small>
#[[Pietro Moscati]] - <small>2025-05-22</small>
#[[Aldo Ferrabino]] - <small>2025-05-22</small>
#[[Piero Giacosa]] - <small>2025-05-27</small>
#[[Abramo Massalongo]] - <small>2025-05-27</small>
#[[Benjamin Martin]] - <small>2025-06-03</small>
#[[Johann Heinrich Lambert]] - <small>2025-06-03</small>
#[[Nicolaus de Béguelin]] - <small>2025-06-03</small>
#[[John Hunter]] - <small>2025-06-03</small>
#[[Louis-Bernard Guyton-Morveau]] - <small>2025-06-03</small>
#[[Johann Georg Sulzer]] - <small>2025-06-03</small>
#[[Maurizio Roffredi]] - <small>2025-06-04</small>
#[[Giovanni Pietro Maria Dana]] - <small>2025-06-04</small>
#[[William Hewson]] - <small>2025-06-04</small>
#[[Antoine Portal]] - <small>2025-06-04</small>
#[[Giovanni Battista Palletta]] - <small>2025-06-04</small>
#[[Vincenzo Malacarne]] - <small>2025-06-05</small>
#[[Giovanni Andrea Dalla Croce]] - <small>2025-06-05</small>
#[[Samuel-Auguste Tissot]] - <small>2025-06-05</small>
#[[Conrad Gessner]] - <small>2025-06-05</small>
#[[Willem 's Gravesande]] - <small>2025-06-05</small>
#[[Gioacchino Pessuti]] - <small>2025-06-17</small>
#[[Federigo Sclopis di Salerano]] - <small>2025-06-18</small>
#[[Costanzo Gazzera]] - <small>2025-06-18</small>
#[[Domenico Capellina]] - <small>2025-06-18</small>
#[[Domenico Casimiro Promis]] - <small>2025-06-18</small>
#[[Carlo Merkel]] - <small>2025-06-18</small>
#[[Giacinto Carena]] - <small>2025-06-18</small>
#[[Giovanni Claudio Fromond]] - <small>2025-07-01</small>
#[[Serafino Ricci]] - <small>2025-07-01</small>
#[[Alberto Ablondi]] - <small>2025-07-02</small>
#[[Mario Morcone]] - <small>2025-07-02</small>
#[[Bartolomeo Gastaldi]] - <small>2025-07-02</small>
#[[Enrico Narducci]] - <small>2025-07-02</small>
#[[Torquato Taramelli]] - <small>2025-07-02</small>
#[[Lorenzo Respighi]] - <small>2025-07-02</small>
#[[Enrico Besta]] - <small>2025-07-03</small>
#[[Francesco Mengotti]] - <small>2025-07-03</small>
#[[Ignazio Danti]] - <small>2025-07-04</small>
#[[Alessandro Cialdi]] - <small>2025-07-04</small>
#[[Pietro Aldobrandini]] - <small>2025-07-04</small>
#[[Andrea Bina]] - <small>2025-07-08</small>
#[[Pietro Luigi Albini]] - <small>2025-07-08</small>
#[[Giuseppe Basso]] - <small>2025-07-08</small>
#[[Carlo Baudi di Vesme]] - <small>2025-07-08</small>
#[[Luigi Bellardi]] - <small>2025-07-08</small>
#[[Giuseppina Cattani]] - <small>2025-07-08</small>
#[[Alessandro Barca]] - <small>2025-07-08</small>
#[[Paolo Ballada di Saint Robert]] - <small>2025-07-10</small>
#[[Angelo Battelli]] - <small>2025-07-10</small>
#[[Giuseppe Domenico Botto]] - <small>2025-07-10</small>
#[[Giuseppe Carle]] - <small>2025-07-10</small>
===Tematiche===
#[[Moneta]] - <small>2021-08-18</small>
#[[Proposizione (logica)]] - <small>2021-09-14</small>
#[[Mercurio (astrologia)]] - <small>2021-09-23</small>
#[[Pellicola per negativi]] - <small>2021-10-01</small>
#[[Fotografo]] - <small>2021-10-04</small>
#[[Palma]] - <small>2021-10-21</small>
#[[Casuario]] - <small>2021-10-21</small>
#[[Sferoide]] - <small>2021-10-28</small>
#[[Teoria e pratica]] - <small>2021-10-28</small>
#[[Scienza delle finanze]] - <small>2021-11-08</small>
#[[Ragion di Stato]] - <small>2021-11-09</small>
#[[Economia monetaria]] - <small>2021-11-10</small>
#[[Numero perfetto]] - <small>2021-11-10</small>
#[[Oggetto celeste]] - <small>2021-11-10</small>
#[[Stelle fisse]] - <small>2021-11-15</small>
#[[Sfericità della Terra]] - <small>2021-11-15</small>
#[[Sfere celesti]] - <small>2021-11-15</small>
#[[Seno di Abramo]] - <small>2021-12-10</small>
#[[Regola del tre (matematica)]] - <small>2022-04-01</small>
#[[Cosmografia]] - <small>2022-04-04</small>
#[[Pineta di Ravenna]] - <small>2022-07-25</small>
#[[Canale di Suez]] - <small>2022-08-22</small>
#[[Ottica]] - <small>2023-01-16</small>
#[[Simonia]] - <small>2023-05-02</small>
#[[Eclettismo]] - <small>2023-05-02</small>
#[[Maccabei]] - <small>2023-05-04</small>
#[[Palla (sport)]] - <small>2023-05-12</small>
#[[Solfeggio]] - <small>2023-08-02</small>
#[[Tarantismo]] - <small>2023-08-08</small>
#[[Tarantola]] - <small>2023-08-08</small>
#[[Lenticchia d'acqua]] - <small>2023-10-01</small>
#[[Lenticchia di palude]] - <small>2023-10-01</small>
#[[Oceanografia]] - <small>2023-10-10</small>
#[[Associazione (psicologia)]] - <small>2024-01-30</small>
#[[Museo (Alessandria)]] - <small>2024-03-04</small>
#[[Fortezza]] - <small>2024-03-08</small>
#[[Animosità]] - <small>2024-03-13</small>
#[[Traci]] - <small>2024-06-25</small>
#[[Finanza pubblica]] - <small>2024-11-14</small>
#[[Tufo]] - <small>2024-11-14</small>
#[[Seghedino]] - <small>2025-01-10</small>
#[[Nervo]] - <small>2025-02-28</small>
#[[Valore (economia)]] - <small>2025-03-13</small>
#[[Induzione elettrostatica]] - <small>2025-04-08</small>
#[[Salmonide]] - <small>2025-04-11</small>
#[[Basalto]] - <small>2025-04-23</small>
#[[Pomice]] - <small>2025-04-24</small>
#[[Feldspato]] - <small>2025-04-24</small>
#[[Grotta del Cane]] - <small>2025-04-28</small>
#[[Pisciarelli (area idrotermale)]] - <small>2025-04-28</small>
#[[Zeolite]] - <small>2025-05-15</small>
#[[Vulcano (vulcano)]] - <small>2025-06-12</small>
#[[Vulcanello]] - <small>2025-06-12</small>
#[[Isola di Panarea]] - <small>2025-06-12</small>
#[[Isola di Basiluzzo]] - <small>2025-06-12</small>
#[[Isola di Salina]] - <small>2025-06-17</small>
#[[Isola di Stromboli]] - <small>2025-06-17</small>
#[[Stromboli (vulcano)]] - <small>2025-06-17</small>
#[[Canneto (Lipari)]] - <small>2025-06-19</small>
#[[Teatro romano di Verona]] - <small>2025-07-01</small>
===Raccolte===
#[[So di non sapere]] - <small>2022-05-04</small>
#[[Credi dalle poesie]] - <small>2022-09-13</small>
#[[Voti dalle poesie]] - <small>2022-09-13</small>
===Opere===
#[[I viaggi di Mandeville]] - <small>2021-11-08</small>
#[[Algurisimo]] - <small>2021-11-10</small>
===In altre lingue===
#[[:en:Paolo Monti]] - <small>2021-09-29</small>
#[[:es:Paolo Monti]] - <small>2021-09-30</small>
#[[:fr:Paolo Monti]] - <small>2021-09-30</small>
#[[:la:Athanasius Kircherus]] - <small>2021-10-13</small>
{{div col end}}
eny1tu54i67iwqgblyoh12iql3i2g6p
1382824
1382813
2025-07-10T14:14:23Z
Marcella Medici (BEIC)
84396
1382824
wikitext
text/x-wiki
==Voci create nell'ambito del progetto BEIC==
{{vedi anche|w:Progetto:GLAM/BEIC}}
Elenco delle voci create su Wikiquote nell'ambito del [[w:Progetto:GLAM/BEIC|progetto BEIC]], a partire da materiale messo a disposizione dalla [[w:Biblioteca europea di informazione e cultura|Fondazione BEIC]]. Totali: '''427 voci'''<!--, di cui 1 in inglese, 1 in spagnolo, 1 in francese e 1 in latino-->.
{{div col}}
===Persone===
#[[Paolo Monti]] - <small>2014-09-30</small>
#[[Giambattista Vasco]] - <small>2021-08-18</small>
#[[Stefano da San Gregorio]] - <small>2021-08-29</small>
#[[Christoph Scheiner]] - <small>2021-08-30</small>
#[[Gian Rinaldo Carli]] - <small>2021-09-01</small>
#[[Vittorio Saraceno]] - <small>2021-09-05</small>
#[[Federico Sanvitale]] - <small>2021-09-06</small>
#[[Antonio Sangiovanni]] - <small>2021-09-09</small>
#[[Francesco Ricci (matematico)]] - <small>2021-09-11</small>
#[[Charles-Joseph Mathon de la Cour]] - <small>2021-09-11</small>
#[[Filippo Antonio Revelli]] - <small>2021-09-14</small>
#[[Onofrio Puglisi]] - <small>2021-09-22</small>
#[[Bartolomeo Pollastri]] - <small>2021-09-23</small>
#[[Giovanni Battista Pisani]] - <small>2021-09-27</small>
#[[Giovanni Giacomo Pierantoni]] - <small>2021-09-27</small>
#[[Italo Zannier]] - <small>2021-09-29</small>
#[[Auguste Marmont]] - <small>2021-10-11</small>
#[[Giovanni Biagio Amico]] - <small>2021-10-11</small>
#[[Stefano degli Angeli]] - <small>2021-10-12</small>
#[[Benedetto degli Alessandri]] - <small>2021-10-14</small>
#[[Angelo da Vallombrosa]] - <small>2021-10-14</small>
#[[Domenico Benivieni]] - <small>2021-10-14</small>
#[[Pietro di Fabrizio Accolti]] - <small>2021-10-15</small>
#[[Antonio Adamucci]] - <small>2021-10-15</small>
#[[Bernardino Baldi]] - <small>2021-10-15</small>
#[[Cosimo Bartoli]] - <small>2021-10-15</small>
#[[Giusto Bellavitis]] - <small>2021-10-15</small>
#[[Silvio Belli]] - <small>2021-10-15</small>
#[[Abū-Ṭālib Ḫān]] - <small>2021-10-15</small>
#[[Antonio Maria Bordoni]] - <small>2021-10-18</small>
#[[Francesco Saverio Brunetti]] - <small>2021-10-18</small>
#[[Filippo Calandri]] - <small>2021-10-18</small>
#[[Stanislao Canovai]] - <small>2021-10-18</small>
#[[Sigismondo Alberghetti]] - <small>2021-10-18</small>
#[[Giuseppe Antonio Alberti]] - <small>2021-10-18</small>
#[[Giuseppe Averani]] - <small>2021-10-18</small>
#[[Giovanni Maria Bonardo]] - <small>2021-10-18</small>
#[[Lorenzo Camerano]] - <small>2021-10-19</small>
#[[Giuseppe Campani]] - <small>2021-10-19</small>
#[[Domenico Martinelli]] - <small>2021-10-20</small>
#[[Luigi Ferdinando Marsili]] - <small>2021-10-20</small>
#[[Angelo Marchetti]] - <small>2021-10-20</small>
#[[Carlo Antonio Manzini]] - <small>2021-10-20</small>
#[[Antonio Maria Lorgna]] - <small>2021-10-20</small>
#[[Bernardo Pulci]] - <small>2021-10-21</small>
#[[Gustavo Bucchia]] - <small>2021-10-22</small>
#[[Serafino Calindri]] - <small>2021-10-22</small>
#[[Roberto Valturio]] - <small>2021-10-22</small>
#[[Niccolò da Osimo]] - <small>2021-10-22</small>
#[[Alberto Pappiani]] - <small>2021-10-25</small>
#[[Raimondo da Capua]] - <small>2021-10-25</small>
#[[Giordano Ruffo]] - <small>2021-10-25</small>
#[[Panfilo Sasso]] - <small>2021-10-25</small>
#[[Schiavo di Bari]] - <small>2021-10-25</small>
#[[Serafino de' Cimminelli]] - <small>2021-10-25</small>
#[[Giorgio Summaripa]] - <small>2021-10-25</small>
#[[Girolamo Manfredi]] - <small>2021-10-25</small>
#[[Gabriele Capodilista]] - <small>2021-10-25</small>
#[[Lorenzo Spirito Gualtieri]] - <small>2021-10-26</small>
#[[Guglielmo da Saliceto]] - <small>2021-10-26</small>
#[[Jacopo da Cessole]] - <small>2021-10-26</small>
#[[Antonio Matani]] - <small>2021-10-26</small>
#[[Carlo Matteucci]] - <small>2021-10-26</small>
#[[Pedro de Medina]] - <small>2021-10-26</small>
#[[Friedrich Accum]] - <small>2021-10-27</small>
#[[George Biddell Airy]] - <small>2021-10-27</small>
#[[Joachim d'Alencé]] - <small>2021-10-27</small>
#[[Carlo Amoretti]] - <small>2021-10-27</small>
#[[Giovanni Antonelli (astronomo)]] - <small>2021-10-27</small>
#[[Torbern Olof Bergman]] - <small>2021-10-27</small>
#[[Belsazar Hacquet]] - <small>2021-10-27</small>
#[[George Atwood]] - <small>2021-10-27</small>
#[[Friederich Münter]] - <small>2021-10-27</small>
#[[Franz Schott]] - <small>2021-10-28</small>
#[[Lazzaro Spallanzani]] - <small>2021-10-28</small>
#[[Isaac Abrabanel]] - <small>2021-10-28</small>
#[[Giason Denores]] - <small>2021-10-29</small>
#[[Juan de Jarava]] - <small>2021-10-29</small>
#[[Alessandro Pascoli]] - <small>2021-10-29</small>
#[[Euforbo]] - <small>2021-11-02</small>
#[[Zaccaria Scolastico]] - <small>2021-11-02</small>
#[[Battista Fregoso (1450-1505)]] - <small>2021-11-02</small>
#[[Ugo Benci]] - <small>2021-11-04</small>
#[[Jacopo Filippo Foresti]] - <small>2021-11-04</small>
#[[Feo Belcari]] - <small>2021-11-08</small>
#[[Pompeo Baldasseroni]] - <small>2021-11-08</small>
#[[Sallustio Bandini]] - <small>2021-11-08</small>
#[[Lodovico Bianchini]] - <small>2021-11-09</small>
#[[Vladislav Iosifovič Bortkevič]] - <small>2021-11-09</small>
#[[Richard Cantillon]] - <small>2021-11-09</small>
#[[John Bates Clark]] - <small>2021-11-09</small>
#[[Salvatore Cognetti de Martiis]] - <small>2021-11-09</small>
#[[Girolamo Francesco Cristiani]] - <small>2021-11-10</small>
#[[Alfons Dopsch]] - <small>2021-11-10</small>
#[[Ruggero Giuseppe Boscovich]] - <small>2021-11-10</small>
#[[Pietro Antonio Cataldi]] - <small>2021-11-10</small>
#[[Ambrogio Contarini]] - <small>2021-11-10</small>
#[[Giovanni Tavelli]] - <small>2021-11-10</small>
#[[Giovanni Colombini]] - <small>2021-11-10</small>
#[[Giovanni Pagnini]] - <small>2021-11-10</small>
#[[Rhazes]] - <small>2021-11-15</small>
#[[Antonio Pace]] - <small>2021-11-19</small>
#[[Joseph-François Marie]] - <small>2021-11-29</small>
#[[Alessandro Marchetti (matematico)]] - <small>2021-12-01</small>
#[[Giambattista Magistrini]] - <small>2021-12-01</small>
#[[Agostino Maccari]] - <small>2021-12-10</small>
#[[Antonio Ludeña]] - <small>2021-12-12</small>
#[[Doroteo Alimari]] - <small>2022-01-13</small>
#[[Alessandro Canobbio]] - <small>2022-01-13</small>
#[[Camillo Leonardi]] - <small>2022-01-21</small>
#[[Ascanio Centorio Degli Ortensi]] - <small>2022-01-28</small>
#[[Domenico Griminelli]] - <small>2022-02-02</small>
#[[Guglielmo Gargiolli]] - <small>2022-02-03</small>
#[[Giovanni Battista Gallicciolli]] - <small>2022-02-04</small>
#[[Guglielmo Grataroli]] - <small>2022-02-04</small>
#[[Donato Calvi]] - <small>2022-02-04</small>
#[[Flegomene]] - <small>2022-02-07</small>
#[[Francesco Fuoco]] - <small>2022-02-19</small>
#[[Francesco dal Sole]] - <small>2022-03-03</small>
#[[Nicolao Colletti]] - <small>2022-03-12</small>
#[[Cristoforo Clavio]] - <small>2022-03-17</small>
#[[Jacques Peletier du Mans]] - <small>2022-03-17</small>
#[[Pietro Apiano]] - <small>2022-03-18</small>
#[[Francesco Cigalini]] - <small>2022-03-18</small>
#[[Scipione Chiaramonti]] - <small>2022-03-23</small>
#[[Antonio Brognoli]] - <small>2022-03-26</small>
#[[Giuseppe Davia]] - <small>2022-03-30</small>
#[[Francesco Vandelli (astronomo)]] - <small>2022-03-30</small>
#[[Giuseppe Vergani]] - <small>2022-04-01</small>
#[[Giovanni Camilla]] - <small>2022-04-04</small>
#[[Pompeo Colonna (scrittore)]] - <small>2022-04-07</small>
#[[Luigi Castiglioni (botanico)]] - <small>2022-04-07</small>
#[[Guidobaldo Del Monte]] - <small>2022-04-08</small>
#[[Federico Commandino]] - <small>2022-04-08</small>
#[[Teone di Alessandria]] - <small>2022-04-09</small>
#[[Francesco Maria II Della Rovere]] - <small>2022-04-11</small>
#[[Pappo di Alessandria]] - <small>2022-04-12</small>
#[[Sereno di Antinopoli]] - <small>2022-04-13</small>
#[[Eutocio]] - <small>2022-04-13</small>
#[[Alonso de Fuentes]] - <small>2022-04-15</small>
#[[Francesco Zantedeschi]] - <small>2022-04-19</small>
#[[Famiano Michelini]] - <small>2022-04-26</small>
#[[Gregorio Bressani]] - <small>2022-05-02</small>
#[[Francesco Eschinardi]] - <small>2022-05-13</small>
#[[Andrea Zambelli (economista)]] - <small>2022-05-27</small>
#[[Francesco Ginanni]] - <small>2022-07-25</small>
#[[Elia Lombardini]] - <small>2022-08-22</small>
#[[Leone Ebreo]] - <small>2022-11-18</small>
#[[Jacopo Belgrado]] - <small>2022-12-29</small>
#[[Jean-Baptiste Biot]] - <small>2022-12-29</small>
#[[Vannoccio Biringuccio]] - <small>2022-12-29</small>
#[[Luigi Valentino Brugnatelli]] - <small>2022-12-29</small>
#[[Giovanni Nicolò Doglioni]] - <small>2022-12-29</small>
#[[Paolo Silvio Boccone]] - <small>2022-12-30</small>
#[[Bernardino Zendrini]] - <small>2023-01-10</small>
#[[Eustachio Zanotti]] - <small>2023-01-10</small>
#[[Leonardo Ximenes]] - <small>2023-01-10</small>
#[[Jacques Charles François Sturm]] - <small>2023-01-10</small>
#[[Sebastiano Serlio]] - <small>2023-01-10</small>
#[[Lorenzo Selva]] - <small>2023-01-12</small>
#[[Alexandre Savérien]] - <small>2023-01-12</small>
#[[Girolamo Saladini]] - <small>2023-01-12</small>
#[[Giovenale Sacchi]] - <small>2023-01-17</small>
#[[Orazio Ricasoli Rucellai]] - <small>2023-01-18</small>
#[[Guglielmo Libri Carucci dalla Sommaja]] - <small>2023-01-19</small>
#[[John Claudius Loudon]] - <small>2023-01-19</small>
#[[Antonio Dragoni]] - <small>2023-03-16</small>
#[[Ugo Panziera]] - <small>2023-03-25</small>
#[[Pacifico da Cerano]] - <small>2023-04-03</small>
#[[Giuseppe Maria Figatelli]] - <small>2023-04-14</small>
#[[Santo Brasca]] - <small>2023-06-19</small>
#[[Pietro Martini]] - <small>2023-06-23</small>
#[[Anselm Desing]] - <small>2023-06-26</small>
#[[Gaspare Luigi Cassola]] - <small>2023-06-27</small>
#[[Luigi Abello]] - <small>2023-07-03</small>
#[[Giovanni Bracesco]] - <small>2023-07-06</small>
#[[Domenico Michelessi]] - <small>2023-07-12</small>
#[[Jabir ibn Hayyan]] - <small>2023-07-13</small>
#[[Alessandro Capra]] - <small>2023-07-20</small>
#[[Francesco Bruni (giurista medievale)]] - <small>2023-07-27</small>
#[[Bartolomeo Dusi]] - <small>2023-08-01</small>
#[[Giovanni Battista Venturi]] - <small>2023-09-14</small>
#[[Vera Zamagni]] - <small>2023-10-01</small>
#[[Isabella Moro]] - <small>2023-10-01</small>
#[[Mary Boddington]] - <small>2023-10-07</small>
#[[Paola Malanotte Rizzoli]] - <small>2023-10-10</small>
#[[Giuseppe Unicorno]] - <small>2023-10-18</small>
#[[Antonio Berga]] - <small>2023-11-06</small>
#[[Gabriella Uluhogian]] - <small>2023-11-20</small>
#[[Giovanni Paolo Gallucci]] - <small>2023-12-01</small>
#[[Angelo Felice Capelli]] - <small>2023-12-05</small>
#[[Giuseppe Del Papa]] - <small>2024-01-16</small>
#[[Sébastien Leclerc]] - <small>2024-01-17</small>
#[[Henry Dunning Macleod]] - <small>2024-01-23</small>
#[[Niccolò Carletti]] - <small>2024-01-23</small>
#[[Antonio Vassalli Eandi]] - <small>2024-01-23</small>
#[[Ludovico degli Arrighi]] - <small>2024-01-24</small>
#[[Giuseppe Asclepi]] - <small>2024-01-24</small>
#[[Giuseppe Cassella]] - <small>2024-01-24</small>
#[[Paolo Orsi]] - <small>2024-01-24</small>
#[[Luigi Ferri (filosofo)]] - <small>2024-01-24</small>
#[[Scipione Capece]] - <small>2024-02-06</small>
#[[Cherubino da Spoleto]] - <small>2024-02-19</small>
#[[Antonia Giannotti]] - <small>2024-02-26</small>
#[[Antonio Abetti]] - <small>2024-02-27</small>
#[[Giovan Battista Nani]] - <small>2024-02-28</small>
#[[Nicolò di Nale]] - <small>2024-02-28</small>
#[[Tolomeo I]] - <small>2024-03-04</small>
#[[Erofilo]] - <small>2024-03-04</small>
#[[Giuseppe Grippa]] - <small>2024-03-05</small>
#[[Giovanni Battista Zanchi]] - <small>2024-03-06</small>
#[[Cosimo de' Medici]] - <small>2024-03-18</small>
#[[Piero il Gottoso]] - <small>2024-03-18</small>
#[[Giovanni Drei]] - <small>2024-03-25</small>
#[[Galasso Alghisi]] - <small>2024-03-29</small>
#[[Domenico Cocoli]] - <small>2024-04-08</small>
#[[Ercole Corazzi]] - <small>2024-04-15</small>
#[[Carlo Lambardi]] - <small>2024-04-15</small>
#[[Domenico Manzoni]] - <small>2024-04-18</small>
#[[Giuseppe Maria Bonomi]] - <small>2024-04-30</small>
#[[Benedetto Di Falco]] - <small>2024-05-30</small>
#[[Giovanni Fantuzzi (storico)]] - <small>2024-06-03</small>
#[[Antonio Lupicini]] - <small>2024-06-10</small>
#[[Luigi Lilio]] - <small>2024-06-10</small>
#[[Tommaso Maria Gabrini]] - <small>2024-06-13</small>
#[[Bernardo Giambullari]] - <small>2024-06-18</small>
#[[Gaetano Marzagaglia]] - <small>2024-06-19</small>
#[[Giorgio Gemisto Pletone]] - <small>2024-06-24</small>
#[[Elena Dragaš]] - <small>2024-06-24</small>
#[[Giuseppe Gatti (archeologo)]] - <small>2024-07-30</small>
#[[Luigi Melegari]] - <small>2024-08-01</small>
#[[Girolamo Borro]] - <small>2024-08-27</small>
#[[Luis Collado de Lebrija]] - <small>2024-09-02</small>
#[[Francesco Paolo Bozzelli]] - <small>2024-09-04</small>
#[[Raffaele Ala]] - <small>2024-09-09</small>
#[[Francesco Barberino Benici]] - <small>2024-09-27</small>
#[[Antonio Lepschy]] - <small>2024-10-01</small>
#[[Guglielmo Cavallo]] - <small>2024-10-01</small>
#[[Oddone Longo]] - <small>2024-10-02</small>
#[[Giovanni Aldini]] - <small>2024-10-02</small>
#[[Jacopo Riccati]] - <small>2024-10-09</small>
#[[Giovanni Maria Della Torre]] - <small>2024-10-10</small>
#[[Giovanni Brunetti]] - <small>2024-10-11</small>
#[[Iacopo Cicognini]] - <small>2024-10-14</small>
#[[Domenico Guglielmini]] - <small>2024-10-15</small>
#[[Gaspare Capone]] - <small>2024-10-29</small>
#[[Teofilo Bruni]] - <small>2024-10-29</small>
#[[Gaetano Gaspare Uttini]] - <small>2024-10-29</small>
#[[Angelo Pietra]] - <small>2024-11-11</small>
#[[Giuseppe Ricca Salerno]] - <small>2024-11-13</small>
#[[Giovanni Battista Mazzini]] - <small>2024-11-14</small>
#[[Leopoldo Maggi]] - <small>2024-11-14</small>
#[[Lorenzo Bellini]] - <small>2024-11-14</small>
#[[Giovanni Battista De Toni]] - <small>2024-11-29</small>
#[[Generoso Calenzio]] - <small>2024-12-03</small>
#[[Girolamo Seripando]] - <small>2024-12-03</small>
#[[Giacomo Venturoli]] - <small>2025-01-02</small>
#[[Lodovico delle Colombe]] - <small>2025-01-03</small>
#[[Cornelio Ghirardelli]] - <small>2025-01-07</small>
#[[Pacifico Barilari]] - <small>2025-01-10</small>
#[[Francesco Feliciano]] - <small>2025-01-10</small>
#[[Angelo Salmoiraghi]] - <small>2025-01-14</small>
#[[Ottaviano Fabrizio Mossotti]] - <small>2025-01-14</small>
#[[Michele Araldi]] - <small>2025-01-14</small>
#[[Cornelio Malvasia]] - <small>2025-01-21</small>
#[[Paolo Beni (gesuita)]] - <small>2025-01-28</small>
#[[Luca Danesi]] - <small>2025-01-28</small>
#[[Onorio Longhi]] - <small>2025-01-28</small>
#[[Antonio Cermisone]] - <small>2025-01-29</small>
#[[Alessandro Papacino D'Antoni]] - <small>2025-02-13</small>
#[[Angelo Querini]] - <small>2025-02-18</small>
#[[Tommaso Temanza]] - <small>2025-02-18</small>
#[[William Kingdon Clifford]] - <small>2025-02-25</small>
#[[Girolamo Cortinovis]] - <small>2025-02-25</small>
#[[William Watson (scienziato)]] - <small>2025-02-25</small>
#[[Jean Antoine Nollet]] - <small>2025-02-26</small>
#[[Jan Palfijn]] - <small>2025-02-26</small>
#[[Michele de Jorio]] - <small>2025-03-11</small>
#[[Cesare Cipolletti]] - <small>2025-03-12</small>
#[[Giovanni Carmignani]] - <small>2025-03-12</small>
#[[Saverio Mattei]] - <small>2025-03-12</small>
#[[Salvatore Barzilai]] - <small>2025-03-12</small>
#[[Francesco Baglietto]] - <small>2025-03-12</small>
#[[Giovanni Ambrogio Bertrandi]] - <small>2025-03-13</small>
#[[Ersilia Caetani Lovatelli]] - <small>2025-03-13</small>
#[[Giuseppe Palmieri (economista)]] - <small>2025-03-18</small>
#[[Marsilio Cagnati]] - <small>2025-03-21</small>
#[[Enrico Cimbali]] - <small>2025-03-25</small>
#[[Enea Arnaldi]] - <small>2025-03-26</small>
#[[Ferdinando Arrivabene]] - <small>2025-03-26</small>
#[[Andrea Balletti]] - <small>2025-03-26</small>
#[[Filippo Cavolini]] - <small>2025-03-26</small>
#[[Amedeo Avogadro]] - <small>2025-03-28</small>
#[[Gabriele Rosa]] - <small>2025-04-08</small>
#[[Umberto D'Ancona]] - <small>2025-04-10</small>
#[[Carlo Fea]] - <small>2025-04-11</small>
#[[Pietro Quaroni]] - <small>2025-04-29</small>
#[[Apollinare Calderini]] - <small>2025-05-05</small>
#[[Giovanni Simonetta]] - <small>2025-05-07</small>
#[[Felice Barnabei]] - <small>2025-05-07</small>
#[[Gabriele Busca]] - <small>2025-05-21</small>
#[[Gaetano Emanuele Bava di San Paolo]] - <small>2025-05-21</small>
#[[Giuseppe Avanzini]] - <small>2025-05-21</small>
#[[Francesco Soave]] - <small>2025-05-21</small>
#[[Simone Stratico]] - <small>2025-05-21</small>
#[[Jacopo Durandi]] - <small>2025-05-21</small>
#[[Giovanni Antonio Giobert]] - <small>2025-05-21</small>
#[[Pietro Moscati]] - <small>2025-05-22</small>
#[[Aldo Ferrabino]] - <small>2025-05-22</small>
#[[Piero Giacosa]] - <small>2025-05-27</small>
#[[Abramo Massalongo]] - <small>2025-05-27</small>
#[[Benjamin Martin]] - <small>2025-06-03</small>
#[[Johann Heinrich Lambert]] - <small>2025-06-03</small>
#[[Nicolaus de Béguelin]] - <small>2025-06-03</small>
#[[John Hunter]] - <small>2025-06-03</small>
#[[Louis-Bernard Guyton-Morveau]] - <small>2025-06-03</small>
#[[Johann Georg Sulzer]] - <small>2025-06-03</small>
#[[Maurizio Roffredi]] - <small>2025-06-04</small>
#[[Giovanni Pietro Maria Dana]] - <small>2025-06-04</small>
#[[William Hewson]] - <small>2025-06-04</small>
#[[Antoine Portal]] - <small>2025-06-04</small>
#[[Giovanni Battista Palletta]] - <small>2025-06-04</small>
#[[Vincenzo Malacarne]] - <small>2025-06-05</small>
#[[Giovanni Andrea Dalla Croce]] - <small>2025-06-05</small>
#[[Samuel-Auguste Tissot]] - <small>2025-06-05</small>
#[[Conrad Gessner]] - <small>2025-06-05</small>
#[[Willem 's Gravesande]] - <small>2025-06-05</small>
#[[Gioacchino Pessuti]] - <small>2025-06-17</small>
#[[Federigo Sclopis di Salerano]] - <small>2025-06-18</small>
#[[Costanzo Gazzera]] - <small>2025-06-18</small>
#[[Domenico Capellina]] - <small>2025-06-18</small>
#[[Domenico Casimiro Promis]] - <small>2025-06-18</small>
#[[Carlo Merkel]] - <small>2025-06-18</small>
#[[Giacinto Carena]] - <small>2025-06-18</small>
#[[Giovanni Claudio Fromond]] - <small>2025-07-01</small>
#[[Serafino Ricci]] - <small>2025-07-01</small>
#[[Alberto Ablondi]] - <small>2025-07-02</small>
#[[Mario Morcone]] - <small>2025-07-02</small>
#[[Bartolomeo Gastaldi]] - <small>2025-07-02</small>
#[[Enrico Narducci]] - <small>2025-07-02</small>
#[[Torquato Taramelli]] - <small>2025-07-02</small>
#[[Lorenzo Respighi]] - <small>2025-07-02</small>
#[[Enrico Besta]] - <small>2025-07-03</small>
#[[Francesco Mengotti]] - <small>2025-07-03</small>
#[[Ignazio Danti]] - <small>2025-07-04</small>
#[[Alessandro Cialdi]] - <small>2025-07-04</small>
#[[Pietro Aldobrandini]] - <small>2025-07-04</small>
#[[Andrea Bina]] - <small>2025-07-08</small>
#[[Pietro Luigi Albini]] - <small>2025-07-08</small>
#[[Giuseppe Basso]] - <small>2025-07-08</small>
#[[Carlo Baudi di Vesme]] - <small>2025-07-08</small>
#[[Luigi Bellardi]] - <small>2025-07-08</small>
#[[Giuseppina Cattani]] - <small>2025-07-08</small>
#[[Alessandro Barca]] - <small>2025-07-08</small>
#[[Paolo Ballada di Saint Robert]] - <small>2025-07-10</small>
#[[Angelo Battelli]] - <small>2025-07-10</small>
#[[Giuseppe Domenico Botto]] - <small>2025-07-10</small>
#[[Giuseppe Carle]] - <small>2025-07-10</small>
#[[Giovanni Cavalli]] - <small>2025-07-10</small>
===Tematiche===
#[[Moneta]] - <small>2021-08-18</small>
#[[Proposizione (logica)]] - <small>2021-09-14</small>
#[[Mercurio (astrologia)]] - <small>2021-09-23</small>
#[[Pellicola per negativi]] - <small>2021-10-01</small>
#[[Fotografo]] - <small>2021-10-04</small>
#[[Palma]] - <small>2021-10-21</small>
#[[Casuario]] - <small>2021-10-21</small>
#[[Sferoide]] - <small>2021-10-28</small>
#[[Teoria e pratica]] - <small>2021-10-28</small>
#[[Scienza delle finanze]] - <small>2021-11-08</small>
#[[Ragion di Stato]] - <small>2021-11-09</small>
#[[Economia monetaria]] - <small>2021-11-10</small>
#[[Numero perfetto]] - <small>2021-11-10</small>
#[[Oggetto celeste]] - <small>2021-11-10</small>
#[[Stelle fisse]] - <small>2021-11-15</small>
#[[Sfericità della Terra]] - <small>2021-11-15</small>
#[[Sfere celesti]] - <small>2021-11-15</small>
#[[Seno di Abramo]] - <small>2021-12-10</small>
#[[Regola del tre (matematica)]] - <small>2022-04-01</small>
#[[Cosmografia]] - <small>2022-04-04</small>
#[[Pineta di Ravenna]] - <small>2022-07-25</small>
#[[Canale di Suez]] - <small>2022-08-22</small>
#[[Ottica]] - <small>2023-01-16</small>
#[[Simonia]] - <small>2023-05-02</small>
#[[Eclettismo]] - <small>2023-05-02</small>
#[[Maccabei]] - <small>2023-05-04</small>
#[[Palla (sport)]] - <small>2023-05-12</small>
#[[Solfeggio]] - <small>2023-08-02</small>
#[[Tarantismo]] - <small>2023-08-08</small>
#[[Tarantola]] - <small>2023-08-08</small>
#[[Lenticchia d'acqua]] - <small>2023-10-01</small>
#[[Lenticchia di palude]] - <small>2023-10-01</small>
#[[Oceanografia]] - <small>2023-10-10</small>
#[[Associazione (psicologia)]] - <small>2024-01-30</small>
#[[Museo (Alessandria)]] - <small>2024-03-04</small>
#[[Fortezza]] - <small>2024-03-08</small>
#[[Animosità]] - <small>2024-03-13</small>
#[[Traci]] - <small>2024-06-25</small>
#[[Finanza pubblica]] - <small>2024-11-14</small>
#[[Tufo]] - <small>2024-11-14</small>
#[[Seghedino]] - <small>2025-01-10</small>
#[[Nervo]] - <small>2025-02-28</small>
#[[Valore (economia)]] - <small>2025-03-13</small>
#[[Induzione elettrostatica]] - <small>2025-04-08</small>
#[[Salmonide]] - <small>2025-04-11</small>
#[[Basalto]] - <small>2025-04-23</small>
#[[Pomice]] - <small>2025-04-24</small>
#[[Feldspato]] - <small>2025-04-24</small>
#[[Grotta del Cane]] - <small>2025-04-28</small>
#[[Pisciarelli (area idrotermale)]] - <small>2025-04-28</small>
#[[Zeolite]] - <small>2025-05-15</small>
#[[Vulcano (vulcano)]] - <small>2025-06-12</small>
#[[Vulcanello]] - <small>2025-06-12</small>
#[[Isola di Panarea]] - <small>2025-06-12</small>
#[[Isola di Basiluzzo]] - <small>2025-06-12</small>
#[[Isola di Salina]] - <small>2025-06-17</small>
#[[Isola di Stromboli]] - <small>2025-06-17</small>
#[[Stromboli (vulcano)]] - <small>2025-06-17</small>
#[[Canneto (Lipari)]] - <small>2025-06-19</small>
#[[Teatro romano di Verona]] - <small>2025-07-01</small>
===Raccolte===
#[[So di non sapere]] - <small>2022-05-04</small>
#[[Credi dalle poesie]] - <small>2022-09-13</small>
#[[Voti dalle poesie]] - <small>2022-09-13</small>
===Opere===
#[[I viaggi di Mandeville]] - <small>2021-11-08</small>
#[[Algurisimo]] - <small>2021-11-10</small>
===In altre lingue===
#[[:en:Paolo Monti]] - <small>2021-09-29</small>
#[[:es:Paolo Monti]] - <small>2021-09-30</small>
#[[:fr:Paolo Monti]] - <small>2021-09-30</small>
#[[:la:Athanasius Kircherus]] - <small>2021-10-13</small>
{{div col end}}
2srtw5tz99sytseylg0x6fh3ir5602q
1382825
1382824
2025-07-10T14:14:37Z
Marcella Medici (BEIC)
84396
1382825
wikitext
text/x-wiki
==Voci create nell'ambito del progetto BEIC==
{{vedi anche|w:Progetto:GLAM/BEIC}}
Elenco delle voci create su Wikiquote nell'ambito del [[w:Progetto:GLAM/BEIC|progetto BEIC]], a partire da materiale messo a disposizione dalla [[w:Biblioteca europea di informazione e cultura|Fondazione BEIC]]. Totali: '''428 voci'''<!--, di cui 1 in inglese, 1 in spagnolo, 1 in francese e 1 in latino-->.
{{div col}}
===Persone===
#[[Paolo Monti]] - <small>2014-09-30</small>
#[[Giambattista Vasco]] - <small>2021-08-18</small>
#[[Stefano da San Gregorio]] - <small>2021-08-29</small>
#[[Christoph Scheiner]] - <small>2021-08-30</small>
#[[Gian Rinaldo Carli]] - <small>2021-09-01</small>
#[[Vittorio Saraceno]] - <small>2021-09-05</small>
#[[Federico Sanvitale]] - <small>2021-09-06</small>
#[[Antonio Sangiovanni]] - <small>2021-09-09</small>
#[[Francesco Ricci (matematico)]] - <small>2021-09-11</small>
#[[Charles-Joseph Mathon de la Cour]] - <small>2021-09-11</small>
#[[Filippo Antonio Revelli]] - <small>2021-09-14</small>
#[[Onofrio Puglisi]] - <small>2021-09-22</small>
#[[Bartolomeo Pollastri]] - <small>2021-09-23</small>
#[[Giovanni Battista Pisani]] - <small>2021-09-27</small>
#[[Giovanni Giacomo Pierantoni]] - <small>2021-09-27</small>
#[[Italo Zannier]] - <small>2021-09-29</small>
#[[Auguste Marmont]] - <small>2021-10-11</small>
#[[Giovanni Biagio Amico]] - <small>2021-10-11</small>
#[[Stefano degli Angeli]] - <small>2021-10-12</small>
#[[Benedetto degli Alessandri]] - <small>2021-10-14</small>
#[[Angelo da Vallombrosa]] - <small>2021-10-14</small>
#[[Domenico Benivieni]] - <small>2021-10-14</small>
#[[Pietro di Fabrizio Accolti]] - <small>2021-10-15</small>
#[[Antonio Adamucci]] - <small>2021-10-15</small>
#[[Bernardino Baldi]] - <small>2021-10-15</small>
#[[Cosimo Bartoli]] - <small>2021-10-15</small>
#[[Giusto Bellavitis]] - <small>2021-10-15</small>
#[[Silvio Belli]] - <small>2021-10-15</small>
#[[Abū-Ṭālib Ḫān]] - <small>2021-10-15</small>
#[[Antonio Maria Bordoni]] - <small>2021-10-18</small>
#[[Francesco Saverio Brunetti]] - <small>2021-10-18</small>
#[[Filippo Calandri]] - <small>2021-10-18</small>
#[[Stanislao Canovai]] - <small>2021-10-18</small>
#[[Sigismondo Alberghetti]] - <small>2021-10-18</small>
#[[Giuseppe Antonio Alberti]] - <small>2021-10-18</small>
#[[Giuseppe Averani]] - <small>2021-10-18</small>
#[[Giovanni Maria Bonardo]] - <small>2021-10-18</small>
#[[Lorenzo Camerano]] - <small>2021-10-19</small>
#[[Giuseppe Campani]] - <small>2021-10-19</small>
#[[Domenico Martinelli]] - <small>2021-10-20</small>
#[[Luigi Ferdinando Marsili]] - <small>2021-10-20</small>
#[[Angelo Marchetti]] - <small>2021-10-20</small>
#[[Carlo Antonio Manzini]] - <small>2021-10-20</small>
#[[Antonio Maria Lorgna]] - <small>2021-10-20</small>
#[[Bernardo Pulci]] - <small>2021-10-21</small>
#[[Gustavo Bucchia]] - <small>2021-10-22</small>
#[[Serafino Calindri]] - <small>2021-10-22</small>
#[[Roberto Valturio]] - <small>2021-10-22</small>
#[[Niccolò da Osimo]] - <small>2021-10-22</small>
#[[Alberto Pappiani]] - <small>2021-10-25</small>
#[[Raimondo da Capua]] - <small>2021-10-25</small>
#[[Giordano Ruffo]] - <small>2021-10-25</small>
#[[Panfilo Sasso]] - <small>2021-10-25</small>
#[[Schiavo di Bari]] - <small>2021-10-25</small>
#[[Serafino de' Cimminelli]] - <small>2021-10-25</small>
#[[Giorgio Summaripa]] - <small>2021-10-25</small>
#[[Girolamo Manfredi]] - <small>2021-10-25</small>
#[[Gabriele Capodilista]] - <small>2021-10-25</small>
#[[Lorenzo Spirito Gualtieri]] - <small>2021-10-26</small>
#[[Guglielmo da Saliceto]] - <small>2021-10-26</small>
#[[Jacopo da Cessole]] - <small>2021-10-26</small>
#[[Antonio Matani]] - <small>2021-10-26</small>
#[[Carlo Matteucci]] - <small>2021-10-26</small>
#[[Pedro de Medina]] - <small>2021-10-26</small>
#[[Friedrich Accum]] - <small>2021-10-27</small>
#[[George Biddell Airy]] - <small>2021-10-27</small>
#[[Joachim d'Alencé]] - <small>2021-10-27</small>
#[[Carlo Amoretti]] - <small>2021-10-27</small>
#[[Giovanni Antonelli (astronomo)]] - <small>2021-10-27</small>
#[[Torbern Olof Bergman]] - <small>2021-10-27</small>
#[[Belsazar Hacquet]] - <small>2021-10-27</small>
#[[George Atwood]] - <small>2021-10-27</small>
#[[Friederich Münter]] - <small>2021-10-27</small>
#[[Franz Schott]] - <small>2021-10-28</small>
#[[Lazzaro Spallanzani]] - <small>2021-10-28</small>
#[[Isaac Abrabanel]] - <small>2021-10-28</small>
#[[Giason Denores]] - <small>2021-10-29</small>
#[[Juan de Jarava]] - <small>2021-10-29</small>
#[[Alessandro Pascoli]] - <small>2021-10-29</small>
#[[Euforbo]] - <small>2021-11-02</small>
#[[Zaccaria Scolastico]] - <small>2021-11-02</small>
#[[Battista Fregoso (1450-1505)]] - <small>2021-11-02</small>
#[[Ugo Benci]] - <small>2021-11-04</small>
#[[Jacopo Filippo Foresti]] - <small>2021-11-04</small>
#[[Feo Belcari]] - <small>2021-11-08</small>
#[[Pompeo Baldasseroni]] - <small>2021-11-08</small>
#[[Sallustio Bandini]] - <small>2021-11-08</small>
#[[Lodovico Bianchini]] - <small>2021-11-09</small>
#[[Vladislav Iosifovič Bortkevič]] - <small>2021-11-09</small>
#[[Richard Cantillon]] - <small>2021-11-09</small>
#[[John Bates Clark]] - <small>2021-11-09</small>
#[[Salvatore Cognetti de Martiis]] - <small>2021-11-09</small>
#[[Girolamo Francesco Cristiani]] - <small>2021-11-10</small>
#[[Alfons Dopsch]] - <small>2021-11-10</small>
#[[Ruggero Giuseppe Boscovich]] - <small>2021-11-10</small>
#[[Pietro Antonio Cataldi]] - <small>2021-11-10</small>
#[[Ambrogio Contarini]] - <small>2021-11-10</small>
#[[Giovanni Tavelli]] - <small>2021-11-10</small>
#[[Giovanni Colombini]] - <small>2021-11-10</small>
#[[Giovanni Pagnini]] - <small>2021-11-10</small>
#[[Rhazes]] - <small>2021-11-15</small>
#[[Antonio Pace]] - <small>2021-11-19</small>
#[[Joseph-François Marie]] - <small>2021-11-29</small>
#[[Alessandro Marchetti (matematico)]] - <small>2021-12-01</small>
#[[Giambattista Magistrini]] - <small>2021-12-01</small>
#[[Agostino Maccari]] - <small>2021-12-10</small>
#[[Antonio Ludeña]] - <small>2021-12-12</small>
#[[Doroteo Alimari]] - <small>2022-01-13</small>
#[[Alessandro Canobbio]] - <small>2022-01-13</small>
#[[Camillo Leonardi]] - <small>2022-01-21</small>
#[[Ascanio Centorio Degli Ortensi]] - <small>2022-01-28</small>
#[[Domenico Griminelli]] - <small>2022-02-02</small>
#[[Guglielmo Gargiolli]] - <small>2022-02-03</small>
#[[Giovanni Battista Gallicciolli]] - <small>2022-02-04</small>
#[[Guglielmo Grataroli]] - <small>2022-02-04</small>
#[[Donato Calvi]] - <small>2022-02-04</small>
#[[Flegomene]] - <small>2022-02-07</small>
#[[Francesco Fuoco]] - <small>2022-02-19</small>
#[[Francesco dal Sole]] - <small>2022-03-03</small>
#[[Nicolao Colletti]] - <small>2022-03-12</small>
#[[Cristoforo Clavio]] - <small>2022-03-17</small>
#[[Jacques Peletier du Mans]] - <small>2022-03-17</small>
#[[Pietro Apiano]] - <small>2022-03-18</small>
#[[Francesco Cigalini]] - <small>2022-03-18</small>
#[[Scipione Chiaramonti]] - <small>2022-03-23</small>
#[[Antonio Brognoli]] - <small>2022-03-26</small>
#[[Giuseppe Davia]] - <small>2022-03-30</small>
#[[Francesco Vandelli (astronomo)]] - <small>2022-03-30</small>
#[[Giuseppe Vergani]] - <small>2022-04-01</small>
#[[Giovanni Camilla]] - <small>2022-04-04</small>
#[[Pompeo Colonna (scrittore)]] - <small>2022-04-07</small>
#[[Luigi Castiglioni (botanico)]] - <small>2022-04-07</small>
#[[Guidobaldo Del Monte]] - <small>2022-04-08</small>
#[[Federico Commandino]] - <small>2022-04-08</small>
#[[Teone di Alessandria]] - <small>2022-04-09</small>
#[[Francesco Maria II Della Rovere]] - <small>2022-04-11</small>
#[[Pappo di Alessandria]] - <small>2022-04-12</small>
#[[Sereno di Antinopoli]] - <small>2022-04-13</small>
#[[Eutocio]] - <small>2022-04-13</small>
#[[Alonso de Fuentes]] - <small>2022-04-15</small>
#[[Francesco Zantedeschi]] - <small>2022-04-19</small>
#[[Famiano Michelini]] - <small>2022-04-26</small>
#[[Gregorio Bressani]] - <small>2022-05-02</small>
#[[Francesco Eschinardi]] - <small>2022-05-13</small>
#[[Andrea Zambelli (economista)]] - <small>2022-05-27</small>
#[[Francesco Ginanni]] - <small>2022-07-25</small>
#[[Elia Lombardini]] - <small>2022-08-22</small>
#[[Leone Ebreo]] - <small>2022-11-18</small>
#[[Jacopo Belgrado]] - <small>2022-12-29</small>
#[[Jean-Baptiste Biot]] - <small>2022-12-29</small>
#[[Vannoccio Biringuccio]] - <small>2022-12-29</small>
#[[Luigi Valentino Brugnatelli]] - <small>2022-12-29</small>
#[[Giovanni Nicolò Doglioni]] - <small>2022-12-29</small>
#[[Paolo Silvio Boccone]] - <small>2022-12-30</small>
#[[Bernardino Zendrini]] - <small>2023-01-10</small>
#[[Eustachio Zanotti]] - <small>2023-01-10</small>
#[[Leonardo Ximenes]] - <small>2023-01-10</small>
#[[Jacques Charles François Sturm]] - <small>2023-01-10</small>
#[[Sebastiano Serlio]] - <small>2023-01-10</small>
#[[Lorenzo Selva]] - <small>2023-01-12</small>
#[[Alexandre Savérien]] - <small>2023-01-12</small>
#[[Girolamo Saladini]] - <small>2023-01-12</small>
#[[Giovenale Sacchi]] - <small>2023-01-17</small>
#[[Orazio Ricasoli Rucellai]] - <small>2023-01-18</small>
#[[Guglielmo Libri Carucci dalla Sommaja]] - <small>2023-01-19</small>
#[[John Claudius Loudon]] - <small>2023-01-19</small>
#[[Antonio Dragoni]] - <small>2023-03-16</small>
#[[Ugo Panziera]] - <small>2023-03-25</small>
#[[Pacifico da Cerano]] - <small>2023-04-03</small>
#[[Giuseppe Maria Figatelli]] - <small>2023-04-14</small>
#[[Santo Brasca]] - <small>2023-06-19</small>
#[[Pietro Martini]] - <small>2023-06-23</small>
#[[Anselm Desing]] - <small>2023-06-26</small>
#[[Gaspare Luigi Cassola]] - <small>2023-06-27</small>
#[[Luigi Abello]] - <small>2023-07-03</small>
#[[Giovanni Bracesco]] - <small>2023-07-06</small>
#[[Domenico Michelessi]] - <small>2023-07-12</small>
#[[Jabir ibn Hayyan]] - <small>2023-07-13</small>
#[[Alessandro Capra]] - <small>2023-07-20</small>
#[[Francesco Bruni (giurista medievale)]] - <small>2023-07-27</small>
#[[Bartolomeo Dusi]] - <small>2023-08-01</small>
#[[Giovanni Battista Venturi]] - <small>2023-09-14</small>
#[[Vera Zamagni]] - <small>2023-10-01</small>
#[[Isabella Moro]] - <small>2023-10-01</small>
#[[Mary Boddington]] - <small>2023-10-07</small>
#[[Paola Malanotte Rizzoli]] - <small>2023-10-10</small>
#[[Giuseppe Unicorno]] - <small>2023-10-18</small>
#[[Antonio Berga]] - <small>2023-11-06</small>
#[[Gabriella Uluhogian]] - <small>2023-11-20</small>
#[[Giovanni Paolo Gallucci]] - <small>2023-12-01</small>
#[[Angelo Felice Capelli]] - <small>2023-12-05</small>
#[[Giuseppe Del Papa]] - <small>2024-01-16</small>
#[[Sébastien Leclerc]] - <small>2024-01-17</small>
#[[Henry Dunning Macleod]] - <small>2024-01-23</small>
#[[Niccolò Carletti]] - <small>2024-01-23</small>
#[[Antonio Vassalli Eandi]] - <small>2024-01-23</small>
#[[Ludovico degli Arrighi]] - <small>2024-01-24</small>
#[[Giuseppe Asclepi]] - <small>2024-01-24</small>
#[[Giuseppe Cassella]] - <small>2024-01-24</small>
#[[Paolo Orsi]] - <small>2024-01-24</small>
#[[Luigi Ferri (filosofo)]] - <small>2024-01-24</small>
#[[Scipione Capece]] - <small>2024-02-06</small>
#[[Cherubino da Spoleto]] - <small>2024-02-19</small>
#[[Antonia Giannotti]] - <small>2024-02-26</small>
#[[Antonio Abetti]] - <small>2024-02-27</small>
#[[Giovan Battista Nani]] - <small>2024-02-28</small>
#[[Nicolò di Nale]] - <small>2024-02-28</small>
#[[Tolomeo I]] - <small>2024-03-04</small>
#[[Erofilo]] - <small>2024-03-04</small>
#[[Giuseppe Grippa]] - <small>2024-03-05</small>
#[[Giovanni Battista Zanchi]] - <small>2024-03-06</small>
#[[Cosimo de' Medici]] - <small>2024-03-18</small>
#[[Piero il Gottoso]] - <small>2024-03-18</small>
#[[Giovanni Drei]] - <small>2024-03-25</small>
#[[Galasso Alghisi]] - <small>2024-03-29</small>
#[[Domenico Cocoli]] - <small>2024-04-08</small>
#[[Ercole Corazzi]] - <small>2024-04-15</small>
#[[Carlo Lambardi]] - <small>2024-04-15</small>
#[[Domenico Manzoni]] - <small>2024-04-18</small>
#[[Giuseppe Maria Bonomi]] - <small>2024-04-30</small>
#[[Benedetto Di Falco]] - <small>2024-05-30</small>
#[[Giovanni Fantuzzi (storico)]] - <small>2024-06-03</small>
#[[Antonio Lupicini]] - <small>2024-06-10</small>
#[[Luigi Lilio]] - <small>2024-06-10</small>
#[[Tommaso Maria Gabrini]] - <small>2024-06-13</small>
#[[Bernardo Giambullari]] - <small>2024-06-18</small>
#[[Gaetano Marzagaglia]] - <small>2024-06-19</small>
#[[Giorgio Gemisto Pletone]] - <small>2024-06-24</small>
#[[Elena Dragaš]] - <small>2024-06-24</small>
#[[Giuseppe Gatti (archeologo)]] - <small>2024-07-30</small>
#[[Luigi Melegari]] - <small>2024-08-01</small>
#[[Girolamo Borro]] - <small>2024-08-27</small>
#[[Luis Collado de Lebrija]] - <small>2024-09-02</small>
#[[Francesco Paolo Bozzelli]] - <small>2024-09-04</small>
#[[Raffaele Ala]] - <small>2024-09-09</small>
#[[Francesco Barberino Benici]] - <small>2024-09-27</small>
#[[Antonio Lepschy]] - <small>2024-10-01</small>
#[[Guglielmo Cavallo]] - <small>2024-10-01</small>
#[[Oddone Longo]] - <small>2024-10-02</small>
#[[Giovanni Aldini]] - <small>2024-10-02</small>
#[[Jacopo Riccati]] - <small>2024-10-09</small>
#[[Giovanni Maria Della Torre]] - <small>2024-10-10</small>
#[[Giovanni Brunetti]] - <small>2024-10-11</small>
#[[Iacopo Cicognini]] - <small>2024-10-14</small>
#[[Domenico Guglielmini]] - <small>2024-10-15</small>
#[[Gaspare Capone]] - <small>2024-10-29</small>
#[[Teofilo Bruni]] - <small>2024-10-29</small>
#[[Gaetano Gaspare Uttini]] - <small>2024-10-29</small>
#[[Angelo Pietra]] - <small>2024-11-11</small>
#[[Giuseppe Ricca Salerno]] - <small>2024-11-13</small>
#[[Giovanni Battista Mazzini]] - <small>2024-11-14</small>
#[[Leopoldo Maggi]] - <small>2024-11-14</small>
#[[Lorenzo Bellini]] - <small>2024-11-14</small>
#[[Giovanni Battista De Toni]] - <small>2024-11-29</small>
#[[Generoso Calenzio]] - <small>2024-12-03</small>
#[[Girolamo Seripando]] - <small>2024-12-03</small>
#[[Giacomo Venturoli]] - <small>2025-01-02</small>
#[[Lodovico delle Colombe]] - <small>2025-01-03</small>
#[[Cornelio Ghirardelli]] - <small>2025-01-07</small>
#[[Pacifico Barilari]] - <small>2025-01-10</small>
#[[Francesco Feliciano]] - <small>2025-01-10</small>
#[[Angelo Salmoiraghi]] - <small>2025-01-14</small>
#[[Ottaviano Fabrizio Mossotti]] - <small>2025-01-14</small>
#[[Michele Araldi]] - <small>2025-01-14</small>
#[[Cornelio Malvasia]] - <small>2025-01-21</small>
#[[Paolo Beni (gesuita)]] - <small>2025-01-28</small>
#[[Luca Danesi]] - <small>2025-01-28</small>
#[[Onorio Longhi]] - <small>2025-01-28</small>
#[[Antonio Cermisone]] - <small>2025-01-29</small>
#[[Alessandro Papacino D'Antoni]] - <small>2025-02-13</small>
#[[Angelo Querini]] - <small>2025-02-18</small>
#[[Tommaso Temanza]] - <small>2025-02-18</small>
#[[William Kingdon Clifford]] - <small>2025-02-25</small>
#[[Girolamo Cortinovis]] - <small>2025-02-25</small>
#[[William Watson (scienziato)]] - <small>2025-02-25</small>
#[[Jean Antoine Nollet]] - <small>2025-02-26</small>
#[[Jan Palfijn]] - <small>2025-02-26</small>
#[[Michele de Jorio]] - <small>2025-03-11</small>
#[[Cesare Cipolletti]] - <small>2025-03-12</small>
#[[Giovanni Carmignani]] - <small>2025-03-12</small>
#[[Saverio Mattei]] - <small>2025-03-12</small>
#[[Salvatore Barzilai]] - <small>2025-03-12</small>
#[[Francesco Baglietto]] - <small>2025-03-12</small>
#[[Giovanni Ambrogio Bertrandi]] - <small>2025-03-13</small>
#[[Ersilia Caetani Lovatelli]] - <small>2025-03-13</small>
#[[Giuseppe Palmieri (economista)]] - <small>2025-03-18</small>
#[[Marsilio Cagnati]] - <small>2025-03-21</small>
#[[Enrico Cimbali]] - <small>2025-03-25</small>
#[[Enea Arnaldi]] - <small>2025-03-26</small>
#[[Ferdinando Arrivabene]] - <small>2025-03-26</small>
#[[Andrea Balletti]] - <small>2025-03-26</small>
#[[Filippo Cavolini]] - <small>2025-03-26</small>
#[[Amedeo Avogadro]] - <small>2025-03-28</small>
#[[Gabriele Rosa]] - <small>2025-04-08</small>
#[[Umberto D'Ancona]] - <small>2025-04-10</small>
#[[Carlo Fea]] - <small>2025-04-11</small>
#[[Pietro Quaroni]] - <small>2025-04-29</small>
#[[Apollinare Calderini]] - <small>2025-05-05</small>
#[[Giovanni Simonetta]] - <small>2025-05-07</small>
#[[Felice Barnabei]] - <small>2025-05-07</small>
#[[Gabriele Busca]] - <small>2025-05-21</small>
#[[Gaetano Emanuele Bava di San Paolo]] - <small>2025-05-21</small>
#[[Giuseppe Avanzini]] - <small>2025-05-21</small>
#[[Francesco Soave]] - <small>2025-05-21</small>
#[[Simone Stratico]] - <small>2025-05-21</small>
#[[Jacopo Durandi]] - <small>2025-05-21</small>
#[[Giovanni Antonio Giobert]] - <small>2025-05-21</small>
#[[Pietro Moscati]] - <small>2025-05-22</small>
#[[Aldo Ferrabino]] - <small>2025-05-22</small>
#[[Piero Giacosa]] - <small>2025-05-27</small>
#[[Abramo Massalongo]] - <small>2025-05-27</small>
#[[Benjamin Martin]] - <small>2025-06-03</small>
#[[Johann Heinrich Lambert]] - <small>2025-06-03</small>
#[[Nicolaus de Béguelin]] - <small>2025-06-03</small>
#[[John Hunter]] - <small>2025-06-03</small>
#[[Louis-Bernard Guyton-Morveau]] - <small>2025-06-03</small>
#[[Johann Georg Sulzer]] - <small>2025-06-03</small>
#[[Maurizio Roffredi]] - <small>2025-06-04</small>
#[[Giovanni Pietro Maria Dana]] - <small>2025-06-04</small>
#[[William Hewson]] - <small>2025-06-04</small>
#[[Antoine Portal]] - <small>2025-06-04</small>
#[[Giovanni Battista Palletta]] - <small>2025-06-04</small>
#[[Vincenzo Malacarne]] - <small>2025-06-05</small>
#[[Giovanni Andrea Dalla Croce]] - <small>2025-06-05</small>
#[[Samuel-Auguste Tissot]] - <small>2025-06-05</small>
#[[Conrad Gessner]] - <small>2025-06-05</small>
#[[Willem 's Gravesande]] - <small>2025-06-05</small>
#[[Gioacchino Pessuti]] - <small>2025-06-17</small>
#[[Federigo Sclopis di Salerano]] - <small>2025-06-18</small>
#[[Costanzo Gazzera]] - <small>2025-06-18</small>
#[[Domenico Capellina]] - <small>2025-06-18</small>
#[[Domenico Casimiro Promis]] - <small>2025-06-18</small>
#[[Carlo Merkel]] - <small>2025-06-18</small>
#[[Giacinto Carena]] - <small>2025-06-18</small>
#[[Giovanni Claudio Fromond]] - <small>2025-07-01</small>
#[[Serafino Ricci]] - <small>2025-07-01</small>
#[[Alberto Ablondi]] - <small>2025-07-02</small>
#[[Mario Morcone]] - <small>2025-07-02</small>
#[[Bartolomeo Gastaldi]] - <small>2025-07-02</small>
#[[Enrico Narducci]] - <small>2025-07-02</small>
#[[Torquato Taramelli]] - <small>2025-07-02</small>
#[[Lorenzo Respighi]] - <small>2025-07-02</small>
#[[Enrico Besta]] - <small>2025-07-03</small>
#[[Francesco Mengotti]] - <small>2025-07-03</small>
#[[Ignazio Danti]] - <small>2025-07-04</small>
#[[Alessandro Cialdi]] - <small>2025-07-04</small>
#[[Pietro Aldobrandini]] - <small>2025-07-04</small>
#[[Andrea Bina]] - <small>2025-07-08</small>
#[[Pietro Luigi Albini]] - <small>2025-07-08</small>
#[[Giuseppe Basso]] - <small>2025-07-08</small>
#[[Carlo Baudi di Vesme]] - <small>2025-07-08</small>
#[[Luigi Bellardi]] - <small>2025-07-08</small>
#[[Giuseppina Cattani]] - <small>2025-07-08</small>
#[[Alessandro Barca]] - <small>2025-07-08</small>
#[[Paolo Ballada di Saint Robert]] - <small>2025-07-10</small>
#[[Angelo Battelli]] - <small>2025-07-10</small>
#[[Giuseppe Domenico Botto]] - <small>2025-07-10</small>
#[[Giuseppe Carle]] - <small>2025-07-10</small>
#[[Giovanni Cavalli]] - <small>2025-07-10</small>
===Tematiche===
#[[Moneta]] - <small>2021-08-18</small>
#[[Proposizione (logica)]] - <small>2021-09-14</small>
#[[Mercurio (astrologia)]] - <small>2021-09-23</small>
#[[Pellicola per negativi]] - <small>2021-10-01</small>
#[[Fotografo]] - <small>2021-10-04</small>
#[[Palma]] - <small>2021-10-21</small>
#[[Casuario]] - <small>2021-10-21</small>
#[[Sferoide]] - <small>2021-10-28</small>
#[[Teoria e pratica]] - <small>2021-10-28</small>
#[[Scienza delle finanze]] - <small>2021-11-08</small>
#[[Ragion di Stato]] - <small>2021-11-09</small>
#[[Economia monetaria]] - <small>2021-11-10</small>
#[[Numero perfetto]] - <small>2021-11-10</small>
#[[Oggetto celeste]] - <small>2021-11-10</small>
#[[Stelle fisse]] - <small>2021-11-15</small>
#[[Sfericità della Terra]] - <small>2021-11-15</small>
#[[Sfere celesti]] - <small>2021-11-15</small>
#[[Seno di Abramo]] - <small>2021-12-10</small>
#[[Regola del tre (matematica)]] - <small>2022-04-01</small>
#[[Cosmografia]] - <small>2022-04-04</small>
#[[Pineta di Ravenna]] - <small>2022-07-25</small>
#[[Canale di Suez]] - <small>2022-08-22</small>
#[[Ottica]] - <small>2023-01-16</small>
#[[Simonia]] - <small>2023-05-02</small>
#[[Eclettismo]] - <small>2023-05-02</small>
#[[Maccabei]] - <small>2023-05-04</small>
#[[Palla (sport)]] - <small>2023-05-12</small>
#[[Solfeggio]] - <small>2023-08-02</small>
#[[Tarantismo]] - <small>2023-08-08</small>
#[[Tarantola]] - <small>2023-08-08</small>
#[[Lenticchia d'acqua]] - <small>2023-10-01</small>
#[[Lenticchia di palude]] - <small>2023-10-01</small>
#[[Oceanografia]] - <small>2023-10-10</small>
#[[Associazione (psicologia)]] - <small>2024-01-30</small>
#[[Museo (Alessandria)]] - <small>2024-03-04</small>
#[[Fortezza]] - <small>2024-03-08</small>
#[[Animosità]] - <small>2024-03-13</small>
#[[Traci]] - <small>2024-06-25</small>
#[[Finanza pubblica]] - <small>2024-11-14</small>
#[[Tufo]] - <small>2024-11-14</small>
#[[Seghedino]] - <small>2025-01-10</small>
#[[Nervo]] - <small>2025-02-28</small>
#[[Valore (economia)]] - <small>2025-03-13</small>
#[[Induzione elettrostatica]] - <small>2025-04-08</small>
#[[Salmonide]] - <small>2025-04-11</small>
#[[Basalto]] - <small>2025-04-23</small>
#[[Pomice]] - <small>2025-04-24</small>
#[[Feldspato]] - <small>2025-04-24</small>
#[[Grotta del Cane]] - <small>2025-04-28</small>
#[[Pisciarelli (area idrotermale)]] - <small>2025-04-28</small>
#[[Zeolite]] - <small>2025-05-15</small>
#[[Vulcano (vulcano)]] - <small>2025-06-12</small>
#[[Vulcanello]] - <small>2025-06-12</small>
#[[Isola di Panarea]] - <small>2025-06-12</small>
#[[Isola di Basiluzzo]] - <small>2025-06-12</small>
#[[Isola di Salina]] - <small>2025-06-17</small>
#[[Isola di Stromboli]] - <small>2025-06-17</small>
#[[Stromboli (vulcano)]] - <small>2025-06-17</small>
#[[Canneto (Lipari)]] - <small>2025-06-19</small>
#[[Teatro romano di Verona]] - <small>2025-07-01</small>
===Raccolte===
#[[So di non sapere]] - <small>2022-05-04</small>
#[[Credi dalle poesie]] - <small>2022-09-13</small>
#[[Voti dalle poesie]] - <small>2022-09-13</small>
===Opere===
#[[I viaggi di Mandeville]] - <small>2021-11-08</small>
#[[Algurisimo]] - <small>2021-11-10</small>
===In altre lingue===
#[[:en:Paolo Monti]] - <small>2021-09-29</small>
#[[:es:Paolo Monti]] - <small>2021-09-30</small>
#[[:fr:Paolo Monti]] - <small>2021-09-30</small>
#[[:la:Athanasius Kircherus]] - <small>2021-10-13</small>
{{div col end}}
lvymd3jf0kh7w49fm7ywaq5apikqi4e
Vettura di Formula 1
0
192748
1382859
1364319
2025-07-11T02:36:24Z
Danyele
19198
/* Citazioni */ +1
1382859
wikitext
text/x-wiki
{{voce tematica}}
[[File:ProstAlain McLarenMP4-2B 1985.jpg|thumb|La McLaren MP4/2 (1984-86) è la vettura più vincente nella storia della Formula 1]]
Citazioni sulle '''vetture di Formula 1'''.
==Citazioni==
*{{NDR|Nel 2022, «se avessi la bacchetta magica per cambiare qualcosa subito in questa F1?»}} Eravamo abituati a pensare a delle macchine leggere, in F1 il rapporto peso-potenza è sempre stato un fattore determinante. Ed è chiaro che oggi, tra ibridizzazione e sistemi di sicurezza, quello del peso è un tema che mi piacerebbe riuscissimo a gestire meglio per dare ai piloti una macchina più leggera. E ci vorrebbe una gran bacchetta magica... ([[Stefano Domenicali]])
*{{NDR|Nel 2019}} Guidiamo monoposto velocissime, ma quando ci si trova in scia, e si vorrebbe tentare un sorpasso, la turbolenza aerodinamica è talmente elevata che quasi non si riesce ad andare dritti. Tutto, quindi, diventa controllo. ([[Daniel Ricciardo]])
*{{NDR|Nel 2022}} Ho sempre avuto una visione di questo tipo: trascendendo dal motore, trovo ridicolo che una vettura di Formula 1 abbia ancora molle e ammortizzatori come cinquant'anni fa e che non si possano sviluppare sistemi attivi di cui ormai dispongono quasi anche le vetture utilitarie. Si parla ancora di taratura dell'ammortizzatore o del tampone di fine corsa, ma sembrano discorsi degli anni '70 ed è passato mezzo secolo. La massima espressione dell'automobilismo sportivo deve avere la possibilità di sviluppare sistemi che non siano obsoleti. Serve un'apertura almeno alle tecniche presenti sulle automobili attuali, per svilupparle poi con la velocità e i fondi della Formula 1. Al giorno d'oggi le squadre sono aziende da mille persone, un'esagerazione forse, ma a quel punto che almeno vengano sfruttate per una ricerca utile alla serie e non fine a sé stessa. Quella del budget cap è un po' un'ipocrisia, non tanto per il tetto alle spese in sé, ma che almeno venga accompagnato da un regolamento più libero. Vorrebbe dire che il costruttore più bravo farebbe ancora la differenza e non soltanto il pilota. ([[Claudio Lombardi]])
*Ho sempre iniziato il layout di una macchina considerando prima di tutto l'aerodinamica e cercando, poi, di aggiungere attorno ad essa le parti meccaniche. Non sono mai riuscito a capire come fa la gente a procedere in modo diverso. [...] non ho mai veramente capito come sia possibile avere un reparto meccanico che non lavora a strettissimo contatto con il reparto aerodinamico. E si vede. Si vedono macchine per le quali è chiaro che l'ingegnere aerodinamico non ha comunicato con il progettista capo e il risultato assomiglia a un... cammello. Mi sono laureato nel 1980, molto prima che i sistemi Cad [computer-aided design, ''ndr''] fossero perfino immaginati nell'ambiente del motor racing. [...] Probabilmente, ad eccezione del mio, tutti i tavoli da disegno erano già scomparsi dalla F.1 alla metà degli Anni '90. Il passaggio è stato veloce. Ma in un certo senso non è importante il tavolo da disegno, per me è solo un modo per afferrare i pensieri, buttarli giù con uno strumento, svilupparli con quello stesso strumento e poi, se si tratta di un'idea aerodinamica passarla al Cad e alla galleria del vento. ([[Adrian Newey]])
*In F1 è fondamentale avere un'auto vincente. Una casa non la costruisci partendo dal tetto, ma dalle fondamenta. ([[Gian Carlo Minardi]])
*In F1 sappiamo che è fondamentale avere una buona vettura al momento giusto, perché ci sono solo 20 piloti e sono tutti al top. ([[Antonio Giovinazzi]])
*In F.1 se non hai la macchina migliore non puoi pensare di vincere un mondiale. Ti può capitare di centrare un gara per le condizioni anomali, ma non un titolo. È impossibile. ([[Jarno Trulli]])
*{{NDR|Nel 2015}} In fondo anche quando correvo io le macchine che potevano vincere erano sempre un numero limitato e forse erano più semplici, più vicine alle macchine da strada di tutti i giorni e probabilmente gli appassionati si immedesimavano maggiormente nella macchina di Formula 1. Se fosse più difficile guidare una monoposto di allora rispetto a quelle di oggi non te lo so dire, perché queste di adesso non le ho mai guidate. Ma credo che quelle di oggi siano ben difficili da guidare perché sicuramente la distribuzione della potenza non può essere molto progressiva visto che hai diverse unità che te la forniscono. ([[Teo Fabi]])
*{{NDR|Nel 1984}} In Formula Uno ci sono troppe variabili, troppe differenze. [...] Ci sono troppi salti qualitativi tra le varie macchine. Ti puoi chiamare [[Niki Lauda|Lauda]], [[Alain Prost|Prost]], Piquet, ma se non hai una macchina vincente non fai niente. ([[Elio De Angelis]])
*La macchina conta tanto, troppo. ([[Jarno Trulli]])
*{{NDR|Nel 2017}} Le moderne Formula 1 sono più complicate, ma meno comunicative di quelle del passato. Durante la mia carriera, quando frenavi o sterzavi l'auto reagiva muovendosi o generando del rollio. Oggi ci sono più strumenti di supporto che sono utili per la gestione. Anche seguire un'altra auto era più complicato all'epoca. La macchina era difficile da guidare e noi eravamo più inclini agli errori. ([[Alain Prost]])
*{{NDR|Nel 2014}} Le monoposto moderne si guidano con i bottoni e le differenze non sono più in decimi, ma in centesimi di secondo. Bisogna credere, essere convinti che la macchina farà quello che tu vuoi. Il pilota sa soltanto che in quella curva deve passare in quinta e lo fa perché ci crede, perché non può materialmente avere il controllo del mezzo che avevamo noi. E questo per venti gare all'anno, tutte molto serrate. ([[Ivan Capelli]])
*Le uniche somiglianze tra una vettura di F1 e un'automobile sono quattro ruote e un volante, ma il resto è diverso. Le chiamano "auto", ma lo sviluppo tecnologico è diverso, così come il livello di ingegneria e l'istruzione degli ingegneri. ([[Otmar Szafnauer]])
*{{NDR|Nel 2016}} Le vetture di adesso non hanno niente a che vedere con quelle che guidavamo noi. Tanto per iniziare le attuali F1 non hanno neanche il pedale della frizione! E quel pedale, te lo posso assicurare, nelle auto da corsa era davvero duro. Negli anni '70 non c'erano aiuti alla guida, non c'era comfort. Il cambio non era al volante e dovevi spesso guidare con una mano sulla leva e l'altra sul volante. Le vetture erano molto più esigenti dal punto di vista del fisico del pilota. Inoltre la sicurezza era decisamente inferiore. [...] diciamo che adesso è più facile portare al limite le vetture. Una volta dovevi prima pensare a rimanere in pista, poi iniziavi a pensare come battere i tuoi avversari. ([[Helmut Marko]])
*{{NDR|«Cosa significava da pilota correre nella F1 turbo anni '80 e che tipo di monoposto erano?»}} Negli anni '80 i telai erano in tubolare di ferro pannellati in alluminio. Se li guardo oggi, con occhi da maturo, vedo delle casse da morto verniciate con bei colori. ([[Piercarlo Ghinzani]])
*{{NDR|Nel 2013}} Ogni sottosistema deve trovare la collocazione adeguata, uniforme, per poter far funzionare in maniera migliore la macchina, perché oggi una F1 viene progettata a compartimenti stagni. Ogni settore specialistico fa la sua parte, poi ci dev'essere qualcuno [...] che deve mettere insieme tutto, anche la disposizione di una centralina piuttosto che quella di una batteria, e ogni cosa interferisce con tutto il resto, come magari con le esigenze dell'aerodinamico, del progettista della scocca. Insomma, c'è bisogno di un traite d'union di tutte queste esigenze. ([[Giancarlo Bruno]])
*Purtroppo in F1 non hai la possibilità di dimostrare il tuo valore se non guidi una vettura di valore. ([[Andrea Montermini]])
*{{NDR|Nel 2001, «come si programma il lavoro di una nuova monoposto?»}} Riunioni e continui test in galleria. Prima che si arrivi alla forma definitiva si provano 20 o più tipi di muso ed altrettante ali, pance, facendo le varie interazioni. Prima si studia la forma in generale, poi si passa al telaio, del quale si fissano i principi per arrivare alla costruzione più tardi. [...] Dieci anni fa occorreva lo stesso tempo, ma non c'erano i crash-test e nello studio si facevano meno calcoli strutturali e meno ricerche sui materiali. Adesso assistiamo a incidenti pazzeschi con piloti illesi: è il frutto del lavoro che c'è a monte. ([[Rory Byrne]])
*{{NDR|Nel 2022}} Se penso al giro di qualifica preferivo le monoposto di vecchia generazione, e questo esclusivamente per una questione di peso. Oggi hai la percezione di guidare una vettura meno reattiva, ma questo si sente soprattutto nel giro veloce. Se invece parliamo di gara, non ho dubbi nel dire che le monoposto 2022 sono migliori, puoi stare vicino a chi ti precede e questo è un cambiamento molto positivo. ([[Valtteri Bottas]])
*{{NDR|Sulle vetture degli anni Duemiladieci}} Se pitturiamo tutte le vetture odierne di bianco sarebbe molto difficile distinguerle una dall'altra, questo perché si è compresso troppo il regolamento in fatto di aereodinamica. Non per cadere nei rimpianti, ma ai miei tempi ogni vettura era molto diversa dall'altra, con soluzioni tecniche assai differenti, oltre al fatto che ogni team aveva dei progettisti carismatici che anche per orgoglio personale mai avrebbero copiato un rivale. ([[Mauro Forghieri]])
*Una monoposto di Formula 1 non prende vita da sola, ma diventa speciale se puoi guidarla su piste speciali. ([[Max Verstappen]])
===[[Bruno Giacomelli]]===
*Fare una prestazione assoluta è sempre difficile, ma è certamente più facile guidare le monoposto di oggi. Il problema della cambiata non esiste, il problema della scelta dei rapporti non c'è, hanno il servosterzo, hanno il controllo della trazione regolato dai computer. E poi ti dicono dai box che cosa fare.
*Il nostro è uno sport dove il mezzo meccanico fa la differenza e anche un pilota non eccelso può fare risultato con una macchina eccezionale. Il sogno è avere tutti i piloti sulla stessa macchina.
*La verità è che già ai tempi miei ovviamente la macchina contava più del pilota. Figurati oggi! Non manco di rispetto ai campioni del presente se faccio notare che la tecnologia attuale permetterebbe già di far correre le monoposto senza un uomo nell'abitacolo. Del resto accade anche per cose tragicamente più serie, in guerra si bombarda coi droni pilotati da migliaia di chilometri di distanza, non so se mi spiego...
==Voci correlate==
{{Div col}}
*[[Casco da corsa]]
*[[Drag Reduction System]]
*[[Effetto suolo (automobilismo)]]
*[[Formula 1]]
*[[Gran Premio di Formula 1]]
*[[Halo (automobilismo)]]
*[[Livree degli sponsor in Formula 1]]
*[[Pneumatico slick]]
{{Div col end}}
==Altri progetti==
{{interprogetto|preposizione=sulla}}
[[Categoria:Tipi di automobili]]
dq8ebeq08esif5m34xammj7eye661pz
Loris Capirossi
0
203112
1382848
1350140
2025-07-10T18:23:33Z
Danyele
19198
+1 / fix di stile
1382848
wikitext
text/x-wiki
[[File:Loris Capirossi - 2005.jpg|thumb|upright=1.2|Loris Capirossi nel 2005]]
'''Loris Capirossi''' (1973 – vivente), pilota motociclistico italiano.
==Citazioni di Loris Capirossi==
{{cronologico}}
*{{NDR|Sul Gran Premio motociclistico del Giappone 2003}} Alla Honda sono degli... [[Daijirō Katō|Dajiro Kato]] non ha fatto un errore, non c'era quello alla base della sua morte come invece hanno detto loro. Io Kato lo conoscevo: era un pilota di altissimo talento. Forte. Del nostro livello. Non uno che fa un errore del genere dopo tre giri. A lui è rimasto il gas a manetta. È impossibile cadere, in quel punto. Tu arrivi, freni, pieghi. Però gli è successo qualcosa che non si può dire. La cosa che li rende più meschini è che era il loro pupillo.<ref>Citato in ''[https://www.gpone.it/archivio/Vcolonna/140104.htm Dove Capirex da fuori di matto e accusa la Honda, che replica, della morte di Kato. A casa della Ferrari. C'era una volta l'eleganza...]'', ''gpone.it'', 14 gennaio 2004.</ref>
*Penso che io sia stato la bandiera di questa [[Ducati Desmosedici|Desmosedici]] perché comunque l'ho vista nascere e l'ho portata per primo alla vittoria! Ho lavorato allo sviluppo di questa moto e mi sento un po' come se ne fossi un padre, questo è chiaro!<ref name="Tessieri">Da Andrea Tessieri, ''[https://www.cuoredesmo.com/laddio-a-ducati-di-loris-capirossi-intervista/ L'addio a Ducati di Loris Capirossi: intervista]'', ''cuoredesmo.com'', 27 settembre 2007.</ref>
*La forza che la Desmosedici ha sempre dimostrato scaturisce dalla grande passione dell'Azienda, unita al fatto che essa si sia dimostrata anche molto forte a livello ingegneristico.<ref name="Tessieri"/>
*Corro dal 1990 ed è cambiato il mondo. All'epoca tutto era molto più piccolo, familiare, quasi un gioco. Facevamo le partite di calcetto nei box, c'era molta improvvisazione mentre adesso c'è grande programmazione, grandi sponsor e il nostro sport è diventato uno show-business molto importante.<ref name="Beccari">Da Valentino Beccari, ''[https://ricerca.gelocal.it/tribunatreviso/archivio/tribunatreviso/2014/09/12/NZ_46_01.html L'intervista: Loris Capirossi]'', ''La Tribuna di Treviso'', 12 settembre 2014.</ref>
*{{NDR|Su [[Valentino Rossi]]}} È un personaggio unico che ha fatto la storia del nostro sport e non solo per le vittorie che ha ottenuto in pista ma anche per le sue qualità uniche dentro e fuori dalle corse.<ref name="Beccari"/>
*[...] è la moto che più mi è rimasta nel cuore. Se sei italiano, correre e vincere con la [[Ducati Corse|Ducati]] è il massimo. Non è solo una moto, è una storia.<ref>Citato in Paolo Ianieri, ''[https://www.gazzetta.it/Moto/moto-GP/16-08-2017/motogp-ducati-passione-rossa-quando-tifo-marchio-2101036576646.shtml Ducati, passione rossa: quando il tifo è per il marchio]'', ''gazzetta.it'', 16 agosto 2017.</ref>
*{{NDR|Sulla Ducati Desmosedici}} La prima volta che provai la moto a Valencia faceva paura, non andava dritta neanche in rettilineo. Ma già nei test invernali di Barcellona ho fatto il miglior tempo, sul giro secco era fantastica anche se era molto faticosa da guidare per una gara intera. Poi arrivò il podio all'esordio di Suzuka, e la prima vittoria a Barcellona. Me la porto nel cuore quella moto, ce l'ho ancora nel salotto di casa: ogni tanto mi viene voglia di riaccenderla e andarci a fare un giro in pista. Ma non ho mai avuto il coraggio di farlo...<ref>Da una video-intervista a ''La Gazzetta dello Sport''; citato in Manuele Cecconi, ''[https://www.gazzetta.it/Moto/moto-GP/06-05-2020/capirossi-in-salotto-ho-ducati-2003-quella-moto-faceva-paura-370758777436.shtml Capirossi: "In salotto ho la Ducati 2003. Quella moto faceva paura"]'', ''gazzetta.it'', 16 maggio 2020.</ref>
*[[Francesco Bagnaia|Bagnaia]] mi piace moltissimo, è un ragazzo che ha più talento di quello che noi crediamo [...]<ref name="Ollanu">Da un'intervista a ''La Gazzetta dello Sport''; citato in Stefano Ollanu, ''[https://www.formulapassion.it/motorsport/moto/capirossi-bagnaia-piu-talento-quel-che-crediamo-ducati Capirossi: "Bagnaia ha più talento di quel che crediamo"]'', ''formulapassion.it'', 28 ottobre 2022.</ref>
*{{NDR|Su [[Enea Bastianini]]}} Lui "ignorante" come me? Enea è nato nel cuore della Romagna, non può essere diverso. I romagnoli lo sono un po' tutti.<ref name="Ollanu"/>
*{{NDR|Sulla Ducati Desmosedici}} Ero in prima fila ad osservarla {{NDR|alla presentazione, nel 2002}}, ero un tifoso di Ducati in SBK, dove dominava. Forse sono stato più coraggioso di altri piloti che rifiutarono quella sfida. Io invece l'ho accettata con entusiasmo, insieme a Bayliss. Però il primo test era stato uno shock: la moto era velocissima ma non andava dritta. Non so più quanti telai cambiammo già in quelle prime prove, cercavamo di irrigidire tutto. [...] La Ducati scaldava tantissimo, al Mugello io e Troy ci ustionammo le gambe. Era una moto grezza, perdeva olio, finiva sulle gomme e ti lanciava in aria. Ogni volta, prima di spingere, dovevamo guardarci i piedi per controllare non ci fosse del lubrificante. Era ignorante, come si dice dalle nostre parti, e nel 2004, poi, diventò una moto-razzo: in rettilineo raggiunsi i 350 Km/h, peccato non curvasse.<ref>Citato in Matteo Aglio, ''[https://www.gpone.com/it/2022/11/05/motogp/capirossi-la-mia-ducati-perdeva-olio-con-lattuale-vanno-tutti-forte.html MotoGP, Capirossi: "La mia Ducati perdeva olio, con l'attuale vanno tutti forte"]'', ''gpone.com'', 5 novembre 2022.</ref>
{{Int|''[https://www.motoblog.it/post/34117/intervista-a-loris-capirossi-una-vita-del-motomondiale Intervista a Loris Capirossi: una vita nel Motomondiale]''|Lorenzo Baroni, ''motoblog.it'', 15 dicembre 2011.}}
*Ho vinto 3 mondiali ma ne potevo vincere 5 o forse 6 se la sfortuna non avesse giocato contro, ma le gare sono fatte così e anche questo fa parte del gioco. Quello della 250 nel 1993 l'ho perso per errori miei, così come l'anno successivo ma anche li la fortuna non ha aiutato come quando da primo in classifica mi ruppi un braccio superando Waldman per ottenere un podio che in fondo neanche serviva. Nel 2006 in MotoGp con la Ducati ero favorito, andavo forte ero davanti in classifica, ma il brutto incidente con Gibernau mi ha tolto quei punti che infatti mancarono a fine anno.
*{{NDR|«Come gli incidenti e le fratture modificano le reazioni di un pilota e l'approccio con le gare?»}} Dipende da ciò che uno vuole e desidera: nessuno ti obbliga a correre, lo fai solo se hai hai forza e volontà di stringere i denti. Io sono stato sempre forte contro il dolore.
*La prima esperienza in [[Classe 500|500]] fu sensazionale: altri tempi, allora non c'era né l'elettronica né tecnologia di oggi, ricordo che Kewin Schwantz si ritirò al Mugello ed essere in pista con lui era spettacolare. C'erano piloti come Criville, Itho e Abe, insieme ad altri campioni e mi emozionava già semplicemente ad andare dentro con loro. Le 500 erano difficilissime e l'errore era sempre dietro l'angolo. In gara era difficile gestire le gomme e le moto ma in prova ero quasi sempre davanti.
*Le [[Claiming Rule Team|CRT]] non hanno chances di competitività contro le Moto GP ufficiali, però chissà se in futuro la MotoGP potrebbe essere veramente sostituita dalla formula CRT. In fondo al pubblico non interessa che le moto facciano 300 o 350 Km/h, ma vuole vedere belle gare e tanti piloti davanti a combattere.
{{Int|''[https://www.gazzetta.it/Moto/moto-GP/07-05-2020/capirossi-marquez-sarebbe-campione-anche-500-2-tempi-370784207693.shtml Capirossi: "Marquez? Sarebbe un campione anche sulle 500 a 2 tempi"]''|Da una video-intervista a ''La Gazzetta dello Sport''; citato in Manuele Cecconi, ''gazzetta.it'', 18 maggio 2020.}}
*Il [[Motomondiale 2002|2002]] è stato un anno difficile perché io ero con il due tempi e tutti i piloti ufficiali avevano le quattro tempi. Era una battaglia impari, era molto difficile combattere con le MotoGP. Mi ricordo che sul rettilineo del Mugello ci beccavamo circa 20 km/h in velocità massima... Fu un anno veramente stressante perché sul dritto gli alti mi sfilavano il casco dalla testa. Però la 500 era più agile delle quattro tempi e nelle piste più strette riuscivamo a essere comunque competitivi: quell'anno riuscii a fare comunque due podi, uno a Welkom e uno a Motegi.
*La Honda mi diede la moto ufficiale 2001 di Valentino, una moto fantastica che era la massima evoluzione delle due tempi. Su tutte le piste riuscivo a essere nettamente più veloce rispetto ai tempi dell'anno prima quando tutti correvano con le 500. Sebbene non disponessi di gomme evoluzione, perché Michelin si stava concentrando sullo sviluppo degli pneumatici della MotoGP che non andavano bene per le 500. Però avevo tutto il materiale di punta dell'anno prima. A Suzuka abbassai di un secondo e mezzo il record del 2001, ero attaccato alle quattro tempi: non eravamo velocissimi sul dritto ma la moto frenava forte e curvava veloce. Mi sono difeso bene nel 2002, magari l'avessi potuta avere l'anno prima quella moto...
*La [[Classe 500|500]] due tempi era una categoria da veri uomini [...] ti perdonavano veramente poco, non c'era elettronica e il range di potenza del motore era di duemila giri... adesso puoi sfruttare da 6.000 a 18.000, una curva di utilizzo molto più ampia.
*Io sono fermamente convinto che i grandi campioni della [[MotoGP]] avrebbero vinto comunque, anche con le due tempi. Un fenomeno è tale sia con una MotoGP che con una 500. Magari gli sarebbe servito un po' più tempo per imparare... se mettessimo Marquez su una 500 avrebbe bisogno di due giorni per adattarsi, ma sarebbe comunque un vincente. È sicuramente vero che le MotoGP a quattro tempi sono più facili, il pilota con un po' meno talento riesce a stare più vicino ai più forti. Ma alla fine è sempre il talento a fare la differenza. Sarebbe bello vedere i piloti di oggi sulle moto di allora: secondo me non tutti potrebbero essere veloci, ma sarebbero in tanti ad andare forte comunque.
{{Int|''[https://motosprint.corrieredellosport.it/news/motomondiale/2021/12/28-5048824/loris_capirossi_vi_racconto_la_mia_250_ Loris Capirossi: "Vi racconto la mia 250"]''|Intervista di Fiammetta La Guidara, ''motosprint.corrieredellosport.it'', 28 dicembre 2021.}}
{{NDR|Sulla [[classe 250]]}}
*All'epoca la 250, soprattutto per l'Italia, era la classe regina perché in 500 non c'era nessun italiano in lotta per le prime posizioni. Era veramente un traguardo arrivare in 250. {{NDR|«[...] cos'altro aveva di speciale?»}} Le moto erano fantastiche: agili come biciclettine ma con 100 cavalli e andavano fortissimo. Soprattutto nel 1993, quando passai alla Honda ufficiale, la moto era bellissima, molto leggera, emozionante... Nel '97, al ritorno in 250 dalla 500, al Mugello giravo in 1'52", 1'53"... tempi spaventosi, e parliamo di oltre vent'anni fa!
*I risultati di un pilota alla fine dipendono da come si comporta in pista. Io sono sempre stato aggressivo: o tutto o niente. Sono felice di aver vinto tre Mondiali, ma avrei potuto conquistarne sei. Non dico che l'avrei fatto con facilità, perché nulla è facile, però i Mondiali del '93 e del '94 li ho proprio buttati via, perché sono caduto tanto, e non vincevo niente. E il 2006 poteva essere l'anno giusto in MotoGP. Fossi stato un po' meno irruente forse avrei portato a casa qualcosa di più, però nello sport non esistono i "se" e i "ma", e io sono molto felice della mia carriera, che è stata lunga e bella.
*{{NDR|«In 250 chi è stato l'avversario più duro?»}} [[Doriano Romboni]]: con lui ho combattuto di più ma mi sono anche divertito di più. Quando arrivai nella categoria, lui era al secondo anno, e già andava sul podio. Era il mio punto di riferimento e lo è sempre stato per tutta la mia carriera anche se a un certo punto abbiamo fatto strade diverse.
*{{NDR|«Quanto era istruttiva la 250?»}} Su alcuni circuiti, con i tempi eravamo molto vicini alle 500: è chiaro che la moto aveva un po' meno della metà dei cavalli, ma era molto più agile. All'epoca erano moto comunque difficili: io feci un sacco di high side anche con la 250. Però poi quando passavi in [[Classe 500|500]]... wow, ti trovavi una bestia che volava! [...] Adesso con MotoGP e Moto2 a quattro tempi, chiunque può scendere in pista e divertirsi... All'epoca se non eri un professionista, era impossibile guidare la 500, e anche salire sulla 250 era difficile. Le marce lavoravano tantissimo sul cambio, avevamo centinaia di opzioni, in tutte le piste sostituivamo il cambio tre o quattro volte... Con le quattro tempi non è più così, il motore ha tantissima coppia, e se sbagli una marcia perdi soltanto due-tre decimi. All'epoca se sbagliavi una marcia perdevi tre-quattro secondi...
*{{NDR|«Qual era il segreto per essere forti in 250?»}} Tra andare forte e piano c'era una linea di confine molto sottile: se non eri a posto con il cambio e le sospensioni, ti beccavi un secondo dal primo, poi sistemavi quella piccola cosa ed eri velocissimo... Dovevi avere tanto talento ma anche tanta grinta, perché la 250 andava guidata anche un po' di cattiveria: dovevi sempre portarla al limite, essere perfetto anche con i giri del motore... Con le vecchie due tempi, infatti, non si usavano i tappi per le orecchie.
*{{NDR|«Cosa ha significato per te vincere il Mondiale 250 {{NDR|nel [[Motomondiale 1998|1998]]}}?»}} Un titolo molto discusso: sono passati [...] anni e ancora si parla di quel sorpasso o incidente [con Harada, ''ndr''], ma io penso che un titolo non si vince in una gara, si vince in un campionato intero. Fu una stagione difficile: correvo con l'Aprilia di Mauro Noccioli, che non era una moto ufficiale. Non combattevamo ad armi pari, quindi fu una bella soddisfazione.
*{{NDR|«Senti di essere stato protagonista di un'epoca irripetibile?»}} Tutte le epoche sono diverse, di sicuro sono stato tra i protagonisti per una ventina d'anni... Non sono un nostalgico che dice che i campioni che guidavano le moto due tempi erano più bravi: un campione è un campione, che guidi un triciclo, una bici, un due o un quattro tempi: io ho guidato dal triciclo al quattro tempi, so cosa vuol dire. Se i campioni di oggi salissero su una 250 o una 500 invece di un anno ci metterebbero un anno e mezzo, ma sarebbero comunque dei campioni.
==Citazioni su Loris Capirossi==
*Di lui posso solo parlare bene. È una persona molto umana, bravissima, un gran pilota, con un talento straordinario: il giro secco di Capirossi è famoso ancora oggi. Ha vinto meno di quanto meritasse [...]. Con lui i contratti li facevo con una stretta di mano: non mi è mai successo con nessun altro. E se dovevo avere 10 lire, me ne andava anche 11: per me è come un fratello. ([[Carlo Pernat]])
*{{NDR|«Com'è nato il suo amore per le due ruote?»}} L'ho ereditato da papà [...]. Da ragazzo si divertiva con motocross e trial, poi si è innamorato delle moto da strada e nel 1990, quando sono nato, ha cominciato a lavorare nel paddock, per il Team Pileri. Guidava il camion di Loris Capirossi, ecco perché ''Capirex'' è il mio idolo da sempre: mi teneva in braccio ed è uno di famiglia. Per una sola gara non siamo stati fianco a fianco in pista ed è stato un peccato; in compenso me lo ritrovo sempre nel paddock [...] e non manca di darmi del ''patacca'' con affetto. ([[Danilo Petrucci]])
*Loris era coraggioso, più di tutti. La capacità di Capirossi di guidare sopra i problemi resta unica. A volte, mi dava l'impressione di cercare volutamente l'ostacolo, per poi avere lo stimolo di superarlo. Fantastico. Con la 250 non era il più pulito o preciso, però la faceva andare parecchio forte, tanto da trionfare nel 1998. Poi, in 500 e MotoGP, Capirex ha scritto altre grandi pagine, sempre con lo stesso inchiostro indelebile: forza e determinazione. ([[Carlo Pernat]])
==Note==
<references />
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Capirossi, Loris}}
[[Categoria:Piloti motociclistici italiani]]
m5n8n21t852uawk5wfha2062uzva9gc
Toyota Racing
0
212795
1382858
1335592
2025-07-11T02:33:49Z
Danyele
19198
de-stub / fix minori
1382858
wikitext
text/x-wiki
{{voce tematica}}
[[File:Panasonic Toyota Racing logo.svg|thumb|upright=1.5|Logo]]
Citazioni sulla '''Toyota Racing'''.
*A Colonia avevamo il meglio che la tecnologia ci offriva: la galleria del vento era eccellente, così come i banchi di prova dinamici. La Toyota ha sempre messo a disposizione dei suoi tecnici e dei piloti il massimo per vincere. {{NDR|«E allora cosa vi è mancato?»}} [[Adrian Newey]]! ([[Jarno Trulli]])
*Quando sono arrivato in Toyota le strutture erano davvero molto grandi. C'era tutto quello che si poteva immaginare per costruire un'auto di Formula 1. Avevamo due gallerie del vento. C'era tutto quello che si poteva pensare per la ricerca e lo sviluppo, c'era davvero tutto. Ero lì per guidare quella vettura di F1 e per rappresentare la Toyota come costruttore, oltre a tutte le 1.200 persone o giù di lì che lavoravano a Colonia. All'inizio era un vero e proprio sovraccarico di lavoro, ma mi sono reso conto molto rapidamente che il problema era la Toyota, non le persone, che erano davvero molto brave. Il problema era il processo decisionale: le decisioni da prendere in tempi brevissimi ci portavano via troppo tempo. Per esempio, avevamo degli aggiornamenti della vettura, che si trovavano in una sorta di zona grigia, e [...] sono stati bloccati dal Giappone [...]. Ricordo un'ala posteriore che si bloccava al momento giusto, come se fosse un effetto DRS. La stavamo usando già nei test in rettilineo ed era pronta per essere utilizzata. Ci ha dato almeno mezzo secondo. In Giappone l'hanno fermato perché si trovava in una zona grigia. Hanno detto: "No, no, no, non vogliamo essere squalificati, non possiamo andare in quella direzione". Questa cosa ci ha impedito di compiere l'ultimo passo. ([[Timo Glock]])
*Toyota? Sì era la mia squadra, la mia chance. Lì è dove ho dato tutto [...] per cercare di vincere, una gara e nella mia testa anche [...] il campionato. [...] ho dato alla squadra la prima pole, il primo podio, il primo giro veloce. Ho provato di tutto, ma ci mancava sempre qualcosa per essere al top. [...] era un team estremamente forte, che aveva tutto il potenziale per lottare per il campionato. Su questo non ho dubbi. Ma loro hanno fatto un primo errore nel 2005. Quell'anno avevamo una macchina veramente buona, ma abbiamo fatto fatica da metà anno in poi perché non riuscivamo a svilupparla quanto gli altri. L'errore più grande è stato però cambiare completamente la direzione tecnica da un anno all'altro [...]. Ci abbiamo messo due-tre anni per tornare dove eravamo. Nel 2009 il telaio era molto buono, soprattutto in alcune piste. Ci mancava solo la potenza. Probabilmente se avessimo continuato saremmo migliorati, ma ci sarebbe sempre stato il problema del motore. Con un motore migliore sono sicuro al 100% che avrei vinto delle gare. ([[Jarno Trulli]])
==Voci correlate==
*[[Formula 1]]
*[[Toyota TF109]]
==Altri progetti==
{{interprogetto|w_preposizione=riguardante la|preposizione=sulla}}
[[Categoria:Aziende giapponesi]]
[[Categoria:Società sportive]]
[[Categoria:Sport in Giappone]]
qgdfrqltqn1w5bg0i5vk51j1qy5htbt
Discussioni utente:Visionautico
3
213468
1382853
1340407
2025-07-10T20:26:53Z
Euphydryas
33554
Euphydryas ha spostato la pagina [[Discussioni utente:Leonardo Pengo]] a [[Discussioni utente:Visionautico]]: Pagina spostata automaticamente durante la rinomina dell'utente "[[Special:CentralAuth/Leonardo Pengo|Leonardo Pengo]]" a "[[Special:CentralAuth/Visionautico|Visionautico]]"
1340407
wikitext
text/x-wiki
{{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 15:20, 31 lug 2024 (CEST)}}
s1dj4jr8nkdifb8doougb9uc3haws6k
Amedeo Avogadro
0
218284
1382805
1372742
2025-07-10T13:26:34Z
Marcella Medici (BEIC)
84396
inserimento citazione
1382805
wikitext
text/x-wiki
[[File:Amedeo Avogadro2.jpg|miniatura|Amedeo Avogadro]]
'''Lorenzo Romano Amedeo Carlo Avogadro''' (1776 – 1856), fisico e chimico italiano.
==Citazioni di Amedeo Avogadro==
*Ecco dunque una relazione trovata tra i calori specifici dei gaz composti e quelli de' gaz componenti, la quale soddisfece sufficientemente ai risultati delle sperienze che si hanno sin qui a questo riguardo. Il sig. [[Jean-Baptiste Biot|Biot]] nella sua Opera recentemente pubblicata (''Traité de Physique expérimentale et mathématique'') sospettava che l'impossibilità in cui si era stato finora di scoprire una relazione di questo genere, provenisse da ciò, che i calori specifici osservati fossero complicati dall'effetto della condensazione de' gaz prodotta dal raffreddamento medesimo, ed annunziava delle sperienze intraprese dal sig. Dulong per liberarli da questa cagione d'irregolarità.<ref>Da ''[https://preserver.beic.it/delivery/DeliveryManagerServlet?dps_pid=IE6641807 Memoria sul calore specifico de' gaz composti paragonato a quello dei loro gaz componenti]'', parte 2, in ''Biblioteca italiana o sia giornale di letteratura scienze ed arti'', vol. 5, Milano, 1817, p. 73.</ref>
*In due Memorie pubblicate nel 1806 e 1807 nel ''Journal de physique de La Métherie'' T. 63 e 65, sotto il titolo di ''Considerations sur l'état dans le quel doit se trouver une couche de corps non-conducteur de l'électricité, lorsqu'elle est interposée entre deux surfaces douées d'électricité de differente espèce'', io avea cercato di dimostrare, per mezzo di considerazioni tratte dai fenomeni del rinascimento apparente dell'elettricità nell'atto della separazione di due lastre di vetro insieme caricate, e quindi scaricate, che l'[[Induzione elettrostatica|induzione]] per cui una superficie elettrizzata tende a produrre un'elettricità di specie opposta in un'altra superficie da essa disgiunta da uno strato di corpo isolante, sia che questo sia solido, come nella carica delle lastre di vetro, sia che esso sia gazoso, come l'aria che circonda i corpi conduttori elettrizzati, non si esercita che per mezzo d'una particolar modificazione, o stato di tensione impresso alle molecole di questo corpo isolante frapposto tra il corpo elettrizzato, e il corpo che ne subisce l'induzione.<ref>Da ''[https://preserver.beic.it/delivery/DeliveryManagerServlet?dps_pid=IE6220801 Saggio di teoria matematica della distribuzione dell'elettricità sulla superficie dei corpi conduttori]'', in ''Memorie di matematica e di fisica'', vol. 23, Regia Tipografia Camerale, Modena, 1844, p. 156.</ref>
==Citazioni su Amedeo Avogadro==
*Però dei fisici sperimenti ei si mostrò sempre amatissimo, e non pochi preziosi lavori abbiamo di lui, frutto appunto di esperienze da lui stesso instituite e condotte, le quali lo chiariscono non meno esperto e perspicace sperimentatore, che pensatore profondo. ([[Giuseppe Domenico Botto]])
==Note==
<references />
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{s}}
{{DEFAULTSORT:Avogadro, Amedeo}}
[[Categoria:Chimici italiani]]
[[Categoria:Fisici italiani]]
r0vusa9ywibrjqlt4db4e1nsh1td0ld
1382816
1382805
2025-07-10T13:55:45Z
Spinoziano (BEIC)
86405
1382816
wikitext
text/x-wiki
[[File:Amedeo Avogadro2.jpg|miniatura|Amedeo Avogadro]]
'''Lorenzo Romano Amedeo Carlo Avogadro''' (1776 – 1856), fisico e chimico italiano.
==Citazioni di Amedeo Avogadro==
*Ecco dunque una relazione trovata tra i calori specifici dei gaz composti e quelli de' gaz componenti, la quale soddisfece sufficientemente ai risultati delle sperienze che si hanno sin qui a questo riguardo. Il sig. [[Jean-Baptiste Biot|Biot]] nella sua Opera recentemente pubblicata (''Traité de Physique expérimentale et mathématique'') sospettava che l'impossibilità in cui si era stato finora di scoprire una relazione di questo genere, provenisse da ciò, che i calori specifici osservati fossero complicati dall'effetto della condensazione de' gaz prodotta dal raffreddamento medesimo, ed annunziava delle sperienze intraprese dal sig. Dulong per liberarli da questa cagione d'irregolarità.<ref>Da ''[https://preserver.beic.it/delivery/DeliveryManagerServlet?dps_pid=IE6641807 Memoria sul calore specifico de' gaz composti paragonato a quello dei loro gaz componenti]'', parte 2, in ''Biblioteca italiana o sia giornale di letteratura scienze ed arti'', vol. 5, Milano, 1817, p. 73.</ref>
*In due Memorie pubblicate nel 1806 e 1807 nel ''Journal de physique de La Métherie'' T. 63 e 65, sotto il titolo di ''Considerations sur l'état dans le quel doit se trouver une couche de corps non-conducteur de l'électricité, lorsqu'elle est interposée entre deux surfaces douées d'électricité de differente espèce'', io avea cercato di dimostrare, per mezzo di considerazioni tratte dai fenomeni del rinascimento apparente dell'elettricità nell'atto della separazione di due lastre di vetro insieme caricate, e quindi scaricate, che l'[[Induzione elettrostatica|induzione]] per cui una superficie elettrizzata tende a produrre un'elettricità di specie opposta in un'altra superficie da essa disgiunta da uno strato di corpo isolante, sia che questo sia solido, come nella carica delle lastre di vetro, sia che esso sia gazoso, come l'aria che circonda i corpi conduttori elettrizzati, non si esercita che per mezzo d'una particolar modificazione, o stato di tensione impresso alle molecole di questo corpo isolante frapposto tra il corpo elettrizzato, e il corpo che ne subisce l'induzione.<ref>Da ''[https://preserver.beic.it/delivery/DeliveryManagerServlet?dps_pid=IE6220801 Saggio di teoria matematica della distribuzione dell'elettricità sulla superficie dei corpi conduttori]'', in ''Memorie di matematica e di fisica'', vol. 23, Regia Tipografia Camerale, Modena, 1844, p. 156.</ref>
==Citazioni su Amedeo Avogadro==
*Però dei fisici sperimenti ei si mostrò sempre amantissimo, e non pochi preziosi lavori abbiamo di lui, frutto appunto di esperienze da lui stesso instituite e condotte, le quali lo chiariscono non meno esperto e perspicace sperimentatore, che pensatore profondo. ([[Giuseppe Domenico Botto]])
==Note==
<references />
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Avogadro, Amedeo}}
[[Categoria:Chimici italiani]]
[[Categoria:Fisici italiani]]
064g7og9d8y478s5qnq3mgmppesmpho
Discussioni utente:Kairahbyte
3
219892
1382851
1382300
2025-07-10T19:57:44Z
Kairahbyte
103392
Risposta
1382851
wikitext
text/x-wiki
{{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 08:45, 5 lug 2025 (CEST)}}
:grazie Homer per i preziosi suggerimenti! [[Utente:Kairahbyte|Kairahbyte]] ([[Discussioni utente:Kairahbyte|scrivimi]]) 21:57, 10 lug 2025 (CEST)
anc57m34bolz34rcmpdakszp70pj7rj
1382852
1382851
2025-07-10T20:07:28Z
Kairahbyte
103392
Risposta
1382852
wikitext
text/x-wiki
{{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 08:45, 5 lug 2025 (CEST)}}
:grazie Homer per i preziosi suggerimenti! [[Utente:Kairahbyte|Kairahbyte]] ([[Discussioni utente:Kairahbyte|scrivimi]]) 21:57, 10 lug 2025 (CEST)
:Grazie Homer! <3 [[Utente:Kairahbyte|Kairahbyte]] ([[Discussioni utente:Kairahbyte|scrivimi]]) 22:07, 10 lug 2025 (CEST)
ej5zl3icnrvfygzbxy2bv9xxrv7vpvi
Passo dello Stelvio
0
219928
1382862
1382610
2025-07-11T02:47:58Z
Danyele
19198
Danyele ha spostato la pagina [[Passo delo Stelvio]] a [[Passo dello Stelvio]]: typo
1382610
wikitext
text/x-wiki
{{voce tematica}}
[[File:Fiaccolata sulla Pista Stelvio (Bormio)- 345679583.jpg|thumb|Fiaccolata sulla pista Stelvio]]
Citazioni sul '''passo dello Stelvio'''.
*Il Passo dello Stelvio è un simbolo di come si possano superare i confini geografici, linguistici e nazionali ([[Arno Kompatscher]])
==Altri progetti==
{{interprogetto|w_preposizione=riguadante il|preposizione=sul}}
[[Categoria:Valichi d'Italia]]
cv1j6ay8youna7tuonpkdlx4qp2nyhg
1382864
1382862
2025-07-11T02:50:02Z
Danyele
19198
wikifix
1382864
wikitext
text/x-wiki
{{voce tematica}}
[[File:Stelvio Pass Bolzano side 2.jpg|thumb|Il versante altoatesino del passo dello Stelvio]]
Citazioni sul '''passo dello Stelvio'''.
*Il Passo dello Stelvio è un simbolo di come si possano superare i confini geografici, linguistici e nazionali ([[Arno Kompatscher]])
==Altri progetti==
{{interprogetto|w_preposizione=riguadante il|preposizione=sul}}
{{S}}
[[Categoria:Luoghi del Trentino-Alto Adige]]
[[Categoria:Luoghi della Lombardia]]
[[Categoria:Valichi|Stelvio]]
c2mdms2krcn3p6v7nf7xrq95gwvsia3
1382867
1382864
2025-07-11T02:53:19Z
Danyele
19198
punteggiatura
1382867
wikitext
text/x-wiki
{{voce tematica}}
[[File:Stelvio Pass Bolzano side 2.jpg|thumb|Il versante altoatesino del passo dello Stelvio]]
Citazioni sul '''passo dello Stelvio'''.
*Il Passo dello Stelvio è un simbolo di come si possano superare i confini geografici, linguistici e nazionali. ([[Arno Kompatscher]])
==Altri progetti==
{{interprogetto|w_preposizione=riguadante il|preposizione=sul}}
{{S}}
[[Categoria:Luoghi del Trentino-Alto Adige]]
[[Categoria:Luoghi della Lombardia]]
[[Categoria:Valichi|Stelvio]]
k6x70v8hr5cffmlwgx59h96zav0i8ka
Guerra del Daghestan
0
219953
1382839
1382766
2025-07-10T16:04:34Z
Danyele
19198
modifiche estetiche
1382839
wikitext
text/x-wiki
{{Voce tematica}}
[[File:Locator map of Dagestan, Russia (2014–2022).svg|thumb|Daghestan]]
Citazioni sulla '''guerra del Daghestan'''.
==Citazioni==
*Da maggio a giugno del 1999, chiunque frequentasse il mercato di Grozny sapeva che l'invasione del Dagestan era inevitabile. [...] L'FSB non reagì, perché un conflitto armato tra ceceni e dagestani sarebbe stato vantaggioso per il Cremlino. (''[[Russia. Il complotto del KGB]]'')
*La Russia è estremamente preoccupata della sua integrità territoriale. Come reagirebbero altri paesi ad una aggressione paragonabile all'attacco dei ceceni contro i russi nel Daghestan? ([[Leonid Kučma]])
*La tragedia del Dagestan ci ha mostrato per l'ennesima volta che la gente comune è trenta volte più onesta e migliore di chi ha in mano le redini del potere... [...] Nessuna organizzazione in difesa dei diritti umani della capitale (né quelle, potentissime, di assistenza ai profughi) si è data il disturbo di aiutare questi disgraziati come aveva fatto durante la guerra in Cecenia. Oggi come oggi in Dagestan si aiutano soltanto fra di loro, e le conseguenze possono essere nefaste. ([[Anna Stepanovna Politkovskaja]])
*Ma perché abbiamo paura di chiamare le cose con il loro nome? In Dagestan è in corso una guerra che ha già provocato centinaia di morti e migliaia di profughi. Non è questo di per sé uno stato d'emergenza? Ma noi siamo un paese democratico e, da democratici, ci vergogniamo a chiamarlo così.
*Putin ha restituito alla Russia uno dei suoi principali archetipi: la guerra. È salito al potere come "il presidente della guerra" e non ha abbandonato l'argomento per nemmeno un solo anno del suo governo. La sua improvvisa nomina a primo ministro, il 9 agosto 1999, coincise con l'attacco a sorpresa al Daghestan da parte dei combattenti ceceni due giorni prima. ([[Sergej Medvedev (scrittore)|Sergej Medvedev]])
*Quando [[Šamil' Salmanovič Basaev|Basaev]] ha sconfinato nel Dagestan, ha invaso il territorio della Federazione Russa. Ciascuno ha il diritto di combattere per la propria libertà. Ma che cosa abbia a che fare la libertà con la presa in ostaggio di una scuola piena di bambini, proprio non riesco a vederlo. ([[Arkadij Babčenko]])
*Quando sono iniziati i combattimenti in Daghestan abbiamo subito detto che questa non è la nostra guerra. Basaev ci è andato come volontario, come hanno fatto tanti russi con i serbi nel Kosovo. Eppure la Nato non ha bombardato i villaggi russi. ([[Aleksandr Ivanovič Lebed']])
*Si tratta davvero di stupidità, oppure tutto ciò nasconde un atto vizioso mascherato da stupidità? Sono tentato di decidere a favore della seconda ipotesi. Abbiamo l'impressione che si tratti di un'operazione di destabilizzazione su larga scala. Invece di fare cose chiare e comprensibili, organizziamo Dio sa cosa. Avremmo potuto organizzare una mobilitazione parziale in Daghestan, portare i volontari daghestani nel nostro esercito, dove si sarebbero trovati immediatamente sotto controllo. Avremmo così guadagnato combattenti con la migliore motivazione: difendere le loro terre e le loro case. Beh no! Invece, abbiamo creato una sorta di milizie che obbediscono Dio sa a chi, e di cui nessuno sa cosa vogliono e in quale direzione spareranno... ([[Aleksandr Ivanovič Lebed']])
===[[Aslan Maschadov]]===
*Ho denunciato il terrorismo e le provocazioni in Daghestan, nessuno ha ascoltato le mie dichiarazioni. Ho inviato con urgenza i capi delle repubbliche caucasiche del Nord a siglare un accordo sulla sicurezza comune. Mosca ha impedito il nostro incontro. Abbiamo fatto di tutto per impedire questa guerra.
*L'incursione in Daghestan non {{NDR|è}} servita a commuovere il popolo russo. Bisognava terrorizzarlo per convincerlo a riprendere la guerra. Il governo a fatto [[Bombe nei palazzi in Russia|saltare in aria i suoi palazzi]].
==Voci correlate==
*[[Bombe nei palazzi in Russia]]
*[[Seconda guerra cecena]]
==Altri progetti==
{{interprogetto|w_preposizione=riguardante la|preposizione=sulla}}
[[Categoria:Eventi degli anni 1990]]
[[Categoria:Guerre]]
[[Categoria:Storia della Russia]]
idhafxejpmemvp3j419a4dovpw1snuu
Discussioni utente:ProbablyIsaac
3
219954
1382796
2025-07-10T12:10:21Z
Homer
215
Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà!
1382796
wikitext
text/x-wiki
{{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 14:10, 10 lug 2025 (CEST)}}
efvpv6ccrzi6qcxdw8bme5z6d9tnyyd
Paolo Ballada di Saint Robert
0
219955
1382797
2025-07-10T12:28:10Z
Marcella Medici (BEIC)
84396
creazione voce
1382797
wikitext
text/x-wiki
'''Paolo Ballada di Saint Robert''' (1815 – 1888), militare, alpinista ed entomologo italiano.
==''Del moto de' proietti ne' mezzi resistenti''==
*Nello stato presente della balistica si san ridurre alle quadrature le equazioni differenziali del moto de' proietti ne' mezzi, che resistono in ragione del quadrato della velocità; si conoscono le proprietà della traiettoria in questi mezzi descritta; e si possono calcolare, con quel grado d'approssimazione, che si vuole, tutte le qualità necessarie per la conoscenza del moto. (p. 107)
*Sarebbe cosa per primo importantissima il sapere, se le proprietà della traiettoria, conosciute nell'ipotesi del quadrato della velocità, si mantengano con altre leggi di resistenza, o quali modificazioni vengano a ricevere. (p. 109)
*Un proietto, che si muove in un mezzo resistente, è sollecitato da due maniere di forze: dalla ''gravità'', che opera sopra ogni sua particella; e dalla ''resistenza'', che agisce su tutti i punti della sua superficie. (p. 113)
*Se il mezzo resistente, entro cui si muove il proietto, è un fluido, vuolsi aver riguardo alla perdita di peso, che il proietto prova nel fluido, la quale, secondo il principio d'{{maiuscoletto|[[Archimede]]}}, è uguale al peso del fluido rimosso. (p. 114)
==Bibliografia==
*Paolo Ballada di Saint Robert, ''[https://preserver.beic.it/delivery/DeliveryManagerServlet?dps_pid=IE2493436&select_viewer=metsViewer&dps_file=FL2493991 Del moto de' proietti ne' mezzi resistenti]'', in ''Memorie della Reale Accademia delle Scienze di Torino'', serie II, tomo XVI, Stamperia Reale, Torino, 1857.
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Ballada di Saint Robert, Paolo}}
[[Categoria:Alpinisti italiani]]
[[Categoria:Entomologi italiani]]
[[Categoria:Militari italiani]]
lwub3dzaphe9m6vholasgcqyg866d86
1382806
1382797
2025-07-10T13:29:03Z
Spinoziano (BEIC)
86405
1382806
wikitext
text/x-wiki
'''Paolo Ballada di Saint Robert''' (1815 – 1888), militare, alpinista ed entomologo italiano.
==''Del moto de' proietti ne' mezzi resistenti''==
*Nello stato presente della balistica si san ridurre alle quadrature le equazioni differenziali del moto de' [[Proiettile|proietti]] ne' mezzi, che resistono in ragione del quadrato della velocità; si conoscono le proprietà della traiettoria in questi mezzi descritta; e si possono calcolare, con quel grado d'approssimazione, che si vuole, tutte le quantità necessarie per la conoscenza del moto. (p. 107)
*Sarebbe cosa per primo importantissima il sapere, se le proprietà della traiettoria, conosciute nell'ipotesi del quadrato della velocità, si mantengano con altre leggi di resistenza, o quali modificazioni vengano a ricevere. (p. 109)
*Un proietto, che si muove in un mezzo resistente, è sollecitato da due maniere di forze: dalla ''gravità'', che opera sopra ogni sua particella; e dalla ''resistenza'', che agisce su tutti i punti della sua superficie. (p. 113)
*Se il mezzo resistente, entro cui si muove il proietto, è un fluido, vuolsi aver riguardo alla perdita di peso, che il proietto prova nel fluido, la quale, secondo il principio d'{{maiuscoletto|[[Archimede]]}}, è uguale al peso del fluido rimosso. (p. 114)
==Bibliografia==
*Paolo Ballada di Saint Robert, ''[https://preserver.beic.it/delivery/DeliveryManagerServlet?dps_pid=IE2493436&select_viewer=metsViewer&dps_file=FL2493991 Del moto de' proietti ne' mezzi resistenti]'', in ''Memorie della Reale Accademia delle Scienze di Torino'', serie II, tomo XVI, Stamperia Reale, Torino, 1857.
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Ballada di Saint Robert, Paolo}}
[[Categoria:Alpinisti italiani]]
[[Categoria:Entomologi italiani]]
[[Categoria:Militari italiani]]
dmcx1yr2my8wiag1qrvw0cmy27qziqt
Angelo Battelli
0
219956
1382800
2025-07-10T12:53:13Z
Marcella Medici (BEIC)
84396
creazione voce
1382800
wikitext
text/x-wiki
'''Angelo Battelli''' (1862 – 1916), fisico e politico italiano.
==''Sulle proprietà termiche dei vapori''==
*Le esperienze eseguite finora sulle proprietà termiche dei vapori, non hanno fornito dati sufficienti per poterne dedurre delle leggi ben sicure, e riconoscere se rimangano verificati i risultamenti teorici a cui conduce la termodinamica. (parte I, p. 21)
*Dalla relazione fatta dei lavori precedenti si scorge che una ricerca accurata ed estesa delle densità dei vapori saturi e non saturi sotto diverse pressioni e temperature può avere un grande interesse non solo per metterne i risultati in relazione con le altre proprietà da studiarsi sugli stessi campioni e riscontrarne le formole teoriche, ma anche per lo scopo diretto di conoscere meglio di quel che non si conosca finora il comportamento dei vapori rispetto alla legge di Mariotte e di [[Joseph Louis Gay-Lussac|Gay-Lussac]], in ispecie sotto pressioni assai grandi e a temperature molto alte e molto basse. (parte I, p. 33)
*Per uno studio completo sulle proprietà termiche di un vapore, è necessario conoscerne con esattezza anche la temperatura, il volume e la pressione critica. (parte II, p. 25)
==Bibliografia==
*Angelo Battelli, ''[https://preserver.beic.it/delivery/DeliveryManagerServlet?dps_pid=IE2200217&select_viewer=metsViewer&dps_file=FL2200411 Sulle proprietà termiche dei vapori. Parte I, Studio del vapore d'etere rispetto alle leggi di Boyle e di Gay-Lussac]'', in ''Memorie della Reale Accademia delle Scienze di Torino'', serie II, tomo XL, Stamperia Reale, Torino, 1890.
*Angelo Battelli, ''[https://preserver.beic.it/delivery/DeliveryManagerServlet?dps_pid=IE2548325&select_viewer=metsViewer&dps_file=FL2548517 Sulle proprietà termiche dei vapori. Parte II]'', in ''Memorie della Reale Accademia delle Scienze di Torino'', serie II, tomo XLI, Stamperia Reale, Torino, 1891.
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Battelli, Angelo}}
[[Categoria:Fisici italiani]]
[[Categoria:Politici italiani]]
0c7ehsy9lsat0xuvirugctzp8ma7f1c
1382809
1382800
2025-07-10T13:43:31Z
Spinoziano (BEIC)
86405
1382809
wikitext
text/x-wiki
[[File:Angelo Battelli.jpg|miniatura|Angelo Battelli]]
'''Angelo Battelli''' (1862 – 1916), fisico e politico italiano.
==''Sulle proprietà termiche dei vapori''==
*Le esperienze eseguite finora sulle proprietà termiche dei [[Vapore|vapori]], non hanno fornito dati sufficienti per poterne dedurre delle leggi ben sicure, e riconoscere se rimangano verificati i risultamenti teorici a cui conduce la termodinamica. Anzi non di rado fra i dati dell'esperienza e quelli della teoria si riscontrano gravi discordanze, senza che si possa decidere se si debbano a difetti dell'esperienza o ad inesattezza della teoria medesima. (parte I, p. 21)
*Dalla relazione fatta dei lavori precedenti si scorge che una ricerca accurata ed estesa delle densità dei vapori saturi e non saturi sotto diverse pressioni e temperature può avere un grande interesse non solo per metterne i risultati in relazione con le altre proprietà da studiarsi sugli stessi campioni e riscontrare le formole teoriche, ma anche per lo scopo diretto di conoscere meglio di quel che non si conosca finora il comportamento dei vapori rispetto alla legge di Mariotte e di [[Joseph Louis Gay-Lussac|Gay-Lussac]], in ispecie sotto pressioni assai grandi e a temperature molto alte e molto basse. (parte I, p. 33)
*Per uno studio completo sulle proprietà termiche di un vapore, è necessario conoscerne con esattezza anche la temperatura, il volume e la pressione critica. (parte II, p. 25)
==Bibliografia==
*Angelo Battelli, ''[https://preserver.beic.it/delivery/DeliveryManagerServlet?dps_pid=IE2200217&select_viewer=metsViewer&dps_file=FL2200411 Sulle proprietà termiche dei vapori. Parte I. Studio del vapore d'etere rispetto alle leggi di Boyle e di Gay-Lussac]'', in ''Memorie della Reale Accademia delle Scienze di Torino'', serie II, tomo XL, Stamperia Reale, Torino, 1890.
*Angelo Battelli, ''[https://preserver.beic.it/delivery/DeliveryManagerServlet?dps_pid=IE2548325&select_viewer=metsViewer&dps_file=FL2548517 Sulle proprietà termiche dei vapori. Parte II. Temperatura, pressione e volume critici del solfuro di carbonio e dell'acqua]'', in ''Memorie della Reale Accademia delle Scienze di Torino'', serie II, tomo XLI, Stamperia Reale, Torino, 1891.
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Battelli, Angelo}}
[[Categoria:Fisici italiani]]
[[Categoria:Politici italiani]]
omlmo82r7pgr19kfjv4v31j0wgoc8cl
Giuseppe Domenico Botto
0
219957
1382803
2025-07-10T13:23:40Z
Marcella Medici (BEIC)
84396
creazione voce
1382803
wikitext
text/x-wiki
'''Giuseppe Domenico Botto''' (1791 – 1865), fisico italiano.
==''Cenni biografici sulla vita e sulle opere del conte Amedeo Avogadro''==
*Rampollo d'inclita ed antica prosapia, sortì [[Amedeo Avogadro]] i suoi natali in Torino il dì 9 giugno 1776 dal Cavaliere Filippo, Magistrato esimio, e da Anna Vercellona, specchio di virtù intemerata. (p. 476)
*Doti così ecellenti e così rare, congiunte all'altra più rara ancora di una ingenua e soave modestia, che formò il fondo del suo carattere, lo avean reso ben presto oggetto di quella universale estimazione e dilezione, che suol esser arra ed auspicio di luminosa carriera. (p. 476)
*Così il suo merito ne dilatava ogni giorno la fama, e dotte Accademie italiane e straniere andavano a gara nell'ascriverlo a loro socio, e la nostra anzitutto si mostrò lieta di accoglierlo nel suo seno, non sì tosto ebbe ferma stanza in Torino: ed egli a quegli onori meritati e non cerchi corrispondeva, proseguendo placidamente la serie de' suoi dotti lavori, e fedele alla sua missione, non si distraeva da quelli, che per l'adempimento di un qualche dovere, o per la imperiosa necessità del riposo. (p. 478)
*Però dei fisici sperimenti ei si mostrò sempre amatissimo, e non pochi preziosi lavori abbiamo di lui, frutto appunto di esperienze da lui stesso instituite e condotte, le quali lo chiariscono non meno esperto e perspicace sperimentatore, che pensatore profondo. (p. 488)
==Bibliografia==
*Giuseppe Domenico Botto, ''[https://preserver.beic.it/delivery/DeliveryManagerServlet?dps_pid=IE2370648&select_viewer=metsViewer&dps_file=FL2372646 Cenni biografici sulla vita e sulle opere del conte Amedeo Avogadro]'', in ''Memorie della Reale Accademia delle Scienze di Torino'', serie II, tomo XVII, Stamperia Reale, Torino, 1858.
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Botto, Giuseppe Domenico}}
[[Categoria:Fisici italiani]]
0o6hkt3cl75d8681cbip24bqjy5202q
1382815
1382803
2025-07-10T13:53:37Z
Spinoziano (BEIC)
86405
piccole sistemazioni
1382815
wikitext
text/x-wiki
'''Giuseppe Domenico Botto''' (1791 – 1865), fisico italiano.
==''Cenni biografici sulla vita e sulle opere del conte Amedeo Avogadro''==
*Rampollo d'inclita ed antica prosapia, sortì [[Amedeo Avogadro|Amedeo {{maiuscoletto|Avogadro}}]] i suoi natali in Torino il dì 9 giugno 1776 dal Cavaliere Filippo, Magistrato esimio, e da Anna Vercellona, specchio di virtù intemerata. (p. 476)
*Doti così ecellenti e così rare, congiunte all'altra più rara ancora di una ingenua e soave modestia, che formò il fondo del suo carattere, lo avean reso ben presto oggetto di quella universale estimazione e dilezione, che suol esser arra ed auspicio di luminosa carriera. (p. 476)
*Così il suo merito ne dilatava ogni giorno la fama, e dotte Accademie italiane e straniere andavano a gara nell'ascriverlo a loro socio, e la nostra anzitutto si mostrò lieta di accoglierlo nel suo seno, non sì tosto ebbe ferma stanza in Torino: ed egli a quegli onori meritati e non cerchi corrispondeva, proseguendo placidamente la serie de' suoi dotti lavori, e fedele alla sua missione, non si distraeva da quelli, che per l'adempimento di un qualche dovere, o per la imperiosa necessità del riposo. (p. 478)
*Però dei fisici sperimenti ei si mostrò sempre amantissimo, e non pochi preziosi lavori abbiamo di lui, frutto appunto di esperienze da lui stesso instituite e condotte, le quali lo chiariscono non meno esperto e perspicace sperimentatore, che pensatore profondo. (pp. 487-488)
==Bibliografia==
*Giuseppe Domenico Botto, ''[https://preserver.beic.it/delivery/DeliveryManagerServlet?dps_pid=IE2370648&select_viewer=metsViewer&dps_file=FL2372646 Cenni biografici sulla vita e sulle opere del conte Amedeo Avogadro]'', in ''Memorie della Reale Accademia delle Scienze di Torino'', serie II, tomo XVII, Stamperia Reale, Torino, 1858.
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Botto, Giuseppe Domenico}}
[[Categoria:Fisici italiani]]
81m4p2aai7z0d8d9n14k26t0yvwjcjv
Giuseppe Carle
0
219958
1382812
2025-07-10T13:49:04Z
Marcella Medici (BEIC)
84396
creazione voce
1382812
wikitext
text/x-wiki
[[File:Giuseppe Carle.gif|miniatura|Giuseppe Carle]]
'''Giuseppe Carle''' (1845 – 1917), filosofo italiano.
==''Pasquale Stanislao Mancini e la teoria psicologica del sentimento nazionale''==
*Nella vita scientifica del [[Pasquale Stanislao Mancini|Mancini]] può facilmente essere trovato questo vocabolo e questo concetto: esso è quello di ''nazionalità''. Non è già che il Mancini abbia trovato il vocabolo o scoperto per primo il concetto di nazionalità; ma mentre questo aggiravasi nell'atmosfera, sentito già da molti, ma osservato ancora da pochi, egli riuscì ad afferrarlo, a racchiuderlo in una formola, e così pervenne a cambiarlo, come direbbe il Fouillée, in una ''idea-forza'', che da una parte valse a coordinare la scienza del diritto internazionale, e dall'altra conferì a rendere sempre più consapevole di sè quel sentimento nazionale, che ancora sonnecchiava nel pensiero di molti. (p. 548)
*Non può esser dubbio, e lo sentì profondamente il Mancini, che il precursore delle teoriche per spiegare la formazione degli Stati moderni, le quali poi prevalsero nel nostro paese, fu certamente [[Giambattista Vico]]. (p. 552)
*Fu poi una scienza, vecchia e nuova ad un tempo, che noi chiamiamo psicologia civile o sociale, e che in Germania chiamasi ''Völkerpsychologie'', la quale, proponendosi di investigare i sentimenti, che mettono in movimento le collettività umane, diede opera a studiare il formarsi e lo svolgersi di questo sentimento nazionale. (p. 553)
==Bibliografia==
*Giuseppe Carle, ''[https://preserver.beic.it/delivery/DeliveryManagerServlet?dps_pid=IE8407450&select_viewer=metsViewer&dps_file=FL8410619 Pasquale Stanislao Mancini e la teoria psicologica del sentimento nazionale]'', in ''Memorie della Classe di scienze morali, storiche e filologiche. Atti della Reale Accademia dei Lincei'', anno CCLXXXVI, serie IV, volume VI, Accademia dei Lincei, Roma, 1889.
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Carle, Giuseppe}}
[[Categoria:Filosofi italiani]]
n6fs8rv6lgox4pp7n02864i26onr6g1
1382820
1382812
2025-07-10T14:08:40Z
Spinoziano (BEIC)
86405
sistemo e aggiungo
1382820
wikitext
text/x-wiki
[[File:Giuseppe Carle.gif|miniatura|Giuseppe Carle]]
'''Giuseppe Carle''' (1845 – 1917), filosofo italiano.
==''Pasquale Stanislao Mancini e la teoria psicologica del sentimento nazionale''==
*Nella vita scientifica del [[Pasquale Stanislao Mancini|Mancini]] può facilmente essere trovato questo vocabolo e questo concetto: esso è quello di ''nazionalità''.<br>Non è già che il Mancini abbia trovato il vocabolo o scoperto per il primo il concetto di nazionalità; ma mentre questo aggiravasi nell'atmosfera, sentito già da molti, ma osservato ancora da pochi, egli riuscì ad afferrarlo, a racchiuderlo in una formola, e così pervenne a cambiarlo, come direbbe il Fouillée, in una ''idea-forza'', che da una parte valse a coordinare la scienza del diritto internazionale, e dall'altra conferì a rendere sempre più consapevole di sé quel sentimento nazionale, che ancora sonnecchiava nel pensiero di molti. (p. 548)
*Non può esser dubbio, e lo sentì profondamente il Mancini, che il precursore delle teoriche per spiegare la formazione degli Stati moderni, le quali poi prevalsero nel nostro paese, fu certamente [[Giambattista Vico]]. Il [[Niccolò Machiavelli|Macchiavelli]] era bensì pervenuto ad apprendere l'arte, mediante cui i principati si possono convertire in regni, ma egli sembra ancora considerare i principati e i regni, quale opera personale del Principe, mentre il Vico riguardò invece il mondo delle civili nazioni come governato da leggi costanti ed ineluttabili di naturale formazione. (p. 552)
*Fu poi una scienza, vecchia e nuova ad un tempo, che noi chiamiamo psicologia civile o sociale, e che in Germania chiamasi ''Völkerpsychologie'', la quale, proponendosi di investigare i sentimenti, che mettono in movimento le collettività umane, diede opera a studiare il formarsi e lo svolgersi di questo sentimento nazionale. (p. 553)
==Bibliografia==
*Giuseppe Carle, ''[https://preserver.beic.it/delivery/DeliveryManagerServlet?dps_pid=IE8407450&select_viewer=metsViewer&dps_file=FL8410619 Pasquale Stanislao Mancini e la teoria psicologica del sentimento nazionale]'', in ''Memorie della Classe di scienze morali, storiche e filologiche. Atti della Reale Accademia dei Lincei'', anno CCLXXXVI, serie IV, volume VI, Accademia dei Lincei, Roma, 1889.
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Carle, Giuseppe}}
[[Categoria:Filosofi italiani]]
0mutnklecd0pgokwtg5jgcww1y2wcxr
Discussioni utente:DamonPoore
3
219959
1382817
2025-07-10T14:00:56Z
Homer
215
Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà!
1382817
wikitext
text/x-wiki
{{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 16:00, 10 lug 2025 (CEST)}}
gkdkbiq1fkrxdgbo5j2c1tu6zb2rymp
Giovanni Cavalli
0
219960
1382822
2025-07-10T14:13:04Z
Marcella Medici (BEIC)
84396
creazione voce
1382822
wikitext
text/x-wiki
[[File:Generale Giovanni Cavalli, morto il 23 dicembre 1879, a Torino.jpg|miniatura| Giovanni Cavalli]]
'''Giovanni Cavalli''' (1808 – 1879), generale, inventore e politico italiano.
==''Cenno su una nuova artiglieria di campagna''==
*Giacchè l'acquisto, e la difesa della indipendenza nazionale l'Italia affidar deve oramai alle armi proprie, ogni perfezionamento di queste, e nel loro uso, che arrecar possa ai suoi eserciti maggior forza, deve essere accolto con sollecitudine da ogni cittadino o soldato, che le sia veramente devoto. (p. 319)
*Da noi si difetta d'artiglieria, perchè ne abbiamo meno del nemico, perchè non ne abbiamo nemmeno a ragione di due pezzi per mille uomini dell'esercito nostro, senza comprendervi le truppe alleate, che ne difettano ancor più di noi. Si difetta tanto più, perchè nella bontà di quest'arma siamo superiori al nemico, e perciò dovremmo abbondare ed avere anche quattro bocche a fuoco ogni mille uomini. (p. 320)
*Per comporre un'artiglieri, almeno quella più leggiera, e più numerosa che si conduce in campagna, sì fatta da soddisfare alle suaccennate esigenze, bisogna ridurre il suo carreggio, il suo materiale inerte, lo spazio che occupa, aumentare invece le munizioni, e mantenerle la mobilità dell'artiglieria a cavallo, e ciò non pertanto diminuire considerevolmente la quantità di cavalli di cui abbisogna. (p. 321)
==Bibliografia==
*Giovanni Cavalli, ''[https://preserver.beic.it/delivery/DeliveryManagerServlet?dps_pid=IE2394289&select_viewer=metsViewer&dps_file=FL2395488 Cenno su una nuova artiglieria di campagna]'', in ''Memorie della Reale Accademia delle Scienze di Torino'', serie II, tomo XI, Stamperia Reale, Torino, 1851.
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Cavalli, Giovanni}}
[[Categoria:Generali italiani]]
[[Categoria:Inventori italiani]]
[[Categoria:Politici italiani]]
gss98087cvxzixnm0lijuqa53v7usy6
1382827
1382822
2025-07-10T14:25:26Z
Spinoziano (BEIC)
86405
piccole sistemazioni
1382827
wikitext
text/x-wiki
[[File:Generale Giovanni Cavalli, morto il 23 dicembre 1879, a Torino.jpg|miniatura| Giovanni Cavalli]]
'''Giovanni Cavalli''' (1808 – 1879), generale, inventore e politico italiano.
==''Cenno su una nuova artiglieria di campagna''==
*Giacché l'acquisto, e la difesa della indipendenza nazionale l'Italia affidar deve oramai alle armi proprie, ogni perfezionamento di queste, e nel loro uso, che arrecar possa ai suoi eserciti maggior forza, deve essere accolto con sollecitudine da ogni cittadino o soldato, che le sia veramente devoto. (p. 319)
*Da noi si difetta d'[[artiglieria]], perché ne abbiamo meno del nemico, perché non ne abbiamo nemmeno a ragione di due pezzi per mille uomini dell'esercito nostro, senza comprendervi le truppe alleate, che ne difettano ancor più di noi. Si difetta tanto più, perché nella bontà di quest'arma siamo superiori al nemico, e perciò dovremmo abbondare ed avere anche quattro bocche a fuoco ogni mille uomini. (p. 320)
*Per comporre un'artiglieria, almeno quella più leggiera, e più numerosa che si conduce in campagna, sì fatta da soddisfare alle suaccennate esigenze, bisogna ridurre il suo carreggio, il suo materiale inerte, lo spazio che occupa, aumentare invece le munizioni, e mantenerle la mobilità dell'artiglieria a cavallo, e ciò non pertanto diminuire considerevolmente la quantità di cavalli di cui abbisogna. (p. 321)
==Bibliografia==
*Giovanni Cavalli, ''[https://preserver.beic.it/delivery/DeliveryManagerServlet?dps_pid=IE2394289&select_viewer=metsViewer&dps_file=FL2395488 Cenno su una nuova artiglieria di campagna]'', in ''Memorie della Reale Accademia delle Scienze di Torino'', serie II, tomo XI, Stamperia Reale, Torino, 1851.
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Cavalli, Giovanni}}
[[Categoria:Generali italiani]]
[[Categoria:Inventori italiani]]
[[Categoria:Politici italiani]]
ejhyru7m8dlutqcv1fkrggoi5sy1bkr
Discussioni utente:Bing-WBrawlFdI
3
219961
1382849
2025-07-10T18:30:02Z
Homer
215
Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà!
1382849
wikitext
text/x-wiki
{{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 20:30, 10 lug 2025 (CEST)}}
96bn6pbbo305jx862os8ffmn9x0by0s
Discussioni utente:Ripeus2
3
219962
1382850
2025-07-10T19:35:17Z
Homer
215
Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà!
1382850
wikitext
text/x-wiki
{{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 21:35, 10 lug 2025 (CEST)}}
obbmfglpi3t0vvd7lzaftr2bsuxel0n
Discussioni utente:Leonardo Pengo
3
219963
1382854
2025-07-10T20:26:53Z
Euphydryas
33554
Euphydryas ha spostato la pagina [[Discussioni utente:Leonardo Pengo]] a [[Discussioni utente:Visionautico]]: Pagina spostata automaticamente durante la rinomina dell'utente "[[Special:CentralAuth/Leonardo Pengo|Leonardo Pengo]]" a "[[Special:CentralAuth/Visionautico|Visionautico]]"
1382854
wikitext
text/x-wiki
#RINVIA [[Discussioni utente:Visionautico]]
5b21km98ss7vopteqhg7iyxdjv0v1a0
Toyota TF109
0
219964
1382861
2025-07-11T02:41:15Z
Danyele
19198
Creata pagina con "{{Voce tematica}} [[File:Kamui Kobayashi 2009 Japan 1st Free Practice.jpg|thumb|Toyota TF109 (2009)]] Citazioni sulla '''Toyota TF109'''. *Prima di iniziare la stagione sapevo che con la TF109 potevo andare in testa al mondiale nelle prime quattro gare, poi cosa sarebbe successo dopo era impossibile da sapere, ma avevamo tutte le condizioni per puntare in alto. [...] Nel mese di dicembre eravamo andati a provare da soli in Bahrein. Dopo i primi giri mi fermai ai box e d..."
1382861
wikitext
text/x-wiki
{{Voce tematica}}
[[File:Kamui Kobayashi 2009 Japan 1st Free Practice.jpg|thumb|Toyota TF109 (2009)]]
Citazioni sulla '''Toyota TF109'''.
*Prima di iniziare la stagione sapevo che con la TF109 potevo andare in testa al mondiale nelle prime quattro gare, poi cosa sarebbe successo dopo era impossibile da sapere, ma avevamo tutte le condizioni per puntare in alto. [...] Nel mese di dicembre eravamo andati a provare da soli in Bahrein. Dopo i primi giri mi fermai ai box e dissi ai tecnici che quella era una macchina vincente, anche se non avevo alcun parametro oggettivo di confronto per valutare la monoposto. [...] I giapponesi dovevano decidere se andare avanti in F.1 o fermarsi. Dissi [...] con grande schiettezza che la macchina era buona e che, anzi, avremmo dovuto girare nei test collettivi con molta benzina a bordo per evitare di mostrare le carte troppo in fretta. Ero consapevole che saremmo stati vincenti. Non nascondo che sono rimasto sorpreso quando ho visto la Brawn GP. [...] All'inizio pensavo che [...] stesse girando senza la zavorra. Ci davano tre decimi al giro quando noi eravamo nettamente più veloci di tutti gli altri. Non ci volevo credere: noi avevamo lavorato tutto l'inverno alla messa a punto della macchina nuova, mentre loro sono scesi in pista all'ultimo, senza neanche avere la certezza che avrebbero finito la stagione e sono subito andati più forte di noi! [...] È stata una doccia fredda. ([[Jarno Trulli]])
==Voci correlate==
*[[Timo Glock]]
*[[Jarno Trulli]]
*[[Toyota Racing]]
*[[Vettura di Formula 1]]
==Altri progetti==
{{interprogetto|w_preposizione=riguardante la|preposizione=sulla}}
{{S}}
[[Categoria:Automobili]]
fnp9ep3xdfewxmvb547vu8qcjut2fmv
Passo delo Stelvio
0
219965
1382863
2025-07-11T02:47:58Z
Danyele
19198
Danyele ha spostato la pagina [[Passo delo Stelvio]] a [[Passo dello Stelvio]]: typo
1382863
wikitext
text/x-wiki
#RINVIA [[Passo dello Stelvio]]
k9vkq1bcct1hj546clnlm3n2pp1mlzb
Discussioni utente:SevenAngels07
3
219966
1382870
2025-07-11T06:55:14Z
Homer
215
Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà!
1382870
wikitext
text/x-wiki
{{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 08:55, 11 lug 2025 (CEST)}}
gfwanstjc3skmfh5qidpymdw99a0ypn
Discussioni utente:Bekahsax2
3
219967
1382874
2025-07-11T11:00:49Z
Homer
215
Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà!
1382874
wikitext
text/x-wiki
{{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 13:00, 11 lug 2025 (CEST)}}
rlsl1vpulewsvoscrgb7g6mm8hb82v4