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Pomologia
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Avemundi
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Revisione
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text/x-wiki
{{risorsa|tipo=lezione|materia1=Coltivazioni arboree}}
[[Immagine:Apricots2.jpg|right|180px|thumb|Albicocco]]
La '''Pomologia''' è la disciplina che classifica, distinguendo i tempi di maturazione, quindi il carattere precoce o tardivo, le dimensioni dei frutti, il colore dell<nowiki>'</nowiki>epidermide e della polpa, la resistenza della pianta alle avversità, le centinaia di varietà degli alberi da frutto: pere, mele, susine, pesche, ciliegie, fichi, arance, limoni e mandarini propagate, da almeno quattromila anni, attraverso l<nowiki>'</nowiki>innesto.
==Storia==
Fino dall<nowiki>'</nowiki>[[w:età del bronzo|età del bronzo]] l<nowiki>'</nowiki>uomo si accorse che dai semi degli alberi fruttiferi posti al margine dei propri campi era impossibile ottenere piante che producessero frutti identici a quelli dei genitori. Cercando come riprodurre i frutti di particolare gradevolezza di un particolare albero l<nowiki>'</nowiki>agricoltore scoprì l<nowiki>'</nowiki>innesto, una forma di propagazione “vegetativa”, che impedisce, biologicamente, il rimescolamento dei cromosomi e riproduce organismi che non possono considerarsi nuovi viventi, ma parti separate della pianta da cui sono state prelevate le “marze”, i segmenti vivi innestati su pianta diversa.
[[Immagine:Malus-domestica-blomstring.JPG|right|180px|thumb|Melo]]
La prima espressione dell<nowiki>'</nowiki>esistenza di una passione per la gamma più ricca di frutto ci è fornita dall<nowiki>'</nowiki> [[w:Odissea|Odissea]], quando, sbarcato a [[w:Itaca|Itaca]], per farsi riconoscere dal padre [[w:Ulisse|Ulisse]] gli ricorda le diverse varietà di frutta che gli aveva donato e che avevano costituito il suo orto di fanciullo: 13 varietà di pero, 10 di melo, 40 di fico, 50 di uva <ref name="Ulisse">Antonio Saltini, ''Storia delle scienze agrarie'', vol. I, 1984, pp. 7-18</ref>
Nel mondo latino il vigneto e l<nowiki>'</nowiki>oliveto divengono impianti specializzati indipendenti, l<nowiki>'</nowiki>hortus continua a unire frutta e ortaggi, e l<nowiki>'</nowiki>hortus, si noti è un giardino, non un orto, come provano “orti” famosi, come quelli di [[w:Sallustio|Sallustio]] e quelli di [[w:Nerone|Nerone]].
Non si tratta solo di applicazioni pratiche, ma anche di studi sistematici.
Il latino [[Columella]] propone un elenco di quasi 40 varietà di uva, di alcune delle quali illustra con precisione i caratteri biologici e organolettici <ref name="Columella">Idem, ''ibidem'', vol. I, 1984, pp. 69-88</ref>.
Per l<nowiki>'</nowiki>Italia propone, nel [[w:Cinquecento|Cinquecento]], ricchi cataloghi pomologici [[w:Agostino Gallo|Agostino Gallo]], che elenca 12 varietà di pero, 11 di melo, 9 di susine <ref name="Gallo">Idem, ''ibidem'', vol. I, 1984 pagg. 319-331</ref> , mentre la grande tradizione pomologica francese ha inizio con il capolavoro di [[w:Olivier de Serres|Olivier de Serres]], l<nowiki>'</nowiki>autore ugonotto che pubblica, l<nowiki>'</nowiki>anno 1600, il ''Theatre d<nowiki>'</nowiki>agriculture et menage des champs'', una delle parti più ampie del quale è dedicato alla frutticoltura, con l<nowiki>'</nowiki>illustrazione di un ricco catalogo varietale <ref name="Serres">Idem, ''ibidem'', vol. I, 1984, pp. 449-468</ref>.
Nel [[w:Seicento|Seicento]] scrivono opere sulla frutticoltura, con brevi annotazioni pomologiche, il francese [[w:fr:Jean-Baptiste de La Quintinye|Jean de la Quintinye]] <ref name="Jean">Idem, ''ibidem'', vol. II, 1987 pagg. 33-48</ref>, sovrintendente al giardino di [[w:Versailles|Versailles]], e l<nowiki>'</nowiki>inglese John Evelyn. L<nowiki>'</nowiki>età d<nowiki>'</nowiki>oro della pomologia si compie tra la metà del Settecento e quella del secolo successivo, quando vedono la luce tutti gli atlanti pomologici delle nazioni europee: Henri Duhamel du Monceau classifica i frutti dei giardini patrizi della Francia, Johann Mayer quelli della Germania centrale, Mathias Roessler quelli della Boemia, Johann Kraft quelli dell<nowiki>'</nowiki>Austria, George Brookshaw e William Hooker quelli dell<nowiki>'</nowiki>Inghilterra.
L<nowiki>'</nowiki>Italia partecipa alla stagione pomologica internazionale con la Pomona di Giorgio Gallesio, singolare figura degli anni del dominio francese, quando Gallesio scrive i propri libri in francese e li dedica, con servilismo, al proprio superiore, il conte Chabrol de Volvic, per lamentare, caduto Napoleone, di essere stato “costretto” a scrivere in una lingua “non sua”. Gallesio pubblica a Firenze, dove sussiste un<nowiki>'</nowiki>antica tradizione di raffigurazione pittorica e plastica delle varietà di frutta, la Pomona italiana, di cui non riesce a completare il disegno per i dissapori con l<nowiki>'</nowiki>editore, Giovanni Rosini, mancando, così, di includere nel lavoro le varietà di agrumi, oggetto dei suoi studi più originali. L<nowiki>'</nowiki>opera costituisce, comunque, il primo catalogo delle varietà di frutta italiane <ref name="Gallesio">Idem, ''ibidem'', vol. II, 1987, pp. 615-631</ref>.
Nel [[w:Seicento|Seicento]] scrivono opere sulla frutticoltura, con brevi annotazioni pomologiche, il francese [[w:fr:Jean-Baptiste de La Quintinye|Jean de la Quintinye]] <ref name="Jean">Idem, ''ibidem'', vol. II, 1987, pp. 33-48</ref>, sovrintendente al giardino di [[w:Versailles|Versailles]], e l<nowiki>'</nowiki>inglese John Evelyn. L<nowiki>'</nowiki>età d<nowiki>'</nowiki>oro della pomologia si compie tra la metà del Settecento e quella del secolo successivo, quando vedono la luce tutti gli atlanti pomologici delle nazioni europee: Henri Duhamel du Monceau classifica i frutti dei giardini patrizi della Francia, Johann Mayer quelli della Germania centrale, Mathias Roessler quelli della Boemia, Johann Kraft quelli dell<nowiki>'</nowiki>Austria, George Brookshaw e William Hooker quelli dell<nowiki>'</nowiki>Inghilterra.
==Il sorgere della frutticultura==
Va notato che "Frutticoltura" è una tipica parola moderna, che esprime un concetto praticamente sconosciuto al pensiero agronomico antico. Nelle civiltà mediterranee, infatti, non si parla mai di frutteto, ma di ''hortus'', uno spazio cintato da un muro entro il quale si coltivano alberi fruttiferi, olivi e viti, ai cui piedi il terreno è lavorato a beneficio degli alberi, ma anche degli ortaggi, sistematicamente coltivati tra gli alberi.
Un noto pomologo italiano, Girolamo Molon,<ref name="America">Antonio Saltini, "Il viaggio in America: la frutticoltura nel confronto mercantile mondiale", in ''Girolamo Molon 1860-1937. L<nowiki>'</nowiki>ampelografia e la pomologia'', Vicenza, 1998)</ref> compie approfonditi studi in materia.
Nella propria relazione Molon avverte economisti e agricoltori che la frutticoltura italiana è assolutamente arretrata, per la molteplicità di varietà prive di autentiche qualità, per le forme di allevamento irrazionali, per i circuiti commerciali primordiali.
==L'affermazione e il declino della frutticultura italiana==
Sul finire degli anni '50 la frutticultura italiana ha una decisa affermazione a livello europeo, con una svolta verso una concezione ''industriale'' soprattutto in tre re province, [[w:Ferrara|Ferrara]], [[W:Ravenna|Ravenna]] e [[W:Forlì|Forlì]] pronte, ampliando l<nowiki>'</nowiki>esito di esperienze pionieristiche isolate dei decenni precedenti, a creare una grande frutticoltura moderna. Ferrara, si può rilevare, mostrerà una frutticoltura strutturata in grandi aziende, con decine di ettari ciascuna, e decine di operai, Ravenna e Forlì presenteranno una frutticoltura piuttosto basata sulla piccola azienda familiare, che troverà la propria efficienza riunendosi in grandi cooperative. È il sorgere di una grande frutticoltura italiana, che sarà settore di punta dell<nowiki>'</nowiki>agricoltura europea per tre decenni.
Secondo alcuni studiosi<ref name="Ulisse">Antonio Saltini, Giorgio Ravalli, Francesco Sprocatti, ''La corte colonica nel Ferrarese'', Ferrara, 1998</ref>, la sua crisi inizierà proprio dal tramonto della frutticoltura ferrarese, un tramonto dovuto all<nowiki>'</nowiki>accesa conflittualità sindacale, la crisi si estenderà, lentamente, a province e settori diversi, coinvolgendo, oggi, le pesche romagnole, gli agrumi siciliani, l<nowiki>'</nowiki>uva pugliese, in un quadro che se consente all<nowiki>'</nowiki>Italia di proporsi ancora come primo produttore di frutta europeo, mostra quel primato cedere, ogni anno, sui mercati interni o su quelli esteri, il numero delle aziende frutticole contrarsi, le cooperative confrontarsi con difficoltà sempre maggiori con le concorrenti spagnole, con i produttori del Sudamerica, dell<nowiki>'</nowiki>Asia e dell<nowiki>'</nowiki>Africa.
==Note==
<references/>
[[Immagine:Mespilus germanica1.jpg|200px|right|thumb|Nespolo comune]]
==Voci correlate==
*[[w:Malus domestica|Melo (''Malus domestica'')]]
*[[w:Pyrus|Pero (''Pyrus'')]]
*[[w:Prunus persica|Pesco (''Prunus persica'')]]
*[[w:de:Liste der Apfelsorten|de Lista delle mele]]
*[[w:Frutticultura|Frutticultura]]
==Bibliografia==
*Augustin Sageret ''Pomologie physiologique'' [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k28582v Gallica].
*Johann H. Knoop - Pomologie, 1758
*Henri L. Duhamel du Monceau, ''Traité des arbres fruitiers, avec leur figure'', Paris, 1768
*Johann Prokop Mayer, ''Pomona Franconica'', Nurnberg, 1776-1801
*Mathias Roessler, ''Pomona bohemica'', 1759
*Johann Kraft, ''Pomona'' ''austrisca'', 1790-96
*George Brookshaw, ''Pomona britannica'', London, 1812
*William Hooker, ''Pomona londinensis'', London, 1819
*Hadrian Diel, ''Versuch einer systematischen Beschreibung der in Deutschland gewöhnlichen Kernobstsorten, 21 Hefte'', 1799-1819,
*Idem, ''Auszug daraus in fünf Bänden'', 1829-33;
*Idem, ''Systematisches Verzeichniß der vorzüglichsten in Deutschland vorhandenen Obstsorten'', 1818,
*Idem, ''mit zwei Fortsetzungen'', 1829-33.
*Antonio Saltini, ''Giogio Gallesio'' in Istituto dell<nowiki>'</nowiki>enciclopedia italiana, ''Dizionario biografico degli italiani'', vol. LI, 1998
*Antonio Saltini, Lucia Tongiorgi Tomasi, ''Giorgio Gallesio, Una certezza acquisita nella biografia degli enigmi'', in ''Atti dell<nowiki>'</nowiki>Accademia dei Georgofili'', I, II, III, IV 1994
*Girolamo Molon, ''Bibliografia orticola'', Milano, 1927
==Collegamenti esterni==
*[http://www.breeding-fruit.it/ Istituto Sperimentale per la frutticultura di Roma]
*[http://www.consorzio-frutticoltura.it/ Consorzio interprovinciale di Cagliari, Oristani, Nuoro]
[[en:Topic:Pomology]]
2jx8n7i3k29xtpkcmzvyn339aij0f72
Calcolatrice frazioni divisione (scuola media)
0
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280341
279020
2025-06-15T14:46:39Z
Eumolpo
11994
ortografia
280341
wikitext
text/x-wiki
{{risorsa|tipo=lezione|materia1=Informatica per la scuola media 1|avanzamento =50%}}
==Divisione tra frazioni (scuola media) ==
<!--(scegliere una di queste voci: dialogo, piccola storia, cambio-sfondo, movimento, cambio sprite, suoni, disegno libero, disegno geometrico, quiz a domande,gioco-->
Calcola il quoziente tra due frazioni fornite trasformando la divisione in una moltiplicazione per il reciproco. Semplifica eventuali frazioni equivaòenti èrima di iniziare ed in croce una volta trasformata in moltiplicazione la divisione.
Si può fruire di questo tutorial in forma di mappa mentale su [http://www.wiki2map.org wiki2map]
== Versione di Scratch utilizzata ==
La versione di scratch usata in questo progetto è scratch 3.0 online.
== Cosa richiede l'esercizio ==
Fornite la frazione dividendo e quella divisore nella sequenza numeratore prima frazione, denominatore prima frazione, numeratore seconda frazione e denominatore seconda, la calcolatrice deve semplificare, trasformare in moltiplicazione per reciproco, semplificare in ''croce'' e procedere alla moltiplicazione restituendo il risultato quoziente.<br/>
<br/>
== La divisione tra frazioni si ''trasforma'' in moltiplicazione ==
Infatti grazie alla proprietà invariantiva è possibile:
<math> \frac{5}{6} : \frac{3}{4} = \left( \frac{5}{6} \cdot \frac{4}{3} \right) : \left( \frac{3}{4} \cdot \frac{4}{3} \right)= \left( \frac{5 \cdot 4}{6 \cdot 3} \right) : \left(\frac{\cancel{3}^1}{\cancel{4}^1} \cdot \frac{\cancel{4}^1}{\cancel{3}^1} \right)=\left(\frac{5 \cdot \cancel{4}^2}{\cancel{6}^3 \cdot 3} \right) :1 = \frac{10}{9}</math>
<br/>
<!-- -->
== Regole per fare la divisione tra frazioni delle frazioni ==
''Per chi non ama leggere:'' {{YouTube|autore = Matteo Ruffoni|id = w0MWY4pCwuU|titolo = As2425 divisione frazioni|data = 14 apr 2025}}<br/>
Per fare la divisione tra due frazioni si deve:
# Ridurre entrambe le frazioni ai minimi termini
# ''trasformare'' la divisione in una moltiplicazione per il reciproco
# semplificare in ''croce'' eventuali sottomultipli comuni
# moltiplicare numeratore con numeratore e denominatore con denominatore
Es:
<math> \frac{21}{12} : \frac{7}{3} = \frac{\cancel{21}^7}{\cancel{12}_4} \cdot \frac{3}{7} = \frac{7}{4} \cdot \frac{3}{7}= \frac{\cancel{7}^1}{4} \cdot \frac{3}{\cancel{7}^1} = \frac{1 \cdot 3}{4 \cdot 1} = \frac{3}{4} </math>
<br/>
Per ripassare le regole delle operazioni tra le frazioni vai alla pagine [[La frazione (scuola_media)#Operazioni_con_le_frazioni|La frazione (scuola media)]]<br/>
<br/>
== Operazione complessa facciamo uno schema ==
Elenchiamo qui sotto i passaggi necessari ad un programma per fare la divisione tra due frazioni:
#ricevere in input le due frazioni fattori, in tutto 4 input:
##numeratore prima frazione
##denominatore prima frazione
##numeratore seconda frazione
##denominatore seconda frazione
#ridurre ai minimi termini entrambe le frazioni, per farlo:
##calcolare MCD di numeratore e denominatore per entrambe le frazioni, e dividere i denominatori e i numeratori per i MCD trovati riducendole così ai minimi termini
#trasformare la divisione in una moltiplicazione per il reciproco
#semplificare in ''croce'' eliminando fattori comuni tra denominatore della prima frazione e numeratore della seconda e tra denominatore della seconda e numeratore della prima
##calcolare MCD di numeratore e denominatore ''incrociati'' e dividere i denominatori e i numeratori per i MCD trovati eliminando così eventuali fattori comuni
#procedere alla moltiplicazione dei numeratori e dei denominatori
#restituire in output la frazione prodotto con numeratore prodotto dei numeratori e denominatore prodotto dei denominatori che è il valore della frazione quoziente
<!--==Dallo schema al codice: le funzioni (My Blocks)==
Per riuscire a svolgere un compito complesso può essere utile suddividerlo in processi più piccoli. Ognuno di questi processi esegue una consegna specifica e queste parti una volta assemblate in modo corretto permettono di ottenere lo svolgimento del compito.<br/>
Per suddividere le operazioni da svolgere [https://scratch.mit.edu Scratch] ci mette a disposizione il menù ''My Blocks'' [[File:MenuMyBlocks.png|50px|scratch blocks]] che ci permette di creare un blocco che esegue un compito specifico seguendo le istruzioni collegate al blocco ''Define''.
<gallery mode="packed" widths=450px heights=300px>
File:MenuMyBlocksMake.png|In fondo il menù MyBlocks
File:PopUpMyBlocksMake.png|Pop Up per creare il blocco
File:PopUpMyBlocksFa qualcosa.png|Il blocco è stato nominato ''Fa_qualcosa''
File:MyBlocksFa qualcosaDefine.png|''Define'' da completare con le istruzioni e blocco da aggiungere al codice
</gallery>
{{-}}
Per ottenere una calcolatrice funzionate dovremo a partire dal solito blocco ''Bandiera verde'' mettere in ordine le funzioni che ci permetterranno una volta eseguite in ordine corretto di ottenere la somma delle frazioni.
<gallery widths=200px class="center">
File:InputBlock.png|''Input'' per inserire gli addendi
File:McdBlock.png|''MCD'' calcola MCD dhe serve per calcolare mcm
File:McmBlock.png|''mcm'' calcola mcm usando MCD
File:OutputBlock.png|''Output'' trasforma le frazioni equivalenti, calcola e procede alla somma
File:RispostaBlock.png|''Risposta'' restituisce i risultati facendo ''parlare'' il gatto
</gallery>
==Input frazioni addendi==
Clikkata la bandiera verde, il ''Gatto'' ci chiederà di inserire ordinatamente:
* numeratore prima frazione
* denominatore prima frazione
* numeratore seconda frazione
* denominatore seconda frazione
valori che il programma assegna alle variabili.<br/>
Nella tabella viene riportato il codice della funzione ''InputBlock''.<br/>
===Variabili per gli input===
Per ogni valore immesso va preparata una variabile:<br/>
{| class="wikitable"
!Valore immesso
!Variabile
|-
| style="vertical-align:top;" | numeratore prima frazione
| style="vertical-align:top;" | NumAdd1
|-
| style="vertical-align:top;" | denominatore prima frazione
| style="vertical-align:top;" | DenAdd2
|-
| style="vertical-align:top;" | numeratore seconda frazione
| style="vertical-align:top;" | NumAdd2
|-
| style="vertical-align:top;" | numeratore seconda frazione
| style="vertical-align:top;" | DenAdd2
|}
===Funzione ''InputBlock''===
{| class="wikitable"
!Sprite
!Blocchi codice
!Istruzioni
|-
| style="vertical-align:top;" |
| style="vertical-align:top;" | [[File:InputFrazioni.png|500px|InputFrazioni]]
| style="vertical-align:top;" |
{| class="wikitable"
!Input
!Variabile
!Istruzioni
|-
| style="vertical-align:top;" | numeratore prima frazione
| style="vertical-align:top;" | NumAdd1
| style="vertical-align:top;" | Il valore della risposta viene assegnato alla variabile dall'istruzione ''Set''
|-
| style="vertical-align:top;" | denominatore prima frazione
| style="vertical-align:top;" | DenAdd1
| style="vertical-align:top;" | Il valore della risposta viene assegnato alla variabile dall'istruzione ''Set''
|-
| style="vertical-align:top;" | numeratore seconda frazione
| style="vertical-align:top;" | NumAdd2
| style="vertical-align:top;" | Il valore della risposta viene assegnato alla variabile dall'istruzione ''Set''
|-
| style="vertical-align:top;" | denominatore seconda frazione
| style="vertical-align:top;" | DenAdd2
| style="vertical-align:top;" | Il valore della risposta viene assegnato alla variabile dall'istruzione ''Set''
|}
|}
==Calcolo mcm dei denominatori==
===Calcolo MCD===
====Variabili per calcolo MCD====
==Addizione frazioni equivalenti==
==Output frazione somma==
La velocità di calcolo del {{vk|Personal Computer|PC}} permette di eseguire molti calcoli in poco tempo. Questa caratteristica è proprio quella che fa al caso nostro visto che per calcolare il MCD si devono ripetere delle divisioni fino ad ottenere quella che avrà resto uguale a zero.<br/>
Il metodo delle divisioni successive si può spiegare grazie alla osservazione che segue.
Un divisore comune di due numeri è anche divisore del resto della divisione del più grande per il più piccolo dei due infatti, passando ad un esempio se <math>9</math> è un divisore comune di <math>108</math> e <math>45</math> poichè <br/>
<math>108 : 45 = 2 \ con \ resto \ di \ 18 </math> <br/>
e quindi <math>108 = 45 \cdot 2 + 18 </math>, allora <math>9</math> è anche sicuramente un divisore del <math> 18 = 9 \cdot 2</math> che è il resto.<br/>
Scritto su una sola riga mettendo in evidenza il fattore <math>9</math><br/>
<math>108 = 45 \cdot 2 + 18 = 9 \cdot 12 = 9 \cdot 5 \cdot 2 + 9 \cdot 2</math><br/>
Applicando questa proprietà di tutti i divisori comuni al MCD possiamo quindi affermare che il MCD di due numeri è uguale al MCD del più piccolo dei due e del resto della divisione del più grande con il più piccolo, che continuando a seguire l'esempio numerico:<br/>
<math>MCD(108,45)=MCD(45,18)</math>.<br/>
Possiamo quindi ripetere le divisioni fino a che il resto non diventi 0, e quindi il numero più piccolo, essendo divisore del più grande, diventa il MCD.<br/>
Da <math>45 : 18 = 2 \ con \ resto \ di \ 9 </math> e da <math>18 : 9 = 2 \ con \ resto = 0 </math> ricaviamo che<br/><math>MCD(108,45)=MCD(45,18)=MCD(18,9)</math>.<br/>
concludendo <math>MCD(108,45)= 9 </math><br/>
== Variabili ==
Per questo progetto useremo uno stage molto scarno, nulla vieta a chi lo remixa di arricchire le funzioni di base con un output più prolisso. Le variabili necessarie (input) al funzionamento sono quattro NumeroGrande, NumeroPiccolo, MCD e il Resto, resto della divisione tra il numero grande e il numero piccolo che sostituisce il numero piccolo dopo che è stato messo al posto del grande. L'output sarà visibile nella variabile MCD che alla fine dell'esecuzione assumerà il valore di NumeroPiccolo.
{| class="wikitable"
|+
!Istruzioni
!Immagini
|-style="vertical-align:top;"
|NumeroGrande, NumerPiccolo, MCD e Resto
|
[[File:NumeroGrandePiccoloMCD.png|300px|NumeroGrandePiccoloMCD]] <br/>[[File:Resto.png|150px|scratch bock]]
|}<br />
==Input e Valori iniziali==
Clikkata la bandiera verde, il ''Gatto'' ci chiederà di inserire ''NumeroGrande'' ed ''NumeroPiccolo'', è opportuno che ''NumeroGrande'' sia più grande di ''NumeroPiccolo'', ovviamente si può migliorare il programma inserendo dei controlli per eventuali errori.<br/>
{| class="wikitable"
!Sprite
!Blocchi codice
!Istruzioni
|-
| style="vertical-align:top;" |
| style="vertical-align:top;" | [[File:SetRestoTo0.png|500px|scratch bock]]
| style="vertical-align:top;" | Il valore iniziale del ''Resto'' viene posto uguale a 0, non è necessario ma rende il progetto un po' più ordinato.
|-
| style="vertical-align:top;" |
| style="vertical-align:top;" | [[File:AskSetNumeroGrandePiccolo.png|500px|AskSetNumeroGrandePiccolo]]
| style="vertical-align:top;" | ''NumeroGrande'' e ''NumeroPiccolo'' vengono richiesti e salvati nelle variabili.
|}
==Il ciclo repeat until ==
Questo ciclo si occupa di controllare il resto della divisione ''NumeroGrande'' diviso ''NumeroPiccolo''. Finchè il resto sarà un numero diverso da zero nel ciclo il ''NumeroGrande'' verrà sostituito dal ''NumeroPiccolo'' e si passerà a riprovare la divisione. La divisione che ha resto uguale a zero interrompe il ciclo ed il ''NumeroPiccolo'' è il MCD cercato. <br/>
{| class="wikitable"
!Sprite
!Blocchi codice
!Istruzioni
|-
| style="vertical-align:top;" |
|style="vertical-align:top;" | [[File:RepeatUntilNGmodNPUguale0.png|500px|scratch bock]]
| style="vertical-align:top;" | Il ciclo repeat che si ripete finchè non si realizza la condizione Resto uguale a 0.
|-
| style="vertical-align:top;" |
|style="vertical-align:top;" | [[File:NumeroGrandeModNumeroPiccolo.png|500px|NumeroGrandeModNumeroPiccolo]]
| style="vertical-align:top;" | La condizione Resto maggiore di 0, corrisponde all'operazione (''NumeroGrande'' mod ''NumeroPiccolo'') > 0, in italiano (resto della divisione di 'NumeroGrande'' diviso ''NumeroPiccolo'') > 0.<ref>[[Divisioni con il resto (scuola media)|Divisioni con il resto]]</ref>
|-
| style="vertical-align:top;" |
|style="vertical-align:top;" |[[File:SetRestoToNGmodNP.png|500px|scratch bock]]
| style="vertical-align:top;" | La prima istruzione del ciclo pone il ''Resto'' uguale al resto della divisione ''NumeroGrande'' diviso ''NumeroPiccolo''.
|-
| style="vertical-align:top;" |
|style="vertical-align:top;" | [[File:SetNGToNP.png|500px|scratch block]]
| style="vertical-align:top;" | Questa istruzione sostituisce al ''NumeroGrande'' il ''NumeroPiccolo''
|-
| style="vertical-align:top;" |
| style="vertical-align:top;" | [[File:SetNPToResto.png|500px|scratch block]]
| style="vertical-align:top;" | Ed infine rispettando l'ordine al ''NumeroPiccolo'' viene sostituito il ''Resto'', il prossimo ciclo si ripeterà con numeri più bassi.
|-
| style="vertical-align:top;" |
| style="vertical-align:top;" | [[File:RepeatUntilNGmodNPUguale0SetNGNPNPResto.png|500px|RepeatUntilNGmodNPUguale0SetNGNPNPResto]]
| style="vertical-align:top;" | Il ciclo repeat montato, attenzione all'ordine!
|}
==Output MCD==
Appena la il calcolo del resto, operazione che possiamo chiamare a questo punto ''modulo'', la prima coppia di valori che fa si che ''NumeroGrande modulo NumeroPiccolo'' = 0 interrompe il ciclo ed il ''NumeroPiccolo'', essendo un divisore del grande, corrisponde al MCD, che per le considerazioni precednti, è il MCD dei due numeri iniziali. quindi si pone MCD = ''NumeroPiccolo'', ed il nostro programma è completato.
{| class="wikitable"
!Sprite
!Blocchi codice
!Istruzioni
|-
| style="vertical-align:top;" |
| style="vertical-align:top;" | [[File:SetMCDtoNP.png|500px|SetMCDtoNP]]
| style="vertical-align:top;" | Output finale.
|}
==Codice completo MCD con divisioni successive==
Con questo codice il MCD viene restituito nella casella MCD, mentre nelle altre caselle presenti sullo schermo i numeri diventano quelli della divisione ''NumeroGrande'' diviso ''NumeroPiccolo'' che produce ''Resto'' uguale a zero. Si possono aggiungere le variabili ed i blocchi necessari per avere un output dal gatto più comprensibile.
{| class="wikitable"
!Sprite
!Blocchi codice
!Istruzioni
|-
| style="vertical-align:top;" |
| style="vertical-align:top;" | [[File:MCDDivisioniSuccessiveCode.png|600px|MCDDivisioniSuccessiveCode]]
| style="vertical-align:top;" | Codice completo del progetto.
|}
== Schema progetto da montare ==
A questo link
https://scratch.mit.edu/projects/363725183/ si trova il progetto scratch ''smontato'' va remixato e montato nella sequenza corretta.-->
==Note==
<references/>
== Bibliografia ==
* Guida all’uso di Scratch Versione Studenti; Alberto Barbero, Marco Marchisotti, Alberto Davì; Associazione Dschola, Iniziativa realizzata nell’ambito del progetto Diderot della Fondazione CRT, 2014
==Collegamenti esterni==
* http://scratchblocks.github.io
* [https://upload.wikimedia.org/wikibooks/it/4/4b/Diderot_2014_Guida_Studenti.pdf Guida all’uso di Scratch Versione Studenti]
[[Categoria:wikimeup]]
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CorraleH
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<span style="font-size:190%;font-family:system-ui; letter-spacing: -1px;">Make Listening Safe Workstream</span></div>
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== Introduzione ==
Per affrontare i rischi di danni all'udito causati da pratiche di ascolto non sicure, l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha lanciato l'iniziativa "Make Listening Safe" nel 2015. Questa iniziativa mira a creare un mondo in cui le persone di tutte le età possano godere dell'ascolto ricreativo senza compromettere la propria capacità uditiva.
Per raggiungere questo obiettivo globale, è stato creato il Forum Mondiale dell'Udito per promuovere una forte e coesa collaborazione tra i membri della comunità. Il Forum opera attraverso cinque gruppi di lavoro, ciascuno contribuendo a promuovere cure uditive di alta qualità per tutti.<ref>Curhan, Sharon G. (2019-01). "WHO World Hearing Forum: Guest Editorial: Ear and Hearing Care: A Global Public Health Priority". ''Ear & Hearing'' '''40''' (1): 1–2. doi:10.1097/AUD.0000000000000687. ISSN 0196-0202.</ref> Questi gruppi sono: Make Listening Safe, Giornata Mondiale dell'Udito, Relazioni Esterne, Coinvolgimento dei Membri e Changemakers.
L'obiettivo principale del gruppo di lavoro Make Listening Safe è "garantire che l'udito di nessuno sia compromesso da pratiche di ascolto non sicure". Per farlo, il gruppo è organizzato in quattro obiettivi principali, nove sottogruppi e 15 coordinatori, tutti impegnati a promuovere abitudini di ascolto sicuro in tutto il mondo.
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== Iniziativa Make Listening Safe ==
L'''Organizzazione Mondiale della Sanità''' (OMS) ha lanciato l'iniziativa '''Make Listening Safe''' (MLS) come parte delle celebrazioni della Giornata Mondiale dell'Udito il 3 marzo 2015. L'obiettivo principale di questa iniziativa è garantire che persone di tutte le età possano godere della musica e di altri mezzi audio in modo sicuro per l'udito.
Le attività collaborative della MLS tra i membri del Forum Mondiale dell'Udito sono coordinate dal '''Gruppo di Lavoro Make Listening Safe''', presieduto da Katya Freire e Lidia Best.
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== Obiettivi ==
I quattro principali obiettivi dell'iniziativa sono:
# Aumentare la consapevolezza sui rischi legati all'esposizione a livelli sonori elevati in contesti ricreativi e tramite l'uso di dispositivi audio personali.
# Sviluppare e implementare politiche pubbliche sanitarie che enfatizzino l'importanza dell'ascolto sicuro.
# Rafforzare la collaborazione tra governi, società civile e industria per promuovere pratiche di ascolto sicuro.
# Fornire agli utenti e ai professionisti della salute conoscenze sui rischi dell'esposizione al suono e strategie per prevenire la perdita uditiva.
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== Materiali e Bollettino Informativo ==
[[File:1st Make Listening Safe Workstream Newsletter.pdf|thumb|Primo Bollettino Informativo del Gruppo di Lavoro Make Listening Safe|left|100px]]
I materiali relativi a questa iniziativa e ai suoi obiettivi, inclusa una presentazione, sono disponibili su Wikimedia Commons. Questi materiali si trovano alla seguente pagina: [[commons:Category:Make_Listening_Safe_Workstream|Make Listening Safe Workstream]].
Il Bollettino Informativo del Gruppo di Lavoro Make Listening Safe è già disponibile su [[commons:1st Make Listening Safe Workstream Newsletter.pdf | Wikimedia Commons]]. Vuoi apparire nei prossimi bollettini? Invia le tue azioni a mlsworkstream@gmail.com.<br><br>
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== Collegamenti esterni ==
* [[wikipedia:Safe_listening|Ascolto sicuro]]
* [https://www.who.int/activities/promoting-world-hearing-forum Forum Mondiale dell'Udito]
* [https://worldhearingforum.org/ Changemakers, Forum Mondiale dell'Udito]
* [https://meta.wikimedia.org/wiki/WikiProject_Hearing_Health WikiProgetto Salute dell'Udito]
== Riferimenti ==
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Utente:CorraleH/Make Listening Safe Workstream
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#RINVIA [[Make Listening Safe Workstream]]
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